4 - Camere di Commercio

II/12
PUBBLICAZIONE TRIMESTRALE
Nel II trimestre del 2012 il Pil
dell’area euro e dell’Ue 27 ha
registrato una diminuzione
pari, rispettivamente, a -0,2%
e -0,1% rispetto al trimestre
precedente, facendo seguito a
una situazione di sostanziale stazionarietà rilevata da entrambi
gli aggregati nel I trimestre del 2012.
è stata la caduta della domanda interna, in particolare degli investimenti
fissi lordi, a incidere di più sulla decrescita del Pil. L’andamento delle
esportazioni, invece, rimane positivo: in base ai dati recentemente
diffusi da Eurostat, dopo un inizio anno caratterizzato dalla tradizionale
dicotomia tra i Paesi periferici e quelli core dell’area euro, a partire
da aprile-giugno 2012 tutte le principali economie dell’area hanno
rallentato e, in alcuni casi, subito un’ulteriore flessione, come
ad esempio l’Italia. Per il quarto trimestre consecutivo, infatti,
il Pil del nostro Paese ha registrato una variazione negativa: -0,7%
rispetto al I trimestre 2012, che segue le variazioni del -0,7% e -0,8%
rispettivamente del IV trimestre del 2011 e del I trimestre del 2012.
Quanto alle indicazioni che giungono dal tessuto manifatturiero
nazionale, Unioncamere nazionale rileva come nel periodo aprilegiugno
2012 tutti i principali indicatori economici abbiano mostrato
un ulteriore calo rispetto ai mesi scorsi. Diminuiscono, infatti, produzione
e fatturato, rispettivamente del 6,5% e del 5,8%, con le industrie
del legno-arredo, del tessile e dell’elettronica a subire le perdite maggiori.
Sulla base dei risultati definitivi della 163a Indagine congiunturale
sull’industria manifatturiera piemontese, nel II trimestre del 2012
la crisi del tessuto produttivo regionale si è aggravata. Facendo seguito
alla flessione dello 0,4% dell’ultimo trimestre del 2011, e al calo
del 3,6% nei primi tre mesi del 2012, nel periodo aprile-giugno
2012 la produzione industriale ha rilevato, infatti, una variazione
tendenziale grezza del -5,4%.
L’indagine riferita al II trimestre del 2012, condotta da Unioncamere
Piemonte in collaborazione con gli uffici studi delle Camere di commercio
piemontesi nel mese di luglio, ha coinvolto 1.201 imprese industriali
con più di 2 addetti del comparto manifatturiero piemontese, per un
numero complessivo di 111.383 addetti e un valore pari a 45,8 miliardi
di euro di fatturato.
Il quadro generale che emerge dall’indagine riflette il clima di profonda
preoccupazione e incertezza in cui operano le imprese piemontesi
a causa della perdurante fase recessiva iniziata a fine 2011. Un ulteriore
campanello d’allarme proviene dalla domanda estera, che, a partire da
PIEMONTE
CONGIUNTURA
Nel II trimestre del 2012 si aggrava
la fase recessiva del sistema
manifatturiero piemontese
questo trimestre, ha rallentato la sua
corsa, manifestando una sostanziale
stazionarietà (+0,6%). Il calo della
produzione industriale si associa,
inoltre, ai risultati negativi realizzati
dagli altri indicatori economici.
Gli ordinativi interni diminuiscono del 6,6% rispetto ad aprile-giugno 2011.
Il fatturato totale diminuisce mediamente del 3,7%. Più incoraggiante,
invece, la variazione tendenziale del fatturato estero (+0,8%).
La performance negativa della produzione dell’industria manifatturiera
piemontese riguarda tutti i principali comparti. Anche le industrie
meccaniche, che nei primi tre mesi dell’anno si caratterizzavano
ancora per un andamento positivo, manifestano, in questo secondo
trimestre, una flessione tendenziale sia sul fronte della produzione
industriale (-1,0%), che su quello degli ordinativi provenienti
dal mercato domestico (-8,9%). Dal lato degli ordinativi esteri e del
fatturato estero, invece, il comparto della meccanica piemontese
si mostra ancora dinamico registrando delle variazioni tendenziali
pari, rispettivamente, a +2,8% e +9,5%. Anche le industrie alimentari
e quelle del tessile e abbigliamento subiscono dei cali della produzione
industriale inferiori alla media regionale (rispettivamente -1,4%
e -3,5%) e si contraddistinguono per un andamento positivo del
fatturato estero (pari, rispettivamente, a +1,4% e +3,3%).
Le industrie chimiche, petrolifere e delle materie plastiche e quelle del
legno e del mobile subiscono, invece, le contrazioni maggiori. Oltre a
concretizzare variazioni della produzione industriale peggiori rispetto alla
media regionale (-9,5% le imprese della chimica-plastica, -7,8% quelle
del legno-arredo), tanto le prime quanto le seconde registrano, infatti,
risultati negativi in riferimento a tutti gli altri indicatori congiunturali.
Il calo dell’output prodotto è maggiore rispetto al dato medio piemontese
anche per i comparti di elettricità ed elettronica (-7,1%), dei mezzi di
trasporto (-6,9%) e dei metalli (-6,4%). Il segno negativo accomuna tutti i
territori, anche se con intensità differenti. Tre delle otto province piemontesi
registrano un calo della produzione industriale più intenso di quello medio
regionale: si tratta di Biella (-8,3%), Torino (-7,7%) e Verbano Cusio
Ossola (-7,3%). Migliori i risultati dei restanti territori, compresi tra il
-5,0% di Asti e il -1,3% di Cuneo, passando per il -4,3% di Novara.
I risultati negativi registrati dall’indagine trovano conferma nelle
previsioni delineate dagli imprenditori piemontesi per il III trimestre
2012. Le prospettive sono caratterizzate da un crescente e marcato
pessimismo, con un saldo tra ottimisti e pessimisti negativo
in riferimento a tutti le variabili indagate.

2
PIEMONTE
CONGIUNTURA
+10,0
+7,5
+5,0
+2,5
+0,0
-2,5
-5,0
-7,5
-10,0
-12,5
-15,0
-17,5
-20,0
-22,5
-25,0
II
05
III
05
IV
05
Per settore
I
06
Produzione
industriale (a)
IL PIEMONTE IN SINTESI - II TRIMESTRE 2012
Nuovi
ordinativi
interni (a)
Nuovi
ordinativi
esteri (a)
Fatturato
totale (a)
Di cui:
fatturato
estero (a)
Produzione
assicurata
(n. settimane) (b)
Grado
di utilizzo
degli impianti
Industrie alimentari -1,4 -0,6 1,7 -0,8 1,4 6,5 58,8
Industrie tessili, dell’abbigliamento
e delle calzature
-3,5 -3,1 -2,1 3,6 3,3 4,4 58,3
Industrie del legno e del mobile -7,8 -10,0 -2,9 -8,6 -4,6 4,8 50,4
Industrie chimiche,
petrolifere e delle materie plastiche
-9,5 -7,2 -0,4 -9,7 -7,0 5,4 62,8
Industrie dei metalli -6,4 -8,2 1,6 -6,5 0,7 4,6 60,7
Industrie elettriche ed elettroniche -7,1 -4,8 -4,5 -4,4 -0,3 8,0 73,1
Industrie meccaniche -1,0 -8,9 2,8 0,2 9,5 7,8 60,4
Industrie dei mezzi di trasporto -6,9 -5,5 0,0 -1,2 -0,9 8,6 60,2
Altre industrie -6,1 -10,2 2,7 -6,1 2,1 4,4 56,1
Per classe dimensionale
2 - 9 addetti -3,9 -5,8 0,6 -3,7 -0,3 4,3 55,0
10 - 49 addetti -4,5 -6,8 3,0 -3,5 3,8 7,8 70,4
50 - 249 addetti -4,5 -7,7 -1,4 -3,9 2,5 10,3 71,3
250 addetti e più -9,2 -6,3 0,9 -3,9 -2,5 19,2 75,7
Per provincia
II TRIMESTRE 2012
II
06
III
06
IV
06
I
07
II
07
III
07
IV
07
I
08
II
08
Industria
(1) L’introduzione delle modifiche metodologiche apportate a partire dal I trimestre 2011 fa sì che i risultati
delle successive rilevazioni non siano statisticamente confrontabili con quelle antecedenti.
Fonte: Unioncamere Piemonte, 163ª Indagine congiunturale sull’industria manifatturiera piemontese
Alessandria -2,1 -6,0 0,4 -1,2 11,1 5,6 66,6
Asti -5,0 -4,6 0,3 -5,3 0,0 5,2 63,2
Biella -8,3 -9,4 -2,7 -3,5 5,4 4,3 63,2
Cuneo -1,3 -3,8 1,9 -0,7 4,0 5,9 58,5
Novara -4,3 -7,2 4,4 -5,8 -4,4 4,8 48,3
Torino -7,7 -7,8 0,1 -5,2 -0,8 6,2 57,4
Verbano Cusio Ossola -7,3 -9,1 0,7 -8,5 -0,3 2,7 55,9
Vercelli -1,9 -2,9 -3,2 -0,1 -1,4 5,9 60,0
Totale -5,4 -6,6 0,6 -3,7 0,8 5,2 58,4
(a) Variazione % sullo stesso trimestre dell’anno precedente.
(b) Produzione assicurata sulla base del portafoglio ordini a fine II trimestre 2012.
Fonte: Unioncamere Piemonte, 163ª Indagine congiunturale sull’industria manifatturiera piemontese
III
08
IV
08
I
09
II
09
III
09
IV
09
I
10
II
10
III IV
10 10
I
11
II
11
III
11
IV
11
I
12
II
12
Produzione industriale (1) in Piemonte
Variazione % rispetto allo stesso trimestre
dell’anno precedente
La crisi che ha colpito il tessuto manifatturiero
piemontese si acuisce: dopo le flessioni
sperimentate nel IV trimestre 2011 e nel periodo
gennaio-marzo 2012 (pari, rispettivamente,
a -0,4% e -3,6%), infatti, la variazione tendenziale
grezza della produzione industriale dimuisce
del 5,4% nel corso del II trimestre 2012.

Industrie alimentari
Industrie tessili, dell’abbigliamento
e delle calzature
Industrie del legno e del mobile
Industrie chimiche, petrolifere
e delle materie plastiche
Industrie dei metalli
Industrie elettriche ed elettroniche
Industrie meccaniche
Industrie dei mezzi di trasporto
Altre industrie
Totale
-9,5
-10
-9
-7,8
-8
-7,1
-6,9
-6,4
-7
-6,1
-5,4
-3,5
-1,4
-1,0
-6 -5 -4 -3 -2 -1 0
Fonte: Unioncamere Piemonte, 163ª Indagine congiunturale sull’industria manifatturiera piemontese
Indice produzione industriale
(base anno 2000=100) (1) Indici Variazioni %
Produzione industriale:
dati grezzi
Produzione industriale:
dati corretti per i giorni lavorativi
Produzione industriale:
dati destagionalizzati
TO
-7,7%
CN
-1,3%
BI
-8,3%
VC
-1,9%
VCO
-7,3%
NO
-4,3%
AT
-5,0% AL
-2,1%
Fonte: Unioncamere Piemonte, 163ª Indagine congiunturale sull’industria manifatturiera piemontese
II trimestre 2012 II trimestre 2012/
I trimestre 2012
II trimestre 2012/
II trimestre 2011
85,5 - -5,4
86,3 - -5,1
80,9 -1,1 -
(1) L’introduzione delle modifiche metodologiche apportate a partire dal I trimestre 2011 fa sì che i risultati
delle successive rilevazioni non siano statisticamente confrontabili con quelle antecedenti.
Fonte: Unioncamere Piemonte, 163ª Indagine congiunturale sull’industria manifatturiera piemontese
II TRIMESTRE 2012 PIEMONTE
Produzione industriale Per settore
Variazione % II trimestre 2012/II trimestre 2011
CONGIUNTURA
L a f l e s s i o n e s p e r i m e n t a t a d a l s i s t e m a
manifatturiero regionale scaturisce dalle
contrazioni produttive concretizzate nel corso del
periodo aprile-giugno 2012 da tutti i principali
comparti di attività economica. Il settore della
chimica, gomma e plastica subisce il calo maggiore
(-9,5%), seguito da quello del legno e del mobile
(-7,8%), dell’elettricità ed elettronica (-7,1%)
e dai mezzi di trasporto (-6,9%). Si collocano al di
sotto della media regionale, invece, le variazioni
tendenziali grezze dell’output prodotto registrate
dal tessile-abbigliamento (-3,5%), dalla filiera
alimentare (-1,4%) e dalla meccanica (-1,0%).
Produzione industriale Per Provincia
Variazione % II trimestre 2012/II trimestre 2011
L a p e r f o r m a n c e n e g a t i v a d e l t e s s u t o
manifatturiero piemontese trae origine dalle
flessioni produttive sperimentate in tutte le
realtà provinciali. Biella con un calo dell’8,3%
rispetto allo stesso periodo dello scorso anno,
è la provincia che registra la performance più
negativa. Seguono Torino (-7,7%) e Verbania
(-7,3%), entrambe con una contrazione superiore
alla media regionale. Asti subisce un calo della
produzione di poco inferiore a quello piemontese,
mentre si registrano variazioni negative di minore
entità per gli altri territori. Cuneo, con una
diminuzione dell’1,3%, è la provincia che rileva la
flessione minore.
indice della Produzione industriale (1)
II trimestre 2012
Nel II trimestre 2012, l’indice grezzo della produzione
industriale con base anno 2000=100 è stato pari a
85,5 con una contrazione del 5,4% rispetto allo stesso
trimestre del 2011. L’indice della produzione corretto
per giorni lavorativi (86,3) ha registrato, invece, una
flessione del 5,1% (i giorni lavorativi sono stati 62,
contro i 63 del II trimestre 2011), mentre l’indice della
produzione destagionalizzato è stato pari a 80,9,
in diminuzione (1,1 punti percentuali) rispetto al periodo
gennaio-marzo 2012.
3

4
PIEMONTE
CONGIUNTURA
Aumento Stazionarietà Diminuzione Saldo
Produzione 15% 36% 49% -34
Fatturato totale 16% 32% 52% -36
Ordinativi totali 14% 37% 49% -34
Ordinativi interni 12% 37% 51% -40
Ordinativi esteri 22% 48% 29% -7
Fonte: Unioncamere Piemonte, 163ª Indagine congiunturale sull’industria manifatturiera piemontese
20%
15%
10%
5%
0%
-5%
4,0
Alimentare
1,9
Tessile
e abbigliamento
10,8
Metalli
e prodotti
in metallo
Fonte: elaborazioni Unioncamere Piemonte su dati Istat
25
20
15
10
5
0
-5
-10
-15
-2,8
II TRIMESTRE 2012
Ue 27
-2,8%
-1,7
Francia Germania
14,0
Regno
Unito
-9,1
1-19
dipendenti
-11,7
Fonte: elaborazioni Unioncamere Piemonte su dati Istat
14,3
Meccanica
6,8
Spagna Polonia Svizzera
Domanda interna
20 dipendenti
e oltre
Domanda estera
18,5
Stati
Uniti
-4,7
Mezzi
di trasporto
-0,6
Turchia
Extra-Ue 27
+12,5%
9,8
Cina
Totale
imprese
Nord ovest -4,3 -3,7 -4,1
Italia -8,7 -4,3 -7,5
Fonte: Unioncamere - Indagine congiunturale sul commercio
3,0
Totale
Piemonte
4,6
Brasile
Previsioni Per il trimestre
Luglio - Settembre 2012
Le previsioni degli imprenditori piemontesi per
il III trimestre del 2012, come avveniva nello
scorso trimestre, si caratterizzano per un marcato
pessimismo. Il saldo tra ottimisti e pessimisti appare,
infatti, negativo in riferimento a tutti gli indicatori
indagati e, in particolare, per gli ordinativi provenienti
dal mercato nazionale e per il fatturato totale.
andamento delle vendite delle imPrese del commercio
Variazione % II trimestre 2012/II trimestre 2011
Nel II trimestre del 2012 peggiora ulteriormente la dinamica
del commercio: il calo tendenziale delle vendite registrato
a livello complessivo nazionale è risultato pari al 7,5%.
La contrazione delle vendite è risultata più contenuta
nelle regioni del Nord-Ovest (-4,1%). La situazione appare
più critica per le imprese con meno di 19 dipendenti,
mentre quelle più grandi rilevano cali più contenuti.
esPortazioni Piemontesi Per PrinciPali settori
Variazione % II trimestre 2012/II trimestre 2011
Nel periodo aprile-giugno 2012 il valore delle
esportazioni piemontesi ha raggiunto i 10,2 miliardi
di euro, realizzando una variazione del +3,0% rispetto
al II trimestre del 2011. Come avveniva lo scorso
trimestre, i principali comparti delle vendite regionali
all’estero hanno sperimentato delle variazioni
positive (in particolare, quelle del settore macchinari
ed apparecchi nca), ad eccezione del settore dei
mezzi di trasporto che, invece, registra una flessione
delle rispettive esportazioni sui mercati stranieri.
esPortazioni Piemontesi Per PrinciPali Paesi
Variazione % II trimestre 2012/ II trimestre 2011
L’aumento registrato dalle esportazioni piemontesi
nel II trimestre 2012 è risultato positivo per le
vendite dirette ai partner extra Ue-27 (+12,5%),
negativo, invece, per quelle destinate ai Paesi
comunitari (-2,8%). Si osserva come l’aumento
registrato dalle vendite all’estero verso i Paesi extra
Ue-27 sia superiore rispetto a quello rilevato lo
scorso trimestre, mentre quello destinato ai partner
comunitari dopo i risultati positivi (sebbene via via in
rallentamento) degli scorsi trimestri, concretizza per
la prima volta una flessione.

Verbano Cusio Ossola
Fonte: elaborazioni Unioncamere Piemonte su dati Istat
3,45%
3,40%
3,35%
3,30%
3,25%
3,20%
3,15%
3,10%
3,05%
3,00%
2,95%
Alessandria
Asti
Biella
Cuneo
Novara
Torino
Vercelli
Piemonte
3,12
-3,1
Altri servizi
26,0%
Turismo
6,3%
-0,5
-0,7
-1,0
-4 -2 0 2 4 6 8 10 12 14 16
Aprile
3,32
Non classificate
4,8%
Commercio
23,3%
Fonte: elaborazioni Unioncamere Piemonte su dati InfoCamere
1,5
3,0
(1) Senza tabacchi.
Fonte: elaborazioni Unioncamere Piemonte su dati Istat
4,7
6,6
Italia Piemonte
3,12
Maggio
3,32
Agricoltura
13,0%
3,12
Imprese
Industria
in senso stretto
10,4%
Costruzioni
16,2%
13,5
Prezzi
Giugno
3,41
esPortazioni Piemontesi Per Provincia
Variazione % II trimestre 2012/II trimestre 2011
Il dettaglio territoriale mostra come l’incremento
delle esportazioni regionali non abbia interessato
tutte le province. Alessandria realizza la perfomance
migliore (+13,5%), seguita da Vercelli e Novara.
Risulta inferiore alla media regionale la variazione
concretizzata da Torino, mentre è negativa la
variazione delle esportazioni per le province di Asti,
Cuneo, Verbano Cusio Ossola e Biella.
indice nic (1) Piemonte - italia
Variazione % sullo stesso mese dell’anno precedente
Nel corso del II trimestre 2012 continuano a crescere
i prezzi in Piemonte. Nel mese di aprile l’indice dei
prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) ha
registrato una variazione tendenziale (rispetto ad
aprile 2011) pari al +3,32%, dato che si mantiene
invariato nel mese di maggio e che sale lievemente
(+3,41%) nel mese successivo.
imPrese registrate Per settore
Al 30 giugno 2012
II TRIMESTRE 2012 PIEMONTE
CONGIUNTURA
Tra aprile 2012 e giugno 2012 il Registro imprese
delle Camere di commercio piemontesi ha ricevuto
7.752 nuove domande di iscrizione, a fronte
di 5.548 cancellazioni, valutate al netto delle
cessazioni d’ufficio. Il saldo del II trimestre 2012
risulta, pertanto, positivo e pari a 2.204 unità;
lo stock di imprese registrate a fine giugno 2012
si attesta, così, a quota 464.240 unità.
5

6
PIEMONTE
CONGIUNTURA
Industria in senso stretto
Costruzioni
Commercio
Turismo
Altri servizi
Fonte: elaborazioni Unioncamere Piemonte su dati InfoCamere
0,7%
0,6%
0,5%
0,4%
0,3%
0,2%
0,1%
0,39
Agricoltura
0,0%
Alessandria
Altre attività
dei servizi
45,8%
II TRIMESTRE 2012
0,29
Asti
0,04
0,01
0,18
Occupazione
(1) A partire dal I trimestre 2011 le stime relative ai settori di attività economica fanno riferimento alla nuova
Classificazione Ateco 2007.
Fonte: elaborazioni Unioncamere Piemonte su dati Istat
0,51
0,53
0,0 0,2 0,4 0,6 0,8 1,0 1,2
Tasso di crescita
Piemonte
+0,48%
0,38
Biella
0,32
Cuneo
Fonte: elaborazioni Unioncamere Piemonte su dati InfoCamere
Agricoltura
3,0%
0,61
Novara
Commercio
e turismo
17,9%
0,54
Torino
0,61
Industria
in senso stretto
25,3%
Costruzioni
8,0%
0,45
1,10
Verbano Vercelli
Cusio Ossola
imPrese registrate Per settore
Variazione % di stock
30 giugno 2012/31 marzo 2012
Valutando le variazioni trimestrali dello stock delle
imprese registrate per settori di attività economica,
si osserva come il comparto del turismo abbia
registrato la variazione positiva più consistente,
seguito dai settori degli altri servizi e delle
costruzioni. Lo stock dei comparti dell’agricoltura
e dell’industria in senso stretto rimane, invece,
sostanzialmente stabile.
imPrese registrate
Tassi di crescita per provincia
II trimestre 2012
Il saldo positivo tra iscrizioni e cessazioni
determina un tasso di crescita positivo della base
imprenditoriale piemontese (+0,48%). Il dettaglio
territoriale mostra come il Verbano Cusio Ossola
e Novara abbiano registrato il tasso di sviluppo
più elevato (+0,61% in entrambi i casi), seguite
da Torino (+0,54%). Risultano, invece, inferiori
alla media regionale i tassi di crescita rilevati negli
altri territori.
occuPati Per settore (1) in Piemonte
II trimestre 2012
Nel II trimestre 2012, il numero degli occupati
in Piemonte è risultato pari a 1.850mila unità.
Il comparto delle altre attività dei servizi ha accolto
il 45,8% degli occupati, seguito dall’industria
in senso stretto, con oltre poco più di un quarto
dell’occupazione complessiva, e dal comparto
che raggruppa commercio e turismo (17,9%).

8,0 7,2
6,0
4,0
2,0
0,0
-2,0
-4,0
-6,0
-1,4
Agricoltura
-4,1
Industria
in senso stretto
5,0
Costruzioni
Commercio
e turismo
(1) A partire dal I trimestre 2011 le stime relative ai settori di attività economica fanno riferimento alla nuova
Classificazione Ateco 2007.
Fonte: elaborazioni Unioncamere Piemonte su dati Istat
Cassa
integrazione
Tasso di attività
15-64 anni
II trimestre
2011
II trimestre
2012
II trimestre
2011
II trimestre
2012
-1,6
Altre attività
dei servizi
Variazione
assoluta
-0,3
Totale
Variazione
%
Cig ordinaria 7.089.335 14.855.781 7.766.446 109,6%
Cig straordinaria 33.912.418 16.226.907 -17.685.511 -52,2%
Cig in deroga 13.992.082 9.871.411 -4.120.671 -29,5%
Cig totale 54.993.835 40.954.099 -14.039.736 -25,5%
Fonte: elaborazioni Unioncamere Piemonte su dati Inps
Tasso di occupazione
15-64 anni
II trimestre
2011
II trimestre
2012
Tasso di disoccupazione
totale
II trimestre
2011
II trimestre
2012
Piemonte 68,9 70,5 63,9 63,9 7,3 9,2
Nord ovest 68,5 70,0 64,5 64,4 5,7 8,0
Italia 62,1 63,9 57,3 57,1 7,8 10,5
Fonte: elaborazioni Unioncamere Piemonte su dati Istat
anno 16 n. 60
maggio 2012
direttore responsabile
Paolo Bertolino
Tribunale di Torino Registro Stampa
n. 5074 del 31 ottobre 1997
coordinamento redazionale
Ufficio Studi e Statistica
Unioncamere Piemonte
Roberto Strocco, Sarah Bovini,
Elena Porta, Chiara Schintu
coordinamento editoriale
Ufficio Stampa e Comunicazione
Unioncamere Piemonte
Annalisa D’Errico, Giorgia Fassiano
hanno collaborato in questo numero
Uffici Studi - Camere di commercio
piemontesi
progetto grafico e impaginazione
Visual Data s.n.c. - Torino
occuPati Per settore (1)
Variazione %
II trimestre 2012/II trimestre 2011
II TRIMESTRE 2012 PIEMONTE
Il numero degli occupati in Piemonte nel II trimestre
2012 ha registrato un decremento rispetto a quello
registrato nello stesso periodo del 2011 (-0,3%).
A livello settoriale, questa flessione è il risultato dei
cali delle rispettive basi occupazionali dei settori
dell’industria in senso stretto, delle altre attività
dei servizi e dell’agricoltura; risultano, invece,
in aumento gli occupati nel comparto delle
costruzioni e, soprattutto, in quello del commercio
e turismo.
PrinciPali indicatori del mercato del lavoro
II trimestre 2012
Nel II trimestre del 2012 il tasso di occupazione
della popolazione in età 15-64 anni in Piemonte
è risultato pari al 63,9%, collocandosi sullo stesso
livello di quello registrato nel II trimestre del 2011;
nello stesso periodo, il rapporto tra le persone
in cerca di occupazione e le forze di lavoro è salito
al 9,2%, dal 7,3% del II trimestre 2011.
ore di cassa integrazione in Piemonte
II trimestre 2012
CONGIUNTURA
Nel corso del II trimestre del 2012 è diminuito il ricorso
delle imprese piemontesi alla Cassa Integrazione
Guadagni. Le ore complessivamente autorizzate
registrano un calo del 25,5% rispetto al II trimestre
del 2011. La flessione non riguarda però tutte le
tipologie di ammortizzatori sociali: risultano, infatti,
in forte crescita le ore di Cassa Integrazione Guadagni
Ordinaria, in quanto questo strumento di integrazione
salariale viene concesso in caso di sospensione o
riduzione dell’attività produttiva per eventi temporanei
e transitori, come la riduzione delle commesse interne
(in calo del 6,6% nel periodo aprile-giugno 2012).
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