Bilancio Sociale e di Missione 2009-2010 - Asl BI
Bilancio Sociale e di Missione 2009-2010 - Asl BI
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<strong>Asl</strong> <strong>BI</strong><br />
AziendA SAnitAriA LocALe bi - bieLLA
Presidente<br />
Regione Piemonte<br />
Roberto Cota<br />
Assessore<br />
Sanità della Regione Piemonte<br />
Caterina Ferrero<br />
Commissario Straor<strong>di</strong>nario dell’Agenzia<br />
Regionale per i Servizi Sanitari<br />
Clau<strong>di</strong>o Zanon<br />
Direttore Generale<br />
Pier Oreste Brusori<br />
Direttore Sanitario<br />
Ida Grossi<br />
Direttore Amministrativo<br />
Eugenio Zamperone<br />
Comitato <strong>di</strong> redazione del <strong>Bilancio</strong> <strong>Sociale</strong><br />
Coor<strong>di</strong>namento<br />
Carlo Airol<strong>di</strong> e Maurizio Provera<br />
Componenti<br />
Vincenzo Alastra, Na<strong>di</strong>a Anino, Carla Becchi,<br />
Margherita Borello, Pier Oreste Brusori,<br />
Caterina Eulogio, Damiano Geraci,<br />
Adriano Giacomin, Angelo Penna, Michele<br />
Sartore, Laura Segato<br />
Hanno collaborato: Na<strong>di</strong>a Agostino, Vincenzo<br />
Alastra, Grazia Alesci, Vincenzo Amoruso,<br />
Corrado Azario, Giovanni Bagnasacco,<br />
Secondo Barbera, Corrado Benevento, Roberto<br />
Bergia, Elena Bertone, Giuliana Boltri,<br />
Barbara Bragante, Dania Brioschi, Gabriella<br />
Busca, Paolo Carpano Maglioli, Anna Ceria,<br />
Simonetta Coldesina, Cinzia Colongo, Mario<br />
Alberto Clerico, Antonella Croso, Valeria<br />
Curelli, Sebastiano D’Agosta, Alberto Dal<br />
Molin, Bernar<strong>di</strong>no Debernar<strong>di</strong>, Stefano Debernar<strong>di</strong>,<br />
Fulvia De Cet, Paolo Detoma, Rita<br />
D’Ostuni, Gilberto Fasolo, Fabrizio Ferraris,<br />
Chiara Ferron, Maria Rosa Fogliano, Franco<br />
Garofalo, Giovanni Geda, Maurizio Gentile,<br />
Ida Grossi, Carmen Fantauzzo, Piero Gauna,<br />
Guido Fusaro, Graziano Gusmaroli, Rosa Introcaso,<br />
Roberto Jura, Laura Lanzone, Luigi<br />
Ledda, Davide Leporati, Gianfranco Liporace,<br />
Stefano Loss Robin, Marco Marcolongo,<br />
Antonio Martinotti, Damiano Marraffa, Paola<br />
Mello Teggia, Francesca Menegon, Roberto<br />
Merli, Ilaria Mori, Emiliana Mosca, Ruggero<br />
Sella, Mattia Pecchio, Elisa Perfetti, Carlo<br />
Peruselli, Alberto Petti, Franco Piunti, Carlo<br />
Prastaro, Pietro Presti*, Maria Raiteri, Leila<br />
Rossi, Lia Rusca, Luca Sala, Luigi Savoia,<br />
Federica Spera, Attilia Squillario, Luca<br />
Tagliabue, Antonella Tedesco, Gualtiero<br />
Tonella, Franco Travaglino, Paola Trevisan,<br />
Simona Trinchero, Giampiero Vellar, Rita<br />
Viale, Elvira Zampese, Eugenio Zamperone,<br />
Maurizio Zettel, Anna Zumaglini.<br />
Redazione<br />
SOS Programmazione Qualità e Sviluppo<br />
Organizzativo<br />
E<strong>di</strong>ting<br />
SOC Formazione Comunicazione<br />
Area Pubbliche Relazioni<br />
Cre<strong>di</strong>ti fotografici<br />
Archivio Fondazione Cassa <strong>di</strong> Risparmio<br />
<strong>di</strong> Biella (Paola Rosetta),<br />
Damiano Andreotti,<br />
Fabrizio Lava,<br />
Corrado Azario,<br />
Margherita Borello,<br />
Ufficio Stampa Presidenza<br />
Regione Piemonte.<br />
Progetto Grafico e impaginazione<br />
E20Progetti - Biella<br />
* Presidente Collegio dei Revisori del Conti della<br />
F.A.V.O. (Federazione italiana delle Associazioni <strong>di</strong><br />
Volontariato in Oncologia)
Presentazione e sintesi<br />
della Direzione Generale<br />
Rendere conto dell’attività svolta rappresenta un impegno che la nostra Azienda intende rispettare in<br />
modo sempre più sistematico e tempestivo. Per questo il <strong>Bilancio</strong> <strong>Sociale</strong> viene presentato non solo con<br />
riferimento all’anno <strong>2009</strong> ma anche all’esercizio in corso <strong>2010</strong>.<br />
Nel biennio <strong>2009</strong>-<strong>2010</strong> sono giunti a conclusione rilevanti processi <strong>di</strong> investimento sulle strutture territoriali<br />
e ospedaliere, previste dal piano pluriennale aziendale, che hanno elevato significativamente la<br />
quantità e la qualità dei servizi offerti ai citta<strong>di</strong>ni dell’ASL <strong>di</strong> Biella. In particolare:<br />
- sul versante del territorio è stata attivata in Biella la struttura dell’ex INAIL <strong>di</strong> via Caraccio, a<strong>di</strong>bita a<br />
sede <strong>di</strong>strettuale, dove hanno trovato ubicazione i servizi <strong>di</strong> base rivolti a tutta la popolazione (sportelli<br />
per la scelta e revoca del me<strong>di</strong>co e per le prenotazioni ambulatoriali in aggiunta a quanto già possibile<br />
al Poliambulatorio <strong>di</strong> via Fecia), il centro prelievi ad accesso <strong>di</strong>retto ed i servizi rivolti all’utenza materno-infantile<br />
(consultorio familiare, Neuropsichiatria Infantile, Centro Antiviolenza). In località Paruzza a<br />
Cossato è stato attivato il primo plesso della struttura dove hanno trovato una sede adeguata il Centro <strong>di</strong><br />
Salute Mentale e i servizi ambulatoriali <strong>di</strong> Recupero e Riabilitazione, prima ospitati al Poliambulatorio<br />
<strong>di</strong> via Pier Maffei. In quest’ultimo è stato <strong>di</strong> conseguenza possibile ricavare gli spazi per collocare tutti i<br />
servizi <strong>di</strong>strettuali (compresi quelli <strong>di</strong> Igiene Pubblica prima decentrati in una sede in affitto). Si è inoltre<br />
ristrutturato il Servizio <strong>di</strong> Ra<strong>di</strong>ologia, rinnovandolo completamente nelle strumentazioni. È stata infine<br />
potenziata l’offerta ambulatoriale nelle se<strong>di</strong> <strong>di</strong>strettuali <strong>di</strong> Trivero e Cavaglià;<br />
- sul versante dell’Ospedale degli Infermi è stata attivata, con il contributo del Fondo Tempia, la nuova<br />
degenza oncologica (tale specialità era presente da alcuni anni solo in day-hospital) ed è stato attivato il<br />
nuovo day-hospital unico dell’area me<strong>di</strong>ca. È stato poi ristrutturato il reparto <strong>di</strong> Ortope<strong>di</strong>a e Traumatologia<br />
e completato il rinnovo e<strong>di</strong>lizio e tecnologico del Laboratorio Analisi, elevando in entrambi i casi la<br />
qualità e la sicurezza degli ambienti. È stata infine terminata la ristrutturazione del sesto piano del monoblocco,<br />
consentendo il trasferimento del reparto <strong>di</strong> Recupero e Riabilitazione Funzionale in una sede<br />
più adeguata, ed è stato approntato il secondo piano del pa<strong>di</strong>glione Cartotti, che renderà possibile, non<br />
appena le risorse finanziarie lo consentiranno, l’ampliamento delle dotazioni degenziali psichiatriche.<br />
3
L’insieme <strong>di</strong> queste realizzazioni completano <strong>di</strong> fatto le azioni previste dal Piano Aziendale 2008-<strong>2010</strong>.<br />
Agli interventi sull’aspetto e<strong>di</strong>lizio sono state associate importanti azioni sul fronte organizzativo che hanno<br />
prodotto risultati sanitari ed economici rilevanti: la riduzione delle liste d’attesa, lo sviluppo <strong>di</strong> nuove tecnologie<br />
e <strong>di</strong> nuove meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong> intervento clinico e assistenziale, la creazione <strong>di</strong> modalità <strong>di</strong> integrazione tra<br />
operatori ospedalieri e territoriali.<br />
Nel biennio <strong>2009</strong>-<strong>2010</strong>, si sono altresì registrati fenomeni sanitari <strong>di</strong> primaria rilevanza relativamente<br />
alla ospedalizzazione, all’attività ospedaliera e alla mobilità passiva che attestano una piena realizzazione<br />
della strategia dell’ASL <strong>BI</strong>, che mirava a recuperare il rapporto <strong>di</strong> fiducia con i citta<strong>di</strong>ni ponendoli al<br />
centro della propria attenzione:<br />
- il tasso <strong>di</strong> ospedalizzazione si è ridotto <strong>di</strong> quasi 13 punti, collocando l’ASL <strong>di</strong> Biella con il 163 per mille,<br />
tra le ASL con i valori più bassi a livello regionale, il che rappresenta un in<strong>di</strong>catore evidente della costante<br />
attenzione riposta al tema della appropriatezza;<br />
- la mobilità passiva da ricovero ha registrato nel <strong>2009</strong> una riduzione <strong>di</strong> 1.662 ricoveri e nel <strong>2010</strong> si stima<br />
<strong>di</strong> ulteriori 700, per una <strong>di</strong>minuzione complessiva del ricorso al ricovero fuori dal “degli Infermi” del<br />
17,4%, equivalente a 4 milioni <strong>di</strong> euro;<br />
- la produzione <strong>di</strong> ricovero dell’Ospedale degli Infermi nel biennio è rimasta sostanzialmente costante,<br />
recuperando, nonostante la contrazione della ospedalizzazione, nel <strong>2010</strong> la lieve flessione del <strong>2009</strong>. La<br />
costante crescita dell’attività ambulatoriale consolida l’evidente recupero <strong>di</strong> fiducia.<br />
Questa ripresa del rapporto <strong>di</strong> fiducia tra citta<strong>di</strong>ni biellesi e Ospedale degli Infermi è stata particolarmente<br />
significativa nell’area car<strong>di</strong>ologia e chirurgica e si riflette positivamente su tutte le altre aree, già<br />
caratterizzate da in<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfacimento della domanda adeguati. Il miglioramento del rapporto <strong>di</strong> fiducia<br />
testimonia altresì una maggiore integrazione tra territorio e ospedale (e quin<strong>di</strong> tra me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina<br />
generale e specialisti ospedalieri), oltre che tra pubblico e privato, dal momento che si è concretizzato<br />
l’accordo tra ASL e Casa <strong>di</strong> Cura La Vialarda finalizzato a ridurre la mobilità passiva.<br />
Accanto a questi processi sanitari positivi, il biennio <strong>2009</strong>-<strong>2010</strong> ha poi registrato criticità notevoli nella<br />
gestione, determinate dagli impatti della crisi economico-finanziaria internazionale e nazionale.<br />
Da un lato, sul piano dei finanziamenti in conto corrente, in seguito alla legge finanziaria per il <strong>2010</strong>, la<br />
Regione ha presentato un Piano <strong>di</strong> Rientro che ha richiesto un analogo provve<strong>di</strong>mento da parte dell’ASL <strong>BI</strong><br />
e che ha prodotto un’assegnazione <strong>di</strong> risorse per il <strong>2010</strong> identica al <strong>2009</strong>, vincolo che l’Azienda deve rispettare.<br />
Ciò ha richiesto una ancor più incisiva azione <strong>di</strong> monitoraggio della spesa e un costante pressing sulle<br />
strutture operative, nonché processi <strong>di</strong> contenimento del personale e <strong>di</strong> talune attività, quali il temporaneo<br />
blocco del turnover degli inserimenti in casa <strong>di</strong> riposo degli anziani, per mantenere il vincolo del rispetto<br />
del pareggio <strong>di</strong> bilancio.<br />
4
Dall’altro lato, la principale ripercussione della crisi finanziaria generale si è materializzata nelle crescenti<br />
<strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> liqui<strong>di</strong>tà che hanno investito la <strong>di</strong>tta appaltatrice del Nuovo Ospedale determinando un<br />
blocco del cantiere dall’estate del <strong>2009</strong>. Queste <strong>di</strong>fficoltà sono poi sfociate in una situazione <strong>di</strong> concordato<br />
preventivo ed a una situazione <strong>di</strong> inadempienza contrattuale, che hanno costretto l’ASL <strong>di</strong> Biella il 21 <strong>di</strong>cembre<br />
<strong>2009</strong> a risolvere il contratto in danno. Di conseguenza è stato necessario re<strong>di</strong>gere lo stato <strong>di</strong> consistenza<br />
del cantiere, effettuare l’accertamento tecnico-contabile tramite la commissione <strong>di</strong> collaudo ed in<strong>di</strong>viduare<br />
un nuovo percorso amministrativo per riaffidare il cantiere ad un nuova associazione <strong>di</strong> imprese, costituita<br />
dagli ex sub-appaltatori, determinando così la ripresa dei lavori alla fine del <strong>2010</strong>.<br />
Oggi si può quin<strong>di</strong> <strong>di</strong>re <strong>di</strong> essere usciti da un periodo <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà sul principale obiettivo aziendale.<br />
Se questo è stato possibile lo si deve alla effettiva solidarietà e alla collaborazione strategica su cui l’ASL<br />
<strong>BI</strong> ha potuto contare da parte <strong>di</strong> tutte le Istituzioni (Regione, Provincia e Comuni). A loro va il nostro ringraziamento<br />
che deve essere esteso alle Fondazioni e a tutte le Associazioni che hanno sostenuto l’impegno <strong>di</strong><br />
tutti i nostri operatori.<br />
Di fronte a noi ci sono nuove sfide. La Regione Piemonte ha avanzato una proposta <strong>di</strong> riorganizzazione del<br />
Sistema Sanitario Piemontese, finalizzata a porre il citta<strong>di</strong>no al centro della sanità. Tale proposta prevede <strong>di</strong><br />
- risolvere i problemi <strong>di</strong> salute con efficienti reti integrate <strong>di</strong> strutture e <strong>di</strong> professionisti;<br />
- garantire la libertà del citta<strong>di</strong>no nella scelta consapevole delle strutture a cui affidarsi;<br />
- perseguire efficienza ed equilibrio nel rapporto tra spesa e risultati nelle prestazioni sanitarie, che attraversano<br />
una fase <strong>di</strong> forte trasformazione in ambito demografico, sociale, tecnologico e professionale<br />
nell’interesse della popolazione.<br />
Il Direttore Generale<br />
Pier Oreste Brusori<br />
Il Direttore Sanitario Il Direttore Amministrativo<br />
Ida Grossi Eugenio Zamperone<br />
5
Nota metodologica<br />
Il gruppo <strong>di</strong> lavoro dell’Agenzia Regionale per i Servizi Sanitari del Piemonte (A.Re.S.S.), a cui l’ASL <strong>di</strong> Biella<br />
partecipa, ha prodotto nel <strong>2010</strong> un’e<strong>di</strong>zione aggiornata delle Linee Guida per la redazione dei bilanci sociali.<br />
Rispetto alla precedente e<strong>di</strong>zione, il <strong>Bilancio</strong> <strong>Sociale</strong> e <strong>di</strong> <strong>Missione</strong> <strong>2009</strong>-<strong>2010</strong> ha mantenuto, per quanto<br />
possibile, la struttura prevista delle nuove linee guida dell’A.Re.S.S. Il <strong>Bilancio</strong> <strong>Sociale</strong> <strong>di</strong> missione <strong>2009</strong>-<br />
<strong>2010</strong> dell’ASL <strong>BI</strong> si propone <strong>di</strong> rendere conto degli investimenti previsti dal Piano Pluriennale Aziendale e<br />
realizzati sia sul territorio che in ospedale, per il miglioramento della qualità dei servizi offerti ai citta<strong>di</strong>ni.<br />
È stata aggiunta una parte in più, de<strong>di</strong>cata interamente al nuovo ospedale.<br />
Nella maggior parte delle tabelle, sono stati in<strong>di</strong>cati i dati relativi al 2008, al <strong>2009</strong> e quelli relativi al primo<br />
semestre o ai primi nove mesi del <strong>2010</strong>. In molte compaiono anche i dati relativi agli anni precedenti, al fine<br />
<strong>di</strong> rendere possibile un confronto tra i risultati conseguiti nel periodo antecedente al mandato e quelli degli<br />
anni successivi.<br />
L’AZIENDA<br />
Descrive il contesto socio-demografico, il profilo <strong>di</strong> salute della popolazione biellese, l’identità e la strategia<br />
aziendale incentrata sui tre assi: potenziamento delle attività <strong>di</strong> prevenzione e dei servizi territoriali,<br />
riqualificazione dell’Ospedale degli Infermi e completamento del nuovo ospedale.<br />
LA RELAZIONE SOCIALE: LE AZIONI REALIZZATE<br />
Ren<strong>di</strong>conta l’attività dell’ASL <strong>BI</strong> sia in ambito territoriale che ospedaliero, presenta i servizi e i progetti<br />
rivolti a particolari gruppi <strong>di</strong> utenti ed a persone con specifiche patologie. Questa parte è inoltre de<strong>di</strong>cata<br />
all’accre<strong>di</strong>tamento regionale, alla ricerca e alla sperimentazione e agli organismi e ai progetti realizzati<br />
nell’ambito dell’Area Funzionale Sovrazonale del Piemonte Nord Orientale.<br />
IL NUOVO OSPEDALE<br />
Riassume le caratteristiche strutturali dell’opera, racconta l’evoluzione del cantiere nel periodo dal <strong>2009</strong><br />
alla fine del <strong>2010</strong>, illustra il modello organizzativo definito per il funzionamento del nuovo ospedale e presenta<br />
in anteprima una panoramica <strong>di</strong> tutti i reparti e i servizi previsti al suo interno.<br />
6
I RAPPORTI CON LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE ED IL TERZO SETTORE<br />
È de<strong>di</strong>cata ai principali interlocutori istituzionali con cui l’ASL <strong>BI</strong> si rapporta, in particolar modo per la<br />
realizzazione <strong>di</strong> progetti ed attività a favore delle fasce più deboli della popolazione, e alla ren<strong>di</strong>contazione<br />
delle risorse materiali, umane ed economiche donate da fondazioni, enti ed associazioni del territorio biellese<br />
in favore dell’azienda sanitaria.<br />
LE RISORSE<br />
Si sofferma innanzitutto sulle risorse umane, per quanto riguarda la consistenza e le caratteristiche del<br />
personale, la formazione rivolta agli operatori e il monitoraggio del clima interno. Illustra gli investimenti<br />
tecnologici ed informatici e l’attività <strong>di</strong> acquisizione <strong>di</strong> beni e servizi. Segue l’analisi economica per livelli <strong>di</strong><br />
assistenza e sull’andamento economico relativo al biennio.<br />
LA COMUNICAZIONE<br />
Presenta le attività <strong>di</strong> informazione rivolte ai citta<strong>di</strong>ni, i risultati relativi alla qualità percepita e alla sod<strong>di</strong>sfazione<br />
degli utenti. Sintetizza i principali eventi e giornate <strong>di</strong> prevenzione aziendali e la comunicazione<br />
on-line e con i me<strong>di</strong>a.<br />
7
In<strong>di</strong>ce<br />
Presentazione e sintesi 3<br />
della Direzione Generale<br />
Nota metodologica 6<br />
Parte Prima.<br />
L’Azienda<br />
1.1 Il contesto socio-demografico 12<br />
1.2 Il profilo <strong>di</strong> salute della popolazione 17<br />
1.3 L’identità aziendale 21<br />
1.4 La strategia 26<br />
Parte seconda.<br />
Relazione <strong>Sociale</strong>: le azioni realizzate<br />
2.1 La Prevenzione 30<br />
2.1.1 Gli stili <strong>di</strong> vita e la promozione<br />
della salute 31<br />
2.1.2 L’ambiente 32<br />
2.1.3 I luoghi <strong>di</strong> lavoro 36<br />
2.1.4 La sicurezza alimentare 38<br />
2.1.5 Le malattie <strong>di</strong>ffusibili 40<br />
2.1.6 Le attività veterinarie 40<br />
2.1.7 Gli screening<br />
per la prevenzione oncologica 41<br />
2.2 Le attività territoriali 43<br />
2.2.1 L’operatività del nuovo assetto<br />
organizzativo 43<br />
2.2.2 L’assistenza me<strong>di</strong>ca sul territorio 44<br />
2.2.3 Il rinnovo delle se<strong>di</strong><br />
e la facilitazione dell’accesso 45<br />
8<br />
2.2.4 Le Cure Domiciliari 47<br />
2.2.5 Le Cure Palliative 48<br />
2.3 L’area del farmaco 50<br />
2.4 La rete dell’emergenza territoriale 54<br />
e ospedaliera<br />
2.5 L’attività ambulatoriale e i tempi <strong>di</strong> attesa 57<br />
2.6 L’attività ospedaliera 64<br />
2.6.1 La fiducia dei citta<strong>di</strong>ni 64<br />
2.6.2 I <strong>di</strong>partimenti ospedalieri 68<br />
2.6.3 I <strong>di</strong>partimenti transmurali 77<br />
2.6.4 L’attività a pagamento 78<br />
2.7 Le attività <strong>di</strong> maggiore interesse<br />
per gruppi <strong>di</strong> utenti 79<br />
2.7.1 Maternità e infanzia 79<br />
2.7.2 Anziani 90<br />
2.7.3 Immigrati 100<br />
2.7.4 Persone con <strong>di</strong>sabilità 102<br />
2.8 Le attività <strong>di</strong> maggiore interesse<br />
per persone con specifiche patologie 105<br />
2.8.1 Persone con problemi <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenza 105<br />
2.8.2 Persone con problemi <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio<br />
mentale 106<br />
2.8.3 Pazienti oncologici 110<br />
2.8.4 Pazienti affetti da <strong>di</strong>sturbi<br />
neurologici 112<br />
2.8.5 Pazienti car<strong>di</strong>opatici 115<br />
2.8.6 Pazienti <strong>di</strong>abetici 117<br />
2.8.7 Pazienti nefropatici cronici 118<br />
2.8.8 Pazienti affetti da malattie rare 119
2.9 La qualità dell’assistenza 121<br />
2.9.1 Il percorso <strong>di</strong> accre<strong>di</strong>tamento<br />
regionale 121<br />
2.9.2 La ricerca e la sperimentazione<br />
clinica 122<br />
2.9.3 La gestione del rischio clinico 123<br />
2.10 Le attività <strong>di</strong> Area Funzionale<br />
Sovrazonale 124<br />
Parte terza.<br />
Il Nuovo Ospedale<br />
3.1 Il Nuovo Ospedale:<br />
caratteristiche generali 128<br />
3.2 L’evoluzione del cantiere dal <strong>2009</strong> al <strong>2010</strong> 129<br />
3.3 Il modello organizzativo<br />
per il funzionamento del Nuovo Ospedale 133<br />
Parte quarta.<br />
Le Relazioni Pubbliche<br />
4.1 Regione, Provincia, Comuni,<br />
Prefettura e Università 140<br />
4.2 Fondazioni e Associazioni <strong>di</strong> volontariato 148<br />
4.2.1 Le donazioni 149<br />
4.2.2 L’impegno dei volontari 156<br />
Parte quinta.<br />
Le Risorse<br />
5.1 Le risorse umane 160<br />
5.1.1 La consistenza e le caratteristiche<br />
del personale 160<br />
5.1.2 La gestione partecipata 164<br />
5.1.3 La formazione e l’aggiornamento<br />
continuo 166<br />
5.1.4 Il benessere organizzativo 169<br />
5.1.5 L’indagine regionale sul clima interno 172<br />
5.2 Il sistema informativo e le tecnologie<br />
informatiche 176<br />
5.3 Le tecnologie e l’innovazione 178<br />
5.4 L’acquisizione <strong>di</strong> beni e servizi 182<br />
5.5 Ren<strong>di</strong>conto economico 185<br />
5.5.1 Analisi economica per livelli<br />
<strong>di</strong> assistenza 188<br />
5.5.2 Andamento del <strong>2010</strong> 193<br />
Parte sesta.<br />
La Comunicazione<br />
6.1 Informazioni per l’accesso ai servizi 196<br />
6.1.1 Guide informative per gli utenti<br />
e i loro familiari 196<br />
6.1.2 Internet ed Intranet 197<br />
6.1.3 Giornalino aziendale 198<br />
6.2 L’informazione tramite i Me<strong>di</strong>a 198<br />
6.3 Eventi aziendali 199<br />
6.3.1 Inaugurazioni ed eventi 199<br />
6.3.2 Giornate <strong>di</strong> prevenzione<br />
e sensibilizzazione 200<br />
6.4 Informazioni, reclami, segnalazioni, lo<strong>di</strong> 203<br />
6.5 La qualità percepita 207<br />
Glossario 209<br />
9
PARTE PRIMA<br />
L’Azienda
L’AZIENDA<br />
L’Azienda<br />
1.1 Il contesto socio-demografico<br />
12<br />
Biella tra ‘l monte e il verdeggiar de’ piani<br />
lieta guardante l’ubere convalli<br />
ch’armi ed aratri e a l’opera fumanti<br />
camini ostenta.<br />
(G. Carducci, Piemonte, 27 luglio 1890)<br />
Il biellese è caratterizzato da un contesto geografico<br />
per lo più collinare e montuoso. L’Azienda<br />
Sanitaria Locale <strong>di</strong> Biella comprende 74 comuni<br />
degli 82 della Provincia, per un totale <strong>di</strong> circa<br />
178.000 abitanti, oltre il 50% dei quali concentrati<br />
lungo l’asse Biella-Cossato e nell’imme<strong>di</strong>ato hinterland<br />
<strong>di</strong> Biella. 1<br />
Dal punto <strong>di</strong> vista economico-industriale la storica<br />
vocazione alla manifattura tessile ha garantito<br />
al territorio biellese uno sviluppo economico e un<br />
tenore <strong>di</strong> vita elevati.<br />
Le <strong>di</strong>fficoltà del settore negli ultimi anni e la ridotta<br />
<strong>di</strong>versificazione produttiva hanno fatto sì che<br />
la crisi economica del <strong>2009</strong> avesse un impatto più<br />
forte nel biellese rispetto ad altre aree, incidendo<br />
in maniera negativa sia in termini occupazionali<br />
e <strong>di</strong> red<strong>di</strong>to, che sul valore globale del territorio;<br />
<strong>di</strong>verse aree industriali sono state <strong>di</strong>smesse, con<br />
conseguente migrazione <strong>di</strong> popolazione attiva. Il<br />
1. Non rientrano nell’ambito territoriale dell’ASL <strong>BI</strong> i Comuni <strong>di</strong>:<br />
Ailoche, Caprile, Coggiola, Crevacuore, Gifflenga, Portula, Pray e<br />
Sostegno.
10<br />
9<br />
8<br />
7<br />
6<br />
5<br />
4<br />
3<br />
2<br />
1<br />
0<br />
Biella<br />
Alessandria<br />
tasso <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione è salito nel <strong>2009</strong>, in particolare<br />
tra gli uomini, superato solo dalle Province<br />
<strong>di</strong> Torino e Novara.<br />
Nella graduatoria nazionale relativa al prodotto<br />
interno lordo pro-capite 2 , la provincia <strong>di</strong> Biella ha<br />
fatto registrare un trend negativo, collocandosi nel<br />
<strong>2009</strong> al 43° posto in Italia (quinta in Regione), con<br />
Asti<br />
Tasso <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione (%)<br />
Cuneo<br />
Novara<br />
Torino<br />
una per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> 22 posizioni rispetto al 1995 (Tavola<br />
1) 3 . E scivola dal 38°(nel 2008) al 52° posto in Italia<br />
in relazione all’in<strong>di</strong>catore “benessere interno lordo”<br />
che tiene conto <strong>di</strong> fattori sociali quali speranza<br />
<strong>di</strong> vita alla nascita, iscrizioni universitarie, spesa<br />
per spettacoli, affluenza alle urne, emissioni <strong>di</strong><br />
CO 2 , furti e rapine, organizzazioni <strong>di</strong> volontariato 4 .<br />
Tavola 1 - POSIZIONE DELLE PROVINCE PIEMONTESI NELLA GRADUATORIA NAZIONALE RELATIVA<br />
AL PIL PRO-CAPITE A PREZZI CORRENTI<br />
PROVINCE POSIZIONE POSIZIONE POSIZIONE POSIZIONE POSIZIONE<br />
NEL 2005 NEL 2006 NEL 2007 NEL 2008 NEL <strong>2009</strong><br />
Torino 29 25 24 29 42<br />
Vercelli 34 34 23 34 24<br />
Novara 31 28 19 26 36<br />
Cuneo 24 24 11 17 20<br />
Asti 61 59 38 57 55<br />
Alessandria 51 47 26 44 44<br />
Biella 50 44 32 47 43<br />
V.C.O. 67 64 60 61 64<br />
2. Unioncamere Piemonte, “Geografia dei red<strong>di</strong>ti <strong>2009</strong>”.<br />
3. Elaborazione da Unioncamere Piemonte, “La contabilità economica<br />
territoriale <strong>2010</strong>”.<br />
4. Elaborazione Sole 24 Ore, in “Annuario Statistico Regionale <strong>2010</strong>”.<br />
VCO<br />
Vercelli<br />
Piemonte<br />
Italia<br />
Maschi 2008<br />
Maschi <strong>2009</strong><br />
Femmine 2008<br />
Femmine <strong>2009</strong><br />
13<br />
L’AZIENDA
L’AZIENDA<br />
Il profilo sociodemografico (la bassa natalità,<br />
l’invecchiamento e il calo della popolazione) è causa<br />
<strong>di</strong> criticità in ambito economico sociale e sanitario.<br />
La maggiore longevità è determinata da un<br />
netto miglioramento delle cure me<strong>di</strong>che, dell’assistenza<br />
e del sistema socio-sanitario in generale,<br />
nonché dal maggiore benessere economico della<br />
fascia più anziana. L’aspettativa <strong>di</strong> vita, alla nascita<br />
e alle <strong>di</strong>verse età, ha un trend <strong>di</strong> incremento.<br />
Negli ultimi due decenni, la <strong>di</strong>minuzione <strong>di</strong> popolazione<br />
ha interessato prevalentemente la fascia<br />
tra i 10 e i 44 anni; aumentano invece le persone<br />
oltre i 75 anni.<br />
POPOLAZIONE RESIDENTE NELLA PROVINCIA<br />
DI <strong>BI</strong>ELLA SUDDIVISA PER FASCE D’ETÀ<br />
FASCE<br />
D’ETÀ<br />
1971 1981 1991 2001 <strong>2009</strong><br />
0-9 25.882 20.581 13.960 14.570 14.721<br />
10-24 37.994 39.289 34.000 24.198 22.995<br />
25-44 56.312 53.433 53.205 54.205 49.375<br />
45-64 52.844 52.319 52.469 51.221 52.586<br />
65 e + 32.390 36.513 37.657 43.055 47.021<br />
TOTALE 205.422 202.135 191.291 187.249 186.698<br />
% su totale<br />
14<br />
35<br />
30<br />
25<br />
20<br />
15<br />
10<br />
5<br />
0<br />
Distribuzione popolazione % per fascia <strong>di</strong> età<br />
su popolazione<br />
0-9 10-24 25-44 45-64<br />
età<br />
65-74 75-84 85+<br />
censimento 2001 BDDE <strong>2009</strong><br />
Anni<br />
Anni<br />
84<br />
82<br />
80<br />
78<br />
76<br />
74<br />
72<br />
20<br />
15<br />
10<br />
5<br />
0<br />
1995-1999<br />
Aspettativa <strong>di</strong> vita alla nascita<br />
1999-2003<br />
2003-2007<br />
1995-1999<br />
1999-2003<br />
Maschi Femmine<br />
2003-2007<br />
locale Piemonte (1999 e 2005)<br />
Italia (1999 e 2005)<br />
Aspettativa <strong>di</strong> vita in età più avanzate<br />
Chi ha 65-69 anni Chi ha 80-84 anni<br />
maschi 1995-1999<br />
maschi 2003-2007<br />
femmine 1999-2003<br />
maschi 1999-2003<br />
femmine 1995-1999<br />
femmine 2003-2007<br />
Gli in<strong>di</strong>catori socio-demografici <strong>di</strong>mostrano<br />
dati migliori rispetto a Biella in tutte le province<br />
piemontesi, ad eccezione <strong>di</strong> Alessandria; il vercellese<br />
presenta in<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> vecchiaia simili, ma con un<br />
andamento migliore della natalità.
INDICATORI SOCIODEMOGRAFICI DEL PANORAMA <strong>BI</strong>ELLESE<br />
IN TERMINI DI CONFRONTO INTERNO TRA PERIODI E DI CONFRONTO TRA PROVINCE - <strong>2009</strong><br />
In<strong>di</strong>catori ASL <strong>BI</strong> ASL <strong>BI</strong> <strong>BI</strong> NO VCO VC AL AT CN TORINO TORINO REGIONE<br />
<strong>2009</strong> 2002<br />
provincia città<br />
In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> vecchiaia<br />
(popolazione ≥ 65<br />
aa/popolazione ≤ 14<br />
aa)*100<br />
209,6 195,6 207,7 159,6 193,2 209,0 211,9 188,3 160,5 171,6 197,1 178,4<br />
In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>pendenza<br />
(popolazione ≥<br />
65 aa e ≤14aa /<br />
popolazione tra 15<br />
e 64 aa)*100<br />
58,4 53,6 58,1 52,4 55,0 57,1 58,9 57,7 56,0 54,3 56,1 55,3<br />
In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> struttura<br />
della popolazione<br />
attiva (popolazione<br />
tra 40 e 64 aa/<br />
popolazione tra 15<br />
e 39 aa)*100<br />
135,4 111,5 136,0 121,0 135,9 133,5 136,0 129,7 119,5 124,1 119,4 125,9<br />
In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> ricambio 159,4<br />
(popolazione<br />
tra 60 e 64 aa/<br />
popolazione tra<br />
15 e 19aa)*100<br />
178 160,7 144,1 163,4 159,0 160,7 161,2 134,5 157,8 165,5 155,1<br />
Tasso natalità<br />
(n.nati/<br />
popolazione<br />
*100000)<br />
748,6 772,3 748,3 907,1 803,1 771,4 748,3 877,7 951,9 904,7 930,8 879,9<br />
Tasso mortalità<br />
(n.morti/<br />
popolazione<br />
*100000)<br />
1303,6 1305,8 1309,1 1051,9 1159,3 1313,1 1309,1 1252,1 1157,4 1020,6 1068,5 1119,3<br />
In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong><br />
fecon<strong>di</strong>tà<br />
(Nati vivi/ popolaz.<br />
femminile tra 15<br />
e 44 aa.)*100<br />
4,3 4,2 4,4 4,9 4,6 4,5 4,4 5,0 5,2 4,9 5,0 4,8<br />
In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong><br />
immigrazione<br />
(N. immigrati/<br />
popolazione)*100<br />
3,8 4,6 3,8 4,1 3,5 3,6 3,8 4,1 3,8 3,6 3,0 3,7<br />
In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong><br />
emigrazione<br />
(N.emigrati/<br />
popolazione)*100<br />
3,5 3,5 3,5 3,3 3,0 3,2 3,5 3,2 3,0 3,2 2,8 3,2<br />
15<br />
L’AZIENDA
L’AZIENDA<br />
Rispetto al 2008 il calo demografico in Provincia<br />
è <strong>di</strong> 616 unità dovuto essenzialmente ad un saldo<br />
naturale negativo, a fronte <strong>di</strong> un debole saldo migratorio<br />
positivo.<br />
La forte emigrazione registrata nei perio<strong>di</strong> precedenti<br />
è stata compensata dall’arrivo <strong>di</strong> persone<br />
<strong>di</strong> età inferiore ai 45 anni, con un rapporto <strong>di</strong> 2 a 1 a<br />
favore delle donne.<br />
Considerando lo stato civile, ed in particolare<br />
quelle con<strong>di</strong>zioni che possono esprimere un potenziale<br />
stato <strong>di</strong> solitu<strong>di</strong>ne, si osserva che più <strong>di</strong><br />
due residenti su <strong>di</strong>eci sono ultrasessantacinquenne<br />
potenzialmente soli. Questo aspetto con<strong>di</strong>ziona<br />
pesantemente sia l’accesso ai servizi sanitari che<br />
la possibilità <strong>di</strong> assistenza domiciliare, essendo in<br />
gioco la capacità della rete socio-sanitaria <strong>di</strong> adeguarsi<br />
all’andamento demografico. Per il prolungarsi<br />
della vita, inoltre, una buona parte dei “gran<strong>di</strong><br />
anziani” è assistita da familiari che sono a loro volta<br />
anziani potenzialmente bisognosi <strong>di</strong> assistenza.<br />
16<br />
Stranieri residenti al 31/12/2008<br />
% delle nazionalità<br />
Confrontando i dati in ambito regionale, emerge<br />
che il biellese presenta dati inferiori alla me<strong>di</strong>a regionale<br />
relativamente agli stranieri residenti (5,3%<br />
rispetto all’intera popolazione e 8,66% se si considera<br />
la sola popolazione minorenne, con il 12,9% <strong>di</strong> nuovi<br />
nati); in provincia sono presenti oltre 10.000 stranieri,<br />
<strong>di</strong> cui il 54 % donne. Nel grafico a piè pagina sono<br />
in<strong>di</strong>cate le nazionalità maggiormente presenti.<br />
In Piemonte, meta <strong>di</strong> flussi migratori da oltre un<br />
trentennio, i dati ISTAT aggiornati al 31 <strong>di</strong>cembre<br />
2008 riportano una presenza <strong>di</strong> oltre 351.000 stranieri<br />
residenti, pari a circa al 7,9% della popolazione<br />
complessiva ed al 12% della popolazione minorenne;<br />
i nuovi nati stranieri contribuiscono per il<br />
17,2% della natalità complessiva (fonte dati BDDE<br />
Regione Piemonte).<br />
Per quanto riguarda l’istruzione, la popolazione<br />
scolastica della provincia <strong>di</strong> Biella risulta in incremento,<br />
in particolare la componente universitaria.
Poiché però alla fine degli anni ’90 il biellese<br />
aveva in ambito regionale il più basso tasso <strong>di</strong><br />
iscrizione alle scuole superiori (53% contro 65,7%)<br />
e la minore <strong>di</strong>soccupazione giovanile (10,7% contro<br />
21,8%), gli ingressi precoci nel mondo del lavoro<br />
sono <strong>di</strong>venuti ora elemento <strong>di</strong> criticità per le<br />
<strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> riqualificazione e <strong>di</strong> ricerca <strong>di</strong> nuova<br />
occupazione per chi perde il posto <strong>di</strong> lavoro.<br />
Nel confronto tra province, Biella è ancora sfavorita,<br />
con oltre il 61% della popolazione con basso<br />
livello <strong>di</strong> istruzione.<br />
40<br />
35<br />
30<br />
25<br />
20<br />
15<br />
10<br />
5<br />
0<br />
Titoli <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o % su popolazione oltre i 15 anni<br />
2008<br />
Torino<br />
Vercelli<br />
Novara<br />
Cuneo<br />
Asti<br />
Alessandria<br />
Biella<br />
VCO<br />
Piemonte<br />
Nessuno o licenza elementare Licenza me<strong>di</strong>a/avviamento<br />
Diploma superiore Laurea<br />
1.2 Il profilo <strong>di</strong> salute della<br />
popolazione<br />
Tra i determinanti <strong>di</strong> salute è fondamentale il<br />
contesto socio-economico in tutti i suoi aspetti<br />
(istruzione, occupazione, qualità abitativa, red<strong>di</strong>to<br />
e tipologia familiare) e il suo mo<strong>di</strong>ficarsi negli anni,<br />
in quanto incide sulle <strong>di</strong>fferenze negli stili <strong>di</strong> vita<br />
(fumo, alcool, comportamenti sessuali), nell’alimentazione<br />
o nel <strong>di</strong>verso rischio professionale. Incide<br />
anche nell’utilizzo dei servizi sanitari, (potenziali<br />
ritar<strong>di</strong> <strong>di</strong>agnostici, scarsa adesione alla terapia ed<br />
alle procedure <strong>di</strong> follow-up o riabilitative) e si esplica<br />
anche con effetti sulle con<strong>di</strong>zioni psicologiche in<strong>di</strong>viduali<br />
(stress, depressione, solitu<strong>di</strong>ne).<br />
Per tale motivo la sola domanda espressa, che<br />
è quella valutabile dai flussi informativi correnti, è<br />
una stima al ribasso dei fabbisogni <strong>di</strong> assistenza<br />
sanitaria e <strong>di</strong> risorse.<br />
La definizione dei profili <strong>di</strong> salute della popolazione<br />
è centrale nella programmazione sanitaria,<br />
in quanto consente <strong>di</strong> definire gli ambiti prioritari<br />
<strong>di</strong> intervento sia in senso preventivo che <strong>di</strong>agnostico-terapeutico.<br />
Nel territorio biellese il bisogno <strong>di</strong> salute e l’uso<br />
dei servizi sanitari sono con<strong>di</strong>zionati dalla prevalenza<br />
delle patologie cronico-degenerative (tumori,<br />
patologie car<strong>di</strong>ocircolatorie e respiratorie) tipiche<br />
<strong>di</strong> una popolazione anziana.<br />
A ciò si associa il problema degli anziani potenzialmente<br />
soli, presenti in notevole numero specie<br />
nel sesso femminile, che comportano criticità in<br />
termini <strong>di</strong> problemi <strong>di</strong> accesso e <strong>di</strong> assistenza nelle<br />
post-<strong>di</strong>missioni.<br />
Gli strumenti <strong>di</strong>sponibili e meglio valutabili sono<br />
rappresentati dai dati <strong>di</strong> mortalità, dai dati <strong>di</strong> incidenza<br />
tumorale, dai risultati dello stu<strong>di</strong>o PASSI e<br />
dai dati <strong>di</strong> ospedalizzazione.<br />
17<br />
L’AZIENDA
L’AZIENDA<br />
DATI DI MORTALITÀ<br />
Sono espressi in termini <strong>di</strong> tassi grezzi <strong>di</strong> mortalità<br />
(forniscono informazioni sulle necessità assistenziali),<br />
<strong>di</strong> tassi standar<strong>di</strong>zzati (consentono confronti<br />
tra aree e nel tempo, in quanto non risentono della<br />
18<br />
Tasso grezzo*100.000<br />
Tasso grezzo*100.000<br />
600<br />
500<br />
400<br />
300<br />
200<br />
100<br />
0<br />
600<br />
Tumori maligni<br />
500<br />
400<br />
300<br />
200<br />
100<br />
0<br />
Tumori maligni<br />
Car<strong>di</strong>ocircolatorio<br />
Car<strong>di</strong>ocircolatorio<br />
In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> mortalità negli uomini<br />
Respiratorio<br />
Cause accidentali<br />
In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> mortalità nelle donne<br />
Respiratorio<br />
Cause accidentali<br />
<strong>di</strong>fferente composizione della popolazione per età e<br />
per sesso) e <strong>di</strong> anni <strong>di</strong> vita persi rispetto ad un’aspettativa<br />
<strong>di</strong> vita <strong>di</strong> 75 anni. Quest’ultimo in<strong>di</strong>catore permette<br />
l’analisi della mortalità prematura (per <strong>di</strong>fferenti<br />
cause) in quanto considera non solo il numero<br />
Alcool correlate<br />
con R.A. > 50%<br />
Alcool correlate<br />
con R.A. > 50%<br />
Malattie<br />
fumo-correlate<br />
Malattie<br />
fumo-correlate<br />
18000<br />
16000<br />
14000<br />
12000<br />
10000<br />
8000<br />
6000<br />
4000<br />
2000<br />
0<br />
18000<br />
16000<br />
14000<br />
12000<br />
10000<br />
8000<br />
6000<br />
4000<br />
2000<br />
0<br />
YPLL<br />
YPLL<br />
Tasso grezzo<br />
1995-1999<br />
Tasso grezzo<br />
2003-2007<br />
Anni <strong>di</strong> vita<br />
persi (YPLL)<br />
1995-1999<br />
YPLL<br />
2003-2007<br />
Tasso grezzo<br />
1995-1999<br />
Tasso grezzo<br />
2003-2007<br />
Anni <strong>di</strong> vita<br />
persi (YPLL)<br />
1995-1999<br />
YPLL<br />
2003-2007
dei decessi ma anche l’età in cui questi avvengono.<br />
Agli inizi degli anni ’90 nei confronti intraregionali<br />
(peraltro <strong>di</strong>sponibili solo fino al 2003) si rilevava negli<br />
uomini un eccesso <strong>di</strong> mortalità per tutte le cause,<br />
sostenuto in particolare da malattie car<strong>di</strong>ovascolari<br />
e in misura minore da tumori maligni e cause accidentali.<br />
Lo scenario più recente in<strong>di</strong>ca che:<br />
- la mortalità per tumore maligno è aumentata<br />
in termini <strong>di</strong> tassi grezzi (in<strong>di</strong>cati nelle colonne),<br />
a causa dell’invecchiamento della popolazione,<br />
a fronte <strong>di</strong> una riduzione degli anni <strong>di</strong> vita persi<br />
(in<strong>di</strong>cati dalle righe, con valori <strong>di</strong> riferimento a<br />
destra) e quin<strong>di</strong> dei tassi standar<strong>di</strong>zzati;<br />
- per la mortalità da malattie car<strong>di</strong>ovascolari si<br />
è registrata una riduzione dei tassi, e soprattutto<br />
degli anni <strong>di</strong> vita persi, in particolare negli<br />
uomini. Le malattie car<strong>di</strong>ovascolari comunque<br />
sono il determinante principale <strong>di</strong> morte, soprattutto<br />
nelle donne;<br />
- la mortalità da cause accidentali, specie nelle<br />
età più giovani, si è nettamente ridotta e ciò è<br />
attribuibile alle politiche <strong>di</strong> sicurezza stradale<br />
introdotte;<br />
- la mortalità nel primo anno <strong>di</strong> vita si è più che<br />
<strong>di</strong>mezzata, elemento questo che influisce nettamente<br />
sulle aspettative <strong>di</strong> vita alla nascita.<br />
Tra le aggregazioni <strong>di</strong> cause <strong>di</strong> morte correlabili<br />
agli stili <strong>di</strong> vita, la mortalità fumo-correlata, desumibile<br />
da alcune se<strong>di</strong> tumorali e patologie car<strong>di</strong>ocircolatorie,<br />
è sostanzialmente stabile, ma con un<br />
lieve decremento nei maschi, mentre nelle donne<br />
il dato pare in ascesa.<br />
DATI DI INCIDENZA DEI TuMORI<br />
I dati sull’incidenza dei tumori sono raccolti nel<br />
“Registro Tumori Piemonte e Valle d’Aosta - Provincia<br />
<strong>di</strong> Biella” avviato nel 1995 con la collaborazione<br />
tra Fondo Edo Tempia, ASL <strong>BI</strong> e Provincia <strong>di</strong><br />
Biella e attualmente incar<strong>di</strong>nato nel Centro Regio-<br />
nale per la prevenzione oncologica. Tale attività <strong>di</strong><br />
monitoraggio consente <strong>di</strong> valutare la sopravvivenza<br />
dei pazienti nel tempo, funzione questa connessa<br />
soprattutto allo sta<strong>di</strong>o della neoplasia al momento<br />
della <strong>di</strong>agnosi. In Piemonte solo la provincia <strong>di</strong> Biella<br />
e la Città <strong>di</strong> Torino <strong>di</strong>spongono <strong>di</strong> questo strumento.<br />
I dati <strong>di</strong> incidenza e <strong>di</strong> sopravvivenza per tumori<br />
sono sostanzialmente in linea con quelli del Nord-<br />
Italia (e del centro Europa), e vedono come patologie<br />
più frequenti le neoplasie polmonari a bassa sopravvivenza<br />
negli uomini, le neoplasie mammarie ad<br />
elevata sopravvivenza nelle donne e le neoplasie del<br />
colon-retto per ambedue i sessi, con una sopravvivenza<br />
interme<strong>di</strong>a.<br />
STuDIO PASSI 5<br />
È un’indagine campionaria, basata su interviste<br />
alla popolazione <strong>di</strong> età 18-69 anni, tesa a valutare<br />
<strong>di</strong>versi aspetti della popolazione, i cui dati sono aggiornati<br />
al 31.12.<strong>2009</strong> (672 interviste).<br />
Le risposte sugli stili <strong>di</strong> vita in<strong>di</strong>cano che:<br />
- i fumatori sono pari al 26% e <strong>di</strong> essi il 6% <strong>di</strong>chiara<br />
<strong>di</strong> fumare oltre 20 sigarette al dì (forte fumatore).<br />
Sono interessati maggiormente i soggetti<br />
giovani (32%);<br />
- il 18% ha una vita sedentaria, mentre solo il 39%<br />
svolge attività fisica adeguata. Il 9% è obeso ed<br />
il 30 % è soprappeso;<br />
- il 15% degli intervistati può essere ritenuto un<br />
consumatore a rischio <strong>di</strong> alcol. Il consumo “binge”,<br />
cioè 6 o più bevande alcoliche bevute in una<br />
sola occasione, riguarda il 7% degli intervistati<br />
ed è più <strong>di</strong>ffuso negli uomini e tra i giovani (11%).<br />
L’8% <strong>di</strong>chiara che nell’ultimo mese ha guidato<br />
dopo aver bevuto.<br />
Dalle risposte sul contesto socio-economico<br />
si osserva che il 35% della popolazione intervista-<br />
5. Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia<br />
19<br />
L’AZIENDA
L’AZIENDA<br />
ta non ha un lavoro regolare. Sono svantaggiati i<br />
giovani (31%), in particolare giovani donne (46%).<br />
Il 45% degli intervistati lamenta <strong>di</strong>fficoltà economiche,<br />
gravi nell’11% (15% nelle donne anziane). Il<br />
10,5% lamenta sintomi correlabili alla depressione,<br />
specie nelle donne ed in chi presenta <strong>di</strong>fficoltà<br />
economiche, ma il 41% ha in<strong>di</strong>cato <strong>di</strong> aver avuto<br />
problemi psicologici recenti. In quasi la metà dei<br />
casi non è stato richiesto aiuto nè in famiglia nè<br />
presso operatori sanitari.<br />
DATI DI OSPEDALIZZAZIONE<br />
Nonostante la presenza ormai consolidata <strong>di</strong><br />
forme <strong>di</strong> assistenza alternative al ricovero ospedaliero,<br />
che l’evoluzione dell’organizzazione sanitaria<br />
ha reso <strong>di</strong>sponibili agli utenti, il tasso <strong>di</strong> ospedalizzazione<br />
(cioè il numero <strong>di</strong> ricoveri all’anno<br />
dei residenti in un determinato territorio su mille<br />
abitanti) rimane l’in<strong>di</strong>catore che meglio rappresenta<br />
i bisogni espressi più importanti ed in<strong>di</strong>fferibili<br />
della popolazione.<br />
Nel biennio <strong>2009</strong> e <strong>2010</strong> si è assistito ad una riduzione<br />
del ricorso al ricovero da parte dei citta<strong>di</strong>ni<br />
biellesi, soprattutto per quanto riguarda il ricorso a<br />
20<br />
strutture fuori ASL (la cosiddetta mobilità passiva).<br />
Si tratta <strong>di</strong> un cambiamento nei comportamenti<br />
sanitari <strong>di</strong> una entità raramente osservabile.<br />
La lettura congiunta del dato <strong>di</strong> riduzione sia<br />
della ospedalizzazione che della mobilità passiva<br />
(coerentemente all’avvenuto mantenimento della<br />
produzione dell’Ospedale degli Infermi) significa<br />
due cose:<br />
1) complessivamente i biellesi ricorrono meno al<br />
ricovero ospedaliero;<br />
2) <strong>di</strong> quelli che vi ricorrono, una percentuale molto<br />
più elevata che in passato, si rivolge all’Ospedale<br />
degli Infermi <strong>di</strong> Biella, a testimonianza <strong>di</strong> una<br />
ritrovata fiducia (ve<strong>di</strong> capitolo 2.6 L’assistenza<br />
ospedaliera).<br />
Da segnalare, infine, una componente particolare<br />
della domanda espressa: quella erogata a totale<br />
o parziale carico dell’utente (attività in libera professione<br />
e/o in regime alberghiero, per i ricoveri). I<br />
dati <strong>di</strong> Biella si mantengono nettamente più elevati<br />
rispetto alla me<strong>di</strong>a regionale (per i paganti, quasi il<br />
4% contro un modesto 1,3% regionale). I fabbisogni<br />
e le risorse necessarie devono considerare anche<br />
questa quota <strong>di</strong> pazienti.
1.3 L’identità aziendale<br />
LA MISSIONE<br />
L’Atto Aziendale, documento car<strong>di</strong>ne dell’Azienda<br />
approvato il 25 settembre 2008, in<strong>di</strong>vidua la missione<br />
dell’ASL <strong>BI</strong> nello sviluppo <strong>di</strong> azioni finalizzate<br />
a perseguire i seguenti obiettivi nei confronti della<br />
popolazione <strong>di</strong> riferimento:<br />
- promuovere la salute;<br />
- prevenire gli stati <strong>di</strong> malattia o <strong>di</strong> per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> salute;<br />
- curare gli stati <strong>di</strong> malattia per recuperare la salute;<br />
- contribuire a recuperare i danni funzionali conseguenti<br />
ad eventi morbosi ed a mantenere il<br />
più alto livello <strong>di</strong> autonomia e qualità della vita.<br />
A tal fine, l’ASL <strong>BI</strong> assicura a tutti gli aventi <strong>di</strong>ritto,<br />
tramite le strutture <strong>di</strong>rettamente gestite e con<br />
le risorse <strong>di</strong>sponibili, tutte le prestazioni comprese<br />
nei livelli essenziali <strong>di</strong> assistenza (LEA) al massimo<br />
livello <strong>di</strong> qualità possibile e nel rispetto dei principi<br />
comportamentali <strong>di</strong> uguaglianza, appropriatezza,<br />
imparzialità e libera scelta. L’Azienda, assicurando<br />
la centralità della persona nella realizzazione delle<br />
azioni finalizzate al raggiungimento dei suddetti<br />
obiettivi e l’integrazione con i servizi socio-assistenziali,<br />
delinea una propria strategia coerente con la<br />
pianificazione nazionale e regionale, confrontandosi<br />
con le istituzioni locali rappresentate innanzi tutto<br />
dalla Conferenza dei Sindaci e coinvolgendo gli altri<br />
soggetti pubblici e privati, portatori <strong>di</strong> interessi a<br />
rilevanza sanitaria, operanti sul territorio, nonché a<br />
livello <strong>di</strong> Area Funzionale Sovrazonale n. 2 Piemonte<br />
Nord-Orientale, a cui l’ASL <strong>BI</strong> appartiene. In particolare,<br />
nell’ambito della missione definita dalla programmazione<br />
regionale e con il rispetto del vincolo<br />
<strong>di</strong> bilancio, l’Azienda realizza la propria autonomia<br />
nell’organizzazione dei processi assistenziali ed in<br />
coerenza con l’organizzazione a rete <strong>di</strong> tutti i servizi<br />
sanitari, amministrativi e <strong>di</strong> supporto.<br />
La Direzione Generale<br />
L’ASSETTO ORgANIZZATIVO<br />
La realizzazione del modello organizzativo è<br />
stata improntata alla responsabilizzazione sul<br />
perseguimento degli obiettivi e sul raggiungimento<br />
dei risultati.<br />
Le articolazioni organizzative operanti all’interno<br />
dell’Azienda comprendono sia strutture complesse<br />
che strutture semplici. Per entrambe le tipologie<br />
esiste una graduazione su tre livelli, in funzione del<br />
ruolo, delle competenze e delle risorge gestite.<br />
Strutture Complesse:<br />
- macrostrutture (Distretti, Presi<strong>di</strong>o Ospedaliero,<br />
Dipartimento <strong>di</strong> Prevenzione);<br />
- strutture interme<strong>di</strong>e (Dipartimenti ospedalieri e<br />
transmurali);<br />
- strutture <strong>di</strong> base (articolazioni organizzative<br />
che programmano, organizzano ed erogano<br />
prestazioni con autonomia gestionale e tecnico<br />
professionale, non ricomprese sopra).<br />
Strutture Semplici:<br />
- a valenza <strong>di</strong>partimentale;<br />
- in staff, interaziendale o <strong>di</strong> macrostruttura;<br />
- <strong>di</strong> struttura complessa <strong>di</strong> base.<br />
Una visione d’insieme dell’organizzazione<br />
aziendale e visioni <strong>di</strong> dettaglio, al 30 settembre<br />
<strong>2010</strong>, sono fornite dai successivi schemi.<br />
21<br />
L’AZIENDA
L’AZIENDA<br />
22<br />
Consulta della<br />
Direzione Strategica<br />
Collegio <strong>di</strong> Direzione<br />
Consiglio dei Sanitari<br />
Direttorio<br />
Nuovo Ospedale<br />
Ufficio<br />
Nuovo Ospedale<br />
DIREZIONE AZIENDALE<br />
Nucleo<br />
<strong>di</strong> Valutazione<br />
Collegio Sindacale<br />
Conferenza dei Sindaci<br />
OSPEDALE TERRITORIO SERVIZI CENTRALI<br />
Staff <strong>di</strong> Direzione<br />
Programmazione e Controllo<br />
Direzione Me<strong>di</strong>ca Ospedale<br />
Formazione e Comunicazione<br />
Dipartimento <strong>di</strong> Chirurgia<br />
Distretto 1 Distretto 2<br />
Politiche e Amministrazione<br />
del Personale<br />
Biella Cossato<br />
Sistemi Informativi ed Informatici<br />
Dipartimento <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina<br />
Professioni Sanitarie<br />
Dipartimento dei Servizi<br />
Ingegneria Clinica<br />
Affari Generali<br />
Dipartimento Materno Infantile Dipartimento <strong>di</strong> Prevenzione<br />
Prevenzione, Protezione e Sicurezza<br />
Servizi in “line”<br />
Acquisizione Beni<br />
Dipartimento <strong>di</strong> Salute Mentale<br />
Servizi Tecnici manutentivi<br />
Acquisizione e Gestione Servizi<br />
Dipartimento Ospedale Territorio<br />
Affari Patrimoniali<br />
Assistenza Legale<br />
Dipartimento <strong>di</strong> Emergenza<br />
Gestione Economico Finanziaria<br />
Assistenza Sanitaria Integrata
Macrostruttura del Presi<strong>di</strong>o Ospedaliero degli Infermi<br />
DIPARTIMENTO<br />
DI CHIRURGIA<br />
Me<strong>di</strong>cina<br />
Perioperatoria<br />
Week<br />
Surgery<br />
ANESTESIA<br />
RIANIMAZIONE E<br />
TERAPIA ANTALGICA<br />
Rianimazione<br />
CHIRURGIA<br />
GENERALE AD<br />
ALTA COMPLESSITÁ<br />
CHIRURGIA<br />
VASCOLARE<br />
DERMATOLOGIA<br />
UROLOGIA<br />
ORTOPEDIA E<br />
TRAUMATOLOGIA<br />
OTORINO-<br />
LARINGOIATRIA<br />
OCULISTICA<br />
DIPARTIMENTO<br />
DI MEDICINA<br />
Semintensiva<br />
Day<br />
Hospital<br />
Gastroenterologia ed<br />
Endoscopia Digestiva<br />
MEDICINA<br />
INTERNA<br />
Ematologia<br />
ONCOLOGIA<br />
PNEUMOLOGIA<br />
Allergologia<br />
NEUROLOGIA<br />
MALATTIE<br />
INFETTIVE<br />
DIREZIONE<br />
MEDICA<br />
DIPARTIMENTO<br />
DEI SERVIZI<br />
LABORATORIO<br />
ANALISI<br />
Microbiologia<br />
RADIOLOGIA<br />
DIAGNOSTICA<br />
IMMUNOEMATOLOGIA<br />
SERV. TRASFUSIONALE<br />
RADIOTERAPIA<br />
ANATOMIA ISTOLOGIA<br />
PATOLOGICA<br />
MEDICINA<br />
NUCLEARE<br />
DIPARTIMENTO<br />
MATERNO<br />
INFANTILE<br />
GINECOLOGIA E<br />
OSTETRICIA<br />
DIPARTIMENTO<br />
EMERGENZA<br />
Neonatologia Med. Chir. Urgenz.<br />
Pronto Soccorso<br />
CARDIOLOGIA<br />
Ginecologia Emo<strong>di</strong>namica<br />
PEDIATRIA SEST<br />
118<br />
LEGENDA<br />
Dipartimento<br />
Struttura Complessa<br />
Struttura Semplice<br />
23<br />
L’AZIENDA
L’AZIENDA<br />
Macrostrutture Distretto 1 e Distretto 2<br />
Attività<br />
Amministrative<br />
del Territorio<br />
Dipartimenti Trasmurali<br />
24<br />
MEDICINA<br />
RIA<strong>BI</strong>LITATIVA<br />
Area Adulto Anziani<br />
CURE PRIMARIE 1<br />
Area Adulto Anziani<br />
CURE PRIMARIE 2<br />
NEFROGOLGIA<br />
E DIALISI<br />
Dialisi<br />
UNITÁ MODULARE 1<br />
<strong>BI</strong>ELLA<br />
DISTRETTO 1<br />
- <strong>BI</strong>ELLA -<br />
AREA DIPENDENZE<br />
S.E.R.T.<br />
DISTRETTO 2<br />
- COSSATO -<br />
AREA DIPENDENZE<br />
S.E.R.T. D2<br />
DIPARTIMENTO<br />
OSPEDALE<br />
TERRITORIO<br />
DIPARTIMENTO<br />
SALUTE MENTALE<br />
SERVIZIO ASS.ZA<br />
FARMACEUTICA<br />
TERRITORIALE<br />
AREA MATERNO<br />
INFANTILE e DELL’ETÁ<br />
EVOLUTIVA NPI D2<br />
CURE PALLIATIVE GERIATRIA<br />
POST ACUZIE<br />
UNITÁ MODULARE 2<br />
COSSATO<br />
SERVIZIO<br />
PSICHIATRICO<br />
DIAGNOSI E CURA<br />
AREA MATERNO<br />
INFANTILE e DELL’ETÁ<br />
EVOLUTIVA NPI<br />
Diabetologia
Dipartimento <strong>di</strong> Prevenzione<br />
DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE<br />
Direzione Integrata della Prevenzione<br />
Servizio Igiene<br />
e Sanità Pubblica<br />
Me<strong>di</strong>cina Legale<br />
Servizio Prevenzione<br />
e Sicurezza ambienti <strong>di</strong> lavoro<br />
Servizio Igiene<br />
degli Alimenti e della Nutrizione<br />
Igiene degli alimenti<br />
Dietologia e Igiene Nutrizionale<br />
Servizio Veterinario Area A<br />
Servizio Veterinario Area B<br />
Servizio Veterinario Area C<br />
25<br />
L’AZIENDA
L’AZIENDA<br />
1.4 La strategia<br />
Fin dalla sua istituzione con la “Legge 23 <strong>di</strong>cembre<br />
1978, n. 833”, il Sistema Sanitario Nazionale<br />
ha scelto la programmazione sanitaria come<br />
strumento per guidare un sistema complesso e articolato<br />
su <strong>di</strong>versi livelli istituzionali:<br />
- quello nazionale, che si esplica principalmente<br />
attraverso il Piano Sanitario Nazionale;<br />
- quello regionale, che ha come strumento quadro<br />
il Piano Sanitario Regionale;<br />
- quello aziendale, che avviene attraverso i piani<br />
strategici locali.<br />
Le tappe nella definizione della strategia<br />
dell’ASL <strong>BI</strong> sono state le seguenti:<br />
• il Piano per la riorganizzazione dell’assistenza<br />
e <strong>di</strong> riequilibrio economico 2006-2007;<br />
• il Piano Sanitario Aziendale per il triennio 2008-<br />
<strong>2010</strong>, in applicazione del Piano socio-sanitario<br />
regionale 2007-<strong>2010</strong> pre<strong>di</strong>sposto dalla Regione<br />
Piemonte. Il documento, approvato all’unanimità<br />
dalla Conferenza dei Sindaci dell’ASL <strong>BI</strong> nelle<br />
sedute del 30 ottobre e del 27 novembre 2008,<br />
nonché dalle organizzazioni sindacali me<strong>di</strong>che<br />
e del comparto e dal Consiglio dei Sanitari,<br />
delinea una strategia complessiva che <strong>di</strong> fatto<br />
costituisce il riferimento principe per l’attività<br />
gestionale dell’ASl <strong>BI</strong>.<br />
I tre assi strategici della programmazione aziendale<br />
in<strong>di</strong>viduati nel Piano Sanitario Aziendale sono:<br />
1. il potenziamento delle attività <strong>di</strong> prevenzione e<br />
dei servizi territoriali,<br />
2. la riqualificazione dell’Ospedale degli Infermi,<br />
3. il completamento del Nuovo Ospedale con l’obiettivo<br />
<strong>di</strong> migliorare la qualità dei servizi forniti, assicurare<br />
la continuità assistenziale e recuperare<br />
il rapporto <strong>di</strong> fiducia con i citta<strong>di</strong>ni biellesi.<br />
26<br />
La costruzione della strategia e le azioni realizzate<br />
sulle strutture, sull’organizzazione e sui fattori<br />
produttivi sino al 31 <strong>di</strong>cembre 2008 sono ren<strong>di</strong>contate<br />
nel <strong>Bilancio</strong> sociale e <strong>di</strong> missione 2006-2008.<br />
Il principale in<strong>di</strong>catore dell’efficacia delle azioni<br />
intraprese è la riduzione della cosiddetta mobilità<br />
passiva “sostanziale”, cioè del ricorso a strutture<br />
fuori ASL, regionali ed extra-regionali, per<br />
prestazioni sanitarie <strong>di</strong> ricovero ed ambulatoriali<br />
<strong>di</strong>sponibili sul nostro territorio. Inoltre, il potenziamento<br />
dei servizi territoriali, l’offerta <strong>di</strong> prestazioni<br />
assistenziali alternativi al ricovero, una maggiore<br />
appropriatezza nell’in<strong>di</strong>viduare la risposta più coerente<br />
alla domanda sanitaria nei suoi molteplici<br />
aspetti, portano con sé un ulteriore effetto: la riduzione<br />
del tasso <strong>di</strong> ospedalizzazione, coerentemente<br />
con la programmazione nazionale e regionale.<br />
Il presente <strong>Bilancio</strong> sociale descrive le azioni<br />
messe in atto nell’ultimo biennio per completare<br />
l’attuazione della strategia. In particolare gli interventi<br />
<strong>di</strong> investimento sulle strutture territoriali<br />
ed ospedaliere sul versante e<strong>di</strong>lizio, tecnologico e<br />
dell’organizzazione.
Il manifestarsi <strong>di</strong> nuove opportunità e la mo<strong>di</strong>fica<br />
<strong>di</strong> elementi significativi del contesto hanno reso<br />
necessarie delle mo<strong>di</strong>fiche e delle integrazioni alla<br />
programmazione aziendale, pur mantenendo fermi<br />
gli assi strategici portanti. In questo senso va<br />
letto l’accordo con la casa <strong>di</strong> cura “La Vialarda” per<br />
l’esecuzione <strong>di</strong> esami ra<strong>di</strong>ologici, ove la collaborazione<br />
tra pubblico e privato tende ad integrare le<br />
risorse per evitare mobilità passiva. Per contro, la<br />
realizzazione del secondo piano del pa<strong>di</strong>glione Cartotti<br />
per raddoppiare la <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> posi letto del<br />
Servizio Psichiatrico <strong>di</strong> Diagnosi e Cura, avvenuta<br />
nel <strong>2010</strong>, non potrà al momento essere attivata, non<br />
essendo nelle <strong>di</strong>sponibilità finanziarie dell’Azienda<br />
l’assunzione degli operatori sanitari necessari.<br />
Un’importante revisione della programmazione<br />
aziendale è poi avvenuta con l’adozione del Piano<br />
<strong>di</strong> Rientro <strong>2010</strong> che, a fronte <strong>di</strong> risorse assegnate<br />
pari al <strong>2009</strong>, ha impegnato l’Azienda a perseguire<br />
una politica gestionale finalizzata ad ottenere la<br />
massima razionalizzazione della spesa e un elevato<br />
livello <strong>di</strong> efficienza e <strong>di</strong> appropriatezza, in particolare<br />
nel settore farmaceutico e più in generale<br />
sull’acquisto <strong>di</strong> beni e servizi.<br />
Tre aspetti della strategia vanno in particolare<br />
evidenziati:<br />
1. Nella propria politica del personale, l’Azienda<br />
aveva previsto un rafforzamento delle professionalità<br />
in organico, soprattutto in funzione del<br />
terzo asse strategico, ovvero della realizzazione<br />
del Nuovo Ospedale. Tale azione è avvenuta nel<br />
<strong>2009</strong> mentre si è arrestata nel <strong>2010</strong> a fronte delle<br />
insufficienti <strong>di</strong>sponibilità economiche.<br />
2. L’attività ospedaliera ha registrato, in particolare<br />
nel <strong>2010</strong>, significativi sviluppi in numerose<br />
specialità me<strong>di</strong>che e chirurgiche. Ciò, se da un<br />
lato rappresenta un fenomeno positivo <strong>di</strong> maggiore<br />
sod<strong>di</strong>sfazione della domanda dei citta<strong>di</strong>ni<br />
biellesi, per altro operato con un incremento<br />
della produttività del personale, dall’altro ha indotto<br />
un incremento dei costi <strong>di</strong> beni e servizi<br />
non compensato dal recupero <strong>di</strong> mobilità, che<br />
non trova corrispondente riconoscimento economico<br />
aziendale.<br />
3. L’attività territoriale in convenzione ha registrato<br />
apprezzabili incrementi <strong>di</strong> spesa a seguito <strong>di</strong><br />
provve<strong>di</strong>menti regionali <strong>di</strong> adeguamento delle<br />
rette: nelle Case <strong>di</strong> Riposo, nelle Comunità per<br />
tossico<strong>di</strong>pendenti, nonchè per effetti contrattuali<br />
e per pazienti psichiatrici. Essendo le risorse<br />
complessive <strong>di</strong>sponibili immutate è stato<br />
pertanto necessario compensare questa crescita<br />
con una minore accessibilità <strong>di</strong> pazienti alle<br />
stesse strutture.<br />
Uno scorcio della sede<br />
territoriale <strong>di</strong> Andorno<br />
L’AZIENDA
Veduta della Valle Elvo
PARTE SECONDA<br />
Relazione <strong>Sociale</strong>:<br />
le azioni realizzate
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE<br />
Relazione <strong>Sociale</strong>:<br />
le azioni realizzate<br />
2.1 La Prevenzione<br />
Il livello globale <strong>di</strong> salute è legato fortemente a<br />
fattori comportamentali (alimentazione corretta e<br />
sana, attività fisica regolare, astensione da <strong>di</strong>pendenze),<br />
ambientali (qualità dell’acqua, dell’aria, del<br />
suolo, dell’abitazione e dell’abitato), professionali<br />
(esposizione a fattori <strong>di</strong> rischio), sociali (risorse<br />
economiche adeguate, lavoro ed istruzione, servizi<br />
ed abitazioni, coesione sociale) ed in<strong>di</strong>viduali (assenza<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>sabilità, adattabilità, resistenza ad eventi<br />
avversi ed allo stress), oltre che alla <strong>di</strong>sponibilità<br />
<strong>di</strong> servizi sanitari e welfare adeguati per qualità ed<br />
accessibilità.<br />
Gli interventi per promuovere salute in una popolazione<br />
non sono quin<strong>di</strong> responsabilità esclusiva<br />
del settore sanitario, ma coinvolgono tutti i soggetti<br />
istituzionali (Stato, regioni, province, comuni,<br />
aziende sanitarie, scuole, enti pubblici e privati<br />
presenti sul territorio) con azioni coor<strong>di</strong>nate, integrate<br />
ed unitarie.<br />
Da questa consapevolezza nasce la Direzione<br />
Integrata della Prevenzione con il Piano Regionale<br />
2007-<strong>2010</strong> perfezionato attraverso le “Linee<br />
<strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo regionali per l’avvio <strong>di</strong> una sperimentazione<br />
funzionale finalizzata al ri-orientamento<br />
più coerente, appropriato, efficace e socialmente<br />
produttivo della nuova Direzione Integrata della<br />
Prevenzione” (approvato dalla Giunta Regionale il<br />
30<br />
16.12.2008); nascono inoltre i “Piani e Profili <strong>di</strong> Salute”<br />
(PePS).<br />
La Direzione Integrata della Prevenzione ha<br />
il compito <strong>di</strong> mobilitare, coor<strong>di</strong>nare ed in<strong>di</strong>rizzare<br />
le <strong>di</strong>verse competenze professionali presenti nel<br />
sistema dei servizi sociosanitari, interagendo con<br />
le istituzioni locali, operando su <strong>di</strong>verse filiere <strong>di</strong><br />
intervento parallele alla tra<strong>di</strong>zionale <strong>di</strong>agnosi e<br />
cura e partendo dalla conoscenza epidemiologica<br />
della popolazione, del suo stato <strong>di</strong> salute e dei<br />
suoi bisogni. Tale conoscenza è fondamentale per<br />
l’orientamento delle priorità, come supporto alle<br />
amministrazioni locali nella realizzazione dei Piani<br />
e Profili <strong>di</strong> Salute (PePS) coerenti a valutazioni sanitarie,<br />
ambientali, sociali ed economiche, e per la<br />
redazione dei Piani <strong>di</strong> Zona da parte dei Distretti.<br />
Le filiere coinvolte sono:<br />
- la prevenzione primaria, compito delle strutture<br />
del Dipartimento <strong>di</strong> Prevenzione con attività<br />
sanitarie e <strong>di</strong> vigilanza, finalizzate alla prevenzione<br />
dei rischi biologici, fisici e chimici e <strong>di</strong><br />
altre strutture aziendali. La mission aziendale<br />
si fonda sui principi della Evidence Based Prevention<br />
e della reale tutela della comunità;<br />
- la promozione della salute, compito <strong>di</strong> tutto il<br />
personale sanitario <strong>di</strong>pendente e convenzionato<br />
dell’ASL, finalizzata alla riduzione dei rischi derivanti<br />
dagli stili <strong>di</strong> vita e da altri fattori <strong>di</strong> rischio,<br />
e che vede il coinvolgimento <strong>di</strong> tutti coloro che
sul territorio sono impegnati in questa attività;<br />
- la prevenzione secondaria, finalizzata ad avere<br />
<strong>di</strong>agnosi in una fase antecedente alla comparsa<br />
clinica della malattia;<br />
- la prevenzione terziaria, finalizzata alla prevenzione<br />
della <strong>di</strong>sabilità dopo la malattia.<br />
Il coinvolgimento <strong>di</strong> tutti (operatori, istituzioni,<br />
citta<strong>di</strong>ni) è alla base <strong>di</strong> un modello cre<strong>di</strong>bile <strong>di</strong> miglioramento<br />
dello stato <strong>di</strong> salute della popolazione.<br />
Le attività certificative rappresentano una peculiare<br />
funzione sanitaria finalizzata alla tutela<br />
dell’in<strong>di</strong>viduo, attraverso la valutazione del suo<br />
status <strong>di</strong> abilità e/o dei suoi bisogni, e dello stesso<br />
sistema sociale. Le funzioni certificative esercitate<br />
nell’ambito del Dipartimento <strong>di</strong> Prevenzione<br />
riguardano il mondo dello sport, che a fianco<br />
della promozione ed educazione all’attività fisica<br />
nei confronti degli adolescenti è presi<strong>di</strong>ato dalla<br />
Me<strong>di</strong>cina Sportiva; il mondo del lavoro, presi<strong>di</strong>ato<br />
dallo SPRESAL con certificazioni relative a giu<strong>di</strong>zi<br />
<strong>di</strong> inidoneità, lavoratrici in gravidanza, <strong>di</strong>sabili da<br />
inserire in ambito lavorativo e appren<strong>di</strong>sti minorenni,<br />
e dal Servizio <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Legale per le funzioni<br />
me<strong>di</strong>co-fiscali; la sicurezza nella guida, con<br />
valutazioni anche della Commissione sulle <strong>di</strong>pendenze<br />
e sui soggetti affetti da patologie croniche e<br />
<strong>di</strong>sabilità; le valutazioni <strong>di</strong> invali<strong>di</strong>tà, per le quali<br />
dal <strong>2010</strong> la titolarità dell’azione amministrativa è<br />
passata dal Servizio <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Legale all’INPS e<br />
l’ambito zootecnico.<br />
Altre funzioni certificative vengono erogate dai<br />
<strong>di</strong>versi servizi dell’ASL, in particolar modo quelle<br />
attinenti il bisogno <strong>di</strong> sostegno in ambito scolastico,<br />
il fabbisogno <strong>di</strong> presi<strong>di</strong> sanitari e <strong>di</strong>etetici, o <strong>di</strong><br />
ausili, l’ambito materno-infantile.<br />
2.1.1 Gli stili <strong>di</strong> vita e la promozione della salute<br />
Il monitoraggio sugli stili <strong>di</strong> vita e su altri aspetti<br />
della salute della popolazione deriva dai dati elaborati<br />
dalla SOS Epidemiologia e da alcuni stu<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />
sorveglianza promossi dalla Regione:<br />
- PASSI, sugli stili <strong>di</strong> vita ed altri aspetti della salute<br />
dei citta<strong>di</strong>ni;<br />
- HBSC (Health Behaviour in School-aged Children)<br />
sugli stili <strong>di</strong> vita e <strong>di</strong> salute dei giovani tra<br />
gli 11 ed i 15 anni;<br />
- OKKIO ALLA SALUTE su temi relativi alla nutrizione<br />
ed attività fisica dei bambini <strong>di</strong> 8-9 anni.<br />
La sorveglianza dà strumenti conoscitivi per<br />
in<strong>di</strong>viduare interventi <strong>di</strong> promozione della salute<br />
adeguati, lavorando soprattutto sui giovani. L’ASL<br />
<strong>BI</strong> ha quin<strong>di</strong> sviluppato e sostenuto progetti, in<br />
collaborazione con altri soggetti presenti sul territorio,<br />
per incentivare comportamenti salutari. A<br />
ciò si aggiungono i percorsi svolti dal Dipartimento<br />
<strong>di</strong> Prevenzione, dal SerT relativamente alle <strong>di</strong>pendenze<br />
(alcool, stupefacenti, gioco d’azzardo), dalla<br />
Me<strong>di</strong>cina Sportiva e dal Consultorio Familiare. Si<br />
segnalano tra gli altri:<br />
- “Sfumo” con attività ambulatoriali e nelle scuole,<br />
in collaborazione con Lega Tumori e Fondo Edo<br />
Tempia, per educare i giovani a non fumare;<br />
- “SPAF!” sul <strong>di</strong>sagio giovanile, in collaborazione<br />
con il Consorzio IRIS;<br />
- “Le montagne biellesi si muovono”, in collaborazione<br />
con il Consorzio CISSABO ed il Dipartimento<br />
<strong>di</strong> Scienze Sociali <strong>di</strong> Torino, a favore dei<br />
giovani residenti in zone marginali;<br />
- “La piramide dei sapori” realizzato in alcune<br />
Scuole biellesi;<br />
- “Una mela al giorno - il piacere <strong>di</strong> stare bene”<br />
in collaborazione con la Lega tumori;<br />
- “SMS: Super Merenda Sana” progetto della<br />
Lega Tumori supportato dal SIAN;<br />
31<br />
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE<br />
- interventi <strong>di</strong>vulgativi in occasione dell’Obesity<br />
Day;<br />
- interventi informativi/educativi effettuati dal<br />
personale del SerT <strong>di</strong> Biella e Cossato, sui rischi<br />
delle droghe e dell’alcool presso Scuole me<strong>di</strong>e e<br />
superiori.<br />
Inoltre, per promuovere una cultura della sicurezza<br />
l’Azienda ha realizzato un progetto sulla sicurezza<br />
negli ambienti <strong>di</strong> lavoro in collaborazione<br />
con l’INAIL nei confronti degli studenti delle ultime<br />
classi delle me<strong>di</strong>e superiori.<br />
I progetti effettuati presso le scuole hanno creato<br />
anche l’occasione per un ritorno <strong>di</strong> informazioni<br />
ad insegnanti, amministratori, genitori e pe<strong>di</strong>atri,<br />
favorendo un percorso educativo.<br />
Poiché è importante che il personale sanitario<br />
coinvolto nelle iniziative <strong>di</strong> promozione della salute<br />
sia a sua volta adeguatamente formato, sono<br />
stati organizzati anche eventi per il personale ASL<br />
per aumentare la sensibilità e la competenza in<br />
ambito <strong>di</strong> promozione alla salute, in particolare<br />
de<strong>di</strong>cati alla lotta al tabagismo, al gioco d’azzardo<br />
patologico ed alla cultura dell’ascolto.<br />
2.1.2 L’ambiente<br />
La qualità e salubrità degli ambienti <strong>di</strong> vita (abitazioni<br />
ed abitato in generale) si ottiene con interventi<br />
<strong>di</strong> riduzione e prevenzione dei rischi chimici,<br />
fisici e biologici originati dalla stessa attività umana,<br />
ed è una funzione specifica del Dipartimento <strong>di</strong> Prevenzione,<br />
svolta anche con il supporto dell’ARPA.<br />
Queste attività si fondano su interventi <strong>di</strong> vigilanza,<br />
nell’analisi <strong>di</strong> inconvenienti igienico-sanitari<br />
e soprattutto <strong>di</strong> valutazione preventiva svolte dal<br />
Servizio <strong>di</strong> Igiene e Sanità Pubblica per quanto riguarda<br />
l’uomo e dal Servizio Veterinario per quanto<br />
riguarda il mondo animale:<br />
- in supporto ai comuni su e<strong>di</strong>lizia e luoghi <strong>di</strong><br />
pubblico spettacolo, nella verifica <strong>di</strong> strumenti<br />
32<br />
urbanistici e regolamentari comunali;<br />
- in supporto a Comuni, Regione e Provincia, nei proce<strong>di</strong>menti<br />
<strong>di</strong> valutazione ambientale strategica (VAS),<br />
verifica e valutazione <strong>di</strong> impatto sanitario, relativi ad<br />
impianti IPPC (Integrated Pollution Prevention and<br />
Control) ed impianti <strong>di</strong> gestione-trattamento rifiuti;<br />
- valutazioni e pareri su strutture e attività soggette<br />
ad autorizzazione, in alcuni casi nell’ambito<br />
<strong>di</strong> specifiche commissioni (pubblico spettacolo,<br />
strutture socio-assistenziali, ra<strong>di</strong>azioni<br />
ionizzanti). Dal febbraio <strong>2010</strong> il Servizio ha assunto<br />
la titolarità autorizzativa per gli impieghi<br />
<strong>di</strong> ra<strong>di</strong>azioni ionizzanti e sostanze ra<strong>di</strong>oattive<br />
per uso me<strong>di</strong>co.<br />
In parallelo è sorvegliata l’esposizione in<strong>di</strong>retta<br />
al rischio, dovuta alla contaminazione <strong>di</strong> acqua ed<br />
alimenti, nell’ambito della sicurezza alimentare.<br />
Un ambito particolare <strong>di</strong> intervento è relativo<br />
alla sicurezza stradale e domestica. Gli incidenti,<br />
stradali e domestici sono la prima causa <strong>di</strong> morte<br />
per bambini ed adolescenti e sono fonte <strong>di</strong> grave <strong>di</strong>sabilità<br />
e <strong>di</strong> ospedalizzazione per gli anziani. L’ASL<br />
<strong>BI</strong> opera con un sistema <strong>di</strong> sorveglianza integrato,<br />
con interventi per la promozione della sicurezza ed<br />
interventi, per quanto riguarda gli incidenti stradali,<br />
per il contrasto all’uso <strong>di</strong> sostanze (alcol, droghe)<br />
che aumentano il rischio <strong>di</strong> incidenti. Presso<br />
l’ASL <strong>di</strong> Biella sono inoltre attivi:<br />
- un progetto sulla prevenzione degli incidenti<br />
stradali, in collaborazione con INAIL e la SOC<br />
Pneumologia, a favore degli autisti;<br />
- un progetto regionale sul connubio alcol ed incidenti<br />
stradali.<br />
Un cenno merita anche l’Associazione Tessile e<br />
Salute, Ente no-profit che raggruppa in rete nazionale<br />
tutti i soggetti interessati allo sviluppo del settore<br />
ed alla salute del consumatore finale, in termini<br />
<strong>di</strong> sicurezza e <strong>di</strong> trasparenza del prodotto tessile e<br />
quin<strong>di</strong> della valorizzazione del prodotto <strong>di</strong> filiera.
LE API COME INDICATORI DI SALuTE AMbIENTALE<br />
L’ASL <strong>BI</strong> ritiene molto importante la presenza<br />
delle api sul proprio territorio sia perché sono in<strong>di</strong>catori<br />
dello stato <strong>di</strong> salute dell’ambiente sia per<br />
la presenza <strong>di</strong> oltre duecento apicoltori che ne praticano<br />
l’allevamento e soprattutto per l’importanza<br />
dell’attività <strong>di</strong> impollinazione che è riconosciuta<br />
dalla Legge n. 313 del 24 <strong>di</strong>cembre 2004 che al<br />
primo comma dell’art. 1 recita: l’apicoltura è “attività<br />
<strong>di</strong> interesse nazionale utile per la conservazione<br />
dell’ambiente naturale, dell’ecosistema e<br />
dell’agricoltura in generale”.<br />
Per garantirne la sopravvivenza e lo sviluppo, in<br />
questi ultimi tre anni sono stati realizzati:<br />
- i piani annuali <strong>di</strong> contenimento della varroasi:<br />
dal 1981 in Italia l’ape è soggetta agli attacchi<br />
da parte dell’acaro varroa destructor che ne limita<br />
fortemente lo sviluppo. Per contrastarlo,<br />
l’ASL <strong>BI</strong> si fa carico <strong>di</strong> preparare e <strong>di</strong>stribuire<br />
annualmente, attraverso il proprio servizio farmaceutico,<br />
i prodotti previsti dai piani regionali<br />
secondo ricette veterinarie specifiche;<br />
- il monitoraggio dello stato <strong>di</strong> salute delle api:<br />
l’ASL <strong>BI</strong> è capofila del progetto <strong>di</strong> ricerca regionale<br />
“Indagini e monitoraggio sulle morie <strong>di</strong> api e sulle<br />
cause possibili <strong>di</strong> tali eventi” nato dalla collaborazione<br />
tra i suoi Servizi <strong>di</strong> Sanità Pubblica Veterinaria,<br />
il Centro Apistico Regionale, l’Università <strong>di</strong><br />
Torino, gli apicoltori e le loro associazioni. La ricerca<br />
è orientata a valutare alcuni effetti sull’ape<br />
dei concimanti per semi a base <strong>di</strong> clothiani<strong>di</strong>n<br />
molto usato per la produzione del mais;<br />
- tutela del consumatore e qualità delle produzioni:<br />
tutti gli apicoltori che commercializzano<br />
le proprie produzioni sono perio<strong>di</strong>camente sottoposti<br />
a verifica da parte del servizio veterinario<br />
per valutare l’adeguatezza delle strutture e<br />
la conformità dei prodotti. L’ASL <strong>BI</strong> investe an-<br />
33<br />
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE<br />
che in formazione e a tal fine promuove incontri<br />
con gli apicoltori per migliorare le loro capacità<br />
sia in campo che durante le fasi <strong>di</strong> lavorazione e<br />
confezionamento delle produzioni.<br />
A garanzia della salubrità dei prodotti destinati<br />
al consumatore e anche come in<strong>di</strong>catore dello stato<br />
<strong>di</strong> salute dell’ambiente, è attivo uno stu<strong>di</strong>o sul<br />
campo, in collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico<br />
Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle<br />
d’Aosta, per la ricerca e quantificazione <strong>di</strong> residui<br />
<strong>di</strong> xenobiotici nelle api e nei prodotti dell’alveare.<br />
Tutte queste azioni aumentano la fiducia del consumatore<br />
verso le produzioni locali ed incentivano<br />
la crescita del patrimonio apistico.<br />
Agenda 21<br />
L’IMPATTO DELLE ATTIVITÀ AZIENDALI<br />
SuLL’AMbIENTE<br />
Pur essendo orientata alla produzione <strong>di</strong> servizi,<br />
l’attività aziendale con le sue molteplici se<strong>di</strong><br />
territoriali, comporta un consumo primario <strong>di</strong> fonti<br />
energetiche e una produzione <strong>di</strong> rifiuti.<br />
Per quanto concerne i rifiuti, il Presi<strong>di</strong>o Ospedaliero<br />
e le strutture ambulatoriali producono rifiuti<br />
a rischio infettivo, liqui<strong>di</strong> esausti <strong>di</strong> fissaggio e ra<strong>di</strong>ologico,<br />
reflui <strong>di</strong> laboratorio, glutaraldeide (principio<br />
attivo <strong>di</strong> alcuni <strong>di</strong>sinfettanti) residua della <strong>di</strong>sinfezione<br />
e citostatici; tutti i rifiuti sono raccolti in<br />
maniera <strong>di</strong>fferenziata in contenitori de<strong>di</strong>cati, il cui<br />
smaltimento avviene con cadenza programmata<br />
per mezzo <strong>di</strong> una <strong>di</strong>tta specializzata.<br />
L’Agenda 21 è l’insieme <strong>di</strong> principi, strategie, obiettivi e azioni finalizzati alla costruzione <strong>di</strong> un modello<br />
<strong>di</strong> sviluppo sostenibile e durevole per il XXI secolo, attraverso un utilizzo equilibrato delle risorse naturali,<br />
umane ed economiche. Essa <strong>di</strong>scende dagli impegni assunti dalla conferenza ONU per lo Sviluppo<br />
Sostenibile, tenutasi a Rio de Janeiro nel 1992.<br />
Per la realizzazione della “Agenda 21” l’Amministrazione Provinciale e le Amministrazioni Comunali <strong>di</strong><br />
Biella e Cossato hanno attivato i piani d’azione.<br />
L’ASL <strong>BI</strong> partecipa alla realizzazione tecnica <strong>di</strong> tali principi, sia nella fase della produzione degli in<strong>di</strong>catori<br />
ambientali e sanitari, sia nella definizione del quadro <strong>di</strong>agnostico sullo stato attuale, sia nella realizzazione<br />
del piano ambientale.<br />
IL CONSUMO DI FONTI ENERGETICHE<br />
FONTI 2006 2007 2008<br />
EMISSIONE<br />
DI ANIDRIDE<br />
CARBONICA<br />
Energia<br />
Elettrica (MWh)<br />
5.600.000 (*) 5.600.000 (*) 5.762.635 -<br />
Gasolio<br />
Metano<br />
Lt 343.200<br />
Mc 1.656.244<br />
Lt 334.000<br />
Mc1.560.743<br />
Lt 364.370<br />
Mc 1.643.611<br />
1.231.353Kg <strong>di</strong> CO2 3.546.691Kg <strong>di</strong> CO2 (*) consumo stimato in base al consuntivo del 2008.<br />
34
A ciò si aggiungono i rifiuti pericolosi e non pericolosi<br />
<strong>di</strong> origine non sanitaria (attrezzature, demolizioni,<br />
materiali vari), smaltiti sempre attraverso<br />
<strong>di</strong>tte autorizzate, ed i rifiuti provenienti dalla<br />
raccolta <strong>di</strong>fferenziata in ambito ospedaliero ed<br />
extraospedaliero (carta, cartone, vetro, rifiuti non<br />
riciclabili), raccolti e smaltiti dal Servizio Pubblico<br />
secondo un progetto nato nel 2007.<br />
La produzione <strong>di</strong> rifiuti da parte dell’ASL è riassunta<br />
nel grafico <strong>di</strong> seguito presentato (redatto<br />
sulla base dei dati contenuti nel Modello Unico <strong>di</strong><br />
Dichiarazione) e comparata con i dati degli anni<br />
precedenti e rappresenta un in<strong>di</strong>catore in<strong>di</strong>retto <strong>di</strong><br />
attività.<br />
I controlli serrati ed il monitoraggio <strong>di</strong> ogni fase<br />
della filiera dei rifiuti garantiscono uno smaltimento<br />
sicuro ed un corretto rapporto con l’ambiente.<br />
Altri impatti in<strong>di</strong>retti sull’ambiente sono con-<br />
Produzione <strong>di</strong> rifiuti da parte dell’ASL <strong>BI</strong> (in tonnellate)<br />
nessi alla mobilità stradale:<br />
- del personale per accedere al luogo <strong>di</strong> lavoro<br />
o per svolgere la propria attività sul territorio,<br />
argomento su cui nel 2007 si è lavorato nell’ambito<br />
del “Progetto Mobilità Casa Lavoro”;<br />
- dei pazienti e dei loro accompagnatori per accedere<br />
ai servizi centrali e territoriali.<br />
La nuova organizzazione aziendale sulla gestione<br />
quoti<strong>di</strong>ana dei prelievi ha avuto una ricaduta<br />
notevole riducendo il traffico urbano. La scelta<br />
dell’accesso <strong>di</strong>retto per i prelievi e dell’invio a domicilio<br />
dei referti ha infatti ridotto più del 50% gli ingressi<br />
in città; non solo, l’aumento dei prelievi presso<br />
gli ambulatori periferici e soprattutto a domicilio ha<br />
ulteriormente ridotto il flusso del traffico mattutino.<br />
Un semplice, anche se approssimativo calcolo,<br />
rende la questione evidente: sono circa 2.000 i prelievi<br />
effettuati nei punti ad accesso <strong>di</strong>retto <strong>di</strong> Biella<br />
Totale<br />
pericolosi<br />
sanitari a rischio<br />
infettivo<br />
Totale<br />
pericolosi <strong>di</strong><br />
origine sanitaria<br />
Totale<br />
pericolosi non<br />
sanitari<br />
Totale<br />
non pericolosi<br />
35<br />
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE<br />
e Cossato, il che significa circa 100.000 all’anno.<br />
Per ogni prelievo, prima della nuova organizzazione,<br />
il citta<strong>di</strong>no doveva recarsi al poliambulatorio<br />
per prenotare, recarsi presso il Laboratorio Analisi<br />
per il prelievo, ed infine recarsi nuovamente in città<br />
per il ritiro del referto, per un totale <strong>di</strong> circa 600.000<br />
spostamenti per anno, oggi ridotti a 200.000. A questi<br />
numeri si devono aggiungere gli ingressi in città<br />
“non necessari”, perché riferiti a prelievi effettuati<br />
in ambulatori periferici o a domicilio (circa 30.000<br />
all’anno).<br />
In tutto si arriva a circa mezzo milione <strong>di</strong> passaggi<br />
auto all’anno risparmiati: un contributo non<br />
secondario sull’impatto ambientale.<br />
2.1.3 I luoghi <strong>di</strong> lavoro<br />
Il biennio <strong>2009</strong>/<strong>2010</strong> è stato testimone <strong>di</strong> una<br />
grave crisi economica, con notevole riduzione del<br />
numero <strong>di</strong> addetti per il settore tessile, meccanotessile<br />
e manifatturiero in generale, solo parzialmente<br />
recuperati nel settore dei servizi e dell’artigianato<br />
e<strong>di</strong>le. Il tasso <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione è salito<br />
al 6,7% (4,9% nel 2008), con peggioramento soprattutto<br />
tra i maschi; 6.000 sono le persone alla<br />
ricerca <strong>di</strong> occupazione (4.000 nel 2008), 1.639 in<br />
mobilità (977 nel 2008) e 9.542.000 le ore <strong>di</strong> cassa<br />
integrazione or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria (3.134.000<br />
nel 2008).<br />
A parte i problemi socio-sanitari per le famiglie<br />
coinvolte, ogni crisi congiunturale produce <strong>di</strong>versi<br />
La ristrutturazione dell’ala del sesto piano<br />
che ospiterà la Me<strong>di</strong>cina Riabilitativa<br />
altri effetti:<br />
- rischio <strong>di</strong> ritardo <strong>di</strong>agnostico e <strong>di</strong> minore tutela in<br />
caso <strong>di</strong> malattia, per la paura <strong>di</strong> riflessi lavorativi;<br />
- <strong>di</strong>fferimento degli investimenti per la sicurezza<br />
ed accettazione <strong>di</strong> più sfavorevoli con<strong>di</strong>zioni<br />
<strong>di</strong> lavoro, come qualità e quantità, da parte dei<br />
lavoratori;<br />
- aumento dei rischi connessi al cambiamento <strong>di</strong><br />
occupazione, in assenza <strong>di</strong> specifica qualificazione<br />
e formazione;<br />
- l’aumento della mobilità lavorativa e conseguentemente<br />
del rischio <strong>di</strong> infortuni in itinere;<br />
- l’aumento del lavoro in tutto o in parte “in nero”,<br />
<strong>di</strong> lavori precari e/o a bassa retribuzione.<br />
In particolare, il passaggio dal settore tessile<br />
ad altre attività, soprattutto in campo e<strong>di</strong>lizio ed<br />
alimentare, in assenza <strong>di</strong> adeguata informazione<br />
Tipo <strong>di</strong> attività 2007<br />
ATTIVITÀ DI VIGILANZA E CONTROLLO<br />
2008 <strong>2009</strong><br />
N. indagini su infortuni 94 137 60<br />
N. indagini su malattie<br />
professionali<br />
60 109 76<br />
N. cantieri ispezionati 51 113 119<br />
N. aziende ispezionate 30 76 205<br />
36
sulle procedure più corrette, può riflettersi in un<br />
aumento del rischio infortunistico o a carico dei<br />
consumatori. Inoltre è aumentato il ricorso alla<br />
pratica dei subappalti, caratterizzati da carenza <strong>di</strong><br />
effettivi controlli da parte dei committenti, e ciò<br />
si riflette anche in una concorrenza sleale rispetto<br />
alle imprese più attente alle procedure ed alla<br />
sicurezza.<br />
Negli ultimi anni si è ridotto il numero degli incidenti<br />
e degli infortuni gravi, anche a causa della per<strong>di</strong>ta<br />
<strong>di</strong> posti <strong>di</strong> lavoro; tuttavia tra i lavoratori stranieri<br />
il numero <strong>di</strong> infortuni gravi è rimasto stabile.<br />
Osservando i tassi <strong>di</strong> infortunio e <strong>di</strong> infortunio<br />
grave, il settore e<strong>di</strong>le è il più critico. Ciò ha richiesto<br />
l’attivazione <strong>di</strong> un progetto <strong>di</strong> monitoraggio<br />
con<strong>di</strong>viso con le associazioni <strong>di</strong> categoria e la Cassa<br />
E<strong>di</strong>le (Osservatorio E<strong>di</strong>lizia, in corso <strong>di</strong> formalizzazione).<br />
È da sottolineare come la vigilanza sia solo un<br />
settore delle attività svolte, e venga programmata<br />
per piani <strong>di</strong> comparto o singole aziende, per eliminare<br />
i fattori <strong>di</strong> rischio, in particolare più gravi e/o<br />
Il lato frontale del Nuovo Ospedale<br />
<strong>di</strong>ffusi. Tale funzione è stata centralizzata presso lo<br />
SPRESAL <strong>di</strong> Biella dal <strong>2009</strong>.<br />
Fondamentali sono anche:<br />
- l’attività formativa ed informativa verso le varie<br />
componenti del mondo lavorativo, per una prevenzione<br />
dei rischi su criteri e linee guida con<strong>di</strong>visi,<br />
anche in base alle conoscenze su danni<br />
e rischi <strong>di</strong> natura chimica, fisica, economica e<br />
psicosociale presenti localmente;<br />
- l’attività <strong>di</strong> valutazione preliminare dei progetti<br />
<strong>di</strong> impianti produttivi;<br />
- l’attività sanitaria rivolta a gruppi <strong>di</strong> lavoratori<br />
esposti a specifici rischi, con monitoraggio e<br />
vigilanza sugli eventi infortunistici e sulle malattie<br />
professionali, d’ufficio o su richiesta della<br />
Magistratura, per in<strong>di</strong>viduarne cause, modalità<br />
e responsabilità.<br />
Per garantire assistenza, formazione ed informazione<br />
verso le varie componenti del mondo lavorativo,<br />
è stato in particolare attivato lo Sportello<br />
Sicurezza in collaborazione con INAIL e Direzione<br />
Provinciale Lavoro.<br />
37<br />
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE<br />
2.1.4 La sicurezza alimentare<br />
Poiché il consumo <strong>di</strong> alimenti e bevande è uno<br />
dei fondamenti del ciclo vitale, salubrità dell’alimento<br />
e corretta alimentazione sono elementi sostanziali<br />
della salute. Queste attività sono condotte<br />
dalle strutture del Servizio Veterinario, per gli<br />
alimenti <strong>di</strong> origine animale, e dal Servizio <strong>di</strong> Igiene<br />
degli Alimenti e Nutrizione, per ciò che attiene<br />
alimenti <strong>di</strong> origine non animale, acqua potabile e<br />
bevande, e nutrizione in generale.<br />
Garantire la sicurezza alimentare significa intervenire<br />
sull’intera filiera <strong>di</strong> produzione dell’alimento,<br />
dalla sua produzione alla trasformazione<br />
fino alla sua <strong>di</strong>stribuzione o somministrazione<br />
all’utente finale. Sono sotto osservazione quin<strong>di</strong> anche<br />
tutti quegli elementi che incidono sull’alimento<br />
in fase <strong>di</strong> produzione iniziale, dalle contaminazioni<br />
ambientali ai fito-trattamenti, nonché quelli che<br />
incidono sulla sua conservazione prima e dopo la<br />
trasformazione (ad esempio, rispetto della catena<br />
del freddo). Particolare importanza ha la ristorazione<br />
collettiva (mense scolastiche e aziendali) per<br />
l’esigenza <strong>di</strong> contemperare la sicurezza alimentare<br />
con la qualità nutrizionale.<br />
Queste attività si basano sulla vigilanza, anche<br />
con analisi <strong>di</strong> campioni, e soprattutto sulla formazione<br />
ed informazione per gli operatori. Un esempio<br />
sono i corsi effettuati nell’ambito delle produzioni<br />
zootecniche e casearie e ad esercenti attività<br />
alimentari, come il corso gratuito ASCOM rivolto a<br />
persone del settore sulle procedure per una corretta<br />
preparazione <strong>di</strong> cibi a persone affette da celiachia.<br />
In particolare, le azioni <strong>di</strong> vigilanza e controllo<br />
sugli alimenti, si traducono in tutela del consumatore<br />
e dell’operatore: la qualità, infatti, è fondamentale<br />
per l’integrità dell’impresa.<br />
38<br />
L’ASL non è quin<strong>di</strong> solo Ente controllore, ma<br />
anche il punto <strong>di</strong> riferimento per la soluzione <strong>di</strong><br />
problemi.<br />
Un aspetto organizzativo particolare è dato dall’<br />
istituzione dello Sportello Unico <strong>di</strong> Igiene degli Alimenti,<br />
in cui operano SIAN e Servizio Veterinario,<br />
che gestisce il sistema <strong>di</strong> allerta ed i proce<strong>di</strong>menti<br />
per le <strong>di</strong>chiarazioni <strong>di</strong> inizio attività.<br />
Attività congiunte sono svolte anche durante le<br />
emergenze per intossicazioni e tossinfezioni alimentari,<br />
mentre uno Sportello Micologico si occupa,<br />
con specifiche modalità organizzative, delle<br />
emergenze da avvelenamento da funghi, <strong>di</strong> consulenza<br />
a favore del pubblico e <strong>di</strong> interventi verso gli<br />
operatori del settore.<br />
Di pari importanza sono l’informazione ai consumatori<br />
e la <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> una cultura <strong>di</strong> educazione<br />
alimentare, per cui <strong>di</strong>verse sono state le iniziative<br />
aziendali nel biennio <strong>2009</strong>/<strong>2010</strong>, curate dal<br />
SIAN e già citate nel paragrafo 2.1.1 “Stili <strong>di</strong> vita e<br />
promozione della salute”.<br />
In ambito nutrizionale, oltre alla sorveglianza<br />
nelle scuole e nelle case <strong>di</strong> riposo (controllo dei<br />
menù, elaborazione <strong>di</strong> linee guida per tali menù e<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>ete speciali), ed al supporto all’attività <strong>di</strong> ristorazione<br />
ospedaliera (compresi l’aggiornamento del<br />
prontuario <strong>di</strong>etetico ospedaliero e la revisione delle<br />
<strong>di</strong>ete per portatori <strong>di</strong> <strong>di</strong>sfagia), nel <strong>2009</strong> è stato<br />
attivato anche un ambulatorio <strong>di</strong> consulenza nutrizionale<br />
presso il Centro Sanitario.<br />
Un ruolo più spiccatamente clinico ha la Dietologia<br />
Clinica ospedaliera, che opera con l’obiettivo<br />
<strong>di</strong> prevenire e trattare con tempestività i casi<br />
<strong>di</strong> malnutrizione o <strong>di</strong> rischio <strong>di</strong> malnutrizione, per<br />
particolari con<strong>di</strong>zioni cliniche dei pazienti ricoverati<br />
o a domicilio.
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE<br />
2.1.5 Le malattie <strong>di</strong>ffusibili<br />
Per la prevenzione delle malattie infettive <strong>di</strong>ffusibili,<br />
le funzioni presi<strong>di</strong>ate dall’ASL <strong>BI</strong> riguardano:<br />
1. la gestione del sistema <strong>di</strong> notifica obbligatoria<br />
delle malattie infettive, ivi comprese inchieste<br />
epidemiologiche e sorveglianza speciale <strong>di</strong> malattie<br />
definite a livello nazionale, con redazione <strong>di</strong><br />
un bollettino annuale <strong>di</strong>vulgato sul sito aziendale;<br />
2. le attività <strong>di</strong> profilassi vaccinale e counselling;<br />
3. le attività relative alla me<strong>di</strong>cina dei viaggi<br />
(counselling, vaccinazioni internazionali);<br />
4. le attività preventive svolte dal Servizio Veterinario<br />
in particolare sugli allevamenti, finalizzate<br />
alla era<strong>di</strong>cazione delle antropozoonosi trasmissibili<br />
per via alimentare.<br />
Le vaccinazioni sono la principale arma per prevenire<br />
le malattie infettive, sempre che la copertura<br />
vaccinale della popolazione raggiunga standard<br />
ottimali.<br />
Negli anni l’offerta <strong>di</strong> vaccinazioni facoltative in<br />
linea con i programmi regionali è nettamente aumentata,<br />
così come la gamma <strong>di</strong> formulati per le<br />
vaccinazioni pe<strong>di</strong>atriche.<br />
Gli aspetti salienti per il raggiungimento <strong>di</strong> tali<br />
risultati sono: l’informatizzazione del back-office<br />
(tempestività e puntualità <strong>di</strong> inviti e prenotazioni,<br />
sportello per utenza); il mantenimento dell’offerta<br />
vaccinale negli ambulatori periferici; il fondamentale<br />
ruolo operativo <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Generale<br />
(MMG) e Pe<strong>di</strong>atri <strong>di</strong> Libera Scelta (PLS), nonché<br />
delle case <strong>di</strong> riposo, nelle campagne antinfluenzali.<br />
In occasione della campagna vaccinale contro l’in-<br />
fluenza H1N1 si è operato con il nuovo piano aziendale<br />
per le emergenze infettive, il cui gruppo locale<br />
è stato istituto nel mese <strong>di</strong> agosto del <strong>2009</strong>.<br />
2.1.6 Le attività veterinarie<br />
Le attività veterinarie si articolano in due gran<strong>di</strong><br />
capitoli, alimenti d’origine animale e risposta alle<br />
richieste del territorio e si espletano con interventi<br />
sul campo (vigilanza, esami e prelievi, profilassi)<br />
ed in sede (gestione delle anagrafi bovine e canine,<br />
autorizzazioni e nulla osta).<br />
Il controllo sugli alimenti d’origine animale, su<br />
programmazione regionale (“Piano integrato dei<br />
controlli <strong>di</strong> sicurezza alimentare”), interessa tutta<br />
la filiera dall’allevamento (alimentazione e stato <strong>di</strong><br />
salute e benessere dell’animale, uso appropriato<br />
dei farmaci, ricerca <strong>di</strong> residui pericolosi, profilassi<br />
delle zoonosi), ai controlli sulla macellazione e<br />
sulla trasformazione delle materie prime fino alla<br />
<strong>di</strong>stribuzione finale.<br />
Per quanto concerne il filone delle richieste del<br />
territorio, l’impegno profuso nei settori lattiero<br />
caseario e apistico si fonda sul principio <strong>di</strong> qualità<br />
“globale” degli alimenti, in un’ ottica <strong>di</strong> valorizza-<br />
VACCINAZIONI EFFETTUATE DAL DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE DELL’ASL <strong>BI</strong><br />
2006 2007 2008 <strong>2009</strong><br />
N. vaccinazioni 42.879 46.523 49.420 47.036<br />
40<br />
zione della filiera corta.<br />
Ciò si traduce in risorsa del territorio, grazie a<br />
interventi <strong>di</strong> crescita e consolidamento delle attività<br />
minori, in collaborazione con produttori e associazioni<br />
<strong>di</strong> categoria, per superare le <strong>di</strong>fficoltà a<br />
presi<strong>di</strong>are ogni anello utile alla valorizzazione dei<br />
prodotti.<br />
La promozione e l’ottenimento della DOP (Denominazione<br />
<strong>di</strong> Origine Protetta) per il maccagno,
nonché <strong>di</strong> mieli certificati <strong>di</strong> produzione biellese,<br />
rappresentano una via <strong>di</strong> valorizzazione delle tra<strong>di</strong>zioni<br />
e uno sbocco produttivo per le Aziende.<br />
Rimane importante la promozione dell’adeguamento<br />
strutturale <strong>di</strong> alcune realtà zootecniche ed<br />
abitative marginali, come in montagna. Un esempio<br />
è il “Progetto sull’analisi e proposte per il miglioramento<br />
delle con<strong>di</strong>zioni abitative e operative<br />
degli Operatori del settore agrozootecnico in Provincia<br />
<strong>di</strong> Biella”.<br />
Infine assume importanza il ruolo svolto nelle<br />
certificazioni dei prodotti lanieri grezzi, semilavorati<br />
e lavorati, per la loro commercializzazione<br />
internazionale, attività che prevede un accre<strong>di</strong>tamento<br />
ISO in itinere.<br />
2.1.7 Gli screening per la prevenzione<br />
oncologica<br />
L’area degli screening appartiene alla cosiddetta<br />
“prevenzione secondaria” rivolta non ai malati,<br />
ma a fasce definite della popolazione. Gli screening<br />
oncologici sono programmi sanitari che consentono<br />
<strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare precocemente eventuali tu-<br />
mori, offrendo la possibilità <strong>di</strong> cure tempestive. In<br />
Piemonte, attraverso il programma “Prevenzione<br />
Serena” vengono condotti screening per:<br />
- neoplasie del collo dell’utero (citologico);<br />
- neoplasie della mammella (mammografico);<br />
- neoplasie del colon retto.<br />
Nell’ASL <strong>BI</strong> questa attività è condotta da tempo<br />
in collaborazione con la Fondazione Edo ed Elvo<br />
Tempia e nell’ambito del Dipartimento Interaziendale<br />
<strong>di</strong> Biella e Vercelli.<br />
La Fondazione, convenzionata annualmente con<br />
l’ASL <strong>BI</strong>, <strong>di</strong>spone <strong>di</strong> personale specializzato (due<br />
tecnici <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>ologia, due ostetriche, tre infermieri<br />
e quattro amministrativi) che si integra con quello<br />
dell’Azienda, <strong>di</strong> ambulatori, <strong>di</strong> locali e <strong>di</strong> camper,<br />
che sul territorio effettuano prelievi citologici ed<br />
esami mammografici.<br />
Il Dipartimento Interaziendale, attraverso l’Unità<br />
<strong>di</strong> Valutazione e Organizzazione Screening, sita a<br />
Vercelli, e la <strong>di</strong>rezione, collocata a Biella ed affidata<br />
alla Dr.ssa Na<strong>di</strong>a Agostino, coinvolge <strong>di</strong>rettamente<br />
o <strong>di</strong> riflesso tutte le unità operative degli Ospedali<br />
<strong>di</strong> Biella e Vercelli, i Dipartimenti <strong>di</strong> Prevenzione,<br />
i Distretti. L’attività del Dipartimento è in continuo<br />
sviluppo con l’ampliamento delle fasce <strong>di</strong> età per<br />
alcuni tipi <strong>di</strong> esami e mira ad una sempre più stringente<br />
collaborazione tra le due aziende sanitarie.<br />
Dal 2° semestre <strong>2010</strong> la fascia <strong>di</strong> popolazione<br />
femminile a cui viene rivolto l’invito ad eseguire<br />
l’esame mammografico è stata estesa in basso<br />
all’intervallo tra i 50 e i 45 anni e verso l’alto alle<br />
donne tra i 70 e i 75 anni. Con l’inizio del nuovo<br />
anno (terminata la fase <strong>di</strong> progettazione ed organizzazione<br />
sviluppatasi nel <strong>2010</strong>) la lettura degli<br />
esami citologici sia dell’ASL <strong>di</strong> Biella che <strong>di</strong> Vercelli<br />
verrà effettuata presso il laboratorio unificato<br />
dell’Area Funzionale del Piemonte Nord Orientale,<br />
41<br />
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE<br />
con sede a Borgomanero. Esempio questo <strong>di</strong> razionalizzazione<br />
dei processi produttivi tesi a risultati<br />
<strong>di</strong> qualità sempre più elevati.<br />
Screening<br />
citologico<br />
ATTIVITÀ DI SCREENING NEL <strong>2009</strong><br />
Screening<br />
mammografico<br />
Di seguito si riportano i dati <strong>di</strong> attività relativi<br />
all’anno <strong>2009</strong>. I dati <strong>2010</strong> saranno <strong>di</strong>sponibili solo<br />
ad anno concluso.<br />
Screening del colon-retto<br />
Rettosigmoidoscopie Ricerca sangue occulto<br />
N. inviti 18.706 12.180 2.259 10.907<br />
N. adesioni 8.657 6.824 776 4.545<br />
N. richiami 604 280 225<br />
42<br />
Elisabetta Favettini, Coor<strong>di</strong>natore Screening Mammografico ASL <strong>BI</strong>- Biella e Vercelli
2.2 Le attività territoriali<br />
2.2.1 L’Operatività del nuovo assetto<br />
organizzativo<br />
Successivamente alla ristrutturazione dei servizi<br />
territoriali, attraverso la soppressione del Dipartimento<br />
unico dei Servizi al Territorio ed all’istituzione<br />
<strong>di</strong> due <strong>di</strong>stinti <strong>di</strong>stretti, nel <strong>2009</strong> e <strong>2010</strong> tale<br />
assetto è stato potenziato e consolidato: ogni <strong>di</strong>rettore<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>stretto è stato affiancato da un <strong>di</strong>rigente<br />
amministrativo e da un responsabile infermieristico<br />
e le principali attività sono state ricondotte a tre<br />
strutture, presenti in entrambi i <strong>di</strong>stretti:<br />
1) Struttura <strong>di</strong> Cure Primarie. Si occupa <strong>di</strong> assistenza<br />
domiciliare e specialistica ambulatoriale,<br />
<strong>di</strong> assistenza primaria in raccordo con<br />
i MMG e con quelli <strong>di</strong> Continuità Assistenziale<br />
(ex Guar<strong>di</strong>a Me<strong>di</strong>ca), <strong>di</strong> accesso alle prestazioni<br />
specialistiche, integrative e proteiche e <strong>di</strong> definizione<br />
<strong>di</strong> progetti assistenziali per anziani non<br />
autosufficienti;<br />
2) Struttura Materno Infantile e dell’Età Evolutiva.<br />
Si occupa <strong>di</strong> tutela della salute dell’infanzia,<br />
dell’adolescenza, della donna e della famiglia,<br />
dell’attività specialistica ambulatoriale e territoriale<br />
della Neuropsichiatria Infantile, dell’assistenza<br />
primaria ai minori in raccordo con i pe<strong>di</strong>atri,<br />
<strong>di</strong> nuovi consultori familiari, <strong>di</strong> valutazione<br />
e definizione <strong>di</strong> progetti assistenziali a favore<br />
<strong>di</strong> persone <strong>di</strong>sabili.<br />
3) Dipartimento e Strutture delle Dipendenze Patologiche.<br />
Si occupano <strong>di</strong> tossico<strong>di</strong>pendenza, alcolismo,<br />
tabagismo e gioco d’azzardo. La struttura<br />
<strong>di</strong> Biella comprende anche il centro <strong>di</strong>urno Dropin<br />
e l’assistenza alle <strong>di</strong>pendenze presso la Casa<br />
Circondariale. Il Dipartimento ha il compito <strong>di</strong> re<strong>di</strong>gere<br />
i piani locali delle <strong>di</strong>pendenze e <strong>di</strong> garantire<br />
omogeneità <strong>di</strong> procedure tra i due <strong>di</strong>stretti.<br />
A Biella, nel <strong>di</strong>stretto più grande, sono stati<br />
inoltre collocati servizi a funzione sovra<strong>di</strong>strettuale,<br />
quali la Struttura Complessa <strong>di</strong> Assistenza<br />
Farmaceutica Territoriale e la Direzione del personale<br />
amministrativo del territorio.<br />
Tra le attività peculiari dei <strong>di</strong>stretti assume<br />
particolare importanza il front-line, un insieme<br />
<strong>di</strong> sportelli aperti al pubblico che si occupano <strong>di</strong><br />
prenotazione <strong>di</strong> prestazioni sanitarie, certificazioni,<br />
esenzioni, fornitura <strong>di</strong> ausili, protesi e presi<strong>di</strong><br />
sanitari <strong>di</strong> vario genere, scelta e revoca del me<strong>di</strong>co.<br />
Sono collocati in <strong>di</strong>versi comuni biellesi e si sta<br />
procedendo alla loro graduale integrazione con le<br />
funzioni <strong>di</strong> altri settori della sanità e dei servizi sociali.<br />
Nel <strong>2009</strong>, in entrambi i <strong>di</strong>stretti, insieme ai<br />
Consorzi IRIS e CISSABO e con appositi finanziamenti<br />
regionali, è stato avviato lo Sportello Unico<br />
Sociosanitario, rivolto prevalentemente a persone<br />
in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> fragilità (anziani, <strong>di</strong>sabili, immigrati)<br />
con l’intento <strong>di</strong> metterlo a <strong>di</strong>sposizione sia degli<br />
operatori e dei professionisti sociosanitari pubblici<br />
o del terzo settore, che siano entrati in contatto con<br />
una persona fragile richiedente aiuto-informazioni,<br />
sia della popolazione. Nel Distretto <strong>di</strong> Biella lo<br />
sportello è prevalentemente rivolto agli operatori<br />
sociali e sanitari e sta realizzando un’accurata<br />
“mappatura” delle reti <strong>di</strong> servizi sociosanitari del<br />
proprio territorio. È attualmente attivo dal lunedì<br />
al venerdì, dalle 8.00 alle 12.30.<br />
A Cossato, presso la sede <strong>di</strong>strettuale <strong>di</strong> via Pier<br />
Maffei 59, lo sportello è aperto dal lunedì al venerdì<br />
dalle 9 alle 15, il sabato dalle 9 alle 12 ed è rivolto<br />
sia agli operatori che al pubblico. È contattabile<br />
anche tramite il numero verde gratuito 800.322.214<br />
o via e-mail.<br />
Un altro asse portante dell’operatività <strong>di</strong>strettuale<br />
è costituito dagli infermieri e dalle altre professioni<br />
sanitarie (personale ausiliario, operatori<br />
socio-sanitari, ostetriche, assistenti sociali, educa-<br />
43<br />
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE<br />
tori professionali) che sostengono le attività domiciliari<br />
o ambulatoriali, sud<strong>di</strong>visi in gruppi <strong>di</strong>slocati<br />
in <strong>di</strong>versi comuni dei <strong>di</strong>stretti.<br />
Sono inoltre collocati a livello <strong>di</strong>strettuale i seguenti<br />
servizi e uffici: Centrale Unificata <strong>di</strong> Prenotazione<br />
(CUP), Scelta e Revoca del Me<strong>di</strong>co, Assistenza<br />
Sanitaria all’Estero, Protesica, Segreteria <strong>di</strong> Distretto,<br />
Centrale Cure Domiciliari, Unità <strong>di</strong> Valutazione<br />
Anziani e Han<strong>di</strong>cap (UVG e UVH), Commissione <strong>di</strong><br />
Vigilanza per le strutture per anziani e <strong>di</strong>sabili.<br />
Mentre tutte le attività che richiedono la vicinanza<br />
alla popolazione sono state collocate a livello <strong>di</strong>strettuale,<br />
per ottenere una maggiore efficienza si<br />
è provveduto a centralizzare i compiti e le attività<br />
<strong>di</strong> back-office, cioè che non necessitano <strong>di</strong> contatto<br />
con l’utenza. Esse vengono svolte dalla Struttura<br />
Complessa Assistenza Sanitaria Integrata (ASI),<br />
che in particolare si occupa <strong>di</strong> assistenza sanitaria<br />
presso la Casa Circondariale, vigilanza delle<br />
strutture sanitarie, applicazione delle Convenzioni<br />
Nazionali Uniche con i MMG, i PLS, il Servizio <strong>di</strong><br />
Continuità Assistenziale (ex Guar<strong>di</strong>a Me<strong>di</strong>ca) e gli<br />
specialisti ambulatoriali.<br />
Nel corso del <strong>2009</strong> e della prima parte del <strong>2010</strong><br />
è stata realizzata nel Distretto <strong>di</strong> Cossato, grazie<br />
ad una nuova configurazione delle se<strong>di</strong>, l’integrazione<br />
delle attività <strong>di</strong> front-line <strong>di</strong>strettuali e del<br />
Dipartimento <strong>di</strong> Prevenzione in un’unica sede. Ciò,<br />
insieme alla creazione dello Sportello Unico Sociosanitario,<br />
consente alle persone <strong>di</strong> trovare in un<br />
unico e<strong>di</strong>ficio quasi tutte le prestazioni sanitarie<br />
territoriali <strong>di</strong>sponibili. È inoltre stata prevista una<br />
ristrutturazione dei locali a partire dalla seconda<br />
metà del <strong>2010</strong>.<br />
La sud<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> responsabilità e <strong>di</strong> attività dei<br />
due territori <strong>di</strong>strettuali, coincidendo questi perfettamente<br />
con l’analoga articolazione dei due Consorzi<br />
Socio Assistenziali del biellese (IRIS e CIS-<br />
SABO), ha altresì consentito <strong>di</strong> meglio delineare e<br />
44<br />
consolidare i già ottimi rapporti <strong>di</strong> collaborazione<br />
tra i servizi sociali e quelli sanitari del Biellese.<br />
2.2.2 L’assistenza me<strong>di</strong>ca sul territorio<br />
Sono più <strong>di</strong> 200 i me<strong>di</strong>ci convenzionati operanti<br />
sul territorio aziendale e nelle strutture afferenti<br />
ai due Distretti dell’ASL <strong>BI</strong>:<br />
MEDICI A RAPPORTO CONVENZIONALE<br />
<strong>2009</strong> <strong>2010</strong><br />
N. Me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Generale 133 128<br />
N. Pe<strong>di</strong>atri <strong>di</strong> Libera Scelta<br />
N. Me<strong>di</strong>ci Continuità Assistenziale<br />
14 14<br />
(ex Guar<strong>di</strong>a Me<strong>di</strong>ca) a tempo<br />
indeterminato<br />
N. Me<strong>di</strong>ci Continuità Assistenziale a<br />
11 10<br />
tempo determinato<br />
(numero variabile)<br />
36 36<br />
N. Me<strong>di</strong>ci Specialisti Ambulatoriali<br />
SUMAI<br />
30 31<br />
N. Me<strong>di</strong>ci dell’Emergenza 118 (*) 14 7<br />
(*) nel <strong>2010</strong>, 7 Me<strong>di</strong>ci del 118 sono stati stabilizzati come <strong>di</strong>pendenti<br />
dell’ASL <strong>BI</strong>.<br />
Il biennio in esame ha visto intensificate le comunicazioni<br />
tra l’ASL <strong>BI</strong> e questi professionisti,<br />
che costituiscono la principale forza della sanità<br />
nel territorio, puntando ad una maggiore collaborazione<br />
nella costruzione <strong>di</strong> strategie e azioni<br />
dell’ASL.<br />
Con cadenza mensile:<br />
- in ogni <strong>di</strong>stretto si riunisce l’ufficio <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento<br />
delle attività <strong>di</strong>strettuali (UCAD), a cui<br />
prendono parte anche rappresentanti dei me<strong>di</strong>ci<br />
sopraccitati;<br />
- la <strong>di</strong>rezione aziendale riunisce tre comitati<br />
consultivi, uno per i MMG, uno per i PLS ed un<br />
terzo per gli specialisti ambulatoriali convenzionati<br />
SUMAI;
- i MMG ed i PLS si riuniscono tra <strong>di</strong> loro in <strong>di</strong>eci<br />
apposite équipe territoriali, in cui affrontano le<br />
principali questioni riguardanti la loro professione,<br />
spesso accogliendo gli specialisti ospedalieri<br />
per momenti <strong>di</strong> confronto sull’integrazione<br />
tra Ospedale e Territorio.<br />
Incontri perio<strong>di</strong>ci sono stati realizzati anche<br />
con i me<strong>di</strong>ci della continuità assistenziale: insieme<br />
a loro è stato definito nel <strong>2010</strong> un progetto <strong>di</strong><br />
profonda riorganizzazione del Servizio che si prevede<br />
<strong>di</strong> avviare entro la fine dell’anno.<br />
Ogni anno l’Azienda concorda con tutti i me<strong>di</strong>ci<br />
convenzionati obiettivi <strong>di</strong> salute della popolazione,<br />
ai quali sono legati appositi fon<strong>di</strong> incentivanti<br />
previsti dalla normativa vigente. Tra questi si segnala<br />
l’iniziativa, avviata nel <strong>2009</strong> e proseguita nel<br />
<strong>2010</strong> con i PLS, <strong>di</strong> attivazione <strong>di</strong> tre ambulatori<br />
pe<strong>di</strong>atrici a <strong>di</strong>sposizione dell’utenza ogni sabato<br />
mattina.<br />
Nel <strong>2009</strong> è stato inoltre attivato un innovativo<br />
sistema <strong>di</strong> reportistica trimestrale destinato ai<br />
MMG e ai PLS, perfezionato poi nel <strong>2010</strong>. Si tratta<br />
<strong>di</strong> un rapporto (che prossimamente sarà esteso<br />
agli specialisti ambulatoriali), in grado <strong>di</strong> fornire<br />
ad ogni me<strong>di</strong>co informazioni dettagliate sugli<br />
eventi sanitari riguardanti la propria popolazione<br />
<strong>di</strong> assistiti, con approfon<strong>di</strong>menti sui farmaci prescritti,<br />
sulle visite specialistiche, sugli accertamenti,<br />
sui ricoveri ospedalieri e sugli accessi in<br />
Pronto Soccorso. Ogni me<strong>di</strong>co può confrontare i<br />
dati dei propri assistiti con la me<strong>di</strong>a della propria<br />
équipe, del proprio <strong>di</strong>stretto e dell’ASL, oltre che<br />
con l’andamento dei perio<strong>di</strong> precedenti. Ciò permette<br />
ad ogni me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> avere una visione più precisa<br />
sia del proprio operato che delle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong><br />
salute dei propri pazienti. L’analisi perio<strong>di</strong>ca dei<br />
report trimestrali sta evidenziando significativi e<br />
positivi cambiamenti nel tempo dell’attività dei<br />
me<strong>di</strong>ci.<br />
2.2.3 Il rinnovo delle se<strong>di</strong> e la facilitazione<br />
dell’accesso<br />
DISTRETTO DI bIELLA<br />
La sede fondamentale per le attività <strong>di</strong>strettuali<br />
rimane quella in via Fecia <strong>di</strong> Cossato. Sono stati<br />
quin<strong>di</strong> previsti investimenti significativi per l’adeguamento<br />
<strong>di</strong> tale stabile.<br />
Nel <strong>2009</strong> è stata acquisita, ristrutturata ed attivata,<br />
la seconda sede territoriale della città <strong>di</strong><br />
Biella in via Caraccio 24, per avviare un centro<br />
prelievi ad accesso <strong>di</strong>retto, ospitare la Struttura<br />
Materno Infantile e dell’Età Evolutiva (precedentemente<br />
collocata in ospedale), il Consultorio Familiare<br />
ed altre attività, rendendo così <strong>di</strong>sponibili<br />
preziosi spazi in ospedale.<br />
Una sala del nuovo “Centro prelievi ad accesso <strong>di</strong>retto” <strong>di</strong> Biella<br />
45<br />
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE<br />
È confermata e consolidata la sede del Dipartimento<br />
<strong>di</strong> Prevenzione collocata in via Don Sturzo.<br />
Sono state inoltre oggetto <strong>di</strong> riorganizzazione e <strong>di</strong><br />
potenziamento dei servizi, le se<strong>di</strong> <strong>di</strong> Mongrando,<br />
Andorno, San<strong>di</strong>gliano e Cavaglià.<br />
DISTRETTO DI COSSATO<br />
La sede principale è quella <strong>di</strong> via Pier Maffei 59<br />
dove, nel <strong>2009</strong>, è stata completata la ristrutturazione<br />
del servizio <strong>di</strong> Ra<strong>di</strong>ologia, con l’installazione <strong>di</strong><br />
nuove apparecchiature <strong>di</strong>gitali in grado <strong>di</strong> trasmettere<br />
le immagini a <strong>di</strong>stanza, per una ra<strong>di</strong>o<strong>di</strong>agnostica<br />
più evoluta e funzionale.<br />
Il <strong>2009</strong> ha visto anche l’apertura della nuova<br />
sede in località Paruzza a Cossato, in cui sono<br />
stati collocati la Me<strong>di</strong>cina Riabilitativa ed il Dipartimento<br />
<strong>di</strong> Salute Mentale, precedentemente<br />
ospitati presso la sede <strong>di</strong> via Marconi (ex scuola<br />
elementare Castellazzo). Lo spazio lasciato libero<br />
46<br />
Alcuni membri dello staff della Me<strong>di</strong>cina Riabilitativa presso la nuova sede in località Paruzza a Cossato<br />
da tali servizi ha consentito <strong>di</strong> collocarvi i servizi<br />
del Dipartimento <strong>di</strong> Prevenzione, precedentemente<br />
situati in locali in affitto, con conseguente risparmio<br />
economico.<br />
Nella seconda metà del <strong>2010</strong> verrà definita, in<br />
collaborazione con i sindaci del Biellese, la destinazione<br />
<strong>di</strong> un’ulteriore stabile del complesso della<br />
Paruzza, ancora in corso <strong>di</strong> completamento.<br />
SEDI PERIFERIChE<br />
Sono state consolidate e potenziate le attività<br />
svolte nelle se<strong>di</strong> più periferiche (soprattutto a<br />
Cavaglià e a Trivero-Ponzone), per rendere meno<br />
<strong>di</strong>sagevole, per le fasce più fragili della popolazione,<br />
l’accesso alle principali specialità me<strong>di</strong>che. Ad<br />
esempio sono oggi <strong>di</strong>sponibili a Trivero e Ponzone<br />
le visite specialistiche <strong>di</strong> chirurgia generale, chirurgia<br />
vascolare, geriatria, dermatologia, odontoiatria,<br />
oculistica, car<strong>di</strong>ologia, ginecologia, psichia-
tria, <strong>di</strong>partimento prevenzione, me<strong>di</strong>cina legale e<br />
pe<strong>di</strong>atria, oltre a Primo intervento, 118, Guar<strong>di</strong>a<br />
Me<strong>di</strong>ca, ostetrica del consultorio, centro prelievi e<br />
sportello amministrativo.<br />
A Cavaglià sono attive: ginecologia, oculistica,<br />
urologia, <strong>di</strong>partimento <strong>di</strong> prevenzione, psichiatria,<br />
chirurgia generale, chirurgia vascolare ed un’ostetrica<br />
del consultorio.<br />
Il particolare impegno <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi primari ospedalieri,<br />
che si recano personalmente a svolgere<br />
attività ambulatoriale, promuove il più possibile<br />
l’accesso da parte dei citta<strong>di</strong>ni.<br />
Prenotazione, accesso e tempi <strong>di</strong> attesa. Sono<br />
state mantenute le modalità <strong>di</strong> prenotazione avviate<br />
nel precedente triennio: gli sportelli CUP (Centro<br />
Unificato <strong>di</strong> Prenotazione), il call center telefonico<br />
(numero verde gratuito 800 800 812) e le farmacie<br />
territoriali (Tele-CUP). A partire dal <strong>2010</strong> è anche<br />
possibile il pagamento on-line del ticket, sul sito<br />
web aziendale.<br />
I prelievi ad accesso <strong>di</strong>retto (senza prenotazione,<br />
con la sola impegnativa me<strong>di</strong>ca) attivati nel<br />
2008 a Cossato, dal <strong>2009</strong> sono possibili anche a<br />
Biella. I referti vengono spe<strong>di</strong>ti a domicilio a spese<br />
dell’Azienda Sanitaria.<br />
Sono infine state poste in atto <strong>di</strong>verse iniziative<br />
tese a ridurre l’attesa per le specialità contrad<strong>di</strong>stinte<br />
da tempi critici.<br />
2.2.4 Le Cure Domiciliari<br />
Nei due Distretti operano circa cinquanta infermieri<br />
domiciliari, oltre a quelli della Struttura<br />
Ospedaliera <strong>di</strong> Cure Palliative, sud<strong>di</strong>visi in otto<br />
squadre, ciascuna delle quali serve un ristretto numero<br />
<strong>di</strong> comuni. A domicilio si effettuano prelievi<br />
e assistenza infermieristica <strong>di</strong> <strong>di</strong>verso livello. Ogni<br />
anno, attraverso appositi corsi <strong>di</strong> aggiornamento,<br />
si acquisiscono capacità professionali sempre<br />
più complesse, che consentono <strong>di</strong> erogare inter-<br />
venti che prima richiedevano necessariamente la<br />
permanenza in ospedale (nutrizione parenterale,<br />
<strong>di</strong>alisi peritoneale). L’attività degli infermieri domiciliari<br />
viene svolta in stretta integrazione con i me<strong>di</strong>ci<br />
convenzionati del territorio, con i fisioterapisti<br />
domiciliari, con alcuni specialisti, con numerosi<br />
reparti ospedalieri (innanzitutto quelli del Dipartimento<br />
Ospedale Territorio) e con gli operatori dei<br />
Servizi Domiciliari Socio Assistenziali (SAD) gestiti<br />
dai Consorzi Comunali.<br />
Il <strong>2009</strong> ha visto l’emanazione <strong>di</strong> normative, da<br />
parte della Regione Piemonte, finalizzate a favorire<br />
il mantenimento a domicilio <strong>di</strong> alcune categorie <strong>di</strong><br />
pazienti.<br />
Tra queste, la D.G.R. n. 8-12316 del 12 ottobre,<br />
rivolta a pazienti nefropatici in trattamento <strong>di</strong>alitico,<br />
prevede lo stanziamento <strong>di</strong> contributi economici<br />
per favorire il trattamento <strong>di</strong>alitico domiciliare.<br />
La valutazione del bisogno assistenziale e della<br />
conseguente erogazione del contributo, viene effettuata<br />
da una apposita Commissione Nefrologica<br />
Aziendale istituita dalla stessa DGR.<br />
Analogamente, la D.G.R. n. 39-11190, sempre<br />
attraverso contributi economici, è a favore della<br />
opzione domiciliare alternativa all’istituzionalizzazione<br />
per l’anziano non autosufficiente. In questo<br />
caso è la Unità <strong>di</strong> Valutazione Geriatrica <strong>di</strong>strettuale<br />
a stabilire il grado e il tipo <strong>di</strong> non autosufficienza<br />
dell’anziano e a produrre un piano assistenziale in<strong>di</strong>viduale<br />
domiciliare in cui si propone l’erogazione<br />
del contributo verso l’intervento più adatto al caso<br />
(assistente familiare, telesoccorso, pasti a domicilio,<br />
o un mix tra le varie possibilità).<br />
A fronte del più ampio utilizzo delle cure domiciliari,<br />
nello loro <strong>di</strong>verse articolazioni, si è reso<br />
necessario anche un miglioramento del sistema<br />
informativo. La recente D.G.R. n. 69-481 del 2 agosto<br />
<strong>2010</strong> prevede una più capillare raccolta <strong>di</strong> informazioni<br />
su ogni singolo intervento <strong>di</strong> cure domi-<br />
47<br />
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE<br />
ciliari in forma programmata/integrata compresi i<br />
casi <strong>di</strong> “<strong>di</strong>missione protetta” dall’ospedale per la<br />
valutazione della continuità assistenziale nei vari<br />
passaggi <strong>di</strong> responsabilità.<br />
Le principali forme <strong>di</strong> assistenza domiciliare<br />
sono:<br />
- Assistenza domiciliare integrata (ADI) realizzata<br />
da MMG, PLS, specialisti, fisioterapisti, infermieri,<br />
in integrazione, quando occorre, con i<br />
servizi domiciliari dei comuni;<br />
- ADI cure palliative (gestite dallo specifico reparto<br />
ospedaliero);<br />
- Servizio infermieristico domiciliare (SID);<br />
- Assistenza domiciliare programmata (ADP) realizzata<br />
da MMG e PLS;<br />
- Prestazioni infermieristiche estemporanee<br />
(PIE).<br />
Le cure domiciliari riguardano prevalentemente<br />
persone anziane ultrasessantacinquenni, sia per<br />
quanto riguarda l’assistenza domiciliare integrata<br />
(ADI) che per l’assistenza domiciliare programmata<br />
(ADP). L’ADI, tra le cure domiciliari, è la modalità<br />
a più elevato livello <strong>di</strong> complessità. Nella successiva<br />
tabella, si riporta l’andamento negli ultimi anni<br />
<strong>di</strong> alcuni dei parametri più significativi per descriverne<br />
l’evoluzione.<br />
2.2.5 Le Cure Palliative<br />
Le Cure Palliative sono costituite da una serie<br />
<strong>di</strong> interventi terapeutici ed assistenziali rivolti alla<br />
persona malata (ed ai suoi familiari), la cui malattia<br />
<strong>di</strong> base non risponde più ai trattamenti specifici<br />
ed è caratterizzata da una evoluzione inarrestabile<br />
e da una prognosi infausta. Il <strong>di</strong>ritto delle persone<br />
<strong>di</strong> essere assistite anche e soprattutto in un momento<br />
così delicato è stato da poco sancito con la<br />
Legge 38/<strong>2010</strong>, una conquista <strong>di</strong> civiltà che avvicina<br />
l’Italia al resto dell’Europa.<br />
Presso l’ASL <strong>BI</strong> la Struttura Complessa Cure<br />
Palliative è stata inserita dal <strong>2009</strong> nel Dipartimento<br />
Ospedale - Territorio.<br />
I principi con cui opera la rete biellese <strong>di</strong> cure<br />
palliative sono:<br />
- la centralità del malato e della sua famiglia durante<br />
tutto il percorso <strong>di</strong> cura;<br />
- il rispetto dell’autonomia del malato e la personalizzazione<br />
costante ed accurata dell’assistenza;<br />
- la forte collaborazione con alcune organizzazioni<br />
no-profit, in particolare con il Fondo Edo<br />
Tempia, la Lega per la Lotta contro i Tumori<br />
(LILT), sezione <strong>di</strong> Biella e la Fondazione Clelio<br />
Angelino (ve<strong>di</strong> paragrafo 4.2.1 “Le donazioni”);<br />
- l’integrazione delle cure palliative con altre attività<br />
garantite dal Polo Oncologico <strong>di</strong> Biella;<br />
- lo sviluppo <strong>di</strong> cure palliative rivolte a malati nel<br />
NUMERO DI CASI TRATTATI A DOMICILIO<br />
2008 <strong>2009</strong> I SEMESTRE <strong>2010</strong><br />
Cure Palliative 353 341 181<br />
Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) 557 564 272<br />
Assistenza Domiciliare Programmata (ADP) 1.962 2.436 1.408<br />
Servizio Infermieristico Domiciliare (SID) 1.367 1.419 691<br />
Numero <strong>di</strong> Prestazioni Infermieristiche Estemporanee<br />
25.530<br />
(PIE)<br />
27.304 14.834<br />
48
Un momento dell’inaugurazione in occasione dell’ampliamento dell’Hospice<br />
loro ultimo periodo <strong>di</strong> vita affetti da malattie <strong>di</strong>verse<br />
dal cancro, spesso con bisogni analoghi o<br />
ad<strong>di</strong>rittura più complessi, in modo da garantire<br />
equità nell’accesso al servizio.<br />
L’attività del Servizio si svolge in <strong>di</strong>versi contesti<br />
assistenziali:<br />
- in ospedale, dove è attivo un ambulatorio per<br />
malati con sufficiente grado <strong>di</strong> autonomia, per<br />
consulenze <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina palliativa rivolte ai ricoverati<br />
ospedalieri e per supporto in caso <strong>di</strong> <strong>di</strong>missioni<br />
protette verso il domicilio o l’hospice;<br />
- a casa del malato, garantendo supporto continuativo<br />
al me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> famiglia, con l’attività <strong>di</strong><br />
una équipe <strong>di</strong> me<strong>di</strong>ci, infermieri e, quando necessario,<br />
volontari. La casa resta, se possibile, il<br />
luogo dove ognuno <strong>di</strong> noi pensa sarebbe preferibile<br />
vivere tutta la propria vita, anche durante gli<br />
ultimi mesi o giorni;<br />
- in hospice, quando le cure a casa non sono possibili<br />
o quando è necessario dare una pausa alla<br />
famiglia nell’assistenza a domicilio. L’Hospice<br />
“Orsa Maggiore”, il cui ampliamento è stato<br />
inaugurato il 31 ottobre <strong>2009</strong>, ospita 10 posti <strong>di</strong><br />
degenza, ed è gratuito per il paziente; infatti la<br />
retta giornaliera è totalmente a carico dell’ASL<br />
<strong>di</strong> Biella, per un ammontare <strong>di</strong> circa 800.000<br />
euro all’anno;<br />
- in strutture residenziali, dove sono stati attivati<br />
numerosi percorsi <strong>di</strong> formazione e <strong>di</strong> supporto<br />
organizzativo, ed altri ne sono in programma<br />
per i prossimi anni.<br />
Durante il <strong>2009</strong> la rete <strong>di</strong> cure palliative ha assistito<br />
436 malati, <strong>di</strong> cui il 57% a casa, ed il 40% in<br />
hospice; solo il 3% dei malati seguiti dalla rete <strong>di</strong><br />
cure palliative è deceduto in ospedale.<br />
La Struttura <strong>di</strong> Cure Palliative è coinvolta in un<br />
programma <strong>di</strong> collaborazione fra ASL <strong>BI</strong> e Istituto<br />
Belletti Bona, grazie al quale sono attivi sul territorio<br />
del Distretto <strong>di</strong> Biella operatori socio-sanitari<br />
specificamente formati per questo progetto, a supporto<br />
delle situazioni <strong>di</strong> maggiori complessità assistenziale<br />
a domicilio.<br />
Dagli ultimi mesi del <strong>2009</strong>, nell’ambito <strong>di</strong> un progetto<br />
<strong>di</strong> collaborazione tra i Dipartimenti Ospedale-<br />
49<br />
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE<br />
Territorio, Salute Mentale e Me<strong>di</strong>cina, ha potuto<br />
contare sul supporto continuativo <strong>di</strong> una psicologa.<br />
Inoltre, l’unità operativa Cure Palliative è stata<br />
identificata come nodo <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento per due<br />
progetti <strong>di</strong> ricerca nazionali che hanno ottenuto finanziamenti<br />
sia da parte del Ministero della Salute<br />
che da parte della Rete Oncologica. Sono progetti<br />
che riguardano il miglioramento delle cure <strong>di</strong> fine<br />
vita in hospice e in ospedale, ed il miglioramento<br />
del controllo del dolore oncologico in malati ricoverati<br />
presso i reparti <strong>di</strong> degenza.<br />
Il programma <strong>di</strong> formazione e <strong>di</strong> supporto organizzativo<br />
rivolto alle strutture residenziali del nostro<br />
territorio nel <strong>2009</strong> e <strong>2010</strong> ha coinvolto le due<br />
strutture <strong>di</strong> Mosso e <strong>di</strong> Trivero.<br />
Rappresenta un riconoscimento del lavoro svolto,<br />
la nomina del Direttore delle Cure Palliative, Dr.<br />
Carlo Peruselli, da parte del Ministero della Salute<br />
quale esperto della Commissione Nazionale per<br />
l’attuazione della Legge 38/<strong>2010</strong>.<br />
DATI DI ATTIVITÀ DELLA RETE DI CURE<br />
PALLIATIVE<br />
GEN-SET<br />
2008 <strong>2009</strong><br />
<strong>2010</strong><br />
N. pazienti assistiti 435 436 325<br />
% <strong>di</strong> morti per<br />
cancro presso l’ASL<br />
<strong>BI</strong> assistiti dalla Rete<br />
<strong>di</strong> Cure Palliative<br />
a domicilio e/o in<br />
hospice<br />
% <strong>di</strong> morti per cancro<br />
ASL <strong>BI</strong> assistiti in<br />
hospice<br />
N. pazienti assistiti a<br />
casa e in hospice<br />
50<br />
61% 62% non <strong>di</strong>sp.<br />
27% 26% non <strong>di</strong>sp.<br />
71 57 30<br />
2.3 L’area del farmaco<br />
Per area del farmaco si intende l’intera assistenza<br />
farmaceutica dell’ASL <strong>BI</strong>, a cui sono preposte<br />
due Strutture Complesse:<br />
- la Struttura Assistenza Farmaceutica Territoriale<br />
garantisce supporto tecnico e operativo<br />
alla funzione <strong>di</strong> governo dell’assistenza farmaceutica,<br />
con particolare riferimento alla Farmaceutica<br />
Convenzionata, erogata dalle farmacie<br />
aperte al pubblico su prescrizione dei MMG e<br />
dei PLS, e garantisce l’informazione sull’uso<br />
dei farmaci, in conformità ai principi <strong>di</strong> efficacia,<br />
sicurezza ed appropriatezza, nel rispetto della<br />
normativa vigente;<br />
- la Struttura Farmacia Ospedaliera svolge una<br />
funzione <strong>di</strong> programmazione e <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento<br />
dell’assistenza farmaceutica in ambito ospedaliero<br />
e <strong>di</strong> continuità ospedale-territorio. Si occupa<br />
<strong>di</strong> sviluppare politiche atte a promuovere<br />
l’appropriatezza nell’uso delle risorse, razionalizzando<br />
i processi <strong>di</strong> approvvigionamento e <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>stribuzione del farmaco.<br />
Le macroattività riconducibili all’area del farmaco<br />
sono:<br />
- garantire l’assistenza farmaceutica ospedaliera<br />
e territoriale, secondo quanto previsto dai<br />
Livelli Essenziali <strong>di</strong> Assistenza<br />
- monitorare le prescrizioni farmaceutiche al fine<br />
<strong>di</strong> verificare l’appropriatezza prescrittivi;<br />
- effettuare costante attività <strong>di</strong> informazione e<br />
farmacovigilanza;<br />
- gestire la logistica dei farmaci e dei <strong>di</strong>spositivi<br />
me<strong>di</strong>ci dell’ASL, al fine <strong>di</strong> poter effettuare i rifornimenti<br />
ai costi più contenuti possibili (gestione<br />
<strong>di</strong> gare, magazzini, <strong>di</strong>stribuzione), in relazione<br />
alle risorse economiche <strong>di</strong>sponibili.
IL FARMACO SuL TERRITORIO ATTRAVERSO<br />
LA PRESCRIZIONE DEL MEDICO DI MEDICINA<br />
gENERALE<br />
La Struttura Assistenza Farmaceutica Territoriale<br />
è impegnata a garantire il corretto svolgimento<br />
dell’assistenza farmaceutica tramite le farmacie<br />
aperte al pubblico, sulla base delle prescrizioni effettuate<br />
dai MMG e dai PLS.<br />
L’opera <strong>di</strong> vigilanza consente un uso del farmaco<br />
in conformità ai principi <strong>di</strong> efficacia, sicurezza<br />
ed appropriatezza.<br />
La Struttura è inoltre chiamata sempre più a monitorare<br />
l’allocazione delle risorse economiche, mettendo<br />
in atto iniziative tese a <strong>di</strong>ffondere un’attenzione<br />
crescente al rapporto qualità/costo dei farmaci, con<br />
particolare riguardo all’utilizzo <strong>di</strong> farmaci equivalenti,<br />
con l’obiettivo <strong>di</strong> razionalizzare la spesa. La prescrizione<br />
<strong>di</strong> farmaci equivalenti è passata dal 39% del<br />
2008 al 46,34% <strong>di</strong> fine <strong>2009</strong>. Nel <strong>2010</strong> la percentuale <strong>di</strong><br />
utilizzo ha superato abbondantemente il 50%, in linea<br />
con l’obiettivo regionale per il contenimento dei costi.<br />
Nel <strong>2009</strong> è stata posta attenzione a particolari<br />
categorie <strong>di</strong> farmaci, quali car<strong>di</strong>ovascolari e gastroprotettori,<br />
che hanno un forte impatto prescrittivo<br />
<strong>di</strong>rettamente correlato alla grande <strong>di</strong>ffusione<br />
delle patologie per cui vengono utilizzati.<br />
Le azioni messe in atto a questo proposito hanno<br />
attivamente coinvolto i me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina generale,<br />
i pe<strong>di</strong>atri <strong>di</strong> libera scelta, i <strong>di</strong>stretti, le Commissioni<br />
Aziendali e anche le strutture ospedaliere <strong>di</strong> ricovero<br />
e dell’urgenza, nonché gli ambulatori specialistici, in<br />
quanto i consigli terapeutici si “ribaltano” sulle prescrizioni<br />
territoriali; è stata inoltre promossa in particolare<br />
la prescrizione dei principi attivi a brevetto<br />
scaduto, per il perseguimento degli stessi obiettivi.<br />
In questo senso, in accordo con la Direzione<br />
Aziendale, è stata intrapresa un’iniziativa finalizzata<br />
al miglioramento dell’appropriatezza prescrittiva<br />
in ambito <strong>di</strong> continuità ospedale-territorio, che ha<br />
prodotto un incremento <strong>di</strong> qualità e completezza delle<br />
informazioni tra specialista ospedaliero e MMG.<br />
Nel <strong>2010</strong> è stato de<strong>di</strong>cato particolare impegno<br />
all’organizzazione dell’avvio della Distribuzione<br />
per Conto (DPC), ai sensi della D.G.R 16-11775 del<br />
20 luglio <strong>2009</strong>, e, in collaborazione con la Farmacia<br />
Ospedaliera.<br />
Questa nuova procedura, iniziata nel marzo<br />
<strong>2010</strong>, affianca ed integra le due vie <strong>di</strong> erogazione<br />
del farmaco sino ad allora esistenti (Farmaceutica<br />
Convenzionata e <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong>retta attraverso la<br />
ASL) ed è tesa a fornire un servizio migliore con un<br />
più razionale utilizzo delle risorse <strong>di</strong>sponibili per<br />
erogare l’assistenza farmaceutica sul territorio.<br />
Infatti, la quasi totalità dei farmaci inseriti nel<br />
“Prontuario della Continuità Ospedale-Territorio”,<br />
a livello regionale, ad eccezione <strong>di</strong> alcune molecole<br />
ancora <strong>di</strong> esclusiva <strong>di</strong>stribuzione ospedaliera, viene<br />
acquistata e <strong>di</strong>stribuita attraverso le farmacie<br />
aperte al pubblico sul territorio, su presentazione<br />
<strong>di</strong> ricetta me<strong>di</strong>ca del SSN, senza pagamento <strong>di</strong> ticket<br />
da parte dei pazienti.<br />
Il costante incremento della spesa convenzionata,<br />
in linea con l’andamento regionale, è riconducibile<br />
in gran parte all’invecchiamento della popolazione<br />
con il conseguente aumento della domanda<br />
<strong>di</strong> cure, a fronte <strong>di</strong> quadri clinici pluripatologici cronici<br />
gradualmente più complessi, ed affiancato ad<br />
SPESA PER L’ASSISTENZA FARMACEUTICA CONVENZIONATA<br />
2007 2008 <strong>2009</strong> I SEMESTRE <strong>2010</strong><br />
30.999.222 32.554.950 32.812.367 16.035.369<br />
In euro<br />
51<br />
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE<br />
una politica tesa al sempre maggior ricorso all’assistenza<br />
domiciliare, al fine <strong>di</strong> limitare il ricovero<br />
ospedaliero alle situazioni critiche.<br />
Va inoltre considerato anche l’impatto economico<br />
dovuto all’ampliamento delle fasce <strong>di</strong> popolazione<br />
esenti da ticket.<br />
Le misure adottate negli anni per il perseguimento<br />
dell’appropriatezza d’impiego delle risorse<br />
<strong>di</strong>sponibili e dell’utilizzo <strong>di</strong> farmaci equivalenti<br />
hanno peraltro permesso <strong>di</strong> garantire tutte le terapie<br />
necessarie ai pazienti, mantenendo per l’ASL <strong>BI</strong><br />
un costo pro-capite inferiore alla me<strong>di</strong>a regionale.<br />
Per il <strong>2010</strong> si prevede <strong>di</strong> non superare la spesa<br />
del <strong>2009</strong> in virtù della nuova procedura <strong>di</strong> DPC e del<br />
mantenimento delle attività <strong>di</strong> collaborazione con i<br />
me<strong>di</strong>ci territoriali ed ospedalieri.<br />
IL FARMACO IN OSPEDALE<br />
Le importanti scoperte farmacologiche degli<br />
ultimi anni, in particolare nell’ambito dell’oncologia,<br />
dell’infettivologia e delle malattie rare, hanno<br />
consentito un miglioramento delle cure, ma hanno<br />
anche determinato (e continueranno a determinare)<br />
notevoli incrementi <strong>di</strong> spesa a causa dei sempre<br />
più elevati costi dei farmaci <strong>di</strong> ricerca innovativa.<br />
Per ottimizzare gli aspetti <strong>di</strong> efficacia farmacologica<br />
è attiva la Commissione per il Prontuario<br />
Terapeutico Aziendale.<br />
Il Prontuario rappresenta una guida strategica,<br />
il cui fine è mettere a <strong>di</strong>sposizione degli operatori<br />
sanitari principi attivi <strong>di</strong> provata efficacia, contri-<br />
buendo al miglioramento della qualità dell’assistenza.<br />
L’attività svolta dalla Commissione è orientata<br />
alla valutazione dell’introduzione in Prontuario<br />
dei nuovi farmaci registrati. La Commissione per<br />
il Prontuario, così come l’analoga Commissione <strong>di</strong><br />
Repertorio (rivolta alla valutazione dell’impiego dei<br />
nuovi Dispositivi Me<strong>di</strong>ci) è presieduta dal Direttore<br />
Sanitario d’Azienda e composta da membri interni<br />
all’ASL <strong>BI</strong>; unici membri esterni sono due MMG<br />
delegati a rappresentare le esigenze dei citta<strong>di</strong>ni<br />
residenti in struttura residenziale o in continuità<br />
ospedale-territorio. Per evitare che le più recenti<br />
opportunità terapeutiche siano negate ai pazienti,<br />
e nello stesso tempo, per evitare l’acquisto <strong>di</strong> farmaci,<br />
la cui efficacia non sia stata <strong>di</strong>mostrata da<br />
stu<strong>di</strong> scientifici rigorosi, la commissione si riunisce<br />
con cadenza mensile. Dal 1° gennaio <strong>2009</strong> al 30<br />
giugno <strong>2010</strong> ha approvato l’ingresso in Prontuario<br />
<strong>di</strong> ventitré nuove specialità, mentre ne ha ricusate<br />
un<strong>di</strong>ci, previa un’approfon<strong>di</strong>ta attività d’esame della<br />
letteratura scientifica. Analoga attività <strong>di</strong> valutazione<br />
farmaco-economica avviene nei confronti<br />
delle richieste <strong>di</strong> acquisto <strong>di</strong> <strong>di</strong>spositivi me<strong>di</strong>ci innovativi.<br />
L’incremento dei costi evidenziato nella tabella<br />
è legato all’impiego <strong>di</strong> farmaci <strong>di</strong> recentissima registrazione,<br />
prescritti per il trattamento <strong>di</strong> patologie<br />
che negli anni passati richiedevano un ricovero<br />
in centri specialistici fuori ASL o che erano considerate<br />
incurabili ed è, al contempo, legata ad un<br />
numero più alto <strong>di</strong> pazienti messi in trattamento.<br />
SPESA FARMACEUTICA OSPEDALIERA<br />
2007 2008 <strong>2009</strong> I SEMESTRE <strong>2010</strong><br />
8.168.003 10.128.559 11.305.277 6.404.000<br />
In euro<br />
52
IL FARMACO ACquISTATO DALL’ASL bI E<br />
DISTRIbuITO DIRETTAMENTE SuL TERRITORIO<br />
Con <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong>retta si intende la <strong>di</strong>spensazione<br />
<strong>di</strong> farmaci acquistati <strong>di</strong>rettamente dall’ASL<br />
e consegnati dal personale farmacista <strong>di</strong>pendente<br />
dell’ASL ai pazienti aventi <strong>di</strong>ritto o alle strutture residenziali<br />
per proseguire o effettuare la terapia al<br />
proprio domicilio.<br />
La gestione <strong>di</strong>retta dell’erogazione consente<br />
una valutazione sinergica tra prescrittore ed erogatore<br />
pubblico in grado <strong>di</strong> affrontare e risolvere<br />
problematiche relative all’appropriatezza della<br />
prescrizione.<br />
DISTRIbuZIONE DIRETTA DEI FARMACI ALLE<br />
CASE DI RIPOSO<br />
L’ASL <strong>BI</strong>, nei confronti delle case <strong>di</strong> riposo del<br />
territorio, ha dato puntuale applicazione alla normativa<br />
vigente.<br />
Alla fine del 2008 erano state contattate e approvvigionate<br />
il 70% delle strutture per anziani<br />
accre<strong>di</strong>tate ed afferenti al territorio dell’ASL <strong>BI</strong>,<br />
mentre nel corso del <strong>2009</strong> si è raggiunto il 100% <strong>di</strong><br />
tali strutture. Dal <strong>di</strong>cembre <strong>2009</strong> si effettua per gli<br />
ospiti inseriti nelle strutture socio-sanitarie l’erogazione<br />
dei farmaci presenti nel Prontuario Terapeutico<br />
Aziendale.<br />
Quest’attività permette <strong>di</strong> uniformare, attra-<br />
verso un prontuario comune, le prescrizioni nelle<br />
case <strong>di</strong> riposo, <strong>di</strong> ottenere prezzi d’acquisto più favorevoli,<br />
reinvestendo quanto risparmiato in servizi<br />
sempre a favore degli anziani e delle strutture.<br />
DISTRIbuZIONE DIRETTA SECONDO NORMATIVE<br />
SPECIFIChE<br />
Al singolo citta<strong>di</strong>no, in <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong>retta,<br />
possono essere erogati solo quei farmaci previsti<br />
dalla normativa vigente, che attualmente permette<br />
o impone, a seconda della legge a cui si fa<br />
riferimento, che vengano <strong>di</strong>stribuiti <strong>di</strong>rettamente<br />
i farmaci H (ex H OSP2), i farmaci del prontuario<br />
PHT (Continuità Ospedale-Territorio) rimasti <strong>di</strong><br />
esclusiva <strong>di</strong>stribuzione ospedaliera e, quin<strong>di</strong>, non<br />
forniti tramite DPC, i farmaci necessari alla cura<br />
delle Malattie Rare, i farmaci necessari alla cura<br />
della Fibrosi Cistica, i farmaci off-label prescritti<br />
dai me<strong>di</strong>ci specialisti ed alcuni farmaci specifici<br />
riconosciuti dalla Regione Piemonte come <strong>di</strong>spensabili<br />
dal Servizio Sanitario Regionale, mentre non<br />
lo sono dal Servizio Sanitario Nazionale. La <strong>di</strong>spensazione<br />
<strong>di</strong>retta non prevede mai la corresponsione<br />
<strong>di</strong> ticket.<br />
I farmaci erogati <strong>di</strong>rettamente sono legati a<br />
terapie che richiedono controlli particolarmente<br />
accurati sia da parte del me<strong>di</strong>co prescrittore sia<br />
da parte del farmacista, che può <strong>di</strong>spensare solo<br />
attraverso Piani Terapeutici dettagliati e rinnovati<br />
perio<strong>di</strong>camente. Per facilitare ed unificare il<br />
percorso dei pazienti, nel <strong>2009</strong> è stato attivato un<br />
punto <strong>di</strong> <strong>di</strong>spensazione presso l’Ospedale, al quale<br />
i pazienti possono accedere per ritirare quei farmaci<br />
altrimenti non reperibili nelle farmacie aperte<br />
al pubblico. L’ASL, per erogare tale servizio, ha<br />
assicurato la presenza <strong>di</strong> un farmacista de<strong>di</strong>cato<br />
che provvede alla consegna del farmaco, all’informazione<br />
sul farmaco stesso ed è a <strong>di</strong>sposizione dei<br />
pazienti per eventuali necessità.<br />
53<br />
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE<br />
2.4 La rete dell’emergenza<br />
territoriale e ospedaliera<br />
Il sistema dell’emergenza sanitaria rappresenta<br />
l’insieme delle funzioni <strong>di</strong> soccorso, trasporto,<br />
organizzate al fine <strong>di</strong> garantire al citta<strong>di</strong>no la migliore<br />
risposta possibile in tutti i casi <strong>di</strong> emergenza<br />
e <strong>di</strong> urgenza <strong>di</strong> tipo sanitario fin dal loro primo<br />
presentarsi.<br />
II sistema costituisce un complesso organizzato<br />
<strong>di</strong> strutture e servizi ospedalieri ed extraospedalieri<br />
tra loro funzionalmente integrati, per garantire la<br />
continuità del percorso sanitario dell’assistito e l’appropriatezza<br />
qualitativa e temporale, in termini <strong>di</strong>:<br />
- riduzione dell’intervallo libero da terapia (cioè<br />
il tempo che intercorre dal momento <strong>di</strong> insorgenza<br />
dell’evento a quello <strong>di</strong> somministrazione<br />
delle cure adeguate);<br />
- contenimento dell’evoluzione clinica verso l’irreversibilità;<br />
- coor<strong>di</strong>namento della centralizzazione tempestiva<br />
dei pazienti acuti e critici dal territorio agli<br />
ospedali più idonei evitando, in tal modo, per<strong>di</strong>te<br />
<strong>di</strong> tempo potenzialmente letali e limitando<br />
attività secondarie <strong>di</strong> trasferimento.<br />
SISTEMA DI EMERgENZA SANITARIA TERRITORIALE 118<br />
Nasce nella Provincia <strong>di</strong> Biella il 1° ottobre 1998<br />
in applicazione del DPR 27 Marzo 1992, integrato<br />
nella rete regionale dell’emergenza. Nel corso<br />
<strong>di</strong> questi anni l’implementazione tecnologica, la<br />
formazione e la qualificazione degli operatori, la<br />
strutturazione organizzativa dei SEST 118 provinciali<br />
come “sistema” regionale hanno reso il Sistema<br />
<strong>di</strong> Emergenza Sanitaria Territoriale 118 (SEST)<br />
della Regione Piemonte un punto nodale della risposta<br />
sanitaria ai bisogni <strong>di</strong> salute della popolazione<br />
regionale e biellese.<br />
54<br />
IL SISTEMA DI EMERGENZA SANITARIA 118<br />
REGIONALE ED AZIENDALE<br />
SEST 118<br />
regionale<br />
SEST<br />
118 <strong>di</strong><br />
Biella<br />
N. centrali operative 8 1<br />
N. mezzi <strong>di</strong> soccorso avanzato<br />
(equipaggio formato da<br />
me<strong>di</strong>co, infermiere e volontari<br />
del soccorso)<br />
61 4*<br />
N. mezzi <strong>di</strong> soccorso avanzato<br />
<strong>di</strong> base (equipaggio formato<br />
da infermiere e volontari del<br />
soccorso)<br />
11 1**<br />
N. mezzi <strong>di</strong> soccorso <strong>di</strong> base<br />
(equipaggio formato da<br />
volontari del soccorso)<br />
286 5<br />
N. HEMS (Helicopter<br />
Emergency Me<strong>di</strong>cal Services)<br />
* <strong>di</strong> cui 1 a Cavaglià; ** a Cavaglià/12h<br />
5 -<br />
Sul territorio biellese è presente inoltre un<br />
punto <strong>di</strong> primo soccorso a Trivero.<br />
Nel SEST <strong>di</strong> Biella operano:<br />
1 <strong>di</strong>rettore me<strong>di</strong>co<br />
24 me<strong>di</strong>ci<br />
24 infermieri<br />
Fa parte del sistema il Soccorso Alpino che garantisce<br />
il soccorso sanitario nelle aree ostili, mettendo<br />
a <strong>di</strong>sposizione i mezzi, le attrezzature e circa<br />
80 volontari altamente specializzati<br />
Collaborano con il 118 le altre organizzazioni<br />
del soccorso: Vigili del Fuoco, Forze dell’Or<strong>di</strong>ne,<br />
Protezione Civile.<br />
Nel corso dell’ultimo anno (dal 20/09/<strong>2009</strong> al<br />
19/09/<strong>2010</strong>) sono stati effettuati 16.260 interventi<br />
con un trend in incremento, rispetto allo stesso periodo<br />
2008 - <strong>2009</strong>, del 10%.
IL PRONTO SOCCORSO<br />
Il Pronto Soccorso è la struttura ospedaliera<br />
de<strong>di</strong>cata ai casi <strong>di</strong> urgenza/emergenza e con spazi<br />
Indagine sulla sod<strong>di</strong>sfazione degli utenti in Pronto Soccorso<br />
de<strong>di</strong>cati alla osservazione breve. Qui vengono prestate<br />
le prime cure e dunque vi si accede in modalità<br />
<strong>di</strong> “ricovero urgente”.<br />
Nei primi mesi del <strong>2010</strong> è stata condotta in ambito regionale un’indagine, volta a rilevare il grado <strong>di</strong><br />
sod<strong>di</strong>sfazione degli utenti dei Pronto Soccorso piemontesi, coor<strong>di</strong>nata dal Laboratorio Management e<br />
Sanità (MeS) dell’Università S. Anna <strong>di</strong> Pisa e dall’Assessorato alla Salute della Regione Piemonte.<br />
Un gruppo <strong>di</strong> rilevatori esperti ha contattato 330 utenti (con un campionamento stratificato per co<strong>di</strong>ce<br />
colore) che hanno utilizzato il Pronto Soccorso dell’ospedale <strong>di</strong> Biella nei primi mesi dell’anno, chiedendo<br />
<strong>di</strong> esprimere un giu<strong>di</strong>zio sul trattamento ricevuto.<br />
Giu<strong>di</strong>zio sulla qualità complessiva dell’assistenza nel Pronto Soccorso <strong>di</strong> Biella<br />
nei primi mesi del <strong>2010</strong><br />
I dati raccolti rilevano che più del 90% degli intervistati ha dato un giu<strong>di</strong>zio complessivamente positivo<br />
circa la qualità del servizio ricevuto.<br />
Dai risultati dell’indagine sono emerse altre importanti informazioni:<br />
• 30 volte su 100 si rivolgono al Pronto Soccorso utenti che considerano per nulla o poco gravi le loro<br />
con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> salute;<br />
• oltre ¾ degli accessi al Pronto Soccorso non sono preceduti da un contatto con il me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina<br />
generale e meno del 10% è giunto in Pronto Soccorso in ambulanza;<br />
• le attese dopo il triage sono, per circa il 64% dei pazienti, inferiori o uguali a 30 minuti;<br />
• circa il 70% dei pazienti pensa che il personale del Pronto Soccorso abbia fatto quanto possibile per<br />
attenuare il dolore provato;<br />
• le informazioni ricevute dall’utenza sono adeguate per l’80% dei casi;<br />
• oltre l’80% degli utenti ha fiducia nel personale sanitario intervenuto;<br />
• poca cortesia e professionalità è stata segnalata da circa il 5% degli assistiti.<br />
55<br />
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE<br />
L’obiettivo è creare un’integrazione funzionale<br />
dei servizi sanitari atti ad affrontare i problemi<br />
<strong>di</strong>agnostico-terapeutici dei pazienti in situazioni <strong>di</strong><br />
emergenza ed è basato su un modello organizzativo<br />
multi<strong>di</strong>sciplinare.<br />
Nel corso del <strong>2009</strong> è stato avviato presso il Pronto<br />
Soccorso dell’Ospedale <strong>di</strong> Biella un percorso per<br />
migliorare qualitativamente i servizi resi, che riguarda<br />
aspetti sia tecnico-sanitari che organizzativi.<br />
In particolare, anche in ottemperanza a specifiche<br />
in<strong>di</strong>cazioni normative, sono state avviate le attività<br />
formative ed organizzative che consentiranno al<br />
Pronto Soccorso <strong>di</strong> dotarsi <strong>di</strong> un organico proprio, riducendo<br />
il numero <strong>di</strong> me<strong>di</strong>ci che a rotazione coprono<br />
i turni, garantendo una maggiore omogeneità <strong>di</strong><br />
trattamento e <strong>di</strong> approccio ai bisogni del paziente.<br />
Le mo<strong>di</strong>fiche organizzative intraprese presuppongono<br />
la con<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> specifici protocolli, a<br />
garanzia <strong>di</strong> una gestione dei casi appropriata, omogenea<br />
e trasparente da parte <strong>di</strong> tutti i professionisti<br />
interessati. Sono pertanto stati previsti (e per la<br />
maggior parte sono già operativi) numerosi protocolli<br />
a salvaguar<strong>di</strong>a della qualità dei servizi.<br />
Sono stati implementati protocolli specifici per il<br />
corretto ricovero del paziente nel reparto appropriato,<br />
per i pazienti con traumi e ferite, per le donne con<br />
problemi ostetrico-ginecologici e per i minori.<br />
CROCE bIANCA, CROCE bLu E CROCE ROSSA<br />
Vi è una proficua collaborazione, sulla base <strong>di</strong><br />
specifiche convenzioni aziendali, tra il Sistema <strong>di</strong><br />
Emergenza Sanitaria Territoriale 118 e le associazioni<br />
<strong>di</strong> volontariato, che mettono a <strong>di</strong>sposizione<br />
mezzi <strong>di</strong> soccorso e volontari formati con corsi<br />
specifici <strong>di</strong> primo soccorso:<br />
- Croce Rossa Italiana nelle se<strong>di</strong> <strong>di</strong> Biella, Cossato<br />
e Cavaglià;<br />
- Croce Bianca Biellese nelle se<strong>di</strong> <strong>di</strong> Biella e Trivero;<br />
- Croce Blu Italia nella sede <strong>di</strong> Biella.<br />
Oltre a collaborare con il SEST 118, le associazioni<br />
<strong>di</strong> cui sopra, garantiscono il trasporto dei<br />
pazienti, sulla base <strong>di</strong> specifiche convenzioni con<br />
l’ASL <strong>BI</strong>, che riguardano:<br />
- pazienti in Assistenza Domiciliare Integrata (ADI);<br />
- pazienti del Dipartimento <strong>di</strong> Salute Mentale (DSM);<br />
- pazienti uremici cronici.<br />
La spesa sostenuta dall’ASL <strong>BI</strong> per i servizi offerti<br />
è la seguente:<br />
SPESA ANNUA SOSTENUTA PER IL TRASPORTO PAZIENTI DALL’ASL <strong>BI</strong><br />
2008 <strong>2009</strong> PROIEZIONE <strong>2010</strong>*<br />
Trasporto pazienti 1.781.915,14 1.840.303,51 1.860.288,00<br />
* proiezione in base al periodo gennaio-settembre<br />
In euro<br />
56<br />
È “nata” la Bambulanza<br />
Il 4 giugno <strong>2010</strong> il parco mezzi della CRI <strong>di</strong> Biella si è arricchito <strong>di</strong> una novità: un Fiat Ducato 250 <strong>di</strong><br />
ultima generazione con dotazioni tecniche d’avanguar<strong>di</strong>a ed un aspetto accattivante, con animali e cartoons<br />
<strong>di</strong>pinti sulla carrozzeria. È infatti un mezzo <strong>di</strong> trasporto pensato e destinato ad accogliere in modo<br />
particolare bambini con patologie oncologiche o bimbi con un familiare malato oncologico, ed inoltre ha<br />
la pre<strong>di</strong>sposizione per il trasporto neonatale in culla.<br />
La “Bambulanza”, costata 110.000 euro, è stata donata dal Fondo Edo Tempia.
2.5 L’attività ambulatoriale e i tempi<br />
<strong>di</strong> attesa<br />
L’attività specialistica ambulatoriale, in ragione<br />
dei gran<strong>di</strong> numeri <strong>di</strong> prestazioni erogate (2.934.770<br />
nell’anno <strong>2009</strong> e 2.260.581 nei primi nove mesi del<br />
<strong>2010</strong>) rappresenta una grande sfida per l’ASL <strong>BI</strong><br />
come per tutte le aziende sanitarie, che sono tenute<br />
da un lato a rispettare gli standard <strong>di</strong> attesa previsti<br />
dalla Regione Piemonte e dall’altro a vigilare<br />
sull’appropriatezza delle richieste che pervengono.<br />
In questi anni, presso l’ASL <strong>BI</strong>, è stata realizzata<br />
una costruttiva collaborazione tra me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina<br />
generale, pe<strong>di</strong>atri <strong>di</strong> libera scelta, specialisti ospedalieri<br />
e territoriali che ha consentito una reciproca<br />
crescita professionale ed una sempre maggiore con<strong>di</strong>visione<br />
dei percorsi <strong>di</strong>agnostico terapeutici.<br />
In conformità a quanto previsto dalla normativa<br />
regionale e grazie alla sinergia tra prescrittori ed<br />
erogatori, le prestazioni specialistiche ambulatoriali<br />
sono state organizzate in modo da garantire<br />
accessi <strong>di</strong>fferenziati in relazione al quadro clinico<br />
presentato dall’utente.<br />
In ospedale le prestazioni ambulatoriali urgenti<br />
sono garantite entro 48 ore, quelle non urgenti<br />
(con priorità B, D, P oppure controlli) entro i tempi<br />
in<strong>di</strong>cati nella sottostante tabella e sono prenotabili<br />
tramite call center (se non necessitano <strong>di</strong> particolari<br />
preparazioni/in<strong>di</strong>cazioni o se non richieste<br />
<strong>di</strong>rettamente dallo specialista a completamento<br />
<strong>di</strong>agnostico/terapeutico), CUP aziendali, farmacie<br />
o in alcuni casi, <strong>di</strong>rettamente in ospedale presso la<br />
segreteria <strong>di</strong> reparto.<br />
Alcune prestazioni vengono inoltre erogate ad<br />
accesso <strong>di</strong>retto, ossia con prescrizione me<strong>di</strong>ca ma<br />
senza prenotazione:<br />
• Rx torace, presso il Servizio <strong>di</strong> Ra<strong>di</strong>ologia<br />
dell’ospedale;<br />
• Elettrocar<strong>di</strong>ogramma, presso la Car<strong>di</strong>ologia<br />
dell’ospedale;<br />
• Prima visita dermatologica, presso la Dermatologia<br />
dell’ospedale<br />
• Visita <strong>di</strong>abetologica per gravidanza e in caso <strong>di</strong><br />
certificazione per la patente <strong>di</strong> guida, presso<br />
l’ospedale e presso il Poliambulatorio <strong>di</strong> Cossato;<br />
• Esami <strong>di</strong> laboratorio, presso il centro prelievi <strong>di</strong><br />
Biella e <strong>di</strong> Cossato (PT e PTT anche presso il<br />
Poliambulatorio <strong>di</strong> Biella);<br />
• Emogasanalisi arteriosa sistemica e <strong>di</strong> sangue venoso<br />
misto, presso la Pneumologia dell’ospedale;<br />
• Test cutaneo alla tubercolina (Mantoux), presso<br />
la Pneumologia dell’ospedale.<br />
Altre prestazioni possono invece essere erogate<br />
senza prescrizione me<strong>di</strong>ca ma con prenotazione:<br />
• Visita odontoiatrica;<br />
• Visita ginecologica e ostetrica;<br />
• Visita pe<strong>di</strong>atrica;<br />
• Visita oculistica, limitatamente alla misurazione<br />
del visus;<br />
• Visita psichiatrica;<br />
• Test HIV.<br />
TEMPI D’ATTESA IN BASE ALLA PRIORITÀ<br />
CODICE PRIORITÀ VISITE SPECIALISTIChE ESAMI DIAgNOSTICI<br />
U Urgente entro 48 ore entro 48 ore<br />
B Breve entro 15 giorni entro 15 giorni<br />
D Differita entro 30 giorni entro 60 giorni<br />
P Programmabile entro 180 giorni entro 180 giorni<br />
57<br />
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE<br />
Nella seguente tabella si evidenziano i tempi<br />
me<strong>di</strong> <strong>di</strong> attesa delle principali prestazioni oggetto<br />
<strong>di</strong> monitoraggio. I tempi sono quelli relativi alle<br />
sole classi “D”, registrati durante l’anno <strong>2009</strong> ed i<br />
PRESTAZIONI OSPEDALE<br />
TEMPI MEDI DI ATTESA ANNO <strong>2009</strong> e PRIMI NOVE MESI <strong>2010</strong><br />
<strong>2009</strong><br />
genset<br />
<strong>2010</strong><br />
POLI-<br />
AMbuLATORIO<br />
bIELLA<br />
gen-<br />
<strong>2009</strong> set<br />
<strong>2010</strong><br />
POLI-<br />
AMbuLATORIO<br />
COSSATO<br />
<strong>2009</strong><br />
primi nove mesi del <strong>2010</strong> presso le se<strong>di</strong> <strong>di</strong> erogazione<br />
<strong>di</strong>stribuite sul territorio dell’ASL <strong>BI</strong> confrontate<br />
con gli standard regionali.<br />
genset<br />
<strong>2010</strong><br />
SEDE DI<br />
TRIVERO-<br />
PONZONE<br />
<strong>2009</strong><br />
genset<br />
<strong>2010</strong><br />
AMbuLATORIO<br />
CAVAgLIÀ<br />
<strong>2009</strong><br />
genset<br />
<strong>2010</strong><br />
STANDARD<br />
REgIONE<br />
PIEMONTE<br />
gen-<br />
<strong>2009</strong> set<br />
<strong>2010</strong><br />
1° VISITA CARDIOLOGICA 16 56 10 46 12 46 14 37 / / 30 30<br />
1° VISITA CHIRURGICA 8 5 7 5 9 3 14 8 8 12 30 30<br />
1° VISITA DI CHIRURGIA<br />
3<br />
VASCOLARE<br />
5 / / / / 9 4 13 30 30 30<br />
1° VISITA<br />
DERMATOLOGICA<br />
30 0** / / 24 14 43 36 / / 30 30<br />
1° VISITA<br />
10<br />
GASTROENTEROLOGICA<br />
16 / / / / / / / / 30 30<br />
1° VISITA NEUROLOGICA 15 35 1 5 1 6 / / / / 30 30<br />
1° VISITA OCULISTICA 18 33 60 14 48 38 13 20 110 110 30 30<br />
1° VISITA<br />
ODONTOIATRICA<br />
64 131 77 118 79 122 103 159 / / 30 30<br />
1° VISITA ONCOLOGICA 14 19 / / / / / / / / 30 30<br />
1° VISITA ORTOPEDICA 10 4 / / / / / / / / 30 30<br />
1° VISITA OSTETRICO-<br />
GINECOLOGICA<br />
18 9 / / / / / / / / 30 30<br />
1° VISITA<br />
OTORINOLARINGOIATRICA<br />
6 5 16 63 14 43 / / / / 30 30<br />
1* VISITA<br />
ALLERGOLOGICA<br />
8 22 / / / / / / / / 30 30<br />
1° VISITA<br />
PNEUMOLOGICA<br />
1° VISITA FISIOTERAPICA<br />
18 18 / / / / / / / / 30 30<br />
PER PAZIENTI<br />
STA<strong>BI</strong>LIZZATI<br />
/ / 87 133 77 117 / / / / 30 30<br />
1° VISITA FISIOTERAPICA<br />
/<br />
PER PAZIENTI POST ACUTI<br />
/ 3 3 4 4 / / / / 7 7<br />
1° VISITA UROLOGICA 6 13 5 9 8 9 / / / / 30 30<br />
ECOCOLOR DOPPLER DEI<br />
19<br />
TRONCHI SOVRAORTICI<br />
7 / / / / / / / / 60 60<br />
58
ESOFAGO-GASTRO-<br />
DUODENO<br />
SCOPIA<br />
16 39 / / / / / / / / 60 60<br />
COLONSCOPIA CON<br />
17<br />
ENDOSCOPIO FLESSI<strong>BI</strong>LE<br />
26 / / / / / / / / 60 60<br />
SCINTIGRAFIA OSSEA 9 8 / / / / / / / / 60 60<br />
SCINTIGRAFIA TIROIDEA 4 8 / / / / / / / / 60 60<br />
ECOGRAFIA OSTETRICA 8 9 / / 13 22 / / / / 60 60<br />
INDAGINI ECOGRAFICHE 15* 47* / / / / / / / / 60 60<br />
INDAGINI TAC 6* 7* / / / / / / / / 60 60<br />
RADIODIAGNOSTICA<br />
TRADIZIONALE<br />
4* 23* / / / / / / / / 60 60<br />
MAMMOGRAFIA 2 2 / / 25 69 / / / / 60 60<br />
RISONANZA MAGNETICA<br />
11*<br />
NUCLEARE<br />
35* / / / / / / / / 60 60<br />
VISITA RADIOTERAPICA 12 4 / / / / / / / / 30 30<br />
* Il tempo <strong>di</strong> attesa può riferirsi all’ospedale o alle prestazioni a carico dell’ASL erogate presso la Casa <strong>di</strong> Cura Vialarda<br />
** Accesso <strong>di</strong>retto<br />
Legenda: Dati che rispettano gli standard regionali Dati fuori dagli standard regionali<br />
Il nuovo Direttore della Ra<strong>di</strong>ologia Stefano Debernar<strong>di</strong> con<br />
alcuni collaboratori<br />
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE<br />
Complessivamente, il citta<strong>di</strong>no biellese utilizza<br />
i servizi ambulatoriali offerti dall’ASL <strong>BI</strong> 88 volte<br />
su 100, 4 o 5 volte su 100 si rivolge al privato accre<strong>di</strong>tato<br />
presente in zona, mentre solo 7 o 8 volte<br />
su 100 sod<strong>di</strong>sfa il suo bisogno utilizzando strutture<br />
che operano al <strong>di</strong> fuori del territorio dell’ASL <strong>BI</strong>.<br />
Dal punto <strong>di</strong> vista numerico, l’offerta <strong>di</strong> prestazioni,<br />
parallelamente alla domanda, è in costante<br />
crescita: si è passati infatti da 2.622.608 prestazioni<br />
erogate nel 2007 ad una previsione per il <strong>2010</strong> <strong>di</strong><br />
oltre 3.000.000.<br />
ATTIVITÀ SPECIALISTICA AMBULATORIALE DAL 2007 AI PRIMI NOVE MESI DEL <strong>2010</strong><br />
2007 2008 <strong>2009</strong> gEN-SET PROIEZIONE<br />
<strong>2010</strong> <strong>2010</strong>*<br />
N. totale <strong>di</strong> prestazioni effettuate presso l’ASL <strong>BI</strong> da 2.215.389<br />
parte della popolazione residente<br />
2.345.036 2.460.268 1.896.358 2.528.477<br />
% Sod<strong>di</strong>sfacimento della domanda 88% 87% 88% 88% 88%<br />
Mobilità Passiva Ambulatoriale (N. prestazioni) 290.313 339.795 339.625 255.612 340.816<br />
% Mobilità Passiva Ambulatoriale 12% 13% 12% 12% 12%<br />
Mobilità Passiva escluse le prestazioni erogate in<br />
Provincia da strutture accre<strong>di</strong>tate<br />
196.207 219.319 202.252 140.506 187.341<br />
% Mobilità Passiva escluse le prestazioni erogate<br />
in Provincia da strutture accre<strong>di</strong>tate<br />
8% 9% 8% 7% 7%<br />
Prestazioni erogate presso l’ASL <strong>BI</strong> a non residenti 82.954<br />
(Mobilità Attiva)<br />
*Proiezione in base al periodo gennaio-settembre<br />
97.141 98.337 79.175 105.567<br />
Il Direttore della Chirurgia Vascolare, Dott.sa Carla Porta<br />
60
L’incremento dell’offerta è stato omogeneo<br />
presso tutte le se<strong>di</strong> aziendali e la riduzione in<br />
ambito <strong>di</strong>strettuale - rilevabile nella seguente<br />
tabella - è solo apparente, in quanto, al fine migliorare<br />
l’integrazione tra ospedale e territorio,<br />
molti specialisti ospedalieri si sono fatti carico<br />
<strong>di</strong> gestire ambulatori presso le se<strong>di</strong> <strong>di</strong>strettuali<br />
(oculistica, chirurgia generale, chirurgia vascolare,<br />
car<strong>di</strong>ologia, ginecologia, urologia, postacuzie<br />
e geriatria), così come è aumentato il<br />
numero <strong>di</strong> specialisti convenzionati che prestano<br />
il loro servizio sia sul territorio che in ospedale<br />
(odontoiatri e neurologi in primis).<br />
Un servizio efficiente, integrato e sempre più<br />
vicino al citta<strong>di</strong>no è stato l’obiettivo che ha ispirato<br />
i cambiamenti organizzativi attuati in questi<br />
anni.<br />
PROgETTI E ATTIVITÀ INNOVATIVE <strong>2009</strong>/<strong>2010</strong><br />
• Centro prelievi ad accesso <strong>di</strong>retto a Biella in via<br />
Caraccio;<br />
• passaggio degli interventi <strong>di</strong> cataratta, tunnel<br />
carpale, varici extrasafeniche e iniezioni intravitreali<br />
dal regime <strong>di</strong> ricovero in day-hospital a<br />
quello ambulatoriale;<br />
• riorganizzazione dell’attività oculistica con riduzione<br />
delle attese per prime visite e controlli;<br />
• attivazione MOC presso la sede <strong>di</strong>strettuale <strong>di</strong><br />
via Caraccio a Biella;<br />
• riorganizzazione dell’ambulatorio per l’ipertensione;<br />
• acquisto <strong>di</strong> attività ra<strong>di</strong>ologica dalla casa <strong>di</strong> cura<br />
La Vialarda per ridurre le attese;<br />
• incremento dell’offerta <strong>di</strong> prestazioni territoriali da<br />
parte <strong>di</strong> specialisti ospedalieri (oculisti, chirurghi<br />
vascolari, urologi, ginecologi, chirurghi generali);<br />
• incremento dell’attività chirurgica odontoiatrica in<br />
sala operatoria per soggetti fragili e con <strong>di</strong>sabilità;<br />
PRODUZIONE DELL’ASL <strong>BI</strong> PER DIPARTIMENTO, DISTRETTO E SERVIZI EROGATORI<br />
2007 2008 <strong>2009</strong> gEN-SET<br />
<strong>2010</strong><br />
PROIEZIONE<br />
<strong>2010</strong>*<br />
Totale prestazioni presso ASL <strong>BI</strong> 2.622.608 2.786.913 2.934.770 2.260.581 3.014.108<br />
OSPEDALE 0<br />
Dipartimento Me<strong>di</strong>cina 48.291 52.207 54.354 44.336 59.115<br />
Dipartimento Chirurgia 65.813 69.806 75.426 59.624 79.499<br />
Dipartimento Materno Infantile 17.900 18.859 18.953 13.792 18.389<br />
Dipartimento Servizi 1.829.678 1.968.182 2.071.812 1.616.196 2.154.928<br />
Dipartimento Ospedale Territorio 78.781 82.949 79.145 65.045 86.727<br />
Dipartimento Emergenza 341.052 362.061 394.279 299.390 399.187<br />
Dipartimento Salute Mentale 9.724 8.413 12.005 7.658 10.211<br />
DISTRETTO 1 123.839 123.456 133.295 84.446 112.595<br />
DISTRETTO 2 101.662 94.184 87.961 63.095 84.127<br />
Altri servizi ** (Me<strong>di</strong>cina del Lavoro, Dietologia,<br />
Odontostomatologia, Psiconcologia)<br />
* Proiezione in base al periodo gennaio-settembre<br />
5.868 6.796 7.540 6.999 9.332<br />
61<br />
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE<br />
• apertura in ospedale:<br />
- dell’ambulatorio de<strong>di</strong>cato alla retinopatia <strong>di</strong>abetica;<br />
- degli ambulatori ostetrico-ginecologici per la<br />
gestione della gravidanza a rischio e per il bilancio<br />
<strong>di</strong> salute in gravidanza;<br />
- dell’ambulatorio <strong>di</strong> reumatologia pe<strong>di</strong>atrica;<br />
- dell’ambulatorio <strong>di</strong> elastografia epatica (meto<strong>di</strong>ca<br />
non invasiva che sostituisce in alcuni casi<br />
la biopsia epatica);<br />
• semplificazione amministrativa con registrazione<br />
centralizzata dell’autocertificazione <strong>di</strong> tutti<br />
gli utenti con esenzione per red<strong>di</strong>to (E01) senza<br />
che debba essere compilata ad ogni accesso;<br />
• corso sull’appropriatezza prescrittiva della<br />
risonanza magnetica.<br />
uNA COLLAbORAZIONE VIRTuOSA TRA<br />
PubbLICO E PRIVATO<br />
È stato mantenuto per il <strong>2009</strong> e il <strong>2010</strong> l’accordo,<br />
siglato nel settembre 2008, con la Casa <strong>di</strong> Cura “La<br />
Vialarda” per l’erogazione <strong>di</strong> esami ra<strong>di</strong>ologici.<br />
Complessivamente, da gennaio <strong>2009</strong> a settembre<br />
<strong>2010</strong>, sono state erogate dalla Casa <strong>di</strong> Cura, per<br />
conto dell’ASL <strong>BI</strong>, 32.672 prestazioni per un valore<br />
pari a € 3.584.325, ma soprattutto sono state garantite<br />
al citta<strong>di</strong>no biellese prestazioni <strong>di</strong> qualità, nel rispetto<br />
dei tempi e nell’ambito del proprio territorio.<br />
Integrazione, appropriatezza ed efficienza sono<br />
i principi con<strong>di</strong>visi tra ASL <strong>BI</strong> e Vialarda, che in sinergia<br />
hanno scelto <strong>di</strong> evitare duplicazioni, conflitti<br />
e sovrapposizioni nell’interesse dell’utente e<br />
dei suoi bisogni <strong>di</strong> salute.<br />
PRESTAZIONI RADIOLOGICHE EROGATE DA “LA VIALARDA” NELL’AM<strong>BI</strong>TO DELL’ACCORDO CON L’ASL <strong>BI</strong><br />
<strong>2009</strong> gEN-SET <strong>2010</strong><br />
N. Valore N. Valore<br />
Risonanze Magnetiche 5.258<br />
4.246<br />
Ra<strong>di</strong>ologia tra<strong>di</strong>zionale<br />
TAC<br />
18.780<br />
1.337<br />
€ 1.955.485<br />
13.369<br />
1.565<br />
€ 1.628.840<br />
Ecografie 7.171 6.321
Riorganizzazione dell’attività oculistica<br />
Nell’anno <strong>2009</strong>, presso l’ASL <strong>BI</strong>, un gruppo composto da professionisti ospedalieri e territoriali ha<br />
lavorato per riorganizzare l’attività ambulatoriale oculistica.<br />
Si è proceduto a:<br />
- rompere il “confine” tra ospedale e territorio, assegnando ad oculisti ospedalieri se<strong>di</strong> territoriali per<br />
buona parte del loro monte ore;<br />
- creare agende <strong>di</strong> prenotazione con<strong>di</strong>vise accessibili dai centri <strong>di</strong> prenotazione CUP;<br />
- in<strong>di</strong>viduare protocolli concordati tra oculisti ospedalieri e territoriali per tutte le patologie oculari <strong>di</strong><br />
frequente riscontro (flogosi <strong>di</strong> superficie e degli annessi, glaucoma, retinopatia <strong>di</strong>abetica, maculopatia<br />
e cataratta);<br />
- installare un sistema automatico <strong>di</strong> segnalazione all’applicativo <strong>di</strong> prenotazione, non appena le liste <strong>di</strong><br />
attesa superano un tetto temporale ritenuto accettabile.<br />
Al momento i risultati ottenuti consistono in:<br />
- una riduzione dei tempi <strong>di</strong> attesa sia per prime visite che per i controlli successivi;<br />
- un migliore gra<strong>di</strong>mento dell’utenza, che porterà ad una ulteriore riduzione della mobilità passiva.<br />
La nuova apparecchiatura per il trattamento<br />
delle patologie retiniche donata dalla Fondazione CRB<br />
63<br />
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE<br />
2.6 L’attività ospedaliera<br />
2.6.1 La fiducia dei citta<strong>di</strong>ni<br />
I dati dell’attività <strong>di</strong> ricovero riferiti al biennio<br />
<strong>2009</strong>-<strong>2010</strong> evidenziano una situazione <strong>di</strong> piena attuazione<br />
della strategia aziendale <strong>di</strong> mandato che<br />
prevedeva, a fronte <strong>di</strong> una bassa produttività ospedaliera<br />
e <strong>di</strong> una elevata mobilità passiva, un recupero<br />
<strong>di</strong> fiducia dei citta<strong>di</strong>ni biellesi nei confronti del<br />
proprio ospedale. In particolare nel biennio si è registrato:<br />
• una forte riduzione del tasso <strong>di</strong> ospedalizzazione<br />
(numero <strong>di</strong> ricoveri ospedalieri ogni mille<br />
residenti nel territorio dell’ASL, in<strong>di</strong>pendentemente<br />
dal luogo <strong>di</strong> ricovero) passato dal 176<br />
al 163 per mille, valore tra i più bassi a livello<br />
regionale e nazionale. Per quanto riguarda i ricoveri<br />
<strong>di</strong>urni (day-hospital e day surgery), ciò è<br />
<strong>di</strong>peso in parte rilevante da cambiamenti organizzativi,<br />
che ora vengono effettuati in regime<br />
ambulatoriale: interventi come quelli sul cristallino<br />
o la decompressione del tunnel carpale,<br />
prima eseguiti in ricovero. Per i ricoveri or<strong>di</strong>nari,<br />
ciò è frutto <strong>di</strong> una maggiore appropriatezza<br />
nel ricorso al ricovero ospedaliero, grazie alla<br />
maggiore <strong>di</strong>sponibilità sul territorio <strong>di</strong> forme<br />
<strong>di</strong> assistenza alternative, al ruolo più attivo dei<br />
me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina generale ed alla più intensa<br />
e reciproca collaborazione con gli specialisti<br />
ospedalieri. Occorre precisare che una riduzione<br />
del tasso <strong>di</strong> ospedalizzazione è avvenuta<br />
in maniera abbastanza generalizzata, ma non<br />
omogenea, nel territorio regionale. Nel caso <strong>di</strong><br />
Biella, tuttavia, occorre segnalare che, poiché<br />
si partiva nel 2008 da un dato già basso (il 176<br />
per mille), la riduzione <strong>di</strong> 9 punti nel <strong>2009</strong> e <strong>di</strong><br />
ulteriori 4 punti nel <strong>2010</strong> appare un risultato <strong>di</strong><br />
tutto rispetto. I bassi livelli <strong>di</strong> ospedalizzazione<br />
64<br />
sono un in<strong>di</strong>catore <strong>di</strong> appropriatezza <strong>di</strong> ricovero<br />
ospedaliero e <strong>di</strong> una buona copertura <strong>di</strong> servizi<br />
territoriali alternativi al ricovero;<br />
• una riduzione del numero <strong>di</strong> biellesi che ha<br />
scelto il ricovero presso ospedali <strong>di</strong>versi dal<br />
“degli Infermi” <strong>di</strong> Biella (cosiddetta “mobilità<br />
passiva”). I ricoveri fuori ASL <strong>BI</strong> sono passati da<br />
14.098 nel 2005 a 11.781 nel <strong>2009</strong> (-2.317) e, in<br />
proiezione, a 11.100 nel <strong>2010</strong> (-2.998). In termini<br />
economici questa riduzione equivale a quasi 6<br />
milioni <strong>di</strong> euro. La mobilità passiva può essere<br />
apparente quando è sostenuta da necessità <strong>di</strong><br />
accertamenti o trattamenti particolari non altrimenti<br />
erogabili in loco, presenza <strong>di</strong> patologie<br />
rare, ricoveri per acca<strong>di</strong>menti acuti mentre si è<br />
fuori zona (traumi, infarto, ecc). In altri casi la<br />
mobilità è sostanziale, cioè dovuta a problemi<br />
geografici (maggiore vicinanza delle zone periferiche<br />
dell’ASL ad un ospedale esterno), da minori<br />
tempi <strong>di</strong> attesa, da un particolare rapporto<br />
fiduciario del paziente o del MMG con un centro<br />
o con un professionista. In questi casi l’Azienda<br />
deve promuovere, come <strong>di</strong> fatto è avvenuto, misure<br />
per il recupero della mobilità, soprattutto<br />
per quella fuori regione, considerato il <strong>di</strong>sagio<br />
che questa comporta per i citta<strong>di</strong>ni;<br />
• una sostanziale stabilità dell’attività <strong>di</strong> ricovero<br />
presso l’ospedale <strong>di</strong> Biella, a fronte del calo<br />
dell’ospedalizzazione con un aumento della valorizzazione<br />
<strong>di</strong> circa 2 milioni <strong>di</strong> euro. Questo<br />
fatto conferma inequivocabilmente il recupero<br />
della fiducia da parte dei citta<strong>di</strong>ni biellesi nei<br />
confronti del nostro ospedale.
DATI SUI RICOVERI OSPEDALIERI DAL 2005 AL <strong>2010</strong><br />
2005 2006 2007 2008 <strong>2009</strong> <strong>2010</strong>*<br />
Numero totale ricoveri per residenti ASL <strong>BI</strong> 31.317 31.526 31.665 31.354 29.462 29.023<br />
Tasso <strong>di</strong> ospedalizzazione (* 1000 abitanti) 175,73 177,49 177,66 176,01 165,84 163,37<br />
Numero ricoveri per residenti ASL <strong>BI</strong> effettuati<br />
presso Ospedale <strong>di</strong> Biella<br />
17.219 17.557 18.252 17.911 17.681 17.923<br />
Percentuale sod<strong>di</strong>sfacimento della domanda 55% 56% 58% 57% 60% 62%<br />
Numero ricoveri per residenti ASL <strong>BI</strong> effettuati<br />
presso altre strutture (Mobilità Passiva)<br />
14.098 13.969 13.413 13.443 11.781 11.100<br />
Percentuale ricoveri in Mobilità Passiva 45% 44% 42% 43% 40% 38%<br />
Valore economico in migliaia <strong>di</strong> euro della<br />
Mobilità Passiva (*1000 €)<br />
Numero ricoveri per residenti ASL <strong>BI</strong> effettuati fuori<br />
Provincia (escluse le case <strong>di</strong> cura del territorio **)<br />
Percentuale ricoveri in Mobilità Passiva<br />
escluse le case <strong>di</strong> cura del territorio **<br />
Numero ricoveri per residenti <strong>di</strong> altre ASL<br />
effettuati all’Ospedale <strong>di</strong> Biella (Mobilità Attiva)<br />
Numero totale ricoveri effettuati all’Ospedale <strong>di</strong><br />
Biella<br />
Valore economico in migliaia <strong>di</strong> euro del<br />
totale della produzione <strong>di</strong> ricovero effettuata<br />
dall’Ospedale <strong>di</strong> Biella (*1000 €)<br />
<strong>2010</strong>* proiezione in base ai dati del periodo gennaio-settembre <strong>2010</strong><br />
Nel <strong>2010</strong> la Mobilità Passiva Extraregionale è ipotizzata pari al <strong>2009</strong><br />
** Case <strong>di</strong> Cura accre<strong>di</strong>tate La Vialarda Biella e San Giorgio Viverone<br />
45.551 45.034 44.643 43.867 41.215 39.800<br />
11.956 11.716 11.227 11.122 9.752 9.077<br />
38% 37% 35% 35% 33% 32%<br />
1.564 1.576 1.605 1.543 1.442 1.503<br />
18.783 19.133 19.857 19.454 19.123 19.426<br />
54.613 52.517 55.299 56.425 56.867 58.300<br />
65<br />
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE<br />
In altre parole, i citta<strong>di</strong>ni biellesi:<br />
• come previsto dalla programmazione sanitaria<br />
nazionale e regionale, orientata alla de-ospedalizzazione<br />
delle cure, sono ricorsi meno frequentemente<br />
al ricovero ospedaliero, trovando<br />
a livello territoriale e ambulatoriale locale una<br />
risposta adeguata ai propri bisogni <strong>di</strong> salute;<br />
• come previsto dalla programmazione aziendale,<br />
hanno riacquistato la fiducia verso l’Ospedale<br />
<strong>di</strong> Biella scegliendo quest’ultimo come riferimento<br />
principale per il ricovero e si sono rivolti<br />
in misura progressivamente e significativamente<br />
inferiore ad altri ospedali e case <strong>di</strong> cura.<br />
In termini generali, la capacità complessiva<br />
dell’Ospedale <strong>di</strong> Biella <strong>di</strong> rispondere al bisogno <strong>di</strong> ricovero<br />
della popolazione biellese è passata dal 55%<br />
Sala operatoria della Ginecologia<br />
del 2005 al 62% del <strong>2010</strong>, <strong>di</strong> converso la “mobilità<br />
passiva” complessiva è passata dal 45% al 38%.<br />
Se si analizza ulteriormente il dato della mobilità<br />
passiva depurandolo dei ricoveri che, a seguito<br />
della stipula dei contratti con le Case <strong>di</strong> Cura private<br />
accre<strong>di</strong>tate (La Vialarda <strong>di</strong> Biella e S. Giorgio<br />
<strong>di</strong> Viverone), trovano comunque una riposta all’interno<br />
della Provincia <strong>di</strong> Biella, il dato della mobilità<br />
passiva reale risulta ancora inferiore raggiungendo<br />
nel <strong>2010</strong> il 32% a fronte del 38% del 2005.<br />
Il grado <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfacimento della domanda <strong>di</strong><br />
ricovero per le specialità presenti al “degli Infermi”<br />
è nettamente e progressivamente migliorato<br />
nel corso degli anni. Non è uguale per tutte le specialità<br />
ospedaliere, mostrando punte <strong>di</strong> eccellenza<br />
ma anche settori in cui occorre un impegno ancora<br />
più forte, insieme ad aree dove rimane costante a<br />
buoni livelli (vedere tabella seguente).
GRADO DI SODDISFACIMENTO DELLA RICHIESTA DI RICOVERO PER SPECIALITÀ DAL 2005 AL <strong>2010</strong><br />
STRuTTuRE DI RICOVERO<br />
DELL’OSPEDALE DEgLI INFERMI<br />
PERCENTuALE DI SODDISFACIMENTO<br />
2005 2006 2007 2008 <strong>2009</strong> <strong>2010</strong>* VARIAZIONE<br />
2005-<strong>2010</strong><br />
Anestesia Rianimazione e Terapia Antalgica 52,76 45,48 52,71 58,36 50,40 58,75 5,99<br />
Chirurgia Alta Complessità 62,55 57,21 56,48 55,32 60,88 66,82 4,27<br />
Chirurgia Vascolare 68,83 68,95 69,37 72,12 71,35 83,07 14,24<br />
Dermatologia 89,64 88,21 87,07 90,01 92,95 93,63 3,99<br />
Oculistica 63,32 59,89 59,54 57,18 59,53 62,74 -0,57<br />
Ortope<strong>di</strong>a e Traumatologia 30,80 30,87 32,23 30,10 36,34 40,02 9,22<br />
Otorinolaringoiatria 60,20 62,81 65,21 62,65 62,99 69,63 9,44<br />
Urologia 50,44 47,74 47,12 42,75 39,80 40,04 -10,39<br />
Gastroenterologia 45,88 54,25 59,94 62,18 56,48 54,00 8,12<br />
Malattie Infettive 81,25 80,60 76,71 73,36 84,14 86,02 4,77<br />
Me<strong>di</strong>cina Interna 80,78 77,36 80,37 78,46 88,92 87,67 6,90<br />
Neurologia 75,35 80,33 80,86 84,20 84,05 83,06 7,72<br />
Oncologia 78,96 78,26 81,28 81,67 82,15 82,36 3,40<br />
Pneumologia 90,31 90,57 90,32 88,85 91,54 90,40 0,09<br />
Geriatria-Post Acuzie (ex Lungodegenza) 88,42 81,58 83,26 86,23 84,06 82,17 -6,25<br />
Nefrologia 92,81 85,03 89,23 80,41 88,65 87,91 -4,90<br />
Me<strong>di</strong>cina Riabilitativa 21,31 23,46 20,44 22,25 26,06 28,02 6,71<br />
Car<strong>di</strong>ologia 41,84 58,34 61,98 66,47 68,98 68,26 26,42<br />
Pe<strong>di</strong>atria 68,21 69,68 74,46 73,98 74,16 75,54 7,32<br />
Ostetricia e Ginecologia 69,16 66,44 68,14 67,72 67,60 68,01 -1,15<br />
Libera Professione 79,19 78,31 75,58 76,80 78,87 78,29 -0,90<br />
D.S.M.- Psichiatria ** 0,00 0,00 0,00 28,29 50,43 50,13 50,13<br />
Raffronto per branche presenti<br />
nel presi<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Biella<br />
57,72 57,78 58,97 59,42 62,58 62,43 4,71<br />
* dato riferito al periodo gennaio - settembre<br />
** presente in ASL da maggio 2008<br />
67<br />
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE<br />
I dati <strong>di</strong> ricovero e <strong>di</strong> ospedalizzazione ed il miglioramento<br />
del grado <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfacimento dei citta<strong>di</strong>ni<br />
confermano in sintesi l’andamento positivo<br />
dell’Ospedale e dell’Azienda Sanitaria <strong>di</strong> Biella.<br />
È evidente tuttavia, sempre <strong>di</strong> più anche al<br />
citta<strong>di</strong>no, che l’attività <strong>di</strong> un ospedale non si può<br />
valutare unicamente in riferimento alle attività <strong>di</strong><br />
degenza, ma al contrario comprende le attività <strong>di</strong><br />
visita ambulatoriale, <strong>di</strong> <strong>di</strong>agnostica <strong>di</strong> laboratorio<br />
e per immagine, nonché <strong>di</strong> terapie ambulatoriali<br />
(chirurgia, ra<strong>di</strong>oterapia, riabilitazione).<br />
Allo scopo <strong>di</strong> rappresentare questa pluralità <strong>di</strong><br />
attività, questo <strong>Bilancio</strong> <strong>Sociale</strong> utilizzerà la traccia<br />
dell’organizzazione <strong>di</strong>partimentale, per descrivere le<br />
attività per ciascuna macro-area organizzativa ospedaliera.<br />
Gli andamenti negativi riferiti alle Strutture <strong>di</strong><br />
Nefrologia, <strong>di</strong> Oculistica e <strong>di</strong> Ostetricia e Ginecologia<br />
sono in gran parte determinati da situazioni particolari<br />
che vengono <strong>di</strong>scusse nel dettaglio <strong>di</strong> questo capitolo.<br />
2.6.2 I <strong>di</strong>partimenti ospedalieri<br />
I <strong>di</strong>partimenti rappresentano articolazioni organizzative<br />
dell’Azienda, costituite dalla “federazione<br />
<strong>di</strong> unità operative che mantengono la propria autonomia,<br />
in<strong>di</strong>pendenza e responsabilità, ma che<br />
riconoscono la loro inter<strong>di</strong>pendenza, adottando un<br />
comune co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> comportamento clinico assistenziale<br />
<strong>di</strong>dattico e <strong>di</strong> ricerca” (E. Guzzanti, 1985).<br />
Ciascun <strong>di</strong>partimento è <strong>di</strong>retto da un <strong>di</strong>rettore<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>partimento, scelto dalla <strong>di</strong>rezione generale tra<br />
i <strong>di</strong>rettori delle strutture afferenti al <strong>di</strong>partimento.<br />
Il <strong>di</strong>rettore <strong>di</strong> <strong>di</strong>partimento è responsabile della gestione<br />
complessiva e delle attività ed è affiancato<br />
nello svolgimento della attività dai <strong>di</strong>rettori delle<br />
strutture afferenti (primari) e da un coor<strong>di</strong>natore<br />
del Dipartimento (in genere un caposala o un ca-<br />
68<br />
potecnico), a cui compete la gestione del personale<br />
del comparto sanitario, nonché dei beni e dei servizi<br />
<strong>di</strong> natura assistenziale.<br />
DIPARTIMENTO DI MEDICINA<br />
Complessivamente il Dipartimento ha visto<br />
una crescita dei valori <strong>di</strong> produzione e del numero<br />
dei ricoveri che nel <strong>2009</strong> è stato <strong>di</strong> circa l’ 8% (+<br />
1.278.075 Euro, + 334 ricoveri), mentre per il <strong>2010</strong><br />
la previsione al 30 Settembre è <strong>di</strong> un ulteriore incremento<br />
del 4%.<br />
L’incremento dell’attività, coerente con la contemporanea<br />
riduzione della mobilità passiva ha<br />
riguardato tutti i reparti, in particolare: nel <strong>2009</strong><br />
la Me<strong>di</strong>cina Interna, le Malattie Infettive e l’Oncologia,<br />
che hanno potuto contare su <strong>di</strong> un numero<br />
superiore <strong>di</strong> posti letto, e la Pneumologia; nel <strong>2010</strong><br />
la Gastroenterologia e la Neurologia. Nel <strong>2009</strong> si<br />
è data piena attuazione a due importanti strutture<br />
<strong>di</strong>partimentali, aree <strong>di</strong> degenza ad uso <strong>di</strong> tutto il<br />
<strong>di</strong>partimento e gestite con risorse umane e tecnologiche<br />
comuni:<br />
- il Day-Hospital Dipartimentale;<br />
- la Me<strong>di</strong>cina Semintensiva, area <strong>di</strong> degenza collocata<br />
al secondo piano del monoblocco con 12<br />
posti letto de<strong>di</strong>cati a malati critici, in attesa <strong>di</strong><br />
essere trasferiti nei reparti or<strong>di</strong>nari. I Me<strong>di</strong>ci<br />
che operano in questo reparto, si fanno anche<br />
carico delle urgenze interne ospedaliere nelle<br />
ore notturne e festive.<br />
Il biennio si è aperto con l’inaugurazione il 19<br />
gennaio <strong>2009</strong> del nuovo reparto <strong>di</strong> Oncologia e Me<strong>di</strong>cina<br />
Interna, situato al terzo piano del pa<strong>di</strong>glione<br />
“Rivetti” in locali appositamente ristrutturati.<br />
Il nuovo reparto, che <strong>di</strong>spone <strong>di</strong> 20 posti letto,<br />
<strong>di</strong> cui 12 <strong>di</strong> Oncologia Me<strong>di</strong>ca e 8 <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Interna,<br />
è stato realizzato con la collaborazione e grazie<br />
alla generosità del Fondo Edo Tempia ed è de<strong>di</strong>cato<br />
alla memoria dell’onorevole Elvo Tempia Valenta.
La riapertura del reparto <strong>di</strong> Oncologia, che era<br />
stato chiuso nel 2002, ha rappresentato l’auspicato<br />
completamento dell’assistenza ai pazienti oncologici<br />
biellesi, che nell’ultimo biennio hanno potuto<br />
contare anche sulla degenza or<strong>di</strong>naria, sul day-hospital,<br />
anch’esso riorganizzato in logica <strong>di</strong> servizio<br />
<strong>di</strong>partimentale unitario sotto la responsabilità del<br />
Dr. Paolo Carpano Maglioli, e sull’ambulatoriale.<br />
L’aggregazione in un’unica area della degenza<br />
<strong>di</strong> Oncologia e <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Interna (destinata ad<br />
accogliere in particolare patologie internistiche<br />
complesse e onco-ematologiche) ha anche rappresentato<br />
un’occasione <strong>di</strong> integrazione tra me<strong>di</strong>ci e<br />
infermieri <strong>di</strong> due reparti <strong>di</strong>versi.<br />
Con l’apertura del nuovo reparto la produzione <strong>di</strong><br />
ricovero delle due strutture è cresciuta in modo rilevante,<br />
contribuendo in modo significativo alla riduzione<br />
della mobilità passiva per le patologie oncologiche.<br />
L’apertura <strong>di</strong> una degenza oncologica de<strong>di</strong>cata<br />
ha consentito altresì <strong>di</strong> risolvere la temporanea<br />
aggregazione delle degenze <strong>di</strong> Oncologia e quella<br />
del reparto <strong>di</strong> Malattie Infettive, dove, nel Settembre<br />
del <strong>2009</strong> sono state realizzate opere <strong>di</strong> ristrutturazione<br />
per la messa in sicurezza degli impianti<br />
elettrici e l’adeguamento dei locali.<br />
La nuova organizzazione ha favorito anche una<br />
crescita significativa della Ematologia che è stata<br />
identificata come struttura organizzativa semplice <strong>di</strong><br />
cui è responsabile la Dr.ssa Anna Tonso e che ha potuto<br />
contare sulla generosità della Fondazione Clelio<br />
Angelino che ha messo a <strong>di</strong>sposizione della struttura<br />
risorse umane e servizi <strong>di</strong> grande rilevanza.<br />
Il reparto <strong>di</strong> Malattie Infettive, nel periodo oggetto<br />
della relazione, ha altresì potuto contare<br />
sull’ampliamento delle tecnologie: in particolare<br />
la Fondazione Cassa <strong>di</strong> Risparmio <strong>di</strong> Biella (CRB)<br />
ha dotato il reparto <strong>di</strong> un’apparecchiatura <strong>di</strong> nuova<br />
generazione, Fibroscan (vedere capitolo 5.3 Le tecnologie<br />
e l’innovazione).<br />
Nel corso del <strong>2009</strong> la Struttura <strong>di</strong> Neurologia,<br />
anche avvalendosi delle altre Strutture <strong>di</strong>partimentali<br />
(Semintensiva - Me<strong>di</strong>cina Interna) e del Dipartimento<br />
<strong>di</strong> Emergenza (Pronto Soccorso - 118),<br />
ha attivato la terapia trombolitica per i pazienti<br />
colpiti da ictus ischemico.<br />
Si tratta <strong>di</strong> una terapia mirata rivolta a pazienti<br />
colpiti da ictus nelle prime ore dell’evento e che<br />
non abbiano controin<strong>di</strong>cazioni cliniche. In questi<br />
casi il trattamento trombolitico precoce può ridurre<br />
il danno ischemico cerebrale e consentire una<br />
migliore ripresa funzionale del paziente.<br />
Relativamente al reparto <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Interna,<br />
vale la pena sottolineare la complessità organizzativa<br />
e clinica del reparto che attualmente <strong>di</strong>spone <strong>di</strong><br />
75 letti <strong>di</strong> degenza articolati sui tre piani del Pa<strong>di</strong>glione<br />
Rivetti, a cui si aggiunge la partecipazione alla<br />
gestione <strong>di</strong>partimentale dei 12 letti dell’area Semintensiva<br />
e del Day Hospital unitario <strong>di</strong>partimentale.<br />
DIPARTIMENTO DI ChIRuRgIA<br />
Complessivamente, per il Dipartimento <strong>di</strong> Chirurgia,<br />
il biennio <strong>2009</strong>-<strong>2010</strong> sta rappresentando<br />
una fase <strong>di</strong> svolta rispetto agli anni precedenti. Infatti,<br />
sino al 2008 si era assistito ad una riduzione<br />
lieve ma costante delle attività; il <strong>2009</strong> e, soprattutto,<br />
il <strong>2010</strong> hanno rappresentato una svolta per il<br />
<strong>di</strong>partimento grazie alle azioni <strong>di</strong> riorganizzazione<br />
dei reparti e ad alcuni avvicendamenti nelle <strong>di</strong>rezioni<br />
delle strutture.<br />
Tra gli elementi che hanno inciso sul positivo<br />
andamento della produzione, va evidenziata la<br />
nuova <strong>di</strong>sposizione regionale che ha trasferito al<br />
regime ambulatoriale una serie <strong>di</strong> interventi chirurgici<br />
precedentemente eseguiti in regime <strong>di</strong> ricovero<br />
<strong>di</strong>urno. Questa <strong>di</strong>sposizione, che ha riguardato<br />
in particolare l’Oculistica (intervento <strong>di</strong> cataratta),<br />
la Dermatologia (asportazione <strong>di</strong> lesione cutanea),<br />
l’Ortope<strong>di</strong>a (tunnel carpale), oltre che le Chirurgie<br />
69<br />
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE<br />
Generale e Vascolare, ha determinato una contrazione<br />
dei ricoveri <strong>di</strong>urni (Day Surgery) con un<br />
contestuale incremento dell’attività ambulatoriale<br />
chirurgica.<br />
Tutti questi elementi hanno portato nel <strong>2009</strong><br />
ad un incremento del 2% dei ricoveri or<strong>di</strong>nari (da<br />
3.548 a 3.615) e ad una riduzione <strong>di</strong> circa il 20%<br />
dei ricoveri in Day Surgery; nel complesso il valore<br />
della produzione si è lievemente ridotto (- 1,56%).<br />
Al contrario, nei primi <strong>di</strong>eci mesi del <strong>2010</strong>, si sta<br />
osservando un ulteriore e significativo incremento<br />
produttivo che riguarda sia la degenza or<strong>di</strong>naria<br />
(+8,6%), sia la degenza <strong>di</strong> Day Surgery (+10,9%).<br />
In particolare i reparti in significativa crescita<br />
sono l’Otorinolaringoiatria, l’Ortope<strong>di</strong>a, la Chirurgia<br />
Vascolare e la Chirurgia Generale ad Alta<br />
Complessità.<br />
A livello strutturale, pur nella previsione del<br />
prossimo trasferimento nel nuovo ospedale, la Direzione<br />
Aziendale e l’Assessorato alla Sanità hanno<br />
autorizzato e attuato lavori per la messa a norma<br />
e la ristrutturazione dei locali al quinto piano del<br />
monoblocco ospedaliero per complessivi 250 mila<br />
euro che hanno riguardato i reparti <strong>di</strong> Ortope<strong>di</strong>a e<br />
<strong>di</strong> Week e Day Surgery.<br />
I lavori realizzati nei tempi e nelle modalità pre-<br />
70<br />
viste dall’Ufficio Tecnico dell’ASL <strong>BI</strong>, hanno consentito<br />
la sostituzione completa dell’impianto elettrico,<br />
l’installazione <strong>di</strong> un impianto <strong>di</strong> rilevazione fumi, la<br />
sostituzione dei testa letto completi dei gas me<strong>di</strong>cali<br />
e sistemi <strong>di</strong> chiamata, la ristrutturazione dei<br />
bagni e la risistemazione generale delle degenze.<br />
Nel <strong>2010</strong> un ulteriore miglioramento strutturale<br />
ed organizzativo è stato attuato con il trasferimento<br />
della “sala piccoli interventi” chirurgici dal IV al<br />
V piano del monoblocco.<br />
Tale trasferimento ha consentito, <strong>di</strong> dare migliore<br />
collocazione igienistico-organizzativa a questa<br />
attività <strong>di</strong> tipo prevalentemente ambulatoriale.<br />
L’ultimo biennio ha visto anche un’evoluzione<br />
tecnologica, soprattutto grazie al supporto della<br />
Fondazione Cassa <strong>di</strong> Risparmio <strong>di</strong> Biella (CRB), in<br />
particolare, nei primi mesi del <strong>2010</strong> sono stati acquisiti:<br />
- 6 letti elettrocomandati per la Struttura <strong>di</strong> Anestesia<br />
e Rianimazione, letti che consentono <strong>di</strong><br />
modulare il piano <strong>di</strong> appoggio (cambiando l’inclinazione)<br />
del paziente in base alle esigenze<br />
terapeutiche. Questi letti sono quin<strong>di</strong> utilissimi<br />
in particolare nei pazienti con insufficienza respiratoria.<br />
- 3 elettrobisturi donati alle Strutture <strong>di</strong> Chirurgia<br />
Generale ed Urologia che consentono, sia in laparoscopia<br />
sia in chirurgia aperta, <strong>di</strong> migliorare<br />
gli esiti e la durata dell’intervento e la per<strong>di</strong>ta<br />
ematica.<br />
In favore della Struttura <strong>di</strong> Oculistica sono stati<br />
donati:<br />
- l’Argon Pascal laser per la terapia delle patologie<br />
retiniche anche secondarie a <strong>di</strong>abete;<br />
- un microscopio da sala operatoria;<br />
- un facoemulsificatore vitrectono che permette<br />
<strong>di</strong> frantumare e aspirare la cataratta.
Relativamente alle tecniche chirurgiche, si è<br />
assistito ad un importante sviluppo, in particolare:<br />
- la Chirurgia Generale ad Alta Complessità ha<br />
attivato l’Unità <strong>di</strong> Coloproctologia riconosciuta<br />
dalla Società Scientifica Italiana e presentata in<br />
occasione <strong>di</strong> un convegno nell’aprile del <strong>2009</strong>.<br />
Un ulteriore sviluppo del reparto è stato verso<br />
un più ampio utilizzo delle tecniche mininvasive<br />
laparoscopiche, sia per la colecistectomia<br />
(un solo foro ombelicale invece dei tre tra<strong>di</strong>zionali),<br />
sia per interventi più complessi come per<br />
il tumore del colon e le resezioni epatiche.<br />
- in ambito ortope<strong>di</strong>co si sono sviluppate le tecniche<br />
<strong>di</strong> applicazione della biotecnologia per la<br />
rigenerazione naturale delle ossa e cartilagine<br />
attraverso l’utilizzo <strong>di</strong> cellule mesenchimali prelevate<br />
dall’osso del bacino del paziente stesso.<br />
Queste moderne tecniche hanno avuto un riconoscimento<br />
internazionale al Congresso Europeo <strong>di</strong><br />
Biotecnologia svoltasi a Losanna nel <strong>2009</strong>.<br />
- il reparto <strong>di</strong> Oculistica ha avviato, con l’iniziale<br />
collaborazione dell’Ospedale Oftalmico <strong>di</strong> Torino,<br />
la chirurgia della macula, mentre la Struttura<br />
<strong>di</strong> Dermatologia ha proseguito l’attività<br />
<strong>di</strong> eccellenza degli interventi <strong>di</strong> ricostruzione<br />
palpebrale, che hanno ottenuto un riconoscimento<br />
internazionale con la pubblicazione della<br />
casistica trattata sulla rivista internazionale<br />
Ophthalmic plastic recostructive surgery.<br />
Sul versante del patrimonio professionale il<br />
<strong>2009</strong> ha visto la nomina a Direttore della Struttura<br />
<strong>di</strong> Chirurgia ad Alta Complessità del Dr. Roberto<br />
Polastri, torinese, proveniente dall’Ospedale<br />
<strong>di</strong> Gallarate dove ricopriva già il ruolo <strong>di</strong> Primario<br />
<strong>di</strong> Chirurgia Generale e dotato <strong>di</strong> un’ampia e<br />
consolidata esperienza nella chirurgia maggiore<br />
addominale.<br />
Sul versante dell’offerta <strong>di</strong> prestazioni ambulatoriali<br />
l’evento particolarmente rilevante ha riguardato<br />
la Struttura <strong>di</strong> Dermatologia che a partire<br />
da gennaio <strong>2010</strong> ha attivato l’accesso <strong>di</strong>retto per<br />
le prime visite dermatologiche ospedaliere. Tale<br />
modalità consente al citta<strong>di</strong>no munito dell’impegnativa<br />
del MMG <strong>di</strong> accedere <strong>di</strong>rettamente agli ambulatori<br />
ospedalieri senza necessità <strong>di</strong> prenotare.<br />
Il cambiamento organizzativo ha consentito nel<br />
<strong>2010</strong> <strong>di</strong> abbattere i tempi <strong>di</strong> attesa, ridurre gli accessi<br />
impropri in Pronto Soccorso e anticipare la<br />
<strong>di</strong>agnosi delle patologie cutanee.<br />
Il miglioramento dell’offerta ambulatoriale da<br />
parte delle strutture ospedaliere del <strong>di</strong>partimento,<br />
ha riguardato in particolare nel <strong>2010</strong> la Struttura<br />
<strong>di</strong> Urologia che dal mese <strong>di</strong> aprile ha attivato un<br />
ambulatorio urologico presso la sede <strong>di</strong>strettuale<br />
<strong>di</strong> Trivero.<br />
L’ambulatorio condotto dal Direttore facente<br />
funzioni della Struttura <strong>di</strong> Urologia Dr. Mauro Silvani,<br />
amplia ulteriormente l’offerta specialistica<br />
ambulatoriale territoriale gestita <strong>di</strong>rettamente dai<br />
me<strong>di</strong>ci ospedalieri. Nelle se<strong>di</strong> <strong>di</strong>strettuali <strong>di</strong> Trivero-Ponzone,<br />
Cossato, Cavaglià, Biella sono infatti<br />
già offerte visite ambulatoriali <strong>di</strong> Chirurgia Generale,<br />
Ostetricia Ginecologia, Car<strong>di</strong>ologia, Oculistica,<br />
Nefrologia.<br />
Presso la sede ospedaliera è inoltre operativa<br />
un’attività specialistica ambulatoriale odontoiatrica,<br />
che prevede anche l’utilizzo della sala operatoria,<br />
prevalentemente in favore <strong>di</strong> pazienti complessi<br />
o con <strong>di</strong>sabilità, che viene gestita interamente da<br />
specialisti odontoiatri convenzionati.<br />
DIPARTIMENTO MATERNO INFANTILE<br />
Il Dipartimento Materno Infantile ha mantenuto<br />
nel biennio un trend produttivo pressoché invariato<br />
risultante da un lieve decremento nel <strong>2009</strong>, dei ricoveri<br />
or<strong>di</strong>nari (da 3.360 nel 2008 a 3.284 nel <strong>2009</strong>)<br />
71<br />
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE<br />
e da un lieve incremento dei ricoveri <strong>di</strong>urni (da 641<br />
nel 2008 a 674 nel <strong>2009</strong>).<br />
Nel <strong>2010</strong> il Dipartimento sembra avviato, ad un lieve<br />
ma ulteriore incremento produttivo complessivo.<br />
Tale andamento pressocchè stabile nel biennio<br />
è senza dubbio conseguente al lieve calo nel numero<br />
dei nuovi nati, sul quale possono aver avuto<br />
una qualche influenza la generale situazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà<br />
economica e sociale presente in Provincia.<br />
Da un punto <strong>di</strong> vista tecnologico e strutturale<br />
anche il Dipartimento Materno Infantile ha potuto<br />
contare su rilevanti donazioni.<br />
La Fondazione Cassa <strong>di</strong> Risparmio <strong>di</strong> Biella ha<br />
donato alla Struttura Ostetricia e Ginecologia un<br />
elettrobisturi utilissimo, sia in laparoscopia sia in<br />
chirurgia tra<strong>di</strong>zionale, per ottenere un’adeguata<br />
emostasi, una minore per<strong>di</strong>ta ematica ed una più<br />
rapida ripresa post-chirurgica.<br />
La responsabilità della Struttura Semplice Dipartimentale<br />
<strong>di</strong> Neonatologia è stata affidata alla<br />
Dr.ssa Anna Perona.<br />
Tra le ulteriori iniziative del biennio vanno altresì<br />
ricordate per il loro notevole impatto sociale:<br />
72<br />
• l’assegnazione da parte dell’Osservatorio Nazionale<br />
sulla salute della Donna (Roma, 30<br />
Giugno <strong>2010</strong>) <strong>di</strong> due bollini rosa all’Ospedale<br />
<strong>di</strong> Biella. Si tratta <strong>di</strong> un importante riconoscimento<br />
che testimonia l’attenzione crescente<br />
del nostro ospedale verso la salute della donna<br />
(nel 2008 l’Ospedale <strong>di</strong> Biella aveva ricevuto un<br />
bollino rosa) (vedere box paragrafo 6.3.2 “La comunicazione”);<br />
• la firma da parte dell’Azienda in accordo con la<br />
Fondazione Bambino in Ospedale (A<strong>BI</strong>O), che<br />
da <strong>di</strong>eci anni opera nel nostro ospedale, della<br />
“Carta dei Diritti dei Bambini e degli Adolescenti<br />
in Ospedale (Biella 30 maggio <strong>2009</strong>) (ve<strong>di</strong> capitolo<br />
2.7.1 Maternità e Infanzia).<br />
Da un punto <strong>di</strong> vista organizzativo il <strong>2009</strong> ha<br />
visto la prima attuazione <strong>di</strong> quanto previsto dalla<br />
programmazione aziendale con il trasferimento<br />
delle attività della Neuropsichiatria Infantile dalla<br />
sede ospedaliera (sesto piano del monoblocco) a<br />
quella territoriale (sede <strong>di</strong>strettuale <strong>di</strong> Biella in via<br />
Caraccio ex INAIL), dove hanno trovato collocazio-
ne altre funzioni dell’area materno infantile, come<br />
il consultorio familiare e il centro antiviolenze.<br />
Il Dipartimento ha anche lavorato per migliorare<br />
la continuità assistenziale in area pe<strong>di</strong>atrica. Nel<br />
gennaio <strong>2010</strong> è stato infatti stipulato un accordo tra<br />
ASL e FIMP (Federazione Italiana Me<strong>di</strong>ci Pe<strong>di</strong>atri)<br />
<strong>di</strong> Biella, che prevede l’apertura al sabato mattino<br />
dalle 9.00 alle 13.00 <strong>di</strong> tre ambulatori gestiti dai<br />
pe<strong>di</strong>atri <strong>di</strong> libera scelta <strong>di</strong> cui due sul Distretto <strong>di</strong><br />
Biella e uno sul Distretto <strong>di</strong> Cossato.<br />
DIPARTIMENTO DI EMERgENZA<br />
L’attività <strong>di</strong> ricovero del Dipartimento <strong>di</strong> Emergenza<br />
afferisce unicamente al reparto <strong>di</strong> Car<strong>di</strong>ologia<br />
(10 letti) e nell’annessa unità <strong>di</strong> Terapia<br />
Intensiva Car<strong>di</strong>ologica (8 letti), mentre le altre<br />
due strutture che afferiscono al <strong>di</strong>partimento non<br />
<strong>di</strong>spongono <strong>di</strong> una degenza or<strong>di</strong>naria e sono descritte<br />
al capitolo 2. 4.<br />
Infatti il Pronto Soccorso <strong>di</strong>spone unicamente <strong>di</strong><br />
letti <strong>di</strong> osservazione breve intensiva, mentre il Servizio<br />
<strong>di</strong> Emergenza Territoriale 118 è un servizio<br />
prettamente territoriale. L’attività <strong>di</strong> Car<strong>di</strong>ologia <strong>di</strong><br />
degenza ha visto nel <strong>2009</strong> un lieve incremento del<br />
numero dei ricoveri or<strong>di</strong>nari rispetto al 2008 (da<br />
982 a 1.005 ricoveri) e una altrettanto lieve riduzione<br />
dei ricoveri <strong>di</strong> day-hospital (da 145 nel 2008 a<br />
133 nel <strong>2009</strong>).<br />
Nel <strong>2010</strong> si sta invece consolidando un incremento<br />
dell’attività <strong>di</strong> circa il 3% sia per i ricoveri<br />
or<strong>di</strong>nari sia per quelli <strong>di</strong>urni.<br />
Il sostegno costante della Fondazione CRB ha<br />
consentito <strong>di</strong> accrescere ulteriormente la dotazione<br />
tecnologica della Car<strong>di</strong>ologia, in particolare con:<br />
• 20 letti elettrici;<br />
• 1 defibrillatore;<br />
• sistema <strong>di</strong> monitoraggio del paziente (Telemetria,<br />
8 monitor, centralina);<br />
• ecografo intravascolare.<br />
Il Direttore del Dipartimento <strong>di</strong> Emergenza, Dr. Marco Marcolongo<br />
I nuovi letti <strong>di</strong> degenza grazie all’applicazione<br />
dell’elettronica e stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> ergonomia e <strong>di</strong> postura,<br />
consentono <strong>di</strong> adagiare i pazienti in posizioni terapeutiche<br />
per migliorare il recupero delle funzioni<br />
car<strong>di</strong>ovascolari compromesse e semplificano i<br />
compiti del personale <strong>di</strong> assistenza.<br />
Per le caratteristiche delle apparecchiature si<br />
veda il capitolo 2.8.5 “Pazienti car<strong>di</strong>opatici”.<br />
DIPARTIMENTO DEI SERVIZI<br />
Il Dipartimento svolge esclusivamente servizi<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>agnosi e cura, in quanto non <strong>di</strong>spone <strong>di</strong> posti<br />
letto de<strong>di</strong>cati al ricovero. Le prestazioni erogate<br />
ammontano a oltre 3 milioni all’anno per un valore<br />
complessivo <strong>di</strong> oltre 25 milioni <strong>di</strong> euro, prevalentemente<br />
<strong>di</strong>agnostiche (esami del sangue o<br />
ra<strong>di</strong>ologiche) ma anche terapeutiche (ra<strong>di</strong>oterapia,<br />
trasfusioni); vengono svolte per circa i 2/3 in<br />
favore <strong>di</strong> pazienti esterni ambulatoriali e per 1/3 in<br />
favore <strong>di</strong> pazienti ricoverati. Rimandando per maggiori<br />
dettagli al capitolo 2.5 de<strong>di</strong>cato all’attività ambulatoriale,<br />
preme qui solo ricordare che, sia nel<br />
73<br />
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE<br />
Inaugurazione della MOC donata dalla Fondazione CRB<br />
<strong>2009</strong> sia nel <strong>2010</strong>, la produzione del Dipartimento<br />
è ulteriormente cresciuta. In particolare quella effettuata<br />
in favore dei pazienti ricoverati è cresciuta<br />
<strong>di</strong> circa il 5% all’anno, confermando in via in<strong>di</strong>retta<br />
la crescita produttiva del nostro ospedale ed ha<br />
riguardato tutte le strutture: Laboratorio Analisi,<br />
Anatomia Patologica, Centro Trasfusionale, Ra<strong>di</strong>ologia,<br />
Ra<strong>di</strong>oterapia, Me<strong>di</strong>cina Nucleare.<br />
Il Laboratorio Analisi ha visto nel corso del biennio<br />
importanti cambiamenti organizzativi. In particolare,<br />
il 30 Novembre <strong>2009</strong> l’attività <strong>di</strong> prelievo ematico<br />
è stata trasferita dalla sede tra<strong>di</strong>zionale dell’ex<br />
Monte <strong>di</strong> Pietà alla nuova sede dell’ex INAIL (sempre<br />
in via Caraccio e a circa 100 metri dalla precedente).<br />
Il trasferimento dell’attività <strong>di</strong> prelievo ha consentito,<br />
grazie alla maggiore <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> spazi<br />
<strong>di</strong> realizzare l’accesso <strong>di</strong>retto. In altre parole<br />
l’utente, munito <strong>di</strong> prescrizione del Me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> Base<br />
ma senza necessità <strong>di</strong> prenotare, può accedere <strong>di</strong>rettamente<br />
al punto prelievi dove tra le 7.00 e le<br />
9.00 del mattino può effettuare il prelievo, mentre il<br />
referto viene spe<strong>di</strong>to <strong>di</strong>rettamente e gratuitamente<br />
a casa a <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> pochi giorni.<br />
74<br />
La nuova organizzazione che ha riscosso l’apprezzamento<br />
degli utenti, consentendo <strong>di</strong> ridurre il<br />
numero <strong>di</strong> accessi ai servizi necessari per ottenere<br />
la prestazione, in particolare si evitano ulteriori<br />
code agli sportelli per prenotare il prelievo e per<br />
ritirare il referto.<br />
Da un punto <strong>di</strong> vista delle tecnologie, il Dipartimento<br />
ha potuto contare sul completamento dell’allestimento<br />
del laboratorio, dove a seguito dell’introduzione<br />
<strong>di</strong> attrezzature nuove attuato nel 2008, si<br />
rendeva necessario nel biennio <strong>2009</strong>-<strong>2010</strong> il rinnovo<br />
dei programmi informatici. Inoltre la S.C. <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina<br />
Nucleare ha potuto contare sulla donazione da<br />
parte della Fondazione Cassa <strong>di</strong> Risparmio <strong>di</strong> Biella<br />
della nuova MOC - Mineralometria Ossea Computerizzata<br />
(DEXA) inaugurata il 27 settembre <strong>2010</strong> presso<br />
la sede <strong>di</strong>strettuale dell’ex INAIL <strong>di</strong> Biella.<br />
La nuova attrezzatura consentirà <strong>di</strong> effettuare in<br />
città esami densitometrici prima effettuabili solo al<br />
<strong>di</strong> fuori del territorio provinciale, con la previsione<br />
<strong>di</strong> riassorbire a Biella la rilevante mobilità passiva<br />
<strong>di</strong> circa 4.000 prestazioni/anno (vedere capitolo 5.3<br />
“Le tecnologie e l’innovazione).
Sul versante del patrimonio professionale, il<br />
biennio ha visto l’avvicendamento nella carica <strong>di</strong> Direttore<br />
della Struttura <strong>di</strong> Ra<strong>di</strong>ologia del Dr. Giancarlo<br />
Cortese, sostituito dal Dr. Stefano Debernar<strong>di</strong>,<br />
me<strong>di</strong>co biellese che, a seguito <strong>di</strong> esperienze fatte<br />
presso altre strutture regionali e in particolare<br />
presso l’ Istituto per la Ricerca e la Cura del Cancro<br />
<strong>di</strong> Can<strong>di</strong>olo, è rientrato a Biella con l’incarico <strong>di</strong> Direttore<br />
della Struttura.<br />
DIREZIONE MEDICA OSPEDALE<br />
La programmazione sanitaria aziendale ha<br />
previsto nel 2008 la ricostituzione della Direzione<br />
Me<strong>di</strong>ca Ospedaliera con funzione <strong>di</strong> supporto<br />
e coor<strong>di</strong>namento delle attività <strong>di</strong>partimentali.<br />
Alla Direzione Me<strong>di</strong>ca Ospedaliera afferiscono<br />
le funzioni <strong>di</strong> gestione complessiva del presi<strong>di</strong>o<br />
ospedaliero, in particolare: la vigilanza igienistica<br />
sulle infezioni ospedaliere (in collaborazione con<br />
l’Unità per la Prevenzione del Rischio Infettivo) e<br />
sulla preparazione e somministrazione degli alimenti<br />
e sulla gestione dei rifiuti. La raccolta e la<br />
valutazione dei dati <strong>di</strong> attività ospedaliera (ricove-<br />
Il nuovo Direttore dell’Ospedale, Dr. Angelo Penna, con alcuni componenti della Direzione Me<strong>di</strong>ca<br />
ri e ambulatoriali); l’attuazione <strong>di</strong> nuove modalità<br />
organizzative ospedaliere; il controllo sugli interventi<br />
<strong>di</strong> manutenzione or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria;<br />
la vigilanza sulla salute dei lavoratori con la Me<strong>di</strong>cina<br />
del Lavoro; la gestione della documentazione<br />
clinica; il coor<strong>di</strong>namento dell’attività <strong>di</strong> trapianto<br />
d’organi.<br />
A seguito della ricostituzione della Direzione Me<strong>di</strong>ca<br />
Ospedaliera nei primi mesi del <strong>2009</strong> ne è stato<br />
nominato il Direttore nella persona del Dr. Angelo<br />
Penna, già Responsabile della Struttura Programmazione<br />
Sanitaria Qualità aziendale. All’interno della<br />
Direzione Me<strong>di</strong>ca sono state inoltre costituite una<br />
Direzione amministrativa ospedaliera <strong>di</strong>retta dalla<br />
Dr.ssa Carla Becchi, una Struttura per l’Accre<strong>di</strong>tamento<br />
Interno <strong>di</strong> cui è responsabile la Dr.ssa Barbara<br />
Bragante ed una per la Psicologia Ospedaliera.<br />
Alla Direzione Me<strong>di</strong>ca afferisce inoltre la struttura<br />
Complessa <strong>di</strong> Farmacia Ospedaliera.<br />
Nel corso del biennio sono state introdotte alcune<br />
innovazione nella gestione ospedaliera, in<br />
particolare a partire dal giugno <strong>2009</strong> si è provveduto<br />
ad una mo<strong>di</strong>fica degli orari <strong>di</strong> visita ai pazienti<br />
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE<br />
da parte <strong>di</strong> parenti e amici che sono stati ampliati,<br />
portandoli nelle degenze or<strong>di</strong>narie, dapprima sperimentalmente<br />
e poi in via definitiva, a coprire tutte<br />
le ore pomeri<strong>di</strong>ane (dalle 13.00 alle 20.00). Le aree<br />
critiche ospedaliere (Rianimazione, Me<strong>di</strong>cina Semintensiva,<br />
Car<strong>di</strong>ologia, Malattie Infettive e Ostetricia)<br />
hanno invece mantenuto l’orario <strong>di</strong> visita tra<strong>di</strong>zionale<br />
più ristretto.<br />
In collaborazione con la Direzione delle Professioni<br />
Sanitarie si è poi provveduto a fornire l’atrio<br />
ospedaliero <strong>di</strong> un numero adeguato <strong>di</strong> carrozzelle<br />
ad uso dei pazienti che giungono o lasciano l’ospedale<br />
per visite o ricoveri. Questi due interventi<br />
organizzativi sono stati assunti con l’obiettivo <strong>di</strong><br />
migliorare, anche grazie alla collaborazione delle<br />
associazioni <strong>di</strong> volontariato presenti in ospedale,<br />
l’accoglienza e la umanizzazione dell’ospedale.<br />
Nel <strong>2010</strong> l’Azienda, a seguito dei provve<strong>di</strong>menti<br />
assunti dalla magistratura su due <strong>di</strong>pendenti<br />
necrofori ospedalieri, ha riaffidato la gestione<br />
dell’Obitorio dapprima a personale interinale e<br />
successivamente ad una <strong>di</strong>tta esterna, che ha già<br />
provveduto ad un importante rinnovo organizzativo<br />
e gestionale del servizio.<br />
Sul versante tecnologico si è provveduto inoltre<br />
ad una revisione delle apparecchiature dei servizi<br />
generali ospedalieri, in particolare presso la Centrale<br />
<strong>di</strong> sterilizzazione sono state acquistate due<br />
nuove autoclavi che garantiscono migliori performance<br />
<strong>di</strong> lavoro e che verranno trasferite nella<br />
centrale del nuovo ospedale.<br />
PSICOLOgIA OSPEDALIERA<br />
La Struttura Psicologia Ospedaliera, si trova<br />
presso la palazzina <strong>di</strong> via Caraccio 4, è finalizzata<br />
al trattamento della <strong>di</strong>mensione psicologica e relazionale<br />
del paziente affetto da patologie croniche e<br />
oncologiche nonché dei suoi familiari e delle équipe<br />
curanti. Promuove un ventaglio <strong>di</strong> attività avvalen-<br />
76<br />
dosi della collaborazione <strong>di</strong> professionisti del Fondo<br />
Edo Tempia e del “Progetto cronici” del DSM tra cui:<br />
- consulenze psicologiche e presa in carica psicoterapica<br />
prevalentemente in Oncologia, Nefrologia,<br />
Diabetologia e altri reparti, per un totale<br />
<strong>di</strong> 2.751 colloqui;<br />
- testing ai pazienti oncologici in trattamento attivo<br />
presso il day-hospital <strong>di</strong>partimentale e ai pazienti<br />
in <strong>di</strong>alisi e trapianto e in <strong>di</strong>abetologia sono<br />
stati complessivamente 429 da marzo <strong>2009</strong> a<br />
settembre <strong>2010</strong>). Questa attività è estesa anche<br />
ad altri reparti ospedalieri grazie al supporto<br />
del Dipartimento <strong>di</strong> Salute Mentale;<br />
- collaborazione con il Centro <strong>di</strong> Statistica Me<strong>di</strong>ca<br />
della Rete Oncologica Piemonte e Valle d’Aosta<br />
presso l’ospedale Molinette <strong>di</strong> Torino;<br />
- collaborazione con il Polo Oncologico <strong>di</strong> Biella<br />
per la messa in atto <strong>di</strong> un protocollo sperimentale<br />
<strong>di</strong> ricerca per la valutazione delle funzioni<br />
cognitive delle donne affette da tumore al seno
sottoposte a terapia ormonale;<br />
- progettazione dell’intervento psicologico con il<br />
“gruppo pre-<strong>di</strong>alisi” in Nefrologia e attività <strong>di</strong><br />
formazione e coor<strong>di</strong>namento del personale infermieristico<br />
per lo screening su depressione<br />
ed ansia nei pazienti <strong>di</strong>alizzati e trapiantati;<br />
- organizzazione del Congresso Regionale SIPO<br />
“Il maschile in Psiconcologia: mente, corpo e<br />
malattia oncologica”;<br />
- progetto <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento regionale, finalizzato alla<br />
presa in carico pre e post trapianto e al sostegno psicologico<br />
per i familiari dei donatori “da cadavere”;<br />
- progetto sulla valutazione del clima emotivo in<br />
Ra<strong>di</strong>ologia me<strong>di</strong>ante focus-group;<br />
- attività settimanale <strong>di</strong> sportello psicologico<br />
presso la Diabetologia;<br />
- progetto regionale “Psicologi in rete”, per la costruzione<br />
e l’uso <strong>di</strong> una cartella informatizzata;<br />
- partecipazione alla prima e<strong>di</strong>zione del corso del<br />
Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale<br />
in Psicologia Oncologica, organizzato dall’Agenzia<br />
Regionale per i Servizi Sanitari.<br />
2.6.3 I <strong>di</strong>partimenti transmurali<br />
DIPARTIMENTO INTEgRAZIONE OSPEDALE<br />
TERRITORIO<br />
Il Dipartimento Integrazione Ospedale Territorio<br />
è un <strong>di</strong>partimento transmurale in cui le strutture<br />
che lo compongono presentano attività sia ospedaliere<br />
sia territoriali, si tratta infatti <strong>di</strong> un <strong>di</strong>partimento<br />
che ha l’obiettivo <strong>di</strong> garantire la continuità<br />
assistenziale dentro e fuori le mura ospedaliere.<br />
L’attività <strong>di</strong> degenza del Dipartimento è offerta<br />
dai reparti <strong>di</strong>:<br />
• Geriatria Post Acuzie, con una dotazione <strong>di</strong> 20<br />
posti letto;<br />
• Me<strong>di</strong>cina Riabilitativa, 20 posti letto;<br />
• Nefrologia, 10 posti letto.<br />
La riorganizzazione e ricollocazione al sesto<br />
piano del monoblocco dell’area della Geriatria Post<br />
Acuzie nel corso del 2008, ha comportato una riduzione<br />
<strong>di</strong> circa 20 letti che sono stati assegnati per<br />
competenza alla Struttura <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Interna.<br />
La riduzione dei posti letto a carico della Struttura<br />
<strong>di</strong> Geriatria Post Acuzie nasceva dall’esigenza<br />
<strong>di</strong> de<strong>di</strong>care le risorse professionali del reparto alle<br />
attività territoriali presso le case <strong>di</strong> riposo, i domicili<br />
degli anziani, le commissioni <strong>di</strong> valutazione degli<br />
stati <strong>di</strong> non autosufficienza, e <strong>di</strong> invali<strong>di</strong>tà.<br />
Da un punto <strong>di</strong> vista della produzione <strong>di</strong> ricovero<br />
ospedaliero la riduzione dei posti letto ha quin<strong>di</strong><br />
determinato nel <strong>2009</strong> una <strong>di</strong>minuzione <strong>di</strong> ricoveri<br />
del Dipartimento <strong>di</strong> circa il 7% che rappresenta una<br />
me<strong>di</strong>a tra l’incremento del 14% della Me<strong>di</strong>cina Riabilitativa<br />
e dell’8% della Lungodegenza e la riduzione<br />
del 40% dalla Geriatria. La struttura <strong>di</strong> Nefrologia<br />
ha incrementato l’attività <strong>di</strong>alitica e mantenuto<br />
pressochè costante l’attività <strong>di</strong> ricovero.<br />
Nel <strong>2010</strong> con l’assestamento dell’organizzazione<br />
e dell’attività, la produzione <strong>di</strong> ricovero del Dipartimento<br />
è in crescita <strong>di</strong> circa il 5%.<br />
Il biennio si è caratterizzato per le nuove nomine<br />
nella <strong>di</strong>rezione dei Reparti <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Riabilitativa<br />
alla Dr.ssa Lia Rusca specialista in Me<strong>di</strong>cina<br />
Riabilitativa e in Foniatria, <strong>di</strong> Geriatria Post Acuzie<br />
al Dr. Bernar<strong>di</strong>no Debernar<strong>di</strong> e <strong>di</strong> Nefrologia Dialisi<br />
al Dr. Roberto Bergia.<br />
Da un punto <strong>di</strong> vista tecnologico la Nefrologia ha<br />
potuto contare nella donazione <strong>di</strong> un moderno ecografo<br />
per lo stu<strong>di</strong>o della vascolarizzazione del rene,<br />
da parte <strong>di</strong> un benefattore biellese, mentre sul versante<br />
della logistica nel <strong>2010</strong> verrà completato il<br />
trasferimento del reparto <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Riabilitativa<br />
dall’attuale collocazione nel vecchio ospedale, alla<br />
nuova sede al sesto piano del monoblocco.<br />
Nell’ambito delle attività extraospedaliere del<br />
Dipartimento va evidenziato l’importante interven-<br />
77<br />
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE<br />
to <strong>di</strong> ristrutturazione dell’Hospice “L’Orsa Maggiore”<br />
gestito dalla Lega Italiana per la Lotta contro<br />
i Tumori sotto la responsabilità del <strong>di</strong>rettore della<br />
Struttura Cure Palliative. La ristrutturazione ha<br />
reso possibile un miglioramento delle camere <strong>di</strong><br />
degenza e la creazione e ristrutturazione <strong>di</strong> locali<br />
<strong>di</strong> servizio (area pranzo, cucina, salone, stu<strong>di</strong>o me<strong>di</strong>co<br />
e camera mortuaria).<br />
DIPARTIMENTO DI SALuTE MENTALE<br />
Il Dipartimento Salute Mentale è un <strong>di</strong>partimento<br />
transmurale caratterizzato dalle attività territoriali<br />
dei due centri <strong>di</strong> Salute Mentale <strong>di</strong> Biella e <strong>di</strong><br />
Cossato e da attività ospedaliere solo <strong>di</strong> recente<br />
attivate con la riapertura del Servizio Psichiatrico<br />
<strong>di</strong> Diagnosi e Cura (SPDC).<br />
Nel <strong>2009</strong> l’attività <strong>di</strong> degenza è cresciuta del<br />
27% rispetto al 2008 (anno <strong>di</strong> riapertura del reparto<br />
che era stato chiuso nel 1982), mentre nel <strong>2010</strong><br />
la tendenza dei primi nove mesi evidenzia un ulteriore<br />
incremento produttivo <strong>di</strong> circa il 3%<br />
Tale andamento positivo dell’attività <strong>di</strong> ricovero,<br />
associato ad una riduzione, <strong>di</strong> estrema importanza,<br />
della mobilità passiva, aveva supportato ulteriormente<br />
la decisione aziendale <strong>di</strong> raddoppiare la<br />
dotazione <strong>di</strong> posti letto, dagli 8 ai 16 previsti dalla<br />
programmazione regionale attraverso la ristrutturazione<br />
del primo piano del Pa<strong>di</strong>glione Cartotti.<br />
La successiva esigenza <strong>di</strong> applicazione dei piani<br />
<strong>di</strong> rientro aziendali ha determinato che nel <strong>2010</strong>,<br />
pur avendo completato la ristrutturazione e<strong>di</strong>le e<br />
tecnologica del reparto, non sia stato ancora possibile<br />
ampliare l’attività <strong>di</strong> degenza, per l’impossibilità<br />
ad assumere il personale <strong>di</strong> assistenza. Si<br />
rimanda al capitolo de<strong>di</strong>cato alla salute mentale<br />
per una dettagliata informazione sulle attività territoriali<br />
del Dipartimento.<br />
78<br />
2.6.4 L’attività a pagamento<br />
L’attività libero professionale consiste nella libera<br />
scelta da parte dell’utente o <strong>di</strong> aziende ed enti<br />
pubblici o privati che si rivolgono alla Azienda Sanitaria<br />
per ottenere prestazioni che sono erogate<br />
dai suoi professionisti.<br />
Viene effettuata al <strong>di</strong> fuori dell’orario <strong>di</strong> servizio,<br />
senza pregiu<strong>di</strong>zio per le attività <strong>di</strong> istituto a regime<br />
pubblico, con tariffe determinate in base alle<br />
vigenti norme nazionali.<br />
Ad oggi, presso l’Ospedale <strong>di</strong> Biella, come nella<br />
stragrande maggioranza degli ospedali regionali,<br />
la libera professione in regime <strong>di</strong> ricovero prevede<br />
contestualmente la scelta della camera dotata <strong>di</strong><br />
maggior confort alberghiero e la libera scelta del<br />
me<strong>di</strong>co o dell’equipe, queste due con<strong>di</strong>zioni non<br />
sono scin<strong>di</strong>bili, in altre parole non è possibile per<br />
il paziente richiedere l’erogazione del solo servizio<br />
alberghiero con camera singola. Tale scelta organizzativa<br />
adottata dall’ASL <strong>BI</strong> e dalle altre aziende è<br />
motivata dalla scarsa <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> camere singole<br />
e dai limiti strutturali del nostro ospedale. L’attività<br />
libero professionale è stata nel 2008 <strong>di</strong> 429 ricoveri e<br />
nel <strong>2009</strong> è cresciuta a 464.<br />
Per le attività <strong>di</strong> ricovero in libera professione sono<br />
<strong>di</strong>sponibili 20 posti letto sia nel reparto multispecialistico,<br />
collocato al 2° piano del monoblocco sia presso<br />
apposite camere nelle Strutture <strong>di</strong> Ostetricia e<br />
Ginecologia, Car<strong>di</strong>ologia e Malattie Infettive.<br />
Gli utenti, che scelgono il ricovero a pagamento<br />
in attività libero professionale, lo fanno in piena<br />
libertà e si assumono i relativi oneri, firmando un<br />
contratto che prevede i seguenti oneri:<br />
• costo per giornata <strong>di</strong> degenza per l’utilizzo della<br />
camera dotata <strong>di</strong> maggior confort alberghiero;<br />
• costo per prestazioni sanitarie me<strong>di</strong>che fruite
(internisti chirurghi anestesisti) come da tariffario<br />
aziendale;<br />
• costo <strong>di</strong> protesi applicate;<br />
• costo del personale <strong>di</strong> supporto;<br />
• il 50% del valore del DRG 1 relativo alla degenza.<br />
La fattura a saldo può essere pagata <strong>di</strong>rettamente<br />
dal paziente con bonifico bancario o <strong>di</strong>rettamente<br />
presso la Biverbanca o in modo in<strong>di</strong>retto dall’Assicurazione<br />
del paziente. Nella nostra esperienza la<br />
maggioranza dei ricoveri è coperta da assicurazioni<br />
private liberamente scelte dal citta<strong>di</strong>no.<br />
Si ricorre alle prestazioni a pagamento, solo ed<br />
esclusivamente per libera scelta. Si tratta <strong>di</strong> una<br />
possibilità, che non si sovrappone né interferisce con<br />
l’assistenza sanitaria in regime <strong>di</strong> Servizio Pubblico.<br />
Le liste d’attesa per le prestazioni effettuate<br />
in Attività Libero Professionale sono separate da<br />
quelle del Servizio Pubblico e hanno normalmente<br />
attese più brevi, perché sono <strong>di</strong> gran lunga <strong>di</strong><br />
meno le persone che ricorrono al regime in libera<br />
professione per visite ed esami che possono<br />
ugualmente ottenere, in regime pubblico, con<br />
tempistiche <strong>di</strong>fferenziate in base all’urgenza.<br />
Per l’Attività Ambulatoriale è attiva, in un e<strong>di</strong>ficio<br />
attiguo all’Ospedale <strong>di</strong> Biella denominato “Palazzina<br />
Paganti”, una struttura multifunzionale<br />
interamente de<strong>di</strong>cata all’erogazione <strong>di</strong> prestazioni<br />
ambulatoriali a pagamento. Presso tale struttura<br />
è presente un apposito Ufficio Accettazione e<br />
Cassa che garantisce trasparenza e riservatezza<br />
dall’attività or<strong>di</strong>naria e dove tutta l’utenza prenota<br />
e paga le prestazioni ed ottiene regolare fattura.<br />
1. Il DRG (Diagnosis Related Groups) è un sistema <strong>di</strong> classificazione<br />
dei ricoveri ospedalieri adottato dal Ministero della Salute sin<br />
dagli anni 90, che quantifica la complessità, l’impegno <strong>di</strong> risorse<br />
e il relativo costo <strong>di</strong> ciascun ricovero ospedaliero, tale sistema è<br />
applicato nel nostro servizio sanitario sia per i ricoveri a carico del<br />
SSN sia per i ricoveri a pagamento.<br />
2.7 Le attività <strong>di</strong> maggiore interesse<br />
per gruppi <strong>di</strong> utenti<br />
2.7.1 Maternità e infanzia<br />
L’ASL <strong>BI</strong>, attraverso il “Dipartimento Materno<br />
Infantile” ospedaliero e l’ “Area Materno Infantile<br />
e dell’Età Evolutiva” dei Distretti <strong>di</strong> Biella e Cossato,<br />
promuove e tutela la salute delle donne, le<br />
accompagna durante tutto il percorso <strong>di</strong> gravidanza,<br />
fornisce supporto alla genitorialità e si occupa<br />
dei nuovi nati nelle <strong>di</strong>verse fasi della loro età evolutiva.<br />
Se necessario, si prende cura delle patologie<br />
che possono interessare la donna o insorgere<br />
nell’infanzia e nell’adolescenza.<br />
LA DONNA E LA MATERNITÀ<br />
Alle donne biellesi, in un momento delicato<br />
come la gravidanza, l’Azienda (che con<strong>di</strong>vide il progetto<br />
obiettivo materno infantile della Regione Piemonte,<br />
i criteri dell’Organizzazione Mon<strong>di</strong>ale della<br />
Sanità e dell’UNICEF per l’assistenza neonatale)<br />
mette a <strong>di</strong>sposizione numerosi servizi ambulatoriali,<br />
in ospedale e sul territorio.<br />
Territorio: ambulatori ostetrici e ginecologici <strong>di</strong><br />
Cavaglià e Ponzone, per agevolare l’accesso ai servizi<br />
da parte delle donne che abitano lontano da Biella.<br />
Ospedale (presso la Struttura <strong>di</strong> Ostetricia e Ginecologia):<br />
- ambulatorio della gravidanza fisiologica;<br />
- ambulatorio della gravidanza a rischio;<br />
- car<strong>di</strong>otocografia per il monitoraggio delle gravidanze<br />
oltre il termine e a rischio;<br />
- servizio <strong>di</strong> Interruzione Volontaria <strong>di</strong> Gravidanza<br />
(IVG) anche farmacologica (Ru 486), con accesso<br />
<strong>di</strong>retto;<br />
- ambulatorio visite ostetriche e ginecologiche;<br />
- ambulatorio <strong>di</strong> pre-ricovero;<br />
79<br />
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE<br />
- fecondazione me<strong>di</strong>calmente assistita <strong>di</strong> I° Livello;<br />
- ecografia ostetrica e ginecologica;<br />
- <strong>di</strong>agnostica pre-natale.<br />
Collegati ad alcuni <strong>di</strong> questi ambulatori sono<br />
attivi:<br />
- i corsi <strong>di</strong> preparazione al parto;<br />
- il servizio <strong>di</strong> trasporto assistito in utero in caso<br />
<strong>di</strong> necessità <strong>di</strong> cure neonatali <strong>di</strong> III° Livello;<br />
- il servizio “Oltre la <strong>di</strong>agnosi”, gestito in collaborazione<br />
con il Consorzio IRIS, che offre aiuto<br />
alla famiglia nei casi <strong>di</strong> patologie malformative<br />
e/o invalidanti <strong>di</strong>agnosticate in corso <strong>di</strong> gravidanza;<br />
- il servizio <strong>di</strong> sostegno alla genitorialità responsabile,<br />
in collaborazione con i servizi<br />
consultoriali territoriali.<br />
ATTIVITÀ AMBULATORIALE OSTETRICO-GINECOLOGICA<br />
2008 <strong>2009</strong> I SEMESTRE <strong>2010</strong><br />
N. prestazioni 12.892 15.186 7.469<br />
80
L’agenda <strong>di</strong> gravidanza si presenta come un’elegante valigetta <strong>di</strong> colore verde,<br />
con un semplice tratto bianco che richiama il ventre materno e viene consegnata<br />
alle future mamme presso i consultori. Si pone l’obiettivo <strong>di</strong> aiutare<br />
la donna a vivere la gravidanza con serenità, accompagnandola nel percorso<br />
che deve seguire dal momento del concepimento fino a quello della nascita del<br />
bambino.<br />
Contiene <strong>di</strong>verse sezioni informative e la documentazione sanitaria <strong>di</strong> supporto<br />
per raccogliere, in modo or<strong>di</strong>nato e completo, i dati clinici della gestante,<br />
l’evolversi della gravidanza, del parto e gli accertamenti necessari.<br />
Per la donna rappresenta un importante punto <strong>di</strong> riferimento ed è inoltre uno<br />
strumento utilissimo alla collaborazione tra la donna e chi l’accompagna nel<br />
“percorso nascita”.<br />
La <strong>di</strong>stribuzione delle agende <strong>di</strong> gravidanza ha avuto un buon successo. Al<br />
momento, la me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> agende <strong>di</strong>stribuite mensilmente oscilla tra 115 e 120.<br />
I consultori sono ormai una realtà nel territorio<br />
biellese. Nel Distretto 1 <strong>di</strong> Biella il consultorio ha<br />
una nuova sede in via Caraccio, <strong>di</strong> fronte all’Ospedale,<br />
inaugurata a fine ottobre del <strong>2009</strong>. Le attività<br />
del consultorio sono effettuate anche presso la<br />
sede <strong>di</strong> via Orfanotrofio e gestite in collaborazione<br />
con il Consorzio IRIS. A Cossato, oltre alla sede<br />
L’inaugurazione della nuova sede dell’Area Materno Infantile del Distretto 1 - Biella<br />
storica del Poliambulatorio, si è aggiunta la nuova<br />
sede <strong>di</strong> piazza Angiono, inaugurata ad inizio ottobre<br />
del <strong>2009</strong>, gestita in collaborazione con il Consorzio<br />
CISSABO. Presso il Distretto 2 altre se<strong>di</strong> <strong>di</strong> consultori<br />
sono presenti a Ponzone-Trivero, Vallemosso,<br />
Vigliano. L’accesso ai consultori è gratuito e <strong>di</strong>retto.<br />
81<br />
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE<br />
Presso i consultori è possibile trovare:<br />
- consulenze per il sostegno alla maternità/genitorialità<br />
per <strong>di</strong>fficoltà della coppia o per la sessualità<br />
<strong>di</strong> coppia ed in adolescenza;<br />
- sostegno professionale, in caso si debba ricorrere<br />
ad una interruzione <strong>di</strong> gravidanza, con colloqui<br />
anche psicologici, precedenti e successivi<br />
all’intervento.<br />
Le patologie ginecologiche: la Struttura <strong>di</strong><br />
Ostetricia Ginecologia si occupa della donna anche<br />
al <strong>di</strong> fuori dalla gravidanza, per tutti i problemi <strong>di</strong><br />
salute che possono insorgere nelle varie età. Sono<br />
infatti <strong>di</strong>sponibili oltre alle attività ambulatoriali<br />
sopra in<strong>di</strong>cate, i servizi <strong>di</strong>:<br />
- citologico <strong>di</strong> I livello nell’ambito del progetto <strong>di</strong><br />
prevenzione regionale ad opera del Fondo Edo<br />
Tempia;<br />
- colposcopia <strong>di</strong> II livello;<br />
- isteroscopia <strong>di</strong>agnostica e operativa.<br />
I dati relativi ai ricoveri ginecologici sono <strong>di</strong> seguito<br />
in<strong>di</strong>cati.<br />
Nell’attività chirurgica routinaria è stata utilizzata,<br />
nel 40% dei casi, la tecnica laparoscopica: tale scelta<br />
riduce l’invasività chirurgica, i tempi <strong>di</strong> degenza e <strong>di</strong><br />
recupero funzionale. Una percentuale così alta pone<br />
la struttura <strong>di</strong> Biella fra le prime in Piemonte.<br />
PRESTAZIONI CONSULTORIALI EFFETTUATE PRESSO L’ASL <strong>BI</strong><br />
2008 <strong>2009</strong> I SEMESTRE <strong>2010</strong><br />
Distretto <strong>di</strong> Biella 3.110 2.874 2.468<br />
Distretto <strong>di</strong> Cossato 2.477 3.551 3.591<br />
Totale 5.587 6.425 6.059<br />
IL PARTO E IL NEONATO<br />
Il punto nascita dell’ASL <strong>BI</strong> si trova all’Ospedale<br />
degli Infermi <strong>di</strong> Biella presso la Struttura <strong>di</strong> Ostetricia,<br />
dove sono presenti tre sale parto, con tutti i<br />
requisiti necessari per garantire un comfort elevato<br />
durante il travaglio e il parto ed una sala operatoria<br />
per i cesarei. Tutte le pazienti gravide hanno accesso<br />
<strong>di</strong>retto, senza la necessità <strong>di</strong> passaggio dal<br />
Pronto Soccorso. La durata me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> permanenza<br />
in ospedale della donna per il parto fisiologico <strong>di</strong><br />
regola è <strong>di</strong> 3 giorni.<br />
Elementi qualitativi che caratterizzano l’assistenza<br />
alla partoriente in reparto sono:<br />
- il servizio <strong>di</strong> analgesia in corso <strong>di</strong> travaglio/parto<br />
(nella fascia oraria dalle ore 8 alle ore 18 dal<br />
ATTIVITÀ GINECOLOGICA<br />
2008 <strong>2009</strong> I SEMESTRE <strong>2010</strong><br />
N. ricoveri or<strong>di</strong>nari 1.578 1.518 741<br />
N. ricoveri in day-hospital 631 661 291<br />
82
lunedì al venerdì, esclusi tutti i giorni festivi);<br />
- il “contatto pelle a pelle” nei primi momenti<br />
dopo la nascita permette a madre e figlio <strong>di</strong><br />
conoscersi reciprocamente e favorisce l’allattamento<br />
al seno;<br />
- il “rooming-in”. La presenza del neonato in camera<br />
con la madre, 24 ore al giorno, salvo casi<br />
<strong>di</strong> reale ed effettivo impe<strong>di</strong>mento o <strong>di</strong> esigenze<br />
materne;<br />
- il massaggio neonatale. Nei primi giorni <strong>di</strong> vita<br />
consente una forma <strong>di</strong> continuità con la vita intrauterina<br />
e consolida il rapporto madre-figlio.<br />
Con lievi oscillazioni, la percentuale complessiva<br />
<strong>di</strong> cesarei presso l’Ostetricia <strong>di</strong> Biella dal 2008<br />
al primo semestre <strong>2010</strong> si attesta attorno al 35%.<br />
La loro riduzione rappresenta un obiettivo <strong>di</strong> qualità<br />
clinica. Pur <strong>di</strong> poco al <strong>di</strong> sotto della me<strong>di</strong>a nazionale,<br />
la percentuale piemontese e dell’ASL <strong>BI</strong> in particolare<br />
sono ancora <strong>di</strong>stanti dagli standard <strong>di</strong> eccellenza.<br />
Per questo motivo presso l’Ospedale <strong>di</strong> Biella si<br />
sta rivolgendo particolare attenzione alle donne alla<br />
prima gravidanza che presentano un travaglio spontaneo:<br />
non ricorrere al parto cesareo in questo gruppo<br />
<strong>di</strong> pazienti ha un effetto sulle future gravidanze,<br />
perché pre<strong>di</strong>spone ad ulteriori parti spontanei.<br />
PARTI OSPEDALIERI<br />
2008 <strong>2009</strong> gEN-SET <strong>2010</strong><br />
N. % N. % N. %<br />
N. parti 1.102 1.085 738<br />
<strong>di</strong> cui cesarei 385 34,9% 386 35,6% 260 35,2%<br />
N. nati 1.117 1.092 747<br />
I nuovi nati residenti nella provincia <strong>di</strong> Biella nel <strong>2009</strong> sono stati 1.300.<br />
83<br />
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE<br />
I recenti protocolli comuni per la gestione dei<br />
primi istanti dopo la nascita me<strong>di</strong>ante un attento<br />
ed imme<strong>di</strong>ato contatto madre-figlio, il mantenimento<br />
<strong>di</strong> un minuzioso ed attento rooming-in,<br />
l’assistenza particolare alle mamme nell’allattamento<br />
e nel momento della <strong>di</strong>missione, i corsi <strong>di</strong><br />
massaggio neonatale, il perseguimento della continuità<br />
tra la puericultura ospedaliera e quella dei<br />
Pe<strong>di</strong>atri <strong>di</strong> Libera Scelta con incontri e corsi comuni,<br />
rappresentano lo scenario entro il quale l’Azienda<br />
si è mossa nella gestione delle prime fasi della<br />
vita. L’incentivazione all’allattamento al seno vede<br />
inoltre la partecipazione dell’ASL <strong>BI</strong> con uno stu<strong>di</strong>o<br />
sui neonati biellesi, promosso dall’Organizzazione<br />
Mon<strong>di</strong>ale della Sanità.<br />
Il Nido accoglie i nuovi nati, salvo che le con<strong>di</strong>zioni<br />
<strong>di</strong> salute o l’eventuale prematurità non consiglino<br />
il ricovero presso la Terapia Intensiva Neonatale.<br />
ATTIVITÀ PRESSO IL NIDO E LA TERAPIA<br />
INTENSIVA NEONATALE<br />
2008 <strong>2009</strong> I SEM. <strong>2010</strong><br />
N. assistiti al Nido 673 665 742<br />
N. assistiti in Terapia<br />
Intensiva Neonatale<br />
144 147 107<br />
L’impegno dell’Azienda unito al sostegno <strong>di</strong> donatori<br />
esterni ha consentito il rinnovo <strong>di</strong> strumenti<br />
e macchinari della Terapia Intensiva Neonatale ed<br />
è stata recentemente acquisita nel <strong>di</strong>cembre <strong>2009</strong><br />
una nuova unità neonatale, collocata in sala parto.<br />
84<br />
Protocollo per la gestione degli<br />
interventi a favore dei bambini non<br />
riconosciuti alla nascita<br />
Nel corso del <strong>2009</strong> l’ASL <strong>BI</strong>, la Provincia <strong>di</strong><br />
Biella ed il Consorzio IRIS hanno firmato un<br />
protocollo per garantire un percorso protetto<br />
alle gestanti che necessitano <strong>di</strong> specifici sostegni<br />
in or<strong>di</strong>ne al riconoscimento del nascituro e<br />
al segreto del parto. All’interno dell’Azienda il<br />
protocollo coinvolge il personale delle SOC <strong>di</strong><br />
Ostetricia e Ginecologia e <strong>di</strong> Pe<strong>di</strong>atria, le assistenti<br />
sociali ospedaliere e la Direzione Me<strong>di</strong>ca<br />
dell’Ospedale.<br />
Che cosa permette la presenza <strong>di</strong> un protocollo<br />
operativo?<br />
- Assicura il <strong>di</strong>ritto alla segretezza del parto;<br />
- assicura contestualmente la tempestiva e<br />
documentata segnalazione della nascita del<br />
minore non riconosciuto al Tribunale dei minorenni<br />
per garantire al più presto il suo <strong>di</strong>ritto<br />
ad avere una famiglia;<br />
- fornisce all’Autorità Giu<strong>di</strong>ziaria le informazioni<br />
necessarie per la valutazione del fondamento<br />
e della trasparenza della decisione della donna<br />
in merito al non riconoscimento, ai fini della<br />
declaratoria dello stato <strong>di</strong> adattabilità;<br />
- prevede idonee modalità <strong>di</strong> archiviazione e<br />
conservazione della documentazione a tutela<br />
dell’anonimato della donna;<br />
- favorisce un’integrazione tra servizi socio<br />
sanitari ospedalieri, consulatoriali e territoriali,<br />
con una più capillare <strong>di</strong>ffusione delle<br />
competenze specifiche.
IL bAMbINO<br />
Nel territorio biellese vivono 26.867 (13.695 maschi<br />
e 13.172 femmine) persone <strong>di</strong> età compresa<br />
tra zero e <strong>di</strong>ciassette anni compiuti e che quin<strong>di</strong> rientrano<br />
nell’area pe<strong>di</strong>atrica. Si tratta <strong>di</strong> un’ampia<br />
fascia d’età che comporta problemi assai <strong>di</strong>versi<br />
per tipologia e fabbisogni <strong>di</strong> soluzione.<br />
La strategia d’intervento è finalizzata a creare,<br />
anche per i minori, una continuità assistenziale<br />
tra cure domiciliari o ambulatoriali, il momento<br />
del ricovero, il periodo <strong>di</strong> permanenza in ospedale,<br />
la <strong>di</strong>missione, il rientro a casa e la prosecuzione<br />
della gestione del malato fuori dall’ospedale.<br />
Si sta perseguendo la ricerca del massimo comfort<br />
funzionale ed emotivo possibile per gli utenti nella<br />
fruizione dei <strong>di</strong>versi servizi, secondo le più recenti<br />
linee della programmazione sanitaria.<br />
Immaginando un percorso virtuale che accompagna<br />
genitori e figli dal momento della <strong>di</strong>missione<br />
dal parto vi si trovano <strong>di</strong>verse fasi, ognuna rappresentata<br />
da una <strong>di</strong>versa tipologia <strong>di</strong> servizio offerto.<br />
Il Pe<strong>di</strong>atra <strong>di</strong> Libera Scelta (PLS), ossia il pe<strong>di</strong>atra<br />
<strong>di</strong> famiglia, è la figura <strong>di</strong> riferimento per i<br />
genitori <strong>di</strong> un bambino, con cui manterrà un rapporto<br />
professionale per tutti gli anni della crescita<br />
del piccolo.<br />
La Struttura Complessa <strong>di</strong> Pe<strong>di</strong>atria dell’Ospedale<br />
<strong>di</strong>spone per il ricovero or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> 14 posti<br />
letto, <strong>di</strong> un posto letto <strong>di</strong> day-hospital e <strong>di</strong> un’area<br />
<strong>di</strong> osservazione breve intensiva con ulteriori 2 posti<br />
letto. Oltre all’ambulatorio pe<strong>di</strong>atrico generale,<br />
esistono ambulatori specifici de<strong>di</strong>cati all’allergologia<br />
(parte della rete allergologica regionale), ai<br />
<strong>di</strong>sturbi dell’alimentazione, alle cefalee nell’infanzia,<br />
alla reumatologia pe<strong>di</strong>atrica (inserita nella rete<br />
nazionale ed in quella internazionale, denominata<br />
PRINTO). Ultima, ma non meno importante, è la<br />
costante attività <strong>di</strong> consulenza presso il Pronto<br />
Soccorso.<br />
L’ATTIVITÀ DELLA STRUTTURA DI PEDIATRIA<br />
2008 <strong>2009</strong> I SEMESTRE <strong>2010</strong><br />
N. consulenze in Pronto Soccorso 6.559 6.495 3.695<br />
N. Osservazioni Brevi Intensive 1.238 1.054 688<br />
N. ricoveri or<strong>di</strong>nari 1.109 1.101 588<br />
N. day-hospital 10 13 5<br />
N. ambulatori 6.580 6.649 3.201<br />
Il ricovero per un bambino e per i suoi genitori è<br />
sempre traumatico. Il miglioramento della qualità<br />
della vita durante il ricovero e la continuità assistenziale<br />
tra ospedale e territorio traggono ispirazione<br />
dai principi espressi nella Carta dei <strong>di</strong>ritti del<br />
bambino, dal perseguimento degli standard OMS<br />
per l’ospedale amico del bambino, dal percorso<br />
nascita e dall’attenzione alla cura del relazione<br />
madre-figlio. In quest’ottica, presso l’ASL <strong>BI</strong> si è<br />
cercato anche <strong>di</strong> ottimizzare i rapporti con le associazioni<br />
<strong>di</strong> volontariato che operano a favore dei<br />
bambini (l’A<strong>BI</strong>O, il “Naso in Tasca”, la Fondazione<br />
Angelino ed altre), coor<strong>di</strong>nando ed incoraggiando i<br />
loro interventi atti a migliorare la qualità della permanenza<br />
in ospedale dei piccoli pazienti.<br />
Si è pensato inoltre alla continuità assistenziale<br />
tra ospedale e territorio, assicurata attraverso una<br />
formazione comune del personale e incontri perio<strong>di</strong>ci<br />
tra personale territoriale e personale ospedaliero.<br />
85<br />
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE<br />
Di grande importanza è stata la cura dei rapporti<br />
con i centri <strong>di</strong> riferimento per le patologie croniche<br />
o speciali, quali i tumori, il <strong>di</strong>abete, le malattie metaboliche<br />
e rare, le malattie reumatiche e le emopatie<br />
genetiche. Si è così ottenuto <strong>di</strong> sviluppare la<br />
funzione <strong>di</strong> centro <strong>di</strong> secondo livello della nostra<br />
struttura, con importante vantaggio per i residenti<br />
sul territorio affetti da tali patologie.<br />
I PRObLEMI NEuRO-PSIChIATRICI DELL’ETÀ<br />
EVOLuTIVA<br />
La Neuropsichiatria Infantile (NPI) <strong>di</strong> Biella è<br />
stata collocata nel <strong>2009</strong> all’interno dell’Area Materno<br />
Infantile e dell’Età Evolutiva - NPI, dove sono<br />
inseriti anche i consultori ed il coor<strong>di</strong>namento delle<br />
cure primarie dell’età evolutiva. La Struttura<br />
del Distretto 1 <strong>di</strong> Biella è situata in via Caraccio,<br />
nuova sede che rimarrà operativa in città anche<br />
dopo l’apertura del nuovo ospedale. La nomina del<br />
86<br />
Progetto per bambini oncologici<br />
Si tratta <strong>di</strong> un’iniziativa finanziata e gestita dal<br />
Fondo Edo Tempia per il sostegno <strong>di</strong> bambini con<br />
patologie oncologiche o con un genitore malato,<br />
rivolto a tutte le famiglie biellesi che si trovano<br />
ad affrontare la <strong>di</strong>fficile realtà della malattia tumorale.<br />
Una figura educativa viene affiancata al bambino<br />
per un supporto sia in termini <strong>di</strong> accu<strong>di</strong>mento<br />
(accompagnamento a scuola o attività sportive<br />
e lu<strong>di</strong>che e svolgimento <strong>di</strong> compiti scolastici) sia<br />
come supporto affettivo e psicologico. È attivo<br />
inoltre un laboratorio, in<strong>di</strong>viduale o <strong>di</strong> gruppo,<br />
per dare la possibilità ai bambini <strong>di</strong> esprimere,<br />
attraverso un percorso <strong>di</strong> elaborazione e <strong>di</strong> crescita<br />
emotiva, ciò che provano e vivono durante la<br />
malattia e le successive fasi della cura.<br />
nuovo responsabile dell’Area, Dr. Guido Fusaro,<br />
è avvenuta il 1° <strong>di</strong>cembre <strong>2009</strong>. La Struttura, con<br />
analoghe competenze, del Distretto 2 è collocata<br />
all’interno della palazzina del Poliambulatorio in<br />
via Pier Maffei a Cossato. Ha il compito <strong>di</strong> gestire<br />
anche il nuovo consultorio <strong>di</strong> Piazza Angiono (in<br />
collaborazione con il Consorzio CISSABO) e <strong>di</strong> intessere<br />
rapporti sempre più stretti ed articolati con<br />
il territorio (pe<strong>di</strong>atri, me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina generale,<br />
servizi sociali e privato sociale).<br />
L’attività più importante svolta dagli operatori,<br />
me<strong>di</strong>ci e psicologi, all’interno delle due strutture<br />
sopra descritte riguarda la presa in carico <strong>di</strong>agnostica<br />
e terapeutica ambulatoriale <strong>di</strong> soggetti<br />
in età evolutiva, accompagnata dallo svolgimento<br />
<strong>di</strong> un’insieme <strong>di</strong> attività <strong>di</strong> “tutela” che vanno dalla<br />
collaborazione con la scuola, i servizi sociali, il Tribunale<br />
per i minori, le altre agenzie sanitarie.<br />
Numerosi sono i servizi messi a <strong>di</strong>sposizione<br />
dalla Neuropsichiatria Infantile, a fronte <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenti<br />
situazioni patologiche o <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio.<br />
Per bambini con Disturbi Specifici dell’Appren<strong>di</strong>mento<br />
(DSA), autismo e Disturbi Pervasivi dello<br />
Sviluppo (DPS), l’ALS <strong>BI</strong> fa riferimento a due specifici<br />
programmi <strong>di</strong> governo clinico per i <strong>di</strong>sturbi neuropsichiatrici<br />
in età evolutiva, emanati dall’Assessorato alla<br />
Sanità della Regione Piemonte nel <strong>2009</strong>. I programmi<br />
in<strong>di</strong>viduano le fasi <strong>di</strong> un percorso che va dal sospetto<br />
<strong>di</strong>agnostico alla valutazione clinica neuropsichiatria al<br />
trattamento <strong>di</strong>retto e in<strong>di</strong>retto. Tale processo richiede<br />
un preciso coor<strong>di</strong>namento tra strutture all’interno<br />
dell’Azienda, il coinvolgimento e la partecipazione sia<br />
delle associazioni dei <strong>di</strong>sabili sia delle strutture accre<strong>di</strong>tate<br />
ad erogare i trattamenti: “Domus Laetitiae”<br />
<strong>di</strong> Sagliano Micca ed il “Giovanni XXIII” <strong>di</strong> Lessona.<br />
Nel <strong>2009</strong> hanno ricevuto trattamenti ambulatoriali<br />
298 persone presso il “Giovanni XXIII” e 186<br />
persone presso la “Domus Laetitiae”; <strong>di</strong> queste
Attività <strong>di</strong> logope<strong>di</strong>a presso la nuova sede<br />
della Paruzza a Cossato<br />
rispettivamente 194 e 119 erano pazienti in carico<br />
alla Neuropsichiatria Infantile. Nei primi nove mesi<br />
del <strong>2010</strong> le persone che hanno ricevuto trattamenti<br />
ambulatoriali presso il “Giovanni XXIII” sono state<br />
232, quelle presso la “Domus Laetitiae” 168.<br />
La collaborazione sempre più stretta tra i Pe<strong>di</strong>atri<br />
<strong>di</strong> Libera Scelta ed il personale della Neuropsichiatria<br />
Infantile nella realizzazione <strong>di</strong> interventi<br />
<strong>di</strong> prevenzione secondaria (programma <strong>di</strong><br />
screening) e nella <strong>di</strong>ffusione della conoscenza dei<br />
fattori <strong>di</strong> rischio e protettivi della salute mentale<br />
nell’infanzia e nell’adolescenza, ha permesso <strong>di</strong><br />
abbassare all’età <strong>di</strong> 3-4 anni la <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> autismo.<br />
Una <strong>di</strong>agnosi più precoce consente approcci<br />
terapeutici più tempestivi ed potenzialmente<br />
più efficaci. Sono attualmente una sessantina i<br />
soggetti con tale <strong>di</strong>agnosi in carico presso la NPI<br />
dell’ASL <strong>BI</strong>.<br />
Si stanno concludendo gli appositi protocolli<br />
previsti dai due programmi regionali che coinvolgono,<br />
oltre alla Neuropsichiatria infantile, anche<br />
la Riabilitazione, le strutture convenzionate, la<br />
scuola, gli enti e i servizi.<br />
È aumentato <strong>di</strong> molto negli ultimi anni il numero<br />
<strong>di</strong> alunni certificati ai fini dell’integrazione scolastica<br />
(da 385 dell’anno scolastico 2006-2007 a 459 del<br />
<strong>2009</strong>-<strong>2010</strong>), problema comune a tutto il territorio<br />
piemontese. Da un lato ciò li pone nella con<strong>di</strong>zione<br />
<strong>di</strong> poter essere meglio supportati ai fini dell’integrazione<br />
scolastica, dall’altra un aumento così significativo<br />
non può non suggerire elementi <strong>di</strong> riflessione<br />
sulla tendenza alla “sanitarizzazione” delle <strong>di</strong>fficoltà<br />
che i bambini incontrano a scuola. Questa tendenza<br />
è comune a tutto il territorio regionale.<br />
Particolarmente complessa appare la presa in<br />
carico <strong>di</strong> soggetti in età evolutiva con <strong>di</strong>sabilità<br />
e/o in situazione <strong>di</strong> pregiu<strong>di</strong>zio, cioè soggetti il cui<br />
sviluppo può essere danneggiato da problematiche<br />
importanti del contesto in cui vivono. Per quanto<br />
riguarda i bambini con <strong>di</strong>sabilità sono 131 i soggetti<br />
gestiti dal Consorzio IRIS e 68 dal Consorzio CIS-<br />
SABO, che svolgono gli interventi <strong>di</strong> educativa territoriale,<br />
concordati con il Servizio NPI e finanziati<br />
al 60% dall’ASL <strong>BI</strong>. Nel caso <strong>di</strong> minori in situazioni<br />
87<br />
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE<br />
<strong>di</strong> pregiu<strong>di</strong>zio, particolare importanza rivestono le<br />
attività <strong>di</strong> valutazione delle capacità genitoriali: tali<br />
attività sono gestite dai due Consorzi, con il supporto<br />
<strong>di</strong> personale del Servizio <strong>di</strong> NPI, del Dipartimento<br />
<strong>di</strong> Salute Mentale e del Ser.T.<br />
Si è registrato un incremento dell’attività della<br />
Neuropsichiatria Infantile, sia in termini <strong>di</strong> prestazioni<br />
<strong>di</strong>rette, quelle rivolte <strong>di</strong>rettamente ai pazienti,<br />
siano essi minori o i loro genitori, che <strong>di</strong> prestazioni<br />
in<strong>di</strong>rette, ad esempio attraverso incontri con<br />
sanitari, servizi sociali, scuola, autorità giu<strong>di</strong>ziaria.<br />
Va sottolineato che a tali dati corrisponde anche<br />
un consistente aumento dei pazienti in carico: da<br />
1.298 nel 2007 a 1.456 nel <strong>2010</strong>. I pazienti che da<br />
gennaio a settembre del <strong>2010</strong> si sono rivolti per la<br />
prima volta al Servizio sono stati 471.<br />
Dall’aprile <strong>2010</strong> l’accesso al Servizio avviene<br />
in modo <strong>di</strong>retto: le prime visite vengono effettuate<br />
dallo specialista me<strong>di</strong>co ed in seguito, settimanalmente,<br />
l’équipe valuta le in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> eventuali ulteriori<br />
percorsi. È possibile, in ogni caso, accedere<br />
ad una visita/colloquio con lo psicologo del Servizio<br />
con una richiesta motivata del PLS o del MMG.<br />
Rimane un obiettivo dei servizi rivolti all’età<br />
evolutiva far emergere il bisogno sommerso, quello<br />
ancora inespresso o non raccolto. L’ASL <strong>BI</strong> è in<br />
linea con gli in<strong>di</strong>catori regionali e tuttavia ancora<br />
lontana dalle stime dell’O.M.S. Il collocamento<br />
nella stessa struttura dei servizi specialistici e <strong>di</strong><br />
quelli delle cure primarie è stata pensata anche<br />
per con<strong>di</strong>videre in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> rischio (prevenzione<br />
primaria) e permettere un abbattimento dell’età <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>agnosi e <strong>di</strong> presa in carico (prevenzione secondaria<br />
e terziaria).<br />
L’ADOLESCENTE<br />
L’adolescenza è quella fase dell’età evolutiva<br />
caratterizzata dalla transizione dallo stato infantile<br />
a quello adulto, secondo tempi e intensità <strong>di</strong>verse<br />
che variano da in<strong>di</strong>viduo a in<strong>di</strong>viduo. Si è soliti <strong>di</strong>stinguere<br />
tra una prima adolescenza, corrispondente<br />
al periodo tra i 12 e i 15 anni, e una seconda<br />
adolescenza, cioè fino alla fine dello sviluppo puberale,<br />
generalmente intorno ai 18-20 anni.<br />
Alla fine del <strong>2009</strong> i soggetti compresi tra 12 e 15<br />
anni risultavano 5.726, quelli tra i 16 e i 19 erano<br />
6.100. Complessivamente pari al 6,7% della popolazione<br />
residente, in linea col dato regionale.<br />
Gli adolescenti si trovano ad affrontare dei grossi<br />
cambiamenti, sia a livello fisico (lo sviluppo sessuale),<br />
sia <strong>di</strong> relazione con se stessi (la definizione <strong>di</strong><br />
una propria identità) che con gli altri (il <strong>di</strong>stacco dalle<br />
figure genitoriali). Queste sfide possono comportare<br />
<strong>di</strong>sagio ed essere vissute in maniera turbolenta.<br />
Per la tutela e salvaguar<strong>di</strong>a della salute della<br />
popolazione <strong>di</strong> questa fascia d’età, l’ASL <strong>BI</strong> ha realizzato<br />
<strong>di</strong>versi progetti:<br />
- Spaf! Spazio Ascolto Adolescenti e Famiglie. È<br />
nato nell’ambito <strong>di</strong> un progetto regionale finaliz-<br />
ATTIVITÀ DELLA NEUROPSICHIATRIA INFANTILE<br />
N. PRESTAZIONI DIRETTE INDIRETTE TOTALI<br />
2008 <strong>2009</strong> I SEM. 2008 <strong>2009</strong> I SEM. 2008 <strong>2009</strong> I SEM.<br />
<strong>2010</strong><br />
<strong>2010</strong><br />
<strong>2010</strong><br />
Distretto 1 Biella 4.411 4.784 3.117 2.033 2.158 1.348 6.444 6.942 4.465<br />
Distretto 2 Cossato 2.086 2.639 1.409 1.126 1.401 585 3.212 4.040 1.994<br />
Totale 6.497 7.423 4.526 3.159 3.559 1.933 9.656 10.982 6.459<br />
88
zato a contrastare il <strong>di</strong>sagio giovanile attraverso<br />
i mezzi informativi. È cogestito dal Consorzio<br />
Intercomunale dei Servizi Socio Assistenziali<br />
(IRIS) e dall’ASL <strong>BI</strong> - Distretto 1. Da <strong>di</strong>cembre<br />
<strong>2009</strong> il servizio ha cambiato sede trasferendosi<br />
in via Ravetti a Biella. Analogo servizio è in corso<br />
<strong>di</strong> attivazione presso il Distretto 2, con il coinvolgimento<br />
del Consorzio CISSABO, del SerT e<br />
del Servizio NPI.<br />
Svolge attività <strong>di</strong> ascolto rivolta a tutti i ragazzi<br />
fra i 14 ed i 26 anni, residenti nella provincia <strong>di</strong><br />
Biella, assicurando loro la gratuità e la riservatezza<br />
dei colloqui, e ai loro genitori in <strong>di</strong>fficoltà,<br />
grazie anche alla collaborazione con il Centro<br />
per le famiglie “Il Patio”.<br />
Si occupa inoltre <strong>di</strong> formazione (con consulenze<br />
ad educatori, insegnanti, genitori) e <strong>di</strong> prevenzione<br />
nelle scuole del territorio su temi quali:<br />
la sessualità e l’affettività, l’intercultura, il bullismo<br />
e l’abuso dell’alcool.<br />
Nel <strong>2009</strong>, l’attività <strong>di</strong> ascolto ha registrato 91 contatti<br />
e ha visto un incremento della sua attività nel<br />
<strong>2010</strong> con 60 contatti nei primi sei mesi dell’anno.<br />
Nel <strong>2009</strong> l’attività <strong>di</strong> promozione del Progetto<br />
Help (la trasposizione in rete dello Spaf!)<br />
ha raggiunto un migliaio <strong>di</strong> studenti <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse<br />
scuole superiori del biellese.<br />
Sul sito www.spafonline.org, alla sezione<br />
“Help!”, si possono con<strong>di</strong>videre riflessioni e<br />
chiedere consulenze pubbliche al team degli<br />
psicologi dello Spaf!, scrivendo all’in<strong>di</strong>rizzo<br />
pubblicami@spafonline.org, oppure in forma<br />
privata all’in<strong>di</strong>rizzo ascoltami@spafonline.org;<br />
- Sdrunk. Il progetto è finalizzato alla prevenzione<br />
dell’uso e abuso dell’alcool fra i giovani del Biellese.<br />
Fino ad ora ha coinvolto due classi del Liceo<br />
Scientifico <strong>di</strong> Cossato, una classe dell’Istituto Professionale<br />
I.P.S.I.A. <strong>di</strong> Biella e un gruppo informale<br />
<strong>di</strong> quin<strong>di</strong>ci ragazzi che si sono ritrovati tutte le settimane<br />
per programmare delle feste senza alcool.<br />
Si sono realizzate due feste: a Candelo e a Cavaglià,<br />
nelle quali sono stati <strong>di</strong>stribuiti etilometri<br />
e materiale informativo sull’alcool. Sono inoltre<br />
stati offerti gratuitamente 260 etilometri ai ragazzi<br />
partecipanti agli stage del Centro Servizi<br />
Volontariato e degli opuscoli informativi sull’alcool,<br />
de<strong>di</strong>cati agli insegnanti;<br />
- Cyberbullismo. Questo progetto nell’ambito<br />
dello sportello regionale del M.I.U.R. (Ministero<br />
dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca)<br />
<strong>di</strong> contrasto ai fenomeni <strong>di</strong> bullismo, si occupa<br />
della prevenzione dei comportamenti <strong>di</strong> prevaricazione<br />
fra pari messi in atto attraverso i<br />
mezzi informatici e <strong>di</strong> telecomunicazione. Spaf!<br />
è stato, per l’anno scolastico <strong>2009</strong>-<strong>2010</strong>, sportello<br />
del M.I.U.R. per le scuole del territorio della<br />
Provincia <strong>di</strong> Biella per le tematiche relative al<br />
bullismo e al cyberbullismo.<br />
Nell’attività <strong>di</strong> promozione del progetto si sono<br />
stati incontrati 334 studenti <strong>di</strong> 17 classi <strong>di</strong>verse.<br />
89<br />
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE<br />
- Progetto Suoni e Parole. Progetto finanziato dalla<br />
Regione Piemonte, ha previsto nel mese <strong>di</strong> settembre<br />
<strong>2010</strong> l’attivazione <strong>di</strong> due percorsi <strong>di</strong> gruppo,<br />
finalizzati alla riflessione su <strong>di</strong> sé, attraverso<br />
le tecniche dello psicodramma e dell’educazione<br />
all’ascolto attraverso la musica (musicoterapia).<br />
Infine, per situazioni <strong>di</strong> emergenza riferite ad<br />
adolescenti in crisi <strong>di</strong> agitazione psicomotoria che<br />
giungono in Pronto Soccorso, è stato approvato un<br />
protocollo che prevede la definizione delle competenze<br />
e le modalità <strong>di</strong> intervento rispettivamente<br />
del me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> Pronto Soccorso, del pe<strong>di</strong>atra, del<br />
neuropsichiatra infantile o dello psichiatra.<br />
90<br />
Carta dei Diritti dei Bambini e degli<br />
Adolescenti in Ospedale<br />
Nel marzo del 2008 la Fondazione per il<br />
Bambino in Ospedale (A<strong>BI</strong>O) e la Società Italiana<br />
<strong>di</strong> Pe<strong>di</strong>atria hanno elaborato una versione<br />
aggiornata della Carta dei Diritti dei Bambini e<br />
degli Adolescenti in Ospedale che racchiude i<br />
principi e i <strong>di</strong>ritti del bambino e dell’adolescente<br />
durante il ricovero ospedaliero.<br />
Il documento si ispira alla Convenzione Internazionale<br />
sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza<br />
del 1989 ed alla Carta <strong>di</strong> EACH redatta nel<br />
1988, riadattati al contesto ospedaliero italiano.<br />
Su proposta della sezione <strong>di</strong> Biella dell’A<strong>BI</strong>O,<br />
che nel maggio <strong>2009</strong> ha festeggiato 10 anni <strong>di</strong><br />
volontariato presso l’Ospedale <strong>di</strong> Biella, l’ASL<br />
<strong>BI</strong> ha adottato, nel febbraio <strong>2009</strong>, la Delibera per<br />
aderire formalmente ai 10 punti che sintetizzano<br />
tali <strong>di</strong>ritti.<br />
2.7.2 Anziani<br />
Nel biennio <strong>2009</strong>-<strong>2010</strong> sono proseguiti gli incontri<br />
<strong>di</strong> concertazione con i Consorzi Socio-Assistenziali<br />
IRIS e CISSABO, con la città <strong>di</strong> Biella, con i coor<strong>di</strong>namenti<br />
delle strutture residenziali per anziani<br />
del Biellese (CCRB e GRAB) e con le organizzazioni<br />
sindacali CGIL, CISL e UIL. Si tratta <strong>di</strong> un tavolo permanente<br />
sui problemi dell’anziano, che ha portato a<br />
con<strong>di</strong>videre principi e strategie e a realizzare numerose<br />
iniziative volte, fra l’altro, al pieno espletamento<br />
del ruolo dell’Unità <strong>di</strong> Valutazione Geriatria (UVG),<br />
all’attuazione della DGR 39-11190 relativa all’erogazione<br />
dell’assegno <strong>di</strong> cura ed alla gestione <strong>di</strong> problematiche<br />
relative all’assistenza domiciliare ed<br />
alle case <strong>di</strong> riposo. In particolare, è stata effettuata<br />
un’impegnativa analisi della situazione degli anziani<br />
non autosufficienti e dei servizi ad essi de<strong>di</strong>cati<br />
(a cui si riferiscono le tabelle <strong>di</strong> seguito riportate) e<br />
sui cui è basata la successiva definizione <strong>di</strong> ipotesi<br />
operative e la stesura del “Piano della residenzialità<br />
del territorio biellese”, approvato dalle Assemblee<br />
dei Sindaci dei Consorzi il 3 giugno <strong>2010</strong>.<br />
Il progressivo spostamento demografico verso
POPOLAZIONE E NUMERO DI ANZIANI CON ETÀ SUPERIORE A 65 E 75 ANNI<br />
Popolazione (al 31/12/2007) Popolazione ≥ 65 anni Popolazione ≥ 75 anni<br />
N. % annua N. % % annua N. % % annua <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong> crescita<br />
<strong>di</strong> crescita<br />
crescita me<strong>di</strong>a<br />
me<strong>di</strong>a<br />
me<strong>di</strong>a<br />
2005-2007<br />
2005-2007<br />
2005-2007<br />
ASL <strong>BI</strong> 178.248 0,01% 44.386 24,9 0,78% 21.933 12,3 3,40%<br />
Distretto1 118.888 0,12% 29.552 24,9 0,63% 14.572 12,3 3,90%<br />
Distretto 2 59.360 -0,20% 14.834 25,0 1,08% 7.361 12,4 2,45%<br />
SITUAZIONE DELLA POPOLAZIONE ANZIANA NEL TERRITORIO<br />
In<strong>di</strong>ce vecchiaia (*) In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong>pendenza % <strong>di</strong> anziani conosciuta<br />
strutturale anziani (**) dai servizi sociosanitari<br />
ASL <strong>BI</strong> 207,8 39,5 9,76<br />
Distretto 1 205,9 39,4 8,54<br />
Distretto 2 211,7 39,5 12,17<br />
Piemonte al 1/1/2007 178,0 35,0 non <strong>di</strong>sponibile<br />
Italia al 1/1/2007 141,7 30,2 non <strong>di</strong>sponibile<br />
(*) In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> vecchiaia = [(popolazione ≥ 65/popolazione 0-14) x 100]<br />
(**) In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenza strutturale degli anziani = [(popolazione ≥ 65 / popolazione 14-64) x 100]<br />
le età più anziane continua a caratterizzare il territorio<br />
biellese negli ultimi anni.<br />
Dal 2005 al 2007 gli anziani ≥ 65 anni sono cresciuti<br />
maggiormente rispetto al totale della popolazione.<br />
Gli anziani con ≥ 75 anni, ancora <strong>di</strong> più.<br />
L’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> vecchiaia e <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenza strutturale<br />
degli anziani sono molto più alti <strong>di</strong> quelli regionali e<br />
nazionali. Il Distretto 2, in relazione ad una maggiore<br />
richiesta <strong>di</strong> servizi domiciliari piuttosto che residenziali,<br />
presenta una percentuale <strong>di</strong> anziani seguiti<br />
dai servizi più elevata rispetto al Distretto 1.<br />
Quasi la metà della popolazione anziana è costituita<br />
da persone potenzialmente sole (celibi/nubili,<br />
vedovi); tale dato è in aumento in particolare nei<br />
maschi. Una parte della popolazione sola necessita<br />
<strong>di</strong> maggiore assistenza da parte dei servizi, ma<br />
d’altro canto una buona percentuale dei gran<strong>di</strong> anziani<br />
“non soli” è assistita da familiari a loro volta<br />
anziani e bisognosi <strong>di</strong> assistenza.<br />
Su circa 44.000 anziani, sulla base <strong>di</strong> parametri <strong>di</strong><br />
valutazione nazionali, è possibile stimare che le persone<br />
non autosufficienti ammontino a circa 8.800.<br />
Una parte <strong>di</strong> esse è seguita dai servizi sanitari e sociali,<br />
come si può desumere dai dati relativi a fine <strong>2009</strong>:<br />
1. circa 1.500 persone ospiti <strong>di</strong> strutture residenziali<br />
per non autosufficienti, <strong>di</strong> cui circa 800<br />
con finanziamento della quota sanitaria da parte<br />
dell’ASL <strong>BI</strong> (in me<strong>di</strong>a 1.400 € al mese, pari a<br />
circa metà della retta);<br />
2. 1.161 persone in lista <strong>di</strong> attesa per l’integrazione<br />
della retta, <strong>di</strong> cui 665 già in struttura a<br />
91<br />
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE<br />
proprie spese e 496 in casa propria. Molti <strong>di</strong><br />
questi ultimi avevano chiesto <strong>di</strong> entrare in lista<br />
<strong>di</strong> attesa a scopo “precauzionale”, visti i lunghi<br />
tempi <strong>di</strong> attesa per il finanziamento;<br />
Percentuale <strong>di</strong> Anziani residenti<br />
nel territorio dell’ASL <strong>BI</strong><br />
al 1/1/<strong>2009</strong><br />
Fonte: S.I.T.A., Sistema Informativo Territoriale<br />
Ambientale, Provincia <strong>di</strong> Biella<br />
92<br />
3. circa 700 persone in strutture residenziali per<br />
pazienti autosufficienti. In parte possono, nel<br />
frattempo, aver avuto una riduzione della propria<br />
autonomia;
4. più <strong>di</strong> 3.000 persone seguite dalle cure domiciliari<br />
dell’ASL <strong>BI</strong>, in parte insieme ai servizi sociali<br />
dei consorzi;<br />
5. 1.263 e 833 persone rispettivamente seguite a<br />
domicilio dai Consorzi IRIS e CISSABO.<br />
Rimane un numero stimato intorno alle 3.000<br />
persone anziane non autosufficienti, non seguite<br />
dai servizi sociali e sanitari.<br />
La tabella successiva elenca il ventaglio delle<br />
opportunità <strong>di</strong>sponibili nel Biellese in favore degli<br />
anziani non autosufficienti, or<strong>di</strong>nate in base all’intensità<br />
assistenziale crescente.<br />
Ad inizio <strong>2009</strong> sono state formalizzate le nuove<br />
Unità <strong>di</strong> Valutazione Geriatrica (UVG) <strong>di</strong>strettuali,<br />
a cui partecipano attivamente i consorzi socioassistenziali.<br />
Esse definiscono il percorso assistenziale<br />
più adatto alla persona anziana non autosufficiente<br />
utilizzando, a seconda dei casi, gli interventi domiciliari,<br />
semiresidenziali o residenziali. Il progetto in<strong>di</strong>viduale<br />
è finalizzato a favorire il più possibile la permanenza<br />
della persona anziana non autosufficiente<br />
nel proprio domicilio ed a ridurre le richieste <strong>di</strong> istituzionalizzazione<br />
avanzate a scopo precauzionale.<br />
TIPOLOGIE DI INTERVENTO IN FAVORE DEGLI ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI<br />
CONTESTO INTERVENTO<br />
Domiciliare Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) anche con fisioterapia<br />
ADI per cure palliative<br />
Assistenza Domiciliare Programmata (ADP) dal me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> famiglia<br />
Servizio Infermieristico Domiciliare (SID)<br />
Assistenza domiciliare dei comuni e dei consorzi<br />
Assegni <strong>di</strong> cura<br />
Telesoccorso<br />
Altre iniziative <strong>di</strong> sostegno alla domiciliarità<br />
ADI lungoassistenza (attivabile da giugno <strong>2009</strong>)<br />
Semiresidenziale Centri Diurni Integrati (CDI)<br />
Centri Diurni Alzheimer (CDA)<br />
Residenziale a breve<br />
termine<br />
Residenziale a me<strong>di</strong>o -<br />
lungo termine<br />
Struttura Cure Interme<strong>di</strong>e (SCI) <strong>di</strong> Trivero<br />
Post degenza a Bioglio<br />
Nucleo RSA per pazienti con Alzheimer a Occhieppo Inferiore<br />
Hospice <strong>di</strong> Biella<br />
RSA alta intensità<br />
RAF me<strong>di</strong>a intensità<br />
RAF bassa intensità<br />
RSA per pazienti psichiatrici anziani non autosufficienti<br />
Ospedale Trattamento dell’evento patologico acuto, post-acuto, <strong>di</strong> riabilitazione e lungodegenza<br />
93<br />
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE<br />
LE CuRE DOMICILIARI<br />
L’ASL <strong>BI</strong> può contare su circa 50 infermieri, 2<br />
fisioterapisti e alcuni me<strong>di</strong>ci specialisti, che effettuano<br />
più <strong>di</strong> 25.000 interventi sanitari all’anno,<br />
oltre all’opera capillare dei me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> famiglia (per<br />
approfon<strong>di</strong>menti vedere il paragrafo 2.2.4).<br />
I servizi gestiti dai consorzi si avvalgono, per<br />
il CISSABO, <strong>di</strong> 16 Operatori Socio Sanitari (OSS),<br />
6 assistenti sociali e un supporto amministrativo,<br />
mentre per il consorzio IRIS operano 10 assistenti<br />
sociali, 25 OSS, 4 ADEST, 2 amministrativi e 7 altri<br />
operatori.<br />
Nelle zone ove è più sviluppata la richiesta/offerta<br />
<strong>di</strong> servizi domiciliari, è generalmente minore il ricorso<br />
all’istituzionalizzazione della persona anziana.<br />
LE STRuTTuRE SEMIRESIDENZIALI<br />
L’Azienda garantisce una dotazione <strong>di</strong> 65 posti<br />
semiresidenziali, sud<strong>di</strong>visi tra i Centri Diurni Integrati<br />
(CDI) ed i Centri Diurni Alzheimer (CDA).<br />
Nel corso degli ultimi anni per il finanziamento<br />
della quota sanitaria presso tali centri, la spesa<br />
dell’ASL <strong>BI</strong> è costantemente cresciuta.<br />
Nel corso del <strong>2010</strong> sono stati accre<strong>di</strong>tati ulteriori<br />
posti semiresidenziali.<br />
LE STRuTTuRE RESIDENZIALI<br />
Il territorio biellese (per la parte <strong>di</strong> competenza<br />
dell’ASL <strong>BI</strong>, Valle Sessera esclusa) può avvalersi <strong>di</strong><br />
una straor<strong>di</strong>naria dotazione <strong>di</strong> posti letto in strutture<br />
per anziani, come si può dedurre dalle tabelle<br />
in basso.<br />
In presenza <strong>di</strong> in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> tale portata, rimane<br />
comunque inalterata la richiesta <strong>di</strong> inserimento in<br />
struttura, con in<strong>di</strong>ci che aumentano <strong>di</strong> anno in anno.<br />
Anche la spesa sostenuta dall’ASL <strong>BI</strong> e dai consorzi<br />
socio-assistenziali biellesi è <strong>di</strong> assoluto rilievo,<br />
come si può desumere dalla tabella riportata<br />
nella pagina seguente relativa al 2008. Il <strong>2009</strong>, il<br />
RISORSE ECONOMICHE IMPEGNATE DALL’ASL <strong>BI</strong> PER I CENTRI DIURNI DEL TERRITORIO<br />
2006 2007 2008 <strong>2009</strong> gEN-SET<br />
<strong>2010</strong><br />
Centri Diurni Alzheimer 205.160 241.122 267.754 278.090 240.000<br />
Centri Diurni Integrati 232.743 263.860 258.470 257.420 216.000<br />
Totale<br />
In euro<br />
437.903 504.982 526.224 535.510 456.000<br />
POSTI LETTO OGNI 100 ANZIANI ≥ 65 ANNI<br />
AUTOSUFFICIENTI E NON AUTOSUFFICIENTI*<br />
N.<br />
ASL <strong>BI</strong> 5,60<br />
Regione Piemonte 3,68<br />
Italia 1,98<br />
* Dati ISTAT 2005<br />
94<br />
POSTI LETTO OGNI 100 ANZIANI ≥ 65 ANNI NON<br />
AUTOSUFFICIENTI<br />
N.<br />
ASL VC 3,13<br />
ASL <strong>BI</strong> 4,05<br />
ASL NO 2,09<br />
ASL VCO 1,98<br />
REGIONE PIEMONTE 2,49<br />
* Dati ISTAT 2005
cui dato consolidato non è ancora <strong>di</strong>sponibile, ha<br />
visto un ulteriore sensibile incremento <strong>di</strong> risorse.<br />
In sostanza, quin<strong>di</strong>, ai quasi 800 anziani a cui<br />
viene riconosciuto il pagamento della quota sanitaria,<br />
sono destinati i 2/3 circa delle risorse messe<br />
a <strong>di</strong>sposizione dall’ASL <strong>BI</strong> e dai comuni per gli anziani<br />
non autosufficienti, mentre gli interventi domiciliari<br />
ne impiegano circa 1/3.<br />
Permane inoltre una certa <strong>di</strong>somogeneità nella<br />
<strong>di</strong>sposizione delle varie tipologie <strong>di</strong> posti letto<br />
(ad alta, bassa e me<strong>di</strong>a intensità assistenziale) nel<br />
territorio biellese, come si può desumere dalla<br />
piantina nella pagina seguente.<br />
SPESA PER ANZIANI NEL 2008<br />
TOTALE ASL bI CONSORZI<br />
DOMICILIARE E RESIDENZIALE 19.453.642 16.213.157 3.240.485<br />
Domicilio Assistenti<br />
Famigliari<br />
Supporto<br />
domiciliare<br />
Quota per pagare contributi 108.000 108.000<br />
Assegni <strong>di</strong> cura 610.960 610.960<br />
Legge “Bin<strong>di</strong>” per formazione 30.000 30.000<br />
Telesoccorso 53.000 53.000<br />
Cure domiciliari 4.603.939 3.343.017 1.260.922<br />
Semi-residenziale Centro Diurno Integrato 362.250 258.470 103.780<br />
Centro Diurno Alzheimer 387.754 267.754 120.000<br />
Residenziale temporaneo Ricovero temporaneo <strong>di</strong> sollievo 25.000 25.000<br />
Post-degenza e Struttura Cure<br />
Interme<strong>di</strong>e<br />
807.404 777.404 30.000<br />
Hospice 792.178 792.178<br />
Nucleo dementi 353.798 353.798<br />
Residenziale a tempo RAF bassa<br />
971.262<br />
indefinito<br />
RAF me<strong>di</strong>a 11.319.359 5.080.300 898.823<br />
In euro<br />
RSA alta 4.368.974<br />
95<br />
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE<br />
Posti <strong>di</strong>sponibili in struttura<br />
ogni 100 anziani residenti<br />
Dati riferiti al <strong>2009</strong>.<br />
Fonte: S.I.T.A., Sistema Informativo<br />
Territoriale Ambientale, Provincia<br />
<strong>di</strong> Biella<br />
96
INVESTIMENTI DALL’ASL <strong>BI</strong> PER LE STRUTTURE RESIDENZIALI<br />
2006 2007 2008 <strong>2009</strong><br />
Post Degenza e Cure Interme<strong>di</strong>e 650.374 698.913 777.404 825.300<br />
Nucleo Residenziale Alzheimer 320.762 351.640 353.798 362.031<br />
Hospice <strong>di</strong> Biella (ospita in gran parte 746.591<br />
anziani)<br />
806.051 792.178 811.462<br />
RAF e RSA (alta, me<strong>di</strong>a e bassa<br />
intensità assistenziale)<br />
8.134.481 9.744.530 10.409.881 10.943.588<br />
Totale residenziale 9.852.208 11.601.134 12.333.261 12.942.381<br />
In euro<br />
L’impegno economico è costantemente aumentato<br />
negli ultimi anni, in modo significativo.<br />
Tale spesa è relativa al numero <strong>di</strong> posti letto per<br />
i quali l’ASL <strong>BI</strong> sostiene il pagamento della quota<br />
sanitaria (per il turn-over il numero <strong>di</strong> persone è<br />
sensibilmente superiore a quello dei posti letto).<br />
Con il Piano <strong>di</strong> Rientro del <strong>2010</strong> è rimasta im-<br />
N. posti letto<br />
(giornate <strong>di</strong> degenza<br />
finanziate /365)<br />
Il nuovo ecografo della Ra<strong>di</strong>ologia <strong>di</strong> Cossato<br />
mutata la spesa de<strong>di</strong>cata al settore, ma per compensare<br />
l’onere per gli incrementi alle rette riconosciute<br />
a livello regionale, è stato necessario<br />
adottare negli ultimi mesi un blocco temporaneo<br />
degli inserimenti in casa <strong>di</strong> riposo degli anziani, il<br />
cui numero ha seguito la variazione in<strong>di</strong>cata nella<br />
tabella.<br />
POSTI LETTO IN RSA E RAF FINANZIATI DALL’ASL <strong>BI</strong><br />
2006 2007 2008 <strong>2009</strong> <strong>2010</strong><br />
590 667 710 740 707<br />
97<br />
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE<br />
Il dato del <strong>2009</strong> corrisponde a 1,74 posti letto<br />
ogni 100 anziani residenti. La Regione Piemonte ha<br />
in<strong>di</strong>cato il 2% come obiettivo da perseguire entro<br />
il <strong>2010</strong>. Oggi, sulla base delle risorse <strong>di</strong>sponibili,<br />
siamo ancora ad un livello più basso. Tuttavia, Biella<br />
si colloca ai primi posti, come si può desumere<br />
dalle tabelle a fondo pagina.<br />
La lista <strong>di</strong> attesa per il finanziamento della<br />
quota sanitaria, nonostante il rilevante impegno<br />
economico, ha continuato a crescere. Solo verso<br />
fine del <strong>2009</strong> (a marzo era stato raggiunto il valore<br />
più alto) il numero <strong>di</strong> persone in attesa ha accennato<br />
a <strong>di</strong>minuire, grazie ai sostegni domiciliari previsti<br />
dalla Regione Piemonte.<br />
Nel corso del <strong>2009</strong>, il tempo me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> attesa per<br />
il finanziamento della quota sanitaria oscillava tra i<br />
671 giorni <strong>di</strong> gennaio ed i 797 <strong>di</strong> novembre. Le persone<br />
con maggior punteggio <strong>di</strong> gravità attendono<br />
me<strong>di</strong>amente <strong>di</strong> meno.<br />
POSTI LETTO FINANZIATI DALLE ASL DEL PIEMONTE NORD ORIENTALE NEL 2008<br />
ASL bI ASL VC ASL NO ASL VCO<br />
N. posti finanziati per 100 anziani 1,85 1,84 1,45 1,22<br />
INVESTIMENTO PER GLI ANZIANI DELLE ASL DEL PIEMONTE NORD ORIENTALE NEL 2008<br />
Confronto tra le ASL del Piemonte<br />
Nord orientale in merito<br />
ASL bI ASL VC ASL NO ASL VCO<br />
Popolazione > 65 anni al 31-12-2007 43.936 43.951 71.668 40.067<br />
Finanziamento per rette in RSA e RAF 10.420.536 8.947.338 13.662.830 6.664.541<br />
Spesa me<strong>di</strong>a per anziano<br />
In euro<br />
237,18 203,58 190,64 166,33<br />
PERSONE IN LISTA DI ATTESA PER IL FINANZIAMENTO DELLA qUOTA SANITARIA<br />
Data rilevazione 31 DICEMbRE 31 DICEMbRE 31 DICEMbRE 30 MARZO <strong>2009</strong> 27 NOVEMbRE<br />
2006<br />
2007<br />
2008<br />
<strong>2009</strong><br />
N. persone in attesa 954 1.021 1.169 1.260 1.151<br />
98
Una rilevazione effettuata nel maggio <strong>2009</strong> sulle<br />
1.300 persone in lista <strong>di</strong> attesa ha evidenziato le<br />
seguenti collocazioni abitative:<br />
In sintesi, appaiono emergere le seguenti considerazioni:<br />
- l’impegno economico sugli interventi residenziali<br />
è <strong>di</strong> gran lunga superiore rispetto a quello<br />
dei settori domiciliare e semiresidenziale ed è<br />
prevalentemente a carico dell’ASL <strong>BI</strong> (93% ASL<br />
<strong>BI</strong> e 7% consorzi intercomunali) ed è molto improbabile<br />
che nei prossimi anni possa ulteriormente<br />
aumentare;<br />
- il sistema <strong>di</strong> spesa è profondamente iniquo:<br />
molte risorse economiche vengono riservate<br />
a poche persone (circa 790 persone ottengono<br />
un finanziamento me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> circa 1.400 €/mese),<br />
mentre più <strong>di</strong> 1.000 persone in lista <strong>di</strong> attesa non<br />
ottengono alcun contributo (salvo eventuale integrazione-retta<br />
dei consorzi, relativa alla quota<br />
alberghiera per le persone in<strong>di</strong>genti) ed a queste<br />
si potrebbero aggiungere altre 700 persone,<br />
attualmente ospitate in strutture per autosufficienti<br />
a proprie spese, che potrebbero trovarsi a<br />
breve in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> ridotta autonomia;<br />
- il Biellese ha una dotazione molto rilevante <strong>di</strong><br />
posti letto in strutture residenziali e per molti<br />
anni sono state rilasciate licenze e<strong>di</strong>lizie<br />
(dai comuni) e autorizzazioni al funzionamento<br />
(dall’ASL) senza una programmazione.<br />
Oggi è evidente che una struttura residenziale:<br />
CONDIZIONE DEGLI ANZIANI IN LISTA D’ATTESA PER IL FINANZIAMENTO DELLA qUOTA SANITARIA<br />
N. % N. %<br />
In casa <strong>di</strong> riposo a proprie spese 657 50,6%<br />
A casa propria, da soli 228 17,5%<br />
A casa propria, con altre persone<br />
Ospiti <strong>di</strong> parenti o conoscenti<br />
273<br />
51<br />
21%<br />
3,9%<br />
609 46,8%<br />
Altra con<strong>di</strong>zione (ad esempio, con badante) 57 4,4%<br />
Dato non <strong>di</strong>sponibile 34 2,6%<br />
Totale 1.300 100%<br />
non serve un solo comune ma anche i comuni<br />
limitrofi;<br />
ha dei costi che non attengono tanto alla realizzazione<br />
della struttura, quanto piuttosto<br />
alla gestione successiva;<br />
ottiene il pareggio <strong>di</strong> bilancio con una <strong>di</strong>mensione<br />
me<strong>di</strong>o-grande (circa 60 letti);<br />
- nonostante i posti numerosi ed i finanziamenti<br />
elevati, la lista <strong>di</strong> attesa per ottenere il pagamento<br />
della quota sanitaria è assai consistente<br />
(anche se, grazie all’attivazione <strong>di</strong> maggiori sostegni<br />
alla domiciliarità, accenna a <strong>di</strong>minuire).<br />
I tempi <strong>di</strong> attesa sono conseguentemente molto<br />
lunghi e la richiesta <strong>di</strong> istituzionalizzazione,<br />
spesso per motivi “precauzionali”, è elevata;<br />
- i servizi domiciliari economicamente più sostenibili,<br />
che in molti casi permetterebbero il mantenimento<br />
della persona nella propria abitazione,<br />
necessiterebbero <strong>di</strong> ulteriori sviluppi;<br />
- l’integrazione istituzionale fra ASL <strong>BI</strong> e i consorzi<br />
rappresenta un punto <strong>di</strong> forza. Sul tema<br />
anziani vi è stata con<strong>di</strong>visione anche con i due<br />
coor<strong>di</strong>namenti delle case <strong>di</strong> riposo del Biellese<br />
e con le organizzazioni sindacali;<br />
99<br />
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE<br />
- risulta molto sviluppato il cosiddetto “terzo<br />
settore”: soprattutto nel volontariato si trovano<br />
realtà <strong>di</strong> grande valore.<br />
Le azioni conseguenti e le proposte per il futuro<br />
possono essere così riassunte:<br />
- si è concordato <strong>di</strong> ritenere, almeno per il biennio<br />
<strong>2010</strong>-2011, ampiamente coperto il fabbisogno<br />
<strong>di</strong> posti letto per strutture residenziali per<br />
anziani nel territorio biellese. Si considera imprescin<strong>di</strong>bile<br />
che la valutazione <strong>di</strong> un nuovo progetto<br />
venga effettuata in momenti <strong>di</strong> decisione<br />
sovra-comunale deputati alla programmazione<br />
locale (Comitato dei sindaci <strong>di</strong> <strong>di</strong>stretto, Assemblea<br />
dei sindaci dei consorzi). L’ASL esprimerà<br />
parere negativo all’autorizzazione per l’apertura<br />
o l’ampliamento <strong>di</strong> strutture, che non siano con<strong>di</strong>vise<br />
dagli organismi assembleari suddetti;<br />
- è stato incrementato il numero <strong>di</strong> posti letto in<br />
RSA-RAF a breve termine (letti <strong>di</strong> sollievo), destinando<br />
ad essi una maggiore quota delle risorse<br />
<strong>di</strong>sponibili;<br />
100<br />
- la strategia <strong>di</strong> riconversione delle risorse e potenziamento<br />
del settore domiciliare è ambiziosa<br />
e complessa e passa attraverso logiche <strong>di</strong> partecipazione<br />
e concertazione dei <strong>di</strong>versi attori del<br />
welfare locale;<br />
- qualora si realizzasse l’opportunità <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>ficare<br />
o incrementare le risorse investite nel sistema,<br />
sia da parte dell’ASL <strong>BI</strong>, che dei comuni e dei<br />
consorzi, è necessario che esse vengano impiegate<br />
per il rafforzamento degli interventi <strong>di</strong> carattere<br />
domiciliare, piuttosto che residenziale.<br />
2.7.3 Immigrati<br />
Le persone straniere residenti nel Biellese<br />
rappresentano il 5,3% della popolazione. I minori<br />
sono l’8,7%, pari ad oltre 2.200 ragazzi, e 1 nuovo<br />
nato su 8 è straniero. questi dati sono comunque<br />
inferiori alla me<strong>di</strong>a regionale.<br />
Si tratta <strong>di</strong> una popolazione relativamente giovane,<br />
prevalentemente nordafricana e balcanica,<br />
con una predominanza femminile, connessa all’occupazione<br />
nei servizi alla persona.<br />
Le problematiche che possono emergere nascono<br />
dalla tendenza ad impiegare gli stranieri in<br />
ambiti lavorativi rischiosi, dalle loro <strong>di</strong>fficoltà nella<br />
comunicazione, dal <strong>di</strong>fficile inserimento scolastico<br />
e sociale dei minori, dalle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> vita spesso<br />
degradate, dalle patologie <strong>di</strong> importazione. Particolarmente<br />
delicata è la relazione con gli immigrati<br />
non in regola, su cui influisce il timore dell’allontanamento<br />
e della non conoscenza dei servizi e delle<br />
opportunità. In caso <strong>di</strong> per<strong>di</strong>ta del lavoro comporta<br />
il venir meno del permesso <strong>di</strong> soggiorno e il passaggio<br />
<strong>di</strong> intere famiglie già integrate dallo status<br />
<strong>di</strong> “regolare” a quello <strong>di</strong> “irregolare”.<br />
Il Centro ISI (Informazione Sanitaria Immigrati),<br />
attivo dal 1998 e con sportelli a Biella e Trivero, opera<br />
nell’ottica della tutela della <strong>di</strong>gnità umana, con una
serie <strong>di</strong> iniziative nei confronti della popolazione immigrata.<br />
Le sue attività si esplicitano nei seguenti ambiti:<br />
- informazione, promozione ed educazione sanitaria<br />
(materiale informativo multilingue), supporto<br />
nella comunicazione a fronte <strong>di</strong> problemi<br />
specifici, formazione nella prevenzione primaria<br />
delle malattie sessualmente trasmesse;<br />
- tutela della gravidanza, della maternità e della<br />
salute dei minori, anche con l’estensione degli<br />
screening alle donne straniere non regolari,<br />
supporto psicologico;<br />
- rilascio della tessera sanitaria per Stranieri Temporaneamente<br />
Presenti (STP) o Europei Non Iscrivibili<br />
(ENI), che nel <strong>2009</strong> è integrato nel sistema<br />
AURA (Archivio Unitario Regionale degli Assistiti);<br />
Attività del Centro Informazione Sanitaria Immigrati<br />
- monitoraggio dei bisogni sanitari, con creazione<br />
<strong>di</strong> una banca dati per l’integrazione dei <strong>di</strong>versi<br />
centri ISI e con l’Ufficio Regionale <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento,<br />
ma anche ricerca <strong>di</strong> risposte <strong>di</strong> tipo<br />
sanitario o amministrativo;<br />
- assistenza me<strong>di</strong>ca d’urgenza e <strong>di</strong> base, ivi compreso<br />
l’Ambulatorio “Migrazione e Salute”, in cui<br />
operano un me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina generale, uno psicologo,<br />
un sociologo e un me<strong>di</strong>atore culturale;<br />
- supporto a stranieri in <strong>di</strong>fficoltà nell’ambito del<br />
“Progetto Rosa”, in cui sono coinvolti me<strong>di</strong>co,<br />
psicologo e me<strong>di</strong>atore culturale, dal <strong>2010</strong> con<br />
interventi <strong>di</strong> “Me<strong>di</strong>cina Narrativa” per ricollegare<br />
e comprendere le persone nel proprio specifico<br />
contesto e “Terapia Familiare”.<br />
101<br />
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE<br />
L’attività è supportata dalla cooperativa Mosaico<br />
che garantisce la <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> me<strong>di</strong>atori culturali<br />
anche presso l’Ospedale degli Infermi <strong>di</strong> Biella,<br />
in particolare nella Struttura <strong>di</strong> Ostetricia e Ginecologia<br />
e nel Pronto Soccorso. L’Ospedale si avvale<br />
del Centro ISI anche per risolvere situazioni in cui<br />
sia <strong>di</strong>fficile pianificare l’assistenza o la <strong>di</strong>missione<br />
a causa <strong>di</strong> problemi linguistici o sociali.<br />
2.7.4 Persone con <strong>di</strong>sabilità<br />
L’Organizzazione Mon<strong>di</strong>ale della Sanità considera<br />
la <strong>di</strong>sabilità la conseguenza o il risultato <strong>di</strong><br />
una complessa relazione tra la con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> salute<br />
<strong>di</strong> un in<strong>di</strong>viduo, i fattori personali e i fattori ambientali,<br />
che rappresentano le circostanze in cui vive<br />
l’in<strong>di</strong>viduo. Ne consegue che ogni in<strong>di</strong>viduo, date<br />
le proprie con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> salute, può trovarsi in un<br />
ambiente con caratteristiche che possono limitare<br />
o restringere le proprie capacità funzionali e <strong>di</strong><br />
partecipazione sociale.<br />
È chiaro che l’utenza afferente all’area riabilitativa<br />
può presentare, a parità <strong>di</strong> <strong>di</strong>agnosi o con<strong>di</strong>zione<br />
<strong>di</strong> salute, bisogni molto <strong>di</strong>fferenziati tra loro,<br />
che necessitano interventi, percorsi e risorse altrettanto<br />
<strong>di</strong>fferenziati.<br />
In Ospedale, presso la Struttura Complessa <strong>di</strong><br />
Me<strong>di</strong>cina Riabilitativa, confluiscono in modo preferenziale<br />
le <strong>di</strong>sabilità complesse, che presentano<br />
la necessità <strong>di</strong> un’attenta gestione clinica ed<br />
organizzativa nei vari setting assistenziali <strong>di</strong>sponibili<br />
(ricovero, day-hospital, ambulatorio, domicilio)<br />
e l’integrazione tra più specialità cliniche.<br />
L’aumento <strong>di</strong> 4 posti letto (da 16 a 20) del reparto<br />
ospedaliero, avvenuto a metà <strong>2009</strong>, ha consentito<br />
42 ricoveri or<strong>di</strong>nari e 10 day-hospital in più, contribuendo<br />
alla riduzione della mobilità passiva, con<br />
un buon giu<strong>di</strong>zio degli utenti, espresso attraverso i<br />
questionari <strong>di</strong> gra<strong>di</strong>mento. Al fine <strong>di</strong> ridurre il <strong>di</strong>sa-<br />
102<br />
gio che comporta il ricorso a centri fuori provincia<br />
è in corso un’intesa con la casa <strong>di</strong> cura La Vialarda<br />
quale centro <strong>di</strong> erogazione <strong>di</strong> ricoveri <strong>di</strong> riabilitazione<br />
<strong>di</strong> I livello.<br />
Per avvicinare i luoghi delle decisioni sulla attribuzione<br />
delle risorse ai luoghi dove si esprime il bisogno,<br />
sono in corso <strong>di</strong> attivazione presso i Distretti<br />
le “Unità Multi<strong>di</strong>sciplinare <strong>di</strong> Valutazione della Disabilità”<br />
(UMVD) per i soggetti con meno <strong>di</strong> 65 anni,<br />
secondo le in<strong>di</strong>cazioni che la Regione ha emanato<br />
nel marzo <strong>2010</strong>. Queste unità hanno il compito <strong>di</strong><br />
recepire, ampliandole, le attuali competenze dell’<br />
Unità Valutativa Han<strong>di</strong>cap (UVH). Quest’ultima nel<br />
<strong>2009</strong> si è riunita 12 volte ed ha esaminato 39 casi,<br />
nel <strong>2010</strong> sette sono stati gli incontri e 74 i casi esaminati.<br />
L’ASL <strong>BI</strong> si trova in una situazione privilegiata<br />
rispetto all’introduzione <strong>di</strong> tale approccio, avendo<br />
anticipato negli ultimi anni le in<strong>di</strong>cazioni regionali<br />
sia per quanto riguarda l’utilizzo dello strumento <strong>di</strong><br />
classificazione delle <strong>di</strong>sabilità (ICF) sia per quanto<br />
riguarda l’attuazione dell’integrazione tra <strong>di</strong>mensione<br />
sanitaria e <strong>di</strong>mensione socio-assistenziale.<br />
Ciò consentirà <strong>di</strong> ricondurre ad un unico organismo<br />
la molteplicità dei centri decisionali e <strong>di</strong> realizzare<br />
un continuum delle risposte rispetto al naturale<br />
continuum dei bisogni.<br />
Per promuovere l’utilizzo della classificazione<br />
internazionale della <strong>di</strong>sabilità l’Azienda <strong>di</strong> Biella<br />
collabora con l’A.R.S. (Agenzia Regionale Sanità)<br />
del Friuli Venezia Giulia nella sperimentazione del<br />
progetto CCM (Centro nazionale per la prevenzione<br />
e il controllo delle malattie), per la messa a punto<br />
<strong>di</strong> protocolli <strong>di</strong> valutazione della <strong>di</strong>sabilità.<br />
In coerenza alle scelte attuate dalla Regione<br />
Piemonte con la DGR 51-11389/2003, nel <strong>2010</strong> si<br />
è avviato un “tavolo sulle <strong>di</strong>sabilità” con la par-
tecipazione delle strutture residenziali e semiresidenziali.<br />
Sulla base <strong>di</strong> un primo documento<br />
programmatico si è attivata una ricognizione sugli<br />
ospiti, volta a ridefinire le modalità <strong>di</strong> inserimento<br />
e gestione degli stessi. Le ragioni <strong>di</strong> tale iniziativa<br />
si basano su due esigenze:<br />
- attribuire ad ogni situazione in carico un livello<br />
<strong>di</strong> intensità assistenziale;<br />
- passare da una logica <strong>di</strong> “collocamento in un<br />
posto” ad una logica <strong>di</strong> “attivazione <strong>di</strong> un progetto”<br />
con tutte le implicazioni etiche, politiche<br />
ed organizzative <strong>di</strong> tale scelta.<br />
Al momento si è conclusa la rivalutazione dei<br />
soggetti collocati in regime residenziale. La valutazione<br />
è stata effettuata dagli operatori dell’ASL <strong>BI</strong><br />
e dei Consorzi competenti per territorio congiuntamente<br />
agli operatori delle strutture ospitanti con<br />
un elevato grado <strong>di</strong> con<strong>di</strong>visione del giu<strong>di</strong>zio finale<br />
riferito ad ogni ospite. L’obiettivo finale <strong>di</strong> questo<br />
lavoro è <strong>di</strong> giungere ad una attribuzione <strong>di</strong> intensità<br />
del bisogno assistenziale omogenea e con<strong>di</strong>visa<br />
per tutte le persone <strong>di</strong>sabili ovunque collocate<br />
dalla quale partire per un progetto in<strong>di</strong>vidualizzato,<br />
compreso il rientro nel biellese della gran parte dei<br />
soggetti collocati in strutture fuori provincia.<br />
La valutazione permetterà alle comunità locali<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>sporre <strong>di</strong> elementi adeguati e comprensibili,<br />
per conoscere le caratteristiche e l’entità delle<br />
iniziative a favore della <strong>di</strong>sabiltà e per decidere<br />
le politiche <strong>di</strong> assegnazione delle risorse ad essa<br />
de<strong>di</strong>cate.<br />
La situazione delle persone biellesi con <strong>di</strong>sabilità<br />
ospitate in strutture in regime residenziale e<br />
semi-residenziale è illustrata dalla tabella a piè <strong>di</strong><br />
pagina.<br />
La collaborazione con le istituzioni territoriali<br />
si esplica nel Progetto “Oltre la Diagnosi”<br />
(che riguarda i soggetti <strong>di</strong>sabili da zero a 3 anni)<br />
e nell’Unità <strong>di</strong> Valutazione Geriatrica (per soggetti<br />
<strong>di</strong>sabili over 65).<br />
Un altro passo avanti è stato realizzato nella<br />
semplificazione dei percorsi <strong>di</strong> presa in carico della<br />
<strong>di</strong>sabilità, con la revisione <strong>di</strong> alcune procedure,<br />
concertate insieme ai MMG e PLS, quali la prescrizione<br />
degli ausili assistenziali, a cui si accede senza<br />
più liste d’attesa, e la riabilitazione domiciliare<br />
con una maggiore facilità <strong>di</strong> accesso allo specialista<br />
e/o tecnico della riabilitazione. Ciò sta comportando<br />
un aumento degli accessi domiciliari, delle<br />
prescrizioni <strong>di</strong> ausili, dell’addestramento e degli<br />
interventi educativi rivolti a coloro che prestano<br />
assistenza.<br />
La presa in carico <strong>di</strong> soggetti in età evolutiva<br />
presenta aspetti delicati: nel bambino non è sempre<br />
facile definire il momento riabilitativo rispetto<br />
al momento <strong>di</strong> adattamento ambientale e per loro,<br />
PERSONE <strong>BI</strong>ELLESI OSPITATE IN STRUTTURE RESIDENZIALI O SEMI-RESIDENZIALI<br />
2008 <strong>2009</strong> <strong>2010</strong>*<br />
N. soggetti in struttura<br />
residenziale<br />
90 93 102<br />
N. soggetti in struttura<br />
semi - residenziale<br />
103 104 110<br />
Totale<br />
*proiezione per l’anno <strong>2010</strong><br />
193 197 212<br />
103<br />
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE<br />
forse più che con gli adulti, è necessario coinvolgere<br />
tutto il nucleo familiare nel percorso riabilitativo<br />
scelto. Non sono poi da sottovalutare i luoghi della<br />
loro socializzazione e della loro crescita, primo fra<br />
tutti la scuola. La Regione, in sintonia con quanto<br />
sopra espresso per gli adulti, definisce anche in<br />
questo caso linee <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo che favoriscano l’integrazione<br />
tra aziende sanitarie, enti gestori funzioni<br />
socio-assistenziali, istituti scolastici, enti <strong>di</strong><br />
formazione professionale per alunni con <strong>di</strong>sabilità<br />
o con esigenze educative speciali.<br />
In quest’ottica è nata una proficua collaborazione<br />
tra la Struttura <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Riabilitativa e l’Area<br />
del Dipartimento Materno Infantile, con cui si sono<br />
con<strong>di</strong>visi e perfezionati protocolli per la presa in<br />
carico dei soggetti in età evolutiva presso l’ASL <strong>BI</strong><br />
e presso le strutture situate sul territorio (Centri<br />
<strong>di</strong> Riabilitazione Domus Laetitiæ <strong>di</strong> Sagliano Micca<br />
e Giovanni XXIII <strong>di</strong> Lessona) per <strong>di</strong>sabilità motorie,<br />
psicomotorie e logope<strong>di</strong>che. Ciò ha permesso<br />
<strong>di</strong> ottimizzare le risorse <strong>di</strong>sponibili, in un’ottica <strong>di</strong><br />
rete per l’area minori e, in piccola parte, per la <strong>di</strong>sabilità<br />
a maggiore complessità dell’adulto.<br />
Nella tabella sinottica a piè pagina è evidenziato<br />
l’andamento dei costi, esclusi quelli <strong>di</strong> personale<br />
proprio de<strong>di</strong>cato, sostenuti dall’ASL negli ultimi tre<br />
anni.<br />
Un ambito nuovo <strong>di</strong> strutturazione <strong>di</strong> percorsi<br />
per la <strong>di</strong>sabilità cronica si sta avviando con le<br />
associazioni <strong>di</strong> malati, in un’ottica <strong>di</strong> collaborazione<br />
e <strong>di</strong> ampliamento dell’offerta, rendendo in tal<br />
modo <strong>di</strong>sponibili ai pazienti le soluzioni più vicine<br />
alle problematiche presentate. In particolare, sta<br />
prendendo corpo un percorso terapeutico riabilitativo<br />
per pazienti affetti da sclerosi multipla, con<br />
la collaborazione della Struttura <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Riabilitativa,<br />
<strong>di</strong> Neurologia, dell’AISM (Associazione<br />
Italiana Sclerosi Multipla) e della Domus Laetitiæ<br />
<strong>di</strong> Sagliano. Un percorso simile, non ancora formalizzato,<br />
si sta con<strong>di</strong>videndo con l’Associazione<br />
Amici Parkinsoniani Biellesi.<br />
COSTI SOSTENUTI DALL’ASL <strong>BI</strong> PER LE DISA<strong>BI</strong>LITÀ<br />
2008 <strong>2009</strong> <strong>2010</strong>*<br />
Rette per soggetti in regime residenziale 2.376.074 2.314.394 2.348.166<br />
Rette per soggetti in regime semiresidenziale<br />
1.039.238 1.075.230 1.095.262<br />
Contributo agli interventi educativi per<br />
la <strong>di</strong>sabilità erogati dai consorzi IRIS e<br />
CISSABO<br />
602.095 651.447 651.000<br />
Trattamenti riabilitativi ambulatoriali<br />
erogati dalle strutture “Domus Laetitiae” e<br />
“Giovanni XXIII”<br />
409.324 486.887 496.000<br />
Totale<br />
*proiezione per l’anno <strong>2010</strong><br />
In euro<br />
4.426.731 4.527.958 4. 590.428<br />
104
2.8 Le attività <strong>di</strong> maggiore interesse<br />
per persone con specifiche patologie<br />
2.8.1 Persone con problemi <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenza<br />
I servizi per le tossico<strong>di</strong>pendenze si occupano<br />
degli interventi preventivi, curativi, riabilitativi e <strong>di</strong><br />
riduzione del danno a favore delle persone affette<br />
da situazioni <strong>di</strong> assuefazione patologica da sostanze<br />
legali e illegali o dai nuovi comportamenti <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenza.<br />
Nel Biellese i consumi <strong>di</strong> eroina sono stabili,<br />
quelli <strong>di</strong> cocaina in aumento e significativo è il<br />
fenomeno dei “policonsumatori”, che assumono<br />
cocaina ed altri psicostimolanti insieme a cannabis<br />
e alcool. L’ alcool-<strong>di</strong>pendenza rappresenta<br />
comunque il problema quantitativamente più rilevante.<br />
Si rileva un abbassamento dell’età me<strong>di</strong>a<br />
<strong>di</strong> approccio alle sostanze e <strong>di</strong> consumo abituale,<br />
nonché una scarsa conoscenza e consapevolezza<br />
dei rischi legati al policonsumo e all’associazione<br />
con l’alcool. È importante poi ricordare che chi<br />
consuma questo tipo <strong>di</strong> sostanze mette spesso in<br />
atto comportamenti a rischio <strong>di</strong> natura ed intensità<br />
<strong>di</strong>verse, dall’esposizione all’HIV, alla guida pericolosa,<br />
ad atti <strong>di</strong> violenza.<br />
Il Servizio per le Tossico<strong>di</strong>pendenze (Ser.T)<br />
dell’ASL <strong>BI</strong> è collocato all’interno del Dipartimento<br />
Funzionale delle Dipendenze in cui vi operano:<br />
- due unità ambulatoriali, una a Biella e una a<br />
Cossato;<br />
- una unità per la riduzione del danno (Drop in) a<br />
Biella;<br />
- una unità <strong>di</strong> assistenza ai detenuti tossico<strong>di</strong>pendenti<br />
presso la Casa Circondariale <strong>di</strong> Biella.<br />
Gli obiettivi del servizio, a cui si accede in modalità<br />
<strong>di</strong>retta e con <strong>di</strong>ritto all’anonimato, sono<br />
orientati all’erogazione dei trattamenti <strong>di</strong>mostratisi<br />
più efficaci e ad attenuare le problematiche<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>sadattamento sociale e <strong>di</strong> criminalità, legate<br />
alla tossico<strong>di</strong>pendenza, puntando sul graduale<br />
reinserimento sociale e lavorativo della persona.<br />
Si rivolgono al Ser.T soprattutto persone che<br />
usano, abusano o che hanno sviluppato una vera e<br />
propria <strong>di</strong>pendenza da sostanze psicoattive (eroina,<br />
cocaina, alcool, psicofarmaci, cannabis, “nuove<br />
droghe”). Esistono anche altre forme <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenza:<br />
gioco d’azzardo, tabacco, nuove tecnologie, lavoro,<br />
sesso con problematiche e rilevanze sanitarie<br />
tra <strong>di</strong> loro assai <strong>di</strong>verse, per le quali sarebbe ipotizzabile<br />
un trattamento specifico.<br />
Dal punto <strong>di</strong> vista dell’importanza delle ricadute<br />
sanitarie, meritano particolare attenzione la<br />
cura degli alcolisti e la consulenza a chi desidera<br />
smettere <strong>di</strong> fumare.<br />
Presso il Drop In <strong>di</strong> Biella sono accolte, in completo<br />
anonimato e senza formalità, persone che<br />
vivono la propria tossico<strong>di</strong>pendenza in modo “sommerso”<br />
o in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> particolare <strong>di</strong>sagio sociale<br />
e che non si rivolgono spontaneamente ai servizi.<br />
A queste persone, oltre ad interventi finalizzati al<br />
contenimento <strong>di</strong> problemi sanitari, vengono offerte<br />
azioni <strong>di</strong> sostegno sul versante dell’emarginazione<br />
sociale. Nel <strong>2009</strong> si sono verificati circa 3.500<br />
accessi, nei primi 9 mesi del <strong>2010</strong> 2.688 accessi.<br />
Una parte non molto rilevante ma significativa<br />
dell’utenza è inoltre costituita da genitori, familiari,<br />
amici o conoscenti <strong>di</strong> soggetti con problematiche <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>pendenza e da citta<strong>di</strong>ni che si rivolgono al servizio<br />
per consulenze o richieste <strong>di</strong> informazioni.<br />
Il numero <strong>di</strong> persone che, nell’ultimo decennio,<br />
è stato in cura presso il Ser.T è quasi raddoppiato<br />
(da 720 nel 1999 a 1.365 nel <strong>2009</strong>), principalmente<br />
per i seguenti fattori:<br />
105<br />
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE<br />
- abbassamento della soglia <strong>di</strong> accesso al servizio;<br />
- ritenzione dei pazienti già in carico;<br />
- incremento dell’afflusso <strong>di</strong> nuovi casi <strong>di</strong> alcolisti;<br />
- apertura <strong>di</strong> nuove attività in favore <strong>di</strong> chi decide<br />
<strong>di</strong> smettere <strong>di</strong> fumare.<br />
La rapida <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> trattamenti efficaci<br />
ha contribuito a ridurre in modo evidente il tasso<br />
locale <strong>di</strong> mortalità per overdose ed i comportamenti<br />
socialmente più problematici.<br />
Le modalità <strong>di</strong> intervento degli operatori si<br />
esplicano con un programma terapeutico-riabilitativo<br />
personalizzato, definito insieme alle persone<br />
in cura. In alcuni casi, si rende necessario un<br />
inserimento presso strutture residenziali (comunità<br />
terapeutiche, centri crisi): si tratta <strong>di</strong> una tipologia<br />
<strong>di</strong> trattamento che, pur riguardando meno<br />
del 10% dei pazienti in cura, impegna una quantità<br />
rilevante <strong>di</strong> risorse, prevalentemente economiche.<br />
Basti pensare che l’importo destinato dall’ASL <strong>BI</strong><br />
al pagamento delle rette <strong>di</strong> permanenza presso tali<br />
strutture nel <strong>2009</strong> è ammontato a 831.904 euro.<br />
Per i pazienti gravi multiproblematici si rende<br />
necessaria l’integrazione del Ser.T con gli altri servizi<br />
sanitari e con i servizi sociali per assicurare la<br />
continuità terapeutica. Ciò comporta la definizione<br />
<strong>di</strong> modalità e procedure unitarie, attraverso l’applicazione<br />
<strong>di</strong> protocolli <strong>di</strong> presa in carico congiunta.<br />
Nel <strong>2009</strong> sono stati applicati il Protocollo d’intesa<br />
per la gestione delle patologie concomitanti con il<br />
Dipartimento <strong>di</strong> Salute Mentale e il Protocollo per<br />
le procedure relative all’accertamento <strong>di</strong> assenza<br />
<strong>di</strong> tossico<strong>di</strong>pendenza, in collaborazione con la Me<strong>di</strong>cina<br />
del Lavoro ed il Laboratorio Analisi.<br />
Nei primi mesi del <strong>2010</strong> è stato formalizzato il<br />
Protocollo per la gestione delle donne tossico<strong>di</strong>pendenti<br />
gravide tra il Dipartimento Materno Infantile<br />
e il Dipartimento <strong>di</strong> Patologia delle Dipendenze.<br />
Gli interventi vengono effettuati <strong>di</strong>rettamen-<br />
106<br />
te dall’ASL <strong>BI</strong>, oppure in collaborazione con enti e<br />
associazioni del privato sociale (soprattutto quelli<br />
preventivi). Infatti il servizio collabora con le scuole<br />
me<strong>di</strong>e inferiori e superiori per svolgere indagini<br />
e progetti in cui sono coinvolti studenti ed<br />
insegnanti.<br />
Con l’ASL VC, l’ASL VCO e l’ASL NO si conducono<br />
progetti su comportamenti a rischio relativi alla<br />
guida in stato <strong>di</strong> ebbrezza. Si mantiene una stretta<br />
collaborazione con la Provincia <strong>di</strong> Biella attraverso<br />
la partecipazione ai tavoli <strong>di</strong> concertazione sulla<br />
tossico<strong>di</strong>pendenza e sono stati organizzati con la<br />
Regione Piemonte gruppi sul tema della <strong>di</strong>pendenza.<br />
Costante è il rapporto con gli operatori <strong>di</strong> altri<br />
servizi sociali o sanitari per consulenze, collaborazioni<br />
o attività <strong>di</strong> supporto.<br />
2.8.2 Persone con problemi <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio<br />
mentale<br />
Ogni persona si relaziona con il mondo esterno,<br />
quello in cui viviamo e con il proprio mondo interno.<br />
Nella relazione con il “mondo dentro <strong>di</strong> sé”<br />
spesso vive il <strong>di</strong>sagio, la sofferenza, il tormento, a<br />
volte la follia. I dolori dell’anima, non raramente,<br />
sopravanzano i dolori del corpo e possono rappresentare<br />
un peso che non si può portare da soli. A<br />
rompersi è la relazione con se stessi, con la famiglia,<br />
con la comunità e il “supporto” può richiedere<br />
una pluralità <strong>di</strong> interventi sanitari e sociali, in<strong>di</strong>viduali<br />
e collettivi, che coinvolgono professionisti ed<br />
ambiti <strong>di</strong> cura <strong>di</strong>fferenziati.<br />
L’assistenza psichiatrica nell’ASL <strong>BI</strong> è affidata al<br />
Dipartimento <strong>di</strong> Salute Mentale (DSM). Comprende<br />
una parte territoriale (Centri <strong>di</strong> Salute Mentale,<br />
sistema riabilitativo) ed una parte ospedaliera<br />
(Servizio Psichiatrico <strong>di</strong> Diagnosi e Cura) tra loro<br />
integrate, al fine <strong>di</strong> accompagnare il paziente<br />
sia nella fase acuta <strong>di</strong> malattia che nel percorso
Inaugurazione Centro <strong>di</strong> Salute Mentale in località Paruzza - Distretto 2 - Cossato<br />
terapeutico-riabilitativo privilegiando, ove possibile,<br />
l’assistenza territoriale e domiciliare.<br />
I Centri <strong>di</strong> Salute Mentale (CSM). Le persone<br />
seguite presso i due Centri <strong>di</strong> Salute Mentale <strong>di</strong><br />
Biella e Cossato sono 4.300 e gli utenti che si sono<br />
rivolti ai centri per una visita nel solo <strong>2009</strong> sono<br />
stati oltre 1.000, con un incremento del 40% rispetto<br />
all’anno precedente. Il dato sta registrando una<br />
lieve flessione nel <strong>2010</strong>.<br />
Il CSM <strong>di</strong> Biella. Grazie al trasferimento<br />
dall’ospedale alla nuova sede in via Campagnè,<br />
avvenuto nel <strong>di</strong>cembre 2007, il servizio opera in<br />
ambienti più ampi ed accoglienti. Gli spazi lasciati<br />
liberi hanno consentito la realizzazione del reparto<br />
<strong>di</strong> degenza psichiatrica. Sono inoltre attivi due<br />
centri <strong>di</strong>urni.<br />
Il CSM <strong>di</strong> Cossato. Nel <strong>di</strong>cembre <strong>2009</strong> il centro<br />
è stato trasferito dal Poliambutorio <strong>di</strong> via Pier Maffei<br />
alla struttura in località Paruzza, inaugurata ad<br />
inizio <strong>di</strong>cembre <strong>2009</strong>. Il trasferimento è stato pos-<br />
sibile, in seguito all’ultimazione dei lavori del primo<br />
lotto, al termine <strong>di</strong> un progetto avviato nel 1995<br />
e che aveva visto il ripetuto blocco dei lavori per il<br />
fallimento <strong>di</strong> quattro <strong>di</strong>tte appaltatrici. Oltre a dare<br />
una sede più adeguata al centro, ciò ha consentito<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>sporre dello spazio necessario alla ricollocazione<br />
delle attività del Distretto <strong>di</strong> Cossato.<br />
Nella seconda porzione dello stabile della Paruzza,<br />
<strong>di</strong> proprietà dell’Azienda, dovrà essere trasferito<br />
il centro <strong>di</strong>urno, ora collocato in una villetta che<br />
necessita <strong>di</strong> ristrutturazione. Nello stesso immobile<br />
troverà inoltre collocazione una nuova struttura residenziale<br />
psichiatrica per 10 posti letto.<br />
OFFERTA AMbuLATORIALE<br />
Queste le aree <strong>di</strong> intervento particolarmente<br />
qualificanti:<br />
- miglioramento dell’accessibilità al servizio, attraverso<br />
l’apertura <strong>di</strong> se<strong>di</strong> decentrate in particolare<br />
nei comuni “<strong>di</strong> confine”. Nel Distretto <strong>di</strong><br />
Biella sono stati attivati gli ambulatori decentrati<br />
<strong>di</strong> Cavaglià, Mongrando, Andorno. In quello<br />
<strong>di</strong> Cossato è attivo l’ambulatorio <strong>di</strong> Ponzone;<br />
107<br />
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE<br />
- riduzione dei tempi me<strong>di</strong> <strong>di</strong> attesa per le prime<br />
visite, dai 10,5 giorni del 2008 ai 7,5 giorni del<br />
<strong>2010</strong>;<br />
- potenziamento dell’attività domiciliare, dalle<br />
2.200 visite del 2008 alle oltre 2.600 del <strong>2009</strong> e,<br />
presumibilmente, del <strong>2010</strong>;<br />
- contenimento del ricorso al Trattamento Sanitario<br />
Obbligatorio (TSO).<br />
IL SISTEMA RIAbILITATIVO<br />
La revisione del sistema riabilitativo è stata resa<br />
possibile dal nuovo modello operativo che prevede<br />
una stretta relazione <strong>di</strong> partnership pubblico-privato<br />
per la gestione dei progetti riabilitativi, e che<br />
si articola su tre aree <strong>di</strong> intervento:<br />
- la “casa” intesa come luogo dell’abitare e che<br />
comprende tutti i presi<strong>di</strong> residenziali;<br />
- la “socialità” al fine <strong>di</strong> favorire l’integrazione dei<br />
pazienti nel contesto sociale allargato;<br />
- il “lavoro” come strumento terapeutico essenziale<br />
per restituire autonomia e <strong>di</strong>gnità personale.<br />
L’affidamento del servizio ha contenuti fortemente<br />
innovativi che privilegiano appunto progetti<br />
riabilitativi personalizzati.<br />
Nel <strong>2009</strong> è stata avviata la fase <strong>di</strong> sperimentazione<br />
<strong>di</strong> questo nuovo modello con la definizione<br />
<strong>di</strong> alcune linee strategiche generali:<br />
- riduzione dei ricoveri in comunità collocate fuori<br />
dal Biellese (nel <strong>2009</strong> è stato possibile accogliere<br />
nelle nostre strutture 4 dei 14 pazienti fuori<br />
provincia);<br />
- miglioramento della appropriatezza e monitoraggio<br />
dei ricoveri in comunità protette al fine <strong>di</strong><br />
evitare fenomeni <strong>di</strong> cronicizzazione;<br />
- riduzione dei posti letto in comunità protette<br />
con contestuale incremento in presi<strong>di</strong> più piccoli,<br />
flessibili e a maggiore valenza riabilitativa;<br />
108<br />
- progressivo trasferimento degli impegni finanziari<br />
e <strong>di</strong> personale dalla gestione delle strutture<br />
verso il sostegno <strong>di</strong> progetti in<strong>di</strong>vidualizzati e<br />
possibilmente domiciliari.<br />
Complessivamente alla fine del <strong>2009</strong> erano utilizzati<br />
33 posti in comunità protetta, rispetto ai 43<br />
dell’anno precedente, con una riduzione del 23%. I<br />
posti in comunità alloggio e gruppi appartamento<br />
sono passati invece da 28 nel 2008 a 43 nel <strong>2009</strong><br />
con un incremento del 54%. Il <strong>di</strong>partimento <strong>di</strong>spone<br />
poi <strong>di</strong> circa 45 posti in nuclei <strong>di</strong> convivenza collocati<br />
in vari appartamenti <strong>di</strong> piccole <strong>di</strong>mensioni.<br />
Nel <strong>2010</strong> è stato avviato un servizio <strong>di</strong> assistenza<br />
domiciliare.<br />
Al fine <strong>di</strong> stimolare la crescita delle abilità, anche<br />
residuali, per una maggior autonomia personale<br />
e sociale, il DSM ha sempre posto grande attenzione<br />
all’area dell’inserimento lavorativo, anche<br />
grazie al coinvolgimento e alla responsabilizzazione<br />
<strong>di</strong> enti ed agenzie formative e del lavoro (ad es.,<br />
accordo con la Provincia <strong>di</strong> Biella - Centro per l’impiego).<br />
Nonostante la crisi economica il numero <strong>di</strong><br />
inserimenti lavorativi è cresciuto nell’ultimo anno<br />
passando da 121 nel 2008 a 130 nel <strong>2009</strong>.<br />
IL REPARTO OSPEDALIERO<br />
(SERVIZIO PSIChIATRICO DI DIAgNOSI E CuRA)<br />
Aperto nel maggio 2008, a luglio funzionava già a<br />
pieno regime riducendo in modo significativo sia i ricoveri<br />
in SPDC esterni sia quelli presso case <strong>di</strong> cura<br />
private (come mostrato nel grafico) ed evitando a<br />
pazienti e famiglie il <strong>di</strong>sagio <strong>di</strong> lunghi spostamenti.<br />
Gli attuali 8 posti, pur rappresentando una risposta<br />
importante ai bisogni, in particolare legati<br />
all’urgenza, non risultano sufficienti. I documenti<br />
<strong>di</strong> programmazione nazionali e regionali in<strong>di</strong>cano
un fabbisogno <strong>di</strong> 1 posto letto ogni 10.000 abitanti,<br />
cioè per il biellese <strong>di</strong> 17-18 posti. Nel <strong>2010</strong> la Direzione<br />
ha deciso <strong>di</strong> ampliare il reparto con altri 6<br />
posti letto più 1 per le emergenze al secondo piano<br />
del pa<strong>di</strong>glione Cartotti, senza attendere l’ultimazione<br />
del nuovo ospedale. I lavori sono stati ultimati<br />
e si stanno valutando le compatibilità con il piano<br />
<strong>di</strong> rientro, per l’assunzione del personale.<br />
La corretta gestione <strong>di</strong> particolari situazioni,<br />
quali le urgenze psichiatriche e le problematiche<br />
legate ad abuso <strong>di</strong> sostanze, è garantita da percorsi<br />
definiti con gli altri reparti e servizi (pronto soccorso,<br />
neuropsichiatria infantile, Ser.T).<br />
Di particolare rilievo, inoltre:<br />
- la partecipazione dei familiari e degli utenti è garantita<br />
dalla presenza all’interno del Consiglio<br />
del Dipartimento <strong>di</strong> rappresentanti delle associazioni<br />
“Per Contare <strong>di</strong> Più” e “Diritti e Doveri”;<br />
- nel territorio biellese è attivo il “Tavolo della<br />
comunità che guarisce” che raccoglie al suo<br />
interno tutti i soggetti istituzionali (enti locali,<br />
Dati dei ricoveri<br />
I dati riferiti al <strong>2010</strong> sono una proiezione sulla base dei dati dei primi 10 mesi<br />
Provincia, Consorzi dei servizi sociali, sindacati,<br />
ASL) e <strong>di</strong> volontariato (Caritas Diocesana, associazioni<br />
delle famiglie e degli utenti, associazioni<br />
<strong>di</strong> volontariato) coinvolti e interessati al tema<br />
della “salute mentale”;<br />
- è stato riaperto il centro <strong>di</strong> ascolto “Contatto<br />
Disagio” che si pone la finalità <strong>di</strong> favorire il contatto<br />
tra i portatori <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio, le loro famiglie e i<br />
servizi competenti;<br />
- progetto “Orecchio teso” iniziativa per la prevenzione<br />
e cura del rischio <strong>di</strong> suici<strong>di</strong>o, con la<br />
collaborazione <strong>di</strong> associazione AUSER, Caritas,<br />
Telefono Amico Biella;<br />
- nel novembre <strong>2009</strong> Silvio Zamoraghi, e<strong>di</strong>tore<br />
torinese, ha pubblicato: “Il Mondo <strong>di</strong> Emanuele.<br />
Vent’anni <strong>di</strong> salute mentale a Biella: storia <strong>di</strong> un<br />
cambiamento sociale” a cura <strong>di</strong> Davide Lasagno.<br />
Il libro è stato commissionato dall’Associazione<br />
“Emanuele Lomonaco Far Pensare”, per ricordare<br />
l’opera del dottor Lomonaco e testimoniare<br />
una buona realizzazione della Legge 180/78.<br />
109<br />
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE<br />
2.8.3 Pazienti oncologici<br />
I progressi scientifici degli ultimi anni hanno<br />
cambiato la storia della malattia oncologica. I pazienti<br />
con tumore vivono molto più a lungo <strong>di</strong> 30<br />
anni fa, ma non è sempre facile convivere con questa<br />
malattia, che comporta ansie, paure, accertamenti,<br />
lunghi trattamenti. Anche quando si ottiene<br />
la remissione della malattia sono sempre incombenti<br />
le paure <strong>di</strong> una reci<strong>di</strong>va.<br />
Tutto ciò viene con<strong>di</strong>viso con gli oncologi, che<br />
sono il punto <strong>di</strong> riferimento per i pazienti, anche<br />
per la loro funzione <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento nei confronti<br />
dei <strong>di</strong>versi specialisti che concorrono alle cure.<br />
Inaugurazione del nuovo reparto <strong>di</strong> degenza <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina e Oncologia.<br />
110<br />
Il Dipartimento Funzionale <strong>di</strong> Oncologia - Polo<br />
Oncologico è stato istituito nel gennaio <strong>2009</strong> e riunisce<br />
strutture <strong>di</strong>verse, accomunate dal loro coinvolgimento<br />
nella <strong>di</strong>agnosi e cura dei pazienti affetti<br />
da tumore.<br />
Si avvale <strong>di</strong> una struttura <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento<br />
ovvero il Centro Accoglienza e Servizi (CAS). Qui<br />
pervengono le informazioni sui nuovi casi <strong>di</strong> tumore<br />
(circa 30 alla settimana) e si riuniscono i Gruppi<br />
Inter<strong>di</strong>sciplinari Cure (GIC), formati da <strong>di</strong>versi<br />
specialisti, che con<strong>di</strong>vidono i percorsi <strong>di</strong> cura dei<br />
loro pazienti.<br />
Le decisioni vengono registrate su una cartella<br />
clinica informatizzata, in modo che tutti gli specialisti<br />
possano accedere a <strong>di</strong>stanza ai dati clinici dei<br />
loro pazienti.<br />
A settembre <strong>2010</strong> risultano inseriti nel programma<br />
<strong>di</strong> gestione informatizzata dei dati clinici<br />
8.974 pazienti, mentre i pazienti attualmente in<br />
carico ai GIC sono 3.138, così sud<strong>di</strong>visi:<br />
N. PAZIENTI IN CARICO AI GIC al 30.09.<strong>2010</strong><br />
gIC N. pazienti<br />
Senologia 2.169<br />
Gastroenterologia 725<br />
Ginecologia 163<br />
Otorinolaringoiatria 81<br />
Totale 3.138<br />
Nell’anno <strong>2009</strong> i GIC hanno effettuato 136 incontri,<br />
<strong>di</strong>scutendo <strong>di</strong> 523 casi clinici.<br />
Per favorire le comunicazioni fra operatori e con<br />
gli utenti il Centro Accoglienza e Servizi si avvale <strong>di</strong><br />
un call center, finanziato dalla Fondazione Clelio<br />
Angelino, attivo tutti i giorni feriali dalle 8 alle 13,<br />
ove giungono quoti<strong>di</strong>anamente una cinquantina <strong>di</strong><br />
telefonate.
Il reparto è stato intitolato a Elvo Tempia Valenta<br />
“Gim”, a riconoscimento del suo impegno<br />
per l’oncologia biellese, e realizzato anche grazie<br />
all’importante contributo della Fondazione Edo<br />
ed Elvo Tempia.<br />
Si trova al terzo piano dell’area me<strong>di</strong>ca, vicino<br />
agli ambulatori e al day-hospital, in con<strong>di</strong>visione<br />
con la Me<strong>di</strong>cina interna. Le camere sono dotate <strong>di</strong><br />
letti articolati elettrici, che consentono una movimentazione<br />
agevole sia per il paziente sia per gli<br />
operatori. Tutti i locali sono stati arredati in modo<br />
da creare ambienti funzionali, confortevoli ma anche<br />
gradevoli. L’accogliente sala soggiorno offre<br />
vari servizi: televisione, biblioteca, videoteca, macchina<br />
per caffè e tisane, frigorifero a <strong>di</strong>sposizione<br />
dei pazienti. Quadri e fotografie alle pareti migliorano<br />
l’aspetto <strong>di</strong> tutti i locali.<br />
La dotazione <strong>di</strong> posti letto, inizialmente <strong>di</strong> 8,<br />
nel mese <strong>di</strong> ottobre del <strong>2009</strong> è stata portata a 12,<br />
per far fronte alla domanda sempre crescente.<br />
I dati <strong>di</strong> attività dell’Oncologia <strong>di</strong>mostrano come<br />
nei primi 9 mesi del <strong>2010</strong> si sia registrato, rispetto<br />
al <strong>2009</strong>, un forte aumento dell’attività <strong>di</strong> ricovero<br />
or<strong>di</strong>nario.<br />
Nel reparto è stata inoltre installata, con il<br />
contributo della Fondazione Edo ed Elvo Tempia<br />
una connessione “wireless” alla rete informatica,<br />
su cui si sta sperimentando l’impiego delle procedure<br />
informatiche per la gestione della cartella clinica<br />
e della terapia al letto dei pazienti. In questo<br />
modo si può garantire una riduzione <strong>di</strong> potenziali<br />
errori e un miglioramento nella comunicazione fra<br />
operatori. Molta attenzione è data all’integrazione<br />
fra me<strong>di</strong>ci, infermieri e operatori socio-sanitari ed<br />
al loro sostegno psicologico anche attraverso specifici<br />
incontri mensili.<br />
La valutazione dei bisogni dei pazienti viene<br />
effettuata ogni anno per un periodo continuativo <strong>di</strong><br />
due mesi, avvalendosi <strong>di</strong> strumenti <strong>di</strong> ricerca e del<br />
contributo degli psicologi per accertarsi dell’eventuale<br />
presenza <strong>di</strong> ansia e/o depressione dei pazienti<br />
che afferiscono al day-hospital <strong>di</strong> oncologia. Si sono<br />
ormai raccolti 1.196 questionari, fondamentali per il<br />
miglioramento dell’organizzazione del servizio.<br />
In tema <strong>di</strong> comunicazione, in questi anni si è arricchita<br />
la serie <strong>di</strong> opuscoli informativi, molto pratici,<br />
rivolti ai pazienti. I documenti sono <strong>di</strong>sponibili<br />
presso il day-hospital, ma sono anche scaricabili<br />
dal sito www.poloncologico.org.<br />
Attività<br />
ATTIVITÀ E PRODUZIONE STRUTTURA DI ONCOLOGIA<br />
<strong>2009</strong> gEN-SET <strong>2010</strong><br />
Ricovero or<strong>di</strong>nario N. <strong>di</strong>messi 208 150<br />
N. giorni <strong>di</strong> degenza 2.650 1.946<br />
Valore attività ricovero or<strong>di</strong>nario € 729.729 € 487.718<br />
Day hospital N. <strong>di</strong>messi day-hospital 578 125<br />
N. giorni degenza<br />
(day-hospital)<br />
7.864 3.689<br />
Ambulatorio N. prestazioni ambulatoriali 8.839 4.291<br />
Valore attività ambulatoriale € 262.030 € 139.835<br />
111<br />
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE<br />
Continua l’impegno del Polo Oncologico sul versante<br />
della ricerca clinica, ritenuta parte integrante<br />
dell’attività assistenziale. Due data manager 2 ,<br />
un’infermiera <strong>di</strong> ricerca (finanziata dal Fondo Tempia)<br />
ed un amministrativo hanno fornito il sostegno<br />
necessario alle innumerevoli sperimentazioni svolte<br />
ed in atto. Attualmente sono in atto 28 protocolli,<br />
che vedono coinvolti 133 pazienti.<br />
Motivo <strong>di</strong> orgoglio risulta essere il progetto <strong>di</strong><br />
ricerca clinica “SOFISEP”, che coinvolge 17 centri<br />
<strong>di</strong> tutta Italia con 270 pazienti arruolati. Il progetto,<br />
che è coor<strong>di</strong>nato dal Polo Oncologico in collaborazione<br />
con l’Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Firenze,<br />
è finalizzato alla valutazione dell’efficacia delle<br />
modalità <strong>di</strong> lavaggio dei cateteri venosi centrali<br />
totalmente impiantabili. Finanziato dal Fondo Edo<br />
“CONTACI”<br />
2 Coor<strong>di</strong>natore <strong>di</strong> sperimentazione clinica<br />
Tempia, è gestito dagli infermieri del Day Hospital<br />
Dipartimentale.<br />
Per maggiori approfon<strong>di</strong>menti sul programma <strong>di</strong><br />
screening oncologico, si rimanda al paragrafo 2.1.7.<br />
2.8.4 Pazienti affetti da <strong>di</strong>sturbi neurologici<br />
LA DEMENZA E LA MALATTIA DI ALZhEIMER<br />
La demenza è una sindrome clinica caratterizzata<br />
da per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> funzioni cognitive, tra cui la<br />
memoria, <strong>di</strong> entità tale da interferire con le usuali<br />
attività sociali e lavorative del paziente. Le demenze<br />
rappresentano la quarta causa <strong>di</strong> morte nella<br />
popolazione anziana con più <strong>di</strong> 65 anni nei paesi<br />
occidentali.<br />
Nel marzo <strong>2010</strong> è stata organizzata a Biella la 1 a mostra-convegno nazionale “CONTACI – convivere<br />
con il tumore, progetti, esperienze”. L’evento ha voluto dare voce e spazio a tutti coloro che si impegnano<br />
ogni giorno per migliorare l’assistenza ai malati <strong>di</strong> cancro e alle loro famiglie e “promuovere il<br />
confronto e lo scambio anche sulla <strong>di</strong>mensione umana della malattia”.<br />
CONTACI è stato organizzato grazie alla collaborazione tra ASL <strong>BI</strong>, CIPOMO (Collegio Italiano Primari<br />
Oncologi Me<strong>di</strong>ci Ospedalieri), Rete Oncologica del Piemonte e Valle d’Aosta e Associazione <strong>di</strong> pazienti<br />
Bianco Airone <strong>di</strong> Roma.<br />
Nell’incontro biellese, oltre alla mostra, sono state organizzate <strong>di</strong>verse sessioni plenarie, <strong>di</strong>eci laboratori<br />
e sono stati presentati 67 progetti provenienti da tutta Italia.<br />
Il successo e la risonanza nazionale dell’evento sono testimoniati dalla medaglia inviata dal Presidente<br />
della Repubblica Giorgio Napolitano e dalle lettera <strong>di</strong> apprezzamento del Ministro della Salute<br />
Ferruccio Fazio.<br />
Grazie alla collaborazione e alla sinergia tra il Fondo Edo Tempia e la Psicologia Ospedaliera è stato<br />
prodotto e presentato il video “La giornata del volontario”.<br />
Il Fondo Edo Tempia, oltre a provvedere al materiale educativo per un’alimentazione corretta, ha messo<br />
a <strong>di</strong>sposizione lo chef Giovanni Allegro, che ha cucinato cibi secondo le evidenze della ricerca scientifica<br />
che <strong>di</strong>mostra quanto l’alimentazione sia fondamentale per ridurre il rischio <strong>di</strong> ammalarsi <strong>di</strong> tumore.<br />
112
Nella Provincia <strong>di</strong> Biella è stato stimato che le<br />
demenze interessano il 5,30% della popolazione<br />
maschile ed il 7,20% <strong>di</strong> quella femminile.<br />
Solo una parte degli anziani colpiti da demenza,<br />
nei <strong>di</strong>versi sta<strong>di</strong> della malattia, usufruisce dei<br />
servizi appropriati: centri <strong>di</strong>urni, assistenza domiciliare<br />
integrata, assegni <strong>di</strong> cura. La maggior parte<br />
risiede al domicilio ed è indubbio che attualmente<br />
il maggior peso assistenziale grava sulle famiglie.<br />
Il coinvolgimento della famiglia nella cura,<br />
nell’assistenza, nel sostegno psicologico e nella<br />
tutela dell’anziano <strong>di</strong>venta sempre più impegnativo<br />
con l’aggravarsi della malattia. L’impatto dei costi<br />
sociali complessivi è rilevante e nettamente superiore<br />
a quelli sanitari e pone l’esigenza <strong>di</strong> un profondo<br />
adeguamento delle politiche <strong>di</strong> intervento, anche<br />
in riferimento ai dati epidemiologici, che confermano<br />
lo spostamento progressivo della prevalenza dei<br />
bisogni dagli interventi in acuzie agli interventi in<br />
regime <strong>di</strong> cronicità e <strong>di</strong> lungo-assistenza.<br />
La rete <strong>di</strong> servizi oggi <strong>di</strong>sponibile nel Biellese<br />
si articola sia a livello <strong>di</strong> territorio che a livello<br />
ospedaliero.<br />
Sul Territorio sono in funzione due Centri Diurni<br />
Alzheimer (CDA), situati ad Occhieppo Inferiore<br />
con 15 posti e a Trivero con 7 posti ed un Nucleo per<br />
Dementi con 20 posti letto, situato presso l’Istituto<br />
Cerino Zegna. Altre persone con demenza accedono<br />
ai Centri Diurni Integrati <strong>di</strong> Biella e Candelo.<br />
L’inserimento in liste d’attesa per accedere ai<br />
CDA viene effettuato dall’Unità <strong>di</strong> Valutazione Geriatrica<br />
(UVG) che si riunisce ogni 6 mesi circa.<br />
Nelle strutture residenziali si stima che il 50%<br />
dei ricoveri sia costituito da soggetti affetti da demenza<br />
in varie fasi, con spesa a carico dell’ASL<br />
quantificabile in 4 milioni <strong>di</strong> €/anno e in € 13.000<br />
per ciascun ricovero.<br />
In Ospedale viene svolta l’attività dell’Unità <strong>di</strong><br />
Valutazione Alzheimer, presso la Struttura <strong>di</strong> Neurologia<br />
è attivo un ambulatorio de<strong>di</strong>cato ai deterioramenti<br />
cognitivi. Per la <strong>di</strong>agnostica avanzata, ci si<br />
avvale <strong>di</strong> indagini liquorali 3 , <strong>di</strong> indagini genetiche<br />
(per le forme familiari) e funzionali (neurofisiologiche<br />
o <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina nucleare).<br />
Presso la Geriatria, all’ambulatorio <strong>di</strong>agnostico<br />
sono de<strong>di</strong>cate 5 ore settimanali e parte dell’ambulatorio<br />
quoti<strong>di</strong>ano, mentre il day-hospital e il dayservice<br />
geriatrico de<strong>di</strong>cano il 50% delle attività alla<br />
<strong>di</strong>agnostica delle demenze.<br />
Il personale me<strong>di</strong>co della Struttura <strong>di</strong> Post-<br />
Acuzie Geriatria segue gli aspetti specifici dei CDA<br />
sul territorio.<br />
3. Indagini che richiedono l’effettuazione <strong>di</strong> una puntura lombare,<br />
meto<strong>di</strong>ca sicura e praticamente indolore perché effettuata previa<br />
introduzione <strong>di</strong> anestetico locale, per ottenere il campione <strong>di</strong> liquido<br />
cefalo-rachi<strong>di</strong>ano da analizzare.<br />
113<br />
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE<br />
IL NuOVO PROgETTO<br />
Il 29 maggio 2007 l’ASL <strong>BI</strong> aveva definito, con<br />
il Comune <strong>di</strong> Biella, i Consorzi IRIS e CISSABO, le<br />
Organizzazioni Sindacali e i Coor<strong>di</strong>namenti delle<br />
Case <strong>di</strong> Riposo, un accordo per fronteggiare alcuni<br />
problemi in merito alla gestione delle demenze e<br />
per adottare strategie pluriennali.<br />
Nel corso del <strong>2010</strong> il progetto <strong>di</strong> razionalizzazione<br />
e <strong>di</strong> integrazione dei servizi per la demenza ha<br />
preso corpo ed è nato il “Centro per la memoria” un<br />
luogo <strong>di</strong> integrazione ospedale/territorio tra servizi<br />
e tra le <strong>di</strong>verse professionalità che vi opereranno.<br />
Nel <strong>2010</strong> è iniziata la sperimentazione internazionale<br />
<strong>di</strong> un principio attivo per la cura<br />
della malattia <strong>di</strong> Alzheimer e l’Ospedale <strong>di</strong> Biella<br />
rientra tra i pochi ospedali italiani che hanno<br />
avuto l’accre<strong>di</strong>tamento per partecipare allo stu<strong>di</strong>o,<br />
grazie alla professionalità dei sanitari, alle<br />
capacità organizzative <strong>di</strong>mostrate e alla forte<br />
integrazione tra Neurologia e Geriatria.<br />
La sperimentazione avrà una durata <strong>di</strong> due anni.<br />
ICTuS CEREbRALE<br />
L’ictus, per le <strong>di</strong>mensioni epidemiologiche e<br />
per l’impatto socio-economico rappresenta uno<br />
dei più importanti problemi sanitari della società<br />
occidentale, costituendo la prima causa <strong>di</strong> invali<strong>di</strong>tà<br />
permanente e la seconda causa <strong>di</strong> demenza.<br />
Con un’incidenza lievemente superiore alla me<strong>di</strong>a<br />
nazionale, nel territorio biellese si registrano oltre<br />
500 casi <strong>di</strong> ictus all’anno.<br />
Le strategie terapeutiche più avanzate nella<br />
gestione della fase acuta prevedono il complesso<br />
percorso per l’utilizzo della trombolisi. In questa<br />
Azienda nel <strong>2009</strong> è stato completato il percorso per<br />
il trattamento dell’ictus (dalla prevenzione alla riabilitazione),<br />
ottenendo l’autorizzazione Regionale<br />
114<br />
alla pratica della trombolisi sistemica, terapia infusionale<br />
che permette lo scioglimento del trombo<br />
che, occludendo l’arteria, causa l’ictus.<br />
La procedura va effettuata entro 3 ore dall’esor<strong>di</strong>o<br />
dei sintomi e su pazienti che rispondano ad una<br />
serie <strong>di</strong> criteri. Attualmente si stima che possano<br />
essere can<strong>di</strong>dati solo il 2% - 5% dei pazienti.<br />
La strettissima collaborazione tra le strutture<br />
del 118, del Pronto Soccorso, della Ra<strong>di</strong>ologia, del<br />
Laboratorio Analisi, della Me<strong>di</strong>cina Semintensiva<br />
e della Neurologia, ha consentito <strong>di</strong> sottoporre a<br />
trombolisi 3 soggetti colpiti da ictus già nel <strong>2009</strong> ed<br />
altri 2 nel primo semestre del <strong>2010</strong>.<br />
La gestione dei soggetti in fase acuta viene effettuata<br />
in un area semintensiva <strong>di</strong>partimentale,<br />
ove è presente anche un letto de<strong>di</strong>cato ai soggetti<br />
can<strong>di</strong>dati a trombolisi. Superata la fase acuta il<br />
paziente viene trasferito nel reparto <strong>di</strong> Neurologia<br />
per la miglior definizione <strong>di</strong>agnostica (cause, rischi,<br />
impostazione delle profilassi) e per iniziare la<br />
fase <strong>di</strong> riabilitazione. Il paziente che non ha in<strong>di</strong>cazioni<br />
ad un trattamento riabilitativo viene <strong>di</strong>messo<br />
dall’ospedale e preso in carico dai servizi territoriali<br />
o per un’assistenza domiciliare integrata<br />
o per un ricovero presso una residenza sanitaria<br />
assistenziale.<br />
LA MALATTIA DI PARkINSON AVANZATA<br />
ED I PARkISONISMI<br />
La malattia <strong>di</strong> Parkinson è dovuta a degenerazione<br />
della struttura nervosa che causa tremore a<br />
riposo, impaccio motorio, rigi<strong>di</strong>tà. La levodopa ha<br />
sicuramente mo<strong>di</strong>ficato in modo ra<strong>di</strong>cale la storia<br />
della malattia <strong>di</strong> Parkinson, migliorando la qualità<br />
e la durata della vita del paziente, ma facendo<br />
emergere anche una nuova sindrome: la malattia<br />
<strong>di</strong> Parkinson avanzata. Dopo alcuni anni <strong>di</strong> malattia<br />
in remissione o quasi, compaiono fenomeni <strong>di</strong>
locco motorio anche improvviso, movimenti involontari<br />
e manifestazioni fluttuanti non motorie<br />
come cadute <strong>di</strong> pressione, <strong>di</strong>sturbi comportamentali<br />
e <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ni del sonno. Tali fenomeni sono dovuti<br />
alla progressione naturale della malattia, con una<br />
riposta clinica al farmaco impreve<strong>di</strong>bile.<br />
Buona parte dei problemi è correlata al fatto<br />
che l’unica via pratica <strong>di</strong> somministrazione della<br />
levodopa è quella orale, che però <strong>di</strong>minuisce<br />
l’efficacia del farmaco. Per questo motivo è stato<br />
appositamente sviluppato un sistema per permettere<br />
l’infusione continua <strong>di</strong> levodopa, a livello del<br />
suo sito <strong>di</strong> assorbimento, il duodeno, grazie ad una<br />
PEG 4 e a una pompa <strong>di</strong> infusione portatile. È una<br />
meto<strong>di</strong>ca d’avanguar<strong>di</strong>a, messa a punto in Svezia<br />
oltre 10 anni fa, introdotta nel 2007 presso l’ASL <strong>BI</strong>.<br />
Attualmente i casi trattati sono 22, una casistica<br />
<strong>di</strong> riferimento a livello regionale, che ha stimolato<br />
l’interesse <strong>di</strong> esperti anche internazionali.<br />
A partire dal giugno 2008 è attiva l’Associazione<br />
Amici Parkinsoniani Biellesi, nata per offrire supporto<br />
ai pazienti e ai loro familiari.<br />
Nel biennio <strong>2009</strong>-<strong>2010</strong> sono state attivate una<br />
serie <strong>di</strong> nuove meto<strong>di</strong>che neurosonologiche (ecografie<br />
encefaliche) e neurofisiologiche (registrazioni<br />
poligrafiche e videopoligrafiche) de<strong>di</strong>cate alla<br />
<strong>di</strong>agnosi dei <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> movimento ed in particolare<br />
ai Parkinsonismi, mentre sono state consolidate<br />
altre meto<strong>di</strong>che meno usuali e quin<strong>di</strong> fortemente<br />
caratterizzanti, come i potenziali evocati motori.<br />
2.8.5 Pazienti car<strong>di</strong>opatici<br />
Il funzionamento del cuore può essere danneggiato<br />
da più malattie e dare sintomi <strong>di</strong>versi:<br />
dall’angina all’infarto, alle malattie delle valvole, ai<br />
<strong>di</strong>sturbi del ritmo, allo scompenso car<strong>di</strong>aco.<br />
4. Tubo che attraversa la cute dell’addome e viene posizionato nello<br />
stomaco<br />
Punto <strong>di</strong> riferimento ospedaliero per i pazienti<br />
car<strong>di</strong>opatici è la Struttura <strong>di</strong> Car<strong>di</strong>ologia. Nel corso<br />
del biennio la Car<strong>di</strong>ologia ospedaliera ha consolidato<br />
i risultati ottenuti negli anni precedenti.<br />
L’attività <strong>di</strong> emo<strong>di</strong>namica interventistica ha subito<br />
un ulteriore incremento, soprattutto per quanto<br />
concerne il numero e la complessità delle angioplastiche<br />
coronariche: 767 coronografie e 475<br />
angioplastiche nel <strong>2009</strong> e 587 coronografie e 355<br />
le angioplastiche eseguite nei primi nove mesi<br />
del <strong>2010</strong>. I pazienti che quoti<strong>di</strong>anamente afferiscono<br />
alla struttura sono ogni giorno più anziani e<br />
complessi, caratterizzati da pluripatologie sempre<br />
maggiori e gravi: la malattia coronarica in questi<br />
soggetti è molto avanzata ed interessa spesso numerosi<br />
vasi coronarici con un rischio operatorio<br />
chirurgico spesso proibitivo.<br />
La fragilità del paziente che lo rende spesso non<br />
operabile e la necessità <strong>di</strong> eseguire interventi <strong>di</strong> rivascolarizzazione<br />
multipli sono all’origine dell’incremento<br />
delle procedure interventistiche percutanee<br />
caratterizzate, per la loro minore invasività,<br />
da un rischio intraprocedurale minore.<br />
Nel <strong>2009</strong> è aumentato anche il numero <strong>di</strong> angioplastiche<br />
eseguite nei pazienti con infarto miocar<strong>di</strong>co<br />
acuto con 114 pazienti trattati con angioplastica<br />
coronarica in regime <strong>di</strong> reperibilità 24 ore<br />
su 24 (86 nei primi nove mesi del <strong>2010</strong>) non tanto<br />
perché è cambiata l’epidemiologia della malattia,<br />
ma perchè il servizio <strong>di</strong> emo<strong>di</strong>namica interventistica<br />
è risultato attivo per tutto l’anno 24 ore su 24<br />
e 7 giorni su 7 (nel 2008 l’attività 7 giorni su 7 era<br />
iniziata soltanto il 1° marzo).<br />
115<br />
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE<br />
Parallelamente all’incremento dell’attività <strong>di</strong><br />
emo<strong>di</strong>namica, è proseguita l’attività in sala <strong>di</strong> elettrofisiologia<br />
con particolare attenzione nei confronti<br />
dei pazienti affetti da aritmie complesse che<br />
nella grande maggioranza dei casi, non sono più<br />
costretti a trasferirsi in altri centri per eseguire<br />
un’ablazione della loro aritmia.<br />
116<br />
800<br />
700<br />
600<br />
500<br />
400<br />
300<br />
200<br />
100<br />
0<br />
Attività <strong>di</strong> emo<strong>di</strong>namica dal 2005 al <strong>2010</strong><br />
2005 2006 2007 2008 <strong>2009</strong> <strong>2010</strong>*<br />
Coronografie<br />
Angioplastiche<br />
* Proiezione per l’anno<br />
<strong>2010</strong> sulla base dei dati<br />
dei primi nove mesi<br />
La qualità dell’assistenza nei confronti dei pazienti<br />
car<strong>di</strong>opatici è migliorata grazie anche a nuove<br />
apparecchiature donate dalla Fondazione Cassa<br />
<strong>di</strong> Risparmio <strong>di</strong> Biella.<br />
Un nuovo sistema <strong>di</strong> monitoraggio centralizzato<br />
presso l’Unità Coronaria dell’Ospedale sostituisce<br />
dal maggio <strong>2010</strong> il precedente sistema che<br />
presentava caratteristiche tecnico-funzionali non<br />
più all’avanguar<strong>di</strong>a.<br />
Il nuovo sistema consente:<br />
- il monitoraggio in continuo dei parametri vitali<br />
<strong>di</strong> 8 postazioni letto, anziché 5;<br />
- il monitoraggio in movimento attraverso speciali<br />
monitor mobili, per controllare i parametri<br />
vitali del paziente anche durante spostamenti<br />
interni;<br />
- maggiore ricchezza e <strong>di</strong>fferenziazione dei parametri<br />
monitorati.
Un defibrillatore ad “onda bifasica” <strong>di</strong> nuova<br />
generazione permette <strong>di</strong> effettuare la defibrillazione<br />
con potenze elettriche <strong>di</strong> gran lunga inferiori,<br />
<strong>di</strong>minuendo i traumi superficiali causati dalla <strong>di</strong>ssipazione<br />
<strong>di</strong> energia a livello epidermico.<br />
Il personale abilitato può utilizzarlo sia con<br />
metodologia manuale tra<strong>di</strong>zionale sia in modalità<br />
semiautomatica e <strong>di</strong> procedere con attività <strong>di</strong> “pacing<br />
esterno” (effetto pace-maker con stimolazione<br />
esterna), <strong>di</strong> car<strong>di</strong>oversione e <strong>di</strong> monitoraggio dei<br />
parametri vitali, specie durante il trasporto intraospedaliero<br />
dei pazienti.<br />
Un ecografo intracoronarico basato sull’utilizzo<br />
<strong>di</strong> uno speciale catetere ad ultrasuoni, che permette<br />
<strong>di</strong> acquisire immagini relative ai tessuti dei<br />
vasi ematici <strong>di</strong>rettamente dall’interno delle arterie.<br />
Inoltre consente una dettagliata ed accurata misura<br />
del lume e della <strong>di</strong>mensione dei vasi, nonché del<br />
volume e della superficie delle placche e fornisce<br />
informazioni relative alla composizione della placca<br />
attraverso un esame istologico virtuale.<br />
L’annesso sistema “Pressure Wire” consente <strong>di</strong><br />
misurare la rilevanza emo<strong>di</strong>namica <strong>di</strong> una stenosi<br />
coronarica e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> modulare il tipo <strong>di</strong> intervento:<br />
l’emo<strong>di</strong>namista <strong>di</strong>spone <strong>di</strong> maggiori informazioni<br />
oggettive sul tipo e sull’entità della stenosi da<br />
trattare, così da poter ottimizzare l’intervento.<br />
Gli investimenti <strong>di</strong> questi ultimi anni sia in termini<br />
<strong>di</strong> dotazione tecnologiche, grazie al contributo<br />
della Fondazione Cassa <strong>di</strong> Risparmio, che <strong>di</strong> formazione<br />
professionale degli operatori, in termini<br />
<strong>di</strong> competenze ed esperienza acquisita, hanno permesso<br />
<strong>di</strong> consolidare ulteriormente i risultati <strong>di</strong> attività<br />
della struttura e quin<strong>di</strong> il rapporto <strong>di</strong> fiducia con<br />
i citta<strong>di</strong>ni, determinando sia nel <strong>2009</strong> che nel <strong>2010</strong><br />
una notevole riduzione della mobilità passiva.<br />
2.8.6 Pazienti <strong>di</strong>abetici<br />
Il <strong>di</strong>abete è una patologia cronica caratterizzata<br />
dalla presenza <strong>di</strong> elevati livelli <strong>di</strong> glucosio nel sangue.<br />
La prevalenza <strong>di</strong> questa malattia è in costante<br />
aumento, sia per l’invecchiamento della popolazione<br />
sia per le scorrette abitu<strong>di</strong>ni alimentari. Sono<br />
circa 9.000 pazienti, in gran parte biellesi, ma<br />
anche provenienti dalle province vicine, registrate<br />
dalla Diabetologia dell’ASL <strong>BI</strong> nel Registro Regionale<br />
Diabetici (RRD).<br />
L’incremento riscontrato, prevalentemente a<br />
carico del <strong>di</strong>abete <strong>di</strong> tipo 2, ha comportato una rivalutazione<br />
dell’assistenza sanitaria rivolta a questi<br />
pazienti, perché se da un lato si pone la questione<br />
della <strong>di</strong>sponibilità delle risorse, dall’altro emerge<br />
la necessità <strong>di</strong> garantire ai citta<strong>di</strong>ni interventi efficaci<br />
ed efficienti.<br />
A questo proposito, la Regione Piemonte ha<br />
stabilito un programma sanitario a “gestione integrata”,<br />
basato sul principio secondo cui il trattamento<br />
assistenziale e terapeutico da offrire alla<br />
persona affetta da <strong>di</strong>abete mellito (inteso come<br />
piano complessivo, dalla <strong>di</strong>agnosi ai successivi<br />
follow-up ed all’eventuale gestione delle complicanze)<br />
debba avvenire all’interno <strong>di</strong> un accordo <strong>di</strong><br />
reciproco impegno tra paziente, struttura <strong>di</strong>abetologica<br />
specialistica e me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina generale<br />
o pe<strong>di</strong>atra <strong>di</strong> libera scelta.<br />
È un percorso da affrontare in un’ottica <strong>di</strong> con<strong>di</strong>visione<br />
allargata, con la definizione <strong>di</strong> percorsi<br />
<strong>di</strong>agnostici e terapeutici, che pongono al centro<br />
dell’organizzazione assistenziale il paziente affetto<br />
da <strong>di</strong>abete mellito, al fine <strong>di</strong> fornire un trattamento<br />
continuativo per tutto l’arco della vita ed in ogni fase<br />
della malattia. Il programma regionale prevede la<br />
<strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> una base dati correlata al registro regionale,<br />
per il collegamento e la con<strong>di</strong>visione dei dati<br />
con la cartella informatizzata dei me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> famiglia.<br />
117<br />
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE<br />
A Biella, dove una modalità assistenziale analoga<br />
era già presente nel <strong>2009</strong>, il programma regionale<br />
ha dato un impulso decisivo alla realizzazione<br />
<strong>di</strong> questa rete integrata. I can<strong>di</strong>dati alla gestione<br />
integrata sono i <strong>di</strong>abetici <strong>di</strong> tipo 2 in buon compenso<br />
e senza complicanze evolutive: nel primo semestre<br />
del <strong>2010</strong> gli inserimenti sono già stati 1.800.<br />
Si è, inoltre, notato un trend <strong>di</strong> crescita delle<br />
prestazioni rese dal Servizio <strong>di</strong> Diabetologia<br />
(+12% nel <strong>2009</strong> ed un ulteriore +10% nel primo<br />
semestre <strong>2010</strong>). Nel <strong>2009</strong>, grazie ad un finanziamento<br />
regionale, è stata inserita a tempo pieno<br />
la figura della <strong>di</strong>etista, de<strong>di</strong>cata alla terapia me<strong>di</strong>ca<br />
nutrizionale, con approcci sia in<strong>di</strong>viduali sia <strong>di</strong><br />
gruppo. È stato infine avviato un graduale passaggio<br />
alla cartella clinica informatizzata, fondamentale<br />
per la con<strong>di</strong>visione “in rete” dei dati tra Regione,<br />
me<strong>di</strong>co specialista e me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> famiglia.<br />
2.8.7 Pazienti nefropatici cronici<br />
La malattia renale cronica, cioè l’insieme delle<br />
patologie croniche del rene con tendenza allo sviluppo<br />
<strong>di</strong> una insufficienza renale, rappresenta un<br />
problema <strong>di</strong> salute pubblica in tutti i paesi occidentali.<br />
La <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> malattia renale cronica nelle fasi<br />
118<br />
iniziale non è complessa e può evitare la progressione<br />
verso forme più avanzate <strong>di</strong> danno renale.<br />
La Nefrologia e Dialisi è attiva a Biella dal 1979<br />
e si occupa della terapia sostitutiva della funzione<br />
renale me<strong>di</strong>ante la <strong>di</strong>alisi o il trapianto <strong>di</strong> rene. Al<br />
30 settembre <strong>2010</strong> risultano seguiti trattati con<br />
emo<strong>di</strong>alisi 124 pazienti in ambito ospedaliero e nei<br />
2 centri presenti sul territorio (a Cossato e Cavaglià),<br />
22 pazienti in <strong>di</strong>alisi peritoneale domiciliare,<br />
89 pazienti con trapianto renale e 122 pazienti con<br />
insufficienza renale avanzata. Sono, inoltre, attivi<br />
6 ambulatori specialistici che seguono circa 2.500<br />
pazienti con varie tipologie <strong>di</strong> nefropatia.<br />
In particolare nel biennio <strong>2009</strong>-<strong>2010</strong>:<br />
• La Nefrologia dell’ASL <strong>BI</strong> ha proseguito l’attività<br />
<strong>di</strong> sensibilizzazione sulla malattia renale cronica.<br />
In occasione della Giornata Mon<strong>di</strong>ale del<br />
Rene, nel marzo <strong>2009</strong> ha pre<strong>di</strong>sposto uno stand<br />
presso il centro commerciale “I Giar<strong>di</strong>ni” e nel<br />
marzo <strong>2010</strong> presso “Gli Orsi”, offrendo suggerimenti<br />
sugli stili <strong>di</strong> vita utili alla prevenzione ed<br />
effettuando la misurazione gratuita della pressione<br />
arteriosa e della circonferenza addominale.<br />
Le persone con valori pressori elevati o con<br />
presenza <strong>di</strong> altri fattori <strong>di</strong> rischio per lo sviluppo<br />
<strong>di</strong> malattie renali sono state invitate a presentarsi<br />
gratuitamente presso l’ambulatorio per un<br />
controllo nefrologico completo.<br />
• È stato attivato il progetto “Dialisi peritoneale<br />
assistita a domicilio nel paziente anziano non<br />
autosufficiente”. L’obiettivo è trattare con la<br />
<strong>di</strong>alisi peritoneale tutti i pazienti che ne presentano<br />
le in<strong>di</strong>cazioni cliniche, <strong>di</strong>sponibili a un trattamento<br />
domiciliare, non autosufficienti per la<br />
gestione del trattamento stesso e senza la <strong>di</strong>sponibilità<br />
<strong>di</strong> un partner familiare su cui contare.
Il servizio, avviato in via sperimentale nel marzo<br />
<strong>2010</strong>, prevede l’invio a domicilio <strong>di</strong> un infermiere<br />
dell’ASL <strong>BI</strong> addestrato alla <strong>di</strong>alisi peritoneale<br />
per l’esecuzione del trattamento <strong>di</strong>alitico,<br />
<strong>di</strong> norma una o due volte al giorno. L’attività <strong>di</strong><br />
formazione ha interessato sia gli infermieri dei<br />
due Distretti dell’ASL <strong>BI</strong>, sia quelli delle RSA del<br />
territorio biellese. È assicurata la sorveglianza<br />
clinica dei pazienti avviati al progetto e la reperibilità<br />
sulle 24 ore sette giorni su sette <strong>di</strong> un<br />
me<strong>di</strong>co nefrologo e <strong>di</strong> un infermiere esperto in<br />
<strong>di</strong>alisi peritoneale, a supporto degli infermieri<br />
dei <strong>di</strong>stretti.<br />
• Nel mese <strong>di</strong> <strong>di</strong>cembre del <strong>2009</strong> è stata costituita,<br />
secondo le in<strong>di</strong>cazioni regionali, la Commissione<br />
Nefrologica Aziendale, per stabilire l’esistenza<br />
<strong>di</strong> una con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> non autosufficienza<br />
nei pazienti in <strong>di</strong>alisi domiciliare e <strong>di</strong> valutarne il<br />
grado, per l’erogazione <strong>di</strong> un contributo economico<br />
<strong>di</strong> sostegno alla <strong>di</strong>alisi domiciliare.<br />
Giornata <strong>di</strong> sensibilizzazione sulle malattie renali<br />
• In Regione Piemonte è attivo da alcuni anni un<br />
programma <strong>di</strong> trapianto preventivo, cioè effettuato<br />
prima che il paziente con insufficienza renale<br />
terminale debba ricorrere alla <strong>di</strong>alisi, per<br />
ora limitato soltanto al donatore vivente. I vantaggi<br />
sono rappresentati da risultati migliori in<br />
termini <strong>di</strong> sopravvivenza sia del paziente sia<br />
dell’organo trapiantato e da sensibili vantaggi<br />
per quanto riguarda la qualità della vita del<br />
paziente, che può giungere al trapianto evitando<br />
il trattamento <strong>di</strong>alitico. L’attivazione <strong>di</strong> un programma<br />
<strong>di</strong> trapianto preventivo ha comportato<br />
la soluzione <strong>di</strong> numerosi problemi <strong>di</strong> carattere<br />
organizzativo. I primi due trapianti preventivi<br />
su pazienti biellesi seguiti dalla Nefrologia<br />
sono stati effettuati a <strong>di</strong>cembre 2008 e ad ottobre<br />
<strong>2009</strong>; altre due persone stanno completando<br />
la lunga fase <strong>di</strong> preparazione al trapianto<br />
ed è molto probabile che gli interventi vengano<br />
eseguiti entro il <strong>2010</strong>.<br />
2.8.8 Pazienti affetti da malattie rare<br />
Una malattia è considerata “rara” quando colpisce<br />
non più <strong>di</strong> cinque persone ogni <strong>di</strong>ecimila abitanti.<br />
Malgrado la bassa prevalenza per singola patologia,<br />
il numero <strong>di</strong> malattie rare conosciute e <strong>di</strong>agnosticate<br />
è elevatissimo.<br />
I principali problemi delle persone affette da<br />
malattie rare sono:<br />
- la <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> <strong>di</strong>agnosi;<br />
- la relativa assenza <strong>di</strong> ricerca e farmaci specifici<br />
perché, a causa della frammentazione delle<br />
singole patologie, le case farmaceutiche non <strong>di</strong>mostrano<br />
particolare interesse;<br />
- gli spostamenti continui per esami in centri<br />
specialistici;<br />
- la mancanza <strong>di</strong> una <strong>di</strong>ffusa e capillare informazione<br />
<strong>di</strong> trattamento anche <strong>di</strong> tipo amministrativo<br />
(ad esempio l’esenzione costi malattia);<br />
119<br />
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE<br />
- la sensazione d’isolamento, la paura e l smarrimento<br />
che caratterizza questo tipo <strong>di</strong> pazienti.<br />
Parlare <strong>di</strong> totalità <strong>di</strong> persone affette da queste<br />
patologie assume significato nella misura in cui<br />
occorre si riconoscono le problematiche comuni,<br />
<strong>di</strong> tipo assistenziale, me<strong>di</strong>co, terapeutico ed a progettare<br />
possibili interventi che coinvolgano gruppi<br />
<strong>di</strong> popolazione accomunati da bisogni simili.<br />
In Italia già con il Piano Sanitario Nazionale<br />
1998-2000 si in<strong>di</strong>cava fra le priorità la “tutela dei<br />
soggetti affetti da malattie rare”; tra gli interventi<br />
prioritari risultava esserci la realizzazione <strong>di</strong> una<br />
rete nazionale delle malattie rare, oggi attiva e<br />
costituita da presi<strong>di</strong> appositamente in<strong>di</strong>viduati dalle<br />
Regioni, per la prevenzione, la sorveglianza, la<br />
<strong>di</strong>agnosi e la terapia.<br />
Nel 2001 il Ministero della Sanità ha <strong>di</strong>sciplinato<br />
le modalità <strong>di</strong> esenzione dalla partecipazione al<br />
costo delle prestazioni in caso <strong>di</strong> pazienti effetti da<br />
malattie rare.<br />
Il Day Hospital: il Responsabile, Dr. Paolo Carpano Maglioli con alcuni collaboratori<br />
120<br />
Nel Biellese risultano 936 le persone affette<br />
da malattie rare, prevalentemente a carico dell’apparato<br />
<strong>di</strong>gerente, del sangue, del sistema endocrino<br />
ed immunitario, del tessuto osteomuscolare e<br />
connettivo e malformazioni congenite.<br />
La novità più recente in questo ambito è che<br />
presso l’ASL <strong>BI</strong> sono in corso <strong>di</strong> attivazione gruppi<br />
<strong>di</strong> lavoro in loco, costituiti dai referenti <strong>di</strong> tutte le<br />
strutture sanitarie ospedaliere e territoriali, che si<br />
impegneranno a:<br />
• monitorare i percorsi regionali ed aziendali dei<br />
pazienti affetti da malattia rara;<br />
• mantenere i contatti con le altre aziende ed il<br />
Centro Coor<strong>di</strong>namento della Rete Interregionale;<br />
• coor<strong>di</strong>nare le procedure per l’effettuazione <strong>di</strong> esami<br />
genetici o <strong>di</strong> laboratorio presso altre regioni;<br />
• monitorare le modalità <strong>di</strong> segnalazione <strong>di</strong> malattia<br />
rara da parte degli specialisti ospedalieri;<br />
• verificare la corrispondenza tra esenzioni per<br />
malattia rara e presenza <strong>di</strong> certificato <strong>di</strong> richiesta<br />
redatto dagli specialisti ospedalieri.
2.9 La qualità dell’assistenza<br />
2.9.1 Il percorso <strong>di</strong> accre<strong>di</strong>tamento<br />
regionale<br />
L’accre<strong>di</strong>tamento rappresenta il riconoscimento<br />
dell’idoneità a fornire prestazioni per il Servizio<br />
Sanitario Nazionale, conseguente alle verifiche<br />
perio<strong>di</strong>che da parte della Regione circa il possesso<br />
<strong>di</strong> requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi<br />
da parte delle strutture sanitarie. L’attività viene<br />
svolta a tutela della salute, della sicurezza e della<br />
qualità delle cure per i citta<strong>di</strong>ni e in Piemonte è organizzata<br />
per percorsi.<br />
Premio “Chirone” alla Chirurgia <strong>di</strong> Biella<br />
Durante il Congresso Nazionale <strong>di</strong> Videochirurgia<br />
dell’Associazione Chirurghi Ospedalieri<br />
Italiani (ACOI), tenutosi nel settembre <strong>2010</strong> ad<br />
Acireale, il “Premio Chirone” per chirurghi under<br />
40 è stato assegnato al Dr. Carlo Somaglino<br />
della Struttura <strong>di</strong> Chirurgia ad Alta Complessità,<br />
<strong>di</strong>retta dal Dr. Roberto Polastri.<br />
Il filmato “Sleeve gastrectomy per GIST gastrico”<br />
illustra l’asportazione <strong>di</strong> una neoplasia<br />
dallo stomaco <strong>di</strong> una giovane paziente con tecnica<br />
mininvasiva laparoscopica.<br />
La microchirurgia è praticata in regime <strong>di</strong> ricovero<br />
or<strong>di</strong>nario programmato, ma anche in urgenza<br />
per molti interventi sia <strong>di</strong> routine, come la colecistectomia<br />
e l’appen<strong>di</strong>cectomia, sia avanzati, come<br />
il trattamento dei tumori del colon, dello stomaco<br />
e casi selezionati <strong>di</strong> tumore del fegato. Questa<br />
tecnica, grazie ad un’invasività ridotta, permette<br />
una ripresa precoce dei pazienti e minore ospedalizzazione.<br />
Ciò evidenzia come presso l’Ospedale<br />
<strong>di</strong> Biella siano praticate tecniche chirurgiche<br />
all’avanguar<strong>di</strong>a, con grande attenzione alle innovazioni,<br />
in linea con i migliori ospedali italiani.<br />
IL PERCORSO COLON RETTO<br />
Nel <strong>2009</strong> sono state sottoposte a verifica tutte le<br />
Strutture dell’ASL <strong>BI</strong> che partecipano alla gestione<br />
del paziente affetto da tumore del colon retto: Chirurgia<br />
Alta Complessità, Oncologia, Ra<strong>di</strong>oterapia,<br />
Anatomia Patologica, Gastroenterologia, Hospice.<br />
Come per le verifiche già effettuate negli scorsi<br />
anni (Percorso Protesi d’Anca e Percorso Infarto<br />
Miocar<strong>di</strong>co Acuto) è stata riscontrata una sostanziale<br />
rispondenza tra il percorso erogato a Biella ed il<br />
percorso <strong>di</strong> riferimento definito a livello regionale.<br />
Il risultato è stato pertanto positivo ed ha premiato<br />
l’impegno <strong>di</strong> tutti i professionisti che garantiscono<br />
all’utenza biellese prestazioni in linea con i requisiti<br />
previsti. I giu<strong>di</strong>zi positivi conseguiti sono lo stimolo<br />
per proseguire sulla strada del miglioramento<br />
continuo, che caratterizzerà le attività dell’Azienda<br />
anche nei prossimi anni.<br />
COMITATO OSPEDALE-TERRITORIO SENZA DOLORE<br />
Nel <strong>2010</strong> è stata rivista la composizione del Comitato<br />
con l’inserimento <strong>di</strong> professionisti operanti sul<br />
territorio, per estendere la sensibilità e la fruibilità<br />
delle terapie del dolore anche in ambito territoriale.<br />
Il Comitato ha tra i suoi compiti:<br />
- il coor<strong>di</strong>namento delle azioni delle <strong>di</strong>fferenti<br />
équipe, attraverso la stesura <strong>di</strong> protocolli con<strong>di</strong>visi<br />
per la gestione del dolore;<br />
- la formazione continua del personale me<strong>di</strong>co e<br />
non me<strong>di</strong>co.<br />
Nel corso del <strong>2009</strong> è stata pianificata e attuata<br />
un’attività <strong>di</strong> controllo su un campione <strong>di</strong> cartelle<br />
cliniche con l’obiettivo <strong>di</strong> valutare se la rilevazione<br />
del dolore avviene congiuntamente alla rilevazione<br />
dei parametri vitali.<br />
Si è inoltre svolto un corso <strong>di</strong> formazione che ha<br />
visto la partecipazione <strong>di</strong> 143 operatori del Dipartimento<br />
Chirurgico e dell’Ostetricia Ginecologia sul<br />
dolore post operatorio.<br />
121<br />
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE<br />
L’Azienda ha aderito alla VIII Giornata Nazionale<br />
del Sollievo che si è svolta il 9 giugno <strong>2009</strong>, in occasione<br />
della quale è stata promossa, con il Ministero<br />
della Salute, la Regione Piemonte, la Fondazione<br />
Gigi Ghirotti un’indagine tra i degenti dell’Ospedale<br />
degli Infermi sulla persona sofferente.<br />
La collaborazione delle Associazioni <strong>di</strong> Volontariato<br />
è stata fondamentale per la somministrazione<br />
ai pazienti dei questionari. Il numero <strong>di</strong> quelli<br />
compilati è 220 pari al 61,5% dei ricoverati nel nostro<br />
ospedale.<br />
2.9.2 La ricerca e la sperimentazione clinica<br />
La sperimentazione clinica è un percorso <strong>di</strong><br />
ricerca che ha lo scopo <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare spazi <strong>di</strong> miglioramento<br />
nelle strategie terapeutiche e assistenziali<br />
e che ha, come obiettivo principale, il miglioramento<br />
della qualità <strong>di</strong> vita del paziente.<br />
La ricerca è un momento integrante e strutturale<br />
del processo assistenziale, con<strong>di</strong>viso con<br />
l’utente che, adeguatamente informato ed in piena<br />
autonomia, può aderire ad un progetto sperimentale<br />
avendo l’opportunità <strong>di</strong> fruire <strong>di</strong> terapie innovative<br />
non ancora in commercio e modalità <strong>di</strong>agnostiche,<br />
terapeutiche e assistenziali all’avanguar<strong>di</strong>a.<br />
Presso l’ASL <strong>BI</strong> la sperimentazione clinica e<br />
la ricerca epidemiologica stanno <strong>di</strong>ventando una<br />
componente fondamentale dell’attività sanitaria.<br />
Da anni l’Azienda partecipa ad attività <strong>di</strong> sperimentazione<br />
clinica sia come promotori <strong>di</strong> ricerche proprie<br />
sia all’interno <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> multicentrici coor<strong>di</strong>nati<br />
da altre strutture.<br />
Se le prime ricerche vertevano soprattutto in<br />
ambito oncologico, negli ultimi due anni questo<br />
percorso si è esteso anche ad altri settori (ematologia,<br />
car<strong>di</strong>ologia, malattie infettive, neurologia,<br />
cure palliative, me<strong>di</strong>cina generale, dermatologia,<br />
urologia e nefro<strong>di</strong>alisi, ra<strong>di</strong>ologia, pneumologia).<br />
122<br />
Nel corso del <strong>2009</strong> infatti si sono attivate 21 nuove<br />
sperimentazioni e stu<strong>di</strong> osservazionali, 10 nei<br />
primi sette mesi del <strong>2010</strong> e si sono condotti/monitorati<br />
circa 60 protocolli attivi. Sono in attesa <strong>di</strong><br />
approvazione entro l’autunno del <strong>2010</strong> altri quattro<br />
stu<strong>di</strong> da parte del Comitato Etico.<br />
Questa notevole attività ha reso necessaria<br />
presso la Direzione Me<strong>di</strong>ca dell’Ospedale la riorganizzazione<br />
dell’Ufficio Sperimentazioni cliniche<br />
ospedaliere, che riunisce le competenze presenti<br />
in Azienda in <strong>di</strong>versi settori, a supporto dei singoli<br />
sperimentatori.<br />
L’Ufficio valuta la fattibilità e compatibilità del<br />
progetto presentato, procede agli adempimenti per<br />
la stipula <strong>di</strong> contratti con eventuali sponsor e centri<br />
coinvolti ed opera per l’approvazione del Comitato<br />
Etico Interaziendale presso la sede <strong>di</strong> Novara.<br />
Si occupa inoltre dell’aggiornamento e dell’archiviazione<br />
della documentazione, supporta lo sperimentatore<br />
nella gestione e nella conduzione dello<br />
stu<strong>di</strong>o, garantisce che ogni procedura sia in linea<br />
con le regole stabilite dalle norme internazionali<br />
<strong>di</strong> Buona Pratica Clinica e dalla vigente normativa<br />
nazionale.
2.9.3 La gestione del rischio clinico<br />
Per ridurre i rischi correlati all’attività sanitaria<br />
ed in particolare per <strong>di</strong>minuire la probabilità <strong>di</strong> errori,<br />
la Direzione Sanitaria, che presiede l’Unità per<br />
la Gestione del Rischio Clinico (UGRC), in accordo<br />
con le linee <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo regionali, ha in<strong>di</strong>viduato<br />
come aree prioritarie <strong>di</strong> intervento la <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong><br />
una cultura del rischio e <strong>di</strong> pratiche <strong>di</strong> prevenzione<br />
dell’errore.<br />
È stato effettuato un corso <strong>di</strong> formazione aziendale<br />
che ha visto i partecipanti (220 <strong>di</strong>pendenti tra<br />
me<strong>di</strong>ci, tecnici e infermieri) cimentarsi con gli<br />
strumenti <strong>di</strong> identificazione e analisi del rischio .<br />
Tra i partecipanti al corso sono stati poi in<strong>di</strong>viduati<br />
come referenti del rischio un me<strong>di</strong>co e un infermiere<br />
<strong>di</strong> ogni struttura ospedaliera e territoriale.<br />
Sono state definite e <strong>di</strong>ffuse linee <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo<br />
operativo riguardo i seguenti argomenti:<br />
- applicazione delle Raccomandazioni Ministeriali<br />
relative all’ambito chirurgico (procedura<br />
per la corretta identificazione del paziente e del<br />
sito chirurgico e procedura per prevenire la ritenzione<br />
<strong>di</strong> garze, strumenti o altro materiale<br />
all’interno del sito chirurgico);<br />
- corretto utilizzo delle soluzioni concentrate <strong>di</strong><br />
cloruro <strong>di</strong> potassio (farmaco ad alto rischio se<br />
utilizzato in modo inappropriato) e revisione delle<br />
procedure per l’utilizzo, l’approvvigionamento<br />
e lo stoccaggio <strong>di</strong> tali soluzioni;<br />
- vigilanza sui <strong>di</strong>spositivi me<strong>di</strong>ci (aghi, sonde<br />
ecografiche, pace-maker);<br />
- analisi dei reclami e delle segnalazioni.<br />
Continua inoltre l’attività <strong>di</strong> identificazione del<br />
rischio clinico, attraverso il sistema <strong>di</strong> “incident<br />
reporting”, che prevede la segnalazione <strong>di</strong> eventi<br />
avversi (cadute, errori <strong>di</strong> terapia) attraverso un apposito<br />
modello <strong>di</strong> segnalazione e la registrazione in<br />
un database centrale. Per gli eventi maggiormente<br />
rappresentati o <strong>di</strong> particolare rilevanza, vengono<br />
condotti incontri mirati con gli operatori delle<br />
strutture interessate.<br />
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE<br />
Tra questi un’attenzione particolare è rivolta ai<br />
cosiddetti eventi sentinella, ossia i casi che hanno<br />
una grave ripercussione sulla salute del paziente<br />
coinvolto.<br />
La cartella clinica è l’in<strong>di</strong>spensabile strumento<br />
<strong>di</strong> lavoro del me<strong>di</strong>co, dell’infermiere e delle altre<br />
figure sanitarie coinvolte nel processo assistenziale.<br />
Rappresenta pertanto un elemento <strong>di</strong> riferimento<br />
per la gestione del rischio clinico: una cartella ben<br />
configurata e correttamente compilata può fortemente<br />
contribuire alla riduzione degli errori. Presso<br />
l’Ospedale degli Infermi <strong>di</strong> Biella un gruppo <strong>di</strong><br />
lavoro sta applicando un’apposita check-list che<br />
consente la valutazione della compilazione della<br />
cartella clinica nelle sue varie parti e per specifici<br />
requisiti.<br />
Una documentazione sanitaria che risponda ad<br />
elevati standard qualitativi è correlata alla trasparenza<br />
sui successi ma anche sugli insuccessi; in<br />
definitiva all’idea <strong>di</strong> ospedale come “casa <strong>di</strong> vetro”.<br />
Un braccialetto elettronico per evitare errori trasfusionali<br />
2.10 Le attività <strong>di</strong> Area Funzionale<br />
Sovrazonale<br />
L’ASL <strong>BI</strong> fa parte dell’Area Funzionale Sovrazonale<br />
del Piemonte Nord Orientale, insieme alle<br />
Aziende Sanitarie Locali <strong>di</strong> Novara, Verbano-Cusio-<br />
Ossola, Vercelli e all’Azienda Ospedaliera Universitaria<br />
<strong>di</strong> Novara. All’interno dell’Area, le aziende<br />
sanitarie sviluppano sinergie operative in <strong>di</strong>versi<br />
ambiti assistenziali, per ciascuno dei quali corrisponde<br />
uno specifico modello organizzativo; nello<br />
specifico operano:<br />
- i Dipartimenti Interaziendali <strong>di</strong> Prevenzione Secondaria<br />
dei Tumori. Le ASL <strong>di</strong> Novara, <strong>di</strong> Verbania-Cusio-Ossola<br />
e l’ASO Maggiore della Carità<br />
<strong>di</strong> Novara formano il Dipartimento Interaziendale<br />
per lo Screening n. 6. Sul territorio <strong>di</strong> Vercelli e<br />
Biella opera il Dipartimento Funzionale Interaziendale<br />
n. 5, la cui <strong>di</strong>rezione è stata affidata alla<br />
Dr.ssa Na<strong>di</strong>a Agostino (ve<strong>di</strong> paragrafo 2.1.7 “Gli<br />
screening per la prevenzione oncologica”);<br />
La me<strong>di</strong>cina trasfusionale, come tutte le attività umane, non è esente da rischi, che, seppur ridotti notevolmente<br />
negli ultimi anni, sono ancora presenti. Il 63% del rischio, è dovuto alla componente dell’errore<br />
umano nella somministrazione <strong>di</strong> sacche <strong>di</strong> gruppo incompatibile che può generare gravi reazioni<br />
immunitarie talvolta letali.<br />
Per contrastare e ridurre quest’eventualità nel nostro Ospedale è stato introdotto, a fine ottobre 2008,<br />
un sistema per la sicurezza trasfusionale che ha interessato tutte Unità Operative <strong>di</strong> degenza dell’Ospedale<br />
compreso il Servizio <strong>di</strong> Trasfusione a domicilio e l’Ambulatorio Trasfusionale.<br />
Coloro che, per vari motivi, devono essere sottoposti a trasfusione indossano un braccialetto <strong>di</strong> sicurezza<br />
monouso, provvisto <strong>di</strong> chiusura <strong>di</strong> sicurezza, resistente allo strappo e non riutilizzabile, che riporta<br />
i dati anagrafici del paziente ed un co<strong>di</strong>ce a barre identificativo. Prima <strong>di</strong> iniziare la trasfusione si controlla<br />
che la sacca <strong>di</strong> sangue sia per quel paziente leggendo i co<strong>di</strong>ci elettronici presenti sul braccialetto e<br />
sulla sacca <strong>di</strong> sangue. Solo se questi coincidono il sistema dà il nulla osta alla trasfusione.<br />
Con un sistema <strong>di</strong> tale tipo, uno dei primi introdotto in Piemonte, l’Ospedale compie un significativo<br />
passo in avanti nell’attuazione del programma per la prevenzione del rischio clinico.<br />
124
- il Dipartimento Interaziendale <strong>di</strong> Ra<strong>di</strong>oterapia.<br />
Le attività <strong>di</strong> Ra<strong>di</strong>oterapia si caratterizzano per<br />
l’elevato grado <strong>di</strong> specializzazione, l’alto contenuto<br />
tecnologico e l’esigenza <strong>di</strong> garantire un accesso<br />
vicino e semplificato ad un elevato numero<br />
<strong>di</strong> pazienti <strong>di</strong>stribuiti sul territorio e spesso<br />
in con<strong>di</strong>zioni critiche. Il modello organizzativo<br />
prevede la presenza <strong>di</strong> un centro principale che<br />
si fa carico dei trattamenti più complessi e contribuisce<br />
alla formazione e all’aggiornamento<br />
del personale, con delega ai centri satelliti per<br />
i trattamenti con tecniche convenzionali. Il Dipartimento<br />
Interaziendale <strong>di</strong> Ra<strong>di</strong>oterapia comprende<br />
le seguenti strutture:<br />
o la Struttura Complessa <strong>di</strong> Ra<strong>di</strong>oterapia<br />
dell’Azienda Ospedaliera Maggiore della<br />
Carità <strong>di</strong> Novara, con competenze sulle<br />
strutture e funzioni presenti nelle ASL <strong>di</strong> Novara,<br />
Vercelli e Verbano-Cusio-Ossola;<br />
o Struttura Complessa <strong>di</strong> Ra<strong>di</strong>oterapia<br />
dell’ASL <strong>BI</strong>, che <strong>di</strong>spone <strong>di</strong> un acceleratore<br />
lineare installato nel 2002 e <strong>di</strong> una telecobaltoterapia<br />
attualmente ancora in uso per<br />
alcuni tipi trattamenti palliativi.<br />
- la Struttura Sovrazonale <strong>di</strong> Fisica Sanitaria.<br />
Un insieme <strong>di</strong> strutture <strong>di</strong> <strong>di</strong>verso grado <strong>di</strong> complessità<br />
<strong>di</strong> Aziende Sanitarie appartenenti alla<br />
Alcune delle 17 carrozzine posizionate all’ingresso dell’Ospedale per migliorare l’accoglienza<br />
stessa Area, con la finalità <strong>di</strong> realizzare un servizio<br />
integrato e standar<strong>di</strong>zzato <strong>di</strong> alta qualificazione<br />
professionale <strong>di</strong> Fisica Sanitaria;<br />
- il Gruppo <strong>di</strong> Progetto <strong>di</strong> Emo<strong>di</strong>namica, Me<strong>di</strong>cina<br />
Nucleare, Cure Palliative e Servizio Immunotrasfusionale<br />
come raggruppamento <strong>di</strong> strutture<br />
affini o complementari sotto il profilo delle attività,<br />
delle risorse umane, delle tecnologiche<br />
impiegate o delle procedure operative adottate,<br />
al fine <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>nare l’azione in tutte le aziende<br />
coinvolte nella prospettiva <strong>di</strong> un determinato risultato<br />
da raggiungere;<br />
- i Coor<strong>di</strong>namenti Sovraziendali per Allergologia<br />
e Oculistica - Patologia Retinica per la razionalizzazione<br />
e lo sviluppo delle competenze in<br />
specifici settori specialistici o in aree <strong>di</strong> particolare<br />
impegno clinico;<br />
- i Tavoli <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento e Monitoraggio per<br />
Laboratorio Analisi, Formazione Professionale<br />
e Farmacia, attivi su tematiche <strong>di</strong> interesse trasversale<br />
alle <strong>di</strong>verse realtà aziendali in<strong>di</strong>viduate<br />
secondo le priorità del momento;<br />
- i Progetti Speciali su Epidemiologia e Sovracup<br />
che coinvolgono tutte le Aziende Sanitarie<br />
dell’Area Funzionale Sovrazonale del Piemonte<br />
Nord su obiettivi specifici.<br />
LA RELAZIONE SOCIALE:<br />
LE AZIONI REALIZZATE
126
PARTE TERZA<br />
Il Nuovo Ospedale<br />
IL NuOVO OSPEDALE
IL NuOVO OSPEDALE<br />
Il Nuovo Ospedale<br />
3.1 Il Nuovo Ospedale:<br />
caratteristiche generali<br />
La situazione del nuovo ospedale, dopo le varianti<br />
intervenute, ricopre una superficie <strong>di</strong> 127.000<br />
m 2 e si articola in più corpi <strong>di</strong> fabbrica:<br />
• la piastra <strong>di</strong> base <strong>di</strong> 100x170m, costituita da tre<br />
piani (interrato, seminterrato e terra), da cui si<br />
elevano due corpi <strong>di</strong> degenza, a Est e a Ovest, ciascuno<br />
<strong>di</strong> 32x170m, separati dal “tetto giar<strong>di</strong>no” e<br />
<strong>di</strong>sposti su quattro piani (interpiano tecnico, 1°,<br />
2° e 3° degenza);<br />
• due satelliti, uno a Est e uno a Ovest, ognuno <strong>di</strong><br />
superficie <strong>di</strong> piano <strong>di</strong> circa 1.500m 2 , su 3 piani;<br />
• un altro satellite a Ovest su 5 piani, contenente<br />
il blocco operatorio, con una superficie <strong>di</strong> piano<br />
<strong>di</strong> circa 2.400 m 2 ;<br />
• la centrale tecnica <strong>di</strong> 1.500 m 2 .<br />
Le superfici destinate alle singole funzioni sono<br />
molto più gran<strong>di</strong> <strong>di</strong> quelle attualmente presenti<br />
nell’Ospedale degli Infermi.<br />
Il mutamento <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zione è peraltro rilevante<br />
non solo sul piano quantitativo, ma soprattutto<br />
qualitativo, dal momento che gli impianti e le tecnologie<br />
presentano livelli <strong>di</strong> complessità ben superiori<br />
a quelli presenti nell’attuale nosocomio.<br />
CONFRONTO TRA LA SUPERFICIE DELL’ATTUALE OSPEDALE E qUELLA DEL NUOVO<br />
Ospedale degli Infermi Nuovo Ospedale<br />
Superficie in m 2 Superficie in m 2<br />
Degenza 15.000 22.000<br />
Diagnosi e cura 14.000 25.000<br />
Servizi generali 9.000 17.500<br />
Superfici tecniche 1.500 16.500<br />
Circolazione primaria 7.000 29.000<br />
Altro 300 17.000<br />
Totale 46.800 127.000<br />
128
3.2 L’evoluzione del cantiere<br />
dal <strong>2009</strong> al <strong>2010</strong><br />
Il cantiere del nuovo ospedale, a seguito delle<br />
sei varianti intervenute, prevede 104 milioni <strong>di</strong> euro<br />
<strong>di</strong> opere appaltate.<br />
Il cantiere è iniziato il 27 marzo del 2002 ed il<br />
suo avanzamento alla fine del 2006 era <strong>di</strong> poco superiore<br />
ai 34 milioni <strong>di</strong> euro <strong>di</strong> opere eseguite.<br />
Nel 2007 e nel 2008, dopo la ripresa dei lavori seguita<br />
al fallimento <strong>di</strong> una delle due <strong>di</strong>tte mandatarie,<br />
le opere eseguite sono giunte a 67,5 milioni <strong>di</strong> euro.<br />
Nel <strong>2009</strong> vi è stata una costante e progressiva<br />
prosecuzione dell’opera fino alle ferie <strong>di</strong> agosto,<br />
raggiungendo un importo complessivo dei lavori<br />
per 75 milioni <strong>di</strong> euro.<br />
Produzione progressiva al netto del ribasso d’asta<br />
Già nel mese <strong>di</strong> giugno <strong>2009</strong> erano emersi i primi<br />
segni delle <strong>di</strong>fficoltà finanziarie della De Lieto<br />
Costruzioni Generali srl che aveva l’appalto dei<br />
lavori, evidenziate dal mancato pagamento delle<br />
maestranze e dei subappaltatori. Questi ultimi, per<br />
il tramite del tribunale, nel mese <strong>di</strong> agosto <strong>2009</strong><br />
<strong>di</strong>ffidavano l’ASL <strong>BI</strong> dal pagare la De Lieto.<br />
Alla fine <strong>di</strong> agosto <strong>2009</strong>, la De Lieto ha ritirato<br />
le sue maestranze dal cantiere, interrompendo i<br />
lavori e <strong>di</strong>chiarando <strong>di</strong> trovarsi in uno stato <strong>di</strong> crisi<br />
finanziaria. La medesima <strong>di</strong>tta nei mesi successivi<br />
ha ricercato dapprima una soluzione con le banche<br />
ed in seguito ha tentato <strong>di</strong> cedere il ramo dell’azienda<br />
biellese. Ma, nonostante i tentativi, non è stato<br />
trovato né l’accordo con le banche né un possibile<br />
acquirente.<br />
129<br />
IL NuOVO OSPEDALE
IL NuOVO OSPEDALE<br />
Il cantiere si è fermato e l’ASL <strong>BI</strong> si è quin<strong>di</strong> trovata<br />
a subire le conseguenze della crisi finanziaria<br />
della De Lieto, pur non avendo alcuna responsabilità<br />
a riguardo, avendo sempre rispettato i tempi <strong>di</strong><br />
pagamento prestabiliti.<br />
L’ASL <strong>BI</strong> ha quin<strong>di</strong> dovuto assumere la decisione<br />
drastica <strong>di</strong> risolvere il contratto in danno,<br />
sottoponendola alla Conferenza dei Sindaci, che<br />
il 21 <strong>di</strong>cembre <strong>2009</strong> l’ha con<strong>di</strong>visa ed approvata in<br />
modo unanime.<br />
Nella stessa Conferenza si sono valutate le due<br />
strade percorribili:<br />
- in<strong>di</strong>re una nuova gara europea, che avrebbe<br />
comportato due anni <strong>di</strong> tempo, affidando le opere<br />
ancora da realizzare (per un valore <strong>di</strong> circa 32<br />
milioni <strong>di</strong> euro) ed i lavori da rifare derivanti da<br />
eventuali danni;<br />
- riaffidare il cantiere alle <strong>di</strong>tte subappaltatrici,<br />
come le norme consentono, in caso <strong>di</strong>:<br />
• urgenza: ossia in presenza <strong>di</strong> un’opera pubblica<br />
che non può rimanere ferma;<br />
• continuità: le imprese che hanno già lavorato<br />
al cantiere del nuovo ospedale, conoscono i<br />
progetti, la struttura e gli impianti e quin<strong>di</strong><br />
sono in grado <strong>di</strong> assicurare una maggiore<br />
continuità nella prosecuzione dei lavori;<br />
• economicità: le <strong>di</strong>tte subappaltatrici potrebbero<br />
lavorare ai prezzi dell’appalto originario,<br />
fatti salvi gli adeguamenti <strong>di</strong> legge, che<br />
sarebbero comunque inferiori a quelli derivanti<br />
da una nuova gara europea.<br />
Poco dopo, la Ditta De Lieto è entrata in concordato<br />
preventivo.<br />
Assunta questa decisione l’ASL <strong>BI</strong> ha dovuto<br />
effettuare, tramite la Direzione Lavori e i collau-<br />
130<br />
datori, lo stato <strong>di</strong> consistenza del cantiere, ossia<br />
verificare il grado <strong>di</strong> avanzamento, la conformità e<br />
l’adeguatezza dei lavori realizzati dalla De Lieto. Si<br />
è trattato inoltre <strong>di</strong> conteggiare il valore <strong>di</strong> tutti i<br />
materiali presenti nel cantiere e <strong>di</strong> provvedere alla<br />
certificazione tecnica e contabile degli impianti.<br />
La vastità e la complessità della struttura ospedaliera,<br />
composta da 3.500 vani pre<strong>di</strong>sposti per il<br />
funzionamento dell’attrezzatura sanitaria e me<strong>di</strong>cale,<br />
ha comportato da parte della Direzione Lavori<br />
e della Commissione <strong>di</strong> Collaudo un impegno costante<br />
fino ad aprile del <strong>2010</strong>.<br />
L’esito <strong>di</strong> tali accertamenti ha evidenziato un<br />
danno del valore <strong>di</strong> quasi 6 milioni <strong>di</strong> euro.<br />
Conclusi questi adempimenti, l’ASL <strong>BI</strong> ha ridefinito<br />
la progettazione, ha aggiornato ai sensi <strong>di</strong><br />
legge gli importi contrattuali - con particolare riferimento<br />
ai requisiti <strong>di</strong> sicurezza e ai costi <strong>di</strong> manodopera<br />
- ha acquisito il parere favorevole della<br />
Regione Piemonte e sviluppato un confronto con le<br />
aziende subappaltatrici, che nel frattempo avevano<br />
costituito un Raggruppamento Temporaneo <strong>di</strong> Impresa<br />
(RTI).<br />
Il 3 settembre <strong>2010</strong> l’ASL <strong>BI</strong> ha assunto la Deliberazione<br />
<strong>di</strong> riaffidamento dei lavori alla RTI<br />
costituita dalle <strong>di</strong>tte ex subappaltatrici, per un importo<br />
complessivo superiore a 43 milioni <strong>di</strong> euro e<br />
il 10 novembre ha stipulato il contratto per poter<br />
consegnare il cantiere e riprendere l’attività.<br />
L’anno <strong>2010</strong> si è quin<strong>di</strong> concluso positivamente,<br />
l’ASL <strong>BI</strong> è riuscita ad uscire da un tunnel <strong>di</strong> problematiche<br />
burocratiche, giuri<strong>di</strong>che ed amministrative<br />
determinate dalla crisi della De Lieto. L’esito<br />
positivo è indubbiamente il risultato <strong>di</strong> un grande<br />
impegno da parte dell’ASL <strong>BI</strong>, che non è stata lasciata<br />
sola dalle istituzioni locali e regionali: il Comune<br />
<strong>di</strong> Biella e i comuni del Biellese, la Provincia
Il 23 luglio del <strong>2010</strong>, l’Assessore alla Sanità Regionale, Caterina<br />
Ferrero è giunta a Biella per incontrare la Direzione Generale. In<br />
quella giornata ha avuto luogo anche una visita al cantiere che si è<br />
svolta alla presenza del Senatore Gilberto Picchetto, del Deputato<br />
Roberto Simonetti, nonché Presidente della Provincia <strong>di</strong> Biella, del<br />
Consiglieri Regionali Lorenzo Lear<strong>di</strong> e Wilmer Ronzani, del Sindaco<br />
<strong>di</strong> Biella Dino Gentile, del Presidente della Fondazione Cassa <strong>di</strong><br />
Risparmio Luigi Squillario.<br />
IL NuOVO OSPEDALE
IL NuOVO OSPEDALE
<strong>di</strong> Biella e la Regione Piemonte, i parlamentari locali<br />
e la Fondazione Cassa <strong>di</strong> Risparmio <strong>di</strong> Biella,<br />
che hanno saputo fare sistema e trovare insieme la<br />
soluzione migliore nell’interesse della popolazione<br />
del proprio territorio.<br />
La Conferenza dei Sindaci del 21 <strong>di</strong>cembre <strong>2009</strong><br />
A sinistra<br />
Il cantiere a inizio novembre <strong>2010</strong><br />
3.3 Il modello organizzativo per il<br />
funzionamento del Nuovo Ospedale<br />
Realizzare il Nuovo Ospedale <strong>di</strong> Biella non significa<br />
solo costruire la struttura, ma anche:<br />
- precisare il modello organizzativo e <strong>di</strong> gestione<br />
ed assegnare gli spazi alle singole funzioni;<br />
- progettare e realizzare interventi <strong>di</strong> completamento<br />
non compresi nell’appalto e comunque<br />
necessari per il funzionamento dell’ospedale;<br />
- programmare ed acquistare le attrezzature e gli<br />
arre<strong>di</strong> in<strong>di</strong>spensabili all’attivazione dell’ospedale;<br />
- programmare ed affidare le forniture <strong>di</strong> servizi<br />
e l’approvvigionamento dei beni <strong>di</strong> consumo per<br />
lo svolgimento corrente delle attività;<br />
- sviluppare il sistema informativo e informatico volto<br />
all’integrazione interna all’ospedale, tra le varie<br />
funzioni e tra l’ospedale e i servizi territoriali;<br />
- affrontare le tematiche connesse alla gestione<br />
dell’impiantistica e della logistica;<br />
- sviluppare una simulazione delle nuove attività<br />
(sanitarie e non) con il conseguente recepimento<br />
ed adeguamento della gestione aziendale;<br />
- definire le modalità <strong>di</strong> trasloco.<br />
Un nuovo organo interno, multi<strong>di</strong>sciplinare, denominato<br />
Direttorio, è stato istituito con il compito<br />
<strong>di</strong> occuparsi degli aspetti organizzativi e funzionali<br />
del nuovo ospedale, in<strong>di</strong>viduando e coor<strong>di</strong>nando<br />
gruppi <strong>di</strong> lavoro su specifiche tematiche, con l’apporto<br />
<strong>di</strong> tutte le strutture operative aziendali.<br />
Tale organismo è composto dai <strong>di</strong>rettori delle<br />
seguenti strutture: Direzione Me<strong>di</strong>ca Ospedale,<br />
Direzione delle Professioni Sanitarie, Approvvigionamento<br />
Beni, Acquisizione e Gestione Servizi, Ingegneria<br />
Clinica, Affari Patrimoniali, Programmazione<br />
e Controllo e Ufficio Nuovo Ospedale.<br />
133<br />
IL NuOVO OSPEDALE
IL NuOVO OSPEDALE<br />
Quadro <strong>di</strong>stributivo delle funzioni in relazione alla struttura<br />
Piastra<br />
Piano interrato<br />
spazi tecnici, officine e spazi <strong>di</strong> percorrenza.<br />
Piano seminterrato, da Nord a Sud<br />
Me<strong>di</strong>cina Nucleare e Fisica Sanitaria, Ra<strong>di</strong>ologia Diagnostica, Anatomia Patologica, Ra<strong>di</strong>oterapia, magazzini<br />
Farmacia, Sistemi Informativi ed Informatici e sala CED, magazzino e <strong>di</strong>stribuzione biancheria,<br />
cucina, spogliatoi, mensa.<br />
Piano terra, da Nord a Sud<br />
Atrio <strong>di</strong> ingresso con ai lati: banca, spazi per le Associazioni, Ufficio Relazione con il Pubblico, uffici<br />
amministrativi, Chirurgia ambulatoriale, Endoscopie, Ambulatori car<strong>di</strong>ologici e Centro Ecografico, bar,<br />
Centro Prelievi, area convegni, Pronto Soccorso, Centrale Operativa 118, Blocco Ambulatori del Dipartimento<br />
Me<strong>di</strong>co, Rianimazione, Blocco Ambulatori del Dipartimento Chirurgico e Materno Infantile, Centro<br />
Immunotrasfusionale, Laboratorio Analisi.<br />
CorPi degenza<br />
Interpiano tecnico: area commerciale, area impianti, uffici, luogo <strong>di</strong> culto, tetto giar<strong>di</strong>no, corridoi <strong>di</strong> percorrenza<br />
per l’accesso ai blocchi ascensori per le degenze<br />
Secondo piano, Corpo Degenze Ovest da Nord a Sud<br />
Dipartimento Chirurgico: Chirurgia, Urologia, Ortope<strong>di</strong>a e Traumatologia, locali <strong>di</strong> servizio del Blocco<br />
Operatorio e area per strutture <strong>di</strong> supporto aziendale, Semintensiva Chirurgica<br />
Corpo Degenze Est da Nord a Sud<br />
Dipartimento Me<strong>di</strong>co: Malattie Infettive, Pneumologia e degenza carcerati, Me<strong>di</strong>cina Semintensiva,<br />
Neurologia, Gastroenterologia, Oncologia, Ematologia;<br />
Terzo piano, Corpo Degenze Ovest da Nord a Sud<br />
Dipartimento Materno Infantile: Pe<strong>di</strong>atria, Neonatologia, Ostetricia e Ginecologia;<br />
Dipartimento Chirurgico: Week Surgery, Otorinolaringolatria, Oculistica, Dermatologia, Chirurgia Vascolare<br />
Corpo Degenze Est da Nord a Sud<br />
Dipartimento Me<strong>di</strong>co: Me<strong>di</strong>cina, Day Hospital Me<strong>di</strong>co<br />
quarto piano, Corpo Degenze Ovest da Nord a Sud<br />
Dipartimento Ospedale Territorio: Nefrologia, Geriatria Post Acuzie, Me<strong>di</strong>cina Riabilitativa<br />
Corpo Degenze Est da Nord a Sud<br />
Sede ASL: Uffici <strong>di</strong> Direzione Aziendale, Area Formazione.<br />
134
satellite ovest<br />
Piano seminterrato<br />
Dipartimento Ospedale Territorio: palestre della Me<strong>di</strong>cina Riabilitativa, Diabetologia, Psicologia, Cure Palliative<br />
Piano terra<br />
Dipartimento <strong>di</strong> Emergenza: Car<strong>di</strong>ologia (degenza or<strong>di</strong>naria e Terapia Intensiva)<br />
Interpiano tecnico<br />
area impianti e area espansione<br />
Secondo piano<br />
Centro Prericoveri, Direzione Me<strong>di</strong>ca <strong>di</strong> Presi<strong>di</strong>o<br />
Terzo piano<br />
Dipartimento Materno Infantile: Blocco Parto, ambulatori e stu<strong>di</strong> me<strong>di</strong>ci<br />
quarto piano<br />
Dipartimento Ospedale Territorio: Dialisi<br />
satellite est<br />
Piano seminterrato<br />
Magazzino Economale<br />
Piano terra<br />
Farmacia<br />
Secondo piano<br />
spazi a <strong>di</strong>sposizione per Corso <strong>di</strong> Laurea in Infermieristica e Asilo Nido<br />
satellite bloCCo Peratorio<br />
Piano seminterrato<br />
Sterilizzazione, Morgue, locali a <strong>di</strong>sposizione per le <strong>di</strong>tte esterne<br />
Piano terra (su più livelli)<br />
Servizio Psichiatrico <strong>di</strong> Diagnosi e Cura, ambulatori <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina del Lavoro e Dietologia, spazi tecnici e<br />
locali a <strong>di</strong>sposizione, sale operatorie, sala risveglio e locali accessori<br />
nella Palazzina Centrale teCniCa<br />
Piano interrato<br />
centrali tecnologiche<br />
Piano terra<br />
oltre alle centrali tecnologiche, vi sono tre officine e autorimesse con accesso dall’esterno e due uffici;<br />
Piano primo ammezzato<br />
area a <strong>di</strong>sposizione per espansione;<br />
Piano primo<br />
area impianti<br />
135<br />
IL NuOVO OSPEDALE
IL NuOVO OSPEDALE<br />
Layout delle funzioni per piano del Nuovo Ospedale<br />
136
137<br />
IL NuOVO OSPEDALE
Un momento della visita al cantiere del Nuovo Ospedale dell’Assessore alla Sanità Regionale Caterina Ferrero
PARTE quARTA<br />
Le Relazioni<br />
Pubbliche<br />
LE RELAZIONI<br />
PubbLIChE
LE RELAZIONI<br />
PubbLIChE<br />
Le Relazioni Pubbliche<br />
4.1 Regione, Provincia, Comuni,<br />
Prefettura e Università<br />
Il citta<strong>di</strong>no, in quanto persona o collettività ra<strong>di</strong>cata<br />
in un territorio, è il titolare originario del<br />
<strong>di</strong>ritto alla salute, che va tutelato attraverso una<br />
costante partecipazione democratica. È quin<strong>di</strong> fondamentale<br />
il coinvolgimento degli enti locali che,<br />
come espressioni <strong>di</strong> democrazia delegata, consentono<br />
una <strong>di</strong>ffusa partecipazione alla costruzione,<br />
<strong>di</strong>fesa e miglioramento del bene “salute”.<br />
Le relazioni dell’ASL <strong>BI</strong> sul territorio si concretizzano<br />
oltre che nei rapporti istituzionali anche in una vasta<br />
gamma <strong>di</strong> iniziative e collaborazioni con gli enti locali,<br />
le istituzioni pubbliche e private ed il terzo settore.<br />
Alla base dei rapporti istituzionali tra Stato, regioni<br />
ed enti locali, la riforma del 2001 del titolo V<br />
della Costituzione pone il principio <strong>di</strong> sussi<strong>di</strong>arietà,<br />
inteso come partecipazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi soggetti alla<br />
gestione dei servizi, partendo da quelli più vicini ai<br />
citta<strong>di</strong>ni. Si <strong>di</strong>stinguono due forme <strong>di</strong> sussi<strong>di</strong>arietà:<br />
a) quella verticale si pone tra i <strong>di</strong>versi livelli istituzionali,<br />
affermando che l’esercizio delle responsabilità<br />
pubbliche deve avvenire <strong>di</strong> preferenza da<br />
parte delle autorità più vicine al luogo dove nasce il<br />
bisogno; b) quella orizzontale riguarda il rapporto<br />
tra le istituzioni e la comunità allargata (associazioni,<br />
organizzazioni <strong>di</strong> volontariato, famiglia).<br />
140<br />
LA REgIONE<br />
Nell’ambito della programmazione sanitaria,<br />
alle Regioni compete uno specifico ruolo <strong>di</strong> governo<br />
nell’in<strong>di</strong>viduare gli obiettivi specifici <strong>di</strong> salute,<br />
nel definire le modalità organizzative e le principali<br />
azioni per conseguirli e nel dettare le linee <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo<br />
per il governo della spesa.<br />
La Regione Piemonte, con il Piano Socio Sanitario<br />
Regionale 2007-<strong>2010</strong>, basa le scelte organizzative<br />
su principi fondamentali, quali il <strong>di</strong>ritto<br />
inalienabile alla salute <strong>di</strong> tutti i citta<strong>di</strong>ni, il primato<br />
della prevenzione e delle attività <strong>di</strong> promozione alla<br />
salute, il ruolo primario dei soggetti in<strong>di</strong>viduali e<br />
collettivi del territorio, l’orientamento a solidarietà,<br />
<strong>di</strong>gnità, umanizzazione e sussidarietà.<br />
Riequilibrio ospedale-territorio, messa in rete<br />
dei servizi, integrazione socio-sanitaria degli interventi,<br />
miglioramento <strong>di</strong> qualità e sicurezza<br />
delle cure rappresentano, insieme al vincolo della<br />
sostenibilità finanziaria, esigenze fondamentali.<br />
La Regione, ente finanziatore delle aziende sanitarie,<br />
ha quin<strong>di</strong> competenze <strong>di</strong> vigilanza e controllo<br />
sulle stesse, assegna loro gli obiettivi ed effettua<br />
il monitoraggio e la valutazione dei risultati<br />
raggiunti. Le attività dell’Azienda vengono monitorate<br />
attraverso flussi <strong>di</strong> dati per via informatica (tra<br />
i quali, dati sul personale, dati <strong>di</strong> natura gestionale
ed economica, sui ricoveri e sulle <strong>di</strong>missioni ospedaliere,<br />
sulle prestazioni ambulatoriali e <strong>di</strong> pronto<br />
soccorso, sulla mobilità sanitaria).<br />
I rapporti con la Regione Piemonte si esprimono<br />
poi in scambi e collaborazioni a <strong>di</strong>versi livelli, sia <strong>di</strong>-<br />
rettamente che con l’Agenzia Regionale per i Servizi<br />
Sanitari (A.Re.S.S.), come ad esempio nell’ambito <strong>di</strong><br />
percorsi <strong>di</strong> accre<strong>di</strong>tamento, formazione, progetti gestionali<br />
innovativi, ren<strong>di</strong>contazione sociale.<br />
La proposta della Regione Piemonte per migliorare il sistema sanitario piemontese<br />
Mettere il citta<strong>di</strong>no davvero al centro della sanità, applicando un modello che potenzia i servizi e che ottimizza<br />
l’utilizzo delle risorse economiche, rappresenta il tema centrale delle linee guida per la riorganizzazione<br />
del sistema <strong>di</strong> cure piemontese, che il Presidente della Regione, Roberto Cota, e l’assessore alla Tutela<br />
della Salute e Sanità, Caterina Ferrero, hanno presentato il 15 settembre <strong>2010</strong> agli operatori del settore.<br />
Si tratta <strong>di</strong> un percorso <strong>di</strong> riorganizzazione che si fonda su alcuni punti car<strong>di</strong>ne:<br />
1. il passaggio dalla spesa storica ad un sistema basato su costi standard, che consentirà <strong>di</strong> controllare<br />
efficacemente se nei singoli centri <strong>di</strong> spesa sono rispettati i parametri <strong>di</strong> efficienza;<br />
2. aumentare e non tagliare i servizi alla persona, garantendo una presenza capillare della sanità su<br />
tutto il territorio regionale, me<strong>di</strong>ante l’applicazione <strong>di</strong> un modello <strong>di</strong> sanità in rete, in grado <strong>di</strong> valorizzare<br />
anche le piccole strutture ospedaliere e i centri <strong>di</strong> assistenza primaria;<br />
3. fare in modo che il citta<strong>di</strong>no possa essere preso in carico e seguito dall’inizio alla fine del proprio<br />
percorso <strong>di</strong> cura e garantire l’equità <strong>di</strong> accesso, oltre che essere messo nelle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> poter scegliere<br />
dove e come farsi assistere e curare<br />
141<br />
LE RELAZIONI<br />
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LE RELAZIONI<br />
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Tra i principali elementi <strong>di</strong> questa proposta <strong>di</strong> riorganizzazione, è previsto lo scorporo della funzione<br />
<strong>di</strong> produzione ospedaliera e specialistica (<strong>di</strong> competenza delle Aziende Sanitarie Ospedaliere) da quella<br />
territoriale (ad opera delle Aziende Sanitarie Locali). È prevista da un lato la creazione <strong>di</strong> cluster ospedalieri,<br />
al cui interno si <strong>di</strong>stinguono ospedali <strong>di</strong> riferimento, ospedali car<strong>di</strong>ne e ospedali <strong>di</strong> contiguità,<br />
dall’altro la definizione <strong>di</strong> aziende territoriali locali che sviluppino una funzione più incisiva <strong>di</strong> programmazione<br />
e negoziazione delle attività per acuti, specialistiche e <strong>di</strong> post acuzie sul proprio territorio <strong>di</strong> riferimento<br />
e mantengano la funzione <strong>di</strong> produzione <strong>di</strong>retta <strong>di</strong> tutti i servizi territoriali e della prevenzione.<br />
Punti car<strong>di</strong>ne del modello sono i Centri <strong>di</strong> Assistenza Primaria (CAP) e il Dipartimento della Fragilità<br />
e della Continuità Assistenziale. Nei CAP lavoreranno in équipe me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina generale, infermieri<br />
<strong>di</strong> famiglia, specialisti ospedalieri, assistenti sociali e personale ausiliario e amministrativo. Il Dipartimento<br />
della Fragilità e della Continuità Assistenziale ricomporrà sotto un’unica responsabilità una vera<br />
e propria filiera della continuità assistenziale, gestendo <strong>di</strong>rettamente i servizi <strong>di</strong> assistenza domiciliare,<br />
nonché le unità operative ospedaliere della post-acuzie, riabilitazione, lungodegenza ed eventualmente,<br />
dell’ospedalizzazione domiciliare.<br />
142<br />
Il Presidente Roberto Cota
Lo schema del nuovo assetto della sanità piemontese<br />
143<br />
LE RELAZIONI<br />
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LE RELAZIONI<br />
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Veduta aerea del biellese
LA PROVINCIA<br />
In questo biennio è stata intensa la collaborazione<br />
tra ASL <strong>BI</strong> e la Provincia <strong>di</strong> Biella, che si è<br />
concretizzata nei seguenti atti:<br />
- Protocollo per l’inserimento occupazionale <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>sabili;<br />
- Protocollo <strong>di</strong> collaborazione per l’orientamento<br />
al lavoro e la formazione per persone con <strong>di</strong>sabilità<br />
<strong>di</strong> tipo psichico;<br />
- Accordo “Agenda XXI sale in cattedra” “La carta<br />
nelle scuole sostenibili”, per favorire lo sviluppo<br />
<strong>di</strong> progetti e processi <strong>di</strong> educazione allo sviluppo<br />
sostenibile nelle scuole superiori del Biellese;<br />
- Strategie con<strong>di</strong>vise finalizzate alla prevenzione<br />
e contrasto del fenomeno della violenza nei<br />
confronti delle donne;<br />
- adozione <strong>di</strong> interventi coor<strong>di</strong>nati nell’attività <strong>di</strong><br />
contrasto dell’abuso sessuale, dei maltrattamenti<br />
e lesioni personali a danno <strong>di</strong> minori;<br />
- utilizzo del sistema informativo territoriale ambientale<br />
e dello stradario della Provincia <strong>di</strong> Biella<br />
da parte dell’ASL <strong>BI</strong>;<br />
- Sportello <strong>di</strong> consulenza psicologica antidoping;<br />
- Accordo <strong>di</strong> programma per l’integrazione scolastica<br />
degli alunni in situazione <strong>di</strong> han<strong>di</strong>cap;<br />
- Protocollo per la gestione degli interventi a favore<br />
dei bambini non riconosciuti alla nascita.<br />
Il Centro Antiviolenza<br />
Nel <strong>2009</strong> l’ASL <strong>BI</strong>, la Provincia <strong>di</strong> Biella ed i Consorzi<br />
IRIS e CISSABO hanno intrapreso un percorso<br />
comune che ha permesso <strong>di</strong> realizzare nel marzo<br />
<strong>2010</strong> un “Protocollo d’intesa per la promozione <strong>di</strong><br />
strategie con<strong>di</strong>vise finalizzate alla prevenzione<br />
ed al contrasto del fenomeno della violenza nei<br />
confronti delle donne”.<br />
L’iniziativa ha permesso <strong>di</strong> attivare una rete <strong>di</strong><br />
prima risposta al fenomeno, in un clima <strong>di</strong> multi<strong>di</strong>sciplinarietà<br />
professionale, coinvolgendo strutture<br />
e servizi presenti sul territorio, tra cui principalmente<br />
Forze dell’Or<strong>di</strong>ne, Procura della Repubblica,<br />
Provve<strong>di</strong>torato degli Stu<strong>di</strong>.<br />
I percorsi previsti dal Protocollo hanno ad oggi<br />
consentito:<br />
- <strong>di</strong> accogliere, con personale qualificato ed<br />
istruito a tale delicato compito (nucleo operativo<br />
multi<strong>di</strong>sciplinare), la persona che ha subito<br />
violenza e che si rivolge al Pronto Soccorso;<br />
- <strong>di</strong> uniformare e semplificare l’espletamento<br />
delle procedure e degli obblighi <strong>di</strong> rilevamento<br />
delle prove;<br />
- <strong>di</strong> aprire un Centro Antiviolenza per ascoltare,<br />
accompagnare e sostenere le donne, con persone<br />
<strong>di</strong> professionalità <strong>di</strong>versa a seconda delle<br />
esigenze emergenti, in modo da integrare interventi<br />
sanitari, psicologici e sociali;<br />
- <strong>di</strong> conoscere ed analizzare il fenomeno “violenza”,<br />
attraverso un costante monitoraggio sul<br />
territorio biellese ed il confronto con il Centro <strong>di</strong><br />
Coor<strong>di</strong>namento Regionale;<br />
- <strong>di</strong> attivare iniziative <strong>di</strong> prevenzione ed educazione<br />
volte a sviluppare una cultura <strong>di</strong> rispetto<br />
e <strong>di</strong> sane relazioni interpersonali, promuovendo<br />
attività <strong>di</strong> sensibilizzazione rivolte ai citta<strong>di</strong>ni.<br />
I dati raccolti tra il <strong>di</strong>cembre 2008 ed il febbraio<br />
<strong>2010</strong> hanno consentito <strong>di</strong> conoscere elementi <strong>di</strong> interesse<br />
sul fenomeno nel Biellese.<br />
DONNE ASSISTITE DISTINTE PER FASCIA DI ETÀ<br />
N. minorenni 1<br />
N. donne dai 18 ai 25 anni 11<br />
N. donne dai 26 ai 45 anni 25<br />
N. donne >45 anni 21<br />
Totale 58<br />
145<br />
LE RELAZIONI<br />
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LE RELAZIONI<br />
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SUDDIVISIONE PER TIPOLOGIA DI VIOLENZA SU<strong>BI</strong>TA<br />
Violenza fisica 37<br />
Violenza psicologica 44<br />
Violenza sessuale 9<br />
Violenza economica 14<br />
Stalking 7<br />
Le donne che si sono rivolte al Centro, accompagnate<br />
dagli operatori del servizio, hanno proseguito<br />
il loro percorso in mo<strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenti a seconda<br />
dei casi: 3 donne in Pronto Soccorso, 4 in Questura,<br />
9 ai Servizi sociali, 2 in case protette, 11 presso<br />
psicologi, 2 presso i me<strong>di</strong>atori culturali, 18 presso<br />
stu<strong>di</strong> legali.<br />
I COMuNI ED I CONSORZI INTERCOMuNALI<br />
La partecipazione dei citta<strong>di</strong>ni biellesi è garantita<br />
istituzionalmente attraverso la Conferenza dei<br />
Sindaci dei 74 Comuni del territorio <strong>di</strong> competenza<br />
dell’ASL <strong>BI</strong> e la sua Rappresentanza, sia nella fase<br />
<strong>di</strong> elaborazione degli atti <strong>di</strong> programmazione, sia<br />
Conferenza dei Servizi del <strong>2009</strong><br />
146<br />
nell’analisi del bilancio pluriennale <strong>di</strong> previsione<br />
e del bilancio <strong>di</strong> esercizio. Le comunità locali possono<br />
quin<strong>di</strong> conoscere ed esprimere valutazioni<br />
sull’operato dell’azienda sanitaria. Due sono state<br />
sedute della Conferenza dei Sindaci nel corso del<br />
<strong>2009</strong>, una nei primi nove mesi del <strong>2010</strong>.<br />
Il rapporto tra ASL <strong>BI</strong> e Comuni si esprime inoltre<br />
attraverso innumerevoli attività <strong>di</strong> cooperazione<br />
e collaborazione che l’Azienda svolge insieme ai<br />
Consorzi Intercomunali IRIS e CISSABO (enti gestori<br />
delle funzioni socio-assistenziali) ed altri soggetti:<br />
- attività <strong>di</strong> stage dei corsi <strong>di</strong> formazione professionale;<br />
- accordo per percorsi <strong>di</strong> <strong>di</strong>agnosi, cura ed assistenza<br />
sociosanitaria a favore <strong>di</strong> persone con<br />
<strong>di</strong>sabilità e problematiche complesse nell’area<br />
dell’età evolutiva;<br />
- convenzione per attività a rilievo sanitario in regime<br />
semiresidenziale a favore <strong>di</strong> anziani parzialmente<br />
non autosufficienti presso i centri<br />
<strong>di</strong>urni “Casa <strong>di</strong> Giorno” e “TUT ‘L’ Dì”;
- gestione dei centri <strong>di</strong>urni Alzheimer e nucleo<br />
residenziale Alzheimer temporaneo <strong>di</strong> Cossato;<br />
- gestione dell’attività semiresidenziale a rilievo<br />
sanitario a favore <strong>di</strong> anziani non autosufficienti;<br />
- progetto per la promozione <strong>di</strong> strategie con<strong>di</strong>vise<br />
per lo sviluppo e la riqualificazione dell’assistenza<br />
ai malati <strong>di</strong> Alzheimer;<br />
- gestione del progetto cure interme<strong>di</strong>e in domicilio<br />
collettivo presso il presi<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Trivero;<br />
- attivazione dello Sportello Unico Socio Sanitario;<br />
- gestione sportello informativo anziani “Il filo<br />
d’Arianna” in collaborazione con Gruppo Volontariato<br />
Vincenziano S. Giuseppe <strong>di</strong> Biella, Cooperativa<br />
<strong>Sociale</strong> “Il Cammino” <strong>di</strong> Biella e Centro <strong>di</strong> Servizio<br />
per il Volontariato della Provincia <strong>di</strong> Biella;<br />
- protocollo per la gestione degli interventi a favore<br />
dei bambini non riconosciuti alla nascita;<br />
- progetto “Oltre la <strong>di</strong>agnosi” per il supporto alle<br />
famiglie in caso <strong>di</strong> patologie <strong>di</strong>agnosticate in<br />
corso <strong>di</strong> gravidanza;<br />
- convenzione per la costituzione <strong>di</strong> équipe <strong>di</strong> va-<br />
La sede dell’Università <strong>di</strong> Città Stu<strong>di</strong><br />
lutazione delle capacità genitoriali;<br />
- gestione del servizio “SPAF!”, spazio d’ascolto<br />
per adolescenti e famiglie, anche con sistema<br />
d’ascolto on-line;<br />
- sportello <strong>di</strong> consulenza psicologica antidoping;<br />
- progetto Ge.Co. gestione del conflitto per genitori<br />
che si stanno separando;<br />
- consultorio per le famiglie a Cossato;<br />
- azioni <strong>di</strong> prevenzione e contrasto agli atteggiamenti<br />
<strong>di</strong> bullismo;<br />
- tavolo permanente su problemi dell’anziano;<br />
- tavolo sulla <strong>di</strong>sabilità.<br />
uNIVERSITÀ, STAgE E TIROCINI<br />
Negli ultimi anni la sede biellese del Corso <strong>di</strong><br />
Laurea in Infermieristica, afferente alla Facoltà <strong>di</strong><br />
Me<strong>di</strong>cina dell’Università del Piemonte Orientale,<br />
collocata nell’ottimale contesto del campus universitario<br />
<strong>di</strong> Città Stu<strong>di</strong>, ha registrato un costante<br />
incremento <strong>di</strong> immatricolazioni, derivante anche<br />
dalle azioni <strong>di</strong> informazione e promozione rivolte<br />
147<br />
LE RELAZIONI<br />
PubbLIChE
LE RELAZIONI<br />
PubbLIChE<br />
agli studenti sul ruolo centrale <strong>di</strong> questa professione<br />
all’interno del contesto sanitario e sulle evoluzioni<br />
positive, in termini <strong>di</strong> competenze ed autonomia,<br />
a cui questa professione andrà ulteriormente<br />
incontro nei prossimi anni. Nel gennaio <strong>2010</strong> è<br />
stato nominato il nuovo Coor<strong>di</strong>natore del corso <strong>di</strong><br />
laurea, Alberto Dal Molin, dottore in ricerca.<br />
In molti casi i neolaureati hanno scelto <strong>di</strong> intraprendere<br />
nell’ambito dell’ASL <strong>BI</strong> il proprio percorso<br />
professionale e sono stati assunti tramite<br />
concorso.<br />
Nelle <strong>di</strong>verse strutture dell’Azienda sono inseriti, per la<br />
frequenza <strong>di</strong> stage e tirocini, studenti provenienti da <strong>di</strong>verse<br />
Università ed istituti: Centro Clinico Crocetta, Scuola <strong>di</strong> Formazione<br />
in Psicoterapia Cognitiva <strong>di</strong> Torino, En.A.I.P. PIEMONTE<br />
– CSF <strong>di</strong> Torino, Fondazione “C. FEYLES” Centro Stu<strong>di</strong> e Formazione<br />
<strong>di</strong> Torino, Istituto EMMECI Soc. Coop., Corso <strong>di</strong> Specializzazione<br />
in Terapia Familiare Relazionale <strong>di</strong> Torino, Istituto<br />
WATSON <strong>di</strong> Torino, Scuola <strong>di</strong> Formazione Quadriennale Post-<br />
Universitaria <strong>di</strong> Psicoterapia Comportamentale e Cognitiva <strong>di</strong><br />
Torino, C.O.I.R.A.G. Scuola <strong>di</strong> Psicoterapia <strong>di</strong> Torino, HUMANI-<br />
TAS, Scuola <strong>di</strong> Specializzazione in Psicoterapia Specialistica<br />
per lo sviluppo e l’Adolescenza <strong>di</strong> Milano, Società Cooperativa<br />
“The future in the Present” <strong>di</strong> Milano, Società Consortile CSEA<br />
Ercole Tamburelli <strong>di</strong> Saluggia (VC), Università degli Stu<strong>di</strong> del<br />
Piemonte Orientale “A. Avogadro” <strong>di</strong> Novara, Università Carlo<br />
Cattaneo - LIUC <strong>di</strong> Castellana (VA), Università Cattolica del<br />
Sacro Cuore <strong>di</strong> Milano, Università degli Stu<strong>di</strong> dell’Insubria <strong>di</strong><br />
Varese, Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Messina, Università degli Stu<strong>di</strong><br />
<strong>di</strong> Torino, Università degli Stu<strong>di</strong> della Valle d’Aosta.<br />
4.2 Fondazioni e Associazioni<br />
<strong>di</strong> volontariato<br />
Il terzo settore è l’area economica-sociale in cui<br />
operano i soggetti no profit, cioè quelle organizzazioni<br />
<strong>di</strong> natura privatistica (associazioni, fondazioni, società<br />
cooperative caratterizzate da un prevalente scopo<br />
sociale) che non hanno per fine istituzionale il profitto<br />
o il lucro, ma il perseguimento <strong>di</strong> attività solidali.<br />
Al <strong>di</strong> là delle definizioni formali e delle <strong>di</strong>stinzioni<br />
giuri<strong>di</strong>che vale la pena soffermarsi sul valore<br />
sostanziale dei soggetti no profit.<br />
• Il privato sociale è una delle risorse più importanti<br />
per la nostra società, dove la componente<br />
della solidarietà assume non solo un valore etico-morale,<br />
ma anche una valorizzazione in termini<br />
economico-sociali. É la stessa società civile<br />
che assume, nelle varie forme <strong>di</strong> cooperazione<br />
previste dalla legge, una nuova <strong>di</strong>mensione in cui<br />
<strong>di</strong>venta, al contempo, produttrice e beneficiaria<br />
<strong>di</strong> beni e servizi con finalità socialmente utili.<br />
• Concorre con il pubblico per garantire attività<br />
rilevanti sotto il profilo sociale, per supportare<br />
le strutture pubbliche in attività integrative ai<br />
servizi resi delle stesse o dare risposte a bisogni<br />
emergenti.<br />
• Ispirandosi al principio <strong>di</strong> sussi<strong>di</strong>arietà orizzontale,<br />
gli interventi sulla realtà sociale vengono<br />
IMMATRICOLATI E LAUREATI DEL CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA<br />
- SEDE FORMATIVA DI <strong>BI</strong>ELLA -<br />
2007/08 2008/09 <strong>2009</strong>/10 <strong>2010</strong>/11<br />
N. studenti iscritti al primo anno 81 84 87 79 + 1 au<strong>di</strong>trice<br />
N. studenti iscritti al secondo anno 39 61 49 79<br />
N. studenti iscritti al terzo anno 29 38 32 41<br />
N. laureati 29 33 - -<br />
N. assunti presso l’ASL <strong>BI</strong> 24 13 - -<br />
% assunti presso l’ASL <strong>BI</strong> 82,7 39,4 - -<br />
148
messi in atto dal citta<strong>di</strong>no stesso, attraverso<br />
forme <strong>di</strong> partecipazione civile, cooperando con<br />
le istituzioni pubbliche, su uno stesso piano <strong>di</strong><br />
collaborazione.<br />
Nell’ambito della sanità pubblica, il valore aggiunto<br />
del privato no profit si evidenzia in tutte quelle<br />
azioni <strong>di</strong> sostegno (donazioni, messa a <strong>di</strong>sposizione<br />
<strong>di</strong> personale me<strong>di</strong>co-sanitario, contributi e servizi)<br />
atte a favorire e a coa<strong>di</strong>uvare l‘azienda sanitaria per<br />
garantire e migliorare la qualità del servizio. Il valore<br />
aggiunto generato da questo modello potrebbe<br />
definirsi “integrato”, poiché sod<strong>di</strong>sfa i bisogni strutturali<br />
<strong>di</strong> un sistema pubblico sanitario che accoglie<br />
il supporto delle realtà private sociali, permettendo<br />
a quest’ultime <strong>di</strong> integrarsi con esso.<br />
Vi è una componente del valore aggiunto delle<br />
organizzazioni no profit <strong>di</strong>fficilmente calcolabile,<br />
forse la componente più fondante e identificativa<br />
<strong>di</strong> questo settore, cioè quella dell’attività <strong>di</strong> volontariato.<br />
Questo tipo <strong>di</strong> attività, contrad<strong>di</strong>stinta dalla<br />
gratuità e dall’impegno sociale, aggiunge qualcosa<br />
che non può essere ridotto in termini esclusivamente<br />
economici, dal momento che, nella misura<br />
del calcolo, si perderebbe il valore più alto e universale<br />
della solidarietà, cioè il valore inestimabile<br />
<strong>di</strong> persone che aiutano altre persone.<br />
Nel Biellese le Fondazioni e le Associazioni <strong>di</strong><br />
volontariato, con la loro forte presenza, sono una<br />
risorsa preziosa per far agire i valori <strong>di</strong> solidarietà<br />
e partecipazione, sia per i pazienti che trovano nel<br />
volontario una figura amica, sia per l’ASL che nelle<br />
fondazioni e nelle associazioni trova un alleato fondamentale<br />
sia in termini <strong>di</strong> donazioni sia in termini<br />
<strong>di</strong> apporto <strong>di</strong> personale volontario.<br />
Il ruolo <strong>di</strong> partner ed alleato del terzo settore in<br />
ambito socio-sanitario è stato istituzionalmente riconosciuto<br />
in questi anni con la nascita in ogni ASL<br />
e ASO del Piemonte delle “Conferenze Aziendali<br />
<strong>di</strong> Partecipazione”. Nel luglio del <strong>2009</strong> si è tenuta<br />
presso l’ASL <strong>BI</strong> la seduta <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amento <strong>di</strong> tale<br />
organismo, per favorire la promozione del <strong>di</strong>alogo<br />
tra le organizzazioni dei citta<strong>di</strong>ni, del volontariato e<br />
dell’impren<strong>di</strong>torialità sociale con l’azienda sanitaria<br />
nell’ambito della programmazione e della valutazione<br />
dei servizi sanitari. Tre sono gli incontri<br />
organizzati nel <strong>2009</strong> e previsti per il <strong>2010</strong>.<br />
4.2.1 Le donazioni<br />
Le donazioni, ed in particolare quelle effettuate<br />
in termini <strong>di</strong> tecnologia, rappresentano un’importantissima<br />
risorsa per l’ASL <strong>BI</strong>. Con un grande<br />
ed attento lavoro <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento si è conseguito<br />
l’obiettivo <strong>di</strong> orientare i finanziamenti messi a <strong>di</strong>sposizione<br />
da fondazioni, associazioni e privati verso<br />
le prioritarie necessità dell’Azienda in<strong>di</strong>viduate<br />
dal Piano degli Investimenti aziendale.<br />
Le Fondazioni e le Associazioni presenti nel<br />
territorio biellese sostengono attività sanitarie<br />
dell’ASL <strong>BI</strong> grazie al conferimento <strong>di</strong> operatori sanitari,<br />
<strong>di</strong> amministrativi o con il sostegno economico<br />
<strong>di</strong> progetti ed attrezzature.<br />
Uno dei sei <strong>di</strong>spositivi <strong>di</strong> monitoraggio multiparametrici<br />
del Pronto Soccorso acquistati con il contributo del Gruppo<br />
Banca Sella<br />
LE RELAZIONI<br />
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LE RELAZIONI<br />
PubbLIChE<br />
DONAZIONI DI APPARECCHIATURE E BENI DA PARTE DI ASSOCIAZIONI, FONDAZIONI,<br />
PRIVATI E ALTRI ENTI - ANNO <strong>2009</strong><br />
Donatore Descrizione beni Destinazione Importo<br />
Associazione per il<br />
Bambino in Ospedale A<strong>BI</strong>O<br />
n. 12 Coperte<br />
n. 4 Poltrone<br />
Pe<strong>di</strong>atria<br />
216,00<br />
3.305,20<br />
Associazione Italiana<br />
Pneumologi Ospedalieri<br />
Software per cartella clinica informatizzata Pneumologia 10.000,00<br />
Fondazione Clelio Angelino n. 1 scanner ad ultrasuoni portatile Me<strong>di</strong>cina interna 17.100,00<br />
Abbonamenti riviste varie Day Hospital 1.081,90<br />
Fondazione Edo ed Elvo Arre<strong>di</strong> e attrezzature varie per l’avvio della Oncologia 41.173,97<br />
Tempia Valenta<br />
degenza oncologica<br />
Sviluppo rete wireless Oncologia 15.000,00<br />
n. 1 elettrocar<strong>di</strong>ografo con carrello Me<strong>di</strong>cina interna 3.840,00<br />
Rotary Club Biella n. 1 respiratore<br />
11.400,00<br />
n. 1 umi<strong>di</strong>ficatore Pe<strong>di</strong>atria<br />
2.340,00<br />
n. 2 monitor multiparametrici 6.260,00<br />
Ditta Schering-Plough n. 1 elettrocar<strong>di</strong>ografo con carrello Ser.T. 7.620,00<br />
Ditta Endotecnica S.r.l. n. 1 videoregistratore Chirurgia alta<br />
complessità<br />
259,00<br />
Ditta LIFESCAN ITALIA S.p.a. Software per cartella clinica <strong>di</strong>abetologica Diabetologia 5.000,00<br />
Privato n. 1 Poltrona per prelievi Pneumologia 1.800,00<br />
Totale<br />
In euro<br />
126.396,07<br />
Villa Canepa, sede del Fondo Edo Tempio<br />
e della Fondazione Clelio Angelino<br />
150<br />
Sede della<br />
Fondazione Cassa <strong>di</strong> Risparmio <strong>di</strong> Biella
DONAZIONI DI APPARECCHIATURE E BENI DA PARTE DI ASSOCIAZIONI, FONDAZIONI,<br />
PRIVATI E ALTRI ENTI GEN - SET <strong>2010</strong><br />
Donatore Descrizione beni Destinazione Importo<br />
Associazione per il<br />
Bambino in Ospedale<br />
A<strong>BI</strong>O<br />
Associazione Happy<br />
Family Onlus<br />
Cooperativa <strong>Sociale</strong><br />
ANTEO<br />
n. 1 lettore DVD<br />
n. 3 lettini Pe<strong>di</strong>atria<br />
n. 2 televisori<br />
n. 1 lettore DVD<br />
n. 1 consolle per videogioco<br />
arre<strong>di</strong> per sala giochi<br />
n. 4 PC<br />
n. 3 stampanti<br />
80,00<br />
720,00<br />
Pe<strong>di</strong>atria 1.440,13<br />
Dipartimento Salute Mentale<br />
– Unità Modulare 1 Biella<br />
2.803,75<br />
CRI Biella n. 1 barella per culla neonatale Pe<strong>di</strong>atria/Terapia Intensiva<br />
Neonatale<br />
8.000,00<br />
Fondazione Clelio<br />
Angelino<br />
n. 1 televisore Day Hospital 250,00<br />
Fondazione Edo ed Elvo n. 1 potabilizzatore/<strong>di</strong>stributore acqua<br />
Tempia e Fondazione<br />
Clelio Angelino<br />
n. 1 bancone per accettazione + arre<strong>di</strong> Day Hospital 3.644,25<br />
Fondazione Edo ed Elvo<br />
Tempia Valenta<br />
n. 1 poltrona<br />
n. 1 televisore<br />
Oncologia<br />
420,00<br />
490,00<br />
Istituto Farmaco n. 1 apparecchio per densitometria ossea Me<strong>di</strong>cina Riabilitativa 12.000,00<br />
Biologico Stroder S.r.l. n. 2 elettrocar<strong>di</strong>ografi portatili Car<strong>di</strong>ologia 864,00<br />
Ditta Viglia S.r.l. n. 1 videoproiettore mod. VPLDX11 Sony Car<strong>di</strong>ologia 900,00<br />
Ditta AM<strong>BI</strong>ENTE<br />
UFFICIO S.r.l.<br />
n. 1 barra con 3 posti seduta con ribalta<br />
n. 1 se<strong>di</strong>a in plastica<br />
Urologia<br />
Pronto Soccorso<br />
242,40<br />
Privato n. 1 ecografo<br />
31.800,00<br />
n. 1 sonda<br />
n. 1 sonda<br />
Nefrologia e Dialisi<br />
4.200,00<br />
4.800,00<br />
n. 1 stampante 1.200,00<br />
Privato n. 1 fax Centro Pre-Ricoveri 100,00<br />
Privato n. 1 saturimetro per neonati prematuri Pe<strong>di</strong>atria / Terapia Intensiva<br />
Neonatale<br />
540,00<br />
Privato n. 1 incubatrice ISOLETTE con accessori Pe<strong>di</strong>atria / Neonatologia 11.997,60<br />
Provincia <strong>di</strong> Biella n. 1 PC portatile + arre<strong>di</strong> Centro Antiviolenza 3.855,70<br />
Totale<br />
In euro<br />
90.347,83<br />
151<br />
LE RELAZIONI<br />
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LE RELAZIONI<br />
PubbLIChE<br />
La Fondazione Cassa <strong>di</strong> Risparmio <strong>di</strong> Biella destina<br />
ogni anno risorse al settore “Salute pubblica,<br />
me<strong>di</strong>cina preventiva e riabilitativa”.<br />
In particolar modo la Fondazione sta dotando<br />
l’Ospedale degli Infermi <strong>di</strong> apparecchiature me<strong>di</strong>che<br />
d’avanguar<strong>di</strong>a, che saranno poi trasferite nel nuovo<br />
presi<strong>di</strong>o.<br />
Considerata la complessità delle operazioni tecniche<br />
e burocratiche <strong>di</strong> acquisizione delle apparecchiature<br />
me<strong>di</strong>che, oltre che il notevole ammontare<br />
economico delle medesime, nel <strong>2009</strong> la Fondazione<br />
CRB ha messo a punto con l’ASL <strong>di</strong> Biella un documento<br />
d’in<strong>di</strong>rizzo con<strong>di</strong>viso sui criteri e sulle procedure<br />
da adottare.<br />
È stato costituito inoltre un gruppo <strong>di</strong> lavoro paritetico<br />
tra ASL <strong>BI</strong> e Fondazione con la funzione <strong>di</strong><br />
impostazione, coor<strong>di</strong>namento, verifica e controllo<br />
delle procedure <strong>di</strong> acquisizione. Il documento stabilisce<br />
che la Fondazione proceda, d’intesa con l’ASL<br />
<strong>BI</strong>, all’acquisizione delle attrezzature necessarie per<br />
garantire standard qualitativi sempre più elevati dal<br />
punto <strong>di</strong> vista tecnologico.<br />
L’ASL <strong>BI</strong> in<strong>di</strong>ca le attrezzature <strong>di</strong> cui le strutture<br />
hanno bisogno e le relative priorità d’acquisizione e<br />
fornisce assistenza tecnica attraverso i propri uffici<br />
in tutte le fasi <strong>di</strong> installazione e <strong>di</strong> collaudo.<br />
Alla Fondazione CRB, che si occupa degli acquisti<br />
e del relativo pagamento, spetta invece la fase <strong>di</strong> trattativa<br />
con i fornitori, al fine <strong>di</strong> ottimizzare le risorse<br />
<strong>di</strong>sponibili. Successivamente la Fondazione procede<br />
alla donazione delle apparecchiature all’ASL <strong>BI</strong>. Negli<br />
anni <strong>2009</strong> e <strong>2010</strong> sono state così donate attrezzature<br />
ed arre<strong>di</strong> per un totale <strong>di</strong> euro 959.911,66.<br />
DONAZIONI DI APPARECCHIATURE E BENI DA PARTE DELLA FONDAZIONE CRB - ANNO <strong>2009</strong><br />
Descrizione beni Destinazione Importo<br />
n. 1 microscopio Zeiss con accessori<br />
n. 1 fotocoagulatore laser Pascal<br />
Oculistica 184.000,67<br />
n. 1 ecografo Fibroscan con sonda Malattie infettive 80.000,00<br />
Totale<br />
In euro<br />
264.000,67<br />
152<br />
DONAZIONI DI APPARECCHIATURE E BENI DA PARTE DELLA FONDAZIONE CRB - ANNO <strong>2010</strong><br />
n. 6 letti bilancia a movimentazione elettrica<br />
n. 20 letti a movimentazione elettrica con<br />
accessori<br />
n.1 ecografo intravascolare<br />
Anestesia e<br />
Rianimazione e terapia<br />
antalgica<br />
68.784,36<br />
n.1 stazione <strong>di</strong> monitoraggio parametri vitali<br />
completa<br />
n. 1 monitor da trasporto per la visualizzazione<br />
parametri vitali<br />
n. 1 defribrillatore bifasico<br />
Car<strong>di</strong>ologia 219.015,60<br />
n. 1 elettrobisturi Ostetricia Ginecologia 27.499,30
n. 2 elettrobisturi Urologia 42.499,30<br />
n. 1 densitometro osseo Me<strong>di</strong>cina nucleare 45.444,00<br />
n. 1 elettrobisturi Chirurgia generale<br />
alta complessità<br />
15.000,00<br />
n. 2 trapani per sala operatoria completi Ortope<strong>di</strong>a e<br />
24.249,12<br />
<strong>di</strong> accessori<br />
Traumatologia<br />
n. 1 elettrocar<strong>di</strong>ografo Neurologia 2.973,20<br />
n. 1 elettrocar<strong>di</strong>ografo Pneumologia 2.973,20<br />
n. 3 elettrocar<strong>di</strong>ografi Car<strong>di</strong>ologia 8.920,08<br />
n. 1 elettrocar<strong>di</strong>ografo Me<strong>di</strong>cina nucleare 4.783,44<br />
n. 5 monitor multiparametrici Me<strong>di</strong>cina interna 20.922,00<br />
n. 2 monitor multiparametrici<br />
con kit <strong>di</strong> aggancio a barella<br />
Blocco Operatorio 9.318,00<br />
n. 20 como<strong>di</strong>ni Car<strong>di</strong>ologia 12.058,80<br />
n. 1 lavaendoscopio Gastroenterologia ed<br />
endoscopia <strong>di</strong>gestiva<br />
30.000,00<br />
n. 12 defibrillatori AED Reparti <strong>di</strong>versi del<br />
presi<strong>di</strong>o ospedaliero<br />
17.280,00<br />
Apparecchiature informatiche e software per<br />
attività <strong>di</strong> supporto al Nuovo Ospedale<br />
Ufficio Nuovo Ospedale 5.543,80<br />
n. 1 elettromiografo portatile con funzioni <strong>di</strong> tipo<br />
<strong>di</strong>agnostico/funzionale<br />
Me<strong>di</strong>cina Riabilitativa 35.400,00<br />
n. 1 videogastroscopio pe<strong>di</strong>atrico (GIF XP 180 N) Gastroenterologia 26.000,00<br />
n. 1 processatore carousel<br />
n. 1 centralina <strong>di</strong> inclusione<br />
Anatomia Patologica 25.950,00<br />
Lampada per fototerapia Dermatologia 7.980,00<br />
Iniettore angiografico per emo<strong>di</strong>namica Car<strong>di</strong>ologia 25.000,00<br />
Rilevatore/stimolatore neurologico Otorinolaringoiatria 11.400,00<br />
Modulo ARGON con carrello de<strong>di</strong>cato<br />
Chirurgia ad alta<br />
6.916,79<br />
per elettrobisturi Force Triad<br />
Complessità<br />
Totale<br />
In euro<br />
695.910,99<br />
153<br />
LE RELAZIONI<br />
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LE RELAZIONI<br />
PubbLIChE<br />
Donatore<br />
DONAZIONI DI TIPO ECONOMICO DA PARTE DI ASSOCIAZIONI, FONDAZIONI,<br />
PRIVATI E ALTRI ENTI - ANNO <strong>2009</strong><br />
Destinazione Importo<br />
AIL Biella - Fondazione<br />
Clelio Angelino<br />
S.O.C. Cure Palliative 5.000,00<br />
Ditta Baxter S.p.a.<br />
Progetto “<strong>di</strong>alisi peritoneale assistita a domicilio nel paziente<br />
anziano non autosufficiente”<br />
4.950,00<br />
Privato Progetto “<strong>di</strong>alisi peritoneale assistita a domicilio nel paziente<br />
anziano non autosufficiente”<br />
200,00<br />
Privato Progetto “<strong>di</strong>alisi peritoneale assistita a domicilio nel paziente<br />
anziano non autosufficiente”<br />
377,00<br />
Privato S.O.C. Anestesia e Rianimazione 500,00<br />
Privato Struttura Cure Interme<strong>di</strong>e Trivero 500,00<br />
Totale<br />
In euro<br />
11.527,00<br />
Donatore<br />
DONAZIONI DI TIPO ECONOMICO DA PARTE DI ASSOCIAZIONI, FONDAZIONI,<br />
PRIVATI E ALTRI ENTI - GEN-SET <strong>2010</strong><br />
Destinazione Importo<br />
Associazione per il Bambino<br />
in Ospedale A<strong>BI</strong>O<br />
Pe<strong>di</strong>atria - Decorazione sala d’attesa e sala giochi 4.000,00<br />
Fondazione Edo ed Elvo<br />
Tempia Valenta<br />
S.O.C. Me<strong>di</strong>cina Riabilitativa per Corso <strong>di</strong> perfezionamento 1.412,62<br />
Gruppo Banca Sella Pronto Soccorso Nuovo Ospedale 168.000,00<br />
Ditta Cephalon S.r.l. <strong>di</strong> Roma Polo Oncologico 3.000,00<br />
Ditta SEDA S.p.A. S.O.C. Me<strong>di</strong>cina generale Master universitario 1.000,00<br />
Privato S.O.C. Anestesia e Rianimazione 3.000,00<br />
Privato S.O.C. Nefrologia e Dialisi 130.000,00<br />
Totale<br />
In euro<br />
310.412,62<br />
154
CONFERIMENTO DI RISORSE UMANE DA PARTE DI ASSOCIAZIONI, FONDAZIONI,<br />
PRIVATI E ALTRI ENTI<br />
ASSOCIAZIONE OPERATORE ATTIVITÀ <strong>2009</strong> gEN –SET <strong>2010</strong><br />
Associazione<br />
Donatori Midollo<br />
Osseo (ADMO)<br />
Associazione<br />
italiana <strong>di</strong>abetici<br />
(FAND)<br />
Associazione<br />
Italiana Scelori<br />
Multipla (AISM)<br />
Associazione<br />
Italiana Malattia<br />
Alzheimer (AIMA)<br />
1 Biologo Borsa <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o presso il<br />
Centro Trasfusionale<br />
1 Amministrativo<br />
1 Psicologo<br />
Ausilio segreteria<br />
Progetto educazione<br />
terapeutica<br />
sì sì<br />
4h/giorno<br />
2h/settimana<br />
4h/giorno<br />
2h/settimana<br />
1 Neurologo Neurologia 200h/anno 200h/anno<br />
1 Me<strong>di</strong>co<br />
Specializzando<br />
1 Psicologo<br />
1 Assistente <strong>Sociale</strong><br />
Borsa <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong>o per me<strong>di</strong>co<br />
specializzando in neurologia<br />
sì sì<br />
AVIS 1 Me<strong>di</strong>co Centro Trasfusionale 160 ore /<br />
Consultorio<br />
“La Persona<br />
al Centro”<br />
Fondazione Clelio<br />
Angelino<br />
4 Psicologi<br />
7 Me<strong>di</strong>atori<br />
interculturali<br />
(Cooperativa<br />
Mosaico)<br />
1 Amministrativo<br />
1 Amministrativo<br />
1 Me<strong>di</strong>co<br />
1 Me<strong>di</strong>co<br />
1 Infermiere<br />
1 Biologo<br />
1 Biologo<br />
1 Me<strong>di</strong>co<br />
Ostetricia Ginecologia<br />
Polo Oncologico - Call Center<br />
Day Hospital<br />
Assistenza domiciliare<br />
Assistenza domiciliare<br />
Assistenza domiciliare<br />
Borsa <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o Laboratorio<br />
Analisi<br />
Borsa <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o Centro<br />
Trasfusionale<br />
Borsa <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o Day Hospital<br />
346 ore<br />
83 ore<br />
40h/sett<br />
25h/sett<br />
Reperibilità<br />
giornaliera<br />
20h/sett<br />
12,5h/sett<br />
40h/sett<br />
40h/sett<br />
40h/sett<br />
50h/anno<br />
400h/anno<br />
98 ore<br />
68 ore<br />
40h/sett<br />
25h/sett<br />
Reperibilità<br />
giornaliera<br />
20h/sett<br />
12,5h/sett<br />
40h/sett<br />
40h/sett<br />
40h/sett<br />
155<br />
LE RELAZIONI<br />
PubbLIChE
LE RELAZIONI<br />
PubbLIChE<br />
Fondazione Edo<br />
ed Elvo Tempia<br />
Valenta<br />
Lega Italiana per<br />
la Lotta contro i<br />
Tumori (LILT)<br />
2 Oncologi<br />
2 Me<strong>di</strong>ci oncologi<br />
1 Me<strong>di</strong>co<br />
1 Me<strong>di</strong>co<br />
1 Me<strong>di</strong>co<br />
1 Infermiera<br />
2 Psicologi<br />
2 Infermieri<br />
3 Infermieri<br />
2 Me<strong>di</strong>ci palliativisti<br />
1 Me<strong>di</strong>co<br />
2 Infermieri<br />
4.2.2 L’impegno dei volontari<br />
Sono tanti i volontari che forniscono la propria<br />
opera d’assistenza presso l’Azienda. Queste persone<br />
si de<strong>di</strong>cano ad attività <strong>di</strong> orientamento all’utenza,<br />
<strong>di</strong> accoglienza presso il poliambulatorio, nei locali<br />
destinati ai prelievi <strong>di</strong> laboratorio, nell’ingresso<br />
principale dell’Ospedale, presso alcuni ambulatori<br />
ospedalieri.<br />
In molte strutture ospedaliere si prestano a<br />
sod<strong>di</strong>sfare alcune importanti esigenze delle persone<br />
ricoverate, tenendo compagnia a chi è solo,<br />
leggendo il giornale a chi non ci riesce, accompagnando<br />
in giar<strong>di</strong>no o nei corridoi chi può muoversi<br />
da solo, o svolgendo semplici attività alberghiere.<br />
Ci sono volontari che hanno deciso <strong>di</strong> rallegrare la<br />
giornata dei ricoverati, soprattutto i più piccoli, ed<br />
156<br />
Oncologia (contratto <strong>di</strong><br />
specialità)<br />
Polo Oncologico<br />
Pe<strong>di</strong>atria (contratto <strong>di</strong><br />
specialità)<br />
Otorinolaringoiatria (contratto<br />
<strong>di</strong> specialità)<br />
Urologia (contratto <strong>di</strong><br />
specialità)<br />
Ricerca presso il Polo<br />
Oncologico<br />
Polo Oncologico<br />
Supporto screening tumore<br />
colon retto<br />
Cure Palliative<br />
Cure Palliative<br />
Attività cure palliative<br />
Attività cure palliative<br />
38h/sett cad.<br />
full time<br />
sì<br />
sì<br />
sì<br />
30h/sett<br />
18h/sett cad.<br />
48h/sett<br />
30h/sett cad.<br />
30h/sett cad.<br />
20h/sett<br />
38h/sett cad.<br />
38h/sett cad.<br />
full time<br />
sì<br />
sì<br />
sì<br />
30h/sett<br />
18h/sett cad.<br />
/<br />
30h/sett cad.<br />
30h/sett cad.<br />
20h/sett<br />
38h/sett cad.<br />
altri che sono presenti al domicilio dei malati, sostenendo<br />
così anche i familiari.<br />
Per rendere tangibile il loro contributo, basta<br />
guardare la tabella a fianco.<br />
Oltre alle numerose associazioni presenti in<br />
Azienda, prestano servizio volontario <strong>di</strong>verse figure<br />
professionali, sia negli uffici che all’interno<br />
dell’Ospedale.
APPORTO DEI VOLONTARI PER NUMERO E ORE PRESTATE<br />
ASSOCIAZIONE N. N.<br />
APPORTO MEDIO<br />
VOLONTARI VOLONTARI ANNuO DI ORE<br />
<strong>2009</strong> <strong>2010</strong><br />
AIL - Fondazione Clelio Angelino 11 10 700<br />
ANTEAS 29 33 6.500<br />
Associazione “Non sei sola, uscire dal silenzio,<br />
contro la violenza”<br />
18 15 non calcolabile<br />
Associazione Amici Parkinsoniani 3 3 non calcolabile<br />
Associazione Biellese Volontariato ABV 63 61 8.844<br />
Associazione Donatori Midollo Osseo ADMO 15 15 non calcolabile<br />
Associazione Italiana Sclerosi Multipla AISM 1 2 200<br />
Associazione Naso in Tasca 50 50 600<br />
Associazione per il Bambino in Ospedale A<strong>BI</strong>O 44 28 2.019<br />
Associazione per la Lotta all’Ictus - ALiCe 1 1 non calcolabile<br />
AVIS Biella 2.619 2.634 5.500 trasfusioni<br />
CRI (Biella, Cossato, Cavaglià, Ponzone) 20 20 3.500<br />
Fondo Edo Tempia 54 56 7.300<br />
Gruppo Volontariato Vincenziano - S. Giuseppe ONLUS 17 18 3.454<br />
Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori <strong>di</strong> Biella LILT 5 5 2.000<br />
Tribunale per i Diritti del Malato 6 7 1.400<br />
Volontariato Vincenziano - Gruppo operativo S. Elisabetta 17 16 1.700<br />
157<br />
LE RELAZIONI<br />
PubbLIChE
Alcuni volontari quoti<strong>di</strong>anamente presenti in Ospedale
PARTE QUINTA<br />
Le Risorse<br />
159<br />
LE RISORSE
LE RISORSE<br />
Le Risorse<br />
5.1 Le risorse umane<br />
5.1.1 La consistenza e le caratteristiche<br />
del personale<br />
Il <strong>2009</strong> è stato un anno <strong>di</strong> incremento della dotazione<br />
organica per adeguarla alle esigenze <strong>di</strong><br />
crescita dei servizi offerti previsti dalla programmazione<br />
aziendale 2008-<strong>2010</strong>. Alla fine del <strong>2009</strong> si<br />
contavano 51 unità <strong>di</strong> personale in più rispetto al<br />
31 <strong>di</strong>cembre 2008. Ancor più significativo è il dato<br />
se scomposto nelle sue tra<strong>di</strong>zionali classificazioni.<br />
A fronte, infatti, <strong>di</strong> una sostanziale stabilità delle<br />
aree tecnica, professionale ed amministrativa,<br />
l’incremento si registra quasi esclusivamente nel<br />
comparto sanitario. La <strong>di</strong>namica sopra descritta<br />
è comunque coerente con le limitazioni legate al<br />
contenimento della spesa pubblica ed, in particolare,<br />
del personale.<br />
160<br />
Il <strong>2010</strong>, viceversa, è stato un anno caratterizzato<br />
dalla sostanziale stazionarietà del personale sanitario,<br />
accompagnato da una modesta riduzione del<br />
personale tecnico e amministrativo.<br />
Tale andamento è motivato dall’applicazione del<br />
“Piano <strong>di</strong> Rientro <strong>2010</strong>” concordato con la Regione<br />
Piemonte. A fronte <strong>di</strong> risorse assegnate per il<br />
personale <strong>di</strong> fatto identiche all’anno precedente,<br />
nonché del blocco delle assunzioni intervenuto nei<br />
mesi <strong>di</strong> maggio, giugno e luglio, vi è stata una modesta<br />
riduzione complessiva della forza lavoro, in<br />
quanto gli adeguamenti contrattuali delle retribuzioni<br />
non hanno consentito un pieno ricambio del<br />
turn-over, senza con ciò determinare riduzioni nel<br />
livello dei servizi, che hanno semmai registrato<br />
un incremento <strong>di</strong> attività, specialmente nell’area<br />
ospedaliera.<br />
Consistenza deL personaLe <strong>di</strong>pendente daL 2001 aL <strong>2010</strong><br />
Ruolo 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 <strong>2009</strong> <strong>2010</strong>*<br />
Sanitario 1.274 1.206 1.204 1.220 1.205 1.210 1.217 1.262 1.311 1.310<br />
Tecnico 444 432 425 422 405 401 389 395 397 388<br />
Professionale 10 9 9 9 8 7 8 8 8 9<br />
Amministrativo 294 285 276 289 286 281 270 271 271 267<br />
totale<br />
(*) al 30 settembre<br />
2.022 1.932 1.914 1.940 1.904 1.899 1.884 1.936 1.987 1.974
È evidente che il tema delle risorse umane<br />
rimane critico e strategico, soprattutto in vista<br />
dell’attivazione del nuovo ospedale, dal momento<br />
che quest’ultimo richiederà risorse aggiuntive.<br />
Il personale <strong>di</strong>pendente dell’ASL <strong>BI</strong> al 30 settembre<br />
<strong>2010</strong> era composto da 1.974 unità, sud<strong>di</strong>viso<br />
nei seguenti ruoli: sanitario, tecnico, amministrativo<br />
e professionale.<br />
<strong>di</strong>pendenti per FiGUra proFessionaLe e tipo <strong>di</strong> rapporto <strong>di</strong> LaVoro aL 30 settembre <strong>2010</strong><br />
N. % <strong>di</strong> cui a tempo<br />
indeterminato<br />
<strong>di</strong> cui a<br />
tempo<br />
determinato<br />
t. pieno t. parziale<br />
personale ruolo sanitario 1.310 66,36% 1.119 163 28<br />
-Me<strong>di</strong>ci con specializzazioni 303 291 3 9<br />
-Veterinari 17 17<br />
-Dirigenti Sanitari 35 29 4 2<br />
-Personale Infermieristico 768 625 128 15<br />
-Personale Tecnico Sanitario 98 81 15 2<br />
-Personale Tecnico della Riabilitazione 55 44 11<br />
-Personale Tecnico della Prevenzione 34 32 2<br />
personale ruolo professionale 9 0,46% 7 2<br />
-Avvocato 1 1<br />
-Ingegnere 5 4 1<br />
-Assistente religioso 3 2 1<br />
personale ruolo tecnico 388 19,65% 330 57 1<br />
-Analista 2 2<br />
-Programmatore - Settore Informatico 4 3 1<br />
-Assistente sociale 7 6 1<br />
-Perito industriale, geometra, coll.tecnico prof. 14 12 1 1<br />
-Operai 75 70 5<br />
-Operatori Addetti all’Assistenza 12 7 5<br />
-Operatori Socio Sanitari (OSS) 203 190 13<br />
-Ausiliari addetti a pulizie e settori economali 71 40 31<br />
personale ruolo amministrativo 267 13,53% 218 48 1<br />
-Dirigente Amministrativo 11 10 1<br />
-Collaboratore Laureato 34 29 5<br />
-Assistente Amministrativo 105 87 18<br />
-Coa<strong>di</strong>utore Amministrativo 109 86 23<br />
-Commesso 8 6 2<br />
totaLe <strong>di</strong>pendenti 1974 100% 1659 279 49<br />
161<br />
LE RISORSE
LE RISORSE<br />
La <strong>di</strong>stribuzione del personale nei ruoli sanitario,<br />
tecnico, professionale e amministrativo è in linea<br />
con la sud<strong>di</strong>visione a livello regionale e nazionale.<br />
Le donne sono 1.473 e, in linea con le percentuali<br />
regionali, rappresentano il 74% del totale del<br />
personale e sono maggiormente presenti nell’area<br />
infermieristica, negli operatori socio sanitari e nel<br />
personale amministrativo (dove superano l’80%).<br />
Il personale a tempo determinato rappresenta<br />
162<br />
il 2,4 % <strong>di</strong> tutto il personale <strong>di</strong>pendente. Il personale<br />
a tempo pieno rappresenta l’86% del personale<br />
totale, il part-time il 14%, con particolare incidenza<br />
ripartizione del personale per professionalità - <strong>2009</strong><br />
nel personale dell’area sanitaria. Oltre il 90% del<br />
personale part-time continua ad essere costituito<br />
da donne.<br />
Il livello <strong>di</strong> scolarizzazione è: 27,82% laureati (in<br />
aumento rispetto all’anno precedente), 56,06% <strong>di</strong>plomati,<br />
16,26% licenza me<strong>di</strong>a o altro.<br />
personaLe <strong>di</strong>pendente Con rapporto <strong>di</strong> LaVoro part-time<br />
2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 <strong>2009</strong> <strong>2010</strong>*<br />
totali 2022 1932 1914 1940 1904 1899 1884 1936 1987 1974<br />
<strong>di</strong> cui part time 234 261 284 273 289 297 289 293 278 268<br />
% sul totale<br />
(*) al 30 settembre<br />
11,57% 13,51% 14,84% 14,07% 15,18% 15,64% 15,34% 15,13% 13,99% 13,58%
L’età me<strong>di</strong>a del personale è <strong>di</strong> 42,01 anni ed è<br />
<strong>di</strong> due punti inferiore alla me<strong>di</strong>a regionale che è<br />
<strong>di</strong> circa 44 anni. Il 91,32% dei <strong>di</strong>pendenti abita in<br />
provincia <strong>di</strong> Biella (1.778 <strong>di</strong>pendenti) a conferma<br />
dell’importanza dell’aspetto occupazionale rappresentato<br />
dall’ASL <strong>di</strong> Biella; i <strong>di</strong>pendenti dell’ASL<br />
rappresentano circa l’1% della popolazione biellese,<br />
percentuale che raddoppia se si considera la<br />
sola popolazione attiva.<br />
L’ASL <strong>BI</strong> si è posta come attore istituzionale,<br />
nonché come soggetto attivo, <strong>di</strong> politiche <strong>di</strong> inserimento<br />
lavorativo dei citta<strong>di</strong>ni deboli e per favorire i<br />
processi <strong>di</strong> integrazione delle persone <strong>di</strong>sabili.<br />
ripartizione del personale per fascia <strong>di</strong> età - <strong>2009</strong><br />
I lavoratori interinali presso l’ASL <strong>BI</strong> al 30 settembre<br />
<strong>2010</strong> sono 38, <strong>di</strong> cui 10 impegnati nel settore<br />
sanitario, 8 nel ruolo tecnico e 20 in ambito<br />
amministrativo.<br />
La consistenza del personale me<strong>di</strong>co in convenzione<br />
(me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina generale e pe<strong>di</strong>atri<br />
<strong>di</strong> libera scelta) e degli “specialisti ambulatoriali”<br />
(ex-SUMAI) è descritta nel paragrafo 2.2.2 “L’assistenza<br />
me<strong>di</strong>ca sul territorio”.<br />
Per quanto concerne la sud<strong>di</strong>visione del personale<br />
sanitario per sede <strong>di</strong> lavoro, i dati sono illustrati<br />
nella tabella successiva.<br />
personaLe sanitario <strong>di</strong> rUoLo e ConVenzionato<br />
sUd<strong>di</strong>Viso per maCroarea aL 30.09.<strong>2010</strong><br />
Profilo<br />
Presi<strong>di</strong>o Distretto 1 Distretto 2 Dipartimento <strong>di</strong><br />
professionale<br />
Ospedaliero Biella Cossato Prevenzione<br />
Dirigenti me<strong>di</strong>ci 250 17 10 42<br />
Laureati sanitari 22 10 2 0<br />
Personale infermieristico 639 59 51 8<br />
Personale tecnico sanitario 154 7 3 32<br />
OSS OTA ausiliari 252 5 4 1<br />
Me<strong>di</strong>ci convenzionati<br />
(MMG e PLS)<br />
0 101 41 0<br />
Specialisti ambulatoriali (ex-sumai) 0 31 0<br />
totale 1065 199 + 70 + 31 = 300 83<br />
163<br />
LE RISORSE
LE RISORSE<br />
assenze deL personaLe <strong>di</strong>pendente<br />
I SEmESTRE II SEmESTRE I SEmESTRE II SEmESTRE I SEmESTRE<br />
2008 2008 <strong>2009</strong> <strong>2009</strong> <strong>2010</strong><br />
N. giorni lavorabili al netto delle ferie<br />
e delle festività in<strong>di</strong>viduali<br />
219.123 219.123 226.548 226.548 250.362<br />
N. giorni totali assenze 30.065 24.437 30.425 30.211 31.534<br />
<strong>di</strong> cui: malattie e aspettative 17.159 12.281 13.773 14.043 16.054<br />
maternità 8.650 8.706 10.637 10.338 8.757<br />
Tasso <strong>di</strong> assenteismo 7,8% 5,4% 6% 5,9% 6,4%<br />
N. giorni <strong>di</strong> ferie 22.376 38.628 22.581 40.196 22.635<br />
La tabella illustra i dati relativi alle assenze del<br />
personale, nelle sue componenti e nel confronto tra<br />
primo e secondo semestre degli ultimi tre anni.<br />
Dai dati riportati nella seguente tabella, si nota<br />
che la <strong>di</strong>minuzione della me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> giorni pro-capite<br />
<strong>di</strong> malattia avvenuta nel secondo semestre 2008,<br />
per effetto soprattutto del Decreto Brunetta, si è<br />
andata gradualmente riassorbendo nei perio<strong>di</strong><br />
successivi.<br />
Giorni pro-Capite per maLattia<br />
Dirigenza Comparto<br />
Primo semestre 2,9<br />
2008<br />
8,5<br />
Secondo<br />
semestre 2008<br />
1,6 5,4<br />
Primo semestre 3<br />
<strong>2009</strong><br />
6,6<br />
Secondo<br />
semestre <strong>2009</strong><br />
3 6,5<br />
Primo semestre 2,7<br />
<strong>2010</strong><br />
8<br />
164<br />
5.1.2 La gestione partecipata<br />
L’ASL <strong>BI</strong> riconosce il significato strategico e il<br />
valore delle proprie risorse professionali, promuove<br />
e tutela forme <strong>di</strong> valorizzazione del proprio personale,<br />
favorendone la partecipazione consultiva,<br />
propositiva e decisionale negli ambiti <strong>di</strong> competenze<br />
riconosciuti, il coinvolgimento nella responsabilità<br />
e la gratificazione professionale.<br />
Una partecipazione fattiva e concreta presuppone<br />
sia la conoscenza delle informazioni utili che la<br />
<strong>di</strong>ffusione della comunicazione, affinché possano<br />
attuarsi processi decisionali con<strong>di</strong>visi.<br />
A tale scopo si realizzano all’interno dell’ASL <strong>BI</strong><br />
riunioni perio<strong>di</strong>che e <strong>di</strong> confronto, sia degli organismi<br />
istituzionali che dei centri <strong>di</strong> responsabilità, con<br />
un proce<strong>di</strong>mento che consente la circolarità dell’informazione<br />
e l’apporto propositivo degli operatori:<br />
- il Collegio <strong>di</strong> Direzione si è riunito, rispettivamente,<br />
16 volte nel <strong>2009</strong> e 6 volte nel primo semestre<br />
<strong>2010</strong>;<br />
- il Team Allargato si è tenuto 4 volte nel <strong>2009</strong> ed<br />
altrettante nel primo semestre <strong>2010</strong>;<br />
- i <strong>di</strong>eci <strong>di</strong>partimenti (strutturali e funzionali)<br />
hanno effettuato 130 riunioni <strong>di</strong> tutti i comitati <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>partimento nel <strong>2009</strong> e 74 riunioni nei primi sei<br />
mesi <strong>di</strong> quest’anno;
- le riunioni in seduta plenaria <strong>di</strong> tutti i coor<strong>di</strong>natori<br />
<strong>di</strong> struttura, per la trattazione <strong>di</strong> tematiche<br />
<strong>di</strong> carattere generale e a valenza trasversale a<br />
tutta l’Azienda, sono state 6 nel <strong>2009</strong> e 3 nei primi<br />
sei mesi del <strong>2010</strong>;<br />
- le riunioni del Responsabile della Direzione<br />
delle Professioni Sanitarie con i coor<strong>di</strong>natori<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>partimento/<strong>di</strong>stretto per la trasmissione e<br />
l’aggiornamento delle informazioni provenienti<br />
dalla Direzione Generale, nonché per la trattazione<br />
<strong>di</strong> tematiche particolari, avvengono con<br />
cadenza settimanale;<br />
- ogni <strong>di</strong>partimento e ogni <strong>di</strong>stretto ha in<strong>di</strong>viduato<br />
al suo interno le modalità per la trasmissione<br />
delle informazioni ai coor<strong>di</strong>natori <strong>di</strong> struttura <strong>di</strong><br />
norma con incontri settimanali, quin<strong>di</strong>cinali o<br />
mensili.<br />
Oltre a questi incontri, vanno annoverate le numerose<br />
riunioni <strong>di</strong> équipe realizzate in ogni servizio<br />
e reparto, i vari <strong>di</strong> gruppi <strong>di</strong> lavoro e le commissioni<br />
su tematiche rilevanti e spesso trasversali alle singole<br />
realtà organizzative.<br />
LE RELAzIONI SINDACALI<br />
L’ASL <strong>BI</strong> riconosce il ruolo delle rappresentanze<br />
sindacali del personale e lo valorizza, per favorire lo<br />
sviluppo e la trasparenza delle reciproche competenze<br />
e responsabilità. Il sistema delle relazioni e<br />
dei <strong>di</strong>ritti sindacali è regolato dai Contratti Collettivi<br />
Nazionali <strong>di</strong> Lavoro e si incentra sui modelli della<br />
contrattazione collettiva ed integrativa, della concertazione,<br />
della consultazione e dell’informazione.<br />
Nel corso del <strong>2009</strong> e dei primi nove mesi del<br />
<strong>2010</strong>, relativamente all’Area del Personale Comparto<br />
Sanità, è stato sottoscritto il Contratto Integrativo<br />
al CCNL Comparto ASL <strong>BI</strong> riferito al<br />
quadriennio normativo 2006-<strong>2009</strong> – biennio economico<br />
2008-<strong>2009</strong> in materia <strong>di</strong> fon<strong>di</strong>, progressioni<br />
verticali ed orizzontali, posizioni organizzative,<br />
premio produttività e indennità <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento.<br />
Nell’ambito delle due aree contrattuali relative<br />
alla Dirigenza Me<strong>di</strong>ca, Veterinaria, Sanitaria non<br />
me<strong>di</strong>ca, Amministrativa, Tecnica e Professionale,<br />
sono stati raggiunti gli accor<strong>di</strong> relativi alla “graduazione<br />
degli incarichi e valore economico delle<br />
posizioni” ed alle modalità <strong>di</strong> utilizzo del fondo<br />
della retribuzione <strong>di</strong> risultato e del fondo per il<br />
premio della qualità della prestazione in<strong>di</strong>viduale.<br />
In particolare per l’area della <strong>di</strong>rigenza del ruolo<br />
sanitario non me<strong>di</strong>co, amministrativo, tecnico<br />
e professionale è stato sottoscritto il verbale <strong>di</strong><br />
concertazione relativo alla percentuali <strong>di</strong> accesso<br />
all’impegno ridotto. Inoltre per l’area della <strong>di</strong>rigenza<br />
Me<strong>di</strong>ca e Veterinaria è stato sottoscritto il<br />
verbale <strong>di</strong> concertazione relativo al Piano Pronte<br />
Disponibilità e dei Servizi Minimi Essenziali in<br />
caso <strong>di</strong> sciopero relativo all’anno <strong>2010</strong>.<br />
inContri eFFettUati Con Le orGanizzazioni sindaCaLi<br />
2007 2008 <strong>2009</strong> GEN- SET <strong>2010</strong><br />
N. incontri OOSS Dirigenza Me<strong>di</strong>ca e Veterinaria 10 13 4 4<br />
N. incontri OOSS Dirigenza Sanitaria non me<strong>di</strong>ca 8 5 2 2<br />
N. Incontri OOSS/Rappresentanze Sindacali Unitarie<br />
Comparto<br />
12 19 17 10<br />
totale 30 37 23 16<br />
165<br />
LE RISORSE
LE RISORSE<br />
5.1.3 La formazione e l’aggiornamento<br />
continuo<br />
La programmazione delle attività formative e<br />
delle iniziative a sostegno e sviluppo del sistema<br />
formativo aziendale per il biennio <strong>2009</strong>-<strong>2010</strong> è stata<br />
condotta seguendo un modello <strong>di</strong> pianificazione<br />
flessibile e aperto alle necessità <strong>di</strong> aggiornamento.<br />
L’attività formativa si è così concretizzata in varie<br />
modalità e contesti: formazione residenziale,<br />
a <strong>di</strong>stanza, sul campo e attraverso le comunità <strong>di</strong><br />
pratica, <strong>di</strong>ffondendo l’utilizzo <strong>di</strong> opportuni strumenti<br />
e tecnologie, ben oltre il mero aggiornamento<br />
specifico tecnico e scientifico.<br />
I <strong>di</strong>pendenti dell’Azienda hanno, inoltre, partecipato<br />
in qualità <strong>di</strong> formatori interni, tutor, facilitatori<br />
aziendali della formazione, nonché alla progettazione<br />
e realizzazione <strong>di</strong> iniziative formative.<br />
Nel quadro dell’investimento operato in questi<br />
anni dall’Azienda sulle risorse umane, la formazione<br />
aziendale ha potuto supportare le performance<br />
in<strong>di</strong>viduali e collettive, sia dal punto <strong>di</strong> vista professionale<br />
che organizzativo, per il raggiungimen-<br />
166<br />
to degli obiettivi aziendali e ha potuto recuperare<br />
“gap” esistenti nell’ambito <strong>di</strong> competenze specialistiche,<br />
innovare e far evolvere la conoscenza professionale<br />
nelle <strong>di</strong>verse aree. si è cercato soprattutto<br />
<strong>di</strong> operare accompagnando e sostenendo il<br />
processo <strong>di</strong> ridefinizione del modello organizzativo<br />
aziendale in atto (rafforzamento strategico del<br />
Distretto, riassetto delle funzioni <strong>di</strong> cura e promozione<br />
della salute mentale, riorganizzazione della<br />
degenza ospedaliera per aree funzionali omogenee<br />
e per intensità assistenziale).<br />
L’Azienda ha quin<strong>di</strong> operato:<br />
- promuovendo idonei contesti formativi attraverso<br />
la messa in atto <strong>di</strong> adeguate pratiche <strong>di</strong><br />
auto-formazione e formazione “on the job”,<br />
con percorsi metodologici atti a favorire la rielaborazione<br />
delle esperienze professionali e<br />
lavorative ed un confronto continuo sul servizio<br />
erogato;<br />
- garantendo un’offerta <strong>di</strong> formazione intraaziendale<br />
adeguata per tutti i <strong>di</strong>pendenti;<br />
- permettendo l’estinzione del debito formativo<br />
prescritto dal Sistema ECM per le <strong>di</strong>verse categorie<br />
del personale sanitario (circa 1.200 <strong>di</strong>pendenti<br />
del ruolo sanitario, 135 me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina<br />
generale, 14 pe<strong>di</strong>atri <strong>di</strong> libera scelta e 30 specialisti<br />
ambulatoriali);<br />
- promuovendo progetti <strong>di</strong> ricerca e formazione<br />
per lo sviluppo <strong>di</strong> nuovi modelli organizzativi<br />
e la sperimentazione <strong>di</strong> pratiche formative innovative.<br />
Il numero e le tipologie <strong>di</strong> corsi programmati e<br />
realizzati dall’ASL <strong>BI</strong> nell’ultimo biennio è riportato<br />
nelle seguenti tabelle.
Corsi proGrammati<br />
2008 <strong>2009</strong> I SEmESTRE <strong>2010</strong><br />
N. <strong>di</strong> titoli o corsi ECM 55 89 70<br />
N. <strong>di</strong> titoli o corsi NON ECM 7 5 9<br />
totale 62 94 79<br />
VoLUme deLL’attiVità <strong>di</strong> Formazione<br />
2008 <strong>2009</strong> Δ %<br />
N. ore complessive <strong>di</strong> formazione 1.311 1.979 + 51,0<br />
N. giornate d’aula 292 440 + 50,7<br />
N. e<strong>di</strong>zioni svolte 137 202 + 47,4<br />
N. ore durata me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> ogni e<strong>di</strong>zione 9,5 9,8 + 3,2<br />
La spesa complessiva sostenuta in formazione<br />
nel <strong>2009</strong> si è mantenuta costante rispetto agli anni<br />
precedenti, attestandosi su € 228.961.<br />
Significativo l’investimento messo in atto<br />
dall’Azienda nel rafforzamento dei rapporti <strong>di</strong> collaborazione<br />
con i <strong>di</strong>versi enti ed agenzie impegnate<br />
sul versante della formazione, con le altre aziende<br />
sanitarie piemontesi, con i consorzi intercomunali,<br />
con l’Università, le fondazioni, gli or<strong>di</strong>ni e collegi<br />
professionali, con il mondo della cooperazione sociale<br />
e dell’associazionismo.<br />
Numerosi sono stati i progetti formativi con<strong>di</strong>visi<br />
dall’ASL <strong>BI</strong> con i Consorzi Intercomunali IRIS<br />
e CISSABO ed i principali gestori privati dei servizi<br />
socio-assistenziali del territorio.<br />
L’ASL <strong>BI</strong>, a partire dal 2007, è stata sempre più<br />
chiamata a contribuire allo sviluppo del sistema<br />
regionale per la formazione continua, agendo sinergicamente<br />
su più fronti: fa parte del Gruppo <strong>di</strong><br />
Lavoro Regionale per la formazione istituito in seno<br />
alla Direzione Sanità; dal 2008 ha assunto il ruolo<br />
<strong>di</strong> azienda capofila del Coor<strong>di</strong>namento Interanziedale<br />
per la Formazione Continua del Piemonte<br />
Nord Orientale, che comprende anche le ASL VC,<br />
ASL VCO, ASL NO e ASO NO.<br />
167<br />
LE RISORSE
LE RISORSE<br />
Intervento chirurgico in Urologia<br />
nei 14 progetti attivati dalla regione piemonte<br />
per la formazione <strong>di</strong> chi nelle aziende sanitarie<br />
programma le attività formative, dei formatori,<br />
dei facilitatori e dei tutor, grande è stato l’apporto<br />
nella progettazione, nella gestione e nel coor<strong>di</strong>namento<br />
dato dall’asL bi. Le iniziative, svoltesi<br />
presso le se<strong>di</strong> <strong>di</strong> Cuneo, Torino, Biella e Alessandria,<br />
hanno coinvolto da gennaio a novembre <strong>2009</strong><br />
ben 340 operatori delle <strong>di</strong>verse aziende regionali.<br />
IL PROGRAmmA DI RICERCA C.O.R.O.<br />
SULLA FORmAzIONE SUL CAmPO<br />
nel corso del <strong>2009</strong> ha preso avvio il programma<br />
<strong>di</strong> ricerca C.o.r.o. (Comunità <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento<br />
e <strong>di</strong> Ricerca-azione per Operatori sanitari), coor<strong>di</strong>nato<br />
dalla struttura Formazione e Comunicazione<br />
dell’asL bi e sostenuto dalla rete oncologica del<br />
piemonte e della Valle d’aosta. Tale programma<br />
indaga su vissuti, modalità e pratiche <strong>di</strong> formazione<br />
che si sviluppano, non in aula, nelle situazioni<br />
lavorative quoti<strong>di</strong>ane. Il programma <strong>di</strong> ricerca si è<br />
sviluppato in una prima fase sperimentale che ha<br />
168<br />
coinvolto nel <strong>2009</strong> gran parte dei me<strong>di</strong>ci e degli infermieri<br />
del day-hospital <strong>di</strong>partimentale.<br />
Nel <strong>2010</strong> il campo <strong>di</strong> ricerca è stato allargato<br />
alle altre se<strong>di</strong> <strong>di</strong> Polo della Rete Oncologica del<br />
Piemonte e della Valle d’Aosta: Novara, Alessandria,<br />
Verbania, Torino (OIRM S. Anna e Molinette),<br />
Alba, Cuneo, Aosta, Ivrea, Asti, effettuando circa<br />
cinquanta interviste semi-strutturate a <strong>di</strong>rettori <strong>di</strong><br />
polo, a <strong>di</strong>rettori delle strutture <strong>di</strong> oncologia, a me<strong>di</strong>ci<br />
oncologi e ad infermieri.<br />
PRATIChE DI DISSEmINAzIONE DELLA<br />
CONOSCENzA PER APPRENDERE NEI CONTESTI<br />
CLINICI: LE COmUNITà DI PRATICA<br />
Il progetto “Pratiche <strong>di</strong> <strong>di</strong>sseminazione della<br />
conoscenza per apprendere nei contesti clinici”,<br />
sostenuto dalla <strong>di</strong>rezione scientifica dell’Università<br />
Cattolica del Sacro Cuore <strong>di</strong> Milano, è stato impostato<br />
secondo una cornice metodologica propria della<br />
formazione-intervento con una serie <strong>di</strong> incontri a cadenza<br />
mensile tra i membri delle quattro Comunità <strong>di</strong><br />
Pratica attivate in Azienda, circa 100 operatori prevalentemente<br />
appartenenti al mondo infermieristico.
Il progetto è proseguito anche nel primo semestre<br />
del <strong>2010</strong>, mantenendo le modalità consolidate<br />
nel percorso fin qui svolto e vedendo un allargamento<br />
del numero <strong>di</strong> operatori coinvolti nelle attività<br />
delle Comunità <strong>di</strong> Pratica.<br />
7° convegno aiF pubblica amministrazione<br />
premio basile per la formazione <strong>2010</strong> - premiazione<br />
5.1.4 il benessere organizzativo<br />
Il moderno concetto <strong>di</strong> salute organizzativa supera<br />
la <strong>di</strong>cotomia tra in<strong>di</strong>viduo ed organizzazione,<br />
evidenziando come entrambi siano attori responsabili<br />
del benessere degli operatori sui luoghi <strong>di</strong><br />
lavoro. nel <strong>2009</strong> e nel <strong>2010</strong>, oltre al controllo dei<br />
rischi fisici legati alla sicurezza lavorativa, l’asL bi<br />
ha voluto approfon<strong>di</strong>re il tema della gestione dei<br />
rischi psico-sociali e del benessere organizzativo,<br />
legati alla qualità della vita lavorativa dei suoi<br />
<strong>di</strong>pendenti.<br />
Gli operatori, sia sanitari che tecnico-amministrativi,<br />
sono soggetti ad una costante esposizione<br />
psicologica nella relazione con il paziente ed<br />
a situazioni lavorative impegnative. Risulta quin<strong>di</strong><br />
essenziale per l’Azienda munirsi <strong>di</strong> strumenti <strong>di</strong><br />
Nell’ambito della IX E<strong>di</strong>zione del Premio Basile per la Formazione, istituito dall’Associazione Italiana<br />
Formatori Settore Nazionale Pubblica Amministrazione, e svoltosi il 28 ed il 29 Ottobre <strong>2010</strong>, la S.O.C.<br />
Formazione e Comunicazione ha ritirato a nome dell’ASL <strong>BI</strong> il premio speciale Faro della Formazione,<br />
in quanto Azienda che ha presentato progetti formativi riconosciuti <strong>di</strong> particolare interesse e valore in<br />
<strong>di</strong>verse sezioni del concorso.<br />
I progetti classificati nelle primissime posizioni, che sono stati premiati sono i seguenti:<br />
• “progetto ethos: con<strong>di</strong>videre e <strong>di</strong>ffondere la prospettiva etica nelle organizzazioni sanitarie” (Conferimento<br />
<strong>di</strong> secondo premio assoluto e premio speciale sanità per la sezione sistemi Formativi);<br />
• “pratiche <strong>di</strong> <strong>di</strong>sseminazione della conoscenza per apprendere nei contesti clinici” (Segnalazione <strong>di</strong><br />
Eccellenza nella sezione Reti);<br />
• “Formazione intervento: miglioramento del livello <strong>di</strong> servizio all’utenza” (Segnalazione <strong>di</strong> Eccellenza<br />
nella sezione Progetti).<br />
L’attribuzione <strong>di</strong> tali premi va intesa come una preziosa conferma delle competenze e dell’impegno<br />
<strong>di</strong>mostrati dagli operatori <strong>di</strong> questa azienda nella progettazione e realizzazione <strong>di</strong> significative iniziative<br />
formative; impegno e competenza sempre sostenuti da attente ed efficaci politiche aziendali in tema <strong>di</strong><br />
sviluppo <strong>di</strong> una conoscenza e <strong>di</strong> una formazione situata e valorizzante i saperi dei propri <strong>di</strong>pendenti.<br />
rilevazione ed analisi dei fattori <strong>di</strong> malessere e <strong>di</strong><br />
benessere, soprattutto per essere in grado <strong>di</strong> progettare<br />
azioni atte a garantire un adeguato livello<br />
<strong>di</strong> salute organizzativa e lo sviluppo <strong>di</strong> sensibilità,<br />
conoscenze e competenze che entrino a far parte<br />
della cultura organizzativa e gestionale.<br />
L’ASL <strong>BI</strong> è stata una delle aziende sanitarie<br />
protagoniste della realizzazione <strong>di</strong> alcune iniziative<br />
regionali in tal senso. Oltre ad aver animato il<br />
Gruppo <strong>di</strong> Lavoro regionale de<strong>di</strong>cato alla tutela<br />
169<br />
LE RISORSE
LE RISORSE<br />
del benessere organizzativo nelle aziende sanitarie,<br />
l’ASL <strong>BI</strong> ha messo a punto e gestito durante il<br />
<strong>2009</strong> un progetto formativo che è stato approvato<br />
dall’Assessorato regionale, con l’avvallo del Gruppo<br />
<strong>di</strong> Lavoro Regionale per la Formazione Continua<br />
e il supporto tecnico scientifico del Dipartimento <strong>di</strong><br />
Psicologia dell’Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Torino, con<br />
il fine <strong>di</strong> valorizzare e <strong>di</strong>ffondere le buone pratiche<br />
e i progetti già attuati in questo ambito nelle singole<br />
aziende sanitarie del Piemonte. Il progetto ha<br />
previsto azioni <strong>di</strong> formazione-intervento strutturate<br />
in filoni tematici che hanno raccolto le aziende<br />
che avevano già attivato o avevano intenzione <strong>di</strong> attivare<br />
interventi su:<br />
• Osservatorio sul Benessere/Malessere Organizzativo;<br />
• Sportello Psicologico;<br />
• Sistema Premiante;<br />
• Formazione;<br />
• Valutazione del Rischio Psicosociale.<br />
L’ASL <strong>BI</strong> ha avviato il proprio osservatorio aziendale<br />
per il benessere organizzativo che utilizza<br />
in<strong>di</strong>catori quantitativi, frutto del lavoro congiunto<br />
tra le ASL e l’ARPA Piemonte che, con la supervisione<br />
del Dipartimento <strong>di</strong> Psicologia dell’Università<br />
<strong>di</strong> Torino, tali da permettere la comparazione interaziendale.<br />
L’Osservatorio dell’ASL <strong>BI</strong> si basa su una rete <strong>di</strong><br />
Strutture aziendali (Formazione e Comunicazione,<br />
Programmazione e Controllo, Affari Generali, Politiche<br />
ed Amministrazione del Personale, Servizio<br />
<strong>di</strong> Prevenzione e Protezione, Sistema Informativo,<br />
Me<strong>di</strong>cina del Lavoro, Direzione Professioni Sanitarie,<br />
Assistenza Legale) e su un gruppo operativo <strong>di</strong><br />
lavoro coor<strong>di</strong>nato dalla S.C. Formazione e Comunicazione.<br />
Ha previsto degli strumenti <strong>di</strong> analisi non solo <strong>di</strong><br />
tipo quantitativo (raccolta dati dalle Strutture), ma<br />
170<br />
anche <strong>di</strong> tipo soggettivo (un questionario dato ai <strong>di</strong>pendenti<br />
soggetti a visita in Me<strong>di</strong>cina del Lavoro)<br />
che tengono conto delle percezioni e delle rappresentazioni<br />
dei <strong>di</strong>pendenti sulla qualità della vita nel<br />
luogo <strong>di</strong> lavoro.<br />
Gli obiettivi che l’Osservatorio si pone sono:<br />
effettuare una ricognizione dei punti <strong>di</strong> forza e<br />
<strong>di</strong> debolezza <strong>di</strong> ciascuna unità organizzativa, al<br />
fine <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare per tempo eventuali criticità,<br />
approfon<strong>di</strong>re le cause dei problemi, costruire<br />
soluzioni mirate, ma anche valorizzare potenzialità<br />
inespresse ed ogni iniziativa favorente il<br />
benessere organizzativo;<br />
valorizzare le risorse umane, aumentare la motivazione<br />
e la partecipazione, mobilitare energie,<br />
esperienza e creatività, migliorare i rapporti<br />
tra <strong>di</strong>rigenti e operatori, accrescere il senso <strong>di</strong><br />
appartenenza;<br />
migliorare l’immagine interna ed esterna<br />
dell’Azienda e la qualità complessiva dei servizi<br />
erogati.<br />
PARI OPPORTUNITà E mOB<strong>BI</strong>NG<br />
La qualità della vita e delle relazioni in ambito<br />
lavorativo sono aspetti fondamentali sia per il lavoratore<br />
sia per l’utente, che può così usufruire <strong>di</strong> un<br />
clima sereno.<br />
L’equità, la considerazione, il rispetto sono valori<br />
forti all’interno <strong>di</strong> qualsiasi organizzazione, in<br />
modo particolare per un’azienda sanitaria che ha<br />
nelle risorse umane il suo punto <strong>di</strong> forza.<br />
Il Comitato per il mobbing ed il Comitato per le<br />
pari opportunità sono gli strumenti scelti dall’Azienda<br />
per far emergere eventuali situazioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio<br />
e promuovere un cambiamento.<br />
I primi passi dei Comitati, durante il <strong>2009</strong>, si<br />
sono orientati ad attività informativa/formativa nei
confronti <strong>di</strong> tutti i lavoratori (3 e<strong>di</strong>zioni effettuate<br />
nel <strong>2009</strong> e 5 e<strong>di</strong>zioni programmate per il <strong>2010</strong>), allo<br />
scopo <strong>di</strong>:<br />
• <strong>di</strong>ffondere una cultura anti<strong>di</strong>scriminatoria e <strong>di</strong><br />
tutela della pari <strong>di</strong>gnità sul posto <strong>di</strong> lavoro;<br />
• approfon<strong>di</strong>re le conoscenza delle norme comunitarie,<br />
nazionali e <strong>di</strong> contrattazione collettiva;<br />
• far conoscere le forme <strong>di</strong> conciliazione tra vita<br />
privata e lavorativa, <strong>di</strong> sostegno alla genitoria-<br />
La Carta etica dell’ascolto<br />
lità e <strong>di</strong> sviluppo <strong>di</strong> un clima aziendale sereno e<br />
<strong>di</strong>gnitoso per i lavoratori.<br />
Nel <strong>2009</strong>, è stata in<strong>di</strong>viduata la figura del “Consigliere<br />
<strong>di</strong> fiducia”, ruolo critico che ha il compito <strong>di</strong><br />
svolgere attività <strong>di</strong> sostegno ai <strong>di</strong>pendenti per aiutarli<br />
a tutelare la <strong>di</strong>gnità delle persone sul posto<br />
<strong>di</strong> lavoro, ma anche prevenire, gestire e risolvere i<br />
casi che i <strong>di</strong>pendenti vorranno segnalare in tema <strong>di</strong><br />
molestie, fenomeni <strong>di</strong>scriminatori o <strong>di</strong> mobbing sui<br />
luoghi <strong>di</strong> lavoro.<br />
nata da un progetto fortemente voluto dalle <strong>di</strong>rezioni dell’azienda<br />
sanitaria Locale <strong>di</strong> biella e del policlinico <strong>di</strong> monza, la Carta etica<br />
dell’ascolto riporta in maniera fedele sollecitazioni e contributi <strong>di</strong><br />
un insieme <strong>di</strong> operatori qualificato e rappresentativo dell’azienda in<br />
tema <strong>di</strong> etica organizzativa.<br />
Il documento finale è stato redatto a conclusione <strong>di</strong> un’iniziativa<br />
<strong>di</strong> formazione-intervento inerente il tema della cultura dell’ascolto.<br />
Il percorso si è articolato in una serie <strong>di</strong> incontri che hanno avuto<br />
luogo da marzo a maggio del <strong>2009</strong>, collocandosi all’interno <strong>di</strong> un <strong>di</strong>segno<br />
più ampio volto a favorire buona vita e benessere organizzativo<br />
(eudaimonia) nei servizi e nelle organizzazioni impegnate sul fronte<br />
della promozione della salute e della cura.<br />
Attraverso una metodologia attiva accompagnata da suggestioni<br />
artistiche (rappresentazioni pittoriche, brani letterari, poesie), il conduttore<br />
ha stimolato la riflessione e l’indagine su tali ambiti a partire<br />
dalle esperienze e dai racconti <strong>di</strong> vita lavorativa dei partecipanti.<br />
Tale percorso ha posto le basi per proseguire, nel corso del <strong>2010</strong><br />
e 2011, con un progetto sovra-aziendale, che vede la partecipazione<br />
dell’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (AgeNaS) e della Agenzia Regionale per i Servizi<br />
Sanitari (AReSS), con l’ALS <strong>BI</strong> nel ruolo <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento <strong>di</strong> una rete che ha già coinvolto tutte le Aziende<br />
Sanitarie dell’Area del Piemonte Nord Orientale ed alcune Aziende Sanitarie del territorio nazionale.<br />
Diversi sono gli ambiti operativi che caratterizzano questo progetto ed i suoi obiettivi. Tra i risultati<br />
perseguiti vanno richiamati la sperimentazione <strong>di</strong> modalità <strong>di</strong> intervento tese alla promozione <strong>di</strong> una<br />
cultura etico-organizzativa e la conduzione <strong>di</strong> una ricerca volta a definire un modello <strong>di</strong> valutazionevalorizzazione<br />
del capitale etico aziendale.<br />
171<br />
LE RISORSE
LE RISORSE<br />
5.1.5 L’indagine regionale sul clima interno<br />
Tra <strong>di</strong>cembre <strong>2009</strong> e gennaio <strong>2010</strong> a tutti i <strong>di</strong>pendenti<br />
dell’Azienda è stato chiesto <strong>di</strong> partecipare<br />
ad un’indagine sul clima interno che rientra in un<br />
più ampio progetto regionale denominato “sistema<br />
<strong>di</strong> Valutazione della performance della sanità<br />
piemontese”, a cui hanno preso parte tutte le<br />
aziende sanitarie ed ospedaliere del Piemonte.<br />
172<br />
L’indagine è stata coor<strong>di</strong>nata dal Laboratorio<br />
“management e sanità” della scuola superiore<br />
sant’anna <strong>di</strong> pisa e ha coinvolto non solo le aziende<br />
sanitarie piemontesi, ma anche quelle <strong>di</strong> Toscana,<br />
Liguria ed Umbria.<br />
Il sistema <strong>di</strong> valutazione ha inteso valutare le<br />
principali <strong>di</strong>mensioni della vita organizzativa e della<br />
qualità dei servizi:<br />
A. in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> salute della popolazione del territorio<br />
<strong>di</strong> riferimento;<br />
B. capacità dell’Azienda <strong>di</strong> perseguire le strategie<br />
regionali;<br />
C. valutazione socio-sanitaria;<br />
D. valutazione della sod<strong>di</strong>sfazione dei citta<strong>di</strong>ni per<br />
alcuni servizi campione (indagine telefonica su<br />
sod<strong>di</strong>sfazione per me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina generale,<br />
pe<strong>di</strong>atri <strong>di</strong> libera scelta, <strong>di</strong>agnostica territoriale<br />
e Pronto Soccorso);<br />
E. valutazione della sod<strong>di</strong>sfazione degli operatori<br />
(analisi del “clima interno aziendale” attraverso<br />
il questionario on-line);<br />
F. valutazione dell’efficienza operativa ed economico-finanziaria<br />
dell’Azienda.<br />
I dati raccolti per tutte le <strong>di</strong>mensioni sono stati<br />
elaborati dalla Scuola Superiore S. Anna <strong>di</strong> Pisa<br />
che, nel giugno <strong>2010</strong>, ha restituito alle aziende i<br />
risultati. Questi sono stati presentati utilizzando<br />
l’immagine <strong>di</strong> un “bersaglio”: ogni spicchio del<br />
bersaglio corrisponde ad un in<strong>di</strong>catore <strong>di</strong> valutazione,<br />
mentre i cerchi bianchi corrispondono alla<br />
posizione dell’ASL <strong>BI</strong> rispetto ad ogni in<strong>di</strong>catore.<br />
Più il cerchio è vicino al centro del bersaglio, più la<br />
valutazione dell’Azienda è positiva.
Per quanto concerne i risultati dell’indagine sul<br />
clima interno, l’ASL <strong>BI</strong> è risultata al 7° posto sulle<br />
22 aziende sanitarie piemontesi per percentuale<br />
<strong>di</strong> partecipazione dei propri <strong>di</strong>pendenti all’indagi-<br />
asL bi - bersaGLio GeneraLe deGLi in<strong>di</strong>Catori<br />
ne: i rispondenti sono stati circa 500, pari al 27%<br />
dell’intera compagine aziendale, rispetto ad una<br />
me<strong>di</strong>a regionale del 20%).<br />
173<br />
LE RISORSE
LE RISORSE<br />
per quanto concerne gli in<strong>di</strong>catori del clima<br />
interno, relativi alla sod<strong>di</strong>sfazione rispetto al proprio<br />
lavoro, al proprio management e alla propria<br />
azienda, in generale l’asL bi ha ottenuto risultati<br />
positivi, superiori alla me<strong>di</strong>a regionale.<br />
Per quanto riguarda la sod<strong>di</strong>sfazione dei <strong>di</strong>pendenti<br />
per il proprio lavoro, l’ASL <strong>BI</strong> ottiene risultati<br />
incoraggianti: l’83% dei <strong>di</strong>pendenti dell’asL bi<br />
<strong>di</strong>chiara <strong>di</strong> svolgere un lavoro che piace (rispetto<br />
174<br />
percentuale <strong>di</strong> partecipazione all’indagine <strong>di</strong> clima interno<br />
al 79% della me<strong>di</strong>a regionale) e l’88% si trova abbastanza<br />
o molto bene a lavorare nella propria<br />
struttura o unità operativa (rispetto all’82% della<br />
me<strong>di</strong>a regionale).<br />
Per quanto riguarda la Comunicazione e l’informazione<br />
per i <strong>di</strong>pendenti tale area risulta critica<br />
per tutte le 22 aziende regionali. A fronte <strong>di</strong> tale<br />
criticità <strong>di</strong>ffusa, l’asL bi si posiziona comunque al<br />
3° posto tra tutte le Aziende Sanitarie Regionali.<br />
Comunicazione e informazione per i <strong>di</strong>pendenti (e11)
L’ASL <strong>BI</strong> è risultata al 1° posto per quanto riguarda<br />
la sod<strong>di</strong>sfazione dei <strong>di</strong>pendenti per la<br />
propria <strong>di</strong>rigenza (In<strong>di</strong>catore E10 del bersaglio:<br />
capacità <strong>di</strong> informare, dare feedback al personale<br />
e <strong>di</strong> ascoltare proposte, aiuto nello sviluppo delle<br />
capacità e nello svolgimento dei compiti, capacità<br />
<strong>di</strong> delegare, capacità <strong>di</strong> gestione del personale e <strong>di</strong><br />
organizzazione del lavoro).<br />
L’ASL <strong>BI</strong> è risultata al 1° posto anche per quanto<br />
riguarda la conoscenza e la sod<strong>di</strong>sfazione dei<br />
<strong>di</strong>pendenti per l’utilizzo degli obiettivi <strong>di</strong> budget<br />
(In<strong>di</strong>catore F8 relativo a conoscenza, con<strong>di</strong>visione,<br />
verifica e utilità degli obiettivi <strong>di</strong> budget).<br />
Ulteriori punti del questionario erano rivolti a<br />
rilevare la percezione dei <strong>di</strong>pendenti su temi quali:<br />
l’incoraggiamento all’innovazione e la crescita<br />
personale, la collaborazione e la gestione dei<br />
rapporti tra le varie strutture. I risultati che l’ASL<br />
<strong>BI</strong> ottiene sono anche qui al <strong>di</strong> sopra della me<strong>di</strong>a<br />
regionale.<br />
Rinnovamento<br />
tecnologico<br />
del Laboratorio<br />
Analisi<br />
il management per i <strong>di</strong>pendenti<br />
175<br />
LE RISORSE
LE RISORSE<br />
5.2 Il sistema informativo<br />
e le tecnologie informatiche<br />
In un contesto sempre più <strong>di</strong>namico, le aziende<br />
si trovano in una situazione <strong>di</strong> grande complessità<br />
gestionale e con l’esigenza <strong>di</strong> dover gestire quantità<br />
sempre maggiori <strong>di</strong> informazioni in modo sempre<br />
più efficace, efficiente e tempestivo, per poter<br />
orientare le decisioni in tempi rapi<strong>di</strong>.<br />
Lo sviluppo dei sistemi informativi in ambito<br />
sanitario è considerato dalle autorità internazionali<br />
e nazionali come un fattore in<strong>di</strong>spensabile al<br />
miglioramento della qualità dei servizi.<br />
Il Sistema Informativo e Tecnologie Informatiche<br />
è un’area strategica dell’ASL <strong>BI</strong> che:<br />
- gestisce un budget annuale <strong>di</strong> oltre 3 milioni <strong>di</strong><br />
euro, mantenendo il controllo dei costi;<br />
- costituisce il riferimento aziendale per gli investimenti<br />
in software e hardware;<br />
- si occupa del corretto invio dei flussi informativi nei<br />
confronti della Regione e del Ministero della Salute.<br />
Attualmente l’infrastruttura informatica<br />
dell’Azienda conta circa 1.000 postazioni <strong>di</strong> lavoro<br />
e 20 se<strong>di</strong> sul territorio dell’asL bi. Per la gestione<br />
operativa delle postazioni <strong>di</strong> lavoro, dei software e<br />
dell’infrastruttura della rete aziendale ci si avvale<br />
del supporto del Csi-piemonte.<br />
L’attività svolta nel corso del biennio <strong>2009</strong>-<br />
<strong>2010</strong> ha visto l’estensione dei sistemi alle nuove<br />
se<strong>di</strong> e si è concentrata sul supporto alle nuove<br />
esigenze <strong>di</strong> cooperazione con le strutture esterne<br />
all’azienda nell’ambito dei piani strategici definiti<br />
dalla Direzione Generale. I risultati raggiunti sono:<br />
- l’informatizzazione delle nuove strutture aperte<br />
a biella:<br />
o la sede del <strong>di</strong>stretto 1 <strong>di</strong> via Caraccio, con<br />
176<br />
l’avvio della modalità <strong>di</strong> esecuzione degli<br />
esami <strong>di</strong> Laboratorio Analisi ad accesso <strong>di</strong>retto<br />
e prenotazioni specialistiche;<br />
o la sede <strong>di</strong> via Campagné, ove si svolgono le<br />
attività del <strong>di</strong>partimento <strong>di</strong> salute mentale;<br />
- l’informatizzazione della nuova sede a Cossato in<br />
località paruzza, ove si svolgono le attività ambulatoriali<br />
<strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina riabilitativa e <strong>di</strong> psichiatria;<br />
- l’attivazione del nuovo sistema <strong>di</strong> pagamento<br />
ticket on-line tramite il Portale Web dell’Azienda<br />
Sanitaria. Tale progetto denominato “Punto<br />
Giallo Web” è stato premiato nell’ambito del<br />
concorso “premiamo i risultati” dal ministero<br />
dell’innovazione e della pubblica amministrazione<br />
durante il Forum pa tenutosi a roma a<br />
maggio del <strong>2010</strong>;<br />
- l’istituzione dell’Ufficio anagrafe Centralizzato,<br />
al fine <strong>di</strong> attivare entro l’anno <strong>2010</strong> l’Anagrafe<br />
Unica Regionale degli Assistiti (AURA), primo<br />
tassello del Progetto Regionale relativo al Sistema<br />
Informatico Regionale <strong>di</strong> Sanità Elettronica<br />
(SIRSE);<br />
- la realizzazione della rete wireless presso il<br />
reparto <strong>di</strong> oncologia, al fine <strong>di</strong> sperimentare<br />
l’utilizzo della cartella clinica oncologica al letto<br />
del paziente.<br />
I progetti futuri, in aderenza con il modello <strong>di</strong><br />
“sanità in rete”, vedranno le tecnologie ICT (Information<br />
and Communication Technology) come<br />
fattore chiave per la realizzazione <strong>di</strong> una piattaforma<br />
<strong>di</strong> salute-assistenza integrata che possa<br />
costituire un elemento abilitante per migliorare<br />
l’efficacia del Sistema Sanitario Regionale, garantendone<br />
così la sostenibilità economica e facilitando<br />
l’accesso e la fruizione dei servizi sanitari<br />
da parte del citta<strong>di</strong>no-utente.<br />
La Regione Piemonte ha definito le linee <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo<br />
per la realizzazione del Sistema Integrato Re-
gionale <strong>di</strong> Sanità Elettronica: il contributo dell’ICT<br />
in Sanità è ampio e non si limita all’apporto tecnologico,<br />
ma può <strong>di</strong>ventare un elemento importante<br />
per la riorganizzazione dell’attività professionale<br />
degli operatori.<br />
Nell’ambito del progetto regionale l’ASL <strong>BI</strong> è<br />
coinvolta sia per l’adeguamento delle singole componenti<br />
che costituiscono la piattaforma comune<br />
<strong>di</strong> comunicazione (Anagrafe Unica Regionale degli<br />
Assistiti, Anagrafe degli Operatori Sanitari) sia per<br />
l’adozione della cartella clinica informatizzata, per<br />
favorire e supportare la continuità assistenziale in<br />
un’ottica <strong>di</strong> realizzazione del Fascicolo sanitario<br />
elettronico del paziente.<br />
Il Fascicolo Sanitario Elettronico serve a raccogliere<br />
informaticamente i dati clinici relativi alla<br />
persona, informazioni che possono essere state<br />
originate in qualunque struttura sanitaria (italiana<br />
o europea, come prevedono i progetti dell’Unione<br />
Europea) in modo da renderle <strong>di</strong>sponibili ad ogni<br />
operatore sanitario sul territorio (nazionale ed europeo)<br />
che debba prestare cure a quella persona.<br />
Tutto ciò assume una particolare importanza per<br />
l’ASL <strong>BI</strong> in vista della realizzazione del nuovo<br />
ospedale, in cui l’infrastruttura informatica dovrà<br />
essere insita nella nuova struttura e<strong>di</strong>lizia per migliorare<br />
i percorsi degli utenti e l’efficienza e l’efficacia<br />
tecnologica.<br />
Il Sistema Informativo nel Nuovo Ospedale si<br />
baserà su una nuova infrastruttura che gestirà in<br />
modo integrato le ICT, con la possibilità <strong>di</strong> utilizzare<br />
e con<strong>di</strong>videre in modo efficace le informazioni<br />
clinico-sanitarie, amministrativo-logistiche sia tra<br />
gli operatori sanitari che con i pazienti, garantendo<br />
una migliore affidabilità complessiva dei sistemi ed<br />
ottimizzando i processi operativi interni.<br />
L’adozione <strong>di</strong> un modello aperto ed integrato,<br />
all’avanguar<strong>di</strong>a in campo informatico dovrebbe garantire<br />
la <strong>di</strong>sponibilità delle informazioni cliniche<br />
tra le strutture ospedaliere e assistenziali del territorio,<br />
quali me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina generale, pe<strong>di</strong>atri<br />
<strong>di</strong> libera scelta, strutture <strong>di</strong>strettuali e residenziali<br />
per costruire il fascicolo sanitario personale a <strong>di</strong>sposizione<br />
del citta<strong>di</strong>no.<br />
177<br />
LE RISORSE
LE RISORSE<br />
5.3 Le tecnologie e l’innovazione<br />
Le tecnologie sanitarie sono un elemento ormai<br />
irrinunciabile nella cura della salute. Forniscono la<br />
maggiore fonte <strong>di</strong> dati sullo stato del paziente e, a<br />
<strong>di</strong>versi livelli, determinano la qualità delle attività<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>agnosi e terapia. Inoltre il loro stato d’uso e<br />
manutenzione determina e con<strong>di</strong>ziona la sicurezza<br />
del paziente e degli operatori.<br />
Il governo delle tecnologie sanitarie è, pertanto,<br />
un elemento centrale sia nello svolgimento dell’attuale<br />
attività sanitaria ed ancor più nella fase <strong>di</strong><br />
completamento ed attivazione del nuovo ospedale.<br />
Al crescere dell’utilizzo delle tecnologie nelle attività<br />
sanitarie, l’ASL ha progessivamente adeguato<br />
il profilo e l’organizzazione delle risorse umane<br />
preposte a gestire tali processi. In tale prospettiva,<br />
178<br />
la funzione <strong>di</strong> ingegneria Clinica, storicamente legata<br />
agli aspetti manutentivi e <strong>di</strong> consulenza tecnica<br />
sugli acquisti, ha esteso e mo<strong>di</strong>ficato l’area specifica<br />
<strong>di</strong> competenza e responsabilità acquisendo il ruolo <strong>di</strong><br />
collegamento e interfaccia tra la cultura prettamente<br />
tecnica e quella clinica/sanitaria fornendo inoltre<br />
il supporto alla Direzione Strategica per operare le<br />
scelte che ottimizzino il rapporto costo – beneficio,<br />
anche in un’ottica <strong>di</strong> ricaduta sul sistema sociale e<br />
territoriale, nonchè per la gestione del rischio, sempre<br />
e comunque insito nell’utilizzo <strong>di</strong> una tecnologia.<br />
La tabella seguente riporta in sintesi le attività,<br />
ed il loro valore finanziario, relative al governo delle<br />
attrezzature sanitarie. Nelle pagine successive<br />
vengono illustrate, a titolo <strong>di</strong> esempio, alcune apparecchiature<br />
acquisite nell’ultimo biennio.<br />
Costi per iL GoVerno deLLe teCnoLoGie presso L’asL bi<br />
2006 2007 2008 <strong>2009</strong> <strong>2010</strong><br />
Governo delle tecnologie<br />
Risorse umane e struttura <strong>di</strong> Ingegneria<br />
Clinica<br />
Costi <strong>di</strong> manutenzione delle attrezzature<br />
240.000,00 230.000,00 250.000,00 300.000,00 310.000,00<br />
sanitarie (manutenzioni in appalto e parti<br />
<strong>di</strong> ricambio)<br />
investimenti<br />
1.690.000,00 2.086.000,00 1.962.000,00 2.130.000,00 2.130.000,00<br />
Investimenti in tecnologia (finanziamenti<br />
981.500,00<br />
regionale) *<br />
1.593.000,00 1.460.000,00 1.498.000,00 1.120.000,00<br />
Costi per leasing su apparecchiature<br />
sanitarie (finanziamenti regionali) *<br />
632.529,00 318.288,00 318.288,00 318.288,00 221.660,00<br />
Costi per canoni <strong>di</strong> locazione/service su<br />
973.519,00 893.800,00 718.936,00 635.143,00<br />
apparecchiature sanitarie (finanziamenti<br />
regionali) *<br />
1.029.413,00<br />
Investimenti in tecnologia (finanziamenti<br />
privati)<br />
446.145,20 521.331,02 871.260,22 536.500,00 686.456,80<br />
totale<br />
* i fon<strong>di</strong> <strong>2010</strong> non sono ancora stati assegnati<br />
In euro<br />
5.631.087,20 5.589.138,02 5.793.348,22 5.123.724,00 4.964.759,80
DIAGNOSTICA RADIOLOGICA DIGITALE DIRETTA<br />
bieLLa pronto soCCorso:<br />
- modeLLo: aCseLerate<br />
- produttore: FUJi me<strong>di</strong>CaL sYstems<br />
- Valore delle apparecchiature: 325.000 €<br />
-<br />
poLiambULatorio <strong>di</strong> Cossato:<br />
- modeLLo: dr 7500Wm<br />
- produttore: Carestream HeaLtH<br />
- Valore delle apparecchiature: 200.000 €<br />
- apparecchiature: 200.000 €<br />
Finanziamento: piano triennale regionale<br />
Con ra<strong>di</strong>ografia <strong>di</strong>gitale si in<strong>di</strong>ca la modalità <strong>di</strong>gitale<br />
<strong>di</strong> acquisizione dall’immagine rX che, a <strong>di</strong>fferenza<br />
della meno recente tecnica analogica, rende<br />
possibile l’utilizzo <strong>di</strong> programmi informatici in<br />
grado <strong>di</strong> effettuare l’archiviazione delle immagini<br />
e la loro mo<strong>di</strong>ficazione post-acquisizione, permettendo<br />
inoltre al me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> analizzare le immagini<br />
richiamandole su appositi computer denominati<br />
“Stazioni <strong>di</strong> refertazione”.<br />
I sistemi <strong>di</strong>gitali posseggono inoltre il vantaggio<br />
<strong>di</strong> poter compensare eventuali errori <strong>di</strong> esposizione,<br />
sempre possibili in ra<strong>di</strong>ologia, generando<br />
comunque un’immagine utilizzabile per la <strong>di</strong>agnosi,<br />
ed eliminando la necessità <strong>di</strong> ripetere l’esame.<br />
Con la sostituzione delle due apparecchiature<br />
ra<strong>di</strong>ologiche citate, si è riadeguata la capacità <strong>di</strong>agnostica<br />
territoriale <strong>di</strong> Cossato (i cui locali hanno<br />
beneficiato <strong>di</strong> un importante intervento <strong>di</strong> ristrutturazione<br />
nel <strong>di</strong>cembre <strong>2009</strong>) rendendo inoltre<br />
possibile la lettura e la refertazione delle immagini<br />
anche <strong>di</strong>rettamente dalle stazioni della Ra<strong>di</strong>ologia<br />
dell’Ospedale a Biella.<br />
La sostituzione dell’apparecchiatura de<strong>di</strong>cata<br />
alla <strong>di</strong>agnostica ra<strong>di</strong>ologica <strong>di</strong> pronto soccorso<br />
permette, <strong>di</strong> avere un sistema <strong>di</strong> utilizzo estrema-<br />
mente flessibile che consente <strong>di</strong> limitare al massimo<br />
la necessità <strong>di</strong> spostamento del paziente. Il<br />
passaggio ai sistemi <strong>di</strong>gitali <strong>di</strong>retti permette inoltre<br />
<strong>di</strong> creare sistemi informatizzati <strong>di</strong> archiviazione e<br />
<strong>di</strong>stribuzione delle immagini (PACS) che garantiscono,<br />
insieme ai sistemi informatizzati per la<br />
cartella clinica, <strong>di</strong> avere a <strong>di</strong>sposizione in ogni momento<br />
tutte le informazioni <strong>di</strong>agnostiche attuali e<br />
pregresse relative ad un paziente.<br />
La nuova apparecchiatura<br />
ra<strong>di</strong>ografica <strong>di</strong>gitale presso<br />
il Poliambulatorio <strong>di</strong> Cossato<br />
179<br />
LE RISORSE
LE RISORSE<br />
mINERALOmETRIA OSSEA COmPUTERIzzATA (m.O.C.)<br />
modello: <strong>di</strong>sCoVerY W<br />
produttore: HoLoGiC inC<br />
Finanziamento: donazione della Fondazione<br />
Cassa <strong>di</strong> risparmio <strong>di</strong> biella<br />
Valore apparecchiatura: 45.000 €<br />
L’osteoporosi è una malattia dello scheletro che<br />
pre<strong>di</strong>spone il malato ad un aumento del rischio <strong>di</strong><br />
fratture. La Mineralometria Ossea Computerizzata<br />
(MOC) è una tecnica <strong>di</strong>agnostica per l’accertamento<br />
del grado <strong>di</strong> mineralizzazione delle ossa<br />
e, pertanto, rappresenta l’esame <strong>di</strong> riferimento<br />
per la <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> osteoporosi. Questa patologia<br />
si manifesta prevalentemente nella popolazione<br />
femminile in età postmenopausale ed in età senile<br />
nei soggetti <strong>di</strong> entrambi i sessi, oppure in seguito<br />
a malattie endocrine, ematologiche o a terapie a<br />
base <strong>di</strong> cortisone. La tecnica più <strong>di</strong>ffusa per l’esecuzione<br />
della MOC è la cosiddetta DEXA, che utilizza<br />
un apparecchio a raggi X. Le zone dello scheletro<br />
su cui viene effettuata la MOC sono la colonna<br />
vertebrale lombare e il collo del femore. La dose <strong>di</strong><br />
ra<strong>di</strong>azione assorbita dal paziente per l’esecuzione<br />
<strong>di</strong> un esame della colonna vertebrale è minima e<br />
praticamente trascurabile.<br />
180<br />
La MOC non richiede alcun tipo <strong>di</strong> preparazione<br />
e non provoca nessun dolore o fasti<strong>di</strong>o. L’esame<br />
completo <strong>di</strong> entrambi i siti scheletrici – colonna<br />
vertebrale lombare e collo del femore – dura meno<br />
<strong>di</strong> 10 minuti.<br />
La donazione <strong>di</strong> questa apparecchiatura permette<br />
un ulteriore aumento nell’offerta dei servizi per<br />
la popolazione biellese, riportando nelle strutture<br />
pubbliche dell’ASL <strong>BI</strong> l’esame per la Densitometria<br />
Ossea. Tale esame è prenotabile dal 20 settembre<br />
<strong>2010</strong>. In circa un mese e mezzo le prestazioni effettuate<br />
sono state 400. Da metà novembre è previsto<br />
un incremento <strong>di</strong> attività: da 10 a 14 esami al<br />
giorno. In questo modo, i citta<strong>di</strong>ni biellesi potranno<br />
evitare <strong>di</strong> recarsi fuori provincia (3.235 prestazioni<br />
fuori ASL <strong>BI</strong> nel <strong>2009</strong>) trovando qui una risposta<br />
adeguata e in tempi brevi.<br />
mONITORAGGIO DEI PARAmETRI VITALI IN AREA<br />
CRITICA<br />
modello:<br />
- centrale > iCentraL enterprise,<br />
- monitor > n°9 CaresCape b850 + n°2 dasH<br />
produttore: Ge HeaLtHCare<br />
Finanziamento: piano triennale regionale<br />
Valore apparecchiatura: 228.000 €<br />
I pazienti in con<strong>di</strong>zioni più critiche richiedono<br />
un’osservazione costante e la visualizzazione continua<br />
<strong>di</strong> determinati parametri, seguita da una rapida<br />
interpretazione del loro significato. Il monitor<br />
parametri vitali è un apparecchio utilizzato per rilevare<br />
e visualizzare con continuità segnali fisiologici<br />
relativi a funzioni vitali del paziente e sono <strong>di</strong>ffusi<br />
in molti reparti ospedalieri, ma costituiscono<br />
uno strumento <strong>di</strong> base in<strong>di</strong>spensabile per tutte la<br />
sale operatorie e le terapie intensive. La configurazione<br />
dei monitor acquisiti dall’ASL è estrema-
mente avanzata e consente inoltre <strong>di</strong> tenere sotto<br />
controllo parametri particolari e molto importanti<br />
(precedentemente non presenti o frammentati su<br />
<strong>di</strong>fferenti apparecchiature). Inoltre è <strong>di</strong>sponibile un<br />
monitor portatile che permette <strong>di</strong> mantenere la<br />
continuità del monitoraggio anche durante il trasporto<br />
intra o extraospedaliero del paziente.<br />
Con i nuovi monitor per parametri vitali si colloca<br />
la capacità della delle Struttura <strong>di</strong> Rianimazione e<br />
Terapia Intensiva al più elevato standard presente sul<br />
mercato e si pone come elemento fondamentale per<br />
la realizzazione della cartella clinica informatizzata.<br />
ELASTOSONOGRAFIA EPATICA<br />
modello: FibrosCan<br />
produttore: eCHosens<br />
Finanziamento: donazione della Fondazione Cassa<br />
<strong>di</strong> risparmio <strong>di</strong> biella<br />
Valore tecnologia: 55.000 €<br />
L’elastografia epatica è una nuova modalità che,<br />
in un panorama <strong>di</strong> nuove meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong>agnostiche<br />
epatiche, si è inserita da qualche anno come una<br />
delle tecniche più interessanti. Consente infatti <strong>di</strong><br />
valutare il grado <strong>di</strong> rigi<strong>di</strong>tà del tessuto epatico, secondo<br />
il presupposto che il grado <strong>di</strong> elasticità epatico<br />
è inversamente proporzionale al grado <strong>di</strong> fibrosi.<br />
L’esame consiste in una serie <strong>di</strong> rilevazioni <strong>di</strong> tipo<br />
non invasivo, molto simile ad una comune ecografia,<br />
della durata <strong>di</strong> pochi secon<strong>di</strong>, con successivo calcolo<br />
del valore me<strong>di</strong>o come in<strong>di</strong>ce finale della rigi<strong>di</strong>tà parenchimale.<br />
L’esame nel suo insieme ha una durata<br />
<strong>di</strong> circa 5–10 minuti senza recare al paziente alcuna<br />
sensazione <strong>di</strong> dolore né <strong>di</strong> fasti<strong>di</strong>o.<br />
L’eleastografia epatica, presenta pertanto notevoli<br />
vantaggi:<br />
• semplicità <strong>di</strong> esecuzione;<br />
• non invasività;<br />
Il Direttore della Struttura <strong>di</strong> Malattie Infettive,<br />
Dr. Massimo Andreoni, con alcuni<br />
collaboratori e il nuovo Fibroscan<br />
• facile trasportabilità dello strumento da un reparto<br />
all’altro;<br />
• costo limitato;<br />
• ripetibilità nel tempo con un minimo impatto<br />
per il paziente.<br />
L’acquisizione risulta <strong>di</strong> elevato valore strategico<br />
in quanto permette <strong>di</strong> situare Biella nel novero<br />
delle poche strutture pubbliche piemontesi che <strong>di</strong>spongono<br />
della meto<strong>di</strong>ca.<br />
181<br />
LE RISORSE
LE RISORSE<br />
5.4 L’acquisizione <strong>di</strong> beni e servizi<br />
Per un corretto svolgimento delle attività istituzionali<br />
dell’ASL è in<strong>di</strong>spensabile una corretta ed efficace<br />
attività <strong>di</strong> acquisizione <strong>di</strong> beni e servizi, che viene<br />
svolta attraverso le Strutture Aziendali “Acquisizione<br />
e gestione servizi” e “Approvvigionamento <strong>di</strong> beni”.<br />
Le due Strutture, in relazione agli ambiti <strong>di</strong> competenza<br />
<strong>di</strong> ciascuna, svolgono le seguenti attività:<br />
• svolgimento <strong>di</strong> procedure per l’in<strong>di</strong>viduazione del<br />
contraente per l’acquisizione <strong>di</strong> beni e <strong>di</strong> servizi, nel<br />
rispetto della normativa comunitaria e nazionale;<br />
• gestione, <strong>di</strong>rettamente o tramite Ditta esterna,<br />
<strong>di</strong> servizi economali e alberghieri strumentali<br />
e <strong>di</strong> supporto alle attività sanitarie. nel rispetto<br />
dei principi <strong>di</strong> economicità, efficienza, buon<br />
andamento e imparzialità, con particolare riferimento<br />
alla qualità del servizio erogato;<br />
• in<strong>di</strong>viduazione del miglior fornitore al fine <strong>di</strong><br />
permettere all’utilizzatore <strong>di</strong> rendere al paziente<br />
il miglior servizio possibile.<br />
Le attività vengono svolte nel rispetto dei seguenti<br />
principi:<br />
• pari con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> accesso per i fornitori, trasparenza<br />
e concorrenzialità, in conformità ai principi<br />
stabiliti dal <strong>di</strong>ritto comunitario;<br />
• pubblicazione dei ban<strong>di</strong> e dei capitolati sul sito<br />
aziendale;<br />
182<br />
• utilizzo degli strumenti elettronici per l’espletamento<br />
delle procedure <strong>di</strong> valore inferiore alla<br />
soglia <strong>di</strong> rilievo comunitario;<br />
• espletamento, secondo programma concordato,<br />
<strong>di</strong> gare nell’ambito dell’Area funzionale sovrazonale<br />
2 (Piemonte nord-orientale).<br />
Nella successiva tabella è in<strong>di</strong>cata l’entità del<br />
fatturato negli ultimi anni da cui si evince come<br />
me<strong>di</strong>amente un terzo del fatturato riguar<strong>di</strong> fornitori<br />
della Provincia, a conferma dell’importanza<br />
dell’ASL come volano per l’economia locale.<br />
L’andamento scostante della voce relativa agli<br />
investimenti è strettamente legata ai lavori nel<br />
cantiere del Nuovo Ospedale: attività piena nel<br />
2008, parziale nel <strong>2009</strong>, nulla nel <strong>2010</strong>.<br />
2007<br />
FattUrato Fornitori<br />
2008 <strong>2009</strong> GEN – SET <strong>2010</strong><br />
Totale Fatture € 92.801.964 € 114.314.525 € 108.527.507 € 75.534.661<br />
<strong>di</strong> cui per investimenti € 16.055.937 € 29.010.257 € 11.195.040 € 2.460.342<br />
<strong>di</strong> cui fornitori Provincia <strong>di</strong><br />
Biella<br />
€ 28.887.316 € 33.127.121 € 36.459.615 € 28.930.566<br />
% fornitori locali 31,13% 28,98% 33,59% 38,30%
spesa per Le prinCipaLi CateGorie <strong>di</strong> beni e serVizi<br />
2007 2008 <strong>2009</strong> Previsione <strong>2010</strong>*<br />
beni<br />
Farmaci 11.117 13.445 14.627 16.090<br />
Diagnostici 3.851 3.950 4.213 3.943<br />
Presi<strong>di</strong> chirurgici e materiale 5.457<br />
sanitario<br />
5.951 6.924 7.296<br />
Materiali protesici 1.995 2.308 2.465 2.695<br />
Generi <strong>di</strong> vitto e prodotti<br />
<strong>di</strong>etetici<br />
1.256 1.437 1.438 1.428<br />
Combustibili e carburanti<br />
serVizi<br />
1.492 1.641 1.656 1.526<br />
Farmaceutica convenzionata 31.267 32.881 33.064 32.620<br />
Servizi economali appaltati 6.478 6.642 7.676 7.261<br />
Manutenzioni e materiali 3.116 3.489 3.086 2.968<br />
*Proiezione in base al periodo gennaio-settembre<br />
In migliaia <strong>di</strong> euro<br />
Il trend in aumento nel <strong>2009</strong> <strong>di</strong> tutte le tipologie<br />
<strong>di</strong> beni e servizi è relazionabile all’aumento dei servizi<br />
offerti in ospedale e sul territorio e allo sforzo<br />
<strong>di</strong> incremento produttivo, sia <strong>di</strong> ricovero che ambulatoriale.<br />
Nel <strong>2010</strong> i dati, anche se previsionali,<br />
sono contrastanti: evidenziano economie in alcuni<br />
tipologie <strong>di</strong> beni e servizi, come obiettivo da Piano<br />
<strong>di</strong> Rientro, mentre aumentano in altre a conferma<br />
della volontà dell’Azienda <strong>di</strong> non interrompere il<br />
processo <strong>di</strong> crescita in corso.<br />
I pagamenti delle utenze, delle cooperative sociali,<br />
delle case <strong>di</strong> riposo, degli enti strumentali regionali,<br />
delle case <strong>di</strong> cura accre<strong>di</strong>tate, dei me<strong>di</strong>ci<br />
convenzionati e delle farmacie sul territorio avvengono<br />
sempre regolarmente alle scadenze concordate.<br />
Per tutti gli altri pagamenti, dalla tabella suc-<br />
183<br />
LE RISORSE
LE RISORSE<br />
cessiva si evince un progressivo peggioramento dei<br />
tempi nel <strong>2009</strong> dovuto principalmente allo sforzo<br />
economico per il cantiere del nuovo ospedale che<br />
ha richiesto pagamenti regolari a fronte <strong>di</strong> consistenti<br />
avanzamenti lavori. Nel <strong>2010</strong> il fermo del<br />
cantiere ha consentito <strong>di</strong> <strong>di</strong>minuire in generale i<br />
tempi me<strong>di</strong> <strong>di</strong> pagamento.<br />
184<br />
Il pagamento me<strong>di</strong>o dei fornitori effettuato<br />
dall’ASL <strong>BI</strong> nel <strong>2009</strong> e nel <strong>2010</strong> rimane, comunque,<br />
ben al <strong>di</strong> sotto delle me<strong>di</strong>e regionali e nazionali per<br />
la sanità.<br />
tempi me<strong>di</strong> <strong>di</strong> paGamento in Giorni<br />
2007 2008 <strong>2009</strong> GEN-SET <strong>2010</strong><br />
prodotti farmaceutici 131 142 149 151<br />
altri beni sanitari 122 135 151 148<br />
beni non sanitari 124 134 147 132<br />
servizi 124 131 129 100<br />
investimenti 133 139 139 91
5.5 Ren<strong>di</strong>conto economico<br />
Il bilancio e la contabilità dell’ASL <strong>BI</strong> sono gestiti<br />
in ottemperanza ai criteri e alle <strong>di</strong>sposizioni<br />
regionali vigenti.<br />
I ricavi dell’ASL <strong>BI</strong>, come <strong>di</strong> tutte le Aziende Sanitarie<br />
Locali, sono costituiti per circa il 90% dalla<br />
quota del Fondo Sanitario <strong>di</strong>stribuita dalla Regione<br />
e, per la parte restante, da proventi derivanti dalla<br />
erogazione <strong>di</strong> servizi a pagamento (in cui la parte<br />
più rilevante è data dagli addebiti ad altre aziende<br />
sanitarie delle prestazioni effettuate in favore dei<br />
loro assistiti, la c.d. mobilità sanitaria), dalle entrate<br />
<strong>di</strong> natura straor<strong>di</strong>naria e dai costi capitalizzati.<br />
Anche per il <strong>2009</strong>, l’ASL <strong>BI</strong> risulta avere una quota<br />
<strong>di</strong> contributi in conto esercizio che, a parità <strong>di</strong> popolazione,<br />
risulta essere inferiore a quelle <strong>di</strong> altre ASL<br />
e che, nonostante questo evidente e conclamato sottofinanziamento<br />
(vedere tabella sottostante), ha raggiunto<br />
negli anni 2006, 2007 e 2008 il pareggio <strong>di</strong> bilancio,<br />
mentre per il <strong>2009</strong> a livello <strong>di</strong> preconsuntivo<br />
si evidenzia un avanzo <strong>di</strong> gestione <strong>di</strong> € 1.796.088.<br />
Il Conto Economico riclassificato per la misurazione<br />
del valore aggiunto rappresenta la capacità<br />
dell’Azienda <strong>di</strong> remunerare i fattori produttivi: tanto<br />
maggiore è il Valore Aggiunto tanto è maggiore la<br />
capacità <strong>di</strong> generare risorse finanziarie da destinare<br />
alla remunerazione dei fattori produttivi interni.<br />
Finanziamento deLLe asL deL QUadrante nord est – anno <strong>2009</strong><br />
Abitanti<br />
(in migliaia)<br />
Finanziamento<br />
totale lordo<br />
(in migliaia <strong>di</strong> €)<br />
Differenza<br />
rispetto ASL<br />
<strong>BI</strong>ELLA<br />
Quota procapite<br />
(in €)<br />
Differenza<br />
rispetto ASL<br />
<strong>BI</strong>ELLA<br />
ASL VERCELLI 175,0 331.154 + 37.499 1.892,31 245,03<br />
ASL VCO 173,1 312.911 + 19.256 1.807,69 160,41<br />
ASL <strong>BI</strong>ELLA 178,2 293.545 1.647,28<br />
ASL NOVARA 339,5 503.225 + 209.570 1.482,25 -165,03<br />
185<br />
LE RISORSE
LE RISORSE<br />
186<br />
CONTO ECONOmICO A VALORE AGGIUNTO<br />
ConsUntiVo<br />
2007<br />
ConsUntiVo<br />
2008<br />
preConsUntiVo<br />
<strong>2009</strong><br />
a) Valore della produzione<br />
contributi c/esercizio quota Regione 270.314.760 282.276.683 293.545.356<br />
altri contributi c/esercizio 2.647.717 2.849.931 1.693.408<br />
proventi e ricavi <strong>di</strong>versi 19.370.864 20.629.909 21.995.586<br />
concorsi, recuperi, rimborsi per attività<br />
tipiche<br />
754.335 997.388 792.223<br />
compartecipazione alla spesa per prestazioni<br />
sanitarie<br />
4.289.975 4.179.757 4.579.855<br />
costi capitalizzati 1.472.736 1.593.969 1.684.186<br />
totaLe (a) 298.850.387 312.527.637 324.290.614<br />
b) Costi della produzione<br />
acquisti <strong>di</strong> beni 28.610.546 31.979.873 34.867.870<br />
acquisti <strong>di</strong> servizi 159.793.729 165.560.736 169.600.050<br />
manutenzione e riparazione 2.850.607 3.246.300 2.818.999<br />
go<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> beni <strong>di</strong> terzi 1.671.416 1.900.720 2.200.909<br />
oneri <strong>di</strong>versi <strong>di</strong> gestione 2.879.165 3.614.537 4.010.838<br />
Variazione delle rimanenze 14.201 249.356 -341.931<br />
accantonamenti tipici dell’esercizio 4.300.206 1.868.094 1.348.400<br />
totaLe (b) 200.119.870 208.419.616 214.505.135<br />
C) Valore aggiunto (a-b) 98.730.517 104.108.021 109.785.479<br />
d) Costo del personale<br />
personale sanitario 68.416.093 71.622.547 75.731.959<br />
personale professionale 563.596 593.881 654.288<br />
personale tecnico 11.205.732 11.589.632 12.025.318<br />
personale amministrativo 8.745.573 9.103.565 9.331.481<br />
totaLe (d) 88.930.994 92.909.625 97.743.046<br />
e) margine operativo Lordo (C-d) 9.799.523 11.198.396 12.042.433<br />
F) Costi strutturali interni<br />
ammortamenti delle immobilizzazioni<br />
immateriali<br />
648.180 337.833 388.859<br />
ammortamento dei fabbricati 587.176 588.963 592.186
ammortamenti delle altre immobilizzazioni<br />
materiali<br />
2.794.467 2.709.865 2.511.085<br />
svalutazione dei cre<strong>di</strong>ti 24.000 24.000 35.000<br />
totaLe (F) 4.053.823 3.660.661 3.527.130<br />
G) red<strong>di</strong>to operativo (e-F) 5.745.700 7.537.735 8.515.303<br />
H) proventi e oneri finanziari<br />
interessi attivi 1.512 86.092 2.233<br />
altri proventi 0 0 0<br />
interessi passivi 1.124.557 1.611.614 1.208.219<br />
altri oneri 0 0 0<br />
totaLe (H) -1.123.045 -1.525.522 -1.205.986<br />
i) risultato or<strong>di</strong>nario (G+H) 4.622.655 6.012.213 7.309.317<br />
L) proventi ed oneri straor<strong>di</strong>nari<br />
1) minusvalenze 2.596 1.992 41.904<br />
2) plusvalenze 197 245 41.472<br />
3) accantonamenti non tipici dell’attività<br />
sanitaria<br />
0 0 0<br />
4) concorsi, recuperi, rimborsi per attività non<br />
tipiche<br />
0 0 0<br />
5) sopravvenienze ed insussistenze -378.242 -1.076.955 -71.256<br />
totaLe (L) -380.641 -1.078.702 -71.688<br />
m) risultato Lordo (i+L) 4.242.014 4.933.511 7.237.629<br />
n) imposte e tasse 6.842.132 7.087.197 7.414.793<br />
o) Utile o per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> esercizio (m-n) -2.600.118 -2.153.686 -177.164<br />
p) rettifica voci non monetarie<br />
(costi capitalizzati, ammortamenti,<br />
svalutazioni, accantonamenti non tipici, ferie)<br />
2.603.437 2.153.686 1.973.252<br />
Q) avanzo o <strong>di</strong>savanzo 3.319 0 1.796.088<br />
In euro<br />
187<br />
LE RISORSE
LE RISORSE<br />
Il risultato rappresentato trae origine dalla rilevazione<br />
dell’equilibrio economico in osservanza<br />
del criterio, in<strong>di</strong>cato dal Ministero dell’Economia<br />
e delle Finanze, dell’integrazione delle informazioni<br />
economiche con le rettifiche delle voci non<br />
monetarie (ammortamenti, costi capitalizzati, svalutazioni<br />
e saldo ferie non godute del personale<br />
<strong>di</strong>pendente). La tabella <strong>di</strong> cui sopra, che propone<br />
una riclassificazione del Conto Economico a Valore<br />
Aggiunto, è stata pertanto completata con gli elementi<br />
necessari alla <strong>di</strong>mostrazione dell’equilibrio<br />
economico-finanziario.<br />
Dall’analisi del Conto Economico si evince che<br />
la voce più rilevante è rappresentata dall’acquisito<br />
<strong>di</strong> servizi. In tale voce sono compresi principalmente:<br />
i me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> base e i pe<strong>di</strong>atri <strong>di</strong> libera scelta,<br />
188<br />
la continuità assistenziale, la residenzialità e semiresidenzialità,<br />
le case <strong>di</strong> cura del territorio, il 118,<br />
la psichiatria territoriale, le tossico<strong>di</strong>pendenze, la<br />
farmaceutica convenzionata.<br />
L’altra voce <strong>di</strong> costo più rilevante è quella del<br />
personale: la sua incidenza sul valore della produzione<br />
si mantiene costante nel triennio pari al 30%.<br />
Occorre però precisare che al costo del personale<br />
si devono aggiungere anche le imposte in quanto la<br />
loro componente più rilevante è determinata dall’Imposta<br />
Regionale sulle Attività Produttive (IRAP) che<br />
viene calcolata negli Enti Pubblici con il metodo retributivo<br />
in ragione <strong>di</strong> una aliquota pari all’8,50% del<br />
costo del personale <strong>di</strong>pendente e assimilato.<br />
La rilevante incidenza nel conto economico<br />
delle imposte costituisce una evidente <strong>di</strong>strazione<br />
delle risorse del Fondo Sanitario che quin<strong>di</strong> risulta<br />
apparentemente <strong>di</strong>latato per effetto <strong>di</strong> voci che, secondo<br />
il caso, o nel bilancio regionale o nel bilancio<br />
statale, verranno compensate.<br />
5.5.1 analisi economica per livelli <strong>di</strong><br />
assistenza<br />
L’analisi economico-patrimoniale del bilancio<br />
<strong>di</strong> esercizio non permette <strong>di</strong> evidenziare come le<br />
risorse economiche vengono allocate al fine <strong>di</strong><br />
sod<strong>di</strong>sfare i livelli <strong>di</strong> assistenza che devono essere<br />
garantiti su tutto il territorio dell’ASL come equità<br />
sociale nell’accesso alle prestazioni sanitarie.<br />
A livello nazionale sono identificate tre <strong>di</strong>verse<br />
tipologie <strong>di</strong> assistenza sanitaria che devono essere<br />
fornite dall’ASL:<br />
- assistenza CoLLettiVa - preVenzione:<br />
comprende i costi impiegati dall’Azienda per<br />
l’attività <strong>di</strong> prevenzione, in particolare i costi per
I nuovi sportelli della sede territoriale <strong>di</strong> Andorno Micca<br />
189<br />
LE RISORSE
LE RISORSE<br />
190<br />
il servizio <strong>di</strong> igiene e sanità pubblica, per la tutela<br />
igienico sanitaria degli alimenti, per la tutela<br />
della collettività dei singoli negli ambienti <strong>di</strong> vita<br />
e <strong>di</strong> lavoro, per la sanità pubblica e veterinaria<br />
- assistenza ospedaLiera: comprende i costi<br />
dei ricoveri ospedalieri, dell’attività ambulatoriale<br />
erogata all’interno del Presi<strong>di</strong>o, presso il<br />
Pronto Soccorso e le prestazioni <strong>di</strong> ricovero acquistate<br />
dalle case <strong>di</strong> cura accre<strong>di</strong>tate con sede<br />
nel territorio dell’ASL <strong>BI</strong>.<br />
- assistenza territoriaLe: comprende i costi<br />
dell’attività sanitaria erogata al <strong>di</strong> fuori della<br />
struttura ospedaliera, esclusa l’attività <strong>di</strong> prevenzione,<br />
quin<strong>di</strong> si tratta principalmente <strong>di</strong>: attività<br />
<strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina <strong>di</strong> base e pe<strong>di</strong>atrica, attività<br />
ambulatoriale erogata presso i poliambulatori<br />
territoriali, assistenza domiciliare, assistenza<br />
La nuova sede in località Paruzzza, Cossato<br />
riabilitativa, assistenza psichiatrica, assistenza<br />
ai tossico<strong>di</strong>pendenti, assistenza agli anziani, assistenza<br />
riabilitativa extra aziendale e ai <strong>di</strong>sabili,<br />
assistenza farmaceutica, assistenza protesica,<br />
servizio <strong>di</strong> emergenza territoriale 118, continuità<br />
assistenziale (ex guar<strong>di</strong>a me<strong>di</strong>ca), servizio <strong>di</strong><br />
me<strong>di</strong>cina legale e me<strong>di</strong>cina sportiva.<br />
Di seguito viene fornito uno schema riepilogativo<br />
dei costi sostenuti dall’Azienda, comprensivi della<br />
quota <strong>di</strong> pertinenza dei costi sostenuti per i servizi<br />
amministrativi <strong>di</strong> supporto, che evidenzia come le<br />
risorse economiche sono state allocate nel triennio<br />
per il sod<strong>di</strong>sfacimento dei livelli assistenziali.<br />
Si evidenzia nel triennio un aumento <strong>di</strong> tutti i livelli<br />
<strong>di</strong> assistenza forniti; significativo per il <strong>2009</strong><br />
è stato l’incremento dell’Assistenza Ospedaliera a<br />
conferma che gli ottimi risultati raggiunti sono stati<br />
accompagnati da significativi investimenti.
ANALISI ECONOmICA PER LIVELLI DI ASSISTENzA<br />
2007 2008 <strong>2009</strong><br />
Z391 Ma - Igiene e Sanità Pubblica 4.915.711 4.577.149 5.043.930<br />
Z392 Mb - Veterinaria 2.842.308 2.713.924 2.788.608<br />
Z394 Md - Centri Multizonali epidemiologia Sepi 416.449 410.807 432.021<br />
z395 totale <strong>di</strong>partimento prevenzione 8.174.468 7.701.880 8.264.559<br />
Z396 Jb - Me<strong>di</strong>cina del lavoro 922.590 943.636 742.581<br />
Z397 N - Me<strong>di</strong>cina Legale 1.553.326 1.670.106 1.855.757<br />
Z398 O - Screening 334.179 740.720 422.710<br />
z399 p - totale assistenza Collettiva 10.984.563 11.056.342 11.285.606<br />
Z400 Q - Me<strong>di</strong>cina <strong>di</strong> base 17.046.172 18.029.147 17.964.997<br />
Z401 R - Assistenza Farmaceutica tot. 42.156.274 45.127.170 46.118.051<br />
Z402 T - Assistenza specialistica (compreso C2) 49.831.543 52.950.085 52.899.499<br />
Z403 Ua - Assistenza <strong>di</strong>strettuale SERT 3.730.198 3.930.918 4.120.012<br />
Z404 Ub - Assistenza <strong>di</strong>strettuale DSM 8.379.871 8.869.859 9.836.700<br />
Z405 Va - Assistenza <strong>di</strong>strettuale Anziani 16.061.654 17.461.346 18.332.178<br />
Z406 Vb - Assistenza <strong>di</strong>strettuale Materno-Infantile 153.429 158.310 188.078<br />
Z407 Vc - Assistenza <strong>di</strong>strettuale Disabili 479.528 114.691 68.115<br />
Z408 Vd - Assistenza <strong>di</strong>strettuale 118 4.735.016 4.894.343 4.934.717<br />
Z409 V - Altra Assistenza <strong>di</strong>strettuale 12.879.478 13.837.550 14.125.122<br />
z410 W - totale assistenza <strong>di</strong>strettuale 155.453.161 165.373.420 168.587.468<br />
Z411 I - Costi strutturali Dipartimento Emergenza 5.123.074 4.976.954 6.274.127<br />
Z412 Ricoveri or<strong>di</strong>nari e <strong>di</strong>urni 100.778.720 101.111.104 105.325.949<br />
z413 X - totale assistenza ospedaliera 105.901.794 106.088.059 111.600.076<br />
z414 totale FabbisoGno parametrato Lordo 280.513.986 282.517.820 291.473.150<br />
In euro<br />
191<br />
LE RISORSE
LE RISORSE<br />
Il nuovo Direttore della Me<strong>di</strong>cina Riabilitativa, Dr. ssa Lia Rusca con alcuni collaboratori<br />
192
5.5.2 andamento del <strong>2010</strong><br />
Al momento della stesura del presente documento<br />
non è possibile definire il risultato dell’esercizio<br />
<strong>2010</strong>, che per intervenute <strong>di</strong>sposizioni regionali,<br />
sta avendo uno sviluppo <strong>di</strong>verso da quello<br />
degli ultimi esercizi. Già con DGR n. 73-13256<br />
dell’8.2.<strong>2010</strong> la Regione aveva espresso la necessità<br />
<strong>di</strong> contenere i costi all’interno del tetto <strong>di</strong> spesa<br />
<strong>2009</strong>. A seguito <strong>di</strong> specifiche in<strong>di</strong>cazioni ministeriali<br />
e legislative, con DGR n. 30-43 del 30.4.<strong>2010</strong>, la<br />
Regione Piemonte ha invitato tutte le ASL e ASO<br />
piemontesi a pre<strong>di</strong>sporre un piano <strong>di</strong> rientro che<br />
prevedesse per il <strong>2010</strong> gli stessi costi del <strong>2009</strong>.<br />
Il piano <strong>di</strong> rientro presentato dall’ASL <strong>BI</strong> per il<br />
<strong>2010</strong> è in linea con quanto richiesto dalla Regione<br />
e prevede una serie <strong>di</strong> azioni <strong>di</strong> contenimento e <strong>di</strong><br />
razionalizzazione che stanno coinvolgendo tutte le<br />
strutture aziendali.<br />
Le azioni più importanti riguardano:<br />
- il contenimento del turn over del personale ai<br />
soli casi <strong>di</strong> necessità e urgenza e privilegiando<br />
la componente sanitaria per non compromettere<br />
l’efficienza dei servizi;<br />
- la massima attenzione agli acquisti <strong>di</strong> beni e<br />
servizi, in accordo con le in<strong>di</strong>cazioni regionali,<br />
aderendo alle iniziative attivate dalla SCR – Società<br />
<strong>di</strong> Committenza Regionale ed in accordo<br />
con le altre aziende dell’area sovrazonale;<br />
- la razionalizzazione <strong>di</strong> tutti i servizi affidati a <strong>di</strong>tte<br />
esterne (pulizia, guardaroba, trasporti interni<br />
ed esterni, vigilanza, ecc.);<br />
- il contenimento della spesa farmaceutica ospedaliera,<br />
pur garantendo l’alto livello <strong>di</strong> servizio<br />
raggiunto nella <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> farmaci alle<br />
case <strong>di</strong> riposo e <strong>di</strong> esclusiva ospedaliera;<br />
- il contenimento della spesa farmaceutica convenzionata,<br />
con azioni <strong>di</strong> informazione sul cor-<br />
retto uso del farmaco che coinvolgono sia le<br />
strutture ospedaliere che quelle territoriali e<br />
soprattutto i me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina generale e i pe<strong>di</strong>atri<br />
<strong>di</strong> libera scelta;<br />
- il contenimento degli inserimenti in strutture<br />
residenziali e semiresidenziale sia per l’area anziani,<br />
che per le <strong>di</strong>pendenze e la salute mentale,<br />
per riequilibrare l’aumento dei costi determinato<br />
dall’aumento delle tariffe derivanti da <strong>di</strong>sposizioni<br />
regionali o da adeguamenti contrattuali.<br />
A tutte le strutture è stata inoltre richiesta la<br />
massima attenzione all’utilizzo delle risorse, in<br />
parole povere <strong>di</strong> “fare economia”. il forte senso <strong>di</strong><br />
appartenenza e <strong>di</strong> responsabilità degli operatori<br />
dell’asL, ai vari livelli dell’organizzazione, sta<br />
consentendo non solo la tenuta ma anche l’incremento<br />
della produzione, pur con personale costante,<br />
ed in alcune aree ridotto, e con il contenimento<br />
dei costi degli altri fattori produttivi. In termini<br />
aziendalistici si può affermare che nel <strong>2010</strong> sta aumentando<br />
la produzione grazie all’aumento della<br />
produttività in<strong>di</strong>viduale.<br />
in conclusione, l’asL bi sta perseguendo anche<br />
per il <strong>2010</strong> il pareggio richiesto e conta <strong>di</strong> poterci<br />
riuscire senza penalizzare né il percorso <strong>di</strong> qualificazione<br />
dei servizi offerti, né il recupero <strong>di</strong> fiducia<br />
dei citta<strong>di</strong>ni biellesi verso il nostro ospedale.<br />
193<br />
LE RISORSE
PARTE SESTA<br />
La Comunicazione<br />
195<br />
LA COmUNICAzIONE
LA COmUNICAzIONE<br />
La Comunicazione<br />
6.1 Informazioni per l’accesso<br />
ai servizi<br />
6.1.1 Guide informative per gli utenti<br />
e i loro familiari<br />
Sono 45 le guide per pazienti e familiari realizzate.<br />
Questi supporti informativi, introdotti negli<br />
anni scorsi all’interno <strong>di</strong> reparti e servizi nell’ambito<br />
dell’attività <strong>di</strong> accre<strong>di</strong>tamento, si stanno <strong>di</strong>ffondendo<br />
come supporti informativi pratici e mirati,<br />
facilmente aggiornabili e a costi contenuti, <strong>di</strong>ventando<br />
parte integrante dell’attività <strong>di</strong> assistenza.<br />
Tra le guide pubblicate, si ricordano nel <strong>2009</strong><br />
quella del nuovo reparto <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina e Oncologia e<br />
nel <strong>2010</strong> quella del Dipartimento <strong>di</strong> Salute Mentale.<br />
196<br />
Altre sono state realizzate nel <strong>2010</strong> in occasione<br />
<strong>di</strong> giornate <strong>di</strong> prevenzione e per informative ai pazienti<br />
nell’ambito della sensibilizzazione su particolari<br />
tematiche come “Alcol: sai cosa bevi?” e della<br />
ricerca, come quello per il progetto rivolto alle<br />
puerpere relativo alla “Raccolta <strong>di</strong> campioni <strong>di</strong> latte<br />
materno a scopo scientifico”, per il miglioramento<br />
delle conoscenze biologiche sulle cellule delle<br />
ghiandole mammarie.<br />
GUIDE INFORMATIVE PER I PAZIENTI E I LORO<br />
FAMILIARI<br />
2008 <strong>2009</strong> GEN-SET<br />
<strong>2010</strong><br />
Nuove<br />
guide<br />
realizzate<br />
13 5 9
6.1.2 internet ed intranet<br />
Il Portale Internet ASL <strong>BI</strong>, nuovo graficamente<br />
da aprile <strong>2010</strong>, è una testata on-line che si occupa<br />
<strong>di</strong> comunicazione sanitaria, contenente informazioni<br />
anche amministrative e servizi <strong>di</strong> utilità per<br />
i Citta<strong>di</strong>ni.<br />
Costante e continuo, spesso in tempo reale, è<br />
l’aggiornamento delle news <strong>di</strong><br />
eventi <strong>di</strong> interesse aziendale ed<br />
istituzionale con foto e talora<br />
video.<br />
La sezione “servizi on-line”<br />
contiene Ban<strong>di</strong> <strong>di</strong> Gara, Concorsi,<br />
Modulistica, “Scrivi alla<br />
redazione” ed il Pagamento<br />
ticket. Vi è anche nella sezione<br />
“Azienda” il box specifico<br />
“pagamento ticket on-line”<br />
per accedere a questa possibilità<br />
<strong>di</strong> pagamento relativa ad<br />
una prestazione specialistica o<br />
<strong>di</strong>agnostica: un concreto piano<br />
<strong>di</strong> miglioramento attuato dalla<br />
Struttura Sistema informativi<br />
ed informatici della nostra ASL<br />
e <strong>di</strong>ventato operativo da <strong>di</strong>cembre<br />
<strong>2009</strong>. Il cosiddetto “punto<br />
giallo Web” ha ottenuto la<br />
menzione a firma del ministro<br />
renato brunetta, nell’ambito<br />
del Concorso nazionale “premiamo<br />
i risultati”. Il premio<br />
ritirato presso la Fiera <strong>di</strong> Roma<br />
nel corso dell’inaugurazione del FORUM PA <strong>2010</strong><br />
lunedì 17 maggio, è stato presentato ufficialmente<br />
agli Organi <strong>di</strong> Informazione venerdì 11 giugno, dalla<br />
nostra ASL con la partecipazione <strong>di</strong> Rappresentanti<br />
della <strong>BI</strong>VERBANCA e del CSI-Piemonte.<br />
Per rimanere in tema <strong>di</strong> Pubblica Amministra-<br />
zione ed Innovazione e <strong>di</strong> relativi adeguamenti legislativi,<br />
segnaliamo anche le sottosezioni, accese<br />
nel <strong>2009</strong> e denominate: l’una “trasparenza, valutazione<br />
e merito”, l’altra “posta elettronica Certificata<br />
(p.e.C.) ”. Nel <strong>2010</strong>, da luglio, è <strong>di</strong>ventato<br />
operativo l’”albo pretorio” con la pubblicazione<br />
delle Deliberazioni in collaborazione con la Struttura<br />
Affari Generali.<br />
Si è data importanza,<br />
nell’ambito della sezione “Cosa<br />
sapere come fare”, alle donne con<br />
la creazione della pagina “antiviolenza<br />
donne” in occasione<br />
della firma del Protocollo d’intesa<br />
lunedì 8 marzo <strong>2010</strong> ed anche al<br />
mondo degli animali ampliando lo<br />
“sportello Veterinario” per quelli<br />
<strong>di</strong> affezione.<br />
Nella “Sezione tematica”,<br />
dal 20 settembre <strong>2010</strong>, è stata accesa<br />
la voce “il citta<strong>di</strong>no al centro<br />
della sanità” con <strong>di</strong>sponibili<br />
le “Linee guida del nuovo piano<br />
sanitario”, presentate dal Governatore<br />
della Regione Piemonte<br />
Roberto Cota e dall’Assessore Caterina<br />
Ferrero.<br />
Sul gra<strong>di</strong>mento del Portale<br />
www.aslbi.piemonte.it le statistiche<br />
in<strong>di</strong>cano: a giugno <strong>2010</strong> pagine<br />
visitate 191.342 (il record!)<br />
ed a settembre 97.741, rispettivamente<br />
con 8.716 e 9.566 visitatori.<br />
Il giorno con più visitatori (1.216) il 6 ottobre<br />
<strong>2009</strong>, quello con più pagine viste l’8 giugno <strong>2010</strong><br />
(31.946).<br />
Il supplemento intranet, in qualità <strong>di</strong> strumento<br />
<strong>di</strong> con<strong>di</strong>visione interna e partecipazione aziendale,<br />
197<br />
LA COmUNICAzIONE
LA COmUNICAzIONE<br />
permette una gestione <strong>di</strong>ffusa ed autonoma delle<br />
informazioni da parte dei Reparti e dei Servizi sanitari,<br />
previa validazione del Direttore Responsabile<br />
e della Struttura <strong>di</strong> supporto tecnico alla pubblicazione<br />
<strong>di</strong>retta <strong>di</strong> documenti <strong>di</strong> carattere aziendale.<br />
L’importanza del mezzo telematico è una sorta <strong>di</strong><br />
“cantiere aperto” che non finisce mai per costruire<br />
un prodotto utile a 360 gra<strong>di</strong> nell’ambito delle molteplici<br />
competenze aziendali.<br />
6.1.3 Giornalino aziendale<br />
Negli ultimi mesi del <strong>2009</strong> è nato il giornalino,<br />
denominato Universo ASL<strong>BI</strong>, che a cadenza trimestrale<br />
racconta a 360 gra<strong>di</strong> l’attività dell’Azienda.<br />
Non solo articoli su linee <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo ed approfon<strong>di</strong>menti<br />
sui principali progetti, nuove iniziative e ultime<br />
dotazioni tecnologiche, ma anche rubriche in<br />
cui si dà spazio alle passioni e agli interessi del personale<br />
e pagine de<strong>di</strong>cate al terzo settore e alle associazioni<br />
<strong>di</strong> volontariato che collaborano con l’ASL.<br />
Questo trimestrale, che viene spe<strong>di</strong>to a casa<br />
dei <strong>di</strong>pendenti, si propone come uno strumento <strong>di</strong><br />
informazione, volto a promuovere la conoscenza e<br />
la con<strong>di</strong>visione, all’interno e all’esterno, dell’attività<br />
dell’Azienda e delle persone che vi lavorano. La<br />
decisione <strong>di</strong> estenderne la <strong>di</strong>ffusione anche ad altri<br />
enti è volta a favorire un rapporto più <strong>di</strong>retto ed informale<br />
con l’Azienda.<br />
Si tratta <strong>di</strong> un’iniziativa in continua evoluzione,<br />
che quanto più possibile terrà conto delle sollecitazioni<br />
e delle richieste del personale e <strong>di</strong> tutti<br />
coloro che intenderanno dare un contributo fattivo<br />
per migliorarlo.<br />
198<br />
6.2 L’informazione tramite i Me<strong>di</strong>a<br />
La comunicazione e l’informazione dell’Azienda<br />
Sanitaria <strong>di</strong> Biella sono al servizio dei principi<br />
<strong>di</strong> trasparenza e <strong>di</strong> accesso all’organizzazione dei<br />
servizi erogati e alla documentazione amministrativa,<br />
come <strong>di</strong>spone la normativa approvata dal Parlamento<br />
Italiano tra il 1990 e il 2000. Il primo compito<br />
dell’attività <strong>di</strong> informazione dell’ufficio stampa<br />
è far conoscere ai citta<strong>di</strong>ni la “mission” dell’ASL <strong>BI</strong>,<br />
cioè la promozione della salute, la prevenzione degli<br />
stati <strong>di</strong> malattia o <strong>di</strong> per<strong>di</strong>ta della salute e l’impegno<br />
a mantenere il più alto livello <strong>di</strong> autonomia<br />
e <strong>di</strong> qualità della vita. Pertanto, in modo sintetico,<br />
sono state presentate l’organizzazione dei servizi<br />
e quella dei percorsi <strong>di</strong> cura dell’ASL <strong>BI</strong>. Si è anche<br />
provveduto a <strong>di</strong>ffondere le informazioni relative<br />
ai piccoli cambiamenti utili ai citta<strong>di</strong>ni, come per<br />
esempio quelli logistici.<br />
La comunicazione è stata in<strong>di</strong>rizzata, in via prioritaria,<br />
ai mezzi <strong>di</strong> informazione <strong>di</strong> massa: carta<br />
stampata, testate on line, emittenti ra<strong>di</strong>ofoniche e<br />
televisive ed i primi interlocutori sono stati i giornalisti<br />
per i quali sono stati redatti 106 comunicati<br />
stampa nel <strong>2009</strong> e 86 nei primi nove mesi del<br />
<strong>2010</strong>. Dalla relazione con i me<strong>di</strong>a, che si è consolidata<br />
nel tempo, sono derivate 567pubblicazioni<br />
sulla carta stampata alle quali si aggiungono numerosi<br />
passaggi televisivi e ra<strong>di</strong>ofonici.<br />
Compito dell’Ufficio Stampa è stato, poi, quello<br />
<strong>di</strong> facilitare l’incontro tra gli specialisti dell’Ospedale<br />
degli Infermi <strong>di</strong> Biella e i professionisti della<br />
comunicazione <strong>di</strong> massa organizzando interviste,<br />
riprese televisive e re<strong>di</strong>gendo testi <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento<br />
sui percorsi <strong>di</strong> cura per favorire la conoscenza<br />
dei servizi erogati. Una scelta che contribuisce<br />
ad aiutare gli utenti a partecipare attivamente<br />
alle proprie decisioni <strong>di</strong> cura.
6.3 Eventi aziendali<br />
6.3.1 inaugurazioni ed eventi aziendali<br />
- 19 gennaio <strong>2009</strong>, inaugurazione del nuovo reparto<br />
<strong>di</strong> oncologia e me<strong>di</strong>cina interna, con 20<br />
posti letto, realizzato con la collaborazione del<br />
Fondo Edo Tempia e de<strong>di</strong>cato alla memoria<br />
dell’On.le Elvo Tempia;<br />
- 2 ottobre <strong>2009</strong>, inaugurazione del Consultorio<br />
per le Famiglie <strong>di</strong> Cossato, un servizio sul territorio<br />
integrato con il CISSABO, e mostra fotografica<br />
sul tema della maternità;<br />
- 28 ottobre <strong>2009</strong>, inaugurazione della nuova<br />
sede dei servizi dell’area materno infantile,<br />
neuropsichiatria infantile, Consultorio per<br />
le Famiglie e del Centro antiviolenza (nato in<br />
collaborazione con la Provincia <strong>di</strong> Biella) presso<br />
l’ex-Inail in via Caraccio 24. con mostra fotografica<br />
sul tema della maternità a cura <strong>di</strong> Paola<br />
Paschetto;<br />
- 31 ottobre <strong>2009</strong>, inaugurazione dei nuovi locali<br />
dell’Hospice “orsa maggiore”, appositamente<br />
ristrutturati ed arredati, grazie ad un investimento<br />
<strong>di</strong> 1 milione e 400 mila euro (derivante<br />
da fon<strong>di</strong> regionali), per renderli più accoglienti,<br />
confortevoli e vicini alle esigenze dei pazienti e<br />
dei loro familiari;<br />
- 25 novembre <strong>2009</strong>, Conferenza dei servizi e<br />
presentazione dei risultati <strong>di</strong> attività del 2008<br />
e del <strong>2009</strong> e del <strong>Bilancio</strong> <strong>Sociale</strong> <strong>di</strong> <strong>Missione</strong><br />
2006-2008;<br />
- 25 novembre <strong>2009</strong>, inaugurato il nuovo Centro<br />
prelievi ad accesso <strong>di</strong>retto del <strong>di</strong>stretto 1 <strong>di</strong><br />
biella, situato al piano terra della palazzina ex-<br />
Inail in via Caraccio 24;<br />
- 4 <strong>di</strong>cembre <strong>2009</strong>, inaugurazione del servizio <strong>di</strong><br />
ra<strong>di</strong>ologia del <strong>di</strong>stretto 2 <strong>di</strong> Cossato, in seguito<br />
ad un interevento <strong>di</strong> riqualificazione strutturale,<br />
Inaugurazione del Consultorio per le Famiglie <strong>di</strong> Cossato<br />
reso possibile grazie ad un finanziamento regionale<br />
<strong>di</strong> 150 mila euro e 50 mila euro destinati<br />
dall’ASL <strong>BI</strong>;<br />
- 12 <strong>di</strong>cembre <strong>2009</strong>, inaugurazione della nuova<br />
sede del <strong>di</strong>stretto 2 in località paruzza a Cossato,<br />
destinata ad ospitare il Centro <strong>di</strong> salute<br />
mentale e la me<strong>di</strong>cina riabilitativa;<br />
- 23 aprile <strong>2010</strong>, l’ASL <strong>BI</strong> ha partecipato con uno<br />
stand alla seconda e<strong>di</strong>zione della Fiera del<br />
Lavoro, promossa dal gruppo giovani impren<strong>di</strong>tori<br />
dell’Unione Industriale Biellese e dalla<br />
Provincia <strong>di</strong> Biella, in occasione della quale è<br />
stato presentato il Corso <strong>di</strong> Laurea in Infermieristica<br />
dell’Università degli Stu<strong>di</strong> del Piemonte<br />
Orientale, che a Biella ha una sede <strong>di</strong>staccata, e<br />
sono stati illustrati i principali sbocchi lavorativi<br />
nell’ambito delle professioni sanitarie;<br />
- 28 settembre <strong>2010</strong>, inaugurazione della moC,<br />
Mineralometria Ossea Computerizzata, donata<br />
della Fondazione Cassa <strong>di</strong> Risparmio <strong>di</strong> Biella.<br />
Si tratta <strong>di</strong> un’apparecchiatura <strong>di</strong>agnostica per<br />
l’accertamento del grado <strong>di</strong> mineralizzazione<br />
delle ossa, cioè dell’esatta quantità <strong>di</strong> calcio<br />
contenuto nelle ossa, che mancava a Biella da<br />
circa <strong>di</strong>eci anni.<br />
199<br />
LA COmUNICAzIONE
LA COmUNICAzIONE<br />
6.3.2 Giornate <strong>di</strong> prevenzione e<br />
sensibilizzazione<br />
- 12 marzo <strong>2009</strong>, in occasione della Giornata<br />
mon<strong>di</strong>ale del rene, lo staff me<strong>di</strong>co della<br />
Struttura Complessa <strong>di</strong> Nefrologia e Dialisi<br />
dell’Ospedale <strong>di</strong> Biella, ha effettuato controlli<br />
ambulatoriali gratuiti ai famigliari dei pazienti<br />
in cura e pre<strong>di</strong>sposto uno stand presso il centro<br />
commerciale “I Giar<strong>di</strong>ni” <strong>di</strong> Biella con materiale<br />
informativo, offrendo in<strong>di</strong>cazioni relativamente<br />
alle malattie renali, agli stili <strong>di</strong> vita più corretti<br />
per prevenirle e offrendo la misurazione gratuita<br />
della pressione;<br />
- 25 marzo e 1° aprile <strong>2009</strong>, corso pratico e teorico<br />
<strong>di</strong> primo soccorso organizzato dall’associazione<br />
Genitori e Famiglie del Vandorno e del<br />
barazzetto con la collaborazione volontaria del<br />
Sistema <strong>di</strong> Emergenza Sanitaria Territoriale 118<br />
dell’ASL <strong>BI</strong>;<br />
- 6 giugno <strong>2009</strong>, giornata <strong>di</strong> sensibilizzazione<br />
organizzata dalla sezione <strong>di</strong> biella <strong>di</strong> a.L.i.Ce.<br />
(Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale) in<br />
collaborazione con le Crocerossine della Croce<br />
Rossa <strong>di</strong> Biella per la misurazione della circonferenza<br />
addominale, della glicemia, del colesterolo<br />
e della pressione sanguigna. I dati raccolti<br />
sono stati visionati da uno staff <strong>di</strong> Neurologi<br />
dell’Ospedale degli Infermi per valutare il grado<br />
<strong>di</strong> rischio <strong>di</strong> incorrere in un ictus cerebrale;<br />
- 9 ottobre <strong>2009</strong>, in occasione dell’obesity-day,<br />
giornata <strong>di</strong> sensibilizzazione su sovrappeso e<br />
salute proclamato a livello nazionale il 10 ottobre,<br />
il Servizio <strong>di</strong> Dietologia dell’ASL <strong>BI</strong> ha fornito<br />
in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong>etetiche presso il Centro Commerciale<br />
i Giar<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> Biella;<br />
- 7 novembre <strong>2009</strong>, Ulcerdays. Nell’ambito delle<br />
giornate nazionali sulla prevenzione, <strong>di</strong>agnosi<br />
e cura delle ulcere cutanee, la Struttura Complessa<br />
<strong>di</strong> Chirurgia Vascolare ha pre<strong>di</strong>sposto in<br />
200<br />
ospedale, per l’occasione, un ambulatorio ad<br />
accesso <strong>di</strong>retto e gratuito per lo screening;<br />
- 18 febbraio <strong>2010</strong>, serata aperta al pubblico sul<br />
tema della malattia psichiatrica nel continente<br />
africano attraverso la testimonianza <strong>di</strong> Grégoire<br />
ahongbonon, organizzata in collaborazione<br />
tra ASL <strong>BI</strong> e Caritas, presso la sala della “Mensa<br />
<strong>di</strong> Con<strong>di</strong>visione” <strong>di</strong> Biella;<br />
- 8 marzo <strong>2010</strong>, giornata <strong>di</strong> umanizzazione e accoglienza<br />
nei reparti dell’ospedale in occasione<br />
della Festa della donna, nell’ambito della quale<br />
è stato <strong>di</strong>stribuito dal personale un rametto <strong>di</strong><br />
mimosa a tutte le donne ricoverate;<br />
- 19 e 20 marzo <strong>2010</strong>, “Contaci. Convivere con<br />
il tumore: stu<strong>di</strong>, progetti, esperienze”, prima<br />
mostra-convegno in ambito nazionale sul tema<br />
della malattia oncologica, con confronto fra<br />
esperienze <strong>di</strong> pazienti, me<strong>di</strong>ci e operatori del<br />
settore. L’evento è stato organizzato, a Biella<br />
presso Città Stu<strong>di</strong>, in collaborazione tra la Rete<br />
Oncologica <strong>di</strong> Piemonte e Val d’Aosta, l’ASL <strong>BI</strong><br />
con Collegio Italiano Primari Oncologi Me<strong>di</strong>ci<br />
Ospedalieri e le associazioni Bianco Airone e<br />
GRA.P.P.O.L.I. (vedere paragrafo 2.8.3);<br />
- 14 aprile <strong>2010</strong>, serata <strong>di</strong> sensibilizzazione ed<br />
informazione, con degustazione, sul tema “api<br />
e miele: una fonte <strong>di</strong> benessere per l’uomo”<br />
organizzata dall’ASL <strong>BI</strong> in collaborazione con<br />
l’Associazione Provinciale Apicoltori <strong>di</strong> Biella e<br />
Vercelli e con il patrocinio del Comune <strong>di</strong> Biella,<br />
presso Palazzo Ferrero a Biella- Piazzo;<br />
- 12 maggio <strong>2010</strong>, serata <strong>di</strong> aggiornamento sulle<br />
tecniche <strong>di</strong> primo soccorso idonee al soccorso<br />
<strong>di</strong> bambini da 0 ad 1 anno e da 1 ad 8 anni organizzato<br />
dall’associazione Genitori e Famiglie<br />
del Vandorno e del barazzetto con la collaborazione<br />
volontaria del Sistema <strong>di</strong> Emergenza<br />
Sanitaria Territoriale 118 dell’ASL<strong>BI</strong>.
musica e me<strong>di</strong>cina e<strong>di</strong>zioni <strong>2009</strong> e <strong>2010</strong>:<br />
celebrato il decennale<br />
L’ormai nota rassegna <strong>di</strong> concerti e conferenze<br />
organizzata dall’A.Gi.Mus. (Associazione Giovanile<br />
Musicale), dal N.I.S.I. (Nuovo Insieme Strumentale<br />
Italiano) e dall’ASL <strong>BI</strong>, con il sostegno<br />
della Fondazione Cassa <strong>di</strong> Risparmio <strong>di</strong> Biella<br />
e <strong>di</strong> altre istituzioni locali, ha celebrato proprio<br />
quest’anno il decennale.<br />
- Nel <strong>2009</strong> le tematiche affrontate durante le conferenze<br />
sono state: “Mendelssohn: vena d’artista<br />
e vene delicate, i segni <strong>di</strong> un’ere<strong>di</strong>tà familiare”,<br />
relatore Dr.ssa Carla Maria Porta; “Bach:<br />
fumo negli occhi e una vita in fumo, contrappunti<br />
dolorosi in un percorso <strong>di</strong> gloria”, relatore Dr.<br />
Michelangelo Valenti e “Liszt: da bimbo fragile a<br />
uomo forte, un crescendo che ha animato il suo<br />
talento”, relatore Dr. Franco Garofalo.<br />
- Il <strong>2010</strong> ha visto l’eccezionale partecipazione<br />
dell’ “Associazione Tessile e Salute” che si è uni-<br />
Un concerto della rassegna musica e me<strong>di</strong>cina<br />
ideata da Elena Ballario e Sergio Patria<br />
ta come partner proprio per celebrare anche il<br />
proprio decennale. In occasione <strong>di</strong> questo duplice<br />
anniversario, è stato pre<strong>di</strong>sposto un programma<br />
concertistico <strong>di</strong> alto valore e tre conferenze: “George<br />
Gershwin: un artista <strong>di</strong> talento, un successo<br />
interrotto da una <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong>fficile. Lo sviluppo e<br />
le attuali applicazioni della <strong>di</strong>agnostica per immagini”,<br />
relatore Dr. Stefano Debernar<strong>di</strong>; “La<br />
sofferenza <strong>di</strong> Chopin: malattie in contrappunto”,<br />
relatore Dr. Paolo Carpano Maglioli; Decennale <strong>di</strong><br />
Tessile e Salute “Il sangue <strong>di</strong> Nesso ovvero quando<br />
l’indumento fa male. Informazioni utili per un<br />
abbinamento corretto”, relatori Dr. Franco Piunti<br />
e Dr. Cesare Barbera.<br />
- Il successo dell’iniziativa ha catturato l’interesse<br />
anche <strong>di</strong> TG 3 Piemonte, della rivista “Torino<br />
Me<strong>di</strong>ca” dell’Or<strong>di</strong>ne dei Me<strong>di</strong>ci e dell’Odontoiatri,<br />
della trasmissione “Un palco all’opera” della<br />
Ra<strong>di</strong>o Svizzera Italiana <strong>di</strong> Lugano e della Ra<strong>di</strong>o<br />
Italiana <strong>di</strong> Sidney in Australia.<br />
201<br />
LA COmUNICAzIONE
LA COmUNICAzIONE<br />
bollini rosa: l’asL bi raddoppia<br />
Sono due i bollini rosa che O.N.Da l’Osservatorio Nazionale sulla salute<br />
della donna ha assegnato il 30 giugno <strong>2010</strong> all’ospedale degli infermi <strong>di</strong><br />
biella, nella Sala Au<strong>di</strong>torium “Biagio d’Alba” del Ministero della Salute a<br />
Roma. Il riconoscimento per il <strong>2010</strong>/2011 vede così raddoppiare il numero<br />
<strong>di</strong> bollini rispetto al 2008, quando l’ASL <strong>di</strong> Biella aveva già partecipato, aggiu<strong>di</strong>candosene<br />
uno.<br />
In Italia le can<strong>di</strong>dature sono state 132, <strong>di</strong> cui 5 in Piemonte. Il Presi<strong>di</strong>o<br />
<strong>di</strong> Biella è stato uno dei 51 ospedali sul territorio nazionale a ricevere due<br />
bollini su tre.<br />
Il Bollino Rosa è un progetto nato nel 2007 su iniziativa dell’O.N.Da, Osservatorio<br />
Nazionale sulla salute della Donna che ha l’obiettivo <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare<br />
e “premiare” gli ospedali e le aziende sanitarie sulla base del grado<br />
<strong>di</strong> attenzione posta verso le patologie femminili e rispetto alle specifiche<br />
esigenze “<strong>di</strong> genere” della donna. L’intento è quello <strong>di</strong> gratificare le strutture<br />
con caratteristiche a misura <strong>di</strong> donna e <strong>di</strong> incentivare le altre a migliorare<br />
ed adeguarsi ai parametri dell’O.N.Da.<br />
La doppia assegnazione è stata ottenuta grazie al rispetto della maggior<br />
parte dei requisiti richiesti, tra cui: unità operative che curano patologie<br />
femminili specifiche, osservanza dei livelli essenziali <strong>di</strong> assistenza con<br />
particolare riferimento all’appropriatezza delle prestazioni, relativa attività<br />
<strong>di</strong> certificazione e accre<strong>di</strong>tamento, presenza <strong>di</strong> un comitato etico con almeno<br />
tre componenti femminili. All’interno dell’ASL <strong>BI</strong> vi sono inoltre donne in posizioni<br />
apicali con una prevalenza <strong>di</strong> personale infermieristico femminile.<br />
202<br />
Il Direttore Sanitario, Ida Grossi,<br />
con la Presidente <strong>di</strong> O.N.Da.<br />
Francesca Marzagora
6.4 Informazioni, reclami,<br />
segnalazioni, lo<strong>di</strong><br />
Nell’ambito delle Pubbliche Relazioni, la gestione<br />
del rapporto con il citta<strong>di</strong>no, in modo parti-<br />
Le segnalazioni nei primi nove mesi del <strong>2010</strong><br />
totale:182<br />
colare in situazioni <strong>di</strong> insod<strong>di</strong>sfazione o <strong>di</strong>sservizio,<br />
riveste la massima priorità.<br />
L’andamento <strong>di</strong> segnalazioni e reclami nei primi<br />
nove mesi del <strong>2010</strong> registra, rispetto al <strong>2009</strong>, un<br />
lieve calo.<br />
seGnaLazioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sserVizio per proVenienza<br />
2008 <strong>2009</strong> GEN-SET <strong>2010</strong><br />
Inviate tramite Tribunale del Malato 15 25 16<br />
Inviate tramite Movimento<br />
Consumatori<br />
- 3 2<br />
Inviate <strong>di</strong>rettamente dai privati 194 186 164<br />
totale segnalazioni pervenute 209 215 182<br />
203<br />
LA COmUNICAzIONE
LA COmUNICAzIONE<br />
Tutti i casi segnalati sono classificati in base ai<br />
fattori che determinano la qualità dei servizi.<br />
TEmPO<br />
Sono 39 le segnalazioni relative ai primi mesi<br />
del <strong>2010</strong> circa la tempestività (33 nel <strong>2009</strong>), <strong>di</strong>minuite<br />
in modo significativo rispetto al 2008, in cui<br />
ne erano state registrate 70. In alcuni casi questi<br />
reclami riguardano tempi considerati lunghi per<br />
l’effettuazione <strong>di</strong> visite e prestazioni specialistiche<br />
in ambito ambulatoriale (come ad esempio, per<br />
prestazioni odontoiatriche o per l’inserimento in<br />
strutture residenziali convenzionate per anziani),<br />
ma anche ritar<strong>di</strong> nella consegna <strong>di</strong> cartelle cliniche<br />
o certificati. Sono ricomprese inoltre alcune<br />
lamentele riferite ad attese telefoniche per prenotare<br />
visite o esami tramite Call Center, rimostranze<br />
<strong>di</strong> pazienti con co<strong>di</strong>ci bianchi in attesa al Pronto<br />
Soccorso o presso l’ambulatorio del me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina<br />
generale.<br />
204<br />
segnalazioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sservizio in base a fattore <strong>di</strong> qualità<br />
nei primi nove mesi del <strong>2010</strong><br />
ASPETTI BUROCRATICI ED AmmINISTRATIVI<br />
Le segnalazioni <strong>di</strong> questo tipo nei primi nove<br />
mesi del <strong>2010</strong> sono state 48 (66 nel <strong>2009</strong>). In alcuni<br />
casi riguardano contestazioni circa il pagamento<br />
del ticket o problematiche inerenti ad esenzioni o<br />
per l’iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale.<br />
ASPETTI ALBERGhIERI E COmFORT<br />
Le segnalazioni per carenze <strong>di</strong> tipo alberghiero<br />
sono 7 sia nel <strong>2009</strong> che nel periodo da gennaio a<br />
fine settembre del <strong>2010</strong>. In alcuni casi riguardano<br />
il <strong>di</strong>sagio <strong>di</strong> pazienti e familiari in attesa al Pronto<br />
Soccorso in riferimento agli spazi limitati, che<br />
possono pregiu<strong>di</strong>care la tranquillità e il comfort<br />
durante la permanenza. In altri si riferiscono a lamentele<br />
per inconvenienti relativi a spazi comuni<br />
dell’azienda.
STRUTTURE E LOGISTICA<br />
Nei primi nove mesi del <strong>2010</strong> sono state 5 (2 nel<br />
<strong>2009</strong>) i reclami per <strong>di</strong>fficoltà o timori legati al cambiamento<br />
<strong>di</strong> ubicazione <strong>di</strong> alcuni servizi, come nel<br />
caso della nuova sede <strong>di</strong>strettuale <strong>di</strong> via Caraccio a<br />
Biella e della Paruzza a Cossato. Tali segnalazioni,<br />
che in alcuni casi hanno interessato la cartellonistica<br />
o le modalità <strong>di</strong> accesso, sono state recepite<br />
dall’Azienda e quin<strong>di</strong> o chiarite con l’utente o risolte<br />
apportando i necessari interventi correttivi.<br />
ASPETTI RELAzIONALI<br />
Le 34 segnalazioni da gennaio a fine settembre<br />
del <strong>2010</strong> relativamente a questo fattore <strong>di</strong> qualità<br />
segnano un’apprezzabile riduzione rispetto al<br />
<strong>2009</strong>, in cui erano state 55. È evidente che la componente<br />
relazionale ed umana, in modo particolare<br />
in riferimento al rapporto con il proprio me<strong>di</strong>co <strong>di</strong><br />
me<strong>di</strong>cina generale o ancor <strong>di</strong> più con il pe<strong>di</strong>atra <strong>di</strong><br />
libera scelta, sia per il citta<strong>di</strong>no inscin<strong>di</strong>bile dalla<br />
qualità tecnica e dalla competenza professionale.<br />
L’ascolto, il <strong>di</strong>alogo, il confronto e la comprensione<br />
sono alla base della sod<strong>di</strong>sfazione del paziente<br />
e sono elementi fondamentali per alimentare un<br />
adeguato livello <strong>di</strong> fiducia. Ed è per questo motivo<br />
che una parte <strong>di</strong> segnalazioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sservizio che in<br />
un primo momento sembrano poter essere determinate<br />
esclusivamente da problematiche cliniche<br />
trovano una completa soluzione me<strong>di</strong>ante il chiarimento<br />
tra operatore sanitario e paziente, attraverso<br />
il riconoscimento reciproco delle rispettive<br />
opinioni ed aspettative.<br />
UmANIzzAzIONE<br />
Con questo termine sono stati classificati tutti<br />
quei casi in cui sia stata riscontrata una carenza<br />
nell’ambito del rispetto del dolore, della sensibilità,<br />
della <strong>di</strong>gnità e della riservatezza e della privacy<br />
della persona, nell’ottica <strong>di</strong> valorizzare tutti quegli<br />
aspetti che possono contribuire a creare una struttura<br />
sanitaria che pone al centro il paziente con i<br />
suoi bisogni <strong>di</strong> tipo immateriale e quin<strong>di</strong> anche spirituali<br />
ed affettivi. Nel <strong>2009</strong> sono stati 8 e 4 nei primi<br />
nove mesi del <strong>2010</strong>.<br />
INFORmAzIONI<br />
Si tratta <strong>di</strong> casi in cui viene manifestata un’insod<strong>di</strong>sfazione<br />
che si rivela essere legata a carenze<br />
<strong>di</strong> informazioni <strong>di</strong> tipo clinico o amministrativo,<br />
oppure a frainten<strong>di</strong>menti sul percorso <strong>di</strong> cura da<br />
seguire, in modo particolare quando si tratta <strong>di</strong> situazioni<br />
complesse. Le segnalazioni sia nel <strong>2009</strong><br />
che nei primi nove mesi del <strong>2010</strong> sono state 8.<br />
205<br />
LA COmUNICAzIONE
LA COmUNICAzIONE<br />
ASPETTI TECNICO-PROFESSIONALI<br />
I reclami per aspetti tecnico-professionali nel<br />
<strong>2010</strong> sono stati 29 si mantengono sostanzialmente<br />
stabili (25 nel <strong>2009</strong>). Le segnalazioni riguardano<br />
l’insod<strong>di</strong>sfazione da parte dei pazienti nei confronti<br />
dell’assistenza in termini <strong>di</strong> valutazione clinica,<br />
<strong>di</strong>agnosi, terapie o interventi.<br />
206<br />
Si mantiene costante l’andamento degli apprezzamenti<br />
<strong>di</strong> pazienti e famigliari che giungono<br />
all’ASL <strong>BI</strong> in merito all’assistenza e alla relazione<br />
umana con il personale.<br />
inCidenza deLLe seGnaLazioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sserVizio per Fattore <strong>di</strong> QUaLità<br />
FATTORI 2008 <strong>2009</strong> GEN-SET <strong>2010</strong><br />
Tempestività 33,5% 15,8 21,4%<br />
Aspetti Relazionali 16,7% 25,6 18,7%<br />
Umanizzazione - 3,7 2,2%<br />
Informazioni - 3,7 4,4%<br />
Aspetti alberghieri e comfort 2,5% 3,3 3,8%<br />
Aspetti burocratici e amministrativi 20,6% 30,7 26,5%<br />
Strutture e logistica 2,9% 0,9 2,7%<br />
Aspetti tecnico professionali 12,9% 11,7 15,9%<br />
Richieste improprie e non eva<strong>di</strong>bili 1,4% 2,3 3,3%<br />
Altro 9,5% 2,3 1,1%<br />
eLoGi<br />
2008 <strong>2009</strong> GEN – SET <strong>2010</strong><br />
Elogi 49 47 26
6.5 La qualità percepita<br />
Il Sistema <strong>di</strong> Rilevazione della Qualità Percepita<br />
dell’ASL <strong>BI</strong> è stato pensato come strumento atto a<br />
migliorare la qualità del prendersi cura attraverso<br />
l’appren<strong>di</strong>mento organizzativo continuo. Si è cercato<br />
<strong>di</strong> tradurre in strumenti comunicativi semplici<br />
ed altamente fruibili dagli operatori i dati rilevati<br />
presso la struttura ospedaliera in merito alla qualità<br />
percepita dai degenti al fine del miglioramento<br />
continuo dell’assistenza al paziente.<br />
Ogni Struttura dell’Azienda ha ricevuto, a cadenza<br />
trimestrale i risultati <strong>di</strong> tutti i questionari<br />
compilati dai loro pazienti.<br />
Per quanto concerne i risultati delle indagini i<br />
questionari raccolti sono stati 3.620 nel <strong>2009</strong> (corrispondenti<br />
a circa il 20 % dei ricoverati) e già 2559<br />
a fine giugno <strong>2010</strong> (circa il 27 % dei ricoverati).<br />
Le <strong>di</strong>mensioni considerate nella rilevazione<br />
della qualità sono state: accoglienza, ospitalità, relazione<br />
con i me<strong>di</strong>ci, relazione con gli infermieri,<br />
qualità dell’assistenza ed dell’informazione.<br />
L’accoglienza è migliorata negli anni rilevandosi<br />
un punto <strong>di</strong> forza della nostra Azienda attestando<br />
dei valori me<strong>di</strong> giu<strong>di</strong>cati “buoni” pari a circa 80%.<br />
Anche la valutazione dell’ospitalità è migliorata<br />
riportando valori più che sod<strong>di</strong>sfacenti e confermando<br />
questo andamento anche nel primo semestre<br />
<strong>2010</strong>.<br />
Sia la valutazione del rapporto con il personale<br />
me<strong>di</strong>co che quella con il personale infermieristico<br />
per le quattro voci misurate – educazione e gentilezza,<br />
ascolto, vicinanza e professionalità – hanno<br />
presentato valori positivi con un miglioramento <strong>di</strong><br />
qualche punto percentuale rispetto al 2008. Entrambe<br />
le voci hanno presentato giu<strong>di</strong>zi “buono” in<br />
me<strong>di</strong>a intorno all’80%.<br />
relazioni con i me<strong>di</strong>Ci<br />
relazioni con gli inFermieri<br />
207<br />
LA COmUNICAzIONE
LA COmUNICAzIONE<br />
Nella valutazione dell’informazione ricevuta<br />
durante il ricovero, il 62 % dei degenti ha <strong>di</strong>chiarato<br />
<strong>di</strong> essere pienamente sod<strong>di</strong>sfatto sia delle<br />
informazioni ricevute alla <strong>di</strong>missione che <strong>di</strong> quel-<br />
au<strong>di</strong>t Civico<br />
208<br />
le ricevute in merito agli esami <strong>di</strong>agnostici o alle<br />
terapie effettuate durante il ricovero. Solo lo 0,7%<br />
si è <strong>di</strong>chiarato insod<strong>di</strong>sfatto. Tali risultati sono stati<br />
confermati per tutto il primo semestre <strong>2010</strong>.<br />
Nel giugno <strong>2009</strong> è stata siglata una convenzione tra Citta<strong>di</strong>nanzattiva onlus in collaborazione con il<br />
Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali - Settore Salute, dall’assessorato alla tutela<br />
della salute e sanità della regione piemonte e dall’agenzia regionale per i servizi sanitari (aress),<br />
per promuovere sul territorio piemontese per il periodo <strong>2009</strong>/10 il progetto Au<strong>di</strong>t Civico denominato “Con<br />
gli occhi del citta<strong>di</strong>ni”. L’iniziativa intendeva offrire un’occasione concreta <strong>di</strong> valorizzazione del punto <strong>di</strong><br />
vista del citta<strong>di</strong>no all’interno delle organizzazioni delle Aziende Sanitarie Locali ed Ospedaliere del Piemonte,<br />
sperimentando così una procedura <strong>di</strong> valutazione, fondata su criteri omogenei e comparabili, che<br />
consentisse una comparazione delle performance aziendali (390 in<strong>di</strong>catori).<br />
Gli Uffici Pubbliche Relazioni, gli Uffici Qualità e le Direzioni Sanitarie <strong>di</strong> tutte le Aziende Sanitarie<br />
hanno pubblicato un bando per il reclutamento <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni volontari, selezionati ed appositamente formati<br />
per condurre le interviste e le verifiche in ambito: aziendale, ospedaliero (reparti <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina, Chirurgia<br />
e Ostetricia e Ginecologia) e territoriale (Distretto 1, Poliambulatorio, Centro <strong>di</strong> Salute Mentale, Servizio<br />
Tossico<strong>di</strong>pendenze <strong>di</strong> Biella).<br />
Dall’attività <strong>di</strong> monitoraggio della qualità e della sicurezza, effettuata da 16 citta<strong>di</strong>ni biellesi nei mesi<br />
<strong>di</strong> ottobre e novembre <strong>2009</strong>, è scaturita la pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> un apposito report locale contenente giu<strong>di</strong>zi<br />
e proposte <strong>di</strong> miglioramento, che è stato trasmesso ufficialmente nel mese <strong>di</strong> giugno alla Direzione <strong>di</strong><br />
ciascuna Azienda, che in collaborazione con l’ARESS, pianificherà le azioni <strong>di</strong> miglioramento della qualità<br />
maggiormente prioritarie.<br />
In termini <strong>di</strong> punteggi ottenuti, il giu<strong>di</strong>zio è risultato complessivamente buono e in linea con la me<strong>di</strong>a<br />
regionale. In particolare, sono stati evidenziati margini <strong>di</strong> miglioramento circa il comfort alberghiero<br />
(come il numero <strong>di</strong> bagni, docce, ...) che saranno superati con il trasferimento nel nuovo ospedale.
Glossario<br />
ADI<br />
L’Assistenza Domiciliare Integrata<br />
è un servizio che permette al citta<strong>di</strong>no<br />
<strong>di</strong> usufruire a domicilio <strong>di</strong><br />
un programma personalizzato, per<br />
essere <strong>di</strong>messo con un’adeguata<br />
assistenza, per evitare il ricovero in<br />
ospedale o in casa <strong>di</strong> riposo.<br />
ADP<br />
L’Assistenza Domiciliare Programmata<br />
è la programmazione sistematica<br />
delle visite domiciliari <strong>di</strong><br />
base, con la possibilità <strong>di</strong> usufruire<br />
anche <strong>di</strong> visite specialistiche domiciliari.<br />
Può essere attivata per soggetti<br />
che presentano impossibilità<br />
permanente a deambulare, impossibilità<br />
ad essere trasportati in ambulatorio<br />
con mezzi propri e/o per<br />
gravi patologie.<br />
AURA<br />
L’Archivio Unico Regionale degli<br />
Assistiti è una base dati centralizzata<br />
il cui scopo è quello <strong>di</strong> gestire<br />
le informazioni anagrafiche riguardanti<br />
tutti i citta<strong>di</strong>ni residenti o domiciliati<br />
sul territorio della Regione<br />
Piemonte.<br />
Benchmarking<br />
È un’efficace metodologia per<br />
misurare e incrementare le performance<br />
<strong>di</strong> un’impresa o <strong>di</strong> una<br />
Pubblica Amministrazione. L’utilizzo<br />
sistematico <strong>di</strong> metodologie e <strong>di</strong><br />
strumenti <strong>di</strong> benchmarking stimola<br />
ed integra i processi <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento<br />
e cambiamento e, allo<br />
stesso tempo, stimola l’efficacia e<br />
l’efficienza dei processi aziendali<br />
e il rinnovamento della cultura<br />
aziendale, assicurando un miglioramento<br />
continuo grazie al costante<br />
confronto con l’esterno.<br />
Budget<br />
Partendo dalla previsione delle attività<br />
e tenendo conto delle risorse<br />
<strong>di</strong>sponibili e dei costi presunti da<br />
sostenere, delinea i risultati previsti.<br />
Strumento <strong>di</strong> governo della<br />
gestione aziendale, che mette in<br />
relazione le attività da svolgere con<br />
le risorse <strong>di</strong>sponibili, solitamente<br />
<strong>di</strong> durata annuale. Nel budget sono<br />
in<strong>di</strong>cati gli obiettivi che l’Azienda,<br />
nel suo complesso e nell’articolazione<br />
dei suoi servizi, deve raggiungere.<br />
In quanto strumento <strong>di</strong><br />
programmazione e <strong>di</strong> controllo<br />
delle attività, permette <strong>di</strong> verificare<br />
i risultati conseguiti con grandezze<br />
standard <strong>di</strong> riferimento e <strong>di</strong> effettuare<br />
correzioni sulla base <strong>di</strong> procedure<br />
che consentono <strong>di</strong> ipotizzare<br />
l’andamento futuro del processo<br />
gestionale.<br />
CAS<br />
Il Centro Accoglienza e Servizi è la<br />
struttura <strong>di</strong> riferimento del paziente<br />
in termini <strong>di</strong> assistenza, orientamento<br />
e supporto alle cure in ambito<br />
oncologico. Fornisce informazioni<br />
circa i servizi erogati, le modalità<br />
<strong>di</strong> accesso, le prenotazioni. Il<br />
servizio è accessibile, oltre che hai<br />
pazienti, anche hai loro familiari, ed<br />
è punto <strong>di</strong> riferimento per i me<strong>di</strong>ci<br />
<strong>di</strong> famiglia e gli specialisti.<br />
CISSABO<br />
Consorzio Intercomunale dei Servizi<br />
Socio Assistenziali del Biellese<br />
Orientale.<br />
Counselling<br />
Processo <strong>di</strong> interazione e <strong>di</strong>alogo,<br />
attraverso cui un consulente aiuta<br />
209
una persona a prendere delle decisioni<br />
e ad agire <strong>di</strong> conseguenza,<br />
oltre a fornire un’accurata e attenta<br />
informazione e un sostegno psicologico<br />
adeguato. Il counselling è<br />
<strong>di</strong>retto ad aiutare il paziente in un<br />
momento <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà, ad incoraggiare<br />
cambiamenti nel suo stile <strong>di</strong><br />
vita, se necessario, proponendo<br />
azioni e comportamenti appropriati,<br />
e a metterlo in grado <strong>di</strong> accettare<br />
informazioni ansiogene favorendo<br />
l’andamento alle relative implicazioni.<br />
Day-Hospital<br />
Una particolare forma <strong>di</strong> assistenza<br />
me<strong>di</strong>ca ospedaliera, in cui le<br />
prestazioni <strong>di</strong>agnostiche e terapeutiche<br />
vengono fornite nelle ore<br />
<strong>di</strong>urne e al termine delle quali il<br />
paziente può tornare a casa. Viene<br />
adottato per indagini cliniche o<br />
trattamenti terapeutici particolarmente<br />
complessi, che richiedono<br />
la presenza del paziente per un notevole<br />
arco <strong>di</strong> tempo e attrezzature<br />
<strong>di</strong> tipo ospedaliero, ma non necessariamente<br />
il ricovero.<br />
Day-Surgery<br />
La possibilità clinica, organizzativa<br />
ed amministrativa <strong>di</strong> effettuare interventi<br />
chirurgici o anche procedure<br />
<strong>di</strong>agnostiche e terapeutiche<br />
invasive e seminvasive in regime<br />
<strong>di</strong> ricovero limitato alle sole ore del<br />
giorno, in anestesia locale, locoregionale<br />
o generale.<br />
210<br />
ECM<br />
Educazione Continua in Me<strong>di</strong>cina.<br />
È l’insieme organizzato delle attività<br />
formative teoriche e pratiche<br />
promosse con lo scopo <strong>di</strong> mantenere<br />
elevata la professionalità del<br />
personale sanitario.<br />
ENI<br />
Dall’inizio del 2008 è rilasciato, dal<br />
centro informazione salute immigrati<br />
(ISI), il co<strong>di</strong>ce ENI (Europei<br />
Non Iscrivibili) a quei citta<strong>di</strong>ni neocomunitari,<br />
vale a <strong>di</strong>re provenienti<br />
da Romania, Bulgaria, Slovacchia,<br />
Repubblica Ceca, Polonia, Ungheria,<br />
Paesi Baltici) che, trovandosi in<br />
Italia da più <strong>di</strong> tre mesi, non sono in<br />
grado <strong>di</strong> acquisire la carta <strong>di</strong> soggiorno,<br />
non avendone i requisiti.<br />
L’utilizzo dei servizi sanitari non<br />
comporta alcuna segnalazione alla<br />
polizia giu<strong>di</strong>ziaria da parte degli<br />
operatori sanitari.<br />
Epidemiologia<br />
Branca della me<strong>di</strong>cina che stu<strong>di</strong>a<br />
la frequenza e la <strong>di</strong>stribuzione<br />
delle malattie nella popolazione<br />
in relazione ai fattori <strong>di</strong> rischio e<br />
al loro modo <strong>di</strong> presentarsi nella<br />
collettività (a <strong>di</strong>fferenza della me<strong>di</strong>cina<br />
clinica che si interessa della<br />
malattia in relazione a un singolo<br />
soggetto malato).<br />
Eziologia<br />
Parte <strong>di</strong> una scienza che ricerca e<br />
stu<strong>di</strong>a le cause dei fenomeni.<br />
Follow-up<br />
Controllo prolungato e costante<br />
delle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> salute del paziente<br />
attraverso visite me<strong>di</strong>che<br />
perio<strong>di</strong>che, il cui scopo consiste nel<br />
verificare l’evoluzione <strong>di</strong> un processo<br />
morboso e l’efficacia della terapia<br />
adottata.<br />
GIC<br />
Il gruppo inter<strong>di</strong>sciplinare cure,<br />
che riunisce al proprio interno me<strong>di</strong>ci<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>versa specializzazione appartenenti<br />
a <strong>di</strong>fferenti reparti che,<br />
attraverso una visione complessiva<br />
della persona con patologia <strong>di</strong> tipo<br />
oncologico, e dunque grazie all’inter<strong>di</strong>sciplinarità<br />
dell’approccio clinico,<br />
stabiliscono i percorsi <strong>di</strong> cura<br />
più appropriati.<br />
Grado <strong>di</strong> Sod<strong>di</strong>sfacimento<br />
In<strong>di</strong>ca quanti, su cento residenti, si<br />
rivolgono per il loro bisogno <strong>di</strong> salute<br />
alle strutture erogatrici ospedaliere<br />
e territoriali della propria<br />
ASL (l’in<strong>di</strong>ce può essere globale o<br />
per specialità cliniche).<br />
Hospice<br />
È una struttura altamente specializzata<br />
de<strong>di</strong>cata all’accoglienza dei<br />
pazienti in fase terminale <strong>di</strong> malattia.<br />
IRIS<br />
Consorzio Intercomunale Servizi<br />
Socio Assistenziali <strong>di</strong> Biella.
ISI<br />
Centro Informazione Sanitaria Immigrati:<br />
è l’ente preposto al rilascio<br />
dei co<strong>di</strong>ci ENI e STP.<br />
LEA<br />
I livelli Essenziali <strong>di</strong> Assistenza<br />
sanitaria sono prestazioni e servizi<br />
garantiti a tutti i citta<strong>di</strong>ni dal<br />
Servizio Sanitario Nazionale, la cui<br />
erogazione è gratuita o con partecipazione<br />
alla spesa da parte del<br />
citta<strong>di</strong>no, il cosiddetto “ticket”.<br />
Linee guida<br />
In<strong>di</strong>cazioni elaborate in modo sistematico,<br />
al fine <strong>di</strong> coa<strong>di</strong>uvare me<strong>di</strong>ci<br />
e personale sanitario a prendere<br />
decisioni in particolari circostanze<br />
cliniche. Si tratta <strong>di</strong> raccomandazioni<br />
legate a comportamenti<br />
pratici ed in<strong>di</strong>cazioni operative che<br />
scaturiscono dall’applicazione <strong>di</strong><br />
una metodologia definita.<br />
MMG<br />
Me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Generale, meglio<br />
conosciuto come me<strong>di</strong>co <strong>di</strong><br />
base o curante, è il responsabile<br />
sanitario dell’erogazione <strong>di</strong> cure<br />
integrate e continuative <strong>di</strong> primo<br />
livello.<br />
Mobilità passiva<br />
Ricorso a prestazioni sanitarie da<br />
parte dell’utente presso aziende<br />
o strutture <strong>di</strong>fferenti da quelle<br />
dell’ASL <strong>di</strong> appartenenza. La<br />
mobilità passiva è connessa ad<br />
una situazione <strong>di</strong> insod<strong>di</strong>sfazione<br />
dell’utente.<br />
Morbilità<br />
In una determinata popolazione <strong>di</strong><br />
riferimento si esprime come rapporto<br />
tra il numero <strong>di</strong> casi <strong>di</strong> una<br />
certa malattia e il numero <strong>di</strong> soggetti<br />
esposti in un periodo <strong>di</strong> tempo<br />
definito, tenendo conto del tempo<br />
<strong>di</strong> esposizione <strong>di</strong> ogni singolo soggetto<br />
e dunque del tempo totale <strong>di</strong><br />
esposizione (tempo per persone).<br />
Outcome<br />
Rappresenta l’insieme dei risultati<br />
ottenuti dagli interventi sanitari ed<br />
è espressione del miglioramento/<br />
recupero oggettivo della salute,<br />
nonché delle percezioni soggettive<br />
che contribuiscono nel determinare<br />
la qualità della vita della persona.<br />
PACS<br />
Picture Archiving and Communication<br />
System (sistema <strong>di</strong> archiviazione<br />
e trasmissione <strong>di</strong> immagini).<br />
Consiste in un sistema computerizzato<br />
per l’archiviazione <strong>di</strong>gitale<br />
delle immagini ra<strong>di</strong>ologiche e la<br />
loro trasmissione e visualizzazione<br />
su workstation de<strong>di</strong>cate, collegate<br />
me<strong>di</strong>ante rete informatica. Al<br />
paziente, invece della “lastre” su<br />
pellicola ra<strong>di</strong>ografica, viene consegnato<br />
un CD ROM contenente gli<br />
esami ra<strong>di</strong>ologici effettuati.<br />
Pap-test<br />
È l’esame delle cellule finalizzato<br />
alla <strong>di</strong>agnosi precoce <strong>di</strong> tumore<br />
dell’utero.<br />
PLS<br />
Pe<strong>di</strong>atra <strong>di</strong> Libera Scelta, meglio conosciuto<br />
come pe<strong>di</strong>atra <strong>di</strong> famiglia.<br />
RA<br />
Le Residenze Assistenziali sono<br />
strutture che forniscono alle persone<br />
anziane e adulte, autosufficienti o<br />
parzialmente autosufficienti, prestazioni<br />
<strong>di</strong> tipo alberghiero, specifici servizi<br />
a carattere assistenziale, attività<br />
<strong>di</strong> tipo ricreativo e culturale, oltre a<br />
servizi volti al recupero o al miglioramento<br />
autosufficienza della persona.<br />
RAF<br />
Le Residenze Assistenziali Flessibili<br />
sono strutture socio-assistenziali<br />
per fornire accoglienza,<br />
prestazioni assistenziali e <strong>di</strong> recupero<br />
a persone in con<strong>di</strong>zioni psicofisiche<br />
<strong>di</strong> parziale autosufficienza<br />
o <strong>di</strong> non autosufficienza per cause<br />
sopravvenute durante il ricovero. Il<br />
ricorso alle RAF avviene in genere<br />
quando non è possibile attivare un<br />
programma <strong>di</strong> assistenza domiciliare<br />
integrata (ADI) e quando non<br />
sono necessarie cure e prestazioni<br />
sanitarie tipiche delle Residenze<br />
Sanitarie Assistenziali (RSA).<br />
Risk Management<br />
È una metodologia finalizzata alla<br />
211
gestione dei rischi legati alle responsabilità<br />
degli operatori sanitari,<br />
che pone particolare attenzione<br />
all’efficienza dei processi <strong>di</strong><br />
erogazione delle prestazioni e alla<br />
funzionalità <strong>di</strong> sistemi <strong>di</strong> controllo<br />
interno, nell’ottica <strong>di</strong> ottimizzare il<br />
livello delle spese <strong>di</strong> funzionamento<br />
e <strong>di</strong> gestione.<br />
RRD<br />
Il Registro Regionale Diabetici,<br />
oltre al monitoraggio dei pazienti,<br />
permette alla Regione ed alle<br />
Aziende Sanitarie <strong>di</strong> effettuare, tramite<br />
l’incrocio con i dati delle prescrizioni<br />
farmaceutiche, le dovute<br />
verifiche sull’appropriatezza delle<br />
prescrizioni a carico del servizio<br />
sanitario.<br />
RSA<br />
Le Residenze Sanitarie Assistenziali<br />
sono strutture <strong>di</strong>pendenti dalle<br />
ASL, create per dare risposte alle<br />
esigenze <strong>di</strong> anziani autosufficienti<br />
e non trattabili a domicilio. Sono<br />
infatti strutture a metà tra una<br />
casa albergo e un ospedale vero e<br />
proprio. L’assistenza sociale nelle<br />
residenze è assicurata dal personale<br />
addetto che aiuta gli anziani<br />
non autosufficienti nelle faccende<br />
domestiche e nella cura della propria<br />
persona; mentre degli aiuti sanitari<br />
si occupano infermieri, terapisti<br />
della riabilitazione, Me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong><br />
Me<strong>di</strong>cina Generale, geriatri e altri<br />
specialisti.<br />
212<br />
Salute<br />
Stato <strong>di</strong> completo benessere fisico,<br />
mentale, sociale, e non semplicemente<br />
assenza dello stato <strong>di</strong> malattia<br />
e infermità.<br />
Screening<br />
È un esame che consente <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare<br />
in fase iniziale una certa<br />
malattia in persone asintomatiche.<br />
Per essere programmato e realizzato<br />
lo screening deve riguardare<br />
patologie <strong>di</strong> grande rilevanza epidemiologica,<br />
basarsi su prove <strong>di</strong><br />
efficacia e attenersi a linee guida <strong>di</strong><br />
qualità.<br />
Servizio <strong>di</strong> Continuità Assistenziale<br />
È la nuova denominazione del servizio<br />
<strong>di</strong> guar<strong>di</strong>a me<strong>di</strong>ca e garantisce<br />
l’assistenza me<strong>di</strong>ca <strong>di</strong> base a<br />
domicilio e territoriale per situazioni<br />
che rivestono carattere <strong>di</strong> urgenza<br />
e che si verificano durante<br />
le ore notturne o nei giorni festivi<br />
e prefestivi.<br />
SPAF!<br />
Spazio d’ascolto per adolescenti<br />
e famiglie, fa parte del consorzio<br />
IRIS. Porta avanti progetti rivolti<br />
all’adolescenza, in modo integrato,<br />
da un punto <strong>di</strong> vista sia psicologico<br />
che educativo sia in termini <strong>di</strong> promozione<br />
della salute che <strong>di</strong> prevenzione<br />
primaria e secondaria.<br />
SSR<br />
Servizio Sanitario Regionale.<br />
Stakeholder<br />
Soggetti pubblici o privati, portatori<br />
d’interesse, in grado <strong>di</strong> influire<br />
o essere influenzati <strong>di</strong>rettamente o<br />
in<strong>di</strong>rettamente in modo significativo<br />
dall’attività <strong>di</strong> un’Azienda.<br />
Strutture Semiresidenziali<br />
Sono strutture aperte nelle ore<br />
<strong>di</strong>urne che offrono servizi <strong>di</strong> natura<br />
socio-assistenziale, al fine <strong>di</strong><br />
aiutare le persone anziane a mantenere<br />
la propria autonomia e a vivere<br />
nella propria casa. Tra i servizi<br />
erogati rientrano: le prestazioni<br />
sanitarie <strong>di</strong> base, le prestazioni<br />
socio-assistenziali, la riabilitazione,<br />
occasioni <strong>di</strong> incontri culturali e<br />
<strong>di</strong> socializzazione, assistenza nelle<br />
attività quoti<strong>di</strong>ane come il servizio<br />
pasti, lavanderia e pulizia.<br />
STP<br />
Stranieri temporaneamente presenti.<br />
Ai citta<strong>di</strong>ni stranieri presenti<br />
sul territorio nazionale, non in regola<br />
con le norme relative all’ingresso<br />
ed al soggiorno, sono assicurate<br />
le cure ambulatoriali urgenti<br />
o comunque essenziali, ancorché<br />
continuative, per malattia ed infortunio<br />
e sono estesi i programmi <strong>di</strong><br />
me<strong>di</strong>cina preventiva e salvaguar<strong>di</strong>a<br />
della salute in<strong>di</strong>viduale e collettiva.
Tasso <strong>di</strong> Ospedalizzazione<br />
Rapporto tra il numero <strong>di</strong> ricoveri effettuati<br />
in un anno e la popolazione <strong>di</strong><br />
riferimento, moltiplicato per 1.000.<br />
TIP<br />
Terapia intensiva pe<strong>di</strong>atrica.<br />
Tribunale del Malato<br />
È un ente a tutela dei <strong>di</strong>ritti dei<br />
citta<strong>di</strong>ni che opera nell’ambito dei<br />
servizi ospedalieri e territoriali, al<br />
fine <strong>di</strong> promuovere una più umana<br />
e razionale organizzazione del Servizio<br />
Sanitario.<br />
USSM<br />
Ufficio <strong>di</strong> Servizio <strong>Sociale</strong> per minorenni<br />
del Tribunale <strong>di</strong> Torino.<br />
UVG<br />
L’Unità <strong>di</strong> Valutazione Geriatrica<br />
è un gruppo multi<strong>di</strong>sciplinare che<br />
realizza l’integrazione tra servizi<br />
sociali e sanitari, nonché tra interventi<br />
ospedalieri e territoriali.<br />
Valuta globalmente il singolo caso<br />
e definisce il programma preventivo,<br />
curativo e riabilitativo <strong>di</strong>retto a<br />
garantire la continuità terapeutica<br />
ed assistenziale necessaria all’anziano<br />
non autosufficiente.<br />
213
<strong>di</strong>rettore sanitario<br />
Ida Grossi<br />
azienda sanitaria Locale bi<br />
Via Marconi, 23 - 13900 Biella<br />
Tel. +39 015 3503111 Fax +39 015 3503914<br />
e-mail: urp@aslbi.piemonte.it<br />
www.aslbi.piemonte.it<br />
<strong>di</strong>rettore Generale dell’asL bi<br />
Pier Oreste Brusori<br />
Collegio <strong>di</strong> <strong>di</strong>rezione<br />
Pier Oreste Brusori - Direttore Generale; Ida Grossi - Direttore Sanitario; Eugenio Zamperone – Direttore Amministrativo;<br />
Clau<strong>di</strong>o Pissaia - Direttore del Dipartimento <strong>di</strong> Chirurgia; Graziano Gusmaroli - Direttore del Dipartimento <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina; Maria<br />
Vittoria Tallone - Direttore del Dipartimento dei Servizi; Marco Marcolongo – Direttore del Dipartimento DEA; Roberto Jura –<br />
Direttore del Dipartimento Materno - Infantile; Angelo Penna – Direttore Direzione Me<strong>di</strong>ca Ospedale; Franco Piunti - Direttore<br />
del Dipartimento <strong>di</strong> Prevenzione; Giovanni Geda – Direttore del Dipartimento Transmurale <strong>di</strong> Salute Mentale; Mario Alberto<br />
Clerico – Direttore del Dipartimento Funzionale <strong>di</strong> Oncologia-Polo Oncologico; Na<strong>di</strong>a Agostino – Direttore del Dipartimento<br />
Interaziendale <strong>di</strong> Prevenzione secondaria dei tumori; Luigi Savoia – Direttore del Distretto 1 - Biella; Michele Sartore – Direttore<br />
del Distretto 2 – Cossato, Anna Ceria – Direttore della Struttura Complessa Politiche ed Amministrazione del Personale,<br />
Antonella Croso – Responsabile della Direzione delle Professioni Sanitarie, Maurizio Provera – Direttore della Struttura Complessa<br />
Programmazione e Controllo.<br />
Conferenza dei sindaci<br />
Stefano ALDRISI* (Andorno Micca), Mauro NICOLI (Benna), Donato GENTILE (Biella - Presidente)*, Stefano CEFFA (Bioglio), Marina<br />
MORETTI (Borriana), Piero POVERELLO (Brusnengo), Lorenzo VERCELLOTTI (Callabiana), Gian Paolo BOTTO STEGLIA (Camandona),<br />
Mario MAFFIOTTI (Camburzano), Adriana BAVA (Campiglia Cervo), Giovanni CHILA’ (Candelo), Mauro FANGAZIO (Casapinta),<br />
Giordano MENEGALDO (Castelletto Cervo), Giancarlo BORSOI* (Cavaglià), Ulderico ANIMALI (Cerreto Castello), Anna<br />
Maria ZERBOLA (Cerrione), Clau<strong>di</strong>o CORRADINO* (Cossato), Silvio ROTTIN (Crosa), Adriano BUZIO (Curino), Sergio GAMBOTTO<br />
(Donato), Sergio GUSULFINO (Dorzano), Andrea QUAREGNA (Gaglianico), Marco PICHETTO FRATIN (Gifflenga), Elena ROCCHI<br />
(Graglia), Giovanni GROSSO (Lessona), Pierluigi PIAZZA (Magnano), Paolo TURATI (Massazza), Sergio FANTONE (Masserano),<br />
Alfio SERAFIA (Mezzana Mortigliengo), Elso MOGNAZ (Miagliano), Gino FUSSOTTO (Mongrando), Carlo GROSSO (Mosso), Roberto<br />
VANZI (Mottalciata), Romano MARCHETTI (Muzzano), Tiziana PASQUALE (Netro), Osvaldo ANSERMINO (Occhieppo Inferiore),<br />
Emanuele RAMELLA PRALUNGO (Occhieppo Superiore), Vincenzo AMORUSO (Pettinengo), Alessandro COLLINETTI (Piatto),<br />
Francesco GIOLITO (Pie<strong>di</strong>cavallo), Vincenzo FERRARIS (Pollone), Franco VALLIVERO (Ponderano), Maurizio BENNA (Pralungo),<br />
Katia GIORDANI (Quaregna), Giovanni MACHETTI (Quittengo), Carla MOGLIA (Ronco Biellese), Giorgio BOLTRI (Roppolo), Maria<br />
Grazia ROSAZZA GIANIN (Rosazza), Mauro FERRARO FORNERA (Sagliano Micca), Silvio BARBERA (Sala Biellese), Carlo CABRIO<br />
(Salussola), Maurizio PIATTI (S. Paolo Cervo), Anna LANZA (San<strong>di</strong>gliano), Corrado BELLI (Selve Marcone), Massimo FOGLIZZO<br />
(Soprana), Riccardo LUNARDON (Sordevolo), Fabrizio MORANI (Strona), Irene FORNERO TIBOLDO (Tavigliano), Francesco VET-<br />
TORETTO (Ternengo), Pier Giuseppe ACQUADRO (Tollegno), Giovanni FINOTTO (Torrazzo), Massimo <strong>BI</strong>ASETTI* (Trivero), Sergio<br />
GRONDA (Valdengo), Piergiorgio TONELLOTTO (Vallanzengo), Giuseppe TALLIA (Valle Mosso), Raffaele MICHELETTI (Valle San<br />
Nicolao), Marco PICHETTO (Veglio Mosso), Cinzia BOSSI (Verrone), Luca SANGALLI (Vigliano Biellese), Alessandro TODARO (Villa<br />
del Bosco), Gianni BOSIO (Villanova Biellese), Antonino ROSA (Viverone), Piergiorgio GIVONETTI (Zimone), Davide BASSO (Zubiena),<br />
Lorenzo CANTONO (Zumaglia).<br />
Collegio sindacale<br />
Antonio Mainar<strong>di</strong>, Vittorio Moretti, Ugo Mosca (Presidente), Fabrizio Rossi, Jolanda Rita Tovo<br />
* Componente della Rappresentanza<br />
<strong>di</strong>rettore amministrativo<br />
Eugenio Zamperone