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<strong>Società</strong> italiana collies - ottobre 2012<br />

<strong>Società</strong> italiana collieS


Editoriale<br />

Cari Soci,<br />

quasi contemporaneamente all’uscita di questo numero<br />

de “La <strong>rivista</strong> del collie” si svolgerà il <strong>Collie</strong> Day: due<br />

giorni di attività cinotecniche arricchite da seminari sul<strong>la</strong><br />

razza. Un evento aperto a tutti gli appassionati, durante il<br />

quale sarà valorizzato ogni aspetto del collie. Sono<br />

previsti, infatti, una dimostrazione di <strong>la</strong>voro, un match<br />

informale e tre seminari su morfologia e salute.<br />

Affidabilità del carattere, aspetto e salute sono tre<br />

elementi paritetici e imprescindibili se non si vuole<br />

trascurare <strong>la</strong> tute<strong>la</strong> del<strong>la</strong> razza. Dopo tutto, non è questa<br />

<strong>la</strong> ragion d’esistere delle società specializzate? I sodalizi<br />

associativi come il nostro non nascono con lo scopo di<br />

diventare luoghi ove realizzare le proprie ambizioni, bensì<br />

come mezzo per contribuire al miglioramento dei soggetti<br />

allevati. Ogni altra velleità personale o interesse<br />

partico<strong>la</strong>re contrasta con questo obiettivo.<br />

Un’importante novità di quest’anno è <strong>la</strong> parziale<br />

sponsorizzazione (<strong>la</strong> metà del<strong>la</strong> spesa) di un test mirato a<br />

studiare un problema, presente in altre razze anche con<br />

maggior frequenza, che in futuro potrebbe mettere a<br />

rischio <strong>la</strong> selezione. Iniziativa resa possibile solo grazie<br />

all’ocu<strong>la</strong>ta gestione economica degli anni passati che<br />

alcuni hanno scambiato per immobilismo. È bene<br />

sottolineare che l’efficacia di queste indagini è legata a<br />

doppio filo con <strong>la</strong> condivisione dei risultati. Come già<br />

scrissi tempo fa su queste pagine, senza cooperazione non<br />

si può pensare di migliorare <strong>la</strong> razza. Uno studio genetico,<br />

degno di questo nome, si basa su statistiche calco<strong>la</strong>te su<br />

un campione di soggetti rappresentativo. I dati che un<br />

singolo allevatore può ottenere testando i propri cani,<br />

oltre a non fornire un quadro corretto del<strong>la</strong> situazione in<br />

Italia, rischiano di deformare <strong>la</strong> percezione del problema<br />

(in un senso o nell’altro). Inoltre, una visione parziale del<br />

problema <strong>la</strong>scerebbe spazio a il<strong>la</strong>zioni e specu<strong>la</strong>zioni<br />

prive di fondamento quando, invece, una mappatura delle<br />

linee genealogiche ne fornirebbe una completa e<br />

attendibile.<br />

Ora vi <strong>la</strong>scio a questo numero de “La <strong>rivista</strong> del collie”<br />

sperando di vedervi tutti al <strong>Collie</strong> Day. Un’occasione di<br />

confronto e arricchimento per tutti i veri appassionati.<br />

La Presidente<br />

(Gabriel<strong>la</strong> Cazzaniga)<br />

Editoriale.................................................................... pag. 3<br />

Parliamo di fi<strong>la</strong>ria e leishmania.................................pag. 5<br />

Il punto sul blue merle ...............................................pag. 7<br />

Conosciamoci:<br />

- Allevamento Torrino....................................................pag. 11<br />

- Allevamento di Roccagrimalda ....................................pag. 15<br />

Par<strong>la</strong>ndo di Smooths..................................................pag. 19<br />

Come gestire i più comuni problemi<br />

comportamentali nel Rough <strong>Collie</strong> ............................pag. 21<br />

Pluto al Crufts ............................................................pag. 31<br />

Ene è naturalmente emozionante .............................pag. 33<br />

Patologie ereditarie nell’allevamento del Rough <strong>Collie</strong><br />

e dello Smooth <strong>Collie</strong> monitorate in Italia e in Europa;<br />

confronto con le patologie presenti<br />

nel <strong>Collie</strong> Americano .................................................pag. 35<br />

Le esposizioni: i commenti dei Giudici<br />

- Speciale Roma M.T. Garabelli......................................pag. 41<br />

- Speciale Varese A. Albrigo ..........................................pag. 43<br />

- Speciale Verona V. Geddes..........................................pag. 45<br />

- Raduno Mi<strong>la</strong>no M. Webier ..........................................pag. 46<br />

- Raduno La Tol<strong>la</strong>ra A. Scott..........................................pag. 49<br />

- Speciale Pisa - G. Sambucco .......................................pag. 51<br />

- Speciale Cagliari M. Poggesi .......................................pag. 52<br />

- Speciale di SanRemo A. Jones ....................................pag. 53<br />

Match informale<br />

a Castione del<strong>la</strong> Preso<strong>la</strong>na e CAE1............................pag. 54<br />

Redazione:<br />

Eleonora Azzini, Erminia Benaglia, Pao<strong>la</strong> Borsetti, Gabriel<strong>la</strong> Cazzaniga,<br />

Giovanna Di Secli, Nadia Gherardini, Andrea Grilli.<br />

Hanno col<strong>la</strong>borato: Nicoletta Messina, Lisa Ricciardi, Alessandra Montini,<br />

MariaPao<strong>la</strong> Bordone, Elisabetta Venturini, Luisa di Biagio, Sabina Pacini,<br />

Francesca Mussi, Maria Teresa Garabelli, Valerie Geddes, Anna Albrigo, Mark<br />

Wibier, Mano<strong>la</strong> Poggesi, A<strong>la</strong>n Jones, Andre Scott, Giancarlo Sambucco, Lisa<br />

Fontanelli, Emanue<strong>la</strong> Licini<br />

Stampa a cura di "Pixhel" di Caslino d’Erba (Como)<br />

Pubblicazione riservata ai Soci del<strong>la</strong> <strong>Società</strong> <strong>Italiana</strong> <strong>Collie</strong>s<br />

La <strong>Società</strong> <strong>Italiana</strong> <strong>Collie</strong>s non si assume alcuna responsabilità per i contenuti<br />

e per le opinioni espresse negli articoli dagli Autori.<br />

<strong>Società</strong> <strong>Italiana</strong> <strong>Collie</strong>s<br />

Presidenza: Via Bianchi 28 – 27045 Stradel<strong>la</strong> (PV) – Tel. 0385 245615<br />

Segreteria: Via Brofferio 10 – 59100 Prato (PO) – Tel. 0574 691936<br />

Sul sito www.societaitalianacollies.com sono disponibili il modulo per<br />

associarsi, unitamente alle tariffe in essere per il rinnovo delle tessere<br />

In copertina dipinto di Joan Arthur dal titolo Watching<br />

SOMMARIO


PARLIAMO DI FILARIA E LEISHMANIA<br />

Nicoletta Messina<br />

Sabato 9 giugno, insieme ai soci del<strong>la</strong> <strong>Società</strong> <strong>Italiana</strong> <strong>Collie</strong>s, ci siamo incontrati a Pisa<br />

per par<strong>la</strong>re di fi<strong>la</strong>ria e leishmania, due ma<strong>la</strong>ttie altamente pericolose per i nostri animali<br />

e che creano ansia ai proprietari.<br />

Ho cercato di esporre lo stato dell’arte di entrambe dal punto di vista allopatico e<br />

omeopatico.<br />

Ho iniziato par<strong>la</strong>ndo di fi<strong>la</strong>riosi e del suo agente eziologico, del<strong>la</strong> diffusione del<strong>la</strong> ma<strong>la</strong>ttia<br />

nel mondo, in partico<strong>la</strong>re per quanto riguarda i paesi tropicali e sub-tropicali dove provoca<br />

gravi patologie a livello sottocutaneo, ocu<strong>la</strong>re e linfatico.<br />

L’uomo fortunatamente a differenza del cane non rappresenta un serbatoio idoneo per<br />

successive infestioni in altri soggetti.<br />

Nel cane <strong>la</strong> ma<strong>la</strong>ttia è trasmessa da insetti vettori che inocu<strong>la</strong>no <strong>la</strong>rve infestanti che<br />

sviluppano fino ad adulti.<br />

Il parassita adulto (macrofi<strong>la</strong>ria) vive nel cuore e in alcuni vasi e, se presente con entrambi<br />

i sessi, produce le forme infestanti (microfi<strong>la</strong>rie) che vanno nel<strong>la</strong> circo<strong>la</strong>zione sanguigna<br />

generale.<br />

Il picco di trasmissione dei vermi cardiaci cade da luglio<br />

ad agosto.<br />

In genere i cani colpiti hanno da 4 a 8 anni<br />

di età, ma l’infezione è presente anche<br />

in altre fasce di età (sempre sopra i 6<br />

mesi).<br />

I soggetti maschi sono colpiti più<br />

spesso delle femmine.<br />

I soggetti di grossa taglia e quelli<br />

che vivono all’aperto sono più a<br />

rischio di infezione che non le<br />

razze piccole o i cani che vivono in<br />

casa.<br />

In molti soggetti <strong>la</strong> diagnosi viene<br />

effettuata dopo un test routinario di<br />

screening senza che siano presenti segni clinici.<br />

I sintomi più frequenti sono: dispnea da sforzo,<br />

affaticamento, sincope, tosse, emottisi, respiro breve,<br />

perdita di peso o segni di insufficienza cardiaca destra.<br />

Per <strong>la</strong> prevenzione esistono in commercio vari tipi di farmaci anche con bassa tossicità<br />

per i collies.<br />

È importante conoscere <strong>la</strong> realtà del territorio in cui si vive in modo da valutare bene i<br />

tempi e i modi del<strong>la</strong> profi<strong>la</strong>ssi.<br />

La leishmania è una ma<strong>la</strong>ttia infettiva a trasmissione indiretta, a carattere zoonosico<br />

(può essere trasmessa dal cane all’uomo e viceversa).<br />

- La leishmaniosi umana è considerata in molti paesi un grave problema di salute<br />

pubblica; del resto il parassita risulta <strong>la</strong>rgamente diffuso, minacciando ben 350 milioni<br />

di persone in 88 Stati di 4 continenti.<br />

- La Leishmania sarebbe niente senza il suo ospite invertebrato, il flebotomo vettore,<br />

l’insetto che il parassita sfrutta a proprio vantaggio.<br />

- I flebotomi durante il giorno restano in luoghi oscuri e riparati: abitazioni, cantine,<br />

stalle, grotte, crepe dei muri, delle rocce e del suolo, fitta vegetazione, buchi degli alberi,<br />

tane di roditori o di altri animali, nidi di uccelli e formicai.<br />

- La loro attività si realizza nelle ore crepusco<strong>la</strong>ri (un picco appena dopo il tramonto)<br />

e notturne.<br />

- La leishmaniosi canina è una lotta armata fra il parassita ed il sistema<br />

immunitario dell’ospite.<br />

- L’esito dell’inocu<strong>la</strong>zione in un cane (o nell’uomo) dipende dall’efficacia del<strong>la</strong> risposta<br />

immunitaria dell’ospite.<br />

- La maggior parte dei cani esposti al parassita non svilupperà leishmaniosi clinica, alcuni<br />

cani sono in grado di eliminare del tutto il parassita e un numero significativo resterà<br />

infettato in modo subclinico.<br />

- L’immunità (il complesso meccanismo che si oppone ad ogni “disturbo estraneo”) è di<br />

fondamentale importanza in questa patologia: essa “decide” se l’infezione (penetrazione<br />

del parassita nell’organismo canino) progredisce verso <strong>la</strong> ma<strong>la</strong>ttia infettiva (leishmaniosi<br />

canina) o resta un’infestazione “benigna” (autolimitante).<br />

- I possibili sintomi del<strong>la</strong> ma<strong>la</strong>ttia sono numerosissimi, ma spesso ne sono presenti<br />

so<strong>la</strong>mente alcuni o uno o addirittura nessuno (infezione asintomatica, più frequente del<strong>la</strong><br />

sintomatica).<br />

- La ma<strong>la</strong>ttia si presenta solitamente in forma cronica e generalizzata.<br />

- L’aspetto generale del cane, in certi casi cutanei partico<strong>la</strong>rmente avanzati, è quello di<br />

un soggetto anziano (“cane vecchio”).<br />

- Sono sempre presenti almeno alcune alterazioni degli esami di <strong>la</strong>boratorio.<br />

È molto importante il rapporto di fiducia che si instaura tra il proprietario e il veterinario<br />

per valutare al meglio che cosa si può fare per impedire il contagio e,<br />

nell’evenienza più grave, come si può “curare” il proprio cane.<br />

- Ad oggi gli unici interventi praticamente realizzabili, che<br />

forniscono risultati variamente incoraggianti, sono quelli di<br />

prevenzione delle punture dei flebotomi:<br />

- evitare, per quanto possibile, di far dormire il cane<br />

all’aperto durante <strong>la</strong> notte, nel periodo primaverile<br />

ed estivo;<br />

- predisporre zanzariere a maglia fitta;<br />

- usare dispositivi elettrici “friggi-zanzare” o le<br />

“trappole appiccicose”.<br />

- proteggere il cane con repellenti.<br />

Esistono in commercio vari repellenti chimici e naturali<br />

tra i quali vale <strong>la</strong> pena ricordare l’aglio.<br />

L’estratto d’aglio possiede proprietà anti-batteriche, antielmintiche<br />

ed anti-protozoarie.<br />

Ha effetto tossico e/o repellente contro diversi gruppi d’artropodi<br />

tra cui gli insetti.<br />

Il consumo giornaliero dell’olio d’aglio, come integratore alimentare nel<strong>la</strong><br />

composizione del<strong>la</strong> dieta, può proteggere il cane dalle punture dei flebotomi.<br />

Anche l’olio di Neem e preparati vegetali a base di me<strong>la</strong>leuca e pompelmo sono<br />

naturalmente attivi contro vari parassiti.<br />

Per concludere possiamo dire che <strong>la</strong> cosa importante è agire su più fronti e, ad ogni<br />

primavera, andare dal veterinario per il controllo sierologico.<br />

L’incontro è stato molto interessante; il pubblico, ben preparato, si è dimostrato competente<br />

e ha posto domande pertinenti.<br />

A presto per un nuovo incontro!<br />

Ciclo–leishmania<br />

Pagina 5


FOTO 1<br />

Il PUNTO SUL<br />

BLUE MERLE<br />

Lisa Ricciardi<br />

Il blue merle<br />

è uno dei<br />

colori più<br />

antichi del collie. Un tempo<br />

i blue erano molto comuni e diffusi tra i pastori<br />

tanto che, quando il collie iniziò ad essere un<br />

cane da esposizione, i blue venivano poco<br />

apprezzati e addirittura eliminati al<strong>la</strong> nascita<br />

perché apparivano troppo poco ricercati. Fu così<br />

che se ne rischiò addirittura l'estinzione fino a<br />

che pochi appassionati ripresero a selezionare<br />

questo bellissimo colore.<br />

In epoca molto più recente, al<strong>la</strong> fine degli anni<br />

‘80, nel giudizio in esposizione i collies blue<br />

merle furono separati dagli altri colori allo scopo<br />

di incrementarne <strong>la</strong> diffusione. Questa<br />

decisione, presa contemporaneamente da Italia,<br />

Francia e Spagna, sortì l'obiettivo desiderato in<br />

quanto per gli amanti delle esposizioni risultava<br />

indubbiamente più facile terminare un<br />

campionato con un blue, vista <strong>la</strong> concorrenza<br />

inferiore e quindi il numero dei Blue aumentò<br />

sensibilmente.<br />

Per quanto riguarda <strong>la</strong> qualità non si ebbe, però,<br />

lo stesso risultato, perché in questo modo<br />

venne meno, sia da parte dei giudici che degli<br />

allevatori, il giusto confronto con le linee di<br />

sangue che al momento detenevano una qualità<br />

FOTO 5<br />

FOTO 2<br />

di tipo nettamente più alta ed il collie blue<br />

rischiò di rimanere su un gradino inferiore<br />

rispetto al<strong>la</strong> conformazione vera e propria del<br />

corpo ma, soprattutto, del<strong>la</strong> testa.<br />

Per fortuna, dal 1990 in poi, i vari mantelli<br />

furono di nuovo giudicati tutti insieme e si può<br />

dire che, ad oggi, anche nel blue merle,<br />

possiamo ritrovare molti soggetti con eccellente<br />

tipo, tanto quanto nei fulvi e nei tricolori.<br />

Purtroppo, per contro, oggi si evidenzia <strong>la</strong><br />

tendenza a perdere di vista <strong>la</strong> vera qualità del<br />

colore: il colore del mantello fa parte delle<br />

caratteristiche peculiari di una razza, <strong>la</strong> definisce<br />

anche agli occhi del profano e per questo ha una<br />

grande importanza. Tutti i colori che si<br />

discostano dallo Standard o non sono<br />

ammessi o devono essere fortemente<br />

penalizzati in giudizio. Nei fulvi, secondo lo<br />

Standard, sono ugualmente apprezzabili tutte<br />

le sfumature di colore (eccetto che per i colori<br />

paglia o crema che sono molto indesiderabili);<br />

per il tricolore il problema non si pone (a parte<br />

l'importanza dell'assenza di riflessi rossastri sul<br />

nero del mantello), ma lo Standard, per il blue<br />

merle, ci dice chiaramente quali sono le<br />

caratteristiche che lo definiscono. Di primaria<br />

importanza è il colore del “fondo” che deve<br />

essere grigio chiaro-argento/blu piccione e non<br />

FOTO 3<br />

FOTO 4<br />

Nelle foto in alto:<br />

1) Adulto con bellissimo fondo blu che non<br />

presenta riflessi rossastri o marroni nel<br />

sottopelo e nemmeno nelle macchie nere.<br />

2) Adulto con macchie piccole e colore di<br />

fondo chiaro ma poco bril<strong>la</strong>nte e con<br />

riflessi rosso-marroni sia sul fondo che<br />

sulle macchie nere.<br />

3) Cucciolone con bellissimo fondo bluargento<br />

e macchie ben nere e del<strong>la</strong> giusta<br />

grandezza.<br />

4) Adulto con bellissimo fondo blu e<br />

macchia nera sul fianco abbastanza<br />

grande ma non troppo.<br />

5) Giovane con evidenti riflessi rossastri<br />

nel blu di fondo e macchia <strong>la</strong>terale<br />

decisamente troppo grande.<br />

Pagina 7


deve assolutamente avere riflessi gialli o rossastri<br />

o marroni, né sul pelo, né nel sottopelo; né deve<br />

essere troppo scuro (grigio topo o color ferro). Va<br />

anche considerato il colore nero delle macchie che<br />

deve essere molto netto e distaccato dal fondo<br />

blu, né avere anch'esso riflessi rossastri.<br />

Lo Standard dice che le macchie grandi sono<br />

indesiderabili: ma quant'è grande una macchia<br />

nera troppo grande? Il collie non è un dalmata:<br />

le macchie troppo grandi sono quelle che<br />

coinvolgono, per esempio, tutto il fianco del cane<br />

o metà del suo corpo. Per il resto è molto più<br />

apprezzabile un blue con un giusto fondo di<br />

colore pulito e con macchie abbastanza estese<br />

ma nitide che un blue “sporco” con spruzzi neri<br />

indefiniti che si perdono nel mantello. Questo<br />

anche perché <strong>la</strong> grandezza e <strong>la</strong> distribuzione delle<br />

macchie nere non è selezionabile ma puramente<br />

casuale, mentre i colori di fondo e del nero<br />

vengono trasmessi e, pertanto, va data loro molta<br />

importanza. Allo stesso modo i riflessi ruggine si<br />

trasmettono geneticamente anche nei tricolori:<br />

rappresentano quindi un grave difetto e come<br />

tale va penalizzato.<br />

Nel giudizio in esposizione, comunque, il colore<br />

deve essere preso in considerazione nell'insieme<br />

del cane che, primariamente, deve essere il più<br />

possibile corrispondente allo Standard. Un<br />

bellissimo blue merle con le macchie grandi non<br />

dovrà essere battuto da un fulvo mediocre a causa<br />

delle macchie e un blue mediocre, ma con bel<br />

colore, non potrà battere un bellissimo fulvo solo<br />

perché ha le macchie piccole.<br />

Chi si cimenta nell'allevamento del blue merle<br />

deve sapere che ottenere dei bei blue è più<br />

difficile che ottenere dei bei fulvi o tricolori e che<br />

molto è dato dal<strong>la</strong> fortuna. Ogni volta che nasce<br />

una nuova cuccio<strong>la</strong>ta c'è l'ansia di scoprire il<br />

colore del nuovo cucciolo venuto al mondo<br />

sapendo che sarà un vero “terno al Lotto” perché<br />

ogni soggetto è unico e irripetibile nel<strong>la</strong> sua<br />

tonalità di blue e nel<strong>la</strong> sua “pezzatura”. Ecco<br />

perché l'allevamento del blue merle è per me così<br />

affascinante.<br />

Pagina 9


CONOSCIAMOCI:<br />

ALESSANDRA MONTINI<br />

Allevamento Torrino<br />

1 - Da quanti anni hai collies?<br />

La mia passione per gli animali nasce praticamente con me. Fin da piccolissima<br />

sono cresciuta a contatto con loro. Ed il collie, grazie anche all’indimenticabile<br />

Lassie, è stata <strong>la</strong> prima ed unica razza del<strong>la</strong> quale mi sono completamente<br />

innamorata. Ho sempre avuto cani, di razza e non, ma finalmente il<br />

24/12/2002 è nato Ray, il mio primo collie.<br />

2 - Da quanti anni esponi ed allevi?<br />

Espongo da quando è arrivato Ray (quindi da circa 10 anni), ma ho iniziato<br />

ad allevare solo qualche anno dopo.<br />

3 - Da quale allevamento proveniva il tuo primo collie?<br />

Ray, appunto! Ovvero Blowing in <strong>the</strong> Wind dei Gherardini.<br />

4 - Hai continuato ad allevare su quel<strong>la</strong> linea? Se hai cambiato,<br />

perché?<br />

Nonostante il suo eccellente pedigree e <strong>la</strong> sua ottima carriera espositiva<br />

conclusasi con il titolo di Campione Italiano, Ray non ha contribuito al<strong>la</strong><br />

fondazione del mio allevamento. È comunque grazie a lui ed al<strong>la</strong> sua Allevatrice<br />

che tutto è iniziato. Negli anni successivi mi sono avvicinata maggiormente<br />

ad un altro tipo che è, ad oggi, quello su cui sto <strong>la</strong>vorando e <strong>la</strong> femmina su<br />

cui si basa il mio allevamento è <strong>la</strong> campionessa B<strong>la</strong>ck Cherry de Cabrenysset.<br />

5 - Quali sono le qualità che maggiormente ricerchi nell’allevare?<br />

Vorrei riuscire a produrre un collie senza difetti… ma so che questo può<br />

avvenire solo nei miei sogni. Nel collie tutto è importante ma, dovendo<br />

scegliere, le qualità fondamentali per me sono: tipicità del<strong>la</strong> testa, espressione<br />

ed orecchie. Se queste tre caratteristiche sono perfette, riesco a tollerare qualche<br />

altro piccolo difetto.<br />

6 - Che cosa ricerchi in uno stallone? E in una fattrice?<br />

Il mio stallone ideale, quello che vorrei avere nel mio allevamento, deve avere<br />

una testa molto tipica con una bel<strong>la</strong> espressione ed orecchie piccole e<br />

ben inserite; deve essere ben costruito, con un buon collo che dia<br />

l'eleganza necessaria; deve essere ben ango<strong>la</strong>to, di sostanza e con un<br />

movimento solido. Amo i maschi grandi. La fattrice invece deve essere<br />

molto femminile, con una bel<strong>la</strong> testa ed un’espressione sognante;<br />

personalmente, preferisco le femmine non troppo grandi. Non sopporto<br />

assolutamente i cani troppo raccolti. Se si par<strong>la</strong> invece del<strong>la</strong> scelta di uno<br />

stallone per le mie fattrici <strong>la</strong> cosa cambia leggermente. Per me questo è<br />

uno dei momenti fondamentali dell'allevare. Quando vado ad usare un<br />

maschio, questo dovrà compensare il più possibile gli eventuali difetti<br />

che può avere <strong>la</strong> mia femmina… e viceversa. Quindi, per me, ogni<br />

accoppiamento è a sé e ogni volta le scelte che faccio sono ponderate in<br />

base al<strong>la</strong> femmina che coprirò. Mi piace molto <strong>la</strong>vorare in linea per cercare<br />

di fissare le qualità che più amo (cioè testa ben tipica ed espressione<br />

dolce), quindi studio sempre bene tutti i pedigree. A volte comunque è<br />

necessario <strong>la</strong>vorare anche in outcross e, in questi casi, sto molto attenta<br />

che il tipo di entrambi i soggetti sia lo stesso. Non mi piace fare troppi<br />

“miscugli”!<br />

7 - Quali sono, secondo te, i punti dello standard più importanti,<br />

quelli a cui dai maggior rilievo?<br />

Parallelismo del<strong>la</strong> testa, stop ben piazzato, occhi ben posizionati, di buona<br />

forma e colore, mai troppo aperti o rotondi e… orecchie piccole e ben<br />

inserite! Per me le orecchie sono davvero fondamentali: un orecchio troppo<br />

pesante o <strong>la</strong>terale può sconvolgere completamente tutta <strong>la</strong> testa e<br />

l’espressione. E <strong>la</strong> testa è <strong>la</strong> prima cosa che guardo.<br />

8 - Quali soggetti altrui hai maggiormente apprezzato?<br />

Su tanti, due nomi potrebbero essere Texas Blond du Chemin des<br />

Randonnées e Carostar Cool and Collected. Ma dato che negli ultimi anni<br />

sono stata spesso all'estero per esposizioni o monte e ho avuto il piacere<br />

di visitare alcuni dei più importanti allevamenti, più che fare una lista di<br />

nomi (anche perché sono molti i collies<br />

degni di nota che ho visto), vorrei citare due<br />

o tre allevamenti che, se così si può dire, mi<br />

hanno ispirato per <strong>la</strong> qualità generale dei<br />

loro soggetti. Primo su tutti l'allevamento De<br />

Cabrenysset: è stato il primo allevamento<br />

estero che ho visitato e dal quale, grazie al<strong>la</strong><br />

fiducia riposta in me dai miei carissimi Béa<br />

and JC Agoutin, ho potuto importare le mie<br />

femmine più importanti. La prima monta<br />

estera che ho fatto è stata presso<br />

l'allevamento Du Chemin des Randonnées...<br />

Pagina 11


La sensazione che ho provato mentre guardavo tutti quei collies è stata come<br />

quel<strong>la</strong> di un bimbo al parco giochi... E una volta rientrata a casa mi sono<br />

detta... “È questo il tipo di collie che voglio allevare!!!” Una delle ultime<br />

monte che ho fatto è stata presso l'allevamento Of Low<strong>la</strong>nds Green Valley:<br />

impressionante, un allevamento che sicuramente tornerò presto a visitare!<br />

9 - Quali soddisfazioni hai avuto da quando<br />

hai iniziato ad allevare?<br />

Una, <strong>la</strong> più grande, quel<strong>la</strong> di essere riuscita a<br />

realizzare il mio sogno. In più, vedere crescere<br />

ogni giorno il mio bambino, di neppure 4 anni, in<br />

mezzo a tutti i miei collies, sapere di poter avere<br />

<strong>la</strong> totale fiducia in loro tanto da poterglielo<br />

“affidare” tranquil<strong>la</strong>mente anche se non sono<br />

continuamente a sorvegliare... mi rende proprio<br />

orgogliosa e soddisfatta di avere al nostro fianco<br />

una razza come il COLLIE!<br />

10 - Quali sono le tue disillusioni, i tuoi<br />

rimpianti?<br />

Il mio rimpianto più grande è quello di aver perso<br />

prematuramente <strong>la</strong> mia Maya (B<strong>la</strong>ck Cherry de<br />

Cabrenysset) e vivere tutti i giorni sapendo che<br />

sarebbe dovuta andare diversamente. Le mie<br />

disillusioni? Molte volte mi sono illusa che alcune<br />

persone fossero diverse e che tutti si potesse<br />

col<strong>la</strong>borare per <strong>la</strong> nostra razza, ma... a volte mi<br />

sono sbagliata.<br />

11 - Quali sono stati i tuoi migliori risultati?<br />

Molti, considerati i miei pochi anni di allevamento.<br />

Ne elenco solo alcuni: tutte le volte che ho<br />

partecipato all'ENE ho sempre piazzato almeno<br />

uno dei miei soggetti tra il 1° e il 4° posto. Un<br />

risultato di tutto rispetto considerata l'importanza<br />

di tale esposizione. La giovane promessa ENCI di<br />

Baby Blonde at Cambianel<strong>la</strong>. Il campionato del<br />

mondo giovani del mio Be My Lover e il suo<br />

successivo campionato italiano in tempi record. Il<br />

raduno di Mi<strong>la</strong>no, giudicato da Judit Papp, dove<br />

padre (Be My Lover) e figlia (Christmas Carol) si<br />

sono aggiudicati rispettivamente BOB e BOS. Il<br />

raduno de “La Tol<strong>la</strong>ra”, giudicato da Andre Scott,<br />

dove fratello (Christian Dior) e sorel<strong>la</strong> (Christmas<br />

Carol) hanno ottenuto entrambi il Cac di<br />

campionato oltre a BOS e BOB. Questo per par<strong>la</strong>re<br />

di cani allevati da me. E prima... le immense gioie<br />

e vittorie del<strong>la</strong> nostra indimenticabile B<strong>la</strong>ck Cherry<br />

de Cabrenysset.<br />

12 - Qual è il tuo più bel ricordo cinofilo?<br />

La prima volta che sono stata al<strong>la</strong> National<br />

D'Elevage a La Roche Posay, in Francia. Ho vissuto<br />

per due giorni in un sogno. Non riuscivo a credere di poter vedere così tanti<br />

bei collies in una volta so<strong>la</strong>. Mi sono divertita tantissimo, grazie anche al<strong>la</strong><br />

bellissima compagnia.<br />

13 - Dai importanza al<strong>la</strong> presentazione ed al<strong>la</strong> toelettatura?<br />

Sì, certamente. Un cane presentato e toelettato al<strong>la</strong> perfezione, soprattutto<br />

se il giudice non è uno specialista, 8 volte su 10 ha<br />

<strong>la</strong> meglio. Se io fossi giudice e mi trovassi a far<br />

spareggiare due cani che si equivalgono, terrei conto<br />

del<strong>la</strong> miglior presentazione.<br />

14 - Quale consiglio daresti a un neofita che<br />

vuole iniziare ad esporre ed allevare?<br />

Passione, pazienza e convinzione. Sono contraria a<br />

chi si sveglia <strong>la</strong> mattina e dice “Da oggi voglio<br />

allevare”. Come per tutte le cose, anche in questo<br />

caso c'è bisogno di documentarsi, di studiare, di<br />

guardarsi bene in giro. Se uno vuole acquistare un<br />

collie, lo faccia, ma con <strong>la</strong> dovuta calma e pazienza.<br />

Mai aver fretta: saper aspettare il cane giusto per<br />

iniziare sarà ciò che ripagherà di più nel futuro. Non<br />

scegliere un cucciolo basandosi solo sulle vittorie<br />

espositive dei propri parenti: il mondo delle expo è<br />

molto “partico<strong>la</strong>re” e… non c’è mai da fidarsi<br />

delle apparenze! Un altro consiglio è quello di<br />

seguire, almeno inizialmente, i consigli dati<br />

dall'allevatore perché saranno preziosi.<br />

E, soprattutto, mai avere <strong>la</strong> presunzione di sapere<br />

già ogni cosa: c'è sempre tanto da imparare da tutti<br />

e per tutti!<br />

15- Segui <strong>la</strong> politica del Club, ne fai parte?<br />

Faccio parte del<strong>la</strong> <strong>Società</strong> da quando ho preso il<br />

mio primo collie. Seguo <strong>la</strong> politica del mio club<br />

anche se, non sempre, ne ho condiviso le scelte. Ma<br />

devo dire che ripongo molte speranze nel nuovo<br />

consiglio.<br />

16 - Eventuale pensiero finale.<br />

Alcuni sostengono che <strong>la</strong> cosa più importante sia da<br />

quanti anni si alleva. Beh, io credo che l'esperienza<br />

sia sicuramente una delle basi fondamentali, ma<br />

questo non vuol dire che, se si è iniziato da poco,<br />

non si possano avere le competenze necessarie per<br />

farlo. L'amore, <strong>la</strong> passione, <strong>la</strong> dedizione, l'umiltà e<br />

il rispetto per i propri cani e verso gli altri sono<br />

altrettanto importanti. Se si <strong>la</strong>vora con questi<br />

principi si può, secondo me, arrivare lontano e,<br />

passo dopo passo, migliorare sempre di più. Infine,<br />

ringrazio <strong>la</strong> mia famiglia che mi sostiene e mi aiuta<br />

in questa meravigliosa avventura e tutte le persone<br />

speciali che ho conosciuto in questi anni e che sono<br />

ormai diventate parte integrante del<strong>la</strong> mia vita.<br />

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CONOSCIAMOCI:<br />

MARIA PAOLA BORDONE<br />

Allevamento di Roccagrimalda<br />

1 - Da quanti anni hai collies?<br />

Il primo collie entrò in casa mia circa cinquant’anni fa. Era un tricolore<br />

con tanto di pedigree, ma con difetti enormi, allora a me sconosciuti.<br />

Invogliata da un cinofilo, partecipai all’Esposizione Internazionale di<br />

Alessandria portando, orgogliosamente, il mio “Jolly”. Abbastanza Buono<br />

fu il giudizio, ma contemporaneamente ebbi l’occasione di conoscere i<br />

grandi allevatori di quei tempi e, per <strong>la</strong> prima volta, vidi i blue merle:<br />

fu “amore a prima vista”!<br />

2 - Da quanti anni esponi ed allevi?<br />

Senza affisso e con pochissima partecipazione alle esposizioni, dal 1967.<br />

3 - Da quale allevamento proveniva il tuo primo collie?<br />

Nel 1970 entrò in casa Kimba del Braccio d’Oro del Dr. Mascherpa.<br />

Kimba, una cagnina tricolore senza lode e senza infamia, mi permise di<br />

frequentare le esposizioni, ottenendo sempre <strong>la</strong> qualifica di eccellente.<br />

Nell’aprile del 1973 ottenni l’affisso di “Roccagrimalda” e feci coprire<br />

Kimba da Ripsonblue del Regisole. Nacquero cinque cuccioli blue; fra<br />

tutti scelsi “Goldensilver di Roccagrimalda” il quale, nel novembre del<br />

1975, divenne Campione Italiano.<br />

4 - Hai continuato ad allevare su quel<strong>la</strong> linea?<br />

O se hai cambiato perché?<br />

Dopo quel<strong>la</strong> cuccio<strong>la</strong>ta, Kimba non fu più usata come riproduttrice. Arrivarono<br />

poi Ineninera di Cambiano (Ripsonblue x Ciraveen Snow Belle) e Panieblue di<br />

Cambiano (Princeblue del Regisole x Zinianera di Cambiano); su queste due<br />

femmine impostai <strong>la</strong> selezione dei miei blue merle.<br />

Con l’aiuto di Maria Teresa Garabelli e di Giampiero Ragazzi, pur facendo<br />

so<strong>la</strong>mente una o due cuccio<strong>la</strong>te all’anno, riuscii sempre ad ottenere ottimi<br />

risultati anche malgrado <strong>la</strong> concorrenza esistente in quegli anni, quando<br />

i blue merle avevano un loro CAC e sui ring vi erano Daisy’s, Cambiano,<br />

Circeo, Narciso, Aprusa, Iso<strong>la</strong> dei <strong>Collie</strong>s e Regisole. Così da Panie x Ripson<br />

ebbi Browning (Campione Sociale); da Ineni x Ripson nacquero<br />

Ayeshablue (Campionessa <strong>Italiana</strong> e Riproduttrice) e Aniuskanera dal<strong>la</strong><br />

quale (coperta da Argoblue del Regisole) nacque Ever Silver Ball,<br />

Campione Italiano e Monegasco.<br />

Come si può capire, ho allevato per anni sul<strong>la</strong> linea blue del Regisole e,<br />

se il destino me lo avesse permesso, avrei continuato su tale binario, con<br />

<strong>la</strong> speranza di riuscire ad avere una “Til<strong>la</strong>blue del Regisole”, il sogno di<br />

quell’epoca. Purtroppo l’ultima mia femmina con quel<strong>la</strong> linea morì di<br />

parto insieme ai suoi cuccioli, troncando così ogni mia speranza. Da allora<br />

ho <strong>la</strong>vorato con Mybern ed ora, invece, tutti i miei blue derivano da<br />

Breezey Rapper e da York The Blue Von Crottorf.<br />

5 - Quali sono le qualità che maggiormente ricerchi nell’allevare?<br />

Come spero anche tutti gli amanti del<strong>la</strong> nostra razza, ricerco <strong>la</strong> tipicità,<br />

cioè l’insieme di espressione, struttura, eleganza e carattere.<br />

6 - Che cosa ricerchi in uno stallone? E in una fattrice?<br />

Sia in uno stallone che in una fattrice cerco di individuare le più<br />

importanti linee genetiche, nel<strong>la</strong> speranza di ottenere il fine da me<br />

prefissato.<br />

Pagina 15


7 - Quali sono, secondo te, i punti dello standard più importanti,<br />

quelli a cui dai maggior rilievo?<br />

Secondo me il collie non è fatto solo di “espressione” per cui sì, forma,<br />

posizione e colore degli occhi sono molto importanti, ma se messi su<br />

teste troppo corte, con stop troppo marcati non sono più collies. Poi, è<br />

molto importante <strong>la</strong> struttura generale, in quanto non va dimenticato<br />

che è un cane da pastore e come tale deve presentarsi.<br />

8 - Quali soggetti altrui hai maggiormente apprezzato?<br />

In prima linea i blue merle del Regisole, i fulvi di Cambiano, del Narciso e del<strong>la</strong><br />

Corona Ferrea; non elenco i nomi poiché, in quegli anni, di bei cani ce n’erano<br />

molti ed i ring erano sempre affol<strong>la</strong>ti.<br />

9 - Quali soddisfazioni hai avuto da quando hai iniziato ad allevare?<br />

Ho ottenuto le mie soddisfazioni presentando soggetti giovani che riuscivano<br />

a “battere” i vecchi: ad ogni cuccio<strong>la</strong>ta, cioè, miglioravo il mio modo di allevare.<br />

10 - Quali sono le tue disillusioni, i tuoi rimpianti?<br />

Rimpianti non ne ho; disillusioni? Forse oggi, dopo quaranta anni di allevamento,<br />

quel<strong>la</strong> di vedere quanto è cambiato il mondo dei collies, sia come<br />

persone che come tipicità dei cani.<br />

11 - Quali sono stati i tuoi migliori risultati?<br />

Tanti, dal primo campione agli attuali, ultimi successi.<br />

12 - Qual è il tuo più bel ricordo cinofilo?<br />

Quello di essere riuscita, all’Esposizione Internazionale di Genova del 1979, a<br />

presentare, con l’aiuto di una so<strong>la</strong> persona, un gruppo d’allevamento formato<br />

da 12 soggetti blue merle.<br />

13 - Dai importanza al<strong>la</strong> presentazione ed al<strong>la</strong> toelettatura?<br />

Al<strong>la</strong> presentazione, molta. In merito al<strong>la</strong> toelettatura, penso che l’esasperazione<br />

di questi ultimi tempi serva per lo più a fare “show”; bisogna però ricordare<br />

che sul corpo il collie ha il pelo liscio e caprino, il collo e <strong>la</strong> testa devono uscire<br />

puliti e l’abbondanza di pelo deve essere nel pantalone, nelle frange e nel<br />

sottogo<strong>la</strong>.<br />

14 - Quale consiglio daresti a un neofita che vuole iniziare ad esporre<br />

ed allevare?<br />

Consiglierei, prima di buttarsi allo sbaraglio, di pensarci bene e di affiancarsi<br />

ad un vecchio allevatore; occorre ricordare che ciò che conta è il cane e non noi<br />

umani. Inoltre, dato che non si finisce mai di imparare, cercare di rimanere<br />

sempre umile e non pensare, dopo i primi successi, di essere arrivati e di sapere<br />

già tutto: non è così!<br />

15- Segui <strong>la</strong> politica del Club, ne fai parte?<br />

Sono socia; in passato sono stata anche consigliera e vicepresidente, ma ora<br />

mi limito a seguire le assemblee generali ed i programmi dei raduni e delle<br />

speciali.<br />

16 - Eventuale pensiero finale.<br />

Cerchiamo di pensare solo al bene dei nostri collies senza riversare su di loro le<br />

nostre frustrazioni, le beghe, le ripicche e le piccole o grandi invidie umane. È<br />

<strong>la</strong> nostra razza che dobbiamo difendere e salvaguardare, non chi più ha<br />

potere.<br />

Pagina 17


PARLANDO DI SMOOTHS<br />

Francesca Mussi<br />

A chi non crede all'amore a prima vista posso dire che a me, invece, è successo<br />

proprio questo. Sono trascorsi ormai 9 anni da quando vidi il mio primo smooth,<br />

ma chi mi rubò per sempre il cuore fu Jack Mack’s Fiz Gig Flitter, meglio conosciuta<br />

come “Prima”, dell'allevatore Massimo Rebonato. Ancora oggi, quando guardo<br />

<strong>la</strong> mia Becky, rivedo in lei lo stesso sguardo di sua madre “Prima” nel prendere i<br />

biscotti con delicatezza come se fossero un tesoro unico al mondo!<br />

Lo smooth collie, come del resto anche altre razze, purtroppo è soggetto a delle<br />

credenze, una su tutte quando viene detto che sia un cane solo per "amatori".<br />

In fondo, però, hanno ragione: "lo smooth collie non è per tutti", cioè non è un<br />

cane adatto a chi mette <strong>la</strong> propria gloria personale al centro di tutto, perché ne<br />

farebbe un cane infelice e questa razza non si merita ciò.<br />

Infatti, è un cane sportivo e altamente empatico che ha bisogno di condividere<br />

del tempo insieme alle persone con cui convive; raggiunge <strong>la</strong> sua massima<br />

felicità sentendosi utile per il proprio compagno umano e per questo non importa<br />

essere campioni o aver preso tutti 10: l'importante è vivere insieme, fare<br />

esperienza insieme e <strong>la</strong>sciare che i prossimi 15 anni siano i migliori di sempre.<br />

È questa <strong>la</strong> scomessa che lo smooth collie fa.<br />

Negli Stati Uniti e nel Nord Europa, grazie al<strong>la</strong> sua sorprendente addrestabilità<br />

e al<strong>la</strong> sua sensibilità, lo smooth si è ritagliato un compito sociale di primaria<br />

importanza e durante l'anno, in alcune nazioni, si organizzano dei veri raduni<br />

solo di pastori scozzesi a pelo corto, nei quali sono impegnati in prove di<br />

agility, obedience e anche show.<br />

In Repubblica Ceca spesso fanno delle vere gare di coursing durante le quali<br />

i loro muscoli e <strong>la</strong> loro eleganza si uniscono in una specie di danza allo scopo<br />

di cacciare il finto coniglio che scappa attaccato al filo. Anche in questo caso,<br />

si può pensare che solo i levrieri possano raggiungere <strong>la</strong> velocità e <strong>la</strong><br />

prontezza necessaria, ma non è così: basta solo avere <strong>la</strong> capacità di<br />

guardarere in prospettiva ed avere il coraggio di mettersi in gioco.<br />

Lo smooth collie, però, non è solo <strong>la</strong>voro: è anche un cane che gioca con i<br />

bambini senza mai stancarsi sopportando di tutto; se sei triste ti conso<strong>la</strong>;<br />

quando sei allegra gioca con entusiasmo; quando hai bisogno di tranquillità<br />

ti si accuccia vicino, in silenzio, aspettando un tuo cenno.<br />

Si dice che il pastore scozzese a pelo corto lo si apprezza pienamente solo<br />

quando lo si conosce e devo dire che questo è assolutamente vero. È un<br />

cane che non chiede mai, ma che è sempre pronto a dare tanto tanto<br />

affetto e, viste queste premesse, ecco perché pongo molta attenzione al<strong>la</strong><br />

socializzazione dei cuccioli offrendo loro tutte le opportunità rispetto ai<br />

riferimenti sociali re<strong>la</strong>tivi sia agli ambienti che a persone ed animali.<br />

Se lo smooth collie ha avuto una crescita socialmente corretta mostra di<br />

saperse<strong>la</strong> cavare in ogni situazione e amplifica ancora di più il suo<br />

carattere allegro e giocoso, affettuoso e disponibile anche verso le persone<br />

che non conosce.<br />

Rispetto al<strong>la</strong> crescita si possono riconoscere due periodi contrapposti durante i quali il carattere che contraddistingue i suoi comportamenti è completamente<br />

diverso: l'infanzia con l'adolescenza e, dopo un anno, con <strong>la</strong> maturità.<br />

Il primo periodo ci mostra un cane molto vivace e curioso verso tutto ciò che lo circonda, con l'esigenza di muoversi libero per esplorare il mondo circostante;<br />

un "giamburrasca" birichino e anche testardo quel tanto che consiglio di impegnarlo, per quanto possibile, con giochi di attivazione mentale con i quali possa,<br />

insieme con il padrone, esercitare il corpo e <strong>la</strong> mente.<br />

Questo impegno da parte del futuro proprietario serve sì a consolidare il <strong>la</strong>voro dell'allevatore, ma è anche indispensabile per superare il momento di "ribellione"<br />

dell'età adolescenziale. Questa non è una razza adatta a chi non ha voglia di impegnarsi nel seguirne l’educazione che va fatta con metodo strettamente<br />

dolce, ma pure con fermezza. L'impegno di pochi mesi sarà ripagato con anni di equilibrio e disponibilità col<strong>la</strong>borativa. Dopo l'anno, maturando lo smooth<br />

collie mostra un carattere completamente diverso: si rive<strong>la</strong> tanto disponibile quanto paziente ad accettare le necessità del<strong>la</strong> famiglia e si adatta alle realtà<br />

più disparate rimanendo sempre un cane molto affettuoso, con un profondo attaccamento al<strong>la</strong> famiglia. Da adulto necessita di essere portato di tanto in<br />

tanto a passeggiare e correre libero per boschi o campi: non dobbiamo dimenticarci che nel<strong>la</strong> società di adesso il suo ruolo di pastore è stato messo da parte<br />

e si trova ad affrontare ambienti difficili, completamente diversi da quelli per cui era stato selezionato e se guardiamo le cose dal<strong>la</strong> sua prospettiva è bene<br />

che, almeno qualche volta, faccia quello per cui è nato, ossia il cane!<br />

Pagina 19


COME GESTIRE I PIÙ COMUNI PROBLEMI<br />

COMPORTAMENTALI NEL ROUGH COLLIE<br />

Luisa Di Biagio<br />

Premessa<br />

Questo scritto non ha certo l’ambizione di volersi sostituire all’intervento<br />

diretto di un esperto o di un professionista. Il solo obiettivo è quello di fornire<br />

alcuni brevi spunti di riflessione per il riconoscimento e l’indirizzo di soluzione<br />

di alcun i dei più comuni problemi comportamentali tipici del<strong>la</strong> razza. Per<br />

quanto splendidi, anche i rough collie meglio selezionati, se in mani<br />

sbagliate, possono sviluppare, come tutti i cani del mondo, problemi di<br />

comportamento o fissare abitudini indesiderate. Cerchiamo di chiarire innanzi<br />

tutto questo concetto di “mani sbagliate”: che cosa vuol dire? Comunemente<br />

si è portati a pensare che, per arrivare a dover affrontare un problema molto<br />

importante, oppure “antipatico”, un cane debba essere stato gestito da<br />

“disgraziati incompetenti malfidati”. Chiaramente persone inadatte a gestire<br />

i cani ce ne sono e sono molte, purtroppo, ma vi sorprenderebbe scoprire<br />

che <strong>la</strong> stragrande maggioranza dei disturbi<br />

comportamentali nei cani è generata da errori<br />

commessi in totale buona fede da parte dei<br />

proprietari. Nel collie, in partico<strong>la</strong>re, a causa<br />

del<strong>la</strong> sua raffinatissima sensibilità, sbagliare<br />

è facilissimo. Ovviamente, a meno che non ci<br />

sia prova di ma<strong>la</strong>fede o di maltrattamento<br />

emotivo/psicologico, non sono assolutamente<br />

da colpevolizzare il proprietario o <strong>la</strong> famiglia<br />

che si ritrova a dover gestire un cane che ha<br />

sviluppato un disturbo anche importante.<br />

Come è possibile che questo si verifichi? È<br />

possibile perché spesso il collie resta comunque<br />

gestibile nel quotidiano, in casa, in famiglia,<br />

anche quando ha sviluppato il disturbo o<br />

mentre esso si sta sviluppando e fissando;<br />

quindi, da parte del proprietario, non c’è <strong>la</strong><br />

chiara percezione del<strong>la</strong> misura del problema.<br />

È possibile perché a volte, in partico<strong>la</strong>ri<br />

situazioni e con alcune linee di sangue, basta<br />

davvero poco per compromettere <strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione.<br />

Infine, è possibile anche perché il collie tende<br />

ad accumu<strong>la</strong>re <strong>la</strong> frustrazione prima di arrivare al<strong>la</strong> soglia di reazione. Tutto<br />

questo, unito al<strong>la</strong> difficoltà di lettura del comportamento del cane che molte<br />

persone hanno, pur ritenendo assolutamente il contrario, determina a volte<br />

un piccolo disastro.<br />

È facilissimo, ad esempio, fissare involontariamente <strong>la</strong> paura in un cane<br />

sensibile e con tempra medio bassa e, in seguito, fissare anche <strong>la</strong><br />

gratificazione associata ad un comportamento reattivo, in genere “nervoso”.<br />

La caratteristica neutra si trasforma quindi in qualcosa di indesiderabile,<br />

piuttosto che in un’enorme risorsa. Un buon collie è mediamente uno<br />

“stivatore”, cioè un cane che prima di reagire accumu<strong>la</strong> e accumu<strong>la</strong>. Avrete<br />

notato anche voi lo stato di confusione di soggetti di altre razze quando,<br />

dopo l’ennesima provocazione tollerata, si trovano davanti al<strong>la</strong> reazione da<br />

eccesso. Che cos’è <strong>la</strong> reazione da eccesso? Una reazione sproporzionata allo<br />

stimolo ultimo che l’ha provocata. Come dire “<strong>la</strong> reazione al<strong>la</strong> goccia che fa<br />

traboccare il vaso”. Non è <strong>la</strong> goccia che ha determinato <strong>la</strong> fuoriuscita del<br />

contenuto del vaso, ma il fatto che il vaso fosse sull’orlo dello sbocco per<br />

accumulo di contenuto. Ecco, una reazione da eccesso è in genere questo:<br />

una reazione a tutte le provocazioni messe insieme. Questo però destabilizza<br />

i proprietari e persino gli altri cani che sono molto più “hic et nunc”, cioè<br />

vivono il presente e che quindi sono confusi da parametri che non capiscono<br />

bene. Solo per intenderci, provando a tradurre, il pensiero di un non collie<br />

davanti a questo comportamento potrebbe essere: “Ma come? l’ho afferrato<br />

per le zampe, l’ho buttato a terra, gli ho portato via il bastone e non ha<br />

fatto nul<strong>la</strong>, poi gli passo vicino e mi abbaia in faccia?” Da questi malintesi<br />

nel<strong>la</strong> comunicazione canina, malintesi tra razze che sono molto più frequenti<br />

di quanto si immagini, possono scaturire antipatie nei confronti di alcuni<br />

soggetti o generalizzate ad una razza in partico<strong>la</strong>re oppure, per estensione,<br />

a tutti i cani.<br />

Il collie, pur essendo generosissimo ed in<br />

una certa misura molto adattabile (<strong>la</strong> qual<br />

cosa lo rende “gestibile” persino da persone<br />

non partico<strong>la</strong>rmente esperte), come ben<br />

sappiamo non è un cane per tutti. Eppure,<br />

per quanto sia sensibile - e lo è davvero<br />

moltissimo - il rough collie NON è un cane<br />

fragile, ma ha delle risorse incredibili da<br />

buon cane da <strong>la</strong>voro.<br />

Il problema spesso nasce proprio da queste<br />

sue risorse. Quando si innesca una<br />

dinamica disfunzionale le strategie scelte<br />

dal collie possono fissare il comportamento<br />

problematico. La buona notizia sta nel fatto<br />

che è tanto facile rovinare un collie quanto<br />

è grande <strong>la</strong> possibilità di recuperarlo, anche<br />

se, va detto, a volte, in alcune situazioni,<br />

potrebbe restare una marginale certa<br />

diffidenza da tenere in considerazione.<br />

Questo dipende esclusivamente dal<strong>la</strong><br />

misura del danno.<br />

Riepilogo delle caratteristiche del<strong>la</strong> razza<br />

La prevenzione è prioritaria ed il ruolo del<strong>la</strong> selezione è determinante. Se <strong>la</strong><br />

selezione non è corretta, anche il miglior educatore si potrebbe trovare a<br />

dover fare i conti con una tendenza indesiderata da gestire. Quando <strong>la</strong><br />

genetica è ottima, il potenziale è “nelle mani” dell’ambiente. Ogni<br />

potenziale risorsa si sviluppa prendendo una delle due strade al bivio: risorsa<br />

o difetto.<br />

Se proviamo a fare un sintetico riepilogo di alcune delle caratteristiche del<strong>la</strong><br />

razza forse risulta più comprensibile come un potenziale molto desiderabile<br />

possa trasformarsi in qualcosa di indesiderabile. Il tipico tratto del<strong>la</strong><br />

sensibilità che, quando è ben gestito, si trasforma in una risorsa eccezionale<br />

come <strong>la</strong> risposta precisa e puntuale, l’ascolto al primo accenno, <strong>la</strong> fiducia<br />

incondizionata, se gestito in modo scorretto diventa reazione nervosa ad<br />

ogni stimolo che superi <strong>la</strong> soglia del<strong>la</strong> tolleranza, diventa diffidenza e<br />

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chiusura comunicativa. La tempra tendenzialmente bassa (o molle che dir<br />

si voglia) <strong>la</strong>ddove viene ben gestita si sviluppa in risorsa ubbiditiva altissima<br />

e puntuale e nel<strong>la</strong> comodità assoluta che solo i proprietari del rough collie<br />

conoscono, quel<strong>la</strong> cioè di non dover ripetere i divieti e i limiti per <strong>la</strong> tute<strong>la</strong><br />

più di una volta, se gestita invece in modo scorretto diventa ansia, paura o<br />

addirittura panico; panico che tende a generalizzarsi ed estendersi arrivando,<br />

in alcuni casi, a limitare severamente <strong>la</strong> qualità del<strong>la</strong> vita del cane.<br />

L’altissima addestrabilità, con una buona gestione, porta ad una re<strong>la</strong>zione<br />

ricchissima e soddisfacente, altrimenti permette al cane di apprendere<br />

facilmente associazioni che utilizza per evitare disagi e tute<strong>la</strong>rsi, ma<br />

sganciato dal conduttore. Che fare quando al bivio è stata imboccata <strong>la</strong><br />

direzione sbagliata? Quando il percorso educativo e <strong>la</strong> gestione del cane<br />

sono scorretti, è necessario fare dei passi indietro, smontare le abitudini<br />

sbagliate e ricostruire gradualmente, con pazienza e coerenza, <strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione<br />

e le abitudini. Con il collie è difficile, faticoso e poco fruttuoso cercare di<br />

dissociare le re<strong>la</strong>zioni causa/effetto quando sono solide. Un <strong>la</strong>voro migliore,<br />

più utile e vantaggioso, oltre che più semplice, è quello di strutturare<br />

associazioni nuove, smantel<strong>la</strong>ndo i comportamenti scorretti senza andare<br />

troppo a fondo. Questo “rispetto” delle<br />

cognizioni che lui ha archiviato come<br />

negative e che lo hanno portato a model<strong>la</strong>re<br />

il comportamento indesiderato, lo porterà a<br />

fidarsi. Ai suoi occhi, l’educatore appare<br />

affidabile. Solo quando, al termine di un<br />

lungo percorso di recupero, si sarà<br />

riconquistata <strong>la</strong> fiducia del cane, l’educatore<br />

potrà valutare se è il caso di chiedere di più.<br />

Diffidate di chi si dichiara educatore,<br />

istruttore, addestratore e poi afferma che il<br />

collie è inaddestrabile! Oggi purtroppo gli<br />

educatori spuntano come funghi, molti non<br />

hanno mai visto un cane vivo e dal vivo in<br />

tutta <strong>la</strong> loro vita; altri forse conoscono alcuni<br />

ambienti di <strong>la</strong>voro, ambienti adatti ad altri<br />

tipi di razze (in questo periodo il <strong>la</strong>voro in<br />

senso comune è inteso quello con il<br />

malinois, con il border, con i terrier); pochi<br />

sono in grado di gestire cani dalle<br />

caratteristiche diverse. Diffidate: non esiste<br />

un collie inaddestrabile o irrecuperabile!<br />

Bisogna solo sapere come fare. Il collie è un Cane speciale, forzare vuol<br />

dire rompere. Per ottenere molto gli si deve chiedere il giusto rispettando i<br />

suoi ritmi e allora darà più di quanto riceve. Come tutti i cani, una volta<br />

superata <strong>la</strong> soglia dell’eustress evolve, ma individuare <strong>la</strong> linea di rottura è<br />

difficilissimo.<br />

Alcuni tipici problemi di un Rough collie gestito in modo non<br />

corretto. Descrizione, eziologia e terapia comportamentale, ovvero<br />

che cosa sono e come gestirli. Timore/timidezza eccessiva,<br />

nervosismo, abbaio incontrol<strong>la</strong>bile, iso<strong>la</strong>mento; una nota a parte<br />

merita <strong>la</strong> paura di tuoni/temporali/botti.<br />

Quello dei problemi comportamentali è un argomento “scomodo” che<br />

nessuno vorrebbe mai affrontare, perché <strong>la</strong> razza amata si “deve” dipingere<br />

sempre perfetta. Il mio parere di persona letteralmente innamorata di questi<br />

cani è che nemmeno le debolezze potenziali riescono a dipinger<strong>la</strong> ai miei<br />

occhi come una razza meno che perfetta.<br />

Timore/Timidezza eccessiva<br />

La tendenza al timore nel collie non è mai un problema da sottovalutare e,<br />

a volte, si manifesta non immediatamente. Si tratta di un tratto legato al<br />

sistema sensoriale e percettivo raffinatissimo e al<strong>la</strong> delicatezza emotiva<br />

(soglia di attivazione bassissima del<strong>la</strong> reattività dell’amigda<strong>la</strong>), lo stesso<br />

che permette un legame di completa fiducia con <strong>la</strong> persona che considera<br />

affidabile. L’emotività del collie è senza protezione: per questo, quando<br />

trova un conduttore degno, è come se vi si agganciasse metaforicamente,<br />

arrivando a fare cose impensabili che si riscontrano nel<strong>la</strong> vita reale più<br />

ancora che sui campi sportivi. Invece, quando il collie è privato di questa<br />

partico<strong>la</strong>re tute<strong>la</strong> emotiva, quel potenziale si sviluppa in paura. La paura<br />

si può manifestare in diverse forme; generalmente tende ad evolvere così,<br />

passando da diffidenza a timore, poi ad ansia, a stato di ansia cronico, a<br />

paura fino ad arrivare al panico. L’intervento di recupero sarà via via più<br />

complesso a seconda del livello di manifestazione. Nel caso del<strong>la</strong> diffidenza<br />

suggerirei di rispettar<strong>la</strong> se si manifesta entro certi limiti: ad esempio, se si<br />

tratta solo di diffidenza nei confronti di alcune persone o situazioni. Si deve<br />

comunque monitorare costantemente e osservare ogni eventuale evoluzione<br />

negativa. In molti casi <strong>la</strong> diffidenza ha motivo d’essere. Ricordiamo sempre<br />

che, se intendiamo <strong>la</strong>vorare sul<strong>la</strong> socializzazione generalizzata e sul<strong>la</strong> fiducia<br />

incondizionata verso tutti, poi noi<br />

dobbiamo essere capaci di tute<strong>la</strong>re il cane<br />

in ogni situazione di potenziale disagio<br />

emotivo.<br />

Come distinguere <strong>la</strong> diffedenza dal timore?<br />

La diffidenza porta il cane a non interagire<br />

direttamente o spontaneamente, ma senza<br />

mostrare segni anche minimi di paura. Il<br />

timore o anche <strong>la</strong> timidezza, invece,<br />

comportano un disagio maggiore che è sia<br />

emotivo che fisico. Il cane mostra i segni<br />

del<strong>la</strong> paura, anche se lieve, manifestando<br />

stress o disagio.<br />

In questi casi, dato che <strong>la</strong> tendenza è al<br />

peggioramento, è importante strutturare un<br />

buon <strong>la</strong>voro di desensibilizzazione,<br />

esponendo gradualmente il cane a stimoli<br />

via via più ravvicinati, frequenti e intensi.<br />

Durante questo percorso di cambiamento, è<br />

fondamentale che il conduttore sappia<br />

osservare e capire quando è il caso di<br />

rinforzare un comportamento e quando<br />

invece è meglio “dare spago”. Bisogna<br />

saper individuare i momenti che precedono <strong>la</strong> saturazione e chiedere una<br />

pausa prima che questa diventi una necessità pretesa dal cane. Spesso,<br />

l’avere una via d’uscita, impedisce <strong>la</strong> degenerazione (in genere in<br />

“pizzicata”) e gli permette di ricaricarsi emotivamente per poter tollerare<br />

ulteriori esposizioni allo stimolo. Per strutturare questo percorso è molto<br />

utile filmarsi e poi riguardarsi mentre si <strong>la</strong>vora con il cane; chiaramente il<br />

ruolo di un professionista competente è importante: è difficile notare errori<br />

di condotta se abbiamo un cane che ha già sviluppato il problema,<br />

perché vuol dire che non abbiamo saputo capire dov’era l’errore e quindi<br />

non abbiamo gli strumenti per individuarlo nemmeno adesso, anche se<br />

ne abbiamo l’intenzione. Consiglio comunque sessioni costanti e molto<br />

graduali, associate a gratificazioni percepite molto forti.<br />

L’ansia si manifesta in modo generalmente evidente: il cane percepisce<br />

pericolo e preoccupazione, si sente NON al sicuro, non tute<strong>la</strong>to. L’ansia,<br />

esattamente come quel<strong>la</strong> umana, tende ad estendersi al contesto e ad<br />

anticipare lo stimolo che <strong>la</strong> genera. Questo vuol dire che l’ansia stimo<strong>la</strong>ta<br />

dall’incontro con un cane potrà trasformarsi presto in ansia al<strong>la</strong> so<strong>la</strong> idea<br />

di uscire, perché uscendo si potrebbe incontrare un cane. Alcuni soggetti,<br />

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sviluppando ansia generalizzata, passano <strong>la</strong> vita in un angolo del giardino<br />

o sotto il letto, limitando i cambiamenti alle uscitine intorno all’iso<strong>la</strong>to.<br />

Anche in questo caso, il percorso da strutturare è simile al precedente:<br />

desensibilizzazione e struttura dell’autostima e del<strong>la</strong> fiducia nel conduttore.<br />

Questa volta, però, il <strong>la</strong>voro è più importante e potrebbe essere necessario<br />

stravolgere completamente e in modo profondo le abitudini quotidiane e il<br />

tipo di re<strong>la</strong>zione. I rimedi accessori, come ormoni e omeopatia, massaggi e<br />

quant’altro, non possono modificare <strong>la</strong> sostanza dei processi emotivi del<br />

cane. Per farlo è necessario chiedere aiuto ad un esperto che, pur essendo<br />

fermo e deciso, abbia <strong>la</strong> competenza e <strong>la</strong> delicatezza di non schiacciare il<br />

cane e ne rispetti <strong>la</strong> sensibilità .<br />

Lo stato di paura si manifesta in presenza di uno stimolo percepito come<br />

inevitabile e imminente; <strong>la</strong> conseguenza può essere <strong>la</strong> chiusura, non solo<br />

comportamentale (immobilizzarsi), ma anche emotiva oppure <strong>la</strong> reazione<br />

(fuga o attacco). L’immobilizzazione si fissa come strategia perché ha un<br />

effetto calmante. Un riflesso neurologico di difesa impedisce agli animali<br />

incastrati di ferirsi nel vano tentativo di svinco<strong>la</strong>rsi offrendo <strong>la</strong> possibilità di<br />

una strategia alternativa e azzera (o può azzerare) lo stimolo predatorio<br />

dell’eventuale predatore “schiacciante”. Si tratta quindi di una strategia<br />

che si fissa in modo forte, ma che genera frustrazione deteriorando <strong>la</strong> fiducia<br />

nel conduttore. Spesso ho incontrato proprietari che definivano “pazienza”<br />

questo comportamento, interpretandolo in buona fede. Anche <strong>la</strong> reazione<br />

di fuga o attacco si fissa, perché gratificante ed addirittura euforizzante. Il<br />

cane apprende immediatamente che si tratta di una strategia che lo libera<br />

dal disagio. Il panico è una condizione di scissione delle emozioni dal<br />

ragionamento. Il sistema cognitivo è bloccato e il cane rischia di mettersi in<br />

pericolo. In questi casi, al <strong>la</strong>voro di desensibilizzazione va associato quello<br />

dell’offerta di strategie alternative: va costruita ex-novo una re<strong>la</strong>zione con<br />

il conduttore basata su regole nuove e diverse. Quando un comportamento<br />

simile è fissato, è davvero impensabile ritenere di poterlo gestire senza<br />

l’aiuto di un professionista competente. Si rischia di rovinare il cane.<br />

Nervosismo<br />

Anche <strong>la</strong> tendenza al nervosismo può essere ricollegata al<strong>la</strong> bassa tempra.<br />

Per onestà intellettuale, è doveroso affermare che <strong>la</strong> selezione gioca un ruolo<br />

determinante in questo tipo di risposta. In Italia vi sono alcune linee, una<br />

in partico<strong>la</strong>re, che porta i soggetti a sviluppare un comportamento reattivo<br />

eccessivamente nervoso. Il temperamento del collie non è partico<strong>la</strong>rmente<br />

alto, cioè i tempi di risposta o di reazione sono precisi e anche veloci in<br />

condizioni ottimali, ma non rapidissimi; invece, quando si innesca questo<br />

comportamento le risposte comportamentali diventano velocissime, ma in<br />

modo innaturale, non sereno, non equilibrato. Che cosa può provocare<br />

nervosismo? Una eccessiva stimo<strong>la</strong>zione durante lo sviluppo, <strong>la</strong> fissazione<br />

di un interesse a scapito di altri e del<strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione (ad esempio il riporto del<strong>la</strong><br />

pal<strong>la</strong>, il suono del campanello del<strong>la</strong> porta di casa, l’ascensore<br />

che arriva al piano, etc.) su base genetica predisposta. Come<br />

gestire <strong>la</strong> cosa? Ristrutturando <strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione, diminuendo gli<br />

stimoli per reinserirli successivamente e gradualmente, ma in<br />

un percorso strutturato. È opportuno limitare <strong>la</strong> libertà<br />

decisionale e territoriale del cane. Importante è l’utilizzo del<br />

kennel che deve essere inserito gradualmente e associato a<br />

gratificazioni. Va scelta un’attività fisica di resistenza (lunghe<br />

passeggiate). Anche l’approccio al cane e il modo di interagire<br />

con lui devono cambiare: par<strong>la</strong>rgli di meno, chiamarlo di meno,<br />

allungare i tempi di attesa durante gli esercizi di obbedienza,<br />

favorire <strong>la</strong> pratica di esercizi statici e di sviluppo del<strong>la</strong> pazienza<br />

(terra, resta, etc.), limitare le richieste dinamiche e il gioco. In<br />

alcuni casi, il gioco è da eliminare completamente almeno per<br />

tutta <strong>la</strong> durata del percorso; chiaramente tutti i giochini sono<br />

da riporre in posti inaccessibili al cane. Anche l’interazione con le altre<br />

persone deve essere control<strong>la</strong>ta a tranquil<strong>la</strong>. Il cane va premiato in modo<br />

molto importante quando mostra il comportamento desiderato, ma anche<br />

il premio deve essere non eccitante.<br />

Abbaio incontrol<strong>la</strong>bile<br />

È <strong>la</strong> manifestazione di una reazione di intolleranza e dominanza. Si fissa<br />

perché è profondamente autogratificante ed è uno strumento di<br />

manipo<strong>la</strong>zione estremamente potente. Valgono le stesse regole del<strong>la</strong><br />

gestione del nervosismo, anche se è possibile che si renda necessario<br />

l’utilizzo di paletti decisi. La tendenza a considerare l’assenza di risposta<br />

(ignorare il cane) come uno strumento efficace contro l’abbaio eccessivo è<br />

una falsità. Il cane che si autogratifica abbaiando è rinforzato dall’essere<br />

ignorato. All’abbaio non va sovrapposto uno stimolo sonoro come l’ur<strong>la</strong>re:<br />

l’urlo amplificherebbe <strong>la</strong> risposta perché verrebbe interpretato come<br />

un’approvazione e un sostegno. In caso di intervento fisico, il contenimento<br />

è da preferire al<strong>la</strong> percossa o all’utilizzo del<strong>la</strong> punizione attraverso lo<br />

strattone (quasi sempre, i cani che arrivano a questo punto, sono<br />

completamente desensibilizzati allo strattone). Il contenimento, però, deve<br />

essere fatto con estrema competenza sia per non ferire il cane, sia per non<br />

aumentare il problema. Il percorso di recupero prevede dunque <strong>la</strong> struttura<br />

di un solido “No” o “Alt” che va premiato fissandolo costantemente e<br />

aumentando i tempi di pazienza. Per strutturarlo è necessario partire o<br />

ripartire dall’inizio dell’educazione di base, ristrutturar<strong>la</strong> e applicar<strong>la</strong> al<br />

quotidiano. Bisogna <strong>la</strong>vorare sul<strong>la</strong> concentrazione del cane e sul<br />

ridimensionamento del suo potere decisionale.<br />

Iso<strong>la</strong>mento<br />

Generalmente, <strong>la</strong> tendenza all’iso<strong>la</strong>mento risponde al<strong>la</strong> percezione di<br />

insicurezza, intesa però, non esclusivamente come “paura”, ma anche come<br />

insoddisfazione. Il cane si sente non tute<strong>la</strong>to, oppure non ha fiducia nel<br />

conduttore. Tale tendenza può essere totale quando coinvolge l’intera attività<br />

del soggetto il quale, anche in casa, mostra rifiuto di fronte a qualunque<br />

richiesta e tende a restare in un cantuccio oppure ad agire soltanto quando<br />

è da solo, mentre resta inibito in presenza di altri (umani e cani). Può essere<br />

parziale quando, ad esempio, il cane è sereno e comunicativo in<br />

casa/famiglia, ma rifiuta di comunicare e di rispondere in altri contesti. Può<br />

essere emotiva, quando cioè il cane si sgancia emotivamente e socialmente<br />

dal conduttore (quasi subendo <strong>la</strong> sua presenza fisica in quanto trattenuto<br />

dal guinzaglio), senza necessariamente mostrare aggressività o sofferenza,<br />

ma piuttosto l’impellente desiderio di “fare altro”; tutto ciò è spesso collegato<br />

all’abbaio insistente o al nervosismo e nei maschi può essere associato all’intolleranza<br />

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e al comportamento aggressivo verso altri maschi del<strong>la</strong> specie. Che cosa innesca<br />

questo? In genere, ciò è dovuto ad una lettura scorretta del<strong>la</strong> comunicazione, ad<br />

un’interpretazione sbal<strong>la</strong>ta e antropomorfizzata e soprattutto all’incoerenza. Come<br />

gestire e ridurre questo comportamento? La prima cosa da fare è individuarne <strong>la</strong><br />

causa. In base a quel<strong>la</strong> si può organizzare un percorso come suggerito negli esempi<br />

precedenti.<br />

Paura dei tuoni, petardi, temporali<br />

Come saprete, c'è poco da fare per estinguere il problema, essendo ormai<br />

dichiaratamente di origine genetica. La mia Barbie (Hav-U-Hearda Defrost), cane<br />

per altri versi straordinario, ha sempre mostrato grande sensibilità ai tuoni e ai botti.<br />

Se esposta a questo tipo di stimoli acustici percepisce enorme disagio, ma mi cerca<br />

e mi resta appiccicata: non fugge, perchè io sono il suo punto di riferimento anche<br />

se <strong>la</strong> paura è tanta. Più di una volta, se era libera insieme ad altri cani e veniva<br />

sorpresa da un petardo, mentre tutti fuggivano a raggio verso l’esterno, lei si<br />

ca<strong>la</strong>mitava appiccicandosi al mio corpo. Le mie cambianine Buffy e Bimba<br />

(Karismatika di Cambiano e Pietra Preziosa di Cambiano) non fanno una piega<br />

nemmeno se sollecitate in modo importante, ad esempio a Capodanno. La<br />

caratteristica dunque, tipica di molti pastori e di alcune linee di sangue di collies, è<br />

non tanto da estinguere quanto da gestire. Il cane mostra segni di disagio che evolvono<br />

in paura vera e propria, arriva a fuggire ferendosi anche gravemente, a impietrirsi o<br />

andare in ipossia (sintomo: lingua blu) in presenza di rumori forti come i botti o i<br />

tuoni dei temporali. Spesso percepisce tuoni che l’orecchio umano non sente e<br />

manifesta il comportamento anche solo se il cielo è coperto e il temporale ancora<br />

molto distante. Io personalmente sono contraria all'uso di farmaci e per questo<br />

nemmeno prendo in considerazione l'idea di par<strong>la</strong>rne, ma conosco molte persone<br />

che lo fanno. Ci sono strategie comportamentali che possono attutire gli effetti. Si<br />

basano principalmente su due filoni teorici:<br />

1. <strong>la</strong> notissima desensibilizzazione, ma intesa in un senso molto preciso;<br />

2. <strong>la</strong> sostituzione dell'emozione (Teoria inibizione reciproca delle emozioni di Wolpe),<br />

ma anche qui ci sono dei nei.<br />

Cercherò di spiegare in maniera concisa.<br />

1) La desensibilizzazione propriamente detta con <strong>la</strong> paura dei botti non ha mai un<br />

successo totale; anzi, a volte l'esposizione allo stimolo negativo, specialmente in<br />

soggetti con tempra bassa, peggiora <strong>la</strong> situazione, al<strong>la</strong>rgando il comportamento<br />

timoroso anche ad altri eventi. Per questo motivo, re<strong>la</strong>tivamente a questo partico<strong>la</strong>re<br />

tipo di paura, l'obiettivo non deve essere "eliminare <strong>la</strong> paura" ma "eliminare il senso<br />

di INTRAPPOLAMENTO che accompagna <strong>la</strong> paura", ossia offrire <strong>la</strong> famosa via d'uscita.<br />

In che senso? Allo stimolo attivante <strong>la</strong> risposta di paura seguirebbe il tentativo di<br />

evitare il pericolo percepito mediante <strong>la</strong> fuga. Se questo non è possibile, <strong>la</strong> paura<br />

diventa panico e non c'è più modo di comunicare finchè l'emozione non cambia. La<br />

via di fuga non deve essere necessariamente "fisica": certo, se è possibile spostarsi<br />

fisicamente è meglio, ma anche questo va fatto con calma, per evitare che il cane,<br />

ad esempio, per fuggire dai botti finisca sotto una macchina. Quindi <strong>la</strong> "via di fuga"<br />

deve essere <strong>la</strong> figura di riferimento. Per questo è fondamentale <strong>la</strong>vorare sul<strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione.<br />

In cani sensibili come i pastori scozzesi, mostrare "indifferenza" quando loro sono<br />

preda del terrore ha l'effetto di farli chiudere ancora di più, perché non solo sentono<br />

che c'è un pericolo, ma anche che non li aiuteremo e che sono soli; quindi si chiudono.<br />

Per questo motivo, molti cani scappano anche dai proprietari, perché sanno di non<br />

poter fare affidamento su di loro. Essere di ghiaccio mentre il nostro collie ha paura<br />

può essere controproducente. Nemmeno però bisogna "cocco<strong>la</strong>rlo", altrimenti il<br />

messaggio che arriva è: "Hai ragione ad essere terrorizzato, lo sono anch’io!" Con<br />

calma, lo si può tenere vicino, accarezzare piano e ripetere a voce alta (serve ad<br />

assumere l'atteggiamento non verbale corretto): "lo so che hai paura e ti capisco. Ti<br />

credo, ma ci sono io. Fidati. Non permetterò che ti accada nul<strong>la</strong> di male!" Nel mio<br />

centro, con molti proprietari abbiamo fatto esercizi di questo tipo e i risultati sono<br />

stati eccellenti.<br />

2) Le emozioni sono identiche e funzionano allo stesso modo in tutti gli animali,<br />

l'evoluzione aggiunge strati, non modifica <strong>la</strong> struttura precedente, <strong>la</strong> nostra amigda<strong>la</strong><br />

funziona esattamente come quel<strong>la</strong> di un coccodrillo! La suddetta teoria (Antagonismo<br />

delle emozioni) spiega che il cervello animale può vivere nello stesso momento una<br />

ed una so<strong>la</strong> emozione completa. Questo probabilmente perché i neuroni specializzati<br />

in questa attività sono gli stessi e se, per esempio, sono occupati ad essere<br />

completamente tristi, non possono essere anche completamente arrabbiati. Vale lo<br />

stesso per <strong>la</strong> paura. Quindi questo metodo consiste nel sostituire l'emozione del<strong>la</strong><br />

paura con un'altra che sia altrettanto forte. Per esperienza personale, secondo me,<br />

l'unica emozione altrettanto forte e che possa essere facilmente evocata in stato di<br />

emergenza e quindi in presenza dello stimolo è <strong>la</strong> rabbia. Si tratta di associare allo<br />

stimolo, in questo caso al botto, un comportamento di aggressività, ad esempio verso<br />

i gatti (è chiaramente solo un esempio per far capire bene). Il senso di cessazione<br />

del<strong>la</strong> frustrazione causata dal<strong>la</strong> paura, l'adrenalina e <strong>la</strong> conseguente endorfina<br />

prodotta dallo sforzo necessario al<strong>la</strong> reazione aggressiva, fissano il comportamento<br />

attraverso <strong>la</strong> gratificazione. L'effetto col<strong>la</strong>terale (ho provato queste tecniche) è che<br />

l'aggressività rimane associata all'oggetto secondario con le conseguenze che si<br />

possono ben immaginare. Il metodo funziona ma va gestito con molta caute<strong>la</strong>.<br />

Rimanendo all’esempio dei gatti, potremmo rischiare che il cane si cacci nei guai per<br />

inseguirne uno. Inoltre non è mai bene stimo<strong>la</strong>re l'aggressività di un cane, anche se<br />

è circoscritta. Non si tratta infatti di una semplice “distrazione”, ma di qualcosa di<br />

più profondo e strutturato. Ad esempio, molte persone (ovviamente, del tutto in<br />

buona fede) commettono lo sbaglio di tentare di "distrarre" il cane spaventato. È un<br />

errore molto grosso, perché va a sovrastimo<strong>la</strong>re un sistema già carico e non più<br />

recettivo e porta ad ottenere due risultati negativi: il primo è che si accelera <strong>la</strong> risposta<br />

di fuga e/o reazione, il secondo è che si compromette <strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione, a volte in modo<br />

irreversibile. Abituare i cani al kennel è sempre una gran cosa! Risulta infatti utilissima<br />

anche in caso di timore dei temporale e dei botti. Nel kennel il cane si sente al sicuro<br />

e, anche se non proprio tranquillo, è già un pochino più rassicurato. Pertanto, è<br />

sempre bene abituare fin da subito il cucciolo al kennel facendoglielo amare.<br />

Interessanti gli studi di Dodman sul<strong>la</strong> ricerca di luoghi come il bagno da parte dei<br />

cani spaventati dai temporali, una paura questa nel<strong>la</strong> quale il magnetismo<br />

atmosferico, oltre che lo stimolo acustico, avrebbero un ruolo importante. Secondo<br />

queste osservazioni sarebbe ipotizzabile che <strong>la</strong> presenza di tubi metallici e di acqua<br />

attutisca il disagio generato dal cambiamento magnetico. In base a queste<br />

osservazioni un buon posto per collocare il kennel durante temporali o botti potrebbe<br />

essere proprio il bagno. Dal punto di vista etologico, risulta anche interessante ed<br />

affascinante il fatto che il disagio percepito nei confronti di eventi atmosferici importanti<br />

possa essere stato utile, in tempi antichissimi, a far scegliere al cane di spostare le<br />

greggi in caso di imminente alluvione.<br />

Conclusioni<br />

Come intervenire quando il collie sviluppa un problema comportamentale?<br />

Non dimentichiamo mai che si tratta di un cane da <strong>la</strong>voro e che quindi il<br />

<strong>la</strong>voro rappresenta sempre uno strumento di salvezza, di recupero, di<br />

terapia ed educazione, di trasformazione per il collie e anche per il suo<br />

conduttore. Un percorso di <strong>la</strong>voro ben fatto ristabilisce o struttura ex-novo <strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione<br />

permettendo al cane e al proprietario di godere pienamente dei benefici del<strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione<br />

che solo un collie può dare a chi ama <strong>la</strong> razza. Se non potete <strong>la</strong>vorare su gregge,<br />

fate insieme un corso di agility: non serve competere con i border, fatelo per voi, per<br />

stare bene e per strutturare <strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione entro termini comprensibili; accumu<strong>la</strong>te<br />

esperienze positive e vantaggiose con il vostro cane. Costruite o ri-costruite<br />

<strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione passo dopo passo, con precisione, costanza e puntualità e<br />

“riportate il vostro collie nel<strong>la</strong> casa che è il vostro cuore”: quello è il suo<br />

posto! Fatelo innamorare di voi.<br />

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PLUTO AL CRUFTS<br />

Sabina Pacini<br />

Un sogno che diventa realtà… Il Crufts è un importante appuntamento<br />

cinofilo che coinvolge tutti gli addetti del settore. Non è una mostra come<br />

tante altre, ma è l’eccellenza. Ti coinvolge totalmente e, quando entri, non<br />

credi ai tuoi occhi per l’immensità del<strong>la</strong> struttura.<br />

Penso che ogni cinofilo debba fare un’esperienza del genere <strong>la</strong> quale<br />

permette di aprire <strong>la</strong> mente vedendo l’organizzazione impeccabile, i ring<br />

giganteschi dove i cani possono esprimersi nel movimento e <strong>la</strong> serietà dei<br />

vari concorrenti. Calcare il famoso tappeto verde del Crufts è un’emozione<br />

indescrivibile che ti appaga e ripaga dopo le migliaia di chilometri percorsi<br />

per arrivare.<br />

La decisione di partecipare al Crufts è stata molto sofferta dato che <strong>la</strong> vita<br />

riserva delle sorprese che non sempre sono piacevoli. Per Pluto, però, era<br />

finalmente l’occasione giusta per potersi misurare con altri smooths ad alti<br />

livelli. Ricordo l’attesa, l’organizzazione per il viaggio, il dover decidere se<br />

andare in macchina, in aereo o anche a piedi… l’importante era partire.<br />

Poi <strong>la</strong> decisione finale: Pluto parte in macchina con Gianpaolo, Marco in<br />

aereo ed io resto a casa a dare l’ultimo saluto a mio padre. Finalmente<br />

partono ed arriva il giorno dell’expo. Ci sono molti smooth collies e iniziano<br />

i giudizi. Pluto entra in open c<strong>la</strong>ss con altri 9 concorrenti, tutti presenti. Il<br />

giudice A.J. Foulston è uno specialista del<strong>la</strong> razza ed inizia a giudicare, uno<br />

al<strong>la</strong> volta, tutti i partecipanti. Pluto è con Michelle Mitchell e tutti e due<br />

sono un po’ nervosi, ma <strong>la</strong> loro tensione viene subito attenuata dal 2. posto<br />

in open c<strong>la</strong>ss preceduto dal vincitore del<strong>la</strong> passata edizione. La gioia<br />

coinvolge tutti; iniziano le foto di rito e le congratu<strong>la</strong>zioni. Poi… un attimo<br />

di calma, perché il giudice deve fare il giudizio ai primi tre c<strong>la</strong>ssificati. “Eyes<br />

and ears giving pleasing expression correct front and rear construction”:<br />

esplodono <strong>la</strong> commozione e <strong>la</strong> gioia, sembrava di vivere in un sogno.<br />

Partecipare ad un’esposizione così importante con un elevato numero di<br />

smooth è una gioia indescrivibile. Mai avrei pensato, quando feci <strong>la</strong> scelta<br />

di prendere uno smooth, di arrivare così lontano.<br />

Quest’anno ho voluto provare, in prima persona, l’esperienza del Crufts<br />

sempre con Pluto. Devo dire che l’emozione è stata pari a come mi era<br />

stata descritta. Ho provato <strong>la</strong> stessa incredulità nel vedere l’immensità<br />

dell’expo, le varie società di razza che avevano nei rispettivi stands sia un<br />

cane adulto che un cucciolo (per far conoscere ai visitatori l’aspetto dei cani<br />

da loro tute<strong>la</strong>ti nelle varie fasi di crescita) e persone che si mostravano<br />

sempre disponibili a rispondere a qualsiasi domanda sul<strong>la</strong> loro indole. E<br />

mentre ero preda di quel vortice, è arrivato infine il momento dei giudizi.<br />

Quest’anno il giudice non era uno specialista, ma nonostante ciò <strong>la</strong> tensione<br />

era comunque al massimo. Pluto è arrivato 6., ma <strong>la</strong> forte emozione di<br />

aver partecipato, soprattutto in una c<strong>la</strong>sse numerosa dove vi erano molti<br />

campioni, ha fatto sì che fosse comunque un ottimo risultato.<br />

Conoscere allevatori e società di razza che amano, apprezzano e tute<strong>la</strong>no<br />

gli smooths è un bagaglio che serve per poter crescere e vedere anche altri<br />

cani capendone le differenze ed i<br />

piccoli dettagli; serve ad aprire <strong>la</strong><br />

mente e gli occhi ed a non essere solo<br />

stereotipi del<strong>la</strong> cinofilia italiana. Altra<br />

cosa che mi ha colpito è stato<br />

l’affiatamento tra i vari smoothisti,<br />

tutti molto tranquilli e fieri dei loro<br />

cani, tanto da coinvolgerci in un<br />

piccolo ricevimento organizzato, dopo<br />

i giudizi, con dolci a forma di smooth.<br />

L’armonia e <strong>la</strong> serietà che là ho trovato<br />

sono valori che dovrebbero essere<br />

esportati in tutte le competizioni ed il<br />

mio sogno più grande è di poter avere<br />

competizioni simili anche in Italia e<br />

con un egual numero di smooth.<br />

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ENE: È NATURALMENTE<br />

EMOZIONANTE!<br />

Lisa Fontanelli<br />

14 e 15 Aprile 2012: che cosa è accaduto? Come<br />

ogni anno si è tenuta <strong>la</strong> Nationale d’Elevage<br />

organizzata dal Club des Amis du Colley.<br />

Quest’anno, in occasione dei 100 anni di<br />

fondazione del Club, l’importante appuntamento<br />

si è svolto presso <strong>la</strong> tenuta di Bel-Air a Cerans-<br />

Foulletourte, vicino a Le Mans. Oltre a questa<br />

novità, il Club ha prediletto dei propri giudici<br />

specialisti ed è stata introdotta per <strong>la</strong> prima volta<br />

<strong>la</strong> c<strong>la</strong>sse baby.<br />

Par<strong>la</strong>ndo del<strong>la</strong> mia esperienza personale, quel<strong>la</strong><br />

di quest’anno non è stata <strong>la</strong> prima volta che ho<br />

avuto il piacere di partecipare ad un evento di<br />

tale importanza. Già nel 2008 avevo potuto<br />

assaporare le emozioni che una manifestazione<br />

di tale portata trasmette a noi collisti, ma dopo<br />

aver frequentato per quattro anni innumerevoli<br />

esposizioni in Italia ed all’estero, <strong>la</strong><br />

consapevolezza con cui ho vissuto questa<br />

esperienza è stata del tutto nuova.<br />

Le sensazioni che suscita l’ENE sono molteplici e<br />

riguardano ambiti molto diversi.<br />

Dal punto di vista “tecnico”, in merito<br />

all’evoluzione del<strong>la</strong> razza, <strong>la</strong> Nationale d’Elevage<br />

fornisce ai collisti “veterani” <strong>la</strong> possibilità di<br />

confrontarsi con altri allevatori, sia con quelli di<br />

più recente affermazione e sia con dei pi<strong>la</strong>stri<br />

sacri del Club francese; per quanto concerne<br />

invece i “neofiti” si tratta di un’esperienza unica<br />

poiché possono misurarsi con esemp<strong>la</strong>ri<br />

discendenti dalle più importanti linee di sangue<br />

francesi, nei cui pedigree possiamo ritrovare i<br />

grandi campioni del passato che hanno fatto <strong>la</strong><br />

storia del<strong>la</strong> razza.<br />

Entrando nel vivo del<strong>la</strong> manifestazione, <strong>la</strong><br />

valutazione dei soggetti in gara non è quel<strong>la</strong><br />

tradizionale, ma ognuno viene valutato<br />

singo<strong>la</strong>rmente; questo permette ai proprietari di<br />

preparare al meglio il proprio collie. Dopo questo<br />

giudizio – che quest’anno è stato emesso da M.<br />

LALANNE de JONQUEL per i maschi delle c<strong>la</strong>ssi<br />

intermedia, libera ed allevatori, M. MOCQUE per<br />

le femmine, medesime c<strong>la</strong>ssi, M. KERIHUEL per<br />

le c<strong>la</strong>ssi juniores e giovani di entrambi i sessi ed<br />

infine Mme SOCOLOVERT per gli smooth di<br />

qualsiasi c<strong>la</strong>sse e sesso e i collies a pelo lungo<br />

delle c<strong>la</strong>ssi baby, campioni e veterani – ogni<br />

espositore aveva <strong>la</strong> possibilità di partecipare al<br />

TAN, il test caratteriale, il cui certificato viene<br />

ri<strong>la</strong>sciato dopo una serie di prove.<br />

Ma come se già tutto questo non avesse<br />

rappresentato per noi un’esperienza del tutto<br />

nuova, l’emozione vera e propria <strong>la</strong> abbiamo<br />

provata al momento del giudizio collettivo dei<br />

soggetti per ogni c<strong>la</strong>sse. Queste ultime sono più<br />

numerose rispetto a quelle a cui siamo abituati<br />

in Italia e, in alcuni casi, anche rispetto a<br />

manifestazioni di livello europeo e/o mondiale.<br />

Il fatto stesso che <strong>la</strong> c<strong>la</strong>ssifica venga sti<strong>la</strong>ta<br />

almeno fino al decimo è già un segno distintivo<br />

del fatto che i soggetti presenti all’ENE sono di<br />

alto livello. L’emozione che poi un proprietario<br />

vive presentando il proprio collie è davvero unica,<br />

soprattutto quando, osservando intorno a sé, vede<br />

come anche gli altri partecipanti pensino<br />

esclusivamente al proprio soggetto e a come<br />

valorizzarlo.<br />

Per rimanere in tema di atmosfera, è netta <strong>la</strong><br />

percezione che l’aria che si respira in tale<br />

ambiente è totalmente positiva e contagiosa. Così<br />

tanti allevatori e/o amanti del<strong>la</strong> razza che<br />

col<strong>la</strong>borano fra di loro e che, con grande umiltà<br />

e cortesia, si confrontano con stranieri anche solo<br />

per fare, con estrema sincerità, un apprezzamento<br />

ad un collie estraneo alle loro linee di sangue.<br />

Come ho detto in precedenza, questo clima è<br />

contagioso, poiché anche noi italiani, quando<br />

andiamo all’ENE, siamo molto più ri<strong>la</strong>ssati e<br />

tranquilli; formiamo un gruppo compatto e coeso<br />

e cerchiamo di condividere ogni momento di<br />

questa esperienza con estrema solidarietà e gioia.<br />

Quando oltretutto qualcuno dei nostri soggetti<br />

riesce ad ottenere un ottimo piazzamento per noi<br />

è un festeggiamento collettivo, e poco importa<br />

se non si tratta del nostro collie. Proprio con<br />

questo spirito di condivisione quest’anno<br />

abbiamo avuto il piacere di app<strong>la</strong>udire Po<strong>la</strong>r Star<br />

dell’Iso<strong>la</strong> dei <strong>Collie</strong>s, Quiet Golden Wood<br />

dell’Iso<strong>la</strong> dei <strong>Collie</strong>s, Absolut Lover Vom Haus<br />

Rosenpracht e, in C<strong>la</strong>sse Giovani, I’m feeling<br />

good dei Gherardini e Royal B<strong>la</strong>ck dell’Iso<strong>la</strong> dei<br />

<strong>Collie</strong>s.<br />

In un noto spot una coppia si commuove<br />

ripensando al<strong>la</strong> propria vacanza ed alle tante<br />

emozioni vissute… Ecco, io non sono qui a<br />

fare propaganda dell’ENE, oppure a comportarmi<br />

come quel<strong>la</strong> coppia, però questa esperienza <strong>la</strong><br />

consiglio a ciascuno di voi e spero proprio che <strong>la</strong><br />

prossima volta che ritornerò al<strong>la</strong> Nationale<br />

d’Elevage sia prima di 4 anni.<br />

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PATOLOGIE EREDITARIE NELL’ALLEVAMENTO<br />

DEL ROUGH COLLIE E DELLO SMOOTH COLLIE<br />

MONITORATE IN ITALIA E IN EUROPA;<br />

CONFRONTO CON LE PATOLOGIE PRESENTI<br />

NEL “COLLIE AMERICANO”<br />

Elisabetta Venturini<br />

Da alcuni decenni, in Italia come in Europa,<br />

gli allevatori delle razze rough collie e smooth<br />

collie, si rivolgono ai medici-veterinari per le<br />

indagini sulle patologie ereditarie legate<br />

all’allevamento. Sino ad ora <strong>la</strong> selezione si<br />

era concentrata sul fenotipo (esami<br />

radiografici per <strong>la</strong> disp<strong>la</strong>sia dell’anca ed<br />

esami oculistici per le oculopatie ereditarie),<br />

ma negli ultimi tempi, ove possibile, vengono<br />

effettuate anche indagini sul genotipo. Questo<br />

lo si fa attraverso test genetici eseguiti sul<br />

DNA dei soggetti prodotti, come nel caso di<br />

CEA (<strong>Collie</strong> Eye AnomaIy, ovvero l’ipop<strong>la</strong>sia/disp<strong>la</strong>sia del<strong>la</strong> coroide) e PRA<br />

(Atrofia progressiva del<strong>la</strong> retina). Da tre anni a questa parte, si sono aggiunte<br />

le indagini genetiche per <strong>la</strong> predisposizione al<strong>la</strong> disp<strong>la</strong>sia renale (RD) e per<br />

<strong>la</strong> sensibilità ai farmaci (MDR1).<br />

Vogliamo far notare al lettore “neofita” che non c’è alcun motivo di<br />

al<strong>la</strong>rmarsi. Le patologie qui menzionate non sono esclusive delle nostre razze,<br />

ma sono presenti, anche con maggiore frequenza, in altre razze ben più<br />

diffuse. Per convincersene basta visitare questi siti Internet:<br />

http://www.fsa-vet.it/<br />

http://www.celemasche.it/<br />

http://www.optigen.com/<br />

http://www.dogenes.com/<br />

Negli Stati Uniti e in Canada, da molti più anni che in Italia, si svolgono<br />

indagini per <strong>la</strong> disp<strong>la</strong>sia dell’anca e per le oculopatie ereditarie. In partico<strong>la</strong>re,<br />

nel caso del<strong>la</strong> CEA e del PRA, hanno ottenuto soggetti clear (soggetti esenti)<br />

e soggetti in cui <strong>la</strong> frequenza del<strong>la</strong> HD (disp<strong>la</strong>sia dell’anca) si è ridotta<br />

notevolmente (anche sotto il 10%). Per ulteriori dettagli si consulti il seguente<br />

sito Internet http://www.offa.org.<br />

Come tutti ben sappiamo, l’Inghilterra è <strong>la</strong> madre patria di queste razze;<br />

eppure, considerando lo standard dell’American Kennel Club, oggi si può<br />

par<strong>la</strong>re di una dicotomia tra il collie inglese e il collie americano. Noi, essendo<br />

in Europa e affiliati al<strong>la</strong> FCI, dobbiamo fare riferimento allo standard<br />

dell’English Kennel Club.<br />

A chi sostiene che il collie americano è un cane più sano, posso rispondere<br />

che ogni razza ha le sue problematiche a base ereditaria. L’allevamento,<br />

come anche il solo possedere un animale, è come un matrimonio: “in salute<br />

e in ma<strong>la</strong>ttia”. Questo fatto, però, non deve diventare un alibi per giustificare<br />

l’assenza di quei controlli atti a minimizzare l’incidenza di patologie e,<br />

<strong>la</strong>ddove ne esiste <strong>la</strong> possibilità (con test genetici), al<strong>la</strong> loro eliminazione.<br />

Dagli anni ’80 negli USA esiste <strong>la</strong> “<strong>Collie</strong> Health Foundation”<br />

(http://www.colliehealth.org/) che si prodiga nel raccogliere fondi per<br />

<strong>la</strong> ricerca medica sulle patologie che<br />

affliggono il collie.<br />

Oltre a HD, CEA, PRA, MDR1 e RD già<br />

indagate in Europa, quali altre patologie o<br />

anomalie che riguardano il collie sono<br />

oggetto di studio negli USA? Secondo le fonti<br />

presenti su Internet, si rileva l’esistenza di<br />

studi sulle basi genetiche delle seguenti<br />

patologie:<br />

- Di<strong>la</strong>tazione - Torsione Gastrica;<br />

- Dermatomiosite (studiata dal<strong>la</strong> Dr. Leigh<br />

Anne C<strong>la</strong>rk che ha identificato il gene<br />

arlecchino nel collie), una ma<strong>la</strong>ttia auto-immune che colpisce cute e muscoli;<br />

- Ma<strong>la</strong>ttia di Von Willebrand, disfunzione genetica caratterizzata emorragie<br />

spontanee;<br />

- Epilessia;<br />

- Mielopatia Degenerativa (patologia degenerativa del midollo spinale).<br />

Delle ultime due patologie sono stati segna<strong>la</strong>ti casi anche in Europa.<br />

La domanda che ognuno di noi si pone è: <strong>la</strong> selezione di determinati caratteri<br />

e caratteristiche elette implica anche <strong>la</strong> selezione di aspetti negativi che si<br />

manifesteranno nel<strong>la</strong> progenie? Questo ci porta a riconsiderare il cane nel<br />

suo intero “pool genico” e a chiederci da quanto sono presenti le basi<br />

genetiche che predispongono o determinano una patologia.<br />

Per esempio, par<strong>la</strong>ndo del<strong>la</strong> disp<strong>la</strong>sia dell’anca, recenti studi radiografici<br />

condotti su salme di cani risalenti all’antico Egitto (imbalsamati insieme ai<br />

faraoni, migliaia di anni prima di Cristo) hanno mostrato <strong>la</strong> presenza di tale<br />

patologia; si può quindi presumere che non tutto sia frutto di un allevamento<br />

sconsiderato. Infatti, nonostante gli studi compiuti, ad oggi non è stato ancora<br />

possibile identificare le basi genetiche del<strong>la</strong> disp<strong>la</strong>sia dell’anca che, per<br />

questa ragione, viene definita una patologia poligenica con influenza<br />

ambientale.<br />

La selezione del futuro si orienterà sempre più sul genotipo che sul fenotipo.<br />

Per ragioni cino-zoognostiche sarebbe comunque auspicabile che venisse<br />

fatta su entrambi i fronti, soppesando i pro e i contro per non perdere <strong>la</strong><br />

tipicità di ogni razza.<br />

Tutti i genetisti del mondo sconsigliano soluzioni drastiche, perché potrebbero<br />

condurre al<strong>la</strong> deplezione dell’intero patrimonio genetico di una razza, con il<br />

rischio del<strong>la</strong> sua stessa estinzione. Per esempio, i soggetti “asintomatici” o<br />

portatori (detti carrier) di un determinato carattere, non dovrebbero essere<br />

esclusi dal<strong>la</strong> riproduzione mancando di considerare le altre caratteristiche<br />

sane o desiderate di quel soggetto.<br />

Indagare, ragionare, selezionare e sperare… questo potrebbe essere<br />

l’allevamento del futuro.<br />

Pagina 35


IL MENTAL TEST FINLANDESE: LA MIA ESPERIENZA CON ELORA<br />

Cecilia Esposito<br />

Già da circa 30 anni, i paesi Scandinavi ed in partico<strong>la</strong>re <strong>la</strong> Svezia e <strong>la</strong><br />

Fin<strong>la</strong>ndia, si servono del Mental Test per valutare i loro cani.<br />

Il Mental Test era nato per testare i cani che poi avrebbero fatto parte<br />

dell'Esercito, ma ora è divenuto uno strumento essenziale per gli allevatori i<br />

quali utilizzano <strong>la</strong> mappa caratteriale del cane per selezionare i migliori soggetti<br />

da riproduzione.<br />

In questi paesi, <strong>la</strong> solidità caratteriale dei cani di razza è essenziale; infatti,<br />

per omologare un titolo di Campione di bellezza Svedese o Fin<strong>la</strong>ndese, è<br />

necessario che il cane, oltre alle vittorie ottenute nei vari shows, abbia anche<br />

superato il Mental Test oppure sia stato valutato in prove di <strong>la</strong>voro.<br />

Il mental test è un test molto partico<strong>la</strong>re. Molto lontano dai nostri TANC, CAE1,<br />

BH e CANE BUON CITTADINO.<br />

Lo scopo del Mental Test è quello di esaminare il comportamento di un cane in<br />

una situazione in cui è il sistema nervoso è fortemente stressato: viene dunque<br />

valutata <strong>la</strong> capacità di control<strong>la</strong>re le sue azioni nonostante il fatto che sia stato<br />

stimo<strong>la</strong>to ad avere paura. In altre parole, il cane deve essere in grado di reagire<br />

in modo corretto anche a dispetto del<strong>la</strong> paura e, se necessario, di superare <strong>la</strong><br />

paura stessa per raggiungere l'obiettivo. È quindi una prova molto impegnativa<br />

sia per il cane che per il conduttore.<br />

I risultati del Test possono essere utilizzati per definire il carattere del cane,<br />

determinarne l'idoneità all'addestramento e, naturalmente, fornire informazioni<br />

ai fini del<strong>la</strong> riproduzione.<br />

Quando ho importato <strong>la</strong> mia seconda collie dal<strong>la</strong> Fin<strong>la</strong>ndia, ho pensato che,<br />

se ne avessi avuto <strong>la</strong> possibilità, avrei fatto fare il Mental Test al<strong>la</strong> cagnolina.<br />

Questa occasione mi si è presentata il 24/05/2012 a Helsinki.<br />

La prova dura circa 20-30 minuti. Se un soggetto non dovesse superare <strong>la</strong><br />

prova, può ripeter<strong>la</strong>, ma non è permesso ripetere il Test per ottenere un<br />

punteggio più alto. Non vengono mai esaminati più di 10 cani al giorno. Per<br />

partecipare, il cane deve avere un’età compresa fra 2 e 6 anni. Il Mental Test<br />

è sempre valutato da due giudici appositamente preparati. Al cane può essere<br />

dato il permesso di ritentare il Test se non si è qualificato nel<strong>la</strong> prima prova;<br />

invece, come anche prima spiegavo, se cane è già stato certificato, non gli è<br />

permesso di provare ancora una volta solo per cercare di "ottenere miglior<br />

punteggio" e questo nonostante lo si possa aver osservato "a comportarsi in<br />

modo strano" nel primo tentativo.<br />

La prova è suddivisa in 7 sezioni che coinvolgono ciascuna un aspetto<br />

caratteriale. L'8. sezione è dedicata al<strong>la</strong> reazione allo sparo.<br />

Ecco di seguito gli aspetti caratteriali valutati dal Test.<br />

Capacità di reagire<br />

Misura <strong>la</strong> capacità del cane di reagire correttamente, senza paura, a situazioni<br />

spaventose reali e immaginari senza interrompere <strong>la</strong> sua azione.<br />

Il cane viene sollecitato tramite stimoli avversi molto forti (gli si avvicina uno<br />

"slittino” con figura umana, poi viene sollevato in modo improvviso una specie<br />

di spaventapasseri, infine viene fatto roto<strong>la</strong>re un bidone metallico contenente<br />

una catena).<br />

A questi stimoli il cane deve reagire superando <strong>la</strong> paura nel modo più rapido<br />

possibile.<br />

Tendenza al comportamento aggressivo<br />

Tendenza del cane a reazioni aggressive quando è irritato da un figurante<br />

(giudice). Il cane, che è insieme al padrone, viene avvicinato dal giudice che<br />

brandisce un frustino. Il figurante/giudice minaccia col suo frustino cane e<br />

padrone.<br />

Desiderio di difendersi<br />

Tendenza al<strong>la</strong> difesa del proprietario e di se stesso. Il test misura <strong>la</strong> tendenza<br />

e <strong>la</strong> volontà - non capacità - di difesa e attacco.<br />

Desiderio di lotta - gioco<br />

Tendenza ereditaria del cane di godere del<strong>la</strong> competizione (gioco del tira e<br />

mol<strong>la</strong>) e uso delle sue mascelle e dei muscoli in questa azione. Il cane viene<br />

stimo<strong>la</strong>to dal giudice a giocare con un oggetto al "tira e mol<strong>la</strong>".<br />

Nervi<br />

Tratti ereditari come calma, nervosismo o irrequietezza valutati in una situazione<br />

altamente stressante. Reazioni allo sparo (vengono sparati almeno due colpi<br />

con una pisto<strong>la</strong> 9 mm).<br />

Temperamento<br />

Temperamento inteso come <strong>la</strong> capacità di reagire velocemente e riorganizzarsi<br />

al mutare delle situazioni ambientali; capacità di adattamento del cane ai<br />

repentini cambiamenti.<br />

Durezza mentale - tempra<br />

La durezza mentale del cane: con quanta forza il cane permette ad eventi<br />

spiacevoli di pregiudicare i suoi comportamenti. Il cane ricorda bene le situazioni<br />

spiacevoli: viene misurata <strong>la</strong> sua riluttanza ad affrontare nuovamente le stesse<br />

circostanze.<br />

Accessibilità<br />

Atteggiamento del cane verso una persona strana ma amichevole. Il cane,<br />

<strong>la</strong>sciato solo e legato ad una corta catena, viene avvicinato da un estraneo,<br />

inizialmente in maniera aggressiva; poi, però, <strong>la</strong> persona diviene amichevole.<br />

Ogni aspetto caratteriale testato è valutato in una sca<strong>la</strong> che va da +3 a -3.<br />

Tutte le caratteristiche hanno singoli coefficienti base di "addestrabilità" del<br />

comportamento e dell’ereditarietà.<br />

I coefficienti sono:<br />

Capacità di reagire 15<br />

Tendenza a comportamenti aggressivi 1<br />

Desiderio di difendersi 1<br />

Desiderio di lotta 10<br />

Nervi 35<br />

Temperamento 15<br />

Durezza 8<br />

Accessibilità 15<br />

La stabilità nervosa è impossibile da addestrare, ma, ad esempio, i<br />

comportamenti di difesa si possono facilmente addestrare; ecco perché ci sono<br />

diversi coefficienti.<br />

I risultati delle prove sono presentati sotto forma di punti: il punteggio massimo<br />

Pagina 37


è 300. La somma totale dei punti dovrebbe essere l'aspetto meno importante;<br />

invece, si dovrebbe guardare e capire il punteggio ottenuto separatamente, in<br />

ogni singo<strong>la</strong> sezione.<br />

Il punteggio è calco<strong>la</strong>to come segue. Se il cane ottiene un +2 in "CAPACITÀ<br />

di REAGIRE ", per tale funzione il suo punteggio sarà 30 (+2 volte il<br />

coefficiente di 15).<br />

Se poi il cane ottiene -3 in "TENDENZA AL COMPORTAMENTO AGGRESSIVO" il suo<br />

punteggio per tale funzione sarà -3 (-3 volte il coefficiente di 1). A questo punto,<br />

il suo punteggio totale sarà 27 (30-3).<br />

Un cane è certificato quando il totale dei suoi punti è di almeno 75 e ha<br />

ottenuto almeno 1 punto per le seguenti caratteristiche:<br />

- TENDENZA AL COMPORTAMENTO AGGRESSIVO<br />

- NERVI<br />

- ACCESSIBILITÀ<br />

Ecco nel dettaglio <strong>la</strong> scheda del test con i re<strong>la</strong>tivi punteggi.<br />

I) CAPACITÀ di REAGIRE<br />

3 Estremamente alta<br />

2 Alta<br />

1 Moderata<br />

-1 Bassa<br />

-2 Insignificante<br />

-3 Trascurabile<br />

II) TENDENZA AL COMPORTAMENTO AGGRESSIVO<br />

3 Moderata senza alcuna aggressività dopo l'aggressione<br />

2 Alta senza alcuna aggressività dopo l'aggressione<br />

1 Bassa senza alcuna aggressività dopo l'aggressione<br />

-1 Bassa con aggressività dopo l'aggressione<br />

-2 Moderata con aggressività dopo l'aggressione<br />

-3 Elevata con aggressività dopo l'aggressione<br />

III) DESIDERIO DI DIFENDERSI<br />

3 Moderato, control<strong>la</strong>to<br />

2 Alto, control<strong>la</strong>to<br />

1 Basso, control<strong>la</strong>to<br />

-1 Insignificante<br />

-2 Moderato, incontrol<strong>la</strong>to<br />

-3 Alto, incontrol<strong>la</strong>to<br />

IV) DESIDERIO DI LOTTA-GIOCO<br />

3 Alto<br />

2 Moderato<br />

1 Estremamente elevato<br />

-1 Basso<br />

-2 Insignificante<br />

-3 Trascurabile<br />

V) NERVI<br />

3 Calmo e sicuro<br />

2 Moderato, calmo<br />

1 Tendenza a nervosismo<br />

-1 Un po' nervoso<br />

-2 Nervoso<br />

-3 Molto nervoso<br />

VI) TEMPERAMENTO<br />

3 Alto<br />

2 Moderato<br />

1 Estremamente elevato<br />

-1 Preoccupantemente alto<br />

-2 Fiacco<br />

-3 Apatico<br />

VII) DUREZZA MENTALE - TEMPRA<br />

3 Moderata<br />

2 Dura<br />

1 Tendenza a morbidezza<br />

-1 Estremamente dura<br />

-2 Morbida<br />

-3 Estremamente morbido<br />

VIII) ACCESSIBILITÀ<br />

3 Gentile, accessibile, aperto<br />

2 Tendenza al comportamento riservato<br />

1 Lusinghiero<br />

-1 Non accessibile, riservato<br />

-2 Aggressivo<br />

-3 Insidioso<br />

È molto importante notare che, per ogni aspetto caratteriale, il punteggio<br />

ottimale non è sempre il massimo livello possibile. Inoltre, ogni singolo aspetto<br />

va valutato anche in funzione del<strong>la</strong> razza. Il Mental Test è infatti accessibile<br />

ai cani di tutte le razze.<br />

REAZIONI A COLPI<br />

Sicuro con gli spari (+++)<br />

Non ha dimestichezza con gli spari (++)<br />

Aggressivo durante gli spari (+)<br />

Sensibile agli spari (-)<br />

Paura degli spari(--)<br />

Nel<strong>la</strong> fase del<strong>la</strong> REAZIONE allo SPARO non vengono assegnati punti.<br />

Elora ha superato il test con +86 punti e con un doppio + nel test dello<br />

sparo. Questa esperienza è stata davvero molto forte. Il test non è stressante<br />

solo per i cani ma anche per i padroni.<br />

Nel mio caso, sono rimasta molto sorpresa dal<strong>la</strong> difficoltà che Elora ha avuto<br />

con lo slittino: era davvero terrorizzata. Pensavo invece che avrebbe vissuto<br />

con molto più stress i momenti in cui è veniva minacciata dal figurante e, in<br />

partico<strong>la</strong>r modo, temevo <strong>la</strong> prova in cui si sarebbe trovata so<strong>la</strong>, legata a catena.<br />

In queste situazioni, invece, ha dimostrato grande autocontrollo e poco timore.<br />

In generale, ritengo che, per Elora, <strong>la</strong> difficoltà maggiore sia stata determinata<br />

dal fatto che io non potevo par<strong>la</strong>re con lei né interagire in alcun modo, finché<br />

non venivo autorizzata dal giudice.<br />

Il bi<strong>la</strong>ncio del Mental test è stato comunque più che positivo!<br />

Al<strong>la</strong> fine del<strong>la</strong> prova, mentre i giudici mi spiegavano i vari dettagli del giudizio,<br />

Elora era tranquillissima.<br />

Hanno concluso dicendomi che Elora è una cagnolina molto carina e gentile e<br />

sono sicuri che sia anche un'ottima compagna di vita. Che dire? Hanno ragione!<br />

**il cane che appare nelle foto è BH TK 1 Maple Yard Corvette, Mental test<br />

172+++ , di proprietà di Heidi Akki<strong>la</strong>.<br />

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SPECIALE DI ROMA 2011<br />

Maria Teresa Garabelli<br />

A Roma, ho giudicato i collies, anche se avevo deciso di ritirarmi, in quanto Roberto<br />

Stinchi mi aveva chiesto di poter fare ancora un assistentato con me… Non potevo<br />

dirgli di no ed ho nuovamente “toccato con mano” il motivo principale per il quale<br />

avevo deciso di non giudicare più.<br />

In teoria, le esposizioni canine “dovrebbero” essere un incontro ed un confronto tecnico<br />

tra “esperti giudici” (così vengono chiamati dall’ENCI) e allevatori o proprietari al fine<br />

di valutare i pregi e i difetti dei soggetti sottoposti a giudizio ed avere così un parere<br />

ed un giudizio sull’evoluzione del<strong>la</strong> razza oltre ad eventuali indirizzi per gli<br />

accoppiamenti futuri.<br />

In pratica, invece, quasi nessuno<br />

iscrive il proprio cane per avere un<br />

parere, ma solo ed esclusivamente per<br />

vincere, ancor più quando si tratta di<br />

una Speciale o di un Raduno di<br />

razza. E del parere del giudice poco<br />

importa, dato che nessuno è lì per chiederlo… Tutto ciò rende il compito poco<br />

gratificante e completamente privo di scopo!<br />

Roma non è stata un’eccezione: chi ha vinto ha esultato, chi ha perso ha recriminato<br />

con più o meno educazione a seconda del soggetto (umano… i soggetti canini sono<br />

sempre contenti di guadagnarsi, comunque vada, dei bocconcini!).<br />

In una forte c<strong>la</strong>sse Libera maschi si è piazzato al 1° posto con CAC Moonlight Dreamer<br />

Dallinaire, un soggetto tipico, armonico, con una bel<strong>la</strong> espressione, ottimo tronco e<br />

movimento. Avrei solo voluto una canna nasale meno cesel<strong>la</strong>ta.<br />

Al secondo posto con Ris. CAC Chris Thomas del<strong>la</strong> Collina dei Ciliegi, soggetto con <strong>la</strong><br />

testa superiore al primo, anch’esso con ottimo tronco e movimento, ma timoroso e<br />

sottomesso tanto da rovinarne l’espressione e l’insieme. Nelle femmine, CAC a Call me<br />

Lady Hawke in splendida forma con bellissima testa ed espressione; si è imposta su<br />

tutti i soggetti esposti ottenendo poi anche il BOB. La Ris. CAC è andata a Zebra a pois<br />

del<strong>la</strong> Collina dei Ciliegi, ottimo soggetto di un bel colore blue merle, inferiore al<strong>la</strong> prima<br />

solo per <strong>la</strong> canna nasale troppo leggera. Nelle c<strong>la</strong>ssi Giovani e Juniores nessun soggetto<br />

di rilievo che <strong>la</strong>sci sperare bene per il futuro.<br />

Infine, vorrei ringraziare tutti per l’ospitalità e l’ottima organizzazione.<br />

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SPECIALE VARESE 5 NOVEMBRE 2011<br />

Anna Albrigo<br />

Ricordo con grande piacere l'expo di<br />

Varese e, in partico<strong>la</strong>re, <strong>la</strong> giornata<br />

trascorsa nel “mondo dei collies” in<br />

occasione del<strong>la</strong> loro mostra speciale<br />

indetta dal<strong>la</strong> <strong>Società</strong> <strong>Italiana</strong> <strong>Collie</strong>s.<br />

È stata una bel<strong>la</strong> occasione per<br />

confrontare opinioni, scambiarsi<br />

considerazioni e, insieme, sentire il<br />

polso del<strong>la</strong> razza. Le mostre speciali,<br />

così come i raduni, sono un momento<br />

importante per fare il punto sul<strong>la</strong><br />

situazione del<strong>la</strong> razza e sul<strong>la</strong> qualità<br />

dell'allevamento.<br />

Ottima <strong>la</strong> scelta del<strong>la</strong> S.I.C. nel volere<br />

questa mostra speciale di fine anno<br />

nell'ambito dell'Internazionale di<br />

Varese: grazie agli ampi e confortevoli<br />

padiglioni del Malpensafiere,<br />

abbiamo potuto concederci un ring di<br />

grandi dimensioni per poter meglio<br />

valutare i soggetti.<br />

Considerevole il numero dei cani<br />

iscritti che, dopo <strong>la</strong> battuta d'arresto<br />

registrata negli anni scorsi, vediamo<br />

ora incrementato sia nelle esposizioni<br />

che nei raduni di razza. Questo fatto<br />

è senz'altro positivo, perché è anche<br />

il numero dei cani sui quali<br />

l'allevamento può contare a favorire<br />

<strong>la</strong> buona selezione.<br />

Eccellente il livello generale dei collies<br />

presenti soprattutto per quanto<br />

riguarda i caratteri di tipo del<strong>la</strong> testa;<br />

ancora qualche parallelismo non<br />

perfetto, qualche stop e posizione<br />

degli occhi non ottimali, ma<br />

nell'insieme l'espressione di razza era<br />

ben riscontrabile nel<strong>la</strong> maggioranza<br />

dei collies presentati. Ho trovato<br />

invece che c'è da <strong>la</strong>vorare meglio sul<strong>la</strong><br />

tipicità del tronco e del movimento.<br />

Forse troppo spesso riteniamo che una<br />

testa super<strong>la</strong>tiva racchiuda in sé tutta<br />

<strong>la</strong> tipicità del collie, ma non è così. I<br />

caratteri di tipo vanno ricercati anche<br />

nel<strong>la</strong> costruzione e nel movimento ed<br />

essi hanno grande rilevanza per tutte<br />

le razze, soprattutto per quelle da<br />

<strong>la</strong>voro come è il pastore scozzese: un<br />

collie oltre a muovere correttamente,<br />

deve muoversi da collie! In questo<br />

senso trovo che ci sia ancora spazio<br />

per migliorare. Sul ring di Varese ho<br />

visto soggetti con teste di notevole<br />

pregio, ma a volte con costruzioni<br />

modeste, ango<strong>la</strong>zioni sia anteriori che<br />

posteriori non appropriate ed una<br />

generale debolezza del posteriore.<br />

Questo portava spesso a movimenti di<br />

scarso dinamismo.<br />

Ottima invece <strong>la</strong> qualità dei mantelli<br />

sia nel<strong>la</strong> tessitura che nel colore,<br />

anche nei blue merle.<br />

È stata una piacevole sorpresa vedere<br />

che i soggetti più giovani erano<br />

migliori di quelli con qualche anno in<br />

più, sintomo che <strong>la</strong> razza si evolve<br />

positivamente.<br />

I vincitori: grande tipo e grande<br />

distinzione nel giovane maschio<br />

risultato Miglior Maschio e BOS<br />

“Scacco Matto di Cambiano”: esso<br />

racchiudeva in sé, in perfetta armonia,<br />

i caratteri essenziali del<strong>la</strong> razza anche<br />

se, per <strong>la</strong> giovane età, non era ancora<br />

ben marcata <strong>la</strong> sua mascolinità.<br />

La femmina risultata BOB “<strong>Collie</strong><br />

Seasons a Kind of Magic” veniva dal<strong>la</strong><br />

c<strong>la</strong>sse intermedia, quindi anch'essa un<br />

soggetto giovane.<br />

Una collie di grande tipicità, altissimo<br />

il livello di distinzione, ma soprattutto<br />

un'armonia d'insieme elevatissima e<br />

grande femminilità. Nel<strong>la</strong> scelta finale<br />

sono stati proprio i caratteri di<br />

dimorfismo sessuale, già presenti<br />

nel<strong>la</strong> femmina, che hanno fatto <strong>la</strong><br />

differenza.<br />

Pagina 43


SPECIALE VERONA 4 DICEMBRE 2011<br />

Valeriie Gaddes<br />

È passato davvero molto tempo e, non avendo conservato<br />

risultati e giudizi, ora è piuttosto difficile far ritornare al<strong>la</strong><br />

mente i singoli soggetti e scrivere di ognuno di essi. Ricordo<br />

tuttavia i vincitori e di questi scriverò brevemente.<br />

Innanzitutto vorrei ringraziare <strong>la</strong> S.I.C. per avermi invitato a<br />

giudicare questo prestigioso appuntamento. Ho avuto un<br />

eccezionale numero di iscritti e tra questi ho trovato alcuni bei<br />

soggetti.<br />

Il tipo era vario, ma ho preferito non soffermarmi sulle diverse<br />

correnti di tipo nel<strong>la</strong> razza, quanto piuttosto giudicare secondo<br />

<strong>la</strong> mia interpretazione dello standard, tenendo sempre<br />

presente che il collie è un cane dinamico, attivo e da <strong>la</strong>voro.<br />

BOB Smooth: One Way’s Pluto. Un notevole maschio con<br />

eccellente presenza e tipo. Bello in generale, eccellente testa<br />

ben bi<strong>la</strong>nciata con buoni occhi e buone orecchie, bel collo e<br />

linea superiore, belle ango<strong>la</strong>zioni e sostanza, in piena forma.<br />

Movimento con passo allungato e deciso.<br />

BOB Rough: <strong>Collie</strong>seasons A Kind of Magic. Femmina blue merle di eccellente tipo e<br />

colore. Bel<strong>la</strong> testa, occhi scuri ben piazzati e le orecchie, correttamente posizionate,<br />

le conferiscono un’eccellente espressione. Molto femminile, con tronco ben sviluppato,<br />

buone ango<strong>la</strong>zioni, buona sostanza e in eccellenti condizioni di forma. Mantello di<br />

buona qualità. Movimento fluido.<br />

Miglior maschio: Scacco Matto di Cambiano. Giovane fulvo in eccellenti condizioni<br />

di mantello, con bel<strong>la</strong> presenza e prestanza. Testa bi<strong>la</strong>nciata con eccellente muso<br />

pieno, cranio non proprio piatto. Occhi belli, ben piazzati e belle orecchie che gli<br />

conferiscono un’espressione molto buona. Bel<strong>la</strong> linea e buona sostanza. Muove bene.<br />

Par<strong>la</strong>ndo più in generale, al<strong>la</strong> fine ho trovato davvero pochi collies belli e ben<br />

bi<strong>la</strong>nciati, del tipo e con le qualità e le caratteristiche che mi piacciono e che ritengo<br />

essenziali per un collie. Non mi riferisco al<strong>la</strong> diatriba sul tipo moderno o<br />

c<strong>la</strong>ssico/tradizionale. C’è un solo standard ed è piuttosto esplicito sulle caratteristiche<br />

e l’essenza che un collie dovrebbe avere. È una razza da <strong>la</strong>voro e questo va sempre<br />

tenuto ben presente. Le caratteristiche speciali a cui mi riferisco sono contenute<br />

all’inizio dello standard: <strong>la</strong> struttura fisica è costruita in funzione a potenza, forza e<br />

attività senza esagerazioni e senza traccia di grosso<strong>la</strong>nità. Non intendo “predicare”<br />

lo standard, ma le caratteristiche essenziali includono un muso ben smussato, stop<br />

leggero ma percettibile, cranio piatto, caratteristiche tutte presenti in una testa dalle<br />

linee parallele. Occhi obliquamente posizionati e scuri, a forma di mandor<strong>la</strong> e piccole<br />

orecchie inserite sul<strong>la</strong> testa né troppo distanti né troppo ravvicinate. Ecco che cosa<br />

cerco e che cosa lo standard esplicita. Le discussioni su testa ed espressione spesso<br />

s’infiammano quando <strong>la</strong> questione viene ricondotta al<strong>la</strong> testa<br />

descritta come pulita e cuneiforme. La domanda che spesso ci<br />

si pone è: quali sono le dimensioni di questo cuneo? Penso<br />

che per rispondere a questa domanda occorra tornare al<strong>la</strong><br />

questione delle orecchie. Se <strong>la</strong> base del cuneo è troppo ampia,<br />

<strong>la</strong> posizione delle orecchie risulta troppo al<strong>la</strong>rgata. Si avranno<br />

così orecchie inserite troppo basse e pesanti e, di solito, queste<br />

caratteristiche appaiono insieme. Invece, se il cuneo è, in<br />

re<strong>la</strong>zione alle proporzioni del<strong>la</strong> testa, come descritto nello<br />

standard, allora le orecchie saranno più strette sul<strong>la</strong> testa,<br />

ma mai troppo ravvicinate ed avranno posizione e<br />

portamento corretti. Tutte queste caratteristiche sono<br />

essenziali per ottenere l’espressione tipica desiderata dallo<br />

standard. Un buon collo inserito su spalle ben ango<strong>la</strong>te,<br />

omero lungo, posteriore solido e forte con groppa ben<br />

discesa e bassa attaccatura del<strong>la</strong> coda sono caratteristiche<br />

desiderabili ed essenziali per far muovere correttamente un<br />

cane. Certamente anche una forte ossatura e buoni piedi sono essenziali. Un<br />

tronco ben sviluppato e un mantello ben toelettato completano poi <strong>la</strong> figura.<br />

Oggi molti cani mancano di qualità nel<strong>la</strong> testa: molti hanno il muso troppo fine<br />

e il cranio non sufficientemente piatto o sfuggente. Molte volte tutti questi difetti<br />

si accompagnano ad un sottomento corto e debole, nonostante lo standard<br />

richieda un sottomento forte e ben definito. Nel peggiore dei casi, il sottomento<br />

corto e debole fa insorgere il problema dell’arcata dentaria inferiore che entra<br />

completamente nel pa<strong>la</strong>to. In molti Paesi, questo difetto appare sempre più<br />

diffusamente nel<strong>la</strong> razza e <strong>la</strong> questione è finita nel<strong>la</strong> Breeds Watch List del Kennel<br />

Club Inglese che richiede ai giudici di prendere confidenza con questo difetto e<br />

di penalizzare, in fase di giudizio, i soggetti che lo presentano.<br />

Ci sono anche molti soggetti in sovrappeso e questo, di per sé, comporta seri<br />

problemi di salute oltre a causare danni all’apparato scheletrico e alle<br />

artico<strong>la</strong>zioni. Inoltre, impedisce al soggetto di muovere bene. Un collie dovrebbe<br />

muovere con elegante leggerezza, senza sforzo apparente: <strong>la</strong> mancanza di grazia<br />

e di eleganza, per lo standard, è un difetto. È come comparare un cavallo da<br />

corsa ad uno da traino. Il cavallo da corsa esprime potente leggerezza mentre il<br />

grosso cavallo da traino ha il passo lento e pesante. Un collie non dovrebbe mai<br />

essere pesante.<br />

Spero che queste poche riflessioni <strong>la</strong>scino ben intendere che cosa cerco in un<br />

collie e quanto ritengo importante <strong>la</strong> lettura e <strong>la</strong> rilettura dello standard, in modo<br />

da comprendere pienamente ed esattamente che cosa descrive e ciò che<br />

dobbiamo cercare di raggiungere attraverso <strong>la</strong> selezione.<br />

Pagina 45


RADUNO MILANO 14 GENNAIO 2012<br />

Mark Wibier<br />

Essere invitati a giudicare da un Club di razza estero è<br />

sempre un grande privilegio per qualunque giudice. Mi<br />

sono sentito onorato e felice quando ho ricevuto l'invito<br />

a giudicare il raduno di Mi<strong>la</strong>no da parte del <strong>Collie</strong> Club<br />

Italiano. Non provengo dai collies, nel senso che non<br />

sono né allevatore né proprietario di questa splendida<br />

razza. Nel mio background ci sono il pastore o<strong>la</strong>ndese,<br />

il bobtail e lo whippet, ma ho sempre avuto un<br />

partico<strong>la</strong>re interesse per i collies fin dai primi anni<br />

novanta. Quando iniziai a studiare per diventare giudice,<br />

il <strong>la</strong>tente interesse si tramutò in un grande amore per<br />

questa razza. Una volta superati gli esami per<br />

l'abilitazione a giudicare <strong>la</strong> razza in Germania, nel 2007<br />

ebbi l'onore di giudicare i collies in diversi paesi europei<br />

e in Israele, oltre ai grandi eventi cinofili tedeschi.<br />

Poiché non sono mai stato un<br />

allevatore o un espositore, non<br />

ho mai preso parte al dibattito<br />

sul tipo riguardo al<strong>la</strong> razza: il<br />

mio modo di interpretar<strong>la</strong> è<br />

neutrale e non riconducibile a<br />

qualche allevamento o linea di<br />

sangue in partico<strong>la</strong>re. Questo mi<br />

ha permesso di vedere il collie<br />

con gli occhi di un "semplice"<br />

amante del<strong>la</strong> razza e di pormi<br />

delle priorità diverse rispetto a<br />

quanto possono fare gli<br />

allevatori-giudici.<br />

Il collie è una delle più belle<br />

razze che abbiamo. Sono certo<br />

che concordiate con questa mia affermazione.<br />

Lo standard recita, in modo alquanto inconsueto, che <strong>la</strong><br />

razza deve avere grande bellezza e impassibile dignità<br />

(fierezza). Non esiste un altro standard di razza che usa<br />

questo tipo di espressione. Per me queste brevi parole<br />

dicono tutto del<strong>la</strong> razza. Per nessun motivo un cane che<br />

non è armonico (ad esempio per un collo corto e/o un<br />

tronco corto o perché vaccino) può esibire <strong>la</strong> grande<br />

bellezza che lo standard di razza richiede in merito<br />

all'aspetto generale. E neppure un collie timido o pauroso<br />

potrà mai esibire l'imperturbabile fierezza e dignità che<br />

si richiedono.<br />

Negli ultimi anni, in diversi paesi europei, il mondo del<strong>la</strong><br />

cinofilia e delle esposizioni ha sperimentato radicali<br />

cambiamenti, grazie all'enorme pubblicità dei media e<br />

alle pressioni delle associazioni animaliste. Tutti noi<br />

cinofili, allevatori, espositori, giudici dobbiamo fare<br />

molta attenzione a che cosa facciamo e a che cosa<br />

dovremmo fare per mantenere i nostri cani in salute e <strong>la</strong><br />

nostra passione pulita e genuina. Negli ultimi anni, <strong>la</strong><br />

FCI e molti Kennel Club hanno dato vita ad un sempre<br />

crescente numero di iniziative a favore di un allevamento<br />

e di una selezione del cane di razza sempre più<br />

focalizzati sull’intrinseca funzionalità, “fit for function”,<br />

come dicono gli inglesi.<br />

Dunque, tenendo sempre ben presente lo standard, gli<br />

obiettivi dell'allevatore e del giudice di esposizione<br />

dovrebbero sempre essere votati ad un profondo rispetto<br />

per le origini del<strong>la</strong> razza. Il collie è un cane che dovrebbe<br />

essere in grado di svolgere e sopportare una giornata di<br />

<strong>la</strong>voro nei campi/pascoli. Possiamo onestamente


affermare che un collie con un tronco troppo corto, poco<br />

ango<strong>la</strong>to e vaccino è in grado di sostenere un'intensa<br />

giornata di <strong>la</strong>voro con le pecore? No. Mi viene subito in<br />

mente un semplice "No", senza alcuna esitazione. E lo<br />

stesso vale per un collie pauroso e incapace di reagire in<br />

modo rapido e agevole a stimoli poco piacevoli o a<br />

situazioni di stress. Possiamo tradurre questa<br />

affermazione e, con serietà, ugualmente chiederci se il<br />

collie "moderno" è in grado di svolgere, per tutto il<br />

giorno, il suo <strong>la</strong>voro "moderno": potrebbe un collie<br />

pauroso "<strong>la</strong>vorare" felicemente come cane da<br />

compagnia? Ormai, nel<strong>la</strong> società di oggigiorno, il collie<br />

è impiegato a tempo pieno unicamente come cane da<br />

compagnia. Essere un cane da compagnia è il "<strong>la</strong>voro"<br />

più difficile richiesto dal<strong>la</strong> nostra complessa società<br />

moderna: questa è <strong>la</strong> mia opinione di terapista<br />

professionale ed addestratore di cani con problemi<br />

comportamentali.<br />

Il vaccinismo non è un esclusivo problema del collie, ma<br />

lo si trova spessissimo in molte altre razze; è comunque<br />

un problema che necessita di molta attenzione da parte<br />

degli allevatori. Brevemente posso dire che il vaccinismo<br />

è causato principalmente da due ragioni: una è <strong>la</strong><br />

costruzione, l'altra è <strong>la</strong> mancanza di muscoli e di tonicità.<br />

La seconda ragione può, grosso modo, essere risolta con<br />

un appropriato esercizio, fatto di passeggiate, corse<br />

giornaliere e bicicletta. Rimango spesso scioccato nel<br />

vedere nei ring cani totalmente privi di muscoli e grassi.<br />

"...Il cane che più di ogni altro si avvicina al suo standard<br />

sia in movimento che da fermo è il più tipico tra un certo<br />

tipo di cani selezionati per un partico<strong>la</strong>re scopo; ha il<br />

tipo."<br />

Questa breve citazione appartiene a Hayes B<strong>la</strong>ke Hoyt,<br />

un allevatore di barboni, giudice e autore. Certo non<br />

possiamo dimenticare che il tipo è anche il prodotto del<strong>la</strong><br />

selezione fatta dall'uomo che in ogni epoca/generazione<br />

ha allevato secondo il tipo che riteneva più giusto. In<br />

partico<strong>la</strong>r modo, il collie è il prodotto di un costante<br />

cambiamento nel definire questo giusto tipo. Il video<br />

"<strong>Collie</strong>s 1950-1998", prodotto da Val & John Geddes, è<br />

<strong>la</strong> prova eloquente di come <strong>la</strong> razza sia cambiata nei<br />

decenni. Costruzione e altri dettagli a parte, pensate che<br />

se sovrapponessimo le sagome di tanti collies di oggi su<br />

quelle di collies di 30 o 60 anni fa, esse<br />

combacerebbero? Eppure sono tutti collies con gli stessi<br />

antenati, tutti considerati "tipici" e alcuni di essi anche<br />

famosi campioni. Questo significa che nel<strong>la</strong> razza non<br />

esiste un unico e corretto tipo.<br />

Giudicare cani non significa, a mio avviso, prestare<br />

attenzione solo al<strong>la</strong> miglior costruzione o solo alle<br />

migliori caratteristiche del<strong>la</strong> testa o al<strong>la</strong> lunghezza del<br />

pelo, ma piuttosto trovare un possibile compromesso<br />

generale tra <strong>la</strong> costruzione e tutte le altre caratteristiche<br />

così come viene richiesto dallo standard. Francamente<br />

questo, di solito, non è affatto facile e quando si arriva<br />

al<strong>la</strong> decisione finale sul<strong>la</strong> valutazione o il piazzamento<br />

di un cane, l'ago del<strong>la</strong> bi<strong>la</strong>ncia si sposta talvolta a favore<br />

di certe caratteristiche tipiche del<strong>la</strong> razza, talvolta a<br />

favore del<strong>la</strong> costruzione.<br />

A Mi<strong>la</strong>no, ho trascorso una piacevole giornata. Sono<br />

rimasto molto soddisfatto del mio BOB che assemb<strong>la</strong><br />

corretta costruzione, corrette proporzioni di tronco e un<br />

forte posteriore con un surplus di caratteristiche tipiche<br />

del<strong>la</strong> razza, il tutto coronato da un efficiente movimento.<br />

In generale ho un buon ricordo dei tanti cani giudicati<br />

ed, in partico<strong>la</strong>re, ricordo le c<strong>la</strong>ssi giovani e le femmine.<br />

Ringrazio gli espositori per <strong>la</strong> loro sportività e per <strong>la</strong><br />

fiducia dimostratami sottoponendo i loro cani al mio<br />

giudizio.<br />

Anche se a volte sono stato critico, in tutta onestà posso<br />

dire che, se <strong>la</strong> qualità che ho riscontrato al raduno è<br />

rappresentativa del<strong>la</strong> qualità raggiunta dal<strong>la</strong> razza in<br />

Italia, l'allevamento italiano ha intrapreso il cammino<br />

nel<strong>la</strong> giusta direzione!<br />

Pagina 47


RADUNO LA TOLLARA 12 MAGGIO 2012<br />

Andre Scott.<br />

Vorrei ringraziare il presidente<br />

e tutto il consiglio direttivo<br />

del<strong>la</strong> S.I.C. per avermi<br />

invitato a giudicare questo<br />

show molto ben riuscito e al<br />

quale non vedevo l’ora di<br />

partecipare.<br />

Cibo, tempo e ospitalità<br />

riservatami sono state di prima qualità. La<br />

location era eccellente, con un ampio ring.<br />

L’erba avrebbe potuto essere un po’ più<br />

bassa, ma non mi è sembrato che questo<br />

abbia causato nessun problema ai collies<br />

presenti. Era davvero piuttosto caldo, ma i<br />

molti alberi hanno garantito ombra agli<br />

espositori, alle gabbie e hanno reso il tutto<br />

molto piacevole. La qualità dei collies iscritti<br />

(53 in tutto) era omogenea per tipo, buona costruzione e sostanza, con movimento sciolto<br />

e disinvolto nonostante il caldo.<br />

Alcune mie decisioni sono state molto sofferte e per molti piazzamenti ho davvero dovuto<br />

appel<strong>la</strong>rmi alle sfumature. In generale <strong>la</strong> presentazione era molto buona con tanti mantelli<br />

luccicanti al sole. Molti dei collies presenti erano ben addestrati al ring sia da fermi che in<br />

movimento anche se, per alcuni, un po’ più di addestramento non avrebbe guastato.<br />

Nessuno ha comunque mostrato segni di aggressività nei miei confronti e questo è ciò che<br />

mi aspetto dal<strong>la</strong> nostra bel<strong>la</strong> razza.<br />

Non avevo mai giudicato in Italia, né mai prima avevo giudicato qualcuno dei soggetti<br />

iscritti. È stato curioso constatare poi che il mio miglior maschio e <strong>la</strong> mia miglior femmina<br />

erano fratello e sorel<strong>la</strong> allevati da Alessandra Montini. Entrambi di superba qualità, con<br />

eccellenti teste molto ben costruite. Belli gli occhi e le orecchie, ben posizionate, davano<br />

l’espressione desiderata e che io cercavo. Avevano buona lunghezza di collo e bei tronchi<br />

con forte ossatura e sostanza, ricoperti da mantelli di buona tessitura e condizione. Entrambi<br />

muovevano molto bene. Al momento del BIS ho ritenuto che <strong>la</strong> femmina avesse quel poco<br />

di carisma in più per vincere. È stato interessante vedere che anche il secondo miglior<br />

maschio e <strong>la</strong> seconda miglior femmina erano anch’essi fratello e sorel<strong>la</strong> di proprietà di<br />

Gabriel<strong>la</strong> Cazzaniga. Vicini ai tre anni di età e con linee corrette, belle teste di buona<br />

lunghezza, occhi belli, orecchie ben portate e tenute in attenzione incessantemente. Belli<br />

i tronchi e mantelli curati.<br />

Movimento sciolto. Miglior Baby<br />

è risultata Guest Star del<strong>la</strong> Buca<br />

delle Fate di proprietà di Lisa<br />

Ricciardi, una femmina tricolore<br />

di 4 mesi molto promettente,<br />

con bel<strong>la</strong> testa per l’età, con<br />

muso di buona forma e buon<br />

sottomento. Occhi belli, ben<br />

posizionati ed orecchie, al<br />

momento, un filo pesanti. Bel<strong>la</strong><br />

<strong>la</strong> costruzione generale e<br />

l’ossatura. Mantello nero corvino lucente<br />

al sole. Presentata al<strong>la</strong> perfezione. Buon<br />

movimento per l’età. Il miglior Juniores<br />

maschio è risultato Aragon You are <strong>the</strong><br />

best di Luca Cacio, soggetto fulvo di otto<br />

mesi. Vedo dal catalogo che questo<br />

giovane maschio è figlio del<strong>la</strong> femmina<br />

Best In Show e posso affermare che ha<br />

ereditato da lei molte sue<br />

splendide qualità. Buona<br />

lunghezza di testa, occhi<br />

belli, buone orecchie ben<br />

portate. Bel collo arcuato<br />

con corpo mascolino, bel<strong>la</strong><br />

ossatura e mantello in<br />

ottime condizioni. Peccato<br />

che al momento degli<br />

spareggi finali sembrasse un po’ turbato. Miglior Juniores assoluto è risultata<br />

Torrino Havana Gold di Marino Morosini, femmina fulva anch’essa allevata<br />

da Alessandra Montini. Una promettente femmina di 6 mesi, di ottime<br />

proporzioni, bel<strong>la</strong> testa e orecchie ben portate. Belle linee coperte da un mantello in ottime<br />

condizioni. Muoveva bene.<br />

Miglior giovane, I’m Feeling Good dei Gherardini di Nadia Gherardini, promettente femmina<br />

fulva di 11 mesi che ha subito catturato <strong>la</strong> mia attenzione. Bel<strong>la</strong> testa, occhi dolci e ben<br />

posizionati, orecchie ben posizionate e portate. Molto femminile, bel collo, buona ossatura<br />

e buoni piedi. Mantello ben presentato, senza un pelo fuori posto. Bel movimento.<br />

Vincitori delle altre c<strong>la</strong>ssi sono risultati Marlon Brando di Marco Fontanelli, notevole maschio<br />

blue merle di 13 mesi, buoni <strong>la</strong> testa e gli occhi; piuttosto riluttante ad usare le orecchie<br />

che erano un po’ pesanti. Bel collo, buone ossatura e sostanza. Mantello ben toelettato.<br />

Drop of Ink Nera del<strong>la</strong> Cambianel<strong>la</strong> di proprietà dello stesso allevamento. Bel<strong>la</strong> femmina<br />

tricolore molto bi<strong>la</strong>nciata. Buona lunghezza di collo, bel tronco, mantello in ottime<br />

condizioni. Bel<strong>la</strong> presenza e movimento. Coda portato un po’ allegramente. La vincitrice<br />

del<strong>la</strong> c<strong>la</strong>sse campioni , <strong>la</strong> campionessa italiana C<strong>la</strong>ire de Lune del<strong>la</strong> Corona Ferrea di Ivano<br />

Arcari, è una femmina fulva di quasi sette anni, che conserva ancora <strong>la</strong> sua bel<strong>la</strong> linea;<br />

bel<strong>la</strong> testa, bel movimento e bel<strong>la</strong> presentazione. Non è però riuscita a superare <strong>la</strong> dolcezza<br />

dei più giovani negli spareggi finali. La c<strong>la</strong>sse veterani è stata vinta da Tchoupy des Beldones<br />

di Emanue<strong>la</strong> Licini, femmina tricolore di nove anni, orgoglio del<strong>la</strong> sua proprietaria, al top<br />

del<strong>la</strong> condizione e presentata meravigliosamente dal<strong>la</strong> sua giovane handler. Belle linee<br />

e bel mantello, bel<strong>la</strong> testa e belle orecchie molto ben portate. Bel movimento.<br />

Certamente questi collies, insieme con tanti altri, <strong>la</strong>sciano ben vedere il livello<br />

qualitativo del<strong>la</strong> razza in Italia e, anche se ritengo che ci sia sempre un margine<br />

di miglioramento in ogni paese (il collie perfetto deve ancora nascere), bisogna<br />

dare credito agli allevatori dei soggetti sopra elencati. A mio avviso,<br />

l’allevamento del collie in Italia sta andando senza dubbio verso <strong>la</strong> giusta<br />

direzione.<br />

Uno speciale ringraziamento deve andare al<strong>la</strong> giovane interprete che ha tradotto<br />

i miei giudizi per tutto il giorno. Vorrei inoltre ringraziare il Consiglio Direttivo<br />

per gli splendidi regali e anche<br />

tutti gli espositori che hanno<br />

reso <strong>la</strong> mia giornata<br />

indimenticabile.<br />

Pagina 49


SPECIALE PISA 9 GIUGNO 2012<br />

Giancarlo Sambucco<br />

Giornata calda ed asso<strong>la</strong>ta, soddisfacente il ring per spazi e fondo. Numerosi i<br />

soggetti iscritti, testimonianza del<strong>la</strong> sempre presente volontà degli appassionati<br />

e degli allevatori qualificati di questa razza, a me così cara, di essere presenti<br />

sul palcoscenico selettivo delle expo.<br />

Nei maschi, più eterogenei, ho preferito Cooler Chiupito per il buon cranio, <strong>la</strong><br />

tipica espressione, <strong>la</strong> corretta mandibo<strong>la</strong>, il corretto parallelismo degli arti in<br />

movimento e <strong>la</strong> necessaria mascolinità.<br />

Più omogenea, come spesso capita, le femmine, ogni c<strong>la</strong>sse ha presentato<br />

soggetti di buona qualità, tutte in buona forma e che si sono ben presentate.<br />

Miglior femmina ed anche BOB, I’m Feeling Good dei Gherardini, molto corretta<br />

<strong>la</strong> sua costruzione, giustamente pastore, ottimi i rapporti cranio muso, molto<br />

gradevole <strong>la</strong> sua femminilità ed espressione, ottima incol<strong>la</strong>tura e colore ben<br />

caldo, corretto il movimento. Soggetto a parer mio di molta c<strong>la</strong>sse e con ottime<br />

prospettive di carriera espositiva. Grazie a tutti.<br />

Pagina 51


SPECIALE CAGLIARI 10 MARZO 2012<br />

Mano<strong>la</strong> Poggesi<br />

Solo quattro parole… e mi scusino “i miei 40 lettori”, come direbbe<br />

Manzoni!<br />

In primis, per ringraziare il Club di avermi invitato a giudicare <strong>la</strong> Speciale di<br />

Cagliari; in secondo luogo, gli espositori che mi hanno permesso di apprezzare<br />

i loro soggetti.<br />

Struttura, armonia e combinazione di cranio e muso, taglia, forma, colore e<br />

posizione degli occhi, così come <strong>la</strong> corretta inserzione e il portamento degli<br />

orecchi sono stati i punti fondamentali del mio giudizio, in ottemperanza a<br />

quanto recita anche lo standard.<br />

Partendo da questi presupposti, tra i maschi non poteva che emergere il fulvo<br />

James Bond di Cambiano, un cane giovane ma perfetto nell’armonia<br />

dell’insieme che, aggiungendo pure l’ottimo temperamento, ne fanno anche<br />

un cane da show. Inoltre, devo dire che si è “venduto” molto bene assieme<br />

al<strong>la</strong> sua handler con <strong>la</strong> quale aveva un completo affiatamento: lo dimostra<br />

il fatto che poi non solo è risultato essere il migliore di razza e di gruppo, ma<br />

ha conquistato il podio del Best in Show di entrambi i giorni.<br />

E le femmine? Devo dire… molto armoniche. La fulva del<strong>la</strong> c<strong>la</strong>sse intermedia<br />

conquistava per l’espressione, ma era ancora “immatura” in movimento nel<br />

quale, invece, eccelleva <strong>la</strong> blue Zebra a pois del<strong>la</strong> Collina dei Ciliegi <strong>la</strong> cui<br />

dorsale era solida e il passo rego<strong>la</strong>re. Molto buono anche il colore.<br />

Pagina 52<br />

Mi ha fatto piacere aver saputo successivamente che con questa Speciale<br />

aveva chiuso il Campionato Italiano.<br />

Nel ringraziare ancora tutti gli espositori per <strong>la</strong> fiducia accordatami, auguro<br />

a tutti loro “ad maiora”.


RADUNO SANREMO 29 APRILE 2012<br />

A<strong>la</strong>n Jones<br />

È sempre un piacere giudicare un raduno di collies, cosa che faccio ormai<br />

da vari anni. Il ring era di buona ampiezza, ma non completamente<br />

ricoperto da moquette e questo ha causato qualche problema di movimento<br />

ad alcuni dei soggetti esposti. C’erano 27 iscritti, 10 maschi e 17 femmine<br />

appartenenti principalmente alle c<strong>la</strong>ssi libera ed intermedia; pochi i soggetti<br />

giovani.<br />

Maschi<br />

Il maschio vincitore del<strong>la</strong> c<strong>la</strong>sse libera con CAC è risultato Deanvandamme<br />

di Paradise <strong>Collie</strong>s: cane di taglia, mascolino, testa bi<strong>la</strong>nciata, belli gli<br />

occhi e l’espressione, bel collo, belle proporzioni del tronco, movimento<br />

sciolto. Finalmente presentatomi con il mantello in buona forma, è stato<br />

per me un piacere vederlo completare il titolo di campione italiano.<br />

La ris. CAC, sempre dal<strong>la</strong> c<strong>la</strong>sse libera, è andata a Po<strong>la</strong>r Star dell’Iso<strong>la</strong> dei<br />

<strong>Collie</strong>s, un altro soggetto di bel tipo di questo importante allevamento.<br />

Mascolino, belli <strong>la</strong> testa e<br />

gli occhi, orecchie ben<br />

proporzionate, ben<br />

presentato, in eccellente<br />

forma e con movimento<br />

sciolto; potrebbe avere un<br />

posteriore migliore in<br />

movimento.<br />

I giovani maschi erano solo due: entrambi necessitano di maturare, di<br />

migliorare il movimento e di abituarsi al ring.<br />

Femmine<br />

È stato un piacere giudicare questa c<strong>la</strong>sse e vedere nel ring così tante belle<br />

femmine delle quali molte potevano aspirare al CAC. È stata una bel<strong>la</strong> lotta<br />

tra le due belle finaliste, entrambe blue merle e presentate in eccellenti<br />

condizioni di forma: una con una bel<strong>la</strong> testa pulita, occhi belli e bel<strong>la</strong><br />

espressione, orecchie piccole, un soggetto che mi piace molto; l’altra con<br />

uno splendido colore blu molto ben macchiato.<br />

Il CAC è andato a Blu Edwards Dream du Clos des Duchesses. Pur<br />

conoscendo<strong>la</strong>, non l’avevo mai vista meglio in passato.<br />

Blue Bayou del<strong>la</strong> Cambianel<strong>la</strong> si è aggiudicata <strong>la</strong> riserva di CAC.<br />

Dal<strong>la</strong> c<strong>la</strong>sse giovani femmine proviene il mio migliore di razza,<br />

Unbelievable Blu di Cambiano. Una splendida blue merle che ti cattura lo<br />

sguardo per il suo colore e <strong>la</strong> corretta macchiatura. Quando si presenta,<br />

mostra tutte le sue bi<strong>la</strong>nciate proporzioni di testa e tronco, con un eccellente<br />

collo, testa molto femminile, belle orecchie, bel<strong>la</strong> espressione e movimento<br />

sciolto.<br />

C<strong>la</strong>sse Juniores, Raissa dell’Iso<strong>la</strong> dei <strong>Collie</strong>s, è un altro soggetto molto<br />

promettente di questo allevamento. Spero che continui a crescere bene e<br />

che mantenga le promesse, così come sua sorel<strong>la</strong> Ramona dell’Iso<strong>la</strong> dei<br />

<strong>Collie</strong>s, molto simile per tipo e con un bel carattere.<br />

Pagina 53


MATCH INFORMALE<br />

A CASTIONE DELLA PRESOLANA E CAE1<br />

Emanue<strong>la</strong> Licini<br />

Raccontare a posteriori una magnifica esperienza<br />

non è mai facile: si cerca di trasmettere quello che<br />

si è vissuto in prima persona e fatto vivere ad altri,<br />

ma non è così semplice!<br />

Il 23 Giugno 2012 presso il Parco Alpini di<br />

Castiglione del<strong>la</strong> Preso<strong>la</strong>na <strong>la</strong> S.I.C., in<br />

col<strong>la</strong>borazione con il Gruppo Cinofilo Bergamasco,<br />

ha organizzato un match informale con l’aggiunta<br />

del tanto discusso CAE1, ormai obbligatorio per il<br />

conseguimento del campionato italiano.<br />

Due, quindi, erano gli importanti tavoli di<br />

confronto, bellezza e carattere, valutati da due<br />

altrettanto autorevoli esaminatori: Vanessa Cronk<br />

(UK) Chelborn <strong>Collie</strong>s per <strong>la</strong> bellezza e Arch. Luigi Corna (I) per <strong>la</strong> prova CAE1.<br />

Faceva da cornice al<strong>la</strong> giornata il suggestivo panorama montano che Castione del<strong>la</strong><br />

Preso<strong>la</strong>na è sempre capace di rega<strong>la</strong>re a tutti gli ospiti. Il luogo, con una grande<br />

struttura porticata in legno, un bel parchetto verde dove i cani possono giocare, un<br />

bar ed il corol<strong>la</strong>rio delle belle montagne, ha trasmesso a tutti pace e serenità.<br />

Con tutte queste note positive, però, non poteva mancare il “tono cupo” di un bel<br />

temporale montano interval<strong>la</strong>to anche da un paio di grandinate. Nessuna paura: chi<br />

ha <strong>la</strong> passione, il sole ce l’ha dentro e quindi non si arrende davanti a nul<strong>la</strong>!<br />

18 i soggetti iscritti al match e valutati con grande attenzione dal<strong>la</strong> Sig.ra Cronk; tutti<br />

hanno avuto <strong>la</strong> loro scheda di re<strong>la</strong>zione in ricordo del<strong>la</strong> giornata e non solo. Infatti,<br />

ognuno ha ricevuto un premio a sorteggio (offerto dal comitato di redazione del<br />

calendario) e numerose coccarde tricolori offerte dal<strong>la</strong> S.I.C. In fatto di premi, però, i<br />

graziosi vetri realizzati a mano da Giovanna di Secli hanno rappresentato il fiore<br />

all’occhiello. Inoltre vanno ringraziati anche<br />

Enrica ed Ivano Arcari che hanno offerto delle<br />

belle cornici ricordo.<br />

La Sig.ra Cronk ha voluto commentare<br />

personalmente questo evento:<br />

“Il 23 Giugno sono stata in Italia per giudicare<br />

un match informale organizzato dal<strong>la</strong> S.I.C.<br />

Voglio ringraziare Emanue<strong>la</strong> per le attenzioni<br />

prestate a me a e mia figlia <strong>la</strong> sera prima dello<br />

show e per averci fatto visitare tanti bei luoghi<br />

intorno a Mi<strong>la</strong>no. Il tempo era caldo e soleggiato<br />

e i paesaggi erano molto belli. Purtroppo, il<br />

mattino seguente, mentre in macchina<br />

attraversavamo le montagne diretti verso <strong>la</strong> sede dello show, il tempo non si mostrò<br />

altrettanto clemente ed il cielo era davvero molto nuvoloso. È stato un sollievo trovare<br />

due ampie strutture coperte e pavimentate, probabilmente utilizzate per pranzare<br />

all’aperto. Mi è un po’ dispiaciuto giudicare al coperto, ma il vento soffiava forte e<br />

c’erano <strong>la</strong>mpi, tuoni, pioggia e grandine come non avevo mai visto. In pochi minuti,<br />

<strong>la</strong> pioggia che scorreva giù dal<strong>la</strong> montagna ha trasformato in un piccolo fiume il<br />

sentiero che avevo percorso poco prima.<br />

Niente di tutto ciò ha turbato i cani e, nel ring, tutti si sono comportati normalmente.<br />

Ho iniziato con i baby. Ho trovato che molti di essi erano un po’ leggeri di ossatura,<br />

ma poiché questo non l’ho poi riscontrato nei soggetti più maturi, posso semplicemente<br />

pensare che, nelle linee di sangue odierne, l’ossatura si irrobustisca più tardivamente.<br />

Questo non valeva per i miei finalisti e <strong>la</strong> vincitrice, entrambi splendidi cuccioloni fulvi.<br />

Ambedue avevano belle teste con musi pieni e begli occhi, bel tronco e buon<br />

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movimento nonostante <strong>la</strong> giovane età. Del<strong>la</strong> mia<br />

vincitrice ho semplicemente preferito l’espressione.<br />

Vincitrice del<strong>la</strong> c<strong>la</strong>sse adulta è stata Rolly Polly del<strong>la</strong><br />

Corona Ferrea, una giovane femmina fulva con una<br />

bel<strong>la</strong> testa, muso pieno, buon stop, occhi ben<br />

piazzati ed orecchie ben portate. Bel collo arcuato<br />

su spalle correttamente ango<strong>la</strong>te, torace ben disceso,<br />

corretta lunghezza del rene e corretta inclinazione<br />

del ginocchio; bel movimento. Ben presentata.<br />

L’altra mia finalista è stata Blue Edward’s Dream du<br />

Clos des Duchesses, una femmina blue merle più<br />

matura, di buon colore. Quel giorno non era molto<br />

in vena di mostrare le sue orecchie, ma <strong>la</strong> sua bel<strong>la</strong><br />

espressione era comunque facilmente riscontrabile. Testa ben cesel<strong>la</strong>ta e pulita con<br />

muso pieno, buon stop e occhi ben inseriti. Con le sue belle ango<strong>la</strong>zioni, <strong>la</strong> giusta<br />

lunghezza di rene e gli arti potenti ma femminili muoveva senza sforzo e con buon<br />

allungo. Vorrei ringraziare tutti gli espositori che per essere stati presenti in un giorno<br />

tanto bagnato e <strong>la</strong> <strong>Società</strong> <strong>Italiana</strong> <strong>Collie</strong> per avermi invitata.”<br />

In seguito, si è poi svolta <strong>la</strong> prova CAE1 con 9 collies iscritti e tutti valutati idonei dal<br />

giudice Arch. Luigi Corna; questa <strong>la</strong> sua re<strong>la</strong>zione sul<strong>la</strong> giornata.<br />

“Ho avuto il piacere di poter valutare <strong>la</strong> prova CAE1 dei pastori scozzesi a pelo lungo.<br />

Un buon numero e una buona risposta al test. Tutti i partecipanti hanno superato <strong>la</strong><br />

prova con ottime valutazioni nei singoli esercizi. Inoltre, il tempo inclemente (con forti<br />

tuoni e grandinate) mi ha consentito di appurare <strong>la</strong> solidità caratteriale e l’equilibrio<br />

dei collie presenti ancor prima dello svolgimento del<strong>la</strong> prova stessa. Da rimarcare il<br />

clima amichevole tra tutti gli intervenuti grazie anche all’eccellente organizzazione<br />

che ha messo a disposizione, nel corso dello svolgimento del CAE1, degli aiutanti<br />

molto validi.”<br />

E <strong>la</strong> sera? Non poteva mancare una bel<strong>la</strong> cenetta<br />

ri<strong>la</strong>ssante fra collisti durante <strong>la</strong> quale abbiamo potuto<br />

assaggiare svariati ottimi piatti tipici e sorseggiare del<br />

buon vino, ridendo e scherzando tutti assieme. Ecco…<br />

questo è il vero match!<br />

Vi aspettiamo numerosi l’anno prossimo, certi che <strong>la</strong><br />

vera passione non possa che essere condivisa!

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