introduzione e marcia reale del leone gli emioni le ... - La Scala

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GALLI E GALLINE
I “COCCODÈ” E “CHICCHIRICHÌ” DI GALLI E GALLINE, E QUEL
LORO TIPICO PROCEDERE A SCATTI È IMITATO DA NOTINE
RIPETUTE CHE SALTANO SU UNA SALTABECCANTE ACCIACCATURA.
NEL POLLAIO ALTRI ABITANTI OSSERVANO LE BUFFE MOSSE;
IL PIANO NE FOTOGRAFA GLI SGUARDI INCURIOSITI
CON BALZI E TRILLI, GLI ARCHI CHIOCCIANO,
IL CLARINETTO FA SENTIRE IL SUO CHICCHIRIARE
E IL VIOLINO ENTRA IN FIBRILLAZIONE:
LA GALLINA HA FATTO L’UOVO?
1 INTRODUZIONE
E MARCIA REALE DEL LEONE
ALL’INIZIO SIAMO SORPRESI
DAI TREMOLI DEI PIANOFORTI.
DOPO UN SECCO ACCORDO, ECCOLO:
È IL LEONE, IL ‘RE DELLA FORESTA’.
RUGGISCE CON UNA SERIE DI RIBOLLENTI
SCALE, E GLI ARCHI GRAFFIANTI
SONO MOSSE FELINE.
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GLI EMIONI
GLI EMIONI, ASINELLI ORIGINARI DELL’ASIA,
SONO DESCRITTI DA FURIBONDE SCALE
E IMPROVVISI CAMBI DI ROTTA DEI DUE
PIANOFORTI, SEGUENDO L’ONDEGGIANTE
MOVIMENTO DI UN BRANCO.
MA PER L’AUTORE GLI EMIONI SONO
ANCHE CERTI VIRTUOSI MUSICISTI,
TUTTI TECNICA E POCO CERVELLO!
4 LE TARTARUGHE
AVETE MAI SENTITO UN CAN CAN? È MUSICA BRILLANTE.
NULLA A CHE VEDERE COL PASSO STANCO
DELLE TARTARUGHE! EPPURE QUI È UTILIZZATO PER IMITARLE!
CON LA TECNICA DEL RALLENTY, DELLA MOVIOLA!
SOPRA PLACIDI ACCORDI DI PIANO GLI ARCHI PRONUNCIANO
LA MELODIA DEL CAN CAN, CHE ORA, STIRATA E ALLUNGATA,
È QUASI IRRICONOSCIBILE. ALLA FINE LE TARTARUGHE
SEMBRANO SALUTARCI, PRIMA DI TUFFARSI
NELL’OCEANO.
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I CANGURI
SALTI SECCHI DEL PIANO DESCRIVONO GRUPPI
DI CANGURI. DISTESI ACCORDI TINTEGGIANO
UN ORIZZONTE DI NATURA. POESIE SONORE.
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L’ELEFANTE
DIRETTAMENTE DALLA ‘DANZA DELLE SILFIDI’ DI BERLIOZ,
ECCO L’INCREDIBILE MUTAZIONE DI UN BRANO
DEDICATO A LEGGIADRE CREATURE, TRASFORMATO
IN UN MOLLICCIO VALZERONE PER ELEFANTI!
IL CONTRABBASSO TRATTEGGIA UN PACHIDERMICO
TEMA DAL PASSO INCERTO, ‘CONDITO’ DA QUALCHE
IMPERIOSO BARRITO CON SALTO ALL’INSÙ!
ALLA FINE IL NOSTRO INGOMBRANTE AMICO CI PRENDE
GUSTO E DANZA CON IMPREVEDIBILE LEGGEREZZA!
7 L’ ACQUARIO
UNA TRASPARENTE MELODIA DEL FLAUTO È RIVERBERATA
DAL TINTINNÌO CRISTALLINO DELLA GLASSARMONICA.
UNA MUSICA IPNOTICA CI AVVOLGE IN UNA NEBBIA VAPOROSA
E FA TRASPARIRE IMMAGINI SFUMATE DI ACQUEE ATMOSFERE.
SUGLI ULTIMI RINTOCCHI IL SOGNO FINISCE,
ED EVANESCENTI BOLLICINE, SONORI “GLU GLU”,
RISALGONO SPUMEGGIANTI IN SUPERFICIE.
8 I PERSONAGGI DALLE LUNGHE ORECCHIE
COME “SI SUONA” UN BEL RAGLIO D’ASINO? SEMPLICE: UN VIOLINO
FA UNA NOTA ACUTA, STRINGATA E FORTE, POI UN’ALTRA CHE PIOMBA IN BASSO STRISCIANDO
LUNGAMENTE. IL NOSTRO VERSACCIO IMITA BENE L’“HI-HO” RICHIESTO. E SE VOGLIAMO
L’ASINO PIÙ RECALCITRANTE, DOPO IL SALTO SENTIREMO NON UNO,
MA DUE SUONI: TUTTO QUI!
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IL CUCÙ DENTRO IL BOSCO
ASCOLTATE IL “KU-KU” NEL FITTO DELLA FORESTA: LO SUONA
IL CLARINETTO. INTORNO UN QUADRO DI NATURA: RAMI, FIORI,
FLESSUOSI GIUNCHI DI UN MAGICO MONDO SONORO.
DALLA SERIE DI IRIDESCENTI E CADENZATI ACCORDI DEL PIANO
SCORGIAMO UN SENTIERO. INCURIOSITI, LO PERCORRIAMO,
ENTRANDO NEL CUORE DEL BOSCO IMMAGINARIO
DI SAINT-SAËNS: NOVELLI HÄNSEL E GRETEL
ALLA RICERCA DI MILLE PERCHÉ.
10 LA VOLIERA
IL SOFFIO DI UN TREMOLO, SOPRA I SALTELLI DEGLI
ARCHI, È SOVRASTATO DALLO SFARFALLIO INCESSANTE DEL
FLAUTO CHE SOLCA L’ARIA VOLTEGGIANDO. ECCO UNA VOLIERA
CON MILLE SPECIE COLORATE! IL PIANO GIOCA E TRILLA
CON FLAUTO ED ARCHI, FINCHÉ IL FLAUTO PRENDE IL VOLO.
L’ORCHESTRA RISPONDE AI RICHIAMI: IN UN ATTIMO
SIAMO IMMERSI IN UNA GORGHEGGIANTE
SINFONIA CANTERINA!
11 I PIANISTI
ESERCIZI, STUDI, SCALE! DOPPIE NOTE, INVERSIONI, SALTI!
COSA MAI VORRÀ FARE SUONARE SAINT-SAËNS AL POVERO PIANO
SE NON TECNICA, TECNICA E TECNICA! POVERI DILETTANTI!
SI INTESTARDISCONO VERSO METE AMBIZIOSE
CON ESTENUANTI ESERCIZI. “SE NON SI È PORTATI”,
DIREBBERO I VECCHI MAESTRI, È INUTILE!
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I FOSSILI
MUSICISTI INDURITI DAL TEMPO, SCLEROTIZZATI, “FOSSILI”? SEMBREREBBE DI SÌ, POICHÉ
IL COMPOSITORE PRENDE IN GIRO SÉ E I SUOI ‘COLLEGHI’. ECCO LA PARODIA DELLA SUA DANZA MACABRA, DOVE
LO XILOFONO FA SENTIRE UN BALLO DI FOSSILI, CON TANTO DI RUMORE SORDO DI OSSA! ECCO PERSINO L’ANTIQUATO
INNO FRANCESE “PARTANT POUR LA SYRIE” E L’ARIA “UNA VOCE POCO FA” DAL BARBIERE
DI ROSSINI! UN SAINT-SAËNS ARCHEOLOGO FA SCAVI MUSICALI E IRONIZZA
SU GEOLOGICHE “ANTICHITÀ D’AUTORE”!
13 IL CIGNO
SOPRA UN AMPIO ARPEGGIO IL VIOLONCELLO
SI LIBRA IN UN CANTO LIRICO.
MENTRE IL TEMPO SI FERMA SIAMO LÌ,
ATTONITI, AD ASCOLTARE QUESTA
MAGNIFICA ESPRESSIONE.
SPAZIO ALLA PURA POESIA!
14 FINALE
UNO SFAVILLANTE MOTIVO RIUNISCE IN VARIOPINTA
PARATA TUTTI GLI ANIMALI.
INSIEME AL TEMA PRINCIPALE ECCO PURE LE NOTE
DELL’INTRODUZIONE, LE FURIBONDE GALOPPATE
DEGLI EMIONI, I COCCODÈ. DULCIS IN FUNDO,
IL RAGLIO DELL’ASINO NON POTEVA MANCARE
A CONCLUDERE CON SOTTILE IRONIA UNA SUITE “PER TUTTI”:
ADULTI E BAMBINI.

1 AL LAVORO
CONOSCETE LA STORIA
DEL PICCOLO SARTO DI TIBOR HARSÁNYI?
SCRITTA NEL 1939 SU TESTO DEI FRATELLI GRIMM,
UNISCE VOCE RECITANTE E ORCHESTRA: UNA FIABA MUSICALE.
NEL PRIMO BRANO, “AL LAVORO”, IL SOFFIO DI CLARINETTO E FLAUTO
IMITA IL MOTO DELL’ARCOLAIO. IL BORBOTTANTE FAGOTTO
FA SENTIRE I RUMORI DEGLI ATTREZZI MECCANICI PER RITAGLIARE
I TESSUTI! E COME È STRANO IL GIOCO RITMICO DEI LEGNETTI
E DELLA TROMBA CHE DEFORMA IL SUONO CON LA SORDINA:
SI PARLERÀ DI UN PICCOLO SARTO O DI UN GRANDE GUERRIERO?
2 IL BALLETTO DELLE SETTE MOSCHE
E LE SUE CONSEGUENZE INATTESE
MOSCHE FASTIDIOSE ATTACCANO LA COLAZIONE DEL PICCOLO SARTO:
LO RACCONTA IL VIOLINO CHE SI LANCIA IN SCALETTE ARROTATE
E IN UNO SPIRALEGGIANTE BALLETTO. FAGOTTO, XILOFONO
E PERCUSSIONI SI AGITANO (I COLPI DEL PICCOLO SARTO...),
MA ANCORA LORO… “ZZZZZ” VOLANO BEFFARDE
E IL FLAUTO SUONA LA LORO DANZA IMPERTINENTE.
DURA SCONFIGGERLE! ALLA FINE NE RIMANE UNA,
CHE È PRESA CON UN COLPO BEN ASSESTATO.
BEN LE STA! NON DISTURBERÀ PIÙ!
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VERSO LA GLORIA
IL SARTO SI ADDORMENTA E LA MUSICA È DOLCE
COME QUELLA DI UN ANGIOLETTO! IL FLAUTO
STENDE UNA MELODIA ETEREA, CON TANTO
DI RINTOCCHI FATATI DEL GLOCKENSPIEL,
UNO STRUMENTO CELESTIALE CHE
CI FA VEDERE LE STELLINE DEL CIELO!
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UN GIOIOSO TEMA DI DANZA È SOSTENUTO
DA SUONI ARGENTEI DELLO XILOFONO
E DALL’ACCOMPAGNAMENTO VIVACE DEL PIANO.
NELLA FORESTA DEL REGNO OGGI È FESTA.
MERITO DEL PICCOLO SARTO.
GIUNTO IN TERRA STRANIERA IL SARTO È SCAMBIATO
PER UN AUDACE GUERRIERO. LA MUSICA DEL TRIONFO
È DOMINATA DAL “PEREPEPÈ” DELLA TROMBA.
IL POPOLO MARCIA ESULTANTE COL NUOVO EROE,
TRA BIANCHI CAVALLI IN PARATA, IN MOSTRA
I PENNACCHI E LUSTRINI DEGLI ARMIGERI!
CHISSÀ CHE MAI DOVRÀ FARE “IL NOSTRO”!
SUONI SORPRENDENTI DI UN RIMBROTTANTE FAGOTTO E MISTERIOSI EFFETTI DEL CELLO
IMITANO IL GRUGNITO D’UN CINGHIALE! UNA FRASE CIRCOSPETTA INDICA
L’ATTESA E LO STUDIO DELLA MIGLIOR STRATEGIA. CHE PAURA! NELL’AVVICINARSI
ALLA BELVA IL CUORE BALZA A MILLE! LA TROMBA PALPITA SU FRENETICHE NOTE,
E CI INVESTE UNA SVENTAGLIATA IN ARPEGGIO: CHE BATTICUORE! NELL’EPILOGO
LO “SLAM” SECCO DELLA BATTERIA DICE CHE LA PORTA DELLA CHIESA È STATA CHIUSA.
LA BESTIA GIACE ORMAI RASSEGNATA IN PRIGIONE!
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LA LOTTA CON IL CINGHIALE
LA GIOIA DEL PRIMO SUCCESSO
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CORTEO REALE E PROMESSE
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LA DISFATTA DEI GIGANTI
ACCORDI STRIDENTI E CREPITANTI SCALE SIMULANO IL CHIASSOSO RUSSARE DEI GIGANTI.
DA UN ALBERO IL NOSTRO EROE LANCIA LORO DEI SASSI: IL FLAUTO A COULISSE
FA SENTIRE IL SIBILO DELLA PIETRA CHE CADE SUL PANCIONE. INIZIA LA LOTTA
DEI DUE CICLOPI ED ECCO INCISI MINACCIOSI COME LACCI ATTORNO AL CORPO,
RITMI E ACCORDI SGHEMBI, MICIDIALI FENDENTI! SCALETTE DEL PIANO
E FIATI FUNEREI SIGLANO IL LORO ULTIMO RESPIRO.
LO SQUILLO DELLA TROMBA E IL TAMBURO MILITARE
CELEBRANO IL NUOVO TRIONFO. POTENTI GRAPPOLI DI ACCORDI
DI PIANO - SOVRASTATI DA UN TORVO TEMA DI MARCIA DEL FAGOTTO -
DESCRIVONO LO SGUARDO AUSTERO DI POSSENTI ARMIGERI DEL RE,
MENTRE FLAUTINO E CLARINETTO CESELLANO DELIZIOSE MINIATURE.
POI I SOLDATI SI ALLONTANO, MENTRE SFUMA IL RULLO DI TAMBURO.
IL PICCOLO SARTO RIFLETTE SUL SUO DESTINO. LA MUSICA È DOLCE E INTENSA,
SULLE RILUCENTI STRISCE SONORE INTONATE DA CLARINETTO E TROMBA CON SORDINA
E SULLE ARMONIE DEGLI ARCHI. CHE DOLCE, MERAVIGLIOSA NINNA NANNA!
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ONORI MILITARI
SOGNANDO, PENSANDO AL CAMMINO INTRAPRESO
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TRIONFO SUL’UNICORNO
L’ULTIMA PROVA È SUPERATA A RITMO DI FOX TROT,
O “PASSO DELLA VOLPE”. L’ONDULATA MELODIA
DI CLARINETTO E TROMBA INDICA FIDUCIOSA ATTESA,
MENTRE SENTIAMO IL RINGHIARE FURIBONDO DELL’UNICORNO
NEL BATTERE PESANTE DI PIANO, FIATI E PERCUSSIONI. QUANDO CORRE,
INFILZANDOSI DA SOLO CONTRO L’ALBERO, L’ORCHESTRA FA SENTIRE
UNA SCALA E UNO SPIFFERANTE SUONO FINALE: È IN TRAPPOLA!
UN RIMBALZANTE MOTTO DEI FIATI È SIGLATO DAL COMMENTO DELLA TROMBA (IL RE!).
SOPRA, LE MILLE LUCINE SONORE DI UNO SCAMPANELLANTE TRIANGOLO.
UNA VERA GIOIA, PER IL GIOVANE EROE! ORA IL VIOLINO (LA PRINCIPESSA)
INTRECCIA UN AMOREVOLE DIALOGO COL VIOLONCELLO (IL PICCOLO SARTO):
ECCOLI INSIEME, ABBRACCIATI! È LA MUSICA A DIRCELO!
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CONSACRAZIONE
UN TEMA CHIASSOSO DA SAGRA PAESANA SI ALTERNA AD ALTRE BRILLANTI,
MOVIMENTATE IDEE. PERCEPIAMO LA VITALITÀ DELLA FOLLA DENTRO
UN QUADRO DAI TONI SGARGIANTI.
È QUI LA FESTA? SÌ, È QUI LA FESTA!
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COSÌ FINISCE LA STORIA
RITORNA IL BEL TEMA INIZIALE DELL’ARCOLAIO:
IL PICCOLO SARTO CI SALUTA MENTRE SCORRE
L’ULTIMA DIAPOSITIVA SONORA.
Testi di MARINO MORA
RICOMPENSA SENTIMENTALE
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