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Vedi il Catalogo del Gruppo 63 - Mostra Libri antichi e di pregio a ...

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sfocia nella serialità: le poesie <strong>di</strong> Ma noi facciamone un’altra <strong>di</strong>ventano così emblema assoluto<br />

<strong>del</strong>l’impossib<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> trasmettere significati.<br />

Gambetti – Vezzosi 2007, 50.<br />

Balestrini, Nanni (1935). Vogliamo tutto. Romanzo. M<strong>il</strong>ano, Feltrinelli, 1971 («I Narratori <strong>di</strong><br />

Feltrinelli», 196).<br />

195x125 mm. 215 pagine, una pagina non numerata. De<strong>di</strong>ca a stampa a Alfonso. Legatura in<br />

cartone con copertina <strong>il</strong>lustrata con una fotografia <strong>del</strong>la manifestazione alla FIAT <strong>del</strong> 1969, al piatto<br />

anteriore autore, titolo ed e<strong>di</strong>tore in nero, note e<strong>di</strong>toriali ripetute al dorso in nero e rosso, al piatto<br />

posteriore nota sul volume, risguar<strong>di</strong> e sguar<strong>di</strong>e con pianta in b/n <strong>del</strong>lo stab<strong>il</strong>imento FIAT Mirafiori<br />

tratta da «Potere Operaio» (I, 1969). Ottimo stato <strong>di</strong> conservazione.<br />

Terza e<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> questo secondo romanzo <strong>di</strong> Nanni Balestrini, stampata nel <strong>di</strong>cembre <strong>del</strong>lo stesso<br />

anno <strong>del</strong>la prima tiratura. L’opera è stata nuovamente ristampa nel 1999 da Bompiani con <strong>il</strong> titolo<br />

La grande rivolta, a cura <strong>di</strong> Aldo Nove (1967), con una nuova prefazione e un’antologia <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zi<br />

critici, unita a Gli invisib<strong>il</strong>i (1987; scheda 48) e L’e<strong>di</strong>tore (1989; scheda 52).<br />

Il romanzo, fortemente orientato politicamente, narra la vicenda <strong>di</strong> Alfonso simbolo <strong>del</strong>la figura<br />

<strong>del</strong>l’operaio-massa non qualificato immigrato dall’Italia meri<strong>di</strong>onale nel nord industrializzato. «A<br />

Alfonso» recita infatti la de<strong>di</strong>ca a stampa <strong>del</strong> volume, e si sa dalla testimonianza <strong>di</strong> Luisa Passerini<br />

(1941) che un Alfonso in carne ed ossa era stato ospite nella sua casa torinese ed avrebbe ispirato<br />

Balestrini per la costruzione dei tratti <strong>del</strong> protagonista <strong>di</strong> Vogliamo tutto (L. Passerini, Autoritratto<br />

<strong>di</strong> gruppo, Firenze, Giunti, 1988, p. 147) Dopo una esperienza lavorativa m<strong>il</strong>anese, l’Alfonso<br />

letterario viene assunto alla FIAT: nel suo immaginario è la fabbrica dove c’è «lavoro per tutti, ben<br />

pagato e sicuro…», mentre nella realtà <strong>di</strong>venta «un inferno che <strong>di</strong>strugge ogni energia fisica e<br />

psichica» dove egli <strong>di</strong>venta un m<strong>il</strong>itante <strong>del</strong>la battaglia proletaria che culmina negli scontri <strong>di</strong> viale<br />

Traiano a Torino, <strong>il</strong> 3 luglio 1969 (dalla quarta <strong>di</strong> copertina).<br />

Balestrini narra l’esperienza <strong>del</strong>la classe operaia coniugandone lo spirito collettivo, epico e al<br />

contempo tragico, con lo sperimentalismo linguistico proprio <strong>del</strong>la sua ricerca neoavangar<strong>di</strong>stica;<br />

gli strumenti e gli elementi st<strong>il</strong>istici sono gli stessi <strong>di</strong> Tristano (1966; scheda 34), dall’uso minimo<br />

<strong>del</strong>la punteggiatura ad un montaggio dei materiali secondo criteri prevalentemente formali che<br />

conducono ad una lunghezza predeterminata <strong>di</strong> ogni singolo paragrafo. A questo si unisce un<br />

approfon<strong>di</strong>mento <strong>del</strong> rapporto tra lingua scritta e lingua parlata, con una attenzione particolare per<br />

gli aspetti <strong>di</strong> sonorità <strong>del</strong> linguaggio. La prova narrativa offerta da Balestrini in Vogliamo tutto<br />

resta, tra le testimonianze sulla stagione nata dalla rivolta studentesca sessantottina, una <strong>del</strong>le rare a<br />

conservare intatta la forza e lo spirito che animò quegli anni.<br />

Gambetti – Vezzosi 2007, 51.<br />

Balestrini, Nanni (1935). Pren<strong>di</strong>amoci tutto. Conferenza per un romanzo Letteratura e lotta<br />

<strong>di</strong> classe. M<strong>il</strong>ano, Feltrinelli, 1972 («Libelli»).<br />

170x120 mm. 34 pagine, due pagine non numerate. Brossura e<strong>di</strong>toriale in cartoncino bianco, al<br />

piatto anteriore autore, titolo, e<strong>di</strong>tore e collana in due tonalità <strong>di</strong> grigio. Buono stato <strong>di</strong><br />

conservazione, fioriture al piatto anteriore. Al contropiatto posteriore timbri in inchiostro blu<br />

raffiguranti due figure geometriche.<br />

Prima e<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> questo volumetto che contiene <strong>il</strong> testo letto in occasione una conferenza<br />

organizzata dal movimento <strong>del</strong>la sinistra extraparlamentare Potere Operaio, e tenutasi in <strong>di</strong>verse

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