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Bilancio Sociale e di Missione 2009-2010 - Asl BI

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<strong>Asl</strong> <strong>BI</strong><br />

AziendA SAnitAriA LocALe bi - bieLLA


Presidente<br />

Regione Piemonte<br />

Roberto Cota<br />

Assessore<br />

Sanità della Regione Piemonte<br />

Caterina Ferrero<br />

Commissario Straor<strong>di</strong>nario dell’Agenzia<br />

Regionale per i Servizi Sanitari<br />

Clau<strong>di</strong>o Zanon<br />

Direttore Generale<br />

Pier Oreste Brusori<br />

Direttore Sanitario<br />

Ida Grossi<br />

Direttore Amministrativo<br />

Eugenio Zamperone<br />

Comitato <strong>di</strong> redazione del <strong>Bilancio</strong> <strong>Sociale</strong><br />

Coor<strong>di</strong>namento<br />

Carlo Airol<strong>di</strong> e Maurizio Provera<br />

Componenti<br />

Vincenzo Alastra, Na<strong>di</strong>a Anino, Carla Becchi,<br />

Margherita Borello, Pier Oreste Brusori,<br />

Caterina Eulogio, Damiano Geraci,<br />

Adriano Giacomin, Angelo Penna, Michele<br />

Sartore, Laura Segato<br />

Hanno collaborato: Na<strong>di</strong>a Agostino, Vincenzo<br />

Alastra, Grazia Alesci, Vincenzo Amoruso,<br />

Corrado Azario, Giovanni Bagnasacco,<br />

Secondo Barbera, Corrado Benevento, Roberto<br />

Bergia, Elena Bertone, Giuliana Boltri,<br />

Barbara Bragante, Dania Brioschi, Gabriella<br />

Busca, Paolo Carpano Maglioli, Anna Ceria,<br />

Simonetta Coldesina, Cinzia Colongo, Mario<br />

Alberto Clerico, Antonella Croso, Valeria<br />

Curelli, Sebastiano D’Agosta, Alberto Dal<br />

Molin, Bernar<strong>di</strong>no Debernar<strong>di</strong>, Stefano Debernar<strong>di</strong>,<br />

Fulvia De Cet, Paolo Detoma, Rita<br />

D’Ostuni, Gilberto Fasolo, Fabrizio Ferraris,<br />

Chiara Ferron, Maria Rosa Fogliano, Franco<br />

Garofalo, Giovanni Geda, Maurizio Gentile,<br />

Ida Grossi, Carmen Fantauzzo, Piero Gauna,<br />

Guido Fusaro, Graziano Gusmaroli, Rosa Introcaso,<br />

Roberto Jura, Laura Lanzone, Luigi<br />

Ledda, Davide Leporati, Gianfranco Liporace,<br />

Stefano Loss Robin, Marco Marcolongo,<br />

Antonio Martinotti, Damiano Marraffa, Paola<br />

Mello Teggia, Francesca Menegon, Roberto<br />

Merli, Ilaria Mori, Emiliana Mosca, Ruggero<br />

Sella, Mattia Pecchio, Elisa Perfetti, Carlo<br />

Peruselli, Alberto Petti, Franco Piunti, Carlo<br />

Prastaro, Pietro Presti*, Maria Raiteri, Leila<br />

Rossi, Lia Rusca, Luca Sala, Luigi Savoia,<br />

Federica Spera, Attilia Squillario, Luca<br />

Tagliabue, Antonella Tedesco, Gualtiero<br />

Tonella, Franco Travaglino, Paola Trevisan,<br />

Simona Trinchero, Giampiero Vellar, Rita<br />

Viale, Elvira Zampese, Eugenio Zamperone,<br />

Maurizio Zettel, Anna Zumaglini.<br />

Redazione<br />

SOS Programmazione Qualità e Sviluppo<br />

Organizzativo<br />

E<strong>di</strong>ting<br />

SOC Formazione Comunicazione<br />

Area Pubbliche Relazioni<br />

Cre<strong>di</strong>ti fotografici<br />

Archivio Fondazione Cassa <strong>di</strong> Risparmio<br />

<strong>di</strong> Biella (Paola Rosetta),<br />

Damiano Andreotti,<br />

Fabrizio Lava,<br />

Corrado Azario,<br />

Margherita Borello,<br />

Ufficio Stampa Presidenza<br />

Regione Piemonte.<br />

Progetto Grafico e impaginazione<br />

E20Progetti - Biella<br />

* Presidente Collegio dei Revisori del Conti della<br />

F.A.V.O. (Federazione italiana delle Associazioni <strong>di</strong><br />

Volontariato in Oncologia)


Presentazione e sintesi<br />

della Direzione Generale<br />

Rendere conto dell’attività svolta rappresenta un impegno che la nostra Azienda intende rispettare in<br />

modo sempre più sistematico e tempestivo. Per questo il <strong>Bilancio</strong> <strong>Sociale</strong> viene presentato non solo con<br />

riferimento all’anno <strong>2009</strong> ma anche all’esercizio in corso <strong>2010</strong>.<br />

Nel biennio <strong>2009</strong>-<strong>2010</strong> sono giunti a conclusione rilevanti processi <strong>di</strong> investimento sulle strutture territoriali<br />

e ospedaliere, previste dal piano pluriennale aziendale, che hanno elevato significativamente la<br />

quantità e la qualità dei servizi offerti ai citta<strong>di</strong>ni dell’ASL <strong>di</strong> Biella. In particolare:<br />

- sul versante del territorio è stata attivata in Biella la struttura dell’ex INAIL <strong>di</strong> via Caraccio, a<strong>di</strong>bita a<br />

sede <strong>di</strong>strettuale, dove hanno trovato ubicazione i servizi <strong>di</strong> base rivolti a tutta la popolazione (sportelli<br />

per la scelta e revoca del me<strong>di</strong>co e per le prenotazioni ambulatoriali in aggiunta a quanto già possibile<br />

al Poliambulatorio <strong>di</strong> via Fecia), il centro prelievi ad accesso <strong>di</strong>retto ed i servizi rivolti all’utenza materno-infantile<br />

(consultorio familiare, Neuropsichiatria Infantile, Centro Antiviolenza). In località Paruzza a<br />

Cossato è stato attivato il primo plesso della struttura dove hanno trovato una sede adeguata il Centro <strong>di</strong><br />

Salute Mentale e i servizi ambulatoriali <strong>di</strong> Recupero e Riabilitazione, prima ospitati al Poliambulatorio<br />

<strong>di</strong> via Pier Maffei. In quest’ultimo è stato <strong>di</strong> conseguenza possibile ricavare gli spazi per collocare tutti i<br />

servizi <strong>di</strong>strettuali (compresi quelli <strong>di</strong> Igiene Pubblica prima decentrati in una sede in affitto). Si è inoltre<br />

ristrutturato il Servizio <strong>di</strong> Ra<strong>di</strong>ologia, rinnovandolo completamente nelle strumentazioni. È stata infine<br />

potenziata l’offerta ambulatoriale nelle se<strong>di</strong> <strong>di</strong>strettuali <strong>di</strong> Trivero e Cavaglià;<br />

- sul versante dell’Ospedale degli Infermi è stata attivata, con il contributo del Fondo Tempia, la nuova<br />

degenza oncologica (tale specialità era presente da alcuni anni solo in day-hospital) ed è stato attivato il<br />

nuovo day-hospital unico dell’area me<strong>di</strong>ca. È stato poi ristrutturato il reparto <strong>di</strong> Ortope<strong>di</strong>a e Traumatologia<br />

e completato il rinnovo e<strong>di</strong>lizio e tecnologico del Laboratorio Analisi, elevando in entrambi i casi la<br />

qualità e la sicurezza degli ambienti. È stata infine terminata la ristrutturazione del sesto piano del monoblocco,<br />

consentendo il trasferimento del reparto <strong>di</strong> Recupero e Riabilitazione Funzionale in una sede<br />

più adeguata, ed è stato approntato il secondo piano del pa<strong>di</strong>glione Cartotti, che renderà possibile, non<br />

appena le risorse finanziarie lo consentiranno, l’ampliamento delle dotazioni degenziali psichiatriche.<br />

3


L’insieme <strong>di</strong> queste realizzazioni completano <strong>di</strong> fatto le azioni previste dal Piano Aziendale 2008-<strong>2010</strong>.<br />

Agli interventi sull’aspetto e<strong>di</strong>lizio sono state associate importanti azioni sul fronte organizzativo che hanno<br />

prodotto risultati sanitari ed economici rilevanti: la riduzione delle liste d’attesa, lo sviluppo <strong>di</strong> nuove tecnologie<br />

e <strong>di</strong> nuove meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong> intervento clinico e assistenziale, la creazione <strong>di</strong> modalità <strong>di</strong> integrazione tra<br />

operatori ospedalieri e territoriali.<br />

Nel biennio <strong>2009</strong>-<strong>2010</strong>, si sono altresì registrati fenomeni sanitari <strong>di</strong> primaria rilevanza relativamente<br />

alla ospedalizzazione, all’attività ospedaliera e alla mobilità passiva che attestano una piena realizzazione<br />

della strategia dell’ASL <strong>BI</strong>, che mirava a recuperare il rapporto <strong>di</strong> fiducia con i citta<strong>di</strong>ni ponendoli al<br />

centro della propria attenzione:<br />

- il tasso <strong>di</strong> ospedalizzazione si è ridotto <strong>di</strong> quasi 13 punti, collocando l’ASL <strong>di</strong> Biella con il 163 per mille,<br />

tra le ASL con i valori più bassi a livello regionale, il che rappresenta un in<strong>di</strong>catore evidente della costante<br />

attenzione riposta al tema della appropriatezza;<br />

- la mobilità passiva da ricovero ha registrato nel <strong>2009</strong> una riduzione <strong>di</strong> 1.662 ricoveri e nel <strong>2010</strong> si stima<br />

<strong>di</strong> ulteriori 700, per una <strong>di</strong>minuzione complessiva del ricorso al ricovero fuori dal “degli Infermi” del<br />

17,4%, equivalente a 4 milioni <strong>di</strong> euro;<br />

- la produzione <strong>di</strong> ricovero dell’Ospedale degli Infermi nel biennio è rimasta sostanzialmente costante,<br />

recuperando, nonostante la contrazione della ospedalizzazione, nel <strong>2010</strong> la lieve flessione del <strong>2009</strong>. La<br />

costante crescita dell’attività ambulatoriale consolida l’evidente recupero <strong>di</strong> fiducia.<br />

Questa ripresa del rapporto <strong>di</strong> fiducia tra citta<strong>di</strong>ni biellesi e Ospedale degli Infermi è stata particolarmente<br />

significativa nell’area car<strong>di</strong>ologia e chirurgica e si riflette positivamente su tutte le altre aree, già<br />

caratterizzate da in<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfacimento della domanda adeguati. Il miglioramento del rapporto <strong>di</strong> fiducia<br />

testimonia altresì una maggiore integrazione tra territorio e ospedale (e quin<strong>di</strong> tra me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina<br />

generale e specialisti ospedalieri), oltre che tra pubblico e privato, dal momento che si è concretizzato<br />

l’accordo tra ASL e Casa <strong>di</strong> Cura La Vialarda finalizzato a ridurre la mobilità passiva.<br />

Accanto a questi processi sanitari positivi, il biennio <strong>2009</strong>-<strong>2010</strong> ha poi registrato criticità notevoli nella<br />

gestione, determinate dagli impatti della crisi economico-finanziaria internazionale e nazionale.<br />

Da un lato, sul piano dei finanziamenti in conto corrente, in seguito alla legge finanziaria per il <strong>2010</strong>, la<br />

Regione ha presentato un Piano <strong>di</strong> Rientro che ha richiesto un analogo provve<strong>di</strong>mento da parte dell’ASL <strong>BI</strong><br />

e che ha prodotto un’assegnazione <strong>di</strong> risorse per il <strong>2010</strong> identica al <strong>2009</strong>, vincolo che l’Azienda deve rispettare.<br />

Ciò ha richiesto una ancor più incisiva azione <strong>di</strong> monitoraggio della spesa e un costante pressing sulle<br />

strutture operative, nonché processi <strong>di</strong> contenimento del personale e <strong>di</strong> talune attività, quali il temporaneo<br />

blocco del turnover degli inserimenti in casa <strong>di</strong> riposo degli anziani, per mantenere il vincolo del rispetto<br />

del pareggio <strong>di</strong> bilancio.<br />

4


Dall’altro lato, la principale ripercussione della crisi finanziaria generale si è materializzata nelle crescenti<br />

<strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> liqui<strong>di</strong>tà che hanno investito la <strong>di</strong>tta appaltatrice del Nuovo Ospedale determinando un<br />

blocco del cantiere dall’estate del <strong>2009</strong>. Queste <strong>di</strong>fficoltà sono poi sfociate in una situazione <strong>di</strong> concordato<br />

preventivo ed a una situazione <strong>di</strong> inadempienza contrattuale, che hanno costretto l’ASL <strong>di</strong> Biella il 21 <strong>di</strong>cembre<br />

<strong>2009</strong> a risolvere il contratto in danno. Di conseguenza è stato necessario re<strong>di</strong>gere lo stato <strong>di</strong> consistenza<br />

del cantiere, effettuare l’accertamento tecnico-contabile tramite la commissione <strong>di</strong> collaudo ed in<strong>di</strong>viduare<br />

un nuovo percorso amministrativo per riaffidare il cantiere ad un nuova associazione <strong>di</strong> imprese, costituita<br />

dagli ex sub-appaltatori, determinando così la ripresa dei lavori alla fine del <strong>2010</strong>.<br />

Oggi si può quin<strong>di</strong> <strong>di</strong>re <strong>di</strong> essere usciti da un periodo <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà sul principale obiettivo aziendale.<br />

Se questo è stato possibile lo si deve alla effettiva solidarietà e alla collaborazione strategica su cui l’ASL<br />

<strong>BI</strong> ha potuto contare da parte <strong>di</strong> tutte le Istituzioni (Regione, Provincia e Comuni). A loro va il nostro ringraziamento<br />

che deve essere esteso alle Fondazioni e a tutte le Associazioni che hanno sostenuto l’impegno <strong>di</strong><br />

tutti i nostri operatori.<br />

Di fronte a noi ci sono nuove sfide. La Regione Piemonte ha avanzato una proposta <strong>di</strong> riorganizzazione del<br />

Sistema Sanitario Piemontese, finalizzata a porre il citta<strong>di</strong>no al centro della sanità. Tale proposta prevede <strong>di</strong><br />

- risolvere i problemi <strong>di</strong> salute con efficienti reti integrate <strong>di</strong> strutture e <strong>di</strong> professionisti;<br />

- garantire la libertà del citta<strong>di</strong>no nella scelta consapevole delle strutture a cui affidarsi;<br />

- perseguire efficienza ed equilibrio nel rapporto tra spesa e risultati nelle prestazioni sanitarie, che attraversano<br />

una fase <strong>di</strong> forte trasformazione in ambito demografico, sociale, tecnologico e professionale<br />

nell’interesse della popolazione.<br />

Il Direttore Generale<br />

Pier Oreste Brusori<br />

Il Direttore Sanitario Il Direttore Amministrativo<br />

Ida Grossi Eugenio Zamperone<br />

5


Nota metodologica<br />

Il gruppo <strong>di</strong> lavoro dell’Agenzia Regionale per i Servizi Sanitari del Piemonte (A.Re.S.S.), a cui l’ASL <strong>di</strong> Biella<br />

partecipa, ha prodotto nel <strong>2010</strong> un’e<strong>di</strong>zione aggiornata delle Linee Guida per la redazione dei bilanci sociali.<br />

Rispetto alla precedente e<strong>di</strong>zione, il <strong>Bilancio</strong> <strong>Sociale</strong> e <strong>di</strong> <strong>Missione</strong> <strong>2009</strong>-<strong>2010</strong> ha mantenuto, per quanto<br />

possibile, la struttura prevista delle nuove linee guida dell’A.Re.S.S. Il <strong>Bilancio</strong> <strong>Sociale</strong> <strong>di</strong> missione <strong>2009</strong>-<br />

<strong>2010</strong> dell’ASL <strong>BI</strong> si propone <strong>di</strong> rendere conto degli investimenti previsti dal Piano Pluriennale Aziendale e<br />

realizzati sia sul territorio che in ospedale, per il miglioramento della qualità dei servizi offerti ai citta<strong>di</strong>ni.<br />

È stata aggiunta una parte in più, de<strong>di</strong>cata interamente al nuovo ospedale.<br />

Nella maggior parte delle tabelle, sono stati in<strong>di</strong>cati i dati relativi al 2008, al <strong>2009</strong> e quelli relativi al primo<br />

semestre o ai primi nove mesi del <strong>2010</strong>. In molte compaiono anche i dati relativi agli anni precedenti, al fine<br />

<strong>di</strong> rendere possibile un confronto tra i risultati conseguiti nel periodo antecedente al mandato e quelli degli<br />

anni successivi.<br />

L’AZIENDA<br />

Descrive il contesto socio-demografico, il profilo <strong>di</strong> salute della popolazione biellese, l’identità e la strategia<br />

aziendale incentrata sui tre assi: potenziamento delle attività <strong>di</strong> prevenzione e dei servizi territoriali,<br />

riqualificazione dell’Ospedale degli Infermi e completamento del nuovo ospedale.<br />

LA RELAZIONE SOCIALE: LE AZIONI REALIZZATE<br />

Ren<strong>di</strong>conta l’attività dell’ASL <strong>BI</strong> sia in ambito territoriale che ospedaliero, presenta i servizi e i progetti<br />

rivolti a particolari gruppi <strong>di</strong> utenti ed a persone con specifiche patologie. Questa parte è inoltre de<strong>di</strong>cata<br />

all’accre<strong>di</strong>tamento regionale, alla ricerca e alla sperimentazione e agli organismi e ai progetti realizzati<br />

nell’ambito dell’Area Funzionale Sovrazonale del Piemonte Nord Orientale.<br />

IL NUOVO OSPEDALE<br />

Riassume le caratteristiche strutturali dell’opera, racconta l’evoluzione del cantiere nel periodo dal <strong>2009</strong><br />

alla fine del <strong>2010</strong>, illustra il modello organizzativo definito per il funzionamento del nuovo ospedale e presenta<br />

in anteprima una panoramica <strong>di</strong> tutti i reparti e i servizi previsti al suo interno.<br />

6


I RAPPORTI CON LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE ED IL TERZO SETTORE<br />

È de<strong>di</strong>cata ai principali interlocutori istituzionali con cui l’ASL <strong>BI</strong> si rapporta, in particolar modo per la<br />

realizzazione <strong>di</strong> progetti ed attività a favore delle fasce più deboli della popolazione, e alla ren<strong>di</strong>contazione<br />

delle risorse materiali, umane ed economiche donate da fondazioni, enti ed associazioni del territorio biellese<br />

in favore dell’azienda sanitaria.<br />

LE RISORSE<br />

Si sofferma innanzitutto sulle risorse umane, per quanto riguarda la consistenza e le caratteristiche del<br />

personale, la formazione rivolta agli operatori e il monitoraggio del clima interno. Illustra gli investimenti<br />

tecnologici ed informatici e l’attività <strong>di</strong> acquisizione <strong>di</strong> beni e servizi. Segue l’analisi economica per livelli <strong>di</strong><br />

assistenza e sull’andamento economico relativo al biennio.<br />

LA COMUNICAZIONE<br />

Presenta le attività <strong>di</strong> informazione rivolte ai citta<strong>di</strong>ni, i risultati relativi alla qualità percepita e alla sod<strong>di</strong>sfazione<br />

degli utenti. Sintetizza i principali eventi e giornate <strong>di</strong> prevenzione aziendali e la comunicazione<br />

on-line e con i me<strong>di</strong>a.<br />

7


In<strong>di</strong>ce<br />

Presentazione e sintesi 3<br />

della Direzione Generale<br />

Nota metodologica 6<br />

Parte Prima.<br />

L’Azienda<br />

1.1 Il contesto socio-demografico 12<br />

1.2 Il profilo <strong>di</strong> salute della popolazione 17<br />

1.3 L’identità aziendale 21<br />

1.4 La strategia 26<br />

Parte seconda.<br />

Relazione <strong>Sociale</strong>: le azioni realizzate<br />

2.1 La Prevenzione 30<br />

2.1.1 Gli stili <strong>di</strong> vita e la promozione<br />

della salute 31<br />

2.1.2 L’ambiente 32<br />

2.1.3 I luoghi <strong>di</strong> lavoro 36<br />

2.1.4 La sicurezza alimentare 38<br />

2.1.5 Le malattie <strong>di</strong>ffusibili 40<br />

2.1.6 Le attività veterinarie 40<br />

2.1.7 Gli screening<br />

per la prevenzione oncologica 41<br />

2.2 Le attività territoriali 43<br />

2.2.1 L’operatività del nuovo assetto<br />

organizzativo 43<br />

2.2.2 L’assistenza me<strong>di</strong>ca sul territorio 44<br />

2.2.3 Il rinnovo delle se<strong>di</strong><br />

e la facilitazione dell’accesso 45<br />

8<br />

2.2.4 Le Cure Domiciliari 47<br />

2.2.5 Le Cure Palliative 48<br />

2.3 L’area del farmaco 50<br />

2.4 La rete dell’emergenza territoriale 54<br />

e ospedaliera<br />

2.5 L’attività ambulatoriale e i tempi <strong>di</strong> attesa 57<br />

2.6 L’attività ospedaliera 64<br />

2.6.1 La fiducia dei citta<strong>di</strong>ni 64<br />

2.6.2 I <strong>di</strong>partimenti ospedalieri 68<br />

2.6.3 I <strong>di</strong>partimenti transmurali 77<br />

2.6.4 L’attività a pagamento 78<br />

2.7 Le attività <strong>di</strong> maggiore interesse<br />

per gruppi <strong>di</strong> utenti 79<br />

2.7.1 Maternità e infanzia 79<br />

2.7.2 Anziani 90<br />

2.7.3 Immigrati 100<br />

2.7.4 Persone con <strong>di</strong>sabilità 102<br />

2.8 Le attività <strong>di</strong> maggiore interesse<br />

per persone con specifiche patologie 105<br />

2.8.1 Persone con problemi <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenza 105<br />

2.8.2 Persone con problemi <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio<br />

mentale 106<br />

2.8.3 Pazienti oncologici 110<br />

2.8.4 Pazienti affetti da <strong>di</strong>sturbi<br />

neurologici 112<br />

2.8.5 Pazienti car<strong>di</strong>opatici 115<br />

2.8.6 Pazienti <strong>di</strong>abetici 117<br />

2.8.7 Pazienti nefropatici cronici 118<br />

2.8.8 Pazienti affetti da malattie rare 119


2.9 La qualità dell’assistenza 121<br />

2.9.1 Il percorso <strong>di</strong> accre<strong>di</strong>tamento<br />

regionale 121<br />

2.9.2 La ricerca e la sperimentazione<br />

clinica 122<br />

2.9.3 La gestione del rischio clinico 123<br />

2.10 Le attività <strong>di</strong> Area Funzionale<br />

Sovrazonale 124<br />

Parte terza.<br />

Il Nuovo Ospedale<br />

3.1 Il Nuovo Ospedale:<br />

caratteristiche generali 128<br />

3.2 L’evoluzione del cantiere dal <strong>2009</strong> al <strong>2010</strong> 129<br />

3.3 Il modello organizzativo<br />

per il funzionamento del Nuovo Ospedale 133<br />

Parte quarta.<br />

Le Relazioni Pubbliche<br />

4.1 Regione, Provincia, Comuni,<br />

Prefettura e Università 140<br />

4.2 Fondazioni e Associazioni <strong>di</strong> volontariato 148<br />

4.2.1 Le donazioni 149<br />

4.2.2 L’impegno dei volontari 156<br />

Parte quinta.<br />

Le Risorse<br />

5.1 Le risorse umane 160<br />

5.1.1 La consistenza e le caratteristiche<br />

del personale 160<br />

5.1.2 La gestione partecipata 164<br />

5.1.3 La formazione e l’aggiornamento<br />

continuo 166<br />

5.1.4 Il benessere organizzativo 169<br />

5.1.5 L’indagine regionale sul clima interno 172<br />

5.2 Il sistema informativo e le tecnologie<br />

informatiche 176<br />

5.3 Le tecnologie e l’innovazione 178<br />

5.4 L’acquisizione <strong>di</strong> beni e servizi 182<br />

5.5 Ren<strong>di</strong>conto economico 185<br />

5.5.1 Analisi economica per livelli<br />

<strong>di</strong> assistenza 188<br />

5.5.2 Andamento del <strong>2010</strong> 193<br />

Parte sesta.<br />

La Comunicazione<br />

6.1 Informazioni per l’accesso ai servizi 196<br />

6.1.1 Guide informative per gli utenti<br />

e i loro familiari 196<br />

6.1.2 Internet ed Intranet 197<br />

6.1.3 Giornalino aziendale 198<br />

6.2 L’informazione tramite i Me<strong>di</strong>a 198<br />

6.3 Eventi aziendali 199<br />

6.3.1 Inaugurazioni ed eventi 199<br />

6.3.2 Giornate <strong>di</strong> prevenzione<br />

e sensibilizzazione 200<br />

6.4 Informazioni, reclami, segnalazioni, lo<strong>di</strong> 203<br />

6.5 La qualità percepita 207<br />

Glossario 209<br />

9


PARTE PRIMA<br />

L’Azienda


L’AZIENDA<br />

L’Azienda<br />

1.1 Il contesto socio-demografico<br />

12<br />

Biella tra ‘l monte e il verdeggiar de’ piani<br />

lieta guardante l’ubere convalli<br />

ch’armi ed aratri e a l’opera fumanti<br />

camini ostenta.<br />

(G. Carducci, Piemonte, 27 luglio 1890)<br />

Il biellese è caratterizzato da un contesto geografico<br />

per lo più collinare e montuoso. L’Azienda<br />

Sanitaria Locale <strong>di</strong> Biella comprende 74 comuni<br />

degli 82 della Provincia, per un totale <strong>di</strong> circa<br />

178.000 abitanti, oltre il 50% dei quali concentrati<br />

lungo l’asse Biella-Cossato e nell’imme<strong>di</strong>ato hinterland<br />

<strong>di</strong> Biella. 1<br />

Dal punto <strong>di</strong> vista economico-industriale la storica<br />

vocazione alla manifattura tessile ha garantito<br />

al territorio biellese uno sviluppo economico e un<br />

tenore <strong>di</strong> vita elevati.<br />

Le <strong>di</strong>fficoltà del settore negli ultimi anni e la ridotta<br />

<strong>di</strong>versificazione produttiva hanno fatto sì che<br />

la crisi economica del <strong>2009</strong> avesse un impatto più<br />

forte nel biellese rispetto ad altre aree, incidendo<br />

in maniera negativa sia in termini occupazionali<br />

e <strong>di</strong> red<strong>di</strong>to, che sul valore globale del territorio;<br />

<strong>di</strong>verse aree industriali sono state <strong>di</strong>smesse, con<br />

conseguente migrazione <strong>di</strong> popolazione attiva. Il<br />

1. Non rientrano nell’ambito territoriale dell’ASL <strong>BI</strong> i Comuni <strong>di</strong>:<br />

Ailoche, Caprile, Coggiola, Crevacuore, Gifflenga, Portula, Pray e<br />

Sostegno.


10<br />

9<br />

8<br />

7<br />

6<br />

5<br />

4<br />

3<br />

2<br />

1<br />

0<br />

Biella<br />

Alessandria<br />

tasso <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione è salito nel <strong>2009</strong>, in particolare<br />

tra gli uomini, superato solo dalle Province<br />

<strong>di</strong> Torino e Novara.<br />

Nella graduatoria nazionale relativa al prodotto<br />

interno lordo pro-capite 2 , la provincia <strong>di</strong> Biella ha<br />

fatto registrare un trend negativo, collocandosi nel<br />

<strong>2009</strong> al 43° posto in Italia (quinta in Regione), con<br />

Asti<br />

Tasso <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione (%)<br />

Cuneo<br />

Novara<br />

Torino<br />

una per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> 22 posizioni rispetto al 1995 (Tavola<br />

1) 3 . E scivola dal 38°(nel 2008) al 52° posto in Italia<br />

in relazione all’in<strong>di</strong>catore “benessere interno lordo”<br />

che tiene conto <strong>di</strong> fattori sociali quali speranza<br />

<strong>di</strong> vita alla nascita, iscrizioni universitarie, spesa<br />

per spettacoli, affluenza alle urne, emissioni <strong>di</strong><br />

CO 2 , furti e rapine, organizzazioni <strong>di</strong> volontariato 4 .<br />

Tavola 1 - POSIZIONE DELLE PROVINCE PIEMONTESI NELLA GRADUATORIA NAZIONALE RELATIVA<br />

AL PIL PRO-CAPITE A PREZZI CORRENTI<br />

PROVINCE POSIZIONE POSIZIONE POSIZIONE POSIZIONE POSIZIONE<br />

NEL 2005 NEL 2006 NEL 2007 NEL 2008 NEL <strong>2009</strong><br />

Torino 29 25 24 29 42<br />

Vercelli 34 34 23 34 24<br />

Novara 31 28 19 26 36<br />

Cuneo 24 24 11 17 20<br />

Asti 61 59 38 57 55<br />

Alessandria 51 47 26 44 44<br />

Biella 50 44 32 47 43<br />

V.C.O. 67 64 60 61 64<br />

2. Unioncamere Piemonte, “Geografia dei red<strong>di</strong>ti <strong>2009</strong>”.<br />

3. Elaborazione da Unioncamere Piemonte, “La contabilità economica<br />

territoriale <strong>2010</strong>”.<br />

4. Elaborazione Sole 24 Ore, in “Annuario Statistico Regionale <strong>2010</strong>”.<br />

VCO<br />

Vercelli<br />

Piemonte<br />

Italia<br />

Maschi 2008<br />

Maschi <strong>2009</strong><br />

Femmine 2008<br />

Femmine <strong>2009</strong><br />

13<br />

L’AZIENDA


L’AZIENDA<br />

Il profilo sociodemografico (la bassa natalità,<br />

l’invecchiamento e il calo della popolazione) è causa<br />

<strong>di</strong> criticità in ambito economico sociale e sanitario.<br />

La maggiore longevità è determinata da un<br />

netto miglioramento delle cure me<strong>di</strong>che, dell’assistenza<br />

e del sistema socio-sanitario in generale,<br />

nonché dal maggiore benessere economico della<br />

fascia più anziana. L’aspettativa <strong>di</strong> vita, alla nascita<br />

e alle <strong>di</strong>verse età, ha un trend <strong>di</strong> incremento.<br />

Negli ultimi due decenni, la <strong>di</strong>minuzione <strong>di</strong> popolazione<br />

ha interessato prevalentemente la fascia<br />

tra i 10 e i 44 anni; aumentano invece le persone<br />

oltre i 75 anni.<br />

POPOLAZIONE RESIDENTE NELLA PROVINCIA<br />

DI <strong>BI</strong>ELLA SUDDIVISA PER FASCE D’ETÀ<br />

FASCE<br />

D’ETÀ<br />

1971 1981 1991 2001 <strong>2009</strong><br />

0-9 25.882 20.581 13.960 14.570 14.721<br />

10-24 37.994 39.289 34.000 24.198 22.995<br />

25-44 56.312 53.433 53.205 54.205 49.375<br />

45-64 52.844 52.319 52.469 51.221 52.586<br />

65 e + 32.390 36.513 37.657 43.055 47.021<br />

TOTALE 205.422 202.135 191.291 187.249 186.698<br />

% su totale<br />

14<br />

35<br />

30<br />

25<br />

20<br />

15<br />

10<br />

5<br />

0<br />

Distribuzione popolazione % per fascia <strong>di</strong> età<br />

su popolazione<br />

0-9 10-24 25-44 45-64<br />

età<br />

65-74 75-84 85+<br />

censimento 2001 BDDE <strong>2009</strong><br />

Anni<br />

Anni<br />

84<br />

82<br />

80<br />

78<br />

76<br />

74<br />

72<br />

20<br />

15<br />

10<br />

5<br />

0<br />

1995-1999<br />

Aspettativa <strong>di</strong> vita alla nascita<br />

1999-2003<br />

2003-2007<br />

1995-1999<br />

1999-2003<br />

Maschi Femmine<br />

2003-2007<br />

locale Piemonte (1999 e 2005)<br />

Italia (1999 e 2005)<br />

Aspettativa <strong>di</strong> vita in età più avanzate<br />

Chi ha 65-69 anni Chi ha 80-84 anni<br />

maschi 1995-1999<br />

maschi 2003-2007<br />

femmine 1999-2003<br />

maschi 1999-2003<br />

femmine 1995-1999<br />

femmine 2003-2007<br />

Gli in<strong>di</strong>catori socio-demografici <strong>di</strong>mostrano<br />

dati migliori rispetto a Biella in tutte le province<br />

piemontesi, ad eccezione <strong>di</strong> Alessandria; il vercellese<br />

presenta in<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> vecchiaia simili, ma con un<br />

andamento migliore della natalità.


INDICATORI SOCIODEMOGRAFICI DEL PANORAMA <strong>BI</strong>ELLESE<br />

IN TERMINI DI CONFRONTO INTERNO TRA PERIODI E DI CONFRONTO TRA PROVINCE - <strong>2009</strong><br />

In<strong>di</strong>catori ASL <strong>BI</strong> ASL <strong>BI</strong> <strong>BI</strong> NO VCO VC AL AT CN TORINO TORINO REGIONE<br />

<strong>2009</strong> 2002<br />

provincia città<br />

In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> vecchiaia<br />

(popolazione ≥ 65<br />

aa/popolazione ≤ 14<br />

aa)*100<br />

209,6 195,6 207,7 159,6 193,2 209,0 211,9 188,3 160,5 171,6 197,1 178,4<br />

In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>pendenza<br />

(popolazione ≥<br />

65 aa e ≤14aa /<br />

popolazione tra 15<br />

e 64 aa)*100<br />

58,4 53,6 58,1 52,4 55,0 57,1 58,9 57,7 56,0 54,3 56,1 55,3<br />

In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> struttura<br />

della popolazione<br />

attiva (popolazione<br />

tra 40 e 64 aa/<br />

popolazione tra 15<br />

e 39 aa)*100<br />

135,4 111,5 136,0 121,0 135,9 133,5 136,0 129,7 119,5 124,1 119,4 125,9<br />

In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> ricambio 159,4<br />

(popolazione<br />

tra 60 e 64 aa/<br />

popolazione tra<br />

15 e 19aa)*100<br />

178 160,7 144,1 163,4 159,0 160,7 161,2 134,5 157,8 165,5 155,1<br />

Tasso natalità<br />

(n.nati/<br />

popolazione<br />

*100000)<br />

748,6 772,3 748,3 907,1 803,1 771,4 748,3 877,7 951,9 904,7 930,8 879,9<br />

Tasso mortalità<br />

(n.morti/<br />

popolazione<br />

*100000)<br />

1303,6 1305,8 1309,1 1051,9 1159,3 1313,1 1309,1 1252,1 1157,4 1020,6 1068,5 1119,3<br />

In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong><br />

fecon<strong>di</strong>tà<br />

(Nati vivi/ popolaz.<br />

femminile tra 15<br />

e 44 aa.)*100<br />

4,3 4,2 4,4 4,9 4,6 4,5 4,4 5,0 5,2 4,9 5,0 4,8<br />

In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong><br />

immigrazione<br />

(N. immigrati/<br />

popolazione)*100<br />

3,8 4,6 3,8 4,1 3,5 3,6 3,8 4,1 3,8 3,6 3,0 3,7<br />

In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong><br />

emigrazione<br />

(N.emigrati/<br />

popolazione)*100<br />

3,5 3,5 3,5 3,3 3,0 3,2 3,5 3,2 3,0 3,2 2,8 3,2<br />

15<br />

L’AZIENDA


L’AZIENDA<br />

Rispetto al 2008 il calo demografico in Provincia<br />

è <strong>di</strong> 616 unità dovuto essenzialmente ad un saldo<br />

naturale negativo, a fronte <strong>di</strong> un debole saldo migratorio<br />

positivo.<br />

La forte emigrazione registrata nei perio<strong>di</strong> precedenti<br />

è stata compensata dall’arrivo <strong>di</strong> persone<br />

<strong>di</strong> età inferiore ai 45 anni, con un rapporto <strong>di</strong> 2 a 1 a<br />

favore delle donne.<br />

Considerando lo stato civile, ed in particolare<br />

quelle con<strong>di</strong>zioni che possono esprimere un potenziale<br />

stato <strong>di</strong> solitu<strong>di</strong>ne, si osserva che più <strong>di</strong><br />

due residenti su <strong>di</strong>eci sono ultrasessantacinquenne<br />

potenzialmente soli. Questo aspetto con<strong>di</strong>ziona<br />

pesantemente sia l’accesso ai servizi sanitari che<br />

la possibilità <strong>di</strong> assistenza domiciliare, essendo in<br />

gioco la capacità della rete socio-sanitaria <strong>di</strong> adeguarsi<br />

all’andamento demografico. Per il prolungarsi<br />

della vita, inoltre, una buona parte dei “gran<strong>di</strong><br />

anziani” è assistita da familiari che sono a loro volta<br />

anziani potenzialmente bisognosi <strong>di</strong> assistenza.<br />

16<br />

Stranieri residenti al 31/12/2008<br />

% delle nazionalità<br />

Confrontando i dati in ambito regionale, emerge<br />

che il biellese presenta dati inferiori alla me<strong>di</strong>a regionale<br />

relativamente agli stranieri residenti (5,3%<br />

rispetto all’intera popolazione e 8,66% se si considera<br />

la sola popolazione minorenne, con il 12,9% <strong>di</strong> nuovi<br />

nati); in provincia sono presenti oltre 10.000 stranieri,<br />

<strong>di</strong> cui il 54 % donne. Nel grafico a piè pagina sono<br />

in<strong>di</strong>cate le nazionalità maggiormente presenti.<br />

In Piemonte, meta <strong>di</strong> flussi migratori da oltre un<br />

trentennio, i dati ISTAT aggiornati al 31 <strong>di</strong>cembre<br />

2008 riportano una presenza <strong>di</strong> oltre 351.000 stranieri<br />

residenti, pari a circa al 7,9% della popolazione<br />

complessiva ed al 12% della popolazione minorenne;<br />

i nuovi nati stranieri contribuiscono per il<br />

17,2% della natalità complessiva (fonte dati BDDE<br />

Regione Piemonte).<br />

Per quanto riguarda l’istruzione, la popolazione<br />

scolastica della provincia <strong>di</strong> Biella risulta in incremento,<br />

in particolare la componente universitaria.


Poiché però alla fine degli anni ’90 il biellese<br />

aveva in ambito regionale il più basso tasso <strong>di</strong><br />

iscrizione alle scuole superiori (53% contro 65,7%)<br />

e la minore <strong>di</strong>soccupazione giovanile (10,7% contro<br />

21,8%), gli ingressi precoci nel mondo del lavoro<br />

sono <strong>di</strong>venuti ora elemento <strong>di</strong> criticità per le<br />

<strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> riqualificazione e <strong>di</strong> ricerca <strong>di</strong> nuova<br />

occupazione per chi perde il posto <strong>di</strong> lavoro.<br />

Nel confronto tra province, Biella è ancora sfavorita,<br />

con oltre il 61% della popolazione con basso<br />

livello <strong>di</strong> istruzione.<br />

40<br />

35<br />

30<br />

25<br />

20<br />

15<br />

10<br />

5<br />

0<br />

Titoli <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o % su popolazione oltre i 15 anni<br />

2008<br />

Torino<br />

Vercelli<br />

Novara<br />

Cuneo<br />

Asti<br />

Alessandria<br />

Biella<br />

VCO<br />

Piemonte<br />

Nessuno o licenza elementare Licenza me<strong>di</strong>a/avviamento<br />

Diploma superiore Laurea<br />

1.2 Il profilo <strong>di</strong> salute della<br />

popolazione<br />

Tra i determinanti <strong>di</strong> salute è fondamentale il<br />

contesto socio-economico in tutti i suoi aspetti<br />

(istruzione, occupazione, qualità abitativa, red<strong>di</strong>to<br />

e tipologia familiare) e il suo mo<strong>di</strong>ficarsi negli anni,<br />

in quanto incide sulle <strong>di</strong>fferenze negli stili <strong>di</strong> vita<br />

(fumo, alcool, comportamenti sessuali), nell’alimentazione<br />

o nel <strong>di</strong>verso rischio professionale. Incide<br />

anche nell’utilizzo dei servizi sanitari, (potenziali<br />

ritar<strong>di</strong> <strong>di</strong>agnostici, scarsa adesione alla terapia ed<br />

alle procedure <strong>di</strong> follow-up o riabilitative) e si esplica<br />

anche con effetti sulle con<strong>di</strong>zioni psicologiche in<strong>di</strong>viduali<br />

(stress, depressione, solitu<strong>di</strong>ne).<br />

Per tale motivo la sola domanda espressa, che<br />

è quella valutabile dai flussi informativi correnti, è<br />

una stima al ribasso dei fabbisogni <strong>di</strong> assistenza<br />

sanitaria e <strong>di</strong> risorse.<br />

La definizione dei profili <strong>di</strong> salute della popolazione<br />

è centrale nella programmazione sanitaria,<br />

in quanto consente <strong>di</strong> definire gli ambiti prioritari<br />

<strong>di</strong> intervento sia in senso preventivo che <strong>di</strong>agnostico-terapeutico.<br />

Nel territorio biellese il bisogno <strong>di</strong> salute e l’uso<br />

dei servizi sanitari sono con<strong>di</strong>zionati dalla prevalenza<br />

delle patologie cronico-degenerative (tumori,<br />

patologie car<strong>di</strong>ocircolatorie e respiratorie) tipiche<br />

<strong>di</strong> una popolazione anziana.<br />

A ciò si associa il problema degli anziani potenzialmente<br />

soli, presenti in notevole numero specie<br />

nel sesso femminile, che comportano criticità in<br />

termini <strong>di</strong> problemi <strong>di</strong> accesso e <strong>di</strong> assistenza nelle<br />

post-<strong>di</strong>missioni.<br />

Gli strumenti <strong>di</strong>sponibili e meglio valutabili sono<br />

rappresentati dai dati <strong>di</strong> mortalità, dai dati <strong>di</strong> incidenza<br />

tumorale, dai risultati dello stu<strong>di</strong>o PASSI e<br />

dai dati <strong>di</strong> ospedalizzazione.<br />

17<br />

L’AZIENDA


L’AZIENDA<br />

DATI DI MORTALITÀ<br />

Sono espressi in termini <strong>di</strong> tassi grezzi <strong>di</strong> mortalità<br />

(forniscono informazioni sulle necessità assistenziali),<br />

<strong>di</strong> tassi standar<strong>di</strong>zzati (consentono confronti<br />

tra aree e nel tempo, in quanto non risentono della<br />

18<br />

Tasso grezzo*100.000<br />

Tasso grezzo*100.000<br />

600<br />

500<br />

400<br />

300<br />

200<br />

100<br />

0<br />

600<br />

Tumori maligni<br />

500<br />

400<br />

300<br />

200<br />

100<br />

0<br />

Tumori maligni<br />

Car<strong>di</strong>ocircolatorio<br />

Car<strong>di</strong>ocircolatorio<br />

In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> mortalità negli uomini<br />

Respiratorio<br />

Cause accidentali<br />

In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> mortalità nelle donne<br />

Respiratorio<br />

Cause accidentali<br />

<strong>di</strong>fferente composizione della popolazione per età e<br />

per sesso) e <strong>di</strong> anni <strong>di</strong> vita persi rispetto ad un’aspettativa<br />

<strong>di</strong> vita <strong>di</strong> 75 anni. Quest’ultimo in<strong>di</strong>catore permette<br />

l’analisi della mortalità prematura (per <strong>di</strong>fferenti<br />

cause) in quanto considera non solo il numero<br />

Alcool correlate<br />

con R.A. > 50%<br />

Alcool correlate<br />

con R.A. > 50%<br />

Malattie<br />

fumo-correlate<br />

Malattie<br />

fumo-correlate<br />

18000<br />

16000<br />

14000<br />

12000<br />

10000<br />

8000<br />

6000<br />

4000<br />

2000<br />

0<br />

18000<br />

16000<br />

14000<br />

12000<br />

10000<br />

8000<br />

6000<br />

4000<br />

2000<br />

0<br />

YPLL<br />

YPLL<br />

Tasso grezzo<br />

1995-1999<br />

Tasso grezzo<br />

2003-2007<br />

Anni <strong>di</strong> vita<br />

persi (YPLL)<br />

1995-1999<br />

YPLL<br />

2003-2007<br />

Tasso grezzo<br />

1995-1999<br />

Tasso grezzo<br />

2003-2007<br />

Anni <strong>di</strong> vita<br />

persi (YPLL)<br />

1995-1999<br />

YPLL<br />

2003-2007


dei decessi ma anche l’età in cui questi avvengono.<br />

Agli inizi degli anni ’90 nei confronti intraregionali<br />

(peraltro <strong>di</strong>sponibili solo fino al 2003) si rilevava negli<br />

uomini un eccesso <strong>di</strong> mortalità per tutte le cause,<br />

sostenuto in particolare da malattie car<strong>di</strong>ovascolari<br />

e in misura minore da tumori maligni e cause accidentali.<br />

Lo scenario più recente in<strong>di</strong>ca che:<br />

- la mortalità per tumore maligno è aumentata<br />

in termini <strong>di</strong> tassi grezzi (in<strong>di</strong>cati nelle colonne),<br />

a causa dell’invecchiamento della popolazione,<br />

a fronte <strong>di</strong> una riduzione degli anni <strong>di</strong> vita persi<br />

(in<strong>di</strong>cati dalle righe, con valori <strong>di</strong> riferimento a<br />

destra) e quin<strong>di</strong> dei tassi standar<strong>di</strong>zzati;<br />

- per la mortalità da malattie car<strong>di</strong>ovascolari si<br />

è registrata una riduzione dei tassi, e soprattutto<br />

degli anni <strong>di</strong> vita persi, in particolare negli<br />

uomini. Le malattie car<strong>di</strong>ovascolari comunque<br />

sono il determinante principale <strong>di</strong> morte, soprattutto<br />

nelle donne;<br />

- la mortalità da cause accidentali, specie nelle<br />

età più giovani, si è nettamente ridotta e ciò è<br />

attribuibile alle politiche <strong>di</strong> sicurezza stradale<br />

introdotte;<br />

- la mortalità nel primo anno <strong>di</strong> vita si è più che<br />

<strong>di</strong>mezzata, elemento questo che influisce nettamente<br />

sulle aspettative <strong>di</strong> vita alla nascita.<br />

Tra le aggregazioni <strong>di</strong> cause <strong>di</strong> morte correlabili<br />

agli stili <strong>di</strong> vita, la mortalità fumo-correlata, desumibile<br />

da alcune se<strong>di</strong> tumorali e patologie car<strong>di</strong>ocircolatorie,<br />

è sostanzialmente stabile, ma con un<br />

lieve decremento nei maschi, mentre nelle donne<br />

il dato pare in ascesa.<br />

DATI DI INCIDENZA DEI TuMORI<br />

I dati sull’incidenza dei tumori sono raccolti nel<br />

“Registro Tumori Piemonte e Valle d’Aosta - Provincia<br />

<strong>di</strong> Biella” avviato nel 1995 con la collaborazione<br />

tra Fondo Edo Tempia, ASL <strong>BI</strong> e Provincia <strong>di</strong><br />

Biella e attualmente incar<strong>di</strong>nato nel Centro Regio-<br />

nale per la prevenzione oncologica. Tale attività <strong>di</strong><br />

monitoraggio consente <strong>di</strong> valutare la sopravvivenza<br />

dei pazienti nel tempo, funzione questa connessa<br />

soprattutto allo sta<strong>di</strong>o della neoplasia al momento<br />

della <strong>di</strong>agnosi. In Piemonte solo la provincia <strong>di</strong> Biella<br />

e la Città <strong>di</strong> Torino <strong>di</strong>spongono <strong>di</strong> questo strumento.<br />

I dati <strong>di</strong> incidenza e <strong>di</strong> sopravvivenza per tumori<br />

sono sostanzialmente in linea con quelli del Nord-<br />

Italia (e del centro Europa), e vedono come patologie<br />

più frequenti le neoplasie polmonari a bassa sopravvivenza<br />

negli uomini, le neoplasie mammarie ad<br />

elevata sopravvivenza nelle donne e le neoplasie del<br />

colon-retto per ambedue i sessi, con una sopravvivenza<br />

interme<strong>di</strong>a.<br />

STuDIO PASSI 5<br />

È un’indagine campionaria, basata su interviste<br />

alla popolazione <strong>di</strong> età 18-69 anni, tesa a valutare<br />

<strong>di</strong>versi aspetti della popolazione, i cui dati sono aggiornati<br />

al 31.12.<strong>2009</strong> (672 interviste).<br />

Le risposte sugli stili <strong>di</strong> vita in<strong>di</strong>cano che:<br />

- i fumatori sono pari al 26% e <strong>di</strong> essi il 6% <strong>di</strong>chiara<br />

<strong>di</strong> fumare oltre 20 sigarette al dì (forte fumatore).<br />

Sono interessati maggiormente i soggetti<br />

giovani (32%);<br />

- il 18% ha una vita sedentaria, mentre solo il 39%<br />

svolge attività fisica adeguata. Il 9% è obeso ed<br />

il 30 % è soprappeso;<br />

- il 15% degli intervistati può essere ritenuto un<br />

consumatore a rischio <strong>di</strong> alcol. Il consumo “binge”,<br />

cioè 6 o più bevande alcoliche bevute in una<br />

sola occasione, riguarda il 7% degli intervistati<br />

ed è più <strong>di</strong>ffuso negli uomini e tra i giovani (11%).<br />

L’8% <strong>di</strong>chiara che nell’ultimo mese ha guidato<br />

dopo aver bevuto.<br />

Dalle risposte sul contesto socio-economico<br />

si osserva che il 35% della popolazione intervista-<br />

5. Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia<br />

19<br />

L’AZIENDA


L’AZIENDA<br />

ta non ha un lavoro regolare. Sono svantaggiati i<br />

giovani (31%), in particolare giovani donne (46%).<br />

Il 45% degli intervistati lamenta <strong>di</strong>fficoltà economiche,<br />

gravi nell’11% (15% nelle donne anziane). Il<br />

10,5% lamenta sintomi correlabili alla depressione,<br />

specie nelle donne ed in chi presenta <strong>di</strong>fficoltà<br />

economiche, ma il 41% ha in<strong>di</strong>cato <strong>di</strong> aver avuto<br />

problemi psicologici recenti. In quasi la metà dei<br />

casi non è stato richiesto aiuto nè in famiglia nè<br />

presso operatori sanitari.<br />

DATI DI OSPEDALIZZAZIONE<br />

Nonostante la presenza ormai consolidata <strong>di</strong><br />

forme <strong>di</strong> assistenza alternative al ricovero ospedaliero,<br />

che l’evoluzione dell’organizzazione sanitaria<br />

ha reso <strong>di</strong>sponibili agli utenti, il tasso <strong>di</strong> ospedalizzazione<br />

(cioè il numero <strong>di</strong> ricoveri all’anno<br />

dei residenti in un determinato territorio su mille<br />

abitanti) rimane l’in<strong>di</strong>catore che meglio rappresenta<br />

i bisogni espressi più importanti ed in<strong>di</strong>fferibili<br />

della popolazione.<br />

Nel biennio <strong>2009</strong> e <strong>2010</strong> si è assistito ad una riduzione<br />

del ricorso al ricovero da parte dei citta<strong>di</strong>ni<br />

biellesi, soprattutto per quanto riguarda il ricorso a<br />

20<br />

strutture fuori ASL (la cosiddetta mobilità passiva).<br />

Si tratta <strong>di</strong> un cambiamento nei comportamenti<br />

sanitari <strong>di</strong> una entità raramente osservabile.<br />

La lettura congiunta del dato <strong>di</strong> riduzione sia<br />

della ospedalizzazione che della mobilità passiva<br />

(coerentemente all’avvenuto mantenimento della<br />

produzione dell’Ospedale degli Infermi) significa<br />

due cose:<br />

1) complessivamente i biellesi ricorrono meno al<br />

ricovero ospedaliero;<br />

2) <strong>di</strong> quelli che vi ricorrono, una percentuale molto<br />

più elevata che in passato, si rivolge all’Ospedale<br />

degli Infermi <strong>di</strong> Biella, a testimonianza <strong>di</strong> una<br />

ritrovata fiducia (ve<strong>di</strong> capitolo 2.6 L’assistenza<br />

ospedaliera).<br />

Da segnalare, infine, una componente particolare<br />

della domanda espressa: quella erogata a totale<br />

o parziale carico dell’utente (attività in libera professione<br />

e/o in regime alberghiero, per i ricoveri). I<br />

dati <strong>di</strong> Biella si mantengono nettamente più elevati<br />

rispetto alla me<strong>di</strong>a regionale (per i paganti, quasi il<br />

4% contro un modesto 1,3% regionale). I fabbisogni<br />

e le risorse necessarie devono considerare anche<br />

questa quota <strong>di</strong> pazienti.


1.3 L’identità aziendale<br />

LA MISSIONE<br />

L’Atto Aziendale, documento car<strong>di</strong>ne dell’Azienda<br />

approvato il 25 settembre 2008, in<strong>di</strong>vidua la missione<br />

dell’ASL <strong>BI</strong> nello sviluppo <strong>di</strong> azioni finalizzate<br />

a perseguire i seguenti obiettivi nei confronti della<br />

popolazione <strong>di</strong> riferimento:<br />

- promuovere la salute;<br />

- prevenire gli stati <strong>di</strong> malattia o <strong>di</strong> per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> salute;<br />

- curare gli stati <strong>di</strong> malattia per recuperare la salute;<br />

- contribuire a recuperare i danni funzionali conseguenti<br />

ad eventi morbosi ed a mantenere il<br />

più alto livello <strong>di</strong> autonomia e qualità della vita.<br />

A tal fine, l’ASL <strong>BI</strong> assicura a tutti gli aventi <strong>di</strong>ritto,<br />

tramite le strutture <strong>di</strong>rettamente gestite e con<br />

le risorse <strong>di</strong>sponibili, tutte le prestazioni comprese<br />

nei livelli essenziali <strong>di</strong> assistenza (LEA) al massimo<br />

livello <strong>di</strong> qualità possibile e nel rispetto dei principi<br />

comportamentali <strong>di</strong> uguaglianza, appropriatezza,<br />

imparzialità e libera scelta. L’Azienda, assicurando<br />

la centralità della persona nella realizzazione delle<br />

azioni finalizzate al raggiungimento dei suddetti<br />

obiettivi e l’integrazione con i servizi socio-assistenziali,<br />

delinea una propria strategia coerente con la<br />

pianificazione nazionale e regionale, confrontandosi<br />

con le istituzioni locali rappresentate innanzi tutto<br />

dalla Conferenza dei Sindaci e coinvolgendo gli altri<br />

soggetti pubblici e privati, portatori <strong>di</strong> interessi a<br />

rilevanza sanitaria, operanti sul territorio, nonché a<br />

livello <strong>di</strong> Area Funzionale Sovrazonale n. 2 Piemonte<br />

Nord-Orientale, a cui l’ASL <strong>BI</strong> appartiene. In particolare,<br />

nell’ambito della missione definita dalla programmazione<br />

regionale e con il rispetto del vincolo<br />

<strong>di</strong> bilancio, l’Azienda realizza la propria autonomia<br />

nell’organizzazione dei processi assistenziali ed in<br />

coerenza con l’organizzazione a rete <strong>di</strong> tutti i servizi<br />

sanitari, amministrativi e <strong>di</strong> supporto.<br />

La Direzione Generale<br />

L’ASSETTO ORgANIZZATIVO<br />

La realizzazione del modello organizzativo è<br />

stata improntata alla responsabilizzazione sul<br />

perseguimento degli obiettivi e sul raggiungimento<br />

dei risultati.<br />

Le articolazioni organizzative operanti all’interno<br />

dell’Azienda comprendono sia strutture complesse<br />

che strutture semplici. Per entrambe le tipologie<br />

esiste una graduazione su tre livelli, in funzione del<br />

ruolo, delle competenze e delle risorge gestite.<br />

Strutture Complesse:<br />

- macrostrutture (Distretti, Presi<strong>di</strong>o Ospedaliero,<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Prevenzione);<br />

- strutture interme<strong>di</strong>e (Dipartimenti ospedalieri e<br />

transmurali);<br />

- strutture <strong>di</strong> base (articolazioni organizzative<br />

che programmano, organizzano ed erogano<br />

prestazioni con autonomia gestionale e tecnico<br />

professionale, non ricomprese sopra).<br />

Strutture Semplici:<br />

- a valenza <strong>di</strong>partimentale;<br />

- in staff, interaziendale o <strong>di</strong> macrostruttura;<br />

- <strong>di</strong> struttura complessa <strong>di</strong> base.<br />

Una visione d’insieme dell’organizzazione<br />

aziendale e visioni <strong>di</strong> dettaglio, al 30 settembre<br />

<strong>2010</strong>, sono fornite dai successivi schemi.<br />

21<br />

L’AZIENDA


L’AZIENDA<br />

22<br />

Consulta della<br />

Direzione Strategica<br />

Collegio <strong>di</strong> Direzione<br />

Consiglio dei Sanitari<br />

Direttorio<br />

Nuovo Ospedale<br />

Ufficio<br />

Nuovo Ospedale<br />

DIREZIONE AZIENDALE<br />

Nucleo<br />

<strong>di</strong> Valutazione<br />

Collegio Sindacale<br />

Conferenza dei Sindaci<br />

OSPEDALE TERRITORIO SERVIZI CENTRALI<br />

Staff <strong>di</strong> Direzione<br />

Programmazione e Controllo<br />

Direzione Me<strong>di</strong>ca Ospedale<br />

Formazione e Comunicazione<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Chirurgia<br />

Distretto 1 Distretto 2<br />

Politiche e Amministrazione<br />

del Personale<br />

Biella Cossato<br />

Sistemi Informativi ed Informatici<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina<br />

Professioni Sanitarie<br />

Dipartimento dei Servizi<br />

Ingegneria Clinica<br />

Affari Generali<br />

Dipartimento Materno Infantile Dipartimento <strong>di</strong> Prevenzione<br />

Prevenzione, Protezione e Sicurezza<br />

Servizi in “line”<br />

Acquisizione Beni<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Salute Mentale<br />

Servizi Tecnici manutentivi<br />

Acquisizione e Gestione Servizi<br />

Dipartimento Ospedale Territorio<br />

Affari Patrimoniali<br />

Assistenza Legale<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Emergenza<br />

Gestione Economico Finanziaria<br />

Assistenza Sanitaria Integrata


Macrostruttura del Presi<strong>di</strong>o Ospedaliero degli Infermi<br />

DIPARTIMENTO<br />

DI CHIRURGIA<br />

Me<strong>di</strong>cina<br />

Perioperatoria<br />

Week<br />

Surgery<br />

ANESTESIA<br />

RIANIMAZIONE E<br />

TERAPIA ANTALGICA<br />

Rianimazione<br />

CHIRURGIA<br />

GENERALE AD<br />

ALTA COMPLESSITÁ<br />

CHIRURGIA<br />

VASCOLARE<br />

DERMATOLOGIA<br />

UROLOGIA<br />

ORTOPEDIA E<br />

TRAUMATOLOGIA<br />

OTORINO-<br />

LARINGOIATRIA<br />

OCULISTICA<br />

DIPARTIMENTO<br />

DI MEDICINA<br />

Semintensiva<br />

Day<br />

Hospital<br />

Gastroenterologia ed<br />

Endoscopia Digestiva<br />

MEDICINA<br />

INTERNA<br />

Ematologia<br />

ONCOLOGIA<br />

PNEUMOLOGIA<br />

Allergologia<br />

NEUROLOGIA<br />

MALATTIE<br />

INFETTIVE<br />

DIREZIONE<br />

MEDICA<br />

DIPARTIMENTO<br />

DEI SERVIZI<br />

LABORATORIO<br />

ANALISI<br />

Microbiologia<br />

RADIOLOGIA<br />

DIAGNOSTICA<br />

IMMUNOEMATOLOGIA<br />

SERV. TRASFUSIONALE<br />

RADIOTERAPIA<br />

ANATOMIA ISTOLOGIA<br />

PATOLOGICA<br />

MEDICINA<br />

NUCLEARE<br />

DIPARTIMENTO<br />

MATERNO<br />

INFANTILE<br />

GINECOLOGIA E<br />

OSTETRICIA<br />

DIPARTIMENTO<br />

EMERGENZA<br />

Neonatologia Med. Chir. Urgenz.<br />

Pronto Soccorso<br />

CARDIOLOGIA<br />

Ginecologia Emo<strong>di</strong>namica<br />

PEDIATRIA SEST<br />

118<br />

LEGENDA<br />

Dipartimento<br />

Struttura Complessa<br />

Struttura Semplice<br />

23<br />

L’AZIENDA


L’AZIENDA<br />

Macrostrutture Distretto 1 e Distretto 2<br />

Attività<br />

Amministrative<br />

del Territorio<br />

Dipartimenti Trasmurali<br />

24<br />

MEDICINA<br />

RIA<strong>BI</strong>LITATIVA<br />

Area Adulto Anziani<br />

CURE PRIMARIE 1<br />

Area Adulto Anziani<br />

CURE PRIMARIE 2<br />

NEFROGOLGIA<br />

E DIALISI<br />

Dialisi<br />

UNITÁ MODULARE 1<br />

<strong>BI</strong>ELLA<br />

DISTRETTO 1<br />

- <strong>BI</strong>ELLA -<br />

AREA DIPENDENZE<br />

S.E.R.T.<br />

DISTRETTO 2<br />

- COSSATO -<br />

AREA DIPENDENZE<br />

S.E.R.T. D2<br />

DIPARTIMENTO<br />

OSPEDALE<br />

TERRITORIO<br />

DIPARTIMENTO<br />

SALUTE MENTALE<br />

SERVIZIO ASS.ZA<br />

FARMACEUTICA<br />

TERRITORIALE<br />

AREA MATERNO<br />

INFANTILE e DELL’ETÁ<br />

EVOLUTIVA NPI D2<br />

CURE PALLIATIVE GERIATRIA<br />

POST ACUZIE<br />

UNITÁ MODULARE 2<br />

COSSATO<br />

SERVIZIO<br />

PSICHIATRICO<br />

DIAGNOSI E CURA<br />

AREA MATERNO<br />

INFANTILE e DELL’ETÁ<br />

EVOLUTIVA NPI<br />

Diabetologia


Dipartimento <strong>di</strong> Prevenzione<br />

DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE<br />

Direzione Integrata della Prevenzione<br />

Servizio Igiene<br />

e Sanità Pubblica<br />

Me<strong>di</strong>cina Legale<br />

Servizio Prevenzione<br />

e Sicurezza ambienti <strong>di</strong> lavoro<br />

Servizio Igiene<br />

degli Alimenti e della Nutrizione<br />

Igiene degli alimenti<br />

Dietologia e Igiene Nutrizionale<br />

Servizio Veterinario Area A<br />

Servizio Veterinario Area B<br />

Servizio Veterinario Area C<br />

25<br />

L’AZIENDA


L’AZIENDA<br />

1.4 La strategia<br />

Fin dalla sua istituzione con la “Legge 23 <strong>di</strong>cembre<br />

1978, n. 833”, il Sistema Sanitario Nazionale<br />

ha scelto la programmazione sanitaria come<br />

strumento per guidare un sistema complesso e articolato<br />

su <strong>di</strong>versi livelli istituzionali:<br />

- quello nazionale, che si esplica principalmente<br />

attraverso il Piano Sanitario Nazionale;<br />

- quello regionale, che ha come strumento quadro<br />

il Piano Sanitario Regionale;<br />

- quello aziendale, che avviene attraverso i piani<br />

strategici locali.<br />

Le tappe nella definizione della strategia<br />

dell’ASL <strong>BI</strong> sono state le seguenti:<br />

• il Piano per la riorganizzazione dell’assistenza<br />

e <strong>di</strong> riequilibrio economico 2006-2007;<br />

• il Piano Sanitario Aziendale per il triennio 2008-<br />

<strong>2010</strong>, in applicazione del Piano socio-sanitario<br />

regionale 2007-<strong>2010</strong> pre<strong>di</strong>sposto dalla Regione<br />

Piemonte. Il documento, approvato all’unanimità<br />

dalla Conferenza dei Sindaci dell’ASL <strong>BI</strong> nelle<br />

sedute del 30 ottobre e del 27 novembre 2008,<br />

nonché dalle organizzazioni sindacali me<strong>di</strong>che<br />

e del comparto e dal Consiglio dei Sanitari,<br />

delinea una strategia complessiva che <strong>di</strong> fatto<br />

costituisce il riferimento principe per l’attività<br />

gestionale dell’ASl <strong>BI</strong>.<br />

I tre assi strategici della programmazione aziendale<br />

in<strong>di</strong>viduati nel Piano Sanitario Aziendale sono:<br />

1. il potenziamento delle attività <strong>di</strong> prevenzione e<br />

dei servizi territoriali,<br />

2. la riqualificazione dell’Ospedale degli Infermi,<br />

3. il completamento del Nuovo Ospedale con l’obiettivo<br />

<strong>di</strong> migliorare la qualità dei servizi forniti, assicurare<br />

la continuità assistenziale e recuperare<br />

il rapporto <strong>di</strong> fiducia con i citta<strong>di</strong>ni biellesi.<br />

26<br />

La costruzione della strategia e le azioni realizzate<br />

sulle strutture, sull’organizzazione e sui fattori<br />

produttivi sino al 31 <strong>di</strong>cembre 2008 sono ren<strong>di</strong>contate<br />

nel <strong>Bilancio</strong> sociale e <strong>di</strong> missione 2006-2008.<br />

Il principale in<strong>di</strong>catore dell’efficacia delle azioni<br />

intraprese è la riduzione della cosiddetta mobilità<br />

passiva “sostanziale”, cioè del ricorso a strutture<br />

fuori ASL, regionali ed extra-regionali, per<br />

prestazioni sanitarie <strong>di</strong> ricovero ed ambulatoriali<br />

<strong>di</strong>sponibili sul nostro territorio. Inoltre, il potenziamento<br />

dei servizi territoriali, l’offerta <strong>di</strong> prestazioni<br />

assistenziali alternativi al ricovero, una maggiore<br />

appropriatezza nell’in<strong>di</strong>viduare la risposta più coerente<br />

alla domanda sanitaria nei suoi molteplici<br />

aspetti, portano con sé un ulteriore effetto: la riduzione<br />

del tasso <strong>di</strong> ospedalizzazione, coerentemente<br />

con la programmazione nazionale e regionale.<br />

Il presente <strong>Bilancio</strong> sociale descrive le azioni<br />

messe in atto nell’ultimo biennio per completare<br />

l’attuazione della strategia. In particolare gli interventi<br />

<strong>di</strong> investimento sulle strutture territoriali<br />

ed ospedaliere sul versante e<strong>di</strong>lizio, tecnologico e<br />

dell’organizzazione.


Il manifestarsi <strong>di</strong> nuove opportunità e la mo<strong>di</strong>fica<br />

<strong>di</strong> elementi significativi del contesto hanno reso<br />

necessarie delle mo<strong>di</strong>fiche e delle integrazioni alla<br />

programmazione aziendale, pur mantenendo fermi<br />

gli assi strategici portanti. In questo senso va<br />

letto l’accordo con la casa <strong>di</strong> cura “La Vialarda” per<br />

l’esecuzione <strong>di</strong> esami ra<strong>di</strong>ologici, ove la collaborazione<br />

tra pubblico e privato tende ad integrare le<br />

risorse per evitare mobilità passiva. Per contro, la<br />

realizzazione del secondo piano del pa<strong>di</strong>glione Cartotti<br />

per raddoppiare la <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> posi letto del<br />

Servizio Psichiatrico <strong>di</strong> Diagnosi e Cura, avvenuta<br />

nel <strong>2010</strong>, non potrà al momento essere attivata, non<br />

essendo nelle <strong>di</strong>sponibilità finanziarie dell’Azienda<br />

l’assunzione degli operatori sanitari necessari.<br />

Un’importante revisione della programmazione<br />

aziendale è poi avvenuta con l’adozione del Piano<br />

<strong>di</strong> Rientro <strong>2010</strong> che, a fronte <strong>di</strong> risorse assegnate<br />

pari al <strong>2009</strong>, ha impegnato l’Azienda a perseguire<br />

una politica gestionale finalizzata ad ottenere la<br />

massima razionalizzazione della spesa e un elevato<br />

livello <strong>di</strong> efficienza e <strong>di</strong> appropriatezza, in particolare<br />

nel settore farmaceutico e più in generale<br />

sull’acquisto <strong>di</strong> beni e servizi.<br />

Tre aspetti della strategia vanno in particolare<br />

evidenziati:<br />

1. Nella propria politica del personale, l’Azienda<br />

aveva previsto un rafforzamento delle professionalità<br />

in organico, soprattutto in funzione del<br />

terzo asse strategico, ovvero della realizzazione<br />

del Nuovo Ospedale. Tale azione è avvenuta nel<br />

<strong>2009</strong> mentre si è arrestata nel <strong>2010</strong> a fronte delle<br />

insufficienti <strong>di</strong>sponibilità economiche.<br />

2. L’attività ospedaliera ha registrato, in particolare<br />

nel <strong>2010</strong>, significativi sviluppi in numerose<br />

specialità me<strong>di</strong>che e chirurgiche. Ciò, se da un<br />

lato rappresenta un fenomeno positivo <strong>di</strong> maggiore<br />

sod<strong>di</strong>sfazione della domanda dei citta<strong>di</strong>ni<br />

biellesi, per altro operato con un incremento<br />

della produttività del personale, dall’altro ha indotto<br />

un incremento dei costi <strong>di</strong> beni e servizi<br />

non compensato dal recupero <strong>di</strong> mobilità, che<br />

non trova corrispondente riconoscimento economico<br />

aziendale.<br />

3. L’attività territoriale in convenzione ha registrato<br />

apprezzabili incrementi <strong>di</strong> spesa a seguito <strong>di</strong><br />

provve<strong>di</strong>menti regionali <strong>di</strong> adeguamento delle<br />

rette: nelle Case <strong>di</strong> Riposo, nelle Comunità per<br />

tossico<strong>di</strong>pendenti, nonchè per effetti contrattuali<br />

e per pazienti psichiatrici. Essendo le risorse<br />

complessive <strong>di</strong>sponibili immutate è stato<br />

pertanto necessario compensare questa crescita<br />

con una minore accessibilità <strong>di</strong> pazienti alle<br />

stesse strutture.<br />

Uno scorcio della sede<br />

territoriale <strong>di</strong> Andorno<br />

L’AZIENDA


Veduta della Valle Elvo


PARTE SECONDA<br />

Relazione <strong>Sociale</strong>:<br />

le azioni realizzate


LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE<br />

Relazione <strong>Sociale</strong>:<br />

le azioni realizzate<br />

2.1 La Prevenzione<br />

Il livello globale <strong>di</strong> salute è legato fortemente a<br />

fattori comportamentali (alimentazione corretta e<br />

sana, attività fisica regolare, astensione da <strong>di</strong>pendenze),<br />

ambientali (qualità dell’acqua, dell’aria, del<br />

suolo, dell’abitazione e dell’abitato), professionali<br />

(esposizione a fattori <strong>di</strong> rischio), sociali (risorse<br />

economiche adeguate, lavoro ed istruzione, servizi<br />

ed abitazioni, coesione sociale) ed in<strong>di</strong>viduali (assenza<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>sabilità, adattabilità, resistenza ad eventi<br />

avversi ed allo stress), oltre che alla <strong>di</strong>sponibilità<br />

<strong>di</strong> servizi sanitari e welfare adeguati per qualità ed<br />

accessibilità.<br />

Gli interventi per promuovere salute in una popolazione<br />

non sono quin<strong>di</strong> responsabilità esclusiva<br />

del settore sanitario, ma coinvolgono tutti i soggetti<br />

istituzionali (Stato, regioni, province, comuni,<br />

aziende sanitarie, scuole, enti pubblici e privati<br />

presenti sul territorio) con azioni coor<strong>di</strong>nate, integrate<br />

ed unitarie.<br />

Da questa consapevolezza nasce la Direzione<br />

Integrata della Prevenzione con il Piano Regionale<br />

2007-<strong>2010</strong> perfezionato attraverso le “Linee<br />

<strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo regionali per l’avvio <strong>di</strong> una sperimentazione<br />

funzionale finalizzata al ri-orientamento<br />

più coerente, appropriato, efficace e socialmente<br />

produttivo della nuova Direzione Integrata della<br />

Prevenzione” (approvato dalla Giunta Regionale il<br />

30<br />

16.12.2008); nascono inoltre i “Piani e Profili <strong>di</strong> Salute”<br />

(PePS).<br />

La Direzione Integrata della Prevenzione ha<br />

il compito <strong>di</strong> mobilitare, coor<strong>di</strong>nare ed in<strong>di</strong>rizzare<br />

le <strong>di</strong>verse competenze professionali presenti nel<br />

sistema dei servizi sociosanitari, interagendo con<br />

le istituzioni locali, operando su <strong>di</strong>verse filiere <strong>di</strong><br />

intervento parallele alla tra<strong>di</strong>zionale <strong>di</strong>agnosi e<br />

cura e partendo dalla conoscenza epidemiologica<br />

della popolazione, del suo stato <strong>di</strong> salute e dei<br />

suoi bisogni. Tale conoscenza è fondamentale per<br />

l’orientamento delle priorità, come supporto alle<br />

amministrazioni locali nella realizzazione dei Piani<br />

e Profili <strong>di</strong> Salute (PePS) coerenti a valutazioni sanitarie,<br />

ambientali, sociali ed economiche, e per la<br />

redazione dei Piani <strong>di</strong> Zona da parte dei Distretti.<br />

Le filiere coinvolte sono:<br />

- la prevenzione primaria, compito delle strutture<br />

del Dipartimento <strong>di</strong> Prevenzione con attività<br />

sanitarie e <strong>di</strong> vigilanza, finalizzate alla prevenzione<br />

dei rischi biologici, fisici e chimici e <strong>di</strong><br />

altre strutture aziendali. La mission aziendale<br />

si fonda sui principi della Evidence Based Prevention<br />

e della reale tutela della comunità;<br />

- la promozione della salute, compito <strong>di</strong> tutto il<br />

personale sanitario <strong>di</strong>pendente e convenzionato<br />

dell’ASL, finalizzata alla riduzione dei rischi derivanti<br />

dagli stili <strong>di</strong> vita e da altri fattori <strong>di</strong> rischio,<br />

e che vede il coinvolgimento <strong>di</strong> tutti coloro che


sul territorio sono impegnati in questa attività;<br />

- la prevenzione secondaria, finalizzata ad avere<br />

<strong>di</strong>agnosi in una fase antecedente alla comparsa<br />

clinica della malattia;<br />

- la prevenzione terziaria, finalizzata alla prevenzione<br />

della <strong>di</strong>sabilità dopo la malattia.<br />

Il coinvolgimento <strong>di</strong> tutti (operatori, istituzioni,<br />

citta<strong>di</strong>ni) è alla base <strong>di</strong> un modello cre<strong>di</strong>bile <strong>di</strong> miglioramento<br />

dello stato <strong>di</strong> salute della popolazione.<br />

Le attività certificative rappresentano una peculiare<br />

funzione sanitaria finalizzata alla tutela<br />

dell’in<strong>di</strong>viduo, attraverso la valutazione del suo<br />

status <strong>di</strong> abilità e/o dei suoi bisogni, e dello stesso<br />

sistema sociale. Le funzioni certificative esercitate<br />

nell’ambito del Dipartimento <strong>di</strong> Prevenzione<br />

riguardano il mondo dello sport, che a fianco<br />

della promozione ed educazione all’attività fisica<br />

nei confronti degli adolescenti è presi<strong>di</strong>ato dalla<br />

Me<strong>di</strong>cina Sportiva; il mondo del lavoro, presi<strong>di</strong>ato<br />

dallo SPRESAL con certificazioni relative a giu<strong>di</strong>zi<br />

<strong>di</strong> inidoneità, lavoratrici in gravidanza, <strong>di</strong>sabili da<br />

inserire in ambito lavorativo e appren<strong>di</strong>sti minorenni,<br />

e dal Servizio <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Legale per le funzioni<br />

me<strong>di</strong>co-fiscali; la sicurezza nella guida, con<br />

valutazioni anche della Commissione sulle <strong>di</strong>pendenze<br />

e sui soggetti affetti da patologie croniche e<br />

<strong>di</strong>sabilità; le valutazioni <strong>di</strong> invali<strong>di</strong>tà, per le quali<br />

dal <strong>2010</strong> la titolarità dell’azione amministrativa è<br />

passata dal Servizio <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Legale all’INPS e<br />

l’ambito zootecnico.<br />

Altre funzioni certificative vengono erogate dai<br />

<strong>di</strong>versi servizi dell’ASL, in particolar modo quelle<br />

attinenti il bisogno <strong>di</strong> sostegno in ambito scolastico,<br />

il fabbisogno <strong>di</strong> presi<strong>di</strong> sanitari e <strong>di</strong>etetici, o <strong>di</strong><br />

ausili, l’ambito materno-infantile.<br />

2.1.1 Gli stili <strong>di</strong> vita e la promozione della salute<br />

Il monitoraggio sugli stili <strong>di</strong> vita e su altri aspetti<br />

della salute della popolazione deriva dai dati elaborati<br />

dalla SOS Epidemiologia e da alcuni stu<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />

sorveglianza promossi dalla Regione:<br />

- PASSI, sugli stili <strong>di</strong> vita ed altri aspetti della salute<br />

dei citta<strong>di</strong>ni;<br />

- HBSC (Health Behaviour in School-aged Children)<br />

sugli stili <strong>di</strong> vita e <strong>di</strong> salute dei giovani tra<br />

gli 11 ed i 15 anni;<br />

- OKKIO ALLA SALUTE su temi relativi alla nutrizione<br />

ed attività fisica dei bambini <strong>di</strong> 8-9 anni.<br />

La sorveglianza dà strumenti conoscitivi per<br />

in<strong>di</strong>viduare interventi <strong>di</strong> promozione della salute<br />

adeguati, lavorando soprattutto sui giovani. L’ASL<br />

<strong>BI</strong> ha quin<strong>di</strong> sviluppato e sostenuto progetti, in<br />

collaborazione con altri soggetti presenti sul territorio,<br />

per incentivare comportamenti salutari. A<br />

ciò si aggiungono i percorsi svolti dal Dipartimento<br />

<strong>di</strong> Prevenzione, dal SerT relativamente alle <strong>di</strong>pendenze<br />

(alcool, stupefacenti, gioco d’azzardo), dalla<br />

Me<strong>di</strong>cina Sportiva e dal Consultorio Familiare. Si<br />

segnalano tra gli altri:<br />

- “Sfumo” con attività ambulatoriali e nelle scuole,<br />

in collaborazione con Lega Tumori e Fondo Edo<br />

Tempia, per educare i giovani a non fumare;<br />

- “SPAF!” sul <strong>di</strong>sagio giovanile, in collaborazione<br />

con il Consorzio IRIS;<br />

- “Le montagne biellesi si muovono”, in collaborazione<br />

con il Consorzio CISSABO ed il Dipartimento<br />

<strong>di</strong> Scienze Sociali <strong>di</strong> Torino, a favore dei<br />

giovani residenti in zone marginali;<br />

- “La piramide dei sapori” realizzato in alcune<br />

Scuole biellesi;<br />

- “Una mela al giorno - il piacere <strong>di</strong> stare bene”<br />

in collaborazione con la Lega tumori;<br />

- “SMS: Super Merenda Sana” progetto della<br />

Lega Tumori supportato dal SIAN;<br />

31<br />

LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE


LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE<br />

- interventi <strong>di</strong>vulgativi in occasione dell’Obesity<br />

Day;<br />

- interventi informativi/educativi effettuati dal<br />

personale del SerT <strong>di</strong> Biella e Cossato, sui rischi<br />

delle droghe e dell’alcool presso Scuole me<strong>di</strong>e e<br />

superiori.<br />

Inoltre, per promuovere una cultura della sicurezza<br />

l’Azienda ha realizzato un progetto sulla sicurezza<br />

negli ambienti <strong>di</strong> lavoro in collaborazione<br />

con l’INAIL nei confronti degli studenti delle ultime<br />

classi delle me<strong>di</strong>e superiori.<br />

I progetti effettuati presso le scuole hanno creato<br />

anche l’occasione per un ritorno <strong>di</strong> informazioni<br />

ad insegnanti, amministratori, genitori e pe<strong>di</strong>atri,<br />

favorendo un percorso educativo.<br />

Poiché è importante che il personale sanitario<br />

coinvolto nelle iniziative <strong>di</strong> promozione della salute<br />

sia a sua volta adeguatamente formato, sono<br />

stati organizzati anche eventi per il personale ASL<br />

per aumentare la sensibilità e la competenza in<br />

ambito <strong>di</strong> promozione alla salute, in particolare<br />

de<strong>di</strong>cati alla lotta al tabagismo, al gioco d’azzardo<br />

patologico ed alla cultura dell’ascolto.<br />

2.1.2 L’ambiente<br />

La qualità e salubrità degli ambienti <strong>di</strong> vita (abitazioni<br />

ed abitato in generale) si ottiene con interventi<br />

<strong>di</strong> riduzione e prevenzione dei rischi chimici,<br />

fisici e biologici originati dalla stessa attività umana,<br />

ed è una funzione specifica del Dipartimento <strong>di</strong> Prevenzione,<br />

svolta anche con il supporto dell’ARPA.<br />

Queste attività si fondano su interventi <strong>di</strong> vigilanza,<br />

nell’analisi <strong>di</strong> inconvenienti igienico-sanitari<br />

e soprattutto <strong>di</strong> valutazione preventiva svolte dal<br />

Servizio <strong>di</strong> Igiene e Sanità Pubblica per quanto riguarda<br />

l’uomo e dal Servizio Veterinario per quanto<br />

riguarda il mondo animale:<br />

- in supporto ai comuni su e<strong>di</strong>lizia e luoghi <strong>di</strong><br />

pubblico spettacolo, nella verifica <strong>di</strong> strumenti<br />

32<br />

urbanistici e regolamentari comunali;<br />

- in supporto a Comuni, Regione e Provincia, nei proce<strong>di</strong>menti<br />

<strong>di</strong> valutazione ambientale strategica (VAS),<br />

verifica e valutazione <strong>di</strong> impatto sanitario, relativi ad<br />

impianti IPPC (Integrated Pollution Prevention and<br />

Control) ed impianti <strong>di</strong> gestione-trattamento rifiuti;<br />

- valutazioni e pareri su strutture e attività soggette<br />

ad autorizzazione, in alcuni casi nell’ambito<br />

<strong>di</strong> specifiche commissioni (pubblico spettacolo,<br />

strutture socio-assistenziali, ra<strong>di</strong>azioni<br />

ionizzanti). Dal febbraio <strong>2010</strong> il Servizio ha assunto<br />

la titolarità autorizzativa per gli impieghi<br />

<strong>di</strong> ra<strong>di</strong>azioni ionizzanti e sostanze ra<strong>di</strong>oattive<br />

per uso me<strong>di</strong>co.<br />

In parallelo è sorvegliata l’esposizione in<strong>di</strong>retta<br />

al rischio, dovuta alla contaminazione <strong>di</strong> acqua ed<br />

alimenti, nell’ambito della sicurezza alimentare.<br />

Un ambito particolare <strong>di</strong> intervento è relativo<br />

alla sicurezza stradale e domestica. Gli incidenti,<br />

stradali e domestici sono la prima causa <strong>di</strong> morte<br />

per bambini ed adolescenti e sono fonte <strong>di</strong> grave <strong>di</strong>sabilità<br />

e <strong>di</strong> ospedalizzazione per gli anziani. L’ASL<br />

<strong>BI</strong> opera con un sistema <strong>di</strong> sorveglianza integrato,<br />

con interventi per la promozione della sicurezza ed<br />

interventi, per quanto riguarda gli incidenti stradali,<br />

per il contrasto all’uso <strong>di</strong> sostanze (alcol, droghe)<br />

che aumentano il rischio <strong>di</strong> incidenti. Presso<br />

l’ASL <strong>di</strong> Biella sono inoltre attivi:<br />

- un progetto sulla prevenzione degli incidenti<br />

stradali, in collaborazione con INAIL e la SOC<br />

Pneumologia, a favore degli autisti;<br />

- un progetto regionale sul connubio alcol ed incidenti<br />

stradali.<br />

Un cenno merita anche l’Associazione Tessile e<br />

Salute, Ente no-profit che raggruppa in rete nazionale<br />

tutti i soggetti interessati allo sviluppo del settore<br />

ed alla salute del consumatore finale, in termini<br />

<strong>di</strong> sicurezza e <strong>di</strong> trasparenza del prodotto tessile e<br />

quin<strong>di</strong> della valorizzazione del prodotto <strong>di</strong> filiera.


LE API COME INDICATORI DI SALuTE AMbIENTALE<br />

L’ASL <strong>BI</strong> ritiene molto importante la presenza<br />

delle api sul proprio territorio sia perché sono in<strong>di</strong>catori<br />

dello stato <strong>di</strong> salute dell’ambiente sia per<br />

la presenza <strong>di</strong> oltre duecento apicoltori che ne praticano<br />

l’allevamento e soprattutto per l’importanza<br />

dell’attività <strong>di</strong> impollinazione che è riconosciuta<br />

dalla Legge n. 313 del 24 <strong>di</strong>cembre 2004 che al<br />

primo comma dell’art. 1 recita: l’apicoltura è “attività<br />

<strong>di</strong> interesse nazionale utile per la conservazione<br />

dell’ambiente naturale, dell’ecosistema e<br />

dell’agricoltura in generale”.<br />

Per garantirne la sopravvivenza e lo sviluppo, in<br />

questi ultimi tre anni sono stati realizzati:<br />

- i piani annuali <strong>di</strong> contenimento della varroasi:<br />

dal 1981 in Italia l’ape è soggetta agli attacchi<br />

da parte dell’acaro varroa destructor che ne limita<br />

fortemente lo sviluppo. Per contrastarlo,<br />

l’ASL <strong>BI</strong> si fa carico <strong>di</strong> preparare e <strong>di</strong>stribuire<br />

annualmente, attraverso il proprio servizio farmaceutico,<br />

i prodotti previsti dai piani regionali<br />

secondo ricette veterinarie specifiche;<br />

- il monitoraggio dello stato <strong>di</strong> salute delle api:<br />

l’ASL <strong>BI</strong> è capofila del progetto <strong>di</strong> ricerca regionale<br />

“Indagini e monitoraggio sulle morie <strong>di</strong> api e sulle<br />

cause possibili <strong>di</strong> tali eventi” nato dalla collaborazione<br />

tra i suoi Servizi <strong>di</strong> Sanità Pubblica Veterinaria,<br />

il Centro Apistico Regionale, l’Università <strong>di</strong><br />

Torino, gli apicoltori e le loro associazioni. La ricerca<br />

è orientata a valutare alcuni effetti sull’ape<br />

dei concimanti per semi a base <strong>di</strong> clothiani<strong>di</strong>n<br />

molto usato per la produzione del mais;<br />

- tutela del consumatore e qualità delle produzioni:<br />

tutti gli apicoltori che commercializzano<br />

le proprie produzioni sono perio<strong>di</strong>camente sottoposti<br />

a verifica da parte del servizio veterinario<br />

per valutare l’adeguatezza delle strutture e<br />

la conformità dei prodotti. L’ASL <strong>BI</strong> investe an-<br />

33<br />

LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE


LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE<br />

che in formazione e a tal fine promuove incontri<br />

con gli apicoltori per migliorare le loro capacità<br />

sia in campo che durante le fasi <strong>di</strong> lavorazione e<br />

confezionamento delle produzioni.<br />

A garanzia della salubrità dei prodotti destinati<br />

al consumatore e anche come in<strong>di</strong>catore dello stato<br />

<strong>di</strong> salute dell’ambiente, è attivo uno stu<strong>di</strong>o sul<br />

campo, in collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico<br />

Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle<br />

d’Aosta, per la ricerca e quantificazione <strong>di</strong> residui<br />

<strong>di</strong> xenobiotici nelle api e nei prodotti dell’alveare.<br />

Tutte queste azioni aumentano la fiducia del consumatore<br />

verso le produzioni locali ed incentivano<br />

la crescita del patrimonio apistico.<br />

Agenda 21<br />

L’IMPATTO DELLE ATTIVITÀ AZIENDALI<br />

SuLL’AMbIENTE<br />

Pur essendo orientata alla produzione <strong>di</strong> servizi,<br />

l’attività aziendale con le sue molteplici se<strong>di</strong><br />

territoriali, comporta un consumo primario <strong>di</strong> fonti<br />

energetiche e una produzione <strong>di</strong> rifiuti.<br />

Per quanto concerne i rifiuti, il Presi<strong>di</strong>o Ospedaliero<br />

e le strutture ambulatoriali producono rifiuti<br />

a rischio infettivo, liqui<strong>di</strong> esausti <strong>di</strong> fissaggio e ra<strong>di</strong>ologico,<br />

reflui <strong>di</strong> laboratorio, glutaraldeide (principio<br />

attivo <strong>di</strong> alcuni <strong>di</strong>sinfettanti) residua della <strong>di</strong>sinfezione<br />

e citostatici; tutti i rifiuti sono raccolti in<br />

maniera <strong>di</strong>fferenziata in contenitori de<strong>di</strong>cati, il cui<br />

smaltimento avviene con cadenza programmata<br />

per mezzo <strong>di</strong> una <strong>di</strong>tta specializzata.<br />

L’Agenda 21 è l’insieme <strong>di</strong> principi, strategie, obiettivi e azioni finalizzati alla costruzione <strong>di</strong> un modello<br />

<strong>di</strong> sviluppo sostenibile e durevole per il XXI secolo, attraverso un utilizzo equilibrato delle risorse naturali,<br />

umane ed economiche. Essa <strong>di</strong>scende dagli impegni assunti dalla conferenza ONU per lo Sviluppo<br />

Sostenibile, tenutasi a Rio de Janeiro nel 1992.<br />

Per la realizzazione della “Agenda 21” l’Amministrazione Provinciale e le Amministrazioni Comunali <strong>di</strong><br />

Biella e Cossato hanno attivato i piani d’azione.<br />

L’ASL <strong>BI</strong> partecipa alla realizzazione tecnica <strong>di</strong> tali principi, sia nella fase della produzione degli in<strong>di</strong>catori<br />

ambientali e sanitari, sia nella definizione del quadro <strong>di</strong>agnostico sullo stato attuale, sia nella realizzazione<br />

del piano ambientale.<br />

IL CONSUMO DI FONTI ENERGETICHE<br />

FONTI 2006 2007 2008<br />

EMISSIONE<br />

DI ANIDRIDE<br />

CARBONICA<br />

Energia<br />

Elettrica (MWh)<br />

5.600.000 (*) 5.600.000 (*) 5.762.635 -<br />

Gasolio<br />

Metano<br />

Lt 343.200<br />

Mc 1.656.244<br />

Lt 334.000<br />

Mc1.560.743<br />

Lt 364.370<br />

Mc 1.643.611<br />

1.231.353Kg <strong>di</strong> CO2 3.546.691Kg <strong>di</strong> CO2 (*) consumo stimato in base al consuntivo del 2008.<br />

34


A ciò si aggiungono i rifiuti pericolosi e non pericolosi<br />

<strong>di</strong> origine non sanitaria (attrezzature, demolizioni,<br />

materiali vari), smaltiti sempre attraverso<br />

<strong>di</strong>tte autorizzate, ed i rifiuti provenienti dalla<br />

raccolta <strong>di</strong>fferenziata in ambito ospedaliero ed<br />

extraospedaliero (carta, cartone, vetro, rifiuti non<br />

riciclabili), raccolti e smaltiti dal Servizio Pubblico<br />

secondo un progetto nato nel 2007.<br />

La produzione <strong>di</strong> rifiuti da parte dell’ASL è riassunta<br />

nel grafico <strong>di</strong> seguito presentato (redatto<br />

sulla base dei dati contenuti nel Modello Unico <strong>di</strong><br />

Dichiarazione) e comparata con i dati degli anni<br />

precedenti e rappresenta un in<strong>di</strong>catore in<strong>di</strong>retto <strong>di</strong><br />

attività.<br />

I controlli serrati ed il monitoraggio <strong>di</strong> ogni fase<br />

della filiera dei rifiuti garantiscono uno smaltimento<br />

sicuro ed un corretto rapporto con l’ambiente.<br />

Altri impatti in<strong>di</strong>retti sull’ambiente sono con-<br />

Produzione <strong>di</strong> rifiuti da parte dell’ASL <strong>BI</strong> (in tonnellate)<br />

nessi alla mobilità stradale:<br />

- del personale per accedere al luogo <strong>di</strong> lavoro<br />

o per svolgere la propria attività sul territorio,<br />

argomento su cui nel 2007 si è lavorato nell’ambito<br />

del “Progetto Mobilità Casa Lavoro”;<br />

- dei pazienti e dei loro accompagnatori per accedere<br />

ai servizi centrali e territoriali.<br />

La nuova organizzazione aziendale sulla gestione<br />

quoti<strong>di</strong>ana dei prelievi ha avuto una ricaduta<br />

notevole riducendo il traffico urbano. La scelta<br />

dell’accesso <strong>di</strong>retto per i prelievi e dell’invio a domicilio<br />

dei referti ha infatti ridotto più del 50% gli ingressi<br />

in città; non solo, l’aumento dei prelievi presso<br />

gli ambulatori periferici e soprattutto a domicilio ha<br />

ulteriormente ridotto il flusso del traffico mattutino.<br />

Un semplice, anche se approssimativo calcolo,<br />

rende la questione evidente: sono circa 2.000 i prelievi<br />

effettuati nei punti ad accesso <strong>di</strong>retto <strong>di</strong> Biella<br />

Totale<br />

pericolosi<br />

sanitari a rischio<br />

infettivo<br />

Totale<br />

pericolosi <strong>di</strong><br />

origine sanitaria<br />

Totale<br />

pericolosi non<br />

sanitari<br />

Totale<br />

non pericolosi<br />

35<br />

LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE


LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE<br />

e Cossato, il che significa circa 100.000 all’anno.<br />

Per ogni prelievo, prima della nuova organizzazione,<br />

il citta<strong>di</strong>no doveva recarsi al poliambulatorio<br />

per prenotare, recarsi presso il Laboratorio Analisi<br />

per il prelievo, ed infine recarsi nuovamente in città<br />

per il ritiro del referto, per un totale <strong>di</strong> circa 600.000<br />

spostamenti per anno, oggi ridotti a 200.000. A questi<br />

numeri si devono aggiungere gli ingressi in città<br />

“non necessari”, perché riferiti a prelievi effettuati<br />

in ambulatori periferici o a domicilio (circa 30.000<br />

all’anno).<br />

In tutto si arriva a circa mezzo milione <strong>di</strong> passaggi<br />

auto all’anno risparmiati: un contributo non<br />

secondario sull’impatto ambientale.<br />

2.1.3 I luoghi <strong>di</strong> lavoro<br />

Il biennio <strong>2009</strong>/<strong>2010</strong> è stato testimone <strong>di</strong> una<br />

grave crisi economica, con notevole riduzione del<br />

numero <strong>di</strong> addetti per il settore tessile, meccanotessile<br />

e manifatturiero in generale, solo parzialmente<br />

recuperati nel settore dei servizi e dell’artigianato<br />

e<strong>di</strong>le. Il tasso <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione è salito<br />

al 6,7% (4,9% nel 2008), con peggioramento soprattutto<br />

tra i maschi; 6.000 sono le persone alla<br />

ricerca <strong>di</strong> occupazione (4.000 nel 2008), 1.639 in<br />

mobilità (977 nel 2008) e 9.542.000 le ore <strong>di</strong> cassa<br />

integrazione or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria (3.134.000<br />

nel 2008).<br />

A parte i problemi socio-sanitari per le famiglie<br />

coinvolte, ogni crisi congiunturale produce <strong>di</strong>versi<br />

La ristrutturazione dell’ala del sesto piano<br />

che ospiterà la Me<strong>di</strong>cina Riabilitativa<br />

altri effetti:<br />

- rischio <strong>di</strong> ritardo <strong>di</strong>agnostico e <strong>di</strong> minore tutela in<br />

caso <strong>di</strong> malattia, per la paura <strong>di</strong> riflessi lavorativi;<br />

- <strong>di</strong>fferimento degli investimenti per la sicurezza<br />

ed accettazione <strong>di</strong> più sfavorevoli con<strong>di</strong>zioni<br />

<strong>di</strong> lavoro, come qualità e quantità, da parte dei<br />

lavoratori;<br />

- aumento dei rischi connessi al cambiamento <strong>di</strong><br />

occupazione, in assenza <strong>di</strong> specifica qualificazione<br />

e formazione;<br />

- l’aumento della mobilità lavorativa e conseguentemente<br />

del rischio <strong>di</strong> infortuni in itinere;<br />

- l’aumento del lavoro in tutto o in parte “in nero”,<br />

<strong>di</strong> lavori precari e/o a bassa retribuzione.<br />

In particolare, il passaggio dal settore tessile<br />

ad altre attività, soprattutto in campo e<strong>di</strong>lizio ed<br />

alimentare, in assenza <strong>di</strong> adeguata informazione<br />

Tipo <strong>di</strong> attività 2007<br />

ATTIVITÀ DI VIGILANZA E CONTROLLO<br />

2008 <strong>2009</strong><br />

N. indagini su infortuni 94 137 60<br />

N. indagini su malattie<br />

professionali<br />

60 109 76<br />

N. cantieri ispezionati 51 113 119<br />

N. aziende ispezionate 30 76 205<br />

36


sulle procedure più corrette, può riflettersi in un<br />

aumento del rischio infortunistico o a carico dei<br />

consumatori. Inoltre è aumentato il ricorso alla<br />

pratica dei subappalti, caratterizzati da carenza <strong>di</strong><br />

effettivi controlli da parte dei committenti, e ciò<br />

si riflette anche in una concorrenza sleale rispetto<br />

alle imprese più attente alle procedure ed alla<br />

sicurezza.<br />

Negli ultimi anni si è ridotto il numero degli incidenti<br />

e degli infortuni gravi, anche a causa della per<strong>di</strong>ta<br />

<strong>di</strong> posti <strong>di</strong> lavoro; tuttavia tra i lavoratori stranieri<br />

il numero <strong>di</strong> infortuni gravi è rimasto stabile.<br />

Osservando i tassi <strong>di</strong> infortunio e <strong>di</strong> infortunio<br />

grave, il settore e<strong>di</strong>le è il più critico. Ciò ha richiesto<br />

l’attivazione <strong>di</strong> un progetto <strong>di</strong> monitoraggio<br />

con<strong>di</strong>viso con le associazioni <strong>di</strong> categoria e la Cassa<br />

E<strong>di</strong>le (Osservatorio E<strong>di</strong>lizia, in corso <strong>di</strong> formalizzazione).<br />

È da sottolineare come la vigilanza sia solo un<br />

settore delle attività svolte, e venga programmata<br />

per piani <strong>di</strong> comparto o singole aziende, per eliminare<br />

i fattori <strong>di</strong> rischio, in particolare più gravi e/o<br />

Il lato frontale del Nuovo Ospedale<br />

<strong>di</strong>ffusi. Tale funzione è stata centralizzata presso lo<br />

SPRESAL <strong>di</strong> Biella dal <strong>2009</strong>.<br />

Fondamentali sono anche:<br />

- l’attività formativa ed informativa verso le varie<br />

componenti del mondo lavorativo, per una prevenzione<br />

dei rischi su criteri e linee guida con<strong>di</strong>visi,<br />

anche in base alle conoscenze su danni<br />

e rischi <strong>di</strong> natura chimica, fisica, economica e<br />

psicosociale presenti localmente;<br />

- l’attività <strong>di</strong> valutazione preliminare dei progetti<br />

<strong>di</strong> impianti produttivi;<br />

- l’attività sanitaria rivolta a gruppi <strong>di</strong> lavoratori<br />

esposti a specifici rischi, con monitoraggio e<br />

vigilanza sugli eventi infortunistici e sulle malattie<br />

professionali, d’ufficio o su richiesta della<br />

Magistratura, per in<strong>di</strong>viduarne cause, modalità<br />

e responsabilità.<br />

Per garantire assistenza, formazione ed informazione<br />

verso le varie componenti del mondo lavorativo,<br />

è stato in particolare attivato lo Sportello<br />

Sicurezza in collaborazione con INAIL e Direzione<br />

Provinciale Lavoro.<br />

37<br />

LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE


LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE<br />

2.1.4 La sicurezza alimentare<br />

Poiché il consumo <strong>di</strong> alimenti e bevande è uno<br />

dei fondamenti del ciclo vitale, salubrità dell’alimento<br />

e corretta alimentazione sono elementi sostanziali<br />

della salute. Queste attività sono condotte<br />

dalle strutture del Servizio Veterinario, per gli<br />

alimenti <strong>di</strong> origine animale, e dal Servizio <strong>di</strong> Igiene<br />

degli Alimenti e Nutrizione, per ciò che attiene<br />

alimenti <strong>di</strong> origine non animale, acqua potabile e<br />

bevande, e nutrizione in generale.<br />

Garantire la sicurezza alimentare significa intervenire<br />

sull’intera filiera <strong>di</strong> produzione dell’alimento,<br />

dalla sua produzione alla trasformazione<br />

fino alla sua <strong>di</strong>stribuzione o somministrazione<br />

all’utente finale. Sono sotto osservazione quin<strong>di</strong> anche<br />

tutti quegli elementi che incidono sull’alimento<br />

in fase <strong>di</strong> produzione iniziale, dalle contaminazioni<br />

ambientali ai fito-trattamenti, nonché quelli che<br />

incidono sulla sua conservazione prima e dopo la<br />

trasformazione (ad esempio, rispetto della catena<br />

del freddo). Particolare importanza ha la ristorazione<br />

collettiva (mense scolastiche e aziendali) per<br />

l’esigenza <strong>di</strong> contemperare la sicurezza alimentare<br />

con la qualità nutrizionale.<br />

Queste attività si basano sulla vigilanza, anche<br />

con analisi <strong>di</strong> campioni, e soprattutto sulla formazione<br />

ed informazione per gli operatori. Un esempio<br />

sono i corsi effettuati nell’ambito delle produzioni<br />

zootecniche e casearie e ad esercenti attività<br />

alimentari, come il corso gratuito ASCOM rivolto a<br />

persone del settore sulle procedure per una corretta<br />

preparazione <strong>di</strong> cibi a persone affette da celiachia.<br />

In particolare, le azioni <strong>di</strong> vigilanza e controllo<br />

sugli alimenti, si traducono in tutela del consumatore<br />

e dell’operatore: la qualità, infatti, è fondamentale<br />

per l’integrità dell’impresa.<br />

38<br />

L’ASL non è quin<strong>di</strong> solo Ente controllore, ma<br />

anche il punto <strong>di</strong> riferimento per la soluzione <strong>di</strong><br />

problemi.<br />

Un aspetto organizzativo particolare è dato dall’<br />

istituzione dello Sportello Unico <strong>di</strong> Igiene degli Alimenti,<br />

in cui operano SIAN e Servizio Veterinario,<br />

che gestisce il sistema <strong>di</strong> allerta ed i proce<strong>di</strong>menti<br />

per le <strong>di</strong>chiarazioni <strong>di</strong> inizio attività.<br />

Attività congiunte sono svolte anche durante le<br />

emergenze per intossicazioni e tossinfezioni alimentari,<br />

mentre uno Sportello Micologico si occupa,<br />

con specifiche modalità organizzative, delle<br />

emergenze da avvelenamento da funghi, <strong>di</strong> consulenza<br />

a favore del pubblico e <strong>di</strong> interventi verso gli<br />

operatori del settore.<br />

Di pari importanza sono l’informazione ai consumatori<br />

e la <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> una cultura <strong>di</strong> educazione<br />

alimentare, per cui <strong>di</strong>verse sono state le iniziative<br />

aziendali nel biennio <strong>2009</strong>/<strong>2010</strong>, curate dal<br />

SIAN e già citate nel paragrafo 2.1.1 “Stili <strong>di</strong> vita e<br />

promozione della salute”.<br />

In ambito nutrizionale, oltre alla sorveglianza<br />

nelle scuole e nelle case <strong>di</strong> riposo (controllo dei<br />

menù, elaborazione <strong>di</strong> linee guida per tali menù e<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>ete speciali), ed al supporto all’attività <strong>di</strong> ristorazione<br />

ospedaliera (compresi l’aggiornamento del<br />

prontuario <strong>di</strong>etetico ospedaliero e la revisione delle<br />

<strong>di</strong>ete per portatori <strong>di</strong> <strong>di</strong>sfagia), nel <strong>2009</strong> è stato<br />

attivato anche un ambulatorio <strong>di</strong> consulenza nutrizionale<br />

presso il Centro Sanitario.<br />

Un ruolo più spiccatamente clinico ha la Dietologia<br />

Clinica ospedaliera, che opera con l’obiettivo<br />

<strong>di</strong> prevenire e trattare con tempestività i casi<br />

<strong>di</strong> malnutrizione o <strong>di</strong> rischio <strong>di</strong> malnutrizione, per<br />

particolari con<strong>di</strong>zioni cliniche dei pazienti ricoverati<br />

o a domicilio.


LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE


LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE<br />

2.1.5 Le malattie <strong>di</strong>ffusibili<br />

Per la prevenzione delle malattie infettive <strong>di</strong>ffusibili,<br />

le funzioni presi<strong>di</strong>ate dall’ASL <strong>BI</strong> riguardano:<br />

1. la gestione del sistema <strong>di</strong> notifica obbligatoria<br />

delle malattie infettive, ivi comprese inchieste<br />

epidemiologiche e sorveglianza speciale <strong>di</strong> malattie<br />

definite a livello nazionale, con redazione <strong>di</strong><br />

un bollettino annuale <strong>di</strong>vulgato sul sito aziendale;<br />

2. le attività <strong>di</strong> profilassi vaccinale e counselling;<br />

3. le attività relative alla me<strong>di</strong>cina dei viaggi<br />

(counselling, vaccinazioni internazionali);<br />

4. le attività preventive svolte dal Servizio Veterinario<br />

in particolare sugli allevamenti, finalizzate<br />

alla era<strong>di</strong>cazione delle antropozoonosi trasmissibili<br />

per via alimentare.<br />

Le vaccinazioni sono la principale arma per prevenire<br />

le malattie infettive, sempre che la copertura<br />

vaccinale della popolazione raggiunga standard<br />

ottimali.<br />

Negli anni l’offerta <strong>di</strong> vaccinazioni facoltative in<br />

linea con i programmi regionali è nettamente aumentata,<br />

così come la gamma <strong>di</strong> formulati per le<br />

vaccinazioni pe<strong>di</strong>atriche.<br />

Gli aspetti salienti per il raggiungimento <strong>di</strong> tali<br />

risultati sono: l’informatizzazione del back-office<br />

(tempestività e puntualità <strong>di</strong> inviti e prenotazioni,<br />

sportello per utenza); il mantenimento dell’offerta<br />

vaccinale negli ambulatori periferici; il fondamentale<br />

ruolo operativo <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Generale<br />

(MMG) e Pe<strong>di</strong>atri <strong>di</strong> Libera Scelta (PLS), nonché<br />

delle case <strong>di</strong> riposo, nelle campagne antinfluenzali.<br />

In occasione della campagna vaccinale contro l’in-<br />

fluenza H1N1 si è operato con il nuovo piano aziendale<br />

per le emergenze infettive, il cui gruppo locale<br />

è stato istituto nel mese <strong>di</strong> agosto del <strong>2009</strong>.<br />

2.1.6 Le attività veterinarie<br />

Le attività veterinarie si articolano in due gran<strong>di</strong><br />

capitoli, alimenti d’origine animale e risposta alle<br />

richieste del territorio e si espletano con interventi<br />

sul campo (vigilanza, esami e prelievi, profilassi)<br />

ed in sede (gestione delle anagrafi bovine e canine,<br />

autorizzazioni e nulla osta).<br />

Il controllo sugli alimenti d’origine animale, su<br />

programmazione regionale (“Piano integrato dei<br />

controlli <strong>di</strong> sicurezza alimentare”), interessa tutta<br />

la filiera dall’allevamento (alimentazione e stato <strong>di</strong><br />

salute e benessere dell’animale, uso appropriato<br />

dei farmaci, ricerca <strong>di</strong> residui pericolosi, profilassi<br />

delle zoonosi), ai controlli sulla macellazione e<br />

sulla trasformazione delle materie prime fino alla<br />

<strong>di</strong>stribuzione finale.<br />

Per quanto concerne il filone delle richieste del<br />

territorio, l’impegno profuso nei settori lattiero<br />

caseario e apistico si fonda sul principio <strong>di</strong> qualità<br />

“globale” degli alimenti, in un’ ottica <strong>di</strong> valorizza-<br />

VACCINAZIONI EFFETTUATE DAL DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE DELL’ASL <strong>BI</strong><br />

2006 2007 2008 <strong>2009</strong><br />

N. vaccinazioni 42.879 46.523 49.420 47.036<br />

40<br />

zione della filiera corta.<br />

Ciò si traduce in risorsa del territorio, grazie a<br />

interventi <strong>di</strong> crescita e consolidamento delle attività<br />

minori, in collaborazione con produttori e associazioni<br />

<strong>di</strong> categoria, per superare le <strong>di</strong>fficoltà a<br />

presi<strong>di</strong>are ogni anello utile alla valorizzazione dei<br />

prodotti.<br />

La promozione e l’ottenimento della DOP (Denominazione<br />

<strong>di</strong> Origine Protetta) per il maccagno,


nonché <strong>di</strong> mieli certificati <strong>di</strong> produzione biellese,<br />

rappresentano una via <strong>di</strong> valorizzazione delle tra<strong>di</strong>zioni<br />

e uno sbocco produttivo per le Aziende.<br />

Rimane importante la promozione dell’adeguamento<br />

strutturale <strong>di</strong> alcune realtà zootecniche ed<br />

abitative marginali, come in montagna. Un esempio<br />

è il “Progetto sull’analisi e proposte per il miglioramento<br />

delle con<strong>di</strong>zioni abitative e operative<br />

degli Operatori del settore agrozootecnico in Provincia<br />

<strong>di</strong> Biella”.<br />

Infine assume importanza il ruolo svolto nelle<br />

certificazioni dei prodotti lanieri grezzi, semilavorati<br />

e lavorati, per la loro commercializzazione<br />

internazionale, attività che prevede un accre<strong>di</strong>tamento<br />

ISO in itinere.<br />

2.1.7 Gli screening per la prevenzione<br />

oncologica<br />

L’area degli screening appartiene alla cosiddetta<br />

“prevenzione secondaria” rivolta non ai malati,<br />

ma a fasce definite della popolazione. Gli screening<br />

oncologici sono programmi sanitari che consentono<br />

<strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare precocemente eventuali tu-<br />

mori, offrendo la possibilità <strong>di</strong> cure tempestive. In<br />

Piemonte, attraverso il programma “Prevenzione<br />

Serena” vengono condotti screening per:<br />

- neoplasie del collo dell’utero (citologico);<br />

- neoplasie della mammella (mammografico);<br />

- neoplasie del colon retto.<br />

Nell’ASL <strong>BI</strong> questa attività è condotta da tempo<br />

in collaborazione con la Fondazione Edo ed Elvo<br />

Tempia e nell’ambito del Dipartimento Interaziendale<br />

<strong>di</strong> Biella e Vercelli.<br />

La Fondazione, convenzionata annualmente con<br />

l’ASL <strong>BI</strong>, <strong>di</strong>spone <strong>di</strong> personale specializzato (due<br />

tecnici <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>ologia, due ostetriche, tre infermieri<br />

e quattro amministrativi) che si integra con quello<br />

dell’Azienda, <strong>di</strong> ambulatori, <strong>di</strong> locali e <strong>di</strong> camper,<br />

che sul territorio effettuano prelievi citologici ed<br />

esami mammografici.<br />

Il Dipartimento Interaziendale, attraverso l’Unità<br />

<strong>di</strong> Valutazione e Organizzazione Screening, sita a<br />

Vercelli, e la <strong>di</strong>rezione, collocata a Biella ed affidata<br />

alla Dr.ssa Na<strong>di</strong>a Agostino, coinvolge <strong>di</strong>rettamente<br />

o <strong>di</strong> riflesso tutte le unità operative degli Ospedali<br />

<strong>di</strong> Biella e Vercelli, i Dipartimenti <strong>di</strong> Prevenzione,<br />

i Distretti. L’attività del Dipartimento è in continuo<br />

sviluppo con l’ampliamento delle fasce <strong>di</strong> età per<br />

alcuni tipi <strong>di</strong> esami e mira ad una sempre più stringente<br />

collaborazione tra le due aziende sanitarie.<br />

Dal 2° semestre <strong>2010</strong> la fascia <strong>di</strong> popolazione<br />

femminile a cui viene rivolto l’invito ad eseguire<br />

l’esame mammografico è stata estesa in basso<br />

all’intervallo tra i 50 e i 45 anni e verso l’alto alle<br />

donne tra i 70 e i 75 anni. Con l’inizio del nuovo<br />

anno (terminata la fase <strong>di</strong> progettazione ed organizzazione<br />

sviluppatasi nel <strong>2010</strong>) la lettura degli<br />

esami citologici sia dell’ASL <strong>di</strong> Biella che <strong>di</strong> Vercelli<br />

verrà effettuata presso il laboratorio unificato<br />

dell’Area Funzionale del Piemonte Nord Orientale,<br />

41<br />

LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE


LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE<br />

con sede a Borgomanero. Esempio questo <strong>di</strong> razionalizzazione<br />

dei processi produttivi tesi a risultati<br />

<strong>di</strong> qualità sempre più elevati.<br />

Screening<br />

citologico<br />

ATTIVITÀ DI SCREENING NEL <strong>2009</strong><br />

Screening<br />

mammografico<br />

Di seguito si riportano i dati <strong>di</strong> attività relativi<br />

all’anno <strong>2009</strong>. I dati <strong>2010</strong> saranno <strong>di</strong>sponibili solo<br />

ad anno concluso.<br />

Screening del colon-retto<br />

Rettosigmoidoscopie Ricerca sangue occulto<br />

N. inviti 18.706 12.180 2.259 10.907<br />

N. adesioni 8.657 6.824 776 4.545<br />

N. richiami 604 280 225<br />

42<br />

Elisabetta Favettini, Coor<strong>di</strong>natore Screening Mammografico ASL <strong>BI</strong>- Biella e Vercelli


2.2 Le attività territoriali<br />

2.2.1 L’Operatività del nuovo assetto<br />

organizzativo<br />

Successivamente alla ristrutturazione dei servizi<br />

territoriali, attraverso la soppressione del Dipartimento<br />

unico dei Servizi al Territorio ed all’istituzione<br />

<strong>di</strong> due <strong>di</strong>stinti <strong>di</strong>stretti, nel <strong>2009</strong> e <strong>2010</strong> tale<br />

assetto è stato potenziato e consolidato: ogni <strong>di</strong>rettore<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>stretto è stato affiancato da un <strong>di</strong>rigente<br />

amministrativo e da un responsabile infermieristico<br />

e le principali attività sono state ricondotte a tre<br />

strutture, presenti in entrambi i <strong>di</strong>stretti:<br />

1) Struttura <strong>di</strong> Cure Primarie. Si occupa <strong>di</strong> assistenza<br />

domiciliare e specialistica ambulatoriale,<br />

<strong>di</strong> assistenza primaria in raccordo con<br />

i MMG e con quelli <strong>di</strong> Continuità Assistenziale<br />

(ex Guar<strong>di</strong>a Me<strong>di</strong>ca), <strong>di</strong> accesso alle prestazioni<br />

specialistiche, integrative e proteiche e <strong>di</strong> definizione<br />

<strong>di</strong> progetti assistenziali per anziani non<br />

autosufficienti;<br />

2) Struttura Materno Infantile e dell’Età Evolutiva.<br />

Si occupa <strong>di</strong> tutela della salute dell’infanzia,<br />

dell’adolescenza, della donna e della famiglia,<br />

dell’attività specialistica ambulatoriale e territoriale<br />

della Neuropsichiatria Infantile, dell’assistenza<br />

primaria ai minori in raccordo con i pe<strong>di</strong>atri,<br />

<strong>di</strong> nuovi consultori familiari, <strong>di</strong> valutazione<br />

e definizione <strong>di</strong> progetti assistenziali a favore<br />

<strong>di</strong> persone <strong>di</strong>sabili.<br />

3) Dipartimento e Strutture delle Dipendenze Patologiche.<br />

Si occupano <strong>di</strong> tossico<strong>di</strong>pendenza, alcolismo,<br />

tabagismo e gioco d’azzardo. La struttura<br />

<strong>di</strong> Biella comprende anche il centro <strong>di</strong>urno Dropin<br />

e l’assistenza alle <strong>di</strong>pendenze presso la Casa<br />

Circondariale. Il Dipartimento ha il compito <strong>di</strong> re<strong>di</strong>gere<br />

i piani locali delle <strong>di</strong>pendenze e <strong>di</strong> garantire<br />

omogeneità <strong>di</strong> procedure tra i due <strong>di</strong>stretti.<br />

A Biella, nel <strong>di</strong>stretto più grande, sono stati<br />

inoltre collocati servizi a funzione sovra<strong>di</strong>strettuale,<br />

quali la Struttura Complessa <strong>di</strong> Assistenza<br />

Farmaceutica Territoriale e la Direzione del personale<br />

amministrativo del territorio.<br />

Tra le attività peculiari dei <strong>di</strong>stretti assume<br />

particolare importanza il front-line, un insieme<br />

<strong>di</strong> sportelli aperti al pubblico che si occupano <strong>di</strong><br />

prenotazione <strong>di</strong> prestazioni sanitarie, certificazioni,<br />

esenzioni, fornitura <strong>di</strong> ausili, protesi e presi<strong>di</strong><br />

sanitari <strong>di</strong> vario genere, scelta e revoca del me<strong>di</strong>co.<br />

Sono collocati in <strong>di</strong>versi comuni biellesi e si sta<br />

procedendo alla loro graduale integrazione con le<br />

funzioni <strong>di</strong> altri settori della sanità e dei servizi sociali.<br />

Nel <strong>2009</strong>, in entrambi i <strong>di</strong>stretti, insieme ai<br />

Consorzi IRIS e CISSABO e con appositi finanziamenti<br />

regionali, è stato avviato lo Sportello Unico<br />

Sociosanitario, rivolto prevalentemente a persone<br />

in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> fragilità (anziani, <strong>di</strong>sabili, immigrati)<br />

con l’intento <strong>di</strong> metterlo a <strong>di</strong>sposizione sia degli<br />

operatori e dei professionisti sociosanitari pubblici<br />

o del terzo settore, che siano entrati in contatto con<br />

una persona fragile richiedente aiuto-informazioni,<br />

sia della popolazione. Nel Distretto <strong>di</strong> Biella lo<br />

sportello è prevalentemente rivolto agli operatori<br />

sociali e sanitari e sta realizzando un’accurata<br />

“mappatura” delle reti <strong>di</strong> servizi sociosanitari del<br />

proprio territorio. È attualmente attivo dal lunedì<br />

al venerdì, dalle 8.00 alle 12.30.<br />

A Cossato, presso la sede <strong>di</strong>strettuale <strong>di</strong> via Pier<br />

Maffei 59, lo sportello è aperto dal lunedì al venerdì<br />

dalle 9 alle 15, il sabato dalle 9 alle 12 ed è rivolto<br />

sia agli operatori che al pubblico. È contattabile<br />

anche tramite il numero verde gratuito 800.322.214<br />

o via e-mail.<br />

Un altro asse portante dell’operatività <strong>di</strong>strettuale<br />

è costituito dagli infermieri e dalle altre professioni<br />

sanitarie (personale ausiliario, operatori<br />

socio-sanitari, ostetriche, assistenti sociali, educa-<br />

43<br />

LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE


LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE<br />

tori professionali) che sostengono le attività domiciliari<br />

o ambulatoriali, sud<strong>di</strong>visi in gruppi <strong>di</strong>slocati<br />

in <strong>di</strong>versi comuni dei <strong>di</strong>stretti.<br />

Sono inoltre collocati a livello <strong>di</strong>strettuale i seguenti<br />

servizi e uffici: Centrale Unificata <strong>di</strong> Prenotazione<br />

(CUP), Scelta e Revoca del Me<strong>di</strong>co, Assistenza<br />

Sanitaria all’Estero, Protesica, Segreteria <strong>di</strong> Distretto,<br />

Centrale Cure Domiciliari, Unità <strong>di</strong> Valutazione<br />

Anziani e Han<strong>di</strong>cap (UVG e UVH), Commissione <strong>di</strong><br />

Vigilanza per le strutture per anziani e <strong>di</strong>sabili.<br />

Mentre tutte le attività che richiedono la vicinanza<br />

alla popolazione sono state collocate a livello <strong>di</strong>strettuale,<br />

per ottenere una maggiore efficienza si<br />

è provveduto a centralizzare i compiti e le attività<br />

<strong>di</strong> back-office, cioè che non necessitano <strong>di</strong> contatto<br />

con l’utenza. Esse vengono svolte dalla Struttura<br />

Complessa Assistenza Sanitaria Integrata (ASI),<br />

che in particolare si occupa <strong>di</strong> assistenza sanitaria<br />

presso la Casa Circondariale, vigilanza delle<br />

strutture sanitarie, applicazione delle Convenzioni<br />

Nazionali Uniche con i MMG, i PLS, il Servizio <strong>di</strong><br />

Continuità Assistenziale (ex Guar<strong>di</strong>a Me<strong>di</strong>ca) e gli<br />

specialisti ambulatoriali.<br />

Nel corso del <strong>2009</strong> e della prima parte del <strong>2010</strong><br />

è stata realizzata nel Distretto <strong>di</strong> Cossato, grazie<br />

ad una nuova configurazione delle se<strong>di</strong>, l’integrazione<br />

delle attività <strong>di</strong> front-line <strong>di</strong>strettuali e del<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Prevenzione in un’unica sede. Ciò,<br />

insieme alla creazione dello Sportello Unico Sociosanitario,<br />

consente alle persone <strong>di</strong> trovare in un<br />

unico e<strong>di</strong>ficio quasi tutte le prestazioni sanitarie<br />

territoriali <strong>di</strong>sponibili. È inoltre stata prevista una<br />

ristrutturazione dei locali a partire dalla seconda<br />

metà del <strong>2010</strong>.<br />

La sud<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> responsabilità e <strong>di</strong> attività dei<br />

due territori <strong>di</strong>strettuali, coincidendo questi perfettamente<br />

con l’analoga articolazione dei due Consorzi<br />

Socio Assistenziali del biellese (IRIS e CIS-<br />

SABO), ha altresì consentito <strong>di</strong> meglio delineare e<br />

44<br />

consolidare i già ottimi rapporti <strong>di</strong> collaborazione<br />

tra i servizi sociali e quelli sanitari del Biellese.<br />

2.2.2 L’assistenza me<strong>di</strong>ca sul territorio<br />

Sono più <strong>di</strong> 200 i me<strong>di</strong>ci convenzionati operanti<br />

sul territorio aziendale e nelle strutture afferenti<br />

ai due Distretti dell’ASL <strong>BI</strong>:<br />

MEDICI A RAPPORTO CONVENZIONALE<br />

<strong>2009</strong> <strong>2010</strong><br />

N. Me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Generale 133 128<br />

N. Pe<strong>di</strong>atri <strong>di</strong> Libera Scelta<br />

N. Me<strong>di</strong>ci Continuità Assistenziale<br />

14 14<br />

(ex Guar<strong>di</strong>a Me<strong>di</strong>ca) a tempo<br />

indeterminato<br />

N. Me<strong>di</strong>ci Continuità Assistenziale a<br />

11 10<br />

tempo determinato<br />

(numero variabile)<br />

36 36<br />

N. Me<strong>di</strong>ci Specialisti Ambulatoriali<br />

SUMAI<br />

30 31<br />

N. Me<strong>di</strong>ci dell’Emergenza 118 (*) 14 7<br />

(*) nel <strong>2010</strong>, 7 Me<strong>di</strong>ci del 118 sono stati stabilizzati come <strong>di</strong>pendenti<br />

dell’ASL <strong>BI</strong>.<br />

Il biennio in esame ha visto intensificate le comunicazioni<br />

tra l’ASL <strong>BI</strong> e questi professionisti,<br />

che costituiscono la principale forza della sanità<br />

nel territorio, puntando ad una maggiore collaborazione<br />

nella costruzione <strong>di</strong> strategie e azioni<br />

dell’ASL.<br />

Con cadenza mensile:<br />

- in ogni <strong>di</strong>stretto si riunisce l’ufficio <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento<br />

delle attività <strong>di</strong>strettuali (UCAD), a cui<br />

prendono parte anche rappresentanti dei me<strong>di</strong>ci<br />

sopraccitati;<br />

- la <strong>di</strong>rezione aziendale riunisce tre comitati<br />

consultivi, uno per i MMG, uno per i PLS ed un<br />

terzo per gli specialisti ambulatoriali convenzionati<br />

SUMAI;


- i MMG ed i PLS si riuniscono tra <strong>di</strong> loro in <strong>di</strong>eci<br />

apposite équipe territoriali, in cui affrontano le<br />

principali questioni riguardanti la loro professione,<br />

spesso accogliendo gli specialisti ospedalieri<br />

per momenti <strong>di</strong> confronto sull’integrazione<br />

tra Ospedale e Territorio.<br />

Incontri perio<strong>di</strong>ci sono stati realizzati anche<br />

con i me<strong>di</strong>ci della continuità assistenziale: insieme<br />

a loro è stato definito nel <strong>2010</strong> un progetto <strong>di</strong><br />

profonda riorganizzazione del Servizio che si prevede<br />

<strong>di</strong> avviare entro la fine dell’anno.<br />

Ogni anno l’Azienda concorda con tutti i me<strong>di</strong>ci<br />

convenzionati obiettivi <strong>di</strong> salute della popolazione,<br />

ai quali sono legati appositi fon<strong>di</strong> incentivanti<br />

previsti dalla normativa vigente. Tra questi si segnala<br />

l’iniziativa, avviata nel <strong>2009</strong> e proseguita nel<br />

<strong>2010</strong> con i PLS, <strong>di</strong> attivazione <strong>di</strong> tre ambulatori<br />

pe<strong>di</strong>atrici a <strong>di</strong>sposizione dell’utenza ogni sabato<br />

mattina.<br />

Nel <strong>2009</strong> è stato inoltre attivato un innovativo<br />

sistema <strong>di</strong> reportistica trimestrale destinato ai<br />

MMG e ai PLS, perfezionato poi nel <strong>2010</strong>. Si tratta<br />

<strong>di</strong> un rapporto (che prossimamente sarà esteso<br />

agli specialisti ambulatoriali), in grado <strong>di</strong> fornire<br />

ad ogni me<strong>di</strong>co informazioni dettagliate sugli<br />

eventi sanitari riguardanti la propria popolazione<br />

<strong>di</strong> assistiti, con approfon<strong>di</strong>menti sui farmaci prescritti,<br />

sulle visite specialistiche, sugli accertamenti,<br />

sui ricoveri ospedalieri e sugli accessi in<br />

Pronto Soccorso. Ogni me<strong>di</strong>co può confrontare i<br />

dati dei propri assistiti con la me<strong>di</strong>a della propria<br />

équipe, del proprio <strong>di</strong>stretto e dell’ASL, oltre che<br />

con l’andamento dei perio<strong>di</strong> precedenti. Ciò permette<br />

ad ogni me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> avere una visione più precisa<br />

sia del proprio operato che delle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong><br />

salute dei propri pazienti. L’analisi perio<strong>di</strong>ca dei<br />

report trimestrali sta evidenziando significativi e<br />

positivi cambiamenti nel tempo dell’attività dei<br />

me<strong>di</strong>ci.<br />

2.2.3 Il rinnovo delle se<strong>di</strong> e la facilitazione<br />

dell’accesso<br />

DISTRETTO DI bIELLA<br />

La sede fondamentale per le attività <strong>di</strong>strettuali<br />

rimane quella in via Fecia <strong>di</strong> Cossato. Sono stati<br />

quin<strong>di</strong> previsti investimenti significativi per l’adeguamento<br />

<strong>di</strong> tale stabile.<br />

Nel <strong>2009</strong> è stata acquisita, ristrutturata ed attivata,<br />

la seconda sede territoriale della città <strong>di</strong><br />

Biella in via Caraccio 24, per avviare un centro<br />

prelievi ad accesso <strong>di</strong>retto, ospitare la Struttura<br />

Materno Infantile e dell’Età Evolutiva (precedentemente<br />

collocata in ospedale), il Consultorio Familiare<br />

ed altre attività, rendendo così <strong>di</strong>sponibili<br />

preziosi spazi in ospedale.<br />

Una sala del nuovo “Centro prelievi ad accesso <strong>di</strong>retto” <strong>di</strong> Biella<br />

45<br />

LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE


LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE<br />

È confermata e consolidata la sede del Dipartimento<br />

<strong>di</strong> Prevenzione collocata in via Don Sturzo.<br />

Sono state inoltre oggetto <strong>di</strong> riorganizzazione e <strong>di</strong><br />

potenziamento dei servizi, le se<strong>di</strong> <strong>di</strong> Mongrando,<br />

Andorno, San<strong>di</strong>gliano e Cavaglià.<br />

DISTRETTO DI COSSATO<br />

La sede principale è quella <strong>di</strong> via Pier Maffei 59<br />

dove, nel <strong>2009</strong>, è stata completata la ristrutturazione<br />

del servizio <strong>di</strong> Ra<strong>di</strong>ologia, con l’installazione <strong>di</strong><br />

nuove apparecchiature <strong>di</strong>gitali in grado <strong>di</strong> trasmettere<br />

le immagini a <strong>di</strong>stanza, per una ra<strong>di</strong>o<strong>di</strong>agnostica<br />

più evoluta e funzionale.<br />

Il <strong>2009</strong> ha visto anche l’apertura della nuova<br />

sede in località Paruzza a Cossato, in cui sono<br />

stati collocati la Me<strong>di</strong>cina Riabilitativa ed il Dipartimento<br />

<strong>di</strong> Salute Mentale, precedentemente<br />

ospitati presso la sede <strong>di</strong> via Marconi (ex scuola<br />

elementare Castellazzo). Lo spazio lasciato libero<br />

46<br />

Alcuni membri dello staff della Me<strong>di</strong>cina Riabilitativa presso la nuova sede in località Paruzza a Cossato<br />

da tali servizi ha consentito <strong>di</strong> collocarvi i servizi<br />

del Dipartimento <strong>di</strong> Prevenzione, precedentemente<br />

situati in locali in affitto, con conseguente risparmio<br />

economico.<br />

Nella seconda metà del <strong>2010</strong> verrà definita, in<br />

collaborazione con i sindaci del Biellese, la destinazione<br />

<strong>di</strong> un’ulteriore stabile del complesso della<br />

Paruzza, ancora in corso <strong>di</strong> completamento.<br />

SEDI PERIFERIChE<br />

Sono state consolidate e potenziate le attività<br />

svolte nelle se<strong>di</strong> più periferiche (soprattutto a<br />

Cavaglià e a Trivero-Ponzone), per rendere meno<br />

<strong>di</strong>sagevole, per le fasce più fragili della popolazione,<br />

l’accesso alle principali specialità me<strong>di</strong>che. Ad<br />

esempio sono oggi <strong>di</strong>sponibili a Trivero e Ponzone<br />

le visite specialistiche <strong>di</strong> chirurgia generale, chirurgia<br />

vascolare, geriatria, dermatologia, odontoiatria,<br />

oculistica, car<strong>di</strong>ologia, ginecologia, psichia-


tria, <strong>di</strong>partimento prevenzione, me<strong>di</strong>cina legale e<br />

pe<strong>di</strong>atria, oltre a Primo intervento, 118, Guar<strong>di</strong>a<br />

Me<strong>di</strong>ca, ostetrica del consultorio, centro prelievi e<br />

sportello amministrativo.<br />

A Cavaglià sono attive: ginecologia, oculistica,<br />

urologia, <strong>di</strong>partimento <strong>di</strong> prevenzione, psichiatria,<br />

chirurgia generale, chirurgia vascolare ed un’ostetrica<br />

del consultorio.<br />

Il particolare impegno <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi primari ospedalieri,<br />

che si recano personalmente a svolgere<br />

attività ambulatoriale, promuove il più possibile<br />

l’accesso da parte dei citta<strong>di</strong>ni.<br />

Prenotazione, accesso e tempi <strong>di</strong> attesa. Sono<br />

state mantenute le modalità <strong>di</strong> prenotazione avviate<br />

nel precedente triennio: gli sportelli CUP (Centro<br />

Unificato <strong>di</strong> Prenotazione), il call center telefonico<br />

(numero verde gratuito 800 800 812) e le farmacie<br />

territoriali (Tele-CUP). A partire dal <strong>2010</strong> è anche<br />

possibile il pagamento on-line del ticket, sul sito<br />

web aziendale.<br />

I prelievi ad accesso <strong>di</strong>retto (senza prenotazione,<br />

con la sola impegnativa me<strong>di</strong>ca) attivati nel<br />

2008 a Cossato, dal <strong>2009</strong> sono possibili anche a<br />

Biella. I referti vengono spe<strong>di</strong>ti a domicilio a spese<br />

dell’Azienda Sanitaria.<br />

Sono infine state poste in atto <strong>di</strong>verse iniziative<br />

tese a ridurre l’attesa per le specialità contrad<strong>di</strong>stinte<br />

da tempi critici.<br />

2.2.4 Le Cure Domiciliari<br />

Nei due Distretti operano circa cinquanta infermieri<br />

domiciliari, oltre a quelli della Struttura<br />

Ospedaliera <strong>di</strong> Cure Palliative, sud<strong>di</strong>visi in otto<br />

squadre, ciascuna delle quali serve un ristretto numero<br />

<strong>di</strong> comuni. A domicilio si effettuano prelievi<br />

e assistenza infermieristica <strong>di</strong> <strong>di</strong>verso livello. Ogni<br />

anno, attraverso appositi corsi <strong>di</strong> aggiornamento,<br />

si acquisiscono capacità professionali sempre<br />

più complesse, che consentono <strong>di</strong> erogare inter-<br />

venti che prima richiedevano necessariamente la<br />

permanenza in ospedale (nutrizione parenterale,<br />

<strong>di</strong>alisi peritoneale). L’attività degli infermieri domiciliari<br />

viene svolta in stretta integrazione con i me<strong>di</strong>ci<br />

convenzionati del territorio, con i fisioterapisti<br />

domiciliari, con alcuni specialisti, con numerosi<br />

reparti ospedalieri (innanzitutto quelli del Dipartimento<br />

Ospedale Territorio) e con gli operatori dei<br />

Servizi Domiciliari Socio Assistenziali (SAD) gestiti<br />

dai Consorzi Comunali.<br />

Il <strong>2009</strong> ha visto l’emanazione <strong>di</strong> normative, da<br />

parte della Regione Piemonte, finalizzate a favorire<br />

il mantenimento a domicilio <strong>di</strong> alcune categorie <strong>di</strong><br />

pazienti.<br />

Tra queste, la D.G.R. n. 8-12316 del 12 ottobre,<br />

rivolta a pazienti nefropatici in trattamento <strong>di</strong>alitico,<br />

prevede lo stanziamento <strong>di</strong> contributi economici<br />

per favorire il trattamento <strong>di</strong>alitico domiciliare.<br />

La valutazione del bisogno assistenziale e della<br />

conseguente erogazione del contributo, viene effettuata<br />

da una apposita Commissione Nefrologica<br />

Aziendale istituita dalla stessa DGR.<br />

Analogamente, la D.G.R. n. 39-11190, sempre<br />

attraverso contributi economici, è a favore della<br />

opzione domiciliare alternativa all’istituzionalizzazione<br />

per l’anziano non autosufficiente. In questo<br />

caso è la Unità <strong>di</strong> Valutazione Geriatrica <strong>di</strong>strettuale<br />

a stabilire il grado e il tipo <strong>di</strong> non autosufficienza<br />

dell’anziano e a produrre un piano assistenziale in<strong>di</strong>viduale<br />

domiciliare in cui si propone l’erogazione<br />

del contributo verso l’intervento più adatto al caso<br />

(assistente familiare, telesoccorso, pasti a domicilio,<br />

o un mix tra le varie possibilità).<br />

A fronte del più ampio utilizzo delle cure domiciliari,<br />

nello loro <strong>di</strong>verse articolazioni, si è reso<br />

necessario anche un miglioramento del sistema<br />

informativo. La recente D.G.R. n. 69-481 del 2 agosto<br />

<strong>2010</strong> prevede una più capillare raccolta <strong>di</strong> informazioni<br />

su ogni singolo intervento <strong>di</strong> cure domi-<br />

47<br />

LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE


LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE<br />

ciliari in forma programmata/integrata compresi i<br />

casi <strong>di</strong> “<strong>di</strong>missione protetta” dall’ospedale per la<br />

valutazione della continuità assistenziale nei vari<br />

passaggi <strong>di</strong> responsabilità.<br />

Le principali forme <strong>di</strong> assistenza domiciliare<br />

sono:<br />

- Assistenza domiciliare integrata (ADI) realizzata<br />

da MMG, PLS, specialisti, fisioterapisti, infermieri,<br />

in integrazione, quando occorre, con i<br />

servizi domiciliari dei comuni;<br />

- ADI cure palliative (gestite dallo specifico reparto<br />

ospedaliero);<br />

- Servizio infermieristico domiciliare (SID);<br />

- Assistenza domiciliare programmata (ADP) realizzata<br />

da MMG e PLS;<br />

- Prestazioni infermieristiche estemporanee<br />

(PIE).<br />

Le cure domiciliari riguardano prevalentemente<br />

persone anziane ultrasessantacinquenni, sia per<br />

quanto riguarda l’assistenza domiciliare integrata<br />

(ADI) che per l’assistenza domiciliare programmata<br />

(ADP). L’ADI, tra le cure domiciliari, è la modalità<br />

a più elevato livello <strong>di</strong> complessità. Nella successiva<br />

tabella, si riporta l’andamento negli ultimi anni<br />

<strong>di</strong> alcuni dei parametri più significativi per descriverne<br />

l’evoluzione.<br />

2.2.5 Le Cure Palliative<br />

Le Cure Palliative sono costituite da una serie<br />

<strong>di</strong> interventi terapeutici ed assistenziali rivolti alla<br />

persona malata (ed ai suoi familiari), la cui malattia<br />

<strong>di</strong> base non risponde più ai trattamenti specifici<br />

ed è caratterizzata da una evoluzione inarrestabile<br />

e da una prognosi infausta. Il <strong>di</strong>ritto delle persone<br />

<strong>di</strong> essere assistite anche e soprattutto in un momento<br />

così delicato è stato da poco sancito con la<br />

Legge 38/<strong>2010</strong>, una conquista <strong>di</strong> civiltà che avvicina<br />

l’Italia al resto dell’Europa.<br />

Presso l’ASL <strong>BI</strong> la Struttura Complessa Cure<br />

Palliative è stata inserita dal <strong>2009</strong> nel Dipartimento<br />

Ospedale - Territorio.<br />

I principi con cui opera la rete biellese <strong>di</strong> cure<br />

palliative sono:<br />

- la centralità del malato e della sua famiglia durante<br />

tutto il percorso <strong>di</strong> cura;<br />

- il rispetto dell’autonomia del malato e la personalizzazione<br />

costante ed accurata dell’assistenza;<br />

- la forte collaborazione con alcune organizzazioni<br />

no-profit, in particolare con il Fondo Edo<br />

Tempia, la Lega per la Lotta contro i Tumori<br />

(LILT), sezione <strong>di</strong> Biella e la Fondazione Clelio<br />

Angelino (ve<strong>di</strong> paragrafo 4.2.1 “Le donazioni”);<br />

- l’integrazione delle cure palliative con altre attività<br />

garantite dal Polo Oncologico <strong>di</strong> Biella;<br />

- lo sviluppo <strong>di</strong> cure palliative rivolte a malati nel<br />

NUMERO DI CASI TRATTATI A DOMICILIO<br />

2008 <strong>2009</strong> I SEMESTRE <strong>2010</strong><br />

Cure Palliative 353 341 181<br />

Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) 557 564 272<br />

Assistenza Domiciliare Programmata (ADP) 1.962 2.436 1.408<br />

Servizio Infermieristico Domiciliare (SID) 1.367 1.419 691<br />

Numero <strong>di</strong> Prestazioni Infermieristiche Estemporanee<br />

25.530<br />

(PIE)<br />

27.304 14.834<br />

48


Un momento dell’inaugurazione in occasione dell’ampliamento dell’Hospice<br />

loro ultimo periodo <strong>di</strong> vita affetti da malattie <strong>di</strong>verse<br />

dal cancro, spesso con bisogni analoghi o<br />

ad<strong>di</strong>rittura più complessi, in modo da garantire<br />

equità nell’accesso al servizio.<br />

L’attività del Servizio si svolge in <strong>di</strong>versi contesti<br />

assistenziali:<br />

- in ospedale, dove è attivo un ambulatorio per<br />

malati con sufficiente grado <strong>di</strong> autonomia, per<br />

consulenze <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina palliativa rivolte ai ricoverati<br />

ospedalieri e per supporto in caso <strong>di</strong> <strong>di</strong>missioni<br />

protette verso il domicilio o l’hospice;<br />

- a casa del malato, garantendo supporto continuativo<br />

al me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> famiglia, con l’attività <strong>di</strong><br />

una équipe <strong>di</strong> me<strong>di</strong>ci, infermieri e, quando necessario,<br />

volontari. La casa resta, se possibile, il<br />

luogo dove ognuno <strong>di</strong> noi pensa sarebbe preferibile<br />

vivere tutta la propria vita, anche durante gli<br />

ultimi mesi o giorni;<br />

- in hospice, quando le cure a casa non sono possibili<br />

o quando è necessario dare una pausa alla<br />

famiglia nell’assistenza a domicilio. L’Hospice<br />

“Orsa Maggiore”, il cui ampliamento è stato<br />

inaugurato il 31 ottobre <strong>2009</strong>, ospita 10 posti <strong>di</strong><br />

degenza, ed è gratuito per il paziente; infatti la<br />

retta giornaliera è totalmente a carico dell’ASL<br />

<strong>di</strong> Biella, per un ammontare <strong>di</strong> circa 800.000<br />

euro all’anno;<br />

- in strutture residenziali, dove sono stati attivati<br />

numerosi percorsi <strong>di</strong> formazione e <strong>di</strong> supporto<br />

organizzativo, ed altri ne sono in programma<br />

per i prossimi anni.<br />

Durante il <strong>2009</strong> la rete <strong>di</strong> cure palliative ha assistito<br />

436 malati, <strong>di</strong> cui il 57% a casa, ed il 40% in<br />

hospice; solo il 3% dei malati seguiti dalla rete <strong>di</strong><br />

cure palliative è deceduto in ospedale.<br />

La Struttura <strong>di</strong> Cure Palliative è coinvolta in un<br />

programma <strong>di</strong> collaborazione fra ASL <strong>BI</strong> e Istituto<br />

Belletti Bona, grazie al quale sono attivi sul territorio<br />

del Distretto <strong>di</strong> Biella operatori socio-sanitari<br />

specificamente formati per questo progetto, a supporto<br />

delle situazioni <strong>di</strong> maggiori complessità assistenziale<br />

a domicilio.<br />

Dagli ultimi mesi del <strong>2009</strong>, nell’ambito <strong>di</strong> un progetto<br />

<strong>di</strong> collaborazione tra i Dipartimenti Ospedale-<br />

49<br />

LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE


LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE<br />

Territorio, Salute Mentale e Me<strong>di</strong>cina, ha potuto<br />

contare sul supporto continuativo <strong>di</strong> una psicologa.<br />

Inoltre, l’unità operativa Cure Palliative è stata<br />

identificata come nodo <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento per due<br />

progetti <strong>di</strong> ricerca nazionali che hanno ottenuto finanziamenti<br />

sia da parte del Ministero della Salute<br />

che da parte della Rete Oncologica. Sono progetti<br />

che riguardano il miglioramento delle cure <strong>di</strong> fine<br />

vita in hospice e in ospedale, ed il miglioramento<br />

del controllo del dolore oncologico in malati ricoverati<br />

presso i reparti <strong>di</strong> degenza.<br />

Il programma <strong>di</strong> formazione e <strong>di</strong> supporto organizzativo<br />

rivolto alle strutture residenziali del nostro<br />

territorio nel <strong>2009</strong> e <strong>2010</strong> ha coinvolto le due<br />

strutture <strong>di</strong> Mosso e <strong>di</strong> Trivero.<br />

Rappresenta un riconoscimento del lavoro svolto,<br />

la nomina del Direttore delle Cure Palliative, Dr.<br />

Carlo Peruselli, da parte del Ministero della Salute<br />

quale esperto della Commissione Nazionale per<br />

l’attuazione della Legge 38/<strong>2010</strong>.<br />

DATI DI ATTIVITÀ DELLA RETE DI CURE<br />

PALLIATIVE<br />

GEN-SET<br />

2008 <strong>2009</strong><br />

<strong>2010</strong><br />

N. pazienti assistiti 435 436 325<br />

% <strong>di</strong> morti per<br />

cancro presso l’ASL<br />

<strong>BI</strong> assistiti dalla Rete<br />

<strong>di</strong> Cure Palliative<br />

a domicilio e/o in<br />

hospice<br />

% <strong>di</strong> morti per cancro<br />

ASL <strong>BI</strong> assistiti in<br />

hospice<br />

N. pazienti assistiti a<br />

casa e in hospice<br />

50<br />

61% 62% non <strong>di</strong>sp.<br />

27% 26% non <strong>di</strong>sp.<br />

71 57 30<br />

2.3 L’area del farmaco<br />

Per area del farmaco si intende l’intera assistenza<br />

farmaceutica dell’ASL <strong>BI</strong>, a cui sono preposte<br />

due Strutture Complesse:<br />

- la Struttura Assistenza Farmaceutica Territoriale<br />

garantisce supporto tecnico e operativo<br />

alla funzione <strong>di</strong> governo dell’assistenza farmaceutica,<br />

con particolare riferimento alla Farmaceutica<br />

Convenzionata, erogata dalle farmacie<br />

aperte al pubblico su prescrizione dei MMG e<br />

dei PLS, e garantisce l’informazione sull’uso<br />

dei farmaci, in conformità ai principi <strong>di</strong> efficacia,<br />

sicurezza ed appropriatezza, nel rispetto della<br />

normativa vigente;<br />

- la Struttura Farmacia Ospedaliera svolge una<br />

funzione <strong>di</strong> programmazione e <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento<br />

dell’assistenza farmaceutica in ambito ospedaliero<br />

e <strong>di</strong> continuità ospedale-territorio. Si occupa<br />

<strong>di</strong> sviluppare politiche atte a promuovere<br />

l’appropriatezza nell’uso delle risorse, razionalizzando<br />

i processi <strong>di</strong> approvvigionamento e <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>stribuzione del farmaco.<br />

Le macroattività riconducibili all’area del farmaco<br />

sono:<br />

- garantire l’assistenza farmaceutica ospedaliera<br />

e territoriale, secondo quanto previsto dai<br />

Livelli Essenziali <strong>di</strong> Assistenza<br />

- monitorare le prescrizioni farmaceutiche al fine<br />

<strong>di</strong> verificare l’appropriatezza prescrittivi;<br />

- effettuare costante attività <strong>di</strong> informazione e<br />

farmacovigilanza;<br />

- gestire la logistica dei farmaci e dei <strong>di</strong>spositivi<br />

me<strong>di</strong>ci dell’ASL, al fine <strong>di</strong> poter effettuare i rifornimenti<br />

ai costi più contenuti possibili (gestione<br />

<strong>di</strong> gare, magazzini, <strong>di</strong>stribuzione), in relazione<br />

alle risorse economiche <strong>di</strong>sponibili.


IL FARMACO SuL TERRITORIO ATTRAVERSO<br />

LA PRESCRIZIONE DEL MEDICO DI MEDICINA<br />

gENERALE<br />

La Struttura Assistenza Farmaceutica Territoriale<br />

è impegnata a garantire il corretto svolgimento<br />

dell’assistenza farmaceutica tramite le farmacie<br />

aperte al pubblico, sulla base delle prescrizioni effettuate<br />

dai MMG e dai PLS.<br />

L’opera <strong>di</strong> vigilanza consente un uso del farmaco<br />

in conformità ai principi <strong>di</strong> efficacia, sicurezza<br />

ed appropriatezza.<br />

La Struttura è inoltre chiamata sempre più a monitorare<br />

l’allocazione delle risorse economiche, mettendo<br />

in atto iniziative tese a <strong>di</strong>ffondere un’attenzione<br />

crescente al rapporto qualità/costo dei farmaci, con<br />

particolare riguardo all’utilizzo <strong>di</strong> farmaci equivalenti,<br />

con l’obiettivo <strong>di</strong> razionalizzare la spesa. La prescrizione<br />

<strong>di</strong> farmaci equivalenti è passata dal 39% del<br />

2008 al 46,34% <strong>di</strong> fine <strong>2009</strong>. Nel <strong>2010</strong> la percentuale <strong>di</strong><br />

utilizzo ha superato abbondantemente il 50%, in linea<br />

con l’obiettivo regionale per il contenimento dei costi.<br />

Nel <strong>2009</strong> è stata posta attenzione a particolari<br />

categorie <strong>di</strong> farmaci, quali car<strong>di</strong>ovascolari e gastroprotettori,<br />

che hanno un forte impatto prescrittivo<br />

<strong>di</strong>rettamente correlato alla grande <strong>di</strong>ffusione<br />

delle patologie per cui vengono utilizzati.<br />

Le azioni messe in atto a questo proposito hanno<br />

attivamente coinvolto i me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina generale,<br />

i pe<strong>di</strong>atri <strong>di</strong> libera scelta, i <strong>di</strong>stretti, le Commissioni<br />

Aziendali e anche le strutture ospedaliere <strong>di</strong> ricovero<br />

e dell’urgenza, nonché gli ambulatori specialistici, in<br />

quanto i consigli terapeutici si “ribaltano” sulle prescrizioni<br />

territoriali; è stata inoltre promossa in particolare<br />

la prescrizione dei principi attivi a brevetto<br />

scaduto, per il perseguimento degli stessi obiettivi.<br />

In questo senso, in accordo con la Direzione<br />

Aziendale, è stata intrapresa un’iniziativa finalizzata<br />

al miglioramento dell’appropriatezza prescrittiva<br />

in ambito <strong>di</strong> continuità ospedale-territorio, che ha<br />

prodotto un incremento <strong>di</strong> qualità e completezza delle<br />

informazioni tra specialista ospedaliero e MMG.<br />

Nel <strong>2010</strong> è stato de<strong>di</strong>cato particolare impegno<br />

all’organizzazione dell’avvio della Distribuzione<br />

per Conto (DPC), ai sensi della D.G.R 16-11775 del<br />

20 luglio <strong>2009</strong>, e, in collaborazione con la Farmacia<br />

Ospedaliera.<br />

Questa nuova procedura, iniziata nel marzo<br />

<strong>2010</strong>, affianca ed integra le due vie <strong>di</strong> erogazione<br />

del farmaco sino ad allora esistenti (Farmaceutica<br />

Convenzionata e <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong>retta attraverso la<br />

ASL) ed è tesa a fornire un servizio migliore con un<br />

più razionale utilizzo delle risorse <strong>di</strong>sponibili per<br />

erogare l’assistenza farmaceutica sul territorio.<br />

Infatti, la quasi totalità dei farmaci inseriti nel<br />

“Prontuario della Continuità Ospedale-Territorio”,<br />

a livello regionale, ad eccezione <strong>di</strong> alcune molecole<br />

ancora <strong>di</strong> esclusiva <strong>di</strong>stribuzione ospedaliera, viene<br />

acquistata e <strong>di</strong>stribuita attraverso le farmacie<br />

aperte al pubblico sul territorio, su presentazione<br />

<strong>di</strong> ricetta me<strong>di</strong>ca del SSN, senza pagamento <strong>di</strong> ticket<br />

da parte dei pazienti.<br />

Il costante incremento della spesa convenzionata,<br />

in linea con l’andamento regionale, è riconducibile<br />

in gran parte all’invecchiamento della popolazione<br />

con il conseguente aumento della domanda<br />

<strong>di</strong> cure, a fronte <strong>di</strong> quadri clinici pluripatologici cronici<br />

gradualmente più complessi, ed affiancato ad<br />

SPESA PER L’ASSISTENZA FARMACEUTICA CONVENZIONATA<br />

2007 2008 <strong>2009</strong> I SEMESTRE <strong>2010</strong><br />

30.999.222 32.554.950 32.812.367 16.035.369<br />

In euro<br />

51<br />

LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE


LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE<br />

una politica tesa al sempre maggior ricorso all’assistenza<br />

domiciliare, al fine <strong>di</strong> limitare il ricovero<br />

ospedaliero alle situazioni critiche.<br />

Va inoltre considerato anche l’impatto economico<br />

dovuto all’ampliamento delle fasce <strong>di</strong> popolazione<br />

esenti da ticket.<br />

Le misure adottate negli anni per il perseguimento<br />

dell’appropriatezza d’impiego delle risorse<br />

<strong>di</strong>sponibili e dell’utilizzo <strong>di</strong> farmaci equivalenti<br />

hanno peraltro permesso <strong>di</strong> garantire tutte le terapie<br />

necessarie ai pazienti, mantenendo per l’ASL <strong>BI</strong><br />

un costo pro-capite inferiore alla me<strong>di</strong>a regionale.<br />

Per il <strong>2010</strong> si prevede <strong>di</strong> non superare la spesa<br />

del <strong>2009</strong> in virtù della nuova procedura <strong>di</strong> DPC e del<br />

mantenimento delle attività <strong>di</strong> collaborazione con i<br />

me<strong>di</strong>ci territoriali ed ospedalieri.<br />

IL FARMACO IN OSPEDALE<br />

Le importanti scoperte farmacologiche degli<br />

ultimi anni, in particolare nell’ambito dell’oncologia,<br />

dell’infettivologia e delle malattie rare, hanno<br />

consentito un miglioramento delle cure, ma hanno<br />

anche determinato (e continueranno a determinare)<br />

notevoli incrementi <strong>di</strong> spesa a causa dei sempre<br />

più elevati costi dei farmaci <strong>di</strong> ricerca innovativa.<br />

Per ottimizzare gli aspetti <strong>di</strong> efficacia farmacologica<br />

è attiva la Commissione per il Prontuario<br />

Terapeutico Aziendale.<br />

Il Prontuario rappresenta una guida strategica,<br />

il cui fine è mettere a <strong>di</strong>sposizione degli operatori<br />

sanitari principi attivi <strong>di</strong> provata efficacia, contri-<br />

buendo al miglioramento della qualità dell’assistenza.<br />

L’attività svolta dalla Commissione è orientata<br />

alla valutazione dell’introduzione in Prontuario<br />

dei nuovi farmaci registrati. La Commissione per<br />

il Prontuario, così come l’analoga Commissione <strong>di</strong><br />

Repertorio (rivolta alla valutazione dell’impiego dei<br />

nuovi Dispositivi Me<strong>di</strong>ci) è presieduta dal Direttore<br />

Sanitario d’Azienda e composta da membri interni<br />

all’ASL <strong>BI</strong>; unici membri esterni sono due MMG<br />

delegati a rappresentare le esigenze dei citta<strong>di</strong>ni<br />

residenti in struttura residenziale o in continuità<br />

ospedale-territorio. Per evitare che le più recenti<br />

opportunità terapeutiche siano negate ai pazienti,<br />

e nello stesso tempo, per evitare l’acquisto <strong>di</strong> farmaci,<br />

la cui efficacia non sia stata <strong>di</strong>mostrata da<br />

stu<strong>di</strong> scientifici rigorosi, la commissione si riunisce<br />

con cadenza mensile. Dal 1° gennaio <strong>2009</strong> al 30<br />

giugno <strong>2010</strong> ha approvato l’ingresso in Prontuario<br />

<strong>di</strong> ventitré nuove specialità, mentre ne ha ricusate<br />

un<strong>di</strong>ci, previa un’approfon<strong>di</strong>ta attività d’esame della<br />

letteratura scientifica. Analoga attività <strong>di</strong> valutazione<br />

farmaco-economica avviene nei confronti<br />

delle richieste <strong>di</strong> acquisto <strong>di</strong> <strong>di</strong>spositivi me<strong>di</strong>ci innovativi.<br />

L’incremento dei costi evidenziato nella tabella<br />

è legato all’impiego <strong>di</strong> farmaci <strong>di</strong> recentissima registrazione,<br />

prescritti per il trattamento <strong>di</strong> patologie<br />

che negli anni passati richiedevano un ricovero<br />

in centri specialistici fuori ASL o che erano considerate<br />

incurabili ed è, al contempo, legata ad un<br />

numero più alto <strong>di</strong> pazienti messi in trattamento.<br />

SPESA FARMACEUTICA OSPEDALIERA<br />

2007 2008 <strong>2009</strong> I SEMESTRE <strong>2010</strong><br />

8.168.003 10.128.559 11.305.277 6.404.000<br />

In euro<br />

52


IL FARMACO ACquISTATO DALL’ASL bI E<br />

DISTRIbuITO DIRETTAMENTE SuL TERRITORIO<br />

Con <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong>retta si intende la <strong>di</strong>spensazione<br />

<strong>di</strong> farmaci acquistati <strong>di</strong>rettamente dall’ASL<br />

e consegnati dal personale farmacista <strong>di</strong>pendente<br />

dell’ASL ai pazienti aventi <strong>di</strong>ritto o alle strutture residenziali<br />

per proseguire o effettuare la terapia al<br />

proprio domicilio.<br />

La gestione <strong>di</strong>retta dell’erogazione consente<br />

una valutazione sinergica tra prescrittore ed erogatore<br />

pubblico in grado <strong>di</strong> affrontare e risolvere<br />

problematiche relative all’appropriatezza della<br />

prescrizione.<br />

DISTRIbuZIONE DIRETTA DEI FARMACI ALLE<br />

CASE DI RIPOSO<br />

L’ASL <strong>BI</strong>, nei confronti delle case <strong>di</strong> riposo del<br />

territorio, ha dato puntuale applicazione alla normativa<br />

vigente.<br />

Alla fine del 2008 erano state contattate e approvvigionate<br />

il 70% delle strutture per anziani<br />

accre<strong>di</strong>tate ed afferenti al territorio dell’ASL <strong>BI</strong>,<br />

mentre nel corso del <strong>2009</strong> si è raggiunto il 100% <strong>di</strong><br />

tali strutture. Dal <strong>di</strong>cembre <strong>2009</strong> si effettua per gli<br />

ospiti inseriti nelle strutture socio-sanitarie l’erogazione<br />

dei farmaci presenti nel Prontuario Terapeutico<br />

Aziendale.<br />

Quest’attività permette <strong>di</strong> uniformare, attra-<br />

verso un prontuario comune, le prescrizioni nelle<br />

case <strong>di</strong> riposo, <strong>di</strong> ottenere prezzi d’acquisto più favorevoli,<br />

reinvestendo quanto risparmiato in servizi<br />

sempre a favore degli anziani e delle strutture.<br />

DISTRIbuZIONE DIRETTA SECONDO NORMATIVE<br />

SPECIFIChE<br />

Al singolo citta<strong>di</strong>no, in <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong>retta,<br />

possono essere erogati solo quei farmaci previsti<br />

dalla normativa vigente, che attualmente permette<br />

o impone, a seconda della legge a cui si fa<br />

riferimento, che vengano <strong>di</strong>stribuiti <strong>di</strong>rettamente<br />

i farmaci H (ex H OSP2), i farmaci del prontuario<br />

PHT (Continuità Ospedale-Territorio) rimasti <strong>di</strong><br />

esclusiva <strong>di</strong>stribuzione ospedaliera e, quin<strong>di</strong>, non<br />

forniti tramite DPC, i farmaci necessari alla cura<br />

delle Malattie Rare, i farmaci necessari alla cura<br />

della Fibrosi Cistica, i farmaci off-label prescritti<br />

dai me<strong>di</strong>ci specialisti ed alcuni farmaci specifici<br />

riconosciuti dalla Regione Piemonte come <strong>di</strong>spensabili<br />

dal Servizio Sanitario Regionale, mentre non<br />

lo sono dal Servizio Sanitario Nazionale. La <strong>di</strong>spensazione<br />

<strong>di</strong>retta non prevede mai la corresponsione<br />

<strong>di</strong> ticket.<br />

I farmaci erogati <strong>di</strong>rettamente sono legati a<br />

terapie che richiedono controlli particolarmente<br />

accurati sia da parte del me<strong>di</strong>co prescrittore sia<br />

da parte del farmacista, che può <strong>di</strong>spensare solo<br />

attraverso Piani Terapeutici dettagliati e rinnovati<br />

perio<strong>di</strong>camente. Per facilitare ed unificare il<br />

percorso dei pazienti, nel <strong>2009</strong> è stato attivato un<br />

punto <strong>di</strong> <strong>di</strong>spensazione presso l’Ospedale, al quale<br />

i pazienti possono accedere per ritirare quei farmaci<br />

altrimenti non reperibili nelle farmacie aperte<br />

al pubblico. L’ASL, per erogare tale servizio, ha<br />

assicurato la presenza <strong>di</strong> un farmacista de<strong>di</strong>cato<br />

che provvede alla consegna del farmaco, all’informazione<br />

sul farmaco stesso ed è a <strong>di</strong>sposizione dei<br />

pazienti per eventuali necessità.<br />

53<br />

LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE


LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE<br />

2.4 La rete dell’emergenza<br />

territoriale e ospedaliera<br />

Il sistema dell’emergenza sanitaria rappresenta<br />

l’insieme delle funzioni <strong>di</strong> soccorso, trasporto,<br />

organizzate al fine <strong>di</strong> garantire al citta<strong>di</strong>no la migliore<br />

risposta possibile in tutti i casi <strong>di</strong> emergenza<br />

e <strong>di</strong> urgenza <strong>di</strong> tipo sanitario fin dal loro primo<br />

presentarsi.<br />

II sistema costituisce un complesso organizzato<br />

<strong>di</strong> strutture e servizi ospedalieri ed extraospedalieri<br />

tra loro funzionalmente integrati, per garantire la<br />

continuità del percorso sanitario dell’assistito e l’appropriatezza<br />

qualitativa e temporale, in termini <strong>di</strong>:<br />

- riduzione dell’intervallo libero da terapia (cioè<br />

il tempo che intercorre dal momento <strong>di</strong> insorgenza<br />

dell’evento a quello <strong>di</strong> somministrazione<br />

delle cure adeguate);<br />

- contenimento dell’evoluzione clinica verso l’irreversibilità;<br />

- coor<strong>di</strong>namento della centralizzazione tempestiva<br />

dei pazienti acuti e critici dal territorio agli<br />

ospedali più idonei evitando, in tal modo, per<strong>di</strong>te<br />

<strong>di</strong> tempo potenzialmente letali e limitando<br />

attività secondarie <strong>di</strong> trasferimento.<br />

SISTEMA DI EMERgENZA SANITARIA TERRITORIALE 118<br />

Nasce nella Provincia <strong>di</strong> Biella il 1° ottobre 1998<br />

in applicazione del DPR 27 Marzo 1992, integrato<br />

nella rete regionale dell’emergenza. Nel corso<br />

<strong>di</strong> questi anni l’implementazione tecnologica, la<br />

formazione e la qualificazione degli operatori, la<br />

strutturazione organizzativa dei SEST 118 provinciali<br />

come “sistema” regionale hanno reso il Sistema<br />

<strong>di</strong> Emergenza Sanitaria Territoriale 118 (SEST)<br />

della Regione Piemonte un punto nodale della risposta<br />

sanitaria ai bisogni <strong>di</strong> salute della popolazione<br />

regionale e biellese.<br />

54<br />

IL SISTEMA DI EMERGENZA SANITARIA 118<br />

REGIONALE ED AZIENDALE<br />

SEST 118<br />

regionale<br />

SEST<br />

118 <strong>di</strong><br />

Biella<br />

N. centrali operative 8 1<br />

N. mezzi <strong>di</strong> soccorso avanzato<br />

(equipaggio formato da<br />

me<strong>di</strong>co, infermiere e volontari<br />

del soccorso)<br />

61 4*<br />

N. mezzi <strong>di</strong> soccorso avanzato<br />

<strong>di</strong> base (equipaggio formato<br />

da infermiere e volontari del<br />

soccorso)<br />

11 1**<br />

N. mezzi <strong>di</strong> soccorso <strong>di</strong> base<br />

(equipaggio formato da<br />

volontari del soccorso)<br />

286 5<br />

N. HEMS (Helicopter<br />

Emergency Me<strong>di</strong>cal Services)<br />

* <strong>di</strong> cui 1 a Cavaglià; ** a Cavaglià/12h<br />

5 -<br />

Sul territorio biellese è presente inoltre un<br />

punto <strong>di</strong> primo soccorso a Trivero.<br />

Nel SEST <strong>di</strong> Biella operano:<br />

1 <strong>di</strong>rettore me<strong>di</strong>co<br />

24 me<strong>di</strong>ci<br />

24 infermieri<br />

Fa parte del sistema il Soccorso Alpino che garantisce<br />

il soccorso sanitario nelle aree ostili, mettendo<br />

a <strong>di</strong>sposizione i mezzi, le attrezzature e circa<br />

80 volontari altamente specializzati<br />

Collaborano con il 118 le altre organizzazioni<br />

del soccorso: Vigili del Fuoco, Forze dell’Or<strong>di</strong>ne,<br />

Protezione Civile.<br />

Nel corso dell’ultimo anno (dal 20/09/<strong>2009</strong> al<br />

19/09/<strong>2010</strong>) sono stati effettuati 16.260 interventi<br />

con un trend in incremento, rispetto allo stesso periodo<br />

2008 - <strong>2009</strong>, del 10%.


IL PRONTO SOCCORSO<br />

Il Pronto Soccorso è la struttura ospedaliera<br />

de<strong>di</strong>cata ai casi <strong>di</strong> urgenza/emergenza e con spazi<br />

Indagine sulla sod<strong>di</strong>sfazione degli utenti in Pronto Soccorso<br />

de<strong>di</strong>cati alla osservazione breve. Qui vengono prestate<br />

le prime cure e dunque vi si accede in modalità<br />

<strong>di</strong> “ricovero urgente”.<br />

Nei primi mesi del <strong>2010</strong> è stata condotta in ambito regionale un’indagine, volta a rilevare il grado <strong>di</strong><br />

sod<strong>di</strong>sfazione degli utenti dei Pronto Soccorso piemontesi, coor<strong>di</strong>nata dal Laboratorio Management e<br />

Sanità (MeS) dell’Università S. Anna <strong>di</strong> Pisa e dall’Assessorato alla Salute della Regione Piemonte.<br />

Un gruppo <strong>di</strong> rilevatori esperti ha contattato 330 utenti (con un campionamento stratificato per co<strong>di</strong>ce<br />

colore) che hanno utilizzato il Pronto Soccorso dell’ospedale <strong>di</strong> Biella nei primi mesi dell’anno, chiedendo<br />

<strong>di</strong> esprimere un giu<strong>di</strong>zio sul trattamento ricevuto.<br />

Giu<strong>di</strong>zio sulla qualità complessiva dell’assistenza nel Pronto Soccorso <strong>di</strong> Biella<br />

nei primi mesi del <strong>2010</strong><br />

I dati raccolti rilevano che più del 90% degli intervistati ha dato un giu<strong>di</strong>zio complessivamente positivo<br />

circa la qualità del servizio ricevuto.<br />

Dai risultati dell’indagine sono emerse altre importanti informazioni:<br />

• 30 volte su 100 si rivolgono al Pronto Soccorso utenti che considerano per nulla o poco gravi le loro<br />

con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> salute;<br />

• oltre ¾ degli accessi al Pronto Soccorso non sono preceduti da un contatto con il me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina<br />

generale e meno del 10% è giunto in Pronto Soccorso in ambulanza;<br />

• le attese dopo il triage sono, per circa il 64% dei pazienti, inferiori o uguali a 30 minuti;<br />

• circa il 70% dei pazienti pensa che il personale del Pronto Soccorso abbia fatto quanto possibile per<br />

attenuare il dolore provato;<br />

• le informazioni ricevute dall’utenza sono adeguate per l’80% dei casi;<br />

• oltre l’80% degli utenti ha fiducia nel personale sanitario intervenuto;<br />

• poca cortesia e professionalità è stata segnalata da circa il 5% degli assistiti.<br />

55<br />

LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE


LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE<br />

L’obiettivo è creare un’integrazione funzionale<br />

dei servizi sanitari atti ad affrontare i problemi<br />

<strong>di</strong>agnostico-terapeutici dei pazienti in situazioni <strong>di</strong><br />

emergenza ed è basato su un modello organizzativo<br />

multi<strong>di</strong>sciplinare.<br />

Nel corso del <strong>2009</strong> è stato avviato presso il Pronto<br />

Soccorso dell’Ospedale <strong>di</strong> Biella un percorso per<br />

migliorare qualitativamente i servizi resi, che riguarda<br />

aspetti sia tecnico-sanitari che organizzativi.<br />

In particolare, anche in ottemperanza a specifiche<br />

in<strong>di</strong>cazioni normative, sono state avviate le attività<br />

formative ed organizzative che consentiranno al<br />

Pronto Soccorso <strong>di</strong> dotarsi <strong>di</strong> un organico proprio, riducendo<br />

il numero <strong>di</strong> me<strong>di</strong>ci che a rotazione coprono<br />

i turni, garantendo una maggiore omogeneità <strong>di</strong><br />

trattamento e <strong>di</strong> approccio ai bisogni del paziente.<br />

Le mo<strong>di</strong>fiche organizzative intraprese presuppongono<br />

la con<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> specifici protocolli, a<br />

garanzia <strong>di</strong> una gestione dei casi appropriata, omogenea<br />

e trasparente da parte <strong>di</strong> tutti i professionisti<br />

interessati. Sono pertanto stati previsti (e per la<br />

maggior parte sono già operativi) numerosi protocolli<br />

a salvaguar<strong>di</strong>a della qualità dei servizi.<br />

Sono stati implementati protocolli specifici per il<br />

corretto ricovero del paziente nel reparto appropriato,<br />

per i pazienti con traumi e ferite, per le donne con<br />

problemi ostetrico-ginecologici e per i minori.<br />

CROCE bIANCA, CROCE bLu E CROCE ROSSA<br />

Vi è una proficua collaborazione, sulla base <strong>di</strong><br />

specifiche convenzioni aziendali, tra il Sistema <strong>di</strong><br />

Emergenza Sanitaria Territoriale 118 e le associazioni<br />

<strong>di</strong> volontariato, che mettono a <strong>di</strong>sposizione<br />

mezzi <strong>di</strong> soccorso e volontari formati con corsi<br />

specifici <strong>di</strong> primo soccorso:<br />

- Croce Rossa Italiana nelle se<strong>di</strong> <strong>di</strong> Biella, Cossato<br />

e Cavaglià;<br />

- Croce Bianca Biellese nelle se<strong>di</strong> <strong>di</strong> Biella e Trivero;<br />

- Croce Blu Italia nella sede <strong>di</strong> Biella.<br />

Oltre a collaborare con il SEST 118, le associazioni<br />

<strong>di</strong> cui sopra, garantiscono il trasporto dei<br />

pazienti, sulla base <strong>di</strong> specifiche convenzioni con<br />

l’ASL <strong>BI</strong>, che riguardano:<br />

- pazienti in Assistenza Domiciliare Integrata (ADI);<br />

- pazienti del Dipartimento <strong>di</strong> Salute Mentale (DSM);<br />

- pazienti uremici cronici.<br />

La spesa sostenuta dall’ASL <strong>BI</strong> per i servizi offerti<br />

è la seguente:<br />

SPESA ANNUA SOSTENUTA PER IL TRASPORTO PAZIENTI DALL’ASL <strong>BI</strong><br />

2008 <strong>2009</strong> PROIEZIONE <strong>2010</strong>*<br />

Trasporto pazienti 1.781.915,14 1.840.303,51 1.860.288,00<br />

* proiezione in base al periodo gennaio-settembre<br />

In euro<br />

56<br />

È “nata” la Bambulanza<br />

Il 4 giugno <strong>2010</strong> il parco mezzi della CRI <strong>di</strong> Biella si è arricchito <strong>di</strong> una novità: un Fiat Ducato 250 <strong>di</strong><br />

ultima generazione con dotazioni tecniche d’avanguar<strong>di</strong>a ed un aspetto accattivante, con animali e cartoons<br />

<strong>di</strong>pinti sulla carrozzeria. È infatti un mezzo <strong>di</strong> trasporto pensato e destinato ad accogliere in modo<br />

particolare bambini con patologie oncologiche o bimbi con un familiare malato oncologico, ed inoltre ha<br />

la pre<strong>di</strong>sposizione per il trasporto neonatale in culla.<br />

La “Bambulanza”, costata 110.000 euro, è stata donata dal Fondo Edo Tempia.


2.5 L’attività ambulatoriale e i tempi<br />

<strong>di</strong> attesa<br />

L’attività specialistica ambulatoriale, in ragione<br />

dei gran<strong>di</strong> numeri <strong>di</strong> prestazioni erogate (2.934.770<br />

nell’anno <strong>2009</strong> e 2.260.581 nei primi nove mesi del<br />

<strong>2010</strong>) rappresenta una grande sfida per l’ASL <strong>BI</strong><br />

come per tutte le aziende sanitarie, che sono tenute<br />

da un lato a rispettare gli standard <strong>di</strong> attesa previsti<br />

dalla Regione Piemonte e dall’altro a vigilare<br />

sull’appropriatezza delle richieste che pervengono.<br />

In questi anni, presso l’ASL <strong>BI</strong>, è stata realizzata<br />

una costruttiva collaborazione tra me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina<br />

generale, pe<strong>di</strong>atri <strong>di</strong> libera scelta, specialisti ospedalieri<br />

e territoriali che ha consentito una reciproca<br />

crescita professionale ed una sempre maggiore con<strong>di</strong>visione<br />

dei percorsi <strong>di</strong>agnostico terapeutici.<br />

In conformità a quanto previsto dalla normativa<br />

regionale e grazie alla sinergia tra prescrittori ed<br />

erogatori, le prestazioni specialistiche ambulatoriali<br />

sono state organizzate in modo da garantire<br />

accessi <strong>di</strong>fferenziati in relazione al quadro clinico<br />

presentato dall’utente.<br />

In ospedale le prestazioni ambulatoriali urgenti<br />

sono garantite entro 48 ore, quelle non urgenti<br />

(con priorità B, D, P oppure controlli) entro i tempi<br />

in<strong>di</strong>cati nella sottostante tabella e sono prenotabili<br />

tramite call center (se non necessitano <strong>di</strong> particolari<br />

preparazioni/in<strong>di</strong>cazioni o se non richieste<br />

<strong>di</strong>rettamente dallo specialista a completamento<br />

<strong>di</strong>agnostico/terapeutico), CUP aziendali, farmacie<br />

o in alcuni casi, <strong>di</strong>rettamente in ospedale presso la<br />

segreteria <strong>di</strong> reparto.<br />

Alcune prestazioni vengono inoltre erogate ad<br />

accesso <strong>di</strong>retto, ossia con prescrizione me<strong>di</strong>ca ma<br />

senza prenotazione:<br />

• Rx torace, presso il Servizio <strong>di</strong> Ra<strong>di</strong>ologia<br />

dell’ospedale;<br />

• Elettrocar<strong>di</strong>ogramma, presso la Car<strong>di</strong>ologia<br />

dell’ospedale;<br />

• Prima visita dermatologica, presso la Dermatologia<br />

dell’ospedale<br />

• Visita <strong>di</strong>abetologica per gravidanza e in caso <strong>di</strong><br />

certificazione per la patente <strong>di</strong> guida, presso<br />

l’ospedale e presso il Poliambulatorio <strong>di</strong> Cossato;<br />

• Esami <strong>di</strong> laboratorio, presso il centro prelievi <strong>di</strong><br />

Biella e <strong>di</strong> Cossato (PT e PTT anche presso il<br />

Poliambulatorio <strong>di</strong> Biella);<br />

• Emogasanalisi arteriosa sistemica e <strong>di</strong> sangue venoso<br />

misto, presso la Pneumologia dell’ospedale;<br />

• Test cutaneo alla tubercolina (Mantoux), presso<br />

la Pneumologia dell’ospedale.<br />

Altre prestazioni possono invece essere erogate<br />

senza prescrizione me<strong>di</strong>ca ma con prenotazione:<br />

• Visita odontoiatrica;<br />

• Visita ginecologica e ostetrica;<br />

• Visita pe<strong>di</strong>atrica;<br />

• Visita oculistica, limitatamente alla misurazione<br />

del visus;<br />

• Visita psichiatrica;<br />

• Test HIV.<br />

TEMPI D’ATTESA IN BASE ALLA PRIORITÀ<br />

CODICE PRIORITÀ VISITE SPECIALISTIChE ESAMI DIAgNOSTICI<br />

U Urgente entro 48 ore entro 48 ore<br />

B Breve entro 15 giorni entro 15 giorni<br />

D Differita entro 30 giorni entro 60 giorni<br />

P Programmabile entro 180 giorni entro 180 giorni<br />

57<br />

LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE


LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE<br />

Nella seguente tabella si evidenziano i tempi<br />

me<strong>di</strong> <strong>di</strong> attesa delle principali prestazioni oggetto<br />

<strong>di</strong> monitoraggio. I tempi sono quelli relativi alle<br />

sole classi “D”, registrati durante l’anno <strong>2009</strong> ed i<br />

PRESTAZIONI OSPEDALE<br />

TEMPI MEDI DI ATTESA ANNO <strong>2009</strong> e PRIMI NOVE MESI <strong>2010</strong><br />

<strong>2009</strong><br />

genset<br />

<strong>2010</strong><br />

POLI-<br />

AMbuLATORIO<br />

bIELLA<br />

gen-<br />

<strong>2009</strong> set<br />

<strong>2010</strong><br />

POLI-<br />

AMbuLATORIO<br />

COSSATO<br />

<strong>2009</strong><br />

primi nove mesi del <strong>2010</strong> presso le se<strong>di</strong> <strong>di</strong> erogazione<br />

<strong>di</strong>stribuite sul territorio dell’ASL <strong>BI</strong> confrontate<br />

con gli standard regionali.<br />

genset<br />

<strong>2010</strong><br />

SEDE DI<br />

TRIVERO-<br />

PONZONE<br />

<strong>2009</strong><br />

genset<br />

<strong>2010</strong><br />

AMbuLATORIO<br />

CAVAgLIÀ<br />

<strong>2009</strong><br />

genset<br />

<strong>2010</strong><br />

STANDARD<br />

REgIONE<br />

PIEMONTE<br />

gen-<br />

<strong>2009</strong> set<br />

<strong>2010</strong><br />

1° VISITA CARDIOLOGICA 16 56 10 46 12 46 14 37 / / 30 30<br />

1° VISITA CHIRURGICA 8 5 7 5 9 3 14 8 8 12 30 30<br />

1° VISITA DI CHIRURGIA<br />

3<br />

VASCOLARE<br />

5 / / / / 9 4 13 30 30 30<br />

1° VISITA<br />

DERMATOLOGICA<br />

30 0** / / 24 14 43 36 / / 30 30<br />

1° VISITA<br />

10<br />

GASTROENTEROLOGICA<br />

16 / / / / / / / / 30 30<br />

1° VISITA NEUROLOGICA 15 35 1 5 1 6 / / / / 30 30<br />

1° VISITA OCULISTICA 18 33 60 14 48 38 13 20 110 110 30 30<br />

1° VISITA<br />

ODONTOIATRICA<br />

64 131 77 118 79 122 103 159 / / 30 30<br />

1° VISITA ONCOLOGICA 14 19 / / / / / / / / 30 30<br />

1° VISITA ORTOPEDICA 10 4 / / / / / / / / 30 30<br />

1° VISITA OSTETRICO-<br />

GINECOLOGICA<br />

18 9 / / / / / / / / 30 30<br />

1° VISITA<br />

OTORINOLARINGOIATRICA<br />

6 5 16 63 14 43 / / / / 30 30<br />

1* VISITA<br />

ALLERGOLOGICA<br />

8 22 / / / / / / / / 30 30<br />

1° VISITA<br />

PNEUMOLOGICA<br />

1° VISITA FISIOTERAPICA<br />

18 18 / / / / / / / / 30 30<br />

PER PAZIENTI<br />

STA<strong>BI</strong>LIZZATI<br />

/ / 87 133 77 117 / / / / 30 30<br />

1° VISITA FISIOTERAPICA<br />

/<br />

PER PAZIENTI POST ACUTI<br />

/ 3 3 4 4 / / / / 7 7<br />

1° VISITA UROLOGICA 6 13 5 9 8 9 / / / / 30 30<br />

ECOCOLOR DOPPLER DEI<br />

19<br />

TRONCHI SOVRAORTICI<br />

7 / / / / / / / / 60 60<br />

58


ESOFAGO-GASTRO-<br />

DUODENO<br />

SCOPIA<br />

16 39 / / / / / / / / 60 60<br />

COLONSCOPIA CON<br />

17<br />

ENDOSCOPIO FLESSI<strong>BI</strong>LE<br />

26 / / / / / / / / 60 60<br />

SCINTIGRAFIA OSSEA 9 8 / / / / / / / / 60 60<br />

SCINTIGRAFIA TIROIDEA 4 8 / / / / / / / / 60 60<br />

ECOGRAFIA OSTETRICA 8 9 / / 13 22 / / / / 60 60<br />

INDAGINI ECOGRAFICHE 15* 47* / / / / / / / / 60 60<br />

INDAGINI TAC 6* 7* / / / / / / / / 60 60<br />

RADIODIAGNOSTICA<br />

TRADIZIONALE<br />

4* 23* / / / / / / / / 60 60<br />

MAMMOGRAFIA 2 2 / / 25 69 / / / / 60 60<br />

RISONANZA MAGNETICA<br />

11*<br />

NUCLEARE<br />

35* / / / / / / / / 60 60<br />

VISITA RADIOTERAPICA 12 4 / / / / / / / / 30 30<br />

* Il tempo <strong>di</strong> attesa può riferirsi all’ospedale o alle prestazioni a carico dell’ASL erogate presso la Casa <strong>di</strong> Cura Vialarda<br />

** Accesso <strong>di</strong>retto<br />

Legenda: Dati che rispettano gli standard regionali Dati fuori dagli standard regionali<br />

Il nuovo Direttore della Ra<strong>di</strong>ologia Stefano Debernar<strong>di</strong> con<br />

alcuni collaboratori<br />

LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE


LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE<br />

Complessivamente, il citta<strong>di</strong>no biellese utilizza<br />

i servizi ambulatoriali offerti dall’ASL <strong>BI</strong> 88 volte<br />

su 100, 4 o 5 volte su 100 si rivolge al privato accre<strong>di</strong>tato<br />

presente in zona, mentre solo 7 o 8 volte<br />

su 100 sod<strong>di</strong>sfa il suo bisogno utilizzando strutture<br />

che operano al <strong>di</strong> fuori del territorio dell’ASL <strong>BI</strong>.<br />

Dal punto <strong>di</strong> vista numerico, l’offerta <strong>di</strong> prestazioni,<br />

parallelamente alla domanda, è in costante<br />

crescita: si è passati infatti da 2.622.608 prestazioni<br />

erogate nel 2007 ad una previsione per il <strong>2010</strong> <strong>di</strong><br />

oltre 3.000.000.<br />

ATTIVITÀ SPECIALISTICA AMBULATORIALE DAL 2007 AI PRIMI NOVE MESI DEL <strong>2010</strong><br />

2007 2008 <strong>2009</strong> gEN-SET PROIEZIONE<br />

<strong>2010</strong> <strong>2010</strong>*<br />

N. totale <strong>di</strong> prestazioni effettuate presso l’ASL <strong>BI</strong> da 2.215.389<br />

parte della popolazione residente<br />

2.345.036 2.460.268 1.896.358 2.528.477<br />

% Sod<strong>di</strong>sfacimento della domanda 88% 87% 88% 88% 88%<br />

Mobilità Passiva Ambulatoriale (N. prestazioni) 290.313 339.795 339.625 255.612 340.816<br />

% Mobilità Passiva Ambulatoriale 12% 13% 12% 12% 12%<br />

Mobilità Passiva escluse le prestazioni erogate in<br />

Provincia da strutture accre<strong>di</strong>tate<br />

196.207 219.319 202.252 140.506 187.341<br />

% Mobilità Passiva escluse le prestazioni erogate<br />

in Provincia da strutture accre<strong>di</strong>tate<br />

8% 9% 8% 7% 7%<br />

Prestazioni erogate presso l’ASL <strong>BI</strong> a non residenti 82.954<br />

(Mobilità Attiva)<br />

*Proiezione in base al periodo gennaio-settembre<br />

97.141 98.337 79.175 105.567<br />

Il Direttore della Chirurgia Vascolare, Dott.sa Carla Porta<br />

60


L’incremento dell’offerta è stato omogeneo<br />

presso tutte le se<strong>di</strong> aziendali e la riduzione in<br />

ambito <strong>di</strong>strettuale - rilevabile nella seguente<br />

tabella - è solo apparente, in quanto, al fine migliorare<br />

l’integrazione tra ospedale e territorio,<br />

molti specialisti ospedalieri si sono fatti carico<br />

<strong>di</strong> gestire ambulatori presso le se<strong>di</strong> <strong>di</strong>strettuali<br />

(oculistica, chirurgia generale, chirurgia vascolare,<br />

car<strong>di</strong>ologia, ginecologia, urologia, postacuzie<br />

e geriatria), così come è aumentato il<br />

numero <strong>di</strong> specialisti convenzionati che prestano<br />

il loro servizio sia sul territorio che in ospedale<br />

(odontoiatri e neurologi in primis).<br />

Un servizio efficiente, integrato e sempre più<br />

vicino al citta<strong>di</strong>no è stato l’obiettivo che ha ispirato<br />

i cambiamenti organizzativi attuati in questi<br />

anni.<br />

PROgETTI E ATTIVITÀ INNOVATIVE <strong>2009</strong>/<strong>2010</strong><br />

• Centro prelievi ad accesso <strong>di</strong>retto a Biella in via<br />

Caraccio;<br />

• passaggio degli interventi <strong>di</strong> cataratta, tunnel<br />

carpale, varici extrasafeniche e iniezioni intravitreali<br />

dal regime <strong>di</strong> ricovero in day-hospital a<br />

quello ambulatoriale;<br />

• riorganizzazione dell’attività oculistica con riduzione<br />

delle attese per prime visite e controlli;<br />

• attivazione MOC presso la sede <strong>di</strong>strettuale <strong>di</strong><br />

via Caraccio a Biella;<br />

• riorganizzazione dell’ambulatorio per l’ipertensione;<br />

• acquisto <strong>di</strong> attività ra<strong>di</strong>ologica dalla casa <strong>di</strong> cura<br />

La Vialarda per ridurre le attese;<br />

• incremento dell’offerta <strong>di</strong> prestazioni territoriali da<br />

parte <strong>di</strong> specialisti ospedalieri (oculisti, chirurghi<br />

vascolari, urologi, ginecologi, chirurghi generali);<br />

• incremento dell’attività chirurgica odontoiatrica in<br />

sala operatoria per soggetti fragili e con <strong>di</strong>sabilità;<br />

PRODUZIONE DELL’ASL <strong>BI</strong> PER DIPARTIMENTO, DISTRETTO E SERVIZI EROGATORI<br />

2007 2008 <strong>2009</strong> gEN-SET<br />

<strong>2010</strong><br />

PROIEZIONE<br />

<strong>2010</strong>*<br />

Totale prestazioni presso ASL <strong>BI</strong> 2.622.608 2.786.913 2.934.770 2.260.581 3.014.108<br />

OSPEDALE 0<br />

Dipartimento Me<strong>di</strong>cina 48.291 52.207 54.354 44.336 59.115<br />

Dipartimento Chirurgia 65.813 69.806 75.426 59.624 79.499<br />

Dipartimento Materno Infantile 17.900 18.859 18.953 13.792 18.389<br />

Dipartimento Servizi 1.829.678 1.968.182 2.071.812 1.616.196 2.154.928<br />

Dipartimento Ospedale Territorio 78.781 82.949 79.145 65.045 86.727<br />

Dipartimento Emergenza 341.052 362.061 394.279 299.390 399.187<br />

Dipartimento Salute Mentale 9.724 8.413 12.005 7.658 10.211<br />

DISTRETTO 1 123.839 123.456 133.295 84.446 112.595<br />

DISTRETTO 2 101.662 94.184 87.961 63.095 84.127<br />

Altri servizi ** (Me<strong>di</strong>cina del Lavoro, Dietologia,<br />

Odontostomatologia, Psiconcologia)<br />

* Proiezione in base al periodo gennaio-settembre<br />

5.868 6.796 7.540 6.999 9.332<br />

61<br />

LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE


LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE<br />

• apertura in ospedale:<br />

- dell’ambulatorio de<strong>di</strong>cato alla retinopatia <strong>di</strong>abetica;<br />

- degli ambulatori ostetrico-ginecologici per la<br />

gestione della gravidanza a rischio e per il bilancio<br />

<strong>di</strong> salute in gravidanza;<br />

- dell’ambulatorio <strong>di</strong> reumatologia pe<strong>di</strong>atrica;<br />

- dell’ambulatorio <strong>di</strong> elastografia epatica (meto<strong>di</strong>ca<br />

non invasiva che sostituisce in alcuni casi<br />

la biopsia epatica);<br />

• semplificazione amministrativa con registrazione<br />

centralizzata dell’autocertificazione <strong>di</strong> tutti<br />

gli utenti con esenzione per red<strong>di</strong>to (E01) senza<br />

che debba essere compilata ad ogni accesso;<br />

• corso sull’appropriatezza prescrittiva della<br />

risonanza magnetica.<br />

uNA COLLAbORAZIONE VIRTuOSA TRA<br />

PubbLICO E PRIVATO<br />

È stato mantenuto per il <strong>2009</strong> e il <strong>2010</strong> l’accordo,<br />

siglato nel settembre 2008, con la Casa <strong>di</strong> Cura “La<br />

Vialarda” per l’erogazione <strong>di</strong> esami ra<strong>di</strong>ologici.<br />

Complessivamente, da gennaio <strong>2009</strong> a settembre<br />

<strong>2010</strong>, sono state erogate dalla Casa <strong>di</strong> Cura, per<br />

conto dell’ASL <strong>BI</strong>, 32.672 prestazioni per un valore<br />

pari a € 3.584.325, ma soprattutto sono state garantite<br />

al citta<strong>di</strong>no biellese prestazioni <strong>di</strong> qualità, nel rispetto<br />

dei tempi e nell’ambito del proprio territorio.<br />

Integrazione, appropriatezza ed efficienza sono<br />

i principi con<strong>di</strong>visi tra ASL <strong>BI</strong> e Vialarda, che in sinergia<br />

hanno scelto <strong>di</strong> evitare duplicazioni, conflitti<br />

e sovrapposizioni nell’interesse dell’utente e<br />

dei suoi bisogni <strong>di</strong> salute.<br />

PRESTAZIONI RADIOLOGICHE EROGATE DA “LA VIALARDA” NELL’AM<strong>BI</strong>TO DELL’ACCORDO CON L’ASL <strong>BI</strong><br />

<strong>2009</strong> gEN-SET <strong>2010</strong><br />

N. Valore N. Valore<br />

Risonanze Magnetiche 5.258<br />

4.246<br />

Ra<strong>di</strong>ologia tra<strong>di</strong>zionale<br />

TAC<br />

18.780<br />

1.337<br />

€ 1.955.485<br />

13.369<br />

1.565<br />

€ 1.628.840<br />

Ecografie 7.171 6.321


Riorganizzazione dell’attività oculistica<br />

Nell’anno <strong>2009</strong>, presso l’ASL <strong>BI</strong>, un gruppo composto da professionisti ospedalieri e territoriali ha<br />

lavorato per riorganizzare l’attività ambulatoriale oculistica.<br />

Si è proceduto a:<br />

- rompere il “confine” tra ospedale e territorio, assegnando ad oculisti ospedalieri se<strong>di</strong> territoriali per<br />

buona parte del loro monte ore;<br />

- creare agende <strong>di</strong> prenotazione con<strong>di</strong>vise accessibili dai centri <strong>di</strong> prenotazione CUP;<br />

- in<strong>di</strong>viduare protocolli concordati tra oculisti ospedalieri e territoriali per tutte le patologie oculari <strong>di</strong><br />

frequente riscontro (flogosi <strong>di</strong> superficie e degli annessi, glaucoma, retinopatia <strong>di</strong>abetica, maculopatia<br />

e cataratta);<br />

- installare un sistema automatico <strong>di</strong> segnalazione all’applicativo <strong>di</strong> prenotazione, non appena le liste <strong>di</strong><br />

attesa superano un tetto temporale ritenuto accettabile.<br />

Al momento i risultati ottenuti consistono in:<br />

- una riduzione dei tempi <strong>di</strong> attesa sia per prime visite che per i controlli successivi;<br />

- un migliore gra<strong>di</strong>mento dell’utenza, che porterà ad una ulteriore riduzione della mobilità passiva.<br />

La nuova apparecchiatura per il trattamento<br />

delle patologie retiniche donata dalla Fondazione CRB<br />

63<br />

LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE


LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE<br />

2.6 L’attività ospedaliera<br />

2.6.1 La fiducia dei citta<strong>di</strong>ni<br />

I dati dell’attività <strong>di</strong> ricovero riferiti al biennio<br />

<strong>2009</strong>-<strong>2010</strong> evidenziano una situazione <strong>di</strong> piena attuazione<br />

della strategia aziendale <strong>di</strong> mandato che<br />

prevedeva, a fronte <strong>di</strong> una bassa produttività ospedaliera<br />

e <strong>di</strong> una elevata mobilità passiva, un recupero<br />

<strong>di</strong> fiducia dei citta<strong>di</strong>ni biellesi nei confronti del<br />

proprio ospedale. In particolare nel biennio si è registrato:<br />

• una forte riduzione del tasso <strong>di</strong> ospedalizzazione<br />

(numero <strong>di</strong> ricoveri ospedalieri ogni mille<br />

residenti nel territorio dell’ASL, in<strong>di</strong>pendentemente<br />

dal luogo <strong>di</strong> ricovero) passato dal 176<br />

al 163 per mille, valore tra i più bassi a livello<br />

regionale e nazionale. Per quanto riguarda i ricoveri<br />

<strong>di</strong>urni (day-hospital e day surgery), ciò è<br />

<strong>di</strong>peso in parte rilevante da cambiamenti organizzativi,<br />

che ora vengono effettuati in regime<br />

ambulatoriale: interventi come quelli sul cristallino<br />

o la decompressione del tunnel carpale,<br />

prima eseguiti in ricovero. Per i ricoveri or<strong>di</strong>nari,<br />

ciò è frutto <strong>di</strong> una maggiore appropriatezza<br />

nel ricorso al ricovero ospedaliero, grazie alla<br />

maggiore <strong>di</strong>sponibilità sul territorio <strong>di</strong> forme<br />

<strong>di</strong> assistenza alternative, al ruolo più attivo dei<br />

me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina generale ed alla più intensa<br />

e reciproca collaborazione con gli specialisti<br />

ospedalieri. Occorre precisare che una riduzione<br />

del tasso <strong>di</strong> ospedalizzazione è avvenuta<br />

in maniera abbastanza generalizzata, ma non<br />

omogenea, nel territorio regionale. Nel caso <strong>di</strong><br />

Biella, tuttavia, occorre segnalare che, poiché<br />

si partiva nel 2008 da un dato già basso (il 176<br />

per mille), la riduzione <strong>di</strong> 9 punti nel <strong>2009</strong> e <strong>di</strong><br />

ulteriori 4 punti nel <strong>2010</strong> appare un risultato <strong>di</strong><br />

tutto rispetto. I bassi livelli <strong>di</strong> ospedalizzazione<br />

64<br />

sono un in<strong>di</strong>catore <strong>di</strong> appropriatezza <strong>di</strong> ricovero<br />

ospedaliero e <strong>di</strong> una buona copertura <strong>di</strong> servizi<br />

territoriali alternativi al ricovero;<br />

• una riduzione del numero <strong>di</strong> biellesi che ha<br />

scelto il ricovero presso ospedali <strong>di</strong>versi dal<br />

“degli Infermi” <strong>di</strong> Biella (cosiddetta “mobilità<br />

passiva”). I ricoveri fuori ASL <strong>BI</strong> sono passati da<br />

14.098 nel 2005 a 11.781 nel <strong>2009</strong> (-2.317) e, in<br />

proiezione, a 11.100 nel <strong>2010</strong> (-2.998). In termini<br />

economici questa riduzione equivale a quasi 6<br />

milioni <strong>di</strong> euro. La mobilità passiva può essere<br />

apparente quando è sostenuta da necessità <strong>di</strong><br />

accertamenti o trattamenti particolari non altrimenti<br />

erogabili in loco, presenza <strong>di</strong> patologie<br />

rare, ricoveri per acca<strong>di</strong>menti acuti mentre si è<br />

fuori zona (traumi, infarto, ecc). In altri casi la<br />

mobilità è sostanziale, cioè dovuta a problemi<br />

geografici (maggiore vicinanza delle zone periferiche<br />

dell’ASL ad un ospedale esterno), da minori<br />

tempi <strong>di</strong> attesa, da un particolare rapporto<br />

fiduciario del paziente o del MMG con un centro<br />

o con un professionista. In questi casi l’Azienda<br />

deve promuovere, come <strong>di</strong> fatto è avvenuto, misure<br />

per il recupero della mobilità, soprattutto<br />

per quella fuori regione, considerato il <strong>di</strong>sagio<br />

che questa comporta per i citta<strong>di</strong>ni;<br />

• una sostanziale stabilità dell’attività <strong>di</strong> ricovero<br />

presso l’ospedale <strong>di</strong> Biella, a fronte del calo<br />

dell’ospedalizzazione con un aumento della valorizzazione<br />

<strong>di</strong> circa 2 milioni <strong>di</strong> euro. Questo<br />

fatto conferma inequivocabilmente il recupero<br />

della fiducia da parte dei citta<strong>di</strong>ni biellesi nei<br />

confronti del nostro ospedale.


DATI SUI RICOVERI OSPEDALIERI DAL 2005 AL <strong>2010</strong><br />

2005 2006 2007 2008 <strong>2009</strong> <strong>2010</strong>*<br />

Numero totale ricoveri per residenti ASL <strong>BI</strong> 31.317 31.526 31.665 31.354 29.462 29.023<br />

Tasso <strong>di</strong> ospedalizzazione (* 1000 abitanti) 175,73 177,49 177,66 176,01 165,84 163,37<br />

Numero ricoveri per residenti ASL <strong>BI</strong> effettuati<br />

presso Ospedale <strong>di</strong> Biella<br />

17.219 17.557 18.252 17.911 17.681 17.923<br />

Percentuale sod<strong>di</strong>sfacimento della domanda 55% 56% 58% 57% 60% 62%<br />

Numero ricoveri per residenti ASL <strong>BI</strong> effettuati<br />

presso altre strutture (Mobilità Passiva)<br />

14.098 13.969 13.413 13.443 11.781 11.100<br />

Percentuale ricoveri in Mobilità Passiva 45% 44% 42% 43% 40% 38%<br />

Valore economico in migliaia <strong>di</strong> euro della<br />

Mobilità Passiva (*1000 €)<br />

Numero ricoveri per residenti ASL <strong>BI</strong> effettuati fuori<br />

Provincia (escluse le case <strong>di</strong> cura del territorio **)<br />

Percentuale ricoveri in Mobilità Passiva<br />

escluse le case <strong>di</strong> cura del territorio **<br />

Numero ricoveri per residenti <strong>di</strong> altre ASL<br />

effettuati all’Ospedale <strong>di</strong> Biella (Mobilità Attiva)<br />

Numero totale ricoveri effettuati all’Ospedale <strong>di</strong><br />

Biella<br />

Valore economico in migliaia <strong>di</strong> euro del<br />

totale della produzione <strong>di</strong> ricovero effettuata<br />

dall’Ospedale <strong>di</strong> Biella (*1000 €)<br />

<strong>2010</strong>* proiezione in base ai dati del periodo gennaio-settembre <strong>2010</strong><br />

Nel <strong>2010</strong> la Mobilità Passiva Extraregionale è ipotizzata pari al <strong>2009</strong><br />

** Case <strong>di</strong> Cura accre<strong>di</strong>tate La Vialarda Biella e San Giorgio Viverone<br />

45.551 45.034 44.643 43.867 41.215 39.800<br />

11.956 11.716 11.227 11.122 9.752 9.077<br />

38% 37% 35% 35% 33% 32%<br />

1.564 1.576 1.605 1.543 1.442 1.503<br />

18.783 19.133 19.857 19.454 19.123 19.426<br />

54.613 52.517 55.299 56.425 56.867 58.300<br />

65<br />

LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE


LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE<br />

In altre parole, i citta<strong>di</strong>ni biellesi:<br />

• come previsto dalla programmazione sanitaria<br />

nazionale e regionale, orientata alla de-ospedalizzazione<br />

delle cure, sono ricorsi meno frequentemente<br />

al ricovero ospedaliero, trovando<br />

a livello territoriale e ambulatoriale locale una<br />

risposta adeguata ai propri bisogni <strong>di</strong> salute;<br />

• come previsto dalla programmazione aziendale,<br />

hanno riacquistato la fiducia verso l’Ospedale<br />

<strong>di</strong> Biella scegliendo quest’ultimo come riferimento<br />

principale per il ricovero e si sono rivolti<br />

in misura progressivamente e significativamente<br />

inferiore ad altri ospedali e case <strong>di</strong> cura.<br />

In termini generali, la capacità complessiva<br />

dell’Ospedale <strong>di</strong> Biella <strong>di</strong> rispondere al bisogno <strong>di</strong> ricovero<br />

della popolazione biellese è passata dal 55%<br />

Sala operatoria della Ginecologia<br />

del 2005 al 62% del <strong>2010</strong>, <strong>di</strong> converso la “mobilità<br />

passiva” complessiva è passata dal 45% al 38%.<br />

Se si analizza ulteriormente il dato della mobilità<br />

passiva depurandolo dei ricoveri che, a seguito<br />

della stipula dei contratti con le Case <strong>di</strong> Cura private<br />

accre<strong>di</strong>tate (La Vialarda <strong>di</strong> Biella e S. Giorgio<br />

<strong>di</strong> Viverone), trovano comunque una riposta all’interno<br />

della Provincia <strong>di</strong> Biella, il dato della mobilità<br />

passiva reale risulta ancora inferiore raggiungendo<br />

nel <strong>2010</strong> il 32% a fronte del 38% del 2005.<br />

Il grado <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfacimento della domanda <strong>di</strong><br />

ricovero per le specialità presenti al “degli Infermi”<br />

è nettamente e progressivamente migliorato<br />

nel corso degli anni. Non è uguale per tutte le specialità<br />

ospedaliere, mostrando punte <strong>di</strong> eccellenza<br />

ma anche settori in cui occorre un impegno ancora<br />

più forte, insieme ad aree dove rimane costante a<br />

buoni livelli (vedere tabella seguente).


GRADO DI SODDISFACIMENTO DELLA RICHIESTA DI RICOVERO PER SPECIALITÀ DAL 2005 AL <strong>2010</strong><br />

STRuTTuRE DI RICOVERO<br />

DELL’OSPEDALE DEgLI INFERMI<br />

PERCENTuALE DI SODDISFACIMENTO<br />

2005 2006 2007 2008 <strong>2009</strong> <strong>2010</strong>* VARIAZIONE<br />

2005-<strong>2010</strong><br />

Anestesia Rianimazione e Terapia Antalgica 52,76 45,48 52,71 58,36 50,40 58,75 5,99<br />

Chirurgia Alta Complessità 62,55 57,21 56,48 55,32 60,88 66,82 4,27<br />

Chirurgia Vascolare 68,83 68,95 69,37 72,12 71,35 83,07 14,24<br />

Dermatologia 89,64 88,21 87,07 90,01 92,95 93,63 3,99<br />

Oculistica 63,32 59,89 59,54 57,18 59,53 62,74 -0,57<br />

Ortope<strong>di</strong>a e Traumatologia 30,80 30,87 32,23 30,10 36,34 40,02 9,22<br />

Otorinolaringoiatria 60,20 62,81 65,21 62,65 62,99 69,63 9,44<br />

Urologia 50,44 47,74 47,12 42,75 39,80 40,04 -10,39<br />

Gastroenterologia 45,88 54,25 59,94 62,18 56,48 54,00 8,12<br />

Malattie Infettive 81,25 80,60 76,71 73,36 84,14 86,02 4,77<br />

Me<strong>di</strong>cina Interna 80,78 77,36 80,37 78,46 88,92 87,67 6,90<br />

Neurologia 75,35 80,33 80,86 84,20 84,05 83,06 7,72<br />

Oncologia 78,96 78,26 81,28 81,67 82,15 82,36 3,40<br />

Pneumologia 90,31 90,57 90,32 88,85 91,54 90,40 0,09<br />

Geriatria-Post Acuzie (ex Lungodegenza) 88,42 81,58 83,26 86,23 84,06 82,17 -6,25<br />

Nefrologia 92,81 85,03 89,23 80,41 88,65 87,91 -4,90<br />

Me<strong>di</strong>cina Riabilitativa 21,31 23,46 20,44 22,25 26,06 28,02 6,71<br />

Car<strong>di</strong>ologia 41,84 58,34 61,98 66,47 68,98 68,26 26,42<br />

Pe<strong>di</strong>atria 68,21 69,68 74,46 73,98 74,16 75,54 7,32<br />

Ostetricia e Ginecologia 69,16 66,44 68,14 67,72 67,60 68,01 -1,15<br />

Libera Professione 79,19 78,31 75,58 76,80 78,87 78,29 -0,90<br />

D.S.M.- Psichiatria ** 0,00 0,00 0,00 28,29 50,43 50,13 50,13<br />

Raffronto per branche presenti<br />

nel presi<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Biella<br />

57,72 57,78 58,97 59,42 62,58 62,43 4,71<br />

* dato riferito al periodo gennaio - settembre<br />

** presente in ASL da maggio 2008<br />

67<br />

LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE


LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE<br />

I dati <strong>di</strong> ricovero e <strong>di</strong> ospedalizzazione ed il miglioramento<br />

del grado <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfacimento dei citta<strong>di</strong>ni<br />

confermano in sintesi l’andamento positivo<br />

dell’Ospedale e dell’Azienda Sanitaria <strong>di</strong> Biella.<br />

È evidente tuttavia, sempre <strong>di</strong> più anche al<br />

citta<strong>di</strong>no, che l’attività <strong>di</strong> un ospedale non si può<br />

valutare unicamente in riferimento alle attività <strong>di</strong><br />

degenza, ma al contrario comprende le attività <strong>di</strong><br />

visita ambulatoriale, <strong>di</strong> <strong>di</strong>agnostica <strong>di</strong> laboratorio<br />

e per immagine, nonché <strong>di</strong> terapie ambulatoriali<br />

(chirurgia, ra<strong>di</strong>oterapia, riabilitazione).<br />

Allo scopo <strong>di</strong> rappresentare questa pluralità <strong>di</strong><br />

attività, questo <strong>Bilancio</strong> <strong>Sociale</strong> utilizzerà la traccia<br />

dell’organizzazione <strong>di</strong>partimentale, per descrivere le<br />

attività per ciascuna macro-area organizzativa ospedaliera.<br />

Gli andamenti negativi riferiti alle Strutture <strong>di</strong><br />

Nefrologia, <strong>di</strong> Oculistica e <strong>di</strong> Ostetricia e Ginecologia<br />

sono in gran parte determinati da situazioni particolari<br />

che vengono <strong>di</strong>scusse nel dettaglio <strong>di</strong> questo capitolo.<br />

2.6.2 I <strong>di</strong>partimenti ospedalieri<br />

I <strong>di</strong>partimenti rappresentano articolazioni organizzative<br />

dell’Azienda, costituite dalla “federazione<br />

<strong>di</strong> unità operative che mantengono la propria autonomia,<br />

in<strong>di</strong>pendenza e responsabilità, ma che<br />

riconoscono la loro inter<strong>di</strong>pendenza, adottando un<br />

comune co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> comportamento clinico assistenziale<br />

<strong>di</strong>dattico e <strong>di</strong> ricerca” (E. Guzzanti, 1985).<br />

Ciascun <strong>di</strong>partimento è <strong>di</strong>retto da un <strong>di</strong>rettore<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>partimento, scelto dalla <strong>di</strong>rezione generale tra<br />

i <strong>di</strong>rettori delle strutture afferenti al <strong>di</strong>partimento.<br />

Il <strong>di</strong>rettore <strong>di</strong> <strong>di</strong>partimento è responsabile della gestione<br />

complessiva e delle attività ed è affiancato<br />

nello svolgimento della attività dai <strong>di</strong>rettori delle<br />

strutture afferenti (primari) e da un coor<strong>di</strong>natore<br />

del Dipartimento (in genere un caposala o un ca-<br />

68<br />

potecnico), a cui compete la gestione del personale<br />

del comparto sanitario, nonché dei beni e dei servizi<br />

<strong>di</strong> natura assistenziale.<br />

DIPARTIMENTO DI MEDICINA<br />

Complessivamente il Dipartimento ha visto<br />

una crescita dei valori <strong>di</strong> produzione e del numero<br />

dei ricoveri che nel <strong>2009</strong> è stato <strong>di</strong> circa l’ 8% (+<br />

1.278.075 Euro, + 334 ricoveri), mentre per il <strong>2010</strong><br />

la previsione al 30 Settembre è <strong>di</strong> un ulteriore incremento<br />

del 4%.<br />

L’incremento dell’attività, coerente con la contemporanea<br />

riduzione della mobilità passiva ha<br />

riguardato tutti i reparti, in particolare: nel <strong>2009</strong><br />

la Me<strong>di</strong>cina Interna, le Malattie Infettive e l’Oncologia,<br />

che hanno potuto contare su <strong>di</strong> un numero<br />

superiore <strong>di</strong> posti letto, e la Pneumologia; nel <strong>2010</strong><br />

la Gastroenterologia e la Neurologia. Nel <strong>2009</strong> si<br />

è data piena attuazione a due importanti strutture<br />

<strong>di</strong>partimentali, aree <strong>di</strong> degenza ad uso <strong>di</strong> tutto il<br />

<strong>di</strong>partimento e gestite con risorse umane e tecnologiche<br />

comuni:<br />

- il Day-Hospital Dipartimentale;<br />

- la Me<strong>di</strong>cina Semintensiva, area <strong>di</strong> degenza collocata<br />

al secondo piano del monoblocco con 12<br />

posti letto de<strong>di</strong>cati a malati critici, in attesa <strong>di</strong><br />

essere trasferiti nei reparti or<strong>di</strong>nari. I Me<strong>di</strong>ci<br />

che operano in questo reparto, si fanno anche<br />

carico delle urgenze interne ospedaliere nelle<br />

ore notturne e festive.<br />

Il biennio si è aperto con l’inaugurazione il 19<br />

gennaio <strong>2009</strong> del nuovo reparto <strong>di</strong> Oncologia e Me<strong>di</strong>cina<br />

Interna, situato al terzo piano del pa<strong>di</strong>glione<br />

“Rivetti” in locali appositamente ristrutturati.<br />

Il nuovo reparto, che <strong>di</strong>spone <strong>di</strong> 20 posti letto,<br />

<strong>di</strong> cui 12 <strong>di</strong> Oncologia Me<strong>di</strong>ca e 8 <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Interna,<br />

è stato realizzato con la collaborazione e grazie<br />

alla generosità del Fondo Edo Tempia ed è de<strong>di</strong>cato<br />

alla memoria dell’onorevole Elvo Tempia Valenta.


La riapertura del reparto <strong>di</strong> Oncologia, che era<br />

stato chiuso nel 2002, ha rappresentato l’auspicato<br />

completamento dell’assistenza ai pazienti oncologici<br />

biellesi, che nell’ultimo biennio hanno potuto<br />

contare anche sulla degenza or<strong>di</strong>naria, sul day-hospital,<br />

anch’esso riorganizzato in logica <strong>di</strong> servizio<br />

<strong>di</strong>partimentale unitario sotto la responsabilità del<br />

Dr. Paolo Carpano Maglioli, e sull’ambulatoriale.<br />

L’aggregazione in un’unica area della degenza<br />

<strong>di</strong> Oncologia e <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Interna (destinata ad<br />

accogliere in particolare patologie internistiche<br />

complesse e onco-ematologiche) ha anche rappresentato<br />

un’occasione <strong>di</strong> integrazione tra me<strong>di</strong>ci e<br />

infermieri <strong>di</strong> due reparti <strong>di</strong>versi.<br />

Con l’apertura del nuovo reparto la produzione <strong>di</strong><br />

ricovero delle due strutture è cresciuta in modo rilevante,<br />

contribuendo in modo significativo alla riduzione<br />

della mobilità passiva per le patologie oncologiche.<br />

L’apertura <strong>di</strong> una degenza oncologica de<strong>di</strong>cata<br />

ha consentito altresì <strong>di</strong> risolvere la temporanea<br />

aggregazione delle degenze <strong>di</strong> Oncologia e quella<br />

del reparto <strong>di</strong> Malattie Infettive, dove, nel Settembre<br />

del <strong>2009</strong> sono state realizzate opere <strong>di</strong> ristrutturazione<br />

per la messa in sicurezza degli impianti<br />

elettrici e l’adeguamento dei locali.<br />

La nuova organizzazione ha favorito anche una<br />

crescita significativa della Ematologia che è stata<br />

identificata come struttura organizzativa semplice <strong>di</strong><br />

cui è responsabile la Dr.ssa Anna Tonso e che ha potuto<br />

contare sulla generosità della Fondazione Clelio<br />

Angelino che ha messo a <strong>di</strong>sposizione della struttura<br />

risorse umane e servizi <strong>di</strong> grande rilevanza.<br />

Il reparto <strong>di</strong> Malattie Infettive, nel periodo oggetto<br />

della relazione, ha altresì potuto contare<br />

sull’ampliamento delle tecnologie: in particolare<br />

la Fondazione Cassa <strong>di</strong> Risparmio <strong>di</strong> Biella (CRB)<br />

ha dotato il reparto <strong>di</strong> un’apparecchiatura <strong>di</strong> nuova<br />

generazione, Fibroscan (vedere capitolo 5.3 Le tecnologie<br />

e l’innovazione).<br />

Nel corso del <strong>2009</strong> la Struttura <strong>di</strong> Neurologia,<br />

anche avvalendosi delle altre Strutture <strong>di</strong>partimentali<br />

(Semintensiva - Me<strong>di</strong>cina Interna) e del Dipartimento<br />

<strong>di</strong> Emergenza (Pronto Soccorso - 118),<br />

ha attivato la terapia trombolitica per i pazienti<br />

colpiti da ictus ischemico.<br />

Si tratta <strong>di</strong> una terapia mirata rivolta a pazienti<br />

colpiti da ictus nelle prime ore dell’evento e che<br />

non abbiano controin<strong>di</strong>cazioni cliniche. In questi<br />

casi il trattamento trombolitico precoce può ridurre<br />

il danno ischemico cerebrale e consentire una<br />

migliore ripresa funzionale del paziente.<br />

Relativamente al reparto <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Interna,<br />

vale la pena sottolineare la complessità organizzativa<br />

e clinica del reparto che attualmente <strong>di</strong>spone <strong>di</strong><br />

75 letti <strong>di</strong> degenza articolati sui tre piani del Pa<strong>di</strong>glione<br />

Rivetti, a cui si aggiunge la partecipazione alla<br />

gestione <strong>di</strong>partimentale dei 12 letti dell’area Semintensiva<br />

e del Day Hospital unitario <strong>di</strong>partimentale.<br />

DIPARTIMENTO DI ChIRuRgIA<br />

Complessivamente, per il Dipartimento <strong>di</strong> Chirurgia,<br />

il biennio <strong>2009</strong>-<strong>2010</strong> sta rappresentando<br />

una fase <strong>di</strong> svolta rispetto agli anni precedenti. Infatti,<br />

sino al 2008 si era assistito ad una riduzione<br />

lieve ma costante delle attività; il <strong>2009</strong> e, soprattutto,<br />

il <strong>2010</strong> hanno rappresentato una svolta per il<br />

<strong>di</strong>partimento grazie alle azioni <strong>di</strong> riorganizzazione<br />

dei reparti e ad alcuni avvicendamenti nelle <strong>di</strong>rezioni<br />

delle strutture.<br />

Tra gli elementi che hanno inciso sul positivo<br />

andamento della produzione, va evidenziata la<br />

nuova <strong>di</strong>sposizione regionale che ha trasferito al<br />

regime ambulatoriale una serie <strong>di</strong> interventi chirurgici<br />

precedentemente eseguiti in regime <strong>di</strong> ricovero<br />

<strong>di</strong>urno. Questa <strong>di</strong>sposizione, che ha riguardato<br />

in particolare l’Oculistica (intervento <strong>di</strong> cataratta),<br />

la Dermatologia (asportazione <strong>di</strong> lesione cutanea),<br />

l’Ortope<strong>di</strong>a (tunnel carpale), oltre che le Chirurgie<br />

69<br />

LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE


LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE<br />

Generale e Vascolare, ha determinato una contrazione<br />

dei ricoveri <strong>di</strong>urni (Day Surgery) con un<br />

contestuale incremento dell’attività ambulatoriale<br />

chirurgica.<br />

Tutti questi elementi hanno portato nel <strong>2009</strong><br />

ad un incremento del 2% dei ricoveri or<strong>di</strong>nari (da<br />

3.548 a 3.615) e ad una riduzione <strong>di</strong> circa il 20%<br />

dei ricoveri in Day Surgery; nel complesso il valore<br />

della produzione si è lievemente ridotto (- 1,56%).<br />

Al contrario, nei primi <strong>di</strong>eci mesi del <strong>2010</strong>, si sta<br />

osservando un ulteriore e significativo incremento<br />

produttivo che riguarda sia la degenza or<strong>di</strong>naria<br />

(+8,6%), sia la degenza <strong>di</strong> Day Surgery (+10,9%).<br />

In particolare i reparti in significativa crescita<br />

sono l’Otorinolaringoiatria, l’Ortope<strong>di</strong>a, la Chirurgia<br />

Vascolare e la Chirurgia Generale ad Alta<br />

Complessità.<br />

A livello strutturale, pur nella previsione del<br />

prossimo trasferimento nel nuovo ospedale, la Direzione<br />

Aziendale e l’Assessorato alla Sanità hanno<br />

autorizzato e attuato lavori per la messa a norma<br />

e la ristrutturazione dei locali al quinto piano del<br />

monoblocco ospedaliero per complessivi 250 mila<br />

euro che hanno riguardato i reparti <strong>di</strong> Ortope<strong>di</strong>a e<br />

<strong>di</strong> Week e Day Surgery.<br />

I lavori realizzati nei tempi e nelle modalità pre-<br />

70<br />

viste dall’Ufficio Tecnico dell’ASL <strong>BI</strong>, hanno consentito<br />

la sostituzione completa dell’impianto elettrico,<br />

l’installazione <strong>di</strong> un impianto <strong>di</strong> rilevazione fumi, la<br />

sostituzione dei testa letto completi dei gas me<strong>di</strong>cali<br />

e sistemi <strong>di</strong> chiamata, la ristrutturazione dei<br />

bagni e la risistemazione generale delle degenze.<br />

Nel <strong>2010</strong> un ulteriore miglioramento strutturale<br />

ed organizzativo è stato attuato con il trasferimento<br />

della “sala piccoli interventi” chirurgici dal IV al<br />

V piano del monoblocco.<br />

Tale trasferimento ha consentito, <strong>di</strong> dare migliore<br />

collocazione igienistico-organizzativa a questa<br />

attività <strong>di</strong> tipo prevalentemente ambulatoriale.<br />

L’ultimo biennio ha visto anche un’evoluzione<br />

tecnologica, soprattutto grazie al supporto della<br />

Fondazione Cassa <strong>di</strong> Risparmio <strong>di</strong> Biella (CRB), in<br />

particolare, nei primi mesi del <strong>2010</strong> sono stati acquisiti:<br />

- 6 letti elettrocomandati per la Struttura <strong>di</strong> Anestesia<br />

e Rianimazione, letti che consentono <strong>di</strong><br />

modulare il piano <strong>di</strong> appoggio (cambiando l’inclinazione)<br />

del paziente in base alle esigenze<br />

terapeutiche. Questi letti sono quin<strong>di</strong> utilissimi<br />

in particolare nei pazienti con insufficienza respiratoria.<br />

- 3 elettrobisturi donati alle Strutture <strong>di</strong> Chirurgia<br />

Generale ed Urologia che consentono, sia in laparoscopia<br />

sia in chirurgia aperta, <strong>di</strong> migliorare<br />

gli esiti e la durata dell’intervento e la per<strong>di</strong>ta<br />

ematica.<br />

In favore della Struttura <strong>di</strong> Oculistica sono stati<br />

donati:<br />

- l’Argon Pascal laser per la terapia delle patologie<br />

retiniche anche secondarie a <strong>di</strong>abete;<br />

- un microscopio da sala operatoria;<br />

- un facoemulsificatore vitrectono che permette<br />

<strong>di</strong> frantumare e aspirare la cataratta.


Relativamente alle tecniche chirurgiche, si è<br />

assistito ad un importante sviluppo, in particolare:<br />

- la Chirurgia Generale ad Alta Complessità ha<br />

attivato l’Unità <strong>di</strong> Coloproctologia riconosciuta<br />

dalla Società Scientifica Italiana e presentata in<br />

occasione <strong>di</strong> un convegno nell’aprile del <strong>2009</strong>.<br />

Un ulteriore sviluppo del reparto è stato verso<br />

un più ampio utilizzo delle tecniche mininvasive<br />

laparoscopiche, sia per la colecistectomia<br />

(un solo foro ombelicale invece dei tre tra<strong>di</strong>zionali),<br />

sia per interventi più complessi come per<br />

il tumore del colon e le resezioni epatiche.<br />

- in ambito ortope<strong>di</strong>co si sono sviluppate le tecniche<br />

<strong>di</strong> applicazione della biotecnologia per la<br />

rigenerazione naturale delle ossa e cartilagine<br />

attraverso l’utilizzo <strong>di</strong> cellule mesenchimali prelevate<br />

dall’osso del bacino del paziente stesso.<br />

Queste moderne tecniche hanno avuto un riconoscimento<br />

internazionale al Congresso Europeo <strong>di</strong><br />

Biotecnologia svoltasi a Losanna nel <strong>2009</strong>.<br />

- il reparto <strong>di</strong> Oculistica ha avviato, con l’iniziale<br />

collaborazione dell’Ospedale Oftalmico <strong>di</strong> Torino,<br />

la chirurgia della macula, mentre la Struttura<br />

<strong>di</strong> Dermatologia ha proseguito l’attività<br />

<strong>di</strong> eccellenza degli interventi <strong>di</strong> ricostruzione<br />

palpebrale, che hanno ottenuto un riconoscimento<br />

internazionale con la pubblicazione della<br />

casistica trattata sulla rivista internazionale<br />

Ophthalmic plastic recostructive surgery.<br />

Sul versante del patrimonio professionale il<br />

<strong>2009</strong> ha visto la nomina a Direttore della Struttura<br />

<strong>di</strong> Chirurgia ad Alta Complessità del Dr. Roberto<br />

Polastri, torinese, proveniente dall’Ospedale<br />

<strong>di</strong> Gallarate dove ricopriva già il ruolo <strong>di</strong> Primario<br />

<strong>di</strong> Chirurgia Generale e dotato <strong>di</strong> un’ampia e<br />

consolidata esperienza nella chirurgia maggiore<br />

addominale.<br />

Sul versante dell’offerta <strong>di</strong> prestazioni ambulatoriali<br />

l’evento particolarmente rilevante ha riguardato<br />

la Struttura <strong>di</strong> Dermatologia che a partire<br />

da gennaio <strong>2010</strong> ha attivato l’accesso <strong>di</strong>retto per<br />

le prime visite dermatologiche ospedaliere. Tale<br />

modalità consente al citta<strong>di</strong>no munito dell’impegnativa<br />

del MMG <strong>di</strong> accedere <strong>di</strong>rettamente agli ambulatori<br />

ospedalieri senza necessità <strong>di</strong> prenotare.<br />

Il cambiamento organizzativo ha consentito nel<br />

<strong>2010</strong> <strong>di</strong> abbattere i tempi <strong>di</strong> attesa, ridurre gli accessi<br />

impropri in Pronto Soccorso e anticipare la<br />

<strong>di</strong>agnosi delle patologie cutanee.<br />

Il miglioramento dell’offerta ambulatoriale da<br />

parte delle strutture ospedaliere del <strong>di</strong>partimento,<br />

ha riguardato in particolare nel <strong>2010</strong> la Struttura<br />

<strong>di</strong> Urologia che dal mese <strong>di</strong> aprile ha attivato un<br />

ambulatorio urologico presso la sede <strong>di</strong>strettuale<br />

<strong>di</strong> Trivero.<br />

L’ambulatorio condotto dal Direttore facente<br />

funzioni della Struttura <strong>di</strong> Urologia Dr. Mauro Silvani,<br />

amplia ulteriormente l’offerta specialistica<br />

ambulatoriale territoriale gestita <strong>di</strong>rettamente dai<br />

me<strong>di</strong>ci ospedalieri. Nelle se<strong>di</strong> <strong>di</strong>strettuali <strong>di</strong> Trivero-Ponzone,<br />

Cossato, Cavaglià, Biella sono infatti<br />

già offerte visite ambulatoriali <strong>di</strong> Chirurgia Generale,<br />

Ostetricia Ginecologia, Car<strong>di</strong>ologia, Oculistica,<br />

Nefrologia.<br />

Presso la sede ospedaliera è inoltre operativa<br />

un’attività specialistica ambulatoriale odontoiatrica,<br />

che prevede anche l’utilizzo della sala operatoria,<br />

prevalentemente in favore <strong>di</strong> pazienti complessi<br />

o con <strong>di</strong>sabilità, che viene gestita interamente da<br />

specialisti odontoiatri convenzionati.<br />

DIPARTIMENTO MATERNO INFANTILE<br />

Il Dipartimento Materno Infantile ha mantenuto<br />

nel biennio un trend produttivo pressoché invariato<br />

risultante da un lieve decremento nel <strong>2009</strong>, dei ricoveri<br />

or<strong>di</strong>nari (da 3.360 nel 2008 a 3.284 nel <strong>2009</strong>)<br />

71<br />

LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE


LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE<br />

e da un lieve incremento dei ricoveri <strong>di</strong>urni (da 641<br />

nel 2008 a 674 nel <strong>2009</strong>).<br />

Nel <strong>2010</strong> il Dipartimento sembra avviato, ad un lieve<br />

ma ulteriore incremento produttivo complessivo.<br />

Tale andamento pressocchè stabile nel biennio<br />

è senza dubbio conseguente al lieve calo nel numero<br />

dei nuovi nati, sul quale possono aver avuto<br />

una qualche influenza la generale situazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà<br />

economica e sociale presente in Provincia.<br />

Da un punto <strong>di</strong> vista tecnologico e strutturale<br />

anche il Dipartimento Materno Infantile ha potuto<br />

contare su rilevanti donazioni.<br />

La Fondazione Cassa <strong>di</strong> Risparmio <strong>di</strong> Biella ha<br />

donato alla Struttura Ostetricia e Ginecologia un<br />

elettrobisturi utilissimo, sia in laparoscopia sia in<br />

chirurgia tra<strong>di</strong>zionale, per ottenere un’adeguata<br />

emostasi, una minore per<strong>di</strong>ta ematica ed una più<br />

rapida ripresa post-chirurgica.<br />

La responsabilità della Struttura Semplice Dipartimentale<br />

<strong>di</strong> Neonatologia è stata affidata alla<br />

Dr.ssa Anna Perona.<br />

Tra le ulteriori iniziative del biennio vanno altresì<br />

ricordate per il loro notevole impatto sociale:<br />

72<br />

• l’assegnazione da parte dell’Osservatorio Nazionale<br />

sulla salute della Donna (Roma, 30<br />

Giugno <strong>2010</strong>) <strong>di</strong> due bollini rosa all’Ospedale<br />

<strong>di</strong> Biella. Si tratta <strong>di</strong> un importante riconoscimento<br />

che testimonia l’attenzione crescente<br />

del nostro ospedale verso la salute della donna<br />

(nel 2008 l’Ospedale <strong>di</strong> Biella aveva ricevuto un<br />

bollino rosa) (vedere box paragrafo 6.3.2 “La comunicazione”);<br />

• la firma da parte dell’Azienda in accordo con la<br />

Fondazione Bambino in Ospedale (A<strong>BI</strong>O), che<br />

da <strong>di</strong>eci anni opera nel nostro ospedale, della<br />

“Carta dei Diritti dei Bambini e degli Adolescenti<br />

in Ospedale (Biella 30 maggio <strong>2009</strong>) (ve<strong>di</strong> capitolo<br />

2.7.1 Maternità e Infanzia).<br />

Da un punto <strong>di</strong> vista organizzativo il <strong>2009</strong> ha<br />

visto la prima attuazione <strong>di</strong> quanto previsto dalla<br />

programmazione aziendale con il trasferimento<br />

delle attività della Neuropsichiatria Infantile dalla<br />

sede ospedaliera (sesto piano del monoblocco) a<br />

quella territoriale (sede <strong>di</strong>strettuale <strong>di</strong> Biella in via<br />

Caraccio ex INAIL), dove hanno trovato collocazio-


ne altre funzioni dell’area materno infantile, come<br />

il consultorio familiare e il centro antiviolenze.<br />

Il Dipartimento ha anche lavorato per migliorare<br />

la continuità assistenziale in area pe<strong>di</strong>atrica. Nel<br />

gennaio <strong>2010</strong> è stato infatti stipulato un accordo tra<br />

ASL e FIMP (Federazione Italiana Me<strong>di</strong>ci Pe<strong>di</strong>atri)<br />

<strong>di</strong> Biella, che prevede l’apertura al sabato mattino<br />

dalle 9.00 alle 13.00 <strong>di</strong> tre ambulatori gestiti dai<br />

pe<strong>di</strong>atri <strong>di</strong> libera scelta <strong>di</strong> cui due sul Distretto <strong>di</strong><br />

Biella e uno sul Distretto <strong>di</strong> Cossato.<br />

DIPARTIMENTO DI EMERgENZA<br />

L’attività <strong>di</strong> ricovero del Dipartimento <strong>di</strong> Emergenza<br />

afferisce unicamente al reparto <strong>di</strong> Car<strong>di</strong>ologia<br />

(10 letti) e nell’annessa unità <strong>di</strong> Terapia<br />

Intensiva Car<strong>di</strong>ologica (8 letti), mentre le altre<br />

due strutture che afferiscono al <strong>di</strong>partimento non<br />

<strong>di</strong>spongono <strong>di</strong> una degenza or<strong>di</strong>naria e sono descritte<br />

al capitolo 2. 4.<br />

Infatti il Pronto Soccorso <strong>di</strong>spone unicamente <strong>di</strong><br />

letti <strong>di</strong> osservazione breve intensiva, mentre il Servizio<br />

<strong>di</strong> Emergenza Territoriale 118 è un servizio<br />

prettamente territoriale. L’attività <strong>di</strong> Car<strong>di</strong>ologia <strong>di</strong><br />

degenza ha visto nel <strong>2009</strong> un lieve incremento del<br />

numero dei ricoveri or<strong>di</strong>nari rispetto al 2008 (da<br />

982 a 1.005 ricoveri) e una altrettanto lieve riduzione<br />

dei ricoveri <strong>di</strong> day-hospital (da 145 nel 2008 a<br />

133 nel <strong>2009</strong>).<br />

Nel <strong>2010</strong> si sta invece consolidando un incremento<br />

dell’attività <strong>di</strong> circa il 3% sia per i ricoveri<br />

or<strong>di</strong>nari sia per quelli <strong>di</strong>urni.<br />

Il sostegno costante della Fondazione CRB ha<br />

consentito <strong>di</strong> accrescere ulteriormente la dotazione<br />

tecnologica della Car<strong>di</strong>ologia, in particolare con:<br />

• 20 letti elettrici;<br />

• 1 defibrillatore;<br />

• sistema <strong>di</strong> monitoraggio del paziente (Telemetria,<br />

8 monitor, centralina);<br />

• ecografo intravascolare.<br />

Il Direttore del Dipartimento <strong>di</strong> Emergenza, Dr. Marco Marcolongo<br />

I nuovi letti <strong>di</strong> degenza grazie all’applicazione<br />

dell’elettronica e stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> ergonomia e <strong>di</strong> postura,<br />

consentono <strong>di</strong> adagiare i pazienti in posizioni terapeutiche<br />

per migliorare il recupero delle funzioni<br />

car<strong>di</strong>ovascolari compromesse e semplificano i<br />

compiti del personale <strong>di</strong> assistenza.<br />

Per le caratteristiche delle apparecchiature si<br />

veda il capitolo 2.8.5 “Pazienti car<strong>di</strong>opatici”.<br />

DIPARTIMENTO DEI SERVIZI<br />

Il Dipartimento svolge esclusivamente servizi<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>agnosi e cura, in quanto non <strong>di</strong>spone <strong>di</strong> posti<br />

letto de<strong>di</strong>cati al ricovero. Le prestazioni erogate<br />

ammontano a oltre 3 milioni all’anno per un valore<br />

complessivo <strong>di</strong> oltre 25 milioni <strong>di</strong> euro, prevalentemente<br />

<strong>di</strong>agnostiche (esami del sangue o<br />

ra<strong>di</strong>ologiche) ma anche terapeutiche (ra<strong>di</strong>oterapia,<br />

trasfusioni); vengono svolte per circa i 2/3 in<br />

favore <strong>di</strong> pazienti esterni ambulatoriali e per 1/3 in<br />

favore <strong>di</strong> pazienti ricoverati. Rimandando per maggiori<br />

dettagli al capitolo 2.5 de<strong>di</strong>cato all’attività ambulatoriale,<br />

preme qui solo ricordare che, sia nel<br />

73<br />

LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE


LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE<br />

Inaugurazione della MOC donata dalla Fondazione CRB<br />

<strong>2009</strong> sia nel <strong>2010</strong>, la produzione del Dipartimento<br />

è ulteriormente cresciuta. In particolare quella effettuata<br />

in favore dei pazienti ricoverati è cresciuta<br />

<strong>di</strong> circa il 5% all’anno, confermando in via in<strong>di</strong>retta<br />

la crescita produttiva del nostro ospedale ed ha<br />

riguardato tutte le strutture: Laboratorio Analisi,<br />

Anatomia Patologica, Centro Trasfusionale, Ra<strong>di</strong>ologia,<br />

Ra<strong>di</strong>oterapia, Me<strong>di</strong>cina Nucleare.<br />

Il Laboratorio Analisi ha visto nel corso del biennio<br />

importanti cambiamenti organizzativi. In particolare,<br />

il 30 Novembre <strong>2009</strong> l’attività <strong>di</strong> prelievo ematico<br />

è stata trasferita dalla sede tra<strong>di</strong>zionale dell’ex<br />

Monte <strong>di</strong> Pietà alla nuova sede dell’ex INAIL (sempre<br />

in via Caraccio e a circa 100 metri dalla precedente).<br />

Il trasferimento dell’attività <strong>di</strong> prelievo ha consentito,<br />

grazie alla maggiore <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> spazi<br />

<strong>di</strong> realizzare l’accesso <strong>di</strong>retto. In altre parole<br />

l’utente, munito <strong>di</strong> prescrizione del Me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> Base<br />

ma senza necessità <strong>di</strong> prenotare, può accedere <strong>di</strong>rettamente<br />

al punto prelievi dove tra le 7.00 e le<br />

9.00 del mattino può effettuare il prelievo, mentre il<br />

referto viene spe<strong>di</strong>to <strong>di</strong>rettamente e gratuitamente<br />

a casa a <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> pochi giorni.<br />

74<br />

La nuova organizzazione che ha riscosso l’apprezzamento<br />

degli utenti, consentendo <strong>di</strong> ridurre il<br />

numero <strong>di</strong> accessi ai servizi necessari per ottenere<br />

la prestazione, in particolare si evitano ulteriori<br />

code agli sportelli per prenotare il prelievo e per<br />

ritirare il referto.<br />

Da un punto <strong>di</strong> vista delle tecnologie, il Dipartimento<br />

ha potuto contare sul completamento dell’allestimento<br />

del laboratorio, dove a seguito dell’introduzione<br />

<strong>di</strong> attrezzature nuove attuato nel 2008, si<br />

rendeva necessario nel biennio <strong>2009</strong>-<strong>2010</strong> il rinnovo<br />

dei programmi informatici. Inoltre la S.C. <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina<br />

Nucleare ha potuto contare sulla donazione da<br />

parte della Fondazione Cassa <strong>di</strong> Risparmio <strong>di</strong> Biella<br />

della nuova MOC - Mineralometria Ossea Computerizzata<br />

(DEXA) inaugurata il 27 settembre <strong>2010</strong> presso<br />

la sede <strong>di</strong>strettuale dell’ex INAIL <strong>di</strong> Biella.<br />

La nuova attrezzatura consentirà <strong>di</strong> effettuare in<br />

città esami densitometrici prima effettuabili solo al<br />

<strong>di</strong> fuori del territorio provinciale, con la previsione<br />

<strong>di</strong> riassorbire a Biella la rilevante mobilità passiva<br />

<strong>di</strong> circa 4.000 prestazioni/anno (vedere capitolo 5.3<br />

“Le tecnologie e l’innovazione).


Sul versante del patrimonio professionale, il<br />

biennio ha visto l’avvicendamento nella carica <strong>di</strong> Direttore<br />

della Struttura <strong>di</strong> Ra<strong>di</strong>ologia del Dr. Giancarlo<br />

Cortese, sostituito dal Dr. Stefano Debernar<strong>di</strong>,<br />

me<strong>di</strong>co biellese che, a seguito <strong>di</strong> esperienze fatte<br />

presso altre strutture regionali e in particolare<br />

presso l’ Istituto per la Ricerca e la Cura del Cancro<br />

<strong>di</strong> Can<strong>di</strong>olo, è rientrato a Biella con l’incarico <strong>di</strong> Direttore<br />

della Struttura.<br />

DIREZIONE MEDICA OSPEDALE<br />

La programmazione sanitaria aziendale ha<br />

previsto nel 2008 la ricostituzione della Direzione<br />

Me<strong>di</strong>ca Ospedaliera con funzione <strong>di</strong> supporto<br />

e coor<strong>di</strong>namento delle attività <strong>di</strong>partimentali.<br />

Alla Direzione Me<strong>di</strong>ca Ospedaliera afferiscono<br />

le funzioni <strong>di</strong> gestione complessiva del presi<strong>di</strong>o<br />

ospedaliero, in particolare: la vigilanza igienistica<br />

sulle infezioni ospedaliere (in collaborazione con<br />

l’Unità per la Prevenzione del Rischio Infettivo) e<br />

sulla preparazione e somministrazione degli alimenti<br />

e sulla gestione dei rifiuti. La raccolta e la<br />

valutazione dei dati <strong>di</strong> attività ospedaliera (ricove-<br />

Il nuovo Direttore dell’Ospedale, Dr. Angelo Penna, con alcuni componenti della Direzione Me<strong>di</strong>ca<br />

ri e ambulatoriali); l’attuazione <strong>di</strong> nuove modalità<br />

organizzative ospedaliere; il controllo sugli interventi<br />

<strong>di</strong> manutenzione or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria;<br />

la vigilanza sulla salute dei lavoratori con la Me<strong>di</strong>cina<br />

del Lavoro; la gestione della documentazione<br />

clinica; il coor<strong>di</strong>namento dell’attività <strong>di</strong> trapianto<br />

d’organi.<br />

A seguito della ricostituzione della Direzione Me<strong>di</strong>ca<br />

Ospedaliera nei primi mesi del <strong>2009</strong> ne è stato<br />

nominato il Direttore nella persona del Dr. Angelo<br />

Penna, già Responsabile della Struttura Programmazione<br />

Sanitaria Qualità aziendale. All’interno della<br />

Direzione Me<strong>di</strong>ca sono state inoltre costituite una<br />

Direzione amministrativa ospedaliera <strong>di</strong>retta dalla<br />

Dr.ssa Carla Becchi, una Struttura per l’Accre<strong>di</strong>tamento<br />

Interno <strong>di</strong> cui è responsabile la Dr.ssa Barbara<br />

Bragante ed una per la Psicologia Ospedaliera.<br />

Alla Direzione Me<strong>di</strong>ca afferisce inoltre la struttura<br />

Complessa <strong>di</strong> Farmacia Ospedaliera.<br />

Nel corso del biennio sono state introdotte alcune<br />

innovazione nella gestione ospedaliera, in<br />

particolare a partire dal giugno <strong>2009</strong> si è provveduto<br />

ad una mo<strong>di</strong>fica degli orari <strong>di</strong> visita ai pazienti<br />

LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE


LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE<br />

da parte <strong>di</strong> parenti e amici che sono stati ampliati,<br />

portandoli nelle degenze or<strong>di</strong>narie, dapprima sperimentalmente<br />

e poi in via definitiva, a coprire tutte<br />

le ore pomeri<strong>di</strong>ane (dalle 13.00 alle 20.00). Le aree<br />

critiche ospedaliere (Rianimazione, Me<strong>di</strong>cina Semintensiva,<br />

Car<strong>di</strong>ologia, Malattie Infettive e Ostetricia)<br />

hanno invece mantenuto l’orario <strong>di</strong> visita tra<strong>di</strong>zionale<br />

più ristretto.<br />

In collaborazione con la Direzione delle Professioni<br />

Sanitarie si è poi provveduto a fornire l’atrio<br />

ospedaliero <strong>di</strong> un numero adeguato <strong>di</strong> carrozzelle<br />

ad uso dei pazienti che giungono o lasciano l’ospedale<br />

per visite o ricoveri. Questi due interventi<br />

organizzativi sono stati assunti con l’obiettivo <strong>di</strong><br />

migliorare, anche grazie alla collaborazione delle<br />

associazioni <strong>di</strong> volontariato presenti in ospedale,<br />

l’accoglienza e la umanizzazione dell’ospedale.<br />

Nel <strong>2010</strong> l’Azienda, a seguito dei provve<strong>di</strong>menti<br />

assunti dalla magistratura su due <strong>di</strong>pendenti<br />

necrofori ospedalieri, ha riaffidato la gestione<br />

dell’Obitorio dapprima a personale interinale e<br />

successivamente ad una <strong>di</strong>tta esterna, che ha già<br />

provveduto ad un importante rinnovo organizzativo<br />

e gestionale del servizio.<br />

Sul versante tecnologico si è provveduto inoltre<br />

ad una revisione delle apparecchiature dei servizi<br />

generali ospedalieri, in particolare presso la Centrale<br />

<strong>di</strong> sterilizzazione sono state acquistate due<br />

nuove autoclavi che garantiscono migliori performance<br />

<strong>di</strong> lavoro e che verranno trasferite nella<br />

centrale del nuovo ospedale.<br />

PSICOLOgIA OSPEDALIERA<br />

La Struttura Psicologia Ospedaliera, si trova<br />

presso la palazzina <strong>di</strong> via Caraccio 4, è finalizzata<br />

al trattamento della <strong>di</strong>mensione psicologica e relazionale<br />

del paziente affetto da patologie croniche e<br />

oncologiche nonché dei suoi familiari e delle équipe<br />

curanti. Promuove un ventaglio <strong>di</strong> attività avvalen-<br />

76<br />

dosi della collaborazione <strong>di</strong> professionisti del Fondo<br />

Edo Tempia e del “Progetto cronici” del DSM tra cui:<br />

- consulenze psicologiche e presa in carica psicoterapica<br />

prevalentemente in Oncologia, Nefrologia,<br />

Diabetologia e altri reparti, per un totale<br />

<strong>di</strong> 2.751 colloqui;<br />

- testing ai pazienti oncologici in trattamento attivo<br />

presso il day-hospital <strong>di</strong>partimentale e ai pazienti<br />

in <strong>di</strong>alisi e trapianto e in <strong>di</strong>abetologia sono<br />

stati complessivamente 429 da marzo <strong>2009</strong> a<br />

settembre <strong>2010</strong>). Questa attività è estesa anche<br />

ad altri reparti ospedalieri grazie al supporto<br />

del Dipartimento <strong>di</strong> Salute Mentale;<br />

- collaborazione con il Centro <strong>di</strong> Statistica Me<strong>di</strong>ca<br />

della Rete Oncologica Piemonte e Valle d’Aosta<br />

presso l’ospedale Molinette <strong>di</strong> Torino;<br />

- collaborazione con il Polo Oncologico <strong>di</strong> Biella<br />

per la messa in atto <strong>di</strong> un protocollo sperimentale<br />

<strong>di</strong> ricerca per la valutazione delle funzioni<br />

cognitive delle donne affette da tumore al seno


sottoposte a terapia ormonale;<br />

- progettazione dell’intervento psicologico con il<br />

“gruppo pre-<strong>di</strong>alisi” in Nefrologia e attività <strong>di</strong><br />

formazione e coor<strong>di</strong>namento del personale infermieristico<br />

per lo screening su depressione<br />

ed ansia nei pazienti <strong>di</strong>alizzati e trapiantati;<br />

- organizzazione del Congresso Regionale SIPO<br />

“Il maschile in Psiconcologia: mente, corpo e<br />

malattia oncologica”;<br />

- progetto <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento regionale, finalizzato alla<br />

presa in carico pre e post trapianto e al sostegno psicologico<br />

per i familiari dei donatori “da cadavere”;<br />

- progetto sulla valutazione del clima emotivo in<br />

Ra<strong>di</strong>ologia me<strong>di</strong>ante focus-group;<br />

- attività settimanale <strong>di</strong> sportello psicologico<br />

presso la Diabetologia;<br />

- progetto regionale “Psicologi in rete”, per la costruzione<br />

e l’uso <strong>di</strong> una cartella informatizzata;<br />

- partecipazione alla prima e<strong>di</strong>zione del corso del<br />

Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale<br />

in Psicologia Oncologica, organizzato dall’Agenzia<br />

Regionale per i Servizi Sanitari.<br />

2.6.3 I <strong>di</strong>partimenti transmurali<br />

DIPARTIMENTO INTEgRAZIONE OSPEDALE<br />

TERRITORIO<br />

Il Dipartimento Integrazione Ospedale Territorio<br />

è un <strong>di</strong>partimento transmurale in cui le strutture<br />

che lo compongono presentano attività sia ospedaliere<br />

sia territoriali, si tratta infatti <strong>di</strong> un <strong>di</strong>partimento<br />

che ha l’obiettivo <strong>di</strong> garantire la continuità<br />

assistenziale dentro e fuori le mura ospedaliere.<br />

L’attività <strong>di</strong> degenza del Dipartimento è offerta<br />

dai reparti <strong>di</strong>:<br />

• Geriatria Post Acuzie, con una dotazione <strong>di</strong> 20<br />

posti letto;<br />

• Me<strong>di</strong>cina Riabilitativa, 20 posti letto;<br />

• Nefrologia, 10 posti letto.<br />

La riorganizzazione e ricollocazione al sesto<br />

piano del monoblocco dell’area della Geriatria Post<br />

Acuzie nel corso del 2008, ha comportato una riduzione<br />

<strong>di</strong> circa 20 letti che sono stati assegnati per<br />

competenza alla Struttura <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Interna.<br />

La riduzione dei posti letto a carico della Struttura<br />

<strong>di</strong> Geriatria Post Acuzie nasceva dall’esigenza<br />

<strong>di</strong> de<strong>di</strong>care le risorse professionali del reparto alle<br />

attività territoriali presso le case <strong>di</strong> riposo, i domicili<br />

degli anziani, le commissioni <strong>di</strong> valutazione degli<br />

stati <strong>di</strong> non autosufficienza, e <strong>di</strong> invali<strong>di</strong>tà.<br />

Da un punto <strong>di</strong> vista della produzione <strong>di</strong> ricovero<br />

ospedaliero la riduzione dei posti letto ha quin<strong>di</strong><br />

determinato nel <strong>2009</strong> una <strong>di</strong>minuzione <strong>di</strong> ricoveri<br />

del Dipartimento <strong>di</strong> circa il 7% che rappresenta una<br />

me<strong>di</strong>a tra l’incremento del 14% della Me<strong>di</strong>cina Riabilitativa<br />

e dell’8% della Lungodegenza e la riduzione<br />

del 40% dalla Geriatria. La struttura <strong>di</strong> Nefrologia<br />

ha incrementato l’attività <strong>di</strong>alitica e mantenuto<br />

pressochè costante l’attività <strong>di</strong> ricovero.<br />

Nel <strong>2010</strong> con l’assestamento dell’organizzazione<br />

e dell’attività, la produzione <strong>di</strong> ricovero del Dipartimento<br />

è in crescita <strong>di</strong> circa il 5%.<br />

Il biennio si è caratterizzato per le nuove nomine<br />

nella <strong>di</strong>rezione dei Reparti <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Riabilitativa<br />

alla Dr.ssa Lia Rusca specialista in Me<strong>di</strong>cina<br />

Riabilitativa e in Foniatria, <strong>di</strong> Geriatria Post Acuzie<br />

al Dr. Bernar<strong>di</strong>no Debernar<strong>di</strong> e <strong>di</strong> Nefrologia Dialisi<br />

al Dr. Roberto Bergia.<br />

Da un punto <strong>di</strong> vista tecnologico la Nefrologia ha<br />

potuto contare nella donazione <strong>di</strong> un moderno ecografo<br />

per lo stu<strong>di</strong>o della vascolarizzazione del rene,<br />

da parte <strong>di</strong> un benefattore biellese, mentre sul versante<br />

della logistica nel <strong>2010</strong> verrà completato il<br />

trasferimento del reparto <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Riabilitativa<br />

dall’attuale collocazione nel vecchio ospedale, alla<br />

nuova sede al sesto piano del monoblocco.<br />

Nell’ambito delle attività extraospedaliere del<br />

Dipartimento va evidenziato l’importante interven-<br />

77<br />

LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE


LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE<br />

to <strong>di</strong> ristrutturazione dell’Hospice “L’Orsa Maggiore”<br />

gestito dalla Lega Italiana per la Lotta contro<br />

i Tumori sotto la responsabilità del <strong>di</strong>rettore della<br />

Struttura Cure Palliative. La ristrutturazione ha<br />

reso possibile un miglioramento delle camere <strong>di</strong><br />

degenza e la creazione e ristrutturazione <strong>di</strong> locali<br />

<strong>di</strong> servizio (area pranzo, cucina, salone, stu<strong>di</strong>o me<strong>di</strong>co<br />

e camera mortuaria).<br />

DIPARTIMENTO DI SALuTE MENTALE<br />

Il Dipartimento Salute Mentale è un <strong>di</strong>partimento<br />

transmurale caratterizzato dalle attività territoriali<br />

dei due centri <strong>di</strong> Salute Mentale <strong>di</strong> Biella e <strong>di</strong><br />

Cossato e da attività ospedaliere solo <strong>di</strong> recente<br />

attivate con la riapertura del Servizio Psichiatrico<br />

<strong>di</strong> Diagnosi e Cura (SPDC).<br />

Nel <strong>2009</strong> l’attività <strong>di</strong> degenza è cresciuta del<br />

27% rispetto al 2008 (anno <strong>di</strong> riapertura del reparto<br />

che era stato chiuso nel 1982), mentre nel <strong>2010</strong><br />

la tendenza dei primi nove mesi evidenzia un ulteriore<br />

incremento produttivo <strong>di</strong> circa il 3%<br />

Tale andamento positivo dell’attività <strong>di</strong> ricovero,<br />

associato ad una riduzione, <strong>di</strong> estrema importanza,<br />

della mobilità passiva, aveva supportato ulteriormente<br />

la decisione aziendale <strong>di</strong> raddoppiare la<br />

dotazione <strong>di</strong> posti letto, dagli 8 ai 16 previsti dalla<br />

programmazione regionale attraverso la ristrutturazione<br />

del primo piano del Pa<strong>di</strong>glione Cartotti.<br />

La successiva esigenza <strong>di</strong> applicazione dei piani<br />

<strong>di</strong> rientro aziendali ha determinato che nel <strong>2010</strong>,<br />

pur avendo completato la ristrutturazione e<strong>di</strong>le e<br />

tecnologica del reparto, non sia stato ancora possibile<br />

ampliare l’attività <strong>di</strong> degenza, per l’impossibilità<br />

ad assumere il personale <strong>di</strong> assistenza. Si<br />

rimanda al capitolo de<strong>di</strong>cato alla salute mentale<br />

per una dettagliata informazione sulle attività territoriali<br />

del Dipartimento.<br />

78<br />

2.6.4 L’attività a pagamento<br />

L’attività libero professionale consiste nella libera<br />

scelta da parte dell’utente o <strong>di</strong> aziende ed enti<br />

pubblici o privati che si rivolgono alla Azienda Sanitaria<br />

per ottenere prestazioni che sono erogate<br />

dai suoi professionisti.<br />

Viene effettuata al <strong>di</strong> fuori dell’orario <strong>di</strong> servizio,<br />

senza pregiu<strong>di</strong>zio per le attività <strong>di</strong> istituto a regime<br />

pubblico, con tariffe determinate in base alle<br />

vigenti norme nazionali.<br />

Ad oggi, presso l’Ospedale <strong>di</strong> Biella, come nella<br />

stragrande maggioranza degli ospedali regionali,<br />

la libera professione in regime <strong>di</strong> ricovero prevede<br />

contestualmente la scelta della camera dotata <strong>di</strong><br />

maggior confort alberghiero e la libera scelta del<br />

me<strong>di</strong>co o dell’equipe, queste due con<strong>di</strong>zioni non<br />

sono scin<strong>di</strong>bili, in altre parole non è possibile per<br />

il paziente richiedere l’erogazione del solo servizio<br />

alberghiero con camera singola. Tale scelta organizzativa<br />

adottata dall’ASL <strong>BI</strong> e dalle altre aziende è<br />

motivata dalla scarsa <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> camere singole<br />

e dai limiti strutturali del nostro ospedale. L’attività<br />

libero professionale è stata nel 2008 <strong>di</strong> 429 ricoveri e<br />

nel <strong>2009</strong> è cresciuta a 464.<br />

Per le attività <strong>di</strong> ricovero in libera professione sono<br />

<strong>di</strong>sponibili 20 posti letto sia nel reparto multispecialistico,<br />

collocato al 2° piano del monoblocco sia presso<br />

apposite camere nelle Strutture <strong>di</strong> Ostetricia e<br />

Ginecologia, Car<strong>di</strong>ologia e Malattie Infettive.<br />

Gli utenti, che scelgono il ricovero a pagamento<br />

in attività libero professionale, lo fanno in piena<br />

libertà e si assumono i relativi oneri, firmando un<br />

contratto che prevede i seguenti oneri:<br />

• costo per giornata <strong>di</strong> degenza per l’utilizzo della<br />

camera dotata <strong>di</strong> maggior confort alberghiero;<br />

• costo per prestazioni sanitarie me<strong>di</strong>che fruite


(internisti chirurghi anestesisti) come da tariffario<br />

aziendale;<br />

• costo <strong>di</strong> protesi applicate;<br />

• costo del personale <strong>di</strong> supporto;<br />

• il 50% del valore del DRG 1 relativo alla degenza.<br />

La fattura a saldo può essere pagata <strong>di</strong>rettamente<br />

dal paziente con bonifico bancario o <strong>di</strong>rettamente<br />

presso la Biverbanca o in modo in<strong>di</strong>retto dall’Assicurazione<br />

del paziente. Nella nostra esperienza la<br />

maggioranza dei ricoveri è coperta da assicurazioni<br />

private liberamente scelte dal citta<strong>di</strong>no.<br />

Si ricorre alle prestazioni a pagamento, solo ed<br />

esclusivamente per libera scelta. Si tratta <strong>di</strong> una<br />

possibilità, che non si sovrappone né interferisce con<br />

l’assistenza sanitaria in regime <strong>di</strong> Servizio Pubblico.<br />

Le liste d’attesa per le prestazioni effettuate<br />

in Attività Libero Professionale sono separate da<br />

quelle del Servizio Pubblico e hanno normalmente<br />

attese più brevi, perché sono <strong>di</strong> gran lunga <strong>di</strong><br />

meno le persone che ricorrono al regime in libera<br />

professione per visite ed esami che possono<br />

ugualmente ottenere, in regime pubblico, con<br />

tempistiche <strong>di</strong>fferenziate in base all’urgenza.<br />

Per l’Attività Ambulatoriale è attiva, in un e<strong>di</strong>ficio<br />

attiguo all’Ospedale <strong>di</strong> Biella denominato “Palazzina<br />

Paganti”, una struttura multifunzionale<br />

interamente de<strong>di</strong>cata all’erogazione <strong>di</strong> prestazioni<br />

ambulatoriali a pagamento. Presso tale struttura<br />

è presente un apposito Ufficio Accettazione e<br />

Cassa che garantisce trasparenza e riservatezza<br />

dall’attività or<strong>di</strong>naria e dove tutta l’utenza prenota<br />

e paga le prestazioni ed ottiene regolare fattura.<br />

1. Il DRG (Diagnosis Related Groups) è un sistema <strong>di</strong> classificazione<br />

dei ricoveri ospedalieri adottato dal Ministero della Salute sin<br />

dagli anni 90, che quantifica la complessità, l’impegno <strong>di</strong> risorse<br />

e il relativo costo <strong>di</strong> ciascun ricovero ospedaliero, tale sistema è<br />

applicato nel nostro servizio sanitario sia per i ricoveri a carico del<br />

SSN sia per i ricoveri a pagamento.<br />

2.7 Le attività <strong>di</strong> maggiore interesse<br />

per gruppi <strong>di</strong> utenti<br />

2.7.1 Maternità e infanzia<br />

L’ASL <strong>BI</strong>, attraverso il “Dipartimento Materno<br />

Infantile” ospedaliero e l’ “Area Materno Infantile<br />

e dell’Età Evolutiva” dei Distretti <strong>di</strong> Biella e Cossato,<br />

promuove e tutela la salute delle donne, le<br />

accompagna durante tutto il percorso <strong>di</strong> gravidanza,<br />

fornisce supporto alla genitorialità e si occupa<br />

dei nuovi nati nelle <strong>di</strong>verse fasi della loro età evolutiva.<br />

Se necessario, si prende cura delle patologie<br />

che possono interessare la donna o insorgere<br />

nell’infanzia e nell’adolescenza.<br />

LA DONNA E LA MATERNITÀ<br />

Alle donne biellesi, in un momento delicato<br />

come la gravidanza, l’Azienda (che con<strong>di</strong>vide il progetto<br />

obiettivo materno infantile della Regione Piemonte,<br />

i criteri dell’Organizzazione Mon<strong>di</strong>ale della<br />

Sanità e dell’UNICEF per l’assistenza neonatale)<br />

mette a <strong>di</strong>sposizione numerosi servizi ambulatoriali,<br />

in ospedale e sul territorio.<br />

Territorio: ambulatori ostetrici e ginecologici <strong>di</strong><br />

Cavaglià e Ponzone, per agevolare l’accesso ai servizi<br />

da parte delle donne che abitano lontano da Biella.<br />

Ospedale (presso la Struttura <strong>di</strong> Ostetricia e Ginecologia):<br />

- ambulatorio della gravidanza fisiologica;<br />

- ambulatorio della gravidanza a rischio;<br />

- car<strong>di</strong>otocografia per il monitoraggio delle gravidanze<br />

oltre il termine e a rischio;<br />

- servizio <strong>di</strong> Interruzione Volontaria <strong>di</strong> Gravidanza<br />

(IVG) anche farmacologica (Ru 486), con accesso<br />

<strong>di</strong>retto;<br />

- ambulatorio visite ostetriche e ginecologiche;<br />

- ambulatorio <strong>di</strong> pre-ricovero;<br />

79<br />

LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE


LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE<br />

- fecondazione me<strong>di</strong>calmente assistita <strong>di</strong> I° Livello;<br />

- ecografia ostetrica e ginecologica;<br />

- <strong>di</strong>agnostica pre-natale.<br />

Collegati ad alcuni <strong>di</strong> questi ambulatori sono<br />

attivi:<br />

- i corsi <strong>di</strong> preparazione al parto;<br />

- il servizio <strong>di</strong> trasporto assistito in utero in caso<br />

<strong>di</strong> necessità <strong>di</strong> cure neonatali <strong>di</strong> III° Livello;<br />

- il servizio “Oltre la <strong>di</strong>agnosi”, gestito in collaborazione<br />

con il Consorzio IRIS, che offre aiuto<br />

alla famiglia nei casi <strong>di</strong> patologie malformative<br />

e/o invalidanti <strong>di</strong>agnosticate in corso <strong>di</strong> gravidanza;<br />

- il servizio <strong>di</strong> sostegno alla genitorialità responsabile,<br />

in collaborazione con i servizi<br />

consultoriali territoriali.<br />

ATTIVITÀ AMBULATORIALE OSTETRICO-GINECOLOGICA<br />

2008 <strong>2009</strong> I SEMESTRE <strong>2010</strong><br />

N. prestazioni 12.892 15.186 7.469<br />

80


L’agenda <strong>di</strong> gravidanza si presenta come un’elegante valigetta <strong>di</strong> colore verde,<br />

con un semplice tratto bianco che richiama il ventre materno e viene consegnata<br />

alle future mamme presso i consultori. Si pone l’obiettivo <strong>di</strong> aiutare<br />

la donna a vivere la gravidanza con serenità, accompagnandola nel percorso<br />

che deve seguire dal momento del concepimento fino a quello della nascita del<br />

bambino.<br />

Contiene <strong>di</strong>verse sezioni informative e la documentazione sanitaria <strong>di</strong> supporto<br />

per raccogliere, in modo or<strong>di</strong>nato e completo, i dati clinici della gestante,<br />

l’evolversi della gravidanza, del parto e gli accertamenti necessari.<br />

Per la donna rappresenta un importante punto <strong>di</strong> riferimento ed è inoltre uno<br />

strumento utilissimo alla collaborazione tra la donna e chi l’accompagna nel<br />

“percorso nascita”.<br />

La <strong>di</strong>stribuzione delle agende <strong>di</strong> gravidanza ha avuto un buon successo. Al<br />

momento, la me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> agende <strong>di</strong>stribuite mensilmente oscilla tra 115 e 120.<br />

I consultori sono ormai una realtà nel territorio<br />

biellese. Nel Distretto 1 <strong>di</strong> Biella il consultorio ha<br />

una nuova sede in via Caraccio, <strong>di</strong> fronte all’Ospedale,<br />

inaugurata a fine ottobre del <strong>2009</strong>. Le attività<br />

del consultorio sono effettuate anche presso la<br />

sede <strong>di</strong> via Orfanotrofio e gestite in collaborazione<br />

con il Consorzio IRIS. A Cossato, oltre alla sede<br />

L’inaugurazione della nuova sede dell’Area Materno Infantile del Distretto 1 - Biella<br />

storica del Poliambulatorio, si è aggiunta la nuova<br />

sede <strong>di</strong> piazza Angiono, inaugurata ad inizio ottobre<br />

del <strong>2009</strong>, gestita in collaborazione con il Consorzio<br />

CISSABO. Presso il Distretto 2 altre se<strong>di</strong> <strong>di</strong> consultori<br />

sono presenti a Ponzone-Trivero, Vallemosso,<br />

Vigliano. L’accesso ai consultori è gratuito e <strong>di</strong>retto.<br />

81<br />

LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE


LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE<br />

Presso i consultori è possibile trovare:<br />

- consulenze per il sostegno alla maternità/genitorialità<br />

per <strong>di</strong>fficoltà della coppia o per la sessualità<br />

<strong>di</strong> coppia ed in adolescenza;<br />

- sostegno professionale, in caso si debba ricorrere<br />

ad una interruzione <strong>di</strong> gravidanza, con colloqui<br />

anche psicologici, precedenti e successivi<br />

all’intervento.<br />

Le patologie ginecologiche: la Struttura <strong>di</strong><br />

Ostetricia Ginecologia si occupa della donna anche<br />

al <strong>di</strong> fuori dalla gravidanza, per tutti i problemi <strong>di</strong><br />

salute che possono insorgere nelle varie età. Sono<br />

infatti <strong>di</strong>sponibili oltre alle attività ambulatoriali<br />

sopra in<strong>di</strong>cate, i servizi <strong>di</strong>:<br />

- citologico <strong>di</strong> I livello nell’ambito del progetto <strong>di</strong><br />

prevenzione regionale ad opera del Fondo Edo<br />

Tempia;<br />

- colposcopia <strong>di</strong> II livello;<br />

- isteroscopia <strong>di</strong>agnostica e operativa.<br />

I dati relativi ai ricoveri ginecologici sono <strong>di</strong> seguito<br />

in<strong>di</strong>cati.<br />

Nell’attività chirurgica routinaria è stata utilizzata,<br />

nel 40% dei casi, la tecnica laparoscopica: tale scelta<br />

riduce l’invasività chirurgica, i tempi <strong>di</strong> degenza e <strong>di</strong><br />

recupero funzionale. Una percentuale così alta pone<br />

la struttura <strong>di</strong> Biella fra le prime in Piemonte.<br />

PRESTAZIONI CONSULTORIALI EFFETTUATE PRESSO L’ASL <strong>BI</strong><br />

2008 <strong>2009</strong> I SEMESTRE <strong>2010</strong><br />

Distretto <strong>di</strong> Biella 3.110 2.874 2.468<br />

Distretto <strong>di</strong> Cossato 2.477 3.551 3.591<br />

Totale 5.587 6.425 6.059<br />

IL PARTO E IL NEONATO<br />

Il punto nascita dell’ASL <strong>BI</strong> si trova all’Ospedale<br />

degli Infermi <strong>di</strong> Biella presso la Struttura <strong>di</strong> Ostetricia,<br />

dove sono presenti tre sale parto, con tutti i<br />

requisiti necessari per garantire un comfort elevato<br />

durante il travaglio e il parto ed una sala operatoria<br />

per i cesarei. Tutte le pazienti gravide hanno accesso<br />

<strong>di</strong>retto, senza la necessità <strong>di</strong> passaggio dal<br />

Pronto Soccorso. La durata me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> permanenza<br />

in ospedale della donna per il parto fisiologico <strong>di</strong><br />

regola è <strong>di</strong> 3 giorni.<br />

Elementi qualitativi che caratterizzano l’assistenza<br />

alla partoriente in reparto sono:<br />

- il servizio <strong>di</strong> analgesia in corso <strong>di</strong> travaglio/parto<br />

(nella fascia oraria dalle ore 8 alle ore 18 dal<br />

ATTIVITÀ GINECOLOGICA<br />

2008 <strong>2009</strong> I SEMESTRE <strong>2010</strong><br />

N. ricoveri or<strong>di</strong>nari 1.578 1.518 741<br />

N. ricoveri in day-hospital 631 661 291<br />

82


lunedì al venerdì, esclusi tutti i giorni festivi);<br />

- il “contatto pelle a pelle” nei primi momenti<br />

dopo la nascita permette a madre e figlio <strong>di</strong><br />

conoscersi reciprocamente e favorisce l’allattamento<br />

al seno;<br />

- il “rooming-in”. La presenza del neonato in camera<br />

con la madre, 24 ore al giorno, salvo casi<br />

<strong>di</strong> reale ed effettivo impe<strong>di</strong>mento o <strong>di</strong> esigenze<br />

materne;<br />

- il massaggio neonatale. Nei primi giorni <strong>di</strong> vita<br />

consente una forma <strong>di</strong> continuità con la vita intrauterina<br />

e consolida il rapporto madre-figlio.<br />

Con lievi oscillazioni, la percentuale complessiva<br />

<strong>di</strong> cesarei presso l’Ostetricia <strong>di</strong> Biella dal 2008<br />

al primo semestre <strong>2010</strong> si attesta attorno al 35%.<br />

La loro riduzione rappresenta un obiettivo <strong>di</strong> qualità<br />

clinica. Pur <strong>di</strong> poco al <strong>di</strong> sotto della me<strong>di</strong>a nazionale,<br />

la percentuale piemontese e dell’ASL <strong>BI</strong> in particolare<br />

sono ancora <strong>di</strong>stanti dagli standard <strong>di</strong> eccellenza.<br />

Per questo motivo presso l’Ospedale <strong>di</strong> Biella si<br />

sta rivolgendo particolare attenzione alle donne alla<br />

prima gravidanza che presentano un travaglio spontaneo:<br />

non ricorrere al parto cesareo in questo gruppo<br />

<strong>di</strong> pazienti ha un effetto sulle future gravidanze,<br />

perché pre<strong>di</strong>spone ad ulteriori parti spontanei.<br />

PARTI OSPEDALIERI<br />

2008 <strong>2009</strong> gEN-SET <strong>2010</strong><br />

N. % N. % N. %<br />

N. parti 1.102 1.085 738<br />

<strong>di</strong> cui cesarei 385 34,9% 386 35,6% 260 35,2%<br />

N. nati 1.117 1.092 747<br />

I nuovi nati residenti nella provincia <strong>di</strong> Biella nel <strong>2009</strong> sono stati 1.300.<br />

83<br />

LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE


LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE<br />

I recenti protocolli comuni per la gestione dei<br />

primi istanti dopo la nascita me<strong>di</strong>ante un attento<br />

ed imme<strong>di</strong>ato contatto madre-figlio, il mantenimento<br />

<strong>di</strong> un minuzioso ed attento rooming-in,<br />

l’assistenza particolare alle mamme nell’allattamento<br />

e nel momento della <strong>di</strong>missione, i corsi <strong>di</strong><br />

massaggio neonatale, il perseguimento della continuità<br />

tra la puericultura ospedaliera e quella dei<br />

Pe<strong>di</strong>atri <strong>di</strong> Libera Scelta con incontri e corsi comuni,<br />

rappresentano lo scenario entro il quale l’Azienda<br />

si è mossa nella gestione delle prime fasi della<br />

vita. L’incentivazione all’allattamento al seno vede<br />

inoltre la partecipazione dell’ASL <strong>BI</strong> con uno stu<strong>di</strong>o<br />

sui neonati biellesi, promosso dall’Organizzazione<br />

Mon<strong>di</strong>ale della Sanità.<br />

Il Nido accoglie i nuovi nati, salvo che le con<strong>di</strong>zioni<br />

<strong>di</strong> salute o l’eventuale prematurità non consiglino<br />

il ricovero presso la Terapia Intensiva Neonatale.<br />

ATTIVITÀ PRESSO IL NIDO E LA TERAPIA<br />

INTENSIVA NEONATALE<br />

2008 <strong>2009</strong> I SEM. <strong>2010</strong><br />

N. assistiti al Nido 673 665 742<br />

N. assistiti in Terapia<br />

Intensiva Neonatale<br />

144 147 107<br />

L’impegno dell’Azienda unito al sostegno <strong>di</strong> donatori<br />

esterni ha consentito il rinnovo <strong>di</strong> strumenti<br />

e macchinari della Terapia Intensiva Neonatale ed<br />

è stata recentemente acquisita nel <strong>di</strong>cembre <strong>2009</strong><br />

una nuova unità neonatale, collocata in sala parto.<br />

84<br />

Protocollo per la gestione degli<br />

interventi a favore dei bambini non<br />

riconosciuti alla nascita<br />

Nel corso del <strong>2009</strong> l’ASL <strong>BI</strong>, la Provincia <strong>di</strong><br />

Biella ed il Consorzio IRIS hanno firmato un<br />

protocollo per garantire un percorso protetto<br />

alle gestanti che necessitano <strong>di</strong> specifici sostegni<br />

in or<strong>di</strong>ne al riconoscimento del nascituro e<br />

al segreto del parto. All’interno dell’Azienda il<br />

protocollo coinvolge il personale delle SOC <strong>di</strong><br />

Ostetricia e Ginecologia e <strong>di</strong> Pe<strong>di</strong>atria, le assistenti<br />

sociali ospedaliere e la Direzione Me<strong>di</strong>ca<br />

dell’Ospedale.<br />

Che cosa permette la presenza <strong>di</strong> un protocollo<br />

operativo?<br />

- Assicura il <strong>di</strong>ritto alla segretezza del parto;<br />

- assicura contestualmente la tempestiva e<br />

documentata segnalazione della nascita del<br />

minore non riconosciuto al Tribunale dei minorenni<br />

per garantire al più presto il suo <strong>di</strong>ritto<br />

ad avere una famiglia;<br />

- fornisce all’Autorità Giu<strong>di</strong>ziaria le informazioni<br />

necessarie per la valutazione del fondamento<br />

e della trasparenza della decisione della donna<br />

in merito al non riconoscimento, ai fini della<br />

declaratoria dello stato <strong>di</strong> adattabilità;<br />

- prevede idonee modalità <strong>di</strong> archiviazione e<br />

conservazione della documentazione a tutela<br />

dell’anonimato della donna;<br />

- favorisce un’integrazione tra servizi socio<br />

sanitari ospedalieri, consulatoriali e territoriali,<br />

con una più capillare <strong>di</strong>ffusione delle<br />

competenze specifiche.


IL bAMbINO<br />

Nel territorio biellese vivono 26.867 (13.695 maschi<br />

e 13.172 femmine) persone <strong>di</strong> età compresa<br />

tra zero e <strong>di</strong>ciassette anni compiuti e che quin<strong>di</strong> rientrano<br />

nell’area pe<strong>di</strong>atrica. Si tratta <strong>di</strong> un’ampia<br />

fascia d’età che comporta problemi assai <strong>di</strong>versi<br />

per tipologia e fabbisogni <strong>di</strong> soluzione.<br />

La strategia d’intervento è finalizzata a creare,<br />

anche per i minori, una continuità assistenziale<br />

tra cure domiciliari o ambulatoriali, il momento<br />

del ricovero, il periodo <strong>di</strong> permanenza in ospedale,<br />

la <strong>di</strong>missione, il rientro a casa e la prosecuzione<br />

della gestione del malato fuori dall’ospedale.<br />

Si sta perseguendo la ricerca del massimo comfort<br />

funzionale ed emotivo possibile per gli utenti nella<br />

fruizione dei <strong>di</strong>versi servizi, secondo le più recenti<br />

linee della programmazione sanitaria.<br />

Immaginando un percorso virtuale che accompagna<br />

genitori e figli dal momento della <strong>di</strong>missione<br />

dal parto vi si trovano <strong>di</strong>verse fasi, ognuna rappresentata<br />

da una <strong>di</strong>versa tipologia <strong>di</strong> servizio offerto.<br />

Il Pe<strong>di</strong>atra <strong>di</strong> Libera Scelta (PLS), ossia il pe<strong>di</strong>atra<br />

<strong>di</strong> famiglia, è la figura <strong>di</strong> riferimento per i<br />

genitori <strong>di</strong> un bambino, con cui manterrà un rapporto<br />

professionale per tutti gli anni della crescita<br />

del piccolo.<br />

La Struttura Complessa <strong>di</strong> Pe<strong>di</strong>atria dell’Ospedale<br />

<strong>di</strong>spone per il ricovero or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> 14 posti<br />

letto, <strong>di</strong> un posto letto <strong>di</strong> day-hospital e <strong>di</strong> un’area<br />

<strong>di</strong> osservazione breve intensiva con ulteriori 2 posti<br />

letto. Oltre all’ambulatorio pe<strong>di</strong>atrico generale,<br />

esistono ambulatori specifici de<strong>di</strong>cati all’allergologia<br />

(parte della rete allergologica regionale), ai<br />

<strong>di</strong>sturbi dell’alimentazione, alle cefalee nell’infanzia,<br />

alla reumatologia pe<strong>di</strong>atrica (inserita nella rete<br />

nazionale ed in quella internazionale, denominata<br />

PRINTO). Ultima, ma non meno importante, è la<br />

costante attività <strong>di</strong> consulenza presso il Pronto<br />

Soccorso.<br />

L’ATTIVITÀ DELLA STRUTTURA DI PEDIATRIA<br />

2008 <strong>2009</strong> I SEMESTRE <strong>2010</strong><br />

N. consulenze in Pronto Soccorso 6.559 6.495 3.695<br />

N. Osservazioni Brevi Intensive 1.238 1.054 688<br />

N. ricoveri or<strong>di</strong>nari 1.109 1.101 588<br />

N. day-hospital 10 13 5<br />

N. ambulatori 6.580 6.649 3.201<br />

Il ricovero per un bambino e per i suoi genitori è<br />

sempre traumatico. Il miglioramento della qualità<br />

della vita durante il ricovero e la continuità assistenziale<br />

tra ospedale e territorio traggono ispirazione<br />

dai principi espressi nella Carta dei <strong>di</strong>ritti del<br />

bambino, dal perseguimento degli standard OMS<br />

per l’ospedale amico del bambino, dal percorso<br />

nascita e dall’attenzione alla cura del relazione<br />

madre-figlio. In quest’ottica, presso l’ASL <strong>BI</strong> si è<br />

cercato anche <strong>di</strong> ottimizzare i rapporti con le associazioni<br />

<strong>di</strong> volontariato che operano a favore dei<br />

bambini (l’A<strong>BI</strong>O, il “Naso in Tasca”, la Fondazione<br />

Angelino ed altre), coor<strong>di</strong>nando ed incoraggiando i<br />

loro interventi atti a migliorare la qualità della permanenza<br />

in ospedale dei piccoli pazienti.<br />

Si è pensato inoltre alla continuità assistenziale<br />

tra ospedale e territorio, assicurata attraverso una<br />

formazione comune del personale e incontri perio<strong>di</strong>ci<br />

tra personale territoriale e personale ospedaliero.<br />

85<br />

LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE


LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE<br />

Di grande importanza è stata la cura dei rapporti<br />

con i centri <strong>di</strong> riferimento per le patologie croniche<br />

o speciali, quali i tumori, il <strong>di</strong>abete, le malattie metaboliche<br />

e rare, le malattie reumatiche e le emopatie<br />

genetiche. Si è così ottenuto <strong>di</strong> sviluppare la<br />

funzione <strong>di</strong> centro <strong>di</strong> secondo livello della nostra<br />

struttura, con importante vantaggio per i residenti<br />

sul territorio affetti da tali patologie.<br />

I PRObLEMI NEuRO-PSIChIATRICI DELL’ETÀ<br />

EVOLuTIVA<br />

La Neuropsichiatria Infantile (NPI) <strong>di</strong> Biella è<br />

stata collocata nel <strong>2009</strong> all’interno dell’Area Materno<br />

Infantile e dell’Età Evolutiva - NPI, dove sono<br />

inseriti anche i consultori ed il coor<strong>di</strong>namento delle<br />

cure primarie dell’età evolutiva. La Struttura<br />

del Distretto 1 <strong>di</strong> Biella è situata in via Caraccio,<br />

nuova sede che rimarrà operativa in città anche<br />

dopo l’apertura del nuovo ospedale. La nomina del<br />

86<br />

Progetto per bambini oncologici<br />

Si tratta <strong>di</strong> un’iniziativa finanziata e gestita dal<br />

Fondo Edo Tempia per il sostegno <strong>di</strong> bambini con<br />

patologie oncologiche o con un genitore malato,<br />

rivolto a tutte le famiglie biellesi che si trovano<br />

ad affrontare la <strong>di</strong>fficile realtà della malattia tumorale.<br />

Una figura educativa viene affiancata al bambino<br />

per un supporto sia in termini <strong>di</strong> accu<strong>di</strong>mento<br />

(accompagnamento a scuola o attività sportive<br />

e lu<strong>di</strong>che e svolgimento <strong>di</strong> compiti scolastici) sia<br />

come supporto affettivo e psicologico. È attivo<br />

inoltre un laboratorio, in<strong>di</strong>viduale o <strong>di</strong> gruppo,<br />

per dare la possibilità ai bambini <strong>di</strong> esprimere,<br />

attraverso un percorso <strong>di</strong> elaborazione e <strong>di</strong> crescita<br />

emotiva, ciò che provano e vivono durante la<br />

malattia e le successive fasi della cura.<br />

nuovo responsabile dell’Area, Dr. Guido Fusaro,<br />

è avvenuta il 1° <strong>di</strong>cembre <strong>2009</strong>. La Struttura, con<br />

analoghe competenze, del Distretto 2 è collocata<br />

all’interno della palazzina del Poliambulatorio in<br />

via Pier Maffei a Cossato. Ha il compito <strong>di</strong> gestire<br />

anche il nuovo consultorio <strong>di</strong> Piazza Angiono (in<br />

collaborazione con il Consorzio CISSABO) e <strong>di</strong> intessere<br />

rapporti sempre più stretti ed articolati con<br />

il territorio (pe<strong>di</strong>atri, me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina generale,<br />

servizi sociali e privato sociale).<br />

L’attività più importante svolta dagli operatori,<br />

me<strong>di</strong>ci e psicologi, all’interno delle due strutture<br />

sopra descritte riguarda la presa in carico <strong>di</strong>agnostica<br />

e terapeutica ambulatoriale <strong>di</strong> soggetti<br />

in età evolutiva, accompagnata dallo svolgimento<br />

<strong>di</strong> un’insieme <strong>di</strong> attività <strong>di</strong> “tutela” che vanno dalla<br />

collaborazione con la scuola, i servizi sociali, il Tribunale<br />

per i minori, le altre agenzie sanitarie.<br />

Numerosi sono i servizi messi a <strong>di</strong>sposizione<br />

dalla Neuropsichiatria Infantile, a fronte <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenti<br />

situazioni patologiche o <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio.<br />

Per bambini con Disturbi Specifici dell’Appren<strong>di</strong>mento<br />

(DSA), autismo e Disturbi Pervasivi dello<br />

Sviluppo (DPS), l’ALS <strong>BI</strong> fa riferimento a due specifici<br />

programmi <strong>di</strong> governo clinico per i <strong>di</strong>sturbi neuropsichiatrici<br />

in età evolutiva, emanati dall’Assessorato alla<br />

Sanità della Regione Piemonte nel <strong>2009</strong>. I programmi<br />

in<strong>di</strong>viduano le fasi <strong>di</strong> un percorso che va dal sospetto<br />

<strong>di</strong>agnostico alla valutazione clinica neuropsichiatria al<br />

trattamento <strong>di</strong>retto e in<strong>di</strong>retto. Tale processo richiede<br />

un preciso coor<strong>di</strong>namento tra strutture all’interno<br />

dell’Azienda, il coinvolgimento e la partecipazione sia<br />

delle associazioni dei <strong>di</strong>sabili sia delle strutture accre<strong>di</strong>tate<br />

ad erogare i trattamenti: “Domus Laetitiae”<br />

<strong>di</strong> Sagliano Micca ed il “Giovanni XXIII” <strong>di</strong> Lessona.<br />

Nel <strong>2009</strong> hanno ricevuto trattamenti ambulatoriali<br />

298 persone presso il “Giovanni XXIII” e 186<br />

persone presso la “Domus Laetitiae”; <strong>di</strong> queste


Attività <strong>di</strong> logope<strong>di</strong>a presso la nuova sede<br />

della Paruzza a Cossato<br />

rispettivamente 194 e 119 erano pazienti in carico<br />

alla Neuropsichiatria Infantile. Nei primi nove mesi<br />

del <strong>2010</strong> le persone che hanno ricevuto trattamenti<br />

ambulatoriali presso il “Giovanni XXIII” sono state<br />

232, quelle presso la “Domus Laetitiae” 168.<br />

La collaborazione sempre più stretta tra i Pe<strong>di</strong>atri<br />

<strong>di</strong> Libera Scelta ed il personale della Neuropsichiatria<br />

Infantile nella realizzazione <strong>di</strong> interventi<br />

<strong>di</strong> prevenzione secondaria (programma <strong>di</strong><br />

screening) e nella <strong>di</strong>ffusione della conoscenza dei<br />

fattori <strong>di</strong> rischio e protettivi della salute mentale<br />

nell’infanzia e nell’adolescenza, ha permesso <strong>di</strong><br />

abbassare all’età <strong>di</strong> 3-4 anni la <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> autismo.<br />

Una <strong>di</strong>agnosi più precoce consente approcci<br />

terapeutici più tempestivi ed potenzialmente<br />

più efficaci. Sono attualmente una sessantina i<br />

soggetti con tale <strong>di</strong>agnosi in carico presso la NPI<br />

dell’ASL <strong>BI</strong>.<br />

Si stanno concludendo gli appositi protocolli<br />

previsti dai due programmi regionali che coinvolgono,<br />

oltre alla Neuropsichiatria infantile, anche<br />

la Riabilitazione, le strutture convenzionate, la<br />

scuola, gli enti e i servizi.<br />

È aumentato <strong>di</strong> molto negli ultimi anni il numero<br />

<strong>di</strong> alunni certificati ai fini dell’integrazione scolastica<br />

(da 385 dell’anno scolastico 2006-2007 a 459 del<br />

<strong>2009</strong>-<strong>2010</strong>), problema comune a tutto il territorio<br />

piemontese. Da un lato ciò li pone nella con<strong>di</strong>zione<br />

<strong>di</strong> poter essere meglio supportati ai fini dell’integrazione<br />

scolastica, dall’altra un aumento così significativo<br />

non può non suggerire elementi <strong>di</strong> riflessione<br />

sulla tendenza alla “sanitarizzazione” delle <strong>di</strong>fficoltà<br />

che i bambini incontrano a scuola. Questa tendenza<br />

è comune a tutto il territorio regionale.<br />

Particolarmente complessa appare la presa in<br />

carico <strong>di</strong> soggetti in età evolutiva con <strong>di</strong>sabilità<br />

e/o in situazione <strong>di</strong> pregiu<strong>di</strong>zio, cioè soggetti il cui<br />

sviluppo può essere danneggiato da problematiche<br />

importanti del contesto in cui vivono. Per quanto<br />

riguarda i bambini con <strong>di</strong>sabilità sono 131 i soggetti<br />

gestiti dal Consorzio IRIS e 68 dal Consorzio CIS-<br />

SABO, che svolgono gli interventi <strong>di</strong> educativa territoriale,<br />

concordati con il Servizio NPI e finanziati<br />

al 60% dall’ASL <strong>BI</strong>. Nel caso <strong>di</strong> minori in situazioni<br />

87<br />

LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE


LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE<br />

<strong>di</strong> pregiu<strong>di</strong>zio, particolare importanza rivestono le<br />

attività <strong>di</strong> valutazione delle capacità genitoriali: tali<br />

attività sono gestite dai due Consorzi, con il supporto<br />

<strong>di</strong> personale del Servizio <strong>di</strong> NPI, del Dipartimento<br />

<strong>di</strong> Salute Mentale e del Ser.T.<br />

Si è registrato un incremento dell’attività della<br />

Neuropsichiatria Infantile, sia in termini <strong>di</strong> prestazioni<br />

<strong>di</strong>rette, quelle rivolte <strong>di</strong>rettamente ai pazienti,<br />

siano essi minori o i loro genitori, che <strong>di</strong> prestazioni<br />

in<strong>di</strong>rette, ad esempio attraverso incontri con<br />

sanitari, servizi sociali, scuola, autorità giu<strong>di</strong>ziaria.<br />

Va sottolineato che a tali dati corrisponde anche<br />

un consistente aumento dei pazienti in carico: da<br />

1.298 nel 2007 a 1.456 nel <strong>2010</strong>. I pazienti che da<br />

gennaio a settembre del <strong>2010</strong> si sono rivolti per la<br />

prima volta al Servizio sono stati 471.<br />

Dall’aprile <strong>2010</strong> l’accesso al Servizio avviene<br />

in modo <strong>di</strong>retto: le prime visite vengono effettuate<br />

dallo specialista me<strong>di</strong>co ed in seguito, settimanalmente,<br />

l’équipe valuta le in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> eventuali ulteriori<br />

percorsi. È possibile, in ogni caso, accedere<br />

ad una visita/colloquio con lo psicologo del Servizio<br />

con una richiesta motivata del PLS o del MMG.<br />

Rimane un obiettivo dei servizi rivolti all’età<br />

evolutiva far emergere il bisogno sommerso, quello<br />

ancora inespresso o non raccolto. L’ASL <strong>BI</strong> è in<br />

linea con gli in<strong>di</strong>catori regionali e tuttavia ancora<br />

lontana dalle stime dell’O.M.S. Il collocamento<br />

nella stessa struttura dei servizi specialistici e <strong>di</strong><br />

quelli delle cure primarie è stata pensata anche<br />

per con<strong>di</strong>videre in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> rischio (prevenzione<br />

primaria) e permettere un abbattimento dell’età <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>agnosi e <strong>di</strong> presa in carico (prevenzione secondaria<br />

e terziaria).<br />

L’ADOLESCENTE<br />

L’adolescenza è quella fase dell’età evolutiva<br />

caratterizzata dalla transizione dallo stato infantile<br />

a quello adulto, secondo tempi e intensità <strong>di</strong>verse<br />

che variano da in<strong>di</strong>viduo a in<strong>di</strong>viduo. Si è soliti <strong>di</strong>stinguere<br />

tra una prima adolescenza, corrispondente<br />

al periodo tra i 12 e i 15 anni, e una seconda<br />

adolescenza, cioè fino alla fine dello sviluppo puberale,<br />

generalmente intorno ai 18-20 anni.<br />

Alla fine del <strong>2009</strong> i soggetti compresi tra 12 e 15<br />

anni risultavano 5.726, quelli tra i 16 e i 19 erano<br />

6.100. Complessivamente pari al 6,7% della popolazione<br />

residente, in linea col dato regionale.<br />

Gli adolescenti si trovano ad affrontare dei grossi<br />

cambiamenti, sia a livello fisico (lo sviluppo sessuale),<br />

sia <strong>di</strong> relazione con se stessi (la definizione <strong>di</strong><br />

una propria identità) che con gli altri (il <strong>di</strong>stacco dalle<br />

figure genitoriali). Queste sfide possono comportare<br />

<strong>di</strong>sagio ed essere vissute in maniera turbolenta.<br />

Per la tutela e salvaguar<strong>di</strong>a della salute della<br />

popolazione <strong>di</strong> questa fascia d’età, l’ASL <strong>BI</strong> ha realizzato<br />

<strong>di</strong>versi progetti:<br />

- Spaf! Spazio Ascolto Adolescenti e Famiglie. È<br />

nato nell’ambito <strong>di</strong> un progetto regionale finaliz-<br />

ATTIVITÀ DELLA NEUROPSICHIATRIA INFANTILE<br />

N. PRESTAZIONI DIRETTE INDIRETTE TOTALI<br />

2008 <strong>2009</strong> I SEM. 2008 <strong>2009</strong> I SEM. 2008 <strong>2009</strong> I SEM.<br />

<strong>2010</strong><br />

<strong>2010</strong><br />

<strong>2010</strong><br />

Distretto 1 Biella 4.411 4.784 3.117 2.033 2.158 1.348 6.444 6.942 4.465<br />

Distretto 2 Cossato 2.086 2.639 1.409 1.126 1.401 585 3.212 4.040 1.994<br />

Totale 6.497 7.423 4.526 3.159 3.559 1.933 9.656 10.982 6.459<br />

88


zato a contrastare il <strong>di</strong>sagio giovanile attraverso<br />

i mezzi informativi. È cogestito dal Consorzio<br />

Intercomunale dei Servizi Socio Assistenziali<br />

(IRIS) e dall’ASL <strong>BI</strong> - Distretto 1. Da <strong>di</strong>cembre<br />

<strong>2009</strong> il servizio ha cambiato sede trasferendosi<br />

in via Ravetti a Biella. Analogo servizio è in corso<br />

<strong>di</strong> attivazione presso il Distretto 2, con il coinvolgimento<br />

del Consorzio CISSABO, del SerT e<br />

del Servizio NPI.<br />

Svolge attività <strong>di</strong> ascolto rivolta a tutti i ragazzi<br />

fra i 14 ed i 26 anni, residenti nella provincia <strong>di</strong><br />

Biella, assicurando loro la gratuità e la riservatezza<br />

dei colloqui, e ai loro genitori in <strong>di</strong>fficoltà,<br />

grazie anche alla collaborazione con il Centro<br />

per le famiglie “Il Patio”.<br />

Si occupa inoltre <strong>di</strong> formazione (con consulenze<br />

ad educatori, insegnanti, genitori) e <strong>di</strong> prevenzione<br />

nelle scuole del territorio su temi quali:<br />

la sessualità e l’affettività, l’intercultura, il bullismo<br />

e l’abuso dell’alcool.<br />

Nel <strong>2009</strong>, l’attività <strong>di</strong> ascolto ha registrato 91 contatti<br />

e ha visto un incremento della sua attività nel<br />

<strong>2010</strong> con 60 contatti nei primi sei mesi dell’anno.<br />

Nel <strong>2009</strong> l’attività <strong>di</strong> promozione del Progetto<br />

Help (la trasposizione in rete dello Spaf!)<br />

ha raggiunto un migliaio <strong>di</strong> studenti <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse<br />

scuole superiori del biellese.<br />

Sul sito www.spafonline.org, alla sezione<br />

“Help!”, si possono con<strong>di</strong>videre riflessioni e<br />

chiedere consulenze pubbliche al team degli<br />

psicologi dello Spaf!, scrivendo all’in<strong>di</strong>rizzo<br />

pubblicami@spafonline.org, oppure in forma<br />

privata all’in<strong>di</strong>rizzo ascoltami@spafonline.org;<br />

- Sdrunk. Il progetto è finalizzato alla prevenzione<br />

dell’uso e abuso dell’alcool fra i giovani del Biellese.<br />

Fino ad ora ha coinvolto due classi del Liceo<br />

Scientifico <strong>di</strong> Cossato, una classe dell’Istituto Professionale<br />

I.P.S.I.A. <strong>di</strong> Biella e un gruppo informale<br />

<strong>di</strong> quin<strong>di</strong>ci ragazzi che si sono ritrovati tutte le settimane<br />

per programmare delle feste senza alcool.<br />

Si sono realizzate due feste: a Candelo e a Cavaglià,<br />

nelle quali sono stati <strong>di</strong>stribuiti etilometri<br />

e materiale informativo sull’alcool. Sono inoltre<br />

stati offerti gratuitamente 260 etilometri ai ragazzi<br />

partecipanti agli stage del Centro Servizi<br />

Volontariato e degli opuscoli informativi sull’alcool,<br />

de<strong>di</strong>cati agli insegnanti;<br />

- Cyberbullismo. Questo progetto nell’ambito<br />

dello sportello regionale del M.I.U.R. (Ministero<br />

dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca)<br />

<strong>di</strong> contrasto ai fenomeni <strong>di</strong> bullismo, si occupa<br />

della prevenzione dei comportamenti <strong>di</strong> prevaricazione<br />

fra pari messi in atto attraverso i<br />

mezzi informatici e <strong>di</strong> telecomunicazione. Spaf!<br />

è stato, per l’anno scolastico <strong>2009</strong>-<strong>2010</strong>, sportello<br />

del M.I.U.R. per le scuole del territorio della<br />

Provincia <strong>di</strong> Biella per le tematiche relative al<br />

bullismo e al cyberbullismo.<br />

Nell’attività <strong>di</strong> promozione del progetto si sono<br />

stati incontrati 334 studenti <strong>di</strong> 17 classi <strong>di</strong>verse.<br />

89<br />

LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE


LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE<br />

- Progetto Suoni e Parole. Progetto finanziato dalla<br />

Regione Piemonte, ha previsto nel mese <strong>di</strong> settembre<br />

<strong>2010</strong> l’attivazione <strong>di</strong> due percorsi <strong>di</strong> gruppo,<br />

finalizzati alla riflessione su <strong>di</strong> sé, attraverso<br />

le tecniche dello psicodramma e dell’educazione<br />

all’ascolto attraverso la musica (musicoterapia).<br />

Infine, per situazioni <strong>di</strong> emergenza riferite ad<br />

adolescenti in crisi <strong>di</strong> agitazione psicomotoria che<br />

giungono in Pronto Soccorso, è stato approvato un<br />

protocollo che prevede la definizione delle competenze<br />

e le modalità <strong>di</strong> intervento rispettivamente<br />

del me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> Pronto Soccorso, del pe<strong>di</strong>atra, del<br />

neuropsichiatra infantile o dello psichiatra.<br />

90<br />

Carta dei Diritti dei Bambini e degli<br />

Adolescenti in Ospedale<br />

Nel marzo del 2008 la Fondazione per il<br />

Bambino in Ospedale (A<strong>BI</strong>O) e la Società Italiana<br />

<strong>di</strong> Pe<strong>di</strong>atria hanno elaborato una versione<br />

aggiornata della Carta dei Diritti dei Bambini e<br />

degli Adolescenti in Ospedale che racchiude i<br />

principi e i <strong>di</strong>ritti del bambino e dell’adolescente<br />

durante il ricovero ospedaliero.<br />

Il documento si ispira alla Convenzione Internazionale<br />

sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza<br />

del 1989 ed alla Carta <strong>di</strong> EACH redatta nel<br />

1988, riadattati al contesto ospedaliero italiano.<br />

Su proposta della sezione <strong>di</strong> Biella dell’A<strong>BI</strong>O,<br />

che nel maggio <strong>2009</strong> ha festeggiato 10 anni <strong>di</strong><br />

volontariato presso l’Ospedale <strong>di</strong> Biella, l’ASL<br />

<strong>BI</strong> ha adottato, nel febbraio <strong>2009</strong>, la Delibera per<br />

aderire formalmente ai 10 punti che sintetizzano<br />

tali <strong>di</strong>ritti.<br />

2.7.2 Anziani<br />

Nel biennio <strong>2009</strong>-<strong>2010</strong> sono proseguiti gli incontri<br />

<strong>di</strong> concertazione con i Consorzi Socio-Assistenziali<br />

IRIS e CISSABO, con la città <strong>di</strong> Biella, con i coor<strong>di</strong>namenti<br />

delle strutture residenziali per anziani<br />

del Biellese (CCRB e GRAB) e con le organizzazioni<br />

sindacali CGIL, CISL e UIL. Si tratta <strong>di</strong> un tavolo permanente<br />

sui problemi dell’anziano, che ha portato a<br />

con<strong>di</strong>videre principi e strategie e a realizzare numerose<br />

iniziative volte, fra l’altro, al pieno espletamento<br />

del ruolo dell’Unità <strong>di</strong> Valutazione Geriatria (UVG),<br />

all’attuazione della DGR 39-11190 relativa all’erogazione<br />

dell’assegno <strong>di</strong> cura ed alla gestione <strong>di</strong> problematiche<br />

relative all’assistenza domiciliare ed<br />

alle case <strong>di</strong> riposo. In particolare, è stata effettuata<br />

un’impegnativa analisi della situazione degli anziani<br />

non autosufficienti e dei servizi ad essi de<strong>di</strong>cati<br />

(a cui si riferiscono le tabelle <strong>di</strong> seguito riportate) e<br />

sui cui è basata la successiva definizione <strong>di</strong> ipotesi<br />

operative e la stesura del “Piano della residenzialità<br />

del territorio biellese”, approvato dalle Assemblee<br />

dei Sindaci dei Consorzi il 3 giugno <strong>2010</strong>.<br />

Il progressivo spostamento demografico verso


POPOLAZIONE E NUMERO DI ANZIANI CON ETÀ SUPERIORE A 65 E 75 ANNI<br />

Popolazione (al 31/12/2007) Popolazione ≥ 65 anni Popolazione ≥ 75 anni<br />

N. % annua N. % % annua N. % % annua <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong> crescita<br />

<strong>di</strong> crescita<br />

crescita me<strong>di</strong>a<br />

me<strong>di</strong>a<br />

me<strong>di</strong>a<br />

2005-2007<br />

2005-2007<br />

2005-2007<br />

ASL <strong>BI</strong> 178.248 0,01% 44.386 24,9 0,78% 21.933 12,3 3,40%<br />

Distretto1 118.888 0,12% 29.552 24,9 0,63% 14.572 12,3 3,90%<br />

Distretto 2 59.360 -0,20% 14.834 25,0 1,08% 7.361 12,4 2,45%<br />

SITUAZIONE DELLA POPOLAZIONE ANZIANA NEL TERRITORIO<br />

In<strong>di</strong>ce vecchiaia (*) In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong>pendenza % <strong>di</strong> anziani conosciuta<br />

strutturale anziani (**) dai servizi sociosanitari<br />

ASL <strong>BI</strong> 207,8 39,5 9,76<br />

Distretto 1 205,9 39,4 8,54<br />

Distretto 2 211,7 39,5 12,17<br />

Piemonte al 1/1/2007 178,0 35,0 non <strong>di</strong>sponibile<br />

Italia al 1/1/2007 141,7 30,2 non <strong>di</strong>sponibile<br />

(*) In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> vecchiaia = [(popolazione ≥ 65/popolazione 0-14) x 100]<br />

(**) In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenza strutturale degli anziani = [(popolazione ≥ 65 / popolazione 14-64) x 100]<br />

le età più anziane continua a caratterizzare il territorio<br />

biellese negli ultimi anni.<br />

Dal 2005 al 2007 gli anziani ≥ 65 anni sono cresciuti<br />

maggiormente rispetto al totale della popolazione.<br />

Gli anziani con ≥ 75 anni, ancora <strong>di</strong> più.<br />

L’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> vecchiaia e <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenza strutturale<br />

degli anziani sono molto più alti <strong>di</strong> quelli regionali e<br />

nazionali. Il Distretto 2, in relazione ad una maggiore<br />

richiesta <strong>di</strong> servizi domiciliari piuttosto che residenziali,<br />

presenta una percentuale <strong>di</strong> anziani seguiti<br />

dai servizi più elevata rispetto al Distretto 1.<br />

Quasi la metà della popolazione anziana è costituita<br />

da persone potenzialmente sole (celibi/nubili,<br />

vedovi); tale dato è in aumento in particolare nei<br />

maschi. Una parte della popolazione sola necessita<br />

<strong>di</strong> maggiore assistenza da parte dei servizi, ma<br />

d’altro canto una buona percentuale dei gran<strong>di</strong> anziani<br />

“non soli” è assistita da familiari a loro volta<br />

anziani e bisognosi <strong>di</strong> assistenza.<br />

Su circa 44.000 anziani, sulla base <strong>di</strong> parametri <strong>di</strong><br />

valutazione nazionali, è possibile stimare che le persone<br />

non autosufficienti ammontino a circa 8.800.<br />

Una parte <strong>di</strong> esse è seguita dai servizi sanitari e sociali,<br />

come si può desumere dai dati relativi a fine <strong>2009</strong>:<br />

1. circa 1.500 persone ospiti <strong>di</strong> strutture residenziali<br />

per non autosufficienti, <strong>di</strong> cui circa 800<br />

con finanziamento della quota sanitaria da parte<br />

dell’ASL <strong>BI</strong> (in me<strong>di</strong>a 1.400 € al mese, pari a<br />

circa metà della retta);<br />

2. 1.161 persone in lista <strong>di</strong> attesa per l’integrazione<br />

della retta, <strong>di</strong> cui 665 già in struttura a<br />

91<br />

LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE


LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE<br />

proprie spese e 496 in casa propria. Molti <strong>di</strong><br />

questi ultimi avevano chiesto <strong>di</strong> entrare in lista<br />

<strong>di</strong> attesa a scopo “precauzionale”, visti i lunghi<br />

tempi <strong>di</strong> attesa per il finanziamento;<br />

Percentuale <strong>di</strong> Anziani residenti<br />

nel territorio dell’ASL <strong>BI</strong><br />

al 1/1/<strong>2009</strong><br />

Fonte: S.I.T.A., Sistema Informativo Territoriale<br />

Ambientale, Provincia <strong>di</strong> Biella<br />

92<br />

3. circa 700 persone in strutture residenziali per<br />

pazienti autosufficienti. In parte possono, nel<br />

frattempo, aver avuto una riduzione della propria<br />

autonomia;


4. più <strong>di</strong> 3.000 persone seguite dalle cure domiciliari<br />

dell’ASL <strong>BI</strong>, in parte insieme ai servizi sociali<br />

dei consorzi;<br />

5. 1.263 e 833 persone rispettivamente seguite a<br />

domicilio dai Consorzi IRIS e CISSABO.<br />

Rimane un numero stimato intorno alle 3.000<br />

persone anziane non autosufficienti, non seguite<br />

dai servizi sociali e sanitari.<br />

La tabella successiva elenca il ventaglio delle<br />

opportunità <strong>di</strong>sponibili nel Biellese in favore degli<br />

anziani non autosufficienti, or<strong>di</strong>nate in base all’intensità<br />

assistenziale crescente.<br />

Ad inizio <strong>2009</strong> sono state formalizzate le nuove<br />

Unità <strong>di</strong> Valutazione Geriatrica (UVG) <strong>di</strong>strettuali,<br />

a cui partecipano attivamente i consorzi socioassistenziali.<br />

Esse definiscono il percorso assistenziale<br />

più adatto alla persona anziana non autosufficiente<br />

utilizzando, a seconda dei casi, gli interventi domiciliari,<br />

semiresidenziali o residenziali. Il progetto in<strong>di</strong>viduale<br />

è finalizzato a favorire il più possibile la permanenza<br />

della persona anziana non autosufficiente<br />

nel proprio domicilio ed a ridurre le richieste <strong>di</strong> istituzionalizzazione<br />

avanzate a scopo precauzionale.<br />

TIPOLOGIE DI INTERVENTO IN FAVORE DEGLI ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI<br />

CONTESTO INTERVENTO<br />

Domiciliare Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) anche con fisioterapia<br />

ADI per cure palliative<br />

Assistenza Domiciliare Programmata (ADP) dal me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> famiglia<br />

Servizio Infermieristico Domiciliare (SID)<br />

Assistenza domiciliare dei comuni e dei consorzi<br />

Assegni <strong>di</strong> cura<br />

Telesoccorso<br />

Altre iniziative <strong>di</strong> sostegno alla domiciliarità<br />

ADI lungoassistenza (attivabile da giugno <strong>2009</strong>)<br />

Semiresidenziale Centri Diurni Integrati (CDI)<br />

Centri Diurni Alzheimer (CDA)<br />

Residenziale a breve<br />

termine<br />

Residenziale a me<strong>di</strong>o -<br />

lungo termine<br />

Struttura Cure Interme<strong>di</strong>e (SCI) <strong>di</strong> Trivero<br />

Post degenza a Bioglio<br />

Nucleo RSA per pazienti con Alzheimer a Occhieppo Inferiore<br />

Hospice <strong>di</strong> Biella<br />

RSA alta intensità<br />

RAF me<strong>di</strong>a intensità<br />

RAF bassa intensità<br />

RSA per pazienti psichiatrici anziani non autosufficienti<br />

Ospedale Trattamento dell’evento patologico acuto, post-acuto, <strong>di</strong> riabilitazione e lungodegenza<br />

93<br />

LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE


LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE<br />

LE CuRE DOMICILIARI<br />

L’ASL <strong>BI</strong> può contare su circa 50 infermieri, 2<br />

fisioterapisti e alcuni me<strong>di</strong>ci specialisti, che effettuano<br />

più <strong>di</strong> 25.000 interventi sanitari all’anno,<br />

oltre all’opera capillare dei me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> famiglia (per<br />

approfon<strong>di</strong>menti vedere il paragrafo 2.2.4).<br />

I servizi gestiti dai consorzi si avvalgono, per<br />

il CISSABO, <strong>di</strong> 16 Operatori Socio Sanitari (OSS),<br />

6 assistenti sociali e un supporto amministrativo,<br />

mentre per il consorzio IRIS operano 10 assistenti<br />

sociali, 25 OSS, 4 ADEST, 2 amministrativi e 7 altri<br />

operatori.<br />

Nelle zone ove è più sviluppata la richiesta/offerta<br />

<strong>di</strong> servizi domiciliari, è generalmente minore il ricorso<br />

all’istituzionalizzazione della persona anziana.<br />

LE STRuTTuRE SEMIRESIDENZIALI<br />

L’Azienda garantisce una dotazione <strong>di</strong> 65 posti<br />

semiresidenziali, sud<strong>di</strong>visi tra i Centri Diurni Integrati<br />

(CDI) ed i Centri Diurni Alzheimer (CDA).<br />

Nel corso degli ultimi anni per il finanziamento<br />

della quota sanitaria presso tali centri, la spesa<br />

dell’ASL <strong>BI</strong> è costantemente cresciuta.<br />

Nel corso del <strong>2010</strong> sono stati accre<strong>di</strong>tati ulteriori<br />

posti semiresidenziali.<br />

LE STRuTTuRE RESIDENZIALI<br />

Il territorio biellese (per la parte <strong>di</strong> competenza<br />

dell’ASL <strong>BI</strong>, Valle Sessera esclusa) può avvalersi <strong>di</strong><br />

una straor<strong>di</strong>naria dotazione <strong>di</strong> posti letto in strutture<br />

per anziani, come si può dedurre dalle tabelle<br />

in basso.<br />

In presenza <strong>di</strong> in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> tale portata, rimane<br />

comunque inalterata la richiesta <strong>di</strong> inserimento in<br />

struttura, con in<strong>di</strong>ci che aumentano <strong>di</strong> anno in anno.<br />

Anche la spesa sostenuta dall’ASL <strong>BI</strong> e dai consorzi<br />

socio-assistenziali biellesi è <strong>di</strong> assoluto rilievo,<br />

come si può desumere dalla tabella riportata<br />

nella pagina seguente relativa al 2008. Il <strong>2009</strong>, il<br />

RISORSE ECONOMICHE IMPEGNATE DALL’ASL <strong>BI</strong> PER I CENTRI DIURNI DEL TERRITORIO<br />

2006 2007 2008 <strong>2009</strong> gEN-SET<br />

<strong>2010</strong><br />

Centri Diurni Alzheimer 205.160 241.122 267.754 278.090 240.000<br />

Centri Diurni Integrati 232.743 263.860 258.470 257.420 216.000<br />

Totale<br />

In euro<br />

437.903 504.982 526.224 535.510 456.000<br />

POSTI LETTO OGNI 100 ANZIANI ≥ 65 ANNI<br />

AUTOSUFFICIENTI E NON AUTOSUFFICIENTI*<br />

N.<br />

ASL <strong>BI</strong> 5,60<br />

Regione Piemonte 3,68<br />

Italia 1,98<br />

* Dati ISTAT 2005<br />

94<br />

POSTI LETTO OGNI 100 ANZIANI ≥ 65 ANNI NON<br />

AUTOSUFFICIENTI<br />

N.<br />

ASL VC 3,13<br />

ASL <strong>BI</strong> 4,05<br />

ASL NO 2,09<br />

ASL VCO 1,98<br />

REGIONE PIEMONTE 2,49<br />

* Dati ISTAT 2005


cui dato consolidato non è ancora <strong>di</strong>sponibile, ha<br />

visto un ulteriore sensibile incremento <strong>di</strong> risorse.<br />

In sostanza, quin<strong>di</strong>, ai quasi 800 anziani a cui<br />

viene riconosciuto il pagamento della quota sanitaria,<br />

sono destinati i 2/3 circa delle risorse messe<br />

a <strong>di</strong>sposizione dall’ASL <strong>BI</strong> e dai comuni per gli anziani<br />

non autosufficienti, mentre gli interventi domiciliari<br />

ne impiegano circa 1/3.<br />

Permane inoltre una certa <strong>di</strong>somogeneità nella<br />

<strong>di</strong>sposizione delle varie tipologie <strong>di</strong> posti letto<br />

(ad alta, bassa e me<strong>di</strong>a intensità assistenziale) nel<br />

territorio biellese, come si può desumere dalla<br />

piantina nella pagina seguente.<br />

SPESA PER ANZIANI NEL 2008<br />

TOTALE ASL bI CONSORZI<br />

DOMICILIARE E RESIDENZIALE 19.453.642 16.213.157 3.240.485<br />

Domicilio Assistenti<br />

Famigliari<br />

Supporto<br />

domiciliare<br />

Quota per pagare contributi 108.000 108.000<br />

Assegni <strong>di</strong> cura 610.960 610.960<br />

Legge “Bin<strong>di</strong>” per formazione 30.000 30.000<br />

Telesoccorso 53.000 53.000<br />

Cure domiciliari 4.603.939 3.343.017 1.260.922<br />

Semi-residenziale Centro Diurno Integrato 362.250 258.470 103.780<br />

Centro Diurno Alzheimer 387.754 267.754 120.000<br />

Residenziale temporaneo Ricovero temporaneo <strong>di</strong> sollievo 25.000 25.000<br />

Post-degenza e Struttura Cure<br />

Interme<strong>di</strong>e<br />

807.404 777.404 30.000<br />

Hospice 792.178 792.178<br />

Nucleo dementi 353.798 353.798<br />

Residenziale a tempo RAF bassa<br />

971.262<br />

indefinito<br />

RAF me<strong>di</strong>a 11.319.359 5.080.300 898.823<br />

In euro<br />

RSA alta 4.368.974<br />

95<br />

LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE


LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE<br />

Posti <strong>di</strong>sponibili in struttura<br />

ogni 100 anziani residenti<br />

Dati riferiti al <strong>2009</strong>.<br />

Fonte: S.I.T.A., Sistema Informativo<br />

Territoriale Ambientale, Provincia<br />

<strong>di</strong> Biella<br />

96


INVESTIMENTI DALL’ASL <strong>BI</strong> PER LE STRUTTURE RESIDENZIALI<br />

2006 2007 2008 <strong>2009</strong><br />

Post Degenza e Cure Interme<strong>di</strong>e 650.374 698.913 777.404 825.300<br />

Nucleo Residenziale Alzheimer 320.762 351.640 353.798 362.031<br />

Hospice <strong>di</strong> Biella (ospita in gran parte 746.591<br />

anziani)<br />

806.051 792.178 811.462<br />

RAF e RSA (alta, me<strong>di</strong>a e bassa<br />

intensità assistenziale)<br />

8.134.481 9.744.530 10.409.881 10.943.588<br />

Totale residenziale 9.852.208 11.601.134 12.333.261 12.942.381<br />

In euro<br />

L’impegno economico è costantemente aumentato<br />

negli ultimi anni, in modo significativo.<br />

Tale spesa è relativa al numero <strong>di</strong> posti letto per<br />

i quali l’ASL <strong>BI</strong> sostiene il pagamento della quota<br />

sanitaria (per il turn-over il numero <strong>di</strong> persone è<br />

sensibilmente superiore a quello dei posti letto).<br />

Con il Piano <strong>di</strong> Rientro del <strong>2010</strong> è rimasta im-<br />

N. posti letto<br />

(giornate <strong>di</strong> degenza<br />

finanziate /365)<br />

Il nuovo ecografo della Ra<strong>di</strong>ologia <strong>di</strong> Cossato<br />

mutata la spesa de<strong>di</strong>cata al settore, ma per compensare<br />

l’onere per gli incrementi alle rette riconosciute<br />

a livello regionale, è stato necessario<br />

adottare negli ultimi mesi un blocco temporaneo<br />

degli inserimenti in casa <strong>di</strong> riposo degli anziani, il<br />

cui numero ha seguito la variazione in<strong>di</strong>cata nella<br />

tabella.<br />

POSTI LETTO IN RSA E RAF FINANZIATI DALL’ASL <strong>BI</strong><br />

2006 2007 2008 <strong>2009</strong> <strong>2010</strong><br />

590 667 710 740 707<br />

97<br />

LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE


LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE<br />

Il dato del <strong>2009</strong> corrisponde a 1,74 posti letto<br />

ogni 100 anziani residenti. La Regione Piemonte ha<br />

in<strong>di</strong>cato il 2% come obiettivo da perseguire entro<br />

il <strong>2010</strong>. Oggi, sulla base delle risorse <strong>di</strong>sponibili,<br />

siamo ancora ad un livello più basso. Tuttavia, Biella<br />

si colloca ai primi posti, come si può desumere<br />

dalle tabelle a fondo pagina.<br />

La lista <strong>di</strong> attesa per il finanziamento della<br />

quota sanitaria, nonostante il rilevante impegno<br />

economico, ha continuato a crescere. Solo verso<br />

fine del <strong>2009</strong> (a marzo era stato raggiunto il valore<br />

più alto) il numero <strong>di</strong> persone in attesa ha accennato<br />

a <strong>di</strong>minuire, grazie ai sostegni domiciliari previsti<br />

dalla Regione Piemonte.<br />

Nel corso del <strong>2009</strong>, il tempo me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> attesa per<br />

il finanziamento della quota sanitaria oscillava tra i<br />

671 giorni <strong>di</strong> gennaio ed i 797 <strong>di</strong> novembre. Le persone<br />

con maggior punteggio <strong>di</strong> gravità attendono<br />

me<strong>di</strong>amente <strong>di</strong> meno.<br />

POSTI LETTO FINANZIATI DALLE ASL DEL PIEMONTE NORD ORIENTALE NEL 2008<br />

ASL bI ASL VC ASL NO ASL VCO<br />

N. posti finanziati per 100 anziani 1,85 1,84 1,45 1,22<br />

INVESTIMENTO PER GLI ANZIANI DELLE ASL DEL PIEMONTE NORD ORIENTALE NEL 2008<br />

Confronto tra le ASL del Piemonte<br />

Nord orientale in merito<br />

ASL bI ASL VC ASL NO ASL VCO<br />

Popolazione > 65 anni al 31-12-2007 43.936 43.951 71.668 40.067<br />

Finanziamento per rette in RSA e RAF 10.420.536 8.947.338 13.662.830 6.664.541<br />

Spesa me<strong>di</strong>a per anziano<br />

In euro<br />

237,18 203,58 190,64 166,33<br />

PERSONE IN LISTA DI ATTESA PER IL FINANZIAMENTO DELLA qUOTA SANITARIA<br />

Data rilevazione 31 DICEMbRE 31 DICEMbRE 31 DICEMbRE 30 MARZO <strong>2009</strong> 27 NOVEMbRE<br />

2006<br />

2007<br />

2008<br />

<strong>2009</strong><br />

N. persone in attesa 954 1.021 1.169 1.260 1.151<br />

98


Una rilevazione effettuata nel maggio <strong>2009</strong> sulle<br />

1.300 persone in lista <strong>di</strong> attesa ha evidenziato le<br />

seguenti collocazioni abitative:<br />

In sintesi, appaiono emergere le seguenti considerazioni:<br />

- l’impegno economico sugli interventi residenziali<br />

è <strong>di</strong> gran lunga superiore rispetto a quello<br />

dei settori domiciliare e semiresidenziale ed è<br />

prevalentemente a carico dell’ASL <strong>BI</strong> (93% ASL<br />

<strong>BI</strong> e 7% consorzi intercomunali) ed è molto improbabile<br />

che nei prossimi anni possa ulteriormente<br />

aumentare;<br />

- il sistema <strong>di</strong> spesa è profondamente iniquo:<br />

molte risorse economiche vengono riservate<br />

a poche persone (circa 790 persone ottengono<br />

un finanziamento me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> circa 1.400 €/mese),<br />

mentre più <strong>di</strong> 1.000 persone in lista <strong>di</strong> attesa non<br />

ottengono alcun contributo (salvo eventuale integrazione-retta<br />

dei consorzi, relativa alla quota<br />

alberghiera per le persone in<strong>di</strong>genti) ed a queste<br />

si potrebbero aggiungere altre 700 persone,<br />

attualmente ospitate in strutture per autosufficienti<br />

a proprie spese, che potrebbero trovarsi a<br />

breve in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> ridotta autonomia;<br />

- il Biellese ha una dotazione molto rilevante <strong>di</strong><br />

posti letto in strutture residenziali e per molti<br />

anni sono state rilasciate licenze e<strong>di</strong>lizie<br />

(dai comuni) e autorizzazioni al funzionamento<br />

(dall’ASL) senza una programmazione.<br />

Oggi è evidente che una struttura residenziale:<br />

CONDIZIONE DEGLI ANZIANI IN LISTA D’ATTESA PER IL FINANZIAMENTO DELLA qUOTA SANITARIA<br />

N. % N. %<br />

In casa <strong>di</strong> riposo a proprie spese 657 50,6%<br />

A casa propria, da soli 228 17,5%<br />

A casa propria, con altre persone<br />

Ospiti <strong>di</strong> parenti o conoscenti<br />

273<br />

51<br />

21%<br />

3,9%<br />

609 46,8%<br />

Altra con<strong>di</strong>zione (ad esempio, con badante) 57 4,4%<br />

Dato non <strong>di</strong>sponibile 34 2,6%<br />

Totale 1.300 100%<br />

non serve un solo comune ma anche i comuni<br />

limitrofi;<br />

ha dei costi che non attengono tanto alla realizzazione<br />

della struttura, quanto piuttosto<br />

alla gestione successiva;<br />

ottiene il pareggio <strong>di</strong> bilancio con una <strong>di</strong>mensione<br />

me<strong>di</strong>o-grande (circa 60 letti);<br />

- nonostante i posti numerosi ed i finanziamenti<br />

elevati, la lista <strong>di</strong> attesa per ottenere il pagamento<br />

della quota sanitaria è assai consistente<br />

(anche se, grazie all’attivazione <strong>di</strong> maggiori sostegni<br />

alla domiciliarità, accenna a <strong>di</strong>minuire).<br />

I tempi <strong>di</strong> attesa sono conseguentemente molto<br />

lunghi e la richiesta <strong>di</strong> istituzionalizzazione,<br />

spesso per motivi “precauzionali”, è elevata;<br />

- i servizi domiciliari economicamente più sostenibili,<br />

che in molti casi permetterebbero il mantenimento<br />

della persona nella propria abitazione,<br />

necessiterebbero <strong>di</strong> ulteriori sviluppi;<br />

- l’integrazione istituzionale fra ASL <strong>BI</strong> e i consorzi<br />

rappresenta un punto <strong>di</strong> forza. Sul tema<br />

anziani vi è stata con<strong>di</strong>visione anche con i due<br />

coor<strong>di</strong>namenti delle case <strong>di</strong> riposo del Biellese<br />

e con le organizzazioni sindacali;<br />

99<br />

LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE


LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE<br />

- risulta molto sviluppato il cosiddetto “terzo<br />

settore”: soprattutto nel volontariato si trovano<br />

realtà <strong>di</strong> grande valore.<br />

Le azioni conseguenti e le proposte per il futuro<br />

possono essere così riassunte:<br />

- si è concordato <strong>di</strong> ritenere, almeno per il biennio<br />

<strong>2010</strong>-2011, ampiamente coperto il fabbisogno<br />

<strong>di</strong> posti letto per strutture residenziali per<br />

anziani nel territorio biellese. Si considera imprescin<strong>di</strong>bile<br />

che la valutazione <strong>di</strong> un nuovo progetto<br />

venga effettuata in momenti <strong>di</strong> decisione<br />

sovra-comunale deputati alla programmazione<br />

locale (Comitato dei sindaci <strong>di</strong> <strong>di</strong>stretto, Assemblea<br />

dei sindaci dei consorzi). L’ASL esprimerà<br />

parere negativo all’autorizzazione per l’apertura<br />

o l’ampliamento <strong>di</strong> strutture, che non siano con<strong>di</strong>vise<br />

dagli organismi assembleari suddetti;<br />

- è stato incrementato il numero <strong>di</strong> posti letto in<br />

RSA-RAF a breve termine (letti <strong>di</strong> sollievo), destinando<br />

ad essi una maggiore quota delle risorse<br />

<strong>di</strong>sponibili;<br />

100<br />

- la strategia <strong>di</strong> riconversione delle risorse e potenziamento<br />

del settore domiciliare è ambiziosa<br />

e complessa e passa attraverso logiche <strong>di</strong> partecipazione<br />

e concertazione dei <strong>di</strong>versi attori del<br />

welfare locale;<br />

- qualora si realizzasse l’opportunità <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>ficare<br />

o incrementare le risorse investite nel sistema,<br />

sia da parte dell’ASL <strong>BI</strong>, che dei comuni e dei<br />

consorzi, è necessario che esse vengano impiegate<br />

per il rafforzamento degli interventi <strong>di</strong> carattere<br />

domiciliare, piuttosto che residenziale.<br />

2.7.3 Immigrati<br />

Le persone straniere residenti nel Biellese<br />

rappresentano il 5,3% della popolazione. I minori<br />

sono l’8,7%, pari ad oltre 2.200 ragazzi, e 1 nuovo<br />

nato su 8 è straniero. questi dati sono comunque<br />

inferiori alla me<strong>di</strong>a regionale.<br />

Si tratta <strong>di</strong> una popolazione relativamente giovane,<br />

prevalentemente nordafricana e balcanica,<br />

con una predominanza femminile, connessa all’occupazione<br />

nei servizi alla persona.<br />

Le problematiche che possono emergere nascono<br />

dalla tendenza ad impiegare gli stranieri in<br />

ambiti lavorativi rischiosi, dalle loro <strong>di</strong>fficoltà nella<br />

comunicazione, dal <strong>di</strong>fficile inserimento scolastico<br />

e sociale dei minori, dalle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> vita spesso<br />

degradate, dalle patologie <strong>di</strong> importazione. Particolarmente<br />

delicata è la relazione con gli immigrati<br />

non in regola, su cui influisce il timore dell’allontanamento<br />

e della non conoscenza dei servizi e delle<br />

opportunità. In caso <strong>di</strong> per<strong>di</strong>ta del lavoro comporta<br />

il venir meno del permesso <strong>di</strong> soggiorno e il passaggio<br />

<strong>di</strong> intere famiglie già integrate dallo status<br />

<strong>di</strong> “regolare” a quello <strong>di</strong> “irregolare”.<br />

Il Centro ISI (Informazione Sanitaria Immigrati),<br />

attivo dal 1998 e con sportelli a Biella e Trivero, opera<br />

nell’ottica della tutela della <strong>di</strong>gnità umana, con una


serie <strong>di</strong> iniziative nei confronti della popolazione immigrata.<br />

Le sue attività si esplicitano nei seguenti ambiti:<br />

- informazione, promozione ed educazione sanitaria<br />

(materiale informativo multilingue), supporto<br />

nella comunicazione a fronte <strong>di</strong> problemi<br />

specifici, formazione nella prevenzione primaria<br />

delle malattie sessualmente trasmesse;<br />

- tutela della gravidanza, della maternità e della<br />

salute dei minori, anche con l’estensione degli<br />

screening alle donne straniere non regolari,<br />

supporto psicologico;<br />

- rilascio della tessera sanitaria per Stranieri Temporaneamente<br />

Presenti (STP) o Europei Non Iscrivibili<br />

(ENI), che nel <strong>2009</strong> è integrato nel sistema<br />

AURA (Archivio Unitario Regionale degli Assistiti);<br />

Attività del Centro Informazione Sanitaria Immigrati<br />

- monitoraggio dei bisogni sanitari, con creazione<br />

<strong>di</strong> una banca dati per l’integrazione dei <strong>di</strong>versi<br />

centri ISI e con l’Ufficio Regionale <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento,<br />

ma anche ricerca <strong>di</strong> risposte <strong>di</strong> tipo<br />

sanitario o amministrativo;<br />

- assistenza me<strong>di</strong>ca d’urgenza e <strong>di</strong> base, ivi compreso<br />

l’Ambulatorio “Migrazione e Salute”, in cui<br />

operano un me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina generale, uno psicologo,<br />

un sociologo e un me<strong>di</strong>atore culturale;<br />

- supporto a stranieri in <strong>di</strong>fficoltà nell’ambito del<br />

“Progetto Rosa”, in cui sono coinvolti me<strong>di</strong>co,<br />

psicologo e me<strong>di</strong>atore culturale, dal <strong>2010</strong> con<br />

interventi <strong>di</strong> “Me<strong>di</strong>cina Narrativa” per ricollegare<br />

e comprendere le persone nel proprio specifico<br />

contesto e “Terapia Familiare”.<br />

101<br />

LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE


LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE<br />

L’attività è supportata dalla cooperativa Mosaico<br />

che garantisce la <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> me<strong>di</strong>atori culturali<br />

anche presso l’Ospedale degli Infermi <strong>di</strong> Biella,<br />

in particolare nella Struttura <strong>di</strong> Ostetricia e Ginecologia<br />

e nel Pronto Soccorso. L’Ospedale si avvale<br />

del Centro ISI anche per risolvere situazioni in cui<br />

sia <strong>di</strong>fficile pianificare l’assistenza o la <strong>di</strong>missione<br />

a causa <strong>di</strong> problemi linguistici o sociali.<br />

2.7.4 Persone con <strong>di</strong>sabilità<br />

L’Organizzazione Mon<strong>di</strong>ale della Sanità considera<br />

la <strong>di</strong>sabilità la conseguenza o il risultato <strong>di</strong><br />

una complessa relazione tra la con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> salute<br />

<strong>di</strong> un in<strong>di</strong>viduo, i fattori personali e i fattori ambientali,<br />

che rappresentano le circostanze in cui vive<br />

l’in<strong>di</strong>viduo. Ne consegue che ogni in<strong>di</strong>viduo, date<br />

le proprie con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> salute, può trovarsi in un<br />

ambiente con caratteristiche che possono limitare<br />

o restringere le proprie capacità funzionali e <strong>di</strong><br />

partecipazione sociale.<br />

È chiaro che l’utenza afferente all’area riabilitativa<br />

può presentare, a parità <strong>di</strong> <strong>di</strong>agnosi o con<strong>di</strong>zione<br />

<strong>di</strong> salute, bisogni molto <strong>di</strong>fferenziati tra loro,<br />

che necessitano interventi, percorsi e risorse altrettanto<br />

<strong>di</strong>fferenziati.<br />

In Ospedale, presso la Struttura Complessa <strong>di</strong><br />

Me<strong>di</strong>cina Riabilitativa, confluiscono in modo preferenziale<br />

le <strong>di</strong>sabilità complesse, che presentano<br />

la necessità <strong>di</strong> un’attenta gestione clinica ed<br />

organizzativa nei vari setting assistenziali <strong>di</strong>sponibili<br />

(ricovero, day-hospital, ambulatorio, domicilio)<br />

e l’integrazione tra più specialità cliniche.<br />

L’aumento <strong>di</strong> 4 posti letto (da 16 a 20) del reparto<br />

ospedaliero, avvenuto a metà <strong>2009</strong>, ha consentito<br />

42 ricoveri or<strong>di</strong>nari e 10 day-hospital in più, contribuendo<br />

alla riduzione della mobilità passiva, con<br />

un buon giu<strong>di</strong>zio degli utenti, espresso attraverso i<br />

questionari <strong>di</strong> gra<strong>di</strong>mento. Al fine <strong>di</strong> ridurre il <strong>di</strong>sa-<br />

102<br />

gio che comporta il ricorso a centri fuori provincia<br />

è in corso un’intesa con la casa <strong>di</strong> cura La Vialarda<br />

quale centro <strong>di</strong> erogazione <strong>di</strong> ricoveri <strong>di</strong> riabilitazione<br />

<strong>di</strong> I livello.<br />

Per avvicinare i luoghi delle decisioni sulla attribuzione<br />

delle risorse ai luoghi dove si esprime il bisogno,<br />

sono in corso <strong>di</strong> attivazione presso i Distretti<br />

le “Unità Multi<strong>di</strong>sciplinare <strong>di</strong> Valutazione della Disabilità”<br />

(UMVD) per i soggetti con meno <strong>di</strong> 65 anni,<br />

secondo le in<strong>di</strong>cazioni che la Regione ha emanato<br />

nel marzo <strong>2010</strong>. Queste unità hanno il compito <strong>di</strong><br />

recepire, ampliandole, le attuali competenze dell’<br />

Unità Valutativa Han<strong>di</strong>cap (UVH). Quest’ultima nel<br />

<strong>2009</strong> si è riunita 12 volte ed ha esaminato 39 casi,<br />

nel <strong>2010</strong> sette sono stati gli incontri e 74 i casi esaminati.<br />

L’ASL <strong>BI</strong> si trova in una situazione privilegiata<br />

rispetto all’introduzione <strong>di</strong> tale approccio, avendo<br />

anticipato negli ultimi anni le in<strong>di</strong>cazioni regionali<br />

sia per quanto riguarda l’utilizzo dello strumento <strong>di</strong><br />

classificazione delle <strong>di</strong>sabilità (ICF) sia per quanto<br />

riguarda l’attuazione dell’integrazione tra <strong>di</strong>mensione<br />

sanitaria e <strong>di</strong>mensione socio-assistenziale.<br />

Ciò consentirà <strong>di</strong> ricondurre ad un unico organismo<br />

la molteplicità dei centri decisionali e <strong>di</strong> realizzare<br />

un continuum delle risposte rispetto al naturale<br />

continuum dei bisogni.<br />

Per promuovere l’utilizzo della classificazione<br />

internazionale della <strong>di</strong>sabilità l’Azienda <strong>di</strong> Biella<br />

collabora con l’A.R.S. (Agenzia Regionale Sanità)<br />

del Friuli Venezia Giulia nella sperimentazione del<br />

progetto CCM (Centro nazionale per la prevenzione<br />

e il controllo delle malattie), per la messa a punto<br />

<strong>di</strong> protocolli <strong>di</strong> valutazione della <strong>di</strong>sabilità.<br />

In coerenza alle scelte attuate dalla Regione<br />

Piemonte con la DGR 51-11389/2003, nel <strong>2010</strong> si<br />

è avviato un “tavolo sulle <strong>di</strong>sabilità” con la par-


tecipazione delle strutture residenziali e semiresidenziali.<br />

Sulla base <strong>di</strong> un primo documento<br />

programmatico si è attivata una ricognizione sugli<br />

ospiti, volta a ridefinire le modalità <strong>di</strong> inserimento<br />

e gestione degli stessi. Le ragioni <strong>di</strong> tale iniziativa<br />

si basano su due esigenze:<br />

- attribuire ad ogni situazione in carico un livello<br />

<strong>di</strong> intensità assistenziale;<br />

- passare da una logica <strong>di</strong> “collocamento in un<br />

posto” ad una logica <strong>di</strong> “attivazione <strong>di</strong> un progetto”<br />

con tutte le implicazioni etiche, politiche<br />

ed organizzative <strong>di</strong> tale scelta.<br />

Al momento si è conclusa la rivalutazione dei<br />

soggetti collocati in regime residenziale. La valutazione<br />

è stata effettuata dagli operatori dell’ASL <strong>BI</strong><br />

e dei Consorzi competenti per territorio congiuntamente<br />

agli operatori delle strutture ospitanti con<br />

un elevato grado <strong>di</strong> con<strong>di</strong>visione del giu<strong>di</strong>zio finale<br />

riferito ad ogni ospite. L’obiettivo finale <strong>di</strong> questo<br />

lavoro è <strong>di</strong> giungere ad una attribuzione <strong>di</strong> intensità<br />

del bisogno assistenziale omogenea e con<strong>di</strong>visa<br />

per tutte le persone <strong>di</strong>sabili ovunque collocate<br />

dalla quale partire per un progetto in<strong>di</strong>vidualizzato,<br />

compreso il rientro nel biellese della gran parte dei<br />

soggetti collocati in strutture fuori provincia.<br />

La valutazione permetterà alle comunità locali<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>sporre <strong>di</strong> elementi adeguati e comprensibili,<br />

per conoscere le caratteristiche e l’entità delle<br />

iniziative a favore della <strong>di</strong>sabiltà e per decidere<br />

le politiche <strong>di</strong> assegnazione delle risorse ad essa<br />

de<strong>di</strong>cate.<br />

La situazione delle persone biellesi con <strong>di</strong>sabilità<br />

ospitate in strutture in regime residenziale e<br />

semi-residenziale è illustrata dalla tabella a piè <strong>di</strong><br />

pagina.<br />

La collaborazione con le istituzioni territoriali<br />

si esplica nel Progetto “Oltre la Diagnosi”<br />

(che riguarda i soggetti <strong>di</strong>sabili da zero a 3 anni)<br />

e nell’Unità <strong>di</strong> Valutazione Geriatrica (per soggetti<br />

<strong>di</strong>sabili over 65).<br />

Un altro passo avanti è stato realizzato nella<br />

semplificazione dei percorsi <strong>di</strong> presa in carico della<br />

<strong>di</strong>sabilità, con la revisione <strong>di</strong> alcune procedure,<br />

concertate insieme ai MMG e PLS, quali la prescrizione<br />

degli ausili assistenziali, a cui si accede senza<br />

più liste d’attesa, e la riabilitazione domiciliare<br />

con una maggiore facilità <strong>di</strong> accesso allo specialista<br />

e/o tecnico della riabilitazione. Ciò sta comportando<br />

un aumento degli accessi domiciliari, delle<br />

prescrizioni <strong>di</strong> ausili, dell’addestramento e degli<br />

interventi educativi rivolti a coloro che prestano<br />

assistenza.<br />

La presa in carico <strong>di</strong> soggetti in età evolutiva<br />

presenta aspetti delicati: nel bambino non è sempre<br />

facile definire il momento riabilitativo rispetto<br />

al momento <strong>di</strong> adattamento ambientale e per loro,<br />

PERSONE <strong>BI</strong>ELLESI OSPITATE IN STRUTTURE RESIDENZIALI O SEMI-RESIDENZIALI<br />

2008 <strong>2009</strong> <strong>2010</strong>*<br />

N. soggetti in struttura<br />

residenziale<br />

90 93 102<br />

N. soggetti in struttura<br />

semi - residenziale<br />

103 104 110<br />

Totale<br />

*proiezione per l’anno <strong>2010</strong><br />

193 197 212<br />

103<br />

LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE


LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE<br />

forse più che con gli adulti, è necessario coinvolgere<br />

tutto il nucleo familiare nel percorso riabilitativo<br />

scelto. Non sono poi da sottovalutare i luoghi della<br />

loro socializzazione e della loro crescita, primo fra<br />

tutti la scuola. La Regione, in sintonia con quanto<br />

sopra espresso per gli adulti, definisce anche in<br />

questo caso linee <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo che favoriscano l’integrazione<br />

tra aziende sanitarie, enti gestori funzioni<br />

socio-assistenziali, istituti scolastici, enti <strong>di</strong><br />

formazione professionale per alunni con <strong>di</strong>sabilità<br />

o con esigenze educative speciali.<br />

In quest’ottica è nata una proficua collaborazione<br />

tra la Struttura <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Riabilitativa e l’Area<br />

del Dipartimento Materno Infantile, con cui si sono<br />

con<strong>di</strong>visi e perfezionati protocolli per la presa in<br />

carico dei soggetti in età evolutiva presso l’ASL <strong>BI</strong><br />

e presso le strutture situate sul territorio (Centri<br />

<strong>di</strong> Riabilitazione Domus Laetitiæ <strong>di</strong> Sagliano Micca<br />

e Giovanni XXIII <strong>di</strong> Lessona) per <strong>di</strong>sabilità motorie,<br />

psicomotorie e logope<strong>di</strong>che. Ciò ha permesso<br />

<strong>di</strong> ottimizzare le risorse <strong>di</strong>sponibili, in un’ottica <strong>di</strong><br />

rete per l’area minori e, in piccola parte, per la <strong>di</strong>sabilità<br />

a maggiore complessità dell’adulto.<br />

Nella tabella sinottica a piè pagina è evidenziato<br />

l’andamento dei costi, esclusi quelli <strong>di</strong> personale<br />

proprio de<strong>di</strong>cato, sostenuti dall’ASL negli ultimi tre<br />

anni.<br />

Un ambito nuovo <strong>di</strong> strutturazione <strong>di</strong> percorsi<br />

per la <strong>di</strong>sabilità cronica si sta avviando con le<br />

associazioni <strong>di</strong> malati, in un’ottica <strong>di</strong> collaborazione<br />

e <strong>di</strong> ampliamento dell’offerta, rendendo in tal<br />

modo <strong>di</strong>sponibili ai pazienti le soluzioni più vicine<br />

alle problematiche presentate. In particolare, sta<br />

prendendo corpo un percorso terapeutico riabilitativo<br />

per pazienti affetti da sclerosi multipla, con<br />

la collaborazione della Struttura <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Riabilitativa,<br />

<strong>di</strong> Neurologia, dell’AISM (Associazione<br />

Italiana Sclerosi Multipla) e della Domus Laetitiæ<br />

<strong>di</strong> Sagliano. Un percorso simile, non ancora formalizzato,<br />

si sta con<strong>di</strong>videndo con l’Associazione<br />

Amici Parkinsoniani Biellesi.<br />

COSTI SOSTENUTI DALL’ASL <strong>BI</strong> PER LE DISA<strong>BI</strong>LITÀ<br />

2008 <strong>2009</strong> <strong>2010</strong>*<br />

Rette per soggetti in regime residenziale 2.376.074 2.314.394 2.348.166<br />

Rette per soggetti in regime semiresidenziale<br />

1.039.238 1.075.230 1.095.262<br />

Contributo agli interventi educativi per<br />

la <strong>di</strong>sabilità erogati dai consorzi IRIS e<br />

CISSABO<br />

602.095 651.447 651.000<br />

Trattamenti riabilitativi ambulatoriali<br />

erogati dalle strutture “Domus Laetitiae” e<br />

“Giovanni XXIII”<br />

409.324 486.887 496.000<br />

Totale<br />

*proiezione per l’anno <strong>2010</strong><br />

In euro<br />

4.426.731 4.527.958 4. 590.428<br />

104


2.8 Le attività <strong>di</strong> maggiore interesse<br />

per persone con specifiche patologie<br />

2.8.1 Persone con problemi <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenza<br />

I servizi per le tossico<strong>di</strong>pendenze si occupano<br />

degli interventi preventivi, curativi, riabilitativi e <strong>di</strong><br />

riduzione del danno a favore delle persone affette<br />

da situazioni <strong>di</strong> assuefazione patologica da sostanze<br />

legali e illegali o dai nuovi comportamenti <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenza.<br />

Nel Biellese i consumi <strong>di</strong> eroina sono stabili,<br />

quelli <strong>di</strong> cocaina in aumento e significativo è il<br />

fenomeno dei “policonsumatori”, che assumono<br />

cocaina ed altri psicostimolanti insieme a cannabis<br />

e alcool. L’ alcool-<strong>di</strong>pendenza rappresenta<br />

comunque il problema quantitativamente più rilevante.<br />

Si rileva un abbassamento dell’età me<strong>di</strong>a<br />

<strong>di</strong> approccio alle sostanze e <strong>di</strong> consumo abituale,<br />

nonché una scarsa conoscenza e consapevolezza<br />

dei rischi legati al policonsumo e all’associazione<br />

con l’alcool. È importante poi ricordare che chi<br />

consuma questo tipo <strong>di</strong> sostanze mette spesso in<br />

atto comportamenti a rischio <strong>di</strong> natura ed intensità<br />

<strong>di</strong>verse, dall’esposizione all’HIV, alla guida pericolosa,<br />

ad atti <strong>di</strong> violenza.<br />

Il Servizio per le Tossico<strong>di</strong>pendenze (Ser.T)<br />

dell’ASL <strong>BI</strong> è collocato all’interno del Dipartimento<br />

Funzionale delle Dipendenze in cui vi operano:<br />

- due unità ambulatoriali, una a Biella e una a<br />

Cossato;<br />

- una unità per la riduzione del danno (Drop in) a<br />

Biella;<br />

- una unità <strong>di</strong> assistenza ai detenuti tossico<strong>di</strong>pendenti<br />

presso la Casa Circondariale <strong>di</strong> Biella.<br />

Gli obiettivi del servizio, a cui si accede in modalità<br />

<strong>di</strong>retta e con <strong>di</strong>ritto all’anonimato, sono<br />

orientati all’erogazione dei trattamenti <strong>di</strong>mostratisi<br />

più efficaci e ad attenuare le problematiche<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>sadattamento sociale e <strong>di</strong> criminalità, legate<br />

alla tossico<strong>di</strong>pendenza, puntando sul graduale<br />

reinserimento sociale e lavorativo della persona.<br />

Si rivolgono al Ser.T soprattutto persone che<br />

usano, abusano o che hanno sviluppato una vera e<br />

propria <strong>di</strong>pendenza da sostanze psicoattive (eroina,<br />

cocaina, alcool, psicofarmaci, cannabis, “nuove<br />

droghe”). Esistono anche altre forme <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenza:<br />

gioco d’azzardo, tabacco, nuove tecnologie, lavoro,<br />

sesso con problematiche e rilevanze sanitarie<br />

tra <strong>di</strong> loro assai <strong>di</strong>verse, per le quali sarebbe ipotizzabile<br />

un trattamento specifico.<br />

Dal punto <strong>di</strong> vista dell’importanza delle ricadute<br />

sanitarie, meritano particolare attenzione la<br />

cura degli alcolisti e la consulenza a chi desidera<br />

smettere <strong>di</strong> fumare.<br />

Presso il Drop In <strong>di</strong> Biella sono accolte, in completo<br />

anonimato e senza formalità, persone che<br />

vivono la propria tossico<strong>di</strong>pendenza in modo “sommerso”<br />

o in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> particolare <strong>di</strong>sagio sociale<br />

e che non si rivolgono spontaneamente ai servizi.<br />

A queste persone, oltre ad interventi finalizzati al<br />

contenimento <strong>di</strong> problemi sanitari, vengono offerte<br />

azioni <strong>di</strong> sostegno sul versante dell’emarginazione<br />

sociale. Nel <strong>2009</strong> si sono verificati circa 3.500<br />

accessi, nei primi 9 mesi del <strong>2010</strong> 2.688 accessi.<br />

Una parte non molto rilevante ma significativa<br />

dell’utenza è inoltre costituita da genitori, familiari,<br />

amici o conoscenti <strong>di</strong> soggetti con problematiche <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>pendenza e da citta<strong>di</strong>ni che si rivolgono al servizio<br />

per consulenze o richieste <strong>di</strong> informazioni.<br />

Il numero <strong>di</strong> persone che, nell’ultimo decennio,<br />

è stato in cura presso il Ser.T è quasi raddoppiato<br />

(da 720 nel 1999 a 1.365 nel <strong>2009</strong>), principalmente<br />

per i seguenti fattori:<br />

105<br />

LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE


LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE<br />

- abbassamento della soglia <strong>di</strong> accesso al servizio;<br />

- ritenzione dei pazienti già in carico;<br />

- incremento dell’afflusso <strong>di</strong> nuovi casi <strong>di</strong> alcolisti;<br />

- apertura <strong>di</strong> nuove attività in favore <strong>di</strong> chi decide<br />

<strong>di</strong> smettere <strong>di</strong> fumare.<br />

La rapida <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> trattamenti efficaci<br />

ha contribuito a ridurre in modo evidente il tasso<br />

locale <strong>di</strong> mortalità per overdose ed i comportamenti<br />

socialmente più problematici.<br />

Le modalità <strong>di</strong> intervento degli operatori si<br />

esplicano con un programma terapeutico-riabilitativo<br />

personalizzato, definito insieme alle persone<br />

in cura. In alcuni casi, si rende necessario un<br />

inserimento presso strutture residenziali (comunità<br />

terapeutiche, centri crisi): si tratta <strong>di</strong> una tipologia<br />

<strong>di</strong> trattamento che, pur riguardando meno<br />

del 10% dei pazienti in cura, impegna una quantità<br />

rilevante <strong>di</strong> risorse, prevalentemente economiche.<br />

Basti pensare che l’importo destinato dall’ASL <strong>BI</strong><br />

al pagamento delle rette <strong>di</strong> permanenza presso tali<br />

strutture nel <strong>2009</strong> è ammontato a 831.904 euro.<br />

Per i pazienti gravi multiproblematici si rende<br />

necessaria l’integrazione del Ser.T con gli altri servizi<br />

sanitari e con i servizi sociali per assicurare la<br />

continuità terapeutica. Ciò comporta la definizione<br />

<strong>di</strong> modalità e procedure unitarie, attraverso l’applicazione<br />

<strong>di</strong> protocolli <strong>di</strong> presa in carico congiunta.<br />

Nel <strong>2009</strong> sono stati applicati il Protocollo d’intesa<br />

per la gestione delle patologie concomitanti con il<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Salute Mentale e il Protocollo per<br />

le procedure relative all’accertamento <strong>di</strong> assenza<br />

<strong>di</strong> tossico<strong>di</strong>pendenza, in collaborazione con la Me<strong>di</strong>cina<br />

del Lavoro ed il Laboratorio Analisi.<br />

Nei primi mesi del <strong>2010</strong> è stato formalizzato il<br />

Protocollo per la gestione delle donne tossico<strong>di</strong>pendenti<br />

gravide tra il Dipartimento Materno Infantile<br />

e il Dipartimento <strong>di</strong> Patologia delle Dipendenze.<br />

Gli interventi vengono effettuati <strong>di</strong>rettamen-<br />

106<br />

te dall’ASL <strong>BI</strong>, oppure in collaborazione con enti e<br />

associazioni del privato sociale (soprattutto quelli<br />

preventivi). Infatti il servizio collabora con le scuole<br />

me<strong>di</strong>e inferiori e superiori per svolgere indagini<br />

e progetti in cui sono coinvolti studenti ed<br />

insegnanti.<br />

Con l’ASL VC, l’ASL VCO e l’ASL NO si conducono<br />

progetti su comportamenti a rischio relativi alla<br />

guida in stato <strong>di</strong> ebbrezza. Si mantiene una stretta<br />

collaborazione con la Provincia <strong>di</strong> Biella attraverso<br />

la partecipazione ai tavoli <strong>di</strong> concertazione sulla<br />

tossico<strong>di</strong>pendenza e sono stati organizzati con la<br />

Regione Piemonte gruppi sul tema della <strong>di</strong>pendenza.<br />

Costante è il rapporto con gli operatori <strong>di</strong> altri<br />

servizi sociali o sanitari per consulenze, collaborazioni<br />

o attività <strong>di</strong> supporto.<br />

2.8.2 Persone con problemi <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio<br />

mentale<br />

Ogni persona si relaziona con il mondo esterno,<br />

quello in cui viviamo e con il proprio mondo interno.<br />

Nella relazione con il “mondo dentro <strong>di</strong> sé”<br />

spesso vive il <strong>di</strong>sagio, la sofferenza, il tormento, a<br />

volte la follia. I dolori dell’anima, non raramente,<br />

sopravanzano i dolori del corpo e possono rappresentare<br />

un peso che non si può portare da soli. A<br />

rompersi è la relazione con se stessi, con la famiglia,<br />

con la comunità e il “supporto” può richiedere<br />

una pluralità <strong>di</strong> interventi sanitari e sociali, in<strong>di</strong>viduali<br />

e collettivi, che coinvolgono professionisti ed<br />

ambiti <strong>di</strong> cura <strong>di</strong>fferenziati.<br />

L’assistenza psichiatrica nell’ASL <strong>BI</strong> è affidata al<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Salute Mentale (DSM). Comprende<br />

una parte territoriale (Centri <strong>di</strong> Salute Mentale,<br />

sistema riabilitativo) ed una parte ospedaliera<br />

(Servizio Psichiatrico <strong>di</strong> Diagnosi e Cura) tra loro<br />

integrate, al fine <strong>di</strong> accompagnare il paziente<br />

sia nella fase acuta <strong>di</strong> malattia che nel percorso


Inaugurazione Centro <strong>di</strong> Salute Mentale in località Paruzza - Distretto 2 - Cossato<br />

terapeutico-riabilitativo privilegiando, ove possibile,<br />

l’assistenza territoriale e domiciliare.<br />

I Centri <strong>di</strong> Salute Mentale (CSM). Le persone<br />

seguite presso i due Centri <strong>di</strong> Salute Mentale <strong>di</strong><br />

Biella e Cossato sono 4.300 e gli utenti che si sono<br />

rivolti ai centri per una visita nel solo <strong>2009</strong> sono<br />

stati oltre 1.000, con un incremento del 40% rispetto<br />

all’anno precedente. Il dato sta registrando una<br />

lieve flessione nel <strong>2010</strong>.<br />

Il CSM <strong>di</strong> Biella. Grazie al trasferimento<br />

dall’ospedale alla nuova sede in via Campagnè,<br />

avvenuto nel <strong>di</strong>cembre 2007, il servizio opera in<br />

ambienti più ampi ed accoglienti. Gli spazi lasciati<br />

liberi hanno consentito la realizzazione del reparto<br />

<strong>di</strong> degenza psichiatrica. Sono inoltre attivi due<br />

centri <strong>di</strong>urni.<br />

Il CSM <strong>di</strong> Cossato. Nel <strong>di</strong>cembre <strong>2009</strong> il centro<br />

è stato trasferito dal Poliambutorio <strong>di</strong> via Pier Maffei<br />

alla struttura in località Paruzza, inaugurata ad<br />

inizio <strong>di</strong>cembre <strong>2009</strong>. Il trasferimento è stato pos-<br />

sibile, in seguito all’ultimazione dei lavori del primo<br />

lotto, al termine <strong>di</strong> un progetto avviato nel 1995<br />

e che aveva visto il ripetuto blocco dei lavori per il<br />

fallimento <strong>di</strong> quattro <strong>di</strong>tte appaltatrici. Oltre a dare<br />

una sede più adeguata al centro, ciò ha consentito<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>sporre dello spazio necessario alla ricollocazione<br />

delle attività del Distretto <strong>di</strong> Cossato.<br />

Nella seconda porzione dello stabile della Paruzza,<br />

<strong>di</strong> proprietà dell’Azienda, dovrà essere trasferito<br />

il centro <strong>di</strong>urno, ora collocato in una villetta che<br />

necessita <strong>di</strong> ristrutturazione. Nello stesso immobile<br />

troverà inoltre collocazione una nuova struttura residenziale<br />

psichiatrica per 10 posti letto.<br />

OFFERTA AMbuLATORIALE<br />

Queste le aree <strong>di</strong> intervento particolarmente<br />

qualificanti:<br />

- miglioramento dell’accessibilità al servizio, attraverso<br />

l’apertura <strong>di</strong> se<strong>di</strong> decentrate in particolare<br />

nei comuni “<strong>di</strong> confine”. Nel Distretto <strong>di</strong><br />

Biella sono stati attivati gli ambulatori decentrati<br />

<strong>di</strong> Cavaglià, Mongrando, Andorno. In quello<br />

<strong>di</strong> Cossato è attivo l’ambulatorio <strong>di</strong> Ponzone;<br />

107<br />

LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE


LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE<br />

- riduzione dei tempi me<strong>di</strong> <strong>di</strong> attesa per le prime<br />

visite, dai 10,5 giorni del 2008 ai 7,5 giorni del<br />

<strong>2010</strong>;<br />

- potenziamento dell’attività domiciliare, dalle<br />

2.200 visite del 2008 alle oltre 2.600 del <strong>2009</strong> e,<br />

presumibilmente, del <strong>2010</strong>;<br />

- contenimento del ricorso al Trattamento Sanitario<br />

Obbligatorio (TSO).<br />

IL SISTEMA RIAbILITATIVO<br />

La revisione del sistema riabilitativo è stata resa<br />

possibile dal nuovo modello operativo che prevede<br />

una stretta relazione <strong>di</strong> partnership pubblico-privato<br />

per la gestione dei progetti riabilitativi, e che<br />

si articola su tre aree <strong>di</strong> intervento:<br />

- la “casa” intesa come luogo dell’abitare e che<br />

comprende tutti i presi<strong>di</strong> residenziali;<br />

- la “socialità” al fine <strong>di</strong> favorire l’integrazione dei<br />

pazienti nel contesto sociale allargato;<br />

- il “lavoro” come strumento terapeutico essenziale<br />

per restituire autonomia e <strong>di</strong>gnità personale.<br />

L’affidamento del servizio ha contenuti fortemente<br />

innovativi che privilegiano appunto progetti<br />

riabilitativi personalizzati.<br />

Nel <strong>2009</strong> è stata avviata la fase <strong>di</strong> sperimentazione<br />

<strong>di</strong> questo nuovo modello con la definizione<br />

<strong>di</strong> alcune linee strategiche generali:<br />

- riduzione dei ricoveri in comunità collocate fuori<br />

dal Biellese (nel <strong>2009</strong> è stato possibile accogliere<br />

nelle nostre strutture 4 dei 14 pazienti fuori<br />

provincia);<br />

- miglioramento della appropriatezza e monitoraggio<br />

dei ricoveri in comunità protette al fine <strong>di</strong><br />

evitare fenomeni <strong>di</strong> cronicizzazione;<br />

- riduzione dei posti letto in comunità protette<br />

con contestuale incremento in presi<strong>di</strong> più piccoli,<br />

flessibili e a maggiore valenza riabilitativa;<br />

108<br />

- progressivo trasferimento degli impegni finanziari<br />

e <strong>di</strong> personale dalla gestione delle strutture<br />

verso il sostegno <strong>di</strong> progetti in<strong>di</strong>vidualizzati e<br />

possibilmente domiciliari.<br />

Complessivamente alla fine del <strong>2009</strong> erano utilizzati<br />

33 posti in comunità protetta, rispetto ai 43<br />

dell’anno precedente, con una riduzione del 23%. I<br />

posti in comunità alloggio e gruppi appartamento<br />

sono passati invece da 28 nel 2008 a 43 nel <strong>2009</strong><br />

con un incremento del 54%. Il <strong>di</strong>partimento <strong>di</strong>spone<br />

poi <strong>di</strong> circa 45 posti in nuclei <strong>di</strong> convivenza collocati<br />

in vari appartamenti <strong>di</strong> piccole <strong>di</strong>mensioni.<br />

Nel <strong>2010</strong> è stato avviato un servizio <strong>di</strong> assistenza<br />

domiciliare.<br />

Al fine <strong>di</strong> stimolare la crescita delle abilità, anche<br />

residuali, per una maggior autonomia personale<br />

e sociale, il DSM ha sempre posto grande attenzione<br />

all’area dell’inserimento lavorativo, anche<br />

grazie al coinvolgimento e alla responsabilizzazione<br />

<strong>di</strong> enti ed agenzie formative e del lavoro (ad es.,<br />

accordo con la Provincia <strong>di</strong> Biella - Centro per l’impiego).<br />

Nonostante la crisi economica il numero <strong>di</strong><br />

inserimenti lavorativi è cresciuto nell’ultimo anno<br />

passando da 121 nel 2008 a 130 nel <strong>2009</strong>.<br />

IL REPARTO OSPEDALIERO<br />

(SERVIZIO PSIChIATRICO DI DIAgNOSI E CuRA)<br />

Aperto nel maggio 2008, a luglio funzionava già a<br />

pieno regime riducendo in modo significativo sia i ricoveri<br />

in SPDC esterni sia quelli presso case <strong>di</strong> cura<br />

private (come mostrato nel grafico) ed evitando a<br />

pazienti e famiglie il <strong>di</strong>sagio <strong>di</strong> lunghi spostamenti.<br />

Gli attuali 8 posti, pur rappresentando una risposta<br />

importante ai bisogni, in particolare legati<br />

all’urgenza, non risultano sufficienti. I documenti<br />

<strong>di</strong> programmazione nazionali e regionali in<strong>di</strong>cano


un fabbisogno <strong>di</strong> 1 posto letto ogni 10.000 abitanti,<br />

cioè per il biellese <strong>di</strong> 17-18 posti. Nel <strong>2010</strong> la Direzione<br />

ha deciso <strong>di</strong> ampliare il reparto con altri 6<br />

posti letto più 1 per le emergenze al secondo piano<br />

del pa<strong>di</strong>glione Cartotti, senza attendere l’ultimazione<br />

del nuovo ospedale. I lavori sono stati ultimati<br />

e si stanno valutando le compatibilità con il piano<br />

<strong>di</strong> rientro, per l’assunzione del personale.<br />

La corretta gestione <strong>di</strong> particolari situazioni,<br />

quali le urgenze psichiatriche e le problematiche<br />

legate ad abuso <strong>di</strong> sostanze, è garantita da percorsi<br />

definiti con gli altri reparti e servizi (pronto soccorso,<br />

neuropsichiatria infantile, Ser.T).<br />

Di particolare rilievo, inoltre:<br />

- la partecipazione dei familiari e degli utenti è garantita<br />

dalla presenza all’interno del Consiglio<br />

del Dipartimento <strong>di</strong> rappresentanti delle associazioni<br />

“Per Contare <strong>di</strong> Più” e “Diritti e Doveri”;<br />

- nel territorio biellese è attivo il “Tavolo della<br />

comunità che guarisce” che raccoglie al suo<br />

interno tutti i soggetti istituzionali (enti locali,<br />

Dati dei ricoveri<br />

I dati riferiti al <strong>2010</strong> sono una proiezione sulla base dei dati dei primi 10 mesi<br />

Provincia, Consorzi dei servizi sociali, sindacati,<br />

ASL) e <strong>di</strong> volontariato (Caritas Diocesana, associazioni<br />

delle famiglie e degli utenti, associazioni<br />

<strong>di</strong> volontariato) coinvolti e interessati al tema<br />

della “salute mentale”;<br />

- è stato riaperto il centro <strong>di</strong> ascolto “Contatto<br />

Disagio” che si pone la finalità <strong>di</strong> favorire il contatto<br />

tra i portatori <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio, le loro famiglie e i<br />

servizi competenti;<br />

- progetto “Orecchio teso” iniziativa per la prevenzione<br />

e cura del rischio <strong>di</strong> suici<strong>di</strong>o, con la<br />

collaborazione <strong>di</strong> associazione AUSER, Caritas,<br />

Telefono Amico Biella;<br />

- nel novembre <strong>2009</strong> Silvio Zamoraghi, e<strong>di</strong>tore<br />

torinese, ha pubblicato: “Il Mondo <strong>di</strong> Emanuele.<br />

Vent’anni <strong>di</strong> salute mentale a Biella: storia <strong>di</strong> un<br />

cambiamento sociale” a cura <strong>di</strong> Davide Lasagno.<br />

Il libro è stato commissionato dall’Associazione<br />

“Emanuele Lomonaco Far Pensare”, per ricordare<br />

l’opera del dottor Lomonaco e testimoniare<br />

una buona realizzazione della Legge 180/78.<br />

109<br />

LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE


LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE<br />

2.8.3 Pazienti oncologici<br />

I progressi scientifici degli ultimi anni hanno<br />

cambiato la storia della malattia oncologica. I pazienti<br />

con tumore vivono molto più a lungo <strong>di</strong> 30<br />

anni fa, ma non è sempre facile convivere con questa<br />

malattia, che comporta ansie, paure, accertamenti,<br />

lunghi trattamenti. Anche quando si ottiene<br />

la remissione della malattia sono sempre incombenti<br />

le paure <strong>di</strong> una reci<strong>di</strong>va.<br />

Tutto ciò viene con<strong>di</strong>viso con gli oncologi, che<br />

sono il punto <strong>di</strong> riferimento per i pazienti, anche<br />

per la loro funzione <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento nei confronti<br />

dei <strong>di</strong>versi specialisti che concorrono alle cure.<br />

Inaugurazione del nuovo reparto <strong>di</strong> degenza <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina e Oncologia.<br />

110<br />

Il Dipartimento Funzionale <strong>di</strong> Oncologia - Polo<br />

Oncologico è stato istituito nel gennaio <strong>2009</strong> e riunisce<br />

strutture <strong>di</strong>verse, accomunate dal loro coinvolgimento<br />

nella <strong>di</strong>agnosi e cura dei pazienti affetti<br />

da tumore.<br />

Si avvale <strong>di</strong> una struttura <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento<br />

ovvero il Centro Accoglienza e Servizi (CAS). Qui<br />

pervengono le informazioni sui nuovi casi <strong>di</strong> tumore<br />

(circa 30 alla settimana) e si riuniscono i Gruppi<br />

Inter<strong>di</strong>sciplinari Cure (GIC), formati da <strong>di</strong>versi<br />

specialisti, che con<strong>di</strong>vidono i percorsi <strong>di</strong> cura dei<br />

loro pazienti.<br />

Le decisioni vengono registrate su una cartella<br />

clinica informatizzata, in modo che tutti gli specialisti<br />

possano accedere a <strong>di</strong>stanza ai dati clinici dei<br />

loro pazienti.<br />

A settembre <strong>2010</strong> risultano inseriti nel programma<br />

<strong>di</strong> gestione informatizzata dei dati clinici<br />

8.974 pazienti, mentre i pazienti attualmente in<br />

carico ai GIC sono 3.138, così sud<strong>di</strong>visi:<br />

N. PAZIENTI IN CARICO AI GIC al 30.09.<strong>2010</strong><br />

gIC N. pazienti<br />

Senologia 2.169<br />

Gastroenterologia 725<br />

Ginecologia 163<br />

Otorinolaringoiatria 81<br />

Totale 3.138<br />

Nell’anno <strong>2009</strong> i GIC hanno effettuato 136 incontri,<br />

<strong>di</strong>scutendo <strong>di</strong> 523 casi clinici.<br />

Per favorire le comunicazioni fra operatori e con<br />

gli utenti il Centro Accoglienza e Servizi si avvale <strong>di</strong><br />

un call center, finanziato dalla Fondazione Clelio<br />

Angelino, attivo tutti i giorni feriali dalle 8 alle 13,<br />

ove giungono quoti<strong>di</strong>anamente una cinquantina <strong>di</strong><br />

telefonate.


Il reparto è stato intitolato a Elvo Tempia Valenta<br />

“Gim”, a riconoscimento del suo impegno<br />

per l’oncologia biellese, e realizzato anche grazie<br />

all’importante contributo della Fondazione Edo<br />

ed Elvo Tempia.<br />

Si trova al terzo piano dell’area me<strong>di</strong>ca, vicino<br />

agli ambulatori e al day-hospital, in con<strong>di</strong>visione<br />

con la Me<strong>di</strong>cina interna. Le camere sono dotate <strong>di</strong><br />

letti articolati elettrici, che consentono una movimentazione<br />

agevole sia per il paziente sia per gli<br />

operatori. Tutti i locali sono stati arredati in modo<br />

da creare ambienti funzionali, confortevoli ma anche<br />

gradevoli. L’accogliente sala soggiorno offre<br />

vari servizi: televisione, biblioteca, videoteca, macchina<br />

per caffè e tisane, frigorifero a <strong>di</strong>sposizione<br />

dei pazienti. Quadri e fotografie alle pareti migliorano<br />

l’aspetto <strong>di</strong> tutti i locali.<br />

La dotazione <strong>di</strong> posti letto, inizialmente <strong>di</strong> 8,<br />

nel mese <strong>di</strong> ottobre del <strong>2009</strong> è stata portata a 12,<br />

per far fronte alla domanda sempre crescente.<br />

I dati <strong>di</strong> attività dell’Oncologia <strong>di</strong>mostrano come<br />

nei primi 9 mesi del <strong>2010</strong> si sia registrato, rispetto<br />

al <strong>2009</strong>, un forte aumento dell’attività <strong>di</strong> ricovero<br />

or<strong>di</strong>nario.<br />

Nel reparto è stata inoltre installata, con il<br />

contributo della Fondazione Edo ed Elvo Tempia<br />

una connessione “wireless” alla rete informatica,<br />

su cui si sta sperimentando l’impiego delle procedure<br />

informatiche per la gestione della cartella clinica<br />

e della terapia al letto dei pazienti. In questo<br />

modo si può garantire una riduzione <strong>di</strong> potenziali<br />

errori e un miglioramento nella comunicazione fra<br />

operatori. Molta attenzione è data all’integrazione<br />

fra me<strong>di</strong>ci, infermieri e operatori socio-sanitari ed<br />

al loro sostegno psicologico anche attraverso specifici<br />

incontri mensili.<br />

La valutazione dei bisogni dei pazienti viene<br />

effettuata ogni anno per un periodo continuativo <strong>di</strong><br />

due mesi, avvalendosi <strong>di</strong> strumenti <strong>di</strong> ricerca e del<br />

contributo degli psicologi per accertarsi dell’eventuale<br />

presenza <strong>di</strong> ansia e/o depressione dei pazienti<br />

che afferiscono al day-hospital <strong>di</strong> oncologia. Si sono<br />

ormai raccolti 1.196 questionari, fondamentali per il<br />

miglioramento dell’organizzazione del servizio.<br />

In tema <strong>di</strong> comunicazione, in questi anni si è arricchita<br />

la serie <strong>di</strong> opuscoli informativi, molto pratici,<br />

rivolti ai pazienti. I documenti sono <strong>di</strong>sponibili<br />

presso il day-hospital, ma sono anche scaricabili<br />

dal sito www.poloncologico.org.<br />

Attività<br />

ATTIVITÀ E PRODUZIONE STRUTTURA DI ONCOLOGIA<br />

<strong>2009</strong> gEN-SET <strong>2010</strong><br />

Ricovero or<strong>di</strong>nario N. <strong>di</strong>messi 208 150<br />

N. giorni <strong>di</strong> degenza 2.650 1.946<br />

Valore attività ricovero or<strong>di</strong>nario € 729.729 € 487.718<br />

Day hospital N. <strong>di</strong>messi day-hospital 578 125<br />

N. giorni degenza<br />

(day-hospital)<br />

7.864 3.689<br />

Ambulatorio N. prestazioni ambulatoriali 8.839 4.291<br />

Valore attività ambulatoriale € 262.030 € 139.835<br />

111<br />

LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE


LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE<br />

Continua l’impegno del Polo Oncologico sul versante<br />

della ricerca clinica, ritenuta parte integrante<br />

dell’attività assistenziale. Due data manager 2 ,<br />

un’infermiera <strong>di</strong> ricerca (finanziata dal Fondo Tempia)<br />

ed un amministrativo hanno fornito il sostegno<br />

necessario alle innumerevoli sperimentazioni svolte<br />

ed in atto. Attualmente sono in atto 28 protocolli,<br />

che vedono coinvolti 133 pazienti.<br />

Motivo <strong>di</strong> orgoglio risulta essere il progetto <strong>di</strong><br />

ricerca clinica “SOFISEP”, che coinvolge 17 centri<br />

<strong>di</strong> tutta Italia con 270 pazienti arruolati. Il progetto,<br />

che è coor<strong>di</strong>nato dal Polo Oncologico in collaborazione<br />

con l’Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Firenze,<br />

è finalizzato alla valutazione dell’efficacia delle<br />

modalità <strong>di</strong> lavaggio dei cateteri venosi centrali<br />

totalmente impiantabili. Finanziato dal Fondo Edo<br />

“CONTACI”<br />

2 Coor<strong>di</strong>natore <strong>di</strong> sperimentazione clinica<br />

Tempia, è gestito dagli infermieri del Day Hospital<br />

Dipartimentale.<br />

Per maggiori approfon<strong>di</strong>menti sul programma <strong>di</strong><br />

screening oncologico, si rimanda al paragrafo 2.1.7.<br />

2.8.4 Pazienti affetti da <strong>di</strong>sturbi neurologici<br />

LA DEMENZA E LA MALATTIA DI ALZhEIMER<br />

La demenza è una sindrome clinica caratterizzata<br />

da per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> funzioni cognitive, tra cui la<br />

memoria, <strong>di</strong> entità tale da interferire con le usuali<br />

attività sociali e lavorative del paziente. Le demenze<br />

rappresentano la quarta causa <strong>di</strong> morte nella<br />

popolazione anziana con più <strong>di</strong> 65 anni nei paesi<br />

occidentali.<br />

Nel marzo <strong>2010</strong> è stata organizzata a Biella la 1 a mostra-convegno nazionale “CONTACI – convivere<br />

con il tumore, progetti, esperienze”. L’evento ha voluto dare voce e spazio a tutti coloro che si impegnano<br />

ogni giorno per migliorare l’assistenza ai malati <strong>di</strong> cancro e alle loro famiglie e “promuovere il<br />

confronto e lo scambio anche sulla <strong>di</strong>mensione umana della malattia”.<br />

CONTACI è stato organizzato grazie alla collaborazione tra ASL <strong>BI</strong>, CIPOMO (Collegio Italiano Primari<br />

Oncologi Me<strong>di</strong>ci Ospedalieri), Rete Oncologica del Piemonte e Valle d’Aosta e Associazione <strong>di</strong> pazienti<br />

Bianco Airone <strong>di</strong> Roma.<br />

Nell’incontro biellese, oltre alla mostra, sono state organizzate <strong>di</strong>verse sessioni plenarie, <strong>di</strong>eci laboratori<br />

e sono stati presentati 67 progetti provenienti da tutta Italia.<br />

Il successo e la risonanza nazionale dell’evento sono testimoniati dalla medaglia inviata dal Presidente<br />

della Repubblica Giorgio Napolitano e dalle lettera <strong>di</strong> apprezzamento del Ministro della Salute<br />

Ferruccio Fazio.<br />

Grazie alla collaborazione e alla sinergia tra il Fondo Edo Tempia e la Psicologia Ospedaliera è stato<br />

prodotto e presentato il video “La giornata del volontario”.<br />

Il Fondo Edo Tempia, oltre a provvedere al materiale educativo per un’alimentazione corretta, ha messo<br />

a <strong>di</strong>sposizione lo chef Giovanni Allegro, che ha cucinato cibi secondo le evidenze della ricerca scientifica<br />

che <strong>di</strong>mostra quanto l’alimentazione sia fondamentale per ridurre il rischio <strong>di</strong> ammalarsi <strong>di</strong> tumore.<br />

112


Nella Provincia <strong>di</strong> Biella è stato stimato che le<br />

demenze interessano il 5,30% della popolazione<br />

maschile ed il 7,20% <strong>di</strong> quella femminile.<br />

Solo una parte degli anziani colpiti da demenza,<br />

nei <strong>di</strong>versi sta<strong>di</strong> della malattia, usufruisce dei<br />

servizi appropriati: centri <strong>di</strong>urni, assistenza domiciliare<br />

integrata, assegni <strong>di</strong> cura. La maggior parte<br />

risiede al domicilio ed è indubbio che attualmente<br />

il maggior peso assistenziale grava sulle famiglie.<br />

Il coinvolgimento della famiglia nella cura,<br />

nell’assistenza, nel sostegno psicologico e nella<br />

tutela dell’anziano <strong>di</strong>venta sempre più impegnativo<br />

con l’aggravarsi della malattia. L’impatto dei costi<br />

sociali complessivi è rilevante e nettamente superiore<br />

a quelli sanitari e pone l’esigenza <strong>di</strong> un profondo<br />

adeguamento delle politiche <strong>di</strong> intervento, anche<br />

in riferimento ai dati epidemiologici, che confermano<br />

lo spostamento progressivo della prevalenza dei<br />

bisogni dagli interventi in acuzie agli interventi in<br />

regime <strong>di</strong> cronicità e <strong>di</strong> lungo-assistenza.<br />

La rete <strong>di</strong> servizi oggi <strong>di</strong>sponibile nel Biellese<br />

si articola sia a livello <strong>di</strong> territorio che a livello<br />

ospedaliero.<br />

Sul Territorio sono in funzione due Centri Diurni<br />

Alzheimer (CDA), situati ad Occhieppo Inferiore<br />

con 15 posti e a Trivero con 7 posti ed un Nucleo per<br />

Dementi con 20 posti letto, situato presso l’Istituto<br />

Cerino Zegna. Altre persone con demenza accedono<br />

ai Centri Diurni Integrati <strong>di</strong> Biella e Candelo.<br />

L’inserimento in liste d’attesa per accedere ai<br />

CDA viene effettuato dall’Unità <strong>di</strong> Valutazione Geriatrica<br />

(UVG) che si riunisce ogni 6 mesi circa.<br />

Nelle strutture residenziali si stima che il 50%<br />

dei ricoveri sia costituito da soggetti affetti da demenza<br />

in varie fasi, con spesa a carico dell’ASL<br />

quantificabile in 4 milioni <strong>di</strong> €/anno e in € 13.000<br />

per ciascun ricovero.<br />

In Ospedale viene svolta l’attività dell’Unità <strong>di</strong><br />

Valutazione Alzheimer, presso la Struttura <strong>di</strong> Neurologia<br />

è attivo un ambulatorio de<strong>di</strong>cato ai deterioramenti<br />

cognitivi. Per la <strong>di</strong>agnostica avanzata, ci si<br />

avvale <strong>di</strong> indagini liquorali 3 , <strong>di</strong> indagini genetiche<br />

(per le forme familiari) e funzionali (neurofisiologiche<br />

o <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina nucleare).<br />

Presso la Geriatria, all’ambulatorio <strong>di</strong>agnostico<br />

sono de<strong>di</strong>cate 5 ore settimanali e parte dell’ambulatorio<br />

quoti<strong>di</strong>ano, mentre il day-hospital e il dayservice<br />

geriatrico de<strong>di</strong>cano il 50% delle attività alla<br />

<strong>di</strong>agnostica delle demenze.<br />

Il personale me<strong>di</strong>co della Struttura <strong>di</strong> Post-<br />

Acuzie Geriatria segue gli aspetti specifici dei CDA<br />

sul territorio.<br />

3. Indagini che richiedono l’effettuazione <strong>di</strong> una puntura lombare,<br />

meto<strong>di</strong>ca sicura e praticamente indolore perché effettuata previa<br />

introduzione <strong>di</strong> anestetico locale, per ottenere il campione <strong>di</strong> liquido<br />

cefalo-rachi<strong>di</strong>ano da analizzare.<br />

113<br />

LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE


LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE<br />

IL NuOVO PROgETTO<br />

Il 29 maggio 2007 l’ASL <strong>BI</strong> aveva definito, con<br />

il Comune <strong>di</strong> Biella, i Consorzi IRIS e CISSABO, le<br />

Organizzazioni Sindacali e i Coor<strong>di</strong>namenti delle<br />

Case <strong>di</strong> Riposo, un accordo per fronteggiare alcuni<br />

problemi in merito alla gestione delle demenze e<br />

per adottare strategie pluriennali.<br />

Nel corso del <strong>2010</strong> il progetto <strong>di</strong> razionalizzazione<br />

e <strong>di</strong> integrazione dei servizi per la demenza ha<br />

preso corpo ed è nato il “Centro per la memoria” un<br />

luogo <strong>di</strong> integrazione ospedale/territorio tra servizi<br />

e tra le <strong>di</strong>verse professionalità che vi opereranno.<br />

Nel <strong>2010</strong> è iniziata la sperimentazione internazionale<br />

<strong>di</strong> un principio attivo per la cura<br />

della malattia <strong>di</strong> Alzheimer e l’Ospedale <strong>di</strong> Biella<br />

rientra tra i pochi ospedali italiani che hanno<br />

avuto l’accre<strong>di</strong>tamento per partecipare allo stu<strong>di</strong>o,<br />

grazie alla professionalità dei sanitari, alle<br />

capacità organizzative <strong>di</strong>mostrate e alla forte<br />

integrazione tra Neurologia e Geriatria.<br />

La sperimentazione avrà una durata <strong>di</strong> due anni.<br />

ICTuS CEREbRALE<br />

L’ictus, per le <strong>di</strong>mensioni epidemiologiche e<br />

per l’impatto socio-economico rappresenta uno<br />

dei più importanti problemi sanitari della società<br />

occidentale, costituendo la prima causa <strong>di</strong> invali<strong>di</strong>tà<br />

permanente e la seconda causa <strong>di</strong> demenza.<br />

Con un’incidenza lievemente superiore alla me<strong>di</strong>a<br />

nazionale, nel territorio biellese si registrano oltre<br />

500 casi <strong>di</strong> ictus all’anno.<br />

Le strategie terapeutiche più avanzate nella<br />

gestione della fase acuta prevedono il complesso<br />

percorso per l’utilizzo della trombolisi. In questa<br />

Azienda nel <strong>2009</strong> è stato completato il percorso per<br />

il trattamento dell’ictus (dalla prevenzione alla riabilitazione),<br />

ottenendo l’autorizzazione Regionale<br />

114<br />

alla pratica della trombolisi sistemica, terapia infusionale<br />

che permette lo scioglimento del trombo<br />

che, occludendo l’arteria, causa l’ictus.<br />

La procedura va effettuata entro 3 ore dall’esor<strong>di</strong>o<br />

dei sintomi e su pazienti che rispondano ad una<br />

serie <strong>di</strong> criteri. Attualmente si stima che possano<br />

essere can<strong>di</strong>dati solo il 2% - 5% dei pazienti.<br />

La strettissima collaborazione tra le strutture<br />

del 118, del Pronto Soccorso, della Ra<strong>di</strong>ologia, del<br />

Laboratorio Analisi, della Me<strong>di</strong>cina Semintensiva<br />

e della Neurologia, ha consentito <strong>di</strong> sottoporre a<br />

trombolisi 3 soggetti colpiti da ictus già nel <strong>2009</strong> ed<br />

altri 2 nel primo semestre del <strong>2010</strong>.<br />

La gestione dei soggetti in fase acuta viene effettuata<br />

in un area semintensiva <strong>di</strong>partimentale,<br />

ove è presente anche un letto de<strong>di</strong>cato ai soggetti<br />

can<strong>di</strong>dati a trombolisi. Superata la fase acuta il<br />

paziente viene trasferito nel reparto <strong>di</strong> Neurologia<br />

per la miglior definizione <strong>di</strong>agnostica (cause, rischi,<br />

impostazione delle profilassi) e per iniziare la<br />

fase <strong>di</strong> riabilitazione. Il paziente che non ha in<strong>di</strong>cazioni<br />

ad un trattamento riabilitativo viene <strong>di</strong>messo<br />

dall’ospedale e preso in carico dai servizi territoriali<br />

o per un’assistenza domiciliare integrata<br />

o per un ricovero presso una residenza sanitaria<br />

assistenziale.<br />

LA MALATTIA DI PARkINSON AVANZATA<br />

ED I PARkISONISMI<br />

La malattia <strong>di</strong> Parkinson è dovuta a degenerazione<br />

della struttura nervosa che causa tremore a<br />

riposo, impaccio motorio, rigi<strong>di</strong>tà. La levodopa ha<br />

sicuramente mo<strong>di</strong>ficato in modo ra<strong>di</strong>cale la storia<br />

della malattia <strong>di</strong> Parkinson, migliorando la qualità<br />

e la durata della vita del paziente, ma facendo<br />

emergere anche una nuova sindrome: la malattia<br />

<strong>di</strong> Parkinson avanzata. Dopo alcuni anni <strong>di</strong> malattia<br />

in remissione o quasi, compaiono fenomeni <strong>di</strong>


locco motorio anche improvviso, movimenti involontari<br />

e manifestazioni fluttuanti non motorie<br />

come cadute <strong>di</strong> pressione, <strong>di</strong>sturbi comportamentali<br />

e <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ni del sonno. Tali fenomeni sono dovuti<br />

alla progressione naturale della malattia, con una<br />

riposta clinica al farmaco impreve<strong>di</strong>bile.<br />

Buona parte dei problemi è correlata al fatto<br />

che l’unica via pratica <strong>di</strong> somministrazione della<br />

levodopa è quella orale, che però <strong>di</strong>minuisce<br />

l’efficacia del farmaco. Per questo motivo è stato<br />

appositamente sviluppato un sistema per permettere<br />

l’infusione continua <strong>di</strong> levodopa, a livello del<br />

suo sito <strong>di</strong> assorbimento, il duodeno, grazie ad una<br />

PEG 4 e a una pompa <strong>di</strong> infusione portatile. È una<br />

meto<strong>di</strong>ca d’avanguar<strong>di</strong>a, messa a punto in Svezia<br />

oltre 10 anni fa, introdotta nel 2007 presso l’ASL <strong>BI</strong>.<br />

Attualmente i casi trattati sono 22, una casistica<br />

<strong>di</strong> riferimento a livello regionale, che ha stimolato<br />

l’interesse <strong>di</strong> esperti anche internazionali.<br />

A partire dal giugno 2008 è attiva l’Associazione<br />

Amici Parkinsoniani Biellesi, nata per offrire supporto<br />

ai pazienti e ai loro familiari.<br />

Nel biennio <strong>2009</strong>-<strong>2010</strong> sono state attivate una<br />

serie <strong>di</strong> nuove meto<strong>di</strong>che neurosonologiche (ecografie<br />

encefaliche) e neurofisiologiche (registrazioni<br />

poligrafiche e videopoligrafiche) de<strong>di</strong>cate alla<br />

<strong>di</strong>agnosi dei <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> movimento ed in particolare<br />

ai Parkinsonismi, mentre sono state consolidate<br />

altre meto<strong>di</strong>che meno usuali e quin<strong>di</strong> fortemente<br />

caratterizzanti, come i potenziali evocati motori.<br />

2.8.5 Pazienti car<strong>di</strong>opatici<br />

Il funzionamento del cuore può essere danneggiato<br />

da più malattie e dare sintomi <strong>di</strong>versi:<br />

dall’angina all’infarto, alle malattie delle valvole, ai<br />

<strong>di</strong>sturbi del ritmo, allo scompenso car<strong>di</strong>aco.<br />

4. Tubo che attraversa la cute dell’addome e viene posizionato nello<br />

stomaco<br />

Punto <strong>di</strong> riferimento ospedaliero per i pazienti<br />

car<strong>di</strong>opatici è la Struttura <strong>di</strong> Car<strong>di</strong>ologia. Nel corso<br />

del biennio la Car<strong>di</strong>ologia ospedaliera ha consolidato<br />

i risultati ottenuti negli anni precedenti.<br />

L’attività <strong>di</strong> emo<strong>di</strong>namica interventistica ha subito<br />

un ulteriore incremento, soprattutto per quanto<br />

concerne il numero e la complessità delle angioplastiche<br />

coronariche: 767 coronografie e 475<br />

angioplastiche nel <strong>2009</strong> e 587 coronografie e 355<br />

le angioplastiche eseguite nei primi nove mesi<br />

del <strong>2010</strong>. I pazienti che quoti<strong>di</strong>anamente afferiscono<br />

alla struttura sono ogni giorno più anziani e<br />

complessi, caratterizzati da pluripatologie sempre<br />

maggiori e gravi: la malattia coronarica in questi<br />

soggetti è molto avanzata ed interessa spesso numerosi<br />

vasi coronarici con un rischio operatorio<br />

chirurgico spesso proibitivo.<br />

La fragilità del paziente che lo rende spesso non<br />

operabile e la necessità <strong>di</strong> eseguire interventi <strong>di</strong> rivascolarizzazione<br />

multipli sono all’origine dell’incremento<br />

delle procedure interventistiche percutanee<br />

caratterizzate, per la loro minore invasività,<br />

da un rischio intraprocedurale minore.<br />

Nel <strong>2009</strong> è aumentato anche il numero <strong>di</strong> angioplastiche<br />

eseguite nei pazienti con infarto miocar<strong>di</strong>co<br />

acuto con 114 pazienti trattati con angioplastica<br />

coronarica in regime <strong>di</strong> reperibilità 24 ore<br />

su 24 (86 nei primi nove mesi del <strong>2010</strong>) non tanto<br />

perché è cambiata l’epidemiologia della malattia,<br />

ma perchè il servizio <strong>di</strong> emo<strong>di</strong>namica interventistica<br />

è risultato attivo per tutto l’anno 24 ore su 24<br />

e 7 giorni su 7 (nel 2008 l’attività 7 giorni su 7 era<br />

iniziata soltanto il 1° marzo).<br />

115<br />

LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE


LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE<br />

Parallelamente all’incremento dell’attività <strong>di</strong><br />

emo<strong>di</strong>namica, è proseguita l’attività in sala <strong>di</strong> elettrofisiologia<br />

con particolare attenzione nei confronti<br />

dei pazienti affetti da aritmie complesse che<br />

nella grande maggioranza dei casi, non sono più<br />

costretti a trasferirsi in altri centri per eseguire<br />

un’ablazione della loro aritmia.<br />

116<br />

800<br />

700<br />

600<br />

500<br />

400<br />

300<br />

200<br />

100<br />

0<br />

Attività <strong>di</strong> emo<strong>di</strong>namica dal 2005 al <strong>2010</strong><br />

2005 2006 2007 2008 <strong>2009</strong> <strong>2010</strong>*<br />

Coronografie<br />

Angioplastiche<br />

* Proiezione per l’anno<br />

<strong>2010</strong> sulla base dei dati<br />

dei primi nove mesi<br />

La qualità dell’assistenza nei confronti dei pazienti<br />

car<strong>di</strong>opatici è migliorata grazie anche a nuove<br />

apparecchiature donate dalla Fondazione Cassa<br />

<strong>di</strong> Risparmio <strong>di</strong> Biella.<br />

Un nuovo sistema <strong>di</strong> monitoraggio centralizzato<br />

presso l’Unità Coronaria dell’Ospedale sostituisce<br />

dal maggio <strong>2010</strong> il precedente sistema che<br />

presentava caratteristiche tecnico-funzionali non<br />

più all’avanguar<strong>di</strong>a.<br />

Il nuovo sistema consente:<br />

- il monitoraggio in continuo dei parametri vitali<br />

<strong>di</strong> 8 postazioni letto, anziché 5;<br />

- il monitoraggio in movimento attraverso speciali<br />

monitor mobili, per controllare i parametri<br />

vitali del paziente anche durante spostamenti<br />

interni;<br />

- maggiore ricchezza e <strong>di</strong>fferenziazione dei parametri<br />

monitorati.


Un defibrillatore ad “onda bifasica” <strong>di</strong> nuova<br />

generazione permette <strong>di</strong> effettuare la defibrillazione<br />

con potenze elettriche <strong>di</strong> gran lunga inferiori,<br />

<strong>di</strong>minuendo i traumi superficiali causati dalla <strong>di</strong>ssipazione<br />

<strong>di</strong> energia a livello epidermico.<br />

Il personale abilitato può utilizzarlo sia con<br />

metodologia manuale tra<strong>di</strong>zionale sia in modalità<br />

semiautomatica e <strong>di</strong> procedere con attività <strong>di</strong> “pacing<br />

esterno” (effetto pace-maker con stimolazione<br />

esterna), <strong>di</strong> car<strong>di</strong>oversione e <strong>di</strong> monitoraggio dei<br />

parametri vitali, specie durante il trasporto intraospedaliero<br />

dei pazienti.<br />

Un ecografo intracoronarico basato sull’utilizzo<br />

<strong>di</strong> uno speciale catetere ad ultrasuoni, che permette<br />

<strong>di</strong> acquisire immagini relative ai tessuti dei<br />

vasi ematici <strong>di</strong>rettamente dall’interno delle arterie.<br />

Inoltre consente una dettagliata ed accurata misura<br />

del lume e della <strong>di</strong>mensione dei vasi, nonché del<br />

volume e della superficie delle placche e fornisce<br />

informazioni relative alla composizione della placca<br />

attraverso un esame istologico virtuale.<br />

L’annesso sistema “Pressure Wire” consente <strong>di</strong><br />

misurare la rilevanza emo<strong>di</strong>namica <strong>di</strong> una stenosi<br />

coronarica e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> modulare il tipo <strong>di</strong> intervento:<br />

l’emo<strong>di</strong>namista <strong>di</strong>spone <strong>di</strong> maggiori informazioni<br />

oggettive sul tipo e sull’entità della stenosi da<br />

trattare, così da poter ottimizzare l’intervento.<br />

Gli investimenti <strong>di</strong> questi ultimi anni sia in termini<br />

<strong>di</strong> dotazione tecnologiche, grazie al contributo<br />

della Fondazione Cassa <strong>di</strong> Risparmio, che <strong>di</strong> formazione<br />

professionale degli operatori, in termini<br />

<strong>di</strong> competenze ed esperienza acquisita, hanno permesso<br />

<strong>di</strong> consolidare ulteriormente i risultati <strong>di</strong> attività<br />

della struttura e quin<strong>di</strong> il rapporto <strong>di</strong> fiducia con<br />

i citta<strong>di</strong>ni, determinando sia nel <strong>2009</strong> che nel <strong>2010</strong><br />

una notevole riduzione della mobilità passiva.<br />

2.8.6 Pazienti <strong>di</strong>abetici<br />

Il <strong>di</strong>abete è una patologia cronica caratterizzata<br />

dalla presenza <strong>di</strong> elevati livelli <strong>di</strong> glucosio nel sangue.<br />

La prevalenza <strong>di</strong> questa malattia è in costante<br />

aumento, sia per l’invecchiamento della popolazione<br />

sia per le scorrette abitu<strong>di</strong>ni alimentari. Sono<br />

circa 9.000 pazienti, in gran parte biellesi, ma<br />

anche provenienti dalle province vicine, registrate<br />

dalla Diabetologia dell’ASL <strong>BI</strong> nel Registro Regionale<br />

Diabetici (RRD).<br />

L’incremento riscontrato, prevalentemente a<br />

carico del <strong>di</strong>abete <strong>di</strong> tipo 2, ha comportato una rivalutazione<br />

dell’assistenza sanitaria rivolta a questi<br />

pazienti, perché se da un lato si pone la questione<br />

della <strong>di</strong>sponibilità delle risorse, dall’altro emerge<br />

la necessità <strong>di</strong> garantire ai citta<strong>di</strong>ni interventi efficaci<br />

ed efficienti.<br />

A questo proposito, la Regione Piemonte ha<br />

stabilito un programma sanitario a “gestione integrata”,<br />

basato sul principio secondo cui il trattamento<br />

assistenziale e terapeutico da offrire alla<br />

persona affetta da <strong>di</strong>abete mellito (inteso come<br />

piano complessivo, dalla <strong>di</strong>agnosi ai successivi<br />

follow-up ed all’eventuale gestione delle complicanze)<br />

debba avvenire all’interno <strong>di</strong> un accordo <strong>di</strong><br />

reciproco impegno tra paziente, struttura <strong>di</strong>abetologica<br />

specialistica e me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina generale<br />

o pe<strong>di</strong>atra <strong>di</strong> libera scelta.<br />

È un percorso da affrontare in un’ottica <strong>di</strong> con<strong>di</strong>visione<br />

allargata, con la definizione <strong>di</strong> percorsi<br />

<strong>di</strong>agnostici e terapeutici, che pongono al centro<br />

dell’organizzazione assistenziale il paziente affetto<br />

da <strong>di</strong>abete mellito, al fine <strong>di</strong> fornire un trattamento<br />

continuativo per tutto l’arco della vita ed in ogni fase<br />

della malattia. Il programma regionale prevede la<br />

<strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> una base dati correlata al registro regionale,<br />

per il collegamento e la con<strong>di</strong>visione dei dati<br />

con la cartella informatizzata dei me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> famiglia.<br />

117<br />

LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE


LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE<br />

A Biella, dove una modalità assistenziale analoga<br />

era già presente nel <strong>2009</strong>, il programma regionale<br />

ha dato un impulso decisivo alla realizzazione<br />

<strong>di</strong> questa rete integrata. I can<strong>di</strong>dati alla gestione<br />

integrata sono i <strong>di</strong>abetici <strong>di</strong> tipo 2 in buon compenso<br />

e senza complicanze evolutive: nel primo semestre<br />

del <strong>2010</strong> gli inserimenti sono già stati 1.800.<br />

Si è, inoltre, notato un trend <strong>di</strong> crescita delle<br />

prestazioni rese dal Servizio <strong>di</strong> Diabetologia<br />

(+12% nel <strong>2009</strong> ed un ulteriore +10% nel primo<br />

semestre <strong>2010</strong>). Nel <strong>2009</strong>, grazie ad un finanziamento<br />

regionale, è stata inserita a tempo pieno<br />

la figura della <strong>di</strong>etista, de<strong>di</strong>cata alla terapia me<strong>di</strong>ca<br />

nutrizionale, con approcci sia in<strong>di</strong>viduali sia <strong>di</strong><br />

gruppo. È stato infine avviato un graduale passaggio<br />

alla cartella clinica informatizzata, fondamentale<br />

per la con<strong>di</strong>visione “in rete” dei dati tra Regione,<br />

me<strong>di</strong>co specialista e me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> famiglia.<br />

2.8.7 Pazienti nefropatici cronici<br />

La malattia renale cronica, cioè l’insieme delle<br />

patologie croniche del rene con tendenza allo sviluppo<br />

<strong>di</strong> una insufficienza renale, rappresenta un<br />

problema <strong>di</strong> salute pubblica in tutti i paesi occidentali.<br />

La <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> malattia renale cronica nelle fasi<br />

118<br />

iniziale non è complessa e può evitare la progressione<br />

verso forme più avanzate <strong>di</strong> danno renale.<br />

La Nefrologia e Dialisi è attiva a Biella dal 1979<br />

e si occupa della terapia sostitutiva della funzione<br />

renale me<strong>di</strong>ante la <strong>di</strong>alisi o il trapianto <strong>di</strong> rene. Al<br />

30 settembre <strong>2010</strong> risultano seguiti trattati con<br />

emo<strong>di</strong>alisi 124 pazienti in ambito ospedaliero e nei<br />

2 centri presenti sul territorio (a Cossato e Cavaglià),<br />

22 pazienti in <strong>di</strong>alisi peritoneale domiciliare,<br />

89 pazienti con trapianto renale e 122 pazienti con<br />

insufficienza renale avanzata. Sono, inoltre, attivi<br />

6 ambulatori specialistici che seguono circa 2.500<br />

pazienti con varie tipologie <strong>di</strong> nefropatia.<br />

In particolare nel biennio <strong>2009</strong>-<strong>2010</strong>:<br />

• La Nefrologia dell’ASL <strong>BI</strong> ha proseguito l’attività<br />

<strong>di</strong> sensibilizzazione sulla malattia renale cronica.<br />

In occasione della Giornata Mon<strong>di</strong>ale del<br />

Rene, nel marzo <strong>2009</strong> ha pre<strong>di</strong>sposto uno stand<br />

presso il centro commerciale “I Giar<strong>di</strong>ni” e nel<br />

marzo <strong>2010</strong> presso “Gli Orsi”, offrendo suggerimenti<br />

sugli stili <strong>di</strong> vita utili alla prevenzione ed<br />

effettuando la misurazione gratuita della pressione<br />

arteriosa e della circonferenza addominale.<br />

Le persone con valori pressori elevati o con<br />

presenza <strong>di</strong> altri fattori <strong>di</strong> rischio per lo sviluppo<br />

<strong>di</strong> malattie renali sono state invitate a presentarsi<br />

gratuitamente presso l’ambulatorio per un<br />

controllo nefrologico completo.<br />

• È stato attivato il progetto “Dialisi peritoneale<br />

assistita a domicilio nel paziente anziano non<br />

autosufficiente”. L’obiettivo è trattare con la<br />

<strong>di</strong>alisi peritoneale tutti i pazienti che ne presentano<br />

le in<strong>di</strong>cazioni cliniche, <strong>di</strong>sponibili a un trattamento<br />

domiciliare, non autosufficienti per la<br />

gestione del trattamento stesso e senza la <strong>di</strong>sponibilità<br />

<strong>di</strong> un partner familiare su cui contare.


Il servizio, avviato in via sperimentale nel marzo<br />

<strong>2010</strong>, prevede l’invio a domicilio <strong>di</strong> un infermiere<br />

dell’ASL <strong>BI</strong> addestrato alla <strong>di</strong>alisi peritoneale<br />

per l’esecuzione del trattamento <strong>di</strong>alitico,<br />

<strong>di</strong> norma una o due volte al giorno. L’attività <strong>di</strong><br />

formazione ha interessato sia gli infermieri dei<br />

due Distretti dell’ASL <strong>BI</strong>, sia quelli delle RSA del<br />

territorio biellese. È assicurata la sorveglianza<br />

clinica dei pazienti avviati al progetto e la reperibilità<br />

sulle 24 ore sette giorni su sette <strong>di</strong> un<br />

me<strong>di</strong>co nefrologo e <strong>di</strong> un infermiere esperto in<br />

<strong>di</strong>alisi peritoneale, a supporto degli infermieri<br />

dei <strong>di</strong>stretti.<br />

• Nel mese <strong>di</strong> <strong>di</strong>cembre del <strong>2009</strong> è stata costituita,<br />

secondo le in<strong>di</strong>cazioni regionali, la Commissione<br />

Nefrologica Aziendale, per stabilire l’esistenza<br />

<strong>di</strong> una con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> non autosufficienza<br />

nei pazienti in <strong>di</strong>alisi domiciliare e <strong>di</strong> valutarne il<br />

grado, per l’erogazione <strong>di</strong> un contributo economico<br />

<strong>di</strong> sostegno alla <strong>di</strong>alisi domiciliare.<br />

Giornata <strong>di</strong> sensibilizzazione sulle malattie renali<br />

• In Regione Piemonte è attivo da alcuni anni un<br />

programma <strong>di</strong> trapianto preventivo, cioè effettuato<br />

prima che il paziente con insufficienza renale<br />

terminale debba ricorrere alla <strong>di</strong>alisi, per<br />

ora limitato soltanto al donatore vivente. I vantaggi<br />

sono rappresentati da risultati migliori in<br />

termini <strong>di</strong> sopravvivenza sia del paziente sia<br />

dell’organo trapiantato e da sensibili vantaggi<br />

per quanto riguarda la qualità della vita del<br />

paziente, che può giungere al trapianto evitando<br />

il trattamento <strong>di</strong>alitico. L’attivazione <strong>di</strong> un programma<br />

<strong>di</strong> trapianto preventivo ha comportato<br />

la soluzione <strong>di</strong> numerosi problemi <strong>di</strong> carattere<br />

organizzativo. I primi due trapianti preventivi<br />

su pazienti biellesi seguiti dalla Nefrologia<br />

sono stati effettuati a <strong>di</strong>cembre 2008 e ad ottobre<br />

<strong>2009</strong>; altre due persone stanno completando<br />

la lunga fase <strong>di</strong> preparazione al trapianto<br />

ed è molto probabile che gli interventi vengano<br />

eseguiti entro il <strong>2010</strong>.<br />

2.8.8 Pazienti affetti da malattie rare<br />

Una malattia è considerata “rara” quando colpisce<br />

non più <strong>di</strong> cinque persone ogni <strong>di</strong>ecimila abitanti.<br />

Malgrado la bassa prevalenza per singola patologia,<br />

il numero <strong>di</strong> malattie rare conosciute e <strong>di</strong>agnosticate<br />

è elevatissimo.<br />

I principali problemi delle persone affette da<br />

malattie rare sono:<br />

- la <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> <strong>di</strong>agnosi;<br />

- la relativa assenza <strong>di</strong> ricerca e farmaci specifici<br />

perché, a causa della frammentazione delle<br />

singole patologie, le case farmaceutiche non <strong>di</strong>mostrano<br />

particolare interesse;<br />

- gli spostamenti continui per esami in centri<br />

specialistici;<br />

- la mancanza <strong>di</strong> una <strong>di</strong>ffusa e capillare informazione<br />

<strong>di</strong> trattamento anche <strong>di</strong> tipo amministrativo<br />

(ad esempio l’esenzione costi malattia);<br />

119<br />

LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE


LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE<br />

- la sensazione d’isolamento, la paura e l smarrimento<br />

che caratterizza questo tipo <strong>di</strong> pazienti.<br />

Parlare <strong>di</strong> totalità <strong>di</strong> persone affette da queste<br />

patologie assume significato nella misura in cui<br />

occorre si riconoscono le problematiche comuni,<br />

<strong>di</strong> tipo assistenziale, me<strong>di</strong>co, terapeutico ed a progettare<br />

possibili interventi che coinvolgano gruppi<br />

<strong>di</strong> popolazione accomunati da bisogni simili.<br />

In Italia già con il Piano Sanitario Nazionale<br />

1998-2000 si in<strong>di</strong>cava fra le priorità la “tutela dei<br />

soggetti affetti da malattie rare”; tra gli interventi<br />

prioritari risultava esserci la realizzazione <strong>di</strong> una<br />

rete nazionale delle malattie rare, oggi attiva e<br />

costituita da presi<strong>di</strong> appositamente in<strong>di</strong>viduati dalle<br />

Regioni, per la prevenzione, la sorveglianza, la<br />

<strong>di</strong>agnosi e la terapia.<br />

Nel 2001 il Ministero della Sanità ha <strong>di</strong>sciplinato<br />

le modalità <strong>di</strong> esenzione dalla partecipazione al<br />

costo delle prestazioni in caso <strong>di</strong> pazienti effetti da<br />

malattie rare.<br />

Il Day Hospital: il Responsabile, Dr. Paolo Carpano Maglioli con alcuni collaboratori<br />

120<br />

Nel Biellese risultano 936 le persone affette<br />

da malattie rare, prevalentemente a carico dell’apparato<br />

<strong>di</strong>gerente, del sangue, del sistema endocrino<br />

ed immunitario, del tessuto osteomuscolare e<br />

connettivo e malformazioni congenite.<br />

La novità più recente in questo ambito è che<br />

presso l’ASL <strong>BI</strong> sono in corso <strong>di</strong> attivazione gruppi<br />

<strong>di</strong> lavoro in loco, costituiti dai referenti <strong>di</strong> tutte le<br />

strutture sanitarie ospedaliere e territoriali, che si<br />

impegneranno a:<br />

• monitorare i percorsi regionali ed aziendali dei<br />

pazienti affetti da malattia rara;<br />

• mantenere i contatti con le altre aziende ed il<br />

Centro Coor<strong>di</strong>namento della Rete Interregionale;<br />

• coor<strong>di</strong>nare le procedure per l’effettuazione <strong>di</strong> esami<br />

genetici o <strong>di</strong> laboratorio presso altre regioni;<br />

• monitorare le modalità <strong>di</strong> segnalazione <strong>di</strong> malattia<br />

rara da parte degli specialisti ospedalieri;<br />

• verificare la corrispondenza tra esenzioni per<br />

malattia rara e presenza <strong>di</strong> certificato <strong>di</strong> richiesta<br />

redatto dagli specialisti ospedalieri.


2.9 La qualità dell’assistenza<br />

2.9.1 Il percorso <strong>di</strong> accre<strong>di</strong>tamento<br />

regionale<br />

L’accre<strong>di</strong>tamento rappresenta il riconoscimento<br />

dell’idoneità a fornire prestazioni per il Servizio<br />

Sanitario Nazionale, conseguente alle verifiche<br />

perio<strong>di</strong>che da parte della Regione circa il possesso<br />

<strong>di</strong> requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi<br />

da parte delle strutture sanitarie. L’attività viene<br />

svolta a tutela della salute, della sicurezza e della<br />

qualità delle cure per i citta<strong>di</strong>ni e in Piemonte è organizzata<br />

per percorsi.<br />

Premio “Chirone” alla Chirurgia <strong>di</strong> Biella<br />

Durante il Congresso Nazionale <strong>di</strong> Videochirurgia<br />

dell’Associazione Chirurghi Ospedalieri<br />

Italiani (ACOI), tenutosi nel settembre <strong>2010</strong> ad<br />

Acireale, il “Premio Chirone” per chirurghi under<br />

40 è stato assegnato al Dr. Carlo Somaglino<br />

della Struttura <strong>di</strong> Chirurgia ad Alta Complessità,<br />

<strong>di</strong>retta dal Dr. Roberto Polastri.<br />

Il filmato “Sleeve gastrectomy per GIST gastrico”<br />

illustra l’asportazione <strong>di</strong> una neoplasia<br />

dallo stomaco <strong>di</strong> una giovane paziente con tecnica<br />

mininvasiva laparoscopica.<br />

La microchirurgia è praticata in regime <strong>di</strong> ricovero<br />

or<strong>di</strong>nario programmato, ma anche in urgenza<br />

per molti interventi sia <strong>di</strong> routine, come la colecistectomia<br />

e l’appen<strong>di</strong>cectomia, sia avanzati, come<br />

il trattamento dei tumori del colon, dello stomaco<br />

e casi selezionati <strong>di</strong> tumore del fegato. Questa<br />

tecnica, grazie ad un’invasività ridotta, permette<br />

una ripresa precoce dei pazienti e minore ospedalizzazione.<br />

Ciò evidenzia come presso l’Ospedale<br />

<strong>di</strong> Biella siano praticate tecniche chirurgiche<br />

all’avanguar<strong>di</strong>a, con grande attenzione alle innovazioni,<br />

in linea con i migliori ospedali italiani.<br />

IL PERCORSO COLON RETTO<br />

Nel <strong>2009</strong> sono state sottoposte a verifica tutte le<br />

Strutture dell’ASL <strong>BI</strong> che partecipano alla gestione<br />

del paziente affetto da tumore del colon retto: Chirurgia<br />

Alta Complessità, Oncologia, Ra<strong>di</strong>oterapia,<br />

Anatomia Patologica, Gastroenterologia, Hospice.<br />

Come per le verifiche già effettuate negli scorsi<br />

anni (Percorso Protesi d’Anca e Percorso Infarto<br />

Miocar<strong>di</strong>co Acuto) è stata riscontrata una sostanziale<br />

rispondenza tra il percorso erogato a Biella ed il<br />

percorso <strong>di</strong> riferimento definito a livello regionale.<br />

Il risultato è stato pertanto positivo ed ha premiato<br />

l’impegno <strong>di</strong> tutti i professionisti che garantiscono<br />

all’utenza biellese prestazioni in linea con i requisiti<br />

previsti. I giu<strong>di</strong>zi positivi conseguiti sono lo stimolo<br />

per proseguire sulla strada del miglioramento<br />

continuo, che caratterizzerà le attività dell’Azienda<br />

anche nei prossimi anni.<br />

COMITATO OSPEDALE-TERRITORIO SENZA DOLORE<br />

Nel <strong>2010</strong> è stata rivista la composizione del Comitato<br />

con l’inserimento <strong>di</strong> professionisti operanti sul<br />

territorio, per estendere la sensibilità e la fruibilità<br />

delle terapie del dolore anche in ambito territoriale.<br />

Il Comitato ha tra i suoi compiti:<br />

- il coor<strong>di</strong>namento delle azioni delle <strong>di</strong>fferenti<br />

équipe, attraverso la stesura <strong>di</strong> protocolli con<strong>di</strong>visi<br />

per la gestione del dolore;<br />

- la formazione continua del personale me<strong>di</strong>co e<br />

non me<strong>di</strong>co.<br />

Nel corso del <strong>2009</strong> è stata pianificata e attuata<br />

un’attività <strong>di</strong> controllo su un campione <strong>di</strong> cartelle<br />

cliniche con l’obiettivo <strong>di</strong> valutare se la rilevazione<br />

del dolore avviene congiuntamente alla rilevazione<br />

dei parametri vitali.<br />

Si è inoltre svolto un corso <strong>di</strong> formazione che ha<br />

visto la partecipazione <strong>di</strong> 143 operatori del Dipartimento<br />

Chirurgico e dell’Ostetricia Ginecologia sul<br />

dolore post operatorio.<br />

121<br />

LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE


LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE<br />

L’Azienda ha aderito alla VIII Giornata Nazionale<br />

del Sollievo che si è svolta il 9 giugno <strong>2009</strong>, in occasione<br />

della quale è stata promossa, con il Ministero<br />

della Salute, la Regione Piemonte, la Fondazione<br />

Gigi Ghirotti un’indagine tra i degenti dell’Ospedale<br />

degli Infermi sulla persona sofferente.<br />

La collaborazione delle Associazioni <strong>di</strong> Volontariato<br />

è stata fondamentale per la somministrazione<br />

ai pazienti dei questionari. Il numero <strong>di</strong> quelli<br />

compilati è 220 pari al 61,5% dei ricoverati nel nostro<br />

ospedale.<br />

2.9.2 La ricerca e la sperimentazione clinica<br />

La sperimentazione clinica è un percorso <strong>di</strong><br />

ricerca che ha lo scopo <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare spazi <strong>di</strong> miglioramento<br />

nelle strategie terapeutiche e assistenziali<br />

e che ha, come obiettivo principale, il miglioramento<br />

della qualità <strong>di</strong> vita del paziente.<br />

La ricerca è un momento integrante e strutturale<br />

del processo assistenziale, con<strong>di</strong>viso con<br />

l’utente che, adeguatamente informato ed in piena<br />

autonomia, può aderire ad un progetto sperimentale<br />

avendo l’opportunità <strong>di</strong> fruire <strong>di</strong> terapie innovative<br />

non ancora in commercio e modalità <strong>di</strong>agnostiche,<br />

terapeutiche e assistenziali all’avanguar<strong>di</strong>a.<br />

Presso l’ASL <strong>BI</strong> la sperimentazione clinica e<br />

la ricerca epidemiologica stanno <strong>di</strong>ventando una<br />

componente fondamentale dell’attività sanitaria.<br />

Da anni l’Azienda partecipa ad attività <strong>di</strong> sperimentazione<br />

clinica sia come promotori <strong>di</strong> ricerche proprie<br />

sia all’interno <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> multicentrici coor<strong>di</strong>nati<br />

da altre strutture.<br />

Se le prime ricerche vertevano soprattutto in<br />

ambito oncologico, negli ultimi due anni questo<br />

percorso si è esteso anche ad altri settori (ematologia,<br />

car<strong>di</strong>ologia, malattie infettive, neurologia,<br />

cure palliative, me<strong>di</strong>cina generale, dermatologia,<br />

urologia e nefro<strong>di</strong>alisi, ra<strong>di</strong>ologia, pneumologia).<br />

122<br />

Nel corso del <strong>2009</strong> infatti si sono attivate 21 nuove<br />

sperimentazioni e stu<strong>di</strong> osservazionali, 10 nei<br />

primi sette mesi del <strong>2010</strong> e si sono condotti/monitorati<br />

circa 60 protocolli attivi. Sono in attesa <strong>di</strong><br />

approvazione entro l’autunno del <strong>2010</strong> altri quattro<br />

stu<strong>di</strong> da parte del Comitato Etico.<br />

Questa notevole attività ha reso necessaria<br />

presso la Direzione Me<strong>di</strong>ca dell’Ospedale la riorganizzazione<br />

dell’Ufficio Sperimentazioni cliniche<br />

ospedaliere, che riunisce le competenze presenti<br />

in Azienda in <strong>di</strong>versi settori, a supporto dei singoli<br />

sperimentatori.<br />

L’Ufficio valuta la fattibilità e compatibilità del<br />

progetto presentato, procede agli adempimenti per<br />

la stipula <strong>di</strong> contratti con eventuali sponsor e centri<br />

coinvolti ed opera per l’approvazione del Comitato<br />

Etico Interaziendale presso la sede <strong>di</strong> Novara.<br />

Si occupa inoltre dell’aggiornamento e dell’archiviazione<br />

della documentazione, supporta lo sperimentatore<br />

nella gestione e nella conduzione dello<br />

stu<strong>di</strong>o, garantisce che ogni procedura sia in linea<br />

con le regole stabilite dalle norme internazionali<br />

<strong>di</strong> Buona Pratica Clinica e dalla vigente normativa<br />

nazionale.


2.9.3 La gestione del rischio clinico<br />

Per ridurre i rischi correlati all’attività sanitaria<br />

ed in particolare per <strong>di</strong>minuire la probabilità <strong>di</strong> errori,<br />

la Direzione Sanitaria, che presiede l’Unità per<br />

la Gestione del Rischio Clinico (UGRC), in accordo<br />

con le linee <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo regionali, ha in<strong>di</strong>viduato<br />

come aree prioritarie <strong>di</strong> intervento la <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong><br />

una cultura del rischio e <strong>di</strong> pratiche <strong>di</strong> prevenzione<br />

dell’errore.<br />

È stato effettuato un corso <strong>di</strong> formazione aziendale<br />

che ha visto i partecipanti (220 <strong>di</strong>pendenti tra<br />

me<strong>di</strong>ci, tecnici e infermieri) cimentarsi con gli<br />

strumenti <strong>di</strong> identificazione e analisi del rischio .<br />

Tra i partecipanti al corso sono stati poi in<strong>di</strong>viduati<br />

come referenti del rischio un me<strong>di</strong>co e un infermiere<br />

<strong>di</strong> ogni struttura ospedaliera e territoriale.<br />

Sono state definite e <strong>di</strong>ffuse linee <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo<br />

operativo riguardo i seguenti argomenti:<br />

- applicazione delle Raccomandazioni Ministeriali<br />

relative all’ambito chirurgico (procedura<br />

per la corretta identificazione del paziente e del<br />

sito chirurgico e procedura per prevenire la ritenzione<br />

<strong>di</strong> garze, strumenti o altro materiale<br />

all’interno del sito chirurgico);<br />

- corretto utilizzo delle soluzioni concentrate <strong>di</strong><br />

cloruro <strong>di</strong> potassio (farmaco ad alto rischio se<br />

utilizzato in modo inappropriato) e revisione delle<br />

procedure per l’utilizzo, l’approvvigionamento<br />

e lo stoccaggio <strong>di</strong> tali soluzioni;<br />

- vigilanza sui <strong>di</strong>spositivi me<strong>di</strong>ci (aghi, sonde<br />

ecografiche, pace-maker);<br />

- analisi dei reclami e delle segnalazioni.<br />

Continua inoltre l’attività <strong>di</strong> identificazione del<br />

rischio clinico, attraverso il sistema <strong>di</strong> “incident<br />

reporting”, che prevede la segnalazione <strong>di</strong> eventi<br />

avversi (cadute, errori <strong>di</strong> terapia) attraverso un apposito<br />

modello <strong>di</strong> segnalazione e la registrazione in<br />

un database centrale. Per gli eventi maggiormente<br />

rappresentati o <strong>di</strong> particolare rilevanza, vengono<br />

condotti incontri mirati con gli operatori delle<br />

strutture interessate.<br />

LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE


LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE<br />

Tra questi un’attenzione particolare è rivolta ai<br />

cosiddetti eventi sentinella, ossia i casi che hanno<br />

una grave ripercussione sulla salute del paziente<br />

coinvolto.<br />

La cartella clinica è l’in<strong>di</strong>spensabile strumento<br />

<strong>di</strong> lavoro del me<strong>di</strong>co, dell’infermiere e delle altre<br />

figure sanitarie coinvolte nel processo assistenziale.<br />

Rappresenta pertanto un elemento <strong>di</strong> riferimento<br />

per la gestione del rischio clinico: una cartella ben<br />

configurata e correttamente compilata può fortemente<br />

contribuire alla riduzione degli errori. Presso<br />

l’Ospedale degli Infermi <strong>di</strong> Biella un gruppo <strong>di</strong><br />

lavoro sta applicando un’apposita check-list che<br />

consente la valutazione della compilazione della<br />

cartella clinica nelle sue varie parti e per specifici<br />

requisiti.<br />

Una documentazione sanitaria che risponda ad<br />

elevati standard qualitativi è correlata alla trasparenza<br />

sui successi ma anche sugli insuccessi; in<br />

definitiva all’idea <strong>di</strong> ospedale come “casa <strong>di</strong> vetro”.<br />

Un braccialetto elettronico per evitare errori trasfusionali<br />

2.10 Le attività <strong>di</strong> Area Funzionale<br />

Sovrazonale<br />

L’ASL <strong>BI</strong> fa parte dell’Area Funzionale Sovrazonale<br />

del Piemonte Nord Orientale, insieme alle<br />

Aziende Sanitarie Locali <strong>di</strong> Novara, Verbano-Cusio-<br />

Ossola, Vercelli e all’Azienda Ospedaliera Universitaria<br />

<strong>di</strong> Novara. All’interno dell’Area, le aziende<br />

sanitarie sviluppano sinergie operative in <strong>di</strong>versi<br />

ambiti assistenziali, per ciascuno dei quali corrisponde<br />

uno specifico modello organizzativo; nello<br />

specifico operano:<br />

- i Dipartimenti Interaziendali <strong>di</strong> Prevenzione Secondaria<br />

dei Tumori. Le ASL <strong>di</strong> Novara, <strong>di</strong> Verbania-Cusio-Ossola<br />

e l’ASO Maggiore della Carità<br />

<strong>di</strong> Novara formano il Dipartimento Interaziendale<br />

per lo Screening n. 6. Sul territorio <strong>di</strong> Vercelli e<br />

Biella opera il Dipartimento Funzionale Interaziendale<br />

n. 5, la cui <strong>di</strong>rezione è stata affidata alla<br />

Dr.ssa Na<strong>di</strong>a Agostino (ve<strong>di</strong> paragrafo 2.1.7 “Gli<br />

screening per la prevenzione oncologica”);<br />

La me<strong>di</strong>cina trasfusionale, come tutte le attività umane, non è esente da rischi, che, seppur ridotti notevolmente<br />

negli ultimi anni, sono ancora presenti. Il 63% del rischio, è dovuto alla componente dell’errore<br />

umano nella somministrazione <strong>di</strong> sacche <strong>di</strong> gruppo incompatibile che può generare gravi reazioni<br />

immunitarie talvolta letali.<br />

Per contrastare e ridurre quest’eventualità nel nostro Ospedale è stato introdotto, a fine ottobre 2008,<br />

un sistema per la sicurezza trasfusionale che ha interessato tutte Unità Operative <strong>di</strong> degenza dell’Ospedale<br />

compreso il Servizio <strong>di</strong> Trasfusione a domicilio e l’Ambulatorio Trasfusionale.<br />

Coloro che, per vari motivi, devono essere sottoposti a trasfusione indossano un braccialetto <strong>di</strong> sicurezza<br />

monouso, provvisto <strong>di</strong> chiusura <strong>di</strong> sicurezza, resistente allo strappo e non riutilizzabile, che riporta<br />

i dati anagrafici del paziente ed un co<strong>di</strong>ce a barre identificativo. Prima <strong>di</strong> iniziare la trasfusione si controlla<br />

che la sacca <strong>di</strong> sangue sia per quel paziente leggendo i co<strong>di</strong>ci elettronici presenti sul braccialetto e<br />

sulla sacca <strong>di</strong> sangue. Solo se questi coincidono il sistema dà il nulla osta alla trasfusione.<br />

Con un sistema <strong>di</strong> tale tipo, uno dei primi introdotto in Piemonte, l’Ospedale compie un significativo<br />

passo in avanti nell’attuazione del programma per la prevenzione del rischio clinico.<br />

124


- il Dipartimento Interaziendale <strong>di</strong> Ra<strong>di</strong>oterapia.<br />

Le attività <strong>di</strong> Ra<strong>di</strong>oterapia si caratterizzano per<br />

l’elevato grado <strong>di</strong> specializzazione, l’alto contenuto<br />

tecnologico e l’esigenza <strong>di</strong> garantire un accesso<br />

vicino e semplificato ad un elevato numero<br />

<strong>di</strong> pazienti <strong>di</strong>stribuiti sul territorio e spesso<br />

in con<strong>di</strong>zioni critiche. Il modello organizzativo<br />

prevede la presenza <strong>di</strong> un centro principale che<br />

si fa carico dei trattamenti più complessi e contribuisce<br />

alla formazione e all’aggiornamento<br />

del personale, con delega ai centri satelliti per<br />

i trattamenti con tecniche convenzionali. Il Dipartimento<br />

Interaziendale <strong>di</strong> Ra<strong>di</strong>oterapia comprende<br />

le seguenti strutture:<br />

o la Struttura Complessa <strong>di</strong> Ra<strong>di</strong>oterapia<br />

dell’Azienda Ospedaliera Maggiore della<br />

Carità <strong>di</strong> Novara, con competenze sulle<br />

strutture e funzioni presenti nelle ASL <strong>di</strong> Novara,<br />

Vercelli e Verbano-Cusio-Ossola;<br />

o Struttura Complessa <strong>di</strong> Ra<strong>di</strong>oterapia<br />

dell’ASL <strong>BI</strong>, che <strong>di</strong>spone <strong>di</strong> un acceleratore<br />

lineare installato nel 2002 e <strong>di</strong> una telecobaltoterapia<br />

attualmente ancora in uso per<br />

alcuni tipi trattamenti palliativi.<br />

- la Struttura Sovrazonale <strong>di</strong> Fisica Sanitaria.<br />

Un insieme <strong>di</strong> strutture <strong>di</strong> <strong>di</strong>verso grado <strong>di</strong> complessità<br />

<strong>di</strong> Aziende Sanitarie appartenenti alla<br />

Alcune delle 17 carrozzine posizionate all’ingresso dell’Ospedale per migliorare l’accoglienza<br />

stessa Area, con la finalità <strong>di</strong> realizzare un servizio<br />

integrato e standar<strong>di</strong>zzato <strong>di</strong> alta qualificazione<br />

professionale <strong>di</strong> Fisica Sanitaria;<br />

- il Gruppo <strong>di</strong> Progetto <strong>di</strong> Emo<strong>di</strong>namica, Me<strong>di</strong>cina<br />

Nucleare, Cure Palliative e Servizio Immunotrasfusionale<br />

come raggruppamento <strong>di</strong> strutture<br />

affini o complementari sotto il profilo delle attività,<br />

delle risorse umane, delle tecnologiche<br />

impiegate o delle procedure operative adottate,<br />

al fine <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>nare l’azione in tutte le aziende<br />

coinvolte nella prospettiva <strong>di</strong> un determinato risultato<br />

da raggiungere;<br />

- i Coor<strong>di</strong>namenti Sovraziendali per Allergologia<br />

e Oculistica - Patologia Retinica per la razionalizzazione<br />

e lo sviluppo delle competenze in<br />

specifici settori specialistici o in aree <strong>di</strong> particolare<br />

impegno clinico;<br />

- i Tavoli <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento e Monitoraggio per<br />

Laboratorio Analisi, Formazione Professionale<br />

e Farmacia, attivi su tematiche <strong>di</strong> interesse trasversale<br />

alle <strong>di</strong>verse realtà aziendali in<strong>di</strong>viduate<br />

secondo le priorità del momento;<br />

- i Progetti Speciali su Epidemiologia e Sovracup<br />

che coinvolgono tutte le Aziende Sanitarie<br />

dell’Area Funzionale Sovrazonale del Piemonte<br />

Nord su obiettivi specifici.<br />

LA RELAZIONE SOCIALE:<br />

LE AZIONI REALIZZATE


126


PARTE TERZA<br />

Il Nuovo Ospedale<br />

IL NuOVO OSPEDALE


IL NuOVO OSPEDALE<br />

Il Nuovo Ospedale<br />

3.1 Il Nuovo Ospedale:<br />

caratteristiche generali<br />

La situazione del nuovo ospedale, dopo le varianti<br />

intervenute, ricopre una superficie <strong>di</strong> 127.000<br />

m 2 e si articola in più corpi <strong>di</strong> fabbrica:<br />

• la piastra <strong>di</strong> base <strong>di</strong> 100x170m, costituita da tre<br />

piani (interrato, seminterrato e terra), da cui si<br />

elevano due corpi <strong>di</strong> degenza, a Est e a Ovest, ciascuno<br />

<strong>di</strong> 32x170m, separati dal “tetto giar<strong>di</strong>no” e<br />

<strong>di</strong>sposti su quattro piani (interpiano tecnico, 1°,<br />

2° e 3° degenza);<br />

• due satelliti, uno a Est e uno a Ovest, ognuno <strong>di</strong><br />

superficie <strong>di</strong> piano <strong>di</strong> circa 1.500m 2 , su 3 piani;<br />

• un altro satellite a Ovest su 5 piani, contenente<br />

il blocco operatorio, con una superficie <strong>di</strong> piano<br />

<strong>di</strong> circa 2.400 m 2 ;<br />

• la centrale tecnica <strong>di</strong> 1.500 m 2 .<br />

Le superfici destinate alle singole funzioni sono<br />

molto più gran<strong>di</strong> <strong>di</strong> quelle attualmente presenti<br />

nell’Ospedale degli Infermi.<br />

Il mutamento <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zione è peraltro rilevante<br />

non solo sul piano quantitativo, ma soprattutto<br />

qualitativo, dal momento che gli impianti e le tecnologie<br />

presentano livelli <strong>di</strong> complessità ben superiori<br />

a quelli presenti nell’attuale nosocomio.<br />

CONFRONTO TRA LA SUPERFICIE DELL’ATTUALE OSPEDALE E qUELLA DEL NUOVO<br />

Ospedale degli Infermi Nuovo Ospedale<br />

Superficie in m 2 Superficie in m 2<br />

Degenza 15.000 22.000<br />

Diagnosi e cura 14.000 25.000<br />

Servizi generali 9.000 17.500<br />

Superfici tecniche 1.500 16.500<br />

Circolazione primaria 7.000 29.000<br />

Altro 300 17.000<br />

Totale 46.800 127.000<br />

128


3.2 L’evoluzione del cantiere<br />

dal <strong>2009</strong> al <strong>2010</strong><br />

Il cantiere del nuovo ospedale, a seguito delle<br />

sei varianti intervenute, prevede 104 milioni <strong>di</strong> euro<br />

<strong>di</strong> opere appaltate.<br />

Il cantiere è iniziato il 27 marzo del 2002 ed il<br />

suo avanzamento alla fine del 2006 era <strong>di</strong> poco superiore<br />

ai 34 milioni <strong>di</strong> euro <strong>di</strong> opere eseguite.<br />

Nel 2007 e nel 2008, dopo la ripresa dei lavori seguita<br />

al fallimento <strong>di</strong> una delle due <strong>di</strong>tte mandatarie,<br />

le opere eseguite sono giunte a 67,5 milioni <strong>di</strong> euro.<br />

Nel <strong>2009</strong> vi è stata una costante e progressiva<br />

prosecuzione dell’opera fino alle ferie <strong>di</strong> agosto,<br />

raggiungendo un importo complessivo dei lavori<br />

per 75 milioni <strong>di</strong> euro.<br />

Produzione progressiva al netto del ribasso d’asta<br />

Già nel mese <strong>di</strong> giugno <strong>2009</strong> erano emersi i primi<br />

segni delle <strong>di</strong>fficoltà finanziarie della De Lieto<br />

Costruzioni Generali srl che aveva l’appalto dei<br />

lavori, evidenziate dal mancato pagamento delle<br />

maestranze e dei subappaltatori. Questi ultimi, per<br />

il tramite del tribunale, nel mese <strong>di</strong> agosto <strong>2009</strong><br />

<strong>di</strong>ffidavano l’ASL <strong>BI</strong> dal pagare la De Lieto.<br />

Alla fine <strong>di</strong> agosto <strong>2009</strong>, la De Lieto ha ritirato<br />

le sue maestranze dal cantiere, interrompendo i<br />

lavori e <strong>di</strong>chiarando <strong>di</strong> trovarsi in uno stato <strong>di</strong> crisi<br />

finanziaria. La medesima <strong>di</strong>tta nei mesi successivi<br />

ha ricercato dapprima una soluzione con le banche<br />

ed in seguito ha tentato <strong>di</strong> cedere il ramo dell’azienda<br />

biellese. Ma, nonostante i tentativi, non è stato<br />

trovato né l’accordo con le banche né un possibile<br />

acquirente.<br />

129<br />

IL NuOVO OSPEDALE


IL NuOVO OSPEDALE<br />

Il cantiere si è fermato e l’ASL <strong>BI</strong> si è quin<strong>di</strong> trovata<br />

a subire le conseguenze della crisi finanziaria<br />

della De Lieto, pur non avendo alcuna responsabilità<br />

a riguardo, avendo sempre rispettato i tempi <strong>di</strong><br />

pagamento prestabiliti.<br />

L’ASL <strong>BI</strong> ha quin<strong>di</strong> dovuto assumere la decisione<br />

drastica <strong>di</strong> risolvere il contratto in danno,<br />

sottoponendola alla Conferenza dei Sindaci, che<br />

il 21 <strong>di</strong>cembre <strong>2009</strong> l’ha con<strong>di</strong>visa ed approvata in<br />

modo unanime.<br />

Nella stessa Conferenza si sono valutate le due<br />

strade percorribili:<br />

- in<strong>di</strong>re una nuova gara europea, che avrebbe<br />

comportato due anni <strong>di</strong> tempo, affidando le opere<br />

ancora da realizzare (per un valore <strong>di</strong> circa 32<br />

milioni <strong>di</strong> euro) ed i lavori da rifare derivanti da<br />

eventuali danni;<br />

- riaffidare il cantiere alle <strong>di</strong>tte subappaltatrici,<br />

come le norme consentono, in caso <strong>di</strong>:<br />

• urgenza: ossia in presenza <strong>di</strong> un’opera pubblica<br />

che non può rimanere ferma;<br />

• continuità: le imprese che hanno già lavorato<br />

al cantiere del nuovo ospedale, conoscono i<br />

progetti, la struttura e gli impianti e quin<strong>di</strong><br />

sono in grado <strong>di</strong> assicurare una maggiore<br />

continuità nella prosecuzione dei lavori;<br />

• economicità: le <strong>di</strong>tte subappaltatrici potrebbero<br />

lavorare ai prezzi dell’appalto originario,<br />

fatti salvi gli adeguamenti <strong>di</strong> legge, che<br />

sarebbero comunque inferiori a quelli derivanti<br />

da una nuova gara europea.<br />

Poco dopo, la Ditta De Lieto è entrata in concordato<br />

preventivo.<br />

Assunta questa decisione l’ASL <strong>BI</strong> ha dovuto<br />

effettuare, tramite la Direzione Lavori e i collau-<br />

130<br />

datori, lo stato <strong>di</strong> consistenza del cantiere, ossia<br />

verificare il grado <strong>di</strong> avanzamento, la conformità e<br />

l’adeguatezza dei lavori realizzati dalla De Lieto. Si<br />

è trattato inoltre <strong>di</strong> conteggiare il valore <strong>di</strong> tutti i<br />

materiali presenti nel cantiere e <strong>di</strong> provvedere alla<br />

certificazione tecnica e contabile degli impianti.<br />

La vastità e la complessità della struttura ospedaliera,<br />

composta da 3.500 vani pre<strong>di</strong>sposti per il<br />

funzionamento dell’attrezzatura sanitaria e me<strong>di</strong>cale,<br />

ha comportato da parte della Direzione Lavori<br />

e della Commissione <strong>di</strong> Collaudo un impegno costante<br />

fino ad aprile del <strong>2010</strong>.<br />

L’esito <strong>di</strong> tali accertamenti ha evidenziato un<br />

danno del valore <strong>di</strong> quasi 6 milioni <strong>di</strong> euro.<br />

Conclusi questi adempimenti, l’ASL <strong>BI</strong> ha ridefinito<br />

la progettazione, ha aggiornato ai sensi <strong>di</strong><br />

legge gli importi contrattuali - con particolare riferimento<br />

ai requisiti <strong>di</strong> sicurezza e ai costi <strong>di</strong> manodopera<br />

- ha acquisito il parere favorevole della<br />

Regione Piemonte e sviluppato un confronto con le<br />

aziende subappaltatrici, che nel frattempo avevano<br />

costituito un Raggruppamento Temporaneo <strong>di</strong> Impresa<br />

(RTI).<br />

Il 3 settembre <strong>2010</strong> l’ASL <strong>BI</strong> ha assunto la Deliberazione<br />

<strong>di</strong> riaffidamento dei lavori alla RTI<br />

costituita dalle <strong>di</strong>tte ex subappaltatrici, per un importo<br />

complessivo superiore a 43 milioni <strong>di</strong> euro e<br />

il 10 novembre ha stipulato il contratto per poter<br />

consegnare il cantiere e riprendere l’attività.<br />

L’anno <strong>2010</strong> si è quin<strong>di</strong> concluso positivamente,<br />

l’ASL <strong>BI</strong> è riuscita ad uscire da un tunnel <strong>di</strong> problematiche<br />

burocratiche, giuri<strong>di</strong>che ed amministrative<br />

determinate dalla crisi della De Lieto. L’esito<br />

positivo è indubbiamente il risultato <strong>di</strong> un grande<br />

impegno da parte dell’ASL <strong>BI</strong>, che non è stata lasciata<br />

sola dalle istituzioni locali e regionali: il Comune<br />

<strong>di</strong> Biella e i comuni del Biellese, la Provincia


Il 23 luglio del <strong>2010</strong>, l’Assessore alla Sanità Regionale, Caterina<br />

Ferrero è giunta a Biella per incontrare la Direzione Generale. In<br />

quella giornata ha avuto luogo anche una visita al cantiere che si è<br />

svolta alla presenza del Senatore Gilberto Picchetto, del Deputato<br />

Roberto Simonetti, nonché Presidente della Provincia <strong>di</strong> Biella, del<br />

Consiglieri Regionali Lorenzo Lear<strong>di</strong> e Wilmer Ronzani, del Sindaco<br />

<strong>di</strong> Biella Dino Gentile, del Presidente della Fondazione Cassa <strong>di</strong><br />

Risparmio Luigi Squillario.<br />

IL NuOVO OSPEDALE


IL NuOVO OSPEDALE


<strong>di</strong> Biella e la Regione Piemonte, i parlamentari locali<br />

e la Fondazione Cassa <strong>di</strong> Risparmio <strong>di</strong> Biella,<br />

che hanno saputo fare sistema e trovare insieme la<br />

soluzione migliore nell’interesse della popolazione<br />

del proprio territorio.<br />

La Conferenza dei Sindaci del 21 <strong>di</strong>cembre <strong>2009</strong><br />

A sinistra<br />

Il cantiere a inizio novembre <strong>2010</strong><br />

3.3 Il modello organizzativo per il<br />

funzionamento del Nuovo Ospedale<br />

Realizzare il Nuovo Ospedale <strong>di</strong> Biella non significa<br />

solo costruire la struttura, ma anche:<br />

- precisare il modello organizzativo e <strong>di</strong> gestione<br />

ed assegnare gli spazi alle singole funzioni;<br />

- progettare e realizzare interventi <strong>di</strong> completamento<br />

non compresi nell’appalto e comunque<br />

necessari per il funzionamento dell’ospedale;<br />

- programmare ed acquistare le attrezzature e gli<br />

arre<strong>di</strong> in<strong>di</strong>spensabili all’attivazione dell’ospedale;<br />

- programmare ed affidare le forniture <strong>di</strong> servizi<br />

e l’approvvigionamento dei beni <strong>di</strong> consumo per<br />

lo svolgimento corrente delle attività;<br />

- sviluppare il sistema informativo e informatico volto<br />

all’integrazione interna all’ospedale, tra le varie<br />

funzioni e tra l’ospedale e i servizi territoriali;<br />

- affrontare le tematiche connesse alla gestione<br />

dell’impiantistica e della logistica;<br />

- sviluppare una simulazione delle nuove attività<br />

(sanitarie e non) con il conseguente recepimento<br />

ed adeguamento della gestione aziendale;<br />

- definire le modalità <strong>di</strong> trasloco.<br />

Un nuovo organo interno, multi<strong>di</strong>sciplinare, denominato<br />

Direttorio, è stato istituito con il compito<br />

<strong>di</strong> occuparsi degli aspetti organizzativi e funzionali<br />

del nuovo ospedale, in<strong>di</strong>viduando e coor<strong>di</strong>nando<br />

gruppi <strong>di</strong> lavoro su specifiche tematiche, con l’apporto<br />

<strong>di</strong> tutte le strutture operative aziendali.<br />

Tale organismo è composto dai <strong>di</strong>rettori delle<br />

seguenti strutture: Direzione Me<strong>di</strong>ca Ospedale,<br />

Direzione delle Professioni Sanitarie, Approvvigionamento<br />

Beni, Acquisizione e Gestione Servizi, Ingegneria<br />

Clinica, Affari Patrimoniali, Programmazione<br />

e Controllo e Ufficio Nuovo Ospedale.<br />

133<br />

IL NuOVO OSPEDALE


IL NuOVO OSPEDALE<br />

Quadro <strong>di</strong>stributivo delle funzioni in relazione alla struttura<br />

Piastra<br />

Piano interrato<br />

spazi tecnici, officine e spazi <strong>di</strong> percorrenza.<br />

Piano seminterrato, da Nord a Sud<br />

Me<strong>di</strong>cina Nucleare e Fisica Sanitaria, Ra<strong>di</strong>ologia Diagnostica, Anatomia Patologica, Ra<strong>di</strong>oterapia, magazzini<br />

Farmacia, Sistemi Informativi ed Informatici e sala CED, magazzino e <strong>di</strong>stribuzione biancheria,<br />

cucina, spogliatoi, mensa.<br />

Piano terra, da Nord a Sud<br />

Atrio <strong>di</strong> ingresso con ai lati: banca, spazi per le Associazioni, Ufficio Relazione con il Pubblico, uffici<br />

amministrativi, Chirurgia ambulatoriale, Endoscopie, Ambulatori car<strong>di</strong>ologici e Centro Ecografico, bar,<br />

Centro Prelievi, area convegni, Pronto Soccorso, Centrale Operativa 118, Blocco Ambulatori del Dipartimento<br />

Me<strong>di</strong>co, Rianimazione, Blocco Ambulatori del Dipartimento Chirurgico e Materno Infantile, Centro<br />

Immunotrasfusionale, Laboratorio Analisi.<br />

CorPi degenza<br />

Interpiano tecnico: area commerciale, area impianti, uffici, luogo <strong>di</strong> culto, tetto giar<strong>di</strong>no, corridoi <strong>di</strong> percorrenza<br />

per l’accesso ai blocchi ascensori per le degenze<br />

Secondo piano, Corpo Degenze Ovest da Nord a Sud<br />

Dipartimento Chirurgico: Chirurgia, Urologia, Ortope<strong>di</strong>a e Traumatologia, locali <strong>di</strong> servizio del Blocco<br />

Operatorio e area per strutture <strong>di</strong> supporto aziendale, Semintensiva Chirurgica<br />

Corpo Degenze Est da Nord a Sud<br />

Dipartimento Me<strong>di</strong>co: Malattie Infettive, Pneumologia e degenza carcerati, Me<strong>di</strong>cina Semintensiva,<br />

Neurologia, Gastroenterologia, Oncologia, Ematologia;<br />

Terzo piano, Corpo Degenze Ovest da Nord a Sud<br />

Dipartimento Materno Infantile: Pe<strong>di</strong>atria, Neonatologia, Ostetricia e Ginecologia;<br />

Dipartimento Chirurgico: Week Surgery, Otorinolaringolatria, Oculistica, Dermatologia, Chirurgia Vascolare<br />

Corpo Degenze Est da Nord a Sud<br />

Dipartimento Me<strong>di</strong>co: Me<strong>di</strong>cina, Day Hospital Me<strong>di</strong>co<br />

quarto piano, Corpo Degenze Ovest da Nord a Sud<br />

Dipartimento Ospedale Territorio: Nefrologia, Geriatria Post Acuzie, Me<strong>di</strong>cina Riabilitativa<br />

Corpo Degenze Est da Nord a Sud<br />

Sede ASL: Uffici <strong>di</strong> Direzione Aziendale, Area Formazione.<br />

134


satellite ovest<br />

Piano seminterrato<br />

Dipartimento Ospedale Territorio: palestre della Me<strong>di</strong>cina Riabilitativa, Diabetologia, Psicologia, Cure Palliative<br />

Piano terra<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Emergenza: Car<strong>di</strong>ologia (degenza or<strong>di</strong>naria e Terapia Intensiva)<br />

Interpiano tecnico<br />

area impianti e area espansione<br />

Secondo piano<br />

Centro Prericoveri, Direzione Me<strong>di</strong>ca <strong>di</strong> Presi<strong>di</strong>o<br />

Terzo piano<br />

Dipartimento Materno Infantile: Blocco Parto, ambulatori e stu<strong>di</strong> me<strong>di</strong>ci<br />

quarto piano<br />

Dipartimento Ospedale Territorio: Dialisi<br />

satellite est<br />

Piano seminterrato<br />

Magazzino Economale<br />

Piano terra<br />

Farmacia<br />

Secondo piano<br />

spazi a <strong>di</strong>sposizione per Corso <strong>di</strong> Laurea in Infermieristica e Asilo Nido<br />

satellite bloCCo Peratorio<br />

Piano seminterrato<br />

Sterilizzazione, Morgue, locali a <strong>di</strong>sposizione per le <strong>di</strong>tte esterne<br />

Piano terra (su più livelli)<br />

Servizio Psichiatrico <strong>di</strong> Diagnosi e Cura, ambulatori <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina del Lavoro e Dietologia, spazi tecnici e<br />

locali a <strong>di</strong>sposizione, sale operatorie, sala risveglio e locali accessori<br />

nella Palazzina Centrale teCniCa<br />

Piano interrato<br />

centrali tecnologiche<br />

Piano terra<br />

oltre alle centrali tecnologiche, vi sono tre officine e autorimesse con accesso dall’esterno e due uffici;<br />

Piano primo ammezzato<br />

area a <strong>di</strong>sposizione per espansione;<br />

Piano primo<br />

area impianti<br />

135<br />

IL NuOVO OSPEDALE


IL NuOVO OSPEDALE<br />

Layout delle funzioni per piano del Nuovo Ospedale<br />

136


137<br />

IL NuOVO OSPEDALE


Un momento della visita al cantiere del Nuovo Ospedale dell’Assessore alla Sanità Regionale Caterina Ferrero


PARTE quARTA<br />

Le Relazioni<br />

Pubbliche<br />

LE RELAZIONI<br />

PubbLIChE


LE RELAZIONI<br />

PubbLIChE<br />

Le Relazioni Pubbliche<br />

4.1 Regione, Provincia, Comuni,<br />

Prefettura e Università<br />

Il citta<strong>di</strong>no, in quanto persona o collettività ra<strong>di</strong>cata<br />

in un territorio, è il titolare originario del<br />

<strong>di</strong>ritto alla salute, che va tutelato attraverso una<br />

costante partecipazione democratica. È quin<strong>di</strong> fondamentale<br />

il coinvolgimento degli enti locali che,<br />

come espressioni <strong>di</strong> democrazia delegata, consentono<br />

una <strong>di</strong>ffusa partecipazione alla costruzione,<br />

<strong>di</strong>fesa e miglioramento del bene “salute”.<br />

Le relazioni dell’ASL <strong>BI</strong> sul territorio si concretizzano<br />

oltre che nei rapporti istituzionali anche in una vasta<br />

gamma <strong>di</strong> iniziative e collaborazioni con gli enti locali,<br />

le istituzioni pubbliche e private ed il terzo settore.<br />

Alla base dei rapporti istituzionali tra Stato, regioni<br />

ed enti locali, la riforma del 2001 del titolo V<br />

della Costituzione pone il principio <strong>di</strong> sussi<strong>di</strong>arietà,<br />

inteso come partecipazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi soggetti alla<br />

gestione dei servizi, partendo da quelli più vicini ai<br />

citta<strong>di</strong>ni. Si <strong>di</strong>stinguono due forme <strong>di</strong> sussi<strong>di</strong>arietà:<br />

a) quella verticale si pone tra i <strong>di</strong>versi livelli istituzionali,<br />

affermando che l’esercizio delle responsabilità<br />

pubbliche deve avvenire <strong>di</strong> preferenza da<br />

parte delle autorità più vicine al luogo dove nasce il<br />

bisogno; b) quella orizzontale riguarda il rapporto<br />

tra le istituzioni e la comunità allargata (associazioni,<br />

organizzazioni <strong>di</strong> volontariato, famiglia).<br />

140<br />

LA REgIONE<br />

Nell’ambito della programmazione sanitaria,<br />

alle Regioni compete uno specifico ruolo <strong>di</strong> governo<br />

nell’in<strong>di</strong>viduare gli obiettivi specifici <strong>di</strong> salute,<br />

nel definire le modalità organizzative e le principali<br />

azioni per conseguirli e nel dettare le linee <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo<br />

per il governo della spesa.<br />

La Regione Piemonte, con il Piano Socio Sanitario<br />

Regionale 2007-<strong>2010</strong>, basa le scelte organizzative<br />

su principi fondamentali, quali il <strong>di</strong>ritto<br />

inalienabile alla salute <strong>di</strong> tutti i citta<strong>di</strong>ni, il primato<br />

della prevenzione e delle attività <strong>di</strong> promozione alla<br />

salute, il ruolo primario dei soggetti in<strong>di</strong>viduali e<br />

collettivi del territorio, l’orientamento a solidarietà,<br />

<strong>di</strong>gnità, umanizzazione e sussidarietà.<br />

Riequilibrio ospedale-territorio, messa in rete<br />

dei servizi, integrazione socio-sanitaria degli interventi,<br />

miglioramento <strong>di</strong> qualità e sicurezza<br />

delle cure rappresentano, insieme al vincolo della<br />

sostenibilità finanziaria, esigenze fondamentali.<br />

La Regione, ente finanziatore delle aziende sanitarie,<br />

ha quin<strong>di</strong> competenze <strong>di</strong> vigilanza e controllo<br />

sulle stesse, assegna loro gli obiettivi ed effettua<br />

il monitoraggio e la valutazione dei risultati<br />

raggiunti. Le attività dell’Azienda vengono monitorate<br />

attraverso flussi <strong>di</strong> dati per via informatica (tra<br />

i quali, dati sul personale, dati <strong>di</strong> natura gestionale


ed economica, sui ricoveri e sulle <strong>di</strong>missioni ospedaliere,<br />

sulle prestazioni ambulatoriali e <strong>di</strong> pronto<br />

soccorso, sulla mobilità sanitaria).<br />

I rapporti con la Regione Piemonte si esprimono<br />

poi in scambi e collaborazioni a <strong>di</strong>versi livelli, sia <strong>di</strong>-<br />

rettamente che con l’Agenzia Regionale per i Servizi<br />

Sanitari (A.Re.S.S.), come ad esempio nell’ambito <strong>di</strong><br />

percorsi <strong>di</strong> accre<strong>di</strong>tamento, formazione, progetti gestionali<br />

innovativi, ren<strong>di</strong>contazione sociale.<br />

La proposta della Regione Piemonte per migliorare il sistema sanitario piemontese<br />

Mettere il citta<strong>di</strong>no davvero al centro della sanità, applicando un modello che potenzia i servizi e che ottimizza<br />

l’utilizzo delle risorse economiche, rappresenta il tema centrale delle linee guida per la riorganizzazione<br />

del sistema <strong>di</strong> cure piemontese, che il Presidente della Regione, Roberto Cota, e l’assessore alla Tutela<br />

della Salute e Sanità, Caterina Ferrero, hanno presentato il 15 settembre <strong>2010</strong> agli operatori del settore.<br />

Si tratta <strong>di</strong> un percorso <strong>di</strong> riorganizzazione che si fonda su alcuni punti car<strong>di</strong>ne:<br />

1. il passaggio dalla spesa storica ad un sistema basato su costi standard, che consentirà <strong>di</strong> controllare<br />

efficacemente se nei singoli centri <strong>di</strong> spesa sono rispettati i parametri <strong>di</strong> efficienza;<br />

2. aumentare e non tagliare i servizi alla persona, garantendo una presenza capillare della sanità su<br />

tutto il territorio regionale, me<strong>di</strong>ante l’applicazione <strong>di</strong> un modello <strong>di</strong> sanità in rete, in grado <strong>di</strong> valorizzare<br />

anche le piccole strutture ospedaliere e i centri <strong>di</strong> assistenza primaria;<br />

3. fare in modo che il citta<strong>di</strong>no possa essere preso in carico e seguito dall’inizio alla fine del proprio<br />

percorso <strong>di</strong> cura e garantire l’equità <strong>di</strong> accesso, oltre che essere messo nelle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> poter scegliere<br />

dove e come farsi assistere e curare<br />

141<br />

LE RELAZIONI<br />

PubbLIChE


LE RELAZIONI<br />

PubbLIChE<br />

Tra i principali elementi <strong>di</strong> questa proposta <strong>di</strong> riorganizzazione, è previsto lo scorporo della funzione<br />

<strong>di</strong> produzione ospedaliera e specialistica (<strong>di</strong> competenza delle Aziende Sanitarie Ospedaliere) da quella<br />

territoriale (ad opera delle Aziende Sanitarie Locali). È prevista da un lato la creazione <strong>di</strong> cluster ospedalieri,<br />

al cui interno si <strong>di</strong>stinguono ospedali <strong>di</strong> riferimento, ospedali car<strong>di</strong>ne e ospedali <strong>di</strong> contiguità,<br />

dall’altro la definizione <strong>di</strong> aziende territoriali locali che sviluppino una funzione più incisiva <strong>di</strong> programmazione<br />

e negoziazione delle attività per acuti, specialistiche e <strong>di</strong> post acuzie sul proprio territorio <strong>di</strong> riferimento<br />

e mantengano la funzione <strong>di</strong> produzione <strong>di</strong>retta <strong>di</strong> tutti i servizi territoriali e della prevenzione.<br />

Punti car<strong>di</strong>ne del modello sono i Centri <strong>di</strong> Assistenza Primaria (CAP) e il Dipartimento della Fragilità<br />

e della Continuità Assistenziale. Nei CAP lavoreranno in équipe me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina generale, infermieri<br />

<strong>di</strong> famiglia, specialisti ospedalieri, assistenti sociali e personale ausiliario e amministrativo. Il Dipartimento<br />

della Fragilità e della Continuità Assistenziale ricomporrà sotto un’unica responsabilità una vera<br />

e propria filiera della continuità assistenziale, gestendo <strong>di</strong>rettamente i servizi <strong>di</strong> assistenza domiciliare,<br />

nonché le unità operative ospedaliere della post-acuzie, riabilitazione, lungodegenza ed eventualmente,<br />

dell’ospedalizzazione domiciliare.<br />

142<br />

Il Presidente Roberto Cota


Lo schema del nuovo assetto della sanità piemontese<br />

143<br />

LE RELAZIONI<br />

PubbLIChE


LE RELAZIONI<br />

PubbLIChE<br />

Veduta aerea del biellese


LA PROVINCIA<br />

In questo biennio è stata intensa la collaborazione<br />

tra ASL <strong>BI</strong> e la Provincia <strong>di</strong> Biella, che si è<br />

concretizzata nei seguenti atti:<br />

- Protocollo per l’inserimento occupazionale <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>sabili;<br />

- Protocollo <strong>di</strong> collaborazione per l’orientamento<br />

al lavoro e la formazione per persone con <strong>di</strong>sabilità<br />

<strong>di</strong> tipo psichico;<br />

- Accordo “Agenda XXI sale in cattedra” “La carta<br />

nelle scuole sostenibili”, per favorire lo sviluppo<br />

<strong>di</strong> progetti e processi <strong>di</strong> educazione allo sviluppo<br />

sostenibile nelle scuole superiori del Biellese;<br />

- Strategie con<strong>di</strong>vise finalizzate alla prevenzione<br />

e contrasto del fenomeno della violenza nei<br />

confronti delle donne;<br />

- adozione <strong>di</strong> interventi coor<strong>di</strong>nati nell’attività <strong>di</strong><br />

contrasto dell’abuso sessuale, dei maltrattamenti<br />

e lesioni personali a danno <strong>di</strong> minori;<br />

- utilizzo del sistema informativo territoriale ambientale<br />

e dello stradario della Provincia <strong>di</strong> Biella<br />

da parte dell’ASL <strong>BI</strong>;<br />

- Sportello <strong>di</strong> consulenza psicologica antidoping;<br />

- Accordo <strong>di</strong> programma per l’integrazione scolastica<br />

degli alunni in situazione <strong>di</strong> han<strong>di</strong>cap;<br />

- Protocollo per la gestione degli interventi a favore<br />

dei bambini non riconosciuti alla nascita.<br />

Il Centro Antiviolenza<br />

Nel <strong>2009</strong> l’ASL <strong>BI</strong>, la Provincia <strong>di</strong> Biella ed i Consorzi<br />

IRIS e CISSABO hanno intrapreso un percorso<br />

comune che ha permesso <strong>di</strong> realizzare nel marzo<br />

<strong>2010</strong> un “Protocollo d’intesa per la promozione <strong>di</strong><br />

strategie con<strong>di</strong>vise finalizzate alla prevenzione<br />

ed al contrasto del fenomeno della violenza nei<br />

confronti delle donne”.<br />

L’iniziativa ha permesso <strong>di</strong> attivare una rete <strong>di</strong><br />

prima risposta al fenomeno, in un clima <strong>di</strong> multi<strong>di</strong>sciplinarietà<br />

professionale, coinvolgendo strutture<br />

e servizi presenti sul territorio, tra cui principalmente<br />

Forze dell’Or<strong>di</strong>ne, Procura della Repubblica,<br />

Provve<strong>di</strong>torato degli Stu<strong>di</strong>.<br />

I percorsi previsti dal Protocollo hanno ad oggi<br />

consentito:<br />

- <strong>di</strong> accogliere, con personale qualificato ed<br />

istruito a tale delicato compito (nucleo operativo<br />

multi<strong>di</strong>sciplinare), la persona che ha subito<br />

violenza e che si rivolge al Pronto Soccorso;<br />

- <strong>di</strong> uniformare e semplificare l’espletamento<br />

delle procedure e degli obblighi <strong>di</strong> rilevamento<br />

delle prove;<br />

- <strong>di</strong> aprire un Centro Antiviolenza per ascoltare,<br />

accompagnare e sostenere le donne, con persone<br />

<strong>di</strong> professionalità <strong>di</strong>versa a seconda delle<br />

esigenze emergenti, in modo da integrare interventi<br />

sanitari, psicologici e sociali;<br />

- <strong>di</strong> conoscere ed analizzare il fenomeno “violenza”,<br />

attraverso un costante monitoraggio sul<br />

territorio biellese ed il confronto con il Centro <strong>di</strong><br />

Coor<strong>di</strong>namento Regionale;<br />

- <strong>di</strong> attivare iniziative <strong>di</strong> prevenzione ed educazione<br />

volte a sviluppare una cultura <strong>di</strong> rispetto<br />

e <strong>di</strong> sane relazioni interpersonali, promuovendo<br />

attività <strong>di</strong> sensibilizzazione rivolte ai citta<strong>di</strong>ni.<br />

I dati raccolti tra il <strong>di</strong>cembre 2008 ed il febbraio<br />

<strong>2010</strong> hanno consentito <strong>di</strong> conoscere elementi <strong>di</strong> interesse<br />

sul fenomeno nel Biellese.<br />

DONNE ASSISTITE DISTINTE PER FASCIA DI ETÀ<br />

N. minorenni 1<br />

N. donne dai 18 ai 25 anni 11<br />

N. donne dai 26 ai 45 anni 25<br />

N. donne >45 anni 21<br />

Totale 58<br />

145<br />

LE RELAZIONI<br />

PubbLIChE


LE RELAZIONI<br />

PubbLIChE<br />

SUDDIVISIONE PER TIPOLOGIA DI VIOLENZA SU<strong>BI</strong>TA<br />

Violenza fisica 37<br />

Violenza psicologica 44<br />

Violenza sessuale 9<br />

Violenza economica 14<br />

Stalking 7<br />

Le donne che si sono rivolte al Centro, accompagnate<br />

dagli operatori del servizio, hanno proseguito<br />

il loro percorso in mo<strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenti a seconda<br />

dei casi: 3 donne in Pronto Soccorso, 4 in Questura,<br />

9 ai Servizi sociali, 2 in case protette, 11 presso<br />

psicologi, 2 presso i me<strong>di</strong>atori culturali, 18 presso<br />

stu<strong>di</strong> legali.<br />

I COMuNI ED I CONSORZI INTERCOMuNALI<br />

La partecipazione dei citta<strong>di</strong>ni biellesi è garantita<br />

istituzionalmente attraverso la Conferenza dei<br />

Sindaci dei 74 Comuni del territorio <strong>di</strong> competenza<br />

dell’ASL <strong>BI</strong> e la sua Rappresentanza, sia nella fase<br />

<strong>di</strong> elaborazione degli atti <strong>di</strong> programmazione, sia<br />

Conferenza dei Servizi del <strong>2009</strong><br />

146<br />

nell’analisi del bilancio pluriennale <strong>di</strong> previsione<br />

e del bilancio <strong>di</strong> esercizio. Le comunità locali possono<br />

quin<strong>di</strong> conoscere ed esprimere valutazioni<br />

sull’operato dell’azienda sanitaria. Due sono state<br />

sedute della Conferenza dei Sindaci nel corso del<br />

<strong>2009</strong>, una nei primi nove mesi del <strong>2010</strong>.<br />

Il rapporto tra ASL <strong>BI</strong> e Comuni si esprime inoltre<br />

attraverso innumerevoli attività <strong>di</strong> cooperazione<br />

e collaborazione che l’Azienda svolge insieme ai<br />

Consorzi Intercomunali IRIS e CISSABO (enti gestori<br />

delle funzioni socio-assistenziali) ed altri soggetti:<br />

- attività <strong>di</strong> stage dei corsi <strong>di</strong> formazione professionale;<br />

- accordo per percorsi <strong>di</strong> <strong>di</strong>agnosi, cura ed assistenza<br />

sociosanitaria a favore <strong>di</strong> persone con<br />

<strong>di</strong>sabilità e problematiche complesse nell’area<br />

dell’età evolutiva;<br />

- convenzione per attività a rilievo sanitario in regime<br />

semiresidenziale a favore <strong>di</strong> anziani parzialmente<br />

non autosufficienti presso i centri<br />

<strong>di</strong>urni “Casa <strong>di</strong> Giorno” e “TUT ‘L’ Dì”;


- gestione dei centri <strong>di</strong>urni Alzheimer e nucleo<br />

residenziale Alzheimer temporaneo <strong>di</strong> Cossato;<br />

- gestione dell’attività semiresidenziale a rilievo<br />

sanitario a favore <strong>di</strong> anziani non autosufficienti;<br />

- progetto per la promozione <strong>di</strong> strategie con<strong>di</strong>vise<br />

per lo sviluppo e la riqualificazione dell’assistenza<br />

ai malati <strong>di</strong> Alzheimer;<br />

- gestione del progetto cure interme<strong>di</strong>e in domicilio<br />

collettivo presso il presi<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Trivero;<br />

- attivazione dello Sportello Unico Socio Sanitario;<br />

- gestione sportello informativo anziani “Il filo<br />

d’Arianna” in collaborazione con Gruppo Volontariato<br />

Vincenziano S. Giuseppe <strong>di</strong> Biella, Cooperativa<br />

<strong>Sociale</strong> “Il Cammino” <strong>di</strong> Biella e Centro <strong>di</strong> Servizio<br />

per il Volontariato della Provincia <strong>di</strong> Biella;<br />

- protocollo per la gestione degli interventi a favore<br />

dei bambini non riconosciuti alla nascita;<br />

- progetto “Oltre la <strong>di</strong>agnosi” per il supporto alle<br />

famiglie in caso <strong>di</strong> patologie <strong>di</strong>agnosticate in<br />

corso <strong>di</strong> gravidanza;<br />

- convenzione per la costituzione <strong>di</strong> équipe <strong>di</strong> va-<br />

La sede dell’Università <strong>di</strong> Città Stu<strong>di</strong><br />

lutazione delle capacità genitoriali;<br />

- gestione del servizio “SPAF!”, spazio d’ascolto<br />

per adolescenti e famiglie, anche con sistema<br />

d’ascolto on-line;<br />

- sportello <strong>di</strong> consulenza psicologica antidoping;<br />

- progetto Ge.Co. gestione del conflitto per genitori<br />

che si stanno separando;<br />

- consultorio per le famiglie a Cossato;<br />

- azioni <strong>di</strong> prevenzione e contrasto agli atteggiamenti<br />

<strong>di</strong> bullismo;<br />

- tavolo permanente su problemi dell’anziano;<br />

- tavolo sulla <strong>di</strong>sabilità.<br />

uNIVERSITÀ, STAgE E TIROCINI<br />

Negli ultimi anni la sede biellese del Corso <strong>di</strong><br />

Laurea in Infermieristica, afferente alla Facoltà <strong>di</strong><br />

Me<strong>di</strong>cina dell’Università del Piemonte Orientale,<br />

collocata nell’ottimale contesto del campus universitario<br />

<strong>di</strong> Città Stu<strong>di</strong>, ha registrato un costante<br />

incremento <strong>di</strong> immatricolazioni, derivante anche<br />

dalle azioni <strong>di</strong> informazione e promozione rivolte<br />

147<br />

LE RELAZIONI<br />

PubbLIChE


LE RELAZIONI<br />

PubbLIChE<br />

agli studenti sul ruolo centrale <strong>di</strong> questa professione<br />

all’interno del contesto sanitario e sulle evoluzioni<br />

positive, in termini <strong>di</strong> competenze ed autonomia,<br />

a cui questa professione andrà ulteriormente<br />

incontro nei prossimi anni. Nel gennaio <strong>2010</strong> è<br />

stato nominato il nuovo Coor<strong>di</strong>natore del corso <strong>di</strong><br />

laurea, Alberto Dal Molin, dottore in ricerca.<br />

In molti casi i neolaureati hanno scelto <strong>di</strong> intraprendere<br />

nell’ambito dell’ASL <strong>BI</strong> il proprio percorso<br />

professionale e sono stati assunti tramite<br />

concorso.<br />

Nelle <strong>di</strong>verse strutture dell’Azienda sono inseriti, per la<br />

frequenza <strong>di</strong> stage e tirocini, studenti provenienti da <strong>di</strong>verse<br />

Università ed istituti: Centro Clinico Crocetta, Scuola <strong>di</strong> Formazione<br />

in Psicoterapia Cognitiva <strong>di</strong> Torino, En.A.I.P. PIEMONTE<br />

– CSF <strong>di</strong> Torino, Fondazione “C. FEYLES” Centro Stu<strong>di</strong> e Formazione<br />

<strong>di</strong> Torino, Istituto EMMECI Soc. Coop., Corso <strong>di</strong> Specializzazione<br />

in Terapia Familiare Relazionale <strong>di</strong> Torino, Istituto<br />

WATSON <strong>di</strong> Torino, Scuola <strong>di</strong> Formazione Quadriennale Post-<br />

Universitaria <strong>di</strong> Psicoterapia Comportamentale e Cognitiva <strong>di</strong><br />

Torino, C.O.I.R.A.G. Scuola <strong>di</strong> Psicoterapia <strong>di</strong> Torino, HUMANI-<br />

TAS, Scuola <strong>di</strong> Specializzazione in Psicoterapia Specialistica<br />

per lo sviluppo e l’Adolescenza <strong>di</strong> Milano, Società Cooperativa<br />

“The future in the Present” <strong>di</strong> Milano, Società Consortile CSEA<br />

Ercole Tamburelli <strong>di</strong> Saluggia (VC), Università degli Stu<strong>di</strong> del<br />

Piemonte Orientale “A. Avogadro” <strong>di</strong> Novara, Università Carlo<br />

Cattaneo - LIUC <strong>di</strong> Castellana (VA), Università Cattolica del<br />

Sacro Cuore <strong>di</strong> Milano, Università degli Stu<strong>di</strong> dell’Insubria <strong>di</strong><br />

Varese, Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Messina, Università degli Stu<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong> Torino, Università degli Stu<strong>di</strong> della Valle d’Aosta.<br />

4.2 Fondazioni e Associazioni<br />

<strong>di</strong> volontariato<br />

Il terzo settore è l’area economica-sociale in cui<br />

operano i soggetti no profit, cioè quelle organizzazioni<br />

<strong>di</strong> natura privatistica (associazioni, fondazioni, società<br />

cooperative caratterizzate da un prevalente scopo<br />

sociale) che non hanno per fine istituzionale il profitto<br />

o il lucro, ma il perseguimento <strong>di</strong> attività solidali.<br />

Al <strong>di</strong> là delle definizioni formali e delle <strong>di</strong>stinzioni<br />

giuri<strong>di</strong>che vale la pena soffermarsi sul valore<br />

sostanziale dei soggetti no profit.<br />

• Il privato sociale è una delle risorse più importanti<br />

per la nostra società, dove la componente<br />

della solidarietà assume non solo un valore etico-morale,<br />

ma anche una valorizzazione in termini<br />

economico-sociali. É la stessa società civile<br />

che assume, nelle varie forme <strong>di</strong> cooperazione<br />

previste dalla legge, una nuova <strong>di</strong>mensione in cui<br />

<strong>di</strong>venta, al contempo, produttrice e beneficiaria<br />

<strong>di</strong> beni e servizi con finalità socialmente utili.<br />

• Concorre con il pubblico per garantire attività<br />

rilevanti sotto il profilo sociale, per supportare<br />

le strutture pubbliche in attività integrative ai<br />

servizi resi delle stesse o dare risposte a bisogni<br />

emergenti.<br />

• Ispirandosi al principio <strong>di</strong> sussi<strong>di</strong>arietà orizzontale,<br />

gli interventi sulla realtà sociale vengono<br />

IMMATRICOLATI E LAUREATI DEL CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA<br />

- SEDE FORMATIVA DI <strong>BI</strong>ELLA -<br />

2007/08 2008/09 <strong>2009</strong>/10 <strong>2010</strong>/11<br />

N. studenti iscritti al primo anno 81 84 87 79 + 1 au<strong>di</strong>trice<br />

N. studenti iscritti al secondo anno 39 61 49 79<br />

N. studenti iscritti al terzo anno 29 38 32 41<br />

N. laureati 29 33 - -<br />

N. assunti presso l’ASL <strong>BI</strong> 24 13 - -<br />

% assunti presso l’ASL <strong>BI</strong> 82,7 39,4 - -<br />

148


messi in atto dal citta<strong>di</strong>no stesso, attraverso<br />

forme <strong>di</strong> partecipazione civile, cooperando con<br />

le istituzioni pubbliche, su uno stesso piano <strong>di</strong><br />

collaborazione.<br />

Nell’ambito della sanità pubblica, il valore aggiunto<br />

del privato no profit si evidenzia in tutte quelle<br />

azioni <strong>di</strong> sostegno (donazioni, messa a <strong>di</strong>sposizione<br />

<strong>di</strong> personale me<strong>di</strong>co-sanitario, contributi e servizi)<br />

atte a favorire e a coa<strong>di</strong>uvare l‘azienda sanitaria per<br />

garantire e migliorare la qualità del servizio. Il valore<br />

aggiunto generato da questo modello potrebbe<br />

definirsi “integrato”, poiché sod<strong>di</strong>sfa i bisogni strutturali<br />

<strong>di</strong> un sistema pubblico sanitario che accoglie<br />

il supporto delle realtà private sociali, permettendo<br />

a quest’ultime <strong>di</strong> integrarsi con esso.<br />

Vi è una componente del valore aggiunto delle<br />

organizzazioni no profit <strong>di</strong>fficilmente calcolabile,<br />

forse la componente più fondante e identificativa<br />

<strong>di</strong> questo settore, cioè quella dell’attività <strong>di</strong> volontariato.<br />

Questo tipo <strong>di</strong> attività, contrad<strong>di</strong>stinta dalla<br />

gratuità e dall’impegno sociale, aggiunge qualcosa<br />

che non può essere ridotto in termini esclusivamente<br />

economici, dal momento che, nella misura<br />

del calcolo, si perderebbe il valore più alto e universale<br />

della solidarietà, cioè il valore inestimabile<br />

<strong>di</strong> persone che aiutano altre persone.<br />

Nel Biellese le Fondazioni e le Associazioni <strong>di</strong><br />

volontariato, con la loro forte presenza, sono una<br />

risorsa preziosa per far agire i valori <strong>di</strong> solidarietà<br />

e partecipazione, sia per i pazienti che trovano nel<br />

volontario una figura amica, sia per l’ASL che nelle<br />

fondazioni e nelle associazioni trova un alleato fondamentale<br />

sia in termini <strong>di</strong> donazioni sia in termini<br />

<strong>di</strong> apporto <strong>di</strong> personale volontario.<br />

Il ruolo <strong>di</strong> partner ed alleato del terzo settore in<br />

ambito socio-sanitario è stato istituzionalmente riconosciuto<br />

in questi anni con la nascita in ogni ASL<br />

e ASO del Piemonte delle “Conferenze Aziendali<br />

<strong>di</strong> Partecipazione”. Nel luglio del <strong>2009</strong> si è tenuta<br />

presso l’ASL <strong>BI</strong> la seduta <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amento <strong>di</strong> tale<br />

organismo, per favorire la promozione del <strong>di</strong>alogo<br />

tra le organizzazioni dei citta<strong>di</strong>ni, del volontariato e<br />

dell’impren<strong>di</strong>torialità sociale con l’azienda sanitaria<br />

nell’ambito della programmazione e della valutazione<br />

dei servizi sanitari. Tre sono gli incontri<br />

organizzati nel <strong>2009</strong> e previsti per il <strong>2010</strong>.<br />

4.2.1 Le donazioni<br />

Le donazioni, ed in particolare quelle effettuate<br />

in termini <strong>di</strong> tecnologia, rappresentano un’importantissima<br />

risorsa per l’ASL <strong>BI</strong>. Con un grande<br />

ed attento lavoro <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento si è conseguito<br />

l’obiettivo <strong>di</strong> orientare i finanziamenti messi a <strong>di</strong>sposizione<br />

da fondazioni, associazioni e privati verso<br />

le prioritarie necessità dell’Azienda in<strong>di</strong>viduate<br />

dal Piano degli Investimenti aziendale.<br />

Le Fondazioni e le Associazioni presenti nel<br />

territorio biellese sostengono attività sanitarie<br />

dell’ASL <strong>BI</strong> grazie al conferimento <strong>di</strong> operatori sanitari,<br />

<strong>di</strong> amministrativi o con il sostegno economico<br />

<strong>di</strong> progetti ed attrezzature.<br />

Uno dei sei <strong>di</strong>spositivi <strong>di</strong> monitoraggio multiparametrici<br />

del Pronto Soccorso acquistati con il contributo del Gruppo<br />

Banca Sella<br />

LE RELAZIONI<br />

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LE RELAZIONI<br />

PubbLIChE<br />

DONAZIONI DI APPARECCHIATURE E BENI DA PARTE DI ASSOCIAZIONI, FONDAZIONI,<br />

PRIVATI E ALTRI ENTI - ANNO <strong>2009</strong><br />

Donatore Descrizione beni Destinazione Importo<br />

Associazione per il<br />

Bambino in Ospedale A<strong>BI</strong>O<br />

n. 12 Coperte<br />

n. 4 Poltrone<br />

Pe<strong>di</strong>atria<br />

216,00<br />

3.305,20<br />

Associazione Italiana<br />

Pneumologi Ospedalieri<br />

Software per cartella clinica informatizzata Pneumologia 10.000,00<br />

Fondazione Clelio Angelino n. 1 scanner ad ultrasuoni portatile Me<strong>di</strong>cina interna 17.100,00<br />

Abbonamenti riviste varie Day Hospital 1.081,90<br />

Fondazione Edo ed Elvo Arre<strong>di</strong> e attrezzature varie per l’avvio della Oncologia 41.173,97<br />

Tempia Valenta<br />

degenza oncologica<br />

Sviluppo rete wireless Oncologia 15.000,00<br />

n. 1 elettrocar<strong>di</strong>ografo con carrello Me<strong>di</strong>cina interna 3.840,00<br />

Rotary Club Biella n. 1 respiratore<br />

11.400,00<br />

n. 1 umi<strong>di</strong>ficatore Pe<strong>di</strong>atria<br />

2.340,00<br />

n. 2 monitor multiparametrici 6.260,00<br />

Ditta Schering-Plough n. 1 elettrocar<strong>di</strong>ografo con carrello Ser.T. 7.620,00<br />

Ditta Endotecnica S.r.l. n. 1 videoregistratore Chirurgia alta<br />

complessità<br />

259,00<br />

Ditta LIFESCAN ITALIA S.p.a. Software per cartella clinica <strong>di</strong>abetologica Diabetologia 5.000,00<br />

Privato n. 1 Poltrona per prelievi Pneumologia 1.800,00<br />

Totale<br />

In euro<br />

126.396,07<br />

Villa Canepa, sede del Fondo Edo Tempio<br />

e della Fondazione Clelio Angelino<br />

150<br />

Sede della<br />

Fondazione Cassa <strong>di</strong> Risparmio <strong>di</strong> Biella


DONAZIONI DI APPARECCHIATURE E BENI DA PARTE DI ASSOCIAZIONI, FONDAZIONI,<br />

PRIVATI E ALTRI ENTI GEN - SET <strong>2010</strong><br />

Donatore Descrizione beni Destinazione Importo<br />

Associazione per il<br />

Bambino in Ospedale<br />

A<strong>BI</strong>O<br />

Associazione Happy<br />

Family Onlus<br />

Cooperativa <strong>Sociale</strong><br />

ANTEO<br />

n. 1 lettore DVD<br />

n. 3 lettini Pe<strong>di</strong>atria<br />

n. 2 televisori<br />

n. 1 lettore DVD<br />

n. 1 consolle per videogioco<br />

arre<strong>di</strong> per sala giochi<br />

n. 4 PC<br />

n. 3 stampanti<br />

80,00<br />

720,00<br />

Pe<strong>di</strong>atria 1.440,13<br />

Dipartimento Salute Mentale<br />

– Unità Modulare 1 Biella<br />

2.803,75<br />

CRI Biella n. 1 barella per culla neonatale Pe<strong>di</strong>atria/Terapia Intensiva<br />

Neonatale<br />

8.000,00<br />

Fondazione Clelio<br />

Angelino<br />

n. 1 televisore Day Hospital 250,00<br />

Fondazione Edo ed Elvo n. 1 potabilizzatore/<strong>di</strong>stributore acqua<br />

Tempia e Fondazione<br />

Clelio Angelino<br />

n. 1 bancone per accettazione + arre<strong>di</strong> Day Hospital 3.644,25<br />

Fondazione Edo ed Elvo<br />

Tempia Valenta<br />

n. 1 poltrona<br />

n. 1 televisore<br />

Oncologia<br />

420,00<br />

490,00<br />

Istituto Farmaco n. 1 apparecchio per densitometria ossea Me<strong>di</strong>cina Riabilitativa 12.000,00<br />

Biologico Stroder S.r.l. n. 2 elettrocar<strong>di</strong>ografi portatili Car<strong>di</strong>ologia 864,00<br />

Ditta Viglia S.r.l. n. 1 videoproiettore mod. VPLDX11 Sony Car<strong>di</strong>ologia 900,00<br />

Ditta AM<strong>BI</strong>ENTE<br />

UFFICIO S.r.l.<br />

n. 1 barra con 3 posti seduta con ribalta<br />

n. 1 se<strong>di</strong>a in plastica<br />

Urologia<br />

Pronto Soccorso<br />

242,40<br />

Privato n. 1 ecografo<br />

31.800,00<br />

n. 1 sonda<br />

n. 1 sonda<br />

Nefrologia e Dialisi<br />

4.200,00<br />

4.800,00<br />

n. 1 stampante 1.200,00<br />

Privato n. 1 fax Centro Pre-Ricoveri 100,00<br />

Privato n. 1 saturimetro per neonati prematuri Pe<strong>di</strong>atria / Terapia Intensiva<br />

Neonatale<br />

540,00<br />

Privato n. 1 incubatrice ISOLETTE con accessori Pe<strong>di</strong>atria / Neonatologia 11.997,60<br />

Provincia <strong>di</strong> Biella n. 1 PC portatile + arre<strong>di</strong> Centro Antiviolenza 3.855,70<br />

Totale<br />

In euro<br />

90.347,83<br />

151<br />

LE RELAZIONI<br />

PubbLIChE


LE RELAZIONI<br />

PubbLIChE<br />

La Fondazione Cassa <strong>di</strong> Risparmio <strong>di</strong> Biella destina<br />

ogni anno risorse al settore “Salute pubblica,<br />

me<strong>di</strong>cina preventiva e riabilitativa”.<br />

In particolar modo la Fondazione sta dotando<br />

l’Ospedale degli Infermi <strong>di</strong> apparecchiature me<strong>di</strong>che<br />

d’avanguar<strong>di</strong>a, che saranno poi trasferite nel nuovo<br />

presi<strong>di</strong>o.<br />

Considerata la complessità delle operazioni tecniche<br />

e burocratiche <strong>di</strong> acquisizione delle apparecchiature<br />

me<strong>di</strong>che, oltre che il notevole ammontare<br />

economico delle medesime, nel <strong>2009</strong> la Fondazione<br />

CRB ha messo a punto con l’ASL <strong>di</strong> Biella un documento<br />

d’in<strong>di</strong>rizzo con<strong>di</strong>viso sui criteri e sulle procedure<br />

da adottare.<br />

È stato costituito inoltre un gruppo <strong>di</strong> lavoro paritetico<br />

tra ASL <strong>BI</strong> e Fondazione con la funzione <strong>di</strong><br />

impostazione, coor<strong>di</strong>namento, verifica e controllo<br />

delle procedure <strong>di</strong> acquisizione. Il documento stabilisce<br />

che la Fondazione proceda, d’intesa con l’ASL<br />

<strong>BI</strong>, all’acquisizione delle attrezzature necessarie per<br />

garantire standard qualitativi sempre più elevati dal<br />

punto <strong>di</strong> vista tecnologico.<br />

L’ASL <strong>BI</strong> in<strong>di</strong>ca le attrezzature <strong>di</strong> cui le strutture<br />

hanno bisogno e le relative priorità d’acquisizione e<br />

fornisce assistenza tecnica attraverso i propri uffici<br />

in tutte le fasi <strong>di</strong> installazione e <strong>di</strong> collaudo.<br />

Alla Fondazione CRB, che si occupa degli acquisti<br />

e del relativo pagamento, spetta invece la fase <strong>di</strong> trattativa<br />

con i fornitori, al fine <strong>di</strong> ottimizzare le risorse<br />

<strong>di</strong>sponibili. Successivamente la Fondazione procede<br />

alla donazione delle apparecchiature all’ASL <strong>BI</strong>. Negli<br />

anni <strong>2009</strong> e <strong>2010</strong> sono state così donate attrezzature<br />

ed arre<strong>di</strong> per un totale <strong>di</strong> euro 959.911,66.<br />

DONAZIONI DI APPARECCHIATURE E BENI DA PARTE DELLA FONDAZIONE CRB - ANNO <strong>2009</strong><br />

Descrizione beni Destinazione Importo<br />

n. 1 microscopio Zeiss con accessori<br />

n. 1 fotocoagulatore laser Pascal<br />

Oculistica 184.000,67<br />

n. 1 ecografo Fibroscan con sonda Malattie infettive 80.000,00<br />

Totale<br />

In euro<br />

264.000,67<br />

152<br />

DONAZIONI DI APPARECCHIATURE E BENI DA PARTE DELLA FONDAZIONE CRB - ANNO <strong>2010</strong><br />

n. 6 letti bilancia a movimentazione elettrica<br />

n. 20 letti a movimentazione elettrica con<br />

accessori<br />

n.1 ecografo intravascolare<br />

Anestesia e<br />

Rianimazione e terapia<br />

antalgica<br />

68.784,36<br />

n.1 stazione <strong>di</strong> monitoraggio parametri vitali<br />

completa<br />

n. 1 monitor da trasporto per la visualizzazione<br />

parametri vitali<br />

n. 1 defribrillatore bifasico<br />

Car<strong>di</strong>ologia 219.015,60<br />

n. 1 elettrobisturi Ostetricia Ginecologia 27.499,30


n. 2 elettrobisturi Urologia 42.499,30<br />

n. 1 densitometro osseo Me<strong>di</strong>cina nucleare 45.444,00<br />

n. 1 elettrobisturi Chirurgia generale<br />

alta complessità<br />

15.000,00<br />

n. 2 trapani per sala operatoria completi Ortope<strong>di</strong>a e<br />

24.249,12<br />

<strong>di</strong> accessori<br />

Traumatologia<br />

n. 1 elettrocar<strong>di</strong>ografo Neurologia 2.973,20<br />

n. 1 elettrocar<strong>di</strong>ografo Pneumologia 2.973,20<br />

n. 3 elettrocar<strong>di</strong>ografi Car<strong>di</strong>ologia 8.920,08<br />

n. 1 elettrocar<strong>di</strong>ografo Me<strong>di</strong>cina nucleare 4.783,44<br />

n. 5 monitor multiparametrici Me<strong>di</strong>cina interna 20.922,00<br />

n. 2 monitor multiparametrici<br />

con kit <strong>di</strong> aggancio a barella<br />

Blocco Operatorio 9.318,00<br />

n. 20 como<strong>di</strong>ni Car<strong>di</strong>ologia 12.058,80<br />

n. 1 lavaendoscopio Gastroenterologia ed<br />

endoscopia <strong>di</strong>gestiva<br />

30.000,00<br />

n. 12 defibrillatori AED Reparti <strong>di</strong>versi del<br />

presi<strong>di</strong>o ospedaliero<br />

17.280,00<br />

Apparecchiature informatiche e software per<br />

attività <strong>di</strong> supporto al Nuovo Ospedale<br />

Ufficio Nuovo Ospedale 5.543,80<br />

n. 1 elettromiografo portatile con funzioni <strong>di</strong> tipo<br />

<strong>di</strong>agnostico/funzionale<br />

Me<strong>di</strong>cina Riabilitativa 35.400,00<br />

n. 1 videogastroscopio pe<strong>di</strong>atrico (GIF XP 180 N) Gastroenterologia 26.000,00<br />

n. 1 processatore carousel<br />

n. 1 centralina <strong>di</strong> inclusione<br />

Anatomia Patologica 25.950,00<br />

Lampada per fototerapia Dermatologia 7.980,00<br />

Iniettore angiografico per emo<strong>di</strong>namica Car<strong>di</strong>ologia 25.000,00<br />

Rilevatore/stimolatore neurologico Otorinolaringoiatria 11.400,00<br />

Modulo ARGON con carrello de<strong>di</strong>cato<br />

Chirurgia ad alta<br />

6.916,79<br />

per elettrobisturi Force Triad<br />

Complessità<br />

Totale<br />

In euro<br />

695.910,99<br />

153<br />

LE RELAZIONI<br />

PubbLIChE


LE RELAZIONI<br />

PubbLIChE<br />

Donatore<br />

DONAZIONI DI TIPO ECONOMICO DA PARTE DI ASSOCIAZIONI, FONDAZIONI,<br />

PRIVATI E ALTRI ENTI - ANNO <strong>2009</strong><br />

Destinazione Importo<br />

AIL Biella - Fondazione<br />

Clelio Angelino<br />

S.O.C. Cure Palliative 5.000,00<br />

Ditta Baxter S.p.a.<br />

Progetto “<strong>di</strong>alisi peritoneale assistita a domicilio nel paziente<br />

anziano non autosufficiente”<br />

4.950,00<br />

Privato Progetto “<strong>di</strong>alisi peritoneale assistita a domicilio nel paziente<br />

anziano non autosufficiente”<br />

200,00<br />

Privato Progetto “<strong>di</strong>alisi peritoneale assistita a domicilio nel paziente<br />

anziano non autosufficiente”<br />

377,00<br />

Privato S.O.C. Anestesia e Rianimazione 500,00<br />

Privato Struttura Cure Interme<strong>di</strong>e Trivero 500,00<br />

Totale<br />

In euro<br />

11.527,00<br />

Donatore<br />

DONAZIONI DI TIPO ECONOMICO DA PARTE DI ASSOCIAZIONI, FONDAZIONI,<br />

PRIVATI E ALTRI ENTI - GEN-SET <strong>2010</strong><br />

Destinazione Importo<br />

Associazione per il Bambino<br />

in Ospedale A<strong>BI</strong>O<br />

Pe<strong>di</strong>atria - Decorazione sala d’attesa e sala giochi 4.000,00<br />

Fondazione Edo ed Elvo<br />

Tempia Valenta<br />

S.O.C. Me<strong>di</strong>cina Riabilitativa per Corso <strong>di</strong> perfezionamento 1.412,62<br />

Gruppo Banca Sella Pronto Soccorso Nuovo Ospedale 168.000,00<br />

Ditta Cephalon S.r.l. <strong>di</strong> Roma Polo Oncologico 3.000,00<br />

Ditta SEDA S.p.A. S.O.C. Me<strong>di</strong>cina generale Master universitario 1.000,00<br />

Privato S.O.C. Anestesia e Rianimazione 3.000,00<br />

Privato S.O.C. Nefrologia e Dialisi 130.000,00<br />

Totale<br />

In euro<br />

310.412,62<br />

154


CONFERIMENTO DI RISORSE UMANE DA PARTE DI ASSOCIAZIONI, FONDAZIONI,<br />

PRIVATI E ALTRI ENTI<br />

ASSOCIAZIONE OPERATORE ATTIVITÀ <strong>2009</strong> gEN –SET <strong>2010</strong><br />

Associazione<br />

Donatori Midollo<br />

Osseo (ADMO)<br />

Associazione<br />

italiana <strong>di</strong>abetici<br />

(FAND)<br />

Associazione<br />

Italiana Scelori<br />

Multipla (AISM)<br />

Associazione<br />

Italiana Malattia<br />

Alzheimer (AIMA)<br />

1 Biologo Borsa <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o presso il<br />

Centro Trasfusionale<br />

1 Amministrativo<br />

1 Psicologo<br />

Ausilio segreteria<br />

Progetto educazione<br />

terapeutica<br />

sì sì<br />

4h/giorno<br />

2h/settimana<br />

4h/giorno<br />

2h/settimana<br />

1 Neurologo Neurologia 200h/anno 200h/anno<br />

1 Me<strong>di</strong>co<br />

Specializzando<br />

1 Psicologo<br />

1 Assistente <strong>Sociale</strong><br />

Borsa <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong>o per me<strong>di</strong>co<br />

specializzando in neurologia<br />

sì sì<br />

AVIS 1 Me<strong>di</strong>co Centro Trasfusionale 160 ore /<br />

Consultorio<br />

“La Persona<br />

al Centro”<br />

Fondazione Clelio<br />

Angelino<br />

4 Psicologi<br />

7 Me<strong>di</strong>atori<br />

interculturali<br />

(Cooperativa<br />

Mosaico)<br />

1 Amministrativo<br />

1 Amministrativo<br />

1 Me<strong>di</strong>co<br />

1 Me<strong>di</strong>co<br />

1 Infermiere<br />

1 Biologo<br />

1 Biologo<br />

1 Me<strong>di</strong>co<br />

Ostetricia Ginecologia<br />

Polo Oncologico - Call Center<br />

Day Hospital<br />

Assistenza domiciliare<br />

Assistenza domiciliare<br />

Assistenza domiciliare<br />

Borsa <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o Laboratorio<br />

Analisi<br />

Borsa <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o Centro<br />

Trasfusionale<br />

Borsa <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o Day Hospital<br />

346 ore<br />

83 ore<br />

40h/sett<br />

25h/sett<br />

Reperibilità<br />

giornaliera<br />

20h/sett<br />

12,5h/sett<br />

40h/sett<br />

40h/sett<br />

40h/sett<br />

50h/anno<br />

400h/anno<br />

98 ore<br />

68 ore<br />

40h/sett<br />

25h/sett<br />

Reperibilità<br />

giornaliera<br />

20h/sett<br />

12,5h/sett<br />

40h/sett<br />

40h/sett<br />

40h/sett<br />

155<br />

LE RELAZIONI<br />

PubbLIChE


LE RELAZIONI<br />

PubbLIChE<br />

Fondazione Edo<br />

ed Elvo Tempia<br />

Valenta<br />

Lega Italiana per<br />

la Lotta contro i<br />

Tumori (LILT)<br />

2 Oncologi<br />

2 Me<strong>di</strong>ci oncologi<br />

1 Me<strong>di</strong>co<br />

1 Me<strong>di</strong>co<br />

1 Me<strong>di</strong>co<br />

1 Infermiera<br />

2 Psicologi<br />

2 Infermieri<br />

3 Infermieri<br />

2 Me<strong>di</strong>ci palliativisti<br />

1 Me<strong>di</strong>co<br />

2 Infermieri<br />

4.2.2 L’impegno dei volontari<br />

Sono tanti i volontari che forniscono la propria<br />

opera d’assistenza presso l’Azienda. Queste persone<br />

si de<strong>di</strong>cano ad attività <strong>di</strong> orientamento all’utenza,<br />

<strong>di</strong> accoglienza presso il poliambulatorio, nei locali<br />

destinati ai prelievi <strong>di</strong> laboratorio, nell’ingresso<br />

principale dell’Ospedale, presso alcuni ambulatori<br />

ospedalieri.<br />

In molte strutture ospedaliere si prestano a<br />

sod<strong>di</strong>sfare alcune importanti esigenze delle persone<br />

ricoverate, tenendo compagnia a chi è solo,<br />

leggendo il giornale a chi non ci riesce, accompagnando<br />

in giar<strong>di</strong>no o nei corridoi chi può muoversi<br />

da solo, o svolgendo semplici attività alberghiere.<br />

Ci sono volontari che hanno deciso <strong>di</strong> rallegrare la<br />

giornata dei ricoverati, soprattutto i più piccoli, ed<br />

156<br />

Oncologia (contratto <strong>di</strong><br />

specialità)<br />

Polo Oncologico<br />

Pe<strong>di</strong>atria (contratto <strong>di</strong><br />

specialità)<br />

Otorinolaringoiatria (contratto<br />

<strong>di</strong> specialità)<br />

Urologia (contratto <strong>di</strong><br />

specialità)<br />

Ricerca presso il Polo<br />

Oncologico<br />

Polo Oncologico<br />

Supporto screening tumore<br />

colon retto<br />

Cure Palliative<br />

Cure Palliative<br />

Attività cure palliative<br />

Attività cure palliative<br />

38h/sett cad.<br />

full time<br />

sì<br />

sì<br />

sì<br />

30h/sett<br />

18h/sett cad.<br />

48h/sett<br />

30h/sett cad.<br />

30h/sett cad.<br />

20h/sett<br />

38h/sett cad.<br />

38h/sett cad.<br />

full time<br />

sì<br />

sì<br />

sì<br />

30h/sett<br />

18h/sett cad.<br />

/<br />

30h/sett cad.<br />

30h/sett cad.<br />

20h/sett<br />

38h/sett cad.<br />

altri che sono presenti al domicilio dei malati, sostenendo<br />

così anche i familiari.<br />

Per rendere tangibile il loro contributo, basta<br />

guardare la tabella a fianco.<br />

Oltre alle numerose associazioni presenti in<br />

Azienda, prestano servizio volontario <strong>di</strong>verse figure<br />

professionali, sia negli uffici che all’interno<br />

dell’Ospedale.


APPORTO DEI VOLONTARI PER NUMERO E ORE PRESTATE<br />

ASSOCIAZIONE N. N.<br />

APPORTO MEDIO<br />

VOLONTARI VOLONTARI ANNuO DI ORE<br />

<strong>2009</strong> <strong>2010</strong><br />

AIL - Fondazione Clelio Angelino 11 10 700<br />

ANTEAS 29 33 6.500<br />

Associazione “Non sei sola, uscire dal silenzio,<br />

contro la violenza”<br />

18 15 non calcolabile<br />

Associazione Amici Parkinsoniani 3 3 non calcolabile<br />

Associazione Biellese Volontariato ABV 63 61 8.844<br />

Associazione Donatori Midollo Osseo ADMO 15 15 non calcolabile<br />

Associazione Italiana Sclerosi Multipla AISM 1 2 200<br />

Associazione Naso in Tasca 50 50 600<br />

Associazione per il Bambino in Ospedale A<strong>BI</strong>O 44 28 2.019<br />

Associazione per la Lotta all’Ictus - ALiCe 1 1 non calcolabile<br />

AVIS Biella 2.619 2.634 5.500 trasfusioni<br />

CRI (Biella, Cossato, Cavaglià, Ponzone) 20 20 3.500<br />

Fondo Edo Tempia 54 56 7.300<br />

Gruppo Volontariato Vincenziano - S. Giuseppe ONLUS 17 18 3.454<br />

Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori <strong>di</strong> Biella LILT 5 5 2.000<br />

Tribunale per i Diritti del Malato 6 7 1.400<br />

Volontariato Vincenziano - Gruppo operativo S. Elisabetta 17 16 1.700<br />

157<br />

LE RELAZIONI<br />

PubbLIChE


Alcuni volontari quoti<strong>di</strong>anamente presenti in Ospedale


PARTE QUINTA<br />

Le Risorse<br />

159<br />

LE RISORSE


LE RISORSE<br />

Le Risorse<br />

5.1 Le risorse umane<br />

5.1.1 La consistenza e le caratteristiche<br />

del personale<br />

Il <strong>2009</strong> è stato un anno <strong>di</strong> incremento della dotazione<br />

organica per adeguarla alle esigenze <strong>di</strong><br />

crescita dei servizi offerti previsti dalla programmazione<br />

aziendale 2008-<strong>2010</strong>. Alla fine del <strong>2009</strong> si<br />

contavano 51 unità <strong>di</strong> personale in più rispetto al<br />

31 <strong>di</strong>cembre 2008. Ancor più significativo è il dato<br />

se scomposto nelle sue tra<strong>di</strong>zionali classificazioni.<br />

A fronte, infatti, <strong>di</strong> una sostanziale stabilità delle<br />

aree tecnica, professionale ed amministrativa,<br />

l’incremento si registra quasi esclusivamente nel<br />

comparto sanitario. La <strong>di</strong>namica sopra descritta<br />

è comunque coerente con le limitazioni legate al<br />

contenimento della spesa pubblica ed, in particolare,<br />

del personale.<br />

160<br />

Il <strong>2010</strong>, viceversa, è stato un anno caratterizzato<br />

dalla sostanziale stazionarietà del personale sanitario,<br />

accompagnato da una modesta riduzione del<br />

personale tecnico e amministrativo.<br />

Tale andamento è motivato dall’applicazione del<br />

“Piano <strong>di</strong> Rientro <strong>2010</strong>” concordato con la Regione<br />

Piemonte. A fronte <strong>di</strong> risorse assegnate per il<br />

personale <strong>di</strong> fatto identiche all’anno precedente,<br />

nonché del blocco delle assunzioni intervenuto nei<br />

mesi <strong>di</strong> maggio, giugno e luglio, vi è stata una modesta<br />

riduzione complessiva della forza lavoro, in<br />

quanto gli adeguamenti contrattuali delle retribuzioni<br />

non hanno consentito un pieno ricambio del<br />

turn-over, senza con ciò determinare riduzioni nel<br />

livello dei servizi, che hanno semmai registrato<br />

un incremento <strong>di</strong> attività, specialmente nell’area<br />

ospedaliera.<br />

Consistenza deL personaLe <strong>di</strong>pendente daL 2001 aL <strong>2010</strong><br />

Ruolo 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 <strong>2009</strong> <strong>2010</strong>*<br />

Sanitario 1.274 1.206 1.204 1.220 1.205 1.210 1.217 1.262 1.311 1.310<br />

Tecnico 444 432 425 422 405 401 389 395 397 388<br />

Professionale 10 9 9 9 8 7 8 8 8 9<br />

Amministrativo 294 285 276 289 286 281 270 271 271 267<br />

totale<br />

(*) al 30 settembre<br />

2.022 1.932 1.914 1.940 1.904 1.899 1.884 1.936 1.987 1.974


È evidente che il tema delle risorse umane<br />

rimane critico e strategico, soprattutto in vista<br />

dell’attivazione del nuovo ospedale, dal momento<br />

che quest’ultimo richiederà risorse aggiuntive.<br />

Il personale <strong>di</strong>pendente dell’ASL <strong>BI</strong> al 30 settembre<br />

<strong>2010</strong> era composto da 1.974 unità, sud<strong>di</strong>viso<br />

nei seguenti ruoli: sanitario, tecnico, amministrativo<br />

e professionale.<br />

<strong>di</strong>pendenti per FiGUra proFessionaLe e tipo <strong>di</strong> rapporto <strong>di</strong> LaVoro aL 30 settembre <strong>2010</strong><br />

N. % <strong>di</strong> cui a tempo<br />

indeterminato<br />

<strong>di</strong> cui a<br />

tempo<br />

determinato<br />

t. pieno t. parziale<br />

personale ruolo sanitario 1.310 66,36% 1.119 163 28<br />

-Me<strong>di</strong>ci con specializzazioni 303 291 3 9<br />

-Veterinari 17 17<br />

-Dirigenti Sanitari 35 29 4 2<br />

-Personale Infermieristico 768 625 128 15<br />

-Personale Tecnico Sanitario 98 81 15 2<br />

-Personale Tecnico della Riabilitazione 55 44 11<br />

-Personale Tecnico della Prevenzione 34 32 2<br />

personale ruolo professionale 9 0,46% 7 2<br />

-Avvocato 1 1<br />

-Ingegnere 5 4 1<br />

-Assistente religioso 3 2 1<br />

personale ruolo tecnico 388 19,65% 330 57 1<br />

-Analista 2 2<br />

-Programmatore - Settore Informatico 4 3 1<br />

-Assistente sociale 7 6 1<br />

-Perito industriale, geometra, coll.tecnico prof. 14 12 1 1<br />

-Operai 75 70 5<br />

-Operatori Addetti all’Assistenza 12 7 5<br />

-Operatori Socio Sanitari (OSS) 203 190 13<br />

-Ausiliari addetti a pulizie e settori economali 71 40 31<br />

personale ruolo amministrativo 267 13,53% 218 48 1<br />

-Dirigente Amministrativo 11 10 1<br />

-Collaboratore Laureato 34 29 5<br />

-Assistente Amministrativo 105 87 18<br />

-Coa<strong>di</strong>utore Amministrativo 109 86 23<br />

-Commesso 8 6 2<br />

totaLe <strong>di</strong>pendenti 1974 100% 1659 279 49<br />

161<br />

LE RISORSE


LE RISORSE<br />

La <strong>di</strong>stribuzione del personale nei ruoli sanitario,<br />

tecnico, professionale e amministrativo è in linea<br />

con la sud<strong>di</strong>visione a livello regionale e nazionale.<br />

Le donne sono 1.473 e, in linea con le percentuali<br />

regionali, rappresentano il 74% del totale del<br />

personale e sono maggiormente presenti nell’area<br />

infermieristica, negli operatori socio sanitari e nel<br />

personale amministrativo (dove superano l’80%).<br />

Il personale a tempo determinato rappresenta<br />

162<br />

il 2,4 % <strong>di</strong> tutto il personale <strong>di</strong>pendente. Il personale<br />

a tempo pieno rappresenta l’86% del personale<br />

totale, il part-time il 14%, con particolare incidenza<br />

ripartizione del personale per professionalità - <strong>2009</strong><br />

nel personale dell’area sanitaria. Oltre il 90% del<br />

personale part-time continua ad essere costituito<br />

da donne.<br />

Il livello <strong>di</strong> scolarizzazione è: 27,82% laureati (in<br />

aumento rispetto all’anno precedente), 56,06% <strong>di</strong>plomati,<br />

16,26% licenza me<strong>di</strong>a o altro.<br />

personaLe <strong>di</strong>pendente Con rapporto <strong>di</strong> LaVoro part-time<br />

2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 <strong>2009</strong> <strong>2010</strong>*<br />

totali 2022 1932 1914 1940 1904 1899 1884 1936 1987 1974<br />

<strong>di</strong> cui part time 234 261 284 273 289 297 289 293 278 268<br />

% sul totale<br />

(*) al 30 settembre<br />

11,57% 13,51% 14,84% 14,07% 15,18% 15,64% 15,34% 15,13% 13,99% 13,58%


L’età me<strong>di</strong>a del personale è <strong>di</strong> 42,01 anni ed è<br />

<strong>di</strong> due punti inferiore alla me<strong>di</strong>a regionale che è<br />

<strong>di</strong> circa 44 anni. Il 91,32% dei <strong>di</strong>pendenti abita in<br />

provincia <strong>di</strong> Biella (1.778 <strong>di</strong>pendenti) a conferma<br />

dell’importanza dell’aspetto occupazionale rappresentato<br />

dall’ASL <strong>di</strong> Biella; i <strong>di</strong>pendenti dell’ASL<br />

rappresentano circa l’1% della popolazione biellese,<br />

percentuale che raddoppia se si considera la<br />

sola popolazione attiva.<br />

L’ASL <strong>BI</strong> si è posta come attore istituzionale,<br />

nonché come soggetto attivo, <strong>di</strong> politiche <strong>di</strong> inserimento<br />

lavorativo dei citta<strong>di</strong>ni deboli e per favorire i<br />

processi <strong>di</strong> integrazione delle persone <strong>di</strong>sabili.<br />

ripartizione del personale per fascia <strong>di</strong> età - <strong>2009</strong><br />

I lavoratori interinali presso l’ASL <strong>BI</strong> al 30 settembre<br />

<strong>2010</strong> sono 38, <strong>di</strong> cui 10 impegnati nel settore<br />

sanitario, 8 nel ruolo tecnico e 20 in ambito<br />

amministrativo.<br />

La consistenza del personale me<strong>di</strong>co in convenzione<br />

(me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina generale e pe<strong>di</strong>atri<br />

<strong>di</strong> libera scelta) e degli “specialisti ambulatoriali”<br />

(ex-SUMAI) è descritta nel paragrafo 2.2.2 “L’assistenza<br />

me<strong>di</strong>ca sul territorio”.<br />

Per quanto concerne la sud<strong>di</strong>visione del personale<br />

sanitario per sede <strong>di</strong> lavoro, i dati sono illustrati<br />

nella tabella successiva.<br />

personaLe sanitario <strong>di</strong> rUoLo e ConVenzionato<br />

sUd<strong>di</strong>Viso per maCroarea aL 30.09.<strong>2010</strong><br />

Profilo<br />

Presi<strong>di</strong>o Distretto 1 Distretto 2 Dipartimento <strong>di</strong><br />

professionale<br />

Ospedaliero Biella Cossato Prevenzione<br />

Dirigenti me<strong>di</strong>ci 250 17 10 42<br />

Laureati sanitari 22 10 2 0<br />

Personale infermieristico 639 59 51 8<br />

Personale tecnico sanitario 154 7 3 32<br />

OSS OTA ausiliari 252 5 4 1<br />

Me<strong>di</strong>ci convenzionati<br />

(MMG e PLS)<br />

0 101 41 0<br />

Specialisti ambulatoriali (ex-sumai) 0 31 0<br />

totale 1065 199 + 70 + 31 = 300 83<br />

163<br />

LE RISORSE


LE RISORSE<br />

assenze deL personaLe <strong>di</strong>pendente<br />

I SEmESTRE II SEmESTRE I SEmESTRE II SEmESTRE I SEmESTRE<br />

2008 2008 <strong>2009</strong> <strong>2009</strong> <strong>2010</strong><br />

N. giorni lavorabili al netto delle ferie<br />

e delle festività in<strong>di</strong>viduali<br />

219.123 219.123 226.548 226.548 250.362<br />

N. giorni totali assenze 30.065 24.437 30.425 30.211 31.534<br />

<strong>di</strong> cui: malattie e aspettative 17.159 12.281 13.773 14.043 16.054<br />

maternità 8.650 8.706 10.637 10.338 8.757<br />

Tasso <strong>di</strong> assenteismo 7,8% 5,4% 6% 5,9% 6,4%<br />

N. giorni <strong>di</strong> ferie 22.376 38.628 22.581 40.196 22.635<br />

La tabella illustra i dati relativi alle assenze del<br />

personale, nelle sue componenti e nel confronto tra<br />

primo e secondo semestre degli ultimi tre anni.<br />

Dai dati riportati nella seguente tabella, si nota<br />

che la <strong>di</strong>minuzione della me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> giorni pro-capite<br />

<strong>di</strong> malattia avvenuta nel secondo semestre 2008,<br />

per effetto soprattutto del Decreto Brunetta, si è<br />

andata gradualmente riassorbendo nei perio<strong>di</strong><br />

successivi.<br />

Giorni pro-Capite per maLattia<br />

Dirigenza Comparto<br />

Primo semestre 2,9<br />

2008<br />

8,5<br />

Secondo<br />

semestre 2008<br />

1,6 5,4<br />

Primo semestre 3<br />

<strong>2009</strong><br />

6,6<br />

Secondo<br />

semestre <strong>2009</strong><br />

3 6,5<br />

Primo semestre 2,7<br />

<strong>2010</strong><br />

8<br />

164<br />

5.1.2 La gestione partecipata<br />

L’ASL <strong>BI</strong> riconosce il significato strategico e il<br />

valore delle proprie risorse professionali, promuove<br />

e tutela forme <strong>di</strong> valorizzazione del proprio personale,<br />

favorendone la partecipazione consultiva,<br />

propositiva e decisionale negli ambiti <strong>di</strong> competenze<br />

riconosciuti, il coinvolgimento nella responsabilità<br />

e la gratificazione professionale.<br />

Una partecipazione fattiva e concreta presuppone<br />

sia la conoscenza delle informazioni utili che la<br />

<strong>di</strong>ffusione della comunicazione, affinché possano<br />

attuarsi processi decisionali con<strong>di</strong>visi.<br />

A tale scopo si realizzano all’interno dell’ASL <strong>BI</strong><br />

riunioni perio<strong>di</strong>che e <strong>di</strong> confronto, sia degli organismi<br />

istituzionali che dei centri <strong>di</strong> responsabilità, con<br />

un proce<strong>di</strong>mento che consente la circolarità dell’informazione<br />

e l’apporto propositivo degli operatori:<br />

- il Collegio <strong>di</strong> Direzione si è riunito, rispettivamente,<br />

16 volte nel <strong>2009</strong> e 6 volte nel primo semestre<br />

<strong>2010</strong>;<br />

- il Team Allargato si è tenuto 4 volte nel <strong>2009</strong> ed<br />

altrettante nel primo semestre <strong>2010</strong>;<br />

- i <strong>di</strong>eci <strong>di</strong>partimenti (strutturali e funzionali)<br />

hanno effettuato 130 riunioni <strong>di</strong> tutti i comitati <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>partimento nel <strong>2009</strong> e 74 riunioni nei primi sei<br />

mesi <strong>di</strong> quest’anno;


- le riunioni in seduta plenaria <strong>di</strong> tutti i coor<strong>di</strong>natori<br />

<strong>di</strong> struttura, per la trattazione <strong>di</strong> tematiche<br />

<strong>di</strong> carattere generale e a valenza trasversale a<br />

tutta l’Azienda, sono state 6 nel <strong>2009</strong> e 3 nei primi<br />

sei mesi del <strong>2010</strong>;<br />

- le riunioni del Responsabile della Direzione<br />

delle Professioni Sanitarie con i coor<strong>di</strong>natori<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>partimento/<strong>di</strong>stretto per la trasmissione e<br />

l’aggiornamento delle informazioni provenienti<br />

dalla Direzione Generale, nonché per la trattazione<br />

<strong>di</strong> tematiche particolari, avvengono con<br />

cadenza settimanale;<br />

- ogni <strong>di</strong>partimento e ogni <strong>di</strong>stretto ha in<strong>di</strong>viduato<br />

al suo interno le modalità per la trasmissione<br />

delle informazioni ai coor<strong>di</strong>natori <strong>di</strong> struttura <strong>di</strong><br />

norma con incontri settimanali, quin<strong>di</strong>cinali o<br />

mensili.<br />

Oltre a questi incontri, vanno annoverate le numerose<br />

riunioni <strong>di</strong> équipe realizzate in ogni servizio<br />

e reparto, i vari <strong>di</strong> gruppi <strong>di</strong> lavoro e le commissioni<br />

su tematiche rilevanti e spesso trasversali alle singole<br />

realtà organizzative.<br />

LE RELAzIONI SINDACALI<br />

L’ASL <strong>BI</strong> riconosce il ruolo delle rappresentanze<br />

sindacali del personale e lo valorizza, per favorire lo<br />

sviluppo e la trasparenza delle reciproche competenze<br />

e responsabilità. Il sistema delle relazioni e<br />

dei <strong>di</strong>ritti sindacali è regolato dai Contratti Collettivi<br />

Nazionali <strong>di</strong> Lavoro e si incentra sui modelli della<br />

contrattazione collettiva ed integrativa, della concertazione,<br />

della consultazione e dell’informazione.<br />

Nel corso del <strong>2009</strong> e dei primi nove mesi del<br />

<strong>2010</strong>, relativamente all’Area del Personale Comparto<br />

Sanità, è stato sottoscritto il Contratto Integrativo<br />

al CCNL Comparto ASL <strong>BI</strong> riferito al<br />

quadriennio normativo 2006-<strong>2009</strong> – biennio economico<br />

2008-<strong>2009</strong> in materia <strong>di</strong> fon<strong>di</strong>, progressioni<br />

verticali ed orizzontali, posizioni organizzative,<br />

premio produttività e indennità <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento.<br />

Nell’ambito delle due aree contrattuali relative<br />

alla Dirigenza Me<strong>di</strong>ca, Veterinaria, Sanitaria non<br />

me<strong>di</strong>ca, Amministrativa, Tecnica e Professionale,<br />

sono stati raggiunti gli accor<strong>di</strong> relativi alla “graduazione<br />

degli incarichi e valore economico delle<br />

posizioni” ed alle modalità <strong>di</strong> utilizzo del fondo<br />

della retribuzione <strong>di</strong> risultato e del fondo per il<br />

premio della qualità della prestazione in<strong>di</strong>viduale.<br />

In particolare per l’area della <strong>di</strong>rigenza del ruolo<br />

sanitario non me<strong>di</strong>co, amministrativo, tecnico<br />

e professionale è stato sottoscritto il verbale <strong>di</strong><br />

concertazione relativo alla percentuali <strong>di</strong> accesso<br />

all’impegno ridotto. Inoltre per l’area della <strong>di</strong>rigenza<br />

Me<strong>di</strong>ca e Veterinaria è stato sottoscritto il<br />

verbale <strong>di</strong> concertazione relativo al Piano Pronte<br />

Disponibilità e dei Servizi Minimi Essenziali in<br />

caso <strong>di</strong> sciopero relativo all’anno <strong>2010</strong>.<br />

inContri eFFettUati Con Le orGanizzazioni sindaCaLi<br />

2007 2008 <strong>2009</strong> GEN- SET <strong>2010</strong><br />

N. incontri OOSS Dirigenza Me<strong>di</strong>ca e Veterinaria 10 13 4 4<br />

N. incontri OOSS Dirigenza Sanitaria non me<strong>di</strong>ca 8 5 2 2<br />

N. Incontri OOSS/Rappresentanze Sindacali Unitarie<br />

Comparto<br />

12 19 17 10<br />

totale 30 37 23 16<br />

165<br />

LE RISORSE


LE RISORSE<br />

5.1.3 La formazione e l’aggiornamento<br />

continuo<br />

La programmazione delle attività formative e<br />

delle iniziative a sostegno e sviluppo del sistema<br />

formativo aziendale per il biennio <strong>2009</strong>-<strong>2010</strong> è stata<br />

condotta seguendo un modello <strong>di</strong> pianificazione<br />

flessibile e aperto alle necessità <strong>di</strong> aggiornamento.<br />

L’attività formativa si è così concretizzata in varie<br />

modalità e contesti: formazione residenziale,<br />

a <strong>di</strong>stanza, sul campo e attraverso le comunità <strong>di</strong><br />

pratica, <strong>di</strong>ffondendo l’utilizzo <strong>di</strong> opportuni strumenti<br />

e tecnologie, ben oltre il mero aggiornamento<br />

specifico tecnico e scientifico.<br />

I <strong>di</strong>pendenti dell’Azienda hanno, inoltre, partecipato<br />

in qualità <strong>di</strong> formatori interni, tutor, facilitatori<br />

aziendali della formazione, nonché alla progettazione<br />

e realizzazione <strong>di</strong> iniziative formative.<br />

Nel quadro dell’investimento operato in questi<br />

anni dall’Azienda sulle risorse umane, la formazione<br />

aziendale ha potuto supportare le performance<br />

in<strong>di</strong>viduali e collettive, sia dal punto <strong>di</strong> vista professionale<br />

che organizzativo, per il raggiungimen-<br />

166<br />

to degli obiettivi aziendali e ha potuto recuperare<br />

“gap” esistenti nell’ambito <strong>di</strong> competenze specialistiche,<br />

innovare e far evolvere la conoscenza professionale<br />

nelle <strong>di</strong>verse aree. si è cercato soprattutto<br />

<strong>di</strong> operare accompagnando e sostenendo il<br />

processo <strong>di</strong> ridefinizione del modello organizzativo<br />

aziendale in atto (rafforzamento strategico del<br />

Distretto, riassetto delle funzioni <strong>di</strong> cura e promozione<br />

della salute mentale, riorganizzazione della<br />

degenza ospedaliera per aree funzionali omogenee<br />

e per intensità assistenziale).<br />

L’Azienda ha quin<strong>di</strong> operato:<br />

- promuovendo idonei contesti formativi attraverso<br />

la messa in atto <strong>di</strong> adeguate pratiche <strong>di</strong><br />

auto-formazione e formazione “on the job”,<br />

con percorsi metodologici atti a favorire la rielaborazione<br />

delle esperienze professionali e<br />

lavorative ed un confronto continuo sul servizio<br />

erogato;<br />

- garantendo un’offerta <strong>di</strong> formazione intraaziendale<br />

adeguata per tutti i <strong>di</strong>pendenti;<br />

- permettendo l’estinzione del debito formativo<br />

prescritto dal Sistema ECM per le <strong>di</strong>verse categorie<br />

del personale sanitario (circa 1.200 <strong>di</strong>pendenti<br />

del ruolo sanitario, 135 me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina<br />

generale, 14 pe<strong>di</strong>atri <strong>di</strong> libera scelta e 30 specialisti<br />

ambulatoriali);<br />

- promuovendo progetti <strong>di</strong> ricerca e formazione<br />

per lo sviluppo <strong>di</strong> nuovi modelli organizzativi<br />

e la sperimentazione <strong>di</strong> pratiche formative innovative.<br />

Il numero e le tipologie <strong>di</strong> corsi programmati e<br />

realizzati dall’ASL <strong>BI</strong> nell’ultimo biennio è riportato<br />

nelle seguenti tabelle.


Corsi proGrammati<br />

2008 <strong>2009</strong> I SEmESTRE <strong>2010</strong><br />

N. <strong>di</strong> titoli o corsi ECM 55 89 70<br />

N. <strong>di</strong> titoli o corsi NON ECM 7 5 9<br />

totale 62 94 79<br />

VoLUme deLL’attiVità <strong>di</strong> Formazione<br />

2008 <strong>2009</strong> Δ %<br />

N. ore complessive <strong>di</strong> formazione 1.311 1.979 + 51,0<br />

N. giornate d’aula 292 440 + 50,7<br />

N. e<strong>di</strong>zioni svolte 137 202 + 47,4<br />

N. ore durata me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> ogni e<strong>di</strong>zione 9,5 9,8 + 3,2<br />

La spesa complessiva sostenuta in formazione<br />

nel <strong>2009</strong> si è mantenuta costante rispetto agli anni<br />

precedenti, attestandosi su € 228.961.<br />

Significativo l’investimento messo in atto<br />

dall’Azienda nel rafforzamento dei rapporti <strong>di</strong> collaborazione<br />

con i <strong>di</strong>versi enti ed agenzie impegnate<br />

sul versante della formazione, con le altre aziende<br />

sanitarie piemontesi, con i consorzi intercomunali,<br />

con l’Università, le fondazioni, gli or<strong>di</strong>ni e collegi<br />

professionali, con il mondo della cooperazione sociale<br />

e dell’associazionismo.<br />

Numerosi sono stati i progetti formativi con<strong>di</strong>visi<br />

dall’ASL <strong>BI</strong> con i Consorzi Intercomunali IRIS<br />

e CISSABO ed i principali gestori privati dei servizi<br />

socio-assistenziali del territorio.<br />

L’ASL <strong>BI</strong>, a partire dal 2007, è stata sempre più<br />

chiamata a contribuire allo sviluppo del sistema<br />

regionale per la formazione continua, agendo sinergicamente<br />

su più fronti: fa parte del Gruppo <strong>di</strong><br />

Lavoro Regionale per la formazione istituito in seno<br />

alla Direzione Sanità; dal 2008 ha assunto il ruolo<br />

<strong>di</strong> azienda capofila del Coor<strong>di</strong>namento Interanziedale<br />

per la Formazione Continua del Piemonte<br />

Nord Orientale, che comprende anche le ASL VC,<br />

ASL VCO, ASL NO e ASO NO.<br />

167<br />

LE RISORSE


LE RISORSE<br />

Intervento chirurgico in Urologia<br />

nei 14 progetti attivati dalla regione piemonte<br />

per la formazione <strong>di</strong> chi nelle aziende sanitarie<br />

programma le attività formative, dei formatori,<br />

dei facilitatori e dei tutor, grande è stato l’apporto<br />

nella progettazione, nella gestione e nel coor<strong>di</strong>namento<br />

dato dall’asL bi. Le iniziative, svoltesi<br />

presso le se<strong>di</strong> <strong>di</strong> Cuneo, Torino, Biella e Alessandria,<br />

hanno coinvolto da gennaio a novembre <strong>2009</strong><br />

ben 340 operatori delle <strong>di</strong>verse aziende regionali.<br />

IL PROGRAmmA DI RICERCA C.O.R.O.<br />

SULLA FORmAzIONE SUL CAmPO<br />

nel corso del <strong>2009</strong> ha preso avvio il programma<br />

<strong>di</strong> ricerca C.o.r.o. (Comunità <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento<br />

e <strong>di</strong> Ricerca-azione per Operatori sanitari), coor<strong>di</strong>nato<br />

dalla struttura Formazione e Comunicazione<br />

dell’asL bi e sostenuto dalla rete oncologica del<br />

piemonte e della Valle d’aosta. Tale programma<br />

indaga su vissuti, modalità e pratiche <strong>di</strong> formazione<br />

che si sviluppano, non in aula, nelle situazioni<br />

lavorative quoti<strong>di</strong>ane. Il programma <strong>di</strong> ricerca si è<br />

sviluppato in una prima fase sperimentale che ha<br />

168<br />

coinvolto nel <strong>2009</strong> gran parte dei me<strong>di</strong>ci e degli infermieri<br />

del day-hospital <strong>di</strong>partimentale.<br />

Nel <strong>2010</strong> il campo <strong>di</strong> ricerca è stato allargato<br />

alle altre se<strong>di</strong> <strong>di</strong> Polo della Rete Oncologica del<br />

Piemonte e della Valle d’Aosta: Novara, Alessandria,<br />

Verbania, Torino (OIRM S. Anna e Molinette),<br />

Alba, Cuneo, Aosta, Ivrea, Asti, effettuando circa<br />

cinquanta interviste semi-strutturate a <strong>di</strong>rettori <strong>di</strong><br />

polo, a <strong>di</strong>rettori delle strutture <strong>di</strong> oncologia, a me<strong>di</strong>ci<br />

oncologi e ad infermieri.<br />

PRATIChE DI DISSEmINAzIONE DELLA<br />

CONOSCENzA PER APPRENDERE NEI CONTESTI<br />

CLINICI: LE COmUNITà DI PRATICA<br />

Il progetto “Pratiche <strong>di</strong> <strong>di</strong>sseminazione della<br />

conoscenza per apprendere nei contesti clinici”,<br />

sostenuto dalla <strong>di</strong>rezione scientifica dell’Università<br />

Cattolica del Sacro Cuore <strong>di</strong> Milano, è stato impostato<br />

secondo una cornice metodologica propria della<br />

formazione-intervento con una serie <strong>di</strong> incontri a cadenza<br />

mensile tra i membri delle quattro Comunità <strong>di</strong><br />

Pratica attivate in Azienda, circa 100 operatori prevalentemente<br />

appartenenti al mondo infermieristico.


Il progetto è proseguito anche nel primo semestre<br />

del <strong>2010</strong>, mantenendo le modalità consolidate<br />

nel percorso fin qui svolto e vedendo un allargamento<br />

del numero <strong>di</strong> operatori coinvolti nelle attività<br />

delle Comunità <strong>di</strong> Pratica.<br />

7° convegno aiF pubblica amministrazione<br />

premio basile per la formazione <strong>2010</strong> - premiazione<br />

5.1.4 il benessere organizzativo<br />

Il moderno concetto <strong>di</strong> salute organizzativa supera<br />

la <strong>di</strong>cotomia tra in<strong>di</strong>viduo ed organizzazione,<br />

evidenziando come entrambi siano attori responsabili<br />

del benessere degli operatori sui luoghi <strong>di</strong><br />

lavoro. nel <strong>2009</strong> e nel <strong>2010</strong>, oltre al controllo dei<br />

rischi fisici legati alla sicurezza lavorativa, l’asL bi<br />

ha voluto approfon<strong>di</strong>re il tema della gestione dei<br />

rischi psico-sociali e del benessere organizzativo,<br />

legati alla qualità della vita lavorativa dei suoi<br />

<strong>di</strong>pendenti.<br />

Gli operatori, sia sanitari che tecnico-amministrativi,<br />

sono soggetti ad una costante esposizione<br />

psicologica nella relazione con il paziente ed<br />

a situazioni lavorative impegnative. Risulta quin<strong>di</strong><br />

essenziale per l’Azienda munirsi <strong>di</strong> strumenti <strong>di</strong><br />

Nell’ambito della IX E<strong>di</strong>zione del Premio Basile per la Formazione, istituito dall’Associazione Italiana<br />

Formatori Settore Nazionale Pubblica Amministrazione, e svoltosi il 28 ed il 29 Ottobre <strong>2010</strong>, la S.O.C.<br />

Formazione e Comunicazione ha ritirato a nome dell’ASL <strong>BI</strong> il premio speciale Faro della Formazione,<br />

in quanto Azienda che ha presentato progetti formativi riconosciuti <strong>di</strong> particolare interesse e valore in<br />

<strong>di</strong>verse sezioni del concorso.<br />

I progetti classificati nelle primissime posizioni, che sono stati premiati sono i seguenti:<br />

• “progetto ethos: con<strong>di</strong>videre e <strong>di</strong>ffondere la prospettiva etica nelle organizzazioni sanitarie” (Conferimento<br />

<strong>di</strong> secondo premio assoluto e premio speciale sanità per la sezione sistemi Formativi);<br />

• “pratiche <strong>di</strong> <strong>di</strong>sseminazione della conoscenza per apprendere nei contesti clinici” (Segnalazione <strong>di</strong><br />

Eccellenza nella sezione Reti);<br />

• “Formazione intervento: miglioramento del livello <strong>di</strong> servizio all’utenza” (Segnalazione <strong>di</strong> Eccellenza<br />

nella sezione Progetti).<br />

L’attribuzione <strong>di</strong> tali premi va intesa come una preziosa conferma delle competenze e dell’impegno<br />

<strong>di</strong>mostrati dagli operatori <strong>di</strong> questa azienda nella progettazione e realizzazione <strong>di</strong> significative iniziative<br />

formative; impegno e competenza sempre sostenuti da attente ed efficaci politiche aziendali in tema <strong>di</strong><br />

sviluppo <strong>di</strong> una conoscenza e <strong>di</strong> una formazione situata e valorizzante i saperi dei propri <strong>di</strong>pendenti.<br />

rilevazione ed analisi dei fattori <strong>di</strong> malessere e <strong>di</strong><br />

benessere, soprattutto per essere in grado <strong>di</strong> progettare<br />

azioni atte a garantire un adeguato livello<br />

<strong>di</strong> salute organizzativa e lo sviluppo <strong>di</strong> sensibilità,<br />

conoscenze e competenze che entrino a far parte<br />

della cultura organizzativa e gestionale.<br />

L’ASL <strong>BI</strong> è stata una delle aziende sanitarie<br />

protagoniste della realizzazione <strong>di</strong> alcune iniziative<br />

regionali in tal senso. Oltre ad aver animato il<br />

Gruppo <strong>di</strong> Lavoro regionale de<strong>di</strong>cato alla tutela<br />

169<br />

LE RISORSE


LE RISORSE<br />

del benessere organizzativo nelle aziende sanitarie,<br />

l’ASL <strong>BI</strong> ha messo a punto e gestito durante il<br />

<strong>2009</strong> un progetto formativo che è stato approvato<br />

dall’Assessorato regionale, con l’avvallo del Gruppo<br />

<strong>di</strong> Lavoro Regionale per la Formazione Continua<br />

e il supporto tecnico scientifico del Dipartimento <strong>di</strong><br />

Psicologia dell’Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Torino, con<br />

il fine <strong>di</strong> valorizzare e <strong>di</strong>ffondere le buone pratiche<br />

e i progetti già attuati in questo ambito nelle singole<br />

aziende sanitarie del Piemonte. Il progetto ha<br />

previsto azioni <strong>di</strong> formazione-intervento strutturate<br />

in filoni tematici che hanno raccolto le aziende<br />

che avevano già attivato o avevano intenzione <strong>di</strong> attivare<br />

interventi su:<br />

• Osservatorio sul Benessere/Malessere Organizzativo;<br />

• Sportello Psicologico;<br />

• Sistema Premiante;<br />

• Formazione;<br />

• Valutazione del Rischio Psicosociale.<br />

L’ASL <strong>BI</strong> ha avviato il proprio osservatorio aziendale<br />

per il benessere organizzativo che utilizza<br />

in<strong>di</strong>catori quantitativi, frutto del lavoro congiunto<br />

tra le ASL e l’ARPA Piemonte che, con la supervisione<br />

del Dipartimento <strong>di</strong> Psicologia dell’Università<br />

<strong>di</strong> Torino, tali da permettere la comparazione interaziendale.<br />

L’Osservatorio dell’ASL <strong>BI</strong> si basa su una rete <strong>di</strong><br />

Strutture aziendali (Formazione e Comunicazione,<br />

Programmazione e Controllo, Affari Generali, Politiche<br />

ed Amministrazione del Personale, Servizio<br />

<strong>di</strong> Prevenzione e Protezione, Sistema Informativo,<br />

Me<strong>di</strong>cina del Lavoro, Direzione Professioni Sanitarie,<br />

Assistenza Legale) e su un gruppo operativo <strong>di</strong><br />

lavoro coor<strong>di</strong>nato dalla S.C. Formazione e Comunicazione.<br />

Ha previsto degli strumenti <strong>di</strong> analisi non solo <strong>di</strong><br />

tipo quantitativo (raccolta dati dalle Strutture), ma<br />

170<br />

anche <strong>di</strong> tipo soggettivo (un questionario dato ai <strong>di</strong>pendenti<br />

soggetti a visita in Me<strong>di</strong>cina del Lavoro)<br />

che tengono conto delle percezioni e delle rappresentazioni<br />

dei <strong>di</strong>pendenti sulla qualità della vita nel<br />

luogo <strong>di</strong> lavoro.<br />

Gli obiettivi che l’Osservatorio si pone sono:<br />

effettuare una ricognizione dei punti <strong>di</strong> forza e<br />

<strong>di</strong> debolezza <strong>di</strong> ciascuna unità organizzativa, al<br />

fine <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare per tempo eventuali criticità,<br />

approfon<strong>di</strong>re le cause dei problemi, costruire<br />

soluzioni mirate, ma anche valorizzare potenzialità<br />

inespresse ed ogni iniziativa favorente il<br />

benessere organizzativo;<br />

valorizzare le risorse umane, aumentare la motivazione<br />

e la partecipazione, mobilitare energie,<br />

esperienza e creatività, migliorare i rapporti<br />

tra <strong>di</strong>rigenti e operatori, accrescere il senso <strong>di</strong><br />

appartenenza;<br />

migliorare l’immagine interna ed esterna<br />

dell’Azienda e la qualità complessiva dei servizi<br />

erogati.<br />

PARI OPPORTUNITà E mOB<strong>BI</strong>NG<br />

La qualità della vita e delle relazioni in ambito<br />

lavorativo sono aspetti fondamentali sia per il lavoratore<br />

sia per l’utente, che può così usufruire <strong>di</strong> un<br />

clima sereno.<br />

L’equità, la considerazione, il rispetto sono valori<br />

forti all’interno <strong>di</strong> qualsiasi organizzazione, in<br />

modo particolare per un’azienda sanitaria che ha<br />

nelle risorse umane il suo punto <strong>di</strong> forza.<br />

Il Comitato per il mobbing ed il Comitato per le<br />

pari opportunità sono gli strumenti scelti dall’Azienda<br />

per far emergere eventuali situazioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio<br />

e promuovere un cambiamento.<br />

I primi passi dei Comitati, durante il <strong>2009</strong>, si<br />

sono orientati ad attività informativa/formativa nei


confronti <strong>di</strong> tutti i lavoratori (3 e<strong>di</strong>zioni effettuate<br />

nel <strong>2009</strong> e 5 e<strong>di</strong>zioni programmate per il <strong>2010</strong>), allo<br />

scopo <strong>di</strong>:<br />

• <strong>di</strong>ffondere una cultura anti<strong>di</strong>scriminatoria e <strong>di</strong><br />

tutela della pari <strong>di</strong>gnità sul posto <strong>di</strong> lavoro;<br />

• approfon<strong>di</strong>re le conoscenza delle norme comunitarie,<br />

nazionali e <strong>di</strong> contrattazione collettiva;<br />

• far conoscere le forme <strong>di</strong> conciliazione tra vita<br />

privata e lavorativa, <strong>di</strong> sostegno alla genitoria-<br />

La Carta etica dell’ascolto<br />

lità e <strong>di</strong> sviluppo <strong>di</strong> un clima aziendale sereno e<br />

<strong>di</strong>gnitoso per i lavoratori.<br />

Nel <strong>2009</strong>, è stata in<strong>di</strong>viduata la figura del “Consigliere<br />

<strong>di</strong> fiducia”, ruolo critico che ha il compito <strong>di</strong><br />

svolgere attività <strong>di</strong> sostegno ai <strong>di</strong>pendenti per aiutarli<br />

a tutelare la <strong>di</strong>gnità delle persone sul posto<br />

<strong>di</strong> lavoro, ma anche prevenire, gestire e risolvere i<br />

casi che i <strong>di</strong>pendenti vorranno segnalare in tema <strong>di</strong><br />

molestie, fenomeni <strong>di</strong>scriminatori o <strong>di</strong> mobbing sui<br />

luoghi <strong>di</strong> lavoro.<br />

nata da un progetto fortemente voluto dalle <strong>di</strong>rezioni dell’azienda<br />

sanitaria Locale <strong>di</strong> biella e del policlinico <strong>di</strong> monza, la Carta etica<br />

dell’ascolto riporta in maniera fedele sollecitazioni e contributi <strong>di</strong><br />

un insieme <strong>di</strong> operatori qualificato e rappresentativo dell’azienda in<br />

tema <strong>di</strong> etica organizzativa.<br />

Il documento finale è stato redatto a conclusione <strong>di</strong> un’iniziativa<br />

<strong>di</strong> formazione-intervento inerente il tema della cultura dell’ascolto.<br />

Il percorso si è articolato in una serie <strong>di</strong> incontri che hanno avuto<br />

luogo da marzo a maggio del <strong>2009</strong>, collocandosi all’interno <strong>di</strong> un <strong>di</strong>segno<br />

più ampio volto a favorire buona vita e benessere organizzativo<br />

(eudaimonia) nei servizi e nelle organizzazioni impegnate sul fronte<br />

della promozione della salute e della cura.<br />

Attraverso una metodologia attiva accompagnata da suggestioni<br />

artistiche (rappresentazioni pittoriche, brani letterari, poesie), il conduttore<br />

ha stimolato la riflessione e l’indagine su tali ambiti a partire<br />

dalle esperienze e dai racconti <strong>di</strong> vita lavorativa dei partecipanti.<br />

Tale percorso ha posto le basi per proseguire, nel corso del <strong>2010</strong><br />

e 2011, con un progetto sovra-aziendale, che vede la partecipazione<br />

dell’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (AgeNaS) e della Agenzia Regionale per i Servizi<br />

Sanitari (AReSS), con l’ALS <strong>BI</strong> nel ruolo <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento <strong>di</strong> una rete che ha già coinvolto tutte le Aziende<br />

Sanitarie dell’Area del Piemonte Nord Orientale ed alcune Aziende Sanitarie del territorio nazionale.<br />

Diversi sono gli ambiti operativi che caratterizzano questo progetto ed i suoi obiettivi. Tra i risultati<br />

perseguiti vanno richiamati la sperimentazione <strong>di</strong> modalità <strong>di</strong> intervento tese alla promozione <strong>di</strong> una<br />

cultura etico-organizzativa e la conduzione <strong>di</strong> una ricerca volta a definire un modello <strong>di</strong> valutazionevalorizzazione<br />

del capitale etico aziendale.<br />

171<br />

LE RISORSE


LE RISORSE<br />

5.1.5 L’indagine regionale sul clima interno<br />

Tra <strong>di</strong>cembre <strong>2009</strong> e gennaio <strong>2010</strong> a tutti i <strong>di</strong>pendenti<br />

dell’Azienda è stato chiesto <strong>di</strong> partecipare<br />

ad un’indagine sul clima interno che rientra in un<br />

più ampio progetto regionale denominato “sistema<br />

<strong>di</strong> Valutazione della performance della sanità<br />

piemontese”, a cui hanno preso parte tutte le<br />

aziende sanitarie ed ospedaliere del Piemonte.<br />

172<br />

L’indagine è stata coor<strong>di</strong>nata dal Laboratorio<br />

“management e sanità” della scuola superiore<br />

sant’anna <strong>di</strong> pisa e ha coinvolto non solo le aziende<br />

sanitarie piemontesi, ma anche quelle <strong>di</strong> Toscana,<br />

Liguria ed Umbria.<br />

Il sistema <strong>di</strong> valutazione ha inteso valutare le<br />

principali <strong>di</strong>mensioni della vita organizzativa e della<br />

qualità dei servizi:<br />

A. in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> salute della popolazione del territorio<br />

<strong>di</strong> riferimento;<br />

B. capacità dell’Azienda <strong>di</strong> perseguire le strategie<br />

regionali;<br />

C. valutazione socio-sanitaria;<br />

D. valutazione della sod<strong>di</strong>sfazione dei citta<strong>di</strong>ni per<br />

alcuni servizi campione (indagine telefonica su<br />

sod<strong>di</strong>sfazione per me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina generale,<br />

pe<strong>di</strong>atri <strong>di</strong> libera scelta, <strong>di</strong>agnostica territoriale<br />

e Pronto Soccorso);<br />

E. valutazione della sod<strong>di</strong>sfazione degli operatori<br />

(analisi del “clima interno aziendale” attraverso<br />

il questionario on-line);<br />

F. valutazione dell’efficienza operativa ed economico-finanziaria<br />

dell’Azienda.<br />

I dati raccolti per tutte le <strong>di</strong>mensioni sono stati<br />

elaborati dalla Scuola Superiore S. Anna <strong>di</strong> Pisa<br />

che, nel giugno <strong>2010</strong>, ha restituito alle aziende i<br />

risultati. Questi sono stati presentati utilizzando<br />

l’immagine <strong>di</strong> un “bersaglio”: ogni spicchio del<br />

bersaglio corrisponde ad un in<strong>di</strong>catore <strong>di</strong> valutazione,<br />

mentre i cerchi bianchi corrispondono alla<br />

posizione dell’ASL <strong>BI</strong> rispetto ad ogni in<strong>di</strong>catore.<br />

Più il cerchio è vicino al centro del bersaglio, più la<br />

valutazione dell’Azienda è positiva.


Per quanto concerne i risultati dell’indagine sul<br />

clima interno, l’ASL <strong>BI</strong> è risultata al 7° posto sulle<br />

22 aziende sanitarie piemontesi per percentuale<br />

<strong>di</strong> partecipazione dei propri <strong>di</strong>pendenti all’indagi-<br />

asL bi - bersaGLio GeneraLe deGLi in<strong>di</strong>Catori<br />

ne: i rispondenti sono stati circa 500, pari al 27%<br />

dell’intera compagine aziendale, rispetto ad una<br />

me<strong>di</strong>a regionale del 20%).<br />

173<br />

LE RISORSE


LE RISORSE<br />

per quanto concerne gli in<strong>di</strong>catori del clima<br />

interno, relativi alla sod<strong>di</strong>sfazione rispetto al proprio<br />

lavoro, al proprio management e alla propria<br />

azienda, in generale l’asL bi ha ottenuto risultati<br />

positivi, superiori alla me<strong>di</strong>a regionale.<br />

Per quanto riguarda la sod<strong>di</strong>sfazione dei <strong>di</strong>pendenti<br />

per il proprio lavoro, l’ASL <strong>BI</strong> ottiene risultati<br />

incoraggianti: l’83% dei <strong>di</strong>pendenti dell’asL bi<br />

<strong>di</strong>chiara <strong>di</strong> svolgere un lavoro che piace (rispetto<br />

174<br />

percentuale <strong>di</strong> partecipazione all’indagine <strong>di</strong> clima interno<br />

al 79% della me<strong>di</strong>a regionale) e l’88% si trova abbastanza<br />

o molto bene a lavorare nella propria<br />

struttura o unità operativa (rispetto all’82% della<br />

me<strong>di</strong>a regionale).<br />

Per quanto riguarda la Comunicazione e l’informazione<br />

per i <strong>di</strong>pendenti tale area risulta critica<br />

per tutte le 22 aziende regionali. A fronte <strong>di</strong> tale<br />

criticità <strong>di</strong>ffusa, l’asL bi si posiziona comunque al<br />

3° posto tra tutte le Aziende Sanitarie Regionali.<br />

Comunicazione e informazione per i <strong>di</strong>pendenti (e11)


L’ASL <strong>BI</strong> è risultata al 1° posto per quanto riguarda<br />

la sod<strong>di</strong>sfazione dei <strong>di</strong>pendenti per la<br />

propria <strong>di</strong>rigenza (In<strong>di</strong>catore E10 del bersaglio:<br />

capacità <strong>di</strong> informare, dare feedback al personale<br />

e <strong>di</strong> ascoltare proposte, aiuto nello sviluppo delle<br />

capacità e nello svolgimento dei compiti, capacità<br />

<strong>di</strong> delegare, capacità <strong>di</strong> gestione del personale e <strong>di</strong><br />

organizzazione del lavoro).<br />

L’ASL <strong>BI</strong> è risultata al 1° posto anche per quanto<br />

riguarda la conoscenza e la sod<strong>di</strong>sfazione dei<br />

<strong>di</strong>pendenti per l’utilizzo degli obiettivi <strong>di</strong> budget<br />

(In<strong>di</strong>catore F8 relativo a conoscenza, con<strong>di</strong>visione,<br />

verifica e utilità degli obiettivi <strong>di</strong> budget).<br />

Ulteriori punti del questionario erano rivolti a<br />

rilevare la percezione dei <strong>di</strong>pendenti su temi quali:<br />

l’incoraggiamento all’innovazione e la crescita<br />

personale, la collaborazione e la gestione dei<br />

rapporti tra le varie strutture. I risultati che l’ASL<br />

<strong>BI</strong> ottiene sono anche qui al <strong>di</strong> sopra della me<strong>di</strong>a<br />

regionale.<br />

Rinnovamento<br />

tecnologico<br />

del Laboratorio<br />

Analisi<br />

il management per i <strong>di</strong>pendenti<br />

175<br />

LE RISORSE


LE RISORSE<br />

5.2 Il sistema informativo<br />

e le tecnologie informatiche<br />

In un contesto sempre più <strong>di</strong>namico, le aziende<br />

si trovano in una situazione <strong>di</strong> grande complessità<br />

gestionale e con l’esigenza <strong>di</strong> dover gestire quantità<br />

sempre maggiori <strong>di</strong> informazioni in modo sempre<br />

più efficace, efficiente e tempestivo, per poter<br />

orientare le decisioni in tempi rapi<strong>di</strong>.<br />

Lo sviluppo dei sistemi informativi in ambito<br />

sanitario è considerato dalle autorità internazionali<br />

e nazionali come un fattore in<strong>di</strong>spensabile al<br />

miglioramento della qualità dei servizi.<br />

Il Sistema Informativo e Tecnologie Informatiche<br />

è un’area strategica dell’ASL <strong>BI</strong> che:<br />

- gestisce un budget annuale <strong>di</strong> oltre 3 milioni <strong>di</strong><br />

euro, mantenendo il controllo dei costi;<br />

- costituisce il riferimento aziendale per gli investimenti<br />

in software e hardware;<br />

- si occupa del corretto invio dei flussi informativi nei<br />

confronti della Regione e del Ministero della Salute.<br />

Attualmente l’infrastruttura informatica<br />

dell’Azienda conta circa 1.000 postazioni <strong>di</strong> lavoro<br />

e 20 se<strong>di</strong> sul territorio dell’asL bi. Per la gestione<br />

operativa delle postazioni <strong>di</strong> lavoro, dei software e<br />

dell’infrastruttura della rete aziendale ci si avvale<br />

del supporto del Csi-piemonte.<br />

L’attività svolta nel corso del biennio <strong>2009</strong>-<br />

<strong>2010</strong> ha visto l’estensione dei sistemi alle nuove<br />

se<strong>di</strong> e si è concentrata sul supporto alle nuove<br />

esigenze <strong>di</strong> cooperazione con le strutture esterne<br />

all’azienda nell’ambito dei piani strategici definiti<br />

dalla Direzione Generale. I risultati raggiunti sono:<br />

- l’informatizzazione delle nuove strutture aperte<br />

a biella:<br />

o la sede del <strong>di</strong>stretto 1 <strong>di</strong> via Caraccio, con<br />

176<br />

l’avvio della modalità <strong>di</strong> esecuzione degli<br />

esami <strong>di</strong> Laboratorio Analisi ad accesso <strong>di</strong>retto<br />

e prenotazioni specialistiche;<br />

o la sede <strong>di</strong> via Campagné, ove si svolgono le<br />

attività del <strong>di</strong>partimento <strong>di</strong> salute mentale;<br />

- l’informatizzazione della nuova sede a Cossato in<br />

località paruzza, ove si svolgono le attività ambulatoriali<br />

<strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina riabilitativa e <strong>di</strong> psichiatria;<br />

- l’attivazione del nuovo sistema <strong>di</strong> pagamento<br />

ticket on-line tramite il Portale Web dell’Azienda<br />

Sanitaria. Tale progetto denominato “Punto<br />

Giallo Web” è stato premiato nell’ambito del<br />

concorso “premiamo i risultati” dal ministero<br />

dell’innovazione e della pubblica amministrazione<br />

durante il Forum pa tenutosi a roma a<br />

maggio del <strong>2010</strong>;<br />

- l’istituzione dell’Ufficio anagrafe Centralizzato,<br />

al fine <strong>di</strong> attivare entro l’anno <strong>2010</strong> l’Anagrafe<br />

Unica Regionale degli Assistiti (AURA), primo<br />

tassello del Progetto Regionale relativo al Sistema<br />

Informatico Regionale <strong>di</strong> Sanità Elettronica<br />

(SIRSE);<br />

- la realizzazione della rete wireless presso il<br />

reparto <strong>di</strong> oncologia, al fine <strong>di</strong> sperimentare<br />

l’utilizzo della cartella clinica oncologica al letto<br />

del paziente.<br />

I progetti futuri, in aderenza con il modello <strong>di</strong><br />

“sanità in rete”, vedranno le tecnologie ICT (Information<br />

and Communication Technology) come<br />

fattore chiave per la realizzazione <strong>di</strong> una piattaforma<br />

<strong>di</strong> salute-assistenza integrata che possa<br />

costituire un elemento abilitante per migliorare<br />

l’efficacia del Sistema Sanitario Regionale, garantendone<br />

così la sostenibilità economica e facilitando<br />

l’accesso e la fruizione dei servizi sanitari<br />

da parte del citta<strong>di</strong>no-utente.<br />

La Regione Piemonte ha definito le linee <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo<br />

per la realizzazione del Sistema Integrato Re-


gionale <strong>di</strong> Sanità Elettronica: il contributo dell’ICT<br />

in Sanità è ampio e non si limita all’apporto tecnologico,<br />

ma può <strong>di</strong>ventare un elemento importante<br />

per la riorganizzazione dell’attività professionale<br />

degli operatori.<br />

Nell’ambito del progetto regionale l’ASL <strong>BI</strong> è<br />

coinvolta sia per l’adeguamento delle singole componenti<br />

che costituiscono la piattaforma comune<br />

<strong>di</strong> comunicazione (Anagrafe Unica Regionale degli<br />

Assistiti, Anagrafe degli Operatori Sanitari) sia per<br />

l’adozione della cartella clinica informatizzata, per<br />

favorire e supportare la continuità assistenziale in<br />

un’ottica <strong>di</strong> realizzazione del Fascicolo sanitario<br />

elettronico del paziente.<br />

Il Fascicolo Sanitario Elettronico serve a raccogliere<br />

informaticamente i dati clinici relativi alla<br />

persona, informazioni che possono essere state<br />

originate in qualunque struttura sanitaria (italiana<br />

o europea, come prevedono i progetti dell’Unione<br />

Europea) in modo da renderle <strong>di</strong>sponibili ad ogni<br />

operatore sanitario sul territorio (nazionale ed europeo)<br />

che debba prestare cure a quella persona.<br />

Tutto ciò assume una particolare importanza per<br />

l’ASL <strong>BI</strong> in vista della realizzazione del nuovo<br />

ospedale, in cui l’infrastruttura informatica dovrà<br />

essere insita nella nuova struttura e<strong>di</strong>lizia per migliorare<br />

i percorsi degli utenti e l’efficienza e l’efficacia<br />

tecnologica.<br />

Il Sistema Informativo nel Nuovo Ospedale si<br />

baserà su una nuova infrastruttura che gestirà in<br />

modo integrato le ICT, con la possibilità <strong>di</strong> utilizzare<br />

e con<strong>di</strong>videre in modo efficace le informazioni<br />

clinico-sanitarie, amministrativo-logistiche sia tra<br />

gli operatori sanitari che con i pazienti, garantendo<br />

una migliore affidabilità complessiva dei sistemi ed<br />

ottimizzando i processi operativi interni.<br />

L’adozione <strong>di</strong> un modello aperto ed integrato,<br />

all’avanguar<strong>di</strong>a in campo informatico dovrebbe garantire<br />

la <strong>di</strong>sponibilità delle informazioni cliniche<br />

tra le strutture ospedaliere e assistenziali del territorio,<br />

quali me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina generale, pe<strong>di</strong>atri<br />

<strong>di</strong> libera scelta, strutture <strong>di</strong>strettuali e residenziali<br />

per costruire il fascicolo sanitario personale a <strong>di</strong>sposizione<br />

del citta<strong>di</strong>no.<br />

177<br />

LE RISORSE


LE RISORSE<br />

5.3 Le tecnologie e l’innovazione<br />

Le tecnologie sanitarie sono un elemento ormai<br />

irrinunciabile nella cura della salute. Forniscono la<br />

maggiore fonte <strong>di</strong> dati sullo stato del paziente e, a<br />

<strong>di</strong>versi livelli, determinano la qualità delle attività<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>agnosi e terapia. Inoltre il loro stato d’uso e<br />

manutenzione determina e con<strong>di</strong>ziona la sicurezza<br />

del paziente e degli operatori.<br />

Il governo delle tecnologie sanitarie è, pertanto,<br />

un elemento centrale sia nello svolgimento dell’attuale<br />

attività sanitaria ed ancor più nella fase <strong>di</strong><br />

completamento ed attivazione del nuovo ospedale.<br />

Al crescere dell’utilizzo delle tecnologie nelle attività<br />

sanitarie, l’ASL ha progessivamente adeguato<br />

il profilo e l’organizzazione delle risorse umane<br />

preposte a gestire tali processi. In tale prospettiva,<br />

178<br />

la funzione <strong>di</strong> ingegneria Clinica, storicamente legata<br />

agli aspetti manutentivi e <strong>di</strong> consulenza tecnica<br />

sugli acquisti, ha esteso e mo<strong>di</strong>ficato l’area specifica<br />

<strong>di</strong> competenza e responsabilità acquisendo il ruolo <strong>di</strong><br />

collegamento e interfaccia tra la cultura prettamente<br />

tecnica e quella clinica/sanitaria fornendo inoltre<br />

il supporto alla Direzione Strategica per operare le<br />

scelte che ottimizzino il rapporto costo – beneficio,<br />

anche in un’ottica <strong>di</strong> ricaduta sul sistema sociale e<br />

territoriale, nonchè per la gestione del rischio, sempre<br />

e comunque insito nell’utilizzo <strong>di</strong> una tecnologia.<br />

La tabella seguente riporta in sintesi le attività,<br />

ed il loro valore finanziario, relative al governo delle<br />

attrezzature sanitarie. Nelle pagine successive<br />

vengono illustrate, a titolo <strong>di</strong> esempio, alcune apparecchiature<br />

acquisite nell’ultimo biennio.<br />

Costi per iL GoVerno deLLe teCnoLoGie presso L’asL bi<br />

2006 2007 2008 <strong>2009</strong> <strong>2010</strong><br />

Governo delle tecnologie<br />

Risorse umane e struttura <strong>di</strong> Ingegneria<br />

Clinica<br />

Costi <strong>di</strong> manutenzione delle attrezzature<br />

240.000,00 230.000,00 250.000,00 300.000,00 310.000,00<br />

sanitarie (manutenzioni in appalto e parti<br />

<strong>di</strong> ricambio)<br />

investimenti<br />

1.690.000,00 2.086.000,00 1.962.000,00 2.130.000,00 2.130.000,00<br />

Investimenti in tecnologia (finanziamenti<br />

981.500,00<br />

regionale) *<br />

1.593.000,00 1.460.000,00 1.498.000,00 1.120.000,00<br />

Costi per leasing su apparecchiature<br />

sanitarie (finanziamenti regionali) *<br />

632.529,00 318.288,00 318.288,00 318.288,00 221.660,00<br />

Costi per canoni <strong>di</strong> locazione/service su<br />

973.519,00 893.800,00 718.936,00 635.143,00<br />

apparecchiature sanitarie (finanziamenti<br />

regionali) *<br />

1.029.413,00<br />

Investimenti in tecnologia (finanziamenti<br />

privati)<br />

446.145,20 521.331,02 871.260,22 536.500,00 686.456,80<br />

totale<br />

* i fon<strong>di</strong> <strong>2010</strong> non sono ancora stati assegnati<br />

In euro<br />

5.631.087,20 5.589.138,02 5.793.348,22 5.123.724,00 4.964.759,80


DIAGNOSTICA RADIOLOGICA DIGITALE DIRETTA<br />

bieLLa pronto soCCorso:<br />

- modeLLo: aCseLerate<br />

- produttore: FUJi me<strong>di</strong>CaL sYstems<br />

- Valore delle apparecchiature: 325.000 €<br />

-<br />

poLiambULatorio <strong>di</strong> Cossato:<br />

- modeLLo: dr 7500Wm<br />

- produttore: Carestream HeaLtH<br />

- Valore delle apparecchiature: 200.000 €<br />

- apparecchiature: 200.000 €<br />

Finanziamento: piano triennale regionale<br />

Con ra<strong>di</strong>ografia <strong>di</strong>gitale si in<strong>di</strong>ca la modalità <strong>di</strong>gitale<br />

<strong>di</strong> acquisizione dall’immagine rX che, a <strong>di</strong>fferenza<br />

della meno recente tecnica analogica, rende<br />

possibile l’utilizzo <strong>di</strong> programmi informatici in<br />

grado <strong>di</strong> effettuare l’archiviazione delle immagini<br />

e la loro mo<strong>di</strong>ficazione post-acquisizione, permettendo<br />

inoltre al me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> analizzare le immagini<br />

richiamandole su appositi computer denominati<br />

“Stazioni <strong>di</strong> refertazione”.<br />

I sistemi <strong>di</strong>gitali posseggono inoltre il vantaggio<br />

<strong>di</strong> poter compensare eventuali errori <strong>di</strong> esposizione,<br />

sempre possibili in ra<strong>di</strong>ologia, generando<br />

comunque un’immagine utilizzabile per la <strong>di</strong>agnosi,<br />

ed eliminando la necessità <strong>di</strong> ripetere l’esame.<br />

Con la sostituzione delle due apparecchiature<br />

ra<strong>di</strong>ologiche citate, si è riadeguata la capacità <strong>di</strong>agnostica<br />

territoriale <strong>di</strong> Cossato (i cui locali hanno<br />

beneficiato <strong>di</strong> un importante intervento <strong>di</strong> ristrutturazione<br />

nel <strong>di</strong>cembre <strong>2009</strong>) rendendo inoltre<br />

possibile la lettura e la refertazione delle immagini<br />

anche <strong>di</strong>rettamente dalle stazioni della Ra<strong>di</strong>ologia<br />

dell’Ospedale a Biella.<br />

La sostituzione dell’apparecchiatura de<strong>di</strong>cata<br />

alla <strong>di</strong>agnostica ra<strong>di</strong>ologica <strong>di</strong> pronto soccorso<br />

permette, <strong>di</strong> avere un sistema <strong>di</strong> utilizzo estrema-<br />

mente flessibile che consente <strong>di</strong> limitare al massimo<br />

la necessità <strong>di</strong> spostamento del paziente. Il<br />

passaggio ai sistemi <strong>di</strong>gitali <strong>di</strong>retti permette inoltre<br />

<strong>di</strong> creare sistemi informatizzati <strong>di</strong> archiviazione e<br />

<strong>di</strong>stribuzione delle immagini (PACS) che garantiscono,<br />

insieme ai sistemi informatizzati per la<br />

cartella clinica, <strong>di</strong> avere a <strong>di</strong>sposizione in ogni momento<br />

tutte le informazioni <strong>di</strong>agnostiche attuali e<br />

pregresse relative ad un paziente.<br />

La nuova apparecchiatura<br />

ra<strong>di</strong>ografica <strong>di</strong>gitale presso<br />

il Poliambulatorio <strong>di</strong> Cossato<br />

179<br />

LE RISORSE


LE RISORSE<br />

mINERALOmETRIA OSSEA COmPUTERIzzATA (m.O.C.)<br />

modello: <strong>di</strong>sCoVerY W<br />

produttore: HoLoGiC inC<br />

Finanziamento: donazione della Fondazione<br />

Cassa <strong>di</strong> risparmio <strong>di</strong> biella<br />

Valore apparecchiatura: 45.000 €<br />

L’osteoporosi è una malattia dello scheletro che<br />

pre<strong>di</strong>spone il malato ad un aumento del rischio <strong>di</strong><br />

fratture. La Mineralometria Ossea Computerizzata<br />

(MOC) è una tecnica <strong>di</strong>agnostica per l’accertamento<br />

del grado <strong>di</strong> mineralizzazione delle ossa<br />

e, pertanto, rappresenta l’esame <strong>di</strong> riferimento<br />

per la <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> osteoporosi. Questa patologia<br />

si manifesta prevalentemente nella popolazione<br />

femminile in età postmenopausale ed in età senile<br />

nei soggetti <strong>di</strong> entrambi i sessi, oppure in seguito<br />

a malattie endocrine, ematologiche o a terapie a<br />

base <strong>di</strong> cortisone. La tecnica più <strong>di</strong>ffusa per l’esecuzione<br />

della MOC è la cosiddetta DEXA, che utilizza<br />

un apparecchio a raggi X. Le zone dello scheletro<br />

su cui viene effettuata la MOC sono la colonna<br />

vertebrale lombare e il collo del femore. La dose <strong>di</strong><br />

ra<strong>di</strong>azione assorbita dal paziente per l’esecuzione<br />

<strong>di</strong> un esame della colonna vertebrale è minima e<br />

praticamente trascurabile.<br />

180<br />

La MOC non richiede alcun tipo <strong>di</strong> preparazione<br />

e non provoca nessun dolore o fasti<strong>di</strong>o. L’esame<br />

completo <strong>di</strong> entrambi i siti scheletrici – colonna<br />

vertebrale lombare e collo del femore – dura meno<br />

<strong>di</strong> 10 minuti.<br />

La donazione <strong>di</strong> questa apparecchiatura permette<br />

un ulteriore aumento nell’offerta dei servizi per<br />

la popolazione biellese, riportando nelle strutture<br />

pubbliche dell’ASL <strong>BI</strong> l’esame per la Densitometria<br />

Ossea. Tale esame è prenotabile dal 20 settembre<br />

<strong>2010</strong>. In circa un mese e mezzo le prestazioni effettuate<br />

sono state 400. Da metà novembre è previsto<br />

un incremento <strong>di</strong> attività: da 10 a 14 esami al<br />

giorno. In questo modo, i citta<strong>di</strong>ni biellesi potranno<br />

evitare <strong>di</strong> recarsi fuori provincia (3.235 prestazioni<br />

fuori ASL <strong>BI</strong> nel <strong>2009</strong>) trovando qui una risposta<br />

adeguata e in tempi brevi.<br />

mONITORAGGIO DEI PARAmETRI VITALI IN AREA<br />

CRITICA<br />

modello:<br />

- centrale > iCentraL enterprise,<br />

- monitor > n°9 CaresCape b850 + n°2 dasH<br />

produttore: Ge HeaLtHCare<br />

Finanziamento: piano triennale regionale<br />

Valore apparecchiatura: 228.000 €<br />

I pazienti in con<strong>di</strong>zioni più critiche richiedono<br />

un’osservazione costante e la visualizzazione continua<br />

<strong>di</strong> determinati parametri, seguita da una rapida<br />

interpretazione del loro significato. Il monitor<br />

parametri vitali è un apparecchio utilizzato per rilevare<br />

e visualizzare con continuità segnali fisiologici<br />

relativi a funzioni vitali del paziente e sono <strong>di</strong>ffusi<br />

in molti reparti ospedalieri, ma costituiscono<br />

uno strumento <strong>di</strong> base in<strong>di</strong>spensabile per tutte la<br />

sale operatorie e le terapie intensive. La configurazione<br />

dei monitor acquisiti dall’ASL è estrema-


mente avanzata e consente inoltre <strong>di</strong> tenere sotto<br />

controllo parametri particolari e molto importanti<br />

(precedentemente non presenti o frammentati su<br />

<strong>di</strong>fferenti apparecchiature). Inoltre è <strong>di</strong>sponibile un<br />

monitor portatile che permette <strong>di</strong> mantenere la<br />

continuità del monitoraggio anche durante il trasporto<br />

intra o extraospedaliero del paziente.<br />

Con i nuovi monitor per parametri vitali si colloca<br />

la capacità della delle Struttura <strong>di</strong> Rianimazione e<br />

Terapia Intensiva al più elevato standard presente sul<br />

mercato e si pone come elemento fondamentale per<br />

la realizzazione della cartella clinica informatizzata.<br />

ELASTOSONOGRAFIA EPATICA<br />

modello: FibrosCan<br />

produttore: eCHosens<br />

Finanziamento: donazione della Fondazione Cassa<br />

<strong>di</strong> risparmio <strong>di</strong> biella<br />

Valore tecnologia: 55.000 €<br />

L’elastografia epatica è una nuova modalità che,<br />

in un panorama <strong>di</strong> nuove meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong>agnostiche<br />

epatiche, si è inserita da qualche anno come una<br />

delle tecniche più interessanti. Consente infatti <strong>di</strong><br />

valutare il grado <strong>di</strong> rigi<strong>di</strong>tà del tessuto epatico, secondo<br />

il presupposto che il grado <strong>di</strong> elasticità epatico<br />

è inversamente proporzionale al grado <strong>di</strong> fibrosi.<br />

L’esame consiste in una serie <strong>di</strong> rilevazioni <strong>di</strong> tipo<br />

non invasivo, molto simile ad una comune ecografia,<br />

della durata <strong>di</strong> pochi secon<strong>di</strong>, con successivo calcolo<br />

del valore me<strong>di</strong>o come in<strong>di</strong>ce finale della rigi<strong>di</strong>tà parenchimale.<br />

L’esame nel suo insieme ha una durata<br />

<strong>di</strong> circa 5–10 minuti senza recare al paziente alcuna<br />

sensazione <strong>di</strong> dolore né <strong>di</strong> fasti<strong>di</strong>o.<br />

L’eleastografia epatica, presenta pertanto notevoli<br />

vantaggi:<br />

• semplicità <strong>di</strong> esecuzione;<br />

• non invasività;<br />

Il Direttore della Struttura <strong>di</strong> Malattie Infettive,<br />

Dr. Massimo Andreoni, con alcuni<br />

collaboratori e il nuovo Fibroscan<br />

• facile trasportabilità dello strumento da un reparto<br />

all’altro;<br />

• costo limitato;<br />

• ripetibilità nel tempo con un minimo impatto<br />

per il paziente.<br />

L’acquisizione risulta <strong>di</strong> elevato valore strategico<br />

in quanto permette <strong>di</strong> situare Biella nel novero<br />

delle poche strutture pubbliche piemontesi che <strong>di</strong>spongono<br />

della meto<strong>di</strong>ca.<br />

181<br />

LE RISORSE


LE RISORSE<br />

5.4 L’acquisizione <strong>di</strong> beni e servizi<br />

Per un corretto svolgimento delle attività istituzionali<br />

dell’ASL è in<strong>di</strong>spensabile una corretta ed efficace<br />

attività <strong>di</strong> acquisizione <strong>di</strong> beni e servizi, che viene<br />

svolta attraverso le Strutture Aziendali “Acquisizione<br />

e gestione servizi” e “Approvvigionamento <strong>di</strong> beni”.<br />

Le due Strutture, in relazione agli ambiti <strong>di</strong> competenza<br />

<strong>di</strong> ciascuna, svolgono le seguenti attività:<br />

• svolgimento <strong>di</strong> procedure per l’in<strong>di</strong>viduazione del<br />

contraente per l’acquisizione <strong>di</strong> beni e <strong>di</strong> servizi, nel<br />

rispetto della normativa comunitaria e nazionale;<br />

• gestione, <strong>di</strong>rettamente o tramite Ditta esterna,<br />

<strong>di</strong> servizi economali e alberghieri strumentali<br />

e <strong>di</strong> supporto alle attività sanitarie. nel rispetto<br />

dei principi <strong>di</strong> economicità, efficienza, buon<br />

andamento e imparzialità, con particolare riferimento<br />

alla qualità del servizio erogato;<br />

• in<strong>di</strong>viduazione del miglior fornitore al fine <strong>di</strong><br />

permettere all’utilizzatore <strong>di</strong> rendere al paziente<br />

il miglior servizio possibile.<br />

Le attività vengono svolte nel rispetto dei seguenti<br />

principi:<br />

• pari con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> accesso per i fornitori, trasparenza<br />

e concorrenzialità, in conformità ai principi<br />

stabiliti dal <strong>di</strong>ritto comunitario;<br />

• pubblicazione dei ban<strong>di</strong> e dei capitolati sul sito<br />

aziendale;<br />

182<br />

• utilizzo degli strumenti elettronici per l’espletamento<br />

delle procedure <strong>di</strong> valore inferiore alla<br />

soglia <strong>di</strong> rilievo comunitario;<br />

• espletamento, secondo programma concordato,<br />

<strong>di</strong> gare nell’ambito dell’Area funzionale sovrazonale<br />

2 (Piemonte nord-orientale).<br />

Nella successiva tabella è in<strong>di</strong>cata l’entità del<br />

fatturato negli ultimi anni da cui si evince come<br />

me<strong>di</strong>amente un terzo del fatturato riguar<strong>di</strong> fornitori<br />

della Provincia, a conferma dell’importanza<br />

dell’ASL come volano per l’economia locale.<br />

L’andamento scostante della voce relativa agli<br />

investimenti è strettamente legata ai lavori nel<br />

cantiere del Nuovo Ospedale: attività piena nel<br />

2008, parziale nel <strong>2009</strong>, nulla nel <strong>2010</strong>.<br />

2007<br />

FattUrato Fornitori<br />

2008 <strong>2009</strong> GEN – SET <strong>2010</strong><br />

Totale Fatture € 92.801.964 € 114.314.525 € 108.527.507 € 75.534.661<br />

<strong>di</strong> cui per investimenti € 16.055.937 € 29.010.257 € 11.195.040 € 2.460.342<br />

<strong>di</strong> cui fornitori Provincia <strong>di</strong><br />

Biella<br />

€ 28.887.316 € 33.127.121 € 36.459.615 € 28.930.566<br />

% fornitori locali 31,13% 28,98% 33,59% 38,30%


spesa per Le prinCipaLi CateGorie <strong>di</strong> beni e serVizi<br />

2007 2008 <strong>2009</strong> Previsione <strong>2010</strong>*<br />

beni<br />

Farmaci 11.117 13.445 14.627 16.090<br />

Diagnostici 3.851 3.950 4.213 3.943<br />

Presi<strong>di</strong> chirurgici e materiale 5.457<br />

sanitario<br />

5.951 6.924 7.296<br />

Materiali protesici 1.995 2.308 2.465 2.695<br />

Generi <strong>di</strong> vitto e prodotti<br />

<strong>di</strong>etetici<br />

1.256 1.437 1.438 1.428<br />

Combustibili e carburanti<br />

serVizi<br />

1.492 1.641 1.656 1.526<br />

Farmaceutica convenzionata 31.267 32.881 33.064 32.620<br />

Servizi economali appaltati 6.478 6.642 7.676 7.261<br />

Manutenzioni e materiali 3.116 3.489 3.086 2.968<br />

*Proiezione in base al periodo gennaio-settembre<br />

In migliaia <strong>di</strong> euro<br />

Il trend in aumento nel <strong>2009</strong> <strong>di</strong> tutte le tipologie<br />

<strong>di</strong> beni e servizi è relazionabile all’aumento dei servizi<br />

offerti in ospedale e sul territorio e allo sforzo<br />

<strong>di</strong> incremento produttivo, sia <strong>di</strong> ricovero che ambulatoriale.<br />

Nel <strong>2010</strong> i dati, anche se previsionali,<br />

sono contrastanti: evidenziano economie in alcuni<br />

tipologie <strong>di</strong> beni e servizi, come obiettivo da Piano<br />

<strong>di</strong> Rientro, mentre aumentano in altre a conferma<br />

della volontà dell’Azienda <strong>di</strong> non interrompere il<br />

processo <strong>di</strong> crescita in corso.<br />

I pagamenti delle utenze, delle cooperative sociali,<br />

delle case <strong>di</strong> riposo, degli enti strumentali regionali,<br />

delle case <strong>di</strong> cura accre<strong>di</strong>tate, dei me<strong>di</strong>ci<br />

convenzionati e delle farmacie sul territorio avvengono<br />

sempre regolarmente alle scadenze concordate.<br />

Per tutti gli altri pagamenti, dalla tabella suc-<br />

183<br />

LE RISORSE


LE RISORSE<br />

cessiva si evince un progressivo peggioramento dei<br />

tempi nel <strong>2009</strong> dovuto principalmente allo sforzo<br />

economico per il cantiere del nuovo ospedale che<br />

ha richiesto pagamenti regolari a fronte <strong>di</strong> consistenti<br />

avanzamenti lavori. Nel <strong>2010</strong> il fermo del<br />

cantiere ha consentito <strong>di</strong> <strong>di</strong>minuire in generale i<br />

tempi me<strong>di</strong> <strong>di</strong> pagamento.<br />

184<br />

Il pagamento me<strong>di</strong>o dei fornitori effettuato<br />

dall’ASL <strong>BI</strong> nel <strong>2009</strong> e nel <strong>2010</strong> rimane, comunque,<br />

ben al <strong>di</strong> sotto delle me<strong>di</strong>e regionali e nazionali per<br />

la sanità.<br />

tempi me<strong>di</strong> <strong>di</strong> paGamento in Giorni<br />

2007 2008 <strong>2009</strong> GEN-SET <strong>2010</strong><br />

prodotti farmaceutici 131 142 149 151<br />

altri beni sanitari 122 135 151 148<br />

beni non sanitari 124 134 147 132<br />

servizi 124 131 129 100<br />

investimenti 133 139 139 91


5.5 Ren<strong>di</strong>conto economico<br />

Il bilancio e la contabilità dell’ASL <strong>BI</strong> sono gestiti<br />

in ottemperanza ai criteri e alle <strong>di</strong>sposizioni<br />

regionali vigenti.<br />

I ricavi dell’ASL <strong>BI</strong>, come <strong>di</strong> tutte le Aziende Sanitarie<br />

Locali, sono costituiti per circa il 90% dalla<br />

quota del Fondo Sanitario <strong>di</strong>stribuita dalla Regione<br />

e, per la parte restante, da proventi derivanti dalla<br />

erogazione <strong>di</strong> servizi a pagamento (in cui la parte<br />

più rilevante è data dagli addebiti ad altre aziende<br />

sanitarie delle prestazioni effettuate in favore dei<br />

loro assistiti, la c.d. mobilità sanitaria), dalle entrate<br />

<strong>di</strong> natura straor<strong>di</strong>naria e dai costi capitalizzati.<br />

Anche per il <strong>2009</strong>, l’ASL <strong>BI</strong> risulta avere una quota<br />

<strong>di</strong> contributi in conto esercizio che, a parità <strong>di</strong> popolazione,<br />

risulta essere inferiore a quelle <strong>di</strong> altre ASL<br />

e che, nonostante questo evidente e conclamato sottofinanziamento<br />

(vedere tabella sottostante), ha raggiunto<br />

negli anni 2006, 2007 e 2008 il pareggio <strong>di</strong> bilancio,<br />

mentre per il <strong>2009</strong> a livello <strong>di</strong> preconsuntivo<br />

si evidenzia un avanzo <strong>di</strong> gestione <strong>di</strong> € 1.796.088.<br />

Il Conto Economico riclassificato per la misurazione<br />

del valore aggiunto rappresenta la capacità<br />

dell’Azienda <strong>di</strong> remunerare i fattori produttivi: tanto<br />

maggiore è il Valore Aggiunto tanto è maggiore la<br />

capacità <strong>di</strong> generare risorse finanziarie da destinare<br />

alla remunerazione dei fattori produttivi interni.<br />

Finanziamento deLLe asL deL QUadrante nord est – anno <strong>2009</strong><br />

Abitanti<br />

(in migliaia)<br />

Finanziamento<br />

totale lordo<br />

(in migliaia <strong>di</strong> €)<br />

Differenza<br />

rispetto ASL<br />

<strong>BI</strong>ELLA<br />

Quota procapite<br />

(in €)<br />

Differenza<br />

rispetto ASL<br />

<strong>BI</strong>ELLA<br />

ASL VERCELLI 175,0 331.154 + 37.499 1.892,31 245,03<br />

ASL VCO 173,1 312.911 + 19.256 1.807,69 160,41<br />

ASL <strong>BI</strong>ELLA 178,2 293.545 1.647,28<br />

ASL NOVARA 339,5 503.225 + 209.570 1.482,25 -165,03<br />

185<br />

LE RISORSE


LE RISORSE<br />

186<br />

CONTO ECONOmICO A VALORE AGGIUNTO<br />

ConsUntiVo<br />

2007<br />

ConsUntiVo<br />

2008<br />

preConsUntiVo<br />

<strong>2009</strong><br />

a) Valore della produzione<br />

contributi c/esercizio quota Regione 270.314.760 282.276.683 293.545.356<br />

altri contributi c/esercizio 2.647.717 2.849.931 1.693.408<br />

proventi e ricavi <strong>di</strong>versi 19.370.864 20.629.909 21.995.586<br />

concorsi, recuperi, rimborsi per attività<br />

tipiche<br />

754.335 997.388 792.223<br />

compartecipazione alla spesa per prestazioni<br />

sanitarie<br />

4.289.975 4.179.757 4.579.855<br />

costi capitalizzati 1.472.736 1.593.969 1.684.186<br />

totaLe (a) 298.850.387 312.527.637 324.290.614<br />

b) Costi della produzione<br />

acquisti <strong>di</strong> beni 28.610.546 31.979.873 34.867.870<br />

acquisti <strong>di</strong> servizi 159.793.729 165.560.736 169.600.050<br />

manutenzione e riparazione 2.850.607 3.246.300 2.818.999<br />

go<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> beni <strong>di</strong> terzi 1.671.416 1.900.720 2.200.909<br />

oneri <strong>di</strong>versi <strong>di</strong> gestione 2.879.165 3.614.537 4.010.838<br />

Variazione delle rimanenze 14.201 249.356 -341.931<br />

accantonamenti tipici dell’esercizio 4.300.206 1.868.094 1.348.400<br />

totaLe (b) 200.119.870 208.419.616 214.505.135<br />

C) Valore aggiunto (a-b) 98.730.517 104.108.021 109.785.479<br />

d) Costo del personale<br />

personale sanitario 68.416.093 71.622.547 75.731.959<br />

personale professionale 563.596 593.881 654.288<br />

personale tecnico 11.205.732 11.589.632 12.025.318<br />

personale amministrativo 8.745.573 9.103.565 9.331.481<br />

totaLe (d) 88.930.994 92.909.625 97.743.046<br />

e) margine operativo Lordo (C-d) 9.799.523 11.198.396 12.042.433<br />

F) Costi strutturali interni<br />

ammortamenti delle immobilizzazioni<br />

immateriali<br />

648.180 337.833 388.859<br />

ammortamento dei fabbricati 587.176 588.963 592.186


ammortamenti delle altre immobilizzazioni<br />

materiali<br />

2.794.467 2.709.865 2.511.085<br />

svalutazione dei cre<strong>di</strong>ti 24.000 24.000 35.000<br />

totaLe (F) 4.053.823 3.660.661 3.527.130<br />

G) red<strong>di</strong>to operativo (e-F) 5.745.700 7.537.735 8.515.303<br />

H) proventi e oneri finanziari<br />

interessi attivi 1.512 86.092 2.233<br />

altri proventi 0 0 0<br />

interessi passivi 1.124.557 1.611.614 1.208.219<br />

altri oneri 0 0 0<br />

totaLe (H) -1.123.045 -1.525.522 -1.205.986<br />

i) risultato or<strong>di</strong>nario (G+H) 4.622.655 6.012.213 7.309.317<br />

L) proventi ed oneri straor<strong>di</strong>nari<br />

1) minusvalenze 2.596 1.992 41.904<br />

2) plusvalenze 197 245 41.472<br />

3) accantonamenti non tipici dell’attività<br />

sanitaria<br />

0 0 0<br />

4) concorsi, recuperi, rimborsi per attività non<br />

tipiche<br />

0 0 0<br />

5) sopravvenienze ed insussistenze -378.242 -1.076.955 -71.256<br />

totaLe (L) -380.641 -1.078.702 -71.688<br />

m) risultato Lordo (i+L) 4.242.014 4.933.511 7.237.629<br />

n) imposte e tasse 6.842.132 7.087.197 7.414.793<br />

o) Utile o per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> esercizio (m-n) -2.600.118 -2.153.686 -177.164<br />

p) rettifica voci non monetarie<br />

(costi capitalizzati, ammortamenti,<br />

svalutazioni, accantonamenti non tipici, ferie)<br />

2.603.437 2.153.686 1.973.252<br />

Q) avanzo o <strong>di</strong>savanzo 3.319 0 1.796.088<br />

In euro<br />

187<br />

LE RISORSE


LE RISORSE<br />

Il risultato rappresentato trae origine dalla rilevazione<br />

dell’equilibrio economico in osservanza<br />

del criterio, in<strong>di</strong>cato dal Ministero dell’Economia<br />

e delle Finanze, dell’integrazione delle informazioni<br />

economiche con le rettifiche delle voci non<br />

monetarie (ammortamenti, costi capitalizzati, svalutazioni<br />

e saldo ferie non godute del personale<br />

<strong>di</strong>pendente). La tabella <strong>di</strong> cui sopra, che propone<br />

una riclassificazione del Conto Economico a Valore<br />

Aggiunto, è stata pertanto completata con gli elementi<br />

necessari alla <strong>di</strong>mostrazione dell’equilibrio<br />

economico-finanziario.<br />

Dall’analisi del Conto Economico si evince che<br />

la voce più rilevante è rappresentata dall’acquisito<br />

<strong>di</strong> servizi. In tale voce sono compresi principalmente:<br />

i me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> base e i pe<strong>di</strong>atri <strong>di</strong> libera scelta,<br />

188<br />

la continuità assistenziale, la residenzialità e semiresidenzialità,<br />

le case <strong>di</strong> cura del territorio, il 118,<br />

la psichiatria territoriale, le tossico<strong>di</strong>pendenze, la<br />

farmaceutica convenzionata.<br />

L’altra voce <strong>di</strong> costo più rilevante è quella del<br />

personale: la sua incidenza sul valore della produzione<br />

si mantiene costante nel triennio pari al 30%.<br />

Occorre però precisare che al costo del personale<br />

si devono aggiungere anche le imposte in quanto la<br />

loro componente più rilevante è determinata dall’Imposta<br />

Regionale sulle Attività Produttive (IRAP) che<br />

viene calcolata negli Enti Pubblici con il metodo retributivo<br />

in ragione <strong>di</strong> una aliquota pari all’8,50% del<br />

costo del personale <strong>di</strong>pendente e assimilato.<br />

La rilevante incidenza nel conto economico<br />

delle imposte costituisce una evidente <strong>di</strong>strazione<br />

delle risorse del Fondo Sanitario che quin<strong>di</strong> risulta<br />

apparentemente <strong>di</strong>latato per effetto <strong>di</strong> voci che, secondo<br />

il caso, o nel bilancio regionale o nel bilancio<br />

statale, verranno compensate.<br />

5.5.1 analisi economica per livelli <strong>di</strong><br />

assistenza<br />

L’analisi economico-patrimoniale del bilancio<br />

<strong>di</strong> esercizio non permette <strong>di</strong> evidenziare come le<br />

risorse economiche vengono allocate al fine <strong>di</strong><br />

sod<strong>di</strong>sfare i livelli <strong>di</strong> assistenza che devono essere<br />

garantiti su tutto il territorio dell’ASL come equità<br />

sociale nell’accesso alle prestazioni sanitarie.<br />

A livello nazionale sono identificate tre <strong>di</strong>verse<br />

tipologie <strong>di</strong> assistenza sanitaria che devono essere<br />

fornite dall’ASL:<br />

- assistenza CoLLettiVa - preVenzione:<br />

comprende i costi impiegati dall’Azienda per<br />

l’attività <strong>di</strong> prevenzione, in particolare i costi per


I nuovi sportelli della sede territoriale <strong>di</strong> Andorno Micca<br />

189<br />

LE RISORSE


LE RISORSE<br />

190<br />

il servizio <strong>di</strong> igiene e sanità pubblica, per la tutela<br />

igienico sanitaria degli alimenti, per la tutela<br />

della collettività dei singoli negli ambienti <strong>di</strong> vita<br />

e <strong>di</strong> lavoro, per la sanità pubblica e veterinaria<br />

- assistenza ospedaLiera: comprende i costi<br />

dei ricoveri ospedalieri, dell’attività ambulatoriale<br />

erogata all’interno del Presi<strong>di</strong>o, presso il<br />

Pronto Soccorso e le prestazioni <strong>di</strong> ricovero acquistate<br />

dalle case <strong>di</strong> cura accre<strong>di</strong>tate con sede<br />

nel territorio dell’ASL <strong>BI</strong>.<br />

- assistenza territoriaLe: comprende i costi<br />

dell’attività sanitaria erogata al <strong>di</strong> fuori della<br />

struttura ospedaliera, esclusa l’attività <strong>di</strong> prevenzione,<br />

quin<strong>di</strong> si tratta principalmente <strong>di</strong>: attività<br />

<strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina <strong>di</strong> base e pe<strong>di</strong>atrica, attività<br />

ambulatoriale erogata presso i poliambulatori<br />

territoriali, assistenza domiciliare, assistenza<br />

La nuova sede in località Paruzzza, Cossato<br />

riabilitativa, assistenza psichiatrica, assistenza<br />

ai tossico<strong>di</strong>pendenti, assistenza agli anziani, assistenza<br />

riabilitativa extra aziendale e ai <strong>di</strong>sabili,<br />

assistenza farmaceutica, assistenza protesica,<br />

servizio <strong>di</strong> emergenza territoriale 118, continuità<br />

assistenziale (ex guar<strong>di</strong>a me<strong>di</strong>ca), servizio <strong>di</strong><br />

me<strong>di</strong>cina legale e me<strong>di</strong>cina sportiva.<br />

Di seguito viene fornito uno schema riepilogativo<br />

dei costi sostenuti dall’Azienda, comprensivi della<br />

quota <strong>di</strong> pertinenza dei costi sostenuti per i servizi<br />

amministrativi <strong>di</strong> supporto, che evidenzia come le<br />

risorse economiche sono state allocate nel triennio<br />

per il sod<strong>di</strong>sfacimento dei livelli assistenziali.<br />

Si evidenzia nel triennio un aumento <strong>di</strong> tutti i livelli<br />

<strong>di</strong> assistenza forniti; significativo per il <strong>2009</strong><br />

è stato l’incremento dell’Assistenza Ospedaliera a<br />

conferma che gli ottimi risultati raggiunti sono stati<br />

accompagnati da significativi investimenti.


ANALISI ECONOmICA PER LIVELLI DI ASSISTENzA<br />

2007 2008 <strong>2009</strong><br />

Z391 Ma - Igiene e Sanità Pubblica 4.915.711 4.577.149 5.043.930<br />

Z392 Mb - Veterinaria 2.842.308 2.713.924 2.788.608<br />

Z394 Md - Centri Multizonali epidemiologia Sepi 416.449 410.807 432.021<br />

z395 totale <strong>di</strong>partimento prevenzione 8.174.468 7.701.880 8.264.559<br />

Z396 Jb - Me<strong>di</strong>cina del lavoro 922.590 943.636 742.581<br />

Z397 N - Me<strong>di</strong>cina Legale 1.553.326 1.670.106 1.855.757<br />

Z398 O - Screening 334.179 740.720 422.710<br />

z399 p - totale assistenza Collettiva 10.984.563 11.056.342 11.285.606<br />

Z400 Q - Me<strong>di</strong>cina <strong>di</strong> base 17.046.172 18.029.147 17.964.997<br />

Z401 R - Assistenza Farmaceutica tot. 42.156.274 45.127.170 46.118.051<br />

Z402 T - Assistenza specialistica (compreso C2) 49.831.543 52.950.085 52.899.499<br />

Z403 Ua - Assistenza <strong>di</strong>strettuale SERT 3.730.198 3.930.918 4.120.012<br />

Z404 Ub - Assistenza <strong>di</strong>strettuale DSM 8.379.871 8.869.859 9.836.700<br />

Z405 Va - Assistenza <strong>di</strong>strettuale Anziani 16.061.654 17.461.346 18.332.178<br />

Z406 Vb - Assistenza <strong>di</strong>strettuale Materno-Infantile 153.429 158.310 188.078<br />

Z407 Vc - Assistenza <strong>di</strong>strettuale Disabili 479.528 114.691 68.115<br />

Z408 Vd - Assistenza <strong>di</strong>strettuale 118 4.735.016 4.894.343 4.934.717<br />

Z409 V - Altra Assistenza <strong>di</strong>strettuale 12.879.478 13.837.550 14.125.122<br />

z410 W - totale assistenza <strong>di</strong>strettuale 155.453.161 165.373.420 168.587.468<br />

Z411 I - Costi strutturali Dipartimento Emergenza 5.123.074 4.976.954 6.274.127<br />

Z412 Ricoveri or<strong>di</strong>nari e <strong>di</strong>urni 100.778.720 101.111.104 105.325.949<br />

z413 X - totale assistenza ospedaliera 105.901.794 106.088.059 111.600.076<br />

z414 totale FabbisoGno parametrato Lordo 280.513.986 282.517.820 291.473.150<br />

In euro<br />

191<br />

LE RISORSE


LE RISORSE<br />

Il nuovo Direttore della Me<strong>di</strong>cina Riabilitativa, Dr. ssa Lia Rusca con alcuni collaboratori<br />

192


5.5.2 andamento del <strong>2010</strong><br />

Al momento della stesura del presente documento<br />

non è possibile definire il risultato dell’esercizio<br />

<strong>2010</strong>, che per intervenute <strong>di</strong>sposizioni regionali,<br />

sta avendo uno sviluppo <strong>di</strong>verso da quello<br />

degli ultimi esercizi. Già con DGR n. 73-13256<br />

dell’8.2.<strong>2010</strong> la Regione aveva espresso la necessità<br />

<strong>di</strong> contenere i costi all’interno del tetto <strong>di</strong> spesa<br />

<strong>2009</strong>. A seguito <strong>di</strong> specifiche in<strong>di</strong>cazioni ministeriali<br />

e legislative, con DGR n. 30-43 del 30.4.<strong>2010</strong>, la<br />

Regione Piemonte ha invitato tutte le ASL e ASO<br />

piemontesi a pre<strong>di</strong>sporre un piano <strong>di</strong> rientro che<br />

prevedesse per il <strong>2010</strong> gli stessi costi del <strong>2009</strong>.<br />

Il piano <strong>di</strong> rientro presentato dall’ASL <strong>BI</strong> per il<br />

<strong>2010</strong> è in linea con quanto richiesto dalla Regione<br />

e prevede una serie <strong>di</strong> azioni <strong>di</strong> contenimento e <strong>di</strong><br />

razionalizzazione che stanno coinvolgendo tutte le<br />

strutture aziendali.<br />

Le azioni più importanti riguardano:<br />

- il contenimento del turn over del personale ai<br />

soli casi <strong>di</strong> necessità e urgenza e privilegiando<br />

la componente sanitaria per non compromettere<br />

l’efficienza dei servizi;<br />

- la massima attenzione agli acquisti <strong>di</strong> beni e<br />

servizi, in accordo con le in<strong>di</strong>cazioni regionali,<br />

aderendo alle iniziative attivate dalla SCR – Società<br />

<strong>di</strong> Committenza Regionale ed in accordo<br />

con le altre aziende dell’area sovrazonale;<br />

- la razionalizzazione <strong>di</strong> tutti i servizi affidati a <strong>di</strong>tte<br />

esterne (pulizia, guardaroba, trasporti interni<br />

ed esterni, vigilanza, ecc.);<br />

- il contenimento della spesa farmaceutica ospedaliera,<br />

pur garantendo l’alto livello <strong>di</strong> servizio<br />

raggiunto nella <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> farmaci alle<br />

case <strong>di</strong> riposo e <strong>di</strong> esclusiva ospedaliera;<br />

- il contenimento della spesa farmaceutica convenzionata,<br />

con azioni <strong>di</strong> informazione sul cor-<br />

retto uso del farmaco che coinvolgono sia le<br />

strutture ospedaliere che quelle territoriali e<br />

soprattutto i me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina generale e i pe<strong>di</strong>atri<br />

<strong>di</strong> libera scelta;<br />

- il contenimento degli inserimenti in strutture<br />

residenziali e semiresidenziale sia per l’area anziani,<br />

che per le <strong>di</strong>pendenze e la salute mentale,<br />

per riequilibrare l’aumento dei costi determinato<br />

dall’aumento delle tariffe derivanti da <strong>di</strong>sposizioni<br />

regionali o da adeguamenti contrattuali.<br />

A tutte le strutture è stata inoltre richiesta la<br />

massima attenzione all’utilizzo delle risorse, in<br />

parole povere <strong>di</strong> “fare economia”. il forte senso <strong>di</strong><br />

appartenenza e <strong>di</strong> responsabilità degli operatori<br />

dell’asL, ai vari livelli dell’organizzazione, sta<br />

consentendo non solo la tenuta ma anche l’incremento<br />

della produzione, pur con personale costante,<br />

ed in alcune aree ridotto, e con il contenimento<br />

dei costi degli altri fattori produttivi. In termini<br />

aziendalistici si può affermare che nel <strong>2010</strong> sta aumentando<br />

la produzione grazie all’aumento della<br />

produttività in<strong>di</strong>viduale.<br />

in conclusione, l’asL bi sta perseguendo anche<br />

per il <strong>2010</strong> il pareggio richiesto e conta <strong>di</strong> poterci<br />

riuscire senza penalizzare né il percorso <strong>di</strong> qualificazione<br />

dei servizi offerti, né il recupero <strong>di</strong> fiducia<br />

dei citta<strong>di</strong>ni biellesi verso il nostro ospedale.<br />

193<br />

LE RISORSE


PARTE SESTA<br />

La Comunicazione<br />

195<br />

LA COmUNICAzIONE


LA COmUNICAzIONE<br />

La Comunicazione<br />

6.1 Informazioni per l’accesso<br />

ai servizi<br />

6.1.1 Guide informative per gli utenti<br />

e i loro familiari<br />

Sono 45 le guide per pazienti e familiari realizzate.<br />

Questi supporti informativi, introdotti negli<br />

anni scorsi all’interno <strong>di</strong> reparti e servizi nell’ambito<br />

dell’attività <strong>di</strong> accre<strong>di</strong>tamento, si stanno <strong>di</strong>ffondendo<br />

come supporti informativi pratici e mirati,<br />

facilmente aggiornabili e a costi contenuti, <strong>di</strong>ventando<br />

parte integrante dell’attività <strong>di</strong> assistenza.<br />

Tra le guide pubblicate, si ricordano nel <strong>2009</strong><br />

quella del nuovo reparto <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina e Oncologia e<br />

nel <strong>2010</strong> quella del Dipartimento <strong>di</strong> Salute Mentale.<br />

196<br />

Altre sono state realizzate nel <strong>2010</strong> in occasione<br />

<strong>di</strong> giornate <strong>di</strong> prevenzione e per informative ai pazienti<br />

nell’ambito della sensibilizzazione su particolari<br />

tematiche come “Alcol: sai cosa bevi?” e della<br />

ricerca, come quello per il progetto rivolto alle<br />

puerpere relativo alla “Raccolta <strong>di</strong> campioni <strong>di</strong> latte<br />

materno a scopo scientifico”, per il miglioramento<br />

delle conoscenze biologiche sulle cellule delle<br />

ghiandole mammarie.<br />

GUIDE INFORMATIVE PER I PAZIENTI E I LORO<br />

FAMILIARI<br />

2008 <strong>2009</strong> GEN-SET<br />

<strong>2010</strong><br />

Nuove<br />

guide<br />

realizzate<br />

13 5 9


6.1.2 internet ed intranet<br />

Il Portale Internet ASL <strong>BI</strong>, nuovo graficamente<br />

da aprile <strong>2010</strong>, è una testata on-line che si occupa<br />

<strong>di</strong> comunicazione sanitaria, contenente informazioni<br />

anche amministrative e servizi <strong>di</strong> utilità per<br />

i Citta<strong>di</strong>ni.<br />

Costante e continuo, spesso in tempo reale, è<br />

l’aggiornamento delle news <strong>di</strong><br />

eventi <strong>di</strong> interesse aziendale ed<br />

istituzionale con foto e talora<br />

video.<br />

La sezione “servizi on-line”<br />

contiene Ban<strong>di</strong> <strong>di</strong> Gara, Concorsi,<br />

Modulistica, “Scrivi alla<br />

redazione” ed il Pagamento<br />

ticket. Vi è anche nella sezione<br />

“Azienda” il box specifico<br />

“pagamento ticket on-line”<br />

per accedere a questa possibilità<br />

<strong>di</strong> pagamento relativa ad<br />

una prestazione specialistica o<br />

<strong>di</strong>agnostica: un concreto piano<br />

<strong>di</strong> miglioramento attuato dalla<br />

Struttura Sistema informativi<br />

ed informatici della nostra ASL<br />

e <strong>di</strong>ventato operativo da <strong>di</strong>cembre<br />

<strong>2009</strong>. Il cosiddetto “punto<br />

giallo Web” ha ottenuto la<br />

menzione a firma del ministro<br />

renato brunetta, nell’ambito<br />

del Concorso nazionale “premiamo<br />

i risultati”. Il premio<br />

ritirato presso la Fiera <strong>di</strong> Roma<br />

nel corso dell’inaugurazione del FORUM PA <strong>2010</strong><br />

lunedì 17 maggio, è stato presentato ufficialmente<br />

agli Organi <strong>di</strong> Informazione venerdì 11 giugno, dalla<br />

nostra ASL con la partecipazione <strong>di</strong> Rappresentanti<br />

della <strong>BI</strong>VERBANCA e del CSI-Piemonte.<br />

Per rimanere in tema <strong>di</strong> Pubblica Amministra-<br />

zione ed Innovazione e <strong>di</strong> relativi adeguamenti legislativi,<br />

segnaliamo anche le sottosezioni, accese<br />

nel <strong>2009</strong> e denominate: l’una “trasparenza, valutazione<br />

e merito”, l’altra “posta elettronica Certificata<br />

(p.e.C.) ”. Nel <strong>2010</strong>, da luglio, è <strong>di</strong>ventato<br />

operativo l’”albo pretorio” con la pubblicazione<br />

delle Deliberazioni in collaborazione con la Struttura<br />

Affari Generali.<br />

Si è data importanza,<br />

nell’ambito della sezione “Cosa<br />

sapere come fare”, alle donne con<br />

la creazione della pagina “antiviolenza<br />

donne” in occasione<br />

della firma del Protocollo d’intesa<br />

lunedì 8 marzo <strong>2010</strong> ed anche al<br />

mondo degli animali ampliando lo<br />

“sportello Veterinario” per quelli<br />

<strong>di</strong> affezione.<br />

Nella “Sezione tematica”,<br />

dal 20 settembre <strong>2010</strong>, è stata accesa<br />

la voce “il citta<strong>di</strong>no al centro<br />

della sanità” con <strong>di</strong>sponibili<br />

le “Linee guida del nuovo piano<br />

sanitario”, presentate dal Governatore<br />

della Regione Piemonte<br />

Roberto Cota e dall’Assessore Caterina<br />

Ferrero.<br />

Sul gra<strong>di</strong>mento del Portale<br />

www.aslbi.piemonte.it le statistiche<br />

in<strong>di</strong>cano: a giugno <strong>2010</strong> pagine<br />

visitate 191.342 (il record!)<br />

ed a settembre 97.741, rispettivamente<br />

con 8.716 e 9.566 visitatori.<br />

Il giorno con più visitatori (1.216) il 6 ottobre<br />

<strong>2009</strong>, quello con più pagine viste l’8 giugno <strong>2010</strong><br />

(31.946).<br />

Il supplemento intranet, in qualità <strong>di</strong> strumento<br />

<strong>di</strong> con<strong>di</strong>visione interna e partecipazione aziendale,<br />

197<br />

LA COmUNICAzIONE


LA COmUNICAzIONE<br />

permette una gestione <strong>di</strong>ffusa ed autonoma delle<br />

informazioni da parte dei Reparti e dei Servizi sanitari,<br />

previa validazione del Direttore Responsabile<br />

e della Struttura <strong>di</strong> supporto tecnico alla pubblicazione<br />

<strong>di</strong>retta <strong>di</strong> documenti <strong>di</strong> carattere aziendale.<br />

L’importanza del mezzo telematico è una sorta <strong>di</strong><br />

“cantiere aperto” che non finisce mai per costruire<br />

un prodotto utile a 360 gra<strong>di</strong> nell’ambito delle molteplici<br />

competenze aziendali.<br />

6.1.3 Giornalino aziendale<br />

Negli ultimi mesi del <strong>2009</strong> è nato il giornalino,<br />

denominato Universo ASL<strong>BI</strong>, che a cadenza trimestrale<br />

racconta a 360 gra<strong>di</strong> l’attività dell’Azienda.<br />

Non solo articoli su linee <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo ed approfon<strong>di</strong>menti<br />

sui principali progetti, nuove iniziative e ultime<br />

dotazioni tecnologiche, ma anche rubriche in<br />

cui si dà spazio alle passioni e agli interessi del personale<br />

e pagine de<strong>di</strong>cate al terzo settore e alle associazioni<br />

<strong>di</strong> volontariato che collaborano con l’ASL.<br />

Questo trimestrale, che viene spe<strong>di</strong>to a casa<br />

dei <strong>di</strong>pendenti, si propone come uno strumento <strong>di</strong><br />

informazione, volto a promuovere la conoscenza e<br />

la con<strong>di</strong>visione, all’interno e all’esterno, dell’attività<br />

dell’Azienda e delle persone che vi lavorano. La<br />

decisione <strong>di</strong> estenderne la <strong>di</strong>ffusione anche ad altri<br />

enti è volta a favorire un rapporto più <strong>di</strong>retto ed informale<br />

con l’Azienda.<br />

Si tratta <strong>di</strong> un’iniziativa in continua evoluzione,<br />

che quanto più possibile terrà conto delle sollecitazioni<br />

e delle richieste del personale e <strong>di</strong> tutti<br />

coloro che intenderanno dare un contributo fattivo<br />

per migliorarlo.<br />

198<br />

6.2 L’informazione tramite i Me<strong>di</strong>a<br />

La comunicazione e l’informazione dell’Azienda<br />

Sanitaria <strong>di</strong> Biella sono al servizio dei principi<br />

<strong>di</strong> trasparenza e <strong>di</strong> accesso all’organizzazione dei<br />

servizi erogati e alla documentazione amministrativa,<br />

come <strong>di</strong>spone la normativa approvata dal Parlamento<br />

Italiano tra il 1990 e il 2000. Il primo compito<br />

dell’attività <strong>di</strong> informazione dell’ufficio stampa<br />

è far conoscere ai citta<strong>di</strong>ni la “mission” dell’ASL <strong>BI</strong>,<br />

cioè la promozione della salute, la prevenzione degli<br />

stati <strong>di</strong> malattia o <strong>di</strong> per<strong>di</strong>ta della salute e l’impegno<br />

a mantenere il più alto livello <strong>di</strong> autonomia<br />

e <strong>di</strong> qualità della vita. Pertanto, in modo sintetico,<br />

sono state presentate l’organizzazione dei servizi<br />

e quella dei percorsi <strong>di</strong> cura dell’ASL <strong>BI</strong>. Si è anche<br />

provveduto a <strong>di</strong>ffondere le informazioni relative<br />

ai piccoli cambiamenti utili ai citta<strong>di</strong>ni, come per<br />

esempio quelli logistici.<br />

La comunicazione è stata in<strong>di</strong>rizzata, in via prioritaria,<br />

ai mezzi <strong>di</strong> informazione <strong>di</strong> massa: carta<br />

stampata, testate on line, emittenti ra<strong>di</strong>ofoniche e<br />

televisive ed i primi interlocutori sono stati i giornalisti<br />

per i quali sono stati redatti 106 comunicati<br />

stampa nel <strong>2009</strong> e 86 nei primi nove mesi del<br />

<strong>2010</strong>. Dalla relazione con i me<strong>di</strong>a, che si è consolidata<br />

nel tempo, sono derivate 567pubblicazioni<br />

sulla carta stampata alle quali si aggiungono numerosi<br />

passaggi televisivi e ra<strong>di</strong>ofonici.<br />

Compito dell’Ufficio Stampa è stato, poi, quello<br />

<strong>di</strong> facilitare l’incontro tra gli specialisti dell’Ospedale<br />

degli Infermi <strong>di</strong> Biella e i professionisti della<br />

comunicazione <strong>di</strong> massa organizzando interviste,<br />

riprese televisive e re<strong>di</strong>gendo testi <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento<br />

sui percorsi <strong>di</strong> cura per favorire la conoscenza<br />

dei servizi erogati. Una scelta che contribuisce<br />

ad aiutare gli utenti a partecipare attivamente<br />

alle proprie decisioni <strong>di</strong> cura.


6.3 Eventi aziendali<br />

6.3.1 inaugurazioni ed eventi aziendali<br />

- 19 gennaio <strong>2009</strong>, inaugurazione del nuovo reparto<br />

<strong>di</strong> oncologia e me<strong>di</strong>cina interna, con 20<br />

posti letto, realizzato con la collaborazione del<br />

Fondo Edo Tempia e de<strong>di</strong>cato alla memoria<br />

dell’On.le Elvo Tempia;<br />

- 2 ottobre <strong>2009</strong>, inaugurazione del Consultorio<br />

per le Famiglie <strong>di</strong> Cossato, un servizio sul territorio<br />

integrato con il CISSABO, e mostra fotografica<br />

sul tema della maternità;<br />

- 28 ottobre <strong>2009</strong>, inaugurazione della nuova<br />

sede dei servizi dell’area materno infantile,<br />

neuropsichiatria infantile, Consultorio per<br />

le Famiglie e del Centro antiviolenza (nato in<br />

collaborazione con la Provincia <strong>di</strong> Biella) presso<br />

l’ex-Inail in via Caraccio 24. con mostra fotografica<br />

sul tema della maternità a cura <strong>di</strong> Paola<br />

Paschetto;<br />

- 31 ottobre <strong>2009</strong>, inaugurazione dei nuovi locali<br />

dell’Hospice “orsa maggiore”, appositamente<br />

ristrutturati ed arredati, grazie ad un investimento<br />

<strong>di</strong> 1 milione e 400 mila euro (derivante<br />

da fon<strong>di</strong> regionali), per renderli più accoglienti,<br />

confortevoli e vicini alle esigenze dei pazienti e<br />

dei loro familiari;<br />

- 25 novembre <strong>2009</strong>, Conferenza dei servizi e<br />

presentazione dei risultati <strong>di</strong> attività del 2008<br />

e del <strong>2009</strong> e del <strong>Bilancio</strong> <strong>Sociale</strong> <strong>di</strong> <strong>Missione</strong><br />

2006-2008;<br />

- 25 novembre <strong>2009</strong>, inaugurato il nuovo Centro<br />

prelievi ad accesso <strong>di</strong>retto del <strong>di</strong>stretto 1 <strong>di</strong><br />

biella, situato al piano terra della palazzina ex-<br />

Inail in via Caraccio 24;<br />

- 4 <strong>di</strong>cembre <strong>2009</strong>, inaugurazione del servizio <strong>di</strong><br />

ra<strong>di</strong>ologia del <strong>di</strong>stretto 2 <strong>di</strong> Cossato, in seguito<br />

ad un interevento <strong>di</strong> riqualificazione strutturale,<br />

Inaugurazione del Consultorio per le Famiglie <strong>di</strong> Cossato<br />

reso possibile grazie ad un finanziamento regionale<br />

<strong>di</strong> 150 mila euro e 50 mila euro destinati<br />

dall’ASL <strong>BI</strong>;<br />

- 12 <strong>di</strong>cembre <strong>2009</strong>, inaugurazione della nuova<br />

sede del <strong>di</strong>stretto 2 in località paruzza a Cossato,<br />

destinata ad ospitare il Centro <strong>di</strong> salute<br />

mentale e la me<strong>di</strong>cina riabilitativa;<br />

- 23 aprile <strong>2010</strong>, l’ASL <strong>BI</strong> ha partecipato con uno<br />

stand alla seconda e<strong>di</strong>zione della Fiera del<br />

Lavoro, promossa dal gruppo giovani impren<strong>di</strong>tori<br />

dell’Unione Industriale Biellese e dalla<br />

Provincia <strong>di</strong> Biella, in occasione della quale è<br />

stato presentato il Corso <strong>di</strong> Laurea in Infermieristica<br />

dell’Università degli Stu<strong>di</strong> del Piemonte<br />

Orientale, che a Biella ha una sede <strong>di</strong>staccata, e<br />

sono stati illustrati i principali sbocchi lavorativi<br />

nell’ambito delle professioni sanitarie;<br />

- 28 settembre <strong>2010</strong>, inaugurazione della moC,<br />

Mineralometria Ossea Computerizzata, donata<br />

della Fondazione Cassa <strong>di</strong> Risparmio <strong>di</strong> Biella.<br />

Si tratta <strong>di</strong> un’apparecchiatura <strong>di</strong>agnostica per<br />

l’accertamento del grado <strong>di</strong> mineralizzazione<br />

delle ossa, cioè dell’esatta quantità <strong>di</strong> calcio<br />

contenuto nelle ossa, che mancava a Biella da<br />

circa <strong>di</strong>eci anni.<br />

199<br />

LA COmUNICAzIONE


LA COmUNICAzIONE<br />

6.3.2 Giornate <strong>di</strong> prevenzione e<br />

sensibilizzazione<br />

- 12 marzo <strong>2009</strong>, in occasione della Giornata<br />

mon<strong>di</strong>ale del rene, lo staff me<strong>di</strong>co della<br />

Struttura Complessa <strong>di</strong> Nefrologia e Dialisi<br />

dell’Ospedale <strong>di</strong> Biella, ha effettuato controlli<br />

ambulatoriali gratuiti ai famigliari dei pazienti<br />

in cura e pre<strong>di</strong>sposto uno stand presso il centro<br />

commerciale “I Giar<strong>di</strong>ni” <strong>di</strong> Biella con materiale<br />

informativo, offrendo in<strong>di</strong>cazioni relativamente<br />

alle malattie renali, agli stili <strong>di</strong> vita più corretti<br />

per prevenirle e offrendo la misurazione gratuita<br />

della pressione;<br />

- 25 marzo e 1° aprile <strong>2009</strong>, corso pratico e teorico<br />

<strong>di</strong> primo soccorso organizzato dall’associazione<br />

Genitori e Famiglie del Vandorno e del<br />

barazzetto con la collaborazione volontaria del<br />

Sistema <strong>di</strong> Emergenza Sanitaria Territoriale 118<br />

dell’ASL <strong>BI</strong>;<br />

- 6 giugno <strong>2009</strong>, giornata <strong>di</strong> sensibilizzazione<br />

organizzata dalla sezione <strong>di</strong> biella <strong>di</strong> a.L.i.Ce.<br />

(Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale) in<br />

collaborazione con le Crocerossine della Croce<br />

Rossa <strong>di</strong> Biella per la misurazione della circonferenza<br />

addominale, della glicemia, del colesterolo<br />

e della pressione sanguigna. I dati raccolti<br />

sono stati visionati da uno staff <strong>di</strong> Neurologi<br />

dell’Ospedale degli Infermi per valutare il grado<br />

<strong>di</strong> rischio <strong>di</strong> incorrere in un ictus cerebrale;<br />

- 9 ottobre <strong>2009</strong>, in occasione dell’obesity-day,<br />

giornata <strong>di</strong> sensibilizzazione su sovrappeso e<br />

salute proclamato a livello nazionale il 10 ottobre,<br />

il Servizio <strong>di</strong> Dietologia dell’ASL <strong>BI</strong> ha fornito<br />

in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong>etetiche presso il Centro Commerciale<br />

i Giar<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> Biella;<br />

- 7 novembre <strong>2009</strong>, Ulcerdays. Nell’ambito delle<br />

giornate nazionali sulla prevenzione, <strong>di</strong>agnosi<br />

e cura delle ulcere cutanee, la Struttura Complessa<br />

<strong>di</strong> Chirurgia Vascolare ha pre<strong>di</strong>sposto in<br />

200<br />

ospedale, per l’occasione, un ambulatorio ad<br />

accesso <strong>di</strong>retto e gratuito per lo screening;<br />

- 18 febbraio <strong>2010</strong>, serata aperta al pubblico sul<br />

tema della malattia psichiatrica nel continente<br />

africano attraverso la testimonianza <strong>di</strong> Grégoire<br />

ahongbonon, organizzata in collaborazione<br />

tra ASL <strong>BI</strong> e Caritas, presso la sala della “Mensa<br />

<strong>di</strong> Con<strong>di</strong>visione” <strong>di</strong> Biella;<br />

- 8 marzo <strong>2010</strong>, giornata <strong>di</strong> umanizzazione e accoglienza<br />

nei reparti dell’ospedale in occasione<br />

della Festa della donna, nell’ambito della quale<br />

è stato <strong>di</strong>stribuito dal personale un rametto <strong>di</strong><br />

mimosa a tutte le donne ricoverate;<br />

- 19 e 20 marzo <strong>2010</strong>, “Contaci. Convivere con<br />

il tumore: stu<strong>di</strong>, progetti, esperienze”, prima<br />

mostra-convegno in ambito nazionale sul tema<br />

della malattia oncologica, con confronto fra<br />

esperienze <strong>di</strong> pazienti, me<strong>di</strong>ci e operatori del<br />

settore. L’evento è stato organizzato, a Biella<br />

presso Città Stu<strong>di</strong>, in collaborazione tra la Rete<br />

Oncologica <strong>di</strong> Piemonte e Val d’Aosta, l’ASL <strong>BI</strong><br />

con Collegio Italiano Primari Oncologi Me<strong>di</strong>ci<br />

Ospedalieri e le associazioni Bianco Airone e<br />

GRA.P.P.O.L.I. (vedere paragrafo 2.8.3);<br />

- 14 aprile <strong>2010</strong>, serata <strong>di</strong> sensibilizzazione ed<br />

informazione, con degustazione, sul tema “api<br />

e miele: una fonte <strong>di</strong> benessere per l’uomo”<br />

organizzata dall’ASL <strong>BI</strong> in collaborazione con<br />

l’Associazione Provinciale Apicoltori <strong>di</strong> Biella e<br />

Vercelli e con il patrocinio del Comune <strong>di</strong> Biella,<br />

presso Palazzo Ferrero a Biella- Piazzo;<br />

- 12 maggio <strong>2010</strong>, serata <strong>di</strong> aggiornamento sulle<br />

tecniche <strong>di</strong> primo soccorso idonee al soccorso<br />

<strong>di</strong> bambini da 0 ad 1 anno e da 1 ad 8 anni organizzato<br />

dall’associazione Genitori e Famiglie<br />

del Vandorno e del barazzetto con la collaborazione<br />

volontaria del Sistema <strong>di</strong> Emergenza<br />

Sanitaria Territoriale 118 dell’ASL<strong>BI</strong>.


musica e me<strong>di</strong>cina e<strong>di</strong>zioni <strong>2009</strong> e <strong>2010</strong>:<br />

celebrato il decennale<br />

L’ormai nota rassegna <strong>di</strong> concerti e conferenze<br />

organizzata dall’A.Gi.Mus. (Associazione Giovanile<br />

Musicale), dal N.I.S.I. (Nuovo Insieme Strumentale<br />

Italiano) e dall’ASL <strong>BI</strong>, con il sostegno<br />

della Fondazione Cassa <strong>di</strong> Risparmio <strong>di</strong> Biella<br />

e <strong>di</strong> altre istituzioni locali, ha celebrato proprio<br />

quest’anno il decennale.<br />

- Nel <strong>2009</strong> le tematiche affrontate durante le conferenze<br />

sono state: “Mendelssohn: vena d’artista<br />

e vene delicate, i segni <strong>di</strong> un’ere<strong>di</strong>tà familiare”,<br />

relatore Dr.ssa Carla Maria Porta; “Bach:<br />

fumo negli occhi e una vita in fumo, contrappunti<br />

dolorosi in un percorso <strong>di</strong> gloria”, relatore Dr.<br />

Michelangelo Valenti e “Liszt: da bimbo fragile a<br />

uomo forte, un crescendo che ha animato il suo<br />

talento”, relatore Dr. Franco Garofalo.<br />

- Il <strong>2010</strong> ha visto l’eccezionale partecipazione<br />

dell’ “Associazione Tessile e Salute” che si è uni-<br />

Un concerto della rassegna musica e me<strong>di</strong>cina<br />

ideata da Elena Ballario e Sergio Patria<br />

ta come partner proprio per celebrare anche il<br />

proprio decennale. In occasione <strong>di</strong> questo duplice<br />

anniversario, è stato pre<strong>di</strong>sposto un programma<br />

concertistico <strong>di</strong> alto valore e tre conferenze: “George<br />

Gershwin: un artista <strong>di</strong> talento, un successo<br />

interrotto da una <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong>fficile. Lo sviluppo e<br />

le attuali applicazioni della <strong>di</strong>agnostica per immagini”,<br />

relatore Dr. Stefano Debernar<strong>di</strong>; “La<br />

sofferenza <strong>di</strong> Chopin: malattie in contrappunto”,<br />

relatore Dr. Paolo Carpano Maglioli; Decennale <strong>di</strong><br />

Tessile e Salute “Il sangue <strong>di</strong> Nesso ovvero quando<br />

l’indumento fa male. Informazioni utili per un<br />

abbinamento corretto”, relatori Dr. Franco Piunti<br />

e Dr. Cesare Barbera.<br />

- Il successo dell’iniziativa ha catturato l’interesse<br />

anche <strong>di</strong> TG 3 Piemonte, della rivista “Torino<br />

Me<strong>di</strong>ca” dell’Or<strong>di</strong>ne dei Me<strong>di</strong>ci e dell’Odontoiatri,<br />

della trasmissione “Un palco all’opera” della<br />

Ra<strong>di</strong>o Svizzera Italiana <strong>di</strong> Lugano e della Ra<strong>di</strong>o<br />

Italiana <strong>di</strong> Sidney in Australia.<br />

201<br />

LA COmUNICAzIONE


LA COmUNICAzIONE<br />

bollini rosa: l’asL bi raddoppia<br />

Sono due i bollini rosa che O.N.Da l’Osservatorio Nazionale sulla salute<br />

della donna ha assegnato il 30 giugno <strong>2010</strong> all’ospedale degli infermi <strong>di</strong><br />

biella, nella Sala Au<strong>di</strong>torium “Biagio d’Alba” del Ministero della Salute a<br />

Roma. Il riconoscimento per il <strong>2010</strong>/2011 vede così raddoppiare il numero<br />

<strong>di</strong> bollini rispetto al 2008, quando l’ASL <strong>di</strong> Biella aveva già partecipato, aggiu<strong>di</strong>candosene<br />

uno.<br />

In Italia le can<strong>di</strong>dature sono state 132, <strong>di</strong> cui 5 in Piemonte. Il Presi<strong>di</strong>o<br />

<strong>di</strong> Biella è stato uno dei 51 ospedali sul territorio nazionale a ricevere due<br />

bollini su tre.<br />

Il Bollino Rosa è un progetto nato nel 2007 su iniziativa dell’O.N.Da, Osservatorio<br />

Nazionale sulla salute della Donna che ha l’obiettivo <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare<br />

e “premiare” gli ospedali e le aziende sanitarie sulla base del grado<br />

<strong>di</strong> attenzione posta verso le patologie femminili e rispetto alle specifiche<br />

esigenze “<strong>di</strong> genere” della donna. L’intento è quello <strong>di</strong> gratificare le strutture<br />

con caratteristiche a misura <strong>di</strong> donna e <strong>di</strong> incentivare le altre a migliorare<br />

ed adeguarsi ai parametri dell’O.N.Da.<br />

La doppia assegnazione è stata ottenuta grazie al rispetto della maggior<br />

parte dei requisiti richiesti, tra cui: unità operative che curano patologie<br />

femminili specifiche, osservanza dei livelli essenziali <strong>di</strong> assistenza con<br />

particolare riferimento all’appropriatezza delle prestazioni, relativa attività<br />

<strong>di</strong> certificazione e accre<strong>di</strong>tamento, presenza <strong>di</strong> un comitato etico con almeno<br />

tre componenti femminili. All’interno dell’ASL <strong>BI</strong> vi sono inoltre donne in posizioni<br />

apicali con una prevalenza <strong>di</strong> personale infermieristico femminile.<br />

202<br />

Il Direttore Sanitario, Ida Grossi,<br />

con la Presidente <strong>di</strong> O.N.Da.<br />

Francesca Marzagora


6.4 Informazioni, reclami,<br />

segnalazioni, lo<strong>di</strong><br />

Nell’ambito delle Pubbliche Relazioni, la gestione<br />

del rapporto con il citta<strong>di</strong>no, in modo parti-<br />

Le segnalazioni nei primi nove mesi del <strong>2010</strong><br />

totale:182<br />

colare in situazioni <strong>di</strong> insod<strong>di</strong>sfazione o <strong>di</strong>sservizio,<br />

riveste la massima priorità.<br />

L’andamento <strong>di</strong> segnalazioni e reclami nei primi<br />

nove mesi del <strong>2010</strong> registra, rispetto al <strong>2009</strong>, un<br />

lieve calo.<br />

seGnaLazioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sserVizio per proVenienza<br />

2008 <strong>2009</strong> GEN-SET <strong>2010</strong><br />

Inviate tramite Tribunale del Malato 15 25 16<br />

Inviate tramite Movimento<br />

Consumatori<br />

- 3 2<br />

Inviate <strong>di</strong>rettamente dai privati 194 186 164<br />

totale segnalazioni pervenute 209 215 182<br />

203<br />

LA COmUNICAzIONE


LA COmUNICAzIONE<br />

Tutti i casi segnalati sono classificati in base ai<br />

fattori che determinano la qualità dei servizi.<br />

TEmPO<br />

Sono 39 le segnalazioni relative ai primi mesi<br />

del <strong>2010</strong> circa la tempestività (33 nel <strong>2009</strong>), <strong>di</strong>minuite<br />

in modo significativo rispetto al 2008, in cui<br />

ne erano state registrate 70. In alcuni casi questi<br />

reclami riguardano tempi considerati lunghi per<br />

l’effettuazione <strong>di</strong> visite e prestazioni specialistiche<br />

in ambito ambulatoriale (come ad esempio, per<br />

prestazioni odontoiatriche o per l’inserimento in<br />

strutture residenziali convenzionate per anziani),<br />

ma anche ritar<strong>di</strong> nella consegna <strong>di</strong> cartelle cliniche<br />

o certificati. Sono ricomprese inoltre alcune<br />

lamentele riferite ad attese telefoniche per prenotare<br />

visite o esami tramite Call Center, rimostranze<br />

<strong>di</strong> pazienti con co<strong>di</strong>ci bianchi in attesa al Pronto<br />

Soccorso o presso l’ambulatorio del me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina<br />

generale.<br />

204<br />

segnalazioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sservizio in base a fattore <strong>di</strong> qualità<br />

nei primi nove mesi del <strong>2010</strong><br />

ASPETTI BUROCRATICI ED AmmINISTRATIVI<br />

Le segnalazioni <strong>di</strong> questo tipo nei primi nove<br />

mesi del <strong>2010</strong> sono state 48 (66 nel <strong>2009</strong>). In alcuni<br />

casi riguardano contestazioni circa il pagamento<br />

del ticket o problematiche inerenti ad esenzioni o<br />

per l’iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale.<br />

ASPETTI ALBERGhIERI E COmFORT<br />

Le segnalazioni per carenze <strong>di</strong> tipo alberghiero<br />

sono 7 sia nel <strong>2009</strong> che nel periodo da gennaio a<br />

fine settembre del <strong>2010</strong>. In alcuni casi riguardano<br />

il <strong>di</strong>sagio <strong>di</strong> pazienti e familiari in attesa al Pronto<br />

Soccorso in riferimento agli spazi limitati, che<br />

possono pregiu<strong>di</strong>care la tranquillità e il comfort<br />

durante la permanenza. In altri si riferiscono a lamentele<br />

per inconvenienti relativi a spazi comuni<br />

dell’azienda.


STRUTTURE E LOGISTICA<br />

Nei primi nove mesi del <strong>2010</strong> sono state 5 (2 nel<br />

<strong>2009</strong>) i reclami per <strong>di</strong>fficoltà o timori legati al cambiamento<br />

<strong>di</strong> ubicazione <strong>di</strong> alcuni servizi, come nel<br />

caso della nuova sede <strong>di</strong>strettuale <strong>di</strong> via Caraccio a<br />

Biella e della Paruzza a Cossato. Tali segnalazioni,<br />

che in alcuni casi hanno interessato la cartellonistica<br />

o le modalità <strong>di</strong> accesso, sono state recepite<br />

dall’Azienda e quin<strong>di</strong> o chiarite con l’utente o risolte<br />

apportando i necessari interventi correttivi.<br />

ASPETTI RELAzIONALI<br />

Le 34 segnalazioni da gennaio a fine settembre<br />

del <strong>2010</strong> relativamente a questo fattore <strong>di</strong> qualità<br />

segnano un’apprezzabile riduzione rispetto al<br />

<strong>2009</strong>, in cui erano state 55. È evidente che la componente<br />

relazionale ed umana, in modo particolare<br />

in riferimento al rapporto con il proprio me<strong>di</strong>co <strong>di</strong><br />

me<strong>di</strong>cina generale o ancor <strong>di</strong> più con il pe<strong>di</strong>atra <strong>di</strong><br />

libera scelta, sia per il citta<strong>di</strong>no inscin<strong>di</strong>bile dalla<br />

qualità tecnica e dalla competenza professionale.<br />

L’ascolto, il <strong>di</strong>alogo, il confronto e la comprensione<br />

sono alla base della sod<strong>di</strong>sfazione del paziente<br />

e sono elementi fondamentali per alimentare un<br />

adeguato livello <strong>di</strong> fiducia. Ed è per questo motivo<br />

che una parte <strong>di</strong> segnalazioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sservizio che in<br />

un primo momento sembrano poter essere determinate<br />

esclusivamente da problematiche cliniche<br />

trovano una completa soluzione me<strong>di</strong>ante il chiarimento<br />

tra operatore sanitario e paziente, attraverso<br />

il riconoscimento reciproco delle rispettive<br />

opinioni ed aspettative.<br />

UmANIzzAzIONE<br />

Con questo termine sono stati classificati tutti<br />

quei casi in cui sia stata riscontrata una carenza<br />

nell’ambito del rispetto del dolore, della sensibilità,<br />

della <strong>di</strong>gnità e della riservatezza e della privacy<br />

della persona, nell’ottica <strong>di</strong> valorizzare tutti quegli<br />

aspetti che possono contribuire a creare una struttura<br />

sanitaria che pone al centro il paziente con i<br />

suoi bisogni <strong>di</strong> tipo immateriale e quin<strong>di</strong> anche spirituali<br />

ed affettivi. Nel <strong>2009</strong> sono stati 8 e 4 nei primi<br />

nove mesi del <strong>2010</strong>.<br />

INFORmAzIONI<br />

Si tratta <strong>di</strong> casi in cui viene manifestata un’insod<strong>di</strong>sfazione<br />

che si rivela essere legata a carenze<br />

<strong>di</strong> informazioni <strong>di</strong> tipo clinico o amministrativo,<br />

oppure a frainten<strong>di</strong>menti sul percorso <strong>di</strong> cura da<br />

seguire, in modo particolare quando si tratta <strong>di</strong> situazioni<br />

complesse. Le segnalazioni sia nel <strong>2009</strong><br />

che nei primi nove mesi del <strong>2010</strong> sono state 8.<br />

205<br />

LA COmUNICAzIONE


LA COmUNICAzIONE<br />

ASPETTI TECNICO-PROFESSIONALI<br />

I reclami per aspetti tecnico-professionali nel<br />

<strong>2010</strong> sono stati 29 si mantengono sostanzialmente<br />

stabili (25 nel <strong>2009</strong>). Le segnalazioni riguardano<br />

l’insod<strong>di</strong>sfazione da parte dei pazienti nei confronti<br />

dell’assistenza in termini <strong>di</strong> valutazione clinica,<br />

<strong>di</strong>agnosi, terapie o interventi.<br />

206<br />

Si mantiene costante l’andamento degli apprezzamenti<br />

<strong>di</strong> pazienti e famigliari che giungono<br />

all’ASL <strong>BI</strong> in merito all’assistenza e alla relazione<br />

umana con il personale.<br />

inCidenza deLLe seGnaLazioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sserVizio per Fattore <strong>di</strong> QUaLità<br />

FATTORI 2008 <strong>2009</strong> GEN-SET <strong>2010</strong><br />

Tempestività 33,5% 15,8 21,4%<br />

Aspetti Relazionali 16,7% 25,6 18,7%<br />

Umanizzazione - 3,7 2,2%<br />

Informazioni - 3,7 4,4%<br />

Aspetti alberghieri e comfort 2,5% 3,3 3,8%<br />

Aspetti burocratici e amministrativi 20,6% 30,7 26,5%<br />

Strutture e logistica 2,9% 0,9 2,7%<br />

Aspetti tecnico professionali 12,9% 11,7 15,9%<br />

Richieste improprie e non eva<strong>di</strong>bili 1,4% 2,3 3,3%<br />

Altro 9,5% 2,3 1,1%<br />

eLoGi<br />

2008 <strong>2009</strong> GEN – SET <strong>2010</strong><br />

Elogi 49 47 26


6.5 La qualità percepita<br />

Il Sistema <strong>di</strong> Rilevazione della Qualità Percepita<br />

dell’ASL <strong>BI</strong> è stato pensato come strumento atto a<br />

migliorare la qualità del prendersi cura attraverso<br />

l’appren<strong>di</strong>mento organizzativo continuo. Si è cercato<br />

<strong>di</strong> tradurre in strumenti comunicativi semplici<br />

ed altamente fruibili dagli operatori i dati rilevati<br />

presso la struttura ospedaliera in merito alla qualità<br />

percepita dai degenti al fine del miglioramento<br />

continuo dell’assistenza al paziente.<br />

Ogni Struttura dell’Azienda ha ricevuto, a cadenza<br />

trimestrale i risultati <strong>di</strong> tutti i questionari<br />

compilati dai loro pazienti.<br />

Per quanto concerne i risultati delle indagini i<br />

questionari raccolti sono stati 3.620 nel <strong>2009</strong> (corrispondenti<br />

a circa il 20 % dei ricoverati) e già 2559<br />

a fine giugno <strong>2010</strong> (circa il 27 % dei ricoverati).<br />

Le <strong>di</strong>mensioni considerate nella rilevazione<br />

della qualità sono state: accoglienza, ospitalità, relazione<br />

con i me<strong>di</strong>ci, relazione con gli infermieri,<br />

qualità dell’assistenza ed dell’informazione.<br />

L’accoglienza è migliorata negli anni rilevandosi<br />

un punto <strong>di</strong> forza della nostra Azienda attestando<br />

dei valori me<strong>di</strong> giu<strong>di</strong>cati “buoni” pari a circa 80%.<br />

Anche la valutazione dell’ospitalità è migliorata<br />

riportando valori più che sod<strong>di</strong>sfacenti e confermando<br />

questo andamento anche nel primo semestre<br />

<strong>2010</strong>.<br />

Sia la valutazione del rapporto con il personale<br />

me<strong>di</strong>co che quella con il personale infermieristico<br />

per le quattro voci misurate – educazione e gentilezza,<br />

ascolto, vicinanza e professionalità – hanno<br />

presentato valori positivi con un miglioramento <strong>di</strong><br />

qualche punto percentuale rispetto al 2008. Entrambe<br />

le voci hanno presentato giu<strong>di</strong>zi “buono” in<br />

me<strong>di</strong>a intorno all’80%.<br />

relazioni con i me<strong>di</strong>Ci<br />

relazioni con gli inFermieri<br />

207<br />

LA COmUNICAzIONE


LA COmUNICAzIONE<br />

Nella valutazione dell’informazione ricevuta<br />

durante il ricovero, il 62 % dei degenti ha <strong>di</strong>chiarato<br />

<strong>di</strong> essere pienamente sod<strong>di</strong>sfatto sia delle<br />

informazioni ricevute alla <strong>di</strong>missione che <strong>di</strong> quel-<br />

au<strong>di</strong>t Civico<br />

208<br />

le ricevute in merito agli esami <strong>di</strong>agnostici o alle<br />

terapie effettuate durante il ricovero. Solo lo 0,7%<br />

si è <strong>di</strong>chiarato insod<strong>di</strong>sfatto. Tali risultati sono stati<br />

confermati per tutto il primo semestre <strong>2010</strong>.<br />

Nel giugno <strong>2009</strong> è stata siglata una convenzione tra Citta<strong>di</strong>nanzattiva onlus in collaborazione con il<br />

Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali - Settore Salute, dall’assessorato alla tutela<br />

della salute e sanità della regione piemonte e dall’agenzia regionale per i servizi sanitari (aress),<br />

per promuovere sul territorio piemontese per il periodo <strong>2009</strong>/10 il progetto Au<strong>di</strong>t Civico denominato “Con<br />

gli occhi del citta<strong>di</strong>ni”. L’iniziativa intendeva offrire un’occasione concreta <strong>di</strong> valorizzazione del punto <strong>di</strong><br />

vista del citta<strong>di</strong>no all’interno delle organizzazioni delle Aziende Sanitarie Locali ed Ospedaliere del Piemonte,<br />

sperimentando così una procedura <strong>di</strong> valutazione, fondata su criteri omogenei e comparabili, che<br />

consentisse una comparazione delle performance aziendali (390 in<strong>di</strong>catori).<br />

Gli Uffici Pubbliche Relazioni, gli Uffici Qualità e le Direzioni Sanitarie <strong>di</strong> tutte le Aziende Sanitarie<br />

hanno pubblicato un bando per il reclutamento <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni volontari, selezionati ed appositamente formati<br />

per condurre le interviste e le verifiche in ambito: aziendale, ospedaliero (reparti <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina, Chirurgia<br />

e Ostetricia e Ginecologia) e territoriale (Distretto 1, Poliambulatorio, Centro <strong>di</strong> Salute Mentale, Servizio<br />

Tossico<strong>di</strong>pendenze <strong>di</strong> Biella).<br />

Dall’attività <strong>di</strong> monitoraggio della qualità e della sicurezza, effettuata da 16 citta<strong>di</strong>ni biellesi nei mesi<br />

<strong>di</strong> ottobre e novembre <strong>2009</strong>, è scaturita la pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> un apposito report locale contenente giu<strong>di</strong>zi<br />

e proposte <strong>di</strong> miglioramento, che è stato trasmesso ufficialmente nel mese <strong>di</strong> giugno alla Direzione <strong>di</strong><br />

ciascuna Azienda, che in collaborazione con l’ARESS, pianificherà le azioni <strong>di</strong> miglioramento della qualità<br />

maggiormente prioritarie.<br />

In termini <strong>di</strong> punteggi ottenuti, il giu<strong>di</strong>zio è risultato complessivamente buono e in linea con la me<strong>di</strong>a<br />

regionale. In particolare, sono stati evidenziati margini <strong>di</strong> miglioramento circa il comfort alberghiero<br />

(come il numero <strong>di</strong> bagni, docce, ...) che saranno superati con il trasferimento nel nuovo ospedale.


Glossario<br />

ADI<br />

L’Assistenza Domiciliare Integrata<br />

è un servizio che permette al citta<strong>di</strong>no<br />

<strong>di</strong> usufruire a domicilio <strong>di</strong><br />

un programma personalizzato, per<br />

essere <strong>di</strong>messo con un’adeguata<br />

assistenza, per evitare il ricovero in<br />

ospedale o in casa <strong>di</strong> riposo.<br />

ADP<br />

L’Assistenza Domiciliare Programmata<br />

è la programmazione sistematica<br />

delle visite domiciliari <strong>di</strong><br />

base, con la possibilità <strong>di</strong> usufruire<br />

anche <strong>di</strong> visite specialistiche domiciliari.<br />

Può essere attivata per soggetti<br />

che presentano impossibilità<br />

permanente a deambulare, impossibilità<br />

ad essere trasportati in ambulatorio<br />

con mezzi propri e/o per<br />

gravi patologie.<br />

AURA<br />

L’Archivio Unico Regionale degli<br />

Assistiti è una base dati centralizzata<br />

il cui scopo è quello <strong>di</strong> gestire<br />

le informazioni anagrafiche riguardanti<br />

tutti i citta<strong>di</strong>ni residenti o domiciliati<br />

sul territorio della Regione<br />

Piemonte.<br />

Benchmarking<br />

È un’efficace metodologia per<br />

misurare e incrementare le performance<br />

<strong>di</strong> un’impresa o <strong>di</strong> una<br />

Pubblica Amministrazione. L’utilizzo<br />

sistematico <strong>di</strong> metodologie e <strong>di</strong><br />

strumenti <strong>di</strong> benchmarking stimola<br />

ed integra i processi <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento<br />

e cambiamento e, allo<br />

stesso tempo, stimola l’efficacia e<br />

l’efficienza dei processi aziendali<br />

e il rinnovamento della cultura<br />

aziendale, assicurando un miglioramento<br />

continuo grazie al costante<br />

confronto con l’esterno.<br />

Budget<br />

Partendo dalla previsione delle attività<br />

e tenendo conto delle risorse<br />

<strong>di</strong>sponibili e dei costi presunti da<br />

sostenere, delinea i risultati previsti.<br />

Strumento <strong>di</strong> governo della<br />

gestione aziendale, che mette in<br />

relazione le attività da svolgere con<br />

le risorse <strong>di</strong>sponibili, solitamente<br />

<strong>di</strong> durata annuale. Nel budget sono<br />

in<strong>di</strong>cati gli obiettivi che l’Azienda,<br />

nel suo complesso e nell’articolazione<br />

dei suoi servizi, deve raggiungere.<br />

In quanto strumento <strong>di</strong><br />

programmazione e <strong>di</strong> controllo<br />

delle attività, permette <strong>di</strong> verificare<br />

i risultati conseguiti con grandezze<br />

standard <strong>di</strong> riferimento e <strong>di</strong> effettuare<br />

correzioni sulla base <strong>di</strong> procedure<br />

che consentono <strong>di</strong> ipotizzare<br />

l’andamento futuro del processo<br />

gestionale.<br />

CAS<br />

Il Centro Accoglienza e Servizi è la<br />

struttura <strong>di</strong> riferimento del paziente<br />

in termini <strong>di</strong> assistenza, orientamento<br />

e supporto alle cure in ambito<br />

oncologico. Fornisce informazioni<br />

circa i servizi erogati, le modalità<br />

<strong>di</strong> accesso, le prenotazioni. Il<br />

servizio è accessibile, oltre che hai<br />

pazienti, anche hai loro familiari, ed<br />

è punto <strong>di</strong> riferimento per i me<strong>di</strong>ci<br />

<strong>di</strong> famiglia e gli specialisti.<br />

CISSABO<br />

Consorzio Intercomunale dei Servizi<br />

Socio Assistenziali del Biellese<br />

Orientale.<br />

Counselling<br />

Processo <strong>di</strong> interazione e <strong>di</strong>alogo,<br />

attraverso cui un consulente aiuta<br />

209


una persona a prendere delle decisioni<br />

e ad agire <strong>di</strong> conseguenza,<br />

oltre a fornire un’accurata e attenta<br />

informazione e un sostegno psicologico<br />

adeguato. Il counselling è<br />

<strong>di</strong>retto ad aiutare il paziente in un<br />

momento <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà, ad incoraggiare<br />

cambiamenti nel suo stile <strong>di</strong><br />

vita, se necessario, proponendo<br />

azioni e comportamenti appropriati,<br />

e a metterlo in grado <strong>di</strong> accettare<br />

informazioni ansiogene favorendo<br />

l’andamento alle relative implicazioni.<br />

Day-Hospital<br />

Una particolare forma <strong>di</strong> assistenza<br />

me<strong>di</strong>ca ospedaliera, in cui le<br />

prestazioni <strong>di</strong>agnostiche e terapeutiche<br />

vengono fornite nelle ore<br />

<strong>di</strong>urne e al termine delle quali il<br />

paziente può tornare a casa. Viene<br />

adottato per indagini cliniche o<br />

trattamenti terapeutici particolarmente<br />

complessi, che richiedono<br />

la presenza del paziente per un notevole<br />

arco <strong>di</strong> tempo e attrezzature<br />

<strong>di</strong> tipo ospedaliero, ma non necessariamente<br />

il ricovero.<br />

Day-Surgery<br />

La possibilità clinica, organizzativa<br />

ed amministrativa <strong>di</strong> effettuare interventi<br />

chirurgici o anche procedure<br />

<strong>di</strong>agnostiche e terapeutiche<br />

invasive e seminvasive in regime<br />

<strong>di</strong> ricovero limitato alle sole ore del<br />

giorno, in anestesia locale, locoregionale<br />

o generale.<br />

210<br />

ECM<br />

Educazione Continua in Me<strong>di</strong>cina.<br />

È l’insieme organizzato delle attività<br />

formative teoriche e pratiche<br />

promosse con lo scopo <strong>di</strong> mantenere<br />

elevata la professionalità del<br />

personale sanitario.<br />

ENI<br />

Dall’inizio del 2008 è rilasciato, dal<br />

centro informazione salute immigrati<br />

(ISI), il co<strong>di</strong>ce ENI (Europei<br />

Non Iscrivibili) a quei citta<strong>di</strong>ni neocomunitari,<br />

vale a <strong>di</strong>re provenienti<br />

da Romania, Bulgaria, Slovacchia,<br />

Repubblica Ceca, Polonia, Ungheria,<br />

Paesi Baltici) che, trovandosi in<br />

Italia da più <strong>di</strong> tre mesi, non sono in<br />

grado <strong>di</strong> acquisire la carta <strong>di</strong> soggiorno,<br />

non avendone i requisiti.<br />

L’utilizzo dei servizi sanitari non<br />

comporta alcuna segnalazione alla<br />

polizia giu<strong>di</strong>ziaria da parte degli<br />

operatori sanitari.<br />

Epidemiologia<br />

Branca della me<strong>di</strong>cina che stu<strong>di</strong>a<br />

la frequenza e la <strong>di</strong>stribuzione<br />

delle malattie nella popolazione<br />

in relazione ai fattori <strong>di</strong> rischio e<br />

al loro modo <strong>di</strong> presentarsi nella<br />

collettività (a <strong>di</strong>fferenza della me<strong>di</strong>cina<br />

clinica che si interessa della<br />

malattia in relazione a un singolo<br />

soggetto malato).<br />

Eziologia<br />

Parte <strong>di</strong> una scienza che ricerca e<br />

stu<strong>di</strong>a le cause dei fenomeni.<br />

Follow-up<br />

Controllo prolungato e costante<br />

delle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> salute del paziente<br />

attraverso visite me<strong>di</strong>che<br />

perio<strong>di</strong>che, il cui scopo consiste nel<br />

verificare l’evoluzione <strong>di</strong> un processo<br />

morboso e l’efficacia della terapia<br />

adottata.<br />

GIC<br />

Il gruppo inter<strong>di</strong>sciplinare cure,<br />

che riunisce al proprio interno me<strong>di</strong>ci<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>versa specializzazione appartenenti<br />

a <strong>di</strong>fferenti reparti che,<br />

attraverso una visione complessiva<br />

della persona con patologia <strong>di</strong> tipo<br />

oncologico, e dunque grazie all’inter<strong>di</strong>sciplinarità<br />

dell’approccio clinico,<br />

stabiliscono i percorsi <strong>di</strong> cura<br />

più appropriati.<br />

Grado <strong>di</strong> Sod<strong>di</strong>sfacimento<br />

In<strong>di</strong>ca quanti, su cento residenti, si<br />

rivolgono per il loro bisogno <strong>di</strong> salute<br />

alle strutture erogatrici ospedaliere<br />

e territoriali della propria<br />

ASL (l’in<strong>di</strong>ce può essere globale o<br />

per specialità cliniche).<br />

Hospice<br />

È una struttura altamente specializzata<br />

de<strong>di</strong>cata all’accoglienza dei<br />

pazienti in fase terminale <strong>di</strong> malattia.<br />

IRIS<br />

Consorzio Intercomunale Servizi<br />

Socio Assistenziali <strong>di</strong> Biella.


ISI<br />

Centro Informazione Sanitaria Immigrati:<br />

è l’ente preposto al rilascio<br />

dei co<strong>di</strong>ci ENI e STP.<br />

LEA<br />

I livelli Essenziali <strong>di</strong> Assistenza<br />

sanitaria sono prestazioni e servizi<br />

garantiti a tutti i citta<strong>di</strong>ni dal<br />

Servizio Sanitario Nazionale, la cui<br />

erogazione è gratuita o con partecipazione<br />

alla spesa da parte del<br />

citta<strong>di</strong>no, il cosiddetto “ticket”.<br />

Linee guida<br />

In<strong>di</strong>cazioni elaborate in modo sistematico,<br />

al fine <strong>di</strong> coa<strong>di</strong>uvare me<strong>di</strong>ci<br />

e personale sanitario a prendere<br />

decisioni in particolari circostanze<br />

cliniche. Si tratta <strong>di</strong> raccomandazioni<br />

legate a comportamenti<br />

pratici ed in<strong>di</strong>cazioni operative che<br />

scaturiscono dall’applicazione <strong>di</strong><br />

una metodologia definita.<br />

MMG<br />

Me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Generale, meglio<br />

conosciuto come me<strong>di</strong>co <strong>di</strong><br />

base o curante, è il responsabile<br />

sanitario dell’erogazione <strong>di</strong> cure<br />

integrate e continuative <strong>di</strong> primo<br />

livello.<br />

Mobilità passiva<br />

Ricorso a prestazioni sanitarie da<br />

parte dell’utente presso aziende<br />

o strutture <strong>di</strong>fferenti da quelle<br />

dell’ASL <strong>di</strong> appartenenza. La<br />

mobilità passiva è connessa ad<br />

una situazione <strong>di</strong> insod<strong>di</strong>sfazione<br />

dell’utente.<br />

Morbilità<br />

In una determinata popolazione <strong>di</strong><br />

riferimento si esprime come rapporto<br />

tra il numero <strong>di</strong> casi <strong>di</strong> una<br />

certa malattia e il numero <strong>di</strong> soggetti<br />

esposti in un periodo <strong>di</strong> tempo<br />

definito, tenendo conto del tempo<br />

<strong>di</strong> esposizione <strong>di</strong> ogni singolo soggetto<br />

e dunque del tempo totale <strong>di</strong><br />

esposizione (tempo per persone).<br />

Outcome<br />

Rappresenta l’insieme dei risultati<br />

ottenuti dagli interventi sanitari ed<br />

è espressione del miglioramento/<br />

recupero oggettivo della salute,<br />

nonché delle percezioni soggettive<br />

che contribuiscono nel determinare<br />

la qualità della vita della persona.<br />

PACS<br />

Picture Archiving and Communication<br />

System (sistema <strong>di</strong> archiviazione<br />

e trasmissione <strong>di</strong> immagini).<br />

Consiste in un sistema computerizzato<br />

per l’archiviazione <strong>di</strong>gitale<br />

delle immagini ra<strong>di</strong>ologiche e la<br />

loro trasmissione e visualizzazione<br />

su workstation de<strong>di</strong>cate, collegate<br />

me<strong>di</strong>ante rete informatica. Al<br />

paziente, invece della “lastre” su<br />

pellicola ra<strong>di</strong>ografica, viene consegnato<br />

un CD ROM contenente gli<br />

esami ra<strong>di</strong>ologici effettuati.<br />

Pap-test<br />

È l’esame delle cellule finalizzato<br />

alla <strong>di</strong>agnosi precoce <strong>di</strong> tumore<br />

dell’utero.<br />

PLS<br />

Pe<strong>di</strong>atra <strong>di</strong> Libera Scelta, meglio conosciuto<br />

come pe<strong>di</strong>atra <strong>di</strong> famiglia.<br />

RA<br />

Le Residenze Assistenziali sono<br />

strutture che forniscono alle persone<br />

anziane e adulte, autosufficienti o<br />

parzialmente autosufficienti, prestazioni<br />

<strong>di</strong> tipo alberghiero, specifici servizi<br />

a carattere assistenziale, attività<br />

<strong>di</strong> tipo ricreativo e culturale, oltre a<br />

servizi volti al recupero o al miglioramento<br />

autosufficienza della persona.<br />

RAF<br />

Le Residenze Assistenziali Flessibili<br />

sono strutture socio-assistenziali<br />

per fornire accoglienza,<br />

prestazioni assistenziali e <strong>di</strong> recupero<br />

a persone in con<strong>di</strong>zioni psicofisiche<br />

<strong>di</strong> parziale autosufficienza<br />

o <strong>di</strong> non autosufficienza per cause<br />

sopravvenute durante il ricovero. Il<br />

ricorso alle RAF avviene in genere<br />

quando non è possibile attivare un<br />

programma <strong>di</strong> assistenza domiciliare<br />

integrata (ADI) e quando non<br />

sono necessarie cure e prestazioni<br />

sanitarie tipiche delle Residenze<br />

Sanitarie Assistenziali (RSA).<br />

Risk Management<br />

È una metodologia finalizzata alla<br />

211


gestione dei rischi legati alle responsabilità<br />

degli operatori sanitari,<br />

che pone particolare attenzione<br />

all’efficienza dei processi <strong>di</strong><br />

erogazione delle prestazioni e alla<br />

funzionalità <strong>di</strong> sistemi <strong>di</strong> controllo<br />

interno, nell’ottica <strong>di</strong> ottimizzare il<br />

livello delle spese <strong>di</strong> funzionamento<br />

e <strong>di</strong> gestione.<br />

RRD<br />

Il Registro Regionale Diabetici,<br />

oltre al monitoraggio dei pazienti,<br />

permette alla Regione ed alle<br />

Aziende Sanitarie <strong>di</strong> effettuare, tramite<br />

l’incrocio con i dati delle prescrizioni<br />

farmaceutiche, le dovute<br />

verifiche sull’appropriatezza delle<br />

prescrizioni a carico del servizio<br />

sanitario.<br />

RSA<br />

Le Residenze Sanitarie Assistenziali<br />

sono strutture <strong>di</strong>pendenti dalle<br />

ASL, create per dare risposte alle<br />

esigenze <strong>di</strong> anziani autosufficienti<br />

e non trattabili a domicilio. Sono<br />

infatti strutture a metà tra una<br />

casa albergo e un ospedale vero e<br />

proprio. L’assistenza sociale nelle<br />

residenze è assicurata dal personale<br />

addetto che aiuta gli anziani<br />

non autosufficienti nelle faccende<br />

domestiche e nella cura della propria<br />

persona; mentre degli aiuti sanitari<br />

si occupano infermieri, terapisti<br />

della riabilitazione, Me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong><br />

Me<strong>di</strong>cina Generale, geriatri e altri<br />

specialisti.<br />

212<br />

Salute<br />

Stato <strong>di</strong> completo benessere fisico,<br />

mentale, sociale, e non semplicemente<br />

assenza dello stato <strong>di</strong> malattia<br />

e infermità.<br />

Screening<br />

È un esame che consente <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare<br />

in fase iniziale una certa<br />

malattia in persone asintomatiche.<br />

Per essere programmato e realizzato<br />

lo screening deve riguardare<br />

patologie <strong>di</strong> grande rilevanza epidemiologica,<br />

basarsi su prove <strong>di</strong><br />

efficacia e attenersi a linee guida <strong>di</strong><br />

qualità.<br />

Servizio <strong>di</strong> Continuità Assistenziale<br />

È la nuova denominazione del servizio<br />

<strong>di</strong> guar<strong>di</strong>a me<strong>di</strong>ca e garantisce<br />

l’assistenza me<strong>di</strong>ca <strong>di</strong> base a<br />

domicilio e territoriale per situazioni<br />

che rivestono carattere <strong>di</strong> urgenza<br />

e che si verificano durante<br />

le ore notturne o nei giorni festivi<br />

e prefestivi.<br />

SPAF!<br />

Spazio d’ascolto per adolescenti<br />

e famiglie, fa parte del consorzio<br />

IRIS. Porta avanti progetti rivolti<br />

all’adolescenza, in modo integrato,<br />

da un punto <strong>di</strong> vista sia psicologico<br />

che educativo sia in termini <strong>di</strong> promozione<br />

della salute che <strong>di</strong> prevenzione<br />

primaria e secondaria.<br />

SSR<br />

Servizio Sanitario Regionale.<br />

Stakeholder<br />

Soggetti pubblici o privati, portatori<br />

d’interesse, in grado <strong>di</strong> influire<br />

o essere influenzati <strong>di</strong>rettamente o<br />

in<strong>di</strong>rettamente in modo significativo<br />

dall’attività <strong>di</strong> un’Azienda.<br />

Strutture Semiresidenziali<br />

Sono strutture aperte nelle ore<br />

<strong>di</strong>urne che offrono servizi <strong>di</strong> natura<br />

socio-assistenziale, al fine <strong>di</strong><br />

aiutare le persone anziane a mantenere<br />

la propria autonomia e a vivere<br />

nella propria casa. Tra i servizi<br />

erogati rientrano: le prestazioni<br />

sanitarie <strong>di</strong> base, le prestazioni<br />

socio-assistenziali, la riabilitazione,<br />

occasioni <strong>di</strong> incontri culturali e<br />

<strong>di</strong> socializzazione, assistenza nelle<br />

attività quoti<strong>di</strong>ane come il servizio<br />

pasti, lavanderia e pulizia.<br />

STP<br />

Stranieri temporaneamente presenti.<br />

Ai citta<strong>di</strong>ni stranieri presenti<br />

sul territorio nazionale, non in regola<br />

con le norme relative all’ingresso<br />

ed al soggiorno, sono assicurate<br />

le cure ambulatoriali urgenti<br />

o comunque essenziali, ancorché<br />

continuative, per malattia ed infortunio<br />

e sono estesi i programmi <strong>di</strong><br />

me<strong>di</strong>cina preventiva e salvaguar<strong>di</strong>a<br />

della salute in<strong>di</strong>viduale e collettiva.


Tasso <strong>di</strong> Ospedalizzazione<br />

Rapporto tra il numero <strong>di</strong> ricoveri effettuati<br />

in un anno e la popolazione <strong>di</strong><br />

riferimento, moltiplicato per 1.000.<br />

TIP<br />

Terapia intensiva pe<strong>di</strong>atrica.<br />

Tribunale del Malato<br />

È un ente a tutela dei <strong>di</strong>ritti dei<br />

citta<strong>di</strong>ni che opera nell’ambito dei<br />

servizi ospedalieri e territoriali, al<br />

fine <strong>di</strong> promuovere una più umana<br />

e razionale organizzazione del Servizio<br />

Sanitario.<br />

USSM<br />

Ufficio <strong>di</strong> Servizio <strong>Sociale</strong> per minorenni<br />

del Tribunale <strong>di</strong> Torino.<br />

UVG<br />

L’Unità <strong>di</strong> Valutazione Geriatrica<br />

è un gruppo multi<strong>di</strong>sciplinare che<br />

realizza l’integrazione tra servizi<br />

sociali e sanitari, nonché tra interventi<br />

ospedalieri e territoriali.<br />

Valuta globalmente il singolo caso<br />

e definisce il programma preventivo,<br />

curativo e riabilitativo <strong>di</strong>retto a<br />

garantire la continuità terapeutica<br />

ed assistenziale necessaria all’anziano<br />

non autosufficiente.<br />

213


<strong>di</strong>rettore sanitario<br />

Ida Grossi<br />

azienda sanitaria Locale bi<br />

Via Marconi, 23 - 13900 Biella<br />

Tel. +39 015 3503111 Fax +39 015 3503914<br />

e-mail: urp@aslbi.piemonte.it<br />

www.aslbi.piemonte.it<br />

<strong>di</strong>rettore Generale dell’asL bi<br />

Pier Oreste Brusori<br />

Collegio <strong>di</strong> <strong>di</strong>rezione<br />

Pier Oreste Brusori - Direttore Generale; Ida Grossi - Direttore Sanitario; Eugenio Zamperone – Direttore Amministrativo;<br />

Clau<strong>di</strong>o Pissaia - Direttore del Dipartimento <strong>di</strong> Chirurgia; Graziano Gusmaroli - Direttore del Dipartimento <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina; Maria<br />

Vittoria Tallone - Direttore del Dipartimento dei Servizi; Marco Marcolongo – Direttore del Dipartimento DEA; Roberto Jura –<br />

Direttore del Dipartimento Materno - Infantile; Angelo Penna – Direttore Direzione Me<strong>di</strong>ca Ospedale; Franco Piunti - Direttore<br />

del Dipartimento <strong>di</strong> Prevenzione; Giovanni Geda – Direttore del Dipartimento Transmurale <strong>di</strong> Salute Mentale; Mario Alberto<br />

Clerico – Direttore del Dipartimento Funzionale <strong>di</strong> Oncologia-Polo Oncologico; Na<strong>di</strong>a Agostino – Direttore del Dipartimento<br />

Interaziendale <strong>di</strong> Prevenzione secondaria dei tumori; Luigi Savoia – Direttore del Distretto 1 - Biella; Michele Sartore – Direttore<br />

del Distretto 2 – Cossato, Anna Ceria – Direttore della Struttura Complessa Politiche ed Amministrazione del Personale,<br />

Antonella Croso – Responsabile della Direzione delle Professioni Sanitarie, Maurizio Provera – Direttore della Struttura Complessa<br />

Programmazione e Controllo.<br />

Conferenza dei sindaci<br />

Stefano ALDRISI* (Andorno Micca), Mauro NICOLI (Benna), Donato GENTILE (Biella - Presidente)*, Stefano CEFFA (Bioglio), Marina<br />

MORETTI (Borriana), Piero POVERELLO (Brusnengo), Lorenzo VERCELLOTTI (Callabiana), Gian Paolo BOTTO STEGLIA (Camandona),<br />

Mario MAFFIOTTI (Camburzano), Adriana BAVA (Campiglia Cervo), Giovanni CHILA’ (Candelo), Mauro FANGAZIO (Casapinta),<br />

Giordano MENEGALDO (Castelletto Cervo), Giancarlo BORSOI* (Cavaglià), Ulderico ANIMALI (Cerreto Castello), Anna<br />

Maria ZERBOLA (Cerrione), Clau<strong>di</strong>o CORRADINO* (Cossato), Silvio ROTTIN (Crosa), Adriano BUZIO (Curino), Sergio GAMBOTTO<br />

(Donato), Sergio GUSULFINO (Dorzano), Andrea QUAREGNA (Gaglianico), Marco PICHETTO FRATIN (Gifflenga), Elena ROCCHI<br />

(Graglia), Giovanni GROSSO (Lessona), Pierluigi PIAZZA (Magnano), Paolo TURATI (Massazza), Sergio FANTONE (Masserano),<br />

Alfio SERAFIA (Mezzana Mortigliengo), Elso MOGNAZ (Miagliano), Gino FUSSOTTO (Mongrando), Carlo GROSSO (Mosso), Roberto<br />

VANZI (Mottalciata), Romano MARCHETTI (Muzzano), Tiziana PASQUALE (Netro), Osvaldo ANSERMINO (Occhieppo Inferiore),<br />

Emanuele RAMELLA PRALUNGO (Occhieppo Superiore), Vincenzo AMORUSO (Pettinengo), Alessandro COLLINETTI (Piatto),<br />

Francesco GIOLITO (Pie<strong>di</strong>cavallo), Vincenzo FERRARIS (Pollone), Franco VALLIVERO (Ponderano), Maurizio BENNA (Pralungo),<br />

Katia GIORDANI (Quaregna), Giovanni MACHETTI (Quittengo), Carla MOGLIA (Ronco Biellese), Giorgio BOLTRI (Roppolo), Maria<br />

Grazia ROSAZZA GIANIN (Rosazza), Mauro FERRARO FORNERA (Sagliano Micca), Silvio BARBERA (Sala Biellese), Carlo CABRIO<br />

(Salussola), Maurizio PIATTI (S. Paolo Cervo), Anna LANZA (San<strong>di</strong>gliano), Corrado BELLI (Selve Marcone), Massimo FOGLIZZO<br />

(Soprana), Riccardo LUNARDON (Sordevolo), Fabrizio MORANI (Strona), Irene FORNERO TIBOLDO (Tavigliano), Francesco VET-<br />

TORETTO (Ternengo), Pier Giuseppe ACQUADRO (Tollegno), Giovanni FINOTTO (Torrazzo), Massimo <strong>BI</strong>ASETTI* (Trivero), Sergio<br />

GRONDA (Valdengo), Piergiorgio TONELLOTTO (Vallanzengo), Giuseppe TALLIA (Valle Mosso), Raffaele MICHELETTI (Valle San<br />

Nicolao), Marco PICHETTO (Veglio Mosso), Cinzia BOSSI (Verrone), Luca SANGALLI (Vigliano Biellese), Alessandro TODARO (Villa<br />

del Bosco), Gianni BOSIO (Villanova Biellese), Antonino ROSA (Viverone), Piergiorgio GIVONETTI (Zimone), Davide BASSO (Zubiena),<br />

Lorenzo CANTONO (Zumaglia).<br />

Collegio sindacale<br />

Antonio Mainar<strong>di</strong>, Vittorio Moretti, Ugo Mosca (Presidente), Fabrizio Rossi, Jolanda Rita Tovo<br />

* Componente della Rappresentanza<br />

<strong>di</strong>rettore amministrativo<br />

Eugenio Zamperone

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