RAPPORTO PADRE & FIGLIO

Eleonora Berti
& Tommaso Dall’Osso
3^A scientifico - A.S.
2010/2011
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L'approfondimento mira ad analizzare
il rapporto tra padri e figli ieri e oggi,
valutando elementi di continuità e di differenza
nel confronto tra testi o tra più codici espressivi.
Come punto di partenza si sceglie la lettura integrale degli
Adelphoe di Terenzio (parte in traduzione e parte in latino)
e relativa analisi del testo.
Attraverso il confronto con la parabola del “figliuol prodigo”
dal Vangelo di Luca e tramite un riferimento alla storia
medievale e alla poesia di Cecco Angiolieri, si arriverà al
poetico film “La vita è bella” di Roberto Benigni in cui il
rapporto tra un padre e un figlio diventa simbolo della vita
che passa dall'uno all'altro.

C O N F R O N T O
Antichità
• Legame giuridico
• Patto unilaterale
• PATER FAMILIAS =
“colui che detiene la
patria potestas”
• FILIUS = “colui che viene
generato solo dal punto di
vista biologico”
Epoca contemporanea
• Legame affettivo
• Padre = guida morale
• Figlio = viene cresciuto,
educato e protetto dal
padre
• “ Comunicare con i figli
non è dialogare ma è fare
delle cose insieme a loro,
che piacciano a loro,
senza trasformarsi in
loro”

…negli “Adelphoe” si assiste al
confronto tra due sistemi educativi
MICIONE
• padre “rivoluzionario”, di
città
• accetta un metodo
educativo malleabile
basato su
• Fiducia
• Libertà
• Tolleranza
DEMEA
• padre tradizionalista, di
campagna
• Il suo metodo educativo
rigido è basato su
• Paura / castigo
• L'autorità paterna deriva
dal concetto di padrepadrone:
egli veicola
completamente le
decisioni o le scelte del
figlio

…secondo Terenzio
• cos'è l'EDUCAZIONE?
• personale convincimento che porta a
mantenere un comportamento retto
• Non è bene che si fondi sulla paura di una
punizione
• L'acquisizione di principi morali è
indipendente dalla presenza di una
qualche autorità

P U D O R
L IB E R A L IT A S
≠ M
E T U S
P e n s ie ro p e d a g o g ic o c o n d iv is o d a
T e re n z io
È a n tite tic o a l m o d e llo tra d iz io n a le d e l m o s
m a io ru m
S i is p ira a i p rin c ip i
d e ll’h u m a n ita s

L a P a ra b o la d e l fig lio l p ro d ig o
L u c a 1 5 ,1 1 -3 2
“H o m o h a b u it d u o s filio s e t a d o le s c e n tio r e x illis d ix it p a tri: "P a te r, d a
m ih i p o rtio n e m s u b s ta n tia e q u a e m e c o n tig it". E t p a te r illis s u b s ta n tia m
d iv is it. N o n p o s t m u lto s d ie s , a d o le s c e n tio r filiu s p e re g re p ro fe c tu s e s t
(p a rtì ) in re g io n e m lo n g in q u a m , e t ib i d is s ip a v it s u b s ta n tia m s u a m
lu x u rio s a v ita . Ip s e c o e p it e g e re e t a d h a e s it u n i c iv iu m re g io n is illiu s ,
q u i m is it illu m in v illa m s u a m u t p a s c e re t p o rc o s . E t c u p ie b a t im p le re
v e n tre m s u u m d e s iliq u is , q u a s p o rc i m a n d u c a b a n t, e t n e m o illi d a b a t.
In s e a u te m re v e rs u s d ix it: " Q u a n ti m e rc e n a rii in d o m o p a tris m e i
p a n ib u s a b u n d a n t! E g o a u te m h ic fa m e p e re o ! S u rg a m e t ib o a d
p a tre m m e u m ". E t s u rg e n s v e n it a d p a tre m s u u m . L o n g e a d h u c e ra t,
s e d v id it illu m p a te r ip s iu s , e t a c c u rre n s c e c id it s u p e r c o llu m e iu s , e t
o s c u la tu s e s t (b a c iò ) e u m . D ix itq u e e i filiu s : " P a te r, p e c c a v i in c a e lu m
e t c o ra m te !". D ix it a u te m p a te r a d s e rv o s s u o s :" C ito p ro fe rte (im p e r.
p a s s iv o d a p ro fe ro ) s to la m p rim a m e t in d u ite illu m , e t d a te a n u lu m in
m a n u m e iu s , e t c a lc e a m e n ta in p e d e s e iu s , e t a d d u c ite v itu lu m
s a g in a tu m e t o c c id ite ; e t m a n d u c e m u s : q u ia h ic filiu s m e u s m o rtu u s
e ra t (e ra m o rto ) e t re v ix it".”

PRIMOGENITO
…NEL MEDIOEVO
• Erede di quasi tutto il
patrimonio familiare
• Obbligato a fare lo stesso
lavoro del padre
CADETTO
• Non eredita molto dal
padre
• Il suo lavoro è deciso dal
padre ed è finalizzato a
favorire il fratello
• Può diventare monaco o
cavaliere

D a i te s ti e m e rg e s p e s s o u n
R A P P O R T O C O N F L IT T U A L E
(d i g e n e re o re a le ?)
• Commedie di Terenzio: contrasto
generazionale tra padre (avido,
conservatore) e figlio (scapestrato,
spendaccione)
• Poesia comico-realista : CECCO
ANGIOLIERI compone poesie contro il
padre avido, il quale non gli permette di
realizzare i propri desideri

Un esempio di RAPPORTO
PADRE & FIGLIO nel cinema

“LA VITA È BELLA”
• Padre e figlio vengono deportati in un
campo di concentramento
• Legame affettivo : il padre protegge il figlio
dalla realtà fingendo che la prigionia sia un
gioco a punti. I suoi obiettivi: a) non fare
crollare psicologicamente il figlio; b) fare in
modo che non venga a contatto con la
crudeltà dei nazisti;

Finzione dell’allegria
Il padre si mostra sempre allegro agli occhi del figlio per indurlo a
credere che sia tutto “realmente” un gioco.

L'approfondimento qui presentato tende a cogliere alcune
persistenze tematiche: dalla lettura di una commedia di
Terenzio emerge in tutta la sua modernità sia il conflitto tra
padri troppo severi e figli trasgressivi da un lato, sia il difficile
ma più solido rapporto tra genitori che cercano di comprendere
e figli che tentano di non deludere dall'altro.
L'argomento pertanto si presta a un'analisi intertestuale
(Vangelo, Cecco Angiolieri) e, al di là delle esperienze
quotidiane di non sempre facile colloquio tra generazioni
diverse, contemporaneamente presta il fianco a una lettura di
alcune opere cintematografiche. Qui gli alunni si sono
concentrati sulla pellicola di Benigni premiata con l'Oscar.
Collocare il testo in relazione con altri testi dello stesso autore,
di altri autori coevi e non, in relazione con altre espressioni
artistiche e culturali, con il più generale contesto storico; con
esperienze europee coeve e di altre epoche è uno degli obiettivi
della programmazione disciplinare d'area per il latino (A.S.
2010/2011). L'insegnante della classe – Barbara Marabini