Città Futura - ViviMaglie
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supermercato<br />
Via Muro, 25 Maglie<br />
Periodico di Attualità,<br />
Politica, Cultura, Sport<br />
Nel Supermercato<br />
di via Muro, 25 a Maglie<br />
solo<br />
il 7 e 8<br />
marzo<br />
2011<br />
anno II n°3 marzo 2011<br />
Distribuzione Gratuita<br />
supermercato<br />
Via Muro, 25 Maglie<br />
piove sempre sul bagnato<br />
La drammatica situazione dei Lavoratori di pubblica Utilità<br />
I lavoratori della Intini<br />
Source protestano perché<br />
l’azienda non paga loro lo<br />
stipendio dal mese di dicembre.<br />
L’azienda rischia di<br />
chiudere i battenti a partire<br />
dal giugno del 2011,<br />
quando terminerà l’appalto<br />
con il Ministero della istruzione<br />
(Miur), ed i lavoratori,<br />
che svolgono le pulizie<br />
nelle scuole ed hanno un<br />
contratto a tempo indeterminato,<br />
vedono da vicino<br />
l’incubo del licenziamento<br />
Finguerra a pag. 14<br />
La speranza...<br />
di rocco Toma<br />
Ci segnalano che a Maglie, domenica<br />
13 febbraio, alle undici del mattino, nei<br />
pressi di un supermercato, un uomo dall’apparente<br />
età di 40 anni, rovistava in<br />
un cassonetto dell’immondizia e trovando<br />
del cibo lo mangiava direttamente;<br />
aveva fame. Chi ci ha segnalato<br />
la notizia pensava che questo tipo di povertà<br />
non ci appartiene, che non appartiene<br />
alla nostra cittadina. Ci segnalano<br />
ancora che, sabato 12 marzo a Maglie ci<br />
sarà una cena al costo di 59,00 euro a<br />
persona con un ospite d’onore Ruby Rubacuori.<br />
Neanche noi pensavamo che<br />
Maglie fosse così povera, parlo di povertà<br />
intellettuale, da accogliere come<br />
ospite d’onore non la ragazza, ma quello<br />
che rappresenta: la contaminazione tra<br />
sesso e potere, il rovesciamento del rapporto<br />
tra un’adolescenza che vorremmo<br />
tutelare e un potere che immagineremmo<br />
al servizio dei più deboli. Se lei<br />
venisse a trascorrere delle vacanze, o a<br />
studiare nelle nostre scuole, o ancora ad<br />
essere assistita dalle nostre strutture, la<br />
cosa non potrebbe che farci piacere.<br />
Però se ciò che lei rappresenta viene accolto<br />
in Piazza Moro con gli stessi onori<br />
che riservammo a Leo Valiani, Francesco<br />
Cossiga o Sandro Pertini, questo ci<br />
rende più poveri e più miserabili di quel<br />
povero disgraziato che rovistava nella<br />
spazzatura. Ma noi siamo inguaribili puritani,<br />
un’offesa tremenda, secondo Giuliano<br />
Ferrara.<br />
Se questa notizia ci rattrista, un’altra no-<br />
tizia ci dice che a Maglie la pianta della<br />
speranza non è persa. La notizia che ci<br />
inorgoglisce è che si è costituita un’associazione<br />
di Volontariato, “Help Salento”,<br />
che si occupa di servizi sanitari.<br />
L’associazione mette a disposizione di<br />
medici e pazienti un servizio taxi per<br />
trasporto disabili, trasporto anziani<br />
presso strutture ospedaliere per esami<br />
diagnostici, trasporto dializzati, ritiro<br />
farmaci e trasporto ambulanza. Sempre<br />
per pazienti e medici mette a disposizione<br />
un’assistenza infermieristica domiciliare<br />
e precisamente: terapia<br />
intramuscolare, terapia endovenosa, terapia<br />
sottocutanea, medicazioni, piaghe<br />
da decubido, catetere vescicale, prelievi<br />
ematici a domicilio, controllo pressione<br />
arteriosa e controllo glicemico. Speriamo<br />
che la politica le dia una mano.<br />
In questo numero:<br />
L’anniversario degli<br />
anniversari<br />
M. Barbano a pag. 3<br />
La difficoltà di diventare<br />
persona<br />
D. Merico a pag. 5<br />
Com’eravamo: I pirati<br />
C. Giannuzzi a pag. 10<br />
ruby rubacuori<br />
redazionale pag. 14<br />
La scarpetta<br />
salento a tavola<br />
s. stanzione a pag. 21
marzo 2011 <strong>Città</strong> <strong>Futura</strong><br />
Pagina 2
marzo 2011 Pagina 3<br />
“Ritrovarsi in quanto italiani nello<br />
spirito che ci condusse ad unirci<br />
come Nazione e come Stato”<br />
Pronto il calendario dei festeggiamenti<br />
elaborato dall’Amministrazione comunale<br />
di Maglie con la Presidenza del Consiglio<br />
e l’Assessorato alle Politiche culturali attraverso<br />
la costituzione di un Comitato interistituzionale<br />
composto dalle scuole e<br />
dai rappresentanti di associazioni culturali,<br />
combattentistiche e d’Arma.<br />
“Grazie alla collaborazione delle scuole<br />
di Maglie, delle Associazioni combattentistiche<br />
e d’Arma che hanno prestato il<br />
proprio supporto, abbiamo potuto elaborare<br />
un ricco calendario che, sono certo,<br />
non deluderà le aspettative di ogni fascia<br />
di età della popolazione –dice il sindaco<br />
Fitto.<br />
“Il ciclo di festeggiamenti per commemorare il<br />
150° Anniversario dell’Unità d’Italia – continua<br />
Fitto - è iniziato lo scorso 26 febbraio con un convegno<br />
tenuto dal nostro studioso e concittadino,<br />
sen. Giorgio De Giuseppe che nella cornice sug-<br />
Festeggiare un anniversario è<br />
qualcosa che ha sempre fatto<br />
parte della natura umana. Significa<br />
scandire la propria identità,<br />
sentirsi attivi, vivi nel contesto<br />
in cui ci muoviamo e ci relazioniamo<br />
con i nostri simili. Ed ha<br />
tanto più valore se non si tratta<br />
di un anniversario individuale,<br />
ma dell'anniversario della nostra<br />
storia. Perchè oltre all'identità<br />
ed a quel fluire di vita che segna<br />
ogni compleanno, c'è anche il<br />
senso di appartenenza, l'unità, la<br />
solidarietà reciproca. C'è tuttavia<br />
qualcosa di anomalo nell'aria<br />
che precede il 150°<br />
anniversario del nostro Paese. E'<br />
impossibile non cogliere una<br />
certa ipocrisia nei roboanti proclami<br />
della politica e nelle dolciastre<br />
litanie di cantantucoli e<br />
guitti televisivi, che fanno finta<br />
di ignorare che una forza politica<br />
di governo, come la Lega<br />
Nord, ha bocciato senza mezzi<br />
termini il decreto sulla festa nazionale<br />
del 17 marzo. Anomalia<br />
tanto più stridente se a questo si<br />
aggiunge la risposta del ministro<br />
La Russa, notoriamente molto<br />
reattivo su temi cari alla Patria<br />
che invece, fa il pieno di fair<br />
play e definendo semplicemente<br />
"una diversità di opinioni"<br />
quella con la Lega, lascia libero<br />
chiunque di festeggiare o meno.<br />
C'è da chiedersi se non fosse<br />
stata bollata come "antiitaliana"<br />
un'eventuale obiezione (magari<br />
sulla copertura finanziaria della<br />
festa), se questa fosse giunta da<br />
soggetti diversi dalla Lega Nord<br />
che, per giunta, ha nei suoi<br />
obiettivi dichiarati letteralmente<br />
"l'indipendenza della Padania".<br />
E se è tollerabile che qualche<br />
italiano non si senta rappresen-<br />
<strong>Città</strong> <strong>Futura</strong><br />
IL 150° annIVersarIO<br />
DeLL’UnITa’<br />
D’ITaLIa<br />
a MaGLIe<br />
ecco il calendario dei festeggiamenti elaborato dall’amministrazione comunale<br />
gestiva della sala etnografica “Santini” ha relazionato<br />
sul tema “Dallo statuto alla Costituzione”.<br />
“Poi il prossimo 10 marzo, dopo l’intervento del<br />
Col. Antonio Cesari che ripercorrerà con due storici<br />
le tappe salienti dell’unificazione italiana<br />
L’unità d’Italia è la festa della nostra identità<br />
L’anniversario degli anniversari<br />
Non ci aiutano dolciastre litanie di cantanti e ostilità anti italiane della Lega<br />
tato da questo evento. Quando<br />
allora sentiamo quelle struggenti<br />
considerazioni sull'inno di<br />
Mameli e sui 150 anni dell'Unità<br />
d'Italia, invece di tapparci<br />
gli occhi e le orecchie<br />
dovremmo anche ricordare a<br />
tutti gli italiani che ogni tentativo,<br />
o anche solo una posizione<br />
ideologica che attenti all'Unità<br />
nazionale, è un cancro che deve<br />
essere estirpato se abbiamo a<br />
cuore questo Paese.<br />
Massimo Barbano<br />
(h.18.30), inaugureremo la mostra dei cimeli<br />
militari, ospitata presso Palazzo De Marco<br />
Ma accanto ai tradizionali appuntamenti con<br />
i convegni a tema, abbiamo dato voce agli<br />
studenti che, egregiamente supportati dai docenti,<br />
si esibiranno in perfomance sceniche e<br />
canore mercoledì 16 marzo sul palco in<br />
Piazza Moro, subito dopo l’alzabandiera<br />
(previsto per le 18).<br />
A tutti quanti hanno prestato il proprio supporto<br />
voglio rivolgere il mio personale ringraziamento,<br />
complimentandomi per il<br />
prezioso lavoro svolto e per la collaborazione<br />
e pazienza senza le quali non avremo potuto<br />
realizzare un programma così ricco di eventi<br />
ed appuntamenti.”<br />
“La promozione della cultura e di tutte le iniziative<br />
ad essa collegate –conclude il Sindaco<br />
- fa parte integrante del programma di governo<br />
dell’attuale Amministrazione Comunale,<br />
proprio per questa ragione è stata richiesta la<br />
collaborazione da parte di tutta la cittadinanza ed<br />
anche degli operatori commerciali, affinchè<br />
ognuno nel proprio ambito sia portatore dei valori<br />
di Patria ed Unità.<br />
<strong>Città</strong> <strong>Futura</strong><br />
Reg. Trib. Lecce n°1068<br />
del 15/09/2010<br />
Mensile di politica, cultura e sport<br />
anno II n° 3 febbraio 2011<br />
Redazione:<br />
Via Ferramosca 84 Maglie<br />
Email: roccotoma@tin.it<br />
tel. 340.7294737<br />
Proprietà RT Studio Maglie<br />
Dir. responsabile Rocco Toma<br />
Stampa: Master Printing S.r.l.<br />
Via delle Orchidee Z.I.<br />
70126 Modugno Ba<br />
per la pubblicità su <strong>Città</strong> <strong>Futura</strong>:<br />
rocco Toma Tel. 340.7294737<br />
La collaborazione, anche se richiesta, è<br />
da ritenersi gratuita
marzo 2011 Pagina 4<br />
di nicolino sticchi<br />
(ex Presidente Commissione Ambiente<br />
Provincia di Lecce)<br />
E’ mai possibile che in Italia non si<br />
possano avere politiche ambientali rispettose<br />
della salute dei cittadini e<br />
compatibili con uno sviluppo economico<br />
sostenibile.?<br />
E’ mai possibile che siamo l’unico<br />
Paese della Comunità Europea dove<br />
la legislazione ambientale è fortemente<br />
lacunosa e permissiva?<br />
E ancora, è mai possibile che gli interessi<br />
prevalenti in tema ambientale<br />
devono essere sempre quelli delle<br />
aziende, quando poi a pagare le continue<br />
multe inflitte all’ Italia dall’Unione<br />
Europea per sforamenti<br />
sulla qualità dell’aria è tutto il popolo<br />
italiano?<br />
L’ultimo esempio di cattiva gestione<br />
delle politiche ambientali da parte del<br />
Governo proviene dal decreto legislativo<br />
155/2010 che, nel recepire la<br />
direttiva europea 2008/50 relativa<br />
alla qualità dell’aria, peggiora la<br />
norma riguardante il benzo(a)pirene<br />
che prevedeva già all’1/1/1999 (de-<br />
Importante ddl della Regione Puglia sulle immissioni in atmosfera<br />
Una migliore qualità della vita<br />
Previste norme più vincolanti rispetto alla legislazione, permissiva, nazionale<br />
creto 152/2007) il rispetto del valore<br />
di 1 nanogrammo per ogni metro<br />
cubo di aria come obiettivo di qualità,<br />
facendo slittare l’applicazione di<br />
tale restrizione al 31 dicembre 2012.<br />
Ora, considerato che il benzo(a)pirene<br />
ha un’azione cancerogena sull’organismo<br />
umano, che l’incidenza<br />
tumorale da inquinamento ambientale<br />
in Italia e nel Salento è crescente,<br />
che tale sostanza è molto diffusa<br />
nell’aria perché deriva dal traffico e<br />
dalle industrie che utilizzano materiali<br />
fossili(carbone, petrolio, etc),<br />
che gli sforamenti di PM10 riguardano<br />
anche alcune realtà della Provincia<br />
di Lecce, dove nel 2011 si è<br />
arrivati già a giorni 10 di superamento<br />
dei previsti limiti, che sul nostro<br />
territorio vi è una forte incidenza<br />
da inquinamento dalle realtà industriali<br />
di Taranto e Brindisi, bene ha<br />
fatto la Regione Puglia ad intervenire<br />
con un proprio disegno di legge, approvato<br />
in data 22 febbraio 2011, a<br />
riprendere il limite stringente di 1<br />
ng/mc. e a renderlo valido su tutto il<br />
territorio pugliese senza aspettare il<br />
31 dicembre 2012 come previsto<br />
dallo Stato.<br />
Auspico che la Regione riprenda le<br />
leggi regionali 44/2008 e 8/2009, che<br />
rispetto alla normativa statale impongono<br />
alle industrie metallurgiche in<br />
esercizio nella zona di Taranto limiti<br />
più stringenti alle emissioni in atmosfera<br />
di diossine e furani ed estenda<br />
detta misura su tutto il territorio pugliese,<br />
comprendendo anche le industrie<br />
della produzione di energia<br />
elettrica da biomasse vegetali legnose<br />
e non e di oli vegetali grezzi o<br />
raffinati, considerato che l’incidenza<br />
tumorale crescente non si ferma Ta-<br />
associazione di Volontariato<br />
dei servizi sanitari<br />
<strong>Città</strong> <strong>Futura</strong><br />
- Trasporto disabili<br />
ranto.<br />
Inoltre è opportuno<br />
che la Provincia di<br />
Lecce in primo<br />
luogo e l’ARPA<br />
come organo preposto<br />
ai controlli ambientali<br />
della qualità<br />
dell’aria non abbassino<br />
la guardia,<br />
come sta avvenendo,<br />
che la Provincia<br />
attui per le<br />
aziende a rischio il<br />
campionamento in<br />
continuo dei microinquinanti<br />
come<br />
previsto dalla precedenteAmministrazione.<br />
E’altrettanto necessario<br />
che Provincia,<br />
Comuni, ASL e<br />
Regione non sottovalutino,<br />
sempre ai<br />
fini della tutela della<br />
salute, che il nostro territorio presenta<br />
un’altra criticità, che è quella<br />
della presenza di “Radon” in molte<br />
strutture pubbliche e private e che<br />
pertanto è necessario intervenire con<br />
una forte campagna di controlli e più<br />
ancora di prevenzione-correzione-informazione.<br />
Il Radon è un gas radioattivo naturale,<br />
incolore e inodore, la cui fonte<br />
di immissione nell’ambiente è il<br />
suolo. Si accumula negli ambienti<br />
chiusi, si assume per inalazione ed è<br />
considerato la seconda causa di tumore<br />
polmonare dopo il fumo di sigaretta.<br />
Il rischio di contrarre il<br />
tumore aumenta con l’esposizione al<br />
gas. Gli ambienti a piano terra e sot-<br />
- Trasporto anziani presso strutture<br />
ospedaliere per esami diagnostici<br />
- Trasporto dializzati<br />
- ritiro farmaci<br />
- Trasporto ambulanza<br />
terranei sono quelli più esposti.<br />
L’Organizzazione Mondiale della<br />
Sanità e la Comunità Europea hanno<br />
ribadito l’importanza e l’urgenza di<br />
adottare provvedimenti atti a ridurre<br />
l’esposizione della popolazione a tale<br />
inquinante.<br />
La legislazione nazionale, che per<br />
la prima volta ha introdotto con il decreto<br />
legislativo 241/2000 il concetto<br />
di radioattività naturale, è molto permissiva<br />
e lacunosa rispetto alla direttiva<br />
europea che prevede limiti più<br />
restrittivi e differenziati tra nuove ed<br />
esistenti abitazioni.<br />
Concludo invocando politiche ambientali<br />
meno generose al fine di<br />
poter assicurare alle future generazioni<br />
una qualità di vita migliore.<br />
- terapia intramuscolare<br />
- Terapia endovenosa<br />
- Terapia sottocutanea<br />
- Medicazioni<br />
- piaghe da decubido<br />
Catetere vescicale<br />
- prelievi ematici a domicilio<br />
- Controllo pressione arteriosa<br />
- Controllo Glicemico<br />
Via C. Candido, 19 Maglie Tel.0836.311946 - Fax 0836.424332 - cell. 388.3217100<br />
www.associazionehelpsalento.it
marzo 2011 pagina 5<br />
di Donato Merico<br />
Dal momento del concepimento, che avviene<br />
in un atto d’amore tra un uomo e<br />
una donna, l’essere umano inizia a formarsi<br />
in quell’irripetibile ed unica creatura,<br />
decidendo di nascere da quei<br />
genitori ed in quel luogo preciso, materializzandosi<br />
da un’energia cosmica.<br />
Ma quanta fatica dovrà esperire durante<br />
il lungo ed impervio cammino della propria<br />
crescita, per diventare “capo” di se<br />
stesso.<br />
Il divenire psiche-spirito-corpo passa attraverso<br />
una piena consapevolezza delle<br />
proprie fattezze umane: di bisogni che,<br />
se espressi, avranno la possibilità di essere<br />
soddisfatti dall’ambiente, permettendo<br />
così di prendere decisioni<br />
“importanti” per il futuro comportamento<br />
relazionale e affettivo.<br />
Se si scontra con un ambiente frustrante,<br />
il mondo emotivo del nascituro inizia a<br />
deviare da quello che poteva essere un<br />
naturale esperire di bisogni ed emozioni,<br />
vale a dire una normale espressività con<br />
l’ambiente circostante che, a tal fine, richiede<br />
un clima di calore affettivo, terreno<br />
indispensabile per il fiorire della<br />
propria indole; proprio come una pianta,<br />
Dalla nascita alla morte un progetto ci accompagna<br />
La difficoltà di diventare “persona”<br />
“ Dobbiamo diventare il cambiamento che vogliamo vedere.” ( M. Gandhi)<br />
di alessandra Cancelli<br />
Cosa accadrebbe se un giorno dovessimo ricevere<br />
una telefonata, sul nostro numero privato di telefonia<br />
mobile, da parte di un operatore commerciale, a noi<br />
sconosciuto, con l'obiettivo di propinarci un qualunque<br />
prodotto o servizio? Quale tutela potremmo pretendere<br />
per i nostri dati personali?<br />
E' quanto si è verificato nei giorni scorsi ad una signora<br />
di Maglie la quale è stata contattata da una<br />
<strong>Città</strong> <strong>Futura</strong><br />
che se non trova un terreno fertile alle<br />
esigenze specifiche, non potrà dare fiori<br />
e frutti.<br />
E qui si evidenzia anche la difficoltà di<br />
essere genitori, dove la madre potrà essere<br />
accogliente, ascoltando e soddisfacendo<br />
i bisogni naturali del bambino, ed<br />
il padre lo potrà condurre a percepire la<br />
propria strada, scegliendo luoghi e compagni<br />
di gioco e successivamente di vita.<br />
E sarà il bambino stesso ad avvertire<br />
dentro di sé un naturale appagamento<br />
quando conseguirà scelte in armonia col<br />
proprio sentire, operando una mirabile<br />
sintesi alchemica tra mente, corpo e<br />
anima.<br />
Ecco che si delinea lungo la “via” un<br />
esperire continue pulsioni che si avvertono<br />
come indispensabili per una sana<br />
maturazione, ed altre che, invece, allontanano<br />
e castrano nel divenire persone;<br />
vale a dire una sintesi difficile tra sentimenti<br />
contrastanti violenti e pacifici di<br />
amore e odio, di piacere e di sofferenza,<br />
che possono contribuire a far crescere o,<br />
di contro, a bloccare nello sviluppo tratti<br />
salienti della propria unicità.<br />
E’ importante per il bambino che desidera<br />
diventare uomo e persona vedere ed<br />
accettare la propria impotenza di fronte<br />
ai genitori ed alle odissee della vita,<br />
come stimolo per cogliere i propri limiti,<br />
e poter chiedere aiuto, successivamente,<br />
per affrontare e trasformare una determinata<br />
difficoltà esistenziale.<br />
Un mio maestro mi disse:” Qual è il potere<br />
più grande che possiede un uomo?”.<br />
Io ci misi un po’ a rispondere, fantasticando<br />
tra immagini di forza, di denaro e<br />
d’abbondanza e, indugiando a trovare la<br />
risposta adatta, lui incalzò rispondendo:”<br />
La possibilità di chiedere!”.<br />
Ecco come si può conquistare la propria<br />
potenza: abbandonando, finalmente, la<br />
propria onnipotenza, attraversando la<br />
propria impotenza e contattando, finalmente,<br />
il proprio SE'.<br />
Quante volte, invece, si colpisce il pros-<br />
simo con invettive,<br />
sarcasmi e, peggio<br />
ancora, con vere e<br />
proprie ferite verbali<br />
o fisiche.<br />
Che tristezza e miseria<br />
di fronte agli<br />
occhi di chi osserva!<br />
Una sana capriola è<br />
indispensabile per<br />
poter cogliere, finalmente,<br />
le azioni di<br />
disprezzo e di rifiuto<br />
nei propri confronti,<br />
da quelle<br />
amorevoli e rispettose<br />
di se stessi, per<br />
offrire, quindi, la<br />
possibilità storica di<br />
nascere, crescere e<br />
divenire persone.<br />
Attraversare momenti<br />
di estremo<br />
dolore, di solitudine,<br />
di silenzio, di<br />
oscurità senza vedere<br />
e capire, ad<br />
esempio, sono occasioni<br />
irripetibili per<br />
saggiare i propri<br />
confini inesplorati e<br />
poter accedere a lidi sconosciuti e di una<br />
sconfinata bellezza, senza indossare più<br />
la maschera convenzionale,<br />
Lunga è la strada che porta, umilmente,<br />
alla verità, alla libertà, all’amore della<br />
propria persona , che potrà, così divenire<br />
in-dividuo, cioè non diviso, creando bellezza<br />
corale che ancora non esiste.<br />
La Persona, che decide di attraversare<br />
questa strada meno battuta, si ama e si<br />
accetta profondamente, dando forma e<br />
contenuto al proprio progetto esistenziale,<br />
per il quale ha deciso di nascere,<br />
per ridere e cantare in armonia con il<br />
cosmo e con gli altri, per creare bellezza,<br />
non più vittima degli eventi, ma artista di<br />
un agire coraggioso.<br />
compagnia telefonica, per una offerta commerciale:<br />
"sono Carla del servizio commerciale di T." Il numero<br />
comparso sul display dell'apparecchio faceva<br />
risalire l'utenza alla provincia di Caserta. Udite tali<br />
parole la ignara signora interrompeva immediatamente<br />
la conversazione e profondamente sconcertata<br />
per la illegittima captazione del suo numero di telefonia<br />
mobile, decideva di rivolgersi al Codacons di<br />
Maglie.<br />
Gli avvocati Alessandra Cancelli e Annalisa Nuzzaci<br />
informavano la signora della possibilità di rendere<br />
non conoscibili ai terzi le numerazioni riportate negli<br />
elenchi abbonati di tutte le compagnie telefoniche.<br />
Con Decreto del Presidente della Repubblica n. 178<br />
del 7 settembre 2010 è stato infatti emanato il Regolamento<br />
recante l'istituzione e la gestione del registro<br />
pubblico degli abbonati che si oppongono all'utilizzo<br />
del proprio numero telefonico per vendite o promo-<br />
“ Persona è colui che si realizza<br />
come capacità di amare sé e di<br />
amare gli altri, come capacità di<br />
dare e ricevere amore.<br />
Persona è un principio spirituale<br />
unificatore, dotato di libertà<br />
e identità propria, che è fine a se<br />
stesso e a nessun altro, i cui elementi<br />
costitutivi sono: la capacità<br />
di amare se stesso e la capacità di<br />
amare gli altri”.<br />
Antonio Mercurio<br />
Al via dal 31 gennaio 2011 il Registro Pubblico delle Opposizioni.<br />
M i o p p o n g o !<br />
Finalmente si potrà chiedere di non essere disturbati sul proprio cellulare<br />
zioni commerciali.<br />
Gli abbonati iscrivendosi al registro possono opporsi<br />
al trattamento delle medesime numerazioni, ed evitare<br />
magari di essere disturbati all'ora di pranzo,<br />
come spesso accade, per presunte ricerche di mercato.<br />
Ciascun operatore telefonico infatti ora per effettuare<br />
i trattamenti di dati, per fini di invio di<br />
materiale pubblicitario o di vendita diretta, deve presentare<br />
apposita richiesta al registro pubblico prestando<br />
opportune garanzie.<br />
L'scrizione per l'abbonato, in relazione a ogni numerazioni<br />
di cui è intestatario, è gratuita ed agevole:<br />
basta la compilazione di un modulo elettronico sul<br />
sito web www.registrodelleopposizioni.it,o in alternativa<br />
inviare un email, una raccomandata o un fax.<br />
Per ogni ulteriore chiarimento o informazioni gli<br />
avvocati Alessandra Cancelli e Annalisa Nuzzaci del<br />
Codacons di Maglie sono a disposizione degli utenti.
marzo 2011 Pagina 7<br />
di enzo Lattante<br />
Domenica 13 febbraio, in Italia, è accaduto<br />
qualcosa di finalmente nuovo,<br />
di diverso. Sotto lo slogan “Se non ora,<br />
quando?”, preso in prestito dal titolo di<br />
un romanzo di Primo Levi, un movimento<br />
spontaneo, nato all’interno delle<br />
famiglie e veicolato attraverso Internet<br />
- quell’unico mezzo veramente democratico<br />
di cui oggi dispone l’umanità -<br />
s’è ritrovato nelle piazze di 230 città<br />
italiane e di tantissime altre città straniere<br />
per dire basta, ora veramente,<br />
basta, con l’imbarbarimento dei costumi<br />
nel nostro Paese. Le donne in<br />
prima fila, ma anche tantissimi uomini,<br />
giovani e anziani, italiani ed extracomunitari,<br />
si sono ritrovati per testimoniare<br />
che non tutti, in Italia, sono così<br />
come può apparire dalle pagine dei nostri<br />
giornali, zeppi di storie di escort e<br />
papponi, di corrotti e corruttori. Finalmente,<br />
il 13 febbraio, l’indignazione ha<br />
fatto sentire la sua voce, tranquilla, serena<br />
ma forte e determinata. E’ stato,<br />
più che un messaggio, un’invocazione<br />
di speranza. I più popolari media nazionali<br />
hanno dato scarsa rilevanza<br />
all’evento e, chi spulciando sui<br />
numeri, chi sulle intenzioni,<br />
hanno tentato, come ormai non<br />
se ne può veramente più, di riportare<br />
il tutto sui binari della<br />
diatriba pro o contro Berlusconi.<br />
In effetti, se ci mettessimo<br />
nei panni di qualche<br />
osservatore straniero, parecchie<br />
delle cose che stanno succedendo<br />
in Italia risulterebbero<br />
incomprensibili. E immagino<br />
anche le grandi difficoltà che le<br />
nostre legazioni all’estero e<br />
quegli italiani, che momentaneamente<br />
si trovano in giro per<br />
il mondo, incontrano nel cercare<br />
di spiegarle. Perché - appare<br />
anche superfluo doverlo<br />
ripetere - in nessuna grande democrazia<br />
del mondo occidentale,<br />
cui noi pure, con un certo<br />
orgoglio, professiamo l’appartenenza,<br />
succederebbe che -<br />
non dico il capo del governo - un qualsiasi<br />
uomo politico resterebbe un solo<br />
secondo in più al suo posto, dopo aver<br />
ricevuto un avviso di garanzia da parte<br />
di un giudice. In Italia ciò non accade;<br />
perché? Giustificazione n.1: un avviso<br />
di garanzia non significa colpevolezza<br />
dell’avvisato<br />
Giustificazione n. 2: un qualsiasi giudice,<br />
opportunamente pilotato, potrebbe<br />
destabilizzare politicamente il<br />
Paese ( e si porta ad esempio il caso<br />
Tangentopoli in cui quasi tutti i responsabili<br />
dei partiti di governo vennero inquisiti<br />
e condannati, mentre il più<br />
grande partito dell’opposizione ne<br />
usciva praticamente indenne)<br />
replica alla giustificazione n.1: l’avvisato<br />
potrebbe anche essere colpevole,<br />
per cui, nel dubbio e nell’interesse<br />
stesso della difesa dell’avvisato, sarebbero<br />
opportune e doverose le sue dimissioni<br />
replica alla giustificazione n.2: in<br />
una democrazia vera, il posto di un politico<br />
dimissionario viene preso da un<br />
altro politico della stessa area di appartenenza,<br />
per cui non sussiste il minimo<br />
pericolo di destabilizzazione. Un esempio<br />
eclatante ce lo hanno dato gli Stati<br />
Uniti quando, in seguito alle dimissioni<br />
del repubblicano Nixon, per via del<br />
Watergate, gli successe il suo vice, Gerald<br />
Ford, repubblicano anch’egli,<br />
mica il capo dei democratici. Nel caso<br />
di Tangentopoli, poi, i motivi per cui<br />
gli appartenenti ai partiti di governo risultarono<br />
maggiormente concussi di<br />
quelli dell’opposizione, appaiono così<br />
ovvi da non meritare approfondimenti.<br />
Occorre dire che in Italia, proprio a<br />
partire da Tangentopoli, si è scatenata<br />
una guerra - non dichiarata apertamente<br />
ma diffusamente condivisa tra i<br />
politici di ogni estrazione - tra il potere<br />
legislativo (politico) e quello giudiziario.<br />
Gli appartenenti a queste due autentiche<br />
“caste”, nel corso degli anni,<br />
difficilmente hanno mancato l’occa-<br />
sione di lanciarsi segnali di aperta belligeranza.<br />
Così, se da un lato alcuni<br />
giudici continuano a stupire per alcune<br />
bizzarre sentenze, basate su fantasiose<br />
interpretazioni delle leggi, emesse al<br />
solo fine di mettere in ridicolo le incongruenze<br />
del legislatore, dall’altro i politici<br />
le pensano tutte pur di mettere i<br />
bastoni tra le ruote di un carrozzone già<br />
sgangherato di suo, minacciando tagli<br />
e riforme che, almeno sinora, hanno lasciato<br />
il tempo che hanno trovato. Curioso<br />
osservare come in tanti - anche<br />
tra i politici risparmiati dalla falce giudiziaria<br />
dei primi anni 90 (per intenderci,<br />
quelli dell’ex PCI) - siano<br />
rimasti indignati ed offesi dallo strapotere<br />
dimostrato dalla magistratura e, sin<br />
da allora, abbiano cercato in ogni modo<br />
<strong>Città</strong> <strong>Futura</strong><br />
La manifestazione delle donne del 13 febbraio<br />
se non ora, quando?<br />
Una grande risposta popolare all’imbarbarimento della politica.<br />
Il nodo del rapporto tra i poteri dello stato<br />
di proclamare la supremazia della politica<br />
sulla giustizia, alleandosi, per<br />
questo, anche con chi avrebbero dovuto<br />
osteggiare. In realtà, più che aspirare<br />
ad una filosofica, astratta<br />
dimostrazione della supremazia della<br />
politica, i politici nostrani si sono dannati<br />
l’anima nel tentativo di recuperare<br />
quella “intoccabilità” che tanto invidiano<br />
ai magistrati. Superfluo sottolineare<br />
chi è che alla fine paga tutti i<br />
conti di questa turpe faida.<br />
Il sig. Charles de Secondat, barone di<br />
Montesquieu, ebbe a dire: “Chiunque<br />
abbia potere è portato ad abusarne;<br />
egli arriva sin dove non trova limiti…perché<br />
non si possa abusare<br />
del potere, occorre che il potere arresti<br />
il potere.” Di quale pseudo-supremazia<br />
si va dunque alla ricerca in<br />
Italia? I poteri di uno stato democratico,<br />
il legislativo, l’esecutivo e quello<br />
giudiziario hanno ragione d’esistere in<br />
virtù d’un reciproco rispetto, equilibrio<br />
e limitazione. Nel momento in cui uno<br />
dei tre dovesse prevalere sugli altri,<br />
non di democrazia si tratterebbe ma di<br />
dittatura. Ed è proprio la dittatura delle<br />
Segreterie Politiche il fine ultimo cui<br />
aspira e per il quale sta alacremente la-<br />
vorando la nostra attuale classe politica.<br />
Del resto, il primo fondamentale<br />
passo è stato fatto: con l’introduzione<br />
dell’ultima legge elettorale, il porcellum<br />
(sic!), si è riempito il Parlamento<br />
non di eletti dal popolo ma di nominati<br />
dai segretari politici. Per mettere il<br />
guinzaglio al peggiore dei nemici ancora<br />
in circolazione e in grado di colpire,<br />
la magistratura, e riadattare la<br />
Costituzione alle esigenze della combriccola,<br />
non basta avere una larghissima<br />
maggioranza (il premio garantito<br />
per chi vince anche per un solo voto)<br />
ma anche la totale assenza di dissenso<br />
interno e possibilmente il tacito assenso<br />
di un’opposizione consenziente.<br />
Questo il disegno politico che Berlusconi<br />
e il suo governo stanno perse-<br />
guendo e che solo gli stolti o i collusi<br />
non riescono a vedere. Alcuni di quei<br />
segretari politici che permisero ed<br />
avallarono la promulgazione della<br />
legge vergogna, vedi Fini e Casini,<br />
avendo finalmente capito che, col Caimano<br />
a capo del governo e del maggior<br />
partito politico, per loro non ci sarebbe<br />
stato altro posto se non quello del lacchè,<br />
ora, con che faccia non si sa, ne<br />
chiedono a gran voce l’abrogazione. Il<br />
patetico Bersani non fa nemmeno questo,<br />
limitandosi ad implorare Berlusconi<br />
affinché, sua sponte, gli faccia la<br />
grazia di dimettersi.<br />
A questo punto mi domando: se non<br />
ora, quando? Quando gli italiani capiranno<br />
che il giochino messo in piedi<br />
dalla casta della politica, stimolato, ingigantito<br />
e costantemente alimentato<br />
dai megafoni petulanti dei mass media<br />
asserviti, il teatrino della falsa e strumentale<br />
contrapposizione politica tra<br />
destra e sinistra (ma quando mai!) tra<br />
fascisti e comunisti (che<br />
qualcuno me li mostri!) tra<br />
berlusconiani e antiberlusconiani<br />
(questi sì che li<br />
conosco, come conosco<br />
certe tifoserie!) che ha diviso<br />
e divide famiglie, parenti<br />
e amici serve<br />
unicamente alla medesima<br />
casta per coprire le proprie<br />
inefficienze e perpetuare<br />
gl’immondi privilegi di cui<br />
gode? L’imbarbarimento<br />
dei costumi, il degrado<br />
delle coscienze, il lassismo<br />
morale sono figli ed allo<br />
stesso tempo padri della<br />
degenerazione della politica.<br />
Il primo, imprescindibile<br />
passo in senso inverso<br />
dev’essere fatto ripristinando<br />
la legge elettorale<br />
per il Senato del 1948 (L. 6<br />
febbraio 1948, n.29),<br />
estendendola alla Camera. Con quella<br />
legge, i costituenti, con la loro saggezza,<br />
impostarono un sistema elettorale<br />
uninominale misto,<br />
maggioritario-proporzionale, con effetto<br />
sostanzialmente proporzionale.<br />
Altro che far finta di litigare ed invocare<br />
un giorno sì ed uno no le elezioni!<br />
Occorre ritrovarsi, ancora una volta,<br />
tutti in piazza e reclamare a gran voce,<br />
non di cambiare la legge, perché c’imbroglierebbero<br />
ancora, ma di ripristinare<br />
quella antica. Solo dopo, con<br />
nuove elezioni e con nuovi rappresentanti<br />
si potrà sperare nella ricostruzione<br />
morale dell’Italia. Andarci con l’attuale<br />
legge, non sembri eccessivo, sarebbe<br />
veramente la fine per la democrazia.
marzo 2011<br />
di Cosimo Giannuzzi<br />
Ad un anno dalla sua fondazione avvenuta<br />
per volontà di un piccolo gruppo di<br />
appassionati di jazz, l’Associazione Culturale<br />
Jazz “Bud Powell” di Maglie, ha<br />
avviato nell’Assemblea ordinaria dei<br />
Soci l’esame dei risultati programmatici<br />
e finanziari conseguiti in questo breve<br />
periodo di attività. La scommessa ambiziosa<br />
che l’associazione alla sua nascita<br />
ha voluto fare è di continuare a Maglie il<br />
discorso musicale specificatamente jazzistico<br />
che le precedenti associazioni<br />
(Jazz Club e Thelosius Monk) in 30 anni<br />
di attività avevano iniziato in maniera<br />
prestigiosa: porre questa musica al centro<br />
dell’attività culturale di Maglie e di tutto<br />
il Salento. La promozione di concerti<br />
jazz aveva dato a Maglie una notorietà<br />
nazionale nella diffusione della cultura<br />
jazzistica. Una eredità impegnativa ma<br />
anche stimolante che la neonata associazione<br />
mostra di non voler disperdere,<br />
anzi di rilanciare, dando visibilità ai numerosi<br />
musicisti di jazz che operano nel<br />
territorio e proponendo iniziative per avvicinare<br />
la popolazione a questo linguaggio<br />
musicale. Diversamente dalle<br />
precedenti esperienze associative va sottolineata<br />
l’ampiezza delle iniziative programmate<br />
e svolte che non riguarda solo<br />
i concerti, ma vari livelli con un denominatore<br />
comune: una didattica musicale<br />
offerta a tutta la popolazione. Abbiamo<br />
posto al Presidente dell’Associazione,<br />
prof. Antonio Negro alcune domande riguardanti<br />
le finalità, la programmazione<br />
e le iniziative intraprese nell’anno trascorso<br />
e da intraprendere per il prossimo<br />
anno.<br />
L’Associazione, ci spiega Antonio<br />
Negro, ha saputo realizzare una ricca offerta<br />
di eventi musicali grazie all’esperienza<br />
di alcuni soci che avevano<br />
maturato esperienza organizzativa e sensibilità<br />
musicale nelle precedenti associazioni.<br />
La loro passione ha contagiato il<br />
Consiglio Direttivo che ha dovuto fare i<br />
conti con le scarse sostanze finanziarie a<br />
fronte di numerose attività divulgative e<br />
didattiche promosse in un così breve<br />
tempo. Lo spirito dell’Associazione è<br />
stato quello di non rimanere isolati ma di<br />
aprirsi alla collaborazione con enti pubblici<br />
o privati quali le altre Associazioni<br />
presenti sul territorio. Questa è stata una<br />
scelta vincente che ha visto avvicinarsi<br />
ed interagire l’Amministrazione di Maglie<br />
e di altri Comuni vicini, esercizi<br />
commerciali (Art Cafè, Libri e Musica,<br />
Europa ), associazioni (Fidapa, Biblioteca<br />
di Sarajevo, Euterpe, Ente Capece),<br />
<strong>Città</strong> <strong>Futura</strong><br />
lo stesso Slow Food durante il Mercatino<br />
del Gusto. Non avendo una propria sede<br />
operativa, osserva ancora Antonio<br />
Negro, l’Associazione è stata ospite di<br />
spazi messi a disposizione dai soggetti su<br />
nominati per mettere in cantiere numerose<br />
attività quali corsi di formazione,<br />
corsi di musica d’insieme e di improvvisazione,<br />
incontri monografici su alcuni<br />
grandi compositori e musicisti di jazz,<br />
jam session, cineforum. Queste attività<br />
hanno avuto come coronamento numerosi<br />
concerti e rassegne che hanno visto<br />
Pagina 8<br />
L’associazione culturale Jazz Bud Powell di Maglie vanta lusinghieri risultati<br />
sotto le stelle del Jazz…e non solo...<br />
Bilancio e programmi all’insegna della buona musica e della cultura in senso lato<br />
la partecipazione di formazioni nazionali<br />
e internazionali quali il gruppo di Bill<br />
Saxton & Jason Brown Quartet da New<br />
Yprk, la performance di Franco D’Andrea<br />
(Into the Mistery), il gruppo polacco<br />
Owal Quartet, la formazione del sassofonista<br />
Martin Jacobsen Quartet (danese di<br />
stanza a Parigi), oltre a musicisti italiani<br />
o locali quali Paolo Ghetti Quartett,<br />
Francesco Negro, Paola Arnesano, Igor<br />
Legari, Enzo Lanzo, Antonio Cotardo,<br />
Paolo Pacciolla, Ermanno Baron.<br />
La sottolineatura in merito alle difficoltà<br />
economiche costituisce per Antonio<br />
Negro uno stimolo all’autofinanziamento<br />
e alla ricerca di sponsorizzazioni e patrocini<br />
per le attività future. In questa direzione<br />
vengono proposte una serie di<br />
attività quali i concerti mensili senza o<br />
in collaborazione con enti pubblici e con<br />
altre associazioni; l’attuazione di un<br />
evento estivo; un cineforum in collaborazione<br />
con il Circolo Aleteia di Corigliano;<br />
serate di ascolto di musica dal<br />
vivo o registrata; corsi di formazione riguardanti<br />
la musica di insieme e di improvvisazione<br />
Jazz; e poi ancora jam e<br />
mostre fotografiche. Una programmazione<br />
ricca che potrà finalmente caratterizzare<br />
l’Associazione per quel ruolo che<br />
vuole ricoprire nella comunità: la diffusione<br />
e la conoscenza di una cultura musicale<br />
che non può essere considerata<br />
“elitaria” ma alla portata di un pubblico<br />
vasto ed eterogeneo. Alcune di queste<br />
iniziative sono già state realizzate nell’anno<br />
trascorso. Queste iniziative hanno<br />
visto la partecipazione attiva di molte<br />
persone per cui l’Associazione ha voluto<br />
riconfermarle.<br />
L’Assemblea si è conclusa con l’elezione<br />
del uovo Organo direttivo nelle persone<br />
di Negro Antonio (presidente), Dario De<br />
Giorgi (Vicepresidente), Romano Dina<br />
(Segretaria e Cassiera), Antonio Cotardo<br />
(Tesoriere) e Francesco Negro (Direttore<br />
artistico).<br />
Le informazioni si possono chiedere o al<br />
389.9768558 o direttamente all’indirizzo<br />
budpowellmaglie@gmail.com
Marzo 2011<br />
di Enzo Vella<br />
Non sappiamo se e quando la nuova<br />
area mercatale, invaso quasi naturale<br />
a rischio allagamento, e gli esigui<br />
spazi assegnati dal progetto ai singoli<br />
commercianti - che peraltro hanno di<br />
già protestato - entrerà mai in funzione;<br />
non sappiamo! Ci auguriamo<br />
il più presto possibile, ovviamente<br />
con le dovute ed adeguate modificazioni.<br />
Certo è che l’area in cui insiste attualmente<br />
il mercato è vissuta in maniera<br />
estremamente caotica ed<br />
esigerebbe di un idoneo riordino: Baracche<br />
su entrambi i lati delle strade,<br />
aree di parcheggi all’interno del mercato<br />
che straboccano di automezzi,<br />
servizi igienici inesistenti che finiscono<br />
col creare problemi agli acquirenti,<br />
ai commercianti e agli stessi<br />
di Ottorino Capocelli<br />
… è il caso di dire, al Club 84, il pub di<br />
via De Giuseppe, restiling e nuova gestione<br />
ad opera di Ennio Romano di<br />
quel che fu il Pub Underground di<br />
Lucio Palanga. Dopo un anno… diciamo<br />
così..di “prove”, il 13 febbraio<br />
si è rilanciato alla grande con una serata<br />
di jazz da far tremare i polsi, per<br />
aver visto alternarsi in pedana i musicisti<br />
del decennio d’oro 1987/97 a<br />
quelli di ultima generazione. Fernando<br />
Bevilacqua fa da apripista e traccia<br />
abitanti della zona.<br />
Non vorremmo che una volta o l’altra<br />
accadesse l’irreparabile: una qualche<br />
persona che dovesse sentirsi<br />
male e che avesse bisogno di una ambulanza;<br />
i rischi connessi ad un’area<br />
impercorribile dalle stesse forze<br />
dell’ordine o dai vigili del fuoco.<br />
Chi ha una qualche memoria storica<br />
sa bene che in un passato non tanto<br />
lontano il mercato era locato nel centro<br />
storico e che da lì, con una ordinanza<br />
sindacale, fu fatto sloggiare<br />
per l’esplosione di un incendio.<br />
Non vorremmo che ancora una<br />
volta accadesse l’irreparabile sia per<br />
una qualsivoglia combustione, sia per<br />
un qualche malore, sia per motivi di<br />
ordine pubblico che non consentirebbero<br />
agli organi preposti di assolvere<br />
al loro compito.<br />
Abbiamo detto che il mercato<br />
avrebbe bisogno di un adeguato rior-<br />
Rinasce a Maglie lo storico locale degli anni Ottanta<br />
Risvegli…<br />
Già un successo la riapertura del Club 84, sulle orme del famoso Pub Underground<br />
brevi ricordi di<br />
quegli anni a<br />
Maglie con l’associazione<br />
Jazz<br />
Club fondata da<br />
Antonio Culiersi<br />
e i suoi 7 collaboratori<br />
Lucio<br />
Palanga, Maurizio<br />
Della Stella,<br />
Leandro Marangio,<br />
Benito Mitola,<br />
Gino De<br />
Donno, Giovan<br />
Battista Cesari e Ottorino Capocelli. Il<br />
gruppo di Mauro Tre (al pianoforte),<br />
<strong>Città</strong> <strong>Futura</strong><br />
Non parte ancora a Maglie la nuova area mercatale<br />
Il mercato difficile a farsi<br />
La situazione del mercato del sabato non è più tollerabile<br />
dino. Sia<br />
chiaro, noi<br />
non chiediamo<br />
che<br />
riordino significhi<br />
la cacciata<br />
di<br />
extracomunitari<br />
che con le<br />
loro bancarelle<br />
sono<br />
pure presenti<br />
sul nostro<br />
mercato, né<br />
che si crei<br />
un’area loro<br />
dedicata in<br />
zone confinanti.Vogliamo<br />
che i loro colori si integrino<br />
con le nostre merci. Chiediamo sia<br />
consentito a tutti di svolgere agevolmente<br />
il loro lavoro estendendo sem-<br />
Gino De Donno<br />
(batteria), Ennio<br />
Brunetta (sassofono)<br />
e Michele<br />
Colaci (contrabbasso)<br />
già scalpita<br />
in pedana,<br />
ma la sala, pur<br />
piena, è occupata<br />
al centro da<br />
un folto gruppo<br />
di persone attaccate<br />
davanti a<br />
uno schermo televisivo.<br />
Si è pensato alla concomitante<br />
partita di calcio Juventus-Inter: scor-<br />
19 Marzo<br />
Festa del Papà<br />
regala Olympus SP-600<br />
€ 179,00*<br />
*sino ad esaurimento scorte<br />
Rocco e Bruno Toma Via N. Ferramosca, 84 Maglie Tel. 0836.423833<br />
Pagina 9<br />
mai, anche attraverso uno studio,<br />
l’area mercatale, consentendo ai cittadini<br />
una maggiore sicurezza e agli<br />
organi preposti una adeguata agibilità.<br />
revano invece le stupende foto di Bevilacqua<br />
di quei fantastici anni al Pub<br />
Underground. Poi la musica invade la<br />
sala e, come d’incanto, si rivive il clima<br />
di quegli anni: euforia, il vociare di sottofondo<br />
di chi si rivede e di chi s’incontra<br />
per la prima volta, gli artisti che si<br />
alternano in pedana, stupendi a vederli,<br />
il sound che riempie il cuore di allegria<br />
o tristezza o senso di oblio delle noiose<br />
vicissitudini quotidiane, quasi sperando<br />
di veder la propria storia già<br />
fatta cenere di memoria. Due ore…giusto<br />
il tempo di scoprire che la buona<br />
musica esiste ancora. Davvero.
MARZO 2011 <strong>Città</strong> <strong>Futura</strong><br />
Pagina 10<br />
Come eravamo...<br />
di Cosimo Giannuzzi<br />
L’eco dei gruppi musicali nati<br />
in Europa e in Italia che negli<br />
anni ’60 destano interesse nella<br />
popolazione giovanile raggiunge<br />
anche Maglie. In questo<br />
periodo proliferano a Maglie<br />
formazioni musicali che divengono<br />
veri e propri poli di attrazione<br />
per tanti giovani in cerca<br />
di spazi dove vivere momenti di<br />
socializzazione e di aggregazione<br />
nel tempo libero. Sono<br />
gruppi musicali in gran parte autodidatti,<br />
costituiti da giovani<br />
amanti della musica, le cui aspirazioni<br />
sono di ottenere visibilità<br />
e riconoscimento pubblico<br />
Continua la storia dei gruppi musicali degli anni Sessanta<br />
per la loro attività ma anche di<br />
divertimento e di apprendimento<br />
dell’arte musicale. Questi<br />
gruppi nascono all’interno di<br />
una generazione in fibrillazione<br />
che trova nella musica un modo<br />
per esprimere quella creatività<br />
peculiare della giovane età.<br />
Sono assenti o sono debolmente<br />
interessati a quelle motivazioni<br />
culturali che sono alla base della<br />
nascita dei movimenti di contestazione<br />
che vedono la luce in<br />
questo periodo, sono invece calamitati<br />
dai messaggi della musica<br />
italiana che Adriano<br />
C e l e n -<br />
tano, Cat<br />
e r i n a<br />
Caselli,<br />
P a t t y<br />
Pravo, i<br />
Dik Dik,<br />
g l i<br />
E q u i p e<br />
84, i Camaleonti<br />
ecc. veic<br />
o l a n o<br />
con le<br />
loro canzoni,<br />
a<br />
volta tras<br />
g r e s -<br />
sive, ma<br />
a m a t e<br />
più per la<br />
loro melodia<br />
e<br />
r i t m i c a<br />
che per i<br />
loro cont<br />
e n u t i<br />
che si ric<br />
h i a -<br />
mano alla beat generation.<br />
Emulano quei gruppi nazionali<br />
ed esteri rincorrendo il sogno di<br />
divenire come loro. E’ vero che<br />
Francesco Marsella (Checco),<br />
I pirati<br />
NELL’ULTIMO qUINqUENNIO DEGLI ANNI ’60 IL GRUPPO MAGLIESE SI CIMENTò CON I SUCCESSI MELODICI E JAzz DEL PERIODO<br />
interprete di canzoni memorabili<br />
per i contenuti proposti e per<br />
il loro spessore musicale facente<br />
parte del gruppo de “I Giganti”<br />
ha genitori magliesi, ma il<br />
gruppo nasce a Milano e i rapporti<br />
di Checco con Maglie non<br />
riguardano il suo impegno musicale.<br />
Come altri gruppi (su alcuni di<br />
essi questo giornale ha tratteggiato<br />
le caratteristiche e gli<br />
aspetti più rilevanti), una formazione<br />
nata nel primo decennio<br />
degli anni ’60, è stata “I Pirati”.<br />
La sua data di nascita è<br />
esattamente nel 1965. E’ costituita<br />
da Antonio De Giorgi<br />
(chitarra ritmica), Giorgio Felline<br />
(batteria), Salvatore<br />
Negro (chitarra solista), Sergio<br />
Cesari (sax e basso), Lina Dell’Edera<br />
(cantante). Ricopre il<br />
ruolo di manager Nunzio Pacella.<br />
Non sono compositori<br />
del loro repertorio ma sono dei<br />
bravi esecutori ed arrangiatori<br />
di composizioni note. Successivamente<br />
il gruppo si amplia<br />
con l’ingresso di Antonio Bevilacqua<br />
(pianola). La sede per<br />
le prove e’ in origine ubicata<br />
nella Corte Marange (una<br />
corte perpendicolare a via<br />
Roma) e successivamente in<br />
una cantina (un ex frantoio) in<br />
via V.Veneto. Il repertorio spazia<br />
dalla musica leggera al jazz.<br />
Le canzoni più gettonate del<br />
gruppo sono quelle di Peppino<br />
di Capri, di Charles Aznavour,<br />
di Santo & Jonny, di Adriano<br />
Celentano, dei Beatles, di Louis<br />
A m -<br />
strong. La<br />
caratteristicabasilare<br />
di<br />
q u e s t o<br />
gruppo è<br />
perciò la<br />
versatilità<br />
del loro<br />
repertorio<br />
continuamenteaggiornato<br />
per venire<br />
incontro<br />
alle esigenze<br />
dei<br />
committenti<br />
che<br />
ben presto richiedono le loro<br />
performance. Con il gruppo veniva<br />
concordata la scaletta dei<br />
pezzi da suonare. Era privilegiata<br />
la musica “lenta” al fine di<br />
creare un’atmosfera che consentisse<br />
il ballo da sala richiesto<br />
dalle giovani coppie. Il loro<br />
esordio è un concerto a Vaste<br />
che permette il primo impatto<br />
con il pubblico. Compiono varie<br />
tournée in numerose località<br />
della provincia di Lecce, a Poggiardo,<br />
Sternatia, Melpignano,<br />
Corigliano e Maglie. Il gruppo<br />
è chiamato alle feste in occasione<br />
di celebrazioni civili e religiose<br />
quali compleanni,<br />
battesimi, matrimoni, carnevale,<br />
San Valentino. Raggiunge il<br />
suo culmine nel 1968: in un<br />
concorso di complessi musicali<br />
svoltasi nel parco dei Salesiani<br />
di Corigliano si classifica ai<br />
primi posti. Un riconoscimento<br />
gratificante per la formazione<br />
ma che non basta per stimolarla<br />
a proseguire il percorso musicale<br />
intrapreso perché rimane in<br />
attività solo fino al 1969. Gli<br />
impegni per gli studi o per il lavoro<br />
dei suoi componenti indu-<br />
cono allo scioglimento del<br />
gruppo. L’avvento di un periodo<br />
carico di trasformazioni<br />
nella politica e nei rapporti sociali<br />
contribuisce a questo esito.<br />
Nell'ambito musicale si assiste a<br />
significativi mutamenti: il linguaggio<br />
musicale diviene<br />
espressione di un contesto storico-sociale<br />
caratterizzato dai<br />
movimenti di massa che mirano<br />
al cambiamento sociale e politico<br />
delle società occidentali.<br />
Molti supporter del gruppo abbracciano<br />
l’impegno politico<br />
provando interesse per quelle<br />
canzoni di questo periodo che<br />
esprimono l’ inquietudine, la ribellione<br />
e il desiderio di pace e<br />
di libertà nel mondo. In una città<br />
come Maglie questo genere musicale<br />
che vede i Nomadi, Guccini<br />
e De Andrè fra i maggiori<br />
interpreti, tarderà ad attecchire<br />
e a raccogliere proseliti.<br />
I Pirati cessano la loro esperienza<br />
prima d’aver realizzato<br />
un loro disco, ma la loro vicenda<br />
è importante come quella<br />
di tutte le formazioni musicali<br />
nate negli anni ’60 perché ci<br />
consente oggi di valutare il problemadell’aggregazione<br />
e<br />
della ricreazione<br />
quale<br />
strada per affrontare<br />
le situazioni<br />
di<br />
disagio e di<br />
malessere per<br />
contrastare il<br />
fenomeno dell’isolamento<br />
e<br />
dell’emarginazioneinter<br />
e s s a n t e<br />
soprattutto la<br />
popolazione<br />
g i o v a n i l e .<br />
Quanti partec<br />
i p a v a n o<br />
come protagonisti dei gruppi<br />
musicali e quanti ne erano semplici<br />
osservatori e fan avevano<br />
realizzato un’esperienza importante<br />
per l’opportunità d’aver<br />
consentito di apprezzare la cultura<br />
musicale e il valore dello<br />
stare insieme condividendone il<br />
percorso.
MARZO 2011 <strong>Città</strong> <strong>Futura</strong><br />
Pagina 11<br />
Il Bonus-bebé e le difficoltà di riceverlo<br />
pochi, maledetti, e…persi?<br />
Non è facile ottenere il pur<br />
modesto sussidio. L’impegno<br />
di Cittadinanzattiva di<br />
Maglie<br />
“Le famiglie che hanno richiesto<br />
il Bonus famiglia<br />
nell’anno 2009 rischiano di<br />
perdere le somme concesse, se<br />
non si attivano a riscuoterle<br />
entro un breve termine”, sostiene<br />
Giuseppe Finguerra,<br />
procuratore dei cittadini della<br />
associazione Cittadinanzattiva<br />
di Maglie, “il pericolo di perdere<br />
le somme stanziate per<br />
sostenere le famiglie in difficoltà<br />
è tanto maggiore, se si<br />
considera che alla fine del<br />
2010, in alcuni casi, è andata<br />
dispersa la comunicazione postale<br />
della assegnazione delle<br />
somme concesse col bonus famiglia”.<br />
L’allarme lanciato dal<br />
procuratore dei cittadini segue<br />
quanto registrato nella vicenda<br />
che ha visto protagonista una<br />
giovane coppia magliese, che<br />
nei primi mesi dell’anno 2009<br />
ha indirizzato alla Agenzia<br />
delle Entrate la domanda per il<br />
“Bonus famiglia”: un beneficio<br />
previsto nel 2008 con il decreto<br />
“anticrisi”. La coppia di<br />
giovani magliesi, genitori di<br />
due bimbe in età prescolare,<br />
speravano di ottenere le<br />
somme del beneficio fiscale,<br />
che, nonostante siano modeste,<br />
avrebbero rappresentato<br />
una significativa integrazione<br />
del magro bilancio familiare.<br />
La domanda del bonus famiglia<br />
era compilata con l’aiuto<br />
di un patronato ed indirizzata<br />
alla Agenzia delle entrate, attraverso<br />
una procedura telematica<br />
con l’invio della<br />
istanza e della dichiarazione<br />
dei redditi allegata. Dopo l’accoglimento<br />
della domanda i<br />
due genitori magliesi avrebbero<br />
dovuto ricevere una comunicazione<br />
di Poste italiane<br />
sulla disponibilità delle<br />
somme, riscuotibili presso tutti<br />
gli uffici postali. La coppia,<br />
avvertita in precedenza che sarebbero<br />
trascorsi molti mesi<br />
per la conclusione dell’iter<br />
amministrativo e per ottenere<br />
i soldi, hanno per lungo tempo<br />
ed invano atteso che giungesse<br />
la comunicazione di Poste italiane.<br />
Nel febbraio del 2011, i<br />
beneficiari si ricordano quasi<br />
due anni prima avevano fatta<br />
la domanda del bonus e, poiché<br />
ancora non avevano notizie<br />
sul ricevimento dei soldi, si<br />
rivolgono alla sede di Maglie<br />
della Agenzia delle Entrate.<br />
Qui i giovani magliesi vengono<br />
informati da un funzionario<br />
che a partire dal mese di<br />
dicembre 2010 risultava stanziata<br />
a loro favore la somma di<br />
900 euro. Tuttavia Poste italiane<br />
non li aveva informati<br />
della possibilità di andare a riscuoterli<br />
presso l’ufficio postale.<br />
Così è iniziata una lunga<br />
odissea burocratica per la riscossione<br />
delle somme, che le<br />
poste rifiutano di pagare in assenza<br />
della comunicazione. Il<br />
rifiuto avviene anche con l’esibizione<br />
della attestazione della<br />
Agenzia delle entrate con l’indicazione<br />
dei dati identificativi<br />
del rimborso. Il procuratore<br />
dei cittadini della associazione<br />
Cittadinanzattiva di Maglie<br />
(infotel: 3478333799) oltre a<br />
prodigarsi per la soluzione del<br />
problema dei coniugi magliesi,<br />
cercherà di capire se il loro sia<br />
un caso isolato ovvero il problema<br />
stia riguardando una<br />
platea più vasta di famiglie.<br />
Stimolante conversazione con Luciano Violante<br />
La democrazia, dagli antichi a noi<br />
Magistrato e parlamentare interviene al Capece di Maglie sul rapporto cittadini-istituzioni<br />
di Enzo Vella<br />
Morale e politica come cardini del vivere<br />
civile, nell’incontro con un ospite d’eccezione<br />
al Liceo Capece.<br />
Il tutto è iniziato con una teoria di frasi lette<br />
dai giovani studenti, tratte dal discorso di Pericle<br />
agli Ateniesi sulla democrazia.<br />
E ciò ha dato spunto ad una lezione coinvolgente<br />
ed affascinante di Luciano Violante<br />
che, partendo da un dialogo di Platone<br />
giunge, collocandone i riflessi nell’attualità,<br />
al concetto sostanziale che nel viver civile<br />
occorrono le regole.<br />
La nostra cultura –dice Violante- si tiene<br />
sulle leggi. Ma a sovrintendere le leggi, ad<br />
orientare le regole è necessario un sistema di<br />
valori; un Paese è unito e rispettato se ha valori<br />
morali. Ciò vuol dire, o credere, che<br />
l’uomo nella sua vita ha compiti e doveri che<br />
non dipendono dalle leggi, ma da qualcosa<br />
che viene prima di qualsiasi legge, dal suo<br />
essere uomo appunto e dall’ appartenere alla<br />
comunità umana.<br />
Tre sono i concetti sui quali fare affidamento:<br />
l’etica pubblica, la cultura della legalità,<br />
il senso dello Stato.<br />
Sull’etica pubblica di già si esprime l’art.54<br />
della Costituzione che stabilisce che i cittadini<br />
cui sono affidate funzioni pubbliche,<br />
hanno il dovere di compierle con disciplina<br />
ed onore. Questo principio si applica, naturalmente,<br />
anche a chi ha responsabilità di governo,essendo<br />
quella di governo la funzione<br />
pubblica per eccellenza. E quindi, a chi governa<br />
prima che ad altri, si richiede di adempiere<br />
le sue funzioni con disciplina e cioè<br />
con il rispetto dei doveri che incombono su<br />
chi esercita una determinata funzione pubblica<br />
e con onore, in modo da meritare il ri-<br />
spetto dei cittadini.<br />
Una cultura della legalità esige che le regole<br />
prevalgano sulla forza; la repressione è<br />
indispensabile ma da sola non è sufficiente.<br />
Ci vuole e deve crescere una cultura della legalità<br />
che deve prevalere anche nell’esercizio<br />
del potere.<br />
Il senso dello Stato presuppone il rispetto<br />
delle regole. E qui Violante ha rammentato<br />
che la magistratura in Italia ha visto un alto<br />
numero di magistrati morti per la difesa della<br />
legalità, nel mentre non sempre il potere difende<br />
la magistratura, anzi accade spesso che<br />
la denigri e conduca una lotta contro di essa.<br />
Nella nostra società- ha continuato Violante-<br />
i nostri valori non sono condivisi da<br />
tutti, e prevale in essa più la divisione che<br />
l’unità. Si può dire che il nostro Stato non è<br />
mai stato tale, anche in considerazione della<br />
tardiva Unità che abbiamo raggiunto in Italia.<br />
Uno Stato deve essere forte ed inclusivo,<br />
obiettivo verso il quale hanno teso i Padri<br />
Costituenti: coloro che hanno dato vita alla<br />
Costituzione avevano, infatti, valori comuni<br />
che volevano trasmettere alle generazioni<br />
successive.<br />
Ma su questa unità di intenti è prevalsa la<br />
divisione.<br />
Al presente ciò che non si può assolutamente<br />
fare è dividersi sui tre elementi che<br />
abbiamo indicato. “Nilde Iotti – ha ricordato<br />
Violante – affermava che fare politica significa<br />
capire le ragioni degli altri”.<br />
“Quelli della vostra generazione devono<br />
farlo; devono capire le ragioni degli altri e rispettare<br />
i valori comuni” ha concluso Violante,<br />
rivolto al pubblico giovanile<br />
estremamente attento e affascinato dall’efficace<br />
parola del magistrato.<br />
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pagina 13
MARZO 2011 <strong>Città</strong> <strong>Futura</strong><br />
Pagina 14<br />
I lavoratori della Intini Source protestano<br />
perché l’azienda non paga<br />
loro lo stipendio dal mese di dicembre.<br />
L’azienda rischia di chiudere i<br />
battenti a partire dal giugno del 2011,<br />
quando terminerà l’appalto con il Ministero<br />
della istruzione (Miur), ed i<br />
lavoratori, che svolgono le pulizie<br />
nelle scuole ed hanno un contratto a<br />
tempo indeterminato, vedono da vicino<br />
l’incubo del licenziamento, che<br />
li trascinerà nel disagio economico<br />
con le loro famiglie. Si tratta di persone<br />
che difficilmente potranno trovare<br />
una diversa occupazione, sia per<br />
ragioni anagrafiche, sia per le oggettive<br />
condizioni odierne del mercato<br />
del lavoro, caratterizzato da un tasso<br />
di disoccupazione elevato ed acuito<br />
dalla crisi economica in atto. A questo<br />
si aggiunga che ci troviamo in un<br />
territorio in cui il problema occupazionale<br />
è endemico e da sempre<br />
causa di imponenti flussi emigratori<br />
verso il nord Italia e verso i paesi<br />
esteri. Per queste ragioni è importante<br />
che venga trovata una soluzione<br />
istituzionale al problema sollevato<br />
La drammatica situazione dei Lavoratori Socialmente Utili<br />
piove sempre sul bagnato<br />
Da mesi senza il già magro stipendio, rischiano il posto di lavoro per le decisioni della Gelmini<br />
dai lavoratori della Intini Source, che<br />
sono circa 110 nel solo territorio magliese,<br />
1220 in provincia di Lecce e<br />
14000 circa nel resto d’Italia. Si tratta<br />
di cifre imponenti che mostrano la<br />
drammaticità della scelta operata dal<br />
ministro Mariastella Gelmini di non<br />
rinnovare l’appalto per le pulizie<br />
delle scuole alle aziende private. I la-<br />
ruby rubacuori a Maglie il 12 marzo<br />
ruberà anche il nostro…cuore<br />
Cene riservate, aperitivi fastosi per la chiacchierata neo-maggiorenne<br />
ruby Rubacuori, la più famosa bocca<br />
di rosa del pianeta, il prossimo 12 marzo<br />
sarà a Maglie. E una notizia così originale,<br />
rubando le parole a De Andrè, non<br />
ha bisogno di alcun giornale, come una<br />
freccia dall’arco scocca, vola veloce di<br />
bocca in bocca. Già, proprio così, la<br />
lieta(?) notizia, giunta in città in una<br />
fredda serata di febbraio, si è diffusa in<br />
un baleno, creando interesse e stupore,<br />
dividendo la cittadina in favorevoli e<br />
contrari, in bacchettoni e lussuriosi. Ma<br />
soprattutto si è scoperto che Karima El<br />
Mahroug, questo il vero nome di Ruby,<br />
a soli 18 anni la conoscono tutti, e non<br />
solo per le sue vicende private in una<br />
villa della Brianza. Di lei tutti sanno che<br />
è reduce da un flop a Milano, dove ospite<br />
voratori nel frattempo hanno inscenato<br />
clamorose forme di protesta:<br />
hanno allestito due gazebo, in via<br />
Montegrappa presso il liceo sociopedagogico,<br />
per tenere un presidio permanente,<br />
alcuni lavoratori si sono<br />
incatenati per protesta. La mattina di<br />
sabato 19 febbraio 2011, i lavoratori<br />
con la partecipazione degli studenti e<br />
d’onore è stata contestata in una discoteca<br />
semideserta. Sanno che è stata rifiutata<br />
dagli organizzatori dell’illustre<br />
Carnevale di Fano (il più antico in Italia),<br />
di prenderla come madrina della manifestazione,<br />
sanno dell’oscuramento del<br />
suo video per la pubblicità del libro<br />
dell’avvocato Marra “Il Labirinto Femminile”.<br />
Sanno anche che il prossimo 3<br />
marzo indosserà i panni di una principessa,<br />
parteciperà al ballo delle debuttanti<br />
dell’Opera di Vienna invitata dal re<br />
del mattone austriaco Richard Lugner, 78<br />
anni che già aveva presenziato a questo<br />
importante appuntamento mondano con<br />
al fianco donne importanti come Gina<br />
Lollobrigida, Sofia Loren, Claudia Cardinale.<br />
E sanno pure che per partecipare<br />
al ballo viennese intascherà 35.000 euro,<br />
dei cittadini solidali hanno formato<br />
un imponente corteo che da via Montegrappa<br />
si è portato in piazza Aldo<br />
Moro e si è concluso con un comizio<br />
sindacale. I rappresentanti delle istituzioni,<br />
dei partiti e dei sindacati<br />
hanno espresso interesse e solidarietà<br />
nei confronti dei lavoratori. Anche<br />
perché la protesta si è indirizzata dentro<br />
i binari della responsabilità civile<br />
e portata avanti con decisione e dignità.<br />
Tuttavia non sono seguiti atti<br />
concreti da parte delle istituzioni, in<br />
particolar modo era attesa una soluzione<br />
positiva dal Ministero della<br />
istruzione. Ma le attese sono state<br />
fino ad ora deluse. I cittadini dovrebbero<br />
dimostrare in modo più intenso<br />
solidarietà a questi coraggiosi lavoratori,<br />
magari andando al presidio<br />
permanente per ascoltare le loro ragioni.<br />
Intanto bisogna chiarire che se<br />
il ministero decidesse di assumere direttamente<br />
i lavoratori, anziché appaltare<br />
i servizi ai privati, 75 milioni<br />
di euro all’anno. A fronte di un<br />
prezzo pagato alle ditte appaltatrici di<br />
370 milioni di euro circa all’anno.<br />
viaggio in aereo, vitto alloggio e abito da<br />
principessa compreso. Con un cachet<br />
così alto, chi può permettersi di invitarla<br />
a Maglie? Sarà ospite del locale Tempo<br />
Zero di via Trento e Trieste; cena con<br />
100 ospiti selezionati e dopo Lap Dance<br />
nei giardini del locale. Il costo della passerella<br />
magliese non lo si conosce, anche<br />
se sembra essere un numero con 5 cifre<br />
(prima della virgola). Si sa invece dove<br />
alloggerà, all’Hotel Petraria di Cannole ,<br />
e che domenica 13 marzo, prima di lasciare<br />
il Salento a bordo di una Limousine<br />
con autista e guardia del corpo,<br />
l’aspetta un aperitivo da favola, frutti di<br />
mare, ostriche e champagne nel più bel<br />
salotto del Salento, Piazza Aldo Moro, e<br />
precisamente al Bar della Libertà. Speriamo<br />
che piova.<br />
“Colui che accetta la donna come Dio l’ha fatta,<br />
le rende giustizia” (Kahlil Gibran)<br />
L’otto marzo? ...ogni giorno!<br />
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MARZO 2011<br />
Ricomincio da me...<br />
C’è chi lo ama e chi lo odia, chi<br />
pensa che cambierà radicalmente la<br />
storia del cinema e chi, invece, crede<br />
che si tratti dell’ennesima trovata di<br />
marketing. Perché il tridimensionale<br />
funzioni dobbiamo essere ad almeno<br />
50 centimetri di distanza dallo<br />
schermo. L’ effetto speciale deriva<br />
dallo sdoppiamento delle immagini a<br />
livello cromatico; per questo gli appositi<br />
occhialini sono di due colori<br />
diversi. Il 3D è un sistema nato per<br />
ingannare la nostra vista. I registi, e<br />
non solo, stanno investendo miliardi<br />
in questa nuova tecnologia. Il loro<br />
obiettivo principale è quello di sorprendere<br />
lo spettatore con effetti speciali:<br />
ci si sente parte integrante del<br />
film, si riesce a percepire la lunghezza,<br />
la profondità, l’altezza di<br />
<strong>Città</strong> <strong>Futura</strong><br />
di Ottavia Gualtieri<br />
quello che si sta vedendo. Indubbiamente<br />
il risultato è d’impatto. 3D-business.<br />
Se da un lato c’è chi punta su<br />
questa tecnologia innovativa per<br />
cambiare la storia del cinema, dall’altro<br />
c’è chi la usa solo per fini esclusivamente<br />
commerciali. Infatti molti,<br />
per attirare l’attenzione sui propri<br />
prodotti, hanno definito in 3D qualcosa<br />
di bidimensionale solo per aver<br />
usato software per modelli tridimensionali.<br />
Un esempio è “Toy Story”, il<br />
cartone animato che è il prodotto bidimensionale<br />
di software di grafica<br />
tridimensionale. Proprio da ciò si deduce<br />
quanto il 3D sia un facile<br />
mezzo di guadagno in quanto il biglietto<br />
di un film in tre dimensioni<br />
costa quasi il doppio di un biglietto<br />
tradizionale. E questo è uno dei tanti<br />
Pagina 15<br />
Fa discutere la nuova tecnologia tridimensionale<br />
3D: solo un business?<br />
Immagini d’impatto, ma ne vale la pena? Rischi anche per la salute, oltre che per il portafoglio<br />
punti a suo sfavore. Un’ altra criticità<br />
è utilizzo di occhialini polarizzati,<br />
che se non opportunamente trattati o<br />
monouso, possono recare infezioni<br />
gravi all’utente. Inoltre mi chiedo: “<br />
Perché spendere il doppio del prezzo<br />
per vedere un film in 3D quando il<br />
contenuto è lo stesso? ”. Il cervello<br />
non ha bisogno di un’altra dimensione<br />
per “ capire” ciò che sta vedendo.<br />
3D-cultura e qualità. Ma il 3D<br />
non è usato solo in campo cinematografico.<br />
Sono state messe sul mercato<br />
anche le prime tv tridimensionali, registratori<br />
e videogiochi 3D. Trovo<br />
particolarmente interessante la sperimentazione<br />
del tridimensionale<br />
nell’arte più antica del mondo: il teatro.<br />
La diffusione teatrale attraverso<br />
la tv tridimensionale consente la di-<br />
vulgazione di quest’arte ad un vasto<br />
pubblico, dando profondità ed effetto<br />
scenico alla rappresentazione stessa.<br />
Anche nel campo della moda si<br />
stanno sperimentando nuove tecnologie<br />
come ad esempio il “magic mirror”:<br />
uno specchio con dietro un<br />
monitor che anziché restituire la nostra<br />
immagine ne mostrerà una digitale<br />
ripresa da una videocamera<br />
posizionata dietro al vetro. Potremo,<br />
così, vedere come stiamo con un<br />
capo di abbigliamento senza provarlo.<br />
Se da una parte questa esperienza<br />
del tutto nuova attrae gli<br />
spettatori, dall’altra “la vista artificiale”<br />
può scatenare mal di testa e<br />
nausea all’uscita dalle sale o allo spegnimento<br />
di un videogioco...siamo<br />
sicuri che ne valga la pena?
MARZO 2011 <strong>Città</strong> <strong>Futura</strong><br />
Pagina 16<br />
Attraverso le parole di una<br />
protagonista, origini e sviluppi<br />
di un sogno che diventa<br />
realtà…e non solo per i bambini<br />
di Valentina Montenero<br />
Musica…luci...colori…bambini…giovani<br />
e non…un mondo di festa…attimi<br />
di favola che però per alcune persone durano<br />
solo pochi giorni all’anno. Questa è<br />
solo una piccola apparenza del mondo<br />
fatato del grande Lunapark.<br />
Quando i paesi sembravano lontanissimi<br />
tra loro, quando gli approvvigionamenti<br />
erano difficili e precari ed i negozi avevano<br />
grandi difficoltà a proporre una<br />
grossa varietà di merci necessarie alla<br />
popolazione durante l'anno, sorsero le<br />
Grandi Fiere annuali nei paesi, spesso legate<br />
ad una ricorrenza religiosa. In quei<br />
giorni i paesi si animavano di mille rumori<br />
e colori e profumi di paesi lontani.<br />
Appare per la prima volta nel 1903 come<br />
denominazione del parco divertimento<br />
realizzato da due soci Thompson e<br />
Dunty. La sorella di quest'ultimo si chia-<br />
mava Luna. Il parco offriva ai visitatori<br />
la sensazione di una visita sulla Luna a<br />
bordo di una grande nave spaziale.<br />
Le strutture del grande Luna Park si caratterizzavano<br />
sin dal secondo dopo<br />
guerra per l’energia tecnica e meccanica<br />
utilizzata per far divertire chi amava l’il-<br />
Il mondo del Luna Park<br />
La magica favola dalle mille luci<br />
lusoria violenza e velocità<br />
con la quale questi<br />
macchinari si muovevano<br />
suscitando “l’illusione<br />
del rischio”. Fino<br />
alla fine della seconda<br />
guerra mondiale il materiale<br />
base delle strutture<br />
era il legno, ma si<br />
era già alla ricerca di<br />
nuovi materiali quindi<br />
anche di una nuova<br />
linea di attrazione. Era<br />
il periodo in cui ci si affannava<br />
a cercare<br />
nuove attrazioni per i<br />
bambini sostituendo le<br />
carrozzine e le automobiline<br />
con aeroplanini,<br />
motociclette e razzi volanti.<br />
Dopo la guerra intorno<br />
agli anni<br />
Cinquanta vi è stata una<br />
autentica esplosione<br />
nell'uso del ferro al<br />
posto del legno.<br />
Il Luna Park diventa<br />
una macchina "umoristica e gaia", ancora<br />
oggi fanno "spettacolo" gli abbaglianti<br />
colori, gli armoniosi suoni, le fantasmagoriche<br />
luci, gli inebrianti profumi, l'assordante<br />
musica che avvolgono il<br />
pubblico alle soglie e all'interno del Luna<br />
Park.<br />
Ed è da qui che inizia la mia storia, la<br />
storia della mia famiglia. Il mio cognome<br />
è simbolo di anni ed anni di generazioni<br />
che partendo da Napoli hanno fatto sognare<br />
migliaia di persone, sino ad arrivare<br />
nel nostro caldo Salento.<br />
Nel dopoguerra si assiste all'ultima<br />
grande espansione: la conquista in estate<br />
delle località di mare, mentre città come<br />
Napoli insieme ad altre città si attrezzano<br />
per installare Luna Park fissi.<br />
Tra il parco divertimenti mobile e il Luna<br />
Park fisso esiste una sostanziale differenza:<br />
il parco divertimenti mobile era ed<br />
è tuttora legato ad un periodo festivo,<br />
come Carnevale, Natale e le feste patronali.<br />
Per i Luna Park fissi il tempo festivo<br />
Romolo, Rosetra Ricchiuto e Alberto Montenero<br />
si concentra durante le domeniche e le<br />
feste principali.<br />
Tralasciando la storiografia ritorno al<br />
racconto della mia favola. Intorno agli<br />
esordi degli anni ’50 il mio bisnonno,<br />
Romolo Montenero, portava allegria<br />
nelle zone di Napoli. Mio padre, Fabio,<br />
Il calcinculo<br />
mi racconta che era molto difficile spostarsi<br />
con le giostre tra una festa e l’altra,<br />
in quanto i mezzi di trasporto non erano<br />
altro che grandi e<br />
possenti cavalli<br />
che trainavano<br />
carri di legno, carovane<br />
nella<br />
quale si viveva<br />
(vere e proprie<br />
case mobili di<br />
legno fornite di<br />
cucine e letti,ma<br />
non di bagni), tiri<br />
a segno e carri<br />
che contenevano<br />
una giostrina a<br />
cavalli che funzionava<br />
a spinta<br />
e una giostra volante<br />
che funzionava<br />
grazie a un<br />
ingranaggio formato<br />
da corrente<br />
alimentata<br />
da pale immerse<br />
nell’acqua e sale. Gli spostamenti<br />
durante gli anni hanno portato<br />
la mia famiglia in Puglia. Da Bari a<br />
Taranto, e poi,finalmente a Lecce.<br />
Qui la mia famiglia si è fermata, in<br />
quanto i figli di nonno Romolo<br />
hanno trovato le loro mogli nei vari<br />
paesi del basso Salento. Anche il<br />
nonno è rimasto qui con i suoi figli<br />
e nel frattempo le giostre iniziavano<br />
a modernizzarsi. Non più cavalli, ma<br />
camion;non più carrozze trainate da<br />
cavalli per dormire, ma vere e proprie<br />
corriere di legno. Il mio bisnonno<br />
all’arrivo delle giostre nei<br />
paesi si posizionava davanti la fila<br />
dei camion dello spettacolo viaggiante<br />
per annunciare con un fischietto<br />
l’arrivo del divertimento su<br />
di una bicicletta. Era il simbolo dell’allegria<br />
che nonostante i problemi di<br />
quell’epoca rendeva felici molte persone,<br />
anche quelle in gravi difficoltà economiche,<br />
che pur di salire sulle giostre al<br />
posto delle lire barattavano bottiglie di<br />
olio o buste di pane per pochi biglietti.<br />
Il mio bisnonno, Romolo, morì raggiunta<br />
una certa età, nell’ ’87, purtroppo dopo<br />
aver visto uno dei suoi figli morire di tu-<br />
Fabio e Giovanni Montenero<br />
more proprio mio nonno, che aveva portato<br />
avanti la tradizione lasciando a mio<br />
padre e mio zio il lancio di quelle che poi<br />
saranno le tanto amate macchine da<br />
scontro. Ed eccomi qua anche io, superstite<br />
di questa meravigliosa avventura<br />
che mi ha fatto crescere e sognare fra<br />
mille colori. Tanta gente conosciuta sul<br />
mio cammino, anche stranieri, perché abbiamo<br />
voluto recare l’emozione di questa<br />
magia anche fuori Italia. Ho imparato a<br />
vivere di altre tradizioni e di altre culture,<br />
facendo mia la lingua greca. Ci sono<br />
miei parenti che continuano a portare<br />
avanti questa bellissima avventura, ma<br />
io, nonostante che non mi staccherò mai<br />
da quel mondo, ho cambiato vita a causa<br />
dei tempi che cambiano e che richiedono<br />
una stabilità. Però racconterò sempre<br />
l’emozione che anche io per fortuna ho<br />
provato vivendo gli anni più colorati<br />
della mia vita, coltivando la passione di<br />
viaggiare che grazie al mio caro nonno<br />
Romolo manterrò per sempre.
MARZO 2011 <strong>Città</strong> <strong>Futura</strong><br />
Pagina 17<br />
di Vincenzo D’Aurelio<br />
Trovati i resti dell’aereo americano abbattuto dai tedeschi<br />
ritrovati i frammenti del bombardiere precipitato<br />
a Muro Leccese il 2 luglio ‘43<br />
Per merito della passione dei De Pascali si riapre una pagina dell’ultima guerra<br />
nel ’43 le fasi preparatorie<br />
allo sbarco alleato in Sicilia prevedevano<br />
una vasta campagna<br />
di bombardamenti aerei sull’Italia<br />
meridionale. L’aeronautica<br />
statunitense aveva in servizio i<br />
micidiali bombardieri B24-D<br />
“Liberator” e, in previsione<br />
delle operazioni nel Mediterraneo<br />
orientale, nello stesso anno<br />
spostò dall’Inghilterra a Benina,<br />
in Libia, diversi gruppi di bombardieri.<br />
La prima missione assegnata<br />
ai Liberator prevedeva,<br />
per il 2 luglio ’43, il bombardamento<br />
dell’aeroporto di Lecce<br />
(Galatina) il quale, all’insaputa<br />
degli Alleati, era direttamente<br />
collegato con<br />
quello di Leverano.<br />
Qui erano<br />
dislocati i famosi<br />
caccia<br />
ME109 della<br />
Luftwaffe i<br />
quali si alzarono<br />
in volo e<br />
intrapresero diverse<br />
battaglie<br />
aeree con i<br />
b o m b a r d i e r i<br />
a m e r i c a n i .<br />
Molti nostri anziani ben ricordano<br />
quel giorno d’estate<br />
quando, dal cielo del Salento,<br />
piovvero ben cento tonnellate di<br />
bombe nell’area compresa tra<br />
Taranto, Brindisi e Leuca.<br />
Nel novembre del 2009, sollecitato<br />
da Antonio De Pascali, allora<br />
Assessore alla Cultura di<br />
Muro Leccese, fui spinto ad approfondire<br />
la storia dell’abbattimento<br />
di un B24-D avvenuto a<br />
Muro proprio in quel fatidico 2<br />
luglio del ’43. Il De Pascali,<br />
dalle testimonianze raccolte,<br />
aveva individuato la zona dell’impatto<br />
in un’area notoriamente<br />
denominata Fau. La<br />
professoressa Maria Pia Caputo,<br />
anche lei di Muro, stimolata<br />
dallo stesso De Pascali, tra le<br />
carte dell’archivio storico comunale<br />
aveva ritrovato una delibera<br />
datata 3 luglio ’43 a firma<br />
del podestà Giuseppe Maggiulli,<br />
con la quale si autorizzava il<br />
rimborso di lire 382 a tal Greco<br />
Luigi per ricerca, rimozione,<br />
trasporto<br />
e seppellimento<br />
di<br />
n° 8 cadaveri<br />
di<br />
a v i a t o r i<br />
a m e r i -<br />
c a n i .<br />
Dalla ric<br />
o s t r u -<br />
z i o n e<br />
storica si<br />
è evinto<br />
che l’abbattimento<br />
del bombardiere<br />
americano a Muro rientrava<br />
negli eventi di quella tragica<br />
estate del ’43. Dei cento Liberator<br />
impegnati nel bombardamento<br />
del Salento, venti<br />
appartenevano al 44° Gruppo<br />
Bombardieri Pesanti. Essi, decollati<br />
da Benina alle ore 7:15,<br />
valicata la costa sud orientale<br />
del Salento puntavano dritti su<br />
Galatina ma, inaspettatamente,<br />
alcuni si ritrovarono di fronte i<br />
Un B24 come quello caduto a Muro<br />
Foto scattata a Muro il 2 luglio 1943<br />
caccia tedeschi di Leverano.<br />
Tuttavia diciassette Liberator,<br />
alle ore 11:31, da un’altitudine<br />
di 20.000 piedi, riuscirono a lanciare<br />
cinquantuno tonnellate di<br />
bombe sull’aeroporto di Lecce.<br />
Fu distrutta la pista e diversi<br />
aerei ancora a terra, debellata<br />
completamente<br />
la debole contraerea e<br />
incendiati molti hangar.<br />
Tra i B24 che non riuscirono<br />
a compiere la missione,<br />
perché intercettati<br />
e abbattuti dai caccia tedeschi,<br />
ci fu quello precipitato<br />
a Muro. Si<br />
trattava del velivolo<br />
identificato con matricola<br />
42-40745 che, nel<br />
44° Gr., era assegnato al<br />
68° Squadrone. Il suo pilota,<br />
poco più che ventenne<br />
e alla sua prima<br />
missione, era il primo tenente<br />
Robert Peterson. Probabilmente,<br />
secondo una ricerca<br />
parallela svolta sull’episodio dal<br />
leccese Antonio Inguscio, appassionato<br />
di storia militare,<br />
questo aereo era denominato<br />
“SEED of SATAN”. Dalle testimonianze<br />
oculari pubblicate dal<br />
Department of Army statunitense<br />
nel 2004, è stato possibile<br />
ricostruire la scena così come<br />
apparve quel giorno agli occhi<br />
dei muresi. La mattina del 2 luglio<br />
’43 le condizioni di visibilità<br />
erano ottime e, appena<br />
superata la costa italiana, il<br />
B24-D fu intercettato da un cac-<br />
attenzione<br />
in auto<br />
quando si utilizza<br />
l’auricolare<br />
cia tedesco ME109 con il quale<br />
ingaggiò una battaglia. Il caccia<br />
tedesco sparando colpi di mitraglia<br />
riuscì a colpire il vetro della<br />
cabina di pilotaggio per poi concentrare<br />
il fuoco anche sulle ali<br />
e sui motori. Il motore n. 4 s’incendiò<br />
e il fuoco si propagò velocemente<br />
sull’ala sinistra sino<br />
a spezzarla. Contemporaneamente<br />
anche la cabina di pilotaggio<br />
andò in fiamme e, perso<br />
il controllo, l’aereo iniziò a precipitare<br />
disegnando ampi cerchi<br />
nel cielo. Il bombardiere, con il<br />
carico di bombe inesplose, finì<br />
la sua corsa schiantandosi al<br />
suolo in un grande scoppio. Le<br />
fiamme dell’incendio furono<br />
avvistate dagli altri bombardieri<br />
che volano nella stessa formazione<br />
e nessun membro dell’equipaggio<br />
si salvò. I resti<br />
mortali degli aviatori, dal 14<br />
i resti del B24 ritrovati<br />
febbraio 1950, riposano nel cimitero<br />
nazionale Zachary Taylor<br />
di Louisville, nel Kentucky.<br />
Questa ricostruzione storica è<br />
stata pubblicata nel 2009, con il<br />
patrocinio della <strong>Città</strong> di Muro<br />
Leccese, con il titolo “2 Luglio<br />
1943. Battaglia aerea nei cieli di<br />
Muro Leccese”. Antonio De Pascali,<br />
tuttavia, convinto che ancora<br />
tanto ci sia da scrivere su<br />
questa storia, da diverso tempo<br />
ha iniziato a sondare la zona<br />
dell’abbattimento. Le sue ricerche<br />
hanno precisamente inizio il<br />
29 giugno scorso quando con il<br />
genovese Massimo Solci, appassionato<br />
studioso di battaglie<br />
aeree, si è recato con un cercametalli<br />
sulla zona. La prima indagine<br />
ha portato al<br />
ritrovamento, dopo 67 anni<br />
dall’accaduto, di ben 20 frammenti<br />
di lamiera contorta riferibili<br />
alla struttura del B24. Da<br />
quel giorno il De Pascali e suo<br />
figlio Giuseppe setacciano l’intera<br />
aerea raccogliendo e catalogando<br />
frammenti di vario<br />
genere. Molti di questi sono lamierini<br />
contorti a seguito dell’esplosione<br />
e sui quali si notano<br />
i tipici rivetti utilizzati per l’assemblaggio<br />
delle parti esterne e<br />
più robuste del velivolo. Il piccolo<br />
Giuseppe, invece, il 4 dicembre<br />
ha trovato un pezzo<br />
elettrico e parte di un resistore<br />
facente parte della complessa<br />
avionica del B24. Altri frammenti,<br />
ritrovati il 20 gennaio,<br />
mostrano la tipica colorazione<br />
verde oliva<br />
utilizzata per<br />
la mimetizzazione<br />
dei Lib<br />
e r a t o r<br />
provenienti<br />
dall’Inghilterra<br />
e assegnati<br />
al 44°<br />
Gr. Non raramente<br />
si rinv<br />
e n g o n o<br />
anche pezzi di<br />
a l l u m i n i o<br />
c o m p l e t a -<br />
mente fusi e<br />
ciò fa supporre<br />
che dall’esplosione si generò<br />
un calore di circa 600°C.<br />
Ad oggi, complessivamente,<br />
sono stati riportati alla luce 34<br />
frammenti appartenuti al B24 e<br />
dai particolari che si rilevano si<br />
traggono nuovi elementi utili ad<br />
ottenere un maggior dettaglio<br />
della vicenda di quel 2 luglio<br />
’43. E’ nostro sincero auspicio<br />
che l’impegno profuso di Antonio<br />
De Pascali e suo figlio Giuseppe<br />
possa un giorno coronarsi<br />
con l’allestimento di una vetrina<br />
nella quale poter pubblicamente<br />
ammirare i pezzi di questa nostra<br />
piccola storia salentina.
MARZO 2011 <strong>Città</strong> <strong>Futura</strong><br />
Pagina 18<br />
di Barbara Vizzi<br />
Ultimamente ci stiamo abituando a<br />
cogliere solo il “negativo” che massmedia<br />
e carta stampata ci propinano.<br />
E’ sempre più raro ascoltare notizie<br />
positive, di speranza e, quando ciò<br />
capita, stentiamo a crederci! Perché<br />
accade questo? Perché l’uomo si circonda<br />
e va alla ricerca di notizie monocolore?<br />
E perché i giornali non<br />
fanno altro che sottolineare sono gli<br />
eventi negativi,dando largo spazio<br />
alla cronaca nera, ai gossip e grande<br />
fratello? E tutto il resto, il volontariato,<br />
la solidarietà, la gioia, l’allegria,la<br />
bellezza della vita…tutto tace.<br />
Per non parlare dei giovani,considerati<br />
l’ultima ruota del carro, incapaci<br />
di fare qualcosa di buono, di bello, di<br />
positivo. Loro, i giovani, non provano<br />
emozioni,non rispettano l’altro,non<br />
sanno donare,pensano solo<br />
allo sballo. Ma siamo sicuri che le<br />
colpe siano da attribuire tutte e solo<br />
a loro? Forse gli adulti dovrebbero<br />
prendersi le loro responsabilità e cercare<br />
d’essere dei “buoni esempi” cioè<br />
dei testimoni, come si dice oggi. Don<br />
Bosco diceva: ”In ogni giovane,<br />
anche nel più disgraziato, c è un<br />
punto accessibile al bene. Dovere<br />
primo dell’educatore è di cercare<br />
questo punto,questa corda sensibile<br />
del cuore e di trarne profitto.” In tutti<br />
i giovani , quindi, vi è qualcosa di positivo,<br />
di buono, di grande, anche se<br />
non tutti riescono a manifestarlo e ad<br />
esprimerlo; è compito primario dell’<br />
Guardare ai giovani con ottimismo, fuori dai luoghi comuni<br />
non vedere solo nero<br />
L’esperienza entusiasmante della due giorni di Corigliano: impegno, volontà, cultura<br />
educatore, genitore,insegnate animatore<br />
che sia, scoprire il positivo che<br />
si nasconde in ogni giovane e aiutarlo<br />
a “tirarlo fuori” e a valorizzarlo. Non<br />
è facile questo discorso, me ne rendo<br />
conto,ma bisogna iniziare. Una volta<br />
che nel giovane si riesce ad individuare<br />
“ il punto accessibile al bene”,<br />
è da lì che bisogna cominciare! Il<br />
percorso non sarà facile e l’educatore<br />
si troverà sicuramente a dover affrontare<br />
una serie di ostacoli ai quali non<br />
potrà e non dovrà mai arrendersi ; i<br />
SI ed i NO si alterneranno; lunghe<br />
pause di silenzio faranno pensare a<br />
probabili insuccessi, forti resistenze<br />
e chiusure affettive ed emotive faranno<br />
pensare al peggio……ma non<br />
bisogna scoraggiarsi; con fiduciosa<br />
Il WindSurf come non lo avete mai visto!<br />
WaveTrotter Competition 2011<br />
Frassanito-Otranto dal 29 giugno al 7 luglio<br />
Campionato Italiano FIV<br />
www.wavetrottercompetition.com<br />
speranza bisogna solo saper attendere<br />
il momento giusto…che prima<br />
o poi arriverà e i risultati saranno sicuramente<br />
positivi, perché quando un<br />
giovane sente di essere amato,si lascia<br />
piano piano condurre verso il<br />
bene. I giovani sono la ricchezza per<br />
il futuro e non possiamo permetterci<br />
di perderla!Sono capaci di far grandi,<br />
grandi cose. Ne sono un esempio i<br />
giovani che nei giorni 19 /20 febbraio<br />
scorso,sono stati accolti dall’oratorio<br />
di Corigliano d’Otranto,per un incontro<br />
di AM/VIS (animazione missionaria/volontariato<br />
internazionale per<br />
lo sviluppo).Nel pomeriggio di sabato<br />
19 febbraio, i 70 “giovani<br />
ospiti” di età compresa tra i 18/35<br />
anni, provenienti dalle case Salesiane<br />
dell’Ispettoria Meridionale e guidati<br />
da don Mimmo Madonna, hanno lavorato<br />
in gruppi separati a seconda<br />
dell’esperienza di volontariato che<br />
andranno a fare nei mesi estivi in: Albania,<br />
Madagascar, Centro immigrati<br />
di Foggia, Bielorussia; hanno discusso<br />
e approfondito il tema dei diritti<br />
umani secondo il sistema<br />
preventivo di don Bosco. I giovani,in<br />
serata hanno passeggiato per le vie<br />
del centro storico coriglianese rimanendo<br />
affascinati da una così inaspettata<br />
e suggestiva….bellezza!! E non<br />
è finita! Hanno potuto apprezzare,<br />
ancora, quello che un gruppo di giovani<br />
coriglianesi,spinti dalla voglia di<br />
stimolare doverose riflessioni, ma<br />
soprattutto per non far dimenticare la<br />
SHOAH, avevano riprodotto nelle<br />
viuzze del centro storico: colori,musiche,giochi<br />
di luci,tutti i minimi particolari<br />
curati per far rivivere,l’orrore<br />
dello sterminio degli Ebrei. Hanno<br />
avuto un bel coraggio a proporre questa<br />
tematica,un po’ scomoda,che tutti<br />
cercano di ignorare. È stato un week<br />
end pieno di emozioni,riflessioni,carico<br />
di positività. Questi sono solo<br />
due dei tanti esempi che vi potrei<br />
fare. È meraviglioso vedere i giovani<br />
che lavorano per i giovani. Ora cosa<br />
pensate? Non pretendo che dall’oggi<br />
al domani cambiate il modo di vedere<br />
le cose e “i giovani”; però vi dico che<br />
se vi state ponendo delle domande su<br />
ciò che avete letto…, è già sicuramente<br />
un buono inizio!
MARZO 2011 <strong>Città</strong> <strong>Futura</strong><br />
Pagina 19<br />
di Angelo Longo<br />
“Si informano i cittadini che<br />
il 15 febbraio 2011, una delegazione<br />
del movimento pro<br />
Ospedale ha partecipato ai<br />
lavori della VI Commissione<br />
sul tema riorganizzazione<br />
rete ospedaliera….”; “Il<br />
consigliere regionale ha inviato<br />
un’interrogazione urgente<br />
per l’assessore per le<br />
Politiche della salute Tommaso<br />
Fiore sulla dotazione<br />
di posti letto dei nosocomi<br />
interessati dal piano di riordino<br />
ospedaliero…”; “i sindaci<br />
di 15 comuni del<br />
distretto socio-sanitario di<br />
Poggiardo si rivolgono al<br />
Tar contro la delibera della<br />
giunta regionale con la quale<br />
è stato approvato il nuovo<br />
piano di riordino ospedaliero”.<br />
Opposte fazioni “politiche”<br />
si fronteggiano a<br />
suon di comunicati e manifesti<br />
sulla paternità della difesa<br />
dell’ospedale di Poggiardo.<br />
Sullo sfondo le elezioni amministrative<br />
del 14 e 15 maggio<br />
che sanciranno il<br />
successore dell’attuale primo<br />
Ipotesi e fantasie sull’Ospedale di poggiardo<br />
Ospedale perde, ospedale vince<br />
Il destino della struttura da anni al centro di polemiche si presta a speculazioni preelettorali<br />
cittadino. Nel mezzo i cittadini,<br />
spettatori del lento e<br />
inesorabile smantellamento<br />
dello presidio ospedaliero,<br />
attirati ora dall’una, ora<br />
dall’altra proposta delle diverse<br />
formazioni politiche.<br />
Un’opzione prevede il mantenimento<br />
dello status quo<br />
del “Pispico” fino alla realizzazione<br />
del nuovo che conterrà<br />
addirittura 450 (diconsi<br />
quattrocentocinquanta) posti<br />
letto, in sostituzione degli<br />
ospedali di Poggiardo, Scorrano<br />
e Maglie. L’altra opzione,<br />
avallando i 450<br />
(ridiconsi quattrocentocinquanta)<br />
posti letto, prevede<br />
che il nuovo ospedale sarà<br />
progettato, nientedipopodimenoché,<br />
dal famoso architetto<br />
Renzo Piano. La terza<br />
opzione, infine, riguarda la<br />
trasformazione della struttura<br />
sanitaria in moderna Casa<br />
della Salute. In questo contesto<br />
non mancano divertenti<br />
siparietti, tra chi nel 2006 si<br />
dichiarava convinto delle<br />
promesse di Vendola, fino a<br />
dichiarare: “se chiuderanno<br />
questo ospedale dovranno<br />
passare sul mio cadavere”!<br />
E chi, oggi ne sostiene la difesa<br />
strenuamente, mentre<br />
nel 2003 dichiarava “ogni<br />
decisione presa dal governatore<br />
Fitto è ben fatta”! E<br />
questa è solo la cornice del<br />
quadro che si va formando da<br />
qui alle prossime ammini-<br />
strative. Infatti, da qualche<br />
tempo, si susseguono incontri<br />
di delegazioni, false investiture<br />
alla candidatura di<br />
sindaco di Poggiardo, nel<br />
tentativo di depistare un<br />
eventuale avversario di cui si<br />
conosce ancora l’identità.<br />
Con i vecchi partiti, per lo<br />
meno, si sospettava l’appartenenza<br />
dei cittadini agli<br />
schieramenti in campo. Oggi,<br />
invece, con i partiti che si<br />
sono trasformati in scatole<br />
vuote e con il conseguente<br />
trionfo delle civiche (e del<br />
qualunquismo esasperato), si<br />
fa fatica a riconoscere eventuali<br />
pericoli. La sera, infatti,<br />
ci si saluta da buoni compagni<br />
di merenda mentre il<br />
giorno dopo ci si sveglia<br />
acerrimi nemici…e viceversa.<br />
Quel che è certo è che<br />
sul palco dei comizi, tutti si<br />
presenteranno come baldi e<br />
impavidi difensori delle peculiarità<br />
(vedesi ospedale)<br />
tanto bistrattate negli ultimi<br />
anni. E poi… chi avrà la<br />
spada più lunga (leggasi chi<br />
urla di più), probabilmente<br />
avrà ragione e, dunque, maggiori<br />
consensi.
MARZO 2011<br />
Pregi e difetti<br />
in un’analisi spassionata<br />
di Vincenzo Miggiano<br />
C’è chi dice: “anno nuovo vita<br />
nuova”, ma spesso questo luogo<br />
comune non è poi tanto positivo.<br />
La mia <strong>Città</strong> Muro Leccese<br />
è invasa da un pessimismo di<br />
fondo, non infondato, ma forse<br />
esagerato. Chi si crede ottimista<br />
perché si augura: “anno nuovo,<br />
vita nuova, paese nuovo”, si<br />
sbaglia. Perché una nota malattia<br />
di Muro è quella di dimenticarsi<br />
quello che già esiste, per<br />
pensare sempre e solo al nuovo.<br />
Forse la risoluzione di alcuni<br />
grossi problemi che attanagliano<br />
il nostro paese, pardon<br />
<strong>Città</strong>, altrimenti qualcuno si potrebbe<br />
offendere, può essere<br />
raggiunta solo con scelte esclusivamente<br />
politico-economiche.<br />
La politica è verosimilmente il<br />
pentolone dal quale deve uscire<br />
la pozione magica. Ma in <strong>Città</strong>,<br />
forse, il pentolone è difettato o<br />
addirittura manca. La politica<br />
dovrebbe trarre la sua linfa vitale<br />
dai partiti, perché se mancano<br />
i partiti mancano i luoghi<br />
per parlare di politica. Se i par-<br />
di Annalisa Mariano<br />
Una vecchia cava dismessa, utilizzata<br />
negli anni passati come un<br />
enorme contenitore di rifiuti indifferenziati<br />
(una vera e propria discarica<br />
a cielo aperto) in località “Favorita”<br />
a Scorrano, soggetta a lavori di bonifica,<br />
presto ospiterà un parco a fruibilità<br />
pubblica. Un traguardo<br />
importante, questo, che permetterà a<br />
chiunque lo desideri di avere a disposizione<br />
un’area attrezzata per il<br />
tempo libero. Il riutilizzo razionale<br />
dello spazio disponibile e le pareti<br />
della stessa cava consentiranno agli<br />
appassionati di questi sport di praticare<br />
pattinaggio e Free Climbing.<br />
Ciò grazie alla sensibilità dell’amministrazione<br />
Pendinelli, impegnata a<br />
interpretare e a rispondere sia ai bisogni<br />
sia alle speranze di sviluppo<br />
della comunità, e alla lungimiranza<br />
dei due progettisti ,Fabio Lettere,<br />
agronomo e Alessandro Reina, geologo,<br />
che hanno visto la proposta di<br />
intervento guadagnarsi l’assegna-<br />
Partiti, associazioni e valori a Muro leccese<br />
Il male del nuovo<br />
titi sono chiusi dove è la politica?<br />
Manca allora la politica<br />
vera. Il ragionamento potrebbe<br />
suonare nostalgico! Quindi, c’è<br />
chi pensa che il mondo dell’associazionismo<br />
potrebbe essere<br />
un’ottima integrazione per la<br />
crisi (perché di crisi si tratta) e<br />
non solo dei partiti. Giustissimo!<br />
Purtroppo, la malattia qui<br />
si acuisce. Perché a Muro Leccese<br />
quello che già esiste non va<br />
mai bene, c’è sempre bisogno<br />
del nuovo. Perché il pessimismo<br />
ha incancrenito la situazione. A<br />
tante associazioni operanti sul<br />
territorio se ne aggiungono sempre<br />
altre che vogliono fare sempre<br />
meglio e non si arriva da<br />
nessuna parte, però poi tutte<br />
bussano alle casse comunali, ma<br />
“la <strong>Città</strong> stridola, il pan le<br />
manca sul ponte sventola bandiera<br />
bianca”; il Comune non è<br />
mica una mucca da mungere,<br />
specie in questo periodo di vacche<br />
magre e di profonda crisi.<br />
Ma anche l’Amministrazione<br />
Comunale deve fare la propria<br />
parte, innanzi tutto cercando di<br />
coordinare al meglio tutte le Associazioni<br />
presenti sul territorio,<br />
evitando così la ripetizione di<br />
iniziative analoghe, o di eventi<br />
fotocopia, e poi (re)distribuendo<br />
le esigue risorse a chi effettivamente<br />
merita, senza fare da ma-<br />
zione di un finanziamento di quasi<br />
un milione di euro da parte della Regione<br />
Puglia nell’ambito del bando di<br />
“risanamento e riutilizzo ecosostenibile<br />
delle aree estrattive”.<br />
Orgoglioso e soddisfatto Pendinelli<br />
per gli interventi di riqualificazione<br />
previa bonifica della cava e del conseguente<br />
recupero ambientale di<br />
un’area di proprietà pubblica che<br />
consentono di rivalutare la storia e<br />
<strong>Città</strong> <strong>Futura</strong><br />
trigna,con figli e figliastri! Così<br />
sì (ri)tornerà a (ri)vivere un<br />
clima armonioso e ricco di fecondità<br />
e di ossigeno puro per<br />
tutti! Ben vengano le nuove associazioni,<br />
nuove iniziative,<br />
(non mi si fraintenda), ma queste<br />
devono nascere con idee costruttive,<br />
devono alimentare il<br />
dialogo ed il confronto, non devono<br />
avere solo voglia di rivoluzionare<br />
“quello che c’è”, non<br />
devono mettersi “contro” chicchessia<br />
ma iniziare a lavorare<br />
pro-qualcosa e non pro-qualcuno.<br />
Spiegandomi meglio. Se<br />
invece di valorizzare qualcosa<br />
di già esistente, potenziando un<br />
mezzo già operante per costruire<br />
qualcosa, si cerca sempre<br />
e solo qualcosa di nuovo, si rimane<br />
sempre fermi allo stesso<br />
punto. L’associazionismo può<br />
essere veramente il nuovo motore<br />
della costruzione di un dibattito<br />
edificante, ma non può<br />
esistere la sindrome da prima<br />
donna, non può esistere la solita<br />
voglia solo e soltanto di nuovo.<br />
In una delle sue periodiche visite<br />
alla nostra comunità, il nostro<br />
vescovo mons. Donato<br />
Negro ebbe ad affermare che<br />
Muro Leccese dal lato dell’associazionismo<br />
è un vivace e<br />
straordinario micro-universo, di<br />
cui compiacersi e rimanere am-<br />
mirati. L’opinione dell’alto prelato<br />
è rispettabile, ma non ha<br />
corrispondenza con lo stato<br />
delle cose. L’associazionismo<br />
locale (che sia di<br />
volontariato,culturale, ricreativo,<br />
parrocchiale, politico,<br />
sportivo…) è semplicemente<br />
uno spaccato pietoso, macchiato<br />
dal peccato della presunzione ed<br />
a volte del “meretricio” verso<br />
qualcuno e non verso l’obiettivo<br />
che si è prefissato negli scopi<br />
sociali e statutari. Muro Leccese<br />
può far sì vanto di elencare una<br />
miriade di soggetti associativi,<br />
ma ciascun contesto fa storia a<br />
sé ed al proprio ambiente, ciascuno<br />
si gestisce il proprio orticello,<br />
ciascuno pensa di essere<br />
migliore (e superiore) nella proposta,<br />
nell’organizzazione, nel<br />
messaggio da esternare. L’associazionismo<br />
locale è un comparto<br />
stagno, a sensi unici, che<br />
non alza di un solo grammo la<br />
bilancia del reciproco rispetto e<br />
di un sano confronto. E quando<br />
in una piccola realtà si tranciano<br />
a priori i circuiti dell’interscambio,<br />
nel momento in cui viene<br />
meno la curiosità di conoscere<br />
le voci altrui, nelle circostanze<br />
in cui si rifiuta di rivolgere attenzione<br />
al lavoro e alla pratica<br />
di chi opera su un altro binario<br />
nessuno può sentirsi al servizio<br />
A Scorrano si recupera una vecchia cava dismessa<br />
l’identità del patrimonio paesaggistico<br />
scorranese ricco di uliveti e<br />
querceti secolari: un agro incluso<br />
dalla Regione nel “Parco dei Paduli<br />
– Bosco Belvedere” per la sua bellezza<br />
e unicità.<br />
La nascita di una struttura polifunzionale<br />
del genere restituisce dignità a<br />
un pregevole sito che, purtroppo, fino<br />
a poco tempo fa versava in condizione<br />
di assoluto degrado e abban-<br />
del bene della comunità, nessuno<br />
può arrogarsi di salire sul<br />
piedistallo del migliore. In questa<br />
realtà patetica, però, ogni<br />
soggetto può attestarsi al primato<br />
del “migliore dei peggiori”.<br />
Le varie associazioni<br />
presenti sul territorio, devono<br />
collaborare, anche scontrarsi,<br />
ma non fare “Muro contro<br />
Muro”, e non pensare esclusivamente<br />
a coltivare ognuna il proprio<br />
orticello, nel quale, anziché<br />
ortaggi, coltivano nei vari campi<br />
interessi di ogni tipo, che spesso<br />
sfociano ai fini elettorali, ma<br />
l’erba del vicino resta sempre<br />
quella più verde; ma mai ignorarsi<br />
per la “malattia del<br />
nuovo”, che ci fa pensare, “devo<br />
cambiare tutto”. Forse il ragionamento<br />
è vago, ma in pratica,<br />
quello che si vuole dire, è che<br />
Muro Leccese ha bisogno di un<br />
dibattito politico, di stimoli, e<br />
non si può sempre disprezzare<br />
ciò che già esiste perché non ci<br />
va a genio, ma bisogna valorizzare<br />
ciò che si ha. Il futuro va<br />
costruito, ma per farlo bisogna<br />
essere consapevoli di ciò che si<br />
ha, del presente e del passato. Si<br />
può cercare anche un futuro rivoluzionario,<br />
ma se non si è<br />
consapevoli di ciò che si vuole<br />
rivoluzionare…!<br />
Vincenti le idee progettuali dell’amministrazione pendinelli<br />
Si restituisce dignità ad un sito d’indiscusso pregio ambientale<br />
Pagina 20<br />
dono. Essa s’inserisce in un contesto<br />
più ampio di iniziative e scelte progettuali<br />
volte al recupero di nuovi<br />
spazi da attrezzare, un impegno concreto,<br />
quindi, verso la comunità, che<br />
si traduce in un’offerta di servizi articolati<br />
e flessibili che garantiscono<br />
risposte al bisogno di aggregazione e<br />
promuovono occasioni diversificate<br />
di incontro e di programmazione del<br />
tempo libero.
MARZO 2011 <strong>Città</strong> <strong>Futura</strong><br />
Pagina 21<br />
La scarpetta – salento a tavola<br />
Tutti conosciamo il gesto, non particolarmente<br />
elegante ma spontaneo, col quale si usa<br />
raccogliere gli ultimi sapori e colori di un<br />
piatto particolarmente gradito. Da questo numero<br />
parte un viaggio fra le realtà della media,<br />
piccola e anche piccolissima ristorazione salentina<br />
con lo scopo di segnalare con obiettività<br />
le eventuali eccellenze del settore. Un<br />
ristorante Carpe Diem<br />
piazza s. nicola, 10<br />
Cocumola (Le)<br />
Tel: 0836.90.20.25<br />
di sergio stanzione<br />
si ritorna sempre volentieri dove<br />
i ricordi ci rammentano buone sensazioni.<br />
Così è stato per il “Carpe<br />
Diem” di Cocumola. Situato ad uno<br />
degli angoli di Piazza S. Nicola nel<br />
piccolo, ma grazioso, comune a<br />
pochi chilometri da S. Cesarea<br />
Terme, il locale si presenta con l’accogliente<br />
sorriso della Sig.ra Letizia,<br />
perfetta padrona di casa.<br />
Verificata, con la dovuta discrezione,<br />
la mia prenotazione - che vi<br />
consiglio, vista la non enorme capienza<br />
dei locali al coperto nella<br />
stagione invernale; in estate il<br />
Carpe Diem si avvale di un ulteriore<br />
riserva di tavoli in un ospitale<br />
ambiente all’aperto - sono stato accompagnato<br />
al tavolo. Subito dopo,<br />
con piacevole prontezza, ho ricevuto<br />
un tipico assaggio di benvenuto:<br />
un piattino di freschissime e<br />
croccanti friselline con trito di pomodorini<br />
e peperoncino che mi<br />
hanno ben predisposto alla cena.<br />
L’ordinazione, che poteva spaziare<br />
su un più che vario menù ricco di<br />
passaparola del gusto che non vuol essere una<br />
semplice guida ai sapori, ma una voce sincera<br />
sul complessivo servizio d’accoglienza offerto<br />
al consumatore dai nostri stimatissimi e,<br />
spesso, coraggiosi operatori del settore. Saranno<br />
analizzati diversi parametri coi quali individuare<br />
i vari aspetti del servizio e ad<br />
ognuno di essi sarà attribuito una “scarpetta”<br />
golosi antipasti di terra, di mare e<br />
piatti tipici e non , ha visto come<br />
prima scelta il vero motivo del mio<br />
ritorno e loro specialità: gli agnolotti<br />
all’astice del Sig. Graziano. Si<br />
tratta di mezzelune di sfoglia fresca<br />
tirata a mano ripiene di polpa<br />
d’astice e condite con una delicata<br />
salsina capace di accompagnare<br />
perfettamente la dolcezza del raffinato<br />
crostaceo. Niente paura: il<br />
piatto non era solo decorato con le<br />
mezzelune ma, anzi, la porzione era<br />
ben rappresentata e vari pezzi dell’astice<br />
potevano esser gustati<br />
anche direttamente dal guscio spezzettato<br />
ad arte. Senza mezzi termini<br />
posso dirvi che il piatto vale già da<br />
solo una visita presso questo ristorante.<br />
Vi assicuro che alla fine non<br />
userete il tovagliolo per pulirvi le<br />
dita. A seguire, dopo aver esaminato<br />
un nutrito elenco di allettanti<br />
alternative come il polpo in pignata,<br />
i pezzetti di cavallo, le grigliate sia<br />
di pesce, sia di carne, ho scelto una<br />
spigola al forno, presentata con la<br />
giusta cottura che ne ha preservato<br />
la morbidezza e l’umidità delle<br />
carni. Il condimento, essenziale e<br />
nient’affatto invadente, ha fatto da<br />
giusta cornice al pesce che ha più<br />
volte chiamato in causa un ottimo<br />
Leverano servito fresco ed appena<br />
gioioso: assolutamente perfetto<br />
come compagno. Infine, non per<br />
appagare un appetito non soddisfatto,<br />
ma solo per il gusto della trasgressione,<br />
ho chiesto una porzione<br />
di patate fritte. Fatelo anche voi …<br />
mi racconterete.<br />
Non voglio togliervi<br />
la sorpresa, ma la<br />
precisione della cottura<br />
e l’indiscussa<br />
bontà di questo<br />
“contorno” meritano<br />
davvero. Questa<br />
volta non ho<br />
approfittato del<br />
dolce, ma non per<br />
difetto della loro<br />
qualità. Non mancherà<br />
occasione di<br />
render giustizia.<br />
Conto finale assolutamente<br />
centrato: 32<br />
euro (comprensivo<br />
di 1 euro di coperto). In conclusione<br />
posso tranquillamente raccomandare<br />
il Carpe Diem come una<br />
delle voci più interessanti del coro<br />
gastronomico salentino, capace di<br />
sorprendere per intelligenza delle<br />
scelte, per qualità di realizzazione e<br />
per la perizia dei titolari nel suggerire<br />
gli accostamenti fra i loro piatti<br />
ed i principali nomi dell’enologia<br />
del territorio. Va conosciuto e, sicuramente,<br />
è da segnalare quale intraprendente<br />
e raffinato custode del<br />
“mangiar bene” deciso, più che<br />
per segnalarne l’indice di gradimento. Le visite<br />
saranno completamente anonime e non<br />
hanno la pretesa di essere un giudizio assoluto.<br />
A tutti sarà data l’opportunità di replica e<br />
un’eventuale riparazione … ovviamente a<br />
sorpresa.<br />
Buon appetito!<br />
mai, a difendersi dall’attacco del<br />
piatto “veloce” , distratto e, purtroppo,<br />
sempre più diffuso sulle nostre<br />
tavole.<br />
La pagella<br />
sculture naturali per arredare Ville e Giardini<br />
Qualità della sala: ****<br />
(Pulitissima e libera da sgradevoli “anticipi<br />
olfattivi” provenienti dalla cucina)<br />
Servizio: *****<br />
(Svelto, discreto ed attento senza esser<br />
troppo presente. Un plauso)<br />
Piatti: *****<br />
(Scelta completa e ricca di tipicità. Porzioni<br />
rassicuranti. Strepitosi gli agnolotti<br />
all’astice: meritano da soli una visita!)<br />
Conto: *****<br />
(Onestissimo. Assolutamente in linea<br />
con la qualità dei piatti. Coperto: 1 euro)<br />
Estrazione e lavorazione Pietra Leccese di Donno Giovanni & C.<br />
Località Murichella Corigliano d’Otranto tel. 3926833727 - 368583206 Tang. Maglie per Collepasso - Gallipoli
MARZO 2011<br />
FIMCO spOrT MaGLIe<br />
Stagione 2010/2011 Campiomato Serie C<br />
portieri:<br />
Licci Giacomo 1993, russo Andrea 1975<br />
Difensori:<br />
Balena Matteo 1992, Cosma Benedetto<br />
1981, portaluri Antonio 1992, sava Giampaolo<br />
1985, scoletta Edoardo 1993<br />
Centrovasca:<br />
Cazzolla Danilo 1990, Doveri Giorgio<br />
1978, Magrì Davide 1989, zacheo Nico<br />
1994<br />
Centroboa:<br />
Greco Matteo 1989, Matrì Alessandro<br />
1976, Mercaldi Luca 1989<br />
attaccanti:<br />
Falco Davide 1988, Gaetani Gabriele 1983,<br />
Ligorio Francesco 1984 , Maniglio Luciano<br />
1993<br />
PALLANUOTO SERIE C<br />
rIparTe L'aVVenTUra DeLLa FIMCO MaGLIe<br />
Il presidente Mileti:obiettivo salvezza ma cercheremo di stupire come l'anno scorso<br />
La Fimco Sport nel Campionato Nazionale<br />
Pallanuoto serie C girone 7, Puglia<br />
– Calabria – Basilicata, per il secondo<br />
anno consecutivo. Infatti, la formazione<br />
di mister Matrì scenderà in acqua a difendere,<br />
unica rappresentante tra le provincie<br />
di Lecce e Brindisi, lo spazio<br />
conquistato nella pallanuoto che conta.<br />
La prima partita vede subito un cliente<br />
scomodo ospite della Fimco, la GP Modugno,<br />
squadra candidata alla promozione<br />
in serie B grazie ad una campagna<br />
di rafforzamento che ha portato ben 3<br />
giocatori di gategoria superiore provenienti<br />
dalla Payton Bari salita in A2 la<br />
scorsa stagione.<br />
“Il calendario non ci è stato certo amico,”<br />
osserva coach Matrì, “ma cercheremo di<br />
sfruttare il fattore campo che anche<br />
l'anno scorso ci ha dato qualcosa in più<br />
grazie al numeroso e caloroso pubblico<br />
che ci ha sempre sostenuto. Partiamo con<br />
una rosa che, se da un lato paga l'assenza<br />
di un elemento importante come il capitano<br />
della scorsa stagione Simone Falco,<br />
a Roma per motivi di studio, e di altri<br />
Lo studio ambientale Avanguardie<br />
è una ditta salentina che<br />
organizza e gestisce attività di<br />
ecoturismo e di educazione ambientale<br />
da oltre 10 anni. Tra le<br />
attività di ecoturismo spiccano i<br />
trekking domenicale che mostrano<br />
il Salento a chi vuole<br />
condividere passo lento e<br />
sguardo attento sul paesaggio. Il<br />
calendario 2010/2011, “Più Parchi<br />
x Tutti”, propone itinerari<br />
nei parchi e nelle aree non protette<br />
ma meritevoli di maggiore<br />
attenzione. il 06 marzo, partecipando<br />
alla IV edizione della<br />
giornata delle Ferrovie dimenticate<br />
e con il patrocinio delle<br />
Ferriovie Sud Est, si svolge un<br />
trekking insolito, tra binari e<br />
giocatori esperti come Mercaldi S. ed Errico<br />
A., dall'altro vede un importante innesto<br />
di quattro ragazzi tra i 16 ed i 18<br />
anni provenienti dalle nostre giovanili,<br />
pronti a portare nuova linfa al nostro progetto<br />
e tanto entusiasmo in un gruppo<br />
unito e coeso, che dovrà essere la nostra<br />
forza, quest'anno cercherò di dare infine<br />
il mio contributo anche in acqua visto<br />
che sono tornato ad allenarmi con i miei<br />
ragazzi.”<br />
Il girone 7 del Campionato Nazionale<br />
serie C vede impegnate oltre alla Fimco<br />
Maglie altre due squadre pugliesi GP<br />
Modugno e Flipper Rutigliano, tre formazioni<br />
lucane Agenzia dello Sport Matera,<br />
Potenza Nuoto e Tritone Potenza,<br />
tre calabresi RN Auditore Crotone, Cosenza<br />
Nuoto e Rende Nuoto, quest'ultima<br />
neopromossa insieme all'Agenzia dello<br />
Sport Matera dalla Promozione.<br />
“ Ho lottato con i denti,” sottolinea il<br />
Presidente della Fimco Gigi Mileti, “e<br />
non è un modo di dire, per difendere<br />
quanto conquistato l'anno scorso alla nostra<br />
prima stagione in serie C conclusa<br />
c a m p a g n a ,<br />
partendo da<br />
Poggiardo per<br />
omaggiare un<br />
poeta di questa<br />
terra, Fernando<br />
Rausa.<br />
Il trekking si<br />
intitola “Poesieferroviarie”.<br />
Il 13, nella tenuta<br />
di Masseria<br />
San Biagio<br />
e suoi dintorni<br />
a Calimera, si<br />
svolge il trekking<br />
“Boschi e bufale”. La masseria,<br />
gestita da Avanguardie per<br />
le attività di educazione ambien-<br />
<strong>Città</strong> <strong>Futura</strong><br />
tale ed ecoturismo, ospita folti<br />
boschi e animali di fattoria provenienti<br />
da tutti i continenti.<br />
L’incontro tra il verde intenso<br />
con un grande terzo posto dopo un campionato<br />
condotto per buona parte in testa<br />
alla classifica. Fino a pochi giorni infatti<br />
fa non eravamo ancora sicuri di poter<br />
giocare nel nostro impianto nonostante la<br />
deroga al campo ricevuta dalla Federazione<br />
Nuoto Puglia e supportata anche da<br />
Roma in sede nazionale, molti si sono<br />
messi di traverso per ostacolare tale decisione,<br />
e se posso essere un tantino polemico,<br />
forse perchè faceva comodo<br />
cercare di tagliarci fuori o comunque<br />
dei lecci, i<br />
profumi delle<br />
essenze del<br />
g i a r d i n o<br />
degli odori e<br />
la speciale<br />
fauna che la<br />
m a s s e r i a<br />
ospita produce<br />
una sit<br />
u a z i o n e<br />
capace di generarebenessere<br />
ed<br />
emozioni.<br />
Dal 17 al 20<br />
Avanguardie<br />
cammina con “Vie dei Canti”<br />
nelle terre delle Tavole di S.<br />
Giuseppe, per un’esperienza<br />
Pagina 22<br />
metterci in difficoltà, ma alla fine abbiamo<br />
ottenuto quanto ci spettava visto<br />
le deroghe concesse ad altri campi nel<br />
nostro girone, e per questo voglio ringraziare<br />
tutti quelli che si sono prodigati per<br />
sostenerci. Ora finalmente la parola<br />
passa alla vasca, mi aspetto dalla squadra<br />
un inizio con uno spirito da leoni, lo<br />
stesso col quale ho portato avanti la mia<br />
di partita per giocare nel nostro campo,<br />
io la mia parte per ora l'ho fatta adesso<br />
tocca al mister ed ai giocatori. ”<br />
avanguardie®<br />
Turismo, educazione ambientale, formazione e ricerca<br />
non solo sportiva tra il giardino<br />
megalitico d’Europa e le case<br />
delle famiglie che perpetuano la<br />
tradizione delle Tavole.<br />
Il 27, ad Otranto, ci si muove<br />
nel parco “Costa Otranto –<br />
S.Maria di Leuca e bosco di Tricase”.<br />
Per chi ha voglia di camminare<br />
poco o niente, ci sono i percorsi<br />
dell’Iride, il 17 e 19 marzo, un<br />
modo saporito e colorato per assaggiare<br />
il territorio. Gustoso, a<br />
Nardò con Avanguardie presso<br />
il ristopizza Blues.<br />
Per maggiori informazioni iscriviti<br />
alla newsletter “Avvisi ai<br />
Camminanti” su www.avanguardie.net<br />
o telefona al<br />
349.3788738
MARZO 2011 <strong>Città</strong> <strong>Futura</strong><br />
Pagina 23<br />
Botrugno-Maglie<br />
provvedimenti restrittivi in arrivo?<br />
di Salvatore Ciriolo<br />
potrebbero esserci ulteriori<br />
sviluppi in merito ai disordini<br />
che hanno<br />
caratterizzato il finale del<br />
match Botrugno – Maglie, disputatosi<br />
sul sintetico del<br />
“Nino De Santis” di Poggiardo.<br />
Le telecamere dei carabinieri,<br />
infatti, hanno<br />
ripreso sia quanto accaduto in<br />
campo che sugli spalti. Si era<br />
in pieno recupero, infatti, con<br />
il Botrugno meritatamente in<br />
vantaggio, quando sugli sviluppi<br />
di un calcio di punizione<br />
battuto da Nobile – e dopo<br />
che la sfera aveva battuto per<br />
ben due volte sulla traversa –<br />
l’attaccante argentino Luciano<br />
Moreno riusciva a siglare, in<br />
mischia, la rete dell’ormai<br />
inaspettato pareggio. Nella<br />
circostanza il difensore ma-<br />
In seguito ai fatti di poggiardo<br />
La formazione del Maglie scesa in campo contro il Botrugno<br />
gliese Mauro Della Bona, a<br />
causa di un contrasto con il<br />
portiere del Botrugno, restava<br />
a terra per un colpo alla testa<br />
per il quale, più tardi, gli verranno<br />
apposti otto punti di sutura.<br />
A scaldare gli animi<br />
degli ultras magliesi presenti<br />
in gran numero sulle tribune,<br />
proprio mentre i loro beniamini<br />
festeggiavano il gol di<br />
Moreno, è stato il gesto di un<br />
dirigente del Botrugno che,<br />
probabilmente preso da un attimo<br />
di sconforto per la vittoria<br />
sfumata a pochi istanti dal<br />
termine del match, avrebbe<br />
colpito con un pugno un calciatore<br />
del Maglie. A dirla<br />
tutta, dalla tribuna i più non si<br />
sono accorti di nulla. Ma è poi<br />
circolata la voce tra gli ultras<br />
che un calciatore del Maglie,<br />
ossia Nicolas Dominguez –<br />
inizialmente si pensava a<br />
Della Bona - fosse stato col-<br />
pito da un dirigente del Botrugno.<br />
Al triplice fischio dell’arbitro,<br />
pertanto, si è scatenata<br />
la caccia al dirigente del Botrugno<br />
da parte degli ultrà del<br />
Maglie, i quali hanno persino<br />
tentato di invadere gli spogliatoi,<br />
portandosi a ridosso della<br />
vetrata di ingresso della struttura,<br />
cercando di infrangerla.<br />
L’intervento dei carabinieri ha<br />
fortunatamente evitato che la<br />
situazione degenerasse e,<br />
dopo circa un’ora di assedio,<br />
i calciatori hanno potuto lasciare<br />
lo stadio. Ora, in seguito<br />
all’esame delle riprese<br />
effettuate dai carabinieri della<br />
compagnia di Maglie, si riaffaccia<br />
il rischio Daspo, ossia<br />
il divieto di accedere alle manifestazioni<br />
sportive, sia per il<br />
dirigente del Botrugno che<br />
avrebbe colpito Dominguez,<br />
sia per i più esagitati tra gli<br />
ultrà del Maglie<br />
al Circolo Tennis<br />
di Maglie<br />
la Coppa Invernale pugliese<br />
paola Chirilli<br />
non smette mai di stupire il duo femminile Chirilli-<br />
Palamà che ha avuto ragione sul CT Bari nella finale<br />
della Coppa Invernale del campionato regionale pugliese<br />
vincendo per 3-0 l'andata e chiudendo il ritorno<br />
con un 2-0 che la dice lunga sulla superiorità tecnica<br />
delle magliesi.<br />
La vittoria non è stata per niente agevole avendo dovuto<br />
il duo Chirilli-Palamà affrontare squadre ben<br />
motivate e altrettanto agguerrite, come il Foggia superato<br />
in semifinale per 2-1. Il CT Bari, avversario<br />
ostico, ha impegnato le magliesi in casa con due singolari<br />
ed un doppio molto tirati vinti tutti al tie break<br />
del terzo set. Anche la partita di ritorno ha visto vittorioso<br />
un CT Maglie motivato e supportato anche<br />
dalla presenza del direttore sportivo Antonio Baglivo<br />
di ritorno nel pomeriggio dall'assemblea regionale tenutasi<br />
allo Sporting Club Trani.<br />
Al termine dell'incontro grande soddisfazione per il<br />
capitano Mattia Leo che ha condiviso la gioia con<br />
Paola Chirilli e Ada Palamà che hanno così coronato<br />
un anno pieno di sacrifici e soddisfazioni iniziato con<br />
la vittoria nel campionato D2 e promozione in D1,<br />
culminato infine con la conquista del titolo invernale.<br />
L'attività del CT Maglie, galvanizzata dall'ultimo successo,<br />
è in fermento per la prossima inaugurazione<br />
del campo coperto, che permetterà di disputare incontri<br />
anche con condizioni meteo avverse, e la programmazione<br />
dell'intensa attività agonistica, con la serie<br />
A2 che inizierà il 10 aprile, la serie C che inizierà a<br />
fine marzo e la D1 con partenza in aprile, e che vedrà<br />
il CT Maglie ancora protagonista nel 2011.<br />
Fabio Massimo Conte<br />
eUrOCLInIC srl via Leonardo Da Vinci, 3 MaGLIe
MARZO 2011 <strong>Città</strong> <strong>Futura</strong><br />
Pagina 24<br />
13/I/0000636/MA004.A003