Protocollo diagnostico-terapeutico in patologia oncologica ... - Ciosm.it
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PROTOCOLLO DIAGNOSTICO - TERAPEUTICO NEL TRATTAMENTO<br />
DELLA PATOLOGIA ONCOLOGICA<br />
Osteolisi con caratteri cl<strong>in</strong>ico-radiografici di malign<strong>it</strong>à<br />
Note per la diagnosi<br />
Il primo esame deve sempre essere la radiografia standard del distretto scheletrico<br />
<strong>in</strong>teressato. Successivamente devono essere esegu<strong>it</strong>e le radiografie del torace e la<br />
sc<strong>in</strong>tigrafia ossea e la T.A.C. (meglio se con M.D.C.); ove possibile, la RMN.<br />
In l<strong>in</strong>ea di pr<strong>in</strong>cipio, tutti gli studi debbono essere completati prima dell'esecuzione delle<br />
biopsie.<br />
La biopsia può essere fatta, all’<strong>in</strong>izio, tram<strong>it</strong>e un agoaspirato con ago f<strong>in</strong>e (eventualmente<br />
sotto guida ecografica) per esame c<strong>it</strong>ologico. La c<strong>it</strong>ologia, però, ha delle lim<strong>it</strong>azioni nella<br />
capac<strong>it</strong>à di def<strong>in</strong>ire esattamente l’istotipo per cui talvolta è preferibile che venga segu<strong>it</strong>a da<br />
un accertamento istologico. Questo può essere ottenuto preferibilmente con un Trochar<br />
oppure con una biopsia <strong>in</strong>cisionale. Qualunque tecnica venga scelta, è fondamentale che<br />
l’accesso per la biopsia venga fatto lungo la l<strong>in</strong>ea prevista per l’<strong>in</strong>tervento chirurgico<br />
def<strong>in</strong><strong>it</strong>ivo <strong>in</strong> modo che sia possibile l’escissione <strong>in</strong> blocco del tram<strong>it</strong>e bioptico col pezzo di<br />
resezione. E’ molto importante, a questo riguardo, comunicare con lo specialista che<br />
esegue gli agoaspirati <strong>in</strong> modo che marchi <strong>in</strong> modo <strong>in</strong>delebile (anche con tatuaggi) i punti di<br />
<strong>in</strong>gresso dell’ago e che esegua pochi fori d’<strong>in</strong>gresso molto ravvic<strong>in</strong>ati <strong>in</strong> modo da lim<strong>it</strong>are<br />
al m<strong>in</strong>imo la quant<strong>it</strong>à di tessuto che viene contam<strong>in</strong>ata. La s<strong>it</strong>uazione ideale si ha quando<br />
il chirurgo che eseguirà l’<strong>in</strong>tervento def<strong>in</strong><strong>it</strong>ivo disegna personalmente sulla cute del<br />
paziente la losanga entro il quale deve essere fatta la biopsia.<br />
Nell’esecuzione della biopsia <strong>in</strong>cisionale vanno rispettate alcune regole:<br />
1. L’<strong>in</strong>cisione deve essere long<strong>it</strong>ud<strong>in</strong>ale lungo l’asse maggiore dell’arto; sono da<br />
proscrivere <strong>in</strong>cisioni traversali od oblique, ad S, ecc.<br />
2. Per il posizionamento dell’<strong>in</strong>cisione si veda quanto detto sopra.<br />
3. Si deve passare a tutto spessore nel ventre muscolare che copre la lesione e non negli<br />
<strong>in</strong>terstizi fra due muscoli vic<strong>in</strong>i.<br />
4. Il campionamento della lesione va fatto prelevando un blocchetto di tessuto (almeno<br />
1-2 cm.); sono sconsigliabili i piccoli frammenti di curettage. Durante queste manovre<br />
occorre proteggere i tessuti circostanti con garze per ev<strong>it</strong>are una contam<strong>in</strong>azione.<br />
5. L’emostasi deve essere perfetta per ev<strong>it</strong>are la diffusione di ematomi che potrebbero