Piccola Storia dell'Idraulica - Consorzio Irrigazioni Cremonesi
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Stefano G. Loffi - <strong>Piccola</strong> <strong>Storia</strong> dell’Idraulica<br />
Francese, anche grazie al fatto che poche delle ambiziose méte, elencate dal Du Buat, erano a quel<br />
tempo raggiunte.<br />
Alcune invenzioni, in questo periodo, costituirono passi fondamentali e definitìvi per il<br />
progresso della scienza dei fluidi:<br />
il Piezòmetro, per la misura della pressione nelle condotte, per l’appunto, in pressione;<br />
il Tubo di Pitot, per misurare la velocità dei fluidi, alle alte velocità ed in particolar<br />
modo dei gas;<br />
il Mulinello di Woltman, misuratore della velocità delle correnti, soprattutto di liquidi<br />
per valori anche mìnimi;<br />
i modelli in scala;<br />
le vasche galleggianti, per le esperienze di Idraulica Navale e di Idrodinàmica.<br />
In secondo luogo questo periodo segnò l’era di ragionate e precise osservazioni<br />
sperimentali sotto condizioni controllate.<br />
Ma il maggior evento, per quanto ci riguarda, si risolse nella prima teorizzazione del<br />
fenòmeno della pérdita di energìa dei fluidi in movimento, sìa essi in pressione che liquidi a pelo<br />
libero, aprendo la via alla risoluzione di questo che, nell’Idraulica ma non solo, è il problema più<br />
complesso, al punto che ancòr oggi è oggetto di studio.<br />
* * *<br />
Misura della velocità e della pérdita di energìa nel moto:<br />
le prime prove sperimentali<br />
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