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Scarica l'allegato - Associazione Dimore Storiche Italiane

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paese, che il patrimonio storico-artistico sia preservato, mantenuto e che riesca a svolgere al meglio la funzione<br />

di capitale sociale, produttivo e naturale che possiede.<br />

La sessione pomeridiana si è aperta con il saluto del Presidente Diaz agli illustri relatori presenti, Gabriella<br />

Alemanno, Direttore dell’Agenzia del Territorio, Leonardo Perrone, Ordinario di Diritto Tributario all’Università<br />

di Roma La Sapienza, Livia Salvini, Ordinario di Diritto Tributario a Roma LUISS, Laura Castaldi, Professoressa<br />

Associata di Diritto Tributario all’Università di Siena e Tommaso Di Tanno, Professore di Diritto<br />

Tributario all’Università di Siena.<br />

Successivamente viene data la parola ai Consoci Francesco Rusconi Clerici, Rosa Maria Ruggeri Foderà, Vittoria<br />

Alliata e Ruggero Ranieri di Sorbello, che hanno illustrato esempi virtuosi di tutela, conservazione e<br />

fruizione del proprio bene storico.<br />

È seguito un interessante intervento di Alberto Passi, Socio A.D.S.I. e Presidente dell’<strong>Associazione</strong> Ville Venete,<br />

volto a sottolineare l’importanza di rapporti sinergici tra le associazioni di categoria e gli enti pubblici, tramite<br />

un dialogo che, seppure complesso ed articolato, trovi una direttrice comune a tutela dei beni storici di proprietà<br />

privata.<br />

In chiusura degli interventi della platea è intervenuto il Socio Francesco Alberti La Marmora che, informando<br />

i presenti sulla mostra in cartellone al Vittoriano di Roma dal titolo “Una famiglia nel Risorgimento, i La Marmora<br />

dal Piemonte all’Italia”, ha voluto porre in luce l’importanza della conservazione e valorizzazione<br />

degli archivi, quali anima stessa dei beni culturali privati e del loro percorso storico.<br />

È seguito il saluto introduttivo del Vice Presidente Nazionale A.D.S.I. Nicola de Renzis Sonnino il quale, sottolineando<br />

la compressione dei poteri del proprietario di dimora storica da parte dello Stato, rileva come la<br />

precedente normativa fiscale prevedesse una relativa compensazione - compressione da un lato e disciplina<br />

compensativa fiscale dall’altro – ed equilibrio, oggettivamente venuti meno a seguito delle manovre di emergenza<br />

attuate dal Governo. A suo parere tale equilibrio deve necessariamente essere ripristinato, onde evitare<br />

l’abbandono o, comunque, il graduale declino del patrimonio storico nazionale, la cui necessità di tutela è<br />

sancita, ricorda, dall’articolo 9 della Costituzione.<br />

Successivamente ha preso la parola la dottoressa Gabriella Alemanno, Direttore dell’Agenzia del Territorio,<br />

per trattare il tema della rappresentazione catastale delle dimore storiche nella loro specificità e nelle prospettive<br />

future; la dottoressa Alemanno ha tenuto a sottolineare il rapporto sinergico portato avanti con l’<strong>Associazione</strong>,<br />

rapporto dal quale è scaturita la circolare n.5/2012 relativa alla rappresentazione anche in sede<br />

catastale del vincolo degli immobili di interesse culturale ai sensi del decreto legislativo n. 42/2004. La dottoressa<br />

Alemanno ha evidenziato la particolarità delle dimore storiche nell’ambito del patrimonio storicoartistico<br />

nazionale, definendole un unicum, un qualcosa che ha una propria identità, oltre che storica,<br />

artistica ed ambientale, anche, in qualche modo, spirituale, e la necessità, di conseguenza, di rappresentare<br />

questa unicità tramite una forma di annotazione che, come stabilito dalla circolare emanata, prevede la trascrizione<br />

negli atti catastali del riconoscimento dell’interesse culturale dell’immobile. Pertanto si rende<br />

quanto mai opportuna una doppia rappresentazione del vincolo di interesse storico-artistico, tramite annotazione<br />

del vincolo nei registri immobiliari ed un’altra negli atti catastali. La dottoressa Alemanno ha chiuso<br />

il proprio prestigioso intervento sottolineando come la circolare 5/2012 rappresenti, a suo parere, un importante<br />

contributo delle Istituzioni a fare chiarezza nel settore dei beni privati di interesse storico – e, augurandosi<br />

che questo primo passo spiani la strada a più significativi provvedimenti in materia, sempre nel senso<br />

della evidenziazione delle peculiarità delle dimore storiche.<br />

È intervenuto quindi il Presidente Diaz, ringraziando la dottoressa Alemanno e i suoi collaboratori ingegner<br />

Franco Maggio e dottor Aldo de Luca per lo straordinario lavoro svolto anche ma non solo, nell’ambito della<br />

stesura della circolare 5/2012 ed il sempre incoraggiante ausilio all’<strong>Associazione</strong>.<br />

In seguito il moderatore Marcello Sorgi ha dato la parola al professor Leonardo Perrone, chiamato a trattare<br />

il tema del regime fiscale dei beni vincolati per quanto concerne la fiscalità indiretta e i trasferimenti generazionali.<br />

A tal riguardo, e parlando di imposte indirette, ha sottolineato come esista un sistema - più o meno<br />

incompleto - che in base alla minor capacità contributiva dovuta agli obblighi imposti in capo ai proprietari<br />

– di riparazione, manutenzione, prevenzione, eccetera – determina la necessità di una compensazione -;<br />

compensazione che, in materia di imposte sui redditi indiretta (a differenza di quanto previsto in materia di<br />

imposte sui redditi), è abbastanza diffusamente prevista mediante la determinazione di una serie di esenzioni,<br />

esclusioni o riduzioni delle imposte stesse. Il professor Perrone ha quindi illustrato la disciplina in materia<br />

di successione e donazione, le agevolazioni previste per gli immobili di interesse storico e artistico e le relative<br />

cause di un’eventuale decadenza di dette agevolazioni.<br />

Ha successivamente analizzato la donazione ad un TRUST nonché, al di fuori delle imposte sui trasferimenti<br />

dei singoli beni, il passaggio generazionale, sottolineando come, in questo ambito, esista un sistema – magari

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