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Eur Torrino - Loretta Sebastianelli

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www.ilperiodico.it<br />

<strong>Eur</strong> <strong>Torrino</strong> News Pubblicazione mensile<br />

ANNO IV n°10 novembre 2006<br />

Editrice: Service & Business 2001<br />

Direttore Editoriale: Sergio Di Mambro<br />

Direttore responsabile: Riccardo Alfonso<br />

Redazione: Via Antonio Roiti, 67<br />

Tel. 06/55368456<br />

Grafica: Fabiana Falconi<br />

Stampa: Ripoli snc<br />

Hanno collaborato:<br />

Daniele Lucarini, Stefano Ursi,<br />

Valeria De Rentiis, Luciana Morelli,<br />

Giuseppe Mete, Eleonora Lilli, Fabrizio<br />

Piciarelli, Rossana Bartolozzi.<br />

Per la pubblicità su “<strong>Eur</strong> <strong>Torrino</strong> News”<br />

telefonare al numero: 06/55368456<br />

La direzione si riserva il diritto di valutare<br />

i testi pervenuti.<br />

Il materiale non verrà restituito.<br />

Finito di stampare nel mese di<br />

novembre 2006<br />

Potrete ritirare il giornale nelle seguenti<br />

edicole:<br />

Edicola Giornali<br />

Via del Fiume Bianco<br />

Tel. 06 52200087<br />

Edicola Giornali C. D’angelosante<br />

Via delle Costellazioni<br />

Edicola Giornali GI.SA. 2003 s.r.l.<br />

Piazzale Asia Tel. 06 5919108<br />

Edicola Giornali Autori Agostino<br />

Via Rotterdam<br />

Edicola Giornali D. Colangelo<br />

P.zza Cina<br />

Edicola Giornali A. Vita<br />

Viale della Tecnica angolo V.le dei<br />

Primati Sportivi<br />

Edicola Giornali G. Rossi<br />

Via E. Lampridio Cerva Tel. 065962429<br />

Edicola Giornali D’Alessandro<br />

Via Cina<br />

Edicola Giornali Toti<br />

Via Oceano Indiano, 19<br />

Edicola Giornali A.Corruccini<br />

V. Dell’Orsa Minore 30/a (Via degli Astri)<br />

Edicola Giornali A. De Marchis<br />

Via F. Sapori<br />

6<br />

10<br />

:sommario<br />

:editoriale 4<br />

Divino Amore: il Municipio dice no alla discarica 6<br />

Russel Crowe e Ridley Scott: una Coppia da Oscar 10<br />

Notizie dal Municipio Roma XII 12<br />

Acqua farina e... gattò di patate 12<br />

Acqua farina e...: melanzane in carrozza 16<br />

Alfa Romeo 8C Competizione 20<br />

Vivere il teatro: programmazione novembre 22<br />

Music Time: Led Zeppelin 26<br />

Coming Soon: anticipazioni cinematografiche 30<br />

La Regione informa 35<br />

Inchiesta sul cancro 38<br />

Uno sguardo alle mostre 52<br />

Controinformazione 54<br />

12<br />

38<br />

:sommario


Editoriale:<br />

Malagrotta:<br />

discarica, gassificatore e demagogia politica...<br />

] a cura di Sergio Di Mambro [<br />

Negli ultimi mesi presso la nostra piccola<br />

redazione sono arrivati sempre più spesso<br />

mail di politici e ambientalisti contro il<br />

gassificatore quasi ultimato di Malagrotta.<br />

Scioperi della fame, politici che si strappano<br />

i capelli, politici che cantano vittoria<br />

4 eur:torrino:news<br />

ecc. ecc.. Le proteste sono iniziate quando<br />

il gassificatore era ormai una realtà.<br />

Prima, quando se ne parlava e ancora si<br />

poteva intervenire, silenzio assoluto.<br />

Come mai?<br />

Durante le elezioni ne ha parlato qualcuno?<br />

No.<br />

A Malagrotta, il gassificatore si farà e tutti<br />

sono stati compiacenti : chi ha taciuto e<br />

ora strilla e chi ha avallato un'operazione<br />

scellerata.<br />

Noi spesso sulle riviste e in televisione ne<br />

abbiamo parlato quando si poteva fare<br />

qualche cosa.<br />

Ma ne parlavamo solo noi e i politici di<br />

maggioranza e opposizione glissavano. Ora<br />

è tardi, troppo tardi per bloccare il gassificatore.<br />

Ma questo scandalo coinvolge tutti: regione,<br />

comune, municipi, governo. I cittadini<br />

ormai sono soli e abbandonati e tutto<br />

passa sopra le loro teste.<br />

A Massimina si muore di cancro e leucemia<br />

con percentuali altissime, molte persone<br />

soffrono di disturbi alle vie respiratorie e<br />

altre forme croniche. Nessuno ha mai pensato<br />

di fare indagini sul livello di inquinamento<br />

in tale zona?<br />

Non mi risulta. Inoltre pare che in zone<br />

limitrofe a Malagrotta, con li nuovo P.RG.<br />

ci saranno dagli ottocentomila ai tre milioni<br />

di metri cubi di cemento.<br />

Nuove costruzioni, intere città in una zona<br />

così disastrata.


XII Municipio<br />

Divino Amore<br />

Il Municipio dice no allla discarica<br />

] a cura di Fabrizio Piciarelli [<br />

Il Consiglio del Municipio XII ha votato ieri,<br />

all'unanimità, un ordine del giorno per la<br />

sospensione dei lavori di realizzazione della<br />

discarica di Falcognana, al Divino Amore.<br />

Il Consiglio, che si dichiara fermamente contrario<br />

alla realizzazione della discarica nell'area<br />

in oggetto, con l'ordine del giorno di ieri<br />

impegna, il Presidente del Municipio a sollecitare<br />

il Commissario Straordinario ai rifiuti,<br />

Dott. Piero Marrazzo e la Regione Lazio a<br />

sospendere con urgenza i lavori del cantiere,<br />

in attesa di un riesame del procedimento<br />

amministrativo relativo alla realizzazione<br />

6 eur:torrino:news<br />

della discarica.<br />

"I lavori per la realizzazione<br />

della discarica<br />

al Divino Amore,<br />

che stanno procedendo<br />

a tappe forzate,<br />

sono motivo di grande<br />

preoccupazione<br />

per i cittadini e per<br />

l'Amministrazione<br />

Municipale" - dichiara<br />

il Presidente Patrizia Prestipino, che già tre<br />

anni fa come Capogruppo della Margherita, fu<br />

la prima a denunciare il problema - "Nella discarica,<br />

che dovrebbe sorgere a meno di 1 Km<br />

dai centri abitati e dalle scuole, vicino al santuario<br />

della Madonna del Divino Amore, in un<br />

territorio protetto dal vincolo ambientale su<br />

cui insistono alcuni fossi naturali, sarà smaltito,<br />

infatti, anche il fluff, un rifiuto così detto<br />

pericoloso. Il documento votato ieri all'unanimità"<br />

- continua Prestipino - "richiede l'immediata<br />

sospensione del cantiere in vista del<br />

riesame del provvedimento che presenta, tra<br />

l'altro, gravi contraddizioni interne e che viola<br />

le Normative <strong>Eur</strong>opee e i Decreti Legge fortemente<br />

restrittivi riguardo la costruzione degli<br />

impianti di smaltimento dei rifiuti. Come<br />

Municipio Roma XII chiediamo con forza che<br />

sia scongiurata una minaccia di tale entità su<br />

un territorio così importante dal punto di<br />

vista ambientale e altamente rappresentativo<br />

della Diocesi Romana. Chiediamo, inoltre, al<br />

Comune, alla Provincia e alla Regione che sia<br />

aperto un tavolo di concertazione al fine di<br />

trovare una soluzione che riconcili la cittadinanza<br />

con l'amministrazione e indichi soluzioni<br />

alternative alla società costruttrice. Questa<br />

è una battaglia che portiamo avanti da molto<br />

tempo e per la quale ho già interessato anche<br />

alcuni Parlamentari della Maggioranza" conclude<br />

Patrizia Prestipino "Sono molto fiduciosa<br />

che sia l'Amministrazione Comunale, che<br />

Provinciale e Regionale ci daranno ascolto ma,<br />

se così non fosse, saremo al fianco dei cittadini,<br />

anche con forme di protesta eclatanti".<br />

In foto: il tratto di ricca campagna dovo si doveva<br />

costruire la discarica


Il Sorriso che ti illumina<br />

] a cura del Dott. Giuseppe Bianco [<br />

(Spec.implantologia ed estetica dentale - New York University,<br />

docente implantologia presso Univ. ”G. D’Annunzio” CH-PE)<br />

Un sorriso espressivo può rendere una persona<br />

più bella. Diventa uno strumento per comunicare<br />

sensazioni e personalità. Non sorprende, quindi,<br />

che i pazienti chiedano sempre più spesso non<br />

solo denti sani, ma anche belli e bianchi,tutto<br />

in un sorriso.<br />

Che cos’è lo sbiancamento dentale?<br />

Lo sbiancamento dentale è una proceduta operativa<br />

che molti pazienti richiedono all'interno<br />

dello studio dentistico.<br />

Si effettua attraverso l'utilizzo di un gel a base<br />

di perossido di idrogeno, ossia acqua ossigenata<br />

al 30%, che viene applicato sui denti, previa<br />

lucidatura della superfici da sbiancare, una luce<br />

blu, poi, attiva l'azione del prodotto e in soli 30<br />

min. si ha l'effetto sbiancante.<br />

Gli elementi in genere sono circa 8 per arcata,<br />

quella zona che si evidenzia durante il sorriso.<br />

Tutti i denti si possono sbiancare?<br />

Si, tutti i denti naturali.<br />

- Paziente affetta da fluorosi<br />

- Paziente dopo lo sbiancamento<br />

Intendo dire che i denti con otturazioni o corone<br />

non si possono sbiancare.<br />

In questo caso si può comunque effettuare lo<br />

sbiancamento, ma si devono aspettare poi circa<br />

15 giorni prima di rifare l'otturazione nella<br />

zona estetica.<br />

Lo sbiancamento è per tutti?<br />

I soggetti possono essere persone con denti segnati<br />

dal fumo o da sostanze come caffè o tè,<br />

con macchie da antibiotico, tetraciclina, o da<br />

fluoruro.<br />

Il trattamento è sconsigliato solo alle donne in<br />

gravidanza e pazienti sotto i 16 anni o con malattie<br />

del parodonto.<br />

Quanto possono diventare bianchi i denti?<br />

Anche se il sistema di sbiancamento è molto efficace,<br />

non esistono magie e nessun trattamento<br />

di sbiancamento può dare a denti macchiati il<br />

colore bianco neve della porcellana.<br />

I test dimostrano che dopo lo sbiancamento con<br />

il nostro sistema, i denti acquistano da 5 a 14<br />

punti in più sulla scala Vita.<br />

I risultati dipendono da quanto in precedenza<br />

erano pigmentati i denti, ma il risulatato sarà<br />

sempre denti più bianchi e luminosi.<br />

Quanto dura lo sbiancamento?<br />

Questo varia da persona a persona e dipende<br />

dalle abitudini e dalla dieta personale.<br />

Al paziente che si vuole sottoporre alla seduta<br />

di sbiancamento nel nostro studio verranno<br />

date tutte le indicazioni per allungare il più<br />

possibile i tempi di mantenimento del bianco<br />

ottenuto, comunque l'effetto dura di solito due<br />

anni.<br />

E’ un’operazione sicura? Ci sono effetti collaterali?<br />

Articoli scientifici dimostrano che l'uso del perossido<br />

d'idrogeno per sbiancare i denti è efficace<br />

e sicuro. Non cambia o danneggia la struttura<br />

dei denti, li fa solo apparire più bianchi.<br />

Per ciò che concerne gli effetti collaterali, ce<br />

né uno molto comune che è l'ipersensibilità<br />

dentinale, ossia più sensibilità all'aria e acqua<br />

fredda, ma questo inconveniente viene tamponato<br />

dalla saliva che in circa 12 ore ristabilizza<br />

gli equilibri, anche se il nostro studio si vuole<br />

assicurare una riduzione dei tempi con una applicazione<br />

di fluoro dopo la seduta di sbiancamento.<br />

Quali sono le precauzioni da attuare prima e<br />

dopo lo sbiancamento?<br />

Prima dello sbiancamento è essenziale fare una<br />

seduta di igiene orale e aspettare almeno 7 giorni,<br />

nei quali bisogna eliminare dalla dieta alimentare<br />

anche alcuni cibi acidi che possono predisporre<br />

all'ipersensibilità dentinale, come per esempio:<br />

yogurt, limone, arancia, aceto, pomodoro ecc…<br />

Bisogna avere degli accorgimenti anche per 24<br />

ore dopo lo sbiancamento:<br />

Non mangiare alimenti scuri come le verdure<br />

verdi e la carne rossa, né bere sostanze scure come<br />

il caffè, il tè, il vino rosso, i succhi di frutta<br />

e la coca-cola.<br />

Non fumare sigarette o prodotti con tabacco.<br />

Non usare dentifrici colorati.<br />

Tutto questo perché dopo lo sbiancamento lo<br />

smalto diventa una "spugna" e recepisce ancora<br />

meglio le sostanze colorate.<br />

Per mantenere il sorriso bianco, che si è ottenuto,<br />

per un lungo tempo, si devono seguire delle<br />

specifiche indicazioni:<br />

Lavare i denti regolarmente almeno tre volte<br />

al giorno.<br />

Visitare lo studio odontoiatrico regolarmente.<br />

Minimizzare il consumo di caffè, tè o altre sostanze<br />

colorate e minimizzare anche il consumo<br />

di sigarette.<br />

Sostanze che causano macchie e<br />

scurimento dentale:<br />

Cibi, bevande e coloranti: cola, caffé, té, liquirizia,<br />

spezie, carciofi, salsa di soia...<br />

Batteri<br />

Placca e tartaro<br />

Fumo: sigari, tabacco da masticare, sigarette, pipa,<br />

nicotina<br />

Abuso di colluttori: clorexidina<br />

Medicinali: tra cui antibiotici e chemioterapici tetracicline...<br />

Sostanze metalliche: ferro, rame, ottone, nichel...<br />

Traumi ai denti: incidenti, fratture...<br />

Per informazioni:<br />

Dott. Giuseppe Bianco<br />

Tel. 06.5910802<br />

eur:torrino:news 7


Crowe e<br />

Scott<br />

una coppia<br />

da Oscar<br />

Russel Crowe e<br />

Ridley Scott<br />

di nuovo insieme<br />

Crowe e Scott<br />

] a cura di Luciana Morelli [<br />

Uscirà il 15 dicembre prossimo nelle sale italiane<br />

"A Good Year" (in italiano "Un amore per<br />

caso"), la commedia con la quale Ridley Scott<br />

e Russel Crowe tornano a lavorare insieme<br />

dopo i cinque Oscar de "Il Gladiatore".<br />

In occasione della presentazione italiana del<br />

film, il tenebroso attore neozelandese è giunto<br />

nella Capitale per parlarci della sua nuova<br />

vita dopo la nascita dei suoi due figli e il suo<br />

matrimonio con l'attrice Danielle Spencer.<br />

A ruota libera ha anche raccontato delle sue<br />

nuove sfide da attore, sempre diverse l'una dall'altra<br />

e sempre straordinarie, le stesse che lo<br />

hanno reso senza dubbio uno dei divi più amati<br />

del mondo, e - non poteva di certo esimersi -<br />

del suo strettissimo rapporto con il grande<br />

Ridley Scott e del tanto acclamato secondo<br />

episodio de "Il Gladiatore".<br />

Russel Crowe nel film è<br />

Max Skinner, il broker più<br />

acclamato della finanza<br />

londinese, che un giorno<br />

scopre di aver ereditato<br />

dal defunto zio Henry<br />

(un grande Albert<br />

Finney) il magnifico<br />

chateau delle vacanze<br />

in Provenza.<br />

Arrivato in Francia<br />

per toccare con<br />

mano e prepararsi<br />

alla vendita dell'immobile,<br />

Max però<br />

non riesce a resistere all'idea di<br />

restarsene per qualche giorno nella vecchia<br />

villa circondata dalle vigne.<br />

E' proprio tra le dolci colline del Luberon che i<br />

suoi preziosi ricordi di bambino torneranno a<br />

galla e che la sua vita prenderà una piega inaspettata...<br />

Tratto dall'omonimo romanzo di<br />

Peter Mayle (edito in Italia con il titolo<br />

"Un'ottima annata"), il film miscela gli elementi<br />

della commedia gialla con quelli delle<br />

commedie romantiche e - quel che è più interessante<br />

- le esperienze di vita sia di Crowe<br />

che di Ridley Scott, proprietario per 14 anni di<br />

una vigna tutta sua.


Tu che sei un uomo di cinema, cosa ne pensi<br />

della Festa del Cinema di Roma che si tiene<br />

quest'anno per la prima volta?<br />

Innanzitutto sono molto dispiaciuto che il film<br />

non abbia potuto partecipare a questa importante<br />

manifestazione internazionale. Ma sono<br />

molto contento per la città, era ora che Roma<br />

accogliesse un evento di queste proporzioni.<br />

Quanto ti ha stimolato metterti in gioco e<br />

prenderti spesso in giro con questo nuovo<br />

personaggio comico?<br />

Non mi piace mai recitare due volte nello stesso<br />

ruolo, è fantastico avere la possibilità di lavorare<br />

in ruoli sempre diversi. Finora non avevo mai<br />

avuto la fortuna di far ridere la gente.<br />

E' un film pieno di riflessioni, sulla vita, sui<br />

cambiamenti, sui piaceri e su quanto costa<br />

rinunciare agli affetti per dedicarsi alla carriera.<br />

Come mai hai scelto di farlo?<br />

Volevo lavorare ancora una volta con Ridley, ci<br />

eravamo troppo allontanati dopo Il Gladiatore.<br />

Il feeling aumenta di volta in volta se si lavora<br />

spesso insieme. E poi noi condividiamo gli stessi<br />

valori, la stessa visione della realtà. Cosa più<br />

importante è che pensiamo che i veri piaceri e<br />

le passioni della vita siano gli affetti e le cose<br />

semplici.<br />

Come definirebbe 'A good year' per far capire<br />

ai suoi fans che tipo di film andranno a<br />

vedere?<br />

Sicuramente non proprio una commedia romantica,<br />

nonostante venga presentata come tale grazie<br />

alla campagna promozionale. E' un film che<br />

parla della vita e di quello che è veramente<br />

importante per tutti noi. Passare del tempo con<br />

le persone che amiamo. Tutto il resto non conta.<br />

Dalle tue parole è chiaro il profondo legame<br />

che ti lega al regista de "Le crociate" e<br />

"Blade Runner". Non solo professionale ma<br />

anche affettivo...<br />

Dopo il successo de Il Gladiatore io e Ridley ci<br />

aspettiamo grandi risposte da parte del pubblico,<br />

nonostante la diversità dei due film. Grazie<br />

a questo nuovo progetto ho visto brillare le<br />

stessa luce di tanti anni fa nei suoi occhi. E' un<br />

regista eccezionale e per me è un onore lavorare<br />

nei suoi film.<br />

Hai anche contribuito alla sceneggiatura in<br />

qualche modo?<br />

Certamente si, anche Ridley mi ha dato atto di<br />

questo fortunatamente. Mi sento di aver<br />

aggiunto un po' di umanità e di calore in più.<br />

Non essendo un film d'azione o di guerra ho<br />

pensato che per movimentare il tutto potevamo<br />

inserire uno sfiancante incontro di tennis tra<br />

Max e il custode delle vigne. Ed è stato molto<br />

divertente sia da girare che da vedere.<br />

E dei tempi comici cosa ci dici? Come ti sei<br />

trovato?<br />

Tutta la vita ha il suo ritmo, non solo la commedia,<br />

anche l'azione e il dramma. E poi finchè<br />

Ridley mi chiederà di fare qualcosa in un certo<br />

modo io la farò.<br />

E' un film anche sul vino; com'è il tuo rapporto<br />

con il nettare degli dei?<br />

Il mio rapporto col vino è meraviglioso, lo è<br />

sempre stato sia prima che dopo il film. E' caloroso,<br />

inclusivo e accogliente per entrambi. Mi<br />

piace davvero molto.<br />

C'è invece qualcosa che è cambiato in te ultimamente?<br />

Le priorità. Ora prima di tutto viene la mia famiglia,<br />

mia moglie e i miei figli. Prima era esattamente<br />

il contrario, sentivo sempre di dover dimostrare<br />

qualcosa e vedevo la vita per quello che<br />

non era. Ora evito persino di fare dei film in luoghi<br />

che per loro non siano confortevoli.<br />

E questo nuovo film che state preparando<br />

con Ridley Scott?<br />

Si tratta di un gangster movie che è ancora in<br />

fase di conclusione. Al mio fianco avrò dopo 11<br />

anni ancora una volta Denzel Washington. Il<br />

suo titolo è American Gangster ed è un film d'azione<br />

ambientato negli anni '70 che narra la<br />

vita del gangster di tutti i gangster, Frank<br />

Lucas (interpretato da Washingotn ndr.), un<br />

trafficante di droga di Harlem che nascondeva<br />

la 'merce' nelle bare dei soldati morti in<br />

Vietnam. Io sarò il poliziotto onesto che gli dà<br />

la caccia senza sosta.<br />

Concludiamo con qualche anticipazione su Il<br />

Gladiatore 2?<br />

Finora ne abbiamo solo parlato fra di noi e nell'aria<br />

per ora c'è solo la volontà, mancano i produttori<br />

e una sceneggiatura che possa avere<br />

senso anche dopo la dipartita del mio personaggio.<br />

D'altronde siamo a Hollywood, almeno<br />

qui la morte dei protagonisti delle storie non è<br />

assolutamente un problema insormontabile.<br />

eur:torrino:news 11


XII Municipio<br />

Riqualificazioni<br />

Partita la riqualificazione di Via Acqua Acetosa e Ostiense<br />

[ a cura di•Stefano Ursi ]<br />

È iniziata l'opera di riqualificazione di via<br />

Acqua Acetosa Ostiense, nel Municipio Roma<br />

XII.<br />

La zona Acqua Acetosa Ostiense e l'omonima<br />

via sono tra le aree che soffrono maggiormente<br />

il degrado vissuto in questi ultimi<br />

anni dovuto ad una posizione non propriamente<br />

centrale e che sono tristemente note<br />

per il fenomeno della prostituzione.<br />

I primi interventi effettuati dalla Polizia<br />

Municipale, insieme all'Ufficio Tecnico del<br />

Municipio e all'AMA hanno riguardato la<br />

demolizione dei fabbricati abusivi, la bonifica<br />

del canneto vicino via Cristoforo Colombo<br />

e la bonifica delle discariche presenti lungo<br />

la strada, il resto delle operazioni sono state<br />

completate nelle precedenti settimane.<br />

L'operazione di riqualificazione, fortemente<br />

voluta dall'Amministrazione Municipale, è<br />

stata decisa in una conferenza di servizi svoltasi<br />

il 27 settembre scorso a cui hanno partecipato<br />

l'Ufficio Tecnico del Municipio,<br />

l'Ama, la Polizia Municipale e la Polizia di<br />

Stato.<br />

Tra i vari interventi decisi ci sono la demolizione<br />

dei fabbricati abusivi presenti nel canneto<br />

a ridosso del sottopassaggio di Via C.<br />

Colombo, l'installazione di segnaletica verticale<br />

"divieto di sosta e di fermata" su via<br />

Acqua Acetosa Ostiense, la rimozione di discariche<br />

abusive, la chiusura di piazzole di<br />

sosta, la bonifica e la chiusura con parapedonali<br />

dell'area a parcheggio limitrofa agli<br />

autodemolitori e l'installazione di un sistema<br />

di telecamere e relativa segnaletica.<br />

"La riqualificazione di via Acqua Acetosa<br />

Ostiense segna un nuovo modo di procedere<br />

del Municipio riguardo la soluzione e il risanamento<br />

di problematiche urbane e sociali"<br />

dichiara Patrizia Prestipino, Presidente<br />

Municipio Roma XII "In questa prima fase<br />

miriamo a riqualificare una strada ed un'area<br />

che pur vivendo in una situazione di degrado,<br />

dovuta anche al fenomeno della prostituzione<br />

e all'abbandono subito negli ultimi<br />

tempi, è un punto importante per il nostro<br />

territorio perché è una via di collegamento<br />

fondamentale tra il quadrante Laurentino e<br />

il quadrante Spinaceto- Mostacciano.<br />

Inoltre è una zona in cui sono presenti due<br />

insediamenti abitativi molto importanti e<br />

un plesso scolastico di grande prestigio<br />

come le scuole del Papillo. Questa riqualifi-<br />

Itinerari protetti di pulizia<br />

[ di Stefano Ursi ]<br />

È partito dal quartiere Villaggio Azzurro, un<br />

programma sperimentale di pulizia straordinaria<br />

al Municipio Roma XII. L'operazione,<br />

realizzata in collaborazione con AMA,<br />

Servizio Giardini e Ufficio Decoro Urbano<br />

del Municipio XII, prevede l'istituzione, in<br />

via sperimentale, di itinerari protetti di<br />

spazzatura.<br />

Per itinerario protetto si intende una serie<br />

di vie dove, per garantire un efficace servizio<br />

di spazzatura, diserbo e lavaggio stradale,<br />

vengono posizionate delle paline<br />

segnaletiche in cui, oltre al segnale di<br />

divieto di sosta con rimozione, viene indicato<br />

il giorno in cui si effettua l'intervento.<br />

Contestualmente alle operazioni di pulizia<br />

saranno rimosse anche le affissioni abusive<br />

e le scritte dai muri.<br />

"Con l'istituzione, in via sperimentale, di<br />

questi itinerari protetti iniziamo un'opera<br />

importante di pulizia del nostro territorio.<br />

Gli interventi riguarderanno, inizialmente,<br />

alcune zone ma speriamo di arrivare sino<br />

cazione ha, per questi motivi, un alto valore<br />

sociale. In proposito voglio ringraziare<br />

tutti gli uffici coinvolti per il grande sforzo<br />

compiuto nell'organizzazione e la realizzazione<br />

di questa operazione di bonifica,<br />

penso al Dott. Capozzi, dirigente del nostro<br />

ufficio tecnico, al Dott. Ancillotti,<br />

Comandante del XII Gruppo di Polizia<br />

Municipale, al Dott. Taroni e al Sig. Pompei<br />

dell'AMA, al Dott. Calabria, dirigente del<br />

commissariato Esposizione, alla Dott.ssa Del<br />

Tosto, dirigente del commissariato<br />

Spinaceto, e al Dott. Fazzi del Gabinetto del<br />

Sindaco."<br />

"Con l'avvio di questa importante opera di<br />

riqualificazione i cittadini e l'Istituzione si<br />

"riappropriano" di una strada di importanza<br />

fondamentale per il Municipio" sottolinea<br />

Andrea Santoro, Assessore Urbanistica e<br />

Partecipazione "la sinergia tra Municipio,<br />

Ama, Polizia Municipale e Polizia di Stato<br />

nell'individuazione e nella realizzazione<br />

degli interventi di bonifica è la chiara indicazione<br />

della nuova modalità di procedere<br />

per il Decoro Urbano del nostro Municipio".<br />

alle periferie più estreme del Municipio.<br />

Proseguiremo, infatti, interessando altri<br />

quartieri secondo un programma che renderemo<br />

noto al più presto.<br />

È un'operazione che ha richiesto un grande<br />

sforzo in termini di risorse e di organizzazione,<br />

per questo è importante che tutti i<br />

cittadini collaborino rimuovendo le automobili<br />

dalle zone in cui verranno effettuati<br />

gli interventi, pena la rimozione forzata, e<br />

mantenendo pulite le suddette aree".


Roma danza 80<br />

] a cura di Regina Picozzi [<br />

Gestita da Patrizia Felli e Walter Gualandi,<br />

ballerini del Teatro dell'Opera di Roma, questa<br />

scuola è molto più che un posto in cui<br />

imparare la tecnica delle punte, i balli da<br />

sala, la danza moderna o l'hip-hop. E' il<br />

risultato di tanti anni trascorsi assaporando<br />

le emozioni della vita da palcoscenico, del<br />

sipario che si apre lentamente e della musica<br />

che rompe il silenzio del pubblico. E' lo<br />

specchio di una passione sempre viva, quella<br />

per un'arte che come nessun'altra sa<br />

impadronirsi dell'animo di chi ha il privilegio<br />

di conoscerla: la danza. Quella vera,<br />

quella che pretende volontà e dona entusiasmo,<br />

quella che ha la capacità di plasmare il<br />

corpo ed il potere di aiutare la mente, liberandola<br />

di qualunque altro pensiero nell'esatto<br />

istante in cui si indossano le scarpette<br />

e si varca la soglia di una sala piena di<br />

specchi. E' la danza di chi ha dedicato la<br />

propria esistenza ad inseguire la perfezione<br />

14 eur:torrino:news<br />

Un luogo dove i sogni non restano solo desideri.<br />

di un movimento, di un passo, o di un semplice<br />

gesto. La danza di chi conosce il sapore<br />

del teatro e sa di non potervi rinunciare,<br />

perché il prezzo sarebbe forse rischiare di<br />

ridurre una delle più nobili forme d'arte ad<br />

una semplice attività fisica. E' per questo<br />

che "Roma Danza 80" considera parte integrante<br />

della preparazione dei propri allievi<br />

l'opportunità di esibirsi su un palcoscenico<br />

vero in un vero teatro, la possibilità di confrontarsi<br />

con lo sguardo di un pubblico..e di<br />

emozionarsi con i suoi applausi. Da sempre<br />

la scuola offre questa preziosa occasione<br />

organizzando spettacoli in prestigiosi teatri<br />

della capitale, nonché partecipando ad<br />

importanti rassegne. La più recente, quella<br />

del 18 e 19 novembre all'Auditorium del<br />

Massimo, "Volere Ballare".<br />

Roma Danza 80.<br />

Un luogo privilegiato dove la danza è<br />

soprattutto e prima di tutto arte.<br />

Via P.A. Grammatico<br />

n° 50-54-56<br />

<strong>Eur</strong> Mostacciano<br />

Regina Picozzi<br />

Tel. 333.8038076


Acqua, farina e...<br />

Gattò di patate<br />

[ a cura di Valeria De Rentiis ]<br />

QQuesta ricetta è molto semplice e<br />

risolve spesso una cena improvvisata<br />

con gli ingredienti che avete in casa.<br />

Non tutti la sanno preparare ad hoc.<br />

Ecco la ricetta originale per 4 persone.<br />

Preparazione:<br />

Lavate le patate e mettetele a lessare in acqua<br />

fredda con la buccia (in questo modo non<br />

assorbiranno troppa acqua durante la cottura).<br />

Nel frattempo sminuzzate il prosciutto (o l'affettato<br />

che avete scelto), tagliate a fettine la<br />

mozzarella. Fate raffreddare le patate e sbucciatele<br />

ancora calde. Schiacciatele nello<br />

16 eur:torrino:news<br />

schiacciapatate o con il passaverdura. Al centro<br />

sgusciate i 3 tuorli (tenendo da parte gli<br />

albumi) e sminuzzate il burro, lasciandone un<br />

pezzetto per ungere la teglia. Mescolate bene<br />

e aggiungete il prosciutto e il parmigiano<br />

grattugiato. A parte montate gli albumi a neve<br />

ben ferma. Incorporateli mescolando dal basso<br />

verso l'alto (in questo modo rimarranno cre-<br />

mosi). Ungete la teglia con il burro rimasto e<br />

spolverizzatela con il pane grattugiato.<br />

Versate metà del composto di patate e distribuite<br />

la mozzarella. Terminate il composto,<br />

livellate e spolverizzate con altro pane grattugiato<br />

e, se volete, qualche fiocchetto di burro.<br />

Infornate a 180° per almeno 30 minuti, o<br />

comunque il tempo necessario a formare una<br />

crosticina in superficie. Potete servire il gattò<br />

sia tiepido che freddo con un contorno di insalata<br />

mista e pomodori.<br />

Buon appetito!<br />

ingredienti:<br />

- ½ kg di patate (pasta gialla)<br />

- 3 uova<br />

- 150 gr. burro<br />

- 1 h di prosciutto cotto (oppure mortadella,<br />

salame milano o prosciutto crudo)<br />

- 1 mozzarella passita (o formaggio<br />

tipo galbanino)<br />

- 100 gr. di parmigiano (o grana )<br />

- Pane grattugiato<br />

- Sale, pepe


Alfa Romeo<br />

8C Competizione ] a cura di Eleonora Lilli [<br />

Regina del Salone di Parigi è lei: la<br />

nuova Alfa Romeo 8C Competizione.<br />

Una supersportiva che sarà prodotta<br />

in edizione limitata. Si tratta di<br />

una due posti secchi dalla carrozzeria che reinterpreta<br />

in chiave moderna le forme di alcuni<br />

fra i più celebri modelli da corsa del passato,<br />

come la 33 Coupé Stradale e la Giulia TZ<br />

(Tubolare Zagato) degli anni Sessanta.<br />

Che nell'ideazione ci sia stato un tocco<br />

Maserati lo si può notare soprattutto quando la<br />

si guarda in faccia. Ideata dal Centro Stile di<br />

Arese, la struttura di questa nuova Alfa è leggera<br />

e resistente, grazie all'impiego di un<br />

telaio in acciaio unito ad una scocca in fibrati<br />

carbonio.<br />

Il motore è un inedito otto cilindri a V di 90°<br />

di 4,7 litri, capace di erogare 450 cavalli. La<br />

trazione è posteriore, con il cambio robotizzato<br />

a sei marce collocato sul retrotreno. Non vi<br />

ricorda nulla questo particolare? Beh, si tratta<br />

in realtà dello stesso schema adottato dalle<br />

leggendarie monoposto Alfetta, per due volte<br />

Campioni del Mondo di Formula Uno, rispettivamente<br />

nel 1950 e nel 1951.<br />

Anche le gomme sono state scelte con l'obiettivo<br />

di ottenere il massimo delle prestazioni:<br />

ultraribassate, montate su cerchi da 20 pollici,<br />

e ancora più ampie al retrotreno (283/35 contro<br />

245/35). Un design, quello di questi cerchi,<br />

tipicamente Alfa, con linee dritte che convergono<br />

verso il centro della ruota con la semplicità<br />

e la purezza che contraddistinguono<br />

questa casa automobilistica.<br />

Ma quello che forse colpisce di più della nuova<br />

20 eur:torrino:news<br />

8Competizione, un modello che deriva dal prototipo<br />

presentato al Salone di Francoforte nel<br />

2003, è il suo aspetto. Aggressivo ma sempre<br />

terribilmente elegante, lo stile Alfa Romeo<br />

sembra prendere forma attraverso la scocca di<br />

quest'automobile. Un'automobile che nasconde<br />

sotto tanta grazia 450 cavalli che si è cercato<br />

di domare grazie ad un attento studio aerodinamico.<br />

E' stato proprio grazie al tempo di studio<br />

trascorso nella galleria del vento, che d'altronde<br />

si è riusciti ad ottenere un tale effetto<br />

di deportanza per aumentare aderenza e stabilità<br />

del veicolo. Infine, l'impiego della versione<br />

più evoluta del sistema elettronico VDC<br />

consente di mantenere il controllo dinamico<br />

dell'auto anche nelle manovre d'emergenza,<br />

senza che il piacere di guida venga penalizzato.<br />

E come potrebbe essere altrimenti quando<br />

si guida un'Alfa Competizione?


VIVEREIL TEATRO programmazione novembre<br />

Teatro Manzoni<br />

Torna in scena Carlo Alighiero, regista e attore<br />

nella commedia Sesso e gelosia, di Marc<br />

Camoletti, autore francese delle divertenti<br />

"Pigiama per sei" e "Boeing boeing". Nel cast,<br />

Patrizia Pellegrino e Denny Mendez che, in un<br />

turbine di equivoci e divertimento, si alterneranno<br />

sul palcoscenico nei ruoli di Jacqueline<br />

(Pellegrino) e Vivienne (Mendez).<br />

L'azione si svolge a Marsiglia negli anni '50,<br />

Teatro Il Sistina<br />

Dopo un periodo di stop torna sul palcoscenico,<br />

come mattatore, e non poteva essere altrimenti,<br />

Enrico Montesano con …E' permesso?, spettacolo<br />

intenso e coloratissimo proprio come vuole<br />

la tradizione del Sistina. Ancora una volta Enrico<br />

Teatro dei Satiri<br />

Teatro Vascello<br />

Ancora un'occasione per parlare degli amori,<br />

delle esperienze di vita dei trentenni di<br />

oggi. "Gino non si tocca più" è una commedia<br />

dal sapore dolce amaro: mette in luce,<br />

con pungente ironia, le difficoltà di una<br />

generazione che si sente perennemente<br />

insoddisfatta e incompiuta. Gino, Armando,<br />

Guido e Niky sono amici da sempre e, oltre<br />

all'appartamento, hanno condiviso le emozioni<br />

e i turbamenti della giovinezza. Ma<br />

crescendo, si sa, le cose cambiano. Il giorno<br />

della vigilia delle nozze di Gino (che non<br />

sapremo mai chi è!) si ritrovano con mogli e<br />

fidanzate per festeggiare l'addio al celibato,<br />

e sono costretti a confrontarsi con la dura<br />

realtà dei trentenni delusi.<br />

"E' vero che le donne hanno una doppia personalità?<br />

E soprattutto: è normale litigare<br />

22 eur:torrino:news<br />

e prende il via dall'attico-studio-casa di<br />

Bernard Marcellini (Alighiero).<br />

E' il boss dell'editoria musicale, uno scaltro<br />

uomo d'affari. Sua moglie, la bella e molto<br />

più giovane Jacqueline, lo tradisce da tempo.<br />

Per recuperare l'onore, Bernard decide di<br />

escogitare un tranello, che si svilupperà con<br />

insoliti colpi di scena<br />

Tra gli interpreti Massimo Abbate, Barbara<br />

sale sul palcoscenico per incontrare il suo pubblico<br />

e regalargli due ore di risate ininterrotte.<br />

Un "One Man Show" che sicuramente non deluderà<br />

il pubblico del Sistina, accompagnato da<br />

divertimento, musica e allegria. In scena dal 14<br />

Acuto e dissacrante, divertente e incontenibile<br />

osservatore del quotidiano, Maurizio Battista<br />

torna in scena con lo spettacolo E' tutta una<br />

guerra!. Uno scontro su tutti i fronti raccontato<br />

da un punto d'osservazione speciale: una<br />

trincea, luogo ideale per difendersi dagli attacchi<br />

giornalieri a cui la vita ci abitua. E' tutta<br />

una guerra dalla mattina alla sera, un'incredibile<br />

campo minato da attraversare cercando di<br />

sopravvivere. Una guerra fatta dalle frecciate<br />

che ti lancia tua moglie appena sveglio, dalla<br />

ricerca di un parcheggio, dalle soste vietate e<br />

con entrambe? Se l'uomo prima del matrimonio<br />

è incompleto, è lecito affermare che<br />

dopo il matrimonio è finito?" Queste sono<br />

alcune tra le domande che si pongono i protagonisti<br />

dell'esilarante commedia.<br />

Guido (il comico di Zelig, Dado) è l'eterno<br />

studente, cultore di film porno e onanista<br />

convinto; vive una sessualità solo virtuale, e<br />

si rifugia nella masturbazione per evitare il<br />

confronto reale con gli altri. Giulia (Rosaria<br />

Russo) sarà la molla per rimettersi in gioco.<br />

Armando (Gianluca Ansanelli) che sicuramente<br />

ricorderete nello spot del Duplo con il<br />

suo tormentone "dentale labiale", è l'amico<br />

del cuore di Guido. Ingegnere inquadrato<br />

che vive nell'attesa di un contratto a tempo<br />

indeterminato e, soprattutto, convinto dell'assoluta<br />

perfezione del suo rapporto con<br />

[ di Valeria De Rentiis ]<br />

Bengala e Clara Costanzo. Con le musiche di<br />

Alighiero, Abbate e De Rosa. Dal 31 ottobre<br />

al 26 novembre<br />

Teatro Manzoni<br />

Via Montezebio 14/c (Piazza Mazzini)<br />

Biglietto intero € 23<br />

Per informazioni e prenotazioni tel. 06.32.23.634<br />

Orario Botteghino: dal Lunedì al Sabato 10-20<br />

Domenica 11-13/15-20<br />

novembre al 7 gennaio ‘07. Regia di Gino Landi.<br />

Teatro Il Sistina Via Sistina, 129<br />

Per info e prenotazioni Tel. 06 4200711<br />

prenotazioni@ilsistina.com<br />

Botteghino: tutti i giorni h. 10-19.00<br />

da quelle misteriosamente riservate. Per non<br />

parlare della battaglia con l'euro e delle ostilità<br />

sul luogo di lavoro, al mercato a fare la spesa,<br />

nel traffico rientrando a casa. E finalmente,<br />

stanco e stremato rientri nel tuo nido d'amore<br />

dove ti accoglie Lei, quella del "Buongiorno",<br />

tua moglie... e lì la guerra è persa! Dal 31 ottobre<br />

al 26 novembre<br />

Teatro Dei Satiri - Sala grande<br />

Via di Grottapinta 19<br />

Per info 06.6871639-06.6871578<br />

www.teatrodeisatiri.it<br />

Roberta (Maria Chiara Augenti). Niky<br />

(Francesco Eleuteri) ha una compagna,<br />

Marta con cui ha un figlio senza essere sposati.<br />

Per lui tradire è normale, e non disdegna<br />

neppure le ragazze del liceo.<br />

"Gino non si tocca più" è una commedia<br />

scritta da giovani autori per un pubblico di<br />

giovani, e non solo. Tra risate e divertimento<br />

troverete anche lo spunto per riflettere<br />

insieme agli interpreti.<br />

La regia è di Gianluca Ansanelli e Giampaolo<br />

Morelli.<br />

Dal 25 ottobre al 12 novembre<br />

Teatro Vascello<br />

Via Giacinto Carini 78- Roma<br />

Orari: sala 1 ore 21.00-sala 2 ore 21.30<br />

Info 06.58.81.021 www.teatrovascello.it<br />

Posto unico: <strong>Eur</strong>o 15.00-ridotto <strong>Eur</strong>o 10.00


Music Time<br />

26 eur:torrino:news<br />

Led<br />

Zeppelin<br />

] a cura di Daniele Lucarini [<br />

Il ventennio che va dagli anni '60 agli '80<br />

può essere considerato senza dubbio<br />

quello che più di tutti ha visto la nascita<br />

di gruppi e trovate che hanno in qualche<br />

modo rivoluzionato il mondo del rock: dal pop<br />

puro dei primi anni '60 si è passati gradualmente<br />

verso la sperimentazione, la psichedelia, la<br />

coscienza di generi storici come il blues e il<br />

jazz, reinventati e riproposti in chiave<br />

moderna. Abbiamo già avuto modo di<br />

parlare su queste pagine di gruppi che<br />

hanno impresso il loro marchio in questa<br />

storia; in questo numero continuiamo<br />

sulla stessa linea, raccontando la vicenda<br />

di un altro gruppo storico, i Led Zeppelin, prolifica<br />

ed innovativa band inglese costretta ad<br />

interrompere la propria epopea solo a<br />

causa della sfortunata morte di uno<br />

dei quattro componenti, il batterista<br />

John "Bonzo" Bonham, nel<br />

1980.<br />

Partiamo anche in questo caso dalla<br />

fine: il 25 settembre 1980 il batterista<br />

viene trovato morto, soffocato dal proprio<br />

vomito a seguito di un problema, l'alcolismo,<br />

che già altre volte gli aveva minato la<br />

salute. I restanti tre componenti (il cantante<br />

Robert Plant, il chitarrista Jimmy Page, il bassista/tastierista<br />

John Paul Jones) dopo due mesi<br />

di silenzio emettono un comunicato che discio-<br />

glie ufficialmente il gruppo, per rispetto al compagno<br />

deceduto. "Non potremmo più continuare<br />

come prima" sono le parole conclusive del progetto<br />

Led Zeppelin come entità compatta. Dodici<br />

anni di carriera, nove dischi inediti, un numero<br />

incredibile di concerti tra cui spiccano nove<br />

tournee americane (dove erano amatissimi), e<br />

una serie di hit indimenticabili sono la dote di<br />

Page e co., inarrestabili nel loro desiderio di realizzare<br />

musica di qualità e sempre più basata<br />

sulle potenzialità (enormi) dei propri elementi<br />

costitutivi. Quando nacquero i Led Zeppelin<br />

infatti i quattro erano già musicisti affermati,<br />

con grande esperienza come session men provenienti<br />

da band già conosciute nel panorama<br />

inglese. Page & Plant avevano partecipato al progetto<br />

Yardbirds (discreto successo negli anni '60)<br />

e Plant solo aveva cantato con un'altra realtà<br />

importante del periodo, la Band of Joy. C'era<br />

quindi nel background musicale dei neonati Led<br />

Zeppelin una certa componente di esperienza e<br />

consapevolezza che fece bene al gruppo; d'altronde<br />

suonare con artisti come Eric Clapton e<br />

Jeff Beck non è esperienza da poco… L'esordio<br />

discografico è datato 1968, caratterizzato da un<br />

rock & blues grezzo e trascinante quanto basta<br />

per affermarsi nel panorama musicale, costituito<br />

da un'interessante quanto già ben delineata<br />

coscienza di gruppo e stile di suono. La continua<br />

attività live e la prolificità del periodo contribui-


scono a consacrare gli Zeppelin come band on the<br />

road pura, gruppo di animali da palcoscenico che<br />

riportano nei dischi la loro dimensione naturale. Il<br />

secondo disco vede la luce nel pieno di questa enfasi<br />

creativa, tra l'altro nello stesso periodo di "Abbey<br />

Road” dei Beatles e "Let it bleed" degli Stones. Per<br />

i nostri è il disco di Whole lotta love, Ramble on,<br />

Heartbreaker, The lemon song; la sfida discografica<br />

regala ai quattro musicisti soddisfazioni non da<br />

poco, al cospetto di tali mostri sacri. Un altro<br />

anno ed ecco un nuovo disco: questa volta concepito<br />

in maniera più solitaria dai due leader<br />

incontrastati della band in una magione di campagna.<br />

La musica riflette questo clima un po'<br />

bucolico, arioso, campestre, regalando chicche<br />

importanti (Immigrant song, Tangerine,<br />

Gallows pole), ma lo standard sembra in<br />

declino. Niente di tutto questo: nel 1971<br />

arriva "Led Zeppelin IV" il capolavoro da<br />

tempo atteso e finalmente concreto.<br />

Basta scorrere l'elenco dei titoli per<br />

riscoprire l'ebbrezza di quei '70 agli<br />

albori ma indimenticabili nelle note di<br />

chitarra di Page. Il rock/blues dei primi<br />

anni si fonde con quell'atmosfera acustica<br />

che raggiunge picchi solenni<br />

come in The battle of evermore<br />

e Stairway to Heaven, piacevole<br />

lascito dei periodi solitari dei<br />

due compositori nelle session del<br />

terzo disco. Arrivano poi negli<br />

anni successivi "Houses of the<br />

holy" e "Physical graffiti", che seppur<br />

caratterizzati da chicche strepitose<br />

come The rain song, No quarter,<br />

Kashmir, rappresentano il periodo di<br />

legittimazione mondiale della band e<br />

allo stesso tempo quello di un fisiologico<br />

calo di performance, a seguito di cinque<br />

frenetici anni di tour e continue<br />

sedute in studio di registrazione. Altri tre<br />

dischi (tra cui l'unica testimonianza dal<br />

vivo "The song remains the same" che il<br />

gruppo ha sempre odiato) e drammaticamente<br />

arriva il triste epilogo del settembre 1980.<br />

Dopo lo scioglimento, la coppia Page/Plant termina<br />

di duettare ai limiti delle proprie possibilità su<br />

dischi comuni, provando a farlo a distanza, in carriere<br />

soliste che mai hanno inciso quanto i Led<br />

Zeppelin hanno fatto nella storia della musica. Ma<br />

d'altronde è anche giusto così: l'alchimia irripetibile<br />

trovata con determinati componenti deve essere l'unica<br />

clausola che un amante della musica può legittimamente<br />

pretendere. Il resto sono solo coverband.<br />

Miglior disco<br />

In assoluto,<br />

Led Zeppelin IV risulta<br />

essere il miglior<br />

compendio di storia<br />

del gruppo.<br />

Scorrendo la tracklist<br />

si trovano brani<br />

come Black dog, Rock'n'roll, Going to<br />

California e le bellissime The battle of evermore<br />

e Stairway to Heaven. Ogni solco contribuisce<br />

a creare l'atmosfera unica di un<br />

disco-capolavoro a lungo cercato dalla<br />

band, che raggiunse livelli difficili da confermare.<br />

L'evoluzione dal blues classico<br />

verso un hard rock corposo e personale,<br />

misto ad atmosfere acustiche con influenze<br />

mitiche e mistiche (anche nei testi), lo rendono<br />

un disco assolutamente da avere nella<br />

propria discografia.<br />

Brano da riscoprire<br />

In "Physical Graffiti" (1975) da rivalutare la<br />

bellissima Trampled underfoot, rock genuino<br />

dalla carica convincente appoggiato su un<br />

bel riff di Page in continua progressione e<br />

un trascinante assolo di tastiera. Inoltre<br />

consiglio D'yer Mak'er, nella quale gli<br />

Zeppelin si divertono a giocare con il reggae<br />

come suggerisce la storpiatura del titolo<br />

(pronunciato Ja-Maica), mescolandolo al<br />

rock e ad una melodia accattivante.<br />

Curiosità<br />

Forse non tutti sanno che il<br />

primo disco venne registrato<br />

in due settimane e mezzo per<br />

un totale di sole 30 ore.<br />

Velocissimi. In Stairway to<br />

Heaven Jimmy Page utilizza<br />

per la prima volta la chitarra<br />

Gibson SG dal<br />

doppio manico,<br />

autentico "gioiello"<br />

per ogni amante<br />

del poliedrico strumento.<br />

Infine una<br />

chicca: nel 1970<br />

gli Zeppelin furono<br />

costretti a cambiare nome<br />

per un concerto a Copenaghen, quando il<br />

barone Evon von Zeppelin minacciò di citarli<br />

in causa per aver usato il nome della<br />

famosa casata che inventò il dirigibile. Solo<br />

per quella sera si chiamarono NOBS.<br />

Visti dai detrattori<br />

La reunion del 1994 tra<br />

Page&Plant per un evento<br />

promosso da Mtv non<br />

fece ricevere ai due<br />

commenti particolarmente<br />

lusinghieri<br />

dalla stampa. Il pubblico<br />

invece apprezzò. Inoltre, anche i Led<br />

Zeppelin non fuggirono dalle accuse tipicamente<br />

'70 di istigazione al satanismo: nei<br />

versi di Stairway to Heaven vennero identificati<br />

messaggi subliminali, mai confermati<br />

né tanto meno provati.<br />

eur:torrino:news 27


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Coming soon anticipazioni cinematografiche [ di Luciana Morelli ]<br />

• A casa nostra di Francesca Comencini<br />

(da venerdì 3 novembre)<br />

Uno dei tre film italiani in concorso (l'unico<br />

accolto da sonori fischi in sala) all'appena<br />

conclusa prima edizione della Festa<br />

Maria Antonietta di Sofia Coppola<br />

(da venerdì 17 novembre)<br />

Sofia Coppola - la regista vincitrice<br />

dell'Oscar per la sceneggiatura di "Lost in<br />

translation" (candidato anche per la Miglior<br />

Regia e come Miglior Film) - porta sullo<br />

30 eur:torrino:news<br />

Internazionale del Cinema di Roma, "A casa<br />

nostra" è il nuovo film della figlia d'arte<br />

Francesca Comencini.<br />

Già regista di "Mobbing - Mi piace lavorare"<br />

con Nicoletta Braschi, la regista ha<br />

ambientato il suo film nella Milano contemporanea,<br />

città in cui si incrociano e si sfiorano<br />

storie di persone molto diverse, le cui<br />

esistenze sono più o meno governate dal<br />

denaro: tanto, poco, rubato, guadagnato<br />

faticosamente e nascosto. Il denaro circola<br />

da una storia all'altra, da una persona all'altra<br />

e la storia ruota attorno ai due personaggi<br />

principali, Ugo (Luca Zingaretti) - un<br />

banchiere affermato, un uomo intelligente,<br />

schermo una moderna lettura della vita di<br />

Maria Antonietta di Francia, la leggendaria<br />

regina adolescente. Promessa sposa di Re<br />

Luigi XVI (interpretato da Jason<br />

volitivo e malinconico che opera in maniera<br />

illecita - e Rita (Valeria Golino), capitano<br />

della Guardia di Finanza, una donna forte,<br />

caparbia e sensibile che indaga sui loschi<br />

affari di lui. Intorno a loro altri personaggi,<br />

modelle infelici, pensionati, prostitute e<br />

assassini, con le loro debolezze, con la loro<br />

voglia di vivere nonostante le difficoltà, con<br />

le loro contraddizioni.<br />

Le storie di tutti si intrecciano per confluire<br />

nella scena finale in un unico luogo, in un<br />

unico momento. Quello in cui si confrontano<br />

con la vita e con la morte, mentre la città<br />

attorno assiste impotente. "A casa nostra"<br />

non parla, come il precedente, del mondo del<br />

lavoro; parte però come "Mobbing" da una<br />

domanda: "qual'è il valore della vita in un<br />

mondo in cui il profitto è l'unico motore?".<br />

Primo film importante per la Comencini, che<br />

prima d'ora non aveva mai partecipato a<br />

grosse produzioni ma prodotto e diretto film<br />

a basso costo. Di certo non un film entusiasmante<br />

per confezione, originalità, costruzione<br />

dei personaggi e ambientazione.<br />

Si avvicina di più ad una noiosa produzione<br />

tv, una sorta di fiction di lusso, che ad un<br />

film per il grande schermo.<br />

Schwartzman), l'ingenua Maria Antonietta<br />

(Kirsten Dunst) viene gettata all'età di soli<br />

14 anni nel turbine dell'opulenta corte francese<br />

e costretta ad una vita fatta di scandali<br />

e congiure. La giovane regina, sola, senza<br />

una guida, disorientata in quel mondo tanto<br />

pericoloso, riesce alla fine a trovare il modo<br />

di ribellarsi all'atmosfera di Versailles, passando<br />

così alla storia come la regina francese<br />

più incompresa.<br />

Tributo a una delle regine meno amate dai<br />

francesi, che venne decapitata durante la<br />

rivoluzione, il film ha suscitato giudizi contrastanti<br />

al Festival di Cannes 2006 riscuotendo<br />

un buon successo invece negli Stati<br />

Uniti.<br />

Costato venti milioni di dollari il film ne ha<br />

incassati sette in Francia (uscito a maggio),<br />

Paese in cui è stato accusato di aver trattato<br />

il personaggio di Maria Antonietta con<br />

poca attenzione storica.<br />

A dar volto alla regina la bella Kirsten Dunst<br />

(la fidanzatina di Spiderman che già ha<br />

lavorato con la Coppola nel "Giardino delle<br />

Vergini Suicide"). I costumi sono opera dell'italiana<br />

Milena Canonero (Premio Oscar per<br />

"Barry Lindon" di Stanley Kubrick e per<br />

"Momenti di Gloria").


La Regione informa<br />

[ a cura della redazione]<br />

Successo del bando regionale. I fondi non basteranno per tutte le richieste<br />

Dalla Regione 15 milioni di euro per i distretti industriali<br />

Nel 2007 il Lazio avrà due nuovi distretti: nautica e cartario<br />

"Il bando ha avuto un enorme successo. Le<br />

richieste delle imprese sono quasi doppie<br />

rispetto alle disponibilità. E questo nonostante<br />

la Regione abbia stanziato ben 15 milioni<br />

di euro, cifra mai vista prima: basti pensare<br />

che nei tre bandi precedenti le risorse complessive<br />

arrivarono a 12 milioni di euro".<br />

È il commento dell'Assessore alle Attività<br />

Produttive della Regione Lazio Francesco De<br />

Angelis, che ha illustrato i risultati del bando<br />

relativo alla legge 36/2001, a sostegno dei<br />

distretti industriali e dei sistemi produttivi<br />

locali, bando che si è chiuso pochi giorni fa.<br />

291 sono state le domande ammesse, presentate<br />

da imprese singole o associate, per un<br />

importo di contributi richiesti di 28 milioni e<br />

730mila euro.<br />

Quasi il doppio rispetto alle risorse stanziate<br />

dalla Regione, che pure erano rilevanti.<br />

Buone notizie per le numerose aziende dell'indotto<br />

Fiat di Cassino. Nel giorno in cui la<br />

Federazione provinciale dei DS di Frosinone promuove<br />

un importante convegno nella cittadina<br />

ciociara sul futuro dell'indotto FIAT, l'azienda<br />

di Torino ha rassicurato la Regione - che sta investendo<br />

importanti risorse a sostegno del<br />

sistema produttivo gravitante attorno alla fabbrica<br />

di Piedimonte San Germano - sul fatto che<br />

lo stabilimento cassinate ricopre un ruolo strategico<br />

nei programmi di sviluppo della Casa<br />

automobilistica.<br />

"La vastissima partecipazione a questo incontro<br />

- ha spiegato nel corso del suo intervento<br />

"Questo significa che le imprese hanno voglia<br />

di crescere, commenta ancora De Angelis,<br />

significa che la Regione ha saputo mettere in<br />

moto un processo di sviluppo in cui il sistema<br />

imprenditoriale crede. C'è ottimismo quindi, e<br />

questo non può che farci piacere e valuteremo<br />

l'aumento delle risorse già a partire dal prossimo<br />

bando".<br />

Per questo bando Sviluppo Lazio, che gestisce<br />

le istruttorie, ha utilizzato la prenotazione<br />

telematica su internet, con l'obiettivo di facilitare<br />

le procedure di prenotazione da parte<br />

delle imprese, snellire le procedure di dataentry<br />

e monitorare in tempo reale l'arrivo delle<br />

richieste.<br />

"Grazie a questo bando, ha proseguito De<br />

Angelis, riteniamo che gli investimenti delle<br />

imprese arriveranno a circa 60 milioni di euro.<br />

In pratica ogni euro di denaro pubblico gene-<br />

al convegno l'assessore alla Piccola e Media<br />

Impresa della Regione Lazio Francesco De Angelis<br />

- è il segno chiaro che in tutti c'è grande attenzione<br />

e voglia di impegnarsi per lo sviluppo<br />

di questo territorio. La Regione, sotto questo<br />

profilo, sta svolgendo un lavoro importante.<br />

Durante la passata Legislatura fu promossa, su<br />

iniziativa del sottoscritto e di altri consiglieri,<br />

una legge appositamente dedicata al rilancio<br />

delle imprese dell'indotto FIAT. Quella legge, la<br />

46 del 2002, è rimasta inattuata per tutto il resto<br />

della Legislatura e non fu creato nemmeno<br />

il capitolo di bilancio. Per questo, appena mi<br />

sono insediato all'Assessorato alle Attività<br />

Produttive, ho aperto un tavolo di lavoro con<br />

sindacati, rappresentanti degli imprenditori, enti<br />

e società regionali, un tavolo per attuare<br />

subito quella legge, con criterio, con progetti<br />

concreti. Abbiamo aperto un capitolo di bilancio,<br />

abbiamo stanziato oltre due milioni di euro<br />

per finanziare i primi 38 progetti imprenditoriali<br />

e, nell'ultimo bilancio regionale, siamo<br />

riusciti con un grande sforzo a stanziare ben 15<br />

milioni di euro in tre anni".<br />

I primi nove milioni di euro (per la precisione<br />

8 milioni e 998mila) sono stati già ripartiti tra<br />

importanti progetti. "Il tavolo di lavoro con-<br />

ra 4 euro di investimento privato. Vogliamo<br />

sostenere i progetti tesi allo sviluppo, all'innovazione,<br />

perché uno dei nostri obiettivi è<br />

portare il made in Lazio anche sui mercati<br />

internazionali".<br />

La Regione, infatti, finanzia servizi, progetti<br />

di formazione e, per la prima volta, anche le<br />

spese delle aziende per attività di ricerca<br />

industriale e di sviluppo pre-competitivo. Per<br />

favorire le PMI, sono stati ammessi a contributo<br />

anche le associazioni temporanee di<br />

scopo ed le associazioni temporanee di impresa.<br />

E per il 2007, oltre agli otto distretti<br />

finanziati quest'anno, arriveranno anche due<br />

nuove realtà. Si tratta di due settori produttivi<br />

importanti, la nautica ed il cartario. "Già<br />

dal bando 2007 della Legge 36/2001, conclude<br />

De Angelis, le due nuove realtà potranno<br />

godere di importanti contributi".<br />

E da Torino assicurano che l'impianto cassinate è strategico<br />

Indotto FIAT di Cassino: dalla Regione parte il rilancio delle PMI<br />

De Angelis: al via i primi nove milioni di euro per lo sviluppo del territorio<br />

vocato dalla Regione - spiega De Angelis - ha<br />

destinato 1,5 milioni alle attività di animazione<br />

territoriale e sostegno alle imprese; oltre 2<br />

milioni serviranno al potenziamento del Consorzio<br />

Industriale del Lazio Meridionale, al cablaggio<br />

dei nuclei industriali di Cassino e Pontecorvo<br />

ed alla creazione di una rotatoria a servizio della<br />

viabilità dello stesso comprensorio industriale.<br />

Un milione di euro servirà al cablaggio dei nuclei<br />

industriali di Anagni, Frosinone, Ceprano e<br />

Sora. Abbiamo stanziato 200 mila euro a favore<br />

dell'Università di Cassino per lo studio di<br />

fattibilità delle fermate merci della TAV a Cassino<br />

e Frosinone. Sono previsti infine tre milioni di<br />

euro per i patti territoriali e 1,3 milioni per la<br />

diversificazione e la riconversione produttiva".<br />

La Regione e Sviluppo Lazio guardano già al futuro.<br />

Nei prossimi giorni il tavolo di concertazione<br />

metterà a punto il programma degli interventi<br />

per il 2007.<br />

"Sono state messe a sistema tutte le forze in<br />

grado di operare per lo sviluppo, ha commentato<br />

il direttore di Sviluppo Lazio Gianluca Lo<br />

Presti, con l'obiettivo di rendere il territorio più<br />

forte ed attrattivo, appetibile quindi per investitori<br />

locali e stranieri".<br />

eur:torrino:news 35


L'annuncio dato dall'Assessore alle attività produttive De Angelis<br />

La nautica del Lazio avrà il suo distretto<br />

Dal 2007 le imprese potranno accedere ai benefici previsti dalla Regione<br />

È proprio il caso di dire che il Lazio viaggia a vele<br />

spiegate verso lo sviluppo ed il futuro,<br />

concretizzando le aspettative e le sollecitazioni<br />

che arrivavano ormai da tempo da uno dei sistemi<br />

produttivi di maggiore impatto: quello della<br />

nautica, che entro la fine dell'anno vedrà realizzato<br />

il sogno di un apposito distretto.<br />

"Prima della fine dell'anno - spiega l'Assessore<br />

alla Piccola e Media Impresa, Commercio e<br />

Artigianato della Regione Lazio, Francesco De<br />

Angelis - la Giunta Marrazzo approverà la nascita<br />

del distretto industriale della nautica".<br />

L'annuncio a sorpresa è stato fatto durante un<br />

apposito convegno organizzato dal comune di<br />

Fiumicino, che ha visto la partecipazione di<br />

numerosi operatori del settore e nel quale la<br />

notizia dell'Assessore è piovuta come manna<br />

dal cielo.<br />

"Nel corso degli ultimi mesi - ha spiegato De<br />

Angelis - abbiamo portato avanti un intenso e<br />

proficuo lavoro che ci ha consentito di raccogliere<br />

tre diverse proposte provenienti da<br />

Confindustria, CNA e Consorzio Roma-Latina. Da<br />

qui siamo giunti all'approvazione di una unica<br />

proposta, che nel volgere di poche settimane<br />

porteremo al tavolo di concertazione con istituzioni,<br />

associazioni di categoria e consorzi, per<br />

poi giungere all'esame della Giunta".<br />

Ma un progetto, nella sua nobiltà di intenti, ha<br />

bisogno delle risorse utili alla sua realizzazione:<br />

"abbiamo pensato a tutto - ha proseguito De<br />

Angelis - e posso annunciare che già nel bando<br />

2007 della Legge 36/2001 a sostegno dei distretti<br />

industriali, l'istituendo distretto della<br />

nautica potrà godere di importanti contributi per<br />

lo sviluppo del settore, tra i più dinamici della<br />

nostra Regione".<br />

Il distretto della nautica avrà un forte impatto<br />

nel comparto produttivo. Il Lazio conta circa 350<br />

chilometri di costa, con importanti insediamenti<br />

produttivi, sia nella cantieristica che nella<br />

nautica da diporto. La nautica comprende circa<br />

De Angelis: una legge per tutelare la tradizione e favorire l'innovazione<br />

Un testo unico per 96 mila imprese artigiane<br />

Già stanziati 9 milioni di euro per lo sviluppo del settore<br />

Tira aria nuova per le oltre 96 mila imprese del<br />

settore artigianale del Lazio. Procedure burocratiche<br />

più snelle, facilitazioni nell'accesso agli<br />

incentivi, un marchio di qualità per le produzioni.<br />

Queste in estrema sintesi le novità inserite<br />

nel Testo Unico sull'Artigianato, la nuova proposta<br />

di legge approvata dalla Giunta regionale e<br />

che ora passerà al voto del Consiglio prima dell'entrata<br />

in vigore.<br />

"È un testo che ci consentirà di accelerare il<br />

processo di sviluppo e crescita di tutto il territorio",<br />

ha spiegato soddisfatto l'Assessore alla<br />

Piccola e Media Impresa, commercio e artigianato<br />

della Regione Lazio Francesco De Angelis.<br />

Un testo che si apre con un importante novità:<br />

la Regione infatti concederà un marchio di qualità<br />

con la dicitura Regione Lazio alle lavorazioni<br />

artigianali artistiche e tradizionali che<br />

risponderanno a precisi disciplinari di produzione.<br />

Le commissioni provinciali per l'artigianato<br />

rilasceranno il contrassegno alle imprese, dopo<br />

aver verificato l'effettiva possessione dei requisiti.<br />

Dal punto di vista del finanziamento della<br />

legge, la Regione ha previsto un sostanzioso<br />

finanziamento di 9 milioni di euro (tre per ogni<br />

annualità) per il triennio 2006/2009. "E per<br />

velocizzare il sistema degli incentivi, ha precisato<br />

De Angelis, abbiamo istituito un fondo<br />

unico in cui faremo confluire le agevolazioni<br />

previste a sostegno dell'artigianato. In tale<br />

modo evitiamo la dispersione delle risorse in<br />

numerose leggi di incentivo, dirigendo invece<br />

gli stanziamenti a sostegno di settori e comparti<br />

produttivi individuati volta per volta come<br />

strategici".<br />

Il Testo Unico arriva da una fase di gestazione<br />

di circa un anno e si pone l'obiettivo di adeguare<br />

in modo più razionale tutto il comparto<br />

alle esigenze di sviluppo: "È stato un lungo e<br />

impegnativo periodo di analisi e confronto con<br />

tutte le associazioni di categoria - commenta<br />

l'Assessore regionale. Nel rispetto di quella concertazione<br />

che sta alla base della nostra operatività.<br />

Scendendo nello specifico, questo nuovo<br />

provvedimento ci consente di ricondurre ad<br />

un'unica legge tutta la normativa riguardante<br />

l'artigianato. Fornendoci una grande opportunità:<br />

semplificazione delle procedure, sviluppo<br />

del settore stando bene attenti alla tutela dell'artigianato<br />

artistico e tradizionale. E poi con<br />

questa legge puntiamo molto sulla sussidiarietà:<br />

abbiamo infatti delegato ai Comuni le competenze<br />

per lo sviluppo dell'artigianato e coinvolto<br />

le associazioni di categoria per sostenere<br />

la competitività delle piccole e medie imprese".<br />

Un provvedimento importante per le quasi centomila<br />

aziende regionali del settore, il 66%<br />

delle quali operano a Roma e provincia. I settori<br />

tradizionali che verranno tutelati sono:<br />

cuoio e tappezzeria, decorazioni, fotografia,<br />

2.500 aziende, il 60% delle quali in provincia di<br />

Roma, e offre occupazione ad oltre seimila addetti.<br />

"Si tratta - ha aggiunto l'Assessore - di numeri<br />

che confermano l'importanza di tutto il settore<br />

sul quale puntiamo con decisione, convinti come<br />

siamo che potrà ricoprire un ruolo di primo<br />

piano nello sviluppo del nostro territorio. Intorno<br />

alla nautica si intrecciano le speranze di industria,<br />

artigianato, servizi, commercio e turismo".<br />

Buone notizie anche per le piccole e medie imprese<br />

del settore cartario in provincia di Frosinone.<br />

Dopo il primo sì da parte della Giunta regionale,<br />

il sistema produttivo locale ha incassato anche<br />

il parere positivo della Commissione consiliare<br />

competente e dunque si accinge ad entrare tra i<br />

distretti del Lazio ed a beneficiare dei contributi<br />

regionali per lo sviluppo. "Il sistema produttivo<br />

cartario, ha commentato il presidente della X<br />

Commissione regionale Carlo Umberto Ponzo,<br />

possiede grandi potenzialità ed ampi margini di<br />

sviluppo, in un settore sempre più aperto ai processi<br />

innovativi. Per questo riteniamo che, dopo<br />

la rapida approvazione da parte della Commissione,<br />

anche il Consiglio regionale si impegnerà per ratificare<br />

in tempi brevi la nascita di questa importante<br />

realtà industriale".<br />

riproduzione di disegni e pittura, legno e simili,<br />

ferro e metalli comuni, oro, metalli pregiati,<br />

pietre preziose, pietre dure, restauro, strumenti<br />

musicali, tessitura, ricamo e simili, vetro ceramica,<br />

pietra e affini. Tutelare, dicono<br />

dall'Assessorato, significa soprattutto, tramandare.<br />

A tale scopo, le imprese artigianali tradizionali<br />

potranno attivare le botteghe-scuola,<br />

che consistono in percorsi formativi che abbinano<br />

teoria e pratica degli allievi per l'apprendimento<br />

delle arti e dei mestieri. Un aspetto<br />

fondamentale, perché spesso, con la scomparsa<br />

del titolare o con la chiusura della bottega, le<br />

tradizioni artigianali manuale scompaiono. Ma<br />

un buon prodotto non fa breccia sul mercato<br />

senza un'efficace promozione: "Proprio per questo<br />

- spiega De Angelis - nell'ambito del Testo<br />

Unico verrà istituito l'albo regionale degli espositori<br />

artigiani, di cui faranno parte le imprese<br />

ritenute meritevoli da una Commissione, allo<br />

scopo di promuovere ed incentivare i prodotti<br />

dell'artigianato laziale presso fiere, mostre ed<br />

esposizioni".<br />

Si guarda alla tradizione pensando però al futuro<br />

e all'innovazione. Il Testo Unico prevede<br />

infatti anche incentivi per la ristrutturazione di<br />

botteghe localizzate nei centri storici ed agevolazioni<br />

per le imprese che decidono di investire<br />

nell'innovazione, nella ricerca e nel commercio<br />

elettronico.<br />

eur:torrino:news 37


Cancro<br />

a che punto siamo?<br />

cosa dice la medicina ufficiale<br />

Intervista alla dott.ssa Maria Ines Colnaghi,<br />

Direttore Scientifico dell'AIRC<br />

(Associazione Italiana Ricerca sul Cancro)<br />

] a cura di Valeria De Rentiis e Stefano Ursi[<br />

Dottoressa, chi aderisce all'AIRC e qual è la metodologia<br />

di finanziamento dell'Associazione?<br />

"È una delle associazioni di volontariato più importanti<br />

d'Italia, in quanto vi aderiscono due milioni<br />

di persone. Questi sono tutti volontari e versano<br />

una quota associativa, tenendo una presenza costante<br />

nelle nostre manifestazioni. Diciamo che<br />

l'AIRC riesce a distribuire per progetti di ricerca<br />

dai 33 ai 34 milioni di euro l'anno; i fondi servono<br />

per gli altri obblighi istituzionali, come<br />

l'informazione, che aiuta i cittadini. Insomma è<br />

una struttura solida e ben impiantata nel tessuto<br />

del territorio".<br />

A che punto è la ricerca su cancro?<br />

"Direi che un esempio che posso fare è questo; io<br />

sono entrata nella ricerca del cancro negli anni 60<br />

ed era allora che nasceva l'AIRC. Io sono entrata<br />

a lavorare nell'Istituto Nazionale Tumori di Milano<br />

quando AIRC ancora non era stata fondata: è stato<br />

uno shock terribile, infatti lo chiamavano il<br />

lazzaretto, perché si tentava di curare i pazienti,<br />

ma la mortalità era vicina al 100%. Quindi posso<br />

dire di aver seguito la situazione cancro nel mondo,<br />

ma particolarmente in Italia. Il mondo del<br />

cancro è cambiato ma capisco anche le aspettative<br />

delle persone che chiedono la soluzione definitiva<br />

del problema; dire che andare da una mortalità vicina<br />

al 100% fino al 50% è positivo, ma lascia<br />

sempre un altro 50% scoperto. Ci sono due angolazioni<br />

della situazione. Noi siamo ottimisti sul<br />

lato della tecnologia, infatti abbiamo degli strumenti<br />

che oggi sono straordinariamente più efficaci<br />

di una volta; la ricerca si è estremamente velocizzata.<br />

Il problema grosso è questo: quando si riuscirà<br />

a curare il cancro? Bene, il cancro non è una malattia<br />

come la difterite o altre, che nascono da una<br />

causa e hanno sempre una stessa manifestazione<br />

clinica. Qui si tratta di centinaia di manifestazioni<br />

con conseguente anarchia delle cellule. Se presi<br />

in tempo i tumori, nella maggior parte dei casi si<br />

guariscono, mentre con la malattia molto avanzata<br />

si trovano grandi difficoltà. Ci sono però alcuni<br />

tumori che ancora sono tutti da risolvere, come ad<br />

esempio quello del polmone".<br />

È possibile, secondo lei, parlare di un'ipotesi<br />

concreta sul raggiungimento di una cura definitiva<br />

di questa malattia?<br />

"Adesso siamo in un momento in cui la ricerca che<br />

38 eur:torrino:news<br />

può essere in grado di trovare ciò che lei mi chiede.<br />

Le cause del cancro sono tantissime a livello<br />

esterno, dal fumo all'alcool fino all'amianto, ed<br />

esse agiscono sempre sul DNA. Sapendo che l'errore<br />

sta nel gene impazzito sappiamo già dove<br />

focalizzare le nostre ricerche; ci sono degli strumenti<br />

velocissimi nel capire dov'è il problema. Si<br />

parla poi del sistema di protezione naturale che<br />

è la peptosi, ovvero un suicidio programmato delle<br />

cellule. In parole povere: se in una cellula avviene<br />

un errore non riparabile dal DNA, la cellula ha un<br />

codice di suicidio programmato. Molti geni che<br />

abbiamo studiato hanno delle caratteristiche importanti,<br />

come ad esempio il movimento delle<br />

cellule; queste devono stare in un posto ben preciso,<br />

se iniziano a muoversi abbiamo il fenomeno<br />

delle metastasi. Bisogna vedere dove, nel cancro,<br />

c'è l'errore e una volta identificato il gene si può<br />

identificare il bersaglio che a questo punto diventa<br />

mirato. Ciò che si sta cercando di fare è<br />

questo e ci sono già dei farmaci biologici che non<br />

hanno più la tossicità della chemioterapia. Ovvio<br />

che rimangono ancora molti pezzi di DNA da ca-<br />

2° parte<br />

pire, ma la via è aperta e sappiamo dove andare<br />

per risolvere, speriamo, il problema".<br />

Dottoressa, a suo parere, esiste uno stile di vita<br />

che se condotto potrebbe prevenire l'insorgere<br />

della malattia?<br />

"Ovviamente si, anche se non per tutti i tipi di<br />

cancro. In ogni caso va fatta un'opera di prevenzione<br />

sui giovani per il fumo; la dipendenza è<br />

difficile da estirpare. Va portato avanti un discorso<br />

di abolizione di questo tumore andando a<br />

colpire la causa. Poi c'è tutta una serie di tumori<br />

legati all'ambiente in generale, con lo smog ad<br />

esempio, o all'ambiente di lavoro, che oggi è più<br />

controllato, ma prima nei posti di lavoro c'erano<br />

delle sostanze assai pericolose. Poi c'è un 60% di<br />

tumori legato a non si sa bene che cosa. Tutto invecchia,<br />

anche il nostro DNA e spontaneamente<br />

questi danni si creano. Il problema è che in un sistema<br />

vecchio gli errori difficilmente si riparano,<br />

infatti si dice che il cancro sia la malattia della<br />

vecchiaia. Il fatto è che bisogna mantenere il nostro<br />

sistema corpo più giovane possibile e questo<br />

lo si può fare con l'alimentazione, non ecceden-


Dott.ssa Maria Ines Colnaghi<br />

do nelle carni rosse o negli insaccati e prediligendo<br />

il pesce: ad esempio le donne giapponesi<br />

non avevano il tumore alla mammella, mentre quelle<br />

emigrate negli USA dopo alcuni anni avevano<br />

lo stesso tasso di tumore alla mammella delle ame-<br />

viaggio fra storie di vita<br />

ricane. Poi incide su di noi un buon mantenimento<br />

dell'ambiente e del paese".<br />

Quando si parla di fattori generazionali cosa si<br />

intende?<br />

"Fattori genetici. Una percentuale di tumori molto<br />

bassa, fra il 7 e il 10% ha origine genetica. I<br />

geni che si sono guastati vengono dai genitori,<br />

in sostanza; si parla di retinoplastoma, di tumore<br />

alla mammella, per il quale si è già scoperto il<br />

gene. I tumori di questo tipo si presentano quando<br />

l'individuo è molto giovane, in quanto il gene<br />

errato è stato ereditato. Poi ci sono tumori con<br />

cause favorenti, come virus e batteri che si cronicizzano,<br />

come nel caso dell'utero; per questo è<br />

stato già creato un vaccino. Un tipo di cancro allo<br />

stomaco viene ad esempio dall'helicobacter<br />

pilori. Le cause sono molte, d'ambiente, originarie,<br />

radiazioni solari o componenti legate all'età;<br />

ma ci sono delle componenti legate alla nostra<br />

singola vita che possono essere evitate".<br />

Quindi dottoressa Colnaghi, per concludere, il<br />

ruolo dell'AIRC è molto importante: si sente di<br />

ringraziare coloro che sostengono questa associazione?<br />

"Assolutamente si. Vorrei fare una premessa. Diciamo<br />

che la scienza italiana è spesso maltrattata e criticata<br />

perché non al passo e non reattiva in certe<br />

situazioni; beh, se c'è un campo nel quale la scienza<br />

italiana è al top è il cancro. Pensiamo ad alcuni<br />

tumori su cui l'Italia ha dettato le regole di cura:<br />

il tumore alla mammella. L'Italia ha dato dei contributi<br />

fondamentali e l'AIRC c'è sempre stata con<br />

i suoi finanziamenti, ogni socio ha dato la sua voce<br />

a dei momenti straordinariamente importanti.<br />

Ringrazio tutti perché facciamo veramente moltissimo<br />

e spero che ogni person capisca quanto è<br />

indispensabile la propria azione, perché così facendo<br />

salva anche i propri cari".<br />

Incontro con i pazienti dell'IFO,<br />

all'interno della Biblioteca del Paziente, "Centro di Conoscenza Riccardo<br />

Maceratini dell'Istituto Regina Elena" di Roma<br />

] a cura di Valeria De Rentiis e Stefano Ursi [<br />

Continua il cammino di conoscenza attraverso le<br />

storie di vita delle persone ammalate di cancro.<br />

Abbiamo incontrato diversi pazienti, tutti accomunati<br />

dallo stesso problema: la malattia. Ciò che<br />

ci ha colpito è la grande forza di volontà di queste<br />

persone, intenzionate a combattere questo male<br />

ancora cosi poco conosciuto. A dare una mano ai<br />

pazienti è l'informazione. Presso l'"Istituto Regina<br />

Elena" di Roma è stata costruita recentemente una<br />

biblioteca multimediale dedicata a pazienti, familiari<br />

e a tutti coloro che desiderano conoscere più<br />

a fondo il nemico per poterlo combattere. Iniziamo<br />

dalla Sig.ra Elvira Casciaro, ex insegnante:<br />

Sig.ra Casciaro, qual è stata la sua reazione<br />

alla scoperta di avere un tumore?<br />

All'inizio è stata una sensazione devastante. C'è<br />

voluto un grosso percorso psicologico per riuscire<br />

a capire cosa volesse dire essere ammalata di tumore,<br />

per me e per la mia famiglia. E' una diagnosi<br />

che non si accetta, sia perché fa paura sia perché<br />

se ne sentono tante. Viene ancora considerato un<br />

male incurabile, un tabù. Pensi che sulla mia cartella<br />

clinica c'era scritto "sospetto di K", avevano<br />

persino paura di scrivere cancro, e quindi, non l'ho<br />

accettato. Poi però mi sono resa conto che<br />

andando avanti con il tempo, far finta di non essere<br />

malata e sforzarsi di continuare a fare la stessa<br />

vita, gli stessi lavori, poteva soltanto portarmi a<br />

peggiorare la situazione e allora mentre ero ricoverata<br />

ho cominciato a guardarmi intorno e a capire<br />

che se volevo combattere questo male dovevo imparare<br />

le strategie giuste. Dovevo imparare un<br />

nuovo stile di vita perché comunque volevo collaborare<br />

con i medici. Allora la prima cosa che ho<br />

cercato di fare è stato sapere quanto più possibile<br />

sulla malattia. Non ho fatto come gli struzzi che<br />

ignorano volutamente il pericolo e ho incominciato<br />

ad assillare i miei figli che molto volentieri<br />

si sono subito preoccupati di trovarmi quanto più<br />

materiale possibile perché io potessi sapere bene<br />

quale fosse il mio male e che cosa fare per fronteggiarlo.<br />

Diciamo però che è stato un percorso<br />

molto molto difficile. Ho potuto contare sull'aiuto<br />

dei familiari e anche dell'équipe medica che mi<br />

è stata molto vicina. Poi, ripeto, ho avuto la possibilità<br />

d'accedere a questi mezzi d'informazione,<br />

di conoscenza che mi hanno aiutato moltissimo.<br />

Ci troviamo, infatti, presso una biblioteca multimediale<br />

di conoscenza. L'informazione l'ha<br />

aiutata, quindi?<br />

Per me è stata essenziale. Come si fa a combattere<br />

un nemico che non si conosce? Volevo sapere<br />

esattamente in che cosa consisteva la mia malattia.<br />

Pure a costo d'avere notizie sconvolgenti perché<br />

anche le statistiche a volte non sono realtà. Sappiamo<br />

bene come vengono fatte. Ti possono sconvolgere<br />

quando ti trovi davanti ad un dato che ti dice<br />

che solo il 30% dei malati ce la fa; rimani distrutto<br />

da questa notizia. Poi però trovi anche altre notizie<br />

che ti dicono che è in sperimentazione un nuovo<br />

farmaco e sta dando dei risultati eccezionali. Allora<br />

ti viene la voglia di lottare e di combattere perché<br />

comunque pensi che hai delle chances e te le<br />

devi giocare tutte.<br />

Lei è stata sottoposta a diversi cicli di chemioterapia.<br />

Quali sono gli effetti, sia psicologici<br />

che fisici, della terapia?<br />

Sto combattendo con il tumore da 8 anni. Devo<br />

dire che inizialmente la chemioterapia era molto<br />

più devastante di adesso e quando i medici mi dicevano<br />

quali potevano essere gli effetti collaterali<br />

quasi non ci credevo. Invece poi gli effetti collaterali<br />

li ho avuti tutti. Sa cos'è che aiuta molto?<br />

Pensare che tra un ciclo e l'altro si torna alla normalità:<br />

finiti i cicli di chemio ti sembra che tutto<br />

sia un disastro. Non ce la fai a camminare, il senso<br />

di dipendenza ti distrugge. Il senso di colpa nei<br />

riguardi dei figli, che comunque non hanno una<br />

vita facile etc. Quindi, psicologicamente si è a ter-<br />

ra, fisiologicamente ancora peggio perché gli effetti<br />

sono devastanti. Io ricordo la prima chemio<br />

che ho fatto: ero lì in ospedale, gli esami di routine<br />

erano andati bene. Arriva l'infermiera con il<br />

trespolo e questo liquido incolore a me sembrava<br />

strano potesse fare tanto male. Mi sembrava una<br />

cosa talmente normale. Fanno l'infusione. Io mi<br />

sentivo bene. Non sentivo niente. Ero felice con<br />

me stessa. Non è poi cosi terribile. Invece poi dopo<br />

qualche giorno sono cominciati gli effetti. Il<br />

senso di affaticamento, insomma i vari effetti che<br />

ci sono, che possono essere devastanti. Però diciamo<br />

che bisogna sempre programmare il dopo.<br />

Non pensare tanto al durante. Anche quando la<br />

nausea ti squassa le viscere e ti senti lo stomaco<br />

in subbuglio. Cercare di fronteggiare al momento<br />

la situazione e fare il conto alla rovescia. Quanto<br />

durerà la nausea? Due giorni? Bene, poi cucinerò<br />

una crostata di frutta, un piatto particolare. Trovare<br />

delle motivazioni, pure per superare i periodi della<br />

chemio. Comunque è difficile, la famiglia deve<br />

collaborare in giusta misura né con eccessive premure,<br />

perché comunque ti fanno sentire un' invalida<br />

e perché io poi sono abituata ad una certa autonomia.<br />

La sensazione dell'invalidità, della fragilità,<br />

è terribile. Naturalmente non se ne deve disinteressare.<br />

Se loro sapevano che a me dava fastidio<br />

l'idea del caffè perché mi portava la nausea, mi faceva<br />

vomitare, in casa non si faceva in quel periodo.<br />

Poi nel momento in cui lo ricominciavamo a preparare,<br />

voleva dire che era finito il periodo tragico.<br />

Si andava avanti.<br />

Quindi è importante anche il ruolo della sua famiglia?<br />

Anche il ruolo degli amici e il contesto amicale è<br />

molto importante. Perchè a volte si sbaglia per eccesso<br />

d'affetto e allora siamo tutti troppo vicini,<br />

troppo solleciti. Ti cercano, sono 3 o 4 che ti vogliono<br />

dare una mano. E lì accendono il senso di<br />

dipendenza che non è piacevole. In questo caso<br />

eur:torrino:news 39


Sig.ra Elvira Casciaro<br />

io ho risolto con molta onestà: ho detto alle mie<br />

amiche che comunque si avvicendavano sempre<br />

a casa a farmi compagnia che avrei chiesto aiuto<br />

in caso di bisogno. Quando volevo i miei<br />

momenti di solitudine, che io chiamavo "di ripostiglio"<br />

nel senso che volevo vivere nel ripostiglio<br />

di casa mia senza vedere nessuno e, per fortuna,<br />

i momenti di ripostiglio durano molto poco<br />

perché riesco a reagire, loro li dovevano rispettare.<br />

Però gli amici mi sono stati molto vicino.<br />

Poi devo dire la verità, è un èquipe medica favolosa<br />

quella dell'"Istituto Regina Elena" perché<br />

contattabile in ogni momento. Io vivo in Calabria.<br />

Vengo qui a curarmi in quelli che io chiamo viaggi<br />

della speranza. I medici erano sempre<br />

disponibilissimi anche quando psicologicamente<br />

ero a terra, anche quando veniva meno la<br />

voglia, la forza di lottare, mi sembrava che fosse<br />

inutile diciamo questo mio darmi da fare, mi<br />

bastava fare una telefonata. Le dirò che i medici<br />

che mi curano sono anche solleciti alle carezze,<br />

alla pacca sulle spalle. Adesso ho avuto una recidiva<br />

terribile, da circa un anno. Il medico,<br />

quando andavo per le visite, mi poggiava la mano<br />

sulla spalla, mi abbracciava quasi e mi diceva<br />

parole d'incoraggiamento. "Lei ce la farà di sicuro,<br />

lei con il suo carattere sicuramente riuscirà<br />

ad andare avanti". Anche questi incoraggiamenti,<br />

al di là proprio dell'aspetto terapeutico sono<br />

molto importanti.<br />

All'interno della Biblioteca incontriamo anche<br />

persone che, come la sig.ra Liliana Porcarelli, arrivano<br />

da fuori per curarsi qui a Roma.<br />

Sig.ra Liliana Porcarelli<br />

Sig. ra Liliana, da quanto tempo fa chemioterapia?<br />

L'ho cominciata il 27 luglio di quest'anno (2006<br />

n.d.r) e sono arrivata a metà ciclo, metà percorso<br />

e fra pochi giorni comincerò il 4°. Devo dire che<br />

la sto portando avanti abbastanza bene e mi sento<br />

serena. Certo, ha i suoi effetti collaterali ma si<br />

superano con una grande forza di volontà. Si riescono<br />

a superare molto bene. Vedremo come<br />

termineremo. Questo non lo so.<br />

Lei è di Frosinone. Che situazione vive una per-<br />

40 eur:torrino:news<br />

sona che deve curarsi a Roma venendo da fuori?<br />

All'inizio, quando ho scoperto d'avere la malattia,<br />

non avevo pensato di venire qui, in verità, ma dopo<br />

due interventi ho contattato un professore<br />

dell'"Istituto Regina Elena" che mi ha operato per<br />

la terza volta. Certo all'inizio si è spaesati perché<br />

non si ha l'idea di come lo si affronta, di chi incontri<br />

e com'è. Però poi alla fine devo dire anche<br />

che l'istituto si trova in un luogo abbastanza raggiungibile<br />

mediante l'autostrada, si riesce ad arrivare<br />

tranquillamente e poi l'équipe ti aiuta e ti sta vicino.<br />

Ho avuto anche la fortuna, grazie a mia figlia,<br />

di scoprire questa biblioteca. Mi è stata molto utile<br />

perché mi ha dato tanti opuscoli, tante informazioni<br />

che a me sono servite tantissimo. Al di là di come<br />

si sono comportati i medici. A me è piaciuta molto<br />

l'informazione che mi ha dato la biblioteca. Da<br />

allora abbiamo cominciato una collaborazione che<br />

servirà a tante persone di Frosinone che hanno<br />

avuto le mie problematiche e che adesso le stanno<br />

vivendo con me e affrontano il problema seguendo<br />

anche questa biblioteca.<br />

In tema di collaborazione di équipe medica, in<br />

una biblioteca come questa, si crea uno spirito<br />

di comunanza, di gruppo. Può aiutare?<br />

Da quando sto affrontando questo problema, ho<br />

un giro di amiche che hanno il mio stesso problema:<br />

un tumore al seno, e di donne che sono affette<br />

da questa patologia pare che a Frosinone ce ne<br />

siano tantissime. Mettendoci in contatto l'una con<br />

l'altra, dialogando tra di noi, ci aiutiamo tantissimo.<br />

Prima pensavo che il tumore venisse solo agli<br />

altri. Quando ce l'hai ti rendi conto che è diverso.<br />

Però poi riesci ad affrontarlo con tutta tranquillità.<br />

Mettendo insieme la collaborazione tra noi che<br />

abbiamo questo problema e la biblioteca, io mi sono<br />

trovata benissimo.<br />

Su una locandina dietro di noi c'è scritto che<br />

per curare il tumore non servono solo pillole ma<br />

persone. E'd'accordo?<br />

L'umore lo danno i familiari, il marito, la figlia e<br />

me stessa. Le devo dire che ho avuto una grande<br />

forza per combattere questo male. Non mi sono<br />

mai scoraggiata. L'insieme, la società e le persone<br />

che hanno avuto le stesse problematiche ti<br />

aiutano molto.<br />

Sig. Domenico Galli<br />

Signor Galli, di quale patologia soffre?<br />

Io ho una malattia rara e sono al Regina Elena dopo<br />

aver subito un intervento per tumore all'esofago<br />

e da marzo, periodo del primo controllo, ho riscontrato<br />

la presenza di alcuni linfonodi, quindi<br />

sono entrato in chemio. Sto procedendo nelle cure<br />

appropriate presso questo istituto con la speranza<br />

di miglioramenti.<br />

Come è cambiata la sua vita da quando ha scoperto<br />

la malattia ed ha iniziato la chemio?<br />

Per quanto riguarda la malattia rara di cui soffro,<br />

posso dire di conviverci da vent'anni. Ho<br />

vissuto con serenità e senza eccessivi problemi<br />

l'intervento che ho subito nel 2005, facendo leva<br />

sulla determinazione: ma queste sono, come<br />

amo dire io, solo parole. Bisogna avere gli strumenti<br />

per acquisire serenità e determinazione,<br />

se non ci sono questi strumenti si è un po' più<br />

deboli. In questi anni risono rafforzato molto<br />

anche con altre discipline, curando molto l'aspetto<br />

di quella che viene chiamata la comicoterapia,<br />

che in fondo significa essere ironici e autoironici<br />

per dare un senso più serio alla propria vita:<br />

quando ci si trova in queste situazioni si capisce<br />

ancor meglio il primo comandamento che è<br />

in fondo è la salute. Parlare di strumenti significa<br />

scegliere quello che meglio si crede dopo<br />

aver fatto una grintosa ricerca; ad esempio ciò<br />

che io ho visto come ottimo strumento è qui al<br />

Regina Elena, ovvero la biblioteca, perché tramite<br />

le persone e il materiale gratuito e adatto<br />

alla situazione si può rafforzare la conoscenza.<br />

Il male maggiore è quello di mettere la testa sot-<br />

Sig. Domenico Galli<br />

to la sabbia. Un altro aspetto è il rapporto con<br />

i medici, che qui è prima di tutto umano e io in<br />

questo aspetto ci credo molto. Il malato oncologico<br />

vive delle situazioni critiche e un rapporto<br />

stretto con una fitta rete di medici e familiari<br />

può aiutare a non sentirsi mai soli; su questo ci<br />

deve essere una ricerca più approfondita e ho<br />

notato che è uscito un libro Dall'altra parte, scritto<br />

da tre noti medici che si sono trovati malati<br />

di tumore: da quella angolazione i tre sono riusciti<br />

a mettere in evidenza tutte le lacune del<br />

sistema, dai medici agli infermieri, fino alle strutture.<br />

Ci vuole un salto di qualità, ad esempio un<br />

incontro con il nuovo Ministro della Salute al fine<br />

di capire quali sono gli ulteriori problemi da<br />

risolvere. In fondo c'è bisogno di una rivoluzione<br />

culturale. Sarebbe un successo per tutti e non<br />

è un discorso di finanziamenti ma soprattutto di<br />

idee e di creatività. Più stimoli ci sono e meglio<br />

è, in fondo questa biblioteca, pur molto importante,<br />

ne è l'esempio: andrebbe pubblicizzata<br />

meglio e fatta conoscere di più eliminando una<br />

separazione che ancora purtroppo in parte esiste.<br />

Bisogna macinare ancora molto per conseguire<br />

una sensibilità maggiore.<br />

Non tralasciamo un aspetto fondamentale del problema<br />

cancro: i familiari.<br />

Pino Scasseddu, marito della sig.ra Liliana<br />

Porcarelli.<br />

Come cambia la vita nel momento in cui si viene<br />

a sapere della malattia di un proprio caro?<br />

Il cambiamento è particolare perchè ci si trova in<br />

una situazione davanti alla quale si è impreparati.<br />

Dopo gli accertamenti si spera che tutto si<br />

risolva; è la parte in causa che ti da il coraggio di<br />

andare avanti. Mia moglie ha preso il male per quello<br />

che è, un elemento da sconfiggere. Vederla entrare<br />

in sala operatoria per tre volte e dare coraggio ai<br />

medici con delle battute mi ha fatto una certa impressione,<br />

ma mi ha reso la vita più positiva. Certo<br />

lo scombussolamento della vita c'è stato in quanto<br />

tutte le cose che si potevano fare ora non sono<br />

possibili, ma si rifaranno e per adesso cambieremo<br />

abitudini. Bisogna saper vivere questi momenti<br />

con la forza che la persona ti da. Io, stando a casa,<br />

vedo che c'è un circolo di persone che hanno<br />

le stesse problematiche e non hanno remore nel


manifestarle: c'è sicuramente più sincerità in questo<br />

tipo di circolo che in uno in cui le persone<br />

stanno bene. Ci si aiuta vicendevolmente e l'ambiente<br />

medico con dei piccoli gesti non fa mancare<br />

il proprio sostegno; io lavoro in ospedale e quando<br />

guardo al medico lo faccio sempre con occhio<br />

critico, perchè quei gesti non li ho riscontrati spesso,<br />

ma qui è diverso.<br />

Lei ha trovato forza in sua moglie, quindi. Io<br />

le vorrei ora chiedere come ha scelto di starle<br />

vicino.<br />

Non è semplice descriverlo, ma io cerco di aiutarla<br />

con la presenza e l'infusione di un coraggio che<br />

peraltro lei già ha e facendole capire che si tratta<br />

di un periodo transitorio, dopo il quale la vita tornerà<br />

come prima. Si cerca di stemperare anche con<br />

battute. Noi abbiamo una figlia unica che all'inizio<br />

non l'aveva presa bene, in quanto la parola<br />

cancro le aveva creato una seria paura, ma poi ha<br />

capito che ce la possiamo fare; fortunatamente c'è<br />

anche mia suocera che è molto disponibile e così,<br />

collaborando alle attività anche più semplici,<br />

riusciamo a mandare avanti la famiglia. Insomma<br />

la presenza fisica e gli atti quotidiani compongono<br />

il mix col quale cerchiamo di dare il nostro<br />

contributo.<br />

Sig.ra Adriana, caposala del reparto di ematologia<br />

del Regina Elena<br />

In un certo senso lei si trova dall'altra parte, ma<br />

ha avuto un esperienza di malattia: che paziente<br />

pensa di essere stata?<br />

Credo di essere stata un pessimo paziente; inizialmente<br />

ho avuto un senso di incredulità, ma col<br />

tempo sopraggiunge la ragione. Devo dire che non<br />

ho avuto il dolore burocratico di cercare il posto,<br />

di trovare un ascolto che spesso non soddisfa e<br />

quindi giocavo in casa. Quando il problema si è risolto<br />

brillantemente è iniziata la fase dei controlli<br />

periodici, fase che ti stanca perché ripercorri una<br />

strada già fatta, questa è un'altra fase che andrebbe<br />

presa in considerazione, perché è molto proble-<br />

42 eur:torrino:news<br />

matica.<br />

Come è la sua esperienza da caposala e quanto<br />

la ha aiutata nel curare dei pazienti?<br />

Quella esperienza mi ha cambiata, in tutto, anche<br />

se sono stata dall'altra parte per un breve periodo.<br />

C'è anche una tua motivazione per affrontare<br />

questo lavoro e per andare avanti: noi infermieri<br />

siamo la spalla sulla quale piangere. Se non hai le<br />

motivazioni interne non puoi stare trent'anni in<br />

un istituto come questo.<br />

E la famiglia?<br />

In quel periodo avevo le bambine molto piccole e<br />

ho subito una separazione, ma la famiglia d'origine<br />

è stata molto presente; infatti è possibile che<br />

chi ti sta accanto non riesca a condividere il dolore.<br />

Può accadere anche questo, perché non tutti<br />

sono in grado di supportare una persona in quelle<br />

condizioni.<br />

La conoscenza della malattia l'ha aiutata rispetto<br />

agli altri pazienti?<br />

Direi proprio di si. L'informazione è quella che ti<br />

dice che se sai ciò che vai a fare puoi affrontare<br />

meglio la situazione. L'informazione deve essere<br />

continua durante il prelievo, perché non solo è un<br />

diritto ma è anche un dovere essere informati.<br />

Sig.ra Turisiana Carlo D’Alatri<br />

Sig.ra Turisiana Carlo D'Alatri<br />

La sua esperienza con il cancro.<br />

All'inizio non mi sono neanche resa conto della si-<br />

tuazione e non volevo sottopormi all'intervento.<br />

Si trattava di un carcinoma al collo dell'utero. Dopo<br />

l'intervento però non sapevo che c'era da affrontare<br />

la chemio e potete immaginare quali esiti di<br />

sofferenza. Dopo cinque anni ho avuto questo problema<br />

al seno, ma non ho avuto neanche il tempo<br />

di disperare e sono stata portata in sala operatoria<br />

con tutti che mi tranquillizzavano; il post non<br />

è stato così traumatico e ho fatto la ricostruzione<br />

del seno, in quanto dei medici giovani mi hanno<br />

fatto capire che una donna del nostro secolo non<br />

può non fare la ricostruzione del seno. Istintivamente<br />

ho fatto questa considerazione: non sono una donna<br />

di spettacolo ma sono pur sempre una donna.<br />

È stata una sfida, ho reagito e mi sono trovata a<br />

fare progetti lungimiranti a lunga scadenza. Io spero<br />

che in futuro ci siano delle visite personalizzate<br />

perché a volte la chemio è più devastante del male<br />

stesso: l'esperienza recente di mia sorella, che<br />

mi ha lasciata sconvolta, mi ha fatto capire che<br />

l'organismo non sempre riesce a sopportare questi<br />

farmaci. Sono troppo forti. Spero sempre, ripeto,<br />

in cure personalizzate e meno invasive.<br />

Quindi lei si è trovata anche nella situazione di<br />

familiare di un malato; che rapporto ha avuto<br />

con sua sorella?<br />

Io non ho mai pianto per la mia malattia, ma solo<br />

per mia sorella, ma il coraggio che ho avuto è<br />

stato grande. Noi dovevamo vincere questa battaglia,<br />

ma purtroppo non è stato così e la disperazione<br />

è sopraggiunta per mia sorella.<br />

Con gli altri familiari quale tipo di rapporto<br />

ha avuto e quali sensazioni ha cercato di trasmettere?<br />

Mia madre era al corrente di questo problema, perché<br />

vive con me. Tutto sommato far conoscere le<br />

situazioni può far bene, perché a livello familiare<br />

ti aiuta ad essere più tranquillo ed avere la massima<br />

collaborazione. Certo si può passare per egoisti,<br />

ma nessun rimpianto ci deve essere perché in questa<br />

malattia c'è bisogno di tante cose, anche le più<br />

piccole. Soprattutto dal punto di vista morale.<br />

L'informazione può salvarti la vita<br />

Incontro con la Dott.ssa Gaetana Cognetti, responsabile della Biblioteca Digitale<br />

Centro di Conoscenza "Riccardo Maceratini" dell'Istituto Regina Elena di Roma<br />

] a cura di Valeria De Rentiis [<br />

Prosegue il nostro viaggio all'interno dello sconosciuto<br />

Pianeta Cancro. Con nostra gradita sorpresa<br />

abbiamo scoperto che spesso, per curare una malattia,<br />

non servono solo farmaci, corsie d'ospedale<br />

e iter burocratici per fare visite. A volte quello che<br />

può salvarci la vita è trovare un motivo, un appiglio<br />

per vivere. Per trovarlo è necessaria tanta forza<br />

di volontà e la voglia di sperare. C'è da sottolineare<br />

però che informarsi, documentarsi sulla propria<br />

malattia può essere d'aiuto anche a chi ci è di fronte,<br />

medico o familiare che sia. Capire cosa non va<br />

nel nostro organismo può aiutare anche chi, nonostante<br />

svolga la professione medica, non conosce<br />

appieno tutte le peculiarità di una determinata patologia.<br />

Per studiare, conoscere e documentarsi,<br />

esiste uno spazio all'interno dell'"Istituto Regina<br />

Elena" di Roma dove possiamo trovare, oltre alla<br />

preparazione, alla disponibilità e alla cordialità di<br />

chi vi lavora, anche un valido apporto per capire<br />

meglio come possibile curarsi. La Biblioteca Digitale-<br />

Centro di Conoscenza "Riccardo Maceratini" ci ha<br />

aperto le porte e insieme alla Dottoressa Cognetti<br />

abbiamo cercato di capire com'è possibile convivere<br />

con la malattia di questo secolo.<br />

Dottoressa Cognetti, qual è la funzione di questa<br />

biblioteca?<br />

Da un lato dare informazione scientifica agli operatori:<br />

abbiamo una sala multimediale con 15<br />

postazioni per pc e dall'altra abbiamo una sala dedicata<br />

ai pazienti che è la biblioteca del paziente<br />

con acceso riservato, dove i pazienti possono richiedere<br />

informazione anche mirata. Informazioni<br />

connesse alla terapia che stanno facendo, gli effetti<br />

collaterali possibili su cui noi diamo risposta,<br />

promulgando degli archivi informativi aggiornatissimi,<br />

sia a livello nazionale che internazionale.<br />

In particolare a livello nazionale abbiamo una biblioteca<br />

digitale prodotta da quest'Istituto insieme<br />

ad altri sei, specializzati in oncologia in Italia; la<br />

biblioteca digitale Azalea, disponibile sul sito web<br />

www.azaleaweb.it ha circa 3500 documenti d'informazione<br />

in lingua italiana per i pazienti in<br />

oncologia comprensivi anche di schede di circa<br />

1500 associazioni per i pazienti con i servizi che<br />

queste associazioni erogano e circa 500 sono le<br />

associazioni madri. Poi 1500 sono in tutto comprensive<br />

anche delle sedi locali di queste associazioni.<br />

Il tentativo è di dare un'informazione integrata<br />

perché il paziente digita mammella e recupera sia<br />

i documenti in formato elettronico che in formato<br />

cartaceo relativi appunto ad associazioni che si<br />

occupano delle problematiche relative alla mammella<br />

e stiamo inserendo anche protocolli clinici<br />

perché spesso il paziente che non ha speranza di<br />

sopravvivenza con le terapie standard può tentare<br />

una terapia sperimentale, e quindi, localizzando<br />

i protocolli, sapendo dove si svolgono le sperimentazioni<br />

può chiedere di essere reclutato all'interno.<br />

Alcuni pazienti si sono salvati la vita grazie all'utilizzo<br />

di protocolli sperimentali. All'epoca quel<br />

farmaco era solo sperimentale, non era sicuro che<br />

desse degli effetti: successivamente è stato dimostrato<br />

che quel farmaco dava degli effetti e


Dott.ssa Gaetana Cognetti<br />

spesso la sopravvivenza è passata dal 30 al 60 -<br />

80 % con nuovi farmaci. Anche questa è una speranza<br />

per quei pazienti che non hanno lo stato della terapia<br />

valida per poter risolvere la propria patologia.<br />

Insieme a noi in quest'intervista c'è anche lo<br />

staff della biblioteca. Ce li presenta?<br />

Partiamo da Michelangelo Crocco, Fabio D'Orsogna<br />

e Amelia Mazzacuva che si occupano attualmente<br />

della biblioteca del paziente<br />

Lavorano qui anche le dottoresse Katiuscia Dormi,<br />

Maura Tuberi e Francesca Servoli che si occupano<br />

invece della parte per gli operatori. In particolare<br />

la dott.ssa Servoli si occupa della formazione e<br />

dell'organizzazione. Diciamo che siamo tutti docenti<br />

in questi corsi. I corsi di formazione sono<br />

attualmente rivolti agli operatori sanitari: da una<br />

parte ci sono pillole d'informatica dall'altra documentazione<br />

scientifica. Ogni mese facciamo dei<br />

corsi base d'informatica per mettere gli operatori<br />

in condizione d'accedere alle risorse informative,<br />

anche coloro che non hanno un'alfabetizzazione<br />

informatica. Questi corsi sono fatti in due moda-<br />

44 eur:torrino:news<br />

lità. Noi mettiamo in condizione il personale sanitario<br />

che non utilizza il pc, di poterlo utilizzare.<br />

La seconda parte è dedicata ai corsi di documentazione,<br />

cioè corsi che sono necessari per l'aggiornamento<br />

del personale. Insegniamo come accedere a risorse<br />

di qualità in internet e di distinguere le risorse<br />

di qualità da quelle che non lo sono perché questo<br />

è un grandissimo problema in ambito sanitario<br />

di rischio per la salute, in quanto chiunque può<br />

mettere notizie sul web e chi naviga non ha sempre<br />

la certezza che si tratti d'informazioni di qualità.<br />

Insegniamo poi ad utilizzare le basi dati per l'aggiornamento<br />

scientifico dei medici e dei pazienti.<br />

Vorremmo, e questo è in progetto, anche sviluppare<br />

dei corsi per i pazienti, per i familiari e per i<br />

cittadini. Per insegnare proprio come accedere ad<br />

internet e saper distinguere il grano dall'olio. Quindi<br />

eliminare quelle informazioni che sono desunte di<br />

qualsiasi qualità e che spesso creano delle situazioni<br />

anche drammatiche. Ci sono pazienti che<br />

vogliono partire per dei trattamenti. A me è capitato<br />

con un paziente che voleva andare in Portogallo<br />

per delle cure. Successivamente abbiamo scoperto<br />

che questo presunto medico non aveva scritto<br />

nessun articolo, non si sapeva chi fosse questa<br />

persona che aveva descritto il trattamento come<br />

ottimale. Così come c'è molta pubblicità commerciale<br />

dai mass media sui farmaci e attraverso l'esame<br />

delle nostre banche dati verifichiamo quotidianamente<br />

che spesso si tratta di pubblicità e che non<br />

vi sono evidenze scientifiche che dimostrino poi<br />

che questi farmaci sono effettivamente efficaci<br />

Facciamo un po' da barriera e cerchiamo di dare ai<br />

pazienti e ai cittadini anche un orientamento sulle<br />

risorse valide per evitare appunto che ci siano<br />

delle informazioni di tipo commerciale, come spes-<br />

so accade perché la sanità è un grosso fatto commerciale.<br />

Vengono propagandate spesso e poi magari<br />

non hanno nessuna efficacia dal punto di vista<br />

scientifico. Questo è il tentativo di creare la biblioteca<br />

a doppio livello, che sia da un lato di<br />

qualità per gli operatori e dall'altro per il paziente.<br />

Anche perché i pazienti sono diventati un motore<br />

per l'informazione di qualità. Perché spesso il medico<br />

non ha tempo d'informarsi sulle centinaia di<br />

patologie che cura. Il paziente ha una sola patologia<br />

e se ha informazioni di qualità si fa portatore<br />

d'informazioni dal medico. In un'indagine che è<br />

stata fatta in America è risultato che il 60 % dei<br />

medici di base ha dichiarato d'aver ottenuto informazioni<br />

aggiuntive dai pazienti. Il che vuol dire<br />

che il paziente può diventare portatore d'informazione<br />

valida al medico.<br />

Che tipo di lavoro viene svolto all'interno della<br />

biblioteca nella sala multimediale?<br />

La sala multimediale offre l'accesso in particolare<br />

alle risorse elettroniche. Come potete vedere ci sono<br />

attualmente 10 postazioni di pc e le porteremo<br />

a 15 perchè gran parte delle risorse di cui il personale<br />

usufruisce è su supporto elettronico. Noi<br />

abbiamo un abbonamento a circa 3000 riviste in<br />

ambito biomedico. Gli utenti possono sia consultare<br />

le riviste dalle postazioni che abbiamo nella<br />

sala multimediale, sia consultarle direttamente<br />

dai reparti perché l' accesso è a tutto l'istituto,<br />

quindi, noi paghiamo un abbonamento su queste<br />

risorse elettroniche e poi dai reparti si può accedere<br />

direttamente. L'altra grossa attività che<br />

svolgiamo è rivolta ai corsi di formazione come già<br />

detto prima, con un alto livello d'interattività, gratuitamente<br />

dal nostro personale e permette di<br />

potersi aggiornare costantemente con i corsi ac-


creditati con l'ausilio delle risorse elettroniche. E<br />

oggi è un fatto estremamente diffuso aggiornarsi<br />

a livello elettronico. Naturalmente la sala non offre<br />

solo semplicisticamente l'accesso ai pc ma offre<br />

anche l'orientamento alle risorse e il ruolo svolto<br />

dai bibliotecari è fondamentale: aiuta l'utente a<br />

ricercare e a trovare quelle informazioni che ci sono<br />

utili perché la difficoltà oggi sul web è trovarsi<br />

con milioni d'informazioni quando si fa una ricerca<br />

e questo è il paradosso informatico e informativo<br />

per cui noi abbiamo tantissime informazioni, siamo<br />

in un mare d' acqua che spesso è salata e non<br />

riusciamo a trovare quello che serve effettivamente.<br />

Il ruolo del bibliotecario è quello di orientare all'interno<br />

della struttura l'uso delle risorse che poi<br />

servono effettivamente alla causa.<br />

Dott.ssa Cognetti, ci illustri in pratica cosa av-<br />

46 eur:torrino:news<br />

viene sul supporto informatico che utilizzate<br />

Qui diamo un'informazione sia attraverso gli opuscoli<br />

cartacei sia interrogando le banche dati a<br />

livello internazionale. Una delle più importanti è<br />

questa: MedLine Plus che è stata prodotta dalla<br />

National Library Medically, la più grande biblioteca<br />

americana medica a livello internazionale che<br />

ha prodotto questa risorsa appositamente per i pazienti<br />

che vengono definiti Health Consumer, cioè<br />

consumatori di salute non pazienti perchè è un<br />

termine politically uncorrect. Questo è un grandissimo<br />

contenitore, molto aggiornato e possiede tutti<br />

i settori per determinate patologie. Vi sono schedate<br />

circa 700 patologie di cui sono accessibili<br />

tutti gli aspetti, sia il trattamento, sia la panoramica,<br />

sia addirittura le ricerche sulla banca dati<br />

automaticamente a cui il paziente può accedere<br />

con facilità. Diciamo che è un contenitore molto<br />

aggiornato, esauriente e di qualità perché tutte le<br />

informazioni che vengono inserite all'interno sono<br />

controllate da grandissime istituzioni americane.<br />

E quindi, fa un po' da recupero di tutte le informazioni<br />

di qualità dei più grossi enti americani<br />

che si occupano delle patologie. Ci sono anche<br />

9000 schede circa di farmaci che sono sempre curate<br />

dal paziente. L'uso dei farmaci è sicuramente<br />

una risorsa di grandissima qualità. Abbiamo anche<br />

risorse in lingua francese. Per cui visto che la lingua<br />

è una grossa barriera, c'è la possibilità di<br />

usufruire d'informazioni in francese, per rendere<br />

accessibile al massimo la banca dati agli utenti.<br />

Tant'è che noi abbiamo la biblioteca digitale Azalea.<br />

Se inseriamo il termine mammella nella ricerca banca<br />

dati, oppure selezioniamo una parte del corpo<br />

umano, l'utente può direttamente arrivare alle informazioni<br />

che ci occorrono. Appariranno tutti i<br />

record relativi al termine o alla sezione corpo umano.<br />

Il paziente non ha bisogno d'entrare in diversi<br />

archivi separati perché l'informazione viene accorpata<br />

tutta in un unico archivio. Abbiamo la<br />

possibilità d'aprire il documento. Il paziente ha la<br />

possibilità di consultare anche i documenti valutati.<br />

Non lo sono tutti perché è una procedura<br />

abbastanza complessa. La valutazione finale consiste<br />

in una sintesi in cui troviamo informazioni<br />

sulla leggibilità del documento ad esempio.<br />

Per concludere potremmo dire che i pazienti che<br />

hanno bisogno d'informazione possono utilizzare<br />

sia Azalea (www.azaleaweb.it) sia la nostra biblioteca<br />

del paziente perché anche chi non utilizza<br />

internet o non lo sa usare ha diritto ad avere informazioni.<br />

La biblioteca è facile da raggiungere:<br />

è all'ingresso dell'Istituto "Regina Elena", un casale<br />

molto bello tra l'altro. Siamo aperti dalle 9<br />

alle 17 tutti i giorni Chi vorrà venire a trovarci saprà<br />

che saremo lieti di dare una mano a tutti coloro<br />

che ne avranno bisogno.<br />

La ricerca sul campo<br />

Visita all'interno dei laboratori dell' "Istituto Nazionale Tumori Regina Elena"<br />

] a cura di Valeria De Rentiis [<br />

Dott. Citro<br />

Si parla molto di ricerca e di sostegni, soprattutto<br />

economici, di cui necessiterebbe questo<br />

settore. Ma, in pratica, come lavorano i ricercatori<br />

in Italia per scoprire una cura per il cancro?<br />

L'abbiamo chiesto al Dott. Citro, ricercatore presso<br />

l'"Istituto Nazionale Tumori Regina Elena"<br />

che ci ha aperto le porte dei laboratori. Durante<br />

questa visita ci siamo resi conto di come la scienza<br />

sia andata avanti e quanto ancora bisogna fare<br />

per trovare una cura efficace. Macchinari moderni<br />

e costosi, spesso importati dagli Stati Uniti,<br />

permettono ai ricercatori di lavorare meglio. In<br />

particolare si parla di nanotecnologie e di farmaci<br />

intelligenti.<br />

Dott. Citro, cosa avviene in questi laboratori?<br />

I laboratori sono stati costruiti con molte nanotecnologie<br />

perché cerchiamo di sviluppare i nuovi<br />

protocolli terapeutici: cerchiamo di sviluppare quel<br />

tipo di ricerca che possa trovare l'applicazione al<br />

letto del paziente in un tempo immediato, cosi come<br />

avviene con la ricerca di base: la ricerca cosiddetta<br />

traslazionale e che focalizza gli obiettivi a medio<br />

termine per poter avere dei risultati di progresso<br />

terapeutico. Tutto lo sviluppo dei farmaci intelligenti,<br />

come gli anticorpi monoclonali contro i<br />

recettori del leptu, come gli inibitori enzimatici di<br />

enzimi importanti per la vita della cellula tumorale,<br />

nel momento in cui neutralizza alcuni farmaci<br />

della terapia: sono quei risultati che si ottengono<br />

con la ricerca traslazionale che è alquanto costosa<br />

e faticosa ma dà risultati più soddisfacenti.<br />

Questo tipo d'attività è possibile farla perché disponiamo<br />

di macchinari computerizzati che analizzano<br />

contemporaneamente diverse cose. Molti anni fa<br />

non era possibile. Oggi possiamo vedere i meccanismi,<br />

i metabolismi di una cellula tumorale e<br />

riuscire a vederne anche le differenze che ci permettono<br />

d'identificare i target. Colpire una cellula<br />

tumorale nella differenza biologica se questa differenza<br />

da un vantaggio biologico significa ridurre<br />

nella sua capacità proliferativa la cellula stessa.<br />

Cerchiamo di utilizzare i farmaci biologici perché<br />

oltre ad avere una grande specificità d'azione colpiscono<br />

il bersaglio lì dove serve. Spesso hanno<br />

anche una bassa tossicità perché non sempre quel<br />

bersaglio colpito è anche nella cellula normale. Nel<br />

momento in cui noi riusciamo ad avere un quadro<br />

generale di quello che accade alle cellule, abbiamo<br />

anche un quadro generale della malattia.<br />

Dottore, ci troviamo in uno dei laboratori: ci<br />

spieghi a cosa servono i macchinari presenti<br />

Questa è una famosa stazione Affimetric cioè un<br />

apparato che ci permette di studiare un numero di<br />

geni che in un certo momento della vita cellulare<br />

sono attivi. Ci permette, inoltre di andare a con-<br />

frontare una cellula tumorale con una cellula normale<br />

per constatare se in un certo momento di un<br />

trattamento chemioterapico o della vita, hanno gli<br />

stessi cluster e set di geni attivi oppure no. E per<br />

differenza possiamo capire quali sono i geni che<br />

danno un vantaggio alla cellula tumorale rispetto<br />

a quella normale perché questi geni vengono prelevati<br />

da cellule dove precedentemente vengono<br />

selezionate sui vetrini istologici. Quindi sappiamo<br />

perfettamente qual è il Dna della cellula normale<br />

paragonato al Dna della cellula tumorale. Questo<br />

ci permette di prelevare dei geni di cellule con metastasi,<br />

di tumori in corso di terapia per cui possiamo<br />

anche vedere la risposta di quali geni usa la cellula<br />

tumorale di fronte ad un farmaco rispetto alla<br />

normale. Questo macchinario lavora non da solo<br />

ma con un pc e sta in rete con una banca dati mondiale<br />

che fa riferimento all'America perché la casa<br />

Affimetric è quella che poi ci dà dei microchip con<br />

sopra dei geni umani e selezionati che noi chiediamo<br />

di volta in volta. Questo per dirvi che tutto<br />

quello che troviamo non è fatto esclusivamente in<br />

casa nostra ma è confrontato con un banca dati a<br />

livello mondiale. Questa è tutta una serie di processi<br />

che viene dal vetrino: dal DNA vengono isolate<br />

delle sonde, dei geni e poi vengono analizzati.<br />

Lavoriamo su una macchina a laser che riesce a<br />

detectare delle molecole molto piccole. Diciamo<br />

che queste sono le macchine che si avvalgono delle<br />

nanotecnologie perché adesso riescono a vedere<br />

molecole che prima non era possibile identificare.<br />

Poi c'è il pc di analisi dati che viene collegato in<br />

rete e li c'è la comunicazione con la banca dati<br />

centrale. Ci spostiamo nella stazione di farmaco-


cinetica di routine. Qui troviamo una macchina che<br />

riesce ad analizzare le concentrazioni di farmaco<br />

che è presente nei sieri dei pazienti. Se abbiamo<br />

un paziente che è sottoposto ad un trattamento<br />

avrà diversi tempi del trattamento durante il quale<br />

farà diversi prelievi. Attraverso il siero del paziente<br />

stabiliremo le concentrazioni di farmaco somministrato.<br />

Da queste rilevazioni si riesce a capire<br />

qual è la concentrazione nel tempo del farmaco<br />

somministrato al paziente. Possiamo cosi vedere<br />

se è il caso o meno di modulare la terapia a seconda<br />

dello stato metabolico. L'idea, l'obiettivo,<br />

il goal di tutto questo è la personalizzazione della<br />

terapia individuo per individuo lì dov'è possibile.<br />

Questo ci permette di vederne anche l'evoluzione.<br />

Sapete che la chemioterapia è soggetta a dei cicli:<br />

può darsi che il metabolismo del paziente al<br />

primo ciclo sia diverso o quanto meno sia variato<br />

a seconda del ciclo di trattamento e cosi via. Per<br />

cui necessita modulare le concentrazioni o il tempo<br />

di somministrazione per avere lo stesso effetto<br />

verso la cellula tumorale. Questo è importante<br />

quando il paziente va verso il terzo, quarto ciclo<br />

di trattamento e con i farmaci anti tumorali, che<br />

sicuramente non sono leggeri. Ribadiamo che viene<br />

analizzata la concentrazione, la quantità che<br />

entra in circolo di un farmaco, ora per ora, giorno<br />

per giorno, e che c'è in un paziente dopo la somministrazione<br />

di un trattamento. Tutte le macchine<br />

sono collegate ai pc perché si parlano continuamente<br />

in rete. Qui ad esempio possiamo analizzare<br />

una molecola di un farmaco antitumorale che normalmente<br />

viene analizzata per terapie antitumorali.<br />

Diciamo che con questo sistema noi riusciamo a<br />

vedere la concentrazione del farmaco nel siero dei<br />

pazienti dopo il trattamento o durante, sempre per<br />

vedere se il comportamento del farmaco nel plasma<br />

a seconda dei cicli e delle modulazioni nel<br />

corso della terapia ha sempre lo stesso effetto.<br />

Queste modulazioni possono essere dovute sia alle<br />

condizioni generali del paziente sia alla risposta<br />

che il tumore dà nel corso della terapia. Nel passato,<br />

quando facevo le analisi, lavoravo nella camera<br />

fredda con le colonne cromatografiche perché erano<br />

tutti sistemi grandi, macroscopici; adesso<br />

abbiamo compattato tutto in macchine piccole per<br />

cui con le famose nanotecnologie si è risolto e fa<br />

fare anche meno sacrifici a noi . Disponiamo di tabelle<br />

complete con tutti i dati: ad esempio l'orario<br />

in cui sono stati fatti i vari prelievi del trattamento<br />

perché è importante sapere qual è la concentrazione<br />

del farmaco dopo 5 minuti che è stato inoculato<br />

oppure dopo 24 ore dopo la somministrazione.<br />

Possiamo stabilire anche come il farmaco viene eliminato<br />

dall'organismo, e quindi, ci dà anche un'idea<br />

di quali sono gli eventuali effetti tossici, collaterali<br />

oppure come intervenire nel momento in cui<br />

le soglie tossiche vanno fuori. Quando facciamo<br />

un'analisi possiamo stoccarle e metterle in un database<br />

una per una perché ogni grafico ha un tempo<br />

di prelievo: esistono dei picchi che rilevano la presenza<br />

del farmaco dopo 10 minuti. Se effettuo<br />

l'analisi dopo 10 minuti l'andamento sarà diverso.<br />

Lo stesso procedimento viene effettuato per le urine<br />

per cercare di capire quanto farmaco viene<br />

eliminato e quali sono i metabolici del farmaco che<br />

vengono eliminati. Tutti gli organismi viventi,<br />

quando hanno una sostanza esogena dentro, la prima<br />

cosa che fanno è cercare di eliminarla. Questo<br />

significa metabolizzarla, detossificare l'organismo<br />

significa unire il farmaco o un farmaco leggermente<br />

eur:torrino:news 47


modificato dal fegato con una sostanza, generalmente<br />

l'acido glocuronico per poi eliminarlo con<br />

le urine, il famoso processo di detossificazione.<br />

Quando si supera questa soglia si entra nel grado<br />

di tossicità: siamo cioè nella soglia in cui l'organismo<br />

non è in grado di eliminarlo da solo.<br />

Abbiamo a disposizione programmi e software che<br />

ci dicono come va l'andamento del farmaco con<br />

assoluta precisione e che simulano dei processi<br />

matematici. Lavoriamo anche nella stazione della<br />

le alternative alla medicina ufficiale<br />

spettronometria di massa, ovvero un apparato che<br />

va oltre quelli già visti in precedenza perché qui<br />

oltre a seguire ed identificare il nuovo farmaco riusciamo<br />

ad identificare anche le molecole che<br />

derivano dal nuovo farmaco. Se noi diamo un farmaco<br />

ad un paziente e il suo organismo lo modifica<br />

per eliminarlo dall'analisi con queste macchine noi<br />

riusciamo a capire qual è la modifica che lui ha apportato,<br />

quali sono le modifiche chimiche che<br />

l'organismo ha fatto sul farmaco per renderlo inattivo,<br />

riusciamo a sapere il peso della molecola<br />

nuova derivante dal farmaco. Con questa macchina<br />

riusciamo ad identificare se nella cellula tumorale<br />

c'è una proteina particolare e tutti i mattoni che<br />

la compongono, per cercare di capire se quella proteina<br />

ha qualche aminoacido particolare nella<br />

sequenza rispetto ad una cellula normale. Possiamo<br />

vedere le differenze, sia quantitative sia qualitative,<br />

se le proteine sono diverse. Ciò che ci permette<br />

di vedere la spettrometria di massa è il singolo<br />

aminoacido, il singolo peptide di una proteina digerita<br />

e che cosa accade in una singola cellula<br />

tumorale rispetto ad una cellula normale. Questa<br />

macchina si offre anche per altri tipi di analisi,<br />

non solo per le proteine, per i peptidi ma anche<br />

per i farmaci stessi perché nebulizza e dà delle cariche<br />

alle molecole e in base al rapporto Cariche<br />

ottenute/Peso molecolare, riusciamo ad ottenere<br />

il gruppo chimico con cui abbiamo a che fare. Solo<br />

un esclusivo gruppo chimico può avere il rapporto<br />

carica-massa, è come se fosse un'impronta<br />

digitale. Nella stessa sezione del laboratorio disponiamo<br />

d' incubatori in cui cresciamo le cellule<br />

tumorali in vitro. La cultura cellulare in vitro è molto<br />

utile sotto tanti punti di vista: per vedere come<br />

le cellule rispondono ai farmaci, per vedere o isolare<br />

alcune cellule e molecole trattate o meno con<br />

alcuni farmaci. Proprio qui noi trattiamo i cicli cellulari<br />

delle cellule sia tumorali sia normali mortalizzate<br />

per fare poi dei paragoni e dei confronti tra le vie<br />

metaboliche delle cellule tumorali rispetto alle cellule<br />

normali e viceversa per cercare di capire quali<br />

sono le differenze, per poter poi intervenire con<br />

La Radionica nella cura al cancro:<br />

un punto di partenza e nuova speranza?<br />

[ di Sergio Di Mambro e Fabrizio Piciarelli ]<br />

Come curarsi da una malattia come il cancro?<br />

Oltre alla medicina convenzionale, esiste quella<br />

branca della medicina definita alternativa, di cui<br />

si parla ancora poco. Eppure su molte di queste<br />

discipline esiste una forma di omertà, dovuta al<br />

fatto che la ricerca è orientata verso prodotti di<br />

sintesi che hanno il vantaggio di essere brevettati<br />

e commercializzati. Mentre l'autentica ricerca<br />

nel rispetto della vita e dei tre regni (animale,<br />

vegetale, minerale) va indirizzata nell'individuazione<br />

e nella utilizzazione dei cosiddetti "principi<br />

attivi" ricavabili dalla stessa natura, rappresentata<br />

dal regno vegetale. Il regno animale, nel<br />

rispetto della vita, può interagire solo con il regno<br />

vegetale.<br />

L'unica terapia riconosciuta sembra essere la chemioterapia,<br />

con i conseguenti e ben conosciuti<br />

effetti collaterali. Ci siamo chiesti se esistesse<br />

dei sistemi esterni con dei farmaci intelligenti che<br />

possono essere di natura anche biologica tipo peptidi,<br />

anticorpi e che in qualche modo possono<br />

togliere il valore aggiunto che la cellula tumorale<br />

ha rispetto ad una cellula normale. Questo è importantissimo<br />

perchè senza questa strumentazione<br />

non potremmo avere l'occhio omogeneo per studiare<br />

nel tempo questi sistemi. Un altro apparato<br />

di cui disponiamo è il tissue maker ray con cui riusciamo<br />

a prelevare una cellula tumorale da un<br />

preparato istologico cosi come riusciamo a prelevare<br />

una cellula normale dallo stesso tessuto in<br />

contorno alla cellula tumorale. Questo ci permette<br />

poi di amplificare con tutti gli altri macchinari<br />

il Dna dell'uno e dell'altro e di studiare le differenze<br />

con l'impatto ingenico con l'Affimetrix di cui<br />

parlavamo all'inizio per capire quali siano i cambiamenti<br />

della vita cellulare di un individuo di cui<br />

abbiamo analizzato i vari cluster, quali siano più<br />

o meno attivi nell'una o nell'altra situazione. E'<br />

possibile farlo su tessuti in cui sia in corso una terapia,<br />

e quindi, vedere anche quali siano i geni che<br />

rispondono a quel trattamento chemioterapico fin<br />

quando la chemio diventi cellula sensibile in cui i<br />

cosiddetti farmaci intelligenti colpiranno solo il<br />

bersaglio malato. Questo è l'obiettivo che ci siamo<br />

prefissi e il sogno per sconfiggere finalmente<br />

il cancro. Un'altra sezione dei laboratori riguarda<br />

la microscopia ottica: qui abbiamo un microscopio<br />

a fluorescenza e un microscopio confocale a<br />

doppio laser. Queste strumentazioni ci permettono<br />

di vedere il destino di alcune cellule: una volta<br />

a contatto con la membrana, seguono il loro percorso.<br />

Riusciamo quindi a vedere in una struttura<br />

submolecolare quale sarà il destino di una struttura<br />

entrata dalla membrana cellulare all'interno<br />

di una cellula e spesse volte si riesce a vedere se<br />

il percorso è lo stesso sia in una cellula tumorale<br />

che in una cellula normale. Capire, anche dal punto<br />

di vista morfologico, quali sono i percorsi e cosa<br />

accade alle cellule nello specifico.<br />

un modo per debellare il male senza distruggere<br />

o mettere comunque a repentaglio la propria vita<br />

debilitando l'organismo con la chemio. Abbiamo<br />

intervistato il Prof. Giuseppe Genovesi, ricercatore<br />

e docente presso il Policlinico "Umberto I" di<br />

Roma e docente di Endocrinologia all’Un La Sapienza<br />

di Roma, il quale ci ha parlato di un nuovo modo<br />

di approcciare alla malattia e di una possibile<br />

terapia chiamata "Radionica"


Prof. Genovesi, esistono delle terapie alternative<br />

alla chemioterapia?<br />

"Sicuramente la chemioterapia è la terapia ufficiale,<br />

"ortodossa", ma effettivamente non è l'unica.<br />

Si basa su presupposti che non sono molto condivisi<br />

dagli approcci naturali, diciamo dalla medicina<br />

olistica, che ha come obiettivo mettere l'organismo<br />

nelle condizioni di riacquisire una capacità<br />

di autosufficienza. La chemioterapia è estremamente<br />

aggressiva, lo è nei confronti delle cellule<br />

tumorali, ma lo è anche nei confronti del sistema<br />

immunitario dell'organismo.<br />

Quindi, spesso ci troviamo a fare i conti con un<br />

sistema di terapia debilitante per il paziente che<br />

la subisce; ha un effetto devastante sul sistema<br />

immunitario dell'organismo che vi si sottopone.<br />

Questo è il conflitto che la caratterizza, perché<br />

se è vero da una parte che può esserci un effetto<br />

sul tumore di per sé, è anche vero che il sistema<br />

immunitario, che poi è quello che dovrebbe essere<br />

in grado di assicurare la mancanza della<br />

recidiva e la guarigione completa, molto spesso<br />

risulta talmente compromesso da causare tra i fenomeni<br />

collaterali addirittura altri fenomeni<br />

neoplastici. Sembra strano, ma proprio la chemioterapia<br />

che dovrebbe assicurare una guarigione<br />

anticancro può diventare una terapia che tra i vari<br />

effetti collaterali ha proprio il cancro, magari<br />

di altre nature o di altre tipologie. Gli approcci<br />

non convenzionali, se possiamo definirli così, naturali,<br />

olistici, (si abusa di vari termini a proposito<br />

delle considerazioni sulle metodologie alternative<br />

a quelle classiche) sicuramente hanno un<br />

presupposto comune che è quello di cercare di<br />

arrivare a soluzioni del problema tramite un approccio<br />

più causalista, cercando in primo luogo<br />

d'identificare la causa della malattia, cancro compreso,<br />

in modo da poterla rimuovere, una volta<br />

identificata, attraverso proposte terapeutiche che<br />

hanno come obiettivo quello di ridare all'organismo<br />

la capacità di essere autosufficiente, cioè di<br />

recuperare quelle funzioni che in determinate circostanze<br />

erano andate perdute. E' ovvio che ci<br />

sono delle situazioni che possiamo definire molto<br />

complesse per permettere agli organismi di<br />

recuperare le proprie funzioni, ma gli approcci,<br />

proprio per questo motivo, possono essere multidisciplinari.<br />

Uno degli errori che viene commesso<br />

nel mondo della medicina in generale riguarda la<br />

contrapposizione di due scuole di pensiero: i medici<br />

che hanno un approccio ortodosso, tradizionale<br />

Prof. Giuseppe Genovesi<br />

e allopatico sono in conflitto con coloro i quali<br />

praticano una medicina olistica, fitoterapica e<br />

omeopatica. Si viene a creare un integralismo e<br />

questo è uno sbaglio. In casi in cui viene utilizzata<br />

la chemioterapia potrebbe essere utile unire<br />

le due terapie (quella allopatica e quella non convenzionale).<br />

In questo senso si può intravedere<br />

un'interdisciplinarietà a livello terapico che prima<br />

ancora dovrebbe essere di tipo diagnostico.<br />

Anche la diagnostica a volte subisce le limitazioni<br />

del protocollo. Se la medicina si avvicinasse<br />

di più alla fisica probabilmente anche dal punto<br />

di vista diagnostico avremmo degli elementi significativi".<br />

A Lei risulta che ci siano applicazioni di tali<br />

terapie e con quali risultati?<br />

"Sicuramente bisogna dire, pur essendo assolutamente<br />

favorevole alla medicina olistica, e quindi,<br />

suo utilizzatore, che purtroppo in Italia viene usata<br />

molto spesso senza un'adeguata cognizione di<br />

causa. Ne deriva che possano verificarsi dei fallimenti<br />

che non dipendono dagli approcci ma<br />

dall'incompetenza di chi li utilizza. Fatto salvo<br />

tutto ciò, esistono degli approcci estremamente<br />

efficaci, in particolare nel contesto della naturopatia<br />

tedesca che tiene conto di elementi fondamentali,<br />

riguardanti l'eziopatogenesi della malattia e la<br />

modalità per poter arrivare a gestire la causa della<br />

malattia attraverso l'uso di prodotti naturali<br />

(intendendo con ciò principi attivi con contenuto<br />

attivo molto significativo tanto da produrre<br />

dei risultati clinici importanti). Il test EAV (elettro-agopuntura<br />

secondo Voll) prende il nome da<br />

un medico tedesco (il Dott.Voll), che aveva costruito<br />

una macchina per poter misurare le differenze<br />

di potenziale elettrico espresse in potenziali molto<br />

piccoli: parliamo di micro ampère misurati sui<br />

punti dell'agopuntura classica che corrispondono<br />

a vari organi e funzioni d'organo. Identificando<br />

attraverso questo test le defaillances bioelettriche<br />

correlabili a defaillances funzionali di vari<br />

organi e testando le varie sostanze da utilizzare<br />

proprio attraverso questa tecnica, l'individuo che<br />

viene messo in contatto fisico con la sostanza<br />

ipotetica da utilizzare dal punto di vista terapeutico<br />

può avere una variazione del potenziale<br />

elettrico di superficie cutanea al solo contatto<br />

con la sostanza. Questo, dal punto di vista della<br />

medicina classica non è accettato, ma ha sicuramente<br />

dei presupposti scientifici, perché chiaramente<br />

la fisica delle particelle non più teorica, ma "evidence<br />

based", dimostra quale sia l'interferenza<br />

tra le singole particelle anche per il semplice contatto<br />

fisico, e quindi, quanto una struttura energetica<br />

possa produrre un effetto energetico su un organismo<br />

anche molto complesso. Del resto, anche<br />

su questi presupposti si basa tutta la fisica quantistica,<br />

che deriva a sua volta da studi che hanno<br />

dato sviluppo a strategie terapeutiche assai più<br />

estreme di quelle che possono essere considerate<br />

non convenzionali ma comuni, perché si tratta<br />

di utilizzare sostanze di estrazione vegetale o in<br />

diluizione ponderale omeopatica. Si tratta comunque<br />

di assumere sostanze per via orale o<br />

sistemica. La modalità di assunzione è la stessa<br />

che si utilizza per le terapie allopatiche. Ma le<br />

strategie non convenzionali non si fermano a questo.<br />

Dobbiamo dire che abbiamo a che fare con<br />

strategie che ormai hanno preso piede da alcuni<br />

decenni e che continuano a svilupparsi con estremo<br />

interesse perché sono state oggetto di<br />

sperimentazione che non prevede l'assunzione di<br />

qualcosa in particolare, se non come supporto<br />

della terapia di base. Mi riferisco alla Radionica<br />

nel campo oncologico, una delle modalità più interessanti<br />

oggi a disposizione e altrettanto<br />

sconosciuta e criticata dai più che la conoscono<br />

solo superficialmente. Per Radionica noi intendiamo<br />

un argomento che riguarda lo studio della<br />

fisica e che ha alla base ad esempio lo studio del<br />

pendolo. Negli anni '50 l'ingegnere italiano Callegari,<br />

stabilì che l'uso del pendolo era sicuramente e<br />

fortemente influenzato dal suo utilizzatore e i<br />

dati non potevano essere obiettivi, pur essendoci<br />

comunque alla base della radioestesia, cioè<br />

dell'uso del pendolo, delle leggi fisiche che comunque<br />

ne giustificavano l'assunzione. Costruì<br />

una macchina che aveva lo scopo di shuntare l'utilizzatore<br />

del pendolo rendendo oggettiva la<br />

misurazione. Questa macchina era stata costruita<br />

a scopo diagnostico, perché il pendolo aveva<br />

la prerogativa di esaminare e verificare, attraverso<br />

l'oggetto personale del paziente, quali fossero<br />

gli organi colpiti. La macchina di Callegari passò<br />

alla storia per essere estremamente efficace<br />

nel definire dettagliatamente alcune specifiche<br />

diagnostiche (tra gli utilizzatori della macchina<br />

di Callegari si annovera un Padre Gesuita, Monsignor<br />

Fernando Bortone). È chiaro che suscitò molta<br />

polemica nell'ambito dell'accademia universitaria<br />

ma, dato di fatto, la macchina funzionava<br />

dando degli inquadramenti diagnostici molto chiari<br />

attraverso degli elementi personali, come<br />

potevano essere le fotografie".<br />

L’inchiesta sul cancro continuerà nel prossimo<br />

numero insieme alla conclusione dell’intervista<br />

al Prof. Genovesi.<br />

eur:torrino:news 49


UNO<br />

SGUAR<br />

DO<br />

ALLE<br />

MOST<br />

RE<br />

] a cura di Rossana Bartolozzi [<br />

1 Paul Klee<br />

Costruzione cubica, 1920<br />

Olio e inchiostro su cartone, 37,5x34 cm<br />

The Metropolitan Museum of Art, New York<br />

“Paul Klee” 1879-1940 La collezione Berggruen<br />

Grande artista svizzero, molto amato da chi lo ha<br />

capito nel significato profondodella sua arte simbolica,<br />

scrutatrice del profondo delle cose. Molto<br />

sperimento' nella sua vita d'artista e nella ricerca<br />

dell'essenza delle cose, per riprodurle uso' tutte le<br />

tecniche a sua disposizione, esasperando a volte<br />

la carta stessa sulla quale operava, passando dall'aquarello,<br />

all'olio, al carbocino, ottenendo alla<br />

fine quelle immagini costruite tramite la sapiente<br />

pratica della materia. D'altra parte il suo mondo rivoluzionario,<br />

in un periodo ancora legato alla<br />

tradizione accademica, ben si accordava all' ambiente<br />

i n cui fu invitato ad operare, la Bauhaus,<br />

scuola d'arte innovativa in Weimar. In quel periodo,<br />

1920, ebbe il momento piu' creativo e prolifico,<br />

producedo opere squisite, di delicata fattura, ove<br />

se anche interveniva il colore, la disciplina del disegno<br />

sempre riaffiorava. La mostra allestita a<br />

palazzo Ruspoli raccoglie un grande numero di ope-<br />

“Viva la pittura” Matisse e Bonnard<br />

Bonnard e Matisse inneggiano alla loro amicizia<br />

con questo motto. Oltre 230 opere celebrano i due<br />

grandi pittori che furono accomunati da una grande<br />

amicizia e frequentazione, ma tuttavia seguirono<br />

sentieri diversi. Bonnard fu considerato come l'ultimo<br />

degli impressionisti, mentre Matisse fu pittore<br />

d'avanguardia a cui tutti guardarono, ma entrambi<br />

corrosi dall'inquietudine dell'artista volto alla<br />

52 eur:torrino:news<br />

re, per lo piu' di piccolo formato, che tracciano un<br />

percorso dell'artista che va all'incirca dal 1915 al<br />

1939. Sono piccoli gioiell iche meritano una attenzione<br />

mirata a cglierne i preziosi particolari.<br />

Palazzo Ruspoli, 13 otobre ‘06 - 7 gennaio ‘07<br />

ricerca della creazione artistica. Bonnard scriveva<br />

a Matisse: ''La pittura e' qualche cosa a condizione<br />

di concedersi completamente''. Le numerose opere<br />

esposte al Vittoriano sono tutte di altissima qualita'<br />

e la mostra e' da non perdere.<br />

Complesso del Vittoriano, via San Pietro in carcere,<br />

dal 6 ottobre ‘06 al 4 febbraio ‘07<br />

2 3<br />

2 Paul Klee<br />

Magnifico atterraggio, o "112!", 1920<br />

Acquerello, inchiostro da stampa trasferito, penna<br />

e inchiostro su carta, 23,6 x 31,8 cm<br />

3 Paul Klee<br />

Frutti sospesi, 1921<br />

Acquerello e matita su carta, 24,8 x 15,2 cm<br />

The Metropolitan Museum of Art, New York<br />

1


La “Schola del Caravaggio” Dipinti della collezione koelliker<br />

Nella seicentesca sede del Palazzo Chigi ad Ariccia<br />

e' stata allestita una vasta panoramica della pittura<br />

caravaggesca romana in cui figurano autori<br />

di spicco come Orazio e Artemisia Gentile, lo<br />

Spagnoletto, Saraceni, Borgianni, Baglioni,<br />

Manfredi e tanti altri accostati a nomi non di fama<br />

ma comunque di grande talento. Oltre 90<br />

opere che fanno parte della collezione del mecenate<br />

milanese Luigi Koeller, che conferiscono<br />

alla raccolta un carattere di unicita', data la pro-<br />

La tentazione comica<br />

tre secoli di satira e<br />

caricatura<br />

Il Comune di Roma ha promosso una mostra che<br />

non rientra nelle sue tesi programmatiche a cui<br />

siamo abituati, difatti al Museo di Roma in Trastevere<br />

e' stata allestita una raccolta di opere inneggianti<br />

alla satira e alla caricatura. Attraverso circa 140<br />

caricature possiamo godere dell'umorismo sarcastico,<br />

a volte dissacrante, di autori di derivazione<br />

marchigiana come Pier Leone Ghezzi, Gabriele<br />

Galantara, fondatore con Pedrecca del famoso settimanale<br />

satirico ''L'Asino'', a Cesare Marcorelli,<br />

arguto osservatore della societa' del suo tempo.<br />

Tre secoli di caricatura tra le Marche e Roma, dal<br />

1600 alla fine dell'800. L'umorismo ha storia antica,<br />

risalente addirittura agli egizi e ai greci.Diceva<br />

Rabelais ''Meglio e' di risa che di pianto scrivere,<br />

che' rider soprattutto e' cosa umana''.<br />

Museo di Roma in Trastevere, Piazza S.Egidio<br />

dall’11 ottobre 2006 al 26 novembre 2007<br />

4 Pierre Bonnard<br />

Finestra aperta a Vernonnet, 1912<br />

Olio su tela, 74 x 103 cm<br />

Musée des Beaux-Arts de Nice, Musée Jules Chéret<br />

Willem De Kooning - late paintings<br />

Benche' olandese, De Koonings si identifica come<br />

americano dato che gia' nel lontano 1926 era<br />

approdato in America. Fu uno dei maggiori espponenti<br />

dell'espressionismo astratto che insieme<br />

a Arshile, GORKY, Jackson Pollock, Mark Rothko,<br />

operarono uno spostamento immediato dell'interesse<br />

mondiale dell'arte dall'<strong>Eur</strong>opa all'America.<br />

Era il periodo in cui Pollock stendeva la tela sul<br />

pavimento del suo studio e preso dal sacro furorer<br />

vi gettava, o meglio vi catapultava i colori<br />

creando quel genere di arte di carattere istinti-<br />

venienza da una unica collezione privata.<br />

La pittura conforme alle teamatiche rivoluzionarie<br />

del Caravaggio si diffuse nell'arco di un ventennio<br />

in tutta <strong>Eur</strong>opa ed oggi e' comunemente chiamata<br />

''caravaggismo''. La rivoluzione del Caravaggio<br />

consisteva nel rifiuto della pratica del disegno<br />

(difatti lui non disegnava, ma abbozzava direttamente<br />

sulla tela gia' preparata con il rovescio<br />

del pennello), la preminenza della figura umana<br />

nello studio dell'artista da cui traeva ispirazio-<br />

vo e meccanicistico, cosidetto ''action painting''.<br />

Nei 60 anni di lavoro indefesso De kooning ha<br />

sperimentato vari filoni artistici, raggiungendo,<br />

ormai anziano, quella completezza di ispirazione<br />

esuberante e gioiosa che ha dato l'avvio al<br />

periodo dell'”astrazione lirica''. Il suo lirismo,<br />

quasi affine ad una sorta di classicismo, si affianca<br />

ad alti grandi artisi come Matisse e Mondrian.<br />

Museo Bilotti - Aranciera di Villa Borghese.<br />

dal 20 ottobre 2006 all’11 febbraio 2007<br />

ne. Il suo stile naturale fu ampiamente diffuso<br />

dai suoi diretti seguaci a cui pero' ben presto si<br />

unirono pittori della generazione successiva. Con<br />

l'avvento del barocco a Roma, operato principalmente<br />

dalla figura dominatrice del Bernini, il<br />

fenomeno caravaggismo si mitigò per far posto<br />

al nuovo stile imperante<br />

Palazzo Chigi in Ariccia, 13 ottobre 2006 - 11<br />

febbraio 2007<br />

4 5<br />

5 Henri Matisse<br />

Interno a Nizza, 1919 ca.<br />

Olio su tela, 65,6 x 54,5 cm<br />

Saint Louis Art Museum<br />

6<br />

6 Nino Za<br />

caricatura di Greta Garbo<br />

eur:torrino:news 53


<strong>Loretta</strong> <strong>Sebastianelli</strong><br />

Triade<br />

ordinalo sul sito www.romalive.tv<br />

Triade è una trilogia<br />

poetica giovane e<br />

profumata.<br />

<strong>Loretta</strong> <strong>Sebastianelli</strong><br />

racconta con versi<br />

vicini alle persone,<br />

non ermetici, la sua<br />

visione della vita. Una<br />

visione vicina alla sensibilità di tutti noi.<br />

Con il suo versificare ci mostra una finestra<br />

su un mondo a volte ostile verso la<br />

poesia, classificata troppo spesso noiosa.<br />

Questo libro è una stimolo a vedere la<br />

bellezza delle cose, a scoprire visioni<br />

metaforiche dell'amore e della passione<br />

che, poesia o no, fanno sognare e soffrire<br />

tutto il mondo da sempre.<br />

Postfazione di Patrizia Cimini.<br />

Un libro che si legge tutto d'un fiato.<br />

"…Figlia di tutto questo importante passato<br />

la poesia di <strong>Loretta</strong> Sebastanelli si<br />

Cosimo Cellammare<br />

Al di là dei mulini a vento<br />

ordinalo sul sito www.romalive.tv<br />

Crimini compiuti in<br />

nome di Dio. Il libro<br />

analizza la metafora<br />

del combattimento<br />

contro i mulini a<br />

vento di Don<br />

Chisciotte. Egli vede<br />

costantemente nemici che esistono<br />

solo nella sua immaginazione. E' storicamente<br />

attendibile il fatto che la<br />

Chiesa istituzionale abbia continuamente<br />

ricercato i suoi "mulini a vento" contro<br />

cui scagliarsi? Una paranoica, folle<br />

ricerca senza soluzione di continuità di<br />

Giorgio Mambretti e Jean Séraphin<br />

La medicina sottosopra<br />

E se Hamer avesse ragione?<br />

ordinalo sul sito www.romalive.tv<br />

Osannato dai malati,<br />

osteggiato<br />

dall'Ordine dei<br />

Medici, il dottor<br />

Hamer colleziona<br />

lauree ad honorem<br />

in medicina in certi Paesi, e processi in<br />

altri, oltre a riempire periodicamente<br />

le cronache dei quotidiani di mezza<br />

<strong>Eur</strong>opa con le sue vicende.<br />

Oncologo e ricercatore, basta il suo<br />

nome perché nel mondo della Sanità si<br />

assista a una levata di scudi... ma le<br />

cimenta in un circo a tre piste, su cui far<br />

correre cavalli, elefanti e tigri.<br />

Non usa solo il verso libero, prova i giochi<br />

di assonanze, paronomasie e ossimori,<br />

e rubando il mestiere ai musicisti<br />

del passato che introducevano improvvisamente<br />

colpi di piatti dove l'armonia non<br />

li chiedeva per svegliare il pubblico, chiude<br />

o apre il suo versificare con improvvisi<br />

cambiamenti di rotta che ri-prendono<br />

l'attenzione del lettore…"<br />

<strong>Loretta</strong> <strong>Sebastianelli</strong><br />

Nasce in provincia di Roma il 3 giugno<br />

del 1974. La passione per la scrittura<br />

che l'accompagna sin dal diario segreto<br />

dall'infanzia, nel tempo si è rafforzata: in<br />

special modo, la poesia è la sua forma<br />

d'espressione preferita.<br />

Grazie ai concorsi Fonopoli, Navigando<br />

nelle parole, Premio Internazionale<br />

Letterario Anguillara Sabazia Città<br />

d'Arte, Una poesia per emergere, le sue<br />

nemici contro cui combattere: musulmani,<br />

cristiani, ebrei. Eretici e minoranze<br />

religiose. Intolleranza, fondamentalismo<br />

e assolutismo hanno portato il<br />

cristianesimo ad applicare nei secoli<br />

metodi coercitivi e lesivi dei diritti<br />

umani, nonché crimini compiuti in<br />

nome di Dio.<br />

A questa onnipresente ricerca del<br />

nemico si ispirano; le crociate,<br />

l'Inquisizione, la tortura, i roghi, la persecuzione<br />

degli eretici e l'antisemitismo.<br />

La pretesa "giusta causa voluta<br />

da Dio" della Chiesa e dei papi, è stata<br />

sue casistiche di guarigione delle<br />

malattie degenerative sono impressionanti,<br />

tali da far vacillare l'edificio della<br />

medicina ufficiale...<br />

E il dubbio di molti è che il suo sistema<br />

sia così osteggiato proprio perché urta<br />

gli interessi delle Holding farmaceutiche...<br />

Come può essere che una grave malattia<br />

come il cancro sia il tentativo del<br />

cervello di "riparare" (e quindi di guarire)<br />

un trauma subito? E che basti individuare<br />

il trauma e "disfarlo" perché il<br />

poesie sono state inserite nelle rispettive<br />

antologie.<br />

La pubblicazione in una miniantologia<br />

poetica e nell'annuario 2005 è a cura<br />

della casa editrice Progetto Cultura.<br />

Partecipando alla V edizione del Premio<br />

Internazionale: Una Rosa per Santa<br />

Rosa, riceve Diploma d'Onore per la composizione<br />

di Limerik e Calligramma a<br />

tema. Significativo il concorso Elsa<br />

Morante, dove si è classificata al primo<br />

posto.E'amante della bellezza sommersa<br />

in tutte le sue forme, dell'Art Nouveau,<br />

delle liriche d'amore, della Luna e della<br />

musica, con particolare devozione al pianoforte.<br />

Scrive di notte, saluta il nuovo giorno prima<br />

di andare a dormire e non esce mai di<br />

casa senza un oggetto viola indosso.<br />

Triade è la sua prima silloge<br />

63 pagine - €. 10.00<br />

sovente pretesto del desiderio di potere<br />

e giustificazione di ogni sorta di barbarie.<br />

Il testo, oltre alla documentata<br />

ricerca storiografica dei grandi eventi<br />

epocali summenzionati, analizza le ricadute<br />

psico - sociologiche e confuta le<br />

tesi revisioniste. Potranno mai i numerosi<br />

"mea culpa" dei papi legittimare<br />

anche i silenzi in relazione all'Olocausto,<br />

gli scandali della pedofilia, il soffocamento<br />

dei diritti umani, i crimini passati<br />

e recenti?<br />

518 pagine - €. 21.00<br />

cervello receda dalla sua azione "riparatrice",<br />

arrestando quindi la proliferazione<br />

delle cellule cancerose? E come<br />

possiamo individuare rapidamente questo<br />

trauma?<br />

Gli Autori, da anni studiosi del metodo<br />

Hamer, ce lo spiegano in quest'ottimo<br />

libro (l'unico in Italia aggiornato ed<br />

esauriente sull'argomento), scritto in<br />

modo che tutti lo possano capire, con<br />

l'aiuto di argute vignette.<br />

117 pagine - €. 8.50<br />

eur:torrino:news 55


Il sottotitolo di questo<br />

libro, recita "Una<br />

vera storia di controllo<br />

della mente<br />

umana". Per cercare<br />

di capire meglio di<br />

cosa si tratti, sul<br />

retro leggiamo:<br />

"Accesso negato racconta la storia di<br />

Cathy O'Brien, vittima insieme alla figlia<br />

Kelly, di un programma di controllo mentale<br />

della CIA chiamato MK Ultra, e di<br />

Mark Philips, ex membro dell'Intelligence<br />

che salvò le due donne dagli abusi mentali<br />

e fisici a cui erano sottoposte".<br />

Una storia vera, quindi, che ha il potere<br />

di fornire informazioni dettagliate, in ben<br />

56 eur:torrino:news<br />

Cathy O' Brien e Mark Phillips<br />

Accesso negato alla verità<br />

ordinalo sul sito www.romalive.tv<br />

575 pagine, su come la CIA abbia operato<br />

il controllo mentale e anche fisico, di<br />

alcune persone, allo scopo di formare<br />

agenti segreti, in grado di eseguire tutti<br />

gli ordini senza ribellarsi.<br />

"Accesso vietato per ragioni di sicurezza<br />

nazionale", si legge nella prefazione, "è<br />

una semplice disposizione di legge del<br />

governo federale statunitense che ha l'effetto<br />

pratico di impedire agli Americani e<br />

ai loro alleati di mettere sotto accusa<br />

quei politici che si rendono responsabili di<br />

gesti criminali".<br />

E' questa la storia di Cathy e di sua figlia<br />

Kelly. "Nel 1988, io e Kelly - si legge nelle<br />

prime pagine - prima che Mark Phillips ci<br />

salvasse liberandoci dalle grinfie del pro-<br />

Maurizio Blondet<br />

Chi comanda in America<br />

ordinalo sul sito www.romalive.tv<br />

II presente saggio è il<br />

logico sviluppo di "1 1<br />

Settembre colpo di<br />

stato in U.S.A.", in cui<br />

si ipotizza lo scenario<br />

non di un attentato,<br />

ma di un putsch.<br />

In "Chi comanda in America" si analizza chi<br />

sono i componenti principali dell'establishment<br />

U.S.A.; in questo paese, per esempio,<br />

viene istituita una festa nazionale per<br />

celebrare il compleanno del rabbino capo<br />

della potentissima setta Lubavitcher e il<br />

ministro della Difesa, Donald Rumsfeld, ha<br />

inaugurato un'inquietante `privatizzazione"<br />

del Pentagono (mercenari privati, a con-<br />

ordinalo sul sito www.romalive.tv<br />

Heinrich Kremer, dal<br />

1981 all'88, è direttore<br />

medico della clinica<br />

specializzata per<br />

tossicomani della<br />

regione di Berlino,<br />

Brema, Amburgo,<br />

Schleiring-Holstein e Bassa Sassonia. Le<br />

sue specializzazioni principali sono: riabilitazione<br />

psicosomatica, ricerca clinica e<br />

profilassi di infezioni.<br />

Nell'ottobre dell'82 effettua la prima prova<br />

clinica dei vaccino dell'epatite B e successivamente,<br />

in Germania, la prima prova<br />

tratto, formano ormai il 10 per cento della<br />

forza armata spiegata sui teatri di guerra,<br />

dall'Afghanistan all'Irak); la strategia militare<br />

è appaltata a istituti di ricerca privati,<br />

come il Defence Policy Board dell'americano<br />

israelita Richard Perle. Ora, Richard<br />

Perle (già dirigente della Soltam, fabbrica<br />

darmi israeliana) siede con il numero due<br />

del Pentagono Paul Wolfowitz e col numero<br />

tre, Douglas Feith, in un'altra "fondazione<br />

culturale" privata: il Jewish Institute for<br />

National Security Affairs (ANSA). Qui, con i<br />

"consiglieri strategici" privati e filo-israeliani,<br />

compaiono generali e ammiragli che<br />

presiedono i consigli d'amministrazione<br />

delle grandi fabbriche di armamento a con-<br />

Dott. Heinrich kremer<br />

Sistema immunitario e vaccinazioni<br />

clinica dei test di anticorpi dell'HIV. Nel<br />

1988 si dimette per disaccordo sulla politica<br />

per le droghe, i vaccini e l'AIDS. È perito,<br />

professore e redattore indipendente in<br />

medicina sociale e conduce ricerche su<br />

droghe e AIDS e medicina dell'AIDS. Dal<br />

'95 al '99 è stato membro del "gruppo di<br />

studio su immunità e nutrizione", diretto<br />

dal Dott. Alfred Hassig.<br />

"Negli ultimi dieci anni vi è stata una rivoluzione<br />

silente nel campo della ricerca<br />

immunologica, sto parlando della ricerca<br />

della medicina ufficiale.<br />

Le conseguenze, i risultati di queste ricer-<br />

getto Monarca MK-Ultra della CIA, avevamo<br />

sperimentato solo una forma di esistenza:<br />

il controllo mentale assoluto".<br />

Una volta presa coscienza della sua<br />

situazione, Cathy decide di porre fine alla<br />

spirale di violenza che l'ha coinvolta per<br />

anni. Si informa, manda avanti una<br />

inchiesta, cerca di recuperare i documenti<br />

segreti che parlino di questi programmi<br />

di controllo mentale. Tutto quanto<br />

è documentato in questo accurato<br />

libro-verità. Una storia sorprendente,<br />

che, se non fosse tragicamente vera,<br />

sembrerebbe quasi un libro di fantascienza.<br />

575 pagine - €. 16.50<br />

tratto per il Pentagono, il cosiddetto complesso<br />

militare-industriale. Nel JINSA si<br />

annodano le volontà politiche convergenti,<br />

l'abitudine alla segretezza, l'ideologia guerrafondaia,<br />

la disponibilità di mercenari tecnologicamente<br />

avanzati e - soprattutto -<br />

tecnologie militari e top secret che possono<br />

trasformare un Boeing di linea in un<br />

proiettile volante teleguidato, solo modificando<br />

il software del pilota automatico.<br />

Insomma, le competenze necessarie per<br />

attuare gli eventi dell' 1 1 settembre e realizzare,<br />

dietro la maschera dell'attentato<br />

"arabo", un colpo di Stato.<br />

186 pagine - €. 13.00<br />

che, invece, hanno avuto minime ricadute<br />

nella pratica quotidiana a livello medico<br />

scientifico. Per quella che è la mia esperienza<br />

posso dire, abbastanza tranquillamente,<br />

che la maggior parte dei medici<br />

non conoscono le acquisizioni più recenti a<br />

livello della ricerca in campo immunologico.<br />

Tuttavia i risultati di queste ricerche<br />

hanno un effetto determinante anche sii<br />

quella che sarà la prassi nel campo delle<br />

vaccinazioni, e gli effetti sono sia di tipo<br />

diretto che di tipo indiretto".<br />

98 pagine - €. 9.50


eur:torrino:news 57


Dagli archivi segreti<br />

vaticani la vera storia<br />

dei rapporti fra il<br />

nazismo e la chiesa.<br />

Da sempre la politica<br />

della Chiesa cattolica<br />

di fronte all'ascesa<br />

dei nazisti e al loro distruttivo dominio è<br />

un tema controverso. Pio XII è passato<br />

alla storia come "il Papa di Hitler", un antisemita<br />

connivente, che si rifiutò di condannare<br />

il nazismo in modo esplicito e<br />

mai esortò i cattolici a opporvisi. Eppure<br />

questi giudizi si fondavano su prove sommarie<br />

perché il Vaticano ha tenuto segrete<br />

fino ad oggi le carte relative alle proprie<br />

attività interne in quegli anni cruciali,<br />

sottraendole all'esame degli storici. Solo<br />

nel febbraio del 2003 la Santa Sede ha<br />

58 eur:torrino:news<br />

Peter Godman<br />

Hitler e il Vaticano<br />

ordinalo sul sito www.romalive.tv<br />

Come mai all'America<br />

e al mondo intero non<br />

sono state mostrate<br />

le immagini del<br />

Pentagono prima che<br />

crollasse il muro perimetrale,<br />

ben 33 minuti dopo l'impatto?<br />

Forse perché si sarebbe visto un buco<br />

largo appena più di cinque metri. Come<br />

potrebbe mai passarci un Boeing 757<br />

alto 14 metri e largo più di 40, senza<br />

lasciare traccia di rottami all'esterno, ne<br />

danni ai piani superiori? I media riportano<br />

che nel prato di fronte al Pentagono l'impatto<br />

dell'aereo aveva formato un cratere<br />

largo trenta metri: come mai non si vede<br />

in nessuna fotografia? Come mai non si<br />

vedono tracce di impatto, ne di incendi,<br />

ne di rottami? Dov'è l'aereo? Dove sono le<br />

aperto i suoi archivi. Peter Godman, studioso<br />

imparziale e acattolico, è stato uno<br />

dei primi a visionare quel materiale inedito.<br />

Il suo contenuto impone una revisione<br />

del giudizio sulla Chiesa romana di quell'epoca,<br />

un'istituzione "a più voci", tutt'altro<br />

che monolitica, in cui il legalismo ebbe la<br />

meglio sul senso morale della tragedia<br />

che si andava consumando. Intorno alla<br />

metà degli anni '30 il Vaticano redasse<br />

alcune bozze di totale condanna del nazismo,<br />

bollato come eretico, ma quando<br />

Mussolini si avvicinò a Hitler, Pio XI limitò<br />

la sua esecrazione al solo bolscevismo e<br />

ripiegò sulla diplomazia. La Chiesa,<br />

insomma, fu portata fuori strada non<br />

tanto dal "Papa di Hitler", che non fece<br />

che proseguire la politica di Pio XI, quanto<br />

da un tragico errore di calcolo e da<br />

ali, i motori, la coda, i sedili, i carrelli, i<br />

bagagli? Com'è che un impiegato della<br />

Fox News, testimone dell'attacco alla<br />

seconda torre, ha dichiarato di non aver<br />

visto alcun finestrino sui lati del volo 175<br />

della United Airlines?<br />

Perché pompieri, giornalisti e molti altri<br />

presenti al WTC hanno descritto il crollo<br />

degli edifici Uno, Due, Sette come se si<br />

trattasse di una demolizione controllata?<br />

Che ne è stato delle numerose testimonianze<br />

che parlavano di bombe ed esplosioni<br />

all'interno e intorno al Word Trade<br />

Center, o del ritrovamento di un furgone<br />

riempito di esplosivo?<br />

Che dire della scioccante ammissione<br />

televisiva da parte del locatario del WTC?<br />

Cos'è quel lampo che si osserva sulla<br />

parte destra del Boeing 767 un'attimo<br />

una relazione speciale con Mussolini che,<br />

con fosca ironia, arrivò persino a proporre<br />

la scomunica del Fuhrer. Grazie alla<br />

riproduzione integrale dei documenti più<br />

importanti e all'analisi di numerose conversazioni<br />

tra Pio XI e i suoi cardinali,<br />

"Hitler e il Vaticano" è il più straordinario<br />

viaggio mai compiuto all'interno degli<br />

archivi segreti del Vaticano.<br />

Peter Godman<br />

dopo aver insegnato all’Università di<br />

Tubinga, oggi è docente di lingua e letteratura<br />

latina medievale all’Università “La<br />

Sapienza” di Roma. Nel 2004 ha pubblicato<br />

I segreti dell’Inquisizione (Baldini<br />

Castoldi Dalai).<br />

273 pagine - €. 27.00<br />

Dave Vonkleist<br />

"Speciale 11 Settembre" + DVD "9/11 in plane site"<br />

Il documentario che cambia per sempre l'11 settembre 2001<br />

ordinalo sul sito www.romalive.tv<br />

Chis Griscom<br />

Il tempo è un'illusione<br />

ordinalo sul sito www.romalive.tv<br />

Alla ricerca delle<br />

vite precedenti.<br />

Chis Griscom racconta<br />

gli episodi più<br />

importanti della sua<br />

vita spirituale, quelli<br />

che hanno rivelato<br />

le sue doti eccezionali,<br />

e gli avvenimenti più significativi<br />

che hanno caratterizzato la sua esistenza.<br />

Si tratta i episodi estremamente affascinanti,<br />

che comprendono incontri con<br />

esseri di altri mondi e lo sviluppo delle<br />

facoltà psichiche.<br />

Espone inoltre le sue tecniche di meditazione<br />

e suggerisce i modi per scoprire<br />

il proprio se superiore.<br />

L'Autrice offre inoltre la sua straordinaria<br />

esperienza nel far risalire alle vite<br />

precedenti le persone che frequentano<br />

i suoi corsi, ottenendo così anche gua-<br />

prima dell'impatto sia sulla Torre Nord<br />

che su quella Sud, e ripreso dalle telecamere<br />

di ben cinque operatori fra cui CNN<br />

e ABC? Se si, come avrebbe potuto passare<br />

inosservato alla partenza da un<br />

aeroporto commerciale? E qual'era il suo<br />

scopo negli attacchi?<br />

Queste e numerose altre anomalie vendono<br />

presentate in questo eccezionale documentario<br />

che, utilizzando materiale audiovisivo<br />

inedito o mandato in onda solo una<br />

volta, demolisce impietosamente la versione<br />

ufficiale dell'11 settembre 2001 e smaschera<br />

il sadico gioco del terrore la cui<br />

posta finale è una sola: la nostra libertà.<br />

"Speciale 11 settembre + DVD "9/11 in<br />

plane site" 14,90 euro. Non vendibili<br />

separatamente<br />

rigioni eccezionali. Dopo alcune sedute<br />

preparatorie, gli allievi vengono abilmente<br />

guidati in tali viaggi interiori che<br />

consentono di vivere in maniera chiara<br />

e verosimile le vite anteriori.<br />

Il volume contiene numerose testimonianze<br />

di soggetti che hanno così sperimentato<br />

le possibilità di varcare l'illusorio<br />

limite del tempo e dello spazio.<br />

€. 12,91


Guido Ferrari<br />

La reincarnazione<br />

ordinalo sul sito www.romalive.tv<br />

La dottrina della<br />

reincarnazione è<br />

patrimonio di fede<br />

dell'oriente; scopo<br />

delle molte vite<br />

sarebbe quello di<br />

purificarsi e fare<br />

esperienze, ai fini dell'evoluzione e<br />

secondo le leggi del karma.<br />

Anche l'occidente, tuttavia, oggi si<br />

interessa ad esse e con il suo spirito<br />

indagatore va alla ricerca di indizi che<br />

Elvira Casciaro<br />

Pianeta K<br />

ordinalo sul sito www.romalive.tv<br />

"Pianeta K" ci<br />

proietta, di colpo,<br />

in un'altra dimensione:<br />

il mondo dei<br />

malati, quindi dei<br />

diversi.<br />

E' un mondo che si<br />

tente di non vedere,<br />

perché il malato o il diverso fa<br />

sempre paura, o quanto meno turba.<br />

E' una dimensione in cui anche le coordinate<br />

più familiari, quali lo spazio e il<br />

tempo, perdono la loro consueta con-<br />

Non appartengono a<br />

nessuna razza o religione<br />

i nuovi padroni<br />

del mondo, sono i<br />

creatori del Dio<br />

denaro, stravolgono<br />

e nascondono la<br />

verità, ammazzano<br />

quando lo ritengono opportuno.<br />

Prendendo spunto dall'analisi dei maggiori<br />

organismi di politica internazionali<br />

(il Fondo Monetario Internazionale, la<br />

Banca Mondiale, l'Onu, l'Organizzazione<br />

per il Commercio, ecc.) e di quelli che<br />

sono, in realtà, i compiti da questi svolti,<br />

Marcello Pamio ci introduce in un<br />

mondo di corruzione e cospirazione, di<br />

massoneria e sette segrete, di personaggi<br />

che lavorano dietro le quinte per<br />

mantenere il potere nelle mani di<br />

poche famiglie, "i burattinai".<br />

Osservando come operano e da chi<br />

sono gestite le grosse multinazionali,<br />

la confermino.<br />

In questo filmato vengono mostrati<br />

esperimenti di regressione in stato di<br />

ipnosi che portano i soggetti a imbattersi<br />

in quelle che sembrano vite precedenti;<br />

inoltre si viene confrontati<br />

con i ricordi spontanei di bambini piccoli,<br />

i quali appena cominciano a parlare<br />

raccontano di situazioni, persone,<br />

storie di vita che non hanno nulla a<br />

che fare con quella attuale, ma che<br />

trovano precisi riscontri in esistenze<br />

Marcello Pamio<br />

Il lato oscuro del nuovo ordine mondiale<br />

ordinalo sul sito www.romalive.tv<br />

notazione per assumerne un'altra, più<br />

intimamente lagata al vissuto e all'esperienza<br />

del soggetto: ed ecco che<br />

gli spazi diventano enormi, infiniti,<br />

mentre il tempo diventa una sequenza<br />

interminabile di secondi sempre uguali.<br />

In questa nuova dimensione, o, se<br />

vogliamo, in questo nuovo pianeta, il<br />

malato deve vivere, imparando a controllare<br />

le paure, le ansie e la fragilità<br />

della sua condizione. Chi riesce a farcela,<br />

dice l'autrice, ha senz'altro qual-<br />

le banche e le organizzazioni internazionali,<br />

l'autore porta alla luce una rete<br />

di collegamenti tra uomini politici di<br />

tutto il mondo e un piccolo gruppo di<br />

famiglie, per lo più di banchieri, il cui<br />

obiettivo è di mantenere il controllo<br />

totale sul mondo e sugli individui, anche<br />

attraverso la manipolazione della salute<br />

e la diffusione delle malattie.<br />

Un libro completo e chiaro, che fa<br />

nomi e cognomi dei personaggi implicati.<br />

Un testo di controinformazione che<br />

tutti dovrebbero leggere prima di fare<br />

la spesa, ascoltare il telegiornale o<br />

dare il proprio voto!<br />

Ma Marcello Pamio non si ferma a<br />

questa semplice analisi del mondo in<br />

cui viviamo: egli spiega che il "lato<br />

oscuro" è la famosa ombra straordinariamente<br />

descritta dal grande psicanalista<br />

Carl Gustav Jung presente in<br />

ognuno di noi. In particolari ed estre-<br />

precedenti.<br />

La casistica, ormai vastissima, è stata<br />

raccolta non soltanto in India e nei<br />

paesi in cui si crede nella reincarnazione,<br />

ma un po' in tutto il mondo.<br />

Come se spiegano questi fatti?<br />

Veramente non si vive una volta sola<br />

ma tante?<br />

Il materiale qui raccolto indurrebbe a<br />

crederlo…<br />

VHS + libro €. 20,61<br />

che chance in più per vincere la malattia.<br />

La seconda parte del libro ci presenta<br />

una serie di brevi ritratti di persone<br />

che, in un modo o nell'altro, hanno<br />

fatto o fanno parte di questo pianeta.<br />

Da queste persone si possono apprendere,<br />

in positivo o in negativo, i codici<br />

comportamentali più idonei per poter<br />

convivere in maniera dignitosa con il<br />

male da cui si è affetti.<br />

102 pagine - €. 10.00<br />

me condizioni essa arriva a controllare<br />

e manipolare la persona stessa e, di<br />

conseguenza, le masse.<br />

Solo scelte consapevoli possono<br />

abbattere la piramide che il governo<br />

occulto ha creato per mantenere l<br />

umanità nello stato di prigionia in cui si<br />

trova oggi.<br />

Marcello Pamio<br />

giornalista, vive a Padova. Ha lavorato<br />

per alcuni anni nella redazione della<br />

famosissima rivista Nexus (edizione<br />

italiana), che da sempre si occupa di<br />

denunciare ciò che le fonti d'informazione<br />

ufficiali censurano.<br />

Dal 1998 è curatore del sito web<br />

www.disinformazione.it vero e proprio<br />

punto di riferimento per chi cerca<br />

informazioni che vadano oltre le verità<br />

ufficiali.<br />

200 pagine - €. 10.00<br />

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chi siamo<br />

La nostra società opera nel campo<br />

del “free press” dal 1997, con diverse<br />

testate e supplementi distribuite sul territorio<br />

di Roma, “tra la gente per la<br />

gente” questo è il claim di lancio delle<br />

nostre riviste, volto a sottolineare al<br />

massimo il nostro impegno per un’attività<br />

editoriale finalmente nuova ed utile, al<br />

servizio delle persone comuni e semplici.<br />

Tra le nostre pubblicazioni cartacee:<br />

Romalive, l’<strong>Eur</strong> <strong>Torrino</strong> news<br />

Le notizie sono sempre a vostra disposizione<br />

anche sui nostri siti web:<br />

www.romalive.org<br />

www.ilperiodico.it<br />

Presenti anche in tv con una trasmis-<br />

sione indipendente grazie alla trasmissione<br />

televisiva “Scacco Matto”, ora<br />

“Romalive” in onda dal 2000 su canale23<br />

il lun dalle 20 alle 21, e dal 2001<br />

su teleambiente, il giov dalle 22.15 alle<br />

23.15, abbiamo cercato di fare da tramite<br />

tra la gente comune e le istituzioni,<br />

perseguendo sempre il nostro obiettivo.<br />

Romalive.tv è una realtà in via di sviluppo<br />

che si propone di utilizzare il web in<br />

modo nuovo e raggiungere quanto più pubblico<br />

anche al di fuori della nostra città.<br />

Romalive.tv propone anche una sezione<br />

dedicata all’ecommerce nella quale vengono<br />

promossi e venduti libri, dvd, videocassette<br />

e produzioni interne all’azienda.<br />

pagamenti<br />

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bancario anticipato presso:<br />

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CAB 03201<br />

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più € 3,50 per la quota fissa di spedizione.<br />

Ci riserviamo circa 5 giorni prima di spedire la<br />

merce (il tempo di ricevere e controllare il<br />

pagamento); per velocizzare la prassi, sarebbe<br />

opportuno che ci venisse comunicato tramite<br />

Fax al numero 06233231706 o via email<br />

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variano da paese a paese, per tanto riceverete<br />

in risposta all'ordine una email con il dettaglio<br />

dei costi che dovrete sostenere.<br />

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Nella ricerca del miglior servizio e della trasparenza,<br />

abbiamo semplificato le tariffe e scelto,<br />

per tutte le consegne, la spedizione a mezzo<br />

pacco postale o pieghe di libri, che ci permette<br />

la consegna in tutta Italia entro 5 - 10 giorni<br />

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