21.05.2013 Views

Flavio Cattaneo, Terna procede Piano Investimenti decennale (Il Sole24Ore)

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

<strong>Il</strong> <strong>Sole24Ore</strong>, <strong>Terna</strong>, guidata da <strong>Flavio</strong> <strong>Cattaneo</strong>, accelera sugli investimenti<br />

Procede la realizzazione del piano <strong>decennale</strong> di investimenti infrastrutturali per 8 miliardi di<br />

euro di <strong>Terna</strong>. Conclusi i lavori l'Italia disporrà della più moderna e tecnologicamente<br />

avanzata rete d'Europa. Dal 2007 il prezzo dell’energia è sceso grazie al miglioramento<br />

della rete: complessivamente il programma di sviluppo della Spa ha prodotto 4,8 miliardi<br />

di minori costi per il sistema. Le opere che <strong>Terna</strong> sta realizzando produrranno 1.200 km di<br />

nuova rete high-tech e sostenibile. <strong>Flavio</strong> <strong>Cattaneo</strong>: “L'Italia ha tutte le carte in regola<br />

per essere soggetto attivo nel mercato europeo. Disponiamo di una rete di trasmissione<br />

flessibile e di alta tecnologia”.<br />

Procede a passo spedito la realizzazione del piano di investimenti infrastrutturali di <strong>Terna</strong><br />

Spa, operatore italiano di rete per la trasmissione di energia elettrica. <strong>Il</strong> piano <strong>decennale</strong>,<br />

avviato nel 2005, prevede investimenti per quasi 8 miliardi e a conclusione lavori l'Italia<br />

disporrà della più moderna e tecnologicamente avanzata rete d'Europa. Non solo. La<br />

costruzione di nuove interconnessioni con le reti estere e il potenziamento di quelle<br />

esistenti, permetteranno all'Italia di poter essere un attore di primo piano nel mercato<br />

europeo dell'energia elettrica. Tra i progetti di <strong>Terna</strong> spiccano infatti i ponti elettrici con il<br />

Montenegro e con la Francia, due opere già cantierate che si aggiungono alle 22 linee di<br />

collegamento con l'estero esistenti e che rientrano nella strategia di <strong>Terna</strong> di fare della rete<br />

italiana l'hub elettrico dell'Europa e del Mediterraneo.<br />

«Ora, dal punto di vista tecnologico e produttivo – spiega <strong>Flavio</strong> <strong>Cattaneo</strong>,<br />

l'amministratore delegato di <strong>Terna</strong> – l'Italia ha tutte le carte in regola per essere soggetto<br />

attivo nel mercato europeo. Abbiamo un parco generazione moderno e più equilibrato nel<br />

mix. Abbiamo le centrali a gas più avanzate d'Europa. Disponiamo di una rete di<br />

trasmissione flessibile e di alta tecnologia. Ma dobbiamo anche ridurre il costo delle<br />

materie prime. Adesso è l'Unione europea che deve superare i vincoli normativi per aprire<br />

il mercato. Soprattutto in un momento come quello attuale, con una capacità di<br />

generazione superiore alla domanda anche a causa del rallentamento dell'attività<br />

industriale. Inoltre Francia e Germania, con la componente nucleare, non hanno quella<br />

flessibilità che l'Italia potrebbe fornire. Abbiamo bisogno di sistemi di accumulo dell'energia<br />

e il quadro normativo europeo deve porre ancora più attenzione su questo. Noi siamo<br />

pronti e l'Italia è in buona posizione».<br />

Tra gli obiettivi del programma c'è la riduzione dei costi per il sistema, già in parte<br />

centrato. Solo considerando le sei maggiori opere realizzate dal 2005 (San Fiorano-Robbia,<br />

Matera-Santa Sofia, Laino-Rizziconi, Chignolo Po-Maleo, Turbigo-Rho e Sapei), dall'entrata


in esercizio ad oggi il risparmio per il sistema è stato di circa 1,7 miliardi. In pratica –<br />

sottolineano a <strong>Terna</strong> – il benefico generato ha già ripagato l'intero costo sostenuto e, per<br />

ogni milione di euro investito, il ritorno in termini di minor costo per il sistema è di circa<br />

cinque milioni. Se a ciò si aggiungono i 3,1 miliardi di euro di minori costi generati<br />

dall'ottimizzazione nella gestione dei flussi di energia, il cosiddetto dispacciamento, si ha<br />

che complessivamente il programma di sviluppo della Spa ha prodotto 4,8 miliardi di<br />

minori costi per il sistema.<br />

Dal 2007 a oggi, inoltre, l'ammodernamento della rete ha contribuito a un calo del Prezzo<br />

unico nazionale (Pun), sceso a 64 euro per Megawattora dai 71 euro del 2007, mentre il<br />

prezzo minimo è passato da 68 a 59 euro del periodo gennaio-febbraio 2013.<br />

Nella situazione attuale di pesante crisi per le imprese del settore tecnologico e per i<br />

cantieri, il programma di <strong>Terna</strong> rappresenta un forte generatore di lavoro: a oggi sono<br />

infatti 209 i cantieri aperti e in attività in Italia, che coinvolgono 750 imprese dell'edilizia<br />

civile e dell'elettromeccanica e oltre 4mila lavoratori. Le opere che <strong>Terna</strong> sta realizzando<br />

produrranno 1.200 chilometri di nuova rete high-tech e sostenibile, 850 chilometri di<br />

vecchie linee saranno dismessi e 60 nuove stazioni saranno attivate. <strong>Il</strong> 40% dei 3 miliardi<br />

in fase di realizzazione è destinato al pieno sfruttamento delle energie rinnovabili.<br />

<strong>Il</strong> programma – come spiega <strong>Cattaneo</strong> – è totalmente finanziato dal mercato e dalla Bei<br />

(Banca europea per gli investimenti) che «nella persona del vicepresidente Dario<br />

Scannapieco, ha acceso una luce là dove prima c'era il buio. È grazie all'impegno di<br />

Scannapieco – dice <strong>Cattaneo</strong> – che la Bei ha focalizzato il suo interesse sul piano di<br />

sviluppo della rete italiana e sta sostenendo il progetto con grande lungimiranza».<br />

Sette i progetti top in fase di realizzazione (altri due partiranno entro il 2013), che da soli<br />

consentiranno un risparmio di costi a carico del sistema elettrico valutato in 340 milioni<br />

l'anno: l'elettrodotto Italia-Francia (365 milioni di investimenti per la parte italiana);<br />

l'interconnessione Italia-Montenegro (un miliardo l'investimento); elettrodotto Trino-<br />

Lacchiarella (300 milioni); elettrodotto Dolo-Camin (290 milioni); elettrodotto Foggia-<br />

Benevento (90 milioni); elettrodotto Feroleto-Maida (10 milioni); elettrodotto Sorgente-<br />

Rizziconi (700 milioni, realizzato al 55%). Quest'ultima opera in particolare collegherà<br />

Sicilia e Calabria e contribuirà a un deciso risparmio in bolletta elettrica valutato in oltre<br />

600 milioni l'anno.<br />

FONTE: <strong>Il</strong> Sole 24 Ore

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!