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Programma Eventi - Festa del Nino

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Altamarca Turismo<br />

Con il contributo di<br />

Comunità Europea<br />

Regione Marche<br />

Provincia di Pesaro e Urbino<br />

Gal Flaminia-Cesano srl<br />

Comunità Montana <strong>del</strong> Catria e Cesano<br />

Sistema Turistico Locale - Marcabella<br />

In collaborazione con<br />

Sant’Andrea di Suasa - Mondavio<br />

Associazione Pro Suasa M.C.L.<br />

Altamarca Turismo da questa edizione 2006 entra a far parte <strong>del</strong>l’organizzazione complessiva <strong>del</strong>la <strong>Festa</strong> <strong>del</strong> <strong>Nino</strong> coinvolgendo e valorizzando al<br />

meglio le aziende e le strutture di accoglienza facenti parte <strong>del</strong> Consorzio. Riconosce a questa manifestazione la capacità di comunicare il territorio<br />

e le sue eccellenze attraverso la realizzazione di un programma articolato in diversi appuntamenti che, affrontando diverse tematiche, sanno<br />

stimolare la riflessione sulle nostre tradizioni e sulla nostra radicata identità territoriale. Il Consorzio, inoltre, ritiene validi i numerosi progetti<br />

collaterali volti ad uno sviluppo positivo <strong>del</strong>la realtà sociale ed economica dei territori <strong>del</strong>la Comunità Montana <strong>del</strong> Catria e <strong>del</strong> Cesano e dalla<br />

Comunità Montana <strong>del</strong> Metauro.<br />

Massimo Ciabocchi<br />

Presidente Altamarca Turismo<br />

Le feste <strong>del</strong>la <strong>Festa</strong> <strong>del</strong> <strong>Nino</strong><br />

La <strong>Festa</strong> <strong>del</strong> <strong>Nino</strong> abbraccia in questa edizione il tempo compreso tra gli ultimi due mesi <strong>del</strong> 2005 e i primi due <strong>del</strong> 2006. E’ un periodo ampio che,<br />

nell’immaginario dei calendari, era effigiato con la caccia o con il pascolo dei maiali in novembre, con l’uccisione <strong>del</strong> <strong>Nino</strong> a dicembre, seguita dallo<br />

stare vicino al fuoco in gennaio e dalle maschere <strong>del</strong> Carnevale in febbraio. Da San Martino, l’11 novembre, all’inizio <strong>del</strong>la Quaresima, il 5 marzo,<br />

sono tante le feste che si addensano in crescendo verso il culmine <strong>del</strong>l’inverno mentre scemano di numero andando verso la primavera. La <strong>Festa</strong> <strong>del</strong><br />

<strong>Nino</strong> ha cercato di intercettare il ritmo con cui attorno alle brume si raggrumano le feste attraverso i vari modi di dirsi e di offrirsi <strong>del</strong> <strong>Nino</strong>, l’animale<br />

<strong>del</strong>l’anno e <strong>del</strong>la festa <strong>del</strong>l’anno. Da quest’intento è nato il programma articolato in tante “feste” distribuite sul territorio e variegate per tematiche,<br />

modalità e intersezioni alimentari, culturali e cultuali. Si è cercato, comunque, di coniugare, come sempre, la tradizione con l’innovazione attraverso<br />

l’impegno costante di far vivere la prima alimentando con questa la seconda.<br />

Ivo Picchiarelli<br />

Fondatore ed ideologo de “La <strong>Festa</strong> <strong>del</strong> <strong>Nino</strong>”<br />

Comune di Cartoceto<br />

Comune di Fano<br />

Comune di Fratte Rosa<br />

Comune di Frontone<br />

Comune di Mondavio<br />

Comune di Monte Porzio<br />

Comune di Pergola<br />

Comune di Saltara<br />

Comune di San Lorenzo in Campo<br />

Comune di Serra Sant’Abbondio<br />

Accademia Italiana <strong>del</strong>la Cucina<br />

Arribatour<br />

Box Marche<br />

Confesercenti<br />

Corte Marchigiana<br />

DexM Laboratori<br />

Ditta G.R.<br />

Editoriale Campi<br />

Enohobby<br />

Isma Color<br />

Max Associati<br />

Museo <strong>del</strong>le Terre Marchigiane<br />

Olea<br />

Slow Food - Condotta di Cagli<br />

Spallacci Piante<br />

SuinMarche<br />

Tecnostampa<br />

Con il patrocinio di<br />

Comunità Montana <strong>del</strong> Metauro<br />

Da San Martino alla Quaresima:<br />

il <strong>Nino</strong> tra l’oca e l’aringa<br />

11 novembre 2005 - 5 marzo 2006<br />

Il frammento di calendario narrato dal “<strong>Nino</strong>” in questa edizione <strong>del</strong>la rassegna allarga il suo raggio temporale,<br />

estendendosi oltre il periodo tradizionalmente dedicato alla festa celebrativa di “grasso” <strong>del</strong> maiale: ci si<br />

allargherà così sia nel periodo anteriore sia nella fase successiva, anticipando pertanto il suo avvio ideale alla<br />

metà di novembre, e posticipando la chiusura all’inizio <strong>del</strong>la Quaresima.I succulenti giorni <strong>del</strong>le crapule suine<br />

avranno così il loro preludio e la loro postfazione. L’avvio sarà solennemente scandito dal giorno di San Martino,<br />

festa caratterizzata dall’ultimo tepore annuo (scampolo tardivo di una proverbiale “estate”), per attraversare<br />

poi la malinconia novembrina <strong>del</strong>le sue pratiche agrarie di fine anno, e poi ritrovare così nella quiete apparente<br />

<strong>del</strong>l’inverno i riti canonici di truculenta abbondanza <strong>del</strong>la pista <strong>del</strong> maiale. E così le gioie <strong>del</strong> <strong>Nino</strong>, dopo la<br />

doverosa meditazione <strong>del</strong>l’Avvento, scandiranno il “grasso” celebrativo di una lunga tirata di feste, da Natale<br />

a Capodanno, e passando attraverso il tributo a Sant’Antonio troveranno la loro giusta conclusione con la<br />

folle e smisurata apoteosi carnevalesca; le gozzoviglie comandate si interromperanno infine bruscamente con<br />

il Mercoledì <strong>del</strong>le Ceneri, monito <strong>del</strong>la fine di ogni cosa ed ideale funerale temporaneo <strong>del</strong> <strong>Nino</strong>, bandito per<br />

quaranta giorni di “magro”rigorosissimo, esilio di ogni evasione di palato e gola. In questa edizione 2005-2006<br />

il <strong>Nino</strong>, cuore <strong>del</strong>la festa e <strong>del</strong>la quotidianità nell’antica cultura rurale, si vedrà quindi messo a confronto con<br />

altri potenziali protagonisti <strong>del</strong> calendario <strong>del</strong>la mensa e <strong>del</strong>le ricorrenze religiose, pietanze che sono simboli oltre<br />

che tracce di cultura materiale. Il maiale, carne <strong>del</strong>l’abbondanza e principale risorsa proteica nell’alimentazione<br />

contadina, sarà anticipato dall’oca, emblema di San Martino ed ideale gemello <strong>del</strong> suino tra tutti i pennuti da<br />

cortile, in quanto animale similmente pingue e pertanto usato presso molte culture come cibo grasso di riserva.<br />

Il “<strong>Nino</strong>” sarà poi alle fine sostituito in chiusura da un suo potenziale nemico, un animale a lui alieno, di mare<br />

e pertanto “di magro”, ossia quella salata ma corposa aringa, che conservata da porti lontani simboleggia il<br />

definitivo (ma effimero) trionfo <strong>del</strong>la rinsecchita Quaresima sul rubicondo Carnevale. Ma la carne suina, cardine<br />

ed emblema stesso <strong>del</strong>la cultura gastronomica contadina, dovrà in questa edizione subire ed affrontare anche<br />

un’ altra immaginaria “singolar tenzone” affrontando idealmente il suo fiero rivale nelle pratiche cucinarie di<br />

condimento e di conservazione a grasso, proveniente però dalla contrapposta galassia vegetale: era infatti<br />

inevitabile che il “<strong>Nino</strong>”, vero e proprio animale-vessillo di identità nella nostra cultura popolare, si incontrasse/<br />

scontrasse virtualmente con l’ulivo, pianta di civiltà di questo spicchio di mondo tra terre e mari nella bassa<br />

Europa. Nelle varie tappe di questo percorso si ricorderanno “opere e giorni”, quotidianità e feste antiche come<br />

cerimonie di passaggio, rituali celebrativi e purificatori. Ancora una volta si capirà come il “<strong>Nino</strong>” nella sua<br />

parabola annuale possa raccontare molto più <strong>del</strong>le semplici dinamiche <strong>del</strong>la tavola, riuscendo infatti a cogliere<br />

l’essenza stessa <strong>del</strong> percorso umano, tra eccessi e continenze, stati d’animo altalenanti, estremi opposti<br />

e sfumature intermedie, in un eterno ripetersi e rinnovarsi, con l’auspicio di una continua crescita e di un<br />

miglioramento costante, per l’individuo e per la collettività.<br />

Tommaso Lucchetti<br />

Curatore scientifico “<strong>Festa</strong> <strong>del</strong> <strong>Nino</strong>” edizione 2006

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