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I materiali ceramici

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Corso
di
Scienza
e
Tecnologia
dei
Materiali
<br />

I <strong>materiali</strong> <strong>ceramici</strong>


I <strong>materiali</strong> <strong>ceramici</strong>: dalla preistoria, alle<br />

nanotecnologie<br />

Materiali Ceramici


I cinesi e il segreto della porcellana<br />

La produzione di porcellana si fonda<br />

sull'uso del "caolino", gli antichi cinesi<br />

riuscivano a rendere questo materiale<br />

particolarmente plastico aggiungendo<br />

urina<br />

L’impasto di caolino e urina subiva<br />

un processo di manipolazione<br />

attraverso l'uso di bufali che,<br />

calpestandolo, rendevano l’impasto<br />

plastico e resistente allo stesso<br />

tempo, tanto da poterla ridurre a<br />

spessori simili a quelli della carta<br />

senza romperla durante la<br />

lavorazione<br />

A. Weiss, riuscì a scoprire il segreto<br />

gelosamente custodito della<br />

porcellana:<br />

Materiali Ceramici


Fragilità e duttilità<br />

Perché, dopo un urto, il bicchiere si rompe e invece la<br />

carrozzeria si deforma?<br />

Materiali Ceramici


Materiali duttili<br />

I <strong>materiali</strong> duttili si deformano permettendo lo scorrimento degli atomi<br />

l’uno rispetto agli altri.<br />

Si permette così di ridurre la sollecitazione sui legami chimici e di assorbire<br />

grandi quantità di energia<br />

Materiali Ceramici


Deformazione plastica in un metallo<br />

Materiali Ceramici


I <strong>materiali</strong> fragili<br />

I <strong>materiali</strong> fragili si rompono a<br />

partire da microscopici difetti.<br />

La sollecitazione si concentra<br />

all’estremità dell’incrinatura che<br />

si apre come una cerniera lampo<br />

determinando la separazione<br />

degli atomi nel piano di frattura.<br />

Materiali Ceramici


Etimologia e definizioni<br />

Ceramica dal greco Keramos terra bruciata<br />

Argilla dal latino terra brillante (perché chiara), radice arg (brillare)<br />

Zeolite dal greco zeo-lithos terra che bolle (cronstedt 1756)<br />

Definizione di vetri e <strong>ceramici</strong> tradizionali (ASTM 1972, 13, C242-C272):<br />

Ceramici = Oggetti cristallini o parzialmente cristallini, ottenuti<br />

da sostanze essenzialmente non organiche non metalliche. Tali<br />

oggetti sono ottenuti da una massa fusa oppure sono formati o<br />

“maturati” durante o in seguito ad un trattamento termico<br />

Vetri = Prodotti inorganici di fusione consolidati raffreddandosi<br />

senza cristallizzare<br />

Materiali Ceramici


Storia della ceramica<br />

~ 10.000 AC Probabile avvio dell’utilizzo di argilla lavorata e induritta<br />

tramite processi termici<br />

~ 5.500 AC Testimonianze certe sull’utilizzo di prodotti <strong>ceramici</strong><br />

~ 4.500 AC A Banpo (Cina) produzione di ceramica dipinta<br />

~ 4.000 AC Mohenjo-Daro (India) Utilizzo di mattoni in argilla cotta<br />

come <strong>materiali</strong> da cstruzione<br />

~ 1600AC In una iscrizione cuneiforme viene descritta la tecnica<br />

per utilizzare smalti a base di piombo e stagno<br />

~1500AC I cinesi introducono l’utilizzo di polveri fini e bianche al<br />

posto dell’argilla<br />

~1000AC Utilizzo di <strong>materiali</strong> feldspatici negli smalti<br />

751 La tecnica ceramica cinese viene diffusa in Occidente<br />

grazie agli scambi con la civiltà Araba<br />

Cattura di progionieri cinesi da parte di Persiani Abbassidi<br />

1730 Produzione di porcellana in Meissen (Germania)<br />

1769 Brevetto Cookworthy (Inghilterra)per la produzione di<br />

porcellanna da ossa calcinate<br />

Materiali Ceramici


Il legame ionico<br />

Il legame ionico si forma tra un accettore e un donore di elettroni per<br />

guadagnare la neutralità elettrica<br />

La struttura dei cristalli ionici è determinata dalle dimensioni ioniche<br />

(raggio ionico) e dalla tendenza a impacchettarsi minimizzando lo<br />

spazio vuoto<br />

Il legame è non direzionale<br />

La forza del legame ionico cresce al crescere della carica degli ioni:<br />

NaCl(Na + )


Il legame covalente<br />

Il legame covalente si forma per condivisione degli elettroni<br />

delle shell esterne per guadagnare la neutralità elettrica<br />

Si forma tra atomi aventi elettronegatività similare<br />

Il legame è fortemente direzionale<br />

Le strutture cristalline non sono fortemente impacchettate a<br />

causa dei legami direzionali e sono cavità e canali<br />

I composti si caratterizzano per avere alta resistenza<br />

mecanica, durezza, alte temperature di fusione, basso<br />

coefficiente di espansione termica<br />

Materiali Ceramici


I legami di Van der Waals<br />

Legami a minore energia di formazione (legami secondari)<br />

sono detti genericamente legami di Van der Waals<br />

essi comprendono:<br />

legami a dispersione: originati da dipoli elettrici fluttuanti<br />

dovute alle posizioni istantanee degli elettroni nelle molecole<br />

polarizzazione molecolare: dovuto al dipolo elettrico che si<br />

forma nelle molecole asimmetriche (e.g. HF) in cui il tempo di<br />

stazionameto degli elettroni di legami è maggiore su uno degli<br />

atomi della molecola, contribuisce a legare tra di loro le molecole<br />

ponte di idrogeno: il piccolo nucleo dell’idrogeno viene attratto<br />

dagli elettroni non condivisi di una molecola adiacente<br />

Materiali Ceramici


Legami misti nel gesso<br />

Il solfato di calcio CaSO 4 (gesso<br />

anidro) cristallizza in un sistema<br />

rombico in cui ogni atomo di<br />

calcio è circondato da 8 ossigeni<br />

appartenenti a 6 gruppi SO 4 -- e<br />

ogni ossigeno è coordinato a<br />

due ioni calcio<br />

Nel gesso emiidrato<br />

CaSO 4 1/2H 2 O si formano 2 strati<br />

di SO 4 -– tenuti insieme da uno<br />

strato di ioni Ca i pacchetti sono<br />

uniti da uno strato di molecole<br />

d’acqua<br />

Materiali Ceramici


Le principali classi di <strong>ceramici</strong><br />

Ossidi<br />

monocomponente<br />

Allumina (Al2O3)<br />

Zirconia (ZrO2)<br />

Titania (TiO2)<br />

Ossido di magnesio (MgO)<br />

Ossidi misti Silicati<br />

Mullite (3Al2O32SiO2)<br />

Spinello (MgO Al2O3)<br />

Carburi Carburo di silicio (SiC)<br />

Carburo di boro (B4C)<br />

Carburo di titanio (TiC)<br />

Nitruri Nitruro di boro<br />

Nitruro di silicio (Si3N4)<br />

Nitruro di titanio<br />

Elementali Carbonio (C)<br />

Boro (B)<br />

Materiali Ceramici


Strutture dei silicati<br />

I silicati sono basati sul tetraedro della silice SiO 4 4-<br />

Il rapporto dei raggi ionici è 0.29<br />

Gli ioni ossigeno agli angoli del tetraedro hanno un<br />

elettrone libero e si possono legare con altri atomi<br />

Gli ioni Fe 2+ ed Mg 2+ si legano con gli atomi di<br />

ossigeno del tetraedro (olivine o ortosilicati),<br />

(Fe,Mg) 2 SiO 4<br />

Se due angoli di ogni tetraedro sono legati con gli<br />

angoli di altri tetraedri si ha una struttura a catena o<br />

ad anello<br />

Se invece il rapporto O:Si è pari a 5:2 il tetraedro si<br />

combina a dare una struttura a fogli<br />

Infine, se tutti e quattro i vertici del tetraedro sono<br />

condivisi con altri tetraedri si forma la silice (SiO 2 )<br />

Materiali Ceramici


Classificazione dei silicati<br />

I silicati costituiscono oltre il 90% della crosta terrestre e<br />

presentano genesi magmatica metamorfica e sedimentaria.<br />

gruppi discreti<br />

1) nesosilicati (0D), ortosilicati. Contengono tetraedri SiO 4 4- isolati;<br />

2) sorosilicati (0D), contengono unità dimeriche Si 2 O 7 6- ;<br />

3) ciclosilicati (0D), presentano strutture ad anelli (SiO3)n2n-;<br />

gruppo con sviluppo indefinito in una dimensione<br />

4) inosilicati (1D), silicati a catene infinite (SiO3)n2n-- pirosseni e<br />

anfiboli;<br />

gruppo con sviluppo bidimensionale indefinito<br />

5) fillosilicati (2D), silicati a strati - argille e miche;<br />

gruppo con sviluppo tridimensionale<br />

6) tectosilicati (3D), silicati a network – feldspati e zeoliti vetri<br />

Materiali Ceramici


I fillosilicati e le argille<br />

Definizione chimica: Silicati idrati di alluminio e/<br />

o magnesio con struttura lamellare contenenti<br />

eventulamente altri elementi allo stato ionico<br />

negli spazi interlamellari.<br />

Etimologia fillosilicati ⇒ dal greco foglia<br />

Unità strutturali: Le unità tetraedriche (SiO 4 -4 )<br />

costituiscono un ambiente locale del tipo Q 3<br />

legandosi esclusivamente in geometrie planari<br />

Accanto alle unità Q costituiscono unità strutturali<br />

poliedri a coordinazione ottaedrica di Al, Mg, Fe<br />

anch’esse disposti su geometrie planari<br />

Dalla sovrapposizione di strati ottaedrici e<br />

tetraedrici che si legano condividendo gli ioni di<br />

ossigeno si ottengono i motivi strutturali<br />

fondamentali delle argille<br />

Materiali Ceramici


Sovrapposizione di strati tetraedrici e ottaedrici<br />

nella montmarillonite<br />

Lo spessore lamellare nel caso delle<br />

montmarilloniti può variare tra 10Å e<br />

15Å. Per disidratazione e perdita dei<br />

cationi (e.g. durante la<br />

sinterizzazione) lo spessore si riduce<br />

a 10Å con una contrazione del 50%.<br />

Materiali Ceramici


L’intercalazione di cationi e acqua nelle argille<br />

Tra gli strati cristallini delle argille<br />

possono essere assorbiti cationi<br />

di metalli alcalini e alcanino terrosi<br />

e acqua.<br />

La presenza di acqua determina<br />

la proprietà di plasticità delle<br />

argille.<br />

L’acqua agisce come un<br />

lubrificante consentendo lo<br />

scorrimento dei microcristalli di<br />

argilla l’uno sugli altri<br />

Materiali Ceramici


Legami interlamellari<br />

Nelle diverse strutture dei fillosilicati esistono tre tipi di<br />

legami tra gli strati:<br />

Van der Waals<br />

(ponte di idrogeno, polarizzazione molecolare)<br />

Ioniche<br />

Il legame è di tipo ionico quando esistono cationi intercalati tra gli<br />

strati. I cationi sono intercalati per bilanciare il difetto di carica<br />

positiva derivante dalla sostituzione dell’Al con il Si nei siti<br />

tetraedrici e del Mg con l’Al nei siti ottaedrici.<br />

I cationi hanno la capacità di circondarsi di molecole d’acqua in misura<br />

dipendente dalla carica cationica e dalla natura del catione stesso. Lo<br />

spessore interlamellare può variare tra 2Å e 5Å.<br />

Lo spessore lamellare nel caso delle montmarilloniti può variare tra 10Å e<br />

15Å. Per disidratazione e perdita dei cationi (e.g. durante la<br />

sinterizzazione) lo spessore si riduce a 10Å con una contrazione del 50%.<br />

Materiali Ceramici


Settori dell’industria ceramica tradizionale<br />

Prodotti strutturali da argilla<br />

Mattoni, grondaie, condotti per fognature, tegole, canne fumarie, piastrelle<br />

Porcellane<br />

Stoviglie, piastrelle, sanitari, porcellana elettrica, porcellana decorativa, protesi<br />

dentali<br />

Refrattari<br />

Mattoni e prodotti monolitici e prodotti colabili nell’industria dell’acciaio, dei<br />

metalli non ferrosi, vetro, cemento, coonversione energetica, trasformazione del<br />

petrolio e industria chimica<br />

Vetri<br />

Vetro piano, contenitori bottiglie, vetro soffiato e stampato, fibre di vetro, fibre<br />

ottiche<br />

Abrasivi<br />

Naturali (granati, diamanti ..) e sintetici (allumina, carburo di silicio) usati per<br />

Natural (garnet, diamond, etc.) and synthetic (silicon carbide, diamond, fused<br />

alumina, etc.) abrasives are used for grinding, cutting, polishing, lapping, or<br />

pressure blasting of materials<br />

Cementi<br />

Usati nella costruzione di edifici, ponti, strade, dighe<br />

Materiali Ceramici


Classificazione dei <strong>ceramici</strong> tradizionali<br />

Prodotti a<br />

tessitura<br />

porosa<br />

Prodotti a<br />

tessitura<br />

compatta<br />

Non rivestiti<br />

Non strutturali (terrecotte)<br />

Strutturali (laterizi, refrattari)<br />

Terraglie speciali (filtri, vasi porosi)<br />

Rivestiti<br />

Faenze e maioliche<br />

Terraglie<br />

Non rivestiti<br />

Gres (per pavimentazione )<br />

Porcellana per usi tecnici (usi elettrici, dielettrici isolanti)<br />

Rivestiti<br />

Gres<br />

Gres di qualità (vasellame domestico)<br />

Porcellana<br />

Materiali Ceramici


Gli scudi termici nei veicoli da rientro orbitale<br />

Materiali Ceramici


Functional<br />

Advanced ceramics<br />

Structural<br />

Wear parts, bioceramics, cutting tools, and engine components<br />

Electrical<br />

Capacitors, insulators, substrates, integrated circuit packages,<br />

piezoelectrics, magnets and superconductors<br />

Chemical and environmental<br />

Filters, membranes, catalysts, and catalyst supports<br />

Coatings<br />

Engine components, cutting tools, and industrial wear parts<br />

Materiali Ceramici


F unz i o ni P r o p r i et à A p p l i c a z i o ni M a t er i a l i<br />

M eccaniche C aratteristiche
di
attrito
<br />

Lubrificazione
solida
















<br />

R esistenza
all'abrasione










<br />

R esistenza
meccanica

















<br />

D urezza
e
resistenza
allo
<br />

scorrimento
viscoso<br />

Lubrificanti
solidi













<br />

A brasivi
e
utensili

















<br />

A nelli
di
tenuta




























<br />

Parti
di
macchine
di
alta
<br />

precisione
e
lung a
durata<br />

Al2O 3,
C ,
B N



<br />

T iC ,
T iN,
T iB 2






<br />

B 4,
C WC ,
Z rB 2
<br />

S iC ,
S i3N 4,
Z rO 2<br />

T ermiche C oefficiente
di
dilatazione
termica
























 R ivestimenti
di
forni










 S iC ,
T iC ,
T iB 2
<br />

R esistenza
ag li
sbalzi
termici




















 E lettrodi
per
alta
temperatura











 Si3N4,
B eO,
M g O
<br />

Isolamento






















<br />

Pozzi
di
calore
per
l'elettronica
 Z rO 2,
A l2O 3<br />

C onduttività
e
capacità
<br />

R efrattarietà<br />

B arriere
termiche<br />

Nucleari R esistenza
alle
radiazioni
<br />

C ombustibili
nucleari
<br />

UO2,
UC ,
US 



<br />

R efrattarietà
e
resistenza
<br />

R ivestimenti
e
<strong>materiali</strong>
per
 T hS ,
S iC ,
B 4C
<br />

meccanica
all'alta
temperatura schermatura<br />

Al2O3,
B eO<br />

Ottiche T rasparenza






























<br />

T rasmissione
















<br />

Polarizzazione



















<br />

F luorescenza<br />

E lettriche
<br />

M ag netiche<br />

C himiche
<br />

B iolog iche<br />

Isolanti
e
conduttori
<br />

S emiconduttori





















<br />

D ielettrici
piezoelettrici









<br />

M ag neti‐elettrodi
M HD 
<br />

S uperconduttori<br />

A ssorbimento
e
catalisi







<br />

M embrane
e
filtri














<br />

B iocompatibilità























<br />

Inerzia
chimica<br />

Lenti
ottiche
per
HT 







<br />

Lampade
a
vapore
Na,
Hg 




<br />

F ibre
ottiche,
diodi
















<br />

F onti
per
radar
laser<br />

R esistenze‐capacità










<br />

S ensori
e
trasduttori





<br />

Oscillatori
e
pile














<br />

R icevitori
antenne
e
memorie
<br />

calcolatori<br />

Al2O 3,
M g O




<br />

Y 2O 3,
S iO 2,
C dS 
<br />

Z rO 2
T iO 2,
Z nS<br />

F erriti




<br />

Perovskiti










<br />

S nO,
Z nO,
S iO 2
<br />

B eO,
S iC ,
A l2O 3<br />

C atalizzatori,
filtri

















 Z eoliti,
M g O
<br />

E ndo
protes,
supporti





 Al2O3,
S nO 2




<br />

S ensori
g as
e
temperatura


 Z rO 2,
A patite<br />

R eattori
inerti<br />

Antonio Licciulli Scienza e tecnologia dei <strong>materiali</strong><br />

Materiali Ceramici


Ceramici avanzati strutturali<br />

Esempi:<br />

Allumina Nitruro di silicio,<br />

zirconia, Carburo di silicio<br />

compositi <strong>ceramici</strong>,<br />

Proprietà:<br />

Durezza, resistenza allo<br />

scorrimento viscoso, resistenza<br />

all’abrasione, lubrificazione<br />

solida, resistenza alle alte<br />

temperature<br />

Applicazioni:<br />

Turbine a gas, macchine<br />

utensili, forni ad alta<br />

temperatura, Anelli di tenuta,<br />

Barriere termiche, Elettrodi per<br />

alta temperatura<br />

Materiali Ceramici


Refrattari<br />

Esempi:<br />

Mullite, cementi alluminosi,<br />

ossido di magnesio, Carburo di<br />

silicio, Ossido di Berilio<br />

Proprietà:<br />

resistenza agli sbalzi termici,<br />

Isolamento, Conducibilità<br />

Applicazioni:<br />

costruzione di forni, fonderie,<br />

industria del vetro,<br />

Materiali Ceramici


Ceramici per elettronica (elettro<strong>ceramici</strong>)<br />

Esempi:<br />

allumina, Ossido di stagno, carburo di<br />

silicio, ossido di bario e magnesio,<br />

Ferriti<br />

Proprietà:<br />

Isolanti e conduttori, Semiconduttori,<br />

Dielettrici piezoelettrici,<br />

superconduttori, conduttori ionici<br />

Applicazioni:<br />

Resistenze, capacità, sensori e<br />

trasduttori, Ricevitori antenne.<br />

Le candele per l’accensione del<br />

combustibile nel motore a<br />

scoppio furono inventate nel<br />

1860.<br />

Piezo<strong>ceramici</strong><br />

prodotti presso<br />

l’Università di<br />

Lecce<br />

Materiali Ceramici


Ceramici porosi<br />

Esempi:<br />

Zeoliti, Carbone attivo, Gel di<br />

silica<br />

Proprietà:<br />

micro, meso, macro porosità<br />

Applicazioni:<br />

filtrazione, ultrafiltrazione,<br />

decontaminazione aria e liquidi,<br />

isolamento termico<br />

Materiali Ceramici


Abrasivi<br />

Esempi:<br />

quarzo, diamante, allumina,<br />

carburo di titanio<br />

Proprietà:<br />

Durezza, resistenza<br />

all’abrasione, Assenza di<br />

deformazione plastica.<br />

Resistenza alle alte temperature<br />

quindi alte velocità di<br />

lavorazione dell’utensile<br />

Applicazioni:<br />

taglio, lappatura, macinazione<br />

Miglioramento delle<br />

performance di un ordine di<br />

grandezza rispetto agli utensili<br />

metallici, Freni, Pulitura dei<br />

denti<br />

Materiali Ceramici


Ceramiche per ottica<br />

Esempi:<br />

SiO 2 , TiO 2 , MgO, CdS, Y 2 O 3<br />

Proprietà:<br />

Trasparenza, trasmissione,<br />

polarizzazione, fluorescenza,<br />

fotosensibilità,<br />

Applicazioni:<br />

Lenti, fibre ottiche, diodi,<br />

sensori ottici, laser, amplificatori<br />

ottici, dispositivi ottici a<br />

controllo ottico (fotonica).<br />

Nel 1870 Thomas Edison<br />

inventa la lampadina a bulbo<br />

Materiali Ceramici


Bio<strong>ceramici</strong><br />

Ceramici per uso biologico, si dividono nelle<br />

categorie:<br />

1) Bioinerti (Al 2 O 3 , carbonio vetroso) non<br />

provocano e non subiscono reazioni con il mezzo<br />

fisiologico a contatto<br />

2) Riassorbibili (idrossiapatite) <strong>materiali</strong> di<br />

riempimento che rendono possibile durante e dopo<br />

la loro dissoluzione, la riformazione dei tessuti<br />

3) Bioattivi (e.g. biovetro) incrementano i finomeni<br />

di aderenza, ad esempio tramite la stimolazione<br />

della ricrescita ossea<br />

Materiali Ceramici


Processo di produzione<br />

Lay-Out<br />

Estrazione delle<br />

materie prime dalla<br />

cava<br />

Formatura<br />

Stagionatura<br />

Preparazione<br />

dell’impasto<br />

Essiccamento Cottura<br />

G.P.Emiliani, F.Corbara,”Tecnologia ceramica. Le tipologie” vol.III, Faenza ed.<br />

Materiali Ceramici


Preparazione dell’impasto<br />

Miscelazione
 delle
 materie
 prime
<br />

nelle
 corrette
 proporzioni
 della
<br />

formulazione.
<br />


<br />

Per
la
maggior
parte
dei
laterizi
<br />

(mattoni
pieni
o
semipieni,
blocchi
<br />

forati)
la
preparazione
è
eseguita
<br />

solitamente
allo
stato
plastico
<br />


<br />


La
preparazione
dell'impasto
si
<br />

svolge
con
modalità
diverse
a
<br />

seconda
della
granulometria
<br />

dell'argilla,
del
tipo
e
della
qualità
<br />

del
prodotto
che
si
vuole
ottenere.
<br />

G.P.Emiliani, F.Corbara,”Tecnologia ceramica. Le tipologie”<br />

vol.III, Faenza ed.<br />

Materiali Ceramici


Formatura<br />

La miscele secche o umide<br />

vengono quindi pressate per<br />

produrre un compatto (green) di<br />

sufficiente resistenza<br />

La fase di formatura viene<br />

condotta:<br />

Pressatura<br />

Pressatura idrostatica<br />

Colaggio<br />

Estrusione<br />

Materiali Ceramici


Estrusione e taglio dei mattoni <strong>ceramici</strong><br />

processo impiegato per laterizi a<br />

sezione costante, coppi, rulli, tubi<br />

L’umidità della pasta tra 15-20%<br />

Gli estrusi vengono tagliati a<br />

misura mediante un sistema<br />

multifili<br />

G.P.Emiliani, F.Corbara,”Tecnologia ceramica. Le tipologie” vol.III, Faenza ed.<br />

Materiali Ceramici


Foggiatura per pressatura a secco<br />

Le tegole piane del tipo<br />

olandese, romano, portoghese,<br />

marsigliese, i pezzi speciali per<br />

copertura, i coppi, le vasche ed i<br />

vasi da fiori sono ottenuti per<br />

pressatura allo stato<br />

plastico a partire da gallette o<br />

pani di pasta estrusi.<br />

L’umidità della pasta tra<br />

15-20%<br />

G.P.Emiliani, F.Corbara,”Tecnologia ceramica. Le<br />

tipologie” vol.III, Faenza ed.<br />

Materiali Ceramici


Slip casting<br />

Slip casting significa colatura nello stampo e consiste nel riempire uno<br />

stampo poroso, tipicamente in gesso, con uno sospensione (slip o<br />

slurry) ceramica<br />

L’acqua è rimossa dalla sospensione attraverso l’azione capillare<br />

esercitata dallo stampo poroso, le particelle ceramiche sono<br />

compattate sulla superficie dello stampo per formare un oggetto<br />

solido.<br />

Se si vuole realizzare un oggetto pieno è necessario rabboccare lo slip<br />

nello stampo, man mano che l’acqua è drenata, fino ad ottenere il<br />

completo riempimento dello stesso con un materiale che è tutto solido<br />

e pieno.<br />

Il green, durante l’essiccazione, subisce un piccolo ritiro che lo rende<br />

facilmente staccabile dallo stampo.<br />

Materiali Ceramici


Storia e importanza tecnologica della<br />

tecnica di slip casting<br />

Lo slip casting è una tecnica di formatura<br />

di <strong>materiali</strong> <strong>ceramici</strong> risalente al XVIII<br />

secolo<br />

Una barbottina ceramica viene colata<br />

all’interno di uno stampo di gesso, poi il<br />

materiale consolida si ritira e si distacca<br />

dallo stampo<br />

Oggi questa tecnica ha un’importanza<br />

strategica soprattutto nella lavorazione dei<br />

<strong>ceramici</strong> tradizionali (sanitari, bomboniere<br />

e vari oggetti di forma complessa)<br />

Rappresenta inoltre una metodologia<br />

semplice ed economica di formatura di<br />

<strong>ceramici</strong> avanzati di forma complessa<br />

Materiali Ceramici


Aria e fuoco<br />

Dopo la creazione dell’oggetto con terra e acqua intervengono<br />

aria (essiccamento) e fuoco (cottura) a donare resistenza e<br />

durevolezza<br />

Definizione di sinterizzazione<br />

Processo di trattamento termico, con o senza applicazione di<br />

pressioni esterne, mediante il quale un sistema di particelle<br />

individuali o un corpo poroso modifica le sue proprietà evolvendo<br />

verso uno stato di massima densità e minima porosità<br />

Durante la sinterizzazione avvengono contemporaneamente<br />

trasformazioni di fase, reazioni chimiche, la formazione<br />

microstrutturale e macrostrutturale del prodotto finito<br />

Dopo è difficile intervenire ulteriormente a cambiare forma e<br />

struttura di un ceramico<br />

La porosità è il parametro basilare per la descrizione del processo di<br />

sinterizzazione dei <strong>materiali</strong> <strong>ceramici</strong><br />

Materiali Ceramici


Essiccamento<br />

L’essiccamento consiste nella<br />

eliminazione della maggior parte<br />

dell’acqua contenuta nell’impasto<br />

prima della fase di cottura.<br />

L'alta percentuale di acqua e gli<br />

elevati spessori fanno di questa,<br />

una delle fasi più delicate di tutto il<br />

processo produttivo.<br />

Si possono avere fratture e<br />

deformazioni a causa degli stress<br />

che si originano a causa del ritiro<br />

della massa.<br />

Materiali Ceramici


Impianti di essiccazione<br />

Sono camere climatizzate con controllo<br />

accurato della temperatura e dell’umidità<br />

In generale, in impianti di grande produzione,<br />

si utilizzano essiccamento a galleria, continui.<br />

L’essiccamento avviene mediante un flusso<br />

d’aria in controcorrente oppure a ventilazione<br />

trasversale.<br />

Materiali Ceramici


Processi post essiccamento<br />

Ingobbiatura o Smaltatura<br />

L’applicazione di un rivestimento vetroso<br />

risponde riduce il potere assorbente ed<br />

aumenta la resistenza agli agenti atmosferici e<br />

le qualità meccaniche<br />

Decorazione sopra smalto o sotto smalto<br />

Applicazione di sali solubili di elementi<br />

cromofori<br />

Su elementi di copertura o di mattoni faccia a<br />

vista<br />

Arrotatura<br />

Spazzolatura con setole metalliche<br />

Aumento della resistenza all'usura della<br />

superficie trattata perché i granuli di inerte<br />

affiorati sono più duri della pasta argillosa<br />

Antisdrucciolo<br />

Materiali Ceramici


Forni <strong>ceramici</strong> tradizionali<br />

Nel forno a tiraggio orizzontale un<br />

tramezzo impedisce alla cenere e ad atre<br />

impurità di penetrare<br />

nella camera. Il calore si<br />

distribuisce molto<br />

uniformemente<br />

Nel forno a tiraggio discendente le fiamme<br />

ridiscendono verso il basso. In figura i piani superiori<br />

sono utilizzati per cotture a più basse temperature<br />

(smaltatura, terzo fuoco)<br />

Materiali Ceramici


Le fasi della cottura<br />

Nella prima fase<br />

della cottura<br />

(20-500°C) viene<br />

eliminata l’acqua di<br />

impasto (attorno ai<br />

100°C), l’acqua di<br />

struttura le resine e i<br />

leganti organici<br />

Nella successiva fase<br />

di sinterizzazione si<br />

passa da un prodotto<br />

altamente poroso ad<br />

uno compatto.<br />

ΔL/L<br />

0,00<br />

-0,02<br />

-0,04<br />

-0,06<br />

-0,08<br />

Resin<br />

burn-out<br />

ramp rate<br />

200°C/h<br />

Rapid heating<br />

thermal<br />

expansion<br />

ramp rate<br />

300°C/h<br />

Sintering<br />

1550°C<br />

hold: 2h<br />

0 200 400 600 800 1000 1200 1400 1600<br />

Temperature (°C)<br />

Ritiro ed espansione lineare nel processo di<br />

sinterizzazione dell’Al 2 O 3<br />

Materiali Ceramici


Meccanismi di sinterizzazione<br />

Si possono distinguere 4 categorie di densificazione<br />

Vetrificazione con formazione di una fase liquida e<br />

conseguente eliminazione della fase gassosa e dei pori<br />

intergranulari. La driving force per la piena densificazione è<br />

rappresentata dalla riduzione dell’area superficiale conseguente<br />

all'eliminazione dei pori/bolle.<br />

Sinterizzazione con fase liquida in cui la formazione della<br />

fase liquida non elimina totalmente la porosità; la piena<br />

densificazione si raggiune per reazione della fase solida.<br />

Allo stato solido in cui la densificazione e compattazione<br />

avvengono al di sotto del punto di fusione di tutte le possibili<br />

fasi liquide. La sinterizzazione è accompagnata dalla<br />

cambiamento in forma dei grani<br />

Sinterizzazione reattiva il compatto di polveri reagisce<br />

chimicamente con fasi liquide e gassose<br />

Materiali Ceramici


Gli stadi del processo di sinterizzazione<br />

Il processo di sinterizzazione si può suddividere in tre stadi:<br />

stadio iniziale (fino al 3% del ritiro) nel quale il sistema viene<br />

assimilato ad un insieme di sfere uniformi legate da “colli”<br />

stadio intermedio (fino al 92% della densità teorica): il<br />

sisteema si rapresenta come un insieme di grani uniformi con<br />

facce in comune e pori cilindrici lungo i bordi dei grani. La fase<br />

porosa viene considerata continua all’inizio dello stadio mentre<br />

alla fine tendono a chiudersi<br />

stadio finale si hanno pori isolati in ciascuno degli angoli del<br />

grano<br />

Materiali Ceramici


Sinterizzazione allo stato solido<br />

Processo spontaneo la cui forza motrice è la minimizzazione<br />

delle superfici.<br />

Le polveri compattate del green assimilabili a particelle<br />

slegate, con elevata energia superficiale solido-vapore<br />

( ) si trasformano in un solido organizzato, formato da<br />

SV<br />

cristalli ben collegati e con minor energia superficiale solidosolido<br />

Porosità 60-90% Porosità 40-60% Porosità 0-20%<br />

Materiali Ceramici


Meccanismi di trasporto nella<br />

sinterizzazione da fase solida<br />

TRAGITTO SORGENTE arri<br />

vo<br />

1 Diffusione<br />

superficiale<br />

2 Diffusione<br />

reticolare<br />

Superficie colle<br />

tto<br />

Superficie colle<br />

tto<br />

3 Vaporizzazione Superficie colle<br />

tto<br />

4 Diffusione al<br />

contatto<br />

5significativo Diffusione<br />

reticolare<br />

Contatto tra<br />

granuli<br />

Solo nei processi 4,5,6 il trasporto di<br />

materia si accompagna ad un ritiro<br />

Contatto tra<br />

granuli<br />

colle<br />

tto<br />

colle<br />

tto<br />

6 Diffusione Dislocazione colle<br />

Materiali Ceramici


Il coarsening delle particelle allo stato solido<br />

Geometricamente un poliedro di 6<br />

lati piani rappresenta un policristallo<br />

a livello minimo di energia<br />

Particelle con meno di 6 lati hanno<br />

bordi concavi<br />

I granuli cresceranno o si ritireranno<br />

a seconda del numero di lati, quelli<br />

con più di 6 lati cresceranno, quelli<br />

con meno si ritireranno<br />

I grani maggiori crescono a spese di<br />

quelli più piccoli<br />

Materiali Ceramici


Temperatura di fusione<br />

La temperatura di fusione (melting point<br />

m.p.) dipende dall’energia di legame tra gli<br />

atomi e dall’energia del reticolo<br />

Nei <strong>ceramici</strong> ionici l’energia di reticolo è ∝ alla<br />

carica ( valenza)<br />

Ioni alcalini originano <strong>ceramici</strong> dal basso punto<br />

di fusione (esempio m.p. NaCl = 800°C)<br />

Ceramici composti da cationi a multivalenza<br />

hanno più alte temperature di fusione (esempio<br />

m.p. MgO = 2800°C)<br />

I <strong>ceramici</strong> covalenti sono quelli a più alto<br />

punto di fusione<br />

Materiali Ceramici

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