Eur Torrino - Loretta Sebastianelli
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www.ilperiodico.it<br />
<strong>Eur</strong> <strong>Torrino</strong> News Pubblicazione mensile<br />
ANNO IV n°10 novembre 2006<br />
Editrice: Service & Business 2001<br />
Direttore Editoriale: Sergio Di Mambro<br />
Direttore responsabile: Riccardo Alfonso<br />
Redazione: Via Antonio Roiti, 67<br />
Tel. 06/55368456<br />
Grafica: Fabiana Falconi<br />
Stampa: Ripoli snc<br />
Hanno collaborato:<br />
Daniele Lucarini, Stefano Ursi,<br />
Valeria De Rentiis, Luciana Morelli,<br />
Giuseppe Mete, Eleonora Lilli, Fabrizio<br />
Piciarelli, Rossana Bartolozzi.<br />
Per la pubblicità su “<strong>Eur</strong> <strong>Torrino</strong> News”<br />
telefonare al numero: 06/55368456<br />
La direzione si riserva il diritto di valutare<br />
i testi pervenuti.<br />
Il materiale non verrà restituito.<br />
Finito di stampare nel mese di<br />
novembre 2006<br />
Potrete ritirare il giornale nelle seguenti<br />
edicole:<br />
Edicola Giornali<br />
Via del Fiume Bianco<br />
Tel. 06 52200087<br />
Edicola Giornali C. D’angelosante<br />
Via delle Costellazioni<br />
Edicola Giornali GI.SA. 2003 s.r.l.<br />
Piazzale Asia Tel. 06 5919108<br />
Edicola Giornali Autori Agostino<br />
Via Rotterdam<br />
Edicola Giornali D. Colangelo<br />
P.zza Cina<br />
Edicola Giornali A. Vita<br />
Viale della Tecnica angolo V.le dei<br />
Primati Sportivi<br />
Edicola Giornali G. Rossi<br />
Via E. Lampridio Cerva Tel. 065962429<br />
Edicola Giornali D’Alessandro<br />
Via Cina<br />
Edicola Giornali Toti<br />
Via Oceano Indiano, 19<br />
Edicola Giornali A.Corruccini<br />
V. Dell’Orsa Minore 30/a (Via degli Astri)<br />
Edicola Giornali A. De Marchis<br />
Via F. Sapori<br />
6<br />
10<br />
:sommario<br />
:editoriale 4<br />
Divino Amore: il Municipio dice no alla discarica 6<br />
Russel Crowe e Ridley Scott: una Coppia da Oscar 10<br />
Notizie dal Municipio Roma XII 12<br />
Acqua farina e... gattò di patate 12<br />
Acqua farina e...: melanzane in carrozza 16<br />
Alfa Romeo 8C Competizione 20<br />
Vivere il teatro: programmazione novembre 22<br />
Music Time: Led Zeppelin 26<br />
Coming Soon: anticipazioni cinematografiche 30<br />
La Regione informa 35<br />
Inchiesta sul cancro 38<br />
Uno sguardo alle mostre 52<br />
Controinformazione 54<br />
12<br />
38<br />
:sommario
Editoriale:<br />
Malagrotta:<br />
discarica, gassificatore e demagogia politica...<br />
] a cura di Sergio Di Mambro [<br />
Negli ultimi mesi presso la nostra piccola<br />
redazione sono arrivati sempre più spesso<br />
mail di politici e ambientalisti contro il<br />
gassificatore quasi ultimato di Malagrotta.<br />
Scioperi della fame, politici che si strappano<br />
i capelli, politici che cantano vittoria<br />
4 eur:torrino:news<br />
ecc. ecc.. Le proteste sono iniziate quando<br />
il gassificatore era ormai una realtà.<br />
Prima, quando se ne parlava e ancora si<br />
poteva intervenire, silenzio assoluto.<br />
Come mai?<br />
Durante le elezioni ne ha parlato qualcuno?<br />
No.<br />
A Malagrotta, il gassificatore si farà e tutti<br />
sono stati compiacenti : chi ha taciuto e<br />
ora strilla e chi ha avallato un'operazione<br />
scellerata.<br />
Noi spesso sulle riviste e in televisione ne<br />
abbiamo parlato quando si poteva fare<br />
qualche cosa.<br />
Ma ne parlavamo solo noi e i politici di<br />
maggioranza e opposizione glissavano. Ora<br />
è tardi, troppo tardi per bloccare il gassificatore.<br />
Ma questo scandalo coinvolge tutti: regione,<br />
comune, municipi, governo. I cittadini<br />
ormai sono soli e abbandonati e tutto<br />
passa sopra le loro teste.<br />
A Massimina si muore di cancro e leucemia<br />
con percentuali altissime, molte persone<br />
soffrono di disturbi alle vie respiratorie e<br />
altre forme croniche. Nessuno ha mai pensato<br />
di fare indagini sul livello di inquinamento<br />
in tale zona?<br />
Non mi risulta. Inoltre pare che in zone<br />
limitrofe a Malagrotta, con li nuovo P.RG.<br />
ci saranno dagli ottocentomila ai tre milioni<br />
di metri cubi di cemento.<br />
Nuove costruzioni, intere città in una zona<br />
così disastrata.
XII Municipio<br />
Divino Amore<br />
Il Municipio dice no allla discarica<br />
] a cura di Fabrizio Piciarelli [<br />
Il Consiglio del Municipio XII ha votato ieri,<br />
all'unanimità, un ordine del giorno per la<br />
sospensione dei lavori di realizzazione della<br />
discarica di Falcognana, al Divino Amore.<br />
Il Consiglio, che si dichiara fermamente contrario<br />
alla realizzazione della discarica nell'area<br />
in oggetto, con l'ordine del giorno di ieri<br />
impegna, il Presidente del Municipio a sollecitare<br />
il Commissario Straordinario ai rifiuti,<br />
Dott. Piero Marrazzo e la Regione Lazio a<br />
sospendere con urgenza i lavori del cantiere,<br />
in attesa di un riesame del procedimento<br />
amministrativo relativo alla realizzazione<br />
6 eur:torrino:news<br />
della discarica.<br />
"I lavori per la realizzazione<br />
della discarica<br />
al Divino Amore,<br />
che stanno procedendo<br />
a tappe forzate,<br />
sono motivo di grande<br />
preoccupazione<br />
per i cittadini e per<br />
l'Amministrazione<br />
Municipale" - dichiara<br />
il Presidente Patrizia Prestipino, che già tre<br />
anni fa come Capogruppo della Margherita, fu<br />
la prima a denunciare il problema - "Nella discarica,<br />
che dovrebbe sorgere a meno di 1 Km<br />
dai centri abitati e dalle scuole, vicino al santuario<br />
della Madonna del Divino Amore, in un<br />
territorio protetto dal vincolo ambientale su<br />
cui insistono alcuni fossi naturali, sarà smaltito,<br />
infatti, anche il fluff, un rifiuto così detto<br />
pericoloso. Il documento votato ieri all'unanimità"<br />
- continua Prestipino - "richiede l'immediata<br />
sospensione del cantiere in vista del<br />
riesame del provvedimento che presenta, tra<br />
l'altro, gravi contraddizioni interne e che viola<br />
le Normative <strong>Eur</strong>opee e i Decreti Legge fortemente<br />
restrittivi riguardo la costruzione degli<br />
impianti di smaltimento dei rifiuti. Come<br />
Municipio Roma XII chiediamo con forza che<br />
sia scongiurata una minaccia di tale entità su<br />
un territorio così importante dal punto di<br />
vista ambientale e altamente rappresentativo<br />
della Diocesi Romana. Chiediamo, inoltre, al<br />
Comune, alla Provincia e alla Regione che sia<br />
aperto un tavolo di concertazione al fine di<br />
trovare una soluzione che riconcili la cittadinanza<br />
con l'amministrazione e indichi soluzioni<br />
alternative alla società costruttrice. Questa<br />
è una battaglia che portiamo avanti da molto<br />
tempo e per la quale ho già interessato anche<br />
alcuni Parlamentari della Maggioranza" conclude<br />
Patrizia Prestipino "Sono molto fiduciosa<br />
che sia l'Amministrazione Comunale, che<br />
Provinciale e Regionale ci daranno ascolto ma,<br />
se così non fosse, saremo al fianco dei cittadini,<br />
anche con forme di protesta eclatanti".<br />
In foto: il tratto di ricca campagna dovo si doveva<br />
costruire la discarica
Il Sorriso che ti illumina<br />
] a cura del Dott. Giuseppe Bianco [<br />
(Spec.implantologia ed estetica dentale - New York University,<br />
docente implantologia presso Univ. ”G. D’Annunzio” CH-PE)<br />
Un sorriso espressivo può rendere una persona<br />
più bella. Diventa uno strumento per comunicare<br />
sensazioni e personalità. Non sorprende, quindi,<br />
che i pazienti chiedano sempre più spesso non<br />
solo denti sani, ma anche belli e bianchi,tutto<br />
in un sorriso.<br />
Che cos’è lo sbiancamento dentale?<br />
Lo sbiancamento dentale è una proceduta operativa<br />
che molti pazienti richiedono all'interno<br />
dello studio dentistico.<br />
Si effettua attraverso l'utilizzo di un gel a base<br />
di perossido di idrogeno, ossia acqua ossigenata<br />
al 30%, che viene applicato sui denti, previa<br />
lucidatura della superfici da sbiancare, una luce<br />
blu, poi, attiva l'azione del prodotto e in soli 30<br />
min. si ha l'effetto sbiancante.<br />
Gli elementi in genere sono circa 8 per arcata,<br />
quella zona che si evidenzia durante il sorriso.<br />
Tutti i denti si possono sbiancare?<br />
Si, tutti i denti naturali.<br />
- Paziente affetta da fluorosi<br />
- Paziente dopo lo sbiancamento<br />
Intendo dire che i denti con otturazioni o corone<br />
non si possono sbiancare.<br />
In questo caso si può comunque effettuare lo<br />
sbiancamento, ma si devono aspettare poi circa<br />
15 giorni prima di rifare l'otturazione nella<br />
zona estetica.<br />
Lo sbiancamento è per tutti?<br />
I soggetti possono essere persone con denti segnati<br />
dal fumo o da sostanze come caffè o tè,<br />
con macchie da antibiotico, tetraciclina, o da<br />
fluoruro.<br />
Il trattamento è sconsigliato solo alle donne in<br />
gravidanza e pazienti sotto i 16 anni o con malattie<br />
del parodonto.<br />
Quanto possono diventare bianchi i denti?<br />
Anche se il sistema di sbiancamento è molto efficace,<br />
non esistono magie e nessun trattamento<br />
di sbiancamento può dare a denti macchiati il<br />
colore bianco neve della porcellana.<br />
I test dimostrano che dopo lo sbiancamento con<br />
il nostro sistema, i denti acquistano da 5 a 14<br />
punti in più sulla scala Vita.<br />
I risultati dipendono da quanto in precedenza<br />
erano pigmentati i denti, ma il risulatato sarà<br />
sempre denti più bianchi e luminosi.<br />
Quanto dura lo sbiancamento?<br />
Questo varia da persona a persona e dipende<br />
dalle abitudini e dalla dieta personale.<br />
Al paziente che si vuole sottoporre alla seduta<br />
di sbiancamento nel nostro studio verranno<br />
date tutte le indicazioni per allungare il più<br />
possibile i tempi di mantenimento del bianco<br />
ottenuto, comunque l'effetto dura di solito due<br />
anni.<br />
E’ un’operazione sicura? Ci sono effetti collaterali?<br />
Articoli scientifici dimostrano che l'uso del perossido<br />
d'idrogeno per sbiancare i denti è efficace<br />
e sicuro. Non cambia o danneggia la struttura<br />
dei denti, li fa solo apparire più bianchi.<br />
Per ciò che concerne gli effetti collaterali, ce<br />
né uno molto comune che è l'ipersensibilità<br />
dentinale, ossia più sensibilità all'aria e acqua<br />
fredda, ma questo inconveniente viene tamponato<br />
dalla saliva che in circa 12 ore ristabilizza<br />
gli equilibri, anche se il nostro studio si vuole<br />
assicurare una riduzione dei tempi con una applicazione<br />
di fluoro dopo la seduta di sbiancamento.<br />
Quali sono le precauzioni da attuare prima e<br />
dopo lo sbiancamento?<br />
Prima dello sbiancamento è essenziale fare una<br />
seduta di igiene orale e aspettare almeno 7 giorni,<br />
nei quali bisogna eliminare dalla dieta alimentare<br />
anche alcuni cibi acidi che possono predisporre<br />
all'ipersensibilità dentinale, come per esempio:<br />
yogurt, limone, arancia, aceto, pomodoro ecc…<br />
Bisogna avere degli accorgimenti anche per 24<br />
ore dopo lo sbiancamento:<br />
Non mangiare alimenti scuri come le verdure<br />
verdi e la carne rossa, né bere sostanze scure come<br />
il caffè, il tè, il vino rosso, i succhi di frutta<br />
e la coca-cola.<br />
Non fumare sigarette o prodotti con tabacco.<br />
Non usare dentifrici colorati.<br />
Tutto questo perché dopo lo sbiancamento lo<br />
smalto diventa una "spugna" e recepisce ancora<br />
meglio le sostanze colorate.<br />
Per mantenere il sorriso bianco, che si è ottenuto,<br />
per un lungo tempo, si devono seguire delle<br />
specifiche indicazioni:<br />
Lavare i denti regolarmente almeno tre volte<br />
al giorno.<br />
Visitare lo studio odontoiatrico regolarmente.<br />
Minimizzare il consumo di caffè, tè o altre sostanze<br />
colorate e minimizzare anche il consumo<br />
di sigarette.<br />
Sostanze che causano macchie e<br />
scurimento dentale:<br />
Cibi, bevande e coloranti: cola, caffé, té, liquirizia,<br />
spezie, carciofi, salsa di soia...<br />
Batteri<br />
Placca e tartaro<br />
Fumo: sigari, tabacco da masticare, sigarette, pipa,<br />
nicotina<br />
Abuso di colluttori: clorexidina<br />
Medicinali: tra cui antibiotici e chemioterapici tetracicline...<br />
Sostanze metalliche: ferro, rame, ottone, nichel...<br />
Traumi ai denti: incidenti, fratture...<br />
Per informazioni:<br />
Dott. Giuseppe Bianco<br />
Tel. 06.5910802<br />
eur:torrino:news 7
Crowe e<br />
Scott<br />
una coppia<br />
da Oscar<br />
Russel Crowe e<br />
Ridley Scott<br />
di nuovo insieme<br />
Crowe e Scott<br />
] a cura di Luciana Morelli [<br />
Uscirà il 15 dicembre prossimo nelle sale italiane<br />
"A Good Year" (in italiano "Un amore per<br />
caso"), la commedia con la quale Ridley Scott<br />
e Russel Crowe tornano a lavorare insieme<br />
dopo i cinque Oscar de "Il Gladiatore".<br />
In occasione della presentazione italiana del<br />
film, il tenebroso attore neozelandese è giunto<br />
nella Capitale per parlarci della sua nuova<br />
vita dopo la nascita dei suoi due figli e il suo<br />
matrimonio con l'attrice Danielle Spencer.<br />
A ruota libera ha anche raccontato delle sue<br />
nuove sfide da attore, sempre diverse l'una dall'altra<br />
e sempre straordinarie, le stesse che lo<br />
hanno reso senza dubbio uno dei divi più amati<br />
del mondo, e - non poteva di certo esimersi -<br />
del suo strettissimo rapporto con il grande<br />
Ridley Scott e del tanto acclamato secondo<br />
episodio de "Il Gladiatore".<br />
Russel Crowe nel film è<br />
Max Skinner, il broker più<br />
acclamato della finanza<br />
londinese, che un giorno<br />
scopre di aver ereditato<br />
dal defunto zio Henry<br />
(un grande Albert<br />
Finney) il magnifico<br />
chateau delle vacanze<br />
in Provenza.<br />
Arrivato in Francia<br />
per toccare con<br />
mano e prepararsi<br />
alla vendita dell'immobile,<br />
Max però<br />
non riesce a resistere all'idea di<br />
restarsene per qualche giorno nella vecchia<br />
villa circondata dalle vigne.<br />
E' proprio tra le dolci colline del Luberon che i<br />
suoi preziosi ricordi di bambino torneranno a<br />
galla e che la sua vita prenderà una piega inaspettata...<br />
Tratto dall'omonimo romanzo di<br />
Peter Mayle (edito in Italia con il titolo<br />
"Un'ottima annata"), il film miscela gli elementi<br />
della commedia gialla con quelli delle<br />
commedie romantiche e - quel che è più interessante<br />
- le esperienze di vita sia di Crowe<br />
che di Ridley Scott, proprietario per 14 anni di<br />
una vigna tutta sua.
Tu che sei un uomo di cinema, cosa ne pensi<br />
della Festa del Cinema di Roma che si tiene<br />
quest'anno per la prima volta?<br />
Innanzitutto sono molto dispiaciuto che il film<br />
non abbia potuto partecipare a questa importante<br />
manifestazione internazionale. Ma sono<br />
molto contento per la città, era ora che Roma<br />
accogliesse un evento di queste proporzioni.<br />
Quanto ti ha stimolato metterti in gioco e<br />
prenderti spesso in giro con questo nuovo<br />
personaggio comico?<br />
Non mi piace mai recitare due volte nello stesso<br />
ruolo, è fantastico avere la possibilità di lavorare<br />
in ruoli sempre diversi. Finora non avevo mai<br />
avuto la fortuna di far ridere la gente.<br />
E' un film pieno di riflessioni, sulla vita, sui<br />
cambiamenti, sui piaceri e su quanto costa<br />
rinunciare agli affetti per dedicarsi alla carriera.<br />
Come mai hai scelto di farlo?<br />
Volevo lavorare ancora una volta con Ridley, ci<br />
eravamo troppo allontanati dopo Il Gladiatore.<br />
Il feeling aumenta di volta in volta se si lavora<br />
spesso insieme. E poi noi condividiamo gli stessi<br />
valori, la stessa visione della realtà. Cosa più<br />
importante è che pensiamo che i veri piaceri e<br />
le passioni della vita siano gli affetti e le cose<br />
semplici.<br />
Come definirebbe 'A good year' per far capire<br />
ai suoi fans che tipo di film andranno a<br />
vedere?<br />
Sicuramente non proprio una commedia romantica,<br />
nonostante venga presentata come tale grazie<br />
alla campagna promozionale. E' un film che<br />
parla della vita e di quello che è veramente<br />
importante per tutti noi. Passare del tempo con<br />
le persone che amiamo. Tutto il resto non conta.<br />
Dalle tue parole è chiaro il profondo legame<br />
che ti lega al regista de "Le crociate" e<br />
"Blade Runner". Non solo professionale ma<br />
anche affettivo...<br />
Dopo il successo de Il Gladiatore io e Ridley ci<br />
aspettiamo grandi risposte da parte del pubblico,<br />
nonostante la diversità dei due film. Grazie<br />
a questo nuovo progetto ho visto brillare le<br />
stessa luce di tanti anni fa nei suoi occhi. E' un<br />
regista eccezionale e per me è un onore lavorare<br />
nei suoi film.<br />
Hai anche contribuito alla sceneggiatura in<br />
qualche modo?<br />
Certamente si, anche Ridley mi ha dato atto di<br />
questo fortunatamente. Mi sento di aver<br />
aggiunto un po' di umanità e di calore in più.<br />
Non essendo un film d'azione o di guerra ho<br />
pensato che per movimentare il tutto potevamo<br />
inserire uno sfiancante incontro di tennis tra<br />
Max e il custode delle vigne. Ed è stato molto<br />
divertente sia da girare che da vedere.<br />
E dei tempi comici cosa ci dici? Come ti sei<br />
trovato?<br />
Tutta la vita ha il suo ritmo, non solo la commedia,<br />
anche l'azione e il dramma. E poi finchè<br />
Ridley mi chiederà di fare qualcosa in un certo<br />
modo io la farò.<br />
E' un film anche sul vino; com'è il tuo rapporto<br />
con il nettare degli dei?<br />
Il mio rapporto col vino è meraviglioso, lo è<br />
sempre stato sia prima che dopo il film. E' caloroso,<br />
inclusivo e accogliente per entrambi. Mi<br />
piace davvero molto.<br />
C'è invece qualcosa che è cambiato in te ultimamente?<br />
Le priorità. Ora prima di tutto viene la mia famiglia,<br />
mia moglie e i miei figli. Prima era esattamente<br />
il contrario, sentivo sempre di dover dimostrare<br />
qualcosa e vedevo la vita per quello che<br />
non era. Ora evito persino di fare dei film in luoghi<br />
che per loro non siano confortevoli.<br />
E questo nuovo film che state preparando<br />
con Ridley Scott?<br />
Si tratta di un gangster movie che è ancora in<br />
fase di conclusione. Al mio fianco avrò dopo 11<br />
anni ancora una volta Denzel Washington. Il<br />
suo titolo è American Gangster ed è un film d'azione<br />
ambientato negli anni '70 che narra la<br />
vita del gangster di tutti i gangster, Frank<br />
Lucas (interpretato da Washingotn ndr.), un<br />
trafficante di droga di Harlem che nascondeva<br />
la 'merce' nelle bare dei soldati morti in<br />
Vietnam. Io sarò il poliziotto onesto che gli dà<br />
la caccia senza sosta.<br />
Concludiamo con qualche anticipazione su Il<br />
Gladiatore 2?<br />
Finora ne abbiamo solo parlato fra di noi e nell'aria<br />
per ora c'è solo la volontà, mancano i produttori<br />
e una sceneggiatura che possa avere<br />
senso anche dopo la dipartita del mio personaggio.<br />
D'altronde siamo a Hollywood, almeno<br />
qui la morte dei protagonisti delle storie non è<br />
assolutamente un problema insormontabile.<br />
eur:torrino:news 11
XII Municipio<br />
Riqualificazioni<br />
Partita la riqualificazione di Via Acqua Acetosa e Ostiense<br />
[ a cura di•Stefano Ursi ]<br />
È iniziata l'opera di riqualificazione di via<br />
Acqua Acetosa Ostiense, nel Municipio Roma<br />
XII.<br />
La zona Acqua Acetosa Ostiense e l'omonima<br />
via sono tra le aree che soffrono maggiormente<br />
il degrado vissuto in questi ultimi<br />
anni dovuto ad una posizione non propriamente<br />
centrale e che sono tristemente note<br />
per il fenomeno della prostituzione.<br />
I primi interventi effettuati dalla Polizia<br />
Municipale, insieme all'Ufficio Tecnico del<br />
Municipio e all'AMA hanno riguardato la<br />
demolizione dei fabbricati abusivi, la bonifica<br />
del canneto vicino via Cristoforo Colombo<br />
e la bonifica delle discariche presenti lungo<br />
la strada, il resto delle operazioni sono state<br />
completate nelle precedenti settimane.<br />
L'operazione di riqualificazione, fortemente<br />
voluta dall'Amministrazione Municipale, è<br />
stata decisa in una conferenza di servizi svoltasi<br />
il 27 settembre scorso a cui hanno partecipato<br />
l'Ufficio Tecnico del Municipio,<br />
l'Ama, la Polizia Municipale e la Polizia di<br />
Stato.<br />
Tra i vari interventi decisi ci sono la demolizione<br />
dei fabbricati abusivi presenti nel canneto<br />
a ridosso del sottopassaggio di Via C.<br />
Colombo, l'installazione di segnaletica verticale<br />
"divieto di sosta e di fermata" su via<br />
Acqua Acetosa Ostiense, la rimozione di discariche<br />
abusive, la chiusura di piazzole di<br />
sosta, la bonifica e la chiusura con parapedonali<br />
dell'area a parcheggio limitrofa agli<br />
autodemolitori e l'installazione di un sistema<br />
di telecamere e relativa segnaletica.<br />
"La riqualificazione di via Acqua Acetosa<br />
Ostiense segna un nuovo modo di procedere<br />
del Municipio riguardo la soluzione e il risanamento<br />
di problematiche urbane e sociali"<br />
dichiara Patrizia Prestipino, Presidente<br />
Municipio Roma XII "In questa prima fase<br />
miriamo a riqualificare una strada ed un'area<br />
che pur vivendo in una situazione di degrado,<br />
dovuta anche al fenomeno della prostituzione<br />
e all'abbandono subito negli ultimi<br />
tempi, è un punto importante per il nostro<br />
territorio perché è una via di collegamento<br />
fondamentale tra il quadrante Laurentino e<br />
il quadrante Spinaceto- Mostacciano.<br />
Inoltre è una zona in cui sono presenti due<br />
insediamenti abitativi molto importanti e<br />
un plesso scolastico di grande prestigio<br />
come le scuole del Papillo. Questa riqualifi-<br />
Itinerari protetti di pulizia<br />
[ di Stefano Ursi ]<br />
È partito dal quartiere Villaggio Azzurro, un<br />
programma sperimentale di pulizia straordinaria<br />
al Municipio Roma XII. L'operazione,<br />
realizzata in collaborazione con AMA,<br />
Servizio Giardini e Ufficio Decoro Urbano<br />
del Municipio XII, prevede l'istituzione, in<br />
via sperimentale, di itinerari protetti di<br />
spazzatura.<br />
Per itinerario protetto si intende una serie<br />
di vie dove, per garantire un efficace servizio<br />
di spazzatura, diserbo e lavaggio stradale,<br />
vengono posizionate delle paline<br />
segnaletiche in cui, oltre al segnale di<br />
divieto di sosta con rimozione, viene indicato<br />
il giorno in cui si effettua l'intervento.<br />
Contestualmente alle operazioni di pulizia<br />
saranno rimosse anche le affissioni abusive<br />
e le scritte dai muri.<br />
"Con l'istituzione, in via sperimentale, di<br />
questi itinerari protetti iniziamo un'opera<br />
importante di pulizia del nostro territorio.<br />
Gli interventi riguarderanno, inizialmente,<br />
alcune zone ma speriamo di arrivare sino<br />
cazione ha, per questi motivi, un alto valore<br />
sociale. In proposito voglio ringraziare<br />
tutti gli uffici coinvolti per il grande sforzo<br />
compiuto nell'organizzazione e la realizzazione<br />
di questa operazione di bonifica,<br />
penso al Dott. Capozzi, dirigente del nostro<br />
ufficio tecnico, al Dott. Ancillotti,<br />
Comandante del XII Gruppo di Polizia<br />
Municipale, al Dott. Taroni e al Sig. Pompei<br />
dell'AMA, al Dott. Calabria, dirigente del<br />
commissariato Esposizione, alla Dott.ssa Del<br />
Tosto, dirigente del commissariato<br />
Spinaceto, e al Dott. Fazzi del Gabinetto del<br />
Sindaco."<br />
"Con l'avvio di questa importante opera di<br />
riqualificazione i cittadini e l'Istituzione si<br />
"riappropriano" di una strada di importanza<br />
fondamentale per il Municipio" sottolinea<br />
Andrea Santoro, Assessore Urbanistica e<br />
Partecipazione "la sinergia tra Municipio,<br />
Ama, Polizia Municipale e Polizia di Stato<br />
nell'individuazione e nella realizzazione<br />
degli interventi di bonifica è la chiara indicazione<br />
della nuova modalità di procedere<br />
per il Decoro Urbano del nostro Municipio".<br />
alle periferie più estreme del Municipio.<br />
Proseguiremo, infatti, interessando altri<br />
quartieri secondo un programma che renderemo<br />
noto al più presto.<br />
È un'operazione che ha richiesto un grande<br />
sforzo in termini di risorse e di organizzazione,<br />
per questo è importante che tutti i<br />
cittadini collaborino rimuovendo le automobili<br />
dalle zone in cui verranno effettuati<br />
gli interventi, pena la rimozione forzata, e<br />
mantenendo pulite le suddette aree".
Roma danza 80<br />
] a cura di Regina Picozzi [<br />
Gestita da Patrizia Felli e Walter Gualandi,<br />
ballerini del Teatro dell'Opera di Roma, questa<br />
scuola è molto più che un posto in cui<br />
imparare la tecnica delle punte, i balli da<br />
sala, la danza moderna o l'hip-hop. E' il<br />
risultato di tanti anni trascorsi assaporando<br />
le emozioni della vita da palcoscenico, del<br />
sipario che si apre lentamente e della musica<br />
che rompe il silenzio del pubblico. E' lo<br />
specchio di una passione sempre viva, quella<br />
per un'arte che come nessun'altra sa<br />
impadronirsi dell'animo di chi ha il privilegio<br />
di conoscerla: la danza. Quella vera,<br />
quella che pretende volontà e dona entusiasmo,<br />
quella che ha la capacità di plasmare il<br />
corpo ed il potere di aiutare la mente, liberandola<br />
di qualunque altro pensiero nell'esatto<br />
istante in cui si indossano le scarpette<br />
e si varca la soglia di una sala piena di<br />
specchi. E' la danza di chi ha dedicato la<br />
propria esistenza ad inseguire la perfezione<br />
14 eur:torrino:news<br />
Un luogo dove i sogni non restano solo desideri.<br />
di un movimento, di un passo, o di un semplice<br />
gesto. La danza di chi conosce il sapore<br />
del teatro e sa di non potervi rinunciare,<br />
perché il prezzo sarebbe forse rischiare di<br />
ridurre una delle più nobili forme d'arte ad<br />
una semplice attività fisica. E' per questo<br />
che "Roma Danza 80" considera parte integrante<br />
della preparazione dei propri allievi<br />
l'opportunità di esibirsi su un palcoscenico<br />
vero in un vero teatro, la possibilità di confrontarsi<br />
con lo sguardo di un pubblico..e di<br />
emozionarsi con i suoi applausi. Da sempre<br />
la scuola offre questa preziosa occasione<br />
organizzando spettacoli in prestigiosi teatri<br />
della capitale, nonché partecipando ad<br />
importanti rassegne. La più recente, quella<br />
del 18 e 19 novembre all'Auditorium del<br />
Massimo, "Volere Ballare".<br />
Roma Danza 80.<br />
Un luogo privilegiato dove la danza è<br />
soprattutto e prima di tutto arte.<br />
Via P.A. Grammatico<br />
n° 50-54-56<br />
<strong>Eur</strong> Mostacciano<br />
Regina Picozzi<br />
Tel. 333.8038076
Acqua, farina e...<br />
Gattò di patate<br />
[ a cura di Valeria De Rentiis ]<br />
QQuesta ricetta è molto semplice e<br />
risolve spesso una cena improvvisata<br />
con gli ingredienti che avete in casa.<br />
Non tutti la sanno preparare ad hoc.<br />
Ecco la ricetta originale per 4 persone.<br />
Preparazione:<br />
Lavate le patate e mettetele a lessare in acqua<br />
fredda con la buccia (in questo modo non<br />
assorbiranno troppa acqua durante la cottura).<br />
Nel frattempo sminuzzate il prosciutto (o l'affettato<br />
che avete scelto), tagliate a fettine la<br />
mozzarella. Fate raffreddare le patate e sbucciatele<br />
ancora calde. Schiacciatele nello<br />
16 eur:torrino:news<br />
schiacciapatate o con il passaverdura. Al centro<br />
sgusciate i 3 tuorli (tenendo da parte gli<br />
albumi) e sminuzzate il burro, lasciandone un<br />
pezzetto per ungere la teglia. Mescolate bene<br />
e aggiungete il prosciutto e il parmigiano<br />
grattugiato. A parte montate gli albumi a neve<br />
ben ferma. Incorporateli mescolando dal basso<br />
verso l'alto (in questo modo rimarranno cre-<br />
mosi). Ungete la teglia con il burro rimasto e<br />
spolverizzatela con il pane grattugiato.<br />
Versate metà del composto di patate e distribuite<br />
la mozzarella. Terminate il composto,<br />
livellate e spolverizzate con altro pane grattugiato<br />
e, se volete, qualche fiocchetto di burro.<br />
Infornate a 180° per almeno 30 minuti, o<br />
comunque il tempo necessario a formare una<br />
crosticina in superficie. Potete servire il gattò<br />
sia tiepido che freddo con un contorno di insalata<br />
mista e pomodori.<br />
Buon appetito!<br />
ingredienti:<br />
- ½ kg di patate (pasta gialla)<br />
- 3 uova<br />
- 150 gr. burro<br />
- 1 h di prosciutto cotto (oppure mortadella,<br />
salame milano o prosciutto crudo)<br />
- 1 mozzarella passita (o formaggio<br />
tipo galbanino)<br />
- 100 gr. di parmigiano (o grana )<br />
- Pane grattugiato<br />
- Sale, pepe
Alfa Romeo<br />
8C Competizione ] a cura di Eleonora Lilli [<br />
Regina del Salone di Parigi è lei: la<br />
nuova Alfa Romeo 8C Competizione.<br />
Una supersportiva che sarà prodotta<br />
in edizione limitata. Si tratta di<br />
una due posti secchi dalla carrozzeria che reinterpreta<br />
in chiave moderna le forme di alcuni<br />
fra i più celebri modelli da corsa del passato,<br />
come la 33 Coupé Stradale e la Giulia TZ<br />
(Tubolare Zagato) degli anni Sessanta.<br />
Che nell'ideazione ci sia stato un tocco<br />
Maserati lo si può notare soprattutto quando la<br />
si guarda in faccia. Ideata dal Centro Stile di<br />
Arese, la struttura di questa nuova Alfa è leggera<br />
e resistente, grazie all'impiego di un<br />
telaio in acciaio unito ad una scocca in fibrati<br />
carbonio.<br />
Il motore è un inedito otto cilindri a V di 90°<br />
di 4,7 litri, capace di erogare 450 cavalli. La<br />
trazione è posteriore, con il cambio robotizzato<br />
a sei marce collocato sul retrotreno. Non vi<br />
ricorda nulla questo particolare? Beh, si tratta<br />
in realtà dello stesso schema adottato dalle<br />
leggendarie monoposto Alfetta, per due volte<br />
Campioni del Mondo di Formula Uno, rispettivamente<br />
nel 1950 e nel 1951.<br />
Anche le gomme sono state scelte con l'obiettivo<br />
di ottenere il massimo delle prestazioni:<br />
ultraribassate, montate su cerchi da 20 pollici,<br />
e ancora più ampie al retrotreno (283/35 contro<br />
245/35). Un design, quello di questi cerchi,<br />
tipicamente Alfa, con linee dritte che convergono<br />
verso il centro della ruota con la semplicità<br />
e la purezza che contraddistinguono<br />
questa casa automobilistica.<br />
Ma quello che forse colpisce di più della nuova<br />
20 eur:torrino:news<br />
8Competizione, un modello che deriva dal prototipo<br />
presentato al Salone di Francoforte nel<br />
2003, è il suo aspetto. Aggressivo ma sempre<br />
terribilmente elegante, lo stile Alfa Romeo<br />
sembra prendere forma attraverso la scocca di<br />
quest'automobile. Un'automobile che nasconde<br />
sotto tanta grazia 450 cavalli che si è cercato<br />
di domare grazie ad un attento studio aerodinamico.<br />
E' stato proprio grazie al tempo di studio<br />
trascorso nella galleria del vento, che d'altronde<br />
si è riusciti ad ottenere un tale effetto<br />
di deportanza per aumentare aderenza e stabilità<br />
del veicolo. Infine, l'impiego della versione<br />
più evoluta del sistema elettronico VDC<br />
consente di mantenere il controllo dinamico<br />
dell'auto anche nelle manovre d'emergenza,<br />
senza che il piacere di guida venga penalizzato.<br />
E come potrebbe essere altrimenti quando<br />
si guida un'Alfa Competizione?
VIVEREIL TEATRO programmazione novembre<br />
Teatro Manzoni<br />
Torna in scena Carlo Alighiero, regista e attore<br />
nella commedia Sesso e gelosia, di Marc<br />
Camoletti, autore francese delle divertenti<br />
"Pigiama per sei" e "Boeing boeing". Nel cast,<br />
Patrizia Pellegrino e Denny Mendez che, in un<br />
turbine di equivoci e divertimento, si alterneranno<br />
sul palcoscenico nei ruoli di Jacqueline<br />
(Pellegrino) e Vivienne (Mendez).<br />
L'azione si svolge a Marsiglia negli anni '50,<br />
Teatro Il Sistina<br />
Dopo un periodo di stop torna sul palcoscenico,<br />
come mattatore, e non poteva essere altrimenti,<br />
Enrico Montesano con …E' permesso?, spettacolo<br />
intenso e coloratissimo proprio come vuole<br />
la tradizione del Sistina. Ancora una volta Enrico<br />
Teatro dei Satiri<br />
Teatro Vascello<br />
Ancora un'occasione per parlare degli amori,<br />
delle esperienze di vita dei trentenni di<br />
oggi. "Gino non si tocca più" è una commedia<br />
dal sapore dolce amaro: mette in luce,<br />
con pungente ironia, le difficoltà di una<br />
generazione che si sente perennemente<br />
insoddisfatta e incompiuta. Gino, Armando,<br />
Guido e Niky sono amici da sempre e, oltre<br />
all'appartamento, hanno condiviso le emozioni<br />
e i turbamenti della giovinezza. Ma<br />
crescendo, si sa, le cose cambiano. Il giorno<br />
della vigilia delle nozze di Gino (che non<br />
sapremo mai chi è!) si ritrovano con mogli e<br />
fidanzate per festeggiare l'addio al celibato,<br />
e sono costretti a confrontarsi con la dura<br />
realtà dei trentenni delusi.<br />
"E' vero che le donne hanno una doppia personalità?<br />
E soprattutto: è normale litigare<br />
22 eur:torrino:news<br />
e prende il via dall'attico-studio-casa di<br />
Bernard Marcellini (Alighiero).<br />
E' il boss dell'editoria musicale, uno scaltro<br />
uomo d'affari. Sua moglie, la bella e molto<br />
più giovane Jacqueline, lo tradisce da tempo.<br />
Per recuperare l'onore, Bernard decide di<br />
escogitare un tranello, che si svilupperà con<br />
insoliti colpi di scena<br />
Tra gli interpreti Massimo Abbate, Barbara<br />
sale sul palcoscenico per incontrare il suo pubblico<br />
e regalargli due ore di risate ininterrotte.<br />
Un "One Man Show" che sicuramente non deluderà<br />
il pubblico del Sistina, accompagnato da<br />
divertimento, musica e allegria. In scena dal 14<br />
Acuto e dissacrante, divertente e incontenibile<br />
osservatore del quotidiano, Maurizio Battista<br />
torna in scena con lo spettacolo E' tutta una<br />
guerra!. Uno scontro su tutti i fronti raccontato<br />
da un punto d'osservazione speciale: una<br />
trincea, luogo ideale per difendersi dagli attacchi<br />
giornalieri a cui la vita ci abitua. E' tutta<br />
una guerra dalla mattina alla sera, un'incredibile<br />
campo minato da attraversare cercando di<br />
sopravvivere. Una guerra fatta dalle frecciate<br />
che ti lancia tua moglie appena sveglio, dalla<br />
ricerca di un parcheggio, dalle soste vietate e<br />
con entrambe? Se l'uomo prima del matrimonio<br />
è incompleto, è lecito affermare che<br />
dopo il matrimonio è finito?" Queste sono<br />
alcune tra le domande che si pongono i protagonisti<br />
dell'esilarante commedia.<br />
Guido (il comico di Zelig, Dado) è l'eterno<br />
studente, cultore di film porno e onanista<br />
convinto; vive una sessualità solo virtuale, e<br />
si rifugia nella masturbazione per evitare il<br />
confronto reale con gli altri. Giulia (Rosaria<br />
Russo) sarà la molla per rimettersi in gioco.<br />
Armando (Gianluca Ansanelli) che sicuramente<br />
ricorderete nello spot del Duplo con il<br />
suo tormentone "dentale labiale", è l'amico<br />
del cuore di Guido. Ingegnere inquadrato<br />
che vive nell'attesa di un contratto a tempo<br />
indeterminato e, soprattutto, convinto dell'assoluta<br />
perfezione del suo rapporto con<br />
[ di Valeria De Rentiis ]<br />
Bengala e Clara Costanzo. Con le musiche di<br />
Alighiero, Abbate e De Rosa. Dal 31 ottobre<br />
al 26 novembre<br />
Teatro Manzoni<br />
Via Montezebio 14/c (Piazza Mazzini)<br />
Biglietto intero € 23<br />
Per informazioni e prenotazioni tel. 06.32.23.634<br />
Orario Botteghino: dal Lunedì al Sabato 10-20<br />
Domenica 11-13/15-20<br />
novembre al 7 gennaio ‘07. Regia di Gino Landi.<br />
Teatro Il Sistina Via Sistina, 129<br />
Per info e prenotazioni Tel. 06 4200711<br />
prenotazioni@ilsistina.com<br />
Botteghino: tutti i giorni h. 10-19.00<br />
da quelle misteriosamente riservate. Per non<br />
parlare della battaglia con l'euro e delle ostilità<br />
sul luogo di lavoro, al mercato a fare la spesa,<br />
nel traffico rientrando a casa. E finalmente,<br />
stanco e stremato rientri nel tuo nido d'amore<br />
dove ti accoglie Lei, quella del "Buongiorno",<br />
tua moglie... e lì la guerra è persa! Dal 31 ottobre<br />
al 26 novembre<br />
Teatro Dei Satiri - Sala grande<br />
Via di Grottapinta 19<br />
Per info 06.6871639-06.6871578<br />
www.teatrodeisatiri.it<br />
Roberta (Maria Chiara Augenti). Niky<br />
(Francesco Eleuteri) ha una compagna,<br />
Marta con cui ha un figlio senza essere sposati.<br />
Per lui tradire è normale, e non disdegna<br />
neppure le ragazze del liceo.<br />
"Gino non si tocca più" è una commedia<br />
scritta da giovani autori per un pubblico di<br />
giovani, e non solo. Tra risate e divertimento<br />
troverete anche lo spunto per riflettere<br />
insieme agli interpreti.<br />
La regia è di Gianluca Ansanelli e Giampaolo<br />
Morelli.<br />
Dal 25 ottobre al 12 novembre<br />
Teatro Vascello<br />
Via Giacinto Carini 78- Roma<br />
Orari: sala 1 ore 21.00-sala 2 ore 21.30<br />
Info 06.58.81.021 www.teatrovascello.it<br />
Posto unico: <strong>Eur</strong>o 15.00-ridotto <strong>Eur</strong>o 10.00
Music Time<br />
26 eur:torrino:news<br />
Led<br />
Zeppelin<br />
] a cura di Daniele Lucarini [<br />
Il ventennio che va dagli anni '60 agli '80<br />
può essere considerato senza dubbio<br />
quello che più di tutti ha visto la nascita<br />
di gruppi e trovate che hanno in qualche<br />
modo rivoluzionato il mondo del rock: dal pop<br />
puro dei primi anni '60 si è passati gradualmente<br />
verso la sperimentazione, la psichedelia, la<br />
coscienza di generi storici come il blues e il<br />
jazz, reinventati e riproposti in chiave<br />
moderna. Abbiamo già avuto modo di<br />
parlare su queste pagine di gruppi che<br />
hanno impresso il loro marchio in questa<br />
storia; in questo numero continuiamo<br />
sulla stessa linea, raccontando la vicenda<br />
di un altro gruppo storico, i Led Zeppelin, prolifica<br />
ed innovativa band inglese costretta ad<br />
interrompere la propria epopea solo a<br />
causa della sfortunata morte di uno<br />
dei quattro componenti, il batterista<br />
John "Bonzo" Bonham, nel<br />
1980.<br />
Partiamo anche in questo caso dalla<br />
fine: il 25 settembre 1980 il batterista<br />
viene trovato morto, soffocato dal proprio<br />
vomito a seguito di un problema, l'alcolismo,<br />
che già altre volte gli aveva minato la<br />
salute. I restanti tre componenti (il cantante<br />
Robert Plant, il chitarrista Jimmy Page, il bassista/tastierista<br />
John Paul Jones) dopo due mesi<br />
di silenzio emettono un comunicato che discio-<br />
glie ufficialmente il gruppo, per rispetto al compagno<br />
deceduto. "Non potremmo più continuare<br />
come prima" sono le parole conclusive del progetto<br />
Led Zeppelin come entità compatta. Dodici<br />
anni di carriera, nove dischi inediti, un numero<br />
incredibile di concerti tra cui spiccano nove<br />
tournee americane (dove erano amatissimi), e<br />
una serie di hit indimenticabili sono la dote di<br />
Page e co., inarrestabili nel loro desiderio di realizzare<br />
musica di qualità e sempre più basata<br />
sulle potenzialità (enormi) dei propri elementi<br />
costitutivi. Quando nacquero i Led Zeppelin<br />
infatti i quattro erano già musicisti affermati,<br />
con grande esperienza come session men provenienti<br />
da band già conosciute nel panorama<br />
inglese. Page & Plant avevano partecipato al progetto<br />
Yardbirds (discreto successo negli anni '60)<br />
e Plant solo aveva cantato con un'altra realtà<br />
importante del periodo, la Band of Joy. C'era<br />
quindi nel background musicale dei neonati Led<br />
Zeppelin una certa componente di esperienza e<br />
consapevolezza che fece bene al gruppo; d'altronde<br />
suonare con artisti come Eric Clapton e<br />
Jeff Beck non è esperienza da poco… L'esordio<br />
discografico è datato 1968, caratterizzato da un<br />
rock & blues grezzo e trascinante quanto basta<br />
per affermarsi nel panorama musicale, costituito<br />
da un'interessante quanto già ben delineata<br />
coscienza di gruppo e stile di suono. La continua<br />
attività live e la prolificità del periodo contribui-
scono a consacrare gli Zeppelin come band on the<br />
road pura, gruppo di animali da palcoscenico che<br />
riportano nei dischi la loro dimensione naturale. Il<br />
secondo disco vede la luce nel pieno di questa enfasi<br />
creativa, tra l'altro nello stesso periodo di "Abbey<br />
Road” dei Beatles e "Let it bleed" degli Stones. Per<br />
i nostri è il disco di Whole lotta love, Ramble on,<br />
Heartbreaker, The lemon song; la sfida discografica<br />
regala ai quattro musicisti soddisfazioni non da<br />
poco, al cospetto di tali mostri sacri. Un altro<br />
anno ed ecco un nuovo disco: questa volta concepito<br />
in maniera più solitaria dai due leader<br />
incontrastati della band in una magione di campagna.<br />
La musica riflette questo clima un po'<br />
bucolico, arioso, campestre, regalando chicche<br />
importanti (Immigrant song, Tangerine,<br />
Gallows pole), ma lo standard sembra in<br />
declino. Niente di tutto questo: nel 1971<br />
arriva "Led Zeppelin IV" il capolavoro da<br />
tempo atteso e finalmente concreto.<br />
Basta scorrere l'elenco dei titoli per<br />
riscoprire l'ebbrezza di quei '70 agli<br />
albori ma indimenticabili nelle note di<br />
chitarra di Page. Il rock/blues dei primi<br />
anni si fonde con quell'atmosfera acustica<br />
che raggiunge picchi solenni<br />
come in The battle of evermore<br />
e Stairway to Heaven, piacevole<br />
lascito dei periodi solitari dei<br />
due compositori nelle session del<br />
terzo disco. Arrivano poi negli<br />
anni successivi "Houses of the<br />
holy" e "Physical graffiti", che seppur<br />
caratterizzati da chicche strepitose<br />
come The rain song, No quarter,<br />
Kashmir, rappresentano il periodo di<br />
legittimazione mondiale della band e<br />
allo stesso tempo quello di un fisiologico<br />
calo di performance, a seguito di cinque<br />
frenetici anni di tour e continue<br />
sedute in studio di registrazione. Altri tre<br />
dischi (tra cui l'unica testimonianza dal<br />
vivo "The song remains the same" che il<br />
gruppo ha sempre odiato) e drammaticamente<br />
arriva il triste epilogo del settembre 1980.<br />
Dopo lo scioglimento, la coppia Page/Plant termina<br />
di duettare ai limiti delle proprie possibilità su<br />
dischi comuni, provando a farlo a distanza, in carriere<br />
soliste che mai hanno inciso quanto i Led<br />
Zeppelin hanno fatto nella storia della musica. Ma<br />
d'altronde è anche giusto così: l'alchimia irripetibile<br />
trovata con determinati componenti deve essere l'unica<br />
clausola che un amante della musica può legittimamente<br />
pretendere. Il resto sono solo coverband.<br />
Miglior disco<br />
In assoluto,<br />
Led Zeppelin IV risulta<br />
essere il miglior<br />
compendio di storia<br />
del gruppo.<br />
Scorrendo la tracklist<br />
si trovano brani<br />
come Black dog, Rock'n'roll, Going to<br />
California e le bellissime The battle of evermore<br />
e Stairway to Heaven. Ogni solco contribuisce<br />
a creare l'atmosfera unica di un<br />
disco-capolavoro a lungo cercato dalla<br />
band, che raggiunse livelli difficili da confermare.<br />
L'evoluzione dal blues classico<br />
verso un hard rock corposo e personale,<br />
misto ad atmosfere acustiche con influenze<br />
mitiche e mistiche (anche nei testi), lo rendono<br />
un disco assolutamente da avere nella<br />
propria discografia.<br />
Brano da riscoprire<br />
In "Physical Graffiti" (1975) da rivalutare la<br />
bellissima Trampled underfoot, rock genuino<br />
dalla carica convincente appoggiato su un<br />
bel riff di Page in continua progressione e<br />
un trascinante assolo di tastiera. Inoltre<br />
consiglio D'yer Mak'er, nella quale gli<br />
Zeppelin si divertono a giocare con il reggae<br />
come suggerisce la storpiatura del titolo<br />
(pronunciato Ja-Maica), mescolandolo al<br />
rock e ad una melodia accattivante.<br />
Curiosità<br />
Forse non tutti sanno che il<br />
primo disco venne registrato<br />
in due settimane e mezzo per<br />
un totale di sole 30 ore.<br />
Velocissimi. In Stairway to<br />
Heaven Jimmy Page utilizza<br />
per la prima volta la chitarra<br />
Gibson SG dal<br />
doppio manico,<br />
autentico "gioiello"<br />
per ogni amante<br />
del poliedrico strumento.<br />
Infine una<br />
chicca: nel 1970<br />
gli Zeppelin furono<br />
costretti a cambiare nome<br />
per un concerto a Copenaghen, quando il<br />
barone Evon von Zeppelin minacciò di citarli<br />
in causa per aver usato il nome della<br />
famosa casata che inventò il dirigibile. Solo<br />
per quella sera si chiamarono NOBS.<br />
Visti dai detrattori<br />
La reunion del 1994 tra<br />
Page&Plant per un evento<br />
promosso da Mtv non<br />
fece ricevere ai due<br />
commenti particolarmente<br />
lusinghieri<br />
dalla stampa. Il pubblico<br />
invece apprezzò. Inoltre, anche i Led<br />
Zeppelin non fuggirono dalle accuse tipicamente<br />
'70 di istigazione al satanismo: nei<br />
versi di Stairway to Heaven vennero identificati<br />
messaggi subliminali, mai confermati<br />
né tanto meno provati.<br />
eur:torrino:news 27
Sanitaria Axaspin<br />
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Oggi le richieste delle famiglie in rapporto alla<br />
salute e al benessere sono sempre più esigenti e<br />
necessitano di risposte terapeutiche altamente<br />
professionali e tecnologicamente avanzate.<br />
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il benessere e la cura del corpo ad eccezione del<br />
farmaco che è compito esclusivo della farmacia.<br />
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reumatica o diabetica, di traumi, a persone<br />
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trovare quanto di più idoneo e di più attuale ci<br />
sia sul mercato.
Coming soon anticipazioni cinematografiche [ di Luciana Morelli ]<br />
• A casa nostra di Francesca Comencini<br />
(da venerdì 3 novembre)<br />
Uno dei tre film italiani in concorso (l'unico<br />
accolto da sonori fischi in sala) all'appena<br />
conclusa prima edizione della Festa<br />
Maria Antonietta di Sofia Coppola<br />
(da venerdì 17 novembre)<br />
Sofia Coppola - la regista vincitrice<br />
dell'Oscar per la sceneggiatura di "Lost in<br />
translation" (candidato anche per la Miglior<br />
Regia e come Miglior Film) - porta sullo<br />
30 eur:torrino:news<br />
Internazionale del Cinema di Roma, "A casa<br />
nostra" è il nuovo film della figlia d'arte<br />
Francesca Comencini.<br />
Già regista di "Mobbing - Mi piace lavorare"<br />
con Nicoletta Braschi, la regista ha<br />
ambientato il suo film nella Milano contemporanea,<br />
città in cui si incrociano e si sfiorano<br />
storie di persone molto diverse, le cui<br />
esistenze sono più o meno governate dal<br />
denaro: tanto, poco, rubato, guadagnato<br />
faticosamente e nascosto. Il denaro circola<br />
da una storia all'altra, da una persona all'altra<br />
e la storia ruota attorno ai due personaggi<br />
principali, Ugo (Luca Zingaretti) - un<br />
banchiere affermato, un uomo intelligente,<br />
schermo una moderna lettura della vita di<br />
Maria Antonietta di Francia, la leggendaria<br />
regina adolescente. Promessa sposa di Re<br />
Luigi XVI (interpretato da Jason<br />
volitivo e malinconico che opera in maniera<br />
illecita - e Rita (Valeria Golino), capitano<br />
della Guardia di Finanza, una donna forte,<br />
caparbia e sensibile che indaga sui loschi<br />
affari di lui. Intorno a loro altri personaggi,<br />
modelle infelici, pensionati, prostitute e<br />
assassini, con le loro debolezze, con la loro<br />
voglia di vivere nonostante le difficoltà, con<br />
le loro contraddizioni.<br />
Le storie di tutti si intrecciano per confluire<br />
nella scena finale in un unico luogo, in un<br />
unico momento. Quello in cui si confrontano<br />
con la vita e con la morte, mentre la città<br />
attorno assiste impotente. "A casa nostra"<br />
non parla, come il precedente, del mondo del<br />
lavoro; parte però come "Mobbing" da una<br />
domanda: "qual'è il valore della vita in un<br />
mondo in cui il profitto è l'unico motore?".<br />
Primo film importante per la Comencini, che<br />
prima d'ora non aveva mai partecipato a<br />
grosse produzioni ma prodotto e diretto film<br />
a basso costo. Di certo non un film entusiasmante<br />
per confezione, originalità, costruzione<br />
dei personaggi e ambientazione.<br />
Si avvicina di più ad una noiosa produzione<br />
tv, una sorta di fiction di lusso, che ad un<br />
film per il grande schermo.<br />
Schwartzman), l'ingenua Maria Antonietta<br />
(Kirsten Dunst) viene gettata all'età di soli<br />
14 anni nel turbine dell'opulenta corte francese<br />
e costretta ad una vita fatta di scandali<br />
e congiure. La giovane regina, sola, senza<br />
una guida, disorientata in quel mondo tanto<br />
pericoloso, riesce alla fine a trovare il modo<br />
di ribellarsi all'atmosfera di Versailles, passando<br />
così alla storia come la regina francese<br />
più incompresa.<br />
Tributo a una delle regine meno amate dai<br />
francesi, che venne decapitata durante la<br />
rivoluzione, il film ha suscitato giudizi contrastanti<br />
al Festival di Cannes 2006 riscuotendo<br />
un buon successo invece negli Stati<br />
Uniti.<br />
Costato venti milioni di dollari il film ne ha<br />
incassati sette in Francia (uscito a maggio),<br />
Paese in cui è stato accusato di aver trattato<br />
il personaggio di Maria Antonietta con<br />
poca attenzione storica.<br />
A dar volto alla regina la bella Kirsten Dunst<br />
(la fidanzatina di Spiderman che già ha<br />
lavorato con la Coppola nel "Giardino delle<br />
Vergini Suicide"). I costumi sono opera dell'italiana<br />
Milena Canonero (Premio Oscar per<br />
"Barry Lindon" di Stanley Kubrick e per<br />
"Momenti di Gloria").
La Regione informa<br />
[ a cura della redazione]<br />
Successo del bando regionale. I fondi non basteranno per tutte le richieste<br />
Dalla Regione 15 milioni di euro per i distretti industriali<br />
Nel 2007 il Lazio avrà due nuovi distretti: nautica e cartario<br />
"Il bando ha avuto un enorme successo. Le<br />
richieste delle imprese sono quasi doppie<br />
rispetto alle disponibilità. E questo nonostante<br />
la Regione abbia stanziato ben 15 milioni<br />
di euro, cifra mai vista prima: basti pensare<br />
che nei tre bandi precedenti le risorse complessive<br />
arrivarono a 12 milioni di euro".<br />
È il commento dell'Assessore alle Attività<br />
Produttive della Regione Lazio Francesco De<br />
Angelis, che ha illustrato i risultati del bando<br />
relativo alla legge 36/2001, a sostegno dei<br />
distretti industriali e dei sistemi produttivi<br />
locali, bando che si è chiuso pochi giorni fa.<br />
291 sono state le domande ammesse, presentate<br />
da imprese singole o associate, per un<br />
importo di contributi richiesti di 28 milioni e<br />
730mila euro.<br />
Quasi il doppio rispetto alle risorse stanziate<br />
dalla Regione, che pure erano rilevanti.<br />
Buone notizie per le numerose aziende dell'indotto<br />
Fiat di Cassino. Nel giorno in cui la<br />
Federazione provinciale dei DS di Frosinone promuove<br />
un importante convegno nella cittadina<br />
ciociara sul futuro dell'indotto FIAT, l'azienda<br />
di Torino ha rassicurato la Regione - che sta investendo<br />
importanti risorse a sostegno del<br />
sistema produttivo gravitante attorno alla fabbrica<br />
di Piedimonte San Germano - sul fatto che<br />
lo stabilimento cassinate ricopre un ruolo strategico<br />
nei programmi di sviluppo della Casa<br />
automobilistica.<br />
"La vastissima partecipazione a questo incontro<br />
- ha spiegato nel corso del suo intervento<br />
"Questo significa che le imprese hanno voglia<br />
di crescere, commenta ancora De Angelis,<br />
significa che la Regione ha saputo mettere in<br />
moto un processo di sviluppo in cui il sistema<br />
imprenditoriale crede. C'è ottimismo quindi, e<br />
questo non può che farci piacere e valuteremo<br />
l'aumento delle risorse già a partire dal prossimo<br />
bando".<br />
Per questo bando Sviluppo Lazio, che gestisce<br />
le istruttorie, ha utilizzato la prenotazione<br />
telematica su internet, con l'obiettivo di facilitare<br />
le procedure di prenotazione da parte<br />
delle imprese, snellire le procedure di dataentry<br />
e monitorare in tempo reale l'arrivo delle<br />
richieste.<br />
"Grazie a questo bando, ha proseguito De<br />
Angelis, riteniamo che gli investimenti delle<br />
imprese arriveranno a circa 60 milioni di euro.<br />
In pratica ogni euro di denaro pubblico gene-<br />
al convegno l'assessore alla Piccola e Media<br />
Impresa della Regione Lazio Francesco De Angelis<br />
- è il segno chiaro che in tutti c'è grande attenzione<br />
e voglia di impegnarsi per lo sviluppo<br />
di questo territorio. La Regione, sotto questo<br />
profilo, sta svolgendo un lavoro importante.<br />
Durante la passata Legislatura fu promossa, su<br />
iniziativa del sottoscritto e di altri consiglieri,<br />
una legge appositamente dedicata al rilancio<br />
delle imprese dell'indotto FIAT. Quella legge, la<br />
46 del 2002, è rimasta inattuata per tutto il resto<br />
della Legislatura e non fu creato nemmeno<br />
il capitolo di bilancio. Per questo, appena mi<br />
sono insediato all'Assessorato alle Attività<br />
Produttive, ho aperto un tavolo di lavoro con<br />
sindacati, rappresentanti degli imprenditori, enti<br />
e società regionali, un tavolo per attuare<br />
subito quella legge, con criterio, con progetti<br />
concreti. Abbiamo aperto un capitolo di bilancio,<br />
abbiamo stanziato oltre due milioni di euro<br />
per finanziare i primi 38 progetti imprenditoriali<br />
e, nell'ultimo bilancio regionale, siamo<br />
riusciti con un grande sforzo a stanziare ben 15<br />
milioni di euro in tre anni".<br />
I primi nove milioni di euro (per la precisione<br />
8 milioni e 998mila) sono stati già ripartiti tra<br />
importanti progetti. "Il tavolo di lavoro con-<br />
ra 4 euro di investimento privato. Vogliamo<br />
sostenere i progetti tesi allo sviluppo, all'innovazione,<br />
perché uno dei nostri obiettivi è<br />
portare il made in Lazio anche sui mercati<br />
internazionali".<br />
La Regione, infatti, finanzia servizi, progetti<br />
di formazione e, per la prima volta, anche le<br />
spese delle aziende per attività di ricerca<br />
industriale e di sviluppo pre-competitivo. Per<br />
favorire le PMI, sono stati ammessi a contributo<br />
anche le associazioni temporanee di<br />
scopo ed le associazioni temporanee di impresa.<br />
E per il 2007, oltre agli otto distretti<br />
finanziati quest'anno, arriveranno anche due<br />
nuove realtà. Si tratta di due settori produttivi<br />
importanti, la nautica ed il cartario. "Già<br />
dal bando 2007 della Legge 36/2001, conclude<br />
De Angelis, le due nuove realtà potranno<br />
godere di importanti contributi".<br />
E da Torino assicurano che l'impianto cassinate è strategico<br />
Indotto FIAT di Cassino: dalla Regione parte il rilancio delle PMI<br />
De Angelis: al via i primi nove milioni di euro per lo sviluppo del territorio<br />
vocato dalla Regione - spiega De Angelis - ha<br />
destinato 1,5 milioni alle attività di animazione<br />
territoriale e sostegno alle imprese; oltre 2<br />
milioni serviranno al potenziamento del Consorzio<br />
Industriale del Lazio Meridionale, al cablaggio<br />
dei nuclei industriali di Cassino e Pontecorvo<br />
ed alla creazione di una rotatoria a servizio della<br />
viabilità dello stesso comprensorio industriale.<br />
Un milione di euro servirà al cablaggio dei nuclei<br />
industriali di Anagni, Frosinone, Ceprano e<br />
Sora. Abbiamo stanziato 200 mila euro a favore<br />
dell'Università di Cassino per lo studio di<br />
fattibilità delle fermate merci della TAV a Cassino<br />
e Frosinone. Sono previsti infine tre milioni di<br />
euro per i patti territoriali e 1,3 milioni per la<br />
diversificazione e la riconversione produttiva".<br />
La Regione e Sviluppo Lazio guardano già al futuro.<br />
Nei prossimi giorni il tavolo di concertazione<br />
metterà a punto il programma degli interventi<br />
per il 2007.<br />
"Sono state messe a sistema tutte le forze in<br />
grado di operare per lo sviluppo, ha commentato<br />
il direttore di Sviluppo Lazio Gianluca Lo<br />
Presti, con l'obiettivo di rendere il territorio più<br />
forte ed attrattivo, appetibile quindi per investitori<br />
locali e stranieri".<br />
eur:torrino:news 35
L'annuncio dato dall'Assessore alle attività produttive De Angelis<br />
La nautica del Lazio avrà il suo distretto<br />
Dal 2007 le imprese potranno accedere ai benefici previsti dalla Regione<br />
È proprio il caso di dire che il Lazio viaggia a vele<br />
spiegate verso lo sviluppo ed il futuro,<br />
concretizzando le aspettative e le sollecitazioni<br />
che arrivavano ormai da tempo da uno dei sistemi<br />
produttivi di maggiore impatto: quello della<br />
nautica, che entro la fine dell'anno vedrà realizzato<br />
il sogno di un apposito distretto.<br />
"Prima della fine dell'anno - spiega l'Assessore<br />
alla Piccola e Media Impresa, Commercio e<br />
Artigianato della Regione Lazio, Francesco De<br />
Angelis - la Giunta Marrazzo approverà la nascita<br />
del distretto industriale della nautica".<br />
L'annuncio a sorpresa è stato fatto durante un<br />
apposito convegno organizzato dal comune di<br />
Fiumicino, che ha visto la partecipazione di<br />
numerosi operatori del settore e nel quale la<br />
notizia dell'Assessore è piovuta come manna<br />
dal cielo.<br />
"Nel corso degli ultimi mesi - ha spiegato De<br />
Angelis - abbiamo portato avanti un intenso e<br />
proficuo lavoro che ci ha consentito di raccogliere<br />
tre diverse proposte provenienti da<br />
Confindustria, CNA e Consorzio Roma-Latina. Da<br />
qui siamo giunti all'approvazione di una unica<br />
proposta, che nel volgere di poche settimane<br />
porteremo al tavolo di concertazione con istituzioni,<br />
associazioni di categoria e consorzi, per<br />
poi giungere all'esame della Giunta".<br />
Ma un progetto, nella sua nobiltà di intenti, ha<br />
bisogno delle risorse utili alla sua realizzazione:<br />
"abbiamo pensato a tutto - ha proseguito De<br />
Angelis - e posso annunciare che già nel bando<br />
2007 della Legge 36/2001 a sostegno dei distretti<br />
industriali, l'istituendo distretto della<br />
nautica potrà godere di importanti contributi per<br />
lo sviluppo del settore, tra i più dinamici della<br />
nostra Regione".<br />
Il distretto della nautica avrà un forte impatto<br />
nel comparto produttivo. Il Lazio conta circa 350<br />
chilometri di costa, con importanti insediamenti<br />
produttivi, sia nella cantieristica che nella<br />
nautica da diporto. La nautica comprende circa<br />
De Angelis: una legge per tutelare la tradizione e favorire l'innovazione<br />
Un testo unico per 96 mila imprese artigiane<br />
Già stanziati 9 milioni di euro per lo sviluppo del settore<br />
Tira aria nuova per le oltre 96 mila imprese del<br />
settore artigianale del Lazio. Procedure burocratiche<br />
più snelle, facilitazioni nell'accesso agli<br />
incentivi, un marchio di qualità per le produzioni.<br />
Queste in estrema sintesi le novità inserite<br />
nel Testo Unico sull'Artigianato, la nuova proposta<br />
di legge approvata dalla Giunta regionale e<br />
che ora passerà al voto del Consiglio prima dell'entrata<br />
in vigore.<br />
"È un testo che ci consentirà di accelerare il<br />
processo di sviluppo e crescita di tutto il territorio",<br />
ha spiegato soddisfatto l'Assessore alla<br />
Piccola e Media Impresa, commercio e artigianato<br />
della Regione Lazio Francesco De Angelis.<br />
Un testo che si apre con un importante novità:<br />
la Regione infatti concederà un marchio di qualità<br />
con la dicitura Regione Lazio alle lavorazioni<br />
artigianali artistiche e tradizionali che<br />
risponderanno a precisi disciplinari di produzione.<br />
Le commissioni provinciali per l'artigianato<br />
rilasceranno il contrassegno alle imprese, dopo<br />
aver verificato l'effettiva possessione dei requisiti.<br />
Dal punto di vista del finanziamento della<br />
legge, la Regione ha previsto un sostanzioso<br />
finanziamento di 9 milioni di euro (tre per ogni<br />
annualità) per il triennio 2006/2009. "E per<br />
velocizzare il sistema degli incentivi, ha precisato<br />
De Angelis, abbiamo istituito un fondo<br />
unico in cui faremo confluire le agevolazioni<br />
previste a sostegno dell'artigianato. In tale<br />
modo evitiamo la dispersione delle risorse in<br />
numerose leggi di incentivo, dirigendo invece<br />
gli stanziamenti a sostegno di settori e comparti<br />
produttivi individuati volta per volta come<br />
strategici".<br />
Il Testo Unico arriva da una fase di gestazione<br />
di circa un anno e si pone l'obiettivo di adeguare<br />
in modo più razionale tutto il comparto<br />
alle esigenze di sviluppo: "È stato un lungo e<br />
impegnativo periodo di analisi e confronto con<br />
tutte le associazioni di categoria - commenta<br />
l'Assessore regionale. Nel rispetto di quella concertazione<br />
che sta alla base della nostra operatività.<br />
Scendendo nello specifico, questo nuovo<br />
provvedimento ci consente di ricondurre ad<br />
un'unica legge tutta la normativa riguardante<br />
l'artigianato. Fornendoci una grande opportunità:<br />
semplificazione delle procedure, sviluppo<br />
del settore stando bene attenti alla tutela dell'artigianato<br />
artistico e tradizionale. E poi con<br />
questa legge puntiamo molto sulla sussidiarietà:<br />
abbiamo infatti delegato ai Comuni le competenze<br />
per lo sviluppo dell'artigianato e coinvolto<br />
le associazioni di categoria per sostenere<br />
la competitività delle piccole e medie imprese".<br />
Un provvedimento importante per le quasi centomila<br />
aziende regionali del settore, il 66%<br />
delle quali operano a Roma e provincia. I settori<br />
tradizionali che verranno tutelati sono:<br />
cuoio e tappezzeria, decorazioni, fotografia,<br />
2.500 aziende, il 60% delle quali in provincia di<br />
Roma, e offre occupazione ad oltre seimila addetti.<br />
"Si tratta - ha aggiunto l'Assessore - di numeri<br />
che confermano l'importanza di tutto il settore<br />
sul quale puntiamo con decisione, convinti come<br />
siamo che potrà ricoprire un ruolo di primo<br />
piano nello sviluppo del nostro territorio. Intorno<br />
alla nautica si intrecciano le speranze di industria,<br />
artigianato, servizi, commercio e turismo".<br />
Buone notizie anche per le piccole e medie imprese<br />
del settore cartario in provincia di Frosinone.<br />
Dopo il primo sì da parte della Giunta regionale,<br />
il sistema produttivo locale ha incassato anche<br />
il parere positivo della Commissione consiliare<br />
competente e dunque si accinge ad entrare tra i<br />
distretti del Lazio ed a beneficiare dei contributi<br />
regionali per lo sviluppo. "Il sistema produttivo<br />
cartario, ha commentato il presidente della X<br />
Commissione regionale Carlo Umberto Ponzo,<br />
possiede grandi potenzialità ed ampi margini di<br />
sviluppo, in un settore sempre più aperto ai processi<br />
innovativi. Per questo riteniamo che, dopo<br />
la rapida approvazione da parte della Commissione,<br />
anche il Consiglio regionale si impegnerà per ratificare<br />
in tempi brevi la nascita di questa importante<br />
realtà industriale".<br />
riproduzione di disegni e pittura, legno e simili,<br />
ferro e metalli comuni, oro, metalli pregiati,<br />
pietre preziose, pietre dure, restauro, strumenti<br />
musicali, tessitura, ricamo e simili, vetro ceramica,<br />
pietra e affini. Tutelare, dicono<br />
dall'Assessorato, significa soprattutto, tramandare.<br />
A tale scopo, le imprese artigianali tradizionali<br />
potranno attivare le botteghe-scuola,<br />
che consistono in percorsi formativi che abbinano<br />
teoria e pratica degli allievi per l'apprendimento<br />
delle arti e dei mestieri. Un aspetto<br />
fondamentale, perché spesso, con la scomparsa<br />
del titolare o con la chiusura della bottega, le<br />
tradizioni artigianali manuale scompaiono. Ma<br />
un buon prodotto non fa breccia sul mercato<br />
senza un'efficace promozione: "Proprio per questo<br />
- spiega De Angelis - nell'ambito del Testo<br />
Unico verrà istituito l'albo regionale degli espositori<br />
artigiani, di cui faranno parte le imprese<br />
ritenute meritevoli da una Commissione, allo<br />
scopo di promuovere ed incentivare i prodotti<br />
dell'artigianato laziale presso fiere, mostre ed<br />
esposizioni".<br />
Si guarda alla tradizione pensando però al futuro<br />
e all'innovazione. Il Testo Unico prevede<br />
infatti anche incentivi per la ristrutturazione di<br />
botteghe localizzate nei centri storici ed agevolazioni<br />
per le imprese che decidono di investire<br />
nell'innovazione, nella ricerca e nel commercio<br />
elettronico.<br />
eur:torrino:news 37
Cancro<br />
a che punto siamo?<br />
cosa dice la medicina ufficiale<br />
Intervista alla dott.ssa Maria Ines Colnaghi,<br />
Direttore Scientifico dell'AIRC<br />
(Associazione Italiana Ricerca sul Cancro)<br />
] a cura di Valeria De Rentiis e Stefano Ursi[<br />
Dottoressa, chi aderisce all'AIRC e qual è la metodologia<br />
di finanziamento dell'Associazione?<br />
"È una delle associazioni di volontariato più importanti<br />
d'Italia, in quanto vi aderiscono due milioni<br />
di persone. Questi sono tutti volontari e versano<br />
una quota associativa, tenendo una presenza costante<br />
nelle nostre manifestazioni. Diciamo che<br />
l'AIRC riesce a distribuire per progetti di ricerca<br />
dai 33 ai 34 milioni di euro l'anno; i fondi servono<br />
per gli altri obblighi istituzionali, come<br />
l'informazione, che aiuta i cittadini. Insomma è<br />
una struttura solida e ben impiantata nel tessuto<br />
del territorio".<br />
A che punto è la ricerca su cancro?<br />
"Direi che un esempio che posso fare è questo; io<br />
sono entrata nella ricerca del cancro negli anni 60<br />
ed era allora che nasceva l'AIRC. Io sono entrata<br />
a lavorare nell'Istituto Nazionale Tumori di Milano<br />
quando AIRC ancora non era stata fondata: è stato<br />
uno shock terribile, infatti lo chiamavano il<br />
lazzaretto, perché si tentava di curare i pazienti,<br />
ma la mortalità era vicina al 100%. Quindi posso<br />
dire di aver seguito la situazione cancro nel mondo,<br />
ma particolarmente in Italia. Il mondo del<br />
cancro è cambiato ma capisco anche le aspettative<br />
delle persone che chiedono la soluzione definitiva<br />
del problema; dire che andare da una mortalità vicina<br />
al 100% fino al 50% è positivo, ma lascia<br />
sempre un altro 50% scoperto. Ci sono due angolazioni<br />
della situazione. Noi siamo ottimisti sul<br />
lato della tecnologia, infatti abbiamo degli strumenti<br />
che oggi sono straordinariamente più efficaci<br />
di una volta; la ricerca si è estremamente velocizzata.<br />
Il problema grosso è questo: quando si riuscirà<br />
a curare il cancro? Bene, il cancro non è una malattia<br />
come la difterite o altre, che nascono da una<br />
causa e hanno sempre una stessa manifestazione<br />
clinica. Qui si tratta di centinaia di manifestazioni<br />
con conseguente anarchia delle cellule. Se presi<br />
in tempo i tumori, nella maggior parte dei casi si<br />
guariscono, mentre con la malattia molto avanzata<br />
si trovano grandi difficoltà. Ci sono però alcuni<br />
tumori che ancora sono tutti da risolvere, come ad<br />
esempio quello del polmone".<br />
È possibile, secondo lei, parlare di un'ipotesi<br />
concreta sul raggiungimento di una cura definitiva<br />
di questa malattia?<br />
"Adesso siamo in un momento in cui la ricerca che<br />
38 eur:torrino:news<br />
può essere in grado di trovare ciò che lei mi chiede.<br />
Le cause del cancro sono tantissime a livello<br />
esterno, dal fumo all'alcool fino all'amianto, ed<br />
esse agiscono sempre sul DNA. Sapendo che l'errore<br />
sta nel gene impazzito sappiamo già dove<br />
focalizzare le nostre ricerche; ci sono degli strumenti<br />
velocissimi nel capire dov'è il problema. Si<br />
parla poi del sistema di protezione naturale che<br />
è la peptosi, ovvero un suicidio programmato delle<br />
cellule. In parole povere: se in una cellula avviene<br />
un errore non riparabile dal DNA, la cellula ha un<br />
codice di suicidio programmato. Molti geni che<br />
abbiamo studiato hanno delle caratteristiche importanti,<br />
come ad esempio il movimento delle<br />
cellule; queste devono stare in un posto ben preciso,<br />
se iniziano a muoversi abbiamo il fenomeno<br />
delle metastasi. Bisogna vedere dove, nel cancro,<br />
c'è l'errore e una volta identificato il gene si può<br />
identificare il bersaglio che a questo punto diventa<br />
mirato. Ciò che si sta cercando di fare è<br />
questo e ci sono già dei farmaci biologici che non<br />
hanno più la tossicità della chemioterapia. Ovvio<br />
che rimangono ancora molti pezzi di DNA da ca-<br />
2° parte<br />
pire, ma la via è aperta e sappiamo dove andare<br />
per risolvere, speriamo, il problema".<br />
Dottoressa, a suo parere, esiste uno stile di vita<br />
che se condotto potrebbe prevenire l'insorgere<br />
della malattia?<br />
"Ovviamente si, anche se non per tutti i tipi di<br />
cancro. In ogni caso va fatta un'opera di prevenzione<br />
sui giovani per il fumo; la dipendenza è<br />
difficile da estirpare. Va portato avanti un discorso<br />
di abolizione di questo tumore andando a<br />
colpire la causa. Poi c'è tutta una serie di tumori<br />
legati all'ambiente in generale, con lo smog ad<br />
esempio, o all'ambiente di lavoro, che oggi è più<br />
controllato, ma prima nei posti di lavoro c'erano<br />
delle sostanze assai pericolose. Poi c'è un 60% di<br />
tumori legato a non si sa bene che cosa. Tutto invecchia,<br />
anche il nostro DNA e spontaneamente<br />
questi danni si creano. Il problema è che in un sistema<br />
vecchio gli errori difficilmente si riparano,<br />
infatti si dice che il cancro sia la malattia della<br />
vecchiaia. Il fatto è che bisogna mantenere il nostro<br />
sistema corpo più giovane possibile e questo<br />
lo si può fare con l'alimentazione, non ecceden-
Dott.ssa Maria Ines Colnaghi<br />
do nelle carni rosse o negli insaccati e prediligendo<br />
il pesce: ad esempio le donne giapponesi<br />
non avevano il tumore alla mammella, mentre quelle<br />
emigrate negli USA dopo alcuni anni avevano<br />
lo stesso tasso di tumore alla mammella delle ame-<br />
viaggio fra storie di vita<br />
ricane. Poi incide su di noi un buon mantenimento<br />
dell'ambiente e del paese".<br />
Quando si parla di fattori generazionali cosa si<br />
intende?<br />
"Fattori genetici. Una percentuale di tumori molto<br />
bassa, fra il 7 e il 10% ha origine genetica. I<br />
geni che si sono guastati vengono dai genitori,<br />
in sostanza; si parla di retinoplastoma, di tumore<br />
alla mammella, per il quale si è già scoperto il<br />
gene. I tumori di questo tipo si presentano quando<br />
l'individuo è molto giovane, in quanto il gene<br />
errato è stato ereditato. Poi ci sono tumori con<br />
cause favorenti, come virus e batteri che si cronicizzano,<br />
come nel caso dell'utero; per questo è<br />
stato già creato un vaccino. Un tipo di cancro allo<br />
stomaco viene ad esempio dall'helicobacter<br />
pilori. Le cause sono molte, d'ambiente, originarie,<br />
radiazioni solari o componenti legate all'età;<br />
ma ci sono delle componenti legate alla nostra<br />
singola vita che possono essere evitate".<br />
Quindi dottoressa Colnaghi, per concludere, il<br />
ruolo dell'AIRC è molto importante: si sente di<br />
ringraziare coloro che sostengono questa associazione?<br />
"Assolutamente si. Vorrei fare una premessa. Diciamo<br />
che la scienza italiana è spesso maltrattata e criticata<br />
perché non al passo e non reattiva in certe<br />
situazioni; beh, se c'è un campo nel quale la scienza<br />
italiana è al top è il cancro. Pensiamo ad alcuni<br />
tumori su cui l'Italia ha dettato le regole di cura:<br />
il tumore alla mammella. L'Italia ha dato dei contributi<br />
fondamentali e l'AIRC c'è sempre stata con<br />
i suoi finanziamenti, ogni socio ha dato la sua voce<br />
a dei momenti straordinariamente importanti.<br />
Ringrazio tutti perché facciamo veramente moltissimo<br />
e spero che ogni person capisca quanto è<br />
indispensabile la propria azione, perché così facendo<br />
salva anche i propri cari".<br />
Incontro con i pazienti dell'IFO,<br />
all'interno della Biblioteca del Paziente, "Centro di Conoscenza Riccardo<br />
Maceratini dell'Istituto Regina Elena" di Roma<br />
] a cura di Valeria De Rentiis e Stefano Ursi [<br />
Continua il cammino di conoscenza attraverso le<br />
storie di vita delle persone ammalate di cancro.<br />
Abbiamo incontrato diversi pazienti, tutti accomunati<br />
dallo stesso problema: la malattia. Ciò che<br />
ci ha colpito è la grande forza di volontà di queste<br />
persone, intenzionate a combattere questo male<br />
ancora cosi poco conosciuto. A dare una mano ai<br />
pazienti è l'informazione. Presso l'"Istituto Regina<br />
Elena" di Roma è stata costruita recentemente una<br />
biblioteca multimediale dedicata a pazienti, familiari<br />
e a tutti coloro che desiderano conoscere più<br />
a fondo il nemico per poterlo combattere. Iniziamo<br />
dalla Sig.ra Elvira Casciaro, ex insegnante:<br />
Sig.ra Casciaro, qual è stata la sua reazione<br />
alla scoperta di avere un tumore?<br />
All'inizio è stata una sensazione devastante. C'è<br />
voluto un grosso percorso psicologico per riuscire<br />
a capire cosa volesse dire essere ammalata di tumore,<br />
per me e per la mia famiglia. E' una diagnosi<br />
che non si accetta, sia perché fa paura sia perché<br />
se ne sentono tante. Viene ancora considerato un<br />
male incurabile, un tabù. Pensi che sulla mia cartella<br />
clinica c'era scritto "sospetto di K", avevano<br />
persino paura di scrivere cancro, e quindi, non l'ho<br />
accettato. Poi però mi sono resa conto che<br />
andando avanti con il tempo, far finta di non essere<br />
malata e sforzarsi di continuare a fare la stessa<br />
vita, gli stessi lavori, poteva soltanto portarmi a<br />
peggiorare la situazione e allora mentre ero ricoverata<br />
ho cominciato a guardarmi intorno e a capire<br />
che se volevo combattere questo male dovevo imparare<br />
le strategie giuste. Dovevo imparare un<br />
nuovo stile di vita perché comunque volevo collaborare<br />
con i medici. Allora la prima cosa che ho<br />
cercato di fare è stato sapere quanto più possibile<br />
sulla malattia. Non ho fatto come gli struzzi che<br />
ignorano volutamente il pericolo e ho incominciato<br />
ad assillare i miei figli che molto volentieri<br />
si sono subito preoccupati di trovarmi quanto più<br />
materiale possibile perché io potessi sapere bene<br />
quale fosse il mio male e che cosa fare per fronteggiarlo.<br />
Diciamo però che è stato un percorso<br />
molto molto difficile. Ho potuto contare sull'aiuto<br />
dei familiari e anche dell'équipe medica che mi<br />
è stata molto vicina. Poi, ripeto, ho avuto la possibilità<br />
d'accedere a questi mezzi d'informazione,<br />
di conoscenza che mi hanno aiutato moltissimo.<br />
Ci troviamo, infatti, presso una biblioteca multimediale<br />
di conoscenza. L'informazione l'ha<br />
aiutata, quindi?<br />
Per me è stata essenziale. Come si fa a combattere<br />
un nemico che non si conosce? Volevo sapere<br />
esattamente in che cosa consisteva la mia malattia.<br />
Pure a costo d'avere notizie sconvolgenti perché<br />
anche le statistiche a volte non sono realtà. Sappiamo<br />
bene come vengono fatte. Ti possono sconvolgere<br />
quando ti trovi davanti ad un dato che ti dice<br />
che solo il 30% dei malati ce la fa; rimani distrutto<br />
da questa notizia. Poi però trovi anche altre notizie<br />
che ti dicono che è in sperimentazione un nuovo<br />
farmaco e sta dando dei risultati eccezionali. Allora<br />
ti viene la voglia di lottare e di combattere perché<br />
comunque pensi che hai delle chances e te le<br />
devi giocare tutte.<br />
Lei è stata sottoposta a diversi cicli di chemioterapia.<br />
Quali sono gli effetti, sia psicologici<br />
che fisici, della terapia?<br />
Sto combattendo con il tumore da 8 anni. Devo<br />
dire che inizialmente la chemioterapia era molto<br />
più devastante di adesso e quando i medici mi dicevano<br />
quali potevano essere gli effetti collaterali<br />
quasi non ci credevo. Invece poi gli effetti collaterali<br />
li ho avuti tutti. Sa cos'è che aiuta molto?<br />
Pensare che tra un ciclo e l'altro si torna alla normalità:<br />
finiti i cicli di chemio ti sembra che tutto<br />
sia un disastro. Non ce la fai a camminare, il senso<br />
di dipendenza ti distrugge. Il senso di colpa nei<br />
riguardi dei figli, che comunque non hanno una<br />
vita facile etc. Quindi, psicologicamente si è a ter-<br />
ra, fisiologicamente ancora peggio perché gli effetti<br />
sono devastanti. Io ricordo la prima chemio<br />
che ho fatto: ero lì in ospedale, gli esami di routine<br />
erano andati bene. Arriva l'infermiera con il<br />
trespolo e questo liquido incolore a me sembrava<br />
strano potesse fare tanto male. Mi sembrava una<br />
cosa talmente normale. Fanno l'infusione. Io mi<br />
sentivo bene. Non sentivo niente. Ero felice con<br />
me stessa. Non è poi cosi terribile. Invece poi dopo<br />
qualche giorno sono cominciati gli effetti. Il<br />
senso di affaticamento, insomma i vari effetti che<br />
ci sono, che possono essere devastanti. Però diciamo<br />
che bisogna sempre programmare il dopo.<br />
Non pensare tanto al durante. Anche quando la<br />
nausea ti squassa le viscere e ti senti lo stomaco<br />
in subbuglio. Cercare di fronteggiare al momento<br />
la situazione e fare il conto alla rovescia. Quanto<br />
durerà la nausea? Due giorni? Bene, poi cucinerò<br />
una crostata di frutta, un piatto particolare. Trovare<br />
delle motivazioni, pure per superare i periodi della<br />
chemio. Comunque è difficile, la famiglia deve<br />
collaborare in giusta misura né con eccessive premure,<br />
perché comunque ti fanno sentire un' invalida<br />
e perché io poi sono abituata ad una certa autonomia.<br />
La sensazione dell'invalidità, della fragilità,<br />
è terribile. Naturalmente non se ne deve disinteressare.<br />
Se loro sapevano che a me dava fastidio<br />
l'idea del caffè perché mi portava la nausea, mi faceva<br />
vomitare, in casa non si faceva in quel periodo.<br />
Poi nel momento in cui lo ricominciavamo a preparare,<br />
voleva dire che era finito il periodo tragico.<br />
Si andava avanti.<br />
Quindi è importante anche il ruolo della sua famiglia?<br />
Anche il ruolo degli amici e il contesto amicale è<br />
molto importante. Perchè a volte si sbaglia per eccesso<br />
d'affetto e allora siamo tutti troppo vicini,<br />
troppo solleciti. Ti cercano, sono 3 o 4 che ti vogliono<br />
dare una mano. E lì accendono il senso di<br />
dipendenza che non è piacevole. In questo caso<br />
eur:torrino:news 39
Sig.ra Elvira Casciaro<br />
io ho risolto con molta onestà: ho detto alle mie<br />
amiche che comunque si avvicendavano sempre<br />
a casa a farmi compagnia che avrei chiesto aiuto<br />
in caso di bisogno. Quando volevo i miei<br />
momenti di solitudine, che io chiamavo "di ripostiglio"<br />
nel senso che volevo vivere nel ripostiglio<br />
di casa mia senza vedere nessuno e, per fortuna,<br />
i momenti di ripostiglio durano molto poco<br />
perché riesco a reagire, loro li dovevano rispettare.<br />
Però gli amici mi sono stati molto vicino.<br />
Poi devo dire la verità, è un èquipe medica favolosa<br />
quella dell'"Istituto Regina Elena" perché<br />
contattabile in ogni momento. Io vivo in Calabria.<br />
Vengo qui a curarmi in quelli che io chiamo viaggi<br />
della speranza. I medici erano sempre<br />
disponibilissimi anche quando psicologicamente<br />
ero a terra, anche quando veniva meno la<br />
voglia, la forza di lottare, mi sembrava che fosse<br />
inutile diciamo questo mio darmi da fare, mi<br />
bastava fare una telefonata. Le dirò che i medici<br />
che mi curano sono anche solleciti alle carezze,<br />
alla pacca sulle spalle. Adesso ho avuto una recidiva<br />
terribile, da circa un anno. Il medico,<br />
quando andavo per le visite, mi poggiava la mano<br />
sulla spalla, mi abbracciava quasi e mi diceva<br />
parole d'incoraggiamento. "Lei ce la farà di sicuro,<br />
lei con il suo carattere sicuramente riuscirà<br />
ad andare avanti". Anche questi incoraggiamenti,<br />
al di là proprio dell'aspetto terapeutico sono<br />
molto importanti.<br />
All'interno della Biblioteca incontriamo anche<br />
persone che, come la sig.ra Liliana Porcarelli, arrivano<br />
da fuori per curarsi qui a Roma.<br />
Sig.ra Liliana Porcarelli<br />
Sig. ra Liliana, da quanto tempo fa chemioterapia?<br />
L'ho cominciata il 27 luglio di quest'anno (2006<br />
n.d.r) e sono arrivata a metà ciclo, metà percorso<br />
e fra pochi giorni comincerò il 4°. Devo dire che<br />
la sto portando avanti abbastanza bene e mi sento<br />
serena. Certo, ha i suoi effetti collaterali ma si<br />
superano con una grande forza di volontà. Si riescono<br />
a superare molto bene. Vedremo come<br />
termineremo. Questo non lo so.<br />
Lei è di Frosinone. Che situazione vive una per-<br />
40 eur:torrino:news<br />
sona che deve curarsi a Roma venendo da fuori?<br />
All'inizio, quando ho scoperto d'avere la malattia,<br />
non avevo pensato di venire qui, in verità, ma dopo<br />
due interventi ho contattato un professore<br />
dell'"Istituto Regina Elena" che mi ha operato per<br />
la terza volta. Certo all'inizio si è spaesati perché<br />
non si ha l'idea di come lo si affronta, di chi incontri<br />
e com'è. Però poi alla fine devo dire anche<br />
che l'istituto si trova in un luogo abbastanza raggiungibile<br />
mediante l'autostrada, si riesce ad arrivare<br />
tranquillamente e poi l'équipe ti aiuta e ti sta vicino.<br />
Ho avuto anche la fortuna, grazie a mia figlia,<br />
di scoprire questa biblioteca. Mi è stata molto utile<br />
perché mi ha dato tanti opuscoli, tante informazioni<br />
che a me sono servite tantissimo. Al di là di come<br />
si sono comportati i medici. A me è piaciuta molto<br />
l'informazione che mi ha dato la biblioteca. Da<br />
allora abbiamo cominciato una collaborazione che<br />
servirà a tante persone di Frosinone che hanno<br />
avuto le mie problematiche e che adesso le stanno<br />
vivendo con me e affrontano il problema seguendo<br />
anche questa biblioteca.<br />
In tema di collaborazione di équipe medica, in<br />
una biblioteca come questa, si crea uno spirito<br />
di comunanza, di gruppo. Può aiutare?<br />
Da quando sto affrontando questo problema, ho<br />
un giro di amiche che hanno il mio stesso problema:<br />
un tumore al seno, e di donne che sono affette<br />
da questa patologia pare che a Frosinone ce ne<br />
siano tantissime. Mettendoci in contatto l'una con<br />
l'altra, dialogando tra di noi, ci aiutiamo tantissimo.<br />
Prima pensavo che il tumore venisse solo agli<br />
altri. Quando ce l'hai ti rendi conto che è diverso.<br />
Però poi riesci ad affrontarlo con tutta tranquillità.<br />
Mettendo insieme la collaborazione tra noi che<br />
abbiamo questo problema e la biblioteca, io mi sono<br />
trovata benissimo.<br />
Su una locandina dietro di noi c'è scritto che<br />
per curare il tumore non servono solo pillole ma<br />
persone. E'd'accordo?<br />
L'umore lo danno i familiari, il marito, la figlia e<br />
me stessa. Le devo dire che ho avuto una grande<br />
forza per combattere questo male. Non mi sono<br />
mai scoraggiata. L'insieme, la società e le persone<br />
che hanno avuto le stesse problematiche ti<br />
aiutano molto.<br />
Sig. Domenico Galli<br />
Signor Galli, di quale patologia soffre?<br />
Io ho una malattia rara e sono al Regina Elena dopo<br />
aver subito un intervento per tumore all'esofago<br />
e da marzo, periodo del primo controllo, ho riscontrato<br />
la presenza di alcuni linfonodi, quindi<br />
sono entrato in chemio. Sto procedendo nelle cure<br />
appropriate presso questo istituto con la speranza<br />
di miglioramenti.<br />
Come è cambiata la sua vita da quando ha scoperto<br />
la malattia ed ha iniziato la chemio?<br />
Per quanto riguarda la malattia rara di cui soffro,<br />
posso dire di conviverci da vent'anni. Ho<br />
vissuto con serenità e senza eccessivi problemi<br />
l'intervento che ho subito nel 2005, facendo leva<br />
sulla determinazione: ma queste sono, come<br />
amo dire io, solo parole. Bisogna avere gli strumenti<br />
per acquisire serenità e determinazione,<br />
se non ci sono questi strumenti si è un po' più<br />
deboli. In questi anni risono rafforzato molto<br />
anche con altre discipline, curando molto l'aspetto<br />
di quella che viene chiamata la comicoterapia,<br />
che in fondo significa essere ironici e autoironici<br />
per dare un senso più serio alla propria vita:<br />
quando ci si trova in queste situazioni si capisce<br />
ancor meglio il primo comandamento che è<br />
in fondo è la salute. Parlare di strumenti significa<br />
scegliere quello che meglio si crede dopo<br />
aver fatto una grintosa ricerca; ad esempio ciò<br />
che io ho visto come ottimo strumento è qui al<br />
Regina Elena, ovvero la biblioteca, perché tramite<br />
le persone e il materiale gratuito e adatto<br />
alla situazione si può rafforzare la conoscenza.<br />
Il male maggiore è quello di mettere la testa sot-<br />
Sig. Domenico Galli<br />
to la sabbia. Un altro aspetto è il rapporto con<br />
i medici, che qui è prima di tutto umano e io in<br />
questo aspetto ci credo molto. Il malato oncologico<br />
vive delle situazioni critiche e un rapporto<br />
stretto con una fitta rete di medici e familiari<br />
può aiutare a non sentirsi mai soli; su questo ci<br />
deve essere una ricerca più approfondita e ho<br />
notato che è uscito un libro Dall'altra parte, scritto<br />
da tre noti medici che si sono trovati malati<br />
di tumore: da quella angolazione i tre sono riusciti<br />
a mettere in evidenza tutte le lacune del<br />
sistema, dai medici agli infermieri, fino alle strutture.<br />
Ci vuole un salto di qualità, ad esempio un<br />
incontro con il nuovo Ministro della Salute al fine<br />
di capire quali sono gli ulteriori problemi da<br />
risolvere. In fondo c'è bisogno di una rivoluzione<br />
culturale. Sarebbe un successo per tutti e non<br />
è un discorso di finanziamenti ma soprattutto di<br />
idee e di creatività. Più stimoli ci sono e meglio<br />
è, in fondo questa biblioteca, pur molto importante,<br />
ne è l'esempio: andrebbe pubblicizzata<br />
meglio e fatta conoscere di più eliminando una<br />
separazione che ancora purtroppo in parte esiste.<br />
Bisogna macinare ancora molto per conseguire<br />
una sensibilità maggiore.<br />
Non tralasciamo un aspetto fondamentale del problema<br />
cancro: i familiari.<br />
Pino Scasseddu, marito della sig.ra Liliana<br />
Porcarelli.<br />
Come cambia la vita nel momento in cui si viene<br />
a sapere della malattia di un proprio caro?<br />
Il cambiamento è particolare perchè ci si trova in<br />
una situazione davanti alla quale si è impreparati.<br />
Dopo gli accertamenti si spera che tutto si<br />
risolva; è la parte in causa che ti da il coraggio di<br />
andare avanti. Mia moglie ha preso il male per quello<br />
che è, un elemento da sconfiggere. Vederla entrare<br />
in sala operatoria per tre volte e dare coraggio ai<br />
medici con delle battute mi ha fatto una certa impressione,<br />
ma mi ha reso la vita più positiva. Certo<br />
lo scombussolamento della vita c'è stato in quanto<br />
tutte le cose che si potevano fare ora non sono<br />
possibili, ma si rifaranno e per adesso cambieremo<br />
abitudini. Bisogna saper vivere questi momenti<br />
con la forza che la persona ti da. Io, stando a casa,<br />
vedo che c'è un circolo di persone che hanno<br />
le stesse problematiche e non hanno remore nel
manifestarle: c'è sicuramente più sincerità in questo<br />
tipo di circolo che in uno in cui le persone<br />
stanno bene. Ci si aiuta vicendevolmente e l'ambiente<br />
medico con dei piccoli gesti non fa mancare<br />
il proprio sostegno; io lavoro in ospedale e quando<br />
guardo al medico lo faccio sempre con occhio<br />
critico, perchè quei gesti non li ho riscontrati spesso,<br />
ma qui è diverso.<br />
Lei ha trovato forza in sua moglie, quindi. Io<br />
le vorrei ora chiedere come ha scelto di starle<br />
vicino.<br />
Non è semplice descriverlo, ma io cerco di aiutarla<br />
con la presenza e l'infusione di un coraggio che<br />
peraltro lei già ha e facendole capire che si tratta<br />
di un periodo transitorio, dopo il quale la vita tornerà<br />
come prima. Si cerca di stemperare anche con<br />
battute. Noi abbiamo una figlia unica che all'inizio<br />
non l'aveva presa bene, in quanto la parola<br />
cancro le aveva creato una seria paura, ma poi ha<br />
capito che ce la possiamo fare; fortunatamente c'è<br />
anche mia suocera che è molto disponibile e così,<br />
collaborando alle attività anche più semplici,<br />
riusciamo a mandare avanti la famiglia. Insomma<br />
la presenza fisica e gli atti quotidiani compongono<br />
il mix col quale cerchiamo di dare il nostro<br />
contributo.<br />
Sig.ra Adriana, caposala del reparto di ematologia<br />
del Regina Elena<br />
In un certo senso lei si trova dall'altra parte, ma<br />
ha avuto un esperienza di malattia: che paziente<br />
pensa di essere stata?<br />
Credo di essere stata un pessimo paziente; inizialmente<br />
ho avuto un senso di incredulità, ma col<br />
tempo sopraggiunge la ragione. Devo dire che non<br />
ho avuto il dolore burocratico di cercare il posto,<br />
di trovare un ascolto che spesso non soddisfa e<br />
quindi giocavo in casa. Quando il problema si è risolto<br />
brillantemente è iniziata la fase dei controlli<br />
periodici, fase che ti stanca perché ripercorri una<br />
strada già fatta, questa è un'altra fase che andrebbe<br />
presa in considerazione, perché è molto proble-<br />
42 eur:torrino:news<br />
matica.<br />
Come è la sua esperienza da caposala e quanto<br />
la ha aiutata nel curare dei pazienti?<br />
Quella esperienza mi ha cambiata, in tutto, anche<br />
se sono stata dall'altra parte per un breve periodo.<br />
C'è anche una tua motivazione per affrontare<br />
questo lavoro e per andare avanti: noi infermieri<br />
siamo la spalla sulla quale piangere. Se non hai le<br />
motivazioni interne non puoi stare trent'anni in<br />
un istituto come questo.<br />
E la famiglia?<br />
In quel periodo avevo le bambine molto piccole e<br />
ho subito una separazione, ma la famiglia d'origine<br />
è stata molto presente; infatti è possibile che<br />
chi ti sta accanto non riesca a condividere il dolore.<br />
Può accadere anche questo, perché non tutti<br />
sono in grado di supportare una persona in quelle<br />
condizioni.<br />
La conoscenza della malattia l'ha aiutata rispetto<br />
agli altri pazienti?<br />
Direi proprio di si. L'informazione è quella che ti<br />
dice che se sai ciò che vai a fare puoi affrontare<br />
meglio la situazione. L'informazione deve essere<br />
continua durante il prelievo, perché non solo è un<br />
diritto ma è anche un dovere essere informati.<br />
Sig.ra Turisiana Carlo D’Alatri<br />
Sig.ra Turisiana Carlo D'Alatri<br />
La sua esperienza con il cancro.<br />
All'inizio non mi sono neanche resa conto della si-<br />
tuazione e non volevo sottopormi all'intervento.<br />
Si trattava di un carcinoma al collo dell'utero. Dopo<br />
l'intervento però non sapevo che c'era da affrontare<br />
la chemio e potete immaginare quali esiti di<br />
sofferenza. Dopo cinque anni ho avuto questo problema<br />
al seno, ma non ho avuto neanche il tempo<br />
di disperare e sono stata portata in sala operatoria<br />
con tutti che mi tranquillizzavano; il post non<br />
è stato così traumatico e ho fatto la ricostruzione<br />
del seno, in quanto dei medici giovani mi hanno<br />
fatto capire che una donna del nostro secolo non<br />
può non fare la ricostruzione del seno. Istintivamente<br />
ho fatto questa considerazione: non sono una donna<br />
di spettacolo ma sono pur sempre una donna.<br />
È stata una sfida, ho reagito e mi sono trovata a<br />
fare progetti lungimiranti a lunga scadenza. Io spero<br />
che in futuro ci siano delle visite personalizzate<br />
perché a volte la chemio è più devastante del male<br />
stesso: l'esperienza recente di mia sorella, che<br />
mi ha lasciata sconvolta, mi ha fatto capire che<br />
l'organismo non sempre riesce a sopportare questi<br />
farmaci. Sono troppo forti. Spero sempre, ripeto,<br />
in cure personalizzate e meno invasive.<br />
Quindi lei si è trovata anche nella situazione di<br />
familiare di un malato; che rapporto ha avuto<br />
con sua sorella?<br />
Io non ho mai pianto per la mia malattia, ma solo<br />
per mia sorella, ma il coraggio che ho avuto è<br />
stato grande. Noi dovevamo vincere questa battaglia,<br />
ma purtroppo non è stato così e la disperazione<br />
è sopraggiunta per mia sorella.<br />
Con gli altri familiari quale tipo di rapporto<br />
ha avuto e quali sensazioni ha cercato di trasmettere?<br />
Mia madre era al corrente di questo problema, perché<br />
vive con me. Tutto sommato far conoscere le<br />
situazioni può far bene, perché a livello familiare<br />
ti aiuta ad essere più tranquillo ed avere la massima<br />
collaborazione. Certo si può passare per egoisti,<br />
ma nessun rimpianto ci deve essere perché in questa<br />
malattia c'è bisogno di tante cose, anche le più<br />
piccole. Soprattutto dal punto di vista morale.<br />
L'informazione può salvarti la vita<br />
Incontro con la Dott.ssa Gaetana Cognetti, responsabile della Biblioteca Digitale<br />
Centro di Conoscenza "Riccardo Maceratini" dell'Istituto Regina Elena di Roma<br />
] a cura di Valeria De Rentiis [<br />
Prosegue il nostro viaggio all'interno dello sconosciuto<br />
Pianeta Cancro. Con nostra gradita sorpresa<br />
abbiamo scoperto che spesso, per curare una malattia,<br />
non servono solo farmaci, corsie d'ospedale<br />
e iter burocratici per fare visite. A volte quello che<br />
può salvarci la vita è trovare un motivo, un appiglio<br />
per vivere. Per trovarlo è necessaria tanta forza<br />
di volontà e la voglia di sperare. C'è da sottolineare<br />
però che informarsi, documentarsi sulla propria<br />
malattia può essere d'aiuto anche a chi ci è di fronte,<br />
medico o familiare che sia. Capire cosa non va<br />
nel nostro organismo può aiutare anche chi, nonostante<br />
svolga la professione medica, non conosce<br />
appieno tutte le peculiarità di una determinata patologia.<br />
Per studiare, conoscere e documentarsi,<br />
esiste uno spazio all'interno dell'"Istituto Regina<br />
Elena" di Roma dove possiamo trovare, oltre alla<br />
preparazione, alla disponibilità e alla cordialità di<br />
chi vi lavora, anche un valido apporto per capire<br />
meglio come possibile curarsi. La Biblioteca Digitale-<br />
Centro di Conoscenza "Riccardo Maceratini" ci ha<br />
aperto le porte e insieme alla Dottoressa Cognetti<br />
abbiamo cercato di capire com'è possibile convivere<br />
con la malattia di questo secolo.<br />
Dottoressa Cognetti, qual è la funzione di questa<br />
biblioteca?<br />
Da un lato dare informazione scientifica agli operatori:<br />
abbiamo una sala multimediale con 15<br />
postazioni per pc e dall'altra abbiamo una sala dedicata<br />
ai pazienti che è la biblioteca del paziente<br />
con acceso riservato, dove i pazienti possono richiedere<br />
informazione anche mirata. Informazioni<br />
connesse alla terapia che stanno facendo, gli effetti<br />
collaterali possibili su cui noi diamo risposta,<br />
promulgando degli archivi informativi aggiornatissimi,<br />
sia a livello nazionale che internazionale.<br />
In particolare a livello nazionale abbiamo una biblioteca<br />
digitale prodotta da quest'Istituto insieme<br />
ad altri sei, specializzati in oncologia in Italia; la<br />
biblioteca digitale Azalea, disponibile sul sito web<br />
www.azaleaweb.it ha circa 3500 documenti d'informazione<br />
in lingua italiana per i pazienti in<br />
oncologia comprensivi anche di schede di circa<br />
1500 associazioni per i pazienti con i servizi che<br />
queste associazioni erogano e circa 500 sono le<br />
associazioni madri. Poi 1500 sono in tutto comprensive<br />
anche delle sedi locali di queste associazioni.<br />
Il tentativo è di dare un'informazione integrata<br />
perché il paziente digita mammella e recupera sia<br />
i documenti in formato elettronico che in formato<br />
cartaceo relativi appunto ad associazioni che si<br />
occupano delle problematiche relative alla mammella<br />
e stiamo inserendo anche protocolli clinici<br />
perché spesso il paziente che non ha speranza di<br />
sopravvivenza con le terapie standard può tentare<br />
una terapia sperimentale, e quindi, localizzando<br />
i protocolli, sapendo dove si svolgono le sperimentazioni<br />
può chiedere di essere reclutato all'interno.<br />
Alcuni pazienti si sono salvati la vita grazie all'utilizzo<br />
di protocolli sperimentali. All'epoca quel<br />
farmaco era solo sperimentale, non era sicuro che<br />
desse degli effetti: successivamente è stato dimostrato<br />
che quel farmaco dava degli effetti e
Dott.ssa Gaetana Cognetti<br />
spesso la sopravvivenza è passata dal 30 al 60 -<br />
80 % con nuovi farmaci. Anche questa è una speranza<br />
per quei pazienti che non hanno lo stato della terapia<br />
valida per poter risolvere la propria patologia.<br />
Insieme a noi in quest'intervista c'è anche lo<br />
staff della biblioteca. Ce li presenta?<br />
Partiamo da Michelangelo Crocco, Fabio D'Orsogna<br />
e Amelia Mazzacuva che si occupano attualmente<br />
della biblioteca del paziente<br />
Lavorano qui anche le dottoresse Katiuscia Dormi,<br />
Maura Tuberi e Francesca Servoli che si occupano<br />
invece della parte per gli operatori. In particolare<br />
la dott.ssa Servoli si occupa della formazione e<br />
dell'organizzazione. Diciamo che siamo tutti docenti<br />
in questi corsi. I corsi di formazione sono<br />
attualmente rivolti agli operatori sanitari: da una<br />
parte ci sono pillole d'informatica dall'altra documentazione<br />
scientifica. Ogni mese facciamo dei<br />
corsi base d'informatica per mettere gli operatori<br />
in condizione d'accedere alle risorse informative,<br />
anche coloro che non hanno un'alfabetizzazione<br />
informatica. Questi corsi sono fatti in due moda-<br />
44 eur:torrino:news<br />
lità. Noi mettiamo in condizione il personale sanitario<br />
che non utilizza il pc, di poterlo utilizzare.<br />
La seconda parte è dedicata ai corsi di documentazione,<br />
cioè corsi che sono necessari per l'aggiornamento<br />
del personale. Insegniamo come accedere a risorse<br />
di qualità in internet e di distinguere le risorse<br />
di qualità da quelle che non lo sono perché questo<br />
è un grandissimo problema in ambito sanitario<br />
di rischio per la salute, in quanto chiunque può<br />
mettere notizie sul web e chi naviga non ha sempre<br />
la certezza che si tratti d'informazioni di qualità.<br />
Insegniamo poi ad utilizzare le basi dati per l'aggiornamento<br />
scientifico dei medici e dei pazienti.<br />
Vorremmo, e questo è in progetto, anche sviluppare<br />
dei corsi per i pazienti, per i familiari e per i<br />
cittadini. Per insegnare proprio come accedere ad<br />
internet e saper distinguere il grano dall'olio. Quindi<br />
eliminare quelle informazioni che sono desunte di<br />
qualsiasi qualità e che spesso creano delle situazioni<br />
anche drammatiche. Ci sono pazienti che<br />
vogliono partire per dei trattamenti. A me è capitato<br />
con un paziente che voleva andare in Portogallo<br />
per delle cure. Successivamente abbiamo scoperto<br />
che questo presunto medico non aveva scritto<br />
nessun articolo, non si sapeva chi fosse questa<br />
persona che aveva descritto il trattamento come<br />
ottimale. Così come c'è molta pubblicità commerciale<br />
dai mass media sui farmaci e attraverso l'esame<br />
delle nostre banche dati verifichiamo quotidianamente<br />
che spesso si tratta di pubblicità e che non<br />
vi sono evidenze scientifiche che dimostrino poi<br />
che questi farmaci sono effettivamente efficaci<br />
Facciamo un po' da barriera e cerchiamo di dare ai<br />
pazienti e ai cittadini anche un orientamento sulle<br />
risorse valide per evitare appunto che ci siano<br />
delle informazioni di tipo commerciale, come spes-<br />
so accade perché la sanità è un grosso fatto commerciale.<br />
Vengono propagandate spesso e poi magari<br />
non hanno nessuna efficacia dal punto di vista<br />
scientifico. Questo è il tentativo di creare la biblioteca<br />
a doppio livello, che sia da un lato di<br />
qualità per gli operatori e dall'altro per il paziente.<br />
Anche perché i pazienti sono diventati un motore<br />
per l'informazione di qualità. Perché spesso il medico<br />
non ha tempo d'informarsi sulle centinaia di<br />
patologie che cura. Il paziente ha una sola patologia<br />
e se ha informazioni di qualità si fa portatore<br />
d'informazioni dal medico. In un'indagine che è<br />
stata fatta in America è risultato che il 60 % dei<br />
medici di base ha dichiarato d'aver ottenuto informazioni<br />
aggiuntive dai pazienti. Il che vuol dire<br />
che il paziente può diventare portatore d'informazione<br />
valida al medico.<br />
Che tipo di lavoro viene svolto all'interno della<br />
biblioteca nella sala multimediale?<br />
La sala multimediale offre l'accesso in particolare<br />
alle risorse elettroniche. Come potete vedere ci sono<br />
attualmente 10 postazioni di pc e le porteremo<br />
a 15 perchè gran parte delle risorse di cui il personale<br />
usufruisce è su supporto elettronico. Noi<br />
abbiamo un abbonamento a circa 3000 riviste in<br />
ambito biomedico. Gli utenti possono sia consultare<br />
le riviste dalle postazioni che abbiamo nella<br />
sala multimediale, sia consultarle direttamente<br />
dai reparti perché l' accesso è a tutto l'istituto,<br />
quindi, noi paghiamo un abbonamento su queste<br />
risorse elettroniche e poi dai reparti si può accedere<br />
direttamente. L'altra grossa attività che<br />
svolgiamo è rivolta ai corsi di formazione come già<br />
detto prima, con un alto livello d'interattività, gratuitamente<br />
dal nostro personale e permette di<br />
potersi aggiornare costantemente con i corsi ac-
creditati con l'ausilio delle risorse elettroniche. E<br />
oggi è un fatto estremamente diffuso aggiornarsi<br />
a livello elettronico. Naturalmente la sala non offre<br />
solo semplicisticamente l'accesso ai pc ma offre<br />
anche l'orientamento alle risorse e il ruolo svolto<br />
dai bibliotecari è fondamentale: aiuta l'utente a<br />
ricercare e a trovare quelle informazioni che ci sono<br />
utili perché la difficoltà oggi sul web è trovarsi<br />
con milioni d'informazioni quando si fa una ricerca<br />
e questo è il paradosso informatico e informativo<br />
per cui noi abbiamo tantissime informazioni, siamo<br />
in un mare d' acqua che spesso è salata e non<br />
riusciamo a trovare quello che serve effettivamente.<br />
Il ruolo del bibliotecario è quello di orientare all'interno<br />
della struttura l'uso delle risorse che poi<br />
servono effettivamente alla causa.<br />
Dott.ssa Cognetti, ci illustri in pratica cosa av-<br />
46 eur:torrino:news<br />
viene sul supporto informatico che utilizzate<br />
Qui diamo un'informazione sia attraverso gli opuscoli<br />
cartacei sia interrogando le banche dati a<br />
livello internazionale. Una delle più importanti è<br />
questa: MedLine Plus che è stata prodotta dalla<br />
National Library Medically, la più grande biblioteca<br />
americana medica a livello internazionale che<br />
ha prodotto questa risorsa appositamente per i pazienti<br />
che vengono definiti Health Consumer, cioè<br />
consumatori di salute non pazienti perchè è un<br />
termine politically uncorrect. Questo è un grandissimo<br />
contenitore, molto aggiornato e possiede tutti<br />
i settori per determinate patologie. Vi sono schedate<br />
circa 700 patologie di cui sono accessibili<br />
tutti gli aspetti, sia il trattamento, sia la panoramica,<br />
sia addirittura le ricerche sulla banca dati<br />
automaticamente a cui il paziente può accedere<br />
con facilità. Diciamo che è un contenitore molto<br />
aggiornato, esauriente e di qualità perché tutte le<br />
informazioni che vengono inserite all'interno sono<br />
controllate da grandissime istituzioni americane.<br />
E quindi, fa un po' da recupero di tutte le informazioni<br />
di qualità dei più grossi enti americani<br />
che si occupano delle patologie. Ci sono anche<br />
9000 schede circa di farmaci che sono sempre curate<br />
dal paziente. L'uso dei farmaci è sicuramente<br />
una risorsa di grandissima qualità. Abbiamo anche<br />
risorse in lingua francese. Per cui visto che la lingua<br />
è una grossa barriera, c'è la possibilità di<br />
usufruire d'informazioni in francese, per rendere<br />
accessibile al massimo la banca dati agli utenti.<br />
Tant'è che noi abbiamo la biblioteca digitale Azalea.<br />
Se inseriamo il termine mammella nella ricerca banca<br />
dati, oppure selezioniamo una parte del corpo<br />
umano, l'utente può direttamente arrivare alle informazioni<br />
che ci occorrono. Appariranno tutti i<br />
record relativi al termine o alla sezione corpo umano.<br />
Il paziente non ha bisogno d'entrare in diversi<br />
archivi separati perché l'informazione viene accorpata<br />
tutta in un unico archivio. Abbiamo la<br />
possibilità d'aprire il documento. Il paziente ha la<br />
possibilità di consultare anche i documenti valutati.<br />
Non lo sono tutti perché è una procedura<br />
abbastanza complessa. La valutazione finale consiste<br />
in una sintesi in cui troviamo informazioni<br />
sulla leggibilità del documento ad esempio.<br />
Per concludere potremmo dire che i pazienti che<br />
hanno bisogno d'informazione possono utilizzare<br />
sia Azalea (www.azaleaweb.it) sia la nostra biblioteca<br />
del paziente perché anche chi non utilizza<br />
internet o non lo sa usare ha diritto ad avere informazioni.<br />
La biblioteca è facile da raggiungere:<br />
è all'ingresso dell'Istituto "Regina Elena", un casale<br />
molto bello tra l'altro. Siamo aperti dalle 9<br />
alle 17 tutti i giorni Chi vorrà venire a trovarci saprà<br />
che saremo lieti di dare una mano a tutti coloro<br />
che ne avranno bisogno.<br />
La ricerca sul campo<br />
Visita all'interno dei laboratori dell' "Istituto Nazionale Tumori Regina Elena"<br />
] a cura di Valeria De Rentiis [<br />
Dott. Citro<br />
Si parla molto di ricerca e di sostegni, soprattutto<br />
economici, di cui necessiterebbe questo<br />
settore. Ma, in pratica, come lavorano i ricercatori<br />
in Italia per scoprire una cura per il cancro?<br />
L'abbiamo chiesto al Dott. Citro, ricercatore presso<br />
l'"Istituto Nazionale Tumori Regina Elena"<br />
che ci ha aperto le porte dei laboratori. Durante<br />
questa visita ci siamo resi conto di come la scienza<br />
sia andata avanti e quanto ancora bisogna fare<br />
per trovare una cura efficace. Macchinari moderni<br />
e costosi, spesso importati dagli Stati Uniti,<br />
permettono ai ricercatori di lavorare meglio. In<br />
particolare si parla di nanotecnologie e di farmaci<br />
intelligenti.<br />
Dott. Citro, cosa avviene in questi laboratori?<br />
I laboratori sono stati costruiti con molte nanotecnologie<br />
perché cerchiamo di sviluppare i nuovi<br />
protocolli terapeutici: cerchiamo di sviluppare quel<br />
tipo di ricerca che possa trovare l'applicazione al<br />
letto del paziente in un tempo immediato, cosi come<br />
avviene con la ricerca di base: la ricerca cosiddetta<br />
traslazionale e che focalizza gli obiettivi a medio<br />
termine per poter avere dei risultati di progresso<br />
terapeutico. Tutto lo sviluppo dei farmaci intelligenti,<br />
come gli anticorpi monoclonali contro i<br />
recettori del leptu, come gli inibitori enzimatici di<br />
enzimi importanti per la vita della cellula tumorale,<br />
nel momento in cui neutralizza alcuni farmaci<br />
della terapia: sono quei risultati che si ottengono<br />
con la ricerca traslazionale che è alquanto costosa<br />
e faticosa ma dà risultati più soddisfacenti.<br />
Questo tipo d'attività è possibile farla perché disponiamo<br />
di macchinari computerizzati che analizzano<br />
contemporaneamente diverse cose. Molti anni fa<br />
non era possibile. Oggi possiamo vedere i meccanismi,<br />
i metabolismi di una cellula tumorale e<br />
riuscire a vederne anche le differenze che ci permettono<br />
d'identificare i target. Colpire una cellula<br />
tumorale nella differenza biologica se questa differenza<br />
da un vantaggio biologico significa ridurre<br />
nella sua capacità proliferativa la cellula stessa.<br />
Cerchiamo di utilizzare i farmaci biologici perché<br />
oltre ad avere una grande specificità d'azione colpiscono<br />
il bersaglio lì dove serve. Spesso hanno<br />
anche una bassa tossicità perché non sempre quel<br />
bersaglio colpito è anche nella cellula normale. Nel<br />
momento in cui noi riusciamo ad avere un quadro<br />
generale di quello che accade alle cellule, abbiamo<br />
anche un quadro generale della malattia.<br />
Dottore, ci troviamo in uno dei laboratori: ci<br />
spieghi a cosa servono i macchinari presenti<br />
Questa è una famosa stazione Affimetric cioè un<br />
apparato che ci permette di studiare un numero di<br />
geni che in un certo momento della vita cellulare<br />
sono attivi. Ci permette, inoltre di andare a con-<br />
frontare una cellula tumorale con una cellula normale<br />
per constatare se in un certo momento di un<br />
trattamento chemioterapico o della vita, hanno gli<br />
stessi cluster e set di geni attivi oppure no. E per<br />
differenza possiamo capire quali sono i geni che<br />
danno un vantaggio alla cellula tumorale rispetto<br />
a quella normale perché questi geni vengono prelevati<br />
da cellule dove precedentemente vengono<br />
selezionate sui vetrini istologici. Quindi sappiamo<br />
perfettamente qual è il Dna della cellula normale<br />
paragonato al Dna della cellula tumorale. Questo<br />
ci permette di prelevare dei geni di cellule con metastasi,<br />
di tumori in corso di terapia per cui possiamo<br />
anche vedere la risposta di quali geni usa la cellula<br />
tumorale di fronte ad un farmaco rispetto alla<br />
normale. Questo macchinario lavora non da solo<br />
ma con un pc e sta in rete con una banca dati mondiale<br />
che fa riferimento all'America perché la casa<br />
Affimetric è quella che poi ci dà dei microchip con<br />
sopra dei geni umani e selezionati che noi chiediamo<br />
di volta in volta. Questo per dirvi che tutto<br />
quello che troviamo non è fatto esclusivamente in<br />
casa nostra ma è confrontato con un banca dati a<br />
livello mondiale. Questa è tutta una serie di processi<br />
che viene dal vetrino: dal DNA vengono isolate<br />
delle sonde, dei geni e poi vengono analizzati.<br />
Lavoriamo su una macchina a laser che riesce a<br />
detectare delle molecole molto piccole. Diciamo<br />
che queste sono le macchine che si avvalgono delle<br />
nanotecnologie perché adesso riescono a vedere<br />
molecole che prima non era possibile identificare.<br />
Poi c'è il pc di analisi dati che viene collegato in<br />
rete e li c'è la comunicazione con la banca dati<br />
centrale. Ci spostiamo nella stazione di farmaco-
cinetica di routine. Qui troviamo una macchina che<br />
riesce ad analizzare le concentrazioni di farmaco<br />
che è presente nei sieri dei pazienti. Se abbiamo<br />
un paziente che è sottoposto ad un trattamento<br />
avrà diversi tempi del trattamento durante il quale<br />
farà diversi prelievi. Attraverso il siero del paziente<br />
stabiliremo le concentrazioni di farmaco somministrato.<br />
Da queste rilevazioni si riesce a capire<br />
qual è la concentrazione nel tempo del farmaco<br />
somministrato al paziente. Possiamo cosi vedere<br />
se è il caso o meno di modulare la terapia a seconda<br />
dello stato metabolico. L'idea, l'obiettivo,<br />
il goal di tutto questo è la personalizzazione della<br />
terapia individuo per individuo lì dov'è possibile.<br />
Questo ci permette di vederne anche l'evoluzione.<br />
Sapete che la chemioterapia è soggetta a dei cicli:<br />
può darsi che il metabolismo del paziente al<br />
primo ciclo sia diverso o quanto meno sia variato<br />
a seconda del ciclo di trattamento e cosi via. Per<br />
cui necessita modulare le concentrazioni o il tempo<br />
di somministrazione per avere lo stesso effetto<br />
verso la cellula tumorale. Questo è importante<br />
quando il paziente va verso il terzo, quarto ciclo<br />
di trattamento e con i farmaci anti tumorali, che<br />
sicuramente non sono leggeri. Ribadiamo che viene<br />
analizzata la concentrazione, la quantità che<br />
entra in circolo di un farmaco, ora per ora, giorno<br />
per giorno, e che c'è in un paziente dopo la somministrazione<br />
di un trattamento. Tutte le macchine<br />
sono collegate ai pc perché si parlano continuamente<br />
in rete. Qui ad esempio possiamo analizzare<br />
una molecola di un farmaco antitumorale che normalmente<br />
viene analizzata per terapie antitumorali.<br />
Diciamo che con questo sistema noi riusciamo a<br />
vedere la concentrazione del farmaco nel siero dei<br />
pazienti dopo il trattamento o durante, sempre per<br />
vedere se il comportamento del farmaco nel plasma<br />
a seconda dei cicli e delle modulazioni nel<br />
corso della terapia ha sempre lo stesso effetto.<br />
Queste modulazioni possono essere dovute sia alle<br />
condizioni generali del paziente sia alla risposta<br />
che il tumore dà nel corso della terapia. Nel passato,<br />
quando facevo le analisi, lavoravo nella camera<br />
fredda con le colonne cromatografiche perché erano<br />
tutti sistemi grandi, macroscopici; adesso<br />
abbiamo compattato tutto in macchine piccole per<br />
cui con le famose nanotecnologie si è risolto e fa<br />
fare anche meno sacrifici a noi . Disponiamo di tabelle<br />
complete con tutti i dati: ad esempio l'orario<br />
in cui sono stati fatti i vari prelievi del trattamento<br />
perché è importante sapere qual è la concentrazione<br />
del farmaco dopo 5 minuti che è stato inoculato<br />
oppure dopo 24 ore dopo la somministrazione.<br />
Possiamo stabilire anche come il farmaco viene eliminato<br />
dall'organismo, e quindi, ci dà anche un'idea<br />
di quali sono gli eventuali effetti tossici, collaterali<br />
oppure come intervenire nel momento in cui<br />
le soglie tossiche vanno fuori. Quando facciamo<br />
un'analisi possiamo stoccarle e metterle in un database<br />
una per una perché ogni grafico ha un tempo<br />
di prelievo: esistono dei picchi che rilevano la presenza<br />
del farmaco dopo 10 minuti. Se effettuo<br />
l'analisi dopo 10 minuti l'andamento sarà diverso.<br />
Lo stesso procedimento viene effettuato per le urine<br />
per cercare di capire quanto farmaco viene<br />
eliminato e quali sono i metabolici del farmaco che<br />
vengono eliminati. Tutti gli organismi viventi,<br />
quando hanno una sostanza esogena dentro, la prima<br />
cosa che fanno è cercare di eliminarla. Questo<br />
significa metabolizzarla, detossificare l'organismo<br />
significa unire il farmaco o un farmaco leggermente<br />
eur:torrino:news 47
modificato dal fegato con una sostanza, generalmente<br />
l'acido glocuronico per poi eliminarlo con<br />
le urine, il famoso processo di detossificazione.<br />
Quando si supera questa soglia si entra nel grado<br />
di tossicità: siamo cioè nella soglia in cui l'organismo<br />
non è in grado di eliminarlo da solo.<br />
Abbiamo a disposizione programmi e software che<br />
ci dicono come va l'andamento del farmaco con<br />
assoluta precisione e che simulano dei processi<br />
matematici. Lavoriamo anche nella stazione della<br />
le alternative alla medicina ufficiale<br />
spettronometria di massa, ovvero un apparato che<br />
va oltre quelli già visti in precedenza perché qui<br />
oltre a seguire ed identificare il nuovo farmaco riusciamo<br />
ad identificare anche le molecole che<br />
derivano dal nuovo farmaco. Se noi diamo un farmaco<br />
ad un paziente e il suo organismo lo modifica<br />
per eliminarlo dall'analisi con queste macchine noi<br />
riusciamo a capire qual è la modifica che lui ha apportato,<br />
quali sono le modifiche chimiche che<br />
l'organismo ha fatto sul farmaco per renderlo inattivo,<br />
riusciamo a sapere il peso della molecola<br />
nuova derivante dal farmaco. Con questa macchina<br />
riusciamo ad identificare se nella cellula tumorale<br />
c'è una proteina particolare e tutti i mattoni che<br />
la compongono, per cercare di capire se quella proteina<br />
ha qualche aminoacido particolare nella<br />
sequenza rispetto ad una cellula normale. Possiamo<br />
vedere le differenze, sia quantitative sia qualitative,<br />
se le proteine sono diverse. Ciò che ci permette<br />
di vedere la spettrometria di massa è il singolo<br />
aminoacido, il singolo peptide di una proteina digerita<br />
e che cosa accade in una singola cellula<br />
tumorale rispetto ad una cellula normale. Questa<br />
macchina si offre anche per altri tipi di analisi,<br />
non solo per le proteine, per i peptidi ma anche<br />
per i farmaci stessi perché nebulizza e dà delle cariche<br />
alle molecole e in base al rapporto Cariche<br />
ottenute/Peso molecolare, riusciamo ad ottenere<br />
il gruppo chimico con cui abbiamo a che fare. Solo<br />
un esclusivo gruppo chimico può avere il rapporto<br />
carica-massa, è come se fosse un'impronta<br />
digitale. Nella stessa sezione del laboratorio disponiamo<br />
d' incubatori in cui cresciamo le cellule<br />
tumorali in vitro. La cultura cellulare in vitro è molto<br />
utile sotto tanti punti di vista: per vedere come<br />
le cellule rispondono ai farmaci, per vedere o isolare<br />
alcune cellule e molecole trattate o meno con<br />
alcuni farmaci. Proprio qui noi trattiamo i cicli cellulari<br />
delle cellule sia tumorali sia normali mortalizzate<br />
per fare poi dei paragoni e dei confronti tra le vie<br />
metaboliche delle cellule tumorali rispetto alle cellule<br />
normali e viceversa per cercare di capire quali<br />
sono le differenze, per poter poi intervenire con<br />
La Radionica nella cura al cancro:<br />
un punto di partenza e nuova speranza?<br />
[ di Sergio Di Mambro e Fabrizio Piciarelli ]<br />
Come curarsi da una malattia come il cancro?<br />
Oltre alla medicina convenzionale, esiste quella<br />
branca della medicina definita alternativa, di cui<br />
si parla ancora poco. Eppure su molte di queste<br />
discipline esiste una forma di omertà, dovuta al<br />
fatto che la ricerca è orientata verso prodotti di<br />
sintesi che hanno il vantaggio di essere brevettati<br />
e commercializzati. Mentre l'autentica ricerca<br />
nel rispetto della vita e dei tre regni (animale,<br />
vegetale, minerale) va indirizzata nell'individuazione<br />
e nella utilizzazione dei cosiddetti "principi<br />
attivi" ricavabili dalla stessa natura, rappresentata<br />
dal regno vegetale. Il regno animale, nel<br />
rispetto della vita, può interagire solo con il regno<br />
vegetale.<br />
L'unica terapia riconosciuta sembra essere la chemioterapia,<br />
con i conseguenti e ben conosciuti<br />
effetti collaterali. Ci siamo chiesti se esistesse<br />
dei sistemi esterni con dei farmaci intelligenti che<br />
possono essere di natura anche biologica tipo peptidi,<br />
anticorpi e che in qualche modo possono<br />
togliere il valore aggiunto che la cellula tumorale<br />
ha rispetto ad una cellula normale. Questo è importantissimo<br />
perchè senza questa strumentazione<br />
non potremmo avere l'occhio omogeneo per studiare<br />
nel tempo questi sistemi. Un altro apparato<br />
di cui disponiamo è il tissue maker ray con cui riusciamo<br />
a prelevare una cellula tumorale da un<br />
preparato istologico cosi come riusciamo a prelevare<br />
una cellula normale dallo stesso tessuto in<br />
contorno alla cellula tumorale. Questo ci permette<br />
poi di amplificare con tutti gli altri macchinari<br />
il Dna dell'uno e dell'altro e di studiare le differenze<br />
con l'impatto ingenico con l'Affimetrix di cui<br />
parlavamo all'inizio per capire quali siano i cambiamenti<br />
della vita cellulare di un individuo di cui<br />
abbiamo analizzato i vari cluster, quali siano più<br />
o meno attivi nell'una o nell'altra situazione. E'<br />
possibile farlo su tessuti in cui sia in corso una terapia,<br />
e quindi, vedere anche quali siano i geni che<br />
rispondono a quel trattamento chemioterapico fin<br />
quando la chemio diventi cellula sensibile in cui i<br />
cosiddetti farmaci intelligenti colpiranno solo il<br />
bersaglio malato. Questo è l'obiettivo che ci siamo<br />
prefissi e il sogno per sconfiggere finalmente<br />
il cancro. Un'altra sezione dei laboratori riguarda<br />
la microscopia ottica: qui abbiamo un microscopio<br />
a fluorescenza e un microscopio confocale a<br />
doppio laser. Queste strumentazioni ci permettono<br />
di vedere il destino di alcune cellule: una volta<br />
a contatto con la membrana, seguono il loro percorso.<br />
Riusciamo quindi a vedere in una struttura<br />
submolecolare quale sarà il destino di una struttura<br />
entrata dalla membrana cellulare all'interno<br />
di una cellula e spesse volte si riesce a vedere se<br />
il percorso è lo stesso sia in una cellula tumorale<br />
che in una cellula normale. Capire, anche dal punto<br />
di vista morfologico, quali sono i percorsi e cosa<br />
accade alle cellule nello specifico.<br />
un modo per debellare il male senza distruggere<br />
o mettere comunque a repentaglio la propria vita<br />
debilitando l'organismo con la chemio. Abbiamo<br />
intervistato il Prof. Giuseppe Genovesi, ricercatore<br />
e docente presso il Policlinico "Umberto I" di<br />
Roma e docente di Endocrinologia all’Un La Sapienza<br />
di Roma, il quale ci ha parlato di un nuovo modo<br />
di approcciare alla malattia e di una possibile<br />
terapia chiamata "Radionica"
Prof. Genovesi, esistono delle terapie alternative<br />
alla chemioterapia?<br />
"Sicuramente la chemioterapia è la terapia ufficiale,<br />
"ortodossa", ma effettivamente non è l'unica.<br />
Si basa su presupposti che non sono molto condivisi<br />
dagli approcci naturali, diciamo dalla medicina<br />
olistica, che ha come obiettivo mettere l'organismo<br />
nelle condizioni di riacquisire una capacità<br />
di autosufficienza. La chemioterapia è estremamente<br />
aggressiva, lo è nei confronti delle cellule<br />
tumorali, ma lo è anche nei confronti del sistema<br />
immunitario dell'organismo.<br />
Quindi, spesso ci troviamo a fare i conti con un<br />
sistema di terapia debilitante per il paziente che<br />
la subisce; ha un effetto devastante sul sistema<br />
immunitario dell'organismo che vi si sottopone.<br />
Questo è il conflitto che la caratterizza, perché<br />
se è vero da una parte che può esserci un effetto<br />
sul tumore di per sé, è anche vero che il sistema<br />
immunitario, che poi è quello che dovrebbe essere<br />
in grado di assicurare la mancanza della<br />
recidiva e la guarigione completa, molto spesso<br />
risulta talmente compromesso da causare tra i fenomeni<br />
collaterali addirittura altri fenomeni<br />
neoplastici. Sembra strano, ma proprio la chemioterapia<br />
che dovrebbe assicurare una guarigione<br />
anticancro può diventare una terapia che tra i vari<br />
effetti collaterali ha proprio il cancro, magari<br />
di altre nature o di altre tipologie. Gli approcci<br />
non convenzionali, se possiamo definirli così, naturali,<br />
olistici, (si abusa di vari termini a proposito<br />
delle considerazioni sulle metodologie alternative<br />
a quelle classiche) sicuramente hanno un<br />
presupposto comune che è quello di cercare di<br />
arrivare a soluzioni del problema tramite un approccio<br />
più causalista, cercando in primo luogo<br />
d'identificare la causa della malattia, cancro compreso,<br />
in modo da poterla rimuovere, una volta<br />
identificata, attraverso proposte terapeutiche che<br />
hanno come obiettivo quello di ridare all'organismo<br />
la capacità di essere autosufficiente, cioè di<br />
recuperare quelle funzioni che in determinate circostanze<br />
erano andate perdute. E' ovvio che ci<br />
sono delle situazioni che possiamo definire molto<br />
complesse per permettere agli organismi di<br />
recuperare le proprie funzioni, ma gli approcci,<br />
proprio per questo motivo, possono essere multidisciplinari.<br />
Uno degli errori che viene commesso<br />
nel mondo della medicina in generale riguarda la<br />
contrapposizione di due scuole di pensiero: i medici<br />
che hanno un approccio ortodosso, tradizionale<br />
Prof. Giuseppe Genovesi<br />
e allopatico sono in conflitto con coloro i quali<br />
praticano una medicina olistica, fitoterapica e<br />
omeopatica. Si viene a creare un integralismo e<br />
questo è uno sbaglio. In casi in cui viene utilizzata<br />
la chemioterapia potrebbe essere utile unire<br />
le due terapie (quella allopatica e quella non convenzionale).<br />
In questo senso si può intravedere<br />
un'interdisciplinarietà a livello terapico che prima<br />
ancora dovrebbe essere di tipo diagnostico.<br />
Anche la diagnostica a volte subisce le limitazioni<br />
del protocollo. Se la medicina si avvicinasse<br />
di più alla fisica probabilmente anche dal punto<br />
di vista diagnostico avremmo degli elementi significativi".<br />
A Lei risulta che ci siano applicazioni di tali<br />
terapie e con quali risultati?<br />
"Sicuramente bisogna dire, pur essendo assolutamente<br />
favorevole alla medicina olistica, e quindi,<br />
suo utilizzatore, che purtroppo in Italia viene usata<br />
molto spesso senza un'adeguata cognizione di<br />
causa. Ne deriva che possano verificarsi dei fallimenti<br />
che non dipendono dagli approcci ma<br />
dall'incompetenza di chi li utilizza. Fatto salvo<br />
tutto ciò, esistono degli approcci estremamente<br />
efficaci, in particolare nel contesto della naturopatia<br />
tedesca che tiene conto di elementi fondamentali,<br />
riguardanti l'eziopatogenesi della malattia e la<br />
modalità per poter arrivare a gestire la causa della<br />
malattia attraverso l'uso di prodotti naturali<br />
(intendendo con ciò principi attivi con contenuto<br />
attivo molto significativo tanto da produrre<br />
dei risultati clinici importanti). Il test EAV (elettro-agopuntura<br />
secondo Voll) prende il nome da<br />
un medico tedesco (il Dott.Voll), che aveva costruito<br />
una macchina per poter misurare le differenze<br />
di potenziale elettrico espresse in potenziali molto<br />
piccoli: parliamo di micro ampère misurati sui<br />
punti dell'agopuntura classica che corrispondono<br />
a vari organi e funzioni d'organo. Identificando<br />
attraverso questo test le defaillances bioelettriche<br />
correlabili a defaillances funzionali di vari<br />
organi e testando le varie sostanze da utilizzare<br />
proprio attraverso questa tecnica, l'individuo che<br />
viene messo in contatto fisico con la sostanza<br />
ipotetica da utilizzare dal punto di vista terapeutico<br />
può avere una variazione del potenziale<br />
elettrico di superficie cutanea al solo contatto<br />
con la sostanza. Questo, dal punto di vista della<br />
medicina classica non è accettato, ma ha sicuramente<br />
dei presupposti scientifici, perché chiaramente<br />
la fisica delle particelle non più teorica, ma "evidence<br />
based", dimostra quale sia l'interferenza<br />
tra le singole particelle anche per il semplice contatto<br />
fisico, e quindi, quanto una struttura energetica<br />
possa produrre un effetto energetico su un organismo<br />
anche molto complesso. Del resto, anche<br />
su questi presupposti si basa tutta la fisica quantistica,<br />
che deriva a sua volta da studi che hanno<br />
dato sviluppo a strategie terapeutiche assai più<br />
estreme di quelle che possono essere considerate<br />
non convenzionali ma comuni, perché si tratta<br />
di utilizzare sostanze di estrazione vegetale o in<br />
diluizione ponderale omeopatica. Si tratta comunque<br />
di assumere sostanze per via orale o<br />
sistemica. La modalità di assunzione è la stessa<br />
che si utilizza per le terapie allopatiche. Ma le<br />
strategie non convenzionali non si fermano a questo.<br />
Dobbiamo dire che abbiamo a che fare con<br />
strategie che ormai hanno preso piede da alcuni<br />
decenni e che continuano a svilupparsi con estremo<br />
interesse perché sono state oggetto di<br />
sperimentazione che non prevede l'assunzione di<br />
qualcosa in particolare, se non come supporto<br />
della terapia di base. Mi riferisco alla Radionica<br />
nel campo oncologico, una delle modalità più interessanti<br />
oggi a disposizione e altrettanto<br />
sconosciuta e criticata dai più che la conoscono<br />
solo superficialmente. Per Radionica noi intendiamo<br />
un argomento che riguarda lo studio della<br />
fisica e che ha alla base ad esempio lo studio del<br />
pendolo. Negli anni '50 l'ingegnere italiano Callegari,<br />
stabilì che l'uso del pendolo era sicuramente e<br />
fortemente influenzato dal suo utilizzatore e i<br />
dati non potevano essere obiettivi, pur essendoci<br />
comunque alla base della radioestesia, cioè<br />
dell'uso del pendolo, delle leggi fisiche che comunque<br />
ne giustificavano l'assunzione. Costruì<br />
una macchina che aveva lo scopo di shuntare l'utilizzatore<br />
del pendolo rendendo oggettiva la<br />
misurazione. Questa macchina era stata costruita<br />
a scopo diagnostico, perché il pendolo aveva<br />
la prerogativa di esaminare e verificare, attraverso<br />
l'oggetto personale del paziente, quali fossero<br />
gli organi colpiti. La macchina di Callegari passò<br />
alla storia per essere estremamente efficace<br />
nel definire dettagliatamente alcune specifiche<br />
diagnostiche (tra gli utilizzatori della macchina<br />
di Callegari si annovera un Padre Gesuita, Monsignor<br />
Fernando Bortone). È chiaro che suscitò molta<br />
polemica nell'ambito dell'accademia universitaria<br />
ma, dato di fatto, la macchina funzionava<br />
dando degli inquadramenti diagnostici molto chiari<br />
attraverso degli elementi personali, come<br />
potevano essere le fotografie".<br />
L’inchiesta sul cancro continuerà nel prossimo<br />
numero insieme alla conclusione dell’intervista<br />
al Prof. Genovesi.<br />
eur:torrino:news 49
UNO<br />
SGUAR<br />
DO<br />
ALLE<br />
MOST<br />
RE<br />
] a cura di Rossana Bartolozzi [<br />
1 Paul Klee<br />
Costruzione cubica, 1920<br />
Olio e inchiostro su cartone, 37,5x34 cm<br />
The Metropolitan Museum of Art, New York<br />
“Paul Klee” 1879-1940 La collezione Berggruen<br />
Grande artista svizzero, molto amato da chi lo ha<br />
capito nel significato profondodella sua arte simbolica,<br />
scrutatrice del profondo delle cose. Molto<br />
sperimento' nella sua vita d'artista e nella ricerca<br />
dell'essenza delle cose, per riprodurle uso' tutte le<br />
tecniche a sua disposizione, esasperando a volte<br />
la carta stessa sulla quale operava, passando dall'aquarello,<br />
all'olio, al carbocino, ottenendo alla<br />
fine quelle immagini costruite tramite la sapiente<br />
pratica della materia. D'altra parte il suo mondo rivoluzionario,<br />
in un periodo ancora legato alla<br />
tradizione accademica, ben si accordava all' ambiente<br />
i n cui fu invitato ad operare, la Bauhaus,<br />
scuola d'arte innovativa in Weimar. In quel periodo,<br />
1920, ebbe il momento piu' creativo e prolifico,<br />
producedo opere squisite, di delicata fattura, ove<br />
se anche interveniva il colore, la disciplina del disegno<br />
sempre riaffiorava. La mostra allestita a<br />
palazzo Ruspoli raccoglie un grande numero di ope-<br />
“Viva la pittura” Matisse e Bonnard<br />
Bonnard e Matisse inneggiano alla loro amicizia<br />
con questo motto. Oltre 230 opere celebrano i due<br />
grandi pittori che furono accomunati da una grande<br />
amicizia e frequentazione, ma tuttavia seguirono<br />
sentieri diversi. Bonnard fu considerato come l'ultimo<br />
degli impressionisti, mentre Matisse fu pittore<br />
d'avanguardia a cui tutti guardarono, ma entrambi<br />
corrosi dall'inquietudine dell'artista volto alla<br />
52 eur:torrino:news<br />
re, per lo piu' di piccolo formato, che tracciano un<br />
percorso dell'artista che va all'incirca dal 1915 al<br />
1939. Sono piccoli gioiell iche meritano una attenzione<br />
mirata a cglierne i preziosi particolari.<br />
Palazzo Ruspoli, 13 otobre ‘06 - 7 gennaio ‘07<br />
ricerca della creazione artistica. Bonnard scriveva<br />
a Matisse: ''La pittura e' qualche cosa a condizione<br />
di concedersi completamente''. Le numerose opere<br />
esposte al Vittoriano sono tutte di altissima qualita'<br />
e la mostra e' da non perdere.<br />
Complesso del Vittoriano, via San Pietro in carcere,<br />
dal 6 ottobre ‘06 al 4 febbraio ‘07<br />
2 3<br />
2 Paul Klee<br />
Magnifico atterraggio, o "112!", 1920<br />
Acquerello, inchiostro da stampa trasferito, penna<br />
e inchiostro su carta, 23,6 x 31,8 cm<br />
3 Paul Klee<br />
Frutti sospesi, 1921<br />
Acquerello e matita su carta, 24,8 x 15,2 cm<br />
The Metropolitan Museum of Art, New York<br />
1
La “Schola del Caravaggio” Dipinti della collezione koelliker<br />
Nella seicentesca sede del Palazzo Chigi ad Ariccia<br />
e' stata allestita una vasta panoramica della pittura<br />
caravaggesca romana in cui figurano autori<br />
di spicco come Orazio e Artemisia Gentile, lo<br />
Spagnoletto, Saraceni, Borgianni, Baglioni,<br />
Manfredi e tanti altri accostati a nomi non di fama<br />
ma comunque di grande talento. Oltre 90<br />
opere che fanno parte della collezione del mecenate<br />
milanese Luigi Koeller, che conferiscono<br />
alla raccolta un carattere di unicita', data la pro-<br />
La tentazione comica<br />
tre secoli di satira e<br />
caricatura<br />
Il Comune di Roma ha promosso una mostra che<br />
non rientra nelle sue tesi programmatiche a cui<br />
siamo abituati, difatti al Museo di Roma in Trastevere<br />
e' stata allestita una raccolta di opere inneggianti<br />
alla satira e alla caricatura. Attraverso circa 140<br />
caricature possiamo godere dell'umorismo sarcastico,<br />
a volte dissacrante, di autori di derivazione<br />
marchigiana come Pier Leone Ghezzi, Gabriele<br />
Galantara, fondatore con Pedrecca del famoso settimanale<br />
satirico ''L'Asino'', a Cesare Marcorelli,<br />
arguto osservatore della societa' del suo tempo.<br />
Tre secoli di caricatura tra le Marche e Roma, dal<br />
1600 alla fine dell'800. L'umorismo ha storia antica,<br />
risalente addirittura agli egizi e ai greci.Diceva<br />
Rabelais ''Meglio e' di risa che di pianto scrivere,<br />
che' rider soprattutto e' cosa umana''.<br />
Museo di Roma in Trastevere, Piazza S.Egidio<br />
dall’11 ottobre 2006 al 26 novembre 2007<br />
4 Pierre Bonnard<br />
Finestra aperta a Vernonnet, 1912<br />
Olio su tela, 74 x 103 cm<br />
Musée des Beaux-Arts de Nice, Musée Jules Chéret<br />
Willem De Kooning - late paintings<br />
Benche' olandese, De Koonings si identifica come<br />
americano dato che gia' nel lontano 1926 era<br />
approdato in America. Fu uno dei maggiori espponenti<br />
dell'espressionismo astratto che insieme<br />
a Arshile, GORKY, Jackson Pollock, Mark Rothko,<br />
operarono uno spostamento immediato dell'interesse<br />
mondiale dell'arte dall'<strong>Eur</strong>opa all'America.<br />
Era il periodo in cui Pollock stendeva la tela sul<br />
pavimento del suo studio e preso dal sacro furorer<br />
vi gettava, o meglio vi catapultava i colori<br />
creando quel genere di arte di carattere istinti-<br />
venienza da una unica collezione privata.<br />
La pittura conforme alle teamatiche rivoluzionarie<br />
del Caravaggio si diffuse nell'arco di un ventennio<br />
in tutta <strong>Eur</strong>opa ed oggi e' comunemente chiamata<br />
''caravaggismo''. La rivoluzione del Caravaggio<br />
consisteva nel rifiuto della pratica del disegno<br />
(difatti lui non disegnava, ma abbozzava direttamente<br />
sulla tela gia' preparata con il rovescio<br />
del pennello), la preminenza della figura umana<br />
nello studio dell'artista da cui traeva ispirazio-<br />
vo e meccanicistico, cosidetto ''action painting''.<br />
Nei 60 anni di lavoro indefesso De kooning ha<br />
sperimentato vari filoni artistici, raggiungendo,<br />
ormai anziano, quella completezza di ispirazione<br />
esuberante e gioiosa che ha dato l'avvio al<br />
periodo dell'”astrazione lirica''. Il suo lirismo,<br />
quasi affine ad una sorta di classicismo, si affianca<br />
ad alti grandi artisi come Matisse e Mondrian.<br />
Museo Bilotti - Aranciera di Villa Borghese.<br />
dal 20 ottobre 2006 all’11 febbraio 2007<br />
ne. Il suo stile naturale fu ampiamente diffuso<br />
dai suoi diretti seguaci a cui pero' ben presto si<br />
unirono pittori della generazione successiva. Con<br />
l'avvento del barocco a Roma, operato principalmente<br />
dalla figura dominatrice del Bernini, il<br />
fenomeno caravaggismo si mitigò per far posto<br />
al nuovo stile imperante<br />
Palazzo Chigi in Ariccia, 13 ottobre 2006 - 11<br />
febbraio 2007<br />
4 5<br />
5 Henri Matisse<br />
Interno a Nizza, 1919 ca.<br />
Olio su tela, 65,6 x 54,5 cm<br />
Saint Louis Art Museum<br />
6<br />
6 Nino Za<br />
caricatura di Greta Garbo<br />
eur:torrino:news 53
<strong>Loretta</strong> <strong>Sebastianelli</strong><br />
Triade<br />
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Triade è una trilogia<br />
poetica giovane e<br />
profumata.<br />
<strong>Loretta</strong> <strong>Sebastianelli</strong><br />
racconta con versi<br />
vicini alle persone,<br />
non ermetici, la sua<br />
visione della vita. Una<br />
visione vicina alla sensibilità di tutti noi.<br />
Con il suo versificare ci mostra una finestra<br />
su un mondo a volte ostile verso la<br />
poesia, classificata troppo spesso noiosa.<br />
Questo libro è una stimolo a vedere la<br />
bellezza delle cose, a scoprire visioni<br />
metaforiche dell'amore e della passione<br />
che, poesia o no, fanno sognare e soffrire<br />
tutto il mondo da sempre.<br />
Postfazione di Patrizia Cimini.<br />
Un libro che si legge tutto d'un fiato.<br />
"…Figlia di tutto questo importante passato<br />
la poesia di <strong>Loretta</strong> Sebastanelli si<br />
Cosimo Cellammare<br />
Al di là dei mulini a vento<br />
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Crimini compiuti in<br />
nome di Dio. Il libro<br />
analizza la metafora<br />
del combattimento<br />
contro i mulini a<br />
vento di Don<br />
Chisciotte. Egli vede<br />
costantemente nemici che esistono<br />
solo nella sua immaginazione. E' storicamente<br />
attendibile il fatto che la<br />
Chiesa istituzionale abbia continuamente<br />
ricercato i suoi "mulini a vento" contro<br />
cui scagliarsi? Una paranoica, folle<br />
ricerca senza soluzione di continuità di<br />
Giorgio Mambretti e Jean Séraphin<br />
La medicina sottosopra<br />
E se Hamer avesse ragione?<br />
ordinalo sul sito www.romalive.tv<br />
Osannato dai malati,<br />
osteggiato<br />
dall'Ordine dei<br />
Medici, il dottor<br />
Hamer colleziona<br />
lauree ad honorem<br />
in medicina in certi Paesi, e processi in<br />
altri, oltre a riempire periodicamente<br />
le cronache dei quotidiani di mezza<br />
<strong>Eur</strong>opa con le sue vicende.<br />
Oncologo e ricercatore, basta il suo<br />
nome perché nel mondo della Sanità si<br />
assista a una levata di scudi... ma le<br />
cimenta in un circo a tre piste, su cui far<br />
correre cavalli, elefanti e tigri.<br />
Non usa solo il verso libero, prova i giochi<br />
di assonanze, paronomasie e ossimori,<br />
e rubando il mestiere ai musicisti<br />
del passato che introducevano improvvisamente<br />
colpi di piatti dove l'armonia non<br />
li chiedeva per svegliare il pubblico, chiude<br />
o apre il suo versificare con improvvisi<br />
cambiamenti di rotta che ri-prendono<br />
l'attenzione del lettore…"<br />
<strong>Loretta</strong> <strong>Sebastianelli</strong><br />
Nasce in provincia di Roma il 3 giugno<br />
del 1974. La passione per la scrittura<br />
che l'accompagna sin dal diario segreto<br />
dall'infanzia, nel tempo si è rafforzata: in<br />
special modo, la poesia è la sua forma<br />
d'espressione preferita.<br />
Grazie ai concorsi Fonopoli, Navigando<br />
nelle parole, Premio Internazionale<br />
Letterario Anguillara Sabazia Città<br />
d'Arte, Una poesia per emergere, le sue<br />
nemici contro cui combattere: musulmani,<br />
cristiani, ebrei. Eretici e minoranze<br />
religiose. Intolleranza, fondamentalismo<br />
e assolutismo hanno portato il<br />
cristianesimo ad applicare nei secoli<br />
metodi coercitivi e lesivi dei diritti<br />
umani, nonché crimini compiuti in<br />
nome di Dio.<br />
A questa onnipresente ricerca del<br />
nemico si ispirano; le crociate,<br />
l'Inquisizione, la tortura, i roghi, la persecuzione<br />
degli eretici e l'antisemitismo.<br />
La pretesa "giusta causa voluta<br />
da Dio" della Chiesa e dei papi, è stata<br />
sue casistiche di guarigione delle<br />
malattie degenerative sono impressionanti,<br />
tali da far vacillare l'edificio della<br />
medicina ufficiale...<br />
E il dubbio di molti è che il suo sistema<br />
sia così osteggiato proprio perché urta<br />
gli interessi delle Holding farmaceutiche...<br />
Come può essere che una grave malattia<br />
come il cancro sia il tentativo del<br />
cervello di "riparare" (e quindi di guarire)<br />
un trauma subito? E che basti individuare<br />
il trauma e "disfarlo" perché il<br />
poesie sono state inserite nelle rispettive<br />
antologie.<br />
La pubblicazione in una miniantologia<br />
poetica e nell'annuario 2005 è a cura<br />
della casa editrice Progetto Cultura.<br />
Partecipando alla V edizione del Premio<br />
Internazionale: Una Rosa per Santa<br />
Rosa, riceve Diploma d'Onore per la composizione<br />
di Limerik e Calligramma a<br />
tema. Significativo il concorso Elsa<br />
Morante, dove si è classificata al primo<br />
posto.E'amante della bellezza sommersa<br />
in tutte le sue forme, dell'Art Nouveau,<br />
delle liriche d'amore, della Luna e della<br />
musica, con particolare devozione al pianoforte.<br />
Scrive di notte, saluta il nuovo giorno prima<br />
di andare a dormire e non esce mai di<br />
casa senza un oggetto viola indosso.<br />
Triade è la sua prima silloge<br />
63 pagine - €. 10.00<br />
sovente pretesto del desiderio di potere<br />
e giustificazione di ogni sorta di barbarie.<br />
Il testo, oltre alla documentata<br />
ricerca storiografica dei grandi eventi<br />
epocali summenzionati, analizza le ricadute<br />
psico - sociologiche e confuta le<br />
tesi revisioniste. Potranno mai i numerosi<br />
"mea culpa" dei papi legittimare<br />
anche i silenzi in relazione all'Olocausto,<br />
gli scandali della pedofilia, il soffocamento<br />
dei diritti umani, i crimini passati<br />
e recenti?<br />
518 pagine - €. 21.00<br />
cervello receda dalla sua azione "riparatrice",<br />
arrestando quindi la proliferazione<br />
delle cellule cancerose? E come<br />
possiamo individuare rapidamente questo<br />
trauma?<br />
Gli Autori, da anni studiosi del metodo<br />
Hamer, ce lo spiegano in quest'ottimo<br />
libro (l'unico in Italia aggiornato ed<br />
esauriente sull'argomento), scritto in<br />
modo che tutti lo possano capire, con<br />
l'aiuto di argute vignette.<br />
117 pagine - €. 8.50<br />
eur:torrino:news 55
Il sottotitolo di questo<br />
libro, recita "Una<br />
vera storia di controllo<br />
della mente<br />
umana". Per cercare<br />
di capire meglio di<br />
cosa si tratti, sul<br />
retro leggiamo:<br />
"Accesso negato racconta la storia di<br />
Cathy O'Brien, vittima insieme alla figlia<br />
Kelly, di un programma di controllo mentale<br />
della CIA chiamato MK Ultra, e di<br />
Mark Philips, ex membro dell'Intelligence<br />
che salvò le due donne dagli abusi mentali<br />
e fisici a cui erano sottoposte".<br />
Una storia vera, quindi, che ha il potere<br />
di fornire informazioni dettagliate, in ben<br />
56 eur:torrino:news<br />
Cathy O' Brien e Mark Phillips<br />
Accesso negato alla verità<br />
ordinalo sul sito www.romalive.tv<br />
575 pagine, su come la CIA abbia operato<br />
il controllo mentale e anche fisico, di<br />
alcune persone, allo scopo di formare<br />
agenti segreti, in grado di eseguire tutti<br />
gli ordini senza ribellarsi.<br />
"Accesso vietato per ragioni di sicurezza<br />
nazionale", si legge nella prefazione, "è<br />
una semplice disposizione di legge del<br />
governo federale statunitense che ha l'effetto<br />
pratico di impedire agli Americani e<br />
ai loro alleati di mettere sotto accusa<br />
quei politici che si rendono responsabili di<br />
gesti criminali".<br />
E' questa la storia di Cathy e di sua figlia<br />
Kelly. "Nel 1988, io e Kelly - si legge nelle<br />
prime pagine - prima che Mark Phillips ci<br />
salvasse liberandoci dalle grinfie del pro-<br />
Maurizio Blondet<br />
Chi comanda in America<br />
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II presente saggio è il<br />
logico sviluppo di "1 1<br />
Settembre colpo di<br />
stato in U.S.A.", in cui<br />
si ipotizza lo scenario<br />
non di un attentato,<br />
ma di un putsch.<br />
In "Chi comanda in America" si analizza chi<br />
sono i componenti principali dell'establishment<br />
U.S.A.; in questo paese, per esempio,<br />
viene istituita una festa nazionale per<br />
celebrare il compleanno del rabbino capo<br />
della potentissima setta Lubavitcher e il<br />
ministro della Difesa, Donald Rumsfeld, ha<br />
inaugurato un'inquietante `privatizzazione"<br />
del Pentagono (mercenari privati, a con-<br />
ordinalo sul sito www.romalive.tv<br />
Heinrich Kremer, dal<br />
1981 all'88, è direttore<br />
medico della clinica<br />
specializzata per<br />
tossicomani della<br />
regione di Berlino,<br />
Brema, Amburgo,<br />
Schleiring-Holstein e Bassa Sassonia. Le<br />
sue specializzazioni principali sono: riabilitazione<br />
psicosomatica, ricerca clinica e<br />
profilassi di infezioni.<br />
Nell'ottobre dell'82 effettua la prima prova<br />
clinica dei vaccino dell'epatite B e successivamente,<br />
in Germania, la prima prova<br />
tratto, formano ormai il 10 per cento della<br />
forza armata spiegata sui teatri di guerra,<br />
dall'Afghanistan all'Irak); la strategia militare<br />
è appaltata a istituti di ricerca privati,<br />
come il Defence Policy Board dell'americano<br />
israelita Richard Perle. Ora, Richard<br />
Perle (già dirigente della Soltam, fabbrica<br />
darmi israeliana) siede con il numero due<br />
del Pentagono Paul Wolfowitz e col numero<br />
tre, Douglas Feith, in un'altra "fondazione<br />
culturale" privata: il Jewish Institute for<br />
National Security Affairs (ANSA). Qui, con i<br />
"consiglieri strategici" privati e filo-israeliani,<br />
compaiono generali e ammiragli che<br />
presiedono i consigli d'amministrazione<br />
delle grandi fabbriche di armamento a con-<br />
Dott. Heinrich kremer<br />
Sistema immunitario e vaccinazioni<br />
clinica dei test di anticorpi dell'HIV. Nel<br />
1988 si dimette per disaccordo sulla politica<br />
per le droghe, i vaccini e l'AIDS. È perito,<br />
professore e redattore indipendente in<br />
medicina sociale e conduce ricerche su<br />
droghe e AIDS e medicina dell'AIDS. Dal<br />
'95 al '99 è stato membro del "gruppo di<br />
studio su immunità e nutrizione", diretto<br />
dal Dott. Alfred Hassig.<br />
"Negli ultimi dieci anni vi è stata una rivoluzione<br />
silente nel campo della ricerca<br />
immunologica, sto parlando della ricerca<br />
della medicina ufficiale.<br />
Le conseguenze, i risultati di queste ricer-<br />
getto Monarca MK-Ultra della CIA, avevamo<br />
sperimentato solo una forma di esistenza:<br />
il controllo mentale assoluto".<br />
Una volta presa coscienza della sua<br />
situazione, Cathy decide di porre fine alla<br />
spirale di violenza che l'ha coinvolta per<br />
anni. Si informa, manda avanti una<br />
inchiesta, cerca di recuperare i documenti<br />
segreti che parlino di questi programmi<br />
di controllo mentale. Tutto quanto<br />
è documentato in questo accurato<br />
libro-verità. Una storia sorprendente,<br />
che, se non fosse tragicamente vera,<br />
sembrerebbe quasi un libro di fantascienza.<br />
575 pagine - €. 16.50<br />
tratto per il Pentagono, il cosiddetto complesso<br />
militare-industriale. Nel JINSA si<br />
annodano le volontà politiche convergenti,<br />
l'abitudine alla segretezza, l'ideologia guerrafondaia,<br />
la disponibilità di mercenari tecnologicamente<br />
avanzati e - soprattutto -<br />
tecnologie militari e top secret che possono<br />
trasformare un Boeing di linea in un<br />
proiettile volante teleguidato, solo modificando<br />
il software del pilota automatico.<br />
Insomma, le competenze necessarie per<br />
attuare gli eventi dell' 1 1 settembre e realizzare,<br />
dietro la maschera dell'attentato<br />
"arabo", un colpo di Stato.<br />
186 pagine - €. 13.00<br />
che, invece, hanno avuto minime ricadute<br />
nella pratica quotidiana a livello medico<br />
scientifico. Per quella che è la mia esperienza<br />
posso dire, abbastanza tranquillamente,<br />
che la maggior parte dei medici<br />
non conoscono le acquisizioni più recenti a<br />
livello della ricerca in campo immunologico.<br />
Tuttavia i risultati di queste ricerche<br />
hanno un effetto determinante anche sii<br />
quella che sarà la prassi nel campo delle<br />
vaccinazioni, e gli effetti sono sia di tipo<br />
diretto che di tipo indiretto".<br />
98 pagine - €. 9.50
eur:torrino:news 57
Dagli archivi segreti<br />
vaticani la vera storia<br />
dei rapporti fra il<br />
nazismo e la chiesa.<br />
Da sempre la politica<br />
della Chiesa cattolica<br />
di fronte all'ascesa<br />
dei nazisti e al loro distruttivo dominio è<br />
un tema controverso. Pio XII è passato<br />
alla storia come "il Papa di Hitler", un antisemita<br />
connivente, che si rifiutò di condannare<br />
il nazismo in modo esplicito e<br />
mai esortò i cattolici a opporvisi. Eppure<br />
questi giudizi si fondavano su prove sommarie<br />
perché il Vaticano ha tenuto segrete<br />
fino ad oggi le carte relative alle proprie<br />
attività interne in quegli anni cruciali,<br />
sottraendole all'esame degli storici. Solo<br />
nel febbraio del 2003 la Santa Sede ha<br />
58 eur:torrino:news<br />
Peter Godman<br />
Hitler e il Vaticano<br />
ordinalo sul sito www.romalive.tv<br />
Come mai all'America<br />
e al mondo intero non<br />
sono state mostrate<br />
le immagini del<br />
Pentagono prima che<br />
crollasse il muro perimetrale,<br />
ben 33 minuti dopo l'impatto?<br />
Forse perché si sarebbe visto un buco<br />
largo appena più di cinque metri. Come<br />
potrebbe mai passarci un Boeing 757<br />
alto 14 metri e largo più di 40, senza<br />
lasciare traccia di rottami all'esterno, ne<br />
danni ai piani superiori? I media riportano<br />
che nel prato di fronte al Pentagono l'impatto<br />
dell'aereo aveva formato un cratere<br />
largo trenta metri: come mai non si vede<br />
in nessuna fotografia? Come mai non si<br />
vedono tracce di impatto, ne di incendi,<br />
ne di rottami? Dov'è l'aereo? Dove sono le<br />
aperto i suoi archivi. Peter Godman, studioso<br />
imparziale e acattolico, è stato uno<br />
dei primi a visionare quel materiale inedito.<br />
Il suo contenuto impone una revisione<br />
del giudizio sulla Chiesa romana di quell'epoca,<br />
un'istituzione "a più voci", tutt'altro<br />
che monolitica, in cui il legalismo ebbe la<br />
meglio sul senso morale della tragedia<br />
che si andava consumando. Intorno alla<br />
metà degli anni '30 il Vaticano redasse<br />
alcune bozze di totale condanna del nazismo,<br />
bollato come eretico, ma quando<br />
Mussolini si avvicinò a Hitler, Pio XI limitò<br />
la sua esecrazione al solo bolscevismo e<br />
ripiegò sulla diplomazia. La Chiesa,<br />
insomma, fu portata fuori strada non<br />
tanto dal "Papa di Hitler", che non fece<br />
che proseguire la politica di Pio XI, quanto<br />
da un tragico errore di calcolo e da<br />
ali, i motori, la coda, i sedili, i carrelli, i<br />
bagagli? Com'è che un impiegato della<br />
Fox News, testimone dell'attacco alla<br />
seconda torre, ha dichiarato di non aver<br />
visto alcun finestrino sui lati del volo 175<br />
della United Airlines?<br />
Perché pompieri, giornalisti e molti altri<br />
presenti al WTC hanno descritto il crollo<br />
degli edifici Uno, Due, Sette come se si<br />
trattasse di una demolizione controllata?<br />
Che ne è stato delle numerose testimonianze<br />
che parlavano di bombe ed esplosioni<br />
all'interno e intorno al Word Trade<br />
Center, o del ritrovamento di un furgone<br />
riempito di esplosivo?<br />
Che dire della scioccante ammissione<br />
televisiva da parte del locatario del WTC?<br />
Cos'è quel lampo che si osserva sulla<br />
parte destra del Boeing 767 un'attimo<br />
una relazione speciale con Mussolini che,<br />
con fosca ironia, arrivò persino a proporre<br />
la scomunica del Fuhrer. Grazie alla<br />
riproduzione integrale dei documenti più<br />
importanti e all'analisi di numerose conversazioni<br />
tra Pio XI e i suoi cardinali,<br />
"Hitler e il Vaticano" è il più straordinario<br />
viaggio mai compiuto all'interno degli<br />
archivi segreti del Vaticano.<br />
Peter Godman<br />
dopo aver insegnato all’Università di<br />
Tubinga, oggi è docente di lingua e letteratura<br />
latina medievale all’Università “La<br />
Sapienza” di Roma. Nel 2004 ha pubblicato<br />
I segreti dell’Inquisizione (Baldini<br />
Castoldi Dalai).<br />
273 pagine - €. 27.00<br />
Dave Vonkleist<br />
"Speciale 11 Settembre" + DVD "9/11 in plane site"<br />
Il documentario che cambia per sempre l'11 settembre 2001<br />
ordinalo sul sito www.romalive.tv<br />
Chis Griscom<br />
Il tempo è un'illusione<br />
ordinalo sul sito www.romalive.tv<br />
Alla ricerca delle<br />
vite precedenti.<br />
Chis Griscom racconta<br />
gli episodi più<br />
importanti della sua<br />
vita spirituale, quelli<br />
che hanno rivelato<br />
le sue doti eccezionali,<br />
e gli avvenimenti più significativi<br />
che hanno caratterizzato la sua esistenza.<br />
Si tratta i episodi estremamente affascinanti,<br />
che comprendono incontri con<br />
esseri di altri mondi e lo sviluppo delle<br />
facoltà psichiche.<br />
Espone inoltre le sue tecniche di meditazione<br />
e suggerisce i modi per scoprire<br />
il proprio se superiore.<br />
L'Autrice offre inoltre la sua straordinaria<br />
esperienza nel far risalire alle vite<br />
precedenti le persone che frequentano<br />
i suoi corsi, ottenendo così anche gua-<br />
prima dell'impatto sia sulla Torre Nord<br />
che su quella Sud, e ripreso dalle telecamere<br />
di ben cinque operatori fra cui CNN<br />
e ABC? Se si, come avrebbe potuto passare<br />
inosservato alla partenza da un<br />
aeroporto commerciale? E qual'era il suo<br />
scopo negli attacchi?<br />
Queste e numerose altre anomalie vendono<br />
presentate in questo eccezionale documentario<br />
che, utilizzando materiale audiovisivo<br />
inedito o mandato in onda solo una<br />
volta, demolisce impietosamente la versione<br />
ufficiale dell'11 settembre 2001 e smaschera<br />
il sadico gioco del terrore la cui<br />
posta finale è una sola: la nostra libertà.<br />
"Speciale 11 settembre + DVD "9/11 in<br />
plane site" 14,90 euro. Non vendibili<br />
separatamente<br />
rigioni eccezionali. Dopo alcune sedute<br />
preparatorie, gli allievi vengono abilmente<br />
guidati in tali viaggi interiori che<br />
consentono di vivere in maniera chiara<br />
e verosimile le vite anteriori.<br />
Il volume contiene numerose testimonianze<br />
di soggetti che hanno così sperimentato<br />
le possibilità di varcare l'illusorio<br />
limite del tempo e dello spazio.<br />
€. 12,91
Guido Ferrari<br />
La reincarnazione<br />
ordinalo sul sito www.romalive.tv<br />
La dottrina della<br />
reincarnazione è<br />
patrimonio di fede<br />
dell'oriente; scopo<br />
delle molte vite<br />
sarebbe quello di<br />
purificarsi e fare<br />
esperienze, ai fini dell'evoluzione e<br />
secondo le leggi del karma.<br />
Anche l'occidente, tuttavia, oggi si<br />
interessa ad esse e con il suo spirito<br />
indagatore va alla ricerca di indizi che<br />
Elvira Casciaro<br />
Pianeta K<br />
ordinalo sul sito www.romalive.tv<br />
"Pianeta K" ci<br />
proietta, di colpo,<br />
in un'altra dimensione:<br />
il mondo dei<br />
malati, quindi dei<br />
diversi.<br />
E' un mondo che si<br />
tente di non vedere,<br />
perché il malato o il diverso fa<br />
sempre paura, o quanto meno turba.<br />
E' una dimensione in cui anche le coordinate<br />
più familiari, quali lo spazio e il<br />
tempo, perdono la loro consueta con-<br />
Non appartengono a<br />
nessuna razza o religione<br />
i nuovi padroni<br />
del mondo, sono i<br />
creatori del Dio<br />
denaro, stravolgono<br />
e nascondono la<br />
verità, ammazzano<br />
quando lo ritengono opportuno.<br />
Prendendo spunto dall'analisi dei maggiori<br />
organismi di politica internazionali<br />
(il Fondo Monetario Internazionale, la<br />
Banca Mondiale, l'Onu, l'Organizzazione<br />
per il Commercio, ecc.) e di quelli che<br />
sono, in realtà, i compiti da questi svolti,<br />
Marcello Pamio ci introduce in un<br />
mondo di corruzione e cospirazione, di<br />
massoneria e sette segrete, di personaggi<br />
che lavorano dietro le quinte per<br />
mantenere il potere nelle mani di<br />
poche famiglie, "i burattinai".<br />
Osservando come operano e da chi<br />
sono gestite le grosse multinazionali,<br />
la confermino.<br />
In questo filmato vengono mostrati<br />
esperimenti di regressione in stato di<br />
ipnosi che portano i soggetti a imbattersi<br />
in quelle che sembrano vite precedenti;<br />
inoltre si viene confrontati<br />
con i ricordi spontanei di bambini piccoli,<br />
i quali appena cominciano a parlare<br />
raccontano di situazioni, persone,<br />
storie di vita che non hanno nulla a<br />
che fare con quella attuale, ma che<br />
trovano precisi riscontri in esistenze<br />
Marcello Pamio<br />
Il lato oscuro del nuovo ordine mondiale<br />
ordinalo sul sito www.romalive.tv<br />
notazione per assumerne un'altra, più<br />
intimamente lagata al vissuto e all'esperienza<br />
del soggetto: ed ecco che<br />
gli spazi diventano enormi, infiniti,<br />
mentre il tempo diventa una sequenza<br />
interminabile di secondi sempre uguali.<br />
In questa nuova dimensione, o, se<br />
vogliamo, in questo nuovo pianeta, il<br />
malato deve vivere, imparando a controllare<br />
le paure, le ansie e la fragilità<br />
della sua condizione. Chi riesce a farcela,<br />
dice l'autrice, ha senz'altro qual-<br />
le banche e le organizzazioni internazionali,<br />
l'autore porta alla luce una rete<br />
di collegamenti tra uomini politici di<br />
tutto il mondo e un piccolo gruppo di<br />
famiglie, per lo più di banchieri, il cui<br />
obiettivo è di mantenere il controllo<br />
totale sul mondo e sugli individui, anche<br />
attraverso la manipolazione della salute<br />
e la diffusione delle malattie.<br />
Un libro completo e chiaro, che fa<br />
nomi e cognomi dei personaggi implicati.<br />
Un testo di controinformazione che<br />
tutti dovrebbero leggere prima di fare<br />
la spesa, ascoltare il telegiornale o<br />
dare il proprio voto!<br />
Ma Marcello Pamio non si ferma a<br />
questa semplice analisi del mondo in<br />
cui viviamo: egli spiega che il "lato<br />
oscuro" è la famosa ombra straordinariamente<br />
descritta dal grande psicanalista<br />
Carl Gustav Jung presente in<br />
ognuno di noi. In particolari ed estre-<br />
precedenti.<br />
La casistica, ormai vastissima, è stata<br />
raccolta non soltanto in India e nei<br />
paesi in cui si crede nella reincarnazione,<br />
ma un po' in tutto il mondo.<br />
Come se spiegano questi fatti?<br />
Veramente non si vive una volta sola<br />
ma tante?<br />
Il materiale qui raccolto indurrebbe a<br />
crederlo…<br />
VHS + libro €. 20,61<br />
che chance in più per vincere la malattia.<br />
La seconda parte del libro ci presenta<br />
una serie di brevi ritratti di persone<br />
che, in un modo o nell'altro, hanno<br />
fatto o fanno parte di questo pianeta.<br />
Da queste persone si possono apprendere,<br />
in positivo o in negativo, i codici<br />
comportamentali più idonei per poter<br />
convivere in maniera dignitosa con il<br />
male da cui si è affetti.<br />
102 pagine - €. 10.00<br />
me condizioni essa arriva a controllare<br />
e manipolare la persona stessa e, di<br />
conseguenza, le masse.<br />
Solo scelte consapevoli possono<br />
abbattere la piramide che il governo<br />
occulto ha creato per mantenere l<br />
umanità nello stato di prigionia in cui si<br />
trova oggi.<br />
Marcello Pamio<br />
giornalista, vive a Padova. Ha lavorato<br />
per alcuni anni nella redazione della<br />
famosissima rivista Nexus (edizione<br />
italiana), che da sempre si occupa di<br />
denunciare ciò che le fonti d'informazione<br />
ufficiali censurano.<br />
Dal 1998 è curatore del sito web<br />
www.disinformazione.it vero e proprio<br />
punto di riferimento per chi cerca<br />
informazioni che vadano oltre le verità<br />
ufficiali.<br />
200 pagine - €. 10.00<br />
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del “free press” dal 1997, con diverse<br />
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gente” questo è il claim di lancio delle<br />
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