TESS<strong>IN</strong>.eng.all.qxd:V6 1/10/08 16:24 Page 65 Giovanni Quirici sulla ottava lunghezza di Ritorni Notturni (7c+). Una via selvaggia, nel cuore roccioso di Sonogno in Val Verzasca.
TESS<strong>IN</strong>.eng.all.qxd:V6 1/10/08 16:24 Page 66 VERTICAL IMPRESE 66 Futura… voglia di libera La strada <strong>ch</strong>e risale la Val Verzasca solca quest’angolo di Ticino come un serpente ubriaco. Il paesaggio, con la complicità delle curve, finisce lui stesso per ubriacarci ed è barcollando un po’ <strong>ch</strong>e scendiamo dall’auto. Motta: qui cominciano tutte le scalate all’Alnasca. Iniziamo la salita con passo lento. Per l’avvicinamento sono necessarie tre ore buone su un sentiero ripido e dimenticato, <strong>ch</strong>e solo i vec<strong>ch</strong>i di qui potevano disegnare. Senza mai riuscire a riprendere fiato, arriviamo all’alpeggio di Rozzera. Alcune costruzioni in pietra di tempi remoti offrono ancora dimora ad una coppia di pastori. Un «buondì» lanciato in direzione della casa ci ritorna puntuale come un eco. La pastora ci accoglie offrendoci uno sciroppo e un bel pezzo del suo formaggio di capra. Scambiamo qual<strong>ch</strong>e parola, lo sguardo perduto verso il fondovalle. Le notizie di giù, la stagione, il nostro progetto…. in lontananza le campane delle capre si mescolano al canto degli uccelli. Potremmo rimanere qui fino a domani. Ma ecco, siamo troppo vicini al Poncione ed il ri<strong>ch</strong>iamo della roccia ci riporta al nostro faticoso cammino. Lo zaino ci sembra ora più pesante, e an<strong>ch</strong>e le gambe. Finalmente vedo la scritta «Bivacco Scorpion 3 minuti» dipinta in rosso su una pietra. Un ultimo sforzo e vediamo le porte del bivacco. I vec<strong>ch</strong>i avevano allestito un riparo sotto una grossa pietra piatta. I bloc<strong>ch</strong>i di granito si sono spontaneamente disposti nel modo migliore per accogliere e proteggere. Oggi il piccolo bivacco è stato trasformato in un rifugio a quattro stelle davanti al quale sventolano piccole bandiere tibetane. Ogni volta <strong>ch</strong>e arrivo su questo piccolo ripiano, il silenzio mi rapisce. Ci sono talvolta momenti inspiegabili, in cui la realtà supera ancora l’immaginazione. Di qui, la parete sud dell’Alnasca, come fosse custode della valle, ci guarda con oc<strong>ch</strong>io benevolo. Su questa imponente piramide di 500 m è stata scritta una bella pagina della storia alpinistica ticinese. Con Roberto Bassi siamo venuti per cercare di aggiungere un piccolo pezzo a questa storia. Domani tenteremo di scalare Futura in libera. È una delle ultime realizzazioni di Glauco Cugini, un lupo solitario <strong>ch</strong>e dobbiamo ringraziare per questa magnifica via, oltre <strong>ch</strong>e per avere reso questo rifugio così confortevole. All’interno, sac<strong>ch</strong>i a pelo, materassi, stoviglie ed alcuni libri sono a disposizione degli alpinisti. È sufficiente portare il cibo e il fornelletto a gas. Glauco, apritore infaticabile e visionario, ha trascorso più di 10 giorni in parete, da solo, per realizzare questo capolavoro. La notte è dolce e il risveglio mattiniero. Nella prima luce dell’alba seguiamo una vaga traccia nell’erba <strong>ch</strong>e conduce alla base della parete, <strong>ch</strong>e ora ci appare ancora più imponente. I primi raggi del sole accarezzano la cima. Eccitati come dei ragazzini, prepariamo il materiale. L’inizio è severo: una placca di 7b da non sottovalutare. Abbiamo l’impressione di arrampicare verso il sole, <strong>ch</strong>e continua tranquillamente la sua discesa sulla parete. Arriviamo al 5° tiro, <strong>ch</strong>e è la <strong>ch</strong>iave della via, gli spits brillano e c’è ancora, qua e là, la polvere lasciata dal trapano. Salgo con attenzione, le prese sono molto piccole Qui a fianco: Giovanni Quirici sulla diciottesima lunghezza (7a) di Futura. La parete è la sud del Poncione d'Alnasca in Val Verzasca e Futura è un invito a partire per un lungo viaggio. Qui sotto: Giovanni Quirici (a sinistra) e Francesco Pellanda si godono il sole della Val Bavona.