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Modificazione del metodo NEDOCS per misurare il sovraffollamento ...

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Carlo De Luca e Giuseppe Sabatelli<br />

1<br />

<strong>Modificazione</strong> <strong>del</strong> <strong>metodo</strong><br />

<strong>NEDOCS</strong> <strong>per</strong> <strong>misurare</strong><br />

<strong>il</strong> <strong>sovraffollamento</strong> nei servizi<br />

di emergenza<br />

Introduzione<br />

Nei Paesi occidentali <strong>il</strong> <strong>sovraffollamento</strong> dei servizi di emergenza<br />

costituisce un problema diffuso e particolarmente importante <strong>per</strong>ché è<br />

documentato che esso influisce negativamente su diversi aspetti <strong>del</strong>la qualità<br />

<strong>del</strong>le cure e <strong>del</strong>la sicurezza dei pazienti (Bernstein et al., 2009).<br />

La quantificazione <strong>del</strong> fenomeno è decisiva sotto <strong>il</strong> prof<strong>il</strong>o <strong>del</strong>la<br />

programmazione degli interventi. In proposito la letteratura internazionale<br />

offre fondamentalmente quattro strumenti: <strong>il</strong> Real-time Emergency Analysis<br />

of Demand Indicators (READI) (Reeder e Garrison, 2001), l’Emergency Department<br />

Work Index (EDWIN) (Bernstein et al., 2003), l’Emergency Department<br />

Crowding Scale (EDCS) (Asplin et al., 2004) ed <strong>il</strong> National Emergency<br />

Department Overcrowding Study (<strong>NEDOCS</strong>) (Weiss et al., 2004). Pregi e<br />

limiti di questi metodi sono stati di recente riassunti e discussi con ricchezza<br />

di argomentazioni (Rastelli et al., 2010). Tra i limiti va segnalato anche <strong>il</strong> fatto<br />

che essi sono basati su r<strong>il</strong>evazioni puntuali di informazioni in parte non correntemente<br />

r<strong>il</strong>evate.<br />

In Italia, la valutazione <strong>del</strong> <strong>sovraffollamento</strong> dei Pronto soccorso<br />

(PS) risente <strong>del</strong>la mancanza di uno strumento che ne possa <strong>misurare</strong> <strong>il</strong> grado<br />

consentendo confronti tra Ospedali e <strong>per</strong>iodi di tempo diversi. Di recente si è<br />

s<strong>per</strong>imentato l’uso <strong>del</strong>la scala <strong>NEDOCS</strong> e sono già stati prodotti i primi parziali<br />

ma importanti risultati (Photiou et al., 2010; Baldini et al., 2010).<br />

Il presente studio si propone di adattare la scala <strong>NEDOCS</strong> alle<br />

informazioni correntemente raccolte allo scopo di quantificare <strong>il</strong> <strong>sovraffollamento</strong><br />

dei servizi di emergenza in un arco di tempo definito.<br />

Carlo De Luca, Unità o<strong>per</strong>ativa SIO-SIAS-SIES, ASL Roma G (Tivoli).<br />

Giuseppe Sabatelli, Unità o<strong>per</strong>ativa Formazione, qualità e risk management, ASL Roma G (Tivoli).<br />

Tendenze nuove - 1-2/2013 nuova serie


Carlo De Luca e Giuseppe Sabatelli<br />

2 Pazienti e metodi<br />

2.1 <strong>Modificazione</strong> <strong>del</strong> <strong>metodo</strong> <strong>NEDOCS</strong><br />

Il <strong>metodo</strong> <strong>NEDOCS</strong> è calibrato sulla r<strong>il</strong>evazione puntuale di<br />

diversi parametri, uno dei quali misura le caratteristiche strutturali <strong>del</strong>l’Ospedale<br />

(posti letto ospedalieri) mentre gli altri esplorano gli aspetti funzionali <strong>del</strong> PS<br />

(posti letto occupati <strong>per</strong> l’emergenza, pazienti presenti e in attesa di ricovero,<br />

tempi di sosta e di gestione, uso di respiratori). Questi ultimi sono stati definiti<br />

funzionali <strong>per</strong>ché particolarmente mutevoli e dipendenti dal momento <strong>del</strong>la<br />

r<strong>il</strong>evazione. Da qui la necessità di procedere a numerose misurazioni ripetute<br />

nel corso <strong>del</strong> tempo. Nella nostra proposta i parametri funzionali sono stati<br />

modificati allo scopo di ottenere una misurazione media di quanto accaduto<br />

nel corso <strong>del</strong>l’anno a partire dalle informazioni registrate nel Sistema informativo<br />

<strong>del</strong>l’emergenza (SIES) e nel Sistema informativo ospedaliero (SIO) <strong>del</strong>la<br />

Regione Lazio.<br />

La formula originaria <strong>del</strong>la scala <strong>NEDOCS</strong> è riportata di<br />

seguito:<br />

Total patients<br />

–20 + 85,8 × +<br />

ED beds<br />

Admits<br />

+ 600 × + 13,4 ×<br />

Hospital beds<br />

× Vent<strong>il</strong>ators + 0,93 × Longest admit + 5,64 × Last bed time<br />

A partire da essa si è proceduto a modificare i parametri nel<br />

modo seguente:<br />

• Total patients. È <strong>il</strong> numero di pazienti presenti in PS al momento<br />

<strong>del</strong>la r<strong>il</strong>evazione. Nel nostro studio è stato identificato con <strong>il</strong> numero di pazienti<br />

mediamente presenti ogni ora nel corso <strong>del</strong>l’anno. Il numero medio di accessi<br />

orari è stato moltiplicato <strong>per</strong> <strong>il</strong> tempo medio di sosta (tempo che intercorre tra <strong>il</strong><br />

triage e la dimissione) espresso in ore. Questo parametro, da noi definito «pazienti<br />

orari», viene costruito con informazioni registrate nel flusso SIES.<br />

• Emergency department beds. Si identifica con <strong>il</strong> numero di<br />

letti che, in qualsiasi area, sono in quel momento occupati <strong>per</strong> l’emergenza.<br />

I PS <strong>del</strong>la ASL Roma G gestiscono direttamente i pazienti in posti letti <strong>il</strong> cui<br />

numero varia in rapporto alle necessità contingenti ma che comunque risente<br />

in misura decisiva <strong>del</strong>la capacità dei reparti di degenza di assorbire le urgenze.<br />

Si stab<strong>il</strong>isce dunque una stretta relazione tra la capacità di accoglienza <strong>del</strong> PS<br />

dal punto di vista logistico e le dimissioni dai reparti di degenza. Alla luce di<br />

54<br />

Tendenze nuove - 1-2/2013 nuova serie


<strong>Modificazione</strong> <strong>del</strong> <strong>metodo</strong> <strong>NEDOCS</strong><br />

questa constatazione <strong>il</strong> numero di posti letto occupati <strong>per</strong> l’emergenza è stato<br />

sostituito dal numero di letti ordinari che si liberano ogni giorno nell’Ospedale.<br />

Tale parametro, definito «letti a disposizione <strong>del</strong> PS pro die», viene ricavato<br />

dal flusso informativo SIO.<br />

• Admits. È <strong>il</strong> numero di pazienti che al momento <strong>del</strong>la r<strong>il</strong>evazione<br />

sono in attesa di ricovero. Nel nostro studio tale parametro è divenuto <strong>il</strong><br />

numero di pazienti che nel corso <strong>del</strong>l’anno risultano mediamente in attesa di<br />

ricovero ogni ora. Esso è calcolato a partire dai dati contenuti nel flusso SIES<br />

moltiplicando <strong>il</strong> numero medio orario di accessi con esito 2 (ricovero in loco)<br />

o 3 (trasferimento) o 5 (rifiuta ricovero) <strong>per</strong> <strong>il</strong> tempo medio di gestione (tempo<br />

che intercorre tra la presa in carico da parte <strong>del</strong> medico e la dimissione). Tale<br />

parametro è definito «pazienti orari in attesa di ricovero».<br />

• Hospital beds. È costituito dal numero di posti letto complessivi<br />

<strong>del</strong>l’Ospedale. Sono stati conteggiati solo quelli ordinari essendo quelli<br />

di day hospital non fruib<strong>il</strong>i <strong>per</strong> l’urgenza. Questa informazione è l’unica tratta<br />

dal Nuovo sistema informativo sanitario (NSIS) <strong>del</strong> Ministero <strong>del</strong>la Salute. Il<br />

parametro è stato denominato «letti ospedalieri strutturati».<br />

• Vent<strong>il</strong>ators. Si identifica con <strong>il</strong> numero di respiratori in uso al<br />

momento <strong>del</strong>la r<strong>il</strong>evazione. Il dato non è disponib<strong>il</strong>e in alcun flusso informativo<br />

ed è stato <strong>per</strong>tanto sostituito dal numero di pazienti con grave insufficienza<br />

respiratoria o cardiaca registrati nel flusso SIES. Sono stati inclusi solo i pazienti<br />

con codice rosso o giallo che risultano ricoverati (esito 2), trasferiti (esito 3)<br />

o deceduti in PS (esito 4). Il numero medio orario è stato moltiplicato <strong>per</strong> <strong>il</strong><br />

tempo medio di sosta. L’insufficienza cardiaca o respiratoria è stata identificata<br />

a mezzo <strong>del</strong>la presenza in diagnosi principale di uno dei seguenti codici ICD-IX<br />

CM: 402X1 (cardiopatia i<strong>per</strong>tensiva con insufficienza cardiaca congestizia);<br />

428XX (insufficienza cardiaca); 49121 (broncopatia cronica ostruttiva con<br />

riacutizzazione); 493XX (asma); 5180 (collasso polmonare); 5184 (edema<br />

polmonare non specificato); 51881, 51883 e 51884 (insufficienza respiratoria<br />

acuta e/o cronica); 77084 (insufficienza respiratoria <strong>del</strong> neonato); 7860X<br />

(miscellanea di sintomi respiratori). Nel nostro studio tale parametro diventa<br />

«Pazienti orari con grave insufficienza cardiaca o respiratoria».<br />

• Longest admit. È dato dal tempo massimo, in h, che un<br />

paziente trascorre in PS prima di essere ricoverato. Si è considerato <strong>il</strong> tempo<br />

di gestione mediamente registrato nel corso <strong>del</strong>l’anno nel flusso SIES <strong>per</strong> i<br />

pazienti con esito 2 o 3 o 5. Il parametro è definito come «Tempo di gestione<br />

<strong>del</strong> ricovero (h)».<br />

• Last bed time. Si identifica con <strong>il</strong> tempo di attesa, in h,<br />

dall’arrivo al letto <strong>per</strong> l’ultimo paziente ricoverato. Si è considerato <strong>il</strong> tempo<br />

di sosta mediamente registrato nel corso <strong>del</strong>l’anno all’interno <strong>del</strong> flusso SIES<br />

<strong>per</strong> i pazienti cui viene proposto <strong>il</strong> ricovero e quindi codificati con esito 2 o<br />

55<br />

Tendenze nuove - 1-2/2013 nuova serie


2.2<br />

Carlo De Luca e Giuseppe Sabatelli<br />

3 o 5. Il parametro è definib<strong>il</strong>e come «Tempo di sosta in attesa <strong>del</strong> ricovero<br />

(h)».<br />

Nel <strong>metodo</strong> <strong>NEDOCS</strong> originale i parametri elencati in precedenza<br />

possono o meno essere combinati tra loro allo scopo di ottenere i fattori<br />

la cui somma ponderata determina <strong>il</strong> punteggio totale. Tali fattori risultano<br />

così definiti:<br />

–20 + 85,8 × Patients index + 600 × Admit index + 13,4 ×<br />

Respirators + 0,93 × Admit time + 5,64 × Registration time<br />

• Patients index. È dato dal rapporto tra pazienti totali e letti<br />

occupati dall’emergenza. Nella nostra proposta diventa <strong>il</strong> rapporto tra i pazienti<br />

presenti mediamente ogni ora e le dimissioni giornaliere dai reparti di<br />

degenza ed è stato definito come «Carico di accessi». Esso esprime la pressione<br />

esercitata dai pazienti più gravi, quelli che necessitano di un letto, in rapporto<br />

alla capacità di ricezione <strong>del</strong> PS sotto <strong>il</strong> prof<strong>il</strong>o logistico.<br />

• Admit index. Scaturisce dal rapporto tra pazienti in attesa<br />

di ricovero e letti ospedalieri strutturati. Nella nostra proposta è calcolato<br />

esattamente come nel <strong>metodo</strong> <strong>NEDOCS</strong> originale a parte <strong>il</strong> fatto che la r<strong>il</strong>evazione<br />

puntuale è sostituita da una misurazione media. Tale rapporto può<br />

essere definito come «Carico di ricoveri».<br />

• I fattori denominati «respirators», «admit time» e «registration<br />

time» coincidono, rispettivamente, con i parametri «vent<strong>il</strong>ators», «longest<br />

admit» e «last bed time» e, nel nostro studio, ne mantengono la denominazione<br />

già attribuita.<br />

Nel <strong>NEDOCS</strong> modificato i fattori così definiti sono stati<br />

moltiplicati <strong>per</strong> <strong>il</strong> peso e sommati come nella formula originale (compreso <strong>il</strong><br />

fattore base pari a –20).<br />

Validazione <strong>del</strong> <strong>NEDOCS</strong> modificato<br />

Il <strong>metodo</strong> proposto è stato validato verificando, a mezzo dei<br />

coefficienti di correlazione (test di Pearson), la concordanza tra <strong>il</strong> punteggio<br />

totale e le misure <strong>del</strong>le diverse componenti <strong>del</strong>l’affluenza: la richiesta di prestazioni<br />

rivolta al PS (input), la gestione <strong>del</strong> paziente all’interno dei servizi di<br />

emergenza e <strong>del</strong>l’Ospedale (throughput), <strong>il</strong> processo di dimissione <strong>del</strong> paziente<br />

(output) (Hoot e Aronsky, 2008).<br />

Come misura di input si è scelto <strong>il</strong> bacino di utenza <strong>del</strong> PS<br />

nell’assunzione, plausib<strong>il</strong>e, che la numerosità <strong>del</strong>la popolazione di riferimento<br />

56<br />

Tendenze nuove - 1-2/2013 nuova serie


3<br />

<strong>Modificazione</strong> <strong>del</strong> <strong>metodo</strong> <strong>NEDOCS</strong><br />

condizioni l’entità <strong>del</strong>la domanda. D’altronde nella ASL Roma G i bacini di<br />

utenza risultano ben definiti. Infatti quattro Ospedali hanno come popolazione<br />

di riferimento <strong>il</strong> corrispondente Distretto sanitario. L’Ospedale di Tivoli serve<br />

due Distretti adiacenti: Tivoli e Guidonia.<br />

Sulla base <strong>del</strong>la letteratura internazionale (Hoot e Aronsky,<br />

2008), la consistenza <strong>del</strong>l’organico dei PS è stata ut<strong>il</strong>izzata come misura di<br />

throughput mentre come fattori di output sono stati scelti <strong>il</strong> fenomeno <strong>del</strong>la<br />

sosta prolungata (>8 h) in attesa di ricovero e la disponib<strong>il</strong>ità di posti letto<br />

ospedalieri. Come ulteriore misura di output si è individuata la sosta prolungata<br />

in PS (>8 h) <strong>per</strong> gli accessi con dimissione a domic<strong>il</strong>io.<br />

Risultati<br />

Nella ASL Roma G, <strong>il</strong> cui territorio di competenza è parte <strong>del</strong>la<br />

Provincia di Roma, sono o<strong>per</strong>anti cinque Ospedali <strong>per</strong> acuti, tutti a gestione<br />

diretta. Quattro sono dotati di PS (Colleferro, Monterotondo, Palestrina e<br />

Subiaco) ed uno è sede di un DEA di I livello (Tivoli). I cinque Ospedali<br />

hanno un prof<strong>il</strong>o complessivamente di tipo generalista disponendo di reparti<br />

ordinari di Medicina generale, Chirurgia generale, Ortopedia e Traumatologia,<br />

Ostetricia e Ginecologia (ad eccezione di Subiaco), Pediatria (ad eccezione di<br />

Monterotondo e Subiaco). Gli Ospedali di Tivoli e Colleferro possiedono anche<br />

reparti di Osservazione breve e di Cardiologia con unità di terapia intensiva<br />

coronarica (UTIC) ma, nell’anno 2011, senza laboratorio di emodinamica.<br />

Presso gli Ospedali di Tivoli e Subiaco sono infine attivi reparti di Anestesia<br />

e Rianimazione.<br />

La tabella 1 riporta la dimensione degli Ospedali, misurata in<br />

termini di posti letto, la numerosità <strong>del</strong>le popolazioni di riferimento ed i dati<br />

essenziali di attività nell’ambito <strong>del</strong>l’emergenza e <strong>del</strong>l’acuzie. La distribuzione<br />

dei posti letto non risulta <strong>per</strong>fettamente coerente con l’ampiezza dei bacini di<br />

utenza. Da questo punto di vista gli Ospedali di Tivoli, Monterotondo e Palestrina<br />

risultano più penalizzati. Il numero di accessi dipende dalla numerosità<br />

<strong>del</strong>le popolazioni di riferimento con l’eccezione <strong>del</strong>l’Ospedale di Palestrina, la<br />

cui attività risulta particolarmente intensa ma in parte legata ad un uso inappropriato<br />

<strong>del</strong> PS (De Luca et al., 2011b). Il numero di ricoveri, in particolare<br />

di tipo ordinario, risulta a grandi linee legato alla disponib<strong>il</strong>ità di posti letto.<br />

Nella tabella 2 sono mostrati i parametri ut<strong>il</strong>izzati nella costruzione<br />

dei fattori dalla cui combinazione e somma ponderata scaturisce <strong>il</strong><br />

punteggio totale. Ciascuno di essi mostra un’ampia variab<strong>il</strong>ità che dipende<br />

dalle caratteristiche strutturali (letti ospedalieri strutturati) e dalla diversa nu-<br />

57<br />

Tendenze nuove - 1-2/2013 nuova serie


Carlo De Luca e Giuseppe Sabatelli<br />

Tabella 1: Ospedali <strong>del</strong>la ASL Roma G. Anno 2011. Area<br />

<strong>del</strong>l’emergenza e <strong>del</strong>l’acuzie<br />

Codice Istituto Popolazione<br />

istituto<br />

di riferimento1 N. posti letto2 N. Accessi<br />

urgenti al PS3 N. ricoveri<br />

ordinari4 N. ricoveri<br />

diurni4 046 Colleferro 76.626 149 30.387 6.231 2.228<br />

049 Monterotondo 89.810 77 25.197 3.079 678<br />

051 Palestrina 81.471 91 37.087 4.049 1.421<br />

052 Subiaco 34.398 73 9.954 2.325 336<br />

053 Tivoli 206.781 238 41.294 7.998 1.993<br />

ASL Roma G 489.086 628 143.919 23.682 6.656<br />

1 ISTAT aggiornata al 1 o gennaio 2011.<br />

2 Posti letto medi registrati nel flusso NSIS nel corso <strong>del</strong>l’anno.<br />

3 Dati tratti dal flusso informativo SIES.<br />

4 Dati tratti dal flusso informativo SIO.<br />

merosità <strong>del</strong> bacino di utenza (pazienti orari) ma anche dai processi di gestione<br />

interni all’Ospedale (tempi di gestione e di sosta, posti letto a disposizione<br />

<strong>del</strong> PS). Significativo <strong>il</strong> numero di pazienti mediamente presenti ogni ora nei<br />

PS e quello dei pazienti in attesa di ricovero. L’Ospedale di Tivoli registra un<br />

numero significativamente maggiore di accessi con grave insufficienza cardiaca<br />

o respiratoria in relazione al fatto che esso è sede di un DEA di I livello ed è<br />

l’unico dotato sia di Rianimazione che di UTIC.<br />

Nella tabella 3 è rappresentato <strong>il</strong> contributo di ciascun fattore<br />

alla determinazione <strong>del</strong> punteggio totale. Il fattore di base, costituito dal valore<br />

di –20, o<strong>per</strong>a in maniera estremamente variab<strong>il</strong>e e risulta, naturalmente, tanto<br />

più influente quanto più basso è <strong>il</strong> punteggio totale. In tutti gli Ospedali <strong>il</strong><br />

fattore principale è di gran lunga rappresentato dal carico di accessi che, comunque,<br />

varia entro valori abbastanza ampi. Sotto questo aspetto l’Ospedale<br />

di Palestrina si attesta su un livello pari ad oltre <strong>il</strong> doppio di quello r<strong>il</strong>evato<br />

a Colleferro. Il secondo fattore che maggiormente contribuisce al punteggio<br />

totale è costituito dal tempo di sosta in attesa <strong>del</strong> ricovero che presenta una<br />

variab<strong>il</strong>ità ancora più ampia con l’Ospedale di Tivoli che registra un valore<br />

pari a oltre tre volte quello di Colleferro. Per quanto riguarda <strong>il</strong> carico di<br />

ricoveri, terzo fattore <strong>per</strong> importanza, gli Ospedali di Tivoli, Monterotondo<br />

e Palestrina mostrano <strong>il</strong> maggiore grado di sofferenza. Minore <strong>il</strong> contributo<br />

degli altri due fattori.<br />

Il punteggio totale è la misura sintetica e riassuntiva di quanto<br />

osservato nell’ambito dei singoli fattori. L’interpretazione <strong>del</strong> punteggio è tratta<br />

dal testo originale di Weiss et al. (2004). Tre Ospedali su cinque appaiono<br />

severamente o <strong>per</strong>icolosamente sovraffollati nell’arco <strong>del</strong>l’intero anno.<br />

58<br />

Tendenze nuove - 1-2/2013 nuova serie


Tabella 2: Ospedali <strong>del</strong>la ASL Roma G. Anno 2011. Parametri ut<strong>il</strong>izzati <strong>per</strong> la costruzione <strong>del</strong> <strong>NEDOCS</strong> modificato<br />

Codice istituto Istituto Pazienti orari Letti a Pazienti orari in Letti ospedalieri Pazienti orari con Tempo di gestione Tempo di sosta in<br />

disposizione <strong>del</strong> attesa di ricovero strutturati grave insufficienza <strong>del</strong> ricovero (h) attesa di ricovero<br />

PS pro die respiratoria o cardiaca (h)<br />

046 Colleferro 8,9 17,1 1,7 128,8 0,3 2,7 3,3<br />

049 Monterotondo 8,4 8,4 3,3 70,8 0,4 6,2 6,5<br />

051 Palestrina 13,0 11,1 3,1 74,0 0,3 5,7 6,1<br />

052 Subiaco 3,7 6,4 1,6 65,1 0,3 4,3 4,7<br />

053 Tivoli 24,8 21,9 9,4 192,4 1,1 10,4 10,8<br />

Valore medio 11,8 13,0 3,8 106,2 0,5 5,9 6,3<br />

Note: I valori riportati si riferiscono alla media annuale. Tempo di gestione: tempo in ore che intercorre tra la presa in carico da parte <strong>del</strong> medico e la dimissione. Tempo di<br />

sosta: tempo in ore che intercorre tra <strong>il</strong> triage e la dimissione.


Tabella 3: Ospedali <strong>del</strong>la ASL Roma G. Anno 2011. Fattori che compongono <strong>il</strong> <strong>NEDOCS</strong> modificato<br />

Codice Istituto Base Carico di accessi Carico di ricoveri Pazienti orari con Tempo di gestione Tempo di sosta in Punteggio totale<br />

Istituto grave insufficienza <strong>del</strong> ricovero (h) attesa <strong>del</strong> ricovero<br />

respiratoria o (h)<br />

cardiaca<br />

Iniziale Iniziale Dopo Iniziale Dopo Iniziale Dopo Iniziale Dopo Iniziale Dopo<br />

pesatura pesatura pesatura pesatura pesatura<br />

046 Colleferro –20,0 0,5 44,9 0,013 7,9 0,3 3,4 2,7 2,5 3,3 18,3 57,1 Occupato<br />

049 Monterotondo –20,0 1,0 85,9 0,046 27,6 0,4 5,3 6,2 5,7 6,5 36,4 140,9 Severamente sovraffollato<br />

051 Palestrina –20,0 1,2 100,2 0,042 25,1 0,3 4,6 5,7 5,3 6,1 34,2 149,5 Severamente sovraffollato<br />

052 Subiaco –20,0 0,6 49,2 0,025 15,0 0,3 3,6 4,3 4,0 4,7 26,7 78,5 Molto occupato<br />

053 Tivoli –20,0 1,1 97,3 0,049 29,2 1,1 15,1 10,4 9,7 10,8 61,1 192,3 Pericolosamente sovraffollato<br />

Valore medio –20,0 0,9 75,5 0,035 21,0 0,5 6,4 5,9 5,5 6,3 35,4 123,7 Sovraffollato<br />

Note: Il valore iniziale, ottenuto dalle misurazioni effettuate, è stato moltiplicato <strong>per</strong> <strong>il</strong> peso ut<strong>il</strong>izzato nel <strong>metodo</strong> <strong>NEDOCS</strong> originale.


4<br />

<strong>Modificazione</strong> <strong>del</strong> <strong>metodo</strong> <strong>NEDOCS</strong><br />

Tabella 4: Ospedali <strong>del</strong>la ASL Roma G. Anno 2011. Validazione<br />

<strong>del</strong> <strong>NEDOCS</strong> modificato. Correlazione <strong>del</strong> punteggio finale con<br />

le componenti di <strong>sovraffollamento</strong> dei PS<br />

Codice Istituto Input<br />

Throughput<br />

Output<br />

Istituto<br />

Popolazione Pazienti <strong>per</strong> Pazienti <strong>per</strong> Accesi con Accesi con Posti<br />

medico infermiere ricovero e dimissione e letto acuti<br />

sosta >8h sosta >8h ordinari ‰<br />

residenti<br />

046 Colleferro 76.626 3,2 1,5 0,8% 1,3% 1,68<br />

049 Monterotondo 89.810 3,9 1,9 4,2% 2,4% 0,79<br />

051 Palestrina 81.471 5,4 2,7 2,9% 3,4% 0,91<br />

052 Subiaco 34.398 2,8 1,1 4,1% 1,7% 1,89<br />

053 Tivoli 206.781 6,0 2,6 6,4% 7,3% 0,93<br />

R 0,79 0,91 0,86 0,77 0,88 –0,86<br />

p n.s. 0,032 n.s. n.s. 0,049 n.s<br />

Note: Il valore di R (test di Pearson) ed <strong>il</strong> corrispondente p-value (distribuzione di t a due code) si riferiscono<br />

alla correlazione <strong>del</strong> punteggio finale con <strong>il</strong> valore di ciascuna componente.<br />

Il punteggio totale presenta una forte correlazione con le misure<br />

che esplorano le diverse componenti costitutive <strong>del</strong> <strong>sovraffollamento</strong> anche se<br />

la significatività statistica viene raggiunta in due soli casi (tab. 4).<br />

Discussione<br />

La validazione di un <strong>metodo</strong> finalizzato alla quantificazione di<br />

un fenomeno sanitario deve preferib<strong>il</strong>mente basarsi su misure di esito clinico.<br />

Una rassegna sistematica condotta su studi di buona qualità ha concluso che <strong>il</strong><br />

<strong>sovraffollamento</strong> dei servizi d’emergenza minaccia aspetti decisivi <strong>del</strong>la qualità<br />

<strong>del</strong>le cure (Bernstein et al., 2009). In particolare risulta documentato che esso<br />

condiziona un aumentato rischio di morte a breve termine e un ritardato trattamento<br />

di patologie che risentono <strong>del</strong>la tempestività <strong>del</strong>l’intervento (polmoniti,<br />

infarto acuto <strong>del</strong> miocardio, frattura <strong>del</strong>l’anca).<br />

L’affluenza nei PS dovrebbe quindi essere messa in relazione<br />

con quegli esiti clinici che risultano peggiorati dal <strong>sovraffollamento</strong>. Nel nostro<br />

studio, soprattutto <strong>per</strong> l’insufficiente numerosità <strong>del</strong>la casistica, non è stato<br />

possib<strong>il</strong>e verificare <strong>il</strong> senso di tali eventuali relazioni. Ai fini <strong>del</strong>la validazione<br />

si è dovuto <strong>per</strong>ciò ricorrere a parametri non clinici ma comunque importanti<br />

<strong>per</strong>ché testano i principali fattori che concorrono al <strong>sovraffollamento</strong> dei servizi<br />

di emergenza (Hoot e Aronsky, 2008).<br />

61<br />

Tendenze nuove - 1-2/2013 nuova serie


Carlo De Luca e Giuseppe Sabatelli<br />

Sotto questo prof<strong>il</strong>o, la <strong>metodo</strong>logia proposta (<strong>NEDOCS</strong><br />

modificato) può considerarsi validata. I coefficienti di correlazione, anche se<br />

raggiungono valori di r<strong>il</strong>evanza statistica in due casi su sei (tab. 4), risultano<br />

comunque tutti di forte intensità e presentano un verso coerente con <strong>il</strong> costrutto<br />

di base: <strong>il</strong> <strong>sovraffollamento</strong> aumenta con l’ampiezza <strong>del</strong>la popolazione di riferimento,<br />

<strong>il</strong> numero di pazienti <strong>per</strong> unità di <strong>per</strong>sonale, i tempi dei processi di<br />

gestione interni all’Ospedale; si riduce, invece, con la maggiore disponib<strong>il</strong>ità<br />

di posti letto.<br />

Questo risultato appare di assoluta r<strong>il</strong>evanza anche tenendo<br />

conto che la significatività statistica <strong>del</strong>le correlazioni è legata alla numerosità<br />

<strong>del</strong>la casistica, nel nostro studio costituita da appena cinque Ospedali. Inoltre<br />

<strong>il</strong> processo di validazione risente <strong>del</strong>l’effetto confondente esercitato dall’Ospedale<br />

di Palestrina la cui attività presenta aspetti suggestivi di un eccessivo «uso<br />

ambulatoriale» <strong>del</strong> PS (De Luca et al., 2011b) e che spiegano in parte l’elevato<br />

numero di accessi rispetto alla popolazione di riferimento. Ed infatti, se si<br />

esclude dall’analisi l’Ospedale di Palestrina, tutte le correlazioni riportate nella<br />

tabella 4 aumentano di intensità (dati non mostrati).<br />

Il punteggio totale è <strong>il</strong> risultato <strong>del</strong>la somma di diversi fattori<br />

(tab. 3). Come già nel <strong>NEDOCS</strong> originale, anche nella versione modificata che<br />

noi proponiamo, la capacità ricettiva <strong>del</strong>l’Ospedale assume importanza decisiva.<br />

Tale capacità viene misurata dinamicamente e staticamente attraverso <strong>il</strong><br />

calcolo dei posti letti acuti ordinari che si liberano quotidianamente e di quelli<br />

strutturalmente a disposizione <strong>del</strong>l’Ospedale. Le due misure costituiscono <strong>il</strong><br />

denominatore, rispettivamente, <strong>del</strong> carico di accessi e <strong>del</strong> carico di ricoveri.<br />

Il carico di accessi, dopo la ponderazione, contribuisce in misura<br />

preponderante al punteggio totale (tab. 3) e la sua corretta identificazione è<br />

dunque decisiva. Nel nostro studio esso è stimato al minimo in quanto <strong>il</strong> numero<br />

di posti letto a disposizione <strong>del</strong>l’emergenza include tutti quelli che si liberano<br />

nei reparti di degenza nell’arco <strong>del</strong>la giornata e non solo i pochi gestib<strong>il</strong>i in<br />

eventuali OBI e quelli altrettanto scarsi disponib<strong>il</strong>i nelle Osservazioni brevi,<br />

<strong>per</strong>altro presenti in soli due Ospedali su cinque.<br />

La r<strong>il</strong>evanza <strong>del</strong> posto letto va discussa ulteriormente in quanto<br />

<strong>il</strong> <strong>metodo</strong> proposto è stato applicato ad una realtà, quella <strong>del</strong>la ASL Roma<br />

G, storicamente caratterizzata da una grave carenza (De Luca et al., 2011a).<br />

Nell’anno 2011 la ASL Roma G ha potuto usufruire di appena <strong>il</strong> 36,56% dei<br />

posti letti acuti ordinari che risultano necessari sulla base di un fabbisogno che<br />

la normativa regionale fissa a 2,97 ogni m<strong>il</strong>le residenti (Regione Lazio, 2009).<br />

Sotto questo aspetto, alcuni territori, segnatamente quelli di Monterotondo,<br />

Palestrina e Tivoli, appaiono particolarmente deprivati (tab. 4) e gli Ospedali<br />

di riferimento risultano infatti sovraffollati. Questo risultato è coerente con<br />

quanto documentato dallasolaaltra es<strong>per</strong>ienza italiana che haposto a confronto<br />

62<br />

Tendenze nuove - 1-2/2013 nuova serie


<strong>Modificazione</strong> <strong>del</strong> <strong>metodo</strong> <strong>NEDOCS</strong><br />

Ospedali diversi riscontrando che <strong>il</strong> PS meno affollato risultava essere quello<br />

con la maggiore disponib<strong>il</strong>ità di posti letto ospedalieri (Photiou et al., 2010). E<br />

d’altronde è noto che la congestione legata al blocco dei ricoveri, e quindi alla<br />

ricettività <strong>del</strong>l’Ospedale, costituisce <strong>il</strong> principale fattore di <strong>sovraffollamento</strong> dei<br />

servizi di emergenza (Richardson e Mountain, 2009). Tuttavia è interessante<br />

notare che <strong>il</strong> punteggio ottenuto con <strong>il</strong> <strong>NEDOCS</strong> modificato correla positivamente<br />

e fortemente anche con le componenti di input e throughput nonché con<br />

una misura di output (accessi con dimissione a domic<strong>il</strong>io e sosta su<strong>per</strong>iore alle<br />

8 h) non legata esclusivamente alla disponib<strong>il</strong>ità di posti letto ma dipendente<br />

anche da ulteriori fattori (disponib<strong>il</strong>ità di <strong>per</strong>sonale, efficienza dei processi<br />

interni). Il <strong>NEDOCS</strong> modificato, quindi, sembra cogliere i diversi aspetti che<br />

concorrono al <strong>sovraffollamento</strong> dei servizi di emergenza.<br />

Un ultimo argomento che si ritiene di dover affrontare riguarda<br />

<strong>il</strong> fatto che l’adattamento <strong>del</strong> <strong>NEDOCS</strong> da noi proposto ut<strong>il</strong>izza solo dati correntemente<br />

registrati nei flussi informativi e non necessita quindi di un ulteriore<br />

gravoso impegno di risorse e di tempo, come nel caso <strong>del</strong> <strong>metodo</strong> originale basato<br />

su numerose misurazioni ripetute nel tempo. Nel nostro studio si è proceduto ad<br />

una misurazione media di quanto accaduto nel corso di un anno. Il <strong>NEDOCS</strong><br />

modificato può comunque essere impiegato su <strong>per</strong>iodi di tempo diversi sino ad<br />

ottenere misurazioni quotidiane che offrano un quadro più articolato <strong>del</strong> fenomeno.<br />

La <strong>metodo</strong>logia proposta, infine, può essere fac<strong>il</strong>mente ut<strong>il</strong>izzata su larga<br />

scala, ad esempio sull’intero collettivo regionale degli Ospedali.<br />

In conclusione, <strong>il</strong> <strong>metodo</strong> <strong>NEDOCS</strong> modificato può essere<br />

suggerito come uno strumento di analisi agevole da usare ed adeguato a sintetizzare<br />

la complessa realtà dei servizi di emergenza sotto <strong>il</strong> prof<strong>il</strong>o decisivo<br />

<strong>del</strong> <strong>sovraffollamento</strong>.<br />

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63<br />

Tendenze nuove - 1-2/2013 nuova serie


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64<br />

Tendenze nuove - 1-2/2013 nuova serie

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