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numero precedente - Istituto Internazionale di Elicicoltura

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<strong>Elicicoltura</strong> 82<br />

GioRNALE Di ELiCiCoLtURA<br />

N. 2 - Luglio 2011<br />

Tendenze <strong>di</strong> crescita<br />

per la lumaca <strong>di</strong> terra<br />

Sono passati ormai quarant’anni da quando nasceva l’elicicoltura<br />

a ciclo biologico completo: l’allevamento e la riproduzione<br />

della lumaca <strong>di</strong> terra del genere Helix.<br />

Allora l’alimento “lumaca” proveniva totalmente dalla<br />

raccolta in natura del mollusco e si trattava principalmente<br />

<strong>di</strong> un prodotto stagionale, <strong>di</strong> consumi legati alle<br />

tra<strong>di</strong>zioni locali e con un mercato saltuario, senza organizzazione<br />

e continuità.<br />

L’allevamento a ciclo biologico completo, sviluppatosi<br />

lentamente, dopo molti anni <strong>di</strong> sperimentazioni e prove,<br />

ha ora fi nalmente raggiunto uno standard produttivo in<br />

grado <strong>di</strong> essere adesso un’attività controllata, economica<br />

e in forte <strong>di</strong>ffusione.<br />

Lo sviluppo <strong>di</strong> questa produzione agricola ha registrato,<br />

negli ultimi 5 anni, infatti un notevole balzo in avanti,<br />

<strong>di</strong>ffondendosi anche in territori e nazioni ove la lumaca<br />

non è parte della gastronomia locale, dove però ha trovato<br />

con<strong>di</strong>zioni e climi adatti alla produzione.<br />

Dal 1975 sono nati moltissimi allevamenti, molti sono<br />

stati chiusi per <strong>di</strong>ffi coltà e problematiche varie, ma oggi<br />

l’elicicoltura ha trovato fi nalmente la sua strada <strong>di</strong> crescita<br />

e la sua metodologia tecnica, alimentare e produttiva<br />

in grado <strong>di</strong> garantire risultati economici per gli operatori<br />

e sicurezza per gli investimenti.<br />

L’Italia, con il suo sistema <strong>di</strong> allevamento all’aperto, caratterizzato<br />

da totale alimentazione vegetale e da con<strong>di</strong>zioni<br />

pienamente naturali ed ecocompatibili, è tutt’ora, nel<br />

mondo, al primo posto per il <strong>numero</strong> e per l’estensione<br />

degli allevamenti: circa 6.000 impianti per 8.000 ettari in<br />

attività e circa 90 milioni <strong>di</strong> Euro <strong>di</strong> fatturato annuo per<br />

l’intera fi liera. il comparto generale della lumaca, (gastronomia,<br />

ristorazione e <strong>di</strong> recente i prodotti <strong>di</strong> farmacopea<br />

e per bellezza del corpo) nel 2010, ha superato nel mondo<br />

i 950 milioni <strong>di</strong> Euro <strong>di</strong> giro d’affari.<br />

<strong>di</strong>retto da GIOVANNI AVAGNINA<br />

In Cherasco, la capitale delle lumache, gli studenti della Scuola Sebastiano<br />

Taricco, unitamente agli esperti del Museo <strong>di</strong> Rivoli, hanno <strong>di</strong>pinto su una<br />

parete <strong>di</strong> una piazza in centro un grande murales con chiocciole stilizzate.<br />

L’opera ispirata dall’artista MARIo MERz è composta da fasce cromatiche<br />

e nel corteo <strong>di</strong> colori che si susseguono compaiono delle spirali: tale<br />

serie che in geometria si svolge attraverso spirali, rimanda ad un’idea <strong>di</strong><br />

espansione e ritorno ciclico dello spazio – tempo e qui vogliono signifi care la<br />

chiocciola, il simbolo della città.<br />

Molti altri paesi europei ed extraeuropei <strong>di</strong> recente, con<br />

grande velocità hanno raggiunto numeri gran<strong>di</strong> nelle<br />

iniziative <strong>di</strong> allevamento e altri nuovi si affacciano con<br />

prepotenza e volontà <strong>di</strong> crescere nel panorama generale.<br />

La Grecia, i paesi dell’Est Europeo, la Romania, la Bulgaria,<br />

i paesi magrebini, soprattutto la Tunisia e il Marocco,<br />

hanno costruito in pochi anni migliaia <strong>di</strong> nuovi impianti<br />

mettendo a coltura oltre 3.000 ettari, sfruttando con<strong>di</strong>zioni<br />

ideali per la <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> terreno, con con<strong>di</strong>zioni<br />

favorevoli per il costo del lavoro e aiuti fi nanziari della<br />

Comunità Europea dei governi statali.<br />

L’attuale tendenza italiana e in generale dei paesi esteri<br />

è legata alla produzione <strong>di</strong> molluschi <strong>di</strong> taglia me<strong>di</strong>a, <strong>di</strong><br />

facile e veloce cottura e <strong>di</strong> gusto delicato, come l’Helix<br />

Aspersa, che rappresenta la nuova frontiera mon<strong>di</strong>ale<br />

dell’elicicoltura: l’85% degli allevamenti produce infatti<br />

questa specie, che risulta inoltre essere la più adatta<br />

all’allevamento a ciclo completo.<br />

CONSUMi<br />

Contestualmente allo sviluppo della produzione si è assistito<br />

in generale ad un forte incremento dei consumi<br />

alimentari delle varie specie <strong>di</strong> Helix.<br />

I consumi <strong>di</strong> Helix per il settore alimentare e extra alimentare<br />

(me<strong>di</strong>cina e cosmetica) grazie anche all’industria<br />

conserviera mon<strong>di</strong>ale sono in generale cresciuti <strong>di</strong><br />

oltre 5 – 6% all’anno e tendono ad aumentare più velocemente<br />

della produzione stessa.<br />

La carenza mon<strong>di</strong>ale <strong>di</strong> lumache sul mercato è inoltre<br />

causata da un altro fattore determinante: la sempre<br />

più forte <strong>di</strong>minuzione della raccolta in natura, prodotta<br />

dalle mo<strong>di</strong>fi cate con<strong>di</strong>zioni sociali delle popolazioni<br />

conta<strong>di</strong>ne, un tempo de<strong>di</strong>te a questo lavoro e soprattutto<br />

dall’estendersi delle legislazioni regionali e comunitarie<br />

continua a pag. 2<br />

1


2<br />

82<br />

segue da pag. 1<br />

<strong>Elicicoltura</strong><br />

che nell’ottica <strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>a ecologica, proteggono il<br />

mollusco dalla raccolta in<strong>di</strong>scriminata.<br />

In Italia, per esempio, nonostante siamo il paese con il<br />

maggior <strong>numero</strong> <strong>di</strong> impianti produttivi, per servire il<br />

mercato in continua espansione, siamo costretti ancora a<br />

importare massicciamente da Africa del Nord e da paesi<br />

me<strong>di</strong>orientali.<br />

Importazioni che, pur sod<strong>di</strong>sfacendo la richiesta del mercato,<br />

non sono però in grado <strong>di</strong> garantire con continuità<br />

una fi liera <strong>di</strong> qualità, <strong>di</strong> sicurezza e <strong>di</strong> tipicità, come quella<br />

data dal prodotto nato e cresciuto in allevamento.<br />

La produzione italiana per il 20% è destinata alla selezione<br />

dei riproduttori che vengono esportati all’estero e il<br />

rimanente 80% copre neppure la metà della richiesta del<br />

mercato alimentare.<br />

Le importazioni del 2010 in Italia sono state infatti superiori<br />

alle 24.300 tonnellate.<br />

D’altra parte la lumaca Helix ha tutte le caratteristiche<br />

organolettiche e biologiche (assenza <strong>di</strong> grassi, ricchezza<br />

<strong>di</strong> sali minerali, alti valori proteici) <strong>di</strong> grande qualità,<br />

perchè il consumo possa registrare ulteriori notevoli progressi.<br />

L’elicicoltura quin<strong>di</strong>, quella condotta con consapevolezza,<br />

serietà e preparazione e adeguate estensioni può essere<br />

uno dei fattori <strong>di</strong> sviluppo per un’agricoltura moderna<br />

e compatibile.<br />

17 - 18 - 19 - settembre 2011 a CHERASCO (CN)<br />

nel lontano 1972, quaranta anni fa, si teneva in Cherasco, citta<strong>di</strong>na del basso Piemonte, il primo incontro<br />

<strong>di</strong> persone che volevano de<strong>di</strong>carsi alla produzione in cattività delle lumache <strong>di</strong> terra Helix.<br />

Da allora ogni anno, senza interruzione, questo incontro si è svolto, crescendo nel <strong>numero</strong> dei partecipanti<br />

e allargando ogni anno nuovi orizzonti <strong>di</strong> interessi e <strong>di</strong> provenienza dei partecipanti.<br />

Si troveranno a Cherasco allevatori italiani e soprattutto esteri provenienti da tante nazioni e si incontreranno<br />

per <strong>di</strong>scutere i loro problemi e cercare le soluzioni per il migliore sviluppo <strong>di</strong> questa attività. Presenteranno<br />

le loro esperienze e le loro realtà tutti collegati al sistema <strong>di</strong> produzione italiano, con utilizzo <strong>di</strong> sola alimentazione<br />

vegetale, senza mangimi industriali.<br />

negli ultimi 10 anni l’Incontro <strong>di</strong> <strong>Elicicoltura</strong> <strong>di</strong> Cherasco è <strong>di</strong>ventato la più importante manifestazione<br />

internazionale riguardante l’allevamento a ciclo completo, il mercato e la gastronomia <strong>di</strong> questo straor<strong>di</strong>nario<br />

mollusco.<br />

3 giorni <strong>di</strong>:<br />

CULTURA, GASTRONOMiA, FOLkLORE, SPETTACOLO<br />

attorno alla LUMACA HELiX<br />

Una piacevole serata <strong>di</strong> cucina e cultura sulle chiocciole è stata organizzata dal LIONS CLUB<br />

del <strong>di</strong>stretto 108 nel mese <strong>di</strong> marzo presso il “Monastero dei Somaschi” <strong>di</strong> Cherasco. Naturale<br />

e scontata la presenza alla manifestazione del presidente nazionale Giovanni Avagnina e<br />

un menù delicato e coinvolgente, fatto <strong>di</strong> lumache, lumachine e ancora lumaconi.


Nell’ambito del 40° Incontro <strong>Internazionale</strong>...<br />

Anche per il 2011 saranno assegnate le “LUMACHE<br />

d’ORO”. Si tratta ormai <strong>di</strong> una tra<strong>di</strong>zione importante<br />

e consolidata e risulta forse l’unico riconoscimento<br />

internazionale per operatori che lavorano nel e per il<br />

mondo delle chiocciole.<br />

Dalla produzione in allevamento, alla <strong>di</strong>stribuzione<br />

del prodotto e all’industria alimentare collegata e alla<br />

loro cucina, ogni anno vengono scelti dei personaggi<br />

che sono riusciti a <strong>di</strong>mostrare, attraverso la loro capacità,<br />

la loro fantasia e la loro applicazione, a quali<br />

traguar<strong>di</strong> possa portare questo straor<strong>di</strong>nario mollusco.<br />

Nel 2011 sarà ospite <strong>di</strong> Cherasco e del 40° incontro elicicolo<br />

il più grande e il più importante uomo d’affari<br />

del mondo legato alla macellazione e alla <strong>di</strong>stribuzione<br />

della Helix, il Dott. BEHIC PAKYUREK <strong>di</strong> ADANA in<br />

Turchia.<br />

BEHiç PAkyüREk, per le sue gran<strong>di</strong> capacità<br />

manageriali nella fondazione<br />

e nella gestione<br />

della Società PAKYUREK<br />

DIS TICARET LTD STI<br />

- Turchia. La società in<strong>di</strong>cata<br />

è la prima azienda<br />

in assoluto, al mondo, per<br />

la quantità e la qualità<br />

<strong>di</strong> lumache trattate ogni<br />

anno e soprattutto per<br />

l’alto grado ottenuto nella<br />

certificazione igienico<br />

– sanitaria della produzione.<br />

Una azienda modello,<br />

che ha investito gran<strong>di</strong> capitali in tecnologia <strong>di</strong><br />

lavorazione, <strong>di</strong> selezione e <strong>di</strong> conservazione della carne<br />

<strong>di</strong> lumaca, dei gusci sterilizzati e dei piatti pronti.<br />

ALESSANDRO COLOGNESi <strong>di</strong> Ferrara ottiene<br />

il premio per la costanza<br />

<strong>di</strong>mostrata nei 5 anni <strong>di</strong><br />

inizio <strong>di</strong> attività <strong>di</strong> allevamento,<br />

tra molte <strong>di</strong>fficoltà<br />

burocratiche, tecniche,<br />

ambientali e anche personali.<br />

Ora il suo grande<br />

allevamento è una realtà<br />

in grado <strong>di</strong> poter costruire<br />

il futuro <strong>di</strong> un giovane<br />

che ha scelto l’elicicoltura<br />

come lavoro nella propria<br />

vita. Alessandro Colognesi,<br />

insieme ad un suo collega,<br />

sta inoltre stu<strong>di</strong>ando l’estrazione della bava con un<br />

nuovo macchinario inventato e in via <strong>di</strong> brevetto.<br />

<strong>Elicicoltura</strong> 82<br />

SERGiO CANALiS <strong>di</strong> Settimo Torinese.<br />

Il Cav. Canalis è stato uno<br />

dei primi impren<strong>di</strong>tori<br />

italiani a investire in elicicoltura<br />

in Romania. Ha<br />

poi attivato un impianto<br />

in Piemonte. Il suo premio<br />

va alla razionalità e alla<br />

capacità organizzativa <strong>di</strong><br />

un lavoro assolutamente<br />

sconosciuto; egli infatti<br />

<strong>di</strong>rige un’azienda <strong>di</strong> impianti<br />

idraulici, elettrici,<br />

tecnologici, ben lontana<br />

dal mondo dell’agricoltura.<br />

Ha saputo, con serenità e<br />

senza mai scomporsi, coniugare la passione per la natura<br />

e la terra e le necessità spesso <strong>di</strong>fficili e strane <strong>di</strong> un’attività<br />

che ha poco <strong>di</strong> razionale ma molto <strong>di</strong> imponderabile.<br />

MiRELLA OLiVERi <strong>di</strong> Savona, presidente da molti<br />

anni della Società Mutuo Soccorso Fratellanza Segnese <strong>di</strong><br />

Segno (Savona). E’ stata premiata<br />

per l’eccellenza assoluta<br />

nella cucina popolare <strong>di</strong><br />

Helix Aspersa: questa bella<br />

associazione <strong>di</strong> volontari,<br />

posta in un paesino sperduto<br />

e <strong>di</strong>fficile da raggiungere,<br />

riesce ogni anno a far arrivare<br />

migliaia e migliaia <strong>di</strong> appassionati<br />

della vera lumaca<br />

della terra ligure, cucinata<br />

con vino bianco, olio extra<br />

vergine d’oliva e incomparabili<br />

erbe aromatiche <strong>di</strong> quelle<br />

vallate. Mirella Oliveri organizza<br />

infatti con i suoi tanti amici, la più grande e famosa<br />

sagra della lumaca che si conosca in Italia, una sagra in due<br />

fine settimane dove il piatto unico è questa straor<strong>di</strong>naria<br />

lumaca arrostita. Arrivano per la festa ad<strong>di</strong>rittura dalla Toscana,<br />

dalla Lombar<strong>di</strong>a e dall’Emilia Romagna.<br />

Per la prima volta Lumache conservate Italiane ad una fiera<br />

cinese. Hong Kong - maggio 2011 - Salone dell’alimentazione.<br />

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4<br />

82<br />

<strong>Elicicoltura</strong><br />

Mercato<br />

Grande vivacità nel mercato primaverile e <strong>di</strong> inizio estate. È risaputo infatti che esiste una forte tra<strong>di</strong>zione<br />

del consumo <strong>di</strong> lumache in primavera, tutti ricordano infatti i tempi in cui era possibile effettuare la raccolta in<br />

natura, dopo le piogge <strong>di</strong> aprile e <strong>di</strong> maggio. E’ il periodo <strong>di</strong> massima attenzione al prodotto e relativo più alto<br />

consumo dell’annata <strong>di</strong> H. Aspersa.<br />

Anche in questi mesi i prezzi sono stati sostenuti, non si sono registrate <strong>di</strong>minuzioni, anzi il prodotto <strong>di</strong><br />

qualità ha accresciuto la sua quotazione. Interessante anche il mercato delle Rigatelle e delle lumachine opercolate<br />

Helix Aperta.<br />

Continua il calo <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>te <strong>di</strong> Helix Pomatia fresca, sempre più relegata in zone circoscritte e limitate. I<br />

problemi <strong>di</strong> questa specie sono la non provenienza da allevamento, quin<strong>di</strong> prodotto <strong>di</strong> origine extra CEE, soprattutto<br />

al limitatissimo tempo <strong>di</strong> conservabilità del prodotto, non superiore alle 3 – 4 settimane.<br />

Helix Pomatia <strong>di</strong> conseguenza si conferma lumaca <strong>di</strong> conserva o lumaca da commercializzare surgelata.<br />

Prezzi registrati all’ingrosso sui mercati generali ittici:<br />

La Theba Pisana<br />

HELiX ASPERSA da € 4,20 a € 6,00 il kg.<br />

HELiX POMATiA da € 2,50 a € 3,50 il kg.<br />

EOBANiA VERMiCULATA da € 4,00 a € 5,00 il kg.<br />

HELiX APERTA OPERCOLATA da € 15,00 a € 18,00 il kg.<br />

THEBA PiSANA da € 4,00 a € 6,00 il kg.<br />

(prodotto <strong>di</strong> qualità standard, controllato e sano)<br />

Una delle varie specie commercializzate in Italia nel<br />

periodo estivo è la THEBA PiSANA, chiamata “Bovoletto”<br />

(veneto) “cozzella <strong>di</strong> campagna” (campania<br />

e Puglia), “cioga minudda” (Sardegna), “Babbaluccio”<br />

(Sicilia).<br />

È una chiocciola <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni molto piccole: peso<br />

circa 3 grammi cadauna, quin<strong>di</strong> 300 pezzi per Kg. E’<br />

molto tenera e viene cotta velocemente in padella per<br />

pochi minuti e insaporita con peperoncino, prezzemolo<br />

o altre erbe aromatiche. Si succhia insieme alla<br />

salsa, perché l’estrazione del mollusco è abbastanza<br />

d i f fi c o l t o s a .<br />

Non viene allevata per la sua taglia minima. Questa<br />

specie può essere raccolta in natura senza limitazioni:<br />

infatti non esistono legislazioni o <strong>di</strong>vieti in merito. Si<br />

raccoglie in particolare nelle zone meri<strong>di</strong>onali e insulari.<br />

La conchiglia è robusta, globulare, leggermente<br />

schiacciata nelle forme giovanili, con un <strong>di</strong>ametro<br />

<strong>di</strong> 15-20 mm ed una altezza <strong>di</strong> 10-15 mm, e 5-6 spire<br />

leggermente convesse. La colorazione <strong>di</strong> fondo è<br />

biancastra con rifl essi porcellanacei, con fasce brune<br />

<strong>di</strong> vario spessore, che possono anche essere assenti.<br />

Quando presenti, possono essere in forma <strong>di</strong> spirale<br />

ininterrotta o tratteggiata, o <strong>di</strong> piccole macchie ra<strong>di</strong>ali.<br />

Il piede è <strong>di</strong> colore chiaro. Si <strong>di</strong>fferenzia da altre<br />

specie simili, come p.es. Cernuella virgata e Eobania<br />

vermiculata, per l’ombelico molto piccolo e quasi in-<br />

teramente coperto e per il peristoma <strong>di</strong> colore rosa,<br />

tondeggiante, leggermente obliquo, talora tagliente<br />

negli esemplari adulti.<br />

Questa specie è <strong>di</strong>ffusa in tutto il bacino del Me<strong>di</strong>terraneo.<br />

È stata introdotta in <strong>numero</strong>se altre aree incluse il<br />

nord Europa, il Nord America, parte dell’Africa, Asia,<br />

e Australia, dove è <strong>di</strong>venuta spesso una specie invasiva,<br />

costituendo un serio problema per l’agricoltura.<br />

È una specie tipica degli ambienti dunali, ma che si<br />

spinge anche all’interno, specie in prossimità <strong>di</strong> fi umi.<br />

Non è raro incontrarla anche in ambienti antropizzati.


L’azienda del mese<br />

Il Sud d’Italia è la terra ideale per l’elicicoltura. L’inverno<br />

è breve, la temperatura estiva pur calda, è buona per permettere<br />

la crescita e lo sviluppo delle chioccioline che in<br />

estate sono tutte pronte.<br />

Una bella azienda pugliese è in vetrina in questo <strong>numero</strong><br />

del giornale.<br />

AZiENDA ACQUAViVA DOMENiCO<br />

Via del Mare km 2,200<br />

71121 Foggia Tel 333 3434263<br />

e - mail domacqua@hotmail.com<br />

Specie: Helix Aspersa – 40 recinti (1 ettaro)<br />

DomEnico AcquAvivA, che ve<strong>di</strong>amo tra i suoi recinti,<br />

è laureato in Economia e Commercio, dopo un periodo<br />

<strong>di</strong> lavoro in Banca, e dopo l’esperienza dell’apertura<br />

a Foggia della prima eno – libreria d’Italia ha deciso<br />

con la famiglia <strong>di</strong> ristrutturare un podere e avviare un<br />

agriturismo. Ultima attività l’apertura <strong>di</strong> questo grande<br />

allevamento, con totale de<strong>di</strong>zione allo stesso, sia per l’organizzazione,<br />

sia per i lavori <strong>di</strong>retti <strong>di</strong> gestione.<br />

L’azienda Acquaviva, trovandosi nei luoghi della classica<br />

produzione orticola pugliese ha la fortuna <strong>di</strong> avere a <strong>di</strong>sposizione<br />

a costo zero una grande quantità <strong>di</strong> ortaggi.<br />

Cicoria catalogna, cavolo bianco, broccoletti, baccelli <strong>di</strong><br />

pisello e perfino asparagi provenienti dallo scarto delle<br />

preparazioni dei prodotti per la grande <strong>di</strong>stribuzione organizzata,<br />

prodotti che ogni 2 giorni il nostro allevatore<br />

consegna alle voraci chioccioline nate in forte <strong>numero</strong> e<br />

trasferite con notevole densità nei 24 recinti <strong>di</strong> ingrasso,<br />

tutti pieni e imballati <strong>di</strong> molluschi in crescita.<br />

Due importanti curiosità: Domenico Acquaviva per primo<br />

ha sperimentato il trasferimento delle chioccioline<br />

con la verdura posta nei recinti e trasferita al mattino con<br />

dentro tutto il bestiame. Siamo a conoscenza inoltre che<br />

lo stesso ha verificato che le chioccioline sono <strong>di</strong>voratrici<br />

<strong>di</strong> asparagi (in due giorni hanno <strong>di</strong>strutto 450 Kg <strong>di</strong><br />

asparagi ritirati dal commercio). Un ortaggio, per il suo<br />

prezzo, certamente non così <strong>di</strong>ffuso negli allevamenti<br />

elicicoli, ma che ora conosciamo come ben appetito dalle<br />

lumache.<br />

<strong>Elicicoltura</strong> 82<br />

Domenico Acquaviva è un allevatore, a <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> altri,<br />

che si è trovato ad avere troppe lumachine da trasferire<br />

in rapporto agli spazi <strong>di</strong>sponibili. Testimonianza che<br />

il successo in elicicoltura te lo devi cercare, lavorando con<br />

continuità e soprattutto con le ore necessarie. I fallimenti<br />

o i problemi sono poche volte causati dai molluschi, ma<br />

sono generati da gestioni incomplete nel lavoro o scarsa<br />

<strong>di</strong>sponibilità a seguire strade in<strong>di</strong>cate.<br />

Un’azienda da visitare e da imitare!<br />

dagli Elicicoltori...<br />

Ci comunicano che l’Azienda Agricola Turco Maria <strong>di</strong> Incisa Scapaccino<br />

(Asti), per motivi <strong>di</strong> famiglia chiude il proprio allevamento appena<br />

costruito e mette in ven<strong>di</strong>ta una vasta attrezzatura usata.<br />

Si tratta <strong>di</strong>:<br />

- 400 metri lineari <strong>di</strong> lamiera zincata a freddo usata una stagione<br />

- Irrigazione: 600 metri lineari <strong>di</strong> tubo in polietilene 1 pollice e mezzo,<br />

centraline a 22 sezioni computerizzato con pompa 220 (la massima potenza<br />

su quel tipo <strong>di</strong> tensione) con vaso <strong>di</strong> espansione, valvole <strong>di</strong> tenuta,<br />

elettrovalvole e ugelli (tutto seminuovo, usato una sola stagione)<br />

- Paletti in legno trattati con appositi ganci per rete<br />

- Reti Helitex<br />

Il tutto permette <strong>di</strong> costruire un impianto <strong>di</strong> 5000 metri quadrati circa<br />

Per info contattare i numeri<br />

347 0478308 (Carlo) - 347 5784116 (Marco)<br />

info@monferratoecologia.it<br />

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82<br />

<strong>Elicicoltura</strong><br />

Lumache in televisione<br />

La televisione nazionale è sempre più interessata all’elicicoltura.<br />

Il 6 maggio 2011 la RAI ha presentato nella trasmissione<br />

PRODOTTO ITALIA l’azienda <strong>di</strong> elicicoltura<br />

“Fattoria 30” <strong>di</strong> San mauro Pascoli (Forlì). L’allevamento<br />

romagnolo è una realtà interessante. Infatti pur non essendo<br />

un territorio con gran<strong>di</strong> tra<strong>di</strong>zioni culinarie per le<br />

lumache, “Fattoria 30” è riuscita a far crescere l’interesse e<br />

il consumo del prodotto nella zona. E’ un’azienda giovane,<br />

con giovani gestori, <strong>di</strong>namica e preparata anche ad azioni<br />

<strong>di</strong> adeguato marketing. Un nuovo successo per il nostro<br />

lungo cammino <strong>di</strong> crescita!<br />

I titolari nella loro azienda<br />

“FATTORiA 30” <strong>di</strong> Massari Enrico<br />

Via Fontanella 243<br />

47030 SAN MAURO PASCOLi (FC)<br />

Cell. 339/7544724<br />

Etichettatura<br />

dei prodotti alimentari<br />

E’ stata veramente una bella notizia quella della proposta del<br />

Ministero delle Politiche Agricole per una etichettatura con<br />

in<strong>di</strong>cazione <strong>di</strong> origine <strong>di</strong> tutti i prodotti agricoli messi in commercio<br />

nel nostro paese. Anche per le lumache si apriva il tempo<br />

dell’in<strong>di</strong>cazione chiara dei luoghi <strong>di</strong> origine del prodotto immesso<br />

sul mercato.<br />

Ma è arrivato una sorta <strong>di</strong> “cartellino giallo”, <strong>di</strong> un’ammonizione<br />

per <strong>di</strong>rla in termini calcistici, da parte degli organismi<br />

comunitari che, a fronte del passo in avanti compiuto dalle<br />

istituzioni italiane, sfociato con la pubblicazione sulla Gazzetta<br />

Ufficiale della legge <strong>numero</strong> 4 del 3 febbraio 2011, hanno riven<strong>di</strong>cato<br />

la potestà <strong>di</strong> regolamentare la delicata tematica ed hanno<br />

pertanto “invitato” le autorità italiane a tenere in stand – by la<br />

materia, in attesa che venga approvato il regolamento comunitario<br />

sulle informazioni alimentari da fornire ai consumatori.<br />

Una legge che pone una particolare attenzione ai profili legati<br />

alla qualità e alla tracciabilità dei prodotti e del sistema produttivo<br />

nonché all’ampliamento delle informazioni per il consumatore,<br />

ponendosi come obiettivo principale quello <strong>di</strong> tutelare con<br />

maggiore vigore il “Made in Italy”.<br />

La principale novità introdotta dalla nota legislativa italiana è<br />

costituita dall’obbligo <strong>di</strong> riportare nell’etichetta anche l’in<strong>di</strong>cazione<br />

del luogo <strong>di</strong> origine o <strong>di</strong> provenienza dei prodotti alimentari<br />

posti in commercio. Cosa che già avviene per alcuni importanti<br />

produzioni, tra le altre si ricordano la carne bovina, il<br />

pollame, il latte fresco, le uova, il vino, l’olio d’oliva. In particolare,<br />

per quanto concerne i prodotti alimentari non trasformati<br />

l’in<strong>di</strong>cazione del luogo <strong>di</strong> origine o <strong>di</strong> provenienza riguarda il<br />

paese <strong>di</strong> produzione dei prodotti; per i prodotti trasformati, invece,<br />

l’in<strong>di</strong>cazione riguarda il luogo in cui è avvenuta l’ultima<br />

trasformazione sostanziale e il luogo <strong>di</strong> coltivazione e allevamento<br />

della materia prima agricola prevalente utilizzata nella<br />

preparazione o nella produzione.<br />

Per far crescere la lumaca <strong>di</strong> allevamento in alternativa alla lumaca<br />

“selvaggia” raccolta in paesi extraeuropei e con <strong>di</strong>fficoltà<br />

<strong>di</strong> adeguati controlli, dobbiamo tutti sperare che questa presa <strong>di</strong><br />

posizione italiana possa <strong>di</strong>ventare presto una regola definitiva<br />

e applicata.<br />

Tutto ciò al fine <strong>di</strong> assicurare ai consumatori una completa e<br />

corretta informazione sulle caratteristiche <strong>di</strong> prodotti alimentari<br />

commercializzati, trasformati o non trasformati, nonché<br />

al fine <strong>di</strong> rafforzare la prevenzione e la repressione delle fro<strong>di</strong><br />

alimentari.<br />

La lotta ai topi<br />

Buone notizie dalla lotta quoti<strong>di</strong>ana contro i topi. Come è<br />

risaputo i topi, in particolare i grossi topi delle chiaviche,<br />

sono dei terribili nemici delle Helix, specialmente quelle<br />

<strong>di</strong> grossa taglia e mature, e rappresentano grave pericolo<br />

anche per il prodotto immagazzinato.<br />

Avendo avuto un caso <strong>di</strong> infestazione massiccia in primavera<br />

in un magazzino, con danni notturni gravissimi su<br />

cassette pronte per la spe<strong>di</strong>zione, dopo varie prove con<br />

vari topici<strong>di</strong> ed esche in zollette e barre, abbiamo avuto<br />

uno straor<strong>di</strong>nario risultato con un prodotto nuovo e innovativo<br />

della <strong>di</strong>tta I.N.D.I.A. Industrie Chimiche SpA .<br />

Si tratta del MURDEX PASTA, bustine <strong>di</strong> una pasta inodore<br />

gialla resistente all’umi<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> grammi 20 cadauna<br />

vendute in secchielli da 5 Kg. Usato per 3 giorni <strong>di</strong> seguito,<br />

al mattino tutte le bustine risultavano mangiate ed entro 5<br />

giorni tutti i topi sono stati ritrovati morti, non al coperto,<br />

ma allo scoperto. La morte è causata da emorragia interna<br />

che il prodotto produce. Nel magazzino infestato <strong>di</strong> 1.200<br />

mq. <strong>di</strong> cui parliamo sono stati ritrovati cadaveri ben 123<br />

topi <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni e nel contempo sono imme<strong>di</strong>atamente<br />

cessati i gravi danni. Lo stesso prodotto è stato<br />

provato in un allevamento elicicolo vicino ad una stalla<br />

<strong>di</strong> bovini e in pochi giorni tra i passaggi abbiamo ritrovato<br />

i cadaveri <strong>di</strong> decine e decine <strong>di</strong> topi, gran<strong>di</strong> quasi come<br />

un gatto. Non era mai successo che un prodotto fosse così<br />

efficace, e soprattutto che tutta la popolazione <strong>di</strong> ro<strong>di</strong>tori<br />

presenti utilizzasse in maniera veloce l’esca buttata. Normalmente<br />

infatti si abituano al prodotto e soprattutto<br />

dopo pochi giorni <strong>di</strong>sdegnano l’esca. Con Murdex veramente<br />

la risoluzione <strong>di</strong> un problema grande!<br />

MURDEX PASTA COMPOSIZIONE<br />

Componente %<br />

Flocoumafen 0.005<br />

Denatonium benzoato 0.0015<br />

Sostanze appetibili q.b. a 100<br />

I.N.D.I.A. Industrie chimiche SpA - Padova (Italia)


GRECiA<br />

Una attività frenetica sull’elicicoltura si sta registrando in<br />

Grecia, un paese sostanzialmente con pochi abitanti (non<br />

superiore a 20 milioni e un territorio abbastanza <strong>di</strong>ffi cile<br />

per l’orografi a e il gran <strong>numero</strong> <strong>di</strong> isole) e con una indubbia<br />

crisi economica in corso. Nell’arco <strong>di</strong> 18 – 24 mesi sono<br />

nati e cresciuti un altissimo <strong>numero</strong> <strong>di</strong> impianti elicicoli,<br />

gran parte <strong>di</strong> notevole estensione, una attività <strong>di</strong> promozione<br />

del prodotto in fi ere e manifestazioni, l’introduzione<br />

sul mercato per la prima volta <strong>di</strong> prodotti conservati<br />

e surgelati legati alle 2 specie normalmente consumate,<br />

l’Helix Aspersa e la Rigatella. In ultimo l’e<strong>di</strong>zione aggiornata<br />

del volume <strong>di</strong> Avagnina in una interessante e valida<br />

traduzione in greco. Il fatto più importante da registrare<br />

in Grecia è la mancanza o la presenza molto limitata<br />

della informazione confusa e <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>nata, tendenziosa e<br />

talvolta truffal<strong>di</strong>na che invece ha caratterizzato l’interesse<br />

per l’elicicoltura in altri paesi come, per esempio la vicina<br />

Bulgaria. Si calcola che negli ultimi 3 anni il Paese ha<br />

messo a coltura quasi 1.000 ettari <strong>di</strong> lumache, fatto mai<br />

successo in altre nazioni e foriero <strong>di</strong> futuri importanti<br />

sviluppi. Oltre il 90% <strong>di</strong> queste aziende segue la metodologia<br />

italiana.<br />

Immagini della più importante fi era alimentare <strong>di</strong> Atene (2011). Presente<br />

la Sig.ra Katerina batzeli, ministro dell’agricoltura della Grecia<br />

I primi prodotti industriali a base <strong>di</strong> lumache in Grecia della <strong>di</strong>tta Fereikos<br />

Helix<br />

La storia dell’<strong>Elicicoltura</strong>:<br />

le tappe più signifi cative<br />

<strong>Elicicoltura</strong> 82<br />

1973 - Nasce a Cherasco una organizzazione legata all’allevamento<br />

della lumaca Helix: il “Centro <strong>di</strong> elicicoltura”.<br />

1974 - Il Centro <strong>di</strong> elicicoltura <strong>di</strong> Cherasco lavora, cresce e si<br />

trasforma in “<strong>Istituto</strong> <strong>Internazionale</strong> <strong>di</strong> <strong>Elicicoltura</strong>”.<br />

1978 - Viene fondata in Cherasco l’Associazione Nazionale Elicicoltori,<br />

organizzazione con lo scopo <strong>di</strong> sviluppare e tutelare<br />

la produzione della Lumaca Helix. Dopo 3 mesi l’Associazione<br />

Italiana Allevatori <strong>di</strong> Roma riconosce l’A.N.E., che <strong>di</strong>venta così<br />

uffi cialmente l’Associazione italiana <strong>di</strong> categoria.<br />

1979 - 1985 - Sviluppo e <strong>di</strong>ffusione dell’attività <strong>di</strong> allevamento<br />

in Italia. Viene istituito il servizio che garantisce il ritiro del prodotto<br />

a tutti i soci italiani.<br />

1985 - 2000 - Anni <strong>di</strong> ricerca, stu<strong>di</strong>, sperimentazioni ed esperienze<br />

sull’allevamento, sull’alimentazione e sulla selezione<br />

delle specie. L’elicicoltura si sviluppa anche in alcuni paesi<br />

dell’Europa.<br />

1986 - L’elicicoltura è riconosciuta dallo Stato Italiano quale<br />

attività “agricola” vera e propria anche sotto l’aspetto fi scale<br />

e giuri<strong>di</strong>co.<br />

1987 - Nascono il Comitato Scientifi co dell’A.N.E e il Premio<br />

<strong>Internazionale</strong> “Stu<strong>di</strong> Scientifi ci <strong>di</strong> <strong>Elicicoltura</strong>”, con i relativi<br />

testi pubblicati.<br />

1993 - 1996 - Primi allevamenti in Italia <strong>di</strong> Helix Aspersa Muller.<br />

Si inizia la sostituzione negli allevamenti della specie Helix<br />

Pomatia, considerata poco produttiva.<br />

1993 - La Comunità Europea riconosce uffi cialmente l’elicicoltura.<br />

Iniziano le misure economiche pubbliche a favore dell’attività,<br />

in tutta Italia e in Europa.<br />

1995 - Inizia la <strong>di</strong>ffusione della produzione all’aperto a ciclo<br />

completo della Helix, nei paesi extra – europei.<br />

1998 - L’<strong>Istituto</strong> <strong>Internazionale</strong> <strong>di</strong> <strong>Elicicoltura</strong> <strong>di</strong> Cherasco assegna<br />

le prime “Lumache d’oro”.<br />

1999 - Si celebra in Italia “1999: anno della Lumaca”, con oltre<br />

30 manifestazioni in tutte le regioni.<br />

2001 - Inizia la stipulazione dei “Contratti Internazionali” con<br />

i produttori <strong>di</strong> Helix <strong>di</strong> tutti i paesi del mondo che seguono il<br />

sistema italiano. Con il contratto vengono garantiti l’assistenza<br />

tecnica e l’acquisto della produzione.<br />

2003 - 2006 - Anni <strong>di</strong> vera crescita quantitativa e sviluppo<br />

concreto dell’allevamento <strong>di</strong> Helix Aspersa Muller e Maxima.<br />

2007 - Oltre il 50% degli operatori seguiti dall’<strong>Istituto</strong> <strong>di</strong> <strong>Elicicoltura</strong><br />

<strong>di</strong> Cherasco sono ormai situati all’estero.<br />

2009 - 2010 - L’elicicoltura con il metodo italiano all’aperto<br />

conosce un grande boom: oltre 11.000 ettari <strong>di</strong> coltura investiti<br />

nel mondo, sotto il <strong>di</strong>retto controllo delle organizzazioni <strong>di</strong><br />

Cherasco.<br />

7


8<br />

82<br />

<strong>Elicicoltura</strong><br />

Primi 2 anni <strong>di</strong> allevamento: gran<strong>di</strong> speranze e spesso forti delusioni<br />

La mortalità dei piccoli il primo inverno è una delle situazioni pericolose da affrontare e superare<br />

I primi 2 anni dall’attivazione dell’allevamento sono molto <strong>di</strong>fficili e sono pieni <strong>di</strong> problemi che spesso non sono <strong>di</strong> natura<br />

tecnica o biologica dei molluschi, bensì sono legati alle situazioni umane dell’operatore che intraprende un’attività senza<br />

avere alcuna esperienza. Molti elicicoltori, presi dalla passione e dal pensiero che tutto sia facile si lasciano prendere in<br />

prevalenza dagli aspetti della costruzione e delle strutture dell’impianto più che dalle con<strong>di</strong>zioni dell’habitat vegetale <strong>di</strong><br />

vita per i molluschi. Un certo <strong>numero</strong> <strong>di</strong> operatori inoltre non accetta pienamente <strong>di</strong> adeguarsi alle in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> gestione<br />

fornite al momento dell’introduzione dei riproduttori oppure l’impegno e l’attenzione dell’allevatore siano inferiori alle<br />

reali necessità.<br />

Dopo i primi 3 – 4 mesi in cui la riproduzione avviene e le per<strong>di</strong>te sono al minimo, con l’arrivo dei primi fred<strong>di</strong> si presentano<br />

i primi problemi <strong>di</strong> mortalità visibile e spesso mortalità anche <strong>di</strong>fficile da comprendere.<br />

Quin<strong>di</strong>:<br />

a) Di sicuro vanno raccolti entro il 10 ottobre tutti i riproduttori inseriti nei recinti in primavera, devono essere<br />

asciugati, spurgati e venduti. Se si lasciano nei recinti gli stessi andranno a morte in gran parte, in inverno, perché già<br />

vecchi <strong>di</strong> età e stressati dall’attività riproduttiva. Nella primavera seguente utilizzeremo per la nuova riproduzione i<br />

soggetti nati a luglio ed agosto dell’anno in corso. Statisticamente questa importante operazione viene seguita soltanto<br />

dal 30 – 35% degli operatori e <strong>di</strong> questo non si comprende il motivo, ma si ascoltano soltanto i lamenti in primavera,<br />

quando ci si accorge dell’errore effettuato. L’operazione non deve essere effettuata troppo tar<strong>di</strong>, perché poi i soggetti al<br />

Nord e al Centro Italia non riescono ad asciugare correttamente a causa delle piogge e dell’eccessiva umi<strong>di</strong>tà ambientale.<br />

b) nei climi dove la temperatura va sotto lo zero, non importa anche se molto sotto zero (fino a -20°c circa)<br />

l’Helix Aspersa nata nell’annata deve andare a proteggersi sotto terra per evitare il congelamento. In questi luoghi<br />

l’allevatore accorto ha costruito, all’interno dei recinti <strong>di</strong> riproduzione le cosiddette baulature, con un altezza al centro<br />

<strong>di</strong> 25 cm circa, permettendo così all’acqua (pioggia o neve, quando si scioglie) <strong>di</strong> non fermarsi nel terreno, ma<br />

scivolare nei passaggi. Tutti i soggetti infatti vanno a svernare sotto terra, nella parte alta del recinto, mai in basso<br />

e l’umi<strong>di</strong>tà, <strong>di</strong>ventata “gelo” a temperature basse, non compromette assolutamente la sopravvivenza dei soggetti.<br />

c) Un’altra importante attenzione da porre è che, nel recinto, quando arriva la bassa temperatura, i piccoli non si<br />

sentano protetti dall’ombrello della vegetazione alta, ma la stessa venga tagliata molto bassa a 3 – 4 cm da terra, da permettere<br />

a tutti soggetti <strong>di</strong> andare a cercare velocemente la protezione nel terreno. Questo è un problema molto <strong>di</strong>ffuso e<br />

che si registra spesso: l’allevatore non taglia la vegetazione a novembre, oppure ha paura <strong>di</strong> tagliare basso e all’arrivo <strong>di</strong><br />

una nottata sotto lo zero tutte le lumachine sono fuori, e vengono così bruciate dalla gelata. La scoperta del <strong>di</strong>sastro avviene<br />

poi in primavera, quando finalmente l’erba se ne è andata del tutto e si scoprono gli ammassi <strong>di</strong> conchiglie ormai<br />

vuote. Purtroppo questo errore molto grave è commesso da un gran <strong>numero</strong> <strong>di</strong> elicicoltori al primo anno, che così l’anno<br />

seguente devono ricominciare da capo. Molti hanno paura <strong>di</strong> tagliare, perché temono <strong>di</strong> falci<strong>di</strong>are la miriade <strong>di</strong> piccoli<br />

nati da pochi mesi, ma così li uccidono veramente tutti. Come non deve essere messo sul terreno dei recinti il tessuto non<br />

Tessuto (che mo<strong>di</strong>fica <strong>di</strong> 4 – 5°c la temperatura) quando ci sono ancora soggetti fuori, al pascolo. coprendo il terreno nessuno<br />

<strong>di</strong> questi si interra più e con un abbassamento forte della temperatura oltre il – 8/ - 10°C , il Tessuto non Tessuto che<br />

avrebbe dovuto salvare i molluschi <strong>di</strong>venta la causa <strong>di</strong>retta della loro morte. Il Tessuto non Tessuto, se proprio si vuole inserire,<br />

va posto su terreno dopo che tutti i soggetti sono sotto terra e che il gelo è già persistente da almeno 10 – 15 giorni.<br />

Come si vede sono tante le cause <strong>di</strong> morte, spesso causate<br />

dalle decisioni, anche in buona fede, dell’allevatore stesso e<br />

non causate dalla biologia dei molluschi.<br />

Non bisogna avere paura <strong>di</strong> seguire nei tempi e nei mo<strong>di</strong><br />

il piano <strong>di</strong> gestione, anche se certe operazioni sembrano<br />

eccessive ed estreme.<br />

L’elicicoltura non è costruire l’allevamento (le reti,<br />

i paletti, ecc. ecc.) è saper mantenere costante un<br />

equilibrio tra alimenti, temperatura, ambienti vegetali,<br />

densità territoriale e situazione dei recinti.<br />

E’ <strong>di</strong>fficile, lo ripetiamo <strong>di</strong>fficile e bisogna affidarsi<br />

soltanto a chi ha vera e lunga esperienza, senza<br />

isterismi e dotandosi <strong>di</strong> calma e pazienza.


Lavori nell’allevamento<br />

Operazioni importanti e fondamentali da attuare<br />

L’elenco è de<strong>di</strong>cato in particolare agli elicicoltori ai primi<br />

anni <strong>di</strong> esperienza. Imparare a gestire bene un allevamento<br />

significa arrivare alla produzione reale e concreta,<br />

significa far crescere l’allevamento.<br />

MESE <strong>di</strong> LUGLiO<br />

1. ogni 10 – 15 giorni verificare che non si siano prodotte<br />

aperture nel recinto perimetrale e che non siano intervenuti<br />

particolari problemi <strong>di</strong> carattere generale (rotture,<br />

aperture, allagamenti ecc. ecc.). Camminare quin<strong>di</strong> nella<br />

parte esterna del recinto tenuta sempre pulita da erbacce.<br />

2. Due mesi dopo l’introduzione dei riproduttori incominciano<br />

a nascere le prime chioccioline.<br />

3. Durante i giorni molto cal<strong>di</strong>, può anche presentarsi,<br />

nonostante l’irrigazione, una limitazione dell’attività biologica<br />

delle chiocciole, a causa del fenomeno della “ESTIvAZionE”.<br />

4. Si noteranno le prime mortalità, soprattutto dei riproduttori;<br />

non allarmarsi: fino al 10 – 15% è tutto nella norma.<br />

5. Continua la riproduzione delle chiocciole e la normale<br />

attività biologica.<br />

6. Tenere i passaggi tra i recinti e il perimetro esterno<br />

alla lamiera costantemente pulito dalle erbe infestanti<br />

che si sviluppano continuamente. Questa operazione<br />

può avvenire:<br />

a) Azione chimica – con il <strong>di</strong>serbo totale effettuato<br />

con un prodotto liquido a base <strong>di</strong> Glifosate (cioè un <strong>di</strong>sseccante<br />

totale) da irrorare in un momento <strong>di</strong> sole sulla<br />

vegetazione alta 10 – 15 cm.; lasciare poi che il prodotto<br />

faccia effetto per 20 – 30 giorni;<br />

b) Azione fisica – con una motozzappatura superficiale,<br />

effettuata ogni 25 – 30 giorni.<br />

MESE <strong>di</strong> AGOSTO<br />

Nelle zone fredde, verso il 10 - 15 del mese preparare<br />

1. Proseguire nelle attività che abbiamo effettuato nel<br />

mese <strong>di</strong> luglio.<br />

2. Irrigazione, pulizia dei passaggi, taglio perio<strong>di</strong>co e<br />

conseguente ringiovanimento della vegetazione.<br />

3. Continuare a seminare il girasole per l’alimentazione<br />

supplementare (vedere la nota esplicativa dei mesi <strong>di</strong><br />

maggio – giugno).<br />

4. In questo mese incominciano a nascere concretamente<br />

le prime chioccioline. Ricordarsi che du-<br />

<strong>Elicicoltura</strong> 82<br />

rante i mesi cal<strong>di</strong> vi è una attività biologica delle<br />

chiocciole più limitata, a causa del fenomeno della<br />

“ESTivAZionE”. questo fenomeno è variabile:<br />

può, in particolari annate, anche superare i 30 giorni.<br />

5. Poiché la vegetazione incomincia a scarseggiare è utile<br />

effettuare un’integrazione alimentare verde, sfalciando la<br />

vegetazione seminata a parte (girasoli). questi vegetali saranno<br />

maggiormente appetiti e daranno i migliori risultati<br />

<strong>di</strong> crescita dei piccoli, perché trattasi <strong>di</strong> vegetazione tenera<br />

in fase <strong>di</strong> maturazione e soprattutto non coperta dalla<br />

“bava” delle chiocciole. I girasoli vanno tagliati e portati<br />

nei recinti soltanto quando sono fioriti, perché solo in queste<br />

con<strong>di</strong>zioni sono mangiati. Controllare che la quantità<br />

<strong>di</strong> alimenti integrativi siano adeguati al reale consumo.<br />

Troppa vegetazione o frutti non utilizzati, nei recinti,<br />

portano a pericolose marcescenze e fermentazioni.<br />

MESE <strong>di</strong> SETTEMBRE<br />

1. Continuare nel taglio della vegetazione. In questo periodo<br />

e nei mesi seguenti il taglio deve essere fatto ad un<br />

altezza <strong>di</strong> 20 cm dal suolo.<br />

2. Continuare nei controlli generali, nella pulizia e nel<br />

<strong>di</strong>serbo dei passaggi dell’allevamento.<br />

3. L’irrigazione deve essere attuata a seconda dell’umi<strong>di</strong>tà<br />

dell’ambiente e del <strong>numero</strong> dei temporali, della pioggia<br />

caduta, <strong>di</strong>minuendo progressivamente gli interventi.<br />

4. Continua la riproduzione e incomincia la crescita<br />

delle chioccioline nate.<br />

5. Continuare con l’integrazione alimentare, come in<strong>di</strong>cato<br />

ad agosto. In questo mese l’alimentazione <strong>di</strong> supplemento<br />

deve aumentare perché sono in aumento i soggetti<br />

nati e soprattutto sta <strong>di</strong>minuendo la vegetazione <strong>di</strong>sponibile,<br />

la quale se pur ancora rigogliosa è ormai carica<br />

<strong>di</strong> bava e quin<strong>di</strong> poco appetita. Portare la vegetazione <strong>di</strong><br />

supplemento ogni 2 – 3 giorni.<br />

6. Alla fine del mese <strong>di</strong> settembre RAccoGLiERE<br />

TUTTI I SOGGETTI RIPRODUTTORI INTRODOTTI,<br />

spurgarli adeguatamente per 10 giorni circa e venderli<br />

come prodotto per l’alimentazione.<br />

MESE <strong>di</strong> OTTOBRE<br />

1. Terminare la raccolta dei riproduttori rimasti e CON-<br />

CLUDERE ENTRO il 15 del MESE.<br />

2. Diminuire anche <strong>di</strong> molto, secondo le con<strong>di</strong>zioni climatiche,<br />

i tempi e le modalità <strong>di</strong> irrigazione, fino a fermarla<br />

del tutto.<br />

3. Nella zona <strong>di</strong> alimentazione supplementare, dove<br />

prima c’era il girasole, fresare il terreno e seminare<br />

coLZA, da utilizzare in primavera prossima. E’ consigliabile<br />

seminare in 2 turni a <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> tempo <strong>di</strong> 2 – 3<br />

settimane.<br />

9


10<br />

82<br />

<strong>Elicicoltura</strong><br />

MESE <strong>di</strong> NOVEMBRE<br />

1. Le temperature basse avanzano. E’ necessario che i<br />

piccoli nati sentano il freddo e vadano ad accucciarsi sotto<br />

il terreno, soprattutto sulla parte alta della baulatura<br />

del recinto. Per agevolare questa fondamentale operazione<br />

da novembre bisogna progressivamente tagliare l’erba<br />

fino ad arrivare a pochi cm. da terra.<br />

2. Occorre iniziare in autunno a preparare il terreno<br />

della zona <strong>di</strong> ingrasso, poiché prima della neve e del<br />

freddo forte occorre aver sistemato il terreno dei recinti<br />

in cui a marzo – aprile effettueremo il trasferimento<br />

delle chioccioline per l’ingrasso. Il terreno pronto permette<br />

la semina anticipata a fine febbraio. Per <strong>di</strong>minuire<br />

l’effetto del gelo sul terreno sopra questi futuri recinti è<br />

utile stendere dei fogli <strong>di</strong> nylon (tipo quello usato per le<br />

serre), posto <strong>di</strong>rettamente sulle zolle riuscirà ad evitare<br />

gelate forti e permetterà la semina alla data in<strong>di</strong>cata.<br />

IMPORTANTE! Occorre ricordare che la semina anticipata<br />

a fine febbraio dà la garanzia dell’erba pronta a fine<br />

marzo e quin<strong>di</strong> il trasferimento entro il 15 aprile. Operando<br />

entro questa data si è sicuri dell’ingrasso della totalità<br />

dei soggetti trasferiti e la loro ven<strong>di</strong>ta entro la fine<br />

dell’estate dell’anno stesso. Questi recinti non hanno bisogno<br />

della “baulatura” in quanto le lumache non passeranno<br />

l’inverno.<br />

3. Si incominciano anche i lavori <strong>di</strong> manutenzione delle<br />

strutture (pali rotti, aperture eventuali, problemi riscontrati).<br />

MESE <strong>di</strong> DiCEMBRE<br />

1. Nelle zone dove l’inverno è molto freddo, con temperature<br />

me<strong>di</strong>amente a – 6° C / – 15°C quando le chioccioline<br />

sono andate tutte sotto terra e non prima, si può<br />

stendere sul terreno del recinto il “Tessuto non Tessuto”<br />

<strong>di</strong> gr. 20 – 22 per mq. Il “Tessuto non Tessuto” va posto<br />

sulla residua vegetazione dei recinti e va coperto ai lati<br />

lungo la rete con un po’ <strong>di</strong> terra o dei pezzi <strong>di</strong> legno pesanti,<br />

per evitare che il vento lo porti via.<br />

2. Continuare con i lavori <strong>di</strong> manutenzione dell’impianto<br />

(pali rotti, aperture eventuali ecc).<br />

3. Procedere alla derattizzazione. I topi in questo periodo<br />

incominciano ad essere invadenti e anche pericolosi<br />

se ci troviamo in luoghi in cui si registrano nell’inverno<br />

temperature che vanno a – 5°C e oltre.<br />

In autunno si sviluppano,<br />

negli allevamenti, gli stafilini.<br />

occorre fare la necessaria<br />

attenzione a tenere<br />

sempre perfettamente chiuso<br />

il recinto perimetrale.<br />

iRRiGAZiONE<br />

Porre attenzione all’irrigazione a pioggia quoti<strong>di</strong>ana o<br />

perio<strong>di</strong>ca <strong>di</strong> non gran<strong>di</strong> quantità <strong>di</strong> acqua. Il terreno deve<br />

essere continuamente fresco, anche in piena estate, ma<br />

non deve mai essere inzuppato. L’irrigazione va effettuata<br />

esclusivamente dopo il calar del sole, mai al mattino.<br />

Troppa acqua produce fermentazione, con la bava lasciata<br />

sul terreno dai molluschi, all’habitat con conseguenza<br />

insorgenza <strong>di</strong> forme <strong>di</strong> parassiti, anche massiccia. Naturalmente<br />

dopo un temporale o una giornata <strong>di</strong> pioggia<br />

occorre fermare per un giorno o due l’irrigazione.<br />

Alcune regole pratiche<br />

per l’estate e l’autunno<br />

Consigli che hanno valore se sono stati rispettati<br />

i tempi <strong>di</strong> trasferimento dei soggetti dalla zona <strong>di</strong><br />

riproduzione a quella dell’ingrasso, se le densità<br />

territoriali per mq. sono state corrette e soprattutto<br />

non è mancata adeguata alimentazione pascolativa<br />

e <strong>di</strong> supplemento.<br />

RACCoLTA<br />

• Incominciare a raccogliere e vendere da fine luglio tutti<br />

i soggetti che si trovano nei recinti <strong>di</strong> ingrasso, che già<br />

hanno conchiglia bordata e dura. È assurdo e sbagliato<br />

tenere nei recinti lumache “finite” che si nutrono inutilmente,<br />

rubando via alimenti alle altre ancora in fase <strong>di</strong><br />

crescita. Una densità per mq. più bassa aiuta la velocità<br />

del finissaggio dei soggetti rimasti.<br />

• Nei luoghi a clima continentale, non ritardare la raccolta<br />

fino a dopo settembre. Nel mese <strong>di</strong> ottobre nei luoghi<br />

dove sta per arrivare l’umi<strong>di</strong>tà e il freddo le piogge<br />

danneggiano il risultato della raccolta e della seguente<br />

asciugatura: se c’è troppa umi<strong>di</strong>tà nell’ambiente infatti


si hanno maggiori mortalità nel periodo <strong>di</strong> spurgamento<br />

con un prodotto che presenta minore resistenza e vitalità<br />

nel tempo della ven<strong>di</strong>ta e <strong>di</strong>stribuzione.<br />

• Per facilitare la raccolta finale ricordatevi <strong>di</strong> tagliare<br />

bassa la vegetazione dei recinti. Eviterete <strong>di</strong> faticare e cercare<br />

i soggetti tra le foglie delle piante.<br />

• Non raccogliete mai lumache dopo una pioggia: sono<br />

piene <strong>di</strong> acqua e avranno maggiori <strong>di</strong>fficoltà ad asciugarsi<br />

e a spurgarsi. Sembra più facile raccogliere, ma la mortalità<br />

nei gabbioni <strong>di</strong> asciugatura, <strong>di</strong>venta molto alta.<br />

ALIMEnTAzIonE<br />

• In estate e il mese <strong>di</strong> settembre curare con attenzione<br />

l’alimentazione supplementare. In questi ultimi mesi il<br />

mollusco ha bisogno <strong>di</strong> chiudere il suo ingrasso, ha bisogno<br />

<strong>di</strong> indurire la sua conchiglia e aumentare il proprio<br />

peso. Quin<strong>di</strong> senza fare del recinto una <strong>di</strong>scarica si consiglia<br />

<strong>di</strong> non lasciare mai senza alimentazione <strong>di</strong> supplemento<br />

le zone <strong>di</strong> ingrasso. Se il terreno lo richiede curare<br />

anche l’apporto <strong>di</strong> carbonato <strong>di</strong> calcio. nell’ultimo periodo<br />

aumenta per il mollusco anche questa necessità. Una<br />

lumaca piena, che ha mangiato adeguatamente è più forte,<br />

più sana, si asciuga più facilmente e in maniera adeguata,<br />

senza mortalità elevata. non utilizzare soltanto alimenti<br />

supplementari troppo ricchi <strong>di</strong> acqua (meloni, zucchine,<br />

angurie e simili) in quanto oltre ad essere poveri <strong>di</strong> sostanza,<br />

insieme alla bava, ormai accumulatasi, nasce il rischio<br />

<strong>di</strong> maggiori fermentazioni che portano allo sviluppo<br />

<strong>di</strong> innumerevoli parassiti, dannosi alla vita dei molluschi<br />

concentrati nei recinti.<br />

SPURGATURA e IMbALLo<br />

Troppo spesso elicicoltori con scarsa esperienza in questa<br />

ultima fase vanificano tutto il lavoro svolto.<br />

Quin<strong>di</strong>:<br />

• Porre le lumache a spurgare ed asciugare in locali coperti,<br />

ma molto areati. non usare ventilatori che raffreddano<br />

e rinfrescano l’ambiente, ma al contrario eventualmente<br />

getti <strong>di</strong> aria calda soprattutto questo nelle regioni umide<br />

e troppo fredde;<br />

• Riempire le gabbie per un volume <strong>di</strong> lumache non superiore<br />

ad un terzo <strong>di</strong> quello totale. Se necessario, nei primi<br />

3 giorni, muovere i soggetti, se ammassati. Questo per<br />

avegolare l’asciugatura.<br />

• Prima <strong>di</strong> insacchettare i molluschi controllare se sono<br />

tutti vivi e scartare le troppo bagnate o morte;<br />

• Effettuare le spe<strong>di</strong>zioni con contenitori areati, senza<br />

mai usare cellophane. I molluschi devono assolutamente<br />

respirare e avere <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> ossigeno.<br />

<strong>Elicicoltura</strong> 82<br />

Fonti energetiche alternative<br />

ed elicicoltura<br />

Ci arrivano continue richieste <strong>di</strong> informazioni sulla possibilità<br />

<strong>di</strong> creare allevamenti elicicoli sotto impianti fotovoltaici<br />

e <strong>di</strong> recente anche produzioni collegate ai nuovi<br />

e recentissimi sistemi <strong>di</strong> produzione <strong>di</strong> energia chiamati<br />

“SOLARE TERMODINAMICO”.<br />

L’abbinamento infatti dei pannelli con produzioni agricole<br />

comporta per l’operatore <strong>numero</strong>si vantaggi sugli<br />

incentivi pubblici previsti e anche sulle imposte non<br />

dovute ai comuni (ICI) e allo Stato.<br />

Se pur con <strong>di</strong>fficoltà, tuttavia superabili, con adeguati<br />

investimenti è praticabile l’allevamento a ciclo completo<br />

delle Helix sotto o accanto ai pannelli e a queste strutture.<br />

È sufficiente che le zone <strong>di</strong> coltivazione, dove vivono<br />

i molluschi ricevano una buona illuminazione naturale,<br />

mentre il costo per l’irrigazione viene totalmente assorbito<br />

dalla produzione dell’energia stessa.<br />

Il recente decreto legislativo sull’argomento chiarisce<br />

meglio la situazione e apre nuove strade anche per l’elicicoltura,<br />

evitando facilonerie e anche speculazioni.<br />

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<strong>Elicicoltura</strong><br />

Lumache d’Autore o Chiocciole in rima...<br />

Partiamo da TRILUSSA, con la sua<br />

“La Lumaca”<br />

La lumachella de la vanagloria,<br />

ch’era strisciata sopra un obelisco,<br />

guardò la bava e <strong>di</strong>sse: - Già capisco<br />

che lascerò un’impronta ne la Storia-.<br />

Non <strong>di</strong>menticando certo GIUSEPPE GIUSTI, con la<br />

“La chiocciola” che l’autore stesso defi niva come<br />

“uno dei miei più leggeri, rapi<strong>di</strong> e felici scherzi<br />

satirici, un pretesto per pungere <strong>di</strong> traverso certi<br />

viziarelli”.<br />

via la chiocciola,<br />

viva una bestia<br />

Che unisce il merito<br />

Alla modestia.<br />

Essa all’astronomo<br />

E all’architetto<br />

Forse nell’animo<br />

Destò il concetto<br />

Del cannocchiale<br />

E delle scale.<br />

viva la chiocciola,<br />

Caro animale.<br />

Contenta ai como<strong>di</strong><br />

Che Dio le fece,<br />

Può <strong>di</strong>rsi il Diogene<br />

Della sua specie.<br />

Per prender aria<br />

Non passa l’uscio:<br />

Nelle abitu<strong>di</strong>ne<br />

Del proprio guscio<br />

Sta persuasa<br />

E non intasa.<br />

viva la chiocciola,<br />

Bestia da casa.<br />

Di cibi estranei<br />

Acre prurito<br />

Svegli uno stomaco<br />

Senza appetito:<br />

Essa, sentendosi<br />

Bene in arnese,<br />

Ha gusto a rodere<br />

Del suo paese<br />

Tranquillamente<br />

L’erba nascente.<br />

viva la chiocciola,<br />

Bestia astinente.<br />

Nessun procedere<br />

Si ha con le buone,<br />

E più d’un asino<br />

Fa da leone:<br />

Essa,al contrario,<br />

Bestia com’è,<br />

Tira a proposito<br />

Le corna a sé;<br />

Non fa l’audace,<br />

Ma frigge e tace.<br />

viva la chiocciola,<br />

Bestia <strong>di</strong> pace.<br />

Natura, varia<br />

Ne’ suoi portenti,<br />

La privilegia<br />

Sopra i viventi,<br />

Perché (carnefi ci,<br />

Sentite questa)<br />

Le fa rinascere<br />

Perfi n la testa;<br />

Cosa ammirabile,<br />

Ma indubitabile.<br />

viva la chiocciola,<br />

Bestia invi<strong>di</strong>abile.<br />

Gufi dottissimi,<br />

Che pre<strong>di</strong>cate<br />

E al vostro simile<br />

Nulla insegnate;<br />

E voi, girovaghi,<br />

Ghiotti, scapati,<br />

Padroni idrofobi,<br />

Servi arrembati;<br />

Prego a cantare<br />

L’intercalare:<br />

viva la chiocciola,<br />

Bestia esemplare.<br />

in questa perorazione fi nale,che è come la morale <strong>di</strong> tutto<br />

il <strong>di</strong>scorso,il poeta invita varie categorie <strong>di</strong> persone a<br />

prendere a modello i saggi costumi della chiocciola, bestia<br />

esemplare.<br />

I sapientoni, appartati e superbi della loro inutile scienza,<br />

imparino la modestia; i girovaghi cosmopoliti, l’amore<br />

per il proprio paese; i ghiotti la temperanza; gli scapestrati<br />

(gli scapati) mettano la testa a posto; i sovrani reazionari<br />

(ladroni idrofobi) lascino da parte la mannaia, visto<br />

che ai liberali rinasce la testa; e i servi, i sud<strong>di</strong>ti infi acchiti<br />

(servi arrembati), incapaci <strong>di</strong> generose ribellioni, non si<br />

<strong>di</strong>ano arie da leoni.<br />

da un lavoro <strong>di</strong> G. bRAnDonE


La pagina della cucina<br />

Tutte le ricette si riferiscono a 4 porzioni abbondanti. Ricette valide<br />

e interessanti come sfi ziosi antipasti.<br />

Frittura <strong>di</strong> lumache e patate<br />

InGREDIEnTI<br />

Lumache Helix vive 1 Kg.<br />

olio <strong>di</strong> semi q.b. per friggere<br />

Patate 500 gr<br />

Farina bianca 50 gr<br />

Uova 4<br />

Pangrattato q.b.<br />

Sale e pepe<br />

Lessare le patate e schiacciarle sulla spianata. Aggiungere la<br />

farina bianca e due uova sbattute formando un impasto compatto.<br />

Preparare delle palline <strong>di</strong> 5 – 6 cm. <strong>di</strong> <strong>di</strong>ametro dentro le<br />

quali verrà infi lata una lumaca già lessata almeno 2 ore. Ricompattare<br />

bene le palline, immergerle nell’uovo sbattuto con sale<br />

e pepe, impanarle con pangrattato. Friggere in abbondante olio<br />

cal<strong>di</strong>ssimo.<br />

Deporre le palline in una terrina <strong>precedente</strong>mente riscaldata<br />

avendo cura <strong>di</strong> asciugare l’olio residuo con carta assorbente da<br />

cucina.<br />

TE M P O D I P R E PA R A Z I O N E: circa 60 minuti<br />

DIFFICOLTÀ: me<strong>di</strong>a<br />

Insalata <strong>di</strong> lumache e rucola<br />

con aceto balsamico<br />

InGREDIEnTI<br />

Lumache vive Helix 1 Kg.<br />

Rucola 2 mazzetti<br />

Sedano 3 costole<br />

Carota 1<br />

Cipolla 1<br />

olio extravergine d’oliva 1 cucchiaio<br />

Aceto balsamico <strong>di</strong> Modena 1 cucchiaino<br />

In una padella far rosolare con l’olio la carota, la cipolla ed il sedano<br />

tritati fi nemente. Aggiungere le lumache lessate <strong>precedente</strong>mente<br />

2 ore e regolare <strong>di</strong> sale e pepe; cuocere per 10 minuti.<br />

Dopo aver lavato la rucola, spezzettarla in una terrina e con<strong>di</strong>rla<br />

con aceto balsamico <strong>di</strong> Modena, sale ed olio. Fare nei piatti<br />

dei ni<strong>di</strong> con la rucola con<strong>di</strong>ta, sud<strong>di</strong>videre su <strong>di</strong> essi le lumache<br />

e sopra a tutto porre alcune gocce dello stesso aceto.<br />

TE M P O D I P R E PA R A Z I O N E: circa 30 minuti<br />

DIFFICOLTÀ: me<strong>di</strong>a<br />

<strong>Elicicoltura</strong> 82<br />

Flan <strong>di</strong> lumache con erbette profumate<br />

InGREDIEnTI<br />

Lumache vive Helix 1 Kg.<br />

olio <strong>di</strong> oliva q.b. per friggere<br />

burro 1 cucchiaio<br />

Uova 4<br />

Erbette profumate 2 mazzetti<br />

Latte 2 bicchieri<br />

Parmigiano grattugiato 50 gr<br />

Sale e pepe<br />

Scolare e tritare fi nemente le lumache lessate con le erbette,<br />

aggiungere al composto ottenuto il parmigiano grattugiato e<br />

il latte. Mescolare il tutto dopo aver salato e pepato. A parte<br />

imburrare delle formelle e versarvi il composto preparato in<br />

precedenza. Disporre in forno e far cuocere a “bagno maria”<br />

per un’ora. A cottura ultimata togliete le formelle dal forno e<br />

capovolgete sul piatto <strong>di</strong> portata. Servire i fl an ben cal<strong>di</strong>, accompagnandoli<br />

a piacere con fonduta.<br />

TE M P O D I P R E PA R A Z I O N E: circa 60 minuti<br />

DIFFICOLTÀ: alta<br />

Polpette <strong>di</strong> lumache<br />

InGREDIEnTI<br />

Lumache vive Helix 1 Kg.<br />

olio <strong>di</strong> oliva q.b. per friggere<br />

Uova 3<br />

Prezzemolo tritato ½ cucchiaino<br />

Cipolla ½<br />

Panna da cucina 3 cucchiai<br />

Parmigiano grattugiato 3 cucchiai<br />

Pangrattato 100 gr<br />

Sale e pepe q.b.<br />

Mettere in una ciotola le lumache già lessate prima almeno 2<br />

ore, tritate fi nemente, la panna, le uova, metà pangrattato, il<br />

parmigiano, il trito <strong>di</strong> prezzemolo e cipolla, sale e pepe. Mescolare<br />

il tutto fi no ad ottenere un composto omogeneo, fare delle<br />

polpettine della grandezza <strong>di</strong> una noce, passarle nel pangrattato<br />

e friggere in abbondante olio bollente per qualche bollente.<br />

Servire caldo.<br />

Contorno consigliato: insalata mista<br />

TE M P O D I P R E PA R A Z I O N E: circa 30 minuti<br />

DIFFICOLTÀ: me<strong>di</strong>a<br />

Annullo delle POSTE ITALIANE il 18 settembre 2011<br />

Per celebrare degnamente la quarantesima<br />

e<strong>di</strong>zione dell’Incontro <strong>di</strong> <strong>Elicicoltura</strong> è<br />

previsto un speciale annullo<br />

postale domenica 18 settembre<br />

2011 a Cherasco, dalle ore 9,00<br />

alle ore 18,00.<br />

Sarà aperto un uffi cio delle Poste<br />

Italiane che timbrerà con<br />

l’annullo commemorativo tutta<br />

la posta in partenza. Disponibile<br />

inoltre a titolo gratuito la cartolina<br />

dell’evento, <strong>di</strong>sponibile presso<br />

l’uffi cio stesso.<br />

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82<br />

<strong>Elicicoltura</strong><br />

Comunicato importante<br />

L’Associazione Nazionale Elicicoltori è l’unica<br />

associazione riconosciuta dall’Associazione<br />

Italiana Allevatori, la confederazione nazionale<br />

che raccoglie tutte le associazioni degli allevatori<br />

italiani <strong>di</strong> tutte le specie e razze <strong>di</strong> animali<br />

oggetto <strong>di</strong> allevamento zootecnico. L’A.N.E. fu<br />

riconosciuta nel lontano 1978 e ha il compito<br />

istituzionale <strong>di</strong> rappresentare gli operatori del<br />

settore per le problematiche del miglioramento<br />

della produzione e per la certificazione della filiera<br />

(marchio LumAcHE iTALiAnE).<br />

E’ quin<strong>di</strong> estremamente utile per tutti gli elicicoltori<br />

essere iscritti a questa organizzazione<br />

e occorre effettuare il pagamento della esigua<br />

quota sociale annuale (Euro 60,00).<br />

Associazione Nazionale<br />

Elicicoltori<br />

iscrizione all’Associazione Nazionale Elicicoltori<br />

SoCio EffEttiVo (con <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> voto in assemblea)<br />

ANNo 2011 - 60,00 Euro RINNovo NUovo soCIo<br />

SCHEDA per l’ADESIONE<br />

Cognome e Nome ...............................................................................................................................................<br />

via e Numero ..................................................................................................................................................<br />

CAP ........................... Città ................................................................ Tel .......................................................<br />

Eventuale intestazione dell’Azienda .................................................................................................................<br />

Luogo <strong>di</strong> allevamento ............................................... specie allevata ............................................................<br />

superficie lorda in mq. a<strong>di</strong>bita all’allevamento<br />

(compresa la zona <strong>di</strong> terreno utilizzata per la semina dell’alimentazione supplementare) = mq. .................................<br />

SoCio SimpAtizzANtE<br />

ANNo 2011 - 30,00 Euro RINNovo NUovo soCIo<br />

Chi ha <strong>di</strong>menticato <strong>di</strong> effettuare il pagamento<br />

entro la data del 28 febbraio, può ancora sistemare<br />

la propria adesione prima dell’assemblea<br />

generale dei soci del 17 settembre 2011 (ore<br />

17,30).<br />

Le modalità <strong>di</strong> pagamento sono in<strong>di</strong>cate sulla<br />

scheda sotto stampata.<br />

E’ stato deciso che chi non è in<br />

regola con il pagamento della quota<br />

annuale, non potrà utilizzare i vari<br />

servizi dell’A.N.E. continuamente<br />

offerti ai soci.<br />

Inviare questo tagliando (anche fotocopiato) unitamente alla quota da versare con<br />

assegno bancario, vaglia postale, versamento in c/c postale n. 11593126<br />

o bonifico bancario UNICREDIT-Cherasco IBAN: IT62I0200846200000000977446<br />

a: Associazione Nazionale Elicicoltori - Via Voersio, 13 - 12062 Cherasco (CN)


Tesseramento 2011<br />

Le quote anche per l’anno 2011 rimangono<br />

invariate e sono:<br />

SOCiO EFFETTiVO: € 60,00<br />

ha <strong>di</strong>ritto a:<br />

• utilizzare i vari servizi, in particolare quello del conferimento<br />

del prodotto;<br />

• utilizzare il marchio commerciale “Lumache italiane”.<br />

Solo i soci in regola con il pagamento della quota lo possono<br />

utilizzare;<br />

• esercitare il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> voto <strong>di</strong> assemblea;<br />

• ricevere il “Giornale <strong>di</strong> <strong>Elicicoltura</strong>”;<br />

• ricevere gratuitamente le informazioni e le consulenze<br />

tecniche – giuri<strong>di</strong>che e fiscali legate alla produzione e<br />

alla commercializzazione.<br />

SOCiO SiMPATiZZANTE: € 30,00<br />

Il socio simpatizzante fa parte dell’organizzazione, riceve<br />

il “Giornale <strong>di</strong> <strong>Elicicoltura</strong>” ed è informato delle varie attività<br />

annuali. Non può utilizzare i servizi destinati al Socio<br />

Effettivo.<br />

PER FARE iL VOSTRO ORDiNE<br />

ritagliare, in<strong>di</strong>care il vostro in<strong>di</strong>rizzo completo e spe<strong>di</strong>re a:<br />

iSTiTuTo <strong>di</strong> ELicicoLTuRA - 12062 cHERASco (cn)<br />

Spese <strong>di</strong> spe<strong>di</strong>zione:<br />

Italia minimo e 8,00 - Europa minimo e 10,00 - Fuori Europa e 20,00<br />

_____________________________________________________________________________<br />

nome cognome<br />

_____________________________________________________________________________<br />

in<strong>di</strong>rizzo<br />

_____________________________________________________________________________<br />

CAP città provincia<br />

Modalità <strong>di</strong> pagamento<br />

❒ Contrassegno postale ❒ cartasI ❒ vIsA ❒ Mastercard ❒ Eurocard<br />

_____________________________________________________________________________<br />

<strong>numero</strong> <strong>di</strong> carta <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to scad.<br />

_____________________________________________________________________________<br />

intestatario carta <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to<br />

FIRMA__________________________________ N oVitA’<br />

PUBBLICAZIONI<br />

<strong>Elicicoltura</strong> 82<br />

• ELICICOLTURA<br />

ALLEVAMENTO INTENSIVO DELLE CHIOCCIOLE,<br />

LA RIPRODUZIONE A CICLO COMPLETO,<br />

LA COMMERCIALIZZAZIONE<br />

a cura <strong>di</strong> Giovanni Avagnina,<br />

<strong>Istituto</strong> <strong>di</strong> <strong>Elicicoltura</strong> <strong>di</strong> Cherasco<br />

ed. lingua italiana Euro 27,00 n.…. copie<br />

ed. lingua inglese Euro 30,00 n.…. copie<br />

ed. lingua francese Euro 27,00 n.…. copie<br />

ed. lingua serba Euro 25,00 n.…. copie<br />

ed. lingua ungherese Euro 27,00 n.…. copie<br />

ed. lingua rumena Euro 25,00 n.…. copie<br />

ed. lingua bulgara Euro 20,00 n.…. copie<br />

ed. lingua greca Euro 27,00 n.…. copie<br />

• N. GRIGLIONE<br />

La chiocciola <strong>di</strong> allevamento<br />

Ed. Informatore Agrario, 1999, 2° ed.<br />

Euro 16,00 - n.…. copie<br />

• Giornale <strong>di</strong> <strong>Elicicoltura</strong><br />

Arretrati dal n. 15 al n. 81 - Euro 4,00 per copia<br />

n…… copie dei numeri ……………………<br />

……………………………………………<br />

……………………………………………<br />

MATERIALE PROMOZIONALE<br />

n ……… pacchetti <strong>di</strong> 200 taglian<strong>di</strong> marchio<br />

LUMACHE ITALIANE (in materiale plastificato)<br />

per le confezioni commerciali<br />

Euro 20,00 al pacchetto<br />

n ……… copie DEPLIANT<br />

a colori “LUMACHE ITALIANE” con ricette<br />

Euro 0,15 cad.<br />

n ……… VETROFANIE speciali<br />

per i clienti “LUMACHE ITALIANE”<br />

Euro 1,00 cad.<br />

CRAVATTA IN PURA SETA<br />

con <strong>di</strong>segno <strong>di</strong> lumache<br />

Euro 25,00<br />

Colore: rosso n ……….<br />

Colore: bleu n ……….<br />

Colore: grigio n ……….<br />

GIUBBOTTO senza maniche, colore nero<br />

Euro 30,00<br />

Taglie: M - L - XL<br />

Taglia ………… n ……….<br />

MAGLIA POLO, in puro cotone, color grigio,<br />

con scritta ricamata in rosso<br />

Euro 25,00<br />

Taglie: M - L - X - XL<br />

Taglia ………… n ……….<br />

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16<br />

82<br />

<strong>Elicicoltura</strong><br />

ENGLISH SUMMARY OF THE MOST IMPORTANT NEWS<br />

UPwARD TREND OF THE LAND SNAIL<br />

Forty years ago the complete biological bree<strong>di</strong>ng and production<br />

cycle of the Helix snails was born.<br />

At that time the “snail” food came from the only picking up<br />

in the natural habitat and snails were principally considered<br />

a seasonal product. The snail consumption was <strong>di</strong>rectly<br />

related to local tra<strong>di</strong>tions and the market was perio<strong>di</strong>cal and<br />

not well organized.<br />

The complete biological snail bree<strong>di</strong>ng cycle has developed<br />

slowly, after many years of testing. Now, it has reached a<br />

production standard which is able to ensure an economical,<br />

controlled and more and more widespread activity.<br />

In the last 5 years this farm production has grown considerably,<br />

also sprea<strong>di</strong>ng in countries where the snail <strong>di</strong>d not usually<br />

belong to the local gastronomy, but where con<strong>di</strong>tions<br />

and climate were suitable for snail bree<strong>di</strong>ng.<br />

Since 1975 many snail bree<strong>di</strong>ng systems have started to<br />

work. Some of them have been closed for a range of problems,<br />

but we can say that today snail bree<strong>di</strong>ng has finally<br />

found its way. The technical food and production methodology<br />

of snail bree<strong>di</strong>ng is now able to guarantee economic<br />

results to professionals and safety to investors.<br />

Italy is the world lea<strong>di</strong>ng country for number and extension<br />

of its snail bree<strong>di</strong>ng systems: about 6.000 installations in<br />

8.000 hectares and about 90 million Euros sales for the whole<br />

sector. The Italian open air bree<strong>di</strong>ng system is characterized<br />

by a complete vegetal fee<strong>di</strong>ng and eco-friendly con<strong>di</strong>tions.<br />

in 2010, snail products (gastronomy, pharmacopoeia and<br />

beauty products) went over the 950 million Euros turnover.<br />

Many other European and non-European countries have<br />

recently reached big numbers in snail bree<strong>di</strong>ng or are<br />

approaching snail bree<strong>di</strong>ng in order to grow more and more<br />

in its panorama.<br />

Greece, the East European countries, Romania, Bulgaria<br />

and Maghrib countries – in particular Tunisia and Morocco<br />

– have built thousands of new installations in a few years.<br />

They have cultivated more than 3.000 hectares, taking advantage<br />

of the ground availability, the low labour costs and the<br />

financial support coming from the European Union.<br />

The actual trend both of Italy and of foreign countries is the<br />

production of middle-size snails, which can be easily cooked<br />

and have a mellow taste. This is the case with the Helix<br />

Aspersa snail, which represents, with the 85% of the bree<strong>di</strong>ng<br />

systems, the new frontier of snail bree<strong>di</strong>ng. In ad<strong>di</strong>tion,<br />

Helix Aspersa is the ideal sort of snail for the complete<br />

bree<strong>di</strong>ng cycle.<br />

ITALIAN CONSUMPTION<br />

Together with the development of production systems, a<br />

great increase of general snail consumption in gastronomy<br />

has occurred.<br />

The consumption of Helix snails in the food sector as well as<br />

in me<strong>di</strong>cine and cosmetics has grown - also thanks to food<br />

processing industry - of more than 5 – 6% a year and is raising<br />

even faster than the production itself..<br />

The general lack of snails on the market is also due to the<br />

strong decline of the picking in the natural habitat. Rural<br />

populations have changed their social con<strong>di</strong>tions and left<br />

this kind of activity. In ad<strong>di</strong>tion, regional and European leg-<br />

islation is more and more protecting snails from a wholesale<br />

picking.<br />

For example, even if Italy is the country with the highest<br />

number of bree<strong>di</strong>ng systems, we have to import massively<br />

snails from northern Africa and the Middle-Eastern countries.<br />

These imports satisfy the market demand but cannot always<br />

guarantee quality, safety and the peculiarity of a product<br />

which was born and grown up in a bree<strong>di</strong>ng system.<br />

The 20% of the Italian production is for the exportation of a<br />

selection of reproducers. The other 80% barely satisfies the<br />

half of the food market demand.<br />

Actually, snail importation in 2010 in Italy was higher than<br />

24.300 tons.<br />

The Helix snail has got so many high quality organoleptic<br />

and biological characteristics that we can imagine a further<br />

increase of its consumption in the future: no fats, many mineral<br />

salts, high protein content.<br />

A conscious, serious and competent way of running snail<br />

bree<strong>di</strong>ng systems can be one of the growth factors of a modern<br />

and compatible agriculture.<br />

GREECE<br />

A frantic snail bree<strong>di</strong>ng activity is developing in Greece. It<br />

is a country with few inhabitants (no more than 20 million<br />

people) and a territory which is particularly <strong>di</strong>fficult because<br />

of its orography and the great number of islands. An<br />

economic crisis is going on too. A great number of bree<strong>di</strong>ng<br />

installations - most of which are quite big - were born and<br />

have developed in the last 18-24 months. In ad<strong>di</strong>tion, snail<br />

products have been promoted at fairs and events and tinned<br />

and frozen Helix Aspersa and Rigatella have been put on the<br />

market. Also Avagnina’s snail bree<strong>di</strong>ng manual has now an<br />

interesting and valuable translation into Greek. The most<br />

important aspect is that the interest for snail bree<strong>di</strong>ng in<br />

Greece has not involved (sometimes tendentious) misinformation<br />

such as in other countries like Bulgaria. In the last<br />

three years Greece has cultivated almost 1.000 hectares of<br />

snail bree<strong>di</strong>ng. No other country has ever done that and this<br />

is an in<strong>di</strong>cation of a future important development.<br />

40 TH HELiCiCULTURE iNTERNATiONAL MEETiNG<br />

17 - 18 - 19 SEPTEMBER 2011<br />

Forty years ago, in 1972, the first meeting of people interested in<br />

Helix snail bree<strong>di</strong>ng took place in Cherasco, little town of South<br />

Piedmont. Since that time the meeting has been taking place<br />

every year. The number of participants has been increasing and<br />

new horizons have been broadening: every year there are new<br />

interests and new countries are involved.<br />

Italian but in particular foreign snail breeders from many <strong>di</strong>fferent<br />

countries meet in Cherasco in order to <strong>di</strong>scuss their problems<br />

and to find solutions for the best development of their activity.<br />

They present their experiences about the Italian production system,<br />

which prescribes the only vegetal fee<strong>di</strong>ng, without industrial<br />

feed stuffs.<br />

In the last ten years the Snail Bree<strong>di</strong>ng Meeting in Cherasco has<br />

become the most important international event regar<strong>di</strong>ng the<br />

complete bree<strong>di</strong>ng cycle, the market and the gastronomy of this<br />

marvellous mollusc.

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