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Kras Vitovska 2007 - DIVINIS

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Divinis ® Bar à Vins è lieto di proporvi<br />

“A Cena Con…”<br />

Giovedì 24/1/2013<br />

Il Carso Sloveno<br />

raccontato da Emanuele Giannone<br />

Involtini di Rana Pescatrice e Verza<br />

<strong>Kras</strong> Malvazija 2003<br />

Branko & Vasja Cotar ~ Gorjansko ~ Komen (SLO)<br />

<strong>Kras</strong> ~ Malvasia Istriana ~ 12,9° ~ Euro 26,00<br />

Risotto allo Zafferano con Filetti di Sgombro Marinati<br />

<strong>Kras</strong> Malvazija <strong>2007</strong><br />

Josko Rencel ~ Dutovlje (SLO)<br />

<strong>Kras</strong> ~ Malvasia Istriana ~ 13° ~ Euro 32,00<br />

Gnocchi di Grano Saraceno con Ragoût di Salsiccia<br />

<strong>Kras</strong> <strong>Vitovska</strong> <strong>2007</strong><br />

Josko Rencel ~ Dutovlje (SLO)<br />

<strong>Kras</strong> ~ <strong>Vitovska</strong> ~ 12° ~ Euro 33,50<br />

Costolette di Maiale Brasate con Gratin di Patate<br />

<strong>Kras</strong> <strong>Vitovska</strong> <strong>2007</strong><br />

Vinogradi Fon ~ Komen (SLO)<br />

<strong>Kras</strong> ~ <strong>Vitovska</strong> ~ 13° ~ Euro 21,00<br />

Putizza<br />

<strong>Kras</strong> Negra <strong>2007</strong><br />

Josko Rencel ~ Dutovlje (SLO)<br />

<strong>Kras</strong> ~ Terrano, Merlot, Cabernet ~ 10,5° ~ Euro 39,00 (mezzina)<br />

Esclusivamente in occasione della serata a chi desidera acquistare i vini per l’asporto, riserviamo uno sconto del 10%.<br />

Le nostre iniziative sono dirette a favorire un consumo moderato e consapevole del vino. Qualità e non quantità.


24 Gennaio 2013 ‐ Il Carso Sloveno<br />

1. Geografia e Geologia<br />

a. Il nome. Carso, <strong>Kras</strong>: dal tedesco Karst ma cfr. krš (serbocroato per roccia, sasseto). Radice<br />

comune indoeuropea kar‐ (roccia).<br />

b. Posizione indicativa: dal Golfo di Trieste alla Valle del Vipacco (Vipavska Dolina), limite S<br />

individuato dalla linea Postumia (Postojna) ‐ San Canziano (Škocjan).<br />

c. Regione collinare: il c.d. Costone Carsico (litorale triestino) e l’altopiano di rocce<br />

prevalentemente calcaree. L’origine è da collocare nel Cretaceo superiore. Grande<br />

complessità e stratificazione, vd. ad es. la cartina sotto:<br />

1 Paleocene‐Eocene inferiore (65,5 – 48,6 MA). 2 Senoniano‐Turoniano (93,5 – 70,6<br />

MA). 3 Cenomaniano (99,6 – 93,5 MA). 4 Cretacico inferiore (145,5 – 99,6 MA). 5 Faglie<br />

sub‐verticali. 6 Faglie ad angolo variabile. 7 Confine di Stato.<br />

d. Zona caratterizzata dai fenomeni c.d. carsici: incisioni e depressioni, forre a forma d'imbuto<br />

(doline), cavità ricche di concrezioni calcaree (inghiottitoi, foibe), pietraie, la terra rossa<br />

depositatasi nelle doline, ricca di calcare e sali ferro, alluminio, silicio.<br />

e. Paesaggio generalmente aspro, roccioso, con vegetazione più rada nella porzione italiana;<br />

più morbido e boscoso sul versante sloveno, dove le ondulazioni sono più dolci.<br />

f. Altitudine fino a 400 mslm con andamento irregolare: dalla linea costiera brusco stacco fino<br />

a quota 200 con forti pendenze, poi in Altopiano si sale gradualmente.


g. Il Costone Carsico gode di clima mediterraneo (vegetazione tipica, zona vocata per la<br />

malvasia istriana). Nell’interno il clima è più freddo, ventoso, con ingenti precipitazioni in<br />

inverno, caldo e asciutto in estate (terrano e vitovska).<br />

h. La luce.<br />

2. Storia<br />

a. Preistoria (Età del Bronzo, castellieri), Età Romana. Aquileia e Cividale.<br />

b. Il Pictaton greco e il Pucinum di Plinio Il Vecchio. La Julia Felix.<br />

c. Invasioni barbariche (Unni, Longobardi, Avari), declino delle città storiche e ascesa di<br />

Tergeste/Tergestum: dominio bizantino (‐788), franco (IX‐X Sec.), quindi vescovile (948 –<br />

1295). Sotto la regola vescovile viene recuperata e regolata l’attività vitivinicola. Prime<br />

misure protezionistiche (sotto le amministrazioni successive si succederanno analoghi editti<br />

dal ‘300 al ‘600).<br />

d. XIV Sec.: la città diviene comune libero sotto la custodia del Duca d’Austria. Gli Asburgo<br />

conservano l’approccio protezionistico. Le restrizioni si allentano solo con l’istituzione del<br />

porto franco (1719).<br />

e. Parentesi delle occupazioni napoleoniche e istituzione del sistema delle Comunelle (1797,<br />

1813): diritto collettivo di utilizzo. L’istituto viene conservato da Francesco I dopo la<br />

Restaurazione.<br />

f. Prima e Seconda Guerra Mondiale, unificazione e separazione.<br />

g. Periodo postbellico.<br />

h. Le Osmize.<br />

3. <strong>Kras</strong>, la vite e il vino<br />

a. Terrano: il Carso è Terrano ed il Terrano è Carso.<br />

i. Vitigno di buona vigoria, produzione abbondante e costante. Esige potatura lunga.<br />

Germogliamento e fioritura in epoca media, maturazione verso la III‐IV epoca.<br />

Foglia di grandezza media, tondeggiante, pentagonale e trilobata; il grappolo è<br />

grande, ha forma tipicamente piramidale a base larga, alato, mediamente<br />

compatto, presenta acini leggermente ellittici e di media grandezza, buccia di<br />

colore blu intenso molto pruinosa, abbastanza sottile, consistente; la polpa sciolta<br />

è di sapore semplice, dolce, acidula. Si coltiva quasi esclusivamente nel Carso.<br />

b. <strong>Vitovska</strong>.<br />

i. Considerata varietà autoctona: non ne esiste infatti traccia in altre regioni<br />

mediterranee e le origini sono indeterminate. Varietà a bacca bianca, di<br />

maturazione medio‐precoce, ha foglia grande a cinque lobi. Il grappolo è alato,<br />

compatto, ha forma piramidale ed è di dimensioni medio‐grandi, pieno, con acini<br />

sferici di colore verde, di media grandezza, con buccia sottile e ricchi di pruina.<br />

Polpa ricca di succo. Resiste alla bora invernale e all'arsura dell’estate. Trova<br />

terreno fertile nel versante italiano e nella confinante Slovenia, in cui ha il nome di<br />

<strong>Vitovska</strong> Grganja. In passato la <strong>Vitovska</strong> era usata principalmente in uvaggi con<br />

altre varietà bianche locali (spec. malvasia istriana); rivalutata da molti produttori,<br />

viene sempre più frequentemente vinificata in purezza.<br />

c. Malvasia istriana.<br />

i. Non ha nulla in comune con le altre uve del gruppo delle malvasie bianche se non il<br />

patrimonio aromatico ‐ peraltro meno spiccato – e il nome. Abbastanza adattabile


ma fortemente grata al sole, predilige le terre bianche del Costone o dell’Altopiano.<br />

Ha una notevole vigoria, produce abbondantemente e abbastanza costantemente,<br />

è sensibile all'oidio. Germogliamento tardivo, fioritura nel periodo medio,<br />

maturazione a fine settembre (terza epoca). Foglia pentagonale, leggermente<br />

trilobata o quasi intera, di media grandezza; grappolo lungo quasi cilindrico, di<br />

media compattezza o leggermente spargolo, spesso con un’ala. Acini di forma<br />

sferoidale, regolare, di media grandezza e buccia di media consistenza, pruinosa, di<br />

color verde giallastro; polpa sciolta, succo di sapore semplice e dolce. Impossibile<br />

darne una connotazione univoca: dipende dalle vinificazioni.<br />

4. <strong>Kras</strong>, i produttori<br />

a. ČOTAR (Gorjansko)<br />

i. Anno di fondazione: 1974 (primo imbottigliamento: 1990, annata 1988)<br />

ii. Estensione e vitigni: 7 ha; malvasia istriana, vitovska, terrano, sauvignon,<br />

chardonnay, merlot, cab. sauvignon. Guyot e pergola (residuale)<br />

iii. Note: lunghe macerazioni sulle bucce, maturazione ragionata in legno con rotazione<br />

nelle varie tipologie. Caratterizzazione, energia, stoffa, tensione ampia, personalità.<br />

iv. Regime: “ecologico”.<br />

b. FON (Brje pri Komnu)<br />

i. Anno di fondazione: XIX Sec. (attestato, molto probabilmente da retrodatare)<br />

ii. Estensione e vitigni: 4 ha; malvasia istriana, vitovska, terrano. Guyot, pergola<br />

iii. Note: il suo è il sottosuolo più composito, un intercalare di calcari, faglie silicee e<br />

argille ben drenate. Il vino lo esprime nel sottofondo minerale e nella variabilità.<br />

Macerazioni ad hoc, secondo l’annata, mai paragonabili per durata a quelle altrui.<br />

iv. Regime: “biologico non certificato”.<br />

c. RENČEL (Dutovlje)<br />

i. Anno di fondazione: 1844 (primo imbottigliamento: 1988)<br />

ii. Estensione e vitigni: 4 ha; malvasia istriana, vitovska, terrano, merlot, cabernet<br />

sauvignon, pinot nero, chardonnay, sauvignon. Pergole, pergole modificate, guyot.<br />

iii. Note: empirista illuminato, ispiratore. Parco botti di varie dimensioni ed essenze.<br />

Macerazioni variabili, talora parziali appassimenti, giudiziose estrazioni e<br />

ossidazioni. Critico, schivo, curioso.<br />

iv. Regime: “biologico non certificato”.<br />

5. Riferimenti comparativi (Carso goriziano e triestino)<br />

a. VITOVSKA: Kante, Zidarich, Vodopivec, Skerlj, Škerk,<br />

b. MALVASIA ISTRIANA: c.s. ma è interessante anche la comparazione con le interpretazioni<br />

del Collio, quelle Isontine o delle Grave, quelle istriane (Claj, Rodica)<br />

c. TERRANO: come per <strong>Vitovska</strong>, in più Lupinc e Milic

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