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MORFOLOGIA UMANA MACROSCOPICA - Polo di Vialba

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<strong>MORFOLOGIA</strong> <strong>UMANA</strong> <strong>MACROSCOPICA</strong><br />

Attività propedeutiche<br />

Per poter sostenere l'esame <strong>di</strong> Morfologia Umana Macroscopica è necessario aver superato l'esame <strong>di</strong><br />

Morfologia Umana Microscopica ed Ultrastrutturale.<br />

Altre informazioni<br />

ORGANIZZAZIONE e FINALITA’ DEL CORSO<br />

Il Corso è articolato in 128 ore <strong>di</strong> <strong>di</strong>dattica formale e 30 ore <strong>di</strong> <strong>di</strong>dattica non formale.<br />

Al termine del corso lo studente dovrà:<br />

• aver acquisito conoscenze sufficienti per descrivere l’organizzazione del corpo umano e comprendere i<br />

meccanismi attraverso i quali tale organizzazione si realizza nel corso dell’organogenesi. Tali<br />

conoscenze sono alla base della comprensione delle funzioni e delle patologie dei <strong>di</strong>versi apparati ed<br />

organi,<br />

• saper integrare le conoscenze della sistematica anatomica al fine <strong>di</strong> localizzare sulla superficie<br />

corporea la posizione degli organi profon<strong>di</strong> per un corretto approccio all’esame clinico del paziente<br />

(Anatomia Topografica e Clinica),<br />

• <strong>di</strong>mostrare <strong>di</strong> avere acquisito le conoscenze propedeutiche necessarie per seguire con profitto i<br />

successivi Corsi Integrati.<br />

MODALITA’ D’ESAME<br />

L’esame consiste in una prova orale volta a verificare il conseguimento degli obiettivi proposti dal Corso<br />

Integrato, preceduta da una prova scritta (quesiti a risposta multipla) <strong>di</strong> ammissione.<br />

Per superare l’esame finale lo studente dovrà essere in grado <strong>di</strong>:<br />

A1.) Anatomia Generale:<br />

1.) definire i principi generali della costruttività corporea<br />

2.) ricordare la terminologia anatomica ed utilizzare correttamente i termini <strong>di</strong> posizione e movimento<br />

3.) dare in<strong>di</strong>cazioni sulla costruttività degli spazi corporei (connettivali, neurali, sierosi) definendo in<br />

particolare le modalità secondo le quali le condutture (vascolari, nervose, ecc.) vi si <strong>di</strong>stribuiscono<br />

4.) dare la corretta definizione delle principali gerarchie costruttive corporee (cellula, tessuto, organo,<br />

sistema, apparato)<br />

5.) elencare, per ciascun sistema ed apparato, gli organi che li costituiscono<br />

6.) ricordare, per ciascuna classe <strong>di</strong> organi (pieni, a tonache sovrapposte) i criteri <strong>di</strong> classificazione e i<br />

principi <strong>di</strong> architettura<br />

A2.) Embriologia Generale<br />

1. Definire i criteri <strong>di</strong> determinazione dell'età embrio-fetale. Chiarire la <strong>di</strong>fferenza fra età ovulatoria ed età<br />

mestruale.<br />

2. Definire ed illustrare la fenomenologia della fecondazione.<br />

3. Definire ed illustrare tempi e modalità della segmentazione e blastulazione.<br />

4. Definire ed illustrare tempi e modalità <strong>di</strong> impianto dell'uovo; dare in<strong>di</strong>cazioni delle se<strong>di</strong> normali ed<br />

ectopiche.<br />

5. Descrivere gli eventi della seconda settimana <strong>di</strong> sviluppo.<br />

6. Definire, illustrare costituzione ed evoluzione del sacco vitellino.<br />

7. Definire e descrivere origine, costituzione ed evoluzione del mesenchima extraembrionale.<br />

8. Descrivere le modalità <strong>di</strong> costituzione del mesoderma intraembrionario.<br />

9. Descrivere le modalità <strong>di</strong> costituzione della corda dorsale, illustrarne l’evoluzione ed il significato<br />

funzionale.<br />

10. Descrivere le modalità <strong>di</strong> formazione ed evoluzione del tubo neurale. Elencare le vescicole<br />

encefaliche, illustrarne costituzione ed evoluzione; accennare ai <strong>di</strong>spositivi <strong>di</strong> formazione, circolazione e<br />

drenaggio del liquor.<br />

11. Dare la definizione, illustrare costituzione ed evoluzione dei somiti.<br />

12. Definire ed illustrare costituzione ed evoluzione del mesoderma laterale e del celoma intraembrionario.<br />

13. Definire ed illustrare costituzione ed evoluzione del mesoderma interme<strong>di</strong>o.<br />

14. Illustrare le modalità <strong>di</strong> formazione e <strong>di</strong> sviluppo dell’intestino primitivo.


15. Definire ed illustrare costituzione ed evoluzione <strong>di</strong> archi e tasche branchiali.<br />

16. Dare la definizione morfologica e funzionale <strong>di</strong> metamero. Chiarire cosa si intende per muscoli mono<br />

e plurisegmentari. Accennare al significato <strong>di</strong> dermatomeria e miomeria. Fornire qualche in<strong>di</strong>cazione su<br />

definizione, modalità <strong>di</strong> costituzione e significato dei plessi nervosi.<br />

17. Definire ed illustrare le funzioni generali degli annessi embrionari.<br />

18. Definire quali sono gli annessi interni al corion; illustrarne le modalità <strong>di</strong> formazione e <strong>di</strong> evoluzione<br />

ed il significato funzionale.<br />

19. Descrivere forma, struttura, modalità e tempi <strong>di</strong> sviluppo della placenta.<br />

20. Definire ed illustrare le caratteristiche morfo-funzionali della barriera placentare.<br />

B.) Anatomia Sistematica<br />

B1.) Apparato Locomotore:<br />

1.) precisare quali sono le matrici embrionali dalle quali derivano gli organi dell’apparato locomotore,<br />

illustrare gli eventi principali della loro morfogenesi, descriverne la sequenza temporale normale e<br />

<strong>di</strong>scuterne la correlazione con l’ontogenesi degli altri apparati organici; <strong>di</strong>scutere delle correlazioni fra<br />

ontogenesi e filogenesi riferendosi in particolare alla colonna vertebrale ed alla cintura degli arti<br />

superiore ed inferiore<br />

2.) elencare i criteri <strong>di</strong> classificazione delle ossa ed in<strong>di</strong>care, per ciascuna classe, la configurazione esterna<br />

ed interna, le modalità <strong>di</strong> vascolarizzazione, le tappe dell’organogenesi<br />

3.) riconoscere praticamente le singole ossa, orientarle spazialmente ed illustrarne le particolarità<br />

morfologiche (fori, solchi, apofisi ecc.)<br />

4.) descrivere la morfologia macroscopica del cranio, elencare le principali fosse eso- ed endocraniche ed<br />

identificarne i limiti<br />

5.) enumerare e riconoscere le principali comunicazioni (fori, canali) fra fosse craniche, e ricordarne il<br />

contenuto<br />

6.) elencare i criteri <strong>di</strong> classificazione delle articolazioni e correlare la morfologia e la struttura con le<br />

possibilità <strong>di</strong> movimento<br />

7.) illustrare la classificazione dei movimenti (in asse, angolari) ed i criteri <strong>di</strong> misurazione della loro<br />

ampiezza<br />

8.) descrivere le componenti <strong>di</strong> una <strong>di</strong>artrosi, ed elencare gli organi accessori, descrivendone la<br />

morfologia, la struttura ed il significato funzionale<br />

9.) ricordare la classificazione delle leve, ed utilizzarla per <strong>di</strong>scutere le caratteristiche meccaniche dei<br />

principali giunti articolari<br />

10.) descrivere la morfologia generale della colonna vertebrale, identificarne le curve fisiologiche e<br />

<strong>di</strong>scuterne il significato funzionale<br />

11.) elencare i principali <strong>di</strong>spositivi legamentosi (comuni e metamerici) della colonna, analizzare la<br />

morfologia delle articolazioni fra archi e fra corpi vertebrali, e descrivere in particolare la struttura e la<br />

<strong>di</strong>namica dei <strong>di</strong>schi intervertebrali<br />

12.) descrivere la morfologia macroscopica dell’osso dell’anca e dell’articolazione sacroiliaca, elencare e<br />

quantificare i principali <strong>di</strong>ametri pelvici e <strong>di</strong>scutere i meccanismi <strong>di</strong> scarico del peso corporeo lungo i<br />

traiettori <strong>di</strong> carico del bacino<br />

13.) elencare e descrivere le articolazioni per i movimenti della testa ed analizzarne la meccanica<br />

14.) illustrare la morfologia della gabbia toracica, classificare le articolazioni costo-vertebrali, costotrasversarie,<br />

costo-condrali e condro-sternali<br />

15.) elencare le componenti lo scheletro dell’arto superiore (cintura e parte libera) e confrontarle con le<br />

corrispondenti dell’arto inferiore facendo riferimento agli aspetti morfologici e funzionali ed accennando<br />

agli aspetti morfogenetici e filogenetici<br />

16.) descrivere l’articolazione scapolo-omerale, elencarne i principali vincoli, <strong>di</strong>scutere la meccanica<br />

articolare<br />

17.) descrivere l’articolazione del gomito, elencarne i principali vincoli, <strong>di</strong>scutere la meccanica articolare<br />

18.) descrivere il complesso articolare del carpo, elencarne i principali vincoli, <strong>di</strong>scutere la meccanica<br />

articolare<br />

19.) descrivere sommariamente le articolazioni della mano (metacarpo e <strong>di</strong>ta), elencarne i principali<br />

vincoli, <strong>di</strong>scutere la meccanica articolare<br />

20.) descrivere l’articolazione coxo-femorale, elencarne i principali vincoli, <strong>di</strong>scutere la meccanica<br />

articolare<br />

21.) descrivere l’articolazione del ginocchio, elencarne i principali vincoli, <strong>di</strong>scutere la meccanica articolare<br />

22.) descrivere il complesso articolare del tarso, elencarne i principali vincoli, <strong>di</strong>scutere la meccanica<br />

articolare<br />

23.) descrivere sommariamente le articolazioni del piede (metatarso e <strong>di</strong>ta), elencarne i principali vincoli,<br />

<strong>di</strong>scutere la meccanica articolare<br />

24.) definire la morfologia generale <strong>di</strong> un muscolo, ricordarne le gerarchie costruttive (macroscopiche,<br />

microscopiche ed ultrastrutturali) e correlarle al <strong>di</strong>spositivo vascolare, accennare alla <strong>di</strong>fferenza morfofunzionale<br />

fra fibre bianche e rosse


25.) illustrare la morfologia e la struttura dei ten<strong>di</strong>ni, e <strong>di</strong>scutere le modalità con cui si continuano con le<br />

fibre muscolari e con cui si inseriscono sull’osso<br />

26.) ricordare i criteri classificativi dei muscoli, esemplificando le <strong>di</strong>verse categorie<br />

27.) definire cosa si intende per sezione anatomica e fisiologica <strong>di</strong> un muscolo, e <strong>di</strong>scuterne il significato<br />

funzionale<br />

28.) definire il significato <strong>di</strong> agonismo, antagonismo e sinergismo muscolare<br />

29.) elencare i principali organi accessori della muscolatura, ed accennarne il significato funzionale<br />

30.) descrivere l’articolazione temporo-man<strong>di</strong>bolare e <strong>di</strong>scutere il suo funzionamento nella meccanica<br />

masticatoria, elencando i muscoli coinvolti.<br />

31.) definire cosa si intende per muscoli mimici, ed in<strong>di</strong>care le loro principali funzioni; accennare al<br />

significato ed alla localizzazione nell’uomo della muscolatura pellicciaia<br />

32.) descrivere la morfologia e le modalità <strong>di</strong> inserzione del muscolo sterno-cleido-mastoideo ed<br />

analizzarne l’azione<br />

33.) illustrare la caratteristiche <strong>di</strong> inserzione ed azione della muscolatura delle docce vertebrali,<br />

sottolineando le <strong>di</strong>fferenze fra strati profon<strong>di</strong> e superficiali<br />

34.) enumerare i muscoli intrinseci del torace, e stabilire una correlazione fra orientazione delle fibre ed<br />

azione<br />

35.) descrivere analiticamente l’origine e l’inserzione delle <strong>di</strong>verse parti del muscolo <strong>di</strong>aframma, elencare<br />

e localizzare fori, canali ed interstizi, ed in<strong>di</strong>care le strutture che li attraversano<br />

36.) stabilire il ruolo dei muscoli principali ed accessori della respirazione nella meccanica respiratoria, e<br />

descrivere i meccanismi che determinano l’aumento dei <strong>di</strong>versi <strong>di</strong>ametri toracici durante l’inspirazione<br />

37.) elencare i muscoli che costituiscono le pareti dell’addome, in<strong>di</strong>carne le modalità <strong>di</strong> inserzione e<br />

dedurne le principali azioni<br />

38.) definire cosa si intende per guaina dei muscoli retti ed illustrarne le modalità <strong>di</strong> costituzione<br />

39.) enumerare i muscoli coinvolti nel meccanismo del torchio addominale e <strong>di</strong>scuterne il significato<br />

40.) definire cosa si intende per punti deboli dell’addome, fornire in<strong>di</strong>cazioni sulla loro localizzazione e<br />

costituzione, accennare ai problemi funzionali in cui sono coinvolti<br />

41.) definire cosa si intende per tragitto inguinale, descriverne pareti e contenuto<br />

42.) elencare i muscoli spino-appen<strong>di</strong>colari per l’arto superiore, fornire in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> massima sulle loro<br />

origini, inserzioni ed azioni; descrivere analiticamente l’origine e l’inserzione e <strong>di</strong>scutere l’azione del<br />

gran dorsale e del trapezio<br />

43.) elencare i muscoli toraco-appen<strong>di</strong>colari, fornire in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> massima sulle loro origini, inserzioni ed<br />

azioni; descrivere analiticamente l’origine e l’inserzione e <strong>di</strong>scutere l’azione del gran pettorale<br />

44.) elencare i muscoli della spalla, fornire in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> massima sulle loro origini, inserzioni ed azioni;<br />

descrivere analiticamente l’origine e l’inserzione e <strong>di</strong>scutere l’azione del deltoide<br />

45.) elencare i muscoli del braccio, fornire in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> massima sulle loro origini, inserzioni ed azioni;<br />

descrivere analiticamente l’origine e l’inserzione e <strong>di</strong>scutere l’azione del tricipite e del bicipite<br />

46.) elencare i muscoli dell’avambraccio, fornire in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> massima sulle loro origini, inserzioni ed<br />

azioni; <strong>di</strong>scutere il meccanismo <strong>di</strong> pronosupinazione della mano<br />

47.) fornire in<strong>di</strong>cazioni sulle modalità generali <strong>di</strong> inserzione ed azione dei muscoli intrinseci della mano<br />

48.) descrivere la morfologia, l’origine, l’inserzione e l’azione del muscolo ileo-psoas<br />

49.) elencare i muscoli della natica, fornire in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> massima sulle loro origini, inserzioni ed azioni;<br />

descrivere analiticamente l’origine e l’inserzione e <strong>di</strong>scutere l’azione del grande gluteo<br />

50.) elencare i muscoli della coscia, <strong>di</strong>stinti per logge; fornire in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> massima sulle loro origini,<br />

inserzioni ed azioni; descrivere analiticamente l’origine e l’inserzione e <strong>di</strong>scutere l’azione del sartorio,<br />

del grande adduttore, del bicipite e del quadricipite<br />

51.) fornire la definizione della fossa <strong>di</strong> Scarpa e del canale degli adduttori, descriverne le pareti e<br />

in<strong>di</strong>carne il contenuto<br />

52.) elencare i muscoli della gamba, fornire in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> massima sulle loro origini, inserzioni ed azioni;<br />

descrivere analiticamente l’origine e l’inserzione e <strong>di</strong>scutere l’azione del tricipite della sura<br />

53.) fornire in<strong>di</strong>cazioni sulle modalità generali <strong>di</strong> inserzione ed azione dei muscoli intrinseci del piede<br />

54.) in<strong>di</strong>viduare quali complessi osteo-artro-muscolari sono principalmente coinvolti nel mantenimento<br />

della stazione eretta e nella deambulazione bipede<br />

55.) definire il ruolo fondamentale della muscolatura antigravitaria, ed elencare i principali muscoli e<br />

gruppi muscolari che ne fanno parte<br />

B2.) Apparato Circolatorio:<br />

1.) definire cosa si intende per arteria, vena, capillare e correlare tale definizione con l’architettura e la<br />

struttura <strong>di</strong> tali condutture<br />

2.) definire e descrivere la morfologia delle anastomosi vascolari e spiegarne il significato funzionale;<br />

spiegare cos’è un circolo collaterale<br />

3.) chiarire la <strong>di</strong>fferenza fra arteria terminale ed arteria <strong>di</strong> tipo terminale, fra circolo parietale e viscerale,<br />

fra grande e piccolo circolo<br />

4.) descrivere forma e caratteri organolettici, sito, posizione, orientazione, rapporti, architettura e<br />

struttura, vascolarizzazione ed innervazione del cuore


5.) chiarire la morfologia delle valvole car<strong>di</strong>ache correlandola ai meccanismi funzionali, elencare le<br />

strutture costituenti lo scheletro fibroso del cuore, localizzare le componenti del sistema <strong>di</strong> conduzione e<br />

precisarne la struttura<br />

6.) ricordare le tappe fondamentali della car<strong>di</strong>ogenesi; analizzare le <strong>di</strong>fferenze fra circolazione fetale e<br />

postnatale ed in<strong>di</strong>care le principali mo<strong>di</strong>ficazioni che il <strong>di</strong>spositivo circolatorio subisce alla nascita<br />

7.) descrivere forma e proiezioni del sacco pericar<strong>di</strong>co, ed analizzare in particolare le modalità <strong>di</strong><br />

riflessione del pericar<strong>di</strong>o parietale in corrispondenza dei grossi vasi<br />

8.) esporre in modo sistematico origine, decorso, principali rapporti ed eventuali punti <strong>di</strong> repere, territorio<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione, principali collaterali con relativo territorio delle seguenti arterie:<br />

aorta ascendente, arterie coronarie, arco aortico, aorta toracica, aorta addominale, brachio-cefalica,<br />

carotide comune, carotide esterna, mascellare interna, carotide interna, cerebrale me<strong>di</strong>a, oftalmica,<br />

succlavia, vertebrale, basilare, circolo <strong>di</strong> Willis, ascellare, brachiale, celiaca, mesenterica superiore,<br />

renale, spermatica/ovarica, mesenterica inferiore, iliaca comune, iliaca esterna, iliaca interna, femorale,<br />

poplitea<br />

9.) fornire in<strong>di</strong>cazioni sull’origine, il decorso e il territorio <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione delle seguenti arterie:<br />

ra<strong>di</strong>ale e ulnare, tibiale anteriore e posteriore, cerebrali anteriore e posteriore<br />

10.) esporre in modo sistematico modalità <strong>di</strong> costituzione, decorso, principali rapporti, territorio <strong>di</strong><br />

drenaggio delle seguenti vene:<br />

cava inferiore, cava superiore, brachio-cefalica, giugulare interna, seni della dura meninge, giugulare<br />

esterna, succlavia, sistema azygos, iliaca comune, iliaca esterna, iliaca interna, porta e suoi circoli<br />

collaterali<br />

11.) fornire in<strong>di</strong>cazioni sulla vascolarizzazione parietale dei seguenti settori corporei: testa e collo, torace,<br />

addome, arto superiore, arto inferiore<br />

12.) illustrare il <strong>di</strong>spositivo venoso refluo superficiale dell’arto superiore e dell’arto inferiore,<br />

sottolineandone analogie e <strong>di</strong>fferenze<br />

13.) descrivere forma e caratteri organolettici, sito, posizione, orientazione, rapporti, architettura,<br />

struttura e vascolarizzazione della milza e del timo<br />

14.) dare la corretta definizione <strong>di</strong> organo linfoepiteliale, elencare e descrivere gli organi dell’anello <strong>di</strong><br />

Waldeyer, descrivere architettura e struttura del linfonodo<br />

15.) elencare le principali stazioni linfonodali della testa e del collo, del torace, dell’addome e della pelvi,<br />

dell’arto superiore e dell’arto inferiore, localizzandone il sito ed il territorio <strong>di</strong> drenaggio<br />

16.) illustrare sito d’origine, modalità <strong>di</strong> costituzione, decorso, rapporti e modalità <strong>di</strong> terminazione del<br />

dotto toracico; accennare all’origine, decorso, rapporti e terminazione dei tronchi linfatici giugulari,<br />

succlavi, bronco-me<strong>di</strong>astinici e linfatico destro<br />

B3.) Apparati splancnici:<br />

1.) Fornire i dati ultrastrutturali relativi a:<br />

barriera aria-sangue; barriera emato-urinaria; epatocita, capillari biliari, spazio <strong>di</strong> Disse, sinusoi<strong>di</strong>;<br />

epitelio dell’intestino mesenterico, barriera emato-encefalica<br />

2.) descrivere sistematicamente forma e caratteri organolettici, sito, posizione, orientazione, rapporti,<br />

architettura e struttura, eventuali mezzi <strong>di</strong> fissità, vascolarizzazione ed innervazione dei seguenti<br />

organi dell’apparato <strong>di</strong>gerente, e ricordarne le tappe principali nell’organogenesi:<br />

lingua, parotide, faringe, esofago, stomaco, duodeno, intestino mesenterico, cieco ed appen<strong>di</strong>ce, colon,<br />

retto, fegato, pancreas, vie biliari extraepatiche<br />

3.) precisare i limiti della loggia parotidea, il suo contenuto e le sue comunicazioni<br />

4.) illustrare il decorso e le connessioni delle fasce del collo, i loro sdoppiamenti e gli organi che ne sono<br />

racchiusi; definire i limiti ed il contenuto degli spazi viscerali e vascolari del collo<br />

5.) descrivere le pareti della cavità boccale, analizzandone la struttura; localizzare il decorso e lo sbocco<br />

dei dotti escretori delle ghiandole salivari maggiori<br />

6.) confrontare la morfologia delle arcate dentarie superiore ed inferiore; fornire la composizione della<br />

dentizione decidua e dell’adulto ed accennare alle tappe dell’avvicendamento fra le dentizioni,<br />

precisare la morfologia generale del dente e del legamento periodontale e i caratteri <strong>di</strong>fferenziali <strong>di</strong><br />

incisivi, canini, premolari e molari<br />

7.) elencare i quadranti in cui si è soliti sud<strong>di</strong>videre la cavità addominale e <strong>di</strong>scutere la scelta dei punti <strong>di</strong><br />

repere superficiali su cui si basa tale sud<strong>di</strong>visione<br />

8.) elencare gli spazi compresi entro la cavità addominale, definirne le caratteristiche ed i limiti<br />

9.) descrivere la morfologia della cavità peritoneale, le linee <strong>di</strong> inserzione del mesocolon trasverso, del<br />

mesentere e del mesosigma; spiegare quali sono i settori in cui la cavità peritoneale viene<br />

parzialmente sud<strong>di</strong>visa dai mesi e dalle aderenze alla parete addominale, e dedurne le comunicazioni<br />

10.) ricordare le principali tappe morfogenetiche della cavità peritoneale, accennare alle aree <strong>di</strong><br />

coalescenza, descrivere le pareti della retrocavità degli epiploon ed elencare gli organi che vi si<br />

affacciano<br />

11.) descrivere sistematicamente forma e caratteri organolettici, sito, posizione, orientazione, rapporti,<br />

architettura e struttura, eventuali mezzi <strong>di</strong> fissità, vascolarizzazione ed innervazione <strong>di</strong> trachea,<br />

polmone e ricordarne le tappe principali nell’organogenesi


12.) illustrare la morfologia e la struttura delle fosse nasali, dei seni paranasali e della rinofaringe,<br />

ricordarne le comunicazioni e <strong>di</strong>scuterne il significato funzionale<br />

13.) descrivere la morfologia macroscopica della laringe, analizzandone l’aspetto esterno e cavitario,<br />

l’innervazione, lo scheletro, le articolazioni ed i muscoli intrinseci; <strong>di</strong>scutere le basi morfologiche del<br />

meccanismo della fonazione<br />

14.) spiegare le modalità della ramificazione bronchiale, sottolineando analogie e <strong>di</strong>fferenze fra i due<br />

antimeri; abbinare ai rami bronchiali le corrispondenti gerarchie polmonari<br />

15.) illustrare la morfologia dei sacchi pleurici, descrivere la proiezione dei margini pleurici e l’estensione<br />

dei seni pleurici<br />

16.) analizzare i <strong>di</strong>spositivi responsabili della meccanica respiratoria precisandone i ruoli attivi e passivi<br />

nelle fasi <strong>di</strong> inspirazione ed espirazione<br />

17.) definire i limiti, le caratteristiche architetturali ed il contenuto del me<strong>di</strong>astino; stabilire quali sono i<br />

piani me<strong>di</strong>ante i quali viene sud<strong>di</strong>viso in quadranti<br />

18.) descrivere sistematicamente forma e caratteri organolettici, sito, posizione, orientazione, rapporti,<br />

architettura e struttura, eventuali mezzi <strong>di</strong> fissità, vascolarizzazione ed innervazione dei seguenti<br />

organi dell’apparato urinario, e ricordarne le tappe principali dell’organogenesi:<br />

rene, calici minori e maggiori, pelvi renale, uretere, vescica, uretra femminile<br />

19.) descrivere il comportamento della fascia renale, definire la morfologia ed il contenuto della loggia<br />

renale<br />

20.) descrivere la composizione del <strong>di</strong>aframma pelvico e del <strong>di</strong>aframma urogenitale, <strong>di</strong>scutere i rapporti<br />

tra spazi pelvi-rettali e fosse ischio-rettali<br />

21.) localizzare e delimitare le fossette inguinali me<strong>di</strong>ale, interme<strong>di</strong>a e laterale; illustrare il decorso, gli<br />

orifizi e le pareti del canale inguinale, ricordarne il contenuto<br />

22.) descrivere sistematicamente forma e caratteri organolettici, sito, posizione, orientazione, rapporti,<br />

architettura e struttura, vascolarizzazione ed innervazione del testicolo, dell’epi<strong>di</strong><strong>di</strong>mo e della prostata,<br />

e ricordarne le tappe principali dell’organogenesi<br />

23.) definire le vie spermatiche, elencarne la composizione e la struttura; descrivere il decorso ed i<br />

rapporti del dotto deferente<br />

24.) elencare gli involucri del testicolo e chiarire la composizione del funicolo spermatico<br />

25.) descrivere il decorso dell’uretra maschile; precisare morfologia ed architettura dei corpi cavernosi<br />

dell’uretra e del pene; accennare alla morfologia macroscopica dello scroto e del pene<br />

26.) descrivere sistematicamente forma e caratteri organolettici, sito, posizione, orientazione, rapporti,<br />

architettura e struttura, vascolarizzazione ed innervazione dell’utero, dell’ovaio, della tuba uterina e<br />

della vagina, e ricordarne le tappe principali dell’organogenesi<br />

27.) correlare le mo<strong>di</strong>ficazioni strutturali a carico dell’ovaio e dell’endometrio nelle <strong>di</strong>verse fasi dei<br />

rispettivi cicli<br />

28.) descrivere sistematicamente forma e caratteri organolettici, sito, posizione, orientazione, rapporti,<br />

architettura e struttura, vascolarizzazione ed innervazione delle seguenti ghiandole endocrine: ipofisi,<br />

tiroide e paratiroi<strong>di</strong>, surrene, e ricordarne le tappe principali nell’organogenesi<br />

B4.) Apparato Tegumentario:<br />

1.) illustrare l’organizzazione generale <strong>di</strong> cute e sottocute, elencarne gli strati e descriverne le<br />

caratteristiche istologiche<br />

2.) precisare le specifiche modalità <strong>di</strong> vascolarizzazione ed innervazione <strong>di</strong> cute e sottocute<br />

3.) definire gli annessi cutanei, descriverne la morfologia e il significato funzionale, accennare la loro<br />

morfogenesi<br />

4.) descrivere la morfologia macroscopica della ghiandola mammaria, illustrarne architettura, struttura,<br />

vascolarizzazione ed innervazione, localizzare il decorso della cresta mammaria e <strong>di</strong>scuterne il<br />

significato filogenetico ed ontogenetico<br />

B5.) Apparato Nervoso:<br />

B5.a.neuroanatomia generale<br />

1.) elencare i sistemi e gli organi che costituiscono l’apparato nervoso, ricordare le tappe fondamentali<br />

della loro organogenesi; <strong>di</strong>stinguere con criteri topografici, strutturali e funzionali gli organi assili e<br />

quelli sovrassiali<br />

2.) ricordare la sequenza filogenetica dell’apparato nervoso (sistemi nervosi <strong>di</strong>ffusi, catene bineuronali,<br />

interneurone, centralizzazione, encefalizzazione, telencefalizzazione) definire morfologicamente<br />

ciascuna tappa e <strong>di</strong>scuterne le conseguenze funzionali e le prospettive evolutive<br />

3.) descrivere la morfologia generale del neurone ed illustrarne i <strong>di</strong>versi criteri classificativi; chiarire le<br />

basi morfologiche dei fenomeni <strong>di</strong> trasduzione, conduzione, trasmissione dell’impulso nervoso<br />

4.) definire funzionalmente la glia, precisare le categorie in cui le cellule gliali possono essere classificate<br />

in<strong>di</strong>cando le caratteristiche morfologiche delle <strong>di</strong>verse categorie e correlandole con gli aspetti funzionali


5.) illustrare la classificazione delle fibre nervose e correlarne la struttura con la velocità <strong>di</strong> conduzione<br />

6.) descrivere i principali collegamenti che si possono realizzare tra neuroni, sottolineando il ruolo degli<br />

interneuroni nei fenomeni <strong>di</strong> convergenza e conguaglio, <strong>di</strong>vergenza e moltiplicazione, ri<strong>di</strong>stribuzione<br />

spaziale e temporale; definire in generale la morfologia e il significato funzionale <strong>di</strong> un circuito<br />

riverberante<br />

7.) ricordare la classificazione delle sinapsi sia in base alla loro posizione che al neurotrasmettitore<br />

utilizzato e correlare tali modelli col loro significato funzionale<br />

8.) schematizzare la struttura ad archi dell’apparato nervoso, localizzando origine, vertice e terminazione<br />

degli archi trasversali e longitu<strong>di</strong>nali<br />

9.) chiarire il significato <strong>di</strong> somatotopismo a livello degli organi assili e sovrassiali del sistema nervoso<br />

centrale<br />

10.) illustrare architettura, struttura e vascolarizzazione della sostanza grigia e bianca, definire<br />

morfologicamente la sostanza reticolare<br />

B5.b.sistema nervoso centrale<br />

morfologia<br />

1.) descrivere forma e caratteri organolettici, sito, rapporti, vascolarizzazione e mezzi <strong>di</strong> fissità del midollo<br />

spinale<br />

2.) illustrare architettura e struttura della sostanza grigia del midollo spinale, in<strong>di</strong>cando le categorie <strong>di</strong><br />

neuroni che la costituiscono e la loro organizzazione in colonne; accennare ai criteri <strong>di</strong> identificazione<br />

delle lamine <strong>di</strong> Rexed; definire la regola <strong>di</strong> posizione e giustificarla in base all’ontogenesi<br />

3.) definire i limiti dei cordoni posteriore, laterale ed anteriore della sostanza bianca, elencare per<br />

ciascuno <strong>di</strong> essi i principali sistemi <strong>di</strong> fibre contenuti e <strong>di</strong>scuterne il somatotopismo<br />

4.) precisare il significato <strong>di</strong> neuromero, spiegare la genesi della topografia vertebro-midollare, definirne<br />

le regole generali ed accennarne le possibili applicazioni pratiche<br />

5.) descrivere forma e caratteri organolettici, sede, rapporti, vascolarizzazione e scomposizione in parti<br />

dell’encefalo<br />

6.) elencare i nervi cranici ed identificarne l’emergenza dal sistema nervoso centrale<br />

7.) descrivere morfologia esterna, rapporti, scomposizione in parti e configurazione interna del tronco<br />

cerebrale; <strong>di</strong>stinguere, per ciascuna parte del t.c., piede e calotta<br />

8.) illustrare architettura e struttura della sostanza grigia del t.c., in<strong>di</strong>cando le categorie <strong>di</strong> neuroni che la<br />

costituiscono e la loro organizzazione in nuclei; elencare e localizzare i nuclei dei nervi encefalici, i<br />

nuclei propri del tronco, la formazione reticolare; definire la regola <strong>di</strong> posizione per i nuclei dei nervi<br />

cranici e giustificarla in base all’ontogenesi<br />

9.) elencare e localizzare i principali sistemi <strong>di</strong> fibre costituenti la sostanza bianca del t.c., e <strong>di</strong>scutere, per<br />

i più cospicui, il somatotopismo<br />

10.) descrivere la morfologia esterna del cervelletto, illustrandone la <strong>di</strong>visione in lobi correlata alla<br />

filogenesi; descrivere la morfologia dei peduncoli cerebellari e il decorso delle scissure<br />

11.) elencare e in<strong>di</strong>care la localizzazione dei nuclei intrinseci del cervelletto; illustrare architettura e<br />

struttura della corteccia cerebellare<br />

12.) descrivere morfologia, sede, rapporti e principali collegamento della lamina quadrigemina; definire<br />

area e nuclei pretettali<br />

13.) descrivere morfologia, sede, limiti, sud<strong>di</strong>visione in parti e componenti delle singole parti del<br />

<strong>di</strong>encefalo<br />

14.) illustrare la morfologia dell’ipotalamo, localizzare le zone che lo costituiscono e ricordarne i principali<br />

nuclei<br />

15.) illustrare la morfologia, la sede e i rapporti del talamo; descriverne le parti in<strong>di</strong>cando i limiti che le<br />

separano e i nuclei che le costituiscono<br />

16.) illustrare la morfologia esterna del telencefalo; descrivere analiticamente il decorso della scissura<br />

centrale <strong>di</strong> Rolando, laterale <strong>di</strong> Silvio, parieto-occipitale, calcarina, limbica; elencare ed illustrare i limiti<br />

fra i lobi; ricordare nomenclatura, morfologia e sede dei nuclei centrali<br />

17.) illustrare l’organizzazione della sostanza bianca telencefalica, <strong>di</strong>stinguendo il sistema delle capsule, il<br />

centro semiovale, i sistemi commessurali; descrivere analiticamente la capsula interna (limiti, <strong>di</strong>visione<br />

in parti e contenuto in fibre delle singole parti); descrivere analiticamente il corpo calloso (morfologia,<br />

sede, organizzazione delle fibre); descrivere morfologia e sede del fornice e del setto pellucido<br />

18.) descrivere citotettonica e mielotettonica della corteccia telencefalica; illustrare i limiti delle <strong>di</strong>verse<br />

aree corticali, correlandone architettura e significato funzionale<br />

19.) definire e localizzare i componenti del sistema limbico<br />

20.) descrivere analiticamente la morfologia delle cavità ventricolari dell’encefalo e dell’acquedotto<br />

mesencefalico<br />

21.) illustrare il <strong>di</strong>spositivo meningeo, sottolineando le <strong>di</strong>fferenze tra meningi spinali ed encefaliche e<br />

chiarendo il significato funzionale <strong>di</strong> tali <strong>di</strong>fferenze; in<strong>di</strong>care localizzazione e morfologia <strong>di</strong> tele e plessi<br />

corioidei; definire il liquido cefalo-rachi<strong>di</strong>ano ed illustrare le modalità della circolazione liquorale


organizzazione<br />

1.) chiarire il significato <strong>di</strong> sensibilità ed illustrarne i criteri <strong>di</strong> classificazione<br />

2.) definire il significato <strong>di</strong> apparato elementare assile ed illustrarne la composizione e le possibili modalità<br />

<strong>di</strong> collegamento<br />

3.) definire il significato <strong>di</strong> via ultima comune ed in<strong>di</strong>care le localizzazioni nelle quali può essere<br />

identificata descrivendone il supporto morfologico<br />

4.) definire cosa si intende per stazioni <strong>di</strong> relé ed illustrarne l’architettura generale e le correlazioni<br />

funzionali<br />

5.) in<strong>di</strong>care le modalità generali secondo le quali è costruita una via <strong>di</strong> senso, e ricordare quali sono le<br />

eccezioni a tali modalità<br />

6.) definire l’arco riflesso, localizzarne i costituenti ed illustrarne il significato funzionale; definire ed<br />

illustrare le basi morfologiche del riflesso miotattico<br />

7.) definire cosa si intende per sistema associativo, correlativo, proiettivo, commessurale<br />

8.) in<strong>di</strong>care le modalità secondo le quali sono costruite le vie <strong>di</strong> moto<br />

9.) descrivere origine, contenuto, decorso, stazioni intercalate e proiezione corticale della via della<br />

sensibilità esterocettiva somoestesica<br />

10.) descrivere origine, contenuto, decorso, stazioni intercalate e proiezione corticale della via della<br />

sensibilità somatica generale<br />

11.) descrivere origine, contenuto, decorso, stazioni intercalate e proiezione corticale della via ottica<br />

12.) descrivere origine, contenuto, decorso, stazioni intercalate, modalità <strong>di</strong> decussazione e proiezione<br />

corticale della via acustica<br />

13.) descrivere origine, contenuto, decorso, stazioni intercalate e proiezioni della via della vestibolare<br />

14.) descrivere origine, contenuto, decorso, stazioni intercalate e proiezione corticale della via gustativa<br />

15.) descrivere origine, contenuto, decorso, e proiezioni della via olfattiva<br />

16.) descrivere origine, contenuto, decorso, stazioni e proiezioni della via della sensibilità introcettiva<br />

viscerale<br />

17.) descrivere origini, contenuto, decorso, stazioni intercalate e proiezioni delle vie della sensibilità<br />

propriocettiva<br />

18.) illustrare origine, decorso, somatotopismo, modalità <strong>di</strong> decussazione e terminazione delle fibre del<br />

fascio piramidale<br />

19.) illustrare origini (corticali e sottocorticali), decorso, stazioni intercalate, modalità <strong>di</strong> terminazione<br />

delle vie polineuroniche extrapiramidali<br />

20.) descrivere l’organizzazione generale della via effettrice viscerale, chiarendo analogie e <strong>di</strong>fferenze fra<br />

orto- e parasimpatico, sia dal punto <strong>di</strong> vista morfologico che funzionale<br />

21.) definire i seguenti riflessi: cefalo-oculogiri, convergenza, accomodazione, ammiccamento,<br />

iridocostrizione, irido<strong>di</strong>latazione, salivazione, lacrimazione, regolazione nervosa del cuore, ed in<strong>di</strong>carne<br />

le basi anatomiche ricostruendo il percorso degli articoli sensitivi ed effettori <strong>di</strong> ciascun riflesso<br />

22.) illustrare il <strong>di</strong>spositivo dei circuiti neuronali della corteccia cerebellare e <strong>di</strong>scuterne il significato<br />

23.) elencare i sistemi <strong>di</strong> collegamento del cervelletto, e <strong>di</strong>scuterne il significato<br />

24.) illustrare il <strong>di</strong>spositivo dei circuiti neuronali della corteccia cerebrale e <strong>di</strong>scuterne il significato<br />

25.) localizzare le aree proiettive sensitive della corteccia, ed in<strong>di</strong>carne la rappresentazione somatotopica<br />

26.) localizzare le aree proiettive motorie della corteccia, ed in<strong>di</strong>carne la rappresentazione somatotopica<br />

27.) illustrare le modalità <strong>di</strong> realizzazione ed il significato della correlazione cortico-cerebellare<br />

28.) illustrare le modalità <strong>di</strong> realizzazione ed il significato della correlazione talamo-corticale<br />

29.) definire l’associazione telencefalica, ed illustrarne i principali sistemi<br />

30.) definire ed illustrare i sistemi commessurali del telencefalo<br />

31.) illustrare e <strong>di</strong>scutere il significato dei collegamenti dei nuclei della base<br />

32.) illustrare l’organizzazione chimica del sistema nervoso centrale: definire e localizzare sistemi<br />

colinergici e monoaminergici, sistemi che utilizzano aminoaci<strong>di</strong> quali neurotrasmettitori, neuropepti<strong>di</strong><br />

modulatori.<br />

B5.c.sistema nervoso periferico<br />

1.) precisare le modalità <strong>di</strong> costituzione e <strong>di</strong> ramificazione del nervo spinale; ricordare il territorio <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>stribuzione dei rami posteriori ed i collegamenti stabiliti dai rami comunicanti grigi e bianchi<br />

2.) precisare la definizione <strong>di</strong> ganglio sensitivo e <strong>di</strong> ganglio effettore, <strong>di</strong>scutendone la struttura, i<br />

collegamenti ed il significato funzionale<br />

3.) illustrare l’organizzazione generale dei sistemi effettori viscerali, in<strong>di</strong>care strutture, significato e<br />

modalità <strong>di</strong> collegamenti dei sistemi ortosimpatico, parasimpatico, metasimpatico<br />

4.) illustrare analiticamente sede e rapporti, composizione, sud<strong>di</strong>visione in tratti, rami e plessi della<br />

catena del simpatico<br />

5.) definire e <strong>di</strong>scutere il significato <strong>di</strong> dermatomeria e miomeria<br />

6.) illustrare origine, decorso e territorio <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione dei nervi intercostali<br />

7.) illustrare le modalità <strong>di</strong> costituzione, la sede, i rapporti, l’origine ed il territorio <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione dei<br />

principali collaterali, il decorso ed il territorio <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione dei principali rami terminali dei plessi:<br />

cervicale, brachiale, lombare, sacrale [nervi: frenico, ascellare, ra<strong>di</strong>ale, ulnare, me<strong>di</strong>ano, muscolo-


cutaneo, femorale, otturatorio, ischiatico, peronieri comune superficiale e profondo, tibiale]; dare<br />

in<strong>di</strong>cazioni sulla costituzione del plesso pudendo<br />

8.) descrivere origine, contenuto in fibre, decorso, territorio <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione e principali rami delle coppie<br />

<strong>di</strong> nervi cranici 3°, 4°, 5°, 6°, 7°, 8°, 9°, 10°, 11°, 12°<br />

9.) definire sede e significato dei gangli annessi ai nervi cranici<br />

B5.d.organi ed apparati <strong>di</strong> senso<br />

1.) definire ed illustrare la classificazione dei recettori<br />

2.) elencare i <strong>di</strong>spositivi recettoriali cutanei, accennandone la morfologia e il significato funzionale<br />

3.) illustrare la morfologia, la struttura, l’innervazione ed il significato funzionale dei fusi neuro-muscolari<br />

e degli organi muscolo-ten<strong>di</strong>nei <strong>di</strong> Golgi<br />

4.) fornire la definizione <strong>di</strong> glomi recettoriali, e dare in<strong>di</strong>cazioni su sede e significato del glomo carotideo<br />

5.) in<strong>di</strong>care tipo e <strong>di</strong>stribuzione dei recettori gustativi ed olfattivi<br />

6.) descrivere la conformazione generale del bulbo oculare, illustrare la morfologia delle tonache<br />

dell’occhio, descrivendo analiticamente: cornea, corpo ciliare ed iride, retina.<br />

7.) definire ed illustrare le <strong>di</strong>verse modalità <strong>di</strong> costituzione delle catene retiniche, descrivere la morfologia<br />

<strong>di</strong> coni e bastoncelli, illustrare le modalità <strong>di</strong> costituzione del nervo ottico<br />

8.) elencare e descrivere i mezzi <strong>di</strong>ottrici dell’occhio<br />

9.) elencare inserzione ed azione dei muscoli estrinseci dell’occhio, illustrare il decorso della congiuntiva e<br />

la composizione delle vie lacrimali<br />

10.) descrivere la costituzione generale dell’orecchio, dare informazioni sulla composizione dell’orecchio<br />

esterno, illustrare la morfologia <strong>di</strong> membrana del timpano, tuba u<strong>di</strong>tiva, catena degli ossicini;<br />

descrivere il <strong>di</strong>spositivo generale del labirinto osseo e membranoso<br />

11.) illustrare la morfologia e l’orientazione dei canali semicircolari, la struttura e i riferimenti funzionali<br />

delle macule e delle creste ampollari<br />

12.) illustrare la morfologia generale del condotto cocleare, la struttura e i riferimenti funzionali<br />

dell’organo del Corti e dei recettori acustici<br />

C.) Anatomia Topografica<br />

1.) ricordare il significato della terminologia in anatomia topografica, la definizione <strong>di</strong> regione, proiezione,<br />

stratigrafia, vie <strong>di</strong> accesso<br />

2.) chiarire la <strong>di</strong>visione in parti del corpo umano, in<strong>di</strong>cando i limiti <strong>di</strong> testa, collo, torace, addome;<br />

descrivere ed identificare i principali punti <strong>di</strong> repere e linee <strong>di</strong> riferimento superficiali<br />

3.) elencare, per ciascuna parte del corpo umano, le regioni e gli spazi che la costituiscono<br />

4.) descrivere limiti, stratigrafia e proiezioni delle regioni: auricolo-mastoidea, dell’occhio, parotideomasseterina,<br />

carotidea, costale, sterno-costo-pubica, inguino-addominale, me<strong>di</strong>ana posteriore del<br />

tronco, deltoidea, ascellare, glutea, inguino-femorale, anteriore della coscia<br />

5.) definire i limiti della cavità addominale, della cavità peritoneale, degli spazi pre- e retro-peritoneale, e<br />

dello spazio pelvico extraperitoneale, ed elencarne gli organi contenuti<br />

Materiale<br />

TESTI CONSIGLIATI<br />

N.B. La scelta del testo è legata a preferenze e affinità personali. A titolo in<strong>di</strong>cativo vengono suggeriti<br />

alcuni testi che riscuotono maggior gra<strong>di</strong>mento fra gli studenti. Tuttavia qualunque testo può<br />

considerarsi adeguato purchè consenta <strong>di</strong> conseguire gli obiettivi <strong>di</strong> performance sopra elencati<br />

• Anatomia Sistematica:<br />

Aa. Vv.: Anatomia Umana (3 voll.) - E<strong>di</strong>.Ermes, Milano<br />

Anatomia del Gray – Elsevier-Masson<br />

• Anatomia Topografica: Brizzi et al.: Anatomia Topografica - E<strong>di</strong>.Ermes, Milano<br />

• Embriologia:<br />

Embriologia Generale dell’uomo: P. Rosati - E<strong>di</strong>.Ermes – Milano<br />

Embriologia me<strong>di</strong>ca <strong>di</strong> Langman: T.W. Sadler - Masson<br />

• Atlanti <strong>di</strong> Anatomia Macroscopica: nel corso delle lezioni vengono esaminati numerosi atlanti<br />

attualmente sul mercato, in modo tale che lo studente possa scegliere secondo le sue necessità e<br />

preferenze personali.

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