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Basi molecolari: Lezione 9 - Liceo Norberto Rosa

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LE BIOTECNOLOGIE


CHE COSA SONO<br />

LE BIOTECNOLOGIE?<br />

Le biotecnologie sono tutte quelle tecnologie<br />

che usano organismi viventi, o parti di essi allo<br />

scopo di produrre quantità commerciali di<br />

prodotti utili all'uomo, di migliorare piante ed<br />

animali o sviluppare microrganismi utili per usi<br />

specifici.


Le biotecnologie si possono<br />

• TRADIZIONALI<br />

• INNOVATIVE<br />

dividere in due tipi:


BIOTECNOLOGIE<br />

TRADIZIONALI<br />

• Le biotecnologie tradizionali sono tecnologie produttive<br />

utilizzate da millenni, quali l'agricoltura, la zootecnica e lo<br />

sfruttamento delle attività fermentative dei microrganismi<br />

• permettono incroci solo tra patrimoni genetici molto simili<br />

perché si passa attraverso l’incrocio sessuale<br />

• Risultati incerti ottenuti in tempi lunghi


BIOTECNOLOGIE INNOVATIVE<br />

• grazie alle scoperte della microbiologia e della<br />

genetica si giunge a manipolare il materiale<br />

genetico<br />

• Le tecniche di INGEGNERIA GENETICA fanno<br />

cadere ogni barriera e promuove lo scambio di<br />

specie molto diverse


NASCITA DELL’INGENERIA<br />

GENETICA<br />

• Griffith è il padre dell’ingegneria genetica. Si<br />

deve a lui la scoperta che i batteri, attraverso un<br />

processo definito trasformazione batterica,<br />

possono acquisire, riconoscere e mantenere<br />

materiale ereditario esterno, derivante da altri<br />

batteri.<br />

• L’avvento delle tecnologie del DNA<br />

ricombinante o INGEGNERIA segna una linea di<br />

demarcazione fra biotecnologie tradizionali e<br />

biotecnoloie innovative, caratterizzate dal<br />

cambiamento mirato di attività di organismi<br />

ottenute modificandone il patrimonio genetico


INGEGNERIA GENETICA<br />

L’insieme delle tecniche che consentono di isolare<br />

frammenti di DNA, moltiplicarli, modificarli e<br />

combinarli con materiale genetico di provenienza<br />

diversa.


CAMPI DI APPLICAZIONE<br />

• Le aree applicative delle<br />

biotecnologie sono molteplici e<br />

vanno dall’agricoltura, all’industria<br />

alimentare, alla sanità, alla<br />

protezione ambientale alla<br />

produzione di energia


CLASSIFICAZIONE DELLE BIOTECNOLOGIE<br />

• Le biotecnologie, per l'ampiezza dei settori in cui<br />

possono avere ricadute, sono distinte, in base al<br />

loro campo di applicazione, in:<br />

• White Biotechnologies<br />

• Green Biotechnologies<br />

• Red Biotechnologies.


White Biotechnologies<br />

È la branca che si occupa<br />

dei processi biotecnologici<br />

di interesse industriale.<br />

Ad esempio la costruzione<br />

di microrganismi in grado di<br />

produrre sostanza chimiche,<br />

enzimi


consentono di:<br />

• ridurre l'inquinamento ambientale-biotecnologia<br />

grigia-<br />

• contenere la spesa energetica e di materie<br />

prime<br />

• migliorare le caratteristiche di prodotti alimentari<br />

• fornire migliori alternative ai processi industriali<br />

convenzionali.


• I bioprocessi sono scalabili anche a migliaia di<br />

tonnellate e sono in genere più economici ed<br />

ecocompatibili dei convenzionali processi<br />

chimici.<br />

• Microrganismi geneticamente modificati sono<br />

in grado di produrre in maniera ottimale i<br />

prodotti di interesse, grazie all'inserimento di<br />

opportuni geni ed al corretto direzionamento<br />

dei flussi metabolici cellulari.


Green biotechnology<br />

È il settore applicato ai processi agricoli.<br />

Tra le applicazioni, figura la modificazione<br />

di organismi per renderli in grado di<br />

crescere in determinate condizioni<br />

ambientali o nutrizionali. Lo scopo di<br />

questo settore è quello di produrre<br />

soluzioni agricole aventi un impatto<br />

ambientale minore rispetto ai processi<br />

agricoli classici


Red biotechnology<br />

È il settore applicato ai processi biomedici<br />

e farmaceutici. Alcuni esempi sono<br />

l'individuazione di organismi in grado di<br />

sintetizzare farmaci o antibiotici, oppure lo<br />

sviluppo di tecnologie di ingegneria<br />

genetica per la cura di patologie.


ALCUNE APPLICAZIONI<br />

• PRODUZIONE DI PROTEINE DI INTERESSE COMMERCIALE<br />

– Scelta della “fabbrica”<br />

– Scelta del vettore<br />

– Produzione di un DNA ricombinante<br />

– Trasformazione batterica<br />

– clonaggio


LE FABBRICHE : I BATTERI<br />

La maggior parte<br />

dei metodi utilizzati<br />

per manipolare il<br />

DNA utilizza i<br />

batteri e in<br />

particolare E.coli<br />

perchè sono facili<br />

da manipolare e<br />

da coltivare


La nostra cellula ospite: Escherichia coli<br />

• Batterio non patogeno<br />

• crescita in terreno minimo<br />

• alta frequenza replicativa<br />

• buona conoscenza del suo genoma


Scelta del vettore : i plasmidi<br />

• DNA circolare a doppio<br />

filamento<br />

• Presenti in numero variabile<br />

di copie nella<br />

cellula batterica<br />

• Si replica in modo<br />

indipendente dal DNA<br />

genomico<br />

• Spesso contiene geni che<br />

conferiscono un vantaggio<br />

al batterio che lo possiede


I plasmidi sono un ottimo vettore per<br />

geni estranei alla cellula perché<br />

possono essere introdotti nella<br />

cellula con un processo di<br />

TRASFORMAZIONE BATTERICA<br />

e in tal modo veicolano i gene di<br />

interesse


– I ricercatori possono inserire in un plasmide un<br />

pezzo di DNA contenente un gene dando origine<br />

a DNA ricombinante.<br />

– Il plasmide viene poi introdotto nella cellula<br />

batterica.<br />

– Il batterio geneticamente modificato è messo in<br />

coltura e si riproduce per formare un clone di<br />

cellule (un gruppo di cellule identiche alla cellula<br />

madre da cui derivano).<br />

– Ogni cellula possiede una copia del gene e può<br />

produrre la proteina


Trasformazione batterica in<br />

• La trasformazione<br />

batterica in natura è<br />

un processo che<br />

permette a diversi<br />

batteri di scambiarsi<br />

materiale genetico<br />

natura


COSTRUZIONE DI UN DNA<br />

RICOMBINANTE<br />

Nei laboratori i plasmidi<br />

vengono modificati<br />

tagliandone alcuni tratti e<br />

inserendone altri,<br />

servendosi di enzimi<br />

batterici: gli ENZIMI DI<br />

RESTRIZIONE


GLI ENZIMI DI RESTRIZIONE<br />

Gli enzimi di restrizione sono enzimi di origine batterica che tagliano il<br />

DNA in punti specifici, diversi per ciascun enzima. Si conoscono 1027<br />

enzimi di restrizione in 861 tipi di batteri diversi : ognuno di essi riconosce<br />

e taglia il DNA in una sequenza ben precisa<br />

L’enzima si lega alla<br />

doppia elica del DNA e<br />

la percorre fino a<br />

incontrare la sua<br />

sequenza di<br />

riconoscimento, di<br />

grandezza variabile da 4<br />

a 6 basi.


Queste estremità, dette sticky ends, sono<br />

“appiccicose”, cioè tendono ad aderire a<br />

sequenze di DNA complementari.<br />

Intervento degli enzimi di restrizione<br />

Apertura del DNA e formazione delle sticky ends


-Il tratto di DNA da<br />

inserire nel plasmide<br />

viene tagliato (enzimi<br />

di restrizione) e<br />

isolato(elettroforesi)<br />

-Il plasmide viene tagliato<br />

con gli stessi enzimi di<br />

restrizione, è così pronto<br />

ad integrare il tratto di<br />

DNA<br />

DNA Ricombinante<br />

Preparazione del plasmide


LIGAZIONE: l’enzima DNA-ligasi che incolla le estremità dei filamenti<br />

di DNA catalizzando la formazione di legami covalenti.<br />

INSERTO<br />

Ligasi<br />

PLASMIDE + INSERTO<br />

PLASMIDE RICOMBINANTE<br />

PLASMIDE


PLASMIDE<br />

RICOMBINANTE<br />

TRASFORMAZIONE<br />

BATTERIO TRASFORMATO<br />

RICOMBINANTE<br />

BATTERIO<br />

TRASFORMAZIONE


Ghiaccio<br />

SHOCK<br />

TERMICO<br />

L’ingresso effettivo dell’acido nucleico esogeno è provocato dallo<br />

Shock termico<br />

Bagnetto<br />

termostatato<br />

42°C per 45 secondi<br />

Ghiaccio<br />

30 min 1 min


•Produzione di DNA<br />

ricombinante tramite l’uso di<br />

enzimi di restrizione e<br />

dell’enzima DNA-ligasi:<br />

L’enzima di restrizione riconosce la sequenza<br />

1<br />

DNA<br />

L’enzima di restrizione<br />

taglia il DNA in frammenti<br />

2<br />

C T T A A<br />

Aggiunta di un frammento di<br />

DNA di provenienza estranea<br />

Due frammenti si attaccano tra<br />

loro appaiando le basi azotate<br />

4<br />

G<br />

G A AT T C<br />

C T TA A G<br />

L’enzima DNA-ligasi<br />

incolla i frammenti<br />

5<br />

G A A T T C<br />

C T T A A G<br />

A AT TC<br />

A AT TC<br />

G<br />

3<br />

G<br />

Estremità coesiva<br />

G A AT T C<br />

C T TA A G<br />

DNA ricombinante<br />

G<br />

C T T A A


BATTERIO RICOMBINANTE<br />

RIPRODUZIONE<br />

INOCULO IN PIASTRA<br />

COLONIE DI E.COLI<br />

SI OTTENGONO VARIE COPIE DI PLASMIDE RICOMBINANTE E QUINDI DEL FRAMMENTO DI DNA<br />

D’INTERESSE


I geni dei plasmidi ricombinanti si possono clonare<br />

– I plasmidi entrano nei batteri per<br />

trasformazione.<br />

– I batteri, con i plasmidi ricombinanti, sono<br />

messi in condizione di riprodursi, dando<br />

origine a un clone di cellule con molte copie<br />

dei plasmidi e dei geni che trasportano.


SELEZIONE BATTERI TRASFORMATI<br />

I batteri trasformati<br />

crescono su terreno<br />

selettivo contenente<br />

ampicillina, in quanto<br />

possiedono il gene per<br />

la resistenza<br />

all’antibiotico


-DNA ricombinante<br />

-Plasmide+tratto DNA<br />

In sintesi<br />

-Selezione batteri<br />

-Produzione di proteine<br />

-Proliferazione<br />

batteri<br />

modificati


Clonazione di un<br />

gene in un<br />

plasmide<br />

batterico:<br />

1<br />

2 Si tagliano<br />

E.coli<br />

entrambi i DNA<br />

con un enzima di<br />

restrizione<br />

Cellula umana<br />

Plasmide DNA<br />

Gene V<br />

Plasmide con<br />

DNA ricombinante<br />

Batterio<br />

ricombinante<br />

Si isola il DNA da due fonti diverse<br />

Estremità coesive<br />

3 Si mescolano le molecole di DNA che si<br />

uniscono mediante<br />

appaiamento di basi azotate<br />

Gene V<br />

Clone batterico in possesso di molte copie del gene umano<br />

4 Si aggiunge DNA-ligasi per attaccare il DNA con<br />

legami covalenti<br />

5<br />

6<br />

Si inserisce il plasmide in un batterio tramite<br />

trasformazione<br />

Si clona il batterio


•Si può produrre DNA da clonare anche<br />

mediante l’enzima trascrittasi inversa<br />

L’enzima trascrittasi<br />

inversa può essere usato<br />

per ottenere librerie di<br />

DNA complementare<br />

(cDNA) contenenti solo i<br />

geni espressi da un<br />

particolare tipo di<br />

cellula.


•cellule e organismi ricombinanti sono utilizzati<br />

per ottenere prodotti genici su larga scala<br />

– Le applicazioni della clonazione genica includono<br />

la produzione di prodotti genici su larga scala per<br />

usi medici e altri usi.<br />

– I batteri si sono spesso dimostrati gli organismi<br />

migliori per sintetizzare un prodotto proteico.<br />

– Alcune volte è preferibile o necessario utilizzare le<br />

cellule eucariotiche di lieviti e mammiferi.


•Per ottenere molte copie di una<br />

specifica sequenza di DNA si utilizza<br />

comunemente la tecnica PCR<br />

Quando il campione di DNA<br />

è scarso o impuro, la<br />

reazione a catena della<br />

polimerasi (Polymerase<br />

Chain Reaction, o PCR) è un<br />

metodo più appropriato per<br />

ottenere un grande<br />

quantitativo<br />

di un particolare gene.<br />

Molecola<br />

iniziale<br />

di DNA<br />

1 2 4 8<br />

Numero di molecole di DNA


•I geni clonati possono essere conservati in «librerie»<br />

genomiche<br />

•L’intera collezione di tratti di DNA clonati tramite shotgun,<br />

derivanti dalla frammentazione di tutto il genoma di una<br />

cellula, è chiamata libreria genomica.<br />

Plasmide<br />

ricombinante<br />

Clone<br />

batterico<br />

Libreria plasmidica<br />

oppure<br />

Genoma tagliato con l’enzima di restrizione<br />

Clone<br />

fagico<br />

DNA fagico<br />

ricombinante<br />

Libreria fagica

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