l'appennino meridionale - CAI Sezione di Napoli
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te montagne dell’Appennino <strong>meri<strong>di</strong>onale</strong><br />
(Monte Sirino e Monte Papa in Basilicata,<br />
Monte Alpi, gruppo del Monte Pollino tra<br />
Basilicata e Calabria, ecc. per citare le più accessibili<br />
da <strong>Napoli</strong>).<br />
Come è facile capire nel corso del tempo<br />
alcuni soci hanno “mollato” per anzianità, sovente<br />
rimpiazzati da nuove leve. Si tratta infatti<br />
<strong>di</strong> una <strong>di</strong>sciplina che richiede tecnica, coraggio,<br />
buon equipaggiamento, allenamento<br />
ed una vera grande passione, ma tutto è<br />
sempre ampiamente ripagato da esaltanti “scivolate”<br />
a valle che seguono le faticose ascensioni.<br />
Ottimi itinerari scialpinistici si trovano nei<br />
Monti Sibillini, Monti della Laga e Gran Sasso,<br />
Majella, Velino-Sirente, e sull’Etna in Sicilia,<br />
oltre ovviamente a una infinità <strong>di</strong> percorsi<br />
alpini e dell’Appennino settentrionale.<br />
Negli anni recenti, il nucleo <strong>di</strong> scialpinisti<br />
del <strong>CAI</strong> <strong>Napoli</strong> si è de<strong>di</strong>cato all’esplorazione<br />
delle montagne del Sud ed in particolare sono<br />
state realizzate la prima <strong>di</strong>scesa del Fondacone<br />
(Matese) nel 1999 e del versante S del Monte<br />
Alpi nel 2003, e oggi gli itinerari sul Monte<br />
Sirino-Papa, al Matese (versante Colle Tamburo<br />
e Fondacone e versante Lago) al Cervati<br />
figurano comunemente nel calendario stagionale.<br />
Per intraprendere e praticare questa meravigliosa<br />
attività è essenziale saper sciare, anche<br />
se solo sulle piste. Quanto detto è una proposta<br />
ed un invito.<br />
BRUNO PERILLO<br />
Monte Alpi <strong>di</strong> Latronico. Prima <strong>di</strong>scesa scialpinistica<br />
del versante S.<br />
Il 16 febbraio 2003 Luigi Ferranti e Tullio<br />
Foti, favoriti dall’eccezionale innevamento,<br />
hanno compiuto la probabile prima <strong>di</strong>scesa<br />
del versante SE del Monte Alpi (Lucania). La<br />
neve infatti giungeva quasi fin presso l’abitato<br />
<strong>di</strong> Latronico, ed è stato possibile calzare gli sci<br />
alla fine della strada (q. 950) fino in vetta (q.<br />
1900), realizzando così un percorso <strong>di</strong> quasi<br />
1000 m nel profondo Sud!<br />
Si tratta <strong>di</strong> un percorso panoramico che,<br />
seguendo in parte la via normale escursionistica,<br />
risale una profonda incisione sul versante<br />
SE della montagna e sbuca fuori dal bosco poco<br />
sotto la sella tra Monte Alpi e Monte S.<br />
Monte Alpi <strong>di</strong> Latronico (foto T. Foti)<br />
Croce. Il percorso generalmente è libero e con<br />
bosco sviluppato solo tra 1700 e 1500 m circa.<br />
La cresta finale dalla sella è stata trovata affilata<br />
e con cornici e sono risultati utili i coltelli<br />
da ghiaccio. La valutazione nelle con<strong>di</strong>zioni<br />
trovate è MSA, la salita ha richiesto 2,30<br />
ore. Diamo la descrizione del percorso <strong>di</strong> salita<br />
(equivalente a quello <strong>di</strong> <strong>di</strong>scesa).<br />
Dal paese <strong>di</strong> Latronico si prende la SS 104<br />
in <strong>di</strong>rezione W e dopo poco, al Km 66,6, si<br />
imbocca una strada asfaltata verso N che si segue<br />
per circa 800 m fino a delle cave in località<br />
Salicone (fontanile, q. 950 circa).<br />
Da qui, calzati gli sci, si imbocca una sterrata<br />
verso sinistra (NW) che segue il tracciato<br />
dell’acquedotto e risale un pianoro in <strong>di</strong>rezione<br />
<strong>di</strong> un fosso (Acqua Zappelelle), fino a raggiungere<br />
la Sorgente Fontanelle (q. 1160 circa).<br />
Si prosegue lungo sterrata su dei pianori sempre<br />
in sinistra del fosso, poi, invece <strong>di</strong> seguire<br />
un rimboschimento a pini, si è seguita una serie<br />
<strong>di</strong> radure <strong>di</strong>scontinue su un pen<strong>di</strong>o sottostante<br />
alle rotte pareti della Pietra Longa.<br />
Piegando decisamente a sinistra si giunge<br />
in falsopiano alla Sorgente Gavitone (q. 1540<br />
circa). Si lascia il tracciato principale risalendo<br />
sulla destra (segni rossi) in una faggeta che in<br />
alto <strong>di</strong>viene più fitta, fino al limitare del bosco<br />
(q. 1720 circa). Piegando un po’ a destra in<br />
<strong>di</strong>rezione NNE su un ripido pen<strong>di</strong>o, si raggiunge<br />
la stretta sella tra Monte Alpi e Monte<br />
S. Croce (q. 1815 circa). Da qui, piegando a<br />
sinistra (W) si percorre l’aerea sella, lunga 500<br />
m, fino in cima.<br />
LUIGI FERRANTI<br />
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