Via Fiume 9 (capolinea bus) RECCO Tel e Fax ... - EccoRecco
Via Fiume 9 (capolinea bus) RECCO Tel e Fax ... - EccoRecco
Via Fiume 9 (capolinea bus) RECCO Tel e Fax ... - EccoRecco
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
FOTO ANTONIO BOVETTI<br />
19<br />
GENNAIO<br />
FEBBRAIO<br />
2011<br />
DISTRIBUZIONE<br />
GRATUITA<br />
5000 COPIE<br />
ECCO<strong>RECCO</strong><br />
MENSILE DI CULTURA E TEMPO LIBERO NEL GOLFO PARADISO<br />
DIRETTORE RESPONSABILE GIUSEPPE ROSASCO • REDAZIONE STUDIO HELIX VIA DELL’ARTIGIANATO 1 - 16036 <strong>RECCO</strong> (GE) - TEL E FAX 0185.723961<br />
STAMPA MECA <strong>RECCO</strong> (GE) • REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI GENOVA N. 69 DEL 21.11.1990 • ECCO<strong>RECCO</strong>@ECCO<strong>RECCO</strong>.INFO • WWW.ECCO<strong>RECCO</strong>.INFO<br />
IN QUESTO NUMERO<br />
4Il grande fascino delle origini<br />
di Riccardo Ferrarini<br />
4Il basilico, pianta regale<br />
di Maria Alice Rosasco<br />
4Ricordo di Manue Vannati<br />
di Sandro Pellegrini<br />
4Sociale, i lavori proseguono<br />
di Marta Puppo<br />
4Recco, lavori in corso e progetti<br />
Idee e proposte degli ultimi anni<br />
4Volontari ed emergenza<br />
di Danilo Garaventa<br />
4C’era una volta…<br />
di Bianca Rosa Gozzi<br />
SPECIAL EDITION SAN VALENTINO<br />
99 CHIAVETTA 14.4 MEGA e 1 ANNO DI NAVIGAZIONE A EURO<br />
<strong>Via</strong> <strong>Fiume</strong> 9 (<strong>capolinea</strong> <strong>bus</strong>) <strong>RECCO</strong> <strong>Tel</strong> e <strong>Fax</strong> 0185.730052
IN UN LIBRO LA RICERCA DI PIER LUIGI GARDELLA E EDOARDO MEOLI<br />
[ER]8Sono 64 le Confraternite genovesi prese in<br />
esame da questa guida storico-artistica che per la<br />
prima volta presenta un quadro organico delle<br />
Confraternite esistenti nella provincia di Genova,<br />
ed anche alcune fuori provincia, in pratica quelle<br />
appartenenti all’antica Repubblica di Genova.<br />
In realtà le Confraternite oggi attive superano di<br />
gran lunga il centinaio, ma in questo lavoro si è<br />
voluto privilegiare quelle con oratorio proprio e<br />
con un ricco patrimonio storico ed artistico, senza<br />
volere nulla togliere, comunque, a tutte le restanti<br />
che costituiscono in ogni caso un prezioso<br />
patrimonio umano e religioso per le Province e le<br />
Diocesi alle quali appartengono. Naturalmente<br />
non mancano, nel libro, le due Confraternite di<br />
Recco e quelle di Camogli, Sori, Pieve L. e Bogliasco.<br />
Come scrive nella presentazione Fausta Franchini<br />
Guelfi, questo libro offre l’occasione di conoscere<br />
uno dei patrimoni più ricchi e segreti<br />
della Liguria. Negli oratori descritti, l’arte degli<br />
scultori, dei pittori, degli orefici, dei tessitori e<br />
dei ricamatori ha prodotto opere non meno raffinate<br />
di quelle eseguite per le chiese e i palazzi<br />
dell’epoca. E tutto ciò senza dimenticare il fondamentale<br />
ruolo protettivo che le confraternite<br />
hanno svolto fino agli inizi dell’età contemporanea<br />
per le vicende e le necessità della vita, sia<br />
terrena sia per quella dopo la morte, con un soccorso<br />
mutualistico che nessuna istituzione garantiva<br />
ai ceti subalterni.<br />
storia<br />
Confraternite del Genovesato<br />
Edoardo Meoli 45 anni, tre figli, genovese.<br />
Giornalista presso Il Secolo XIX dal 1992 attualmente<br />
è corrispondente per l’edizione del Levante<br />
e per la Cronaca di Genova. Si occupa inoltre<br />
della Pagina sulla Nautica e Spettacoli Genova.<br />
Ha pubblicato diversi libri dedicati alla Liguria,<br />
con riferimento al turismo, alla gastronomia e alle<br />
tradizioni, settori dei quali è esperto e da sempre<br />
scrive.<br />
Pier Luigi Gardella 62 anni, ricercatore di<br />
storia locale, studioso della storia e delle tradizioni<br />
delle Confraternite liguri, attualmente è Coordinatore<br />
del Centro Studi “Storie di Jeri”. Giornalista<br />
pubblicista, collabora con quotidiani,<br />
settimanali e periodici locali. Nel 2009 ha ricevuto<br />
il Premio Luigi De Martini dall’Associazione<br />
“A Compagna”, per le attività di studio e<br />
promozione a favore<br />
della lingua genovese<br />
e delle parlate liguri.<br />
P.L. Gardella, E.<br />
Meoli, Confraternite<br />
nel Genovesato,<br />
Ed. De Ferrari, Pagg.<br />
184 Euro 15,00<br />
Una cappa<br />
processionale<br />
della Confraternita<br />
di N.S.<br />
del Suffragio<br />
di Recco.<br />
BRINZO<br />
VESPA CENTER<br />
RUTA DI CAMOGLI <strong>Via</strong> Aurelia 319 - <strong>Tel</strong> 0185.772786 - <strong>Fax</strong> 0185.772787 • RAPALLO <strong>Via</strong> Roma 40 - <strong>Tel</strong>-<strong>Fax</strong> 0185.271675<br />
| vendita | assitenza | ricambi | permute | usato con garanzia | rateazioni senza interessi |<br />
2 GENNAIO FEBBRAIO 2011 NUMERO 19 ECCO<strong>RECCO</strong>
icerche<br />
UN GIOVANE RECCHESE STUDIA LA STORIA DELLE FAMIGLIE CITTADINE<br />
Il grande fascino<br />
delle origini<br />
RICCARDO FERRARINI*8Spesso, nelle lunghe<br />
serate invernali, siamo soliti sfogliare con i<br />
famigliari o con qualche amico, vecchi album<br />
di famiglia, talvolta ormai consunti<br />
dal tempo e divorati dagli acari. Scorriamo<br />
lentamente le pagine, raccontiamo, ma<br />
molto più spesso tentiamo di ricordare (in<br />
particolare noi stessi) i nomi, i luoghi ed il<br />
tempo che fu, il più delle volta arrendendoci<br />
a quest’ultimo e chiudendo l’albo in uno<br />
sbuffo di polvere. Ma che cosa si nasconde<br />
dietro quelle vecchie foto a lastra? Gli occhi<br />
vitrei dei nostri avi ci guardano tentando di<br />
dirci qualcosa?<br />
È difficile coglierne il messaggio, ma<br />
sempre più spesso ci esortano a porci delle<br />
domande. Allora la mente comincia a lavorare,<br />
inizialmente con domande facili, chi<br />
mi ha preceduto? Come ha vissuto? Che cosa<br />
ha fatto per me? In una società ormai<br />
sempre più simile a un vortice irrefrenabile,<br />
in cui ogni uomo ha assunto ritmi di vita<br />
caotici e parossistici e desideroso sempre<br />
più di apparire privilegiando l’istante vissuto<br />
rispetto a quello passato, la ricerca delle<br />
proprie origini, sinonimo e allo stesso tempo<br />
significato di una riflessione su sé stessi,<br />
viene accantonata, dimenticata, ignorata,<br />
vanificando al tempo stesso parte della<br />
nostra identità.<br />
Quando verrà il tempo anche per noi di<br />
essere vecchi, cosa salverete da un mondo<br />
consumistico come il nostro? Come pre-<br />
serverete la storia passata per i giorni a<br />
venire?<br />
Dietro l’esistenza di un unico individuo<br />
ce ne sono tante altre, svariati nomi, tanti<br />
luoghi diversi, condizioni dissimili e tempi<br />
lontani tra loro. Noi oggi siamo abituati a<br />
tante comodità e dicendo così non mi riferisco<br />
alle migliaia di elettrodomestici che<br />
abitualmente usiamo, ma alle cose per noi<br />
essenziali nella vita di tutti i giorni, quali<br />
l’acqua calda, strade illuminate, cure mediche,<br />
migliaia di tessuti diversi che ci sollevano<br />
dal caldo e dal freddo, tanto per citare<br />
qualcosa. Provate a privarvi di queste cose<br />
e saprete come si viveva nel 1800, avrete<br />
la sensazione di non resistere neppure<br />
un giorno eppure i nostri nonni sono sopravvissuti<br />
senza avere niente di tutto ciò,<br />
senza shampoo e sapone, senza case super<br />
riscaldate e profumate, eppure hanno faticato<br />
e sofferto e spesso hanno finito i loro<br />
giorni senza neppure la consolazione di<br />
una morte paga.<br />
Indagando troverete i mestieri da loro<br />
praticati, alcuni che non esistono più e alcuni<br />
tecnologizzati, quali i pescatori, calzolai,<br />
contadini, mugnai, birocciai, giornalieri<br />
e bottegai. Il fascino delle origini non è<br />
nient’altro che la curiosità di una persona e<br />
il vero tesoro in questo mondo frenetico dei<br />
giorni nostri sono le vite ormai consumate<br />
di cui rimangono talvolta i nomi su una lapide<br />
traversati da crepe secolari che ci han-<br />
DUE PIASTRELLE POSTE IN VIA PRIVATA GAGGIANEGO<br />
Ricordando Santagata e Saccorotti<br />
In ricordo di Antonio Giuseppe<br />
Santagata, nel 25° anno<br />
della sua scomparsa, la Comproprietà<br />
<strong>Via</strong> Privata Gaggianego<br />
ricorda l’artista e il suo<br />
presidente. E nell’occasione<br />
non si è dimenticato anche un<br />
altro grande pittore, Oscar<br />
Saccorotti, che per anni ha<br />
vissuto nella collina di Gaggianego.<br />
Le piastrelle poste a<br />
ricordo si trovano ai due ingressi<br />
della strada privata.<br />
GENEALOGIA, UNA PASSIONE<br />
Molti risultati li ho ottenuti grazie ad un<br />
lavoro meticoloso personale, ma le mie<br />
ricerche hanno avuto una grossa accelerata<br />
grazie ad un sito internet a cui sono<br />
iscritto da ottobre. Fondato nel 2004 da<br />
Luca Bertotti, si chiama www.tuttogenealogia.it<br />
ed offre<br />
numerosi strumenti<br />
per ricerche sulla<br />
propria famiglia,<br />
mettendo anche a<br />
disposizione la<br />
professionalità e le<br />
esperienze personali<br />
dei propri<br />
iscritti che oggi<br />
hanno raggiunto il<br />
numero di 7000. La<br />
comunità di questo<br />
sito è molteplice,<br />
in quanto non<br />
solo raccoglie persone<br />
di tutta Italia,<br />
ma spesso anche da nazioni estere quali<br />
Francia, Brasile, Argentina e Inghilterra<br />
creando così un vero e proprio rapporto<br />
di collaborazione tra persone di diversa<br />
estrazione sociale e nazionalità.<br />
no portati qui, da cui dipendono i nostri costumi,<br />
le nostre scelte e le nostre storie.<br />
La ricerca genealogica e storico-familiare è<br />
un lavoro di pazienza, c’è chi lo fa per lavoro<br />
e chi, come me, per passione, sperando<br />
magari di poterne fare una professione.<br />
Recco è scrigno di molte storie di persone,<br />
che qui hanno vissuto e lavorato, ma è povera<br />
di risorse storiche a livello familiare,<br />
poiché dopo gli archivi del Comune che<br />
partono dal 1866, il patrimonio ecclesiastico,<br />
fonte superiore, è andato per la maggior<br />
parte distrutto nei bombardamenti tra il<br />
1943 e il 1944.<br />
Per darvi un aiuto ecco alcune fonti esistenti<br />
a Recco per iniziare a sviluppare una<br />
ricerca:<br />
Parrocchia di S. Giovanni Bono: Atti di<br />
nascita dal 1866 ad oggi; Atti di battesimo<br />
dal 1900 al 1922 e dal 1925 ad oggi; Atti di<br />
matrimonio dal 1866 ad oggi; Atti di matrimonio<br />
dal 1939 ad oggi; Atti di morte dal<br />
1866 ad oggi; Atti di morte dal 1951 ad oggi.<br />
Parrocchia di S. Rocco: Atti di battesimo<br />
dal 1936 ad oggi; Atti di matrimonio dal<br />
1936 ad oggi; Atti di morte dal 1936 ad oggi.<br />
Il Comune è, inoltre, in possesso degli<br />
Atti Battesimali della Parrocchia di S. Giovanni<br />
Bono dal 1838 al 1864.<br />
* Riccardo Ferrarini, recchese, 20 anni, studia alla Facoltà<br />
di Scienze Internazionali e Diplomatiche di Genova.<br />
Dal 2006 si occupa di ricerca genealogica e storico-familiare,<br />
collaborando con numerosi Comuni e<br />
Parrocchie in Liguria e in Emilia Romagna e dallo<br />
scorso novembre con l’Archivio di Stato di Modena.<br />
ECCO<strong>RECCO</strong> NUMERO 19 GENNAIO FEBBRAIO 2011 3
le nostre erbe<br />
DALL’ANTICO EGITO AD OGGI, IL SUO USO IN CUCINA E NELLA MEDICINA<br />
Il basilico PIANTA REGALE<br />
MARIA ALICE ROSASCO8Birra al basilico, la si<br />
può gustare spillata di fresco al Porto Antico<br />
di Genova. Rappresenta l’ultima novità,<br />
forse la più inaspettata, del possibile utilizzo<br />
di questa pianta che i greci definivano<br />
“erba regale”. Naturalmente, viene più<br />
spontaneo associare le foglie di basilico al<br />
pesto alla genovese, che è diventato il simbolo<br />
stesso della gastronomia genovese e ligure.<br />
E non per caso. Questa erba annua,<br />
della famiglia Labiate, genere Ocimum (dal<br />
greco: fragrante), specie basilicum, originaria<br />
dell’Asia, giunse in Europa attraverso il<br />
Medio Oriente ed è attualmente diffusa non<br />
solo in tutto l’area mediterranea ma perfino<br />
in Inghilterra e in tutte le Americhe. Genere<br />
e specie, tuttavia, non bastano a definirne<br />
con precisione le caratteristiche organolettiche.<br />
È importante conoscere anche a<br />
quale “cultivar” (varietà) appartiene la regale<br />
piantina. E a quella “genovese” è riservato<br />
attualmente il maggior favore per<br />
usi culinari perché presenta una superficie<br />
fogliare medio-grande associata ad un contenuto<br />
in clorofilla significativamente più<br />
elevato delle altre, grazie anche ad una<br />
struttura morfo-anatomica favorevole al<br />
suo accumulo, con cellule piccole ed appressate<br />
tra loro. Questa cultivar presenta<br />
inoltre un buono sviluppo fogliare, un rapido<br />
accrescimento in peso e un alto contenuto<br />
in sostanza secca.<br />
Il segreto del pesto alla genovese, che ha<br />
stregato personaggi del calibro di Frank Sinatra,<br />
Carlo d’Inghilterra, Benedetto XVI, è<br />
racchiuso per buona parte proprio nelle caratteristiche<br />
di questa varietà di basilico.<br />
Strano a dirsi, il successo non è stato immediato.<br />
Si narra che l’Ocimum basilicum<br />
sia stato portato a Genova addirittura nel<br />
1101 da tal Bartolomeo Decotto, che partecipò<br />
alla prima crociata in Terrasanta agli<br />
ordini del condottiero genovese Guglielmo<br />
Embriaco, detto Testa di Maglio. Ma si dovrà<br />
attendere il 1865 per poter leggere le<br />
prime ricette del pesto alla genovese.<br />
Quando, negli anni trenta del secolo<br />
scorso, anche i giornalisti cominciarono ad<br />
apprezzare i piaceri della tavola e a scriverci<br />
sopra, quello che attirava di più l’attenzione<br />
della cucina ligure, non era tanto il<br />
pesto quanto la leggendaria torta pasqualina.<br />
Addirittura Giovanni Ansaldo, famoso<br />
direttore de “Il Lavoro” di Genova, scrisse<br />
un lungo articolo dal titolo “Le ventiquattro<br />
bellezze della torta Pasqualina”.<br />
Nel secondo dopoguerra la svolta. Il pe-<br />
sto originario, a partire dagli anni cinquanta,<br />
si trasforma, si confeziona badando che<br />
sia apprezzato soprattutto dalle “bocche<br />
morbide dei milanesi”. Ad accorgersene per<br />
primo è stato lo scrittore Vittorio G. Rossi<br />
che definiva la novità un’“obbrobriosa<br />
manteca” a confronto con il vecchio pesto<br />
“integerrimo vivace come uno sparo, che<br />
mette sotto i cieli il profumo ardimentoso<br />
dell’aglio virile e quello augusto del sacro<br />
basilico”. Ma ormai la strada era tracciata.<br />
Eppure ciò che aveva convinto Bartolomeo<br />
Decotto (potenza del nome!) a portare<br />
dalla Palestina alcuni sacchetti di semi,<br />
UN CONSORZIO A TUTELA DEL PESTO<br />
A Genova esiste il Consorzio del Pesto<br />
Genovese, promosso dalla Regione Liguria<br />
e dalle associazioni di produttori. Attualmente<br />
annovera una cinquantina di<br />
soci, tra cui il Consorzio Recco Gastronomica;<br />
ha per scopo la tutela della ricetta<br />
tradizionale del pesto, con tutti i suoi ingredienti<br />
di qualità ed in primis l’utilizzo<br />
del basilico, ovviamente ligure.<br />
La ricetta a cui si vogliono attenere i soci<br />
è stata presentata al Ministero delle Politiche<br />
Agricole per le necessarie certificazioni,<br />
ed è contenuta in un disciplinare<br />
che rispecchia pienamente la tradizione.<br />
In attesa della marchio di qualità STG<br />
(Specialità Tradizionale Garantita), il Consorzio<br />
del Pesto ha ottenuto il riconoscimento<br />
del suo marchio collettivo.<br />
erano i portentosi effetti medicali del basilico.<br />
Il pesto verrà scoperto, per caso, tempo<br />
dopo.<br />
Già nell’Antico Egitto, infatti, il basilico<br />
veniva usato durante le operazioni chirurgiche<br />
per prevenire e curare le infezioni,<br />
mentre Plinio il Vecchio lo cita nei suoi testi<br />
come pianta dalle capacità afrodisiache.<br />
Le proprietà terapeutiche di questa erba regale,<br />
le sue molteplici virtù benefiche, si<br />
esplicano sia per via interna che per via<br />
esterna. A seconda delle necessità, è adoperato<br />
come eccitante, antispasmodico, disinfettante,<br />
vermifugo, presenta inoltre proprietà<br />
digestive, combatte l’alitosi, gli spasmi<br />
gastrici, il vomito, l’emicrania e la stanchezza.<br />
Il noto erborista francese Maurice<br />
Messegué si vanta di aver scoperto altre<br />
due virtù del basilico: quella di stimolare la<br />
produzione del latte nelle donne e quella di<br />
guarire le afte della bocca.<br />
Studi recenti hanno anche dimostrato le<br />
proprietà antiossidanti del basilico, e quindi<br />
la sua efficacia nel prevenire alcuni effetti<br />
dell’invecchiamento cellulare.<br />
Una sola raccomandazione: se in cucina<br />
ci si può affidare al proprio gusto per preparare<br />
un pesto più o meno “genuino”,<br />
quando ci si avvicina all’utilizzo terapeutico<br />
del basilico, allora si deve essere consapevoli<br />
che si entra nel campo dei farmaci<br />
vegetali, da utilizzare secondo le conoscenze<br />
mediche e farmaceutiche più aggiornate.<br />
4 GENNAIO FEBBRAIO 2011 NUMERO 19 ECCO<strong>RECCO</strong>
personaggi<br />
NOTO PER LA SUA ATTIVITÀ NEL SETTORE DELLE CAMPANE E DEGLI OROLOGI DA TORRE<br />
Ricordo di Manue Vannati<br />
Un artigiano artista<br />
SANDRO PELLEGRINI8È venuta l'ora di girare<br />
l'ultima pagina del libro della sua vita laboriosa<br />
anche per Emanuele Vannati. Un<br />
grosso volume quello della vita di “Manue”<br />
Vannati, ricco di iniziative, di storie, di avventure<br />
legate tutte al mondo degli orologi,<br />
delle campane e delle grandi ruote metalliche.<br />
Emanuele Vannati aveva 91 anni. Da<br />
tempo era ammalato ed è stato amorevolmente<br />
assistito dalla figlia Lucia e dal figlio,<br />
lo stimato dottor Giovanni Vannati. Emanuele<br />
Vannati è stato uno degli ultimi artigiani-artisti<br />
che hanno reso famosa la Valle<br />
di Recco con orologi da torre e campane<br />
che le hanno meritato l'appellativo di terra<br />
dove s'era affermata l'arte di segnare il<br />
tempo.<br />
Per via materna Manue Vannati era discendente<br />
di quella famiglia Bisso che già<br />
alla fine del Settecento aveva avviato la costruzione<br />
di orologi da torre. Successivamente<br />
l'azienda era stata trasferita ai confini<br />
di Recco, al ponte di Vexina. Manue aveva<br />
però una sua officina nei fondi della casa<br />
dove abitava.Lui aveva preferito specializzarsi<br />
agli inizi della sua carriera lavorativa<br />
nella costruzione di ceppi per le campane<br />
e di ruote che servivano a trasmettere il<br />
movimento generato dall'impulso delle corde<br />
tese a mano alle campane ed a farle suonare.<br />
Ruota per ruota, successivamente Manue<br />
Vannati passò alla realizzazione di<br />
grandi e grandissime ruote metalliche che<br />
servivano a raccogliere la forza dell'acqua<br />
cadente nei torrenti appenninici ed a trasformarla<br />
in forza motrice per muovere<br />
mulini in grado di macinare qualsiasi tipo<br />
di granaglie e frantoi per frangere le olive e<br />
ricavarne il prezioso e fragrante olio. Sul finire<br />
della sua carriera di lavoro, fino ad una<br />
decina di anni fa, quando aveva già superato<br />
il traguardo degli 80 anni Manue Vannati<br />
era ritornato agli amori giovanili per gli<br />
orologi da torre, magari accoppiati al suono<br />
delle campane, ideando e realizzando dei<br />
gruppi-comando che ebbero un notevole<br />
successo. Come recitava un depliant illustrativo<br />
della sua attività si reclamizzavano<br />
orologi computerizzati, orologi al quarzo,<br />
programmatori, carillons, radio comandi,<br />
sincronizzatori-radio, motori a distesa, motori<br />
a bicchiere, telebattenti, quadri comando,<br />
quadri alimentazione, quadranti di ogni<br />
tipo, sfere, ricevitori, castellature, nuovi impianti<br />
completi e manutenzione di impianti<br />
già esistenti.<br />
Insomma, Manue Vannati è riuscito a<br />
personalizzare il suono delle campane accoppiandolo<br />
agli orologi con l'ausilio della<br />
tecnologia elettronica più avanzata. I campanari<br />
non esistono quasi più, il suono delle<br />
campane abbinato alla scansione del<br />
tempo non si può immaginare legato alla<br />
presenza dell'uomo, i larghi suoni a festa<br />
delle campane dipendono oramai da meccanismi<br />
complessi e sempre puntuali.<br />
Manue Vannati ci ha messo il suo ingenio<br />
e la sua anima ed ha tenuto in vita<br />
un'arte che almeno a Recco ha perduto la<br />
sua attualità ed i suoi artigiani-artisti. Non<br />
resterà che andarsela a rileggere sui libri o<br />
sui ritagli di qualche giornale. Per questo<br />
dobbiamo un grande “grazie” a questo artigiano-artista<br />
che ha reso nobile e moderna<br />
un arte che dalle nostre parti è passata dalla<br />
fine del Settecento, attraverso e l'Ottocento<br />
ed il Novecento, arrivando fin quasi<br />
ai nostri giorni, sostenuta da gente innamorata<br />
delle cose<br />
belle, di quelle che<br />
riempiono la vita<br />
di poesia.<br />
ECCO<strong>RECCO</strong> NUMERO 19 GENNAIO FEBBRAIO 2011 5
LA NOSTRA CASA: UN “GOMITOLO“ DI TENEREZZE, SENTIMENTI E SENSAZIONI<br />
C’era una volta...<br />
BIANCA ROSA GOZZI8C’era una volta una casa di bambole, magicamente<br />
illuminata, in una grande stanza buia, nella notte di un antico Natale;<br />
i miei occhi estasiati non l’abbandonarono più.<br />
C’era una volta una casa, dove<br />
l’infanzia rendeva tutto possibile;<br />
esili gambe da grillo mettevano radici<br />
fra le piastrelle gialle di una<br />
stanza amica e complice. Rossi pesci<br />
volanti abitavano il giardino sassoso,<br />
le aiuole incolte sognavano laghi<br />
incantati, un pino cresceva impavido,<br />
aprendo il suo ombrello sulle<br />
vite effimere, oltre i ricordi. E noi,<br />
curiose guardiane della terrazza,<br />
ignare giocatrici all’ombra del tempo,<br />
instancabili raccoglitrici di ore<br />
fiorite, perdute nell’incantamento<br />
come uccelletti sul trespolo, giudiziose<br />
ricamavamo morbide tele incompiute.<br />
Spruzzi salmastri alle finestre, offerte<br />
alla tempesta nell’eccitazione<br />
urlante che ci procurava lo scatenarsi<br />
della natura. E poi la tromba<br />
marina che rapì i vasi dei gerani e<br />
li trasportò vorticosamente intorno<br />
alla casa; le corse per le stanze, inseguendo<br />
le cassette in fuga; la casa<br />
stessa prese a roteare e si alzò in volo sulle ali strepitose ed invincibili<br />
della nostra fantasia.<br />
C’era una volta una casa in cui gli spazi sicuri apparivano sconvolti<br />
e tutto ciò che era sconvolto ci rendeva sicure e vive. Si decollava<br />
nell’ubriacatura solare e si tornava la sera nella timida certezza<br />
della non fine.<br />
La terra secca e dura accolse semi di lattuga, tenere promesse di<br />
seta verde che mai dente umano avrebbe straziato; felicità è un’insalata<br />
da accarezzare. Il primo pupazzo di neve, indifesa opera incompiuta<br />
sotto un cielo di piombo, ci insegnò che la creazione umana<br />
aspira invano all’eternità.<br />
Lo schianto di un rondone sul vetro, nera scheggia impazzita, miracolo<br />
incompiuto per chi doveva vivere, per chi voleva credere.<br />
Porte socchiuse sulla notte stellata, cercando di scoprire ciò che<br />
avremmo rimpianto.<br />
Una casa solitaria in una tela di Edoardo Firpo (1889-1957).<br />
ricordi<br />
Bisbigli giocosi sotto un tavolo-casa che non seppe proteggerci dai<br />
troppi silenzi, dalle mute partenze.<br />
E poi esplose il trasloco; addio alla verdura incredula, al lungo corridoio<br />
ombroso, alla ghiaia che ben<br />
conosceva le mie ginocchia. Ecco<br />
lo stupore del nuovo, che voleva la<br />
nostra fatica, i nostri quadri appesi<br />
su fogli bianchi, che ci chiedevano<br />
altre parole. I mobili sradicati ci<br />
osservavano dignitosi e smarriti da<br />
spazi sconosciuti; ricambiavamo lo<br />
sguardo, urlando che nulla sarebbe<br />
stato come prima, perché le nostre<br />
certezze avevano la dolcezza<br />
innocua del passato remoto.<br />
Ognuno di noi si porta dietro<br />
una casa particolare, un gomitolo<br />
di tenerezze, che osiamo raccontare<br />
soltanto a noi stessi, perché i<br />
loro colori potrebbero rimanerci fra<br />
le dita. Una casa che ci ascoltava<br />
sempre e ci perdonava tutto, dove<br />
il dolore non ci avrebbe raggiunti<br />
mentre riposavamo in un abbraccio<br />
sicuro, dove le stagioni ci raccontavano<br />
di tesori nascosti, dove<br />
i profumi erano così intrecciati che,<br />
lasciandola, non saremmo riusciti<br />
a portarne con noi uno particolare. Una casa in cui la parola fine<br />
entrò solo una volta, senza farci male, silenziosamente alle spalle,<br />
quando ne uscimmo per sempre. Se avessimo saputo, avremmo raccolto<br />
qualcosa alla rinfusa, come disperati che scappano, piccole cose,<br />
senza scegliere, perché tutto ci era immensamente caro, indispensabile<br />
per proseguire l’incerto cammino. Ma chiudemmo come sempre il cancello,<br />
bisbigliando parole di arrivederci, uno sguardo al suo sorriso<br />
già in attesa, agli occhi nocciola serrati per non vederci partire.<br />
Così diventiamo case nelle nostre case. Guerrieri svogliati, ci sistemiamo<br />
nella terra di mezzo, piantiamo alberi che ci ricordano l’infanzia,<br />
nascondiamo giocattoli muti che non ci raccontano più, ci perdoniamo<br />
per essere cresciuti.<br />
Eravamo case d’aria e di luce, con finestre azzurre spalancate dal<br />
vento, acquari luminosi nella notte, perché i passanti potessero immaginarci,<br />
senza vederci, senza riconoscerci.<br />
6 GENNAIO FEBBRAIO 2011 NUMERO 19 ECCO<strong>RECCO</strong>
spettacolo<br />
“GLI AMICI DEL TEATRO” SODDISFATTI DELL’AVANZAMENTO DEL RECUPERO<br />
Sociale, i lavori procedono<br />
“Gli Amici del Teatro Sociale” hanno svolto la prima delle visite al cantiere di<br />
restauro, volte a informare i cittadini sullo stato di avanzamento dei lavori. Alla<br />
visita, condotta dall’arch. Nicola Chiari, hanno partecipato Nadia Devoto, Antonio<br />
Leverone, Piero Bogliolo e Marta Puppo. Ecco alcuni appunti gentilmente<br />
forniti dall’Associazione.<br />
MARTA PUPPO8La fase di demolizione, che ha riguardato le murature<br />
dei palchi, il pavimento della platea e i camerini alla destra del<br />
palcoscenico, è praticamente terminata.<br />
Per quanto riguarda il pavimento della platea le marmette esistenti<br />
si sono rivelate di scarsa qualità e si sono notevolmente danneggiate<br />
in fase di rimozione. Per questo motivo il nuovo pavimento<br />
sarà realizzato in legno e utilizzerà solo parte delle marmette<br />
recuperate.<br />
La zona della platea sotto ai palchi è destinata, da progetto, a<br />
locale tecnico. È in corso di realizzazione, la fondazione ad arco,<br />
che permetterà di sostenere i palchi soprastanti.<br />
Al fine di consolidare le colonne e le solette dei palchi è stata<br />
utilizzata la tecnica delle fasciature in fibra di carbonio che consiste<br />
nell’incollare al supporto, mediante resine adesive, delle fasce<br />
ad alta resistenza a base di fibre di carbonio. Nell’immagine seguente<br />
si vede una colonna di un palco alla quale è stata applicata<br />
tale tecnica.<br />
Il rivestimento delle colonne era in laminato, al termine dei restauri<br />
saranno rifinite in marmorino.<br />
Per quanto riguarda i palchi, la nuova struttura in cemento armato<br />
in sostituzione delle attuali murature in mattoni, permetterà<br />
di consolidare il teatro secondo le attuali normative statiche ed antisismiche.<br />
Nella parte del palcoscenico è in corso la realizzazione delle<br />
fondazioni dei nuovi camerini, che saranno realizzati con una<br />
struttura metallica rivestita. Durante i lavori è emerso che il palcoscenico<br />
non ha fondazioni ma appoggia direttamente su magrone<br />
(calcestruzzo realizzato con quantitativi ridotti di cemento, senza<br />
funzioni statiche). Per questo motivo saranno realizzati cordoli in<br />
cemento armato, per mantenere la struttura metallica attuale, ma<br />
con sufficienti caratteristiche statiche.<br />
Sempre nella zona del palcoscenico è necessario valutare le caratteristiche<br />
statiche della graticcia.<br />
Vista generale dei palchi. Le foto in questa pagina sono dell’Associazione Amici del Teatro.<br />
Per quanto riguarda le coperture dal tetto si hanno infiltrazioni<br />
d’acqua e l’appoggio delle capriate è danneggiato.<br />
Nella zona sottostante l’atrio sono in corso gli scavi per recuperare<br />
una serie di camerini murati. Al di sotto del teatro si trova una<br />
grande cisterna che sarà conservata per motivi di antincendio.<br />
Per l’atrio sarà rinforzato il solaio. Attraverso le stratigrafie saranno<br />
riprodotti i colori originali (bianco con scale di grigio).<br />
Casseforme ed armature delle fondazioni ad arco. Un pilastro consolidato con fibra di carbonio.<br />
ECCO<strong>RECCO</strong> NUMERO 19 GENNAIO FEBBRAIO 2011 7
Recco, lavori in corso e progetti<br />
IML<br />
La riconversione dell’ex area<br />
industriale è una impegnativa<br />
operazione immobiliare, che<br />
cambierà il volto di una vasta<br />
area di Recco. Sono previste aree<br />
artigianali, spazi commerciali,<br />
una piscina, una sala congressi e<br />
un centinaio di appartamenti.<br />
San Rocco (foto 5)<br />
Una proprietà ricoperta di rovi, nella quale negli anni<br />
Settanta era prevista la costruzione di un condominio,<br />
impedisce il collegamento di <strong>Via</strong> Fieschi con <strong>Via</strong> San Rocco,<br />
rendendola strada cieca. La continuazione dell’arteria<br />
stradale alle spalle del campo da calcio permetterebbe di<br />
chiudere al traffico veicolare il cosiddetto “ponte romano”.<br />
Ponte sul Recco (fuori cartina)<br />
Previste la demolizione e la<br />
ricostruzione del ponte che<br />
collega la Statale 333 (in territorio<br />
comunale di Recco) a via<br />
dell’Industria (in territorio<br />
comunale di Avegno)<br />
Campi bocce<br />
Alcuni anni fa era stata<br />
ipotizzata la copertura dei campi<br />
da gioco della Pro Recco Bocce,<br />
per permetterne l’utilizzo 12<br />
mesi all’anno. Il progetto sembra<br />
per adesso accantonato.<br />
Svincolo A12<br />
Lo snodo viario tra via Roma e il<br />
raccordo autostradale costituisce uno<br />
dei punti cruciali del traffico<br />
veicolare. Il problema riguarda non<br />
solo Recco ma anche i Comuni<br />
limitrofi ed è di competenza anche di<br />
Provincia e Autostrade. Tra le<br />
diverse soluzioni, la più gettonata si<br />
basa sulla costruzione di due nuovi<br />
ponti, a nord e a sud dell’attuale.<br />
Non solo cantieri<br />
ma una raccolta<br />
di idee e e proposte<br />
scaturite da più parti<br />
negli ultimi anni<br />
Immagine aerea: http://maps.google.it<br />
Area ex Enel<br />
Lo spazio racchiuso tra via Roma<br />
e via Vastato attende una<br />
sistemazione da trent’anni. Tra<br />
le proposte susseguitesi nel<br />
tempo, la nuova caserma dei<br />
Carabinieri e una sede<br />
polifunzionale per Croce Verde e<br />
associazioni di volontariato<br />
sociale.<br />
Valle della Ne<br />
Nell’area dell’ex discarica si era ipotizzato<br />
negli anni scorsi il trasferimento del campo<br />
da rugby. Oggi è possibile il ritorno di un<br />
poligono per tiro a volo e tiro con l’arco.<br />
L’area potrebbe anche ospitare un campo<br />
da calcio. Il Comune intende realizzarvi una<br />
piattaforma ecologica.<br />
Palazzina Saub<br />
La struttura di via Pisa<br />
attende da decenni<br />
una ristrutturazione<br />
che la renda adeguata<br />
ai servizi sanitari<br />
pubblici che ospita.<br />
Se “abbandonata”<br />
dalla Asl potrebbe<br />
anche ospitare le<br />
associazioni di<br />
volontariato sociale,<br />
Croce Verde in testa.<br />
Ospedale<br />
Una storia infinita. I<br />
reparti stanno chiudendo<br />
e ad oggi non<br />
esiste alcuna certezza<br />
sul destino della<br />
struttura. Si profila un<br />
nuovo utilizzo come<br />
“country hospital”,<br />
centro di riabilitazione<br />
e polo ambulatoriale.<br />
Autosilo 1 (foto 4)<br />
Il progetto di realizzare un<br />
autosilo alle spalle del liceo è al<br />
centro di accese polemiche.<br />
L’area sottostante via Milite<br />
Ignoto è in stato di abbandono<br />
da oltre trent’anni.<br />
“Grattacielo” (foto 1)<br />
Tra via XXV Aprile e via Marconi<br />
si sta lavorando alle fondamenta<br />
di un nuovo palazzo, che<br />
svetterà alle spalle dell’ex<br />
pretura, ben oltre lo “skyline”<br />
dei palazzi circostanti.<br />
Posizione strategica<br />
Il chiosco posto tra Salita S. Francesco e<br />
Ex pretura<br />
Una parte dell’edificio, oggi<br />
sottoutilizzato, dovrebbe<br />
ospitare la nuova stazione dei<br />
Carabinieri, costretta dal
Lungomare Bettolo, ristrutturato e<br />
ampliato, potrebbe ospitare servizi igienici<br />
e un punto informazioni in occasione di<br />
eventi anche comprensoriali.<br />
dopoguerra in un appartamento<br />
di via XX Settembre.<br />
Istituto Maestre Pie<br />
L’edificio delle ex scuole magistrali è oggi<br />
di proprietà della Provincia. Dopo i<br />
necessari lavori di adeguamento normativo<br />
e funzionale, dovrebbe diventare sede<br />
dell’Istituto alberghiero “Marco Polo”.<br />
Capolinea <strong>bus</strong><br />
Ne è stato recentemente<br />
annunciato il rifacimento, che<br />
offrirà, tra l’altro, una sala<br />
d’aspetto più confortevole per gli<br />
utenti del trasporto pubblico.<br />
Piazza Nicoloso<br />
La completa pedonalizzazione<br />
della piazza del Comune (con la<br />
realizzazione di parcheggi sotto<br />
il piano stradale) è una proposta<br />
più volte avanzata negli anni.<br />
Un parco urbano<br />
Il triangolo di terreno (di proprietà della<br />
Curia) racchiuso tra <strong>Via</strong> Liceti e <strong>Via</strong> alla<br />
Stazione appare sottoutilizzato. Qualcuno<br />
ha proposto: perché non trasformarlo in un<br />
piccolo parco urbano?<br />
Area marmista<br />
In via Ippolito d’Aste l’area ex<br />
deposito di materiale lapideo<br />
attende una riqualificazione.<br />
Ipotizzata la realizzazione di un<br />
parcheggio, anche su due piani.<br />
Autosilo 2<br />
Ipotizzata la costruzione di box e<br />
parcheggi sotterranei sotto il<br />
tratto centrale di Lungomare<br />
Bettolo, capaci di ospitare oltre<br />
cento automobili.<br />
Nuova Coop<br />
Lo spostamento del supermercato nell’area<br />
del “campetto della chiesa” porterebbe ad<br />
un ampliamento del punto vendita, offrendo<br />
il rifacimento dell’impianto sportivo, una<br />
nuova sede per i Vab e nuovi spazi per le<br />
attività parrocchiali. I locali liberati in <strong>Via</strong><br />
XX Settembre potrebbero essere destinati<br />
in parte ad attività culturali.<br />
Pro Loco<br />
Prospettato il ritorno della sede<br />
dell’associazione turistica al<br />
piano terra del palazzo<br />
comunale, o comunque in una<br />
localizzazione centrale.<br />
Punta Sant’Anna<br />
Presentato recentemente un<br />
project financing per il completo<br />
rifacimento della storica piscina<br />
“Antonio Ferro”.<br />
Autosilo 3<br />
Due anni fa la proposta di sbancare il<br />
piazzale dello scalo ferroviario per<br />
realizzare due piani sotterranei di<br />
parcheggi. Una soluzione per i numerosi<br />
utenti del treno e per quanti devono fare<br />
commissioni in centro.<br />
Pedoni a rischio<br />
In ripetute occasioni si è evidenziata la necessità di<br />
realizzare un marciapiede in via Filippo da Recco, per<br />
chi deve raggiungere a piedi il cimitero “S. Giovanni”.<br />
Sarebbe l’occasione per eliminare i resti di un edificio<br />
ricoperti di rovi. Un brutto biglietto da visita per la città.<br />
Barcasilo (foto 2)<br />
Procedono, dopo i problemi<br />
iniziali, i lavori per la sua<br />
realizzazione a levante della<br />
passeggiata a mare. Conclusione<br />
prevista per l’estate.<br />
Depuratore (foto 3)<br />
L’impianto di Punta Sant’Anna<br />
dovrà essere ampliato per poter<br />
svolgere al meglio la sua<br />
funzione a servizio dei Comuni di<br />
Recco e della vallata.<br />
1 2 3 4 5<br />
GENNAIO FEBBRAIO 2011
omba<br />
IL GRUPPO DI PROTEZIONE CIVILE HA DATO SOSTEGNO OPERATIVO ALLA MOBILITAZIONE<br />
Volontari impegnati<br />
In occasione dell’evacuazione della città a<br />
seguito della rimozione della bomba aerea<br />
ritrovata in via XXV Aprile, moltissimi volontari<br />
hanno offerto la loro opera a sostegno<br />
della gente che ha dovuto lasciare la<br />
propria abitazione. Anche la Protezione<br />
Civile ha collaborato alle operazioni. Ecco<br />
un breve resoconto del suo lavoro.<br />
DANILO GARAVENTA*8Domenica 16 gennaio,<br />
ore 15.55, località Pallare (Savona): con il<br />
brillamento dell’ordigno bellico ritrovato in<br />
un cantiere di via XXV Aprile a Recco, termina<br />
il servizio degli 81 volontari della Protezione<br />
Civile, coinvolti dal Comune nell’evacuazione,<br />
ordinata dal Prefetto, e<br />
nell’assistenza alla popolazione.<br />
Il nostro lavoro è cominciato già dieci<br />
giorni prima, il 7 gennaio, con il primo sopralluogo<br />
degli artificieri dell’Esercito sul<br />
luogo del rinvenimento. Il personale del nostro<br />
Gruppo si è prodigato per far riemergere<br />
completamente l’ordigno attraverso l’uso<br />
di un’idrovora.<br />
Nei giorni successivi i nostri<br />
volontari sono stati impegnati<br />
in numerosissime riunioni insieme<br />
agli altri enti coinvolti,<br />
per organizzare l’evacuazione e<br />
l’assistenza agli sfollati.<br />
Dalle prime riunioni è scaturita<br />
la necessità del coinvolgimento<br />
di un grande numero di<br />
volontari. Per questo il nostro<br />
Gruppo ha chiesto, tramite la Regione<br />
Liguria, l’attivazione di altre<br />
squadre.<br />
Oltre al ruolo di affiancamento<br />
agli uffici comunali nella preparazione<br />
delle procedure di evacuazione e di<br />
controllo, abbiamo messo in pratica l’esperienza<br />
di numerose attività di soccorso e di<br />
esercitazione svolte negli anni sia su territorio<br />
regionale che nazionale.<br />
Abbiamo anche preparato la cartografia<br />
operativa per tutti gli enti intervenuti, aggiornandola<br />
quotidianamente con le varie<br />
modifiche richieste.<br />
Abbiamo allestito, con il personale comunale,<br />
il Centro Operativo presso il campo<br />
da rugby, vista l’inagibilità del Municipio<br />
durante le operazioni di disinnesco,<br />
contribuendo all’accoglienza, all’assistenza<br />
elettrica, informatica e di telecomuncazioni<br />
degli Enti intervenuti. Abbiamo infatti creato<br />
una rete elettrica separata all’interno dei<br />
locali, al fine di garantire la fornitura energetica<br />
ad ogni “postazione operatore”, an-<br />
nell’emergenza<br />
che in caso di mancanza di corrente, utilizzando<br />
un gruppo elettrogeno.<br />
Abbiamo installato alcune postazioni radio<br />
ed un ponte radio mobile per garantire<br />
a tutti l’accesso alle comunicazioni soprattutto<br />
nel momento del distacco delle linee<br />
telefoniche cellulari.<br />
I volontari, dalle 8.30, hanno partecipato<br />
al capillare lavoro di verifica dell’evacuazione,<br />
coordinato dalle Forze dell’Ordine e<br />
dal Comune, accompagnando il personale<br />
di polizia e il tecnico comunale per ognuna<br />
delle 24 zone in cui è stata divisa l’area rossa,<br />
garantendo anche il contatto radio della<br />
squadra così formata.<br />
Terminata questa fase, alle 10.30, i volontari<br />
si sono spostati, insieme alle forze<br />
dell’ordine, a presidiare i 25 varchi veicolari<br />
e pedonali individuati sul perimetro dei<br />
400 metri, fino alle ore 13.00, quando dal<br />
Sopra: gli artificieri dell’Esercito impegnati<br />
a trasferire l’ordigno ormai disattivato<br />
sul mezzo che lo trasporterà a Pàllare.<br />
A sinistra, volontari della Protezione Civile<br />
nel centro operativo presso il campo<br />
da rugby (Foto “Gruppo Gabbiano”)<br />
Centro Operativo è stato dato l’ordine di<br />
riapertura.<br />
Contemporaneamente altro personale<br />
aveva presidiato dapprima il centro<br />
di ammassamento in via Marconi presso<br />
la palestra del liceo e poi i tre centri<br />
di raccolta, insieme alle associazioni di volontariato<br />
di Recco, alla Croce Verde e ai<br />
servizi sociali del Comune, al fine di garantire<br />
la massima assistenza possibile alle<br />
persone sfollate.<br />
Quattro mezzi della squadra hanno verificato<br />
l’avvenuta evacuazione per le strade<br />
e trasportato persone anziane presso i centri<br />
di raccolta, portandovi, oltre che al centro<br />
operativo e al personale degli enti intervenuti<br />
a presidio del territorio, i viveri,.<br />
Due volontari, infine, sono stati impegnati<br />
nel trasporto dell’ordigno. Appena<br />
terminato il disinnesco, la bomba è stato<br />
caricata sull’autocarro del Comune Fiat<br />
190, condotto dal nostro personale e scortato<br />
da Polizia, Vigili del Fuoco e artificieri<br />
dell’Esercito fino a Pàllare, in provincia di<br />
Savona, presso la cava Bagnasco, dove è<br />
stata fatta brillare.<br />
* Coordinatore VAB Protezione Civile “Gruppo Gabbiano”<br />
ECCO<strong>RECCO</strong> NUMERO 19 GENNAIO FEBBRAIO 2011 11
Gli incontri delle Arcate<br />
ECCO IL PROGRAMMA DI GENNAIO-FEBBRAIO<br />
8• Giovedì 27 gennaio ore 17,30: I Parchi della Liguria con<br />
gli occhi dei rapaci, a cura del Servizio Parchi e Aree Protette. Sala<br />
dei Cavalieri, Ristorante da Ö Vittorio, ingresso libero. • Giovedì<br />
3 febbraio ore 17,30: Un viaggio nel Parco Marino, a cura del<br />
Servizio Parchi e Aree Protette. Sala dei Cavalieri, Ristorante da Ö<br />
Vittorio, Recco, ingresso libero. • Giovedì 10 febbraio ore 17,30,<br />
presentazione del libro di poesie Liquirizia e altri versi dolceamari<br />
di Cristina Burigana Schiaffino. Sala Incontri Maison da Ö<br />
Vittorio, Recco, ingresso libero. • Venerdì 11 febbraio ore 17,00,<br />
Mediterraneo da Courbet a Monet a Matisse, a cura di Sergio Antola.<br />
Sala Polivalente “Franco Lavoratori” (in collaborazione con<br />
Liceo Scientifico “Nicoloso da Recco”). Venerdì 18 febbraio visita<br />
alla mostra. Prenotazione presso il Punto Soci inCoop Recco (in<br />
collaborazione con Associazione Tempo Libero Coop). • Giovedì<br />
24 febbraio ore 17,30: Il latino più vivo che mai, locuzioni latine<br />
ieri e oggi, a cura di Giovanni Chiesura. Sala Incontri Maison da Ö<br />
Vittorio, Recco, ingresso libero. • Lunedì 28 febbraio ore 17,00 Patologie<br />
alimentari legate al benessere: ipercolesterolemia e diabete,<br />
a cura di Benedetta De Marchi, biologa, nutrizionista (in collaborazione<br />
con Associazione Tempo Libero Coop). Sala Incontri<br />
Maison da Ö Vittorio, Recco, ingresso libero. Info: 338.6705662 e<br />
www.learcate.info.<br />
La Croce Verde ha fatto… tombola<br />
GRANDE SUCCESSO PER LA SIMPATICA INIZIATIVA<br />
8All’appuntamento presso la sala polivalente “Franco Lavoratori”<br />
si sono presentate oltre 100 persone (nella foto sotto) che si<br />
sono date battaglia per ogni ambo, terno quaterna e cinquina. Come<br />
sempre molto generosi i commercianti di Recco, che hanno<br />
contribuito con tantissimi premi alla buona riuscita della manifestazione.<br />
I due giri di tombola effettuati dopo la tradizionale “Tombolina<br />
dei bimbi” hanno visto i partecipanti contendersi una macchina<br />
fotografica digitale Olympus e una mola da banco (offerta<br />
dalla ferramenta Cantina) nel primo turno, un pc portatile Acer e<br />
un casco integrale LEM (offerto da Motogp) nel secondo. Alla fine<br />
tutti sono usciti soddisfatti, chi con l’ormai classico vasetto di Nutella,<br />
chi con i tradizionali buoni-sconto offerti dai commercianti e<br />
chi magari “solo” con la consolazione di aver passato una serata<br />
divertente contribuendo economicamente a sostenere il sodalizio<br />
recchese. L’appuntamento è come sempre, da ormai più di trent’anni,<br />
per il 5 gennaio dell’anno prossimo. Alla fine della manifestazione<br />
il ringraziamento più grande è andato proprio ai partecipanti<br />
che entusiasticamente contribuiscono in maniera determinante<br />
al mantenimento della tradizione. MM<br />
il filo<br />
Filarmonica, il saggio degli allievi<br />
PER LA PRIMA VOLTA DURANTE LE FESTE NATALIZIE<br />
8La fine del 2010 per la Filarmonica Rossini ha avuto una novità<br />
conclusiva: un piccolo saggio di auguri della banda degli allievi<br />
della scuola di musica. Novità perché un saggio di fine anno<br />
(solare) non è mai stato fatto, almeno che mi ricordi io; gli allievi<br />
hanno iniziato a lavorare su alcuni brani da settembre, e farli<br />
aspettare fino al saggio ufficiale di giugno sarebbe stato un po’<br />
spietato verso di loro. Allora, mescolando gli auguri di fine anno,<br />
le vacanze natalizie, i brani provati, tutti gli allievi e le ghiottonerie<br />
portate dai genitori e dai componenti della Filarmonica, giovedì<br />
30 dicembre si è ottenuta una magnifica serata in compagnia.<br />
Nel piccolo saggio hanno suonato: Marta Revello, Davide Cinti,<br />
Eleonora Cassani, Letizia Capurro e Alessio Arata ai clarinetti, Cecilia<br />
detta Ersilia Oneto, Erica Parodi, Andrea Damonte e Davide<br />
Capurro come flauti, Matteo Tassano, Fabrizio Conca e Cecilia Revello<br />
ai sax contralti, Lorenzo Capurro, Paolo Magoni, Serena Parodi<br />
e Ginevra Triuzzi alle trombe, Roberto Terrile al bombardino<br />
ed il piccolo Marco Terrile al trombone. La sala musica piena, i genitori<br />
e parenti soddisfatti, e l’ottima esecuzione dei brani sono<br />
stati la miglior ricompensa per il loro lavoro! Un grazie sentito va<br />
agli insegnanti, perché questo è il frutto del loro lavoro, fatto peraltro<br />
egregiamente, e a Michele Odetti, Stefano Demarchi, Davide<br />
Deferrari e Roberto Terrile, che hanno dato una mano suonando gli<br />
strumenti mancanti. Gli allievi sono da valorizzare e da lodare,<br />
perché loro ci mettono la faccia, l’impegno, sono loro che studiano<br />
e che rischiano; il loro futuro si spera sia in banda, o comunque<br />
nella musica, come lavoro o come relax, a seconda delle attitudini…<br />
la loro palestra per allenarsi a suonare in pubblico sono i<br />
saggi, le esibizioni! Ora inizia la preparazione del saggio di giugno:<br />
altri pezzi, altre prove, altro traguardo! ALESSANDro BoTTEGhi<br />
12 GENNAIO FEBBRAIO 2011 NUMERO 19 ECCO<strong>RECCO</strong><br />
FOTO P. VALENTE
agenda<br />
MINI<br />
NOTIZIE<br />
ANAGRAFE n Dall’Anagrafe del Comune ecco i dati relativi al movimento<br />
demografico di dicembre. Nati 2 maschi e 2 femmine;<br />
morti 3 maschi e 6 femmine. Iscritti 19 maschi e 19 femmine, cancellati<br />
7 maschi e 16 femmine. Così al 31 dicembre la popolazione<br />
di Recco consiste in 10.178 residenti.<br />
BAR CROCE VERDE, SI CERCA UN GESTORE n La Croce Verde Recco<br />
ha deliberato di affidare in gestione il servizio bar mediante la sottoscrizione<br />
di un contratto di comodato della durata quadriennale,<br />
e cioè dal 1° aprile 2011 al 31 marzo 2015. Per concorrere all’assegnazione<br />
bisogna far pervenire la domanda in <strong>bus</strong>ta chiusa alla segreteria<br />
della Croce Verde entro venerdì 11 febbraio. Sulla <strong>bus</strong>ta dovrà<br />
essere specificata la dicitura “Domanda per la gestione del<br />
bar”. All’interno dovrà essere contenuto: nominativo della persona<br />
o delle persone, con dati anagrafici, recapito telefonico e titolo<br />
di studio, che intendono proporsi per la gestione del bar; indicazione<br />
della persona in possesso del REC; indicazione di massima<br />
delle iniziative che si intendono proporre; precedenti esperienze<br />
nel settore o in settore analogo; autocertificazione: insussistenza<br />
cause ostative e assenza di carichi pendenti; indicazione dei tempi<br />
necessari per rendersi disponibili a iniziare l’attività; ogni altra<br />
notizia utile per una più approfondita valutazione. I gestori avranno<br />
l’obbligo di volturarsi a loro nome la licenza di somministrazione<br />
delle bevande.<br />
UN PRESEPE OSPEDALIERO n “Ou belin, han serou anche chì…<br />
Quarche Santu ne sarvià: San Martin, Madonan de Muntalegro, a<br />
Duchessa, San Rucchin?” È il pensiero dei Magi che, davanti alla<br />
scritta “chiuso” apposta sulla capanna, tirano dritto, chi verso Rapallo,<br />
chi verso Genova. L’allestimento era visibile nell’atrio dell’ospedale<br />
Sant’Antonio durante le feste natalizie (Foto P. Valente).<br />
PULIZIA O DISBOSCAMENTO? n In dicembre si è provveduto alla<br />
pulizia della scarpata di via San Rocco tra il bivio per Testana e<br />
l’autolavaggio Nettuno. Le intense piogge delle successive settimane<br />
hanno evidenziato in quel tratto il rischio di frane, a seguito della<br />
nascita di numerosi rivoli d’acqua che hanno trasportato a valle<br />
terra e detriti, come dimostra la foto. Nello stesso tratto le operazioni<br />
di pulizia hanno scoperto due tronconi di palo in cemento,<br />
ora pericolosamente incombenti sulla strada (nel cerchio).<br />
30 ANNI FA: GENNAIO 1981<br />
1981. Non sarà realizzata la prevista copertoura del tratto centrale del torrente Recco.<br />
Piano regolatore, le osservazioni della Regione Tra le modifiche<br />
richieste da via Fieschi al piano redatto dall’ing. Stefano<br />
Gnemmi, più bassi indici di edificabilità e lo stop alla copertura<br />
del torrente tra via Trieste e via Ippolito d’Aste.<br />
Polemiche anti Enel Resta abbandonato lo spazio liberato tra via<br />
Roma e via Vastato a seguito dello spostamento di impianti e uffici<br />
in via della Ne: si era parlato di un’area di verde attrezzato.<br />
«Dateci la terza rete» Recco chiede alla Rai di installare i ripetitori<br />
necessari a permettere la visione del terzo canale televisivo.<br />
Uffici comunali decentrati Gli uffici che fanno capo a Servizi tecnologici<br />
e Urbanistica trovano nuova sistemazione in un appartamento<br />
di via IV Novembre 38.<br />
Germania-Italia in giunta Servono più consigli comunali per decidere<br />
quali scuola<strong>bus</strong> acquistare: i più economici Volkswagen o<br />
i più “patriottici” Fiat?<br />
Recco nell’area protetta Il futuro Parco Regionale di Portofino,<br />
secondo il progetto del dott. Luigi Andreani, abbraccerà a ponente<br />
l’intero territorio comunale di Recco.<br />
Nuovi posteggi in via Assereto Si decide la riduzione dei marciapiedi<br />
per consentire la creazione di nuovi stalli nel tratto cittadino<br />
dell’Aurelia.<br />
Rifiuti, raccolta all’alba Anticipato l’orario di svuotamento dei<br />
cassonetti, visto che i camion della nettezza urbana non effettueranno<br />
più il trasbordo su altro mezzo in valle della Ne ma conferiranno<br />
direttamente a Scarpino.<br />
Un casinò al Vetta A seguito delle voci di chiusura di Sanremo,<br />
Camogli candida Portofino Külm a sede del casinò regionale.<br />
Liguria in fiamme Da metà dicembre per tutto il mese di gennaio<br />
la nostra regione è stretta nella morsa degli incendi; inestimabili<br />
i danni al patrimonio boschivo.<br />
Dollaro record La valuta Usa, cresciuta in 5 anni del 46%, supera<br />
il limite psicologico delle 1000 lire al cambio.<br />
DOVE TROVARE “ECCO<strong>RECCO</strong>” Il mensile<br />
viene distribuito nelle abitazioni e nei negozi<br />
di Recco. Chi non lo riceve può trovarne<br />
una copia presso: Alimentari Capurro a Mulinetti,<br />
Libreria Capurro in passo Assereto, Farmacia<br />
Savio e Ottica Ferrari in piazza Nicoloso,<br />
Pro Loco Recco e Biblioteca in via Ippolito<br />
d’Aste, Cartoleria Capurro in piazza Gastaldi,<br />
Centro TIM in via <strong>Fiume</strong>, Bisso casalinghi<br />
in via Roma e via Ponte di Vexina.<br />
ARRETRATI Gli arretrati (i numeri 4 e 13 sono esauriti) possono<br />
essere richiesti gratuitamente alla Libreria Capurro, alla Pro Loco<br />
o direttamente alla redazione (tel. 0185.723961).<br />
ECCO<strong>RECCO</strong> NUMERO 19 GENNAIO FEBBRAIO 2011 13
la foto<br />
ANNI SETTANTA, VIA LICETI Dopo le eccezionali misure di<br />
sicurezza di domenica 16 gennaio, con la città evacuata, questa<br />
foto un po’ fa sorridere, un po’ lascia sconcertati. Ce la invia<br />
un nostro lettore-sostenitore, Mauro Riotti, il ragazzino che<br />
“tiene” l’ordigno, imbragato dalla gru del padre. Gru realizzata<br />
proprio riadattando un mezzo americano residuato bellico.<br />
cuochi d , artificio<br />
Chiacchiere (o Bugie)<br />
INGREDIENTI 500 gr farina, 2 uova intere, 100 gr zucchero,<br />
50 gr burro, 200 gr latte freddo, ½ <strong>bus</strong>tina lievito per torte,<br />
buccia di un limone ben tritata, 2/3 cucchiai di marsala<br />
all’uovo.<br />
PROCEDIMENTO Fate un impasto con la farina, le uova, lo<br />
zucchero, il marsala e il burro molle (non sciolto). Aggiungete<br />
il latte fino al raggiungimento di un impasto morbido<br />
(se duro, aggiungere latte). Aggiungete il lievito e la buccia<br />
di limone. Fate riposare un’oretta sotto un canovaccio.<br />
Quindi tirate una sfoglia di 2/3 millimetri di spessore e ricavate<br />
dei rettangoli, che friggerete in olio a 220 gradi. Servite<br />
spolverando con zucchero a velo. Nanda Lagomarsino<br />
I NOSTRI SERVIZI<br />
lettere<br />
agenda<br />
Riceviamo e pubblichiamo<br />
LE TRE PALME DELLA SCUOLA<br />
Nelle vecchie foto di Recco si vede, all’ingresso della scuola<br />
elementare, un gruppo di tre palme.<br />
Quando, durante l’amministrazione Rainero, si decise di<br />
ampliare l’edificio con la costruzione di un corpo aggiunto<br />
proprio nell’area delle tre palme, il sottoscritto, allora membro<br />
del Consiglio di Circolo della scuola, convinse gli addetti<br />
ai lavori di non abbattere quei vecchi alberi, ma di sradicarli<br />
e reimpiantarli nel cortile della scuola lato via Marconi.<br />
L’operazione ebbe un parziale successo, perché solo<br />
una di quelle tre palme sopravvisse... fino a qualche giorno<br />
fa! Già, perché per qualche (misterioso?) motivo, la palma è<br />
stata abbattuta per fare posto ad una bellissima asfaltatura…<br />
Abbiamo perso un’occasione per salvare qualcosa del<br />
poco rimasto di Recco di una volta!<br />
Piero Neuhold<br />
UN MILITE INGEGNERE<br />
Il nostro Milite Stefano Caputa<br />
(nella foto) ha conseguito la laurea<br />
specialistica in Ingegneria<br />
meccanica energia ed ambiente<br />
discutendo la Tesi relativa all’aggregazione<br />
dei carichi termici<br />
nella simulazione del comportamento<br />
del terreno nelle applicazioni<br />
a pompa di calore. Relatore<br />
il Prof. M. Fossa. Al neo Ingegnere<br />
i complimenti e gli auguri per<br />
un altrettanto brillante futuro da<br />
parte della Croce Verde Recco.<br />
UNA DOLCE SORPRESA<br />
Grata se vorrete pubblicare queste poche righe sul Vs. graditissimo<br />
mensile. Desidero ringraziare i fratelli Tossini di<br />
Recco per il gentile omaggio natalizio di un piccolo pandolce<br />
genovese genovese, donato a tutti noi degenti dell’ospedale<br />
Sant’Antonio di Recco e graziosamente distribuito da<br />
una dolce e sorridente bambina. Grazie ancora e fervidi auguri<br />
per il nuovo Anno.<br />
Nadia Brenco<br />
◆ Sportello IAT: Informazione Accoglienza promozione Turistica<br />
◆ <strong>Fax</strong> e fotocopie<br />
◆ Divulgazione di materiale informativo<br />
◆ Vendita biglietti urbani AMT Genova<br />
◆ Vendita abbonamenti e biglietti APT<br />
◆ Vendita abbonamenti e biglietti ferroviari (fino a 250 km)<br />
◆ Vendita biglietti “Autostradale” linea Sestri Levante - Milano<br />
◆ Vendita schede <strong>Tel</strong>ecom e ricaricabili per cellulari<br />
◆ Vendita tessere autostradali <strong>Via</strong>card<br />
◆ Prenotazione e vendita biglietti dei teatri di Genova<br />
◆ Vendita biglietti principali concerti<br />
◆ Affissione e pubblicità per i Comuni di Recco e Avegno<br />
◆ Sportello Touring Club Italiano<br />
◆ TNT Point<br />
<strong>Via</strong> Ippolito d’Aste 2a - Recco - <strong>Tel</strong>. 0185.722440 - iatpro@libero.it - www.prolocorecco.it<br />
14 GENNAIO FEBBRAIO 2011 NUMERO 19 ECCO<strong>RECCO</strong>
agenda<br />
&<br />
SALUTE BENESSERE ✤ CASE DI GENOVA Questo libro fotografico, a cura di Anna<br />
Orlando, propone un suggestivo viaggio all’interno di alcune<br />
Dopo le feste… • Un tempo si<br />
ricorreva ad un semplice ed<br />
energico purgante, ma allora il<br />
sovrappeso era una evenienza<br />
molto rara! Oggi, gli eccessi alimentari<br />
ci sono tutto l’anno, ma<br />
dopo le feste l’argomento della<br />
dieta si fa più pressante. Oltre<br />
ad un grande assortimento di<br />
prodotti naturali che in vario<br />
modo aiutano a recuperare il<br />
peso ideale, è oggi disponibile<br />
la linea di prodotti TISANOREI-<br />
CA, un sistema innovativo che<br />
si sviluppa come un percorso di<br />
dimagrimento, guidato e modulato<br />
con l’assistenza di Medici e<br />
professionisti specificatamente<br />
qualificati. Spesso le semplici<br />
restrizioni alimentari provocano<br />
l’effetto “carestia”, con un<br />
dimagrimento generalizzato<br />
che investe anche il tessuto<br />
muscolare con perdita sì di<br />
peso, ma anche di tonicità con<br />
risultati estetici molto deludenti,<br />
soprattutto per le donne.<br />
TISANOREICA è un programma<br />
dimagrante basato su uno<br />
“squilibrio” alimentare e per<br />
questo si pone una data di inizio<br />
e di fine. Per sostenere la<br />
tonicità muscolare e indurre<br />
l’organismo a consumare i grassi<br />
di riserva, TISANOREICA utilizza<br />
particolari Alimenti, Preparati<br />
ed Estratti da piante officinali.<br />
Finito il percorso si impara<br />
a porre attenzione all’alimentazione,<br />
a non ripetere gli errori<br />
del passato e mantenere i risultati<br />
ottenuti.<br />
delle più belle case di Genova: partendo dalle ville di Albaro e<br />
del centro, fino ad arrivare a insoliti appartamenti nei vicoli<br />
del centro storico, le fotografie di Adriano Bacchella guidano il<br />
lettore alla scoperta di una città che, forse, pensiamo di<br />
conoscere, ma che invece si nasconde abilmente. Il volume si<br />
rivela molto interessante per gli appassionati di arredamento, così come per tutti<br />
gli amanti del bello. AdArte editore, 157 pp., € 59,00.<br />
✤ DA QUARTO AL VOLTURNO NOTERELLE D’UNO DEI MILLE A pochi<br />
mesi dal 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia, Francesco De<br />
Nicola ripropone il diario di Giuseppe Cesare Abba, originario di<br />
Cairo Montenotte e successivamente ufficiale decorato, sindaco,<br />
senatore: prima di tutto questo, nel 1860, Abba parte con i Mille<br />
alla volta della Sicilia e annota fatti, aneddoti e impressioni<br />
durante l’Impresa. Come in un romanzo d’avventura, l’autore<br />
descrive la bellezza dei paesaggi e la fatica della marcia, sempre<br />
trasmettendo l’ardore e la passione della generazione di uomini e<br />
donne che cambiarono l’Italia. Gammarò Editori, 183 pp., € 14,00.<br />
✤ GENOVA SEGRETA ALLA SCOPERTA DI UNA CITTÀ RICCA DI STORIA MA<br />
ANCHE DI FATTI, FATTACCI E INTRIGHI Questo curioso volume di<br />
Giampiero Orselli e Stefano Roffo racconta di una Genova<br />
nascosta e leggendaria, misteriosa e oscura, un set naturale per<br />
intrighi e congiure. Il dedalo di vicoli e il suo porto ricco di storia<br />
nascondono segreti e leggende, alcune note, altre sconosciute ai<br />
più; quasi ogni angolo della città è protagonista di una<br />
particolare vicenda e, dopo questa lettura, passeggiare per la<br />
Superba non sarà più così scontato. Ligurpress, 208 pp., € 14,90.<br />
✤ IL VIAGGIO INASPETTATO UNA STORIA DI EMIGRAZIONE IN MESSICO DURANTE LA SECONDA<br />
GUERRA MONDIALE Gli italiani, notoriamente santi, poeti e<br />
navigatori, sono stati anche emigranti e in questo libro si parla<br />
proprio di navi e di emigrazione: durante la Seconda Guerra<br />
Mondiale, numerosi equipaggi italiani in navigazione in acque<br />
messicane vennero fatti prigionieri nel paese americano e lì<br />
restarono fino alla fine del conflitto. Tuttavia, molti di essi decisero<br />
di non rientrare in Italia, scegliendo mestieri diversi e sposando<br />
ragazze del luogo. Ancora oggi le comunità italo-messicane, e in<br />
particolare le famiglie di origini liguri, sentono il bisogno di<br />
raccontare la propria storia e questo volume permette di ripercorrere le loro<br />
vicende, anche grazie a interessanti fotografie. De Ferrari Editore, 137 pp., € 14,00.<br />
✤ SULLA STRADA SBAGLIATA Questo romanzo di Sara Rattaro<br />
viene pubblicato in un momento delicato per le famiglie italiane,<br />
costrette ad affrontare violenza e brutalità che non immaginavano<br />
così vicine: Le storie qui raccontate sono differenti tra loro ma<br />
sorprendentemente simili e l’autrice sposta, di volta in volta, il<br />
punto di vista del narratore. Il lettore può così vivere le vicende<br />
attraverso gli occhi della vittima e quelli del carnefice, della madre<br />
della vittima e di quella del carnefice, scoprendo di potersi<br />
immedesimare in ognuno di loro. Morellini Editore, 157 pp., € 14,90.<br />
in collaborazione con<br />
PIAZZA GASTALDI, 1 • <strong>RECCO</strong><br />
TEL. 0185/76870 FAX. 0185/730719<br />
CARTOLERIA • LIBRERIA<br />
GIOCATTOLI • VIDEOGIOCHI<br />
PIAZZA S. GIOVANNI BONO, 22 • <strong>RECCO</strong><br />
TEL. 0185/722455 FAX. 0185/722455<br />
CARTOLERIA<br />
ARTICOLI DA REGALO E DA UFFICIO<br />
in libreria<br />
A CURA DI<br />
FLAVIA CAVALLI<br />
PASSO ASSERETO, 5 • <strong>RECCO</strong><br />
TEL 0185/722121 FAX. 0185/738972<br />
LIBRERIA VARIA<br />
SAGGISTICA • ROMANZI<br />
VIA DELLA REPUBBLICA, 16 • CAMOGLI<br />
TEL. 0185/777949 FAX. 0185/776571<br />
CARTOLERIA • LIBRERIA<br />
GIOCATTOLI • VIDEOGIOCHI<br />
ECCO<strong>RECCO</strong> NUMERO 19 GENNAIO FEBBRAIO 2011 15
ECCO<strong>RECCO</strong> ECCO I NOSTRI SOSTENITORI<br />
<strong>Via</strong> dei Giustiniani 48 - Recco - <strong>Tel</strong>. 0185.720225<br />
www.vitturin.it PIAZZA NICOLOSO 5 - <strong>RECCO</strong> - TEL. 0185.74098<br />
Zampaloni<br />
<strong>Via</strong> S. Giovanni Battista 9 - Recco<br />
<strong>Tel</strong>. 0185.75746<br />
<strong>Via</strong> Galata 23 - Genova<br />
<strong>Tel</strong>. 010.561615<br />
PEZZINI<br />
<strong>RECCO</strong><br />
Abbigliamento dal 1897<br />
TEL. 0185 74176<br />
PANIFICIO TOSSINI<br />
Genuini per Natura<br />
L’Ortofrutticola<br />
di Schenone srl<br />
VIA ROMA 60A - <strong>RECCO</strong><br />
Vendita al minuto di frutta e verdure fresche<br />
Ingrosso e dettaglio<br />
Consegna diretta con mezzi propri<br />
<strong>Via</strong> XX Settembre 2<br />
<strong>Tel</strong>. 0185.74046<br />
una focaccia d’autore<br />
trattoria con alloggio<br />
Locale Storico d’Italia<br />
<strong>Via</strong> Roma, 160 tel. 0185.74029<br />
<strong>Via</strong> B. Assereto 15<br />
<strong>Tel</strong>. 0185.74202<br />
BRICO LEGNO - ARREDO GIARDINO - BAGNO - PIASTRELLE<br />
<strong>Via</strong> Ponte di Vexina 2/A • Strada Recco-Uscio • <strong>Tel</strong>. 0185 799041<br />
CASALINGHI - FERRAMENTA<br />
<strong>Via</strong> Roma 132 • <strong>Tel</strong>. 0185 74372