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LAVOCELIBERA-110

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n.<strong>110</strong> - 3 maggio 2013<br />

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newsletter di approfondimento dell’associazione Libera associazioni, nomi e numeri controlemafie<br />

Libera in Messico per<br />

costruire un futuro<br />

diverso<br />

Atrevete mundo<br />

Città del Messico è tra le città più grandi del mondo tanto per estensione che<br />

per numero di abitanti. Per conoscerla non basta aver visitato le piramidi, il museo<br />

antropologico e la casa di Frida Kahlo a Coyaocan. Bisogna abbandonare i<br />

percorsi turistici e visitare le periferie sconfinate impastate di vite precarie e di<br />

colori. Nei giorni scorsi un gruppo di giovani italiani organizzati da Libera International<br />

hanno provato a capire quelle periferie attraverso gli occhi di bambini<br />

e adolescenti che troppo spesso costituiscono la ricca riserva di organizzazioni<br />

di narcotrafficanti e di delinquenza ordinaria. Il titolo che hanno dato ai<br />

loro dieci giorni di periferia messicana è un programma, una provocazione e un<br />

messaggio: Atrevete mundo! Tradotto starebbe per Svegliati mondo. E loro ci<br />

hanno provato a dare la sveglia a suono di rap e di racconti, di metodi educativi<br />

sperimentali e di incontri in cui “gli altri” assumevano sempre di più un nome e<br />

una storia. Niente da insegnare e tutto da imparare. Una sfida e una promessa<br />

da riportare a casa e che non va deposta nell’armadio delle nostalgie ma piuttosto<br />

vissuto come un contagio. Perché forse la parte più difficile dell’esperienza<br />

comincia adesso, quando bisogna trovare le parole per raccontare quell’altro<br />

mondo a questo.<br />

Mosaico dei giorni<br />

3 maggio 2013 - Tonio Dell’Olio


Con Giramondi<br />

alla scoperta del Messico<br />

È difficile definire in<br />

poche parole Giramondi<br />

- I viaggi della<br />

Memoria e dell’Impegno<br />

- e ciò che è<br />

stata la sua seconda<br />

edizione in Messico<br />

quest’anno, dal 22<br />

aprile al 2 maggio.<br />

Il progetto Giramondi è nato l’anno<br />

passato dal proposito di LIBERA International<br />

di sviluppare in maniera<br />

più diretta il rapporto con tutte quelle<br />

realtà locali, che essendo da sempre<br />

impegnate per la pace, la memoria<br />

e la giustizia nei loro paesi, sono<br />

diventate anche le nostre compagne<br />

di viaggio all’interno della rete ALAS<br />

– America Latina Alternativa Social.<br />

In questa particolare occasione, la<br />

decisione di andare a Città del Messico<br />

è stata fortemente motivata dal<br />

fatto che LIBERA International da<br />

tempo sta ponendo l’ attenzione sulle<br />

conseguenze disastrose della “war<br />

on drugs” (la guerra al narcotraffico)<br />

lanciata dal passato governo Calderon<br />

ma di fatto ancora oggi in corso.<br />

Conseguenze che hanno trascinato il<br />

paese in un conflitto portato avanti<br />

con due strategie, la militarizzazione<br />

e la repressione, mezzi che sono risultati<br />

sufficienti per mettere fuori<br />

gioco lo stato di diritti, la democrazia<br />

e la libertà. Infatti a soccombere<br />

a questa “guerra invisibile” è stata, e<br />

continua ad essere, l’intera popolazione<br />

insieme alle sue fasce più vulnerabili<br />

ed “esposte”, come le comunità<br />

indigene, i migranti, le donne e<br />

i difensori dei diritti umani. Non è<br />

affatto un caso che nulla sia stato tolto<br />

finora ai corrotti e ai criminali del<br />

paese.<br />

Per questo Libera ha lanciato una<br />

campagna specifica “Pace per il Messico<br />

– Mexico por la Paz” e ha deciso<br />

che Giramondi quest’anno si svolges-<br />

2 Libera associazioni, nomi e numeri controlemafie<br />

se proprio qui, nel lindo Mexico, per<br />

far sentire la voce dei rappresentanti<br />

della società civile e delle numerose<br />

organizzazioni e reti, costantemente<br />

minacciate dalle stesse istituzioni<br />

che dovrebbero proteggerle.<br />

Da tale premessa si può comprendere<br />

perchè siamo tornati da un’esperienza<br />

che non potrebbe solo chiamarsi<br />

di turismo responsabile, né semplicemente<br />

un viaggio di conoscenza.<br />

È stato molto di più e qualcosa di<br />

profondamente diverso. Abbiamo<br />

avuto l’opportunità di parlare con i<br />

familiari delle vittime della criminalità,<br />

che sono anche i migliaia di<br />

desaparecidos di cui non si ha ancora<br />

traccia. Di ascoltare il pianto<br />

dei loro cari, ma anche il loro grido<br />

di rabbia contro un Governo, quello<br />

messicano, che tenta di occulatare il<br />

dramma, negandone l’esistenza, interessato<br />

più a offrire un’immagine<br />

pulita del paese che ad aiutare il suo<br />

popolo nella ricerca di verità e giustizia.<br />

Abbiamo incontrato giornalisti e


Con Giramondi<br />

alla scoperta del Messico<br />

difensori dei diritti umani, uomini e<br />

donne (soprattutto donne), che lottano<br />

con coraggio a fianco dei “non<br />

ascoltati” per amore del loro paese,<br />

affinchè si sappia cosa sta realmente<br />

avvenendo in Messico, in termini di<br />

violazioni, assassini e soprusi. Attivisti<br />

nel vero senso della parola, che<br />

prendono posizioni forti, al di là delle<br />

minacce e delle censure, per dar<br />

voce a quella grande fascia del paese<br />

messa a tacere e che chiede paz y<br />

reparacion integral. Spesso abbiamo<br />

parlato di “corruzione” in questi<br />

giorni, perché con sé, questo lacerante<br />

fenomeno, porta anche altre “malattie”,<br />

come l’impunità, la repressione<br />

e tutte quelle complicità mafiose<br />

che frenanto il processo di pace, che<br />

minano contro la ricostruzione di<br />

un tessuto sociale solido e forte nel<br />

paese. Fortunatamente abbiamo<br />

avuto modo anche di imbatterci in<br />

quella parte, alquanto minoritaria,<br />

di rappresentanti istituzionali federali<br />

e locali, interessati a conoscere<br />

quale sia stata la risposta culturale e<br />

sociale di LIBERA alle violenze cri-<br />

minali e a ripensare con noi percorsi<br />

alternativi all’uso della violenza per<br />

prevenire e contrastare le organizzazioni<br />

criminali. Senza l’organizzazione<br />

partner, Cauce Ciudadano,<br />

il “canale cittadino” per eccellenza,<br />

tutta questa intensa avvertura, nel<br />

cuore delle bellezze e delle difficoltà<br />

del Messico, non sarebbe stata possibile.<br />

Il Cauce non solo ci ha fornito<br />

gli strumenti per intraprendere<br />

il viaggio, ma ha anche accolto nel<br />

suo mondo un gruppo di giovani<br />

“Atrevete Mundo!”, anche loro organizzati<br />

nella cornice dell’esperienza<br />

Giramondi. I ragazzi hanno avuto la<br />

possibilità di realizzare una bellissima<br />

esperienza di volontariato con i<br />

ragazzi e bambini coinvolti nei programmi<br />

comunitari e di educacion<br />

de calle promossi dal Cauce, da Marabunta<br />

e da altri collettivi e associazioni<br />

impeganti in questi percorsi di<br />

riscatto e inclusione. Lo scambio di<br />

conoscenze e saperi non si è fermato<br />

nella capitale, dove siamo stati gran<br />

parte dei giorni, ma è arrivato fino a<br />

Oaxaca dove il Gruppo Abele con il<br />

2 Libera associazioni, nomi e numeri controlemafie<br />

progetto Sikanda (“movimento” in<br />

lingua mexteca) sta accompagnando<br />

una delle tante comunità di pepenadores<br />

(raccoglitori di rifiuti) della<br />

città, puntando su tre ambiti volti a<br />

migliorare la loro condizione di vita:<br />

reddito, salute e integrazione.<br />

Ci rendiamo conto che ogni Giramondi<br />

sarà sempre un’esperienza<br />

a sé stante, non replicabile e unica.<br />

Ci imbatteremo ogni volta in realtà e<br />

organizzazioni diverse, perché ogni<br />

paese che visitiamo, pur restando<br />

per ora nel contesto latinoamericano,<br />

ha una sua storia e un suo modo<br />

di essere “società cosciente e attiva”.<br />

Ogni contesto sociale ha sviluppato<br />

delle strategie specifiche per fare<br />

antimafia sociale, rispondendo così<br />

in forma nonviolenta ai soprusi, alle<br />

violenze e alle ingiustizie prepetrati<br />

nei loro paesi e territori di appartenenza.<br />

È proprio per tale ragione che<br />

questa complessità diventa anche la<br />

forza e la ricchezza dei viaggi GIRA-<br />

MONDI.<br />

Ma per tutti i paesi vale lo stesso grido…<br />

Hasta la Paz!


Essere una foresta<br />

in terra di mafia<br />

diario dei campi<br />

2 Libera associazioni, nomi e numeri controlemafie


Non ci sono più picciotti<br />

d’onore, padrini,<br />

sgarristi e vangelisti.<br />

Al loro posto, da<br />

oggi, 3 maggio 2013,<br />

troverete Adriana<br />

Nobile, 56 anni, impiegata<br />

in mobilità<br />

della Ages di Santena.<br />

E’ lei che armeggia<br />

al bancone, fa la<br />

spola tra la cucina<br />

e i frigo e chiede ai<br />

clienti cosa desiderano.<br />

Caffè corretto antimafia.<br />

Il bar Italia di via Veglia 59, l’ex santuario<br />

della ’ndrangheta di Torino, è<br />

pronto al battesimo di una vita: quella<br />

della legalità.<br />

L’ultimo scontrino è stato battuto il<br />

7 giugno 2011, alle 20.35. Importo:<br />

2 euro. Poche ore dopo, Giuseppe<br />

Catalano, marito della titolare del<br />

bar Albina Stalteri, è finito in manette,<br />

insieme ad altri 153 presunti<br />

’ndranghetisti, nella lunga notte<br />

dell’operazione Minotauro, grattacielo<br />

di accuse contro le ’ndrine di<br />

Torino e provincia il cui processo si<br />

sta celebrando nell’aula bunker delle<br />

Vallette. Il bar, citato 373 volte<br />

nell’ordinanza di arresto dei boss, da<br />

oggi si chiama «Italia Libera». Addio<br />

’ndrangheta, si volta pagina.<br />

Il bar della mala<br />

Peppe Catalano era il capo dei capi..<br />

Pochi giorni prima di morire aveva<br />

firmato in carcere la dissociazione<br />

dall’organizzazione. Un’ammissione<br />

implicita: ne ha fatto parte. Poi, esattamente<br />

un anno fa, si è suicidato<br />

nella villetta di Volvera lanciandosi<br />

dal balcone. Ufficialmente perché in<br />

preda alla depressione, ma nessun<br />

atto nel faldone aperto in procura,<br />

parlerebbe di patologie psichiche. Un<br />

decesso su cui ci sono ancora molte<br />

domande. Di certo c’è che, da morto,<br />

non potrà vedere la nuova vita del<br />

bar dal quale, per vent’anni, ha dettato<br />

la linea dell’onorata società sotto<br />

la Mole.<br />

Giuramenti, appalti e riti<br />

Qui si sono decise le strategie criminali<br />

più importanti, qui autentici<br />

pezzi da novanta della ’ndrangheta<br />

calabrese come Giuseppe Commisso<br />

«U mastru», uno dei tre più potenti<br />

boss in circolazione in Italia, venivano<br />

a dirimere controversie, celebrare<br />

riti, spartire appalti, distribuire<br />

doti e promozioni Qui si effettuava<br />

la«colletta» per le famiglie dei carcerati.<br />

In questo bar - secondo l’accusa<br />

- è diventato «padrino» Bruno<br />

Iaria, mentre Arcangelo Gioffrè appena<br />

diciottenne è stato battezzato<br />

nella famiglia criminale come «giovane<br />

d’onore» salvo poi, pochi mesi<br />

dopo (28 dicembre 2008), essere<br />

quasi ucciso in un agguato a Bova-<br />

4 Libera associazioni, nomi e numeri controlemafie<br />

Inaugurazione del<br />

Bar Italia Libera<br />

lino in cui morì suo padre Giuseppe<br />

«Peppe» Gioffrè, capo del locale di<br />

Settimo. Adesso ci sono Adriana e altre<br />

due giovani ragazze della cooperativa<br />

Nanà che gravita nell’orbita di<br />

Libera, associazione contro le mafie<br />

fondata da don Luigi Ciotti. Da mesi,<br />

insieme a Maria Jose Fava, referente<br />

regionale dell’associazione, hanno<br />

iniziato a lavorare per rimettere a posto<br />

i locali: «E’ saltato fuori di tutto,<br />

anche un santino elettorale del 2009<br />

di Fabrizio Bertot (mai indagato<br />

ndr) candidato alle elezioni europee<br />

che venne qui a fare un pranzo con<br />

il gotha della ’ndrangheta (in aula ha<br />

negato di sapere che fossero criminali<br />

ndr)». Non solo: «In un cassetto<br />

c’era perfino il certificato antimafia<br />

con tanto di timbri» racconta Fava.<br />

La nuova vita<br />

Oggi pomeriggio, , 3 maggio 2013,<br />

alle 17 ci sarà l’inaugurazione. Vi<br />

parteciperanno il procuratore Giancarlo<br />

Caselli, don Luigi Ciotti e molti<br />

ufficiali dei carabinieri e delle forze<br />

armate che hanno contribuito<br />

all’indagine dalla quale è scaturito<br />

il sequestro del bar. Adriana è già<br />

al bancone e non ha paura di niente:<br />

«Siamo qui per metterci in gioco,<br />

per mandare alla città un segnale positivo.<br />

L’antimafia . dice - non è solo<br />

quella delle manette».


Cerignola:<br />

1 Maggio di lavoro e legalità<br />

“Ha vinto la mafia”. Con queste parole, nella notte del 25 aprile 2013, ignoti hanno imbrattato il portone d’ingresso<br />

del capannone del Laboratorio di Legalità ‘Francesco Marcone’, bene confiscato alla mafia e gestito<br />

dalla Cooperativa Sociale ‘Pietra di Scarto’ di Cerignola, nel foggiano. La risposta a questa intimidazione non<br />

si è fatta attendere e il 1 maggio la rete di Libera ha risposto con tutta la sua creatività e il suo impegno.<br />

6 Libera associazioni, nomi e numeri controlemafie


Un’estate diversa,<br />

sui beni confiscati alle mafie<br />

Oltre 45 campi sui beni<br />

confiscati ai mafiosi, 16<br />

regioni coinvolte, dalla<br />

Sicilia alla Lombardia,<br />

dalla Campania all’Emilia<br />

Romagna e Piemonte,<br />

dalla Puglia alle Marche.<br />

Le proposte di Libera per un’estate<br />

all’insegna della corresponsabilità<br />

ed impegno contro le mafie. Si chiama<br />

E!state Liberi 2013 i campi di<br />

volontariato e formazione sui beni<br />

confiscati alle mafie promossi da Libera<br />

e che prendono il via a giugno<br />

e offrono opportunità per<br />

singoli, gruppi ed under 18 fino<br />

al mese di settembre. Ragazzi,<br />

studenti, giovani e anziani da tutt’<br />

Italia e dall’Europa potranno partecipare<br />

ad un’esperienza di impegno<br />

civile con i campi di volontariato sui<br />

terreni e beni che una volta appartenevano<br />

ai boss delle principali organizzazioni<br />

criminali. Dalla Piana<br />

di Gioia Tauro sulle proprietà confiscate<br />

ai Piromalli, alle terre un tempo<br />

appartenenti a Brusca e Riina nel<br />

corleonese, passando per la Puglia<br />

sulle tenute che erano della famiglia<br />

Screti, ai caseifici dei casalesi nel casertano.<br />

Dalla Sicilia alla Campania,<br />

dalla Puglia alla Calabria, attraver-<br />

sando le Marche e il Lazio per arrivare<br />

al Nord Italia, sui quei beni che<br />

una volta erano “cosa loro”, i giovani<br />

diventano “protagonisti” con un impegno<br />

concreto di responsabilità e<br />

condivisione. L’ obiettivo principale<br />

dei campi di volontariato e di formazione<br />

sui beni confiscati alle mafie<br />

è quello di diffondere una cultura<br />

fondata sulla legalità democratica e<br />

giustizia sociale che possa efficacemente<br />

contrapporsi alla cultura della<br />

violenza, del privilegio e del ricatto.<br />

L’attività dei campi di lavoro si svolge<br />

su vari momenti: il lavoro agricolo<br />

o attività di risistemazione<br />

del bene, lo studio e l’incontro<br />

con il territorio per uno scambio<br />

interculturale. Volontari incontreranno<br />

e si confronteranno<br />

con i familiari delle vittime di mafia,<br />

giornalisti, rappresentanti delle<br />

istituzioni e con gli operatori delle<br />

cooperative sociali . Solo nel 2012<br />

sono state più di 200.000 le ore<br />

di lavoro prodotte dai volontari<br />

di E!State Liberi: un valore di<br />

capitale sociale importante, messo<br />

a disposizione delle realtà territoriali,<br />

che rappresenta un momento<br />

fondamentale per l’opera di riutilizzo<br />

sociale di questi beni a beneficio<br />

delle cooperative e delle associazioni<br />

territoriali. L’ ‘importanza dei campi<br />

di volontariato sui beni confiscati, un<br />

modo per trasformare la vacanza in<br />

7 Libera associazioni, nomi e numeri controlemafie<br />

un “esserci” con autenticità e determinazione<br />

, lavorare e studiare insieme<br />

per mettersi al servizio del bene<br />

comune, essere cittadini attraverso<br />

la pratica delle quattro C: la conoscenza,<br />

la concretezza, la continuità<br />

e la corresponsabilità.<br />

I campi per gruppi, singoli e under<br />

18 si svolgeranno da giugno a settembre.<br />

Per info sulle località, i periodi, la tipologia<br />

di intervento consulta il sito<br />

di Libera (www.libera.it)


C’è ancora tempo per<br />

partecipare al Premio<br />

Pio La Torre, sono prorogati<br />

i termini per<br />

partecipare al concorso<br />

dedicato alla figura del<br />

politico siciliano, ucciso<br />

da cosa nostra per il suo<br />

lungo impegno nel contrasto<br />

alle organizzazioni<br />

mafiose.<br />

I lavori potranno essere inviati<br />

fino al giorno 6 Maggio 2013,<br />

data ultima di scadenza,<br />

all’indirizzo<br />

premiopiolatorre@libera.it<br />

Proroga del premio<br />

Pio La Torre<br />

Un occasione importante, quella del<br />

Premio Pio La Torre, per attivarsi<br />

lavorando sul tema della confisca dei<br />

beni, strumento oggi fondamentale<br />

per il contrasto alle organizzazioni<br />

criminali. Da simbolo del potere<br />

mafioso, i beni confiscati sono oggi<br />

beni di tutti, opportunità di sviluppo<br />

e lavoro pulito, sono luogo di<br />

socialità, diritti e servizi ai cittadini.<br />

Un percorso di riscatto e rinascita<br />

che ha origine proprio dalle intuizioni<br />

e di Pio La Torre, poi rafforzate<br />

dal lavoro di associazioni e cittadini<br />

che hanno sostenuto l’approvazione<br />

della legge che istituisce il riutilizzo<br />

sociale dei beni confiscati, la 109/96.<br />

Per partecipare:<br />

Nella sezione principale, dedicata<br />

alle aziende confiscate, saranno premiati<br />

i migliori progetti di attività<br />

imprenditoriali con finalità sociali,<br />

che possano sfruttare il patrimonio<br />

appartenuto alle mafie.<br />

Il premio prevede inoltre una sezio-<br />

ne speciale dedicata alla cooperativa<br />

“Terre Joniche”, l’ultima nata nel<br />

mondo delle cooperative che aderiscono<br />

al progetto Libera Terra e che<br />

gestiscono beni sottratti alle mafie.<br />

Con l’obiettivo di fare anche della<br />

scelta del “logo” della cooperativa<br />

un momento di partecipazione e<br />

formazione, i concorrenti alla sezione<br />

speciale dovranno progettare e<br />

realizzare il logo che rappresenterà<br />

la cooperativa.<br />

8 Libera associazioni, nomi e numeri controlemafie


terrafutura 2013<br />

Dieci anni dopo: oltre la crisi,<br />

per una nuova Europa<br />

Appuntamento alla<br />

Fortezza da Basso di<br />

Firenze dal 17 al 19<br />

maggio con la decima<br />

edizione di Terra<br />

Futura, una mostra-convegno<br />

unica<br />

nel suo genere che<br />

riunisce ogni anno<br />

le migliori energie e<br />

proposte della società<br />

civile, delle istituzioni<br />

e delle imprese<br />

impegnate nella costruzione<br />

di un futuro<br />

sostenibile e più<br />

equo per tutti.<br />

Quest’anno la manifestazione -<br />

che avrà come titolo “Dieci anni<br />

dopo: oltre la Crisi, per una nuova<br />

Europa” - vuole festeggiare il<br />

decennale coinvolgendo tutti i<br />

protagonisti di questo lungo cammino<br />

e le esperienze che in questi<br />

anni hanno fatto crescere l’evento:<br />

un network formato da organizzazioni<br />

pubbliche, private, non<br />

profit e cittadini in cui persone,<br />

reti, progetti, idee e investimenti<br />

lavorano per una nuova governance<br />

globale, una “terra futura”<br />

rispettosa dell’ambiente e dei suoi<br />

abitanti e un sistema sociale ed<br />

economico più giusto, equo e solidale.<br />

Terra Futura diventa così<br />

l’esempio tangibile di come un<br />

cambiamento virtuoso sia possibile<br />

grazie all’impegno concreto<br />

di ognuno di noi.<br />

Come nelle passate edizioni,<br />

l’evento proporrà per tre giorni<br />

un intenso calendario di appuntamenti<br />

culturali, un’area espositiva<br />

rinnovata, momenti di animazione<br />

e spettacolo oltre a iniziative e<br />

progetti speciali.<br />

Terra Futura 2013 è promossa e<br />

organizzata da Fondazione Culturale<br />

Responsabilità Etica per<br />

il Sistema Banca Etica, Regione<br />

Toscana e Adescoop-Agenzia<br />

dell’Economia Sociale.<br />

È realizzata in partnership con<br />

Acli, Arci, Caritas Italiana, Cisl,<br />

Fiera delle Utopie Concrete, Legambiente.<br />

9 Libera associazioni, nomi e numeri controlemafie<br />

ORARI:<br />

venerdì 17 maggio:<br />

ore 9.00-20.00<br />

sabato 18 maggio:<br />

ore 9.30-21.00 (area esterna fino<br />

alle 24.00)<br />

domenica 19 maggio:<br />

ore 10.00-20.00<br />

Per ulteriori info:<br />

Sito web www.terrafutura.it<br />

Relazioni istituzionali e programmazione<br />

culturale<br />

Fondazione Culturale Responsabilità<br />

Etica<br />

tel. +39 049 7399726 / 055<br />

2638745 email fondazione@bancaetica.org<br />

Organizzazione evento<br />

Adescoop-Agenzia dell’Economia<br />

Sociale<br />

tel. +39 049 8726599 email info@<br />

terrafutura.it


Libera compie 18 anni:<br />

continuiamo a camminare<br />

(AGENPARL) - Roma, 2 mag - Riparte<br />

il Futuro la campagna promossa<br />

da Libera e Gruppo Abele<br />

organizza la prima assemblea dei<br />

parlamentari dei vari schieramenti<br />

politici che hanno sottoscritto la<br />

campagna contro la corruzione.<br />

Sono ad oggi 295, tra deputati e<br />

senatori, coloro che indossano il<br />

braccialetto bianco simbolo dell’<br />

adesione alla campagna.<br />

L’assemblea si terrà martedi 7<br />

maggio alle ore 12,30 presso il<br />

Senato della Repubblica, Palazzo<br />

Giustiniani - Sala Zuccari,<br />

Via della Dogana Vecchia, 29.<br />

Il programma dell’iniziativa prevede<br />

insieme<br />

10 Libera associazioni, nomi e numeri controlemafie<br />

Incontro con<br />

i braccialetti bianchi di<br />

Riparte il Futuro<br />

l’apertura dei lavori da parte di don<br />

Luigi Ciotti, presidente di Libera<br />

e del Gruppo Abele. A seguire<br />

gli interventi del Presidente del<br />

Senato Pietro Grasso e della<br />

Presidente della Camera Laura<br />

Boldrini.<br />

Seguirà l’intervento del professor<br />

Alberto Vannucci, coordinatore<br />

del Master Analisi prevenzione<br />

e contrasto della corruzione<br />

dell’Univers ità di Pisa,<br />

che illustrerà le priorità legislative<br />

in materia di anticorruzione e i<br />

prossimi possibili passi di Riparte il<br />

futuro.<br />

Sarà poi la volta dei parlamentar i<br />

“Braccialetti bianchi” che parle-<br />

ranno in rappresentanza delle varie<br />

forze politiche.<br />

L’incontro sarà moderato da Monica<br />

Maggioni, direttrice di Rai News 24.<br />

Obiettivo dell’iniziativa costituire un<br />

intergruppo parlamentare che abbia<br />

come primo scopo la riforma dell’articolo<br />

416 ter del Codice Penale,<br />

che disciplina lo scambio elettorale<br />

politico-mafioso, entro i primi 100<br />

giorni di legislatura e di produrre<br />

successivamente una normativa più<br />

stringente di contrasto


Libera sui dispositivi mobili<br />

E’ disponibile l’applicazione gratuita per dispositivi mobili Apple e Android<br />

di Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie che ti aggiorna sui<br />

nostri appuntamenti, eventi, dossier e le news.<br />

Rimani in contatto con l’associazione incontrando i coordinamenti che ci sono in tutta Italia, scopri gli appuntamenti<br />

in programma nella regione in cui ti trovi grazie al servizio di geolocalizzazione.<br />

Inoltre troverai: i comunicati stampa, una serie di link utili per informarti e formarti sulla lotta alla criminalità<br />

organizzata e i modi migliori per sostenere le nostre attività.<br />

Potrai aiutarci a far conoscere la nostra applicazione e diffondere le nostre attività condividendole sui social network<br />

(Facebook e Twittet) e sarai sempre aggiornato sugli ultimi video caricati sul nostro canale di Youtube.<br />

Per combattere contro le mafie c’è bisogno di ognuno di noi, della nostra responsabilità e consapevolezza, oggi<br />

puoi fare parte della nostra rete anche con questa applicazione.<br />

L’applicazione è stata realizzata con il supporto della Fondazione IBM.<br />

SCARICA L’APPLICAZIONE SU:<br />

11 Libera associazioni, nomi e numeri controlemafie


Libera il tuo 5X1000<br />

12 Libera associazioni, nomi e numeri controlemafie<br />

Anche nel 2013 puoi destinare il 5 per mille dell’IRPEF a sostegno di organizzazioni non profit.<br />

Questa scelta non comporta una spesa per te essendo una quota d’imposta a cui lo Stato rinuncia.<br />

Se non effettuerai alcuna scelta, il 5 per mille resterà allo Stato.<br />

Le donazioni erogate in favore di Libera sono deducibili come quelle erogate alle onlus in quanto<br />

Libera è una associazione di promozione sociale iscritta nel registro nazionale (rif. Art.14, D.L.<br />

35/2005).<br />

È davvero semplice:<br />

1. compila il modulo 730, il CUD oppure il Modello Unico;<br />

2. firma nel riquadro “Sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione<br />

sociale...” ;<br />

3. indica il codice fiscale di Libera: 97116440583


13 Libera associazioni, nomi e numeri controlemafie<br />

Se non presenti la dichiarazione cioè sei titolare di redditi certificati dal modello CUD e decidi di non presentare<br />

alcuna dichiarazione, ti basterà recarti presso qualsiasi banca, ufficio postale o CAF (Centro di Assistenza Fiscale) e<br />

consegnare l’apposita scheda con la sezione dedicata al 5 x mille.<br />

Ricordati di firmare anche il box in fondo alla pagina e di inserirla in una busta sulla quale dovrai scrivere “SCEL-<br />

TA PER LA DESTINAZIONE DEL CINQUE PER MILLE DELL’IRPEF Anno 2012” e indicare cognome, nome e<br />

codice fiscale del contribuente.<br />

È sufficiente compilare la scheda e presentarla, in busta chiusa:<br />

- allo sportello di un ufficio postale o a uno sportello bancario che provvederà a trasmetterle all’Amministrazione<br />

finanziaria (il servizio è gratuito)<br />

oppure<br />

- a un intermediario abilitato alla trasmissione telematica (commercialista, CAF, etc.). Quest’ultimo deve rilasciare,<br />

anche se non richiesta, una ricevuta, attestante l’impegno a trasmettere le scelte.<br />

Oltre a dare continuità agli impegni avviati in precedenza, nel corso del 2013 Libera concentrerà il suo impegno nei<br />

seguenti progetti:<br />

- Beni confiscati<br />

Nel 2013 ci impegneremo nella costituzione, con bando pubblico, di una nuova cooperativa sociale Libera<br />

Terra in provincia di Trapani, che gestirà terreni confiscati alle famiglie mafiose riconducibili al boss latitante<br />

Matteo Messina Denaro. La cooperativa sarà intitolata alla memoria di Rita Atria, giovane testimone di giustizia<br />

che collaborò col giudice Paolo Borsellino e vedrà giovani del luogo impegnati nella produzione dell’olio di Nocellara<br />

del Belice.<br />

- Sos Giustizia<br />

Il progetto “S.O.S. Giustizia - Servizio di ascolto e di assistenza alle vittime della criminalità organizzata” nasce nel<br />

2010 per rendere più organica la risposta di aiuto di Libera in tre ambiti: usura e racket delle estorsioni, accompagnamento<br />

dei familiari delle vittime delle mafie e supporto ai testimoni di giustizia nel difficile percorso della<br />

denuncia. Nel 2012, Libera ha potuto ascoltare ed offrire sostegno a circa 200 persone. Nel 2013, si darà continuità<br />

agli otto sportelli Sos Giustizia: Roma, Avezzano (AQ), Modena, Palermo, Potenza, Reggio Calabria e Torino e verrà<br />

attivato il nuovo sportello di Cagliari. Attraverso essi inizieremo ad operare con la nostra Fondazione Nazionale<br />

Antiusura Interesse Uomo.<br />

- Borse di lavoro per giovani<br />

Il diritto al lavoro, in un ottica di contrasto alle mafie, è centrale: senza lavoro e senza un’adeguata cultura del<br />

lavoro, non c’è la possibilità di essere autonomi, di trovare una propria dimensione identitaria, libera dalla logica<br />

dei favori. In un periodo in cui la crisi economica globale rende ancora più grave la disoccupazione, la criminalità si<br />

rende ancora più appetibile, offrendo guadagni facili e immediati. Per questo Libera nel 2013 si impegna ad avviare<br />

20 borse lavoro rivolte a giovani di età compresa tra i 18 ed i 28 anni, in 6 regioni italiane, creando le condizioni<br />

per avviarli al lavoro.


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- Beni confiscati<br />

In provincia di Agrigento è stata costituita la cooperativa sociale “Rosario Livatino - Libera Terra”, cui è stata<br />

affidata la gestione di c.a. 300 ettari di terreni confiscati alla criminalità organizzata. La cooperativa, costituita con<br />

bando pubblico, è dedicata alla memoria del giudice Rosario Livatino, ucciso dalla mafia nel 1990. Oggi, su quei<br />

beni, i soci della nuova cooperativa, attraverso un lavoro onesto e pulito, operano per una produzione incentrata su<br />

seminativi vari, apicoltura ed ortofrtutta.<br />

- Nuove opportunità<br />

E’ il progetto che ha previsto percorsi di inserimento socio-lavorativo per giovani dell’area penale, finanziato dal<br />

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, volto a favorire l’inserimento di ragazzi segnalati dal Dipartimento<br />

della Giustizia Minorile in un circuito lavorativo legale, tramite l’elargizione di borse lavoro. Il progetto ha coinvolto<br />

6 regioni (Emilia Romagna, Basilicata, Campania, Calabria, Sicilia, Puglia) e 20 giovani che hanno beneficiato<br />

delle borse lavoro grazie alla collaborazione di LegacoopSociali, del Consorzio DROM e delle cooperative “Libera<br />

Terra” che li hanno accolti presso le loro strutture.<br />

- Regoliamoci 2011-2012<br />

E’ il Concorso nazionale per le scuole di ogni ordine e grado, promosso in collaborazione con il MIUR. A partire<br />

dalla sua prima edizione (2007), il percorso-concorso si prefigge di costituire per i ragazzi un’esperienza di educazione<br />

non formale: cerca di dare spunti, invita a confrontarsi, a farsi domande, ad aumentare le capacità d’ascolto<br />

e di osservazione. L’edizione 2011/2012 ha visto il coinvolgimento di circa 7.000 studenti che hanno partecipato al<br />

concorso in rappresentanza di oltre 300 scuole di tutta Italia. Il tema di quest’anno è stato “Bene comune, bene<br />

prezioso: ciò che è di tutti è di ciascuno!”.

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