Arrivi Differenti. Schede sui paesi d'origine dei bambini ... - Dedalus
Arrivi Differenti. Schede sui paesi d'origine dei bambini ... - Dedalus
Arrivi Differenti. Schede sui paesi d'origine dei bambini ... - Dedalus
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
68<br />
Favola<br />
arrivi differenti schede <strong>sui</strong> <strong>paesi</strong> d’origine <strong>dei</strong> <strong>bambini</strong> immigrati a napoli e in campania<br />
L’uomo e lo sciacallo<br />
Era la stagione delle grandi piogge, e un uomo, nonostante il tempo avverso, dovette mettersi in viaggio per<br />
tornare a casa, dopo essere stato al mercato della regione. Fatto uno stretto involto <strong>dei</strong> suoi indumenti, lo<br />
appese all’estremità del bastone e partì.<br />
La pioggia batteva sul suo corpo color bronzo, reso più lucido dall’acqua; ma egli camminava con piacere.<br />
Giunse ad un torrente in piena ch’egli conosceva bene. Poteva guadarlo: l’acqua gli sarebbe giunta all’altezza<br />
del petto o poco più. Stava già entrando nell’acqua, quando si vide accanto un grosso serpente il quale si<br />
raccomandò a lui perché lo traghettasse alla riva opposta. L’uomo stette in dubbio.<br />
“Perché mi chiedi questo favore, tu che sei sempre stato nemico degli uomini?”<br />
“In nome della Trinità – insistette il serpente – non passare senza portarmi.”<br />
L’uomo ebbe paura che gli capitasse qualche disgrazia se avesse rifiutato; allora permise che il serpente si raggomitolasse<br />
sulla sua testa e con lui passò il fiume. Intanto aveva cessato di piovere. L’uomo pregò il serpente<br />
di scendere e andarsene in pace. Ma quello aveva trovato divertente farsi trasportare, inoltre provava un<br />
segreto compiacimento d’essere riuscito ad affermare il suo predominio sull’uomo, e forse ebbe anche l’idea<br />
di farlo fuori col veleno e poi mangiarselo. Fatto sta che rifiutò di scendere. L’uomo avrebbe voluto reagire,<br />
ma come fare? Proseguì dunque il cammino portandosi quel peso molesto, con la speranza d’incontrare qualcuno<br />
che lo aiutasse.<br />
Incontrò per primo un leone; ma la belva ebbe paura del serpente e si allontanò per un’altra strada. Incontrò<br />
poi un branco di scimmie e si raccomandò a loro, ma anche quelle fuggirono. Una gazzella pure fuggì, poco<br />
dopo, ricordando che quel serpente brutale aveva divorato un suo figliolo.<br />
Ormai il brav’uomo aveva perso ogni speranza, quando s’imbatté in uno sciacallo, che in Africa ha la stessa<br />
fama di coraggio e malizia come la sua cugina volpe. Si raccomandò a lui perché volesse giudicare il suo caso,<br />
e lo sciacallo accettò. Seduto sotto un albero, invitò con sussiego le parti ad esporre le proprie ragioni mettendosi<br />
davanti a lui come vuole il costume.<br />
Il serpente, dimenticando la sua antica prudenza, scese dalla testa dell’uomo e si raggomitolò per terra tenendo<br />
eretto il capo minaccioso. Il giudice improvvisato stava a guardare e taceva. L’uomo, appoggiato al bastone,<br />
fu il primo a rompere il silenzio, e domandò allo sciacallo di giudicare se era giusta la pretesa del serpente<br />
che voleva divorarlo dopo essere stato portato di qua dal fiume per carità. E il giudice disse:<br />
“Oh gonzo! Hai in mano un bastone e che cosa aspetti?”<br />
L’uomo capì e con un colpo fulmineo spaccò la testa al serpente. Rivoltosi poi allo sciacallo disse:<br />
“Grazie, signor sciacallo! Mi hai fatto un gran servizio. Senza di te non mi sarei salvato. Per compenso ti porterò<br />
oggi una bella pecora perché possa sfamarti con la tua famiglia.”<br />
• schede <strong>sui</strong> <strong>paesi</strong> d’origine etiopia<br />
Così l’uomo si diresse verso casa e lo sciacallo attese presso la sua tana.<br />
Quell’uomo aveva moglie, fratelli e parenti, ai quali raccontò quanto gli era successo e come aveva promesso<br />
una pecora allo sciacallo. Tutti scoppiarono in una risata e un diluvio di beffe si rovesciò su lui. Specialmente<br />
la moglie non lo lasciava in pace.<br />
“Scemo che sei! Credi davvero che io ti dia una pecora per quel ladrone di sciacallo? Quante galline mi ha<br />
rubato lui? È già pagato abbastanza! E poi, tutto il paese ti riderebbe dietro. Piglia piuttosto il cane mastino<br />
e fagli sbranare quel tuo amico, così la storia sarà finita come si deve!”<br />
Sopraffatto da tante parole, beffe e consigli, l’uomo dimenticò ogni sentimento di gratitudine e trovò che in<br />
fin <strong>dei</strong> conti sua moglie aveva ragione. Seguì dunque il suo consiglio.<br />
Intanto lo sciacallo, rimasto in vedetta, aspettava e pregustava già la scorpacciata che avrebbe fatto con la<br />
pecora promessa. Ma dopo lunga attesa e con grande sdegno vide l’uomo tornare con un grosso mastino che<br />
si avventò su lui per sbranarlo. Fece in tempo a rifugiarsi nella sua tana impenetrabile e lasciò che il cane<br />
abbaiasse e raspasse finché fu stanco. A notte fatta, partiti l’uomo e il cane, uscì e cominciò a ululare: “Uei<br />
seu! Uei seu! Uei seu! Mot anneseu!”, che vuol dire: “Oh l’uomo! Oh l’uomo! Oh l’uomo! Non basta salvarlo<br />
(per averne riconoscenza)!”. Tutti gli sciacalli accorsero a quel grido e ne fecero il loro segno di riconoscimento.<br />
Ogni notte lo ripetono per valli e deserti, sempre vero e attuale; ma l’uomo ascolta e non impara mai!<br />
Fonti<br />
La grafica delle cartine geografiche è stata curata da Valeria Rossetti (valeria.rossetti@libero.it).<br />
La favola è stata tratta dal sito http://www.cadnet.marche.it/tamtam/elemont/favoleetiopi1.htm a sua<br />
volta presa da: A. Pollera, Storie, leggende e favole del paese del Negus, Firenze 1936, p. 239-243.<br />
www.edt.it<br />
www.etiopia.it<br />
www.internet-milano.it/ethiopia<br />
wwwafricaguide.com/country/ethiopia<br />
www.gondarlink.org.uk<br />
www.shagtown.com<br />
www.ethiopiatravel.com<br />
Rapporto del Centro di Cittadinanza Sociale per Immigrati, Gli immigrati nella città di Napoli, a cura di<br />
Elena de Filippo.<br />
Quaderno Piccoli viaggiatori. Minori immigrati a Napoli fra esclusione e pratiche di inclusione, a cura<br />
della Cooperativa sociale <strong>Dedalus</strong>.<br />
69