luglio/agosto 2009 - Azienda Ospedaliera di Desenzano del Garda

Periodico di Informazione Sanitaria
lug/ago 09
anno IX
AZIENDA OSPEDALIERA DI DESENZANO DEL GARDA
Servizio Sanitario Nazionale in Regione Lombardia
“Cancro... tra sentimento ed
emozione: la comunicazione
come risorsa terapeutica”
Bollini Rosa per un
“Ospedale a misura di
donna”
Lavori in corso
ECOGRAFIA CON
MEZZO DI CONTRASTO
Presidio Ospedaliero Desenzano/Lonato d/G
PICCOLI OSPEDALI CON
GRANDI PROGETTI
Presidio Ospedaliero Gavardo/Salò
INCONTRO CON IL FARMACOLOGO
PROF. SILVIO GARATTINI
Presidio Ospedaliero Manerbio/Leno
Sede Legale: Desenzano del Garda (BS) - Località Montecroce - www.aod.it
DESENZANO DEL GARDA ❘ LONATO DEL GARDA ❘ GAVARDO ❘ SALO’ ❘ MANERBIO ❘ LENO

NeWs IN QUESTO NUMERO
NeWs
Periodico di informazione Sanitaria
Azienda Ospedaliera di Desenzano del Garda (BS)
➤Direttore Responsabile:
Roberta De Nuccio
➤Direttore Editoriale:
Mara Azzi
➤Comitato di Redazione:
Mara Azzi - Giorgio Barbaglio - Teresina Bertoletti -
Massimo Inverardi - Michela Roncetti
➤Editore e Pubblicità:
Azienda Ospedaliera di Desenzano del Garda (Bs)
25015 Desenzano del Garda - Località Montecroce,1
➤Progetto grafico:
Antonella Allegretti
centrostampa.leno@aod.it
➤Stampa:
Tipografia Colorprint - Carpenedolo (BS)
➤Tiratura:
6.000 copie
Per la realizzazione di questo numero ringraziamo:
Gianpiero Aimo - Chiara Arrighi - Silvia Colasanti -
Michele Corsetti - Andrea Ghedi - Aldo Lorenzini -
Luigia Manisco - Matteo Marcotti - Manuela Pedroni -
Silvia Polo - Vincenzo Pucci - Armando Puci -
Emiliano Renaldini - Sergio Rubes - Giuseppe Solazzi -
Erminia Torri
LA COPERTINA
Un momento della
rappresentazione
teatrale curata da Sara
Poli per il convegno
“Cancro tra sentimento
ed emozione: la
comunicazione come
risorsa terapeutica”
(pagina 4).
Servizio Fotografico di
Lorenzo Castegnero.
Azienda Ospedaliera
di Desenzano Del Garda
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ANNO IX - Edizione 7-8/2009
Registrazione del Tribunale di
Brescia n°45/2001 del 30/08/2001
Dal Direttore
Editoriale a cura della Dott.ssa Mara Azzi
CoNVeGNi
“Cancro tra sentimento ed emozione: la
comunicazione come risorsa terapeutica
Con il patrocinio di Regione Lombardia, ASL di Brescia,
Società Italiana Psicooncologia - Sezione Regione Lombardia
e con il contributo di Soroptimist International - Club Garda Sud
Dall’azieNDa
Assunti 32 infermieri
Gli Operatori saranno assegnati alle Unità Operative di degenza
Un Ospedale ogni giorno più “verde”
Sempre più alta l’attenzione della nostra Azienda Ospedaliera
per il rispetto dell’ambiente
Bollini Rosa per un “Ospedale a misura di donna”
Premiati gli Ospedali di Desenzano, Gavardo e Manerbio
Donazione apparecchiature dismesse
Un aiuto concreto per i Paesi in via di sviluppo
Lavori in corso
Presso gli Ospedali di Desenzano, Gavardo, Manerbio e Salò
Più comfort per gli utenti grazie ai nuovi investimenti
Dai materassi antidecubito ai nuovi letti articolati elettrici
Internet per i piccoli degenti di Desenzano e Gavardo
Grazie ai computer donati dall’Associazione Claudio Moretti
create due nuove Aule Informatiche
rUBriCHe
@posta!
News in corsia!
Da DeSeNzaNo/loNato
Ecografia con mezzo di contrasto
La nuova frontiera della diagnostica ad ultrasuoni
Oculistica, bilancio attività dell’ultimo anno
L’Unità Operativa di Oculistica, diretta dal Dr. Vincenzo
Pucci, ha registrato un incremento del 32% dell’attività
operatoria rispetto allo scorso anno
Da GaVarDo/Salò
Piccoli Ospedali con grandi progetti
Costituito presso l’Unità Operativa di Medicina un Gruppo
Epatologico
La Pediatria accoglie i piccoli profughi Saharawi
Per loro controlli medici, esami diagnostici e visite specialistiche
Da maNerBio/leNo
Con il laboratorio di emodinamica assistenza a 360 gradi
Un bilancio dei primi due anni di attività
Riparte la rassegna l’Ospedale in-con-tra la gente
La donna protagonista del secondo appuntamento
Incontro con il Farmacologo Prof. Silvio Garattini
“Perchè non riusciamo a curare i tumori...”
NeWs Periodico di informazione Sanitaria dell’Azienda Ospedaliera
di Desenzano del Garda (BS). Direttore Mara Azzi.
ANNO IX, Edizione 7-8/2009. Tutti i diritti riservati. Testi e
fotografie contenuti in questo numero non possono essere
riprodotti in nessuna maniera, anche parzialmente, senza
l’autorizzazione del Direttore Editoriale.

Chiostro del Duomo,
Bressanone
Affresco
Il Direttore Generale
Dott.ssa Mara Azzi
NeWs DAL DIRETTORE
Èun caldo pomeriggio di luglio, nelle parole di un professore universitario a cinque neo laureati
in medicina una grande verità: “Dopo una lunga esperienza di vita e di lavoro come medico
vi auguro tanta fortuna e vi invito a curare le malattie ma soprattutto a curare le persone“.
Dietro questa semplice frase, quasi scontata, si nasconde il segreto della cura vera. La cura che si occupa
della persona nella sua complessità e che affronta il tema della malattia congiuntamente a quello della
paura, della fragilità, del timore di perdere il proprio ruolo nel mondo, fino alla paura estrema della morte.
E’ questo il momento in cui c’è bisogno di un sostegno anche morale e religioso che si occupa del paziente
e di chi lo cura nella riscoperta di quei valori e di quella fede che tutto può e che regala quella serenità
che neppure la salute fisica riesce a dare.
Nella consapevolezza che la cura del paziente non può prescindere dalla sua serenità interiore, che significa
anche fiducia in chi lo cura, si inserisce il sostegno spirituale dei Cappellani presenti negli Ospedali
della nostra Azienda. L’attività che svolgono consiste soprattutto nel far cogliere ai pazienti come il dolore
sia sempre una sfida ad intraprendere un cammino serio verso l’interiorità, verso il vero io, verso la parte
sacra che tutti ci portiamo dentro.
Sostegno spirituale significa aiutare il paziente a rapportarsi con maggior attenzione a sè stesso e agli altri
per imparare ad accogliere con maggior gratitudine ogni attimo dell’esistenza ed a vivere con maggior intensità
ogni incontro e ogni dialogo, riscoprendo valori come l’amore, la fedeltà, la bontà, il silenzio e anche
la preghiera.
Fondamentale è il sostegno dei Cappellani anche per gli Operatori sanitari, che più di tutti vivono accanto ai
pazienti e condividono con loro i momenti più difficili, quelli di maggior smarrimento, che risentono più o
meno consciamente degli effetti di questo rapporto empatico che allo stesso tempo li arricchisce e li logora.
Vorrei ringraziare con particolare gratitudine il personale religioso presente negli Ospedali della nostra
Azienda che silenziosamente ogni giorno “cura” i malati anche se apparentemente in buona salute.
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NeWs CONVEGNI
“Il Convegno - ha
affermato la Dott.ssa
Mara Azzi Direttore
Generale dell’Azienda
Ospedaliera – si
inserisce in un percorso avviato in
Azienda nel quale crediamo molto
perché riteniamo che
la cura sia fatta non solo di
interventi chirurgici e somministrazione
di farmaci, ma anche
di ascolto e corretto
approccio con il paziente.
Chi ha avuto l’esperienza di un
familiare colpito dalla malattia o è
stato esso stesso ammalato sa
quanto sia importante essere circondati
da figure che, oltre ad essere
professionalmente preparate,
sappiano anche trasmettere fiducia
e serenità. Gli Operatori che
lavorano in settori delicati come
quello dell’oncologia già conoscono
le corrette modalità di relazione,
ma momenti di riflessione
come questo sicuramente forniscono
spunti per un ulteriore
miglioramento delle modalità
di approccio”.
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“CANCRO...
TRA SENTIMENTO ED EMOZIONE:
LA COMUNICAZIONE
COME RISORSA TERAPEUTICA”
Con il patrocinio di Regione Lombardia,
ASL di Brescia, Società Italiana di
Psicooncologia - Sezione Regione
Lombardia e con il contributo di Soroptimist
International - Club Garda Sud
SULLO SFONDO:
Il programma e l’immagine identificativa del
convegno: Aquiloni colorati, come...
foulard di donne al vento.

Si è tenuto lo scorso 13
giugno presso l’Ospedale
di Desenzano il
convegno dal titolo: “Cancro…
tra sentimento ed
emozione: la comunicazione come risorsa terapeutica”,
moderato dalla Dott.ssa Rossella Goglioni - Responsabile
del Servizio Formazione e Aggiornamento dell’Azienda
Ospedaliera. L’incontro è stato organizzato nell’ambito di
un percorso formativo che sottolinea l’importanza della
comunicazione e dellarelazione come risorsa terapeutica
nell’assistenza ai pazienti con patologie oncologiche.
Dire o tacere? Cosa dire e a chi? In quale misura? Come e
quando farlo? Sono soltanto alcuni tra gli interrogativi fondamentali,
innegabilmente stressanti e carichi di coinvolgimenti
emotivi, che il medico e l’équipe curante devono
affrontare. Per il malato e per la sua famiglia si tratta di cimentarsi
con messaggi che implicano una modifica negativa
del futuro e un profondo divario tra aspettative personali
e realtà clinica. Per quanto difficile e gravoso, comunicare
in modo corretto una cattiva notizia significa
assolvere a uno dei compiti irrinunciabili e più frequenti
della pratica clinica in oncologia. La rappresentazione teatrale
curata dalla regista Sara Poli, che ha portato in scena
i risultati di un’importante ricerca condotta sul territorio
nazionale dalla Società di Psicooncologia, ha creato nella
sala un forte coinvolgimento emotivo. La ricerca ha preso
in considerazione le modalità adottate dai medici nel momento della comunicazione
della cattiva notizia analizzandole sia dal punto di vista del paziente che dal punto di
vista del sanitario. L’apertura dei lavori è stata curata dal Direttore Generale Dott.ssa
Mara Azzi, dalla Dott. ssa Antonella Fait - Dirigente Area Programmazione e Sviluppo
Regione Lombardia e dalla Dott.ssa Simonetta Palombo - Presidente Soroptimist International
Club Garda Sud. Il Dr. Giuseppe Colosini, il Dr. Maurizio De Giuli e il Dr. Giovanni
Migliosi hanno descritto l’organizzazione e le attività dei Servizi di Oncologia
degli Ospedali di Manerbio, Gavardo e Desenzano. Il Dr. Enrico Aitini - Direttore Oncologia
Medica e Ematologia Ospedale C. Poma di Mantova e la Dott.ssa Diana Lucchini
- Coordinatore Società Italiana di Psicooncologia Sezione Regione Lombardia e Vicepresidente
LILT Sezione di Brescia, hanno posto particolare attenzione all’analisi degli
aspetti psicologici ed emotivi della malattia e della conseguente cura. Entrambi hanno
evidenziato come gli aspetti emotivi diventino parte integrante della terapia e come la
capacità di ascolto e di relazione degli Operatori diventino parte fondamentale della
cura stessa. Adele Patrini e Giovanna Rubessi hanno raccontato il loro vissuto emotivo
come pazienti che hanno affrontato la malattia. La chiusura dei lavori è stata curata dal
Dr. Giorgio Barbaglio - Direttore Sanitario dell’Azienda Ospedaliera.
Si ringrazia Soroptimist International Club Garda Sud per il contributo. ❑
—Teresina Bertoletti
assunti 32 infermieri
Gli Operatori saranno assegnati alle Unità Operative di degenza
SULLO SFONDO:
Sguardi,
“Sentimenti ed
emozioni”
al Convegno
del 13 giugno.
La politica aziendale, volta a garantire ai pazienti una qualificata e continuativa assistenza, ha portato
da un lato alla sperimentazione di nuovi modelli organizzativi improntati all’assistenza personalizzata
e alla valorizzazione della professionalità degli infermieri e dall’altro a incrementare la dotazione organica
di personale infermieristico. E’ in quest’ottica che nello scorso mese di maggio è stato indetto un concorso
pubblico in seguito al quale sono stati assunti, a tempo indeterminato, 32 infermieri assegnati a varie
Unità Operative aziendali. A fronte delle 586 domande pervenute hanno effettivamente partecipato
alla selezione 287 concorrenti, 152 dei quali sono risultati idonei e inseriti quindi nella graduatoria finale.
Le nuove assunzioni hanno permesso di trasformare contratti a tempo determinato in contratti a tempo
indeterminato e di inserire nell’organico 19 nuovi infermieri. Parte degli Operatori, dopo il necessario periodo
di affiancamento e addestramento, verrà inserita presso l’Unità Operativa di Rianimazione dell’Ospedale
di Gavardo, dove attualmente operano infermieri appartenenti a una Cooperativa esterna. ❑
—Teresina Bertoletti
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NeWs AZIENDALI
Ospedaliera attraverso il Servizio
Provveditorato diretto dal Dott. Giuseppe So-
L’Azienda
lazzi, presta da anni particolare attenzione agli
aspetti ambientali e sociali nell’acquisto di beni e servizi
che effettua tramite l’adozione del cosiddetto GPP
Green Public Procurement (acquisti verdi della Pubblica
Amministrazione). Adottare il GPP significa mettere
in atto strategie di sviluppo sostenibile attraverso l’applicazione
di una politica che prevede, nelle procedure
d’acquisto, il rispetto per regole di aggiudicazione degli
appalti volte a contenere l’impatto ambientale che il
bene genera durante tutte le fasi del processo produttivo.
Anche la Comunità Europea incoraggia l’adozione
del GPP: infatti la Direttiva Europea 2004/18/CE, relativa
alle procedure di affidamento di lavori, servizi e
forniture offre la possibilità di inserire nella valutazione
di ciò che viene acquisito anche i cosiddetti criteri
verdi ponendo quindi una maggiore attenzione all’ambiente
e al suo rispetto. Questa pratica, denominata
più semplicemente acquisti verdi, si va rapidamente
diffondendo in Italia tra le Pubbliche Amministrazioni
interessando Province, Comuni e, anche se in misura
minore, la Sanità, settore per il quale i beni ed i servizi
verdi rappresentano ancora una nicchia.
Obiettivo dell’Azienda Ospedaliera è di porsi come capofila
ed esempio, inducendo le imprese del settore a
intraprendere la strada della produzione di prodotti
sostenibili. E’ per questo che in un numero sempre
maggiore di capitolati vengono
riservati specifici punteggi, o
migliori considerazioni, a quei
concorrenti che offrono prodotti
certificati a ridotto impatto
ambientale, oppure a quelle ditte
che possono fregiarsi di un
certificato che attesta il loro impegno
contro lo sfruttamento
dei lavoratori e dei minori (come
nel caso di imprese fornitrici
di guanti che hanno delocalizzato
in estremo oriente la
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Acquistare “verde” comporta la
promozione di quei beni di
mercato e di quei servizi che, a
parità di qualità e di prestazioni, riducono
sensibilmente il consumo
di risorse naturali, la produzione
di rifiuti, le emissioni inquinanti,
i pericoli ed i rischi in fase
UN OSPEDALE
OGNI GIORNO
PIù “VERDE”
Sempre più alta l’attenzione della
nostra Azienda Ospedaliera per il
rispetto dell’ambiente
propria produzione).
Nel corso degli anni sono già parecchi i prodotti
“verdi” acquistati: automobili a gas/metano, frigoriferi
di classe A o frigoriferi che, non essendo certificabili,
sono stati scelti sulla scorta del consumo energetico,
cartucce rigenerate per stampanti e fotocopiatrici,
carta riciclata, fotocopiatrici ecocompatibili.
Anche nell’acquisto degli arredi viene data preferenza
ai prodotti certificati FSC o PEFC che attestano
la provenienza del legno da foreste gestite in maniera
ambientalmente sostenibile. E’ stata inoltre avviata
una sperimentazione, in collaborazione con
l’impresa di pulizie Team Service, che prevede l’utilizzo
di prodotti a marchio europeo Ecolabel per la
pulizia degli uffici amministrativi che ha prodotto
già buoni risultati e verrà quindi probabilmente
estesa ad altri settori. La ditta Padana Everest inoltre,
che fornisce e lava tutta la biancheria utilizzata
all’interno degli Ospedali, attesta il rispetto ambientale
nel processo di lavorazione attraverso la certificazione
ISO 14001. Anche sul fronte rifiuti l’Azienda
è particolarmente sensibile: viene infatti posta particolare
attenzione alla raccolta e smaltimento. In particolare,
grazie al lavoro del Servizio Igiene Ambientale
diretto dal PI Giuseppe Bodini, negli ultimi anni
è stato drasticamente ridotto il volume dei rifiuti con
un risparmio di parecchie migliaia di euro, a conferma
del fatto che il rispetto ambientale non è in antitesi
con il risparmio economico. Tale impegno ha
trovato larga considerazione all’esterno dell’Azienda
Ospedaliera: questa esperienza pionieristica è
stata illustrata in diversi convegni, anche fuori Regione,
e sono parecchie le Aziende Ospedaliere che
chiedono di acquisire i nostri capitolati. Non è inol-
tre un caso che in occasione
del “Primo forum nazionale
sugli acquisti verdi”, organizzato
nel maggio 2007
a Cremona con il patrocinio
di Regione Lombardia,
l’Azienda Ospedaliera sia
stata insignita del premio
“Compraverde Lombardia
2007” per la sezione Aziende
Sanitarie Locali e Azien-
de Ospedaliere. ❑
di produzione e gestione. —Teresina Bertoletti

BOLLINI ROSA PER UN
“OSPEDALE A MISURA DI DONNA”
Premiati gli Ospedali di Desenzano, Gavardo e Manerbio
Lo scorso martedì 30 giugno a Roma, gli
Ospedali di Desenzano, Gavardo e Manerbio
sono stati insigniti dei Bollini Rosa
nel corso della cerimonia ufficiale di consegna
che premiava tutte le strutture a “misura di
donna”. La classifica finale, stilata da un’apposita
Commissione Scientifica, ha assegnato due
bollini all’Ospedale di Manerbio, uno a Desenzano
e uno a Gavardo. Il progetto Ospedale
Donna, promosso dall’Osservatorio Nazionale
sulla salute della Donna (O.N.Da), è stato avviato
nel 2007 sul territorio nazionale al fine di
individuare e premiare gli Ospedali che pongono
maggiore attenzione nei confronti delle
patologie femminili e delle specifiche esigenze
delle donne. L’attribuzione dei bollini ha validità
triennale e attesta l’eccellenza al femminile
delle strutture con l’obiettivo di premiare
quelle che già possiedono caratteristiche “a misura
di donna” e incentivare le altre ad adeguarsi
nel tempo. A questa terza edizione han-
no partecipato 103 strutture e la valutazione è stata fatta considerando una
serie di parametri quali ad esempio l’attenzione alla diagnosi e terapia di
patologie femminili, la corretta applicazione dei Livelli Essenziali di Assistenza,
la presenza di caratteristiche strutturali e servizi a misura di donna,
la presenza di almeno tre componenti donne nel Comitato Etico e un con-
gruo numero di donne in posizioni apicali. ❑
Donazione apparecchiature dismesse
Un aiuto concreto per i Paesi in via di sviluppo
Azienda Ospedaliera partecipa dal 2003 a vari
L’ progetti umanitari nel mondo, promossi da Regione
Lombardia, con l’impegno di garantire nuova
vita alle apparecchiature dismesse dagli Ospedali
aziendali. L’adesione al progetto di cooperazione
e sviluppo promosso dalla Regione permette
infatti di mettere a disposizione dei Paesi in via di
sviluppo attrezzature e apparecchiature sanitarie
dismesse dalle Aziende Sanitarie lombarde. Il progetto,
attuato dal Banco Informatico Tecnologico e
Biomedico - BITeB (www.biteb.it) - consiste nella
realizzazione di un portale
che facilita l’incontro
tra la domanda e
l’offerta di beni sanitari
e offre un servizio di
supporto tecnico atto a
garantire l’effettivo utilizzo
dei beni nei Paesi
Siamo molto contenti -
dichiara la Dott.ssa Mara
Azzi Direttore Generale
dell’Azienda Ospedaliera
- che sia stato attribuito
questo importante riconoscimento
a testimonianza
dell’attenzione posta alla
figura femminile all’interno
delle nostre strutture, sia alle sue esigenze,
alla presa in carico e cura, sia per la presenza
di donne in posizioni apicali. Questo riconoscimento
è per noi motivo di vanto, riflessione
e incoraggiamento per migliorare ulteriormente
i servizi offerti.
—Teresina Bertoletti
NeWs AZIENDALI
IN ALtO:
Il logo di O.N.Da
promotore del progetto
Ospedale Donna.
IN BASSO:
L’arrivo delle
attrezzature dismesse
all’Ospedale di Herat.
di destinazione. L’Azienda Ospedaliera ha recapitato
in gennaio nella Striscia di Gaza, durante la
guerra Israelo-Palestinese, tramite la Croce Rossa
di Milano e il BITeB, due incubatrici neonatali dismesse
dalla Pediatria di Desenzano dopo 15 anni
di utilizzo. Nel corso del mese di giugno sono stati
consegnati all’Ospedale di Herat, in Afghanistan,
nuovi aiuti umanitari tra i quali erano presenti attrezzature
ospedaliere come incubatrici e riscaldatori
neonatali, letti per rianimazione ed alcuni letti
ortopedici. Inoltre in questi anni hanno trovato
nuova vita, in varie parti
del mondo, ecografi,
dissalatori, emogasanalizzatori,elettrocardiografi,
defibrillatori, carrelli
per anestesia e microscopi.
❑
—Teresina Bertoletti
7

NeWs AZIENDALI
Stanno proseguendo a pieno ritmo i lavori di
ampliamento del Pronto Soccorso dell’ospedale
di Desenzano. È ormai quasi ultimata
la prima fase dei lavori corrispondente alla realizzazione
della zona di accesso riservato alle ambulanze
(camera calda) che sarà terminata entro l’autunno,
rispettando così i tempi programmati in sede
di progettazione che prevedono il termine lavori
per il 20 luglio 2010.
Il progetto, nel suo insieme, prevede la realizzazione
di una nuova sala di attesa con zona riservata
ai codici rossi, la ristrutturazione della Sala
Emergenze, la realizzazione di un nuovo accesso
con rampa per disabili e di due accessi suddivisi
per pazienti in barella e deambulanti, la creazione
di un locale decontaminazione e la ristrutturazio-
ne dell’impianto
elettrico e di
condizionamento.
Anche per
quanto riguarda
il Blocco Operatorioproseguono
i lavori che
presumibilmente
t e r m i n e r a n n o
per gennaio
2010, come previsto
dal progetto
stesso.
Presso l’ospedale
di Gavardo
è stato avviato,
nell’aprile
2009, il cantiere
per la realizzazione
della quarta
sala operatoria
e verranno av-
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LAVORI IN CORSO
Presso gli Ospedali di Desenzano, Gavardo,
Manerbio e Salò
Sta procedendo regolarmente
l’intervento di consolidamento, a seguito
del sisma del 2004, presso l’Ospedale
di Salò con conclusione lavori
prevista per fine novembre 2009.
viati a breve i lavori per l’ampliamento del Centro
Unico di Prenotazione, al fine di realizzare
cinque nuovi ambulatori. Sono stati invece aggiudicati
i lavori di ampliamento dell’Ospedale
con apertura cantiere prevista per gennaio
2010. Vedranno inoltre il loro compimento, prima
dell’apertura del grande cantiere relativo all’ampliamento
dell’Ospedale, alcune opere propedeutiche
all’avvio dello stesso, vale a dire la realizzazione
delle camere mortuarie provvisorie, il cambio
viabilità per l’accesso al Pronto Soccorso, nonché
la realizzazione del deposito per lo stoccaggio
provvisorio dei rifiuti. Sono in corso anche i lavori
di adeguamento della Patologia Neonatale di secondo
livello e le opere per la realizzazione dell’Unità
Coronarica.
Per l’ospedale di manerbio è invece in fase di
appalto l'intervento di ristrutturazione e ampliamento
finalizzato alla realizzazione della nuova
Rianimazione, Ortopedia e Sale Parto con inizio lavori
previsto per dicembre 2009. ❑
—Teresina Bertoletti
Più comfort per gli utenti grazie ai nuovi investimenti
Dai materassi antidecubito ai nuovi letti articolati elettrici
E’
stato attivato da circa un anno, su proposta del Servizio Infermieristico Tecnico
Riabilitativo Aziendale (SITRA) diretto dal Dott. Aldo Lorenzini, un nuovo
servizio che permette di acquisire in services, con costi contenuti, materassi antidecubito
per tutte le Unità Operative di degenza. Questi materassi risultano estremamente
importanti per prevenire eventuali lesioni da decubito che si potrebbero
creare in seguito a immobilizzazione prolungata alla quale alcuni pazienti sono costretti
a causa di particolari patologie. Sono dotati di un motore che regola il movimento
del materasso e la gestione elettronica dell’aria compressa contenuta permette
di garantire un comfort elevato in relazione alla postura adottata. Operativamente
il servizio funziona su chiamata diretta del personale infermieristico che, dopo
opportuna valutazione del rischio di insorgenza di lesione da decubito, attiva la
ditta che in breve tempo, massimo 24 ore, 7 giorni su 7, consegna il materasso direttamente
al letto del degente. Al termine del periodo di utilizzo la ditta si occupa anche
della rimozione e sanificazione del materasso evitando così, al personale di reparto,
problemi di immagazzinamento e igiene. Ad un anno dall’inizio dell’utilizzo
dei materassi è stato rilevato un ottimo grado di soddisfazione dei pazienti e dei familiari
e si è registrata anche una sensibile riduzione dei costi sostenuti per l’acquisto
di materiale per medicazioni, utilizzato abitualmente nella cura delle piaghe.
Per le Rianimazioni sono stati invece acquistati nuovi letti articolati elettrici con ma-

INTERNET PER I PICCOLI DEGENTI
DI DESENZANO E GAVARDO
Grazie ai computer donati dall’Associazione Claudio Moretti create due
nuove Aule Informatiche
terasso, sempre antidecubito.
E’ inoltre in fase di definizione l’acquisto di materassi antidecubito
senza motore da destinarsi ai pazienti che stazionano,
per brevi periodi, presso i Servizi di Emodialisi ed i
Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura e che necessitano di
questi specifici ausili. Sono state anche acquistate manopole
presaponate e salviettine inumidite destinate all’igiene quotidiana
dei degenti allettati e nuove bavaglie, più grandi e
confortevoli delle precedenti, che trovano utilizzo anche per
pazienti non autosufficienti o affetti da patologie neurologiche.
Si è inoltre provveduto a dotare i reparti di porta-protesi
(acustiche e dentali) che hanno permesso di ridurre il rischio
di smarrimento.
Gli investimenti effettuati sono il risultato della particolare
attenzione che viene da sempre posta agli aspetti legati al
comfort degli utenti e all’umanizzazione della vita in Ospedale
e derivano dal rapporto di stretta collaborazione in atto
tra il Servizio Provveditorato ed il SITRA. ❑
—Teresina Bertoletti
NeWs AZIENDALI
A SINIStRA:
La nuova Aula
Informatica
presso la
Pediatria
dell’Ospedale
di Desenzano.
È stata inaugurata lo scorso 12 giugno, presso l’Unità Operativa di Pediatria dell’Ospedale
di Desenzano, la nuova Aula Informatica realizzata grazie ai proventi della vendita
del cd musicale “Caro Papà Natale…”
Il progetto, realizzato dall’Associazione
Culturale Claudio Moretti di Erbusco
con il Gruppo Bancario Credito Valtellinese
e il patrocinio di Regione Lombardia,
Provincia di Brescia, Comune di Erbusco,
Comune di Bagolino, Associazione
Comuni Confinanti (Ass.Comi.Conf.)
e C.R.A. (Comitati Riuniti Agricoli) ha
coinvolto artisti di fama nazionale ed internazionale
tra cui Fabio Concato, Eugenio
Finardi, Little Tony, Sarah Jane Morris,
Povia, Antonella Ruggiero, Ivana
Spagna, Andrea Mingardi e molti altri
che hanno interpretato le più famose melodie
natalizie, dalla tradizione al Gospel
fino a quelle più recenti.
Grazie alla vendita di oltre 13.000 copie
della raccolta musicale, è stato possibile
allestire numerose Aule Informatiche
due delle quali presso la nostra Azienda
continua a pagina 10
9

NeWs RUBRICHE
@posta!
Calvagese della Riviera
08.06.2009
ENCOMIO RIABILITAZIONE LONATO
E’ ormai uso comune fra noi cittadini
avere poca considerazione
sul buon funzionamento della Sanità
Pubblica al punto da sentirci
autorizzati a frequenti lamentele, dimenticandoci
degli encomi qualora ce ne
fossero i margini.
A tale proposito desidero ringraziare tutto
il personale del reparto di Riabilitazione
dell’Ospedale “Villa dei Colli” di
Lonato per la grande professionalità e
umanità dimostrata nelle cure erogate a
mia madre L.A. che vi è stata ricoverata
durante il mese di maggio in seguito ad un
trauma cranico. In questo reparto ho riscontrato
un’ottima organizzazione ed
un’assistenza infermieristica e fisioterapica
che credo sia un importante patrimonio
per noi cittadini. Qui mia madre, che
ha 87 anni, ha trovato anche un grande
supporto umano sentendosi considerata non
solo un numero di letto, ma bensì un essere
umano. Un particolare ringraziamento va
fatto alla coordinatrice Loretta Landi,
che con la sua disponibilità, mi ha dato
le dovute informazioni al fine di poter
trasferire mia madre dal Reparto di Ortopedia
di Gavardo a quello di Lonato. Non è
vero che “niente funziona nella sanità”,
ci sono ancora realtà positive dove vige
la devozione al proprio lavoro e la Riabilitazione
di Lonato è una di quelle.
M.B.
(lettera firmata)
Dr. Gianpiero Bagnalasta, Direttore dell’Unità
Operativa Endoscopia Digestiva di Manerbio,
sostituito dal Dr. Giovanni Viviani
Dr. Pietro Perini, Direttore Servizio Immunoematologia
e Medicina Trasfusionale Aziendale,
sostituito dalla Dr.ssa Luigia Manisco
Dr. Enrico Bertanzetti, Responsabile Struttura
Semplice Dipartimentale Pronto Soccorso di
Manerbio, sostituito dal Dr. Giovanni Andri
Auguri inoltre al nuovo Responsabile dell’Unità
Operativa di Nefrologia Aziendale, creata
in ottemperanza a quanto stabilito dal Piano
di Organizzazione Aziendale, Dr. Mario Brognoli
e al Dott. Serafino Gardoni Responsabile
del Servizio Tecnico Patrimoniale Aziendale
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NeWs AZIENDALI
continua da pagina 9
Ospedaliera, che permetteranno ai
bambini e ai ragazzi ricoverati di
mantenersi in contatto con il mondo
esterno. Ciò contribuirà a colmare
le carenze didattiche ed educative
causate dalla lontananza dall’aula
nel periodo del ricovero, consentendo
ai bambini ricoverati di stare
al passo con il programma scolastico,
ma avrà anche un importante
ruolo sociale e ricreativo, perché offrirà
la possibilità ai piccoli pazienti
di tenersi in contatto con gli amici
attraverso internet e i programmi di
messaggistica.
“Siamo lieti - ha dichiarato la
Dott.ssa Mara Azzi Direttore Generale
dell’Azienda Ospedaliera – di
ricevere questi computer che danno
la possibilità di allestire due Aule
Informatiche. Ringraziamo l’Associazione
Claudio Moretti e il Gruppo
Bancario Credito Valtellinese per
questa donazione, nella convinzione
che iniziative come questa, rese
possibili grazie alla collaborazione
tra pubblico e privato e grazie alla
sensibilità di chi ha acquistato il cd,
siano importanti in un’ottica di sinergia
tra Ospedale e territorio. Permettere
ai bambini di vivere la degenza
mantenendo i contatti con il
mondo esterno, gli amici ed i familiari
sarà d’aiuto per il miglioramento
del comfort e dell’umanizzazione
della vita in Ospedale”. ❑
News in corsia! —Teresina Bertoletti
La Direzione Aziendale approfitta di queste pagine per
ringraziare i Professionisti che dopo anni di lavoro hanno
lasciato l’Azienda per raggiunti limiti di età e per
augurare buon lavoro a coloro che li hanno sostituiti.
IN BASSO:
Apparecchiature presso
l’Oculistica dell’Ospedale
di Desenzano.

ECOGRAFIA CON MEZZO DI
CONTRASTO
La nuova frontiera della diagnostica ad ultrasuoni
Èstata introdotta da alcuni mesi presso l’Unità
Operativa di Medicina dell’Ospedale di
Desenzano, diretta dal Dr. Walter Piubello,
una nuova metodica di utilizzo dell’ecografia. Si
tratta dell’ecografia con mezzo di contrasto, eseguita
dal Dr. Armando Puci e dal Dr. Stefano Pistoso,
che rappresenta un’innovazione nel campo
della diagnostica ad ultrasuoni. La nuova metodica
affianca l’ecografia convenzionale e permette,
grazie alla somministrazione di un mezzo di contrasto
specifico, di migliorare l’immagine dell’organo
studiato a tutto vantaggio dell’interpretazione
diagnostica.
Il mezzo di contrasto, costituito da piccole bollicine
che racchiudono un gas inerte (esafluoruro di
zolfo) ben tollerato dall’organismo, provoca
un’amplificazione dei segnali emessi dal sangue
circolante all’interno degli organi e di eventuali lesioni,
consentendo di visualizzare anomalie non
visibili con l’ecografia di base, oppure di caratterizzare
lesioni già evidenziate. Non è un esame di
prima istanza, ma viene eseguito su indicazione
dello specialista ospedaliero che l’utilizza solo in
casi selezionati.
E’ utile nello studio di organi
parenchimatosi quali fe-
NeWs DA DESENZANO/LONATO
Un metodo all’avanguardia per
diagnosi sempre più precise.
gato, milza, pancreas e rene, anche se il miglior
campo di applicazione risulta essere la diagnostica
del tumore del fegato, il monitoraggio delle terapie
locoregionali correlate come ad esempio chemioembolizzazioni
o alcolizzazioni e la diagnosi
precoce delle metastasi epatiche. L’indagine presenta
numerosi aspetti estremamente importanti:
non è un’indagine invasiva, non provoca disagio
al paziente e implica costi relativamente contenuti
rispetto ad altri esami diagnostici come la risonanza
magnetica e la TAC, che spesso permette di evitare.
Inoltre il paziente non viene sottoposto a radiazioni
e non viene richiesta alcuna preparazione
particolare prima dell’esame. Le controindicazioni
per l’esecuzione dell’indagine sono circoscritte alle
gravi patologie cardiache acute, l’ischemia cardiaca
clinicamente instabile, l’ipertensione arteriosa
grave e l’ipertensione polmonare. Per l’esecuzione
dell’indagine viene utilizzato un ecografo di alta
fascia dotato di un software specifico per il mezzo
di contrasto. L’esame dura all’incirca 15-20 minuti
compreso il tempo necessario, dopo l’iniezione,
per permettere alle microbolle di rompersi ed
“evaporare” all’interno del
microcircolo polmonare. ❑
—Teresina Bertoletti
oculistica, bilancio attività dell’ultimo anno
L’Unità Operativa di Oculistica, diretta dal Dr. Vincenzo Pucci, ha registrato un
incremento del 32% dell’attività operatoria rispetto allo scorso anno
S ono stati eseguiti oltre 2.000 interventi chirurgici mentre le prestazioni ambulatoriali, quali visite
oculistiche, laserterapia ed esami diagnostici, hanno raggiunto quota 17.000. L’intervento più eseguito
è stato quello di asportazione della cataratta con impianto di cristallino artificiale e sono
stati eseguiti anche un centinaio di interventi di chirurgia vitreoretinica per casi di distacco
di retina, spesso eseguiti con tecniche mini-invasive, retinopatia diabetica ed altre maculopatie
di pertinenza chirurgica. Sono stati effettuati anche investimenti in apparecchiature:
un microscopio operatorio, che affianca il microscopio già presente, un laser e un facoemulsificatore
di ultimissima generazione. Grazie proprio a queste apparecchiature è possibile
eseguire l’intervento di cataratta in microincisione, cioè con ferite chirurgiche non più larghe
di 2 millimetri e quindi con recupero visivo da parte del paziente ancora più rapido. L’acquisizione
del secondo microscopio operatorio permetterà a breve l’attivazione di una nuova
Sala Operatoria per la chirurgia ambulatoriale della cataratta, con un’ulteriore riduzione delle
liste di attesa. Sono stati eseguiti anche alcuni interventi di trapianto corneale. E’ stato
inoltre potenziato il Centro di diagnosi e cura della maculopatia senile, malattia che rappresenta
la prima causa di cecità nelle popolazioni occidentali. Per il 2009 gli obiettivi principali
in via di conseguimento sono l’attivazione della seconda Sala Operatoria e di percorsi di eccellenza
per la diagnosi e cura della maculopatia. ❑
—Teresina Bertoletti
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NeWs GAVARDO/SALÒ
PICCOLI OSPEDALI
CON GRANDI PROGETTI
Costituito presso l’Unità Operativa di Medicina un Gruppo Epatologico
Fin dall’antichità il fegato era considerato la sede
dell’anima, della compassione e dell’amore
e lo studio delle sue malattie è testimoniato
sin dagli scritti di Ippocrate. Oggi le malattie del fegato
nelle loro manifestazioni colpiscono il 5-6% degli
abitanti in Europa ed in Nord America ed oltre il
15% delle popolazioni di Asia, Africa, Sud America.
L’Italia è la nazione occidentale che ha la maggiore
prevalenza di epatopatie con circa 2.500.000 portatori
di virus dell’epatite B o C e oltre 1.000.000 di alcoolisti.
La provincia di Brescia, e in particolare l’Alto
Garda e la Valle Sabbia, presentano tassi di malattia
in media con quelli nazionali.
Da alcuni anni presso la Medicina dell’Ospedale di
Gavardo, diretta dal Dr. Gianpiero Aimo, si è costituito
un Gruppo Epatologico che si interessa di tutte
le varie fasi dell’epatopatia: da quelle ambulatoriali
a quelle con necessità di ricovero in Day-Hospital
(paracentesi ed infusione di farmaci in cirrotici
scompensati) o per più giorni per i casi gravemente
scompensati e per la terapia “loco-regionale”.
Da pochi mesi, grazie all’apertura della Terapia Intensiva,
è stato avviato presso la Chirurgia il trattamento
chirurgico degli epatocarcinomi e la terapia
locoregionale in “open” nei casi non trattabili. Lo
sviluppo di questa attività è reso possibile da un
coordinamento interdisciplinare con i medici ecografisti,
radiologi interventisti, chirurghi e oncologi
anche degli altri Presidi dell’Azienda, con i quali
viene deciso l’“iter” diagnostico e terapeutico.
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Si è di fatto costituito un consolidato
gruppo multidisciplinare in grado di
curare patologie oncologiche primitive
e secondarie del fegato e delle
vie biliari: in pratica una “liver unit”
capace di fornire una risposta articolata
ai bisogni dei pazienti che ha consentito
di superare il limite del “piccolo Ospedale”.
E’ attiva quindi la collaborazione non solo con la
Radiologia di Gavardo, ma anche con la Radiologia
di Manerbio per la fase terapeutica e con la Medicina
di Desenzano e di Manerbio per la casistica
aziendale sugli epatocarcinomi, oltre alla creazione
di una rete di rapporti con Centri di riferimento e
professionisti di fama sovranazionale: il Centro Trapianti
di Verona, la Gastroenterologia di Bergamo
per i pazienti da avviare a TIPSS (shunt epatico attraverso
la vena giugulare), l’Ospedale di Negrar
per il coordinamento dell’attività scientifica.
Infine si ricorda un’iniziativa che sta muovendo i
primi passi proprio in questi mesi: la costituzione di
un’Associazione per i pazienti che sono stati seguiti
per anni presso la nostra struttura, prima del trapianto
di fegato. ❑
—Teresina Bertoletti
la Pediatria accoglie i piccoli profughi Saharawi
Per loro controlli medici, esami diagnostici e visite specialistiche
S ono stati accolti e visitati all’Ospedale di Gavardo i bambini del popolo Saharawi provenienti dai
campi profughi situati nella zona occidentale del Sahara, in territorio algerino. Si tratta di una
parte del gruppo di 20 piccoli che hanno soggiornato per
due mesi in Italia, tra Gavardo e Grottammare, in Provincia
di Ascoli Piceno, grazie al progetto di solidarietà internazionale
promosso dall’Associazione marchigiana “Rio de Oro”
che ha visto impegnati il locale Gruppo Scout e l’Associazione
Volontari Gavardesi e si è sviluppato con il fondamentale
supporto dell’amministrazione Comunale e di numerosi singoli
cittadini che hanno prestato aiuto per garantire loro un
soggiorno sereno. I bambini hanno usufruito, presso l’Unità
Operativa di Pediatria diretta dalla Dott.ssa Donatella Cattarelli,
di visite pediatriche, esami diagnostici e, considerate le
importanti patologie che presentavano, anche di visite specialistiche
neurologiche pediatriche utili a inquadrare meglio
la loro malattia.
“L’Azienda Ospedaliera ha accolto favorevolmente la richie-

Un bilancio dei primi due anni di attività
585 pazienti trattati, 610 coronarografie eseguite, 282 angioplastiche coronariche, singole o multiple: questi
i dati più significativi relativi all’attività del Laboratorio di Emodinamica dell’Ospedale di Manerbio,
giunto al suo secondo anno di attività. Un biennio che ha visto, oltre al progressivo incremento del numero
degli interventi, anche un aumento della loro complessità. Obiettivo del Laboratorio, fortemente voluto
da Regione Lombardia che lo ha finanziato,
dalla Direzione Aziendale e
sta pervenuta dal Gruppo di accoglienza che ha ospitato i
bambini - dichiara la Dott.ssa Mara Azzi Direttore Generale
dell’Azienda Ospedaliera - e siamo lieti di aver loro
offerto l’opportunità di sottoporsi a visite mediche
ed a esami. Ritengo importante aver fatto vivere loro
un bel periodo di vacanza in Italia e aver contribuito
in modo attivo anche alla loro salute.”
Il popolo Saharawi vive ormai da anni in condizioni
critiche su un territorio difficile dove le temperature
nei mesi estivi raggiungono 50 gradi e nei mesi più
freddi toccano lo zero, costretto da più di trent’anni
all’esilio a causa di una complessa e irrisolta situazione
internazionale che lo priva della sua terra, il
Sahara Occidentale. In queste condizioni di vita sfavorevoli
e molto difficili, anche dal punto di vista
igienico-sanitario, è frequente il manifestarsi di patologie
infantili spesso di una certa gravità. ❑
—Teresina Bertoletti
NeWs MANERBIO/LENO
dal Dr. Emiliano Renaldini - Direttore
dell’Unità Operativa di Cardiologia, è
quello di rendere autonoma e moderna
la gestione assistenziale dei cardiopatici
ricoverati, senza dover ricorrere al trasferimento
dei pazienti presso altri
Ospedali. Il Laboratorio, realizzato nel
luglio 2007 in collaborazione e sinergia
con la Radiologia, è infatti dotato di un
modernissimo e sofisticato impianto radiologico,
corredato dai necessari materiali
ed attrezzature, in grado di con-
sentire l’esecuzione di cateterismi carcontinua
a pagina 14
IN ALtO:
Il laboratorio di Emodinamica presso
l’Ospedale di Manerbio.
A SINIStRA:
Bambini di un villaggio Saharawi.
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NeWs MANERBIO/LENO
continua da pagina 13
diaci, esami coronarografici ed angioplastiche coronariche
con immagini di qualità molto elevata.
Data la crescente complessità dei casi medici trattati
e l’obbligo professionale di fornire prestazioni di
livello qualitativo analogo a quanto offerto da
Ospedali di più collaudata esperienza, l’Amministrazione
aziendale ha previsto la presenza di Car-
diologi emodinamisti
esterni a ricoprire un
ruolo tutoriale durante
l’attività di routine nella
struttura.
La stessa Amministrazione
ha inoltre di recente
dato il via libera, in accordo
con l’Assessorato
Regionale alla Sanità, ad
L’attività del Laboratorio, che occupa un
intero padiglione al primo piano della
struttura ospedaliera, si svolge regolarmente
nel corso della settimana ad opera
di uno specifico gruppo di lavoro formato
da due cardiologi emodinamisti e da tre
infermiere.
un aumento dell‘equipe medica, al fine di disporre
di un servizio continuativo per le urgenze notturne
e diurne, giorni festivi compresi. Un bilancio positivo
dunque, dovuto anche e soprattutto al grande
entusiasmo ed all’impegno profuso non soltanto
da parte degli operatori del Laboratorio di Emodinamica,
ma anche da parte di tutto il personale me-
dico e infermieristico
della Cardiologia, il cui
sforzo culturale ed organizzativo
ha permesso
un salto di qualità significativo
in un settore
di particolare interesse
per la popolazione della
Bassa Bresciana. ❑
—Teresina Bertoletti
RIPARTE LA RASSEGNA
L’OSPEDALE IN-CON-TRA LA GENTE
La donna protagonista del secondo appuntamento
IN BASSO:
Locandina secondo appuntamento
rassegna L’Ospedale in-con-tra la gente
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Dopo la pausa estiva riprendono gli appuntamenti
con la rassegna L’Ospedale in-con-tra la gente, ideata
e realizzata al fine di avvicinare l’utenza alla realtà
ospedaliera. Sarà l’Aula Magna Mons. Franceschetti dell’Ospedale
di Manerbio ad ospitare, sabato 26 settembre
alle ore 10.00, il secondo incontro del ciclo dal titolo “La
donna: dall’adolescenza alla menopausa”. Dopo l’incontro
di giugno “Ospedale senza dolore: a che punto siamo?”,
è ora la volta di parlare della donna e delle fasi
che caratterizzano la sua vita. Una scelta che conferma
l’attenzione e la particolare sensibilità del Presidio verso
la realtà femminile, recentemente attestata anche
dal conferimento dei due Bollini Rosa. Moderatore
sarà il Dr. Piergiorgio Tassi - Direttore del Dipartimento
Materno-Infantile; relatori saranno il Dr. Fabrizio
Margoni Minutolo - Responsabile Centro Uro-
Ginecologico, il Dr. Diego Baranzelli - Responsabile
Ambulatorio Alto Rischio Ostetrico, il Dr. Antonio
Muciaccia - Responsabile Centro Procreazione Medica
Assistita e l’Ostetrica Francesca Franchi.
Gli incontri sono aperti alla popolazione, alle Associazioni
di volontariato e alle realtà sociali della
bassa bresciana e sono centrati su vari argomenti
di interesse generale. L’obiettivo è quello di far
conoscere le attività erogate dagli Ospedali di
Manerbio e Leno e di mettere a disposizione dei
cittadini le competenze degli Specialisti, pronti
a fornire informazioni su aspetti rilevanti della
vita sanitaria, approfondendo in tal modo la
relazione tra l’Ospedale e la popolazione. ❑
—Teresina Bertoletti

INCONTRO CON IL FARMACOLOGO
PROF. SILVIO GARATTINI
“Perchè non riusciamo a curare i tumori...”
NeWs MANERBIO/LENO
Èin programma per domenica 13 settembre 2009 alle ore 9.30 presso il Piccolo Teatro di Manerbio
un incontro con il Prof. Silvio Garattini - Direttore dell’Istituto di Ricerca Mario Negri - dedicato ad
un tema di particolare interesse quale la cura dei tumori.
L’appuntamento è rivolto alla popolazione ed è stato organizzato in collaborazione con AIPA (Associazione
Italiana Pazienti Anticoagulati), Ambulatorio TAO (Terapia Anticoagulante Orale) di Manerbio e con il
patrocinio del Comune di Manerbio. A moderare l’incontro sarà il Prof. Bruno Milanesi - Direttore del
Dipartimento di Medicina di Laboratorio. ❑
—Teresina Bertoletti
Il Prof. Silvio
Garattini è uno
scienziato italiano
di fama
internazionale,
r i c e r c a t o r e
scientifico in
farmacologia,
medico e docente
in chemioterapia
e
farmacologia,
oltre ad essere
autore di centinaia
di pubblicazioni
e trattati
su riviste scientifiche.
A SINIStRA:
Locandina
dell’incontro con il
Prof. Silvio Garattini
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