Eco giugno 2012 - Parrocchia di Nove
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Padre Vialetto ci scrive… <strong>di</strong> Pe. Franco Vialetto<br />
Carissimi amici,<br />
Natale 2011<br />
oggi é Natale e voglio porgere a tutti voi i miei<br />
più cari auguri e desidero ardentemente che la<br />
solidarietà che Cristo ci offre incarnandosi <strong>di</strong>-<br />
venti anche la nostra solidarietà con chi più<br />
soffre o si sente emarginato dal nostro egoi-<br />
smo e da una società che si <strong>di</strong>ce cristiana ma<br />
che <strong>di</strong> cristiano ha molto poco. Durante la<br />
messa della notte ho cercato <strong>di</strong> riflettere as-<br />
sieme ai pochi amici che stavano partecipando<br />
alla celebrazione e uno mi ha chiesto: " Perché<br />
Gesù é nato in una grotta, lontano dalla città e<br />
soprattutto lontano dal tempio?" Ho lasciato<br />
che la riflessione continuasse libera e una<br />
donna ha continuato <strong>di</strong>cendo:" penso che Ge-<br />
sù non volesse confondere il motivo della sua<br />
venuta in questo mondo mischiandosi con i<br />
sacerdoti del tempio che avevano fatto della<br />
religione un mezzo <strong>di</strong> potere per opprimere il<br />
popolo e vivere in una situazione privilegiata<br />
opprimendo e sfruttando in nome <strong>di</strong> Dio il<br />
popolo che viveva <strong>di</strong> fede ma che purtroppo<br />
era ingannato da coloro che dovevano annun-<br />
ciare un Dio che camminava con il suo popo-<br />
lo." Un´altra donna ha continuato" per me il<br />
Natale ha solo senso quando chi si <strong>di</strong>ce cri-<br />
stiano si mette al servizio della vita; Gesù è<br />
nato in una grotta perché nessuno potesse<br />
<strong>di</strong>re che era nato in una grotta perché nessu-<br />
no potesse <strong>di</strong>re che era stato lui ad accoglierlo<br />
e quin<strong>di</strong> aveva dei <strong>di</strong>ritti e sono sicura che gli<br />
unici che hanno dei <strong>di</strong>ritti sono i poveri e quel-<br />
li che vivono ai margini della società e noi co-<br />
me chiesa stiamo tradendo il Natale se non<br />
viviamo come Cristo e se non ci mettiamo al<br />
servizio della vita".<br />
Dopo queste parole ho detto: "io non ho più<br />
niente da <strong>di</strong>rvi cerchiamo solo <strong>di</strong> mettere in<br />
pratica quanto avete detto in questa notte<br />
Santa. Ritornando a casa ho pensato lunga-<br />
mente a quanto era stato detto; ho pensato<br />
alla mia vita <strong>di</strong> sacerdote e missionario, ho<br />
pensato alla mia esperienza come sindaco <strong>di</strong><br />
questa città. Ho rivisto la mia vita <strong>di</strong> questi tre<br />
anni e vi assicuro che ho ringraziato il Signore<br />
per questa grazia che mi dato <strong>di</strong> servire questi<br />
fratelli. Mi sento tranquillo e sereno nono-<br />
stante le critiche , le calunnie, le accuse che<br />
ogni giorno ricevo; mi sento sereno perché sto<br />
facendo il possibile per imitare Cristo e Cristo<br />
povero e crocefisso. Ogni mattina durante la<br />
celebrazione della Santa Messa, che è il mo-<br />
mento più importante della mia giornata, al<br />
momento della consacrazione " Questo é il<br />
mio sangue dato per voi" offro a Dio la mia<br />
vita perché possa essere semente <strong>di</strong> speranza<br />
per tanta gente. Sto esperimentando quanto<br />
sia <strong>di</strong>fficile essere onesto quando si ha re-<br />
sponsabilità e "potere": è molto più facile es-<br />
sere <strong>di</strong>sonesto e <strong>di</strong>videre la <strong>di</strong>sonestà con tan-<br />
te persone che essere onesto e vivere quasi<br />
isolato ed essere criticato in continuazione so-<br />
lo perché non si ammette ruberie e falsità.<br />
<strong>Eco</strong> de le <strong>Nove</strong> pag. 32 ecodelenove@gmail.com