il-giustiziere-lafabbricadeimostri

martedì, giugno 30, 2009
Luigi Muzii ha detto...
Il semi-analfabeta, a dispetto del vantato titolo di studio universitario, che evidentemente
nella vita non sapeva cosa fare e si è dato un'identità e un ruolo è chiaramente Massimiliano
Frassi.
In tutta onestà bisogna riconoscergli di essersi meritato il ruolo di cacciatore di pedofili,
anche se, come molti cacciatori della domenica, spara a casaccio e finisce per fare danno.
Sa benissimo, invece, di basare la sua attività sullo scoop a tutti i costi, perché diversamente
non otterrebbe alcuna visibilità e dimostra quindi di essere uno sciocco a negarlo.
Bisogna invece riconoscergli, a differenza di altri, di non far troppo caso allo "share", inteso
come numero di visitatori e, soprattutto, commentatori, anche perché sa che essere
ottusamente e pervicacemente "contro", in quest'ambito, è molto più producente che essere
non tanto a favore, quanto scettici.
Quanto alla signora titolare di attività non proprio commendevoli, mi dispiace che tu segua
lo stesso schema e lo stesso binario di certa folla da strada e bar dello sport.
Essere titoli di certe attività non rende colpevoli di niente, tanto meno automaticamente e
fare insinuazioni ti mette allo stesso livello di Frassi.
L'articolo della Stampa già citato, che io ho riportato per intero e con relativo link, e che
l'eroico guru della bassa ha provveduto coraggiosamente a rimuovere non dice niente, se
non sulla possibile origine della notizia, che segue lo stesso schema usato da coloro che la
vicenda di Rignano hanno avviato.
La tua ricerca, infine, è solo una banale dimostrazione di come si possa usare la Rete per
ottenere certe informazioni, non della loro attendibilità. Se gli investigatori dovessero
muoversi allo stesso modo (e Frassi dà esattamente questa impressione) ci sarebbe da
preoccuparsi, ma da uno che vorrebbe contestare certi sistemi, un distinguo o almeno una
precisazione non ci starebbe male.
Tempo fa, per invitare una persona fastidiosa come una zecca per una bestia a rinunciare alle
sue molestie, ho fatto anch'io le stesse ricerche offrendogliene il risultato, a dimostrazione
che se si desidera davvero restare anonimi almeno un minimo di sagacia è necessaria.
La tua ricerca offre agli insipienti che "pensano" il contrario l'opportunità di convincersi che
non c'è coraggio, né intelligenza, né utilità nel loro atteggiamento, anzi.
martedì, giugno 30, 2009
Anonimo ha detto...