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Harry Potter and the Deathly Hallows.pdf - I due volti della vita: il ...

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2<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong><br />

<strong>Potter</strong><br />

e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

di<br />

J. K. Rowling<br />

Illustrazioni di Mary Gr<strong>and</strong>prè


J. K. Rowling<br />

SOMMARIO<br />

CAPITOLO 1 - L’ASCESA DEL SIGNORE OSCURO ........... 6<br />

CAPITOLO 2 - IN MEMORIAM ............................................... 21<br />

CAPITOLO 3 - LA PARTENZA DEI DURSLEY ..................... 41<br />

CAPITOLO 4 - I SETTE POTTER ........................................... 56<br />

CAPITOLO 5 - MORTE DEL GUERRIERO ............................ 80<br />

CAPITOLO 6 - IL FANTASMA IN PIGIAMA ........................ 107<br />

CAPITOLO 7 - IL TESTAMENTO DI ALBUS SILENTE ...... 137<br />

CAPITOLO 8 - IL MATRIMONIO .......................................... 167<br />

CAPITOLO 9 - UN NASCONDIGLIO .................................... 195<br />

CAPITOLO 10 - IL RACCONTO DI KREACHER ................ 214<br />

CAPITOLO 11 - LA MAZZETTA ........................................... 244<br />

CAPITOLO 12 - MAGIA È POTERE..................................... 270<br />

CAPITOLO 13 - COMMISSIONE REGISTRAZIONE<br />

FIGLI DI BABBANI .................................... 298<br />

3


4<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

CAPITOLO 14 - IL LADRO ................................................... 325<br />

CAPITOLO 15 - LA RIVINCITA DEI GOBLIN ...................... 344<br />

CAPITOLO 16 - GODRIC'S HOLLOW ................................. 376<br />

CAPITOLO 17 - IL SEGRETO DI BATHILDA ...................... 398<br />

CAPITOLO 18 - VITA E INGANNI DI ALBUS SILENTE ..... 421<br />

CAPITOLO 19 - LA CERVA D’ARGENTO ........................... 438<br />

CAPITOLO 20 - XENOPHILIUS LOVEGOOD ..................... 467<br />

CAPITOLO 21 - LA STORIA DEI TRE FRATELLI .............. 487<br />

CAPITOLO 22 - I CIMELI DELLA MORTE .......................... 509<br />

CAPITOLO 23 - IL CASTELLO DI MALFOY ....................... 534<br />

CAPITOLO 24 - IL COSTRUTTORE DI BACCHETTE<br />

MAGICHE .................................................... 570<br />

CAPITOLO 25 - VILLA CONCHIGLIA ................................. 600<br />

CAPITOLO 26 - GRINGOTT ................................................. 620<br />

CAPITOLO 27 - L’ULTIMO NASCONDIGLIO ..................... 649<br />

CAPITOLO 28 - LO SPECCHIO MANCANTE ..................... 661


J. K. Rowling<br />

CAPITOLO 29 - IL DIADEMA PERDUTO ............................ 680<br />

CAPITOLO 30 - IL BENSERVITO DI SEVERUS PITON ..... 701<br />

CAPITOLO 31 - LA BATTAGLIA DI HOGWARTS .............. 724<br />

CAPITOLO 32 - L’ANTICA BACCHETTA DI SAMBUCO ... 760<br />

CAPITOLO 33 - IL RACCONTO DEL PRINCIPE ................ 784<br />

CAPITOLO 34 - ANCORA NELLA FORESTA .................... 821<br />

CAPITOLO 35 - KING’S CROSS .......................................... 838<br />

CAPITOLO 36 - LO SBAGLIO NEL PIANO......................... 859<br />

EPILOGO - DICIANNOVE ANNI DOPO ............................... 891<br />

APPENDICE A ....................................................................... 900<br />

APPENDICE B ....................................................................... 905<br />

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6<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

CAPITOLO UNO<br />

L’ASCESA DEL<br />

SIGNORE OSCURO<br />

I <strong>due</strong> uomini apparvero dal nulla, a pochi metri l’uno<br />

dall’altro nello stretto viottolo <strong>il</strong>luminato dalla luna. Per<br />

un secondo restarono immob<strong>il</strong>i, le bacchette puntate l’uno<br />

al petto dell’altro; poi, riconosciutisi a vicenda, riposero le<br />

bacchette sotto <strong>il</strong> mantello e si avviarono a passo svelto<br />

nella stessa direzione.<br />

“Notizie?” dom<strong>and</strong>ò <strong>il</strong> più alto dei <strong>due</strong>.<br />

“Le migliori,” rispose Severus Piton.<br />

Il viottolo era delimitato sulla sinistra da bassi rovi<br />

selvatici, sulla destra da un’alta siepe ben curata. I lunghi


J. K. Rowling<br />

mantelli dei <strong>due</strong> uomini sventolavano intorno alle loro<br />

caviglie mentre procedevano.<br />

“Temevo di poter arrivare in ritardo,” disse Yaxley; i<br />

suoi lineamenti ottusi apparivano e sparivano man mano<br />

che i rami degli alberi sovrastanti interrompevano la luce<br />

<strong>della</strong> luna. “È stato un po’ più complicato di quanto mi<br />

aspettassi. Spero che alla fine sia soddisfatto, però. Tu sei<br />

fiducioso di essere ben accolto?”<br />

Piton annuì senza replicare. Voltarono a destra in una<br />

larga strada asfaltata dalla quale si diramava <strong>il</strong> viottolo.<br />

L’alta siepe curvava anch’essa verso destra, perdendosi in<br />

lontananza oltre una coppia di imponenti cancelli in ferro<br />

battuto che sbarravano <strong>il</strong> passo ai <strong>due</strong> uomini. Nessuno dei<br />

<strong>due</strong> interruppe <strong>il</strong> cammino.<br />

Senza una parola, entrambi sollevarono <strong>il</strong> braccio<br />

sinistro in una specie di saluto e vi passarono direttamente<br />

in mezzo come se <strong>il</strong> metallo scuro fosse fumo.<br />

Siepi di tasso attutivano <strong>il</strong> suono dei loro passi. Vi fu<br />

un fruscio da qualche parte alla loro destra.<br />

Yaxley estrasse la bacchetta punt<strong>and</strong>ola al di sopra<br />

<strong>della</strong> testa del compagno, ma la fonte del rumore si rivelò<br />

essere null’altro che un pavone bianco immacolato che<br />

avanzava impettito e maestoso sulla sommità <strong>della</strong> siepe.<br />

“Si è sempre trattato bene quel Lucius. Pavoni…”<br />

Yaxley ripose di nuovo la bacchetta sotto <strong>il</strong> mantello,<br />

sbuff<strong>and</strong>o.<br />

Un bel castello sbucava dal buio alla fine dell’ampio<br />

viale, con le luci che baluginavano dalle vetrate lavorate a<br />

losanghe delle finestre del piano inferiore. Da qualche<br />

parte del buio giardino oltre la siepe proveniva lo<br />

sciacquio di una fontana. La ghiaia scricchiolò sotto i loro<br />

7


8<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

piedi mentre Piton e Yaxley si affrettavano verso <strong>il</strong><br />

portone principale, che si aprì verso l’interno al loro arrivo<br />

benché nulla di visib<strong>il</strong>e l’avesse aperto.<br />

L’ingresso era gr<strong>and</strong>e, scarsamente <strong>il</strong>luminato e<br />

sontuosamente arredato, con un magnifico tappeto a coprire<br />

la maggior parte del pavimento di pietra. Gli occhi<br />

dei pallidi <strong>volti</strong> ritratti nei quadri sulle pareti seguirono<br />

Piton e Yaxley al loro passaggio. I <strong>due</strong> uomini si fermarono<br />

davanti ad una pesante porta in legno che conduceva<br />

alla stanza successiva, esitarono per la durata di un battito<br />

del cuore, poi Piton fece ruotare la maniglia di bronzo.<br />

Il salone era pieno di persone s<strong>il</strong>enziose, sedute ad un<br />

lungo tavolo riccamente decorato. Gli abituali arredi <strong>della</strong><br />

stanza erano stati spinti senza riguardo contro le pareti. La<br />

luce proveniva da un fuoco che ardeva, ruggendo, in un<br />

camino la cui splendida mensola di marmo era sormontata<br />

da uno specchio dorato. Piton e Yaxley indugiarono per<br />

qualche momento sulla soglia. Appena i loro occhi si<br />

furono abituati alla luce scarsa, furono attratti verso l’alto<br />

dalla più strana caratteristica dell’ambiente: una figura<br />

umana apparentemente priva di sensi era sospesa a testa in<br />

giù al di sopra del tavolo, rote<strong>and</strong>o lentamente come se<br />

fosse sospesa ad una corda invisib<strong>il</strong>e, riflettendosi nello<br />

specchio e sulla tersa, lucida superficie del tavolo<br />

sottostante. Nessuno di quelli seduti al di sotto di quello<br />

straordinario spettacolo lo stava guard<strong>and</strong>o, tranne un<br />

giovane pallido che occupava una sedia quasi esattamente<br />

al di sotto di esso. Sembrava incapace di e<strong>vita</strong>re di<br />

lanciare uno sguardo verso l’alto ogni minuto o giù di lì.


J. K. Rowling<br />

“Yaxley, Piton,” chiamò una voce acuta e chiara dal<br />

capotavola. “Ci è mancato poco che non arrivaste in<br />

ritardo.”<br />

Colui che aveva parlato era seduto esattamente<br />

davanti al focolare, tanto che era diffic<strong>il</strong>e per i nuovi<br />

arrivati, all’inizio, vedere qualcosa di più del suo prof<strong>il</strong>o.<br />

Mentre si avvicinavano, però, <strong>il</strong> suo volto br<strong>il</strong>lò<br />

nell’oscurità, calvo, sim<strong>il</strong>e a un serpente, con fessure al<br />

posto delle narici e con br<strong>il</strong>lanti occhi rossi dalle pup<strong>il</strong>le<br />

verticali. Era talmente pallido che sembrava emettere una<br />

luminosità perlacea.<br />

“Severus, qui,” ordinò Voldemort indic<strong>and</strong>o la sedia<br />

immediatamente alla sua destra. “Yaxley, di fianco a<br />

Dolohov.”<br />

I <strong>due</strong> uomini raggiunsero i posti loro assegnati. La<br />

maggior parte degli occhi attorno al tavolo seguirono<br />

Piton, e fu a lui che Voldemort si rivolse per primo.<br />

“Allora?”<br />

“Mio Signore, l’Ordine <strong>della</strong> Fenice ha intenzione di<br />

spostare <strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> dal suo attuale rifugio sabato prossimo,<br />

al crepuscolo.”<br />

L’attenzione attorno al tavolo si intensificò sensib<strong>il</strong>mente.<br />

Alcuni si irrigidirono, altri si mossero irrequieti,<br />

tutti con lo sguardo fisso su Piton e Voldemort.<br />

“Sabato… al crepuscolo,” ripeté Voldemort. I suoi<br />

occhi rossi fissarono quelli neri di Piton con tanta intensità<br />

che alcuni degli spettatori distolsero lo sguardo,<br />

apparentemente timorosi di venire loro stessi bruciati dalla<br />

ferocia di quello sguardo. Piton, invece, fissò con calma <strong>il</strong><br />

volto di Voldemort e, dopo qualche secondo, la bocca<br />

9


10<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

senza labbra di Voldemort si piegò in qualcosa che<br />

somigliava vagamente ad un sorriso.<br />

“Bene. Molto bene. E le informazioni provengono…”<br />

“…dalla fonte di cui abbiamo parlato,” concluse<br />

Piton.<br />

“Mio Signore.”<br />

Yaxley s’era piegato in avanti per guardare lungo <strong>il</strong><br />

tavolo verso Piton e Voldemort. Tutti si voltarono verso di<br />

lui.<br />

“Mio Signore, io ho sentito notizie diverse.”<br />

Yaxley aspettò, ma Voldemort non disse nulla, ed<br />

allora continuò, “Dawlish, l’Auror, si è lasciato sfuggire<br />

che <strong>Potter</strong> non sarà spostato prima del trenta, la notte<br />

prima di compiere diciassette anni.”<br />

Piton sorrideva.<br />

“La mia fonte mi ha riferito che ci sono piani per<br />

lasciare false tracce. Deve trattarsi di questo. Senza dubbio<br />

un Incantesimo Confundus è stato posto su Dawlish. Non<br />

sarebbe la prima volta. Si sa che è influenzab<strong>il</strong>e.”<br />

“Posso assicurare, mio Signore, che Dawlish ne<br />

sembrava praticamente certo,” insisté Yaxley.<br />

“Se è stato Confuso, è naturale che ne sia certo,”<br />

replicò Piton. “Ti assicuro, Yaxley, che l’Ufficio Auror<br />

non avrà più alcun ruolo nella protezione di <strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong>.<br />

L’Ordine crede che ci siamo inf<strong>il</strong>trati nel Ministero.”<br />

“L’Ordine ne ha azzeccata una, allora, eh?” disse un<br />

uomo tracagnotto seduto a poca distanza da Yaxley. Fece<br />

una risata soffocata e fu imitato qui e là lungo <strong>il</strong> tavolo.<br />

Voldemort non rise. Il suo sguardo aveva vagato verso<br />

l’alto, verso <strong>il</strong> corpo che roteava lentamente sulle loro<br />

teste, e sembrava immerso nei pensieri.


J. K. Rowling<br />

“Mio Signore,” continuò Yaxley, “Dawlish crede che<br />

un’intera squadra di Auror sarà usata per trasferire <strong>il</strong><br />

ragazzo…”<br />

Voldemort sollevò una lunga mano bianca e Yaxley<br />

tacque immediatamente, guard<strong>and</strong>o con risentimento<br />

appena Voldemort si voltò di nuovo verso Piton.<br />

“Dove intendono nasconderlo dopo?”<br />

“A casa di un membro dell’Ordine,” rispose Piton. “Il<br />

luogo, secondo la fonte, è stato fornito di ogni protezione<br />

che l’Ordine e <strong>il</strong> Ministero insieme fossero in grado di<br />

mettere in atto. Credo che possano esserci scarse<br />

possib<strong>il</strong>ità di prenderlo qu<strong>and</strong>o sarà lì, mio Signore, salvo,<br />

naturalmente, che non avremo soggiogato <strong>il</strong> Ministero<br />

prima di sabato prossimo, cosa che ci darebbe la<br />

possib<strong>il</strong>ità di scoprire e annullare abbastanza incantesimi<br />

da poter irrompere attraverso i restanti.”<br />

“Bene, Yaxley?” Voldemort lo chiamò al di là del<br />

tavolo, la luce del fuoco che gli br<strong>il</strong>lava stranamente negli<br />

occhi rossi. “Avremo soggiogato <strong>il</strong> Ministero per sabato<br />

prossimo?”<br />

Ancora una volta tutte le teste si voltarono. Yaxley<br />

raddrizzò <strong>il</strong> busto.<br />

“Mio Signore, ho buone notizie al riguardo. Sono<br />

riuscito, con difficoltà e dopo gr<strong>and</strong>i sforzi, a piazzare una<br />

Maledizione Imperius su Pius Thicknesse.”<br />

Molti di quelli che sedevano nei pressi di Yaxley<br />

sembrarono impressionati. Il suo vicino, Dolohov, un<br />

uomo con un lungo volto contorto, gli diede una pacca<br />

sulla schiena.<br />

“È un inizio,” affermò Voldemort. “Thicknesse è uno<br />

solo, però. Scrimgeour dovrà essere circondato dai nostri<br />

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12<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

prima che io possa agire. Un attentato fallito alla <strong>vita</strong> del<br />

Ministro mi riporterebbe indietro di molto.”<br />

“Certo – mio Signore, è vero – ma lei sa che<br />

Thicknesse, come Capo dell’Ufficio Applicazione <strong>della</strong><br />

Legge sulla Magia, ha contatti regolari non solo con <strong>il</strong><br />

Ministro stesso, ma anche con i Capi di tutti gli altri<br />

Dipartimenti del Ministero. Credo sarà fac<strong>il</strong>e, adesso che<br />

abbiamo sotto <strong>il</strong> nostro controllo un funzionario di così<br />

alto rango, soggiogare gli altri, dopo di che tutti potranno<br />

lavorare insieme per abbattere Scrimgeour.”<br />

“A condizione che <strong>il</strong> nostro amico Thicknesse non sia<br />

scoperto prima di aver convertito gli altri,” obiettò<br />

Voldemort. “In ogni caso, resta improbab<strong>il</strong>e che <strong>il</strong> Ministero<br />

possa essere mio prima di sabato prossimo. Se non<br />

possiamo toccare <strong>il</strong> ragazzo una volta arrivato a destinazione,<br />

allora lo dobbiamo fare durante <strong>il</strong> tragitto.”<br />

“Per quello abbiamo un vantaggio, mio Signore,”<br />

disse Yaxley, che sembrava deciso a raccogliere un po’<br />

d’approvazione. “In questo momento abbiamo diverse<br />

persone all’interno del Dipartimento per <strong>il</strong> Trasporto<br />

Magico. Se <strong>Potter</strong> dovesse Smaterializzarsi o usare la<br />

Metropolvere, lo sapremmo immediatamente.”<br />

“Non farà nessuna delle <strong>due</strong> cose,” obiettò Piton.<br />

“L’Ordine sta evit<strong>and</strong>o qualsiasi tipo di trasporto che sia<br />

controllato o disciplinato dal Ministero, diffidano di<br />

qualunque cosa abbia a che fare con esso.”<br />

“Tanto meglio,” approvò Voldemort. “Dovrà muoversi<br />

all’aperto. Di gran lunga più fac<strong>il</strong>e da catturare.”<br />

Di nuovo, Voldemort rivolse lo sguardo verso <strong>il</strong> corpo<br />

che ruotava lentamente, proseguendo, “mi occuperò di<br />

persona del ragazzo. Ci sono stati troppi errori per quanto


J. K. Rowling<br />

riguarda <strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong>. Alcuni di questi li ho fatti io stesso.<br />

Il fatto che <strong>Potter</strong> sia in <strong>vita</strong> è dovuto più a miei errori che<br />

a suoi successi.”<br />

Il gruppo intorno al tavolo fissò Voldemort con<br />

preoccupazione, ciascuno di loro spaventato, a giudicare<br />

dall’espressione, di poter essere incolpato <strong>della</strong> perdurante<br />

esistenza di <strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong>.<br />

Voldemort, ancora rivolto verso <strong>il</strong> corpo privo di sensi<br />

sopra di lui, sembrava tuttavia parlare più a sé stesso che a<br />

qualcuno di loro.<br />

“Sono stato negligente, così sono stato punito dalla<br />

fortuna e dal caso, che fanno naufragare ogni piano tranne<br />

quelli meglio congegnati. Ora, però, sono più assennato.<br />

Capisco quelle cose che non avevo afferrato prima. Devo<br />

essere io ad uccidere <strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong>, e così sarà.”<br />

A queste parole, apparentemente in risposta ad esse,<br />

risuonò un improvviso lamento, un grido prolungato e<br />

terrib<strong>il</strong>e di tormento e sofferenza. Molti dei presenti<br />

guardarono sbigottiti verso <strong>il</strong> basso in quanto <strong>il</strong> suono era<br />

sembrato venire da sotto i loro piedi.<br />

“Codaliscia,” chiamò Voldemort, senza alcuna variazione<br />

del suo calmo tono pensoso e senza distogliere lo<br />

sguardo dal corpo che ruotava sopra di lui, “non ti avevo<br />

detto di tenere tranqu<strong>il</strong>lo <strong>il</strong> prigioniero?”<br />

“Sì, m-mio Signore,” boccheggiò dal centro del tavolo<br />

un uomo minuscolo che era rimasto seduto così in basso<br />

sulla sedia a tal punto che, ad un’occhiata superficiale,<br />

poteva apparire vuota. Quindi scattò dal suo posto e<br />

s’affrettò fuori dalla stanza, lasci<strong>and</strong>o dietro di sé un<br />

singolare barlume argenteo.<br />

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14<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Come stavo dicendo,” continuò Voldemort, osserv<strong>and</strong>o<br />

di nuovo i <strong>volti</strong> tesi dei suoi seguaci, “adesso<br />

capisco meglio. Avrò bisogno, per esempio, di farmi<br />

prestare una bacchetta da uno di voi prima di <strong>and</strong>are a<br />

uccidere <strong>Potter</strong>.”<br />

Le espressioni di quelli attorno a lui mostravano<br />

null’altro che sorpresa. Era come se avesse annunciato di<br />

volere in prestito una delle loro braccia.<br />

“Nessun volontario?” dom<strong>and</strong>ò Voldemort.<br />

“Vediamo… Lucius, non vedo alcuna ragione per cui tu<br />

debba avere ancora una bacchetta.”<br />

Lucius Malfoy alzò lo sguardo. La sua pelle sembrava<br />

giallognola e cerea alla luce del fuoco, gli occhi erano<br />

incavati e cerchiati. Qu<strong>and</strong>o parlò, aveva la voce rauca.<br />

“Mio Signore?”<br />

“La tua bacchetta, Lucius, esigo la tua bacchetta.”<br />

“Io…”<br />

Malfoy lanciò un’occhiata di lato alla moglie. Lei<br />

guardava fissamente avanti, quasi pallida quanto lui, i<br />

lunghi capelli biondi che pendevano sulle sue spalle, ma<br />

sotto <strong>il</strong> tavolo le sue dita sott<strong>il</strong>i si strinsero brevemente<br />

attorno al polso di lui. Al suo tocco, Malfoy inf<strong>il</strong>ò una<br />

mano sotto <strong>il</strong> vestito, estrasse una bacchetta, e la passò a<br />

Voldemort che la tenne davanti agli occhi rossi esamin<strong>and</strong>ola<br />

attentamente.<br />

“Di che è fatta?”<br />

“Olmo, mio Signore,” sussurrò Malfoy.<br />

“E <strong>il</strong> nucleo?”<br />

“Drago – fibra di cuore di drago”<br />

“Bene,” disse Voldemort. Estrasse la sua bacchetta e<br />

confrontò le lunghezze. Lucius Malfoy si mosse invo-


J. K. Rowling<br />

lontariamente. Per una frazione di secondo sembrò si<br />

aspettasse di ricevere la bacchetta di Voldemort in cambio<br />

<strong>della</strong> sua. Il gesto non passò inosservato a Voldemort, i<br />

cui occhi si spalancarono maliziosamente.<br />

“Darti la mia bacchetta, Lucius? La mia bacchetta?<br />

Alcuni dei presenti ridacchiarono.<br />

“Ti ho dato la libertà, Lucius, non ti basta? Ho notato,<br />

però, che tu e la tua famiglia sembrate meno felici da<br />

qualche tempo… Cosa ti dispiace, nella mia presenza in<br />

casa tua, Lucius?”<br />

“Nulla… nulla, mio Signore!”<br />

“Che menzogne, Lucius…”<br />

La voce tenue sembrò continuare a sib<strong>il</strong>are anche<br />

dopo che la bocca crudele aveva smesso di muoversi. Uno<br />

o <strong>due</strong> maghi trattennero a mala pena un brivido mentre <strong>il</strong><br />

sib<strong>il</strong>o aumentava in volume. Si poteva sentire qualcosa di<br />

pesante strisciare sul pavimento sotto <strong>il</strong> tavolo.<br />

L’enorme serpente emerse arrampic<strong>and</strong>osi lentamente<br />

sulla sedia di Voldemort. Si sollevò, sembrava non finisse<br />

mai, fino a fermarsi sulle spalle di Voldemort, <strong>il</strong> collo<br />

gr<strong>and</strong>e quanto la coscia di un uomo, gli occhi senza<br />

palpebre con le pup<strong>il</strong>le verticali. Voldemort accarezzò<br />

distrattamente la creatura con lunghe dita sott<strong>il</strong>i,<br />

continu<strong>and</strong>o a fissare Lucius Malfoy.<br />

“Come mai i Malfoy sembrano così infelici <strong>della</strong> loro<br />

fortuna? Non era <strong>il</strong> mio ritorno, la mia ascesa al potere, la<br />

cosa che hanno dichiarato desiderare di più per tanti anni?<br />

“Naturalmente, mio Signore,” rispose Lucius Malfoy.<br />

Gli tremava la mano mentre si tergeva <strong>il</strong> sudore dal labbro<br />

superiore. “È quello che volevamo… che vogliamo.”<br />

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<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Alla sinistra di Malfoy, sua moglie fece uno strano e<br />

rigido cenno d’assenso, lo sguardo distolto da Voldemort<br />

e dal serpente. Alla sua destra, <strong>il</strong> figlio Draco, che era<br />

stato tutto <strong>il</strong> tempo a fissare <strong>il</strong> corpo inerte che lo sovrastava,<br />

rivolse un rapido sguardo a Voldemort e di nuovo lo<br />

distolse, terrorizzato.<br />

“Mio Signore,” disse una donna tetra seduta a circa<br />

metà del tavolo, la voce contratta dall’emozione, “è un<br />

onore averLa qui, nella casa <strong>della</strong> nostra famiglia. Non<br />

potrebbe esserci piacere maggiore.”<br />

Si sedette accanto alla sorella, così diversa<br />

nell’aspetto da lei, capelli scuri e pesanti palpebre nere,<br />

come lo era nel portamento e nel contegno. Laddove<br />

Narcissa sedeva rigida e impassib<strong>il</strong>e, Bellatrix si inchinò<br />

verso Voldemort come se le sole parole non potessero<br />

mostrare <strong>il</strong> suo ardente desiderio di vicinanza.<br />

“Nessun piacere maggiore,” ripeté Voldemort, la testa<br />

lievemente piegata su un lato mentre esaminava Bellatrix.<br />

“Significa veramente molto, Bellatrix, detto da te.”<br />

Lei arrossì violentemente e gli occhi le si riempirono<br />

di lacrime di gioia.<br />

“Il mio Signore sa che non dico altro che la verità!”<br />

“Nessun piacere maggiore… anche a confronto del<br />

lieto evento che, ho sentito, ha avuto luogo nella tua<br />

famiglia questa settimana?”<br />

Lei lo fissò, le labbra un po’ aperte, evidentemente<br />

perplessa.<br />

“Non so a cosa si riferisca, mio Signore.”<br />

“Mi riferisco a tua nipote, Bellatrix. Ed alla vostra,<br />

Lucius e Narcissa. Lei si è appena sposata con <strong>il</strong> lupo<br />

mannaro, Remus Lupin. Ne dovreste essere orgogliosi.”


J. K. Rowling<br />

Attorno al tavolo vi fu uno scoppio di risate beffarde.<br />

Molti si piegarono in avanti per scambiarsi occhiate allegre.<br />

Qualcuno batté con <strong>il</strong> pugno sul tavolo. Il serpente<br />

gigante, non gradendo la confusione, spalancò la bocca e<br />

sib<strong>il</strong>ò rabbiosamente, ma i Mangiamorte non se ne<br />

accorsero, tanto erano contenti dell’um<strong>il</strong>iazione di<br />

Bellatrix e dei Malfoy. Il volto di Bellatrix, da poco<br />

arrossito di felicità, era diventato di uno sgradevole rosso<br />

a macchie.<br />

“Lei non è nostra nipote, mio Signore,” gridò sovrast<strong>and</strong>o<br />

le manifestazioni di <strong>il</strong>arità. “Noi, Narcissa ed io,<br />

non abbiamo più rivolto uno sguardo a nostra sorella fin<br />

da qu<strong>and</strong>o ha sposato <strong>il</strong> Mezzosangue. Quella rivoltante<br />

ragazza non ha nulla a che fare con alcuno di noi, e<br />

nemmeno qualsiasi bestia abbia sposato.”<br />

“E tu che ne dici, Draco?” dom<strong>and</strong>ò Voldemort, e<br />

benché la sua voce fosse tranqu<strong>il</strong>la, essa sovrastò chiaramente<br />

i fischi e le beffe. “Farai da babysitter ai<br />

cuccioli?”<br />

L’<strong>il</strong>arità aumentò. Draco Malfoy volse lo sguardo<br />

terrorizzato verso <strong>il</strong> padre, che si guardava in grembo, e<br />

poi catturò gli occhi <strong>della</strong> madre. Lei scosse la testa in<br />

modo quasi impercettib<strong>il</strong>e e riprese a fissare impassib<strong>il</strong>e la<br />

parete opposta.<br />

“Basta così,” intimò Voldemort accarezz<strong>and</strong>o <strong>il</strong> serpente<br />

stizzito. “Basta così.”<br />

Le risate smisero di colpo.<br />

“Molti degli alberi genealogici delle nostre famiglie<br />

più antiche sono diventati un po’ infetti, col tempo,” disse<br />

appena Bellatrix gli rivolse lo sguardo, trattenendo <strong>il</strong> fiato<br />

e implorante, “Li dovete potare un po’ per tenerli in salute,<br />

17


18<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

non è così? Tagliare via quelle parti che minacciano di<br />

infettare <strong>il</strong> resto.”<br />

“Certo, mio Signore,” sussurrò Bellatrix, e gli occhi le<br />

si riempirono di nuovo di gratitudine. “Alla prima<br />

occasione!”<br />

“L’avrai,” replicò Voldemort. “E come nella tua<br />

famiglia, così in tutto <strong>il</strong> mondo… taglieremo via <strong>il</strong> cancro<br />

che lo infetta finché resteranno solamente i<br />

Purosangue…”<br />

Voldemort sollevò la bacchetta di Lucius Malfoy, la<br />

puntò direttamente alla figura che ruotava lentamente<br />

sospesa sul tavolo e l’abbassò come a dare un lieve colpo<br />

di frusta. La figura tornò in <strong>vita</strong> con un gemito ed iniziò a<br />

lottare contro corde invisib<strong>il</strong>i.<br />

“Riconosci <strong>il</strong> nostro ospite, Severus?” chiese Voldemort.<br />

Piton sollevò gli occhi verso <strong>il</strong> volto capovolto. Tutti i<br />

Mangiamorte guardavano in alto verso <strong>il</strong> prigioniero,<br />

adesso, come se fosse stato dato loro <strong>il</strong> permesso di essere<br />

curiosi. Nel momento in cui <strong>il</strong> volto ruotò verso <strong>il</strong> fuoco,<br />

la donna implorò con voce incrinata e terrorizzata,<br />

“Severus! Aiutami!”<br />

“Ah, certo,” rispose Piton mentre la prigioniera<br />

ruotava via di nuovo.<br />

“E tu, Draco?” dom<strong>and</strong>ò Voldemort, accarezz<strong>and</strong>o <strong>il</strong><br />

muso del serpente con la mano libera dalla bacchetta.<br />

Draco scosse la testa con impaccio. Adesso che la donna<br />

si era svegliata, sembrava totalmente incapace di guardarla.<br />

“Tu non dovresti aver seguito i suoi corsi, però,” disse<br />

Voldemort. “Per coloro fra voi che non lo sanno, siamo


J. K. Rowling<br />

qui stasera insieme a Charity Burbage che, fino a poco<br />

tempo fa, insegnava alla Scuola di Magia e Stregoneria di<br />

Hogwarts.”<br />

Ci furono mormorii di comprensione attorno al tavolo.<br />

Una donna volgare ed ingobbita, dai denti appuntiti, rise<br />

crudelmente.<br />

“Sì… la Professoressa Burbage ha insegnato ai figli di<br />

maghi e streghe tutto sui Babbani… Come non siano poi<br />

così diversi da noi…”<br />

Uno dei Mangiamorte sputò sul pavimento. Charity<br />

Burbage, rote<strong>and</strong>o, si ritrovò a fronteggiare di nuovo<br />

Piton.<br />

“Severus… per favore… per favore…”<br />

“S<strong>il</strong>enzio,” ordinò Voldemort con un altro scatto <strong>della</strong><br />

bacchetta di Malfoy, e Charity fece s<strong>il</strong>enzio come se fosse<br />

stata imbavagliata. “Non contenta di corrompere ed<br />

inquinare le menti dei figli dei maghi, la scorsa settimana<br />

la Professoressa Burbage ha scritto un’appassionata difesa<br />

dei Mezzosangue sulla Gazzetta del Profeta. I maghi, ha<br />

detto, devono accettare questi ladri <strong>della</strong> loro conoscenza<br />

e magia. La diminuzione dei Purosangue è, ha detto la<br />

Professoressa Burbage, la più desiderab<strong>il</strong>e delle<br />

circostanze… Lei vorrebbe che tutti noi sposassimo dei<br />

Babbani… o, senza dubbio, dei lupi mannari…”<br />

Nessuno rise questa volta. Non c’era alcuna possib<strong>il</strong>ità<br />

di fraintendere la collera e <strong>il</strong> disprezzo nella voce di<br />

Voldemort. Per la terza volta Charity Burbage roteò fino a<br />

guardare verso Piton.<br />

Lacrime le scorrevano dal viso nei capelli. Piton<br />

ricambiò <strong>il</strong> suo sguardo, del tutto impassib<strong>il</strong>e, mentre lei<br />

ruotava lentamente fino a perderlo di nuovo di vista.<br />

19


20<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Avada Kedavra.”<br />

Il lampo di luce verde <strong>il</strong>luminò ogni angolo <strong>della</strong><br />

stanza. Charity cadde, con un tonfo echeggiante, sul<br />

tavolo sottostante che tremò e cigolò. Diversi Mangiamorte<br />

saltarono all’indietro sulla sedia. Draco cadde dalla<br />

sua sul pavimento.<br />

“La cena, Nagini,” disse Voldemort sommessamente,<br />

e <strong>il</strong> gr<strong>and</strong>e serpente ondeggiò e scivolò giù dalle sue spalle<br />

sul legno lucido.


J. K. Rowling<br />

CAPITOLO DUE<br />

IN MEMORIAM<br />

<strong>Harry</strong> sanguinava. Stringendosi la mano destra con la<br />

sinistra e imprec<strong>and</strong>o sottovoce, aprì con un colpo di<br />

spalla la porta <strong>della</strong> sua camera da letto. Ci fu un rumore<br />

di porcellana rotta: aveva calpestato una tazza di tè freddo<br />

che era poggiata sul pavimento fuori dalla porta <strong>della</strong> sua<br />

stanza.<br />

“Che cosa…?”<br />

Si guardò intorno, <strong>il</strong> pianerottolo del numero quattro,<br />

Privet Drive, era deserto. Probab<strong>il</strong>mente la tazza di tè era<br />

l’idea che aveva Dudley di un astuto gavettone. Tenendo<br />

in alto la mano sanguinante, <strong>Harry</strong> raccolse alla meglio i<br />

cocci con l’altra mano e li gettò nel cestino già colmo,<br />

21


22<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

appena visib<strong>il</strong>e all’interno <strong>della</strong> camera sua. Solo allora<br />

<strong>and</strong>ò in bagno per passare <strong>il</strong> dito sotto l’acqua corrente.<br />

Era stupido, inut<strong>il</strong>e e incredib<strong>il</strong>mente irritante che<br />

ancora per altri quattro giorni lui non potesse fare magie…<br />

ma doveva ammettere con se stesso che quel taglio<br />

sfrangiato che aveva sul dito lo avrebbe messo comunque<br />

in difficoltà. Non aveva mai imparato come guarire le<br />

ferite e, adesso che ci pensava, soprattutto in vista dei suoi<br />

piani immediati, questa sembrava una grave mancanza<br />

nella sua educazione. Annot<strong>and</strong>osi mentalmente di<br />

chiedere ad Hermione come si facesse, usò un bel pezzo di<br />

carta igienica per asciugare quanto più poteva <strong>il</strong> tè versato,<br />

prima di tornare nella sua stanza e sbattere la porta alle<br />

sue spalle.<br />

<strong>Harry</strong> aveva passato la mattina a svuotare completamente<br />

<strong>il</strong> suo baule per la prima volta da qu<strong>and</strong>o lo aveva<br />

preparato sei anni prima. All’inizio degli anni scolastici<br />

successivi, aveva soltanto dato una rapida occhiata ai tre<br />

quarti superiori del contenuto e rimpiazzato o aggiunto<br />

qualcosa, lasci<strong>and</strong>o sul fondo uno strato di inut<strong>il</strong>e<br />

paccottiglia: vecchie piume, occhi di scarafaggio disseccati,<br />

calze spaiate che non gli <strong>and</strong>avano più. Alcuni minuti<br />

prima <strong>Harry</strong> aveva inf<strong>il</strong>ato la mano nel mucchio di residui,<br />

aveva sentito un dolore lancinante all’anulare <strong>della</strong> mano<br />

destra e l’aveva ritirata coperta da parecchio sangue.<br />

Procedette ora con un po’ più di cautela. Di nuovo<br />

inginocchiato accanto al baule, esplorò tast<strong>and</strong>o <strong>il</strong> fondo e,<br />

dopo aver ritrovato un vecchio distintivo che alternava<br />

fiocamente le scritte TIFA PER CEDRIC DIGGORY e<br />

POTTER FA SCHIFO, uno Spioscopio vecchio e lesionato<br />

e un medaglione d’oro all’interno del quale era stato


J. K. Rowling<br />

nascosto un biglietto firmato “R.A.B.”, finalmente trovò <strong>il</strong><br />

bordo tagliente che gli aveva provocato la ferita. Lo<br />

riconobbe subito. Era un frammento lungo <strong>due</strong> pollici<br />

dello specchio incantato che <strong>il</strong> suo padrino ormai morto,<br />

Sirius, gli aveva dato.<br />

<strong>Harry</strong> lo mise da parte e tastò cautamente <strong>il</strong> fondo per<br />

trovare <strong>il</strong> resto, ma dell’ultimo regalo che <strong>il</strong> suo padrino<br />

gli aveva fatto non era rimasto altro che polvere di vetro,<br />

che aderiva all’ultimo strato di materiale residuo come<br />

scint<strong>il</strong>lante sabbia sott<strong>il</strong>e.<br />

<strong>Harry</strong> si sedette ad esaminare <strong>il</strong> pezzo irregolare con<br />

cui si era tagliato, senza vedere altro che <strong>il</strong> riflesso del suo<br />

stesso occhio verde. Poi sistemò <strong>il</strong> frammento sopra la<br />

Gazzetta del Profeta di quella mattina, che giaceva non<br />

ancora sfogliata sul letto, e cercò di opporsi<br />

all’improvviso ribollire di ricordi amari, alle fitte di<br />

rimpianto e nostalgia che la scoperta dello specchio rotto<br />

aveva causato, accanendosi con la spazzatura rimanente<br />

nel baule.<br />

Ci volle un’altra ora per svuotarlo completamente,<br />

buttare via gli oggetti inut<strong>il</strong>i e riordinare <strong>il</strong> resto in p<strong>il</strong>e<br />

separate a seconda che si trattasse o no di cose di cui<br />

avrebbe avuto bisogno in futuro.<br />

La sua divisa scolastica e quella del Quidditch, <strong>il</strong><br />

calderone, le pergamene, le piume e la maggior parte dei<br />

suoi libri di testo erano ammonticchiati in un angolo, li<br />

avrebbe lasciati lì. Si dom<strong>and</strong>ò cosa ne avrebbero fatto sua<br />

zia e suo zio, li avrebbero bruciati nel cuore <strong>della</strong> notte<br />

probab<strong>il</strong>mente, come fossero stati la prova di un qualche<br />

orrendo crimine. I suoi abiti babbani, <strong>il</strong> Mantello<br />

dell’Invisib<strong>il</strong>ità, <strong>il</strong> kit per preparare pozioni, alcuni libri,<br />

23


24<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

l’album di fotografie che Hagrid gli aveva regalato tanto<br />

tempo prima, un pacco di lettere e la sua bacchetta magica<br />

erano stati sistemati in un vecchio zaino.<br />

In una delle tasche frontali c’erano la Mappa del<br />

Mal<strong>and</strong>rino e <strong>il</strong> medaglione con all’interno <strong>il</strong> foglietto<br />

firmato “R.A.B.”. Al medaglione era stato assegnato quel<br />

posto d’onore non a causa del suo valore – era a tutti gli<br />

effetti del tutto privo di valore – ma a causa di quanto era<br />

costato venirne in possesso.<br />

Ciò lasciava sul suo tavolo, accanto alla sua civetta<br />

bianca, una discreta p<strong>il</strong>a di quotidiani: uno per ogni giorno<br />

che <strong>Harry</strong> aveva passato a Privet Drive quest’ultima<br />

estate.<br />

Si alzò dal pavimento, si stiracchiò e <strong>and</strong>ò verso <strong>il</strong><br />

tavolo. Edvige rimase immob<strong>il</strong>e mentre lui esaminava i<br />

giornali e li gettava ad uno ad uno sul mucchio <strong>della</strong><br />

spazzatura. La civetta dormiva, oppure faceva finta di<br />

dormire. Era arrabbiata con <strong>Harry</strong> per quanto poco tempo<br />

le era concesso di rimanere fuori dalla gabbia in quel<br />

periodo.<br />

Qu<strong>and</strong>o si avvicinò al fondo <strong>della</strong> p<strong>il</strong>a di giornali,<br />

<strong>Harry</strong> rallentò, cerc<strong>and</strong>o un numero in particolare che<br />

sapeva essere arrivato poco dopo <strong>il</strong> suo ritorno a Privet<br />

Drive per l’estate. Ricordava che in prima pagina c’era<br />

una breve menzione alle dimissioni di Charity Burbage,<br />

l’insegnante di Babbanologia a Hogwarts. Finalmente lo<br />

trovò. And<strong>and</strong>o a pagina dieci, si sedette pesantemente<br />

sulla sedia vicino alla scrivania e r<strong>il</strong>esse l’articolo che<br />

aveva cercato.


J. K. Rowling<br />

UN RICORDO DI ALBUS SILENTE<br />

di Elphias Doge<br />

Incontrai Albus S<strong>il</strong>ente all’età di<br />

undici anni, <strong>il</strong> nostro primo giorno<br />

ad Hogwarts.<br />

La nostra reciproca attrazione fu<br />

senza dubbio dovuta al fatto che tutti<br />

e <strong>due</strong> ci sentivamo degli outsider. Io<br />

avevo preso <strong>il</strong> vaiolo di drago poco<br />

tempo prima di <strong>and</strong>are a scuola e,<br />

seppure non fossi più contagioso, <strong>il</strong> mio viso<br />

butterato e la tonalità verdastra <strong>della</strong> pelle non<br />

incoraggiavano molti a fare amicizia con me.<br />

Da parte sua, Albus era arrivato ad<br />

Hogwarts sotto <strong>il</strong> peso di una notorietà non<br />

voluta. A malapena un anno prima, suo padre<br />

Percival era stato condannato per aver compiuto<br />

un attacco selvaggio e ben pubblicizzato contro<br />

tre giovani Babbani.<br />

Albus non tentò mai di negare che suo padre<br />

(che sarebbe poi morto ad Azkaban) avesse<br />

commesso quel crimine. Al contrario, qu<strong>and</strong>o<br />

trovai <strong>il</strong> coraggio di chiedere, mi assicurò che<br />

sapeva che suo padre era colpevole. Al di là di<br />

questo, S<strong>il</strong>ente rifiutò di parlare <strong>della</strong> triste<br />

vicenda sebbene molti tentassero di convincerlo<br />

ad esprimersi.<br />

Alcuni, in verità, erano disposti a lodare le<br />

azioni di suo padre ed erano convinti che anche<br />

Albus fosse un odia-Babbani. Non avrebbero<br />

25


26<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

potuto essere maggiormente in errore. Come<br />

chiunque abbia conosciuto Albus può confermare,<br />

egli non rivelò mai la minima tendenza<br />

anti-Babbana. Al contrario, <strong>il</strong> suo determinato<br />

supporto ai diritti dei Babbani gli fece guadagnare<br />

molti nemici negli anni successivi.<br />

In pochi mesi, tuttavia, la fama dello stesso<br />

Albus iniziò ad eclissare quella di suo padre.<br />

Entro la fine del suo primo anno, nessuno più lo<br />

conosceva come <strong>il</strong> figlio di un odia-Babbani ma<br />

niente di più e niente di meno che come lo<br />

studente più br<strong>il</strong>lante che mai si fosse visto nella<br />

scuola. Quelli di noi che ebbero <strong>il</strong> priv<strong>il</strong>egio di<br />

essere suoi amici beneficiarono del suo esempio,<br />

per non parlare del suo aiuto ed incoraggiamento,<br />

che sempre dispensò con generosità. Mi<br />

confessò, molto tempo dopo, di essere già allora<br />

consapevole del fatto che <strong>il</strong> suo più gr<strong>and</strong>e<br />

piacere era quello di insegnare.<br />

Egli non solo vinse ogni premio degno di<br />

nota che la scuola offriva, ma fu inoltre in<br />

regolare contatto epistolare con i più notevoli<br />

nomi del mondo magico di allora, compresi<br />

Nicolas Flamel, <strong>il</strong> celebre alchimista, Bath<strong>il</strong>da<br />

Bath, l’insigne storica e Adalbert Incant, <strong>il</strong><br />

teorico <strong>della</strong> magia. Molti dei suoi scritti divennero<br />

pubblicazioni colte come Trasfigurare Oggi,<br />

Sfide in Incantesimi e Il Pozionista Pratico. La<br />

futura carriera di S<strong>il</strong>ente sembrava destinata ad<br />

essere fulminante, e l’unica dom<strong>and</strong>a che<br />

rimaneva era su qu<strong>and</strong>o sarebbe diventato


J. K. Rowling<br />

Ministro <strong>della</strong> Magia. Sebbene si fosse detto<br />

spesso, negli anni successivi, che lui fosse sul<br />

punto di accettare l’incarico, non ebbe mai<br />

ambizioni Ministeriali, tuttavia.<br />

Tre anni dopo che iniziammo a frequentare<br />

Hogwarts, <strong>il</strong> fratello di Albus, Aberforth, arrivò a<br />

scuola. Non si assomigliavano. Aberforth non fu<br />

mai amante dei libri e, diversamente da Albus,<br />

preferiva definire le discussioni <strong>due</strong>ll<strong>and</strong>o<br />

piuttosto che attraverso <strong>il</strong> ragionamento. Tuttavia<br />

sarebbe sbagliato suggerire, come qualcuno ha<br />

fatto, che i <strong>due</strong> fratelli non fossero amici.<br />

Andavano d’accordo bene quanto era possib<strong>il</strong>e<br />

per <strong>due</strong> ragazzi così diversi. Per essere giusti<br />

verso Aberforth, bisogna ammettere che vivere<br />

nell’ombra di Albus non poteva essere in alcun<br />

modo un’esperienza fac<strong>il</strong>e. Essere costantemente<br />

superati era un rischio professionale per coloro<br />

che erano suoi amici e non poteva di sicuro<br />

essere più piacevole per <strong>il</strong> solo fatto di essergli<br />

fratello.<br />

Qu<strong>and</strong>o Albus ed io lasciammo Hogwarts,<br />

intendevamo fare l’allora tradizionale giro del<br />

mondo insieme, <strong>and</strong><strong>and</strong>o a trovare ed osservare i<br />

maghi stranieri, prima di intraprendere le nostre<br />

rispettive carriere. Tuttavia accadde una<br />

tragedia. Proprio alla vig<strong>il</strong>ia del nostro viaggio,<br />

la madre di Albus, Kendra, morì, lasci<strong>and</strong>o Albus<br />

capo ed unico sostegno <strong>della</strong> famiglia. Io rinviai<br />

la mia partenza quanto bastava per porgere i<br />

miei rispetti al funerale di Kendra, poi partii per<br />

27


28<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

quello che sarebbe stato ormai un viaggio<br />

solitario. Con un fratello ed una sorella più<br />

piccoli di cui prendersi cura, e poco oro rimasto<br />

in casa, non c’era neanche <strong>il</strong> dubbio che Albus<br />

potesse venire con me.<br />

Quello fu <strong>il</strong> periodo delle nostre vite in cui i<br />

nostri contatti furono più scarsi. Io scrissi ad<br />

Albus descrivendogli, forse con poca sensib<strong>il</strong>ità,<br />

le meraviglie del mio viaggio, dall’essere sfuggito<br />

per un pelo alle Chimere in Grecia agli<br />

esperimenti con gli alchimisti Egiziani. Le sue<br />

lettere mi dicevano poco <strong>della</strong> sua <strong>vita</strong> quotidiana,<br />

che sospettavo fosse noiosa e frustrante<br />

per un mago così br<strong>il</strong>lante. Immerso nelle mie<br />

esperienze, fu con orrore che appresi, verso la<br />

fine del mio anno di viaggi, che un’ulteriore<br />

tragedia aveva colpito i S<strong>il</strong>ente: la morte di sua<br />

sorella Ariana.<br />

Sebbene Ariana avesse goduto di poca salute<br />

per lungo tempo, <strong>il</strong> colpo, arrivato così presto<br />

dopo la perdita <strong>della</strong> madre, ebbe un profondo<br />

effetto su ambe<strong>due</strong> i fratelli. Tutti quelli che<br />

erano più vicini ad Albus, ed io mi conto fra i<br />

pochi fortunati, convengono che la morte di<br />

Ariana e la convinzione di Albus di esserne personalmente<br />

responsab<strong>il</strong>e, (sebbene ne fosse,<br />

ovviamente, incolpevole) lasciarono per sempre <strong>il</strong><br />

segno su di lui.<br />

Tornato a casa ritrovai in lui un giovane che<br />

aveva sofferto come se fosse molto più vecchio.


J. K. Rowling<br />

Albus era diventato molto più riservato di prima<br />

e molto meno allegro.<br />

La perdita di Ariana, per giunta, non aveva<br />

portato ad un avvicinamento fra Albus e<br />

Aberforth ma ad una sensazione di estraneità.<br />

(Col tempo questa sarebbe svanita – negli anni a<br />

venire essi ristab<strong>il</strong>irono una relazione che, se non<br />

affettuosa, era certamente cordiale.) Tuttavia, da<br />

allora, egli parlò raramente dei suoi genitori o di<br />

Ariana e i suoi amici impararono a non farne<br />

menzione.<br />

Altre penne descriveranno i trionfi degli anni<br />

seguenti. Gli innumerevoli contributi di S<strong>il</strong>ente<br />

all’insieme delle conoscenze del mondo magico,<br />

inclusa la scoperta dei dodici usi del sangue di<br />

drago. Saranno di beneficio alle generazioni a<br />

venire, così come la saggezza di cui fece mostra<br />

nei molti giudizi che espresse in qualità di Capo<br />

Stregone del Wizengamot. Si dice, ancora, che<br />

nessun <strong>due</strong>llo fra maghi ha mai uguagliato quello<br />

avvenuto fra S<strong>il</strong>ente e Grindelwald nel 1945.<br />

Coloro che ne furono testimoni scrissero del<br />

panico e del senso di ammirato terrore che<br />

provarono guard<strong>and</strong>o quei <strong>due</strong> maghi straordinari<br />

battersi. Il trionfo di S<strong>il</strong>ente e le conseguenze<br />

di questo sul Mondo Magico, sono considerate un<br />

punto di svolta alla pari con lo Statuto<br />

Internazionale di Segretezza e con la caduta di<br />

Colui Che Non Deve Essere Nominato.<br />

Albus S<strong>il</strong>ente non fu mai né vanitoso né pieno<br />

di sé. Sapeva trovare qualcosa di buono in<br />

29


30<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

ciascuno, non importa quanto apparentemente<br />

insignificante o miserab<strong>il</strong>e fosse, e io credo che <strong>il</strong><br />

dolore <strong>della</strong> scomparsa dei suoi cari qu<strong>and</strong>o era<br />

così giovane lo abbia arricchito di umanità e<br />

capacità di partecipazione ai sentimenti degli<br />

altri. Mi mancherà la sua amicizia molto più di<br />

quanto io riesca a dire, ma la mia perdita è nulla<br />

se comparata a quella del mondo magico. Sul<br />

fatto che lui sia stato <strong>il</strong> più ispirato e amato fra i<br />

presidi di Hogwarts non vi è alcun dubbio. È<br />

morto così come ha vissuto: sempre lavor<strong>and</strong>o<br />

per <strong>il</strong> bene di tutti, fino all’ultima ora, sempre<br />

disposto a tendere la mano ad un ragazzino con <strong>il</strong><br />

vaiolo di drago come era quel giorno in cui lo<br />

incontrai la prima volta.<br />

<strong>Harry</strong> finì di leggere ma continuò a fissare la fotografia<br />

che accompagnava <strong>il</strong> necrologio. S<strong>il</strong>ente aveva <strong>il</strong><br />

fam<strong>il</strong>iare, gent<strong>il</strong>e sorriso di sempre, ma mentre lanciava lo<br />

sguardo al di sopra dei suoi occhiali a mezza luna dava<br />

l’impressione, anche attraverso la stampa un po’ granulosa<br />

del quotidiano, di radiografare <strong>Harry</strong>, la cui tristezza era<br />

mescolata al senso di um<strong>il</strong>iazione.<br />

Aveva pensato di conoscere bene S<strong>il</strong>ente, ma da<br />

qu<strong>and</strong>o aveva letto <strong>il</strong> suo necrologio era stato costretto a<br />

riconoscere di averlo conosciuto solo superficialmente.<br />

Mai aveva immaginato l’infanzia o la giovinezza di<br />

S<strong>il</strong>ente. Era come se lui fosse arrivato su questo mondo<br />

come <strong>Harry</strong> lo aveva sempre conosciuto, venerab<strong>il</strong>e, con i<br />

capelli grigi e vecchio. L’idea di un S<strong>il</strong>ente adolescente gli<br />

riusciva semplicemente strana, come cercare di


J. K. Rowling<br />

immaginare una Hermione stupida o uno Schiopodo<br />

Sparacoda amichevole.<br />

Mai aveva pensato di chiedere a S<strong>il</strong>ente del suo<br />

passato. Senza dubbio sarebbe sembrato strano, persino<br />

impertinente, ma era conoscenza comune, dopo tutto, che<br />

S<strong>il</strong>ente aveva preso parte al leggendario <strong>due</strong>llo con<br />

Grindelwald e <strong>Harry</strong> non aveva mai pensato di chiedergli<br />

come era stato, né gli aveva chiesto degli altri famosi<br />

risultati da lui ottenuti. No, avevano sempre parlato di<br />

<strong>Harry</strong>, del passato di <strong>Harry</strong>, del futuro di <strong>Harry</strong>, dei piani<br />

di <strong>Harry</strong>… e adesso <strong>Harry</strong> aveva la sensazione, nonostante<br />

<strong>il</strong> fatto che <strong>il</strong> suo futuro fosse così pericoloso e incerto, di<br />

aver perso occasioni irrecuperab<strong>il</strong>i qu<strong>and</strong>o aveva mancato<br />

di chiedere a S<strong>il</strong>ente qualcosa di lui, anche se l’unica<br />

dom<strong>and</strong>a personale che aveva fatto al suo Preside era<br />

anche l’unica alla quale sospettava che <strong>il</strong> Preside non<br />

avesse risposto onestamente: “Che cosa vede qu<strong>and</strong>o<br />

guarda nello Specchio?”<br />

“Io? Io vedo me stesso con in mano un paio di calde<br />

calze di lana.”<br />

Dopo diversi minuti di riflessione, <strong>Harry</strong> strappò <strong>il</strong><br />

necrologio dalla Gazzetta, lo piegò con cura e lo inf<strong>il</strong>ò nel<br />

primo volume di Magia Difensiva Pratica: come Usarla<br />

contro le Arti Oscure. Poi gettò <strong>il</strong> resto del quotidiano sul<br />

mucchio <strong>della</strong> spazzatura e si voltò per guardare tutta la<br />

sua stanza.<br />

Era molto più ordinata. Le sole cose fuori posto erano<br />

la Gazzetta del Profeta di quel giorno, che ancora giaceva<br />

sul letto e, su di essa, <strong>il</strong> pezzo di specchio rotto.<br />

<strong>Harry</strong> attraversò la stanza, spostò <strong>il</strong> frammento di<br />

specchio dalla Gazzetta di quel giorno, ed aprì <strong>il</strong> giornale.<br />

31


32<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Qu<strong>and</strong>o aveva ritirato <strong>il</strong> quotidiano arrotolato dal gufo<br />

postino, quella mattina presto, aveva appena dato<br />

un’occhiata ai titoli di testa e l’aveva buttato da parte,<br />

dopo aver notato che non diceva nulla di Voldemort.<br />

<strong>Harry</strong> era sicuro che <strong>il</strong> Ministero stesse facendo pressione<br />

sulla Gazzetta per censurare qualunque notizia su<br />

Voldemort. Soltanto adesso, quindi, s’accorse di cosa gli<br />

era sfuggito.<br />

Al centro <strong>della</strong> metà inferiore <strong>della</strong> prima pagina, un<br />

titolo a caratteri più piccoli sormontava una fotografia di<br />

S<strong>il</strong>ente che passeggiava e sembrava infastidito:<br />

SILENTE - FINALMENTE LA VERITÀ?<br />

In arrivo la prossima settimana la scioccante<br />

storia del genio imperfetto considerato<br />

da molti <strong>il</strong> più gr<strong>and</strong>e mago <strong>della</strong> sua generazione.<br />

Facendo a br<strong>and</strong>elli la popolare immagine<br />

di serena saggezza con la barba bianca,<br />

Rita Skeeter rivela la fanciullezza disturbata,<br />

la giovinezza sregolata, le faide lunghe tutta<br />

una <strong>vita</strong> e i colpevoli segreti che S<strong>il</strong>ente si è<br />

portato nella tomba. PERCHÉ l’uomo c<strong>and</strong>idato<br />

ad essere Ministro <strong>della</strong> Magia si<br />

accontentò di fare semplicemente <strong>il</strong> preside?<br />

QUALE era <strong>il</strong> vero scopo dell’organizzazione<br />

segreta nota come Ordine <strong>della</strong> Fenice?<br />

COME è realmente morto S<strong>il</strong>ente?<br />

Le risposte a queste e a molte altre<br />

dom<strong>and</strong>e vengono esplorate nell’esplosiva<br />

nuova biografia La <strong>vita</strong> e le menzogne di


J. K. Rowling<br />

Albus S<strong>il</strong>ente di Rita Skeeter, intervistata in<br />

esclusiva da Betty Braithwaite, all’interno,<br />

pagina 13.<br />

<strong>Harry</strong> aprì <strong>il</strong> giornale squarci<strong>and</strong>olo e trovò la pagina<br />

tredici. L’articolo era sovrastato da una fotografia che<br />

mostrava un’altra faccia fam<strong>il</strong>iare: una donna dagli<br />

occhiali ingioiellati con capelli biondi arricciati in modo<br />

elaborato, i denti scoperti in quello che era chiaramente un<br />

sorriso vincente, agitava le dita verso di lui. Facendo del<br />

suo meglio per ignorare quell’immagine nauseante, <strong>Harry</strong><br />

continuò a leggere.<br />

Di persona, Rita Skeeter è una donna<br />

molto più calda e tranqu<strong>il</strong>la di quello che i<br />

suoi notoriamente feroci ritratti a punta di<br />

piuma possano far supporre. Venendomi<br />

incontro nell’ingresso <strong>della</strong> sua accogliente<br />

casa, mi guida dritta in cucina per una tazza di<br />

tè, una fetta di torta paradiso e, neanche a<br />

dirlo, un bar<strong>il</strong>e fumante dei più recenti pettegolezzi.<br />

“Beh, S<strong>il</strong>ente è <strong>il</strong> sogno di tutti i biografi,<br />

ovviamente,” dice la Skeeter. “Una <strong>vita</strong> così<br />

lunga e piena. Sono sicura che <strong>il</strong> mio libro<br />

sarà <strong>il</strong> primo di una lunga serie.”<br />

La Skeeter certamente non si è fatta<br />

crescere l’erba sotto i piedi. Il suo libro di<br />

novecento pagine è stato completato entro<br />

appena quattro settimane dopo la morte<br />

misteriosa di S<strong>il</strong>ente avvenuta in Giugno. Le<br />

33


34<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

chiedo come è riuscita a compiere così in<br />

fretta l’impresa.<br />

“Oh, qu<strong>and</strong>o si è stati giornalisti così a<br />

lungo come me, lavorare a scadenza è come<br />

una seconda natura. Sapevo che <strong>il</strong> mondo<br />

magico reclamava a gran voce l’intera storia e<br />

io volevo essere la prima a rispondere alla<br />

richiesta.”<br />

Io le accenno all’affermazione recente,<br />

ampiamente pubblicizzata, di Elphias Doge,<br />

Consigliere Speciale del Wizengamot e amico<br />

di lunga data di S<strong>il</strong>ente secondo la quale “<strong>il</strong><br />

libro <strong>della</strong> Skeeter contiene meno fatti di una<br />

figurina delle Cioccorane.”<br />

La Skeeter ride tir<strong>and</strong>o indietro la testa.<br />

“Il caro Dodgy! Mi ricordo di averlo<br />

intervistato qualche anno fa a proposito dei<br />

diritti delle sirene, <strong>il</strong> cielo lo benedica.<br />

Completamente rimbambito, sembrava<br />

pensasse che fossimo seduti sul fondo del Lago<br />

Windermere, continuava a ripetermi di stare<br />

attenta alle trote.”<br />

E tuttavia le accuse di scarsa accuratezza<br />

di Elphias Doge hanno avuto ampia eco.<br />

La Skeeter crede veramente che quattro<br />

brevi settimane siano state sufficienti per ottenere<br />

una completa immagine <strong>della</strong> lunga e<br />

straordinaria <strong>vita</strong> di S<strong>il</strong>ente?<br />

“Oh, mia cara,” sorride raggiante la<br />

Skeeter d<strong>and</strong>omi degli affettuosi colpetti sulla<br />

mano, “sai bene quanto me la quantità di


J. K. Rowling<br />

notizie che si ottengono con una borsa piena di<br />

Galeoni, rifiut<strong>and</strong>o di ricevere un «no» come<br />

risposta e us<strong>and</strong>o una Penna Prendiappunti<br />

nuova e ben aff<strong>il</strong>ata! E in ogni caso c’era tanta<br />

gente in attesa di gettare un po’ di spazzatura<br />

addosso a S<strong>il</strong>ente. Non tutti pensano che fosse<br />

così meraviglioso, sai, ha pestato i piedi ad un<br />

incredib<strong>il</strong>e numero di persone importanti. Ma<br />

<strong>il</strong> vecchio Dodgy può scendere dal suo alto<br />

Ippogrifo, perché io ho avuto accesso ad una<br />

fonte per la quale molti giornalisti<br />

combatterebbero a bacchetta tratta, una<br />

persona che mai ha parlato prima in pubblico<br />

e che è stata vicina a S<strong>il</strong>ente durante le fasi più<br />

turbolente e sconcertanti <strong>della</strong> sua<br />

giovinezza.”<br />

La pubblicità precedente alla pubblicazione<br />

<strong>della</strong> biografia <strong>della</strong> Skeeter ha certamente<br />

fatto pensare che ci saranno delle novità<br />

scioccanti per coloro che credono che S<strong>il</strong>ente<br />

abbia avuto una <strong>vita</strong> senza macchia. Quali<br />

sono le maggiori sorprese, le chiedo.<br />

“Ora basta, Betty, non ho intenzione di<br />

rivelare tutte le gr<strong>and</strong>i sorprese prima che<br />

nessuno abbia comprato <strong>il</strong> libro!” ride la<br />

Skeeter. “Ma posso promettere che, chiunque<br />

pensi che S<strong>il</strong>ente fosse immacolato come la sua<br />

barba, deve prepararsi ad un brusco risveglio!<br />

Diciamo semplicemente che nessuno che lo<br />

abbia sentito parlare con rabbia contro Tu-<br />

Sai-Chi avrebbe mai immaginato che egli<br />

35


36<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

stesso avesse pasticciato con le Arti Oscure in<br />

gioventù! E per essere un mago che ha passato<br />

i suoi ultimi anni a predicare la tolleranza,<br />

non era stato certo di larghe vedute qu<strong>and</strong>o<br />

era più giovane! Sì, Albus S<strong>il</strong>ente aveva un<br />

passato estremamente discutib<strong>il</strong>e, per non<br />

parlare <strong>della</strong> sua equivoca famiglia, che lui ha<br />

faticato parecchio a tenere nascosta.”<br />

Io chiedo se la Skeeter si riferisca al<br />

fratello di S<strong>il</strong>ente, Aberforth, la cui condanna<br />

da parte del Wizengamot per uso improprio<br />

<strong>della</strong> magia aveva causato un piccolo<br />

sc<strong>and</strong>alo quindici anni prima.<br />

“Oh, Aberforth è soltanto la c<strong>il</strong>iegina<br />

sopra un gran mucchio di letame.” Ride la<br />

Skeeter. “No, no, sto parl<strong>and</strong>o di molto peggio<br />

di un fratello con la passione di ging<strong>il</strong>larsi con<br />

le capre, persino peggio di un padre che assale<br />

i Babbani… S<strong>il</strong>ente non ha potuto nascondere<br />

nessuno di loro, sono stati ambe<strong>due</strong><br />

condannati dal Wizengamot. No, erano sua<br />

madre e sua sorella che mi intrigavano, ed è<br />

bastato scavare un po’ per scoprire un vero e<br />

proprio nido di cattiveria. Ma, come dicevo,<br />

dovrai aspettare di arrivare ai capitoli dal<br />

nove al dodici per avere tutti i dettagli. Tutto<br />

quello che posso dire adesso è che non c’è da<br />

meravigliarsi che S<strong>il</strong>ente non abbia mai<br />

raccontato come ha fatto a rompersi <strong>il</strong> naso.”


J. K. Rowling<br />

Lasci<strong>and</strong>o perdere gli scheletri di famiglia,<br />

la Skeeter nega forse le qualità che hanno<br />

condotto S<strong>il</strong>ente a molte magiche scoperte?<br />

“Aveva cervello,” concede lei, “tuttavia<br />

molti adesso si chiedono se egli avesse veramente<br />

diritto a rivendicare pieno credito per<br />

tutti i risultati ritenuti suoi. Come rivelo nel<br />

capitolo sedici, Ivor D<strong>il</strong>lonsby afferma di aver<br />

scoperto in precedenza otto usi del sangue di<br />

drago qu<strong>and</strong>o S<strong>il</strong>ente «prese in prestito» le sue<br />

carte.”<br />

Ma l’importanza di alcuni dei risultati di<br />

S<strong>il</strong>ente non possono essere negati, mi azzardo<br />

a dire. Che dire <strong>della</strong> famosa sconfitta che<br />

inflisse a Grindelwald?<br />

“Oh, sono veramente contenta di sentirti<br />

menzionare Grindelwald,” dice la Skeeter con<br />

un sorriso davvero stuzzicante. “Temo che,<br />

quelli a cui vengono le lacrime agli occhi<br />

pens<strong>and</strong>o alla spettacolare vittoria di S<strong>il</strong>ente,<br />

devono prepararsi ad una bomba, o forse ad<br />

una Caccabomba. Una faccenda molto sporca<br />

in effetti. Tutto quel che dirò è, non siate così<br />

sicuri che ci fu realmente un <strong>due</strong>llo spettacolare<br />

degno di una leggenda. Dopo aver letto <strong>il</strong><br />

mio libro, la gente potrebbe essere costretta a<br />

concludere che Grindelwald ha semplicemente<br />

fatto comparire un fazzoletto bianco dalla<br />

punta <strong>della</strong> sua bacchetta e si sia fatto<br />

prendere senza fare storie!”<br />

37


38<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

La Skeeter rifiuta di rivelare altro a<br />

proposito di questo intrigante argomento, così<br />

<strong>il</strong> discorso volge verso la relazione che senza<br />

dubbio affascinerà i suoi lettori più di ogni<br />

altra cosa.<br />

“Oh, sì,” dice la Skeeter, annuendo<br />

bruscamente, “ho dedicato un intero capitolo<br />

a tutta la relazione fra <strong>Potter</strong> e S<strong>il</strong>ente. È stata<br />

definita insana, persino sinistra. Ancora una<br />

volta, i lettori, dovranno acquistare <strong>il</strong> mio<br />

libro per avere l’intera storia, ma non vi è<br />

dubbio alcuno che S<strong>il</strong>ente abbia avuto un<br />

interesse innaturale nei confronti di <strong>Potter</strong> fin<br />

dall’inizio. Se questo sia stato veramente<br />

nell’interesse e per <strong>il</strong> bene del ragazzo…<br />

ebbene, si vedrà. È veramente un segreto di<br />

Pulcinella <strong>il</strong> fatto che <strong>Potter</strong> abbia avuto<br />

un’adolescenza estremamente travagliata.”<br />

Io chiedo se la Skeeter sia ancora in<br />

contatto con <strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong>, a cui fece la famosa<br />

intervista l’anno passato: un pezzo che <strong>and</strong>ava<br />

dritto al cuore in cui <strong>Potter</strong> parlava<br />

esclusivamente <strong>della</strong> sua convinzione che Tu-<br />

Sai-Chi era ritornato.<br />

“Oh, sì, abbiamo stab<strong>il</strong>ito un rapporto<br />

stretto,” dice la Skeeter. “Il povero <strong>Potter</strong> ha<br />

pochi veri amici, e noi ci siamo conosciuti in<br />

una delle circostanze <strong>della</strong> sua <strong>vita</strong> che<br />

maggiormente lo ha messo alla prova: Il<br />

Torneo Tremaghi . Io sono probab<strong>il</strong>mente una


J. K. Rowling<br />

delle poche persone in <strong>vita</strong> che può affermare<br />

di conoscere <strong>il</strong> vero <strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong>.”<br />

Il che ci porta direttamente alle molte voci<br />

che circolano sulle ultime ore di S<strong>il</strong>ente.<br />

La Skeeter crede che <strong>Potter</strong> fosse presente<br />

qu<strong>and</strong>o S<strong>il</strong>ente è morto?<br />

“Ebbene, non voglio dire troppo, è tutto<br />

nel libro, ma testimoni diretti all’interno del<br />

castello di Hogwarts hanno visto <strong>Potter</strong> che<br />

scappava via dalla scena pochi istanti dopo<br />

che S<strong>il</strong>ente era caduto, era saltato o era stato<br />

spinto. <strong>Potter</strong> più tardi ha testimoniato contro<br />

Severus Piton, un uomo contro <strong>il</strong> quale nutre<br />

un noto rancore. È tutto come sembra? Questo<br />

dovranno deciderlo i membri <strong>della</strong> comunità<br />

magica dopo che avranno letto <strong>il</strong> mio libro.”<br />

Su questa intrigante affermazione, prendo<br />

commiato. Non può esserci dubbio alcuno sul<br />

fatto che la Skeeter abbia scritto un immediato<br />

bestseller. La legione di ammiratori di S<strong>il</strong>ente,<br />

nel frattempo, ha ben ragione di tremare<br />

pens<strong>and</strong>o a quanto sta per emergere sul loro<br />

eroe.<br />

<strong>Harry</strong> raggiunse la fine dell’articolo, ma continuò a<br />

fissare la pagina senza espressione.<br />

Repulsione e furia emersero in lui come vomito. Fece<br />

una palla del giornale e, con tutta la sua forza, lo gettò<br />

contro <strong>il</strong> muro dove si unì a tutto <strong>il</strong> resto <strong>della</strong> spazzatura<br />

ammucchiato intorno al suo traboccante cestino.<br />

39


40<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Cominciò a percorrere la stanza a gr<strong>and</strong>i passi, senza<br />

guardare, aprendo cassetti vuoti e raccogliendo libri solo<br />

per poi riporli dove li aveva presi, a malapena conscio di<br />

quanto stava facendo, mentre frasi dell’articolo su Rita, in<br />

ordine sparso, gli risuonavano nella testa: un intero<br />

capitolo a tutta la relazione fra <strong>Potter</strong> e S<strong>il</strong>ente… È stata<br />

definita insana, persino sinistra… che egli stesso avesse<br />

pasticciato con le Arti Oscure in gioventù… io ho avuto<br />

accesso ad una fonte per la quale molti giornalisti<br />

combatterebbero a bacchetta tratta….<br />

“Bugie!” gridò <strong>Harry</strong>, e attraverso la finestra vide <strong>il</strong><br />

vicino di fronte, che aveva fatto una pausa per riaccendere<br />

la sua falciatrice, guardare nervosamente verso l’alto.<br />

<strong>Harry</strong> si lasciò cadere sul letto. Il frammento di<br />

specchio scivolò via, lo raccolse e lo rigirò fra le dita,<br />

pens<strong>and</strong>o, pens<strong>and</strong>o a S<strong>il</strong>ente e alle menzogne con cui<br />

Rita Skeeter lo stava diffam<strong>and</strong>o…<br />

Un lampo di blu luminoso. <strong>Harry</strong> restò di stucco, <strong>il</strong><br />

dito ferito strisciò di nuovo <strong>il</strong> bordo frastagliato dello<br />

specchio. L’aveva immaginato, doveva essere così. Si<br />

guardò alle spalle, ma <strong>il</strong> muro era di uno smorto color<br />

pesca, scelto da sua zia Petunia. Non c’era nulla di blu che<br />

lo specchio potesse riflettere. Guardò di nuovo nel<br />

frammento di specchio, e vide soltanto <strong>il</strong> verde br<strong>il</strong>lante<br />

del proprio occhio che lo guardava a sua volta.<br />

L’aveva immaginato, non c’era altra spiegazione.<br />

L’aveva immaginato perché stava pens<strong>and</strong>o al Preside<br />

morto. Se c’era qualcosa di sicuro era che i luminosi occhi<br />

blu di S<strong>il</strong>ente non l’avrebbero più perforato con lo<br />

sguardo.


J. K. Rowling<br />

CAPITOLO TRE<br />

LA PARTENZA DEI DURSLEY<br />

Il suono <strong>della</strong> porta di casa che sbatteva echeggiò su<br />

per le scale ed una voce gridò, “Ehi! Tu!”<br />

Dopo che per sedici anni si era rivolto a lui con quei<br />

termini, <strong>Harry</strong> non ebbe alcun dubbio su chi suo zio stesse<br />

chiam<strong>and</strong>o. Non rispose subito, però. Fissava ancora <strong>il</strong><br />

frammento di specchio nel quale, per una frazione di<br />

secondo, aveva creduto di vedere l’occhio di S<strong>il</strong>ente. Fu<br />

solo qu<strong>and</strong>o suo zio muggì, “RAGAZZO!”, che <strong>Harry</strong><br />

s’alzò lentamente in piedi e si diresse alla porta <strong>della</strong> sua<br />

camera, ferm<strong>and</strong>osi per inf<strong>il</strong>are <strong>il</strong> pezzo di specchio rotto<br />

nello zaino ricolmo degli oggetti che avrebbe portato con<br />

se.<br />

41


42<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Te la sei presa con calma!” ruggì Vernon Dursley<br />

qu<strong>and</strong>o <strong>Harry</strong> apparve in cima alle scale, “Scendi. Voglio<br />

dirti <strong>due</strong> parole!”<br />

<strong>Harry</strong> ciondolò al piano inferiore, le mani sprofondate<br />

nelle tasche dei jeans. Qu<strong>and</strong>o raggiunse <strong>il</strong> salotto trovò<br />

tutti e tre i Dursley. Indossavano abiti da viaggio. Zio<br />

Vernon era vestito con un giubbotto di daino con chiusura<br />

a zip, zia Petunia con un elegante soprabito color salmone<br />

e Dudley, <strong>il</strong> grasso e biondo cugino nerboruto di <strong>Harry</strong>,<br />

con <strong>il</strong> suo giubbotto di pelle.<br />

“Si?” chiese <strong>Harry</strong>.<br />

“Siediti!” ordinò zio Vernon. <strong>Harry</strong> inarcò le sopracciglia.<br />

“Per favore!” aggiunse zio Vernon, sussult<strong>and</strong>o<br />

leggermente come se le parole gli pungessero la gola.<br />

<strong>Harry</strong> sedette. Pensava di sapere cosa stava per<br />

succedere. Suo zio iniziò a passeggiare su e giù, mentre<br />

zia Petunia e Dudley seguivano i suoi movimenti con<br />

espressioni ansiose. Alla fine, con la larga faccia viola<br />

raggrinzita dalla concentrazione, zio Vernon si fermò di<br />

fronte a <strong>Harry</strong> e aprì bocca.<br />

“Ho cambiato idea,” disse.<br />

“Che sorpresa,” disse <strong>Harry</strong>.<br />

“Non usare quel tono…” iniziò zia Petunia in una<br />

voce stridula, ma Vernon Dursley la zittì con un gesto.<br />

“È solo una sf<strong>il</strong>za di f<strong>and</strong>onie,” disse zio Vernon,<br />

sbirci<strong>and</strong>o <strong>Harry</strong> con piccoli occhi porcini. “Ho deciso che<br />

non credo a una parola. Noi restiamo, non <strong>and</strong>iamo da<br />

nessuna parte.”<br />

<strong>Harry</strong> guardò suo zio e provò un misto di esasperazione<br />

e divertimento. Vernon Dursley aveva cambiato idea<br />

ogni ventiquattro ore nelle ultime quattro settimane,


J. K. Rowling<br />

facendo e disfacendo i bagagli e ricaric<strong>and</strong>o la macchina<br />

ad ogni ripensamento. Il momento preferito di <strong>Harry</strong> era<br />

stato quello in cui, zio Vernon, aveva cercato di issare la<br />

valigia sul bagagliaio ignaro del fatto che Dudley aveva<br />

messo in valigia anche i suoi manubri, dopo l’ultima volta<br />

che era stata svuotata, e si era accasciato con ruggiti di<br />

dolore e parecchie imprecazioni.<br />

“Secondo voi,” riprese Vernon Dursley, ricominci<strong>and</strong>o<br />

a passeggiare su e giù per <strong>il</strong> salotto, “noi, Petunia,<br />

Dudley e io, siamo in pericolo. A causa di… di…”<br />

“Qualcuno <strong>della</strong> «mia risma», giusto,” disse <strong>Harry</strong>.<br />

“Beh, io non ci credo,” ripeté zio Vernon, ferm<strong>and</strong>osi<br />

di nuovo di fronte a <strong>Harry</strong>. “Sono stato sveglio metà <strong>della</strong><br />

notte a pensarci su e credo sia un complotto per prenderci<br />

la casa.”<br />

“La casa?” rimbeccò <strong>Harry</strong>. “Quale casa?”<br />

“Questa casa!” str<strong>il</strong>lò zio Vernon, mentre gli iniziava<br />

a pulsare la vena sulla fronte. “La nostra casa! I prezzi<br />

delle case stanno balz<strong>and</strong>o alle stelle qui intorno! Vuoi<br />

avere via libera, poi farai un po’ di abracadabra e, prima<br />

che lo sappiamo, gli atti saranno a tuo nome e…”<br />

“Sei fuori di testa?” dom<strong>and</strong>ò <strong>Harry</strong>. “Un complotto<br />

per avere questa casa? Sei veramente stupido come<br />

sembri?”<br />

“Non ti permettere…!” squittì zia Petunia, ma di<br />

nuovo Vernon la interruppe con un gesto. Gli sembrava<br />

che le offese sul suo aspetto personale fossero nulla in<br />

confronto al pericolo che aveva intravisto.<br />

“Nel caso tu l’abbia dimenticato,” disse <strong>Harry</strong>, “ho già<br />

una casa, <strong>il</strong> mio padrino me ne ha lasciata una. Quindi<br />

perché dovrei volere questa? Per tutti i ricordi felici?”<br />

43


44<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Ci fu s<strong>il</strong>enzio. <strong>Harry</strong> ritenne di aver alquanto impressionato<br />

suo zio con questa argomentazione.<br />

“Tu affermi,” disse zio Vernon, ricominci<strong>and</strong>o a<br />

camminare, “che questo Lord Coso…”<br />

“…Voldemort,” disse <strong>Harry</strong> con impazienza, “e ne<br />

abbiamo già parlato circa un centinaio di volte. Non è<br />

un’affermazione, è un fatto. S<strong>il</strong>ente ve lo disse l’anno<br />

scorso, e anche Kingsley e <strong>il</strong> signor Weasley…”<br />

Vernon Dursley incurvò le spalle in modo irritato ed<br />

<strong>Harry</strong> immaginò che lo zio stesse tent<strong>and</strong>o di e<strong>vita</strong>re i<br />

ricordi <strong>della</strong> visita improvvisa di <strong>due</strong> maghi adulti a pochi<br />

giorni dall’inizio delle vacanze estive di <strong>Harry</strong>. L’arrivo<br />

sulla soglia di Kingsley Shacklebolt e Arthur Weasley era<br />

stato uno spiacevole shock per i Dursley. <strong>Harry</strong> dovette<br />

tuttavia ammettere che, dato che <strong>il</strong> signor Weasley aveva<br />

una volta demolito metà del salotto, non ci si poteva<br />

aspettare che la sua ricomparsa deliziasse zio Vernon.<br />

“…Kingsley e <strong>il</strong> signor Weasley vi hanno spiegato<br />

tutto alla perfezione,” proseguì <strong>Harry</strong> inesorab<strong>il</strong>mente,<br />

“Qu<strong>and</strong>o compirò diciassette anni, l’incantesimo protettivo<br />

che mi tiene al sicuro si romperà e questo esporrà<br />

tanto voi quanto me. L’Ordine è sicuro che Voldemort vi<br />

prenderà di mira, sia per torturarvi per tentare di sapere<br />

dove mi trovo, sia perché lui pensa, trattenendovi come<br />

ostaggi, che io tenti di venire a salvarvi.”<br />

Gli sguardi di zio Vernon e di <strong>Harry</strong> si incontrarono.<br />

<strong>Harry</strong> era certo che, in quell’istante, entrambi si stessero<br />

chiedendo la stessa cosa. Poi zio Vernon ricominciò a<br />

camminare ed <strong>Harry</strong> riprese, “dovete nascondervi e<br />

l’Ordine vuole aiutarvi. Vi viene offerta seria protezione,<br />

la migliore che ci sia.”


J. K. Rowling<br />

Zio Vernon non disse nulla ma continuò a passeggiare<br />

su e giù. Fuori <strong>il</strong> sole s’intravedeva basso sopra le siepi.<br />

La falciatrice del vicino <strong>della</strong> porta accanto si fermò di<br />

nuovo.<br />

“Pensavo ci fosse un Ministero <strong>della</strong> Magia?” chiese<br />

Vernon Dursley bruscamente.<br />

“È così,” disse <strong>Harry</strong>, sorpreso.<br />

“Bene, allora, perché non possono proteggerci loro?<br />

Mi sembra che, come vittime innocenti, colpevoli di<br />

nient’altro che aver ospitato un uomo marchiato,<br />

dovremmo essere qualificati per la protezione del<br />

governo!”<br />

<strong>Harry</strong> rise. Non riusciva a trattenersi. Era così tipico di<br />

suo zio mettere le sue speranze nella classe dirigente,<br />

anche in quel mondo che disprezzava e di cui diffidava.<br />

“Hai sentito cosa hanno detto <strong>il</strong> signor Weasley e<br />

Kingsley,” <strong>Harry</strong> rispose. “Pensiamo che nel Ministero ci<br />

siano degli inf<strong>il</strong>trati.”<br />

Zio Vernon si diresse a gr<strong>and</strong>i passi fino al caminetto<br />

e poi tornò indietro, respir<strong>and</strong>o così affannosamente che i<br />

suoi gr<strong>and</strong>i baffi neri ondeggiavano, <strong>il</strong> volto ancora viola<br />

dalla concentrazione.<br />

“Va bene,” disse, ferm<strong>and</strong>osi davanti ad <strong>Harry</strong><br />

un’altra volta. “Va bene, diciamo, tanto per fare<br />

un’ipotesi, che accettiamo questa protezione. Ancora non<br />

vedo perché non possiamo avere quel tale Kingsley.”<br />

<strong>Harry</strong> riuscì a non alzare gli occhi al cielo, ma con<br />

difficoltà. Anche questa dom<strong>and</strong>a era stata rivolta mezza<br />

dozzina di volte.<br />

45


46<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Come vi ho già detto,” disse digrign<strong>and</strong>o i denti,<br />

“Kingsley sta proteggendo <strong>il</strong> Ministro Bab… cioè, <strong>il</strong><br />

vostro Primo Ministro.”<br />

“Esattamente… è <strong>il</strong> migliore!” disse zio Vernon,<br />

punt<strong>and</strong>o allo schermo televisivo spento. I Dursley<br />

avevano intravisto Kingsley al telegiornale, mentre<br />

camminava accanto al Primo Ministro Babbano in visita<br />

ad un ospedale. Questo, e <strong>il</strong> fatto che Kingsley avesse<br />

dimostrato gr<strong>and</strong>e ab<strong>il</strong>ità nel vestirsi come un Babbano,<br />

senza contare un certo non so che di rassicurante nella sua<br />

voce lenta e profonda, aveva indotto i Dursley a prendere<br />

in simpatia Kingsley come mai era successo con nessun<br />

altro mago, sebbene in verità non l’avessero mai visto con<br />

addosso <strong>il</strong> suo orecchino.<br />

“Beh, è impegnato,” disse <strong>Harry</strong>. “Ma Hestia Jones e<br />

Dedalus Lux sono più che qualificati per questo lavoro…”<br />

“Avessimo almeno visto dei Curriculum…” iniziò zio<br />

Vernon, ma <strong>Harry</strong> perse la pazienza.<br />

Alz<strong>and</strong>osi in piedi, avanzò su suo zio, adesso<br />

punt<strong>and</strong>o lui stesso alla TV.<br />

“Quegli incidenti non sono incidenti: i crolli e le<br />

esplosioni e i deragliamenti e qualsiasi altra cosa sia<br />

successa l’ultima volta che abbiamo visto <strong>il</strong> telegiornale.<br />

La gente che scompare e muore e dietro a tutto ciò c’è lui:<br />

Voldemort. Ve l’ho detto un m<strong>il</strong>iardo di volte, lui uccide i<br />

Babbani per divertimento. Persino le nebbie, quelle sono<br />

causate dai Dissennatori, e se non riesci a ricordarti cosa<br />

sono, chiedi a tuo figlio!”<br />

Le mani di Dudley schizzarono in alto a coprire la<br />

bocca. Con addosso gli occhi dei suoi genitori e di <strong>Harry</strong>,


J. K. Rowling<br />

le riabbassò lentamente e chiese, “Ce ne sono… molti<br />

altri?”<br />

“Altri?” rise <strong>Harry</strong>. “Oltre ai <strong>due</strong> che ci hanno attaccato,<br />

intendi? Naturale che ci sono, ce ne sono centinaia,<br />

forse migliaia questa volta, dato che si nutrono di paura e<br />

disperazione…”<br />

“Va bene, va bene,” esplose Vernon Dursley. “Hai<br />

chiarito <strong>il</strong> concetto…”<br />

“Lo spero,” disse <strong>Harry</strong>, “perché una volta che avrò<br />

compiuto diciassette anni, tutti loro, Mangiamorte,<br />

Dissennatori, forse anche Inferi, cioè corpi morti incantati<br />

da un mago oscuro, saranno in grado di trovarvi e vi<br />

attaccheranno sicuramente. E se vi ricordaste l’ultima<br />

volta in cui avete tentato di sopraffare dei maghi, credo<br />

che voi stessi ammettereste che vi serve aiuto.”<br />

Ci fu un breve s<strong>il</strong>enzio nel quale l’eco distante di<br />

Hagrid, che sfondava la pesante porta di legno<br />

dell’ingresso principale, sembrò riverberare attraverso gli<br />

anni trascorsi. Zia Petunia fissava zio Vernon, Dudley<br />

scrutava <strong>Harry</strong>. Alla fine zio Vernon sbottò, “Ma che mi<br />

dici del mio lavoro? E <strong>della</strong> scuola di Dudley? Suppongo<br />

che queste cose non importino a un gruppo di maghi<br />

perdigiorno…”<br />

“Ma non capite?” urlò <strong>Harry</strong>. “Loro vi tortureranno e<br />

uccideranno come hanno fatto coi miei genitori!”<br />

“Papà,” disse Dudley ad alta voce, “Papà… Io vado<br />

con queste persone dell’Ordine.”<br />

“Dudley,” disse <strong>Harry</strong>, “per la prima volta nella tua<br />

<strong>vita</strong> stai dicendo qualcosa di sensato.”<br />

Sapeva che la battaglia era vinta. Se Dudley era<br />

abbastanza spaventato da accettare l’aiuto dell’Ordine, i<br />

47


48<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

suoi genitori l’avrebbero accompagnato. Non era<br />

nemmeno da considerare la possib<strong>il</strong>ità che loro si separassero<br />

dal loro Diddino. <strong>Harry</strong> diede un’occhiata<br />

all’orologio a forma di carrozza sulla mensola del camino.<br />

“Saranno qui tra circa cinque minuti,” disse, e qu<strong>and</strong>o<br />

nessuno dei Dursley replicò, uscì dalla stanza. La<br />

prospettiva di separarsi, probab<strong>il</strong>mente per sempre da sua<br />

zia, zio e cugino, era una cosa che poteva contemplare<br />

abbastanza allegramente, ma c’era tuttavia un certo<br />

imbarazzo nell’aria. Cosa ci si dice l’un l’altro alla fine di<br />

sedici anni di solida antipatia?<br />

Tornato in camera sua, <strong>Harry</strong> giocherellò oziosamente<br />

col suo zaino, poi spinse un paio di noccioline per gufi<br />

attraverso le sbarre <strong>della</strong> gabbia di Edvige. Caddero con<br />

dei tonfi sordi sul fondo <strong>della</strong> gabbia dove lei li ignorò.<br />

“Partiremo presto, molto presto,” le disse <strong>Harry</strong>. “E<br />

allora sarai di nuovo libera di volare.”<br />

Il campanello suonò. <strong>Harry</strong> esitò, poi si diresse di<br />

nuovo fuori dalla stanza e al piano di sotto.<br />

Era troppo esigere che Hestia e Dedalus affrontassero<br />

i Dursley da soli.<br />

“<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong>!” squittì una voce eccitata, nel momento<br />

in cui <strong>Harry</strong> aprì la porta. Un ometto con un cappello a<br />

c<strong>il</strong>indro color malva gli stava tribut<strong>and</strong>o un profondo<br />

inchino. “È un onore come sempre!”<br />

“Grazie, Dedalus,” disse <strong>Harry</strong>, concedendo un<br />

piccolo e imbarazzato sorriso alla bruna Hestia. “È veramente<br />

bello da parte vostra fare tutto questo… Loro sono<br />

dentro, mia zia, mio zio e mio cugino…”<br />

“Buon giorno a voi, parenti di <strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong>!” disse<br />

Dedalus lietamente avanz<strong>and</strong>o a gr<strong>and</strong>i passi verso <strong>il</strong>


J. K. Rowling<br />

salotto. I Dursley non sembravano affatto felici di essere<br />

chiamati in quel modo. <strong>Harry</strong> quasi si aspettava che<br />

cambiassero di nuovo idea. Dudley si ritirò più vicino a<br />

sua madre alla vista del mago e <strong>della</strong> strega.<br />

“Vedo che avete già fatto i bagagli e siete pronti.<br />

Eccellente! Il piano, come <strong>Harry</strong> vi ha detto, è semplice,”<br />

disse Dedalus, tir<strong>and</strong>o fuori un enorme orologio da tasca<br />

dal suo panciotto ed esamin<strong>and</strong>olo. “Dovremmo partire<br />

prima che lo faccia <strong>Harry</strong>. A causa del pericolo di usare la<br />

magia in casa vostra, essendo <strong>Harry</strong> ancora minorenne<br />

potrebbe fornire al Ministero una scusa per arrestarlo,<br />

<strong>and</strong>remo in auto, diciamo dieci miglia circa, prima di<br />

Smaterializzarci fino al luogo sicuro che abbiamo scelto<br />

per voi. Lei sa guidare, vero?” chiese educatamente a zio<br />

Vernon.<br />

“Se so…? Naturale che so dannatamente bene come si<br />

guida!” farfugliò zio Vernon.<br />

“Lei è molto ab<strong>il</strong>e, signore, molto ab<strong>il</strong>e. Personalmente<br />

mi impappinerei completamente con tutti quei<br />

pulsanti e manopole,” disse Dedalus. Dava chiaramente<br />

l’impressione di voler lusingare Vernon Dursley che,<br />

visib<strong>il</strong>mente, mostrava una perdita di fiducia nel piano ad<br />

ogni parola di Dedalus.<br />

“Non sanno nemmeno guidare,” mormorò sottovoce,<br />

mentre i baffi gli si increspavano sdegnosamente, ma<br />

fortunatamente né Dedalus né Hestia diedero segno di<br />

averlo sentito.<br />

“Tu, <strong>Harry</strong>,” continuò Dedalus, “aspetterai qui la tua<br />

scorta. C’è stato un piccolo cambiamento<br />

nell’organizzazione…”<br />

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50<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Cosa intendi dire?” chiese subito <strong>Harry</strong>. “Pensavo<br />

che Malocchio stesse venendo per portarmi via con la<br />

Materializzazione Congiunta.”<br />

“Non può,” disse Hestia telegraficamente, “Malocchio<br />

ti spiegherà.”<br />

I Dursley, che avevano ascoltato tutto questo con<br />

un’aria di assoluta incomprensione sul volto, sussultarono<br />

non appena una voce tonante urlò, “Sbrigatevi!”<br />

<strong>Harry</strong> si guardò intorno per un po’ prima di realizzare<br />

che la voce era scaturita dall’orologio da tasca di Dedalus.<br />

“Giusto, stiamo agendo in base a una rigida tabella di<br />

marcia,” disse Dedalus annuendo al suo orologio e<br />

rimettendolo nel panciotto. “Stiamo cerc<strong>and</strong>o di sincronizzare<br />

la tua partenza dalla casa con la Smaterializzazione<br />

<strong>della</strong> tua famiglia, <strong>Harry</strong>. L’incantesimo si interromperà<br />

automaticamente nel momento in cui tutti voi vi<br />

dirigerete verso la salvezza.” Si rivolse ai Dursley, “Bene,<br />

siamo tutti pronti a partire?”<br />

Nessuno di loro gli rispose. Zio Vernon stava ancora<br />

fiss<strong>and</strong>o inorridito <strong>il</strong> rigonfiamento <strong>della</strong> tasca del<br />

panciotto di Dedalus.<br />

“Forse dovremmo aspettare all’ingresso, Dedalus,”<br />

mormorò Hestia. Sentiva che, evidentemente, sarebbe<br />

stato inopportuno da parte loro rimanere nella stanza<br />

mentre <strong>Harry</strong> e i Dursley si scambiavano addii affettuosi,<br />

forse lacrimevoli.<br />

“Non ce n’è bisogno,” mormorò <strong>Harry</strong>, ma zio<br />

Vernon rese superflua ogni ulteriore spiegazione dicendo<br />

ad alta voce, “Beh, questo è un addio, quindi, ragazzo.”<br />

Fece osc<strong>il</strong>lare verso l’alto <strong>il</strong> suo braccio destro per<br />

stringere la mano a <strong>Harry</strong>, ma all’ultimo momento sembrò


J. K. Rowling<br />

incapace di affrontarlo e, semplicemente, chiuse <strong>il</strong> pugno e<br />

iniziò a dondolarlo avanti e indietro come un metronomo.<br />

“Pronto, Diddino?” chiese zia Petunia, controll<strong>and</strong>o<br />

meticolosamente la fibbia <strong>della</strong> borsetta come per e<strong>vita</strong>re<br />

totalmente di guardare <strong>Harry</strong>.<br />

Dudley non rispose, ma rimase lì fermo con la bocca<br />

leggermente socchiusa, ricord<strong>and</strong>o vagamente a <strong>Harry</strong> <strong>il</strong><br />

gigante, Grop.<br />

“Andiamo, allora,” disse zio Vernon.<br />

Aveva già raggiunto la porta del salotto qu<strong>and</strong>o<br />

Dudley mormorò, “Non capisco.”<br />

“Cosa non capisci, Patatino?” chiese zia Petunia,<br />

guard<strong>and</strong>o suo figlio.<br />

Dudley sollevò una grossa mano, sim<strong>il</strong>e a un<br />

prosciutto, per indicare <strong>Harry</strong>.<br />

“Perché lui non viene con noi?”<br />

Zio Vernon e zia Petunia si bloccarono dove si<br />

trovavano, fiss<strong>and</strong>o Dudley come se avesse appena<br />

espresso <strong>il</strong> desiderio di diventare una ballerina.<br />

“Cosa?” disse zio Vernon ad alta voce.<br />

“Perché non viene anche lui?” chiese Dudley.<br />

“Beh, lui… non vuole venire,” disse zio Vernon,<br />

gir<strong>and</strong>osi per fissare <strong>Harry</strong> e aggiungendo, “Non vuoi<br />

venire, vero?”<br />

“Nemmeno per sogno,” disse <strong>Harry</strong>.<br />

“Ecco,” zio Vernon disse a Dudley. “Adesso vieni,<br />

dobbiamo <strong>and</strong>are.”<br />

Uscì dalla stanza. Sentirono la porta di casa aprirsi,<br />

ma Dudley non si mosse e dopo pochi traballanti passi<br />

anche zia Petunia si fermò.<br />

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52<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Cosa c’è adesso?” abbaiò zio Vernon, riapparendo<br />

sulla soglia.<br />

Sembrava che Dudley stesse combattendo con<br />

concetti troppo diffic<strong>il</strong>i da tradurre in parole. Dopo<br />

parecchi istanti di lotta interna apparente dolorosa, disse:<br />

“Ma dove <strong>and</strong>rà?”<br />

Zia Petunia e zio Vernon si guardarono l’un l’altra.<br />

Era chiaro che Dudley li stava spavent<strong>and</strong>o.<br />

Hestia Jones ruppe <strong>il</strong> s<strong>il</strong>enzio.<br />

“Ma… di sicuro voi sapete dove sta <strong>and</strong><strong>and</strong>o vostro<br />

nipote.” chiese, sconcertata.<br />

“Naturale che lo sappiamo,” disse Vernon Dursley.<br />

“Sta partendo con qualcuno <strong>della</strong> vostra gente, non è così?<br />

Bene, Dudley, entriamo in macchina, hai sentito l’uomo,<br />

siamo di fretta.”<br />

Di nuovo, Vernon Dursley marciò fino alla porta di<br />

casa, ma Dudley non lo seguì.<br />

“Partendo con qualcuno <strong>della</strong> nostra gente?”<br />

Hestia sembrava oltraggiata. <strong>Harry</strong> aveva già notato<br />

questo atteggiamento prima. Streghe e maghi sembravano<br />

sbalorditi che i suoi parenti più prossimi, tra quelli ancora<br />

in <strong>vita</strong>, si interessassero così poco del famoso <strong>Harry</strong><br />

<strong>Potter</strong>.<br />

“Va tutto bene,” le assicurò <strong>Harry</strong>. “Non importa,<br />

davvero.”<br />

“Non importa?” ripeté Hestia, la cui voce si stava<br />

alz<strong>and</strong>o spaventosamente.<br />

“Non capisce, questa gente, cosa hai dovuto affrontare?<br />

In quale pericolo ti trovi? La posizione unica che hai<br />

nel cuore del movimento anti-Voldemort?”


J. K. Rowling<br />

“Ehm…no, non capiscono,” disse <strong>Harry</strong>. “Loro<br />

pensano che io sia inut<strong>il</strong>e, in verità, ma sono abituato a…”<br />

“Io non penso che tu sia inut<strong>il</strong>e.”<br />

Se <strong>Harry</strong> non avesse visto muoversi le labbra di<br />

Dudley, non avrebbe potuto crederci. Dato che era così,<br />

fissò Dudley per parecchi secondi prima di accettare che<br />

doveva essere stato proprio suo cugino a parlare. Per<br />

esempio, Dudley era diventato rosso. <strong>Harry</strong> stesso era<br />

imbarazzato e attonito.<br />

“Beh... ehm… grazie, Dudley.”<br />

Dudley, ancora una volta, sembrò avere a che fare con<br />

pensieri troppo pesanti per essere espressi, prima di<br />

mugugnare “mi hai salvato la <strong>vita</strong>.”<br />

“Non proprio,” disse <strong>Harry</strong>. “Era la tua anima che <strong>il</strong><br />

Dissennatore avrebbe preso…”<br />

Guardò suo cugino con curiosità. Praticamente non<br />

avevano avuto nessun contatto durante questa estate o la<br />

precedente, dato che <strong>Harry</strong> era rimasto a Privet Drive per<br />

così poco ed era rimasto per tanto tempo in camera sua. In<br />

quel momento <strong>Harry</strong> ebbe <strong>il</strong> sospetto, tuttavia, che la tazza<br />

di te freddo nella quale era inciampato quella mattina,<br />

poteva non essere stato affatto una specie di gavettone.<br />

Sebbene alquanto toccato, era tuttavia piuttosto sollevato<br />

che Dudley sembrasse aver esaurito la sua capacità di<br />

esprimere sentimenti. Dopo aver aperto la bocca una o <strong>due</strong><br />

volte, Dudley precipitò in un s<strong>il</strong>enzio imbarazzato.<br />

Zia Petunia scoppiò in lacrime. Hestia Jones le diede<br />

un’occhiata benevola che divenne indignata non appena<br />

zia Petunia corse verso Dudley e lo abbracciò al posto di<br />

<strong>Harry</strong>.<br />

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<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“S-sei così dolce, Dud…” singhiozz<strong>and</strong>ogli contro <strong>il</strong><br />

petto massiccio. “U-un ragazzo c-così adorab<strong>il</strong>e… aaddirittura<br />

dire grazie…”<br />

“Ma non ha affatto detto grazie!” disse Hestia indignata.<br />

“Ha solo detto che non pensava <strong>Harry</strong> fosse<br />

inut<strong>il</strong>e!”<br />

“Sì, ma venendo da Dudley è come avesse detto «ti<br />

voglio bene»” disse <strong>Harry</strong>, diviso tra fastidio e desiderio<br />

di ridere per come zia Petunia continuava ad avvinghiarsi<br />

a Dudley come se avesse appena salvato <strong>Harry</strong> da un<br />

edificio in fiamme.<br />

“Andiamo o no?” ringhiò zio Vernon, riapparendo<br />

ancora una volta alla porta del salotto. “Pensavo avessimo<br />

una rigida tabella di marcia!”<br />

“Sì... sì, è così,” disse Dedalus Lux, che era rimasto a<br />

guardare questi scambi con l’aria un po’ confusa, e che<br />

ora sembrò riprendersi. “Dobbiamo proprio <strong>and</strong>are.<br />

<strong>Harry</strong>…”<br />

Si sporse in avanti e strinse la mano di <strong>Harry</strong> con<br />

entrambe le sue.<br />

“…buona fortuna. Spero che ci incontreremo ancora.<br />

Le speranze del mondo dei maghi ricadono sulle tue<br />

spalle.”<br />

“Oh,” disse <strong>Harry</strong>, “giusto. Grazie.”<br />

“Addio, <strong>Harry</strong>,” disse Hestia stringendogli la mano. “I<br />

nostri pensieri saranno con te.”<br />

“Spero che <strong>and</strong>rà tutto bene,” disse <strong>Harry</strong>, con un<br />

rapido sguardo verso zia Petunia e Dudley.<br />

“Oh, sono sicuro che finiremo per diventare amici<br />

intimi,” disse Lux allegramente, agit<strong>and</strong>o <strong>il</strong> cappello<br />

mentre lasciava la stanza. Hestia lo seguì.


J. K. Rowling<br />

Dudley si liberò delicatamente dalle grinfie <strong>della</strong><br />

madre e si avvicinò ad <strong>Harry</strong>, <strong>il</strong> quale dovette reprimere<br />

l’istinto di fargli una magia. Dudley, poi, gli porse la<br />

gr<strong>and</strong>e mano rosa.<br />

“Miseriaccia, Dudley,” disse <strong>Harry</strong> sovrast<strong>and</strong>o i<br />

rinnovati singhiozzi di zia Petunia, “i Dissennatori ti<br />

hanno forse soffiato dentro una personalità diversa?”<br />

“Non so,” mormorò Dudley, “Ci vediamo, <strong>Harry</strong>.”<br />

“Già …” disse <strong>Harry</strong>, prendendo la mano di Dudley e<br />

stringendola. “Forse. Abbi cura di te, Big D.”<br />

Dudley quasi sorrise, poi uscì sgraziatamente dalla<br />

stanza. <strong>Harry</strong> sentì i suoi pesanti passi sulla strada coperta<br />

di ghiaia, e poi si sentì sbattere la portiera di un’auto.<br />

Zia Petunia, la cui faccia era nascosta nel fazzoletto, si<br />

guardò intorno a quel suono. Sembrava non si aspettasse<br />

di ritrovarsi da sola con <strong>Harry</strong>. Mettendosi rapidamente in<br />

tasca <strong>il</strong> fazzoletto umido disse, “Beh… addio,” e marciò<br />

verso la porta senza guardarlo.<br />

“Addio,” disse <strong>Harry</strong>.<br />

Poi si fermò e guardò indietro. Per un momento <strong>Harry</strong><br />

ebbe la strana impressione che volesse dirgli qualcosa. Lei<br />

gli lanciò una strana occhiata tremolante e sembrò essere<br />

sul punto di parlare, ma in quel momento, con un piccolo<br />

movimento <strong>della</strong> testa, corse fuori dalla stanza seguendo<br />

suo marito e suo figlio.<br />

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56<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

CAPITOLO QUATTRO<br />

I SETTE POTTER<br />

<strong>Harry</strong> risalì di corsa nella sua camera da letto al piano<br />

di sopra, arriv<strong>and</strong>o alla finestra giusto in tempo per vedere<br />

l’auto dei Dursley svoltare fuori dal vialetto e avviarsi<br />

lungo la strada.<br />

Il cappello a c<strong>il</strong>indro di Dedalus era visib<strong>il</strong>e tra zia<br />

Petunia e Dudley sul sed<strong>il</strong>e posteriore. La macchina girò a<br />

destra alla fine di Privet Drive, per un momento i finestrini<br />

s’accesero di rosso vivo nella luce del sole al tramonto, e<br />

sparì.<br />

<strong>Harry</strong> raccolse la gabbia di Edvige, la Firebolt, e lo<br />

zaino, fece scorrere lo sguardo, un’ultima volta, alla sua<br />

stanza innaturalmente ordinata, e discese impacciato verso<br />

l’ingresso al piano di sotto, dove depositò gabbia, scopa e


J. K. Rowling<br />

borsa ai piedi <strong>della</strong> scala. La luce stava scem<strong>and</strong>o<br />

rapidamente in quel momento, l’ingresso era pieno di<br />

ombre nel chiarore crepuscolare. Era una sensazione<br />

strana restare in piedi lì, in s<strong>il</strong>enzio, e sapere che stava per<br />

<strong>and</strong>arsene da quella casa per l’ultima volta. Molto tempo<br />

prima, qu<strong>and</strong>o i Dursley uscivano a divertirsi, le ore di<br />

solitudine erano state un regalo raro e prezioso.<br />

Sofferm<strong>and</strong>osi solo <strong>il</strong> tempo di rubacchiare qualcosa di<br />

gustoso dal frigorifero, era solito salire di corsa su per le<br />

scale per giocare col computer di Dudley, o per accendere<br />

la televisione facendo zapping a sazietà. Il ricordare quei<br />

tempi gli dava una sensazione strana, vuota. Era come<br />

ricordare un fratello più giovane che avesse perduto.<br />

“Non vuoi dare un’ultima occhiata al posto?” chiese<br />

ad Edvige, che ancora teneva <strong>il</strong> broncio con la testa sotto<br />

l’ala. “Non ci torneremo mai più. Non vuoi ricordare tutti i<br />

bei momenti? Voglio dire, guarda questo zerbino. Che<br />

ricordi… Dudley ci vomitò sopra la sera che lo salvai dai<br />

Dissennatori… ed ora è venuto fuori che me ne era<br />

riconoscente, dopo tutto, lo crederesti? E l’estate scorsa,<br />

S<strong>il</strong>ente è entrato da quella porta…”<br />

<strong>Harry</strong> perse <strong>il</strong> f<strong>il</strong>o dei pensieri per un momento ed<br />

Edvige non fece nulla per aiutare a recuperarli, ma<br />

continuò a starsene seduta con la testa sotto l’ala. <strong>Harry</strong><br />

tornò a voltarsi verso la porta d’ingresso.<br />

“E qui sotto, Edvige” – <strong>Harry</strong> aprì una porta sotto le<br />

scale – “è dove dormivo! Allora non mi conoscevi …<br />

Accidenti se è piccola, l’avevo dimenticato…”<br />

<strong>Harry</strong> si guardò intorno, not<strong>and</strong>o le scarpe e gli<br />

ombrelli accatastati, ricord<strong>and</strong>o come usasse svegliarsi<br />

ogni mattina contempl<strong>and</strong>o in alto <strong>il</strong> lato inferiore <strong>della</strong><br />

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58<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

rampa di scale che, la maggior parte delle volte, era stata<br />

decorata da uno o <strong>due</strong> ragni. Quelli erano stati i giorni<br />

precedenti al momento in cui era venuto a conoscenza<br />

<strong>della</strong> sua vera identità, prima che scoprisse in che modo<br />

erano morti i suoi genitori o perché strane cose accadessero<br />

tanto spesso intorno a lui. Eppure <strong>Harry</strong> poteva<br />

ancora ricordare i sogni che lo avevano perseguitato,<br />

persino in quei giorni. Sogni confusi che riguardavano<br />

lampi di luce verde, e, una volta (zio Vernon era quasi<br />

<strong>and</strong>ato a sbattere con l’auto, qu<strong>and</strong>o l’aveva raccontato)<br />

una motocicletta volante…<br />

Ci fu un rombo improvviso ed assordante da qualche<br />

parte nei dintorni. <strong>Harry</strong> si raddrizzò di scatto e colpì con<br />

la parte superiore <strong>della</strong> testa <strong>il</strong> basso stipite <strong>della</strong> porta.<br />

Sofferm<strong>and</strong>osi solo per ut<strong>il</strong>izzare alcune delle imprecazioni<br />

preferite di zio Vernon, tornò barcoll<strong>and</strong>o in cucina,<br />

con le mani sulla testa e guard<strong>and</strong>o fuori dalla finestra nel<br />

giardino posteriore <strong>della</strong> casa.<br />

L’oscurità sembrava essersi increspata, l’aria stessa<br />

fremeva. Poi alcune figure cominciarono ad apparire, una<br />

alla volta, man mano che venivano annullati gli<br />

Incantesimi di Dis<strong>il</strong>lusione. Hagrid dominava la scena,<br />

indoss<strong>and</strong>o casco ed occhialoni a cavalcioni di un’enorme<br />

motocicletta con un sidecar nero. Tutto intorno a lui, altre<br />

persone scendevano dalle scope e, in <strong>due</strong> casi, da<br />

scheletriche cavalcature con le ali nere.<br />

Spalanc<strong>and</strong>o di colpo la porta sul retro, <strong>Harry</strong> si<br />

precipitò verso di loro. Lo accolse un grido collettivo di<br />

saluto mentre Hermione gli gettava le braccia al collo,<br />

Ron gli dava pacche sulla schiena ed Hagrid diceva “Ci va<br />

tutto bene, <strong>Harry</strong>? Pronto ad <strong>and</strong>arci via?”


J. K. Rowling<br />

“Senz’altro,” disse <strong>Harry</strong>, distribuendo sguardi<br />

raggianti a tutti loro. “Ma non mi aspettavo così tanti di<br />

voi!”<br />

“Il piano è cambiato,” ringhiò Malocchio, che portava<br />

<strong>due</strong> enormi sacchi rigonfi e <strong>il</strong> cui occhio magico girava dal<br />

cielo che si oscurava, alla casa, al giardino con una<br />

velocità da dare <strong>il</strong> capogiro.<br />

“Andiamo al coperto prima di parlarne.”<br />

<strong>Harry</strong> li guidò tutti in cucina dove, ridendo e<br />

ciarl<strong>and</strong>o, si sistemarono sulle sedie, si sedettero sulle<br />

scint<strong>il</strong>lanti superfici da lavoro di zia Petunia, o si appoggiarono<br />

ai suoi elettrodomestici immacolati… Ron, alto e<br />

allampanato. Hermione, coi suoi capelli cespugliosi legati<br />

dietro in una lunga treccia. Fred e George, con lo stesso<br />

identico sogghigno. B<strong>il</strong>l, profondamente sfregiato e coi<br />

capelli lunghi. Il signor Weasley, con <strong>il</strong> viso gent<strong>il</strong>e, la<br />

calvizie incipiente, gli occhiali un po’ di traverso.<br />

Malocchio, consumato dalle tante battaglie, una sola<br />

gamba, <strong>il</strong> suo occhio magico di un blu br<strong>il</strong>lante che<br />

ronzava nell’orbita. Tonks, i cui capelli corti erano <strong>della</strong><br />

sua tonalità preferita di rosa br<strong>il</strong>lante. Lupin, più grigio,<br />

più segnato. Fleur, snella e bellissima, coi suoi lunghi<br />

capelli biondoargento.<br />

Kingsley, calvo e con le spalle larghe. Hagrid, con<br />

barba e capelli incolti, in piedi tutto curvo per e<strong>vita</strong>re di<br />

sbattere la testa contro <strong>il</strong> soffitto. Infine Mundungus<br />

Fletcher, piccolo, sporco e dall’aria colpevole, coi suoi<br />

occhi all’ingiù come quelli di un basset-hound e i capelli<br />

arruffati.<br />

Il cuore di <strong>Harry</strong> sembrava esp<strong>and</strong>ersi e br<strong>il</strong>lare alla<br />

loro vista. Sentiva di volere un bene incredib<strong>il</strong>e a tutti<br />

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<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

loro, perfino a Mundungus, che aveva cercato di strozzare<br />

l’ultima volta che si erano incontrati.<br />

“Kingsley, non ti stavi occup<strong>and</strong>o del Primo Ministro<br />

babbano?” disse attraverso la stanza.<br />

“Può fare a meno di me per una notte,” disse<br />

Kingsley, “Tu sei più importante.”<br />

“<strong>Harry</strong>, indovina un po’?” disse Tonks appollaiata in<br />

cima alla lavatrice, e agitò la mano sinistra verso di lui. Vi<br />

br<strong>il</strong>lava un anello.<br />

“Vi siete sposati?” gridò <strong>Harry</strong>, con lo sguardo che<br />

<strong>and</strong>ava da lei a Lupin.<br />

“Mi dispiace che tu non abbia potuto partecipare,<br />

<strong>Harry</strong>, è stato fatto molto in s<strong>il</strong>enzio.”<br />

“È fantastico, congrat…”<br />

“Va bene, va bene, avremo tempo per gli aggiornamenti<br />

intimi più tardi,” ruggì Moody soverchi<strong>and</strong>o <strong>il</strong><br />

tumulto, e la cucina si fece s<strong>il</strong>enziosa. Moody lasciò<br />

cadere i sacchi ai propri piedi e si rivolse ad <strong>Harry</strong>. “Come<br />

Dedalus forse ti ha detto, abbiamo dovuto abb<strong>and</strong>onare <strong>il</strong><br />

piano A.<br />

Pius Thicknesse è passato dall’altra parte, <strong>il</strong> che è per<br />

noi un grosso problema. Ha proibito, pena la prigione, di<br />

connettere questa casa alla Metropolvere, di mettervi una<br />

Passaporta, Materializzarsi o Smaterializzarsi nei dintorni.<br />

Tutto fatto in nome <strong>della</strong> tua protezione, per impedire a<br />

Tu-Sai-Chi di arrivare a te. Del tutto privo di senso, visto<br />

che lo fa già l’incantesimo di tua madre. Quello che ha<br />

fatto veramente è impedirti di <strong>and</strong>artene da questo posto in<br />

maniera sicura.”<br />

“Secondo problema: sei minorenne, <strong>il</strong> che significa<br />

che hai ancora la Traccia su di te.”


J. K. Rowling<br />

“Io non…”<br />

“La Traccia, la Traccia!” disse Malocchio con impazienza.<br />

“L’incantesimo che rivela attività magica intorno<br />

ai minori di 17 anni, <strong>il</strong> modo in cui <strong>il</strong> Ministero scopre le<br />

magie minor<strong>il</strong>i! Se tu, o chiunque intorno a te, lancia un<br />

incantesimo per portarti via di qua, Thicknesse lo saprà, e<br />

anche i Mangiamorte.<br />

“Non possiamo aspettare l’estinzione <strong>della</strong> Traccia,<br />

perché nell’istante in cui compirai 17 anni perderai ogni<br />

protezione avuta da tua madre. In breve, Pius Thicknesse<br />

pensa di averti incastrato proprio per bene.”<br />

<strong>Harry</strong> non poteva fare a meno di essere d’accordo con<br />

lo sconosciuto Thicknesse.<br />

“E così cosa faremo?”<br />

“Useremo gli unici mezzi di trasporto che ci sono<br />

rimasti, gli unici che la Traccia non può rivelare, perché<br />

non abbiamo bisogno di fare incantesimi per usarli: scope,<br />

Thestral, e la moto di Hagrid.”<br />

<strong>Harry</strong> si rendeva conto dei rischi di questo piano.<br />

Trattenne la lingua, in ogni caso, per dare a Malocchio la<br />

possib<strong>il</strong>ità di parlarne.<br />

“Ora, l’incantesimo di tua madre può interrompersi<br />

solo in <strong>due</strong> situazioni: qu<strong>and</strong>o diventi maggiorenne, o”<br />

Moody indicò con un gesto la cucina dove stavano<br />

“qu<strong>and</strong>o non puoi più chiamare «casa» questo posto. Tu<br />

ed i tuoi zii prenderete strade separate stanotte, nella piena<br />

consapevolezza che non tornerete più a vivere insieme,<br />

giusto?”<br />

<strong>Harry</strong> annuì.<br />

“Quindi stavolta, qu<strong>and</strong>o te ne <strong>and</strong>rai, non ci sarà più<br />

ritorno e l’incantesimo si spezzerà appena uscirai dal suo<br />

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62<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

raggio d’azione. Stiamo facendo la scelta di spezzarlo in<br />

anticipo perché l’alternativa sarebbe aspettare che Tu-Sai-<br />

Chi venga a prenderti nel momento stesso in cui compirai<br />

diciassette anni.<br />

“La sola cosa che abbiamo a nostro favore è che Tu-<br />

Sai-Chi non sa che ti spostiamo stanotte. Abbiamo lasciato<br />

trapelare una falsa traccia al Ministero. Loro pensano che<br />

tu non parta fino al trenta. In ogni caso, abbiamo a che<br />

fare con Tu-Sai-Chi, quindi non è che possiamo fare<br />

affidamento soltanto sul fatto che lui sappia una data<br />

sbagliata. Deve avere piazzato un paio di Mangiamorte a<br />

pattugliare <strong>il</strong> cielo in questa zona, in generale, nel caso<br />

serva. Per questo motivo, abbiamo elaborato ogni<br />

protezione che siamo stati in grado di mettere in atto, a<br />

una dozzina di case. Tutte hanno l’aria di poter essere <strong>il</strong><br />

posto dove ti nasconderemo, tutte hanno qualche<br />

collegamento con l’Ordine: casa mia, quella di Kingsley,<br />

quella <strong>della</strong> zia di Molly, Muriel… ti sei fatto un’idea.”<br />

“Sì,” disse <strong>Harry</strong>, non del tutto sinceramente, poiché<br />

era cosciente dell’esistenza di un grosso buco in quel<br />

piano.<br />

“Tu <strong>and</strong>rai dai genitori di Tonks. Una volta che sarai<br />

entro i confini degli incantesimi protettivi che abbiamo<br />

messo sulla casa, potrai usare una Passaporta per la Tana.<br />

Dom<strong>and</strong>e?”<br />

“Ehm… Sì,” disse <strong>Harry</strong>. “Forse all’inizio non<br />

sapranno verso quale delle dodici case sicure mi dirigerò,<br />

ma non sarà un po’ ovvio una volta che“ – fece un rapido<br />

calcolo mentale – “quattordici di noi prenderanno <strong>il</strong> volo<br />

verso casa dei genitori di Tonks?”


J. K. Rowling<br />

“Ah,” disse Moody, “ho dimenticato di spiegarti <strong>il</strong><br />

punto chiave. Non ci saranno quattordici di noi in volo<br />

verso la casa dei genitori di Tonks. Ci saranno sette <strong>Harry</strong><br />

<strong>Potter</strong> in volo nei cieli, stanotte, ognuno con un<br />

compagno, ognuno diretto verso una differente casa<br />

sicura.”<br />

In quel momento Moody estrasse, da sotto <strong>il</strong> mantello,<br />

una fiaschetta di qualcosa che sembrava fango. Non ci fu<br />

bisogno che dicesse altro. <strong>Harry</strong> capì <strong>il</strong> resto del piano<br />

immediatamente.<br />

“No!” urlò, e la sua voce echeggiò in tutta la cucina.<br />

“Niente affatto!”<br />

“Ve l’avevo detto che l’avrebbe presa così,” disse<br />

Hermione con una punta di compiacimento.<br />

“Se pensate che lascerò che sei persone rischino la<br />

<strong>vita</strong>…!”<br />

“… perché sarebbe la prima volta, per tutti noi,” disse<br />

Ron.<br />

“Stavolta è diverso, far finta di essere me…”<br />

“Beh, nessuno di noi lo desidera veramente, <strong>Harry</strong>,”<br />

disse Fred con convinzione. “Immagina se qualcosa<br />

<strong>and</strong>asse storto e restassimo per sempre uno sfregiato pelle<br />

e ossa!”<br />

<strong>Harry</strong> non sorrise.<br />

“Non potete farlo se io non collaboro, avete bisogno<br />

che vi dia un po’ di capelli.”<br />

“Beh, ecco naufragare <strong>il</strong> piano,” disse George. “Non<br />

c’è alcuna possib<strong>il</strong>ità, ovviamente, che tutti insieme<br />

riusciamo a strapparti un po’ di capelli senza la tua<br />

collaborazione.”<br />

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64<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Già, tredici di noi contro un tipetto che non può usare<br />

la magia. Non abbiamo possib<strong>il</strong>ità,” aggiunse Fred.<br />

“Buffo,” disse <strong>Harry</strong>. “Proprio divertente.”<br />

“Se dobbiamo ricorrere alla forza, lo faremo,” ringhiò<br />

Moody, l’occhio magico che fremeva leggermente<br />

nell’orbita mentre fissava <strong>Harry</strong>. “Qui sono tutti<br />

maggiorenni, <strong>Harry</strong>, e sono tutti disposti a correre <strong>il</strong><br />

rischio.”<br />

Mundungus scrollò le spalle e fece una smorfia.<br />

L’occhio magico scartò di lato per fissarlo attraverso <strong>il</strong><br />

lato <strong>della</strong> testa di Moody.<br />

“Non discutiamo oltre. Il tempo passa. Voglio un po’<br />

dei tuoi capelli, ragazzo, adesso.”<br />

“Ma è una follia, non c’è bisogno…”<br />

“Non c’è bisogno!” ringhiò Moody. “Con Tu-Sai-Chi<br />

là fuori e mezzo Ministero dalla sua parte? <strong>Potter</strong>, se<br />

siamo fortunati avrà ingoiato l’esca fasulla e starà<br />

progett<strong>and</strong>o di tenderti un’imboscata <strong>il</strong> trenta, ma sarebbe<br />

pazzo a non avere un Mangiamorte o <strong>due</strong> a tenere gli<br />

occhi aperti, è quello che farei io. Possono non essere in<br />

grado di raggiungere te o questa casa finché l’incantesimo<br />

di tua madre regge, ma sta per spezzarsi e conoscono la<br />

posizione approssimativa del luogo. La nostra unica<br />

possib<strong>il</strong>ità è usare dei falsi bersagli. Perfino Tu-Sai-Chi<br />

non può dividersi in sette.”<br />

<strong>Harry</strong> incrociò lo sguardo di Hermione e distolse<br />

immediatamente gli occhi.<br />

“Allora, <strong>Potter</strong>, un po’ dei tuoi capelli, per favore!”<br />

<strong>Harry</strong> lanciò uno sguardo a Ron, che gli fece una<br />

smorfia come per dire fallo-e-basta.<br />

“Adesso!” latrò Moody.


J. K. Rowling<br />

Con tutti i loro occhi addosso, <strong>Harry</strong> allungò una<br />

mano fino in cima alla testa, afferrò un ciuffo di capelli, e<br />

tirò.<br />

“Bene,” disse Moody, mentre zoppicava in avanti<br />

togliendo <strong>il</strong> tappo dalla fiaschetta di Pozione. “Dritto qui<br />

dentro, per favore.”<br />

<strong>Harry</strong> lasciò cadere i capelli nel liquido fangoso. Nel<br />

momento in cui toccarono la sua superficie, la pozione<br />

schiumò e fumò e poi, tutto in un colpo, diventò di un<br />

chiaro e br<strong>il</strong>lante color oro.<br />

“Ooh, hai un aspetto molto più attraente di Tiger e<br />

Goyle, <strong>Harry</strong>,” disse Hermione, prima di accorgersi delle<br />

sopracciglia alzate di Ron, arrossire leggermente e continuare,<br />

“Oh, sai cosa intendo: la pozione di Goyle<br />

sembrava un ammasso di ectoplasmi melmosi!”<br />

“Bene allora, i falsi <strong>Potter</strong> si allineino qui, per favore,”<br />

disse Moody.<br />

Ron, Hermione, Fred, George e Fleur si allinearono<br />

davanti al luccicante lavello di zia Petunia.<br />

“Ne manca uno,” disse Lupin.<br />

“Qui,” disse Hagrid burberamente, e sollevò<br />

Mundungus per la collottola lasci<strong>and</strong>olo cadere accanto a<br />

Fleur, che arricciò esplicitamente <strong>il</strong> naso e si spostò in<br />

modo da trovarsi, invece, tra Fred e George.<br />

“Ve l’ho detto, preferirei piuttosto essere un protettore,”<br />

disse Mundungus.<br />

“Taci,” ringhiò Moody. “Come ti ho già spiegato,<br />

verme smidollato, qualsiasi Mangiamorte incontriamo<br />

mirerà a catturare <strong>Potter</strong>, non a ucciderlo. S<strong>il</strong>ente ha<br />

sempre detto che Tu-Sai-Chi avrebbe voluto finire <strong>Potter</strong><br />

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66<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

personalmente. Saranno i protettori che avranno più da<br />

preoccuparsi, i Mangiamorte mireranno per ucciderli.”<br />

Mundungus non sembrò particolarmente rassicurato,<br />

ma Moody stava già tir<strong>and</strong>o fuori, dall’interno del<br />

mantello, una mezza dozzina di bicchieri gr<strong>and</strong>i come<br />

portauova che distribuì prima di versarvi un po’ di<br />

Pozione Polisucco.<br />

“Tutti insieme, allora…”<br />

Ron, Hermione, Fred, George, Fleur e Mundungus<br />

bevvero. Tutti loro boccheggiarono e fecero smorfie<br />

mentre ingoiavano la Pozione. Le loro fattezze cominciarono<br />

immediatamente a ribollire e a distorcersi come cera<br />

calda. Hermione e Mundungus crescevano a vista<br />

d’occhio. Ron, Fred e George rimpicciolivano e i loro<br />

capelli si scurivano, mentre quelli di Hermione e Fleur<br />

sembravano rientrare rapidamente nel cranio.<br />

Moody, del tutto indifferente, in quel momento era<br />

occupato ad allentare i lacci che chiudevano i gr<strong>and</strong>i<br />

sacchi che aveva portato con sé. Qu<strong>and</strong>o si rialzò, avanti a<br />

lui c’erano sei <strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> che boccheggiavano ed<br />

ansimavano. Fred e George si voltarono l’uno verso l’altro<br />

e dissero insieme, “Wow… Siamo identici!”<br />

"Non so, credo di essere comunque più carino io,"<br />

disse Fred esamin<strong>and</strong>o <strong>il</strong> proprio riflesso nel bollitore.<br />

“Bah,” disse Fleur, specchi<strong>and</strong>osi nello sportello del<br />

forno a microonde. “B<strong>il</strong>l, non guardarmi… Sono<br />

orrenda!”<br />

“Per quelli con i vestiti un tantino abbondanti, ne ho<br />

di più piccoli qui,” disse Moody, indic<strong>and</strong>o <strong>il</strong> primo sacco,<br />

“e viceversa. Non dimenticate gli occhiali, ce ne sono sei


J. K. Rowling<br />

paia nella tasca laterale. E qu<strong>and</strong>o sarete vestiti, i bagagli<br />

sono nell’altro sacco.”<br />

Il vero <strong>Harry</strong> pensò che questa poteva ben essere la<br />

cosa più bizzarra che avesse mai visto, eppure ne aveva<br />

viste di cose estremamente strane. Osservò i suoi sei sosia<br />

mentre rovistavano nei sacchi gett<strong>and</strong>o tutto all’aria, si<br />

mettevano gli occhiali, mettevano di lato le loro cose.<br />

Ebbe voglia di chieder loro di mostrare un po’ più di<br />

rispetto per la sua privacy qu<strong>and</strong>o iniziarono a spogliarsi<br />

impudentemente, evidentemente più a loro agio nel<br />

mostrare <strong>il</strong> suo corpo di quanto sarebbero stati nel<br />

mostrare <strong>il</strong> proprio.<br />

“Sapevo che Ginny mentiva su quel tatuaggio,” disse<br />

Ron, guard<strong>and</strong>osi <strong>il</strong> petto nudo.<br />

“<strong>Harry</strong>, la tua vista è veramente terrib<strong>il</strong>e,” disse<br />

Hermione, nel mettersi gli occhiali.<br />

Una volta vestiti, i falsi <strong>Harry</strong> presero dal secondo<br />

sacco zaini e gabbie di gufi, ognuna contenente una civetta<br />

delle nevi impagliata.<br />

“Bene,” disse Moody, qu<strong>and</strong>o finalmente ebbe di<br />

fronte sette <strong>Harry</strong> vestiti, con gli occhiali e carichi di<br />

bagagli. “Le coppie saranno le seguenti: Mundungus<br />

viaggerà con me, sulla scopa…”<br />

“Perché sono con te?” grugnì l’<strong>Harry</strong> più vicino alla<br />

porta sul retro.<br />

“Perché tu sei quello che ha bisogno di essere sorvegliato,”<br />

ringhiò Moody, ed effettivamente <strong>il</strong> suo occhio<br />

magico non si mosse da Mundungus mentre continuava,<br />

“Arthur e Fred…<br />

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<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Io sono George,” disse <strong>il</strong> gemello che Moody stava<br />

indic<strong>and</strong>o. “Non riesci a distinguerci nemmeno qu<strong>and</strong>o<br />

siamo <strong>Harry</strong>?”<br />

“Scusa, George…”<br />

“Ti sto solo prendendo in giro, in verità sono Fred…”<br />

“Basta fare casino!” ringhiò Moody. “L’altro, George<br />

o Fred o chiunque tu sia, tu sei con Remus. Signorina<br />

Delacour…”<br />

“Prendo io Fleur su un Thestral,” disse B<strong>il</strong>l. “Non è<br />

che le piacciano così tanto le scope.”<br />

Fleur gli <strong>and</strong>ò al fianco, lanci<strong>and</strong>ogli uno sguardo<br />

svenevole e serv<strong>il</strong>e tanto che <strong>Harry</strong> si augurò con tutto <strong>il</strong><br />

cuore che non apparisse mai più sul proprio viso.<br />

“La signorina Granger con Kingsley, anche loro con<br />

un Thestral…”<br />

Hermione sembrò rassicurata mentre rispondeva al<br />

sorriso di Kingsley. <strong>Harry</strong> sapeva che anche Hermione<br />

non si sentiva sicura su una scopa.<br />

“Rimaniamo noi <strong>due</strong>, Ron!” disse Tonks allegramente,<br />

rovesci<strong>and</strong>o un vaso con una piantina nel fargli un<br />

cenno.<br />

Ron non sembrò tanto soddisfatto quanto lo era stata<br />

Hermione.<br />

“E tu ci stai con me, <strong>Harry</strong>. Ti sta bene?” disse<br />

Hagrid, sembr<strong>and</strong>o un po’ ansioso. “Staremo sulla moto,<br />

scope e Thestral non mi ci possono reggere <strong>il</strong> mio, di peso,<br />

ce lo sai. Non che ci resta spazio sul sellino con io sopra,<br />

però, quindi tu ti ci piazzerai nel sidecarro.”<br />

“Gr<strong>and</strong>e,” disse <strong>Harry</strong>, non del tutto sinceramente.<br />

“Pensiamo che i Mangiamorte si aspettino che tu sia<br />

su una scopa,” disse Moody, che sembrò indovinare lo


J. K. Rowling<br />

stato d’animo di <strong>Harry</strong>. “Piton ha avuto tempo in abbondanza<br />

per dire loro tutto ciò che ti riguarda e che non<br />

aveva mai detto prima, quindi se ci imbattiamo in qualche<br />

Mangiamorte, scommettiamo che sceglieranno uno di<br />

quelli che sembrano a loro agio su una scopa. Bene,<br />

allora,” continuò, leg<strong>and</strong>o <strong>il</strong> sacco con i vestiti dei falsi<br />

<strong>Potter</strong> e dirigendosi verso la porta sul retro, “partiamo fra<br />

tre minuti. Inut<strong>il</strong>e chiudere la porta sul retro, non terrà<br />

fuori i Mangiamorte qu<strong>and</strong>o verranno a controllare.<br />

Andiamo…”<br />

<strong>Harry</strong>, transit<strong>and</strong>o nell’ingresso, s’affrettò a raccogliere<br />

lo zaino, la Firebolt e la gabbia di Edvige, prima di<br />

unirsi agli altri nel giardino posteriore buio.<br />

Da ogni lato, scope si sollevavano in mano a<br />

qualcuno. Hermione era già stata aiutata da Kingsley a<br />

salire su un gr<strong>and</strong>e Thestral nero, e Fleur sull’altro da B<strong>il</strong>l.<br />

Hagrid era in piedi, pronto, su un lato <strong>della</strong> motocicletta e<br />

aveva indossato gli occhialoni.<br />

“È questa? È la moto di Sirius?”<br />

“Proprio quella,” disse Hagrid, guard<strong>and</strong>o raggiante in<br />

giù verso <strong>Harry</strong>. “L’ultima volta che te ci sei stato su,<br />

<strong>Harry</strong>, ti ci potevo tenere tutto in una mano!”<br />

<strong>Harry</strong> non poté fare a meno di sentirsi un po’ avv<strong>il</strong>ito,<br />

mentre entrava nel sidecar. Lo poneva molte decine di<br />

centimetri più in basso di chiunque altro. Ron sorrise<br />

compiaciuto vedendolo seduto lì come un bambino in un<br />

autoscontro. <strong>Harry</strong> inf<strong>il</strong>ò lo zaino e la scopa sotto i piedi e<br />

si ficcò la gabbia di Edvige fra le ginocchia. Stava molto<br />

scomodo.<br />

“Arthur ci si ha dato da fare un po’, con questa,” disse<br />

Hagrid, inconsapevole del disagio di <strong>Harry</strong>. Si sistemò a<br />

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<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

cavalcioni sulla motocicletta, che cigolò leggermente ed<br />

affondò di vari centimetri nel terreno. “Ci ha un po’ di<br />

trucchetti in giro per <strong>il</strong> manubrio, adesso. Quello è un’idea<br />

mia.”<br />

Puntò un grosso dito verso un bottone viola accanto al<br />

tachimetro.<br />

“Per favore, sii prudente, Hagrid.” disse <strong>il</strong> signor<br />

Weasley, che era in piedi accanto a loro, trattenendo la<br />

scopa. “Ancora non sono sicuro che fosse opportuno ed è<br />

certamente da usare soltanto nei casi di emergenza.”<br />

“Ci siamo, allora,” disse Moody. “Tutti pronti, per<br />

favore. Voglio che partiamo tutti esattamente nello stesso<br />

istante, o tutto l’effetto <strong>della</strong> diversione si perderà.”<br />

Annuirono facendo un cenno con le scope.<br />

“Tieniti stretto ora, Ron,” disse Tonks, ed <strong>Harry</strong> notò<br />

Ron sbirciare colpevolmente Lupin prima di circondarle i<br />

fianchi con le mani. Hagrid accese <strong>il</strong> motore <strong>della</strong><br />

motocicletta con un calcio. Questo ruggì come un drago, e<br />

<strong>il</strong> sidecar iniziò a vibrare.<br />

“Buona fortuna, a tutti quanti,” gridò Moody. “Ci<br />

vediamo tutti fra un’ora circa alla Tana. Al tre. Uno…<br />

<strong>due</strong>… TRE.”<br />

Ci fu un gran rombo dalla motocicletta ed <strong>Harry</strong> sentì<br />

<strong>il</strong> sidecar sobbalzare pericolosamente. Saliva nell’aria<br />

rapido, gli occhi che lacrimavano leggermente, i capelli<br />

che gli volavano via dal viso. Tutt’intorno anche le scope<br />

spiccavano <strong>il</strong> volo verso l’alto. La lunga coda nera di un<br />

Thestral passò oltre con un movimento di frusta. Le<br />

gambe, schiacciate nel sidecar dalla gabbia di Edvige e<br />

dallo zaino, erano già doloranti e iniziavano a formicolare.<br />

Il disagio era così gr<strong>and</strong>e che quasi dimenticò di dare


J. K. Rowling<br />

un’ultima occhiata al numero quattro di Privet Drive.<br />

Qu<strong>and</strong>o guardò fuori dal sidecar, non poteva più<br />

distinguere esattamente quale fosse. Presero quota,<br />

salendo sempre più in alto nel cielo…<br />

In un attimo si trovarono circondati, sbucati dal<br />

niente, dal vuoto. Almeno trenta figure incappucciate,<br />

sospese a mezz’aria, formavano un vasto cerchio nel cui<br />

centro erano volati i membri dell’Ordine, ignari…<br />

Grida, scoppi di luce verde da ogni lato. Hagrid cacciò<br />

un urlo e la motocicletta si rovesciò.<br />

<strong>Harry</strong> perse ogni senso <strong>della</strong> posizione. Luci delle<br />

strade sopra, grida tutt’intorno, si aggrappava disperatamente<br />

al sidecar. La gabbia di Edvige, la Firebolt e lo<br />

zaino gli sfuggirono dalle ginocchia…<br />

“No… EDVIGE!”<br />

La scopa scattò verso terra e riuscì per un pelo ad<br />

afferrare la cinghia dello zaino e <strong>il</strong> gancio <strong>della</strong> gabbia<br />

mentre la motocicletta si riportava nella giusta posizione.<br />

Un sollievo di un secondo, e poi un altro getto di luce<br />

verde. La civetta emise uno stridio acuto e cadde sul fondo<br />

<strong>della</strong> gabbia.<br />

“No… NO!”<br />

La motocicletta avanzò con un rombo. <strong>Harry</strong> intravide<br />

i Mangiamorte incappucciati sparpagliarsi mentre Hagrid<br />

attraversava <strong>il</strong> loro cerchio come un’esplosione.<br />

“Edvige… Edvige…”<br />

Ma la civetta giaceva immob<strong>il</strong>e e patetica come un<br />

giocattolo abb<strong>and</strong>onato sul fondo <strong>della</strong> gabbia. Non<br />

poteva rassegnarsi, <strong>il</strong> suo terrore per gli altri era assoluto.<br />

Lanciò un’occhiata alle spalle e vide una moltitudine di<br />

persone in movimento, eruzioni di luce verde, <strong>due</strong> coppie<br />

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<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

di persone a cavallo di scope schizzare in alto<br />

allontan<strong>and</strong>osi, ma non riuscì a capire chi fossero…<br />

“Hagrid, dobbiamo tornare indietro, dobbiamo tornare<br />

indietro!” gridò al di sopra del rombo tonante del motore,<br />

estraendo la bacchetta, ficc<strong>and</strong>o la gabbia di Edvige sul<br />

pavimento, rifiut<strong>and</strong>o di credere che fosse morta. “Hagrid,<br />

TORNA INDIETRO!”<br />

“Il mio compito ci è di portartici là sano e salvo,<br />

<strong>Harry</strong>!” gridò Hagrid, e aprì l’acceleratore.<br />

“Stop… STOP!” gridò <strong>Harry</strong>. Ma qu<strong>and</strong>o guardò di<br />

nuovo indietro, <strong>due</strong> getti di luce verde gli sfiorarono<br />

l’orecchio sinistro. Quattro Mangiamorte si erano separati<br />

dal cerchio e li stavano inseguendo, mir<strong>and</strong>o alla larga<br />

schiena di Hagrid. Questi scartò, ma i Mangiamorte<br />

tenevano <strong>il</strong> passo <strong>della</strong> motocicletta. Altre maledizioni<br />

furono scagliate da dietro ed <strong>Harry</strong> dovette chinarsi<br />

profondamente nel sidecar per e<strong>vita</strong>rle. Contorcendosi<br />

all’indietro, gridò “Stupeficium!” ed un lampo di luce<br />

rossa scaturì dalla bacchetta spacc<strong>and</strong>o <strong>il</strong> gruppo dei<br />

quattro Mangiamorte inseguitori che si sparpagliarono per<br />

e<strong>vita</strong>rlo.<br />

“Resisti, <strong>Harry</strong>, questo li sistemerà!” ruggì Hagrid, ed<br />

<strong>Harry</strong> guardò su appena in tempo per vedere Hagrid<br />

pigiare con forza, con una delle grosse dita, un bottone<br />

verde vicino alla spia <strong>della</strong> benzina.<br />

Un muro, un solido muro nero, scaturì dal tubo di<br />

scarico. Allung<strong>and</strong>o <strong>il</strong> collo, <strong>Harry</strong> lo vide prendere forma<br />

a mezz’aria. Tre dei Mangiamorte scartarono e lo<br />

e<strong>vita</strong>rono, ma <strong>il</strong> quarto non fu così fortunato. Vi scomparve<br />

dietro, per poi ricomparire mentre cadeva come un<br />

macigno con la scopa ridotta in schegge. Uno dei suoi


J. K. Rowling<br />

compagni rallentò per salvarlo, ma lui e <strong>il</strong> muro nato dal<br />

nulla furono inghiottiti dall’oscurità mentre Hagrid si<br />

piegava sul manubrio ed accelerava.<br />

Altre Maledizioni che Uccidono passarono ai lati <strong>della</strong><br />

testa di <strong>Harry</strong>, provenienti dalle bacchette dei <strong>due</strong><br />

Mangiamorte rimanenti. Miravano ad Hagrid. <strong>Harry</strong><br />

rispose con ulteriori Schiantesimi.<br />

Rosso e verde entrarono in collisione a mezz’aria in<br />

una pioggia di scint<strong>il</strong>le multicolori ed <strong>Harry</strong> si ritrovò a<br />

pensare ai fuochi d’artificio e ai babbani, sotto di loro, che<br />

non avrebbero avuto idea di cosa stesse accadendo…<br />

“Ci stiamo di nuovo, <strong>Harry</strong>, trattieniti!” gridò Hagrid,<br />

e colpì un altro bottone. Questa volta una gr<strong>and</strong>e rete<br />

apparve dagli scarichi <strong>della</strong> moto, ma i Mangiamorte<br />

erano pronti. Non solo scartarono per e<strong>vita</strong>rla, ma <strong>il</strong> loro<br />

compagno che aveva rallentato per salvare l’amico privo<br />

di sensi li aveva raggiunti. Sbucò improvvisamente<br />

dall’oscurità per cui, in quel momento, c’erano tre di loro<br />

ad inseguire la motocicletta, tutti intenti a spararle maledizioni.<br />

“Questo ci risolverà, <strong>Harry</strong>, tienitici stretto!” gridò<br />

Hagrid, ed <strong>Harry</strong> lo vide sbattere l’intera mano sul bottone<br />

viola accanto al tachimetro.<br />

Con un inequivocab<strong>il</strong>e ruggito mugghiante, fuoco di<br />

drago esplose fuori dagli scarichi, inc<strong>and</strong>escente ed<br />

azzurro, e la motocicletta scattò in avanti come un<br />

proiett<strong>il</strong>e con un suono di metallo sottoposto a torsione.<br />

<strong>Harry</strong> vide i Mangiamorte scartare fuori vista per e<strong>vita</strong>re<br />

la scia di fuoco mortale, ed allo stesso tempo sentì <strong>il</strong><br />

sidecar osc<strong>il</strong>lare sinistramente, le giunzioni metalliche che<br />

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<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

lo tenevano unito alla motocicletta si erano allentate sotto<br />

la forza dell’accelerazione.<br />

“Va tutto bene, <strong>Harry</strong>, non preoccuparti!” muggì<br />

Hagrid, che era stato gettato indietro sulla schiena<br />

dall’accelerazione. Nessuno guidava più e <strong>il</strong> sidecar<br />

cominciava a torcersi nella scia <strong>della</strong> motocicletta.<br />

“Mi ci penso io, <strong>Harry</strong>, non preoccupartici!” gridò<br />

Hagrid, e dalla tasca interna <strong>della</strong> giacca estrasse <strong>il</strong> suo<br />

ombrello a fiori.<br />

“Hagrid! No! Lascialo a me!”<br />

“REPARO!”<br />

Ci fu un botto assordante e <strong>il</strong> sidecar si separò<br />

completamente dalla motocicletta. <strong>Harry</strong> continuò in<br />

avanti, spinto dall’impeto del volo <strong>della</strong> motocicletta, poi<br />

<strong>il</strong> sidecar cominciò a perdere quota…<br />

Preso dalla disperazione <strong>Harry</strong> puntò la bacchetta<br />

verso <strong>il</strong> sidecar e gridò, “Wingardium Leviosa!”<br />

Il sidecar balzò come un tappo di spumante, ingovernab<strong>il</strong>e,<br />

ma almeno ancora in volo. Il sollievo durò solo una<br />

frazione di secondo, comunque, poiché altre maledizioni<br />

gli passarono accanto. I tre Mangiamorte si stavano<br />

avvicin<strong>and</strong>o.<br />

“Mi ci sto arriv<strong>and</strong>o, <strong>Harry</strong>!” gridò Hagrid<br />

nell’oscurità, ma <strong>Harry</strong> poteva sentire <strong>il</strong> sidecar iniziare a<br />

cadere di nuovo in picchiata. Rannicchi<strong>and</strong>osi più in basso<br />

che poté, puntò in mezzo alle figure che si avvicinavano e<br />

gridò, “Impedimenta!”<br />

L’incantesimo colpì al petto <strong>il</strong> Mangiamorte che era al<br />

centro. Per un momento l’uomo si allungò assurdamente<br />

con le braccia e le gambe a croce a mezz’aria, come se


J. K. Rowling<br />

avesse colpito un’invisib<strong>il</strong>e barriera. Uno dei suoi<br />

compagni non lo urtò per un pelo…<br />

In quel momento <strong>il</strong> sidecar cominciò a cadere sul<br />

serio, e <strong>il</strong> Mangiamorte rimasto lanciò un incantesimo<br />

talmente vicino ad <strong>Harry</strong>, che questi dovette piegarsi di<br />

scatto sotto l’orlo del sidecar, facendosi saltare un dente<br />

sul bordo del sed<strong>il</strong>e…<br />

“Arrivo, <strong>Harry</strong>, sto arriv<strong>and</strong>o!”<br />

Una grossa mano afferrò la parte posteriore dei vestiti<br />

di <strong>Harry</strong> e lo sollevò fuori dal sidecar che precipitava.<br />

<strong>Harry</strong> si tirò dietro lo zaino mentre si trascinava con uno<br />

sforzo sul sed<strong>il</strong>e <strong>della</strong> moto fino a ritrovarsi schiena contro<br />

schiena con Hagrid. Mentre scattavano verso l’alto, via dai<br />

<strong>due</strong> restanti Mangiamorte, <strong>Harry</strong> sputò sangue dalla<br />

bocca, puntò la bacchetta al sidecar in caduta libera, e<br />

gridò “Confringo!”<br />

Provò per Edvige una fitta atroce, che gli fece torcere<br />

le bu<strong>della</strong>, mentre <strong>il</strong> sidecar esplodeva.<br />

Il Mangiamorte che era nei paraggi dell’esplosione fu<br />

sbalzato dalla scopa e cadde fuori vista. Il suo compagno<br />

si ritirò e svanì.<br />

“<strong>Harry</strong>, mi ci dispiace, mi dispiace,” piagnucolò<br />

Hagrid, “Non avrei dovuto tentarci di aggiustarlo io ma –<br />

non avevoci spazio…”<br />

“Non è un problema, pensa solo a volare!” rispose<br />

<strong>Harry</strong> grid<strong>and</strong>o, mentre altri <strong>due</strong> Mangiamorte emergevano<br />

dall’oscurità, avvicin<strong>and</strong>osi.<br />

Mentre le maledizioni ricominciavano a sfrecciare<br />

nello spazio attorno, Hagrid scartava e zigzagava. <strong>Harry</strong><br />

sapeva che Hagrid non osava premere di nuovo <strong>il</strong> bottone<br />

del fuoco di drago, con <strong>Harry</strong> sistemato così<br />

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<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

precariamente. <strong>Harry</strong> lanciò Schiantesimi su Schiantesimi<br />

verso i loro inseguitori, tenendoli appena a distanza. Spedì<br />

loro un’altra fattura immob<strong>il</strong>izzante. Il Mangiamorte più<br />

vicino scartò per e<strong>vita</strong>rla, <strong>il</strong> cappuccio gli scivolò via e,<br />

alla luce dello Schiantesimo successivo, <strong>Harry</strong> vide <strong>il</strong> viso<br />

stranamente inespressivo di Stan Picchetto – Stan…<br />

“Expelliarmus!” gridò <strong>Harry</strong>.<br />

“È lui, è lui, è quello vero!”<br />

Il grido del Mangiamorte incappucciato raggiunse<br />

<strong>Harry</strong> persino al di sopra del tuono del motore <strong>della</strong><br />

motocicletta. L’istante successivo, entrambi gli inseguitori<br />

si erano ritirati ed erano scomparsi.<br />

“<strong>Harry</strong>, cosa è successo?” muggì Hagrid. “Dove ci<br />

sono <strong>and</strong>ati?”<br />

“Non lo so!”<br />

Ma <strong>Harry</strong> aveva paura. Il Mangiamorte incappucciato<br />

aveva gridato “è quello vero”. Come lo aveva capito?<br />

Guardò fisso intorno a sé l’oscurità apparentemente vuota<br />

e ne sentì la minaccia. Dov’erano finiti?<br />

S’arrampicò con difficoltà intorno al sed<strong>il</strong>e per<br />

guardare in avanti e si afferrò al dietro <strong>della</strong> giacca di<br />

Hagrid.<br />

“Hagrid, pigia di nuovo quel pulsante del fuoco di<br />

drago, <strong>and</strong>iamocene da qui!”<br />

“Tieniti stretto, allora, <strong>Harry</strong>!”<br />

Ci fu di nuovo un assordante rombo stridente e <strong>il</strong><br />

fuoco bianco-azzurro esplose dalla marmitta. <strong>Harry</strong> si<br />

sentì scivolare all’indietro, fuori da quel poco di sed<strong>il</strong>e di<br />

cui disponeva. Hagrid fu gettato all’indietro su di lui,<br />

mantenendo appena la presa sul manubrio…


J. K. Rowling<br />

“Credo che ce li abbiamo persi, <strong>Harry</strong>, penso che ce<br />

l’abbiamo fatta!” gridò Hagrid.<br />

Ma <strong>Harry</strong> non ne era convinto. La paura l’avvolse,<br />

mentre guardava a destra e a sinistra alla ricerca di inseguitori<br />

che, ne era sicuro, sarebbero arrivati… Perché si<br />

erano ritirati? Uno di loro aveva ancora una bacchetta… È<br />

lui… è quello vero… avevano detto appena aveva cercato<br />

di disarmare Stan…<br />

“Ci siamo quasi, <strong>Harry</strong>, ci siamo quasi riusciti!” urlò<br />

Hagrid.<br />

<strong>Harry</strong> sentì la motocicletta scendere un poco, anche se<br />

le luci sul terreno in basso sembravano remote come<br />

stelle.<br />

In quel momento la cicatrice sulla fronte gli bruciò<br />

come fuoco. Mentre appariva un Mangiamorte su ognuno<br />

dei lati <strong>della</strong> moto, <strong>due</strong> Maledizioni che Uccidono,<br />

scagliate da dietro, mancarono <strong>Harry</strong> per pochi<br />

m<strong>il</strong>limetri…<br />

E in quel momento <strong>Harry</strong> lo vide. Voldemort volava<br />

come fumo sulle ali del vento, senza scopa o Thestral a<br />

sostenerlo, <strong>il</strong> volto sim<strong>il</strong>e a quello di un serpente che<br />

br<strong>il</strong>lava nell’oscurità, le dita bianche che alzavano<br />

nuovamente la bacchetta…<br />

Hagrid si lasciò sfuggire un muggito di paura e indirizzò<br />

la moto in un tuffo verticale. Tenendosi afferrato<br />

disperatamente, <strong>Harry</strong> spedì Schiantesimi a caso attraverso<br />

la notte turbinante. Vide un corpo volare al di là di<br />

sé e seppe di averne colpito uno, ma in quel momento<br />

sentì uno scoppio e vide scint<strong>il</strong>le fuoriuscire dal motore.<br />

La motocicletta cadde a spirale nell’aria, completamente<br />

fuori controllo…<br />

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78<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Getti di luce verde li oltrepassarono nuovamente.<br />

<strong>Harry</strong> non aveva idea di dove fossero l’alto e <strong>il</strong> basso. La<br />

cicatrice gli bruciava ancora. S’aspettava di morire a ogni<br />

secondo. Una figura incappucciata era a pochi metri da<br />

loro, lo vide alzare <strong>il</strong> braccio…<br />

“NO!”<br />

Con un grido furioso, Hagrid si era lanciato dalla<br />

motocicletta sul Mangiamorte. Con orrore, <strong>Harry</strong> vide<br />

entrambi, Hagrid e <strong>il</strong> Mangiamorte, cadere fuori vista, <strong>il</strong><br />

loro peso combinato era troppo per la scopa…<br />

Mantenendo appena la presa sulla motocicletta con le<br />

ginocchia, <strong>Harry</strong> sentì Voldemort gridare “È mio!”<br />

Era finita. Non poteva vedere o sentire dove fosse<br />

Voldemort. Intravide un altro Mangiamorte sfrecciare via<br />

per togliersi di mezzo e udì, “Avada…”<br />

Mentre <strong>il</strong> dolore <strong>della</strong> cicatrice forzava gli occhi a<br />

chiudersi, la bacchetta agì di propria volontà.<br />

La sentì torcere la mano come un potentissimo<br />

magnete, vide un getto di fuoco dorato attraverso le<br />

palpebre semichiuse, udì un crack e un grido di furore. Il<br />

Mangiamorte rimasto gridò. Voldemort urlò, “NO!” In<br />

qualche modo, <strong>Harry</strong> si trovò col naso a pochi centimetri<br />

dal bottone del fuoco di drago. Lo colpì con la mano libera<br />

dalla bacchetta e la motocicletta eruttò altre fiamme<br />

nell’aria, precipit<strong>and</strong>o dritta verso <strong>il</strong> suolo.<br />

“Hagrid!” Chiamò <strong>Harry</strong>, tenendosi disperatamente<br />

alla moto. “Hagrid… accio Hagrid!”<br />

La moto accelerò, risucchiata verso <strong>il</strong> terreno. Col<br />

viso al livello del manubrio, <strong>Harry</strong> non poteva vedere<br />

nulla tranne luci distanti che si avvicinavano sempre più.


J. K. Rowling<br />

Era sul punto di sfracellarsi al suolo e non c’era nulla che<br />

potesse fare. Da dietro le spalle provenne un altro grido.<br />

“La tua bacchetta, Selwyn, dammi la tua bacchetta!”<br />

Sentì Voldemort prima di vederlo. Guard<strong>and</strong>o di lato,<br />

lo fissò negli occhi rossi e fu certo che sarebbero stati<br />

l’ultima cosa che avrebbe mai visto. Voldemort che si<br />

preparava a maledirlo un’altra volta...<br />

E in quel momento Voldemort svanì. <strong>Harry</strong> guardò<br />

giù e vide Hagrid con le braccia spalancate sul terreno<br />

sotto di sé. Tirò forte <strong>il</strong> manubrio per e<strong>vita</strong>re di colpirlo,<br />

cercò a tentoni <strong>il</strong> freno, ma con un fracasso da spaccare le<br />

orecchie e far tremare la terra, si schiantò in un laghetto<br />

fangoso.<br />

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80<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

CAPITOLO CINQUE<br />

LA CADUTA DEL<br />

GUERRIERO<br />

“Hagrid?”<br />

<strong>Harry</strong> lottò per tirarsi fuori dai detriti di metallo e<br />

pellame che lo bloccavano. Le mani gli affondarono di<br />

qualche centimetro nell’acqua fangosa mentre cercava di<br />

alzarsi. Non riusciva a capire dove fosse finito Voldemort<br />

e si aspettava di vederlo sbucare dall’oscurità da un<br />

momento all’altro. Qualcosa di caldo e umido gli<br />

gocciolava dal mento e dalla fronte. Strisciò fuori dallo<br />

stagno e inciampò in una massa gr<strong>and</strong>e e scura sul terreno:<br />

Hagrid.<br />

“Hagrid? Hagrid, parlami...”<br />

Ma la massa scura non si mosse.


J. K. Rowling<br />

“Chi è là? È <strong>Potter</strong>? Sei <strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong>?”<br />

<strong>Harry</strong> non riconobbe la voce dell’uomo. Poi una donna<br />

gridò. “Sono precipitati, Ted! Precipitati in giardino!”<br />

Ad <strong>Harry</strong> girava la testa.<br />

“Hagrid,” ripeté intontito, gli si piegarono le ginocchia.<br />

La prima cosa che percepì subito dopo, fu accorgersi<br />

di essere disteso su quelli che gli sembrarono dei cuscini,<br />

con una sensazione di bruciore alle costole e al braccio<br />

destro.<br />

Il dente mancante gli era stato fatto ricrescere. La<br />

cicatrice sulla fronte pulsava ancora.<br />

“Hagrid?”<br />

Aprì gli occhi e s’accorse di essere sdraiato su un<br />

divano in un ignoto salotto rischiarato da lampade. Lo<br />

zaino era poggiato sul pavimento a breve distanza, umido<br />

e sporco di fango. Un uomo biondo e dalla pancia prominente<br />

fissava <strong>Harry</strong> ansioso.<br />

“Hagrid sta bene, ragazzo,” disse l’uomo, “mia moglie<br />

gli sta d<strong>and</strong>o una controllata in questo momento. Come ti<br />

senti? Qualcos’altro di rotto? Ti ho sistemato le costole, <strong>il</strong><br />

dente e <strong>il</strong> braccio. Io sono Ted, ad ogni modo, Ted<br />

Tonks… <strong>il</strong> padre di Dora.”<br />

<strong>Harry</strong> si alzò troppo rapidamente. Le luci gli esplosero<br />

davanti agli occhi e gli vennero nausea e vertigini.<br />

“Voldemort…”<br />

“Lascia stare, per ora,” disse Ted Tonks poggi<strong>and</strong>o<br />

una mano sulla spalla di <strong>Harry</strong> e spingendolo indietro sui<br />

cuscini. “Hai appena preso una brutta botta. Cos’è successo,<br />

comunque? Qualcosa è <strong>and</strong>ato storto con la moto-<br />

81


82<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

cicletta? Arthur Weasley ha di nuovo superato sé stesso,<br />

lui e i suoi congegni Babbani?”<br />

“No,” disse <strong>Harry</strong>, mentre la cicatrice gli pulsava<br />

come una ferita aperta. “Mangiamorte, a frotte… ci hanno<br />

dato la caccia…”<br />

“Mangiamorte?” disse Ted bruscamente. “Cosa intendi<br />

con Mangiamorte? Pensavo non sapessero che saresti stato<br />

spostato questa notte, pensavo…”<br />

“Lo sapevano,” disse <strong>Harry</strong>.<br />

Ted Tonks alzò lo sguardo al soffitto come se, attraverso<br />

quello, potesse vedere <strong>il</strong> cielo.<br />

“Beh, sappiamo che i nostri incantesimi protettivi<br />

reggono, dunque, giusto? Non riusciranno a entrare da<br />

nessuna direzione per un raggio di un centinaio di metri<br />

tutt’intorno.<br />

<strong>Harry</strong>, in quel momento, capì perché Voldemort era<br />

svanito. Si era fermato nel punto in cui la motocicletta<br />

aveva oltrepassato la barriera di incantesimi creata<br />

dall’Ordine. Sperava solo che continuassero a funzionare.<br />

Immaginava Voldemort ad un centinaio di metri sopra di<br />

loro, mentre loro chiacchieravano, alla ricerca di un modo<br />

per penetrare quella che <strong>Harry</strong> si raffigurava come una<br />

gr<strong>and</strong>e bolla trasparente.<br />

Mise giù le gambe dal divano. Aveva bisogno di<br />

vedere Hagrid con i suoi occhi prima di poter credere che<br />

fosse vivo. S’era a malapena alzato in piedi, comunque,<br />

qu<strong>and</strong>o si aprì una porta e Hagrid vi s’inf<strong>il</strong>ò attraverso, <strong>il</strong><br />

volto coperto di fango e sangue, zoppic<strong>and</strong>o un po’, ma<br />

miracolosamente vivo.<br />

“<strong>Harry</strong>!”


J. K. Rowling<br />

Urt<strong>and</strong>o <strong>due</strong> delicati tavolini e una pianta di aspidistra,<br />

attraversò <strong>il</strong> pavimento tra di essi con <strong>due</strong> passi e strinse<br />

<strong>Harry</strong> in un abbraccio che quasi gli spezzò le costole<br />

appena riparate. “Accidenti, <strong>Harry</strong>, come ti ci sei cavato<br />

fuori da quell’affare? Pensavo che eravamo tutti e <strong>due</strong><br />

spacciati, io e tu.”<br />

“Sì, anche io. Non ci posso credere che…”<br />

<strong>Harry</strong> s’interruppe. Si era appena accorto <strong>della</strong> donna<br />

che era entrata nella stanza alle spalle di Hagrid.<br />

“Tu!” gridò, port<strong>and</strong>o la mano alla tasca, ma questa<br />

era vuota.<br />

“La tua bacchetta è qui, ragazzo,” disse Ted battendola<br />

sul braccio di <strong>Harry</strong>. “È caduta proprio accanto a te, l’ho<br />

presa io... e la donna contro cui stai url<strong>and</strong>o è mia moglie.”<br />

“Oh, mi… mi dispiace.”<br />

Qu<strong>and</strong>o avanzò maggiormente nella stanza, la somiglianza<br />

<strong>della</strong> signora Tonks con la sorella Bellatrix<br />

divenne meno evidente. I capelli erano di un morbido<br />

castano chiaro e gli occhi erano più gr<strong>and</strong>i e gent<strong>il</strong>i.<br />

Tuttavia, sembrò un po’ sprezzante dopo l’esclamazione di<br />

<strong>Harry</strong>.<br />

“Cos’è successo a nostra figlia?” chiese. “Hagrid<br />

diceva che siete caduti in un’imboscata. Dov’è<br />

Ninfadora?”<br />

“Non lo so,” disse <strong>Harry</strong>. “Non sappiamo cosa sia<br />

accaduto agli altri.”<br />

Lei e <strong>il</strong> signor Tonks si scambiarono un’occhiata. Un<br />

misto di paura e colpevolezza colse <strong>Harry</strong> alla vista <strong>della</strong><br />

delle loro espressioni. Se qualcuno degli altri fosse morto,<br />

sarebbe stata colpa sua, tutta colpa sua. Aveva<br />

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84<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

acconsentito lui al piano, concedendo di dare loro i<br />

capelli…<br />

“La Passaporta,” disse, ricord<strong>and</strong>osene del tutto<br />

improvvisamente. “Dobbiamo tornare alla Tana e<br />

scoprire… allora saremo in grado di riferirvi qualche<br />

notizia o… o lo farà Tonks, una volta che lei…”<br />

“Dora starà bene, Andromeda,” disse Ted. “Sa <strong>il</strong> fatto<br />

suo, si è trovata in molte situazioni diffic<strong>il</strong>i con gli Auror.<br />

La Passaporta è di là,” aggiunse rivolto ad <strong>Harry</strong>. “partirà<br />

tra tre minuti, se volete prenderla.”<br />

“Sì, la prendiamo,” disse <strong>Harry</strong>. Afferrò lo zaino e se<br />

lo passò su una spalla lasci<strong>and</strong>olo dondolare. “Io…”<br />

Guardò la signora Tonks con l’intenzione di scusarsi<br />

per lo stato di angoscia in cui l’aveva lasciata e per <strong>il</strong> quale<br />

si sentiva terrib<strong>il</strong>mente responsab<strong>il</strong>e, ma non gli venne in<br />

mente alcuna parola che non sembrasse vuota e falsa.<br />

“Dirò a Tonks… Dora… di farvi sapere, qu<strong>and</strong>o lei…<br />

grazie per averci rimesso in sesto, grazie per tutto. Io…”<br />

Fu lieto di lasciare la stanza e seguire Ted Tonks lungo<br />

un breve corridoio fino ad una camera da letto. Hagrid li<br />

seguì, rannicchi<strong>and</strong>osi per e<strong>vita</strong>re di sbattere la testa contro<br />

l’architrave <strong>della</strong> porta.<br />

“Va, ragazzo. Quella è la Passaporta.”<br />

Il signor Tonks stava indic<strong>and</strong>o una piccola spazzola<br />

dal bordo argentato sul tavolino da toletta.<br />

“Grazie,” disse <strong>Harry</strong>, tendendosi per porvi un dito<br />

sopra, pronto a partire.<br />

“Aspetta un attimo,” disse Hagrid, guard<strong>and</strong>osi<br />

intorno. “<strong>Harry</strong>, dov’è Edvige?”<br />

“Lei… è stata colpita,” disse <strong>Harry</strong>.


J. K. Rowling<br />

La consapevolezza <strong>della</strong> perdita gli piombò<br />

nell’animo. Si vergognava delle lacrime che gli pungevano<br />

gli occhi. La civetta era stata una compagna, l’unico<br />

gr<strong>and</strong>e punto di contatto con <strong>il</strong> mondo magico ogni volta<br />

che era stato costretto a tornare dai Dursley.<br />

Hagrid tese la mano smisurata e gli batté dolorosamente<br />

sulla spalla.<br />

“Non preoccuparti,” disse con voce roca. “Non<br />

preoccuparti. Ha avuto una gran lunga <strong>vita</strong>…”<br />

“Hagrid!” disse Ted Tonks in tono d’avvertimento,<br />

mentre la spazzola br<strong>il</strong>lava di un blu acceso ed Hagrid la<br />

toccava con l’indice appena in tempo.<br />

Con uno strappo nei pressi dell’ombelico, quasi fosse<br />

trascinato in avanti da un invisib<strong>il</strong>e uncino legato ad una<br />

fune, <strong>Harry</strong> fu spinto nel nulla, rote<strong>and</strong>o senza controllo, <strong>il</strong><br />

dito incollato alla Passaporta mentre lui e Hagrid sfrecciavano<br />

lontano dal signor Tonks. Pochi attimi dopo i<br />

piedi di <strong>Harry</strong> colpirono violentemente un duro pavimento<br />

facendolo cadere a quattro zampe nel cort<strong>il</strong>e <strong>della</strong> Tana.<br />

Udì delle urla. Lasci<strong>and</strong>o cadere la spazzola che non<br />

br<strong>il</strong>lava più, <strong>Harry</strong> s’alzò in piedi vac<strong>il</strong>l<strong>and</strong>o leggermente e<br />

vide la signora Weasley e Ginny superare di corsa gli<br />

scalini <strong>della</strong> porta sul retro mentre Hagrid, che atterr<strong>and</strong>o<br />

era caduto anche lui, si rimetteva faticosamente in piedi.<br />

“<strong>Harry</strong>? Sei <strong>il</strong> vero <strong>Harry</strong>? Cos’è successo? Dove sono<br />

gli altri?” gridò la signora Weasley.<br />

“Che intende dire? Che nessun altro è tornato?”<br />

ansimò <strong>Harry</strong>.<br />

La risposta era incisa chiaramente sul volto pallido<br />

<strong>della</strong> signora Weasley.<br />

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86<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“I Mangiamorte ci stavano aspett<strong>and</strong>o,” le disse <strong>Harry</strong>.<br />

“Siamo stati circondati appena decollati, sapevano che<br />

sarebbe stato stanotte, non so cosa sia accaduto agli altri.<br />

Quattro di loro ci hanno inseguiti, tutto quello che<br />

abbiamo potuto fare è stato fuggire, e poi Voldemort ci ha<br />

raggiunti…”<br />

Poteva sentire una nota di auto-giustificazione nella<br />

sua stessa voce, una supplica affinché lei capisse come mai<br />

non sapeva cosa fosse successo ai suoi figli, ma…<br />

“Grazie al cielo tu stai bene,” disse lei, stringendolo in<br />

un abbraccio che non sentiva di meritare.<br />

“Non è che ci hai un po’ di br<strong>and</strong>y, eh, ce l’hai,<br />

Molly?” chiese Hagrid un po’ vac<strong>il</strong>lante. “Come ci fosse<br />

medicina?”<br />

Avrebbe potuto evocarlo con la magia ma, mentre si<br />

affrettava verso la casa penzolante, ma <strong>Harry</strong> capì che<br />

voleva nascondergli <strong>il</strong> viso. Si rivolse a Ginny e lei rispose<br />

subito alla s<strong>il</strong>enziosa richiesta d’informazioni.<br />

“Ron e Tonks sarebbero dovuti tornare per primi, ma<br />

hanno mancato la loro Passaporta, è tornata indietro senza<br />

di loro,” disse, indic<strong>and</strong>o una tanica arrugginita che<br />

giaceva sul terreno nelle vicinanze. “E quell’altra,” indicò<br />

una vecchia scarpa di tela, “avrebbe dovuto essere di papà<br />

e Fred, che si pensava tornassero per secondi. Tu e Hagrid<br />

eravate i terzi e,” controllò l’orologio, “se ce la fanno, tra<br />

un minuto dovrebbero tornare George e Lupin.”<br />

La signora Weasley riapparve port<strong>and</strong>o una bottiglia<br />

di br<strong>and</strong>y, che porse a Hagrid. Lui la stappò e la m<strong>and</strong>ò<br />

giù tutta in una volta.<br />

“Mamma!” gridò Ginny, indic<strong>and</strong>o un punto distante<br />

parecchi metri.


J. K. Rowling<br />

Una luce azzurra era apparsa nell’oscurità: si fece più<br />

gr<strong>and</strong>e e br<strong>il</strong>lante, e apparvero Lupin e George, rote<strong>and</strong>o e<br />

perdendo l’equ<strong>il</strong>ibrio. <strong>Harry</strong> capì immediatamente che<br />

qualcosa non <strong>and</strong>ava. Lupin sosteneva George che era<br />

privo di conoscenza e <strong>il</strong> cui volto era coperto di sangue.<br />

<strong>Harry</strong> si precipitò ed afferrò le gambe di George. Lui e<br />

Lupin, insieme, trasportarono George in casa e, attravers<strong>and</strong>o<br />

la cucina, fino in salotto dove lo adagiarono su<br />

un divano. Appena la luce <strong>della</strong> lampada <strong>il</strong>luminò la testa<br />

di George, Ginny ansimò e ad <strong>Harry</strong> sobbalzò lo stomaco.<br />

A George mancava un orecchio. Un lato <strong>della</strong> testa e del<br />

collo erano ricoperti di umido sangue di un rosso<br />

esageratamente intenso.<br />

Non appena la signora Weasley si mise in ginocchio<br />

accanto al figlio, Lupin afferrò <strong>Harry</strong> per la parte superiore<br />

del braccio e, senza tante cerimonie, lo riportò in cucina<br />

dove Hagrid stava ancora cerc<strong>and</strong>o di far passare la sua<br />

mole attraverso la porta sul retro.<br />

“Ehi!” disse Hagrid indignato. “Mollacelo! Mollaci<br />

<strong>Harry</strong>!”<br />

Lupin lo ignorò.<br />

“Quale creatura si trovava nell’angolo, la prima volta<br />

che <strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> fece visita al mio ufficio a Hogwarts?”<br />

dom<strong>and</strong>ò d<strong>and</strong>o a <strong>Harry</strong> un piccolo scossone. “Rispondimi!”<br />

“U… un Avvincino in un acquario, giusto?”<br />

Lupin lascio <strong>Harry</strong> e si appoggiò contro una credenza<br />

<strong>della</strong> cucina.<br />

“Di che state parl<strong>and</strong>o?” ruggì Hagrid.<br />

“Mi spiace, <strong>Harry</strong>, ma dovevo controllare,” disse<br />

Lupin concisamente. “Siamo stati traditi. Voldemort<br />

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88<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

sapeva che ti stavi spost<strong>and</strong>o stanotte e le sole persone che<br />

possono averglielo detto erano direttamente coinvolte nel<br />

piano. Potevi essere un impostore.”<br />

“E allora a me perché non mi ci stai controll<strong>and</strong>o?”<br />

ansimò Hagrid, ancora lottava per inf<strong>il</strong>arsi attraverso la<br />

porta.<br />

“Tu sei un mezzo-Gigante,” disse Lupin, guard<strong>and</strong>o in<br />

su verso Hagrid. “La Pozione Polisucco è destinata solo ad<br />

uso umano.”<br />

“Nessuno dell’Ordine avrebbe detto a Voldemort che<br />

ci saremmo mossi stanotte,” disse <strong>Harry</strong>. L’idea gli era<br />

insopportab<strong>il</strong>e e non vi poteva credere per nessuno di loro.<br />

“Voldemort mi ha raggiunto solo alla fine, all’inizio non<br />

sapeva quale fossi. Se fosse stato informato del piano,<br />

avrebbe saputo sin dal principio che io ero quello con<br />

Hagrid.”<br />

“Voldemort ti ha raggiunto?” chiese Lupin bruscamente.<br />

“Cos’è successo? Come siete scappati?”<br />

<strong>Harry</strong> spiegò, brevemente, come i Mangiamorte che li<br />

inseguivano sembravano averlo riconosciuto per <strong>il</strong> vero<br />

<strong>Harry</strong>, come avevano abb<strong>and</strong>onato l’inseguimento, come<br />

dovevano aver convocato Voldemort, che era apparso<br />

appena prima che lui e Hagrid raggiungessero <strong>il</strong> rifugio dei<br />

genitori di Tonks.<br />

“Ti hanno riconosciuto? Ma come? Cos’hai fatto?”<br />

“Io…” <strong>Harry</strong> provò a ricordare. L’intero viaggio<br />

sembrava come un ricordo nebuloso di panico e confusione.<br />

“Ho visto Stan Picchetto… ricordi quel tipo che era<br />

<strong>il</strong> bigliettaio del Nottetempo? E ho provato a Disarmarlo<br />

invece di… beh, non sapeva cosa stava facendo, no?<br />

Doveva essere sotto Maledizione Imperius!”


J. K. Rowling<br />

Lupin sembrava inorridito.<br />

“<strong>Harry</strong>, è passato <strong>il</strong> tempo di Disarmare! Questa gente<br />

sta facendo di tutto per catturarti e ucciderti! Almeno<br />

Schianta, se non sei preparato a uccidere!”<br />

“Eravamo a centinaia di metri d’altezza! Stan non era<br />

in sé, se l’avessi Schiantato e fosse caduto sarebbe morto<br />

esattamente come se avessi usato l’Avada Kedavra!<br />

L’Expelliarmus mi ha salvato da Voldemort <strong>due</strong> anni fa,”<br />

aggiunse <strong>Harry</strong> in tono provocatorio. Lupin gli faceva<br />

ricordare <strong>il</strong> beffardo Zacharias Smith di Tassorosso, che<br />

l’aveva deriso perché voleva insegnare l’incantesimo<br />

Disarmante all’Esercito di S<strong>il</strong>ente.<br />

“Sì, <strong>Harry</strong>,” disse Lupin controll<strong>and</strong>osi con difficoltà,<br />

“e un gran numero di Mangiamorte erano presenti in<br />

quella circostanza! Perdonami, ma è stata un’azione<br />

davvero insolita, sotto l’imminente minaccia di morte.<br />

Ripetendola stanotte innanzi ai Mangiamorte che avevano<br />

assistito o sentito raccontare <strong>della</strong> prima occasione era<br />

molto sim<strong>il</strong>e al suicidio!”<br />

“Così pensi che avrei dovuto uccidere Stan<br />

Picchetto?” disse <strong>Harry</strong> con rabbia.<br />

“Naturalmente no,” disse Lupin, “ma i Mangiamorte…<br />

e, francamente anche altri... si sarebbero aspettati che tu<br />

rispondessi all’attacco! L’Expelliarmus è un incantesimo<br />

ut<strong>il</strong>e, <strong>Harry</strong>, ma i Mangiamorte sembrano pensare che sia<br />

la tua mossa distintiva, e ti esorto a non lasciare che<br />

diventi così!”<br />

Lupin stava facendo sentire <strong>Harry</strong> un idiota e ancora in<br />

lui covava una vena di risentimento.<br />

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90<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Non distruggerò persone solo perché mi attraversano<br />

la strada,” disse <strong>Harry</strong>. “Quello lasciamolo fare a<br />

Voldemort.”<br />

La replica di Lupin si perse. Riuscito alla fine a<br />

pigiarsi attraverso la porta, Hagrid barcollò verso una sedia<br />

e si sedette. La sedia si frantumò sotto di lui. Ignor<strong>and</strong>o le<br />

imprecazioni miste a scuse, <strong>Harry</strong> si rivolse di nuovo a<br />

Lupin.<br />

“George starà bene?”<br />

Tutta la frustrazione di Lupin nei confronti di <strong>Harry</strong><br />

sembrò fluire via con la dom<strong>and</strong>a.<br />

“Penso di sì, anche se non c’è alcuna possib<strong>il</strong>ità di<br />

riattaccargli l’orecchio, non qu<strong>and</strong>o è stato tagliato via da<br />

una maledizione...”<br />

Ci fu del trambusto all’esterno. Lupin si tuffò verso la<br />

porta, <strong>Harry</strong> saltò oltre le gambe di Hagrid, e si precipitò<br />

in cort<strong>il</strong>e.<br />

Due figure erano apparse e, mentre <strong>Harry</strong> correva<br />

verso di loro, comprese che erano Kingsley ed Hermione,<br />

ora tornata al suo aspetto normale, entrambi stringendo<br />

una gruccia appendiabiti piegata. Hermione si gettò tra le<br />

braccia di <strong>Harry</strong>, ma Kingsley non mostrò alcuna soddisfazione<br />

alla vista di nessuno di loro. Oltre la spalla di<br />

Hermione, <strong>Harry</strong> lo vide alzare la bacchetta e puntarla al<br />

petto di Lupin.<br />

“Le ultime parole che S<strong>il</strong>ente a detto a tutti e <strong>due</strong>?”<br />

“<strong>Harry</strong> è la migliore speranza che abbiamo. Abbiate<br />

fiducia in lui,” disse Lupin con calma.<br />

Kingsley volse la bacchetta su <strong>Harry</strong>, ma Lupin disse,<br />

“È lui, ho controllato!”


J. K. Rowling<br />

“Molto bene, molto bene!” disse Kingsley, riponendo<br />

la bacchetta sotto <strong>il</strong> mantello. “Ma qualcuno ci ha tradito!<br />

Lo sapevano, sapevano che sarebbe stato stanotte!”<br />

“Così sembra,” replicò Lupin, “ma apparentemente<br />

non hanno saputo che ci sarebbero stati sette <strong>Harry</strong>.”<br />

“Magro conforto!” grugnì Kingsley. “Chi altro è<br />

tornato?”<br />

“Solo <strong>Harry</strong>, Hagrid, George e io.”<br />

Hermione nascose un piccolo gemito dietro mano.<br />

“A voi cos’è accaduto?” chiese Lupin a Kingsley.<br />

“Inseguiti da cinque, ne ho feriti <strong>due</strong>, forse ucciso<br />

uno,” disse Kingsley tutto d’un fiato, “e abbiamo anche<br />

visto Tu-Sai-Chi, si è unito all’inseguimento a metà strada,<br />

ma è svanito molto rapidamente. Remus, lui sa…”<br />

“Volare,” completò <strong>Harry</strong>. “L’ho visto anch’io, ha<br />

inseguito Hagrid e me.”<br />

“Così è questo <strong>il</strong> motivo per cui ci ha lasciato… per<br />

seguirti!” disse Kingsley. “Non riuscivo a capire perché<br />

fosse scomparso. Ma cosa gli ha fatto cambiare obiettivo?”<br />

“<strong>Harry</strong> si è comportato un po’ troppo gent<strong>il</strong>mente con<br />

Stan Picchetto”, disse Lupin.<br />

“Stan?” ripeté Hermione. “Credevo fosse ad<br />

Azkaban.”<br />

Kingsley si lasciò sfuggire un sorriso malinconico.<br />

“Hermione, ovviamente c’è stata un’evasione di massa<br />

che <strong>il</strong> Ministero ha occultato. Il cappuccio di Travers è<br />

scivolato via qu<strong>and</strong>o gli ho scagliato una maledizione e si<br />

pensava che anche lui fosse dentro. Ma cos’è successo a<br />

te, Remus? Dov’è George?”<br />

“Ha perso un orecchio,” disse Lupin.<br />

“Perso un…?” ripeté Hermione ad alta voce.<br />

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92<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Opera di Piton,” disse Lupin.<br />

“Piton?” gridò <strong>Harry</strong>. “Non l’hai detto…”<br />

“Ha perso <strong>il</strong> cappuccio durante l’inseguimento. Il<br />

Sectumsempra è sempre stata una specialità di Piton. Mi<br />

sarebbe piaciuto dire d’averlo ripagato allo stesso modo,<br />

ma tutto quello che ho potuto fare è stato trattenere George<br />

sulla scopa dopo che è stato ferito, stava perdendo un<br />

mucchio sangue.”<br />

Il s<strong>il</strong>enzio cadde tra loro quattro mentre guardavano<br />

verso <strong>il</strong> cielo. Non c’era segno di movimento. Le stelle<br />

sembravano fissarli a loro volta, imperturbab<strong>il</strong>i, indifferenti,<br />

non oscurate da amici in volo. Dov’era Ron?<br />

Dov’erano Fred e <strong>il</strong> signor Weasley? Dov’erano B<strong>il</strong>l,<br />

Fleur, Tonks, Malocchio e Mundungus?<br />

“<strong>Harry</strong>, dacci una mano!” chiamò Hagrid rocamente<br />

dalla porta, nella quale si era incastrato nuovamente. Lieto<br />

di avere qualcosa da fare, <strong>Harry</strong> si congedò, si diresse<br />

verso la cucina vuota e di nuovo in salotto dove la signora<br />

Weasley e Ginny stavano ancora bad<strong>and</strong>o a George. La<br />

signora Weasley, a quel punto, aveva arrestato l’emorragia<br />

e alla luce delle lampade <strong>Harry</strong> vide un foro pulito aperto<br />

lì dove prima c’era l’orecchio di George.<br />

“Come sta?”<br />

La signora Weasley si guardò intorno e disse, “Non<br />

posso farlo ricrescere, non dopo che è stato tagliato via<br />

dalla Magia Oscura. Ma gli poteva <strong>and</strong>are molto peggio…<br />

è vivo.”<br />

“Già,” disse <strong>Harry</strong>. “Grazie a Dio.”<br />

“Ho sentito bene che è arrivato qualcun altro in<br />

cort<strong>il</strong>e?” chiese Ginny.<br />

“Hermione e Kingsley,” rispose <strong>Harry</strong>.


J. K. Rowling<br />

“Sia ringraziato <strong>il</strong> cielo,” sospirò Ginny. Si scambiarono<br />

uno sguardo. <strong>Harry</strong> avrebbe voluto abbracciarla,<br />

tenerla stretta. Non gli importava molto che la signora<br />

Weasley fosse presente, ma prima che potesse agire<br />

d’impulso, si udì un gran fracasso provenire dalla cucina.<br />

“Dimostrerò che sono veramente io, Kingsley, dopo<br />

aver visto mio figlio, ora togliti di mezzo se sai cos’è bene<br />

per te!”<br />

<strong>Harry</strong> non aveva mai udito <strong>il</strong> signor Weasley urlare in<br />

quel modo, prima di allora. Questi entrò in salotto precipitosamente,<br />

la calvizie che br<strong>il</strong>lava di sudore, gli occhiali<br />

di traverso, con Fred che lo seguiva dappresso, entrambi<br />

pallidi ma <strong>il</strong>lesi.<br />

“Arthur!” singhiozzò la signora Weasley. “Oh, grazie<br />

al cielo!”<br />

“Come sta?”<br />

Il signor Weasley s’inginocchiò accanto a George. Per<br />

la prima volta da qu<strong>and</strong>o <strong>Harry</strong> l’aveva conosciuto, Fred<br />

sembrava senza parole. Guardò a bocca aperta la ferita del<br />

gemello da dietro la spalliera del divano come se non<br />

potesse credere ai propri occhi.<br />

Forse destato dai rumori all’arrivo di Fred e del padre,<br />

George si mosse.<br />

“Come ti senti, Georgie?”, sussurrò la signora<br />

Weasley.<br />

Le dita di George palparono <strong>il</strong> lato <strong>della</strong> testa.<br />

“Come un panno pulito,” mormorò.<br />

“Cos’ha che non va?” gracchiò Fred, terrorizzato. “Il<br />

cervello è stato compromesso?”<br />

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94<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“«Come un panno pulito,» ripeté George aprendo gli<br />

occhi e guard<strong>and</strong>o <strong>il</strong> fratello. «Capisci... fresco di bucato.<br />

Bucato, Fred, ci sei?»”<br />

La signora Weasley singhiozzò più forte che mai. Il<br />

colorito fluì via dal volto già pallido di Fred.<br />

"Patetico," disse a George. "Patetico! Con tutte le<br />

battute che ci sono al mondo sulle orecchie, sei <strong>and</strong>ato a<br />

pensare a bucato?"<br />

“Ah, bene,” disse George, ghign<strong>and</strong>o alla madre in<br />

lacrime. “Finalmente adesso sarai capace di distinguerci,<br />

mamma.”<br />

Si guardò intorno.<br />

“Ciao <strong>Harry</strong>… sei <strong>Harry</strong>, giusto?”<br />

“Sì, sono io,” disse <strong>Harry</strong>, avvicin<strong>and</strong>osi al divano.<br />

“Bene, almeno ti abbiamo riportato indietro sano e<br />

salvo,” disse George. “Perché non ci sono anche Ron e<br />

B<strong>il</strong>l stipati attorno al mio capezzale?”<br />

“Non sono ancora tornati, George,” disse la signora<br />

Weasley. Il sorriso di George svanì. <strong>Harry</strong> guardò Ginny e<br />

le fece cenno di riaccompagnarlo fuori. Mentre attraversavano<br />

la cucina, lei sussurrò, “Ron e Tonks dovrebbero<br />

essere già tornati. Non dovevano fare un giro lungo.<br />

La casa di Zia Muriel non è molto lontana.”<br />

<strong>Harry</strong> non replicò. Aveva provato a tenere a bada la<br />

paura sin da qu<strong>and</strong>o aveva raggiunto la Tana, ma in quel<br />

momento ne era avvolto, come se gli strisciasse sulla pelle,<br />

gli palpitasse nel petto, gli stringesse la gola. Mentre<br />

tornavano sui loro passi nel cort<strong>il</strong>e buio, Ginny lo prese<br />

per mano.<br />

Kingsley marciava avanti e indietro, alz<strong>and</strong>o lo<br />

sguardo verso <strong>il</strong> cielo ogni volta che si voltava. Faceva


J. K. Rowling<br />

rammentare ad <strong>Harry</strong> quelle volte che zio Vernon<br />

pendolava per <strong>il</strong> salotto, un m<strong>il</strong>ione di anni prima. Hagrid,<br />

Hermione e Lupin erano in piedi fianco a fianco, lo<br />

sguardo fisso verso l’alto, in s<strong>il</strong>enzio. Nessuno di loro<br />

volse lo sguardo qu<strong>and</strong>o <strong>Harry</strong> e Ginny si unirono alla loro<br />

veglia s<strong>il</strong>enziosa.<br />

I minuti si allungavano in quelli che avrebbero potuto<br />

benissimo essere anni. Il più leggero soffio di vento li<br />

faceva sobbalzare tutti e voltarsi al cespuglio o all’albero<br />

origine del fruscio, nella speranza che uno dei membri<br />

mancanti dell’Ordine potesse saltare fuori incolume dalle<br />

foglie…<br />

E allora una scopa si materializzò esattamente sopra di<br />

loro e si diresse come un lampo verso terra…<br />

“Sono loro!” gridò Hermione.<br />

Tonks atterrò con una lunga scivolata che sparse terra<br />

e ciottoli dappertutto.<br />

“Remus!” Gridò Tonks mentre smontava barcoll<strong>and</strong>o<br />

dalla scopa tra le braccia di Lupin che aveva <strong>il</strong> volto<br />

immob<strong>il</strong>e e sbiancato. Sembrava incapace di proferire<br />

parola. Ron barcollò inebetito verso <strong>Harry</strong> e Hermione.<br />

“Stai bene,” mormorò, prima che Hermione volasse da<br />

lui e lo abbracciasse strettamente.<br />

“Credevo… credevo…”<br />

“Tutto a posto,” disse Ron d<strong>and</strong>ole lievi colpetti alla<br />

schiena. “Sto bene.”<br />

“Ron è stato gr<strong>and</strong>e,” disse Tonks con calore, abb<strong>and</strong>on<strong>and</strong>o<br />

l’abbraccio di Lupin. “Meraviglioso. Ha<br />

Schiantato uno dei Mangiamorte, dritto alla testa, e qu<strong>and</strong>o<br />

si mira ad un obiettivo in movimento da una scopa<br />

volante…”<br />

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96<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Davvero?” chiese Hermione, guard<strong>and</strong>o in altro verso<br />

Ron con le braccia che ancora gli avvolgevano <strong>il</strong> collo.<br />

“Sempre quel tono di sorpresa,” disse lui un po’<br />

burbero, liber<strong>and</strong>osi. “Siamo tornati per ultimi?”<br />

“No,” disse Ginny, “siamo ancora in attesa di B<strong>il</strong>l e<br />

Fleur e di Malocchio e Mundungus. Vado a dire a mamma<br />

e papà che stai bene, Ron...”<br />

Corse dentro.<br />

“Cosa vi ha trattenuto? Cos’è successo?” Lupin<br />

sembrava quasi arrabbiato con Tonks.<br />

“Bellatrix,” disse Tonks. “Mi vuole quasi quanto vuole<br />

<strong>Harry</strong>, Remus, ha provato in tutti i modi di uccidermi.<br />

Spero solo di beccarla, ho un debito con Bellatrix. Ma<br />

abbiamo sicuramente ferito Rodolphus… poi abbiamo<br />

raggiunto Muriel, la prozia di Ron, ed abbiamo mancato la<br />

Passaporta e lei ancora si affannava a girarci sopra.<br />

Un muscolo guizzava nella mascella di Lupin. Annuì,<br />

ma non sembrava in grado di dire altro.<br />

“Allora cos’è successo a voi tutti?” chiese Tonks,<br />

rivolgendosi a <strong>Harry</strong>, Hermione e Kingsley.<br />

Loro fecero <strong>il</strong> resoconto dei loro viaggi, ma per tutto <strong>il</strong><br />

tempo la prolungata assenza di B<strong>il</strong>l, Fleur, Malocchio e<br />

Mundungus sembrava diffondersi su di loro come brina, <strong>il</strong><br />

morso freddo sempre più diffic<strong>il</strong>e da ignorare.<br />

“Devo tornare a Downing Street, avrei dovuto essere lì<br />

già da un’ora,” disse Kingsley alla fine, dopo un’ultima,<br />

generale occhiata al cielo. “Fatemi sapere qu<strong>and</strong>o<br />

tornano.”<br />

Lupin annuì. Con un cenno agli altri, Kingsley si<br />

allontanò nell’oscurità verso <strong>il</strong> cancello. <strong>Harry</strong> pensò di


J. K. Rowling<br />

sentire <strong>il</strong> debolissimo pop mentre Kingsley si<br />

Smaterializzava appena oltre i confini <strong>della</strong> Tana.<br />

Il signore e la signora Weasley scesero di corsa i<br />

gradini sul retro, Ginny alle loro spalle. Entrambi i genitori<br />

abbracciarono Ron prima di rivolgersi a Lupin e Tonks.<br />

“Vi ringraziamo,” disse la signora Weasley, “per i<br />

nostri figli.”<br />

“Non essere sciocca, Molly,” si schermì subito Tonks.<br />

“Come sta George?” chiese Lupin.<br />

“Cos’ha che non va?” s’intromise Ron ansiosamente.<br />

“Ha perso…”<br />

La conclusione <strong>della</strong> frase <strong>della</strong> signora Weasley,<br />

però, venne soffocata da un baccano generale: un Thestral<br />

era appena passato in volo in una zona in vista ed era<br />

atterrato a pochi metri da loro. B<strong>il</strong>l e Fleur smontarono dal<br />

dorso dell’animale, scossi dal vento ma incolumi.<br />

“B<strong>il</strong>l! Grazie al cielo, grazie al cielo…”<br />

La signora Weasley corse in avanti, ma l’abbraccio<br />

che B<strong>il</strong>l le concesse fu frettoloso. Guard<strong>and</strong>o direttamente<br />

suo padre, disse: “Malocchio è morto.”<br />

Nessuno parlò, nessuno si mosse. <strong>Harry</strong> sentiva come<br />

se qualcosa dentro di lui stesse cadendo, cadendo attraverso<br />

la terra, lasci<strong>and</strong>olo per sempre.<br />

“Lo abbiamo visto,” disse B<strong>il</strong>l. Fleur annuì, tracce di<br />

lacrime le br<strong>il</strong>lavano sulle guance alla luce <strong>della</strong> finestra<br />

<strong>della</strong> cucina. “È successo subito dopo che abbiamo rotto la<br />

formazione. Malocchio e Dung ci erano vicini, anche loro<br />

si dirigevano a nord. Voldemort, che sa volare, ha puntato<br />

direttamente su di loro. Dung è stato colto dal panico, l’ho<br />

sentito urlare. Malocchio provava a fermarlo, ma lui si è<br />

Smaterializzato. La maledizione di Voldemort ha colpito<br />

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98<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Malocchio in pieno volto, è caduto dalla scopa e… non c’è<br />

stato nulla che potessimo fare, nulla, ne avevamo una<br />

mezza dozzina alle calcagna…”<br />

La voce di B<strong>il</strong>l si spezzò.<br />

“È ovvio che non potevate fare nulla,” disse Lupin.<br />

Rimasero a guardarsi l’un l’altro. <strong>Harry</strong> non riusciva a<br />

capacitarsene. Malocchio morto. Non poteva essere…<br />

Malocchio, così forte, così coraggioso, così capace di<br />

sopravvivere…<br />

Alla fine apparve chiaro a tutti, nonostante nessuno lo<br />

dicesse, che non c’era più bisogno di aspettare in cort<strong>il</strong>e e,<br />

in s<strong>il</strong>enzio, seguirono <strong>il</strong> signore e la signora Weasley nella<br />

Tana, per poi passare nel salotto dove Fred e George<br />

ridevano tra loro.<br />

“Cosa c’è che non va?” chiese Fred, scrut<strong>and</strong>o i loro<br />

<strong>volti</strong> appena entrarono. “Cos’è successo? Chi è…?”<br />

“Malocchio,” disse <strong>il</strong> signor Weasley. “Morto.”<br />

Il ghigno dei gemelli mutò in una smorfia di sorpresa.<br />

Nessuno sembrava sapere cosa fare. Tonks piangeva<br />

s<strong>il</strong>enziosamente nascosta da un fazzoletto. Aveva avuto<br />

molti contatti con Malocchio, <strong>Harry</strong> lo sapeva, era la sua<br />

favorita e protetta al Ministero <strong>della</strong> Magia. Hagrid, che si<br />

era accomodato sul pavimento in un angolo dove aveva<br />

più spazio, s’asciugò gli occhi con un fazzoletto largo<br />

quanto una tovaglia da tavola.<br />

B<strong>il</strong>l si diresse alla credenza e tirò fuori una bottiglia di<br />

Whisky Incendiario e alcuni bicchieri.<br />

“Prendete,” disse, e con un cenno <strong>della</strong> bacchetta fece<br />

volare dodici bicchieri colmi attraverso la stanza verso<br />

ognuno di loro, alz<strong>and</strong>o <strong>il</strong> tredicesimo. “A Malocchio.”<br />

“A Malocchio”, dissero tutti unendosi al brindisi.


J. K. Rowling<br />

“A Malocchio,” fece eco Hagrid, un po’ in ritardo, con<br />

un singhiozzo.<br />

Il Whisky Incendiario bruciò nella gola di <strong>Harry</strong>.<br />

Sembrò incenerire la commozione che aveva dentro,<br />

disperdendo l’intontimento e <strong>il</strong> senso d’irrealtà e infiamm<strong>and</strong>olo<br />

con qualcosa che somigliava al coraggio.<br />

“Così Mundungus si è Smaterializzato?” disse Lupin,<br />

che aveva scolato <strong>il</strong> bicchiere in un solo sorso.<br />

L’atmosfera mutò immediatamente. Tutti apparivano<br />

tesi, fiss<strong>and</strong>o Lupin, sia desider<strong>and</strong>o che proseguisse sia,<br />

sembrò ad <strong>Harry</strong>, leggermente preoccupati di quello che<br />

avrebbero potuto ascoltare.<br />

“So a cosa stai pens<strong>and</strong>o,” disse B<strong>il</strong>l, “e me lo<br />

chiedevo anch’io, sulla via del ritorno, perché sembravano<br />

aspettarci, no? Mundungus però non può averci tradito.<br />

Non sapevano che ci sarebbero stati sette <strong>Harry</strong>, cosa che<br />

li ha messi in confusione non appena noi siamo apparsi, e<br />

nel caso te ne sia dimenticato, è stato Mundungus a<br />

suggerire quel trucco. Perché non avrebbe detto a loro<br />

anche quel particolare essenziale? Penso che Dung sia<br />

stato semplicemente colto dal panico. Non voleva esser<br />

messo in prima f<strong>il</strong>a, ma Malocchio lo ha costretto, e Tu-<br />

Sai-Chi è <strong>and</strong>ato dritto da loro. Ce n’era abbastanza da<br />

gettare nel panico chiunque.”<br />

“Tu-Sai-Chi si è comportato esattamente come<br />

Malocchio aveva previsto,” Tonks tirò su col naso.<br />

“Malocchio l’aveva detto che lui si sarebbe aspettato che<br />

<strong>Harry</strong> si trovasse con gli Auror più forti e capaci. Ha<br />

attaccato Malocchio per primo e, qu<strong>and</strong>o Mundungus li ha<br />

piantati in asso, lui è passato a Kingsley…”<br />

99


100<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Sì, tutto scio è djiusto,” scattò Fleur, “ma ancora scio<br />

non spioega come i nemisci sapevano che avremmo<br />

trasferito Arrì stanuit, no? Qualcun deve avoire prestato<br />

poca attention. Qualcun si è lasciato sfudjire l’indicassion<br />

<strong>della</strong> data a un étranger. È la sciola spiegassione del fatto<br />

che sapevano la data ma non l’entier pianó.”<br />

Si voltò a guardarli ad uno ad uno, la scia delle lacrime<br />

ancora impressa sul volto bellissimo, sfid<strong>and</strong>o<br />

s<strong>il</strong>enziosamente qualcuno di loro a contraddirla. Nessuno<br />

lo fece. L’unico suono ad infrangere <strong>il</strong> s<strong>il</strong>enzio erano i<br />

singhiozzi di Hagrid nascosti dal fazzoletto. <strong>Harry</strong> sbirciò<br />

verso Hagrid, che aveva appena rischiato la propria <strong>vita</strong><br />

per salvare la sua… Hagrid, a cui voleva bene, di cui si<br />

fidava, che una volta era stato raggirato fino a dare a<br />

Voldemort un’informazione cruciale in cambio di un uovo<br />

di drago…<br />

“No,” disse <strong>Harry</strong> ad alta voce, e tutti lo guardarono,<br />

sorpresi. Il Whisky Incendiario sembrava avergli amplificato<br />

la voce. “Voglio dire… se qualcuno ha fatto un<br />

errore,” proseguì <strong>Harry</strong>, “e si è lasciato sfuggire qualcosa,<br />

so che non voleva farlo. Non è colpa sua,” ripeté, di nuovo<br />

in un tono più alto di quello con <strong>il</strong> quale avrebbe parlato<br />

solitamente. “Dobbiamo fidarci l’un l’altro. Io mi fido di<br />

tutti voi, penso che nessuno in questa stanza mi<br />

venderebbe mai a Voldemort.”<br />

Un s<strong>il</strong>enzio profondo seguì queste parole. Tutti lo<br />

stavano fissavano. <strong>Harry</strong> si sentì avvampare e, per fare<br />

qualcosa, sorseggiò ancora un po’ di Whisky incendiario.<br />

Mentre beveva pensò a Malocchio. Proprio Malocchio<br />

aveva sempre criticato la propensione di S<strong>il</strong>ente a fidarsi<br />

degli altri.


J. K. Rowling<br />

“Ben detto, <strong>Harry</strong>,” esclamò Fred inaspettatamente.<br />

“Già, prestate orecchio,” disse George, con una mezza<br />

occhiata a Fred che aveva gli angoli <strong>della</strong> bocca sollevati.<br />

Lupin aveva una strana espressione mentre guardava<br />

<strong>Harry</strong>, qualcosa di molto sim<strong>il</strong>e alla compassione.<br />

“Pensi che sia matto?” dom<strong>and</strong>ò <strong>Harry</strong>.<br />

“No, penso che sei uguale a James,” disse Lupin, “che<br />

avrebbe reputato massimo disonore <strong>il</strong> non aver fiducia<br />

negli amici.”<br />

<strong>Harry</strong> immaginò a cosa alludesse Lupin. Suo padre era<br />

stato tradito da un amico, Peter Minus. Fu assalito da una<br />

rabbia irrazionale. Avrebbe voluto ribattere, ma Lupin gli<br />

aveva voltato le spalle, aveva posato <strong>il</strong> bicchiere su un<br />

tavolino e si era rivolto a B<strong>il</strong>l: “C’è un lavoro dal fare.<br />

Posso chiedere a Kingsley se…”<br />

“No,” disse subito B<strong>il</strong>l, “lo farò io, verrò io.”<br />

“Dove <strong>and</strong>ate?” chiesero Tonks e Fleur all’unisono.<br />

“Il corpo di Malocchio,” disse Lupin. “Dobbiamo<br />

recuperarlo.”<br />

“Non si può…?”, cominciò la signora Weasley con<br />

un’occhiata supplichevole a B<strong>il</strong>l.<br />

“Aspettare?” disse B<strong>il</strong>l. “No, a meno che non si voglia<br />

rischiare che lo prendano i Mangiamorte.”<br />

Nessuno parlò. Lupin e B<strong>il</strong>l li salutarono e <strong>and</strong>arono<br />

via.<br />

Gli altri di loro restarono seduti, tutti tranne <strong>Harry</strong>, che<br />

continuò a stare in piedi. La brutalità e definitività <strong>della</strong><br />

morte era con loro come una presenza fisica.<br />

“Dovrei <strong>and</strong>are anch’io,” disse <strong>Harry</strong>.<br />

Dieci paia di occhi sbigottiti lo guardarono.<br />

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102<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Non essere sciocco, <strong>Harry</strong>,” disse la signora Weasley.<br />

“Di che stai parl<strong>and</strong>o?”<br />

“Non posso restare qui.”<br />

Si strofinò la fronte: bruciava nuovamente. Non doleva<br />

tanto da più di un anno.<br />

“Siete tutti in pericolo mentre sono qui, non voglio…”<br />

“Ma non essere tanto stupido!” replicò la signora<br />

Weasley. “L’obiettivo di questa notte era portarti qui al<br />

sicuro, e grazie al cielo ha funzionato. E Fleur è d’accordo<br />

a sposarsi qui piuttosto che in Francia, abbiamo<br />

organizzato ogni cosa in modo da poter restare tutti<br />

insieme e tenerti d’occhio…”<br />

Non capiva. Lo stava facendo sentire peggio, non<br />

meglio.<br />

“Se Voldemort scopre che sono qui…”<br />

“Ma perché dovrebbe?”, chiese la signora Weasley.<br />

“C’è una dozzina di posti in cui potresti trovarti<br />

adesso,” disse <strong>il</strong> signor Weasley. “Non ha alcun modo di<br />

sapere in quale casa sicura ti sei rifugiato.”<br />

“Non è per me che sono preoccupato!” disse <strong>Harry</strong>.<br />

“Lo sappiamo,” disse <strong>il</strong> signor Weasley tranqu<strong>il</strong>lamente,<br />

“ma questo renderebbe i nostri sforzi stanotte<br />

piuttosto inut<strong>il</strong>i, se te ne vai.”<br />

“Tu non ci <strong>and</strong>rai da nessuna altra parte,” ringhiò<br />

Hagrid. “Accidenti, <strong>Harry</strong>, dopo tutte le cose che ci<br />

abbiamo passato per portarti qui a te?”<br />

“Già, e che dire del mio dannato orecchio?”, disse<br />

George, sollev<strong>and</strong>osi sui cuscini.<br />

“So che…”<br />

“Malocchio non avrebbe voluto…”<br />

“LO SO!” gridò <strong>Harry</strong>.


J. K. Rowling<br />

Si sentiva ass<strong>il</strong>lato e ricattato. Pensavano non sapesse<br />

cosa avevano fatto per lui? Non capivano che era esattamente<br />

per quel motivo che lui voleva <strong>and</strong>are ora, prima<br />

che loro soffrissero ancora di più nel suo interesse? Ci fu<br />

un s<strong>il</strong>enzio prolungato e impacciato nel quale la sua<br />

cicatrice continuava a pungere e pulsare e che fu infranto,<br />

infine, dalla signora Weasley.<br />

“Dov’è Edvige, <strong>Harry</strong>?” disse in tono lusinghiero.<br />

“Possiamo sistemarla di sopra con Leotordo e darle<br />

qualcosa da mangiare.”<br />

Il suo intestino si strinse come un pugno. Non poteva<br />

dirle la verità. Bevve l’ultimo sorso di Whisky Incendiario<br />

per e<strong>vita</strong>re di rispondere.<br />

“Aspettaci fino a qu<strong>and</strong>o ci si fa vivo, che ce l’hai<br />

fatto un’altra volta, <strong>Harry</strong>,” disse Hagrid. “Gli hai<br />

scappato, lo hai battuto qu<strong>and</strong>o ti ci stava proprio<br />

addosso!”<br />

“Non sono stato io,” disse <strong>Harry</strong> seccamente. “È stata<br />

la mia bacchetta. La bacchetta ha agito di sua volontà.”<br />

Dopo pochi attimi, Hermione disse gent<strong>il</strong>mente: “Ma è<br />

impossib<strong>il</strong>e, <strong>Harry</strong>. Vuoi dire che hai fatto una magia<br />

senza volerlo. Hai agito d’istinto.”<br />

“No,” disse <strong>Harry</strong>. “La motocicletta stava precipit<strong>and</strong>o.<br />

Non potrei dirti dove si trovava Voldemort, ma la<br />

bacchetta mi si è girata nella mano, lo ha trovato e gli ha<br />

lanciato un incantesimo, e non era neppure un incantesimo<br />

riconoscib<strong>il</strong>e. Non ho mai fatto apparire fiamme dorate<br />

prima d’ora.”<br />

“Spesso,” disse <strong>il</strong> signor Weasley, “qu<strong>and</strong>o ci si trova<br />

sotto pressione, si fanno magie che uno non si sognerebbe<br />

103


104<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

nemmeno. Succede spesso ai bambini piccoli prima di<br />

essere istruiti…”<br />

“Non si trattava di nulla del genere,” disse <strong>Harry</strong> a<br />

denti stretti. La cicatrice gli bruciava. Si sentiva arrabbiato<br />

e frustrato. Odiava l’idea che tutti loro lo credessero in<br />

possesso di un potere paragonab<strong>il</strong>e a quello di Voldemort.<br />

Nessuno disse niente. Sapeva che non gli credevano.<br />

Ora che gli veniva in mente, non aveva mai sentito prima<br />

di una bacchetta che facesse magie di sua volontà.<br />

La cicatrice bruciò dolorosamente. Tutto ciò che<br />

poteva fare era non lamentarsi ad alta voce. Borbott<strong>and</strong>o di<br />

aver bisogno di aria fresca, posò <strong>il</strong> bicchiere e lasciò la<br />

stanza.<br />

Mentre attraversava <strong>il</strong> cort<strong>il</strong>e, <strong>il</strong> gr<strong>and</strong>e e scheletrico<br />

Thestral guardò in su, fece frusciare le enormi ali sim<strong>il</strong>i a<br />

quelle dei pipistrelli e riprese a brucare. <strong>Harry</strong> si fermò al<br />

cancello del giardino, fiss<strong>and</strong>o le piante incolte, strofin<strong>and</strong>osi<br />

la cicatrice pulsante e pens<strong>and</strong>o a S<strong>il</strong>ente.<br />

S<strong>il</strong>ente gli avrebbe creduto, lo sapeva. S<strong>il</strong>ente avrebbe<br />

saputo come e perché la bacchetta di <strong>Harry</strong> aveva agito da<br />

sola, perché S<strong>il</strong>ente aveva sempre tutte le risposte. Era al<br />

corrente delle bacchette, aveva spiegato ad <strong>Harry</strong> la strana<br />

connessione che esisteva tra la sua bacchetta e quella di<br />

Voldemort… ma S<strong>il</strong>ente, come Malocchio, come Sirius,<br />

come i suoi genitori, come la sua povera civetta, erano tutti<br />

<strong>and</strong>ati là dove <strong>Harry</strong> non li poteva più interpellare. Provò<br />

un bruciore in gola che non aveva nulla a che fare con <strong>il</strong><br />

Whisky Incendiario…<br />

In quel preciso momento, all’improvviso, <strong>il</strong> dolore alla<br />

cicatrice raggiunse l’apice. Mentre si stringeva la fronte e<br />

chiudeva gli occhi, una voce gli urlò all’interno <strong>della</strong> testa.


J. K. Rowling<br />

“Mi hai detto che <strong>il</strong> problema si sarebbe risolto,<br />

us<strong>and</strong>o la bacchetta di un altro!”<br />

Nella mente gli irruppe la visione di un vecchio<br />

emaciato, vestito di stracci e disteso su un pavimento di<br />

pietra, url<strong>and</strong>o, un orrib<strong>il</strong>e grido lunghissimo, un grido<br />

d’insopportab<strong>il</strong>e agonia…<br />

“No! No! Ti prego, ti prego…”<br />

“Hai mentito a Lord Voldemort, Oliv<strong>and</strong>er!”<br />

“No… giuro che non l’ho fatto…”<br />

“Hai cercato di aiutare <strong>Potter</strong>, di aiutarlo a sfuggirmi!”<br />

“Giuro di no… credevo che una bacchetta differente<br />

avrebbe funzionato…”<br />

“Spiega, allora, cos’è successo. La bacchetta di Lucius<br />

si è distrutta!”<br />

“Non riesco a capire… la connessione… esiste solo…<br />

tra le vostre <strong>due</strong> bacchette…”<br />

“Menzogne!”<br />

“Per favore… la prego…”<br />

<strong>Harry</strong> contemplò la mano bianca sollevare la<br />

bacchetta, percepì l’impulso di feroce collera proveniente<br />

da Voldemort e vide <strong>il</strong> frag<strong>il</strong>e vecchio contorcersi sul<br />

pavimento per <strong>il</strong> tormento…<br />

“<strong>Harry</strong>?”<br />

Passò con la stessa velocità con cui era venuta. <strong>Harry</strong><br />

era immob<strong>il</strong>e nell’oscurità, tremante, aggrappato al<br />

cancello del giardino, <strong>il</strong> cuore che gli batteva follemente,<br />

la cicatrice ancora dolente. Ci vollero diversi secondi<br />

prima che si rendesse conto che Ron e Hermione erano al<br />

suo fianco.<br />

“<strong>Harry</strong>, torna in casa,” sussurrò Hermione. “Non<br />

penserai ancora di <strong>and</strong>artene?”<br />

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106<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Già, devi restare, amico,” disse Ron, d<strong>and</strong>ogli una<br />

piccola botta sulla schiena.<br />

“Tutto bene?” chiese Hermione, adesso abbastanza<br />

vicina da poter osservare <strong>il</strong> viso di <strong>Harry</strong>. “Hai un aspetto<br />

orrib<strong>il</strong>e!”<br />

“Beh,” rispose <strong>Harry</strong> con voce incerta, “probab<strong>il</strong>mente<br />

sto meglio di Oliv<strong>and</strong>er…”<br />

Qu<strong>and</strong>o ebbe finito di raccontare loro quello che aveva<br />

visto, Ron sembrava spaventato, Hermione decisamente<br />

terrorizzata.<br />

“Doveva essere finita, però! La tua cicatrice… non<br />

doveva accadere di nuovo! Non devi permettere che quel<br />

collegamento si apra di nuovo… S<strong>il</strong>ente voleva che tu<br />

chiudessi la mente!”<br />

Dal momento che lui non replicò, lei gli afferrò <strong>il</strong><br />

braccio.<br />

“<strong>Harry</strong>, lui sta conquist<strong>and</strong>o <strong>il</strong> Ministero e i giornali e<br />

mezzo Mondo Magico! Non lasciarlo entrare anche nella<br />

tua testa!”


J. K. Rowling<br />

CAPITOLO SEI<br />

IL FANTASMA IN PIGIAMA<br />

Lo shock di aver perduto Malocchio aleggiò nella casa<br />

nei giorni che seguirono. <strong>Harry</strong> continuava ad aspettarsi di<br />

vederlo entrare zoppic<strong>and</strong>o attraverso la porta sul retro<br />

come gli altri membri dell’Ordine che <strong>and</strong>avano e<br />

venivano per riferire le novità. Sentiva che nulla, tranne<br />

l’azione, avrebbe potuto alleviare <strong>il</strong> suo senso di colpa e <strong>il</strong><br />

dolore. Sentiva che doveva dare inizio alla sua missione di<br />

trovare e distruggere gli Horcrux al più presto.<br />

“Beh, non puoi fare nulla per gli…” Ron mimò con la<br />

bocca la parola Horcrux, “finché non avrai 17 anni. Hai<br />

ancora la Traccia su te. E possiamo fare progetti qui come<br />

in qualsiasi altro luogo, non è così? O,” abbassò la voce ad<br />

107


108<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

un sussurro, “supponi di sapere già dove si trovano i Tu-<br />

Sai-Cosa?”<br />

“No,” ammise <strong>Harry</strong>.<br />

“Penso che Hermione abbia fatto un po’ di ricerche,”<br />

disse Ron. “Ha detto che avrebbe conservato tutto per<br />

qu<strong>and</strong>o fossi arrivato qui.”<br />

Erano seduti al tavolo per la colazione. Il signor<br />

Weasley e B<strong>il</strong>l erano appena usciti per <strong>and</strong>are al lavoro.<br />

La signora Weasley era salita al piano superiore per<br />

svegliare Hermione e Ginny, mentre Fleur era fluttuata via<br />

per farsi un bagno.<br />

“La Traccia cesserà <strong>il</strong> trentuno,” disse <strong>Harry</strong>. “Questo<br />

significa che ho bisogno di stare qui solo quattro giorni.<br />

Poi potrò…”<br />

“Cinque giorni,” lo corresse deciso Ron. “Dobbiamo<br />

rimanere per <strong>il</strong> matrimonio. Loro ci uccideranno se non ci<br />

saremo.”<br />

<strong>Harry</strong> dedusse che “loro” stava ad indicare Fleur e la<br />

signora Weasley.<br />

“È solo un giorno in più,” disse Ron qu<strong>and</strong>o <strong>Harry</strong> lo<br />

guardò con aria ribelle.<br />

“Ma non capiscono quanto sia importante…?”<br />

“Naturalmente no,” disse Ron. “Non ne hanno la<br />

minima idea. E adesso che mi ci fai pensare, volevo<br />

parlarti proprio di questo.”<br />

Ron gettò uno sguardo attraverso la porta nella sala,<br />

per controllare che la signora Weasley non fosse già di<br />

ritorno, poi si avvicinò di più ad <strong>Harry</strong>.<br />

“Mamma sta cerc<strong>and</strong>o di scoprire, attraverso<br />

Hermione e me, quello che abbiamo intenzione di fare.<br />

Tenterà con te adesso, quindi preparati. Anche papà e


J. K. Rowling<br />

Lupin hanno provato a fare dom<strong>and</strong>e, ma qu<strong>and</strong>o abbiamo<br />

detto che S<strong>il</strong>ente ti aveva chiesto di non parlarne con<br />

nessuno eccetto noi, hanno desistito. Non Mamma,<br />

comunque. Lei è testarda.”<br />

La previsione di Ron si avverò in poche ore. Poco<br />

prima di pranzo, la signora Weasley separò <strong>Harry</strong> dagli<br />

altri chiedendogli di aiutarla ad identificare un calzino<br />

spaiato da uomo che presumeva potesse essere uscito dal<br />

suo zaino. Una volta che lo ebbe messo alle strette nel<br />

piccolo ripostiglio <strong>della</strong> cucina, cominciò.<br />

“Ron e Hermione sembrano pensare che voi tre vi<br />

ritirerete da Hogwarts,” iniziò con un tono leggero,<br />

casuale.<br />

“Oh,” disse <strong>Harry</strong>. “Beh, sì. Lo faremo.”<br />

La pressa per <strong>il</strong> bucato, che era in un angolo, iniziò a<br />

girare di sua iniziativa sput<strong>and</strong>o fuori quella che sembrava<br />

essere una delle canottiere del signor Weasley.<br />

“Posso chiederti perché ti stai ritir<strong>and</strong>o da scuola?”<br />

disse la signora Weasley.<br />

“Beh, S<strong>il</strong>ente mi ha affidato… delle cose da fare,”<br />

mormorò <strong>Harry</strong>. “Ron e Hermione sanno di cosa si tratta e<br />

vogliono venire anche loro.”<br />

“Che tipo di «cose»?”<br />

“Mi dispiace, non posso…”<br />

“Beh, francamente, penso che Arthur ed io abbiamo <strong>il</strong><br />

diritto di saperlo e sono sicura che <strong>il</strong> signore e la signora<br />

Granger sarebbero d’accordo!” disse la signora Weasley.<br />

<strong>Harry</strong> aveva proprio temuto l’attacco dei «genitori<br />

preoccupati». Si ricostrinse a guardarla direttamente negli<br />

occhi, not<strong>and</strong>o proprio allora che erano precisamente <strong>della</strong><br />

stessa sfumatura di marrone di quelli di Ginny.<br />

109


110<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Questo non lo aiutava.<br />

“S<strong>il</strong>ente voleva che nessun altro lo sapesse, signora<br />

Weasley. Mi dispiace. Ron e Hermione non devono per<br />

forza venire con me, è una loro scelta…”<br />

“Credo che non dovresti <strong>and</strong>arci neppure tu!” disse<br />

bruscamente, lasci<strong>and</strong>o ormai perdere ogni finzione.<br />

“Siete appena maggiorenni, tutti voi! È una totale sciocchezza.<br />

Se S<strong>il</strong>ente aveva bisogno di fare quel lavoro,<br />

aveva l’intero Ordine al suo com<strong>and</strong>o! <strong>Harry</strong>, devi averlo<br />

frainteso. Probab<strong>il</strong>mente stava dicendoti qualcosa che<br />

voleva fosse fatto, e tu lo hai interpretato come qualcosa<br />

che voleva che tu…”<br />

“Non ho frainteso,” disse <strong>Harry</strong> categoricamente.<br />

“Devo essere io a farlo.”<br />

Le restituì <strong>il</strong> calzino singolo che si supponeva dovesse<br />

identificare, che aveva un motivo di giunchi dorati.<br />

“E questo non è mio. Non faccio <strong>il</strong> tifo per i<br />

Puddlemore United.”<br />

“Oh, certo che no,” disse la signora Weasley con un<br />

improvviso e quasi snervante ritorno al suo tono casuale.<br />

“Avrei dovuto capirlo. Beh, <strong>Harry</strong>, finché ti avremo<br />

ancora qui, ti dispiacerebbe aiutare con i preparativi per <strong>il</strong><br />

matrimonio di B<strong>il</strong>l e Fleur, che ne dici? C’è ancora molto<br />

da fare.”<br />

“No…io… naturalmente no,” disse <strong>Harry</strong>, turbato per<br />

quell’improvviso cambio di argomento.<br />

“Gent<strong>il</strong>e da parte tua,” replicò, e sorridendo lasciò <strong>il</strong><br />

retrocucina.<br />

Da quel momento in poi, la signora Weasley tenne<br />

<strong>Harry</strong>, Ron e Hermione così occupati con i preparativi per<br />

<strong>il</strong> matrimonio che a malapena trovarono <strong>il</strong> tempo per


J. K. Rowling<br />

pensare. La spiegazione più semplice e gent<strong>il</strong>e di questo<br />

comportamento era che la signora Weasley voleva distrarli<br />

tutti dal pensiero di Malocchio e dal terrore dei giorni<br />

passati. Dopo <strong>due</strong> giorni in cui, senza tregua, avevano<br />

pulito posate, accoppiato i colori di nastri, fiori e<br />

decorazioni, pulito <strong>il</strong> giardino dagli gnomi e aiutato la<br />

signora Weasley a cucinare enormi infornate di crostini<br />

guarniti, tuttavia, <strong>Harry</strong> iniziò a sospettare che i motivi<br />

fossero differenti. Tutti i lavori che venivano loro assegnati<br />

sembravano tenere lui, Ron e Hermione lontani<br />

l’uno dall’altro. Non aveva avuto la possib<strong>il</strong>ità di parlare<br />

con loro da solo dalla prima notte, qu<strong>and</strong>o aveva<br />

raccontato di come Voldemort aveva torturato Oliv<strong>and</strong>er.<br />

“Credo che Mamma pensi che se riesce a impedirvi di<br />

stare insieme a fare progetti, forse riuscirà a ritardare la<br />

vostra partenza,” disse Ginny a <strong>Harry</strong> sottovoce, mentre<br />

apparecchiavano la tavola per la cena, la terza notte da<br />

qu<strong>and</strong>o era arrivato.<br />

“E poi cosa pensa che accadrà?” mormorò <strong>Harry</strong>.<br />

“Qualcun altro potrebbe uccidere Voldemort mentre lei ci<br />

trattiene qui a fare vol-au-vents?”<br />

Aveva parlato senza pensare e vide la faccia di Ginny<br />

sbiancare.<br />

“Così è vero?” disse. “Questo è quello che stai<br />

cerc<strong>and</strong>o di fare?”<br />

“Io… no… stavo scherz<strong>and</strong>o,” disse <strong>Harry</strong> evasivamente.<br />

Si fissarono l’un l’altro, e c’era qualcosa di molto più<br />

che sorpresa e paura nell’espressione di Ginny. Improvvisamente,<br />

<strong>Harry</strong> divenne consapevole che era la prima<br />

volta che era rimasto solo con lei da quelle ore rubate<br />

111


112<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

negli angoli appartati dei giardini di Hogwarts. Era sicuro<br />

che lei stesse ricord<strong>and</strong>o le stesse cose. Entrambi<br />

sussultarono qu<strong>and</strong>o la porta si aprì e <strong>il</strong> signor Weasley,<br />

Kingsley e B<strong>il</strong>l entrarono.<br />

In quel periodo gli altri membri dell’Ordine si univano<br />

spesso a loro per la cena, perché la Tana aveva sostituito <strong>il</strong><br />

numero 12 di Grimmauld Place come Quartier Generale.<br />

Il signor Weasley aveva spiegato che, dopo la morte di<br />

S<strong>il</strong>ente, <strong>il</strong> loro Custode Segreto, ciascuna delle persone<br />

alle quali S<strong>il</strong>ente aveva confidato l’ubicazione di<br />

Grimmauld Place ne era diventato, a sua volta, una specie<br />

di Custode Segreto.<br />

“E siccome siamo circa una ventina, questo attenua di<br />

molto <strong>il</strong> potere dell’Incanto Fidelius. Ci sono opportunità<br />

venti volte maggiori, per i Mangiamorte, di tirar fuori <strong>il</strong><br />

segreto da qualcuno. Non potevamo aspettarci di<br />

conservarlo troppo a lungo.”<br />

“Ma sicuramente Piton avrà ormai detto ai<br />

Mangiamorte l’indirizzo?” chiese <strong>Harry</strong>.<br />

“Beh, Malocchio ha disposto un paio di maledizioni<br />

contro Piton nel caso ci tornasse. Speriamo che siano forti<br />

abbastanza sia per tenerlo fuori sia per legargli la lingua se<br />

cercasse di parlare del luogo, ma non possiamo esserne<br />

sicuri. Sarebbe da pazzi usare la casa come Quartier<br />

Generale adesso che la sua protezione è diventata così<br />

traballante.”<br />

La cucina era così affollata, quella sera, che era diffic<strong>il</strong>e<br />

manovrare coltelli e forchette. <strong>Harry</strong> si trovò stipato<br />

accanto a Ginny. Le cose non dette che rimanevano in<br />

sospeso fra loro, gli facevano desiderare che ci fosse<br />

qualcun altro seduto fra loro <strong>due</strong>. Era così impegnato a


J. K. Rowling<br />

e<strong>vita</strong>re di sfiorarle <strong>il</strong> braccio, che riusciva a malapena a<br />

tagliare <strong>il</strong> pollo.<br />

“Nessuna novità su Malocchio?” chiese <strong>Harry</strong> a B<strong>il</strong>l.<br />

“Nessuna,” rispose B<strong>il</strong>l.<br />

Non sarebbero stati in grado di officiare un funerale<br />

per Moody, perché B<strong>il</strong>l e Lupin non erano riusciti a recuperarne<br />

<strong>il</strong> corpo. Era diffic<strong>il</strong>e conoscere <strong>il</strong> luogo esatto in<br />

cui era precipitato, data l’oscurità e la confusione <strong>della</strong><br />

battaglia.<br />

“La Gazzetta del Profeta non ha scritto una parola<br />

sulla sua morte o sul ritrovamento del corpo,” continuò<br />

B<strong>il</strong>l. “Ma questo non significa molto. Sta tenendo nascoste<br />

molte cose in questi giorni.”<br />

“E non hanno neanche chiesto un’udienza, ancora, per<br />

tutta la magia che ho usato da minorenne per sfuggire dai<br />

Mangiamorte?” gridò <strong>Harry</strong> attraverso <strong>il</strong> tavolo al signor<br />

Weasley, che scosse la testa.<br />

“Perché sanno che non avevo scelta o perché non<br />

vogliono sentirmi dire al mondo che Voldemort mi ha<br />

attaccato?”<br />

“La seconda, credo. Scrimgeour non vuole ammettere<br />

che Tu-Sai-Chi è tanto potente quanto sappiamo, né che<br />

c’è stata una fuga di massa da Azkaban.”<br />

“Già, perché dire alla gente la verità?” disse <strong>Harry</strong>,<br />

stringendo <strong>il</strong> coltello così strettamente che la debole<br />

cicatrice sul dorso <strong>della</strong> mano destra gli spiccava bianca<br />

contro la pelle: Non devo dire bugie.<br />

“Al Ministero non c’è nessuno disposto ad affrontarlo?”<br />

chiese Ron con rabbia.<br />

“Certamente, Ron, ma la gente è terrorizzata,” replicò<br />

<strong>il</strong> signor Weasley, “terrorizzata dal fatto che potrebbero<br />

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114<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

essere loro i prossimi a scomparire, e i loro figli i prossimi<br />

ad essere attaccati. Ci sono brutte voci in giro. Io, per<br />

primo, non credo che la professoressa di Babbanologia di<br />

Hogwarts si sia dimessa. Ormai non la si vede in giro da<br />

settimane. Intanto Scrimgeour rimane rinchiuso nel suo<br />

ufficio tutto <strong>il</strong> giorno. Spero solo stia lavor<strong>and</strong>o ad un<br />

piano.”<br />

Ci fu una pausa nella quale la signora Weasley fece<br />

sparire i piatti ormai vuoti dal tavolo e servì la torta di<br />

mele.<br />

“Dobbiamo descidere come ti travestiraai, ‘Arry,”<br />

disse Fleur, qu<strong>and</strong>o tutti ebbero avuto la torta.<br />

“Pour <strong>il</strong> marriage,” aggiunse, qu<strong>and</strong>o la guardò<br />

confuso. “Naturalmoente, nessuno dei nostri ospiti è un<br />

Manjiamorte, ma non possiamo garoantire che non si<br />

lascieran scappoare qualcoscia dopo che avroanno bevuto<br />

<strong>il</strong> champagne.”<br />

Da questo, <strong>Harry</strong> dedusse che sospettava ancora di<br />

Hagrid.<br />

“Sì, ottimo punto,” disse la signora Weasley da<br />

capotavola, dove era seduta, gli occhiali appollaiati sulla<br />

punta del naso, scorrendo una lunghissima lista di cose da<br />

fare che aveva scarabocchiato su un lungo pezzo di<br />

pergamena. “Allora, Ron, hai già pulito la tua camera?”<br />

“Perché?” esclamò Ron, sbattendo violentemente <strong>il</strong><br />

cucchiaio sul tavolo e guard<strong>and</strong>o sua madre di traverso.<br />

“Perché la mia camera deve essere pulita? A me e a <strong>Harry</strong><br />

va bene così com’è!”<br />

“Terremo <strong>il</strong> matrimonio di tuo fratello qui tra pochi<br />

giorni, giovanotto…”


J. K. Rowling<br />

“E devono sposarsi nella mia stanza?” chiese Ron<br />

furiosamente. “No! Allora perché, in nome di Merlino e<br />

<strong>della</strong> sua flaccida…”<br />

“Non parlare a tua madre in quel modo,” disse <strong>il</strong><br />

signor Weasley con fermezza. “E fai quello che ti è stato<br />

chiesto.”<br />

Ron guardò accigliato entrambi i genitori, poi riprese<br />

<strong>il</strong> cucchiaio e attaccò gli ultimi bocconi <strong>della</strong> sua torta di<br />

mele.<br />

“Posso aiutarti, un po’ di quel disordine è mio,” disse<br />

<strong>Harry</strong> a Ron, ma la signora Weasley lo interruppe.<br />

“No, <strong>Harry</strong> caro, preferirei piuttosto che tu aiutassi<br />

Arthur a ripulire i polli, e Hermione ti sarei così grata se<br />

cambiassi le lenzuola per Monsieur e Madame Delacour.<br />

Come sai arrivano domattina alle undici.”<br />

Ma come si scoprì presto, c’era veramente poco da<br />

fare con i polli.<br />

“Non c’è bisogno che, ehm… Molly lo venga a<br />

sapere,” disse <strong>il</strong> signor Weasley a <strong>Harry</strong>, blocc<strong>and</strong>olo<br />

mentre entrava nel pollaio, “ma, ehm… Ted Tonks mi ha<br />

spedito la maggior parte di quello che è rimasto <strong>della</strong> moto<br />

di Sirius e, ehm…, lo sto nascondendo, cioè, conserv<strong>and</strong>o,<br />

qui dentro. Roba fantastica. C’è un tubo di scarico,<br />

immagino si chiami, una delle migliori batterie, e sarà una<br />

gr<strong>and</strong>e opportunità per scoprire come funzionano i freni.<br />

Vorrei cercare di rimetterla insieme di nuovo qu<strong>and</strong>o<br />

Molly non è… voglio dire, qu<strong>and</strong>o ho tempo.”<br />

Non appena tornarono in casa, la signora Weasley non<br />

si vedeva da nessuna parte, così <strong>Harry</strong> sgusciò di sopra<br />

nella camera da letto di Ron all’ultimo piano.<br />

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116<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Lo sto facendo, lo sto facendo…! Oh, sei tu,” disse<br />

Ron con sollievo, mentre <strong>Harry</strong> entrava in camera. Ron si<br />

lasciò crollare sul letto, dal quale si era evidentemente<br />

appena alzato. La stanza era nello stesso disordine in cui<br />

era stata per tutta la settimana. L’unica differenza era che<br />

Hermione, in quel momento, era seduta nell’angolo più<br />

lontano, con Grattastinchi, <strong>il</strong> suo gatto dal pelo rosso e<br />

vaporoso, ai suoi piedi e stava smist<strong>and</strong>o libri, alcuni dei<br />

quali <strong>Harry</strong> riconobbe come propri, in <strong>due</strong> enormi p<strong>il</strong>e.<br />

“Ciao, <strong>Harry</strong>,” disse, mentre lui si sedeva sul suo letto<br />

da campeggio.<br />

“E tu come sei riuscita a scappare?”<br />

“Oh, la mamma di Ron si è dimenticata che aveva<br />

chiesto a Ginny e a me di cambiare le lenzuola ieri,” disse<br />

Hermione. Lanciò Numerologia e Grammatica su una p<strong>il</strong>a<br />

e Ascesa e Declino delle Arti Oscure sopra l’altra.<br />

“Stavamo giusto parl<strong>and</strong>o di Malocchio,” disse Ron a<br />

<strong>Harry</strong>. “Credo che possa essere sopravvissuto.”<br />

“Ma B<strong>il</strong>l ha visto che è stato colpito con la Maledizione<br />

che Uccide,” disse <strong>Harry</strong>.<br />

“Sì, ma B<strong>il</strong>l era anche lui sotto attacco,” disse Ron.<br />

“Come può essere sicuro di quello che ha visto?”<br />

“Anche se la Maledizione che Uccide avesse fallito,<br />

Malocchio è precipitato da un migliaio di metri,” disse<br />

Hermione, con “Le squadre di Quidditch <strong>della</strong> Gran<br />

Bretagna e dell’Irl<strong>and</strong>a” in mano.<br />

“Potrebbe aver usato un Sort<strong>il</strong>egio Scudo…”<br />

“Fleur ha detto che la bacchetta gli era volata via di<br />

mano,” disse <strong>Harry</strong>.


J. K. Rowling<br />

“Beh, d’accordo, se volete che sia morto,” disse Ron<br />

con tono scontroso, picchi<strong>and</strong>o <strong>il</strong> suo cuscino per ottenere<br />

una forma più confortevole.<br />

“Naturalmente non vogliamo che lui sia morto!” disse<br />

Hermione, con aria scossa. “È terrib<strong>il</strong>e che lui sia morto!<br />

Ma dobbiamo essere realisti!”<br />

Per la prima volta, <strong>Harry</strong> immaginò <strong>il</strong> corpo di<br />

Malocchio, colpito come lo era stato quello di S<strong>il</strong>ente,<br />

eppure con quell’unico occhio che roteava ancora<br />

all’impazzata nell’orbita. Sentì un’ondata di ripugnanza<br />

mista ad una bizzarra voglia di ridere.<br />

“I Mangiamorte probab<strong>il</strong>mente hanno fatto sparire<br />

tutto, per questo nessuno l’ha trovato,” disse Ron<br />

saggiamente.<br />

“Già,” disse <strong>Harry</strong>. “Come Barty Crouch, trasformato<br />

in un osso e seppellito nel giardino davanti alla casa di<br />

Hagrid. Probab<strong>il</strong>mente hanno Trasfigurato Moody e lo<br />

hanno ficcato…”<br />

“Smett<strong>il</strong>a!” str<strong>il</strong>lò Hermione.<br />

Trasalendo, <strong>Harry</strong> guardò verso di lei giusto in tempo<br />

per vederla scoppiare a piangere sopra la sua copia di<br />

Geroglifici e Logogrammi Magici.<br />

“Oh, no,” disse <strong>Harry</strong>, lott<strong>and</strong>o per alzarsi dal vecchio<br />

letto da campeggio. “Hermione, non volevo<br />

sconvolgerti…”<br />

Ma con un gran scricchiolio di molle arrugginite, Ron<br />

si lanciò fuori dal letto e arrivò da lei per primo. Tenendo<br />

un braccio intorno ad Hermione, pescò nella tasca dei suoi<br />

jeans e tirò fuori un fazzoletto dall’aspetto disgustoso che<br />

aveva usato per pulire <strong>il</strong> forno poco prima. In fretta prese<br />

la bacchetta, la puntò verso lo straccio e disse, “Tergeo.”<br />

117


118<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

La bacchetta rimosse gran parte del grasso. Con aria<br />

abbastanza compiaciuta, Ron allungò <strong>il</strong> fazzoletto<br />

leggermente fumante a Hermione.<br />

“Oh… grazie Ron… Mi dispiace…” si soffiò <strong>il</strong> naso e<br />

singhiozzò. “È così tre-tremendo, non è vero? P-proprio<br />

dopo S<strong>il</strong>ente… Io… non avrei m-mai immaginato che<br />

Malocchio potesse morire, in qualche modo sembrava così<br />

forte!”<br />

“Sì, lo so,” disse Ron, stringendola a se. “Ma lo sai<br />

cosa ci direbbe se fosse qui?”<br />

“Vi-vig<strong>il</strong>anza costante,” disse Hermione, asciug<strong>and</strong>osi<br />

gli occhi.<br />

“Esatto,” disse Ron annuendo. “Ci direbbe di imparare<br />

da quello che gli è successo. E quello che ho imparato è<br />

che non c’è da fidarsi di quel piccolo, vigliacco e<br />

insignificante Mundungus.”<br />

Hermione fece una risata traballante e si chinò per<br />

prendere altri <strong>due</strong> libri. Un secondo dopo, Ron le aveva<br />

ritirato in fretta <strong>il</strong> braccio dalle spalle. Lei gli aveva fatto<br />

cadere <strong>il</strong> Libro Mostro dei Mostri sul piede. Il libro s’era<br />

liberato dalle cinghie che lo contenevano ed aveva<br />

addentato ferocemente la caviglia di Ron.<br />

“Scusami, scusami!” gridò Hermione mentre <strong>Harry</strong><br />

strappava <strong>il</strong> libro dalla gamba di Ron e lo legava di nuovo.<br />

“Cosa stai facendo con tutti quei libri, comunque?”<br />

chiese Ron, zoppic<strong>and</strong>o verso <strong>il</strong> letto.<br />

“Sto solo cerc<strong>and</strong>o di decidere quali portare con noi,”<br />

disse Hermione, “Qu<strong>and</strong>o cercheremo gli Horcrux.”<br />

“Oh, è vero,” disse Ron, d<strong>and</strong>osi un colpo in fronte<br />

con la mano. “Dimenticavo che daremo la caccia a<br />

Voldemort in una biblioteca mob<strong>il</strong>e.”


J. K. Rowling<br />

“Ha, ha,” disse Hermione guard<strong>and</strong>o in basso verso<br />

Geroglifici e Logogrammi Magici. “Mi chiedo… avremo<br />

bisogno di tradurre le rune? È possib<strong>il</strong>e… penso che<br />

faremo bene a prenderlo, per essere tranqu<strong>il</strong>li.”<br />

Fece cadere <strong>il</strong> libro sopra la più alta delle <strong>due</strong> p<strong>il</strong>e e<br />

raccolse Storia di Hogwarts.<br />

“Ascoltate,” disse <strong>Harry</strong>.<br />

Si era messo a sedere dritto. Ron e Hermione lo<br />

guardarono con un misto di rassegnazione e sfida.<br />

“Lo so che avete detto, dopo <strong>il</strong> funerale di S<strong>il</strong>ente, che<br />

volevate venire con me,” cominciò <strong>Harry</strong>.<br />

“Ecco che ricomincia,” disse Ron a Hermione,<br />

alz<strong>and</strong>o gli occhi al cielo.<br />

“Come sapevamo avrebbe fatto,” sospirò lei, riport<strong>and</strong>o<br />

lo sguardo verso i libri. “Sapete, penso che<br />

dovremmo prendere Storia di Hogwarts. Anche se non<br />

torneremo lì, non penso che mi sentirei a mio agio se non<br />

lo avessi con me…”<br />

“Ascoltate!” disse <strong>Harry</strong> di nuovo.<br />

“No, <strong>Harry</strong>, ascolta tu,” disse Hermione. “Noi<br />

verremo con te. È stato deciso mesi fa… anni fa, a dire <strong>il</strong><br />

vero.”<br />

“Ma…”<br />

“Zitto,” lo consigliò Ron.<br />

“…siete sicuri di averci pensato bene?” si ostinò<br />

<strong>Harry</strong>.<br />

“Vediamo,” disse Hermione, scaravent<strong>and</strong>o Trekking<br />

con i Troll sopra la p<strong>il</strong>a dei libri scartati con uno sguardo<br />

piuttosto feroce. “Ho fatto i bagagli per giorni interi, così<br />

che potessimo essere pronti a partire con <strong>il</strong> minimo<br />

preavviso, <strong>il</strong> che, per tua informazione, ha incluso fare<br />

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120<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

qualche magia parecchio diffic<strong>il</strong>e, per non parlare del far<br />

sparire l’intera scorta di Pozione Polisucco di Malocchio<br />

proprio sotto <strong>il</strong> naso <strong>della</strong> mamma di Ron.<br />

Ho inoltre modificato la memoria dei miei genitori<br />

così che fossero convinti di chiamarsi veramente Wendell<br />

e Monica W<strong>il</strong>kins, e che <strong>il</strong> sogno di tutta la loro <strong>vita</strong> fosse<br />

<strong>and</strong>are in Australia, cosa che ora hanno fatto. Questo per<br />

creare maggiori difficoltà a Voldemort nello scovarli e<br />

interrogarli riguardo a me… o te, perché sfortunatamente<br />

gli ho parlato abbastanza di te.<br />

“Presumendo che io sopravviva alla nostra caccia agli<br />

Horcrux, cercherò mamma e papà e toglierò<br />

l’incantesimo. Se no… beh, penso di aver gettato un<br />

incantesimo abbastanza forte da tenerli al sicuro e felici.<br />

Wendell e Monica W<strong>il</strong>kins non sanno di avere una figlia,<br />

capisci?”<br />

Gli occhi di Hermione si stavano nuovamente<br />

bagn<strong>and</strong>o di lacrime. Ron scese nuovamente dal letto, le<br />

mise <strong>il</strong> suo braccio attorno un’altra volta, e guardò <strong>Harry</strong><br />

aggrott<strong>and</strong>o le sopracciglia, come a rinfacciargli la<br />

mancanza di tatto. <strong>Harry</strong> non riuscì a pensare a nulla da<br />

dire, se non altro perché era estremamente strano che Ron<br />

desse lezioni di tatto a qualcun altro.<br />

“Io… Hermione, mi dispiace… Non volevo…”<br />

“Non hai capito che Ron e io sappiamo perfettamente<br />

cosa potrebbe accadere se venissimo con te? Beh, è così.<br />

Ron, mostra ad <strong>Harry</strong> cosa hai fatto.”<br />

“Nah, ha appena mangiato,” disse Ron.<br />

“Andiamo, ha bisogno di saperlo!”<br />

“Oh, va bene. <strong>Harry</strong>, vieni qui.”


J. K. Rowling<br />

Per la seconda volta Ron ritirò <strong>il</strong> braccio dalle spalle<br />

di Hermione e si diresse con passo pesante verso la porta.<br />

“Andiamo.”<br />

“Perché?” chiese <strong>Harry</strong>, seguendo Ron fuori dalla<br />

stanza, sul minuscolo pianerottolo.<br />

“Descendo,” mormorò Ron, punt<strong>and</strong>o la bacchetta<br />

verso <strong>il</strong> soffitto basso. Una botola si aprì proprio sopra le<br />

loro teste e una scala scivolò giù fino ai piedi. Un orrib<strong>il</strong>e<br />

suono, a metà tra <strong>il</strong> risucchio e metà lamento provenne dal<br />

buco quadrato, insieme ad uno spiacevole odore come di<br />

fogna aperta.<br />

“Questo è <strong>il</strong> tuo fantasma 1 , vero?” chiese <strong>Harry</strong>, che<br />

non aveva mai incontrato realmente quella creatura che<br />

qualche volta disturbava <strong>il</strong> s<strong>il</strong>enzio notturno.<br />

“Sì, è lui,” disse Ron, arrampic<strong>and</strong>osi sulla scala.<br />

“Vieni a dargli un’occhiata.”<br />

<strong>Harry</strong> seguì Ron su per quei pochi piccoli gradini nel<br />

minuscolo sottotetto. La testa e le spalle erano già nella<br />

stanza prima di riuscire a vedere la creatura, raggomitolata<br />

a pochi passi, profondamente addormentata nell’oscurità<br />

con la gr<strong>and</strong>e bocca completamente spalancata.<br />

“Ma… sembra… di solito i fantasmi indossano<br />

pigiami?”<br />

“No,” disse Ron. “Normalmente non hanno nemmeno<br />

i capelli rossi o quella quantità di pustole.”<br />

<strong>Harry</strong> osservò la cosa, leggermente disgustato. Era<br />

umano nella forma e nella gr<strong>and</strong>ezza, e indossava quello<br />

1 In originale la parola è “ghoul”, che vuol dire “demone”. È stato usato<br />

“fantasma” per uniformarci alle versioni ufficiali Salani che sono errate fin<br />

dalla Camera dei Segreti. N.d.T.<br />

121


122<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

che, adesso che gli occhi di <strong>Harry</strong> iniziavano ad abituarsi<br />

all’oscurità, era chiaramente un vecchio pigiama di Ron.<br />

Era inoltre sicuro che i fantasmi fossero generalmente<br />

piuttosto viscidi e pelati invece che decisamente irsuti e<br />

coperti di pulsanti vesciche color porpora.<br />

“Sono io, vedi?” disse Ron.<br />

“No,” disse <strong>Harry</strong>. “Non vedo.”<br />

“Ti spiegherò dopo in camera, l’odore sta inizi<strong>and</strong>o a<br />

sopraffarmi,” disse Ron. Ridiscesero la scala, che Ron<br />

fece rientrare nel soffitto, e si riunirono a Hermione che<br />

ancora selezionava libri.<br />

“Una volta che ce ne saremo <strong>and</strong>ati, <strong>il</strong> fantasma verrà<br />

a vivere qui nella mia stanza,” disse Ron.<br />

“Penso che non veda l’ora di farlo… beh, è diffic<strong>il</strong>e a<br />

dirsi, perché tutto quello che può fare è lamentarsi e<br />

sbavare… ma annuisce un sacco qu<strong>and</strong>o ne parli. In ogni<br />

caso, sembrerà me con la Spruzzolosi. Geniale, eh?”<br />

L’espressione di <strong>Harry</strong> esprimeva chiaramente la sua<br />

confusione.<br />

“Lo è!” disse Ron, evidentemente frustrato dal fatto<br />

che <strong>Harry</strong> non avesse afferrato la genialità del piano.<br />

“Vedi, qu<strong>and</strong>o noi tre non rientreremo ad Hogwarts,<br />

quest’anno, tutti penseranno che Hermione e io dobbiamo<br />

essere con te, giusto? Questo significa che i Mangiamorte<br />

<strong>and</strong>ranno dritti dalle nostre famiglie per vedere se sanno<br />

qualcosa su dove sei tu.”<br />

“Con un po’ di fortuna, però, crederanno che io sia<br />

<strong>and</strong>ata via con mamma e papà. Parecchi Nati-Babbani<br />

stanno pens<strong>and</strong>o di darsi alla macchia, al momento,” disse<br />

Hermione.


J. K. Rowling<br />

“Non possiamo nascondere la mia intera famiglia,<br />

sembrerebbe troppo sospetto e non tutti possono abb<strong>and</strong>onare<br />

<strong>il</strong> loro lavoro,” disse Ron. “Così stiamo per<br />

diffondere la storia che sono seriamente ammalato di<br />

Spruzzolosi, motivo per cui non posso rientrare a scuola.<br />

Se qualcuno arrivasse chiedendo di controllare, mamma e<br />

papà possono mostrare loro <strong>il</strong> fantasma nel mio letto,<br />

coperto di pustole. La Spruzzolosi è veramente contagiosa,<br />

quindi non vorranno <strong>and</strong>argli vicino.<br />

Non sarà importante <strong>il</strong> fatto che non possa dire nulla,<br />

perché pare che non si riesca a parlare una volta che <strong>il</strong><br />

fungo si è diffuso nell’ugola.”<br />

“E tua madre e tuo padre sono s’accordo con questo<br />

piano?” chiese <strong>Harry</strong>.<br />

“Papà sì. Ha aiutato Fred e George a trasformare <strong>il</strong><br />

fantasma. Mamma… beh, hai visto come è fatta. Non<br />

accetterà che ce ne <strong>and</strong>iamo fino a qu<strong>and</strong>o non ce ne<br />

saremo <strong>and</strong>ati.”<br />

Ci fu s<strong>il</strong>enzio nella stanza, rotto solo da lievi tonfi dei<br />

libri che Hermione continuava a buttare sopra l’una o<br />

l’altra p<strong>il</strong>a. Ron era seduto e la guardava ed <strong>Harry</strong><br />

spostava lo sguardo dall’uno all’altra, incapace di dire<br />

qualunque cosa. Le misure che avevano preso per<br />

proteggere le loro famiglie gli facevano capire, più di<br />

qualsiasi altra cosa potessero aver fatto, quanto erano<br />

decisi a seguirlo e quanto fossero esattamente consapevoli<br />

del pericolo che correvano. Avrebbe voluto dire loro cosa<br />

tutto ciò significava per lui, ma semplicemente non<br />

riusciva a trovare parole adeguate.<br />

Attraverso <strong>il</strong> s<strong>il</strong>enzio arrivò la voce smorzata <strong>della</strong><br />

signora Weasley che gridava da quattro piani più in basso.<br />

123


124<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Ginny probab<strong>il</strong>mente ha lasciato qualche granello di<br />

polvere su qualche maledetto porta tovagliolo,” disse Ron.<br />

“Non capisco perché i Delacour devono arrivare <strong>due</strong><br />

giorni prima del matrimonio.”<br />

“La sorella di Fleur è una damigella, ha bisogno di<br />

essere qui per le prove ed è troppo giovane per venire da<br />

sola,” disse Hermione, mentre esaminava indecisa A<br />

merenda con la morte.<br />

“Beh, gli ospiti non faranno bene al livello di stress di<br />

mamma,” disse Ron.<br />

“Quello che dobbiamo veramente decidere,” affermò<br />

Hermione, lanci<strong>and</strong>o Teoria <strong>della</strong> Magia Difensiva nella<br />

spazzatura senza pensarci <strong>due</strong> volte e raccogliendo <strong>il</strong><br />

Compendio sull’Istruzione Magica in Europa, “è dove<br />

<strong>and</strong>remo dopo essere <strong>and</strong>ati via da qui. So che dici di<br />

voler <strong>and</strong>are a Godric’s Hollow per prima cosa, <strong>Harry</strong>, e<br />

capisco perché, ma… beh… non dovremmo fare degli<br />

Horcrux la nostra priorità?”<br />

“Se sapessimo dove si trova almeno uno degli<br />

Horcrux, sarei d’accordo con te,” disse <strong>Harry</strong>, che non<br />

credeva che Hermione potesse veramente comprendere <strong>il</strong><br />

suo desiderio di ritornare a Godric’s Hollow. La tomba dei<br />

suoi genitori era solo una parte dell’attrattiva. Aveva una<br />

forte sensazione, seppure inesplicab<strong>il</strong>e, che in quel luogo<br />

fossero custodite delle risposte per lui. Forse era<br />

semplicemente perché era lì che era sopravvissuto alla<br />

Maledizione che Uccide di Voldemort; adesso che era di<br />

fronte alla sfida di ripetere l’impresa, <strong>Harry</strong> era attratto dal<br />

luogo dove era accaduto, aveva bisogno di capire.<br />

“Non pensi che ci sia la possib<strong>il</strong>ità che Voldemort stia<br />

sorvegli<strong>and</strong>o Godric’s Hollow?” chiese Hermione. “Non


J. K. Rowling<br />

credi si aspetti di vederti tornare lì, a visitare la tomba dei<br />

tuoi genitori, una volta libero di <strong>and</strong>are ovunque tu<br />

voglia?”<br />

Ad <strong>Harry</strong> non era venuto in mente. Mentre si sforzava<br />

di trovare un argomento per ribattere, Ron parlò, seguendo<br />

evidentemente una propria linea di pensieri.<br />

“Questo tipo, R.A.B.,” disse, “sai, quello che ha<br />

rubato <strong>il</strong> vero medaglione?”<br />

Hermione annuì.<br />

“Ha detto nel biglietto che lo avrebbe distrutto, non è<br />

vero?”<br />

<strong>Harry</strong> tirò lo zaino verso sé e tirò fuori <strong>il</strong> falso<br />

Horcrux nel quale la nota di R.A.B. era ancora piegata.<br />

“Ho rubato <strong>il</strong> vero Horcrux ed intendo distruggerlo<br />

appena potrò.” lesse a voce alta <strong>Harry</strong>.<br />

“E se lui l’avesse davvero distrutto?” disse Ron.<br />

“O lei,” si intromise Hermione.<br />

“Chiunque sia,” disse Ron. “Sarebbe uno in meno per<br />

noi da trovare!”<br />

“Sì, ma dovremmo comunque tentare di rintracciare <strong>il</strong><br />

vero medaglione, non pensate?” disse Hermione, “per<br />

scoprire se è stato distrutto o no.”<br />

“E una volta che lo avremo preso, come si distrugge<br />

un Horcrux?” chiese Ron.<br />

“Beh,” disse Hermione, “stavo giusto facendo delle<br />

ricerche a riguardo.”<br />

“Come?” chiese <strong>Harry</strong>. “Pensavo non ci fossero libri<br />

sugli Horcrux in biblioteca…”<br />

“Non ce n’erano,” disse Hermione, che era arrossita.<br />

“S<strong>il</strong>ente li ha tolti tutti, ma lui… non li ha distrutti.”<br />

Ron si mise seduto dritto, gli occhi spalancati.<br />

125


126<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Per le mut<strong>and</strong>e di Merlino, come hai fatto a mettere<br />

le mani su quei libri sugli Horcrux?”<br />

“Non… non li ho rubati!” disse Hermione, guard<strong>and</strong>o<br />

da <strong>Harry</strong> a Ron quasi con disperazione. “Erano ancora<br />

libri <strong>della</strong> biblioteca, anche se S<strong>il</strong>ente li aveva tolti dagli<br />

scaffali. Comunque, se veramente non voleva che<br />

qualcuno li avesse, sono sicura che avrebbe reso tutto<br />

molto più diffic<strong>il</strong>e da…”<br />

“Arriva al punto!” disse Ron.<br />

“Beh… è stato semplice,” disse Hermione con una<br />

vocina. “Ho solo fatto un Incantesimo di Appello.<br />

Sapete… accio. E… sono volati fuori dalla finestra dello<br />

studio di S<strong>il</strong>ente dritti fino al dormitorio delle ragazze.”<br />

“Ma qu<strong>and</strong>o lo hai fatto?” chiese <strong>Harry</strong>, guard<strong>and</strong>o<br />

Hermione con un misto di ammirazione e di incredulità.<br />

“Proprio dopo <strong>il</strong> suo… di S<strong>il</strong>ente… funerale,” disse<br />

Hermione con una vocina ancora più es<strong>il</strong>e. “Subito dopo<br />

che ci eravamo accordati per lasciare la scuola e <strong>and</strong>are e<br />

cercare gli Horcrux. Qu<strong>and</strong>o sono tornata in dormitorio<br />

per prendere le mie cose mi… mi è venuto in mente che<br />

più sapevamo su di essi, meglio sarebbe stato… ed ero lì<br />

sola… così ho tentato… ed è riuscito. Sono volati dritti<br />

attraverso la finestra aperta e io… li ho messi nei bagagli.”<br />

Deglutì e poi disse con tono implorante, “Non riesco a<br />

credere che S<strong>il</strong>ente si sarebbe arrabbiato, non è come se<br />

avessimo intenzione di usare le informazioni per fare un<br />

Horcrux, non credete?”<br />

“Ci hai sentito lamentarci?” disse Ron. “Dove sono<br />

questi libri, in ogni caso?”<br />

Hermione frugò per un momento e poi estrasse dalla<br />

p<strong>il</strong>a un gr<strong>and</strong>e tomo r<strong>il</strong>egato in pelle nera sbiadita.


J. K. Rowling<br />

Sembrava leggermente nauseata e lo teneva con circospezione<br />

come se fosse qualcosa morta di recente.<br />

“Questo fornisce spiegazioni esplicite su come fare un<br />

Horcrux. Segreti sulle Arti Oscure… è un libro orrib<strong>il</strong>e,<br />

veramente terrib<strong>il</strong>e, pieno di magia oscura. Mi dom<strong>and</strong>o<br />

qu<strong>and</strong>o S<strong>il</strong>ente lo abbia rimosso dalla biblioteca… se non<br />

lo ha fatto prima di diventare Preside, scommetto che<br />

Voldemort ha preso tutte le informazioni che gli servivano<br />

da qui.”<br />

“Perché ha dovuto chiedere a Lumacorno come fare<br />

un Horcrux, allora, se aveva già letto quello?” chiese Ron.<br />

“Si è rivolto a Lumacorno solo per scoprire cosa<br />

sarebbe accaduto se avesse diviso la sua anima in sette<br />

parti,” disse <strong>Harry</strong>. “S<strong>il</strong>ente era sicuro che Riddle sapeva<br />

già come fare un Horcrux nel momento in cui ha fatto<br />

quelle dom<strong>and</strong>e a Lumacorno sull’argomento. Penso che<br />

tu abbia ragione, Hermione, potrebbe essere da lì che ha<br />

preso le informazioni.”<br />

“E più <strong>and</strong>avo avanti a leggere,” disse Hermione, “più<br />

orrib<strong>il</strong>i sembravano, e meno riuscivo a credere che<br />

realmente ne avesse fatti sei. In questo libro si sottolinea<br />

quanto instab<strong>il</strong>e diventa l’anima qu<strong>and</strong>o la si lacera, e che<br />

questo accade anche facendo un solo Horcrux!”<br />

<strong>Harry</strong> ricordò cosa S<strong>il</strong>ente aveva detto di Voldemort,<br />

che era ormai al di là <strong>della</strong> “solita malvagità.”<br />

“Non c’è nessun modo per rimetterla insieme?” chiese<br />

Ron.<br />

“Sì,” disse Hermione con un sorriso vacuo, “ma<br />

potrebbe essere doloroso in modo straziante.”<br />

“Perché? Come si fa?” chiese <strong>Harry</strong>.<br />

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128<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Rimorso,” disse Hermione. “Devi veramente sentire<br />

quello che hai fatto. C’è una nota a piè di pagina. A<br />

quanto pare <strong>il</strong> dolore che provoca può distruggere chi ci<br />

tenta. Non ce lo vedo Voldemort che prova a farlo,<br />

comunque, e voi?”<br />

“No,” disse Ron prima che <strong>Harry</strong> potesse rispondere.<br />

“Quindi dice come fare a distruggere un Horcrux in quel<br />

libro?”<br />

“Sì,” disse Hermione, gir<strong>and</strong>o subito le frag<strong>il</strong>i pagine<br />

come se esaminasse interiora putride, “perché ammonisce<br />

i Maghi Oscuri su quanto deve essere forte l’incantesimo.<br />

A giudicare da tutto quello che ho letto, quello che <strong>Harry</strong><br />

ha fatto al diario di Riddle è una delle poche strade<br />

veramente infallib<strong>il</strong>i per distruggere un Horcrux.”<br />

“Cosa, pugnalarlo con una zanna di bas<strong>il</strong>isco?” chiese<br />

<strong>Harry</strong>.<br />

“Oh, beh, fortuna che abbiamo un’ampia scorta di<br />

zanne di bas<strong>il</strong>isco, allora,” disse Ron. “Mi stavo chiedendo<br />

cosa avremmo potuto farne.”<br />

“Non è necessario sia una zanna di bas<strong>il</strong>isco,” disse<br />

Hermione pazientemente. “Deve essere qualcosa di così<br />

distruttivo che l’Horcrux non possa ripararsi da solo. Il<br />

veleno di Bas<strong>il</strong>isco ha un solo antidoto, ed è incredib<strong>il</strong>mente<br />

raro…”<br />

“…lacrime di fenice,” disse <strong>Harry</strong> annuendo.<br />

“Esattamente,” disse Hermione. “Il nostro problema è<br />

che ci sono davvero poche sostanze così distruttive come<br />

<strong>il</strong> veleno di bas<strong>il</strong>isco, e sono troppo pericolose da portare<br />

con sé. Questo è un problema che dovremo risolvere,<br />

perché lacerare, schiacciare, o fare a pezzi un Horcrux non


J. K. Rowling<br />

funzionerà. Si deve arrivare oltre la possib<strong>il</strong>ità di una<br />

riparazione magica.”<br />

“Ma anche se distruggiamo l’oggetto in cui vive,”<br />

disse Ron, “perché <strong>il</strong> pezzettino di anima che contiene<br />

semplicemente non se ne va a vivere in qualcos’altro?”<br />

“Perché un Horcrux è l’esatto opposto di un essere<br />

umano.”<br />

Vedendo che <strong>Harry</strong> e Ron apparivano completamente<br />

confusi, Hermione proseguì veloce.<br />

“Guardate, se adesso io raccogliessi una spada, Ron, e<br />

ti trapassassi con essa, non danneggerei la tua anima per<br />

niente.”<br />

“Il che sarebbe una vera consolazione per me, sono<br />

sicuro,” disse Ron.<br />

<strong>Harry</strong> rise.<br />

“Dovrebbe, in effetti! Ma <strong>il</strong> punto è che qualsiasi cosa<br />

accada al tuo corpo, la tua anima sopravvivrà, intatta,”<br />

disse Hermione. “Ma le cose vanno diversamente con un<br />

Horcrux. Il frammento di anima dentro di esso dipende dal<br />

suo contenitore, <strong>il</strong> suo corpo incantato, per sopravvivere.<br />

Non può esistere senza di esso.”<br />

“Quel diario praticamente morì qu<strong>and</strong>o lo pugnalai,”<br />

disse <strong>Harry</strong> ricord<strong>and</strong>o l’inchiostro defluire come sangue<br />

dalle pagine forate, e <strong>il</strong> grido del pezzo dell’anima di<br />

Voldemort mentre svaniva.<br />

“E una volta che <strong>il</strong> diario è stato opportunamente<br />

distrutto, <strong>il</strong> pezzo di anima intrappolato all’interno non ha<br />

più potuto esistere. Ginny tentò di sbarazzarsi del diario<br />

prima che lo facessi tu, gett<strong>and</strong>olo via, ma ovviamente<br />

ritornò come nuovo.”<br />

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130<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Aspetta,” disse Ron aggrott<strong>and</strong>o le sopracciglia. “Il<br />

pezzo di anima in quel diario aveva posseduto Ginny,<br />

giusto? Come ci riusciva, allora?”<br />

“Mentre <strong>il</strong> contenitore magico è ancora intatto, <strong>il</strong><br />

pezzo di anima dentro di esso può spostarsi dentro e fuori<br />

qualcuno che si avvicini troppo all’oggetto. Non intendo<br />

dire toccarlo troppo a lungo, non ha nulla a che fare con <strong>il</strong><br />

toccarlo,” aggiunse prima che Ron potesse parlare.<br />

“Voglio dire avvicinarsi emotivamente. Ginny riversò <strong>il</strong><br />

suo cuore nel diario rendendosi incredib<strong>il</strong>mente<br />

vulnerab<strong>il</strong>e. Sei nei guai se arrivi ad affezionarti troppo o<br />

a dipendere da un Horcrux.”<br />

“Mi dom<strong>and</strong>o come S<strong>il</strong>ente abbia distrutto l’anello?”<br />

disse <strong>Harry</strong>. “Perché non gliel’ho chiesto? Non ho mai<br />

veramente…”<br />

La sua voce diminuì gradualmente. Pensava a tutte le<br />

cose che avrebbe potuto chiedere a S<strong>il</strong>ente, e di come, da<br />

qu<strong>and</strong>o <strong>il</strong> Preside era morto, aveva l’impressione di aver<br />

sprecato così tante opportunità, qu<strong>and</strong>o S<strong>il</strong>ente era ancora<br />

vivo, di scoprire di più… di scoprire ogni cosa…<br />

Il s<strong>il</strong>enzio venne rotto qu<strong>and</strong>o la porta <strong>della</strong> camera si<br />

aprì di colpo con uno schianto da far traballare <strong>il</strong> muro.<br />

Hermione gridò e fece cadere Segreti sulle Arti Oscure:<br />

Grattastinchi corse come un lampo sotto <strong>il</strong> letto, sib<strong>il</strong><strong>and</strong>o<br />

indignato. Ron si alzò di scatto dal letto, scivol<strong>and</strong>o su un<br />

involucro di Cioccorane abb<strong>and</strong>onato e battendo la testa<br />

contro <strong>il</strong> muro opposto, e <strong>Harry</strong> istintivamente tirò fuori la<br />

sua bacchetta prima di accorgersi di aver di fronte la<br />

signora Weasley, con i capelli scompigliati e la faccia<br />

contratta dalla rabbia.


J. K. Rowling<br />

“Sono spiacente di interrompere questo accogliente<br />

piccolo raduno,” disse, la voce tremante.<br />

“Sono sicura che tutti voi avete bisogno di una<br />

pausa… ma ci sono regali di nozze ammucchiati nella mia<br />

stanza che hanno bisogno di essere ordinati e avevo avuto<br />

l’impressione che voi aveste accettato di aiutare.”<br />

“Oh sì,” disse Hermione, con aria terrificata mentre<br />

schizzava in piedi, facendo volare i libri in ogni direzione.<br />

“Lo faremo… ci dispiace…”<br />

Con uno sguardo angosciato ad <strong>Harry</strong> e Ron,<br />

Hermione si affrettò ad uscire dalla stanza dopo la signora<br />

Weasley.<br />

“È come essere un elfo domestico,” si lagnò Ron con<br />

tono sommesso, massaggi<strong>and</strong>osi ancora la testa mentre lui<br />

e <strong>Harry</strong> le seguivano. “Però senza la soddisfazione del<br />

lavoro. Prima finisce questo matrimonio, meglio sarà.”<br />

“Già,” disse <strong>Harry</strong>, “poi non avremo nulla da fare a<br />

parte trovare gli Horcrux… sarà come una vacanza, no?”<br />

Ron cominciò a ridere, ma la vista dell’enorme p<strong>il</strong>a di<br />

regali di nozze che li aspettavano nella stanza <strong>della</strong><br />

Signora Weasley, lo fermò piuttosto bruscamente.<br />

I Delacour arrivarono <strong>il</strong> mattino seguente alle undici<br />

in punto. <strong>Harry</strong>, Ron, Hermione e Ginny nutrivano un<br />

certo risentimento verso la famiglia di Fleur, a quel punto,<br />

e fu con malagrazia che Ron salì pesantemente al piano<br />

superiore per inf<strong>il</strong>arsi calzini intonati e <strong>Harry</strong> tentò di<br />

appiattirsi i capelli.<br />

Una volta che furono ritenuti sufficientemente eleganti,<br />

si schierarono giù nell’assolato cort<strong>il</strong>e posteriore ad<br />

aspettare i visitatori.<br />

131


132<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

<strong>Harry</strong> non aveva mai visto <strong>il</strong> posto così in ordine. I<br />

calderoni arrugginiti e i vecchi stivali di gomma che di<br />

solito coprivano i gradini <strong>della</strong> porta sul retro erano<br />

spariti, rimpiazzati da <strong>due</strong> nuovi Cespugli Farfallini<br />

collocati ad entrambi i lati <strong>della</strong> porta in gr<strong>and</strong>i vasi.<br />

Sebbene non ci fosse vento, le foglie ondeggiavano<br />

pigramente, d<strong>and</strong>o un attraente effetto di increspatura. I<br />

polli erano stati rinchiusi, <strong>il</strong> cort<strong>il</strong>e era stato spazzato, e <strong>il</strong><br />

giardino accanto era stato potato, erano state tolte le<br />

erbacce e data una ripulita generale, benché <strong>Harry</strong>, che lo<br />

amava per quello stato selvaggio, pensò che avesse l’aria<br />

piuttosto sconsolata senza <strong>il</strong> suo solito contingente di<br />

gnomi stravaganti.<br />

Aveva perso di vista <strong>il</strong> numero di incantesimi di sicurezza<br />

che erano stati sistemati sopra la Tana sia<br />

dall’Ordine che dal Ministero. Tutto quello che sapeva era<br />

che non si poteva più viaggiare con la magia direttamente<br />

fin lì. Il signor Weasley era <strong>and</strong>ato quindi ad incontrare i<br />

Delacour in cima alla collina vicina, dove sarebbero<br />

arrivati tramite Passaporta. Il primo indizio del loro arrivo<br />

fu una risata stranamente acuta, che si rivelò appartenere<br />

al signor Weasley, che apparve al cancello qualche attimo<br />

più tardi, carico di bagagli e port<strong>and</strong>o con se una<br />

meravigliosa donna bionda con un lungo abito verde<br />

foglia, che poteva solo essere la mamma di Fleur.<br />

“Maman!” gridò Fleur, correndole incontro per<br />

abbracciarla. “Papa!”<br />

Il signor Delacour non era in alcun modo attraente<br />

quanto sua moglie. Era più basso di una spanna ed<br />

estremamente paffuto, con una piccola barba nera a punta.<br />

Comunque sembrava di buon carattere. Dirigendosi con


J. K. Rowling<br />

passo ondeggiante sui suoi stivali dai tacchi alti verso la<br />

signora Weasley, la baciò <strong>due</strong> volte su ciascuna guancia,<br />

lasci<strong>and</strong>ola disorientata.<br />

“Si è preesa tres disturbo,” disse con voce profonda.<br />

“Fleur ci ha detto che vous trava<strong>il</strong>les molto duramoente.”<br />

“Oh, non è stato nulla, nulla!” tr<strong>il</strong>lò la signora<br />

Weasley. “Assolutamente nessun problema.”<br />

Ron sfogò le sue frustrazioni indirizz<strong>and</strong>o un calcio ad<br />

uno gnomo che stava spi<strong>and</strong>o da dietro uno dei nuovi<br />

Cespugli Farfallini.<br />

“Caara madame!” disse <strong>il</strong> signor Delacour, continu<strong>and</strong>o<br />

a stringere la mano <strong>della</strong> signora Weasley tra le<br />

sue mani grassottelle e continu<strong>and</strong>o a sorridere. “Siamo<br />

tres onoraati per l’approssimarsi dell’union delle notre <strong>due</strong><br />

famiglie! Permet mois di présentarvi mia moglie,<br />

Apolline.”<br />

Madame Delacour scivolò in avanti e si fermò per<br />

baciare anche lei la signora Weasley.<br />

“Enchantée,” disse. “Suo marito ci ha raccontato<br />

storie così divertoenti!”<br />

Il signor Weasley sbottò in una risata un po’ folle. La<br />

signora Weasley gli lanciò un’occhiata, al che lui si zittì<br />

immediatamente e assunse un’espressione appropriata ad<br />

una visita ad un caro amico malato.<br />

“E, naturalmoente, avete già incontrato la mia figlia<br />

più piccola, Gabrielle!” disse <strong>il</strong> signor Delacour. Gabrielle<br />

era Fleur in miniatura. Undici anni, con capelli lunghi fino<br />

alla <strong>vita</strong> di un puro biondo argenteo. Gabrielle indirizzò un<br />

sorriso abbagliante alla signora Weasley e la abbracciò,<br />

poi lanciò ad <strong>Harry</strong> uno sguardo ardente, battendo le<br />

ciglia. Ginny si schiarì con decisione la gola.<br />

133


134<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Bene, <strong>and</strong>iamo, su!” disse la signora Weasley radiosamente,<br />

e accompagnò i Delacour in casa, con molti “No,<br />

prego!” e “Dopo di voi!” e “Per nulla!”<br />

I Delacour, si scoprì presto, erano ospiti disponib<strong>il</strong>i e<br />

piacevoli. Erano compiaciuti di ogni cosa e desiderosi di<br />

aiutare nei preparativi per <strong>il</strong> matrimonio. Monsieur<br />

Delacour dichiarò “Incantevole!” ogni cosa, dalla disposizione<br />

dei posti a sedere alle scarpe delle damigelle<br />

d’onore. Madame Delacour era molto ab<strong>il</strong>e negli<br />

incantesimi domestici e ripulì completamente <strong>il</strong> forno in<br />

un attimo.<br />

Gabrielle seguiva la sorella maggiore in giro,<br />

cerc<strong>and</strong>o di aiutarla in ogni modo possib<strong>il</strong>e e ciarl<strong>and</strong>o in<br />

rapidissimo Francese.<br />

Come lato negativo, la Tana non era stata costruita per<br />

accogliere così tanta gente. Il signore e la signora Weasley<br />

dormirono nel salotto, in quel periodo, dopo aver messo a<br />

tacere le proteste di Monsieur e Madame Delacour e<br />

insistito affinché prendessero la loro camera da letto.<br />

Gabrielle dormiva con Fleur nella vecchia camera di Percy<br />

mentre B<strong>il</strong>l avrebbe condiviso la sua con Charlie, <strong>il</strong> suo<br />

testimone, una volta che Charlie fosse arrivato dalla<br />

Romania. Le opportunità per elaborare piani insieme<br />

divennero praticamente inesistenti e fu per disperazione<br />

che <strong>Harry</strong>, Ron ed Hermione si offrirono spontaneamente<br />

di dar da mangiare ai polli proprio per fuggire dalla casa<br />

sovraffollata.<br />

“Ma ancora non vuole lasciarci soli!” ringhiò Ron<br />

qu<strong>and</strong>o <strong>il</strong> loro secondo tentativo di incontrarsi nel cort<strong>il</strong>e<br />

fallì a causa dell’apparizione <strong>della</strong> signora Weasley che<br />

portava un largo cesto di biancheria tra le braccia.


J. K. Rowling<br />

“Oh, bene, avete dato da mangiare ai polli,” disse ad<br />

alta voce mentre si avvicinava a loro. “Faremmo bene a<br />

rinchiuderli di nuovo prima che arrivino gli uomini,<br />

domani… a montare i tendoni per <strong>il</strong> matrimonio,” spiegò,<br />

ferm<strong>and</strong>osi e appoggi<strong>and</strong>osi contro <strong>il</strong> pollaio. Sembrava<br />

esausta.<br />

“Padiglioni Magici di M<strong>il</strong>lamant… sono veramente<br />

buoni. Li accompagnerà B<strong>il</strong>l… sarà meglio che tu stia<br />

dentro finché saranno qui, <strong>Harry</strong>. Devo dire che è<br />

complicato organizzare un matrimonio con tutti questi<br />

incantesimi di sicurezza intorno.”<br />

“Mi dispiace,” disse <strong>Harry</strong> um<strong>il</strong>mente.<br />

“Non fare lo sciocco, caro!” disse la signora Weasley<br />

immediatamente. “Non volevo dire… beh, la tua sicurezza<br />

è molto più importante! In realtà volevo chiederti come<br />

vorresti festeggiare <strong>il</strong> tuo compleanno, <strong>Harry</strong>. Diciassette<br />

anni, è un giorno importante, dopo tutto…”<br />

“Non voglio creare confusione,” disse <strong>Harry</strong> velocemente,<br />

prevedendo lo sforzo aggiuntivo che questo<br />

avrebbe imposto a tutti loro. “Davvero, signora Weasley,<br />

una normale cena <strong>and</strong>rà benissimo… è <strong>il</strong> giorno prima del<br />

matrimonio…”<br />

“Oh, bene, se ne sei sicuro, caro. Inviterò Remus e<br />

Tonks, che ne dici? E Hagrid?”<br />

“Sarebbe meraviglioso,” disse <strong>Harry</strong>. “Ma per favore,<br />

non si prenda troppo disturbo.”<br />

“Niente affatto, niente affatto… non è un disturbo…”<br />

Gli rivolse un lungo sguardo inquisitorio, poi sorrise<br />

un po’ mestamente, raddrizzò la schiena e se ne <strong>and</strong>ò.<br />

<strong>Harry</strong> la osservò mentre faceva ondeggiare la bacchetta<br />

nei pressi del f<strong>il</strong>o per stendere, e i vestiti umidi si solle-<br />

135


136<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

vavano appendendosi da soli. Sentì immediatamente<br />

un’enorme ondata di rimorso per <strong>il</strong> disagio e <strong>il</strong> dolore che<br />

le stava caus<strong>and</strong>o.


J. K. Rowling<br />

CAPITOLO SETTE<br />

IL TESTAMENTO DI<br />

ALBUS SILENTE<br />

Procedeva lungo una strada di montagna nella fresca<br />

luce azzurrata dell’alba. Lontano nella valle, avv<strong>il</strong>uppata<br />

dalla nebbia, c’era l’ombra di una piccola città. L’uomo<br />

che cercava era laggiù? L’uomo di cui aveva tanto bisogno<br />

da non riuscire a pensare ad altro, l’uomo che aveva la<br />

risposta, la risposta al suo problema…<br />

“Ehi, svegliati.”<br />

<strong>Harry</strong> aprì gli occhi. Era ancora disteso sulla br<strong>and</strong>a<br />

nel disordinato attico di Ron. Il sole non si era ancora<br />

levato e la stanza era in ombra.<br />

Leotordo era addormentato con la testa sotto la piccola<br />

ala. La cicatrice sulla fronte di <strong>Harry</strong> formicolava.<br />

137


138<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Stavi borbott<strong>and</strong>o nel sonno.”<br />

“Io?”<br />

“Sì. «Gregorovitch.» Stavi dicendo «Gregorovitch.»”<br />

<strong>Harry</strong> era senza occhiali, la faccia di Ron gli appariva<br />

un po’ sfocata.<br />

“Chi è Gregorovitch?”<br />

“E che ne so io? Eri tu che lo stavi dicendo.”<br />

<strong>Harry</strong> si strofinò la fronte, pensoso. Aveva una vaga<br />

idea di aver già sentito prima quel nome, ma non gli<br />

veniva in mente dove.<br />

“Penso che Voldemort lo stia cerc<strong>and</strong>o.”<br />

“Poveraccio,” disse Ron con fervore.<br />

<strong>Harry</strong> si mise a sedere, continu<strong>and</strong>o a strofinarsi la<br />

cicatrice, ora completamente sveglio. Cercò di rammentare<br />

esattamente cosa avesse visto nel sogno, ma tutto quello<br />

che ricordava era un orizzonte montagnoso ed <strong>il</strong> prof<strong>il</strong>o di<br />

un piccolo v<strong>il</strong>laggio accoccolato in una valle profonda.<br />

“Penso sia all’estero.”<br />

“Chi, Gregorovitch?”<br />

“Voldemort. Penso che sia da qualche parte all’estero,<br />

alla ricerca di Gregorovitch. Non sembrava essere un posto<br />

dell’Ingh<strong>il</strong>terra.”<br />

“Ti rendi conto che stai di nuovo vedendo nella sua<br />

mente?”<br />

Ron sembrava preoccupato.<br />

“Fammi un favore e non parlarne con Hermione,”<br />

disse <strong>Harry</strong>. “In che modo si aspetta che io smetta di<br />

vedere quella roba nei miei sogni, però, …”<br />

Spostò lo sguardo alla piccola gabbia di Leotordo,<br />

pens<strong>and</strong>o… perché <strong>il</strong> nome «Gregorovitch» gli era fam<strong>il</strong>iare?


J. K. Rowling<br />

“Penso,” disse lentamente, “che abbia qualcosa a che<br />

fare col Quidditch. C’è una relazione, ma non riesco… non<br />

riesco a capire quale sia.”<br />

“Quidditch?” disse Ron. “Sicuro non si tratti di<br />

Gorgovitch?”<br />

“Chi?”<br />

“Dragomir Gorgovitch, Cacciatore, trasferito ai<br />

Cannoni di Chudley con una quotazione record <strong>due</strong> anni<br />

fa. Primatista per <strong>il</strong> maggior numero di Pluffe perse in una<br />

stagione.”<br />

“No,” disse <strong>Harry</strong>. “Certamente non sto pens<strong>and</strong>o a<br />

Gorgovitch.”<br />

“Anch’io tento di non farlo,” disse Ron. “Bene, buon<br />

compleanno, comunque.”<br />

“Wow, è vero, dimenticavo! Sono diciassettenne!”<br />

<strong>Harry</strong> afferrò la bacchetta poggiata sulla sua br<strong>and</strong>a, la<br />

puntò alla scrivania in disordine dove aveva lasciato gli<br />

occhiali e disse: “Accio occhiali!” Sebbene fossero lontani<br />

solamente trenta centimetri, ci fu una certa immensa<br />

soddisfazione nel vederseli arrivare contro, almeno finché<br />

non lo colpirono in un occhio.<br />

“Furbo,” sbuffò Ron.<br />

Prov<strong>and</strong>o gusto per la rimozione <strong>della</strong> Traccia, <strong>Harry</strong><br />

fece volare le proprietà di Ron per tutta la stanza, facendo<br />

svegliare Leotordo e facendolo svolazzare eccitato nella<br />

gabbia. <strong>Harry</strong> tentò anche di allacciarsi i lacci delle scarpe<br />

da tennis con la magia (i nodi risultanti necessitarono di<br />

diversi minuti per essere sciolti a mano) e, puramente per<br />

<strong>il</strong> piacere di farlo, cambiò le divise arancio dei Cannoni di<br />

Chudley nel poster di Ron, in un blu br<strong>il</strong>lante.<br />

139


140<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“La cerniera dei pantaloni me la allaccerei a mano,<br />

però,” consigliò Ron ad <strong>Harry</strong>, ridacchi<strong>and</strong>o qu<strong>and</strong>o lui la<br />

controllò di scatto. “Ecco <strong>il</strong> mio regalo. Scartalo qui, non è<br />

per gli occhi di mia madre.”<br />

“Un libro?” disse <strong>Harry</strong> mentre afferrava l’involto<br />

rettangolare. “Un poco insolito, no?”<br />

“Questo non è un libro comune,” disse Ron. “È oro<br />

puro: Dodici Modi sicuri per Incantare le Streghe. Spiega<br />

tutto quello che serve sapere sulle ragazze. Se solo l’avessi<br />

avuto l’anno scorso, avrei saputo esattamente come<br />

liberarmi di Lav<strong>and</strong>a e come muovermi con… bene, Fred<br />

e George me ne hanno dato una copia ed ho imparato<br />

moltissimo. Resterai sorpreso, ci sono anche cose che non<br />

c’entrano nulla con la magia.”<br />

Qu<strong>and</strong>o arrivarono in cucina trovarono un mucchio di<br />

regali in attesa sul tavolo. B<strong>il</strong>l ed <strong>il</strong> signor Delacour<br />

stavano finendo la colazione, mentre la signora Weasley,<br />

in piedi, chiacchierava con loro mentre friggeva.<br />

“Arthur mi ha detto di augurarti un felice diciassettesimo<br />

compleanno, <strong>Harry</strong>,” disse la signora Weasley,<br />

sorridendogli. “È dovuto uscire presto per <strong>and</strong>are al<br />

lavoro, ma sarà di ritorno per la cena. Il nostro regalo è<br />

quello in cima.”<br />

<strong>Harry</strong> si sedette, prese <strong>il</strong> pacchetto quadrato che lei gli<br />

aveva indicato e lo scartò. All’interno c’era un orologio<br />

molto sim<strong>il</strong>e a quello che i signori Weasley avevano dato a<br />

Ron per <strong>il</strong> suo diciassettesimo compleanno: era dorato con<br />

delle stelle che giravano sul quadrante al posto delle<br />

lancette.<br />

“È tradizione dare a un mago un orologio qu<strong>and</strong>o<br />

raggiunge l’età adulta,” disse la signora Weasley guar-


J. K. Rowling<br />

d<strong>and</strong>olo ansiosamente dalla sua postazione ai fornelli. “Mi<br />

dispiace che non sia nuovo come quello di Ron, di fatto<br />

era di mio fratello Fabian, e lui era terrib<strong>il</strong>mente disattento<br />

con le sue cose, è un po’ intaccato sul retro, ma…”<br />

Il resto delle sue parole <strong>and</strong>ò perduto. <strong>Harry</strong> s’era<br />

alzato e l’aveva abbracciata. Tentò di mettere moltissime<br />

parole non dette nell’abbraccio e probab<strong>il</strong>mente lei capì,<br />

poiché gli diede goffamente un buffetto sulla guancia<br />

qu<strong>and</strong>o lui la r<strong>il</strong>asciò, osc<strong>il</strong>l<strong>and</strong>o nel contempo la bacchetta<br />

in un modo abbastanza casuale, facendo cadere almeno<br />

metà <strong>della</strong> pancetta fuori dalla pa<strong>della</strong> e sul pavimento.<br />

“Buon compleanno, <strong>Harry</strong>!” disse Hermione,<br />

affrett<strong>and</strong>osi in cucina e aggiungendo <strong>il</strong> suo regalo in cima<br />

al mucchio. “Non è granché, ma spero ti piaccia. Cosa gli<br />

hai dato tu?” aggiunse rivolta verso Ron, che finse di non<br />

averla sentita.<br />

“Avanti allora, apri quello di Hermione!” disse Ron.<br />

Lei gli aveva comprato un nuovo Spioscopio. Gli altri<br />

pacchetti contenevano un rasoio incantato da B<strong>il</strong>l e Fleur<br />

(“Ah oui, queesto ti darà la più dolce rasatura che tu possa<br />

mai haveere,” gli aveva assicurato <strong>il</strong> signor Delacour, “ma<br />

devi dire chiaramoente cosa voulez… altrimoenti potresti<br />

ritrovarti con un po’ meno sciapelli di quelli che<br />

volevi...”), cioccolato dai Delacour ed un’enorme scatola<br />

degli ultimi ritrovati dei Tiri Vispi Weasley da Fred e<br />

George.<br />

<strong>Harry</strong>, Ron ed Hermione non indugiarono a tavola, dal<br />

momento che l’arrivo <strong>della</strong> signora Delacour, Fleur e<br />

Gabrielle aveva reso la cucina scomodamente affollata.<br />

“Li sistemo io,” disse Hermione allegramente, togliendogli<br />

i regali dalle braccia mentre loro tre si dirigevano al<br />

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142<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

piano superiore. “Ho quasi finito, sto giusto aspett<strong>and</strong>o che<br />

<strong>il</strong> resto delle tue mut<strong>and</strong>e finisca di lavarsi, Ron…”<br />

Il borbottio di Ron fu interrotto dall’aprirsi di una<br />

porta al pianerottolo del primo piano.<br />

“<strong>Harry</strong>, puoi entrare un momento?”<br />

Era Ginny. Ron si fermò all’improvviso, ma Hermione<br />

lo prese per <strong>il</strong> gomito e lo trascinò al piano di sopra. <strong>Harry</strong>,<br />

con apprensione, seguì Ginny nella sua stanza.<br />

Non vi era mai entrato, prima. Era piccola, ma luminosa.<br />

Su una parete c’era un gr<strong>and</strong>e poster delle Sorelle<br />

Stravagarie, la b<strong>and</strong> musicale magica, sull’altro una fotografia<br />

di Gwenog Jones, Capitano delle Arpie di<br />

Holyhead, la squadra di Quidditch di sole streghe. Una<br />

scrivania fronteggiava la finestra aperta che si apriva su<br />

quell’orto dove, una volta, lui e Ginny avevano giocato a<br />

Quidditch, <strong>due</strong> contro <strong>due</strong>, insieme a Ron e Hermione, e<br />

dove ora alloggiava un gr<strong>and</strong>e padiglione bianco perla. La<br />

b<strong>and</strong>iera dorata in cima era a livello con la finestra di<br />

Ginny.<br />

Ginny alzò lo sguardo verso <strong>il</strong> viso di <strong>Harry</strong>, sospirò<br />

profondamente, e mormorò, “Felice diciassettesimo<br />

compleanno.”<br />

“Sì... grazie.”<br />

Lei lo fissò a lungo. Lui, al contrario, aveva difficoltà<br />

a restituirle lo sguardo. Aveva l’impressione di fissare una<br />

luce br<strong>il</strong>lante.<br />

“Bella veduta,” disse lui con voce fleb<strong>il</strong>e, fiss<strong>and</strong>o in<br />

direzione <strong>della</strong> finestra.<br />

Lei lo ignorò. Non poteva biasimarla.<br />

“Non sapevo cosa regalarti,” disse lei.<br />

“Non eri tenuta a darmi qualcosa.”


J. K. Rowling<br />

Lei non fece caso nemmeno a questo.<br />

“Non sapevo cosa potesse esserti ut<strong>il</strong>e. Niente di<br />

troppo gr<strong>and</strong>e, perché non saresti in grado di portarlo con<br />

te.”<br />

Lui si arrischiò a guardarla. Non piangeva. Questa era<br />

una delle tante cose meravigliose di Ginny, era raro che<br />

piangesse. Qualche volta pensava che l’avere sei fratelli<br />

l’avesse rafforzata.<br />

Lei fece un passo avvicin<strong>and</strong>osi a lui.<br />

“Così ho pensato, mi piacerebbe che tu avessi<br />

qualcosa per ricordarti di me, sai, se incontrassi qualche<br />

Veela qu<strong>and</strong>o partirai per portare a termine ciò che stai<br />

facendo.”<br />

“Credo che le occasioni per un appuntamento galante<br />

saranno proprio scarse, onestamente.”<br />

“Ecco la speranza che voglio regalarti,” gli sussurrò.<br />

Un attimo dopo lo stava baci<strong>and</strong>o come non lo aveva mai<br />

baciato prima, e <strong>Harry</strong> ricambiava <strong>il</strong> bacio, ed era un oblio<br />

delizioso, migliore del Whisky Incendiario. Lei era l'unica<br />

cosa reale al mondo, Ginny, la sensazione fisica di lei, una<br />

mano sulla schiena e l'altra nei lunghi capelli dal dolce<br />

profumo...<br />

La porta alle loro spalle si aprì sbattendo, si separarono<br />

con un salto.<br />

“Oh,” disse Ron causticamente. “Mi dispiace.”<br />

“Ron!” Hermione era dietro di lui, leggermente ansimante.<br />

Ci fu un s<strong>il</strong>enzio forzato, finché Ginny disse con un<br />

f<strong>il</strong>o di voce, “Bene, buon compleanno comunque, <strong>Harry</strong>.”<br />

Le orecchie di Ron erano scarlatte, Hermione sembrava<br />

agitata. <strong>Harry</strong> voleva sbatter loro la porta in faccia,<br />

ma era come se una corrente di aria fredda fosse entrata<br />

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144<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

nella stanza qu<strong>and</strong>o la porta s’era aperta e quel fulgido<br />

istante era scoppiato come una bolla di sapone. Tutte le<br />

ragioni per cui era finita la sua relazione con Ginny, per<br />

tenersi ben lontano da lei, sembravano essersi insinuate<br />

nella stanza insieme a Ron ed ogni felice spensieratezza<br />

era <strong>and</strong>ata via.<br />

Guardò Ginny, cerc<strong>and</strong>o qualcosa da dire, ma a mala<br />

pena intuiva cosa. Lei gli aveva voltato le spalle, però.<br />

Pensò che potesse aver ceduto, per una volta, alle lacrime.<br />

Non poteva fare nulla per confortarla, di fronte a Ron.<br />

“Ci vediamo più tardi,” disse, e seguì gli altri <strong>due</strong> fuori<br />

dalla stanza da letto.<br />

Ron si avviò con decisione verso <strong>il</strong> piano di sotto,<br />

attraverso la cucina ancora affollata e nel cort<strong>il</strong>e, <strong>Harry</strong> lo<br />

seguì di pari passo per tutto <strong>il</strong> percorso, Hermione sembrava<br />

impaurita mentre trotterellava dietro a loro.<br />

Una volta raggiunta la riservatezza del prato appena<br />

falciato, Ron si voltò verso <strong>Harry</strong>.<br />

“L’hai mollata. Adesso che fai, la prendi in giro?”<br />

“Io non la sto prendendo in giro,” disse <strong>Harry</strong>, mentre<br />

Hermione accelerava verso di loro.<br />

“Ron…”<br />

Ma Ron alzò una mano per zittirla.<br />

“Era veramente a pezzi qu<strong>and</strong>o l’hai lasciata…”<br />

“Anche io. Tu sai perché ho troncato, e non era perché<br />

lo volevo.”<br />

“Sì, ma con te che la baciavi, adesso, lei certamente<br />

ricomincerà a sperare…”<br />

“Non è un’idiota, sa che non può accadere, non si<br />

aspetta che noi si finisca per… per sposarci, oppure…”


J. K. Rowling<br />

Mentre pronunciava queste parole, si formò nella<br />

mente di <strong>Harry</strong> una vivida immagine di Ginny vestita di<br />

bianco che sposava un alto sgradevole sconosciuto senza<br />

volto.<br />

Per un vorticante attimo la visione lo trafisse. Lei<br />

aveva un futuro libero e sgombro, <strong>il</strong> suo invece… non<br />

riusciva immaginare null’altro che Voldemort.<br />

“Se continui a toccarla ad ogni occasione che ti<br />

capita…”<br />

“Non accadrà di nuovo,” disse <strong>Harry</strong> duramente. La<br />

giornata era serena, ma lui si sentì come se <strong>il</strong> sole si fosse<br />

nascosto. “OK?”<br />

Ron sembrava per metà sdegnato e per metà impacciato.<br />

Osc<strong>il</strong>lò avanti e indietro sul posto per un momento,<br />

quindi disse, “va bene allora, beh, questo è… sì.”<br />

Ginny non cercò un altro incontro intimo con <strong>Harry</strong><br />

per <strong>il</strong> resto del giorno, né mostrò, con uno sguardo o con<br />

un gesto, che avessero condiviso più che una normale<br />

conversazione nella sua stanza. Ciò nonostante, l’arrivo di<br />

Charlie fu un sollievo per <strong>Harry</strong>. Fu una distrazione<br />

guardare la signora Weasley bloccare Charlie su una sedia,<br />

sollevare minacciosamente la bacchetta e annunciare che<br />

gli avrebbe tagliato i capelli come si deve.<br />

Dal momento che la cena di compleanno di <strong>Harry</strong><br />

avrebbe richiesto, anche prima dell’arrivo di Charlie,<br />

Lupin, Tonks e Hagrid, l’allargamento <strong>della</strong> cucina <strong>della</strong><br />

Tana oltre <strong>il</strong> limite di rottura, diversi tavoli furono uniti in<br />

giardino. Fred e George incantarono numerose lanterne<br />

violacee tutte adornate con un gr<strong>and</strong>e numero 17,<br />

sospendendole a mezz’aria al di sopra degli ospiti. Grazie<br />

alle cure <strong>della</strong> signora Weasley, la ferita di George risultò<br />

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146<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

nitida e pulita, ma <strong>Harry</strong> non era abituato a quel buco nero<br />

a lato <strong>della</strong> testa, nonostante i gemelli ci scherzassero<br />

sopra.<br />

Hermione fece comparire festoni oro e porpora dalla<br />

punta <strong>della</strong> bacchetta e vi drappeggiò artisticamente alberi<br />

e cespugli.<br />

“Squisito,” disse Ron, qu<strong>and</strong>o Hermione, con un<br />

ultimo sventolio <strong>della</strong> bacchetta tramutò in oro le foglie<br />

del melo selvatico. “Hai proprio occhio per queste cose.”<br />

“Grazie, Ron!” esclamò Hermione, sembr<strong>and</strong>o sia<br />

compiaciuta che un po’ confusa. <strong>Harry</strong> si girò, sorridendo<br />

tra sé. Aveva la strana sensazione che avrebbe trovato un<br />

capitolo sui complimenti qu<strong>and</strong>o avesse trovato <strong>il</strong> tempo di<br />

leggere attentamente la sua copia di “Dodici modi sicuri<br />

per incantare le Streghe”. Incrociò lo sguardo di Ginny e<br />

le fece un ampio sorriso, prima di ricordarsi <strong>della</strong><br />

promessa fatta a Ron ed avviare una frettolosa<br />

conversazione col signor Delacour.<br />

“Largo, largo!” intonò la signora Weasley, super<strong>and</strong>o<br />

la porta al seguito di qualcosa di fluttuante che sembrava<br />

essere un gigantesco Boccino d’Oro delle dimensioni di<br />

una palla da spiaggia.<br />

Qualche secondo più tardi, <strong>Harry</strong> comprese che si<br />

trattava <strong>della</strong> sua torta di compleanno che la signora<br />

Weasley stava mantenendo sospesa con la bacchetta<br />

anziché rischiare di trasportarla a mano su quel terreno<br />

irregolare. Qu<strong>and</strong>o la torta fu finalmente posata al centro<br />

<strong>della</strong> tavola, <strong>Harry</strong> esclamò. “È meravigliosa, signora<br />

Weasley.”


J. K. Rowling<br />

“Oh, non è niente, caro,” rispose lei amorevolmente.<br />

Alle sue spalle, Ron rivolse ad <strong>Harry</strong> un cenno di approvazione<br />

e s<strong>il</strong>labò “eccellente.”<br />

Alle sette gli ospiti erano tutti arrivati, accompagnati<br />

in casa da Fred e George, che li avevano attesi alla fine<br />

<strong>della</strong> stradina. Hagrid aveva fatto onore all’occasione<br />

indoss<strong>and</strong>o <strong>il</strong> suo migliore, ed orrib<strong>il</strong>e, vestito di pelo<br />

marrone. Benché Lupin sorridesse mentre gli stringeva la<br />

mano, <strong>Harry</strong> pensò che sembrava piuttosto infelice. Era<br />

molto strano: Tonks, al suo fianco, sembrava veramente<br />

radiosa.<br />

“Felice compleanno, <strong>Harry</strong>,” disse lei, abbracci<strong>and</strong>olo<br />

con enfasi.<br />

“Diciassette, eh!” rombò Hagrid mentre accettava del<br />

vino da Fred in un bicchiere delle dimensioni di un<br />

secchio. “Sei anni dal giorno che ci fummo a incontrare,<br />

<strong>Harry</strong>, ti ci ricordi?”<br />

“Vagamente,” disse <strong>Harry</strong>, sogghign<strong>and</strong>o verso di lui.<br />

“Per caso m<strong>and</strong>asti in frantumi <strong>il</strong> portone, facesti crescere<br />

a Dudley una coda di maiale e mi rivelasti che ero un<br />

mago?”<br />

“Ho dimenticato i dettagli,” rise Hagrid. “Và tutto<br />

bene, Ron, Hermione?”<br />

“Stiamo bene,” disse Hermione. “E tu?”<br />

“Non troppo male. Siamo stati occupati, abbiamo<br />

avuto qualche nascite di unicorni. Ve li mostrerò qu<strong>and</strong>o<br />

tornerete...” <strong>Harry</strong> evitò gli sguardi di Ron ed Hermione<br />

mentre Hagrid si rovistava in tasca. “Ecco, <strong>Harry</strong>… non<br />

sapevo cosa ti potevo prendere, ma alla fine mi ho ricordato<br />

di questo.” Estrasse una piccola tracolla con chiusura<br />

a cordoncino, leggermente pelosa, evidentemente fatta per<br />

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148<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

essere indossata attorno al collo. “Pelle di Moke. Ci<br />

nascondi qualsiasi cosa qui dentro e nessuno, tranne <strong>il</strong><br />

proprietario, lo può tirare fuori. Sono rare, queste.”<br />

“Hagrid, grazie!”<br />

“'È niente,” disse Hagrid con un movimento <strong>della</strong><br />

mano gr<strong>and</strong>e come un coperchio di un bidone <strong>della</strong><br />

spazzatura. “Ecco Charlie! Mi è sempre piaciuto… ehi!<br />

Charlie!”<br />

Charlie si avvicinò, agit<strong>and</strong>o leggermente e mestamente<br />

la mano sopra <strong>il</strong> suo nuovo, brutale taglio di capelli.<br />

Era più basso di Ron, tozzo, con diverse bruciature e graffi<br />

sulle sue braccia muscolose.<br />

“Ciao, Hagrid, come va?”<br />

“Ho avuto intenzione di scriverti un sacco di volte a te.<br />

Come sta Norberto?”<br />

“Norberto?” Charlie rise. “Il Dorsorugoso di Norvegia?<br />

Adesso la chiamiamo Norberta.”<br />

“Wow, Norberto è una ragazza?”<br />

“Oh sì,” disse Charlie.<br />

“Come puoi dirlo?” chiese Hermione.<br />

“Sono molto più selvagge,” disse Charlie. Si guardò<br />

sopra le spalle e abbassò la voce. “Vorrei che papà si<br />

sbrigasse e venisse qui. Mamma sta divent<strong>and</strong>o nervosa.”<br />

Guardarono verso la signora Weasley. Tentava di<br />

parlare con la signora Delacour mentre lanciava continui<br />

sguardi al cancello.<br />

“Penso sia meglio cominciare senza Arthur,” chiamò<br />

lei dal giardino dopo un momento o <strong>due</strong>. “Deve essere<br />

stato trattenuto a… oh!”<br />

Lo videro tutti nello stesso istante: una striscia di luce<br />

che giunse vol<strong>and</strong>o attraverso <strong>il</strong> parco sin sulla tavola,


J. K. Rowling<br />

dove si trasformò in una luminosa donnola d’argento ritta<br />

sulle zampe posteriori che parlò con la voce del signor<br />

Weasley.<br />

“Con me viene anche <strong>il</strong> Ministro <strong>della</strong> Magia.”<br />

Il Patronus si dissolse nell’aria sott<strong>il</strong>e, lasci<strong>and</strong>o la<br />

famiglia di Fleur a guardare attoniti <strong>il</strong> punto in cui era<br />

svanito.<br />

“Noi non dovremmo essere qui,” disse Lupin immediatamente.<br />

“<strong>Harry</strong>, mi dispiace , ti spiegherò un’altra<br />

volta…”<br />

Afferrò <strong>il</strong> polso di Tonks e la trascinò via, raggiunsero<br />

<strong>il</strong> recinto, vi salirono sopra e scomparvero dalla vista. La<br />

signora Weasley sembrava sconcertata.<br />

“Il Ministro… ma perché…? Non capisco…”<br />

Ma non ci fu tempo di discutere la questione. Un<br />

secondo più tardi <strong>il</strong> signor Weasley apparve nell’aria<br />

sott<strong>il</strong>e scortato da Rufus Scrimgeour, immediatamente<br />

riconoscib<strong>il</strong>e dalla criniera di capelli brizzolati.<br />

I <strong>due</strong> nuovi arrivati avanzarono velocemente attraverso<br />

<strong>il</strong> cort<strong>il</strong>e in direzione del giardino e delle luci accese poste<br />

sulla tavola dove tutti attendevano in s<strong>il</strong>enzio, guard<strong>and</strong>oli<br />

avvicinarsi. Non appena Scrimgeour giunse all’interno<br />

<strong>della</strong> zona <strong>il</strong>luminata dalle lanterne, <strong>Harry</strong> notò che<br />

sembrava molto più vecchio dell’ultima volta che si erano<br />

incontrati, scarno ed arcigno.<br />

“Spiacente per l’intrusione,” disse Scrimgeour, mentre<br />

si fermava zoppic<strong>and</strong>o avanti alla tavola. “Soprattutto<br />

poiché, per quanto posso vedere, vengo ad una festa senza<br />

invito.”<br />

I suoi occhi indugiarono un momento sulla gigantesca<br />

torta-Boccino.<br />

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<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Cento di questi giorni.”<br />

“Grazie,” disse <strong>Harry</strong>.<br />

“Ho bisogno di scambiare <strong>due</strong> parole in privato con<br />

te,” proseguì Scrimgeour. “Ed anche con <strong>il</strong> signor Ronald<br />

Weasley e la signorina Hermione Granger.”<br />

“Noi?” chiese Ron, sembr<strong>and</strong>o sorpreso. “Perché<br />

noi?”<br />

“Lo dirò qu<strong>and</strong>o saremo in qualche luogo più riservato,”<br />

rispose Scrimgeour. “C’è un posto così?” dom<strong>and</strong>ò<br />

al signor Weasley.<br />

“Sì, naturalmente,” disse <strong>il</strong> signor Weasley, che<br />

sembrava nervoso. “Il, ehm, soggiorno… perché non usate<br />

quello?”<br />

“Puoi far strada,” Scrimgeour disse a Ron. “Non sarà<br />

necessario che ci accompagni, Arthur.”<br />

<strong>Harry</strong> vide <strong>il</strong> signor Weasley scambiare uno sguardo<br />

preoccupato con la signora Weasley mentre lui, Ron ed<br />

Hermione si alzavano in piedi. Mentre in s<strong>il</strong>enzio facevano<br />

strada verso la casa, <strong>Harry</strong> sapeva che gli altri <strong>due</strong> stavano<br />

pens<strong>and</strong>o la stessa cosa che pensava lui. Scrimgeour<br />

doveva, in qualche modo, aver appreso che loro tre<br />

avevano progettato di ritirarsi da Hogwarts.<br />

Scrimgeour non parlò mentre attraversavano la cucina<br />

disordinata finché non entrarono nel soggiorno <strong>della</strong> Tana.<br />

Sebbene <strong>il</strong> giardino fosse pienamente <strong>il</strong>luminato dalla<br />

dolce luce dorata <strong>della</strong> sera, l’interno era alquanto buio.<br />

Appena entrati, <strong>Harry</strong> agitò la bacchetta verso le lampade<br />

ad olio che <strong>il</strong>luminarono la stanza logora ma confortevole.<br />

Scrimgeour si accomodò nella floscia poltrona<br />

normalmente occupata dal signor Weasley, lasci<strong>and</strong>o che


J. K. Rowling<br />

<strong>Harry</strong>, Ron ed Hermione si stringessero fianco a fianco sul<br />

sofà. Una volta seduti, Scrimgeour iniziò a parlare.<br />

“Ho alcune dom<strong>and</strong>e per voi tre e penso sarebbe<br />

meglio se ve le facessi individualmente. Se voi <strong>due</strong>” indicò<br />

<strong>Harry</strong> ed Hermione “poteste attendere di sopra, io<br />

comincerò con Ronald.”<br />

“Non <strong>and</strong>iamo da nessuna parte,” disse <strong>Harry</strong>, mentre<br />

Hermione scuoteva vigorosamente <strong>il</strong> capo. “Può parlare a<br />

tutti insieme, o non dire niente.”<br />

Scrimgeour scrutò <strong>Harry</strong> con freddezza come per<br />

valutarlo. <strong>Harry</strong> ebbe l’impressione che <strong>il</strong> Ministro stesse<br />

stim<strong>and</strong>o l’opportunità di aprire subito le ost<strong>il</strong>ità.<br />

“Molto bene allora, insieme,” disse scroll<strong>and</strong>o le<br />

spalle. Si schiarì la gola. “Sono qui, come sono certo che<br />

sapete, per <strong>il</strong> testamento di S<strong>il</strong>ente.”<br />

<strong>Harry</strong>, Ron, ed Hermione si guardarono l’un l’altro.<br />

“Una sorpresa, apparentemente! Non eravate consapevoli,<br />

quindi, del fatto che S<strong>il</strong>ente vi avesse lasciato<br />

qualcosa?”<br />

“A… a tutti noi?” chiese Ron, “anche a me ed<br />

Hermione?”<br />

“Sì, tutti…”<br />

Ma <strong>Harry</strong> lo interruppe.<br />

“S<strong>il</strong>ente è morto più di un mese fa. Perché si è aspettato<br />

tanto tempo per darci quel che ci ha lasciato?”<br />

“Non è ovvio?” disse Hermione, prima che<br />

Scrimgeour potesse rispondere. “Volevano esaminare<br />

qualunque cosa ci avesse lasciato. Non avevate <strong>il</strong> diritto di<br />

farlo!” disse e la voce le tremò leggermente.<br />

“Avevo ogni diritto,” rispose sdegnosamente<br />

Scrimgeour. “Il Decreto per la Confisca Legittima dà al<br />

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152<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Ministero <strong>il</strong> potere di confiscare <strong>il</strong> contenuto di un testamento…”<br />

“Quella legge fu creata per fermare <strong>il</strong> passaggio di<br />

artefatti oscuri da parte dei maghi,” disse Hermione, “e si<br />

suppone che <strong>il</strong> Ministero sappia benissimo se gli effetti del<br />

deceduto siano <strong>il</strong>legittimi, prima di confiscarli! Mi sta<br />

dicendo che lei pensa che S<strong>il</strong>ente abbia tentato di passarci<br />

qualcosa di maledetto?”<br />

“Ha in progetto di seguire la carriera in legge Magica,<br />

Signorina Granger?” chiese Scrimgeour.<br />

“No,” ribadì Hermione. “Spero di fare qualcosa di<br />

buono al mondo!”<br />

Ron rise. Gli occhi di Scrimgeour guizzarono verso di<br />

lui e poi si spostarono nuovamente mentre <strong>Harry</strong><br />

interveniva.<br />

“Perché avete deciso di farci avere le nostre cose<br />

adesso, allora? Non vi è venuto in mente un pretesto per<br />

trattenerle?”<br />

“No, è perché sono passati trentun giorni,” disse<br />

immediatamente Hermione. “Non possono tenere gli<br />

oggetti più a lungo di così, a meno che non possano<br />

provare che sono pericolosi. Giusto?”<br />

“Potrebbe sostenere di essere stato in confidenza con<br />

S<strong>il</strong>ente, Ronald?” chiese Scrimgeour, ignor<strong>and</strong>o<br />

Hermione. Ron trasalì.<br />

“Io? No, non veramente, era sempre <strong>Harry</strong> che…”<br />

Ron girò lo sguardo verso <strong>Harry</strong> ed Hermione giusto<br />

in tempo per cogliere uno sguardaccio tipo smetti-diparlare-ora!,<br />

ma <strong>il</strong> danno era fatto. Scrimgeour aveva<br />

l’aria di aver sentito esattamente quello che si aspettava


J. K. Rowling<br />

voler sentire. Si scagliò come un uccello da preda sulla<br />

risposta di Ron.<br />

“Se non era molto in confidenza con S<strong>il</strong>ente, come<br />

spiega <strong>il</strong> fatto che lui si sia ricordato di Lei nel suo testamento?<br />

Ha nominato suoi eredi un numero eccezionalmente<br />

esiguo di persone. La gr<strong>and</strong>e maggioranza delle sue<br />

proprietà – la libreria privata, gli strumenti magici ed altri<br />

effetti personali – sono state lasciate a Hogwarts. Perché<br />

pensa di essere stato scelto?”<br />

“Non so…” disse Ron. “Io... qu<strong>and</strong>o ho detto che non<br />

eravamo in confidenza... voglio dire, penso che S<strong>il</strong>ente<br />

avesse simpatia per me...”<br />

“Sei modesto, Ron,” disse Hermione. “S<strong>il</strong>ente era<br />

molto affezionato a te.”<br />

Questo era stiracchiare al massimo la verità. Per quel<br />

che <strong>Harry</strong> sapeva, Ron e S<strong>il</strong>ente non si erano mai parlati<br />

da soli ed i contatti diretti tra loro erano stati trascurab<strong>il</strong>i.<br />

Scrimgeour non sembrava aver sentito, però. Inf<strong>il</strong>ò la<br />

mano nel mantello ed estrasse una tracolla più gr<strong>and</strong>e di<br />

quella che Hagrid aveva dato a <strong>Harry</strong>. Da questa rimosse<br />

un rotolo di pergamena che srotolò e lesse ad alta voce.<br />

“«Le ultime volontà e testamento di Albus Percival<br />

Wulfric Brian S<strong>il</strong>ente…»… sì, eccolo… «A Ronald B<strong>il</strong>ius<br />

Weasley, lascio <strong>il</strong> mio Spegnino, nella speranza che si<br />

ricordi di me qu<strong>and</strong>o lo usa.»”<br />

Scrimgeour prese dalla borsa un oggetto che <strong>Harry</strong><br />

aveva già visto in precedenza. Assomigliava ad un<br />

accendino d’argento ma, come sapeva, aveva <strong>il</strong> potere di<br />

risucchiare e ripristinare tutte le luci di un luogo con uno<br />

semplice scatto. Scrimgeour si chinò in avanti e passò lo<br />

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154<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Spegnino a Ron, che lo prese e lo rigirò tra le dita intontito.<br />

“Questo è un oggetto prezioso,” disse Scrimgeour,<br />

guard<strong>and</strong>o Ron. “Potrebbe essere unico. Certamente è un<br />

progetto personale di S<strong>il</strong>ente. Perché avrebbe voluto<br />

lasciare a lei un oggetto così raro?”<br />

Ron scosse la testa, perplesso.<br />

“S<strong>il</strong>ente deve aver insegnato a migliaia di studenti,”<br />

insistette Scrimgeour. “Tuttavia gli unici che ha ricordato<br />

nel suo testamento siete voi tre. Perché? Cosa pensava<br />

dovesse farsene dello Spegnino, Signor Weasley?”<br />

“Per spegnere le luci, suppongo,” bofonchiò Ron.<br />

“Che altro potrei farci?”<br />

Evidentemente Scrimgeour non aveva suggerimenti.<br />

Dopo aver guardato di sbieco Ron per un momento o <strong>due</strong>,<br />

tornò al testamento di S<strong>il</strong>ente .<br />

“«Alla signorina Hermione Jean Granger, lascio la<br />

mia copia di Le Novelle di Beedle <strong>il</strong> Bardo, nella speranza<br />

che lei la trovi divertente ed istruttiva.»”<br />

Scrimgeour, a quel punto, estrasse dalla borsa un<br />

libricino che sembrava antico quanto la copia di Segreti<br />

delle Arti Oscure che si trovava al piano di sopra. La<br />

copertina era macchiata e scrostata in diversi punti.<br />

Hermione lo prese da Scrimgeour senza una parola. Tenne<br />

<strong>il</strong> libro in grembo fiss<strong>and</strong>olo. <strong>Harry</strong> notò che <strong>il</strong> titolo era<br />

scritto in rune. Non aveva mai imparato a leggerle. Mentre<br />

guardava, una lacrima schizzò sui simboli in r<strong>il</strong>ievo.<br />

“Perché pensa che S<strong>il</strong>ente le abbia lasciato questo<br />

libro, signorina Granger?” chiese Scrimgeour.<br />

“Lui... lui sapeva che amo i libri,” disse Hermione in<br />

un f<strong>il</strong>o di voce, asciug<strong>and</strong>osi gli occhi con la manica.


J. K. Rowling<br />

“Ma perché questo particolare libro?”<br />

“Non so. Può aver pensato che mi facesse piacere.”<br />

“Avete discusso di codici o eventuali mezzi per<br />

passare messaggi segreti, con S<strong>il</strong>ente?”<br />

“No,” disse Hermione, strofin<strong>and</strong>osi di nuovo gli<br />

occhi con la manica. “E se <strong>il</strong> Ministero non ha trovato<br />

alcun codice nascosto in questo libro in trentun giorni,<br />

dubito che io potrei.”<br />

Represse un singhiozzo. Erano così stretti tra loro che<br />

Ron ebbe difficoltà a sollevare <strong>il</strong> braccio per passarlo<br />

attorno alle spalle di Hermione. Scrimgeour ritornò al<br />

testamento.<br />

“«A <strong>Harry</strong> James <strong>Potter</strong>,»” lesse, le viscere di <strong>Harry</strong><br />

si contrassero per un’improvvisa eccitazione, “«Lascio <strong>il</strong><br />

Boccino d’Oro che riuscì ad acciuffare nella sua prima<br />

partita di Quidditch a Hogwarts, così che si ricordi delle<br />

ricompense <strong>della</strong> perseveranza e del talento.»”<br />

Come Scrimgeour estrasse la minuscola palla dorata,<br />

delle dimensioni di una noce, le ali d’argento si agitarono<br />

un po’ debolmente ed <strong>Harry</strong> non poté esimersi dal provare<br />

un certo disappunto.<br />

“Perché S<strong>il</strong>ente ti ha lasciato questo Boccino?” chiese<br />

Scrimgeour.<br />

“Nessuna idea,” disse <strong>Harry</strong>. “Per la ragione che ha<br />

appena letto, suppongo… ricordarmi quanto si possa<br />

ottenere se… si persevera, o qualunque cosa fosse.”<br />

“Allora pensi sia solo un ricordo?”<br />

“Suppongo di sì,” disse <strong>Harry</strong>. “Che altro potrebbe<br />

essere?”<br />

“Sono io che faccio le dom<strong>and</strong>e,” disse Scrimgeour,<br />

spost<strong>and</strong>o la poltrona un po’ più vicina al sofà. All’esterno<br />

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156<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

<strong>il</strong> crepuscolo era quasi passato, in quel momento. Il<br />

padiglione oltre la finestra torreggiava bianco e spettrale<br />

oltre la siepe.<br />

“Ho notato che la tua torta di compleanno ha la forma<br />

di un Boccino,” disse Scrimgeour ad <strong>Harry</strong>. “Perché?”<br />

Hermione rise ironicamente.<br />

“Oh, non può certo riferirsi al fatto che <strong>Harry</strong> è un<br />

gr<strong>and</strong>e Cercatore, sarebbe troppo ovvio,” disse. “Ci deve<br />

essere un messaggio segreto da parte di S<strong>il</strong>ente nascosto<br />

nella glassa!”<br />

“Non penso ci sia nulla nascosto nella glassa,” disse<br />

Scrimgeour, “ma un Boccino può essere un ottimo<br />

nascondiglio per un oggetto piccolo. Tu sai perché, vero?”<br />

<strong>Harry</strong> scrollò le spalle, tuttavia rispose Hermione.<br />

<strong>Harry</strong> pensò che rispondere correttamente ad una dom<strong>and</strong>a<br />

fosse un’abitudine talmente radicata in lei che non potesse<br />

farne a meno.<br />

“Perché i Boccini hanno una memoria biologica,”<br />

rispose.<br />

“Cosa?” chiesero <strong>Harry</strong> e Ron insieme, entrambi<br />

avevano considerato trascurab<strong>il</strong>i le conoscenze di<br />

Hermione sul Quidditch.<br />

“Corretto,” disse Scrimgeour. “Un Boccino non viene<br />

toccato da pelle nuda sino a che non viene liberato,<br />

nemmeno dal costruttore che, nel fabbricarlo, indossa i<br />

guanti. Contiene un incantesimo attraverso <strong>il</strong> quale si può<br />

identificare <strong>il</strong> primo umano che l’ha toccato, in caso di<br />

dispute sulla cattura. Questo Boccino,” sollevò la minuscola<br />

pallina d’oro, “si ricorderà del tuo tocco, <strong>Potter</strong>. Mi è<br />

sorto <strong>il</strong> dubbio che S<strong>il</strong>ente, che aveva un’enorme cono-


J. K. Rowling<br />

scenza magica, al di là di ogni altro difetto, potrebbe aver<br />

incantato questo Boccino in modo che si apra solo per te.”<br />

Il cuore di <strong>Harry</strong> accelerò notevolmente. Era sicuro<br />

che Scrimgeour avesse ragione. Come poteva e<strong>vita</strong>re di<br />

prendere <strong>il</strong> Boccino con le mano nuda di fronte al Ministro?<br />

“Non dici nulla,” disse Scrimgeour. “Forse conosci già<br />

quello che <strong>il</strong> Boccino contiene?”<br />

“No,” disse <strong>Harry</strong>, ancora chiedendosi come poteva<br />

far credere di toccare <strong>il</strong> Boccino senza farlo realmente. Se<br />

solo avesse imparato la Leg<strong>il</strong>imanzia, padroneggiata sul<br />

serio, avrebbe potuto leggere nella mente di Hermione.<br />

Poteva praticamente sentire <strong>il</strong> ronzio nella testa al suo<br />

fianco.<br />

“Prend<strong>il</strong>o,” disse Scrimgeour tranqu<strong>il</strong>lamente.<br />

<strong>Harry</strong> incontrò gli occhi gialli del Ministro e seppe di<br />

non avere altra possib<strong>il</strong>ità che obbedire. Allungò la mano,<br />

Scrimgeour si piegò ancora di più in avanti e piazzò <strong>il</strong><br />

Boccino, lentamente e deliberatamente, nel palmo di<br />

<strong>Harry</strong>.<br />

Non accadde nulla. Mentre le dita di <strong>Harry</strong> si chiudevano<br />

attorno al Boccino, le ali stanche sbatterono per un<br />

po’e poi si fermarono. Scrimgeour, Ron ed Hermione<br />

continuarono a fissare avidamente la pallina ora parzialmente<br />

nascosta, come se sperassero che in qualche modo<br />

si trasformasse.<br />

“Molto teatrale,” disse <strong>Harry</strong> sfacciatamente. Sia Ron<br />

che Hermione risero.<br />

“Questo è tutto allora?” chiese Hermione, appoggi<strong>and</strong>osi<br />

per alzarsi dal divano.<br />

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158<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Non del tutto,” disse Scrimgeour, che sembrava<br />

irascib<strong>il</strong>e ora. “S<strong>il</strong>ente ti ha lasciato una seconda eredità,<br />

<strong>Potter</strong>.”<br />

“Cos’è?” chiese <strong>Harry</strong>, torn<strong>and</strong>o eccitato.<br />

Scrimgeour non si prese <strong>il</strong> disturbo di leggerlo dal<br />

testamento questa volta.<br />

“La Spada di Godric Grifondoro,” rispose.<br />

Hermione e Ron si irrigidirono. <strong>Harry</strong> si guardò<br />

intorno per un segno dell’elsa ricoperta di rubini, ma<br />

Scrimgeour non estrasse la spada dalla borsa di cuoio, che<br />

in ogni caso era troppo piccola per contenerla.<br />

“Allora dov’è?” chiese <strong>Harry</strong> sospettoso.<br />

“Sfortunatamente,” disse Scrimgeour, “quella spada<br />

non è qualcosa che S<strong>il</strong>ente può dare in eredità. La spada di<br />

Godric Grifondoro è un importante manufatto storico e<br />

come tale appartiene…”<br />

“Appartiene ad <strong>Harry</strong>!” disse Hermione impetuosamente.<br />

“Lo ha scelto, è stato lui quello che l’ha trovata, per<br />

lui è uscita dal Cappello Parlante…”<br />

“In accordo con sorgenti storiche fidate, la spada può<br />

comparire ad ogni Grifondoro valoroso,” disse<br />

Scrimgeour. “Questo implica che non può essere esclusiva<br />

proprietà del signor <strong>Potter</strong>, qualunque cosa S<strong>il</strong>ente possa<br />

aver deciso.” Scrimgeour si grattò la guancia mal rasata,<br />

scrut<strong>and</strong>o <strong>Harry</strong>. “Perché credi…?”<br />

“… che S<strong>il</strong>ente volesse dare la spada a me?” disse<br />

<strong>Harry</strong>, lott<strong>and</strong>o per trattenere la rabbia. “Forse ha pensato<br />

che sarebbe stata bene su una mia parete.”<br />

“Non è uno scherzo, <strong>Potter</strong>!” ringhiò Scrimgeour. “Era<br />

perché S<strong>il</strong>ente credeva che solo la spada di Godric<br />

Grifondoro potesse sconfiggere l’Erede di Serpeverde?


J. K. Rowling<br />

Voleva dare a te quella spada, <strong>Potter</strong>, perché credeva,<br />

come molti, che tu sei <strong>il</strong> solo destinato ad abbattere Colui-<br />

Che-Non-Deve-Essere-Nominato?”<br />

“Interessante teoria,” disse <strong>Harry</strong>. “Qualcuno ha forse<br />

cercato di inf<strong>il</strong>zare Voldemort con una spada? Il Ministero<br />

potrebbe m<strong>and</strong>are qualcuno per farlo, invece di sprecare<br />

tempo a confiscare Spegnini o a coprire una fuga di massa<br />

da Azkaban. Perché è questo che ha fatto, Ministro,<br />

starsene seduto nel suo ufficio tent<strong>and</strong>o di aprire un<br />

Boccino? La gente muore, per poco non è capitato a me,<br />

Voldemort mi ha inseguito attraverso tre contee, ha ucciso<br />

Malocchio Moody, ma <strong>il</strong> Ministero non ha detto una<br />

parola al riguardo, vero? E vi aspettate ancora che<br />

collaboriamo con voi!”<br />

“Hai esagerato!” sbottò Scrimgeour, alz<strong>and</strong>osi in<br />

piedi. Anche <strong>Harry</strong> balzò in piedi. Scrimgeour zoppicò<br />

verso <strong>Harry</strong> e con la punta <strong>della</strong> bacchetta inf<strong>il</strong>zò duramente<br />

<strong>il</strong> suo torace: fece un buco nella T-shirt di <strong>Harry</strong>,<br />

sim<strong>il</strong>e alla bruciatura di una sigaretta.<br />

“Ehi!” disse Ron, salt<strong>and</strong>o in piedi e impugn<strong>and</strong>o la<br />

bacchetta, ma <strong>Harry</strong> disse, “No! Non vorrai dargli una<br />

scusa per arrestarci?”<br />

“Ti sei ricordato che non sei a scuola, vero?” disse<br />

Scrimgeour respir<strong>and</strong>o affannato sul volto di <strong>Harry</strong>. “Ti sei<br />

ricordato che io non sono S<strong>il</strong>ente, che dimenticava le tue<br />

insolenze ed insubordinazioni? Puoi portare quella<br />

cicatrice come fosse una corona, <strong>Potter</strong>, ma non sino al<br />

punto che un diciassettenne possa dirmi come fare <strong>il</strong> mio<br />

lavoro! È tempo che tu apprenda un po’ di rispetto!”<br />

“È tempo che ve lo guadagniate.” disse <strong>Harry</strong>.<br />

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160<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Il pavimento tremò, ci fu un rumore di passi affrettati,<br />

quindi la porta del soggiorno si spalancò ed <strong>il</strong> signore e la<br />

signora Weasley entrarono di corsa.<br />

“Ci… ci è parso di sentire…” cominciò <strong>il</strong> signor<br />

Weasley, fortemente allarmato alla vista di <strong>Harry</strong> e del<br />

Ministro che si fronteggiavano.<br />

“…voci alterate,” disse ansim<strong>and</strong>o la signora Weasley.<br />

Scrimgeour fece un paio di passi allontan<strong>and</strong>osi da<br />

<strong>Harry</strong>, adocchi<strong>and</strong>o <strong>il</strong> buco prodotto alla T-shirt di <strong>Harry</strong>.<br />

Sembrava pentito di aver perso la pazienza.<br />

“Non… non è nulla,” grugnì. “Mi… rammarico del<br />

tuo atteggiamento,” disse, fiss<strong>and</strong>o <strong>Harry</strong> dritto in faccia<br />

ancora una volta. “Sembri pensare che <strong>il</strong> Ministero non<br />

desideri quello che tu, che S<strong>il</strong>ente, desiderava. Dobbiamo<br />

lavorare insieme.”<br />

“Non amo i vostri metodi, Ministro,” disse <strong>Harry</strong>.<br />

“Ricorda?”<br />

Per la seconda volta, alzò la mano destra e mostrò a<br />

Scrimgeour le cicatrici sul dorso che ancora apparivano<br />

bianche, e mostravano la scritta Io non devo dire bugie.<br />

L’espressione di Scrimgeour si indurì. Si girò senza altre<br />

parole e zoppicò fuori dalla stanza. La signora Weasley si<br />

affrettò a seguirlo, <strong>Harry</strong> la sentì fermarsi alla porta<br />

posteriore. Dopo un minuto o poco più gridò, “È <strong>and</strong>ato!”<br />

“Cosa voleva?” chiese <strong>il</strong> signor Weasley, guard<strong>and</strong>o<br />

da <strong>Harry</strong> a Ron ad Hermione mentre la signora Weasley si<br />

affrettava a tornare da loro.<br />

“Darci quello che S<strong>il</strong>ente ci ha lasciato,” disse <strong>Harry</strong>.<br />

“Hanno appena diffuso <strong>il</strong> contenuto del suo testamento.”<br />

Fuori in giardino, sulla tavola <strong>della</strong> cena, i tre oggetti<br />

che Scrimgeour aveva dato loro passarono di mano in


J. K. Rowling<br />

mano. Tutti acclamarono per lo Spegnino e Le Novelle di<br />

Beedle <strong>il</strong> Bardo e si rammaricarono del fatto che<br />

Scrimgeour avesse rifiutato di consegnare la spada, ma<br />

nessuno di loro poté offrire alcun suggerimento sul perché<br />

S<strong>il</strong>ente avesse voluto lasciare ad <strong>Harry</strong> un vecchio<br />

Boccino. Mentre <strong>il</strong> signor Weasley esaminava lo Spegnino<br />

per la terza o quarta volta, la signora Weasley disse a titolo<br />

di prova, “<strong>Harry</strong>, caro, siamo tutti terrib<strong>il</strong>mente affamati,<br />

ma non vogliamo cominciare senza di te… posso servire la<br />

cena adesso?”<br />

Tutti mangiarono sbrigativamente e quindi dopo un<br />

frettoloso coro di “Buon Compleanno” e molti assaggi di<br />

torta, la festa terminò. Hagrid, che era stato in<strong>vita</strong>to al<br />

matrimonio <strong>il</strong> giorno seguente, ma decisamente troppo<br />

ingombrante per dormire nella Tana sovraffollata, si<br />

allontanò per allestirsi una tenda in un campo limitrofo.<br />

“Incontriamoci di sopra,” <strong>Harry</strong> sussurrò ad Hermione,<br />

mentre aiutavano la signora Weasley a riportare <strong>il</strong> giardino<br />

al suo stato normale .”Dopo che tutti saranno <strong>and</strong>ati a<br />

letto.”<br />

Sopra, nell’attico, Ron esaminò <strong>il</strong> suo Spegnino ed<br />

<strong>Harry</strong> riempì <strong>il</strong> borsello in pelle di Moke di Hagrid non<br />

con oro, ma con quegli oggetti apparentemente senza<br />

valore, ma per lui più preziosi; tra questi c’erano la Mappa<br />

dei Mal<strong>and</strong>rino, <strong>il</strong> frammento dello specchio incantato di<br />

Sirius ed <strong>il</strong> medaglione di R.A.B. Strinse fermamente la<br />

cordicella e fece scivolare la borsa attorno al collo, quindi<br />

si sedette, con in mano <strong>il</strong> vecchio Boccino, e guardò le ali<br />

fluttuare debolmente. Finalmente Hermione colpì<br />

delicatamente la porta ed entrò in punta di piedi.<br />

161


162<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Muffliato,” sussurrò, ondeggi<strong>and</strong>o la bacchetta in<br />

direzione delle scale.<br />

“Pensavo che tu non approvassi quella formula<br />

magica.” disse Ron.<br />

“I tempi cambiano,” disse Hermione. “Ora , mostraci<br />

quello Spegnino.”<br />

Ron obbedì immediatamente. Tenendolo alto di fronte<br />

a lui, gli fece fare uno scatto. La solitaria lampada che<br />

faceva loro luce si spense istantaneamente.<br />

“La questione è,” sussurrò Hermione nel buio, “che<br />

potremmo ottenere lo stesso risultato con la Polvere<br />

Buiopesto Peruviana.”<br />

Ci fu un piccolo scatto e la palla di luce <strong>della</strong> lampada<br />

volò indietro sul soffitto <strong>il</strong>lumin<strong>and</strong>oli tutti di nuovo.<br />

“Comunque è fenomenale,” disse Ron leggermente<br />

sulle difensive. “E da quello che dicono, S<strong>il</strong>ente lo ha<br />

inventato lui stesso!”<br />

“Lo so, ma sicuramente non avrebbe scelto te nel suo<br />

testamento solamente per aiutarci a spegnere le luci!”<br />

“Pensi sapesse che <strong>il</strong> Ministero avrebbe confiscato <strong>il</strong><br />

suo testamento ed esaminato ogni cosa che ci avesse<br />

lasciato?” chiese <strong>Harry</strong>.<br />

“Di sicuro,” disse Hermione. “Non poteva scriverci<br />

nel testamento perché ci ha lasciato queste cose, ma questo<br />

non spiega…”<br />

“… perché non ne ha accennato qu<strong>and</strong>o era vivo?”<br />

chiese Ron.<br />

“Beh, esattamente,” disse Hermione, d<strong>and</strong>o un<br />

colpetto a Le Novelle di Beedle <strong>il</strong> Bardo. “Se questi oggetti<br />

erano tanto importanti da passare di diritto al vaglio del


J. K. Rowling<br />

Ministero, ci si immagina che ci avrebbe fatto sapere<br />

perché… a meno che non pensasse che fosse ovvio?”<br />

“Pensava male, allora, vero?” disse Ron. “Ho sempre<br />

detto che era matto. Br<strong>il</strong>lante ed ogni altra cosa, ma tocco.<br />

Lasciare ad <strong>Harry</strong> un vecchio Boccino… che diamine<br />

significa?”<br />

“Non ne ho idea,” disse Hermione. “Qu<strong>and</strong>o<br />

Scrimgeour te lo ha fatto prendere, <strong>Harry</strong>, ero così sicura<br />

che sarebbe accaduto qualcosa!”<br />

“Già, beh,” disse <strong>Harry</strong>, le sue pulsazioni accelerarono<br />

mentre sollevava <strong>il</strong> Boccino tra le dita. “Non potevo<br />

tentare troppo di fronte a Scrimgeour, no?”<br />

“Che significa?” chiese Hermione.<br />

“Il Boccino che catturai nella mia prima partita di<br />

Quidditch.” disse <strong>Harry</strong>. “Non ricordi?”<br />

Hermione sembrava proprio confusa. Ron, tuttavia,<br />

restò senza fiato, volgendosi freneticamente da <strong>Harry</strong> al<br />

Boccino fino a che non ritrovò la voce.<br />

“Questo è quello che stavi quasi per ingoiare!”<br />

“Esattamente,” disse <strong>Harry</strong>, e col cuore che batteva<br />

veloce, premette la bocca sul Boccino.<br />

Non si aprì. Frustrazione ed un leggero disappunto<br />

crebbero in lui, abbassò la sfera d’oro, ma in quel<br />

momento Hermione urlò.<br />

“Scritta! C’è una scritta, svelti, guardate!” <strong>Harry</strong> lasciò<br />

quasi cadere <strong>il</strong> Boccino per la sorpresa e l’eccitazione.<br />

Hermione aveva proprio ragione. Incisa sulla liscia<br />

superficie dorata, dove un secondo prima non c’era nulla,<br />

c’erano quattro parole scritte in una calligrafia sott<strong>il</strong>e ed<br />

inclinata che <strong>Harry</strong> riconobbe come quella di S<strong>il</strong>ente.<br />

163


164<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Mi apro in chiusura.<br />

Le aveva appena lette qu<strong>and</strong>o le parole svanirono di<br />

nuovo.<br />

“«Mi apro in chiusura»… cosa dovrebbe significare?”<br />

Hermione e Ron scossero la testa, privi di espressione.<br />

“ Mi apro in chiusura… in chiusura… Mi apro in<br />

chiusura…”<br />

Ma non importava quanto spesso ripetessero le parole,<br />

con quante differenti inflessioni, non furono in grado di<br />

estrarne ulteriori significati.<br />

“E la spada,” disse Ron alla fine, qu<strong>and</strong>o rinunciarono<br />

ad altri tentativi di individuare <strong>il</strong> significato <strong>della</strong> scritta<br />

sul Boccino.<br />

“Perché voleva che <strong>Harry</strong> avesse la spada?”<br />

“E perché non ha potuto semplicemente dirmelo?”<br />

disse <strong>Harry</strong> tranqu<strong>il</strong>lamente. “Io c’ero, era proprio sul<br />

muro del suo ufficio durante tutte le nostre chiacchierate,<br />

l’anno scorso! Se voleva che l’avessi perché non me l’ha<br />

data allora?”<br />

Si sentiva come se fosse ad un esame con una<br />

dom<strong>and</strong>a a cui avrebbe dovuto saper rispondere, <strong>il</strong> cervello<br />

lento ed apatico. C’era qualcosa che gli era sfuggito nelle<br />

lunghe chiacchierate con S<strong>il</strong>ente, l’anno precedente?<br />

Avrebbe dovuto capirne <strong>il</strong> significato? S<strong>il</strong>ente si aspettava<br />

che capisse?<br />

“E cosa dire di questo libro.” disse Hermione, “Le<br />

Novelle di Beedle <strong>il</strong> Bardo… non ne ho mai sentito<br />

parlare.”<br />

“Tu non hai mai sentito parlare di Le Novelle di Beedle<br />

<strong>il</strong> Bardo?” chiese Ron incredulo. “Stai scherz<strong>and</strong>o, vero?”


J. K. Rowling<br />

“No, affatto,” disse Hermione sorpresa. “Le conosci<br />

quindi?”<br />

“Beh, è naturale che le conosco!”<br />

<strong>Harry</strong> guardò in alto, divertito. Il fatto che Ron avesse<br />

letto un libro che Hermione non conosceva era<br />

stupefacente. Ron, comunque, sembrava stupito <strong>della</strong> loro<br />

sorpresa.<br />

“Oh avanti! Si crede che tutte le vecchie storie per<br />

bambini siano di Beedle, no? «La Fontana <strong>della</strong> Fiera<br />

<strong>della</strong> Fortuna»… «Il Mago e la Brocca Saltellante »… «Il<br />

Coniglietto Babbity e <strong>il</strong> Ceppo Chiacchierone»…”<br />

“Scusa?” disse Hermione ridacchi<strong>and</strong>o. “Cos’era<br />

l’ultimo?”<br />

“Piantatela!” disse Ron, guard<strong>and</strong>o incredulo da <strong>Harry</strong><br />

a Hermione. “Dovreste aver sentito parlare del Coniglietto<br />

Babbity…”<br />

“Ron, sai bene che <strong>Harry</strong> ed io siamo cresciuti tra i<br />

Babbani!” disse Hermione. “Non abbiamo sentito storie<br />

come queste qu<strong>and</strong>o eravamo piccoli, noi abbiamo sentito<br />

Biancaneve ed i sette nani e Cenerentola…”<br />

“Che cos’è, una malattia?” chiese Ron.<br />

“Quindi sono storie per bambini?” chiese Hermione,<br />

curv<strong>and</strong>osi di nuovo sulle rune.<br />

“Già.” disse Ron esitante. “Voglio dire, proprio come<br />

avete sentito, sapete, tutte queste storie le ha inventate<br />

Beedle. Non so a cosa somigliassero nella versione originale.”<br />

“Mi piacerebbe sapere perché S<strong>il</strong>ente pensava che<br />

dovessi leggerle, però.”<br />

Qualcosa scricchiolò al piano di sotto.<br />

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<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Probab<strong>il</strong>mente è solo Charlie, mamma dorme adesso<br />

e lui fa qualcosa di nascosto per farsi ricrescere i capelli,”<br />

disse Ron nervosamente.<br />

“È lo stesso, dobbiamo <strong>and</strong>are a letto,” mormorò<br />

Hermione. “Non dobbiamo alzarci tardi domani.”<br />

“No,” concordò Ron. “Un brutale triplice omicidio da<br />

parte <strong>della</strong> madre del promesso sposo potrebbe portare un<br />

po’ di scompiglio nel matrimonio. Spengo la luce.”<br />

Appena Hermione fu uscita, fece scattare un’altra<br />

volta lo Spegnino.


J. K. Rowling<br />

CAPITOLO OTTO<br />

IL MATRIMONIO<br />

Alle tre del pomeriggio seguente <strong>Harry</strong>, Ron, Fred e<br />

George si trovavano all’esterno dal gr<strong>and</strong>e padiglione<br />

bianco, nell’orto, in attesa dell’arrivo degli ospiti al<br />

matrimonio. <strong>Harry</strong> aveva preso una grossa dose di<br />

Pozione Polisucco e, in quel momento, era la copia di un<br />

ragazzo babbano dai capelli rossi, abitante nel v<strong>il</strong>laggio di<br />

Ottery St. Catchpole, al quale Fred aveva rubato dei<br />

capelli us<strong>and</strong>o un Incantesimo d’Appello. Il piano era di<br />

presentare <strong>Harry</strong> come “<strong>il</strong> cugino Barny” e confidare sulla<br />

gran quantità di parenti Weasley in cui mimetizzarlo.<br />

Tutti e quattro erano equipaggiati con una piantina dei<br />

posti a sedere, in modo da poter aiutare la gente a<br />

raggiungere la sedia giusta. Un gruppo di camerieri vestiti<br />

167


168<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

di bianco era arrivato un’ora prima, insieme con un<br />

gruppo musicale in giacca dorata. Tutti loro erano<br />

momentaneamente seduti sotto un albero poco lontano.<br />

<strong>Harry</strong> notò una foschia di fumo bluastro di pipa provenire<br />

da quella zona.<br />

Alle spalle di <strong>Harry</strong>, l’entrata del padiglione mostrava<br />

f<strong>il</strong>e e f<strong>il</strong>e di frag<strong>il</strong>i sedie dorate disposte su entrambi i lati<br />

di un lungo tappeto porpora. I pali di supporto erano<br />

intrecciati con fiori bianchi e dorati. Fred e George<br />

avevano appeso un enorme mazzo di palloni dorati<br />

esattamente al di sopra del punto dove B<strong>il</strong>l e Fleur<br />

sarebbero diventati presto marito e moglie. All’esterno,<br />

farfalle e api ronzavano pigramente sopra l’erba e sulla<br />

siepe di confine. <strong>Harry</strong> si sentiva abbastanza a disagio. Il<br />

ragazzo babbano di cui aveva preso le sembianze era<br />

decisamente più grasso di lui e l’abito da cerimonia<br />

risultava caldo e stretto nel pieno fulgore di una giornata<br />

d’estate.<br />

“Qu<strong>and</strong>o mi sposerò,” disse Fred, stratton<strong>and</strong>o <strong>il</strong><br />

colletto dei propri vestiti, “Non romperò le scatole con<br />

nessuna di queste stupidaggini. Si potrà indossare quello<br />

passa per la testa, e metterò mamma sotto Pastoia Total-<br />

Body finché non sarà tutto finito.”<br />

“Tutto sommato non è stata così male, stamattina,”<br />

disse George. “Ha pianto un po’ perché Percy non sarà<br />

qui, ma del resto chi lo vuole? Oh accidenti, fatevi forza…<br />

stanno arriv<strong>and</strong>o, guardate.”<br />

Figure vestite con colori br<strong>il</strong>lanti stavano apparendo<br />

dal nulla, una dopo l’altra, al distante confine del giardino.<br />

In pochi minuti si formò una processione che cominciò a<br />

serpeggiare attraverso <strong>il</strong> giardino in direzione del


J. K. Rowling<br />

padiglione. Fiori esotici e uccelli incantati volteggiavano<br />

sui cappelli delle streghe, mentre gemme preziose<br />

luccicavano dalle cravatte di molti maghi. Un mormorio di<br />

chiacchiere eccitate aumentò di intensità man mano che la<br />

folla si avvicinava alla tenda, fino a coprire <strong>il</strong> suono delle<br />

api.<br />

“Eccellente, credo di vedere un po’ di cugine Veela,”<br />

disse George, allung<strong>and</strong>o <strong>il</strong> collo per sbirciare meglio.<br />

“Avranno bisogno di aiuto per capire le nostre abitudini<br />

inglesi, ci penso io a loro…”<br />

“Non così in fretta, Disorecchiato,” disse Fred e,<br />

precipit<strong>and</strong>osi oltre <strong>il</strong> vociante gruppo di streghe di mezza<br />

età alla testa <strong>della</strong> processione, disse ad un paio di<br />

graziose ragazze francesi, “Qui – permettez-moi di<br />

assister vous,” facendole ridacchiare e ottenendo <strong>il</strong><br />

permesso di scortarle all’interno. George fu lasciato a<br />

vedersela con le streghe di mezza età e Ron si prese cura<br />

del vecchio collega del signor Weasley, Perkins, mentre<br />

ad <strong>Harry</strong> toccò in sorte una coppia piuttosto sorda.<br />

“Ciao,” disse una voce fam<strong>il</strong>iare qu<strong>and</strong>o uscì<br />

nuovamente dal padiglione e trovò Tonks e Lupin in testa<br />

alla f<strong>il</strong>a. Si era fatta bionda per l’occasione. “Arthur ci<br />

aveva detto che eri quello con i capelli ricci. Mi dispiace<br />

per l’altra sera,” aggiunse in un sussurro, mentre <strong>Harry</strong> li<br />

conduceva lungo <strong>il</strong> corridoio. “Il Ministero ha abbastanza<br />

in avversione i lupi mannari, in questo periodo, ed<br />

abbiamo pensato che la nostra presenza non ti avrebbe<br />

aiutato.”<br />

“È tutto a posto, capisco,” disse <strong>Harry</strong>, parl<strong>and</strong>o più a<br />

Lupin che a Tonks. Lupin gli rivolse un veloce sorriso,<br />

ma, come si voltarono, <strong>Harry</strong> gli vide comparire nuova-<br />

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170<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

mente sul volto alcune rughe d’infelicità. Non ne capì <strong>il</strong><br />

motivo, ma non c’era tempo per approfondire la questione.<br />

Hagrid stava m<strong>and</strong><strong>and</strong>o in frantumi un po’ di roba.<br />

Avendo frainteso le indicazioni di Fred, anziché sul sed<strong>il</strong>e<br />

magicamente allargato e rinforzato messo apposta per lui<br />

nell’ultima f<strong>il</strong>a, s’era seduto su cinque sedie che adesso<br />

avevano assunto l’aspetto di un’enorme catasta di<br />

fiammiferi dorati.<br />

Mentre <strong>il</strong> signor Weasley riparava <strong>il</strong> danno ed Hagrid<br />

si scusava a voce alta con chiunque lo ascoltasse, <strong>Harry</strong><br />

s’affrettò verso l’entrata, dove trovò Ron faccia a faccia<br />

con un mago dall’aspetto estremamente eccentrico.<br />

Leggermente strabico, con capelli dalla consistenza dello<br />

zucchero f<strong>il</strong>ato lunghi fino alle spalle, indossava un<br />

cappello la cui nappa gli dondolava di fronte al naso e una<br />

toga di una tonalità giallo uovo così intenso da far<br />

lacrimare gli occhi. Uno strano simbolo, come un occhio<br />

triangolare, scint<strong>il</strong>lava da una catena dorata che aveva al<br />

collo.<br />

“Xenoph<strong>il</strong>ius Lovegood,” disse allung<strong>and</strong>o una mano<br />

ad <strong>Harry</strong>, “mia figlia ed io viviamo proprio dietro la<br />

collina, molto gent<strong>il</strong>e da parte dei Weasley in<strong>vita</strong>rci. Tu<br />

conosci la mia Luna, vero?” aggiunse rivolto a Ron.<br />

“Sì,” disse Ron. “Non è con lei?”<br />

“Si è fermata in quell’incantevole piccolo giardino per<br />

salutare gli gnomi, che gloriosa infestazione! Pochi maghi<br />

comprendono quanto molto possiamo imparare dai saggi<br />

piccoli gnomi, o meglio, chiam<strong>and</strong>oli con <strong>il</strong> loro vero<br />

nome, dai Gernumbli gardensi.


J. K. Rowling<br />

“I nostri conoscono un bel po’ di eccellenti parolacce,”<br />

disse Ron, “credo siano stati Fred e George ad<br />

insegnargliele, però.”<br />

Condusse <strong>il</strong> gruppo di stregoni dentro al padiglione<br />

mentre Luna arrivava di corsa.<br />

“Ciao, <strong>Harry</strong>!” disse.<br />

“Ehm… <strong>il</strong> mio nome è Barny,” disse <strong>Harry</strong>, sconcertato.<br />

“Oh, hai cambiato anche quello?” chiese vivacemente.<br />

“Come fai a sapere…?”<br />

“Oh, è solo la tua espressione,” disse.<br />

Come suo padre, Luna indossava vesti giallo br<strong>il</strong>lante<br />

coordinati con un largo girasole nei capelli. Una volta fatta<br />

l’abitudine a tutta la luminosità, l’effetto generale era però<br />

decisamente gradevole. Almeno non c’erano ravanelli che<br />

le dondolavano dalle orecchie.<br />

Xenoph<strong>il</strong>ius, che era immerso in una conversazione<br />

con un conoscente, si era perso lo scambio di battute tra<br />

Luna ed <strong>Harry</strong>. Conged<strong>and</strong>osi dal mago, si voltò verso sua<br />

figlia, che alzò <strong>il</strong> dito e disse, “Papà, guarda, uno degli<br />

gnomi mi ha addirittura morso!”<br />

“Meraviglioso! La saliva degli gnomi è enormemente<br />

benefica!” disse <strong>il</strong> signor Lovegood, afferr<strong>and</strong>o <strong>il</strong> dito<br />

proteso di Luna ed esamin<strong>and</strong>o i segni sanguinanti dei<br />

buchi. “Luna, mia cara, se dovessi sentire germogliare un<br />

qualche talento, oggi… magari un’inaspettata voglia di<br />

cantare una romanza lirica o di declamare in Marino…<br />

non reprimerlo! Potresti essere stata beneficiata dai<br />

Gernumbli!”<br />

Ron, incroci<strong>and</strong>oli nella direzione opposta, sbuffò<br />

forte.<br />

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172<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Ron può ridere,” disse Luna serenamente, mentre<br />

<strong>Harry</strong> conduceva lei e Xenoph<strong>il</strong>ius verso i loro posti, “mio<br />

padre, però, ha fatto molte ricerche sulla magia dei<br />

Gernumbli.”<br />

“Veramente?” disse <strong>Harry</strong>, che da tempo aveva deciso<br />

di non sfidare le peculiari credenze di Luna e suo padre.<br />

“Sei sicura, comunque, di non voler mettere nulla su quel<br />

morso?”<br />

“Oh, è tutto a posto,” disse Luna succhi<strong>and</strong>osi <strong>il</strong> dito<br />

in modo sognante e squadr<strong>and</strong>o <strong>Harry</strong> da testa a piedi.<br />

“Sei elegante. Ho detto a papà che molta gente avrebbe<br />

probab<strong>il</strong>mente indossato abiti da cerimonia, ma lui ritiene<br />

si debbano indossare i colori del sole ad un matrimonio,<br />

porta fortuna, sai.”<br />

Mentre Luna seguiva suo padre, Ron riapparve con<br />

una strega anziana che gli si aggrappava al braccio. Il naso<br />

a becco, gli occhi cerchiati di rosso e <strong>il</strong> cappello di piume<br />

rosa le davano l’aspetto di un fenicottero scontroso.<br />

“… e i tuoi capelli sono troppo lunghi, Ronald, per un<br />

momento ho pensato fossi Ginevra. Per la barba di<br />

Merlino, cos’è che indossa Xenoph<strong>il</strong>ius Lovegood?<br />

Sembra un’omelette. E tu chi sei?” abbaiò verso <strong>Harry</strong>.<br />

“Oh già, zia Muriel, questo è nostro cugino Barny.”<br />

“Un altro Weasley? Vi propagate come gnomi. Non<br />

c’è <strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong>? Speravo di incontrarlo. Credevo fosse<br />

uno dei tuoi amici, Ronald, o ti stavi semplicemente<br />

vant<strong>and</strong>o?”<br />

“No… non è potuto venire…”<br />

“Hum. Ha trovato una scusa, eh? Non è così stupido<br />

come sembra nelle fotografie <strong>della</strong> stampa, allora. Stavo


J. K. Rowling<br />

proprio istruendo la sposa sul modo migliore di indossare<br />

la mia tiara,” urlò a <strong>Harry</strong>.<br />

“Fatta dai Goblin, sai, ed è nella mia famiglia da<br />

secoli. È una ragazza carina, ma sempre… francese. Bene,<br />

bene, trovami un buon posto Ronald, ho centosette anni e<br />

non dovrei stare in piedi troppo a lungo.”<br />

Ron lanciò ad <strong>Harry</strong> un’occhiata significativa come se<br />

si aspettasse di non riapparire per un po’ di tempo.<br />

Qu<strong>and</strong>o si incontrarono nuovamente all’entrata, <strong>Harry</strong><br />

aveva accompagnato più di una dozzina di persone al loro<br />

posto. Il padiglione era quasi pieno ormai e, per la prima<br />

volta, non c’era alcuna f<strong>il</strong>a fuori.<br />

“È un incubo, Muriel,” disse Ron asciug<strong>and</strong>osi la<br />

fronte con la manica. “Era solita venire per Natale ogni<br />

anno, poi, grazie a Dio, si è offesa perché Fred e George<br />

avevano fatto esplodere una Caccabomba sotto la sua<br />

sedia a cena. Papà dice sempre che li avrebbe esclusi dal<br />

testamento… come se a loro importasse, sono destinati a<br />

diventare più ricchi di chiunque in famiglia, dal momento<br />

che stanno <strong>and</strong><strong>and</strong>o… wow,” aggiunse, sbattendo gli<br />

occhi rapidamente mentre Hermione si avvicinava di buon<br />

passo. “Stai benissimo!”<br />

“Sempre quel tono di sorpresa,” replicò Hermione,<br />

tuttavia sorrideva. Indossava un vestito color l<strong>il</strong>la<br />

svolazzante e scarpe coi tacchi alti dello stesso colore, i<br />

capelli erano lisci e splendenti. “Tua prozia Muriel non è<br />

d’accordo, l’ho incontrata giusto di sopra mentre stava<br />

consegn<strong>and</strong>o la tiara a Fleur. Ha detto «Oh cara, questa è<br />

la Nata Babbana?» e poi, «cattiva postura e caviglie<br />

scheletriche».”<br />

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<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Non prenderla sul personale, è rude con chiunque,”<br />

disse Ron.<br />

“State parl<strong>and</strong>o di Muriel?” indagò George, riemergendo<br />

dal padiglione insieme a Fred. “Già, mi ha appena<br />

detto che ho le orecchie sb<strong>il</strong>enche. Vecchia pipistrella. Mi<br />

piacerebbe se ci fosse anche <strong>il</strong> vecchio zio B<strong>il</strong>ius, però, ai<br />

matrimoni era da far morire dal ridere.”<br />

“Non era quello che vide un gramo e morì ventiquattro<br />

ore dopo?” chiese Hermione.<br />

“Beh, sì, è diventato un po’ eccentrico in vecchiaia,”<br />

concedette George.<br />

“Ma prima che diventasse pazzo era la <strong>vita</strong> e lo spirito<br />

di una festa,” disse Fred. “Era solito scolare un’intera<br />

bottiglia di whisky Incendiario, poi correre sulla pista da<br />

ballo, sollevare le vesti e cominciare a tirar fuori mazzi di<br />

fiori fuori dal…”<br />

“Sì, sembra proprio molto affascinante,” disse<br />

Hermione, mentre <strong>Harry</strong> si sganasciava dalle risate.<br />

“Chissà perché, non si è mai sposato,” disse Ron.<br />

“Che sorpresa!” ribatté Hermione.<br />

Ridevano tutti così tanto che nessuno notò <strong>il</strong> ritardatario,<br />

un giovane dai capelli scuri con un largo naso curvo<br />

e spesse sopracciglia nere, finché questi non porse <strong>il</strong> suo<br />

invito a Ron e disse, guard<strong>and</strong>o Hermione, “Sei splentita.”<br />

“Viktor!” urlò, lasci<strong>and</strong>o cadere la piccola borsa<br />

ornata di perline che emise un tonfo decisamente sproporzionato<br />

per le sue dimensioni. Mentre s'affannava a<br />

raccoglierla, arrossendo, disse, “Non sapevo fossi…<br />

cielo… è fantastico vederti… come stai?”<br />

Le orecchie di Ron erano ridiventate di un rosso<br />

br<strong>il</strong>lante. Dopo aver gettato uno sguardo all’invito di


J. K. Rowling<br />

Krum, come se non gli credesse, dom<strong>and</strong>ò, a voce troppo<br />

alta, “Come mai sei qui?”<br />

“Mi ha in<strong>vita</strong>to Fleur,” disse Krum, alz<strong>and</strong>o le sopraciglia.<br />

<strong>Harry</strong>, che non aveva risentimenti nei confronti di<br />

Krum, gli strinse la mano, poi, immagin<strong>and</strong>o che sarebbe<br />

stato prudente rimuovere Krum dalle vicinanze di Ron, si<br />

offrì di mostrargli <strong>il</strong> suo posto a sedere.<br />

“Il tuo amico non è contento di federmi,” disse Krum,<br />

mentre entravano nell’ormai stipato padiglione. “O è<br />

parente?” aggiunse, con un’occhiata ai capelli rossi e ricci<br />

di <strong>Harry</strong>.<br />

“Cugino,” mormorò <strong>Harry</strong>, ma Krum non stava<br />

veramente ascolt<strong>and</strong>o. La sua apparizione provocava un<br />

po’ di agitazione, in modo particolare tra le cugine Veela.<br />

Era un famoso giocatore di Quidditch, dopotutto. Mentre<br />

la gente continuava ad allungarsi per poterlo vedere<br />

meglio, Ron, Hermione, Fred e George arrivarono di corsa<br />

lungo <strong>il</strong> corridoio tra le sedie.<br />

“È ora di sedersi,” Fred disse a <strong>Harry</strong>, “o finiremo per<br />

essere investiti dalla sposa.”<br />

<strong>Harry</strong>, Ron ed Hermione presero posto nella seconda<br />

f<strong>il</strong>a dietro Fred e George. Hermione appariva piuttosto<br />

rossa in viso e le orecchie di Ron erano ancora scarlatte.<br />

Dopo pochi momenti, bisbigliò ad <strong>Harry</strong>, “Hai visto che si<br />

è fatto crescere una stupida piccola barba?”<br />

<strong>Harry</strong> emise un borbottio di disimpegno.<br />

Una sensazione di nervosa attesa s’era inf<strong>il</strong>trata nel<br />

tepore <strong>della</strong> tenda. Il mormorio generale era rotto da<br />

occasionali scoppi di risate eccitate. Il signore e la signora<br />

Weasley vagavano per la corsia centrale, sorridendo e<br />

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<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

salut<strong>and</strong>o i parenti. La signora Weasley indossava un<br />

completo color ametista nuovo di zecca e un cappello<br />

intonato.<br />

Un momento dopo, B<strong>il</strong>l e Charlie s’alzarono in piedi<br />

all’ingresso del padiglione, indoss<strong>and</strong>o entrambi abiti da<br />

cerimonia con gr<strong>and</strong>i rose bianche sul colletto. Fred emise<br />

un fischio di ammirazione e ci fu uno scoppio di risatine<br />

da parte delle cugine Veela. Poi la folla si fece s<strong>il</strong>enziosa<br />

mentre una musica sembrava diffondersi dai palloni<br />

dorati.<br />

“Ooooh!” sospirò Hermione, gir<strong>and</strong>osi sulla sedia per<br />

guardare l’entrata.<br />

Un gran sospiro generale provenne dalle streghe e<br />

maghi presenti qu<strong>and</strong>o <strong>il</strong> signor Delacour e Fleur avanzarono<br />

lungo la corsia, Fleur fluendo con leggerezza, <strong>il</strong><br />

signor Delacour ballonzol<strong>and</strong>o e sorridendo radiosamente.<br />

Fleur indossava un semplicissimo vestito bianco e<br />

sembrava circondata da un forte bagliore argenteo. La sua<br />

radiosità, che di solito sminuiva chiunque altro al<br />

confronto, oggi abbelliva tutti coloro che toccava. Ginny e<br />

Gabrielle, entrambe abbigliate con vestiti dorati, apparivano<br />

anche più carine del solito e, una volta che Fleur<br />

ebbe raggiunto B<strong>il</strong>l, si ebbe l’impressione che sparisse<br />

ogni traccia dell’incontro con Fenrir Greyback.<br />

“Signore e Signori,” declamò una voce ben impostata.<br />

Con leggera sorpresa <strong>Harry</strong> notò lo stesso piccolo mago<br />

dai capelli a ciuffo che aveva officiato <strong>il</strong> funerale di<br />

S<strong>il</strong>ente, in piedi di fronte a B<strong>il</strong>l e Fleur. “Siamo qui riuniti<br />

per celebrare l’unione di <strong>due</strong> anime devote…”


J. K. Rowling<br />

“Sì, la mia tiara la mette in risalto magnificamente,”<br />

disse zia Muriel con un sussurro di approvazione. “Invece,<br />

devo dirlo, <strong>il</strong> vestito di Ginevra è troppo scollato.”<br />

Ginny si guardò intorno e, sorridendo, fece<br />

l’occhiolino ad <strong>Harry</strong>, poi velocemente tornò a guardare di<br />

fronte. La mente di <strong>Harry</strong> vagò ben lontano dal padiglione,<br />

tornò ai pomeriggi passati con Ginny negli anfratti<br />

appartati del parco <strong>della</strong> scuola. Sembravano così lontani,<br />

erano sempre sembrati troppo belli per essere veri, come<br />

se fossero ore scint<strong>il</strong>lanti rubate dalla <strong>vita</strong> di una persona<br />

normale, una persona senza cicatrice a forma di saetta<br />

sulla fronte…<br />

“Vuoi tu, W<strong>il</strong>liam Arthur, prendere Fleur Isabelle…?”<br />

Nella prima f<strong>il</strong>a, la signora Weasley e la signora<br />

Delacour singhiozzavano sommessamente in fazzolettini<br />

di trine. Sonore strombazzate, provenienti dal retro del<br />

padiglione, furono per tutti un chiaro segno che Hagrid<br />

aveva estratto uno dei suoi fazzoletti gr<strong>and</strong>i quanto una<br />

tovaglia da tavola.<br />

Hermione si voltò a guardare <strong>Harry</strong>, aveva anche lei<br />

gli occhi pieni di lacrime.<br />

“… allora vi dichiaro legati per tutta la <strong>vita</strong>.”<br />

Il mago dai capelli a ciuffo alzò la bacchetta sopra le<br />

teste di B<strong>il</strong>l e Fleur coprendoli con una cascata di stelle<br />

d’argento, avvolgendo le <strong>due</strong> figure abbracciate in una<br />

spirale. Appena Fred e George diedero <strong>il</strong> via ad un<br />

applauso, i palloni dorati scoppiarono e ne uscirono<br />

uccelli del paradiso e campanelline d’oro fluttuanti,<br />

aggiungendo cinguettii e scampanellii al clamore generale.<br />

“Signore e signori!” Richiamò <strong>il</strong> mago dai capelli a<br />

ciuffo. “Se gent<strong>il</strong>mente volete alzarvi!”<br />

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<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Tutti obbedirono. Zia Muriel brontol<strong>and</strong>o sonoramente.<br />

Lui agitò la bacchetta e le sedie su cui erano<br />

accomodati volteggiarono con grazia nell’aria mentre le<br />

pareti di tela del padiglione sparivano, lasci<strong>and</strong>oli in piedi<br />

sotto un baldacchino supportato da pali d’oro con una<br />

magnifica vista sul frutteto soleggiato e sulla campagna<br />

circostante. Dopo qualche secondo, una pozza di oro<br />

liquido si allargò al centro <strong>della</strong> tenda fino a formare una<br />

scint<strong>il</strong>lante pista da ballo, le sedie sospese si<br />

raggrupparono intorno a piccoli tavoli con tovaglie<br />

bianche e fluttuarono delicatamente verso terra.<br />

Il complesso in giacca dorata si diresse verso un<br />

podio.<br />

“Perfetto,” disse Ron approv<strong>and</strong>o nel momento in cui<br />

camerieri saltarono fuori da tutte le parti, alcuni trasport<strong>and</strong>o<br />

vassoi d’argento di succo di zucca, Burrobirra e<br />

whisky Incendiario, altri p<strong>il</strong>e vac<strong>il</strong>lanti di tartine e<br />

s<strong>and</strong>wich.<br />

“È <strong>il</strong> momento delle congratulazioni!” disse Hermione<br />

alz<strong>and</strong>osi in punta di piedi per vedere <strong>il</strong> posto in cui B<strong>il</strong>l e<br />

Fleur erano scomparsi in mezzo ad una folla di<br />

festeggianti.<br />

“Avremo tempo più tardi,” rispose Ron stringendosi<br />

nelle spalle, afferr<strong>and</strong>o tre Burrobirre da un vassoio di<br />

passaggio e allung<strong>and</strong>one una ad <strong>Harry</strong>. “Hermione, stai<br />

tranqu<strong>il</strong>la, troviamo un tavolo… non lì! Non vicino a<br />

Muriel…”<br />

Ron li condusse attraverso la pista da ballo vuota,<br />

gett<strong>and</strong>o occhiate a sinistra e a destra mentre procedeva.<br />

<strong>Harry</strong> era sicuro che stesse controll<strong>and</strong>o Krum. Nel tempo<br />

che impiegarono per raggiungere la parte opposta del


J. K. Rowling<br />

padiglione, molti tavoli erano già stati occupati. Il più<br />

vuoto era quello dove Luna sedeva da sola.<br />

“Ti sta bene se ci uniamo a te?” chiese Ron.<br />

“Oh, sì,” rispose lei felicemente. “Papà è appena<br />

<strong>and</strong>ato a dare a B<strong>il</strong>l e Fleur <strong>il</strong> nostro regalo.”<br />

“Di che si tratta, una scorta a <strong>vita</strong> di Radibolle?”<br />

chiese Ron.<br />

Hermione tentò di dargli un calcio da sotto <strong>il</strong> tavolo,<br />

ma invece colpì <strong>Harry</strong>. Con gli occhi lacrimanti dal<br />

dolore, <strong>Harry</strong> perse <strong>il</strong> f<strong>il</strong>o <strong>della</strong> conversazione per alcuni<br />

istanti.<br />

Il complesso aveva iniziato a suonare. B<strong>il</strong>l e Fleur<br />

<strong>and</strong>arono sulla pista da ballo per primi tra applausi<br />

scroscianti, dopo un po’ <strong>il</strong> signor Weasley condusse in<br />

pista la signora Delacour, seguito dalla signora Weasley e<br />

dal padre di Fleur.<br />

“Mi piace questa canzone,” disse Luna, muovendosi a<br />

tempo, e pochi secondi dopo si alzò e planò sulla pista da<br />

ballo, dove volteggiò sul posto, da sola, a occhi chiusi e<br />

ondeggi<strong>and</strong>o le braccia.<br />

“È gr<strong>and</strong>e, no?” disse Ron con ammirazione. “Sempre<br />

di gr<strong>and</strong>e spessore.”<br />

Ma <strong>il</strong> sorriso gli scomparve dal volto all’improvviso:<br />

Viktor Krum s’era seduto nel posto lasciato libero da<br />

Luna. Hermione apparve piacevolmente agitata, ma questa<br />

volta Krum non era venuto per complimentarsi con lei.<br />

Guard<strong>and</strong>ola con uno sguardo torvo dom<strong>and</strong>ò: “Chi è<br />

quell’uomo in giallo?”<br />

“Quello è Xenoph<strong>il</strong>ius Lovegood, <strong>il</strong> padre di una<br />

nostra amica,” disse Ron. Il tono aggressivo indicava che<br />

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180<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

non erano disposti a ridere di Xenoph<strong>il</strong>ius, nonostante non<br />

ne mancasse <strong>il</strong> motivo.<br />

“Vieni a ballare,” aggiunse brutalmente ad Hermione.<br />

Lei apparve sorpresa, ma anche deliziata e si alzò,<br />

scomparvero insieme nella crescente calca <strong>della</strong> pista da<br />

ballo.<br />

“Ah, stanno insieme adesso?” chiese Krum, momentaneamente<br />

distratto.<br />

“Ehm… più o meno,” disse <strong>Harry</strong>.<br />

“Chi sei tu?” chiese Krum.<br />

“Barny Weasley.”<br />

Si strinsero le mani.<br />

“Tu Barny… tu conosci bene quell’uomo Lovegood?”<br />

“No, l’ho conosciuto solamente oggi. Perché?”<br />

Krum scoccò uno sguardo in cagnesco oltre l’orlo del<br />

suo bicchiere verso Xenoph<strong>il</strong>ius che chiacchierava con<br />

alcuni stregoni dall’altro lato <strong>della</strong> pista da ballo.<br />

“Perché,” disse Krum, “se non fosse un ospite di<br />

Fleur, lo sfiterei a <strong>due</strong>llo, qui e adesso, per indossare quel<br />

lurito simbolo sul suo petto.”<br />

“Simbolo?” ripeté <strong>Harry</strong> guard<strong>and</strong>o anch’esso verso<br />

Xenoph<strong>il</strong>ius. Lo strano occhio triangolare gli br<strong>il</strong>lava sul<br />

petto. “Perché? Cos’ha che non va?”<br />

“Grindelwald. Quello è <strong>il</strong> simbolo di Grindelwald.”<br />

“Grindelwald… <strong>il</strong> mago oscuro che S<strong>il</strong>ente ha<br />

sconfitto?”<br />

“Esattamente.”<br />

I muscoli <strong>della</strong> mascella di Krum si mossero come se<br />

stesse mastic<strong>and</strong>o, poi disse, “Grindelwald uccise molte<br />

persone, mio nonno per esempio. Naturalmente non fu mai<br />

potente in questo paese, dicefano che temefa S<strong>il</strong>ente, e


J. K. Rowling<br />

giustamente, fisto come lui lo ha sconfitto. Ma quello…”<br />

puntò un dito a Xenoph<strong>il</strong>ius. “Quello è <strong>il</strong> suo simbolo,<br />

l’ho riconosciuto subito: Grindelwald l’ha inciso in un<br />

muro a Durmstrang, qu<strong>and</strong>o era studente. Alcuni idioti lo<br />

hanno copiato sui loro libri e festiti, pens<strong>and</strong>o di<br />

scioccare, rendersi importanti… finché quelli di noi, che<br />

afefano perso membri <strong>della</strong> propria famiglia a causa di<br />

Grindelwald, non insegnarono loro com’era meglio<br />

comportarsi.”<br />

Krum fece crocchiare le nocche con cattiveria e<br />

guardò trucemente verso Xenoph<strong>il</strong>ius. <strong>Harry</strong> era<br />

perplesso. Gli sembrava incredib<strong>il</strong>mente improbab<strong>il</strong>e che<br />

<strong>il</strong> padre di Luna fosse un sostenitore delle Arti Oscure e<br />

nessun altro nella tenda sembrava aver riconosciuto la<br />

forma triangolare, sim<strong>il</strong>e a una runa.<br />

“Sei…ehm… sicuro che sia di Grindelwald…?<br />

“Non ho sbagliato,” disse Krum freddamente. “Ho<br />

camminato dafanti a quel simbolo per difersi anni, lo<br />

conosco bene.”<br />

“Beh, c’è la possib<strong>il</strong>ità,” disse <strong>Harry</strong>, “che<br />

Xenoph<strong>il</strong>ius non sappia cosa significhi veramente quel<br />

simbolo. I Lovegood sono un po’… strambi. Potrebbe<br />

averlo semplicemente trovato da qualche parte e pensato si<br />

trattasse <strong>della</strong> sezione <strong>della</strong> testa di un Ricciocorno<br />

Schiattoso o qualcosa del genere.”<br />

“La setzione di un che?”<br />

“Beh, non so che cosa siano, ma sembra che lui e sua<br />

figlia siano <strong>and</strong>ati in vacanza alla loro ricerca…”<br />

<strong>Harry</strong> sentiva che non stava facendo un buon lavoro<br />

nel tentare di spiegare Luna e suo padre.<br />

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182<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Quella è lei,” disse indic<strong>and</strong>o Luna, che stava ancora<br />

ball<strong>and</strong>o da sola, muovendo le braccia intorno alla testa<br />

come qualcuno che sta cerc<strong>and</strong>o di scacciare moscerini.<br />

“Perché sta facendo quello?” chiese Krum.<br />

“Probab<strong>il</strong>mente cerca di liberarsi da un<br />

Gorgosprizzo,” disse <strong>Harry</strong>, che aveva riconosciuto i<br />

sintomi.<br />

Krum sembrava non capire se <strong>Harry</strong> lo stesse prendendo<br />

in giro o altro. Tirò fuori la sua bacchetta dalle vesti<br />

e la batté malvagiamente sulla coscia facendone scaturire<br />

scint<strong>il</strong>le dalla punta.<br />

“Gregorovitch!” esclamò <strong>Harry</strong> a voce alta, e Krum<br />

sobbalzò, ma <strong>Harry</strong> era troppo eccitato per preoccuparsene,<br />

alla vista <strong>della</strong> bacchetta di Krum la memoria era<br />

tornata ad Oliv<strong>and</strong>er, quella volta in cui l’aveva presa per<br />

esaminarla attentamente prima del Torneo Tremaghi.<br />

“Che cosa a proposito di lui?” chiese Krum sospettosamente.<br />

“È un fabbricante di bacchette!”<br />

“Questo lo so,” disse Krum.<br />

“Ha fatto la tua bacchetta! È per questo che ho<br />

pensato… Quidditch…”<br />

Krum appariva sempre più sospettoso.<br />

“Come fai a sapere che Gregorofitch ha costruito la<br />

mia bacchetta?”<br />

“Io… io l’ho letto da qualche parte, credo,” disse<br />

<strong>Harry</strong>. “In una… una rivista di fan,” improvvisò selvaggiamente<br />

e Krum sembrò calmarsi.<br />

“Non mi ero accorto di afer mai discusso <strong>della</strong> mia<br />

bacchetta con i fan,” disse.


J. K. Rowling<br />

“Quindi… ehm… cosa fa Gregorovitch di questi<br />

tempi?”<br />

Krum apparve perplesso.<br />

“Si è ritirato difersi anni fa. Io sono stato uno degli<br />

ultimi ad acquistare una bacchetta di Gregorofitch. Sono<br />

le migliori, anche se so, naturalmente, che foi inglesi date<br />

molta più importanza ad Olif<strong>and</strong>er.”<br />

<strong>Harry</strong> non rispose. Finse di guardare i ballerini, come<br />

Krum, ma stava pens<strong>and</strong>o intensamente.<br />

Quindi Voldemort stava cerc<strong>and</strong>o un celebre fabbricante<br />

di bacchette e <strong>Harry</strong> non doveva affannarsi a<br />

trovarne una ragione. Sicuramente dipendeva da quello<br />

che la bacchetta di <strong>Harry</strong> aveva fatto la notte in cui<br />

Voldemort lo aveva inseguito attraverso i cieli. La<br />

bacchetta di agrifoglio e piume di fenice aveva sopraffatto<br />

la bacchetta presa in prestito, qualche cosa che Oliv<strong>and</strong>er<br />

non aveva previsto o capito. Gregorovitch ne avrebbe<br />

saputo di più? Era veramente più bravo di Oliv<strong>and</strong>er,<br />

conosceva segreti sulle bacchette che Oliv<strong>and</strong>er non<br />

possedeva?<br />

“Quella ragazza è feramente carina,” disse Krum,<br />

richiam<strong>and</strong>o <strong>Harry</strong> alla realtà. Krum indicava Ginny, che<br />

aveva appena raggiunto Luna. “Anche lei è una tua<br />

parente?”<br />

“Sì,” disse <strong>Harry</strong>, improvvisamente irritato, “ed esce<br />

con un tizio. Uno gelosissimo. Un tipo grosso. Non ti<br />

conviene farlo arrabbiare.”<br />

Krum brontolò.<br />

“Qual è,” disse vuot<strong>and</strong>o <strong>il</strong> bicchiere ed alz<strong>and</strong>osi<br />

nuovamente in piedi, “<strong>il</strong> fantaggio di essere un giocatore<br />

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184<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

internazionale di Quidditch, se tutte le ragazze carine sono<br />

già occupate?”<br />

Se ne <strong>and</strong>ò, lasci<strong>and</strong>o <strong>Harry</strong> che agguantava un<br />

s<strong>and</strong>wich da un cameriere di passaggio e si faceva strada<br />

attorno all’affollata pista da ballo. Voleva trovare Ron,<br />

dirgli di Gregorovitch, ma Ron stava ball<strong>and</strong>o con<br />

Hermione al centro <strong>della</strong> pista. <strong>Harry</strong> s’appoggiò ad uno<br />

dei sostegni d’oro e fissò Ginny, che adesso ballava con<br />

Lee Jordan, l’amico di Fred e George, cerc<strong>and</strong>o di non<br />

sentirsi troppo risentito per la promessa fatta a Ron.<br />

Non era mai stato ad un matrimonio, prima di allora,<br />

quindi non poteva giudicare quanto le celebrazioni magiche<br />

differissero da quelle babbane, tuttavia era praticamente<br />

sicuro che queste ultime non comprendessero una<br />

torta nuziale decorata da <strong>due</strong> fenici di plastica che prendevano<br />

<strong>il</strong> volo qu<strong>and</strong>o la torta era tagliata, o bottiglie di<br />

champagne che volteggiavano senza sostegno attraverso la<br />

folla. Man mano che scendeva la sera e le falene<br />

cominciavano a volare sotto <strong>il</strong> tendone, ora <strong>il</strong>luminato da<br />

fluttuanti lanterne d’oro, la baldoria divenne via via più<br />

incontrollata.<br />

Fred e George erano da tempo scomparsi nell’oscurità<br />

con un paio di cugine di Fleur. Charlie, Hagrid e un mago<br />

tarchiato con un cappello a c<strong>il</strong>indro porpora, stavano<br />

cant<strong>and</strong>o “Odo l’Eroe” in un angolo.<br />

Vagabond<strong>and</strong>o tra la folla in modo da sfuggire a uno<br />

zio ubriaco di Ron, che sembrava incerto se <strong>Harry</strong> fosse o<br />

no suo figlio, <strong>Harry</strong> vide un mago anziano seduto da solo<br />

ad un tavolo. La sua nube di capelli bianchi lo facevano<br />

rassomigliare, più che altro, ad un fiore di soffione


J. K. Rowling<br />

appassito con un fez mangiato dalle tarme per cappello.<br />

L’aspetto era vagamente fam<strong>il</strong>iare.<br />

Spremendosi le meningi, <strong>Harry</strong> improvvisamente capì<br />

che quello era Elphias Doge, membro dell’Ordine <strong>della</strong><br />

Fenice e scrittore del necrologio di S<strong>il</strong>ente.<br />

<strong>Harry</strong> gli si avvicinò.<br />

“Posso sedermi?”<br />

“Certamente, certamente,” disse Doge con una voce<br />

piuttosto acuta e ansimante. <strong>Harry</strong> si accomodò.<br />

“Signor Doge, sono <strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong>.”<br />

Doge boccheggiò.<br />

“Mio caro ragazzo! Arthur mi aveva detto che eri qui,<br />

camuffato… sono così felice, così onorato!”<br />

Con un ondeggiamento di nervoso piacere Doge versò<br />

a <strong>Harry</strong> un calice di champagne.<br />

“Avevo pensato di scriverti,” sussurrò, “dopo<br />

S<strong>il</strong>ente… lo shock… e per te, sono sicuro…”<br />

I piccoli occhi di Doge si riempirono di lacrime<br />

improvvise.<br />

“Ho visto <strong>il</strong> necrologio che ha scritto per la Gazzetta<br />

del Profeta,” disse <strong>Harry</strong>. “Non sapevo che conoscesse<br />

così bene <strong>il</strong> professor S<strong>il</strong>ente.”<br />

“Bene come ogni altro,” disse Doge, tampon<strong>and</strong>osi gli<br />

occhi con un fazzoletto. “Certamente l’ho conosciuto più a<br />

lungo di altri, senza tenere conto di Aberforth… in<br />

qualche modo, la gente sembra non ricordare mai di<br />

Aberforth.”<br />

“Parl<strong>and</strong>o <strong>della</strong> Gazzetta del Profeta… Non so se per<br />

caso ha visto, signor Doge …?”<br />

“Oh, per piacere chiamami Elphias, caro ragazzo.”<br />

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<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Elphias, per caso ha visto l’intervista che Rita<br />

Skeeter ha r<strong>il</strong>asciato a proposito di S<strong>il</strong>ente?”<br />

Il viso di Doge si fece arrabbiato.<br />

“Oh sì, <strong>Harry</strong>, l’ho vista. Quella donna, avvoltoio<br />

sarebbe un termine più esatto, mi ha indubbiamente<br />

tormentato perché le parlassi. Mi vergogno di dire che<br />

sono diventato piuttosto rude, chiam<strong>and</strong>ola vecchiaccia 2<br />

impicciona, ottenendo come risultato, come avrai visto,<br />

calunnie sulla mia sanità mentale.”<br />

“Beh, in quell’intervista,” proseguì <strong>Harry</strong>, “Rita<br />

Skeeter ha lasciato intendere che <strong>il</strong> professor S<strong>il</strong>ente fosse<br />

coinvolto nelle Arti Oscure, qu<strong>and</strong>o era giovane.”<br />

“Non credere ad una sola parola su questo!” Disse<br />

Doge all’improvviso. “Non una parola, <strong>Harry</strong>! Non<br />

lasciare che nulla offuschi <strong>il</strong> tuo ricordo di Albus S<strong>il</strong>ente!”<br />

<strong>Harry</strong> guardò la faccia seria, sofferente di Doge e non<br />

si sentì rassicurato, ma frustrato. Doge pensava sul serio<br />

che fosse così fac<strong>il</strong>e, che <strong>Harry</strong> potesse semplicemente<br />

scegliere di non credere? Doge non capiva che <strong>Harry</strong><br />

aveva bisogno di essere sicuro, di sapere tutto?<br />

Forse Doge intuì le sensazioni di <strong>Harry</strong>, dal momento<br />

che sembrò preoccupato e proseguì in fretta, “Rita Skeeter<br />

è una terrib<strong>il</strong>e…”<br />

Ma fu interrotto da un’acuta risata.<br />

“Rita Skeeter? Oh, la adoro, la leggo sempre!”<br />

2 Nell’originale inglese è usato <strong>il</strong> termine “trout”, che significa sia<br />

“vecchiaccia” che “trota”. Nel cap. 2, la Skeeter insinua che Doge sia<br />

rimbambito per averle detto di stare attenta alle trote, mentre in questo<br />

dialogo si spiega cosa sia stato detto veramente. – N.d.T.


J. K. Rowling<br />

<strong>Harry</strong> e Doge alzarono lo sguardo per vedere zia<br />

Muriel con le piume danzanti sul cappello ed un calice di<br />

champagne in una mano. “Ha scritto un libro su S<strong>il</strong>ente,<br />

sapete!”<br />

“Salve, Muriel,” disse Doge, “ Sì, ne stavamo proprio<br />

discutendo…”<br />

“Ehi, tu! Dammi la tua sedia, ho centosette anni!”<br />

Un altro cugino Weasley dai capelli rossi si alzò<br />

velocemente dalla propria sedia, allarmato, e zia Muriel la<br />

fece voltare con forza sorprendente e ci si sedette sopra tra<br />

Doge e <strong>Harry</strong>.<br />

“Salve ancora, Barry, o qualsiasi sia <strong>il</strong> tuo nome,”<br />

disse a <strong>Harry</strong>. “Allora, cosa stavi dicendo a proposito di<br />

Rita Skeeter, Elphias? Sai che ha scritto una biografia su<br />

S<strong>il</strong>ente? Non vedo l’ora di leggerla, devo ricordarmi di<br />

ordinarla al Ghirigoro!”<br />

Doge, a queste parole, si irrigidì e si fece serio. Zia<br />

Muriel, però, svuotò <strong>il</strong> calice e schioccò le dita ossute<br />

verso un cameriere di passaggio per averne un altro. Scolò<br />

un altro sorso di champagne, non tentò nemmeno di<br />

trattenere un rutto, quindi continuò, “non c’è nessun<br />

bisogno di sembrare una coppia di rane gonfiate! Prima<br />

che diventasse così rispettato e rispettab<strong>il</strong>e, e tutte quelle<br />

stupidaggini, sono girate un sacco di voci curiose su<br />

S<strong>il</strong>ente!”<br />

“Calunnie da parte di disinformati”, disse Doge, ridivent<strong>and</strong>o<br />

color ravanello.<br />

“Questo lo dici tu, Elphias,” chiocciò zia Muriel. “Ho<br />

notato come hai e<strong>vita</strong>to le parti imbarazzanti in quel tuo<br />

necrologio!”<br />

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<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Mi dispiace che tu lo pensi,” disse Doge, sempre più<br />

rigido. “Ti assicuro che stavo scrivendo con <strong>il</strong> cuore.”<br />

“Oh, tutti sappiamo bene che veneravi S<strong>il</strong>ente.<br />

Suppongo che penseresti ancora che sia stato un santo<br />

perfino se si scoprisse essere stato lui a sbarazzarsi di<br />

quella sorella Magonò!”<br />

“Muriel!” esclamò Doge.<br />

Un gelo che non aveva nulla a che vedere con lo<br />

champagne ghiacciato si stava insinu<strong>and</strong>o nel petto di<br />

<strong>Harry</strong>.<br />

“Che cosa intendi?” chiese a Muriel. “Chi dice che<br />

sua sorella era una Magonò? Pensavo fosse malata.”<br />

“Pensavi male, allora, Barry!” disse zia Muriel, apparendo<br />

deliziata all’effetto che aveva prodotto. “In ogni<br />

caso, come puoi aspettarti di sapere tutto al riguardo? È<br />

accaduto anni e anni prima che tu potessi perfino pensarci,<br />

mio caro, e la verità è che quelli di noi che erano vivi<br />

allora non hanno mai saputo cosa accadde realmente.<br />

Questo è <strong>il</strong> motivo per cui non vedo l’ora di scoprire cosa<br />

la Skeeter abbia portato alla luce! S<strong>il</strong>ente ha mantenuto<br />

quella sorella segreta per lungo tempo!”<br />

“Non è vero!” ansimò Doge, “Non è assolutamente<br />

vero!”<br />

“Non mi ha mai detto che sua sorella era una<br />

Magonò,” disse <strong>Harry</strong>, senza pensare, ancora freddo<br />

dentro.<br />

“E perché mai avrebbe dovuto dirtelo?” stridette<br />

Muriel, osc<strong>il</strong>l<strong>and</strong>o un po’ sulla sua sedia nel tentativo di<br />

mettere a fuoco <strong>Harry</strong>.<br />

“Il motivo per cui Albus non parlava mai di Ariana,”<br />

cominciò Elphias, con una voce densa di emozione, “è


J. K. Rowling<br />

piuttosto chiaro, almeno credevo. Era così devastato dalla<br />

sua morte…”<br />

“Perché nessuno l’ha mai vista, Elphias?” stridette<br />

Muriel. “Perché metà di noi non hanno mai neppure<br />

saputo che esistesse, fino a qu<strong>and</strong>o non trasportarono fuori<br />

la bara dalla casa e celebrarono <strong>il</strong> suo funerale? Dov’era <strong>il</strong><br />

prode Albus mentre Ariana era tenuta rinchiusa in<br />

cantina? Impegnato lontano a fare <strong>il</strong> genietto ad Hogwarts,<br />

senza occuparsi mai di quello che succedeva nella propria<br />

casa!”<br />

“Cosa intende con, «rinchiusa in cantina»?” chiese<br />

<strong>Harry</strong>. “Cosa significa?”<br />

Doge apparve infelice. Zia Muriel ridacchiò nuovamente<br />

e rispose ad <strong>Harry</strong>.<br />

“La madre di S<strong>il</strong>ente era una donna terrificante,<br />

semplicemente terrificante. Babbana di nascita, anche se<br />

ho sentito che fingeva <strong>il</strong> contrario…”<br />

“Non ha mai preteso nulla del genere! Kendra era una<br />

donna piacevole,” sussurrò Doge miserab<strong>il</strong>mente, ma zia<br />

Muriel lo ignorò.<br />

“…orgogliosa e molto autoritaria, <strong>il</strong> genere di strega<br />

che sarebbe stata mortificata nel generare una Magonò…”<br />

“Ariana non era una Magonò!”ansimò Doge.<br />

“Questo lo dici tu, Elphias. Spiega, allora, perché non<br />

ha mai frequentato Hogwarts!” disse zia Muriel. Si voltò<br />

verso <strong>Harry</strong>. “Ai nostri tempi i Magonò erano spesso<br />

occultati. Tuttavia portare questo all’estremo<br />

imprigion<strong>and</strong>o effettivamente una ragazzina in casa e<br />

pretendere che non esistesse…”<br />

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<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Te l’ho detto, questo non è quello che è accaduto!”<br />

disse Doge, ma zia Muriel continuò come un rullo<br />

compressore, sempre rivolgendosi a <strong>Harry</strong>.<br />

“I Magonò erano spesso m<strong>and</strong>ati alle scuole babbane<br />

e incoraggiati ad integrarsi nella comunità babbana… un<br />

modo molto più gent<strong>il</strong>e che cercare loro un posto nel<br />

mondo magico, dove sarebbero sempre stati di serie B, ma<br />

naturalmente Kendra S<strong>il</strong>ente non si sarebbe mai sognata di<br />

lasciare che sua figlia <strong>and</strong>asse ad una scuola babbana…”<br />

“Ariana era delicata!” disse Doge disperatamente. “La<br />

sua salute era sempre troppo frag<strong>il</strong>e per permetterle…”<br />

“Per permetterle di lasciare la casa?” ridacchiò<br />

Muriel. “E tuttavia non è mai stata portata al San Mungo e<br />

nessun guaritore fu mai chiamato per visitarla!”<br />

“Veramente, Muriel, come puoi mai sapere se…”<br />

“Per tua informazione, Elphias, mio cugino Lancelot<br />

era un guaritore al San Mungo a quel tempo e, in stretta<br />

confidenza, disse alla mia famiglia che Ariana non vi era<br />

mai stata m<strong>and</strong>ata. Tutto molto sospetto, riteneva<br />

Lancelot!”<br />

Doge sembrava sull’orlo delle lacrime. Zia Muriel,<br />

che sembrava divertirsi enormemente, schioccò le dita per<br />

altro champagne. Con i sensi intorpiditi <strong>Harry</strong> pensò a<br />

come i Dursley lo avessero nascosto, una volta,<br />

rinchiudendolo e tenendolo fuori vista, tutto per <strong>il</strong> crimine<br />

di essere un mago. La sorella di S<strong>il</strong>ente aveva sofferto lo<br />

stesso destino al contrario, imprigionata per la sua<br />

mancanza di magia? E S<strong>il</strong>ente l’aveva veramente<br />

abb<strong>and</strong>onata al suo destino, mentre <strong>and</strong>ava a Hogwarts per<br />

dimostrarsi br<strong>il</strong>lante e pieno di talento?


J. K. Rowling<br />

“Bene, se Kendra non fosse morta prima,” riprese<br />

Muriel, “Avrei detto che fosse stata lei ad aver fatto fuori<br />

Ariana…”<br />

“Come puoi, Muriel?” si lamentò Doge. “Una madre<br />

uccidere la propria figlia? Pensa a quello che stai dicendo!”<br />

“Se la madre in questione era capace di imprigionare<br />

la figlia per anni, in fondo perché no?” Zia Muriel si<br />

strinse nelle spalle. “Ma come stavo dicendo, non torna,<br />

perché Kendra è morta prima di Ariana, di cosa, non si è<br />

mai saputo per certo…”<br />

“Oh, senza dubbio Ariana l’ha assassinata,” disse<br />

Doge, in un coraggioso tentativo di derisione.<br />

“Perché no?”<br />

“Sì, Ariana deve aver fatto un disperato tentativo per<br />

liberarsi e ha ucciso Kendra nella colluttazione,” disse zia<br />

Muriel pensierosa. “Scuoti la testa quanto vuoi, Elphias!<br />

Tu eri al funerale di Ariana, no?”<br />

“Sì, c’ero,” disse Doge, attraverso labbra tremanti. “E<br />

non riesco a ricordare un’occasione più disperatamente<br />

triste. Albus aveva <strong>il</strong> cuore spezzato…”<br />

“Il suo cuore non era l’unica cosa. Aberforth non ha<br />

rotto <strong>il</strong> naso ad Albus a metà <strong>della</strong> cerimonia?”<br />

Doge era apparso disgustato, in precedenza, ma non<br />

era nulla in confronto di come appariva adesso. Muriel<br />

sembrava averlo pugnalato. Lei ridacchiò rumorosamente<br />

e ingollò un altro sorso di champagne che le colò lungo <strong>il</strong><br />

mento.<br />

“Come fai a…?” gracchiò Doge.<br />

“Mia madre era amica <strong>della</strong> vecchia Bath<strong>il</strong>da Bath,”<br />

disse zia Muriel felicemente “Bath<strong>il</strong>da ha descritto l’intera<br />

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192<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

faccenda a mia madre mentre io ascoltavo dalla porta. Una<br />

rissa al fianco <strong>della</strong> bara! Da come Bath<strong>il</strong>da l’ha<br />

raccontato, Aberforth ha urlato che era tutta colpa di<br />

S<strong>il</strong>ente se Ariana era morta, poi l’ha colpito in faccia. A<br />

parere di Bath<strong>il</strong>da, Albus non ha nemmeno tentato di<br />

difendersi, e questo è già abbastanza strano di per sé,<br />

Albus avrebbe potuto distruggere Aberforth in <strong>due</strong>llo con<br />

entrambe le mani legate dietro la schiena.”<br />

Muriel inghiottì ancora champagne. Declamare questi<br />

vecchi sc<strong>and</strong>ali sembrava eccitarla tanto quanto disgustava<br />

Doge. <strong>Harry</strong> non sapeva che pensare, cosa credere, voleva<br />

la verità e tutto quello che Doge faceva era starsene seduto<br />

lì e piagnucolare fleb<strong>il</strong>mente che Ariana era malata. <strong>Harry</strong><br />

diffic<strong>il</strong>mente riusciva a credere che S<strong>il</strong>ente non sarebbe<br />

intervenuto se una tale crudeltà avesse avuto luogo nella<br />

sua stessa casa, tuttavia c’era qualche cosa di<br />

indubbiamente strano in quella storia.<br />

“E ti dico un’altra cosa,” disse Muriel, singhiozz<strong>and</strong>o<br />

leggermente mentre abbassava <strong>il</strong> calice. “Credo sia stata<br />

Bath<strong>il</strong>da a vuotare <strong>il</strong> sacco con Rita Skeeter. Tutte quelle<br />

allusioni nell’intervista alla Skeeter a proposito di<br />

un’importante fonte vicina ai S<strong>il</strong>ente… Dio sa che era lì<br />

durante tutta la faccenda di Ariana e potrebbe proprio<br />

starci!”<br />

“Bath<strong>il</strong>da non parlerebbe mai a Rita Skeeter!”<br />

sussurrò Doge.<br />

“Bath<strong>il</strong>da Bath?” chiese <strong>Harry</strong>. “L’autrice di Storia<br />

<strong>della</strong> magia?”<br />

Il nome era stampato sulla copertina di uno dei testi<br />

scolastici di <strong>Harry</strong>, anche se, bisogna ammettere, non su<br />

uno di quelli che aveva letto più attentamente.


J. K. Rowling<br />

“Sì,” disse Doge, aggrapp<strong>and</strong>osi alla dom<strong>and</strong>a di<br />

<strong>Harry</strong> come un uomo che sta per affogare si aggrappa ad<br />

un salvagente. “Una storica <strong>della</strong> magia molto dotata e una<br />

vecchia amica di Albus.”<br />

“Piuttosto rimbambita di questi tempi, ho sentito<br />

dire,” disse zia Muriel allegramente.<br />

“Se fosse così, allora è ancor più ignob<strong>il</strong>e per la<br />

Skeeter aver approfittato di lei,” disse Doge, “e nessun<br />

affidamento può essere posto su qualsiasi cosa Bath<strong>il</strong>da<br />

possa avere detto!”<br />

“Oh, ci sono modi di riportare a galla i ricordi, e sono<br />

sicura Rita Skeeter li conosce tutti molto bene,” disse zia<br />

Muriel “ma anche se Bath<strong>il</strong>da fosse completamente<br />

babbea, sono sicura che deve avere ancora vecchie<br />

fotografie, forse perfino lettere. Ha conosciuto i S<strong>il</strong>ente<br />

per anni… vale la pena fare un viaggio a Godric’s Hollow,<br />

ho pensato.”<br />

<strong>Harry</strong>, che stava sorseggi<strong>and</strong>o un po’ di Burrobirra, si<br />

soffocò. Doge lo colpì sulla schiena mentre <strong>Harry</strong> tossiva<br />

guard<strong>and</strong>o zia Muriel attraverso gli occhi lacrimanti. Una<br />

volta che ebbe di nuovo <strong>il</strong> controllo <strong>della</strong> voce chiese,<br />

“Bath<strong>il</strong>da Bath vive a Godric’s Hollow?”<br />

“Oh sì, vive là da sempre! I S<strong>il</strong>ente si trasferirono lì<br />

dopo che Percival fu imprigionato, e lei era la loro vicina.”<br />

“I S<strong>il</strong>ente hanno vissuto a Godric’s Hollow?”<br />

“Sì, Barry, è proprio ciò che ho appena detto,” disse<br />

zia Muriel irritata.<br />

<strong>Harry</strong> si sentì prosciugato, svuotato. Mai una volta, in<br />

sei anni, S<strong>il</strong>ente aveva detto ad <strong>Harry</strong> che entrambi<br />

avevano vissuto e avevano perso persone amate a Godric’s<br />

Hollow. Perché? L<strong>il</strong>y e James erano sepolti vicino alla<br />

193


194<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

madre e alla sorella di S<strong>il</strong>ente? S<strong>il</strong>ente aveva visitato le<br />

loro tombe, magari pass<strong>and</strong>o vicino a quelle di L<strong>il</strong>y e<br />

James nel farlo? Mai una volta aveva detto a <strong>Harry</strong>… mai<br />

si era preso <strong>il</strong> disturbo di dire…<br />

<strong>Harry</strong> non sapeva spiegare, nemmeno a se stesso,<br />

perché fosse così importante, tuttavia sentiva che <strong>il</strong> non<br />

dirgli che avevano in comune quel posto, quelle esperienze,<br />

era equivalente a raccontargli una bugia. Fissò<br />

dritto davanti a sé, not<strong>and</strong>o a malapena cosa accadeva<br />

intorno e non si era accorto che Hermione era sgusciata<br />

fuori dalla folla, finché lei non si lasciò cadere su una<br />

sedia al suo fianco.<br />

“Non ce la faccio proprio a ballare ancora,” ansimò,<br />

togliendosi una delle scarpe e massaggi<strong>and</strong>osi la pianta del<br />

piede. “Ron è <strong>and</strong>ato a cercare altre Burrobirre. È un po’<br />

strano, ho appena visto Viktor allontanarsi infuriato dal<br />

padre di Luna, sembrava stessero litig<strong>and</strong>o…” la sua voce<br />

si spense guard<strong>and</strong>olo. “<strong>Harry</strong>, va tutto bene?”<br />

<strong>Harry</strong> non sapeva da dove iniziare, ma non aveva<br />

importanza. In quel momento, qualcosa di grosso e<br />

argentato arrivò fluttu<strong>and</strong>o attraverso la tenda fin sulla<br />

pista da ballo. Con grazia la lince luccicante atterrò<br />

leggermente in mezzo ai ballerini sorpresi. Alcune teste si<br />

voltarono, mentre quelli più vicini si bloccarono,<br />

assurdamente, a metà <strong>della</strong> danza. Poi la bocca del<br />

Patronus si aprì larga e parlò con la voce forte, profonda e<br />

lenta di Kingsley Shacklebolt.<br />

“Il ministero è caduto. Scrimgeour è morto. Stanno<br />

arriv<strong>and</strong>o.”


J. K. Rowling<br />

CAPITOLO NOVE<br />

UN NASCONDIGLIO<br />

Tutto appariva confuso, lento. <strong>Harry</strong> e Hermione<br />

balzarono in piedi ed estrassero le bacchette.<br />

La maggior parte delle persone aveva appena iniziato<br />

a capire che era accaduto qualcosa di strano. Le teste<br />

erano ancora girate verso <strong>il</strong> punto in cui <strong>il</strong> felino argentato<br />

era svanito. Il s<strong>il</strong>enzio si allargava in fredde ondate dal<br />

luogo in cui <strong>il</strong> Patronus era apparso. Poi qualcuno str<strong>il</strong>lò.<br />

<strong>Harry</strong> ed Hermione si lanciarono tra la folla terrorizzata.<br />

Gli ospiti correvano in ogni direzione, molti si<br />

stavano Smaterializz<strong>and</strong>o. Gli incantesimi protettivi<br />

intorno alla Tana erano stati infranti.<br />

“Ron!” urlò Hermione. “Ron, dove sei?”<br />

195


196<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Mentre si facevano strada a forza attraverso la pista da<br />

ballo, <strong>Harry</strong> vide apparire in mezzo alla folla delle figure<br />

mascherate e coperte da mantelli. Immediatamente dopo<br />

vide Lupin e Tonks con le bacchette sollevate e sentì<br />

entrambi urlare, “Protego!”, un urlo che fu ripetuto da<br />

ogni lato…<br />

“Ron! Ron!” gridò Hermione singhiozz<strong>and</strong>o, mentre<br />

lei e <strong>Harry</strong> venivano urtati dagli ospiti presi dal panico.<br />

<strong>Harry</strong> le afferrò la mano per essere sicuro di non essere<br />

separati mentre un lampo di luce sib<strong>il</strong>ò sulle loro teste, un<br />

incantesimo di protezione o qualcosa di più sinistro, non<br />

riuscì a distinguere…<br />

Ed ecco, Ron era là. Afferrò la mano libera di<br />

Hermione e <strong>Harry</strong> la sentì ruotare su se stessa.<br />

Immagini e suoni sparirono, mentre le tenebre si<br />

stringevano su di lui. Tutto quello che poteva sentire era la<br />

mano di Hermione mentre veniva schiacciato attraverso lo<br />

spazio e <strong>il</strong> tempo, lontano dalla Tana, lontano dall’attacco<br />

dei Mangiamorte, lontano, forse, da Voldemort stesso…<br />

“Dove siamo?” disse la voce di Ron.<br />

<strong>Harry</strong> aprì gli occhi. Per un momento pensò di non<br />

aver lasciato <strong>il</strong> matrimonio, dopotutto. Sembrava fossero<br />

ancora circondati dalla gente.<br />

“Tottenham Court Road”, ansimò Hermione.<br />

“Camminate, camminate soltanto, abbiamo bisogno di<br />

trovare un posto dove possiate cambiarvi.”<br />

<strong>Harry</strong> fece come lei voleva. In parte camminarono, in<br />

parte corsero per l’ampia strada buia piena di festaioli<br />

notturni e fiancheggiata da negozi chiusi, le stelle br<strong>il</strong>lavano<br />

in alto. Un autobus a <strong>due</strong> piani passò romb<strong>and</strong>o e un<br />

gruppo di frequentatori di pub, un po’ alticci, li fissò


J. K. Rowling<br />

mentre passavano. <strong>Harry</strong> e Ron indossavano ancora gli<br />

abiti da cerimonia.<br />

“Hermione, non abbiamo nulla da metterci,” le disse<br />

Ron, mentre una giovane donna scoppiava in una rauca<br />

risatina alla loro vista.<br />

“Perché non mi sono assicurato di avere <strong>il</strong> Mantello<br />

dell’Invisib<strong>il</strong>ità con me?” dichiarò <strong>Harry</strong>, maledicendo tra<br />

sé e sé la sua stupidità. “L’ho tenuto con me tutto l’anno<br />

scorso e…”<br />

“Va tutto bene, ho io <strong>il</strong> Mantello e i vestiti per voi<br />

<strong>due</strong>,” rispose Hermione, “solo sforzatevi di comportarvi<br />

con naturalezza finché… sarà necessario.”<br />

Li condusse in fondo ad una strada stretta, quindi al<br />

riparo di un vicolo buio.<br />

“Qu<strong>and</strong>o hai detto che hai <strong>il</strong> Mantello, i vestiti…”<br />

chiese <strong>Harry</strong>, squadr<strong>and</strong>o cupamente Hermione, che non<br />

aveva nulla con sé a parte la piccola borsetta con le<br />

perline, in cui stava ora rovist<strong>and</strong>o.<br />

“Si, sono qui,” rispose Hermione, e sorprendendo non<br />

poco <strong>Harry</strong> e Ron, tirò fuori un paio di jeans, una felpa,<br />

alcune calze marroni e, infine, l’argenteo Mantello<br />

dell’Invisib<strong>il</strong>ità.<br />

“Come accidenti…?”<br />

“Incantesimo di Ingr<strong>and</strong>imento Invisib<strong>il</strong>e,” disse<br />

Hermione. “Complicato, ma penso di averlo fatto bene. In<br />

ogni caso, sono riuscita a mettere tutto quello che ci serve<br />

qua dentro.” Diede una leggera scossa all’apparentemente<br />

frag<strong>il</strong>e borsetta che risuonò come <strong>il</strong> cassone di un camion<br />

contenente un gran numero di oggetti pesanti. “Oh,<br />

dannazione, questi devono essere i libri,” esclamò,<br />

scrut<strong>and</strong>o all’interno, “e li avevo tutti divisi per<br />

197


198<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

argomento… oh beh… <strong>Harry</strong>, è meglio che ti metta <strong>il</strong><br />

Mantello dell’Invisib<strong>il</strong>ità. Ron, sbrigati e cambiati…”<br />

“Qu<strong>and</strong>o hai fatto tutto questo?” chiese <strong>Harry</strong>, mentre<br />

Ron si spogliava.<br />

“Ve l’avevo detto alla Tana. Avevo impacchettato le<br />

cose essenziali da giorni, sai, in caso avessimo avuto<br />

bisogno di partire di fretta. Ho fatto i tuoi bagagli questa<br />

mattina, <strong>Harry</strong>, dopo che ti sei cambiato, e li ho messi qui<br />

dentro… Ho avuto come un presentimento…”<br />

“Tu sei meravigliosa, davvero,” disse Ron, porgendole<br />

<strong>il</strong> fagotto dei suoi vestiti.<br />

“Grazie,” rispose Hermione, rivolgendogli un piccolo<br />

sorriso mentre metteva i vestiti nella borsa. “Per favore,<br />

<strong>Harry</strong>, mettiti quel mantello!”<br />

<strong>Harry</strong> si gettò <strong>il</strong> mantello sulle spalle e lo tirò sulla<br />

testa, svanendo alla vista. Stava inizi<strong>and</strong>o a rendersi conto<br />

solo adesso di ciò che era successo.<br />

“Gli altri… tutti quelli che erano al matrimonio…”<br />

“Non possiamo preoccuparci di questo ora,” bisbigliò<br />

Hermione. “È te che vogliono, <strong>Harry</strong>. Torn<strong>and</strong>o<br />

metteremmo solamente tutti ancora più in pericolo.”<br />

“Ha ragione,” disse Ron, che sembrava sapere che<br />

<strong>Harry</strong> stava per protestare, anche se non poteva vedergli <strong>il</strong><br />

volto. “La maggior parte dell’Ordine era là, loro si -<br />

prenderanno cura di tutti gli altri.”<br />

<strong>Harry</strong> annuì, poi si ricordò che non potevano vederlo,<br />

e rispose, “Ok.” Ma pensava a Ginny, e la paura gli<br />

ribolliva nello stomaco come acido.<br />

“Andiamo, penso che dovremmo continuare a<br />

muoverci,” disse Hermione.


J. K. Rowling<br />

Tornarono indietro lungo la stradina e si ritrovarono<br />

sul viale principale, dove un gruppo di uomini sul<br />

marciapiede di fronte camminava barcoll<strong>and</strong>o e cant<strong>and</strong>o.<br />

“Solo per curiosità, perché Tottenham Court Road?”<br />

chiese Ron a Hermione.<br />

“Non ho idea, semplicemente mi è saltato in mente,<br />

ma sono certa che siamo più al sicuro nel mondo<br />

Babbano, non si aspettano di trovarci qui.”<br />

“Vero”, disse Ron, guard<strong>and</strong>osi attorno, “ma non ti<br />

senti un po’… allo scoperto?”<br />

“Dove altro possiamo stare?” chiese Hermione,<br />

cerc<strong>and</strong>o di farsi piccola mentre gli uomini sull’altro lato<br />

<strong>della</strong> strada iniziavano a lanciare fischi di apprezzamento<br />

verso di lei. “Diffic<strong>il</strong>mente possiamo prenotare delle<br />

camere al Paiolo Magico, no? Grimmauld Place è esclusa<br />

visto che Piton può entrarci… Immagino che potremmo<br />

provare a casa dei miei genitori, anche se penso che ci sia<br />

la possib<strong>il</strong>ità che ci cerchino là… oh, vorrei che stessero<br />

zitti!”<br />

“Tutto bene, cara?” <strong>il</strong> più ubriaco degli uomini<br />

sull’altro marciapiede stava grid<strong>and</strong>o. “Ti va un drink?<br />

Scarica <strong>il</strong> rosso e vieni con noi a bere una birra!”<br />

“Sediamoci da qualche parte,” disse Hermione precipitosamente,<br />

mentre Ron apriva la bocca per ribattere da<br />

una parte all’altra <strong>della</strong> strada. “Guarda, qui <strong>and</strong>rà bene,<br />

entriamo!”<br />

Era un piccolo e squallido caffè aperto tutta la notte.<br />

Un leggero strato di grasso ricopriva la superficie di<br />

formica dei tavoli, ma per lo meno era vuoto. <strong>Harry</strong><br />

scivolò per primo dentro un separé e Ron si sedette<br />

accanto a lui di fronte a Hermione, che dava le spalle<br />

199


200<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

all’entrata e non ne era contenta. Si lanciava occhiate alle<br />

spalle così spesso che sembrava avesse un tic nervoso.<br />

<strong>Harry</strong> non era contento di stare fermo, cammin<strong>and</strong>o aveva<br />

l’<strong>il</strong>lusione di avere un obiettivo. Sotto <strong>il</strong> Mantello poteva<br />

sentire gli ultimi effetti <strong>della</strong> Pozione Polisucco che se ne<br />

<strong>and</strong>avano, le braccia gli stavano torn<strong>and</strong>o alla solita<br />

lunghezza e forma. Tirò fuori gli occhiali dalla tasca e li<br />

indossò.<br />

Dopo un minuto o <strong>due</strong>, Ron disse, “Sai, qui non siamo<br />

lontani dal Paiolo Magico, è solo in Charing Cross…”<br />

“Ron, non possiamo!” disse immediatamente<br />

Hermione.<br />

“Non per fermarci là, ma per scoprire cosa sta succedendo!”<br />

“Sappiamo cosa sta succedendo! Voldemort si è<br />

impadronito del Ministero, cos’altro abbiamo bisogno di<br />

sapere?”<br />

“Ok, ok, era solo un’idea!”<br />

Ricaddero in un s<strong>il</strong>enzio nervoso. La cameriera,<br />

mastic<strong>and</strong>o una gomma, si trascinò verso di loro e<br />

Hermione ordinò <strong>due</strong> cappuccini. Poiché <strong>Harry</strong> era invisib<strong>il</strong>e,<br />

sarebbe sembrato strano ordinarne uno per lui. Una<br />

coppia di robusti operai entrò nel caffè e si accomodò nel<br />

vicino separé. Hermione abbassò la voce ad un bisbiglio.<br />

“Penso che dobbiamo trovare un posto tranqu<strong>il</strong>lo per<br />

Smaterializzarci e dirigerci verso la campagna. Una volta<br />

là, possiamo m<strong>and</strong>are un messaggio all’Ordine.”<br />

“Sei capace di fare quei Patronus parlanti, allora?”<br />

chiese Ron.<br />

“Ho fatto un po’ di pratica e penso di sì,” rispose<br />

Hermione.


J. K. Rowling<br />

“Bene, sempre che non li metta nei guai, anche se<br />

potrebbero essere stati arrestati ormai. Cielo, è disgustoso,”<br />

aggiunse Ron dopo aver sorseggiato lo schiumoso<br />

caffè grigiastro. La cameriera aveva sentito e lanciò a Ron<br />

un’occhiata malevola mentre si trascinava per prendere gli<br />

ordini dei nuovi clienti. Il più grosso dei <strong>due</strong> operai,<br />

biondo e davvero enorme a guardarlo bene, le fece cenno<br />

di allontanarsi. Lei lo fissò, offesa.<br />

“Andiamo, allora, non voglio bere questa porcheria,”<br />

disse Ron. “Hermione, hai dei soldi babbani per pagare<br />

questa roba?”<br />

“Sì, ho ritirato tutto <strong>il</strong> denaro che avevo investito in<br />

Fondi Immob<strong>il</strong>iari, prima di venire alla Tana. Potrei<br />

scommettere che le quotazioni erano tutte al minimo,”<br />

sospirò Hermione, allung<strong>and</strong>osi per prendere la borsa di<br />

perline.<br />

I <strong>due</strong> operai fecero lo stesso movimento ed <strong>Harry</strong> li<br />

imitò inconsapevolmente. Tutti e tre alzarono le bacchette.<br />

Ron, accorgendosi qualche secondo in ritardo di ciò che<br />

stava succedendo, balzò dall’altra parte del tavolo,<br />

spingendo Hermione lungo la panca. La potenza<br />

dell’incantesimo del Mangiamorte m<strong>and</strong>ò in frantumi la<br />

parete di piastrelle proprio dov’era prima la testa di Ron,<br />

mentre <strong>Harry</strong>, ancora invisib<strong>il</strong>e, urlò: “Stupeficium!”<br />

Il grosso Mangiamorte biondo venne colpito al volto<br />

da un getto di luce rossa. Crollò di lato privo di sensi. Il<br />

suo compagno, incapace di vedere chi aveva lanciato<br />

l’incantesimo, ne scagliò un altro verso Ron. Delle corde<br />

nere scint<strong>il</strong>lanti si librarono dalla punta <strong>della</strong> bacchetta e<br />

imprigionarono Ron da capo a piedi – la cameriera gridò e<br />

corse fuori dalla porta – <strong>Harry</strong> lanciò un altro<br />

201


202<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Schiantesimo al Mangiamorte con la faccia contorta che<br />

aveva bloccato Ron, ma l’incantesimo mancò <strong>il</strong> bersaglio,<br />

rimbalzò sulla finestra e colpì la cameriera, che si accasciò<br />

di fronte alla porta.<br />

“Expulso!” muggì <strong>il</strong> Mangiamorte, e <strong>il</strong> tavolo dietro<br />

cui stava in piedi <strong>Harry</strong> saltò in aria: la forza<br />

dell’esplosione lo gettò con violenza contro <strong>il</strong> muro ed<br />

egli sentì la bacchetta sfuggirgli di mano mentre <strong>il</strong><br />

mantello gli scivolava via dalle spalle.<br />

“Petrificus Totalus!” urlò Hermione da dov’era<br />

nascosta, e <strong>il</strong> Mangiamorte cadde in avanti come una<br />

statua atterr<strong>and</strong>o con un tonfo sordo sul caos di porcellane<br />

rotte, tavolo e caffè. Hermione strisciò fuori da sotto la<br />

panca, scroll<strong>and</strong>osi i pezzi del portacenere di vetro dai<br />

capelli e trem<strong>and</strong>o da capo a piedi.<br />

“D-diffindo,” disse, punt<strong>and</strong>o la bacchetta verso Ron,<br />

che urlò dal dolore mentre l’incantesimo di Hermione gli<br />

tagliava deciso i jeans sul ginocchio, lasci<strong>and</strong>o uno<br />

squarcio profondo. “Oh, mi spiace tanto, Ron, mi trema la<br />

mano! Diffindo!”<br />

Le corde tagliate caddero via. Ron si alzò in piedi,<br />

scroll<strong>and</strong>o le braccia perché riacquistassero sensib<strong>il</strong>ità.<br />

<strong>Harry</strong> raccolse la bacchetta e si arrampicò sui rottami<br />

verso <strong>il</strong> punto in cui <strong>il</strong> gr<strong>and</strong>e Mangiamorte biondo era<br />

steso sulla panca.<br />

“Avrei dovuto riconoscerlo, era là la notte in cui<br />

S<strong>il</strong>ente è morto,” disse. Capovolse <strong>il</strong> Mangiamorte bruno<br />

col piede. Gli occhi dell’uomo si muovevano rapidamente<br />

tra <strong>Harry</strong>, Ron e Hermione.


J. K. Rowling<br />

“Questo è Dolohov”, disse Ron. “Lo riconosco da<br />

quei vecchi manifesti. Penso che quello grosso sia<br />

Thorfinn Rowle.”<br />

“Non importa come si chiamano!” disse Hermione un<br />

po’ istericamente. “Come ci hanno trovato? Cosa<br />

dobbiamo fare?”<br />

Per qualche motivo <strong>il</strong> suo panico sembrò rischiarare le<br />

idee a <strong>Harry</strong>.<br />

“Blocca la porta,” le disse, “e Ron, spegni le luci.”<br />

Abbassò lo sguardo verso <strong>il</strong> paralizzato Dolohov,<br />

pens<strong>and</strong>o velocemente, mentre la serratura scattava e Ron<br />

usava lo Spegnino per immergere nel buio <strong>il</strong> caffè. <strong>Harry</strong><br />

poteva sentire gli uomini che prima avevano fischiato ad<br />

Hermione, urlare ad un’altra ragazza in lontananza.<br />

“Cosa ne facciamo di loro?” bisbigliò Ron a <strong>Harry</strong><br />

attraverso <strong>il</strong> buio. Con voce ancora più bassa aggiunse “Li<br />

uccidiamo? Loro volevano ucciderci. Hanno fatto un bel<br />

tentativo poco fa.”<br />

Hermione rabbrividì e fece un passo indietro. <strong>Harry</strong><br />

scosse la testa.<br />

“Dobbiamo solo cancellare la loro memoria,” disse<br />

<strong>Harry</strong>. “È la cosa migliore, farà perdere le nostre tracce.<br />

Se li uccidiamo, sarà ovvio che siamo stati qui.”<br />

“Tu sei <strong>il</strong> capo,” disse Ron, sembr<strong>and</strong>o profondamente<br />

sollevato. “Ma non ho mai fatto un Incantesimo di<br />

Memoria.”<br />

“Nemmeno io,” rispose Hermione, “ma conosco la<br />

teoria.”<br />

Fece un profondo, calmo respiro, poi puntò la<br />

bacchetta sulla fronte di Dolohov e disse, “Oblivion.”<br />

203


204<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Subito, gli occhi di Dolohov divennero sfuocati e<br />

sognanti.<br />

“Magnifico!” esclamò <strong>Harry</strong>, applaudendola da dietro.<br />

“Prenditi cura dell’altro e <strong>della</strong> cameriera mentre Ron e io<br />

riordiniamo.”<br />

“Riordiniamo?” chiese Ron, guard<strong>and</strong>osi intorno nel<br />

caffè parzialmente distrutto. “Perché?”<br />

“Non pensi che potrebbero chiedersi cos’è successo se<br />

si svegliano e si trovano in un posto che sembra appena<br />

bombardato?”<br />

“Oh giusto, sì…”<br />

Ron si contorse un po’ prima di riuscire ad estrarre la<br />

bacchetta dalla tasca.<br />

“Non c’è da meravigliarsi se non esce, Hermione, hai<br />

preso i miei vecchi jeans, sono stretti.”<br />

“Oh, mi dispiace tanto,” sib<strong>il</strong>ò Hermione, e mentre<br />

trascinava la cameriera lontano dalla vetrina, <strong>Harry</strong> le<br />

sentì mormorare un suggerimento sul posto in cui Ron<br />

poteva ficcarsi la bacchetta.<br />

Una volta che <strong>il</strong> caffè fu riportato alle condizioni<br />

iniziali, rimisero i Mangiamorte nel loro separé e li<br />

puntellarono uno di fronte all’altro. “Ma come ci hanno<br />

trovato?” chiese Hermione, guard<strong>and</strong>o l’uno e l’altro degli<br />

uomini incoscienti. “Come facevano a sapere dove<br />

eravamo?”<br />

Si volse verso <strong>Harry</strong>.<br />

“Tu… non pensi che potresti avere ancora la Traccia<br />

addosso, <strong>Harry</strong>?<br />

“Non può,” rispose Ron. “La Traccia si spezza a<br />

diciassette anni, è la legge magica, non la puoi mettere su<br />

un adulto.”


J. K. Rowling<br />

“Per quel che ne sai,” disse Hermione. “E se i<br />

Mangiamorte avessero trovato un modo per metterla su un<br />

diciassettenne?”<br />

“Ma <strong>Harry</strong> non è stato vicino ad un Mangiamorte<br />

nelle ultime ventiquattr’ore. Chi pensi che possa avergli<br />

messo una Traccia addosso?”<br />

Hermione non rispose. <strong>Harry</strong> si sentì contaminato,<br />

corrotto. Era veramente così che i Mangiamorte l’avevano<br />

trovato?<br />

“Se non posso usare la magia, e voi non potete usare<br />

la magia vicino a me, senza rivelare la nostra posizione…”<br />

cominciò.<br />

“Non ci dividiamo!” rispose Hermione fermamente.<br />

“Abbiamo bisogno di un posto sicuro per nasconderci,”<br />

disse Ron. “Diamoci tempo per riflettere a fondo<br />

sulla cosa.”<br />

“Grimmauld Place,” disse <strong>Harry</strong>.<br />

Gli altri <strong>due</strong> lo guardarono a bocca aperta.<br />

“Non essere sciocco, <strong>Harry</strong>, Piton può entrarci!”<br />

“Il padre di Ron ha detto che hanno predisposto degli<br />

incantesimi contro di lui – e anche se non funzionassero,”<br />

continuò mentre Hermione cominciava a protestare “che<br />

importa? Giuro, niente mi piacerebbe di più che incontrare<br />

Piton!”<br />

“Ma…”<br />

“Hermione, dove possiamo <strong>and</strong>are altrimenti? È la<br />

migliore possib<strong>il</strong>ità che abbiamo. Piton è solo un<br />

Mangiamorte. Se ho ancora la Traccia, li avremo tutti<br />

addosso dovunque <strong>and</strong>iamo.”<br />

Lei non riuscì a ribattere, anche se evidentemente le<br />

sarebbe piaciuto farlo. Mentre sbloccava la porta del bar,<br />

205


206<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Ron fece scattare lo Spegnino per liberare le luci del<br />

locale. <strong>Harry</strong> contò fino a tre, annullarono gli incantesimi<br />

sulle loro vittime e, prima che la cameriera o uno dei<br />

Mangiamorte potesse far più che un lieve movimento<br />

assonnato, <strong>Harry</strong>, Ron e Hermione si erano girati su loro<br />

stessi ed erano svaniti ancora una volta schiacciati nel<br />

buio.<br />

Alcuni secondi dopo, i polmoni di <strong>Harry</strong> si allargarono<br />

riconoscenti ed aprì gli occhi. Si trovavano nel<br />

mezzo di una fam<strong>il</strong>iare piazzetta squallida. Alti fabbricati<br />

in cattivo stato li circondavano. Riuscivano a vedere <strong>il</strong><br />

numero dodici, la cui esistenza era stata svelata loro da<br />

S<strong>il</strong>ente, <strong>il</strong> Custode Segreto del luogo. Si precipitarono<br />

verso la casa, controll<strong>and</strong>o ogni pochi metri di non essere<br />

seguiti o sorvegliati. Corsero su per i gradini di pietra ed<br />

<strong>Harry</strong> diede un colpetto con la bacchetta alla porta<br />

d’ingresso. Sentirono una serie di scatti metallici e <strong>il</strong><br />

rumore di una catena, poi la porta si aprì di scatto con un<br />

cigolio e si affrettarono oltre la soglia.<br />

Mentre <strong>Harry</strong> si chiudeva la porta alle spalle, le<br />

antiquate lampade a gas si accesero emettendo una luce<br />

tremolante lungo tutto <strong>il</strong> corridoio. Era proprio come<br />

<strong>Harry</strong> lo ricordava: lugubre, coperto di ragnatele, i prof<strong>il</strong>i<br />

delle teste degli elfi domestici sul muro che gettavano<br />

strane ombre sulla scalinata. Tende lunghe e scure<br />

nascondevano <strong>il</strong> ritratto <strong>della</strong> madre di Sirius. L’unica<br />

cosa fuori posto era <strong>il</strong> portaombrelli a gamba di troll, che<br />

giaceva su un lato come se Tonks l’avesse appena fatto<br />

cadere un’altra volta.<br />

“Penso che ci sia venuto qualcuno,” bisbigliò<br />

Hermione, indic<strong>and</strong>olo.


J. K. Rowling<br />

“Può essere successo mentre l’Ordine <strong>and</strong>ava via,”<br />

mormorò Ron in risposta.<br />

“Allora, dove sono questi incantesimi che hanno<br />

messo contro Piton?” chiese <strong>Harry</strong>.<br />

“Che si attivino solo se lui si fa vivo?” suggerì Ron.<br />

Restarono vicini sullo zerbino, tuttavia, spalle alla<br />

porta, timorosi di inoltrarsi nella casa.<br />

“Beh, non possiamo rimanere qui per sempre,” disse<br />

<strong>Harry</strong>, e fece un passo avanti.<br />

“Severus Piton?”<br />

La voce di Malocchio Moody mormorò nell’oscurità,<br />

facendo fare a tutti e tre un salto indietro per lo spavento.<br />

“Non siamo Piton!” gracchiò <strong>Harry</strong>, prima che qualcosa di<br />

sim<strong>il</strong>e ad aria fredda passasse sib<strong>il</strong><strong>and</strong>o sopra di lui e la<br />

sua lingua si avvolgesse all’indietro su se stessa,<br />

rendendogli impossib<strong>il</strong>e parlare. Prima ancora di riacquistare<br />

la sensib<strong>il</strong>ità <strong>della</strong> bocca, comunque, la lingua si era<br />

sciolta di nuovo.<br />

Gli altri <strong>due</strong> sembravano aver provato la stessa<br />

sgradevole sensazione. Ron stava facendo versi sim<strong>il</strong>i a<br />

conati. Hermione balbettò, “Questa d-deve essere l-la Mmaledizione<br />

Allaccialingua che Malocchio ha messo per<br />

Piton!”<br />

Cautamente, <strong>Harry</strong> fece un altro passo avanti.<br />

Qualcosa si spostò tra le ombre alla fine del corridoio, e<br />

prima che qualcuno di loro potesse dire un’altra parola,<br />

una figura si era sollevata dal tappeto, alta, color polvere,<br />

e terrib<strong>il</strong>e. Hermione urlò e cosi fece la Signora Black, le<br />

tende che sventolavano aperte. La grigia figura scivolava<br />

verso di loro, sempre più veloce, i capelli lunghi fino alla<br />

cintola e la barba che le sventolavano dietro, la faccia<br />

207


208<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

incavata, scarna, con i buchi degli occhi vuoti. Orrib<strong>il</strong>mente<br />

fam<strong>il</strong>iare, terrib<strong>il</strong>mente alterata, alzò un braccio<br />

devastato rivolto verso <strong>Harry</strong>.<br />

“No!” urlò <strong>Harry</strong>, e benché avesse alzato la bacchetta<br />

non gli veniva in mente nessun incantesimo. “No! Non<br />

siamo stati noi! Non ti abbiamo ucciso noi…”<br />

Alla parola “ucciso”, la figura esplose in una gr<strong>and</strong>e<br />

nuvola di polvere: tossendo, con gli occhi che lacrimavano,<br />

<strong>Harry</strong> si guardò intorno. Vide Hermione rannicchiata<br />

sul pavimento, appoggiata alla porta e con le<br />

braccia sulla testa. Ron, che tremava dalla testa ai piedi e<br />

le dava un buffetto sulla spalla e diceva, “Va tutto bbene…<br />

Se n’è a-<strong>and</strong>ato…”<br />

La polvere turbinava intorno a <strong>Harry</strong> come foschia,<br />

colpendo le lampade blu a gas, mentre la Signora Black<br />

continuava ad urlare.<br />

“Mezzosangue, immondizia, macchie di disonore,<br />

infamia nella casa dei miei padri…”<br />

“TACI!” muggì <strong>Harry</strong>, punt<strong>and</strong>o la bacchetta su di lei.<br />

Con uno scoppio e un’esplosione di scint<strong>il</strong>le rosse, le<br />

tende si chiusero di nuovo, facendola tacere.<br />

“Quello… quello era…” piagnucolò Hermione,<br />

mentre Ron la aiutava a rimettersi in piedi.<br />

“Sì,” rispose <strong>Harry</strong>, “ma non era veramente lui, no?<br />

Solo qualcosa per spaventare Piton.”<br />

Aveva funzionato, si chiese <strong>Harry</strong>, o Piton aveva già<br />

fatto saltar via la sagoma raccapricciante con tanta indifferenza<br />

quanta ne aveva avuta uccidendo <strong>il</strong> vero S<strong>il</strong>ente?<br />

Con i nervi ancora scossi, guidò gli altri <strong>due</strong> nel corridoio,<br />

aspett<strong>and</strong>osi quasi che apparisse qualche nuovo orrore, ma


J. K. Rowling<br />

nulla si mosse, tranne un topo che fuggì via lungo <strong>il</strong><br />

battiscopa.<br />

“Prima di <strong>and</strong>are avanti, penso sia meglio controllare,”<br />

sussurrò Hermione, alzò la bacchetta e disse,<br />

“Homenum revelio.”<br />

Non successe nulla.<br />

“Beh, hai appena avuto un grosso shock,” disse Ron<br />

gent<strong>il</strong>mente. “Che cosa avrebbe dovuto fare?”<br />

“Ha fatto quello che volevo facesse!” rispose<br />

Hermione piuttosto irritata. “Era un incantesimo per<br />

rivelare la presenza di esseri umani, e non c’è nessuno,<br />

tranne noi!”<br />

“Oltre al caro vecchio Polvere,” disse Ron, lanci<strong>and</strong>o<br />

un’occhiata al pezzo di tappeto da cui si era levata la<br />

figura cadaverica.<br />

“Saliamo,” rispose Hermione, con un’occhiata<br />

spaventata allo stesso punto, e li condusse verso le scale<br />

cigolanti fino al salotto al primo piano.<br />

Hermione sventolò la bacchetta per accendere le<br />

vecchie lampade a gas, poi, rabbrividendo leggermente<br />

nella stanza piena di spifferi, si appollaiò sul divano, con<br />

le braccia ben strette intorno a sé. Ron si spostò alla finestra<br />

e mosse di un m<strong>il</strong>limetro la pesante tenda di velluto.<br />

“Non riesco a vedere nessuno là fuori,” riferì, “Eppure<br />

c’é da pensare che, se <strong>Harry</strong> avesse ancora la Traccia<br />

addosso, ci avrebbero seguiti fin qui. So che non possono<br />

entrare in casa, ma… cosa c’è, <strong>Harry</strong>?”<br />

<strong>Harry</strong> aveva emesso un grido di dolore. La cicatrice<br />

aveva ricominciato a bruciare e qualcosa gli guizzò nella<br />

testa come una luce br<strong>il</strong>lante sull’acqua. Aveva visto una<br />

gr<strong>and</strong>e ombra e sentito una collera che non gli apparte-<br />

209


210<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

neva scoppiargli nel corpo, intensa e breve come una<br />

scossa elettrica.<br />

“Cosa hai visto?” chiese Ron, avvicin<strong>and</strong>osi ad <strong>Harry</strong>.<br />

“Hai visto lui a casa mia?”<br />

“No, ho solo sentito rabbia… è veramente arrabbiato…”<br />

“Ma questo potrebbe succedere alla Tana,” disse Ron<br />

ad alta voce. “Cos’altro? Non hai visto nient’altro? Sta<br />

tortur<strong>and</strong>o qualcuno?”<br />

“No, ho solo sentito rabbia… Non posso dire…”<br />

<strong>Harry</strong> si sentiva infastidito, confuso, e Hermione non<br />

lo aiutò dicendo con voce spaventata, “La cicatrice,<br />

ancora? Ma cosa sta succedendo? Pensavo che quel<br />

legame fosse chiuso!”<br />

“Lo è stato, per un po’,” borbottò <strong>Harry</strong>; la cicatrice<br />

gli doleva ancora, era diffic<strong>il</strong>e concentrarsi.<br />

“Io… io penso che inizi ad aprirsi di nuovo ogni volta<br />

che perde <strong>il</strong> controllo, è così che <strong>and</strong>ava …<br />

“Ma allora, devi chiudere la mente!” disse Hermione<br />

petulante. “<strong>Harry</strong>, S<strong>il</strong>ente non voleva che tu usassi quella<br />

connessione, voleva che tu la chiudessi, è per questo che<br />

avresti dovuto usare l’Occlumanzia! Altrimenti Voldemort<br />

può inserirti false immagini nel cervello. Ti ricordi…”<br />

“Sì, mi ricordo, grazie,” rispose <strong>Harry</strong> digrign<strong>and</strong>o i<br />

denti. Non aveva bisogno che Hermione gli rammentasse<br />

che Voldemort, una volta, aveva usato proprio questa<br />

connessione tra di loro per farlo cadere nella trappola che<br />

aveva portato alla morte di Sirius. Desiderò di non aver<br />

raccontato loro cosa aveva visto e sentito. Rendeva<br />

Voldemort più minaccioso, come se stesse forz<strong>and</strong>o la<br />

finestra <strong>della</strong> stanza. Il dolore <strong>della</strong> cicatrice aumentò


J. K. Rowling<br />

ancora ed <strong>Harry</strong> cercò di combatterlo. Era come tentare di<br />

respingere la nausea.<br />

Voltò le spalle a Ron e Hermione, fingendo di<br />

esaminare <strong>il</strong> vecchio arazzo dell’albero genealogico dei<br />

Black sul muro. Poi Hermione gridò. <strong>Harry</strong> estrasse<br />

nuovamente la bacchetta, si voltò e vide un Patronus<br />

argentato con la forma di una donnola superare la finestra<br />

del salotto, atterrare sul pavimento di fronte a loro e<br />

parlare con la voce del padre di Ron.<br />

“Famiglia salva, non rispondete, siamo sorvegliati.”<br />

Il Patronus si dissolse nel nulla. Ron emise un rumore<br />

a metà tra un piagnucolio e un lamento e si lasciò cadere<br />

sul divano. Hermione lo raggiunse, stringendogli la mano.<br />

“Stanno tutti bene, stanno tutti bene!” mormorò, e<br />

Ron fece una risatina e la abbracciò.<br />

“<strong>Harry</strong>,” disse da sopra la spalla di Hermione, “Io…”<br />

“Non c’è problema,” rispose <strong>Harry</strong>, nauseato dal male<br />

alla testa. “È la tua famiglia, è naturale che ti preoccupi.<br />

Mi sarei sentito nello stesso modo.” pensò a Ginny. “Mi<br />

sento nello stesso modo.”<br />

Il dolore alla cicatrice stava raggiungendo un picco,<br />

bruci<strong>and</strong>o come aveva fatto nel giardino <strong>della</strong> Tana. Sentì<br />

appena Hermione dire “Non voglio stare da sola.<br />

Possiamo usare i sacchi a pelo che ho portato e accamparci<br />

qui stanotte?”<br />

Sentì Ron accettare. Non poteva combattere <strong>il</strong> male<br />

più a lungo. Doveva cedere.<br />

“Bagno,” borbottò, e lasciò la stanza più velocemente<br />

che poteva senza correre.<br />

Ce la fece per un pelo. Chiudendosi la porta alle spalle<br />

con mani tremanti, si afferrò la testa che martellava e<br />

211


212<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

cadde sul pavimento, poi, con uno scoppio di dolore, sentì<br />

la collera che non gli apparteneva impossessarsi <strong>della</strong> sua<br />

mente. Vide una lunga stanza <strong>il</strong>luminata solo dalla luce<br />

del fuoco e <strong>il</strong> grosso Mangiamorte biondo, sul pavimento,<br />

che gridava e si contorceva e una sott<strong>il</strong>e figura in piedi,<br />

torreggiante su di lui, con la bacchetta puntata, mentre<br />

<strong>Harry</strong> diceva con una forte, gelida, crudele voce: “Ancora,<br />

Rowle, o vuoi che la finiamo e ti do in pasto a Nagini?<br />

Lord Voldemort non è sicuro che ti perdonerà stavolta…<br />

Mi hai richiamato per questo? Per dirmi che <strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> è<br />

nuovamente sfuggito? Draco, dai a Rowle un altro<br />

assaggio del nostro disappunto… fallo, o proverai tu<br />

stesso la mia collera!”<br />

Un ceppo cadde nel fuoco. Le fiamme si alzarono, la<br />

loro luce guizzò <strong>il</strong>lumin<strong>and</strong>o una volto terrorizzato,<br />

appuntito e pallido… con l’impressione di emergere<br />

dall’acqua profonda <strong>Harry</strong> si scosse ansim<strong>and</strong>o e aprì gli<br />

occhi.<br />

Era disteso a braccia e gambe divaricate sul freddo<br />

pavimento di marmo nero, <strong>il</strong> naso a pochi centimetri da<br />

una delle code di serpente d’argento che sostenevano la<br />

gr<strong>and</strong>e vasca da bagno. Si sedette. La faccia di Malfoy,<br />

magra e terrorizzata, sembrava gli fosse rimasta impressa<br />

negli occhi.<br />

<strong>Harry</strong> era disgustato da quello che aveva visto, da<br />

come Voldemort usava Draco.<br />

Ci fu un improvviso colpo alla porta e <strong>Harry</strong> sussultò<br />

mentre risuonava la voce di Hermione.<br />

“<strong>Harry</strong>, vuoi <strong>il</strong> tuo spazzolino da denti? Ce l’ho qui.”


J. K. Rowling<br />

“Si, fantastico, grazie,” rispose, lott<strong>and</strong>o per mantenere<br />

un tono indifferente mentre si alzava per lasciarla<br />

entrare.<br />

213


214<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

CAPITOLO DIECI<br />

IL RACCONTO DI<br />

KREACHER<br />

<strong>Harry</strong> si svegliò presto <strong>il</strong> mattino dopo, avvolto in un<br />

sacco a pelo sul pavimento del salotto. Una striscia di<br />

cielo era visib<strong>il</strong>e tra le pesanti tende. Era di quel calmo<br />

azzurro limpido che sembra inchiostro d<strong>il</strong>uito in<br />

quell’attimo in b<strong>il</strong>ico tra la notte e l’alba. Tutto era s<strong>il</strong>enzioso,<br />

tranne che per <strong>il</strong> lento respiro profondo di Ron ed<br />

Hermione. <strong>Harry</strong> lanciò un’occhiata alle scure forme che i<br />

<strong>due</strong> proiettavano su un lato del pavimento. Ron era stato<br />

preso da un eccesso di cavalleria ed aveva insistito perché<br />

Hermione dormisse sui cuscini del divano, <strong>il</strong> prof<strong>il</strong>o <strong>della</strong><br />

ragazza, quindi, si stagliava in alto rispetto al suo punto di<br />

vista. Il braccio di Hermione pendeva verso <strong>il</strong> pavimento,


J. K. Rowling<br />

le dita a pochi centimetri da quelle di Ron. <strong>Harry</strong> si chiese<br />

se si fossero addormentati mano nella mano.<br />

L’idea lo fece sentire stranamente solo.<br />

<strong>Harry</strong> esaminò <strong>il</strong> soffitto ombreggiato, <strong>il</strong> lampadario a<br />

bracci pieno di ragnatele. Meno di ventiquattr’ore prima si<br />

trovava alla luce del sole, all’ingresso del padiglione, in<br />

attesa di fare da valletto agli ospiti del matrimonio.<br />

Sembrava trascorsa una <strong>vita</strong>. Cosa sarebbe successo<br />

adesso? Si adagiò sul pavimento e pensò agli Horcrux, alla<br />

complicata e spaventosa missione che S<strong>il</strong>ente gli aveva<br />

affidato... S<strong>il</strong>ente...<br />

Il dolore che si era impadronito di lui dalla morte di<br />

S<strong>il</strong>ente sembrava diverso adesso. Le accuse sentite da<br />

Muriel al matrimonio gli si erano annidate nel cervello<br />

come qualcosa di morboso, infest<strong>and</strong>ogli i ricordi del<br />

mago che aveva idolatrato. Era mai possib<strong>il</strong>e che S<strong>il</strong>ente<br />

avesse lasciato accadere cose sim<strong>il</strong>i? Era mai possib<strong>il</strong>e che<br />

fosse stato come Dudley, contento di assistere ad incurie e<br />

abusi, purché non lo riguardassero? Era mai possib<strong>il</strong>e che<br />

avesse voltato le spalle ad una sorella segregata e<br />

occultata?<br />

<strong>Harry</strong> pensò a Godric’s Hollow, alle tombe che vi si<br />

trovavano a cui S<strong>il</strong>ente non aveva mai accennato. Pensò ai<br />

misteriosi oggetti trasmessi in eredità dal testamento di<br />

S<strong>il</strong>ente senza alcuna spiegazione, ed <strong>il</strong> risentimento crebbe<br />

nell’oscurità. Perché S<strong>il</strong>ente non gliene aveva parlato?<br />

Perché non gli aveva dato spiegazioni? S<strong>il</strong>ente aveva<br />

veramente voluto molto bene ad <strong>Harry</strong>? Oppure <strong>Harry</strong> era<br />

stato niente più che uno strumento da lucidare ed aff<strong>il</strong>are,<br />

ma di cui non fidarsi, con cui non confidarsi mai?<br />

215


216<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

<strong>Harry</strong> non riusciva a restare disteso senza altra<br />

compagnia che pensieri amari. Alla disperata ricerca di<br />

qualcosa da fare per distrarsi, sgusciò fuori dal sacco a<br />

pelo, raccolse la bacchetta e scivolò s<strong>il</strong>enziosamente fuori<br />

dalla stanza. Sul pianerottolo sussurrò, “Lumos,” e<br />

cominciò a salire i gradini alla luce <strong>della</strong> bacchetta.<br />

Sul secondo pianerottolo si trovava la stanza da letto<br />

nella quale lui e Ron avevano dormito l’ultima volta che<br />

erano stati in quella casa. Diede un’occhiata all’interno.<br />

Lo sportello dell’armadio era aperto e le lenzuola erano<br />

strappate. <strong>Harry</strong> ricordò <strong>della</strong> gamba di troll rovesciata al<br />

piano di sotto. Qualcuno aveva perquisito la casa dopo che<br />

l’Ordine l’aveva lasciata. Piton? O forse Mundungus, che<br />

aveva rubacchiato molto da quella casa sia prima che dopo<br />

la morte di Sirius? Lo sguardo di <strong>Harry</strong> vagò sul ritratto<br />

che a volte conteneva Phineas Nigellus Black, <strong>il</strong> bis-bis<br />

nonno di Sirius, ma era vuoto e mostrava null’altro che<br />

una distesa di sfondo scuro. Phineas Nigellus passava la<br />

notte nello studio del preside ad Hogwarts, ovviamente.<br />

<strong>Harry</strong> continuò a salire le scale fino a raggiungere <strong>il</strong><br />

pianerottolo più alto, dove c’erano solo <strong>due</strong> porte. Quella<br />

di fronte a lui portava una targhetta con scritto Sirius.<br />

<strong>Harry</strong> non era mai entrato prima nella stanza del suo<br />

padrino. Aprì la porta, tenendo alta la bacchetta per<br />

diffondere la luce <strong>il</strong> più lontano possib<strong>il</strong>e.<br />

La stanza era spaziosa e, una volta, doveva essere<br />

stata molto bella. C’era un gr<strong>and</strong>e letto con la testata di<br />

legno intagliato, un’alta finestra oscurata da lunghe tende<br />

di velluto ed un c<strong>and</strong>eliere coperto da fitta polvere, con<br />

mozziconi di c<strong>and</strong>ela ancora nei portac<strong>and</strong>ele, gocce di<br />

cera solidificata ancora sospese come perle di ghiaccio.


J. K. Rowling<br />

Un sott<strong>il</strong>e strato di polvere ricopriva le immagini sui muri<br />

e la testata del letto. Una ragnatela si tendeva tra <strong>il</strong><br />

c<strong>and</strong>eliere e la sommità del gr<strong>and</strong>e armadio di legno e,<br />

non appena <strong>Harry</strong> s’addentrò di più nella stanza, sentì un<br />

fuggi-fuggi di topi spaventati.<br />

L’adolescente Sirius aveva tappezzato le pareti di così<br />

tanti poster e <strong>il</strong>lustrazioni, che era visib<strong>il</strong>e ben poco dei<br />

muri ricoperti di seta grigio-argento. <strong>Harry</strong> diede per<br />

scontato che i genitori di Sirius non fossero stati in grado<br />

di eliminare l’Incantesimo di Adesione Permanente che li<br />

teneva attaccati al muro, perché era certo che i gusti del<br />

loro figlio maggiore, in fatto di decorazioni, non fosse di<br />

loro gradimento. Sembrava che Sirius avesse fatto del suo<br />

meglio per infastidire i genitori. C’erano molte b<strong>and</strong>iere di<br />

Grifondoro, <strong>il</strong> rosso e l’oro sbiaditi, proprio per<br />

sottolineare la sua diversità dal resto <strong>della</strong> famiglia<br />

Serpeverde. C’erano molte <strong>il</strong>lustrazioni di motociclette<br />

Babbane ed anche diversi poster di ragazze Babbane in<br />

bikini (<strong>Harry</strong> si trovò ad ammirare l’impudenza di Sirius).<br />

<strong>Harry</strong> era in grado di dire che si trattava di Babbane<br />

perché rimanevano perfettamente ferme all’interno delle<br />

loro foto, i sorrisi sbiaditi e gli occhi vuoti congelati sulla<br />

carta. Questo contrastava con l’unica fotografia magica sul<br />

muro, che raffigurava quattro studenti di Hogwarts<br />

abbracciati, che ridevano ri<strong>volti</strong> all’obiettivo.<br />

Con un balzo di gioia, <strong>Harry</strong> riconobbe suo padre, i<br />

suoi disordinati capelli neri tirati all’indietro come quelli<br />

di <strong>Harry</strong> e anche con gli occhiali. Accanto a lui c’era<br />

Sirius, trascurato ma bello, <strong>il</strong> viso un po’ arrogante molto<br />

più giovane e felice di quanto <strong>Harry</strong> l’avesse mai visto da<br />

vivo. Alla destra di Sirius c’era Minus, che con la testa<br />

217


218<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

non gli arrivava alle spalle, grassoccio e con gli occhi<br />

acquosi, eccitato per la gioia di far parte <strong>della</strong> combriccola<br />

più ammirata, con i veneratissimi ribelli che James e<br />

Sirius erano stati. Alla sinistra di James c’era Lupin,<br />

dall’apparenza sempre un po' mal<strong>and</strong>ato, ma con la stessa<br />

aria felicemente sorpresa di scoprirsi amato e accettato... o<br />

era semplicemente perché <strong>Harry</strong> sapeva com’era <strong>and</strong>ata<br />

che notava tutto questo nella foto? Provò a staccarla dal<br />

muro. Adesso era sua, dopotutto, Sirius gli aveva lasciato<br />

tutto, ma non ci riuscì. Sirius non aveva trascurato nessun<br />

artificio per e<strong>vita</strong>re che i genitori gli riarredassero la<br />

stanza.<br />

<strong>Harry</strong> scrutò <strong>il</strong> pavimento. Il cielo all’esterno <strong>and</strong>ava<br />

rischiar<strong>and</strong>o. Un raggio di luce rivelò pezzi di carta, libri e<br />

piccoli oggetti sparpagliati sul tappeto. Anche la stanza di<br />

Sirius era stata perquisita, evidentemente, anche se<br />

sembrava che <strong>il</strong> contenuto fosse stato valutato quasi, se<br />

non interamente, senza valore. Alcuni libri erano stati<br />

scrollati tanto rudemente da essere strappati dalle copertine<br />

e diverse pagine erano sparpagliate sul pavimento.<br />

<strong>Harry</strong> si chinò, prese alcuni pezzi di carta e li<br />

esaminò. Riconobbe uno di essi come parte di una vecchia<br />

edizione di Storia <strong>della</strong> Magia, di Bath<strong>il</strong>da Bath, ed un<br />

altro come appartenente ad un manuale sulla<br />

manutenzione <strong>della</strong> motocicletta. Il terzo era scritto a<br />

mano e spiegazzato. Lo lisciò.<br />

Caro Felpato,<br />

grazie, grazie per <strong>il</strong> regalo di<br />

compleanno di <strong>Harry</strong>! È di gran


J. K. Rowling<br />

lunga <strong>il</strong> suo preferito. Ha solo un<br />

anno e già sfreccia su un manico<br />

di scopa giocattolo, sembra così<br />

soddisfatto di sé stesso, allego una<br />

foto così puoi vederlo da te. Sai<br />

che si alza da terra solo di una<br />

sessantina di centimetri, ma ha<br />

quasi ucciso <strong>il</strong> gatto e ha<br />

fracassato un orrib<strong>il</strong>e vaso che<br />

Petunia mi aveva m<strong>and</strong>ato per<br />

Natale (nessun rimpianto per<br />

quello).<br />

Naturalmente, James pensa che<br />

sia molto divertente, dice che<br />

sarà un gr<strong>and</strong>e giocatore di<br />

Quidditch, ma abbiamo dovuto<br />

mettere via tutti i soprammob<strong>il</strong>i<br />

ed assicurarci di non perderlo<br />

d’occhio qu<strong>and</strong>o si mette a<br />

volare.<br />

Abbiamo organizzato una festicciola<br />

di compleanno molto<br />

tranqu<strong>il</strong>la, soltanto noi e la<br />

vecchia Bath<strong>il</strong>da, che è sempre<br />

dolce con noi e che stravede per<br />

<strong>Harry</strong>. Ci è dispiaciuto molto che<br />

219


220<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

tu non sia potuto venire, ma<br />

l’Ordine viene per primo ed <strong>Harry</strong><br />

non è ancora abbastanza gr<strong>and</strong>e<br />

da rendersi conto del suo<br />

compleanno, in ogni caso! James<br />

comincia ad essere un po’<br />

frustrato per essere relegato qui,<br />

cerca di non darlo a vedere ma,<br />

ne sono certa, S<strong>il</strong>ente non gli ha<br />

ancora restituito <strong>il</strong> Mantello<br />

dell’Invisib<strong>il</strong>ità e, inoltre, non<br />

può nemmeno fare qualche<br />

scappatella. Se riuscissi a venire a<br />

trovarlo, certamente gli risolleverebbe<br />

<strong>il</strong> morale.<br />

Codaliscia è stato qui lo scorso<br />

fine settimana. L’ho visto un po’<br />

giù, ma probab<strong>il</strong>mente era per le<br />

notizie sui McKinnon. Ho pianto<br />

tutta la sera qu<strong>and</strong>o l’ho saputo.<br />

Bath<strong>il</strong>da viene a trovarci molto<br />

spesso, è una vecchietta incantevole<br />

con tante strane storie su<br />

S<strong>il</strong>ente, e non sono certa che gli<br />

piacerebbe se venisse a saperlo!


J. K. Rowling<br />

Non so quanto crederci, davvero,<br />

perché sembra incredib<strong>il</strong>e che<br />

S<strong>il</strong>ente…<br />

<strong>Harry</strong> sembrava paralizzato. Rimase perfettamente<br />

immob<strong>il</strong>e, tenendo quel portentoso pezzo di carta tra le<br />

dita inerti mentre, dentro di lui, una specie di eruzione<br />

sommessa gli pompava nelle vene gioia e dolore che<br />

rimbombavano in ugual misura. Barcollò fino al letto e si<br />

sedette.<br />

Lesse di nuovo la lettera, ma non riusciva ad afferrare<br />

altri significati che quelli che aveva colto la prima volta, e<br />

si ridusse a fissare la scrittura stessa. Sua madre scriveva<br />

le “g” nello stesso modo in cui le scriveva lui. Cercò<br />

ognuna di esse scorrendo la lettera da cima a fondo, ed<br />

ognuna sembrava un amichevole piccolo saluto intravisto<br />

dietro un velo. La lettera era un tesoro incredib<strong>il</strong>e, la prova<br />

che L<strong>il</strong>y <strong>Potter</strong> era vissuta, vissuta veramente, che la sua<br />

mano calda si era mossa su quella pergamena tracci<strong>and</strong>o<br />

con l’inchiostro quelle lettere, quelle parole, parole che<br />

parlavano di lui, <strong>Harry</strong>, suo figlio.<br />

Scacci<strong>and</strong>o le lacrime dagli occhi con un gesto impaziente<br />

<strong>della</strong> mano, r<strong>il</strong>esse la lettera, concentr<strong>and</strong>osi<br />

stavolta sul significato. Era come ascoltare una voce che<br />

riconosceva solo vagamente.<br />

Avevano un gatto... forse era morto a Godric’s<br />

Hollow, come i genitori... oppure fuggito qu<strong>and</strong>o non era<br />

rimasto più nessuno a dargli da mangiare... Sirius gli<br />

aveva comprato <strong>il</strong> suo primo manico di scopa... i suoi<br />

genitori avevano conosciuto Bath<strong>il</strong>da Bath. S<strong>il</strong>ente li<br />

221


222<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

aveva presentati? S<strong>il</strong>ente non gli ha ancora restituito <strong>il</strong><br />

Mantello dell’Invisib<strong>il</strong>ità... c’era qualcosa di strano...<br />

<strong>Harry</strong> si fermò un momento, riflettendo sulle parole di<br />

sua madre. Perché S<strong>il</strong>ente aveva richiesto <strong>il</strong> Mantello<br />

dell’Invisib<strong>il</strong>ità di James? <strong>Harry</strong> ricordò distintamente <strong>il</strong><br />

preside mentre gli diceva, anni prima, “Non ho bisogno di<br />

un mantello per diventare invisib<strong>il</strong>e.” Forse qualche<br />

membro dell’Ordine meno dotato aveva avuto bisogno<br />

dell’aiuto del Mantello e S<strong>il</strong>ente aveva fatto da tramite?<br />

<strong>Harry</strong> proseguì...<br />

Codaliscia è stato qui... Minus, <strong>il</strong> traditore, era<br />

sembrato “un po’ giù”? Forse perché era consapevole che<br />

vedeva James e L<strong>il</strong>y vivi per l’ultima volta?<br />

Ed infine di nuovo Bath<strong>il</strong>da, che raccontava storie<br />

incredib<strong>il</strong>i su S<strong>il</strong>ente: sembra incredib<strong>il</strong>e che S<strong>il</strong>ente…<br />

Che S<strong>il</strong>ente cosa? Ma c’era un numero infinito di cose<br />

che potevano sembrare incredib<strong>il</strong>i su S<strong>il</strong>ente: che una<br />

volta avesse preso un voto bassissimo in un esame di<br />

Trasfigurazione, per esempio, o che si fosse messo ad<br />

incantare le capre come Aberforth…<br />

<strong>Harry</strong> si alzò in piedi ed esaminò <strong>il</strong> pavimento. Forse<br />

<strong>il</strong> resto <strong>della</strong> lettera era lì da qualche parte.<br />

Raccolse le carte, stropicci<strong>and</strong>ole per l’impazienza<br />

con la stessa indifferenza di chi aveva frugato per primo.<br />

Aprì cassetti, scrollò libri, salì su una sedia per frugare<br />

sopra l’armadio e s’inf<strong>il</strong>ò sotto <strong>il</strong> letto e la poltrona. Alla<br />

fine, steso con la faccia sul pavimento, scorse quello che<br />

sembrava un pezzo di carta stracciato sotto <strong>il</strong> cassettone.<br />

Qu<strong>and</strong>o lo tirò su, si rivelò essere <strong>il</strong> pezzo più gr<strong>and</strong>e <strong>della</strong><br />

fotografia che L<strong>il</strong>y aveva descritto nella lettera. Un bimbo<br />

dai capelli neri sfrecciava dentro e fuori dalla foto su una


J. K. Rowling<br />

piccola scopa, ridendo fragorosamente, ed un paio di<br />

gambe che dovevano appartenere a James gli correvano<br />

dietro. <strong>Harry</strong> s’inf<strong>il</strong>ò in tasca la fotografia insieme alla<br />

lettera di L<strong>il</strong>y e continuò a cercare <strong>il</strong> secondo foglio.<br />

Dopo un altro quarto d’ora, comunque, fu costretto a<br />

concludere che <strong>il</strong> resto <strong>della</strong> lettera di sua madre era<br />

smarrito. Era semplicemente <strong>and</strong>ato disperso nei sedici<br />

anni che erano trascorsi da qu<strong>and</strong>o era stato scritto, oppure<br />

era stato raccolto da chi aveva perquisito la stanza? <strong>Harry</strong><br />

lesse di nuovo <strong>il</strong> primo foglio, questa volta cerc<strong>and</strong>o indizi<br />

su cosa aveva potuto rendere prezioso <strong>il</strong> secondo. Il suo<br />

manico di scopa giocattolo diffic<strong>il</strong>mente poteva essere<br />

considerato interessante da un Mangiamorte… L’unica<br />

cosa potenzialmente ut<strong>il</strong>e che riusciva a vederci erano le<br />

possib<strong>il</strong>i informazioni su S<strong>il</strong>ente. Sembra incredib<strong>il</strong>e che<br />

S<strong>il</strong>ente… cosa?<br />

“<strong>Harry</strong>? <strong>Harry</strong>? <strong>Harry</strong>!”<br />

“Sono qui!” gridò, “Cos’è successo?”<br />

Ci fu uno scalpiccio di passi fuori dalla porta, ed<br />

Hermione irruppe nella stanza.<br />

“Ci siamo svegliati e non sapevamo dov’eri!” disse<br />

ansim<strong>and</strong>o. Si girò e urlò dietro di sé, “Ron! L’ho<br />

trovato!”<br />

La voce contrariata di Ron risuonò distante da diversi<br />

piani più in basso.<br />

“Bene! Digli da parte mia che è un deficiente!”<br />

“<strong>Harry</strong>, non sparire così, per favore, eravamo terrorizzati!<br />

Perché sei salito fin quassù, ad ogni modo?”<br />

Contemplò la stanza messa a soqquadro. “Che stavi<br />

facendo?”<br />

“Guarda cos’ho trovato.”<br />

223


224<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Le passò la lettera <strong>della</strong> madre. Hermione la prese e la<br />

lesse mentre <strong>Harry</strong> la guardava. Qu<strong>and</strong>o arrivò alla fine<br />

<strong>della</strong> pagina, alzò lo sguardo verso di lui.<br />

“Oh, <strong>Harry</strong>…”<br />

“E c’è anche questa.”<br />

Le porse la fotografia strappata, ed Hermione sorrise<br />

al bimbo che sfrecciava dentro e fuori dall’inquadratura<br />

sulla scopa giocattolo.<br />

“Stavo cerc<strong>and</strong>o <strong>il</strong> resto <strong>della</strong> lettera” disse <strong>Harry</strong>,<br />

“ma non c’è”.<br />

Hermione si guardò intorno.<br />

“Hai fatto tu tutto questo caos, o c’era già qu<strong>and</strong>o sei<br />

arrivato?”<br />

“Qualcuno ha frugato prima di me,” rispose <strong>Harry</strong>.<br />

“Lo credo anch’io. Tutte le stanze in cui ho guardato<br />

salendo erano state messe a soqquadro. Cosa pensi<br />

cercassero?”<br />

“Informazioni sull’Ordine, se è stato Piton.”<br />

“Ma non credi che sapesse già tutto quello che gli<br />

serviva, voglio dire, ha fatto parte dell’Ordine, no?”<br />

“Allora,” disse <strong>Harry</strong>, desideroso di discutere la sua<br />

teoria, “forse cercava informazioni su S<strong>il</strong>ente? La seconda<br />

pagina di questa lettera, per esempio. Sai chi è questa<br />

Bath<strong>il</strong>da menzionata da mia mamma?”<br />

“Chi?”<br />

“Bath<strong>il</strong>da Bath, l’autrice di…”<br />

“Storia <strong>della</strong> Magia,” concluse Hermione, che<br />

sembrava interessata. “Così i tuoi genitori la conoscevano?<br />

Era una gr<strong>and</strong>e storica <strong>della</strong> magia.”<br />

“Ed è ancora viva,” aggiunse <strong>Harry</strong>, “e vive a<br />

Godric’s Hollow, la zia di Ron, Muriel, ha parlato di lei al


J. K. Rowling<br />

matrimonio. Conosceva anche la famiglia di S<strong>il</strong>ente.<br />

Sarebbe piuttosto interessante parlarle, no?”<br />

Cera un po’ troppa comprensione nel sorriso che<br />

Hermione gli rivolse, per i gusti di <strong>Harry</strong>.<br />

Riprese la lettera e la fotografia e le inf<strong>il</strong>ò nella<br />

tracolla, così da non doverla guardare e così svelarsi.<br />

“Capisco perché ti piacerebbe parlare con lei di tua<br />

mamma e tuo papà, e anche di S<strong>il</strong>ente,” disse Hermione.<br />

“Ma questo non ci aiuterebbe davvero nella nostra ricerca<br />

degli Horcrux, no?”<br />

<strong>Harry</strong> non rispose, e lei aggiunse in fretta, “<strong>Harry</strong>, so<br />

che ti piacerebbe molto <strong>and</strong>are a Godric’s Hollow, ma ho<br />

paura… ho paura di quanto fac<strong>il</strong>mente quei Mangiamorte<br />

ci hanno trovati ieri. Questo mi ha fatto pensare, più che<br />

mai, che dovremmo e<strong>vita</strong>re <strong>il</strong> posto dove i tuoi genitori<br />

sono sepolti, sono sicura che si aspettino che tu lo visiti.”<br />

“Non è solo questo,” disse <strong>Harry</strong>, evit<strong>and</strong>o ancora di<br />

guardarla. “Muriel ha raccontato delle cose su S<strong>il</strong>ente al<br />

matrimonio. Voglio sapere la verità…”<br />

Raccontò a Hermione tutto quello che Muriel gli<br />

aveva rivelato. Qu<strong>and</strong>o ebbe finito, Hermione disse,<br />

“Naturalmente, posso capire perché sei sconvolto,<br />

<strong>Harry</strong>…”<br />

“… non sono sconvolto,” mentì, “mi piacerebbe<br />

soltanto sapere se è vero o no, oppure…”<br />

“<strong>Harry</strong>, pensi davvero che saprai la verità da una<br />

vecchia maliziosa come Muriel, o da Rita Skeeter? Come<br />

puoi credere loro? Conoscevi S<strong>il</strong>ente!”<br />

“Pensavo di conoscerlo,” borbottò.<br />

225


226<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Ma tu sai quanta verità c’era in quello che Rita ha<br />

scritto su di te! Doge ha ragione, come puoi lasciare che<br />

questa gente offuschi i tuoi ricordi di S<strong>il</strong>ente?”<br />

Distolse lo sguardo, nel tentativo di non tradire <strong>il</strong><br />

risentimento che provava. Eccoci di nuovo. Scegli in cosa<br />

credere. Lui voleva la verità. Perché tutti erano così decisi<br />

sul fatto che non dovesse averla?<br />

“Scendiamo in cucina?” propose Hermione dopo una<br />

piccola pausa. “A cercare qualcosa per far colazione?”<br />

Accettò, ma a malincuore, e la seguì sul pianerottolo e<br />

oltre la seconda porta che vi si affacciava.<br />

C’erano profondi graffi incisi nella vernice al di sotto<br />

di un piccolo cartello che non aveva notato nel buio.<br />

Attraversò <strong>il</strong> pianerottolo per leggerlo. Era un piccolo<br />

cartello appariscente, ordinatamente scritto a mano, <strong>il</strong><br />

genere di cosa che Percy Weasley avrebbe potuto attaccare<br />

alla porta <strong>della</strong> sua camera.<br />

Non Entrare<br />

senza l’esplicito permesso di<br />

Regulus Arcturus Black<br />

<strong>Harry</strong> st<strong>il</strong>lava eccitazione da tutti i pori, ma non gli fu<br />

subito chiaro <strong>il</strong> motivo. R<strong>il</strong>esse <strong>il</strong> cartello.<br />

Hermione era già una rampa di scale più in basso.<br />

“Hermione,” disse, e fu sorpreso di sentire la propria<br />

voce così calma. “Torna qui.”<br />

“Di che si tratta?”<br />

“R.A.B. Penso di averlo trovato.”


J. K. Rowling<br />

Ci fu un ansito e subito Hermione si precipitò su per<br />

le scale.<br />

“Nella lettera di tua mamma? Ma non ho visto…”<br />

<strong>Harry</strong> scosse la testa, indic<strong>and</strong>o <strong>il</strong> cartello di Regulus.<br />

La ragazza lo lesse, poi afferrò <strong>il</strong> braccio di <strong>Harry</strong> così<br />

strettamente che lo fece trasalire.<br />

“Il fratello di Sirius?” mormorò.<br />

“Era un Mangiamorte,” disse <strong>Harry</strong>, “Sirius mi ha<br />

parlato di lui, si unì a loro qu<strong>and</strong>o era molto giovane e poi<br />

si spaventò e cercò di tirarsi indietro – così lo uccisero.”<br />

“Questo collima!” ansimò Hermione. “Se era un<br />

Mangiamorte, aveva accesso a Voldemort, e se si fosse<br />

liberato delle sue <strong>il</strong>lusioni, in seguito potrebbe aver voluto<br />

rovesciare Voldemort!”<br />

Lasciò <strong>Harry</strong>, si sporse dalla ringhiera e gridò, “Ron!<br />

RON! Vieni su, presto!”<br />

Ron apparve un minuto dopo, col fiatone, la bacchetta<br />

pronta in una mano. “Che c’è? Se sono di nuovo grossi<br />

ragni, voglio la colazione prima di…”<br />

Aggrottò la fronte davanti al cartello sulla porta di<br />

Regulus che Hermione gli stava indic<strong>and</strong>o in s<strong>il</strong>enzio.<br />

“Cosa? Era <strong>il</strong> fratello di Sirius, no? Regulus<br />

Arcturus… Regulus… R.A.B.! Il medaglione… non<br />

credi…?”<br />

“Andiamo a scoprirlo,” disse <strong>Harry</strong>. Spinse la porta:<br />

era chiusa a chiave. Hermione puntò la bacchetta verso la<br />

maniglia e disse, “Alohomora.” Ci fu un click e la porta si<br />

aprì.<br />

Varcarono la soglia insieme, guard<strong>and</strong>osi attorno. La<br />

camera di Regulus era un po’ più piccola di quella di<br />

Sirius, aveva però lo stesso senso di passato splendore.<br />

227


228<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Laddove Sirius aveva cercato di sb<strong>and</strong>ierare la sua diversità<br />

dal resto <strong>della</strong> famiglia, Regulus si era sforzato di<br />

sottolineare l’opposto.<br />

I colori smeraldo e argento di Serpeverde erano<br />

ovunque, coprivano <strong>il</strong> letto, i muri e le finestre. Lo<br />

stemma dei Black era accuratamente dipinto sopra <strong>il</strong> letto,<br />

insieme con <strong>il</strong> loro motto, Toujours Pur.<br />

Sotto di esso c’era una raccolta di ritagli di giornale<br />

ingialliti, tutti incollati assieme a formare un irregolare<br />

puzzle. Hermione attraversò la stanza per vederli da<br />

vicino.<br />

“Parlano tutti di Voldemort,” disse. “Sembra che<br />

Regulus ne sia stato un ammiratore per qualche anno,<br />

prima di unirsi ai Mangiamorte…”<br />

Un piccolo sbuffo di povere si sollevò dal copr<strong>il</strong>etto<br />

mentre si sedeva a leggere i ritagli. <strong>Harry</strong> si era accorto,<br />

intanto, di un’altra fotografia: una squadra di Quidditch di<br />

Hogwarts sorrideva e salutava verso chi guardava la foto.<br />

La avvicinò agli occhi e notò lo stemma del serpente che<br />

portavano sul petto: Serpeverde. Regulus era<br />

immediatamente riconoscib<strong>il</strong>e come <strong>il</strong> ragazzo seduto al<br />

centro <strong>della</strong> prima f<strong>il</strong>a. Aveva gli stessi capelli neri e lo<br />

sguardo un po’ arrogante di suo fratello, sebbene fosse più<br />

basso, più sm<strong>il</strong>zo e alquanto meno bello di com’era stato<br />

Sirius.<br />

“Giocava da Cercatore”, disse <strong>Harry</strong>.<br />

“Cosa?” chiese distrattamente Hermione. Era ancora<br />

immersa nei ritagli di giornale su Voldemort.<br />

“Sta seduto al centro <strong>della</strong> prima f<strong>il</strong>a, che è <strong>il</strong> posto<br />

del Cercatore… non importa”, rispose <strong>Harry</strong>, accorgendosi<br />

che nessuno lo stava ascolt<strong>and</strong>o. Ron, a quattro


J. K. Rowling<br />

zampe, cercava sotto l’armadio. <strong>Harry</strong> si guardò intorno<br />

nella stanza cerc<strong>and</strong>o probab<strong>il</strong>i nascondigli e s’avvicinò<br />

alla scrivania. Di nuovo, qualcuno aveva cercato prima di<br />

lui. Il contenuto dei cassetti era stato messo sottosopra di<br />

recente, la polvere smossa, ma non c’era niente di valore.<br />

Vecchie penne, libri di testo in disuso che mostravano<br />

segni del rude trattamento subito, una bottiglietta<br />

d’inchiostro fracassata di recente, <strong>il</strong> cui appiccicoso<br />

residuo ricopriva <strong>il</strong> contenuto del cassetto.<br />

“C’è un modo più semplice,” disse Hermione, mentre<br />

<strong>Harry</strong> si asciugava sui jeans le dita sporche d’inchiostro.<br />

Alzò la bacchetta e pronunciò, “Accio medaglione!”<br />

Non accadde nulla. Ron, che stava ispezion<strong>and</strong>o le<br />

pieghe sbiadite delle tende, sembrò deluso.<br />

“È cosi, allora? Non c’è?”<br />

“Oh, potrebbe essere ancora qui, ma sotto controincantesimi,”<br />

disse Hermione. “Sai, incantesimi per<br />

prevenire che sia richiamato con la magia.”<br />

“Come quello che Voldemort pose sul bac<strong>il</strong>e di pietra<br />

nella grotta,” disse <strong>Harry</strong>, ricord<strong>and</strong>osi di non essere<br />

riuscito a richiamare <strong>il</strong> falso medaglione con<br />

l’Incantesimo di Appello.<br />

“Come dovremo riuscire a trovarlo, allora?”chiese<br />

Ron.<br />

“Cercheremo manualmente,” rispose Hermione.<br />

“Buona idea,” concluse Ron, rote<strong>and</strong>o gli occhi, e<br />

riprese l’ispezione delle tende.<br />

Setacciarono ogni centimetro <strong>della</strong> stanza per più di<br />

un’ora, ma alla fine furono costretti a concludere che <strong>il</strong><br />

medaglione non c’era.<br />

229


230<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Il sole era ormai sorto. I suoi raggi abbagliavano i tre<br />

anche attraverso le sporche finestre del pianerottolo.<br />

“Potrebbe essere in qualche altra parte <strong>della</strong> casa,<br />

però,” disse Hermione in tono incoraggiante mentre<br />

scendevano. Al contrario degli scoraggiati <strong>Harry</strong> e Ron,<br />

lei sembrava aver immagazzinato ancora maggiore<br />

determinazione. “Che fosse riuscito a distruggerlo o meno,<br />

avrebbe dovuto tenerlo nascosto a Voldemort, no? Vi<br />

ricordate tutte quelle cose tremende di cui abbiamo dovuto<br />

liberarci l’ultima volta che siamo stati qui? Quell’orologio<br />

che tirava frecce a tutti, e quei vecchi abiti che hanno<br />

tentato di strangolare Ron. Regulus potrebbe averle messe<br />

lì per proteggere <strong>il</strong> nascondiglio del medaglione, anche se<br />

noi non ce ne siamo accorti in… in…”<br />

<strong>Harry</strong> e Ron la guardarono. Era rimasta con un piede a<br />

mezz’aria, senza parole come uno che sia stato appena<br />

Obliviato. Perfino <strong>il</strong> suo sguardo si era fatto assente.<br />

“… in quel momento,” concluse in un soffio.<br />

“Qualcosa che non va?” chiese Ron.<br />

“C’era un medaglione.”<br />

“Cosa?” fecero <strong>Harry</strong> e Ron all’unisono.<br />

“Nell’armadietto del salotto. Nessuno riusciva ad<br />

aprirlo. E noi… noi…”<br />

<strong>Harry</strong> si sentì come se un mattone gli fosse scivolato<br />

attraverso <strong>il</strong> petto fin nello stomaco.<br />

Ricordò. Aveva persino maneggiato quell’oggetto<br />

mentre se lo passavano tra loro, ognuno tent<strong>and</strong>o di far<br />

leva per aprirlo. Era stato gettato in un sacco <strong>della</strong><br />

spazzatura, insieme alla tabacchiera piena di polvere di<br />

Capperuncolo ed al car<strong>il</strong>lon che aveva fatto appisolare<br />

tutti…


J. K. Rowling<br />

“Kreacher ci sgraffignò un mucchio di cose,” disse<br />

<strong>Harry</strong>. Era l’unica possib<strong>il</strong>ità, l’unica es<strong>il</strong>e speranza che<br />

rimaneva loro, e lui si sarebbe aggrappato ad essa finché<br />

non si fosse visto costretto a mollare.” Ha un’intera scorta<br />

di roba nascosta nella suo ripostiglio in cucina. Andiamo.”<br />

Corse giù dalle scale <strong>due</strong> gradini alla volta, mentre gli<br />

altri <strong>due</strong> rimbombavano scendendo nella sua scia. Fecero<br />

così tanto rumore che svegliarono <strong>il</strong> ritratto <strong>della</strong> madre di<br />

Sirius mentre passavano nell’ingresso.<br />

“Sozzura! Sporchi Mezzosangue! Feccia!” gridò alle<br />

loro spalle mentre si precipitavano nella cucina del<br />

seminterrato e sbattevano la porta alle loro spalle.<br />

<strong>Harry</strong> percorse velocemente la lunghezza <strong>della</strong> stanza,<br />

si fermò in scivolata davanti alla porta del ripostiglio di<br />

Kreacher e l’aprì con uno strattone. C’era un nido di<br />

vecchie coperte sudice nel quale l’elfo aveva dormito un<br />

tempo, ma che non br<strong>il</strong>lavano più dei ging<strong>il</strong>li che<br />

Kreacher aveva recuperato. C’era soltanto una vecchia<br />

copia di Nob<strong>il</strong>tà di Natura: Genealogia Magica.<br />

Rifiut<strong>and</strong>osi di credere ai suoi occhi, <strong>Harry</strong> strappò via le<br />

coperte e si mise a scuoterle. Un topo morto ne cadde<br />

fuori e rotolò tristemente sul pavimento. Ron gemette,<br />

gett<strong>and</strong>osi su una sedia <strong>della</strong> cucina, Hermione chiuse gli<br />

occhi.<br />

“Non è ancora finita,” disse <strong>Harry</strong>, e a voce alta<br />

chiamò, “Kreacher!”<br />

Ci fu un forte crack e l’elfo domestico, che <strong>Harry</strong><br />

aveva ereditato tanto a malincuore da Sirius, apparve dal<br />

nulla davanti al freddo e vuoto caminetto. Piccolo, circa la<br />

metà di un essere umano, la pelle pallida che ricadeva<br />

form<strong>and</strong>o delle pieghe, i capelli bianchi che sporgevano<br />

231


232<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

abbondantemente dalle orecchie da pipistrello. Indossava<br />

ancora lo straccio lurido <strong>della</strong> prima volta che lo avevano<br />

incontrato, e lo sguardo sdegnoso che rivolse ad <strong>Harry</strong><br />

mostrò che <strong>il</strong> suo atteggiamento nei confronti del cambio<br />

di proprietà non si era modificato più dei suoi abiti.<br />

“Padrone,” gracchiò Kreacher con la sua voce da rana<br />

toro, e si inchinò profondamente, mormor<strong>and</strong>o alle proprie<br />

ginocchia, “tornare nell’antica casa <strong>della</strong> mia padrona con<br />

<strong>il</strong> Weasley traditore del proprio sangue e la<br />

Mezzosangue…”<br />

“Ti proibisco di chiamare chiunque “traditore del<br />

proprio sangue” o “Mezzosangue,” ringhiò <strong>Harry</strong>.<br />

Avrebbe trovato Kreacher un oggetto decisamente<br />

sgradevole, con <strong>il</strong> suo naso a grugno e gli occhi iniettati di<br />

sangue, anche se l’elfo non avesse tradito Sirius per<br />

Voldemort.<br />

“Ho una dom<strong>and</strong>a per te,” disse <strong>Harry</strong>, col cuore che<br />

batteva piuttosto veloce mentre guardava l’elfo dall’alto in<br />

basso, “e ti ordino di rispondere con la verità. Capito?”<br />

“Sì, Padrone,” rispose Kreacher, inchin<strong>and</strong>osi di<br />

nuovo. <strong>Harry</strong> vide le sue labbra muoversi senza suono,<br />

formul<strong>and</strong>o senza dubbio gli insulti che gli aveva appena<br />

proibito di pronunciare.<br />

“Due anni fa,” continuò <strong>Harry</strong>, col cuore che ora gli<br />

martellava contro le costole, “c’era un grosso medaglione<br />

d’oro nel salotto di sopra. Lo abbiamo buttato via. Lo hai<br />

rubato?”<br />

Ci fu un attimo di s<strong>il</strong>enzio, durante <strong>il</strong> quale Kreacher<br />

si raddrizzò per guardare <strong>Harry</strong> dritto in faccia. Poi<br />

rispose, “Sì.”


J. K. Rowling<br />

“Dov’è adesso?” chiese <strong>Harry</strong> esultante, mentre Ron<br />

ed Hermione sembravano pieni di gioia.<br />

Kreacher chiuse gli occhi come se non fosse capace di<br />

sostenere le loro reazioni a quello che stava per dire.<br />

“Andato.”<br />

“Andato?” gli fece eco <strong>Harry</strong>, mentre l’esultanza lo<br />

abb<strong>and</strong>onava. “Cosa significa, <strong>and</strong>ato?”<br />

L’elfo rabbrividì. Lui vac<strong>il</strong>lò.<br />

“Kreacher,” disse <strong>Harry</strong> ferocemente, “ti ordino…”<br />

“Mundungus Fletcher,” gracchiò l’elfo, con gli occhi<br />

ancora serrati. “Mundungus Fletcher ha rubato tutto: le<br />

fotografie di miss Bella e miss Cissy, i guanti <strong>della</strong> mia<br />

padrona, l’Ordine di Merlino Prima Classe, le coppe con<br />

lo stemma <strong>della</strong> famiglia, e, e…”<br />

Kreacher era senza fiato. Il petto incavato gli si<br />

sollevava e abbassava rapidamente, poi spalancò gli occhi<br />

e lanciò un grido da gelare <strong>il</strong> sangue.<br />

“…e <strong>il</strong> medaglione, <strong>il</strong> medaglione del Padrone<br />

Regulus, Kreacher ha sbagliato, Kreacher è venuto meno<br />

ai suoi doveri!”<br />

<strong>Harry</strong> reagì d’istinto. Mentre Kreacher balzava verso<br />

l’attizzatoio che era nel focolare, si lanciò sopra l’elfo,<br />

stendendolo. Il grido di Hermione si confuse con quello di<br />

Kreacher, ma <strong>Harry</strong> urlò più forte di entrambi: “Kreacher,<br />

ti ordino di stare fermo!”<br />

Sentì l’elfo bloccarsi e lasciarsi <strong>and</strong>are. Kreacher si<br />

accasciò sul freddo pavimento di pietra, con le lacrime che<br />

zamp<strong>il</strong>lavano dagli occhi sporgenti.<br />

“<strong>Harry</strong>, lascialo <strong>and</strong>are!” sussurrò Hermione.<br />

“Così può picchiarsi con l’attizzatoio?” sbuffò <strong>Harry</strong>,<br />

inginocchi<strong>and</strong>osi accanto all’elfo. “Non credo proprio.<br />

233


234<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

D’accordo, Kreacher, voglio la verità. Come sai che<br />

Mundungus Fletcher ha rubato <strong>il</strong> medaglione?”<br />

“Kreacher l’ha visto!” ansimò l’elfo, mentre le<br />

lacrime gli colavano sul naso a becco e poi nella bocca<br />

piena di denti grigi. “Kreacher l’ha visto venir fuori dalla<br />

credenza di Kreacher con le mani piene dei tesori di<br />

Kreacher. Kreacher ha detto al ladruncolo di fermarsi, ma<br />

Mundungus Fletcher si è messo a ridere ed è scscappato…”<br />

“L’hai chiamato «<strong>il</strong> medaglione del Padrone<br />

Regulus»,” disse <strong>Harry</strong>. “Perché? Da dove veniva? Cosa<br />

doveva farci Regulus? Kreacher, siediti e raccontami tutto<br />

quello che sai sul medaglione, e tutto quello che Regulus<br />

aveva a che farci!”<br />

L’elfo si sedette, si raggomitolò, mise la faccia<br />

bagnata tra le ginocchia e iniziò a dondolarsi avanti e<br />

indietro. Qu<strong>and</strong>o parlò, aveva la voce smorzata ma<br />

perfettamente udib<strong>il</strong>e nella cucina s<strong>il</strong>enziosa e riecheggiante.<br />

“Il Padrone Sirius scappò, una liberazione, perché era<br />

un ragazzo cattivo e spezzò <strong>il</strong> cuore alla mia padrona con i<br />

suoi modi selvaggi. Ma <strong>il</strong> Padrone Regulus aveva <strong>il</strong> giusto<br />

orgoglio. Conosceva cos’era appropriato per <strong>il</strong> nome dei<br />

Black e la dignità del suo sangue puro. Per anni ha parlato<br />

dell’Oscuro Signore, che stava per condurre i maghi fuori<br />

dalla cl<strong>and</strong>estinità per com<strong>and</strong>are i Babbani e i nati<br />

Babbani… e qu<strong>and</strong>o compì sedici anni, si unì all’Oscuro<br />

Signore. Così orgoglioso, così orgoglioso, così felice di<br />

servirlo…<br />

“Ed un giorno, un anno dopo che si era unito a lui, <strong>il</strong><br />

Padrone Regulus entrò in cucina a cercare Kreacher. Il


J. K. Rowling<br />

Padrone Regulus aveva sempre voluto bene a Kreacher. E<br />

<strong>il</strong> Padrone Regulus disse…disse…”<br />

Il vecchio elfo si dondolò più velocemente che mai.<br />

“…disse che l’Oscuro Signore voleva un elfo.”<br />

“Voldemort aveva bisogno di un elfo?” ripeté <strong>Harry</strong>,<br />

guard<strong>and</strong>o Ron ed Hermione, che sembravano perplessi<br />

quanto lui.<br />

“Oh sì,” gemette Kreacher. “Ed <strong>il</strong> Padrone Regulus<br />

aveva offerto Kreacher. Era un onore, disse <strong>il</strong> Padrone<br />

Regulus, un onore per lui e per Kreacher, che non doveva<br />

mancare di fare tutto quello che l’Oscuro Signore gli<br />

avesse ordinato di fare…e poi tornare a c-casa.”<br />

Kreacher si dondolò ancora più forte, mentre <strong>il</strong> suo<br />

respiro si trasformava in singhiozzi.<br />

“Così Kreacher <strong>and</strong>ò dall’Oscuro Signore. L’Oscuro<br />

Signore non raccontò a Kreacher cosa stavano per fare, ma<br />

portò Kreacher con sé in una grotta vicino al mare. Ed<br />

oltre la grotta c’era una caverna, e nella caverna c’era un<br />

gr<strong>and</strong>e lago nero…”<br />

Ad <strong>Harry</strong> si rizzarono i capelli sulla nuca. La voce<br />

gracchiante di Kreacher sembrava giungergli da oltre<br />

quell’acqua scura. Vedeva chiaramente quello che era<br />

accaduto quasi come se fosse stato presente.<br />

“…c’era una barca…”<br />

Certo che c’era stata una barca. <strong>Harry</strong> conosceva<br />

quella barca, di un verde spettrale e minuscola, stregata<br />

per portare un mago ed una vittima fino all’isola nel<br />

centro. Questo, allora, era <strong>il</strong> modo in cui aveva testato le<br />

difese con cui aveva circondato l’Horcrux, prendendo in<br />

prestito una creatura usa e getta, un elfo domestico…<br />

235


236<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“C’era un b-bac<strong>il</strong>e pieno di pozione sull’isola.<br />

L’Oscuro Signore la fece bere a Kreacher…”<br />

L’elfo tremò da capo a piedi.<br />

“Kreacher bevve, e mentre beveva, vide cose terrib<strong>il</strong>i…<br />

Il ventre di Kreacher bruciava… Kreacher gridava<br />

al Padrone Regulus di salvarlo, chiamò piangendo la<br />

Padrona Black, ma l’Oscuro Signore rideva soltanto…<br />

fece bere a Kreacher tutta la pozione… fece cadere un<br />

medaglione nel bac<strong>il</strong>e vuoto… lo riempì con altra<br />

pozione.<br />

“E poi l’Oscuro Signore salpò, lasci<strong>and</strong>o Kreacher<br />

sull’isola…”<br />

Ad <strong>Harry</strong> sembrava di vederlo accadere. Il viso bianco<br />

e serpentiforme di Voldemort che scompariva nelle<br />

tenebre, quei crudeli occhi rossi fissi sull’elfo domestico<br />

che sarebbe morto a minuti, qu<strong>and</strong>o avesse ceduto alla<br />

sete disperata che la bruciante pozione provocava alle sue<br />

vittime… ma a questo punto, l’immaginazione di <strong>Harry</strong><br />

non riusciva ad <strong>and</strong>are oltre, non essendo in grado di<br />

comprendere come Kreacher fosse riuscito a fuggire.<br />

“Kreacher aveva bisogno d’acqua, strisciò fino alla<br />

sponda dell’isola e bevve dal lago nero… e mani, mani<br />

morte, uscirono dall’acqua e trascinarono Kreacher sotto<br />

la superficie…”<br />

“Come sei sfuggito?” chiese <strong>Harry</strong>, e non si meravigliò<br />

di sentire se stesso bisbigliare.<br />

Kreacher alzò la brutta testa e guardò <strong>Harry</strong> con i suoi<br />

gr<strong>and</strong>i occhi iniettati di sangue.<br />

“Il Padrone Regulus aveva detto a Kreacher di<br />

tornare,” disse.<br />

“Lo so – ma come ti sei liberato dagli Inferi?”


J. K. Rowling<br />

Kreacher sembrò non capire.<br />

“Il Padrone Regulus aveva detto a Kreacher di<br />

tornare,” ripeté.<br />

“Lo so, ma…”<br />

“Beh, è ovvio, no, <strong>Harry</strong>?” disse Ron. “Si è Smaterializzato!”<br />

“Ma… non ci si può Materializzare dentro e fuori<br />

dalla grotta,” replicò <strong>Harry</strong>, “altrimenti S<strong>il</strong>ente…”<br />

“La magia degli elfi non è come la magia dei maghi,<br />

no?” continuò Ron. “Voglio dire, loro possono Materializzarsi<br />

e Smaterializzarsi dentro e fuori da Hogwarts<br />

mentre noi non possiamo.”<br />

Calò <strong>il</strong> s<strong>il</strong>enzio mentre <strong>Harry</strong> assim<strong>il</strong>ava la cosa.<br />

Come poteva Voldemort aver fatto un sim<strong>il</strong>e errore? Ma<br />

proprio mentre lo pensava, Hermione parlò, e la voce era<br />

gelida.<br />

“Sicuramente Voldemort avrà ritenuto le peculiarità<br />

degli elfi domestici assolutamente indegne <strong>della</strong> sua<br />

attenzione, esattamente come tutti i Purosangue che li<br />

trattano come animali… non gli sarebbe mai venuto in<br />

mente che potevano usare una magia che lui non possedeva.”<br />

“La più elevata legge di un elfo domestico è l’ordine<br />

del suo padrone,” recitò Kreacher. “A Kreacher era stato<br />

detto di tornare a casa, così Kreacher tornò a casa…”<br />

“Bene, allora, hai fatto quello che ti era stato detto,<br />

no?” disse Hermione gent<strong>il</strong>mente. “Non hai affatto<br />

disobbedito agli ordini!”<br />

Kreacher scosse la testa, dondol<strong>and</strong>osi più forte che<br />

mai.<br />

237


238<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Così cos’è successo qu<strong>and</strong>o sei tornato?” chiese<br />

<strong>Harry</strong>. “Cos’ha detto Regulus qu<strong>and</strong>o gli hai riferito<br />

cos’era accaduto?”<br />

“Il Padrone Regulus era molto preoccupato, molto<br />

preoccupato,” gracchiò Kreacher. “Il Padrone Regulus<br />

disse a Kreacher di rimanere nascosto e di non lasciare la<br />

casa. E poi… è stato un po’ di tempo dopo… una notte <strong>il</strong><br />

Padrone Regulus venne a prendere Kreacher nel suo ripostiglio,<br />

e <strong>il</strong> Padrone Regulus era strano, non era come al<br />

solito, era uscito di senno, Kreacher può dirlo… e chiese a<br />

Kreacher di portarlo alla grotta, la grotta dove Kreacher<br />

era <strong>and</strong>ato con l’Oscuro Signore…”<br />

E così erano partiti. <strong>Harry</strong> riusciva ad immaginarli<br />

molto chiaramente, <strong>il</strong> vecchio elfo impaurito e lo sm<strong>il</strong>zo<br />

Cercatore bruno che somigliava così tanto a Sirius…<br />

Kreacher sapeva come aprire l’entrata nascosta <strong>della</strong><br />

caverna sotterranea, sapeva come portare a galla la<br />

minuscola barca. Questa volta era <strong>il</strong> suo amato Regulus<br />

che navigava con lui verso l’isola ed <strong>il</strong> suo bac<strong>il</strong>e pieno di<br />

pozione…<br />

“E ti fece bere la pozione?”, chiese <strong>Harry</strong>, disgustato.<br />

Kreacher però scosse la testa e si mise a piangere.<br />

Hermione improvvisamente si tappò la bocca con la mano.<br />

Sembrava aver capito qualcosa.<br />

“I-<strong>il</strong> Padrone Regulus prese dalla tasca un medaglione<br />

come quello che aveva l’Oscuro Signore”, riprese<br />

Kreacher, mentre le lacrime gli scendevano da entrambi i<br />

lati del naso a becco. “Ed egli disse a Kreacher di<br />

prenderlo e, qu<strong>and</strong>o <strong>il</strong> bac<strong>il</strong>e fosse stato vuoto, di sostituire<br />

i medaglioni…”


J. K. Rowling<br />

I singhiozzi di Kreacher a questo punto divennero<br />

gemiti rauchi. <strong>Harry</strong> dovette concentrarsi molto per<br />

riuscire a capire le parole.<br />

“Ed egli ordinò a Kreacher… di <strong>and</strong>arsene senza di<br />

lui. E disse a Kreacher… di <strong>and</strong>are a casa e di… non<br />

raccontare mai alla mia padrona cosa aveva fatto… ma di<br />

distruggere… <strong>il</strong> primo medaglione. E bevve… tutta la<br />

pozione… e Kreacher fece lo scambio dei medaglioni… e<br />

vide… come <strong>il</strong> Padrone Regulus… fu trascinato sotto<br />

l’acqua… e…”<br />

“Oh, Kreacher!” gemette Hermione, che stava<br />

piangendo. S’inginocchiò accanto all’elfo e provò ad<br />

abbracciarlo. Lui si alzò in piedi immediatamente,<br />

allontan<strong>and</strong>osi inorridito da lei, respingendola molto<br />

chiaramente.<br />

“La Mezzosangue ha toccato Kreacher, lui non lo<br />

permetterà, cosa direbbe la sua padrona?”<br />

“Ti ho detto di non chiamarla «Mezzosangue»!”<br />

ringhiò <strong>Harry</strong>, ma l’elfo si stava già punendo da solo. Si<br />

buttò per terra e si mise a battere la fronte sul pavimento.<br />

“Fermalo… fermalo!” urlò piangendo Hermione. “Oh,<br />

non vedi ora com’è disgustoso <strong>il</strong> modo in cui devono<br />

obbedire?”<br />

“Kreacher… basta, basta!” gridò <strong>Harry</strong>.<br />

L’elfo giaceva sul pavimento, ansante e tremante, <strong>il</strong><br />

naso luccicante di muco verde, mentre un livido già gli si<br />

formava sulla fronte pallida nel punto in cui si era<br />

percosso, gli occhi gonfi e iniettati di sangue, inondati di<br />

lacrime. <strong>Harry</strong> non aveva mai visto nulla di così penoso.<br />

239


240<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Così hai portato a casa <strong>il</strong> medaglione”, continuò<br />

inesorab<strong>il</strong>mente, risoluto a conoscere l’intera storia. “Ed<br />

hai provato a distruggerlo?”<br />

“Niente di quello che Kreacher ha fatto l’ha scalfito,”<br />

gemette l’elfo. “Kreacher ha provato di tutto, tutto ciò che<br />

conosceva, ma niente, niente che funzionasse… tanti<br />

potenti incantesimi sull’involucro esterno, Kreacher era<br />

sicuro che <strong>il</strong> modo per distruggerlo doveva essere<br />

all’interno, ma non voleva aprirsi … Kreacher si punì,<br />

provò ancora, si punì, provò di nuovo. Kreacher non ha<br />

obbedito agli ordini, Kreacher non è riuscito a distruggere<br />

<strong>il</strong> medaglione! E la sua padrona era pazza di dolore,<br />

perché <strong>il</strong> Padrone Regulus era scomparso, e Kreacher non<br />

poteva dirle cos’era accaduto, no, perché <strong>il</strong> Padrone<br />

Regulus gli aveva p-p-proibito di raccontare a chiunque<br />

<strong>della</strong> f-f-famiglia cosa era successo nella c-caverna…”<br />

Kreacher cominciò a singhiozzare così forte che le sue<br />

parole non erano più comprensib<strong>il</strong>i. Sulle guance di<br />

Hermione scorrevano le lacrime mentre guardava<br />

Kreacher, ma non osò toccarlo di nuovo. Anche Ron, che<br />

non era un ammiratore di Kreacher, sembrava turbato.<br />

<strong>Harry</strong> si sedette sui talloni, scuotendo la testa, nel tentativo<br />

di schiarirsi le idee.<br />

“Non ti capisco, Kreacher,” disse <strong>Harry</strong> alla fine.<br />

“Voldemort ha tentato di ucciderti, Regulus è morto per<br />

rovesciare Voldemort, ma tu nonostante questo eri<br />

contento di tradire Sirius per Voldemort? Eri felice di<br />

<strong>and</strong>are da Narcissa e Bellatrix e tramite loro passare<br />

informazioni a Voldemort…”<br />

“<strong>Harry</strong>, Kreacher non è in grado di ragionare così,”<br />

disse Hermione, asciug<strong>and</strong>osi gli occhi col dorso <strong>della</strong>


J. K. Rowling<br />

mano. “È uno schiavo. Gli elfi domestici sono abituati ad<br />

essere trattati male, anche in modo brutale. Quello che<br />

Voldemort ha fatto a Kreacher non è così lontano da<br />

quello che accade comunemente. Cosa possono significare<br />

le guerre dei maghi per un elfo come Kreacher? Lui è<br />

fedele alle persone che sono gent<strong>il</strong>i con lui, e la signora<br />

Black dev’esserlo stata, e Regulus lo era senz’altro, così li<br />

ha serviti volentieri e ha imitato come un pappagallo le<br />

loro convinzioni. So cosa stai per dire,” continuò, mentre<br />

<strong>Harry</strong> cominciava a protestare, “che Regulus aveva<br />

cambiato idea… ma non sembra che l’avesse spiegato a<br />

Kreacher, no? E penso di sapere perché. Kreacher e la<br />

famiglia di Regulus erano maggiormente al sicuro se<br />

mantenevano la vecchia linea di condotta da Purosangue.<br />

Regulus stava cerc<strong>and</strong>o di proteggere tutti loro.”<br />

“Sirius…”<br />

Sirius si comportava in maniera tremenda con<br />

Kreacher, <strong>Harry</strong>, e non è una bella cosa, tu sai che è la<br />

verità. Kreacher è rimasto solo per molto tempo qu<strong>and</strong>o<br />

Sirius è venuto a vivere qui, e probab<strong>il</strong>mente aveva bisogno<br />

di un po’ d’affetto. Sono sicura che “Miss Cissy” e<br />

“Miss Bella” erano assolutamente deliziose con Kreacher<br />

qu<strong>and</strong>o si faceva vedere, così lui ha fatto loro un favore ed<br />

ha raccontato tutto quello che volevano sapere. Ho sempre<br />

detto che i maghi avrebbero pagato per come trattavano<br />

gli elfi domestici. Bene, Voldemort ha pagato… ed anche<br />

Sirius.”<br />

<strong>Harry</strong> non replicò. Mentre guardava Kreacher che<br />

singhiozzava sul pavimento, gli tornò in mente quello che<br />

gli aveva detto S<strong>il</strong>ente, poche ore dopo la morte di Sirius:<br />

non credo che Sirius abbia mai visto Kreacher come una<br />

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242<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

creatura dotata di sentimenti profondi come quelli di un<br />

essere umano…<br />

“Kreacher,” disse <strong>Harry</strong> dopo un po’, “qu<strong>and</strong>o te la<br />

senti, ehm … per favore mettiti a sedere.”<br />

Ci vollero diversi minuti prima che Kreacher<br />

smettesse di singhiozzare. Poi si mise di nuovo in posizione<br />

seduta, stropicci<strong>and</strong>osi gli occhi con le nocche delle<br />

dita come un bambino.<br />

“Kreacher, devo chiederti di fare qualcosa,” disse<br />

<strong>Harry</strong>. Guardò Hermione in cerca d’aiuto. Voleva dare<br />

l’ordine in modo gent<strong>il</strong>e, ma, allo stesso tempo, non<br />

poteva far finta che non fosse un ordine. In ogni caso, <strong>il</strong><br />

suo mutato atteggiamento sembrò aver guadagnato<br />

l’approvazione <strong>della</strong> ragazza, che sorrise incoraggiante.<br />

“Kreacher, per favore, voglio che tu vada a cercare<br />

Mundungus Fletcher. Abbiamo bisogno di scoprire dov’è<br />

<strong>il</strong> medaglione… <strong>il</strong> medaglione del Padrone Regulus. È<br />

molto importante. Vogliamo portare a termine <strong>il</strong> lavoro<br />

che <strong>il</strong> Padrone Regulus ha iniziato, vogliamo essere sicuri<br />

che… ehm… non sia morto invano.”<br />

Kreacher lasciò cadere i pugni e alzò lo sguardo su<br />

<strong>Harry</strong>.<br />

“Trovare Mundungus Fletcher?” gracchiò.<br />

“E portarlo qui, a Grimmauld Place,” aggiunse <strong>Harry</strong>.<br />

“Pensi di poterlo fare per noi?”<br />

Mentre Kreacher annuiva col capo e s’alzava in piedi,<br />

<strong>Harry</strong> ebbe un’improvvisa ispirazione. Si tolse <strong>il</strong><br />

borsellino di Hagrid e tirò fuori <strong>il</strong> falso Horcrux, <strong>il</strong><br />

medaglione messo al posto dell’originale, nel quale<br />

Regulus aveva messo <strong>il</strong> biglietto per Voldemort.


J. K. Rowling<br />

“Kreacher, ehm, vorrei che questo fosse tuo,” disse,<br />

mettendo <strong>il</strong> medaglione nella mano dell’elfo. “Questo<br />

apparteneva a Regulus, e sono sicuro che avrebbe voluto<br />

che l’avessi tu come segno di gratitudine per quello che<br />

tu…”<br />

“Falla finita, amico,” disse Ron, mentre l’elfo dava<br />

uno sguardo al medaglione, lanciava un grido di emozione<br />

e dolore e si gettava a terra.<br />

Ci volle quasi mezz’ora perché riuscissero a calmare<br />

Kreacher, <strong>il</strong> quale era così sopraffatto dalla commozione<br />

di aver ricevuto in dono, tutto per lui, un cimelio <strong>della</strong><br />

famiglia Black, che aveva le ginocchia troppo molli per<br />

stare in piedi. Qu<strong>and</strong>o alla fine riuscì a mettere in f<strong>il</strong>a<br />

pochi passi malfermi, lo accompagnarono tutti alla sua<br />

credenza, lo guardarono deporre <strong>il</strong> medaglione al sicuro<br />

tra le coperte sporche e gli assicurarono che la protezione<br />

di quell’oggetto sarebbe stata loro priorità mentre lui era<br />

via. L’elfo s’inchinò profondamente ad <strong>Harry</strong> e Ron e<br />

rivolse anche una specie di breve e divertente convulsione<br />

in direzione di Hermione, gesto che avrebbe potuto essere<br />

uno strano tentativo di deferente saluto, prima di<br />

Smaterializzarsi con <strong>il</strong> solito forte crack.<br />

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244<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

CAPITOLO UNDICI<br />

LA MAZZETTA<br />

Visto che Kreacher era riuscito a sfuggire ad un lago<br />

pieno di Inferi, <strong>Harry</strong> era sicuro che la cattura di<br />

Mundungus avrebbe richiesto al massimo alcune ore, così<br />

vagò per la casa per tutta la mattina in uno stato di gr<strong>and</strong>e<br />

attesa. Kreacher, ciononostante, non tornò né quella<br />

mattina né quel pomeriggio. Giunta la sera <strong>Harry</strong> si<br />

sentiva scoraggiato e ansioso. La cena, composta per la<br />

maggior parte da pane ammuffito sul quale Hermione<br />

aveva tentato senza successo una gran varietà di incantesimi<br />

di Trasfigurazione, di certo non aiutava.<br />

Kreacher non fece ritorno <strong>il</strong> giorno successivo, né<br />

quello dopo ancora. Malgrado ciò, <strong>due</strong> uomini av<strong>volti</strong> in<br />

mantelli erano comparsi nella piazza antistante <strong>il</strong> numero


J. K. Rowling<br />

dodici ed erano rimasti lì fino a notte, scrut<strong>and</strong>o in direzione<br />

<strong>della</strong> casa che non potevano vedere.<br />

“Mangiamorte di sicuro,” disse Ron qu<strong>and</strong>o lui, <strong>Harry</strong><br />

e Hermione guardarono fuori dalle finestre del salotto.<br />

“Pensate che sappiano che siamo qui?”<br />

“No, non credo,” lo rassicurò Hermione, sebbene<br />

sembrasse spaventata, “o avrebbero già m<strong>and</strong>ato Piton a<br />

prenderci, no?”<br />

“Credi che lui sia già stato qui e che l’incantesimo di<br />

Moody gli abbia legato la lingua?” chiese Ron.<br />

“Si,” rispose Hermione, “altrimenti sarebbe stato in<br />

grado di dir loro come entrare, no? Probab<strong>il</strong>mente stanno<br />

di guardia, nel caso in cui decidessimo di venire. Dopo<br />

tutto sanno bene che la casa è di <strong>Harry</strong>.”<br />

“Ma come possono…?” fece <strong>Harry</strong>.<br />

“Le ultime volontà dei maghi vengono esaminate dal<br />

Ministero, ricordi? Devono sapere che Sirius te l’ha<br />

lasciata.”<br />

La presenza dei Mangiamorte fuori dalla casa accresceva<br />

l’inquietudine all’interno del numero 12 di<br />

Grimmauld Place. Non avevano più ricevuto notizie<br />

dall’esterno dal Patronus del Signor Weasley e la tensione<br />

cominciava a farsi sentire. Inquieto ed irritab<strong>il</strong>e, Ron<br />

aveva preso la fastidiosa abitudine di giocare con lo<br />

Spegnino che aveva in tasca. Questo faceva infuriare<br />

soprattutto Hermione, che ingannava <strong>il</strong> tempo, in attesa<br />

che Kreacher tornasse, studi<strong>and</strong>o Le Storie di Beedle <strong>il</strong><br />

Bardo, e che di certo non apprezzava <strong>il</strong> modo in cui la<br />

luce continuava ad <strong>and</strong>are e venire.<br />

“Vuoi smetterla!” gridò non appena la luce venne<br />

risucchiata dal salotto per l’ennesima volta.<br />

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246<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Scusami, mi dispiace!” disse Ron azion<strong>and</strong>o lo<br />

Spegnino e riport<strong>and</strong>o le luci al loro posto.<br />

“Non mi rendo neanche conto di farlo!”<br />

“Bene, ti dispiace trovare qualcosa di ut<strong>il</strong>e per passare<br />

<strong>il</strong> tempo?”<br />

“Tipo cosa? Leggere favole per bambini?”<br />

“É stato S<strong>il</strong>ente a lasciarmi questo libro, Ron…”<br />

“… e si dà <strong>il</strong> caso che a me abbia lasciato lo Spegnino,<br />

magari si suppone che lo usi!”<br />

Incapace di sedare <strong>il</strong> battibecco, <strong>Harry</strong> scivolò via<br />

dalla stanza senza che gli altri lo notassero. Si avviò dritto<br />

verso la cucina, che continuava a visitare sicuro che era lì<br />

che Kreacher si sarebbe più probab<strong>il</strong>mente Materializzato.<br />

Giunto a metà <strong>della</strong> rampa di scale dell’<strong>and</strong>rone udì<br />

bussare alla porta principale e subito dopo dei tintinnii<br />

metallici e <strong>il</strong> cigolio <strong>della</strong> catena.<br />

Ogni muscolo del corpo parve tendersi. Tirò fuori la<br />

bacchetta, si spostò nell'ombra dietro le teste degli elfi<br />

decapitati e attese. La porta si aprì. Ebbe appena una<br />

fugace visione <strong>della</strong> piazza <strong>il</strong>luminata dalle lampade, poi<br />

una figura ammantata si intrufolò nell’<strong>and</strong>rone e richiuse<br />

la porta dietro di sé. Non appena l’intruso ebbe mosso un<br />

passo, la voce di Moody tuonò, “Severus Piton?”<br />

Immediatamente dopo la figura fatta di polvere sorse<br />

dal fondo <strong>della</strong> stanza e si avventò sul visitatore sollev<strong>and</strong>o<br />

la mano senza <strong>vita</strong>.<br />

“Non sono stato io ad ucciderti, Albus,” disse una<br />

voce calma.<br />

L’incantesimo si spezzò. Il fantasma di polvere<br />

esplose ancora una volta, ed era impossib<strong>il</strong>e distinguere <strong>il</strong>


J. K. Rowling<br />

nuovo arrivato attraverso la densa nuvola grigia che si era<br />

lasciato dietro.<br />

<strong>Harry</strong> gli puntò la bacchetta proprio al centro del<br />

petto.<br />

“Non muoverti!”<br />

Ma aveva dimenticato <strong>il</strong> ritratto <strong>della</strong> Signora Black.<br />

Al suono del suo grido, le tende che la nascondevano si<br />

spalancarono e lei cominciò a sbraitare, “Mezzosangue ed<br />

immondizia che disonorano la mia casa…”<br />

Ron ed Hermione si precipitarono giù per le scale alle<br />

spalle di <strong>Harry</strong>, le bacchette puntate come la sua contro<br />

l’uomo che era in piedi, immob<strong>il</strong>e nell’ingresso<br />

sottostante, con le braccia alzate.<br />

“Cessate <strong>il</strong> fuoco, sono io, Remus!”<br />

“Oh, grazie al cielo,” disse Hermione debolmente,<br />

punt<strong>and</strong>o la bacchetta verso la Signora Black. Con un<br />

colpo le tende si richiusero e cadde <strong>il</strong> s<strong>il</strong>enzio. Ron<br />

abbassò la sua bacchetta, <strong>Harry</strong> invece no.<br />

“Fatti riconoscere!” incalzò.<br />

Lupin avanzò fino alla luce, le mani ancora alte in un<br />

gesto di resa.<br />

“Sono Remus John Lupin, licantropo, anche conosciuto<br />

come Lunastorta, uno dei quattro creatori <strong>della</strong><br />

Mappa del Mal<strong>and</strong>rino, sposato con Nymphadora, nota<br />

anche come Tonks, e sono stato io ad insegnarti come<br />

produrre un Patronus, <strong>Harry</strong>, e <strong>il</strong> tuo ha la forma di un<br />

cervo.”<br />

“Oh, va bene,” disse <strong>Harry</strong> abbass<strong>and</strong>o la bacchetta,<br />

“ma dovevo controllare, no?”<br />

“Come tuo ex-professore di Difesa Contro le Arti<br />

Oscure, sono assolutamente d’accordo con te. Ron,<br />

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248<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Hermione, non dovreste abbassare le vostre difese così in<br />

fretta.”<br />

I ragazzi gli corsero incontro giù per le scale. Avvolto<br />

in un pesante mantello nero da viaggio, sembrava esausto<br />

ma felice di vederli.<br />

“Nessun segno di Severus dunque?” chiese.<br />

“No,” rispose <strong>Harry</strong>. “Che succede? State tutti bene?”<br />

“Sì,” lo rassicurò Lupin, “ma siamo tutti spiati. Ci<br />

sono un paio di Mangiamorte nella piazza di fronte…”<br />

“…lo sappiamo…”<br />

“…ho dovuto Materializzarmi esattamente sul gradino<br />

più alto <strong>della</strong> scala esterna, appena fuori dalla porta, per<br />

essere certo che non riuscissero a vedermi. Non possono<br />

sapere che siete qui, o di sicuro là fuori ci sarebbero molte<br />

più persone. Stanno sorvegli<strong>and</strong>o ogni luogo che abbia<br />

una qualsiasi connessione con te, <strong>Harry</strong>. Andiamo di sotto,<br />

ho molte cose da dirvi e voglio sapere che cosa é successo<br />

dopo che avete lasciato la Tana.”<br />

Scesero in cucina, dove Hermione puntò la bacchetta<br />

sul focolare. Un fuoco si accese istantaneamente. Conferì<br />

un aspetto confortevole alle spoglie mura di pietra e br<strong>il</strong>lò<br />

sul lungo tavolo di legno. Lupin tirò fuori da sotto al<br />

mantello alcune bottiglie di Burrobirra e si sedettero.<br />

“Sarei venuto qui tre giorni fa, ma dovevo seminare i<br />

Mangiamorte che mi seguivano,” disse Lupin. “Allora,<br />

siete venuti direttamente qui dopo <strong>il</strong> matrimonio?”<br />

“No,” gli rispose <strong>Harry</strong>, “solo dopo essere incappati in<br />

un paio di Mangiamorte in un caffè su Tottenham Court<br />

Road.”<br />

Lupin si versò addosso buona parte <strong>della</strong> sua<br />

Burrobirra.


J. K. Rowling<br />

“Cosa?”<br />

I ragazzi gli spiegarono cosa era successo. Qu<strong>and</strong>o<br />

ebbero finito, Lupin sembrava scioccato.<br />

“Ma come hanno fatto a trovarvi così in fretta? È<br />

impossib<strong>il</strong>e seguire le tracce di chi si Materializza, a meno<br />

di non afferrarli proprio nel momento in cui si<br />

Smaterializzano.”<br />

“Beh, sembra poco probab<strong>il</strong>e che stessero solo<br />

passeggi<strong>and</strong>o giù per Tottenham Court Road in quel<br />

preciso momento, no?” disse <strong>Harry</strong>.<br />

“Ci siamo chiesti,” continuò Hermione esit<strong>and</strong>o, “se<br />

<strong>Harry</strong> possa avere ancora la Traccia su di sé.”<br />

“Impossib<strong>il</strong>e,” disse Lupin. Ron sembrò compiaciuto<br />

ed <strong>Harry</strong> si sentì estremamente sollevato. “A prescindere<br />

da tutto <strong>il</strong> resto, se <strong>Harry</strong> avesse ancora la Traccia<br />

addosso, loro saprebbero per certo che si trova qui, no?<br />

Però non riesco a capire come abbiano fatto a seguire le<br />

vostre tracce fino a Tottenham Court Road. Questo è<br />

preoccupante, davvero preoccupante.”<br />

Sembrava turbato, ma per quello che riguardava<br />

<strong>Harry</strong>, questa dom<strong>and</strong>a poteva aspettare.<br />

“Dicci cosa è successo qu<strong>and</strong>o siamo <strong>and</strong>ati via, non<br />

abbiamo avuto notizie da qu<strong>and</strong>o <strong>il</strong> padre di Ron ci ha<br />

detto che la famiglia era al sicuro.”<br />

“Beh, Kingsley ci ha salvati,” disse Lupin. “Grazie al<br />

suo avvertimento la maggior parte degli in<strong>vita</strong>ti è stata in<br />

grado di Smaterializzarsi prima del loro arrivo.”<br />

“Erano Mangiamorte o gente del Ministero?” lo<br />

interruppe Hermione.<br />

“Entrambi, e comunque ora come ora non c’é alcuna<br />

differenza”, le rispose Lupin. “Ce n’erano una dozzina<br />

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250<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

circa, ma non sapevano che eri lì, <strong>Harry</strong>. Arthur ha sentito<br />

dire che, prima di essere ucciso, Scrimgeour è stato<br />

torturato nel tentativo di fargli dire dov’eri. Se questo è<br />

vero, lui non ti ha tradito.<br />

<strong>Harry</strong> guardò Ron ed Hermione. Le loro espressioni<br />

riflettevano la mescolanza di shock e gratitudine che lui<br />

stesso provava. Scrimgeour non gli era mai piaciuto<br />

granché, eppure, se quello che Lupin aveva detto era vero,<br />

la sua ultima azione era stata tentare di proteggerlo.<br />

“I Mangiamorte hanno ispezionato la Tana da cima a<br />

fondo,” continuò Lupin. “Hanno trovato <strong>il</strong> fantasma, ma<br />

non hanno voluto avvicinarsi troppo… allora hanno interrogato<br />

per ore quelli di noi che erano rimasti. Cercavano<br />

di tirarci fuori informazioni su di te, <strong>Harry</strong>, ma,<br />

ovviamente, nessuno a parte i membri dell’Ordine sapeva<br />

che eri stato lì.<br />

“Nello stesso momento in cui loro rovinavano <strong>il</strong><br />

matrimonio, altri Mangiamorte hanno fatto irruzione in<br />

ogni casa del paese collegata all'Ordine. Nessuna vittima,”<br />

si affrettò a dire anticip<strong>and</strong>o la dom<strong>and</strong>a, “ma sono stati<br />

violenti. Hanno bruciato la casa di Dedalus Lux, e come<br />

sapete, per fortuna lui non era lì, e hanno usato la<br />

Maledizione Cruciatus sulla famiglia di Tonks. Tutto<br />

questo per sapere dove eri <strong>and</strong>ato dopo essere stato lì.<br />

Stanno bene… scossi, certo, ma bene.”<br />

“I Mangiamorte sono riusciti a penetrare tutti quegli<br />

incantesimi di protezione?” dom<strong>and</strong>ò <strong>Harry</strong>, ricord<strong>and</strong>osi<br />

quanto questi fossero stati efficaci la notte che era<br />

precipitato nel giardino dei genitori di Tonks.<br />

“Quello che devi capire, <strong>Harry</strong>, è che i Mangiamorte<br />

adesso hanno tutto <strong>il</strong> potere del Ministero dalla loro


J. K. Rowling<br />

parte,” gli spiegò Lupin. “Hanno <strong>il</strong> potere di eseguire gli<br />

incantesimi più brutali senza <strong>il</strong> rischio di essere identificati<br />

o arrestati. Sono stati in grado di penetrare ogni barriera<br />

difensiva avessimo creato contro di loro e, una volta<br />

dentro, sono stati molto espliciti riguardo al perché erano<br />

venuti.”<br />

“E si sono preoccupati di fornire almeno una scusa<br />

plausib<strong>il</strong>e per estorcere informazioni su <strong>Harry</strong> con la<br />

tortura?” chiese caustica Hermione.<br />

“Beh,” disse Lupin. Per un attimo esitò, poi tirò fuori<br />

una copia ripiegata <strong>della</strong> Gazzetta del Profeta.<br />

“Ecco qui,” disse spingendola sul tavolo verso <strong>Harry</strong>,<br />

“tanto prima o poi saresti venuto a saperlo comunque.<br />

Ecco con quale pretesto ti stanno cerc<strong>and</strong>o.”<br />

<strong>Harry</strong> spiegò <strong>il</strong> giornale. Una sua foto formato gigante<br />

dominava la prima pagina. Lesse <strong>il</strong> titolo che campeggiava<br />

sulla sua immagine.<br />

RICERCATO PER ESSERE INTERROGATO<br />

RIGUARDO LA MORTE DI ALBUS SILENTE<br />

Ron e Hermione reagirono indignati, ma <strong>Harry</strong> non<br />

disse niente. Spinse via <strong>il</strong> giornale. Non aveva più voglia<br />

di leggere ormai. Sapeva cosa avrebbe trovato.<br />

Nessuno, fatta eccezione per quelli che si trovavano in<br />

cima alla torre qu<strong>and</strong>o S<strong>il</strong>ente era morto, sapeva chi<br />

davvero lo aveva ucciso e, come Rita Skeeter aveva già<br />

detto alla comunità magica, <strong>Harry</strong> era stato visto correre<br />

via da quel posto proprio alcuni istanti dopo che S<strong>il</strong>ente<br />

era caduto.<br />

“Mi dispiace, <strong>Harry</strong>,” disse Lupin.<br />

251


252<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Dunque i Mangiamorte si sono impadroniti anche<br />

<strong>della</strong> Gazzetta del Profeta?” chiese Hermione infuriata.<br />

Lupin annuì.<br />

“… ma di certo la gente capisce cosa sta succedendo?”<br />

“Il colpo di stato è stato tranqu<strong>il</strong>lo e virtualmente<br />

s<strong>il</strong>enzioso,” aggiunse Lupin. “La versione ufficiale<br />

riguardo l’assassinio di Scrimgeour è che si è dimesso. É<br />

stato sostituito da Pius Thicknesse, che è sotto<br />

Maledizione Imperius.”<br />

“Perché Voldemort non si è auto-nominato Ministro<br />

<strong>della</strong> Magia?” chiese Ron.<br />

Lupin rise.<br />

“Non ne ha bisogno, Ron. In effetti lui è <strong>il</strong> Ministro,<br />

ma per quale motivo dovrebbe stare seduto dietro una<br />

scrivania al Ministero? C’è Thicknesse, <strong>il</strong> suo fantoccio, a<br />

prendersi cura degli affari ordinari, così Voldemort è<br />

libero di estendere <strong>il</strong> suo potere ben oltre <strong>il</strong> Ministero.<br />

Naturalmente molte persone hanno dedotto cosa è<br />

successo. C’è stato un cambiamento radicale nella politica<br />

del Ministero, negli ultimi giorni, e parecchi mormorano<br />

che dietro tutto questo deve esserci Voldemort. Ad ogni<br />

modo, <strong>il</strong> punto è proprio questo: mormorano. Non osano<br />

confidarsi tra di loro, non sapendo di chi possano fidarsi.<br />

Hanno paura di parlare apertamente, nel caso che i loro<br />

sospetti si rivelassero giusti le loro famiglie venissero<br />

prese di mira. Già, <strong>il</strong> gioco di Voldemort è molto<br />

intelligente. Venendo allo scoperto avrebbe potuto<br />

provocare una ribellione aperta. Rest<strong>and</strong>o nell’ombra,<br />

invece, ha generato confusione, incertezza e paura.”


J. K. Rowling<br />

“E questo cambiamento radicale nella politica del<br />

Ministero,” disse <strong>Harry</strong>, “comprende <strong>il</strong> mettere in guardia<br />

la comunità magica contro di me invece che contro<br />

Voldemort?”<br />

“Sicuramente questo ne fa parte,” rispose Lupin, “ed è<br />

un vero colpo da maestro. Ora che S<strong>il</strong>ente è morto, tu… <strong>il</strong><br />

Ragazzo Sopravvissuto… saresti certamente diventato <strong>il</strong><br />

simbolo e <strong>il</strong> punto di riferimento <strong>della</strong> resistenza. Invece,<br />

insinu<strong>and</strong>o <strong>il</strong> dubbio che tu abbia avuto una parte nella<br />

morte del vecchio eroe, Voldemort non solo ha messo una<br />

taglia sulla tua testa, ma ha anche seminato dubbio e paura<br />

tra molti di coloro che ti avrebbero appoggiato. Nel<br />

frattempo <strong>il</strong> Ministero ha cominciato a muoversi contro i<br />

Figli di Babbani.” Lupin indicò ancora la Gazzetta del<br />

Profeta. “Guarda a pagina <strong>due</strong>.”<br />

Hermione sfogliò le pagine con la stessa espressione<br />

di disgusto che aveva ogni volta che teneva tra le mani i<br />

Segreti delle Arti Oscure.<br />

“Registro dei Figli di Babbani” lesse a voce alta. “Il<br />

Ministero <strong>della</strong> Magia sta avvi<strong>and</strong>o un’indagine sui<br />

cosiddetti «Figli di Babbani» per capire come siano<br />

venuti in possesso dei segreti <strong>della</strong> magia.<br />

“Una recente ricerca intrapresa dal Dipartimento dei<br />

Misteri rivela che la magia può solo essere tram<strong>and</strong>ata da<br />

genitori Maghi ai figli attraverso <strong>il</strong> concepimento. Se non<br />

esiste la prova di una discendenza magica allora è<br />

probab<strong>il</strong>e che i cosiddetti Figli di Babbani abbiano<br />

ottenuto i loro poteri magici con la forza o attraverso <strong>il</strong><br />

furto.<br />

Il Ministero è determinato a scovare questi usurpatori<br />

e a tale scopo ha in<strong>vita</strong>to ogni cosiddetto Figlio di<br />

253


254<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Babbani a presentarsi per un interrogatorio alla nuova<br />

Commissione per <strong>il</strong> Registro dei Figli di Babbani.”<br />

“La gente non lascerà che questo accada,” disse Ron.<br />

“Sta già accadendo, Ron,” gli rispose Lupin. “I Figli<br />

di Babbani vengono convocati proprio mentre noi<br />

parliamo.”<br />

“Ma in che modo si suppone cha abbiano «rubato» la<br />

magia?” chiese Ron. “È pazzesco, se fosse possib<strong>il</strong>e<br />

rubare la magia allora non esisterebbero i Magonò,<br />

giusto?”<br />

“Lo so,” disse Lupin. “Nonostante ciò, si ritiene che<br />

chiunque non riesca a dimostrare di avere almeno un<br />

parente prossimo Mago, abbia ottenuto <strong>il</strong> proprio potere<br />

<strong>il</strong>legalmente e debba subire la punizione.”<br />

Ron guardò Hermione, poi disse: “Cosa accadrebbe se<br />

dei Purosangue o dei Mezzosangue giurassero che un<br />

Figlio di Babbani fa parte <strong>della</strong> loro famiglia? Dirò a tutti<br />

che Hermione è mia cugina…”<br />

Hermione gli prese la mano e la strinse.<br />

“Grazie Ron, ma non potrei lasciartelo fare…”<br />

“Io non ti lascerei scelta,” disse fiero Ron, stringendole<br />

la mano di rim<strong>and</strong>o. “Ti insegnerò l’albero genealogico<br />

<strong>della</strong> mia famiglia così sarai in grado di rispondere ad<br />

ogni dom<strong>and</strong>a.”<br />

Hermione fece una risata incerta.<br />

“Ron, dal momento che siamo in fuga con <strong>Harry</strong><br />

<strong>Potter</strong>, la persona più ricercata del paese, non credo che<br />

questo abbia importanza. Se dovessi tornare a scuola<br />

sarebbe diverso. Quali sono i piani di Voldemort per<br />

Hogwarts?” chiese a Lupin.


J. K. Rowling<br />

“La frequenza è diventata obbligatoria per ogni<br />

giovane mago o strega,” rispose lui. “è stato annunciato<br />

ieri. Fino ad ora non è mai stato così, si tratta di un gr<strong>and</strong>e<br />

cambiamento. Certo, è vero che praticamente ogni mago o<br />

strega in Gran Bretagna é stato educato ad Hogwarts, ma i<br />

loro genitori hanno sempre conservato <strong>il</strong> diritto di farli<br />

studiare a casa o, se preferivano, di m<strong>and</strong>arli a studiare<br />

all'estero. In questo modo Voldemort avrà l’intera<br />

popolazione magica sotto i suoi occhi sin dall’età scolare.<br />

Ed è anche un altro modo di eliminare i Figli di Babbani,<br />

dato che agli studenti deve essere riconosciuto un<br />

Certificato di Sangue… che significa aver provato al<br />

Ministero di essere discendenti di Maghi… prima che<br />

venga loro concesso di frequentare la scuola.”<br />

<strong>Harry</strong> si sentiva disgustato e arrabbiato. Proprio in<br />

quel momento, alcuni ragazzini di undici anni erano<br />

immersi, emozionati, nella lettura di un mucchio di libri<br />

appena comprati, senza sapere che in realtà non avrebbero<br />

mai visto Hogwarts e che forse non avrebbero mai più<br />

rivisto neanche le loro famiglie.<br />

“É… è…” mormorò, sforz<strong>and</strong>osi di trovare parole che<br />

rendessero giustizia a tutto l’orrore dei suoi pensieri, ma<br />

Lupin aggiunse dolcemente: “So cosa provi.”<br />

Esitò.<br />

“Capirò se non puoi confermarlo <strong>Harry</strong>, ma l’Ordine<br />

ha l’impressione che S<strong>il</strong>ente ti abbia lasciato una missione<br />

da compiere.”<br />

“È così,” rispose <strong>Harry</strong>, “sia Ron che Hermione sono<br />

coin<strong>volti</strong> e verranno con me.”<br />

“Puoi confidarmi di che missione si tratta?”<br />

255


256<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

<strong>Harry</strong> scrutò <strong>il</strong> suo viso segnato prematuramente,<br />

incorniciato da una massa di folti capelli che ingrigivano<br />

velocemente. Avrebbe voluto potergli rispondere in<br />

maniera diversa.<br />

“Non posso Remus, mi dispiace. Se S<strong>il</strong>ente non te ne<br />

ha parlato, non credo di poterlo fare io.”<br />

“Sapevo che lo avresti detto,” lo rassicurò Lupin<br />

deluso. “Ma potrei comunque esserti ut<strong>il</strong>e. Sai bene cosa<br />

sono e cosa sono in grado di fare. Potrei venire con voi e<br />

proteggervi. Non avresti bisogno di dirmi esattamente a<br />

cosa <strong>and</strong>iamo incontro.”<br />

<strong>Harry</strong> esitò. Era un’offerta molto allettante, anche se<br />

non riusciva ad immaginare come sarebbe stato possib<strong>il</strong>e<br />

tenere Lupin all'oscuro <strong>della</strong> loro missione se fosse stato<br />

con loro tutto <strong>il</strong> tempo.<br />

Hermione, comunque, sembrava perplessa.<br />

“E Tonks?” chiese.<br />

“Cosa vuoi dire?” disse Lupin.<br />

“Beh,” cominciò Hermione aggrott<strong>and</strong>o le sopracciglia,<br />

“siete sposati! Come si sentirebbe se tu venissi via<br />

con noi?”<br />

“Tonks sarebbe perfettamente al sicuro,” le rispose<br />

Lupin, “resterà a casa dei suoi genitori.”<br />

C’era un non so che di strano nel suo tono, era quasi<br />

indifferente. E qualcosa non quadrava nell’idea che Tonks<br />

restasse nascosta a casa dei suoi. Era un membro<br />

dell’Ordine, dopo tutto, e per quanto <strong>Harry</strong> ne sapesse, lei<br />

avrebbe preferito essere coinvolta nel pieno dell’azione.<br />

“Remus,” fece Hermione preoccupata, “va tutto<br />

bene… voglio dire… tra te e…”<br />

“È tutto a posto, grazie,” disse Lupin con intenzione.


J. K. Rowling<br />

Hermione arrossì. Ci fu un’altra pausa, piena di disagio<br />

e di imbarazzo, poi Lupin disse con l'aria di chi si sta<br />

sforz<strong>and</strong>o di comunicare qualcosa di spiacevole: “Tonks<br />

avrà un bambino.”<br />

“Oh, é meraviglioso!” gridò Hermione.<br />

“Fantastico!” aggiunse Ron entusiasta.<br />

“Congratulazioni,” disse <strong>Harry</strong>.<br />

Lupin fece un sorriso di circostanza che pareva più un<br />

ghigno, poi aggiunse, “Allora… accetti la mia offerta? Il<br />

trio diventerà un quartetto? Non posso credere che S<strong>il</strong>ente<br />

avrebbe disapprovato, dopo tutto è stato lui ad assumermi<br />

come tuo insegnante di Difesa Contro le Arti Oscure. E<br />

devo avvertirti che sono convinto che dovremo affrontare<br />

una magia che molti di noi non hanno mai conosciuto, o<br />

persino immaginato.”<br />

Ron e Hermione guardarono <strong>Harry</strong>.<br />

“Solo… solo per capire,” disse lui. “Vuoi lasciare<br />

Tonks a casa dei suoi genitori e venire via con noi?”<br />

“Sarà al sicuro lì, loro si prenderanno cura di lei,”<br />

disse Lupin. Aveva parlato in un tono definitivo che<br />

rasentava l’indifferenza. “<strong>Harry</strong>, sono certo che James<br />

avrebbe voluto che io restassi accanto a te.”<br />

“Bene,” replicò <strong>Harry</strong> lentamente, “io non ne sono<br />

così certo. In realtà, sono piuttosto sicuro che mio padre<br />

avrebbe voluto sapere per quale diavolo di motivo non<br />

resti con <strong>il</strong> tuo, di figlio.”<br />

Lupin sbiancò. Era come se la temperatura <strong>della</strong><br />

stanza fosse calata di almeno dieci gradi. Ron continuava<br />

a passare in rassegna ogni oggetto nella stanza come se gli<br />

avessero imposto di memorizzarli tutti, lo sguardo di<br />

Hermione invece correva da <strong>Harry</strong> a Lupin e viceversa.<br />

257


258<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Tu non capisci,” fu Lupin a parlare per primo.<br />

“Allora spiegami,” lo sfidò <strong>Harry</strong>.<br />

Lupin deglutì.<br />

“Io… ho commesso un gravissimo errore a sposare<br />

Tonks. Ho agito contro ogni buon senso e me ne sono<br />

pentito subito.”<br />

“Capisco,” disse <strong>Harry</strong>, “così quello che vuoi fare è<br />

mollare lei e <strong>il</strong> bambino e scappare via con noi?”<br />

Lupin si alzò di scatto. La sua sedia cadde all’indietro<br />

e lui posò su di loro uno sguardo talmente feroce che, per<br />

la prima volta, <strong>Harry</strong> vide chiaramente l'ombra del lupo<br />

sopra <strong>il</strong> suo volto umano.<br />

“Non capisci quello che ho fatto, a mia moglie e a<br />

questo bambino che non è ancora nato? Non avrei mai<br />

dovuto sposarla, l'ho condannata ad essere<br />

un’emarginata!”<br />

Allontanò con un calcio la sedia che aveva rovesciato.<br />

“Tu mi hai sempre e solo visto all’interno dell’Ordine,<br />

o ad Hogwarts sotto la protezione di S<strong>il</strong>ente! Non sai<br />

come la maggior parte del mondo <strong>della</strong> magia vede quelli<br />

come me! Una volta venuti a sapere <strong>della</strong> mia disgrazia,<br />

riescono a mala pena a rivolgermi la parola! Non ti rendi<br />

conto di cosa ho fatto? Persino la sua famiglia è disgustata<br />

dal nostro matrimonio. Quali genitori vorrebbero che la<br />

loro unica figlia sposasse un licantropo? E <strong>il</strong> bambino… <strong>il</strong><br />

bambino…”<br />

Lupin si strappava i capelli a ciuffi, era sconvolto.<br />

“Quelli come me normalmente non si riproducono!<br />

Sarà uguale a me, ne sono convinto… come posso perdonarmi,<br />

qu<strong>and</strong>o ho rischiato consapevolmente di<br />

trasmettere la mia condizione a un bambino innocente? E


J. K. Rowling<br />

se, per un miracolo, lui non fosse come me, allora starà<br />

meglio, cento volte meglio, senza di me, senza un padre<br />

del quale si dovrà vergognare per sempre!”<br />

“Remus!” sussurrò Hermione con gli occhi colmi di<br />

lacrime. “Non dire così… come potrebbe, qualunque<br />

bambino, vergognarsi di te?”<br />

“Oh, non so, Hermione,” si intromise <strong>Harry</strong>. “Io mi<br />

vergognerei di lui.”<br />

<strong>Harry</strong> non sapeva da dove gli venisse tutta quella<br />

rabbia, ma lo aveva spinto ad alzarsi anche lui in piedi.<br />

Lupin lo guardò come se <strong>Harry</strong> l’avesse appena colpito.<br />

“Se <strong>il</strong> nuovo regime pensa che i Figli di Babbani siano<br />

un male,” continuò <strong>Harry</strong>, “cosa faranno ad un mezzo<br />

licantropo <strong>il</strong> cui padre fa parte dell'Ordine? Mio padre è<br />

morto cerc<strong>and</strong>o di proteggere me e mia madre, e tu ritieni<br />

che lui ti direbbe di abb<strong>and</strong>onare tuo figlio per<br />

avventurarti con noi in questa impresa?”<br />

“Come… come osi?” si indignò Lupin. “Questo non<br />

ha niente a che fare con <strong>il</strong> desiderio di… di pericolo o di<br />

gloria personale… come osi suggerire una sim<strong>il</strong>e…”<br />

“Io penso che tu ti senta un temerario,” lo provocò<br />

<strong>Harry</strong>, “vuoi indossare i panni di Sirius…”<br />

“<strong>Harry</strong>, no!” lo implorò Hermione, ma lui continuò a<br />

fissare <strong>il</strong> viso livido di Lupin.<br />

“Non l’avrei mai creduto,” continuò <strong>Harry</strong>, “L’uomo<br />

che mi ha insegnato a combattere i Dissennatori... un<br />

codardo.”<br />

Lupin estrasse la bacchetta così in fretta che <strong>Harry</strong><br />

riuscì appena a raggiungere la sua. Ci fu un rumore<br />

violento ed <strong>Harry</strong> si sentì scagliare all’indietro come<br />

colpito da un pugno. Mentre sbatteva sul muro <strong>della</strong><br />

259


260<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

cucina e scivolava sul pavimento, intravide l’estremità del<br />

mantello di Lupin che scompariva dietro la porta.<br />

“Remus, Remus, torna indietro!” gridò Hermione, ma<br />

Lupin non le rispose. Un attimo dopo udirono sbattere la<br />

porta.<br />

“<strong>Harry</strong>!” gemette Hermione. “Come hai potuto?”<br />

“È stato fac<strong>il</strong>e,” disse <strong>Harry</strong>. Si rialzò, poteva sentire<br />

un bernoccolo gonfiarsi lì dove la sua testa aveva colpito <strong>il</strong><br />

muro. Era ancora talmente pieno di rabbia che tremava.<br />

“Non guardarmi in quel modo” si rivolse in tono brusco<br />

ad Hermione.<br />

“Non prendertela con lei!” ringhiò Ron.<br />

“No… no, non dobbiamo litigare!” disse Hermione<br />

frapponendosi tra loro <strong>due</strong>.<br />

“Non avresti dovuto dire quelle cose a Lupin,” disse<br />

Ron ad <strong>Harry</strong>.<br />

“Se lo meritava,” gli rispose lui.<br />

Immagini frammentate gli si rincorrevano nella mente.<br />

Sirius che cadeva attraverso <strong>il</strong> velo, S<strong>il</strong>ente sospeso,<br />

distrutto, a mezz’aria, un lampo di luce verde e la voce di<br />

sua madre che implorava pietà. . .<br />

“I genitori,” spiegò <strong>Harry</strong>, “non dovrebbero mai<br />

lasciare i loro figli… a meno che non siano obbligati.”<br />

“<strong>Harry</strong>…” disse Hermione tendendogli una mano<br />

consolatrice, ma lui la ignorò e si allontanò, gli occhi fissi<br />

sul fuoco che lei aveva fatto apparire. Una volta aveva<br />

usato quel caminetto proprio per parlare con Lupin,<br />

qu<strong>and</strong>o cercava di essere rassicurato su James, e Lupin lo<br />

aveva consolato.<br />

Adesso <strong>il</strong> suo viso esangue e torturato sembrava<br />

galleggiare nell’aria di fronte a lui. Provò una sgradevole


J. K. Rowling<br />

ondata di rimorso. Né Ron né Hermione dissero nulla, ma<br />

<strong>Harry</strong> era certo che, alle sue spalle, si stessero guard<strong>and</strong>o,<br />

comunic<strong>and</strong>o in s<strong>il</strong>enzio.<br />

Si voltò di scatto e li colse nell’atto di distogliere in<br />

fretta lo sguardo l’uno dall’altra.<br />

“So che non avrei dovuto dargli del codardo.”<br />

“Infatti, non avresti dovuto,” disse subito Ron.<br />

“Ma si comporta come se lo fosse.”<br />

“Nonostante ciò…” disse Hermione.<br />

“Lo so,” le rispose <strong>Harry</strong>. “Ma se questo lo farà<br />

tornare da Tonks, ne sarà valsa la pena, no?”<br />

Non riusciva a dissimulare <strong>il</strong> senso di colpa.<br />

Hermione sembrava comprensiva, Ron incerto.<br />

<strong>Harry</strong> abbassò lo sguardo, pens<strong>and</strong>o a suo padre.<br />

James lo avrebbe appoggiato in quello che aveva detto a<br />

Lupin, o sarebbe stato arrabbiato per come suo figlio<br />

aveva trattato <strong>il</strong> suo vecchio amico?<br />

La cucina s<strong>il</strong>enziosa sembrava echeggiare ancora<br />

dello shock del precedente scontro e dei rimproveri non<br />

detti di Ron ed Hermione. La Gazzetta del Profeta che<br />

Lupin aveva portato, giaceva ancora sul tavolo, la foto di<br />

<strong>Harry</strong> che fissava <strong>il</strong> soffitto dalla prima pagina. <strong>Harry</strong><br />

<strong>and</strong>ò al tavolo e si sedette, aprì <strong>il</strong> giornale a caso e fece<br />

finta di leggere. Non riusciva a capire le parole. Aveva la<br />

mente ancora piena dello scontro con Lupin. Era certo che<br />

Ron ed Hermione avessero ricominciato a comunicare in<br />

s<strong>il</strong>enzio nascosti dietro la Gazzetta. Voltò pagina<br />

rumorosamente e <strong>il</strong> nome di S<strong>il</strong>ente gli balzò agli occhi.<br />

Gli ci vollero alcuni istanti per capire <strong>il</strong> senso <strong>della</strong> fotografia,<br />

che raffigurava una famiglia. Sotto la foto, le<br />

parole: La Famiglia S<strong>il</strong>ente, da sinistra a destra: Albus;<br />

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262<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Percival con in braccio la piccola Ariana; Kendra e<br />

Aberforth.<br />

Affascinato, <strong>Harry</strong> esaminò la foto con cura. Il padre<br />

di S<strong>il</strong>ente, Percival, era un bell’uomo con <strong>due</strong> occhi che<br />

sembravano scint<strong>il</strong>lare persino in questa vecchia immagine<br />

sbiadita. La piccola Ariana era appena più gr<strong>and</strong>e di<br />

una pagnotta e quasi altrettanto anonima. La madre,<br />

Kendra, aveva i capelli neri e lucidi raccolti in un alto<br />

chignon. I tratti del viso sembravano scolpiti. Nonostante<br />

indossasse un lungo abito di seta dal collo alto, <strong>Harry</strong><br />

pensò ai nativi Americani mentre studiava i suoi occhi<br />

scuri, gli zigomi alti ed <strong>il</strong> naso dritto. Albus e Aberforth<br />

indossavano giacche uguali col colletto di pizzo ed<br />

avevano entrambi i capelli lunghi fino alle spalle. Albus<br />

sembrava molto più gr<strong>and</strong>e del fratello, ma i <strong>due</strong> ragazzi si<br />

somigliavano moltissimo, per <strong>il</strong> resto, dal momento che<br />

all’epoca <strong>il</strong> naso di Albus non era ancora stato rotto e lui<br />

non aveva ancora cominciato a portare gli occhiali.<br />

Sembrava una famiglia felice e normale quella che<br />

sorrideva serenamente dal giornale. Il braccio <strong>della</strong><br />

piccola Ariana si muoveva incerto fuori dallo scialle in cui<br />

era avvolta. <strong>Harry</strong> guardò sopra la foto e vide <strong>il</strong> titolo:<br />

UN ESTRATTO ESCLUSIVO DALL’IMMINENTE<br />

BIOGRAFIA DI ALBUS SILENTE<br />

di Rita Skeeter<br />

Pens<strong>and</strong>o che, tanto, peggio di così non avrebbe<br />

potuto sentirsi, <strong>Harry</strong> cominciò a leggere.


J. K. Rowling<br />

Fiera e orgogliosa com’era, Kendra S<strong>il</strong>ente<br />

non avrebbe mai potuto sopportare di restare a<br />

Mould-on-<strong>the</strong>-Wold dopo che la notizia<br />

dell’arresto del marito Percival e <strong>della</strong> sua reclusione<br />

ad Azkaban si era sparsa. Decise quindi di<br />

sradicare da lì l’intera famiglia e trasferirsi a<br />

Godric’s Hollow, <strong>il</strong> v<strong>il</strong>laggio che, in seguito,<br />

sarebbe diventato famoso come <strong>il</strong> luogo in cui<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> riuscì a sfuggire in modo rocambolesco<br />

dalle grinfie di Voi-Sapete-Chi.<br />

Esattamente come Mould-on-<strong>the</strong>-Wold,<br />

Godric’s Hollow è patria di un gran numero di<br />

antiche famiglie di Maghi, ma dato che Kendra non<br />

conosceva nessuna di queste, le sarebbe stata<br />

risparmiata la curiosità riguardo al crimine del<br />

marito che aveva dovuto sopportare nel vecchio<br />

v<strong>il</strong>laggio. Rifiut<strong>and</strong>o gli approcci amichevoli dei<br />

suoi nuovi vicini, si assicurò rapidamente che la<br />

sua famiglia fosse lasciata in pace.<br />

“Mi chiuse la porta in faccia qu<strong>and</strong>o <strong>and</strong>ai a<br />

darle <strong>il</strong> benvenuto con un’infornata di Polentine<br />

fatte in casa,” racconta Bath<strong>il</strong>da Bath. “Il primo<br />

anno non vidi che i <strong>due</strong> ragazzi. Non avrei mai<br />

saputo che c’era anche una figlia, se una notte non<br />

mi fossi messa a raccogliere Piangentine sotto la<br />

luna, circa un anno dopo che si erano trasferiti. Fu<br />

così che vidi Kendra accompagnare Ariana fuori in<br />

giardino. Le fece fare <strong>il</strong> giro del prato una volta,<br />

tenendola sempre ben stretta vicino a lei, poi la<br />

fece rientrare. Non sapevo cosa pensare.”<br />

Pare proprio che Kendra abbia considerato che<br />

<strong>il</strong> trasferimento a Godric’s Hollow fosse<br />

l’occasione perfetta per nascondere Ariana una<br />

263


264<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

volta per tutte, una cosa che probab<strong>il</strong>mente meditava<br />

da anni. Tempismo perfetto: Ariana aveva<br />

appena sette anni qu<strong>and</strong>o scomparve, e sette anni è<br />

<strong>il</strong> limite entro <strong>il</strong> quale, la maggior parte degli<br />

esperti concorda, la magia si rivela se è presente.<br />

Nessuno ancora in <strong>vita</strong> ricorda che Ariana avesse<br />

mai mostrato <strong>il</strong> più piccolo segno di talento<br />

magico. Sembra chiaro, quindi, che Kendra abbia<br />

deciso di nascondere l'esistenza <strong>della</strong> figlia piuttosto<br />

che sopportare la vergogna di ammettere di<br />

aver generato una Magonò. Allontanarsi dagli<br />

amici e dai vicini che conoscevano Ariana le<br />

avrebbe ovviamente reso più semplice imprigionarla.<br />

Da quel momento in poi, le poche persone<br />

che erano a conoscenza dell’esistenza di Ariana<br />

avrebbero mantenuto <strong>il</strong> segreto, inclusi i <strong>due</strong><br />

fratelli che sviavano ogni dom<strong>and</strong>a scomoda con la<br />

risposta che la madre aveva loro insegnato: “Mia<br />

sorella è troppo delicata per <strong>and</strong>are a scuola.”<br />

La prossima settimana, da non perdere: Albus<br />

S<strong>il</strong>ente ad Hogwarts – Trofei e Finzioni.<br />

<strong>Harry</strong> si era sbagliato: quello che aveva letto lo aveva<br />

effettivamente fatto sentire peggio.<br />

Guardò ancora una volta la foto di quella famiglia<br />

apparentemente felice. Era tutto vero? Come poteva<br />

scoprirlo? Voleva <strong>and</strong>are a Godric’s Hollow, anche se<br />

Bath<strong>il</strong>da non sarebbe stata in grado di parlare con lui.<br />

Desiderava visitare <strong>il</strong> posto in cui lui e S<strong>il</strong>ente avevano<br />

entrambi perso quelli che amavano. Stava per abbassare <strong>il</strong><br />

giornale per chiedere a Ron ed Hermione la loro opinione<br />

qu<strong>and</strong>o un crack assordante riecheggiò per la cucina.


J. K. Rowling<br />

Per la prima volta in tre giorni, <strong>Harry</strong> aveva completamente<br />

dimenticato Kreacher. Il suo primo pensiero fu<br />

che Lupin fosse tornato nella stanza e, per una frazione di<br />

secondo, non comprese l’ammasso di braccia e gambe<br />

impegnate nella lotta che era apparso dal nulla proprio<br />

accanto alla sua sedia. Scattò in piedi qu<strong>and</strong>o Kreacher si<br />

liberò e, inchin<strong>and</strong>osi profondamente davanti ad <strong>Harry</strong>,<br />

gracchiò, “Kreacher è tornato con <strong>il</strong> ladro Mundungus<br />

Fletcher, Padrone.”<br />

Mundungus si tirò su e afferrò la bacchetta. Hermione,<br />

tuttavia, fu troppo veloce per lui.<br />

“Expelliarmus!”<br />

La bacchetta di Mundungus volò via ed Hermione<br />

l’acchiappò al volo. Lo sguardo folle, Mundungus si<br />

precipitò per le scale. Ron riuscì a placcarlo e lui rovinò<br />

sul pavimento di pietra con un rumore sordo.<br />

“Cosa…?” gridò, contorcendosi nel tentativo di liberarsi<br />

dalla presa di Ron. “Cosa ho fatto? Sguinzagliare un<br />

maledetto elfo domestico contro di me, a che gioco state<br />

gioc<strong>and</strong>o, che ho fatto, lasciami <strong>and</strong>are, lasciami <strong>and</strong>are<br />

ho detto, o…”<br />

“Non sei esattamente nella posizione di fare minacce,”<br />

disse <strong>Harry</strong>. Gettò da un lato <strong>il</strong> giornale, attraversò la<br />

cucina a gr<strong>and</strong>i passi e si inginocchiò accanto a<br />

Mundungus, che smise di dimenarsi e lo guardò atterrito.<br />

Ron si alzò, ans<strong>and</strong>o, e vide <strong>Harry</strong> puntare la bacchetta<br />

dritta sul naso di Mundungus. Questi puzzava di sudore<br />

stantio e fumo di tabacco. I capelli erano arruffati e gli<br />

abiti macchiati.<br />

“Kreacher si scusa per <strong>il</strong> ritardo nel portare <strong>il</strong> ladro,<br />

Padrone,” gracchiò l'elfo. “Fletcher sa come e<strong>vita</strong>re di<br />

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<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

essere acciuffato, ha molti nascondigli e complici.<br />

Ciononostante, Kreacher ha messo <strong>il</strong> ladro alle strette, alla<br />

fine.”<br />

“Sei stato davvero bravo, Kreacher,” lo ringraziò<br />

<strong>Harry</strong>, e l’elfo si inchinò profondamente.<br />

“Bene, abbiamo qualche dom<strong>and</strong>a da farti,” disse<br />

<strong>Harry</strong> a Mundungus, che subito si rimise a gridare: “Mi<br />

sono fatto prendere dal panico, ok? Io non ho mai voluto<br />

venirci, senza offesa amico, ma non mi sono mai offerto<br />

volontario per tirare le cuoia al posto tuo, e quello era quel<br />

maledetto Tu-Sai-Chi che mi veniva addosso vol<strong>and</strong>o,<br />

chiunque sarebbe scappato da lì. L’ho sempre detto che<br />

non volevo farlo…”<br />

“Per tua informazione nessun altro di noi si è<br />

Smaterializzato,” disse Hermione.<br />

“Ottimo, siete un branco di maledetti eroi allora, ok,<br />

ma non ho mai fatto finta di essere pronto a farmi<br />

ammazzare...”<br />

“Non ci importa perché hai abb<strong>and</strong>onato Malocchio in<br />

quel modo,” disse <strong>Harry</strong> avvicin<strong>and</strong>o ancora di più la sua<br />

bacchetta agli occhi di lui, gonfi e iniettati di sangue.<br />

“Sapevamo già che razza di inaffidab<strong>il</strong>e rifiuto tu sia.”<br />

“Bene, allora dimmi perché <strong>il</strong> tuo elfo domestico mi<br />

sta bracc<strong>and</strong>o? O è ancora per la storia dei calici? Non ce<br />

li ho più, altrimenti te li restituirei…”<br />

“Non è nemmeno per i calici, anche se ti ci stai avvicin<strong>and</strong>o,”<br />

disse <strong>Harry</strong>. “Sta zitto e ascolta.”<br />

Era una bella sensazione avere qualcosa da fare,<br />

qualcuno da cui pretendere qualche frammento di verità.<br />

La bacchetta di <strong>Harry</strong> adesso era talmente vicina al naso di


J. K. Rowling<br />

Mundungus che questi era diventato strabico per cercare<br />

di tenerla a fuoco.<br />

“Qu<strong>and</strong>o hai ripulito questa casa da ogni oggetto di<br />

valore,” cominciò <strong>Harry</strong>, ma Mundungus lo interruppe<br />

ancora.<br />

“A Sirius non gliene fregava un tubo di tutta questa<br />

immondizia...”<br />

Vi fu lo scalpiccio di piccoli passi veloci, uno<br />

scint<strong>il</strong>lio di rame, un echeggiante suono metallico e un<br />

grido di dolore. Kreacher era partito all’attacco di<br />

Mundungus e lo aveva colpito sulla testa con una casseruola.<br />

“Richiamalo, richiamalo, dovreste rinchiuderlo!” urlò<br />

Mundungus acquatt<strong>and</strong>osi mentre Kreacher alzava<br />

nuovamente la pentola dal fondo pesante.<br />

“Kreacher, no!” gridò <strong>Harry</strong>.<br />

Le braccia sott<strong>il</strong>i dell’elfo tremarono sotto <strong>il</strong> peso<br />

<strong>della</strong> casseruola, ancora sospesa in aria.<br />

“Magari solo un’ultima volta, Padrone <strong>Harry</strong>, come<br />

porta fortuna?”<br />

Ron scoppiò a ridere.<br />

“Ci serve che resti cosciente, Kreacher, se avesse<br />

bisogno di un piccolo incentivo, però, a te l’onore,” disse<br />

<strong>Harry</strong>.<br />

“Grazie tante, Padrone,” si inchinò Kreacher, poi si<br />

ritirò un po’, i gr<strong>and</strong>i occhi chiari ancora fissi su<br />

Mundungus con disgusto.<br />

“Qu<strong>and</strong>o hai spogliato questa casa di ogni oggetto di<br />

valore che hai potuto trovare,” <strong>Harry</strong> ricominciò, “hai<br />

preso un mucchio di roba dalla credenza <strong>della</strong> cucina.<br />

C’era anche un medaglione, lì.” Improvvisamente la bocca<br />

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268<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

di <strong>Harry</strong> era diventata asciutta. Percepiva anche la<br />

tensione e l’eccitazione sia di Ron che di Hermione. “Che<br />

cosa ne hai fatto?”<br />

“Perché?” chiese Mundungus. “È prezioso?”<br />

“Ce l’hai ancora tu!” gridò Hermione.<br />

“No, non ce l’ha più,” disse Ron sagacemente. “Si sta<br />

solo dom<strong>and</strong><strong>and</strong>o se non avrebbe dovuto ricavarci più<br />

soldi.”<br />

“Di più?” disse Mundungus. “Questo non sarebbe<br />

stato diffic<strong>il</strong>e… L’ho regalato, maledizione. Non ho avuto<br />

scelta.”<br />

“Che cosa vuoi dire?”<br />

“Me ne stavo a Diagon Alley a vendere la mia roba, e<br />

quella arriva e mi chiede se ho la licenza per <strong>il</strong> commercio<br />

di manufatti magici. Maledetta ficcanaso. Stava per<br />

multarmi, poi si è fissata con <strong>il</strong> medaglione, mi ha detto<br />

che se lo sarebbe preso e per quella volta mi avrebbe<br />

lasciato <strong>and</strong>are, e che ero fortunato.”<br />

“Chi era quella donna?” chiese <strong>Harry</strong>.<br />

“E che ne so, una vecchiaccia del Ministero.”<br />

Mundungus restò a riflettere per un momento, la<br />

fronte corrugata.<br />

“Piccoletta. Un fiocco in testa.”<br />

Aggrottò le sopracciglia, poi aggiunse, “Somigliava<br />

ad un rospo.”<br />

<strong>Harry</strong> lasciò cadere la bacchetta che colpì Mundungus<br />

sul naso scaric<strong>and</strong>o una serie di scint<strong>il</strong>le rosse sulle<br />

sopracciglia, che presero subito fuoco.<br />

“Aguamenti!” gridò Hermione, e un getto d’acqua fluì<br />

dalla bacchetta, inond<strong>and</strong>o Mundungus che farfugliava e<br />

tossiva.


J. K. Rowling<br />

<strong>Harry</strong> guardò in su e vide <strong>il</strong> suo stesso shock riflesso<br />

sui <strong>volti</strong> di Ron ed Hermione. Le cicatrici sul dorso <strong>della</strong><br />

sua mano destra sembrarono pizzicare di nuovo.<br />

269


270<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

CAPITOLO DODICI<br />

MAGIA È POTERE<br />

Mentre agosto scorreva lentamente, lo spiazzo d’erba<br />

incolta nel mezzo di Grimmauld Place si seccava al sole<br />

fino a diventare frag<strong>il</strong>e e marrone. Gli occupanti del<br />

numero dodici non furono mai notati da nessuno delle<br />

case circostanti, e neanche lo stesso numero dodici. I<br />

Babbani che vivevano a Grimmauld Place avevano<br />

accettato da lungo tempo <strong>il</strong> divertente errore nella numerazione<br />

che faceva sì che <strong>il</strong> numero undici si trovasse<br />

accanto al tredici.<br />

In quel momento, però, la piazzetta stava attir<strong>and</strong>o un<br />

certo numero di visitatori che sembravano trovare<br />

l'anomalia molto intrigante. Non passava giorno senza che<br />

una o <strong>due</strong> persone arrivassero a Grimmauld Place senza


J. K. Rowling<br />

altro scopo, o così sembrava, che appoggiarsi contro le<br />

inferriate di fronte ai numeri undici e tredici, guard<strong>and</strong>o<br />

fra le <strong>due</strong> case. Gli avventori non erano mai gli stessi per<br />

<strong>due</strong> giorni di seguito, anche se tutti sembravano<br />

condividere una sorta d’avversione per l’abbigliamento<br />

convenzionale. La maggior parte dei londinesi che<br />

passavano loro davanti erano abituati ai vestiti eccentrici,<br />

anche se, occasionalmente, qualcuno di loro lanciava<br />

un’occhiata alle spalle, meravigli<strong>and</strong>osi del perché<br />

qualcuno indossasse mantelli con quel caldo.<br />

Gli osservatori sembravano trarre poca soddisfazione<br />

dalla loro vig<strong>il</strong>anza. Talvolta qualcuno di loro balzava in<br />

avanti in modo concitato, come se avesse visto finalmente<br />

qualcosa d’interessante, per poi tornare indietro deluso.<br />

Il primo giorno di settembre c’era più gente del solito<br />

che s’aggirava nella piazza. Mezza dozzina di uomini in<br />

lunghi mantelli sostava s<strong>il</strong>enziosa e guardinga, fiss<strong>and</strong>o<br />

come mai prima le case undici e tredici, ma la cosa che<br />

stavano attendendo sembrava non succedere mai. Mentre<br />

calava la sera, port<strong>and</strong>o con sé, per la prima volta da<br />

settimane, una raffica inattesa di pioggia fresca, si verificò<br />

uno di quei momenti inspiegab<strong>il</strong>i nei quali sembravano<br />

aver visto qualcosa interessante.<br />

L'uomo con la faccia storta indicò qualcosa e <strong>il</strong> suo<br />

compagno più vicino, un uomo tozzo e pallido, scattò in<br />

avanti, ma un momento più tardi ritornarono tutti al loro<br />

stato di precedente inattività, con l’aria frustrata e delusa.<br />

All’interno del numero dodici, nel frattempo, <strong>Harry</strong><br />

era appena entrato nell’ingresso. Aveva quasi perso<br />

l’equ<strong>il</strong>ibrio mentre si Materializzava sul gradino superiore<br />

appena fuori <strong>della</strong> porta d’entrata e pensò che i<br />

271


272<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Mangiamorte avessero potuto scorgere per un attimo <strong>il</strong> suo<br />

gomito, momentaneamente esposto. Chiudendosi con cura<br />

<strong>il</strong> portone alle spalle, si tolse <strong>il</strong> Mantello dell’Invisib<strong>il</strong>ità,<br />

appoggi<strong>and</strong>olo sul braccio, e s’affrettò lungo <strong>il</strong> corridoio<br />

buio verso la porta che conduceva al seminterrato, una<br />

copia rubata <strong>della</strong> Gazzetta del Profeta stretta nella mano.<br />

Il solito lento sussurro: “Severus Piton?” gli venne<br />

incontro, <strong>il</strong> vento freddo lo investì e la sua lingua si<br />

arrotolò per un momento.<br />

“Non ti ho ucciso io”, disse, una volta che si era<br />

srotolata, quindi trattene <strong>il</strong> respiro mentre la polverosa<br />

figura incantata esplodeva. Attese fino a che non fu a metà<br />

delle scale che scendevano verso la cucina, fuori dalla<br />

portata d’orecchie <strong>della</strong> signora Black e dalla nube di<br />

polvere, prima di dire, “Ho delle notizie, e non vi<br />

piaceranno.”<br />

La cucina era quasi irriconoscib<strong>il</strong>e. Ogni superficie<br />

splendeva. Le pentole di rame e i tegami erano stati<br />

lucidati fino a br<strong>il</strong>lare, <strong>il</strong> ripiano del tavolo di legno<br />

br<strong>il</strong>lava, i calici e i piatti già pronti per la cena scint<strong>il</strong>lavano<br />

alla luce di un allegro fuoco ardente, sul quale<br />

bolliva un calderone. Niente nella stanza, tuttavia, era più<br />

clamorosamente inusuale dell’elfo domestico che si<br />

affrettava verso <strong>Harry</strong>, vestito in un asciugamano bianconeve,<br />

i peli dell'orecchio puliti e lanuginosi come l'ovatta,<br />

<strong>il</strong> medaglione di Regulus che gli saltellava sul petto<br />

ossuto.<br />

“Via le scarpe, prego, Padrone <strong>Harry</strong> e mani lavate<br />

prima di cena,” gracidò Kreacher, prendendo <strong>il</strong> Mantello<br />

dell’Invisib<strong>il</strong>ità e allontan<strong>and</strong>osi goffamente per appen-


J. K. Rowling<br />

derlo ad un gancio sulla parete, al lato di un certo numero<br />

di abiti vecchia maniera che erano stati lavati di recente.<br />

“Che cosa è successo?” Ron chiese apprensivo. Lui e<br />

Hermione erano riversi su un mucchio di note scritte e<br />

mappe disegnate a mano che riempivano l'estremità del<br />

lungo tavolo <strong>della</strong> cucina, ma ora guardavano <strong>Harry</strong>,<br />

mentre avanzava verso di loro e gettava <strong>il</strong> giornale sopra<br />

le pergamene sparse.<br />

Una gr<strong>and</strong>e foto di un viso conosciuto, dal naso<br />

adunco e dai capelli neri, li fissava, sotto a un titolo a tutta<br />

pagina che recitava:<br />

SEVERUS PITON NOMINATO PRESIDE DI<br />

HOGWARTS<br />

“No!” dissero Ron e Hermione ad alta voce.<br />

Hermione fu più rapida, agguantò <strong>il</strong> giornale e<br />

cominciò a leggere l’articolo ad alta voce.<br />

“«Severus Piton, per lungo tempo insegnante di<br />

Pozioni alla scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts,<br />

oggi è stato nominato Preside, <strong>il</strong> più importante dei vari<br />

cambiamenti nel corpo docente nell’antica scuola. A<br />

seguito delle dimissioni <strong>della</strong> precedente insegnante di<br />

Babbanologia, Alecto Carrow ne occuperà <strong>il</strong> posto,<br />

mentre suo fratello, Amycus, ricoprirà la carica di<br />

professore di Difesa contro le Arti Oscure.<br />

“Accolgo con favore l’opportunità di accrescere le<br />

nostre più raffinate tradizioni e valori magici…»come<br />

commettere un omicidio e tagliare le orecchie alla gente,<br />

suppongo! Piton, Preside! Piton nello studio di S<strong>il</strong>ente…<br />

per le braghe di Merlino!” str<strong>il</strong>lò, facendo sobbalzare sia<br />

273


274<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Ron che <strong>Harry</strong>. Saltò su dal tavolo e sfrecciò fuori <strong>della</strong><br />

stanza, grid<strong>and</strong>o mentre usciva, “sarò di ritorno in un<br />

minuto!”<br />

“Per le braghe di Merlino?” ripeté Ron, con aria divertita.<br />

“Dev’essere davvero preoccupata.”<br />

Prese <strong>il</strong> giornale e lesse con attenzione l’articolo che<br />

parlava di Piton.<br />

“Gli altri insegnanti non lo accetteranno. La<br />

McGranitt, Vitious e la Sprite conoscono la verità, sanno<br />

in che modo è morto S<strong>il</strong>ente. Non accetteranno Piton<br />

come Preside. E poi chi sono questi Carrow?”<br />

“Mangiamorte,” disse <strong>Harry</strong>. “Ci sono delle loro foto<br />

all'interno. Erano in cima alla torre qu<strong>and</strong>o Piton ha ucciso<br />

S<strong>il</strong>ente, così ora tutti gli amici sono riuniti. E…” continuò<br />

amaramente <strong>Harry</strong>, avvicin<strong>and</strong>osi una sedia, “…io non<br />

penso che gli insegnanti abbiano altra scelta se non<br />

rimanere. Se <strong>il</strong> Ministero e Voldemort appoggiano Piton,<br />

sarà una scelta fra rimanere ed insegnare o un po’di<br />

piacevoli anni ad Azkaban… e questo se sono fortunati.<br />

Suppongo rimarranno per tentare di proteggere gli<br />

studenti.”<br />

Kreacher arrivò indaffarato verso <strong>il</strong> tavolo con una<br />

gr<strong>and</strong>e zuppiera tra le mani e versò la minestra nelle<br />

ciotole pulite, fischi<strong>and</strong>o fra i denti.<br />

“Grazie, Kreacher,” disse <strong>Harry</strong>, sfogli<strong>and</strong>o <strong>il</strong> Profeta<br />

per non dover guardare la faccia di Piton. “Bene, almeno<br />

sappiamo esattamente dov’è Piton in questo momento.”<br />

Iniziò a mangiare qualche cucchiaiata di minestra. La<br />

qualità <strong>della</strong> cucina di Kreacher era migliorata in modo<br />

sensazionale da qu<strong>and</strong>o gli era stato dato <strong>il</strong> medaglione di


J. K. Rowling<br />

Regulus. L'odierna zuppa di cipolle alla francese era la più<br />

buona che <strong>Harry</strong> avesse mai assaggiato.<br />

“Ci sono ancora un bel po’ di Mangiamorte che<br />

controllano la casa,” disse a Ron mentre mangiava, “più<br />

del solito. È come se sperassero di vederci uscire fuori<br />

trasport<strong>and</strong>o i bauli scolastici diretti all’espresso per<br />

Hogwarts.”<br />

Ron gettò uno sguardo all’orologio.<br />

“È tutto <strong>il</strong> giorno che ci sto pens<strong>and</strong>o. È partito quasi<br />

sei ore fa. Strano, non esserci, non è vero?”<br />

Nella mente, <strong>Harry</strong> sembrò rivedere <strong>il</strong> vapore <strong>della</strong><br />

locomotiva scarlatta che lui e Ron avevano seguito una<br />

volta dall’alto, vol<strong>and</strong>o fra i campi e le colline, un<br />

serpeggiante bruco rosso. Era sicuro che Ginny, Nev<strong>il</strong>le e<br />

Luna, in questo momento, fossero seduti insieme, forse<br />

chiedendosi dove fossero lui, Ron ed Hermione o dibattendo<br />

su come meglio insidiare <strong>il</strong> nuovo regime di Piton.<br />

“Mi hanno quasi visto mentre rientravo, proprio<br />

adesso,” disse <strong>Harry</strong>, “Sono atterrato male sul gradino<br />

superiore e <strong>il</strong> mantello è scivolato.”<br />

“Io lo faccio tutte le volte. Oh, eccola,” aggiunse Ron,<br />

gir<strong>and</strong>osi sulla sedia per guardare Hermione rientrare in<br />

cucina. “Per <strong>il</strong> gonfiore nelle braghe di Merlino, cos’è<br />

quello?”<br />

“Mi sono ricordata di questo,” sbuffò Hermione.<br />

Trasportava un largo quadro incorniciato che appoggiò<br />

momentaneamente sul pavimento, prima di prendere la<br />

piccola borsa di perline dalla cassettiera <strong>della</strong> cucina.<br />

Spalancatola, iniziò a spingere <strong>il</strong> quadro all’interno e,<br />

malgrado questo fosse vistosamente troppo gr<strong>and</strong>e per<br />

entrare nella borsetta, dopo pochi secondi svanì, come<br />

275


276<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

avevano fatto tanti altri oggetti, nelle capaci profondità<br />

<strong>della</strong> borsa.<br />

“Phineas Nigellus,” spiegò Hermione mentre gettava<br />

la borsa sul tavolo <strong>della</strong> cucina con <strong>il</strong> solito fracasso<br />

risonante.<br />

“Scusa?” disse Ron, ma <strong>Harry</strong> capì al volo. L'immagine<br />

dipinta di Phineas Nigellus Black era in grado di<br />

viaggiare velocemente fra <strong>il</strong> suo ritratto di Grimmauld<br />

Place e quello che era appeso nell'ufficio del Preside a<br />

Hogwarts. Proprio la stanza circolare <strong>della</strong> torre superiore<br />

in cui certamente Piton era seduto in quel momento, in<br />

trionfante possesso <strong>della</strong> collezione dei magici, frag<strong>il</strong>i<br />

strumenti d'argento di S<strong>il</strong>ente, del Pensatoio di pietra, del<br />

Cappello Parlante e, se non era stata spostata altrove, <strong>della</strong><br />

spada di Grifondoro.<br />

“Piton potrebbe spedire Phineas Nigellus a dare uno<br />

sguardo all'interno di questa casa,” spiegò Hermione a<br />

Ron mentre riprendeva <strong>il</strong> suo posto. “Lascia che ci provi<br />

ora, tutto ciò che Phineas Nigellus sarà in grado vedere è<br />

l’interno <strong>della</strong> mia borsa.”<br />

“Bella pensata!” disse Ron, che sembrava impressionato.<br />

“Grazie,” sorrise Hermione, avvicin<strong>and</strong>osi la zuppa,<br />

“<strong>Harry</strong>, allora, cosa altro è successo oggi?”<br />

“Niente,” disse <strong>Harry</strong>. “Ho controllato l’entrata del<br />

Ministero per sette ore. Di lei nessun segno. Ho visto tuo<br />

padre, Ron. Sembra stare bene.”<br />

Ron annuì col capo <strong>il</strong> suo apprezzamento a questa<br />

notizia. Avevano concordato che era troppo pericoloso<br />

provare a comunicare con <strong>il</strong> sig. Weasley mentre entrava o<br />

usciva dal Ministero, in quanto sempre circondato da altri


J. K. Rowling<br />

impiegati ministeriali. Era rassicurante dargli un’occhiata,<br />

tuttavia, anche se lo si vedeva molto teso ed ansioso.<br />

“Papà ci ha sempre detto che la maggior parte <strong>della</strong><br />

gente del Ministero usa la Metropolvere per <strong>and</strong>are al<br />

lavoro,” disse Ron. “Ecco perché non abbiamo visto la<br />

Umbridge, non camminerebbe mai, pensa d’essere troppo<br />

importante.”<br />

“E che mi dici di quella strana strega anziana e quel<br />

piccolo mago in abiti blu scuro?” chiese Hermione.<br />

“Oh sì, <strong>il</strong> tipo <strong>della</strong> Manutenzione Magica,” disse<br />

Ron.<br />

“Come sai che lavora alla Manutenzione Magica?”<br />

chiese Hermione, <strong>il</strong> cucchiaio <strong>della</strong> zuppa sospeso a<br />

mezz’aria.<br />

“Papà ha detto che tutti quelli <strong>della</strong> Manutenzione<br />

Magica vestono con abiti blu scuro.”<br />

“Non ce l’hai mai detto, però!”<br />

Hermione fece cadere <strong>il</strong> suo cucchiaio e tirò verso di<br />

sé <strong>il</strong> fascio di schemi e annotazioni che lei e Ron stavano<br />

esamin<strong>and</strong>o qu<strong>and</strong>o <strong>Harry</strong> era entrato in cucina. “Non c’è<br />

niente qui su abiti blu scuro, niente!” disse, sfogli<strong>and</strong>o<br />

febbr<strong>il</strong>mente tra le carte.<br />

“Beh, ma è davvero tanto importante?”<br />

“Ron, tutto è importante! Dal momento che loro non<br />

possono che essere in allerta per eventuali intrusi, se<br />

vogliamo entrare nel Ministero senza farci scoprire, ogni<br />

minimo dettaglio è importante! Ne abbiamo già parlato un<br />

sacco di volte, voglio dire, qual è lo scopo di tutti questi<br />

viaggi di ricognizione se non ti degni nemmeno di<br />

dirci…”<br />

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278<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Accidenti, Hermione, ho dimenticato una piccola<br />

cosa…”<br />

“Lo capisci, non è vero, che per noi non c’è probab<strong>il</strong>mente<br />

posto più pericoloso al mondo, adesso, del<br />

Ministero <strong>della</strong>…”<br />

“Penso che dovremmo farlo domani,” disse <strong>Harry</strong>.<br />

Hermione si bloccò di colpo, rimanendo a bocca<br />

aperta. Ron quasi si strozzò con la sua zuppa.<br />

“Domani?” ripeté Hermione. “Stai dicendo sul serio,<br />

<strong>Harry</strong>?”<br />

“Sì,” disse <strong>Harry</strong>. “Non penso che potremmo mai<br />

essere più preparati di quanto siamo ora, anche se ci<br />

nascondessimo intorno all'entrata del Ministero per un<br />

altro mese. Più perdiamo tempo, più lontano potrebbe<br />

essere quel medaglione. C’è già una buona probab<strong>il</strong>ità che<br />

la Umbridge lo abbia gettato via. Quel coso non si apre.”<br />

“A meno che,” disse Ron, “non abbia trovato un modo<br />

per aprirlo ed ora sia posseduta.”<br />

“Non farebbe alcuna differenza per lei, era molto<br />

malvagia anche prima,” <strong>Harry</strong> alzò le spalle.<br />

Hermione si stava mordendo <strong>il</strong> labbro, immersa nei<br />

pensieri.<br />

“Conosciamo le cose importanti,” proseguì <strong>Harry</strong>,<br />

rivolgendosi a Hermione. “Sappiamo che hanno bloccato<br />

la Materializzazione dentro e fuori del Ministero.<br />

Sappiamo che ora, soltanto ai membri più anziani del<br />

Ministero è permesso collegare le loro case con la<br />

Metropolvere, perché Ron ha sentito quei <strong>due</strong> Indicib<strong>il</strong>i<br />

protestare a questo proposito. Sappiamo approssimativamente<br />

dov’è l'ufficio <strong>della</strong> Umbridge, a causa di ciò che<br />

hai sentito dire dal tizio barbuto al suo compagno…”


J. K. Rowling<br />

“«Sarò su al primo livello, Dolores vuole vedermi»”<br />

recitò immediatamente Hermione.<br />

“Esattamente,” disse <strong>Harry</strong>. “E sappiamo che per<br />

entrare sono necessarie quelle strane monete o gettoni o<br />

qualunque cosa siano, perché io ho visto quella strega<br />

prenderne in prestito uno dal suo amico…”<br />

“Ma noi non ne abbiamo!”<br />

“Se <strong>il</strong> piano funziona, li avremo,” continuò <strong>Harry</strong><br />

tranqu<strong>il</strong>lamente.<br />

“Non so, <strong>Harry</strong>, non lo so... c’è un mucchio terrib<strong>il</strong>e di<br />

cose che potrebbero <strong>and</strong>are male, si basa così tanto sulla<br />

casualità...”<br />

“Sarebbe così anche se passassimo altri tre mesi a<br />

prepararci,” disse <strong>Harry</strong>. “È tempo di agire.”<br />

Poteva vedere, dalle loro facce, che Hermione e Ron<br />

erano spaventati. Lui stesso non era particolarmente<br />

fiducioso, ma era sicuro che era giunto <strong>il</strong> momento di<br />

mettere in atto <strong>il</strong> loro piano.<br />

Avevano passato le quattro settimane precedenti<br />

indoss<strong>and</strong>o a turno <strong>il</strong> Mantello dell’Invisib<strong>il</strong>ità e spi<strong>and</strong>o<br />

l'entrata principale del Ministero, che Ron, grazie al sig.<br />

Weasley, conosceva fin dall'infanzia. Avevano pedinato<br />

gli addetti del Ministero mentre entravano, avevano<br />

ascoltato di nascosto le loro conversazioni ed avevano<br />

imparato, tramite un’attenta osservazione, su chi di loro si<br />

poteva fare affidamento che apparissero, soli, ogni giorno<br />

alla stessa ora. Occasionalmente, c’era stata la possib<strong>il</strong>ità<br />

di sottrarre una Gazzetta del Profeta dalla borsa di<br />

qualcuno. Lentamente avevano sv<strong>il</strong>uppato schemi e<br />

annotazioni sommarie, ora imp<strong>il</strong>ati davanti a Hermione.<br />

279


280<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Va bene,” disse lentamente Ron, “diciamo che<br />

<strong>and</strong>iamo domani… Penso dovremmo essere solo io ed<br />

<strong>Harry</strong>.”<br />

“Oh, non ricominciare di nuovo!” sospirò Hermione.<br />

“Pensavo lo avessimo già deciso.”<br />

“Una cosa è girare intorno all’entrata sotto <strong>il</strong><br />

Mantello, ma questo è diverso, Hermione.” Ron puntò <strong>il</strong><br />

dito sulla copia <strong>della</strong> Gazzetta del Profeta con la data di<br />

dieci giorni prima. “Tu sei sulla lista dei Mezzosangue che<br />

non si sono presentati per l’interrogatorio!”<br />

“E si suppone tu stia morendo di Spruzzolosi alla<br />

Tana! Se c’è qualcuno che non dovrebbe <strong>and</strong>are, è <strong>Harry</strong>,<br />

ha una taglia di diecim<strong>il</strong>a Galeoni sulla sua testa…”<br />

“Bene, rimarrò qui,” disse <strong>Harry</strong>. “Fatemi sapere se<br />

riuscirete mai a sconfiggere Voldemort, va bene?”<br />

Mentre Ron e Hermione ridevano, un dolore improvviso<br />

attraversò la cicatrice sulla fronte di <strong>Harry</strong>. La sua<br />

mano scattò su di essa. Vide gli occhi di Hermione<br />

stringersi e provò a far passare inosservato <strong>il</strong> movimento<br />

spost<strong>and</strong>osi i capelli dagli occhi.<br />

“Bene, se <strong>and</strong>iamo tutti e tre, dovremo<br />

Smaterializzarci separatamente,” stava dicendo Ron. “Non<br />

possiamo più inf<strong>il</strong>arci tutti sotto <strong>il</strong> mantello.”<br />

La cicatrice di <strong>Harry</strong> stava divent<strong>and</strong>o sempre più<br />

dolorante. Si alzò in piedi. Immediatamente, venne avanti<br />

Kreacher. “Il padrone non ha finito la sua minestra, <strong>il</strong><br />

padrone preferisce dello stufato saporito, oppure la torta di<br />

melassa <strong>della</strong> quale <strong>il</strong> padrone è così goloso?”<br />

“Grazie, Kreacher, ma ritorno tra un minuto… ehm…<br />

bagno.”


J. K. Rowling<br />

Consapevole che Hermione lo stava guard<strong>and</strong>o<br />

sospettosamente, <strong>Harry</strong> corse su per le scale verso <strong>il</strong><br />

corridoio e poi al primo piano, dove si precipitò nel bagno<br />

e sprangò la porta. Lament<strong>and</strong>osi per <strong>il</strong> dolore, crollò<br />

sopra <strong>il</strong> lav<strong>and</strong>ino nero con i rubinetti a forma di serpenti<br />

dalla bocca aperta e chiuse gli occhi...<br />

Planava lungo una via buia. Le costruzioni intorno<br />

avevano alti frontoni di legno.<br />

Assomigliavano a delle case di pan di zenzero.<br />

S’avvicinò ad una di quelle, poi vide <strong>il</strong> pallore <strong>della</strong> sua<br />

stessa mano dalle lunghe dita contro la porta. Bussò.<br />

Sentiva salire l’eccitazione...<br />

La porta si aprì. Si trovò davanti una donna sorridente.<br />

Il suo viso cambiò mentre esaminava la faccia di <strong>Harry</strong>, la<br />

gioia se ne <strong>and</strong>ò, sostituita dal terrore...<br />

“Gregorovitch?” disse una voce acuta e fredda.<br />

Lei scosse la testa. Stava cerc<strong>and</strong>o di chiudere la<br />

porta. Una mano bianca la tenne ferma, impedendole di<br />

chiuderlo fuori…<br />

“Voglio Gregorovitch.”<br />

“Er wohnt hier nicht mehr!” gridò lei, scuotendo la<br />

testa, “Lui no vive qui! Lui no vive qui! Io conosco no<br />

lui!”<br />

Abb<strong>and</strong>on<strong>and</strong>o <strong>il</strong> tentativo di chiudere la porta,<br />

cominciò ad indietreggiare nel buio corridoio, <strong>Harry</strong> la<br />

seguì, scivol<strong>and</strong>o verso di lei, e la sua mano dalle lunghe<br />

dita aveva estratto la bacchetta.<br />

“Dov’è?<br />

“Das weiss ich nicht! Egli muovere! Io non so! Io non<br />

so!”<br />

281


282<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Sollevò la bacchetta. Lei urlò. Due bambini entrarono<br />

nel corridoio correndo. Lei provò a fargli da scudo con le<br />

braccia. Ci fu un bagliore di luce verde…<br />

“<strong>Harry</strong>! HARRY!”<br />

Aprì gli occhi, era crollato sul pavimento. Hermione<br />

stava di nuovo battendo sulla porta.<br />

“<strong>Harry</strong>, apri!”<br />

Aveva gridato, lo sapeva. Si alzò e tolse <strong>il</strong> chiavistello<br />

alla porta. Hermione si rovesciò immediatamente<br />

all'interno, riprese l’equ<strong>il</strong>ibrio e si guardò intorno<br />

sospettosa. Ron era subito dietro di lei, con l’aria nervosa<br />

mentre puntava la bacchetta negli angoli <strong>della</strong> fredda<br />

stanza da bagno.<br />

“Che cosa stavi facendo?” chiese Hermione severa.<br />

“Cosa pensi che stessi facendo?” disse <strong>Harry</strong> con<br />

un’es<strong>il</strong>e spavalderia.<br />

“Stavi url<strong>and</strong>o come un pazzo!” disse Ron.<br />

“Oh sì… Devo essermi appisolato o…”<br />

“<strong>Harry</strong>, ti prego non insultare la nostra intelligenza,”<br />

disse Hermione, prendendo fiato. “Sappiamo che la<br />

cicatrice ti faceva male di sotto, e sei bianco come un<br />

lenzuolo.”<br />

<strong>Harry</strong> si sedette sull’orlo del bagno.<br />

“Bene, ho appena visto Voldemort uccidere una<br />

donna. Ormai probab<strong>il</strong>mente le ha ucciso tutta la famiglia.<br />

E non ne aveva bisogno. Come Cedric, ancora una volta,<br />

solo perché si trovavano lì…”<br />

“<strong>Harry</strong>, non dovresti più lasciarlo accadere!”<br />

Hermione gridò, la voce che echeggiava attraverso la<br />

stanza da bagno. “S<strong>il</strong>ente voleva che tu usassi<br />

l’Occlumanzia! Pensava che <strong>il</strong> collegamento fosse peri-


J. K. Rowling<br />

coloso… Voldemort può usarlo, <strong>Harry</strong>! Cosa c’è di buono<br />

nel vederlo uccidere e torturare, come può aiutare?”<br />

“Perché significa che io so cosa sta facendo,” disse<br />

<strong>Harry</strong>.<br />

“Così non stai neppure prov<strong>and</strong>o a chiuderlo fuori?”<br />

“Hermione, non posso. Sapete che sono pessimo in<br />

Occlumanzia. Non l’ho mai imparata.”<br />

“Non hai mai provato veramente!” disse lei violentemente.<br />

“Non capisco, <strong>Harry</strong>… ti piace avere questo<br />

collegamento o rapporto speciale o cosa… qualunque<br />

cosa…”<br />

Esitò sotto lo sguardo che lui le rivolse mentre si<br />

alzava in piedi.<br />

“Mi piace?” disse tranqu<strong>il</strong>lamente. “A te piacerebbe?”<br />

“Io… no… mi dispiace, <strong>Harry</strong>. Io non intendevo…”<br />

“Lo odio, odio <strong>il</strong> fatto che può entrare dentro di me,<br />

che devo guardarlo qu<strong>and</strong>o è più pericoloso. Ma ho<br />

intenzione di usarlo.”<br />

“S<strong>il</strong>ente…”<br />

“Dimentica S<strong>il</strong>ente. Questa è una mia scelta, di nessun<br />

altro. Voglio sapere perché sta cerc<strong>and</strong>o Gregorovitch.”<br />

“Chi?”<br />

“È un fabbricante di bacchette straniero,” disse <strong>Harry</strong>.<br />

“Ha costruito la bacchetta di Krum e Krum lo considera<br />

geniale.”<br />

“Ma secondo quanto dici,” disse Ron, “Voldemort<br />

tiene segregato Oliv<strong>and</strong>er da qualche parte. Se ha già un<br />

fabbricante di bacchette, che cosa se ne fa di un altro?”<br />

“Forse la pensa come Krum, forse pensa che<br />

Gregorovitch sia migliore... oppure pensa che<br />

Gregorovitch possa spiegare che cosa ha fatto la mia<br />

283


284<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

bacchetta qu<strong>and</strong>o mi stava inseguendo, perché Oliv<strong>and</strong>er<br />

non lo sapeva.”<br />

<strong>Harry</strong> gettò uno sguardo nello specchio spaccato e<br />

polveroso e vide Ron ed Hermione che si scambiavano<br />

degli sguardi scettici dietro alle sue spalle.<br />

“<strong>Harry</strong>, tu continui a parlare di che cosa ha fatto la tua<br />

bacchetta,” disse Hermione, “ma tu lo hai fatto accadere!<br />

Perché sei così determinato a non prenderti la<br />

responsab<strong>il</strong>ità per <strong>il</strong> tuo potere?”<br />

“Perché so che non ero io! E lo sa anche Voldemort,<br />

Hermione! Entrambi sappiamo che cosa è realmente<br />

accaduto!”<br />

Si fissarono l’un l’altro, <strong>Harry</strong> sapeva di non aver<br />

convinto Hermione e che lei stava prepar<strong>and</strong>o argomentazioni,<br />

sia contro la sua teoria <strong>della</strong> bacchetta, sia contro<br />

<strong>il</strong> fatto che stava permettendosi di vedere nella mente di<br />

Voldemort. In suo aiuto, intervenne Ron.<br />

“Smett<strong>il</strong>a,” le consigliò. “Spetta a lui. Se domani<br />

dobbiamo <strong>and</strong>are al Ministero, non pensate dovremmo<br />

ripassare <strong>il</strong> piano?”<br />

R<strong>il</strong>uttante, come gli altri <strong>due</strong> avrebbero potuto<br />

confermare, Hermione abb<strong>and</strong>onò la questione, benché<br />

<strong>Harry</strong> fosse abbastanza sicuro che sarebbe tornata<br />

all’attacco alla prima occasione. Nel frattempo, erano<br />

ritornati giù in cucina, dove Kreacher servì loro stufato e<br />

torta di melassa.<br />

Non <strong>and</strong>arono a letto che a tarda notte, dopo avere<br />

ripassato ripetutamente per ore <strong>il</strong> loro piano fin qu<strong>and</strong>o<br />

non si sentirono in grado di recitarlo a memoria l'uno<br />

all'altro. <strong>Harry</strong>, che ora dormiva nella stanza di Sirius, era<br />

disteso sul letto con la luce <strong>della</strong> bacchetta puntata sulla


J. K. Rowling<br />

vecchia fotografia di suo padre, Sirius, Lupin e Minus,<br />

ripetendo <strong>il</strong> piano tra sé per altri dieci minuti. Appena<br />

spense la bacchetta, tuttavia, non riuscì a pensare alla<br />

Pozione di Polisucco, alle Pastiglie Vomitose o agli abiti<br />

blu scuro <strong>della</strong> Manutenzione Magica. Pensava a<br />

Gregorovitch <strong>il</strong> fabbricante di bacchette e a quanto tempo<br />

poteva sperare di rimanere nascosto mentre Voldemort lo<br />

cercava con tanta decisione.<br />

L'alba sembrava aver seguito la mezzanotte con una<br />

rapidità indecente.<br />

“Hai un aspetto terrib<strong>il</strong>e,” fu <strong>il</strong> saluto di Ron che era<br />

entrato nella stanza per svegliare <strong>Harry</strong>.<br />

“Non per molto,” disse <strong>Harry</strong>, sbadigli<strong>and</strong>o.<br />

Trovarono Hermione di sotto, in cucina. Si stava<br />

facendo servire caffè e panini caldi da Kreacher con<br />

l’espressione leggermente maniacale che <strong>Harry</strong> le associava<br />

al ripasso di un esame.<br />

“Abiti,” disse sottovoce, conferm<strong>and</strong>o la loro presenza<br />

con un nervoso cenno del capo e continu<strong>and</strong>o a frugare<br />

nella borsa di perline, “Pozione Polisucco... Mantello<br />

dell’Invisib<strong>il</strong>ità... Detonatori Abbindolanti... Dovreste<br />

prenderne un paio ciascuno, se dovessero servire...<br />

Pastiglie Vomitose, Torrone Sanguinolento, Orecchie<br />

Oblunghe...”<br />

Ingoiarono la colazione, poi scattarono di sopra, con<br />

Kreacher che, conged<strong>and</strong>osi, promise che al loro ritorno<br />

gli avrebbe fatto trovare un pasticcio di carne e rognone.<br />

“Che Dio lo benedica,” disse affettuosamente Ron, “e<br />

pensare che ero solito fantasticare sul tagliargli la testa e<br />

appenderla al muro”.<br />

285


286<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Si diressero sul gradino d’entrata con immensa<br />

cautela. Potevano vedere una coppia di Mangiamorte dagli<br />

occhi gonfi che controllavano la casa attraverso la<br />

piazzetta nebbiosa. Hermione si Smaterializzo prima con<br />

Ron , poi ritornò per <strong>Harry</strong>.<br />

Dopo <strong>il</strong> solito breve momento di oscurità e di quasisoffocamento,<br />

<strong>Harry</strong> si trovò nel piccolo vicolo, come<br />

prevedeva la prima fase del loro piano. Era ancora deserto,<br />

tranne una coppia di gr<strong>and</strong>i contenitori. I primi impiegati<br />

del Ministero si sarebbero Materializzati, come al solito,<br />

non prima delle otto in punto.<br />

“Bene, dunque,” disse Hermione, controll<strong>and</strong>o<br />

l’orologio. “Lei dovrebbe essere qui tra circa cinque<br />

minuti. Qu<strong>and</strong>o l’avrò Schiantata…”<br />

“Hermione, lo sappiamo,” disse duramente Ron. “E<br />

non avevamo deciso di aprire la porta prima del suo<br />

arrivo?”<br />

Hermione gridò.<br />

“L’avevo quasi dimenticato! State indietro…”<br />

Puntò la bacchetta verso l’adiacente porta antincendio,<br />

sprangata e piena di graffiti, che scoppiò e si aprì con un<br />

colpo. Oltre la porta, <strong>il</strong> corridoio scuro conduceva, come<br />

avevano scoperto dai loro attenti viaggi di ricognizione, in<br />

un teatro vuoto. Hermione tirò la porta verso di sé in<br />

modo che sembrasse ancora chiusa.<br />

“Ed ora,” disse, volt<strong>and</strong>o, di nuovo <strong>il</strong> viso verso gli<br />

altri <strong>due</strong> nel vicolo, “Ci rimettiamo <strong>il</strong> Mantello…”<br />

“… e aspettiamo,” finì Ron, gett<strong>and</strong>olo sopra la testa<br />

di Hermione come una coperta sopra una gabbia d’uccelli<br />

e gir<strong>and</strong>o gli occhi verso <strong>Harry</strong>.


J. K. Rowling<br />

Poco più di un minuto dopo, si udì un piccolo crack<br />

ed una piccola strega del Ministero con svolazzanti capelli<br />

grigi, si Materializzò a poche decine di centimetri da loro<br />

sbattendo gli occhi per la luce improvvisa. Il sole era<br />

appena uscito da dietro una nube. Ebbe a malapena <strong>il</strong><br />

tempo di godere di quel calore inatteso, tuttavia, prima che<br />

<strong>il</strong> s<strong>il</strong>enzioso Schiantesimo di Hermione la colpisse al petto<br />

e crollasse a terra.<br />

“Ben fatto, Hermione,” disse Ron, emergendo da<br />

dietro un recipiente accanto alla porta del teatro, appena<br />

<strong>Harry</strong> tolse <strong>il</strong> Mantello dell’Invisib<strong>il</strong>ità. Insieme portarono<br />

la piccola strega nell’oscuro passaggio che conduceva<br />

dietro le quinte. Hermione strappò alcuni capelli dalla<br />

testa <strong>della</strong> strega e li aggiunse a una fiasca di fangosa<br />

Pozione Polisucco che aveva preso dalla borsa di perline.<br />

Ron stava frug<strong>and</strong>o nella borsa <strong>della</strong> piccola strega.<br />

“È Mafalda Hopkirk,” disse, leggendo una piccola<br />

tessera che identificava la loro vittima come un assistente<br />

dell’Ufficio per l’Uso Improprio delle Arti Magiche.<br />

“Farai meglio a prendere questa, Hermione, e qui ci sono i<br />

gettoni.”<br />

Le passò molti piccoli gettoni d’oro, con impresse le<br />

lettere M.D.M., che aveva preso dalla borsetta <strong>della</strong><br />

strega.<br />

Hermione bevve la Pozione Polisucco, che ora era di<br />

un piacevole colore viola intenso, e pochi secondi dopo<br />

ecco davanti a loro <strong>il</strong> duplicato di Mafalda Hopkirk.<br />

Mentre lei toglieva gli occhiali a Mafalda e li indossava,<br />

<strong>Harry</strong> controllò l’orologio.<br />

“Siamo un po’ in ritardo, <strong>il</strong> Signor Manutenzione<br />

Magica dovrebbe essere qui tra qualche secondo.<br />

287


288<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Si affrettarono a chiudere la porta sulla vera Mafalda,<br />

<strong>Harry</strong> e Ron indossarono <strong>il</strong> Mantello dell’Invisib<strong>il</strong>ità<br />

mentre Hermione rimase in vista e attesero. Qualche<br />

secondo dopo ci fu un altro crack e un piccolo mago,<br />

dall’aspetto di un furetto, si materializzò di fronte a loro.<br />

“Oh, salve Mafalda.”<br />

“Salve!” disse Hermione con una voce tr<strong>il</strong>lante,<br />

“Come va oggi?”<br />

“Non molto bene, per la verità,” replicò <strong>il</strong> piccolo<br />

mago, che sembrava veramente abbattuto.<br />

Appena Hermione e <strong>il</strong> mago si diressero verso la<br />

strada principale, <strong>Harry</strong> e Ron strisciarono dietro di loro.<br />

“Mi dispiace apprendere che sei giù”, disse Hermione,<br />

parl<strong>and</strong>o fermamente sopra <strong>il</strong> piccolo mago che provava<br />

ad esporre i suoi problemi. Era essenziale impedirgli di<br />

raggiungere la strada.<br />

“Ecco, prendi un dolce.”<br />

“Eh! Oh no grazie…”<br />

“Insisto!” disse Hermione aggressivamente, agit<strong>and</strong>ogli<br />

la sacca delle pastiglie davanti al viso.<br />

Guard<strong>and</strong>ola piuttosto allarmato, <strong>il</strong> piccolo mago ne<br />

prese una.<br />

L’effetto fu immediato. Nel momento in cui la pastiglia<br />

gli toccò la lingua, <strong>il</strong> piccolo mago cominciò a<br />

vomitare così forte che non notò nemmeno che Hermione<br />

gli aveva strappato una manciata di capelli dalla sommità<br />

<strong>della</strong> testa.<br />

“Oh caro!” disse lei, mentre lui schizzava di vomito <strong>il</strong><br />

vicolo. “Forse dovresti prenderti <strong>il</strong> giorno libero!”


J. K. Rowling<br />

“No…no!” Soffocava e vomitava, prov<strong>and</strong>o a continuare<br />

sulla sua strada malgrado non fosse in grado di<br />

camminare dritto. “ Io devo… oggi… devo <strong>and</strong>are…”<br />

“Ma questo è semplicemente sciocco!” disse<br />

Hermione allarmata. “Non puoi <strong>and</strong>are al lavoro in questo<br />

stato… Penso dovresti <strong>and</strong>are al San Mungo e lasciare che<br />

loro si prendano cura di te.”<br />

Il mago era crollato, sforz<strong>and</strong>osi di stare a quattro<br />

zampe, tent<strong>and</strong>o ancora di strisciare verso la strada<br />

principale.<br />

“Tu semplicemente non puoi <strong>and</strong>are al lavoro in<br />

questo stato! “ urlò Hermione.<br />

Sembrava che avesse finalmente accettato la verità<br />

delle sue parole. Us<strong>and</strong>o Hermione come appoggio per<br />

tirarsi su in posizione eretta, si girò sul posto e svanì, non<br />

lasci<strong>and</strong>osi dietro nulla, eccetto la borsa che Ron gli aveva<br />

strappato dalle mani mentre se ne <strong>and</strong>ava, e alcuni schizzi<br />

volanti di vomito.<br />

“Uh”, disse Hermione, alz<strong>and</strong>o la gonna <strong>della</strong> toga per<br />

e<strong>vita</strong>re le pozzanghere di vomito. “Avremmo fatto molto<br />

meno confusione Schiant<strong>and</strong>o anche lui.”<br />

“Sì,” disse Ron, emergendo da sotto <strong>il</strong> mantello<br />

tenendo la borsa del mago, “ma penso ancora che<br />

un’intera p<strong>il</strong>a di corpi incoscienti avrebbe attirato di più<br />

l’attenzione. Forte attaccamento al lavoro, però, non<br />

credete? Lanciaci i capelli e la pozione, dunque.”<br />

Due minuti dopo, Ron era in piedi di fronte a loro,<br />

piccolo e con l’aspetto di un furetto come <strong>il</strong> mago<br />

ammalato, indoss<strong>and</strong>o gli abiti blu scuro che prima erano<br />

piegati nella borsa.<br />

289


290<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Strano che oggi non li indossasse, non è vero, visto<br />

quanto desiderasse <strong>and</strong>are? Ad ogni modo, io sono Reg<br />

Cattermole, secondo la targhetta sul retro.”<br />

“Adesso aspetta qui,” disse Hermione a <strong>Harry</strong>, che era<br />

ancora sotto <strong>il</strong> Mantello dell’Invisib<strong>il</strong>ità, “e saremo di<br />

ritorno con i capelli per te.”<br />

Dovette aspettare una decina di minuti, che a <strong>Harry</strong><br />

sembrarono molto più lunghi, nascosto da solo nel vicolo<br />

schizzato di vomito accanto alla porta che nascondeva<br />

Mafalda Schiantata.<br />

Finalmente Ron e Hermione riapparvero.<br />

“Non sappiamo chi sia,” disse Hermione, pass<strong>and</strong>o a<br />

<strong>Harry</strong> diversi capelli neri ricci, “ma se n’è <strong>and</strong>ato a casa<br />

con un naso che sanguinava terrib<strong>il</strong>mente! Ecco qui, è un<br />

pochino alto, avrai bisogno di vestiti più gr<strong>and</strong>i…”<br />

Tirò fuori dei vecchi abiti che Kreacher aveva lavato<br />

per loro, <strong>Harry</strong> si ritirò per prendere la pozione e<br />

cambiarsi.<br />

Alla fine la dolorosa trasformazione era completa, era<br />

più alto di sei piedi e, da ciò che poteva dedurre dalle<br />

braccia muscolose, aveva una corporatura potente. Aveva<br />

anche la barba. Mettendo via <strong>il</strong> Mantello dell’Invisib<strong>il</strong>ità e<br />

gli occhiali all’interno dei nuovi vestiti, si riunì agli altri<br />

<strong>due</strong>.<br />

“Accidenti, è pauroso,” disse Ron, guard<strong>and</strong>o in su<br />

verso <strong>Harry</strong>, che ora torreggiava sopra di lui.<br />

“Prendi uno dei gettoni di Mafalda,” disse Hermione<br />

ad <strong>Harry</strong>, “e <strong>and</strong>iamo, sono quasi le nove.”<br />

Insieme uscirono dal vicolo. A cinquanta metri lungo<br />

la strada affollata c’erano delle nere cancellate appuntite


J. K. Rowling<br />

che fiancheggiavano <strong>due</strong> rampe di scale, una con<br />

l’etichetta Signori, l’altra Signore.<br />

“Ci vediamo tra un momento, allora,” disse Hermione<br />

nervosamente, e scivolò giù verso la scala delle Signore.<br />

<strong>Harry</strong> e Ron si unirono a molti uomini vestiti stranamente<br />

che scendevano in quello che sembrava essere un comune<br />

gabinetto pubblico sotterraneo, con delle luride piastrelle<br />

bianche e nere.<br />

“Buongiorno, Reg!” chiamò un altro mago in abiti blu<br />

scuro che, come lui, si inf<strong>il</strong>ava in un cubicolo inserendo <strong>il</strong><br />

suo gettone d'oro in una fessura nella porta. “Una<br />

maledetta rogna, questa, eh? Obbligarci tutti a venire al<br />

lavoro in questo modo! Ma chi si aspettano si faccia<br />

vedere, <strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong>?”<br />

Il mago ruggì con una risata alla sua stessa battuta.<br />

Ron fece una risata forzata.<br />

“Già,” disse, “stupido, vero?”<br />

Lui e <strong>Harry</strong> entrarono nei cubicoli adiacenti.<br />

Da entrambi i lati di <strong>Harry</strong> giungeva un suono di<br />

sciacquoni. Si accucciò e scrutò attraverso l’apertura in<br />

fondo al cubicolo, appena in tempo per vedere un paio di<br />

piedi con degli stivali salire nel gabinetto accanto.<br />

Osservò a sinistra e vide Ron fargli l’occhiolino.<br />

“Dobbiamo scaricarci dentro?” sussurrò.<br />

“Così sembra.” sussurrò <strong>Harry</strong> di rim<strong>and</strong>o, la voce gli<br />

venne fuori profonda e grave.<br />

Entrambi si alzarono. Sentendosi completamente<br />

stupido, <strong>Harry</strong> si arrampicò sulla to<strong>il</strong>ette.<br />

Seppe immediatamente di aver fatto la cosa giusta.<br />

Sebbene sembrasse essere nell’acqua, le sue scarpe, i piedi<br />

e gli abiti erano completamente asciutti. Si allungò, tirò la<br />

291


292<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

catena ed un momento dopo attraversò velocemente un<br />

corto scivolo, emergendo da un camino nel Ministero<br />

<strong>della</strong> Magia.<br />

Si alzò impacciato, c’era molto più corpo di quanto<br />

fosse abituato. Il gr<strong>and</strong>e Atrio sembrava più scuro di<br />

quanto <strong>Harry</strong> ricordasse. Una fontana d'oro era precedentemente<br />

collocata al centro <strong>della</strong> sala, gett<strong>and</strong>o riflessi<br />

di luce sopra l’elegante pavimento di legno e sui muri. Ora<br />

una gigantesca statua di pietra nera dominava la scena. Era<br />

piuttosto spaventosa questa vasta scultura di una strega e<br />

di un mago che, sedendo su ornati troni scolpiti,<br />

guardavano verso i lavoratori del Ministero che uscivano<br />

fuori dai camini sotto di loro. Incise in lettere alte mezzo<br />

metro alla base <strong>della</strong> statua, si leggevano le parole:<br />

MAGIA È POTERE.<br />

<strong>Harry</strong> ricevette un forte colpo dietro le gambe. Un<br />

altro mago era appena volato fuori dal camino dietro di<br />

lui.<br />

“Fuori dai piedi, non posso… oh, scusa Runcorn.”<br />

Chiaramente spaventato, <strong>il</strong> mago calvo s’allontanò. A<br />

quanto pareva, l’uomo che <strong>Harry</strong> stava imperson<strong>and</strong>o,<br />

Runcorn, era minaccioso.<br />

“Psst!” sussurrò una voce, e lui si guardò intorno per<br />

scorgere una piccola e grac<strong>il</strong>e strega e un mago<br />

dall’aspetto di un furetto che gli gesticolavano dall’altro<br />

lato <strong>della</strong> statua. <strong>Harry</strong> si affrettò a raggiungerli.<br />

“Siete entrati senza problemi, dunque?” Hermione<br />

sussurrò a <strong>Harry</strong>.<br />

“No, lui è ancora attaccato al fondo,” disse Ron.


J. K. Rowling<br />

“Oh, molto divertente… È orrib<strong>il</strong>e, non è vero?” disse<br />

a <strong>Harry</strong>, che stava fiss<strong>and</strong>o la statua. “Hai visto su cosa<br />

stanno seduti?”<br />

<strong>Harry</strong> osservò molto più attentamente e si rese conto<br />

che ciò che aveva creduto essere dei troni decorati e<br />

intagliati erano in realtà cumuli di esseri umani intagliati,<br />

centinaia e centinaia di corpi nudi, uomini, donne e<br />

bambini, tutti con <strong>volti</strong> piuttosto stupidi, sgradevoli, corpi<br />

attorcigliati e pressati insieme a sostenere <strong>il</strong> peso dei<br />

maghi magnificamente vestiti.<br />

“Babbani,” sospirò Hermione. “Al loro legittimo<br />

posto. Andiamo, mettiamoci in marcia.”<br />

Si unirono al flusso delle streghe e dei maghi che si<br />

spostavano verso i cancelli dorati all'estremità del corridoio,<br />

guard<strong>and</strong>osi intorno in maniera meno sospetta<br />

possib<strong>il</strong>e, ma non c’era segno <strong>della</strong> caratteristica figura di<br />

Dolores Umbridge. Passarono attraversarono i cancelli e<br />

in un corridoio più piccolo in cui si stavano form<strong>and</strong>o<br />

delle code davanti a venti griglie dorate che alloggiavano<br />

altrettanti ascensori. Avevano a malapena raggiunto <strong>il</strong> più<br />

vicino qu<strong>and</strong>o una voce disse: “Cattermole!”<br />

Si guardarono intorno. A <strong>Harry</strong> si rivoltò lo stomaco.<br />

Uno dei Mangiamorte che aveva assistito alla morte di<br />

S<strong>il</strong>ente avanzava verso di loro. Gli impiegati del Ministero<br />

accanto a loro caddero in s<strong>il</strong>enzio, gli occhi si<br />

abbassarono. <strong>Harry</strong> poteva sentire la paura che li scuoteva.<br />

La faccia accigliata e un po’ brutale dell’uomo era in<br />

qualche modo in disaccordo con i suoi abiti magnifici e<br />

ampi, ricamati con molto f<strong>il</strong>o d'oro. Qualcuno nella folla<br />

vicino agli ascensori lo chiamò con un adulante,<br />

“Buongiorno, Yaxley!” Yaxley lo ignorò.<br />

293


294<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Ho richiesto qualcuno dalla Manutenzione Magica<br />

per sistemare <strong>il</strong> mio ufficio, Cattermole. Sta ancora<br />

piovendo, là dentro.”<br />

Ron si guardò intorno sper<strong>and</strong>o che qualcun altro<br />

intervenisse, ma nessuno parlò.<br />

“Piovendo... nel suo ufficio? Questo non va bene,<br />

vero?”<br />

Ron fece una risata nervosa. Gli occhi di Yaxley si<br />

allargarono.<br />

“Pensi che sia divertente, Cattermole, è vero?”<br />

Una coppia di streghe uscì dalla coda per l’ascensore e<br />

si allontanò.<br />

“No,” disse Ron, “no, certamente…”<br />

“Ti rendi conto che sto <strong>and</strong><strong>and</strong>o di sotto ad interrogare<br />

tua moglie, Cattermole? Infatti, sono sorpreso che tu non<br />

sia giù a tenerle la mano mentre aspetta. Hai già rinunciato<br />

a lei come se fosse una brutta faccenda, vero? Molto<br />

saggio. Assicurati di sposare una Purosangue la prossima<br />

volta.”<br />

Hermione cacciò un piccolo grido d’orrore. Yaxley la<br />

guardò. Lei tossì debolmente e si girò.<br />

“Io…Io…” balbettò Ron.<br />

“Se mia moglie fosse accusata di essere una<br />

Mezzosangue,” disse Yaxley, “…non che qualsiasi donna<br />

sposassi potesse mai essere scambiata per un tale<br />

sudiciume… e al Capo del Dipartimento di Applicazione<br />

<strong>della</strong> Legge Magica fosse necessario fare un lavoro, io<br />

darei la mia priorità per questo lavoro, Cattermole. “Mi<br />

capisci?”<br />

“Si,” sussurrò Ron.


J. K. Rowling<br />

“Dunque occupatene, Cattermole, se <strong>il</strong> mio ufficio non<br />

è completamente asciutto entro un’ora, lo Stato del<br />

Sangue di tua moglie sarà più in dubbio di quanto non sia<br />

adesso.”<br />

La griglia d'oro davanti a loro si aprì rumorosamente.<br />

Con un cenno del capo e con un sorriso sgradevole ad<br />

<strong>Harry</strong>, dal quale si sarebbe aspettato evidentemente un<br />

apprezzamento per questo trattamento a Cattermole,<br />

Yaxley si diresse verso un altro ascensore. <strong>Harry</strong>, Ron ed<br />

Hermione entrarono nel loro, ma nessuno li seguì. Era<br />

come se fossero infetti. Le grate si chiusero con un fragore<br />

e l'ascensore iniziò a salire.<br />

“Cosa devo fare?” chiese immediatamente Ron agli<br />

altri <strong>due</strong>. Sembrava addolorato. “Se non torno su, mia<br />

moglie…Voglio dire, la moglie di Cattermole…”<br />

“Verremo con te, dovremmo cercare di rimanere<br />

insieme…” cominciò <strong>Harry</strong>, ma Ron scosse la testa<br />

febbr<strong>il</strong>mente.<br />

“Questo è da pazzi, non abbiamo molto tempo. Voi<br />

<strong>due</strong> cercate la Umbridge, io risolverò <strong>il</strong> problema di<br />

Yaxley…ma come faccio a fermare la pioggia?”<br />

“Prova Finite Incantatem,” disse subito Hermione,<br />

“dovrebbe fermare la pioggia se è un incantesimo o una<br />

maledizione. Se non lo fa, vuol dire che qualcosa è <strong>and</strong>ato<br />

storto con un Incantesimo Atmosferico, che sarà più<br />

diffic<strong>il</strong>e da sistemare, quindi come misura provvisoria<br />

prova Impervius per proteggere le sue cose…”<br />

“Ripet<strong>il</strong>o di nuovo, piano…” disse Ron cerc<strong>and</strong>o<br />

disperatamente una penna frug<strong>and</strong>o nelle varie tasche, ma<br />

in quel momento l’ascensore sussultò e si fermò.<br />

Un’incorporea voce femmin<strong>il</strong>e disse: “Livello quattro,<br />

295


296<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Dipartimento per la Regolazione e <strong>il</strong> Controllo delle<br />

Creature Magiche, incluse Bestie, Esseri e Spiriti, Ufficio<br />

Relazione con i Goblin e Sportello Consulenza Flagelli,” e<br />

le griglie si aprirono di nuovo, lasci<strong>and</strong>o entrare una<br />

coppia di maghi e diversi aeroplani di carta viola pallido<br />

che fluttuarono intorno alla lampada sul soffitto<br />

dell’ascensore.<br />

“Buongiorno Albert,” disse sorridendo ad <strong>Harry</strong> un<br />

uomo baffuto e irsuto. Egli gettò uno sguardo su Ron e<br />

Hermione mentre l’ascensore scricchiolò di nuovo verso<br />

l’alto. Hermione ora stava bisbigli<strong>and</strong>o frenetiche istruzioni<br />

a Ron. Il mago si girò verso <strong>Harry</strong>, mormor<strong>and</strong>o in<br />

modo malizioso “Dirk Cresswell, eh? Dall’Ufficio<br />

Relazione con i Goblin? Bel colpo, Albert. Sono abbastanza<br />

sicuro di ottenere <strong>il</strong> suo posto, adesso!”<br />

Fece l’occhiolino. <strong>Harry</strong> sorrise di rim<strong>and</strong>o, sper<strong>and</strong>o<br />

che questo bastasse. L'ascensore si fermò, le griglie si<br />

aprirono un’altra volta.<br />

“Livello <strong>due</strong>, Ufficio Applicazione <strong>della</strong> Legge<br />

Magica, incluso Ufficio dell’Uso Improprio <strong>della</strong> Magia,<br />

Quartier Generale degli Auror e Servizi Amministrativi<br />

del Wizengamot” disse la voce incorporea <strong>della</strong> strega.<br />

<strong>Harry</strong> vide Hermione dare a Ron una piccola spinta e<br />

lui corse fuori dell’ascensore, seguito dagli altri maghi,<br />

lasci<strong>and</strong>o da soli <strong>Harry</strong> e Hermione. Nel momento in cui<br />

la porta dorata si chiuse, Hermione disse molto in fretta:<br />

“In realtà, <strong>Harry</strong>, penso sarebbe meglio che io gli <strong>and</strong>assi<br />

dietro, non penso sappia cosa sta facendo, e se viene<br />

catturato, l’intera faccenda…”<br />

“Livello uno, Ministro <strong>della</strong> Magia e Staff di<br />

Supporto.”


J. K. Rowling<br />

La griglia dorata si aprì di nuovo e Hermione restò<br />

senza fiato. Quattro persone erano di fronte a loro, <strong>due</strong><br />

delle quali erano immerse in una conversazione, un mago<br />

dai lunghi capelli che indossava un magnifico abito nero e<br />

oro ed una strega bassa, somigliante ad un rospo, con un<br />

fiocco di velluto tra i capelli corti, che stringeva una<br />

cartella sul petto.<br />

297


298<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

CAPITOLO TREDICI<br />

COMMISSIONE<br />

REGISTRAZIONE FIGLI DI<br />

BABBANI<br />

“Ah, Mafalda!” disse la Umbridge guard<strong>and</strong>o<br />

Hermione. “Ti ha m<strong>and</strong>ato Travers, vero?”<br />

“S-sì,” squittì Hermione.<br />

“Cielo, <strong>and</strong>rai alla perfezione.” la Umbridge parlò<br />

rivolta al mago vestito di nero e oro. “Il problema è<br />

risolto, Ministro, se Mafalda può fare da cancelliere siamo<br />

pronti a iniziare immediatamente.”<br />

Consultò l’agenda. “Dieci persone oggi, e una di<br />

questa è la moglie di un impiegato del Ministero! Tz, tz...<br />

anche qui, nel cuore del Ministero!” entrò nell'ascensore


J. K. Rowling<br />

dopo Hermione, come i <strong>due</strong> maghi che avevano ascoltato<br />

la conversazione <strong>della</strong> Umbridge col Ministro. “Andremo<br />

subito giù, Mafalda, troverai tutto quello che ti serve<br />

nell'aula giudiziaria. Buongiorno, Albert, non stai<br />

uscendo?”<br />

“Sì, certo,” disse <strong>Harry</strong> con la profonda voce di<br />

Runcorn.<br />

<strong>Harry</strong> uscì dall'ascensore. I cancelli dorati gli si<br />

chiusero con fragore alle spalle. Lanci<strong>and</strong>o un'occhiata<br />

all’indietro, vide <strong>il</strong> volto ansioso di Hermione scendere<br />

fino a sparire, con un alto mago ad ogni lato, e <strong>il</strong> nastro<br />

per capelli di velluto <strong>della</strong> Umbridge all'altezza delle<br />

spalle.<br />

“Cosa ti porta qua, Runcorn?” chiese <strong>il</strong> nuovo<br />

Ministro <strong>della</strong> Magia. I lunghi capelli neri e la barba erano<br />

striati d'argento e un’ampia fronte spaziosa ombreggiava<br />

gli occhi luccicanti, ricord<strong>and</strong>o a <strong>Harry</strong> un granchio che<br />

osserva da sotto una roccia.<br />

“Dovevo scambiare una parola veloce con,” <strong>Harry</strong><br />

esitò per una frazione di secondo, “Arthur Weasley.<br />

Qualcuno mi ha detto che era su al Livello Uno.”<br />

“Ah,” disse Pius Thicknesse. “È stato scoperto mentre<br />

aveva contatti con un Indesiderab<strong>il</strong>e?”<br />

“No,” disse <strong>Harry</strong>, con la gola secca. “No, niente del<br />

genere.”<br />

“Ah, bene. È solo questione di tempo,” disse<br />

Thicknesse. “Se proprio vuoi sapere, ritengo che i traditori<br />

del sangue siano nocivi come i Mezzosangue. Buona<br />

giornata, Runcorn.”<br />

“Buona giornata, Ministro.”<br />

299


300<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

<strong>Harry</strong> guardò Thicknesse marciare lungo <strong>il</strong> corridoio<br />

coperto dagli spessi tappeti. Nell'attimo in cui <strong>il</strong> Ministro<br />

scomparve dalla visuale, <strong>Harry</strong> prese <strong>il</strong> Mantello<br />

dell'Invisib<strong>il</strong>ità dal pesante mantello nero, lo indossò e si<br />

diresse lungo <strong>il</strong> corridoio nella direzione opposta. Runcorn<br />

era così alto che <strong>Harry</strong> doveva fermarsi per accertarsi che i<br />

gr<strong>and</strong>i piedi fossero coperti.<br />

Sentiva <strong>il</strong> panico palpitare alla bocca dello stomaco.<br />

Mentre oltrepassava una lucente porta di legno dopo<br />

l'altra, ognuna con una targhetta con <strong>il</strong> nome<br />

dell’occupante e la mansione svolta, la potenza del<br />

Ministero, la sua complessità, la sua impenetrab<strong>il</strong>ità,<br />

sembravano schiacciarlo, facendogli sembrare <strong>il</strong> piano che<br />

aveva progettato con Ron ed Hermione nelle quattro<br />

settimane precedenti ridicolmente infant<strong>il</strong>e. Avevano<br />

concentrato tutti i loro sforzi nell'entrare senza essere<br />

scoperti. Non si erano soffermati neanche un attimo su<br />

quello che avrebbero fatto se fossero stati costretti a<br />

separarsi. Adesso Hermione era intrappolata in una<br />

procedura giudiziaria, che senza dubbio sarebbe <strong>and</strong>ata<br />

avanti per ore. Ron doveva sforzarsi in una magia che<br />

<strong>Harry</strong> sapeva con certezza essere al di fuori delle sue<br />

capacità, e forse la libertà di una donna dipendeva dal suo<br />

risultato, e lui, <strong>Harry</strong>, girovagava al piano superiore<br />

qu<strong>and</strong>o sapeva perfettamente che la sua preda era appena<br />

scomparsa nell'ascensore diretta ai piani inferiori.<br />

Smise di camminare, s’appoggiò al muro e cercò di<br />

capire cosa fare. Il s<strong>il</strong>enzio lo opprimeva: non c'era<br />

agitazione, né rumore di chiacchiere o di passi. I corridoi<br />

coperti da tappeti color porpora attutivano i suoni come se<br />

nell'ambiente fosse stato posto l'incantesimo Muffliato.


J. K. Rowling<br />

Il suo ufficio deve essere quassù, pensò <strong>Harry</strong>.<br />

Sembrava piuttosto improbab<strong>il</strong>e che la Umbridge<br />

tenesse la sua gioielleria in ufficio, ma d'altro canto era<br />

stupido rinunciare a cercare senza assicurarsene. Quindi si<br />

diresse di nuovo nel corridoio, senza incrociare nessuno<br />

tranne un mago accigliato che mormorava istruzioni ad<br />

una penna che gli galleggiava davanti nell'aria scrivendo<br />

su un pezzo di pergamena.<br />

Facendo attenzione ai nomi sulle porte, <strong>Harry</strong> voltò un<br />

angolo. Verso la metà del corridoio seguente, si trovò in<br />

un ampio locale in cui una dozzina di streghe e maghi<br />

sedevano in f<strong>il</strong>a dietro piccole scrivanie non molto diverse<br />

da banchi di scuola, sebbene fossero più lucidi e senza<br />

incisioni.<br />

<strong>Harry</strong> si fermò a guardarli, l'effetto era davvero<br />

ipnotico. Agitavano e roteavano le bacchette all'unisono, e<br />

pezzi quadrati di carta colorata volavano in ogni direzione<br />

come piccoli arcobaleni rosa. Dopo pochi secondi, <strong>Harry</strong><br />

s’accorse che <strong>il</strong> procedimento aveva un ritmo, che i pezzi<br />

di carta seguivano tutti lo stesso schema. Dopo un po’,<br />

capì che quello che stava guard<strong>and</strong>o era la creazione di<br />

opuscoli, che i pezzi di carta quadrata erano pagine che,<br />

una volta riunite, r<strong>il</strong>egate e sistemate con la magia, si<br />

disponevano in accurate p<strong>il</strong>e accanto a ogni strega o mago.<br />

<strong>Harry</strong> s’avvicinò di soppiatto, anche se gli operai<br />

erano così assorti in quello che facevano che dubitava<br />

avrebbero notato un passo attutito dal tappeto, e raccolse<br />

un opuscolo finito da una p<strong>il</strong>a disposta accanto ad una<br />

giovane strega. Lo esaminò sotto <strong>il</strong> Mantello dell'Invisib<strong>il</strong>ità.<br />

Sulla sua copertina rosa era inciso un titolo a<br />

caratteri dorati:<br />

301


302<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

MEZZOSANGUE<br />

e <strong>il</strong> Pericolo che Creano<br />

a una Pacifica Società Purosangue<br />

Sotto <strong>il</strong> titolo c'era l'immagine di una rosa rossa, con<br />

un volto che sorrideva stupidamente in mezzo ai petali<br />

mentre veniva strangolato da un’erbaccia verde con zanne<br />

e sguardo minaccioso.<br />

Non c'era <strong>il</strong> nome dell'autore, sull’opuscolo, ma<br />

ancora una volta le cicatrici sul dorso <strong>della</strong> mano destra<br />

sembravano prudere mentre lo esaminava. Poi la giovane<br />

strega alla quale era accanto confermò i suoi sospetti<br />

qu<strong>and</strong>o disse, “Qualcuno sa se la vecchia megera interrogherà<br />

Mezzosangue tutto <strong>il</strong> giorno?”<br />

“Attenta,” disse <strong>il</strong> mago accanto a lei, guard<strong>and</strong>osi<br />

intorno nervosamente. Una delle pagine gli scivolò e<br />

cadde sul pavimento.<br />

“Perché, oltre all'occhio magico ha anche le orecchie,<br />

adesso?”<br />

La strega guardò verso la lucente porta di mogano di<br />

fronte al locale pieno di confezionatori di opuscoli. Anche<br />

<strong>Harry</strong> si voltò a guardarla e sentì la rabbia sollevarglisi<br />

dentro come un serpente.<br />

Sulla porta, dove avrebbe dovuto trovarsi uno<br />

spioncino come quelli dei Babbani, era stato incastonato<br />

nel legno un largo occhio tondo con l'iride blu, un occhio<br />

che era esageratamente fam<strong>il</strong>iare a tutti coloro che avessero<br />

conosciuto Alastor Moody.<br />

Per una frazione di secondo <strong>Harry</strong> dimenticò dove si<br />

trovava e cosa era venuto a fare. Dimenticò persino di


J. K. Rowling<br />

essere invisib<strong>il</strong>e. Si diresse deciso alla porta e osservò<br />

l'occhio. Non si muoveva.<br />

Guardava ciecamente in avanti, immob<strong>il</strong>e. La<br />

targhetta al di sopra riportava:<br />

DOLORES UMBRIDGE<br />

Sottosegretaria Anziana del Ministro<br />

Sotto questa, un'altra targhetta nuova e sinistramente<br />

più lucida recitava:<br />

Capo <strong>della</strong> Commissione per la Registrazione<br />

dei Figli di Babbani<br />

<strong>Harry</strong> si voltò, fiss<strong>and</strong>o i numerosi confezionatori di<br />

opuscoli. Anche intenti com’erano nel loro lavoro, diffic<strong>il</strong>mente<br />

poteva immaginare che non avrebbero notato la<br />

porta di un ufficio vuoto che si apriva avanti ai loro occhi.<br />

Così estrasse, da una tasca interna, uno strano oggetto a<br />

forma di trombetta a bulbo di gomma, con piccole<br />

zampette fluttuanti. Chin<strong>and</strong>osi a terra coperto dal<br />

mantello, posizionò <strong>il</strong> Detonatore Abbindolante sul<br />

pavimento.<br />

Quello s’insinuò di corsa fra le gambe delle streghe e<br />

dei maghi rintan<strong>and</strong>osi in un angolo lontano. Pochi istanti<br />

dopo, durante i quali <strong>Harry</strong> attese con la mano sulla<br />

maniglia <strong>della</strong> porta, si udì un’assordante strombazzata e<br />

da un angolo si diffuse una gr<strong>and</strong>e quantità di fumo nero<br />

ed acre. La giovane strega nella prima f<strong>il</strong>a urlò. Pagine<br />

rosa volarono ovunque, mentre lei e i suoi colleghi<br />

saltavano in piedi, guard<strong>and</strong>osi intorno alla ricerca <strong>della</strong><br />

303


304<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

causa del trambusto. <strong>Harry</strong> girò la maniglia, entrò<br />

nell'ufficio <strong>della</strong> Umbridge, e richiuse la porta alle spalle.<br />

Gli sembrò di essere tornato indietro nel tempo. La<br />

stanza era identica all'ufficio che la Umbridge aveva a<br />

Hogwarts. Drappeggi di merletti, centrini e fiori essiccati<br />

coprivano ogni superficie disponib<strong>il</strong>e. Sui muri c’erano i<br />

soliti piatti ornamentali, ognuno con un gattino colorato e<br />

infiocchettato che saltellava e faceva le capriole con grazia<br />

rivoltante. La scrivania era coperta da una tovaglia fiorata<br />

a balze. Sull’altro lato dell'occhio di Moody, una prolunga<br />

telescopica permetteva alla Umbridge di spiare gli operai<br />

dall'altra parte <strong>della</strong> stanza. <strong>Harry</strong> dette un'occhiata, e vide<br />

che erano ancora tutti raccolti intorno al Detonatore<br />

Abbindolante. Strappò <strong>il</strong> telescopio dalla porta,<br />

lasci<strong>and</strong>ovi un buco. Staccò l'occhio magico e se lo mise<br />

in tasca. Poi si voltò di nuovo verso la stanza, alzò la<br />

bacchetta e mormorò, “Accio medaglione.”<br />

Non accadde nulla, ma non s’era aspettato diversamente.<br />

Senza dubbio la Umbridge sapeva tutto su incantesimi<br />

e formule protettive. Aggirò velocemente la<br />

scrivania e iniziò ad aprire i cassetti.<br />

Trovò penne, bloc-notes e Magiscotch. C’erano<br />

graffette incantate che serpeggiavano fuori dai cassetti e<br />

dovevano essere ricacciate all’interno, una vistosa scatola<br />

piena di lacci per capelli e forcine, ma nessuna traccia di<br />

un medaglione.<br />

Dietro la scrivania c'era uno schedario. <strong>Harry</strong> iniziò a<br />

frugarci. Come gli schedari di Gazza a Hogwarts, era<br />

pieno di cartelle, ognuna contrassegnata da un'etichetta<br />

con un nome. Fu qu<strong>and</strong>o raggiunse <strong>il</strong> cassetto più basso


J. K. Rowling<br />

che <strong>Harry</strong> trovò qualcosa che lo distrasse dalla sua ricerca:<br />

la cartella del signor Weasley.<br />

La tirò fuori e l’aprì:<br />

ARTHUR WEASLEY<br />

Status di Sangue: Purosangue, ma con inaccettab<strong>il</strong>e<br />

propensione verso i Babbani.<br />

Membro riconosciuto dell’Ordine<br />

<strong>della</strong> Fenice.<br />

Famiglia: Moglie (Purosangue), sette figli, i<br />

<strong>due</strong> più piccoli ad Hogwarts.<br />

NB: Il figlio maschio è al<br />

momento a casa, seriamente<br />

malato, come hanno confermato<br />

gli ispettori del Ministero.<br />

Status di Sicurezza: SOTTO CONTROLLO. Tutti i<br />

movimenti sono monitorati. Molto<br />

probab<strong>il</strong>e che l’Indesiderab<strong>il</strong>e N°.1<br />

lo contatterà (è già stato in<br />

precedenza con la famiglia<br />

Weasley).<br />

“Indesiderab<strong>il</strong>e Numero Uno,” mormorò <strong>Harry</strong> fra sé<br />

mentre rimetteva a posto la cartella del Signor Weasley e<br />

chiudeva <strong>il</strong> cassetto. Aveva idea di sapere di chi si trattasse<br />

e, com’era prevedib<strong>il</strong>e, appena si rialzò ed esaminò<br />

305


306<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

l’ufficio per trovare altri posti in cui cercare, vide sul<br />

muro un poster che lo raffigurava, con la scritta<br />

INDESIDERABILE N°.1 sul petto. Vi era appiccicato un<br />

fogliettino rosa con la figura di un gattino in un angolo.<br />

<strong>Harry</strong> s’avvicinò per leggerlo e trovò che la Umbridge vi<br />

aveva scritto “da punire”.<br />

Più arrabbiato che mai, <strong>Harry</strong> continuò a frugare<br />

all’interno dei vasi e dei contenitori di fiori essiccati, ma<br />

non fu affatto sorpreso di non trovarvi <strong>il</strong> medaglione.<br />

Dette all’ufficio un’ultima occhiata e <strong>il</strong> suo cuore saltò un<br />

battito. S<strong>il</strong>ente lo stava fiss<strong>and</strong>o da un piccolo specchio<br />

rettangolare appoggiato su una libreria di fianco alla<br />

scrivania.<br />

<strong>Harry</strong> attraversò la stanza di corsa e lo afferrò, ma nel<br />

momento in cui lo toccò si accorse che non si trattava<br />

affatto di uno specchio. S<strong>il</strong>ente sorrideva malinconico<br />

dalla copertina di un r<strong>il</strong>ucente libro.<br />

Sulle prime <strong>Harry</strong> non aveva notato l’ondulata scrittura<br />

verde che attraversava <strong>il</strong> cappello: La Vita e le Bugie<br />

di Albus S<strong>il</strong>ente, nonché la scritta leggermente più piccola<br />

che gli attraversava <strong>il</strong> petto: “di Rita Skeeter, l’autrice<br />

bestseller «Arm<strong>and</strong>o Dippet: Maestro o Imbec<strong>il</strong>le?»”<br />

<strong>Harry</strong> aprì <strong>il</strong> libro a caso e vide una foto a tutta pagina<br />

di <strong>due</strong> adolescenti, entrambi ridevano sguaiatamente con<br />

le braccia sulle spalle dell’altro. S<strong>il</strong>ente, con i capelli<br />

lunghi fino al gomito, aveva una minuta, es<strong>il</strong>e barbetta che<br />

gli ricordava quella sul mento di Krum che aveva tanto<br />

infastidito Ron. Il ragazzo che rideva in s<strong>il</strong>enzioso<br />

divertimento accanto a S<strong>il</strong>ente aveva un aspetto allegro e<br />

disordinato. I capelli dorati gli ricadevano in riccioli sulle<br />

spalle. <strong>Harry</strong> si chiese se si trattasse del giovane Doge, ma


J. K. Rowling<br />

prima che potesse cercare la didascalia, la porta<br />

dell’ufficio si aprì.<br />

Se Thicknesse non si fosse guardato dietro le spalle<br />

mentre entrava, <strong>Harry</strong> non avrebbe avuto tempo di<br />

mettersi <strong>il</strong> Mantello dell’Invisib<strong>il</strong>ità. Anche così, pensò<br />

che Thicknesse dovesse aver colto un rapido movimento,<br />

perché per un attimo o <strong>due</strong> rimase immob<strong>il</strong>e, guard<strong>and</strong>o<br />

con curiosità <strong>il</strong> punto in cui <strong>Harry</strong> era appena svanito.<br />

Credendo forse che ciò che aveva visto fosse S<strong>il</strong>ente che si<br />

grattava <strong>il</strong> naso sulla copertina del libro, che <strong>Harry</strong> aveva<br />

riposto in fretta sullo scaffale, Thicknesse s’avviò<br />

finalmente alla scrivania e puntò la bacchetta alla penna<br />

che pronta nella boccetta dell’inchiostro. La penna saltò<br />

fuori e iniziò a scrivere una nota per la Umbridge. Molto<br />

lentamente, azzard<strong>and</strong>osi appena a respirare, <strong>Harry</strong> uscì<br />

all’indietro dall’ufficio, trov<strong>and</strong>osi nell’ampia area<br />

all’esterno.<br />

I redattori di opuscoli erano ancora radunati intorno a<br />

ciò che rimaneva del Detonatore Abbindolante, che<br />

continuava a fischiare fleb<strong>il</strong>mente mentre fumava. <strong>Harry</strong><br />

attraversò in fretta <strong>il</strong> corridoio mentre la giovane strega<br />

diceva: “Dev’essere sgattaiolato qui da Incantesimi<br />

Sperimentali, sono così disattenti, ricordate quell’anatra<br />

tossica?”<br />

Affrett<strong>and</strong>osi verso l’ascensore, <strong>Harry</strong> ripensò alle<br />

varie opzioni. Non era mai stato probab<strong>il</strong>e che <strong>il</strong> medaglione<br />

si trovasse al Ministero, e non c’era alcuna possib<strong>il</strong>ità<br />

di scoprire dove si trovasse facendo un incantesimo<br />

alla Umbridge mentre lei si trovava seduta in un’affollata<br />

aula giudiziaria.<br />

307


308<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Adesso la loro priorità era lasciare <strong>il</strong> Ministero prima<br />

di essere scoperti, e riprovare un altro giorno.<br />

La prima cosa da fare era trovare Ron, e subito dopo<br />

escogitare un modo per tirare Hermione fuori dall’aula.<br />

Qu<strong>and</strong>o arrivò, l’ascensore era vuoto. <strong>Harry</strong> ci saltò<br />

dentro e si tolse <strong>il</strong> Mantello dell’Invisib<strong>il</strong>ità mentre<br />

iniziava la discesa. Con suo enorme sollievo, qu<strong>and</strong>o<br />

arrivò a fermarsi al Livello Due entrò un Ron bagnato<br />

fradicio e dallo sguardo spiritato.<br />

“B-buongiorno,” balbettò a <strong>Harry</strong> mentre l’ascensore<br />

partiva di nuovo.<br />

“Ron, sono io, <strong>Harry</strong>!”<br />

“<strong>Harry</strong>! Accidenti, avevo dimenticato a chi assomigliavi…<br />

perché Hermione non è con te?”<br />

“È dovuta <strong>and</strong>are giù nell’aula giudiziaria con la<br />

Umbridge, non ha potuto rifiutare, e…”<br />

Ma prima che <strong>Harry</strong> potesse finire la frase, l’ascensore<br />

si fermò di nuovo. Le porte si aprirono ed entrò <strong>il</strong> signor<br />

Weasley, parl<strong>and</strong>o ad un’anziana strega i cui capelli<br />

biondi erano pettinati così alti da assomigliare a un<br />

formicaio.<br />

“…Capisco perfettamente cosa stai dicendo,<br />

Wak<strong>and</strong>a, ma temo di non poter partecipare a…”<br />

Il signor Weasley si interruppe. Aveva notato <strong>Harry</strong>.<br />

Era molto strano per lui essere guardato dal signor<br />

Weasley con tanto disprezzo. Le porte dell’ascensore si<br />

chiusero e i quattro iniziarono di nuovo la discesa.<br />

“Oh, salve, Reg,” disse <strong>il</strong> signor Weasley, volt<strong>and</strong>osi<br />

al rumore del continuo gocciolare dalle vesti di Ron. “Non<br />

è tua moglie che deve essere interrogata, oggi? Ehm, che ti<br />

è successo? Perché sei così bagnato?”


J. K. Rowling<br />

“Piove nell’ufficio di Yaxley,” rispose Ron. Si era<br />

rivolto alla spalla del signor Weasley, e <strong>Harry</strong> era certo<br />

che avesse paura che, se si fossero guardati negli occhi,<br />

suo padre avrebbe potuto riconoscerlo. “Non sono riuscito<br />

a farlo smettere, così mi hanno m<strong>and</strong>ato a cercare<br />

Bernie… P<strong>il</strong>lsworth, penso abbiano detto…”<br />

“Sì, sta piovendo in un sacco di uffici, ultimamente,”<br />

disse <strong>il</strong> Signor Weasley. “Hai provato Meteolojinx<br />

Recanto? Con Bletchley ha funzionato.”<br />

“Meteolojinx Recanto?” sussurrò Ron. “No, non ho<br />

provato. Grazie, pap… voglio dire, grazie, Arthur.”<br />

Le porte dell’ascensore si aprirono. La vecchia strega<br />

con i capelli a formicaio uscì e Ron balzò fuori dietro di<br />

lei, scomparendo alla vista. <strong>Harry</strong> fece per seguirlo, ma si<br />

trovò l’uscita bloccata qu<strong>and</strong>o Percy Weasley entrò<br />

nell’ascensore, <strong>il</strong> naso schiacciato in alcune carte che<br />

stava leggendo.<br />

Fu solo qu<strong>and</strong>o le porte si furono richiuse con fragore,<br />

che Percy s’accorse di trovarsi in ascensore con suo padre.<br />

Guardò su, vide <strong>il</strong> signor Weasley, divenne rosso<br />

ravanello, e lasciò l’ascensore appena le porte si aprirono<br />

di nuovo. Per la seconda volta, <strong>Harry</strong> cercò di uscire, ma<br />

questa volta trovò la via bloccata dal braccio del signor<br />

Weasley.<br />

“Un momento, Runcorn.”<br />

Le porte dell’ascensore si richiusero, e mentre<br />

scendevano sferragli<strong>and</strong>o un altro piano, <strong>il</strong> Signor<br />

Weasley disse, “Ho sentito che hai rivelato informazioni<br />

su Dirk Cresswell.”<br />

309


310<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

<strong>Harry</strong> ebbe l’impressione che la rabbia del Signor<br />

Weasley fosse aumentata per l’incontro con Percy. Decise<br />

che la cosa migliore da fare era fingersi stupido.<br />

“Scusa?” disse.<br />

“Non fingere, Runcorn,” disse <strong>il</strong> Signor Weasley con<br />

rabbia. “Hai messo sotto controllo <strong>il</strong> mago che ha falsificato<br />

<strong>il</strong> suo albero genealogico, non è così?”<br />

“Io… e allora?” disse <strong>Harry</strong>.<br />

“E allora Dirk Cresswell è un mago dieci volte superiore<br />

a te”, disse con calma <strong>il</strong> Signor Weasley, mentre<br />

l’ascensore scendeva sempre di più. “E se sopravvive ad<br />

Azkaban, dovrai risponderne a lui, per non parlare di sua<br />

moglie, dei suoi figli, e dei suoi amici…”<br />

“Arthur,” lo interruppe <strong>Harry</strong>, “lo sai che anche tu sei<br />

sotto controllo, vero?”<br />

“È una minaccia, Runcorn?” disse a voce alta <strong>il</strong><br />

Signor Weasley.<br />

“No,” rispose <strong>Harry</strong>, “è un dato di fatto! Osservano<br />

ogni tuo movimento!”<br />

Le porte dell’ascensore si aprirono. Erano arrivati<br />

all’Atrium. Il Signor Weasley dette a <strong>Harry</strong> un’occhiata<br />

sprezzante e uscì dall’ascensore. <strong>Harry</strong> rimase lì, tremante.<br />

Desiderò di essere nei panni di qualcuno che non fosse<br />

Runcorn… le porte dell’ascensore si chiusero<br />

rumorosamente.<br />

<strong>Harry</strong> prese <strong>il</strong> Mantello dell’Invisib<strong>il</strong>ità e se lo indossò<br />

di nuovo. Avrebbe cercato di tirar fuori Hermione per<br />

conto suo, mentre Ron era alle prese con l’ufficio in cui<br />

pioveva. Qu<strong>and</strong>o le porte si aprirono, si trovò in un<br />

corridoio di pietra <strong>il</strong>luminato dalle torce, molto diverso dai<br />

corridoi a pannelli di legno e coperti da tappeti dei piani


J. K. Rowling<br />

superiori. Non appena l’ascensore ripartì di nuovo<br />

sferragli<strong>and</strong>o, <strong>Harry</strong> rabbrividì leggermente nell’osservare<br />

la distante porta nera che segnalava l’entrata nel<br />

Dipartimento dei Misteri.<br />

Si mise in cammino, diretto non alla porta nera ma<br />

all’ingresso che lui ricordava sul lato sinistro, quello che<br />

dava su una rampa di scale in discesa verso le camere<br />

giudiziarie. Aveva la mente alle prese con le varie alternative,<br />

mentre le superava furtivamente. Possedeva ancora<br />

un paio di Detonatori Abbindolanti, ma forse sarebbe stato<br />

più semplice limitarsi a bussare alla porta dell’aula<br />

giudiziaria, entrare come Runcorn e chiedere di poter<br />

scambiare una parola con Mafalda?<br />

Ovviamente, non sapeva se Runcorn fosse abbastanza<br />

importante per potersene uscire così, e anche se ci fosse<br />

riuscito, <strong>il</strong> non ritorno di Hermione poteva far scattare una<br />

ricerca prima che avessero potuto allontanarsi dal<br />

Ministero…<br />

Perso nei suoi pensieri, non registrò immediatamente<br />

l’innaturale freddo che gli stava penetr<strong>and</strong>o addosso come<br />

se fosse immerso nella nebbia. Faceva sempre più freddo<br />

ad ogni passo.<br />

Un freddo che gli raggiungeva la gola e gli lacerava i<br />

polmoni. E poi provò quel furtivo senso di disperazione,<br />

di infelicità, che lo riempiva, che si esp<strong>and</strong>eva dentro di<br />

lui…<br />

Dissennatori, pensò.<br />

E appena scese le scale ed ebbe voltato a destra, si<br />

trovò di fronte ad una scena terrificante. Lo scuro corridoio<br />

al di fuori delle aule era pieno di alte figure incappucciate<br />

di nero, le facce completamente nascoste. Il loro<br />

311


312<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

respiro rauco era l’unico suono che si sentiva. I pietrificati<br />

figli di Babbani che erano stati portati lì per<br />

l’interrogatorio, sedevano accalcati e tremanti su dure<br />

panche di legno.<br />

Molti si nascondevano la faccia fra le mani, forse in<br />

un gesto istintivo per proteggersi dalle bocche avide dei<br />

Dissennatori. Alcuni erano accompagnati dalle famiglie,<br />

altri sedevano da soli. I Dissennatori scivolavano su e giù<br />

davanti a loro, e <strong>il</strong> freddo, e la disperazione, e l’infelicità<br />

di quel posto, si posarono su <strong>Harry</strong> come una<br />

maledizione…<br />

Combatt<strong>il</strong>i, si disse fra sé, ma sapeva che non poteva<br />

produrre un Patronus senza scoprirsi immediatamente.<br />

Così attraversò <strong>il</strong> corridoio più s<strong>il</strong>enziosamente che<br />

poteva, e ad ogni passo l’intontimento sembrava penetrargli<br />

nel cervello, ma si sforzò di pensare a Ron e ad<br />

Hermione che avevano bisogno di lui.<br />

Muoversi attraverso le torreggianti figure nere era<br />

terrificante. I <strong>volti</strong> senza occhi nascosti dietro i cappucci si<br />

voltavano mentre passava, ed era certo che avevano<br />

avvertito la sua presenza, avevano avvertito, forse, una<br />

presenza umana che aveva ancora speranza, ancora<br />

capacità di ripresa…<br />

E poi, improvvisa e scioccante nel s<strong>il</strong>enzio glaciale,<br />

una delle porte dei sotterranei sulla sinistra del corridoio si<br />

spalancò, e ne echeggiarono fuori delle urla.<br />

“No, no, sono di sangue misto, sono di sangue misto,<br />

ve l’ho detto! Mio padre era un mago, lo era, cercatelo,<br />

Arkie Alderton, è un famoso disegnatore di scope,<br />

cercatelo, vi dico – toglietemi le mani di dosso, toglietemi<br />

le mani di dosso!”


J. K. Rowling<br />

“Questo è l’ultimo avvertimento,” disse la Umbridge<br />

con voce dolce, amplificata magicamente così che<br />

suonasse chiara al di sopra delle urla disperate dell’uomo.<br />

“Se oppone resistenza, verrà sottoposto al Bacio del<br />

Dissennatore”.<br />

Le urla dell’uomo si calmarono, ma singhiozzi asciutti<br />

risuonarono nel corridoio.<br />

“Portatelo via,” disse la Umbridge.<br />

Due Dissennatori apparvero sulla porta dell’aula, le<br />

loro mani in decomposizione e piene di croste afferrarono<br />

le braccia del mago che sembrava sul punto di svenire.<br />

Scivolarono via con <strong>il</strong> prigioniero lungo <strong>il</strong> corridoio, e<br />

l’oscurità che si trascinavano dietro l’occultò<br />

immediatamente.<br />

“La prossima… Mary Cattermole,” chiamò la<br />

Umbridge.<br />

Una piccola donna si alzò. Tremava da capo a piedi. I<br />

capelli scuri erano pettinati all’indietro, legati a treccia<br />

avvolta, e indossava una lunga tunica semplice. Il volto<br />

era totalmente scolorito.<br />

Mentre oltrepassava i Dissennatori, <strong>Harry</strong> la vide<br />

rabbrividire. La seguì. Lo fece istintivamente, senza alcun<br />

piano, perché odiava vederla camminare da sola nei<br />

sotterranei.<br />

Mentre la porta si chiudeva, scivolò dentro l’aula alle<br />

sue spalle.<br />

Non era la stessa aula dove una volta era stato interrogato<br />

per uso improprio <strong>della</strong> magia. Questa era più<br />

piccola, sebbene <strong>il</strong> soffitto fosse piuttosto alto. Provocava<br />

quella sensazione claustrofobica di essere imprigionato<br />

alla base di un profondo pozzo.<br />

313


314<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

All’interno c’erano ancora più Dissennatori che<br />

diffondevano la loro aura gelida su tutta la sala. Occupavano,<br />

come sentinelle senza volto, gli angoli più lontani<br />

dalla piattaforma soprelevata. In quella, dietro una balaustra,<br />

sedeva la Umbridge, con Yaxley da un lato, ed<br />

Hermione, pallida come la signora Cattermole, dall’altro.<br />

Ai piedi <strong>della</strong> piattaforma, un br<strong>il</strong>lante gatto argenteo dal<br />

pelo lungo camminava su e giù, su e giù. <strong>Harry</strong> comprese<br />

che era lì per proteggere i persecutori dalla disperazione<br />

emanata dai Dissennatori. Quella era per gli accusati, non<br />

per gli accusatori.<br />

“Si sieda,” disse la Umbridge, con la morbida voce<br />

vellutata.<br />

La signora Cattermole si accasciò nell’unica sedia<br />

posta al centro <strong>della</strong> stanza al di sotto <strong>della</strong> piattaforma<br />

rialzata. Nell’istante in cui si sedette, delle catene uscirono<br />

dai braccioli <strong>della</strong> sedia e la incatenarono.<br />

“Lei è Mary Elizabeth Cattermole?” chiese la<br />

Umbridge.<br />

La signora Cattermole fece un cenno tremante<br />

d’assenso con la testa.<br />

“Sposata con Reginald Cattermole del Dipartimento di<br />

Mantenimento Magico?”<br />

La signora Cattermole scoppiò in lacrime.<br />

“Non so dove sia, avrebbe dovuto incontrarmi qui!”<br />

La Umbridge la ignorò.<br />

“Madre di Maisie, Ellie e Alfred Cattermole?”<br />

La signora Cattermole singhiozzò ancora più forte.<br />

“Sono spaventati, pensano che potrei non tornare a<br />

casa…”


J. K. Rowling<br />

“Ci risparmi,” sbottò Yaxley. “I marmocchi dei<br />

Mezzosangue non suscitano le nostre simpatie.”<br />

I singhiozzi <strong>della</strong> signora Cattermole coprirono <strong>il</strong><br />

rumore dei passi di <strong>Harry</strong> mentre si dirigeva attentamente<br />

agli scalini che portavano alla piattaforma rialzata. Nel<br />

momento in cui oltrepassò <strong>il</strong> punto in cui passeggiava <strong>il</strong><br />

Patronus a forma di gatto, sentì un cambiamento nella<br />

temperatura. Era caldo e confortevole da quel lato. Il<br />

Patronus, ne era certo, era quello <strong>della</strong> Umbridge. Br<strong>il</strong>lava<br />

luminoso perché lei era felice in quel ruolo, nel suo<br />

elemento, mentre sosteneva le contorte leggi che aveva<br />

contribuito a scrivere. Lentamente e con molta cautela,<br />

attraversò la piattaforma alle spalle <strong>della</strong> Umbridge,<br />

Yaxley ed Hermione, sedendosi dietro quest’ultima. Era<br />

preoccupato di far saltare Hermione per lo spavento.<br />

Pensò di lanciare un incantesimo Muffliato sulla<br />

Umbridge e su Yaxley, ma anche mormorare la parola<br />

poteva allarmare Hermione. Poi la Umbridge alzò la voce<br />

per parlare alla signora Cattermole, e <strong>Harry</strong> colse<br />

l’occasione.<br />

“Sono dietro di te, “sussurrò nell’orecchio a<br />

Hermione.<br />

Come si era aspettato, sobbalzò così violentemente<br />

che per poco non rovesciò la bottiglia di inchiostro con la<br />

quale avrebbe dovuto scrivere <strong>il</strong> verbale<br />

dell’interrogatorio, ma sia la Umbridge che Yaxley erano<br />

concentrati sulla Signora Cattermole, e <strong>il</strong> gesto passò<br />

inosservato.<br />

“Signora Cattermole, al suo arrivo al Ministero, oggi,<br />

le è stata confiscata una bacchetta,” stava dicendo la<br />

315


316<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Umbridge. “Otto pollici e tre quarti, c<strong>il</strong>iegio, con l’anima<br />

di pelo di unicorno. Riconosce la descrizione?”<br />

La signora Cattermole annuì, asciug<strong>and</strong>osi gli occhi<br />

sulla manica.<br />

“Potrebbe dirci per favore da quale strega o mago ha<br />

preso quella bacchetta?”<br />

“P-presa?” singhiozzò la signora Cattermole. “Non<br />

l’ho p-presa da nessuno. L’ho co-comprata qu<strong>and</strong>o avevo<br />

undici anni. Lei… lei… lei… mi ha scelto.”<br />

Pianse più forte di prima.<br />

La Umbridge emise una leggera risata da ragazzina<br />

che fece venire a <strong>Harry</strong> voglia di aggredirla.<br />

Si sporse ancora di più dalla balaustra, per osservare<br />

meglio la sua vittima, e qualcosa di dorato osc<strong>il</strong>lò e rimase<br />

a pendere nel vuoto: <strong>il</strong> medaglione.<br />

Hermione lo vide. Emise un piccolo grido, ma la<br />

Umbridge e Yaxley, ancora concentrati sulla loro preda,<br />

erano sordi a qualsiasi altra cosa.<br />

“No,” disse la Umbridge, “no, non penso, signora<br />

Cattermole. Le bacchette scelgono solo streghe o maghi.<br />

Lei non è una strega. Ho qua le sue risposte al questionario<br />

che le era stato m<strong>and</strong>ato… Mafalda, passamele.”<br />

La Umbridge tese una mano piccola. In quel momento<br />

assomigliava così tanto a un rospo che <strong>Harry</strong> era sorpreso<br />

di non vedere membrane tra le dita tozze. Le mani di<br />

Hermione tremavano per lo shock. Frugò in una p<strong>il</strong>a di<br />

documenti appoggiati sulla sedia vicino a lei, e infine ne<br />

estrasse un pacchetto di pergamene con sopra <strong>il</strong> nome<br />

<strong>della</strong> signora Cattermole.<br />

“È… è carino, Dolores,” disse, indic<strong>and</strong>o <strong>il</strong> pendente<br />

che luccicava fra le pieghe <strong>della</strong> maglia <strong>della</strong> Umbridge.


J. K. Rowling<br />

“Cosa?” esclamò la Umbridge, guard<strong>and</strong>o in basso.<br />

“Oh, sì… un vecchio cimelio di famiglia,” disse, accarezz<strong>and</strong>o<br />

<strong>il</strong> medaglione adagiato sul suo largo petto. “La S sta<br />

per Selwyn… sono imparentata con i Selwyn… certo, ci<br />

sono poche famiglie Purosangue con le quali io non sia<br />

imparentata… peccato,” continuò a voce più alta, volt<strong>and</strong>o<br />

le pagine del questionario <strong>della</strong> signora Cattermole,<br />

“…che lo stesso non si possa dire di lei. Professione dei<br />

genitori: Fruttivendoli.”<br />

Yaxley rise in modo beffardo. In basso, <strong>il</strong> morbido<br />

gatto d’argento camminava su e giù e i Dissennatori<br />

aspettavano negli angoli.<br />

Fu la bugia <strong>della</strong> Umbridge che fece salire <strong>il</strong> sangue al<br />

cervello di <strong>Harry</strong> e gli annebbiò <strong>il</strong> senso di cautela. Che <strong>il</strong><br />

medaglione, che lei aveva preso come tangente da un<br />

ladruncolo, fosse usato per sostenere le sue credenziali da<br />

Purosangue. Alzò la bacchetta, senza neanche<br />

preoccuparsi di tenerla nascosta sotto al Mantello<br />

dell’Invisib<strong>il</strong>ità, e disse, “Stupeficium!”<br />

Ci fu un lampo di luce rossa. La Umbridge s’accasciò<br />

e picchiò con la fronte sullo spigolo <strong>della</strong> balaustra. La<br />

documentazione sulla signora Cattermole le scivolò dal<br />

grembo e cadde sul pavimento e, in basso, <strong>il</strong> gatto<br />

camminante sparì. L’aria fredda come <strong>il</strong> ghiaccio li colpì<br />

come una ventata improvvisa. Yaxley, confuso, si guardò<br />

intorno alla ricerca <strong>della</strong> causa del problema e vide la<br />

mano senza corpo di <strong>Harry</strong> e la bacchetta puntata contro di<br />

lui. Cercò di estrarre la sua, ma era troppo tardi.<br />

“Stupeficium!”<br />

Yaxley scivolò sul pavimento, finendo rannicchiato al<br />

suolo.<br />

317


318<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“<strong>Harry</strong>!”<br />

“Hermione, se pensi che sarei rimasto seduto lì e<br />

lasciarla fingere…”<br />

“<strong>Harry</strong>, la signora Cattermole!”<br />

<strong>Harry</strong> girò su se stesso, gett<strong>and</strong>o via <strong>il</strong> Mantello<br />

dell’Invisib<strong>il</strong>ità. In basso, i Dissennatori si erano mossi dai<br />

loro angoli. Scivolavano verso la donna incatenata alla<br />

sedia. Forse perché <strong>il</strong> Patronus era svanito, o forse perché<br />

si erano accorti che non c’era più nessuno a controllarli,<br />

sembrava non avessero più restrizioni. La Signora<br />

Cattermole emise un terrib<strong>il</strong>e grido di paura qu<strong>and</strong>o una<br />

viscida mano piena di croste le prese <strong>il</strong> mento e le girò la<br />

testa all’indietro.<br />

“EXPECTO PATRONUM!”<br />

Il cervo d’argento si librò in volo dalla punta <strong>della</strong><br />

bacchetta di <strong>Harry</strong> e si lanciò contro i Dissennatori, che<br />

arretrarono e si fusero di nuovo all’oscurità. La luce del<br />

cervo, più potente e più calda <strong>della</strong> protezione del gatto,<br />

riempì l’intero sotterraneo mentre galoppava lungo la<br />

stanza.<br />

“Prendi l’Horcrux,” disse <strong>Harry</strong> a Hermione.<br />

Lui corse giù per gli scalini, rimettendo <strong>il</strong> Mantello<br />

dell’Invisib<strong>il</strong>ità nella veste, e si avvicinò alla Signora<br />

Cattermole.<br />

“Lei?” sussurrò la donna, guard<strong>and</strong>olo in faccia.<br />

“Ma… ma Reg ha detto che è stato lei a presentare <strong>il</strong> mio<br />

nome per l’interrogatorio!”<br />

“Davvero?” mormorò <strong>Harry</strong>, tir<strong>and</strong>o le catene che le<br />

bloccavano le braccia, “Beh, ho cambiato idea. Diffindo!”<br />

Non accadde nulla. “Hermione, come mi libero di queste<br />

catene?”


J. K. Rowling<br />

“Aspetta, sono impegnata qui…”<br />

“Hermione, siamo circondati da Dissennatori!”<br />

“Lo so, <strong>Harry</strong>, ma se si sveglia e <strong>il</strong> medaglione non<br />

c’è più… devo duplicarlo… Geminio! Ecco… questo<br />

dovrebbe ingannarla…”<br />

Hermione scese le scale correndo.<br />

“Vediamo… Relascio!”<br />

Le catene tintinnarono e tornarono nei braccioli <strong>della</strong><br />

sedia. La Signora Cattermole sembrava spaventata come<br />

prima.<br />

“Non capisco,” mormorò.<br />

“Lei verrà via con noi,” disse <strong>Harry</strong>, tir<strong>and</strong>ola in piedi.<br />

“Vada a casa, prenda i suoi figli, e se ne vada, se ne vada<br />

dal Paese, se necessario. Mascheri la sua identità e scappi.<br />

Ha visto come stanno le cose, non avrà niente che somigli<br />

ad un’udienza equa, qui.”<br />

“<strong>Harry</strong>,” disse Hermione. “Come usciremo da qui, con<br />

tutti quei Dissennatori fuori dalla porta?”<br />

“Con i Patronus,” rispose <strong>Harry</strong>, indic<strong>and</strong>o <strong>il</strong> suo con<br />

la bacchetta. Il cervo rallentò e iniziò a camminare verso<br />

la porta br<strong>il</strong>l<strong>and</strong>o ancora luminoso. “Quanti ne possiamo<br />

radunare. Produci <strong>il</strong> tuo, Hermione”.<br />

“Expec-Expecto Patronum,” disse Hermione. Non ci<br />

fu effetto.<br />

“È l’unico incantesimo con <strong>il</strong> quale ha problemi,”<br />

disse <strong>Harry</strong> a una sorpresissima signora Cattermole.<br />

“Davvero una sfortuna, proprio… dai, Hermione…”<br />

“Expecto Patronum!”<br />

Una lontra argentata esplose fuori dalla punta <strong>della</strong><br />

bacchetta di Hermione e galleggiò graziosamente in aria<br />

per raggiungere <strong>il</strong> cervo.<br />

319


320<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Andiamo,” disse <strong>Harry</strong>, e guidò Hermione e la<br />

Signora Cattermole alla porta.<br />

Qu<strong>and</strong>o i Patronus scivolarono fuori dal sotterraneo,<br />

ci furono urla di shock dalle persone che aspettavano fuori<br />

dalla porta. <strong>Harry</strong> si guardò intorno. i Dissennatori<br />

arretravano ai lati, confondendosi nell’oscurità, disperdendosi<br />

davanti alle creature argentate.<br />

“È stato deciso che tutti voi dobbiate tornare a casa e<br />

nascondervi con le vostre famiglie”, disse <strong>Harry</strong> ai figli di<br />

Babbani in attesa, abbagliati dalla luce dei Patronus, e<br />

ancora rannicchiati. “Andate all’estero, se potete.<br />

Comunque, allontanatevi <strong>il</strong> più possib<strong>il</strong>e dal Ministero.<br />

Questa è… ehm… la nuova posizione ufficiale. Adesso, se<br />

seguirete i Patronus, sarete in grado di <strong>and</strong>arvene<br />

pass<strong>and</strong>o dall’Atrium.”<br />

Riuscirono a lasciare i sotterranei di pietra senza<br />

essere intercettati, ma qu<strong>and</strong>o arrivarono agli ascensori<br />

<strong>Harry</strong> cominciò a ripensarci. Se fossero arrivati<br />

nell’Atrium con un cervo d’argento e una lontra che gli<br />

veleggiava accanto, e una ventina circa di persone, la metà<br />

delle quali accusate di essere figli di Babbani, non poteva<br />

fare a meno di pensare che avrebbero attirato attenzioni<br />

indesiderate. Era appena arrivato a questa infelice<br />

conclusione qu<strong>and</strong>o l’ascensore si fermò sferragli<strong>and</strong>o<br />

davanti a loro.<br />

“Reg!” gridò la signora Cattermole, e si gettò fra le<br />

braccia di Ron. “Runcorn mi ha lasciata <strong>and</strong>are, ha attaccato<br />

la Umbridge e Yaxley, e ha detto a tutti noi di<br />

lasciare <strong>il</strong> Paese. Penso che faremo meglio a farlo, Reg,<br />

davvero. Sbrighiamoci a tornare a casa e a prendere i<br />

bambini e… perché sei così bagnato?”


J. K. Rowling<br />

“Acqua,” mormorò Ron, liber<strong>and</strong>osi dall’abbraccio.<br />

“<strong>Harry</strong>, sanno che ci sono degli intrusi all’interno del<br />

Ministero. Qualcosa a proposito di un buco nella porta<br />

dell’ufficio <strong>della</strong> Umbridge. Credo che abbiamo cinque<br />

minuti, se…”<br />

Il Patronus di Hermione svanì con un pop mentre si<br />

voltava a guardare <strong>Harry</strong> con espressione terrorizzata.<br />

“<strong>Harry</strong>, se restiamo intrappolati qui…”<br />

“Non lo saremo, se facciamo in fretta,” disse <strong>Harry</strong>. Si<br />

rivolse al s<strong>il</strong>enzioso gruppo dietro di loro, che lo fissava.<br />

“Chi ha la bacchetta?”<br />

All’incirca metà di loro alzarono la mano.<br />

“Ok, tutti quelli che non hanno la bacchetta devono<br />

aggrapparsi a qualcuno che ce l’ha.<br />

Dobbiamo fare in fretta… prima che ci fermino.<br />

Avanti”.<br />

Riuscirono tutti a spingersi in <strong>due</strong> ascensori. Il<br />

Patronus di <strong>Harry</strong> rimase a fare da sentinella mentre le<br />

cancellate dorate si chiudevano e gli ascensori iniziavano<br />

a salire.<br />

“Livello Otto,” disse la fredda voce di strega,<br />

“Atrium.”<br />

<strong>Harry</strong> capì immediatamente che erano nei guai.<br />

L’Atrium era pieno di persone che si spostavano da<br />

camino a camino, sig<strong>il</strong>l<strong>and</strong>oli.<br />

“<strong>Harry</strong>!” esclamò Hermione. “Cosa possiamo…?”<br />

“FERMI!” tuonò <strong>Harry</strong>, e la potente voce di Runcorn<br />

risuonò nell’Atrium. I maghi che sig<strong>il</strong>lavano i camini si<br />

immob<strong>il</strong>izzarono. “Seguitemi,” sussurrò al gruppo di<br />

terrorizzati figli di Babbani, che si spostarono in gruppo,<br />

guidati da Ron e Hermione.<br />

321


322<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Che succede, Albert?” chiese lo stesso mago stempiato<br />

che prima aveva seguito <strong>Harry</strong> fuori dal camino.<br />

Sembrava nervoso.<br />

“Tutti loro devono uscire prima che chiudiate i<br />

camini,” disse <strong>Harry</strong> con tutta l’autorità di cui poteva<br />

disporre.<br />

Il gruppo di maghi davanti a lui si guardarono l’uno<br />

con l’altro.<br />

“Ci è stato detto di sig<strong>il</strong>lare tutte le uscite e di non far<br />

passare nessuno…”<br />

“Mi stai contraddicendo?” si infuriò <strong>Harry</strong>. “Vuoi che<br />

faccia un esame al tuo albero genealogico, come ho fatto<br />

con quello di Dirk Cresswell?”<br />

“Scusa!” boccheggiò <strong>il</strong> mago stempiato, arretr<strong>and</strong>o.<br />

“Non intendevo fare niente, Albert, ma pensavo…<br />

pensavo che fossero qui per l’interrogatorio e…”<br />

“Il loro sangue è puro,” disse <strong>Harry</strong>, e la sua voce<br />

risuonò in modo impressionante nell’ingresso.<br />

“Più puro di quello di molti di voi, oserei dire.<br />

Andate,” si rivolse ai figli di Babbani, che si affrettarono<br />

ai camini e iniziarono a svanire in coppia. I maghi del<br />

Ministero rimasero indietro, alcuni sembravano confusi,<br />

altri spaventati e risentiti. Poi…<br />

“Mary!”<br />

La signora Cattermole si guardò alle spalle. Il vero<br />

Reg Cattermole, che non vomitava più ma era pallido e<br />

smunto, era appena arrivato di corsa da un ascensore.<br />

“R-Reg?”<br />

Spostò lo sguardo da suo marito a Ron, che imprecò a<br />

voce alta.


J. K. Rowling<br />

Il mago stempiato spalancò la bocca, la testa che si<br />

voltava in maniera ridicola da un Reg Cattermole all’altro.<br />

“Ehi, che succede? Cosa significa?”<br />

“Blocca le uscite! BLOCCALE!”<br />

Yaxley era uscito di corsa da un altro ascensore e<br />

stava correndo verso <strong>il</strong> gruppo di fianco ai camini,<br />

all’interno dei quali tutti i maghi di origine Babbana,<br />

tranne la Signora Cattermole, erano ormai scomparsi.<br />

Come <strong>il</strong> mago stempiato sollevò la bacchetta, <strong>Harry</strong> alzò<br />

la grossissima mano a pugno e lo colpì, facendolo volare<br />

in aria.<br />

“Sta aiut<strong>and</strong>o i figli di Babbani a scappare, Yaxley!”<br />

urlò <strong>Harry</strong>.<br />

I colleghi del mago stempiato si ribellarono e iniziarono<br />

a fare un gran baccano, coperto dal quale Ron afferrò<br />

la signora Cattermole, la spinse all’interno del camino<br />

ancora aperto, e scomparve. Confuso, Yaxley guardò da<br />

<strong>Harry</strong> al mago che si era preso <strong>il</strong> pugno, mentre <strong>il</strong> vero<br />

Reg Cattermole gridava: “Mia moglie! Chi era quello con<br />

mia moglie? Che sta succedendo?”<br />

<strong>Harry</strong> vide la testa di Yaxley che si voltava, un<br />

bagliore di comprensione sul volto deformato dalla rabbia.<br />

“Andiamo!” urlò <strong>Harry</strong> a Hermione. Le prese la mano<br />

e saltarono nel camino insieme, mentre la maledizione di<br />

Yaxley volava al di sopra <strong>della</strong> testa di <strong>Harry</strong>. Girarono<br />

vorticosamente per qualche secondo prima di essere<br />

sputati fuori dalla to<strong>il</strong>ette in un cubicolo. <strong>Harry</strong> spalancò<br />

la porta. Ron era in piedi vicino ai lav<strong>and</strong>ini, ancora alle<br />

prese con la signora Cattermole.<br />

“Reg, non capisco…”<br />

323


324<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Mi lasci <strong>and</strong>are, non sono suo marito, deve <strong>and</strong>are a<br />

casa!”<br />

Si sentì un rumore nel cubicolo alle loro spalle. <strong>Harry</strong><br />

si guardò intorno. Era appena apparso Yaxley.<br />

“ANDIAMOCENE!” urlò <strong>Harry</strong>. Prese Hermione per<br />

la mano e Ron per <strong>il</strong> braccio e ruotò sul posto.<br />

L’oscurità li inghiottì, insieme alla sensazione di<br />

cinghie che premevano, ma c’era qualcosa che non<br />

<strong>and</strong>ava… la mano di Hermione sembrava sul punto di<br />

scivolare dalla sua stretta…<br />

Si chiese se stava soffoc<strong>and</strong>o, non riusciva né a<br />

respirare né a vedere, le uniche cose concrete al mondo<br />

erano <strong>il</strong> braccio di Ron e le dita di Hermione, che stavano<br />

pian piano scivol<strong>and</strong>o via…<br />

E poi vide la porta del numero dodici di Grimmauld<br />

Place, con <strong>il</strong> batacchio <strong>della</strong> porta a forma di serpente, ma<br />

prima che potesse tirare <strong>il</strong> fiato si udì un grido e un lampo<br />

di luce viola. La mano di Hermione improvvisamente si<br />

strinse alla sua e tutto diventò di nuovo nero.


J. K. Rowling<br />

CAPITOLO QUATTORDICI<br />

IL LADRO<br />

<strong>Harry</strong> aprì gli occhi e rimase abbagliato da luci gialle<br />

e verdi. Non aveva idea di cosa fosse accaduto, sapeva<br />

solo di essere sdraiato su qualcosa di sim<strong>il</strong>e a foglie e<br />

ramoscelli. Lott<strong>and</strong>o per tirare <strong>il</strong> fiato nei polmoni, che<br />

sentiva appiattiti, strizzò gli occhi e si accorse che la luce<br />

accecante era quella del sole che f<strong>il</strong>trava attraverso un<br />

tetto di foglie altissime che lo sovrastava. Poi qualcosa si<br />

mosse di scatto nei pressi del suo volto. Si sollevò su mani<br />

e ginocchia, pronto a fronteggiare qualche piccola creatura<br />

feroce, ma si accorse che si trattava del piede di Ron.<br />

Guard<strong>and</strong>osi intorno, <strong>Harry</strong> notò che erano sdraiati sul<br />

terreno di una foresta, apparentemente soli.<br />

325


326<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Il primo pensiero di <strong>Harry</strong> <strong>and</strong>ò alla Foresta Proibita<br />

e, per un momento, anche se sapeva quanto folle e pericoloso<br />

sarebbe stato per loro apparire nel territorio di<br />

Hogwarts, <strong>il</strong> suo cuore fece un balzo di felicità al pensiero<br />

di spostarsi furtivamente tra gli alberi fino al capanno di<br />

Hagrid. Nei pochi istanti che ci vollero prima che Ron<br />

emettesse un lieve lamento ed <strong>Harry</strong> iniziasse a trascinarsi<br />

verso di lui, tuttavia, s’accorse che non erano nella Foresta<br />

Proibita. Gli alberi apparivano più giovani, molto più<br />

distanti tra loro ed <strong>il</strong> terreno era più libero dal sottobosco.<br />

Incontrò Hermione, anche lei carponi, accanto alla<br />

testa di Ron. Nel momento in cui gli occhi si posarono su<br />

Ron, tutte le altre preoccupazioni scomparvero dalla<br />

mente di <strong>Harry</strong>. L’intero lato sinistro del corpo di Ron era<br />

inzuppato di sangue e <strong>il</strong> volto risaltava, di un pallore<br />

grigiastro, sulla coltre di foglie. L’effetto <strong>della</strong> Pozione<br />

Polisucco stava svanendo. Ron era all’apparenza a metà<br />

tra Cattermole e sé stesso, con i capelli che diventavano<br />

sempre più rossi d<strong>and</strong>o la sensazione che gli succhiassero<br />

dal viso <strong>il</strong> poco colore rimasto.<br />

“Che cosa gli è successo?”<br />

“Si è Spaccato,” disse Hermione con le dita già alle<br />

prese con la manica di Ron, dove <strong>il</strong> sangue era più copioso<br />

e scuro.<br />

<strong>Harry</strong> guardava, raccapricciato, mentre lei strappava<br />

la camicia di Ron. Aveva sempre pensato allo Spaccarsi<br />

come qualcosa di comico, ma questo... sentì le viscere che<br />

gli si rivoltavano spiacevolmente qu<strong>and</strong>o Hermione scoprì<br />

la parte superiore del braccio di Ron, dove un grosso<br />

pezzo di carne mancava, tagliato via di netto come da un<br />

coltello.


J. K. Rowling<br />

“Svelto, <strong>Harry</strong>, nella mia borsa c’è una bottiglietta con<br />

la scritta «Essenza di Dittamo»…”<br />

“Borsa… giusto…”<br />

<strong>Harry</strong> corse verso <strong>il</strong> posto dove Hermione era atterrata,<br />

afferrò la minuscola borsa ornata di perline e spinse<br />

la sua mano all’interno. Immediatamente, oggetto dopo<br />

oggetto si presentarono tra le sue dita le copertine di pelle<br />

dei libri, le maniche di lana dei maglioni, i tacchi di<br />

scarpe…<br />

“Veloce!”<br />

Afferrò la bacchetta da terra e la puntò in profondità<br />

nella borsa magica.<br />

“Accio Dittamo!”<br />

Una bottiglietta marrone schizzò fuori dalla borsa, la<br />

prese e si affrettò a tornare da Hermione e Ron i cui occhi,<br />

ora mezzi chiusi, mostravano tra le palpebre soltanto un<br />

po’ del bianco degli occhi.<br />

“È debole,” disse Hermione, anche lei abbastanza<br />

pallida. Non somigliava più a Mafalda, anche se i suoi<br />

capelli erano ancora grigi in alcuni punti. “Stappala tu per<br />

me, <strong>Harry</strong>, ho le mani che tremano.”<br />

<strong>Harry</strong> strappò via <strong>il</strong> tappo dalla bottiglietta, Hermione<br />

la prese e versò tre gocce <strong>della</strong> pozione sulle ferite<br />

sanguinanti. Si sollevò del fumo verdastro e, qu<strong>and</strong>o<br />

scomparve, <strong>Harry</strong> vide che avevano smesso di sanguinare.<br />

Le ferite ora sembravano vecchie di diversi giorni e nuova<br />

pelle era tesa sopra quella che appena un attimo prima era<br />

stata carne viva.<br />

“Wow,” disse <strong>Harry</strong>.<br />

“È tutto ciò che sento di poter fare in sicurezza,” disse<br />

Hermione vac<strong>il</strong>l<strong>and</strong>o. “Ci sono incantesimi che potrebbero<br />

327


328<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

rimetterlo in sesto completamente, ma non ho <strong>il</strong> coraggio<br />

di provarli perché se li eseguo male possono causare un<br />

danno maggiore… ha già perso così tanto sangue…”<br />

“Come si è ferito? Voglio dire,” <strong>Harry</strong> scosse la testa,<br />

cerc<strong>and</strong>o di chiarire, di dare un senso a qualunque cosa<br />

fosse appena accaduta, “perché siamo qui? Pensavo che<br />

stessimo torn<strong>and</strong>o a Grimmauld Place.”<br />

Hermione fece un profondo respiro. Sembrava stesse<br />

per piangere.<br />

“<strong>Harry</strong>, non credo che potremo più tornarci.”<br />

“Che cosa…?”<br />

“Qu<strong>and</strong>o ci siamo Smaterializzati, Yaxley mi ha<br />

afferrato e non sono riuscita a liberarmi, era troppo forte,<br />

mi stava ancora tenendo qu<strong>and</strong>o siamo arrivati a<br />

Grimmauld Place e allora… béh, credo che possa aver<br />

visto la porta e pensato che noi ci saremmo fermati là, ha<br />

mollato la presa ed io ne ho invece approfittato per liberarmi<br />

e per portarci tutti qui!”<br />

“Ma, allora, lui dov’è? Aspetta… non penserai che è a<br />

Grimmauld Place? Non può entrare.”<br />

Gli occhi di lei br<strong>il</strong>lavano di lacrime non versate<br />

qu<strong>and</strong>o annuì.<br />

“<strong>Harry</strong>, penso che possa. Io… io l’ho costretto a<br />

lasciarci <strong>and</strong>are con un Incantesimo di Repulsione, ma<br />

l’avevo già introdotto nella protezione dell’Incanto<br />

Fidelius. Da qu<strong>and</strong>o S<strong>il</strong>ente è morto, noi siamo i Custodi<br />

Segreti, così è come se io gli avessi rivelato <strong>il</strong> segreto,<br />

no?”<br />

Non c’erano dubbi, <strong>Harry</strong> era sicuro che avesse<br />

ragione. Fu un duro colpo. Se adesso Yaxley poteva<br />

entrare in quella abitazione, non c’era alcuna possib<strong>il</strong>ità


J. K. Rowling<br />

per loro di potervi tornare. Proprio in quel momento,<br />

poteva averci portato altri Mangiamorte grazie alla<br />

Materializzazione. Per quanto tetra ed oppressiva fosse,<br />

era stata <strong>il</strong> loro unico rifugio sicuro, addirittura una specie<br />

di Casa, ora che Kreacher era diventato tanto felice e<br />

amichevole. Con una fitta di dispiacere che non aveva<br />

niente a che fare con <strong>il</strong> cibo, <strong>Harry</strong> immaginò l’elfo<br />

domestico impegnato con bistecca e pasticcio di rognone<br />

che <strong>Harry</strong>, Ron ed Hermione non avrebbero mai mangiato.<br />

“<strong>Harry</strong>, mi spiace, mi spiace così tanto!”<br />

“Non essere sciocca, non è stata colpa tua, semmai è<br />

stata mia…”<br />

<strong>Harry</strong> mise la mano in tasca ed estrasse l’occhio di<br />

Malocchio Moody. Hermione fece un balzo indietro,<br />

inorridita.<br />

“La Umbridge lo aveva attaccato alla porta del suo<br />

ufficio, per spiare le persone. Non potevo lasciarlo là…<br />

ma così hanno saputo che c’erano degli intrusi.”<br />

Prima che Hermione potesse rispondere, Ron gemette<br />

e aprì gli occhi. Aveva <strong>il</strong> viso ancora grigiastro e<br />

luccicante di sudore.<br />

“Come ti senti?” sussurrò Hermione.<br />

“Uno schifo,” gracchiò Ron, sobbalz<strong>and</strong>o non appena<br />

sentì che aveva <strong>il</strong> braccio ferito. “Dove siamo?”<br />

“Nei boschi dove si è tenuta la Coppa del Mondo di<br />

Quidditch,” rispose Hermione. “Volevo un posto riservato,<br />

nascosto, e questo era…”<br />

“…<strong>il</strong> primo posto a cui hai pensato,” concluse per lei<br />

<strong>Harry</strong>, osserv<strong>and</strong>o la radura circostante apparentemente<br />

deserta. Non poté fare a meno di ricordare cosa era accaduto<br />

l’ultima volta che si erano Materializzati nel primo<br />

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330<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

posto che era venuto in mente ad Hermione, a come i<br />

Mangiamorte li avessero trovati in pochi minuti. Era stata<br />

Leg<strong>il</strong>imanzia? Voldemort o i suoi scagnozzi sapevano,<br />

anche adesso, dove Hermione li aveva portati?<br />

“Credi che ci dovremmo spostare?” dom<strong>and</strong>ò Ron a<br />

<strong>Harry</strong>. Dall’espressione del volto anche lui stava pens<strong>and</strong>o<br />

alla stessa cosa.<br />

“Non lo so.”<br />

Ron era ancora pallido e sudato. Non aveva ancora<br />

fatto nemmeno un tentativo di mettersi seduto e sembrava<br />

fosse troppo debole per farlo. La prospettiva di muoverlo<br />

era scoraggiante.<br />

“Stiamo qui per ora,” disse <strong>Harry</strong>.<br />

Evidentemente sollevata, Hermione scattò in piedi.<br />

“Dove stai <strong>and</strong><strong>and</strong>o?” chiese Ron.<br />

“Se restiamo, dovremmo mettere qualche incantesimo<br />

di protezione tutt’intorno,” rispose e alz<strong>and</strong>o la bacchetta,<br />

cominciò a camminare in un ampio cerchio intorno a<br />

<strong>Harry</strong> e Ron, mormor<strong>and</strong>o incantesimi al suo passaggio.<br />

<strong>Harry</strong> vide incresparsi leggermente l’aria circostante.<br />

Sembrava che Hermione avesse prodotto un velo di<br />

aria calda attorno alla radura in cui si trovavano.<br />

“Salvio Hexia… Protego Totalus… Repello<br />

Babbanum… Muffliato… Puoi tirare fuori la tenda,<br />

<strong>Harry</strong>…”<br />

“La tenda?”<br />

“Nella borsa!”<br />

“Nella…certo,” disse <strong>Harry</strong>.<br />

Non si disturbò a rovistare questa volta, ma usò un<br />

altro Incantesimo di Appello. La tenda emerse in una<br />

massa informe di tela, funi e picchetti. <strong>Harry</strong> riconobbe, in


J. K. Rowling<br />

parte a causa dell’odore di gatti, la stessa tenda nella quale<br />

avevano dormito nella notte <strong>della</strong> Coppa del Mondo di<br />

Quidditch.<br />

“Pensavo appartenesse a quel tale Perkins del<br />

Ministero?” chiese, inizi<strong>and</strong>o a sbrogliare i picchetti <strong>della</strong><br />

tenda.<br />

“Sembra che non l’abbia rivoluta indietro, ha una<br />

lombaggine molto dolorosa,” disse Hermione, mentre<br />

eseguiva complicati movimenti a forma di otto con la<br />

bacchetta, “così <strong>il</strong> padre di Ron ha detto che potevo<br />

prenderla in prestito. Erecto!” aggiunse, punt<strong>and</strong>o la<br />

bacchetta verso la tela senza forma che, con un movimento<br />

fluido, si eresse nell’aria e si sistemò, perfettamente<br />

costruita, sul suolo davanti a <strong>Harry</strong>, dalle cui mani<br />

sobbalzanti un picchetto prese <strong>il</strong> volo per atterrare con un<br />

ultimo tonfo alla fine di un tirante di corda.<br />

“Cave Inimicum,” Hermione finì con uno svolazzo<br />

rivolto verso <strong>il</strong> cielo. “Questo è <strong>il</strong> massimo che posso fare.<br />

Alla fine, dovremmo sapere che stanno arriv<strong>and</strong>o; non<br />

posso garantire che terrà lontano Vol…”<br />

“Non dire <strong>il</strong> nome!” Ron la interruppe, con voce dura.<br />

<strong>Harry</strong> e Hermione si guardano l’un l’altro.<br />

“Scusami,” disse Ron, gemendo un po’ non appena si<br />

alzò per poterli guardare, “ma mi sembra come una… una<br />

fattura o qualcosa di sim<strong>il</strong>e. Non possiamo chiamarlo Tu-<br />

Sai-Chi… per favore?”<br />

“S<strong>il</strong>ente diceva che temere un nome…” iniziò <strong>Harry</strong>.<br />

“In caso non l’avessi notato, amico, chiamare Tu-Sai-<br />

Chi con <strong>il</strong> suo nome non ha portato molto bene a S<strong>il</strong>ente,<br />

alla fine,” replicò seccamente. “Solo… solo mostriamo un<br />

po’ di rispetto a Tu-Sai-Chi, vi va?”<br />

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332<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Rispetto?” ripeté <strong>Harry</strong>, ma Hermione gli lanciò<br />

un’occhiata di avvertimento. A quanto pareva non doveva<br />

discutere con Ron mentre quest’ultimo era così indebolito.<br />

<strong>Harry</strong> e Hermione per metà trasportarono e per metà<br />

trascinarono Ron attraverso l’entrata <strong>della</strong> tenda. L’interno<br />

era esattamente come <strong>Harry</strong> lo ricordava: un piccolo<br />

appartamento completo di bagno e cucina. Spinse da parte<br />

una vecchia poltrona e adagiò Ron delicatamente sul<br />

lettino inferiore di un letto a castello. Persino quel breve<br />

tragitto era bastato a far diventare Ron ancora più pallido.<br />

Una volta sistemato sul materasso, Ron chiuse di nuovo<br />

gli occhi e non parlò per un po’.<br />

“Preparo del te,” ansimò Hermione, estraendo la teiera<br />

e le tazze dalle profondità <strong>della</strong> borsa e dirigendosi verso<br />

la cucina.<br />

<strong>Harry</strong> trovò la bev<strong>and</strong>a calda e gradevole come lo era<br />

stato <strong>il</strong> whisky Incendiario la notte che Malocchio Moody<br />

era morto, sembrava consumare un po’ <strong>della</strong> paura che<br />

provava nel petto. Dopo un minuto o <strong>due</strong>, Ron ruppe <strong>il</strong><br />

s<strong>il</strong>enzio.<br />

“Che cosa pensate sia accaduto ai Cattermole?”<br />

“Con un po’ di fortuna, saranno fuggiti,” disse<br />

Hermione, stringendo la tazza calda come consolazione.<br />

“Se <strong>il</strong> signor Cattermole ha conservato un po' di sangue<br />

freddo, avrà trasportato la signora Cattermole con una<br />

Materializzazione Congiunta ed ora staranno abb<strong>and</strong>on<strong>and</strong>o<br />

<strong>il</strong> paese insieme ai loro bambini. Questo è ciò che<br />

<strong>Harry</strong> le ha detto di fare.”<br />

“Accidenti, spero che siano scappati,” disse Ron,<br />

sdrai<strong>and</strong>osi indietro sui cuscini. Il tè sembrava avergli<br />

fatto bene e gli era tornato un po’ di colore in viso. “Non


J. K. Rowling<br />

ho avuto la sensazione che Reg Cattermole fosse così<br />

astuto, dal modo in cui tutti mi parlavano qu<strong>and</strong>o ero lui.<br />

Dio mio. Spero che ce l’abbiano fatta…. se entrambi<br />

fossero finiti ad Azkaban a causa nostra…”<br />

<strong>Harry</strong> guardò verso Hermione e la dom<strong>and</strong>a che stava<br />

per fare, ovvero sul fatto che la sig.ra Cattermole, non<br />

avendo la bacchetta, avrebbe potuto impedire al marito di<br />

effettuare la Materializzazione Congiunta, gli morì in<br />

gola. Hermione osservava l’inquietudine di Ron per <strong>il</strong><br />

destino dei Cattermole e c’era una tale dolcezza nella sua<br />

espressione che <strong>Harry</strong> si sentì quasi come se l’avesse<br />

sorpresa nell’atto di baciarlo.<br />

“Così, l’hai preso?” le chiese <strong>Harry</strong>, in parte per ricordarle<br />

la sua presenza.<br />

“Preso… preso cosa?” riprese incerta.<br />

“Per cosa abbiamo affrontato tutto ciò? Il medaglione!<br />

Dov’è <strong>il</strong> medaglione?”<br />

“Ce l’avete?” urlò Ron, sistem<strong>and</strong>osi un po’ più in<br />

alto sui suoi cuscini. “Nessuno mi dice nulla! Accidenti,<br />

avreste pure potuto parlarne!”<br />

“Beh, stavamo fuggendo per salvarci dai Mangiamorte,<br />

no?” ribatté Hermione. “Eccolo.”<br />

Tirò fuori <strong>il</strong> medaglione dalla tasca del vestito e lo<br />

passò a Ron.<br />

Era gr<strong>and</strong>e come un uovo di gallina. Un’elaborata<br />

lettera S, intarsiata con tante piccole pietre verdi, br<strong>il</strong>lò<br />

debolmente nella luce diffusa che passava attraverso <strong>il</strong><br />

tetto di tela <strong>della</strong> tenda.<br />

“C’è qualche possib<strong>il</strong>ità che qualcun altro lo abbia<br />

distrutto da qu<strong>and</strong>o lo ha avuto Kreacher?” chiese Ron<br />

333


334<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

speranzoso. “Voglio dire, siamo sicuri che sia ancora un<br />

Horcrux?”<br />

“Credo di sì,” disse Hermione, rispondendogli e<br />

guard<strong>and</strong>o <strong>il</strong> medaglione da vicino. “Ci sarebbero stati<br />

segni di danneggiamento se fosse stato magicamente<br />

distrutto.”<br />

Lo passò a <strong>Harry</strong>, che lo rigirò tra le dita. La cosa<br />

sembrava perfetta, intatta. Si ricordò dei resti d<strong>il</strong>aniati del<br />

diario, e di come la pietra dell’anello si fosse spaccata<br />

qu<strong>and</strong>o S<strong>il</strong>ente l’aveva distrutto.<br />

“Credo che Kreacher abbia ragione,” disse <strong>Harry</strong>.<br />

“Dovremo capire come aprirlo prima di poterlo distruggere.”<br />

Non appena ebbe parlato, <strong>Harry</strong> fu colpito<br />

dall’improvvisa consapevolezza di cosa stesse maneggi<strong>and</strong>o,<br />

e di cosa vivesse dietro quei piccoli sportelli<br />

dorati. Nonostante tutti gli sforzi fatti per trovarlo, sentì un<br />

desiderio impetuoso di scagliare <strong>il</strong> medaglione lontano da<br />

sé.<br />

Domin<strong>and</strong>osi di nuovo, cercò di aprire <strong>il</strong> medaglione<br />

facendo leva con le dita su un lato, poi provò con<br />

l’incantesimo che Hermione aveva usato per aprire la<br />

porta <strong>della</strong> camera da letto di Regulus. Nessuno dei <strong>due</strong><br />

tentativi funzionò. Restituì <strong>il</strong> medaglione a Ron ed<br />

Hermione, ognuno dei quali fece del suo meglio per<br />

aprirlo, ma senza maggiore successo di quanto ne avesse<br />

avuto lui.<br />

“Puoi sentirlo, comunque?” chiese Ron sottovoce,<br />

mentre lo teneva stretto nel pugno.<br />

“Che cosa vuoi dire?” Ron passò l’Horcrux a <strong>Harry</strong>.<br />

Dopo un istante o <strong>due</strong>, <strong>Harry</strong> pensò di aver capito cosa


J. K. Rowling<br />

Ron intendesse. Quello che riusciva a sentire era <strong>il</strong> pulsare<br />

del suo stesso sangue nelle vene oppure era un battito<br />

dentro <strong>il</strong> medaglione, sim<strong>il</strong>e ad un minuscolo cuore di<br />

metallo?<br />

“Cosa ne faremo?” chiese Hermione.<br />

“Lo terremo al sicuro finché non scopriremo come<br />

distruggerlo,” rispose <strong>Harry</strong> e, per quanto poco lo desiderasse,<br />

appese la catenina intorno al collo, facendo<br />

cadere <strong>il</strong> medaglione nascosto sotto i vestiti, dove<br />

poggiava contro <strong>il</strong> petto accanto alla tracolla che Hagrid<br />

gli aveva regalato.<br />

“Credo che dovremo fare dei turni di guardia fuori<br />

dalla tenda,” disse rivolto verso Hermione, alz<strong>and</strong>osi e<br />

stir<strong>and</strong>osi. “E dovremo anche pensare a procurarci del<br />

cibo. Tu stai qui,” aggiunse severo, non appena Ron tentò<br />

di mettersi a sedere assumendo una sgradevole tonalità di<br />

verde.<br />

Con lo Spioscopio che Hermione aveva regalato ad<br />

<strong>Harry</strong> per <strong>il</strong> compleanno accuratamente posizionato sul<br />

tavolo <strong>della</strong> tenda, <strong>Harry</strong> ed Hermione trascorsero <strong>il</strong> resto<br />

del giorno dividendosi i turni di guardia. Lo Spioscopio,<br />

ad ogni modo, rimase s<strong>il</strong>enzioso e immob<strong>il</strong>e tutto <strong>il</strong><br />

giorno, in equ<strong>il</strong>ibrio sulla punta. Il loro pezzo di foresta<br />

restò deserto, ad eccezione di occasionali uccelli e<br />

scoiattoli, forse a causa degli incantesimi protettivi e<br />

Respingi-Babbani che Hermione aveva distribuito<br />

tutt’intorno, o forse perché la gente raramente si avventurava<br />

in quella zona. La sera non portò cambiamenti.<br />

<strong>Harry</strong> <strong>il</strong>luminò la bacchetta qu<strong>and</strong>o scambiò la guardia<br />

con Hermione alle dieci e fece correre lo sguardo sul<br />

luogo deserto, not<strong>and</strong>o i pipistrelli che svolazzavano in<br />

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336<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

alto nell’unico pezzo di cielo stellato visib<strong>il</strong>e dalla loro<br />

radura protetta.<br />

Era affamato, in quel momento, ed anche un<br />

po’stordito. Hermione non aveva impacchettato cibo nella<br />

borsa magica in quanto aveva supposto che sarebbero<br />

ritornati a Grimmauld Place, quella notte. Non avevano<br />

nulla da mangiare, perciò, ad eccezione di alcuni funghi<br />

selvatici che Hermione aveva raccolto dagli alberi più<br />

vicini e aveva cotto in umido in un pentolino. Dopo un<br />

paio di bocconi, Ron aveva spinto via la sua porzione,<br />

mostr<strong>and</strong>osi nauseato. <strong>Harry</strong> aveva continuato a mangiare<br />

solo per non urtare la sensib<strong>il</strong>ità di Hermione.<br />

Il s<strong>il</strong>enzio circostante era rotto da strani fruscii e dallo<br />

scricchiolio di rametti. <strong>Harry</strong> pensava che fossero causati<br />

da animali e non da persone, tuttavia tenne la bacchetta<br />

ben stretta e pronta. Le viscere, già a disagio per <strong>il</strong> pasto<br />

inadeguato di funghi gommosi, si strinsero per<br />

l’apprensione.<br />

Aveva pensato che si sarebbe sentito inebriato se<br />

fossero riusciti a recuperare l’Horcrux, ma in qualche<br />

modo non lo era. Tutto ciò che provava, mentre sedeva a<br />

scrutare l’oscurità, rischiarata solo debolmente dalla sua<br />

bacchetta, era la preoccupazione per ciò che sarebbe<br />

accaduto in seguito. Era come se, avendo corso verso<br />

questo punto per settimane, mesi, forse addirittura anni,<br />

fosse ora incappato in una brusca frenata, finendo fuori<br />

strada.<br />

C’erano altri Horcrux là fuori, da qualche parte, ma lui<br />

non aveva la più pallida idea di dove potessero essere.<br />

Non sapeva nemmeno che cosa fossero. Intanto non aveva<br />

la minima idea di come distruggere l’unico che avevano


J. K. Rowling<br />

trovato, l’Horcrux che al momento gli pendeva contro la<br />

nuda carne del petto. Stranamente non s’era riscaldato a<br />

contatto col corpo e rimaneva freddo contro la pelle quasi<br />

fosse appena emerso dall’acqua gelata. Di tanto in tanto<br />

<strong>Harry</strong> credeva, o forse immaginava, di poter sentire un<br />

fleb<strong>il</strong>e battito irregolare accanto al suo.<br />

Presagi di abominevoli disgrazie s’insinuarono in lui<br />

mentre sedeva lì al buio. Cercò di resistere, li respinse via,<br />

ma continuavano a tornare senza tregua. Nessuno dei <strong>due</strong><br />

può vivere se l'altro sopravvive. Ron e Hermione, che<br />

chiacchieravano sottovoce nella tenda alle sue spalle,<br />

avrebbero potuto decidere di <strong>and</strong>arsene se avessero voluto.<br />

Lui non poteva. Mentre era seduto lì, cerc<strong>and</strong>o di<br />

dominare paura e spossatezza, gli sembrava che l’Horcrux<br />

sul petto sc<strong>and</strong>isse <strong>il</strong> tempo che gli rimaneva…Che idea<br />

stupida, si disse, non pensare a questo…<br />

La cicatrice iniziava a dolergli di nuovo. Temette di<br />

averlo causato lui stesso con questi pensieri e cercò di<br />

dirigerli altrove. Pensò al povero Kreacher, che li aveva<br />

aspettati a casa ricevendo invece la visita di Yaxley.<br />

L’elfo avrebbe mantenuto <strong>il</strong> s<strong>il</strong>enzio o avrebbe detto ai<br />

Mangiamorte ciò che sapeva? <strong>Harry</strong> voleva credere che<br />

Kreacher fosse cambiato, nei suoi confronti, nell’ultimo<br />

mese, che ora gli sarebbe stato leale, ma chi poteva sapere<br />

cosa sarebbe accaduto? Cosa sarebbe successo se i<br />

Mangiamorte avessero torturato l’elfo? Immagini<br />

disgustose si affollarono nella mente di <strong>Harry</strong> che cercò<br />

ancora una volta di allontanarle. Non c’era niente che<br />

avrebbe potuto fare per Kreacher: lui ed Hermione avevano<br />

già deciso di non convocarlo, per e<strong>vita</strong>re che<br />

qualcuno dal Ministero arrivasse con lui. Non potevano<br />

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338<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

contare sul fatto che gli incantesimi di Apparizione degli<br />

elfi fossero liberi dal difetto che aveva portato Yaxley a<br />

Grimmauld Place, attaccato alla manica di Hermione.<br />

La cicatrice di <strong>Harry</strong> bruciava, a quel punto. Pensava<br />

che c’era così tanto che non sapevano.<br />

Lupin aveva avuto ragione riguardo a magie che non<br />

avevano mai incontrato o immaginato. Perché S<strong>il</strong>ente non<br />

gli aveva spiegato di più? Aveva forse pensato che ci<br />

sarebbe stato tempo, che sarebbe vissuto per anni, secoli<br />

magari, come <strong>il</strong> suo amico Nicolas Flamel? In questo<br />

caso, si era sbagliato… ci aveva pensato Piton…Piton, <strong>il</strong><br />

serpente dormiente, che aveva colpito in cima alla Torre…<br />

E S<strong>il</strong>ente era caduto…caduto…<br />

“Dammi quella cosa, Gregorovitch.”<br />

La voce di <strong>Harry</strong> era alta, chiara e fredda, la bacchetta<br />

tesa in avanti da una mano bianca e affusolata. L’uomo<br />

verso <strong>il</strong> quale stava punt<strong>and</strong>o la bacchetta era sospeso<br />

capovolto a mezz’aria, sebbene non ci fossero funi a<br />

sorreggerlo, osc<strong>il</strong>lava, legato in modo invisib<strong>il</strong>e e<br />

misterioso, con gli arti legati intorno al corpo, <strong>il</strong> volto<br />

sconvolto dal terrore, alla stessa altezza di quella di <strong>Harry</strong>,<br />

rossa a causa del sangue che era gli fluiva alla testa.<br />

Aveva i capelli bianchissimi ed una barba spessa e<br />

folta. Un Babbo Natale legato.<br />

“Non ce l’ho io, non più! Mi è stata rubata molti anni<br />

fa!”<br />

“Non mentire a Lord Voldemort, Gregorovitch. Lui<br />

sa… lui sa sempre.” Le pup<strong>il</strong>le dell’uomo sospeso erano<br />

enormi, d<strong>il</strong>atate dalla paura e sembravano ingr<strong>and</strong>irsi,<br />

sempre di più, sempre di più fino a che inghiottirono<br />

interamente <strong>Harry</strong>…


J. K. Rowling<br />

Ora <strong>Harry</strong> stava correndo lungo un corridoio nero<br />

nelle vesti del piccolo grasso Gregorovitch che sorreggeva<br />

una lanterna: Gregorovitch fece irruzione in una stanza<br />

alla fine del passaggio e la sua lanterna <strong>il</strong>luminò quello<br />

che sembrava un laboratorio, trucioli di legno e oro<br />

br<strong>il</strong>larono nel cono di luce osc<strong>il</strong>lante, e lì sul davanzale<br />

<strong>della</strong> finestra sedeva appollaiato, come un uccello gigante,<br />

un giovane dai capelli biondo oro. Nella frazione del<br />

secondo in cui la luce <strong>della</strong> lanterna lo <strong>il</strong>luminò, <strong>Harry</strong><br />

vide <strong>il</strong> piacere sul bel volto dell’intruso, mentre lanciava<br />

uno Schiantesimo dalla bacchetta salt<strong>and</strong>o ab<strong>il</strong>mente<br />

all’indietro fuori dalla finestra al suono di una risata.<br />

<strong>Harry</strong> ripiombò indietro da quelle pup<strong>il</strong>le gr<strong>and</strong>i come<br />

un tunnel, <strong>il</strong> volto di Gregorovitch era segnato dal terrore.<br />

“Chi era <strong>il</strong> ladro, Gregorovitch?” disse l’alta voce<br />

fredda.<br />

“Non lo so, non l’ho mai saputo, un uomo giovane…<br />

no… per favore… PER FAVORE!”<br />

Un urlo continuo e poi un’esplosione di luce verde<br />

“<strong>Harry</strong>!”<br />

Aprì gli occhi ansim<strong>and</strong>o, la fronte gli doleva. Era<br />

svenuto lungo <strong>il</strong> lato <strong>della</strong> tenda, era scivolato lateralmente<br />

giù dalla tela ed era disteso al suolo. Alzò lo<br />

sguardo verso Hermione, i cui folti capelli oscuravano <strong>il</strong><br />

sott<strong>il</strong>e pezzo di cielo visib<strong>il</strong>e attraverso gli scuri alti rami<br />

sopra di loro.<br />

“Sogni,” disse, sedendosi velocemente e tent<strong>and</strong>o di<br />

ricambiare lo sguardo torvo di Hermione con uno innocente.<br />

“Mi devo essere assopito, scusami.”<br />

“So che era la cicatrice! Lo vedo dall’aspetto <strong>della</strong> tua<br />

faccia! Stavi guard<strong>and</strong>o dentro la mente di Vol…”<br />

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340<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Non dire <strong>il</strong> suo nome!” Dal profondo <strong>della</strong> tenda<br />

arrivò la voce arrabbiata di Ron.<br />

“Bene,” rispose seccamente Hermione, “ la mente di<br />

Tu-Sai-Chi, allora!”<br />

“Non era mia intenzione che accadesse!” disse <strong>Harry</strong>.<br />

“Era un sogno! Puoi controllare cosa sogni, Hermione?”<br />

“Se solo imparassi ad applicare l’Occlumanzia…”<br />

Ma ad <strong>Harry</strong> non interessava essere rimproverato,<br />

voleva discutere di ciò che aveva appena visto.<br />

“Ha trovato Gregorovitch, Hermione, e penso che lo<br />

abbia ucciso. Prima di ucciderlo, però, ha letto la mente di<br />

Gregorovitch e io ho visto…”<br />

“Penso che farei meglio a continuare io <strong>il</strong> turno di<br />

guardia, se tu sei così stanco da cadere addormentato,”<br />

disse Hermione freddamente.<br />

“Posso finire <strong>il</strong> turno di guardia!”<br />

“No, sei ovviamente esausto. Vai e sdraiati.”<br />

Hermione si chinò per passare attraverso l'ingresso<br />

<strong>della</strong> tenda, con un’aria cocciuta.<br />

Arrabbiato ma desider<strong>and</strong>o e<strong>vita</strong>re una lite, <strong>Harry</strong> si<br />

chinò per entrare.<br />

Il viso ancora pallido di Ron sporgeva dalla cuccetta<br />

inferiore, <strong>Harry</strong> s’arrampicò in quella superiore, si sdraiò,<br />

e fissò <strong>il</strong> soffitto nero <strong>della</strong> tenda. Dopo alcuni momenti,<br />

Ron parlò con voce così bassa da non poter essere udita da<br />

Hermione, rannicchiata all’entrata.<br />

“Che cosa stava facendo Tu-Sai-Chi?”<br />

<strong>Harry</strong> strizzo gli occhi nello sforzo di ricordare ogni<br />

dettaglio, infine sussurrò nel buio.<br />

“Ha trovato Gregorovitch. Lo teneva legato, lo stava<br />

tortur<strong>and</strong>o.”


J. K. Rowling<br />

“Come può Gregorovitch fargli una bacchetta nuova,<br />

se lo tiene legato?”<br />

“Non lo so… è strano, no?”<br />

<strong>Harry</strong> chiuse gli occhi, pens<strong>and</strong>o a tutto ciò che aveva<br />

visto e sentito. Più ricordava e meno aveva senso…<br />

Voldemort non aveva detto nulla in merito alla bacchetta<br />

di <strong>Harry</strong>, nulla circa gli ingredienti chiave gemelli, nulla<br />

riguardo a Gregorovitch che avrebbe dovuto produrre una<br />

nuova e più potente bacchetta per combattere quella di<br />

<strong>Harry</strong>…<br />

“Voleva qualcosa da Gregorovitch,” disse <strong>Harry</strong>, con<br />

gli occhi ancora serrati. “Gli ha chiesto di consegnargliela,<br />

ma Gregorovitch gli ha detto che gli era stata rubata… e<br />

allora… allora…”<br />

Si ricordava come lui, nei panni di Voldemort, si fosse<br />

come scagliato attraverso gli occhi di Gregorovitch, nei<br />

suoi ricordi…<br />

“Ha letto la mente di Gregorovitch. Ho visto un<br />

giovanotto appollaiato sul davanzale di una finestra che<br />

scagliava un incantesimo verso Gregorovitch e saltava<br />

fuori scomparendo. Lui l’ha rubata, lui ha rubato qualsiasi<br />

cosa Tu-Sai-Chi stia cerc<strong>and</strong>o. E io… io credo di averlo<br />

visto da qualche parte…”<br />

<strong>Harry</strong> desiderò di poter dare un altro sguardo alla<br />

faccia sorridente del ragazzo. Il furto era accaduto molti<br />

anni prima, secondo Gregorovitch. Come mai <strong>il</strong> giovane<br />

ladro aveva un aspetto fam<strong>il</strong>iare?<br />

I rumori <strong>della</strong> foresta circostante erano smorzati<br />

all’interno <strong>della</strong> tenda, tutto ciò che <strong>Harry</strong> poteva sentire<br />

era <strong>il</strong> respiro di Ron. Dopo un po’, Ron sussurrò, “Non hai<br />

potuto vedere cosa <strong>il</strong> ladro teneva in mano?”<br />

341


342<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“No… ma deve essere stato qualcosa di piccolo.”<br />

“<strong>Harry</strong>?”<br />

Le asticelle di legno del letto di Ron scricchiolarono<br />

qu<strong>and</strong>o lui cambiò posizione nel letto.<br />

“<strong>Harry</strong>, tu non credi che Tu-Sai-Chi stia cerc<strong>and</strong>o<br />

qualcosa d’altro da convertire in un Horcrux?”<br />

“Non credo,” disse <strong>Harry</strong> lentamente. “Forse. Ma non<br />

potrebbe risultare pericoloso per lui farne un altro?<br />

Hermione non ci ha detto che ha già spinto la sua anima<br />

oltre <strong>il</strong> limite?”<br />

“Beh, sì, ma forse lui non lo sa.”<br />

“Beh... forse,” disse <strong>Harry</strong>.<br />

Era stato sicuro che Voldemort stesse cerc<strong>and</strong>o un<br />

modo per aggirare <strong>il</strong> problema dei cuori gemelli, sicuro<br />

che Voldemort stesse cerc<strong>and</strong>o una soluzione dal vecchio<br />

costruttore di bacchette… e ora lo aveva ucciso<br />

apparentemente senza fargli nemmeno una sola dom<strong>and</strong>a<br />

in materia di bacchette.<br />

Cos’è che Voldemort cercava? Perché, con <strong>il</strong><br />

Ministero <strong>della</strong> Magia e ed <strong>il</strong> mondo magico ai suoi piedi,<br />

era così lontano, impegnato nella ricerca di un oggetto che<br />

Gregorovitch aveva un tempo posseduto e che gli era stato<br />

rubato da un ladro sconosciuto?<br />

<strong>Harry</strong> poteva ancora vedere la faccia del giovane<br />

ragazzo biondo. Era allegra, selvaggia, c’era in lui quella<br />

certa aria di inganno trionfante tipica di Fred e Gorge.<br />

Aveva spiccato <strong>il</strong> salto dal davanzale come un uccello.<br />

<strong>Harry</strong> lo aveva visto in precedenza, ma non riusciva a<br />

ricordarsi dove….<br />

Con Gregorovitch morto, era <strong>il</strong> ladro dalla faccia<br />

allegra ad essere in pericolo in quel momento, era su di lui


J. K. Rowling<br />

che si soffermarono i pensieri di <strong>Harry</strong>, non appena <strong>il</strong><br />

russare di Ron iniziò a rimbombare dalla cuccetta inferiore<br />

e lui stesso si lasciava trascinare nel sonno, lentamente,<br />

ancora una volta.<br />

343


344<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

CAPITOLO QUINDICI<br />

LA RIVINCITA<br />

DEL GOBLIN<br />

Alle prime luci del mattino seguente, prima che gli<br />

altri <strong>due</strong> si svegliassero, <strong>Harry</strong> lasciò la tenda per cercare,<br />

nel bosco vicino, l’albero più vecchio, nodoso e<br />

dall’aspetto più resistente che potesse trovare. Là, nella<br />

sua ombra, seppellì l’occhio di Moody e segnò <strong>il</strong> punto<br />

incidendo, con la bacchetta, una piccola croce sulla<br />

corteccia. Non era molto, ma <strong>Harry</strong> sentì che Malocchio<br />

avrebbe preferito di gran lunga questa soluzione, piuttosto<br />

che rimanere appeso alla porta di Dolores Umbridge.<br />

Ritornò poi alla tenda, ad aspettare che gli altri si svegliassero<br />

per discutere che cosa fare in seguito.


J. K. Rowling<br />

<strong>Harry</strong> ed Hermione erano del parere che fosse meglio<br />

non restare troppo a lungo in qualsiasi posto e Ron era<br />

d’accordo, con l’unica condizione che <strong>il</strong> loro prossimo<br />

spostamento li portasse nelle vicinanze di un s<strong>and</strong>wich al<br />

bacon. Hermione, pertanto, rimosse gli incantesimi che<br />

aveva piazzato intorno alla radura, mentre <strong>Harry</strong> e Ron<br />

cancellavano tutti i segni e le impronte che potessero<br />

rivelare che avevano campeggiato in quel luogo. Quindi si<br />

Smaterializzarono, arriv<strong>and</strong>o alla periferia di una cittadina<br />

sede di mercato.<br />

Una volta che ebbero piantato la tenda al riparo di una<br />

piccola macchia di alberi e che l’ebbero circondata con<br />

nuovi incantesimi difensivi, <strong>Harry</strong> s’allontanò per cercare<br />

un po’ di cibo con indosso <strong>il</strong> Mantello dell’Invisib<strong>il</strong>ità. Le<br />

cose, tuttavia, non <strong>and</strong>arono come pianificato. Era a<br />

malapena entrato in città qu<strong>and</strong>o un freddo innaturale, <strong>il</strong><br />

calare <strong>della</strong> nebbia e un improvviso scurirsi dei cieli lo<br />

avevano bloccato sul posto.<br />

“Ma tu sai fare un ottimo Patronus!” protestò Ron<br />

qu<strong>and</strong>o <strong>Harry</strong> ritornò alla tenda a mani vuote, col fiato<br />

corto e sussurr<strong>and</strong>o soltanto la parola «Dissennatori».<br />

“Non sono riuscito... a farne uno.” ansimò, stringendosi<br />

<strong>il</strong> fianco. “Non è… venuto.”<br />

Le loro espressioni di costernazione e disappunto<br />

fecero vergognare <strong>Harry</strong>. Era stata un’esperienza da<br />

incubo vedere i Dissennatori venir fuori dalla nebbia, in<br />

lontananza, ed accorgersi di non essere in grado di<br />

proteggersi, mentre <strong>il</strong> freddo paralizzante gli attanagliava i<br />

polmoni e un grido distante gli riempiva le orecchie. Ad<br />

<strong>Harry</strong> era stata necessaria tutta la sua forza di volontà per<br />

allontanarsi da lì e correre, lasci<strong>and</strong>o i ciechi Dissennatori<br />

345


346<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

girare tra i Babbani, che non erano in grado di vederli, ma<br />

che avrebbero sicuramente sentito la disperazione che essi<br />

provocavano ovunque <strong>and</strong>assero.<br />

“Così non abbiamo ancora nulla da mangiare.”<br />

“Stai zitto Ron,” scattò Hermione “<strong>Harry</strong>, cos’è<br />

successo? Perché credi di non essere stato in grado di<br />

creare <strong>il</strong> tuo Patronus? Ieri ci sei riuscito alla perfezione.”<br />

“Non lo so.”<br />

Sprofondò in una delle vecchie poltrone di Perkins,<br />

sentendosi ogni momento più um<strong>il</strong>iato.<br />

Aveva paura che qualcosa fosse <strong>and</strong>ato storto dentro<br />

di lui. Sembrava fosse passato molto tempo da giorno<br />

precedente. Si sentiva di nuovo quell’unico tredicenne che<br />

era svenuto sull’espresso di Hogwarts.<br />

Ron diede un calcio ad una gamba <strong>della</strong> sedia.<br />

“Cosa?” brontolò rivolto verso Hermione “Io sto<br />

morendo di fame! Tutto quello che ho mangiato, da<br />

qu<strong>and</strong>o sono quasi morto dissanguato, sono stati un paio<br />

di funghi velenosi.”<br />

“Vai tu e fatti strada combattendo fra i Dissennatori<br />

allora” disse <strong>Harry</strong> irritato.<br />

“Lo farei, ma ho un braccio appeso al collo, nel caso<br />

non lo avessi notato!”<br />

“Buon per te.”<br />

“E questo cosa dovrebbe…?”<br />

“Ma certo!” gridò Hermione, battendosi una mano<br />

sulla fronte e intim<strong>and</strong>o <strong>il</strong> s<strong>il</strong>enzio ad entrambi. “<strong>Harry</strong>,<br />

dammi <strong>il</strong> medaglione! Forza,” disse con impazienza<br />

schiocc<strong>and</strong>o le dita qu<strong>and</strong>o vide che non reagiva.<br />

“L’Horcrux, <strong>Harry</strong>, lo stai ancora indoss<strong>and</strong>o!”


J. K. Rowling<br />

Allungò le mani ed <strong>Harry</strong> sollevò la catena d’oro<br />

sopra la testa. Nel momento in cui s’interruppe <strong>il</strong> contatto<br />

con la pelle, <strong>Harry</strong> si sentì libero e stranamente leggero.<br />

Non s’era nemmeno accorto di essere sudaticcio, o di<br />

avere un peso opprimente sullo stomaco, finché entrambe<br />

le sensazioni sparirono.<br />

“Va meglio?” dom<strong>and</strong>ò Hermione.<br />

“Sì, molto meglio!”<br />

“<strong>Harry</strong>,” disse chin<strong>and</strong>osi di fronte a lui e us<strong>and</strong>o quel<br />

genere di voce che lui associava ad una visita ad un<br />

malato grave “Non pensi di essere stato posseduto, vero?”<br />

“Cosa? No!” disse lui sulla difensiva “Ricordo ogni<br />

cosa che abbiamo fatto mentre lo indossavo. Non saprei<br />

cosa ho fatto se fossi stato posseduto, vero? Ginny mi<br />

disse che c’erano momenti in cui lei non riusciva a ricordare<br />

nulla.”<br />

“Hmm,” disse Hermione, abbass<strong>and</strong>o lo sguardo sul<br />

pesante medaglione “Beh, forse non dovremmo indossarlo.<br />

Possiamo semplicemente tenerlo nella tenda.”<br />

“Non lasceremo quell’Horcrux in giro,” stab<strong>il</strong>ì<br />

fermamente <strong>Harry</strong> “Se lo perdessimo, se venisse<br />

rubato…”<br />

“Oh, va bene, va bene” disse Hermione e se lo mise<br />

intorno al collo nascondendolo alla vista inf<strong>il</strong>ato nel<br />

colletto <strong>della</strong> camicetta. “Lo indosseremo a turno, però,<br />

così nessuno lo terrà troppo a lungo.”<br />

“Gr<strong>and</strong>e,” disse Ron irritato. “E ora che abbiamo<br />

risolto questo, possiamo per favore trovare da mangiare?”<br />

“Va bene, ma dovremo <strong>and</strong>are a cercarlo altrove”<br />

disse Hermione con una mezza occhiata ad <strong>Harry</strong> “Non<br />

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348<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

c’è alcuna ragione di restare dove sappiamo che ci sono i<br />

Dissennatori in agguato, pronti ad attaccare.”<br />

Alla fine si sistemarono per la notte in un remoto<br />

campo appartenente ad una fattoria solitaria, dove erano<br />

riusciti ad ottenere uova e pane.<br />

“Questo non è rubare, vero?” dom<strong>and</strong>ò Hermione con<br />

voce turbata, mentre divoravano uova strapazzate su pane<br />

tostato “Non se lascio del denaro sotto la cova delle<br />

galline?”<br />

Ron fece ruotare gli occhi e disse, con le guance<br />

gonfie “He-mmi-ne, ‘on ‘ e’ccupar-ti ‘oppo, ‘<strong>il</strong>assati.”<br />

In effetti, era molto più fac<strong>il</strong>e r<strong>il</strong>assarsi qu<strong>and</strong>o erano<br />

piacevolmente sazi. La discussione a proposito dei<br />

Dissennatori venne dimenticata tra le risate, quella notte.<br />

<strong>Harry</strong> si sentiva contento, perfino speranzoso, mentre<br />

faceva <strong>il</strong> primo dei tre turni di guardia.<br />

Questa fu la prima volta in cui si resero conto che uno<br />

stomaco pieno portava buon umore. Uno vuoto, invece,<br />

rendeva litigiosi e tristi. <strong>Harry</strong> fu quello meno sorpreso,<br />

perché aveva sofferto periodi in cui era quasi morto di<br />

fame, dai Dursley. Hermione aveva retto ragionevolmente<br />

bene, quelle notti in cui erano riusciti a cibarsi di<br />

nient’altro che bacche o biscotti stantii, anche se perdeva<br />

più fac<strong>il</strong>mente la pazienza e i suoi s<strong>il</strong>enzi erano cupi. Ron,<br />

invece, era sempre stato abituato a tre deliziosi pasti al<br />

giorno, cortesemente forniti dalla madre o dagli elfi<br />

domestici di Hogwarts e la fame lo rendeva irragionevole<br />

e irascib<strong>il</strong>e. Qu<strong>and</strong>o la mancanza di cibo coincideva con <strong>il</strong><br />

suo turno di indossare l’Horcrux, diventava veramente<br />

insopportab<strong>il</strong>e.


J. K. Rowling<br />

“Allora, dov’è <strong>il</strong> prossimo?” era <strong>il</strong> suo costante ritornello.<br />

Lui stesso non sembrava avere alcuna idea, ma si<br />

aspettava che <strong>Harry</strong> e Hermione tirassero fuori i piani<br />

mentre lui sedeva e brontolava per la scarsa disponib<strong>il</strong>ità<br />

di cibo. Di conseguenza, <strong>Harry</strong> ed Hermione spendevano<br />

ore infruttuose tent<strong>and</strong>o di decidere dove avrebbero potuto<br />

trovare l’altro Horcrux e come distruggere quello che già<br />

avevano. Le loro conversazioni cominciavano a diventare<br />

sempre più ripetitive, poiché non avevano nuove<br />

informazioni.<br />

Da qu<strong>and</strong>o S<strong>il</strong>ente aveva detto a <strong>Harry</strong> di ritenere che<br />

Voldemort avesse nascosto gli Horcrux in posti importanti<br />

per lui, continuavano ad elencare, in una sorta di litania<br />

deprimente, quei luoghi in cui sapevano che Voldemort<br />

aveva vissuto o che aveva visitato. L’orfanotrofio, dove<br />

era nato e cresciuto, Hogwarts, dove era stato educato,<br />

Magie Sinister, dove aveva lavorato dopo aver finito la<br />

scuola, infine l’Albania, dove aveva passato i suoi anni<br />

d’es<strong>il</strong>io. Queste erano le basi delle loro speculazioni.<br />

“Sì, <strong>and</strong>iamo in Albania. Non dovrebbe volerci più di<br />

un pomeriggio per esaminare un’intera nazione,” disse<br />

Ron sarcasticamente.<br />

“Là non può esserci niente. Aveva già creato cinque<br />

dei suoi Horcrux prima di <strong>and</strong>are in es<strong>il</strong>io e S<strong>il</strong>ente era<br />

certo che <strong>il</strong> serpente fosse <strong>il</strong> sesto,” disse Hermione<br />

“Sappiamo che <strong>il</strong> serpente non è in Albania, di solito è con<br />

Vol…”<br />

“Non ti avevo chiesto di smettere di dirlo?”<br />

“Bene! Il serpente di solito è con Tu-sai-chi…<br />

contento?”<br />

“Non particolarmente.”<br />

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350<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Io non ce lo vedo a nascondere qualcosa da Magie<br />

Sinister;” disse <strong>Harry</strong>, che aveva già puntualizzato questa<br />

cosa molte volte prima, ma lo disse di nuovo<br />

semplicemente per rompere lo sgradevole s<strong>il</strong>enzio. “Burke<br />

e Sinister erano esperti di oggetti oscuri, avrebbero<br />

riconosciuto un Horcrux immediatamente.”<br />

Ron sbadigliò puntigliosamente. Reprimendo <strong>il</strong> forte<br />

impulso di lanciargli qualche cosa, <strong>Harry</strong> riprovò “Io<br />

credo ancora che potrebbe aver nascosto qualcosa a<br />

Hogwarts.”<br />

Hermione sospirò.<br />

“Ma S<strong>il</strong>ente lo avrebbe scoperto, <strong>Harry</strong>!”<br />

<strong>Harry</strong> ripeté la ragione che continuava a tirare fuori in<br />

favore di questa teoria.<br />

“S<strong>il</strong>ente disse in mia presenza di non aver mai preteso<br />

di conoscere tutti i segreti di Hogwarts. Credetemi, se c’è<br />

un posto che Vol…”<br />

“Ohi!”<br />

“TU–SAI–CHI, allora!” urlò <strong>Harry</strong>, spinto al limite<br />

<strong>della</strong> pazienza “Se c’è un posto che è stato veramente<br />

importante per Tu-sai-chi, questo è Hogwarts!”<br />

“Oh, <strong>and</strong>iamo,” sbottò Ron “La sua scuola?”<br />

“Si, la sua scuola! È stata la sua prima vera casa, <strong>il</strong><br />

posto che dimostrava che lui era speciale, significava tutto<br />

per lui e anche dopo che l’ha lasciata…”<br />

“È di Tu-Sai-Chi che stiamo parl<strong>and</strong>o, vero? Non di<br />

te?” chiese Ron. Tirava la catena dell’Horcrux intorno al<br />

collo: <strong>Harry</strong> fu tentato dal desiderio di afferrarla e<br />

strozzarlo.<br />

“Ci hai detto che Tu-Sai-Chi chiese a S<strong>il</strong>ente di dargli<br />

un lavoro dopo essersene <strong>and</strong>ato,” disse Hermione.


J. K. Rowling<br />

“Esattamente” disse <strong>Harry</strong>.<br />

“E S<strong>il</strong>ente pensava che volesse ritornare solo per<br />

cercare di scoprire qualcosa, probab<strong>il</strong>mente un altro<br />

oggetto dei fondatori, per trasformarlo in un altro<br />

Horcrux?”<br />

“Sì” disse <strong>Harry</strong>.<br />

“Ma non ottenne <strong>il</strong> lavoro, giusto?” disse Hermione.<br />

“Quindi non ha mai avuto la possib<strong>il</strong>ità di trovare là un<br />

oggetto dei fondatori e nasconderlo nella scuola!”<br />

“OK, allora,” disse <strong>Harry</strong> sconfitto “Dimentichiamo<br />

Hogwarts.”<br />

Senza nessun’altra direzione, <strong>and</strong>arono a Londra e,<br />

nascosti sotto <strong>il</strong> mantello dell’invisib<strong>il</strong>ità, cercarono<br />

l’orfanotrofio nel quale Voldemort era cresciuto.<br />

Hermione s’introdusse furtivamente in una biblioteca e<br />

scoprì dai loro registri che <strong>il</strong> luogo era stato demolito<br />

molti anni prima. Allora si recarono sul posto e trovarono<br />

un palazzo pieno di uffici.<br />

“Proviamo a scavare nelle fondamenta?” suggerì<br />

Hermione senza entusiasmo.<br />

“Non avrebbe mai nascosto un Horcrux qui,” disse<br />

<strong>Harry</strong>. L’aveva saputo fin dal principio: l’orfanotrofio era<br />

stato <strong>il</strong> posto da cui Voldemort era determinato a scappare.<br />

Non avrebbe mai nascosto una parte <strong>della</strong> sua anima lì.<br />

S<strong>il</strong>ente gli aveva mostrato che Voldemort cercava la<br />

gr<strong>and</strong>iosità o <strong>il</strong> senso di mistero, nei suoi nascondigli.<br />

Quest’angolo di Londra, grigio e cupo, era quanto di più<br />

lontano si potesse immaginare da Hogwarts, dal Ministero<br />

o da un edificio come la Gringott, la banca dei maghi, con<br />

le sue porte dorate e i pavimenti di marmo.<br />

351


352<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Pur non avendo altre nuove idee, continuarono a<br />

spostarsi per la campagna, colloc<strong>and</strong>o la tenda ogni notte<br />

in un luogo diverso, per sicurezza. Ogni mattina<br />

s’accertavano di aver rimosso ogni segno <strong>della</strong> loro<br />

presenza, quindi partivano per trovare un altro luogo<br />

solitario e isolato, spost<strong>and</strong>osi con la Materializzazione in<br />

altri boschi, in ombrose fenditure delle scogliere, in<br />

brughiere purpuree, versanti montani coperti di ginestre e,<br />

una volta, in una baia riparata e sassosa. Ogni dodici ore<br />

circa, si passavano tra loro l’Horcrux come se stessero<br />

gioc<strong>and</strong>o a qualche perverso gioco al rallentatore di “passa<br />

<strong>il</strong> pacco”, in cui temere <strong>il</strong> fermarsi <strong>della</strong> musica perché <strong>il</strong><br />

pegno da pagare era costituito da dodici ore di paura e<br />

ansietà amplificate.<br />

La cicatrice di <strong>Harry</strong> continuava a pizzicare. Gli<br />

accadeva molto più spesso, notò, qu<strong>and</strong>o indossava<br />

l’Horcrux. Talvolta non riusciva a reagire alla sofferenza.<br />

“Cosa? Che cosa hai visto?” dom<strong>and</strong>ava Ron, ogni<br />

qualvolta si accorgeva che <strong>Harry</strong> trasaliva.<br />

“Una faccia,” borbottava <strong>Harry</strong> tutte le volte “La<br />

stessa faccia. Il ladro che ha derubato Gregorovitch.”<br />

Al che Ron si voltava, non facendo alcun tentativo di<br />

nascondere <strong>il</strong> disappunto. <strong>Harry</strong> sapeva che Ron sperava<br />

di sentire notizie sulla sua famiglia o sul resto dell’Ordine<br />

<strong>della</strong> Fenice. <strong>Harry</strong>, però, non era un’antenna televisiva.<br />

Poteva solo vedere solo ciò che Voldemort pensava in<br />

quel momento, non poteva sintonizzarsi su qualunque<br />

cosa gli <strong>and</strong>asse. Apparentemente, i pensieri di Voldemort<br />

continuavano ad indugiare sul giovane sconosciuto dalla<br />

faccia gioiosa, ed <strong>Harry</strong> era sicuro che Voldemort ne


J. K. Rowling<br />

sapeva quanto lui riguardo chi fosse o dove si trovasse ora<br />

quel ragazzo.<br />

Mentre la cicatrice di <strong>Harry</strong> continuava a bruciare e<br />

l’immagine del gioioso ragazzo biondo continuava a<br />

girargli allettante nella memoria, imparò a sopprimere<br />

ogni segno di pena o disagio, dal momento che gli altri<br />

<strong>due</strong> non mostravano nient’altro che impazienza alla<br />

menzione del ladro. Non poteva del tutto biasimarli, non<br />

qu<strong>and</strong>o attendevano così disperatamente un indizio sugli<br />

Horcrux.<br />

Mentre i giorni diventavano settimane, <strong>Harry</strong> cominciò<br />

a sospettare che Ron ed Hermione parlassero di lui in<br />

sua assenza. Varie volte smettevano improvvisamente di<br />

chiacchierare, qu<strong>and</strong>o <strong>Harry</strong> entrava nella tenda. Per <strong>due</strong><br />

volte, inoltre, si imbatté accidentalmente in loro, rannicchiati<br />

a poca distanza, con le teste vicine e che parlottavano<br />

velocemente. Entrambe le volte era calato <strong>il</strong> s<strong>il</strong>enzio<br />

appena si erano accorti che si stava avvicin<strong>and</strong>o e s’erano<br />

affrettati a fingere di essere impegnati a raccogliere legna<br />

o acqua.<br />

<strong>Harry</strong> non poteva e<strong>vita</strong>re di dom<strong>and</strong>arsi se avessero<br />

deciso di partecipare a quello che, al momento, sembrava<br />

un viaggio senza scopo né meta, solamente perché avevano<br />

creduto che avesse qualche piano segreto di cui<br />

sarebbero venuti a conoscenza a tempo debito. Ron non<br />

faceva alcun tentativo di nascondere <strong>il</strong> malumore ed <strong>Harry</strong><br />

cominciava a temere che anche Hermione fosse delusa<br />

dalla sua pietosa capacità di guidarli. Nella disperazione,<br />

tentava di pensare a dove potessero essere gli altri<br />

Horcrux, ma l’unico luogo che continuava a venirgli in<br />

353


354<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

mente era Hogwarts, e poiché nessuno degli altri lo<br />

riteneva credib<strong>il</strong>e, smise di suggerirlo.<br />

L’autunno s’impossessava <strong>della</strong> campagna man mano<br />

che la attraversavano. Piantavano la tenda su distese di<br />

foglie cadute. La nebbia naturale si unì a quella diffusa dai<br />

Dissennatori. Il vento e la pioggia si aggiunsero ai loro<br />

guai. Il fatto che Hermione fosse migliorata<br />

nell’identificare i funghi mangerecci non poteva<br />

compensare del tutto <strong>il</strong> loro continuo isolamento, la<br />

mancanza di compagnia di altre persone o la loro totale<br />

ignoranza su cosa stesse accadendo nella guerra contro<br />

Voldemort.<br />

“Mia madre,” disse Ron una sera, mentre sedevano<br />

nella tenda sull’argine di un fiume in Galles, “Sa far<br />

apparire buon cibo dal nulla.”<br />

Con malumore rimestò i pezzi di pesce grigio,<br />

carbonizzato, che aveva nel piatto. <strong>Harry</strong> gettò lo sguardo<br />

automaticamente al collo di Ron e vide, come si era<br />

aspettato, luccicare la catena d’oro dell’Horcrux. Riuscì a<br />

reprimere l’impulso di dire parolacce a Ron, <strong>il</strong> cui<br />

atteggiamento, lo sapeva, sarebbe migliorato leggermente<br />

qu<strong>and</strong>o fosse giunto <strong>il</strong> momento di togliersi <strong>il</strong> medaglione.<br />

“Tua madre non può produrre cibo dal nulla,” disse<br />

Hermione “Nessuno può. Il cibo è la prima delle cinque<br />

Principali Eccezioni alla Legge di Gamp sulla Trasfigurazione<br />

degli Elementi…”<br />

“Oh, parla come mangi, eh?” disse Ron, estraendo una<br />

lisca dai denti.<br />

“È impossib<strong>il</strong>e creare buon cibo dal nulla! Si può<br />

evocare se sai dov’è, lo puoi trasformare, ne puoi<br />

aumentare la quantità se ne hai già un po’…”


J. K. Rowling<br />

“Beh, non prenderti <strong>il</strong> disturbo di aumentare questo, è<br />

disgustoso,” disse Ron.<br />

“<strong>Harry</strong> ha catturato <strong>il</strong> pesce e io ho fatto del mio<br />

meglio! Ho notato che sono sempre io quella che finisce<br />

per occuparsi del cibo, perché sono una ragazza,<br />

suppongo!”<br />

“No, è perché si suppone che tu sia più brava con la<br />

magia!” ribatté Ron.<br />

Hermione saltò su e pezzetti di luccio arrosto scivolarono<br />

sul pavimento dal suo piatto di stagno.<br />

“Potrai cucinare tu domani, Ron, tu troverai gli<br />

ingredienti e proverai ad incantarli in qualcosa che valga<br />

la pena di mangiare, io siederò qui, farò le boccacce, mi<br />

lamenterò e potrai renderti conto di come…”<br />

“Zitti!” disse <strong>Harry</strong>, balz<strong>and</strong>o in piedi e alz<strong>and</strong>o<br />

entrambe le mani. “Zitti subito!”<br />

Hermione lo guardò oltraggiata.<br />

“Come puoi stare dalla sua parte, non cucina quasi<br />

mai…”<br />

“Hermione, fai s<strong>il</strong>enzio, mi sembra di sentire<br />

qualcuno!”<br />

Ascoltava attentamente, le mani ancora alzate,<br />

avvertendoli di non parlare. Al di sopra del rumore<br />

frusciante <strong>della</strong> corrente del vicino fiume scuro, allora, si<br />

udirono nuovamente delle voci. Si voltò a guardare lo<br />

Spioscopio. Non si muoveva.<br />

“Hai gettato l’incantesimo Muffliato su di noi, vero?”<br />

sussurrò a Hermione.<br />

“Ho fatto tutto,” sussurrò lei di rim<strong>and</strong>o “Il Muffliato,<br />

<strong>il</strong> Respingi-Babbani e l’incantesimo di Dis<strong>il</strong>lusione, tutti<br />

355


356<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

quanti. Non dovrebbero essere in grado si sentirci o<br />

vederci, chiunque siano.”<br />

Forti rumori di piedi che si trascinavano e strisciavano,<br />

più <strong>il</strong> suono di pietre e ramoscelli rimossi, dissero<br />

loro che diverse persone stavano scendendo lungo l’erto<br />

pendio fittamente alberato che conduceva verso lo stretto<br />

argine dove avevano piantato la tenda. Estrassero le<br />

bacchette, aspett<strong>and</strong>o. Gli incantesimi che avevano posto a<br />

loro protezione avrebbero dovuto essere sufficienti, nella<br />

quasi totale oscurità, a schermarli dall’attenzione dei<br />

Babbani e dei normali maghi e streghe. Se questi fossero<br />

stati Mangiamorte, allora, le loro difese stavano forse per<br />

essere messe alla prova contro la Magia Nera, per la prima<br />

volta.<br />

Le voci divennero più forti, ma non più chiare, mentre<br />

<strong>il</strong> gruppo di uomini raggiungeva l’argine.<br />

<strong>Harry</strong> stimò che i proprietari dovessero essere a non<br />

più di sei metri, ma <strong>il</strong> rumore del fiume impetuoso<br />

rendeva impossib<strong>il</strong>e dirlo con certezza. Hermione<br />

agguantò la borsa ornata di perline e cominciò a frugarci<br />

dentro. Un momento dopo ne estrasse tre Orecchie<br />

Oblunghe e ne lanciò una per uno ad <strong>Harry</strong> e a Ron, che<br />

subito inserirono un’estremità delle stringhe color carne<br />

nelle orecchie e inf<strong>il</strong>arono l’altra estremità sotto l’entrata<br />

<strong>della</strong> tenda.<br />

In pochi secondi <strong>Harry</strong> udì una voce masch<strong>il</strong>e affaticata.<br />

“Ci dovrebbero essere un po’ di salmoni qui, o pensi<br />

che non sia ancora la stagione? Accio salmone!”<br />

Ci furono molti tonfi distinti e immediatamente suoni<br />

schiaffeggianti di pesce contro la carne.


J. K. Rowling<br />

Qualcuno grugnì un apprezzamento. <strong>Harry</strong> assestò<br />

meglio l’Orecchio Oblungo. Al di sopra del mormorio del<br />

fiume, poteva distinguere molte voci, ma non parlavano<br />

inglese o altro linguaggio umano che avesse mai sentito.<br />

Era una lingua rozza e per nulla melodiosa, una sf<strong>il</strong>za di<br />

rumori gutturali, rantolanti che sembravano avere <strong>due</strong><br />

origini differenti, una parlava con voce leggermente più<br />

bassa e più lenta dell’altro.<br />

Un fuoco prese allegramente <strong>vita</strong> sull’altro lato del<br />

telone; gr<strong>and</strong>i ombre passarono tra la tenda e le fiamme. Il<br />

delizioso, stuzzicante, odore di salmone cotto si espanse<br />

nella loro direzione. Venne poi <strong>il</strong> tintinnio delle posate<br />

contro i piatti e <strong>il</strong> primo uomo parlò di nuovo.<br />

“Ecco, Grifuk, Gornuk.”<br />

Goblin! Hermione mimò con le labbra verso <strong>Harry</strong>,<br />

che annuì.<br />

“Grazie,” dissero insieme i Goblin in inglese.<br />

“Allora, voi tre siete in fuga, da quanto tempo?”<br />

chiese una voce nuova, calda e piacevole. Era vagamente<br />

fam<strong>il</strong>iare per <strong>Harry</strong>, che l’associò ad un uomo dalla faccia<br />

allegra e dalla pancia rotonda.<br />

“Sei settimane... sette... l’ho dimenticato,” disse<br />

l’uomo stanco “Ho incontrato Grifuk nei primi <strong>due</strong> giorni<br />

e ci siamo uniti a Gornuk non molto dopo. Felice di avere<br />

un po’ di compagnia.” Ci fu una pausa, mentre i coltelli<br />

grattavano contro i piatti e i boccali di stagno venivano<br />

sollevati e riposati sul terreno. “Cosa ti ha spinto a<br />

scappare, Ted?” continuò l’uomo.<br />

“Sapevo che sarebbero venuti a prendermi,” replicò<br />

Ted dalla voce calda e <strong>Harry</strong> immediatamente seppe chi<br />

era: <strong>il</strong> padre di Tonks. “Ho saputo che i Mangiamorte<br />

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358<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

erano in zona la scorsa settimana e ho deciso che era<br />

meglio scappare. Ho rifiutato di registrarmi come<br />

Babbano di nascita per principio, vedi, perciò sapevo che<br />

era questione di tempo, sapevo che me ne sarei dovuto<br />

<strong>and</strong>are alla fine. Mia moglie dovrebbe essere a posto, lei è<br />

Purosangue. E poi ho incontrato Dean qui, dunque,<br />

qualche giorno fa, vero figliolo?”<br />

“Sì,” disse un’altra voce ed <strong>Harry</strong>, Ron ed Hermione<br />

si guardarono l’un l’altro in s<strong>il</strong>enzio, ma anche con<br />

eccitazione, riconoscendo con sicurezza la voce di Dean<br />

Thomas, <strong>il</strong> loro compagno Grifondoro.<br />

“Babbano di nascita, eh?” dom<strong>and</strong>ò <strong>il</strong> primo uomo.<br />

“Non ne sono sicuro,” disse Dean “Mio padre lasciò la<br />

mamma qu<strong>and</strong>o ero piccolo. Non ho prove che fosse un<br />

mago, però.”<br />

Ci fu s<strong>il</strong>enzio per un po’, eccetto i suoni <strong>della</strong> masticazione.<br />

Ted parlò di nuovo, poi.<br />

“Devo dire, Dirk, che sono sorpreso di imbattermi in<br />

te. Felice, ma sorpreso. Correva voce che fossi stato<br />

catturato.”<br />

“Mi avevano catturato,” disse Dirk “Ero a metà strada<br />

per Azkaban qu<strong>and</strong>o ho tentato la fuga, ho Schiantato<br />

Dawlish e gli ho rubato la scopa. È stato più fac<strong>il</strong>e di<br />

quanto pensassi. Non credo fosse molto in forma al<br />

momento. Potrebbe essere stato Confuso. Se è così, mi<br />

piacerebbe stringere la mano <strong>della</strong> strega o del mago che<br />

lo ha fatto, probab<strong>il</strong>mente mi ha salvato la <strong>vita</strong>.”<br />

Ci fu un’altra pausa, nella quale <strong>il</strong> fuoco crepitò e lo<br />

scorrere del fiume continuò. Poi Ted disse, “E voi <strong>due</strong>,<br />

invece, come rientrate in tutto ciò? Io, ehm, avevo


J. K. Rowling<br />

l’impressione che i Goblin fossero dalla parte di Tu-Sai-<br />

Chi, dopo tutto.”<br />

“Hai avuto una falsa impressione,” disse <strong>il</strong> Goblin<br />

dalla voce più acuta. “Noi non prendiamo posizione.<br />

Questa è una guerra di maghi.”<br />

“Come siete finiti col nascondervi, allora?”<br />

“L’ho ritenuto prudente,” disse <strong>il</strong> Goblin dalla voce<br />

più profonda. “Avendo rifiutato una richiesta che giudico<br />

impertinente, ho ritenuto che la mia sicurezza personale<br />

fosse in pericolo.”<br />

“Che cosa ti hanno chiesto di fare?” dom<strong>and</strong>ò Ted.<br />

“Doveri che mal si accordano con la dignità <strong>della</strong> mia<br />

razza,” replicò <strong>il</strong> Goblin, la sua voce più roca e meno<br />

umana nel pronunciare queste parole. “Io non sono un elfo<br />

domestico.”<br />

“Che mi dici di te, Grifuk?”<br />

“Ragioni sim<strong>il</strong>i,” disse <strong>il</strong> Goblin dalla voce più acuta<br />

“La Gringott non è più sotto <strong>il</strong> controllo esclusivo <strong>della</strong><br />

mia razza. Io non riconosco un Mago come padrone.”<br />

Aggiunse qualcosa sussurr<strong>and</strong>o in Goblinese e<br />

Gornuk rise.<br />

“Quale è la battuta?” dom<strong>and</strong>ò Dean.<br />

“Ha detto,” replicò Dirk “Che ci sono cose che i<br />

maghi non sanno riconoscere.”<br />

Ci fu una piccola pausa.<br />

“Non l’ho capita,” disse Dean.<br />

“Mi sono preso una piccola vendetta prima di<br />

<strong>and</strong>armene,” disse Grifuk in inglese.<br />

“Buon uomo… Goblin, dovrei dire,” si corresse<br />

frettolosamente Ted “Non sarai mica riuscito a chiudere<br />

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360<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

un Mangiamorte in uno delle casseforti di massima sicurezza,<br />

vero?”<br />

“Se lo avessi fatto, la spada non lo avrebbe aiutato a<br />

uscire,” replicò Grifuk. Gornuk rise di nuovo e anche Dirk<br />

fece una secca risatina.<br />

“Dean ed io stiamo ancora perdendoci qualcosa,”<br />

disse Ted.<br />

“Vale anche per Severus Piton, sebbene lui non lo<br />

sappia,” disse Grifuk e i <strong>due</strong> Goblin scoppiarono in una<br />

risata maliziosa.<br />

Dentro la tenda <strong>il</strong> respiro di <strong>Harry</strong> si abbassò per<br />

l’eccitazione. Lui ed Hermione si guardarono a vicenda,<br />

ascolt<strong>and</strong>o <strong>il</strong> più attentamente che potevano.<br />

“Non ne hai sentito parlare, Ted?” dom<strong>and</strong>ò Dirk “Dei<br />

ragazzi che hanno tentato di rubare la spada di Grifondoro<br />

dall’ufficio di Piton, a Hogwarts?”<br />

Una corrente elettrica sembrò scorrere attraverso<br />

<strong>Harry</strong>, scuotendogli ogni nervo mentre restava inchiodato<br />

sul posto.<br />

“Mai sentita una parola,” disse Ted “Non c’era nel<br />

Profeta, vero?”<br />

“Non credo proprio,” ridacchiò Dirk. “Me lo ha detto<br />

Grifuk, ne ha sentito parlare da B<strong>il</strong>l Weasley che lavora<br />

per la banca. Uno dei ragazzi che ha tentato di rubare la<br />

spada, era la sorella minore di B<strong>il</strong>l.”<br />

<strong>Harry</strong> guardò verso Hermione e Ron, entrambi i quali<br />

stringevano convulsamente le orecchie oblunghe, come se<br />

fossero state degli appigli di salvezza.<br />

“Lei e una coppia di amici sono <strong>and</strong>ati nell’ufficio di<br />

Piton e hanno ridotto in pezzi la teca di vetro dove apparentemente<br />

era conservata la spada. Piton li ha acciuffati


J. K. Rowling<br />

mentre tentavano di farla uscire di nascosto giù per le<br />

scale.”<br />

“Ah, Dio li benedica,” disse Ted “Che cosa credevano,<br />

che sarebbero stati in grado di usare la spada contro<br />

Tu-sai-chi? O contro Piton stesso?”<br />

“Beh, qualunque cosa pensassero di farci, Piton ha<br />

deciso che la spada non era sicura al suo posto,” disse<br />

Dirk “Un paio di giorni dopo, una volta che ebbe avuto <strong>il</strong><br />

consenso di Tu-Sai-Chi, immagino, la m<strong>and</strong>ò a Londra<br />

perché venisse custodita alla Gringott.”<br />

I Goblin cominciarono a ridere di nuovo.<br />

“Io ancora non capisco lo scherzo,” disse Ted.<br />

“È un falso,” disse con voce aspra Grifuk. “La spada<br />

di Grifondoro!”<br />

“Oh sì. È una copia, una copia eccellente, è vero, ma è<br />

stata fabbricata da maghi. L’originale fu forgiata secoli fa<br />

dai Goblin e ha certe proprietà che solo le armi fatte dai<br />

Goblin possiedono. Dovunque sia la vera spada di<br />

Grifondoro, non è in una cassaforte alla banca Gringott.”<br />

“Capisco,” disse Ted “E ritengo che tu non ti sia<br />

preoccupato di dirlo ai Mangiamorte?”<br />

“Non ho visto alcuna ragione di angustiarli con<br />

quest’informazione,” disse Grifuk compiaciuto e Ted e<br />

Dean si unirono alle risate di Gornuk e Dirk.<br />

Dentro la tenda, <strong>Harry</strong> chiuse gli occhi, desider<strong>and</strong>o<br />

che qualcuno facesse la dom<strong>and</strong>a di cui aveva bisogno di<br />

sentire la risposta e dopo un minuto che sembrarono dieci,<br />

Dean gli fece <strong>il</strong> favore; anche lui era (ricordò <strong>Harry</strong> con<br />

un sobbalzo) un ex-ragazzo di Ginny.<br />

“Cosa è successo a Ginny e agli altri? Quelli che<br />

hanno tentato di rubarla?”<br />

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362<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Oh, sono stati puniti, e crudelmente anche,” disse<br />

Grifuk con indifferenza.<br />

“Stanno bene, però?” dom<strong>and</strong>ò Ted con urgenza<br />

“Voglio dire, i Weasley non hanno bisogno che qualcun<br />

altro dei loro figli venga ferito, no?”<br />

“Non hanno subito alcun danno serio, per quel che ne<br />

so,” disse Grifuk.<br />

“Per loro fortuna,” disse Ted. “Con i precedenti di<br />

Piton, suppongo che dovremmo essere lieti che siano<br />

ancora vivi.”<br />

“Tu credi a quella storia, quindi, Ted?” dom<strong>and</strong>ò Dirk<br />

“Tu credi che Piton abbia ucciso S<strong>il</strong>ente?”<br />

“È naturale che ci credo,” disse Ted “Non te ne starai<br />

seduto lì a dirmi che <strong>Potter</strong> é coinvolto?”<br />

“Diffic<strong>il</strong>e sapere a chi credere in questi giorni,”<br />

borbottò Dirk.<br />

“Io conosco <strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong>,” disse Dean “E ritengo che<br />

lo sia davvero… <strong>il</strong> Prescelto o comunque lo vogliate<br />

chiamare.”<br />

“Sì, c’è parecchia gente a cui piacerebbe credere che<br />

lo sia, figliolo,” disse Dirk “Me incluso. Eppure dov’è?<br />

Fuggito, a quanto sembra. Ti verrebbe da pensare che, se<br />

sapesse qualcosa che non sappiamo, o se avesse qualche<br />

cosa di speciale, ora sarebbe là a combattere, a riunire la<br />

resistenza, invece di nascondersi. E sai, <strong>il</strong> Profeta ha fatto<br />

una gr<strong>and</strong>e campagna contro di lui…”<br />

“Il Profeta?” sbuffò Ted “Ti meriti di essere ingannato<br />

se ancora leggi quelle cose, Dirk. Se vuoi i fatti, leggi<br />

<strong>il</strong> Cav<strong>il</strong>lo.”<br />

Ci fu un’improvvisa esplosione di rumori come se<br />

qualcuno stesse soffoc<strong>and</strong>o e di conati di vomito, più una


J. K. Rowling<br />

buona quantità di colpi sordi. Da quel che sembrava Dirk<br />

aveva inghiottito una lisca di pesce. Alla fine biascicò “Il<br />

Cav<strong>il</strong>lo? Quella folle carta straccia di Xeno Lovegood?”<br />

“Non è così folle, di questi tempi,” disse Ted<br />

“Dovresti dargli un’occhiata. Xeno sta stamp<strong>and</strong>o tutte le<br />

cose che <strong>il</strong> Profeta ignora, non un singolo accenno ai<br />

Ricciocorni Schiattosi nell’ultimo numero. Quanto a lungo<br />

lo lasceranno fare, certo, non lo so. Ma Xeno dice, nella<br />

prima pagina di ogni numero, che la priorità numero uno<br />

di ogni mago che sia contro Tu-Sai-Chi, dovrebbe essere<br />

aiutare <strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong>.”<br />

“Diffic<strong>il</strong>e aiutare un ragazzo che è scomparso dalla<br />

faccia <strong>della</strong> terra,” disse Dirk.<br />

“Ascolta, <strong>il</strong> fatto che non lo abbiano ancora preso è un<br />

buon segno,” disse Ted “Accetterei con piacere i suoi<br />

consigli. Restare liberi é quello che stiamo tent<strong>and</strong>o di<br />

fare, no?”<br />

“Sì, bene, su questo hai ragione,” disse Dirk gravemente<br />

“Con l’intero Ministero e tutti i loro informatori che<br />

lo cercano, mi sarei aspettato che lo avessero già catturato.<br />

Voglio dire, chi ci assicura che non lo abbiano già preso e<br />

ucciso senza pubblicizzarlo?”<br />

“Ah, non pensarlo nemmeno, Dirk,” mormorò Ted.<br />

Ci fu una lunga pausa riempita con ulteriori rumori di<br />

coltelli e forchette. Qu<strong>and</strong>o parlarono di nuovo, fu per<br />

discutere se dovessero dormire sull’argine o tornare al<br />

pendio alberato. Decidendo che gli alberi avrebbero dato<br />

loro una migliore copertura, spensero <strong>il</strong> fuoco, quindi si<br />

arrampicarono sul pendio, mentre le loro voci si affievolivano.<br />

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<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

<strong>Harry</strong>, Ron ed Hermione arrotolarono le Orecchie<br />

Oblunghe. <strong>Harry</strong>, che aveva trovato sempre più diffic<strong>il</strong>e<br />

riuscire a rimanere zitto man mano che ascoltavano, ora si<br />

ritrovò incapace di dire altro che, “Ginny... la spada...”<br />

“Lo so!” disse Hermione.<br />

Si protese per prendere la piccola la borsa ornata di<br />

perle, questa volta affond<strong>and</strong>o <strong>il</strong> braccio fino all’ascella.<br />

“Ecco… ci… siamo…” disse a denti stretti mentre<br />

estraeva qualcosa che, evidentemente, era nelle profondità<br />

<strong>della</strong> borsa. Lentamente, spuntò alla vista l’orlo <strong>della</strong><br />

elaborata cornice di un quadro. <strong>Harry</strong> si precipitò ad<br />

aiutarla. Appena estratto completamente, dalla borsa di<br />

Hermione, <strong>il</strong> ritratto vuoto di Phineas Nigellus, lei vi<br />

puntò la bacchetta contro di esso, pronta a pronunciare un<br />

incantesimo in ogni momento.<br />

“Se qualcuno ha scambiato la vera spada con la falsa<br />

mentre era nell’ufficio di S<strong>il</strong>ente,” ansimò, mentre<br />

appoggiavano <strong>il</strong> dipinto contro un lato <strong>della</strong> tenda<br />

“Phineas Nigellus dovrebbe averlo visto accadere, lui è<br />

appeso proprio a fianco <strong>della</strong> custodia!”<br />

“A meno che non dormisse!” disse <strong>Harry</strong>, ma ancora<br />

tratteneva <strong>il</strong> respiro qu<strong>and</strong>o Hermione, con la bacchetta<br />

pronta, s’inginocchiò davanti alla tela vuota, si schiarì la<br />

gola e chiamò, “Ehm… Phineas? Phineas Nigellus?”<br />

Non accadde nulla.<br />

“Phineas Nigellus?” disse Hermione di nuovo<br />

“Professor Black? Per favore potremmo parlarle? Per<br />

favore?”<br />

“«Per favore» aiuta sempre,” disse una fredda voce<br />

maligna e Phineas Nigellus scivolò nel suo ritratto. In quel<br />

momento Hermione urlò, “Obscuro!”


J. K. Rowling<br />

Una benda nera apparve sopra gli occhi scuri e intelligenti<br />

di Phineas Nigellus, port<strong>and</strong>olo a sbattere contro la<br />

cornice e str<strong>il</strong>lare di dolore.<br />

“Cosa… come osi… cosa stai…?”<br />

“Mi dispiace molto, Professor Black,” disse<br />

Hermione, “ma è una precauzione necessaria!”<br />

“Togli questa sciocca aggiunta all’istante! Togl<strong>il</strong>a, ho<br />

detto! Stai rovin<strong>and</strong>o un gr<strong>and</strong>e lavoro artistico! Dove mi<br />

trovo? Che sta succedendo?”<br />

“Non importa dove siamo,” disse <strong>Harry</strong> e Phineas<br />

Nigellus si bloccò, abb<strong>and</strong>on<strong>and</strong>o i vani tentativi di<br />

togliersi la benda dipinta.<br />

“È possib<strong>il</strong>e che questa sia la voce dell’elusivo Mr.<br />

<strong>Potter</strong>?”<br />

“Forse,” disse <strong>Harry</strong>, sapendo che questo avrebbe<br />

catturato l’interesse di Phineas Nigellus. “Abbiamo un<br />

paio di dom<strong>and</strong>e da farle… sulla spada di Grifondoro.”<br />

“Ah,” disse Phineas Nigellus, che ora girava la testa di<br />

qua e di là tent<strong>and</strong>o di vedere <strong>Harry</strong> “Sì. Quella sciocca<br />

ragazza ha agito in modo davvero poco saggio…”<br />

“La smetta di parlare in quel modo di mia sorella,”<br />

disse Ron aspramente. Phineas Nigellus alzò le sopracciglia,<br />

sprezzante.<br />

“Chi altro c’è qui?” dom<strong>and</strong>ò, gir<strong>and</strong>o la testa da una<br />

parte all’altra “Il tuo tono non mi piace! La ragazza e i<br />

suoi amici sono stati estremamente sciocchi. Rubare al<br />

preside!”<br />

“Loro non stavano rub<strong>and</strong>o,” disse <strong>Harry</strong> “Quella<br />

spada non è di Piton.”<br />

“Appartiene alla scuola del Professor Piton,” disse<br />

Phineas Nigellus “E, per l’esattezza, con quale diritto la<br />

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<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

ragazza Weasley la voleva? Ha meritato la punizione,<br />

come quell’idiota di Paciock e quella strampalata <strong>della</strong><br />

Lovegood!”<br />

“Nev<strong>il</strong>le non è un’idiota e Luna non è strampalata!”<br />

disse Hermione.<br />

“Dove mi trovo?” ripeté Phineas Nigellus, cominci<strong>and</strong>o<br />

ad armeggiare di nuovo con la benda “Dove mi<br />

avete portato? Perché mi avete tolto dalla casa dei miei<br />

antenati?”<br />

“Lasci perdere! In che modo Piton ha punito Ginny,<br />

Nev<strong>il</strong>le e Luna?” dom<strong>and</strong>ò <strong>Harry</strong> con impazienza.<br />

“Il Professor Piton li ha m<strong>and</strong>ati nella Foresta Proibita<br />

a fare qualche lavoro per quello zoticone, Hagrid.”<br />

“Hagrid non è uno zoticone!” disse Hermione in modo<br />

stridulo.<br />

“E Piton magari credeva che quella fosse una punizione,”<br />

disse <strong>Harry</strong> “Ma Ginny, Nev<strong>il</strong>le e Luna probab<strong>il</strong>mente<br />

si saranno fatti delle risate con Hagrid. La<br />

Foresta Proibita… hanno affrontato cose molto peggiori<br />

che la Foresta Proibita, sai che paura!”<br />

Si sentì sollevato. Aveva immaginato cose orrib<strong>il</strong>i, nel<br />

peggiore dei casi la Maledizione Cruciatus.<br />

“Quello che volevamo veramente sapere, Professor<br />

Black, è se qualcun altro ha, hum, portato via la spada?<br />

Forse è stata portata via per essere pulita o… o per<br />

qualcosa?”<br />

Phineas Nigellus interruppe nuovamente i suoi sforzi<br />

per liberare gli occhi e ridacchiò.<br />

“Babbana di nascita” disse “Le armi fatte dai Goblin<br />

non richiedono pulizia, sciocca ragazza. L’argento dei


J. K. Rowling<br />

Goblin respinge la sporcizia mondana e assorbe soltanto<br />

ciò che la rafforza.”<br />

“Non chiami Hermione sciocca,” disse <strong>Harry</strong>.<br />

“Comincio a stancarmi di essere contraddetto,” disse<br />

Phineas Nigellus “Forse per me è arrivata l’ora di ritornare<br />

nell’ufficio del preside?”<br />

Ancora accecato, cominciò a cercare a tastoni <strong>il</strong> lato<br />

<strong>della</strong> sua cornice, tent<strong>and</strong>o di sentire al tatto la via di<br />

uscita dal ritratto e ritornare in quello a Hogwarts. <strong>Harry</strong><br />

ebbe un’improvvisa ispirazione.<br />

“S<strong>il</strong>ente! Non può portarci S<strong>il</strong>ente?”<br />

“Chiedo scusa?” dom<strong>and</strong>ò Phineas Nigellus.<br />

“Il ritratto del professor S<strong>il</strong>ente… non potrebbe<br />

portarlo qui, nel suo?”<br />

Phineas Nigellus girò la faccia in direzione <strong>della</strong> voce<br />

di <strong>Harry</strong>.<br />

“Evidentemente non sono solo i Babbani di nascita ad<br />

essere ignoranti. I ritratti di Hogwarts possono comunicare<br />

l’uno con l’altro, ma non possono uscire fuori dal castello<br />

eccetto che per visitare un altro dei loro ritratti appesi<br />

altrove. S<strong>il</strong>ente non può venire qui con me, e dopo <strong>il</strong><br />

trattamento che ho ricevuto da parte vostra, vi posso<br />

assicurare che io non tornerò certo a farvi visita!”<br />

Un po’ mortificato, <strong>Harry</strong> guardò Phineas raddoppiare<br />

i suoi tentativi di lasciare la sua cornice.<br />

“Professor Black,” disse Hermione “Non potrebbe<br />

dirci, per favore, qu<strong>and</strong>o è stata l’ultima volta che la spada<br />

di Grifondoro fu tolta dal suo fodero? Prima che Ginny la<br />

prendesse, intendo?”<br />

Phineas sbuffò impazientemente.<br />

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<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Credo che l’ultima volta che vidi la spada di<br />

Grifondoro tolta dal fodero, sia stata qu<strong>and</strong>o <strong>il</strong> Professor<br />

S<strong>il</strong>ente la usò per aprire un anello.”<br />

Hermione si girò bruscamente per guardare <strong>Harry</strong>.<br />

Nessuno di loro osò dire di più davanti a Phineas Nigellus,<br />

che infine era riuscito a localizzare l’uscita.”<br />

“Bene, buona notte a voi,” disse, un po’ pungente e<br />

cominciò ad uscire nuovamente dal loro campo visivo.<br />

Solo la punta <strong>della</strong> tesa del cappello era ancora in vista,<br />

qu<strong>and</strong>o <strong>Harry</strong> urlò all’improvviso.<br />

“Aspetti! Ha detto a Piton cosa ha visto quella volta?”<br />

Phineas Nigellus fece rispuntare la sua testa accecata<br />

nel quadro.<br />

“Il professor Piton ha cose più importanti in mente,<br />

che le molte eccentricità di Albus S<strong>il</strong>ente. Addio <strong>Potter</strong>!”<br />

E, detto ciò, svanì completamente, lasci<strong>and</strong>osi dietro<br />

nient’altro che lo sfondo scuro.<br />

“<strong>Harry</strong>!” urlò Hermione.<br />

“Lo so,” gridò <strong>Harry</strong>. Incapace di contenersi, scagliò<br />

un pugno nell’aria. Questo era più di ciò che aveva osato<br />

sperare. Percorse a gr<strong>and</strong>i passi la tenda, sentendo che<br />

avrebbe potuto correre per un miglio intero. Non sentiva<br />

più nemmeno la fame. Hermione stava inf<strong>il</strong><strong>and</strong>o nuovamente<br />

<strong>il</strong> ritratto di Phineas Nigellus nella borsetta ornata<br />

di perline. Una volta chiusa la fibbia, buttò da parte la<br />

borsa e alzò la faccia raggiante verso <strong>Harry</strong>.<br />

“La spada può distruggere gli Horcrux! Le lame dei<br />

Goblin assorbono solo ciò che le fortifica… <strong>Harry</strong>, quella<br />

spada è impregnata di veleno di bas<strong>il</strong>isco!”<br />

“E S<strong>il</strong>ente non me l’ha data perché ne aveva ancora<br />

bisogno, voleva usarla sul medaglione…”


J. K. Rowling<br />

“… e deve aver capito che non te l’avrebbero lasciata<br />

avere se l’avesse messa nel testamento…”<br />

“… così ne ha fatta una copia…”<br />

“… e ha messo un falso nella custodia di vetro…”<br />

“… e ha lasciato quella vera… dove?”<br />

Si guardarono l’un l’altro. <strong>Harry</strong> sentì che la risposta<br />

gli ronzava intorno, invisib<strong>il</strong>e, nell’aria intorno, vicina in<br />

modo stuzzicante. Perché S<strong>il</strong>ente non glielo aveva detto?<br />

Oppure l’aveva effettivamente detto ad <strong>Harry</strong>, ma lui non<br />

lo aveva capito in quel momento?<br />

“Pensa!” sussurrò Hermione “Pensa! Dove potrebbe<br />

averla lasciata?”<br />

“Non a Hogwarts” disse <strong>Harry</strong>, riprendendo a<br />

camminare.<br />

“Da qualche parte a Hogsmeade?” suggerì Hermione.<br />

“La stamberga str<strong>il</strong>lante?” disse <strong>Harry</strong> “Nessuno ci va<br />

mai.”<br />

“Ma Piton sa come <strong>and</strong>arci, non sarebbe un po’<br />

rischioso?”<br />

“S<strong>il</strong>ente aveva fiducia in Piton,” le ricordò <strong>Harry</strong>.<br />

“Non abbastanza da dirgli di aver scambiato le spade,”<br />

disse Hermione.<br />

“Sì, hai ragione!” disse <strong>Harry</strong> e si sentì ancor più<br />

rallegrato al pensiero che S<strong>il</strong>ente avesse avuto qualche<br />

riserva, anche se debole, sulla lealtà di Piton “Così<br />

dovrebbe aver nascosto la spada ben lontano da<br />

Hogsmeade, allora? Cosa ne pensi Ron? Ron?”<br />

<strong>Harry</strong> si guardò intorno. Per uno sconcertante<br />

momento pensò che Ron avesse lasciato la tenda, poi capì<br />

che Ron era steso nell’ombra, sul lettino inferiore, e li<br />

stava guard<strong>and</strong>o con la faccia di pietra.<br />

369


370<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Oh, vi siete ricordati di me?” disse.<br />

“Cosa?”<br />

Ron sbuffò, mentre alzava lo sguardo verso <strong>il</strong> letto<br />

superiore.<br />

“Continuate voi <strong>due</strong>. Non lasciate che vi rovini <strong>il</strong><br />

divertimento.”<br />

Perplesso, <strong>Harry</strong> guardò Hermione per un aiuto, ma<br />

lei scosse la testa, apparentemente tanto sconcertata<br />

quanto lo era lui.<br />

“Qual è <strong>il</strong> problema?” dom<strong>and</strong>ò <strong>Harry</strong>.<br />

“Problema? Non c’è nessun problema,” disse Ron,<br />

rifiut<strong>and</strong>osi ancora di guardare <strong>Harry</strong> “Non a tuo parere,<br />

per lo meno.”<br />

Si sentirono diversi plunk sulla tela sopra le loro teste.<br />

Aveva iniziato a piovere.<br />

“Beh, tu ovviamente hai un problema,” disse <strong>Harry</strong><br />

“Sputalo fuori, ti va?”<br />

Ron fece penzolare le lunghe gambe fuori dal letto e si<br />

sedette. Sembrava meschino, diverso dal solito.<br />

“Va bene, lo sputerò fuori. Non aspettarti che io<br />

saltelli su e giù per la tenda perché c’è qualche altra<br />

dannata cosa che dobbiamo trovare. Aggiung<strong>il</strong>a semplicemente<br />

alla lista delle cose che tu non sai.”<br />

“Io non so?” ripeté <strong>Harry</strong> “Io non so?”<br />

Plunk, plunk, plunk: la pioggia stava cadendo sempre<br />

più forte e più pesante; picchiettava sull’argine coperto di<br />

foglie su cui si trovavano e nel fiume, rumoreggi<strong>and</strong>o<br />

attraverso l’oscurità. Il timore spense <strong>il</strong> giub<strong>il</strong>o di <strong>Harry</strong>.<br />

Ron stava dicendo esattamente quello che <strong>Harry</strong> aveva<br />

sospettato e temuto che pensasse.


J. K. Rowling<br />

“Non è che non mi stia divertendo alla follia, qui,”<br />

disse Ron “Sai, con <strong>il</strong> braccio ferito, niente da mangiare e<br />

congel<strong>and</strong>omi <strong>il</strong> sedere ogni notte. Io speravo solo che<br />

dopo aver girato a vuoto per qualche settimana, avremmo<br />

ottenuto qualcosa.”<br />

“Ron,” disse Hermione, ma con un tono di voce così<br />

basso che Ron potette fingere di non aver sentito nel forte<br />

tamburellare <strong>della</strong> pioggia che adesso picchiava sulla<br />

tenda.<br />

“Pensavo tu sapessi in cosa ti stavi imbarc<strong>and</strong>o” disse<br />

<strong>Harry</strong>.<br />

“Già, anch’io lo pensavo.”<br />

“Allora quale parte non è all’altezza delle tue aspettative?”<br />

dom<strong>and</strong>ò <strong>Harry</strong>. La rabbia gli veniva in difesa, a<br />

quel punto. “Pensavi che avremmo alloggiato in un hotel a<br />

cinque stelle? Che avremmo trovato un Horcrux un giorno<br />

si e uno no? Pensavi che saresti tornato a casa da mamma<br />

per Natale?”<br />

“Pensavamo sapessi che cosa fare!” urlò Ron, alz<strong>and</strong>osi,<br />

e le sue parole trafissero <strong>Harry</strong> come coltelli scottanti<br />

“Noi pensavamo che S<strong>il</strong>ente ti avesse detto cosa fare, noi<br />

pensavamo che tu avessi un piano vero!”<br />

“Ron!” disse Hermione, questa volta chiaramente<br />

udib<strong>il</strong>e sotto la pioggia che rombava contro <strong>il</strong> tetto <strong>della</strong><br />

tenda, ma lui la ignorò di nuovo.<br />

“Beh, mi dispiace di averti deluso,” disse <strong>Harry</strong>, con<br />

voce piuttosto calma nonostante si sentisse vuoto e<br />

inadeguato. “Io sono stato chiaro con voi fin dall’inizio, vi<br />

ho detto tutto ciò che S<strong>il</strong>ente ha detto a me. E nel caso tu<br />

non lo avessi notato, abbiamo trovato un Horcrux…”<br />

371


372<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Sì, e siamo così vicini a liberarcene quanto siamo<br />

vicini a trovare i restanti… per niente vicino, in altre<br />

parole!”<br />

“Togliti <strong>il</strong> medaglione, Ron,” disse Hermione, con<br />

voce insolitamente alta “Per favore togl<strong>il</strong>o. Non parleresti<br />

così se non lo avessi indossato tutto <strong>il</strong> giorno.”<br />

“Sì, lo farebbe,” disse <strong>Harry</strong>, che non voleva giustificazioni<br />

per Ron “Pensi che non vi abbia notato bisbigliare<br />

alle mie spalle? Pensavate che non avessi indovinato che<br />

avevate queste cose in mente?”<br />

“<strong>Harry</strong>, noi non abbiamo…”<br />

“Non mentire!” le urlò Ron “Anche tu lo hai detto, hai<br />

detto che eri delusa, hai detto che pensavi che avesse<br />

qualcosa in più per continuare che…”<br />

“Non l’ho detto in questo modo… <strong>Harry</strong>, non l’ho<br />

fatto!” urlò lei.<br />

La pioggia pesava sulla tenda, le lacrime colavano<br />

lungo <strong>il</strong> viso di Hermione e l’eccitazione di pochi minuti<br />

prima era scomparsa come se non ci fosse stata mai, un<br />

fuoco d’artificio effimero che era scoppiato e poi morto,<br />

lasci<strong>and</strong>o tutto buio, bagnato e freddo. La spada di<br />

Grifondoro era nascosta non sapevano dove e loro erano<br />

solo tre adolescenti in una tenda, e <strong>il</strong> solo risultato che<br />

avevano ottenuto era non essere ancora morti.<br />

“Allora perché sei ancora qui?” dom<strong>and</strong>ò <strong>Harry</strong> a<br />

Ron.<br />

“Mi piacerebbe saperlo,” disse Ron<br />

“Vattene a casa allora,” disse <strong>Harry</strong>.<br />

“Sì, forse lo farò!” urlò Ron e fece alcuni passi verso<br />

<strong>Harry</strong>, che non indietreggiò “Non hai sentito che cosa<br />

hanno detto di mia sorella? Ma tu non hai fatto una piega,


J. K. Rowling<br />

no, è solo la Foresta Proibita, ad <strong>Harry</strong> io-ho-affrontatocose-peggiori<br />

<strong>Potter</strong> non importa che cosa possa accaderle<br />

là dentro, bene, a me sì, va bene? Ragni giganti e roba<br />

pazzesca…”<br />

“Io stavo solo dicendo… lei era con gli altri, erano<br />

con Hagrid…”<br />

“… sì, ho capito, non ti interessa! E del resto <strong>della</strong> mia<br />

famiglia, «I Weasley non hanno bisogno di un altro figlio<br />

ferito», non l’hai sentito?”<br />

“Sì, io…”<br />

“Non ti sei preoccupato di cosa significasse, però?”<br />

“Ron!” disse Hermione, mettendosi tra loro “Io non<br />

penso significhi che sia accaduto qualche cosa di nuovo,<br />

qualche cosa che non sappiamo. Pensa, Ron, B<strong>il</strong>l è già<br />

stato ferito, ormai molte persone devono aver visto che<br />

George ha perso un orecchio e si ritiene che tu sia sul<br />

punto di morire a causa <strong>della</strong> Spruzzolosi, io sono sicura<br />

che quello che intendeva…”<br />

“Oh, ne sei sicura, vero? Giusto allora, bene, io non<br />

voglio dovermi preoccupare per loro. È tutto a posto per<br />

voi <strong>due</strong>, vero? Con i vostri genitori al sicuro lontano…”<br />

“I miei genitori sono morti!” urlò <strong>Harry</strong>.<br />

“E i miei potrebbero fare la stessa fine!” gridò Ron.<br />

“Allora VAI!” urlò <strong>Harry</strong> “Torna da loro, fingi di<br />

essere guarito dalla tua Spruzzolosi e la mamma sarà in<br />

grado di darti da mangiare fino a scoppiare e…”<br />

Ron fece un movimento improvviso. <strong>Harry</strong> reagì, ma<br />

prima che la bacchetta di entrambi fosse del tutto uscita<br />

dalle tasche, Hermione aveva alzato la sua.<br />

“Protego!” urlò e uno scudo invisib<strong>il</strong>e si espanse fra<br />

lei ed <strong>Harry</strong> da una parte e Ron dall’altra.<br />

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374<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Furono tutti costretti, dalla forza dell’incantesimo, a<br />

fare qualche passo indietro, <strong>Harry</strong> e Ron si fissavano da<br />

entrambi i lati <strong>della</strong> barriera trasparente come se si<br />

stessero guard<strong>and</strong>o chiaramente per la prima volta. <strong>Harry</strong><br />

sentì un astio corrosivo verso Ron. Qualche cosa si era<br />

rotta tra loro.<br />

“Lascia l’Horcrux,” disse <strong>Harry</strong>.<br />

Ron passò la catena intorno alla testa e gettò <strong>il</strong><br />

medaglione su una sedia vicina. Si girò verso Hermione.<br />

“Tu cosa fai?”<br />

“Che intendi?”<br />

“Resti o cosa?”<br />

“Io…” sembrava afflitta. “Sì… sì, io resto. Ron,<br />

abbiamo detto che saremmo <strong>and</strong>ati con <strong>Harry</strong>, abbiamo<br />

detto che lo avremmo aiutato…”<br />

“Ho capito. Scegli lui.”<br />

“Ron, no… per favore… torna indietro, torna<br />

indietro!”<br />

Fu ostacolata dal proprio incantesimo Scudo. Nel<br />

tempo che le ci volle per rimuoverlo, lui era già fuggito<br />

nella notte. <strong>Harry</strong> rimase quasi fermo e s<strong>il</strong>enzioso,<br />

ascolt<strong>and</strong>ola singhiozzare e chiamare <strong>il</strong> nome di Ron tra<br />

gli alberi.<br />

Pochi minuti dopo tornò, con i capelli inzuppati<br />

appiccicati sul volto.<br />

“Se ne è a-a-<strong>and</strong>ato! Smaterializzato!”<br />

Lei si buttò su una sedia, si raggomitolò ed iniziò a<br />

piangere.<br />

<strong>Harry</strong> si sentiva stordito. Si chinò, raccolse l’Horcrux<br />

e se lo mise intorno al collo. Trascinò via le coperte dalla<br />

cuccetta di Ron e le lanciò sopra Hermione. Poi si


J. K. Rowling<br />

arrampicò sul suo letto e rimase a guardare <strong>il</strong> tetto di tela,<br />

ascolt<strong>and</strong>o <strong>il</strong> picchiettare <strong>della</strong> pioggia.<br />

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376<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

CAPITOLO SEDICI<br />

GODRIC’S HOLLOW<br />

Qu<strong>and</strong>o <strong>Harry</strong> si svegliò, <strong>il</strong> giorno seguente, ci vollero<br />

parecchi secondi prima che si ricordasse dell’accaduto.<br />

Poi sperò puer<strong>il</strong>mente che fosse stato tutto un sogno, che<br />

Ron fosse ancora lì, che non se ne fosse mai <strong>and</strong>ato.<br />

Eppure, gir<strong>and</strong>o la testa sul cuscino, vedeva la cuccetta di<br />

Ron deserta. Era come un cadavere, per <strong>il</strong> modo in cui<br />

sembrava attrarre la sua attenzione. <strong>Harry</strong> saltò giù dal<br />

letto, allontan<strong>and</strong>o lo sguardo quello dal posto di Ron.<br />

Hermione, che era già indaffarata in cucina, non gli<br />

augurò <strong>il</strong> buongiorno, ma voltò <strong>il</strong> viso velocemente,<br />

qu<strong>and</strong>o entrò. Se ne è <strong>and</strong>ato, si disse <strong>Harry</strong>. Se ne è<br />

<strong>and</strong>ato. Sentiva di dover continuare a ripeterlo<br />

mentalmente mentre si lavava e vestiva, come se la


J. K. Rowling<br />

ripetizione potesse alleviare lo shock. Se ne è <strong>and</strong>ato e<br />

non ritornerà. Era la pura e semplice verità, <strong>Harry</strong> lo<br />

sapeva, perché i loro incantesimi di protezione avrebbero<br />

reso impossib<strong>il</strong>e ritrovarli, per Ron, una volta lasciato quel<br />

posto.<br />

Lui ed Hermione fecero colazione in s<strong>il</strong>enzio.<br />

Hermione aveva gli occhi gonfi e arrossati, come se non<br />

avesse dormito. Fecero i bagagli, Hermione perdendo<br />

tempo. <strong>Harry</strong> sapeva perché tentava di prolungare al<br />

massimo la loro permanenza lì, sulla riva del fiume. Molte<br />

volte la vide guardarsi intorno speranzosa, ed era sicuro<br />

che lei ogni volta si <strong>il</strong>ludesse di sentire dei passi attraverso<br />

la pioggia scrosciante, ma dal bosco non uscì nessuna<br />

sagoma dai capelli rossi. Ogni volta che <strong>Harry</strong> la imitava,<br />

guard<strong>and</strong>osi intorno (perché non poteva fare a meno di<br />

sperare un po’ anche lui) e non vedendo altro che alberi<br />

zuppi di pioggia, un’ altra piccola dose di furia gli<br />

esplodeva dentro. Gli sembrava di riascoltare Ron mentre<br />

gridava: “Pensavamo tu sapessi cosa fare!” e riprendeva a<br />

riordinare con un grosso nodo alla bocca dello stomaco.<br />

Il vicino fiume fangoso si gonfiava rapidamente e<br />

presto sarebbe straripato. S’erano attardati di un’ora<br />

abbondante, rispetto al tempo impiegato solitamente per<br />

rifare <strong>il</strong> campo. Alla fine, dopo aver rimpacchettato tutto<br />

per tre volte, Hermione sembrò non trovare più altre scuse<br />

per rim<strong>and</strong>are. Lei ed <strong>Harry</strong> si presero per mano e si<br />

Smaterializzarono, riapparendo sul pendio di una collina<br />

spazzata dal vento e ricoperta di erica.<br />

Nell’istante in cui arrivarono, Hermione lasciò la<br />

mano di <strong>Harry</strong> e si allontanò da lui per <strong>and</strong>are a sedersi su<br />

una grossa roccia, <strong>il</strong> volto tra le ginocchia, ed <strong>Harry</strong> si rese<br />

377


378<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

conto che piangeva disperatamente. La guardò,<br />

supponendo di doverla seguirle e consolarla, ma qualcosa<br />

lo tenne inchiodato dov’era. Si sentiva totalmente freddo e<br />

teso. Ancora una volta ricordò l’espressione indignata sul<br />

volto di Ron. Marciò a gr<strong>and</strong>i passi sull’edera, form<strong>and</strong>o<br />

un ampio cerchio con al centro la sconvolta Hermione,<br />

lanci<strong>and</strong>o gli incantesimi che di solito lei eseguiva per<br />

assicurare la protezione.<br />

Non parlarono più di Ron, nei giorni successivi. <strong>Harry</strong><br />

era deciso a non citare mai più <strong>il</strong> suo nome e Hermione<br />

sembrava aver capito che non era <strong>il</strong> caso di imporre<br />

l’argomento, anche se talvolta, di notte, qu<strong>and</strong>o pensava<br />

che lui stesse dormendo, <strong>Harry</strong> la sentiva piangere. Nel<br />

frattempo <strong>Harry</strong> aveva preso l’abitudine di tirar fuori la<br />

Mappa del Mal<strong>and</strong>rino ed esaminarla alla luce <strong>della</strong><br />

bacchetta. Aspettava <strong>il</strong> momento in cui la targhetta di Ron<br />

sarebbe comparsa nei corridoi di Hogwarts, prov<strong>and</strong>o che<br />

era ritornato al confortevole castello, protetto dalla sua<br />

condizione di Purosangue. Ron non apparve sulla mappa,<br />

in ogni caso, e dopo poco <strong>Harry</strong> si ritrovò a scrutare <strong>il</strong><br />

nome di Ginny nel dormitorio delle ragazze, desider<strong>and</strong>o<br />

che l’intensità <strong>della</strong> sua attenzione le entrasse nei sogni,<br />

così che potesse in qualche modo sapere che lui la<br />

pensava, sper<strong>and</strong>o per lei ogni bene.<br />

Durante <strong>il</strong> giorno si dedicavano al tentativo di individuare<br />

le possib<strong>il</strong>i ubicazioni <strong>della</strong> spada di Grifondoro, ma<br />

più discutevano dei posti in cui S<strong>il</strong>ente avrebbe potuto<br />

nasconderla, più le loro speculazioni apparivano disperate<br />

e inverosim<strong>il</strong>i. Si spremeva le meningi più che poteva, ma<br />

<strong>Harry</strong> non riusciva a ricordare che S<strong>il</strong>ente gli avesse mai<br />

descritto un posto dove avrebbe potuto nascondere


J. K. Rowling<br />

qualcosa. C’erano momenti in cui non sapeva se essere<br />

arrabbiato più con Ron o con S<strong>il</strong>ente. Pensavamo che tu<br />

sapessi cosa fare… pensavamo che S<strong>il</strong>ente ti avesse detto<br />

cosa fare… pensavamo avessi un piano vero!<br />

Non poteva mentire a se stesso. Ron aveva ragione.<br />

S<strong>il</strong>ente, in pratica, l’aveva lasciato con niente. Avevano<br />

scoperto un Horcrux, ma non avevano idea di come<br />

distruggerlo. Gli altri sembravano ancora più irraggiungib<strong>il</strong>i<br />

di prima. La disperazione minacciava d’inghiottirlo.<br />

Si stupiva di pensare quanto presuntuoso si fosse<br />

dimostrato nell’accettare che i suoi amici lo<br />

accompagnassero nel suo girovagare senza meta. Non<br />

sapeva nulla, non aveva idee ed era costantemente, penosamente<br />

sul chi vive per ogni minimo segno potesse<br />

indicargli che anche Hermione ne aveva abbastanza, che<br />

se ne sarebbe <strong>and</strong>ata anche lei.<br />

Trascorsero molte sere quasi in s<strong>il</strong>enzio ed Hermione<br />

iniziò a tirar fuori <strong>il</strong> ritratto di Phineas Nigellus e appoggiarlo<br />

su una poltrona, come se in parte potesse riempire <strong>il</strong><br />

vuoto lasciato dalla partenza di Ron. Nonostante si fosse<br />

impegnato a non riapparire, Phineas Nigellus sembrava<br />

non resistere alla possib<strong>il</strong>ità di saperne di più su cosa<br />

<strong>Harry</strong> stesse combin<strong>and</strong>o e acconsentì a ritornare con gli<br />

occhi bendati a intervalli regolari di pochi giorni o giù di<br />

lì. <strong>Harry</strong> era quasi contento di vederlo, perché era una<br />

compagnia, sebbene di natura altezzosa e sprezzante.<br />

Gradirono ogni notizia proveniente da Hogwarts, per<br />

quanto Phineas Nigellus non fosse l’informatore ideale.<br />

Venerava Piton, <strong>il</strong> primo Preside Serpeverde da qu<strong>and</strong>o lui<br />

stesso era stato preside <strong>della</strong> Scuola, e dovevano essere<br />

cauti nel criticare o fare dom<strong>and</strong>e impertinenti su Piton,<br />

379


380<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

altrimenti Phineas Nigellus avrebbe lasciato <strong>il</strong> ritratto<br />

all’istante.<br />

Si lasciò comunque sfuggire qualche indiscrezione.<br />

Piton sembrava essere minacciato da una impalpab<strong>il</strong>e ma<br />

costante ribellione da parte di una fazione di studenti. A<br />

Ginny era stato proibito di <strong>and</strong>are a Hogsmeade. Piton<br />

aveva reintrodotto <strong>il</strong> vecchio Decreto <strong>della</strong> Umbridge che<br />

proibiva riunioni di tre o più studenti ed ogni associazione<br />

studentesca non ufficiale.<br />

Da tutte queste informazioni, <strong>Harry</strong> dedusse che<br />

Ginny, probab<strong>il</strong>mente con l’appoggio di Nev<strong>il</strong>le e Luna,<br />

facessero del loro meglio per far rivivere l’Esercito di<br />

S<strong>il</strong>ente. Queste notizie frammentarie procurarono ad<br />

<strong>Harry</strong> una voglia di vedere Ginny così irresistib<strong>il</strong>e da<br />

fargli venire mal di stomaco.<br />

Quelle informazioni, però, lo inducevano anche a<br />

ripensare a Ron, e a S<strong>il</strong>ente, e alla stessa Hogwarts, che gli<br />

mancava quasi quanto la sua ex ragazza. A dire <strong>il</strong> vero,<br />

qu<strong>and</strong>o Phineas Nigellus parlò delle misure restrittive di<br />

Piton, <strong>Harry</strong> fu colto da una fuggevole follia immagin<strong>and</strong>o<br />

di tornare a scuola semplicemente per appoggiare la<br />

destab<strong>il</strong>izzazione del regime di Piton. Avere la pancia<br />

piena, un letto soffice e altre persone di cui essere <strong>il</strong> capo,<br />

sembrava essere la prospettiva più meravigliosa al mondo,<br />

in quel momento. Ricordò di essere l’Indesiderab<strong>il</strong>e<br />

Numero Uno, però, di avere sulla sua testa una taglia di<br />

diecim<strong>il</strong>a Galeoni e che camminare nei corridoi di<br />

Hogwarts sarebbe stato pericoloso quanto fare una<br />

passeggiata al Ministero <strong>della</strong> Magia.<br />

Per la verità, Phineas Nigellus enfatizzò inavvertitamente<br />

questo pensiero inf<strong>il</strong><strong>and</strong>o qua e là dom<strong>and</strong>ine su


J. K. Rowling<br />

dove loro si trovassero. Hermione lo ricacciava nella<br />

borsetta con le perline ogni volta che accadeva, e<br />

immancab<strong>il</strong>mente Phineas Nigellus si rifiutava di riapparire<br />

nel ritratto per diversi giorni, dopo questi bruschi<br />

commiati.<br />

Il clima si faceva sempre più freddo. Non osavano<br />

rimanere nella stessa zona troppo a lungo, ed invece di<br />

restare nel sud dell’Ingh<strong>il</strong>terra, dove una forte gelata<br />

sarebbe stata la loro preoccupazione maggiore, continuarono<br />

a girovagare su e giù per <strong>il</strong> Paese, affront<strong>and</strong>o <strong>il</strong><br />

fianco di una montagna, dove <strong>il</strong> nevischio si posò pesante<br />

sulla tenda, o un’ampia e piatta palude, dove la tenda fu<br />

allagata dall’acqua ghiacciata, oppure ancora una<br />

minuscola isola al centro di un lago scozzese, dove la neve<br />

quasi seppellì la tenda in una sola notte.<br />

Avevano già scorto alberi di Natale scint<strong>il</strong>lare dalle<br />

finestre di diversi salotti, qu<strong>and</strong>o arrivò una sera in cui<br />

<strong>Harry</strong> decise di suggerire, di nuovo, quello che gli<br />

sembrava l’unico posto inesplorato che restava. Avevano<br />

appena finito di cenare con un pasto insolitamente buono:<br />

Hermione era <strong>and</strong>ata in un supermercato nascosta sotto <strong>il</strong><br />

Mantello dell’Invisib<strong>il</strong>ità (lasci<strong>and</strong>o scrupolosamente i<br />

soldi in un registratore di cassa aperto prima di uscire),<br />

che <strong>Harry</strong> immaginò di trovarla più arrendevole del solito,<br />

con lo stomaco pieno di spaghetti alla bolognese e pere in<br />

scatola. Aveva persino avuto l’accortezza di suggerire una<br />

pausa di qualche ora dall’indossare l’Horcrux, che ora<br />

penzolava dalla sponda del letto alle sue spalle.<br />

“Hermione?”<br />

“Mmm?” era rannicchiata in una delle flaccide<br />

poltrone con Le Novelle di Beedle <strong>il</strong> Bardo. Non riusciva a<br />

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382<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

immaginare quante altre volte ancora lei potesse<br />

riprendere in mano <strong>il</strong> libro, che dopotutto non era così<br />

lungo, ma evidentemente stava ancora decifr<strong>and</strong>o<br />

qualcosa, perché Geroglifici e Logogrammi Magici<br />

giaceva aperto su un bracciolo <strong>della</strong> poltrona.<br />

<strong>Harry</strong> si schiarì la voce. Si sentiva esattamente come<br />

qu<strong>and</strong>o, parecchi anni prima, aveva chiesto alla professoressa<br />

McGranitt l’autorizzazione per <strong>and</strong>are a Hogsmeade,<br />

malgrado non fosse riuscito a persuadere i Dursley a<br />

firmare <strong>il</strong> suo foglio di permesso.<br />

“Hermione, stavo pens<strong>and</strong>o, e…”<br />

“<strong>Harry</strong>, puoi aiutarmi con questo?” sembrava proprio<br />

che non l’avesse sentito. Si piegò in avanti e gli allungò<br />

Le Novelle di Beedle <strong>il</strong> Bardo.<br />

“Osserva quel simbolo,” disse, indic<strong>and</strong>o l’inizio <strong>della</strong><br />

pagina. Sopra a quello che <strong>Harry</strong> dedusse fosse <strong>il</strong> titolo<br />

<strong>della</strong> storia (non essendo capace di leggere le rune, non<br />

poteva esserne sicuro) c’era un disegno di qualcosa sim<strong>il</strong>e<br />

a un occhio triangolare, con la pup<strong>il</strong>la attraversata da una<br />

linea verticale.<br />

“Non ho mai studiato Antiche Rune, Hermione.”<br />

“Lo so, ma quella non è una runa e non c’è nemmeno<br />

in Geroglifici e Logogrammi Magici. Finora ho sempre<br />

pensato che fosse <strong>il</strong> disegno di un occhio, ma non credo lo<br />

sia! È stato scritto a penna, qualcuno l’ha disegnato, non<br />

fa parte del libro. Pensa, l’hai mai visto prima?”<br />

“No… no, aspetta un momento.” <strong>Harry</strong> guardò<br />

meglio. “Non è lo stesso simbolo che <strong>il</strong> padre di Luna<br />

portava al collo?”<br />

“Già, è quello che è venuto in mente anche a me!”<br />

“Questo è <strong>il</strong> marchio di Grindelwald”.


J. K. Rowling<br />

Lo fissò, con la bocca aperta.<br />

“Cosa?”<br />

“Me l’ha spiegato Krum…”<br />

Le raccontò la storia che Victor Krum gli aveva<br />

narrato al matrimonio. Hermione sembrava sconvolta.<br />

“Il marchio di Grindelwald?”<br />

Continuava a spostare lo sguardo da <strong>Harry</strong> al simbolo,<br />

e viceversa.<br />

“Non ho mai sentito che Grindelwald avesse un<br />

marchio. Non è citato in nessuno dei libri su di lui che ho<br />

letto.”<br />

“Beh, come dicevo, Krum lo ha riconosciuto come <strong>il</strong><br />

simbolo inciso su un muro di Durmstrang dallo stesso<br />

Grindelwald.”<br />

Hermione si lasciò cadere sulla poltrona, accigliata.<br />

“È molto strano. Se fosse un simbolo delle Arti<br />

Oscure, che ci fa in un libro di favole per bambini?”<br />

“Si, è curioso,” disse <strong>Harry</strong>. “E credi anche che<br />

Scrimgeour l’abbia riconosciuto. Era <strong>il</strong> Ministro, avrebbe<br />

dovuto essere un esperto in roba Oscura.”<br />

“Lo so… forse pensava fosse un occhio, proprio come<br />

me. Tutte le altre storie hanno piccoli disegni sopra <strong>il</strong><br />

titolo.”<br />

Smise di parlare, ma continuò a scrutare intensamente<br />

<strong>il</strong> marchio. <strong>Harry</strong> provò nuovamente.<br />

“Hermione?”<br />

“Hmm?”<br />

“Stavo pens<strong>and</strong>o. Io… io voglio <strong>and</strong>are a Godric’s<br />

Hollow.”<br />

383


384<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Alzò lo sguardo su di lui, ma i suoi occhi erano sfocati<br />

e lui era sicuro che stesse ancora riflettendo sul misterioso<br />

marchio nel libro.<br />

“Sì,” disse. “Sì, me lo stavo chiedendo anch’io. Credo<br />

proprio che dovremmo <strong>and</strong>arci.<br />

“Mi hai sentito bene?” chiese lui.<br />

“Certamente. Tu vuoi <strong>and</strong>are a Godric’s Hollow. Sono<br />

d’accordo, penso che dovremmo. Voglio dire, non riesco a<br />

pensare a nessun altro posto in cui potrebbe essere. Sarà<br />

pericoloso, ma più ci penso, più mi convinco che sia<br />

proprio lì.”<br />

“Ehm… cosa lì?” chiese <strong>Harry</strong>.<br />

A quel punto, sembrava perplessa quanto lui.<br />

“Beh, la spada, <strong>Harry</strong>! S<strong>il</strong>ente doveva sapere che ci<br />

saresti voluto tornare e, voglio dire, Godric’s Hollow è <strong>il</strong><br />

luogo di nascita di Godric Grifondoro…”<br />

“Davvero? Grifondoro proveniva da Godric’s<br />

Hollow?”<br />

“<strong>Harry</strong>, sul serio, hai mai aperto almeno una volta<br />

Storia <strong>della</strong> Magia?”<br />

“Ehm,” disse, sorridendole come fosse la prima volta<br />

da molti mesi, i muscoli facciali stranamente rigidi. “Può<br />

darsi che l’abbia aperto, sai, qu<strong>and</strong>o l’ho comprato… solo<br />

quella volta…”<br />

“Beh, poiché <strong>il</strong> v<strong>il</strong>laggio ha preso <strong>il</strong> nome da lui,<br />

credevo ci saresti arrivato da solo,” disse Hermione.<br />

Sembrò essere tornata la vecchia Hermione più di quanto<br />

lo fosse mai stato ultimamente.<br />

<strong>Harry</strong> s’aspettava quasi che lei dicesse che sarebbe<br />

<strong>and</strong>ata in biblioteca. “C’è qualcosa sul v<strong>il</strong>laggio in Storia<br />

<strong>della</strong> Magia, aspetta…”


J. K. Rowling<br />

Aprì la borsetta con le perline e rovistò per un<br />

momento, finché estrasse una copia del loro libro di testo,<br />

Storia <strong>della</strong> Magia di Bath<strong>il</strong>da Bath, lo sfogliò fino a<br />

trovare la pagina che cercava.<br />

“Fin dalla firma del Codice Internazionale<br />

di Segretezza del 1689, i maghi decisero di<br />

restare nascosti definitivamente. Venne loro<br />

naturale, probab<strong>il</strong>mente, formare piccoli<br />

gruppi all’interno di comunità più ampie.<br />

Molti paesini e v<strong>il</strong>laggi attirarono diverse<br />

famiglie magiche, che si unirono per reciproco<br />

supporto e protezione. I v<strong>il</strong>laggi di Tinworsh in<br />

Cornovaglia, Upper Flagley nello Yorkshire e<br />

Ottery St. Catchpole sulla costa meridionale<br />

dell’Ingh<strong>il</strong>terra, erano famose residenze di<br />

gruppi di famiglie di maghi che vivevano<br />

fianco a fianco con Babbani tolleranti e<br />

qualche volta Confusi. Il più famoso di questi<br />

luoghi di residenza è, forse, Godric’s Hollow,<br />

<strong>il</strong> v<strong>il</strong>laggio del West Country dove nacque <strong>il</strong><br />

gr<strong>and</strong>e mago Godric Grifondoro e dove<br />

Bowman Wright, fabbro magico, forgiò <strong>il</strong><br />

primo Boccino d’Oro. Il cimitero è pieno dei<br />

nomi di antiche famiglie magiche, e questo<br />

giustifica, senza dubbio, i racconti sulla<br />

presenza di fantasmi che, per molti secoli,<br />

avrebbero infestato la piccola chiesa che vi<br />

sorge a fianco.”<br />

385


386<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Tu e i tuoi genitori non siete citati,” disse Hermione<br />

chiudendo <strong>il</strong> libro, “perché la Professoressa Bath non va<br />

oltre la fine del diciannovesimo secolo. Hai notato?<br />

Godric’s Hollow, la spada di Grifondoro… non pensi che<br />

S<strong>il</strong>ente si sarebbe aspettato che tu riuscissi a collegare le<br />

<strong>due</strong> cose?”<br />

“Oh, si…”<br />

<strong>Harry</strong> non voleva ammettere di non aver pensato<br />

affatto alla spada, qu<strong>and</strong>o aveva suggerito di <strong>and</strong>are a<br />

Godric’s Hollow. Del v<strong>il</strong>laggio gli interessavano le tombe<br />

dei genitori, la casa dove era scampato alla morte e la<br />

persona di Bath<strong>il</strong>da Bath.<br />

“Ricordi cosa disse Muriel?” chiese infine.<br />

“Chi?”<br />

“La conosci,” esitò. Non voleva pronunciare <strong>il</strong> nome<br />

di Ron. “La prozia di Ginny. Al matrimonio. Quella che a<br />

detto che hai le caviglie scheletriche.”<br />

“Oh,” disse Hermione.<br />

Fu un momento diffic<strong>il</strong>e. <strong>Harry</strong> capì che lei aveva<br />

avuto sentore che <strong>il</strong> nome di Ron fosse sottinteso.<br />

Proseguì: “Ha detto che Bath<strong>il</strong>da Bath vive ancora a<br />

Godric’s Hollow.”<br />

“Bath<strong>il</strong>da Bath…” mormorò Hermione, facendo<br />

scorrere <strong>il</strong> dito sul nome di Bath<strong>il</strong>da stampato in r<strong>il</strong>ievo<br />

sulla copertina di Storia <strong>della</strong> Magia. “Beh, suppongo…”<br />

Ansimò in modo talmente drammatico che ad <strong>Harry</strong> si<br />

accapponarono le bu<strong>della</strong>. Sfoderò la bacchetta esamin<strong>and</strong>o<br />

l’ingresso, aspett<strong>and</strong>osi quasi di vedere una mano<br />

allargare i lembi dell’entrata <strong>della</strong> tenda, ma non c’era<br />

nessuno.


J. K. Rowling<br />

“Cosa?” disse, tra la rabbia e <strong>il</strong> sollievo. “Cosa ti ha<br />

sconvolto così? Credevo avessi visto un Mangiamorte<br />

aprire la cerniera <strong>della</strong> tenda, come minimo…”<br />

“<strong>Harry</strong>, e se Bath<strong>il</strong>da avesse la spada? Se S<strong>il</strong>ente<br />

l’avesse affidata a lei?”<br />

<strong>Harry</strong> considerò la possib<strong>il</strong>ità. Bath<strong>il</strong>da doveva essere<br />

una donna davvero molto vecchia e, secondo Muriel, un<br />

po’ “tocca”. Possib<strong>il</strong>e che S<strong>il</strong>ente avesse nascosto la spada<br />

di Grifondoro da lei?<br />

In questo caso, <strong>Harry</strong> pensava che S<strong>il</strong>ente si fosse<br />

affidato un po’ troppo al caso. S<strong>il</strong>ente non aveva mai<br />

rivelato di aver scambiato la spada con un falso, così come<br />

non aveva mai accennato alla sua amicizia con Bath<strong>il</strong>da.<br />

Comunque non era <strong>il</strong> momento per farsi troppe dom<strong>and</strong>e<br />

sulla teoria di Hermione, non qu<strong>and</strong>o lei sembrava<br />

sorprendentemente disposta a esaudire <strong>il</strong> suo più gr<strong>and</strong>e<br />

desiderio.<br />

“Si, potrebbe averlo fatto! Allora, stiamo per <strong>and</strong>are a<br />

Godric’s Hollow?”<br />

“Si, ma dobbiamo rifletterci con cura, <strong>Harry</strong>.” Si era<br />

r<strong>il</strong>assata in poltrona, ed <strong>Harry</strong> sentiva che la prospettiva di<br />

dover approntare un nuovo piano le aveva risollevato <strong>il</strong><br />

morale, molto più che a lui.<br />

“Per cominciare, dobbiamo esercitarci nella Materializzazione<br />

Congiunta sotto <strong>il</strong> Mantello dell’Invisib<strong>il</strong>ità e<br />

sarebbe saggio anche l’Incantesimo di Dis<strong>il</strong>lusione,<br />

sempre che tu non creda che dovremmo <strong>and</strong>are fino in<br />

fondo e usare la Pozione Polisucco. In questo caso<br />

dovremmo procurarci i capelli da qualcuno. A questo<br />

punto, <strong>Harry</strong>, credo che dovremmo farlo, più completo<br />

sarà <strong>il</strong> nostro travestimento, meglio…”<br />

387


388<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

<strong>Harry</strong> la lasciò parlare, annuendo e approv<strong>and</strong>o ogni<br />

volta che faceva una pausa, ma aveva la mente già lontana<br />

dalla conversazione. Per la prima volta da qu<strong>and</strong>o aveva<br />

scoperto che la spada alla Gringott era falsa, si sentiva<br />

eccitato.<br />

Stava per <strong>and</strong>are a casa, ritornava nel posto dove<br />

aveva avuto una famiglia. Tutto questo era a Godric’s<br />

Hollow e, se non fosse stato per Voldemort, sarebbe<br />

cresciuto e avrebbe trascorso ogni vacanza estiva lì.<br />

Avrebbe potuto in<strong>vita</strong>re gli amici a casa… Avrebbe anche<br />

potuto avere fratelli e sorelle… Sarebbe stata sua madre a<br />

preparare la torta per <strong>il</strong> suo diciassettesimo compleanno.<br />

La <strong>vita</strong> che aveva perso non gli era mai sembrata tanto<br />

dolorosamente reale, quanto nel momento in cui si rese<br />

conto che avrebbe visitato <strong>il</strong> luogo dove tutto ciò gli era<br />

stato negato. Qu<strong>and</strong>o Hermione si fu coricata, quella sera,<br />

<strong>Harry</strong> tirò fuori lo zaino dalla borsa di perline e vi<br />

estrasse, s<strong>il</strong>enziosamente, l’album di fotografie che Hagrid<br />

gli aveva regalato tanto tempo prima. Per la prima volta<br />

dopo mesi, osservò le vecchie foto con i genitori sorridenti<br />

che salutavano. Era l’unica cosa che gli era rimasta di<br />

loro.<br />

<strong>Harry</strong> sarebbe partito volentieri per Godric’s Hollow <strong>il</strong><br />

giorno seguente, ma Hermione aveva altri propositi.<br />

Convinta com’era che Voldemort aspettasse <strong>il</strong> ritorno di<br />

<strong>Harry</strong> sulla scena <strong>della</strong> morte dei suoi genitori, era decisa<br />

a mettersi in azione solo dopo essersi assicurata di avere <strong>il</strong><br />

migliore travestimento possib<strong>il</strong>e. Fu una settimana più<br />

tardi, una volta presi di nascosto alcuni capelli da Babbani<br />

innocenti alle prese con la shopping di Natale, e dopo<br />

essersi esercitati a Smaterializzarsi insieme sotto <strong>il</strong>


J. K. Rowling<br />

Mantello dell’Invisib<strong>il</strong>ità, che Hermione acconsentì di<br />

mettersi in viaggio.<br />

Avrebbero dovuto Materializzarsi nel v<strong>il</strong>laggio av<strong>volti</strong><br />

dall’oscurità, perciò fu solo nel tardo pomeriggio, infine,<br />

che presero la Pozione Polisucco. <strong>Harry</strong> si trasformò in un<br />

calvo Babbano di mezza età, Hermione nella sua minuta<br />

moglie che aveva un po’ l’aspetto di un topo. La borsa di<br />

perline contenente tutti i loro averi (al di fuori<br />

dell’Horcrux che <strong>Harry</strong> portava al collo) era inf<strong>il</strong>ata nella<br />

tasca interna del cappotto abbottonato di Hermione. <strong>Harry</strong><br />

coprì entrambi con <strong>il</strong> Mantello dell’Invisib<strong>il</strong>ità, poi<br />

rotearono nell’oscurità soffocante per l’ennesima volta.<br />

Col cuore in gola, <strong>Harry</strong> aprì gli occhi. Erano in piedi,<br />

mano nella mano, in un sentiero innevato sotto un cielo<br />

blu scuro dove già br<strong>il</strong>lava debolmente la prima stella<br />

<strong>della</strong> sera. Le v<strong>il</strong>lette erano su entrambi i lati <strong>della</strong><br />

stradina, le decorazioni di Natale br<strong>il</strong>lavano attraverso le<br />

finestre. Poco distante da loro, la luce calda di lampioni<br />

dorati segnalava <strong>il</strong> centro del v<strong>il</strong>laggio.<br />

“Tutta questa neve!” Hermione sussurrò da sotto <strong>il</strong><br />

cappotto. “Perché non abbiamo pensato alla neve? Dopo<br />

tutte le nostre precauzioni, lasceremo delle impronte!<br />

Dobbiamo sbarazzarcene… tu vai per primo, lo farò io…”<br />

<strong>Harry</strong> non voleva entrare nel v<strong>il</strong>laggio facendo<br />

l’imitazione di un cavallo, nel tentativo di tenersi nascosti<br />

e ricoprire magicamente le loro tracce nello stesso tempo.<br />

“Togliamoci <strong>il</strong> Mantello,” disse <strong>Harry</strong> e, vedendola<br />

impaurita, “Oh, dai, non sembriamo noi e non c’è nessuno<br />

in giro.”<br />

Ripose <strong>il</strong> Mantello sotto la giacca e continuarono per<br />

la loro strada senza ostacoli, con l’aria ghiacciata che<br />

389


390<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

pungeva <strong>il</strong> viso mentre superavano altre casette. Ognuna<br />

di queste sarebbe potuta essere quella in cui una volta<br />

James e L<strong>il</strong>y avevano vissuto o dove Bath<strong>il</strong>da viveva in<br />

quel momento. <strong>Harry</strong> esaminò i portoni, le tettoie cariche<br />

di neve e i portici anteriori, chiedendosi se sarebbe stato<br />

capace di riconoscerne una in particolare, ma sapeva, in<br />

fondo, che era impossib<strong>il</strong>e, che non aveva neanche un<br />

anno qu<strong>and</strong>o dovette lasciare per sempre quel luogo. Non<br />

era nemmeno certo che sarebbe riuscito a vedere la<br />

v<strong>il</strong>letta, dopotutto, non sapeva cosa succedesse qu<strong>and</strong>o<br />

coloro che erano soggetti ad un Incanto Fidelius morivano.<br />

La piccola strada lungo la quale procedevano curvò<br />

a destra e <strong>il</strong> cuore del v<strong>il</strong>laggio, una piccola piazza, si<br />

presentò ai loro occhi.<br />

Avvolta da luci colorate, al centro c’era quello che<br />

sembrava un monumento ai caduti, in parte nascosto da un<br />

albero di Natale piegato dal vento. C’erano diversi negozi,<br />

l’ufficio postale, un pub e una piccola chiesa, le cui<br />

finestre con i vetri colorati luccicavano come gioielli<br />

attraverso la piazza.<br />

La neve era compatta. Era dura e scivolosa laddove le<br />

persone erano transitate durante <strong>il</strong> giorno.<br />

Alcuni abitanti del v<strong>il</strong>laggio si incontravano, poco<br />

avanti, le loro sagome <strong>il</strong>luminate appena dai lampioni.<br />

Udirono uno scoppio di risa e musica pop qu<strong>and</strong>o la porta<br />

del pub si aprì e si richiuse.<br />

Sentirono, inoltre, un coro natalizio intonato<br />

all’interno <strong>della</strong> chiesa.<br />

“<strong>Harry</strong>, credo sia la vig<strong>il</strong>ia di Natale!” disse<br />

Hermione.<br />

“Dici?”


J. K. Rowling<br />

Aveva perso <strong>il</strong> conto dei giorni, non leggevano un<br />

giornale da settimane.<br />

“Ne sono sicura,” disse Hermione, con gli occhi<br />

ri<strong>volti</strong> verso la chiesa. “Devono… devono essere là, tua<br />

madre e tuo padre, non credi? Riesco a vedere <strong>il</strong> cimitero<br />

lì dietro.”<br />

<strong>Harry</strong> sentì un brivido di qualcosa al di là<br />

dell’eccitazione, più sim<strong>il</strong>e al timore. Adesso che era così<br />

vicino, si chiedeva se volesse davvero vedere. Forse<br />

Hermione capì cosa stava prov<strong>and</strong>o perché gli afferrò la<br />

mano e, per la prima volta, prese l’iniziativa trascin<strong>and</strong>oselo<br />

dietro. A metà <strong>della</strong> piazza, però, si fermò<br />

all’improvviso.<br />

“<strong>Harry</strong> guarda!”<br />

Indicava <strong>il</strong> monumento ai caduti. Si era trasformato<br />

mentre lo superavano. Al posto dell’obelisco coperto di<br />

nomi, c’era una statua raffigurante tre persone: un uomo<br />

con i capelli scompigliati e gli occhiali, una donna<br />

davvero molto carina con i capelli lunghi e un bambino<br />

seduto tra le braccia di sua madre. Le teste erano coperte<br />

di neve, come se indossassero soffici berretti c<strong>and</strong>idi.<br />

<strong>Harry</strong> si avvicinò fiss<strong>and</strong>o i <strong>volti</strong> dei genitori. Non<br />

avrebbe mai immaginato potesse esistere una statua…<br />

com’era strano vedersi rappresentato nel marmo, un<br />

bimbo felice senza cicatrice sulla fronte…<br />

“Andiamo,” disse <strong>Harry</strong> qu<strong>and</strong>o ne ebbe a sufficienza,<br />

e si diressero nuovamente verso la chiesa.<br />

Attravers<strong>and</strong>o la strada, gettò un’occhiata indietro. La<br />

statua era ritornata a essere un monumento ai caduti.<br />

Il canto si sentiva più chiaramente mentre si avvicinavano<br />

alla chiesa. <strong>Harry</strong> provò un groppo alla gola, gli<br />

391


392<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

ricordava così tanto Hogwarts: Pix che ululava versioni<br />

volgari dei canti di Natale dall’interno di un’armatura, i<br />

dodici alberi di Natale <strong>della</strong> Sala Gr<strong>and</strong>e, S<strong>il</strong>ente con<br />

indosso un cappellino uscito da un petardo, Ron che<br />

indossava <strong>il</strong> solito nuovo maglione fatto a mano…<br />

C’era un cancello all’ingresso del cimitero. Hermione<br />

lo spinse per aprirlo <strong>il</strong> più s<strong>il</strong>enziosamente possib<strong>il</strong>e e<br />

s’intrufolarono all’interno. Da entrambi i lati del sentiero<br />

scivoloso che conduceva alle porte <strong>della</strong> chiesa, la neve<br />

era spessa e immacolata. Vi sprofondarono lasci<strong>and</strong>osi<br />

alle spalle solchi profondi, mentre aggiravano l’edificio<br />

mantenendosi nelle ombre sottostanti le finestre<br />

<strong>il</strong>luminate.<br />

Dietro la chiesa, f<strong>il</strong>e e f<strong>il</strong>e di pietre tombali spuntavano<br />

da una coltre di azzurro pallido cosparsa di lucenti<br />

macchie rosse, verdi e dorate laddove i raggi di luce,<br />

provenienti delle vetrate istoriate <strong>della</strong> chiesa, colpivano la<br />

neve. Stringendo saldamente la bacchetta nella tasca <strong>della</strong><br />

giacca, <strong>Harry</strong> <strong>and</strong>ò verso la tomba più vicina.<br />

“Guarda questa, è di un Abbott, potrebbe essere un<br />

lontano parente di Hanna!”<br />

“Abbassa la voce,” Hermione lo supplicò.<br />

S’inoltrarono sempre di più nel cimitero, scav<strong>and</strong>o<br />

tracce scure nella neve alle loro spalle, abbass<strong>and</strong>osi a<br />

scrutare le parole su vecchie lapidi, di tanto in tanto<br />

scrut<strong>and</strong>o l’oscurità con sospetto, per essere assolutamente<br />

certi di non essere seguiti.<br />

“<strong>Harry</strong>, qui!”<br />

Hermione era <strong>due</strong> f<strong>il</strong>e di lapidi più in là. Si fece faticosamente<br />

strada verso di lei, col cuore che batteva forte<br />

nel petto.


J. K. Rowling<br />

“È…?”<br />

“No, ma guarda.”<br />

Indicò un pietra scura. <strong>Harry</strong> si abbassò e vide, sul<br />

freddo marmo ricoperto di muschio, le parole Kendra<br />

S<strong>il</strong>ente e, poco sotto le sue date di nascita e morte, Sua<br />

Figlia Ariana. C’era anche un epitaffio:<br />

Ovunque sia <strong>il</strong> tuo tesoro, lì sarà anche <strong>il</strong> tuo cuore.<br />

Così Rita Skeeter e Muriel avevano ragione su<br />

qualcosa. La famiglia S<strong>il</strong>ente era davvero vissuta qui, e<br />

una parte di loro era morta qui.<br />

Vedere la tomba fu peggio che sentirne parlare. <strong>Harry</strong><br />

non riusciva a capacitarsi del fatto che lui e S<strong>il</strong>ente<br />

condividevano radici tanto profonde in quel cimitero, e<br />

S<strong>il</strong>ente non aveva mai sentito <strong>il</strong> bisogno di parlarne, e<br />

nemmeno aveva mai pensato di condividere quel legame.<br />

Avrebbero potuto visitare <strong>il</strong> posto insieme. Per un<br />

momento <strong>Harry</strong> immaginò di arrivare lì con S<strong>il</strong>ente, del<br />

legame che avrebbe creato e di quanto avrebbe significato<br />

per lui. Aveva l’impressione, però, che avere le loro<br />

famiglie seppellite fianco a fianco nello stesso cimitero<br />

fosse, per S<strong>il</strong>ente, una coincidenza poco importante,<br />

irr<strong>il</strong>evante forse, per <strong>il</strong> compito che voleva affidare ad<br />

<strong>Harry</strong>.<br />

Hermione lo stava guard<strong>and</strong>o, ed <strong>Harry</strong> fu grato di<br />

avere <strong>il</strong> volto nascosto dall’ombra. R<strong>il</strong>esse le parole scritte<br />

sulla lapide. Ovunque sia <strong>il</strong> tuo tesoro, lì sarà anche <strong>il</strong> tuo<br />

cuore. Non riusciva a capirne <strong>il</strong> significato. Sicuramente<br />

erano state scelte da S<strong>il</strong>ente, come membro più anziano<br />

<strong>della</strong> famiglia una volta che sua madre era morta.<br />

393


394<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Sei sicuro che non ti abbia mai menzionato…?”<br />

iniziò Hermione.<br />

“No,” disse <strong>Harry</strong> seccamente, e proseguì. “Continuiamo<br />

a guardare,” e si voltò, desider<strong>and</strong>o di non aver<br />

mai visto quella lapide. Non voleva che la sua eccitata<br />

aspettativa fosse guastata dal risentimento.<br />

“Qui!” gridò ancora Hermione qualche secondo dopo,<br />

da fuori dell’oscurità. “Oh, no. Scusa! Pensavo ci fosse<br />

scritto <strong>Potter</strong>.”<br />

Stava strofin<strong>and</strong>o una vecchia e sgretolata lapide<br />

coperta di muschio, scrut<strong>and</strong>ola, accigliata.<br />

“<strong>Harry</strong>, vieni qui un momento.”<br />

Non voleva essere distratto di nuovo e, solo a malincuore,<br />

tornò verso di lei tra la neve.<br />

“Cosa?”<br />

“Guarda questa!”<br />

La tomba era estremamente antica, così rovinata dal<br />

tempo che <strong>Harry</strong> riuscì a malapena a leggere <strong>il</strong> nome.<br />

Hermione gli mostrò <strong>il</strong> simbolo sottostante.<br />

“<strong>Harry</strong>, è <strong>il</strong> marchio del libro!”<br />

Scrutò attentamente nel punto che gli aveva indicato.<br />

La pietra era così consumata che era diffic<strong>il</strong>e capire cosa<br />

ci fosse inciso, benché fosse sim<strong>il</strong>e ad un marchio triangolare<br />

posto al di sotto di un nome quasi <strong>il</strong>leggib<strong>il</strong>e.<br />

“Si… potrebbe essere…”<br />

Hermione accese la sua bacchetta e la puntò verso <strong>il</strong><br />

nome sulla lapide.<br />

“Dice Ig-Ignotus, credo…”<br />

“Continuo a cercare i miei genitori, va bene?” le disse<br />

<strong>Harry</strong>, con una punta di insofferenza nella voce. Si rimise


J. K. Rowling<br />

in moto, lasci<strong>and</strong>ola accovacciata accanto alla vecchia<br />

tomba.<br />

Qua e là riconosceva un nome che aveva già sentito a<br />

Hogwarts, come Abbott. A volte c’erano diverse generazioni<br />

<strong>della</strong> stessa famiglia di maghi ricordate nel cimitero.<br />

<strong>Harry</strong> riusciva a capire, dalle date di morte, se si erano<br />

estinte oppure se membri viventi si erano trasferiti da<br />

Godric's Hollow. Avanzava sempre più in profondità tra le<br />

tombe e ogni volta che ne raggiungeva una nuova, sentiva<br />

un sobbalzo di apprensione e aspettativa.<br />

L’oscurità e <strong>il</strong> s<strong>il</strong>enzio sembrarono divenire, tutto ad<br />

un tratto, più intensi. <strong>Harry</strong> si guardò intorno, allarmato,<br />

pens<strong>and</strong>o ai Dissennatori, poi si rese conto che i canti<br />

erano finiti, che le chiacchiere e l’eccitazione dei fedeli si<br />

affievolivano mentre si riversavano nella piazza.<br />

Qualcuno nella chiesa aveva appena spento le luci.<br />

La voce di Hermione uscì dall’oscurità per la terza<br />

volta, improvvisa e chiara da poco lontano.<br />

“<strong>Harry</strong>, sono qua… proprio qua.”<br />

Capì dal suo tono che si riferiva a sua madre e a suo<br />

padre. S’avviò verso di lei, sentendo come se qualcosa di<br />

molto pesante gli stesse schiacci<strong>and</strong>o <strong>il</strong> torace, la stessa<br />

sensazione che aveva provato appena dopo la morte di<br />

S<strong>il</strong>ente, un dolore che anche adesso gli pesava sul cuore e<br />

sui suoi polmoni.<br />

La lapide era solo <strong>due</strong> f<strong>il</strong>e dietro quella di Kendra e<br />

Ariana. Era di marmo bianco, proprio come la tomba di<br />

S<strong>il</strong>ente, e questo la rendeva fac<strong>il</strong>e a leggersi, visto che<br />

sembrava br<strong>il</strong>lare nel buio. <strong>Harry</strong> non ebbe bisogno di<br />

inginocchiarsi o di avvicinarsi molto per scorgere le parole<br />

incise su di essa.<br />

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396<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

JAMES POTTER LILY POTTER<br />

NATO IL 27 MARZO 1960 NATA IL 30 GENNAIO 1960<br />

MORTO IL 31 OTTOBRE 1981 MORTA IL 31 OTTOBRE 1981<br />

L’ultimo nemico che dovrà essere sconfitto è la morte.<br />

<strong>Harry</strong> lesse lentamente le parole, come se avesse una<br />

sola possib<strong>il</strong>ità di capirne <strong>il</strong> significato, e lesse le ultime<br />

ad alta voce.<br />

“L’ultimo nemico che dovrà essere sconfitto è la<br />

morte…”<br />

Un pensiero orrib<strong>il</strong>e gli affiorò nella mente, insieme<br />

ad una sorta di panico.<br />

“Non è un ideale da Mangiamorte? Perché si trova lì?”<br />

“Non significa combattere la morte nel modo in cui si<br />

propongono i Mangiamorte, <strong>Harry</strong>,” disse Hermione, con<br />

voce gent<strong>il</strong>e. “Vuol dire… sai… vivere dopo la morte. La<br />

<strong>vita</strong> dopo la morte.”<br />

Ma non erano vivi, pensò <strong>Harry</strong>. Se ne erano <strong>and</strong>ati.<br />

Vuote parole non potevano nascondere <strong>il</strong> fatto che i resti<br />

in decomposizione dei suoi genitori giacevano sotto la<br />

neve e sotto la pietra, indifferenti, inconsapevoli. Le<br />

lacrime sgorgarono prima che potesse fermarle, bollenti ed<br />

immediatamente ghiacciate sul viso, e che senso aveva<br />

strofinarle via, o nasconderle? Le lasciò cadere, le labbra<br />

chiuse ermeticamente, guard<strong>and</strong>o in basso la neve spessa<br />

che nascondeva ai suoi occhi <strong>il</strong> luogo dove riposavano i<br />

resti di L<strong>il</strong>y e James, ora ossa, sicuramente, o polvere,<br />

ignari del fatto che <strong>il</strong> loro unico figlio vivente fosse così<br />

vicino, che <strong>il</strong> cuore gli batteva ancora, vivo grazie al loro


J. K. Rowling<br />

sacrificio e prossimo a desiderare, in quel momento, di<br />

riposare sotto la neve insieme a loro.<br />

Hermione gli teneva nuovamente la mano, e lo aveva<br />

abbracciato forte. Non riusciva a guardarla, ma restituì la<br />

stretta, inspir<strong>and</strong>o profonde ed intense boccate d’aria<br />

notturna, cerc<strong>and</strong>o di calmarsi, di riprendere <strong>il</strong> controllo.<br />

Avrebbe dovuto comprare o donare loro qualcosa, non ci<br />

aveva pensato e ogni pianta del cimitero era gelata e senza<br />

foglie. Hermione sollevò la bacchetta, fece un cerchio<br />

nell’aria, e un mazzo di Rose di Natale ne sbocciò dalla<br />

punta. <strong>Harry</strong> lo prese e lo appoggiò sulla tomba dei<br />

genitori.<br />

Non appena si rialzò, sentì di voler <strong>and</strong>are via. Non<br />

riusciva a pensare di potersi trattenere un attimo di più.<br />

Appoggiò <strong>il</strong> braccio intorno alle spalle di Hermione e lei<br />

avvolse <strong>il</strong> suo alla cintola di lui, si voltarono in s<strong>il</strong>enzio e<br />

attraversarono la neve, sorpass<strong>and</strong>o la madre e la sorella di<br />

S<strong>il</strong>ente, torn<strong>and</strong>o verso la chiesa buia e <strong>il</strong> cancello<br />

nascosto.<br />

397


398<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

CAPITOLO DICIASSETTE<br />

IL SEGRETO DI BATHILDA<br />

"<strong>Harry</strong>, fermati."<br />

“Cosa c’é che non va?”<br />

Avevano appena raggiunto la tomba dello sconosciuto<br />

Abbott.<br />

“C’è qualcuno laggiù. Qualcuno che ci sorveglia. Te<br />

lo dico io. Là, oltre i cespugli.”<br />

Rimasero completamente immob<strong>il</strong>i, sostenendosi<br />

l’uno con l’altro, fiss<strong>and</strong>o <strong>il</strong> nero confine del cimitero.<br />

<strong>Harry</strong> non riuscì a vedere nulla.<br />

“Sei sicura?”<br />

“Ho visto qualcosa muoversi. Potrei giurare di<br />

averlo…”


J. K. Rowling<br />

Si separò da lui, così da liberare <strong>il</strong> braccio con cui<br />

teneva la bacchetta.<br />

“Sembriamo Babbani,” fece notare <strong>Harry</strong>.<br />

“Babbani che hanno appena deposto fiori sulla tomba<br />

dei tuoi genitori, però! <strong>Harry</strong>, sono sicura che ci sia<br />

qualcuno laggiù!”<br />

<strong>Harry</strong> pensò a Storia <strong>della</strong> Magia. Si supponeva che <strong>il</strong><br />

cimitero fosse infestato dai fantasmi. E se…? Ma in quel<br />

momento sentì un fruscio, e vide un piccolo turbine di<br />

neve smossa nei cespugli che Hermione aveva indicato. I<br />

fantasmi non avrebbero potuto smuovere la neve.<br />

“È un gatto,” disse <strong>Harry</strong>, dopo un secondo o <strong>due</strong>, “o<br />

un uccello. Se fosse un Mangiamorte saremmo già morti,<br />

a quest’ora. Ma usciamo di qui e potremo indossare di<br />

nuovo <strong>il</strong> Mantello.”<br />

Si guardarono ripetutamente alle spalle, mentre uscivano<br />

dal cimitero. <strong>Harry</strong>, che non si sentiva così fiducioso<br />

come aveva finto di essere mentre rassicurava Hermione,<br />

fu felice di raggiungere <strong>il</strong> cancello e <strong>il</strong> selciato scivoloso.<br />

Si coprirono di nuovo con <strong>il</strong> Mantello dell’Invisib<strong>il</strong>ità. Il<br />

pub era più affollato di prima. Diverse voci, all’interno,<br />

intonavano <strong>il</strong> canto natalizio che avevano sentito mentre<br />

s’avvicinavano alla chiesa. Per un istante, <strong>Harry</strong> considerò<br />

l’ipotesi di entrare nel pub ma, prima che potesse dire una<br />

parola, Hermione mormorò, “<strong>and</strong>iamo da quella parte”, e<br />

lo trascinò lungo la strada buia che portava fuori dal<br />

v<strong>il</strong>laggio, nella direzione opposta a quella dalla quale<br />

erano entrati. <strong>Harry</strong> poteva scorgere <strong>il</strong> punto in cui le<br />

v<strong>il</strong>lette terminavano e <strong>il</strong> viottolo tornava ad essere aperta<br />

campagna. Camminarono veloci quanto potevano, accanto<br />

a molte finestre che scint<strong>il</strong>lavano di luci multicolori, i<br />

399


400<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

prof<strong>il</strong>i degli alberi di Natale che si delineavano scuri<br />

attraverso le tende.<br />

“Come faremo a trovare la casa di Bath<strong>il</strong>da?” chiese<br />

Hermione, che tremava leggermente e continuava a<br />

lanciarsi sguardi alle spalle. “<strong>Harry</strong>? Cosa pensi? <strong>Harry</strong>?”<br />

Lo tirò per un braccio, ma lui non stava prest<strong>and</strong>o<br />

attenzione. Stava fiss<strong>and</strong>o la massa scura che si ergeva<br />

proprio alla fine di quella f<strong>il</strong>a di case. Accelerò immediatamente,<br />

trascin<strong>and</strong>o Hermione.<br />

Lei scivolò un po’ sul suolo ghiacciato.<br />

“<strong>Harry</strong>…”<br />

“Guarda… Guardala, Hermione…”<br />

“Io non… Oh!”<br />

Riusciva a vederla. l’Incanto Fidelius doveva essere<br />

svanito con la morte di James e L<strong>il</strong>y. La siepe era<br />

cresciuta incolta nei sedici anni che erano trascorsi da<br />

qu<strong>and</strong>o Hagrid aveva preso <strong>Harry</strong> dalle macerie che<br />

giacevano sparse fra l’erba alta fino alla <strong>vita</strong>. La maggior<br />

parte <strong>della</strong> v<strong>il</strong>letta era ancora in piedi, anche se interamente<br />

coperta dall’edera scura e dalla neve, ma la parte<br />

destra del piano più alto era stata spazzata via. Era lì,<br />

<strong>Harry</strong> ne era sicuro, che la maledizione si era ritorta<br />

contro chi l’aveva scagliata. Lui ed Hermione si fermarono<br />

al cancello, in piedi, fiss<strong>and</strong>o le rovine di ciò che<br />

doveva essere stata una v<strong>il</strong>letta sim<strong>il</strong>e a quelle che la<br />

fiancheggiavano.<br />

“Mi chiedo perché nessuno l’abbia mai ricostruita”<br />

sussurrò Hermione.<br />

“Forse perché non può essere ricostruita?” replicò<br />

<strong>Harry</strong>. “Non potrebbe essere come per le ferite da Magia<br />

Oscura, in cui non si può riparare <strong>il</strong> danno?”


J. K. Rowling<br />

Fece scivolare una mano da sotto <strong>il</strong> Mantello e afferrò<br />

<strong>il</strong> cancello innevato e coperto da uno spesso strato di<br />

ruggine, senza volerlo aprire, ma semplicemente per<br />

afferrare una qualche parte <strong>della</strong> casa.<br />

“Non vorrai entrare? Sembra pericoloso, potrebbe…<br />

Oh, <strong>Harry</strong>, guarda!”<br />

Il suo tocco sul cancello sembrava aver funzionato.<br />

Un cartello era sorto dal terreno antistante attraverso i<br />

grovigli di erbacce ed ortiche, sim<strong>il</strong>e ad un bizzarro fiore<br />

dalla crescita rapida, ed in lettere d’oro su legno si<br />

leggeva:<br />

In questo punto, nella notte del 31 ottobre 1981,<br />

L<strong>il</strong>y e James <strong>Potter</strong> persero la <strong>vita</strong>.<br />

Il loro figlio, <strong>Harry</strong>, rimane l’unico mago<br />

ad essere mai sopravvissuto<br />

alla Maledizione Che Uccide.<br />

Questa casa, invisib<strong>il</strong>e ai Babbani, è stata lasciata<br />

nel suo stato di rovina come monumento ai <strong>Potter</strong><br />

e come ricordo <strong>della</strong> violenza<br />

che distrusse quella famiglia.<br />

Tutt’intorno a queste parole vergate elegantemente,<br />

scritte meno leggib<strong>il</strong>i erano state aggiunte da altre streghe<br />

e maghi che erano venuti a vedere <strong>il</strong> luogo in cui <strong>il</strong><br />

Ragazzo Sopravvissuto era sfuggito alla morte. Qualcuno<br />

aveva semplicemente apposto <strong>il</strong> proprio nome firm<strong>and</strong>o<br />

con Inchiostro Eterno.<br />

Altri avevano inciso le loro iniziali nel legno, altri<br />

ancora avevano lasciato messaggi. I più recenti di questi<br />

401


402<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

br<strong>il</strong>lavano vivacemente sui graffiti magici accumulatisi in<br />

sedici anni, e dicevano tutti cose sim<strong>il</strong>i fra loro.<br />

Buona fortuna, <strong>Harry</strong>, dovunque tu sia.<br />

Se leggi questo, <strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong>, siamo tutti con te!<br />

Lunga <strong>vita</strong> a <strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong>.<br />

“Non avrebbero dovuto scrivere sul cartello!” disse<br />

Hermione, indignata.<br />

<strong>Harry</strong>, invece, le sorrise raggiante.<br />

“È fantastico. Sono contento che lo abbiano fatto.<br />

Io…”<br />

Si interruppe. Una figura pesantemente imbacuccata<br />

avanzava zoppic<strong>and</strong>o lungo <strong>il</strong> viottolo verso di loro,<br />

stagli<strong>and</strong>osi contro le luci br<strong>il</strong>lanti <strong>della</strong> piazza lontana.<br />

<strong>Harry</strong> pensò, anche se era diffic<strong>il</strong>e giudicare, che la figura<br />

fosse una donna. Si muoveva lentamente, forse timorosa<br />

di scivolare sul terreno innevato. La schiena curva, la<br />

corporatura tozza, <strong>il</strong> passo strascicato, davano tutti<br />

un’impressione di età estremamente avanzata. La<br />

osservarono in s<strong>il</strong>enzio mentre s’avvicinava. <strong>Harry</strong><br />

aspettava di vedere se avrebbe deviato, entr<strong>and</strong>o in una<br />

delle v<strong>il</strong>lette davanti alle quali stava pass<strong>and</strong>o, ma sapeva<br />

istintivamente che non lo avrebbe fatto. Alla fine si fermò<br />

a pochi metri da loro e rimase semplicemente ferma, in<br />

piedi lì davanti, in mezzo alla strada ghiacciata.<br />

Non aveva bisogno del pizzicotto di Hermione sul<br />

braccio. Non c’era alcuna concreta possib<strong>il</strong>ità che quella


J. K. Rowling<br />

donna fosse una Babbana. Se ne stava lì a fissare una casa<br />

che, se non fosse stata una strega, sarebbe stata del tutto<br />

invisib<strong>il</strong>e per lei. Anche supponendo che fosse una strega,<br />

però, era sempre un comportamento strano uscire, in una<br />

notte fredda come quella, solo per guardare una vecchia<br />

rovina. Secondo tutte le regole <strong>della</strong> normale magia,<br />

inoltre, lei non avrebbe dovuto affatto poter vedere lui e<br />

Hermione. <strong>Harry</strong>, invece, aveva la stranissima sensazione<br />

che lei sapesse che erano lì, e anche chi fossero. Proprio<br />

nel momento in cui arrivava a questa scomoda<br />

conclusione, lei alzò una mano guantata e li chiamò con<br />

un cenno.<br />

Hermione si avvicinò a lui sotto <strong>il</strong> Mantello, <strong>il</strong> braccio<br />

premuto contro <strong>il</strong> suo.<br />

“Come fa a saperlo?”<br />

Lui scosse la testa. La donna fece un altro cenno, più<br />

vigorosamente. <strong>Harry</strong> riuscì a pensare a molte ragioni per<br />

non obbedire al richiamo, eppure i suoi sospetti<br />

sull’identità <strong>della</strong> donna diventavano più forti ogni<br />

momento in cui rimanevano l’una di fronte all’altro nella<br />

strada deserta.<br />

Era possib<strong>il</strong>e che fosse stata ad aspettarli per tutti quei<br />

lunghi mesi? Che S<strong>il</strong>ente le avesse detto di aspettare, e che<br />

<strong>Harry</strong> sarebbe infine venuto? Non era probab<strong>il</strong>e che fosse<br />

stata lei a muoversi fra le ombre del cimitero, e che li<br />

avesse poi seguiti fino lì? Anche la sua ab<strong>il</strong>ità di percepirli<br />

suggeriva un qualche potere sim<strong>il</strong>e a quello di S<strong>il</strong>ente, un<br />

potere che non aveva mai incontrato prima.<br />

Alla fine <strong>Harry</strong> parlò, facendo sobbalzare e boccheggiare<br />

Hermione.<br />

“Lei è Bath<strong>il</strong>da?”<br />

403


404<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

La figura imbacuccata annuì e fece loro di nuovo<br />

cenno.<br />

Sotto <strong>il</strong> Mantello <strong>Harry</strong> ed Hermione si guardarono<br />

l’un l’altra. <strong>Harry</strong> alzò le sopracciglia.<br />

Hermione fece un piccolo e nervoso cenno di assenso.<br />

Fecero qualche passo verso la donna. Lei si girò<br />

subito e, zoppic<strong>and</strong>o, ripercorse la strada da cui erano<br />

venuti. Fece da guida, oltrepass<strong>and</strong>o diverse abitazioni, ed<br />

entrò in un cancello. La seguirono su per <strong>il</strong> vialetto<br />

d’accesso attraverso un giardino quasi altrettanto incolto<br />

di quello che avevano appena lasciato. Armeggiò con una<br />

chiave sul portone per un attimo, poi l’aprì e si fece da<br />

parte per farli passare.<br />

Emanava un pessimo odore, o forse era la casa. <strong>Harry</strong><br />

arricciò <strong>il</strong> naso, mentre le passavano accanto togliendosi <strong>il</strong><br />

Mantello. Ora che le era accanto, si rese conto di quanto<br />

fosse minuta.<br />

Incurvata dall’età, gli arrivava appena all’altezza del<br />

petto. Lei chiuse la porta alle loro spalle, le mani bluastre<br />

e chiazzate contro la vernice scrostata, poi si girò e scrutò<br />

<strong>il</strong> viso di <strong>Harry</strong>. Gli occhi erano offuscati dalla cataratta e<br />

affossati fra pieghe di pelle trasparente. Tutto <strong>il</strong> viso era<br />

segnato da vene rotte e da macchie scure dovute all’età.<br />

<strong>Harry</strong> si chiese se fosse davvero in grado di vederlo.<br />

Anche se avesse potuto, avrebbe visto <strong>il</strong> Babbano<br />

dalla calvizie incipiente, la cui identità lui aveva rubato.<br />

L’odore <strong>della</strong> vecchiaia, <strong>della</strong> polvere, di vestiti non<br />

lavati e cibo <strong>and</strong>ato a male divenne più intenso man mano<br />

che lei srotolava uno scialle nero, mangiato dalle tarme,<br />

rivel<strong>and</strong>o una testa di radi capelli bianchi attraverso i quali<br />

<strong>il</strong> cuoio capelluto era chiaramente visib<strong>il</strong>e.


J. K. Rowling<br />

“Bath<strong>il</strong>da?” ripeté <strong>Harry</strong>.<br />

Lei annuì di nuovo. <strong>Harry</strong> divenne consapevole del<br />

medaglione contro la sua pelle. La cosa all’interno, che a<br />

volte ticchettava o batteva, s’era risvegliata, <strong>Harry</strong> poteva<br />

sentirla pulsare attraverso <strong>il</strong> freddo oro. Sapeva, poteva<br />

percepire, che ciò che lo avrebbe distrutto era vicino?<br />

Bath<strong>il</strong>da li oltrepassò, trascin<strong>and</strong>o i piedi, spingendo<br />

Hermione da parte come se non l’avesse vista, e svanì in<br />

quello che sembrava essere un salotto.<br />

“<strong>Harry</strong>, non sono sicura che…” mormorò Hermione.<br />

“Guarda quanto è piccola, penso che potremmo<br />

sopraffarla se ce ne fosse bisogno,” disse <strong>Harry</strong>. “Ascolta,<br />

avrei dovuto dirtelo, sapevo che non era del tutto a posto.<br />

Muriel l’ha definita «tocca».”<br />

“Venite!” chiamò Bath<strong>il</strong>da dalla stanza accanto.<br />

Hermione trasalì e afferrò <strong>il</strong> braccio di <strong>Harry</strong>.<br />

“Va tutto bene,” disse <strong>Harry</strong> con tono rassicurante, e<br />

si diresse verso <strong>il</strong> salotto.<br />

Bath<strong>il</strong>da procedeva a passi insicuri per la stanza,<br />

accendendo c<strong>and</strong>ele, ma era ancora molto buio, per non<br />

parlare dell’estrema sporcizia. Uno spesso strato di<br />

polvere scricchiolava sotto le scarpe, e <strong>il</strong> naso di <strong>Harry</strong><br />

percepì, sotto l’odore di fradicio e di muffa, qualcosa di<br />

peggio, come di carne putrefatta. Si chiese qu<strong>and</strong>o fosse<br />

stata l’ultima volta in cui qualcuno era entrato nella casa<br />

di Bath<strong>il</strong>da per controllare se era in grado di cavarsela.<br />

Sembrava anche aver dimenticato di poter usare la magia,<br />

visto che accendeva le c<strong>and</strong>ele a mano, maldestramente, i<br />

polsini di pizzo penzolanti sempre a rischio di prendere<br />

fuoco.<br />

405


406<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Lasci che lo faccia io,” si offrì <strong>Harry</strong>, prendendole i<br />

fiammiferi dalle mani. Lei restò in piedi a guardarlo,<br />

mentre lui finiva di accendere i mozziconi di c<strong>and</strong>ela<br />

sistemati in piattini posti in giro per la stanza, precariamente<br />

appoggiati su p<strong>il</strong>e di libri e su tavolini pieni zeppi<br />

di tazzine crepate ed ammuffite.<br />

L’ultima superficie su cui <strong>Harry</strong> individuò una<br />

c<strong>and</strong>ela era un cassettone bombato su cui erano sistemate<br />

un gran numero di fotografie. Qu<strong>and</strong>o la fiammella prese<br />

<strong>vita</strong>, danz<strong>and</strong>o, <strong>il</strong> riflesso guizzò su vetri ed argenti<br />

polverosi. Vide alcuni piccoli movimenti nelle foto.<br />

Mentre Bath<strong>il</strong>da armeggiava con i ceppi per <strong>il</strong> fuoco,<br />

mormorò “Tergeo”. La polvere svanì dalle fotografie, e<br />

subito notò che una mezza dozzina di gr<strong>and</strong>i cornici<br />

riccamente decorate, erano vuote. Si chiese se le avesse<br />

rimosse Bath<strong>il</strong>da o qualcun altro. Poi gli balzò alla vista<br />

una fotografia quasi sul fondo <strong>della</strong> collezione, la prese<br />

velocemente.<br />

Era <strong>il</strong> ladro dai capelli dorati e la faccia allegra, <strong>il</strong><br />

giovane che era stato seduto precariamente sul davanzale<br />

<strong>della</strong> finestra di Gregorovitch, che adesso sorrideva<br />

pigramente verso <strong>Harry</strong> attraverso la cornice d’argento.<br />

<strong>Harry</strong> all’improvviso ricordò dove aveva già visto <strong>il</strong><br />

ragazzo: in “Vita e Inganni di Albus S<strong>il</strong>ente”, a braccetto<br />

con un S<strong>il</strong>ente adolescente. Tutte le foto mancanti dovevano<br />

essere lì, nel libro di Rita.<br />

“Signora… Signorina… Bath?” disse, e la voce gli<br />

tremò leggermente. “Chi è costui?”<br />

Bath<strong>il</strong>da era in piedi al centro <strong>della</strong> stanza e guardava<br />

Hermione accendere <strong>il</strong> fuoco per lei.


J. K. Rowling<br />

“Signorina Bath?” ripeté <strong>Harry</strong>, avanz<strong>and</strong>o con la<br />

fotografia in mano, mentre le fiamme prendevano <strong>vita</strong> nel<br />

caminetto. Bath<strong>il</strong>da alzò lo sguardo al suono <strong>della</strong> voce, e<br />

l’Horcrux batté più veloce sul suo petto.<br />

“Chi è questa persona?” le chiese <strong>Harry</strong>, avvicin<strong>and</strong>ole<br />

la fotografia.<br />

Lei la scrutò solennemente, poi alzò di nuovo lo<br />

sguardo su <strong>Harry</strong>.<br />

“Sa chi è costui?” ripeté questi con voce più lenta e a<br />

volume più alto del solito. “Quest’uomo? Lo conosce?<br />

Qual è <strong>il</strong> suo nome?”<br />

Bath<strong>il</strong>da sembrava completamente assente. <strong>Harry</strong> si<br />

sentì profondamente frustrato. Come era riuscita Rita<br />

Skeeter a scoprire i ricordi di Bath<strong>il</strong>da?<br />

“Chi è quest’uomo?” ripeté ad alta voce.<br />

“<strong>Harry</strong>, cosa stai facendo?” chiese Hermione.<br />

“Questa fotografia, Hermione, è <strong>il</strong> ladro, <strong>il</strong> ladro che<br />

ha rubato a Gregorovitch! Per favore!” disse a Bath<strong>il</strong>da.<br />

“Chi è costui?”<br />

Ma lei si limitò a fissarlo.<br />

“Perché ci ha chiesto di venire con lei, signora…<br />

signorina… Bath?” chiese Hermione, alz<strong>and</strong>o a sua volta<br />

la voce. “C’era qualcosa che voleva dirci?”<br />

Senza dar segno di aver udito Hermione, Bath<strong>il</strong>da fece<br />

qualche passo strascicato avvicin<strong>and</strong>osi a <strong>Harry</strong>. Con un<br />

piccolo movimento brusco del capo, guardò indietro verso<br />

l’ingresso.<br />

“Vuole che ce ne <strong>and</strong>iamo?” chiese.<br />

Lei ripeté <strong>il</strong> gesto, questa volta punt<strong>and</strong>o prima a lui,<br />

poi a se stessa, e infine al soffitto.<br />

407


408<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Ah, ecco… Hermione, credo che voglia che vada di<br />

sopra con lei.”<br />

“Va bene,” disse Hermione, “<strong>and</strong>iamo.”<br />

Ma qu<strong>and</strong>o Hermione si mosse, Bath<strong>il</strong>da scosse la<br />

testa con sorprendente vigore, indic<strong>and</strong>o ancora una volta<br />

prima <strong>Harry</strong> e poi sé stessa.<br />

“Vuole che ci vada io solo.”<br />

“Perché?” chiese Hermione, e la voce le risuonò aspra<br />

e decisa nella stanza <strong>il</strong>luminata dalle c<strong>and</strong>ele. La vecchia<br />

signora scosse leggermente la testa al forte rumore.<br />

“Forse S<strong>il</strong>ente le ha detto di dare la spada a me, e solo<br />

a me?”<br />

“Pensi veramente che sappia chi sei?”<br />

“Sì,” disse <strong>Harry</strong>, guard<strong>and</strong>o in basso negli occhi<br />

lattiginosi fissi nei suoi. “Credo che lo sappia.”<br />

“Beh, d’accordo allora, ma fa’ in fretta, <strong>Harry</strong>.”<br />

“Faccia strada,” disse <strong>Harry</strong> a Bath<strong>il</strong>da.<br />

Lei sembrò comprendere, perché gli girò attorno<br />

strascic<strong>and</strong>o i piedi verso la porta. <strong>Harry</strong> gettò uno<br />

sguardo indietro verso Hermione, con un sorriso rassicurante,<br />

ma non era certo che lei l’avesse visto. Era in piedi,<br />

stringendosi nelle braccia, in mezzo allo squallore<br />

<strong>il</strong>luminato dalle c<strong>and</strong>ele, guard<strong>and</strong>o verso la libreria.<br />

Nell’uscire dalla stanza, non visto né da Hermione né da<br />

Bath<strong>il</strong>da, <strong>Harry</strong> fece scivolare nella giacca la cornice<br />

d’argento con la fotografia del ladro sconosciuto.<br />

Le scale erano ripide e strette. <strong>Harry</strong> era quasi tentato<br />

di puntellare con le mani <strong>il</strong> grosso bacino di Bath<strong>il</strong>da, per<br />

esser certo che non gli crollasse addosso cadendo<br />

all’indietro, cosa che sembrava fin troppo probab<strong>il</strong>e.<br />

Lentamente, ansim<strong>and</strong>o un po’, lei s’arrampicò fino al


J. K. Rowling<br />

piano superiore, voltò immediatamente a destra, e lo guidò<br />

in una stanza da letto col soffitto basso.<br />

Era completamente buio e c’era un odore orrib<strong>il</strong>e.<br />

<strong>Harry</strong> aveva appena scorto un vaso da notte sporgere da<br />

sotto <strong>il</strong> letto, prima che Bath<strong>il</strong>da chiudesse la porta e<br />

anch’esso fosse inghiottito dall’oscurità.<br />

“Lumos.” disse <strong>Harry</strong>, e la bacchetta gli si accese.<br />

Sobbalzò: Bath<strong>il</strong>da gli era venuta vicino in quei pochi<br />

secondi di oscurità, e lui non l’aveva sentita avvicinarsi.<br />

“Tu sei <strong>Potter</strong>?” sussurrò lei.<br />

“Sì, sono io.”<br />

Lei annuì lentamente, solennemente. <strong>Harry</strong> sentì<br />

l’Horcrux battere velocemente, più veloce del suo cuore.<br />

Era una sensazione spiacevole, che lo turbava.<br />

“Ha qualcosa per me?” chiese <strong>Harry</strong>, ma lei sembrava<br />

distratta dalla punta luminosa <strong>della</strong> bacchetta.<br />

“Ha qualcosa per me?” ripeté.<br />

In quel momento lei chiuse gli occhi e diverse cose<br />

accaddero allo stesso istante. La cicatrice di <strong>Harry</strong> bruciò<br />

dolorosamente. L’Horcrux sobbalzò al punto da far<br />

muovere <strong>il</strong> davanti del suo maglione. La buia stanza fetida<br />

si dissolse momentaneamente. Sentì un balzo di gioia e<br />

disse, in una voce acuta e fredda: Tien<strong>il</strong>o!<br />

<strong>Harry</strong> osc<strong>il</strong>lò sul posto. La stanza buia e puzzolente<br />

gli sembrò serrarlo nuovamente. Non capiva cosa fosse<br />

appena accaduto.<br />

“Ha qualcosa per me?” chiese per la terza volta, molto<br />

più forte.<br />

“Laggiù,” sussurrò lei, indic<strong>and</strong>o l’angolo <strong>della</strong><br />

stanza. <strong>Harry</strong> alzò la bacchetta e vide <strong>il</strong> prof<strong>il</strong>o di una<br />

409


410<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

toletta, ingombra di qualcosa, al di sotto di una finestra<br />

coperta da tende.<br />

Lei non fece strada, stavolta. <strong>Harry</strong> passò lentamente<br />

fra lei e <strong>il</strong> letto sfatto, la bacchetta in alto.<br />

Non voleva distogliere lo sguardo da lei.<br />

“Cos’è?” chiese raggiungendo la toletta sulla quale<br />

erano accumulate alte p<strong>il</strong>e di ciò che, dall’aspetto e<br />

dall’odore, sembrava essere biancheria sporca.<br />

“Là,” disse lei indic<strong>and</strong>o la massa informe.<br />

Nell’istante in cui lui distolse lo sguardo, sc<strong>and</strong>agli<strong>and</strong>o<br />

con gli occhi l’ammasso ingarbugliato alla ricerca<br />

dell’elsa di una spada, un rubino, lei si mosse in modo<br />

bizzarro. La vide con la coda dell’occhio. Il panico lo fece<br />

voltare di scatto e l’orrore lo paralizzò mentre vedeva <strong>il</strong><br />

vecchio corpo cadere a terra e un grosso serpente strisciar<br />

fuori da quello che, fino a pochi attimi prima, era stato <strong>il</strong><br />

collo di lei.<br />

Il serpente colpì, mentre lui alzava la bacchetta. La<br />

forza del morso sull’avambraccio spedì la bacchetta a<br />

vorticare verso <strong>il</strong> soffitto. La luce sulla punta roteò vertiginosamente<br />

nella stanza e si spense. A quel punto, un<br />

poderoso colpo di coda allo stomaco gli tolse <strong>il</strong> fiato.<br />

Cadde all’indietro sulla toletta, nel mucchio di vestiti<br />

luridi…<br />

Rotolò da un lato, evit<strong>and</strong>o a malapena la coda del<br />

serpente, che si abbatté sul tavolo dove era stato fino ad un<br />

attimo prima. Frammenti <strong>della</strong> superficie di vetro gli<br />

piovvero addosso mentre cadeva a terra. Dal piano inferiore<br />

sentì Hermione chiamare, “<strong>Harry</strong>?”<br />

Non riuscì a inspirare fiato sufficiente per rispondere,<br />

una massa pesante e liscia lo abbatté al suolo giusto in


J. K. Rowling<br />

quel momento e la sentì avvolgergli <strong>il</strong> corpo, potente,<br />

muscolosa…<br />

“No!” ansimò, inchiodato al suolo.<br />

“Sì,” sussurrò la voce. “Ssssì… ti tengo… ti tengo…”<br />

“Accio… Accio bacchetta…”<br />

Ma non accadde nulla e dovette usare le mani per<br />

cercare di fare forza e respingere <strong>il</strong> serpente che gli si<br />

arrotolava intorno al torace, strizz<strong>and</strong>ogli l’aria dai<br />

polmoni, premendogli strettamente l’Horcrux contro <strong>il</strong><br />

petto, un cerchio di ghiaccio che pulsava di <strong>vita</strong> a pochi<br />

centimetri dal suo stesso cuore frenetico. Sentì <strong>il</strong> cervello<br />

inondato di luce fredda e bianca, ogni pensiero cancellato,<br />

<strong>il</strong> suo stesso respiro soffocato, passi distanti, ogni cosa che<br />

svaniva…<br />

Un cuore di metallo gli batteva violentemente davanti<br />

al petto… e si trovò a volare, plan<strong>and</strong>o con <strong>il</strong> trionfo nel<br />

cuore senza bisogno di scope o di Thestral…<br />

Si risvegliò bruscamente nell’oscurità che puzzava<br />

d’acido. Nagini l’aveva lasciato <strong>and</strong>are. Si tirò su in fretta<br />

e vide <strong>il</strong> serpente stagliarsi contro la luce del pianerottolo.<br />

Il serpente colpì, ed Hermione si tuffò da una parte con un<br />

urlo, <strong>il</strong> suo incantesimo, deviato, colpì la finestra nascosta<br />

dalle tende, che <strong>and</strong>ò in frantumi. Aria gelida riempì la<br />

stanza, mentre <strong>Harry</strong> si chinava per e<strong>vita</strong>re un’altra doccia<br />

di vetri rotti ed <strong>il</strong> piede gli scivolò su qualcosa che<br />

sembrava una matita… la sua bacchetta…<br />

Si chinò a raccoglierla, ma <strong>il</strong> serpente riempiva la<br />

stanza con la coda sferzante. Non riusciva a vedere<br />

Hermione e, per un momento, <strong>Harry</strong> pensò al peggio. In<br />

quel momento, però, ci fu uno scoppio assordante e un<br />

lampo di luce rossa. Il serpente volò nell’aria, colpendo<br />

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412<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

<strong>Harry</strong> al viso mentre saliva, spira dopo spira, verso <strong>il</strong><br />

soffitto. <strong>Harry</strong> alzò la bacchetta ma, mentre lo faceva, la<br />

cicatrice bruciò più forte, più dolorosamente di quanto<br />

avesse fatto in anni.<br />

“Sta arriv<strong>and</strong>o! Hermione, Lui sta arriv<strong>and</strong>o!”<br />

Mentre gridava <strong>il</strong> serpente ricadde, sib<strong>il</strong><strong>and</strong>o furiosamente.<br />

C’era distruzione ovunque. Il serpente schiantò<br />

gli scaffali stacc<strong>and</strong>oli dal muro e ceramiche rotte volarono<br />

ovunque mentre <strong>Harry</strong> balzava sul letto per afferrare<br />

la forma scura che sapeva essere Hermione…<br />

Lei gridò di dolore, mentre la tirava all’indietro<br />

attraverso <strong>il</strong> letto. Il serpente si sollevò di nuovo, ma<br />

<strong>Harry</strong> sapeva che stava arriv<strong>and</strong>o qualcosa peggiore del<br />

serpente, forse era già al cancello, la testa gli stava per<br />

scoppiare per <strong>il</strong> dolore alla cicatrice…<br />

Il serpente scattò mentre lui correva e saltava, trascin<strong>and</strong>o<br />

Hermione con sé. Mentre <strong>il</strong> serpente colpiva,<br />

Hermione gridò “Confringo!” e l’incantesimo spazzò la<br />

stanza, facendo esplodere lo specchio dell’armadio e<br />

rimbalz<strong>and</strong>o verso di loro, esp<strong>and</strong>endosi dal pavimento al<br />

soffitto. <strong>Harry</strong> sentì <strong>il</strong> calore bruciargli <strong>il</strong> dorso <strong>della</strong><br />

mano. Un pezzo di vetro gli tagliò la guancia mentre,<br />

tir<strong>and</strong>osi dietro Hermione, saltava dal letto alla toletta e da<br />

lì dritto fuori dalla finestra distrutta, nel nulla. Il grido di<br />

Hermione echeggiò nella notte mentre vorticavano a<br />

mezz’aria…<br />

In quel momento sentì come se la cicatrice si aprisse e<br />

si ritrovò nella mente di Voldemort.<br />

Correva nella fetida camera da letto. Le lunghe mani<br />

bianche afferrarono <strong>il</strong> davanzale, mentre scorgeva l’uomo<br />

calvo e la donna minuta roteare e svanire, e urlò di rabbia,


J. K. Rowling<br />

un grido che si unì a quello <strong>della</strong> ragazza ed echeggiò<br />

attraverso i giardini bui, sovrast<strong>and</strong>o le campane <strong>della</strong><br />

chiesa che annunciavano <strong>il</strong> Natale…<br />

Il suo grido era anche di <strong>Harry</strong>, la sua sofferenza era<br />

la sofferenza di <strong>Harry</strong>… che questo potesse accadere qui,<br />

dov’era accaduto in precedenza… qui, dove si poteva<br />

persino vedere quella casa dove era arrivato così vicino a<br />

sapere cosa significasse morire… morire… <strong>il</strong> dolore era<br />

così terrib<strong>il</strong>e… strappato dal corpo… Ma se non aveva<br />

avuto corpo, come mai la testa gli aveva fatto così male?<br />

Se era morto, come mai era stato così insopportab<strong>il</strong>e? Il<br />

dolore non dovrebbe cessare una volta morto? Sarebbe<br />

dovuto cessare…<br />

La notte umida e ventosa, <strong>due</strong> bambini vestiti da<br />

zucche camminavano ondeggi<strong>and</strong>o attraverso la piazza, le<br />

vetrine addobbate con ragni di carta, tutti simboli<br />

babbani, di cattivo gusto, di un mondo in cui non credevano…<br />

Avanzava quasi scivol<strong>and</strong>o, con dentro di sé quel<br />

senso di determinazione e potere e sicurezza che aveva<br />

sempre sperimentato in queste occasioni… non rabbia…<br />

quella era per anime più deboli di lui… ma trionfo, sì…<br />

aveva atteso questo momento, lo aveva desiderato…<br />

“Bel costume, signore!”<br />

Vide <strong>il</strong> sorriso del ragazzino vac<strong>il</strong>lare, mentre<br />

giungeva abbastanza vicino, correndo, da sbirciare sotto<br />

<strong>il</strong> cappuccio del mantello, notò la paura rannuvolargli <strong>il</strong><br />

viso truccato. Il bambino si voltò e corse via subito… al<br />

di sotto del mantello toccò con le dita <strong>il</strong> manico <strong>della</strong><br />

bacchetta… un semplice movimento e <strong>il</strong> bambino non<br />

avrebbe mai raggiunto la madre… ma era inut<strong>il</strong>e, del<br />

tutto inut<strong>il</strong>e…<br />

413


414<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Continuò a muoversi lungo un’altra strada più buia, e<br />

ora la sua destinazione era finalmente in vista. L’Incanto<br />

Fidelius era stato spezzato, anche se loro non lo sapevano<br />

ancora… Fece meno rumore delle foglie morte che<br />

scivolavano sul selciato, mentre arrivava all’altezza <strong>della</strong><br />

siepe scura e la superava…<br />

Non avevano chiuso le tende. Li vide piuttosto<br />

chiaramente nel loro salottino, l’uomo alto dai capelli<br />

neri con gli occhiali, che faceva scaturire sbuffi di fumo<br />

colorato dalla bacchetta per far divertire <strong>il</strong> bambino<br />

piccolo e bruno in pigiamino blu. Il bambino rideva e<br />

cercava di catturare <strong>il</strong> fumo, di afferrarlo con la<br />

manina…<br />

Una porta si aprì ed entrò la madre, dicendo parole<br />

che non poté sentire, i lunghi capelli rosso scuro le<br />

cadevano sul viso. Il padre, poi, tirò su <strong>il</strong> figlio e lo<br />

consegnò alla madre. Gettò la bacchetta sul sofà e si<br />

stirò, sbadigli<strong>and</strong>o…<br />

Il cancello cigolò leggermente, mentre lo apriva, ma<br />

James <strong>Potter</strong> non lo udì. La mano bianca estrasse la<br />

bacchetta dal mantello e la puntò alla porta, che si<br />

spalancò…<br />

Era sulla soglia, mentre James arrivava di corsa<br />

nell’ingresso. Era fac<strong>il</strong>e, troppo fac<strong>il</strong>e… non aveva<br />

nemmeno raccolto la bacchetta…<br />

“L<strong>il</strong>y, prendi <strong>Harry</strong> e vattene! È lui! Vai! Corri! Lo<br />

tratterrò…”<br />

Trattenerlo, senza una bacchetta tra le mani!... Rise,<br />

prima di lanciare la maledizione…<br />

“Avada Kedavra!”


J. K. Rowling<br />

La luce verde riempì <strong>il</strong> vestibolo ingombro, <strong>il</strong>luminò<br />

la carrozzina spinta contro <strong>il</strong> muro, fece br<strong>il</strong>lare le<br />

ringhiere come parafulmini, e James <strong>Potter</strong> cadde come<br />

una marionetta i cui f<strong>il</strong>i siano stati tagliati…<br />

Poteva sentirla gridare dal piano superiore, intrappolata,<br />

ma non aveva nulla da temere, a condizione che si<br />

mostrasse ragionevole.<br />

…Salì i gradini, ascolt<strong>and</strong>o con vago divertimento i<br />

tentativi di barricarsi all’interno… nemmeno lei aveva la<br />

bacchetta con sé… che stupidi erano stati, e quanto<br />

fiduciosi, pens<strong>and</strong>o che la loro salvezza fosse riposta negli<br />

amici, pens<strong>and</strong>o di poter abbassare le armi, anche solo<br />

per un momento…<br />

Aprì la porta di forza, gettò di lato sedie e scatoloni<br />

frettolosamente ammucchiati contro di essa con una pigra<br />

osc<strong>il</strong>lazione <strong>della</strong> bacchetta… e lei era là, in piedi, col<br />

bambino fra le braccia.<br />

Appena lo vide, lasciò cadere <strong>il</strong> bambino nel lettino<br />

dietro di sé e allargò le braccia, come se questo avesse<br />

potuto servite a qualcosa, come se nascondendolo dietro<br />

di sé, sperasse di essere scelta al suo posto…<br />

“Non <strong>Harry</strong>, non <strong>Harry</strong>, per favore non <strong>Harry</strong>!”<br />

“Fatti da parte, stupida… fatti da parte, subito!”<br />

“Non <strong>Harry</strong>, per favore no, prendi me, uccidi me<br />

invece…”<br />

“È <strong>il</strong> mio ultimo avvertimento…”<br />

“Non <strong>Harry</strong>! Per favore… abbi pietà… abbi pietà…<br />

non <strong>Harry</strong>! Non <strong>Harry</strong>! Per favore… Farò qualsiasi<br />

cosa…”<br />

“Fatti da parte. Fatti da parte, ragazza!”<br />

415


416<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Avrebbe potuto spostarla a forza via dal lettino, ma<br />

gli sembrava più prudente finirli tutti…<br />

La luce verde br<strong>il</strong>lò nella stanza e lei cadde come suo<br />

marito. Il bambino non aveva pianto per tutto quel tempo.<br />

Riusciva a stare in piedi, afferr<strong>and</strong>o le sbarre del lettino,<br />

e guardava in su, verso <strong>il</strong> viso dell’intruso, con una specie<br />

di vivace interesse, forse pens<strong>and</strong>o che ci fosse suo padre<br />

nascosto sotto <strong>il</strong> mantello, che faceva altre belle luci, e<br />

che sua madre si sarebbe rialzata in un momento,<br />

ridendo…<br />

Puntò la bacchetta con molta cura al viso del<br />

bambino. Voleva vederlo mentre accadeva, la distruzione<br />

di questo specifico, inesplicab<strong>il</strong>e pericolo. Il bambino<br />

iniziò a piangere. Aveva capito che non era James. Non<br />

gli piaceva che piangesse, non era mai stato capace di<br />

sopportare i piccoli che piagnucolavano,<br />

all’orfanotrofio…<br />

“Avada Kedavra!”<br />

E allora crollò. Non era nulla… nulla tranne dolore e<br />

terrore, e doveva nascondersi, non qui fra le macerie<br />

<strong>della</strong> casa in rovina, dove <strong>il</strong> bambino era intrappolato e<br />

piangeva, ma molto lontano… molto lontano…<br />

“No,” si lamentò.<br />

Il serpente frusciò sul pavimento lurido, ingombro, e<br />

lui aveva ucciso <strong>il</strong> bambino, eppure era lui <strong>il</strong> bambino…<br />

“No…”<br />

E ora era in piedi davanti alla finestra rotta <strong>della</strong><br />

casa di Bath<strong>il</strong>da, immerso nei ricordi <strong>della</strong> sua più gr<strong>and</strong>e<br />

sconfitta, ed ai suoi piedi <strong>il</strong> gr<strong>and</strong>e serpente strisciava su<br />

vetri e porcellane rotte… guardò in basso e vide<br />

qualcosa… qualcosa di incredib<strong>il</strong>e…


J. K. Rowling<br />

“No…”<br />

“<strong>Harry</strong>, va tutto bene, stai bene!”<br />

Si chinò e raccolse la fotografia frantumata. Eccolo lì,<br />

<strong>il</strong> ladro sconosciuto, <strong>il</strong> ladro che stava cerc<strong>and</strong>o…<br />

“No… L’ho lasciata cadere… l’ho lasciata cadere…”<br />

“<strong>Harry</strong>, va tutto bene, svegliati, svegliati!”<br />

Era <strong>Harry</strong>… <strong>Harry</strong>, non Voldemort… e la cosa che<br />

frusciava non era un serpente… aprì gli occhi.<br />

“<strong>Harry</strong>,” sussurrò Hermione. “Ti senti… ti senti<br />

bene?”<br />

“Sì,” mentì lui.<br />

Era nella tenda, sdraiato su una delle cuccette basse<br />

sotto una p<strong>il</strong>a di coperte. Capì che era quasi l’alba<br />

dall’immob<strong>il</strong>ità e qualità <strong>della</strong> luce, fredda e piatta al di là<br />

del tetto di tela. Era inzuppato di sudore. Poteva sentirlo<br />

sulle lenzuola e sulle coperte.<br />

“Siamo sfuggiti”.<br />

“Sì,” disse Hermione. “Ho dovuto usare un<br />

Incantesimo di Librazione per metterti nella cuccetta. Non<br />

riuscivo a sollevarti. Sei stato… Beh, non sei stato<br />

tanto…”<br />

Aveva ombre viola sotto gli occhi marroni, e lui notò<br />

aveva una spugnetta in mano. Era stata lei a bagnargli <strong>il</strong><br />

viso.<br />

“Sei stato male,” finì lei. “Veramente male.”<br />

“Quanto tempo fa siamo fuggiti?”<br />

“Diverse ore fa. È quasi mattina”.<br />

“E io sono stato… cosa, privo di sensi?”<br />

“Non esattamente,” disse Hermione turbata. “Gridavi,<br />

e ti lamentavi, e… altre cose,” aggiunse in un tono che<br />

fece sentire <strong>Harry</strong> a disagio. Cosa aveva fatto? Aveva<br />

417


418<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

gridato maledizioni come Voldemort, o aveva pianto come<br />

<strong>il</strong> bambino nel lettino?<br />

“Non riuscivo a toglierti l’Horcrux,” disse Hermione,<br />

e lui capì che lei voleva cambiare argomento. “Si era<br />

incollato, incollato al petto. Ti è rimasto <strong>il</strong> segno. Mi<br />

dispiace, ma ho dovuto usare un Incantesimo Tagliuzzante<br />

per toglierlo. Anche <strong>il</strong> serpente ti ha colpito, ma ho pulito<br />

la ferita e ci ho messo sopra un po’ di dittamo…”<br />

Lui si tolse la maglietta sudata che indossava e guardò<br />

in basso. C’era un ovale scarlatto in corrispondenza del<br />

cuore, dove <strong>il</strong> medaglione lo aveva ustionato. Poté anche<br />

vedere i segni del morso parzialmente guarito<br />

sull’avambraccio.<br />

“Dove hai messo l’ Horcrux?”<br />

“Nella borsa. Credo che per un po’ non dovremmo<br />

indossarlo.”<br />

Lui si sdraiò sui cuscini e guardò <strong>il</strong> viso di Hermione,<br />

grigio e tormentato.<br />

“Non saremmo dovuti <strong>and</strong>are a Godric’s Hollow. È<br />

colpa mia, tutta colpa mia, Hermione, mi dispiace.”<br />

“Non è colpa tua. Anche io volevo <strong>and</strong>arci. Pensavo<br />

davvero che S<strong>il</strong>ente ci avesse potuto lasciare lì la spada.”<br />

“Sì, beh… ci siamo sbagliati, no?”<br />

“Cosa è successo, <strong>Harry</strong>? Cosa è successo qu<strong>and</strong>o ti<br />

ha portato di sopra? Il serpente era nascosto da qualche<br />

parte? È semplicemente venuto fuori e ha ucciso lei e<br />

attaccato te?”<br />

“No,” disse lui. “Lei era <strong>il</strong> serpente… o <strong>il</strong> serpente era<br />

lei… tutto <strong>il</strong> tempo.”<br />

“Co… cosa?”


J. K. Rowling<br />

Lui chiuse gli occhi. Poteva ancora sentire l’odore<br />

<strong>della</strong> casa di Bath<strong>il</strong>da su di sé. Rendeva tutta la faccenda<br />

orrib<strong>il</strong>mente vivida.<br />

“Bath<strong>il</strong>da doveva essere morta da un pezzo. Il<br />

serpente era… era dentro di lei. Tu-Sai-Chi lo ha messo lì<br />

a Godric’s Hollow, ad aspettare. Avevi ragione. Sapeva<br />

che sarei tornato.”<br />

“Il serpente era dentro di lei?”<br />

Lui aprì di nuovo gli occhi. Hermione sembrava<br />

disgustata, nauseata.<br />

“Lupin ci disse che ci sarebbe stata magia che non<br />

avremmo mai nemmeno immaginato,” spiegò <strong>Harry</strong>. “Lei<br />

non voleva parlare di fronte a te, perché era Serpentese,<br />

tutto Serpentese, e io non me ne sono accorto, ma<br />

naturalmente la capivo. Una volta che siamo saliti nella<br />

stanza, <strong>il</strong> serpente ha m<strong>and</strong>ato un messaggio a Tu-Sai-Chi.<br />

Ho sentito nella mia testa che <strong>il</strong> serpente lo faceva, ho<br />

sentito Tu-Sai-Chi eccitarsi, gli ha detto di tenermi lì… e<br />

allora…”<br />

Ricordò <strong>il</strong> serpente uscire dal collo di Bath<strong>il</strong>da. Non<br />

c’era bisogno che Hermione conoscesse i dettagli.<br />

“…lei è cambiata, si é trasformata nel serpente, ed ha<br />

attaccato.”<br />

Guardò giù ai segni del morso.<br />

“Non doveva uccidermi, penso, solo tenermi lì finché<br />

Tu-Sai-Chi non fosse arrivato.”<br />

Se solo fosse riuscito a uccidere <strong>il</strong> serpente, ne<br />

sarebbe valsa la pena, sarebbe valsa la pena di tutto …<br />

Abbattuto, si sedette e gettò indietro le coperte.<br />

“<strong>Harry</strong>, no, sono sicura che dovresti riposare!”<br />

419


420<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Tu sei quella che ha bisogno di riposo. Senza offesa,<br />

ma hai un aspetto terrib<strong>il</strong>e. Io sto bene. Farò la guardia per<br />

un po’. Dov’é la mia bacchetta?”<br />

Lei non rispose, lo guardò soltanto.<br />

“Dov’è la mia bacchetta, Hermione?”<br />

Lei si morse le labbra, e le lacrime le riempirono gli<br />

occhi.<br />

“<strong>Harry</strong>…”


J. K. Rowling<br />

CAPITOLO DICIOTTO<br />

VITA E INGANNI<br />

DI ALBUS SILENTE<br />

Il sole stava per spuntare e la vastità pura ed incolore<br />

del cielo gli si stendeva sopra indifferente verso di lui e le<br />

sue sofferenze. <strong>Harry</strong> si sedette all’ingresso <strong>della</strong> tenda e<br />

trasse un profondo respiro d’aria pulita. Il solo fatto di<br />

essere vivo e poter vedere <strong>il</strong> sole sorgere oltre la collina,<br />

innevata e scint<strong>il</strong>lante, <strong>and</strong>ava considerato <strong>il</strong> più gr<strong>and</strong>e<br />

tesoro sulla terra, ma nonostante tutto non era capace di<br />

apprezzarlo. Tutti i suoi pensieri erano ri<strong>volti</strong> alla<br />

disastrosa perdita <strong>della</strong> bacchetta. Guardò verso una valle<br />

coperta dalla neve, la campana di una chiesa suonava nel<br />

bianco s<strong>il</strong>enzio circostante.<br />

421


422<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Senza rendersene conto si stava conficc<strong>and</strong>o le dita<br />

nelle braccia come a voler resistere al dolore fisico. Aveva<br />

perso del sangue molte più volte di quante potesse<br />

contarne, una volta aveva anche perso tutte le ossa del suo<br />

braccio destro e, questo viaggio, gli aveva già provocato<br />

ferite al petto ed all’avambraccio che <strong>and</strong>avano a fare<br />

compagnia alla cicatrice sulla mano e sulla fronte. Mai,<br />

prima di quel momento, s’era sentito così stremato,<br />

vulnerab<strong>il</strong>e e scoperto, la parte migliore dei suoi poteri<br />

magici gli era stata portata via. Sapeva esattamente cosa<br />

Hermione avrebbe detto se solo lui le avesse espresso<br />

queste sensazioni: “La qualità di una bacchetta dipende<br />

esclusivamente dal suo possessore”.<br />

Ma si sbagliava, nel suo caso era diverso, lei non<br />

aveva sentito la bacchetta girare come l’ago di un<br />

compasso e lanciare fiamme dorate verso <strong>il</strong> suo nemico.<br />

<strong>Harry</strong> aveva perso la protezione dei nuclei gemelli, e solo<br />

ora che era svanita, si rese conto di quanto ci avesse fatto<br />

affidamento.<br />

Tirò fuori dalla tasca i pezzi <strong>della</strong> bacchetta rotta e,<br />

senza neanche guardarli, li mise via nella tracolla regalatagli<br />

da Hagrid che portava al collo. La tracolla era fin<br />

troppo piena di oggetti rotti o inut<strong>il</strong>i per poterne contenere<br />

altri. La mano di <strong>Harry</strong> sfiorò <strong>il</strong> vecchio boccino<br />

attraverso la pelle di Moke, e per un secondo dovette<br />

combattere la tentazione di tirarlo fuori e lanciarlo via.<br />

Impenetrab<strong>il</strong>e, di nessun aiuto o ut<strong>il</strong>ità, come tutte le altre<br />

cose che S<strong>il</strong>ente si era lasciato dietro.<br />

La sua furia verso S<strong>il</strong>ente eruppe in lui come lava,<br />

bruci<strong>and</strong>olo da dentro, cancell<strong>and</strong>ogli ogni altro sentimento.<br />

Era stata solo la disperazione che li aveva portati a


J. K. Rowling<br />

credere che a Godric’s Hollow fossero nascoste delle<br />

risposte, che li aveva convinti di dover tornare lì, che fosse<br />

tutto parte di un piano progettato per loro da S<strong>il</strong>ente. Non<br />

c’era, però, nessun percorso, nessun piano che S<strong>il</strong>ente<br />

aveva lasciato loro per orientarsi nell’oscurità, nulla gli<br />

era stato dato spontaneamente, non avevano la spada, e<br />

adesso <strong>Harry</strong> non aveva più nemmeno la bacchetta. Aveva<br />

perso la fotografia del ladro, ed ora sarebbe stato di sicuro<br />

fac<strong>il</strong>e, per Voldemort, capire di chi si trattasse. Aveva<br />

tutte le informazioni, adesso…<br />

“<strong>Harry</strong>?”<br />

Hermione sembrava spaventata che lui potesse<br />

lanciarle un incantesimo con la sua stessa bacchetta.<br />

Aveva <strong>il</strong> volto coperto di lacrime, gli si accovacciò a<br />

fianco, <strong>due</strong> tazze di tè le tremavano nelle mani e teneva<br />

qualcosa di voluminoso sotto <strong>il</strong> suo braccio.<br />

“Grazie.” disse lui prendendo una delle <strong>due</strong> tazze.<br />

“Ti posso parlare?”<br />

“No.” disse lui, perché non voleva offenderne la<br />

sensib<strong>il</strong>ità.<br />

“<strong>Harry</strong>, tu volevi sapere chi fosse quell’uomo nella<br />

foto. Bene... ho <strong>il</strong> libro.”<br />

Timidamente spinse sul suo grembo una copia<br />

immacolata di Vita e Inganni di Albus S<strong>il</strong>ente.<br />

“Dove… come…?”<br />

“Stava nel soggiorno di Bath<strong>il</strong>da, appoggiato lì…<br />

Questa nota era incollata sulla copertina.”<br />

Hermione lesse, a voce alta, le poche righe di angolosa<br />

scrittura verde acido.<br />

“…Cara Batty, grazie per <strong>il</strong> tuo aiuto. Questa è una<br />

copia del libro, spero ti piaccia. Mi hai raccontato tutto,<br />

423


424<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

anche qu<strong>and</strong>o non ricordavi, Rita…” Credo sia arrivata<br />

mentre la vera Bath<strong>il</strong>da era ancora viva, forse non era<br />

nelle condizioni di poterlo leggere?”<br />

“No, probab<strong>il</strong>mente non poteva.”<br />

<strong>Harry</strong> fissò, quindi, <strong>il</strong> volto di S<strong>il</strong>ente e provò<br />

un’ondata di piacere selvaggio. Avrebbe finalmente<br />

scoperto tutte le cose che S<strong>il</strong>ente non aveva mai ritenuto<br />

opportuno dirgli, che lui lo volesse o no.<br />

“Sei ancora arrabbiato con me, vero?” disse<br />

Hermione, lui alzò lo sguardo e vide lacrime che le<br />

scendevano dagli occhi, e capì che la rabbia doveva<br />

essergli evidente sul viso.<br />

“No,” disse con calma, “No, Hermione. So bene che è<br />

stato un incidente. Stavi prov<strong>and</strong>o a tirarci fuori da lì vivi,<br />

e sei stata incredib<strong>il</strong>e. Sarei morto, a quest’ora, se non ci<br />

fossi stata tu ad aiutarmi.”<br />

Provò a rivolgerle un sorriso scialbo, poi ritornò a<br />

concentrarsi sul libro. Il dorso era ancora rigido, chiaramente<br />

non era mai stato aperto. Sfogliò le pagine,<br />

cerc<strong>and</strong>o le fotografie. Arrivò a quella che aveva intravisto<br />

una volta. Il giovane S<strong>il</strong>ente ed <strong>il</strong> suo affascinante<br />

compagno ridevano di gusto per un qualche scherzo ormai<br />

dimenticato. <strong>Harry</strong> si soffermò sulla didascalia.<br />

Albus S<strong>il</strong>ente poco dopo la morte di sua madre,<br />

con <strong>il</strong> suo amico Gellert Grindelwald.<br />

<strong>Harry</strong> guardò l’ultima parola a bocca aperta per un<br />

lungo istante. Grindelwald, <strong>il</strong> suo amico Grindelwald.<br />

Guardò di lato verso Hermione, che ancora fissava quel


J. K. Rowling<br />

nome come che non potesse credere ai suoi occhi.<br />

Lentamente lei alzò gli occhi verso <strong>Harry</strong>.<br />

“Grindelwald!”<br />

Ignor<strong>and</strong>o le didascalie nelle fotografie, <strong>Harry</strong> cercò<br />

fra le pagine altre citazioni di quel nome sorprendente. Lo<br />

trovò subito e lesse di fretta, ma non riuscì a capire<br />

immediatamente <strong>il</strong> significato del testo. Fu necessario<br />

tornare indietro per capire <strong>il</strong> senso complessivo delle<br />

pagine, ed infine arrivò all’inizio di un capitolo intitolato<br />

Il Bene Supremo. Insieme, lui ed Hermione, iniziarono a<br />

leggere.<br />

“All’approssimarsi del suo diciottesimo<br />

compleanno, S<strong>il</strong>ente lasciò Hogwarts in un<br />

alone di gloria: Capo scuola, Prefetto, vincitore<br />

del Premio Barnabus Finkley per Eccezionali<br />

doti Magiche, Rappresentante giovan<strong>il</strong>e inglese<br />

nel Wizengamot, vincitore <strong>della</strong> Medaglia d’oro<br />

per Studi Originali alla Conferenza<br />

Internazionale degli Alchimisti del Cairo. Aveva<br />

in programma, in quel periodo, un gr<strong>and</strong>e<br />

viaggio con Elphias “Alito di cane” Doge, <strong>il</strong> ben<br />

poco dotato ma devoto seguace che aveva<br />

raccattato a scuola.<br />

I <strong>due</strong> giovani si trovavano al Paiolo Magico<br />

a Londra, prepar<strong>and</strong>osi alla partenza per la<br />

Grecia <strong>il</strong> mattino successivo, qu<strong>and</strong>o arrivò un<br />

gufo che recava la notizia <strong>della</strong> morte <strong>della</strong><br />

madre di S<strong>il</strong>ente.<br />

“Alito di cane” Doge, che ha rifiutato di<br />

concedere un’intervista per questo libro, ha<br />

425


426<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

dato una versione pubblica e sentimentale di<br />

quello che è successo in seguito. Ha rappresentato<br />

la morte di Kendra come una tragico<br />

evento e la decisione di S<strong>il</strong>ente di rinunciare al<br />

viaggio, come un nob<strong>il</strong>e atto di sacrificio.<br />

Di sicuro S<strong>il</strong>ente ritornò subito a Godric’s<br />

Hollow, dovendo in teoria prendersi “cura” di<br />

suo fratello e sua sorella più giovani. Ma<br />

quanta attenzione diede loro realmente?<br />

“Qu<strong>and</strong>o era capofamiglia,” racconta Enid<br />

Smeek, la cui famiglia all’epoca viveva nelle<br />

vicinanze a Godric’s Hollow, “Aberforth crebbe<br />

come un selvaggio. Chiunque si sarebbe sentito<br />

dispiaciuto per lui, con entrambi i genitori<br />

morti, ovviamente, ma lui era solito gettarmi in<br />

testa sterco di capra. Non credo Albus si<br />

preoccupasse molto di lui, e non li ho mai visti<br />

insieme, in ogni caso.”<br />

Cosa faceva Albus, allora, invece di aiutare<br />

<strong>il</strong> giovane fratello? La risposta, a quanto pare, è<br />

semplice: mantenere ed assicurare la prigionia<br />

di sua sorella. Nonostante <strong>il</strong> suo primo<br />

carceriere fosse morto, infatti, non ci furono<br />

cambiamenti nella triste condizione di Ariana<br />

S<strong>il</strong>ente. La sua esistenza continuò ad essere<br />

nota solo per quei pochi esterni che, come<br />

“Alito di cane” Doge, continuarono a credere<br />

alla storia <strong>della</strong> “salute cagionevole”.<br />

Un’altra amica di famiglia, anche lei troppo<br />

accondiscendente, era Bath<strong>il</strong>da Bath,<br />

l’acclamata Storica <strong>della</strong> Magia che risiede da


J. K. Rowling<br />

molti anni a Godric’s Hollow. Kendra, ovviamente,<br />

l’aveva allontanata qu<strong>and</strong>o lei aveva<br />

fatto un primo tentativo di dare <strong>il</strong> benvenuto<br />

alla famiglia nel v<strong>il</strong>laggio.<br />

Diversi anni dopo, in ogni caso, l’autrice<br />

spedì un gufo ad Albus ad Hogwarts, favorevolmente<br />

impressionata dal suo articolo sulle<br />

trasfigurazioni Trans-Specie su Trasfigurazione<br />

Oggi. Questo contatto iniziale servì a riavvicinarla<br />

all’intera famiglia S<strong>il</strong>ente. Al tempo <strong>della</strong><br />

morte di Kendra, Bath<strong>il</strong>da era l’unica persona,<br />

in tutta Godric’s Hollow, che parlasse con lei.<br />

Sfortunatamente, la br<strong>il</strong>lantezza che<br />

Bath<strong>il</strong>da dimostrò negli anni giovan<strong>il</strong>i <strong>della</strong> sua<br />

<strong>vita</strong>, è ora oscurata. “Il fuoco è acceso, ma <strong>il</strong><br />

calderone è vuoto,” come dice Ivon D<strong>il</strong>lonsby,<br />

o, nella versione più popolare di Enid Smeek,<br />

“È picchiata come una testa di chiodo 3 ”. Ciò<br />

nonostante, una combinazione di tecniche<br />

sperimentali e testate, mi ha permesso di<br />

estrarre abbastanza fatti concreti da riuscire a<br />

ricostruire interamente la storia sc<strong>and</strong>alosa.<br />

Come <strong>il</strong> resto del mondo magico, Bath<strong>il</strong>da<br />

attribuisce la morte prematura di Kendra ad un<br />

incantesimo riuscito male, una storia ripetuta<br />

negli anni da Albus ed Aberforth. Bath<strong>il</strong>da<br />

ripete come un pappagallo anche la versione<br />

fam<strong>il</strong>iare <strong>della</strong> condizione di Ariana, chiaman-<br />

3 In originale: “She’s nutty as squirrel poo.” – Letteralmente: “È matta come<br />

una cacca di scoiattolo.”, gioc<strong>and</strong>o sul doppio significato di “nutty” che può<br />

essere sia “al sapore di noci” che “s<strong>vita</strong>ta; matta; picchiatella”. N.d.T.<br />

427


428<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

dola “frag<strong>il</strong>e” e “delicata”. A proposito di un<br />

argomento comunque, Bath<strong>il</strong>da si è rivelata<br />

molto più ut<strong>il</strong>e dopo una porzione di<br />

Veritaserum, perché lei, solo lei, conosce<br />

l’intera storia del segreto meglio custodito <strong>della</strong><br />

<strong>vita</strong> di Albus S<strong>il</strong>ente. Il segreto, rivelato qui per<br />

la prima volta, mette in dubbio tutto ciò che gli<br />

ammiratori credevano a proposito di S<strong>il</strong>ente: <strong>il</strong><br />

suo presunto odio per le arti oscure, la sua<br />

contrarietà all’oppressione dei Babbani, ed<br />

addirittura la sua devozione alla sua famiglia.<br />

Durante la stessa estate in cui S<strong>il</strong>ente tornò<br />

a casa a Godric’s Hollow, orfano e capofamiglia,<br />

Bath<strong>il</strong>da Bath accettò di ospitare a casa<br />

sua <strong>il</strong> nipote: Gellert Grindelwald.<br />

Il nome di Grindelwald è ovviamente<br />

famoso. Nella lista dei più pericolosi maghi<br />

oscuri di tutti i tempi, non si trova in cima solo<br />

a causa dell’arrivo di Voi-Sapete-Chi, una<br />

generazione più tardi, che gli rubò <strong>il</strong> podio.<br />

Dato che Grindelwald non estese mai le sue<br />

campagne di terrore in Ingh<strong>il</strong>terra, in ogni<br />

caso, i dettagli <strong>della</strong> sua salita al potere non<br />

sono mai stati perfettamente noti nel nostro<br />

paese.<br />

Educato a Durmstrang, una scuola famosa<br />

anche per la sua inopportuna tolleranza sulle<br />

arti oscure, Grindelwald si mostrò quasi tanto<br />

br<strong>il</strong>lante quanto S<strong>il</strong>ente. Piuttosto che concentrare<br />

le sue ab<strong>il</strong>ità alla ricerca di premi e rico-


J. K. Rowling<br />

noscimenti, comunque, Gellert Grindelwald si<br />

impegnò su altri fronti.<br />

Qu<strong>and</strong>o aveva sedici anni, persino<br />

Durmstrang capì che non poteva continuare a<br />

chiudere un occhio sui contorti esperimenti di<br />

Gellert Grindelwald, che fu espulso.<br />

Fino ad oggi, tutto quello che si sapeva dei<br />

successivi spostamenti di Grindelwald, era che<br />

“viaggiò per qualche mese.” Può essere ora<br />

rivelato che Grindelwald decise di visitare sua<br />

zia a Godric’s Hollow e che lì, notizia che per<br />

molti risulterà sconvolgente, strinse una stretta<br />

amicizia con, niente di meno che, Albus S<strong>il</strong>ente.<br />

“Mi sembrò un ragazzo affascinante,”<br />

farfuglia Bath<strong>il</strong>da, “a prescindere da quello che<br />

è diventato in seguito. Naturalmente lo<br />

presentai al povero Albus, a cui mancava la<br />

compagnia di amici <strong>della</strong> sua età. I ragazzi<br />

<strong>and</strong>arono subito d’accordo.”<br />

Lo fecero di sicuro, Bath<strong>il</strong>da mi ha mostrato<br />

una lettera, che lei ha conservato, spedita da<br />

Albus S<strong>il</strong>ente a Gellert Grindelwald nel cuore<br />

<strong>della</strong> notte.<br />

“Si, anche qu<strong>and</strong>o passavano intere<br />

giornate a discutere… erano entrambi giovani<br />

così br<strong>il</strong>lanti, erano come calderoni sempre in<br />

ebollizione… mi capitava di sentire un gufo che<br />

bussava alla finestra <strong>della</strong> camera di Gellert,<br />

port<strong>and</strong>o una lettera da parte di Albus! Un’idea<br />

poteva averlo colpito, e voleva farla conoscere<br />

a Gellert immediatamente!”<br />

429


430<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

E che idee erano quelle! I fan di Albus<br />

S<strong>il</strong>ente proveranno un profondo shock nel<br />

leggerle, qui ci sono i pensieri del loro eroe a<br />

diciassette anni, esattamente come lui le ha<br />

spedite al suo nuovo miglior amico. (Una copia<br />

<strong>della</strong> lettera originale può essere visionata a<br />

pagina 463.)<br />

Gellert,<br />

Parli di dominazione magica PER<br />

L’ESCLUSIVO BENE DEI BABBANI, e<br />

questo, credo, è <strong>il</strong> punto cruciale. Sì, ci è<br />

stato dato un potere e sì, questo potere ci da<br />

<strong>il</strong> diritto di com<strong>and</strong>are, ma ci da anche la<br />

responsab<strong>il</strong>ità nei confronti dei com<strong>and</strong>ati.<br />

Dobbiamo concentrarci su questo punto.<br />

Sarà la pietra fondante sulla quale<br />

inizieremo a costruire.<br />

Qu<strong>and</strong>o non saremo d’accordo, come capi-<br />

terà di sicuro, questa sarà la base delle<br />

nostre contro-argomentazioni.<br />

Prendiamo <strong>il</strong> potere PER IL BENE<br />

SUPERIORE. Da questo deriva <strong>il</strong> fatto<br />

che, qu<strong>and</strong>o incontreremo resistenza,


J. K. Rowling<br />

dovremo usare solo la forza necessaria, non<br />

di più. (Questo è stato <strong>il</strong> tuo errore a<br />

Durmstrang! Ma non mi posso lamentare,<br />

perché se non fossi stato espulso, non ci<br />

saremmo mai incontrati.)<br />

Albus<br />

I suoi molti fan saranno attoniti ed allibiti.<br />

Questa lettera costituisce la prova che un tempo<br />

Albus S<strong>il</strong>ente ha sognato di sovvertire lo Statuto<br />

di Segretezza e instaurare <strong>il</strong> dominio dei Maghi<br />

sui Babbani.<br />

Che colpo per tutti coloro che hanno<br />

sempre visto S<strong>il</strong>ente come <strong>il</strong> più gr<strong>and</strong>e sostenitore<br />

dei Nati-Babbani! Quanto appaiono vuoti<br />

ora tutti quei discorsi che promuovevano i<br />

diritti dei Babbani. Era impegnato a progettare<br />

la sua salita al potere, qu<strong>and</strong>o avrebbe dovuto<br />

piangere sua madre ed occuparsi di sua sorella.<br />

Senza dubbio, le persone che sono determinate<br />

a mettere S<strong>il</strong>ente su un piedistallo, protesteranno<br />

per <strong>il</strong> fatto che egli, dopo tutto, non ha<br />

messo in pratica i suoi piani, e che deve quindi<br />

aver cambiato idea, essere tornato sui suoi<br />

passi. Tuttavia, la realtà sembra molto più<br />

sconvolgente.<br />

Appena <strong>due</strong> mesi dopo la nascita <strong>della</strong> loro<br />

gr<strong>and</strong>e amicizia, S<strong>il</strong>ente e Grindelwald si sepa-<br />

431


432<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

rarono, e non si videro più fino al momento del<br />

loro leggendario <strong>due</strong>llo (per approfondire vedi<br />

al cap. 22). Cosa causò questa brusca rottura?<br />

S<strong>il</strong>ente rinsavì? Disse a Grindelwald che non<br />

voleva più una parte nei loro piani? Sfortunatamente<br />

no.<br />

“Fu la morte <strong>della</strong> povera piccola Ariana,<br />

credo, che la causò,” dice Bath<strong>il</strong>da. “Arrivò<br />

come un orrendo shock. Gellert era a casa loro<br />

qu<strong>and</strong>o accadde, venne a casa senza esitazioni,<br />

dicendomi che voleva ripartire <strong>il</strong> giorno dopo.<br />

Era terrib<strong>il</strong>mente angosciato, devi sapere.<br />

Allora creai una Passaporta, e quella fu<br />

l’ultima volta che lo vidi.”<br />

“Albus era estremamente scosso per la<br />

morte di Ariana. Era orrib<strong>il</strong>e per quei <strong>due</strong><br />

fratelli. Avevano perso tutto eccetto loro stessi,<br />

non mi sorprendo che gli animi si scaldarono.<br />

Aberforth incolpò Albus, sapete, come succede<br />

in quelle orrib<strong>il</strong>i circostanze. Aberforth, però,<br />

aveva sempre avuto modi un po’ pazzi, povero<br />

ragazzo. Ciò nonostante, rompere <strong>il</strong> naso ad<br />

Albus durante <strong>il</strong> funerale fu indecente.<br />

Kendra sarebbe stata distrutta nel vedere i<br />

suoi figli combattere così, di fronte al corpo di<br />

sua figlia. Fu un peccato che Gellert non poté<br />

restare per <strong>il</strong> funerale… Sarebbe stato di<br />

conforto ad Albus almeno…”<br />

Quest’orrenda zuffa di fronte alla bara,<br />

nota solo a coloro che <strong>and</strong>arono al funerale di<br />

Ariana S<strong>il</strong>ente, solleva diverse dom<strong>and</strong>e. Perché


J. K. Rowling<br />

Aberforth S<strong>il</strong>ente incolpò Albus per la morte<br />

<strong>della</strong> sorella? Fu per caso, come sostiene<br />

“Batty”, una semplice manifestazione di disperazione?<br />

O potevano esserci ragioni molto più<br />

concrete per la sua furia? Grindelwald, espulso<br />

da Durmstrang per un attacco quasi fatale ad<br />

alcuni compagni di scuola, lasciò <strong>il</strong> paese ore<br />

dopo la morte <strong>della</strong> ragazza, ed Albus (per la<br />

vergogna o forse per paura?) non lo vide mai<br />

più, se non qu<strong>and</strong>o ne fu costretto, per <strong>il</strong> bene<br />

del mondo magico.<br />

Né S<strong>il</strong>ente né Grindelwald sembrano aver<br />

mai fatto riferimento a questa breve amicizia<br />

giovan<strong>il</strong>e negli anni successivi. In ogni caso non<br />

ci sono dubbi che S<strong>il</strong>ente ritardò, per alcuni<br />

anni di fermento, fatalità e sparizioni, <strong>il</strong> suo<br />

attacco contro Gellert Grindelwald.<br />

Furono l’affetto che provava per l’uomo o<br />

la paura di esporsi a quello che una volta era<br />

stato <strong>il</strong> suo miglior amico che portarono S<strong>il</strong>ente<br />

ad esitare? Fu solo con r<strong>il</strong>uttanza che S<strong>il</strong>ente<br />

decise di catturare l’uomo che una volta era<br />

così contento di aver incontrato?<br />

E come morì la misteriosa Ariana? Fu la<br />

vittima involontaria di un qualche rito oscuro?<br />

Si ritrovò in mezzo a qualcosa che non avrebbe<br />

dovuto vedere, come ad esempio <strong>due</strong> giovani<br />

uomini seduti a fare le prove per <strong>il</strong> loro tentativo<br />

di gloria e dominazione? È possib<strong>il</strong>e che<br />

Ariana S<strong>il</strong>ente sia stata la prima persona a<br />

morire “per <strong>il</strong> bene superiore”?<br />

433


434<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Il capitolo finì lì, ed <strong>Harry</strong> alzò lo sguardo, Hermione<br />

aveva raggiunto la fine <strong>della</strong> pagina prima di lui. Tirò via<br />

<strong>il</strong> libro dalle mani di <strong>Harry</strong>, con l’aria un po’ allarmata nel<br />

notare l’espressione di lui, e lo chiuse senza neanche<br />

guardarlo, come per nascondere qualcosa di indecente.<br />

“<strong>Harry</strong>...”<br />

Lui scosse la testa, molte certezze che aveva accumulato<br />

dentro erano crollate, era esattamente la stessa<br />

sensazione che aveva provato qu<strong>and</strong>o Ron era <strong>and</strong>ato via.<br />

Si era fidato di S<strong>il</strong>ente, aveva creduto fosse la bontà e la<br />

saggezza fatte persona, ma era solo cenere, quante cose<br />

ancora poteva perdere? Ron, S<strong>il</strong>ente, la bacchetta di piuma<br />

di fenice…<br />

“<strong>Harry</strong>.” sembrò che lei gli avesse letto nei pensieri.<br />

“Ascoltami. Non è... non è una lettura molto piacevole…”<br />

“Sì, puoi dirlo forte…”<br />

“…ma <strong>Harry</strong>! Non dimenticare che è Rita Skeeter che<br />

ha scritto tutto questo!”<br />

“Hai letto la lettera a Grindelwald vero?”<br />

“Sì, l’ho... l’ho letta.”<br />

Lei esitò, sembrava sconvolta, con <strong>il</strong> tè che le ondeggiava<br />

nelle mani fredde.<br />

“Penso sia la parte peggiore. So che Bath<strong>il</strong>da pensò<br />

fossero solo chiacchiere, ma “Per un bene superiore”<br />

divenne lo slogan di Grindelwald, la giustificazione per<br />

tutte le atrocità che commise in seguito. Ehm… da quella<br />

lettera… sembra sia stato S<strong>il</strong>ente a dargli l’idea. Ho<br />

sentito che “Per un bene superiore” fu anche inciso<br />

all’ingresso di Nurmengard.”<br />

“Cosa è Nurmengard?”


J. K. Rowling<br />

“La prigione che Grindelwald costruì per metterci i<br />

suoi oppositori. Una volta catturato da S<strong>il</strong>ente ci è finito<br />

dentro a sua volta. Comunque è… è orrib<strong>il</strong>e pensare che le<br />

idee di S<strong>il</strong>ente abbiano aiutato Grindelwald a salire al<br />

potere. Ma da un altro punto di vista, neanche Rita può<br />

negare che loro si sono conosciuti giusto per un paio di<br />

mesi durante l’estate, qu<strong>and</strong>o entrambi erano molto<br />

giovani, e…”<br />

“Credo tu voglia dire,” disse <strong>Harry</strong>, cerc<strong>and</strong>o di non<br />

indirizzare ingiustamente verso di lei la rabbia che aveva<br />

dentro, ma era diffic<strong>il</strong>e tenere un tono di voce fermo.<br />

“Credo tu voglia dire «Erano giovani». Avevano la stessa<br />

età che abbiamo noi adesso. Ed eccoci qui, rischi<strong>and</strong>o le<br />

nostre vite per combattere le arti oscure, mentre lui stava<br />

lì, insieme al suo nuovo amico, progett<strong>and</strong>o la loro ascesa<br />

al potere a discapito dei Babbani.”<br />

Non sarebbe riuscito a rimanere calmo ancora per<br />

molto. S’alzò ed inizio a camminare intorno alla stanza,<br />

cerc<strong>and</strong>o di ragionare su quello che avevano appena letto.<br />

“Non sto cerc<strong>and</strong>o di difendere quello che S<strong>il</strong>ente ha<br />

scritto,” disse Hermione. “Tutta quella spazzatura a<br />

proposito del «diritto di com<strong>and</strong>are» e «Magia è potere» e<br />

così via. Ma <strong>Harry</strong>… sua madre era appena morta, e lui<br />

era costretto da solo in casa…”<br />

“Da solo? Non era solo! C’erano suo fratello e sua<br />

sorella a fargli compagnia! La sua sorella Magonò di cui<br />

lui si sarebbe dovuto prendere cura…”<br />

“Non ci credo,” disse Hermione alz<strong>and</strong>osi in piedi.<br />

“Qualcosa non <strong>and</strong>ava in quella ragazza, ma non credo<br />

fosse una Magonò, <strong>il</strong> S<strong>il</strong>ente che noi conosciamo non<br />

avrebbe mai permesso, mai…”<br />

435


436<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Il S<strong>il</strong>ente che pensavamo di conoscere non avrebbe<br />

mai voluto conquistare <strong>il</strong> mondo babbano con la forza!”<br />

<strong>Harry</strong> urlò, la sua voce echeggiò sulla cima <strong>della</strong><br />

collina vuota, e diversi merli volarono nell’aria,<br />

muovendosi a spirale e rumoreggi<strong>and</strong>o, nello sfondo di un<br />

cielo perlaceo.<br />

“È cambiato <strong>Harry</strong>! È cambiato! È semplicemente<br />

così! Forse ha davvero creduto in quelle cose qu<strong>and</strong>o<br />

aveva diciassette anni, ma tutto <strong>il</strong> resto <strong>della</strong> sua <strong>vita</strong> lo ha<br />

speso a combattere le arti oscure! È stato S<strong>il</strong>ente a fermare<br />

Grindelwald, a sottoscrivere la protezione dei Babbani ed i<br />

diritti dei maghi Babbani di nascita, a combattere Tu-Sai-<br />

Chi dall’inizio e a morire cerc<strong>and</strong>o di sconfiggerlo per<br />

sempre!”<br />

Il libro di Rita giaceva sul pavimento fra loro <strong>due</strong>, così<br />

che la faccia di S<strong>il</strong>ente sorridesse tristemente ad entrambi.<br />

“<strong>Harry</strong>, mi dispiace, ma credo che la vera ragione per<br />

cui tu sei così arrabbiato sia <strong>il</strong> fatto che S<strong>il</strong>ente non ti ha<br />

mai raccontato niente di se stesso.”<br />

“Forse lo sono!” urlò <strong>Harry</strong>, mettendosi le mani sulla<br />

testa. Non sapeva se per cercare di contenere la rabbia o di<br />

proteggersi dal peso delle proprie <strong>il</strong>lusioni. “Guarda cosa<br />

mi ha chiesto, Hermione! Rischia la tua <strong>vita</strong> <strong>Harry</strong>! E<br />

ancora! E ancora! Ma non aspettarti che io ti spieghi tutto,<br />

devi solo fidarti di me ciecamente, avere fiducia in quello<br />

che faccio anche se io non ho fiducia in te! Mai tutta la<br />

verità! Mai!”<br />

Gli si ruppe la voce nello sforzo, ed i <strong>due</strong> rimasero a<br />

guardarsi nell’atmosfera bianca e vuota; <strong>Harry</strong> si sentì<br />

insignificante quanto gli insetti sotto al cielo.


J. K. Rowling<br />

“Lui ti voleva bene,” sussurrò Hermione. “So che ti<br />

voleva bene.”<br />

<strong>Harry</strong> lasciò cadere le braccia.<br />

“Non so a chi volesse bene, Hermione, ma mai a me!<br />

Tutto questo pasticcio che ha lasciato dentro di me, non è<br />

amore! Ha condiviso i suoi punti di vista e quello che<br />

realmente pensava, più con Gellert Grindelwald di quanto<br />

non abbia mai fatto con me.”<br />

<strong>Harry</strong> prese la bacchetta di Hermione, che aveva<br />

lanciato nella neve, e si sedette di nuovo all’ingresso <strong>della</strong><br />

tenda.<br />

“Grazie per <strong>il</strong> tè. Finirò <strong>il</strong> mio turno di guardia, tu<br />

torna dentro al caldo.”<br />

Hermione esitò, ma riconobbe di essere stata congedata.<br />

Raccolse <strong>il</strong> libro da terra e si voltò, pass<strong>and</strong>ogli alle<br />

spalle, per rientrare nella tenda, e pass<strong>and</strong>o accarezzò<br />

leggermente la testa di <strong>Harry</strong>.<br />

Lui chiuse gli occhi a quel tocco, e si odiò per aver<br />

sperato che quello che lei aveva detto fosse la verità. Che<br />

S<strong>il</strong>ente gli avesse voluto bene davvero.<br />

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438<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

CAPITOLO DICIANNOVE<br />

LA CERVA D’ARGENTO<br />

Nevicava da qu<strong>and</strong>o Hermione aveva iniziato <strong>il</strong> turno<br />

di guardia a mezzanotte. I sogni di <strong>Harry</strong> erano confusi e<br />

disturbati. Nagini entrava ed usciva dall’uno all’altro,<br />

prima attraverso un enorme anello crepato, poi per una<br />

ghirl<strong>and</strong>a di Rose di Natale. Si svegliò varie volte,<br />

impaurito, convinto che qualcuno l’avesse chiamato da<br />

lontano ed immagin<strong>and</strong>o che lo scroscio del vento sulla<br />

tenda fosse rumore di passi o di voci.<br />

Alla fine s’alzò nel buio e raggiunse Hermione,<br />

rannicchiata all'entrata <strong>della</strong> tenda a leggere Storia Della<br />

Magia alla luce <strong>della</strong> bacchetta. La neve cadeva ancora<br />

fittamente e lei accolse con sollievo la proposta di fare i<br />

bagagli di buon mattino e <strong>and</strong>ar via.


J. K. Rowling<br />

“Andremo in qualche posto più riparato,” concordò,<br />

rabbrividendo, mentre s’inf<strong>il</strong>ava un maglione al di sopra<br />

del pigiama. “Continuavo a immaginare di sentire delle<br />

persone muoversi qua fuori. Ho persino pensato di aver<br />

visto qualcuno una o <strong>due</strong> volte.”<br />

<strong>Harry</strong> si bloccò a metà del gesto di raccogliere un<br />

maglione e lanciò un’occhiata allo Spioscopio sul tavolo,<br />

s<strong>il</strong>enzioso e immob<strong>il</strong>e.<br />

“Sono sicura di averlo immaginato,” disse Hermione<br />

guard<strong>and</strong>olo nervosa, “la neve nel buio gioca brutti<br />

scherzi agli occhi… ma forse, per sicurezza, non sarebbe<br />

meglio Smaterializzarci sotto <strong>il</strong> Mantello<br />

dell’Invisib<strong>il</strong>ità?”<br />

Mezz’ora dopo la tenda era impachettata e, una volta<br />

che <strong>Harry</strong> ebbe indossato l’Horcrux ed Hermione afferrata<br />

la borsa di perline, si Smaterializzarono. La solita tensione<br />

li inghiottì. I piedi di <strong>Harry</strong> si staccarono dal terreno<br />

nevoso per atterrare con violenza su qualcosa che<br />

sembrava essere terra ghiacciata coperta di foglie.<br />

“Dove siamo?” dom<strong>and</strong>ò, esamin<strong>and</strong>o la nuova massa<br />

di alberi che s’innalzava nei dintorni, mentre Hermione<br />

apriva la borsa di perline e iniziava a tirar fuori i pali <strong>della</strong><br />

tenda.<br />

“La foresta di Dean,” rispose, “ci sono venuta una<br />

volta in campeggio con mamma e papà.”<br />

Anche lì c’era neve posata su tutti gli alberi dei<br />

dintorni e faceva un freddo terrib<strong>il</strong>e, ma almeno erano<br />

protetti dal vento. Passarono la maggior parte <strong>della</strong><br />

giornata nella tenda, scald<strong>and</strong>osi al tepore dell’ut<strong>il</strong>e fuoco<br />

azzurro splendente che Hermione era così brava a far<br />

apparire e che si poteva raccogliere e trasportare in un<br />

439


440<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

barattolo. <strong>Harry</strong> si sentiva come se si fosse ristab<strong>il</strong>ito da<br />

una breve ma grave malattia, impressione rafforzata dalle<br />

premure di Hermione. Nel pomeriggio, freddi fiocchi di<br />

neve scesero rote<strong>and</strong>o su di loro, tanto che anche la loro<br />

radura riparata si coprì di una spolverata di neve farinosa.<br />

Dopo <strong>due</strong> notti di sonno leggero, i sensi di <strong>Harry</strong><br />

sembravano più acuti del solito. La loro fuga da Godric’s<br />

Hollow era stata tanto di stretta misura che Voldemort<br />

sembrava, in qualche modo, più vicino e minaccioso.<br />

Mentre calava nuovamente <strong>il</strong> buio, <strong>Harry</strong> rifiutò l’offerta<br />

di Hermione di fare <strong>il</strong> primo turno di guardia e le disse di<br />

<strong>and</strong>are a letto.<br />

<strong>Harry</strong> spostò un vecchio cuscino nell’ingresso <strong>della</strong><br />

tenda e vi si sedette. Nonostante indossasse tutti i<br />

maglioni che possedeva, non riuscì comunque a placare <strong>il</strong><br />

tremore. Il buio aumentò con <strong>il</strong> passare delle ore finché<br />

non risultò completamente impenetrab<strong>il</strong>e. Fu quasi sul<br />

punto di estrarre la Mappa del Mal<strong>and</strong>rino, tanto per<br />

vedere <strong>il</strong> puntino di Ginny almeno per un attimo, prima di<br />

ricordarsi che era <strong>il</strong> periodo Natalizio e che lei sicuramente<br />

era tornata alla Tana.<br />

Ogni più piccolo movimento sembrava ingigantito<br />

nell’immensità <strong>della</strong> foresta. <strong>Harry</strong> sapeva che vi vivevano<br />

molteplici creature, ma desiderò che restassero ferme e<br />

s<strong>il</strong>enziose in modo da poter riconoscere i loro innocui<br />

movimenti ed <strong>il</strong> loro aggirarsi furtivo in cerca di una preda<br />

dai rumori che avrebbero potuto rivelare altri, sinistri,<br />

movimenti. Ricordò <strong>il</strong> suono di un mantello strisciante<br />

sulle foglie morte molti anni prima, e subito gli sembrò di<br />

sentirlo nuovamente prima di scrollarselo dalla mente. Gli<br />

incantesimi di protezione avevano funzionato per


J. K. Rowling<br />

settimane. Perché si sarebbero dovuti infrangere in quel<br />

momento? Non poteva scacciare l’impressione, però, che<br />

quella notte ci fosse qualcosa di diverso.<br />

Scattò in piedi diverse volte, <strong>il</strong> collo che gli doleva per<br />

essersi addormentato appoggiato ad uno scomodo spigolo<br />

del bordo <strong>della</strong> tenda. La notte divenne di un nero così<br />

profondo che gli sembrava di essere sospeso in quel limbo<br />

tra Smaterializzazione e Materializzazione. Aveva appena<br />

sollevato una mano davanti al volto per vedere se riusciva<br />

a distinguere le dita, qu<strong>and</strong>o accadde.<br />

Una splendente luce argentea gli apparve proprio di<br />

fronte muovendosi attraverso gli alberi. Da qualunque<br />

parte provenisse, si muoveva senza emettere alcun suono.<br />

La luce sembrava puntare direttamente verso di lui.<br />

Balzò in piedi, la voce gelatasi in gola, e sollevò la<br />

bacchetta di Hermione. Socchiuse gli occhi qu<strong>and</strong>o la luce<br />

diventò più intensa, gli alberi avanti ad essa che<br />

spiccavano in controluce, ed ancora <strong>il</strong> bagliore gli si fece<br />

più vicino...<br />

Ed ecco che la fonte <strong>della</strong> luce uscì da dietro una<br />

quercia. Era una bellissima cerva biancoargentea, luminosa<br />

e abbagliante come la luna, si apriva la strada sul<br />

terreno, sempre in s<strong>il</strong>enzio e senza lasciare impronte sul<br />

manto nevoso. Andò diritta verso di lui, alz<strong>and</strong>o la<br />

bellissima testa con gli ampi occhi dalle ciglia lunghe.<br />

<strong>Harry</strong> s’avvicino alla creatura, colmo di sorpresa, non<br />

per la sua stranezza ma per l’inesplicab<strong>il</strong>e fam<strong>il</strong>iarità.<br />

Sentiva che avrebbe dovuto aspettarsi la sua venuta ma<br />

che, fino a quel momento, si era dimenticato che avevano<br />

deciso di incontrarsi. L’impulso di chiamare Hermione,<br />

così forte fino ad un attimo prima, era sparito. Sapeva, ci<br />

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442<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

avrebbe scommesso la sua stessa <strong>vita</strong>, che era venuta per<br />

lui, e solo per lui.<br />

Si guardarono l’un l’altro per alcuni lunghi secondi,<br />

poi lei si girò e si allontanò.<br />

“No,” disse, con la voce incrinata per <strong>il</strong> poco uso.<br />

“Torna indietro!”<br />

La cerva continuò intenzionalmente ad inoltrarsi tra<br />

gli alberi e presto, la sua luce apparve come nastri<br />

argentati tra un tronco e l'altro. Esitò per un palpitante<br />

secondo. La cautela gli diceva che poteva essere un<br />

trucco, un’esca, una trappola. Ma l’istinto, un istinto<br />

irresistib<strong>il</strong>e, gli disse che non poteva trattarsi di Magia<br />

Oscura. Iniziò ad inseguirla.<br />

La neve gli scricchiolava sotto i piedi, ma la cerva non<br />

faceva alcun rumore mentre oltrepassava gli alberi, poiché<br />

non era altro che luce. Lo condusse sempre più in<br />

profondità nella foresta, ed <strong>Harry</strong> camminò rapidamente,<br />

certo che, qu<strong>and</strong>o si fosse fermata del tutto, gli avrebbe<br />

permesso di affiancarla. Poi lei avrebbe parlato e la voce<br />

gli avrebbe detto ciò che aveva bisogno di sapere.<br />

Finalmente la cerva si fermò. Voltò verso di lui la<br />

bellissima testa ancora una volta, <strong>Harry</strong> iniziò a correre,<br />

una dom<strong>and</strong>a gli bruciava dentro, ma appena aprì le labbra<br />

per esporla, la cerva si dissolse.<br />

Sebbene le tenebre l’avessero assorbita totalmente, la<br />

sua immagine luminosa gli era ancora impressa sulle<br />

retine. Gli offuscava la visuale, br<strong>il</strong>l<strong>and</strong>o qu<strong>and</strong>o abbassava<br />

le palpebre, disorient<strong>and</strong>olo. Ebbe paura. La presenza<br />

<strong>della</strong> cerva era stata una sicurezza.<br />

"Lumos!" sussurrò, e la punta <strong>della</strong> bacchetta si <strong>il</strong>luminò.


J. K. Rowling<br />

L’impronta visiva <strong>della</strong> cerva s’indeboliva ad ogni<br />

battito di ciglia mentre lui restava immob<strong>il</strong>e, ascolt<strong>and</strong>o i<br />

rumori <strong>della</strong> foresta, i ramoscelli che scricchiolavano in<br />

lontananza, <strong>il</strong> soffice fruscio <strong>della</strong> neve. Stava per essere<br />

attaccato, forse? Lo avevano attirato in un’imboscata? Era<br />

solo una sua impressione che qualcuno lo stesse<br />

osserv<strong>and</strong>o da oltre la portata <strong>della</strong> luce emanata dalla<br />

bacchetta?<br />

Sollevò la bacchetta ancora un po’. Nessuno gli corse<br />

incontro, nessun lampo di luce verde sbucò da dietro gli<br />

alberi. Perché, allora, la cerva l’aveva portato in quel<br />

luogo?<br />

Qualcosa br<strong>il</strong>lò alla luce <strong>della</strong> bacchetta ed <strong>Harry</strong> si<br />

girò tutt’intorno, ma tutto ciò che trovò era un piccolo<br />

stagno congelato, la cui nera superficie increspata scint<strong>il</strong>lò<br />

qu<strong>and</strong>o sollevò la bacchetta per esaminarlo.<br />

Si sporse in avanti con una certa cautela e guardò in<br />

basso. Il ghiaccio rifletté la sua ombra distorta e <strong>il</strong> fascio<br />

di luce <strong>della</strong> bacchetta, ma qualcos'altro br<strong>il</strong>lò in profondità<br />

sotto lo spesso indistinto guscio grigio. Una gr<strong>and</strong>e<br />

croce argentata…<br />

Il cuore gli balzò in bocca. S’inginocchiò sul bordo<br />

dello stagno e inclinò la bacchetta in modo da <strong>il</strong>luminare<br />

la parte inferiore del laghetto con quanta più luce possib<strong>il</strong>e.<br />

Uno scint<strong>il</strong>lio rosso intenso… era una spada con dei<br />

rubini che scint<strong>il</strong>lavano sull’impugnatura… la spada di<br />

Grifondoro giaceva sul fondo di quello stagno di bosco.<br />

La guardò, respir<strong>and</strong>o appena. Com’era possib<strong>il</strong>e? In<br />

che modo era stata messa nello stagno, così vicino al<br />

luogo dove si erano accampati? Qualche sconosciuta<br />

magia aveva attirato Hermione in quel posto, o la cerva,<br />

443


444<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

che lui aveva creduto essere un Patronus, era invece una<br />

sorta di guardiano dello stagno? Oppure la spada era stata<br />

messa lì dopo <strong>il</strong> loro arrivo, proprio perché erano lì? In<br />

quel caso, dov’era la persona che aveva voluto farla avere<br />

ad <strong>Harry</strong>? Ancora una volta diresse la bacchetta in<br />

direzione degli alberi e dei cespugli circostanti, cerc<strong>and</strong>o<br />

una sagoma umana, lo scint<strong>il</strong>lio di un occhio, ma non<br />

riusciva a vedere nessuno. Tuttavia, un po’ più di paura<br />

offuscò la sua euforia qu<strong>and</strong>o riportò l’attenzione sulla<br />

spada che giaceva immob<strong>il</strong>e e indifferente sul fondo dello<br />

stagno.<br />

Puntò la bacchetta verso la forma argentata e<br />

mormorò, “Accio spada.”<br />

Non si mosse. Nemmeno aveva previsto che lo<br />

facesse. Se fosse stata così semplice da prendere, la spada<br />

sarebbe stata sulla riva e lui avrebbe dovuto<br />

semplicemente raccoglierla, non sul fondo di un laghetto<br />

ghiacciato. Costeggiò <strong>il</strong> cerchio di ghiaccio pens<strong>and</strong>o<br />

intensamente all’ultima volta in cui aveva ricevuto la<br />

spada. Si era trovato in un gr<strong>and</strong>issimo pericolo e aveva<br />

chiesto aiuto.<br />

“Aiuto,” mormorò, ma la spada rimase sotto la spessa<br />

superficie del lago, indifferente, immob<strong>il</strong>e.<br />

Che cos’era, si chiese <strong>Harry</strong> (continu<strong>and</strong>o a<br />

muoversi), che S<strong>il</strong>ente gli aveva detto l’ultima volta che<br />

aveva recuperato la spada? Solo un vero Grifondoro<br />

avrebbe potuto estrarla dal Cappello. E quali erano le<br />

qualità che identificavano un Grifondoro? Una vocina gli<br />

rispose nella testa: “É forse Grifondoro la vostra via,<br />

culla dei coraggiosi di cuore? Audacia, fegato, cavalleria,<br />

fan di questo luogo uno splendore”.


J. K. Rowling<br />

<strong>Harry</strong> smise di camminare e trasse un lungo respiro, <strong>il</strong><br />

vapore espirato si disperse rapidamente nell’aria gelata.<br />

Sapeva cosa fare. Se fosse stato onesto con se stesso,<br />

avrebbe dovuto farlo dal momento in cui aveva scorto la<br />

spada attraverso <strong>il</strong> ghiaccio.<br />

Lanciò un’altra occhiata agli alberi che lo circondavano,<br />

ma era ormai convinto che non ci fosse nessuno<br />

pronto ad attaccarlo. Ne avevano avuto l’occasione mentre<br />

attraversava da solo la foresta, ne avevano avute tante di<br />

opportunità mentre esaminava lo stagno. Ciò che doveva<br />

fare, a quel punto, era talmente poco in<strong>vita</strong>nte da essere<br />

questo l'unico motivo <strong>della</strong> perdita di tempo. Con dita<br />

tremanti, <strong>Harry</strong> iniziò a togliersi i vari strati di vestiti.<br />

Cosa c’entrasse questo con la “nob<strong>il</strong>tà d’animo”, pensò<br />

mestamente, non ne era del tutto certo, a meno che non si<br />

fosse contato, come nob<strong>il</strong>tà d’animo, <strong>il</strong> fatto che non<br />

chiamasse Hermione a farlo al posto suo.<br />

Un gufo fischiò da qualche parte mentre si spogliava,<br />

e ripensò con dolore ad Edvige. Tremava vistosamente,<br />

ormai, gli battevano i denti terrib<strong>il</strong>mente, nonostante ciò<br />

continuò a spogliarsi finché non restò che in biancheria<br />

intima, a piedi nudi nella neve. Posò sui vestiti <strong>il</strong> borsello<br />

contenente la bacchetta rotta, la lettera <strong>della</strong> madre, lo<br />

specchio di Sirius e <strong>il</strong> vecchio boccino, poi puntò la<br />

bacchetta di Hermione verso <strong>il</strong> ghiaccio.<br />

“Diffindo”<br />

Il ghiaccio si ruppe con un suono che, nel s<strong>il</strong>enzio,<br />

sembrò sim<strong>il</strong>e ad uno sparo. La superficie del laghetto si<br />

spezzò e frammenti di ghiaccio scuro dondolarono<br />

sull’acqua increspata. Per quanto <strong>Harry</strong> potesse giudicare,<br />

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446<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

non sembrava profondo, ma per recuperare la spada si<br />

sarebbe dovuto immergere completamente.<br />

Restare a contemplare <strong>il</strong> compito che lo aspettava non<br />

l’avrebbe reso più fac<strong>il</strong>e o l’acqua più calda. S’avvicinò al<br />

bordo dello stagno e appoggiò sul terreno la bacchetta di<br />

Hermione, ancora <strong>il</strong>luminata. Cerc<strong>and</strong>o di non pensare a<br />

quanto freddo stava per sentire o a quanto violentemente<br />

gli sarebbe venuto da tremare, si tuffò.<br />

Ogni poro del corpo gridò in segno di protesta. La<br />

stessa aria nei polmoni sembrò congelarsi qu<strong>and</strong>o fu<br />

immerso completamente, fino alle spalle, nell’acqua<br />

gelida. Riusciva a stento a respirare.<br />

Trem<strong>and</strong>o così violentemente da far schizzare l’acqua<br />

oltre i bordi dello stagno, toccò la lama con i piedi<br />

intirizziti. Doveva tuffarsi solo una volta.<br />

<strong>Harry</strong> rinviò <strong>il</strong> momento dell’immersione completa di<br />

secondo in secondo, ansim<strong>and</strong>o e agit<strong>and</strong>osi, fino a<br />

qu<strong>and</strong>o disse a se stesso che era arrivato <strong>il</strong> momento di<br />

<strong>and</strong>are, raccattò tutto <strong>il</strong> coraggio che aveva e s’immerse.<br />

Il freddo fu un tormento. Lo aggredì come fosse<br />

fuoco. La stessa testa sembrava essersi congelata nel<br />

momento in cui cominciò a spingersi verso <strong>il</strong> fondo<br />

nell'acqua scura, si allungò e cercò la spada. Le dita si<br />

chiusero attorno all'impugnatura. La sollevò.<br />

In quel momento qualcosa gli si serrò strettamente<br />

attorno al collo. Pensò si trattasse di piante acquatiche<br />

infestanti, sebbene nulla l’avesse sfiorato mentre si<br />

tuffava, e alzò la mano libera per districarsi. Non era<br />

un’alga. La catena dell’Horcrux si stringeva e gli<br />

comprimeva lentamente la trachea.


J. K. Rowling<br />

<strong>Harry</strong> si dibatté selvaggiamente, cerc<strong>and</strong>o di spingersi<br />

verso la superficie, ma si spostava solamente verso la<br />

sponda rocciosa del laghetto. Dibattendosi, soffoc<strong>and</strong>o,<br />

cercò a tentoni la catena che lo strangolava, le dita<br />

congelate incapaci di spezzarla. Piccole luci gli<br />

scoppiettavano nella testa, stava anneg<strong>and</strong>o, non c'era<br />

speranza, nulla da fare, e le braccia che lo afferrarono al<br />

petto erano certamente quelle <strong>della</strong> Morte...<br />

Soffocante, con conati di vomito, fradicio e più<br />

congelato di quanto fosse mai stato in <strong>vita</strong> sua, riprese<br />

conoscenza, a faccia in giù nella neve. Da qualche parte,<br />

intorno, un’altra persona ansimava, tossiva e sputacchiava.<br />

Hermione l’aveva raggiunto di nuovo, come l’aveva<br />

raggiunto qu<strong>and</strong>o era stato attaccato dal serpente…<br />

sebbene non sembrasse lei, non con quei forti colpi di<br />

tosse, e nemmeno a giudicare dai passi pesanti...<br />

<strong>Harry</strong> non ebbe la forza di alzare la testa per controllare<br />

l’identità del suo salvatore. Tutto ciò che riuscì di<br />

fare fu sollevare la mano tremante al collo e tastare <strong>il</strong><br />

posto dove <strong>il</strong> medaglione gli si era saldamente piantato<br />

nella carne. Non c’era più. Qualcuno l’aveva tagliato,<br />

liber<strong>and</strong>olo. Allora una voce ansimante gli parlò dall’alto.<br />

“Sei… matto?”<br />

Nulla tranne lo shock di sentire quella voce avrebbe<br />

potuto dare ad <strong>Harry</strong> la forza di alzarsi.<br />

Rabbrividendo violentemente, si alzò barcoll<strong>and</strong>o.<br />

Davanti a lui c’era Ron, completamente vestito ma<br />

inzuppato fino alle ossa, i capelli appiccicati al volto, la<br />

spada di Grifondoro in una mano, e l’Horcrux che<br />

penzolava dalla catena spezzata nell’altra.<br />

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448<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Perché diavolo…” ansimò Ron, sollev<strong>and</strong>o<br />

l’Horcrux che dondolava ipnoticamente avanti e indietro<br />

dalla catena tagliata, “…non ti sei tolto questo coso, prima<br />

di tuffarti?”<br />

<strong>Harry</strong> non riuscì a rispondere. La cerva argentata non<br />

era nulla, proprio nulla, in confronto alla ricomparsa di<br />

Ron. Non poteva crederci. Trem<strong>and</strong>o dal freddo, prese la<br />

p<strong>il</strong>a di vestiti ancora appoggiati sul bordo dell'acqua e<br />

cominciò ad indossarli. Dopo aver inf<strong>il</strong>ato un maglione<br />

dopo l’altro, <strong>Harry</strong> fissò Ron, aspett<strong>and</strong>osi quasi che<br />

scomparisse ogni volta che lo perdeva di vista, però<br />

doveva trattarsi proprio di lui. S’era appena gettato nello<br />

stagno, gli aveva salvato la <strong>vita</strong>.<br />

“Sei t-tu?” chiese <strong>Harry</strong> alla fine, battendo i denti, con<br />

voce più debole rispetto al solito per essere stato prossimo<br />

allo strangolamento.<br />

“Beh, sì,” rispose Ron, che sembrava leggermente<br />

imbarazzato.<br />

“H-hai evocato tu la cerva?”<br />

“Cosa? No, certo che no! Pensavo l’avessi fatto tu!”<br />

“Il mio Patronus è un cervo”<br />

“Oh, già. Avevo notato qualcosa di diverso. Niente<br />

corna”<br />

<strong>Harry</strong> rimise <strong>il</strong> borsellino di Hagrid al collo, indossò<br />

l’ultimo maglione, si fermò a riprendere la bacchetta di<br />

Hermione e guardò Ron ancora una volta.<br />

“Come sei arrivato qui?”<br />

A quanto pareva Ron aveva sperato che questa<br />

questione saltasse fuori più tardi, se non mai.<br />

“Beh, io… sai… sono tornato. Se…” si schiarì la gola<br />

“Ehm… mi volete ancora.”


J. K. Rowling<br />

Ci fu una pausa durante la quale <strong>il</strong> motivo <strong>della</strong><br />

partenza di Ron sembrò far crescere un muro tra loro.<br />

Tuttavia era là. Era tornato. Aveva appena salvato la <strong>vita</strong><br />

di <strong>Harry</strong>.<br />

Ron si guardò le mani. Sembrò momentaneamente<br />

sorpreso di vedere cosa stava stringendo.<br />

“Oh già, l’ho tirata fuori” disse, piuttosto inut<strong>il</strong>mente,<br />

sollev<strong>and</strong>o la spada per farla controllare ad <strong>Harry</strong>. “È per<br />

questa che ti sei tuffato, no? ”<br />

“Sì” rispose <strong>Harry</strong>. “Ma non capisco. Come sei arrivato<br />

fin qui? Come hai fatto a trovarci? ”<br />

“È una storia lunga” disse Ron “Vi ho cercato per ore,<br />

è una foresta enorme, no? E proprio qu<strong>and</strong>o stavo<br />

pens<strong>and</strong>o di <strong>and</strong>are a dormire sotto un albero e aspettare <strong>il</strong><br />

mattino, ho visto arrivare la cerva e te che la seguivi.”<br />

“Non hai visto nessun altro?”<br />

“No,” rispose Ron. “Io…”<br />

Ma esitò, lanci<strong>and</strong>o un’occhiata a <strong>due</strong> alberi vicini ad<br />

alcuni metri di distanza.<br />

“…mi è sembrato di vedere qualcosa che si muoveva<br />

laggiù, ma stavo correndo allo stagno, in quel momento,<br />

perché ti eri tuffato e non eri tornato su, così non ho<br />

voluto deviare per… ehi! ”<br />

<strong>Harry</strong> stava già correndo verso <strong>il</strong> posto indicato da<br />

Ron. Due querce crescevano molto vicine.<br />

C'era un buco di solo pochi centimetri tra i tronchi<br />

all’altezza degli occhi, un posto ideale per spiare ma non<br />

essere visti. Il terreno intorno alle radici, tuttavia, era privo<br />

di neve, ed <strong>Harry</strong> non riuscì a trovare nessuna impronta.<br />

Tornò dove Ron lo stava aspett<strong>and</strong>o, impugn<strong>and</strong>o ancora<br />

la spada e l’Horcrux.<br />

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450<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“C’era qualcosa?” chiese Ron.<br />

“No” rispose <strong>Harry</strong>.<br />

“Ma come avrà fatto la spada a finire in questo<br />

stagno?”<br />

“Può avercela messa chiunque abbia evocato <strong>il</strong><br />

Patronus.”<br />

Entrambi esaminarono la decorata spada argentata,<br />

l’impugnatura di rubini scint<strong>il</strong>lava leggermente sotto la<br />

luce <strong>della</strong> bacchetta di Hermione.<br />

“Pensi che sia quella vera?” chiese Ron<br />

“C’è un modo per saperlo, no?” rispose <strong>Harry</strong><br />

L’Horcrux penzolava ancora dalla mano di Ron. Il<br />

medaglione cercava quasi di strattonarsi.<br />

<strong>Harry</strong> capì che la cosa che stava dentro era ancora<br />

turbata. Doveva aver sentito la presenza <strong>della</strong> spada e<br />

aveva tentato di ucciderlo perché non se ne impossessasse.<br />

Non c’era più tempo per ulteriori discussioni, era arrivato<br />

<strong>il</strong> momento di distruggerlo una volta per tutte.<br />

<strong>Harry</strong> si guardò attorno, sollev<strong>and</strong>o in alto la<br />

bacchetta di Hermione, e vide <strong>il</strong> posto giusto: una roccia<br />

spianata che si trovava ai piedi di un sicomoro.<br />

“Vieni qui” disse, precedendolo. Dopo aver tolto la<br />

neve dalla superficie <strong>della</strong> roccia, tese la mano per avere<br />

l’Horcrux. Qu<strong>and</strong>o Ron gli porse la spada, tuttavia, <strong>Harry</strong><br />

scosse <strong>il</strong> capo.<br />

“No, devi farlo tu.”<br />

“Io?” chiese Ron, guard<strong>and</strong>olo scioccato. “Perché?”<br />

“Perché si stato tu a tirare fuori la spada dallo stagno.<br />

Credo che tocchi a te.”<br />

Non stava cerc<strong>and</strong>o di essere gent<strong>il</strong>e o generoso. Così<br />

come aveva avuto la certezza che la cerva fosse benevola,


J. K. Rowling<br />

adesso era certo che doveva essere Ron ad impugnare la<br />

spada. Almeno S<strong>il</strong>ente gli aveva insegnato qualcosa su<br />

certi tipi di magia, sull’incalcolab<strong>il</strong>e potenza di certe<br />

azioni.<br />

“Sto per aprirlo,” disse <strong>Harry</strong>, “e tu dovrai trafiggerlo.<br />

Senza indugi, ok? Perché qualsiasi cosa ci sia lì dentro, ci<br />

attaccherà. Il frammento di Ridde nel diario tentò di<br />

uccidermi.”<br />

“E come farai ad aprirlo?” chiese Ron. Sembrava<br />

terrorizzato.<br />

“Sto per chiedergli di aprirsi, us<strong>and</strong>o <strong>il</strong> Serpentese,”<br />

disse <strong>Harry</strong>. La risposta gli venne così prontamente alle<br />

labbra che pensò di averlo sempre saputo, nel profondo.<br />

Forse l’aveva capito dopo <strong>il</strong> recente incontro avuto con<br />

Nagini.<br />

Guardò la sinuosa S intarsiata con scint<strong>il</strong>lanti pietre<br />

verdi. Era fac<strong>il</strong>e immaginarla come un minuscolo serpente<br />

raggomitolato sulla fredda roccia.<br />

“No!” disse Ron, “Per favore, non aprirlo.”<br />

“Perché no?” chiese <strong>Harry</strong>. “Togliamo di mezzo<br />

questo coso maledetto, sono mesi che…”<br />

“Non posso <strong>Harry</strong>, davvero, fallo tu!”<br />

“Ma perché?”<br />

“Perché questo coso è malefico, per me!” disse Ron,<br />

arretr<strong>and</strong>o dal medaglione sulla roccia.<br />

“Non posso toccarlo! Non sto arranc<strong>and</strong>o scuse per<br />

come mi sono comportato, però ha influito su di me più di<br />

quanto abbia fatto con te o Hermione, mi ha fatto pensare<br />

ad un sacco di cose… cose a cui avevo comunque pensato<br />

spesso, ma facendo sembrare tutto molto più brutto. Non<br />

so spiegartelo, qu<strong>and</strong>o lo toglievo e la testa mi tornava a<br />

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452<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

posto, dovevo rimette al collo quel coso maledetto… non<br />

posso farlo, <strong>Harry</strong>!”<br />

Indietreggiò scuotendo la testa e trascin<strong>and</strong>o la spada<br />

al suo fianco.<br />

“Puoi farlo,” disse <strong>Harry</strong>. “Puoi farcela! Hai appena<br />

estratto la spada, so per certo che questo significa che<br />

dovrai essere tu ad usarla. Per favore, liberatene, Ron.”<br />

Il suono del suo nome sembrò agire su di lui come<br />

uno stimolante. Ron deglutì, inspirò profondamente con <strong>il</strong><br />

lungo naso e tornò verso la roccia.<br />

“Dimmi tu qu<strong>and</strong>o,” gracchiò.<br />

“Al tre,” disse <strong>Harry</strong>, abbass<strong>and</strong>o lo sguardo sul<br />

medaglione. Socchiudendo gli occhi, si concentrò sulla<br />

lettera S, immagin<strong>and</strong>osi un serpente, mentre <strong>il</strong> contenuto<br />

del medaglione si sbatteva come uno scarafaggio<br />

imbottigliato. Sarebbe stato fac<strong>il</strong>e esserne impietositi, se<br />

non ci fosse stato quel taglio, intorno al collo di <strong>Harry</strong>, che<br />

ancora bruciava.<br />

“1… 2… 3… Apriti.”<br />

L’ultima parola suonò sib<strong>il</strong>ante e gli sportellini dorati<br />

del medaglione si aprirono con un piccolo “clic”. Dietro<br />

entrambi gli sportellini di vetro scint<strong>il</strong>lavano un paio di<br />

occhi viventi, scuri e sim<strong>il</strong>i a quelli di Tom Riddle prima<br />

che le pup<strong>il</strong>le gli diventassero rosse e a fessura.<br />

“Trafigg<strong>il</strong>o” disse <strong>Harry</strong>, trattenendo <strong>il</strong> medaglione<br />

sulla roccia.<br />

Ron alzò la spada con mani tremanti. La punta<br />

osc<strong>il</strong>lava al di sopra degli occhi che roteavano tanto<br />

freneticamente che <strong>Harry</strong> bloccò <strong>il</strong> medaglione più<br />

strettamente, facendosi coraggio, già immagin<strong>and</strong>o <strong>il</strong><br />

sangue sgorgare dagli sportellini vuoti.


J. K. Rowling<br />

Una voce sib<strong>il</strong>ante provenne dall’Horcrux.<br />

“Ho visto <strong>il</strong> tuo cuore, ed ora è mio”<br />

“Non ascoltarlo!” disse prontamente <strong>Harry</strong>. “Colpisc<strong>il</strong>o!”<br />

“Ho visto i tuoi sogni, Ronald Weasley, ho visto le tue<br />

paure, tutti i tuoi desideri sono possib<strong>il</strong>i, ma lo sono<br />

anche tutte le tue paure…”<br />

“Colpisc<strong>il</strong>o!” ordinò <strong>Harry</strong>, la cui voce echeggiò tra<br />

gli alberi circostanti. La punta <strong>della</strong> spada tremò e Ron<br />

guardò giù negli occhi di Ridde.<br />

“Sempre <strong>il</strong> meno amato, dalla madre che desiderava<br />

una figlia… meno amato, ora, dalla ragazza che preferisce<br />

<strong>il</strong> tuo amico… sempre al secondo posto, eternamente<br />

messo in secondo piano…”<br />

“Ron, trafigg<strong>il</strong>o, subito!” ringhiò <strong>Harry</strong>. Poteva<br />

sentire <strong>il</strong> medaglione fremergli nella mano ed era<br />

spaventato da ciò che poteva accadere. Ron alzò la spada<br />

ancora più in alto. In quel momento, gli occhi di Ridde<br />

br<strong>il</strong>larono scarlatti.<br />

Le teste di <strong>Harry</strong> ed Hermione erano sbocciate, stranamente<br />

distorte, come <strong>due</strong> grottesche bolle, dai <strong>due</strong><br />

sportellini del medaglione, dagli occhi.<br />

Ron urlò per lo shock ed indietreggiò mentre le figure<br />

emergevano dagli sportellini del medaglione, da principio<br />

solo le teste, poi fino alla cintola, quindi le gambe, finché<br />

le <strong>due</strong> figure restarono in piedi sul medaglione, l’uno a<br />

fianco all’altra, come <strong>due</strong> alberi con le radici in comune,<br />

ondeggianti avanti a Ron e al vero <strong>Harry</strong> che aveva<br />

staccato le dita dal medaglione come se questo,<br />

improvvisamente, si fosse arroventato, infuocato.<br />

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454<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Ron!” urlò, ma <strong>il</strong> Riddle-<strong>Harry</strong> ora parlava con la<br />

voce di Voldemort e Ron fissava quel volto, ipnotizzato.<br />

“Perché sei tornato? Stavamo meglio senza di te,<br />

eravamo più felici senza di te, felici <strong>della</strong> tua assenza,<br />

ridendo <strong>della</strong> tua stupidità, codardia, presunzione…”<br />

“…Presunzione,” ripeté la Riddle-Hermione, che era<br />

molto più bella e terrib<strong>il</strong>e di quella reale.<br />

Ondeggiò, ridacchi<strong>and</strong>o, davanti a Ron, che la fissava<br />

inorridito, del tutto paralizzato, con la spada che gli<br />

penzolava inut<strong>il</strong>mente al fianco.<br />

Lei disse: “Chi potrebbe notarti? Chi può averti<br />

notato, prima che conoscessi <strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong>? Cosa potresti<br />

mai fare per reggere <strong>il</strong> confronto con <strong>il</strong> bambino<br />

sopravvissuto? Come puoi confrontarti con <strong>il</strong> prescelto?”<br />

“Ron, inf<strong>il</strong>zalo! INFILZALO!” urlò <strong>Harry</strong>, ma Ron<br />

non si muoveva. Aveva gli occhi vitrei, <strong>il</strong> Riddle-<strong>Harry</strong> e<br />

<strong>il</strong> Riddle-Hermione vi si riflettevano, i capelli che<br />

scint<strong>il</strong>lavano fiammeggianti, gli occhi che br<strong>il</strong>lavano di<br />

rosso, le voci che si levavano in un diabolico <strong>due</strong>tto.<br />

“Tua madre mi confessò,” grugnì <strong>il</strong> Riddle-<strong>Harry</strong>,<br />

mentre la Riddle-Hermione lo derideva, “che avrebbe<br />

preferito avere me come figlio, «Vorrei averlo potuto<br />

scambiare…» diceva…”<br />

“Chi non lo preferirebbe? Che donna vorrebbe<br />

prenderti, non sei nessuno, nulla, niente in confronto a<br />

lui” cant<strong>il</strong>enò la Riddle-Hermione, e strisciò come un<br />

serpente attorno al Riddle-<strong>Harry</strong>, stringendolo in un<br />

abbraccio provocante. Si baciarono.<br />

In quel momento, la faccia di Ron si riempì con un<br />

ghigno. Br<strong>and</strong>ì la spada verso l’alto, con le mani tremanti.<br />

“Fallo, Ron!” gridò <strong>Harry</strong>.


J. K. Rowling<br />

Ron si voltò verso di lui, ed <strong>Harry</strong> ebbe l’impressione<br />

di scorgergli una traccia di rosso negli occhi.<br />

“Ron…?”<br />

La spada balenò. <strong>Harry</strong> si spostò di lato. Ci fu un<br />

clangore di metallo contro metallo e un lunghissimo,<br />

interminab<strong>il</strong>e grido. <strong>Harry</strong> si voltò di scatto, scivol<strong>and</strong>o<br />

sulla neve, la bacchetta alta e pronto a difendersi, ma non<br />

c’era più nulla da combattere. Le mostruose versioni di lui<br />

ed Hermione erano scomparse. C’era solo Ron, immob<strong>il</strong>e<br />

con la spada impugnata fermamente nella mano, che<br />

fissava ciò che rimaneva del medaglione sulla roccia<br />

piatta.<br />

Velocemente, <strong>Harry</strong> gli si avvicinò, pur non sapendo<br />

esattamente cosa dire. Ron respirava pesantemente, gli<br />

occhi senza più nessuna traccia di rosso, ma del loro<br />

normale colore azzurro. E bagnati, per giunta.<br />

<strong>Harry</strong> si fermò, fingendo di non essersene accorto, e<br />

sollevò l’Horcrux rotto. Ron aveva infranto <strong>il</strong> vetro di<br />

entrambi gli sportellini. Gli occhi di Riddle se ne erano<br />

<strong>and</strong>ati e <strong>il</strong> rivestimento di seta scolorita del medaglione<br />

era ancora leggermente fumante. La cosa che era vissuta<br />

nell’Horcrux era svanita. Torturare Ron era stata la sua<br />

ultima azione.<br />

La spada cadde con un tonfo perché Ron l’aveva<br />

lasciata. Era caduto in ginocchio, <strong>il</strong> volto tra le braccia.<br />

Tremava, ma non, comprese <strong>Harry</strong>, per <strong>il</strong> freddo. <strong>Harry</strong><br />

stipò <strong>il</strong> medaglione rotto nel borsello, si inginocchiò a<br />

fianco a Ron e gli appoggiò prudentemente la mano sulla<br />

spalla. Considerò fosse un buon segno <strong>il</strong> fatto che Ron non<br />

la allontanasse.<br />

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456<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Dopo che te ne sei <strong>and</strong>ato,” gli disse con un debole<br />

sussurro, grato del fatto che <strong>il</strong> viso di Ron fosse nascosto,<br />

“lei ha pianto per una settimana. Probab<strong>il</strong>mente avrebbe<br />

continuato più a lungo, solo che non voleva che la vedessi.<br />

Ci sono state un sacco di notti in cui non abbiamo mai<br />

scambiato nemmeno una parola l’uno con l’altra. Con te<br />

lontano…”<br />

Non riuscì a finire. Ora che finalmente Ron era<br />

tornato, <strong>Harry</strong> comprese pienamente quanto la sua assenza<br />

era costata loro.<br />

“È come una sorella, per me,” continuo, “le voglio<br />

bene come ad una sorella e credo che i suoi sentimenti<br />

siano gli stessi nei miei confronti… È sempre stato così…<br />

Pensavo lo sapessi.”<br />

Ron non rispose, ma si voltò dall’altra parte rispetto<br />

ad <strong>Harry</strong> e si soffiò rumorosamente <strong>il</strong> naso con la manica.<br />

<strong>Harry</strong> si alzò in piedi e s’avvicinò all’enorme zaino di<br />

Ron, che era stato lasciato ad alcuni metri di distanza,<br />

abb<strong>and</strong>onato, qu<strong>and</strong>o Ron si era messo a correre verso lo<br />

stagno per salvare <strong>Harry</strong> che stava affog<strong>and</strong>o. Se lo issò<br />

sulle spalle e tornò da Ron che si sollevò in piedi<br />

faticosamente all’avvicinarsi di <strong>Harry</strong>, gli occhi arrossati<br />

ma sereni.<br />

“Mi dispiace” disse con voce rauca, “mi dispiace di<br />

essermene <strong>and</strong>ato… lo so… sono stato… un… un…”<br />

Esaminò l’oscurità circostante, quasi sperasse che una<br />

parola abbastanza cattiva potesse precipitarsi su di lui e<br />

catturarlo.<br />

“Per farti perdonare hai fatto un bel trucchetto,<br />

stanotte,” disse <strong>Harry</strong>. “Recuper<strong>and</strong>o la spada, distruggendo<br />

l’Horcrux e salv<strong>and</strong>omi la <strong>vita</strong>.”


J. K. Rowling<br />

“Detto così, sembra molto più fico di quanto sia<br />

stato,” bofonchiò Ron.<br />

“Roba del genere suona sempre meglio di quanto sia<br />

stata veramente,” rispose <strong>Harry</strong>. “Sono anni che cerco di<br />

dirtelo.”<br />

Nello stesso istante, fecero un passo in avanti e si<br />

abbracciarono, <strong>Harry</strong> aggrappato al colletto ancora<br />

inzuppato <strong>della</strong> giacca di Ron.<br />

“E ora,” disse <strong>Harry</strong> qu<strong>and</strong>o si separarono “tutto ciò<br />

che ci resta da fare è ritrovare quella tenda…”<br />

Non fu diffic<strong>il</strong>e, però. Benché la camminata con la<br />

cerva attraverso la foresta buia gli fosse sembrata più<br />

lenta, con Ron al fianco durò sorprendentemente poco.<br />

<strong>Harry</strong> non poteva trattenersi dallo svegliare Hermione, e<br />

fu con frettolosa eccitazione che entrò nella tenda, con<br />

Ron un po’ attardato alle sue spalle.<br />

C’era uno splendido tepore, dopo lo stagno e la foresta,<br />

l’unica fonte di luce costituita dal fuoco color<br />

campanula che ancora br<strong>il</strong>lava in una ciotola poggiata sul<br />

pavimento. Hermione era profondamente addormentata,<br />

raggomitolata sotto la coperta, e non si mosse fino a<br />

qu<strong>and</strong>o <strong>Harry</strong> non la chiamò più volte.<br />

“Hermione!”<br />

Lei si svegliò, quindi si sedette di scatto, togliendosi i<br />

capelli viso.<br />

“Che succede? <strong>Harry</strong>? Va tutto bene?”<br />

“È tutto apposto, tutto bene. Più che bene, sto da Dio.<br />

C’è qualcuno.”<br />

“Che vuoi dire? Chi?”<br />

Vide Ron, che era fermo nei pressi impugn<strong>and</strong>o la<br />

spada e sgocciol<strong>and</strong>o sul tappeto logoro. <strong>Harry</strong> arretrò in<br />

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458<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

un angolo buio, posò lo zaino di Ron, e tentò di mimetizzarsi<br />

con la tela <strong>della</strong> tenda. Hermione s’alzò dal letto e si<br />

mosse come una sonnambula verso Ron, gli occhi fissi sul<br />

volto pallido. Gli si fermò proprio di fronte, le labbra<br />

appena socchiuse, gli occhi spalancati. Ron fece un fiacco<br />

sorriso speranzoso e sollevò le braccia per metà.<br />

Hermione si lanciò in avanti e cominciò a prendere a<br />

pugni ogni centimetro che riusciva a raggiungere del<br />

corpo di lui.<br />

“Ouch - ow - gerroff! Che cosa…? Hermione - Ow!”<br />

“Tu… totale… idiota… Ronald… Weasley!!”<br />

Sottolineò ogni parola con un colpo. Ron si ritrasse<br />

proteggendosi la testa dall’avanzata di Hermione.<br />

“Tu… torni… strisci<strong>and</strong>o… qui… dopo… settimane…<br />

e… settimane. Oh, dov’è la mia bacchetta?”<br />

Diede un rapida occhiata come a volerla strappare via<br />

dalle mani di <strong>Harry</strong> che reagì prontamente.<br />

“Protego”<br />

Uno schermo invisib<strong>il</strong>e si posizionò tra Ron ed<br />

Hermione. La potenza dello scudo la fece cadere<br />

all’indietro sul pavimento. Sputacchi<strong>and</strong>o i capelli dalla<br />

bocca, si rialzò prontamente.<br />

“Hermione,” disse <strong>Harry</strong>. “Calmati…”<br />

“Non mi calmerò,” tuonò lei. Mai prima di allora<br />

l’aveva vista perdere così <strong>il</strong> controllo. Sembrava quasi<br />

impazzita. “Ridammi la bacchetta! Ridammela!”<br />

“Hermione, ti prego.”<br />

“Non dirmi cosa fare, <strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong>,” gridò. “Non sfidarmi,<br />

ridammela indietro subito! E TU!” puntava <strong>il</strong> dito verso<br />

Ron. Sembrava volesse maledirlo. <strong>Harry</strong> non poté<br />

biasimare Ron di essere arretrato di alcuni passi. “Io ti


J. K. Rowling<br />

sono corsa dietro! Ti ho chiamato! Ti ho pregato di tornare<br />

indietro!”<br />

“Lo so,” disse Ron, “Hermione, mi dispiace, sono<br />

veram…”<br />

“Oh!! Ti dispiace!”<br />

Rise, un suono stridulo, incontrollato. Ron guardò<br />

verso <strong>Harry</strong> in cerca di aiuto ma lui non poté che fare<br />

smorfie di impotenza.<br />

“Sei tornato dopo settimane… settimane… e credi che<br />

tutto si metta a posto con un semplice scusa?”<br />

“Beh, che altro avrei potuto dire?” urlò Ron, ed <strong>Harry</strong><br />

si rallegrò del fatto che Ron avesse ripreso a difendersi.<br />

“Oh… non lo so,” cant<strong>il</strong>enò Hermione con un evidente<br />

sarcasmo. “Spremiti <strong>il</strong> cervello, Ron, forse ci puoi<br />

arrivare solo in un paio di secondi…”<br />

“Hermione,” intervenne <strong>Harry</strong>, che lo considerò un<br />

colpo basso, “mi ha appena salvato…”<br />

“Non me ne frega niente,” urlò lei. “Non mi interessa<br />

cos’ha fatto! Settimane e settimane, saremmo potuti essere<br />

morti per quel che ne sapeva…”<br />

“Sapevo che non eravate morti!” ribatté Ron, sovrast<strong>and</strong>ole<br />

la voce per la prima volta, avvicin<strong>and</strong>osi a lei fin<br />

dove poteva con l’Incantesimo Scudo che li divideva.<br />

“<strong>Harry</strong> è su ogni numero del Profeta, su ogni radio, ti<br />

stanno cerc<strong>and</strong>o dappertutto. Una marea di voci e storie<br />

pazzesche… l’avrei saputo immediatamente se foste<br />

morti, non sai come ci si senta…”<br />

“Come ci si senta per te?”<br />

La voce di Hermione era così acuta che solo i<br />

pipistrelli sarebbero riusciti a sentirla, ma aveva raggiunto<br />

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<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

un livello di indignazione tale che la voce le venne meno<br />

temporaneamente, e Ron sfruttò quest’occasione.<br />

“Sarei voluto tornare indietro non appena mi sono<br />

Smaterializzato, ma sono finito dritto in un gruppo di<br />

Razziatori, Hermione, e non sarei potuto <strong>and</strong>are in nessun<br />

posto.”<br />

“Un gruppo di che?” chiese <strong>Harry</strong>, mentre Hermione<br />

si buttava su una sedia con braccia e gambe incrociate così<br />

strettamente da dare la sensazione che sarebbe dovuto<br />

passare molto tempo prima che lei si muovesse da quella<br />

posizione.<br />

“Razziatori,” disse Ron. “Sono ovunque… b<strong>and</strong>e di<br />

gente che cerca di guadagnare oro rastrell<strong>and</strong>o<br />

Mezzosangue e traditori del sangue, c’è una taglia dal<br />

Ministero per ognuno di loro catturato. Ero da solo e<br />

sembravo in età scolare. Erano ottimisti, pensavano fossi<br />

un figlio di Babbani in fuga. Ho dovuto rispondere in<br />

fretta per e<strong>vita</strong>re di essere trascinato al Ministero.”<br />

“Cosa gli hai detto?”<br />

“Gli ho detto di essere Stan Picchetto. La prima<br />

persona che mi è venuta in mente.”<br />

“E ci hanno creduto?”<br />

“Non erano certo dei geni. Uno di loro era certamente<br />

un mezzo troll, a giudicare dalla puzza…”<br />

Ron lanciò un’occhiata verso Hermione, chiaramente<br />

speranzoso che lei potesse aver superato <strong>il</strong> momento di<br />

rabbia, ma l’espressione sul viso le era rimata dura come<br />

la pietra al di sopra delle braccia rigidamente intrecciate.<br />

“In ogni caso, iniziarono a litigare sul fatto che fossi o<br />

meno Stan. Era un po’ pietoso, onestamente, ma erano in<br />

cinque contro uno e mi avevano sequestrato la bacchetta.


J. K. Rowling<br />

Due di loro iniziarono a fare a botte e, mentre gli altri<br />

erano distratti, diedi un pugno nello stomaco a quello che<br />

mi tratteneva e gli fregai la bacchetta, disarmai <strong>il</strong> tizio che<br />

aveva preso la mia e mi Smaterializzai. Non lo feci molto<br />

bene, però. Mi sono Spaccato un’altra volta.”<br />

Ron sollevò la sua mano destra per mostrare <strong>due</strong><br />

unghie mancanti. Hermione sollevò freddamente le<br />

sopracciglia.<br />

“Mi ritrovai a miglia di distanza da voi. Nel tempo che<br />

ci misi a tornare a quell’argine dove eravamo stati… voi<br />

ve ne eravate già <strong>and</strong>ati.”<br />

“Oh, che storia commovente…” ribatté Hermione con<br />

la voce tagliente che usava qu<strong>and</strong>o voleva ferire. “Devi<br />

essere stato semplicemente terrorizzato. Nel frattempo noi<br />

siamo <strong>and</strong>ati a Godric's Hollow e… pensa un po’… che<br />

cosa è accaduto là, <strong>Harry</strong>? Ah già, <strong>il</strong> serpente di Tu-Sai-<br />

Chi ci ha attaccato, ci ha quasi uccisi entrambi, e poi è<br />

arrivato Tu-Sai-Chi in persona e ci ha mancati per una<br />

frazione di secondo.”<br />

“Cosa?” disse Ron, gir<strong>and</strong>osi da lei ad <strong>Harry</strong>, ma<br />

Hermione lo ignorò.<br />

“Figurati, ha perso le unghie, <strong>Harry</strong>! In effetti, questo<br />

mette le nostre sofferenze in secondo piano, non è così?”<br />

“Hermione,” disse <strong>Harry</strong> pacatamente, “Ron mi ha<br />

appena salvato la <strong>vita</strong>.”<br />

Lei parve non sentirlo.<br />

“C’è una cosa che desidererei sapere, comunque,”<br />

disse fiss<strong>and</strong>o lo sguardo su un punto imprecisato mezzo<br />

metro oltre la testa di Ron, “come hai fatto esattamente a<br />

trovarci stanotte? E’ importante. Una volta che l’avremo<br />

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<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

scoperto, ci potremo assicurare di non ricevere visite da<br />

parte di altri seccatori.”<br />

Ron la fissò, tirò fuori un piccolo oggetto argenteo<br />

dalla tasca dei jeans.<br />

“Con questo…”<br />

Lei dovette girarsi verso Ron per vedere che cosa<br />

stava mostr<strong>and</strong>o.<br />

“Lo Spegnino?” dom<strong>and</strong>ò, così sorpresa da dimenticarsi<br />

di assumere la posa fredda e spietata.<br />

“Non serve solo a spegnere e accendere le luci” disse<br />

Ron. “Non so come funzioni o perché sia successo adesso<br />

e non altre volte, perché desideravo tornare da voi fin da<br />

qu<strong>and</strong>o me ne sono <strong>and</strong>ato. Ma la mattina di Natale,<br />

mentre ascoltavo la radio, sentii… sentii te!”<br />

Fissava Hermione.<br />

“Mi hai sentito alla radio?” chiese lei incredula.<br />

“No, ti sentii uscire dalla tasca. La tua voce,” e sollevò<br />

ancora lo Spegnino, “usciva da questo.”<br />

“E che cosa stavo dicendo esattamente?” chiese<br />

Hermione, <strong>il</strong> suo tono si poteva collocare tra lo scettico e<br />

l’incuriosito.<br />

“Il mio nome. «Ron». E hai detto anche… qualcosa a<br />

proposito di una bacchetta…”<br />

Hermione divenne di un’infuocata sfumatura di rosso.<br />

<strong>Harry</strong> ricordò. Era la prima volta che uno di loro aveva<br />

pronunciato <strong>il</strong> nome di Ron a voce alta dal giorno in cui<br />

lui li aveva lasciati. Hermione l’aveva menzionato mentre<br />

discutevano <strong>della</strong> riparazione <strong>della</strong> bacchetta di <strong>Harry</strong>.<br />

“Così lo tirai fuori,” disse Ron, guard<strong>and</strong>o lo<br />

Spegnino, “e non mi sembrò diverso dalle altre volte, ma<br />

ero sicuro di averti sentito. Così lo feci scattare. La luce in


J. K. Rowling<br />

camera mia fu risucchiata, ma un’altra luce apparve giusto<br />

fuori la finestra.”<br />

Ron aprì la mano vuota e la puntò di fronte a loro, i<br />

suoi occhi si misero a fuoco su qualche cosa che né <strong>Harry</strong><br />

né Hermione potevano vedere.<br />

“Era una sfera di luce, pulsante, bluastra, sembrava la<br />

luce che si vede attorno ad una Passaporta, sapete?”<br />

“Certo,” dissero <strong>Harry</strong> ed Hermione simultaneamente.<br />

“Sapevo che cos’era” disse Ron. “Afferrai la mia roba<br />

e la piegai, misi tutto nello zaino ed <strong>and</strong>ai in giardino. La<br />

piccola sfera di luce era lì, fluttuava, aspett<strong>and</strong>omi, e<br />

qu<strong>and</strong>o uscii si mosse a scatti per un po’, la seguii fino<br />

alla baracca. Poi… beh, mi è entrata dentro.”<br />

“Scusa?” disse <strong>Harry</strong>, certo di non aver sentito bene.<br />

“Come se mi fosse volata attraverso,” disse Ron,<br />

mim<strong>and</strong>o <strong>il</strong> movimento con <strong>il</strong> dito indice, “dritta verso al<br />

mio petto, e poi… la sfera mi ha attraversato. Era qui,” si<br />

toccò un punto vicino al cuore, “potevo sentirla, era calda.<br />

Una volta che mi fu dentro, seppi cosa dovevo fare.<br />

Sapevo che lei mi avrebbe portato dove avevo bisogno di<br />

<strong>and</strong>are. Così mi sono Smaterializzato e sono riapparso sul<br />

fianco di una collina. C’era neve ovunque…”<br />

“Eravamo là!” disse <strong>Harry</strong>, “abbiamo passato <strong>due</strong><br />

notti in quel posto e la seconda notte mi sembrò di sentire<br />

qualcuno aggirarsi nel buio, e urlai «Chi va là».”<br />

“Già, beh, probab<strong>il</strong>mente ero io,” disse Ron. “I vostri<br />

incantesimi protettivi funzionano bene, comunque, perché<br />

non potevo né vedervi né sentirvi. Ero sicuro, però, che<br />

foste nei dintorni, m’inf<strong>il</strong>ai nel sacco a pelo, alla fine,<br />

sper<strong>and</strong>o che uno di voi si facesse vedere. Pensai che<br />

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<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

avreste dovuto mostrarvi qu<strong>and</strong>o fosse arrivato <strong>il</strong><br />

momento di smontare la tenda.”<br />

“Non più,” disse Hermione. “Ci Smaterializziamo<br />

sotto <strong>il</strong> Mantello dell’Invisib<strong>il</strong>ità, per ulteriore precauzione.<br />

Siamo partiti molto in fretta, perché, come ha detto<br />

<strong>Harry</strong>, avevamo sentito qualcuno aggirarsi nei dintorni.”<br />

“Beh, restai su quella collina tutto <strong>il</strong> giorno,” disse<br />

Ron. “Speravo vi faceste vivi. Però, qu<strong>and</strong>o cominciò a<br />

farsi notte, capii che vi avevo mancati, e allora feci<br />

scattare di nuovo lo Spegnino, ne uscì ancora una volta la<br />

luce bluastra che mi entrò dentro, mi Smaterializzai e mi<br />

ritrovai qui, in questa foresta. Non sarei riuscito a vedervi,<br />

comunque, potevo solo sperare che uno di voi si fosse<br />

mostrato, e alla fine… l’ha fatto <strong>Harry</strong>. Beh, ovviamente<br />

ho visto prima la cerva.”<br />

“Hai visto che?” chiese Hermione con voce stridula.<br />

Le raccontarono ciò che era accaduto e, appena finita<br />

di raccontare la storia <strong>della</strong> cerva e <strong>della</strong> spada nello<br />

stagno, Hermione spostò lo sguardo accigliato dall’uno<br />

all’altro, concentrata così intensamente che non si accorse<br />

di sciogliere le braccia fino ad allora strettamente<br />

incrociate al petto.<br />

“Poteva essere un Patronus,” disse lei. “Non siete<br />

riusciti a vedere chi l’ha prodotto? Non avete visto<br />

nessuno? E lei ti ha condotto alla spada! Non ci posso<br />

credere! E cosa è accaduto dopo?”<br />

Ron raccontò di come aveva visto <strong>Harry</strong> saltare nello<br />

stagno e di come aveva atteso <strong>il</strong> suo ritorno a galla, di<br />

come si era reso conto che c’era qualche cosa di storto, di<br />

come si era tuffato, lo aveva salvato ed era tornato a riva


J. K. Rowling<br />

con la spada. Arrivò all’apertura del medaglione, esitò, e<br />

s’intromise <strong>Harry</strong>.<br />

“…e Ron lo ha trafitto con la spada.”<br />

“E… e si è distrutto così? Semplicemente così?”<br />

mormorò lei.<br />

“Beh, ha… ha urlato” disse <strong>Harry</strong>, rivolgendo a Ron<br />

un fuggevole sguardo d’intesa. “Ecco.”<br />

Le gettò <strong>il</strong> medaglione in grembo. Lei lo raccolse<br />

cautamente e ne esaminò gli sportelli frantumati.<br />

Decidendo che fosse <strong>il</strong> momento più adatto, <strong>Harry</strong><br />

rimosse l’incantesimo di Scudo con un colpo <strong>della</strong><br />

bacchetta di Hermione e si avvicinò a Ron.<br />

“Hai detto che sei sfuggito ai Razziatori con una<br />

bacchetta in più?”<br />

“Cosa?” Disse Ron concentrato su Hermione che<br />

esaminava <strong>il</strong> medaglione, “Oh… oh sì.”<br />

Slacciò un fermaglio dello zaino ed tirò fuori una<br />

corta bacchetta scura da una tasca.<br />

“Ecco, ho pensato che fosse sempre ut<strong>il</strong>e avere una di<br />

riserva.”<br />

“Hai pensato bene,” disse <strong>Harry</strong> allung<strong>and</strong>o la mano.<br />

“La mia s’è rotta.”<br />

“Stai scherz<strong>and</strong>o?” disse Ron, ma in quel momento<br />

Hermione si alzò in piedi e lui si mise subito sulla difensiva.<br />

Hermione mise i resti dell’Horcrux nella borsa di<br />

perline e si rimise a letto, sistem<strong>and</strong>osi senza aggiungere<br />

nemmeno una parola.<br />

Ron passò ad <strong>Harry</strong> la nuova bacchetta.<br />

“Meglio di così non ti poteva <strong>and</strong>are, credo” mormorò<br />

<strong>Harry</strong>.<br />

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<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Già,” rispose Ron “Sarebbe potuta <strong>and</strong>are peggio.<br />

Ricordi quegli uccelli che mi m<strong>and</strong>ò contro?”<br />

“Non è che ci abbia rinunciato,” la voce di Hermione<br />

arrivò attutita da sotto le coperte, ma <strong>Harry</strong> notò che Ron<br />

sorrideva leggermente mentre tirava fuori <strong>il</strong> pigiama<br />

marrone dallo zaino.


J. K. Rowling<br />

CAPITOLO VENTI<br />

XENOPHILIUS LOVEGOOD<br />

<strong>Harry</strong> non s’era aspettato che la rabbia di Hermione<br />

sbollisse durante la notte e perciò non restò sorpreso del<br />

fatto che la mattina seguente lei comunicasse soprattutto<br />

con occhiatacce e gelidi s<strong>il</strong>enzi. Ron reagiva mantenendo,<br />

in sua presenza, un portamento innaturalmente triste,<br />

come se fosse un visib<strong>il</strong>e segno di rimorso. Qu<strong>and</strong>o i tre<br />

erano insieme, infatti, <strong>Harry</strong> si sentiva come l’unica<br />

persona non in lutto ad un funerale con pochi partecipanti.<br />

Nei rari momenti che passava da solo con <strong>Harry</strong><br />

(raccogliendo acqua e setacci<strong>and</strong>o <strong>il</strong> sottobosco alla<br />

ricerca di funghi), Ron diventava sfacciatamente allegro.<br />

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468<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Qualcuno ci ha aiutato,” continuava a dire, “qualcuno<br />

ci ha m<strong>and</strong>ato quella cerva, qualcuno è dalla nostra parte.<br />

Un Horcrux è <strong>and</strong>ato, amico!”<br />

Incoraggiati dalla distruzione del medaglione si<br />

misero a discutere delle possib<strong>il</strong>i ubicazioni degli altri<br />

Horcrux, ed anche se avevano già affrontato spesso la<br />

questione, <strong>Harry</strong> si sentiva fiducioso, certo che nuovi<br />

successi avrebbero seguito <strong>il</strong> primo. La scontrosità di<br />

Hermione non gli poteva fermare <strong>il</strong> buon umore.<br />

L’improvviso aumento <strong>della</strong> loro buona sorte, la comparsa<br />

<strong>della</strong> misteriosa cerva, <strong>il</strong> recupero <strong>della</strong> spada di<br />

Grifondoro e, soprattutto, <strong>il</strong> ritorno di Ron, rendevano<br />

<strong>Harry</strong> così felice che gli era piuttosto diffic<strong>il</strong>e mantenere<br />

un volto serio.<br />

Nel tardo pomeriggio, lui e Ron sfuggirono di nuovo<br />

dalla presenza minacciosa di Hermione e, con la scusa di<br />

setacciare le siepi spoglie per cercare inesistenti more,<br />

continuarono <strong>il</strong> loro scambio di notizie. <strong>Harry</strong> era finalmente<br />

riuscito a raccontare a Ron l’intera storia dei suoi<br />

vagabondaggi con Hermione, fino al resoconto completo<br />

di quello che era accaduto a Godric’s Hollow. A sua volta<br />

Ron stava inform<strong>and</strong>o <strong>Harry</strong> su tutto ciò che aveva<br />

scoperto sull’intero mondo magico durante le settimane<br />

che era stato via.<br />

“...e come avete scoperto del Tabù?” chiese ad <strong>Harry</strong>,<br />

dopo avere spiegato i molti tentativi disperati dei Nati-<br />

Babbani per eludere <strong>il</strong> Ministero.<br />

“Che?”<br />

“Tu ed Hermione avete smesso di pronunciare <strong>il</strong> nome<br />

di Tu-Sai-Chi!”


J. K. Rowling<br />

“Oh, sì, beh, è solo una cattiva abitudine che abbiamo<br />

preso,” disse <strong>Harry</strong>. “Ma io ho non ho problemi a dire<br />

V…”<br />

“NO!” ruggì Ron, facendo saltare <strong>Harry</strong> nella siepe ed<br />

Hermione (<strong>il</strong> naso seppellito in un libro all’ingresso <strong>della</strong><br />

tenda) aggrottò le ciglia rivolta a loro.<br />

“Scusa,” disse Ron, mentre aiutava <strong>Harry</strong> ad uscire<br />

dai rovi, “ma <strong>il</strong> nome è stato maledetto. <strong>Harry</strong> è così che<br />

loro rintracciano la gente! Usare <strong>il</strong> suo nome rompe gli<br />

incantesimi protettivi, provoca qualche genere di disturbo<br />

magico… è così che ci hanno trovato a Tottenham Court<br />

Road!”<br />

“Perché abbiamo usato <strong>il</strong> suo nome?”<br />

“Precisamente! È meglio se ci credi, ha senso. Solo<br />

quelli che veramente gli si oppongono, come S<strong>il</strong>ente,<br />

osano pronunciarlo. Ora hanno messo un Tabù sul nome,<br />

chiunque lo pronuncia è Tracciab<strong>il</strong>e… un modo rapido e<br />

fac<strong>il</strong>e per trovare i membri dell’Ordine! Hanno quasi<br />

preso Kingsley…”<br />

“Stai scherz<strong>and</strong>o?”<br />

“Già, un gruppo di Mangiamorte l’ha circondato, B<strong>il</strong>l<br />

ha detto che è riuscito a fuggire combattendo. Adesso si è<br />

dato alla macchia, esattamente come noi.” Ron si grattò<br />

pensierosamente <strong>il</strong> mento con la punta <strong>della</strong> bacchetta.<br />

“Non pensi che Kingsley avrebbe potuto m<strong>and</strong>are quella<br />

cerva?”<br />

“Il suo Patronus è una lince, l’abbiamo vista al<br />

matrimonio, ricordi?”<br />

“Ah, già...”<br />

Si mossero più lontano lungo la siepe, fuori <strong>della</strong><br />

portata <strong>della</strong> tenda e di Hermione.<br />

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470<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“<strong>Harry</strong>... non pensi che sarebbe potuta essere di<br />

S<strong>il</strong>ente?”<br />

“S<strong>il</strong>ente cosa?”<br />

Ron sembrò un poco imbarazzato, ma disse a bassa<br />

voce, “S<strong>il</strong>ente... la cerva? Voglio dire,” Ron scrutava<br />

<strong>Harry</strong> con la coda dell’occhio, “era lui che per ultimo ha<br />

avuto la vera spada, giusto?”<br />

<strong>Harry</strong> non rise di Ron perché capiva fin troppo bene<br />

dove la dom<strong>and</strong>a <strong>and</strong>asse a parare. L’idea che S<strong>il</strong>ente<br />

fosse riuscito a ritornare da loro, che li stava sorvegli<strong>and</strong>o,<br />

sarebbe stata indescrivib<strong>il</strong>mente confortante. Scosse la<br />

testa.<br />

“S<strong>il</strong>ente è morto,” disse. “L’ho visto accadere, ho<br />

visto <strong>il</strong> corpo. Lui se ne è <strong>and</strong>ato per sempre. Ad ogni<br />

modo <strong>il</strong> suo Patronus era una fenice, non una cerva”<br />

“I Patronus possono cambiare, però, vero?” riprese<br />

Ron, “quello di Tonks cambiò, no?”<br />

“Sì, ma se S<strong>il</strong>ente fosse vivo, perché non dovrebbe<br />

farsi vedere? Perché non darci la spada personalmente?”<br />

“Seguimi,” disse Ron, “per la stessa ragione per cui<br />

non te l’ha data qu<strong>and</strong>o era vivo! Per la stessa ragione per<br />

cui ha lasciato un vecchio boccino d’oro a te, e un libro di<br />

storie per bambini ad Hermione!”<br />

“Che sarebbe?” chiese <strong>Harry</strong>, gir<strong>and</strong>osi a guardare in<br />

faccia Ron preoccupato per la risposta.<br />

“Non lo so,” rispose Ron. “Qualche volta ho pensato,<br />

qu<strong>and</strong>o ero un po’… afflitto, che si stesse divertendo… o<br />

che cercasse di farla un po’ più complicata. Ma ora no,<br />

non più. Sapeva quel che faceva qu<strong>and</strong>o mi diede lo<br />

Spegnino, giusto? Lui… beh,” gli orecchi di Ron diventarono<br />

di un rosso acceso e si concentrò su di un ciuffo di


J. K. Rowling<br />

erba con cui giocherellava con la punta del piede, “lui<br />

sapeva con certezza che mi sarei allontanato da te.”<br />

“No,” lo corresse <strong>Harry</strong>, “sapeva che tu avresti sempre<br />

voluto tornare.”<br />

Ron sembrò gratificato, ma ancora un po’ impacciato.<br />

Per cambiare un po’ <strong>il</strong> discorso <strong>Harry</strong> disse, “Parl<strong>and</strong>o di<br />

S<strong>il</strong>ente, hai sentito quello che la Skeeter ha scritto su lui?”<br />

“Oh sì,” rispose immediatamente Ron, “la gente non<br />

parla d’altro. Certo, se le cose fossero <strong>and</strong>ate diversamente<br />

sarebbero notizie sconcertanti, S<strong>il</strong>ente che fa amicizia con<br />

Grindelwald... ma è solo qualcosa su cui ridere per la<br />

gente a cui non piaceva S<strong>il</strong>ente ed uno schiaffo in faccia<br />

per tutti quelli che lo ritenevano una brava persona. Non<br />

so se sia veramente una cosa importante, comunque. Era<br />

veramente giovane qu<strong>and</strong>o loro…”<br />

“Aveva la nostra età,” disse <strong>Harry</strong> mentre si voltava<br />

verso Hermione, qualcosa nell’espressione sembrò<br />

spingere Ron a desistere.<br />

Un gr<strong>and</strong>e ragno si trovava nel mezzo di una ragnatela<br />

gelata fra i rovi. <strong>Harry</strong> lo prese di mira con la bacchetta<br />

che Ron gli aveva dato la notte precedente e che Hermione<br />

aveva acconsentito ad esaminare, decidendo che era fatta<br />

di prugnolo.<br />

“Engorgio”<br />

Il ragno tremolò leggermente, molleggi<strong>and</strong>osi<br />

leggermente sulla rete. <strong>Harry</strong> tentò di nuovo. Questa volta<br />

<strong>il</strong> ragno divenne leggermente più gr<strong>and</strong>e.<br />

“Fermati,” disse Ron bruscamente, “Scusa. Ho detto<br />

che S<strong>il</strong>ente era giovane, giusto?”<br />

<strong>Harry</strong> aveva dimenticato l’odio di Ron per i ragni.<br />

“Scusami…Reductio”<br />

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472<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Il ragno non si restrinse. <strong>Harry</strong> guardò verso la<br />

bacchetta di prugnolo. Ogni piccolo incantesimo che<br />

aveva fatto con quella bacchetta, quel giorno, era sembrato<br />

meno potente di quelli che aveva prodotto con la sua<br />

bacchetta di fenice, una sensazione interiore nuova, poco<br />

fam<strong>il</strong>iare, come se qualcuno gli avesse cucito un’altra<br />

mano alla fine del braccio.<br />

“Hai solo bisogno di pratica,” disse Hermione che<br />

s’era avvicinata s<strong>il</strong>enziosamente alle loro spalle e se ne<br />

stava in piedi, osserv<strong>and</strong>o ansiosamente i tentativi di<br />

<strong>Harry</strong> di ingr<strong>and</strong>ire o ridurre <strong>il</strong> ragno. “È tutta una<br />

questione di fiducia <strong>Harry</strong>.”<br />

Sapeva perché lei lo stesse incoraggi<strong>and</strong>o. Si sentiva<br />

ancora in colpa per <strong>il</strong> fatto di avergli rotto la bacchetta.<br />

Ricacciò indietro la risposta che aveva sulla punta <strong>della</strong><br />

lingua: che lei avrebbe potuto scambiare la sua con quella<br />

bacchetta di prugnolo, se pensava non facesse differenza.<br />

Era una risposta troppo perfida per poter restare ancora<br />

amici, perciò annuì. Qu<strong>and</strong>o Ron indirizzò ad Hermione<br />

un sorriso di prova, lei tornò indietro impettita ed ancora<br />

una volta scomparve dietro <strong>il</strong> libro.<br />

Tutti e tre tornarono alla tenda al calar <strong>della</strong> notte e ad<br />

<strong>Harry</strong> toccò <strong>il</strong> primo turno di guardia.<br />

Seduto all’ingresso, tentò di fare le<strong>vita</strong>re le piccole<br />

pietre ai suoi piedi con la bacchetta di prugnolo, ma la sua<br />

magia sembrava ancora più stentata e meno potente che<br />

mai. Hermione era stesa nella sua cuccetta a leggere,<br />

mentre Ron, dopo averle rivolto diversi sguardi nervosi,<br />

aveva tirato fuori una piccola radio di legno dallo zaino e<br />

cercava di sintonizzarla.


J. K. Rowling<br />

“C’è questo nuovo programma,” disse ad <strong>Harry</strong> a<br />

bassa voce, “che dice le notizie come realmente sono.<br />

Tutti gli altri sono dalla parte di Tu-Sai-Chi e seguono la<br />

linea del Ministero, ma questo... aspetta di sentirlo, è<br />

gr<strong>and</strong>e. Solo che non lo possono trasmettere ogni notte,<br />

devono continuamente cambiare postazione per e<strong>vita</strong>re<br />

assalti e c’è bisogno di una parola d’ordine per sintonizzarsi...<br />

la difficoltà è che ho perso l’ultima…”<br />

Picchiettava leggermente sulla radio con la bacchetta,<br />

mormor<strong>and</strong>o parole a caso e sospir<strong>and</strong>o.<br />

Guardava di tanto in tanto Hermione, temendo<br />

chiaramente uno scoppio d’ira, ma per tutta l’attenzione<br />

che lei gli rivolgeva, era come se non esistesse. Per dieci<br />

minuti circa, Ron continuò a battere e mormorare,<br />

Hermione a girare le pagine del libro ed <strong>Harry</strong> ad esercitarsi<br />

con la bacchetta di prugnolo.<br />

Alla fine Hermione uscì dalla cuccetta. Ron smise<br />

immediatamente di picchiettare.<br />

“Se ti da fastidio, mi fermo!” disse nervosamente a<br />

Hermione.<br />

Hermione non si degnò di rispondere, ma si avvicinò<br />

ad <strong>Harry</strong>.<br />

“Dobbiamo parlare,” disse. <strong>Harry</strong> guardò <strong>il</strong> libro che<br />

lei stringeva tra le mani. Era Vita e Inganni di Albus<br />

S<strong>il</strong>ente.<br />

“Cosa?” disse con apprensione. Gli balenò per la<br />

mente che c’era un capitolo che lo riguardava, là dentro, e<br />

non era sicuro di voler sentire la versione di Rita <strong>della</strong> sua<br />

relazione con S<strong>il</strong>ente. La risposta di Hermione comunque,<br />

fu completamente inaspettata.<br />

“Voglio incontrare Xenoph<strong>il</strong>ius Lovegood.”<br />

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474<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Lui la fissò.<br />

“Scusa?”<br />

“Xenoph<strong>il</strong>ius Lovegood, <strong>il</strong> padre di Luna. Voglio<br />

<strong>and</strong>are a parlargli!”<br />

“Ehm… perché?”<br />

Respirò profondamente, come per darsi forza, e disse<br />

“è quel segno, <strong>il</strong> segno in Beedle <strong>il</strong> Bardo. Guarda qui!”<br />

Ficcò Vita e Inganni di Albus S<strong>il</strong>ente sotto gli occhi<br />

r<strong>il</strong>uttanti di <strong>Harry</strong> che vide una fotografia <strong>della</strong> lettera<br />

originale che S<strong>il</strong>ente aveva scritto a Grindelwald, con la<br />

famigliare grafia sott<strong>il</strong>e e inclinata di S<strong>il</strong>ente. Detestò <strong>il</strong><br />

vedere la prova certa che S<strong>il</strong>ente aveva scritto quelle<br />

parole realmente, che non erano state un’invenzione di<br />

Rita.<br />

“La firma,” disse Hermione. “Guarda la firma,<br />

<strong>Harry</strong>!”<br />

Ubbidì. Per un momento non aveva idea di cosa stesse<br />

parl<strong>and</strong>o, ma, guard<strong>and</strong>o più da vicino, con l’aiuto <strong>della</strong><br />

bacchetta accesa, vide che S<strong>il</strong>ente aveva sostituito la “A”<br />

di Albus con una piccola versione dello stesso marchio<br />

triangolare riportato in “Le Storie di Beedle <strong>il</strong> Bardo.”<br />

“Ehm… cosa state…?” disse Ron timidamente ma<br />

Hermione lo gelò con un’occhiata e si rivolse di nuovo a<br />

<strong>Harry</strong>.<br />

“Continua a saltare fuori, vero?” disse. “So che Viktor<br />

ha detto che era <strong>il</strong> marchio di Grindelwald, ma era di<br />

sicuro su quella vecchia tomba a Godric’s Hollow e le<br />

date sulla pietra tombale erano precedenti alla nascita di<br />

Grindelwald! Ed ora questo! Beh, non possiamo chiederne<br />

<strong>il</strong> significato a S<strong>il</strong>ente o Grindelwald, non so neanche se<br />

Grindelwald sia ancora vivo, ma possiamo chiedere al Sig.


J. K. Rowling<br />

Lovegood. Portava quel simbolo al matrimonio. Sono<br />

sicura che questo sia importante, <strong>Harry</strong>!”<br />

<strong>Harry</strong> non rispose immediatamente. Fissò <strong>il</strong> volto teso<br />

e ansioso di lei e poi l’oscurità circostante, pens<strong>and</strong>o.<br />

Dopo una lunga pausa disse, “Hermione, non abbiamo<br />

bisogno di un altro Godric’s Hollow. Abbiamo parlato di<br />

<strong>and</strong>are là e…”<br />

“Ma continua a venir fuori, <strong>Harry</strong>! S<strong>il</strong>ente mi ha<br />

lasciato Le Storie di Beedle <strong>il</strong> Bardo. Come sai che non<br />

pensasse che noi non avremmo scoperto <strong>il</strong> segno?”<br />

“Ci risiamo!” <strong>Harry</strong> si sentiva leggermente esasperato.<br />

“Continuiamo a tentare di convincerci che S<strong>il</strong>ente ci abbia<br />

lasciato segnali segreti ed indizi…”<br />

“Lo Spegnino si è rivelato abbastanza ut<strong>il</strong>e,” pigolò<br />

Ron. “Io la penso come Hermione, penso che dovremmo<br />

<strong>and</strong>are a parlare con Lovegood.”<br />

<strong>Harry</strong> gli rivolse un’occhiataccia. Era piuttosto sicuro<br />

che l’appoggio di Ron ad Hermione avesse poco a che fare<br />

con <strong>il</strong> desiderio di sapere <strong>il</strong> significato <strong>della</strong> runa<br />

triangolare.<br />

“Non sarà come Godric’s Hollow,” aggiunse Ron,<br />

“Lovegood è dalla tua parte, <strong>Harry</strong>, <strong>il</strong> Cav<strong>il</strong>lo è stato<br />

sempre con te, continua a dire a tutti che devono aiutarti!”<br />

“Sono sicura che questo è importante!” disse<br />

Hermione con enfasi.<br />

“Ma non pensi che, se lo fosse, S<strong>il</strong>ente me lo avrebbe<br />

detto prima di morire?”<br />

“Forse… forse è qualche cosa che hai bisogno di<br />

scoprire da solo,” disse Hermione con pochissima<br />

convinzione.<br />

“Sì,” disse Ron con adulazione, “questo ha senso.”<br />

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476<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“No, non ne ha.” ringhiò Hermione, “ma penso ancora<br />

che dovremmo parlare col Sig. Lovegood. Un simbolo che<br />

collega S<strong>il</strong>ente, Grindelwald e Godric’s Hollow! <strong>Harry</strong>,<br />

sono sicura che dovremmo <strong>and</strong>are fino in fondo!”<br />

“Credo dovremmo metterlo ai voti,” disse Ron.<br />

“Quelli a favore <strong>della</strong> visita a Lovegood…”<br />

Alzò la mano prima di Hermione, le cui labbra<br />

fremettero sospettosamente mentre alzava la sua.<br />

“Siamo la maggioranza, <strong>Harry</strong>, spiacente,” disse Ron,<br />

d<strong>and</strong>ogli una pacca sulla schiena.<br />

“Bene,” disse <strong>Harry</strong>, mezzo divertito e mezzo irritato.<br />

“Solo, una volta che abbiamo trovato Lovegood, proviamo<br />

a cercare qualche altro Horcrux, va bene? Ad ogni modo,<br />

dove vivono i Lovegood? Voi <strong>due</strong> lo sapete?”<br />

“Sì, non lontano da casa mia,” disse Ron. “Non so<br />

precisamente dove siano, ma mamma e papà si rivolgono<br />

sempre verso le colline ogni volta che ne parlano. Non<br />

dovrebbero essere diffic<strong>il</strong>e da trovare.”<br />

Qu<strong>and</strong>o Hermione tornò alla sua cuccetta, <strong>Harry</strong><br />

abbassò la voce.<br />

“Sei d’accordo solamente per cercare di tornare in<br />

buoni rapporti con lei.”<br />

“In amore e in guerra tutto è permesso,” disse<br />

chiaramente Ron, “e in questo caso siamo un po’ in<br />

entrambe. Consolati, siamo nelle vacanze di Natale, Luna<br />

sarà a casa!”<br />

Ebbero una vista eccellente del v<strong>il</strong>laggio di Ottery St.<br />

Catchopole dal pendio arieggiato nel quale si Materializzarono<br />

la mattina seguente. Dalla loro posizione rialzata, <strong>il</strong><br />

v<strong>il</strong>laggio sembrava un insieme di case giocattolo tra<br />

gr<strong>and</strong>i raggi di sole inclinati che f<strong>il</strong>travano fino a terra


J. K. Rowling<br />

pass<strong>and</strong>o negli squarci tra le nuvole. Rimasero in piedi per<br />

un minuto o <strong>due</strong> guard<strong>and</strong>o verso la Tana, con le mani che<br />

facevano ombra agli occhi. Tutto ciò che potevano vedere,<br />

però, erano le alte siepi e gli alberi del frutteto, che<br />

garantivano alla piccola casa sb<strong>il</strong>enca la protezione dallo<br />

sguardo dei babbani.<br />

“È strano, essere così vicino, ma non poterci <strong>and</strong>are”,<br />

disse Ron.<br />

“Beh, li hai visti da poco. Ci sei stato per Natale,”<br />

disse con freddezza Hermione.<br />

“Non sono stato alla Tana!” disse Ron con una risata<br />

incredula. “Pensi che sarei tornato là dicendo a tutti che vi<br />

avevo piantati in asso? Fred e George l’avrebbero presa<br />

bene. E Ginny, lei sì che sarebbe stata comprensiva.”<br />

“Dove sei stato, allora?” chiese Hermione, sorpresa.<br />

“Nella nuova casa di B<strong>il</strong>l e Fleur. V<strong>il</strong>la Conchiglia.<br />

B<strong>il</strong>l è sempre stato gent<strong>il</strong>e con me. Lui… lui non l’ha<br />

presa bene qu<strong>and</strong>o ha sentito cosa avevo fatto, ma non ha<br />

insistito al riguardo. Sapeva che ero veramente rammaricato.<br />

Nessuno del resto <strong>della</strong> famiglia sapeva che ero là.<br />

B<strong>il</strong>l ha detto a mamma che lui e Fleur non sarebbero<br />

<strong>and</strong>ati a casa per Natale perché volevano passarlo da soli.<br />

Sai, la prima vacanza dopo essersi sposati. Non penso che<br />

Fleur ci abbia fatto caso. Sai quanto lei detesti Celestina<br />

Warbeck.”<br />

Ron voltò le spalle alla Tana.<br />

“Proviamo di qua,” disse dirigendosi verso la cima<br />

<strong>della</strong> collina.<br />

Camminarono per alcune ore. Su insistenza di<br />

Hermione, <strong>Harry</strong> sparì sotto <strong>il</strong> Mantello dell’Invisib<strong>il</strong>ità. Il<br />

gruppetto di colline basse sembrava essere disabitato,<br />

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478<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

eccezion fatta per una piccola v<strong>il</strong>letta che sembrava<br />

abb<strong>and</strong>onata.<br />

“Pensi che sia la loro e che siano fuori per Natale?”<br />

disse Hermione, sbirci<strong>and</strong>o attraverso la finestra in una<br />

piccola cucina pulita con gerani sul davanzale. Ron<br />

sbuffò.<br />

“Senti, ho la sensazione che saresti capace di dire chi<br />

ci vive se guardassi attraverso la finestra dei Lovegood.<br />

Proviamo <strong>il</strong> prossimo gruppo di colline.”<br />

Si Materializzarono alcune miglia più a nord, perciò.<br />

“Aha!” gridò Ron, mentre <strong>il</strong> vento scompigliava loro<br />

capelli e vestiti. Ron adocchiava più in alto, verso la cima<br />

<strong>della</strong> collina sulla quale si erano materializzati, dove una<br />

casa dall’aspetto molto insolito s’innalzava verticalmente<br />

verso <strong>il</strong> cielo, un gr<strong>and</strong>e c<strong>il</strong>indro nero con una luna<br />

spettrale che pendeva sul retro nel cielo del pomeriggio.<br />

“Quella deve essere la casa di Luna, chi altro vivrebbe in<br />

un luogo del genere? Sembra un torrone!”<br />

“Non ha nulla a che vedere con i dolci,” disse<br />

Hermione, accigli<strong>and</strong>osi alla vista <strong>della</strong> torre.<br />

“Mi riferivo alla torre degli scacchi,” spiegò Ron.<br />

“Una gigantesca torre degli scacchi, un torrone 4 , appunto.”<br />

Le gambe di Ron erano più lunghe e giunse in cima<br />

alla collina per primo. Qu<strong>and</strong>o <strong>Harry</strong> e Hermione lo<br />

raggiunsero, ansim<strong>and</strong>o e premendosi i fianchi, rideva di<br />

cuore.<br />

“È la loro,” disse Ron. “Guardate.”<br />

4 Nell’originale <strong>il</strong> gioco di parole si fonda sulla parola “rook”, che ha <strong>il</strong><br />

doppio significato di “corvo” e “torre”. N.d.T.


J. K. Rowling<br />

Tre scritte dipinte a mano erano state inchiodate ad un<br />

cancello malmesso.<br />

Il primo diceva,<br />

IL CAVILLO. EDITORE, X. LOVEGOOD<br />

<strong>il</strong> secondo,<br />

SCEGLI IL TUO VISCHIO<br />

<strong>il</strong> terzo,<br />

STAI ALLA LARGA DALLE SUSINE DIRIGIBILI<br />

Il cancello cigolò qu<strong>and</strong>o l’aprirono. Il percorso che<br />

conduceva zigzag<strong>and</strong>o al portone principale era ricoperto<br />

di una varietà di strane piante, compreso un cespuglio<br />

pieno di quei frutti arancione sim<strong>il</strong>i a ravanelli che<br />

qualche volta Luna portava come orecchini. <strong>Harry</strong> pensò<br />

di vedere un Pugnacio e fece un giro largo attorno al<br />

tronco ammuffito. Due vecchi meli selvatici, curvati dal<br />

vento, spogliati dalle foglie, ma ancora appesantiti da<br />

gr<strong>and</strong>i frutti rossi e corone cespugliose di vischio pieno di<br />

bacche bianche, si ergevano come sentinelle su entrambi i<br />

lati del portone. Un piccolo gufo con la testa leggermente<br />

appiattita li sbirciava da uno dei rami.<br />

“Faresti meglio a togliere <strong>il</strong> Mantello dell’Invisib<strong>il</strong>ità,<br />

<strong>Harry</strong>,” disse Hermione. “È te che <strong>il</strong> Sig. Lovegood vuole<br />

aiutare, non noi.”<br />

Fece come gli suggerì, d<strong>and</strong>ole <strong>il</strong> Mantello per stivarlo<br />

nella borsa adornata di perline. Hermione busso tre volte<br />

sulla porta nera e spessa, guarnita di borchie di ferro e di<br />

un avvallamento con un batacchio a forma di aqu<strong>il</strong>a.<br />

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<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Passarono appena dieci secondi, poi la porta si<br />

spalancò, dietro era in piedi Xenoph<strong>il</strong>ius Lovegood, a<br />

piedi nudi e indoss<strong>and</strong>o quello che sembrava essere una<br />

camicia da notte macchiata. I capelli bianchi sim<strong>il</strong>i a<br />

zucchero f<strong>il</strong>ato erano lunghi, sporchi ed arruffati. A<br />

paragone lo Xenoph<strong>il</strong>ius del matrimonio di B<strong>il</strong>l e Fleur era<br />

decisamente meglio agghindato. “Cosa? Che c’è? Chi<br />

siete? Cosa volete?” esclamò con voce stridula e lagnosa,<br />

esprimendo sorpresa, fiss<strong>and</strong>o prima Hermione, poi Ron e<br />

finalmente <strong>Harry</strong>, alla cui vista spalancò la bocca in una<br />

perfetta e comica “O”.<br />

“Salve, Sig. Lovegood,” disse <strong>Harry</strong>, tendendo la<br />

mano, “Io sono <strong>Harry</strong>, <strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong>.”<br />

Xenoph<strong>il</strong>ius non strinse la mano di <strong>Harry</strong>, anche se<br />

l’occhio che non era puntato sul naso scivolò diritto alla<br />

cicatrice sulla fronte di <strong>Harry</strong>.<br />

“Va bene se entriamo?” chiese <strong>Harry</strong>. “C’è qualcosa<br />

che vorremmo dom<strong>and</strong>arle.”<br />

“Io…io non sono sicuro che sia consigliab<strong>il</strong>e,” bisbigliò<br />

Xenoph<strong>il</strong>ius. Deglutì e diede una rapida occhiata al<br />

giardino. “Un po’ uno shock… parola mia… ehm… temo<br />

di non credere sia opportuno…”<br />

“Non ci vorrà molto,” disse <strong>Harry</strong> leggermente deluso<br />

da questo benvenuto tutt’altro che caloroso.<br />

“Io…oh, va bene allora. Entrate, svelti. Svelti!”<br />

Erano appena sulla soglia qu<strong>and</strong>o Xenoph<strong>il</strong>ius chiuse<br />

la porta sbattendola alle loro spalle. Erano in piedi nella<br />

cucina più strana che <strong>Harry</strong> avesse mai visto. La stanza<br />

era perfettamente circolare, tanto da sembrare di essere in<br />

un macinapepe gigante. Ogni cosa era curvata per farla<br />

aderire ai muri, la stufa, <strong>il</strong> lav<strong>and</strong>ino e le credenze, e tutto


J. K. Rowling<br />

era stato dipinto con fiori, insetti ed uccelli in br<strong>il</strong>lanti<br />

colori primari. <strong>Harry</strong> pensò di riconoscere lo st<strong>il</strong>e di Luna.<br />

L’effetto in un tale spazio chiuso era opprimente.<br />

In mezzo al pavimento, una scala a chiocciola di ferro<br />

battuto portava al piano di sopra. Dall’alto proveniva<br />

molto rumore di battiti e colpi, <strong>Harry</strong> si chiese cosa stesse<br />

facendo Luna.<br />

“Fareste meglio a salire.” disse Xenoph<strong>il</strong>ius, ancora<br />

estremamente a disagio, guid<strong>and</strong>oli.<br />

La stanza sembrava fosse una combinazione tra<br />

soggiorno e posto di lavoro e, come tale, era molto più<br />

ingombra <strong>della</strong> cucina. Anche se molto più piccola e<br />

completamente tonda, la stanza somigliava piuttosto alla<br />

Stanza delle Necessità nell’indimenticab<strong>il</strong>e occasione in<br />

cui si era trasformata in un labirinto gigantesco stipato di<br />

centinaia di oggetti sconosciuti. C’erano p<strong>il</strong>e su p<strong>il</strong>e di<br />

libri e carte su ogni ripiano. Modelli molto ben fatti di<br />

creature che <strong>Harry</strong> non riconosceva, tutti che agitavano le<br />

ali o battevano le mascelle, erano appesi al soffitto.<br />

Luna non c’era. Ciò che produceva tutto quel baccano<br />

era un oggetto di legno ricoperto di rotelle ed ingranaggi<br />

che giravano per magia. Sembrava una bizzarra<br />

mescolanza di un banco da lavoro ed un set di mensole.<br />

Dopo un po’, però, <strong>Harry</strong> si rese conto che si trattava di un<br />

vecchio tipo di pressa tipografica per <strong>il</strong> fatto che ne<br />

uscivano copie del Cav<strong>il</strong>lo.<br />

“Scusatemi,” disse Xenoph<strong>il</strong>ius. Si diresse verso la<br />

macchina, afferrò una tovaglia sporca da sotto un numero<br />

immenso di libri e carte che si rovesciarono sul<br />

pavimento, e lo gettò sulla stampatrice, cosa che affievolì<br />

un po’ botti e cigolii. Poi si rivolse ad <strong>Harry</strong>.<br />

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<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Perché siete venuti?”<br />

Prima che <strong>Harry</strong> potesse rispondere, però, Hermione<br />

si lasciò fuggire un grido di spavento.<br />

“Sig. Lovegood… cos’è quello?”<br />

Vide che stava indic<strong>and</strong>o un grigio corno elicoidale,<br />

enorme, non dissim<strong>il</strong>e da quello di unicorno, che era stato<br />

messo sul muro e che sporgeva per più di un metro nella<br />

stanza.<br />

“È <strong>il</strong> corno di un Ricciocorno Schiattoso,” disse<br />

Xenoph<strong>il</strong>ius.<br />

“No, non lo è!” disse Hermione.<br />

“Hermione,” mormorò <strong>Harry</strong>, imbarazzato, “ora non è<br />

<strong>il</strong> momento…”<br />

“Ma <strong>Harry</strong>, è un corno di Erumpent! È classificato tra<br />

i Materiali Commerciab<strong>il</strong>i di classe B ed è estremamente<br />

pericoloso averlo in casa!”<br />

“Come sai che è un corno di Erumpent?” chiese Ron,<br />

allontan<strong>and</strong>osi dal corno <strong>il</strong> più velocemente possib<strong>il</strong>e,<br />

ostacolato dall’estremo disordine <strong>della</strong> stanza.<br />

“C’è una descrizione in Animali Fantastici: dove<br />

trovarli! Sig. Lovegood, se ne deve liberare subito, non sa<br />

che può esplodere ad un leggerissimo tocco?”<br />

“Il Ricciocorno Schiattoso,” disse molto chiaramente<br />

Xenoph<strong>il</strong>ius, un cipiglio ostinato in viso, “è una creatura<br />

timida e piena di magia, e <strong>il</strong> corno è…”<br />

“Sig. Lovegood, riconosco le marcature scanalate<br />

intorno alla base, quello è un corno di Erumpent ed è<br />

incredib<strong>il</strong>mente pericoloso… non so dove lo abbia<br />

preso…”<br />

“L’ho comprato,” disse Xenoph<strong>il</strong>ius intransigente.<br />

“Due settimane fa da un giovane mago simpatico che


J. K. Rowling<br />

sapeva del mio interesse per i raffinati Ricciocorni. Una<br />

sorpresa di Natale per la mia Luna. Ed ora,” disse, rivolgendosi<br />

a <strong>Harry</strong>, “esattamente perché siete venuti qui, sig.<br />

<strong>Potter</strong>?”<br />

“Abbiamo bisogno di un po’ d’aiuto,” disse <strong>Harry</strong>,<br />

prima che Hermione potesse ricominciare.<br />

“Ah,” disse Xenoph<strong>il</strong>ius “Aiuto, eh!” Il suo occhio<br />

buono si diresse di nuovo alla cicatrice di <strong>Harry</strong>.<br />

Sembrava terrorizzato ed affascinato allo stesso tempo.<br />

“Sì. La questione è che... aiutare <strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> è... piuttosto<br />

pericoloso...”<br />

“Lei non è quello che continua a dire che <strong>il</strong> primo<br />

dovere di tutti è aiutare <strong>Harry</strong>?” disse Ron. “Nella sua<br />

rivista?”<br />

Xenoph<strong>il</strong>ius si voltò verso la pressa tipografica<br />

nascosta dalla tovaglia, che batteva e sferragliava.<br />

“Ehm…sì, ho espresso quel punto di vista. Comunque…”<br />

“Vale per tutti eccetto che per lei personalmente?”<br />

chiese Ron.<br />

Xenoph<strong>il</strong>ius non rispose. Deglutì, gli occhi dardeggiavano<br />

tra loro tre. <strong>Harry</strong> ebbe l’impressione che fosse<br />

sottoposto ad uno struggente d<strong>il</strong>emma.<br />

“Dov’è Luna?” chiese Hermione. “Sentiamo cosa ne<br />

pensa.”<br />

Xenoph<strong>il</strong>ius deglutì. Sembrava si stesse irrigidendo.<br />

Finalmente disse, con voce tremante diffic<strong>il</strong>e da sentire<br />

col rumore <strong>della</strong> pressa tipografica, “Luna è giù al<br />

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484<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

ruscello, a pescare Plimpi 5 d’acqua dolce. Lei... lei sarà<br />

felice di vederti. Andrò a chiamarla e poi… sì, molto<br />

bene, cercherò di aiutarvi.”<br />

Scomparve giù per la scala spirale e si sentì la porta<br />

principale aprirsi e chiudersi. Si guardarono l’un l’altro.<br />

“Vecchio verrucoso codardo,” disse Ron. “Luna ha<br />

dieci volte più fegato.”<br />

“Probab<strong>il</strong>mente è preoccupato di quello che accadrebbe<br />

loro se i Mangiamorte mi scoprissero,” disse<br />

<strong>Harry</strong>.<br />

“Beh, io sono d’accordo con Ron,” disse Hermione.<br />

“Terrib<strong>il</strong>e vecchio ipocrita, dire a tutti di darti aiuto e<br />

cercare di e<strong>vita</strong>re di darci <strong>il</strong> suo. E per amor di Dio,<br />

tenetevi lontano da quel corno.”<br />

<strong>Harry</strong> si affacciò alla finestra all’altro lato <strong>della</strong><br />

stanza. Poteva vedere un ruscello, un nastro sott<strong>il</strong>e,<br />

br<strong>il</strong>lante che scorreva lontano sotto la base <strong>della</strong> collina. Si<br />

trovavano molto in alto. Un uccello starnazzò oltre la<br />

finestra mentre guardava in direzione <strong>della</strong> Tana, ora<br />

invisib<strong>il</strong>e oltre un’altra linea di colline. Ginny era lì da<br />

qualche parte. Erano più vicini oggi di qu<strong>and</strong>o lo fossero<br />

stati fin dal matrimonio di B<strong>il</strong>l e Fleur, ma lei non poteva<br />

sapere che lui, in quel momento, guardava fisso verso lei,<br />

pens<strong>and</strong>o a lei. Supponeva di doverne essere contento,<br />

5 Animali Fantastici. Dove trovarli - E’ un pesce sferico a chiazze con <strong>due</strong><br />

lunghe zampe gommose e piedi palmati. Abita nei laghi profondi dove fruga<br />

<strong>il</strong> fondo cerc<strong>and</strong>o cibo, in particolare chiocciole d’acqua. Non è molto<br />

pericoloso, anche se mordicchia i piedi e gli indumenti dei nuotatori. I<br />

Maridi, per i quali è un flagello, lo bloccano leg<strong>and</strong>ogli le zampe in un<br />

nodo. In questo modo <strong>il</strong> Plimpi si allontana incapace di governare la rotta e<br />

non può far ritorno finché, dopo ore, non riesce a liberarsi.


J. K. Rowling<br />

chiunque entrasse in contatto con lui, era in pericolo,<br />

l’atteggiamento di Xenoph<strong>il</strong>ius lo dimostrava.<br />

Distolse lo sguardo dalla finestra e, volt<strong>and</strong>osi, adocchiò<br />

un altro oggetto particolare che era poggiato su<br />

un’ingombra credenza bombata, su un busto in marmo di<br />

una strega bella e imponente era poggiato un cappello<br />

assai bizzarro. Due escrescenze che somigliavano a<br />

cornetti acustici spuntavano dai lati. Un piccolo paio di<br />

br<strong>il</strong>lanti ali blu era assicurato ad una cinghietta di cuoio<br />

che poggiava sulla sommità <strong>della</strong> testa, mentre uno dei<br />

ravanelli color arancio era fissato con un’altra cinghietta<br />

attorno alla fronte.<br />

“Guarda questo,” disse <strong>Harry</strong>.<br />

“Carino,” disse Ron. “Mi sorprende <strong>il</strong> fatto che non lo<br />

indossasse al matrimonio.”<br />

Sentirono la porta principale chiudersi, ed un<br />

momento più tardi Xenoph<strong>il</strong>ius salì di nuovo la scala a<br />

chiocciola fin nella stanza, le gambe sott<strong>il</strong>i ora racchiuse<br />

in stivali Wellington, mentre portava un vassoio con tazze<br />

da tè mal assortite e una teiera fumante.<br />

“Ah, avete trovato la mia invenzione preferita,” disse,<br />

spingendo <strong>il</strong> vassoio nelle braccia di Hermione e<br />

spost<strong>and</strong>o <strong>Harry</strong> al lato <strong>della</strong> statua.<br />

“Mo<strong>della</strong>to, abbastanza fedelmente, sulla testa <strong>della</strong><br />

bellissima Prisc<strong>il</strong>la Corvonero, «L’Arguzia oltre misura è<br />

dell’uomo <strong>il</strong> più gr<strong>and</strong>e tesoro!»”<br />

Indicò gli oggetti sim<strong>il</strong>i cornetti acustici.<br />

“Questi sono Gorgosprizzi… disperdono tutte le fonti<br />

di distrazione nelle immediate vicinanza del pensatore.<br />

Qui,” indicò le piccole ali, “un propulsore B<strong>il</strong>lywig,<br />

consentono un’elevata elasticità mentale. Ed infine,”<br />

485


486<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

indicò <strong>il</strong> ravanello arancione, “la Susina Dirigib<strong>il</strong>e, per<br />

poter migliorare l’ab<strong>il</strong>ità di accettare lo straordinario.”<br />

Xenoph<strong>il</strong>ius camminò a gr<strong>and</strong>i passi verso <strong>il</strong> vassoio<br />

di tè che Hermione era riuscita mettere in b<strong>il</strong>ico su uno dei<br />

tavolini ingombri.<br />

“Posso offrirvi un’infusione di Radigorde?” disse<br />

Xenoph<strong>il</strong>ius.<br />

“Lo prendiamo da noi.” Mentre cominciava a versare<br />

la bibita che era di una tonalità sorprendentemente<br />

porpora, come succo di barbabietola rossa, aggiunse,<br />

“Luna è giù, oltre Bottom Bridge, è molto eccitata di<br />

sapervi qui. Non dovrebbe essere troppo lontana, ha preso<br />

Plimpi quasi a sufficienza per preparare una zuppa per<br />

tutti noi. Sedetevi e servitevi di zucchero a piacere. Ora,”<br />

tolse una p<strong>il</strong>a barcollante di carte da una poltrona e si<br />

sedette, accavall<strong>and</strong>o le gambe racchiuse negli stivali,<br />

“come posso aiutarla, Sig. <strong>Potter</strong>?”<br />

“Beh,” disse <strong>Harry</strong>, gett<strong>and</strong>o uno sguardo a Hermione<br />

che annuiva incoraggiante col capo, “è per quel segno che<br />

portava al collo al matrimonio di B<strong>il</strong>l e Fleur, Sig.<br />

Lovegood. Ci chiedevamo che cosa significhi.”<br />

Xenoph<strong>il</strong>ius alzò le sopracciglia. “Si riferisce al<br />

simbolo dei Cimeli <strong>della</strong> Morte?”


J. K. Rowling<br />

CAPITOLO VENTUNO<br />

LA STORIA<br />

DEI TRE FRATELLI<br />

<strong>Harry</strong> si voltò a guardare Ron e Hermione. Nessuno<br />

sembrava aver capito quello che Xenoph<strong>il</strong>ius gli aveva<br />

detto.<br />

“I Cimeli <strong>della</strong> Morte?”<br />

“Esattamente,” disse Xenoph<strong>il</strong>ius, “Non ne avete mai<br />

sentito parlare? Non ne sono sorpreso. Pochissimi maghi<br />

ci credono. Ne è la dimostrazione quel giovanotto testone<br />

al matrimonio di suo fratello,” accennò col capo a Ron,<br />

“che mi attaccò perché mettevo in mostra <strong>il</strong> simbolo di un<br />

famoso mago Oscuro! Che ignoranza. Non c’è niente di<br />

Oscuro a proposito dei Cimeli… almeno, non nel suo<br />

senso stretto del termine… semplicemente si usa <strong>il</strong><br />

487


488<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

simbolo per rivelasi agli altri credenti, nella speranza che<br />

essi possano aiutare qualcuno nella Ricerca.”<br />

Mescolò molte zollette di zucchero nel suo infuso di<br />

Radigorda e bevve alcuni sorsi.<br />

“Mi spiace,” disse <strong>Harry</strong>. “Ancora proprio non capisco.”<br />

Per essere cortese, <strong>Harry</strong> ne bevve un sorso e quasi si<br />

strozzò. La bev<strong>and</strong>a era disgustosa, come se qualcuno<br />

avesse liquefatto gelatine Tutti i Gusti + 1 aromatizzate ad<br />

uso dei fantasmi.<br />

“Beh, vedete, i credenti cercano i Cimeli <strong>della</strong> Morte,”<br />

disse Xenoph<strong>il</strong>ius, schiocc<strong>and</strong>o le labbra per mostrare<br />

apprezzamento dell’infuso di Radigorda.<br />

“Ma cosa sono i Cimeli <strong>della</strong> Morte?” chiese<br />

Hermione.<br />

Xenoph<strong>il</strong>ius accantonò la tazza vuota.<br />

“Avete mai sentito La storia dei tre fratelli?”<br />

<strong>Harry</strong> rispose, “No,” ma Ron ed Hermione dissero<br />

entrambi, “Sì.” Xenoph<strong>il</strong>ius annuì seriamente.<br />

“Bene, bene, Signor <strong>Potter</strong>, tutto ha inizio con «La<br />

storia dei tre fratelli»… ho una copia da qualche parte…”<br />

Gettò uno sguardo vago in tutta la stanza, alle p<strong>il</strong>e di<br />

pergamene e di libri, ma Hermione disse, “Io ne ho una<br />

copia, Signor Lovegood, proprio qui.”<br />

Estrasse Le Novelle di Beedle <strong>il</strong> Bardo dalla sacca<br />

ornata di perle.<br />

“L’originale?” dom<strong>and</strong>ò bruscamente Xenoph<strong>il</strong>ius, e<br />

qu<strong>and</strong>o lei annuì, aggiunse, “Bene dunque, perché non lo<br />

legge ad alta voce? È <strong>il</strong> modo migliore per assicurarci che<br />

capiamo tutti.”


J. K. Rowling<br />

“Ehm… va bene,” disse nervosamente Hermione.<br />

Aprì <strong>il</strong> libro ed <strong>Harry</strong> notò che <strong>il</strong> simbolo su cui stavano<br />

indag<strong>and</strong>o era in testa alla pagina. Hermione si schiarì la<br />

gola e cominciò a leggere.<br />

“C’erano una volta tre fratelli che viaggiavano lungo<br />

una strada tortuosa e solitaria al crepuscolo...”<br />

“A mezzanotte, ci raccontava sempre nostra madre,”<br />

disse Ron stiracchi<strong>and</strong>osi le braccia dietro alla testa, e<br />

ascolt<strong>and</strong>o.<br />

Hermione lo fulminò con lo sguardo. “Scusa, ho<br />

sempre pensato fosse un po’ più sinistro se ambientato a<br />

mezzanotte!” disse Ron.<br />

“Sì, perché abbiamo davvero bisogno di un po’ di<br />

paura in più nelle nostre vite,” disse <strong>Harry</strong> prima di<br />

riuscire a trattenersi.<br />

Xenoph<strong>il</strong>ius non sembrava prestare molta attenzione,<br />

ma fissava <strong>il</strong> cielo al di fuori dalla finestra. “Vada avanti,<br />

Hermione.”<br />

“Col tempo, i fratelli arrivarono ad un fiume troppo<br />

profondo da guadare e troppo pericoloso da attraversare<br />

a nuoto. Questi tre fratelli, tuttavia, erano molto esperti in<br />

arte magica e così, semplicemente, agitarono le bacchette<br />

e fecero apparire un ponte sull’acqua infida. Giunti a<br />

metà strada, sul ponte, trovarono <strong>il</strong> percorso sbarrato da<br />

una figura incappucciata. E Morte parlò loro…”<br />

“Scusa,” esclamò <strong>Harry</strong>, “ma Morte parlò loro?”<br />

“È una favola, <strong>Harry</strong>!”<br />

“Giusto, scusa. Vai avanti.”<br />

“E Morte parlò loro. Era adirata per essere stata<br />

privata di tre nuove vittime, poiché i viaggiatori solitamente<br />

affogavano nel fiume. Morte, in ogni caso, era<br />

489


490<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

astuta. Finse di congratularsi con i tre fratelli per la loro<br />

magia e dichiarò che ognuno di loro aveva guadagnato un<br />

premio per essere stato abbastanza intelligente da<br />

sfuggirle.<br />

Così <strong>il</strong> fratello maggiore, che era un uomo combattivo,<br />

chiese di avere la bacchetta più potente mai esistita:<br />

una bacchetta destinata a vincere qualsiasi <strong>due</strong>llo<br />

ingaggiato dal proprietario, una bacchetta degna del<br />

mago che aveva battuto Morte! Morte, allora, raggiunse<br />

un sambuco che cresceva sulla sponda del fiume, modellò<br />

una bacchetta da un ramo pendente e la donò al maggiore<br />

dei fratelli.<br />

Il secondo dei fratelli, che era un uomo arrogante,<br />

decise di voler um<strong>il</strong>iare ancora di più Morte e le chiese <strong>il</strong><br />

potere di richiamare altre persone decedute. Morte,<br />

allora, raccolse un sasso dall’argine e lo diede al secondo<br />

fratello, dicendogli che la pietra avrebbe avuto <strong>il</strong> potere<br />

di riportare indietro i morti.<br />

Morte chiese al terzo e più giovane dei fratelli, poi,<br />

cosa gli sarebbe piaciuto. Era <strong>il</strong> più um<strong>il</strong>e e anche <strong>il</strong> più<br />

saggio dei fratelli e non si fidava di Morte. Chiese, perciò,<br />

di avere un oggetto che gli permettesse di uscire da quella<br />

situazione senza essere inseguito da Morte. E Morte,<br />

decisamente di controvoglia, gli consegnò <strong>il</strong> suo Mantello<br />

dell’Invisib<strong>il</strong>ità.”<br />

“Morte aveva un Mantello dell’Invisib<strong>il</strong>ità?” interruppe<br />

di nuovo <strong>Harry</strong>.<br />

“In modo da avvicinarsi furtivamente alle persone,”<br />

disse Ron. “Qualche volta si annoia a correre dietro alla<br />

gente, agit<strong>and</strong>o le braccia e grid<strong>and</strong>o… scusa, Hermione.”


J. K. Rowling<br />

“A quel punto, Morte si fece da parte e permise ai tre<br />

fratelli di continuare sulla loro strada, ed essi così fecero,<br />

discorrendo con stupore dell’avventura che avevano<br />

vissuto e dei regali meravigliosi di Morte.<br />

A tempo debito, i fratelli si separarono, ognuno per la<br />

propria strada.<br />

Il primo fratello viaggiò per più di una settimana,<br />

giunse a un v<strong>il</strong>laggio distante e vi trovò un altro mago con<br />

cui aveva una disputa. Naturalmente, con l’Antica<br />

Bacchetta come arma, non avrebbe potuto perdere <strong>il</strong><br />

<strong>due</strong>llo che seguì. Lasciato <strong>il</strong> suo nemico in terra, morto, <strong>il</strong><br />

maggiore dei fratelli si diresse verso una loc<strong>and</strong>a, dove si<br />

vantò con tutti <strong>della</strong> potente bacchetta che era riuscito a<br />

strappare a Morte, e di come era diventato invincib<strong>il</strong>e.<br />

A notte fonda, un altro mago s’inf<strong>il</strong>trò s<strong>il</strong>enziosamente<br />

nella camera dove <strong>il</strong> fratello maggiore era disteso nel<br />

letto, addormentato e ubriaco fradicio. Il ladro gli<br />

sottrasse la bacchetta e, per buona misura, gli tagliò la<br />

gola.<br />

E così Morte si prese <strong>il</strong> primo fratello.<br />

Il secondo fratello, nel frattempo, tornò a casa dove<br />

viveva da solo. Appena giunto, tirò fuori la Pietra che<br />

aveva <strong>il</strong> potere di resuscitare i morti e se la fece rotolare<br />

per tre volte nella mano. Con stupore e delizia, la figura<br />

<strong>della</strong> ragazza che una volta aveva sperato di sposare,<br />

prematuramente deceduta, gli apparve di fronte in un<br />

baleno.<br />

Lei era triste e fredda, però, separata da lui come da<br />

un velo. Sebbene fosse tornata al mondo mortale, non vi<br />

apparteneva realmente e soffriva. Il secondo fratello,<br />

491


492<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

dunque, impazzito per <strong>il</strong> disperato desiderio, si suicidò in<br />

modo da poterle restare accanto per sempre.<br />

E così Morte si prese <strong>il</strong> secondo fratello.<br />

Sebbene Morte avesse cercato <strong>il</strong> terzo fratello per<br />

molti anni, non riuscì mai a trovarlo. Fu solamente<br />

qu<strong>and</strong>o raggiunse una vener<strong>and</strong>a età, che <strong>il</strong> fratello più<br />

giovane finalmente tolse <strong>il</strong> Mantello dell’Invisib<strong>il</strong>ità e lo<br />

diede a suo figlio. Salutò Morte come si fa con una<br />

vecchia amica, <strong>and</strong>ò volentieri con lei e, alla pari,<br />

abb<strong>and</strong>onarono questa <strong>vita</strong>.”<br />

Hermione chiuse <strong>il</strong> libro. Passarono un momento o<br />

<strong>due</strong> prima che Xenoph<strong>il</strong>ius si rendesse conto che la lettura<br />

era terminata, distolse lo sguardo fisso dalla finestra e<br />

disse: “Bene, questo è quanto.”<br />

“Scusi?” disse Hermione, confusa.<br />

“Quelli sono i Cimeli <strong>della</strong> Morte,” disse Xenoph<strong>il</strong>ius.<br />

Raccolse un calamo da un vicino tavolo stracarico ed<br />

estrasse un pezzo sbrin<strong>della</strong>to di pergamena da una p<strong>il</strong>a di<br />

libri.<br />

“L’Antica Bacchetta di Sambuco,” disse, e disegnò<br />

una linea verticale e diritta sulla pergamena. “La Pietra<br />

<strong>della</strong> Resurrezione,” ed aggiunse un cerchio a toccare le<br />

estremità <strong>della</strong> linea. “Il Mantello dell’Invisib<strong>il</strong>ità,”<br />

concluse, includendo linea e cerchio in un triangolo,<br />

cre<strong>and</strong>o i simboli che avevano interessato tanto Hermione.<br />

“Insieme,” disse, “I Cimeli <strong>della</strong> Morte.”<br />

“Ma non c’è nessun riferimento alle parole «Cimeli<br />

<strong>della</strong> Morte» nella storia,” disse Hermione.<br />

“Beh, naturalmente,” disse Xenoph<strong>il</strong>ius, in modo<br />

esasperatamente soddisfatto. “Quella è una storia per<br />

bambini, raccontata per divertire piuttosto che per istruire.


J. K. Rowling<br />

Quelli di noi che capiscono queste questioni, riconoscono<br />

che l’antica storia si riferisce ai tre oggetti, o Cimeli, i<br />

quali, se uniti, fanno del loro possessore <strong>il</strong> Padrone <strong>della</strong><br />

Morte.”<br />

Ci fu un breve s<strong>il</strong>enzio nel quale Xenoph<strong>il</strong>ius gettò<br />

uno sguardo fuori <strong>della</strong> finestra. Il sole era già basso nel<br />

cielo.<br />

“Luna dovrebbe aver raccolto abbastanza Plimpi<br />

ormai,” disse quietamente.<br />

“Qu<strong>and</strong>o ha detto «Padrone <strong>della</strong> Morte»…”disse<br />

Ron.<br />

“Padrone,” disse Xenoph<strong>il</strong>ius, sventol<strong>and</strong>o disinvolto<br />

una mano. “Conquistatore. Vincitore. Qualunque termine<br />

preferisce.”<br />

“Ma quindi... intende dire...” disse Hermione lentamente,<br />

e <strong>Harry</strong> avrebbe potuto giurare che lei tentava di<br />

non mostrare alcuna traccia di scetticismo nella voce, “…<br />

che lei crede che questi oggetti, questi Cimeli, esistano<br />

veramente?”<br />

Xenoph<strong>il</strong>ius alzò di nuovo le sopracciglia.<br />

“Beh, naturalmente.”<br />

“Ma,” continuò Hermione, ed <strong>Harry</strong> notò che <strong>il</strong><br />

controllo <strong>della</strong> voce iniziava a venir meno, “Sig. Lovegood,<br />

come fa a credere…?”<br />

“Luna mi ha raccontato tutto su di lei, Signorina,”<br />

disse Xenoph<strong>il</strong>ius. “Lei non è, in sintesi, priva<br />

d’intelligenza, ma ha una concezione dolorosamente<br />

limitata. Ristretta. Una mente chiusa.”<br />

“Forse dovresti indossare <strong>il</strong> berretto, Hermione,” disse<br />

Ron, accenn<strong>and</strong>o col capo verso <strong>il</strong> ridicolo copricapo. La<br />

voce gli tremava per lo sforzo di non ridere.<br />

493


494<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Signor Lovegood,” riprese Hermione, “noi tutti<br />

sappiamo che esistono cose come i Mantelli<br />

dell’Invisib<strong>il</strong>ità. Sono rari, ma esistono. Però…”<br />

“Ah, ma <strong>il</strong> terzo Cimelio è un vero Mantello<br />

dell’Invisib<strong>il</strong>ità, signorina Granger! Voglio dire, non è un<br />

mantello da viaggio impregnato con un Incantesimo di<br />

Dis<strong>il</strong>lusione, o contenete un Incantesimo Confundus, o<br />

tessuto con i peli dei Demiguise 6 , che inizialmente<br />

nascondono bene, ma <strong>il</strong> cui effetto si affievolisce con gli<br />

anni finché diventa opaco. Stiamo parl<strong>and</strong>o di un mantello<br />

che davvero rende chi l’indossa completamente invisib<strong>il</strong>e,<br />

e resiste eternamente, fornendogli un costante e<br />

impenetrab<strong>il</strong>e nascondiglio che non ha niente a che vedere<br />

con gli incantesimi. Quanti mantelli del genere ha mai<br />

visto, signorina Granger?”<br />

Hermione aprì la bocca per rispondere, poi la richiuse<br />

di nuovo, fiss<strong>and</strong>olo più confusa che mai.<br />

Lei, <strong>Harry</strong> e Ron si scambiarono uno sguardo, ed<br />

<strong>Harry</strong> comprese che tutti stavano pens<strong>and</strong>o la stessa cosa.<br />

Un mantello identico a quello descritto da Xenoph<strong>il</strong>ius, in<br />

quel preciso momento, era nella stanza con loro.<br />

“Precisamente,” disse Xenoph<strong>il</strong>ius, come se li avesse<br />

battuti con le sue argomentazioni. “Nessuno di voi ha mai<br />

visto un sim<strong>il</strong>e oggetto. Il possessore sarebbe<br />

incommensurab<strong>il</strong>mente ricco, non credete?”<br />

Gettò di nuovo uno sguardo fuori <strong>della</strong> finestra. Il<br />

cielo, in quel momento, aveva assunto una pallida traccia<br />

di rosa.<br />

6 Animali Fantastici. Dove trovarli - è una specie di scimmia incantata <strong>il</strong> cui<br />

pelo ha proprietà di invisib<strong>il</strong>ità e si usa per tessere la stoffa con cui sono<br />

fatti i mantelli dell’invisib<strong>il</strong>ità.


J. K. Rowling<br />

“D’accordo,” disse Hermione, sconcertata. “Ammettiamo<br />

che <strong>il</strong> Mantello esistita… ma cosa ci dice sulla<br />

Pietra, Signor Lovegood? Quella che ha chiamato Pietra<br />

<strong>della</strong> Risurrezione?”<br />

“A che riguardo?”<br />

“Beh, come può essere vera, quella?”<br />

“Provi che non lo è,” disse Xenoph<strong>il</strong>ius.<br />

Hermione sembrava indignata.<br />

“Ma questo è… scusi, ma questo è completamente<br />

ridicolo! Come posso provare che non esiste? Si aspetta<br />

che io mi procuri… tutti i ciottoli nel mondo e li esamini?<br />

Voglio dire, si potrebbe dire che qualsiasi cosa sia vera, se<br />

l’unica base per credere in essa è che nessuno ha provato<br />

che non può esserlo!”<br />

“Proprio così,” disse Xenoph<strong>il</strong>ius. “Sono lieto di<br />

vedere che le si sta aprendo un po’ la mente.”<br />

“Quindi l’Antica Bacchetta,” disse rapidamente <strong>Harry</strong>,<br />

prima che Hermione potesse replicare, “pensa che esista<br />

anche quella?”<br />

“Oh, beh, per quella esiste una prova incontrovertib<strong>il</strong>e,”<br />

disse Xenoph<strong>il</strong>ius. “L’Antica Bacchetta di Sambuco<br />

è <strong>il</strong> Cimelio più fac<strong>il</strong>mente rintracciab<strong>il</strong>e, a causa del<br />

modo in cui passa di mano in mano.”<br />

“Ossia?” chiese <strong>Harry</strong>.<br />

“Il possessore <strong>della</strong> bacchetta deve conquistarla al<br />

proprietario precedente, se vuole veramente esserne <strong>il</strong><br />

Padrone,” disse Xenoph<strong>il</strong>ius. “Non ha mai sentito di come<br />

la bacchetta sia giunta ad Egbert l’Egregio dopo <strong>il</strong> brutale<br />

assassinio di Emeric <strong>il</strong> Maligno? Di come Godelot morì<br />

richiuso in cantina dopo che suo figlio Hereward gli<br />

sottrasse la bacchetta? Del terrib<strong>il</strong>e Loxias che prese la<br />

495


496<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

bacchetta da Baranabas Dever<strong>il</strong>l dopo averlo assassinato?<br />

La pista insanguinata dell’Antica Bacchetta di Sambuco è<br />

tracciata dagli schizzi che imbrattano le pagine di storia<br />

del Mondo Magico.”<br />

<strong>Harry</strong> gettò uno sguardo a Hermione. Stava guard<strong>and</strong>o<br />

Xenoph<strong>il</strong>ius di traverso, ma non lo contraddisse.<br />

“Quindi dove pensa si trovi l’Antica Bacchetta,<br />

adesso?” chiese Ron.<br />

“Ahimè, chi lo sa?” disse Xenoph<strong>il</strong>ius, fiss<strong>and</strong>o fuori<br />

<strong>della</strong> finestra. “Chi sa dove l’Antica Bacchetta giace<br />

nascosta? La pista si complica con Arcus e Livius. Chi<br />

può dire quale di loro veramente sconfisse Loxias e gli<br />

rubò la bacchetta? E chi può sapere l’identità di colui che<br />

riuscì a sottrarla a uno di loro? La storia, ahimè, non ci<br />

aiuta.”<br />

Ci fu una pausa. Finalmente Hermione chiese<br />

freddamente, “Signor Lovegood, la famiglia Peverell ha<br />

qualche cosa a che fare con i Cimeli <strong>della</strong> Morte?”<br />

Xenoph<strong>il</strong>ius sembrava sorpreso, mentre qualcosa<br />

affiorò alla memoria di <strong>Harry</strong>, ma non riusciva a focalizzare.<br />

Peverell... aveva già sentito prima quel nome...<br />

“Ma allora ha tentato di ingannarmi, ragazzina!” disse<br />

Xenoph<strong>il</strong>ius, raddrizz<strong>and</strong>osi sulla sedia e rivolgendosi ad<br />

Hermione. “Pensavo non sapeste nulla <strong>della</strong> Ricerca dei<br />

Cimeli! Siamo molti, tra i Ricercatori, a credere che i<br />

Peverell abbiano tutto… tutto!... a che fare con i Cimeli!”<br />

“Chi sono i Peverell?” chiese Ron.<br />

“Questo nome era inciso sulla tomba con <strong>il</strong> marchio, a<br />

Godric’s Hollow,” disse Hermione, continu<strong>and</strong>o a fissare<br />

Xenoph<strong>il</strong>ius. “Ignotus Peverell.”


J. K. Rowling<br />

“Precisamente!” confermò Xenoph<strong>il</strong>ius, alz<strong>and</strong>o<br />

l’indice saccentemente. “Il marchio dei Cimeli sulla tomba<br />

di Ignotus è la prova conclusiva!”<br />

“Di che cosa?” chiese Ron.<br />

“Del fatto che i tre fratelli <strong>della</strong> storia, in realtà, erano<br />

i tre fratelli Peverell: Antioch, Cadmus e Ignotus! Loro<br />

erano i proprietari originali dei Cimeli!”<br />

Lanci<strong>and</strong>o un altro sguardo alla finestra, si piegò,<br />

raccolse <strong>il</strong> vassoio e si avviò verso la scala a chiocciola.<br />

“Vorreste restare a cena?” dom<strong>and</strong>ò, quindi svanì<br />

nuovamente giù per le scale. “Tutti ci chiedono sempre la<br />

ricetta <strong>della</strong> zuppa di Plimpi d’acqua dolce.”<br />

“Probab<strong>il</strong>mente per mostrarla al Reparto Avvelenamenti<br />

del San Mungo,” bisbigliò Ron.<br />

<strong>Harry</strong> attese finché non sentirono Xenoph<strong>il</strong>ius che si<br />

spostava in cucina al piano di sotto, prima di parlare.<br />

“Cosa ne pensi?” chiese a Hermione.<br />

“Oh, <strong>Harry</strong>,” rispose stancamente, “è un mucchio di<br />

spazzatura bell’e buono. Non può essere veramente <strong>il</strong><br />

significato del simbolo. Deve essere solo una sua bizzarra<br />

interpretazione. Che spreco di tempo.”<br />

“Non posso trascurare che quello è l’uomo che ciancia<br />

di Riccocorni Schiattosi,” disse Ron.<br />

“Nessuno di voi gli crede?” chiese <strong>Harry</strong>.<br />

“Nah, è solo una di quelle storie da raccontare ai<br />

bambini per insegnar loro una morale, non è così? «Non<br />

<strong>and</strong>are a cercare guai, non attaccar brighe, non <strong>and</strong>are a<br />

rimestare le cose passate, meglio lasciar perdere! Tieni la<br />

testa bassa, pensa ai fatti tuoi, e <strong>and</strong>rà tutto bene.» Rifletti<br />

su questo,” aggiunse Ron, “forse questa storia è nata<br />

497


498<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

perché sembra che le bacchette di sambuco siano<br />

sfortunate.”<br />

“Di cosa stai parl<strong>and</strong>o?”<br />

“È una delle tante superstizioni, non è così? «Le<br />

streghe nate a maggio sposeranno Babbani», «Fattura<br />

all’imbrunire, mezzanotte la fa sparire», «bacchetta di<br />

sambuco, l’incantesimo va buco», dovreste averli sentiti.<br />

Mia mamma ne conosce un sacco.”<br />

“<strong>Harry</strong> ed io siamo stati cresciuti dai Babbani,” gli<br />

ricordò Hermione. “Ci sono state insegnate credenze<br />

diverse.” Gemette intensamente, mentre un odore<br />

pungente saliva dalla cucina. L’unica cosa buona era che<br />

la sua esasperazione per Xenoph<strong>il</strong>ius sembrava averle<br />

fatto dimenticare di essere seccata con Ron. “Penso che tu<br />

abbia ragione,” gli disse lei. “È solo una storia con una<br />

morale, è ovvio quale regalo sia <strong>il</strong> migliore, quale<br />

sceglieresti…”<br />

I tre risposero insieme: Hermione disse, “<strong>il</strong> Mantello”,<br />

Ron scelse, “la Bacchetta” ed <strong>Harry</strong> invece “la Pietra.”<br />

Si guardarono l’un l’altro, mezzi sorpresi, mezzi<br />

divertiti.<br />

“Tu supponi di preferire <strong>il</strong> Mantello,” disse Ron ad<br />

Hermione, “ma non avresti bisogno di essere invisib<strong>il</strong>e se<br />

avessi la bacchetta. Andiamo, Hermione, una bacchetta<br />

imbattib<strong>il</strong>e!”<br />

“Già abbiamo un Mantello dell’Invisib<strong>il</strong>ità,” aggiunse<br />

<strong>Harry</strong>.<br />

“E ci ha aiutato diverse volte, nel caso non te ne fossi<br />

accorto!” ribadì Hermione. “Mentre la bacchetta sarebbe<br />

solo portatrice di guai…”


J. K. Rowling<br />

“Solamente se lo sb<strong>and</strong>ierassi ai quattro venti,”<br />

argomentò Ron. “Solamente se fossi abbastanza sciocco<br />

da <strong>and</strong>are in giro danz<strong>and</strong>o e sventol<strong>and</strong>ola sulla testa,<br />

cant<strong>and</strong>o, «io ho una bacchetta imbattib<strong>il</strong>e, fattevi avanti<br />

se credete di essere abbastanza duri» Fino a qu<strong>and</strong>o tieni<br />

la bocca chiusa…”<br />

“Sì, ma tu riusciresti a tenere quella trappola chiusa?”<br />

rimbeccò Hermione, scettica. “Sapete, l’unica cosa vera<br />

che ci ha detto, è che ci sono state storie su bacchette<br />

super potenti per centinaia di anni.”<br />

“Davvero?” chiese <strong>Harry</strong>.<br />

Hermione appariva esasperata: quell’espressione era<br />

diventata così fam<strong>il</strong>iare che <strong>Harry</strong> e Ron si scambiarono<br />

un sorriso sarcastico. “La Bacchetta Mortale, la Bacchetta<br />

del Destino, sono conosciute sotto nomi diversi attraverso<br />

i secoli, di solito nelle mani di qualche mago Oscuro che<br />

se ne vantava. Il professor Rüf ha parlato di alcune di esse,<br />

ma… oh, sono tutte sciocchezze. Le bacchette sono<br />

solamente tanto potenti quanto i maghi che le usano. Ad<br />

alcuni maghi piace vantarsi che le loro sono più gr<strong>and</strong>i e<br />

migliori di quelle altrui.”<br />

“Ma come fai a sapere,” disse <strong>Harry</strong>, “che quelle<br />

bacchette…la Bacchetta Mortale e la Bacchetta del<br />

Destino… non siano la stessa bacchetta, che si manifesta<br />

durante <strong>il</strong> corso dei secoli sotto nomi diversi?”<br />

“Cosa, che in realtà siano tutte l’Antica Bacchetta di<br />

Sambuco, fatta da Morte?” disse Ron.<br />

<strong>Harry</strong> rise. La strana idea che gli era venuta in mente,<br />

dopo tutto, era ridicola. La sua bacchetta, ricordò a se<br />

stesso, era fatta di agrifoglio, non di sambuco, ed era stata<br />

fatta da Oliv<strong>and</strong>er.<br />

499


500<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Qualunque cosa la bacchetta avesse fatto quella notte<br />

che Voldemort l’aveva inseguito in volo, se fosse stata<br />

imbattib<strong>il</strong>e, come mai s’era rotta?<br />

“Allora perché vorresti la pietra?” gli chiese Ron.<br />

“Beh, se potesse far resuscitare le persone, potremmo<br />

riavere Sirius… Malocchio... S<strong>il</strong>ente... i miei genitori...”<br />

Né Ron né Hermione, sorrisero.<br />

“Secondo Beedle <strong>il</strong> Bardo, non vorrebbero tornare<br />

indietro, giusto?” disse <strong>Harry</strong>, mentre ripensava alla storia<br />

che avevano appena ascoltato. “Immagino non ci siano<br />

state molte altre storie su una pietra che può far resuscitare<br />

i morti, vero?” chiese rivolto ad Hermione.<br />

“No,” rispose lei malinconicamente. “Penso che<br />

nessuno, eccetto <strong>il</strong> Sig. Lovegood, possa <strong>il</strong>ludersi che sia<br />

possib<strong>il</strong>e. Beedle probab<strong>il</strong>mente copiò l’idea dalla Pietra<br />

F<strong>il</strong>osofale, sapete, invece di una pietra che rende<br />

immortali, una pietra che fa tornare dalla morte.”<br />

L’odore dalla cucina stava divent<strong>and</strong>o più pungente.<br />

Assomigliava all’odore di mut<strong>and</strong>e bruciate. <strong>Harry</strong> si<br />

chiese se, qualsiasi cosa Xenoph<strong>il</strong>ius stesse cucin<strong>and</strong>o,<br />

sarebbe stato possib<strong>il</strong>e ingurgitarne abbastanza da non<br />

ferirne i sentimenti.<br />

“Cosa pensate del Mantello, però?” disse sottovoce<br />

Ron. “Non avete capito che ha ragione? Ho usato così<br />

tante volte <strong>il</strong> Mantello di <strong>Harry</strong> che so quanto è buono,<br />

non ho mai smesso di pensarci. Non ho sentito mai di un<br />

mantello come quello di <strong>Harry</strong>. È infallib<strong>il</strong>e. Nessuno ci<br />

ha mai individuato sotto quello…”<br />

“Certo che no… siamo invisib<strong>il</strong>i, qu<strong>and</strong>o stiamo sotto<br />

<strong>il</strong> mantello, Ron!”


J. K. Rowling<br />

“Ma tutto ciò che ha detto sugli altri mantelli, e non<br />

che vadano a dieci a uno Zellino, sai, è vero! Non mi è<br />

mai accaduto, ma avevo già sentito qualcosa su incantesimi<br />

che si dissolvono dai mantelli qu<strong>and</strong>o diventano<br />

vecchi, o che vengono lacerati in diversi punti da maledizioni<br />

tanto da rimanere bucati. Quello di <strong>Harry</strong> era<br />

appartenuto a suo padre, quindi non è esattamente nuovo,<br />

ma… è ancora… perfetto!”<br />

“Sì, OK, ma Ron, la pietra...”<br />

Mentre loro discutevano bisbigli<strong>and</strong>o, <strong>Harry</strong> fece un<br />

giro <strong>della</strong> stanza, ascolt<strong>and</strong>oli solamente di sfuggita.<br />

Arrivato alle scale a chiocciola, alzò lo sguardo assente<br />

verso <strong>il</strong> piano superiore, che subito catturò la sua attenzione.<br />

Il suo stesso volto gli restituiva lo sguardo dal<br />

soffitto <strong>della</strong> stanza superiore, ma dopo un momento di<br />

confusione, capì che non era un specchio, ma un dipinto.<br />

Incuriosito, cominciò a salire i gradini.<br />

“<strong>Harry</strong>, che fai? Non penso che dovresti curiosare<br />

qu<strong>and</strong>o lui non c’è!”<br />

Ma <strong>Harry</strong> era già arrivato al piano di sopra.<br />

Luna aveva decorato <strong>il</strong> soffitto <strong>della</strong> sua cameretta con<br />

cinque <strong>volti</strong> meravigliosamente dipinti: <strong>Harry</strong>, Ron,<br />

Hermione, Ginny, e Nev<strong>il</strong>le. Non si muovevano, come<br />

facevano i ritratti di Hogwarts, ma avevano un qualcosa di<br />

magico nel loro complesso. <strong>Harry</strong> pensò che respirassero.<br />

C’era, in apparenza, una bella catena dorata che si<br />

intrecciava tra i ritratti colleg<strong>and</strong>oli insieme. Dopo averla<br />

esaminata per un minuto o giù di li, però, <strong>Harry</strong> comprese<br />

che la catena era in realtà una parola ripetuta m<strong>il</strong>le volte<br />

con inchiostro dorato: amici... amici... amici...<br />

501


502<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

<strong>Harry</strong> provò un moto d’affetto per Luna. Diede<br />

un’occhiata alla stanza. C’era una gr<strong>and</strong>e fotografia<br />

accanto al letto, di una giovane Luna ed una donna che le<br />

somigliava moltissimo. Si stavano abbracci<strong>and</strong>o. Luna<br />

sembrava tanto ben curata in quel ritratto, quanto <strong>Harry</strong><br />

non l’aveva mai vista in <strong>vita</strong> sua. Il ritratto era polveroso.<br />

Questo colpì <strong>Harry</strong> come qualcosa di sospetto. Si guardò<br />

intorno.<br />

Qualcosa non <strong>and</strong>ava. Il tappeto blu pallido era ricoperto<br />

da un fitto strato di polvere. Non c’erano vestiti<br />

nell’armadio, le cui porte erano semiaperte. Il letto aveva<br />

un aspetto freddo e ost<strong>il</strong>e, come se nessuno ci avesse<br />

dormito da settimane. Una singola ragnatela copriva tutta<br />

la finestra più vicina spicc<strong>and</strong>o contro <strong>il</strong> cielo rosso<br />

sangue.<br />

“Cosa c’è di strano?” chiese Hermione, appena <strong>Harry</strong><br />

ebbe ridisceso la scala, ma prima che potesse rispondere,<br />

Xenoph<strong>il</strong>ius ricomparve dalla scala <strong>della</strong> cucina trasport<strong>and</strong>o<br />

un vassoio carico di ciotole.<br />

“Sig. Lovegood,” disse <strong>Harry</strong>. “Dov’è Luna?”<br />

“Prego?”<br />

“Dove è Luna?”<br />

Xenoph<strong>il</strong>ius si arrestò sull’ultimo gradino.<br />

“Io… te l’ho già detto. È giù al Bottom Bridge a pesca<br />

di Plimpi.”<br />

“Allora perché ha preparato <strong>il</strong> vassoio solo per<br />

quattro?”<br />

Xenoph<strong>il</strong>ius tentò di parlare, ma non emise alcun<br />

suono. Gli unici rumori erano lo sbatacchiare ininterrotto<br />

<strong>della</strong> stampatrice ed <strong>il</strong> fastidioso tintinnare del vassoio<br />

provocato dalle mani tremanti di Xenoph<strong>il</strong>ius.


J. K. Rowling<br />

“Non penso che Luna sia più qui da settimane,” disse<br />

<strong>Harry</strong>. “I vestiti mancano, <strong>il</strong> letto non è stato usato. Dove<br />

è? E perché continua a guardare fuori <strong>della</strong> finestra?”<br />

Xenoph<strong>il</strong>ius lasciò cadere <strong>il</strong> vassoio. Le ciotole<br />

rimbalzarono e si frantumarono, <strong>Harry</strong>, Ron, ed Hermione<br />

estrassero le bacchette. Xenoph<strong>il</strong>ius si immob<strong>il</strong>izzò con la<br />

mano quasi dentro la tasca. In quel momento, dalla pressa<br />

tipografica provenne uno strano fragore e numerose copie<br />

del Cav<strong>il</strong>lo si riversarono sul pavimento, sotto la tovaglia,<br />

e la pressa si fermò, finalmente. Hermione si chinò e<br />

raccolse uno dei periodici, mantenendo la bacchetta<br />

puntata verso <strong>il</strong> Sig. Lovegood.<br />

“<strong>Harry</strong>, guarda questo.”<br />

Le si avvicinò <strong>il</strong> più rapidamente possib<strong>il</strong>e attraverso<br />

tutto quel disordine. Sulla prima pagina del Cav<strong>il</strong>lo c’era<br />

una sua foto, affiancata dalle parole «Indesiderab<strong>il</strong>e<br />

Numero Uno» e riportante in didascalia l’ammontare <strong>della</strong><br />

ricompensa.<br />

“Il Cav<strong>il</strong>lo ha cambiato tendenza, quindi?” chiese<br />

<strong>Harry</strong> con freddezza, mentre la mente lavorava molto<br />

velocemente. “È questo quello che ha fatto qu<strong>and</strong>o è<br />

<strong>and</strong>ato in giardino, Signor Lovegood? Ha spedito un gufo<br />

al Ministero?”<br />

Xenoph<strong>il</strong>ius si umettò le labbra.<br />

“Hanno preso la mia Luna,” mormorò, “per colpa di<br />

quello che ho scritto. Hanno preso la mia Luna e non so<br />

dove sia, né cosa le abbiano fatto. Ma è probab<strong>il</strong>e che me<br />

la rim<strong>and</strong>ino se io… se io…”<br />

“Gli consegna <strong>Harry</strong>?” concluse Hermione per lui.<br />

“Lascia perdere.” disse Ron in tono piatto. “Si sposti,<br />

ce ne <strong>and</strong>iamo.”<br />

503


504<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Xenoph<strong>il</strong>ius appariva orrib<strong>il</strong>e, un vecchio centenario,<br />

con le labbra tirate in un’espressione terrificante.<br />

“Saranno qui tra pochi istanti. Devo salvare Luna.<br />

Non posso perdere Luna. Non dovete <strong>and</strong>arvene.”<br />

Allargò le braccia avanti alla scala, ed <strong>Harry</strong> ebbe una<br />

improvvisa reminiscenza di sua madre che faceva la stessa<br />

cosa avanti alla sua culla.<br />

“Non ci costringa a farle del male,” disse <strong>Harry</strong>. “Si<br />

sposti, Signor Lovegood.”<br />

“HARRY!” urlò Hermione.<br />

Figure su manici di scopa volavano oltre le finestre.<br />

Appena i tre spostarono altrove la loro attenzione, Xenoph<strong>il</strong>ius<br />

estrasse la bacchetta. <strong>Harry</strong> si rese conto appena in<br />

tempo del loro errore. Si lanciò lateralmente, spingendo<br />

Ron ed Hermione fuori <strong>della</strong> traiettoria dello Schiantesimo<br />

di Xenoph<strong>il</strong>ius, che volò in alto nella la stanza e colpì <strong>il</strong><br />

corno di Erumpent.<br />

Ci fu un’esplosione colossale. Dal rumore sembrava<br />

che la stanza fosse scoppiata. Frammenti di legno, carta e<br />

detriti volarono in tutte le direzioni, insieme ad una nube<br />

impenetrab<strong>il</strong>e di spessa polvere bianca. <strong>Harry</strong> fu scaraventato<br />

in aria, poi crollò sul pavimento, incapace di<br />

vedere mentre frammenti gli piovevano addosso, le<br />

braccia sulla testa. Sentì <strong>il</strong> grido di Hermione, l’urlo di<br />

Ron, ed una serie di orrendi tonfi metallici che gli dissero<br />

che Xenoph<strong>il</strong>ius era stato sbalzato all’indietro ed era<br />

caduto giù per la scala.<br />

Metà sepolto dai rottami, <strong>Harry</strong> tentò di alzarsi.<br />

Poteva a malapena respirare o vedere polvere.<br />

Metà del soffitto era crollato ed una parte del letto di<br />

Luna pendeva attraverso <strong>il</strong> buco. Il busto di Prisc<strong>il</strong>la


J. K. Rowling<br />

Corvonero, che gli era finito vicino, aveva metà del viso.<br />

Frammenti di pergamena lacerata svolazzavano nell’aria,<br />

la stampatrice era quasi del tutto ribaltata, blocc<strong>and</strong>o la<br />

cima delle scale <strong>della</strong> cucina. Poi un’altra figura bianca gli<br />

si avvicinò ed Hermione, ricoperta di polvere quasi fosse<br />

una seconda statua, si pigiò un dito alle labbra.<br />

La porta del piano di sotto si aprì, schiant<strong>and</strong>osi.<br />

“Non ti avevo detto che non c’era nessun bisogno di<br />

affrettarsi, Travers?” disse una voce rozza.<br />

“Non ti avevo detto che questo pazzo stava semplicemente<br />

delir<strong>and</strong>o, come al solito?”<br />

Seguirono un colpo ed un grido di dolore di Xenoph<strong>il</strong>ius.<br />

“No... no... di sopra... <strong>Potter</strong>!”<br />

“Ti ho avvisato la scorsa settimana, Lovegood, non<br />

saremmo tornati per niente di meno che solide informazioni!<br />

Ricordi la settimana scorsa? Qu<strong>and</strong>o volevi barattare<br />

tua figlia per quello stupido miserevole copricapo? E<br />

la settimana prima…” Bang. Un’altra botta, un altro str<strong>il</strong>lo<br />

acuto.<br />

“… Qu<strong>and</strong>o capirai che noi te la restituiremo solo se<br />

ci darai prova certa dell’esistenza dei…”<br />

Bang “… Ricciocorni…” Bang “…Schiattosi?”<br />

“No… no… vi imploro!” singhiozzò Xenoph<strong>il</strong>ius. “È<br />

davvero <strong>Potter</strong>, davvero!”<br />

“Ed ora ci hai chiamati qui solo per tentare di farci<br />

saltare in aria!” ringhiò <strong>il</strong> Mangiamorte e ci furono una<br />

raffica di colpi inframmezzati dagli acuti str<strong>il</strong>li di dolore<br />

di Xenoph<strong>il</strong>ius.<br />

“Credo che qui sta per crollare tutto, Selwyn,” disse<br />

una seconda, fredda voce, echeggi<strong>and</strong>o sulla scala in parte<br />

505


506<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

distrutta. “La scala è completamente bloccata. Vuoi<br />

provare a sgomberarla? Potrebbe crollare.”<br />

“Stai mentendo, pezzo d’immondizia,” str<strong>il</strong>lò <strong>il</strong> mago<br />

chiamato Selwyn. “Non hai mai visto <strong>Potter</strong> in <strong>vita</strong> tua,<br />

vero? Penso ci abbia adescati qui per ucciderci, l’hai fatto?<br />

E pensi che riavrai la ragazza in questo modo?”<br />

“Lo giuro... lo giuro... <strong>Potter</strong> è disopra!”<br />

“Homenum revelio.” evocò la voce ai piedi dei<br />

gradini.<br />

<strong>Harry</strong> sentì Hermione ansimare ed ebbe la spiacevole<br />

sensazione che qualche cosa gli piombasse addosso,<br />

immergendogli <strong>il</strong> corpo nella sua stessa ombra.<br />

“C’è veramente qualcuno lassù, Selwyn,” disse<br />

bruscamente <strong>il</strong> secondo uomo.<br />

“È <strong>Potter</strong>, vi dico, è <strong>Potter</strong>!” singhiozzò Xenoph<strong>il</strong>ius.<br />

“Per favore... per favore... restituitemi Luna, appena mi<br />

permettete di riavere Luna...”<br />

“Potrai riavere la tua ragazzina, Lovegood,” disse<br />

Selwyn, “se salirai su quei gradini e mi porterai giù <strong>Harry</strong><br />

<strong>Potter</strong>. Ma se questo è un complotto, se è un trucco, se hai<br />

un complice che t’aspetta lassù per tenderci un agguato,<br />

vedremo di conservarti qualche pezzettino di tua figlia<br />

perché tu lo possa seppellire.”<br />

Xenoph<strong>il</strong>ius ebbe un gemito di paura e di disperazione.<br />

Si sentì uno scalpitio e rotolii di macerie. Xenoph<strong>il</strong>ius<br />

stava tent<strong>and</strong>o di passare attraverso i detriti sui<br />

gradini.<br />

“Andiamo,” bisbigliò <strong>Harry</strong>, “dobbiamo uscire da<br />

qui.”<br />

Iniziò a farsi largo tra le macerie schermato da tutto <strong>il</strong><br />

rumore che Xenoph<strong>il</strong>ius produceva sulla scala. Ron fu


J. K. Rowling<br />

seppellito ancora di più. <strong>Harry</strong> e Hermione si arrampicarono,<br />

più s<strong>il</strong>enziosamente possib<strong>il</strong>e, sui rottami sotto cui<br />

era sepolto, tent<strong>and</strong>o di togliergli un pesante cassettone<br />

dalle gambe.<br />

Mentre Xenoph<strong>il</strong>ius, colpendo e raschi<strong>and</strong>o, si avvicinava<br />

sempre più, Hermione si adoperò per liberare Ron<br />

ut<strong>il</strong>izz<strong>and</strong>o un Incantesimo di Librazione.<br />

“Tutto a posto.” sospirò Hermione, non appena la<br />

stampante rotta che bloccava la cima dei gradini cominciò<br />

a tremare. Xenoph<strong>il</strong>ius era a un passo da loro. Lei era<br />

ancora bianca, ricoperta di polvere. “Ti fidi di me, <strong>Harry</strong>?”<br />

<strong>Harry</strong> annuì.<br />

“Ok allora,” sussurrò Hermione. “dammi <strong>il</strong> Mantello<br />

dell’Invisib<strong>il</strong>ità. Ron, preparati a metterlo.”<br />

“Io? Ma <strong>Harry</strong>…”<br />

“Per favore, Ron! <strong>Harry</strong>, tieniti stretto alla mia mano,<br />

Ron afferrami la spalla.”<br />

<strong>Harry</strong> le porse la mano sinistra. Ron scomparve sotto<br />

<strong>il</strong> Mantello. La stampatrice che bloccava i gradini stava<br />

vibr<strong>and</strong>o. Xenoph<strong>il</strong>ius tentava di spostarla us<strong>and</strong>o un<br />

Incantesimo di Librazione. <strong>Harry</strong> non capiva cosa stesse<br />

aspett<strong>and</strong>o Hermione.<br />

“Tieniti stretto,” bisbigliò. “Tieniti stretto... qualche<br />

secondo...”<br />

La faccia ricoperta di bianco di Xenoph<strong>il</strong>ius apparve<br />

sulla cima <strong>della</strong> credenza.<br />

“Oblivion!” gridò Hermione, punt<strong>and</strong>ogli la bacchetta<br />

in faccia, poi verso <strong>il</strong> pavimento sotto di loro: “Deprimo!”<br />

Aveva aperto un foro nel pavimento del soggiorno.<br />

Caddero come sassi, <strong>Harry</strong> stringendole la mano a costo<br />

<strong>della</strong> <strong>vita</strong>, ci fu un grido dal basso ed intravide <strong>due</strong> uomini<br />

507


508<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

che tentavano di uscire dalla traiettoria di quantità enormi<br />

di detriti e mob<strong>il</strong>ia rotta che pioveva ovunque su di loro<br />

dal soffitto distrutto.<br />

Hermione si contorse in volo e, qu<strong>and</strong>o <strong>il</strong> tuono<br />

assordante del crollo <strong>della</strong> casa arrivò alle orecchie di<br />

<strong>Harry</strong>, lei lo stava trascin<strong>and</strong>olo ancora una volta<br />

nell’oscurità.


J. K. Rowling<br />

CAPITOLO VENTIDUE<br />

I CIMELI DELLA MORTE<br />

<strong>Harry</strong> cadde, ansante, sull’erba e si rialzò di scatto.<br />

Sembrava che fossero finiti in un angolo di un campo al<br />

crepuscolo. Hermione già correva intorno agit<strong>and</strong>o la<br />

bacchetta.<br />

“Protego Totalum… Salvio Hexia.”<br />

“Quella vecchia sanguisuga traditrice!” sbuffò Ron,<br />

uscendo dal Mantello dell’Invisib<strong>il</strong>ità e gett<strong>and</strong>olo a<br />

<strong>Harry</strong>. “Hermione sei geniale, un perfetto genio. Non<br />

riesco a credere di esserne fuori.”<br />

“ Cave Inimicum… L’avevo detto che era un corno di<br />

Erumpent? No? E ora si trova la casa mezza distrutta!”<br />

509


510<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Servito a dovere,” rispose Ron, esamin<strong>and</strong>osi i jeans<br />

strappati e i tagli alle gambe. “Cosa pensi gli abbiano<br />

fatto?”<br />

“Oh, spero solo che non lo uccidano!” brontolò<br />

Hermione, “È per questo che ho voluto che i Mangiamorte<br />

potessero vedere <strong>Harry</strong>, prima che ce ne <strong>and</strong>assimo, per<br />

fargli sapere che Xenoph<strong>il</strong>ius non gli aveva mentito!”<br />

“Perché hai nascosto me, però?” chiese Ron.<br />

“Perché tu dovresti essere a letto affetto da<br />

Spruzzolosi, Ron! Hanno rapito Luna perché suo padre era<br />

dalla parte di <strong>Harry</strong>! Cosa succederebbe alla tua famiglia<br />

se sapessero che sei con noi?”<br />

“Ma allora cosa succederà a tuo padre e tua madre?”<br />

“Sono in Australia,” disse Hermione, “Dovrebbero<br />

essere al sicuro. Non sanno niente.”<br />

“Sei un genio,” ripeté Ron guard<strong>and</strong>ola con rispetto.<br />

“Lo sei davvero, Hermione,” assentì <strong>Harry</strong> con<br />

fervore, “non so cosa avremmo potuto fare senza di te.”<br />

Lei sorrise, ma tornò immediatamente seria.<br />

“Che cosa ne sarà di Luna?”<br />

“Se stavano dicendo la verità, dovrebbe essere ancora<br />

viva…” iniziò Ron.<br />

“Non dirlo, non pensarci nemmeno!” gridò Hermione.<br />

“Deve essere viva, deve!”<br />

“Sarà ad Azkaban, suppongo,” disse Ron. “Se però<br />

riuscirà a sopravvivere a quel posto… In molti non ce la<br />

fanno…”<br />

“Lei ce la farà,” disse <strong>Harry</strong>. Non poteva nemmeno<br />

iniziare a prendere in considerazione l’alternativa. “È tosta<br />

Luna, molto più di quello che pensiate. Probab<strong>il</strong>mente sta


J. K. Rowling<br />

insegn<strong>and</strong>o a tutti i reclusi cosa sono i Gorgosprizzi e i<br />

Narg<strong>il</strong>li.”<br />

“Spero tu abbia ragione,” disse Hermione. Si passò<br />

una mano sugli occhi. “Mi sentirei così dispiaciuta per<br />

Xenoph<strong>il</strong>ius se…”<br />

“… se non avesse tentato di venderci ai Mangiamorte,<br />

sì,” disse Ron.<br />

Tirarono su la tenda e vi entrarono, e subito Ron si<br />

mise a preparare <strong>il</strong> tè. Dopo quella fuga di stretta misura,<br />

<strong>il</strong> vecchio ambiente freddo e pieno di muffa li faceva<br />

sentire a casa: sicuro, fam<strong>il</strong>iare, amichevole.<br />

“Oh, perché ci siamo <strong>and</strong>ati?” brontolò Hermione<br />

dopo pochi minuti di s<strong>il</strong>enzio.<br />

“<strong>Harry</strong>, avevi ragione, è finito tutto di nuovo come a<br />

Godric’s Hollow, una grossa perdita di tempo! I Cimeli<br />

<strong>della</strong> Morte… che sciocchezze… anche se, veramente,”<br />

un rapido ragionamento pareva averla interrotta, “potrebbe<br />

aver inventato tutto al momento, no? Probab<strong>il</strong>mente non<br />

crede neanche lui ai Cimeli <strong>della</strong> Morte, voleva solo<br />

riempirci di chiacchiere fino all’arrivo dei Mangiamorte!”<br />

“Non credo,” disse Ron. “È dannatamente più diffic<strong>il</strong>e<br />

inventarsi qualcosa qu<strong>and</strong>o si è sotto pressione di quanto<br />

si possa pensare. L’ho capito qu<strong>and</strong>o sono stato catturato<br />

dai Razziatori. Fu più fac<strong>il</strong>e fargli credere di essere Stan,<br />

perché ne sapevo qualcosa, piuttosto che inventarmi<br />

completamente una nuova identità. Il vecchio Lovegood<br />

era terrib<strong>il</strong>mente sotto pressione, cerc<strong>and</strong>o di esser certo di<br />

riuscire a trattenerci. Penso ci abbia detto la verità, o<br />

almeno quello che crede sia la verità, tanto per farci<br />

parlare.”<br />

511


512<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Beh, non importa,” sospirò Hermione. “Anche se<br />

fosse stato sincero, non ho mai sentito un tale mucchio di<br />

sciocchezze in <strong>vita</strong> mia.”<br />

“Aspetta un attimo, però,” disse Ron. “Anche la<br />

Camera dei Segreti si credeva fosse un mito, no?”<br />

“Ma i Cimeli <strong>della</strong> Morte non possono esistere, Ron!”<br />

“Lo dici tu, ma uno di questi può,” disse Ron. “Il<br />

Mantello dell’Invisib<strong>il</strong>ità di <strong>Harry</strong>…”<br />

“Il Racconto dei Tre Fratelli è una favola,” disse<br />

decisa Hermione. “Una favola su come gli uomini siano<br />

spaventati dalla morte. Se sopravvivere fosse fac<strong>il</strong>e come<br />

nascondersi sotto <strong>il</strong> Mantello dell’Invisib<strong>il</strong>ità, avremmo<br />

già tutto ciò che occorre!”<br />

“Non lo so. Potrebbe <strong>and</strong>ar bene una bacchetta<br />

imbattib<strong>il</strong>e,” disse <strong>Harry</strong>, facendosi girare tra le dita la<br />

bacchetta di prugnolo che tanto disprezzava.<br />

“Quella non esiste, <strong>Harry</strong>!”<br />

“Hai detto che di bacchette ce ne sono state tante… la<br />

Bacchetta Mortale o come si chiamano…”<br />

“Ok, anche se volessimo divertirci a credere che<br />

l’Antica Bacchetta di Sambuco sia vera, che mi dici <strong>della</strong><br />

Pietra <strong>della</strong> Resurrezione?” Le sue dita indicarono un<br />

punto interrogativo intorno al nome, e <strong>il</strong> tono diventò<br />

sarcastico. “Nessuna magia può resuscitare i morti, e<br />

questo è tutto!”<br />

“Qu<strong>and</strong>o la mia bacchetta si collegò con quella di Tu-<br />

Sai-Chi, fece apparire mia mamma e mio papà… e<br />

Cedric…”<br />

“Ma non erano realmente resuscitati, no?” rispose<br />

Hermione. “Quel genere di… di pallida imitazione non è<br />

lo stesso che riportare qualcuno in <strong>vita</strong>.”


J. K. Rowling<br />

“Ma lei, la ragazza <strong>della</strong> favola, non rivive veramente,<br />

no? Il racconto dice che le persone, una volta morte,<br />

appartengono alla morte. Ma <strong>il</strong> secondo fratello continua a<br />

vederla e a parlarle, non è così? Visse anche con lei, per<br />

un po’…”<br />

Notò preoccupazione e qualcosa di meno fac<strong>il</strong>mente<br />

leggib<strong>il</strong>e nell’espressione di Hermione. Qu<strong>and</strong>o dette<br />

un’occhiata a Ron, poi, <strong>Harry</strong> capì che era paura. L’aveva<br />

terrorizzata con le sue parole di vivere con persone morte.<br />

“Di quel tale Peverell che è sepolto a Godric’s<br />

Hollow,” disse in fretta, tent<strong>and</strong>o di mostrarsi equ<strong>il</strong>ibrato,<br />

“di lui sai niente, allora?”<br />

“No,” ripose lei, sentendosi sollevata per <strong>il</strong> cambiamento<br />

di argomento. “l’ho cercato dopo aver visto <strong>il</strong><br />

simbolo sulla tomba. Se fosse stato uno famoso o avesse<br />

fatto qualcosa d’importante, sono sicura che sarebbe stato<br />

in uno dei nostri libri. L’unico posto dove sono riuscita a<br />

trovare <strong>il</strong> nome ‘Peverell’ è Nob<strong>il</strong>tà di Natura:<br />

Genealogia Magica. L’ho preso in prestito da Kreacher,”<br />

spiegò a Ron che aveva sollevato le sopracciglia. “Elenca<br />

le famiglie Purosangue che si sono estinte in linea<br />

masch<strong>il</strong>e. Apparentemente i Peverell furono una delle<br />

prime famiglie a scomparire.”<br />

“Estinta in linea masch<strong>il</strong>e?” ripeté Ron.<br />

“Significa che <strong>il</strong> nome è morto,” disse Hermione,<br />

“secoli fa, nel caso dei Peverell. Potrebbero ancora esserci<br />

dei discendenti, ma si chiamerebbero differentemente, ora.<br />

Il ricordo sfiorato nel sentire <strong>il</strong> nome “Peverell”,<br />

s’affacciò alla mente di <strong>Harry</strong> nella sua br<strong>il</strong>lante<br />

completezza: un uomo vecchio e sporco che ostentava un<br />

513


514<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

brutto anello avanti al viso del funzionario del Ministero.<br />

Esclamò, “Orvoloson Gaunt!”<br />

“Scusa?” dissero Ron ed Hermione insieme.<br />

“Orvoloson Gaunt! Il nonno di Tu Sai Chi! Nel<br />

Pensatoio! Con S<strong>il</strong>ente! Orvoloson Gaunt disse che<br />

discendeva dai Peverell!”<br />

Ron ed Hermione lo guardarono sconcertati.<br />

“L’anello, l’anello che è diventato l’Horcrux,<br />

Orvoloson Gaunt disse che c’era inciso lo stemma dei<br />

Peverell! Glielo vidi agitare sulla faccia del tipo del<br />

Ministero, quasi glielo pigiò sul naso!”<br />

“Lo stemma dei Peverell?” disse aspramente<br />

Hermione. “Riuscisti a vedere cosa rappresentava?”<br />

“Veramente no,” disse <strong>Harry</strong>, cerc<strong>and</strong>o di ricordare.<br />

“Non c’erano decorazioni, per quanto riuscissi a vedere.<br />

Forse alcuni graffi. L’ho visto da vicino solo dopo che era<br />

stato rotto.”<br />

<strong>Harry</strong> notò <strong>il</strong> lampo di comprensione di Hermione dal<br />

rapido allargarsi degli occhi. Ron passava lo sguardo<br />

dall’uno all’altra, stupito.<br />

“Accidenti… vuoi dire che era un’altra volta quel<br />

segno? Il simbolo dei Cimeli?”<br />

“Perché no?” disse eccitato <strong>Harry</strong>, “Orvoloson Gaunt<br />

era un vecchio idiota ignorante che viveva come un<br />

maiale, fissato con la sua ascendenza. Se quell’anello era<br />

stato tram<strong>and</strong>ato attraverso i secoli, poteva davvero non<br />

sapere di cosa si trattasse. In quella casa non c’erano libri<br />

e, credetemi, lui non era <strong>il</strong> tipo da leggere racconti di<br />

favole ai figli. Aveva preferito credere che i graffi sulla<br />

pietra fossero un blasone perché, secondo lui, avere<br />

sangue puro significava essere praticamente un Re.”


J. K. Rowling<br />

“Sì… tutto questo è molto interessante,” disse cauta<br />

Hermione, “ma <strong>Harry</strong>, se stai pens<strong>and</strong>o quello che credo<br />

tu stia pens<strong>and</strong>o…”<br />

“Beh, perché no? Perché no?” disse <strong>Harry</strong> abb<strong>and</strong>on<strong>and</strong>o<br />

ogni cautela. “Era una pietra, non è vero?” Poi si<br />

volto verso Ron per cercare aiuto. “E se fosse stata la<br />

Pietra <strong>della</strong> Resurrezione?”<br />

La bocca di Ron si spalancò. “Accidenti… ma<br />

funzionerebbe ancora dopo che S<strong>il</strong>ente l’ha rotta…?”<br />

“Funzionare? Funzionare? Ron, non ha mai funzionato!<br />

Non esiste quella cosa, la Pietra <strong>della</strong><br />

Resurrezione.” Hermione balzò in piedi, esasperata e<br />

arrabbiata. “<strong>Harry</strong>, stai cerc<strong>and</strong>o di far quadrare tutto,<br />

nella favola dei Cimeli…”<br />

“Far quadrare tutto?” ripeté <strong>Harry</strong>. “Hermione,<br />

quadra già tutto per suo conto! Io so che <strong>il</strong> simbolo dei<br />

Cimeli <strong>della</strong> Morte era sulla pietra! Gaunt disse che<br />

discendeva dai Peverell!”<br />

“Un minuto fa ci hai detto che non hai mai visto <strong>il</strong><br />

segno sulla pietra chiaramente!”<br />

“Dove pensi che sia l’anello adesso?” chiese Ron ad<br />

<strong>Harry</strong>. “Che ne ha fatto S<strong>il</strong>ente dopo averlo rotto?”<br />

Ma l’immaginazione di <strong>Harry</strong> correva avanti, molto<br />

oltre quella di Ron ed Hermione…<br />

Tre oggetti, o Cimeli, che se uniti, fanno del loro<br />

possessore <strong>il</strong> Padrone <strong>della</strong> Morte… Padrone…<br />

Conquistatore… vincitore… L’ultimo nemico che dovrà<br />

essere sconfitto è la morte…<br />

E vide se stesso, proprietario dei Cimeli, fronteggiare<br />

Voldemort, i cui Horcrux non potevano competere…<br />

nessuno dei <strong>due</strong> può vivere se l’altro sopravvive… era<br />

515


516<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

questa la risposta? Cimeli contro Horcrux? C’era un<br />

modo, dopo tutto, per assicurarsi che fosse lui a trionfare?<br />

Se fosse stato <strong>il</strong> padrone dei Cimeli <strong>della</strong> Morte, sarebbe<br />

stato salvo?<br />

“<strong>Harry</strong>?”<br />

Ma egli udì a mala pena Hermione: aveva tirato fuori<br />

<strong>il</strong> Mantello dell’Invisib<strong>il</strong>ità e lo stava facendo scorrere fra<br />

le dita, <strong>il</strong> tessuto era cedevole come l’acqua, leggero come<br />

l’aria. Non aveva mai visto niente che gli stesse alla pari<br />

nei quasi sette anni vissuti nel mondo magico. Il Mantello<br />

era esattamente come Xenoph<strong>il</strong>ius l’aveva descritto: un<br />

mantello che davvero rende chi l’indossa completamente<br />

invisib<strong>il</strong>e, e resiste eternamente, fornendogli un costante e<br />

impenetrab<strong>il</strong>e nascondiglio che non ha niente a che<br />

vedere con gli incantesimi…<br />

E allora, con un sussulto, ricordò…<br />

“S<strong>il</strong>ente aveva <strong>il</strong> mio Mantello la notte che morirono i<br />

miei genitori!”<br />

La sua voce tremava e poteva sentirsi <strong>il</strong> colore salirgli<br />

alla faccia, ma non gliene importava.<br />

“Mia mamma disse a Sirius che S<strong>il</strong>ente aveva preso in<br />

prestito <strong>il</strong> Mantello! Ecco perché! Voleva esaminarlo,<br />

perché pensava che fosse <strong>il</strong> terzo Cimelio! Ignotus<br />

Peverell è sepolto a Godric’s Hollow…” <strong>Harry</strong> camminava<br />

alla cieca nella tenda, sentendosi come se nuovi,<br />

ampi squarci di verità gli si stessero aprendo davanti. “Era<br />

<strong>il</strong> mio avo. Io discendo dal terzo fratello! Tutto ha senso!”<br />

Si sentì forte nella sua certezza, nel suo credere ai<br />

Cimeli, come se la sola idea di possederli gli desse<br />

protezione, e si sentì felice mentre si voltava verso gli altri<br />

<strong>due</strong>.


J. K. Rowling<br />

“<strong>Harry</strong>,” disse di nuovo Hermione, ma era indaffarato<br />

a togliersi la borsa dal collo, le dita che tremavano forte.<br />

“Leggete,” le disse, mettendo la lettera di sua madre<br />

nelle loro mani. “Leggetela! S<strong>il</strong>ente ha <strong>il</strong> Mantello,<br />

Hermione! Perché mai avrebbe dovuto volerlo? Lui non<br />

aveva bisogno di un Mantello, poteva fare un Incantesimo<br />

di Dis<strong>il</strong>lusione così potente da rendersi completamente<br />

invisib<strong>il</strong>e anche senza!”<br />

Qualcosa cadde a terra e rotolò, scint<strong>il</strong>l<strong>and</strong>o, sotto una<br />

sedia: aveva fato cadere <strong>il</strong> Boccino qu<strong>and</strong>o aveva tirato<br />

fuori la lettera. Si chinò a raccoglierlo e, in quell'istante, la<br />

sorgente di favolose scoperte che era recentemente<br />

sgorgata in lui gli gettò un altro dono, e lo shock e la<br />

meraviglia eruttarono in lui facendolo gridare: “È QUI<br />

DENTRO! Lui mi ha lasciato l’anello… è nel Boccino!”<br />

“Tu… tu pensi?”<br />

Non riusciva a capire perché Ron sembrasse sorpreso.<br />

Era così ovvio, così chiaro a <strong>Harry</strong>, ogni cosa combaciava,<br />

ogni cosa… <strong>il</strong> suo Mantello era <strong>il</strong> terzo Cimelio, qu<strong>and</strong>o<br />

avesse scoperto come aprire <strong>il</strong> Boccino avrebbe avuto <strong>il</strong><br />

secondo, e poi tutto quello che avrebbe dovuto fare era<br />

trovare <strong>il</strong> primo, l’Antica Bacchetta, e poi…<br />

Ma fu come se un sipario si chiudesse su un palcoscenico<br />

<strong>il</strong>luminato: tutta l’eccitazione, tutta la speranza e<br />

felicità si erano spente in un botto, era solo nell’oscurità, e<br />

l’incantesimo glorioso era rotto.<br />

“Ecco cosa sta cerc<strong>and</strong>o.”<br />

Il cambiamento <strong>della</strong> sua voce fece girare Ron ed<br />

Hermione terrorizzati.<br />

“Voi-Sapete-Chi sta cerc<strong>and</strong>o l’Antica Bacchetta.”<br />

517


518<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Si girò indietro verso le loro facce stranite ed incredule.<br />

Sapeva che era la verità, tutto aveva senso. Voldemort<br />

non stava cerc<strong>and</strong>o una nuova bacchetta, stava<br />

invece cerc<strong>and</strong>o una bacchetta antica, davvero molto<br />

antica. Camminò verso l’entrata <strong>della</strong> tenda, dimentic<strong>and</strong>osi<br />

di Hermione e Ron mentre guardava nella notte,<br />

pens<strong>and</strong>o…<br />

Voldemort era cresciuto in un orfanatrofio Babbano.<br />

Nessuno poteva avergli mai raccontato Le Novelle di<br />

Beedle <strong>il</strong> Bardo qu<strong>and</strong>o era bambino, così come non<br />

l’aveva mai sentito <strong>Harry</strong>. Quasi nessun mago credeva nei<br />

Cimeli <strong>della</strong> Morte. Era possib<strong>il</strong>e che Voldemort li<br />

conoscesse?<br />

<strong>Harry</strong> scrutò l’oscurità… Se Voldemort avesse saputo<br />

dei Cimeli <strong>della</strong> Morte, sicuramente li avrebbe cercati,<br />

avrebbe fatto di tutto per possederli: tre oggetti che<br />

potevano rendere <strong>il</strong> possessore padrone <strong>della</strong> Morte? In<br />

primo luogo, se avesse conosciuto i Cimeli <strong>della</strong> Morte,<br />

non avrebbe avuto bisogno degli Horcrux. Il semplice<br />

fatto che avesse preso un Cimelio, e lo avesse trasformato<br />

in Horcrux, non dimostrava che non conosceva<br />

quest’ultimo, gr<strong>and</strong>e segreto Magico?<br />

Il che significava che Voldemort cercava l’Antica<br />

Bacchetta senza conoscere <strong>il</strong> suo pieno potere, senza<br />

capire che era uno di tre… solo perchè la bacchetta era <strong>il</strong><br />

Cimelio che non poteva essere nascosto, di cui era ben<br />

conosciuta l’esistenza… La pista insanguinata dell’Antica<br />

Bacchetta di Sambuco è tracciata dagli schizzi che<br />

imbrattano le pagine di storia del Mondo Magico…<br />

<strong>Harry</strong> guardò <strong>il</strong> cielo nuvoloso, curve di grigio-fumo e<br />

argento passavano sopra la bianca faccia <strong>della</strong> luna. Si


J. K. Rowling<br />

sentiva la testa leggera per la meraviglia delle sue<br />

scoperte.<br />

Tornò indietro nella tenda. Fu stupito di vedere Ron<br />

ed Hermione esattamente dove li aveva lasciati, Hermione<br />

con ancora in mano la lettera di L<strong>il</strong>y, Ron al suo fianco<br />

sembrava piuttosto ansioso. Non capivano quanta strada<br />

avevano fatto negli ultimi pochi minuti?<br />

“Questo è tutto,” disse <strong>Harry</strong>, cerc<strong>and</strong>o di portarli<br />

dentro lo splendore delle sue meravigliose certezze,<br />

“Questo spiega ogni cosa. I Cimeli <strong>della</strong> Morte sono reali<br />

e io ne ho uno… o forse <strong>due</strong>…”<br />

Prese <strong>il</strong> Boccino.<br />

“…e Voi-Sapete-Chi sta cerc<strong>and</strong>o <strong>il</strong> terzo, ma non<br />

capisce… crede che sia solo una bacchetta potente…”<br />

“<strong>Harry</strong>,” disse Hermione, muovendosi verso di lui per<br />

restituirgli la lettera di L<strong>il</strong>y, “mi spiace, ma penso che ti<br />

sbagli, è tutto sbagliato.”<br />

“Ma non lo vedi? Combacia tutto…”<br />

“No! Non è vero,” disse. “Non lo fa. <strong>Harry</strong>, ti stai<br />

semplicemente lasci<strong>and</strong>o trasportare. Ti prego,” disse,<br />

mentre lui ricominciava a parlare “per favore, rispondi a<br />

questo: se i Cimeli <strong>della</strong> Morte esistessero veramente, e<br />

S<strong>il</strong>ente avesse saputo tutto su di essi, saputo che la<br />

persona che li avesse posseduti tutti avrebbe potuto<br />

com<strong>and</strong>are la Morte… <strong>Harry</strong>, perché non te l’avrebbe<br />

detto? Perché?”<br />

Lui trovò subito la risposta.<br />

“L’hai detto tu, Hermione! Dovevo trovarli da solo!<br />

Era una Prova!”<br />

519


520<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Io l’ho detto solo per cercare di persuaderti a venire<br />

dai Lovegood!” urlò Hermione esasperata. “Non ci<br />

credevo veramente!”<br />

<strong>Harry</strong> non ci fece caso.<br />

“S<strong>il</strong>ente normalmente mi lasciava trovare le cose da<br />

solo. Lasciava che mettessi alla prova la mia forza,<br />

prendere dei rischi. Questo sembra <strong>il</strong> genere di cose che<br />

faceva.”<br />

“<strong>Harry</strong>, questo non è un gioco, non è un allenamento!<br />

Questo è reale e S<strong>il</strong>ente ti ha lasciato delle istruzioni<br />

piuttosto chiare: trovare e distruggere gli Horcrux! Questo<br />

simbolo non significa nulla, dimentica i Cimeli <strong>della</strong><br />

Morte, non possiamo permetterci di deviare…”<br />

<strong>Harry</strong> l’ascoltava a malapena. Rigirava <strong>il</strong> Boccino tra<br />

le mani, quasi aspett<strong>and</strong>osi che si aprisse, che rivelasse la<br />

Pietra <strong>della</strong> Resurrezione, per provare a Hermione che<br />

aveva ragione, che i Cimeli <strong>della</strong> Morte erano reali.<br />

Lei si appellò a Ron.<br />

“Non ci credi, vero?”<br />

<strong>Harry</strong> lo guardò. Ron esitò.<br />

“Non so… voglio dire… alcune parti combaciano,”<br />

disse Ron, imbarazzato, “ma qu<strong>and</strong>o guardi l’intera<br />

storia…” prese un po’ di fiato. “Penso che dovremmo<br />

distruggere gli Horcrux, <strong>Harry</strong>. Questo è quello che<br />

S<strong>il</strong>ente ci ha detto di fare. Forse… forse dovremmo<br />

dimenticare questa storia dei Cimeli.”<br />

“Grazie, Ron,” disse Hermione. “Farò <strong>il</strong> primo turno<br />

di guardia.”<br />

Superò <strong>Harry</strong> a gr<strong>and</strong>i passi e si sedette sull’entrata<br />

<strong>della</strong> tenda, trasform<strong>and</strong>o l’azione in un deciso “punto e a<br />

capo”.


J. K. Rowling<br />

<strong>Harry</strong> quasi non dormì, quella notte. L’idea dei Cimeli<br />

<strong>della</strong> Morte si era impossessata di lui, e non poté riposare<br />

mentre pensieri agitati gli passavano per la testa: la<br />

Bacchetta, la Pietra, e <strong>il</strong> Mantello, se li avesse potuti avere<br />

tutti… Mi apro in chiusura… Ma cos’era la chiusura?<br />

Perché non poteva avere la pietra adesso? Se solo avesse<br />

avuto la pietra, avrebbe potuto fare queste dom<strong>and</strong>e a<br />

S<strong>il</strong>ente in persona… e mormorò al Boccino parole<br />

nell’oscurità, tent<strong>and</strong>o tutto, anche <strong>il</strong> Serpentese, ma la<br />

palla dorata non volle aprirsi…<br />

E la bacchetta, l’Antica Bacchetta, dov’era nascosta?<br />

Dove la stava cerc<strong>and</strong>o Voldemort ora?<br />

<strong>Harry</strong> desiderò che la sua cicatrice gli bruciasse e gli<br />

mostrasse i pensieri di Voldemort, perché per la prima<br />

volta sia lui che Voldemort erano uniti nel volere la stessa<br />

identica cosa… A Hermione l’idea non sarebbe piaciuta,<br />

naturalmente… Ma tanto, lei non gli credeva…<br />

Xenoph<strong>il</strong>ius aveva avuto ragione, in un certo senso…<br />

Concezione limitata. Ristretta. Una mente chiusa. La<br />

verità era che era terrorizzata dall’idea dei Cimeli <strong>della</strong><br />

Morte, specialmente <strong>della</strong> Pietra <strong>della</strong> Resurrezione… e<br />

<strong>Harry</strong> premette la bocca di nuovo sul Boccino, baci<strong>and</strong>olo,<br />

quasi inghiottendolo, ma <strong>il</strong> metallo freddo non si aprì…<br />

Era quasi l’alba qu<strong>and</strong>o si ricordò di Luna, sola in una<br />

cella ad Azkaban, circondata da Dissennatori e<br />

improvvisamente si vergognò di se stesso. Si era completamente<br />

dimenticato di lei nella sua febbr<strong>il</strong>e contemplazione<br />

dei Cimeli. Se solo avessero potuto salvarla, ma<br />

Dissennatori in tale numero sarebbero stati virtualmente<br />

impossib<strong>il</strong>i da attaccare. Ora che ci pensava, non aveva<br />

provato a evocare un Patronus con la bacchetta di<br />

521


522<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

prugnolo… doveva provarci in mattinata… Se solo ci<br />

fosse stato modo di procurarsi una bacchetta migliore…<br />

Il desiderio per l’Antica Bacchetta, la Bacchetta<br />

Mortale, imbattib<strong>il</strong>e, invincib<strong>il</strong>e, lo inghiottì un'altra<br />

volta…<br />

Impacchettarono la tenda la mattina successiva e si<br />

spostarono sotto un tetro acquazzone. La pioggia torrenziale<br />

li seguì fino alla costa, dove piantarono la tenda<br />

quella notte, e continuò per tutta la settimana, attraverso<br />

paesaggi inzuppati d’acqua che <strong>Harry</strong> trovò desolati e<br />

deprimenti. Riusciva a pensare solo ai Cimeli <strong>della</strong> Morte.<br />

Era come se gli si fosse accesa dentro una fiamma che<br />

nulla poteva spegnere, non lo scetticismo di Hermione né i<br />

dubbi persistenti di Ron. Ciononostante, più <strong>il</strong> desiderio<br />

dei Cimeli gli bruciava dentro, meno gioia gli dava. Ne<br />

incolpava Ron ed Hermione: la loro determinata<br />

indifferenza era efficace quanto la pioggia implacab<strong>il</strong>e per<br />

spegnere <strong>il</strong> suo morale, ma nulla riusciva a far diminuire<br />

la sua certezza, che rimaneva assoluta. La convinzione di<br />

<strong>Harry</strong> e la brama per i Cimeli lo consumava così tanto che<br />

si sentiva isolato dagli altri <strong>due</strong> e dalla loro ossessione per<br />

gli Horcrux.<br />

“Ossessione?” disse Hermione con voce bassa e fiera,<br />

qu<strong>and</strong>o <strong>Harry</strong> fu abbastanza sconsiderato da usare la<br />

parola una sera, dopo che Hermione lo aveva rimproverato<br />

per la sua mancanza di interesse nella ricerca degli altri<br />

Horcrux. “Non siamo noi ad essere ossessionati, <strong>Harry</strong>!<br />

Noi siamo quelli che cercano di fare quello che S<strong>il</strong>ente<br />

voleva che facessimo!”<br />

Ma lui era indifferente a quella critica implicita.<br />

S<strong>il</strong>ente aveva lasciato <strong>il</strong> segno dei Cimeli per Hermione da


J. K. Rowling<br />

decifrare, e, <strong>Harry</strong> era convinto di questo, aveva lasciato<br />

anche la Pietra <strong>della</strong> Resurrezione nascosta nel Boccino<br />

dorato. Nessuno dei <strong>due</strong> può vivere se l’altro sopravvive…<br />

padrone <strong>della</strong> Morte… Perché Ron ed Hermione non<br />

capivano?<br />

“L’ultimo nemico che dovrà essere sconfitto è la<br />

morte,” citò <strong>Harry</strong> con calma.<br />

“Pensavo che fosse Tu-Sai-Chi, quello che dovremmo<br />

combattere?” Hermione ribatté, e <strong>Harry</strong> si arrese.<br />

Anche <strong>il</strong> mistero <strong>della</strong> cerva d’argento, che gli altri<br />

<strong>due</strong> insistevano a discutere, ad <strong>Harry</strong> sembrava ora meno<br />

importante, un evento secondario di interesse marginale.<br />

La sola cosa che gli interessava era che la cicatrice aveva<br />

ripreso a prudergli, anche se cercava di nasconderlo agli<br />

altri.<br />

Cercava la solitudine, qu<strong>and</strong>o accadeva, ma era deluso<br />

da ciò che vedeva. Le visioni che lui e Voldemort<br />

condividevano erano cambiate nella qualità, erano<br />

diventate confuse, mutevoli, come se cambiassero continuamente<br />

messa a fuoco. Riusciva solo a scorgere<br />

l’immagine indistinta di un oggetto che assomigliava ad<br />

un teschio, e qualcosa sim<strong>il</strong>e ad una montagna che era più<br />

ombra che sostanza. Abituato a immagini nitide come<br />

fossero reali, <strong>Harry</strong> era sconcertato dal cambiamento. Era<br />

preoccupato che la connessione fra lui e Voldemort fosse<br />

stata danneggiata, una connessione che temeva e al tempo<br />

stesso, checché ne dicesse Hermione, apprezzava. In<br />

qualche modo, <strong>Harry</strong> collegava queste immagini<br />

insoddisfacenti e vaghe alla distruzione <strong>della</strong> sua<br />

bacchetta, come se fosse per colpa <strong>della</strong> bacchetta di<br />

523


524<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

prugnolo <strong>il</strong> non riuscir più a vedere bene come prima nella<br />

mente di Voldemort.<br />

Mentre le settimane passavano, <strong>Harry</strong> non poté fare a<br />

meno di notare, anche nel suo nuovo egocentrismo, che<br />

Ron sembrava aver assunto <strong>il</strong> com<strong>and</strong>o. Forse perché era<br />

determinato a rimediare al fatto di essersene <strong>and</strong>ato, forse<br />

perché l’indifferenza di <strong>Harry</strong> aveva galvanizzato le sue<br />

dormienti qualità di leadership, era Ron che ora<br />

incoraggiava e esortava gli altri <strong>due</strong> all’azione.<br />

“Tre Horcrux rimasti,” continuava a dire. “Abbiamo<br />

bisogno di un piano d’azione, <strong>and</strong>iamo!<br />

Dove non abbiamo cercato? Pensiamoci di nuovo.<br />

L’orfanotrofio…”<br />

Ron e Hermione rievocarono di nuovo Diagon Alley,<br />

Hogwarts, casa Riddle, Magie Sinister, l’Albania ed ogni<br />

altro posto dove Tom Riddle aveva vissuto o lavorato,<br />

soggiornato o ucciso ed <strong>Harry</strong> si univa a loro solo perché<br />

Hermione la smettesse di tormentarlo. Sarebbe stato felice<br />

di starsene da solo in s<strong>il</strong>enzio, cerc<strong>and</strong>o di leggere i<br />

pensieri di Voldemort, di scoprire qualcosa sull’Antica<br />

Bacchetta, ma Ron insisteva nel viaggiare verso luoghi<br />

sempre più improbab<strong>il</strong>i, semplicemente, <strong>Harry</strong> lo sapeva,<br />

per tenerli in movimento.<br />

“Non si sa mai,” era <strong>il</strong> ritornello costante di Ron.<br />

“Flagley di Sopra è un v<strong>il</strong>laggio di Maghi, potrebbe aver<br />

voluto vivere lì. Andiamo a dare un’occhiata lì intorno.”<br />

Queste frequenti incursioni in territorio dei Maghi li<br />

portarono occasionalmente in vista di Razziatori.<br />

“Si pensa che alcuni di loro siano cattivi come i<br />

Mangiamorte,” disse Ron. “Quelli <strong>della</strong> b<strong>and</strong>a che mi<br />

catturò erano un po’ patetici, ma B<strong>il</strong>l immagina che alcuni


J. K. Rowling<br />

siano veramente pericolosi. Hanno detto su Radio<br />

<strong>Potter</strong> 7 …”<br />

“Su cosa?” disse <strong>Harry</strong>.<br />

“Radio <strong>Potter</strong>, non ti ho detto che era chiamata così?<br />

La trasmissione che cercavo di trovare alla radio, l’unica<br />

che dica la verità su quello che sta succedendo! Quasi tutti<br />

i programmi stanno seguendo la linea di Tu-Sai-Chi, tutti<br />

eccetto Radio <strong>Potter</strong>. Vorrei veramente che tu la sentissi,<br />

ma è diffic<strong>il</strong>e sintonizzarsi…”<br />

Ron passava sera dopo sera us<strong>and</strong>o la bacchetta per<br />

produrre ritmi diversi d<strong>and</strong>o colpetti sulla radio mentre<br />

girava la sintonia. Occasionalmente, sentirono brani di<br />

avvisi su come curare <strong>il</strong> vaiolo di drago e una volta pezzi<br />

di “Un Calderone pieno di forte amor bollente”. Mentre<br />

picchiettava con la bacchetta, Ron continuava a cercare di<br />

indovinare la password corretta, mormor<strong>and</strong>o combinazioni<br />

di parole a caso.<br />

“Di solito hanno qualcosa a che fare con l’Ordine,” gli<br />

disse. “B<strong>il</strong>l era bravissimo a trovarle. Ne dovrò pure<br />

imbroccare una alla fine…”<br />

Fu solamente a marzo che la fortuna sorrise finalmente<br />

a Ron. <strong>Harry</strong> era seduto sull’entrata <strong>della</strong> tenda,<br />

durante <strong>il</strong> suo turno di guardia, e osservava pigramente un<br />

ciuffo di giacinti viola che erano spuntati dal terreno<br />

gelato, qu<strong>and</strong>o Ron gridò eccitato da dentro la tenda.<br />

“L’ho trovata! L’ho trovata! La password era<br />

«Albus»! Vieni dentro, <strong>Harry</strong>.”<br />

7 Tradotto per assonanza con Radio Londra, anche se Radio Londra era<br />

italiana e non inglese.<br />

525


526<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Ridestato, per la prima volta da giorni, dalla sua<br />

meditazione sui Cimeli <strong>della</strong> Morte, <strong>Harry</strong> tornò in fretta<br />

dentro la tenda trov<strong>and</strong>o Ron ed Hermione inginocchiati<br />

sul pavimento accanto alla piccola radio. Hermione, che<br />

stava lucid<strong>and</strong>o la spada di Grifondoro giusto per far<br />

qualcosa, era seduta a bocca aperta, osserv<strong>and</strong>o <strong>il</strong> piccolo<br />

altoparlante, da cui usciva una voce molto fam<strong>il</strong>iare.<br />

“…scusiamo per la nostra temporanea assenza<br />

dall’etere, dovuta ad un certo numero di visite a domic<strong>il</strong>io<br />

effettuate nella nostra zona da quegli affascinanti<br />

Mangiamorte.”<br />

“Ma questo è Lee Jordan!” disse Hermione.<br />

“Lo so!” sorrise felice Ron. “Forte, Eh?”<br />

“…ora ci siamo trovati un altro posto sicuro,” stava<br />

dicendo Lee, “ed ho <strong>il</strong> piacere di dirvi che <strong>due</strong> dei nostri<br />

collaboratori abituali si sono uniti a me questa sera.<br />

Buona sera, ragazzi!”<br />

“Ciao.”<br />

“Buonasera River.”<br />

“«River» è Lee,” spiegò Ron. “Hanno tutti nomi in<br />

codice, ma anche così si possono riconoscere fac<strong>il</strong>mente…”<br />

“Shh!” disse Hermione.<br />

“Ma prima di sentire Royal e Romulus,” continuò<br />

Lee, “prendiamoci un momento per riferire le morti che<br />

Radio Strega Network e La Gazzetta del Profeta non<br />

ritengono abbastanza importanti da citare. È con gr<strong>and</strong>e<br />

dispiacere che informiamo i nostri ascoltatori<br />

dell’omicidio di Ted Tonks e Dirk Cresswell.”<br />

<strong>Harry</strong> sentì la nausea afferrargli le viscere. Lui, Ron<br />

ed Hermione si guardarono l’un altro con orrore.


J. K. Rowling<br />

“Anche un Goblin di nome Gornuk è stato ucciso. Si<br />

ritiene che <strong>il</strong> Mezzosangue Dean Thomas e un secondo<br />

Goblin, che si suppone viaggiassero con Tonks, Cresswell<br />

e Gornuk, possano essere sfuggiti. Se Dean sta<br />

ascolt<strong>and</strong>o, o se qualcuno è a conoscenza di dove si trovi,<br />

i suoi genitori e le sorelle sono alla disperata ricerca di<br />

notizie.”<br />

“Intanto, a Gaddley, una famiglia Babbana di cinque<br />

persone è stata trovata morta nella sua casa. Le autorità<br />

Babbane hanno attribuito le morti ad una fuga di gas, ma<br />

membri dell’Ordine <strong>della</strong> Fenice mi informano che è stata<br />

una Maledizione che Uccide… un’altra prova, se ce ne<br />

fosse bisogno, del fatto che uccidere Babbani stia<br />

divent<strong>and</strong>o poco più di un divertimento sotto <strong>il</strong> nuovo<br />

regime.”<br />

“Infine, ci spiace informare i nostri ascoltatori che i<br />

resti di Bath<strong>il</strong>da Bath sono stati trovati a Godric’s<br />

Hollow. Le prove indicano che è morta parecchi mesi fa.<br />

L’Ordine <strong>della</strong> Fenice ci informa che <strong>il</strong> suo corpo<br />

mostrava inequivocab<strong>il</strong>i segni di ferite inflitte da Arti<br />

Oscure.”<br />

“Ascoltatori, vi invito ora a unirvi a noi in un minuto<br />

di s<strong>il</strong>enzio in memoria di Ted Tonks, Dirk Cresswell,<br />

Bath<strong>il</strong>da Bath, Gornuk, e gli ignoti, ma non meno<br />

rimpianti, Babbani uccisi dai Mangiamorte.”<br />

Cadde <strong>il</strong> s<strong>il</strong>enzio. <strong>Harry</strong>, Ron, ed Hermione non<br />

parlarono. Una metà di <strong>Harry</strong> desiderava ascoltare ancora,<br />

l’altra metà era spaventata da ciò che avrebbe potuto<br />

seguire. Era la prima volta da lungo tempo che si sentiva<br />

completamente a contatto con <strong>il</strong> mondo esterno.<br />

527


528<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Grazie,” disse la voce di Lee. “E ora possiamo<br />

tornare alla programmazione normale con Royal, per un<br />

aggiornamento di come <strong>il</strong> nuovo ordine del mondo dei<br />

maghi influisca sul mondo dei Babbani.”<br />

“Grazie River,” disse una voce inconfondib<strong>il</strong>e,<br />

profonda, misurata, rassicurante.<br />

“Kingsley!” esclamò Ron.<br />

“Lo sappiamo!” interruppe Hermione facendogli<br />

cenno di stare zitto.<br />

“I Babbani rimangono all’oscuro dell’origine delle<br />

loro sofferenze, pur continu<strong>and</strong>o a subire gravi perdite,”<br />

disse Kingsley. “In ogni caso, continuiamo a raccogliere<br />

storie veramente <strong>il</strong>luminanti su maghi e streghe che<br />

rischiano la propria incolumità per proteggere amici e<br />

vicini Babbani, spesso senza che i Babbani lo sappiano.<br />

Voglio fare appello a tutti i nostri ascoltatori, affinché<br />

imitino <strong>il</strong> loro esempio, magari eseguendo un incantesimo<br />

protettivo su ogni casa Babbana nella loro strada. Molte<br />

vite potrebbero essere salvate, adott<strong>and</strong>o queste semplici<br />

misure.”<br />

“E che diresti, Royal, a quegli ascoltatori che replicano<br />

che, in questi tempi pericolosi, dovrebbe valere<br />

«prima i Maghi»?” chiese Lee<br />

“Direi che c’è solo un piccolo passo da «prima i<br />

Maghi» a «prima i Purosangue» e infine a «Mangiamorte,»”<br />

replicò Kingsley. “Siamo tutti esseri umani, no?<br />

Ogni <strong>vita</strong> umana ha lo stesso valore e merita di essere<br />

salvata.”<br />

“Molto ben detto, Royal, hai <strong>il</strong> mio voto per diventare<br />

<strong>il</strong> Ministro <strong>della</strong> Magia se mai usciremo da questo


J. K. Rowling<br />

casino,” disse Lee. “E ora, parola a Romulus per la<br />

nostra popolare rubrica «Amici di <strong>Potter</strong>.»”<br />

“Grazie River,” disse un’altra voce fam<strong>il</strong>iare. Ron<br />

stava per iniziare a parlare, ma Hermione lo zitti con un<br />

sussurro.<br />

“Lo sappiamo che è Lupin!”<br />

“Romulus, continui a sostenere, come le altre volte<br />

che sei intervenuto al programma, che <strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> sia<br />

vivo?”<br />

“Sì,” disse deciso Lupin. “Non ho alcun dubbio che<br />

la sua morte verrebbe proclamata ai quattro venti dai<br />

Mangiamorte, se fosse avvenuta, perché darebbe un colpo<br />

mortale al morale di chi resiste a questo regime. «Il<br />

Ragazzo Sopravvissuto» rimane un simbolo di tutto ciò<br />

per cui stiamo combattendo: <strong>il</strong> trionfo del bene, <strong>il</strong> potere<br />

dell’innocenza, la necessità di continuare a resistere.”<br />

Un misto di gratitudine e vergogna scaturì in <strong>Harry</strong>.<br />

Lupin lo aveva perdonato, dunque, per le cose terrib<strong>il</strong>i che<br />

gli aveva detto l’ultima volta che si erano incontrati?<br />

“E cosa diresti ad <strong>Harry</strong> se lo sapessi in ascolto,<br />

Romulus?”<br />

“Gli direi che siamo tutti con lui nello spirito,” disse<br />

Lupin, poi esitò leggermente, “E gli direi di seguire <strong>il</strong> suo<br />

istinto, che è valido e quasi sempre giusto.”<br />

<strong>Harry</strong> osservò Hermione, i cui occhi erano pieni di<br />

lacrime.<br />

“Quasi sempre giusto,” ripetè lei.<br />

“Oh, non ve l’avevo detto?” disse sorpreso Ron. “B<strong>il</strong>l<br />

mi ha detto che Lupin vive con Tonks di nuovo! E pare<br />

che lei stia anche divent<strong>and</strong>o piuttosto grossa…”<br />

529


530<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“…e <strong>il</strong> nostro solito aggiornamento su quegli amici di<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> che soffrono per la loro lealtà?” disse Lee.<br />

“Bene, come gli ascoltatori regolari sapranno,<br />

parecchi dei più espliciti supporter di <strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> sono<br />

stati imprigionati, incluso Xenoph<strong>il</strong>ius Lovegood, precedente<br />

editore del Cav<strong>il</strong>lo,” rispose Lupin.<br />

“Almeno è ancora vivo!” mormorò Ron.<br />

“Abbiamo anche sentito nelle ultime ore che Rubeus<br />

Hagrid”… tutti e tre trattennero <strong>il</strong> fiato, e quasi persero <strong>il</strong><br />

resto <strong>della</strong> frase… “<strong>il</strong> ben noto guardiacaccia <strong>della</strong><br />

scuola di Hogwarts, è sfuggito per un pelo all’arresto<br />

entro i confini di Hogwarts, dove, si dice, abbia ospitato<br />

una festa «Pro <strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong>» in casa sua. Comunque<br />

Hagrid non è stato arrestato, ed è, così si ritiene, alla<br />

macchia.”<br />

“Suppongo che aiuti, qu<strong>and</strong>o devi fuggire dai<br />

Mangiamorte, avere un fratellastro alto cinque metri?”<br />

chiese Lee.<br />

“Tenderebbe a darti un vantaggio, sì,” assentì<br />

gravemente Lupin. “Posso solo aggiungere che, mentre<br />

qui a Radio <strong>Potter</strong> applaudiamo lo spirito di Hagrid,<br />

raccom<strong>and</strong>iamo anche ai più ferventi sostenitori di <strong>Harry</strong><br />

<strong>Potter</strong> di non seguirne l’esempio. Non è prudente, nel<br />

clima attuale, organizzare feste «Pro <strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong>».”<br />

“Dici <strong>il</strong> vero, Romulus,” asserì Lee, “così vi suggeriamo<br />

di continuare a mostrare <strong>il</strong> vostro appoggio<br />

all’uomo con la cicatrice a forma di fulmine ascolt<strong>and</strong>o<br />

Radio<strong>Potter</strong>! E ora passiamo alle notizie riguardanti quel<br />

mago che sta dimostr<strong>and</strong>osi sfuggente come <strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong>.<br />

Ci piace riferirci a lui come al Capo Mangiamorte.”


J. K. Rowling<br />

“È qui a darci <strong>il</strong> suo punto di vista su alcune delle più<br />

pazzesche voci circolate su di lui, ho <strong>il</strong> piacere di<br />

presentarvi un nuovo corrispondente: Rodent”<br />

“«Rodent?»” disse di nuovo una voce fam<strong>il</strong>iare, e<br />

<strong>Harry</strong>, Ron ed Hermione gridarono insieme: “Fred!”<br />

“No… è George?”<br />

“Io credo che sia Fred,” disse Ron, sedendosi più<br />

vicino, mentre, <strong>il</strong> gemello, qualunque fosse, diceva, “Non<br />

voglio essere «Rodent», niente affatto, ti ho detto che<br />

voglio essere «Rapier»!”<br />

“Oh, d’accordo allora, «Rapier,» ci puoi dare la tua<br />

opinione sulle varie storie che abbiamo sentito circa <strong>il</strong><br />

Capo Mangiamorte?”<br />

“Certo che posso, River,” disse Fred. “come sanno i<br />

nostri ascoltatori, a meno che non si siano rifugiati in<br />

fondo ad un laghetto da giardino o qualcosa di sim<strong>il</strong>e, la<br />

strategia di Tu-Sai-Chi di rimanere nell’ombra ha creato<br />

un simpatico clima di panico. Pensa, se tutti i presunti<br />

avvistamenti fossero autentici, dovremmo avere in giro<br />

almeno diciannove Tu-Sai-Chi .”<br />

“Questo è da lui, certo,” disse Kingsley. “L’aura di<br />

mistero sta cre<strong>and</strong>o più terrore di quanto farebbe<br />

mostr<strong>and</strong>osi di persona.”<br />

“Sono d’accordo,” disse Fred. “Allora, gente,<br />

cerchiamo di calmarci un po’. Le cose vanno già abbastanza<br />

male anche senza bisogno di inventarsi sciocchezze.<br />

Per esempio, questa nuova idea che Voi-Sapete-<br />

Chi possa uccidere con un singolo sguardo. Quello è un<br />

bas<strong>il</strong>isco, ascoltatori. Un semplice test: controllate che la<br />

cosa che vi sta guard<strong>and</strong>o abbia le gambe. Se le ha,<br />

guardarlo negli occhi è innocuo, anche se, nel caso si<br />

531


532<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

tratti realmente di Voi-Sapete-Chi, rimarrebbe probab<strong>il</strong>mente<br />

l’ultima cosa che farete.”<br />

Per la prima volta da settimane e settimane, <strong>Harry</strong><br />

stava ridendo: poteva sentire sciogliersi <strong>il</strong> peso <strong>della</strong><br />

tensione.<br />

“E le voci secondo le quali continua ad essere avvistato<br />

all’estero?” chiese Lee<br />

“Beh, chi non vorrebbe farsi una bella piccola<br />

vacanza, dopo tutto <strong>il</strong> duro lavoro che ha fatto?” rispose<br />

Fred. “Il punto è, gente, non cullatevi in un falso senso di<br />

sicurezza, pens<strong>and</strong>o che lui sia fuori dal Paese. Forse c’è,<br />

forse non c’è, ma rimane <strong>il</strong> fatto che qu<strong>and</strong>o vuole può<br />

muoversi più veloce di Severus Piton di fronte allo<br />

shampoo, per questo non contate sul fatto che lui sia<br />

lontano se state progett<strong>and</strong>o di prendervi qualche rischio.<br />

Mai avrei pensato di sentirmi dire queste parole, ma la<br />

sicurezza prima di tutto!”<br />

“Grazie tante per queste sagge parole, Rapier,” disse<br />

Lee. “Ascoltatori, siamo arrivati al termine di un altra<br />

edizione di Radio <strong>Potter</strong>. Non sappiamo qu<strong>and</strong>o sarà<br />

possib<strong>il</strong>e trasmettere di nuovo, ma potete stare sicuri che<br />

torneremo. Continuate a far girare quelle manopole: la<br />

password successiva sarà «Malocchio». Tenetevi al sicuro<br />

gli uni con gli altri: mantenete la fede. Buonanotte.”<br />

La manopola <strong>della</strong> radio girò e la luce dietro <strong>il</strong><br />

quadrante <strong>della</strong> sintonia si spense. <strong>Harry</strong>, Ron ed<br />

Hermione erano ancora raggianti. Ascoltare voci amiche e<br />

fam<strong>il</strong>iari era un tonico straordinario, <strong>Harry</strong> si era così<br />

tanto abituato al loro isolamento da dimenticarsi che altre<br />

persone stavano resistendo a Voldemort. Era come<br />

svegliarsi dopo un lungo sonno.


J. K. Rowling<br />

“Bello, eh?” disse felice Ron.<br />

“Fantastico,” disse <strong>Harry</strong>.<br />

“É così coraggioso da parte loro,” sospirò ammirata<br />

Hermione. “Se li trovassero…”<br />

“Beh, si tengono in movimento, no?” ribatté Ron.<br />

“Come noi.”<br />

“Ma hai sentito cosa ha detto Fred?” chiese <strong>Harry</strong><br />

eccitato; ora che la trasmissione era finita, i suoi pensieri<br />

erano tornati alla sua ass<strong>il</strong>lante ossessione. “É all’estero!<br />

Sta ancora cerc<strong>and</strong>o la Bacchetta, lo sapevo!”<br />

“<strong>Harry</strong>…”<br />

“Dai, Hermione, perché sei così determinata a non<br />

ammetterlo? Vol…”<br />

“HARRY NO!”<br />

“…demort vuole L’Antica Bacchetta!”<br />

“Il nome è Tabù!” urlò Ron, lanci<strong>and</strong>osi in piedi<br />

mentre un forte crack risuonava fuori dalla tenda. “Te<br />

l’avevo detto, <strong>Harry</strong>, te l’avevo detto, non possiamo dirlo<br />

più… dobbiamo rimettere le protezioni intorno a noi,<br />

svelti… è così che trovano…”<br />

Ma Ron tacque, e <strong>Harry</strong> sapeva perché. Lo Spioscopio<br />

sul tavolo si era <strong>il</strong>luminato e aveva iniziato a girare;<br />

potevano sentire voci avvicinarsi sempre di più: voci dure,<br />

eccitate. Ron estrasse lo Spegnino dalla tasca e lo fece<br />

scattare, le luci si spensero.<br />

“Venite fuori con le mani alzate!” disse una voce<br />

aspra attraverso l’oscurità. “Sappiamo che siete lì! Avete<br />

una mezza dozzina di bacchette puntate addosso e non ci<br />

importa chi colpiamo!”<br />

533


534<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

CAPITOLO VENTITRE<br />

IL CASTELLO DEI MALFOY<br />

<strong>Harry</strong> cercò con lo sguardo gli altri <strong>due</strong>, ora semplici<br />

sagome nell'oscurità. Vide Hermione puntare la bacchetta,<br />

non verso l'esterno, ma sul suo volto; ci fu un’esplosione,<br />

uno scoppio di luce bianca, e rimase agonizzante, incapace<br />

di vedere. Poteva sentire <strong>il</strong> viso gonfiarsi rapidamente al<br />

tatto mentre passi pesanti lo circondavano.<br />

“Alzati, verme.”<br />

Mani sconosciute lo sollevarono rudemente da terra.<br />

Prima che potesse fermarli, qualcuno gli frugò nelle tasche<br />

e ne rimosse la bacchetta di prugnolo. <strong>Harry</strong> si afferrò <strong>il</strong><br />

volto atrocemente dolorante, irriconoscib<strong>il</strong>e sotto le dita,<br />

teso, gonfio e tumefatto, come se fosse stato colpito da<br />

una violenta reazione allergica. Gli occhi erano ridotti a


J. K. Rowling<br />

fessure, attraverso le quali riusciva a mala pena a vedere;<br />

gli occhiali caddero mentre veniva spinto a forza fuori<br />

dalla tenda. Tutto ciò che riusciva ad intravedere erano le<br />

confuse figure di quattro o cinque persone che<br />

trascinavano fuori Ron ed Hermione.<br />

“La…scia…la!” urlò Ron. Ci fu un inconfondib<strong>il</strong>e<br />

suono di nocche che colpivano rapide.<br />

Ron gemette di dolore ed Hermione str<strong>il</strong>lò: “No!<br />

Lasciatelo stare, lasciatelo stare!”<br />

“Il tuo ragazzo sta per avere molto di peggio se si<br />

trova sulla mia lista” disse una voce stridula, orrib<strong>il</strong>mente<br />

fam<strong>il</strong>iare. “Ragazza deliziosa.... che bocconcino...<br />

assaporo già la morbidezza <strong>della</strong> pelle....”<br />

Lo stomaco di <strong>Harry</strong> si contorse. Sapeva chi era,<br />

Fenrir Greyback, <strong>il</strong> lupo mannaro cui era stato permesso di<br />

indossare l’abito del Mangiamorte in cambio <strong>della</strong> sua<br />

crudeltà mercenaria.<br />

“Cerca nella tenda,” disse un'altra voce.<br />

<strong>Harry</strong> fu gettato faccia a terra sul terreno. Un tonfo gli<br />

disse che Ron era stato scaraventato vicino a lui. Potevano<br />

sentire passi e schianti, gli uomini stavano rovesci<strong>and</strong>o le<br />

sedie nella tenda mentre cercavano.<br />

“Ora, vediamo chi abbiamo preso,” disse, dall’alto, la<br />

voce di Greyback, carica di gioia maligna, ed <strong>Harry</strong> venne<br />

rovesciato sulla schiena. Il fascio di luce di una bacchetta<br />

gli <strong>il</strong>luminò <strong>il</strong> volto e Greyback rise.<br />

“Avrei bisogno di Burrobirra per pulire questo<br />

quaggiù. Che ti è successo, mostro?”<br />

<strong>Harry</strong> non rispose subito.<br />

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536<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Ho detto,” ripeté Greyback, e <strong>Harry</strong> ricevette una<br />

bacchettata nel diaframma che lo fece piegare in <strong>due</strong> per <strong>il</strong><br />

dolore, “cosa ti è successo?”<br />

“Punto,” mormorò <strong>Harry</strong>. “sono stato punto.”<br />

“Già, sembra proprio così,” disse una seconda voce.<br />

“Come ti chiami?” ringhiò Greyback.<br />

“Dudley,” disse <strong>Harry</strong>.<br />

“E <strong>il</strong> tuo nome di battesimo?”<br />

“Io... Vernon. Vernon Dudley.”<br />

“Controlla la lista, Scabior,” disse Greyback, e <strong>Harry</strong><br />

lo sentì allontanarsi, per dare invece un'occhiata a Ron. “E<br />

tu, rossiccio?”<br />

“Stan Picchetto.” disse Ron.<br />

“Col ca'olo che lo sei.” rispose l'uomo chiamato<br />

Scabior. “Conosciamo Stan Picchetto, ha fatto un po’ di<br />

lavoro per conto nostro.”<br />

Ci fu un altro tonfo.<br />

“Sodo Bardy” disse Ron, e <strong>Harry</strong> capì che aveva la<br />

bocca piena di sangue. “Bardy Weasley.”<br />

“Un Weasley?” ringhiò Greyback. “Per cui sei imparentato<br />

con i traditori del sangue anche se non sei uno<br />

sporco Mezzosangue. E infine, la tua graziosa amichetta...”<br />

Il piacere nella sua voce fece venire ad <strong>Harry</strong> la<br />

pelle d'oca.<br />

“Calmo, Greyback,” disse Scabior, sopra le canzonature<br />

degli altri.<br />

“Oh, non la mordo mica…non ancora. Vediamo se lei<br />

è un po' più veloce di Bardy nel ricordare <strong>il</strong> suo nome. Chi<br />

sei tu, ragazzina?”<br />

“Penelope Light,” disse Hermione. Sembrava terrificata,<br />

ma convincente.


J. K. Rowling<br />

“Com’è <strong>il</strong> tuo sangue?”<br />

“Mezzosangue,” disse Hermione.<br />

“Abbastanza semplice da verificare,” disse Scabior.<br />

“Ma tutti questi qua sembrano avere ancora l'età per<br />

Hogwarts”<br />

“Ce de siabo addati, ” proferì Ron.<br />

“Andati, vero, rossiccio?” puntualizzò Scabior “E<br />

avete deciso di fare un campeggio? E pensavate, giusto<br />

per farvi una risata, di usare <strong>il</strong> nome del Signore Oscuro?”<br />

“Do ber risata,” disse Ron “Ingidende”<br />

“Incidente?” Ci furono altre risate canzonatorie.<br />

“Sai chi è solito usare <strong>il</strong> nome del Signore Oscuro,<br />

Weasley?” ringhiò Greyback, “L'Ordine <strong>della</strong> Fenice. Ti<br />

dice niente?”<br />

“Do.”<br />

“Bene, loro non mostrano al Signore Oscuro <strong>il</strong> giusto<br />

rispetto, per questo <strong>il</strong> nome è stato reso Tabù. Alcuni<br />

membri dell'Ordine sono stati scovati in questa maniera.<br />

Vedremo. Legateli con gli altri <strong>due</strong> prigionieri!”<br />

Qualcuno tirò su <strong>Harry</strong> violentemente per i capelli, lo<br />

trascinò per un po', lo spinse a sedere, poi iniziò a legarlo<br />

in una f<strong>il</strong>a con altri prigionieri. Era ancora mezzo cieco, a<br />

mala pena capace di vedere qualcosa attraverso gli occhi<br />

gonfi. Qu<strong>and</strong>o alla fine l'uomo che li legava si fu<br />

allontanato, <strong>Harry</strong> bisbigliò agli altri detenuti.<br />

“Qualcuno ha una bacchetta?”<br />

“No.” dissero Ron ed Hermione da entrambi i lati.<br />

“E' tutta colpa mia. Ho detto <strong>il</strong> nome. Mi dispiace...”<br />

“<strong>Harry</strong>?”<br />

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538<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Era una voce nuova, ma fam<strong>il</strong>iare e proveniva direttamente<br />

da dietro <strong>Harry</strong>, dalla persona legata alla sinistra<br />

di Hermione.<br />

“Dean?”<br />

“Sei tu! Se sapessero chi hanno preso! Sono<br />

Razziatori, cercano solo gli scansafatiche da vendere in<br />

cambio di oro...”<br />

“Non è un cattivo bottino, per una notte,” stava<br />

dicendo Greyback, mentre un paio di stivali chiodati si<br />

mettevano in marcia accanto ad <strong>Harry</strong> e altro fracasso si<br />

udiva dall'interno <strong>della</strong> tenda.<br />

“Un Mezzosangue, un Goblin fuggiasco e questi tre<br />

lavativi. Hai verificato poi i loro nomi sulla lista,<br />

Scabior?” ruggì.<br />

“Già. Non c'è nessun Vernon Dudley qua, Greyback.”<br />

“Interessante,” disse Greyback. “Questo è interessante”<br />

Si accovacciò accanto ad <strong>Harry</strong>, che vide, attraverso le<br />

minuscole aperture rimaste tra le sue palpebre gonfie, un<br />

viso coperto di grigi capelli arruffati e le basette, aguzzi<br />

denti marroni e piaghe agli angoli <strong>della</strong> bocca. Greyback<br />

puzzava come sulla cima <strong>della</strong> torre, qu<strong>and</strong>o era morto<br />

S<strong>il</strong>ente, di sporco, di sudore e di sangue.<br />

“Così, tu non sei ricercato, allora, Vernon? Oppure sei<br />

su questa lista con un nome diverso? In quale casa eri ad<br />

Hogwarts?”<br />

“Serpeverde,” disse <strong>Harry</strong> automaticamente.<br />

“Divertente, tutti loro sembrano pensare che è proprio<br />

questo che vogliamo sentire,” osservò maliziosamente<br />

Scabior dall’ombra. “Ma nessuno di loro poi sa dirci dov'è<br />

la sala comune.”


J. K. Rowling<br />

“È nei sotterranei” disse <strong>Harry</strong> chiaramente. “Si entra<br />

attraverso la parete. È pieno di teschi e cose del genere ed<br />

è sotto <strong>il</strong> lago, per cui tutte le luci sono verdi.”<br />

Ci fu un breve s<strong>il</strong>enzio.<br />

“Bene, bene, sembra proprio che abbiamo preso un<br />

piccolo Serpeverde,” disse Scabior “Buon per te, Vernon,<br />

perché non ci stanno molti Mezzosangue Serpeverde. Chi<br />

è tuo padre?”<br />

“Lavora al Ministero,” mentì <strong>Harry</strong>. Sapeva che tutta<br />

la storia sarebbe crollata con la più piccola indagine, ma<br />

d'altra parte, doveva solo aspettare che la sua faccia<br />

riprendesse l’ aspetto abituale, prima che <strong>il</strong> gioco finisse in<br />

ogni caso. “Dipartimento delle Catastrofi Magiche.”<br />

“Sai cosa, Greyback?” disse Scabior, “Penso che ci sia<br />

un Dudley là.”<br />

<strong>Harry</strong> riusciva a mala pena a respirare: poteva la<br />

fortuna, la semplice fortuna, farli uscire indenni da questa<br />

situazione?<br />

“Bene, bene.” disse Greyback ed <strong>Harry</strong> sentì una<br />

piccolissima nota di trepidazione in quella voce insensib<strong>il</strong>e<br />

e capì che Greyback si stava chiedendo se davvero<br />

avesse attaccato e catturato <strong>il</strong> figlio di un funzionario del<br />

Ministero. Il cuore di <strong>Harry</strong> stava martell<strong>and</strong>o contro le<br />

funi attorno alle costole, non si sarebbe meravigliato di<br />

scoprire che Greyback poteva notarlo. “Se stai dicendo la<br />

verità, mostro, non dovresti avere nulla da temere da un<br />

giro al Ministero. Mi aspetto che tuo padre ci ricompensi<br />

solo per averti recuperato.”<br />

“Ma,” disse <strong>Harry</strong>, la bocca perfettamente asciutta,<br />

“se ci lasciaste...”<br />

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540<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Hey!” urlarono da dentro la tenda. “Guarda qua,<br />

Greyback!”<br />

Una figura scura si avvicinava tutta agitata verso di<br />

loro ed <strong>Harry</strong> scorse uno scint<strong>il</strong>lio d'argento alla luce delle<br />

loro bacchette. Avevano trovato la spada di Grifondoro.<br />

“Mo-o-olto bene,” disse Greyback con apprezzamento,<br />

prendendola dal suo compagno. “Oh, davvero<br />

molto bene. Sembra fatta dai Goblin, questa. Da dove<br />

avete preso una cosa del genere?”<br />

“È di mio padre,” mentì <strong>Harry</strong>, sper<strong>and</strong>o, al di là di<br />

ogni ragionevolezza, che fosse troppo buio perché<br />

Greyback potesse vedere <strong>il</strong> nome inciso proprio sotto<br />

l'elsa. “L'abbiamo presa in prestito per tagliare la legna da<br />

ardere...”<br />

“’spetta un minuto, Greyback! Guarda qua, nel<br />

Profeta!”<br />

Mentre Scabior parlava, la cicatrice di <strong>Harry</strong>, stiracchiata<br />

sulla sua fronte gonfia, bruciò selvaggiamente.<br />

Molto più chiaramente di quanto potesse intravedere<br />

qualsiasi cosa intorno a sé, vide un edificio torreggiante,<br />

una fortezza tetra, nera come carbone e minacciosa.<br />

All’improvviso, i pensieri di Voldemort erano nuovamente<br />

diventati taglienti come un rasoio: stava veleggi<strong>and</strong>o<br />

verso la gigantesca costruzione col senso<br />

dell’obiettivo, calmo ed al tempo stesso euforico...<br />

Così vicino... così vicino...<br />

Con un enorme sforzo di volontà <strong>Harry</strong> chiuse la<br />

mente ai pensieri di Voldemort, riport<strong>and</strong>osi a dove era<br />

seduto, legato a Ron, Hermione, Dean e Grifuk nell'oscurità,<br />

ascolt<strong>and</strong>o Greyback e Scabior.


J. K. Rowling<br />

“Hermione Granger,” Scabior stava dicendo, “la<br />

Mezzosangue che si sa essere in viaggio con <strong>Harry</strong><br />

<strong>Potter</strong>.”<br />

La cicatrice di <strong>Harry</strong> bruciò nel s<strong>il</strong>enzio, ma lui fece<br />

un'enorme sforzo per mantenersi cosciente, per non<br />

scivolare nella mente di Voldemort. Sentì <strong>il</strong> cigolio degli<br />

stivali di Greyback mentre si accovacciava di fronte ad<br />

Hermione.<br />

“Sai una cosa, ragazzina? Questa foto assomiglia<br />

dannatamente a te!”<br />

“No! Non sono io!”<br />

Lo str<strong>il</strong>lo terrificato di Hermione fu come una<br />

confessione.<br />

“... che si sa essere in viaggio con <strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong>,”<br />

ripeté Greyback con calma.<br />

Il s<strong>il</strong>enzio piombò sulla scena. La cicatrice di <strong>Harry</strong><br />

doleva intensamente, ma egli lottava con tutta la sua<br />

volontà contro l'attrazione dei pensieri di Voldemort.<br />

Rimanere in possesso delle sue facoltà mentali non era<br />

mai stato così importante.<br />

“Beh, questo cambia le cose, no?” bisbigliò Greyback.<br />

Nessuno parlò. <strong>Harry</strong> percepiva la b<strong>and</strong>a di Razziatori che<br />

osservavano, immob<strong>il</strong>i, e sentiva <strong>il</strong> braccio di Hermione<br />

tremare contro <strong>il</strong> suo.<br />

Greyback si alzò e fece un paio di passi verso <strong>il</strong> luogo<br />

in cui era seduto <strong>Harry</strong>. Si accovacciò di nuovo per<br />

scrutare da vicino i suoi lineamenti deformati.<br />

“Che cos'è questo sulla tua fronte, Vernon?” dom<strong>and</strong>ò<br />

sommessamente, l'alito disgustoso nelle narici di <strong>Harry</strong>,<br />

mentre premeva un dito sudicio sulla cicatrice tesa.<br />

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542<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Non toccarla!” urlò <strong>Harry</strong>. Non era riuscito a trattenersi,<br />

pensava che avrebbe vomitato per <strong>il</strong> dolore.<br />

“Pensavo che indossassi degli occhiali, <strong>Potter</strong>?”<br />

sussurrò Greyback.<br />

“Io ho trovato degli occhiali!” gridò uno dei<br />

Razziatori scheletrico nello sfondo. “C'erano degli<br />

occhiali nella tenda, Greyback, aspetta...”<br />

Un secondo dopo gli occhiali di <strong>Harry</strong> vennero calcati<br />

di nuovo sul suo viso. I Razziatori lo circondavano adesso,<br />

scrut<strong>and</strong>olo.<br />

“È lui!” ringhiò Greyback. “Abbiamo preso <strong>Potter</strong>!”<br />

Tutti fecero qualche passo indietro, storditi da quel<br />

che avevano fatto. <strong>Harry</strong>, che ancora lottava per rimanere<br />

presente pur con la testa che sembrava spaccarsi in <strong>due</strong>,<br />

non riusciva a pensare a cosa dire. Visioni frammentate<br />

facevano irruzione attraverso la superficie <strong>della</strong> sua<br />

mente...<br />

...Stava veleggi<strong>and</strong>o attorno alle alte muraglie <strong>della</strong><br />

fortezza nera...<br />

No, era <strong>Harry</strong>, legato e senza bacchetta, in grave<br />

pericolo...<br />

...guard<strong>and</strong>o in su, su alla finestra più elevata, alla<br />

torre più alta...<br />

Era <strong>Harry</strong>, ed essi stavano discutendo del suo destino<br />

a bassa voce...<br />

...Tempo di volare...<br />

“...al Ministero?”<br />

“Al diavolo <strong>il</strong> Ministero.” ringhiò Greyback. “Si<br />

prenderanno tutto <strong>il</strong> merito, e a noi nemmeno un'occhiata.<br />

Dico che dovremmo portarlo direttamente da Voi-Sapete-<br />

Chi.”


J. K. Rowling<br />

“Vuoi convocarlo? Qui?” disse Scabior con la voce<br />

meravigliata e terrorizzata.<br />

“No,” ringhiò Greyback. “Non ho... dicono che sta<br />

us<strong>and</strong>o <strong>il</strong> posto dei Malfoy come base. Porteremo là <strong>il</strong><br />

ragazzo.”<br />

<strong>Harry</strong> pensava di sapere perché Greyback non avesse<br />

chiamato Voldemort. Ai lupi mannari poteva essere<br />

permesso indossare gli abiti da Mangiamorte qu<strong>and</strong>o<br />

volevano, ma solo la cerchia più vicina a Voldemort era<br />

segnata col Marchio Nero: Greyback non era stato<br />

insignito di questo gr<strong>and</strong>e onore.<br />

La cicatrice di <strong>Harry</strong> bruciò di nuovo...<br />

... ed egli volò nella notte, salendo direttamente alla<br />

finestra in cima alla torre più alta...<br />

“... completamente sicuro che sia lui? Perché, se non<br />

lo è, Greyback, siamo morti.”<br />

“Chi com<strong>and</strong>a qui?” ruggì Greyback, nascondendo un<br />

momento di incertezza. “Ho detto che è <strong>Potter</strong> ed in più<br />

c’è la sua bacchetta, fanno giusto <strong>due</strong>centom<strong>il</strong>a Galeoni!<br />

Ma se siete troppo codardi per presentarvi, ciascuno di<br />

voi, è tutto per me e con un po’ di fortuna, mi ci farò<br />

mettere dentro anche la ragazza!”<br />

...La finestra era una piccola fessura nella roccia<br />

nera, non abbastanza gr<strong>and</strong>e da far entrare un uomo... Al<br />

di là era appena visib<strong>il</strong>e una figura scheletrica,<br />

rannicchiata sotto una coperta... Morta, o stava<br />

dormendo...?<br />

“Giusto!” disse Scabior. “Giusto, noi ci siamo! E gli<br />

altri, Greyback? Che cosa ne facciamo di loro?”<br />

543


544<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Potremmo anche prendere tutto.... Abbiamo <strong>due</strong><br />

Mezzosangue, che sono altri dieci Galeoni. Dammi anche<br />

la spada. Se sono rubini, è un'altra piccola fortuna.”<br />

I prigionieri vennero tirati in piedi. <strong>Harry</strong> riusciva a<br />

sentire <strong>il</strong> respiro veloce e terrorizzato di Hermione.<br />

“Bloccateli e teneteli stretti. Io prenderò <strong>Potter</strong>!” disse<br />

Greyback afferr<strong>and</strong>o una manciata di capelli di <strong>Harry</strong>, che<br />

sentì le sue lunghe unghie gialle graffiargli <strong>il</strong> cuoio<br />

capelluto. “Al tre! Uno... <strong>due</strong>... tre...”<br />

Si Smaterializzarono port<strong>and</strong>o appresso i prigionieri.<br />

<strong>Harry</strong> si dimenò cerc<strong>and</strong>o di liberarsi dalla mano di<br />

Greyback, ma senza speranza: Ron ed Hermione erano<br />

schiacciati strettamente contro di lui su entrambi i lati; non<br />

poteva separarsi dal gruppo e mentre l'aria veniva<br />

spremuta via dai suoi polmoni, la sua cicatrice bruciava<br />

ancora più dolorosamente...<br />

... mentre si schiacciava per entrare nella fessura<br />

<strong>della</strong> finestra come un serpente e atterrava, leggero come<br />

vapore, nella stanza sim<strong>il</strong>e ad una cella...<br />

I prigionieri barcollarono l'uno sull'altro mentre atterravano<br />

su un viottolo di campagna. Gli occhi di <strong>Harry</strong>,<br />

ancora gonfi, ci misero un attimo ad adattarsi, poi vide un<br />

paio di cancelli in ferro battuto ai piedi di quello che<br />

sembrava un lungo viale d'accesso. <strong>Harry</strong> sentì un piccolissimo<br />

moto di sollievo. Il peggio non era ancora accaduto:<br />

Voldemort non era qui. Era, <strong>Harry</strong> lo sapeva poiché<br />

stava lott<strong>and</strong>o per resistere alla visione, in qualche strano<br />

posto sim<strong>il</strong>e ad una fortezza, sulla cima di una torre.<br />

Quanto tempo ci avrebbe messo Voldemort per arrivare<br />

qui, una volta saputo <strong>della</strong> presenza di <strong>Harry</strong>, era un’altra<br />

faccenda...


J. K. Rowling<br />

Uno dei Razziatori procedette a gr<strong>and</strong>i passi verso i<br />

cancelli e li scosse.<br />

“Come ci entriamo? Sono chiusi, Greyback. Io non...<br />

accidenti!”<br />

Tirò via bruscamente le sue mani spaventato. Il ferro<br />

si stava contorcendo, srotol<strong>and</strong>o le pieghe e spire astratte<br />

in un volto spaventoso, che parlò con una voce metallica<br />

ed echeggiante. “Dichiarate <strong>il</strong> vostro scopo!”<br />

“Abbiamo <strong>Potter</strong>!” ruggì Greyback trionfante.<br />

“Abbiamo preso <strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong>!”<br />

I cancelli si spalancarono.<br />

“Andiamo!” disse Greyback ai suoi uomini, i prigionieri<br />

furono spinti attraverso i cancelli e su per <strong>il</strong> viale, tra<br />

alte siepi che attutivano <strong>il</strong> rumore dei loro passi. <strong>Harry</strong><br />

vide una bianca figura spettrale sopra di lui e si rese conto<br />

che si trattava di un pavone albino. Inciampò e venne<br />

rimesso in piedi da Greyback con uno strattone; ora stava<br />

barcoll<strong>and</strong>o avanti e di lato, legato spalla a spalla con gli<br />

altri quattro prigionieri.<br />

Chiuse gli occhi gonfi e permise al dolore proveniente<br />

dalla sua cicatrice di sopraffarlo per un<br />

attimo, volendo capire cosa stesse facendo Voldemort,<br />

se sapeva già <strong>della</strong> sua cattura...<br />

La figura emaciata si mosse sotto la leggera coperta e<br />

si girò verso di lui, aprendo gli occhi nel volto scheletrico.<br />

Il frag<strong>il</strong>e uomo si mise a sedere, i gr<strong>and</strong>i occhi incavati<br />

fissarono i suoi, quelli di Voldemort e poi sorrise.<br />

“Così sei arrivato. Pensavo l’avresti fatto... un<br />

giorno. Ma <strong>il</strong> tuo viaggio è stato inut<strong>il</strong>e. Non l'ho mai<br />

avuta.”<br />

“Menti!”<br />

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546<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Appena l'ira di Voldemort fremette in lui, la cicatrice<br />

di <strong>Harry</strong> minacciò di esplodere dal dolore ed egli riportò la<br />

sua mente nel proprio corpo, sforz<strong>and</strong>osi di rimanere<br />

presente mentre i prigionieri venivano spinti sulla ghiaia.<br />

La luce si riversò su tutti loro.<br />

“Cosa c'è?” disse una fredda voce di donna.<br />

“Siamo qui per vedere Colui-Che-Non-Deve-Essere-<br />

Nominato.” ringhiò Greyback.<br />

“Chi sei?”<br />

“Mi conosci!” c'era risentimento nella voce del lupo<br />

mannaro. “Fenrir Greyback! Abbiamo preso <strong>Harry</strong><br />

<strong>Potter</strong>!”<br />

Greyback afferrò <strong>Harry</strong> e lo fece girare fino a<br />

fronteggiare la luce, costringendo anche gli altri prigionieri<br />

a trascinarsi in cerchio.<br />

“So che è gonfio, madama, ma è lui” disse improvvisamente<br />

Scabior ad alta voce. “Se guardi un<br />

po' più da vicino, puoi vedergli la cicatrice. E questa<br />

qui, guarda la ragazza. La Mezzosangue che si sa che sta<br />

viaggi<strong>and</strong>o con lui, madama. Non ci sono dubbi sulla sua<br />

identità e abbiamo preso anche la bacchetta. Ecco,<br />

madama...”<br />

Attraverso le palpebre gonfie <strong>Harry</strong> vide Narcissa<br />

Malfoy scrutare la sua faccia gonfia. Scabior le porse la<br />

bacchetta di prugnolo.<br />

“Portateli dentro.” disse lei.<br />

<strong>Harry</strong> e gli altri furono spinti e spediti a calci su per<br />

ampi gradini di pietra, in un vestibolo fiancheggiato da f<strong>il</strong>e<br />

di ritratti.


J. K. Rowling<br />

“Seguitemi,” disse Narcissa, facendo strada attraverso<br />

l’ingresso. “Mio figlio, Draco, è a casa per le vacanze<br />

Pasquali. Se quello è <strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong>, lo riconoscerà.”<br />

Il salotto era abbagliante dopo l'oscurità esterna;<br />

perfino con gli occhi quasi chiusi, <strong>Harry</strong> riusciva a intravedere<br />

le ampie dimensioni <strong>della</strong> stanza. Un lampadario a<br />

bracci di cristallo pendeva dal soffitto e c'erano altri ritratti<br />

lungo le scure pareti violacee. Due figure si alzarono dalle<br />

loro sedie di fronte ad un elaborato camino di marmo,<br />

mentre i prigionieri venivano fatti entrare a forza nella<br />

stanza dai Razziatori.<br />

“Cosa c'è?”<br />

La voce strascicata e terrib<strong>il</strong>mente fam<strong>il</strong>iare di Lucius<br />

Malfoy colpì le orecchie di <strong>Harry</strong>. Adesso stava cedendo<br />

al panico. Non vedeva via d'uscita ed era più semplice,<br />

mentre <strong>il</strong> terrore saliva, bloccare i pensieri di Voldemort,<br />

sebbene la sua cicatrice bruciasse ancora.<br />

“Dicono di aver preso <strong>Potter</strong>,” rispose la fredda voce<br />

di Narcissa. “Draco, vieni qui”.<br />

<strong>Harry</strong> non osò guardare Draco direttamente, ma<br />

sbirciò di traverso: una figura leggermente più alta di lui<br />

che si alzava dalla poltrona, <strong>il</strong> viso come una pallida<br />

macchia appuntita sotto a dei capelli biondo smorto.<br />

Greyback girò di nuovo violentemente i prigionieri in<br />

modo che <strong>Harry</strong> si trovasse direttamente sotto al<br />

lampadario .<br />

“Allora, ragazzo?” ringhiò <strong>il</strong> lupo mannaro.<br />

<strong>Harry</strong> si trovava di fronte ad uno specchio sopra al<br />

camino, un gr<strong>and</strong>e oggetto dorato in una complessa<br />

cornice spiraleggiante. Attraverso la fessura dei suoi occhi<br />

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548<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

si vide riflesso per la prima volta da qu<strong>and</strong>o aveva lasciato<br />

Grimmauld Place.<br />

La sua faccia era enorme, lucida e rosa, ogni lineamento<br />

distorto dalla fattura di Hermione. I capelli neri gli<br />

arrivavano alle spalle e c'era un ombra scura attorno alla<br />

bocca. Non avesse saputo che era lui che stava li in piedi,<br />

si sarebbe chiesto chi indossasse i suoi occhiali. Decise di<br />

non parlare, poiché la voce lo avrebbe sicuramente tradito;<br />

di nuovo evitò <strong>il</strong> contatto con gli occhi di Draco mentre<br />

quest’ultimo si avvicinava.<br />

“Beh, Draco?” disse Lucius Malfoy. Suonava avido.<br />

“È lui? È <strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong>?”<br />

“Io non... non posso esserne sicuro,” disse Draco.<br />

Stava mantenendo le distanze da Greyback e sembrava<br />

tanto spaventato di dover guardare <strong>Harry</strong> quanto <strong>Harry</strong> di<br />

guardare lui.<br />

“Ma guardalo attentamente, guarda! Vai più vicino!”<br />

<strong>Harry</strong> non aveva mai sentito Lucius Malfoy così<br />

eccitato.<br />

“Draco, se siamo noi a riconsegnare <strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> al<br />

Signore Oscuro, tutto sarà perdon...”<br />

“Ora, non vorremo dimenticare chi lo ha realmente<br />

catturato, spero, Signor Malfoy?” interruppe Greyback<br />

minacciosamente.<br />

“Certo che no, certo che no!” disse Lucius con impazienza.<br />

Si avvicinò ad <strong>Harry</strong>, <strong>and</strong><strong>and</strong>ogli così vicino che<br />

<strong>Harry</strong> poté vedere <strong>il</strong> volto, solitamente languido e pallido,<br />

nitidamente e nel dettaglio nonostante gli occhi gonfi. Con<br />

la faccia sim<strong>il</strong>e ad una maschera paffuta, <strong>Harry</strong> aveva la<br />

sensazione di guardare attraverso le sbarre di una gabbia.


J. K. Rowling<br />

“Che cosa gli avete fatto?” chiese Lucius a Greyback.<br />

“Come si è conciato così?”<br />

“Non siamo stati noi.”<br />

“Mi sembra più una Fattura Pungente,” disse Lucius.<br />

I suoi occhi grigi frugarono la fronte di <strong>Harry</strong>.<br />

“C'è qualcosa qui,” bisbigliò. “Potrebbe essere una<br />

cicatrice, completamente allungata... Draco, vieni qui.<br />

Guarda bene. Che ne pensi?”<br />

<strong>Harry</strong> vide <strong>il</strong> volto di Draco più da vicino ora, proprio<br />

accanto a quello di suo padre. Erano straordinariamente<br />

sim<strong>il</strong>i, eccetto per <strong>il</strong> fatto che <strong>il</strong> padre guardava accanto a<br />

sé con eccitazione, mentre l'espressione di Draco era piena<br />

di r<strong>il</strong>uttanza, perfino terrore.<br />

“Non so,” disse, e si allontanò verso <strong>il</strong> focolare dove<br />

sua madre stava in piedi ad osservare.<br />

“Sarebbe meglio se ne fossimo certi, Lucius,” disse<br />

Narcissa a suo marito con la sua voce fredda e chiara.<br />

“Totalmente sicuri che sia <strong>Potter</strong>, prima di convocare <strong>il</strong><br />

Signore Oscuro... Dicono che questa è sua,” stava<br />

guard<strong>and</strong>o da vicino la bacchetta di prugnolo, “ma non<br />

assomiglia alla descrizione di Oliv<strong>and</strong>er... Se ci stiamo<br />

sbagli<strong>and</strong>o... se chiamiamo <strong>il</strong> Signore Oscuro qui per<br />

niente... Ricordi cosa ha fatto a Rowle e Dolohov?”<br />

“E la Mezzosangue, allora?” brontolò Greyback.<br />

<strong>Harry</strong> fu quasi sollevato in aria mentre i Razziatori<br />

forzavano i prigionieri a ruotare di nuovo, in modo che la<br />

luce cadesse invece su Hermione.<br />

“Aspetta,” disse Narcissa bruscamente. “Sì... sì, era da<br />

Madama McClan con <strong>Potter</strong>! Ho visto la sua foto nel<br />

Profeta! Guarda, Draco, non è la ragazza Granger?”<br />

“Io... forse... si.”<br />

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550<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Ma allora, questo è <strong>il</strong> giovane Weasley!” urlò Lucius,<br />

cammin<strong>and</strong>o a gr<strong>and</strong>i passi attorno ai prigionieri legati per<br />

fronteggiare Ron. “Sono loro, gli amici di <strong>Potter</strong>... Draco,<br />

guardalo, non è <strong>il</strong> figlio di Arthur Weasley, come si<br />

chiama...?”<br />

“Sì,” disse Draco di nuovo, con la schiena rivolta<br />

verso i prigionieri, “Potrebbe essere.”<br />

La porta del salotto si aprì dietro ad <strong>Harry</strong>. Una donna<br />

parlò e <strong>il</strong> suono <strong>della</strong> sua voce portò <strong>il</strong> terrore di <strong>Harry</strong> ad<br />

un grado ancora più alto.<br />

“Cosa c'è? Cos'è successo, Cissy?”<br />

Bellatrix Lestrange camminò attorno ai prigionieri, e<br />

si fermò alla destra di <strong>Harry</strong>, fiss<strong>and</strong>o Hermione attraverso<br />

i suoi occhi dalle palpebre pesanti.<br />

“Ma, senza dubbio,” disse con calma, “questa è la<br />

ragazza Mezzosangue? È la Granger?”<br />

“Sì, sì è Granger!” gridò Lucius. “E accanto a lei,<br />

pensiamo, <strong>Potter</strong>! <strong>Potter</strong> e i suoi amici, presi finalmente!”<br />

“<strong>Potter</strong>?” str<strong>il</strong>lò Bellatrix ed indietreggiò per vedere<br />

meglio <strong>Harry</strong>. “Sei sicuro? Beh allora, <strong>il</strong> Signore Oscuro<br />

deve essere informato immediatamente!”<br />

Tirò indietro la sua manica sinistra: <strong>Harry</strong> vide <strong>il</strong><br />

Marchio Nero inciso nella carne del suo braccio e sapeva<br />

che stava per toccarlo, per convocare <strong>il</strong> suo amato<br />

padrone...<br />

“Stavo per chiamarlo io!” disse Lucius e la sua mano<br />

si chiuse effettivamente sul polso di Bellatrix, impedendole<br />

di toccare <strong>il</strong> Marchio. “Io lo convocherò, Bella. <strong>Potter</strong><br />

è stato portato nella mia casa ed è quindi sotto la mia<br />

autorità...”


J. K. Rowling<br />

“La tua autorità!” sogghignò lei, tent<strong>and</strong>o di strappare<br />

la mano dalla sua stretta. “Hai perso la tua autorità qu<strong>and</strong>o<br />

hai perso la bacchetta, Lucius! Come osi? Tieni le mani<br />

lontane da me!”<br />

“Non c'è niente da fare per te. Non sei tu che hai<br />

catturato <strong>il</strong> ragazzo...”<br />

“Mi perdoni, Sig. Malfoy,” si intromise Greyback,<br />

“ma siamo stati noi a prendere <strong>Potter</strong> e saremo noi a<br />

pretendere l'oro...”<br />

“Oro!” rise Bellatrix, tent<strong>and</strong>o ancora di liberarsi dal<br />

cognato mentre con la mano libera cercava la bacchetta in<br />

tasca. “Prendi <strong>il</strong> tuo oro, sporco animale, cosa me ne<br />

faccio dell'oro? Io cerco solo l'onore del suo... del...”<br />

Smise di divincolarsi, i suoi occhi scuri fissavano<br />

qualcosa che <strong>Harry</strong> non riusciva a vedere.<br />

Trionfante per la sua resa, Lucius le allontanò la mano<br />

dalla propria e si sollevò la manica...<br />

“FERMO!” str<strong>il</strong>lò Bellatrix, “Non toccarlo, moriremmo<br />

tutti se <strong>il</strong> Signore Oscuro venisse adesso!”<br />

Lucius si immob<strong>il</strong>izzò, <strong>il</strong> dito indice sospeso sul<br />

Marchio. Bellatrix uscì con un passo dal limitato campo<br />

visivo di <strong>Harry</strong>.<br />

“Cos'è quella?” le sentì dire.<br />

“Spada,” grugnì un Razziatore fuori vista.<br />

“Dammela.”<br />

“Non è vostra, signora, è mia, ritengo di averla trovata<br />

io.”<br />

Ci fu un'esplosione e un lampo di luce rossa; <strong>Harry</strong><br />

sapeva che <strong>il</strong> Razziatore era stato Schiantato.<br />

Ci fu un ruggito di rabbia tra i suoi sim<strong>il</strong>i: Scabior<br />

estrasse la sua bacchetta.<br />

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552<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“A che gioco credi di giocare, donna?”<br />

“Stupeficium!” lei urlò, “Stupeficium!”<br />

Non potevano gareggiare con lei, sebbene fossero<br />

quattro contro uno. Era una strega, come <strong>Harry</strong> sapeva,<br />

con ab<strong>il</strong>ità prodigiose e senza coscienza. Caddero li dove<br />

erano, tutti tranne Greyback, che era stato costretto in<br />

ginocchio e con le braccia aperte. Con la coda dell’occhio<br />

<strong>Harry</strong> vide Bellatrix avanzare velocemente verso <strong>il</strong> lupo<br />

mannaro, la spada di Grifondoro stretta saldamente nella<br />

mano, <strong>il</strong> viso cereo.<br />

“Dove hai preso questa spada?” sussurrò a Greyback<br />

mentre gli toglieva la bacchetta di mano senza che lui<br />

opponesse resistenza.<br />

“Come osi?” grugnì lui, mentre era costretto a fissarla,<br />

poteva muovere unicamente la bocca. Mostrò i suoi denti<br />

aguzzi. “Liberami, donna!”<br />

“Dove hai trovato questa spada?” ripeté lei, br<strong>and</strong>endogliela<br />

in faccia. “Piton l’ha spedita nella mia camera<br />

blindata alla Gringott!”<br />

“Era nella loro tenda,” ringhiò Greyback. “Liberami,<br />

ho detto!”<br />

Sventolò la bacchetta e <strong>il</strong> lupo mannaro scattò in<br />

piedi, ma sembrava troppo diffidente per avvicinarsi a lei.<br />

Si spostò furtivamente dietro una poltrona e si aggrappò<br />

allo schienale con le luride unghie ricurve.<br />

“Draco, porta questa feccia fuori,” disse Bellatrix,<br />

indic<strong>and</strong>o gli uomini privi di sensi. “Se non hai <strong>il</strong> fegato<br />

per finirli, lasciali nel cort<strong>il</strong>e per me.”<br />

“Non osare parlare a Draco come...” disse Narcissa<br />

furiosamente, ma Bellatrix urlò, “Stai calma! La situa-


J. K. Rowling<br />

zione è molto più grave di quanto tu possa immaginare,<br />

Cissy! Abbiamo un problema, ed è molto serio!”<br />

Rimase lì, in piedi, ansim<strong>and</strong>o leggermente,<br />

guard<strong>and</strong>o la spada ed esamin<strong>and</strong>one l'elsa. Poi tornò a<br />

guardare i prigionieri s<strong>il</strong>enziosi.<br />

“Se è davvero <strong>Potter</strong>, non gli deve essere fatto del<br />

male,” mormorò, più a se stessa che agli altri. “Il Signore<br />

Oscuro desidera liberarsi personalmente di <strong>Potter</strong>... Ma se<br />

scopre... Devo... Devo sapere...”<br />

Tornò di nuovo da sua sorella.<br />

“I prigionieri devono essere messi nel sotterraneo,<br />

mentre penso a cosa fare!”<br />

“Questa è casa mia, Bella, tu non dai ordini nella<br />

mia...”<br />

“Fallo! Tu non hai idea del pericolo in cui siamo!”<br />

str<strong>il</strong>lò Bellatrix. Sembrava terrorizzata, folle. Una sott<strong>il</strong>e<br />

lingua di fuoco scaturì dalla sua bacchetta e bruciò <strong>il</strong><br />

tappeto, lasci<strong>and</strong>ovi un foro.<br />

Narcissa esitò per un attimo, poi si rivolse al lupo<br />

mannaro.<br />

“Porta quei prigionieri giù nei sotterranei, Greyback.”<br />

“Aspetta,” disse Bellatrix tagliente. “Tutti tranne...<br />

tranne la Mezzosangue.” Greyback diede un grugnito di<br />

piacere.<br />

“No!” gridò Ron. “Puoi avere me, prendi me!”<br />

Bellatrix lo colpì in faccia: <strong>il</strong> suono echeggiò nella stanza.<br />

“Se muore sotto interrogatorio, prenderò te, dopo,”<br />

disse. “I Traditori del proprio Sangue saranno i successivi<br />

a mio avviso. Portali di sotto, Greyback, accertati che<br />

siano al sicuro, ma non far loro nulla... non ancora.”<br />

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554<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Lanciò a Greyback la sua bacchetta, poi prese un<br />

piccolo coltello d'argento da sotto <strong>il</strong> suo abito.<br />

Liberò Hermione dagli altri prigionieri, poi la tirò per<br />

i capelli al centro <strong>della</strong> stanza, mentre Greyback costringeva<br />

<strong>il</strong> resto di loro a trascinarsi attraverso la stanza,<br />

un'altra porta e uno scuro corridoio, con la bacchetta tesa<br />

in avanti che proiettava una forza invisib<strong>il</strong>e e irresistib<strong>il</strong>e.<br />

“Credi che mi farà avere un po' <strong>della</strong> ragazza qu<strong>and</strong>o<br />

avrà finito con lei?” canticchiò sommessamente Greyback<br />

mentre li sospingeva lungo <strong>il</strong> corridoio. “Ho detto che gli<br />

avrei dato un morso o <strong>due</strong>, non glie li daresti tu,<br />

rossiccio?”<br />

<strong>Harry</strong> poté sentire Ron agitarsi. Furono fatti scendere<br />

per una ripida rampa di scale, ancora legati spalla contro<br />

spalla, a rischio di scivolare e rompersi <strong>il</strong> collo in ogni<br />

momento. In fondo c'era una pesante porta. Greyback la<br />

aprì con un leggero colpo di bacchetta, poi li fece entrare<br />

in una stanza umida e ammuffita e li lasciò nella totale<br />

oscurità. Il rimbombo dello sbattere <strong>della</strong> porta <strong>della</strong> cella<br />

non si era ancora spento, qu<strong>and</strong>o udirono un urlo terrib<strong>il</strong>e<br />

e prolungato provenire proprio da sopra di loro.<br />

“HERMIONE!” urlò Ron e iniziò a contorcersi e a<br />

lottare contro le funi che li legavano insieme, tanto che<br />

<strong>Harry</strong> barcollò. “HERMIONE!”<br />

“Stai calmo!” disse <strong>Harry</strong>. “Zitto. Ron, abbiamo<br />

bisogno di trovare un modo...”<br />

“HERMIONE! HERMIONE!”<br />

“Abbiamo bisogno di un piano, smett<strong>il</strong>a di urlare...<br />

dobbiamo toglierci queste funi...”<br />

“<strong>Harry</strong>?” giunse un sussurro dall'oscurità. “Ron? Sei<br />

tu?”


J. K. Rowling<br />

Ron smise di gridare. C'era un suono di movimento<br />

vicino a loro, poi <strong>Harry</strong> vide un ombra muoversi più<br />

vicino.<br />

“<strong>Harry</strong>? Ron?”<br />

“Luna?”<br />

“Sì, sono io! Oh no, non volevo che vi catturassero!”<br />

“Luna, puoi aiutarci a toglierci queste funi?” chiese<br />

<strong>Harry</strong>.<br />

“Oh sì, penso di sì... C'è un vecchio chiodo che<br />

usiamo se abbiamo bisogno di rompere qualcosa... Solo un<br />

attimo.”<br />

Hermione gridò di nuovo da sopra le loro teste, e<br />

sentirono gridare anche Bellatrix, ma le sue parole non si<br />

capirono poiché Ron urlò di nuovo, “HERMIONE!<br />

HERMIONE!”<br />

“Sig. Oliv<strong>and</strong>er?” <strong>Harry</strong> sentì Luna dire. “Sig.<br />

Oliv<strong>and</strong>er, ha <strong>il</strong> chiodo? Se si spostasse un pochino...<br />

Credo che sia accanto alla brocca dell'acqua.”<br />

Fu di ritorno in pochi secondi.<br />

“Dovrete stare immob<strong>il</strong>i.” disse.<br />

<strong>Harry</strong> la sentì lavorare con le fibre più ostinate delle<br />

corde mentre scioglieva i nodi. Sentirono la voce di<br />

Bellatrix al piano di sopra.<br />

“Te lo chiedo di nuovo! Dove avete preso questa<br />

spada? Dove?”<br />

“L'abbiamo trovata... l'abbiamo trovata... PER<br />

FAVORE!” Hermione gridò di nuovo; Ron si dimenò più<br />

forte che mai e <strong>il</strong> chiodo arrugginito scivolò sul polso di<br />

<strong>Harry</strong>.<br />

“Ron, per favore stai fermo!” bisbigliò Luna “Non<br />

riesco a vedere cosa sto facendo...”<br />

555


556<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“La mia tasca!” disse Ron, “Nella mia tasca, c'è uno<br />

Spegnino ed è pieno di luce!”<br />

Pochi secondi dopo, ci fu un suono metallico e le sfere<br />

luminescenti che lo Spegnino aveva assorbito dalle<br />

lampade <strong>della</strong> tenda si librarono nel sotterraneo. Incapaci<br />

di riunirsi alla loro sorgente, rimasero semplicemente<br />

sospese lì, come minuscoli soli, inond<strong>and</strong>o di luce la<br />

stanza nel sottosuolo. <strong>Harry</strong> vide Luna, tutta occhi col suo<br />

volto bianco, e la figura immob<strong>il</strong>e di Oliv<strong>and</strong>er, <strong>il</strong><br />

costruttore di bacchette, raggomitolato sull’angolo del<br />

pavimento. Allung<strong>and</strong>o <strong>il</strong> collo intorno, scorse gli altri<br />

compagni di prigionia: Dean e Grifuk <strong>il</strong> Goblin, che<br />

sembrava appena cosciente, tenuto in piedi dalle funi che<br />

lo legavano agli umani.<br />

“Oh, così è molto più semplice, grazie, Ron,” disse<br />

Luna e ricominciò ad attaccare <strong>il</strong> loro lacci.<br />

“Ciao, Dean!”<br />

Da sopra giunse la voce di Bellatrix.<br />

“Stai mentendo, sporca Mezzosangue, e lo so! Siete<br />

stati nella mia camera blindata alla Gringott! Dì la verità!<br />

Dì la verità!”<br />

Un altro terrib<strong>il</strong>e urlo...<br />

“HERMIONE!”<br />

“Che cos'altro avete preso? Che cos'altro avete preso?<br />

Dimmi la verità o, giuro, ti farò assaggiare questo<br />

coltello!”<br />

“Ecco!”<br />

<strong>Harry</strong> sentì le funi cadere e si girò, sfreg<strong>and</strong>osi i polsi,<br />

e vide Ron correre attorno al sotterraneo, guard<strong>and</strong>o su al<br />

basso soffitto, in cerca di una botola. Dean, <strong>il</strong> volto<br />

ammaccato e coperto di sangue, disse “Grazie,” a Luna e


J. K. Rowling<br />

rimase così, trem<strong>and</strong>o, ma Grifuk sprofondò sul<br />

pavimento, sembrava stordito e disorientato, c'erano molte<br />

piaghe sul suo volto bruno.<br />

Ron adesso stava cerc<strong>and</strong>o di Smaterializzarsi senza<br />

bacchetta.<br />

“Non c'è via d'uscita, Ron,” disse Luna, vedendo i<br />

suoi inut<strong>il</strong>i sforzi. “Il sotterraneo è completamente a prova<br />

di fuga. Ho provato, prima. Il Sig. Oliv<strong>and</strong>er è stato qui<br />

per un lungo periodo, ha provato di tutto.”<br />

Hermione stava grid<strong>and</strong>o di nuovo. Il suono penetrò<br />

in <strong>Harry</strong> come dolore fisico. A mala pena cosciente delle<br />

feroci trafitture <strong>della</strong> sua cicatrice, iniziò anche lui a<br />

correre attorno al sotterraneo, tast<strong>and</strong>o le pareti senza<br />

sapere cosa stesse cerc<strong>and</strong>o, conscio fin nel profondo<br />

dell’inut<strong>il</strong>ità di ciò che faceva.<br />

“Che cos'altro avete preso, cos'altro? RISPONDIMI!<br />

CRUCIO!”<br />

Le urla di Hermione riecheggiarono dalle pareti al<br />

piano di sopra. Ron stava quasi singhiozz<strong>and</strong>o mentre<br />

colpiva le pareti con i pugni, ed <strong>Harry</strong>, nella più completa<br />

disperazione, prese la borsa di Hagrid dal collo e frugò<br />

all'interno: tirò fuori <strong>il</strong> Boccino di S<strong>il</strong>ente e lo scosse,<br />

sper<strong>and</strong>o, non sapeva cosa... non accadde nulla... sventolò<br />

le metà spezzate <strong>della</strong> bacchetta di fenice, ma erano senza<br />

<strong>vita</strong>... <strong>il</strong> frammento di specchio cadde a terra scint<strong>il</strong>l<strong>and</strong>o e<br />

vide un lampo di blu luminoso...<br />

L'occhio di S<strong>il</strong>ente lo stava fiss<strong>and</strong>o dallo specchio.<br />

“Aiutaci!” gli str<strong>il</strong>lò con folle disperazione. “Siamo<br />

nel sotterraneo del Castello dei Malfoy, aiutaci!”<br />

L'occhio ammiccò e sparì.<br />

557


558<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

<strong>Harry</strong> non era nemmeno del tutto sicuro che ci fosse<br />

davvero stato. Inclinò <strong>il</strong> frammento di specchio da una<br />

parte e dall'altra e non ci vide nulla riflesso dentro, se non<br />

le pareti e <strong>il</strong> soffitto <strong>della</strong> loro prigione; dal piano di sopra<br />

Hermione stava grid<strong>and</strong>o peggio che mai e vicino a lui<br />

Ron stava url<strong>and</strong>o rabbiosamente, “HERMIONE!<br />

HERMIONE!”<br />

Sentirono Bellatrix gridare, “Come siete entrati nella<br />

mia camera blindata? Vi ha aiutati <strong>il</strong> sudicio piccolo<br />

Goblin nel sotterraneo?”<br />

“Lo abbiamo incontrato solo stanotte!” singhiozzò<br />

Hermione. “Non siamo mai stati nella tua camera<br />

blindata... Non è la vera spada! È una copia, solo una<br />

copia!”<br />

“Una copia?” str<strong>il</strong>lò Bellatrix, “Oh, che storia plausib<strong>il</strong>e!”<br />

“Possiamo scoprirlo fac<strong>il</strong>mente!” aggiunse la voce di<br />

Lucius. “Draco, vai a prendere <strong>il</strong> Goblin, potrà dirci se la<br />

spada è vera oppure no!”<br />

<strong>Harry</strong> si precipitò attraverso <strong>il</strong> sotterraneo verso <strong>il</strong><br />

luogo in cui Grifuk si era accasciato sul pavimento.<br />

“Grifuk,” bisbigliò nell'orecchio appuntito del Goblin,<br />

“devi dire loro che quella spada è un falso, non devono<br />

sapere che è quella vera, Grifuk, ti prego...”<br />

Sentì qualcuno affrettarsi per i gradini del sotterraneo;<br />

un attimo dopo la voce tremante di Draco parlò da fuori la<br />

porta.<br />

“State indietro. Schieratevi contro la parete in fondo.<br />

Non tentate niente, o vi ammazzo!”<br />

Fecero come era stato loro detto. Mentre la serratura<br />

girava, Ron fece scattare lo Spegnino e le luci tornarono


J. K. Rowling<br />

guizz<strong>and</strong>o nella sua tasca, ripristin<strong>and</strong>o l'oscurità nel<br />

sotterraneo. La porta si spalancò; Malfoy marciò dentro,<br />

con la bacchetta tesa davanti, pallido e determinato.<br />

Afferrò per <strong>il</strong> braccio <strong>il</strong> piccolo Goblin e ritornò di nuovo<br />

indietro, trascin<strong>and</strong>o Grifuk con sé. La porta si chiuse<br />

sbattendo e nello stesso istante un fragoroso crack<br />

echeggiò nel sotterraneo.<br />

Ron fece scattare lo Spegnino. Tre palle di luce ritornarono<br />

in volo nell'aria dalla sua tasca, rivel<strong>and</strong>o Dobby<br />

l'elfo domestico, che si era appena Materializzato in<br />

mezzo a loro.<br />

“DOB...!”<br />

<strong>Harry</strong> colpì Ron sul braccio per farlo stare zitto e Ron<br />

sembrò terrificato dal proprio errore. Il suono di passi<br />

attraversavano <strong>il</strong> soffitto: Draco che portava Grifuk da<br />

Bellatrix.<br />

Gli enormi occhi sim<strong>il</strong>i a palline da tennis di Dobby<br />

erano spalancati, tremava dai piedi alla punta delle orecchie.<br />

Era tornato nella casa del suo vecchio padrone ed era<br />

chiaro che era terrificato.<br />

“<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong>,” squittì nel più sott<strong>il</strong>e fremito di voce,<br />

“Dobby è venuto per liberarvi.”<br />

“Ma come...?”<br />

Un urlo spaventoso sommerse le parole di <strong>Harry</strong>:<br />

Hermione veniva torturata di nuovo. Tagliò corto.<br />

“Puoi Smaterializzarti fuori da questo sotterraneo?”<br />

dom<strong>and</strong>ò a Dobby che fece un cenno col capo, agit<strong>and</strong>o le<br />

orecchie.<br />

“E puoi portare gli umani con te?”<br />

Dobby annuì di nuovo.<br />

559


560<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Bene. Dobby, voglio che prendi Luna, Dean e <strong>il</strong> Sig.<br />

Oliv<strong>and</strong>er e li porti... e li porti da...”<br />

“B<strong>il</strong>l e Fleur,” disse Ron, “V<strong>il</strong>la Conchiglia, alla<br />

periferia di Tinworth!”<br />

L'elfo annuì per la terza volta.<br />

“E poi torna indietro,” disse <strong>Harry</strong>. “Puoi farlo,<br />

Dobby?”<br />

“Certo, <strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong>,” bisbigliò <strong>il</strong> piccolo elfo. Si<br />

affrettò sul Sig. Oliv<strong>and</strong>er che sembrava essere appena<br />

cosciente. Mise una mano del costruttore di bacchette<br />

nella sua e tese l'altra a Luna e Dean, nessuno dei quali si<br />

mosse.<br />

“<strong>Harry</strong>, vogliamo aiutarti.” bisbigliò Luna.<br />

“Non possiamo lasciarti qui.” disse Dean.<br />

“Andate, tutti e <strong>due</strong>! Ci vediamo da B<strong>il</strong>l e Fleur.”<br />

Mentre <strong>Harry</strong> parlava, la sua cicatrice bruciò più che<br />

mai: per pochi secondi guardò giù, non <strong>il</strong> costruttore di<br />

bacchette, ma un altro uomo, altrettanto vecchio, altrettanto<br />

magro, ma che rideva sdegnosamente.<br />

“Uccidimi, allora. Voldemort, per me la morte è la<br />

benvenuta! Ma la mia morte non ti darà ciò che cerchi...<br />

Ci sono così tante cose che non capisci...”<br />

Sentì la furia di Voldemort, ma poiché Hermione<br />

gridava di nuovo la chiuse fuori, ritorn<strong>and</strong>o al sotterraneo<br />

e all'orrore del suo presente.<br />

“Andate!” implorò Luna e Dean. “Andate! Vi seguiremo,<br />

ma ora <strong>and</strong>ate!”<br />

Afferrarono le dita distese dell'elfo. Ci fu un altro<br />

fragoroso crack e Dobby, Luna, Dean e Oliv<strong>and</strong>er sparirono.


J. K. Rowling<br />

“Che cosa è stato?” urlò Lucius Malfoy da sopra le<br />

loro teste. “Avete sentito? Cos'era quel rumore nel sotterraneo?”<br />

<strong>Harry</strong> e Ron si fissarono.<br />

“Draco... no, chiama Codaliscia! Fallo <strong>and</strong>are a<br />

controllare!”<br />

Passi attraversarono la stanza di sopra, poi ci fu<br />

s<strong>il</strong>enzio. <strong>Harry</strong> sapeva che le persone nel salotto stavano<br />

in ascolto di altri rumori provenienti dal sotterraneo.<br />

“Dovremo cercare di bloccarlo,” bisbigliò a Ron. Non<br />

avevano scelta: nel momento in cui qualcuno fosse entrato<br />

nella stanza e avesse notato l'assenza degli altri tre,<br />

sarebbero stati perduti.<br />

“Lascia accese le luci,” aggiunse <strong>Harry</strong>, e qu<strong>and</strong>o<br />

sentirono qualcuno scendere i gradini fuori dalla porta,<br />

indietreggiarono contro la parete ai lati di essa.<br />

“Indietro!” ingiunse la voce di Codaliscia., “State<br />

lontani dalla porta. Sto entr<strong>and</strong>o.”<br />

La porta si spalancò. Per una frazione di secondo<br />

Codaliscia fissò <strong>il</strong> sotterraneo apparentemente vuoto,<br />

risplendente <strong>della</strong> luce dei tre soli in miniatura che<br />

fluttuavano a mezz'aria. Poi <strong>Harry</strong> e Ron si lanciarono su<br />

di lui. Ron afferrò <strong>il</strong> braccio con la bacchetta di Codaliscia<br />

e lo spinse all'insù. <strong>Harry</strong> gli sbatté una mano sulla bocca,<br />

smorz<strong>and</strong>ogli la voce. Lottarono in s<strong>il</strong>enzio: la bacchetta<br />

di Codaliscia emise scint<strong>il</strong>le e la sua mano d'argento si<br />

chiuse attorno alla gola di <strong>Harry</strong>.<br />

“Cosa c'è, Codaliscia?” chiamò Lucius Malfoy dal di<br />

sopra.<br />

“Niente!” rispose Ron in una passab<strong>il</strong>e imitazione<br />

<strong>della</strong> voce ansimante di Codaliscia. “Tutto bene!”<br />

561


562<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

<strong>Harry</strong> respirava a mala pena.<br />

“Vuoi uccidermi?” <strong>Harry</strong> rantolò, facendo leva per<br />

cercare di far aprire le dita d'argento. “Dopo che ti ho<br />

salvato la <strong>vita</strong>? Sei in debito con me, Codaliscia!”<br />

Le dita d'argento allentarono la presa. <strong>Harry</strong> non se<br />

l'aspettava: si liberò con forza, meravigliato, tenendo la<br />

mano sulla bocca di Codaliscia. Vide i piccoli occhi<br />

acquosi dell'uomo sim<strong>il</strong>e ad un ratto spalancarsi di terrore<br />

e sorpresa: sembrava scioccato quanto <strong>Harry</strong> per quel che<br />

la mano aveva fatto, per <strong>il</strong> piccolo impulso di pietà che lo<br />

aveva tradito, e continuò a lottare con ancora più forza,<br />

come per annullare quel momento di debolezza.<br />

“Prendiamo questa,” mormorò Ron, strapp<strong>and</strong>o la<br />

bacchetta di Codaliscia dall'altra mano.<br />

Senza bacchetta, senza aiuto, le pup<strong>il</strong>le di Minus si<br />

d<strong>il</strong>atarono dal terrore. I suoi occhi erano scivolati dal volto<br />

di <strong>Harry</strong> a qualcos'altro. Le sue dita d'argento si stavano<br />

muovendo inesorab<strong>il</strong>mente verso la sua gola.<br />

“No...”<br />

Senza fermarsi per pensare, <strong>Harry</strong> cercò di tirar via la<br />

mano, ma non fu possib<strong>il</strong>e. Lo strumento d'argento che<br />

Voldemort aveva donato al più codardo fra i suoi servitori<br />

si era rivoltato contro <strong>il</strong> suo proprietario disarmato ed<br />

inut<strong>il</strong>e; Minus stava raccogliendo <strong>il</strong> frutto <strong>della</strong> sua<br />

esitazione, del suo momento di pietà: veniva strangolato<br />

sotto i loro occhi.<br />

“No!”<br />

Anche Ron aveva lasciato Codaliscia e insieme, lui ed<br />

<strong>Harry</strong> cercarono di tirare le schiaccianti dita di metallo<br />

dalla gola di Codaliscia, ma non servì. Minus stava<br />

divent<strong>and</strong>o blu.


J. K. Rowling<br />

“Relascio!” disse Ron, punt<strong>and</strong>o la bacchetta alla<br />

mano d'argento, ma non accadde nulla, Minus cadde sulle<br />

ginocchia e nello stesso istante Hermione diede un<br />

terrib<strong>il</strong>e urlo dal di sopra. Gli occhi di Codaliscia ruotarono<br />

verso l’alto nel suo volto violaceo; ebbe un ultimo<br />

spasmo e rimase immob<strong>il</strong>e.<br />

<strong>Harry</strong> e Ron si guardarono l'un l'altro, poi, lasci<strong>and</strong>o <strong>il</strong><br />

corpo di Codaliscia sul pavimento dietro di loro, corsero<br />

su per le scale e ripercorsero l'oscuro corridoio che<br />

portava al salotto. Avanzarono furtivamente, con cautela,<br />

finché giunsero alla porta del salotto, socchiusa. Ora<br />

avevano una chiara visione di Bellatrix che guardava in<br />

basso verso Grifuk. Questi teneva la spada di Grifondoro<br />

nelle mani dalle lunghe dita. Hermione giaceva ai piedi di<br />

Bellatrix. Si muoveva appena.<br />

“Allora?” disse Bellatrix a Grifuk. “È la spada vera?”<br />

<strong>Harry</strong> aspettò, trattenendo <strong>il</strong> respiro, lott<strong>and</strong>o contro le<br />

fitte <strong>della</strong> cicatrice.<br />

“No,” disse Grifuk. “È un falso.”<br />

“Ne sei sicuro?” ansimò Bellatrix. “Completamente<br />

sicuro?”<br />

“Sì.” rispose <strong>il</strong> Goblin.<br />

Il sollievo si diffuse sul viso di Bellatrix, tutta la<br />

tensione si d<strong>il</strong>eguò da esso.<br />

“Bene,” disse, e con un colpo casuale di bacchetta aprì<br />

un altro taglio profondo sul volto del Goblin, che cadde ai<br />

suoi piedi con un grido. Lo spinse da parte con un calcio.<br />

“E adesso,” disse con una voce che bruciava di trionfo,<br />

“Chiamiamo <strong>il</strong> Signore Oscuro!”<br />

E si tirò su la manica, tocc<strong>and</strong>o con l'indice <strong>il</strong> Marchio<br />

Nero.<br />

563


564<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Subito, la cicatrice di <strong>Harry</strong> sembrò essersi nuovamente<br />

aperta. La realtà circostante svanì: lui era<br />

Voldemort e <strong>il</strong> mago scheletrico davanti a lui gli stava<br />

ridendo in faccia di un riso sdentato; era furioso per la<br />

convocazione che aveva sentito… li aveva avvertiti,<br />

dovevano convocarlo per niente meno che <strong>Potter</strong>. Se erano<br />

in errore...<br />

“Uccidimi, allora!” chiese <strong>il</strong> vecchio. “Non vincerai,<br />

non puoi vincere! Quella bacchetta non sarà mai, mai<br />

tua...”<br />

E la furia di Voldemort eruppe: uno scoppio di luce<br />

verde riempì la prigione e <strong>il</strong> frag<strong>il</strong>e, vecchio corpo venne<br />

sollevato dal suo duro letto e ricadde, senza <strong>vita</strong>.<br />

Voldemort ritornò alla finestra, la sua ira appena dominab<strong>il</strong>e...<br />

Avrebbero subito la sua punizione, se non avessero<br />

avuto una buona ragione per averlo richiamato...<br />

“E credo,” disse la voce di Bellatrix. “che possiamo<br />

sbarazzarci <strong>della</strong> Mezzosangue. Greyback, prend<strong>il</strong>a se la<br />

vuoi.”<br />

“NOOOOOOOOOOOO!”<br />

Ron era piombato nel salotto; Bellatrix si guardò<br />

attorno scioccata, girò la bacchetta per fronteggiare Ron<br />

invece...<br />

“Expelliarmus!” egli ruggì punt<strong>and</strong>o la bacchetta di<br />

Codaliscia a Bellatrix, e quella di lei volò in aria e fu presa<br />

da <strong>Harry</strong>, che era scattato dietro Ron. Lucius, Narcissa,<br />

Draco e Greyback si rigirarono, <strong>Harry</strong> urlò:<br />

“Stupeficium!” e Lucius Malfoy crollò a terra. Getti di<br />

luce volarono dalle bacchette di Draco, Narcissa e<br />

Greyback, <strong>Harry</strong> si gettò a terra, rotol<strong>and</strong>o dietro al divano<br />

per e<strong>vita</strong>rli.


J. K. Rowling<br />

“FERMI O LEI MORIRÁ!”<br />

Ansante, <strong>Harry</strong> spuntò dal bordo del divano. Bellatrix<br />

stava reggendo Hermione, che sembrava essere priva di<br />

sensi, e le teneva <strong>il</strong> corto coltello d'argento alla gola.<br />

“Buttate le bacchette,” bisbigliò. “Buttatele, o<br />

vedremo esattamente quanto sia sporco <strong>il</strong> suo sangue!”<br />

Ron si irrigidì, mentre stringeva convulsamente la<br />

bacchetta di Codaliscia. <strong>Harry</strong> si raddrizzò, tenendo<br />

sempre quella di Bellatrix.<br />

“Ho detto, buttatele!” str<strong>il</strong>lò, premendo la lama sulla<br />

gola di Hermione ed <strong>Harry</strong> vide apparire delle gocce di<br />

sangue.<br />

“Va bene!” urlò lui e gettò la bacchetta di Bellatrix sul<br />

pavimento ai suoi piedi, Ron fece la stessa cosa con quella<br />

di Codaliscia. Entrambi alzarono le mani all'altezza <strong>della</strong><br />

spalla.<br />

“Bene!” osservò lei. “Draco, prend<strong>il</strong>e. <strong>il</strong> Signore<br />

Oscuro sta arriv<strong>and</strong>o, <strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong>! La tua morte si avvicina.”<br />

<strong>Harry</strong> lo sapeva, la sua cicatrice stava scoppi<strong>and</strong>o dal<br />

dolore e riusciva a sentire Voldemort volare per <strong>il</strong> cielo a<br />

gr<strong>and</strong>e distanza, sopra un mare buio e tempestoso; presto<br />

sarebbe stato abbastanza vicino da Materializzarsi da loro<br />

ed <strong>Harry</strong> non vedeva nessuna via d'uscita.<br />

“Ora,” disse Bellatrix dolcemente, mentre Draco si<br />

affrettava verso di lei con le bacchette. “Cissy, credo che<br />

dovremmo legare di nuovo questi piccoli eroi, mentre<br />

Greyback si prende cura <strong>della</strong> Signorina Mezzosangue.<br />

Sono sicura che <strong>il</strong> Signore Oscuro non ti lesinerà la<br />

ragazza, Greyback, dopo quello che hai fatto stanotte.”<br />

565


566<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

All’ultima parola ci fu un bizzarro rumore stridente da<br />

sopra. Tutti guardarono in su in tempo per vedere <strong>il</strong><br />

lampadario di cristallo tremare, poi, con un cigolio e un<br />

tintinnio sinistro, iniziò a cadere. Bellatrix era proprio<br />

sotto di esso. Lasci<strong>and</strong>o <strong>and</strong>are Hermione si gettò da parte<br />

con un urlo.<br />

Il lampadario si schiantò al suolo in un esplosione di<br />

cristallo e catene cadendo sopra ad Hermione e al Goblin,<br />

che stringeva ancora la spada di Grifondoro. Frammenti<br />

scint<strong>il</strong>lanti di cristallo volarono in tutte le direzioni, Draco<br />

si piegò in <strong>due</strong>, coprendosi <strong>il</strong> volto insanguinato con le<br />

mani.<br />

Mentre Ron correva a tirar fuori Hermione dai<br />

rottami, <strong>Harry</strong> corse <strong>il</strong> rischio: saltò sopra una poltrona<br />

strapp<strong>and</strong>o le tre bacchette dalla presa di Draco, le puntò<br />

rivolte su Greyback e gridò, “Stupeficium!”. Il lupo<br />

mannaro fu sollevato in aria dal triplo incantesimo, volò<br />

fino al soffitto e poi si schiantò al suolo.<br />

Mentre Narcissa trascinava Draco fuori portata da<br />

ulteriori danni, Bellatrix scattò in piedi, i suoi capelli<br />

fluttuavano mentre br<strong>and</strong>iva <strong>il</strong> coltello d'argento; ma<br />

Narcissa aveva diretto la sua bacchetta alla porta.<br />

“Dobby!” urlò e persino Bellatrix si fermò. “Tu! Tu<br />

hai fatto cadere <strong>il</strong> lampadario...?”<br />

Il minuscolo elfo trotterellò nella stanza, <strong>il</strong> dito<br />

tremante puntato sulla sua vecchia padrona.<br />

“Lei non deve fare del male a <strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong>,” squittì.<br />

“Uccid<strong>il</strong>o, Cissy!” str<strong>il</strong>lò Bellatrix, ma ci fu un altro<br />

fragoroso crack e anche la bacchetta di Narcissa volò in<br />

aria e atterrò dall'altra parte <strong>della</strong> stanza.


J. K. Rowling<br />

“Tu, lurida scimmietta!” gridò Bellatrix, “Come osi<br />

toccare la bacchetta di una strega, come osi disobbedire ai<br />

tuoi padroni?”<br />

“Dobby non ha padrone!” str<strong>il</strong>lò l'elfo. “Dobby è un<br />

elfo libero e Dobby è venuto per salvare <strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i<br />

suoi amici!”<br />

La cicatrice di <strong>Harry</strong> lo stava accec<strong>and</strong>o dal dolore.<br />

Debolmente, seppe che avevano pochi istanti, attimi,<br />

prima che Voldemort fosse da loro.<br />

“Ron, prendi... e VAI!” urlò, gli gettò una delle<br />

bacchette, poi si abbassò per tirare Grifuk fuori dal<br />

lampadario. Sollev<strong>and</strong>o sopra una spalla <strong>il</strong> Goblin<br />

gemente, <strong>il</strong> quale era ancora aggrappato alla spada, <strong>Harry</strong><br />

afferrò la mano di Dobby e ruotò sul posto per<br />

Smaterializzarsi.<br />

Mentre si trasformava in oscurità ebbe un'ultima<br />

visione del salotto, delle figure pallide e immob<strong>il</strong>i di<br />

Narcissa e Draco, <strong>della</strong> striscia rossa costituita dai capelli<br />

di Ron e di un indistinto lampo d'argento volare, mentre <strong>il</strong><br />

coltello di Bellatrix attraversava la stanza verso <strong>il</strong> luogo in<br />

cui si stavano Smaterializz<strong>and</strong>o...<br />

B<strong>il</strong>l e Fleur... V<strong>il</strong>la Conchiglia... B<strong>il</strong>l e Fleur...<br />

Era svanito nell’ignoto. Tutto quello che poteva fare<br />

era ripetere <strong>il</strong> nome <strong>della</strong> destinazione e sperare che ciò<br />

bastasse per portarlo lì. Il dolore sulla sua fronte lo<br />

straziava e <strong>il</strong> peso del Goblin gravava su di lui, sentiva la<br />

lama <strong>della</strong> spada di Grifondoro sbattere contro la sua<br />

schiena: la mano di Dobby sussultò nella sua, si chiese se<br />

l'elfo stesse cerc<strong>and</strong>o di assumere la guida, di portarli<br />

nella direzione giusta e cercò, stringendo le dita, di indicare<br />

che per lui <strong>and</strong>ava bene...<br />

567


568<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Infine toccarono la solida terra, e sentirono l’odore di<br />

aria salmastra. <strong>Harry</strong> cadde sulle ginocchia, lasciò <strong>and</strong>are<br />

la mano di Dobby e tentò di abbassare gent<strong>il</strong>mente Grifuk<br />

a terra.<br />

“Stai bene?” disse mentre <strong>il</strong> Goblin si agitava, ma<br />

Grifuk piagnucolò soltanto.<br />

<strong>Harry</strong> guardò furtivamente attorno nell'oscurità.<br />

Sembrava che ci fosse una v<strong>il</strong>la poco più in là sotto <strong>il</strong><br />

vasto cielo stellato e pensò di vedere dei movimenti<br />

all'esterno.<br />

“Dobby, questa è V<strong>il</strong>la Conchiglia?” bisbigliò,<br />

stringendo le <strong>due</strong> bacchette che aveva preso dai Malfoy,<br />

pronto a combattere se fosse stato necessario. “Siamo<br />

<strong>and</strong>ati nel posto giusto? Dobby?”<br />

Si guardò attorno. Il piccolo elfo era in piedi a qualche<br />

passo da lui.<br />

“DOBBY!”<br />

L'elfo dondolava debolmente, le stelle si riflettevano<br />

nei suoi ampi occhi br<strong>il</strong>lanti. Insieme lui ed <strong>Harry</strong><br />

guardarono giù all'impugnatura argentea del coltello che<br />

sporgeva dal suo petto ondeggiante.<br />

“Dobby... no... AIUTO!” gridò <strong>Harry</strong> a squarciagola<br />

verso la v<strong>il</strong>la, verso la gente che lì si muoveva. “AIUTO!”<br />

Non sapeva né gli importava se fossero maghi o<br />

Babbani, amici o nemici; tutto quello che gli importava<br />

era che sul davanti di Dobby si stava allarg<strong>and</strong>o una<br />

macchia scura e che Dobby aveva steso verso <strong>Harry</strong> le sue<br />

braccia sott<strong>il</strong>i con uno sguardo supplichevole. <strong>Harry</strong> lo<br />

afferrò e lo stese di fianco sull'erba fresca.<br />

“Dobby, no, non morire, non morire...”


J. K. Rowling<br />

Gli occhi di Dobby lo trovarono e le sue labbra<br />

tremarono nello sforzo di formare parole.<br />

“<strong>Harry</strong>... <strong>Potter</strong>...”<br />

Poi, dopo un piccolo brivido, l'elfo rimase immob<strong>il</strong>e, i<br />

suoi occhi non furono niente più che gr<strong>and</strong>i globi vitrei,<br />

spruzzati <strong>della</strong> luce delle stelle che non potevano vedere.<br />

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570<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

CAPITOLO VENTIQUATTRO<br />

IL COSTUTTORE DI<br />

BACCHETTE MAGICHE<br />

Era come affondare in un vecchio incubo… per un<br />

istante <strong>Harry</strong> si ritrovò inginocchiato di nuovo accanto al<br />

corpo di S<strong>il</strong>ente, ai piedi <strong>della</strong> torre più alta di Hogwarts…<br />

in realtà fissava un piccolo corpo raggomitolato sull'erba,<br />

trafitto dal coltello d’argento di Bellatrix. La voce di<br />

<strong>Harry</strong> implorava ancora, “Dobby… Dobby…”, pur<br />

sapendo che l’elfo era <strong>and</strong>ato in un luogo dal quale non<br />

poteva essere richiamato.<br />

Dopo un minuto o giù di lì, comprese che avevano,<br />

dopo tutto, raggiunto <strong>il</strong> posto giusto, visto che B<strong>il</strong>l, Fleur,<br />

Dean e Luna gli si erano raggruppati intorno non appena si<br />

era inginocchiato accanto all’elfo.


J. K. Rowling<br />

“Hermione?” Chiese improvvisamente. “Dov’è?”<br />

“Ron l’ha portata dentro,” rispose B<strong>il</strong>l. “Starà bene.”<br />

<strong>Harry</strong> chinò nuovamente lo sguardo verso Dobby,<br />

protese una mano ed estrasse la lama aff<strong>il</strong>ata dal corpo<br />

dell’elfo, quindi si sf<strong>il</strong>ò la giacca e la depose su Dobby<br />

come se fosse stata una coperta.<br />

Il mare si frangeva contro le rocce da qualche parte lì<br />

vicino, <strong>Harry</strong> l'ascoltava mentre gli altri parlavano e<br />

prendevano decisioni, discutendo questioni delle quali non<br />

riusciva a interessarsi: Dean che portava Grifuk, ferito,<br />

nella casa, Fleur che si affrettava a seguirli. B<strong>il</strong>l suggerì di<br />

seppellire l’elfo ed <strong>Harry</strong> acconsentì senza capire<br />

realmente quello che stava dicendo. Mentre annuiva<br />

guardò di nuovo <strong>il</strong> piccolo corpo e la sua cicatrice tornò a<br />

pizzicare e bruciare. Osserv<strong>and</strong>o come se stesse dalla<br />

parte sbagliata di un telescopio, vide, in una parte <strong>della</strong><br />

sua mente, Voldemort punire coloro che si erano lasciati<br />

dietro a V<strong>il</strong>la Malfoy. La rabbia era terrib<strong>il</strong>e, eppure <strong>il</strong><br />

dolore di <strong>Harry</strong> per Dobby sembrava allontanarla, così da<br />

renderla sim<strong>il</strong>e ad un temporale lontano arrivato ad <strong>Harry</strong><br />

attraverso un enorme oceano s<strong>il</strong>enzioso.<br />

“Voglio farlo nel modo appropriato,” furono le prime<br />

parole che <strong>Harry</strong> pronunciò completamente consapevole.<br />

“Non con la magia. Avete una vanga?”<br />

Poco dopo iniziò <strong>il</strong> lavoro, da solo, scav<strong>and</strong>o la tomba<br />

nel posto che B<strong>il</strong>l gli aveva mostrato in fondo al giardino,<br />

tra i cespugli. Scavò con una specie di furore, assapor<strong>and</strong>o<br />

<strong>il</strong> lavoro manuale, orgoglioso e felice che in esso non vi<br />

fosse magia, poiché ogni goccia del suo sudore, ogni<br />

vescica, erano come doni per l’elfo che aveva salvato le<br />

loro vite.<br />

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572<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

La sua cicatrice bruciava, ma lui era padrone del<br />

dolore, lo percepiva rest<strong>and</strong>one separato.<br />

Finalmente aveva imparato a controllarsi, aveva<br />

appreso ciò che S<strong>il</strong>ente voleva imparasse da Piton, a<br />

chiudere la mente a Voldemort. Così come Voldemort non<br />

era stato in grado di possederlo mentre <strong>Harry</strong> era<br />

consumato dal dolore per Sirius, adesso i suoi pensieri non<br />

potevano assorbirlo mentre piangeva Dobby. Sembrava<br />

che <strong>il</strong> dolore allontanasse Voldemort… anche se S<strong>il</strong>ente,<br />

senza dubbio, avrebbe attribuito <strong>il</strong> merito all’amore.<br />

<strong>Harry</strong> continuò a scavare, sempre più in profondità<br />

nella dura terra fredda, trasform<strong>and</strong>o la sofferenza in<br />

sudore, neg<strong>and</strong>o <strong>il</strong> dolore <strong>della</strong> cicatrice. Nell'oscurità, con<br />

la sola compagnia del suono del suo respiro e del frangersi<br />

del mare, gli tornò alla mente tutto quello che era successo<br />

dai Malfoy, ricordò le cose che aveva sentito e la<br />

comprensione fiorì nel buio.<br />

Il ritmo costante delle braccia segnava <strong>il</strong> tempo dei<br />

pensieri. Cimeli… Horcrux… Cimeli… Horcrux… eppure<br />

ora non ardeva più di quella strana, ossessiva bramosia, la<br />

perdita e la paura l’avevano spenta. Si sentiva come se<br />

fosse stato risvegliato con uno schiaffo.<br />

Mentre <strong>Harry</strong> scavava la tomba sempre più in<br />

profondità, comprese dove era stato Voldemort quella<br />

sera, chi aveva ucciso nella cella più alta di Nurmengard e<br />

perché.<br />

Ripensò a Codaliscia, morto a causa di un piccolissimo,<br />

inconscio impulso di misericordia.<br />

S<strong>il</strong>ente aveva previsto anche quello… quante altre<br />

cose sapeva?


J. K. Rowling<br />

<strong>Harry</strong> perse la nozione del tempo. Si accorse<br />

dell’iniziale scemare l'oscurità solo qu<strong>and</strong>o Ron e Dean si<br />

riunirono a lui.<br />

“Come sta Hermione?”<br />

“Meglio,” disse Ron. “Fleur si sta prendendo cura di<br />

lei.”<br />

<strong>Harry</strong> aveva già pronta la risposta in caso gli avessero<br />

chiesto perché non aveva semplicemente creato una tomba<br />

perfetta con la sua bacchetta, ma non ne ebbe bisogno.<br />

Saltarono nello scavo che <strong>Harry</strong> aveva fatto, ognuno con<br />

la propria vanga, ed insieme lavorarono in s<strong>il</strong>enzio finché<br />

non sembrò abbastanza profondo.<br />

<strong>Harry</strong> avvolse più strettamente l’elfo nella giacca, Ron<br />

si sedette sull'orlo <strong>della</strong> tomba, si tolse le scarpe e i calzini<br />

e glieli inf<strong>il</strong>ò sui piedi nudi, Dean estrasse un berretto di<br />

lana, che <strong>Harry</strong> mise con cura sulla testa di Dobby,<br />

avvolgendone le orecchie da pipistrello.<br />

“Dovremmo chiudergli gli occhi.”<br />

<strong>Harry</strong> non aveva sentito gli altri arrivare nell'oscurità,<br />

B<strong>il</strong>l abbigliato in un mantello da viaggio, Fleur con un<br />

gr<strong>and</strong>e grembiule bianco, dalla cui tasca sporgeva una<br />

bottiglia di quello che <strong>Harry</strong> riconobbe essere Ossofast,<br />

Hermione avvolta in un vestito preso in prestito, pallida ed<br />

instab<strong>il</strong>e sui suoi piedi. Ron le mise un braccio intorno<br />

qu<strong>and</strong>o la raggiunse. Luna, che era avv<strong>il</strong>uppata in uno dei<br />

cappotti di Fleur, si accucciò e mise dolcemente le dita su<br />

ognuna delle palpebre dell’elfo, facendole scorrere sugli<br />

occhi fissi e vitrei.<br />

“Ecco,” disse dolcemente. “Adesso sembra stia<br />

dormendo.”<br />

573


574<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

<strong>Harry</strong> mise l’elfo nella tomba, sistem<strong>and</strong>o le membra<br />

sott<strong>il</strong>i in modo che sembrasse dormire, quindi si arrampicò<br />

fuori e guardò per l'ultima volta <strong>il</strong> piccolo corpo. Si<br />

costrinse a non crollare ricord<strong>and</strong>o <strong>il</strong> funerale di S<strong>il</strong>ente, le<br />

f<strong>il</strong>e e f<strong>il</strong>e di sedie dorate, <strong>il</strong> Ministro <strong>della</strong> Magia in prima<br />

f<strong>il</strong>a, <strong>il</strong> racconto dei successi di S<strong>il</strong>ente e la maestosità <strong>della</strong><br />

tomba di marmo bianco. Sentì che Dobby avrebbe<br />

meritato un funerale altrettanto magnifico, e tuttavia ecco<br />

qui, l’elfo giaceva tra i cespugli in un buco scavato<br />

rozzamente.<br />

“Penso che dovremmo dire qualcosa,” disse improvvisamente<br />

Luna ad alta voce. “Comincerò io, posso?”<br />

E mentre tutti la guardavano, si rivolse all’elfo morto<br />

sul fondo <strong>della</strong> tomba.<br />

“Grazie tante, Dobby, per avermi liberato da quel<br />

sotterraneo. È così ingiusto che tu sia dovuto morire,<br />

sebbene fossi così buono e coraggioso. Ricorderò sempre<br />

quello che hai fatto per noi. Spero che adesso tu sia<br />

felice.”<br />

Si girò e guardò verso Ron, in attesa. Lui si schiarì la<br />

gola e disse con voce profonda, “Sì, grazie, Dobby.”<br />

“Grazie,” mormorò Dean.<br />

<strong>Harry</strong> deglutì.<br />

“Addio, Dobby,” disse. Fu tutto ciò che riuscì a<br />

pronunciare, poiché Luna aveva espresso tutto <strong>il</strong> suo<br />

pensiero. B<strong>il</strong>l alzò la bacchetta, ed <strong>il</strong> mucchio di terra<br />

accanto alla fossa si alzò nell'aria e ricadde gent<strong>il</strong>mente su<br />

di essa, form<strong>and</strong>o un piccolo tumulo rossastro.<br />

“Vi dispiace se resto qui un momento?” chiese <strong>Harry</strong><br />

agli altri.


J. K. Rowling<br />

Gli sussurrarono parole che non comprese, sentì<br />

colpetti gent<strong>il</strong>i sulla schiena, e poi tutti loro si trascinarono<br />

di nuovo verso la v<strong>il</strong>la, lasci<strong>and</strong>o <strong>Harry</strong> da solo accanto<br />

all’elfo.<br />

Si guardò intorno. C'erano un gran numero di gr<strong>and</strong>i<br />

pietre bianche, levigate dal mare, che delimitavano l'orlo<br />

delle aiuole. Scelse una delle più gr<strong>and</strong>i e la posò, come<br />

un cuscino, sul punto in cui ora riposava la testa di Dobby.<br />

Frugò, quindi, nella tasca alla ricerca di una bacchetta.<br />

Ce n’erano <strong>due</strong>. Aveva dimenticato quello che era<br />

successo, non riusciva a ricordare di chi fossero queste<br />

bacchette. Gli parve di averle strappate via dalla mano di<br />

qualcuno. Scelse la più corta delle <strong>due</strong>, quella che sentiva<br />

più adatta alla mano, e la puntò verso la pietra, sulla cui<br />

superficie, lentamente, seguendo le istruzioni che<br />

mormorava, apparvero tagli profondi. Sapeva che<br />

Hermione l’avrebbe potuto fare meglio, e probab<strong>il</strong>mente<br />

più rapidamente, ma voleva segnare lui <strong>il</strong> posto come<br />

aveva voluto essere lui a scavare la tomba. Qu<strong>and</strong>o <strong>Harry</strong><br />

si rialzò, sulla pietra si leggeva:<br />

Qui giace Dobby, un Elfo Libero.<br />

Guardò in basso, contempl<strong>and</strong>o <strong>il</strong> suo operato per<br />

qualche secondo, poi si allontanò, la cicatrice che pulsava<br />

ancora leggermente e la mente piena di quei pensieri che<br />

gli erano arrivati mentre era nella tomba, idee che avevano<br />

preso forma nell'oscurità, idee affascinanti e terrib<strong>il</strong>i.<br />

Qu<strong>and</strong>o entrò nel piccolo ingresso erano tutti seduti in<br />

soggiorno, l’attenzione concentrata su B<strong>il</strong>l che stava<br />

parl<strong>and</strong>o. La stanza era chiara, bella, con un piccolo fuoco<br />

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576<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

di legna che bruciava allegramente nel focolare. <strong>Harry</strong> non<br />

voleva sgocciolare fango sul tappeto, così rimase in piedi<br />

nell’ingresso, ad ascoltare.<br />

“…fortunatamente Ginny era in vacanza. Se fosse<br />

stata a Hogwarts, l'avrebbero potuta prendere prima che la<br />

raggiungessimo. Ora sappiamo che anche lei è al sicuro.”<br />

Si guardò intorno e vide <strong>Harry</strong> ritto lì in piedi.<br />

“Ho portato tutti quanti via dalla Tana,” spiegò.<br />

“Trasferiti da zia Muriel. I Mangiamorte adesso sanno che<br />

Ron è con te, prenderanno di mira la famiglia… non<br />

scusarti,” aggiunse, vedendo l'espressione di <strong>Harry</strong>. “Era<br />

solo una questione di tempo, papà lo ripeteva da mesi.<br />

Siamo la più gr<strong>and</strong>e famiglia di traditori del sangue che ci<br />

sia.”<br />

“Come sono protetti?” chiese <strong>Harry</strong>.<br />

“Incanto Fidelius. Il Custode Segreto è papà. Anche<br />

noi l'abbiamo posto su questa v<strong>il</strong>la. Io sono <strong>il</strong> Custode<br />

Segreto qui. Nessuno di noi può <strong>and</strong>are a lavorare, ma al<br />

momento non è certo la cosa più importante. Una volta<br />

che Oliv<strong>and</strong>er e Grifuk staranno abbastanza bene, trasferiremo<br />

anche loro da zia Muriel. Non c’è molto spazio qui,<br />

ma lei ne ha un sacco. Le gambe di Grifuk sono in via di<br />

guarigione. Fleur gli ha dato l’Ossofast e probab<strong>il</strong>mente<br />

potremmo trasportarli tra un’ora o…”<br />

“No,” disse <strong>Harry</strong>, e B<strong>il</strong>l lo guardò intimorito. “Ho<br />

bisogno di entrambi qui. Devo parlare con loro. È<br />

importante.”<br />

Sentì l'autorità nella propria voce, la convinzione e <strong>il</strong><br />

senso di determinazione che lo avevano pervaso mentre<br />

scavava la tomba di Dobby. I visi di tutti erano girati verso<br />

di lui, perplessi.


J. K. Rowling<br />

“Vado a lavarmi,” disse <strong>Harry</strong> a B<strong>il</strong>l guard<strong>and</strong>osi le<br />

mani, ancora coperte di fango e del sangue di Dobby.<br />

“Poi, avrò bisogno di vederli, immediatamente.”<br />

Andò in cucina, al lavello sotto una delle finestre che<br />

dominavano <strong>il</strong> mare. L’alba spuntava all'orizzonte, rosa<br />

conchiglia e timido oro, mentre si lavava, seguendo<br />

nuovamente <strong>il</strong> f<strong>il</strong>o dei pensieri che gli erano arrivati nel<br />

giardino buio …<br />

Dobby non avrebbe mai potuto dire loro chi l'aveva<br />

m<strong>and</strong>ato nel sotterraneo, ma <strong>Harry</strong> sapeva quello che<br />

aveva visto. Un penetrante occhio blu aveva guardato<br />

attraverso <strong>il</strong> frammento di specchio e poi l’aiuto era arrivato.<br />

“Aiuto sarà sempre dato a Hogwarts a coloro che lo<br />

chiedono.”<br />

<strong>Harry</strong> si asciugò le mani, indifferente alla bellezza del<br />

paesaggio all’esterno <strong>della</strong> finestra ed al mormorio degli<br />

altri nella sala da pranzo. Guardò fuori sull'oceano e si<br />

sentì vicino, in questa alba, vicino come mai era stato<br />

prima, al cuore del tutto.<br />

Ed ancora la sua cicatrice pulsò, e seppe anche che<br />

Voldemort ci stava arriv<strong>and</strong>o. <strong>Harry</strong> capì, eppure ancora<br />

non capiva. Il suo istinto gli diceva una cosa, <strong>il</strong> suo<br />

cervello completamente un’altra.<br />

Il S<strong>il</strong>ente nella testa di <strong>Harry</strong> sorrise, osserv<strong>and</strong>o<br />

<strong>Harry</strong> da sopra la punta delle dita, unite insieme come in<br />

preghiera.<br />

Hai dato a Ron lo Spegnino. Lo comprendevi… Gli<br />

hai dato modo di tornare…<br />

E avevi compreso anche Codaliscia… Sapevi che in<br />

lui c'era un po' di rimorso, da qualche parte…<br />

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578<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

E se conoscevi loro… cosa sapevi di me, S<strong>il</strong>ente?<br />

Sono destinato a capire, ma non a cercare? Sapevi<br />

quanto sarebbe stato duro per me? È per questo che l'hai<br />

reso così diffic<strong>il</strong>e? Per darmi <strong>il</strong> tempo di comprendere?<br />

<strong>Harry</strong> rimase lì immob<strong>il</strong>e, gli occhi vitrei, guard<strong>and</strong>o<br />

<strong>il</strong> punto dove <strong>il</strong> br<strong>il</strong>lante bordo dorato del sole sorgeva<br />

abbagliante sull'orizzonte. Poi guardò le mani pulite e fu<br />

momentaneamente sorpreso di vedere <strong>il</strong> panno che ancora<br />

teneva stretto. Lo depose e ritornò nella sala. Lungo <strong>il</strong><br />

percorso sentì la cicatrice pulsare furiosamente, e gli<br />

balenò nella mente, rapido come <strong>il</strong> riflesso di una libellula<br />

sull’acqua, la sagoma di un edificio che conosceva<br />

estremamente bene.<br />

B<strong>il</strong>l e Fleur erano ai piedi <strong>della</strong> scala.<br />

“Ho bisogno di parlare con Grifuk e con Oliv<strong>and</strong>er,”<br />

disse <strong>Harry</strong>.<br />

“No,” disse Fleur. “Dovrai aspettaire, 'Arry. Sono<br />

entrombi malati, stanchi…”<br />

“Mi dispiace,” rispose lui senza animosità, “ma non<br />

posso aspettare. Ho bisogno di parlare con loro adesso.<br />

Privatamente e separatamente. È urgente.”<br />

“<strong>Harry</strong>, cosa diavolo sta succedendo?” chiese B<strong>il</strong>l.<br />

“Salti fuori qui con un elfo domestico morto ed un Goblin<br />

semi cosciente, Hermione che da l’impressione di essere<br />

stata torturata e Ron si è appena rifiutato di dirmi qualsiasi<br />

cosa…”<br />

“Non possiamo dirvi quello che stiamo facendo,”<br />

rispose <strong>Harry</strong> con voce piatta. “Fai parte dell'Ordine, B<strong>il</strong>l<br />

e sai che S<strong>il</strong>ente ci ha lasciato una missione. Non<br />

possiamo parlarne con nessun altro.”


J. K. Rowling<br />

Fleur fece un rumore impaziente, ma B<strong>il</strong>l non la<br />

guardò, stava fiss<strong>and</strong>o <strong>Harry</strong>. La sua faccia profondamente<br />

segnata dalle cicatrici era diffic<strong>il</strong>e da leggere.<br />

Finalmente, B<strong>il</strong>l disse: “Molto bene. Con chi vuoi parlare<br />

per primo?”<br />

<strong>Harry</strong> esitò. Sapeva che tutto dipendeva dalla sua<br />

decisione. Non gli restava altro tempo, quello era <strong>il</strong><br />

momento di decidere: Horcrux o Cimeli?<br />

“Grifuk,” disse <strong>Harry</strong>. “Parlerò a Grifuk per primo.”<br />

Il cuore gli batteva all’impazzata, come se stesse<br />

correndo a tutta velocità ed avesse appena superato un<br />

enorme ostacolo.<br />

“Su di qua, allora,” disse B<strong>il</strong>l, facendo strada.<br />

<strong>Harry</strong> fece qualche passo prima di fermarsi e<br />

guardarsi indietro.<br />

“Ho bisogno anche di voi <strong>due</strong>!” chiamò Ron ed<br />

Hermione che si erano appostati, seminascosti nel vano<br />

<strong>della</strong> porta del soggiorno.<br />

Entrambi si spostarono alla luce, sembravano<br />

stranamente sollevati.<br />

“Come stai?” chiese a Hermione. “Sei stata meravigliosa…<br />

uscirtene con quella storia mentre lei ti stava<br />

tortur<strong>and</strong>o in quel modo…”<br />

Hermione fece un debole sorriso, mentre Ron le<br />

cingeva le spalle con un braccio.<br />

“Cosa facciamo adesso, <strong>Harry</strong>?” chiese.<br />

“Vedrai. Andiamo.”<br />

<strong>Harry</strong>, Ron ed Hermione seguirono B<strong>il</strong>l su per i ripidi<br />

gradini, fino ad un piccolo pianerottolo su cui si<br />

affacciavano tre porte.<br />

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580<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Qui dentro,” disse B<strong>il</strong>l, aprendo la porta <strong>della</strong> stanza<br />

che divideva con Fleur. Aveva anche questa una vista sul<br />

mare, ora screziato d’oro nell’aurora. <strong>Harry</strong> <strong>and</strong>ò alla<br />

finestra, voltò le spalle a quella vista spettacolare ed<br />

aspettò, le braccia piegate, la cicatrice che pulsava.<br />

Hermione prese la sedia accanto alla toletta, Ron si sedette<br />

sul bracciolo.<br />

B<strong>il</strong>l riapparve, port<strong>and</strong>o <strong>il</strong> piccolo Goblin che posò<br />

con cura sul letto. Grifuk grugnì un grazie e B<strong>il</strong>l se ne<br />

<strong>and</strong>ò, chiudendosi la porta alle spalle.<br />

“Mi dispiace di averti fatto uscire dal letto,” disse<br />

<strong>Harry</strong>. “Come vanno le gambe?”<br />

“Mi fanno male,” rispose <strong>il</strong> Goblin. “Ma stanno<br />

guarendo.”<br />

Stringeva ancora la spada di Grifondoro, e aveva uno<br />

strano sguardo, mezzo feroce, mezzo affascinato. <strong>Harry</strong><br />

notò la pelle olivastra del Goblin, le dita lunghe e sott<strong>il</strong>i,<br />

gli occhi neri. Fleur gli aveva tolto le scarpe: i lunghi piedi<br />

erano sporchi. Era più gr<strong>and</strong>e di un elfo domestico, ma<br />

non di molto. La testa a cupola era molto più gr<strong>and</strong>e di<br />

quella di un uomo.<br />

“Probab<strong>il</strong>mente non ti ricordi…” cominciò <strong>Harry</strong>.<br />

“…che io sono <strong>il</strong> Goblin che ti accompagnò alla<br />

camera blindata, la prima volta che hai visitato la<br />

Gringott?” completò Grifuk. “Io ricordo, <strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong>.<br />

Perfino fra i Goblin, sei molto famoso.”<br />

<strong>Harry</strong> e <strong>il</strong> Goblin si guardarono a vicenda, valut<strong>and</strong>osi<br />

l'un l'altro. La cicatrice di <strong>Harry</strong> stava ancora puls<strong>and</strong>o.<br />

Voleva finire rapidamente quest’intervista con Grifuk, ma<br />

allo stesso tempo temeva di fare una mossa falsa. Mentre


J. K. Rowling<br />

cercava di decidere <strong>il</strong> modo migliore per porre la sua<br />

dom<strong>and</strong>a, <strong>il</strong> Goblin ruppe <strong>il</strong> s<strong>il</strong>enzio.<br />

“Hai seppellito l’elfo,” disse, suon<strong>and</strong>o inaspettatamente<br />

astioso. “Ti ho osservato, dalla finestra<br />

<strong>della</strong> camera da letto <strong>della</strong> porta accanto.”<br />

“Sì,” rispose <strong>Harry</strong>.<br />

Grifuk lo guardò in tralice con i suoi neri occhi a<br />

m<strong>and</strong>orla.<br />

“Sei un mago insolito, <strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong>.”<br />

“Cosa intendi dire?” chiese <strong>Harry</strong>, strofin<strong>and</strong>o<br />

distrattamente la sua cicatrice.<br />

“Hai scavato la tomba.”<br />

“Quindi?”<br />

Grifuk non rispose. <strong>Harry</strong> era fin troppo convinto che<br />

lo stesse deridendo per essersi comportato come un<br />

Babbano, ma non gli importava se Grifuk approvasse o<br />

meno la tomba di Dobby. Si preparò all’attacco.<br />

“Grifuk, ho bisogno di chiederti…”<br />

“Hai anche salvato un Goblin.”<br />

“Cosa?”<br />

“Mi hai portato qui. Mi hai salvato.”<br />

“Bene, immagino non ti dispiaccia?”interloquì <strong>Harry</strong>,<br />

un po’ impaziente.<br />

“No, <strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong>,” disse Grifuk, e con un dito torse la<br />

sott<strong>il</strong>e barba nera sul suo mento, “ma sei un mago molto<br />

insolito.”<br />

“Giusto,” disse <strong>Harry</strong>. “Bene, ho bisogno di un aiuto,<br />

Grifuk, e tu puoi darmelo.”<br />

Il Goblin non diede segno di incoraggiamento, ma<br />

continuò a guardare di traverso <strong>Harry</strong> come se non avesse<br />

mai visto niente di sim<strong>il</strong>e a lui.<br />

581


582<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Ho bisogno di penetrare in una camera blindata <strong>della</strong><br />

Gringott.”<br />

<strong>Harry</strong> non aveva avuto intenzione di esprimersi così<br />

bruscamente; le parole, tuttavia, gli erano uscite come<br />

spinte a forza mentre una fitta di dolore gli attraversava la<br />

cicatrice a forma di saetta, osserv<strong>and</strong>o, di nuovo, la<br />

sagoma di Hogwarts. Chiuse energicamente la sua mente.<br />

Doveva affrontare Grifuk, prima. Ron ed Hermione<br />

fissavano <strong>Harry</strong> come se fosse impazzito.<br />

“<strong>Harry</strong>…” disse Hermione, ma fu interrotta da Grifuk.<br />

“Penetrare in una camera blindata <strong>della</strong> Gringott?”<br />

ripeté <strong>il</strong> Goblin, trem<strong>and</strong>o un po’ mentre cambiava posizione<br />

nel letto. “È impossib<strong>il</strong>e.”<br />

“No, non lo è,” lo contraddisse Ron. “È stato già<br />

fatto”<br />

“Sì,” disse <strong>Harry</strong>. “Lo stesso giorno in cui ci incontrammo<br />

la prima volta, Grifuk. Al mio compleanno, sette<br />

anni fa.”<br />

“La camera in questione era vuota a quel tempo,”<br />

disse subito <strong>il</strong> Goblin ed <strong>Harry</strong> capì che nonostante Grifuk<br />

avesse abb<strong>and</strong>onato la Gringott, si sentiva offeso all'idea<br />

che vi fosse una falla nelle sue difese. “La sua protezione<br />

era minima.”<br />

“Beh, la camera nella quale abbiamo bisogno di<br />

entrare non è vuota, e immagino che la sua protezione sia<br />

molto potente,” disse <strong>Harry</strong>. “Appartiene ai Lestrange.”<br />

Vide Hermione e Ron scambiarsi uno sguardo, stupiti,<br />

ma ci sarebbe stato tempo a sufficienza per spiegarsi con<br />

loro dopo che Grifuk avesse dato la sua risposta.


J. K. Rowling<br />

“Non hai possib<strong>il</strong>ità,” disse Grifuk con voce piatta.<br />

“Nemmeno una minuscola possib<strong>il</strong>ità. Se cerchi nel<br />

sotterraneo un tesoro che ti è estraneo…”<br />

“Ladro avvisato mezzo salvato… sì, lo so, mi<br />

ricordo,” disse <strong>Harry</strong>. “Ma non sto cerc<strong>and</strong>o di procurarmi<br />

alcuna ricchezza, non sto cerc<strong>and</strong>o di prendere niente per<br />

guadagno personale. Riesci a crederci?”<br />

Il Goblin guardò obliquamente <strong>Harry</strong>, e la cicatrice a<br />

forma di saetta sulla fronte di <strong>Harry</strong> pulsò, ma lui l'ignorò,<br />

rifiut<strong>and</strong>o di ascoltarne <strong>il</strong> dolore o l’invito.<br />

“Se esistesse un mago del quale potrei credere che non<br />

stia cerc<strong>and</strong>o un guadagno personale,” disse finalmente<br />

Grifuk, “saresti tu, <strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong>. Goblin ed Elfi non sono<br />

stati mai protetti, o rispettati come tu hai mostrato questa<br />

notte. Non dai Portabacchetta.”<br />

“I Portabacchetta,” ripeté <strong>Harry</strong>. La parola gli suonava<br />

strana nelle orecchie, mentre la cicatrice tornava a<br />

pungere, Voldemort orientava i suoi pensieri verso nord,<br />

ed <strong>Harry</strong> fremeva dal desiderio di interrogare Oliv<strong>and</strong>er,<br />

nella stanza accanto.<br />

“Sul diritto di portare una bacchetta,” disse quietamente<br />

<strong>il</strong> Goblin, “si è disputato a lungo tra i maghi ed <strong>il</strong><br />

mio popolo.”<br />

“Beh, i Goblin non hanno bisogno <strong>della</strong> bacchetta per<br />

fare magie,” disse Ron.<br />

“Questo è irr<strong>il</strong>evante! I maghi si rifiutano di dividere i<br />

segreti sulla scienza delle bacchette con gli altri esseri<br />

magici, ci negano la possib<strong>il</strong>ità di ampliare i nostri<br />

poteri!”<br />

“Vero, ma neanche i Goblin condividono la loro<br />

magia,” disse Ron. “Non ci dite come fabbricare le spade<br />

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584<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

e le armature nel modo in cui lo fate voi. I Goblin sanno<br />

lavorare <strong>il</strong> metallo in un modo che i maghi non hanno<br />

mai…”<br />

“Non ha importanza,” disse <strong>Harry</strong>, not<strong>and</strong>o che Grifuk<br />

stava acquist<strong>and</strong>o colorito. “Qui non si tratta di maghi<br />

contro Goblin o qualsiasi altra creatura magica…”<br />

Grifuk fece una risata sgradevole.<br />

“Ma sì, si tratta proprio di questo! Mentre <strong>il</strong> Signore<br />

Oscuro diventa più potente, la tua razza viene collocata<br />

ancora più fermamente al di sopra <strong>della</strong> mia! La Gringott<br />

cade sotto <strong>il</strong> dominio dei maghi, gli elfi domestici<br />

vengono assassinati, e chi fra i portatori di bacchetta<br />

protesta?”<br />

“Noi lo facciamo!” proruppe Hermione. Era seduta<br />

diritta, i suoi occhi br<strong>il</strong>lanti. “Noi protestiamo! Ed io<br />

vengo cacciata esattamente quanto qualsiasi Goblin o elfo,<br />

Grifuk! Sono una sporca Mezzosangue!”<br />

“Non chiamarti...” mormorò Ron.<br />

“Perché non dovrei?” disse Hermione. “Sporca<br />

Mezzosangue, ed orgogliosa di esserlo! Io non ho una<br />

posizione più alta, sotto questo nuovo ordine, rispetto alla<br />

tua, Grifuk! É me che hanno scelto di torturare per prima,<br />

dai Malfoy!”<br />

Mentre parlava, tirò da un lato <strong>il</strong> colletto del vestito<br />

per mostrare <strong>il</strong> taglio sott<strong>il</strong>e che Bellatrix le aveva fatto,<br />

scarlatto contro la sua gola.<br />

“Sapevi che è stato <strong>Harry</strong> a liberare Dobby?” continuò.<br />

“Sapevi che è da anni che noi vogliamo che gli elfi<br />

domestici siano liberati?” (Ron si agitò a disagio sul<br />

bracciolo <strong>della</strong> sedia di Hermione.)


J. K. Rowling<br />

“Non puoi voler sconfiggere Tu-Sai-Chi più di quanto<br />

lo vogliamo noi, Grifuk!”<br />

Il Goblin fissò Hermione con la stessa curiosità che<br />

aveva mostrato per <strong>Harry</strong>.<br />

“Cosa cercate nella camera blindata dei Lestrange?”<br />

chiese improvvisamente. “La spada che giace li dentro è<br />

un’imitazione. Questa è quella vera.” Fece scorrere <strong>il</strong> suo<br />

sguardo su ognuno di loro. “Ma penso che questo lo<br />

sappiate già. Mi hai chiesto di mentire per te, mentre<br />

eravamo laggiù.”<br />

“Ma la falsa spada non è l'unica cosa in quella camera<br />

blindata, vero?” chiese <strong>Harry</strong>. “Forse hai visto altro, lì?”<br />

Il suo cuore stava martell<strong>and</strong>o più forte che mai.<br />

Raddoppiò gli sforzi per ignorare <strong>il</strong> pulsare <strong>della</strong> cicatrice.<br />

Il Goblin si attorcigliò di nuovo la barba intorno al<br />

dito.<br />

“È contro <strong>il</strong> nostro codice parlare dei segreti <strong>della</strong><br />

Gringott. Noi siamo i guardiani di tesori favolosi.<br />

Abbiamo un dovere verso gli oggetti affidati alle nostre<br />

cure, che, così spesso, sono stati forgiati dalle nostre<br />

mani.”<br />

Il Goblin accarezzò la spada, ed i suoi occhi neri<br />

vagarono da <strong>Harry</strong> ad Hermione, a Ron e poi di nuovo<br />

indietro.<br />

“Così giovani,” disse finalmente, “combattere contro<br />

così tanti.”<br />

“Ci aiuterai?” chiese <strong>Harry</strong>. “Non abbiamo nessuna<br />

speranza di penetrare nella camera blindata senza l'aiuto di<br />

un Goblin. Tu sei la nostra unica possib<strong>il</strong>ità.”<br />

“Posso… pensarci,” disse in tono esasperante Grifuk.<br />

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586<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Ma…” cominciò a sbraitare Ron. Hermione gli diede<br />

una gomitata nelle costole.<br />

“Grazie,” disse <strong>Harry</strong>.<br />

Il Goblin chinò la sua gr<strong>and</strong>e testa a forma di cupola<br />

in segno di riconoscimento, poi fletté le sue corte gambe.<br />

“Penso,” disse, sistem<strong>and</strong>osi in modo ostentato sul<br />

letto di B<strong>il</strong>l e di Fleur, “che l’Ossofast abbia finito <strong>il</strong> suo<br />

lavoro. Potrei essere finalmente in grado di riposare.<br />

Scusatemi…”<br />

“Sì, naturalmente,” disse <strong>Harry</strong>, ma prima di lasciare<br />

la stanza si abbassò in avanti e prese la spada di<br />

Grifondoro da accanto al Goblin. Grifuk non protestò, ma<br />

<strong>Harry</strong> credette di vedere del risentimento negli occhi del<br />

Goblin mentre si chiudeva la porta alle spalle.<br />

“Quel piccolo infame,” bisbigliò Ron. “Ci gode, a<br />

tenerci sulla corda”<br />

“<strong>Harry</strong>,” sussurrò Hermione, tir<strong>and</strong>oli entrambi<br />

lontano dalla porta verso <strong>il</strong> centro del pianerottolo ancora<br />

buio. “Stai dicendo quello che penso? Stai dicendo che c'è<br />

un Horcrux nella camera dei Lestrange?”<br />

“Sì,” disse <strong>Harry</strong>. “Bellatrix era terrorizzata qu<strong>and</strong>o<br />

pensava che fossimo stati là, era fuori di se. Perché? Cosa<br />

pensava potessimo aver visto, cos’altro pensava potessimo<br />

aver preso? Qualcosa per cui <strong>il</strong> solo pensiero di metterne a<br />

conoscenza Voi-Sapete-Chi la terrorizzava.”<br />

“Pensavo stessimo cerc<strong>and</strong>o posti in cui Voi-Sapete-<br />

Chi è stato, luoghi in cui ha fatto qualche cosa di importante,”<br />

disse Ron, guard<strong>and</strong>oli confuso. “É mai stato nella<br />

camera blindata dei Lestrange?”<br />

“Non so se è mai entrato nella Gringott,” disse <strong>Harry</strong>.<br />

“Non aveva oro lì qu<strong>and</strong>o era più giovane, perché nessuno


J. K. Rowling<br />

gli aveva lasciato niente. Avrebbe potuto vedere la banca<br />

da fuori, tuttavia, la prima volta che <strong>and</strong>ò a Diagon<br />

Alley.”<br />

La cicatrice di <strong>Harry</strong> fremette, ma lui l'ignorò; voleva<br />

che Ron ed Hermione capissero la faccenda <strong>della</strong> Gringott<br />

prima di parlare ad Oliv<strong>and</strong>er.<br />

"Penso che invidiasse chiunque avesse la chiave di<br />

una camera blindata alla Gringott. Penso che lo considerasse<br />

un autentico simbolo dell’appartenenza al mondo<br />

magico. Non dimenticate poi, si fidava di Bellatrix e di<br />

suo marito. Erano i suoi servitori più fedeli prima <strong>della</strong><br />

caduta, e <strong>and</strong>arono a cercarlo dopo che svanì. Glie lo<br />

sentii dire la notte in cui ritornò.”<br />

<strong>Harry</strong> si strofinò la cicatrice.<br />

“Non penso che abbia detto a Bellatrix che si trattava<br />

di un Horcrux, tuttavia. Non disse mai a Lucius Malfoy la<br />

verità sul diario. Probab<strong>il</strong>mente le disse che era qualcosa a<br />

cui teneva molto e le chiese di metterlo nella sua camera<br />

blindata. Il luogo più sicuro al mondo per qualsiasi cosa tu<br />

voglia nascondere, mi disse Hagrid… tranne Hogwarts.”<br />

Qu<strong>and</strong>o <strong>Harry</strong> finì di parlare, Ron scosse la testa.<br />

“Lo comprendi veramente."<br />

“Una parte di lui,” disse <strong>Harry</strong>. “Una parte… avrei<br />

voluto capire S<strong>il</strong>ente altrettanto bene. Ma vedremo.<br />

Venite… adesso Oliv<strong>and</strong>er…”<br />

Ron e Hermione sembravano sconcertati, ma impressionati,<br />

mentre lo seguivano attraverso <strong>il</strong> piccolo pianerottolo<br />

e bussavano alla porta opposta a quella di B<strong>il</strong>l e<br />

Fleur. Un debole “Avanti!” giunse loro in risposta.<br />

Il fabbricante di bacchette stava ripos<strong>and</strong>o su uno dei<br />

letti gemelli, <strong>il</strong> più lontano dalla finestra.<br />

587


588<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Era rimasto chiuso nel sotterraneo per più di un anno,<br />

torturato, <strong>Harry</strong> lo sapeva, in almeno un’occasione. Era<br />

emaciato, le ossa del viso sporgevano evidenti sotto la<br />

pelle giallastra. I gr<strong>and</strong>i occhi d’argento sembravano<br />

enormi nelle orbite infossate. Le mani, che teneva adagiate<br />

sulla coperta, avrebbero potuto appartenere ad uno<br />

scheletro. <strong>Harry</strong> si sedette sul letto vuoto, accanto a Ron<br />

ed Hermione. Il sole nascente non era visib<strong>il</strong>e da qui. La<br />

stanza si affacciava sul giardino in cima alla scogliera e<br />

sulla tomba scavata di fresco.<br />

“Sig. Oliv<strong>and</strong>er, mi spiace doverla disturbare,” disse<br />

<strong>Harry</strong>.<br />

“Mio caro ragazzo,” la voce di Oliv<strong>and</strong>er era debole.<br />

“Tu ci hai liberato, pensavo saremmo morti in quel posto.<br />

Non potrò mai ringraziarti… mai ringraziarti…<br />

abbastanza.”<br />

“Siamo stati contenti di farlo.”<br />

La cicatrice di <strong>Harry</strong> pulsò. Sapeva, era sicuro, che<br />

non c'era più <strong>il</strong> tempo di arrivare prima di Voldemort a<br />

quello che era <strong>il</strong> suo obiettivo, o di cercare di impedirgli di<br />

raggiungerlo. Avvertì una fuggevole sensazione di<br />

panico… eppure aveva preso la sua decisione qu<strong>and</strong>o<br />

aveva scelto di parlare prima con Grifuk. Fingendo una<br />

calma che non provava, frugò nella borsa che aveva<br />

intorno al collo e ne estrasse le <strong>due</strong> metà <strong>della</strong> sua<br />

bacchetta rotta.<br />

“Sig. Oliv<strong>and</strong>er, ho bisogno di un po’ d’aiuto.”<br />

“Qualsiasi cosa. Qualsiasi cosa,” disse debolmente <strong>il</strong><br />

fabbricante di bacchette.<br />

“Può aggiustarla? È possib<strong>il</strong>e?”


J. K. Rowling<br />

Oliv<strong>and</strong>er allungò una mano tremante ed <strong>Harry</strong> gli<br />

mise nel palmo le <strong>due</strong> metà unite a stento.<br />

“Agrifoglio e piuma di fenice,” disse Oliv<strong>and</strong>er con<br />

voce tremula. “Undici pollici. Maneggevole e flessib<strong>il</strong>e.”<br />

“Sì,” disse <strong>Harry</strong>. “Lei può…?”<br />

“No,” sussurrò Oliv<strong>and</strong>er. “Mi dispiace, mi dispiace<br />

molto, ma una bacchetta che ha sofferto un danno di<br />

questa entità non può essere riparata da nessun mezzo che<br />

io conosca.”<br />

<strong>Harry</strong> era preparato a questa risposta, ma fu lo stesso<br />

un colpo. Riprese le <strong>due</strong> parti <strong>della</strong> bacchetta e li rinf<strong>il</strong>ò<br />

nella borsa intorno al collo. Oliv<strong>and</strong>er fissò <strong>il</strong> punto in cui<br />

la bacchetta rotta era svanita, e non distolse lo sguardo<br />

finché <strong>Harry</strong> prese dalla tasca le <strong>due</strong> bacchette che aveva<br />

portato via dai Malfoy.<br />

“Può identificare queste?” chiese <strong>Harry</strong>.<br />

Il fabbricante di bacchette prese la prima e la tenne<br />

vicino ai suoi occhi scoloriti, ruot<strong>and</strong>ola tra le sue dita<br />

nodose, flettendola leggermente.<br />

“Noce e corda del cuore di drago,” disse lui. “Dodici<br />

pollici e trequarti. Rigida. Questa bacchetta apparteneva a<br />

Bellatrix Lestrange.”<br />

“E questa?”<br />

Oliv<strong>and</strong>er effettuò lo stesso esame.<br />

“Biancospino e peli di unicorno. Dieci pollici precisi.<br />

Ragionevolmente elastica. Questa era la bacchetta di<br />

Draco Malfoy.”<br />

“Era?” ripeté <strong>Harry</strong>. “Non gli appartiene ancora?”<br />

“Forse no. Se se ne è impossessato…”<br />

“…l’ho fatto...”<br />

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<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“…allora può essere la sua. Ovviamente, <strong>il</strong> modo in<br />

cui se ne è impossessato ha importanza. Molto dipende<br />

anche dalla bacchetta stessa. In generale, comunque, se<br />

una bacchetta è stata conquistata, la sua devozione<br />

cambierà.”<br />

C’era s<strong>il</strong>enzio nella stanza, a parte <strong>il</strong> distante rumore<br />

del mare.<br />

“Parla delle bacchette come se avessero dei sentimenti<br />

propri,” disse <strong>Harry</strong>, “come se potessero pensare di testa<br />

loro.”<br />

“È la bacchetta a scegliere <strong>il</strong> mago,” disse Oliv<strong>and</strong>er.<br />

“Questo è sempre stato chiaro per quelli di noi che hanno<br />

studiato la scienza delle bacchette.”<br />

“Una persona, tuttavia, può usare anche una bacchetta<br />

senza essere stata scelta?” chiese <strong>Harry</strong>.<br />

“Oh sì, se sei un mago degno di questo nome sarai<br />

pienamente in grado di riversare la tua magia attraverso<br />

qualsiasi strumento, o quasi. I migliori risultati, però,<br />

verranno sempre laddove vi sia la più forte affinità tra<br />

mago e bacchetta. Questi legami sono complessi.<br />

Un'attrazione iniziale e poi una ricerca reciproca di esperienze,<br />

la bacchetta che impara dal mago, <strong>il</strong> mago dalla<br />

bacchetta.”<br />

La risacca del mare dava un suono lugubre.<br />

“Ho preso questa bacchetta a Draco Malfoy con la<br />

forza,” disse <strong>Harry</strong>. “Posso usarla in sicurezza?”<br />

“Penso di sì. Leggi sott<strong>il</strong>i governano la proprietà di<br />

una bacchetta, ma la bacchetta che è stata conquistata<br />

sottometterà solitamente la propria volontà al nuovo<br />

padrone.”


J. K. Rowling<br />

“Così io dovrei usare questa?” disse Ron, estraendo la<br />

bacchetta di Codaliscia <strong>della</strong> tasca e d<strong>and</strong>ola ad Oliv<strong>and</strong>er.<br />

“Castagno e corda di cuore di drago. Nove pollici e un<br />

quarto. Frag<strong>il</strong>e. Fui costretto a farla, poco dopo <strong>il</strong> mio<br />

rapimento, per Peter Minus. Sì, se tu l’hai conquistata, è<br />

più probab<strong>il</strong>e che faccia, e bene, <strong>il</strong> tuo volere che non<br />

qualsiasi altra bacchetta.”<br />

“E questo vale per tutte le bacchette, vero?” chiese a<br />

<strong>Harry</strong>.<br />

“Penso di sì,” rispose Oliv<strong>and</strong>er, gli occhi sporgenti<br />

ri<strong>volti</strong> verso <strong>il</strong> viso di <strong>Harry</strong>. “Fa dom<strong>and</strong>e profonde, Sig.<br />

<strong>Potter</strong>. La scienza delle bacchette è un ramo complesso e<br />

misterioso <strong>della</strong> magia.”<br />

“Così, non è necessario uccidere <strong>il</strong> proprietario<br />

precedente per ottenere <strong>il</strong> reale dominio di una bacchetta?”<br />

insistette <strong>Harry</strong>.<br />

Oliv<strong>and</strong>er deglutì.<br />

“Necessario? No, non credo si possa dire sia necessario<br />

uccidere.”<br />

“Ci sono leggende, tuttavia,” disse <strong>Harry</strong>, e mentre <strong>il</strong><br />

suo cuore accelerava i battiti, e <strong>il</strong> dolore nella cicatrice<br />

diveniva più intenso, fu certo che Voldemort aveva deciso<br />

di mettere in pratica la sua idea. “Leggende su una<br />

bacchetta, o bacchette, passata da un proprietario all’altro<br />

attraverso l’omicidio.”<br />

Oliv<strong>and</strong>er diventò pallido. Era grigio chiaro contro <strong>il</strong><br />

cuscino c<strong>and</strong>ido, ed i suoi occhi erano enormi, iniettati di<br />

sangue, e pieni di qualcosa che sembrava paura.<br />

“Una sola bacchetta, penso,” bisbigliò.<br />

“E Voi-Sapete-Chi è interessato ad essa, non è così?”<br />

chiese <strong>Harry</strong>.<br />

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592<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Io… come?” gracchiò Oliv<strong>and</strong>er, guard<strong>and</strong>o Ron ed<br />

Hermione come in cerca d’aiuto. “Come fa a saperlo?”<br />

“Voleva che lei gli dicesse come superare <strong>il</strong> legame<br />

tra le nostre bacchette,” disse <strong>Harry</strong>.<br />

Oliv<strong>and</strong>er sembrava atterrito.<br />

“Mi ha torturato, deve capirlo! La Maledizione<br />

Cruciatus, io… io non avevo altra possib<strong>il</strong>ità se non dirgli<br />

quello che sapevo, quello che immaginavo!”<br />

“Capisco,” disse <strong>Harry</strong>. “Gli ha detto dei nuclei<br />

gemelli? Gli ha detto che doveva solamente prendere in<br />

prestito la bacchetta di un altro mago?”<br />

Oliv<strong>and</strong>er sembrava terrorizzato, paralizzato, da<br />

quante cose <strong>Harry</strong> sapeva. Annuì col capo lentamente.<br />

“Ma non ha funzionato,” continuò <strong>Harry</strong>. 'La mia ha<br />

sconfitto anche la bacchetta presa in prestito. Sa perché sia<br />

successo?”<br />

Oliv<strong>and</strong>er scosse la testa con la stessa lentezza con cui<br />

prima aveva annuito.<br />

“Non avevo… mai sentito una cosa del genere. La sua<br />

bacchetta ha compiuto qualcosa di unico quella notte. Il<br />

legame dei nuclei gemelli è incredib<strong>il</strong>mente raro, tuttavia<br />

non conosco <strong>il</strong> motivo che ha portato la sua bacchetta a<br />

distruggere quella presa in prestito…”<br />

“Prima stavamo parl<strong>and</strong>o dell'altra bacchetta, la<br />

bacchetta che cambia mano attraverso gli omicidi. Qu<strong>and</strong>o<br />

Lei-Sa-Chi comprese che la mia bacchetta aveva fatto<br />

qualche cosa di strano, ritornò da lei e le chiese di<br />

quell'altra, non è vero?”<br />

“Come lo sa?”<br />

<strong>Harry</strong> non rispose.


J. K. Rowling<br />

“Sì, me lo chiese,” bisbigliò Oliv<strong>and</strong>er. “Volle sapere<br />

tutto quello che potevo dirgli riguardo alla bacchetta nota<br />

con <strong>il</strong> nome di Bacchetta Mortale, Bacchetta del Destino o<br />

Antica Bacchetta.”<br />

<strong>Harry</strong> diede un’occhiata in tralice ad Hermione. Era<br />

sbalordita.<br />

“Il Signore Oscuro,” disse Oliv<strong>and</strong>er, con un tono<br />

spaventato e sottovoce, “era sempre stato soddisfatto <strong>della</strong><br />

bacchetta che gli feci… tasso e piuma di fenice, tredici<br />

pollici e mezzo… finché non scoprì del legame dei nuclei<br />

gemelli. Adesso ne sta cerc<strong>and</strong>o un’altra, una più potente,<br />

come l'unico mezzo per battere la sua.”<br />

“Ma saprà presto, se non lo sa già, che la mia è rotta<br />

irreparab<strong>il</strong>mente,” disse quietamente <strong>Harry</strong>.<br />

“No!” disse Hermione,con voce spaventata. “Non può<br />

saperlo, <strong>Harry</strong>, come potrebbe…?”<br />

“Un Incantesimo Reversus,” disse <strong>Harry</strong>. “Abbiamo<br />

lasciato la tua bacchetta e la bacchetta di prugnolo dai<br />

Malfoy, Hermione. Se loro le esaminano con attenzione,<br />

se fanno in modo che ricreino gli ultimi incantesimi che<br />

hanno lanciato, vedranno che la tua ha spezzato la mia,<br />

vedranno che hai tentato senza successo di ripararla, e<br />

capiranno che da allora ho usato quella di prugnolo.”<br />

Il poco colorito che Hermione aveva riguadagnato dal<br />

momento del loro arrivo era svanito dal suo viso. Ron<br />

lanciò a <strong>Harry</strong> uno sguardo di rimprovero e disse, “Non<br />

preoccupiamoci di questo, adesso...”<br />

Ma <strong>il</strong> Sig. Oliv<strong>and</strong>er intervenne.<br />

“Il Signore Oscuro non cerca più l’Antica Bacchetta<br />

solamente per la sua distruzione, Sig. <strong>Potter</strong>. Lui è<br />

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594<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

determinato a possederla, perché crede che lo renderà<br />

veramente invulnerab<strong>il</strong>e.”<br />

“E lo farà?”<br />

“Il proprietario dell’Antica Bacchetta deve sempre<br />

temere di essere attaccato,” disse Oliv<strong>and</strong>er, “ma l'idea del<br />

Signore Oscuro in possesso <strong>della</strong> Bacchetta Mortale è,<br />

devo ammetterlo… formidab<strong>il</strong>e.”<br />

<strong>Harry</strong> si ricordò improvvisamente di come era stato<br />

incerto, qu<strong>and</strong>o si erano incontrati la prima volta, su<br />

quanto gli piacesse Oliv<strong>and</strong>er. Anche ora, dopo essere<br />

stato torturato ed essere stato imprigionato da Voldemort,<br />

l'idea del Mago Oscuro in possesso di questa bacchetta<br />

sembrava affascinarlo tanto quanto lo disgustava.<br />

“Lei… lei pensa davvero che questa bacchetta esista,<br />

Sig. Oliv<strong>and</strong>er?” chiese Hermione.<br />

“Oh sì,” disse Oliv<strong>and</strong>er. “Sì, è perfettamente possib<strong>il</strong>e<br />

tracciare <strong>il</strong> percorso <strong>della</strong> bacchetta attraverso la<br />

storia. Ci sono intervalli, naturalmente, alcuni molto<br />

lunghi, nei quali scompare dalla vista, temporaneamente<br />

perduta o nascosta, ma riemerge sempre. Ha certe caratteristiche<br />

specifiche che coloro che sono istruiti nella<br />

scienza delle bacchette riconoscono. Ci sono resoconti<br />

scritti, alcuni dei quali oscuri, che io ed altri fabbricanti di<br />

bacchette ci siamo fatti un dovere di studiare. I racconti<br />

sembrano autentici.”<br />

“Così lei… lei non pensa che possa essere solo una<br />

favola o un mito?” chiese Hermione speranzosa.<br />

“No,” disse Oliv<strong>and</strong>er. “Se abbia bisogno di essere<br />

conquistata con l’omicidio, non lo so. La sua storia è<br />

insanguinata, ma questo può essere semplicemente causato<br />

del fatto che è un oggetto così desiderato, che risve-


J. K. Rowling<br />

glia forti passioni nei maghi. Immensamente potente,<br />

pericolosa nelle mani sbagliate, ed un oggetto dal fascino<br />

incredib<strong>il</strong>e per tutti noi che studiamo <strong>il</strong> potere delle<br />

bacchette.”<br />

“Sig. Oliv<strong>and</strong>er,” disse <strong>Harry</strong>, “lei disse a Lei-Sa-Chi<br />

che Gregorovitch aveva l’Antica Bacchetta, non è vero?”<br />

Oliv<strong>and</strong>er diventò, se possib<strong>il</strong>e, ancora più pallido.<br />

Sembrò uno spettro mentre deglutiva.<br />

“Ma come… come fa a…?”<br />

“Lasci perdere come faccio a saperlo,” disse <strong>Harry</strong>,<br />

chiudendo momentaneamente gli occhi mentre la cicatrice<br />

bruciava. Ebbe, per pochi secondi, una visione <strong>della</strong> strada<br />

principale di Hogsmeade, ancora buia, perché era così<br />

tanto più a nord. “Disse a Lei-Sa-Chi che Gregorovitch<br />

aveva la bacchetta?”<br />

“Era un pettegolezzo,” bisbigliò Oliv<strong>and</strong>er. “Una<br />

voce, anni ed anni fa, molto prima che lei nascesse! Credo<br />

che sia stato Gregorovitch stesso a spargerla. Può ben<br />

immaginare quanto beneficio portasse ai suoi affari <strong>il</strong> fatto<br />

di studiare e duplicare le qualità dell’Antica Bacchetta!”<br />

“Sì, riesco a immaginarlo,” disse <strong>Harry</strong>. Si alzò. “Sig.<br />

Oliv<strong>and</strong>er, un'ultima cosa e poi le permetteremo di<br />

riposare un po’. Cosa sa dei Cimeli <strong>della</strong> Morte?”<br />

“I… che cosa?” chiese <strong>il</strong> fabbricante di bacchette,<br />

completamente sconcertato.<br />

“I Cimeli <strong>della</strong> Morte.”<br />

“Mi dispiace, non so di cosa stia parl<strong>and</strong>o. Si tratta di<br />

qualcosa che ha a che fare con le bacchette?”<br />

<strong>Harry</strong> fissò <strong>il</strong> suo viso incavato e capì che Oliv<strong>and</strong>er<br />

non stava mentendo. Non sapeva niente dei Cimeli.<br />

595


596<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Grazie,” disse <strong>Harry</strong>. “Grazie m<strong>il</strong>le. La lasciamo<br />

riposare un po’.”<br />

Oliv<strong>and</strong>er appariva colpito.<br />

“Mi stava tortur<strong>and</strong>o!” annaspò. “La Maledizione<br />

Cruciatus. Non ha idea…”<br />

“Ce l’ho,” disse <strong>Harry</strong>. “Ce l’ho sul serio. Per favore,<br />

si riposi un po’. Grazie per avermi detto tutto questo.”<br />

Condusse Ron ed Hermione giù per la scala. <strong>Harry</strong><br />

vide di sfuggita B<strong>il</strong>l, Fleur, Luna e Dean che sedevano al<br />

tavolo <strong>della</strong> cucina, le tazze di tè di fronte a loro. Tutti<br />

guardarono in su, verso di lui, appena comparve sulla<br />

soglia, ma fece loro solo un cenno col capo, e continuò<br />

verso <strong>il</strong> giardino, Ron e Hermione dietro di lui. Il tumulo<br />

rossastro di terra che copriva Dobby era più avanti, ed<br />

<strong>Harry</strong> tornò cammin<strong>and</strong>o fino ad esso, mentre <strong>il</strong> dolore<br />

nella sua testa diventava sempre più forte. Era uno sforzo<br />

enorme, in quel momento, tenere la mente chiusa alle<br />

visioni che gli si imponevano a forza, ma sapeva che<br />

avrebbe dovuto resistere solamente un altro po’. Avrebbe<br />

ceduto molto presto, perché aveva bisogno di sapere che la<br />

sua teoria era giusta. Doveva fare solo un ultimo, breve<br />

sforzo, per spiegarla a Ron ed Hermione.<br />

“Gregorovitch aveva l’Antica Bacchetta, molto tempo<br />

fa,” disse, “vidi Voi-Sapete-Chi tentare di trovarlo.<br />

Qu<strong>and</strong>o lo rintracciò, scoprì che Gregorovitch non ce<br />

l'aveva più, gli era stata rubata da Grindelwald. Come<br />

Grindelwald avesse scoperto che l’aveva Gregorovitch,<br />

non lo so, ma se Gregorovitch era stato abbastanza stupido<br />

da spargere la voce, non deve essere stato diffic<strong>il</strong>e per<br />

lui.”


J. K. Rowling<br />

Voldemort era ai cancelli di Hogwarts, <strong>Harry</strong> riusciva<br />

a vederlo fermo là in piedi con la lampada che si muoveva<br />

anch’essa osc<strong>il</strong>l<strong>and</strong>o rapidamente nel crepuscolo prima<br />

dell'alba, avvicin<strong>and</strong>osi sempre di più…<br />

“Grindelwald usò l’Antica Bacchetta per diventare<br />

potente, al culmine del suo potere, qu<strong>and</strong>o S<strong>il</strong>ente seppe di<br />

essere l’unico che potesse fermarlo, <strong>due</strong>llò con<br />

Grindelwald, lo sconfisse, e gli prese l’Antica Bacchetta.”<br />

“S<strong>il</strong>ente aveva l’Antica Bacchetta?” disse Ron. “Ma<br />

allora… adesso dov’è?”<br />

“A Hogwarts,” rispose <strong>Harry</strong>, lott<strong>and</strong>o per rimanere<br />

con loro nel giardino in cima alla scogliera.<br />

“Ma allora, <strong>and</strong>iamo!” disse urgentemente Ron.<br />

“<strong>Harry</strong>, <strong>and</strong>iamo e prendiamola, prima che lo faccia lui!”<br />

“È troppo tardi per questo,” disse <strong>Harry</strong>. Incapace di<br />

trattenersi oltre, si afferrò la testa, cerc<strong>and</strong>o di aiutarsi a<br />

resistere. “Lui sa dove si trova. È lì in questo momento.”<br />

“<strong>Harry</strong>!” disse Ron furiosamente. “Da quanto tempo<br />

sai tutto questo… perché stiamo sprec<strong>and</strong>o tempo? Perché<br />

hai parlato prima con Grifuk? Saremmo potuti <strong>and</strong>are lì…<br />

possiamo ancora farlo.”<br />

“No,” disse <strong>Harry</strong>, e cadde sulle ginocchia nell'erba.<br />

“Hermione ha ragione. S<strong>il</strong>ente non voleva che io l'avessi.<br />

Non voleva che la prendessi. Voleva che trovassi gli<br />

Horcrux.”<br />

“La bacchetta invincib<strong>il</strong>e, <strong>Harry</strong>!” gemette Ron.<br />

“Non era previsto… Era previsto che io dovessi<br />

trovare gli Horcrux.”<br />

E tutto adesso era fresco e scuro: <strong>il</strong> sole era appena<br />

visib<strong>il</strong>e all'orizzonte mentre lui scivolava accanto a Piton,<br />

attraverso <strong>il</strong> terreno circostante <strong>il</strong> lago.<br />

597


598<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Ti raggiungerò nel castello tra poco,” disse, con la<br />

sua voce acuta e fredda. “Ora lasciami.”<br />

Piton s’inchinò e si incamminò su per <strong>il</strong> sentiero, <strong>il</strong><br />

mantello nero che sventolava dietro di lui.<br />

<strong>Harry</strong> camminò lentamente, aspett<strong>and</strong>o che la figura<br />

di Piton scomparisse. Non avrebbe permesso che lui, o<br />

chiunque altro, vedesse dove stava <strong>and</strong><strong>and</strong>o. Non c'erano<br />

luci nelle finestre del castello, e lui poteva nascondersi…<br />

ed in un attimo si gettò addosso un Incantesimo di<br />

Dis<strong>il</strong>lusione che lo celò persino ai propri occhi.<br />

Si incamminò intorno al margine del lago, assim<strong>il</strong><strong>and</strong>o<br />

i contorni del suo adorato castello, <strong>il</strong> suo primo<br />

regno, <strong>il</strong> suo diritto di nascita…<br />

Ed eccola qui, accanto al lago, riflessa nelle acque<br />

scure. La tomba di marmo bianco, una macchia non<br />

necessaria sul fam<strong>il</strong>iare panorama. Sentì di nuovo quel<br />

flusso di euforia controllata, quel senso inebriante di<br />

volontà di distruzione. Sollevò la vecchia bacchetta di<br />

tasso… come era appropriato che questo fosse <strong>il</strong> suo<br />

ultimo, gr<strong>and</strong>e atto.<br />

La tomba si aprì in <strong>due</strong> da cima a fondo. La figura<br />

avvolta nel sudario era tanto lunga e sott<strong>il</strong>e quanto lo era<br />

stata in <strong>vita</strong>. Alzò di nuovo la bacchetta.<br />

L’involucro si aprì. Il volto era traslucido, pallido,<br />

incavato, ancora quasi perfettamente conservato. Gli<br />

avevano lasciato gli occhiali sul naso storto. Provò uno<br />

scherno divertito. Le mani di S<strong>il</strong>ente erano piegate sul suo<br />

petto, e lì essa giaceva, stretta sotto di loro, seppellita con<br />

lui.<br />

Il vecchio sciocco aveva forse pensato che <strong>il</strong> marmo o<br />

la morte sarebbero riusciti a proteggere la bacchetta?


J. K. Rowling<br />

Aveva pensato che <strong>il</strong> Signore Oscuro avrebbe avuto paura<br />

di violare la sua tomba? La sua mano, sim<strong>il</strong>e a un ragno,<br />

piombò sulla sua preda e tirò via la bacchetta dalla presa<br />

di S<strong>il</strong>ente. Mentre la prendeva, essa emise dalla punta una<br />

pioggia di scint<strong>il</strong>le che baluginarono sul cadavere del suo<br />

ultimo proprietario, pronta per servire finalmente un<br />

nuovo padrone.<br />

599


600<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

CAPITOLO VENTICINQUE<br />

VILLA CONCHIGLIA<br />

La v<strong>il</strong>letta di B<strong>il</strong>l e Fleur sorgeva solitaria in cima ad<br />

una scogliera dalla quale si dominava <strong>il</strong> mare, con i muri<br />

incastonati di conchiglie ed imbiancati a calce. Era un<br />

luogo splendido ed isolato.<br />

Ovunque <strong>Harry</strong> <strong>and</strong>asse, dentro <strong>il</strong> piccolo cottage o<br />

nel giardino, poteva sentire <strong>il</strong> costante rifluire delle onde<br />

del mare, come <strong>il</strong> respiro di una gr<strong>and</strong>e creatura assopita.<br />

Trascorse buona parte dei giorni successivi trov<strong>and</strong>o scuse<br />

per fuggire dall’affollato cottage, desider<strong>and</strong>o la vista del<br />

cielo aperto e dell’ampio mare vuoto dalla cima <strong>della</strong><br />

scogliera e <strong>il</strong> tocco del vento freddo e salato sul viso.<br />

L’enormità <strong>della</strong> sua decisione di non cercare di arrivare<br />

prima di Voldemort alla bacchetta lo spaventava


J. K. Rowling<br />

ancora. Non riusciva a ricordare di aver mai scelto di non<br />

agire, prima. Era pieno di dubbi, dubbi ai quali Ron non<br />

poteva fare a meno di dar voce ogni volta che erano<br />

insieme.<br />

“E se S<strong>il</strong>ente avesse voluto che comprendessimo <strong>il</strong><br />

simbolo in tempo per prendere la bacchetta?” “E se capire<br />

cosa significa <strong>il</strong> simbolo ti avesse reso ‘degno’ di prendere<br />

i Cimeli?” “<strong>Harry</strong>, se quella è veramente l’Antica<br />

Bacchetta, come diavolo si suppone che possiamo<br />

uccidere Tu-Sai-Chi?”<br />

<strong>Harry</strong> non aveva risposte: c’erano momenti in cui si<br />

chiedeva se la decisione di lasciare che Voldemort penetrasse<br />

indisturbato nella tomba non fosse stata pura follia.<br />

Non poteva nemmeno spiegare in modo soddisfacente<br />

perché avesse deciso di non ostacolarlo: le ragioni che<br />

l’avevano portato a quella decisione gli suonavano più<br />

deboli ogni volta che provava a riesaminarle.<br />

La cosa strana era che <strong>il</strong> sostegno di Hermione lo<br />

faceva sentire tanto confuso quanto i dubbi di Ron. Ora,<br />

costretta ad accettare che l’Antica Bacchetta esistesse<br />

davvero, continuava a sostenere che era un oggetto<br />

malvagio e che <strong>il</strong> modo in cui Voldemort ne era entrato in<br />

possesso era repellente, inaccettab<strong>il</strong>e.<br />

“Tu non avresti mai potuto farlo, <strong>Harry</strong>,” ripeteva lei,<br />

ancora ed ancora. “Tu non avresti mai potuto violare <strong>il</strong><br />

sepolcro di S<strong>il</strong>ente.”<br />

Ma l’idea del cadavere di S<strong>il</strong>ente spaventava <strong>Harry</strong><br />

molto meno che la possib<strong>il</strong>ità di aver frainteso le intenzioni<br />

del S<strong>il</strong>ente vivo. Sentiva di brancolare ancora nel<br />

buio; aveva scelto la sua strada, ma continuava a guardarsi<br />

indietro, chiedendosi se avesse interpretato male i segni e<br />

601


602<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

se non avrebbe dovuto prendere l’altra via. A volte l’ira<br />

verso S<strong>il</strong>ente si abbatteva ancora su di lui, potente come le<br />

onde che s’infrangevano contro la scogliera sotto <strong>il</strong><br />

cottage, rabbia che S<strong>il</strong>ente non avesse dato spiegazioni<br />

prima di morire.<br />

“Ma é morto?” chiese Ron, tre giorni dopo <strong>il</strong> loro<br />

arrivo al cottage. <strong>Harry</strong> stava fiss<strong>and</strong>o sopra <strong>il</strong> muro che<br />

separava <strong>il</strong> giardino del cottage dalla scogliera, qu<strong>and</strong>o<br />

Ron e Hermione lo trovarono.<br />

<strong>Harry</strong> si era augurato che non accadesse, non avendo<br />

alcun desiderio di unirsi alle loro discussioni.<br />

“Sì, è morto. Ron, per favore non ricominciare!”<br />

“Guarda i fatti, Hermione,” disse Ron, parl<strong>and</strong>o<br />

dall’altra parte di <strong>Harry</strong>, che continuò a fissare l’orizzonte.<br />

“La cerva d’argento. La Spada. L’occhio che <strong>Harry</strong> ha<br />

visto nello specchio.”<br />

“<strong>Harry</strong> ammette che potrebbe aver solo immaginato<br />

l’occhio! Non è così, <strong>Harry</strong>?”<br />

“Potrei,” disse <strong>Harry</strong> senza guardarla.<br />

“Ma non pensi di averlo immaginato, vero?” chiese<br />

Ron<br />

“No,” disse <strong>Harry</strong><br />

“Niente da fare!” continuò Ron in fretta prima che<br />

Hermione potesse continuare. “Se non è stato S<strong>il</strong>ente,<br />

spiegami come ha fatto Dobby a sapere che eravamo nel<br />

sotterraneo, Hermione!”<br />

“Non posso… ma tu puoi spiegarmi come ha fatto<br />

S<strong>il</strong>ente a m<strong>and</strong>arlo da noi se giace morto in una tomba a<br />

Hogwarts?”<br />

“Non lo so, potrebbe essere stato <strong>il</strong> suo fantasma!”


J. K. Rowling<br />

“S<strong>il</strong>ente non sarebbe tornato come fantasma,” disse<br />

<strong>Harry</strong>. C’era poco di cui fosse sicuro riguardo a S<strong>il</strong>ente,<br />

adesso, ma questo lo sapeva. “Sarebbe <strong>and</strong>ato avanti”<br />

“Cosa vuoi dire, ‘<strong>and</strong>ato avanti’?” chiese Ron. Prima<br />

che <strong>Harry</strong> potesse dire altro, tuttavia, una voce dietro di<br />

loro disse, “‘Arry?”<br />

Fleur era uscita dal cottage, con i lunghi capelli<br />

argentei che svolazzavano nella brezza. “Arry, Grip’uk ti<br />

vorrebbe parler, si truva nella stansa più piccola, disce che<br />

non vuole essere oorigliato”<br />

Era evidente che non aveva gradito che <strong>il</strong> Goblin la<br />

m<strong>and</strong>asse a consegnare messaggi, sembrava irritab<strong>il</strong>e,<br />

mentre tornava indietro, cammin<strong>and</strong>o intorno alla casa.<br />

Grifuk li stava aspett<strong>and</strong>o, come Fleur aveva detto,<br />

nella più piccola delle tre camere del cottage, nella quale<br />

Hermione e Luna dormivano la notte. Aveva tirato le<br />

tende di cotone rosso a coprire <strong>il</strong> luminoso cielo pieno di<br />

nuvole, <strong>il</strong> che dava alla stanza una tonalità rosso fiamma<br />

che stonava con <strong>il</strong> resto del cottage, arioso e chiaro.<br />

“Ho preso la mia decisione, <strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong>,” disse <strong>il</strong><br />

Goblin, seduto a gambe incrociate su una sedia bassa,<br />

tamburell<strong>and</strong>osi le braccia con le lunghe dita affusolate.<br />

“Anche se i Goblin <strong>della</strong> Gringott lo considereranno uno<br />

spregevole tradimento, ho deciso di aiutarti...”<br />

“Gr<strong>and</strong>ioso,” rispose <strong>Harry</strong>, con una improvvisa<br />

sensazione di sollievo. “Grifuk, ti ringrazio, siamo veramente...”<br />

“…in cambio,” disse <strong>il</strong> Goblin risoluto, “di un pagamento.”<br />

Preso leggermente alla sprovvista, <strong>Harry</strong> esitò.<br />

“Quanto vuoi? Ho dell’oro”<br />

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604<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Non oro,” disse Grifuk .“Ho già dell’oro.”<br />

I suoi occhi neri scint<strong>il</strong>larono; in essi non c’era <strong>il</strong><br />

bianco.<br />

“ Voglio la spada. La spada di Godric Grifondoro.”<br />

Il morale di <strong>Harry</strong> precipitò.<br />

“Non puoi averla,” rispose. “Mi dispiace.”<br />

“In questo caso,” disse <strong>il</strong> Goblin dolcemente,<br />

“abbiamo un problema.”<br />

“Possiamo darti qualcos’altro,” disse Ron ansiosamente.<br />

“Sono pronto a scommettere che i Lestrange<br />

possiedono un sacco di roba, potrai scegliere cosa<br />

prendere qu<strong>and</strong>o saremo nella camera blindata.”<br />

Aveva detto la cosa sbagliata. Grifuk ribolliva di<br />

rabbia.<br />

“Non sono un ladro, ragazzo! Non sto cerc<strong>and</strong>o di<br />

procurarmi tesori sui quali non abbia dei diritti!”<br />

“La spada è nostra…”<br />

“Non lo è,” disse <strong>il</strong> Goblin.<br />

“Noi siamo Grifondoro, ed essa apparteneva a Godric<br />

Grifondoro…”<br />

“E prima che fosse di Godric Grifondoro, a chi<br />

apparteneva?” dom<strong>and</strong>ò <strong>il</strong> Goblin, drizz<strong>and</strong>osi sulla sedia.<br />

“A nessuno,” disse Ron “é stata costruita per lui, non<br />

è così?”<br />

“No!” gridò <strong>il</strong> Goblin con i capelli dritti per la rabbia,<br />

mentre puntava un lungo dito contro Ron.<br />

“Di nuovo l’arroganza dei maghi! Quella spada<br />

apparteneva a Ragnuk Primo, rubatagli poi da Godric<br />

Grifondoro. È un tesoro perduto, un capolavoro Goblin!<br />

Appartiene ai Goblin! La spada è <strong>il</strong> prezzo del mio<br />

ingaggio, prendere o lasciare!”


J. K. Rowling<br />

Grifuk li fissò. <strong>Harry</strong> diede un’occhiata agli altri <strong>due</strong> e<br />

disse “Abbiamo bisogno di discuterne, Grifuk, se non ti<br />

spiace. Puoi concederci qualche minuto?”<br />

Il Goblin assentì con <strong>il</strong> capo, lo sguardo torvo.<br />

Nel salotto vuoto al piano di sotto, <strong>Harry</strong> <strong>and</strong>ò al<br />

camino, con la fronte aggrottata, cerc<strong>and</strong>o di pensare a<br />

cosa fare. Dietro di lui, Ron disse, “Si sta divertendo alle<br />

nostre spalle. Non possiamo lasciargli avere quella spada.”<br />

“È la verità?” chiese <strong>Harry</strong> a Hermione. “La spada fu<br />

rubata da Grifondoro?”<br />

“Non lo so,” disse lei sconfortata. “La storia del<br />

mondo magico spesso sorvola su ciò che i maghi hanno<br />

fatto ad altre razze magiche, ma non c’è resoconto di cui<br />

io sia a conoscenza che dica che Grifondoro abbia rubato<br />

la spada.”<br />

“Sarà un’altra storia dei Goblin,” disse Ron, “di come<br />

i maghi cercano sempre di fregarli. Suppongo che<br />

dobbiamo ritenerci fortunati che non ci abbia chiesto una<br />

delle nostre bacchette.”<br />

“I Goblin hanno ottime ragioni per detestare i maghi,<br />

Ron,” disse Hermione. “Sono stati trattati brutalmente, in<br />

passato.”<br />

“Beh, neanche i Goblin sono esattamente dei piccoli<br />

morbidi coniglietti, no?” disse Ron. “Hanno ucciso molti<br />

di noi. Anche loro hanno giocato sporco.”<br />

“Ma litigare con Grifuk su quale delle nostre razze sia<br />

più losca e violenta non renderà più probab<strong>il</strong>e che ci aiuti,<br />

no?”<br />

Ci fu una pausa, mentre cercavano di pensare a come<br />

aggirare <strong>il</strong> problema. <strong>Harry</strong> guardò la tomba di Dobby<br />

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606<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

attraverso la finestra. Luna stava sistem<strong>and</strong>o <strong>della</strong> lav<strong>and</strong>a<br />

marina in un barattolo da marmellata accanto alla lapide.<br />

“Va bene,” disse Ron, ed <strong>Harry</strong> si girò per guardarlo,<br />

“che ve ne pare di questo? Diciamo a Grifuk che abbiamo<br />

bisogno <strong>della</strong> spada sino a che siamo all’interno <strong>della</strong><br />

camera blindata, poi può averla. C’è una copia là dentro,<br />

no? Noi le scambiamo e gli diamo la copia.”<br />

“Ron, lui sarebbe in grado di distinguerle meglio di<br />

noi!” disse Hermione. “È stato l’unico ad accorgersi che<br />

c’era stato uno scambio!”<br />

“Sì, ma noi potremmo tagliare la corda prima che lui<br />

si accorga…”<br />

Vac<strong>il</strong>lò sotto lo sguardo che Hermione gli stava<br />

lanci<strong>and</strong>o.<br />

“Questo,” disse lei tranqu<strong>il</strong>lamente, “è spregevole.<br />

Chiedere <strong>il</strong> suo aiuto e poi fare <strong>il</strong> doppio gioco con lui? E<br />

ti chiedi perché i Goblin non amino i maghi, Ron?”<br />

Le orecchie di Ron erano virate verso <strong>il</strong> rosso.<br />

“Va bene, va bene! Era la sola cosa che sono riuscito a<br />

pensare! Qual è la tua soluzione, allora?”<br />

“Dobbiamo offrirgli qualcosa d’altro, qualcosa che<br />

abbia lo stesso valore.”<br />

“Stupendo, <strong>and</strong>rò a prendere un’altra delle nostre<br />

antiche spade fabbricate dai Goblin, così tu potrai fargli un<br />

pacchetto regalo.”<br />

Il s<strong>il</strong>enzio cadde nuovamente tra loro. <strong>Harry</strong> era sicuro<br />

che <strong>il</strong> Goblin non avrebbe accettato altro che la spada,<br />

anche se avessero avuto qualcosa dello stesso valore da<br />

offrirgli. Ma la spada era la loro unica, indispensab<strong>il</strong>e<br />

arma contro gli Horcrux.


J. K. Rowling<br />

Chiuse gli occhi per un momento o <strong>due</strong>, ascolt<strong>and</strong>o <strong>il</strong><br />

fluire e rifluire del mare. L’idea che Grifondoro potesse<br />

aver rubato la spada era sgradevole per lui: era sempre<br />

stato orgoglioso di essere un Grifondoro. Grifondoro era<br />

stato <strong>il</strong> campione dei Mezzosangue, <strong>il</strong> mago che si era<br />

scontrato con Serpeverde, sostenitore dei Purosangue...<br />

“Può darsi che menta,” disse <strong>Harry</strong>, riaprendo gli<br />

occhi. “Grifuk. Forse Grifondoro non ha sottratto la spada.<br />

Come facciamo a sapere che la versione storica del Goblin<br />

sia corretta?”<br />

“Fa differenza?” chiese Hermione.<br />

“Cambia i miei sentimenti al riguardo,” rispose <strong>Harry</strong>.<br />

Respirò profondamente. “Gli diremo che può avere la<br />

spada dopo averci aiutato ad entrare in quel<br />

sotterraneo…ma staremo bene attenti ad e<strong>vita</strong>re di dirgli<br />

esattamente qu<strong>and</strong>o potrà averla.”<br />

Lentamente un largo sorriso si aprì sulla faccia di<br />

Ron. Hermione, comunque, sembrava allarmata.<br />

“<strong>Harry</strong>, non possiamo….”<br />

“Potrà averla,” continuò <strong>Harry</strong>, “dopo che l’avremo<br />

usata su tutti gli Horcrux. Mi assicurerò che la riceva, a<br />

quel punto. Manterrò la mia parola.”<br />

“Ma potrebbero volerci anni!” disse Hermione.<br />

“Io lo so, ma non c’è bisogno che lo sappia lui. Non<br />

mentirò... non esattamente.”<br />

<strong>Harry</strong> incrociò <strong>il</strong> suo sguardo con un misto di sfida e<br />

vergogna. Ricordò le parole che erano state incise sopra la<br />

porta di Nurmengard: Per <strong>il</strong> Bene Supremo. Allontanò<br />

l’idea. Che altro potevano fare?<br />

“Non mi piace,” disse Hermione.<br />

“Nemmeno a me, non molto,” ammise <strong>Harry</strong>.<br />

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608<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Bene, penso sia geniale,” disse Ron, balz<strong>and</strong>o di<br />

nuovo in piedi. “Andiamo a dirglielo.”<br />

Tornati nella piccola stanza da letto, <strong>Harry</strong> fece<br />

l’offerta, facendo attenzione a formulare le frasi così da<br />

non specificare nessun termine di tempo per la consegna<br />

<strong>della</strong> spada. Mentre parlava, Hermione guardava <strong>il</strong><br />

pavimento con aria di disapprovazione. Si sentì irritato<br />

verso di lei, temendo che potesse tradirsi. Comunque,<br />

Grifuk non aveva occhi che per <strong>Harry</strong>.<br />

“Ho la tua parola, <strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong>, che mi darai la spada<br />

di Grifondoro se ti aiuto?”<br />

“Sì,” disse <strong>Harry</strong>.<br />

“Allora stringiamoci la mano,” disse <strong>il</strong> Goblin,<br />

allung<strong>and</strong>o la sua.<br />

<strong>Harry</strong> la prese e la strinse. Si chiese se quegli occhi<br />

neri vedessero l’apprensione nei suoi. Poi Grifuk lo lasciò,<br />

batté insieme le mani, e disse, “Allora. Cominciamo!”<br />

Fu di nuovo come fare piani per entrare nel Ministero.<br />

Si misero al lavoro nella più piccola delle stanze da letto,<br />

che fu mantenuta nella semioscurità, assecond<strong>and</strong>o le<br />

preferenze di Grifuk.<br />

“Sono stato nella camera blindata dei Lestrange solo<br />

una volta,” spiegò loro Grifuk, “nell’occasione in cui mi<br />

fu chiesto di collocare al suo interno la spada contraffatta.<br />

È una delle camere più antiche. Le più vecchie famiglie di<br />

Maghi depositano i loro tesori al livello più profondo,<br />

dove si trovano le camere blindate più gr<strong>and</strong>i e meglio<br />

protette…”<br />

Rimanevano chiusi nella stanza sim<strong>il</strong>e ad un armadio<br />

per ore ed ore ogni volta. Lentamente i giorni divennero<br />

settimane. C’era da risolvere problema dopo problema, e


J. K. Rowling<br />

fra questi <strong>il</strong> fatto che la loro scorta di Pozione Polisucco<br />

era quasi esaurita non era certo <strong>il</strong> minore.<br />

“Veramente, ne è rimasta a sufficienza per uno<br />

soltanto di noi,” disse Hermione, inclin<strong>and</strong>o la pozione<br />

densa e fangosa contro la luce <strong>della</strong> lampada.<br />

“Sarà abbastanza,” ribadì <strong>Harry</strong>, che stava esamin<strong>and</strong>o<br />

la mappa dei passaggi più profondi redatta a mano<br />

da Grifuk.<br />

Gli altri abitanti di V<strong>il</strong>la Conchiglia avrebbero diffic<strong>il</strong>mente<br />

potuto ignorare che qualcosa stava accadendo,<br />

ora che <strong>Harry</strong>, Ron ed Hermione si facevano vedere solo<br />

all’ora di pranzo. Nessuno faceva dom<strong>and</strong>e, sebbene<br />

spesso, a tavola, <strong>Harry</strong> sentisse su loro tre lo sguardo<br />

pensieroso e preoccupato di B<strong>il</strong>l.<br />

Più tempo trascorrevano insieme e più <strong>Harry</strong> si<br />

rendeva conto che <strong>il</strong> Goblin non gli piaceva.<br />

Grifuk era inaspettatamente sanguinario, rideva<br />

all’idea che creature che reputava inferiori soffrissero e<br />

sembrava apprezzare la possib<strong>il</strong>ità di dover fare del male<br />

ad altri maghi per raggiungere la camera blindata dei<br />

Lestrange. <strong>Harry</strong> sapeva che questa antipatia era condivisa<br />

anche dagli altri <strong>due</strong>, ma non ne discussero: avevano<br />

bisogno di Grifuk.<br />

Il Goblin era r<strong>il</strong>uttante a mangiare con loro. Anche<br />

qu<strong>and</strong>o le sue gambe furono guarite, continuò a richiedere<br />

che gli servissero i pasti nella sua stanza, come l’ancora<br />

convalescente Oliv<strong>and</strong>er, sino a che B<strong>il</strong>l (in seguito ad<br />

un’esplosione di rabbia di Fleur) <strong>and</strong>ò al piano superiore<br />

per dirgli che questo sistema non poteva continuare. In<br />

seguito Grifuk si unì a loro intorno alla tavola<br />

sovraffollata, sebbene rifiutasse di mangiare gli stessi cibi<br />

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610<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

e insistesse per avere, invece, pezzi di carne cruda, radici e<br />

funghi vari.<br />

<strong>Harry</strong> si sentiva responsab<strong>il</strong>e. Dopotutto, era lui che<br />

aveva insistito affinché <strong>il</strong> Goblin rimanesse a V<strong>il</strong>la<br />

Conchiglia così da poterlo interrogare. Era colpa sua se<br />

l’intera famiglia Weasley era stata costretta a nascondersi,<br />

se B<strong>il</strong>l, Fred, George, ed <strong>il</strong> signor Weasley non potevano<br />

più lavorare.<br />

“Mi dispiace,” disse a Fleur, una sera tempestosa di<br />

apr<strong>il</strong>e, mentre l’aiutava a preparare la cena.<br />

“Non ho mai voluto che doveste sopportare tutto<br />

questo.”<br />

Fleur aveva appena messo alcuni coltelli al lavoro, a<br />

tagliare bistecche per Grifuk e B<strong>il</strong>l, che, da qu<strong>and</strong>o era<br />

stato attaccato da Greyback, preferiva la sua carne al<br />

sangue. Mentre i coltelli tagliavano alle sue spalle, la sua<br />

espressione piuttosto irritata si addolcì.<br />

“'Arry, tu hai salvato la <strong>vita</strong> a mia soorella. Io non lo<br />

dimentico.”<br />

Questo non era vero, rigorosamente parl<strong>and</strong>o, ma<br />

<strong>Harry</strong> decise di non rammentarle che Gabrielle non era<br />

mai stata in reale pericolo.<br />

“Comunque,” continuò Fleur, punt<strong>and</strong>o la sua<br />

bacchetta sulla stufa, sulla pentola <strong>della</strong> salsa che cominciò<br />

subito a bollire, “<strong>il</strong> Sig. Oliv<strong>and</strong>er ci lassia per <strong>and</strong>are<br />

da Muriel questa sera. Questo dovrebbe rendere le cose<br />

più fac<strong>il</strong>i. Il Goblin,” aggrottò le sopracciglia nel menzionarlo,<br />

“può spostarsci al piano inferiour e tu, Ron, e<br />

Dean potete prondere quella stanza.”<br />

“Non ci dispiace dormire nel soggiorno,” disse <strong>Harry</strong>,<br />

<strong>il</strong> quale sapeva che Grifuk avrebbe preso male l’idea di


J. K. Rowling<br />

dormire sul divano. Accontentare Grifuk era essenziale<br />

per <strong>il</strong> loro piano. “Non preoccuparti per noi.” E qu<strong>and</strong>o lei<br />

cercò di protestare proseguì, “Ti libererai presto anche di<br />

noi. Non avremo bisogno di restare qui ancora a lungo.”<br />

“Che scignifica?” chiese lei guard<strong>and</strong>olo in cagnesco,<br />

la bacchetta puntata sulla pirof<strong>il</strong>a ovale che stava ora<br />

sospesa a mezz’aria. “Naturalmonte, non devi <strong>and</strong>artene,<br />

sei al sicuuro qui!”<br />

Gli sembrava di risentire le parole <strong>della</strong> signora<br />

Weasley e <strong>Harry</strong> fu contento che la porta sul retro si<br />

aprisse proprio in quel momento. Luna e Dean entrarono<br />

coi capelli fradici per la pioggia all’esterno e con le<br />

braccia cariche di legna.<br />

“... e minuscole orecchie,” stava dicendo Luna, “un<br />

po’ come quelle di un ippopotamo, dice papà, soltanto<br />

viola e pelose. E se vuoi chiamarli devi canticchiare a<br />

bocca chiusa. Loro preferiscono un valzer, niente di<br />

troppo veloce...”<br />

Apparentemente a disagio, Dean fece spallucce a<br />

<strong>Harry</strong>, mentre passavano, seguendo Luna nella stanza che<br />

fungeva da sala da pranzo e da soggiorno, dove Ron e<br />

Hermione stavano apparecchi<strong>and</strong>o la tavola per la cena.<br />

Cogliendo al volo l’occasione per sfuggire alle dom<strong>and</strong>e<br />

di Fleur, <strong>Harry</strong> afferrò <strong>due</strong> brocche di succo di zucca e li<br />

seguì.<br />

“...e se verrai mai a casa nostra potrò mostrarti <strong>il</strong><br />

corno, papà mi ha scritto a riguardo, ma io non l’ho ancora<br />

visto poiché i Mangiamorte mi hanno preso dall’Espresso<br />

per Hogwarts Express e non sono riuscita ad <strong>and</strong>are a casa<br />

per Natale,” stava dicendo Luna, mentre lei e Dean<br />

risistemavano <strong>il</strong> fuoco.<br />

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612<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Luna, te l’abbiamo detto,” dichiarò Hermione da<br />

sopra di lei. “Quel corno è esploso. Proveniva da un<br />

Erumpent, non da un Ricciocorno Schiattoso…”<br />

“No, era sicuramente un corno di Schiattoso,” disse<br />

Luna serenamente, “Me lo ha detto papà. Si sarà probab<strong>il</strong>mente<br />

riformato ora, loro si aggiustano da soli, sai.”<br />

Hermione scosse la testa continu<strong>and</strong>o a sistemare le<br />

forchette, mentre B<strong>il</strong>l compariva, guid<strong>and</strong>o <strong>il</strong> signor<br />

Oliv<strong>and</strong>er giù per le scale. Il costruttore di bacchette<br />

appariva ancora estremamente frag<strong>il</strong>e e si aggrappava al<br />

braccio di B<strong>il</strong>l, mentre questi lo sosteneva e trasportava<br />

una grossa valigia.<br />

“Mi mancherà, signor Oliv<strong>and</strong>er,” disse Luna, avvicin<strong>and</strong>osi<br />

al vecchio.<br />

“E tu a me, mia cara,” rispose Oliv<strong>and</strong>er, d<strong>and</strong>ole un<br />

colpetto sulla spalla. “Mi sei stata di incredib<strong>il</strong>e conforto<br />

in quel terrib<strong>il</strong>e posto.”<br />

“Alloora, au revoir, Mr. Oliv<strong>and</strong>er,” disse Fleur,<br />

baci<strong>and</strong>olo su entrambe le guance. “Mi chiedo se potesse<br />

formi un favoure consegn<strong>and</strong>o un pacchetto alla zia di<br />

B<strong>il</strong>l, Muriel? Non le ho mai restituito la sua tiaara.”<br />

“Sarà un onore,” disse Oliv<strong>and</strong>er con un piccolo<br />

inchino, “è veramente <strong>il</strong> minimo che possa fare per<br />

ringraziarvi <strong>della</strong> vostra generosa ospitalità.”<br />

Fleur estrasse un vecchio astuccio di velluto, che aprì<br />

per mostrarne <strong>il</strong> contenuto al costruttore di bacchette. La<br />

tiara scint<strong>il</strong>lò e sfav<strong>il</strong>lò nella luce <strong>della</strong> lampada appesa.<br />

“Pietre di luna e diamanti,” disse Grifuk, che era<br />

scivolato nella stanza senza che <strong>Harry</strong> se n’accorgesse.<br />

“Fatta dai Goblin, suppongo?”


J. K. Rowling<br />

“…e pagata dai maghi,” aggiunse B<strong>il</strong>l tranqu<strong>il</strong>lamente;<br />

<strong>il</strong> Goblin gli scoccò uno sguardo che era sia di<br />

sfida che furtivo.<br />

Un forte vento soffiava contro le finestre <strong>della</strong> v<strong>il</strong>la<br />

mentre B<strong>il</strong>l e Oliv<strong>and</strong>er si avviavano nella notte. Il resto di<br />

loro si pigiò attorno alla tavola. Gomito a gomito, con a<br />

malapena lo spazio per muoversi, cominciarono a<br />

mangiare. Il fuoco crepitava e scoppiettava nel focolare<br />

accanto a loro.<br />

<strong>Harry</strong> notò che Fleur giocherellava appena col suo<br />

cibo: guardava la finestra ogni minuto. B<strong>il</strong>l fu comunque<br />

di ritorno prima che avessero finito la prima portata, con i<br />

lunghi capelli arruffati dal vento.<br />

“Tutto bene,” disse a Fleur. “Oliv<strong>and</strong>er si è sistemato,<br />

Mamma e Papà vi salutano. Ginny vi m<strong>and</strong>a i suoi saluti<br />

più affettuosi. Fred e George stanno facendo impazzire<br />

Muriel, stanno ancora gestendo i loro affari mediante<br />

ordini via gufo dalla camera sul retro. Si è rallegrata per<br />

aver riavuto indietro la sua tiara, tuttavia. Dice che<br />

pensava che l’avessimo rubata.”<br />

“Ah, è cocsiii incantevole, tua zia,” disse Fleur irritata,<br />

sventol<strong>and</strong>o la sua bacchetta e facendo sì che i piatti<br />

sporchi si alzassero e formassero una p<strong>il</strong>a a mezz’aria. Lei<br />

li afferrò e marciò fuori dalla stanza.<br />

“Papà ha fatto una tiara,” interloquì Luna, “Beh, più<br />

una corona, in realtà.”<br />

Ron incontrò lo sguardo di <strong>Harry</strong> e sogghignò. <strong>Harry</strong><br />

capì che stava ricord<strong>and</strong>o <strong>il</strong> grottesco copricapo che avevano<br />

osservato nella loro visita a Xenoph<strong>il</strong>ius.<br />

“Sì, sta tent<strong>and</strong>o di ricreare <strong>il</strong> diadema perduto di<br />

Corvonero. Pensa di avere ormai identificato molti degli<br />

613


614<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

elementi principali. Aggiungere le ali di B<strong>il</strong>lywig ha<br />

realmente fatto la differenza…”<br />

Ci fu un colpo alla porta. Tutti si girarono verso di<br />

essa. Fleur corse fuori dalla cucina, spaventata. B<strong>il</strong>l saltò<br />

in piedi, la bacchetta puntata verso la porta; <strong>Harry</strong>, Ron ed<br />

Hermione fecero lo stesso. S<strong>il</strong>enziosamente, Grifuk<br />

scivolò sotto <strong>il</strong> tavolo, fuori dalla vista.<br />

“Chi è?” gridò B<strong>il</strong>l.<br />

“Sono io, Remus John Lupin!” annunciò una voce<br />

sovrast<strong>and</strong>o l’ululato del vento. <strong>Harry</strong> provò un brivido di<br />

paura. Cosa stava succedendo? “Sono un lupo mannaro,<br />

sposato con Nymphadora Tonks, e tu, <strong>il</strong> Custode Segreto<br />

di V<strong>il</strong>la Conchiglia, mi hai detto l’indirizzo e mi hai<br />

ordinato di venire in un caso di emergenza!”<br />

“Lupin,” mormorò B<strong>il</strong>l e corse alla porta aprendola<br />

con forza.<br />

Lupin si precipitò oltre la soglia. Era bianco in faccia,<br />

avvolto dal suo mantello da viaggio, con i capelli grigi<br />

spettinati dal vento. Si raddrizzò, guardò attorno nella<br />

stanza per essere sicuro di chi ci fosse e gridò commosso,<br />

“È un maschio! Lo abbiamo chiamato Ted, come <strong>il</strong> padre<br />

di Dora!”<br />

Hermione str<strong>il</strong>lò.<br />

“Co…? Tonks… Tonks ha avuto <strong>il</strong> bambino?”<br />

“Sì, sì, ha avuto <strong>il</strong> bambino!” urlò Lupin. Da<br />

tutt’intorno alla tavola venivano grida di gioia, sospiri di<br />

sollievo. Hermione e Fleur gridarono insieme, “Congratulazioni!”<br />

e Ron disse, “Accidenti, un bambino!” come se<br />

non avesse mai sentito una cosa del genere prima.<br />

“Sì…sì…un maschietto,” disse di nuovo Lupin, che<br />

sembrava stordito dalla sua stessa felicità.


J. K. Rowling<br />

Camminò a gr<strong>and</strong>i passi attorno alla tavola e abbracciò<br />

<strong>Harry</strong>. Era come se la scena al piano terra di<br />

Grimmauld Place non fosse mai accaduta.<br />

“Sarai <strong>il</strong> padrino?” chiese appena r<strong>il</strong>asciò <strong>Harry</strong>.<br />

“I…io?” balbettò <strong>Harry</strong>.<br />

“Tu, sì, naturalmente… Dora è d’accordo, nessuno<br />

meglio…”<br />

“Io…sì…accidenti…”<br />

<strong>Harry</strong> si sentiva sopraffatto, attonito, deliziato: adesso<br />

B<strong>il</strong>l stava affrett<strong>and</strong>osi ad <strong>and</strong>are a prendere del vino e<br />

Fleur stava persuadendo Lupin ad unirsi a loro per un<br />

sorso.<br />

“Non posso restare a lungo. Devo tornare indietro,”<br />

disse Lupin, sorridendo raggiante a tutti loro. Sembrava<br />

molti anni più giovane di quanto <strong>Harry</strong> lo avesse mai<br />

visto. “Grazie, grazie, B<strong>il</strong>l”<br />

B<strong>il</strong>l fece presto a riempire tutti i calici, tutti si alzarono<br />

e li sollevarono in un brindisi.<br />

“A Teddy Remus Lupin,” disse Lupin, “un gr<strong>and</strong>e<br />

mago in divenire!”<br />

“A chi sciomiglia?” chiese Fleur.<br />

“Penso assomigli a Dora, ma lei dice che assomiglia a<br />

me. Non ha molti capelli. Sembravano neri qu<strong>and</strong>o è nato,<br />

ma giuro che erano diventati rossi nel giro di un’ora.<br />

Probab<strong>il</strong>mente diventeranno biondi prima che io torni<br />

indietro. Andromeda dice che i capelli di Tonks hanno<br />

cominciato a cambiare colore <strong>il</strong> giorno che è nata.” Vuotò<br />

<strong>il</strong> suo bicchiere. “Oh, <strong>and</strong>iamo, solo un altro,” aggiunse<br />

radioso, mentre B<strong>il</strong>l lo colmava di nuovo.<br />

Il vento schiaffeggiava la v<strong>il</strong>letta e <strong>il</strong> fuoco guizzava e<br />

scoppiettava, e presto B<strong>il</strong>l si ritrovò ad aprire un’altra<br />

615


616<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

bottiglia di vino. Le notizie di Lupin parevano aver fatto<br />

loro dimenticare i guai, come se per un po’ lo stato<br />

d’assedio in cui si trovavano fosse stato tolto: la notizia di<br />

una nuova <strong>vita</strong> era entusiasmante. Solo <strong>il</strong> Goblin sembrò<br />

indifferente all’improvvisa atmosfera di festa, e dopo poco<br />

si ritirò furtivamente nella camera da letto che ora<br />

occupava da solo. <strong>Harry</strong> pensava di essere <strong>il</strong> solo ad<br />

averlo notato, fino a che vide gli occhi di B<strong>il</strong>l seguire <strong>il</strong><br />

Goblin su per le scale.<br />

“No... no... davvero devo tornare,” disse Lupin alla<br />

fine, rifiut<strong>and</strong>o un altro bicchiere di vino. Si alzò in piedi e<br />

si mise <strong>il</strong> mantello da viaggio attorno alle spalle.<br />

“Arrivederci, arrivederci… Cercherò di portarvi delle<br />

foto entro pochi giorni… saranno tutti così contenti di<br />

sapere che vi ho visto…”<br />

Si allacciò <strong>il</strong> mantello e si congedò, abbracci<strong>and</strong>o le<br />

donne e stringendo la mano agli uomini, poi, ancora<br />

raggiante, si rituffò nella notte tempestosa.<br />

“Padrino, <strong>Harry</strong>!” disse B<strong>il</strong>l, mentre tornavano in<br />

cucina insieme, aiut<strong>and</strong>o a sparecchiare. “Un gr<strong>and</strong>e<br />

onore! Congratulazioni!”<br />

Mentre <strong>Harry</strong> appoggiava i calici che stava port<strong>and</strong>o,<br />

B<strong>il</strong>l tirò la porta dietro di sé, chiudendo fuori le voci<br />

ancora eccitate degli altri, che continuavano a celebrare<br />

l’evento anche in assenza di Lupin.<br />

“Volevo parlati in privato, in realtà, <strong>Harry</strong>. Non è<br />

stato fac<strong>il</strong>e trovare un’opportunità, con la v<strong>il</strong>la così piena<br />

di gente.”<br />

B<strong>il</strong>l esitò. “<strong>Harry</strong>, stai progett<strong>and</strong>o qualcosa con<br />

Grifuk.”


J. K. Rowling<br />

Era un’affermazione, non una dom<strong>and</strong>a ed <strong>Harry</strong> non<br />

si prese la briga di negare. Guardò semplicemente B<strong>il</strong>l, in<br />

attesa.<br />

“Conosco i Goblin,” disse B<strong>il</strong>l. “Ho sempre lavorato<br />

per la Gringott, da qu<strong>and</strong>o ho lasciato Hogwarts. Per<br />

quanto ci possa essere amicizia tra maghi e Goblin, ho<br />

amici Goblin… o almeno, Goblin che conosco bene, che<br />

mi piacciono.”<br />

Di nuovo, B<strong>il</strong>l esitò. “<strong>Harry</strong>, cosa vuoi da Grifuk, e<br />

cosa gli hai promesso in cambio?”<br />

“Non posso dirtelo,” rispose <strong>Harry</strong>. “Mi dispiace,<br />

B<strong>il</strong>l.”<br />

La porta <strong>della</strong> cucina si aprì dietro di loro, Fleur stava<br />

tent<strong>and</strong>o di passare port<strong>and</strong>o altri bicchieri vuoti.<br />

“Aspetta,” le disse B<strong>il</strong>l, “solo un momento.”<br />

Lei tornò indietro e B<strong>il</strong>l chiuse di nuovo la porta.<br />

“Allora devo dirti questo,” continuò B<strong>il</strong>l. “Se hai<br />

stipulato un qualsiasi contratto con Grifuk, devi stare<br />

eccezionalmente attento, soprattutto se si tratta di tesori. I<br />

concetti di proprietà, pagamento e ricompensa dei Goblin<br />

non sono gli stessi che per gli umani.”<br />

<strong>Harry</strong> sentì un contorcimento alle viscere, come se un<br />

piccolo serpente vi si fosse installato.<br />

“Che significa?” chiese.<br />

“Stiamo parl<strong>and</strong>o di una diversa razza di creature,”<br />

disse B<strong>il</strong>l. “I rapporti commerciali tra maghi e Goblin<br />

sono stati tesi per secoli… ma immagino tu sappia tutto<br />

dalla Storia <strong>della</strong> Magia. Ci sono stati errori da entrambe<br />

le parti, non voglio certo dichiarare che i maghi siano<br />

innocenti. Comunque, c’è una credenza tra alcuni Goblin,<br />

e quelli <strong>della</strong> Gringott sono forse i più propensi a crederlo,<br />

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618<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

che i maghi non sono affidab<strong>il</strong>i in materia di oro e tesori e<br />

che non hanno rispetto <strong>della</strong> proprietà dei Goblin.”<br />

“Io rispetto…” cominciò <strong>Harry</strong>, ma B<strong>il</strong>l scosse la<br />

testa.<br />

“Non capisci, <strong>Harry</strong>, nessuno può capire se non ha<br />

vissuto con i Goblin. Per un Goblin, <strong>il</strong> vero proprietario, a<br />

pieno diritto, di qualsiasi oggetto è l’artefice, non <strong>il</strong><br />

possessore. Tutti gli oggetti fatti dai Goblin sono, dal<br />

punto di vista Goblin, loro di diritto.”<br />

“Ma se è stato acquistato…”<br />

“…allora loro lo considereranno affittato da colui che<br />

ha pagato <strong>il</strong> denaro. Hanno comunque gr<strong>and</strong>e difficoltà ad<br />

accettare l’idea che un oggetto fatto da loro passi da mago<br />

a mago. Hai visto la faccia di Grifuk qu<strong>and</strong>o la tiara è<br />

passata sotto i suoi occhi. Lui disapprova. Credo che egli<br />

pensi, come i più fieri tra quelli <strong>della</strong> sua specie, che<br />

dovrebbe tornare ai Goblin una volta che l’acquirente<br />

originale muoia. Loro considerano la nostra abitudine di<br />

conservare gli oggetti fatti da Goblin, pass<strong>and</strong>oli da mago<br />

a mago senza ulteriori pagamenti, poco meno di un furto.”<br />

<strong>Harry</strong> si sentiva inquieto. Si chiese se B<strong>il</strong>l avesse<br />

indovinato più di quanto avesse lasciato intendere.<br />

“Tutto quello che voglio dire,” disse B<strong>il</strong>l, pos<strong>and</strong>o la<br />

sua mano sulla porta che conduceva al soggiorno, “è che<br />

bisogna essere molto prudenti su quello che si promette ad<br />

un Goblin, <strong>Harry</strong>. Sarebbe meno pericoloso penetrare alla<br />

Gringott che venir meno ad una promessa fatta ad un<br />

Goblin.”<br />

“Bene,” disse <strong>Harry</strong>, mentre B<strong>il</strong>l apriva la porta, “ok.<br />

Grazie. Lo terrò a mente.”


J. K. Rowling<br />

Mentre seguiva B<strong>il</strong>l indietro verso gli altri, gli venne<br />

in mente un pensiero obliquo, dovuto senza dubbio al vino<br />

che aveva bevuto. Gli sembrò di essere sulla via di<br />

diventare per Teddy Lupin un padrino tanto sconsiderato<br />

quanto Sirius era stato per lui.<br />

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620<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

CAPITOLO VENTISEI<br />

LA GRINGOTT<br />

I piani erano pronti, i preparativi completati. Nella più<br />

piccola delle stanze da letto un singolo capello nero, lungo<br />

e ruvido (prelevato dal maglione che Hermione aveva<br />

indossato al Castello dei Malfoy), giaceva arrotolato in<br />

una piccola fiala di cristallo sulla mensola.<br />

“E userai la sua vera bacchetta,” disse <strong>Harry</strong>, accenn<strong>and</strong>o<br />

col capo in direzione <strong>della</strong> bacchetta di noce, “in<br />

questo modo ritengo che sarai piuttosto convincente.”<br />

Hermione sembrò temere che la bacchetta potesse<br />

pungerla o morderla qualora l’avesse raccolta.<br />

“Odio quella cosa,” disse con voce bassa. “Davvero,<br />

la odio. La sento tutta sbagliata, non lavora correttamente<br />

per me… È come un pezzetto di lei.”


J. K. Rowling<br />

<strong>Harry</strong> non poté fare a meno di pensare a come<br />

Hermione aveva liquidato la sua avversione per la<br />

bacchetta di prugnolo, insistendo che lui stesse immagin<strong>and</strong>osi<br />

le cose qu<strong>and</strong>o non funzionava bene come la sua,<br />

dicendogli semplicemente di allenarsi. Scelse comunque<br />

di non ritorcerle contro <strong>il</strong> suo consiglio: la vig<strong>il</strong>ia del loro<br />

tentativo di assalto alla Gringott gli sembrava <strong>il</strong> momento<br />

sbagliato per inimicarsela.<br />

“Probab<strong>il</strong>mente, ti aiuterà ad entrare nella parte, in<br />

ogni caso,” disse Ron. “Pensa a cosa ha fatto quella<br />

bacchetta!”<br />

“È proprio a quello che mi riferisco!” disse Hermione.<br />

“Questa è la bacchetta che ha torturato la mamma ed <strong>il</strong><br />

papà di Nev<strong>il</strong>le, e chissà quante altre persone! Questa è la<br />

bacchetta che ha ucciso Sirius!”<br />

<strong>Harry</strong> non ci aveva pensato: guardò in basso verso la<br />

bacchetta, e fu preso da un brutale, imperioso bisogno di<br />

spezzarla, di tagliarla in <strong>due</strong> con la spada di Grifondoro,<br />

che era appoggiata al muro accanto a lui.<br />

“Mi manca la mia,” disse Hermione in tono avv<strong>il</strong>ito.<br />

“Vorrei che <strong>il</strong> sig. Oliv<strong>and</strong>er avesse potuto farne una<br />

nuova anche per me.”<br />

Il sig. Oliv<strong>and</strong>er aveva spedito a Luna una bacchetta<br />

nuova quella mattina. Lei era fuori, nei prati sul retro, in<br />

quel momento, prov<strong>and</strong>one le proprietà nel sole del tardo<br />

pomeriggio. Dean, che aveva perso la propria per mano<br />

dei Razziatori, guardava piuttosto malinconicamente.<br />

<strong>Harry</strong> guardò verso la bacchetta di biancospino che<br />

una volta era appartenuta a Draco Malfoy.<br />

Era stato sorpreso, ma lieto di scoprire che funzionava<br />

per lui almeno altrettanto bene di quanto avesse fatto<br />

621


622<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

quella di Hermione. Ricord<strong>and</strong>o ciò che Oliv<strong>and</strong>er aveva<br />

loro detto dei meccanismi segreti delle bacchette, <strong>Harry</strong><br />

pensò di sapere quale fosse <strong>il</strong> problema di Hermione: non<br />

si era assicurata l’obbedienza <strong>della</strong> bacchetta di noce<br />

prendendola personalmente da Bellatrix.<br />

La porta <strong>della</strong> camera da letto si aprì e Grifuk entrò.<br />

<strong>Harry</strong> allungò istintivamente la mano verso l’elsa <strong>della</strong><br />

spada e la tirò più vicina a sé, ma si pentì immediatamente<br />

del proprio gesto. Capì che <strong>il</strong> Goblin se n’era accorto.<br />

Tent<strong>and</strong>o di nascondere <strong>il</strong> momento d’imbarazzo, disse,<br />

“Abbiamo appena controllato le cose dell’ultimo istante,<br />

Grifuk. Abbiamo detto a B<strong>il</strong>l e Fleur che ce ne <strong>and</strong>iamo<br />

domani e di non alzarsi per guardarci <strong>and</strong>ar via.”<br />

Erano stati irremovib<strong>il</strong>i su questo punto, perché<br />

Hermione avrebbe dovuto trasformarsi in Bellatrix prima<br />

che se ne <strong>and</strong>assero e meno B<strong>il</strong>l e Fleur avessero saputo o<br />

sospettato riguardo ciò che stavano per fare, meglio<br />

sarebbe stato. Avevano anche spiegato che non sarebbero<br />

tornati. B<strong>il</strong>l aveva prestato loro un’altra tenda, poiché<br />

avevano perso quella vecchia di Perkins la notte che i<br />

Razziatori li avevano catturati. Era ora stipata nella borsa<br />

ornata di perline, che, <strong>Harry</strong> fu colpito di apprendere,<br />

Hermione aveva protetto dai Razziatori col semplice<br />

espediente di ficcarsela giù per una calza.<br />

Anche se gli sarebbero mancati B<strong>il</strong>l, Fleur, Luna e<br />

Dean, per non parlare delle comodità domestiche di cui<br />

avevano goduto nelle ultime settimane, <strong>Harry</strong> era impaziente<br />

di sfuggire dalla segregazione di V<strong>il</strong>la Conchiglia.<br />

Era stanco di cercare di assicurarsi di non essere udito,<br />

nemmeno per caso, stanco di essere chiuso nella piccola,<br />

buia camera da letto e, più di ogni altra cosa, desiderava


J. K. Rowling<br />

liberarsi di Grifuk. Come e qu<strong>and</strong>o esattamente si sarebbero<br />

separati dal Goblin senza consegnargli la spada di<br />

Grifondoro, comunque, rimaneva una dom<strong>and</strong>a per la<br />

quale <strong>Harry</strong> non aveva risposta. Era stato impossib<strong>il</strong>e<br />

decidere come ci sarebbero arrivati, perché <strong>il</strong> Goblin<br />

lasciava raramente <strong>Harry</strong>, Ron ed Hermione da soli<br />

insieme per più di cinque minuti di f<strong>il</strong>a. “Potrebbe dare<br />

lezioni a mia madre,” brontolò Ron, visto che le lunghe<br />

dita del Goblin continuavano ad apparire intorno ai bordi<br />

<strong>della</strong> porte. Con l’avvertimento di B<strong>il</strong>l in mente, <strong>Harry</strong><br />

non poteva fare a meno di sospettare che Grifuk fosse alla<br />

ricerca di possib<strong>il</strong>i comportamenti loschi. Hermione<br />

disapprovava così profondamente l’inganno previsto, che<br />

<strong>Harry</strong> aveva rinunciato a consultarla su quale fosse <strong>il</strong><br />

miglior modo di metterlo in atto. Ron, nelle rare occasioni<br />

in cui erano stati capaci di strappare qualche istante di<br />

libertà da Grifuk, non aveva espresso niente di meglio che:<br />

“dovremo solo improvvisare, amico.”<br />

<strong>Harry</strong> dormì male quella notte. Mentre giaceva<br />

sveglio nelle ore piccole, ripensò a come si era sentito la<br />

notte prima di inf<strong>il</strong>trarsi nel Ministero <strong>della</strong> Magia e<br />

ricordò una risolutezza, quasi un’eccitazione. Ora stava<br />

speriment<strong>and</strong>o sbalzi di ansietà, dubbi fastidiosi. Non<br />

poteva scrollarsi di dosso la paura che sarebbe <strong>and</strong>ato tutto<br />

storto. Continuava a ripetersi che <strong>il</strong> loro piano era buono,<br />

che Grifuk sapeva cosa stavano affront<strong>and</strong>o, che erano<br />

ben preparati per tutte le difficoltà che avrebbero<br />

probab<strong>il</strong>mente incontrato, eppure si sentiva ancora a<br />

disagio. Una volta o <strong>due</strong> sentì Ron agitarsi e fu certo che<br />

anche lui fosse sveglio, ma condividevano <strong>il</strong> salotto con<br />

Dean, così non disse nulla.<br />

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624<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Fu un sollievo qu<strong>and</strong>o arrivarono le sei e poterono<br />

scivolare fuori dai loro sacchi a pelo, vestirsi nella semioscurità,<br />

e poi uscire furtivamente in giardino, dove<br />

avrebbero incontrato Hermione e Grifuk. L’alba era<br />

gelida, ma c’era poco vento ora che era maggio. <strong>Harry</strong><br />

guardò in su, verso le stelle che ancora br<strong>il</strong>lavano pallide<br />

nel cielo scuro, ed ascoltò <strong>il</strong> mare frangersi e rifrangersi<br />

contro la scogliera. Avrebbe sentito la mancanza di quel<br />

suono.<br />

Piccoli germogli verdi si facevano strada attraverso la<br />

terra rossa <strong>della</strong> tomba di Dobby, in un anno <strong>il</strong> tumulo<br />

sarebbe stato ricoperto di fiori. La pietra bianca che<br />

portava <strong>il</strong> nome dell’elfo aveva già assunto un aspetto<br />

consunto. Capiva ora che diffic<strong>il</strong>mente avrebbe potuto<br />

porre Dobby a riposare in un luogo più bello, ma fu colto<br />

da una dolorosa tristezza al pensiero di lasciarlo dietro di<br />

sé.<br />

Guard<strong>and</strong>o la tomba, si chiese nuovamente come<br />

l’elfo avesse saputo dove venire a salvarli. Le sue dita si<br />

mossero inconsapevolmente verso la piccola borsa ancora<br />

legata con un laccio intorno al suo collo, attraverso la<br />

quale poteva sentire <strong>il</strong> frammento dentellato di specchio in<br />

cui era sicuro di aver visto l’occhio di S<strong>il</strong>ente. Quindi <strong>il</strong><br />

suono di una porta che si apriva lo fece girare.<br />

Bellatrix Lestrange stava cammin<strong>and</strong>o a gr<strong>and</strong>i passi<br />

verso di loro attraverso <strong>il</strong> prato, accompagnata da Grifuk.<br />

Mentre camminava, stava inf<strong>il</strong><strong>and</strong>o la piccola borsa ornata<br />

di perline nella tasca interna di un altro vecchio completo<br />

che avevano preso da Grimmauld Place. Nonostante <strong>Harry</strong><br />

sapesse perfettamente che si trattava in realtà di<br />

Hermione, non poté reprimere un brivido di disgusto. Era


J. K. Rowling<br />

più alta di lui, i lunghi capelli neri che scendevano a onde<br />

lungo la schiena, gli occhi dalle palpebre pesanti che si<br />

posavano sdegnosi su di lui; a quel punto lei parlò, ed<br />

<strong>Harry</strong> udì Hermione attraverso la voce grave di Bellatrix.<br />

“Aveva un sapore orrib<strong>il</strong>e, peggio delle Radigorde!<br />

Bene, Ron, vieni qui così ti posso…”<br />

“D’accordo, ma ricorda, non mi piace la barba troppo<br />

lunga.”<br />

“Oh, per amor di Dio, non si tratta di sembrare bello!”<br />

“Non è quello, è che è d’impiccio! Ma mi piacerebbe<br />

<strong>il</strong> naso un f<strong>il</strong>o più corto, cerca di farlo uguale a come l’hai<br />

fatto l’ultima volta.”<br />

Hermione sospirò e si mise al lavoro, mormor<strong>and</strong>o<br />

sottovoce mentre trasformava varie caratteristiche<br />

dell’aspetto di Ron. Gli avrebbero dato un’identità<br />

completamente falsa e confidavano che l’aura di malevolenza<br />

proiettata da Bellatrix lo proteggesse. Nel<br />

frattempo, <strong>Harry</strong> e Grifuk sarebbero stati nascosti sotto <strong>il</strong><br />

Mantello dell’Invisib<strong>il</strong>ità.<br />

“Ecco,” disse Hermione, “come ti sembra, <strong>Harry</strong>?”<br />

Era semplicemente impossib<strong>il</strong>e riconoscere Ron sotto<br />

<strong>il</strong> suo travestimento, pensò <strong>Harry</strong>, se non fosse che lo<br />

conosceva così bene. I capelli di Ron erano ora lunghi e<br />

ondulati, aveva una spessa barba bruna e i baffi, niente<br />

lentiggini, un naso corto e largo e sopracciglia spesse.<br />

“Beh, non è <strong>il</strong> mio tipo, ma può <strong>and</strong>are,” disse <strong>Harry</strong>.<br />

“Possiamo avviarci, allora?”<br />

Tutti e tre diedero uno sguardo verso V<strong>il</strong>la Conchiglia,<br />

che giaceva scura e s<strong>il</strong>enziosa sotto le stelle che stavano<br />

sbiadendo, poi si girarono e cominciarono a camminare<br />

verso <strong>il</strong> punto, appena oltre <strong>il</strong> muro di cinta, in cui<br />

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626<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

l’Incanto Fidelius avrebbe smesso di funzionare e loro<br />

avrebbero potuto Smaterializzarsi. Una volta passato <strong>il</strong><br />

cancello, Grifuk parlò.<br />

“Dovrei arrampicarmi adesso, <strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong>, penso?”<br />

<strong>Harry</strong> si chinò e <strong>il</strong> Goblin si arrampicò faticosamente<br />

sulla sua schiena, con le mani intrecciate sul davanti <strong>della</strong><br />

gola di <strong>Harry</strong>. Non era pesante, ma ad <strong>Harry</strong> non piacque<br />

la sensazione, né la forza sorprendente con cui gli si era<br />

aggrappato. Hermione tirò fuori dalla borsa di perline <strong>il</strong><br />

Mantello dell’Invisib<strong>il</strong>ità e lo gettò sopra entrambi.<br />

“Perfetto,” disse, pieg<strong>and</strong>osi per controllare i piedi di<br />

<strong>Harry</strong>. “Non riesco a vedere nulla. Andiamo.”<br />

<strong>Harry</strong> girò sul posto, con Grifuk sulle spalle,<br />

concentr<strong>and</strong>osi interamente sul Paiolo Magico, la loc<strong>and</strong>a<br />

che era l’ingresso a Diagon Alley. Il Goblin si aggrappò<br />

ancora più strettamente mentre si muovevano nella<br />

schiacciante oscurità e pochi secondi dopo i piedi di <strong>Harry</strong><br />

trovarono <strong>il</strong> selciato e aprì gli occhi su Charing Cross<br />

Road. Babbani passavano in fretta, con l’espressione<br />

avv<strong>il</strong>ita del mattino presto, del tutto inconsapevoli<br />

dell’esistenza <strong>della</strong> piccola loc<strong>and</strong>a.<br />

Il bar del Paiolo Magico era praticamente deserto.<br />

Tom, <strong>il</strong> proprietario curvo e sdentato, stava lucid<strong>and</strong>o<br />

bicchieri dietro <strong>il</strong> bancone; un paio di stregoni, che<br />

stavano convers<strong>and</strong>o sottovoce nell’angolo più lontano,<br />

diedero uno sguardo ad Hermione e si ritirarono<br />

nell’ombra.<br />

“Madame Lestrange,” mormorò Tom, inclin<strong>and</strong>o<br />

serv<strong>il</strong>mente la testa qu<strong>and</strong>o Hermione si fermò.


J. K. Rowling<br />

“Buongiorno,” disse Hermione, e <strong>Harry</strong>, pass<strong>and</strong>o<br />

furtivamente con Grifuk ancora sulla schiena sotto <strong>il</strong><br />

mantello, vide Tom sembrare sorpreso.<br />

“Troppo gent<strong>il</strong>e,” sussurrò nell’orecchio di Hermione<br />

mentre uscivano dalla loc<strong>and</strong>a nel piccolo cort<strong>il</strong>e posteriore.<br />

“Devi trattare la gente come se fossero feccia!”<br />

“D’accordo, d’accordo!”<br />

Hermione estrasse la bacchetta di Bellatrix e batté su<br />

un mattone del muro anonimo di fronte a loro. Immediatamente<br />

i mattoni cominciarono a turbinare e vorticare.<br />

Un foro apparve nel centro, crebbe sempre più largo,<br />

form<strong>and</strong>o alla fine un passaggio arcuato sulla strada stretta<br />

e acciottolata che era Diagon Alley.<br />

Era tranqu<strong>il</strong>la, appena l’ora di apertura per i negozi, e<br />

non c’era quasi nessun compratore in giro.<br />

La strada, tortuosa e pavimentata a ciottoli, era molto<br />

cambiata rispetto al luogo affollato che <strong>Harry</strong> aveva<br />

visitato prima di entrare ad Hogwarts, così tanti anni<br />

prima. C’erano più negozi chiusi con assi di quanti ce ne<br />

fossero mai stati, sebbene, dalla sua ultima visita, fossero<br />

stati avviati nuovi commerci dedicati alle Arti Oscure. Il<br />

suo stesso viso lo fissava dai manifesti affissi su molte<br />

vetrine, tutti sottotitolati con le parole Indesiderab<strong>il</strong>e<br />

Numero Uno.<br />

Un certo numero di straccioni sedeva accalc<strong>and</strong>osi nei<br />

vani delle porte. Li sentì elemosinare ai pochi passanti,<br />

chiedere oro, insistendo di essere davvero maghi. Un<br />

uomo aveva una fasciatura insanguinata su un occhio.<br />

Mentre si avviavano lungo la strada, i mendicanti<br />

intravidero Hermione. Sembrarono d<strong>il</strong>eguarsi davanti a<br />

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628<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

lei, coprendosi le facce coi cappucci e scomparendo <strong>il</strong> più<br />

rapidamente possib<strong>il</strong>e.<br />

Hermione li guardò curiosamente, finché l’uomo con<br />

le bende insanguinate venne vac<strong>il</strong>l<strong>and</strong>o ad incrociare la<br />

sua strada.<br />

“I miei figli,” gridò, rivolto a lei. La sua voce era<br />

rotta, acuta, sembrava sconvolto. “Dove sono i miei figli?<br />

Cosa ne ha fatto? Tu lo sai, lo sai!”<br />

“Io… io veramente…” balbettò Hermione.<br />

L’uomo si scagliò contro di lei, cerc<strong>and</strong>o di afferrarla<br />

alla gola. Quindi, con uno scoppio e un lampo di luce<br />

rossa, fu scagliato all’indietro, a terra, privo di sensi. Ron<br />

era lì in piedi, la sua bacchetta ancora tesa ed un aspetto<br />

scioccato visib<strong>il</strong>e sotto la barba. Volti apparvero alle<br />

finestre su entrambi i lati <strong>della</strong> strada, mentre un piccolo<br />

gruppo di passanti dall’aspetto prospero si stringevano gli<br />

abiti addosso e si affrettavano al piccolo trotto, desiderosi<br />

di lasciare la scena.<br />

Il loro ingresso a Diagon Alley avrebbe diffic<strong>il</strong>mente<br />

potuto essere più vistoso. Per un momento <strong>Harry</strong> si chiese<br />

se non sarebbe stato meglio <strong>and</strong>arsene ora e cercare di<br />

concepire un piano diverso.<br />

Prima che potessero muoversi o consultarsi l’uno con<br />

l’altro, comunque, udirono un grido provenire da dietro di<br />

loro.<br />

“Diamine, Madame Lestrange!”<br />

<strong>Harry</strong> girò su se stesso e Grifuk strinse la presa<br />

attorno al suo collo. Un mago alto e sott<strong>il</strong>e, con una<br />

corona di cespugliosi capelli grigi e un lungo naso aff<strong>il</strong>ato<br />

stava venendo verso di loro a gr<strong>and</strong>i passi.


J. K. Rowling<br />

“È Travers,” sib<strong>il</strong>ò <strong>il</strong> Goblin nell’orecchio di <strong>Harry</strong>,<br />

che in quel momento non poté ricordare chi fosse questo<br />

Travers. Hermione si era eretta in tutta la sua altezza e<br />

disse con quanto disprezzo poté raccogliere:<br />

“E cosa vuoi?”<br />

Travers si fermò di colpo, chiaramente offeso.<br />

“È un altro Mangiamorte!” sospirò Grifuk, ed <strong>Harry</strong> si<br />

mosse lateralmente per ripetere l’informazione<br />

all’orecchio di Hermione.<br />

“Volevo solo salutarti,” disse Travers freddamente,<br />

“Ma se la mia presenza non è gradita…”<br />

<strong>Harry</strong> riconobbe la voce ora: Travers era uno dei<br />

Mangiamorte che erano stati convocati alla casa di<br />

Xenoph<strong>il</strong>ius.<br />

“No, no, assolutamente, Travers,” disse Hermione<br />

rapidamente, cerc<strong>and</strong>o di rimediare all’errore. “Come<br />

stai?”<br />

“Beh, confesso di essere sorpreso di vederti in giro,<br />

Bellatrix.”<br />

“Veramente? E perché?” chiese Hermione.<br />

“Beh,” Travers tossì, “ho sentito dire che gli abitanti<br />

del Castello dei Malfoy erano confinati in casa, dopo la…<br />

ah… fuga.”<br />

<strong>Harry</strong> desiderò con tutte le sue forze che Hermione<br />

mantenesse la lucidità. Se questo era vero, e non era<br />

previsto che Bellatrix <strong>and</strong>asse in un luogo pubblico…<br />

“Il Signore Oscuro perdona coloro che lo hanno<br />

servito più fedelmente in passato,” disse Hermione in una<br />

magnifica imitazione del contegno più sprezzante di<br />

Bellatrix. “Forse la tua reputazione non è tanto buona<br />

quanto la mia ai suoi occhi, Travers.”<br />

629


630<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Anche se <strong>il</strong> Mangiamorte sembrava offeso, apparve<br />

anche meno sospettoso. Guardò giù verso l’uomo che Ron<br />

aveva appena Schiantato.<br />

“Come ti ha offesa?”<br />

“Non ha importanza, non lo farà di nuovo,” disse<br />

Hermione freddamente.<br />

“Alcuni di questi Senzabacchetta possono essere<br />

importuni,” disse Travers. “Finché non fanno altro che<br />

chiedere l’elemosina non ho obiezioni, ma uno di loro mi<br />

ha, di fatto, chiesto di perorare la sua causa al Ministero la<br />

settimana scorsa. «Sono una strega, signore, sono una<br />

strega, lasci che glielo provi! »” disse in una stridula<br />

imitazione. “Come se io fossi lì pronto a darle la mia<br />

bacchetta… ma di chi è,” disse Travers con tono curioso,<br />

“la bacchetta che stai us<strong>and</strong>o ora, Bellatrix? Ho sentito che<br />

la tua è stata…”<br />

“Ho la mia bacchetta qui,” disse Hermione freddamente,<br />

sollev<strong>and</strong>o la bacchetta di Bellatrix.<br />

“Non so che pettegolezzi tu abbia ascoltato, Travers,<br />

ma sembri essere deplorevolmente male informato.”<br />

Travers sembrò essere colto un po’ alla sprovvista, e<br />

si rivolse invece a Ron.<br />

“Chi è <strong>il</strong> tuo amico? Non lo riconosco.”<br />

“Questo è Dragomir Despard,” disse Hermione.<br />

Avevano deciso che uno straniero fittizio fosse la<br />

copertura migliore che Ron potesse ut<strong>il</strong>izzare. “Parla<br />

pochissimo inglese, ma è in accordo con i disegni<br />

dell’Oscuro Signore. Ha viaggiato fin qui dalla Trans<strong>il</strong>vania<br />

per vedere <strong>il</strong> nostro nuovo regime.”<br />

“Veramente? Come stai, Dragomir?”<br />

“’Ome tu?” disse Ron, tendendo la mano.


J. K. Rowling<br />

Travers allungò <strong>due</strong> dita e strinse la mano di Ron<br />

come se avesse paura di sporcarsi.<br />

“Così, cosa porta te e <strong>il</strong> tuo… ah… amico simpatizzante<br />

a Diagon Alley così presto?” chiese Travers.<br />

“Devo visitare Gringott,” disse Hermione.<br />

“Ahimé, anch’io,” disse Travers. “Oro, sporco oro!<br />

Non possiamo vivere senza di esso, eppure confesso di<br />

deplorare la necessità di frequentare i nostri amici dalle<br />

dita lunghe.”<br />

<strong>Harry</strong> sentì le mani giunte di Grifuk stringersi<br />

momentaneamente attorno al suo collo.<br />

“Vogliamo <strong>and</strong>are?” disse Travers, facendo segno ad<br />

Hermione di <strong>and</strong>are avanti.<br />

Hermione non aveva altra scelta che mettersi al passo<br />

con lui e dirigersi lungo la via tortuosa e acciottolata verso<br />

<strong>il</strong> luogo dove la c<strong>and</strong>ida Gringott si ergeva torreggi<strong>and</strong>o<br />

sugli altri piccoli negozi.<br />

Ron s’incamminò al loro fianco, e <strong>Harry</strong> e Grifuk li<br />

seguirono.<br />

Un Mangiamorte guardingo era proprio l’ultima cosa<br />

di cui avessero bisogno e la cosa peggiore era che, con<br />

Travers che marciava al fianco di quella che credeva<br />

essere Bellatrix, non c’era modo per <strong>Harry</strong> di comunicare<br />

con Hermione o Ron. Arrivarono fin troppo presto ai piedi<br />

dei gradini di marmo che portavano alle gr<strong>and</strong>i porte di<br />

bronzo. Come Grifuk aveva preannunciato, i Goblin in<br />

livrea che solitamente fiancheggiavano l’entrata erano<br />

stati sostituiti da <strong>due</strong> maghi, che stringevano lunghe e<br />

sott<strong>il</strong>i bacchette dorate.<br />

“Ah, Sonde Sensitive,” sospirò Travers teatralmente,<br />

“così rudimentali… ma così efficaci!”<br />

631


632<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

E partì su per le scale, facendo cenno a destra e a<br />

manca ai maghi, che alzarono le bacchette dorate e glie le<br />

passarono su e giù per <strong>il</strong> corpo. Le Sonde, <strong>Harry</strong> lo<br />

sapeva, r<strong>il</strong>evavano incantesimi di dissimulazione e oggetti<br />

magici nascosti. Sapendo di avere solo pochi secondi,<br />

<strong>Harry</strong> puntò la bacchetta di Draco su ognuna delle guardie<br />

a turno, e mormorò “Confundo!” <strong>due</strong> volte. Senza che<br />

Travers, che stava guard<strong>and</strong>o <strong>il</strong> salone interno attraverso<br />

le porte bronzee, se ne accorgesse, entrambe le guardie<br />

sobbalzarono lievemente qu<strong>and</strong>o l’incantesimo le colpì.<br />

I lunghi capelli neri di Hermione ondeggiarono dietro<br />

di lei mentre saliva le scale.<br />

“Un momento, Madame,” disse la guardia, sollev<strong>and</strong>o<br />

la sua Sonda.<br />

“Lo hai appena fatto!” disse Hermione con la voce<br />

arrogante ed imperiosa di Bellatrix. Travers si guardò<br />

intorno, con le sopracciglia alzate. La guardia era confusa.<br />

Guardò verso <strong>il</strong> basso la sott<strong>il</strong>e Sonda dorata, poi <strong>il</strong> suo<br />

compagno, che disse con una voce leggermente stupita,<br />

“sì, li hai appena controllati, Marius.”<br />

Hermione avanzò maestosamente, Ron al suo fianco,<br />

<strong>Harry</strong> e Grifuk che trottavano invisib<strong>il</strong>i dietro di loro.<br />

<strong>Harry</strong> si guardò alle spalle mentre passavano la soglia. I<br />

maghi stavano entrambi gratt<strong>and</strong>osi la testa.<br />

Due Goblin stavano in piedi davanti alle porte interne,<br />

d’argento e con inciso la poesia con l’avvertimento del<br />

terrib<strong>il</strong>e castigo per i potenziali ladri. <strong>Harry</strong> guardò<br />

all’insù verso di esso, ed improvvisamente gli arrivò un<br />

ricordo aff<strong>il</strong>ato come un rasoio: in piedi nello stesso punto<br />

<strong>il</strong> giorno del suo undicesimo compleanno, <strong>il</strong> più<br />

meraviglioso compleanno <strong>della</strong> sua <strong>vita</strong>, con Hagrid al suo


J. K. Rowling<br />

fianco che diceva, “Come ti ci ho detto, te devi essere<br />

matto a provare a rubarci qui.” Gringott era sembrata un<br />

luogo di meraviglie quel giorno, <strong>il</strong> deposito incantato di<br />

un tesoro d’oro che non aveva mai saputo di possedere, e<br />

nemmeno per un istante avrebbe potuto sognare che<br />

sarebbe tornato per rubare… In pochi secondi arrivarono<br />

nel vasto ingresso marmoreo <strong>della</strong> banca.<br />

Il personale al lungo bancone era formato da Goblin<br />

seduti su alti sgabelli che stavano servendo i primi clienti<br />

<strong>della</strong> giornata. Hermione, Ron e Travers si diressero verso<br />

un vecchio Goblin che stava esamin<strong>and</strong>o una spessa<br />

moneta d’oro attraverso una lente. Hermione permise a<br />

Travers di passarle avanti col pretesto di spiegare le<br />

caratteristiche del salone a Ron.<br />

Il Goblin gettò da parte la moneta che teneva in mano,<br />

dicendo a nessuno in particolare “Lepricano,” quindi<br />

salutò Travers, che gli passò una sott<strong>il</strong>e chiave dorata, che<br />

fu esaminata e restituita.<br />

Hermione fece un passo avanti.<br />

“Madame Lestrange!” disse <strong>il</strong> Goblin, evidentemente<br />

allarmato. “Ohimè! Come-come posso esserle d’aiuto<br />

oggi?”<br />

“Voglio entrare nella mia camera blindata,” disse<br />

Hermione.<br />

Il vecchio Goblin sembrò indietreggiare un f<strong>il</strong>o. <strong>Harry</strong><br />

si guardò attorno. Non solo Travers si era fermato,<br />

osserv<strong>and</strong>oli, ma diversi altri Goblin avevano alzato lo<br />

sguardo dal loro lavoro per fissare Hermione.<br />

“Ha… un documento?” chiese <strong>il</strong> Goblin.<br />

“Un documento? N-non mi è mai stato chiesto un<br />

documento, prima!” disse Hermione.<br />

633


634<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Lo sanno!” sussurrò Grifuk nell’orecchio di <strong>Harry</strong>,<br />

“devono essere stati avvertiti che avrebbe potuto esserci<br />

un impostore!”<br />

“La sua bacchetta sarà sufficiente, Madame,” disse <strong>il</strong><br />

Goblin. Allungò una mano che tremava leggermente, e in<br />

un terrificante lampo di comprensione <strong>Harry</strong> seppe che i<br />

Goblin <strong>della</strong> Gringott erano a conoscenza del fatto che la<br />

bacchetta di Bellatrix era stata rubata.<br />

“Agisci ora, agisci ora,” sussurrò Grifuk<br />

nell’orecchio di <strong>Harry</strong>, “la Maledizione Imperio!”<br />

<strong>Harry</strong> alzò la bacchetta di biancospino sotto <strong>il</strong><br />

mantello, la puntò al vecchio Goblin, e sussurrò, per la<br />

prima volta nella sua <strong>vita</strong>, “Imperio!”<br />

Una curiosa sensazione scorse giù lungo <strong>il</strong> braccio di<br />

<strong>Harry</strong>, una sensazione di calore fremente che sembrava<br />

fluire dalla sua mente, giù per i nervi e le vene, connettendolo<br />

alla bacchetta e alla maledizione che aveva appena<br />

lanciato. Il Goblin prese la bacchetta di Bellatrix, la<br />

esaminò da vicino, e poi disse, “Ah, vi siete fatta fare una<br />

nuova bacchetta, Madame Lestrange!”<br />

“Cosa?” disse Hermione, “No, no, è la mia…”<br />

“Una bacchetta nuova?” disse Travers, avvicin<strong>and</strong>osi<br />

di nuovo al bancone. I Goblin tutto intorno stavano ancora<br />

guard<strong>and</strong>o. “Ma come puoi aver fatto, di quale fabbricante<br />

di bacchette ti sei ser<strong>vita</strong>?”<br />

<strong>Harry</strong> agì senza pensare. Punt<strong>and</strong>o la bacchetta su<br />

Travers, mormorò, “Imperio!” un’altra volta.<br />

“Oh sì, vedo,” disse Travers, guard<strong>and</strong>o in giù verso<br />

la bacchetta di Bellatrix, “sì, molto bella, e funziona bene?<br />

Ho sempre pensato che le bacchette richiedessero un po’<br />

di addestramento, non trovi?”


J. K. Rowling<br />

Hermione sembrava completamente sconcertata, ma<br />

con enorme sollievo di <strong>Harry</strong> accettò <strong>il</strong> bizzarro corso<br />

degli eventi senza commentare.<br />

Il vecchio Goblin dietro <strong>il</strong> bancone batté le mani e un<br />

Goblin più giovane si avvicinò.<br />

“Avrò bisogno dei Maglisonanti,” disse al Goblin, che<br />

si allontanò e tornò un momento più tardi con una borsa di<br />

pelle che sembrava essere piena di metallo stridente, che<br />

consegnò al suo superiore.<br />

“Bene, bene! Allora, se vuole seguirmi, Madame<br />

Lestrange,” disse <strong>il</strong> vecchio Goblin, salt<strong>and</strong>o giù dal suo<br />

sgabello e scomparendo alla vista, “la porterò alla sua<br />

camera blindata.”<br />

Apparve attorno alla fine del bancone, trotterell<strong>and</strong>o<br />

allegramente verso di loro, col contenuto <strong>della</strong> borsa di<br />

pelle che tintinnava ancora. Travers stava ora in piedi<br />

immob<strong>il</strong>e, con la bocca aperta e la m<strong>and</strong>ibola penzoloni.<br />

Ron stava attir<strong>and</strong>o l’attenzione verso questo strano<br />

fenomeno osserv<strong>and</strong>o Travers con aria confusa.<br />

“Aspetta… Bogrod!”<br />

Un altro Goblin arrivò muovendosi rapidamente<br />

attorno al bancone.<br />

“Abbiamo istruzioni,” disse con un inchino ad<br />

Hermione. “Perdonatemi, Madame, ma ci sono stati ordini<br />

speciali riguardanti la camera blindata dei Lestrange.”<br />

Sussurrò con aria di urgenza all’orecchio di Bogrod,<br />

ma <strong>il</strong> Goblin sotto Imperio si liberò di lui.<br />

“Sono al corrente delle istruzioni, Madame Lestrange<br />

vuole visitare la sua camera blindata… Antica famiglia…<br />

Vecchi clienti… Da questa parte, per favore…”<br />

635


636<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

E, ancora con un rumore metallico, si affrettò verso<br />

una delle molte porte che portavano fuori dal salone.<br />

<strong>Harry</strong> guardò indietro verso Travers, che era ancora<br />

immob<strong>il</strong>e sul posto come se avesse radici, e prese una<br />

decisione. Con un movimento <strong>della</strong> bacchetta fece sì che<br />

Travers venisse con loro, cammin<strong>and</strong>o doc<strong>il</strong>mente nella<br />

loro scia mentre raggiungevano la porta ed entravano nel<br />

successivo corridoio di pietra grezza, che era <strong>il</strong>luminato da<br />

torce fiammeggianti.<br />

“Siamo nei guai: sospettano,” disse <strong>Harry</strong> togliendosi<br />

<strong>il</strong> Mantello dell’Invisib<strong>il</strong>ità, mentre la porta sbatteva dietro<br />

di loro. Grifuk saltò giù dalle sue spalle: né Travers né<br />

Bogrod mostrarono la minima sorpresa per l’improvvisa<br />

comparsa di <strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> fra di loro. “Sono sotto la<br />

Maledizione Imperio,” aggiunse, in risposta alle dom<strong>and</strong>e<br />

confuse di Hermione e Ron riguardo a Travers e Bogrod,<br />

che ora erano entrambi in piedi con l’espressione vacua.<br />

“Non penso di averla fatta con<br />

abbastanza forza, non so…”<br />

E un altro ricordo saettò attraverso la mente, <strong>il</strong> ricordo<br />

<strong>della</strong> vera Bellatrix Lestrange che, qu<strong>and</strong>o lui aveva<br />

tentato per la prima volta di usare una Maledizione Senza<br />

Perdono, gli str<strong>il</strong>lava: “devi volerlo, <strong>Potter</strong>!”<br />

“Cosa facciamo?” chiese Ron. “Dovremmo uscire ora,<br />

finché possiamo?”<br />

“Se possiamo,” disse Hermione, guard<strong>and</strong>o indietro<br />

verso la porta che dava sul salone principale, oltre la quale<br />

stava accadendo chissà cosa.<br />

“Siamo arrivati fin qui, io dico che dobbiamo proseguire,”<br />

disse <strong>Harry</strong>.


J. K. Rowling<br />

“Bene!” disse Grifuk. “Allora, abbiamo bisogno di<br />

Bogrod per controllare <strong>il</strong> carrello; io non ne ho più<br />

l’autorità. Ma non ci sarà spazio per <strong>il</strong> mago.”<br />

<strong>Harry</strong> puntò la sua bacchetta su Travers.<br />

“Imperio!”<br />

Il mago si girò e s’incamminò di buon passo lungo <strong>il</strong><br />

binario buio.<br />

“Cosa gli stai facendo fare?”<br />

“Nascondersi,” disse <strong>Harry</strong> mentre puntava la<br />

bacchetta su Bogrod, che fischiò per chiamare un piccolo<br />

carrello e farlo arrivare dall’oscurità, rull<strong>and</strong>o pesantemente<br />

lungo i binari verso di loro.<br />

<strong>Harry</strong> era certo di sentir gridare dietro di loro, nel<br />

salone principale, mentre si arrampicavano tutti sul<br />

carrello, Bogrod davanti a Grifuk, <strong>Harry</strong>, Ron ed<br />

Hermione ammassati insieme nella parte posteriore.<br />

Con un sobbalzo, <strong>il</strong> carrello partì, guadagn<strong>and</strong>o velocità.<br />

Superarono rapidamente Travers, che stava<br />

strisci<strong>and</strong>o in una crepa nel muro, poi <strong>il</strong> carrello cominciò<br />

a serpeggiare e fare svolte attraverso i passaggi labirintici,<br />

sempre in discesa. <strong>Harry</strong> non poteva udire nulla oltre lo<br />

sferragliare del carrello sui binari. I capelli gli<br />

sventolavano alle spalle mentre facevano lo slalom fra le<br />

stalattiti, correndo sempre più in profondità nelle viscere<br />

<strong>della</strong> terra, ma continuava a guardarsi indietro.<br />

Sarebbe stata la stessa cosa se avessero lasciato dietro<br />

di sé impronte gigantesche: più ci pensava, più stupido<br />

sembrava aver travestito Hermione da Bellatrix, essersi<br />

portati dietro la bacchetta di Bellatrix, qu<strong>and</strong>o i<br />

Mangiamorte sapevano chi l’aveva rubata…<br />

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638<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Erano più in profondità di quanto <strong>Harry</strong> fosse mai<br />

penetrato all’interno <strong>della</strong> Gringott. Imboccarono un<br />

tornante a tutta velocità e videro davanti a loro, a solo<br />

pochi secondi, una cascata d’acqua infrangersi sul binario.<br />

<strong>Harry</strong> udì Grifuk gridare, “No!” ma non ci fu alcuna<br />

frenata.<br />

L’attraversarono romb<strong>and</strong>o. La bocca e gli occhi di<br />

<strong>Harry</strong> si riempirono d’acqua: non poteva vedere né respirare.<br />

Allora, con uno spaventoso rollio, <strong>il</strong> carrello si<br />

capovolse e furono tutti scagliati fuori.<br />

<strong>Harry</strong> udì <strong>il</strong> carrello fracassarsi in pezzi contro <strong>il</strong><br />

muro, udì Hermione str<strong>il</strong>lare qualcosa, e si sentì scivolare<br />

indietro verso terra come se non avesse peso, atterr<strong>and</strong>o<br />

senza dolore sul pavimento di roccia del passaggio.<br />

“Inc-Incantesimo Imbottito,” farfugliò Hermione,<br />

mentre Ron l’aiutava a rialzarsi, <strong>Harry</strong> vide con orrore che<br />

non era più Bellatrix; stava invece lì in piedi dentro abiti<br />

troppo gr<strong>and</strong>i, bagnata fradicia e completamente sé stessa.<br />

Ron era di nuovo senza barba e con i capelli rossi. Se ne<br />

stavano accorgendo guard<strong>and</strong>osi l’un l’altra, tast<strong>and</strong>o i<br />

propri <strong>volti</strong>.<br />

“La Cascata del Ladro!” disse Grifuk, rialz<strong>and</strong>osi in<br />

piedi e guard<strong>and</strong>o indietro verso <strong>il</strong> d<strong>il</strong>uvio sui binari, che,<br />

<strong>Harry</strong> ora sapeva, era stato più che semplice acqua. “Lava<br />

via tutti gli incantesimi, ogni dissimulazione magica!<br />

Sanno che ci sono impostori dentro Gringott, hanno<br />

attivato le difese contro di noi!”<br />

<strong>Harry</strong> vide Hermione assicurarsi di possedere ancora<br />

la borsa di perline, e precipitosamente cacciò la mano<br />

sotto la giacca per accertarsi di non aver perso <strong>il</strong> Mantello<br />

dell’Invisib<strong>il</strong>ità. Poi si girò e vide Bogrod scuotere la


J. K. Rowling<br />

testa, confuso: la Cascata del Ladro sembrava aver<br />

rimosso la Maledizione Imperio.<br />

“Abbiamo bisogno di lui,” disse Grifuk, “non<br />

possiamo entrare nella camera blindata senza un Goblin<br />

<strong>della</strong> Gringott. E abbiamo bisogno dei Maglisonanti!”<br />

“Imperio!” disse di nuovo <strong>Harry</strong>; la sua voce echeggiò<br />

attraverso <strong>il</strong> passaggio di pietra mentre sentiva<br />

nuovamente l’inebriante senso di controllo che fluiva dal<br />

cervello alla bacchetta. Bogrod si sottomise ancora una<br />

volta alla sua volontà, la sua espressione confusa cambiò<br />

in una di cortese indifferenza, mentre Ron si affrettava a<br />

raccogliere la borsa di pelle piena di strumenti metallici.<br />

“<strong>Harry</strong>, mi sembra di sentire gente in arrivo!” disse<br />

Hermione. Puntò la bacchetta di Bellatrix verso la cascata<br />

e gridò, “Protego!” Videro <strong>il</strong> Sort<strong>il</strong>egio Scudo<br />

interrompere <strong>il</strong> flusso di acqua incantata mentre risaliva <strong>il</strong><br />

passaggio.<br />

“Buona idea,” disse <strong>Harry</strong>. “Fai strada, Grifuk!”<br />

“Come faremo ad uscire di nuovo?” chiese Ron<br />

mentre si affrettavano a piedi nell’oscurità dietro al<br />

Goblin, con Bogrod che ansimava nella loro scia come un<br />

vecchio cane.<br />

“Ce ne preoccuperemo al momento opportuno,” disse<br />

<strong>Harry</strong>. Stava cerc<strong>and</strong>o di ascoltare: gli sembrava di udire<br />

qualcosa muoversi e fare un rumore metallico lì vicino.<br />

“Grifuk, quanto ancora?”<br />

“Non lontano, <strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong>, non lontano…”<br />

Girarono un angolo e videro la cosa per cui <strong>Harry</strong> era<br />

stato preparato, ma che pure li fece fermare tutti.<br />

Un gigantesco drago era impastoiato al terreno davanti<br />

a loro, sbarr<strong>and</strong>o l’accesso a quattro o cinque delle camere<br />

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640<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

blindate più profonde del luogo. Le scaglie <strong>della</strong> bestia<br />

erano divenute pallide e si erano sfaldate durante la sua<br />

lunga prigionia sotterranea, i suoi occhi erano di un rosa<br />

lattiginoso.<br />

Entrambe le zampe posteriori portavano pesanti<br />

bracciali, da cui partivano catene saldate ad enormi<br />

picchetti conficcati profondamente nella roccia, le sue<br />

gr<strong>and</strong>i ali irte di punte, ripiegate strettamente intorno al<br />

corpo, avrebbero riempito la camera in caso le avesse<br />

aperte. Qu<strong>and</strong>o girò la testa orrib<strong>il</strong>e verso di loro ruggì<br />

con un suono che fece tremare le pareti, aprì la bocca e<br />

sputò un getto di fiamme che li spedì di corsa indietro nel<br />

passaggio.<br />

“È parzialmente cieco,” ansimò Grifuk, “ma proprio<br />

per questo ancora più selvaggio. Comunque, abbiamo i<br />

mezzi per controllarlo. Ha imparato cosa aspettarsi qu<strong>and</strong>o<br />

arrivano i Maglisonanti. Datemeli.”<br />

Ron passò la borsa a Grifuk ed <strong>il</strong> Goblin ne estrasse<br />

una quantità di piccoli strumenti di metallo che, scossi,<br />

produssero un lungo suono riverberante, come minuscoli<br />

martelli su incudini in miniatura. Grifuk li distribuì,<br />

Bogrod accettò doc<strong>il</strong>mente i suoi.<br />

“Sapete cosa fare,” disse Grifuk ad <strong>Harry</strong>, Ron ed<br />

Hermione. “Si aspetterà dolore qu<strong>and</strong>o udrà <strong>il</strong> suono. Si<br />

ritirerà, e Bogrod deve mettere <strong>il</strong> palmo <strong>della</strong> mano sulla<br />

porta <strong>della</strong> camera blindata.”<br />

Avanzarono nuovamente intorno all’angolo, scuotendo<br />

i Maglisonanti, e <strong>il</strong> suono riecheggiò dalle pareti di<br />

roccia molto amplificato, tanto che l’interno del cranio di<br />

<strong>Harry</strong> sembrò vibrare per <strong>il</strong> baccano. Il drago emise un<br />

altro rauco ruggito, poi si ritirò. <strong>Harry</strong> poteva vederlo


J. K. Rowling<br />

tremare, mentre si avvicinavano vide le cicatrici lasciate<br />

da feroci squarci attraverso <strong>il</strong> suo muso ed indovinò che<br />

gli fosse stato insegnato a temere spade roventi qu<strong>and</strong>o<br />

udiva <strong>il</strong> suono dei Maglisonanti.<br />

“Fagli premere la mano sulla porta!” lo incitò Grifuk,<br />

e <strong>Harry</strong> puntò di nuovo la bacchetta su Bogrod. Il vecchio<br />

Goblin obbedì, premendo <strong>il</strong> palmo <strong>della</strong> mano sul legno e<br />

la porta <strong>della</strong> camera blindata svanì rivel<strong>and</strong>o un’apertura<br />

sim<strong>il</strong>e ad una caverna, stipata dal pavimento al soffitto di<br />

monete e calici d’oro, armature d’argento, pelli di strane<br />

creature… alcune con lunghe spine, altre con ali flosce…<br />

pozioni in fiaschette ingioiellate ed un teschio che<br />

indossava ancora una corona.<br />

“Cercate, svelti!” disse <strong>Harry</strong> mentre tutti si affrettavano<br />

all’interno. Aveva descritto la Coppa di Tassorosso a<br />

Ron ed Hermione, ma dell’altro Horcrux, quello<br />

sconosciuto, non avrebbe saputo descriverne l’aspetto,<br />

anche fosse stato in questa camera blindata. Ebbe appena<br />

<strong>il</strong> tempo di dare una rapida occhiata intorno, tuttavia,<br />

prima che sentissero un rumore sordo ed attutito dietro di<br />

loro: la porta era riapparsa, sig<strong>il</strong>l<strong>and</strong>oli dentro la camera<br />

blindata ed erano ripiombati nell’oscurità più totale.<br />

“Non importa, Bogrod sarà in grado di farci uscire!”<br />

disse Grifuk mentre Ron dava un grido di sorpresa.<br />

“Accendete le vostre bacchette, potete? E in fretta,<br />

abbiamo poco tempo!”<br />

“Lumos!”<br />

<strong>Harry</strong> fece luce con la sua bacchetta tutto intorno alla<br />

camera blindata: <strong>il</strong> suo raggio cadde su gioielli scint<strong>il</strong>lanti.<br />

Vide la falsa spada di Grifondoro giacere su un alto<br />

scaffale in mezzo a un nido di catene. Anche Ron ed<br />

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<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Hermione avevano acceso le loro bacchette, e stavano ora<br />

esamin<strong>and</strong>o le p<strong>il</strong>e di oggetti che li circondavano.<br />

“<strong>Harry</strong>, potrebbe essere questa…? Aaargh!”<br />

Hermione gridò di dolore, e <strong>Harry</strong> girò la bacchetta su<br />

di lei in tempo per vedere un calice incastonato di gemme<br />

cadere dalla sua presa. Ma, mentre cadeva, si divise,<br />

divenne una pioggia di calici, così che un secondo dopo,<br />

con un gran rumore, <strong>il</strong> pavimento fu coperto di coppe<br />

identiche che rotolavano in ogni direzione, ed era<br />

impossib<strong>il</strong>e distinguere fra le altre quella originale.<br />

“Mi ha bruciato!” si lamentò Hermione, succhi<strong>and</strong>osi<br />

le dita coperte di vesciche.<br />

“Hanno aggiunto la Maledizione Gemellante e la<br />

Maledizione Flagrante!” disse Grifuk. “Qualsiasi cosa<br />

tocchiate, brucerà e si moltiplicherà, ma le copie non<br />

valgono nulla… e se continuate a maneggiare <strong>il</strong> tesoro,<br />

sarete alla fine schiacciati a morte dal peso dell’oro che si<br />

moltiplica!”<br />

“Va bene, non toccate niente!” ordinò <strong>Harry</strong> disperatamente,<br />

ma nel momento in cui lo diceva, Ron diede<br />

accidentalmente un colpetto col piede a uno dei calici<br />

caduti, e altri venti presero forma mentre Ron saltellava<br />

sul posto, con parte <strong>della</strong> scarpa bruciata via dal contatto<br />

col metallo rovente.<br />

“Stai fermo, non muoverti!” disse Hermione, afferr<strong>and</strong>o<br />

Ron.<br />

“Guardatevi solo intorno!” disse <strong>Harry</strong>. “Ricordate, la<br />

coppa è piccola e d’oro, ha un tasso inciso sopra, <strong>due</strong><br />

manici… altrimenti guardate se potete trovare <strong>il</strong> simbolo<br />

di Corvonero da qualche parte, l’aqu<strong>il</strong>a…”


J. K. Rowling<br />

Diressero le loro bacchette verso ogni angolo ed ogni<br />

fessura, gir<strong>and</strong>osi cautamente sul punto in cui si trovavano.<br />

Era impossib<strong>il</strong>e non sfiorare qualcosa; <strong>Harry</strong> m<strong>and</strong>ò<br />

una gran cascata di falsi Galeoni sul pavimento dove si<br />

unirono ai calici, e ora c’era si e no lo spazio per mettere i<br />

piedi a terra, e l’oro scint<strong>il</strong>lante avvampava di calore, così<br />

che la camera blindata sembrava un forno. La luce <strong>della</strong><br />

bacchetta di <strong>Harry</strong> passò su scudi ed elmi fabbricati dai<br />

Goblin, sistemati su scaffali che salivano fino al soffitto.<br />

Sempre più in alto diresse <strong>il</strong> raggio, finché<br />

improvvisamente trovò un oggetto che gli fece sobbalzare<br />

<strong>il</strong> cuore e tremare la mano.<br />

“È là, è lassù!”<br />

Ron ed Hermione puntarono anche le loro bacchette<br />

su di essa, così che la piccola coppa d’oro scint<strong>il</strong>lò come<br />

nella luce di tre fari: la coppa che era appartenuta a Tosca<br />

Tassorosso, che era diventata di proprietà di Hepzibah<br />

Smith, cui era stata rubata da Tom Riddle.<br />

“E come diavolo ci arriviamo, lassù, senza toccare<br />

nulla?” chiese Ron.<br />

“Accio Coppa!” gridò Hermione, che aveva evidentemente<br />

dimenticato, nella sua disperazione, ciò che<br />

Grifuk aveva detto loro durante le riunioni.<br />

“Non serve, non serve!” grugnì <strong>il</strong> Goblin.<br />

“Allora cosa facciamo?” disse <strong>Harry</strong>, fiss<strong>and</strong>o <strong>il</strong><br />

Goblin. “Se vuoi la spada, Grifuk, devi aiutarci di più<br />

che… aspetta! Posso toccare le cose con la spada?<br />

Hermione, dammela qui!”<br />

Hermione armeggiò dentro <strong>il</strong> suo abito, ne estrasse<br />

una borsa di perline, rovistò per qualche secondo, poi ne<br />

tolse la spada sfav<strong>il</strong>lante. <strong>Harry</strong> l’afferrò per l’elsa<br />

643


644<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

tempestata di rubini e, con la punta <strong>della</strong> spada, toccò un<br />

flacone lì accanto, che non si moltiplicò.<br />

“Se solo potessi inf<strong>il</strong>are la spada in uno dei manici…<br />

ma come farò ad arrivare lassù?”<br />

Lo scaffale su cui la coppa riposava era fuori portata<br />

per tutti loro, persino per Ron, che era <strong>il</strong> più alto. Il calore<br />

dal tesoro incantato saliva ad ondate, e <strong>il</strong> sudore scorreva<br />

lungo <strong>il</strong> viso e la schiena di <strong>Harry</strong> mentre si sforzava di<br />

pensare a un modo di raggiungere la coppa. In quel<br />

momento, udì <strong>il</strong> drago ruggire dall’altro lato <strong>della</strong> porta<br />

<strong>della</strong> camera blindata, e <strong>il</strong> suono dei Maglisonanti<br />

diventare sempre più forte.<br />

Erano davvero in trappola ora. Non c’era alcuna via<br />

d’uscita tranne la porta, dall’altra parte <strong>della</strong> quale<br />

sembrava che si stesse avvicin<strong>and</strong>o un’orda di Goblin.<br />

<strong>Harry</strong> guardò Ron ed Hermione e vide <strong>il</strong> terrore sui loro<br />

<strong>volti</strong>.<br />

“Hermione,” disse <strong>Harry</strong>, mentre <strong>il</strong> suono metallico<br />

diventava più forte, “devo arrivare lassù, dobbiamo<br />

portarla via…”<br />

Lei alzò la bacchetta, la puntò su <strong>Harry</strong>, e sussurrò,<br />

“Levicorpus.”<br />

Sollevato in aria per la caviglia, <strong>Harry</strong> urtò<br />

un’armatura e repliche esplosero da essa come corpi al<br />

calor bianco, riempiendo lo spazio già limitato. Con grida<br />

di dolore, Ron, Hermione e i <strong>due</strong> Goblin furono spostati di<br />

fianco contro altri oggetti, che cominciarono a replicarsi a<br />

loro volta. Mezzi seppelliti in una marea crescente di<br />

tesori inc<strong>and</strong>escenti, si dibatterono e gridarono mentre<br />

<strong>Harry</strong> spingeva la spada attraverso l’impugnatura <strong>della</strong><br />

Coppa di Tassorosso, agganci<strong>and</strong>ola alla lama.


J. K. Rowling<br />

“Impervius!” str<strong>il</strong>lò Hermione nel tentativo di<br />

proteggere sé stessa, Ron e i <strong>due</strong> Goblin dal metallo<br />

ardente.<br />

Il peggior grido fino a quel momento spinse <strong>Harry</strong> a<br />

guardare verso <strong>il</strong> basso. Ron ed Hermione erano immersi<br />

fino al petto nelle ricchezze, e si sforzavano di impedire a<br />

Bogrod di scivolare sotto la marea crescente, ma Grifuk<br />

era affondato fuori dalla vista. Solo le punte di poche,<br />

lunghe dita erano ancora visib<strong>il</strong>i.<br />

<strong>Harry</strong> afferrò le dita di Grifuk e tirò. Il Goblin emerse<br />

per gradi, ulul<strong>and</strong>o, coperto di vesciche.<br />

“Liberacorpus!” gridò <strong>Harry</strong>, e con un tonfo lui e<br />

Grifuk atterrarono sulla superficie del tesoro che si<br />

gonfiava, e la spada volò via dalla mano di <strong>Harry</strong>.<br />

“Prend<strong>il</strong>a!” urlò <strong>Harry</strong>, lott<strong>and</strong>o contro <strong>il</strong> dolore del<br />

metallo rovente sulla pelle, mentre Grifuk gli si arrampicava<br />

nuovamente sulle spalle, determinato ad e<strong>vita</strong>re la<br />

massa crescente di oggetti inc<strong>and</strong>escenti. “dov’è la spada?<br />

C’era la coppa su di essa!”<br />

Il rumore metallico dall’altro lato <strong>della</strong> porta stava<br />

divent<strong>and</strong>o assordante… era troppo tardi…<br />

“Là!”<br />

Era stato Grifuk a vederla e fu Grifuk a fare un rapido<br />

movimento in avanti, ed in quell’istante <strong>Harry</strong> seppe che <strong>il</strong><br />

Goblin non si era mai aspettato che loro mantenessero la<br />

parola data. Tenendo stretto un pugno di capelli di <strong>Harry</strong><br />

con una mano, per essere sicuro di non cadere nel mare<br />

d’oro bruciante che si sollevava, Grifuk afferrò l’elsa <strong>della</strong><br />

spada e la fece osc<strong>il</strong>lare verso l’alto, fuori dalla portata di<br />

<strong>Harry</strong>. La piccola coppa d’oro, inf<strong>il</strong>zata per la maniglia<br />

sulla lama <strong>della</strong> spada, fu scagliata in aria. Col Goblin a<br />

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646<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

cavalcioni, <strong>Harry</strong> si tuffò e la prese, e anche se poteva<br />

sentirla ustionare la sua pelle non allentò la presa,<br />

nemmeno mentre innumerevoli Coppe di Tassorosso<br />

esplodevano dal suo pugno piovendogli addosso, qu<strong>and</strong>o<br />

l’ingresso <strong>della</strong> camera blindata si aprì di nuovo e si<br />

ritrovò a scivolare incontrollab<strong>il</strong>mente su una valanga<br />

crescente di oro ed argento inc<strong>and</strong>escenti che spinse lui,<br />

Ron ed Hermione nella camera esterna.<br />

A stento consapevole del dolore che proveniva dalle<br />

bruciature che gli coprivano <strong>il</strong> corpo, e ancora trasportato<br />

dall’ondata di ricchezze che continuavano a replicarsi,<br />

<strong>Harry</strong> si ficcò la Coppa in tasca e si sporse verso l’alto per<br />

recuperare la spada, ma Grifuk era scomparso. Era<br />

scivolato dalle spalle di <strong>Harry</strong> appena aveva potuto, era<br />

scattato a rifugiarsi fra i Goblin circostanti, br<strong>and</strong>endo la<br />

spada e grid<strong>and</strong>o, “Ladri! Ladri! Aiuto! Ladri!” era<br />

svanito in mezzo ad una folla armata di pugnali che<br />

avanzava e che lo accolse senza fare dom<strong>and</strong>e.<br />

Scivol<strong>and</strong>o sul metallo rovente, <strong>Harry</strong> si tirò faticosamente<br />

in piedi e seppe che l’unica via d’uscita era<br />

passare attraverso di loro.<br />

“Stupeficium!” gridò, e Ron ed Hermione si unirono a<br />

lui. Getti di luce rossa si abbatterono sulla folla di Goblin,<br />

e alcuni caddero, ma gli altri avanzavano ed <strong>Harry</strong> vide<br />

diversi maghi del corpo di guardia correre attorno<br />

all’angolo.<br />

Il drago imprigionato si lasciò sfuggire un ruggito, e<br />

uno zamp<strong>il</strong>lo di fiamme passò sui Goblin. I maghi fuggirono,<br />

piegati in <strong>due</strong>, per la strada da cui erano venuti, e<br />

l’ispirazione, o la pazzia, venne in aiuto di <strong>Harry</strong>.


J. K. Rowling<br />

Punt<strong>and</strong>o la bacchetta sugli spessi bracciali che incatenavano<br />

la bestia al pavimento, gridò, “Relascio!”<br />

I bracciali si aprirono con uno schianto.<br />

“Da questa parte!” gridò <strong>Harry</strong>, e, continu<strong>and</strong>o a<br />

lanciare Schiantesimi ai Goblin che avanzavano, partì di<br />

corsa verso <strong>il</strong> drago cieco.<br />

“<strong>Harry</strong>… <strong>Harry</strong>… cosa stai facendo?” str<strong>il</strong>lò<br />

Hermione.<br />

“Sali, monta su, forza…”<br />

Il drago non si era accorto di essere libero. <strong>Harry</strong><br />

trovò col piede la curva <strong>della</strong> zampa posteriore e si<br />

arrampicò sulla sua schiena. Le scaglie erano dure come<br />

l’acciaio; non sembrò nemmeno sentire la sua presenza.<br />

Allungò un braccio; Hermione si sollevò a sua volta, Ron<br />

si arrampicò dietro di loro, e un secondo dopo <strong>il</strong> drago<br />

divenne consapevole di non essere più impastoiato.<br />

Arretrò con un ruggito. <strong>Harry</strong> strinse le ginocchia,<br />

afferr<strong>and</strong>osi più strettamente che poteva alle scaglie<br />

frastagliate mentre le ali si aprivano, scagli<strong>and</strong>o via i<br />

Goblin urlanti come se fossero bir<strong>il</strong>li, e <strong>il</strong> drago si alzava<br />

in aria. <strong>Harry</strong>, Ron ed Hermione, appiattiti sulla sua<br />

schiena, strisciarono contro <strong>il</strong> soffitto qu<strong>and</strong>o questi si<br />

tuffò verso l’apertura del passaggio, mentre i Goblin che li<br />

inseguivano scagliavano pugnali che gli sfioravano i<br />

fianchi.<br />

“Non riusciremo mai ad uscire, è troppo gr<strong>and</strong>e!”<br />

gridò Hermione, ma <strong>il</strong> drago aprì la bocca e vomitò di<br />

nuovo fiamme, facendo saltare in aria <strong>il</strong> tunnel, i cui<br />

pavimento, pareti e soffitto si sbriciolarono e crollarono.<br />

Di pura forza, <strong>il</strong> drago si aprì un varco con gli artigli. Gli<br />

occhi di <strong>Harry</strong> erano chiusi, stretti, a difesa contro <strong>il</strong> calore<br />

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648<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

e la polvere. Assordato dal fragore delle rocce che si<br />

frantumavano e dai ruggiti del drago, poteva solo tenersi<br />

aggrappato alla sua schiena, aspett<strong>and</strong>osi di essere<br />

disarcionato ad ogni momento. Fu allora che udì<br />

Hermione gridare, “Defodio!”<br />

Stava aiut<strong>and</strong>o <strong>il</strong> drago ad allargare <strong>il</strong> passaggio,<br />

scav<strong>and</strong>o via <strong>il</strong> soffitto mentre lui lottava per salire verso<br />

l’aria più fresca, via dai Goblin urlanti e dal loro clangore<br />

metallico. <strong>Harry</strong> e Ron la imitarono, facendo saltare in<br />

aria <strong>il</strong> soffitto con altri Incantesimi di Scavo. Passarono <strong>il</strong><br />

lago sotterraneo, e la gr<strong>and</strong>e bestia strisciante e ringhiante<br />

sembrò percepire libertà e spazio davanti a sé; dietro di<br />

loro <strong>il</strong> passaggio era ostruito <strong>della</strong> coda del drago,<br />

sferzante, irta di punte, e di gr<strong>and</strong>i blocchi di roccia, di<br />

gigantesche stalattiti infrante, <strong>il</strong> fragore metallico dei<br />

Goblin sembrava sempre più attutito, mentre davanti a<br />

loro <strong>il</strong> fuoco del drago manteneva libera la loro<br />

avanzata…<br />

Alla fine, grazie all’energia congiunta dei loro<br />

incantesimi e <strong>della</strong> forza bruta del drago, si erano aperti la<br />

via d’uscita fin nella sala marmorea. Goblin e maghi<br />

str<strong>il</strong>larono e corsero al riparo, e finalmente <strong>il</strong> drago ebbe<br />

spazio per distendere le ali. Volgendo la testa cornuta<br />

verso la fresca aria esterna, che poteva annusare oltre<br />

l’entrata, decollò, con <strong>Harry</strong>, Ron ed Hermione ancora<br />

aggrappati alla schiena e si apri la strada a forza attraverso<br />

le porte di metallo, lasci<strong>and</strong>ole a pendere contorte dai loro<br />

cardini divelti mentre entrava barcoll<strong>and</strong>o in Diagon Alley<br />

e si lanciava nel cielo.


J. K. Rowling<br />

CAPITOLO VENTISETTE<br />

L’ULTIMO NASCONDIGLIO<br />

Non c’era modo di guidarlo. Il drago non poteva<br />

vedere dove stava <strong>and</strong><strong>and</strong>o, ed <strong>Harry</strong> sapeva che, se<br />

avesse deviato bruscamente o si fosse capovolto, sarebbe<br />

stato impossib<strong>il</strong>e per loro rimanere aggrappati al largo<br />

dorso. Nonostante questo, mentre salivano sempre più in<br />

alto e Londra si distendeva sotto di loro come una mappa<br />

grigia e verde, <strong>Harry</strong> si sentì sopraffare da un sentimento<br />

di gratitudine per una fuga che era sembrata impossib<strong>il</strong>e.<br />

Rannicchiato sul collo <strong>della</strong> bestia, si afferrava strettamente<br />

alle scaglie metalliche. La brezza fresca confortava<br />

la pelle bruciata e piena di vesciche, le ali del drago<br />

battevano l’aria come le pale di un mulino a vento. Dietro<br />

di lui, non sapeva dire se per la gioia o per la paura, Ron<br />

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650<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

continuava ad imprecare ad alta voce ed Hermione<br />

sembrava singhiozzare.<br />

Dopo cinque minuti o giù di lì, <strong>il</strong> timore immediato di<br />

essere disarcionati dal drago, si ridusse un po’, dato che<br />

sembrava intento esclusivamente ad allontanarsi <strong>il</strong> più<br />

possib<strong>il</strong>e dalla sua prigione sotterranea.<br />

La questione di come e dove sarebbero scesi, tuttavia,<br />

continuava a fargli paura. Non aveva idea di quanto a<br />

lungo i draghi potessero volare senza toccare terra, né di<br />

come questo in particolare, quasi cieco, avrebbe localizzato<br />

un buon posto per atterrare. Continuava a guardarsi<br />

intorno, immagin<strong>and</strong>o di sentire la cicatrice pungere…<br />

Quanto tempo sarebbe occorso a Voldemort per<br />

sapere che si erano introdotti nella camera blindata dei<br />

Lestrange? Quanto tempo avrebbero impiegato i Goblin<br />

<strong>della</strong> Gringott nell’informare Bellatrix? Quanto rapidamente<br />

si sarebbero accorti di cosa era stato sottratto? E a<br />

quel punto, qu<strong>and</strong>o avessero scoperto che la coppa d’oro<br />

mancava? Voldemort avrebbe capito, alla fine, che erano a<br />

caccia degli Horcrux…<br />

Il drago desiderava ardentemente aria più fresca e<br />

pura. Continuò a salire con regolarità fino a che si ritrovarono<br />

a volare fra ciuffi di nubi gelate. <strong>Harry</strong> non<br />

riusciva più a scorgere le auto, piccoli punti colorati, che<br />

si riversavano dentro e fuori dalla capitale. Continuavano<br />

a volare, sopra la campagna pezzata di macchie verdi e<br />

marroni, su strade e fiumi che serpeggiavano attraverso <strong>il</strong><br />

paesaggio come strisce di nastri opachi e lucidi.<br />

“Cosa pensi stia cerc<strong>and</strong>o?” gridò Ron mentre volavano<br />

sempre più lontano a Nord.


J. K. Rowling<br />

“Non ne ho idea,” rispose <strong>Harry</strong> grid<strong>and</strong>o a sua volta.<br />

Aveva le mani intorpidite dal freddo, ma non osava<br />

spostare la presa. Dopo un po’ si chiese cosa avrebbero<br />

fatto se avessero visto la costa passare sotto di loro, se <strong>il</strong><br />

drago si fosse diretto verso <strong>il</strong> mare aperto.<br />

Si sentiva freddo ed intontito, per non dire quanto<br />

fosse disperatamente affamato ed assetato.<br />

Qu<strong>and</strong>o, si chiese, la bestia stessa aveva mangiato<br />

l’ultima volta? Avrebbe avuto presto bisogno di sostentamento?<br />

E cosa sarebbe successo se, a quel punto, si<br />

fosse reso conto di avere tre umani altamente commestib<strong>il</strong>i<br />

seduti sulla schiena?<br />

Il sole calò nel cielo che virava all’indaco e ancora <strong>il</strong><br />

drago volava, città e paesi scivolavano sotto di lui fino a<br />

scomparire dalla vista, la sua enorme ombra scorreva sulla<br />

terra come una scura nube gigantesca.<br />

“È la mia immaginazione,” gridò Ron dopo un lungo<br />

s<strong>il</strong>enzio, “o stiamo perdendo quota?”<br />

<strong>Harry</strong> guardò giù e vide nell’oscurità montagne di un<br />

verde profondo e laghi color del rame. Il paesaggio<br />

sembrava ingr<strong>and</strong>irsi e diventare più dettagliato mentre<br />

guardava obliquamente sopra <strong>il</strong> fianco del drago,<br />

chiedendosi se avesse percepito la presenza di acqua dolce<br />

dai bagliori riflessi <strong>della</strong> luce solare.<br />

Il drago volò sempre più basso, in gr<strong>and</strong>i volute a<br />

spirale, dirigendosi, sembrava, su uno dei laghi più<br />

piccoli.<br />

“Propongo di saltare qu<strong>and</strong>o è abbastanza basso!”<br />

gridò <strong>Harry</strong>, rivolto all’indietro verso gli altri. “Dritti<br />

nell’acqua prima che si accorga che siamo qui!”<br />

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652<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Annuirono, Hermione debolmente, e già <strong>Harry</strong> poteva<br />

vedere l’ampio ventre giallo del drago increspare la<br />

superficie dell’acqua.<br />

“ADESSO!”<br />

Strisciò sul fianco dell’essere e precipitò, piedi in<br />

avanti, verso la superficie del lago. Il salto era più alto di<br />

quanto avesse stimato, colpì duramente l’acqua, affond<strong>and</strong>o<br />

come un sasso in un mondo gelido, verde e pieno di<br />

giunchi. Scalciò verso la superficie ed emerse, ans<strong>and</strong>o,<br />

trov<strong>and</strong>osi di fronte alle enormi increspature che si<br />

diffondevano in cerchio là dove erano caduti Ron ed<br />

Hermione. Il drago sembrava non essersi accorto di nulla.<br />

Era già lontano una quindicina di metri e planava sul lago<br />

per raccogliere acqua nelle sua fauci coperte di cicatrici.<br />

Mentre Ron ed Hermione emergevano dalle profondità del<br />

lago, sputacchi<strong>and</strong>o ed ansim<strong>and</strong>o, <strong>il</strong> drago continuò a<br />

volare, battendo vigorosamente le ali, atterr<strong>and</strong>o alla fine<br />

su una sponda lontana.<br />

<strong>Harry</strong>, Ron ed Hermione si diressero verso la riva<br />

opposta. Il lago non sembrava profondo, presto si trattò<br />

più di aprirsi la strada a forza attraverso le canne ed <strong>il</strong><br />

fango che di nuotare.<br />

Finalmente si lasciarono cadere pesantemente, fradici,<br />

ansanti ed esausti, sull’erba scivolosa.<br />

Hermione si afflosciò, tossendo e rabbrividendo.<br />

<strong>Harry</strong> sarebbe stato ben felice di sdraiarsi e dormire,<br />

tuttavia si alzò in piedi barcoll<strong>and</strong>o, estrasse la bacchetta,<br />

e cominciò a disporre i soliti incantesimi protettivi<br />

intorno.<br />

Si unì agli altri una volta terminato. Era la prima volta<br />

che li guardava con attenzione da qu<strong>and</strong>o erano fuggiti


J. K. Rowling<br />

dalla camera blindata. Entrambi avevano feroci bruciature<br />

rosse su tutta la faccia e le braccia, ed i loro abiti erano, in<br />

certi punti, consumati dal fuoco. Sussultavano nel mettere<br />

essenza di dittamo sulle numerose ferite. Hermione passò<br />

la boccetta nelle mani di <strong>Harry</strong>, poi estrasse tre bottiglie di<br />

succo di zucca, prelevate a V<strong>il</strong>la Conchiglia, e vestiti<br />

puliti ed asciutti per tutti. Si cambiarono e quindi<br />

trangugiarono <strong>il</strong> succo.<br />

“Beh, <strong>il</strong> vantaggio,” disse alla fine Ron, che stava<br />

seduto a guardare la pelle delle sue mani ricrescere, “è che<br />

abbiamo preso l’Horcrux. Lo svantaggio…”<br />

“…niente spada,” disse <strong>Harry</strong> a denti stretti, mentre<br />

faceva gocciolare <strong>il</strong> dittamo, attraverso <strong>il</strong> foro nei jeans,<br />

sulla grave bruciatura sottostante.<br />

“Niente spada,” ripeté Ron. “Quel piccolo doppiogiochista<br />

poco di buono…”<br />

<strong>Harry</strong> estrasse l’Horcrux dalla tasca <strong>della</strong> giacca<br />

bagnata appena tolta e lo posò sull’erba di fronte a loro.<br />

Scint<strong>il</strong>l<strong>and</strong>o al sole, catturò i loro sguardi mentre ingurgitavano<br />

avidamente <strong>il</strong> succo.<br />

“Per lo meno non possiamo indossarlo, stavolta,<br />

sembrerebbe piuttosto strano vederlo penzolare dai nostri<br />

colli,” disse Ron, pulendosi la bocca col dorso <strong>della</strong> mano.<br />

Hermione guardò attraverso <strong>il</strong> lago, verso la riva<br />

distante dove <strong>il</strong> drago stava ancora bevendo.<br />

“Cosa pensate che gli accadrà?” chiese, “Starà bene?”<br />

“Sembri Hagrid,” disse Ron, “È un drago, Hermione,<br />

può badare a se stesso. È di noi che dobbiamo preoccuparci.”<br />

“Cosa vuoi dire?”<br />

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654<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Beh, cosa posso dire,” spiegò Ron, “penso che<br />

potrebbero essersi accorti che ci siamo introdotti alla<br />

Gringott.”<br />

Tutti e tre scoppiarono a ridere e, una volta cominciato,<br />

fu diffic<strong>il</strong>e fermarsi. Ad <strong>Harry</strong> facevano male le<br />

costole, si sentiva stordito dalla fame, ma giacque sdraiato<br />

sulla schiena, nell’erba, sotto <strong>il</strong> cielo che arrossava<br />

ridendo fino ad avere la gola infiammata.<br />

“Cosa faremo, in ogni caso?” disse finalmente<br />

Hermione, torn<strong>and</strong>o seria fra i singhiozzi. “Lui lo saprà,<br />

no? Voi-Sapete-Chi avrà capito che conosciamo <strong>il</strong> segreto<br />

dei suoi Horcrux!”<br />

“Forse avranno terrore di dirglielo!” disse Ron<br />

speranzoso, “Forse lo terranno nascosto…”<br />

Il cielo, l’odore dell’acqua del lago, <strong>il</strong> suono <strong>della</strong><br />

voce di Ron si spensero. Il dolore squarciò la testa di<br />

<strong>Harry</strong> come un colpo di spada. Era in piedi in una stanza<br />

poco <strong>il</strong>luminata, di fronte ad un semicerchio di maghi, e<br />

sul pavimento ai suoi piedi era inginocchiata una piccola<br />

figura tremante.<br />

“Cosa hai detto?” la sua voce era acuta e fredda,<br />

furore e paura gli bruciavano dentro. L’unica cosa che<br />

avesse temuto… non poteva essere vero, non riusciva a<br />

capire come…<br />

Il Goblin stava trem<strong>and</strong>o, incapace di incontrare gli<br />

occhi rossi più in alto dei suoi.<br />

“D<strong>il</strong>lo di nuovo!” mormorò Voldemort. “D<strong>il</strong>lo di<br />

nuovo!”<br />

“M-mio Signore,” balbettò <strong>il</strong> Goblin, gli occhi neri<br />

spalancati per <strong>il</strong> terrore, “m-mio Signore… abbiamo ccercato<br />

di f-fermarli… Im-impostori, mio Signore…


J. K. Rowling<br />

entrati… sono entrati nella camera blindata dei<br />

Lestrange…”<br />

“Impostori? Quali impostori? Pensavo che Gringott<br />

avesse un modo per r<strong>il</strong>evare gli impostori? Chi erano?”<br />

“Erano… erano… <strong>il</strong> giovane <strong>Potter</strong> e i d-<strong>due</strong><br />

complici…”<br />

“E hanno preso?” sottolineò, la voce che diventava<br />

più forte, una terrib<strong>il</strong>e paura lo stava afferr<strong>and</strong>o.<br />

“Dimmelo! Cos’hanno preso?”<br />

“Una… una piccola c-coppa d’oro, m-mio Signore…”<br />

L’urlo di rabbia, di incredulità, fuoriuscì come se<br />

fosse stato di un estraneo. Era in preda al panico, alla<br />

frenesia, non poteva essere vero, era impossib<strong>il</strong>e, nessuno<br />

lo aveva mai saputo: com’era possib<strong>il</strong>e che <strong>il</strong> ragazzo<br />

avesse scoperto <strong>il</strong> suo segreto?<br />

L’Antica Bacchetta sferzò l’aria e luce verde eruttò<br />

attraverso la stanza. Il Goblin inginocchiato si rovesciò,<br />

morto. I maghi che guardavano si sparpagliarono davanti a<br />

lui, terrificati. Bellatrix e Lucius Malfoy si lasciarono alle<br />

spalle gli altri precipit<strong>and</strong>osi verso la porta, la bacchetta<br />

ricadde ancora e ancora, coloro che erano rimasti furono<br />

trucidati, tutti, colpevoli di avergli portato questa notizia,<br />

di aver ascoltato <strong>della</strong> coppa d’oro…<br />

Solo, fra i morti, camminava avanti e indietro,<br />

pass<strong>and</strong>o in rassegna come in una visione i suoi tesori, le<br />

sue salvaguardie, le sue ancore verso l’immortalità. Il<br />

diario era distrutto e la coppa rubata.<br />

Cosa sarebbe successo, cosa sarebbe successo se <strong>il</strong><br />

ragazzo avesse saputo degli altri? Poteva averne avuto<br />

notizia, avere già agito, averli rintracciati? C’era S<strong>il</strong>ente<br />

all’origine di tutto questo? S<strong>il</strong>ente, che aveva sempre<br />

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656<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

sospettato di lui, S<strong>il</strong>ente, morto per suo ordine, S<strong>il</strong>ente, la<br />

cui bacchetta ora gli apparteneva, e che pure si era affacciato<br />

dall’ignominia <strong>della</strong> morte attraverso <strong>il</strong> ragazzo, <strong>il</strong><br />

ragazzo…<br />

Ma, sicuramente, se <strong>il</strong> ragazzo avesse distrutto uno<br />

qualunque dei suoi Horcrux, lui, Lord Voldemort,<br />

l’avrebbe saputo, l’avrebbe sentito? Lui, <strong>il</strong> più gr<strong>and</strong>e di<br />

tutti i maghi, lui, <strong>il</strong> più potente, l’uccisore di S<strong>il</strong>ente e di<br />

chissà quanti altri uomini senza nome né importanza,<br />

come avrebbe potuto Lord Voldemort non sapere, se egli,<br />

egli stesso, <strong>il</strong> più importante e prezioso, fosse stato<br />

attaccato, mut<strong>il</strong>ato? Vero, non aveva sentito qu<strong>and</strong>o <strong>il</strong><br />

diario era stato distrutto, ma aveva pensato che fosse<br />

perché non aveva un corpo per sentirlo, perché era meno<br />

di un fantasma… No, di certo, gli altri erano al sicuro…<br />

Gli altri Horcrux dovevano essere intatti…<br />

Doveva sapere, doveva esserne certo… Misurò la<br />

stanza a gr<strong>and</strong>i passi, scalci<strong>and</strong>o via <strong>il</strong> cadavere del Goblin<br />

nel passare, e le immagini balenarono e bruciarono nel suo<br />

cervello ribollente: <strong>il</strong> lago, la capanna, e Hogwarts…<br />

Un briciolo di calma raffreddò adesso la furia, come<br />

poteva, <strong>il</strong> ragazzo, sapere che lui aveva nascosto l’anello<br />

nella capanna dei Gaunt? Nessuno aveva mai saputo <strong>della</strong><br />

sua parentela coi Gaunt, aveva tenuto nascoste le<br />

connessioni, gli omicidi non erano mai stati associati a lui.<br />

L’anello, ne era certo, era al sicuro.<br />

E come poteva <strong>il</strong> ragazzo, o chiunque altro, sapere<br />

<strong>della</strong> caverna o penetrarne le protezioni?<br />

L’idea che <strong>il</strong> medaglione fosse stato rubato era<br />

assurda…


J. K. Rowling<br />

Per quel che riguardava la scuola, solo lui sapeva<br />

dove, a Hogwarts, aveva collocato l’Horcrux, perché solo<br />

lui aveva sc<strong>and</strong>agliato i più profondi segreti di quel<br />

luogo…<br />

E c’era ancora Nagini, che doveva ora rimanergli<br />

vicina, non più inviata ad eseguire ordini, sotto la sua<br />

protezione…<br />

Per essere sicuro, completamente sicuro, doveva<br />

tornare ad ognuno dei suoi nascondigli, doveva raddoppiare<br />

le protezioni attorno a ciascuno dei suoi Horcrux…<br />

un compito, come quello <strong>della</strong> ricerca dell’Antica<br />

Bacchetta, che doveva svolgere da solo…<br />

Quale avrebbe dovuto visitare per primo, quale era in<br />

maggior pericolo? Un’antica inquietudine ribollì dentro di<br />

lui. S<strong>il</strong>ente conosceva <strong>il</strong> suo nome di nascita… S<strong>il</strong>ente<br />

avrebbe potuto collegarlo ai Gaunt… la casa abb<strong>and</strong>onata<br />

era, forse, <strong>il</strong> meno sicuro dei nascondigli, era lì che<br />

sarebbe <strong>and</strong>ato per primo…<br />

Il lago, di certo era impossib<strong>il</strong>e… anche se c’era una<br />

remota possib<strong>il</strong>ità che S<strong>il</strong>ente potesse essere a conoscenza<br />

di qualcuna delle sue malefatte passate, attraverso<br />

l’orfanotrofio.<br />

Hogwarts… sapeva che <strong>il</strong> suo Horcrux lì era al sicuro.<br />

Sarebbe stato impossib<strong>il</strong>e per <strong>Potter</strong> entrare a Hogsmeade<br />

senza essere r<strong>il</strong>evato, tanto meno a scuola. Meglio<br />

comunque allertare Piton, per prudenza, sul fatto che <strong>il</strong><br />

ragazzo avrebbe potuto tentare di rientrare nel castello…<br />

naturalmente sarebbe stato stupido dirgli <strong>il</strong> perché, era<br />

stato un grave errore fidarsi di Bellatrix e di Malfoy. La<br />

loro stoltezza e negligenza non erano forse prova di<br />

quanto poco saggio fosse, in ogni caso, fidarsi?<br />

657


658<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Avrebbe visitato per prima la baracca dei Gaunt,<br />

quindi, e avrebbe portato Nagini con sé: non si sarebbe più<br />

separato dal serpente… Se ne <strong>and</strong>ò a gr<strong>and</strong>i passi dalla<br />

stanza, attraverso l’ingresso, fuori nel giardino buio dove<br />

gorgogliava la fontana. Sib<strong>il</strong>ò al serpente ed essa strisciò<br />

fuori per riunirsi a lui come una lunga ombra….<br />

Gli occhi di <strong>Harry</strong> si aprirono mentre si sforzava di<br />

ritornare al presente. Giaceva sulla riva del lago nella luce<br />

del sole calante. Ron ed Hermione, sopra di lui, lo stavano<br />

guard<strong>and</strong>o. A giudicare dai loro sguardi preoccupati e dal<br />

martellare incessante <strong>della</strong> cicatrice, la sua improvvisa<br />

escursione nella mente di Voldemort non era passata<br />

inosservata. Si sollevò a fatica con un brivido, vagamente<br />

sorpreso di essere ancora bagnato fradicio. Vide la tazza<br />

che giaceva innocentemente nell’erba davanti a lui ed <strong>il</strong><br />

lago blu intenso spruzzato d’oro nel tramonto del sole.<br />

“Lo sa.” la sua voce suonava strana e fioca, dopo le<br />

acute grida di Voldemort. “Lo sa e sta <strong>and</strong><strong>and</strong>o a controllare<br />

dove sono gli altri, e l’ultimo,” era già in piedi, “è<br />

ad Hogwarts. Lo sapevo. Lo sapevo.”<br />

“Cosa?”<br />

Ron lo guardava stupefatto, Hermione si sedette,<br />

sembrava preoccupata.<br />

“Ma cosa hai visto? Come lo sai?”<br />

“L’ho visto scoprire <strong>della</strong> coppa, ero… ero nella sua<br />

testa, é…” <strong>Harry</strong> ricordò le uccisioni, “…è seriamente<br />

infuriato, oltre che spaventato, non riesce a capire come<br />

facciamo a saperlo. Ora sta <strong>and</strong><strong>and</strong>o a verificare che gli<br />

altri siano al sicuro, l’anello per primo. Pensa che quello<br />

ad Hogwarts sia <strong>il</strong> più sicuro, perché Piton è là, perché è<br />

estremamente diffic<strong>il</strong>e entrarci di nascosto. Penso che lo


J. K. Rowling<br />

controllerà per ultimo, ma potrebbe arrivarci in poche<br />

ore…”<br />

“Hai visto dove si trova, ad Hogwarts?” chiese Ron,<br />

che ora stava alz<strong>and</strong>osi in piedi a sua volta.<br />

“No, era concentrato sull’avvertire Piton, non ha<br />

pensato a dove sia collocato…”<br />

“Aspettate, aspettate!” gridò Hermione, mentre Ron<br />

prendeva l’Horcrux ed <strong>Harry</strong> tirava nuovamente fuori <strong>il</strong><br />

Mantello dell’Invisib<strong>il</strong>ità. “Non possiamo semplicemente<br />

<strong>and</strong>are, non abbiamo un piano, dobbiamo…”<br />

“Dobbiamo <strong>and</strong>are,” disse <strong>Harry</strong> in tono fermo. Aveva<br />

sperato di dormire, impaziente di entrare nella nuova<br />

tenda, ma adesso questo era impossib<strong>il</strong>e. “Puoi<br />

immaginare quello che farà una volta che si accorgerà che<br />

l’anello ed <strong>il</strong> medaglione sono <strong>and</strong>ati? Cosa succederebbe<br />

se spostasse l’Horcrux di Hogwarts, se decidesse che non<br />

è abbastanza al sicuro?”<br />

“Ma come entreremo?”<br />

“Andremo ad Hogsmeade,” disse <strong>Harry</strong>, “e cercheremo<br />

di pensare a qualcosa una volta che avremo visto che<br />

tipo di protezioni ci sono attorno alla scuola. Vieni sotto <strong>il</strong><br />

Mantello, Hermione, voglio che stiamo insieme stavolta.”<br />

“Ma non ci stiamo proprio…”<br />

“Sarà buio, nessuno noterà i nostri piedi.”<br />

Lo sbattere di ali enormi echeggiò attraverso le acque<br />

scure. Il drago aveva bevuto a sazietà ed era volato in aria.<br />

Fermarono i loro preparativi per guardarlo salire sempre<br />

più, ora nero contro <strong>il</strong> cielo che scuriva rapidamente,<br />

finché svanì oltre una montagna vicina. Hermione, quindi,<br />

fece un passo avanti e prese posto fra gli altri <strong>due</strong>. <strong>Harry</strong><br />

659


660<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

tirò giù <strong>il</strong> Mantello fin dove era possib<strong>il</strong>e, ed insieme<br />

girarono sul posto dentro la schiacciante oscurità.


J. K. Rowling<br />

CAPITOLO VENTOTTO<br />

LO SPECCHIO MANCANTE<br />

I piedi di <strong>Harry</strong> toccarono la strada. Vide la via principale<br />

di Hogsmeade, dolorosamente fam<strong>il</strong>iare: facciate<br />

buie di negozi, <strong>il</strong> prof<strong>il</strong>o delle montagne scure oltre <strong>il</strong><br />

v<strong>il</strong>laggio, la curva <strong>della</strong> strada che portava ad Hogwarts, la<br />

luce che fuoriusciva dalle finestre dei Tre Manici di<br />

Scopa. Con un balzo al cuore, si ricordò con bruciante<br />

precisione di qu<strong>and</strong>o era atterrato lì quasi un anno prima,<br />

sostenendo un S<strong>il</strong>ente disperatamente debole. Tutto nel<br />

secondo dell’atterraggio… poi, proprio mentre allentava la<br />

presa sulle braccia di Ron e Hermione, accadde.<br />

L’aria fu lacerata da un urlo sim<strong>il</strong>e a quello di<br />

Voldemort qu<strong>and</strong>o aveva realizzato che la Coppa era stata<br />

rubata: ogni nervo nel corpo di <strong>Harry</strong> si tese e capì che era<br />

661


662<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

stata la loro comparsa a causarlo. Nello stesso momento in<br />

cui guardò gli altri <strong>due</strong> sotto <strong>il</strong> mantello, la porta dei Tre<br />

Manici di Scopa si spalancò e una dozzina di<br />

Mangiamorte, incappucciati ed av<strong>volti</strong> in mantelli, irruppe<br />

in strada con le bacchette alzate.<br />

Mentre Ron sollevava la bacchetta, <strong>Harry</strong> gli afferrò <strong>il</strong><br />

polso, ce n’erano troppi da Schiantare.<br />

Solo <strong>il</strong> provarci avrebbe rivelato la loro posizione.<br />

Uno dei Mangiamorte alzò la bacchetta e l’urlo si fermò,<br />

echeggi<strong>and</strong>o ancora dalle montagne lontane.<br />

“Accio Mantello!” gridò uno dei Mangiamorte.<br />

<strong>Harry</strong> ne afferrò le pieghe, ma esso non fece alcun<br />

tentativo di sfuggirgli. L’incantesimo di Appello non<br />

aveva funzionato.<br />

“Non sei sotto <strong>il</strong> tuo mantello allora, <strong>Potter</strong>?” gridò <strong>il</strong><br />

Mangiamorte che aveva lanciato l’Incantesimo di Appello,<br />

e poi, rivolgendosi ai suoi compagni: “Dividiamoci. Lui è<br />

qui!”<br />

Sei Mangiamorte corsero verso di loro: <strong>Harry</strong>, Ron e<br />

Hermione indietreggiarono <strong>il</strong> più velocemente possib<strong>il</strong>e<br />

lungo la più vicina stradina laterale, e i Mangiamorte li<br />

mancarono di un soffio. Aspettarono nell’oscurità,<br />

ascolt<strong>and</strong>o i rumori dei passi che <strong>and</strong>avano su e giù,<br />

mentre raggi di luce, provenienti dalle bacchette dei<br />

Mangiamorte che li cercavano, correvano lungo la strada.<br />

“Andiamocene!” sussurrò Hermione, “Smaterializziamoci<br />

ora!”<br />

“Ottima idea,” disse Ron, ma prima che <strong>Harry</strong> potesse<br />

rispondere un Mangiamorte urlò,<br />

“Sappiamo che sei qui, <strong>Potter</strong>, e non c’è nessuna via<br />

di fuga! Ti troveremo!”


J. K. Rowling<br />

“Ci stavano aspett<strong>and</strong>o,” sussurrò <strong>Harry</strong>. “Avevano<br />

preparato quell’incantesimo per avvertirli qu<strong>and</strong>o<br />

saremmo arrivati. Suppongo che abbiano fatto qualcosa<br />

per trattenerci qui, per intrappolarci...”<br />

“Che ne dite dei Dissennatori?” gridò un altro<br />

Mangiamorte. “Sguinzagliamoli, li troveranno in fretta!”<br />

“L’Oscuro Signore non vuole che <strong>Potter</strong> muoia se non<br />

per mano sua...”<br />

“I Dissennatori non lo uccideranno! L’Oscuro Signore<br />

vuole la <strong>vita</strong> di <strong>Potter</strong>, non la sua anima. Sarà più fac<strong>il</strong>e<br />

ucciderlo se prima viene Baciato!”<br />

Ci fu un mormorio di assenso. Il terrore riempì <strong>Harry</strong>:<br />

per respingere i Dissennatori avrebbero dovuto produrre<br />

dei Patronus, che li avrebbe immediatamente fatti uscire<br />

allo scoperto.<br />

“Dobbiamo provare a Smaterializzarci, <strong>Harry</strong>!”<br />

sussurrò Hermione.<br />

Proprio mentre Hermione parlava, <strong>Harry</strong> sentì <strong>il</strong><br />

freddo innaturale diffondersi lungo la strada. La luce<br />

venne risucchiata via dall’ambiente, su fino alle stelle, che<br />

svanirono. Nel buio pesto sentì Hermione prendere <strong>il</strong> suo<br />

braccio e insieme fecero una mezza piroetta.<br />

L’aria, attraverso la quale dovevano muoversi, sembrò<br />

essere diventata solida: non si potevano Smaterializzare. I<br />

Mangiamorte avevano fatto bene <strong>il</strong> loro lavoro con gli<br />

incantesimi. Il freddo mordeva sempre più profondamente<br />

la carne di <strong>Harry</strong>. Lui, Ron e Hermione si ritirarono giù<br />

lungo la stradina laterale, muovendosi a tentoni lungo <strong>il</strong><br />

muro, cerc<strong>and</strong>o di non fare rumore. Poi, dietro l’angolo,<br />

scivol<strong>and</strong>o come fantasmi, giunsero dieci o più<br />

Dissennatori, visib<strong>il</strong>i poiché di un buio ancor più denso<br />

663


664<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

dell’aria che li circondava, con i loro mantelli neri e le<br />

mani putride e coperte di croste. Potevano sentire la paura<br />

nelle vicinanze? <strong>Harry</strong> ne era sicuro: sembrava che<br />

venissero avanti più velocemente ora, respir<strong>and</strong>o in quel<br />

modo strascicato e rasposo che <strong>Harry</strong> detestava, sentendo<br />

<strong>il</strong> sapore <strong>della</strong> disperazione nell’aria, avvicin<strong>and</strong>osi...<br />

<strong>Harry</strong> alzò la bacchetta. Non poteva, non voleva patire<br />

<strong>il</strong> Bacio del Dissennatore, qualunque cosa accadesse.<br />

Pensò a Ron e Hermione qu<strong>and</strong>o sussurrò “Expecto<br />

Patronum!”<br />

Il cervo d’argento esplose dalla sua bacchetta e caricò:<br />

i Dissennatori si dispersero e un urlo trionfante provenne<br />

da un punto fuori vista. “È lui, laggiù, laggiù, ho visto <strong>il</strong><br />

suo Patronus, era un cervo!”<br />

I Dissennatori si erano ritirati, le stelle riapparvero e <strong>il</strong><br />

rumore di passi dei Mangiamorte diventò più forte; ma<br />

prima che <strong>Harry</strong>, nel panico, decidesse cosa fare, ci fu uno<br />

stridore di chiavistelli lì vicino e una porta sul lato sinistro<br />

<strong>della</strong> strada si aprì. Una voce roca disse: “<strong>Potter</strong>, qui<br />

dentro, svelto!”<br />

Obbedì senza esitazione e tutti e tre si precipitarono<br />

attraverso la soglia.<br />

“Di sopra, tenete addosso <strong>il</strong> mantello, state zitti!”<br />

mormorò una figura alta, pass<strong>and</strong>o accanto a loro in<br />

direzione <strong>della</strong> strada e sbattendo la porta dietro di sé.<br />

<strong>Harry</strong> non si era reso conto di dove fossero, ma ora<br />

vide, alla luce tremolante di un’unica c<strong>and</strong>ela, <strong>il</strong> bar<br />

sporco e cosparso di segatura <strong>della</strong> Testa Di Porco.<br />

Corsero dietro <strong>il</strong> bancone e attraverso una seconda porta,<br />

che conduceva ad una traballante scala di legno, salirono<br />

più veloci che poterono. Le scale si aprirono su un salone


J. K. Rowling<br />

con un tappeto logoro e un piccolo camino, sul quale era<br />

appeso un unico gr<strong>and</strong>e quadro ad olio. Raffigurava una<br />

ragazza bionda, che fissava la stanza fuori dal quadro con<br />

una specie di assente dolcezza.<br />

Grida arrivarono fino a loro dalla strada sottostante.<br />

Con ancora indosso <strong>il</strong> Mantello dell’Invisib<strong>il</strong>ità, si affacciarono<br />

alla finestra sudicia e guardarono di sotto. Il loro<br />

salvatore, che <strong>Harry</strong> riconobbe in quel momento come <strong>il</strong><br />

barista del Testa di Porco, era l’unico a non indossare un<br />

cappuccio.<br />

“E allora?” urlava verso una delle facce incappucciate.<br />

“E allora? Voi m<strong>and</strong>ate i Dissennatori giù per la mia<br />

strada e io gli spedisco dietro un Patronus! Non li voglio<br />

vicino a me, ve l’ho già detto. Non li voglio!”<br />

“Quello non era <strong>il</strong> tuo Patronus,” disse un Mangiamorte.<br />

“Quello era un cervo. Era di <strong>Potter</strong>!”<br />

“Cervo!” ruggì <strong>il</strong> barista, ed estrasse una bacchetta.<br />

“Cervo! Idiota... Expecto Patronum!”<br />

Qualcosa di enorme e munito di corna eruppe dalla<br />

sua bacchetta. A testa bassa, si lanciò lungo la via<br />

principale e scomparve dalla vista.<br />

“Questo non è quello che ho visto,” disse <strong>il</strong> Mangiamorte,<br />

anche se con meno certezza.<br />

“Il coprifuoco è stato infranto, hai sentito <strong>il</strong> rumore,”<br />

disse uno dei suoi compari al barista. “Qualcuno era in<br />

giro per le strade, contro le regole...”<br />

“Se voglio portare <strong>il</strong> gatto fuori, lo faccio e sia<br />

dannato <strong>il</strong> vostro coprifuoco!”<br />

“Hai messo in azione l’Incantesimo Ululante?”<br />

“E anche se l’avessi fatto? Mi scarrozzate ad Azkban?<br />

Mi ammazzate perché ho cacciato fuori <strong>il</strong> naso dalla mia<br />

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666<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

porta? Fatelo, allora, se volete! Ma spero, per <strong>il</strong> vostro<br />

bene, che non abbiate premuto <strong>il</strong> vostro piccolo Marchio<br />

Nero e convocato lui qui. Non gli piacerà essere<br />

richiamato qui per me e <strong>il</strong> mio vecchio gatto, eh?”<br />

“Non ti preoccupare per noi,” disse uno dei Mangiamorte,<br />

“preoccupati per te stesso, rompere <strong>il</strong> coprifuoco!”<br />

“Voi dove <strong>and</strong>rete a trafficare pozioni e veleni qu<strong>and</strong>o<br />

<strong>il</strong> mio pub sarà chiuso? Cosa ne sarà delle vostre piccole<br />

attività secondarie allora?”<br />

“Ci stai minacci<strong>and</strong>o...?”<br />

“Tengo la bocca chiusa, è per questo che venite, no?”<br />

“Ripeto che ho visto un Patronus a forma di cervo!”<br />

urlò <strong>il</strong> primo Mangiamorte.<br />

“Cervo?” ringhiò <strong>il</strong> barista. “È una capra, idiota!”<br />

“Va bene, abbiamo fatto un errore,” disse <strong>il</strong> secondo<br />

Mangiamorte. “Infrangi <strong>il</strong> coprifuoco di nuovo e non<br />

saremo così clementi!”<br />

I Mangiamorte tornarono a gr<strong>and</strong>i passi verso la via<br />

principale. Hermione emise un gemito di sollievo, si<br />

districò da sotto <strong>il</strong> mantello e si sedette su una sedia<br />

traballante. <strong>Harry</strong> chiuse completamente le tende, dopodiché<br />

tolse <strong>il</strong> mantello da sé e Ron. Potevano sentire <strong>il</strong><br />

barista di sotto, sprangare la porta del bar e poi salire le<br />

scale.<br />

L’attenzione di <strong>Harry</strong> fu attirata da qualcosa sulla<br />

mensola del camino: un piccolo specchio rettangolare,<br />

appoggiato lì sopra, proprio sotto <strong>il</strong> ritratto <strong>della</strong> ragazza.<br />

Il barista entrò nella stanza.<br />

“Voi maledetti idioti,” disse con voce rauca,<br />

spost<strong>and</strong>o lo sguardo dall’uno all’altro. “Cosa pensavate<br />

di fare, venendo qui?”


J. K. Rowling<br />

“Grazie,” disse <strong>Harry</strong>. “Non potremo mai ringraziarla<br />

abbastanza. Ci ha salvato la <strong>vita</strong>!”<br />

Il barista grugnì. <strong>Harry</strong> si avvicinò guard<strong>and</strong>olo in<br />

faccia, cerc<strong>and</strong>o di vedere oltre la lunga barba ispida e<br />

grigia. Portava gli occhiali. Dietro le lenti sudice, gli occhi<br />

erano penetranti e di un blu br<strong>il</strong>lante.<br />

“Sono i suoi occhi che ho visto nello specchio.”<br />

Nella stanza c’era s<strong>il</strong>enzio. <strong>Harry</strong> e <strong>il</strong> barista si<br />

guardarono a vicenda.<br />

“Ha m<strong>and</strong>ato lei Dobby.”<br />

Il barista annuì e si guardò intorno cerc<strong>and</strong>o l’elfo<br />

domestico.<br />

“Pensavo fosse con te. Dove l’hai lasciato?”<br />

“È morto,” disse <strong>Harry</strong>, “Bellatrix Lestrange l’ha<br />

ucciso.”<br />

Il volto del barista era impassib<strong>il</strong>e. Dopo qualche<br />

secondo, disse “Mi spiace saperlo. Mi piaceva quell’elfo.”<br />

Si girò di spalle, accendendo le luci con piccoli<br />

movimenti <strong>della</strong> bacchetta, senza guardarli.<br />

“Lei è Aberforth,” disse <strong>Harry</strong>, alla schiena<br />

dell’uomo.<br />

Egli non confermò né negò, ma si piegò verso <strong>il</strong> fuoco<br />

del camino.<br />

“Dove ha presto questo?” chiese <strong>Harry</strong>, dirigendosi<br />

verso lo specchio di Sirius, la copia di quello che aveva<br />

rotto quasi <strong>due</strong> anni prima.<br />

“Comprato da Dung circa un anno fa,” disse<br />

Aberforth, “Albus mi aveva detto cos’era. Cercavo di<br />

tenerti d’occhio.”<br />

Ron sussultò.<br />

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<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“La cerva d’argento!” disse eccitato. “Era sua anche<br />

quella?”<br />

“Di che stai parl<strong>and</strong>o?” chiese Aberforth.<br />

“Qualcuno ci ha m<strong>and</strong>ato un Patronus a forma di<br />

cerva!”<br />

“Con un cervello così potresti essere un Mangiamorte,<br />

figliolo. Ho appena dimostrato che <strong>il</strong> mio Patronus è una<br />

capra, no?”<br />

“Ah,” disse Ron “Sì... beh, sono affamato!” aggiunse<br />

sulla difensiva mentre <strong>il</strong> suo stomaco emetteva un rumoroso<br />

brontolio.<br />

“Ho del cibo,” disse Aberforth, e scivolò fuori dalla<br />

stanza, riapparendo qualche secondo dopo con una gr<strong>and</strong>e<br />

pagnotta, del formaggio e una brocca di peltro piena di<br />

Idromele, che posò su un piccolo tavolo di fronte al<br />

camino. Affamati, mangiarono e bevvero e per un po’ <strong>il</strong><br />

s<strong>il</strong>enzio fu rotto soltanto dallo scoppiettio del fuoco, <strong>il</strong><br />

tintinnio dei calici ed <strong>il</strong> masticare.<br />

“Bene, allora,” disse Aberforth, qu<strong>and</strong>o ebbero<br />

mangiato a sazietà e <strong>Harry</strong> e Ron sedettero assonnati sulle<br />

loro sedie, “Dobbiamo trovare <strong>il</strong> modo migliore per tirarvi<br />

fuori di qui. Non si può fare di notte, avete sentito cosa<br />

accade se qualcuno va in strada durante la notte: parte<br />

l’Incantesimo Ululante, vi piomberebbero addosso come<br />

Asticelli sulle uova di Doxy. Non credo sarò in grado di<br />

far passare un cervo per una capra una seconda volta.<br />

Aspettate l’alba, qu<strong>and</strong>o <strong>il</strong> coprifuoco viene tolto, allora<br />

potrete rimettervi addosso <strong>il</strong> Mantello e incamminarvi a<br />

piedi. Andate direttamente fuori da Hogsmeade, sulle<br />

montagne, e là sarete in grado di Smaterializzarvi. Potreste


J. K. Rowling<br />

vedere Hagrid. Si nasconde là con Grop, in una caverna,<br />

sin da qu<strong>and</strong>o hanno cercato di arrestarlo.”<br />

“Non ce ne <strong>and</strong>iamo,” disse <strong>Harry</strong>. “Dobbiamo entrare<br />

ad Hogwarts.”<br />

“Non essere stupido, ragazzo,” sbuffò Aberforth.<br />

“Dobbiamo <strong>and</strong>arci,” ribadì <strong>Harry</strong>.<br />

“Quello che dovete fare,” disse Aberforth pieg<strong>and</strong>osi<br />

verso di loro, “è allontanarvi da qui più che potete.”<br />

“Non capisce. Non c’è molto tempo. Dobbiamo<br />

entrare al castello. S<strong>il</strong>ente… voglio dire, suo fratello…<br />

voleva che noi...”<br />

La luce del fuoco rese le lenti degli occhiali di<br />

Aberforth opache per un momento, di un bianco lucente e<br />

piatto, e <strong>Harry</strong> si ricordò degli occhi ciechi del ragno<br />

gigante, Aragog.<br />

“Mio fratello Albus voleva un sacco di cose,” disse<br />

Aberforth, “e le persone avevano l’abitudine di farsi male<br />

mentre lui portava avanti i suoi piani gr<strong>and</strong>iosi. Va’ via da<br />

questa scuola, <strong>Potter</strong>, e dal paese, se puoi. Dimentica mio<br />

fratello e i suoi progetti astuti. È <strong>and</strong>ato dove niente di<br />

tutto ciò può fargli male e tu non gli devi nulla.”<br />

“Lei non capisce.” interloquì <strong>Harry</strong> di nuovo.<br />

“Oh, non capisco?” disse Aberforth calmo. “Non credi<br />

che conoscessi mio fratello? Pensi di conoscere Albus<br />

meglio di me?”<br />

“Non volevo dire questo,” rispose <strong>Harry</strong>, <strong>il</strong> cui<br />

cervello era rallentato per la stanchezza e l’eccesso di cibo<br />

e vino.<br />

“È che... mi ha lasciato un compito.”<br />

“Lo ha fatto, eh?” ribadì Aberforth “Un bel lavoretto,<br />

spero? Piacevole? Fac<strong>il</strong>e? Il genere di cose che ci si<br />

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<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

aspetterebbe che un giovane mago inesperto sappia fare<br />

senza spingersi oltre i limiti?”<br />

Ron emise una risata quasi sinistra. Hermione<br />

guardava tesa.<br />

“N-no, non è fac<strong>il</strong>e,” disse <strong>Harry</strong>. “Ma devo...”<br />

“Devi? Perché devi? È morto, no?” interruppe<br />

Aberforth rudemente. “Lascia perdere, ragazzo, prima di<br />

fare la stessa fine! Salvati!”<br />

“Non posso.”<br />

“Perchè no?”<br />

“I-io..” <strong>Harry</strong> si sentì sopraffatto; non poteva<br />

spiegarlo, così passò invece all’offensiva. “Anche lei sta<br />

combattendo, fa parte dell’Ordine <strong>della</strong> Fenice...”<br />

“Facevo,” disse Aberforth. “L’Ordine <strong>della</strong> Fenice è<br />

finito. Tu-Sai-Chi ha vinto, è finita, e chiunque faccia finta<br />

che non sia così, prende in giro se stesso. Non sarai mai al<br />

sicuro qui, <strong>Potter</strong>, lui ti vuole troppo. Quindi vai all’estero,<br />

nasconditi, salva te stesso. Meglio che porti questi <strong>due</strong> con<br />

te.” puntò <strong>il</strong> pollice verso Ron e Hermione. “Saranno in<br />

pericolo finché vivranno, ora che tutti sanno che hanno<br />

lavorato con te.”<br />

“Non posso partire,” disse <strong>Harry</strong>, “ho un lavoro...”<br />

“Affidalo a qualcun altro!”<br />

“Non posso. Devo farlo io, S<strong>il</strong>ente ha spiegato tutto...”<br />

“Oh, l’ha fatto, davvero? E ti ha detto ogni cosa? È<br />

stato onesto con te?”<br />

<strong>Harry</strong> voleva rispondergli con tutto <strong>il</strong> cuore “Sì,”, ma<br />

per qualche ragione quella semplice parola non arrivò alle<br />

sue labbra. Aberforth sembrava aver capito cosa stava<br />

pens<strong>and</strong>o.


J. K. Rowling<br />

“Conoscevo mio fratello, <strong>Potter</strong>. Ha imparato la<br />

segretezza da qu<strong>and</strong>o era sulla ginocchia di nostra madre.<br />

Segreti e bugie, è così che siamo cresciuti, e Albus...<br />

aveva un talento naturale.”<br />

Gli occhi del vecchio corsero al ritratto <strong>della</strong> ragazza<br />

sopra la mensola del camino. Era, <strong>Harry</strong> se ne rese conto<br />

adesso che si guardava intorno, l’unica immagine nella<br />

stanza. Non c’era nessuna foto di Albus S<strong>il</strong>ente, né di<br />

nessun altro.<br />

“Signor S<strong>il</strong>ente,” disse Hermione piuttosto timidamente.<br />

“È sua sorella quella? Ariana?”<br />

“Sì,” rispose Aberforth concisamente. “Letto Rita<br />

Skeeter, vero, signorina?”<br />

Perfino con la luce rosata del camino era chiaro che<br />

Hermione era arrossita.<br />

“Elphias Doge ci ha parlato di lei,” disse <strong>Harry</strong>,<br />

cerc<strong>and</strong>o di risparmiare Hermione.<br />

“Quel vecchio idiota,” mormorò Aberforth, bevendo<br />

un’altra sorsata di idromele. “Pensava che mio fratello<br />

emanasse luce da ogni parte del corpo, pensava. Beh,<br />

stessa cosa che pensano molti altri, voi tre inclusi, a<br />

quanto sembra.”<br />

<strong>Harry</strong> rimase s<strong>il</strong>enzioso. Non voleva esprimere i dubbi<br />

e le incertezze su S<strong>il</strong>ente che da mesi ormai gli rodevano <strong>il</strong><br />

cervello. Aveva fatto la sua scelta mentre scavava la fossa<br />

per Dobby. Aveva deciso di continuare lungo <strong>il</strong> tortuoso e<br />

pericoloso sentiero indicatogli da Albus S<strong>il</strong>ente, di<br />

accettare che non gli era stato detto tutto quello che voleva<br />

sapere e, semplicemente, di avere fede. Non aveva alcun<br />

desiderio di tornare a dubitare, non voleva ascoltare niente<br />

che potesse distoglierlo dal suo proposito. Incrociò lo<br />

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672<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

sguardo di Aberforth, intenso come quello del fratello, gli<br />

occhi di un blu br<strong>il</strong>lante davano l’idea di passare ai raggi<br />

X l’oggetto che esaminavano. <strong>Harry</strong> pensò che Aberforth<br />

capisse cosa stava pens<strong>and</strong>o e lo disprezzasse per questo.<br />

“Al Professor S<strong>il</strong>ente stava a cuore <strong>Harry</strong>, davvero<br />

molto,” disse Hermione a bassa voce.<br />

“Davvero?” disse Aberforth. “Bizzarro come molte<br />

delle persone a cui mio fratello teneva davvero molto,<br />

abbiano finito per stare peggio che se le avesse lasciate in<br />

pace.”<br />

“Che cosa intende dire?” chiese Hermione senza fiato.<br />

“Non ti riguarda,” disse Aberforth.<br />

“Ma questa è una cosa davvero grave da dire!” ribadì<br />

Hermione “Si... si riferisce a sua sorella?”<br />

Aberforth la guardò torvo: muoveva le labbra come se<br />

masticasse le parole che stava trattenendo.<br />

Poi cominciò a parlare.<br />

“Qu<strong>and</strong>o mia sorella aveva sei anni, fu attaccata,<br />

assalita, da tre ragazzi Babbani. Dovevano averla vista<br />

fare qualcosa di magico, spi<strong>and</strong>o attraverso la siepe del<br />

giardino sul retro. Era una bambina, non poteva controllare<br />

la magia, nessun mago o strega ci riesce a quell’età.<br />

Suppongo che quello che videro fece loro paura. Si fecero<br />

strada a forza attraverso la siepe, e qu<strong>and</strong>o lei non poté<br />

mostrare loro <strong>il</strong> trucco, si lasciarono trascinare un po’<br />

dall’entusiasmo nel cercare di far smettere <strong>il</strong> piccolo<br />

mostro.”<br />

Gli occhi di Hermione erano immensi alla luce del<br />

fuoco, Ron sembrava nauseato. Aberforth si alzò, alto<br />

come Albus e improvvisamente terrib<strong>il</strong>e nella sua collera e<br />

nell’intensità del suo dolore.


J. K. Rowling<br />

“La distrusse, quello che fecero: non è mai più stata a<br />

posto. Non voleva usare la magia, ma non poteva liberarsene,<br />

le si rivolse dentro e la fece impazzire, esplodeva<br />

fuori di lei qu<strong>and</strong>o non poteva controllarla e certe volte era<br />

strana e pericolosa. Ma perlopiù era dolce, impaurita e<br />

innocua.”<br />

“Mio padre diede la caccia ai bastardi che le avevano<br />

fatto questo,” disse Aberforth, “e li aggredì. Lo imprigionarono<br />

ad Azkaban per questo. Non disse perché<br />

l’aveva fatto, perché <strong>il</strong> Ministero avrebbe saputo quello<br />

che Ariana era diventata, e di sicuro l’avrebbero rinchiusa<br />

a San Mungo per sempre. L’avrebbero vista come un seria<br />

minaccia allo Statuto Internazionale di Segretezza,<br />

instab<strong>il</strong>e come era, con la magia che erompeva da lei nei<br />

momenti in cui non poteva trattenerla oltre.<br />

“Fummo costretti a tenerla al sicuro e nel segreto.<br />

Cambiammo casa, dicemmo in giro che era malata, e mia<br />

madre si occupò di lei, tent<strong>and</strong>o di farla stare calma e<br />

serena.<br />

“Io ero <strong>il</strong> suo preferito,” disse, e, mentre lo diceva,<br />

uno scolaro risentito sembrò sbirciare attraverso le rughe e<br />

la barba disordinata di Aberforth. “Non Albus, lui era<br />

sempre su nella sua stanza qu<strong>and</strong>o era a casa, a leggere<br />

libri e contare premi, mantenendo la corrispondenza con<br />

«le persone magiche più importanti del momento»,” disse<br />

con sarcasmo Aberforth “Lui non voleva preoccuparsi per<br />

lei. Io ero quello che le piaceva di più. Potevo farla<br />

mangiare qu<strong>and</strong>o non lo faceva per mia madre, potevo<br />

farla r<strong>il</strong>assare qu<strong>and</strong>o aveva i suoi momenti di collera, e<br />

qu<strong>and</strong>o era calma era solita aiutarmi a dar da mangiare<br />

alle capre.<br />

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674<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Poi, qu<strong>and</strong>o aveva quattordici anni... Vedete, io non<br />

ero li,” disse Aberforth.”Se fossi stato li, avrei potuto<br />

calmarla. Ebbe uno scatto di ira e mia madre non era più<br />

giovane come una volta e... fu un incidente. Ariana non<br />

poté controllarlo. Ma mia madre rimase uccisa.”<br />

<strong>Harry</strong> provò un misto di pietà e repulsione, non voleva<br />

sentire più nulla, ma Aberforth continuò a parlare e <strong>Harry</strong><br />

si dom<strong>and</strong>ò quanto tempo fosse passato dall’ultima volta<br />

che aveva parlato di queste cose, se, in effetti, ne avesse<br />

mai parlato.<br />

“Questo mise fine al viaggio intorno al mondo di<br />

Albus con <strong>il</strong> piccolo Doge. Entrambi tornarono a casa per<br />

<strong>il</strong> funerale di mia madre, e poi Doge se ne <strong>and</strong>ò per i fatti<br />

suoi e Albus si sistemò a capo <strong>della</strong> famiglia. Ah!”<br />

Aberforth sputò nel fuoco.<br />

“Avrei badato io a lei, gli dissi così, non mi interessava<br />

la scuola, sarei stato a casa e l’avrei fatto. Mi disse<br />

che avrei dovuto terminare la mia educazione e che lui<br />

avrebbe preso <strong>il</strong> posto di mia madre. Un piccolo passo<br />

indietro per Mister Br<strong>il</strong>lante, non ci sono premi per badare<br />

a tua sorella mezza pazza, facendola smettere di fare<br />

esplodere la casa ogni <strong>due</strong> giorni. Ma fece le cose per bene<br />

per qualche settimana... fino a qu<strong>and</strong>o arrivò lui…”<br />

Uno sguardo decisamente pericoloso si insinuò, ora,<br />

sulla faccia di Aberforth.<br />

“Grindelwald. Alla fine, mio fratello aveva un pari<br />

con cui parlare, qualcuno tanto br<strong>il</strong>lante e dotato di talento<br />

quanto lui. Badare ad Ariana allora passò in secondo<br />

piano, mentre loro elaboravano i loro progetti per un<br />

nuovo ordine Magico e per cercare i Cimeli e qualunque<br />

altra cosa li interessasse tanto. Gr<strong>and</strong>i piani per <strong>il</strong> bene di


J. K. Rowling<br />

tutto <strong>il</strong> Mondo Magico, e se una giovane ragazza veniva<br />

trascurata, che cosa poteva importare, qu<strong>and</strong>o Albus<br />

lavorava per <strong>il</strong> bene supremo? Ma dopo un po’ di<br />

settimane ne ebbi abbastanza, decisamente. Era quasi<br />

tempo che tornassi ad Hogwarts, cosi lo dissi a loro, ad<br />

entrambi, faccia a faccia come siamo ora io e te,” e<br />

Aberforth guardò giù verso <strong>Harry</strong>, al quale ci volle un po’<br />

di immaginazione per pensarlo ragazzo, un fascio di nervi,<br />

affrontare incollerito <strong>il</strong> fratello maggiore. “Gli dissi:<br />

«Meglio che la smetti adesso. Non puoi spostarla, non è in<br />

grado di sostenerlo, non la puoi portare con te, ovunque<br />

abbiate in mente di <strong>and</strong>are a fare i vostri gr<strong>and</strong>i discorsi<br />

cerc<strong>and</strong>o di procurarvi dei seguaci.» Non gli piacque,”<br />

disse Aberforth e i suoi occhi furono brevemente occultati<br />

dalla luce del fuoco riflessa sulle lenti degli occhiali:<br />

br<strong>il</strong>larono di bianco e si oscurarono di nuovo. “A<br />

Grindelwald non piacque per niente. Si arrabbiò. Mi disse<br />

che razza di stupido ragazzo fossi, a mettermi sulla strada<br />

sua e del mio eccezionale fratello... Non capivo che la mia<br />

povera sorella non avrebbe dovuto essere tenuta nascosta,<br />

una volta che loro avessero cambiato <strong>il</strong> mondo, condotto i<br />

maghi allo scoperto e insegnato ai Babbani quale fosse <strong>il</strong><br />

loro posto?<br />

“Ci fu un litigio... tirai fuori la mia bacchetta, e lui la<br />

sua, e la Maledizione Cruciatus fu usata su di me dal<br />

migliore amico di mio fratello... Albus cercava di<br />

fermarlo, e poi noi tre cominciammo a <strong>due</strong>llare: i lampi di<br />

luce e gli scoppi la fecero uscire di testa, non poteva<br />

sopportarlo...”<br />

Il colore se ne <strong>and</strong>ava dal viso di Aberforth come se<br />

avesse ricevuto una ferita mortale.<br />

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676<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“...penso che volesse aiutarci, ma non sapeva proprio<br />

cosa faceva, e non so chi di noi sia stato, poteva essere<br />

stato chiunque di noi... e lei era morta.”<br />

La sua voce si spezzò sull’ultima parola e si lasciò<br />

cadere sulla sedia più vicina. Il viso di Hermione era<br />

bagnato da lacrime e Ron era pallido quasi quanto<br />

Aberforth. <strong>Harry</strong> non sentiva altro che repulsione,<br />

desiderava non aver sentito, desiderava poter lavare via<br />

tutto dalla sua mente.<br />

“Mi... mi spiace davvero,” sussurrò Hermione.<br />

“Andata,” gracchiò Aberforth, “Andata per sempre.”<br />

si strofinò <strong>il</strong> naso sul polsino e si schiarì la gola. “Naturalmente<br />

Grindelwald se la svignò. Aveva già un po’ di<br />

precedenti, là nel suo paese, e non voleva che Ariana si<br />

aggiungesse al conto. E Albus era libero, no? Libero del<br />

peso di sua sorella, libero di diventare <strong>il</strong> più gr<strong>and</strong>e mago<br />

del...”<br />

“Non è mai stato libero.” disse <strong>Harry</strong>.<br />

“Come hai detto?” disse Aberforth.<br />

“Mai,” ripeté <strong>Harry</strong>. “La notte che suo fratello morì,<br />

bevve una pozione che lo fece uscire di testa. Cominciò ad<br />

urlare, supplic<strong>and</strong>o qualcuno che non era li. «Non far loro<br />

del male, per favore... fai male a me invece.»”<br />

Ron e Hermione fissavano <strong>Harry</strong>. Non era mai sceso<br />

nei dettagli riguardo a cosa fosse successo sull’isola nel<br />

lago. Gli eventi che avevano avuto luogo dopo <strong>il</strong> ritorno<br />

suo e di S<strong>il</strong>ente ad Hogwarts avevano del tutto eclissato la<br />

faccenda.<br />

“Pensava di essere di nuovo lì con lei e Grindelwald,<br />

so che lo pensava,” disse <strong>Harry</strong>, ricord<strong>and</strong>osi di S<strong>il</strong>ente<br />

che bisbigliava, supplic<strong>and</strong>o. “Pensava di vedere


J. K. Rowling<br />

Grindelwald fare del male a lei e ad Ariana... era una<br />

tortura per lui, se l’avesse visto allora, non direbbe che era<br />

libero.”<br />

Aberforth sembrò perdersi in contemplazione delle<br />

proprie mani nodose e segnate dalla vene.<br />

Dopo una lunga pausa disse: “Come puoi essere<br />

sicuro, <strong>Potter</strong>, che mio fratello non fosse interessato più al<br />

bene supremo che a te? Come puoi essere sicuro di non<br />

essere sacrificab<strong>il</strong>e, così come la mia sorellina?”<br />

Un frammento di ghiaccio sembrò trafiggere <strong>il</strong> cuore<br />

di <strong>Harry</strong>.<br />

“Non credo. S<strong>il</strong>ente voleva bene ad <strong>Harry</strong>,” disse<br />

Hermione.<br />

“Perché non gli ha detto di nascondersi, allora?”<br />

rispose secco Aberforth. “Perché non gli ha detto:<br />

«Prenditi cura di stesso, ecco come sopravvivere»?”<br />

“Perché,” disse <strong>Harry</strong> prima che Hermione potesse<br />

rispondere, “a volte devi pensare a qualcosa di più che alla<br />

tua sola salvezza! A volte devi pensare al bene superiore!<br />

Questa è la guerra.”<br />

“Hai diciassette anni, ragazzo!”<br />

“Sono maggiorenne, e continuerò a lottare anche se lei<br />

si è arreso!”<br />

“Chi dice che mi sia arreso?”<br />

“L’ Ordine <strong>della</strong> Fenice è finito.” ripeté <strong>Harry</strong>, “Tu-<br />

Sai-Chi ha vinto, è finita, e chiunque faccia finta che sia<br />

diverso da così prende in giro se stesso.”<br />

“Non dico che mi piaccia, ma è la verità.”<br />

“No, non lo è.” ribadì <strong>Harry</strong>. “Suo fratello sapeva<br />

come uccidere Lei-Sa-Chi e mi ha detto come fare. Ho<br />

intenzione di continuare finché non ci riesco... o muoio.<br />

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<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Non pensi che non sappia come potrebbe finire, lo so da<br />

anni.”<br />

Si aspettava che Aberforth lo deridesse o discutesse,<br />

ma non lo fece. Semplicemente si accigliò.<br />

“Dobbiamo entrare ad Hogwarts,” disse <strong>Harry</strong> di<br />

nuovo. “Se non ci può aiutare, aspetteremo fino all’alba, la<br />

lasceremo in pace e cercheremo una strada da soli. Se può<br />

aiutarci... beh, ora sarebbe un ottimo momento per dirlo.”<br />

Aberforth rimase immob<strong>il</strong>e sulla sua sedia, guard<strong>and</strong>o<br />

<strong>Harry</strong> con quegli occhi straordinariamente sim<strong>il</strong>i a quelli<br />

del fratello. Alla fine si schiarì la voce, si mise in piedi,<br />

girò attorno al piccolo tavolo e si avvicinò al ritratto di<br />

Ariana.<br />

“Sai cosa fare,” disse.<br />

Lei sorrise, si girò e si incamminò, non come la gente<br />

nei ritratti era solita fare, da un lato <strong>della</strong> cornice, ma<br />

lungo quello che sembrava essere un lungo tunnel dipinto<br />

dietro di lei.<br />

Guardarono la sua es<strong>il</strong>e figura arretrare fino a qu<strong>and</strong>o,<br />

finalmente, fu inghiottita dall’oscurità.<br />

“Ehm… che…?” cominciò Ron.<br />

“C’è solo un modo per entrare adesso,” disse<br />

Aberforth. “Dovete sapere che controllano tutti i vecchi<br />

passaggi segreti da entrambe le parti, Dissennatori<br />

tutt’intorno ai muri di confine e, st<strong>and</strong>o alle mie fonti,<br />

regolari pattuglie all’interno <strong>della</strong> scuola. Quel posto non<br />

è mai stato così fortemente difeso. Come pensiate di fare<br />

qualsiasi cosa una volta dentro, con Piton come preside e i<br />

Carrow come suoi Vice… Beh, quelli sono fatti vostri,<br />

vero? Hai detto di essere preparato a morire.”


J. K. Rowling<br />

“Ma che…?” disse Hermione accigli<strong>and</strong>osi verso <strong>il</strong><br />

quadro di Ariana.<br />

Un minuscolo puntino bianco era riapparso alla fine<br />

del tunnel dipinto, e Ariana stava torn<strong>and</strong>o indietro verso<br />

di loro, divent<strong>and</strong>o sempre più gr<strong>and</strong>e mentre camminava.<br />

C’era qualcun altro con lei adesso, qualcuno più alto di lei,<br />

qualcuno che zoppicava e sembrava eccitato. I suoi capelli<br />

erano più lunghi di quanto <strong>Harry</strong> avesse mai visto.<br />

Sembrava aver subito molti tagli sul viso e i suoi vestiti<br />

erano strappati e lacerati. Le <strong>due</strong> figure si fecero sempre<br />

più gr<strong>and</strong>i, finché riempirono <strong>il</strong> ritratto con la loro sola<br />

testa e le spalle.<br />

A quel punto l’intero quadro ruotò in avanti sul muro<br />

come una piccola porta, rivel<strong>and</strong>o l’entrata di un vero<br />

tunnel. E fuori da esso, con i capelli lunghissimi, la faccia<br />

tagliata, i vestiti strappati, si arrampicò <strong>il</strong> vero Nev<strong>il</strong>le<br />

Paciock, che emise un ruggito di gioia, balzò giù dalla<br />

mensola sopra <strong>il</strong> camino e urlò:<br />

“Sapevo che saresti venuto! Lo sapevo, <strong>Harry</strong>!”<br />

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<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

CAPITOLO VENTINOVE<br />

IL DIADEMA PERDUTO<br />

“Nev<strong>il</strong>le… cosa… come…?”<br />

Nev<strong>il</strong>le aveva ora individuato Ron ed Hermione, e con<br />

urla di gioia li stava abbracci<strong>and</strong>o stretti.<br />

Più <strong>Harry</strong> guardava Nev<strong>il</strong>le più si rendeva conto di<br />

quanto fosse malconcio: uno dei suoi occhi era gonfio,<br />

giallo e viola, aveva segni di tagli sulla faccia ed <strong>il</strong> suo<br />

aspetto scarmigliato indicava che sopravvivere era stato<br />

duro. Nonostante ciò, <strong>il</strong> viso maltrattato risplendeva di<br />

felicità e mentre lasciava <strong>and</strong>are Hermione ripeté, “Sapevo<br />

che sareste venuti! Continuavo a dire a Seamus che era<br />

solo questione di tempo!”<br />

“Nev<strong>il</strong>le, cosa ti è successo?”


J. K. Rowling<br />

“Cosa? Questo?” Nev<strong>il</strong>le liquidò le sue ferite<br />

scroll<strong>and</strong>o <strong>il</strong> capo. “Non è niente, Seamus sta peggio.<br />

Vedrete. Possiamo <strong>and</strong>are allora? Oh,” si girò verso<br />

Aberforth, “Ab, stanno per arrivare un altro paio di<br />

persone.”<br />

“Due persone in più?” ripeté Aberforth minaccioso.<br />

“Che significa, <strong>due</strong> persone in più, Paciock? C’è <strong>il</strong><br />

coprifuoco ed un incantesimo Ululante su tutto <strong>il</strong><br />

v<strong>il</strong>laggio!”<br />

“Lo so, per questo si materializzeranno direttamente<br />

nel bar,” disse Nev<strong>il</strong>le. “M<strong>and</strong>ali solo giù per <strong>il</strong> passaggio<br />

qu<strong>and</strong>o arrivano, vuoi? Grazie infinite.”<br />

Nev<strong>il</strong>le porse la mano ad Hermione e l’aiutò ad<br />

arrampicarsi sulla mensola del caminetto e quindi nel<br />

tunnel, Ron seguì, quindi Nev<strong>il</strong>le. <strong>Harry</strong> si rivolse ad<br />

Aberforth.<br />

“Non so come ringraziarla. Ci ha salvato la <strong>vita</strong>, <strong>due</strong><br />

volte”.<br />

“Bada a loro, allora,” disse Aberforth con voce roca.<br />

“Non so se potrò salvarli una terza volta.”<br />

<strong>Harry</strong> si arrampicò sulla mensola del camino e passò<br />

attraverso <strong>il</strong> buco dietro <strong>il</strong> ritratto di Ariana. C’erano<br />

gradini di pietra liscia dall’altra parte, sembrava che <strong>il</strong><br />

passaggio fosse lì da anni.<br />

Lampade di ottone pendevano dai muri ed <strong>il</strong><br />

pavimento di terra era consumato e levigato. Mentre<br />

camminavano le loro ombre si aprivano a ventaglio sui<br />

muri.<br />

“Da quanto tempo c’è questo passaggio?” dom<strong>and</strong>ò<br />

Ron, mentre si incamminavano. “Non è sulla Mappa del<br />

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682<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Mal<strong>and</strong>rino, vero <strong>Harry</strong>? Pensavo ci fossero solo sette<br />

passaggi che conducevano fuori <strong>della</strong> scuola.”<br />

“Quelli li hanno chiusi tutti prima dell’inizio<br />

dell’anno,” disse Nev<strong>il</strong>le. “Non c’è più possib<strong>il</strong>ità di<br />

passare attraverso alcuno di quei passaggi, non con le<br />

maledizioni all’entrata e Mangiamorte e Dissennatori che<br />

aspettano all’uscita.”<br />

Cominciò a camminare all’indietro, raggiante,<br />

inebri<strong>and</strong>osi di loro. “Non preoccupatevi di queste cose<br />

comunque… è vero? Siete penetrati alla Gringott? Siete<br />

fuggiti su di un drago? In giro non si parla d’altro, Terry<br />

Steeval è stato picchiato dai Carrow per averlo urlato a<br />

pranzo nella Sala Gr<strong>and</strong>e!”<br />

“Sì, è vero,” disse <strong>Harry</strong>.<br />

Nev<strong>il</strong>le rise allegramente.<br />

“Cosa avete fatto col drago?”<br />

“Lo abbiamo liberato in una regione selvaggia,” disse<br />

Ron. “Hermione avrebbe voluto tenerlo come animale da<br />

compagnia…”<br />

“Non esagerare, Ron…”<br />

“Ma cosa avete fatto in tutto questo tempo? La gente<br />

dice che ti sei limitato a scappare, <strong>Harry</strong>, ma io non ci<br />

credo. Penso che siate stati impegnati in qualcosa di<br />

importante”.<br />

“Hai ragione,” disse <strong>Harry</strong>, “ma parlaci di Hogwarts,<br />

Nev<strong>il</strong>le, non ne sappiamo nulla.”<br />

“È stato… Bene, non è più la stessa Hogwarts<br />

adesso,” disse Nev<strong>il</strong>le, <strong>il</strong> cui sorriso svanì dalla faccia<br />

mentre parlava. “Sapete dei Carrow?”<br />

“I <strong>due</strong> Mangiamorte che insegnano qui?”


J. K. Rowling<br />

“Fanno più che insegnare,” disse Nev<strong>il</strong>le. “Sono<br />

responsab<strong>il</strong>i di tutta la disciplina. Amano le punizioni, i<br />

Carrow.”<br />

“Come la Umbridge?”<br />

“Naa, la fanno sembrare mansueta. Gli altri insegnanti<br />

sono tenuti a inviarci ai Carrow se facciamo qualcosa di<br />

sbagliato. Non lo fanno, comunque, se possono e<strong>vita</strong>rlo.<br />

Si capisce che li odiano quanto noi.”<br />

“Amycus, l’uomo, insegna quello che sarebbe dovuto<br />

essere Difesa dalle Arti Oscure, solo che adesso sono solo<br />

Arti Oscure. Siamo obbligati a praticare la maledizione<br />

Cruciatus su chi è in detenzione…”<br />

“Cosa?”<br />

Le voci di <strong>Harry</strong>, Ron ed Hermione riecheggiarono<br />

insieme su e giù per <strong>il</strong> passaggio.<br />

“Già,” disse Nev<strong>il</strong>le. “È così che mi sono procurato<br />

questo,” indicò un taglio particolarmente profondo sulla<br />

guancia, “Mi sono rifiutato di farlo. Alcune persone<br />

comunque ci godono. Tiger e Goyle lo adorano. È la<br />

prima volta che eccellono in qualcosa, credo.<br />

“Alecto, la sorella di Amycus, insegna Babbanologia,<br />

obbligatoria per tutti. Tutti dobbiamo ascoltarla spiegare<br />

di come i Babbani siano come animali, stupidi e sudici, di<br />

come abbiano spinto i maghi a nascondersi comport<strong>and</strong>osi<br />

crudelmente nei loro confronti, e di come l’ordine naturale<br />

stia venendo ristab<strong>il</strong>ito. Ho guadagnato questo,” indicò un<br />

altro segno sulla faccia, “per averle chiesto quanto sangue<br />

Babbano hanno lei e suo fratello.”<br />

“Accidenti, Nev<strong>il</strong>le,” disse Ron, “ci sono un tempo ed<br />

un luogo per parlare fuori dai denti.”<br />

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684<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Tu non l’hai sentita,” disse Nev<strong>il</strong>le. “Nemmeno tu<br />

avresti resistito. Il solo fatto che qualcuno li affronti,<br />

ridona speranza a tutti. Ci facevo sempre caso qu<strong>and</strong>o lo<br />

facevi tu, <strong>Harry</strong>.”<br />

“Ma ti hanno usato come la coramella 8 per coltelli,”<br />

disse Ron, trasalendo leggermente mentre passavano sotto<br />

una lampada e le ferite di Nev<strong>il</strong>le venivano messe ancor<br />

più in risalto.<br />

Nev<strong>il</strong>le scrollò le spalle.<br />

“Non è un problema. Non vogliono indebolire troppo i<br />

Purosangue, così ci torturano un po’ se chiacchieriamo<br />

troppo, ma non vogliono davvero ucciderci.”<br />

<strong>Harry</strong> non sapeva cosa fosse peggio, se le cose che<br />

Nev<strong>il</strong>le stava dicendo o <strong>il</strong> tono da dato di fatto con cui le<br />

diceva.<br />

“Le sole persone in reale pericolo sono quelle i cui<br />

amici e parenti fuori, stanno cre<strong>and</strong>o problemi. Vengono<br />

presi in ostaggio. Il vecchio Xeno Lovegood stava<br />

divent<strong>and</strong>o un po’ troppo schietto nel Cav<strong>il</strong>lo, così hanno<br />

trascinato Luna fuori dal treno mentre tornava a casa per<br />

Natale.”<br />

“Nev<strong>il</strong>le, lei sta bene, l’abbiamo vista…”<br />

“Sì, lo so, ha fatto in modo di m<strong>and</strong>armi un<br />

messaggio.”<br />

Estrasse dalla tasca una moneta d’oro ed <strong>Harry</strong> la<br />

riconobbe come <strong>il</strong> falso galeone che l’Esercito di S<strong>il</strong>ente<br />

usava per scambiarsi messaggi.<br />

8 Coramella: striscia di cuoio per aff<strong>il</strong>are rasoi e coltelli


J. K. Rowling<br />

“Sono state ut<strong>il</strong>issime,” disse Nev<strong>il</strong>le, sorridendo<br />

raggiante ad Hermione. “I Carrow non hanno mai capito<br />

come comunicassimo, li ha fatti impazzire. Eravamo soliti<br />

uscire furtivamente la notte e scrivere graffiti sui muri:<br />

Esercito di S<strong>il</strong>ente, reclutamento continuo, o cose del<br />

genere. Piton lo odiava.”<br />

“Eravate soliti?” disse <strong>Harry</strong>, che aveva notato <strong>il</strong><br />

verbo al passato.<br />

“Beh, è diventato sempre più diffic<strong>il</strong>e con l’<strong>and</strong>are del<br />

tempo,” disse Nev<strong>il</strong>le. “Abbiamo perso Luna a Natale e<br />

Ginny non è più tornata dopo Pasqua, e noi tre eravamo<br />

diventati i capi, in un certo senso. I Carrow sembravano<br />

sapere che c’ero io dietro molte di queste cose, così hanno<br />

cominciato a punirmi duramente e qu<strong>and</strong>o Michael Corner<br />

è <strong>and</strong>ato per liberare uno del primo anno che avevano<br />

messo alla catena lo hanno torturato piuttosto<br />

pesantemente. Questo ha impaurito la gente.”<br />

“Sul serio,” mormorò Ron, mentre <strong>il</strong> passaggio<br />

diventava ancora più ripido.<br />

“Sì, beh, non potevo chiedere alle persone di subire<br />

anche loro quello che ha passato Michael, così l’abbiamo<br />

smessa con questo tipo di bravate, giusto fino ad un paio<br />

di settimane fa. È stato allora che hanno deciso che c’era<br />

un solo modo per fermarmi, suppongo, e sono <strong>and</strong>ati a<br />

prendere Nonna.”<br />

“Cosa?” dissero insieme <strong>Harry</strong>, Ron ed Hermione.<br />

“Sì,” rispose Nev<strong>il</strong>le, ans<strong>and</strong>o un pochino, poiché <strong>il</strong><br />

sentiero saliva ripido, “beh, capite <strong>il</strong> loro modo di pensare.<br />

Aveva funzionato veramente bene, rapire i ragazzi per<br />

costringere i loro parenti a comportarsi bene. Suppongo<br />

che fosse solo questione di tempo prima che lo facessero<br />

685


686<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

al contrario. Il fatto é,” si girò per guardarlo in faccia ed<br />

<strong>Harry</strong> si stupì nel vedere che stava ridendo, “che hanno<br />

fatto <strong>il</strong> passo più lungo <strong>della</strong> gamba, con Nonna. Una<br />

piccola vecchia strega che viveva da sola, così,<br />

probab<strong>il</strong>mente, hanno pensato che non fosse necessario<br />

m<strong>and</strong>are qualcuno di particolarmente potente. Ad ogni<br />

modo,” rise Nev<strong>il</strong>le, “Dawlish è ancora a St. Mungo e<br />

Nonna si è data alla macchia. Mi ha m<strong>and</strong>ato una lettera,”<br />

batté una mano sulla tasca del suo abito, “in cui dice di<br />

essere orgogliosa di me, che sono figlio dei miei genitori e<br />

di <strong>and</strong>are avanti.”<br />

“Fico,” disse Ron.<br />

“Già,” rispose felicemente Nev<strong>il</strong>le. “Solo che, una<br />

volta che si sono resi conto di non potermi controllare,<br />

hanno deciso che Hogwarts poteva anche fare a meno di<br />

me. Non so se stessero progett<strong>and</strong>o di uccidermi o di<br />

m<strong>and</strong>armi ad Azkaban, in ogni caso, sapevo che era ora di<br />

sparire.”<br />

“Ma,” disse Ron, che sembrava profondamente<br />

confuso, “non ci stiamo…non stiamo <strong>and</strong><strong>and</strong>o dritti a<br />

Hogwarts?”<br />

“Naturalmente,” ribatté Nev<strong>il</strong>le. “Vedrete. Siamo<br />

arrivati.”<br />

Girarono un angolo, e davanti a loro, c’era la fine del<br />

passaggio. Un’altra breve scalinata conduceva ad una<br />

porta del tutto sim<strong>il</strong>e a quella nascosta dietro <strong>il</strong> ritratto di<br />

Ariana. Nev<strong>il</strong>le l’aprì a spinta e ci si arrampicò attraverso.<br />

Mentre <strong>Harry</strong> lo seguiva sentì Nev<strong>il</strong>le dire a delle persone<br />

che non vedeva: “Guardate chi c’è! Non ve l’avevo<br />

detto?”


J. K. Rowling<br />

Come <strong>Harry</strong> emerse nella stanza al di là del passaggio<br />

ci furono molte urla e grida…<br />

“HARRY!”<br />

“È <strong>Potter</strong>, è POTTER!”<br />

“Ron!”<br />

“Hermione!”<br />

<strong>Harry</strong> ebbe appena la confusa impressione di<br />

decorazioni colorate, di lampade e molte facce. Un<br />

momento dopo lui, Ron, ed Hermione furono inghiottiti,<br />

abbracciati, spinti, i loro capelli arruffati, le loro mani<br />

strette, da quelle che sembravano essere più di venti<br />

persone. Avrebbero potuto aver appena vinto una finale di<br />

Quidditch.<br />

“OK, OK, calmatevi!” li richiamò Nev<strong>il</strong>le, e mentre la<br />

calca indietreggiava, <strong>Harry</strong> poté esaminare l’ambiente.<br />

Non riconobbe affatto la camerata. Era enorme,<br />

assomigliava piuttosto all’interno di una casa pens<strong>il</strong>e<br />

particolarmente sontuosa, o forse alla gigantesca cabina di<br />

una nave. Amache multicolori pendevano dal soffitto e da<br />

una balconata che correva tutto intorno ai muri pannellati<br />

di legno scuro, privi di finestre e coperti da stendardi<br />

vivaci. <strong>Harry</strong> vide <strong>il</strong> leone d’oro di Grifondoro ornato di<br />

scarlatto, la mascotte di Tassorosso su uno sfondo giallo e<br />

l’aqu<strong>il</strong>a bronzea dei Corvonero su uno blu. Solamente<br />

l’argento ed <strong>il</strong> verde di Serpeverde erano assenti. C’erano<br />

librerie straripanti, alcune scope appoggiate al muro e, in<br />

un angolo, una gr<strong>and</strong>e radio in legno.<br />

“Dove siamo?”<br />

“Stanza delle Necessità, ovviamente!” disse Nev<strong>il</strong>le.<br />

“Ha superato se stessa, vero? I Carrow mi davano la<br />

caccia, ed io sapevo di avere solo una possib<strong>il</strong>ità per<br />

687


688<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

trovare un nascondiglio: sono riuscito a passare attraverso<br />

la porta e questo è quello che ho trovato! Beh, non era<br />

proprio uguale ad ora qu<strong>and</strong>o sono arrivato, era un sacco<br />

più piccola, c’era una sola amaca, e gli unici stendardi<br />

erano di Grifondoro. È diventata sempre più gr<strong>and</strong>e man<br />

mano che arrivavano nuovi membri dell’Esercito di<br />

S<strong>il</strong>ente.”<br />

“E i Carrow non possono entrare?” dom<strong>and</strong>ò <strong>Harry</strong>,<br />

cerc<strong>and</strong>o la porta.<br />

“No,” disse Seamus Finnigan, che <strong>Harry</strong> non aveva<br />

riconosciuto sino a che non aveva parlato: la faccia di<br />

Seamus era gonfia e piena di lividi. “È un nascondiglio<br />

efficace, finché uno di noi è qui, non possono scoprirci, la<br />

porta non si apre. È tutto merito di Nev<strong>il</strong>le. Lui capisce<br />

veramente questa stanza. Devi chiedere esattamente<br />

quello di cui hai bisogno… tipo, «Voglio che nessun<br />

sostenitore dei Carrow possa entrare» e lei lo fa per te!<br />

Devi solo fare in modo da chiudere tutte le possib<strong>il</strong>i<br />

scappatoie. Nev<strong>il</strong>le è gr<strong>and</strong>e!”<br />

“È piuttosto semplice, in realtà,” disse Nev<strong>il</strong>le con<br />

modestia. “Ero qui da circa un giorno e mezzo, iniziavo ad<br />

essere davvero affamato e ho desiderato di poter trovare<br />

qualcosa da mangiare, ed è stato allora che si è aperto <strong>il</strong><br />

passaggio per la Testa di Porco. L’ho attraversato ed ho<br />

incontrato Aberforth. Ci sta rifornendo di cibo, poiché per<br />

qualche ragione è l’unica cosa che la stanza non riesce a<br />

fare.”<br />

“Sì, giusto. Il cibo è una delle cinque eccezioni <strong>della</strong><br />

Legge di Gamp sulla Trasfigurazione degli Elementi,”<br />

disse Ron nello stupore generale.


J. K. Rowling<br />

“Così siamo nascosti qui da circa <strong>due</strong> settimane,”<br />

disse Seamus, “e la stanza ha creato altre amache ogni<br />

volta che ne avevamo bisogno, ha anche fatto spuntare un<br />

bagno piuttosto ben fatto qu<strong>and</strong>o hanno cominciato a<br />

venire le ragazze…”<br />

“… che hanno pensato che avevano bisogno di lavarsi,<br />

sì,” interloquì Lav<strong>and</strong>a Brown, che <strong>Harry</strong> non aveva<br />

notato sino a quel momento. Guard<strong>and</strong>osi bene attorno,<br />

<strong>Harry</strong> riconobbe molte facce fam<strong>il</strong>iari. C’erano entrambe<br />

le gemelle Pat<strong>il</strong>, così come Terry Steeval, Ernie<br />

Macm<strong>il</strong>lan, Anthony Goldstein e Michael Corner.<br />

“Comunque, raccontateci di voi,” disse Ernie, “ci sono<br />

state tante voci, abbiamo cercato di tenerci aggiornati su di<br />

voi ascolt<strong>and</strong>o Radio <strong>Potter</strong>.” Indicò la radio. “Non vi<br />

siete introdotti alla Gringott, vero?”<br />

“Sì che lo hanno fatto,” disse Nev<strong>il</strong>le. “Ed anche <strong>il</strong><br />

drago è vero!”<br />

Ci fu qualche applauso e qualche grido di guerra, Ron<br />

ringraziò con un inchino.<br />

“Cosa cercavate?” dom<strong>and</strong>ò Seamus con ardore.<br />

Prima che uno qualsiasi di loro potesse eludere la<br />

dom<strong>and</strong>a facendone una a sua volta, <strong>Harry</strong> provò un<br />

terrib<strong>il</strong>e dolore bruciante alla cicatrice a forma di saetta.<br />

Mentre voltava rapidamente le spalle alle facce curiose e<br />

ammirate, la Stanza delle Necessità svanì, e si ritrovò in<br />

piedi all’interno di una baracca di pietra in rovina. Le assi<br />

marcite del pavimento ai suoi piedi erano divelte, ed una<br />

scatola d’oro dissotterrata, aperta e vuota giaceva accanto<br />

al buco, e le urla furiose di Voldemort vibravano nella sua<br />

testa.<br />

689


690<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Con un enorme sforzo uscì nuovamente dalla mente di<br />

Voldemort. Tornò nel luogo in cui stava in piedi,<br />

ondeggi<strong>and</strong>o, nella Stanza delle Necessità, col sudore che<br />

gli grondava dal viso e Ron che lo sorreggeva.<br />

“Stai bene, <strong>Harry</strong>?” stava dicendo Nev<strong>il</strong>le. “Vuoi<br />

sederti? Credo che tu sia stanco, vero…?”<br />

“No,” disse <strong>Harry</strong>. Guardò Ron ed Hermione,<br />

tent<strong>and</strong>o di dir loro senza parole che Voldemort aveva<br />

appena scoperto la perdita di uno degli altri Horcrux. Il<br />

tempo stava finendo in fretta, se Voldemort avesse scelto<br />

di controllare Hogwarts subito dopo, avrebbero perso la<br />

loro opportunità.<br />

“Dobbiamo <strong>and</strong>are,” disse, e la loro espressione<br />

mostrò chiaramente che avevano capito.<br />

“Cosa stiamo per <strong>and</strong>are a fare, <strong>Harry</strong>?” dom<strong>and</strong>ò<br />

Seamus. “Qual è <strong>il</strong> piano?”<br />

“Piano?” ripeté <strong>Harry</strong>. Stava esercit<strong>and</strong>o tutta la sua<br />

forza di volontà per e<strong>vita</strong>re di soccombere nuovamente<br />

alla collera di Voldemort, la cicatrice era ancora in<br />

fiamme. “Beh, c’è qualcosa che noi, Ron, Hermione ed io,<br />

dobbiamo fare e poi ce ne <strong>and</strong>remo da qui...”<br />

Nessuno stava più url<strong>and</strong>o o ridendo ora. Nev<strong>il</strong>le<br />

sembrava confuso.<br />

“Che significa, «ce ne <strong>and</strong>remo da qui»?”<br />

“Non siamo tornati per restare,” disse <strong>Harry</strong>,<br />

strofin<strong>and</strong>osi la cicatrice, tent<strong>and</strong>o di calmare <strong>il</strong> dolore.<br />

“C’è una cosa importante che dobbiamo fare…”<br />

“Cosa?”<br />

“Io… Io non posso parlarvene.”<br />

Ci fu un’ondata di mormorii, Nev<strong>il</strong>le aggrottò le<br />

ciglia.


J. K. Rowling<br />

“Perché non puoi parlarcene? È qualcosa che ha a che<br />

fare con la lotta a Tu-Sai-Chi, vero?”<br />

“Beh, sì…”<br />

“Allora vi aiuteremo.”<br />

Gli altri membri dell’Esercito di S<strong>il</strong>ente stavano<br />

annuendo, entusiasticamente alcuni, solennemente altri.<br />

Un paio di loro si alzò dalla sedia a dimostrare la volontà<br />

di un’azione immediata.<br />

“Non capite,” ad <strong>Harry</strong> pareva di averlo ripetuto un<br />

sacco di volte nelle ultime ore. “Noi…noi non possiamo<br />

parlarne. Dobbiamo farlo…da soli.”<br />

“Perché?” chiese Nev<strong>il</strong>le.<br />

“Perché…” nello spasmodico desiderio di cominciare<br />

a cercare l’ Horcrux mancante, o almeno di avere una<br />

discussione privata con Ron ed Hermione su da dove<br />

iniziare la ricerca, <strong>Harry</strong> trovò diffic<strong>il</strong>e raccogliere i propri<br />

pensieri. La cicatrice era ancora rovente. “S<strong>il</strong>ente ci ha<br />

lasciato un compito,” disse con cautela, “e non era<br />

previsto che ne parlassimo… voglio dire, voleva che lo<br />

facessimo da soli, solo noi tre.”<br />

“Siamo <strong>il</strong> suo esercito,” disse Nev<strong>il</strong>le. “L’Esercito di<br />

S<strong>il</strong>ente. Ci siamo tutti dentro allo stesso modo, lo abbiamo<br />

mantenuto in piedi mentre voi tre eravate via per conto<br />

vostro…”<br />

“Non è stata esattamente una scampagnata, amico,”<br />

disse Ron.<br />

“Non ho mai detto che lo sia stata, ma non vedo<br />

perché non possiate fidarvi di noi. Ognuno in questa<br />

stanza sta combattendo, ed è arrivato qui perché i Carrow<br />

stavano d<strong>and</strong>ogli la caccia. Ciascuno qua dentro ha<br />

dimostrato di essere fedele a S<strong>il</strong>ente… fedele a te.”<br />

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692<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Guarda,” cominciò <strong>Harry</strong>, senza sapere cosa si<br />

apprestasse a dire, ma non ne ebbe modo: la porta del<br />

passaggio si stava aprendo dietro di loro.<br />

“Abbiamo avuto <strong>il</strong> tuo messaggio, Nev<strong>il</strong>le! Ciao a voi<br />

tre, immaginavo che doveste essere qui!”<br />

Erano Luna e Dean. Seamus diede un ruggito di gioia<br />

e corse ad abbracciare <strong>il</strong> suo migliore amico.<br />

“Ciao a tutti!” disse felice Luna . “Oh, che meraviglia<br />

essere tornati!”<br />

“Luna,” disse <strong>Harry</strong> distrattamente, “cosa ci fai qui?<br />

Come hai fatto…?”<br />

“L’ho chiamata,” disse Nev<strong>il</strong>le, tenendo in mano <strong>il</strong><br />

falso galeone. “Avevo promesso, a lei e Ginny, che se tu<br />

fossi tornato glielo avrei fatto sapere. Eravamo tutti<br />

convinti che, se tu fossi tornato, avrebbe significato la<br />

rivolta. Che saremmo <strong>and</strong>ati a rovesciare Piton ed i<br />

Carrow.”<br />

“Naturalmente è quello che significa,” disse Luna<br />

allegramente. “Non è vero, <strong>Harry</strong>? Stiamo <strong>and</strong><strong>and</strong>o a<br />

cacciarli fuori da Hogwarts?”<br />

“Ascoltate,” disse <strong>Harry</strong> in un panico crescente, “Mi<br />

dispiace, ma non è questo <strong>il</strong> motivo per cui siamo tornati.<br />

C’è qualcosa che dobbiamo fare e quindi …”<br />

“Hai intenzione di <strong>and</strong>artene e lasciarci in questo<br />

casino?” dom<strong>and</strong>ò Michael Corner.<br />

“No!” rispose Ron. “Quel che stiamo facendo<br />

beneficerà tutti alla fine, ha a che fare con <strong>il</strong> tentativo di<br />

sbarazzarci di Tu-Sai-Chi…”<br />

“Allora permetteteci di aiutarvi!” ribatté Nev<strong>il</strong>le<br />

arrabbiato. “Noi vogliamo partecipare!”


J. K. Rowling<br />

Ci fu un altro rumore dietro di loro ed <strong>Harry</strong> si girò. Il<br />

suo cuore sembrò fermarsi: Ginny stava ora<br />

arrampic<strong>and</strong>osi attraverso <strong>il</strong> buco nel muro, seguita da<br />

vicino da Fred, George e Lee Jordan.<br />

Ginny fece ad <strong>Harry</strong> un radioso sorriso: aveva<br />

dimenticato, non aveva mai pienamente apprezzato quanto<br />

fosse bella, ma mai aveva avuto meno piacere nel vederla.<br />

“Aberforth sta inizi<strong>and</strong>o a scocciarsi,” disse Fred,<br />

agit<strong>and</strong>o una mano in risposta alle molte grida di saluto.<br />

“Vuole farsi una dormita, ed <strong>il</strong> bar è diventato una<br />

stazione ferroviaria.”<br />

La bocca di <strong>Harry</strong> si spalancò. Subito dietro Lee<br />

Jordan arrivava la vecchia ragazza di <strong>Harry</strong>, Cho Chang,<br />

che gli sorrise.<br />

“Ho avuto <strong>il</strong> messaggio,” disse, impugn<strong>and</strong>o <strong>il</strong> suo<br />

falso galeone e avanzò sino a sedersi accanto a Michael<br />

Corner.<br />

“Allora, qual é <strong>il</strong> piano, <strong>Harry</strong>?” disse George.<br />

“Non c’é,” rispose <strong>Harry</strong>, ancora disorientato<br />

dall’improvviso apparire di tutte queste persone, incapace<br />

di comprendere qualsiasi cosa, almeno finché la cicatrice<br />

gli bruciava ancora così ferocemente…<br />

“Ce lo inventiamo man mano, eh? Come piace a me,”<br />

disse Fred.<br />

“Devi fermare tutto!” disse <strong>Harry</strong> a Nev<strong>il</strong>le. “Che cosa<br />

li hai richiamati a fare? Questa è una follia…”<br />

“Stiamo combattendo, no?” disse Dean, estraendo <strong>il</strong><br />

suo galeone. “Il messaggio diceva che <strong>Harry</strong> era tornato e<br />

noi siamo venuti per combattere! Dovrò procurarmi una<br />

bacchetta, comunque…”<br />

“Tu non hai una bacchetta…?” cominciò Seamus.<br />

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694<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Ron si giro immediatamente verso <strong>Harry</strong>.<br />

“Perché non possono aiutarci?”<br />

“Che?”<br />

“Possono aiutarci.” abbassò la voce, in modo che solo<br />

Hermione, in piedi tra loro, e nessun altro potesse udire, e<br />

disse, “Non sappiamo dove sia. Dobbiamo trovarlo<br />

velocemente. Non è necessario dir loro che è un Horcrux.”<br />

<strong>Harry</strong> guardò da Ron a Hermione, che sussurrò,<br />

“Penso che Ron abbia ragione. Non sappiamo ancora cosa<br />

stiamo cerc<strong>and</strong>o. Abbiamo bisogno di loro.” e poiché<br />

<strong>Harry</strong> non sembrava convinto aggiunse, “Non sei<br />

obbligato a fare tutto da solo, <strong>Harry</strong>.”<br />

<strong>Harry</strong> pensò rapidamente, la cicatrice che bruciava<br />

ancora, la testa che minacciava di spaccarsi nuovamente in<br />

<strong>due</strong>. S<strong>il</strong>ente lo aveva messo in guardia dal parlare degli<br />

Horcrux con chiunque tranne Ron ed Hermione. Segreti e<br />

bugie, è così che siamo cresciuti e Albus… aveva un<br />

talento naturale…<br />

Stava trasform<strong>and</strong>osi in S<strong>il</strong>ente, si teneva stretti al<br />

petto i suoi segreti, timoroso di fidarsi? Ma S<strong>il</strong>ente aveva<br />

avuto fiducia in Piton, e questo a cosa aveva portato?<br />

All’assassinio in cima all’alta torre …<br />

“Va bene,” disse sommessamente agli altri <strong>due</strong>. “OK,”<br />

gridò rivolgendosi alla stanza in generale, e tutto <strong>il</strong><br />

frastuono terminò, Fred e George, che stavano<br />

raccont<strong>and</strong>o barzellette a beneficio dei più vicini, fecero<br />

s<strong>il</strong>enzio e tutti divennero attenti, eccitati.<br />

“C’è qualcosa che dobbiamo trovare,” disse <strong>Harry</strong>.<br />

“Qualcosa… qualcosa che ci aiuterà a sconfiggere Voi-<br />

Sapete-Chi. È qui ad Hogwarts, ma non sappiamo dove.<br />

Potrebbe essere appartenuto a Corvonero. Nessuno di voi


J. K. Rowling<br />

ha mai sentito di un oggetto del genere? Nessuno di voi si<br />

è mai imbattuto in qualcosa con sopra la sua aqu<strong>il</strong>a, per<br />

esempio?”<br />

Guardò speranzoso verso <strong>il</strong> piccolo gruppo di<br />

Corvonero, Padma, Michael, Terry e Cho, ma fu Luna che<br />

rispose, seduta sul bracciolo <strong>della</strong> sedia di Ginny.<br />

“Beh, c’è <strong>il</strong> suo diadema perduto. Te ne ho parlato,<br />

ricordi, <strong>Harry</strong>? Il Diadema Perduto di Corvonero. Papà sta<br />

cerc<strong>and</strong>o di duplicarlo.”<br />

“Sì, ma <strong>il</strong> Diadema Perduto,” disse Michael Corner,<br />

rote<strong>and</strong>o gli occhi, “è perduto, Luna. Questo è più o meno<br />

<strong>il</strong> punto.”<br />

“Qu<strong>and</strong>o è <strong>and</strong>ato perduto?” dom<strong>and</strong>ò <strong>Harry</strong>.<br />

“Centinaia di anni fa, dicono,” rispose Cho e <strong>il</strong> cuore<br />

di <strong>Harry</strong> perse un colpo. “Il Professor Vitious dice che <strong>il</strong><br />

diadema scomparve con la stessa Corvonero. La gente lo<br />

ha cercato, ma,” si appellò agli altri Corvonero. “Nessuno<br />

ne ha mai trovato traccia, vero?”<br />

Gli altri scossero la testa.<br />

“Scusate, ma cos’è un diadema?” dom<strong>and</strong>ò Ron.<br />

“È una specie di corona,” rispose Terry Steeval. “Si<br />

crede che quello di Corvonero abbia proprietà magiche,<br />

che aumenti la saggezza di chi lo indossa.”<br />

“Sì, i Gorgosprizzi di papà…”<br />

Ma <strong>Harry</strong> interruppe Luna.<br />

“E nessuno di voi ha mai visto niente che potesse<br />

assomigliargli?”<br />

Scossero di nuovo la testa. <strong>Harry</strong> guardò Ron ed<br />

Hermione, e <strong>il</strong> suo disappunto si rifletteva sui loro <strong>volti</strong>.<br />

Un oggetto che era <strong>and</strong>ato perso da tanto tempo, e<br />

apparentemente senza lasciare tracce, non sembrava un<br />

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696<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

buon c<strong>and</strong>idato per essere l’Horcrux nascosto nel<br />

castello… Prima che potesse formulare un’altra dom<strong>and</strong>a,<br />

comunque, Cho parlò di nuovo.<br />

“Se vuoi vedere a cosa si suppone somigli <strong>il</strong> diadema,<br />

posso portarti su nella nostra stanza comune, <strong>Harry</strong>.<br />

Corvonero lo indossa nella sua statua.”<br />

La cicatrice di <strong>Harry</strong> bruciò di nuovo: per un istante la<br />

Stanza delle Necessità ondeggiò di fronte a lui, e vide<br />

invece la terra nera levarsi sotto di sé e sentì <strong>il</strong> gr<strong>and</strong>e<br />

serpente avvolto attorno alle spalle. Voldemort stava di<br />

nuovo vol<strong>and</strong>o, non poteva sapere se verso <strong>il</strong> lago<br />

sotterraneo o qui, al castello. In ogni caso, non c’era quasi<br />

più tempo.<br />

“Si sta muovendo,” disse piano a Ron ed Hermione.<br />

Lanciò un’occhiata a Cho e si rivolse di nuovo a loro.<br />

“Ascoltate, so che non è un gr<strong>and</strong>e indizio, ma <strong>and</strong>rò a<br />

dare uno sguardo a questa statua, almeno per capire a cosa<br />

assomiglia <strong>il</strong> diadema perduto. Aspettatemi qui e tenete,<br />

sapete… l’altro… al sicuro.”<br />

Cho si era alzata in piedi, ma Ginny disse in un tono<br />

piuttosto acceso, “No, Luna accompagnerà <strong>Harry</strong>, vero,<br />

Luna?”<br />

“Oooh, sì, con piacere,” rispose allegramente Luna,<br />

mentre Cho sedeva nuovamente, delusa.<br />

“Come usciamo?” chiese <strong>Harry</strong> a Nev<strong>il</strong>le.<br />

“Da questa parte.”<br />

Condusse <strong>Harry</strong> e Luna ad un angolo, dove un piccolo<br />

armadio si apriva su una scala ripida.<br />

“Conduce fuori ogni giorno in un posto differente,<br />

così loro non riescono mai a trovarla,” disse.


J. K. Rowling<br />

“L’unico problema è che non sappiamo mai<br />

esattamente dove <strong>and</strong>remo a finire qu<strong>and</strong>o usciamo. Fai<br />

attenzione <strong>Harry</strong>, pattugliano sempre i corridoi la notte.”<br />

“Non è un problema,” disse <strong>Harry</strong>. “Ci vediamo tra<br />

poco.”<br />

Lui e Luna si affrettarono su per la scala, che era<br />

lunga, <strong>il</strong>luminata da torce e che girava angoli inaspettati.<br />

Alla fine raggiunsero quello che sembrava essere un<br />

solido muro.<br />

“Vieni qua sotto,” disse <strong>Harry</strong> a Luna, estraendo <strong>il</strong><br />

Mantello dell’Invisib<strong>il</strong>ità e lanci<strong>and</strong>olo sopra ad entrambi.<br />

Diede una piccola spinta al muro.<br />

Si liquefece al suo tocco e scivolarono fuori, <strong>Harry</strong><br />

sbirciò indietro e vide che si era immediatamente richiuso<br />

ermeticamente. Erano in un corridoio buio: <strong>Harry</strong> spinse<br />

Luna indietro nell’ombra, cerc<strong>and</strong>o a tastoni nella borsa<br />

attorno al collo ed estraendo la Mappa del Mal<strong>and</strong>rino.<br />

Spingendola ben vicino al proprio naso cercò, ed alla<br />

fine trovò, i <strong>due</strong> puntini indicanti lui e Luna.<br />

“Siamo al quinto piano,” mormorò, guard<strong>and</strong>o Gazza<br />

allontanarsi da loro, un corridoio più in là.<br />

“Andiamo, da questa parte.”<br />

Strisciarono via.<br />

In passato <strong>Harry</strong> si era aggirato molte volte<br />

furtivamente nel castello di notte, ma mai col cuore che<br />

batteva così forte, mai passare inosservato attraverso quei<br />

luoghi aveva avuto posta più alta.<br />

Attraverso quadrati di luce lunare sul pavimento, oltre<br />

armature i cui elmi cigolavano al suono dei loro soffici<br />

passi, intorno ad angoli dietro i quali chissà cosa si<br />

sarebbe potuto nascondere, <strong>Harry</strong> e Luna camminavano,<br />

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698<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

controll<strong>and</strong>o la Mappa dei Mal<strong>and</strong>rini ogni qualvolta la<br />

luce lo permetteva, ferm<strong>and</strong>osi <strong>due</strong> volte per permettere<br />

ad un fantasma di passare senza attirare l’attenzione su di<br />

loro.<br />

Si aspettava di incontrare ostacoli ad ogni momento,<br />

la sua peggior paura era Pix, e tendeva le orecchie ad ogni<br />

passo per cogliere i primi segni rivelatori dell’avvicinarsi<br />

del poltergeist.<br />

“Qui, <strong>Harry</strong>,” sussurrò Luna, afferr<strong>and</strong>olo per la<br />

manica e tir<strong>and</strong>olo verso una scala a chiocciola.<br />

Si arrampicarono in cerchi stretti, vertiginosi, <strong>Harry</strong><br />

non era mai stato lassù prima. Alla fine raggiunsero una<br />

porta. Non c’erano maniglie o buchi <strong>della</strong> serratura.<br />

Niente se non una distesa piana di vecchio legno, con un<br />

battente di bronzo a forma di aqu<strong>il</strong>a.<br />

Luna distese una mano pallida che sembrò<br />

soprannaturale mentre galleggiava a mezz’aria, non<br />

connessa a braccia o corpo. Bussò una volta e nel s<strong>il</strong>enzio<br />

parve ad <strong>Harry</strong> come un colpo di cannone.<br />

Immediatamente <strong>il</strong> becco dell’aqu<strong>il</strong>a si aprì, ma<br />

invece del verso dell’uccello, una voce morbida e<br />

musicale disse, “Cosa viene prima, la fenice o la<br />

fiamma?”<br />

“Uhmm… che ne pensi, <strong>Harry</strong>?” disse Luna,<br />

pensierosa.<br />

“Cosa? Non c’è una parola d’ordine?”<br />

“Oh no, devi rispondere ad un quesito,” rispose Luna.<br />

“E se dai la risposta errata?”<br />

“Beh, dovrai aspettare qualcuno che la dia giusta,”<br />

disse Luna. “Così si impara, no?”


J. K. Rowling<br />

“Sì… <strong>il</strong> problema è che noi non possiamo davvero<br />

permetterci di aspettare qualcun altro, Luna.”<br />

“No, capisco cosa vuoi dire,” disse Luna, seria. “Bene<br />

allora, penso che la risposta sia che un cerchio non ha<br />

inizio.”<br />

“Ben ponderato,” disse la voce e la porta ruotò,<br />

aprendosi.<br />

La sala comune dei Corvonero era un’ampia stanza<br />

circolare, la più arieggiata di qualsiasi altra <strong>Harry</strong> avesse<br />

visto a Hogwarts. Aggraziate finestre ad arco<br />

punteggiavano i muri, decorati con stendardi di seta blu e<br />

bronzo. Di giorno, i Corvonero dovevano avere una vista<br />

spettacolare sulle montagne circostanti. Il soffitto era a<br />

cupola e dipinto di stelle, che si ripetevano sul tappeto blu<br />

notte. C’erano tavoli, sedie e librerie e, in una nicchia<br />

opposta alla porta, una statua alta di marmo bianco.<br />

<strong>Harry</strong> riconobbe Prisc<strong>il</strong>la Corvonero dal busto che<br />

aveva visto a casa di Luna. La statua era di fianco ad una<br />

porta che conduceva, indovinò, ai dormitori soprastanti. A<br />

gr<strong>and</strong>i passi, si <strong>and</strong>ò a piazzare proprio di fronte alla<br />

donna di marmo. Lei sembrò ricambiare <strong>il</strong> suo sguardo<br />

con un mezzo sorriso enigmatico sul volto, bellissimo ma<br />

anche un tantino intimidatorio. Un delicato cerchietto era<br />

riprodotto nel marmo sulla sua testa. Non era molto<br />

diverso dalla tiara che Fleur aveva indossato al<br />

matrimonio. Vi erano incise sott<strong>il</strong>i parole. <strong>Harry</strong> uscì da<br />

sotto <strong>il</strong> Mantello e si arrampicò sul basamento di<br />

Corvonero per leggerle.<br />

“«L’arguzia smisurata è dell’uomo la più gr<strong>and</strong>e<br />

fortuna ricercata.»”<br />

699


700<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Cosa che ti rende piuttosto povero, idiota,” disse una<br />

voce ridacchi<strong>and</strong>o.<br />

<strong>Harry</strong> piroettò su se stesso, scivolò dal basamento e<br />

atterrò sul pavimento. La figura ingobbita di Alecto<br />

Carrow stava in piedi di fronte a lui, e mentre <strong>Harry</strong><br />

sollevava la sua bacchetta lei premette <strong>il</strong> tozzo indice sul<br />

teschio col serpente che aveva impresso a fuoco<br />

sull’avambraccio.


J. K. Rowling<br />

CAPITOLO TRENTA<br />

IL BENSERVITO DI<br />

SEVERUS PITON<br />

Nell’istante in cui le dita di Alecto toccarono <strong>il</strong><br />

Marchio, la cicatrice di <strong>Harry</strong> bruciò con violenza e la<br />

stanza stellata svanì dalla sua vista. Si ritrovò in piedi su<br />

una roccia che affiorava in fondo ad una scogliera, con <strong>il</strong><br />

mare che gli si agitava intorno ed una sensazione di<br />

trionfo che gli gonfiava <strong>il</strong> petto: “hanno preso <strong>il</strong><br />

ragazzo.”<br />

Un botto fragoroso riportò <strong>Harry</strong> alla realtà: alzò la<br />

bacchetta, disorientato, ma la strega davanti a lui stava già<br />

cadendo in avanti. Colpì <strong>il</strong> pavimento così violentemente<br />

che i vetri delle librerie tintinnarono.<br />

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702<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Non avevo mai Schiantato nessuno, salvo durante le<br />

lezioni dell’ES,” disse Luna, con aria vagamente<br />

interessata. “È stato più rumoroso di quanto pensassi.”<br />

E, infatti, <strong>il</strong> soffitto aveva cominciato a vibrare. Passi<br />

affrettati, echeggianti, diventavano sempre più forti da<br />

dietro la porta che conduceva ai dormitori: l’incantesimo<br />

di Luna aveva risvegliato i Corvonero che dormivano di<br />

sopra.<br />

“Luna, dove sei? Devo nascondermi sotto <strong>il</strong><br />

Mantello!”<br />

I piedi di Luna apparvero dal nulla. <strong>Harry</strong> si precipitò<br />

verso di lei, che lasciò ricadere <strong>il</strong> Mantello su entrambi<br />

mentre la porta si apriva. Un gruppo di Corvonero, tutti in<br />

pigiama, si riversarono nella Sala Comune. Ci furono<br />

respiri affannosi e grida di sorpresa qu<strong>and</strong>o videro Alecto<br />

che giaceva a terra svenuta. La circondarono lentamente:<br />

una bestia feroce che poteva risvegliarsi in qualsiasi<br />

momento ed attaccarli. Infine, un coraggioso ragazzino del<br />

primo anno scattò verso di lei e le toccò la schiena con<br />

l’alluce.<br />

“Credo che possa essere morta!” gridò con gioia.<br />

“Oh, guarda,” sussurrò Luna felice, mentre i<br />

Corvonero si accalcavano intorno ad Alecto. “Sono<br />

contenti!”<br />

“Già… gr<strong>and</strong>e…”<br />

<strong>Harry</strong> chiuse gli occhi e, mentre la cicatrice pulsava,<br />

scelse di sprofondare ancora nella mente di Voldemort…<br />

si muoveva lungo la galleria verso la prima caverna…<br />

aveva deciso di assicurarsi che <strong>il</strong> medaglione fosse al<br />

sicuro prima di venire a Hogwarts… ma questo non lo<br />

avrebbe tenuto occupato a lungo…


J. K. Rowling<br />

Qualcuno bussò alla porta <strong>della</strong> sala comune e tutti i<br />

Corvonero si immob<strong>il</strong>izzarono. Dall’altro lato <strong>della</strong> porta,<br />

<strong>Harry</strong> udì la dolce voce musicale, che scaturiva dal<br />

batacchio a forma di aqu<strong>il</strong>a, chiedere: “Dove finiscono gli<br />

oggetti Svaniti?”<br />

“Cavolo ne so? Chiudi <strong>il</strong> becco!” ringhiò una voce<br />

rozza, che <strong>Harry</strong> riconobbe essere quella dell’altro<br />

Carrow: Amycus. “Alecto, Alecto? Sei lì? L’hai preso?<br />

Apri la porta!”<br />

I Corvonero bisbigliarono tra loro, terrorizzati.<br />

Quindi, senza alcun preavviso, ci fu una serie di forti<br />

colpi, come se qualcuno stesse spar<strong>and</strong>o con una pistola<br />

contro la porta.<br />

“ALECTO! Se arriva e non abbiamo <strong>Potter</strong>… vuoi<br />

che finiamo come i Malfoy? RISPONDIMI!” urlò<br />

rabbiosamente Amycus, scuotendo la porta con tutte le<br />

forze, ma, di nuovo, quella non si aprì. I Corvonero<br />

stavano indietreggi<strong>and</strong>o tutti, ed alcuni fra i più spaventati<br />

cominciarono a svignarsela su per le scale, verso i loro<br />

letti. Proprio nel momento in cui <strong>Harry</strong> si chiedeva se<br />

avrebbe dovuto far saltare la porta e Schiantare Amycus<br />

prima che <strong>il</strong> Mangiamorte potesse fare qualcos’altro, una<br />

seconda voce, molto più fam<strong>il</strong>iare, risuonò dall’altra parte<br />

<strong>della</strong> porta.<br />

“Posso chiederle che cosa sta facendo, Professor<br />

Carrow?”<br />

“Sto cerc<strong>and</strong>o… di passare… questa dannata…<br />

porta!” urlò Amycus. “Vai a chiamare Vitious! Fagliela<br />

aprire, subito!”<br />

“Ma non c’è sua sorella, là dentro?” chiese la<br />

Professoressa McGranitt. “Non l’ha fatta entrare <strong>il</strong><br />

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704<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Professor Vitious, ad inizio serata, su sua urgente<br />

richiesta? Non potrebbe aprirle lei la porta? Così non ci<br />

sarebbe bisogno di svegliare mezzo castello.”<br />

“Ma non mi risponde, vecchia scopa rinsecchita!<br />

L’aprirai tu! Avanti! Fallo, subito!”<br />

“Certamente, se lo desidera,” rispose la Professoressa<br />

McGranitt con solenne freddezza. Sì udì un garbato<br />

colpetto del batacchio e la voce musicale chiese di nuovo:<br />

“Dove finiscono gli oggetti Svaniti?”<br />

“Nella non-esistenza, che è come dire, ovunque,”<br />

rispose la Professoressa McGranitt.<br />

“Molto ben formulato,” rispose <strong>il</strong> batacchio a forma di<br />

aqu<strong>il</strong>a, e la porta si spalancò.<br />

I pochi Corvonero che erano rimasti indietro<br />

schizzarono a tutta velocità sulle scale, mentre Amycus<br />

irrompeva oltre la soglia br<strong>and</strong>endo la bacchetta. Era<br />

gobbo come la sorella, con un viso flaccido e smunto e<br />

occhi piccoli, che si posarono subito sul corpo di lei,<br />

disteso scompostamente a terra, immob<strong>il</strong>e. Emise un urlo<br />

di rabbia misto a terrore.<br />

“Cos’hanno fatto, quei mocciosi?” gridò. “Li Crucerò<br />

tutti finché non mi diranno chi è stato… e cosa dirà<br />

l’Oscuro Signore?” urlò spaventato, in piedi accanto alla<br />

sorella, battendosi la fronte con <strong>il</strong> pugno. “Non l’abbiamo<br />

preso e sono scappati e l’hanno ammazzata!”<br />

“È solo Schiantata,” disse, spazientita, la<br />

Professoressa McGranitt che si era chinata per esaminare<br />

Alecto. “Starà benissimo.”<br />

“No, starà bene come con un bolide in testa!” urlò<br />

rabbiosamente Amycus. “Non dopo che <strong>il</strong> Signore Oscuro<br />

le mette le mani addosso! Lo ha chiamato, ho sentito <strong>il</strong>


J. K. Rowling<br />

Marchio bruciare, adesso crede che abbiamo preso<br />

<strong>Potter</strong>!”<br />

“«Preso <strong>Potter</strong>»?” chiese la Professoressa McGranitt<br />

bruscamente. “Che cosa intende per «Preso <strong>Potter</strong>»?”<br />

“Ci ha detto che <strong>Potter</strong> poteva cercare di entrare nella<br />

Torre di Corvonero e di chiamarlo subito se lo<br />

prendevamo!”<br />

“Perché mai <strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> avrebbe dovuto cercare di<br />

introdursi nella Torre di Corvonero? <strong>Potter</strong> appartiene alla<br />

mia casa!”<br />

Al di sotto dell’incredulità e dell’ira, <strong>Harry</strong> percepì<br />

una lieve traccia di orgoglio nella voce dell’insegnante, e<br />

l’affetto nei confronti di Minerva McGranitt crebbe dentro<br />

di lui.<br />

“Ci è stato detto che poteva venire qua!” rispose<br />

Carrow. “Che ne so io perché?”<br />

La Professoressa McGranitt rimase immob<strong>il</strong>e e<br />

percorse la stanza con i piccoli e lucenti occhi. Per <strong>due</strong><br />

volte <strong>il</strong> suo sguardo passò proprio dove <strong>Harry</strong> e Luna<br />

stavano immob<strong>il</strong>i.<br />

“Possiamo dare la colpa ai ragazzi,” disse Amycus, la<br />

faccia da maiale improvvisamente scaltra. “Sì, faremo<br />

proprio così. Diremo che Alecto è caduta in un’imboscata<br />

degli studenti, quelli qui sopra,” e alzò gli occhi verso i<br />

dormitori sopra al soffitto stellato, “e diremo che l’hanno<br />

obbligata a premere <strong>il</strong> Marchio, ecco <strong>il</strong> perché del falso<br />

allarme… li può punire. Un paio di ragazzi in più o in<br />

meno, che differenza c’é?”<br />

“Solo la differenza tra la verità e la menzogna, tra <strong>il</strong><br />

coraggio e la vigliaccheria,” rispose la Professoressa<br />

McGranitt, che era impallidita, “una differenza, in breve,<br />

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<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

che lei e sua sorella non sembrate in grado di<br />

comprendere. Ma mi permetta di chiarire bene una cosa.<br />

Voi non darete la colpa delle vostre molte incapacità a<br />

quei ragazzi: non ve lo permetterò.”<br />

“Prego?”<br />

Amycus avanzò finché non fu disgustosamente vicino<br />

alla Professoressa McGranitt, con <strong>il</strong> viso a pochi<br />

centimetri dal suo. Lei si rifiutò di indietreggiare, ma lo<br />

guardò dall’alto in basso, come se fosse un qualcosa di<br />

rivoltante trovato sull’asse del water.<br />

“Qui non è più questione di cosa tu permetti, Minerva<br />

McGranitt. Il tuo tempo è finito. Siamo noi a com<strong>and</strong>are<br />

qui, adesso, e sosterrai la mia versione, o te la farò<br />

pagare.”<br />

E le sputò in faccia.<br />

<strong>Harry</strong> si tolse <strong>il</strong> Mantello, alzò la bacchetta e disse,<br />

“Questo non dovevi farlo.”<br />

Mentre Amycus si girava, <strong>Harry</strong> gridò, “Crucio!”<br />

Il Mangiamorte fu sollevato da terra. Si dimenò<br />

convulsamente nell’aria come un uomo che stesse per<br />

annegare, agit<strong>and</strong>osi e url<strong>and</strong>o per <strong>il</strong> dolore, quindi, con<br />

uno scricchiolio e l’infrangersi di vetri, si schiantò contro<br />

la libreria di fronte e si accartocciò svenuto sul pavimento.<br />

“Capisco cosa intendeva dire Bellatrix,” disse <strong>Harry</strong>,<br />

con <strong>il</strong> sangue che gli pulsava nel cervello, “devi veramente<br />

volerlo.”<br />

“<strong>Potter</strong>!” sussurrò la Professoressa McGranitt,<br />

premendosi <strong>il</strong> petto. “<strong>Potter</strong>… sei qui! Cosa… ? Come...<br />

?” lottò per riprendere <strong>il</strong> controllo di se stessa. “<strong>Potter</strong>, è<br />

stata una sciocchezza!”<br />

“Le ha sputato addosso,” rispose <strong>Harry</strong>.


J. K. Rowling<br />

“<strong>Potter</strong>, io… è stato molto… molto galante da parte<br />

tua… ma non capisci che… ?”<br />

“Sì, lo so.” la rassicurò <strong>Harry</strong>: in un certo qual modo,<br />

<strong>il</strong> panico dell’insegnante gli aveva ridato l’equ<strong>il</strong>ibrio.<br />

“Professoressa McGranitt, Voldemort sta arriv<strong>and</strong>o.”<br />

“Oh, adesso possiamo pronunciare <strong>il</strong> nome?” chiese<br />

Luna, di nuovo con aria vagamente interessata, uscendo<br />

fuori dal Mantello dell’Invisib<strong>il</strong>ità. L’apparizione di un<br />

secondo “fuor<strong>il</strong>egge” sembrò travolgere del tutto la<br />

Professoressa McGranitt, che arretrò e cadde a sedere su<br />

una sedia vicina, stringendosi al collo la vestaglia<br />

scozzese.<br />

“Non penso che faccia alcuna differenza come lo<br />

chiamiamo,” spiegò <strong>Harry</strong> a Luna, “lui sa già dove mi<br />

trovo.”<br />

In una parte lontana <strong>della</strong> sua mente, quella connessa<br />

con la cicatrice, irritata e bruciante, poteva vedere<br />

Voldemort solcare velocemente <strong>il</strong> lago scuro con la<br />

spettrale barchetta verde… aveva quasi raggiunto l’isola<br />

dove si trovava <strong>il</strong> bac<strong>il</strong>e di pietra…<br />

“Devi scappare,” bisbigliò la Professoressa McGranitt.<br />

“Subito, <strong>Potter</strong>, più in fretta che puoi!”<br />

“Non posso,” rispose <strong>Harry</strong>. “C’è qualcosa che devo<br />

fare. Professoressa, sa dove si trova <strong>il</strong> diadema di<br />

Corvonero?”<br />

“Il d-diadema di Corvonero? Naturalmente no… non è<br />

<strong>and</strong>ato perso centinaia d’anni fa?” si raddrizzò<br />

leggermente sulla sedia. “<strong>Potter</strong>, entrare nel castello è stata<br />

una follia, una totale follia…”<br />

“Dovevo,” spiegò <strong>Harry</strong>. “Professoressa, c’è qualcosa<br />

nascosto nel castello, che io devo trovare, e potrebbe<br />

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<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

essere <strong>il</strong> diadema… se potessi parlare con <strong>il</strong> professor<br />

Vitious…”<br />

Si udì un movimento, un tintinnio di vetri: Amycus<br />

stava rinvenendo. Prima che <strong>Harry</strong> o Luna potessero agire,<br />

la Professoressa McGranitt si alzò in piedi, puntò la<br />

bacchetta sul Mangiamorte ancora intontito e disse,<br />

“Imperio.”<br />

Amycus si alzò, oltrepassò la sorella, raccolse la sua<br />

bacchetta, si trascinò obbediente verso la professoressa<br />

McGranitt e glie la consegnò, insieme con la propria. Poi<br />

si distese a terra di fianco ad Alecto. La Professoressa<br />

McGranitt fece ondeggiare ancora la sua bacchetta ed un<br />

rotolo di lucente corda argentata apparve nell’aria,<br />

serpeggiò attorno ai Carrow, leg<strong>and</strong>oli stretti l’uno<br />

all’altro.<br />

“<strong>Potter</strong>,” disse la Professoressa McGranitt, gir<strong>and</strong>osi<br />

nuovamente verso di lui, supremamente indifferente allo<br />

stato dei Carrow, “Se Colui-Che-Non-Deve-Essere-<br />

Nominato sa già che sei qui…”<br />

Mentre l’insegnante pronunciava quelle parole, una<br />

collera che era come un dolore fisico avvampò in <strong>Harry</strong>,<br />

infiamm<strong>and</strong>o la cicatrice. Per un istante, guardò in giù<br />

verso un bac<strong>il</strong>e la cui pozione era diventata trasparente, e<br />

vide che nessun medaglione dorato giaceva al sicuro sotto<br />

la superficie…<br />

“<strong>Potter</strong>, stai bene?” chiese una voce, e <strong>Harry</strong> rientrò in<br />

sé: stava stringendo spasmodicamente la spalla di Luna<br />

per sostenersi.<br />

“Non abbiamo più tempo: Voldemort è sempre più<br />

vicino. Professoressa, sto eseguendo gli ordini di S<strong>il</strong>ente:<br />

devo trovare quello che lui voleva che io trovassi! Ma


J. K. Rowling<br />

dobbiamo fare in modo che gli studenti lascino <strong>il</strong> castello,<br />

mentre io faccio le mie ricerche… Voldemort vuole me,<br />

ma non si preoccuperà certo di ammazzare anche altri,<br />

pochi o tanti che siano, non ora…” Non ora che sa che sto<br />

attacc<strong>and</strong>o gli Horcrux, <strong>Harry</strong> completò la frase nella sua<br />

mente.<br />

“Stai eseguendo gli ordini di S<strong>il</strong>ente?” ripeté lei, con<br />

aria di nascente meraviglia. Quindi si drizzò in tutta la sua<br />

altezza.<br />

“Proteggeremo la scuola da Colui-Che-Non-Deve-<br />

Essere-Nominato mentre tu cerchi questo… questo<br />

oggetto.”<br />

“Si può fare?”<br />

“Direi di sì,” rispose seccamente la Professoressa<br />

McGranitt, “noi insegnanti siamo piuttosto bravi con la<br />

magia, sai. Sono certa che saremo in grado di trattenerlo<br />

per un po’ se ci impegniamo al massimo. Naturalmente,<br />

bisognerà fare qualcosa anche a proposito del Professor<br />

Piton…”<br />

“Mi lasci…”<br />

“… e se Hogwarts sta per entrare in stato d’assedio,<br />

con l’Oscuro Signore alle porte, sarà anche necessario<br />

portar via quanti più innocenti è possib<strong>il</strong>e. Ma con la<br />

Metropolvere sotto controllo e la Smaterializzazione<br />

impossib<strong>il</strong>e nel territorio <strong>della</strong> scuola…”<br />

“C’è un modo,” la interruppe <strong>Harry</strong> velocemente, e<br />

spiegò del passaggio segreto che conduceva alla Testa di<br />

Porco.<br />

“<strong>Potter</strong>, stiamo parl<strong>and</strong>o di centinaia di studenti…”<br />

“Lo so, Professoressa, ma se Voldemort e i<br />

Mangiamorte si concentrano sui confini <strong>della</strong> scuola, non<br />

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<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

faranno caso se c’è chi si Smaterializza dalla Testa di<br />

Porco.”<br />

“C’è del buono in quello che dici,” rispose lei. Puntò<br />

la bacchetta sui Carrow e una rete argentea cadde sui loro<br />

corpi legati, li avvolse e li sollevò in aria, dove rimasero<br />

sospesi sotto <strong>il</strong> soffitto blu e oro come <strong>due</strong> grosse, orrende<br />

creature marine. “Venite: dobbiamo avvertire i Capi delle<br />

altre Case. E farete bene a rimettervi <strong>il</strong> Mantello.”<br />

Si avviò vero la porta, sollev<strong>and</strong>o la bacchetta: dalla<br />

punta schizzarono fuori tre gatti argentei, con segni sim<strong>il</strong>i<br />

a occhiali attorno agli occhi. I Patronus corsero<br />

elegantemente avanti, riempiendo <strong>della</strong> loro luce argentata<br />

le scale a chiocciola, mentre la Professoressa McGranitt,<br />

<strong>Harry</strong> e Luna ridiscendevano in fretta.<br />

Corsero lungo i corridoi e, uno ad uno, i Patronus li<br />

lasciarono; la vestaglia scozzese <strong>della</strong> Professoressa<br />

McGranitt strisciava sul pavimento, e <strong>Harry</strong> e Luna<br />

correvano dietro di lei sotto <strong>il</strong> Mantello.<br />

Erano scesi di altri <strong>due</strong> piani, qu<strong>and</strong>o passi smorzati si<br />

unirono ai loro. <strong>Harry</strong>, la cui cicatrice stava ancora<br />

formicol<strong>and</strong>o, li udì per primo: tastò la borsa che portava<br />

al collo in cerca <strong>della</strong> Mappa del Mal<strong>and</strong>rino, ma, prima<br />

che potesse estrarla, anche la Professoressa McGranitt<br />

sembrò rendersi conto che avevano compagnia. Si fermò,<br />

alzò la bacchetta, pronta a <strong>due</strong>llare, e chiese, “Chi è là?”<br />

“Sono io,” rispose una voce bassa.<br />

Da dietro un’armatura comparve Severus Piton.<br />

Alla sua vista, l’odio in <strong>Harry</strong> si fece rovente:<br />

nell’enormità dei suoi crimini, aveva dimenticato i dettagli<br />

dell’aspetto di Piton, i capelli, neri e unti, che pendevano<br />

in b<strong>and</strong>e laterali attorno al viso magro, lo sguardo vuoto e


J. K. Rowling<br />

freddo di quegli occhi neri. Non indossava biancheria da<br />

notte, ma le sue vesti usuali con <strong>il</strong> mantello nero, ed anche<br />

lui impugnava la bacchetta, pronto alla lotta.<br />

“Dove sono i Carrow?” chiese con calma.<br />

“Dovunque tu gli abbia detto di essere, presumo,<br />

Severus,” rispose la Professoressa McGranitt.<br />

Piton si avvicinò e i suoi occhi la lasciarono per<br />

esplorare lo spazio intorno a lei, come se sapesse che<br />

<strong>Harry</strong> era là. Anche <strong>Harry</strong> alzò la bacchetta, pronto<br />

all’attacco.<br />

“Avevo avuto l’impressione,” disse Piton, “che Alecto<br />

avesse scovato un intruso.”<br />

“Davvero?” chiese La Professoressa McGranitt. “E<br />

che cosa ti ha dato questa impressione?”<br />

Piton fletté lievemente <strong>il</strong> braccio sinistro, dove <strong>il</strong><br />

Marchio Nero era inciso sulla sua pelle.<br />

“Oh, ma certo,” disse la Professoressa McGranitt.<br />

“Voi Mangiamorte avete i vostri personali mezzi di<br />

comunicazione, dimenticavo.”<br />

Piton finse di non averla sentita. I suoi occhi stavano<br />

ancora esplor<strong>and</strong>o lo spazio intorno a lei e si stava<br />

gradualmente avvicin<strong>and</strong>o, con l’aria di accorgersi appena<br />

di ciò che faceva.<br />

“Non sapevo che stanotte fosse <strong>il</strong> tuo turno di<br />

pattugliare i corridoi, Minerva.”<br />

“Hai delle obiezioni?”<br />

“Mi chiedo cosa ti possa aver tirato giù dal letto, a<br />

quest’ora tarda…”<br />

“Mi era sembrato di sentire dei rumori,” rispose la<br />

Professoressa McGranitt.<br />

“Veramente? Ma sembra tutto tranqu<strong>il</strong>lo.”<br />

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<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Piton la fissò negli occhi.<br />

“Hai visto <strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong>, Minerva? Perché, se lo hai<br />

visto, devo insistere…”<br />

La Professoressa McGranitt si mosse più velocemente<br />

di quanto <strong>Harry</strong> avrebbe mai creduto possib<strong>il</strong>e: la sua<br />

bacchetta frustò l’aria e, per una frazione di secondo,<br />

<strong>Harry</strong> pensò che Piton si sarebbe accartocciato a terra,<br />

senza sensi, ma la prontezza del suo Incantesimo Scudo fu<br />

tale da scombussolare la McGranitt. Allora lei puntò la<br />

bacchetta verso una torcia sulla parete, che scivolò fuori<br />

dal supporto: <strong>Harry</strong>, che stava per lanciare una<br />

maledizione a Piton, fu costretto a togliere Luna dalla<br />

traiettoria delle fiamme, divenute un anello di fuoco che<br />

riempiva <strong>il</strong> corridoio e fluttuava verso Piton come un<br />

lazo…<br />

E poi non ci fu più fuoco, ma solo un gr<strong>and</strong>e serpente<br />

nero che la McGranitt fece esplodere in una nuvola di<br />

fumo, che, in pochi secondi, si riformò e si solidificò per<br />

trasformarsi in uno sciame di pugnali braccanti. Piton li<br />

evitò solamente spingendo l’armatura davanti a sé e, con<br />

echeggianti suoni metallici, i pugnali, uno dopo l’altro,<br />

affondarono nel suo petto…<br />

“Minerva!” esclamò una vocetta acuta e, guard<strong>and</strong>osi<br />

alle spalle, mentre ancora riparava Luna dagli incantesimi<br />

vaganti, <strong>Harry</strong> vide <strong>il</strong> Professor Vitious e la Professoressa<br />

Sprite arrivare velocemente nel corridoio verso di loro, in<br />

tenuta da notte, con <strong>il</strong> massiccio Professor Lumacorno che<br />

gli ansimava dietro.<br />

“No!” str<strong>il</strong>lò Vitious, alz<strong>and</strong>o la bacchetta, “Non<br />

commetterai un altro assassinio a Hogwarts!”


J. K. Rowling<br />

L’incantesimo di Vitious colpì l’armatura dietro la<br />

quale si era riparato Piton, che prese <strong>vita</strong> con un tintinnio.<br />

Piton si divincolò dalle sue braccia stritolatrici e la rispedì<br />

vol<strong>and</strong>o verso i suoi attaccanti: <strong>Harry</strong> e Luna dovettero<br />

tuffarsi di lato per e<strong>vita</strong>rla mentre si fracassava contro <strong>il</strong><br />

muro, <strong>and</strong><strong>and</strong>o in pezzi. Qu<strong>and</strong>o <strong>Harry</strong> rialzò lo sguardo,<br />

Piton era in piena fuga, con la McGranitt, Vitious e la<br />

Sprite che inveivano dietro di lui: Piton si precipitò in una<br />

classe e, pochi istanti dopo, <strong>Harry</strong> udì la McGranitt<br />

gridare, “Codardo! CODARDO!”<br />

“Cos’è successo, cos’è successo?” chiese Luna.<br />

<strong>Harry</strong> la aiutò a rimettersi in piedi e corsero lungo <strong>il</strong><br />

corridoio, tir<strong>and</strong>osi dietro <strong>il</strong> Mantello dell’Invisib<strong>il</strong>ità, fin<br />

dentro l’aula deserta, dove i Professori McGranitt, Vitious<br />

e Sprite erano fermi davanti ad una finestra infranta.<br />

“È saltato,” disse la Professoressa McGranitt, qu<strong>and</strong>o<br />

irruppero nella stanza.<br />

“Intende dire che è morto?” chiese <strong>Harry</strong> scatt<strong>and</strong>o<br />

verso la finestra e ignor<strong>and</strong>o le grida di sorpresa di Vitious<br />

e <strong>della</strong> Sprite alla sua improvvisa apparizione.<br />

“No, non è morto,” rispose la McGranitt amaramente.<br />

“Diversamente da S<strong>il</strong>ente, lui aveva ancora la bacchetta…<br />

e sembra aver imparato qualche trucchetto dal suo<br />

padrone.”<br />

Con un formicolio di orrore, <strong>Harry</strong> vide in lontananza<br />

una gr<strong>and</strong>e sagoma, come quella di un pipistrello, volare<br />

nell’oscurità verso le mura perimetrali.<br />

Udì passi pesanti dietro di sé e un gran ansimare:<br />

Lumacorno li aveva appena raggiunti.<br />

“<strong>Harry</strong>!” ansimò, massaggi<strong>and</strong>o l’enorme petto sotto<br />

<strong>il</strong> pigiama di seta verde smeraldo. “Mio caro ragazzo…<br />

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714<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

che sorpresa… Minerva, spiegami per favore… Severus…<br />

cosa…?”<br />

“Il nostro Preside si é preso una breve vacanza,”<br />

rispose la Professoressa McGranitt, indic<strong>and</strong>o <strong>il</strong> buco, a<br />

forma di Piton, nella finestra.<br />

“Professoressa!” gridò <strong>Harry</strong>, le mani premute sulla<br />

fronte. Vedeva <strong>il</strong> lago pieno di Inferi scivolare sotto di sé,<br />

sentì la spettrale barca verde urtare la sponda sommersa e<br />

Voldemort che ne balzava fuori, nel cuore l’intenzione di<br />

uccidere …<br />

“Professoressa, dobbiamo barricare la scuola: sta<br />

arriv<strong>and</strong>o!”<br />

“Molto bene. Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato<br />

sta arriv<strong>and</strong>o,” spiegò agli altri Professori.<br />

Vitious e la Sprite sussultarono, Lumacorno emise un<br />

basso gemito. “<strong>Potter</strong> ha un compito da svolgere nel<br />

castello per ordine di S<strong>il</strong>ente. Dobbiamo mettere in atto<br />

ogni protezione <strong>della</strong> quale siamo capaci, mentre <strong>Potter</strong> fa<br />

quello che deve.”<br />

“Ti rendi conto, ovviamente, che nulla di quello che<br />

possiamo fare sarà in grado di tener lontano Tu-Sai-Chi a<br />

tempo indefinito?” str<strong>il</strong>lò Vitious.<br />

“Ma possiamo trattenerlo,” rispose la Professoressa<br />

Sprite.<br />

“Grazie, Pomona,” disse la Professoressa McGranitt, e<br />

tra le <strong>due</strong> streghe ci fu uno sguardo di tetra comprensione.<br />

“Suggerisco di creare una protezione di base attorno al<br />

castello, poi raduneremo gli studenti e ci ritroveremo in<br />

Sala Gr<strong>and</strong>e. La gran parte di loro deve essere evacuata,<br />

ma se qualcuno dei maggiorenni desidera restare e<br />

combattere, credo debba averne la possib<strong>il</strong>ità.”


J. K. Rowling<br />

“Sono d’accordo,” assentì la Professoressa Sprite<br />

affrett<strong>and</strong>osi verso la porta. “Vi raggiungerò in Sala<br />

Gr<strong>and</strong>e, tra venti minuti, con tutta la mia casa.”<br />

E mentre correva fuori dalla loro visuale, poterono<br />

udirla mormorare, “Tentacoli Velenosi. Tranello del<br />

Diavolo. E baccelli di Pugnacio… sì, mi piacerebbe<br />

proprio vedere i Mangiamorte combatterli.”<br />

“Io posso agire da qui,” disse Vitious e, benché<br />

potesse appena vedere fuori, puntò la bacchetta alla<br />

finestra infranta e cominciò a mormorare incantesimi di<br />

gr<strong>and</strong>e complessità. <strong>Harry</strong> udì uno strano rumore, come se<br />

Vitious avesse sguinzagliato <strong>il</strong> potere del vento nell’area<br />

del castello.<br />

“Professore,” chiese <strong>Harry</strong>, avvicin<strong>and</strong>osi al piccolo<br />

insegnante di Incantesimi, “Professore, mi dispiace<br />

interromperla, ma è importante. Ha idea di dove può<br />

essere <strong>il</strong> diadema di Corvonero?”<br />

“… Protego horrib<strong>il</strong>is… <strong>il</strong> diadema di Corvonero?”<br />

squittì Vitious. “Un po’ di saggezza in più non fa mai<br />

male, <strong>Potter</strong>, ma dubito alquanto che possa essere ut<strong>il</strong>e in<br />

questa situazione!”<br />

“Intendevo solo… sa dov’è? L’ha mai visto?”<br />

“Visto? Nessuno che sia ancora in <strong>vita</strong> l’ha mai visto!<br />

È <strong>and</strong>ato perduto troppo tempo fa, ragazzo!”<br />

<strong>Harry</strong> provò un misto di disperata frustrazione e<br />

panico. Qual era, allora, l’Horcrux?<br />

“Ci rivediamo con i tuoi Corvonero in Sala Gr<strong>and</strong>e,<br />

F<strong>il</strong>ius!” disse la Professoressa McGranitt, facendo segno a<br />

<strong>Harry</strong> e Luna di seguirla.<br />

Avevano appena raggiunto la porta, qu<strong>and</strong>o<br />

Lumacorno cominciò a parlare.<br />

715


716<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Parola mia,” ansimò, pallido e sudaticcio, con i baffi<br />

da tricheco che fremevano. “Che brutto guaio! Non sono<br />

per niente sicuro che questo sia saggio, Minerva. Lui farà<br />

di tutto per entrare, lo sai, e chiunque avrà cercato di<br />

ostacolarlo si troverà in gravissimo pericolo…”<br />

“Aspetto anche te e i Serpeverde in Sala Gr<strong>and</strong>e tra<br />

venti minuti,” aggiunse la Professoressa McGranitt, “se<br />

vorrai <strong>and</strong>artene con i tuoi studenti, non ti fermeremo. Ma<br />

se qualcuno di voi tenterà di sabotare la nostra resistenza,<br />

o di prendere le armi contro di noi all’interno del castello,<br />

in quel caso, Horace, <strong>due</strong>lleremo per uccidere.”<br />

“Minerva!” esclamò scioccato.<br />

“È arrivato <strong>il</strong> momento, per la Casa dei Serpeverde, di<br />

decidere da che parte schierarsi,” lo interruppe la<br />

Professoressa McGranitt. “Vai e sveglia i tuoi studenti,<br />

Horace.”<br />

<strong>Harry</strong> non rimase a vedere Lumacorno farfugliare: lui<br />

e Luna corsero dietro la Professoressa McGranitt, che<br />

aveva preso posizione in mezzo al corridoio ed aveva<br />

alzato la bacchetta.<br />

“Piertotum… oh, per l’amor del cielo, Gazza, non ora<br />

…”<br />

Il vecchio custode era appena comparso, zoppicante,<br />

grid<strong>and</strong>o, “Studenti fuori dal letto! Studenti nei corridoi!”<br />

“Ed è lì che devono essere, stupido idiota!” urlò la<br />

McGranitt. “Ora vai e fai qualcosa di costruttivo! Trova<br />

Pix!”<br />

“P-Pix?” balbettò Gazza, come se non avesse mai<br />

sentito prima quel nome.


J. K. Rowling<br />

“Sì, Pix, stupido, Pix! Non ti sei forse lamentato di lui<br />

per un quarto di secolo? Vallo a prendere,<br />

immediatamente!”<br />

Gazza pensò evidentemente che la Professoressa<br />

McGranitt avesse perso la ragione, ma zoppicò via,<br />

ingobbito, mormor<strong>and</strong>o sottovoce.<br />

“E ora… piertotum locomotor!” gridò la<br />

Professoressa McGranitt.<br />

Lungo tutto <strong>il</strong> corridoio le statue e le armature<br />

saltarono giù dai loro piedistalli e, a giudicare dai colpi<br />

che rimbombarono dai piani sopra e sotto di loro, <strong>Harry</strong><br />

capì che anche tutti i loro compagni nel castello avevano<br />

fatto la stessa cosa.<br />

“Hogwarts è in pericolo!” gridò la Professoressa<br />

McGranitt. “Presidiate i confini, proteggeteci, fate <strong>il</strong><br />

vostro dovere per la nostra scuola!”<br />

Scricchiol<strong>and</strong>o e url<strong>and</strong>o, l’orda di statue semoventi si<br />

precipitò oltre <strong>Harry</strong>, alcune anonime, altre imponenti.<br />

C’erano anche animali, e le armature cigolanti br<strong>and</strong>ivano<br />

spade e mazze ferrate.<br />

“Ora, <strong>Potter</strong>,” disse la McGranitt, “Tu e la Signorina<br />

Lovegood farete bene a tornare dai vostri amici per<br />

condurli in Sala Gr<strong>and</strong>e… Io sveglierò gli altri<br />

Grifondoro.”<br />

Si separarono in cima alla scala successiva: <strong>Harry</strong> e<br />

Luna tornarono di corsa verso l’entrata nascosta <strong>della</strong><br />

Stanza delle Necessità. Mentre correvano, incontrarono<br />

frotte di studenti, che per la maggior parte indossavano<br />

mantelli da viaggio sopra <strong>il</strong> pigiama, ordinatamente<br />

guidati da professori e prefetti.<br />

“Quello era <strong>Potter</strong>!”<br />

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718<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong>!”<br />

“Era lui, giuro, l’ho appena visto!”<br />

Ma <strong>Harry</strong> non si voltò indietro ed infine raggiunsero<br />

l’entrata <strong>della</strong> stanza delle Necessità. <strong>Harry</strong> si appoggiò<br />

contro <strong>il</strong> muro incantato, che si aprì per farli entrare,<br />

quindi lui e Luna ridiscesero di corsa la ripida scala.<br />

“Cos…?”<br />

Mentre la stanza si apriva alla vista, <strong>Harry</strong> scivolò di<br />

vari gradini per la sorpresa. Era strapiena, affollata da<br />

molte più persone rispetto a qu<strong>and</strong>o era stato lì l’ultima<br />

volta. Kingsley e Lupin stavano guard<strong>and</strong>o verso di lui,<br />

così come Oliver Baston, Katie Bell, Angelina Johnson e<br />

Alicia Spinnet, B<strong>il</strong>l e Fleur ed i Signori Weasley.<br />

“<strong>Harry</strong>, cosa sta succedendo?” chiese Lupin,<br />

<strong>and</strong><strong>and</strong>ogli incontro ai piedi <strong>della</strong> scala.<br />

“Voldemort sta arriv<strong>and</strong>o, i professori stanno<br />

rafforz<strong>and</strong>o le difese <strong>della</strong> scuola… Piton è scappato… ma<br />

cosa ci fate qui? Come avete saputo?”<br />

“Abbiamo inviato messaggi al resto dell’Esercito di<br />

S<strong>il</strong>ente,” spiegò Fred. “Non volevi mica che qualcuno si<br />

perdesse <strong>il</strong> divertimento, <strong>Harry</strong>, e poi l’ES ha informato<br />

l’Ordine <strong>della</strong> Fenice, ed è stato tutto un crescendo.”<br />

“Da dove cominciamo, <strong>Harry</strong>?” dom<strong>and</strong>ò George.<br />

“Cosa sta succedendo?”<br />

“Vogliono evacuare i ragazzi più giovani e si<br />

troveranno tutti in Sala Gr<strong>and</strong>e per organizzare la cosa,”<br />

spiegò <strong>Harry</strong>. “Combattiamo.”<br />

Ci fu un gr<strong>and</strong>e ruggito, e un movimento come<br />

un’ondata verso la base <strong>della</strong> scala, cosicché <strong>Harry</strong> si<br />

trovò sospinto indietro contro <strong>il</strong> muro, mentre lo<br />

oltrepassavano di corsa, i membri dell’Ordine <strong>della</strong>


J. K. Rowling<br />

Fenice, quelli dell’Esercito di S<strong>il</strong>ente e <strong>della</strong> sua vecchia<br />

squadra di Quidditch mescolati insieme, tutti con le<br />

bacchette levate e diretti al cuore del castello.<br />

“Vieni, Luna,” esclamò Dean mentre passava,<br />

allung<strong>and</strong>ole la mano libera: lei l’afferrò e lo seguì su per<br />

le scale.<br />

La folla si era diradata. Nella Stanza delle Necessità<br />

rimaneva solo un gruppetto di persone e <strong>Harry</strong> si unì a<br />

loro. La Signora Weasley stava animatamente discutendo<br />

con Ginny e intorno a loro c’erano Lupin, Fred, George,<br />

B<strong>il</strong>l e Fleur.<br />

“Sei ancora minorenne!” gridò la Signora Weasley a<br />

sua figlia, mentre <strong>Harry</strong> si avvicinava. “Non te lo<br />

permetterò! I ragazzi, sì, va bene, ma tu, tu te ne <strong>and</strong>rai a<br />

casa!”<br />

“Non lo farò!” I capelli di Ginny svolazzarono mentre<br />

strappava <strong>il</strong> braccio alla presa <strong>della</strong> madre. “Sono<br />

nell’Esercito di S<strong>il</strong>ente…”<br />

“Una b<strong>and</strong>a di ragazzini!”<br />

“Una b<strong>and</strong>a di ragazzini che sta per sfidarlo, cosa che<br />

nessun altro ha osato fare!” disse Fred.<br />

“Ha sedici anni!” urlò la Signora Weasley. “Non è<br />

abbastanza gr<strong>and</strong>e! Cosa pensavate di fare, voi <strong>due</strong>,<br />

port<strong>and</strong>ovela dietro…”<br />

Fred e George parvero vergognarsi leggermente di se<br />

stessi.<br />

“La mamma ha ragione, Ginny,” disse B<strong>il</strong>l con<br />

gent<strong>il</strong>ezza. “Non puoi farlo. Tutti i minorenni devono<br />

lasciare <strong>il</strong> castello: è giusto così.”<br />

“Non posso <strong>and</strong>are a casa!” gridò Ginny, gli occhi<br />

colmi di lucenti lacrime di rabbia. “Tutta la mia famiglia è<br />

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720<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

qui: non posso restare ad aspettare là da sola, senza sapere<br />

cosa succede e…”<br />

I suoi occhi incontrarono quelli di <strong>Harry</strong> per la prima<br />

volta. Lo guardò supplicante, ma lui scosse la testa e lei<br />

distolse gli occhi con amarezza.<br />

“Va bene,” esclamò guard<strong>and</strong>o verso l’entrata del<br />

tunnel che conduceva indietro alla Testa di Porco. “Vi dirò<br />

addio adesso, allora, e…”<br />

Ci fu uno strascichio di piedi e poi un gran tonfo:<br />

qualcun altro si era arrampicato fuori dal tunnel, si era<br />

leggermente sb<strong>il</strong>anciato, ed era caduto. Si fermò accanto<br />

alla sedia più vicina, si guardò intorno attraverso gli<br />

occhiali sb<strong>il</strong>enchi dalla montatura di corno e chiese, “Sono<br />

troppo in ritardo? È già cominciata? L’ho scoperto solo<br />

ora, così io… io…”<br />

Percy tacque di colpo. Evidentemente non si era<br />

aspettato di imbattersi nella maggior parte <strong>della</strong> sua<br />

famiglia. Ci fu un lungo momento di sbigottimento, rotto<br />

da Fleur che si girò verso Lupin dicendo, nell’evidente<br />

tentativo di allentare la tensione. “Allooora… come sta <strong>il</strong><br />

piccolo Tedy’?”<br />

Lupin sbatté le palpebre, allarmato. Il s<strong>il</strong>enzio tra i<br />

membri <strong>della</strong> famiglia Weasley sembrava solidificarsi,<br />

come ghiaccio.<br />

“Io…oh sì… sta benissimo,” rispose Lupin ad alta<br />

voce, “sì, Tonks è con lui… da sua madre…”<br />

Percy e gli altri Weasley si stavano ancora fiss<strong>and</strong>o<br />

l’uno con gli altri, immob<strong>il</strong>i.<br />

“Ecco, ho qui una foto!” esclamò Lupin, estraendo<br />

una fotografia dalla tasca interna <strong>della</strong> giacca e<br />

mostr<strong>and</strong>ola a Fleur e <strong>Harry</strong>, che videro un neonato, con


J. K. Rowling<br />

un ciuffo di br<strong>il</strong>lanti capelli turchesi, dimenare i pugnetti<br />

paffuti davanti alla macchina fotografica.<br />

“Sono stato un imbec<strong>il</strong>le!” ruggì Percy, così forte che<br />

Lupin quasi lasciò cadere la fotografia. “Sono stato un<br />

idiota, un pomposo imbec<strong>il</strong>le, un… un…”<br />

“Un adoratore del Ministero, un rinnega-famiglie, un<br />

deficiente assetato di potere,” aggiunse Fred.<br />

Percy deglutì.<br />

“Sì, lo sono stato!”<br />

“Ben detto,” esclamò Fred, offrendo la mano a Percy.<br />

La Signora Weasley scoppiò in lacrime. Corse avanti,<br />

spinse via Fred e avvolse Percy in un soffocante<br />

abbraccio, mentre lui le dava dei buffetti sulla schiena, gli<br />

occhi <strong>volti</strong> verso <strong>il</strong> padre.<br />

“Mi dispiace, papà,” mormorò Percy.<br />

Il Signor Weasley sbatté le palpebre piuttosto<br />

rapidamente, quindi si precipitò anch’egli ad abbracciare <strong>il</strong><br />

figlio.<br />

“Che cosa ti ha fatto recuperare la ragione, Percy?”<br />

dom<strong>and</strong>ò George.<br />

“É da tempo che maturava,” spiegò Percy,<br />

asciug<strong>and</strong>osi gli occhi sotto le lenti degli occhiali con<br />

l’angolo del mantello da viaggio. “Ma dovevo trovare una<br />

via d’uscita, e non è così fac<strong>il</strong>e al Ministero: imprigionano<br />

traditori continuamente. Ho trovato <strong>il</strong> modo di contattare<br />

Aberforth e lui mi ha avvertito, dieci minuti fa, che<br />

Hogwarts stava per insorgere, così, eccomi qui!”<br />

“Bene, ci affidiamo ai nostri prefetti perché assumano<br />

<strong>il</strong> com<strong>and</strong>o in tempi come questi,” disse George, in<br />

un’ottima imitazione dei modi più pomposi di Percy. “Ed<br />

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722<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

ora <strong>and</strong>iamo di sopra a combattere, o ci fregheranno tutti i<br />

Mangiamorte migliori.”<br />

“Così, tu sei mia cognata?” chiese Percy, stringendo la<br />

mano a Fleur mentre si affrettavano verso la scala con<br />

B<strong>il</strong>l, Fred e George.<br />

“Ginny!” abbaiò la Signora Weasley.<br />

Ginny stava tent<strong>and</strong>o, nella confusione <strong>della</strong><br />

riconc<strong>il</strong>iazione fam<strong>il</strong>iare, di insinuarsi sulla scala.<br />

“Molly, senti,” disse Lupin. “E se Ginny rimanesse<br />

qui? Così almeno sarebbe sul posto e saprebbe che cosa<br />

succede, ma non sarebbe nel bel mezzo <strong>della</strong> lotta.”<br />

“Io…”<br />

“È un’ottima idea,” esclamò <strong>il</strong> Signor Weasley con<br />

fermezza. “Ginny, stai in questa Stanza, chiaro?”<br />

Non sembrava che a Ginny l’idea piacesse<br />

moltissimo, ma, sotto lo sguardo insolitamente austero del<br />

padre, finì per annuire. I Signori Weasley e Lupin si<br />

diressero anch’essi verso le scale.<br />

“Dov’è Ron?” chiese <strong>Harry</strong>. “Dov’è Hermione?”<br />

“Devono essere già <strong>and</strong>ati su in Sala Gr<strong>and</strong>e,” gridò <strong>il</strong><br />

Signor Weasley, sopra la spalla.<br />

“Non li ho visti passarmi davanti,” disse <strong>Harry</strong>.<br />

“Hanno detto qualcosa riguardo ad un bagno,” spiegò<br />

Ginny, “non molto dopo che te n’eri <strong>and</strong>ato.”<br />

“Un bagno?”<br />

<strong>Harry</strong> attraversò la stanza a gr<strong>and</strong>i passi, diretto verso<br />

una porta che conduceva fuori dalla Stanza delle Necessità<br />

e controllò <strong>il</strong> bagno al di là. Era vuoto.<br />

“Sei sicura che hanno detto bagno…?”<br />

Ma in quel momento la cicatrice s’incendiò e la stanza<br />

delle necessità svanì: guardava attraverso le alte cancellate


J. K. Rowling<br />

in ferro battuto, con i cinghiali alati sui p<strong>il</strong>astri laterali,<br />

guardava attraverso <strong>il</strong> parco buio verso <strong>il</strong> castello,<br />

risplendente di luci. Nagini era drappeggiata sulle sue<br />

spalle. Era posseduto da quella fredda, crudele<br />

determinazione che precedeva l’omicidio.<br />

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724<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

CAPITOLO TRENTUNO<br />

LA BATTAGLIA DI<br />

HOGWARTS<br />

Il soffitto incantato <strong>della</strong> Sala Gr<strong>and</strong>e era buio e<br />

punteggiato di stelle, e sotto di esso studenti scarmigliati<br />

erano allineati ai lati dei quattro lunghi tavoli delle case,<br />

alcuni in mantello da viaggio, altri in vestaglia. Qua e là<br />

r<strong>il</strong>ucevano le figure bianco-perlacee dei fantasmi <strong>della</strong><br />

scuola. Tutti gli occhi, sia vivi che morti, erano fissi sulla<br />

professoressa McGranitt, che stava parl<strong>and</strong>o dalla tribuna<br />

rialzata in fondo alla Sala. Dietro di lei si trovavano gli<br />

altri insegnanti, compreso <strong>il</strong> centauro palomino Fiorenzo,<br />

ed i membri dell’Ordine <strong>della</strong> Fenice che erano giunti per<br />

combattere.


J. K. Rowling<br />

“… <strong>il</strong> signor Gazza e Madama Chips sovrintenderanno<br />

all’evacuazione. Prefetti, qu<strong>and</strong>o vi darò <strong>il</strong> segnale,<br />

organizzerete la vostra Casa e la guiderete, ordinatamente,<br />

fino al punto di evacuazione.”<br />

Molti studenti apparivano terrorizzati. Comunque,<br />

mentre <strong>Harry</strong> avanzava lungo le pareti, scorrendo <strong>il</strong> tavolo<br />

di Grifondoro alla ricerca di Ron ed Hermione, Ernie<br />

Macm<strong>il</strong>lan si alzò dal tavolo di Tassorosso e gridò, “E se<br />

volessimo restare a combattere?”<br />

Ci fu un accenno di applauso.<br />

“Se siete maggiorenni, potete rimanere,” rispose la<br />

professoressa McGranitt.<br />

“E le nostre cose?” gridò una ragazza al tavolo di<br />

Corvonero. “I nostri bauli, i nostri gufi?”<br />

“Non abbiamo tempo di raccogliere gli effetti<br />

personali,” replicò la professoressa McGranitt. “La cosa<br />

importante è portarvi in salvo fuori di qui.”<br />

“Dov’è <strong>il</strong> professor Piton?” urlò una ragazza dal tavolo<br />

di Serpeverde.<br />

“Per usare un’espressione gergale, ha tagliato la<br />

corda,” rispose la professoressa McGranitt, e gr<strong>and</strong>i grida<br />

di giub<strong>il</strong>o esplosero da Grifondoro, Tassorosso e<br />

Corvonero.<br />

<strong>Harry</strong> avanzò nella sala lungo <strong>il</strong> tavolo di Grifondoro,<br />

sempre alla ricerca di Ron ed Hermione. Al suo passaggio,<br />

i <strong>volti</strong> si giravano nella sua direzione e parecchi bisbigli si<br />

diffondevano dietro la sua schiena.<br />

“Abbiamo già posto una protezione intorno al<br />

castello,” stava dicendo la professoressa McGranitt, “ma è<br />

improbab<strong>il</strong>e che regga per molto se non la rinforziamo.<br />

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726<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Devo chiedervi, quindi, di muovervi rapidamente<br />

mantenendo la calma, e di fare come i vostri prefetti…”<br />

Ma le sue ultime parole furono coperte da una voce<br />

diversa, che risuonò per tutta la Sala. Era una voce acuta,<br />

fredda e nitida: non si poteva dire da dove provenisse;<br />

sembrava che scaturisse dai muri stessi. Come se un<br />

mostro l’avesse pronunciata da tempo, e fosse rimasta lì in<br />

letargo per secoli.<br />

“So che vi state prepar<strong>and</strong>o a combattere.” Ci furono<br />

delle grida tra gli studenti, alcuni dei quali si strinsero<br />

l’uno all’altro, guard<strong>and</strong>osi intorno terrorizzati alla ricerca<br />

<strong>della</strong> fonte da cui proveniva <strong>il</strong> suono. “I vostri sforzi sono<br />

vani. Non siete in grado di combattere contro di me. Io non<br />

voglio uccidervi. Ho gr<strong>and</strong>e rispetto per gli insegnanti di<br />

Hogwarts. Non voglio versare sangue magico.”<br />

C’era s<strong>il</strong>enzio ora nella Sala, quel tipo di s<strong>il</strong>enzio che<br />

preme contro i timpani, che sembra tanto enorme da non<br />

poter essere contenuto dalle pareti.<br />

“Consegnatemi <strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong>,” disse la voce di<br />

Voldemort, “e non sarà fatto del male a nessuno.<br />

Consegnatemi <strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong>, e lascerò intatta la scuola.<br />

Consegnatemi <strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong>, e sarete ricompensati. Avete<br />

tempo fino a mezzanotte.”<br />

Il s<strong>il</strong>enzio inghiottì nuovamente tutti i presenti. Ogni<br />

testa girata, ogni occhio dal proprio posto sembrò aver<br />

individuato <strong>Harry</strong>, per trattenerlo come congelato nel<br />

riverbero di migliaia di invisib<strong>il</strong>i raggi. Poi dal tavolo di<br />

Serpeverde si alzò una figura ed <strong>Harry</strong> riconobbe Pansy<br />

Parkinson che alzava un braccio tremante e gridava, “Ma è<br />

qui! <strong>Potter</strong> è qui! Qualcuno lo prenda!”


J. K. Rowling<br />

Prima che <strong>Harry</strong> potesse aprire bocca, ci fu un<br />

movimento imponente. I Grifondoro che gli stavano di<br />

fronte si erano alzati e si misero di fronte non ad <strong>Harry</strong>, ma<br />

ai Serpeverde. Poi si alzarono i Tassorosso e, quasi nello<br />

stesso momento, i Corvonero, tutti volt<strong>and</strong>o le spalle ad<br />

<strong>Harry</strong>, tutti invece guard<strong>and</strong>o verso Pansy, ed <strong>Harry</strong>,<br />

sbigottito e confuso, vide spuntare bacchette ovunque, tolte<br />

da sotto i mantelli ed estratte dalle maniche.<br />

“Grazie, signorina Parkinson,” disse la professoressa<br />

McGranitt con voce asciutta. “Lascerà la Sala per prima<br />

con <strong>il</strong> signor Gazza. Se <strong>il</strong> resto <strong>della</strong> sua casa vuole<br />

seguirvi.”<br />

<strong>Harry</strong> sentì lo stridore delle panche e poi <strong>il</strong> rumore dei<br />

Serpeverde che uscivano in gruppo dall’altra parte <strong>della</strong><br />

Sala.<br />

“Corvonero, tocca a voi!” gridò la professoressa<br />

McGranitt.<br />

Lentamente, i quattro tavoli si svuotarono. Il tavolo di<br />

Serpeverde era completamente deserto, invece un certo<br />

numero dei Corvonero più gr<strong>and</strong>i rimase seduto mentre i<br />

loro compagni uscivano in f<strong>il</strong>a: un numero ancora<br />

maggiore di Tassorosso si fermò, e metà dei Grifondoro<br />

restò al proprio posto, costringendo la professoressa<br />

McGranitt a scendere dalla tribuna degli insegnanti per<br />

costringere i minorenni ad <strong>and</strong>arsene.<br />

“Non se ne parla nemmeno, Creevey, vai! Anche tu,<br />

Peakes!”<br />

<strong>Harry</strong> si precipitò dai Weasley, che erano tutti seduti<br />

insieme al tavolo di Grifondoro.<br />

“Dove sono Ron ed Hermione?”<br />

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728<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Non li hai trovati?” iniziò a dire <strong>il</strong> signor Weasley<br />

con aria preoccupata.<br />

Tuttavia si interruppe poiché Kingsley aveva fatto un<br />

passo avanti sulla tribuna rialzata per rivolgersi a coloro<br />

che erano rimasti.<br />

“Abbiamo soltanto mezz’ora prima di mezzanotte,<br />

quindi dobbiamo agire in fretta! Gli insegnanti di<br />

Hogwarts e l’Ordine <strong>della</strong> Fenice hanno concordato un<br />

piano di battaglia. I professori Vitious, Sprite e McGranitt<br />

porteranno dei gruppi di combattenti sulle tre Torri più alte<br />

– Corvonero, Astronomia e Grifondoro, dove avranno una<br />

buona visione d’insieme ed eccellenti posizioni dalle quali<br />

lanciare incantesimi. Nel frattempo, Remus,” disse<br />

indic<strong>and</strong>o Lupin, “Arthur,” accenn<strong>and</strong>o al signor Weasley,<br />

seduto al tavolo di Grifondoro, “ed io porteremo degli altri<br />

gruppi nel Parco. Avremo bisogno di qualcuno che<br />

organizzi la difesa degli ingressi e dei passaggi segreti<br />

dentro la scuola…”<br />

“…suona come un lavoro per noi,” disse Fred,<br />

indic<strong>and</strong>o se stesso e George, e Kingsley approvò<br />

annuendo col capo.<br />

“Bene, i com<strong>and</strong>anti salgano qui per dividerci le<br />

truppe!”<br />

“<strong>Potter</strong>,” lo chiamò la professoressa McGranitt,<br />

correndo verso di lui, mentre gli studenti affollavano la<br />

tribuna, sgomit<strong>and</strong>o per la posizione, e ricevevano<br />

istruzioni, “non dovevi cercare qualcosa?”<br />

“Cosa? Oh,” balbettò <strong>Harry</strong>, “oh certo!”<br />

Si era quasi scordato dell’Horcrux, aveva quasi<br />

dimenticato che la battaglia stava per essere combattuta per<br />

far sì che lui potesse cercarlo: l’inspiegab<strong>il</strong>e assenza di


J. K. Rowling<br />

Ron ed Hermione aveva momentaneamente spazzato via<br />

dalla sua mente ogni altro pensiero.<br />

“Allora vai, <strong>Potter</strong>, vai!”<br />

“Certo… sì…”<br />

Sentì degli occhi che lo seguivano mentre correva di<br />

nuovo fuori dalla Sala Gr<strong>and</strong>e, nella Sala d’Ingresso<br />

ancora affollata di studenti in corso d’evacuazione. Si<br />

lasciò trasportare dal flusso sulla scalinata di marmo, ma<br />

qu<strong>and</strong>o fu in cima deviò in fretta in un corridoio deserto.<br />

Timore e panico stavano annebbi<strong>and</strong>o i suoi processi<br />

mentali. Provò a calmarsi e a concentrarsi sulla ricerca<br />

dell’Horcrux, ma i suoi pensieri ronzavano freneticamente<br />

ed infruttuosamente, come vespe intrappolate sotto un<br />

bicchiere. Senza Ron ed Hermione ad aiutarlo, sembrava<br />

che non riuscisse a mettere in ordine le idee. Rallentò fino<br />

a fermarsi a metà di un corridoio deserto, dove si mise a<br />

sedere sul basamento di una statua smarrita e tirò fuori la<br />

Mappa del Mal<strong>and</strong>rino dal sacchetto che portava intorno al<br />

collo. Non riuscì a vedere da nessuna parte i nomi di Ron<br />

ed Hermione, tuttavia, pensò, la densità <strong>della</strong> moltitudine<br />

di puntini che si faceva largo verso la Stanza delle<br />

Necessità poteva nasconderli. Mise via la mappa, si coprì <strong>il</strong><br />

viso con le mani e chiuse gli occhi, nel tentativo di<br />

concentrarsi.<br />

Voldemort pensava che sarei <strong>and</strong>ato alla Torre di<br />

Corvonero.<br />

C’era questo: un fatto concreto, un punto di partenza.<br />

Voldemort aveva messo di guardia Alecto Carrow nella<br />

sala comune di Corvonero e poteva esserci un’unica<br />

spiegazione: Voldemort temeva che <strong>Harry</strong> sapesse già che<br />

<strong>il</strong> suo Horcrux era collegato a quella Casa.<br />

729


730<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Ma l’unico oggetto che tutti sembravano associare a<br />

Corvonero era <strong>il</strong> diadema perduto… e come poteva<br />

l’Horcrux essere <strong>il</strong> diadema? Com’era possib<strong>il</strong>e che<br />

Voldemort, <strong>il</strong> Serpeverde, avesse trovato <strong>il</strong> diadema che<br />

era sfuggito a generazioni di Corvonero? Chi poteva<br />

avergli detto dove cercare, qu<strong>and</strong>o nessuno a memoria<br />

d’uomo aveva mai visto <strong>il</strong> diadema?<br />

A memoria d’uomo…<br />

Gli occhi di <strong>Harry</strong> si riaprirono fiss<strong>and</strong>osi le dita.<br />

Balzò in piedi dal basamento e si lanciò a tutta velocità per<br />

la via da cui era venuto, all’inseguimento ora <strong>della</strong> sola,<br />

ultima speranza che gli restava. Il rumore di centinaia di<br />

persone che marciavano verso la Stanza delle Necessità<br />

diventava sempre più forte mentre ritornava verso la<br />

scalinata di marmo. I prefetti gridavano ordini nel tentativo<br />

di tenere uniti gli studenti <strong>della</strong> proprie case; c’era gran<br />

calca e molti spintoni; <strong>Harry</strong> vide Zacharias Smith<br />

travolgere quelli del primo anno per arrivare davanti alla<br />

coda; qua e là alcuni degli studenti più giovani<br />

piangevano, mentre i più gr<strong>and</strong>i chiamavano<br />

disperatamente amici o fratelli …<br />

<strong>Harry</strong> avvistò una figura bianco perlacea che<br />

attraversava fluttu<strong>and</strong>o la Sala d’Ingresso al piano di sotto<br />

e gridò più forte che poteva sopra <strong>il</strong> vociare.<br />

“Nick! NICK! Ho bisogno di parlarti!”<br />

Si fece largo tra la marea di studenti, giungendo infine<br />

al fondo delle scale dove Nick-Quasi-Senza-Testa, <strong>il</strong><br />

fantasma <strong>della</strong> Torre di Grifondoro, lo stava aspett<strong>and</strong>o.<br />

“<strong>Harry</strong>! Mio caro ragazzo!”


J. K. Rowling<br />

Nick strinse le mani di <strong>Harry</strong> con entrambe le sue:<br />

<strong>Harry</strong> si sentì come se le avesse inf<strong>il</strong>ate nell’acqua<br />

ghiacciata.<br />

“Nick, mi devi aiutare. Chi è <strong>il</strong> fantasma <strong>della</strong> Torre di<br />

Corvonero?”<br />

Nick-Quasi-Senza-Testa sembrò stupito ed anche un<br />

po’ offeso.<br />

“La Dama Grigia, naturalmente; ma se è un favore da<br />

fantasma quello di cui hai bisogno…?”<br />

“Dev’essere proprio lei… sai dove sia?”<br />

“Vediamo…”<br />

La testa di Nick traballò un po’ sulla gorgiera mentre<br />

si girava di qua e di là, scrut<strong>and</strong>o al di sopra delle teste<br />

degli studenti che sciamavano.<br />

“Eccola laggiù, <strong>Harry</strong>, quella giovane donna dai lunghi<br />

capelli.”<br />

<strong>Harry</strong> guardò <strong>della</strong> direzione in cui puntava <strong>il</strong> dito<br />

trasparente di Nick e vide un fantasma di alta statura che si<br />

accorse dello sguardo di <strong>Harry</strong>, inarcò le sopracciglia e<br />

fluttuò via attravers<strong>and</strong>o una massiccia parete.<br />

<strong>Harry</strong> le corse dietro. Non appena ebbe attraversato la<br />

porta del corridoio nel quale era scomparsa, la vide<br />

all’estremità opposta, mentre stava ancora scivol<strong>and</strong>o<br />

elegantemente lontano da lui.<br />

“Hey… aspetta… torna indietro!”<br />

Lei acconsentì a fermarsi, sospesa a pochi centimetri<br />

dal pavimento. <strong>Harry</strong> immaginò che fosse bella, con i<br />

capelli che le arrivavano fino alla cintola ed <strong>il</strong> mantello<br />

lungo fino a terra, ma sembrava anche altezzosa e superba.<br />

Da vicino, la riconobbe come <strong>il</strong> fantasma che aveva<br />

731


732<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

superato molte volte in corridoio, ma al quale non aveva<br />

mai parlato.<br />

“Siete la Dama Grigia?”<br />

Lei annuì senza parlare.<br />

“Il fantasma <strong>della</strong> Torre di Corvonero?”<br />

“Esattamente.”<br />

Il suo tono non era incoraggiante.<br />

“Per favore: ho bisogno di aiuto. Ho bisogno di sapere<br />

tutto ciò che può dirmi sul diadema perduto.”<br />

Un sorriso freddo le incurvò le labbra.<br />

“Sono desolata,” disse, volt<strong>and</strong>osi per <strong>and</strong>arsene, “di<br />

non poterti aiutare.”<br />

“ASPETTA!”<br />

Non aveva avuto l’intenzione di urlare, ma rabbia e<br />

panico minacciavano di travolgerlo. Lanciò un’occhiata<br />

all’orologio mentre lei gli si librava di fronte: mancava un<br />

quarto d’ora a mezzanotte.<br />

“E’ urgente,” disse ferocemente, ”se questo diadema è<br />

ad Hogwarts, lo devo trovare, in fretta.”<br />

“Non sei certo <strong>il</strong> primo studente che brama <strong>il</strong><br />

diadema,” replicò con tono sprezzante. “Generazioni di<br />

studenti mi hanno infastidita…”<br />

“Non si tratta di cercare di prendere voti migliori!” le<br />

gridò <strong>Harry</strong>. “Si tratta di Voldemort… di sconfiggere<br />

Voldemort… oppure non è interessata a questo?”<br />

Lei non poteva arrossire, le sue guance trasparenti<br />

tuttavia divennero più opache, e con più foga nella voce<br />

rispose, “Certo che io… come osi insinuare…?”<br />

“Bene, allora mi aiuti!”<br />

La sua padronanza di sé stava scivol<strong>and</strong>o via.


J. K. Rowling<br />

“Non… non è una questione di…” balbettò. “Il<br />

diadema di mia madre…”<br />

“Di sua madre?”<br />

Sembrò che fosse in collera con sé stessa.<br />

“Qu<strong>and</strong>’ero viva,” disse freddamente, “ero Helena<br />

Corvonero.”<br />

“Lei è sua figlia? Ma allora, deve sapere cos’è<br />

accaduto al diadema!”<br />

“Sebbene <strong>il</strong> diadema conferisca saggezza,” proseguì,<br />

facendo uno sforzo evidente per riprendere <strong>il</strong> controllo di<br />

se stessa, “dubito che possa aumentare molto le tue<br />

possib<strong>il</strong>ità di sconfiggere <strong>il</strong> mago che si fa chiamare<br />

Lord…”<br />

“Te l’ho già detto, non mi interessa indossarlo!”<br />

rispose <strong>Harry</strong> tenacemente. “Non c’è tempo per le<br />

spiegazioni… ma se ti sta a cuore Hogwarts, se vuoi<br />

vedere Voldemort ucciso, devi dirmi tutto quello che sai<br />

sul diadema!”<br />

Lei rimase quasi ferma, sospesa a mezz’aria, lo<br />

sguardo fisso su di lui, ed un senso di sconforto inghiottì<br />

<strong>Harry</strong>. Certamente, se avesse saputo qualcosa, l’avrebbe<br />

raccontato a Vitious o a S<strong>il</strong>ente, che le avevano senz’altro<br />

fatto la stessa dom<strong>and</strong>a. Aveva già scosso la testa e voltato<br />

le spalle per <strong>and</strong>arsene, qu<strong>and</strong>o lei parlò a voce bassa.<br />

“Ho rubato <strong>il</strong> diadema a mia madre.”<br />

“Ha… ha fatto cosa?”<br />

“Ho rubato <strong>il</strong> diadema,” ripeté Helena Corvonero in<br />

un soffio. “Cercai di rendere me stessa più intelligente, più<br />

importante di mia madre. Scappai via con esso.”<br />

Non sapeva come fosse riuscito a guadagnare la sua<br />

fiducia, e non fece dom<strong>and</strong>e: semplicemente l’ascoltò,<br />

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734<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

attentamente, mentre proseguiva, “Mia madre, dicono, non<br />

ammise mai che <strong>il</strong> diadema fosse sparito, ma finse di<br />

averlo ancora. Nascose la sua perdita, ed <strong>il</strong> mio terrib<strong>il</strong>e<br />

tradimento, anche agli altri fondatori di Hogwarts.<br />

“Poi mia madre cadde malata … mortalmente malata.<br />

Nonostante la mia perfidia, si struggeva dal desiderio di<br />

vedermi almeno un’ultima volta. M<strong>and</strong>ò a cercarmi un<br />

uomo che mi amava da molto tempo, nonostante io<br />

disdegnassi le sue avances. Sapeva che lui non avrebbe<br />

avuto pace finché non mi avesse trovata.”<br />

<strong>Harry</strong> rimase in attesa. Lei sospirò profondamente e<br />

gettò indietro la testa.<br />

“Lui seguì le mie tracce nella foresta in cui mi ero<br />

nascosta. Qu<strong>and</strong>o rifiutai di tornare indietro con lui,<br />

divenne violento. Il Barone era sempre stato un uomo<br />

irascib<strong>il</strong>e. Furibondo per <strong>il</strong> mio rifiuto e geloso <strong>della</strong> mia<br />

libertà, mi pugnalò.”<br />

“Il Barone? Vuole dire…?”<br />

“Il Barone Sanguinario, sì,” concluse la Dama Grigia,<br />

e spostò un lembo del mantello che indossava per svelare<br />

un’unica ferita scura sul suo petto c<strong>and</strong>ido. “Qu<strong>and</strong>o vide<br />

quello che aveva fatto, fu sopraffatto dal rimorso. Prese<br />

l’arma che mi aveva tolto la <strong>vita</strong> e la usò per uccidersi. A<br />

distanza di tutti questi secoli, porta ancora le catene come<br />

atto di penitenza… come se servisse,” aggiunse<br />

amaramente.<br />

“E… ed <strong>il</strong> diadema?”<br />

“Rimase dove l’avevo nascosto qu<strong>and</strong>o sentii che <strong>il</strong><br />

Barone veniva verso di me attraverso la foresta. Nascosto<br />

dentro la cavità di un albero.”


J. K. Rowling<br />

“La cavità di un albero?” ripeté <strong>Harry</strong>. “Quale albero?<br />

Dov’era?”<br />

“In una foresta in Albania. Un posto solitario che<br />

pensavo fosse lontano dalla portata di mia madre.”<br />

“Albania,” ripeté <strong>Harry</strong>. Dalla confusione stava<br />

emergendo miracolosamente un senso, ed ora capiva<br />

perché la Dama Grigia stava raccont<strong>and</strong>o a lui quello che<br />

aveva rifiutato a S<strong>il</strong>ente e Vitious. “Ha già raccontato a<br />

qualcuno questa storia, vero? Ad un altro studente?”<br />

Lei chiuse gli occhi ed annuì.<br />

“Io… non avevo idea… lui… mi lusingava.<br />

Sembrava… capire… comprendere…”<br />

Sì, pensò <strong>Harry</strong>, Tom Riddle doveva sicuramente aver<br />

compreso <strong>il</strong> desiderio di Helena Corvonero di possedere<br />

oggetti favolosi che non aveva molto diritto di avere.<br />

“Beh, lei non è stata la prima persona cui Riddle ha<br />

carpito qualcosa,” mormorò <strong>Harry</strong>. “Sapeva essere<br />

gradevole qu<strong>and</strong>o voleva…”<br />

Così Voldemort era riuscito a sapere dalla Dama<br />

Grigia dov’era <strong>il</strong> diadema. Aveva viaggiato fino a quella<br />

remota foresta e recuperato <strong>il</strong> diadema dal suo<br />

nascondiglio, forse non appena ebbe lasciato Hogwarts,<br />

addirittura prima di iniziare a lavorare da Magie Sinister.<br />

E quei solitari boschi albanesi non sarebbero sembrati<br />

un eccellente rifugio qu<strong>and</strong>o, molto tempo dopo,<br />

Voldemort avrebbe avuto bisogno di un posto dove<br />

rimanere nascosto, indisturbato, per dieci lunghi anni?<br />

Il diadema tuttavia, una volta divenuto <strong>il</strong> suo prezioso<br />

Horcrux, non era stato lasciato certo in quel modesto<br />

albero… no, <strong>il</strong> diadema era stato restituito in segreto alla<br />

sua vera casa, e Voldemort doveva avercelo messo…<br />

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736<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“…la notte in cui venne a chiedere un impiego!” disse<br />

<strong>Harry</strong>, concludendo i suoi pensieri.<br />

“Prego?”<br />

“Ha nascosto <strong>il</strong> diadema nel castello, la notte che ha<br />

chiesto a S<strong>il</strong>ente di lasciarlo insegnare!” disse <strong>Harry</strong>. Dirlo<br />

a voce alta gli permise di dare un senso a tutto ciò. “Deve<br />

aver nascosto <strong>il</strong> diadema lungo <strong>il</strong> percorso fatto salendo o<br />

scendendo dall’ufficio di S<strong>il</strong>ente! Ma valeva comunque la<br />

pena provare ad ottenere <strong>il</strong> lavoro… poi avrebbe potuto<br />

avere l’opportunità di rubare anche la spada di<br />

Grifondoro… la ringrazio, grazie!”<br />

<strong>Harry</strong> la lasciò lì che galleggiava nell’aria, con un’aria<br />

totalmente sbalordita. Mentre girava l’angolo per tornare<br />

nella Sala d’Ingresso, controllò l’orologio. Mancavano<br />

cinque minuti a mezzanotte, e sebbene ora sapesse cos’era<br />

l’ultimo Horcrux, non era maggiormente vicino a scoprire<br />

dove fosse…<br />

Generazioni di studenti non erano state capaci di<br />

trovare <strong>il</strong> diadema; questo suggeriva che non fosse nella<br />

Torre di Corvonero… ma se non era lì, dove poteva<br />

essere? Che nascondiglio aveva scoperto Tom Riddle<br />

dentro <strong>il</strong> Castello di Hogwarts, che fosse tale da fargli<br />

credere che sarebbe rimasto segreto per sempre?<br />

Perso in congetture disperate, <strong>Harry</strong> girò un angolo,<br />

ma aveva fatto solo pochi passi nel nuovo corridoio<br />

qu<strong>and</strong>o la finestra alla sua sinistra <strong>and</strong>ò in pezzi con un<br />

fragoroso, tremendo schianto. Mentre <strong>Harry</strong> faceva un<br />

balzo di lato, un corpo gigantesco entrò vol<strong>and</strong>o attraverso<br />

la finestra e colpì la parete opposta. Qualcosa di grosso e<br />

peloso si staccò, uggiol<strong>and</strong>o, dal nuovo arrivato e si lanciò<br />

su <strong>Harry</strong>.


J. K. Rowling<br />

“Hagrid!” gridò <strong>Harry</strong>, respingendo le feste di Thor <strong>il</strong><br />

cane da cinghiali mentre l’enorme figura barbuta si<br />

rimetteva in piedi.<br />

“Cosa…?”<br />

“<strong>Harry</strong>, sei qua! Sei qua!”<br />

Hagrid si chinò, scaricò su <strong>Harry</strong> un rapido abbraccio<br />

da spezzare le costole, poi tornò di corsa verso la finestra<br />

<strong>and</strong>ata in pezzi.<br />

“Bravo ragazzo, Grop!” urlò attraverso <strong>il</strong> buco nella<br />

finestra. “Ci vediamo tra un momentino, qui ci sta un<br />

bravo ragazzo!”<br />

Al di là di Hagrid, fuori nel buio <strong>della</strong> notte, <strong>Harry</strong><br />

vide delle esplosioni di luce in lontananza e sentì un forte,<br />

inquietante grido. Abbassò lo sguardo sul suo orologio: era<br />

mezzanotte. La battaglia era cominciata.<br />

“Accidenti, <strong>Harry</strong>,” ansimò Hagrid, “ci siamo, eh? Ora<br />

di combattere?”<br />

“Hagrid, da dove sei arrivato?”<br />

“Ci ho sentito Tu-Sai-Chi che ero su nella nostra<br />

caverna,” rispose cupamente Hagrid. “La voce si è fatta<br />

sentire, no? «Ci avete fino a mezzanotte per darmi <strong>Potter</strong>».<br />

Sapeva sicuro che dovevi essere qui, sapeva cosa doveva<br />

capitare. Sta’ giù, Thor. Così siamo venuti qui per<br />

parteciparci, io e Grop e Thor. Ci siamo fracassati per la<br />

strada sul confine lungo la foresta, Grop ci stava port<strong>and</strong>o,<br />

a Thor e a me. Ci ho detto di lasciarmi giù al castello così<br />

mi ha lanciato attraverso la finestra, benedetto lui. Non<br />

proprio proprio come intendevo, ma… dove stanno Ron e<br />

Hermione?”<br />

“Questa,” disse <strong>Harry</strong>, “è un’ottima dom<strong>and</strong>a. Vieni.”<br />

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738<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Si precipitarono insieme lungo <strong>il</strong> corridoio, con Thor<br />

che avanzava scomposto dietro di loro. <strong>Harry</strong> poteva<br />

sentire del movimento lungo i corridoi tutto intorno: passi<br />

che correvano, grida; attraverso le finestre, poteva vedere<br />

parecchi lampi di luce nel parco buio.<br />

“Dove stiamo <strong>and</strong><strong>and</strong>o?” sbuffò Hagrid, che avanzava<br />

pesantemente correndo alle calcagna di <strong>Harry</strong>, facendo<br />

tremare le assi del pavimento.<br />

“Non lo so esattamente,” rispose <strong>Harry</strong>, svolt<strong>and</strong>o di<br />

nuovo a caso, “ma Ron ed Hermione devono essere da<br />

qualche parte qui intorno.”<br />

Le prime vittime <strong>della</strong> battaglia erano disseminate da<br />

una parte all’altra del passaggio davanti a loro: i <strong>due</strong><br />

gargoyle di pietra che normalmente sorvegliavano<br />

l’ingresso <strong>della</strong> sala professori erano stati fatti a pezzi da<br />

una maledizione che era passata attraverso un’altra finestra<br />

rotta. I loro resti si muovevano fleb<strong>il</strong>mente sul pavimento,<br />

e mentre <strong>Harry</strong> scavalcava una delle loro teste, ormai prive<br />

di corpo, essa si lamentò debolmente, “Oh, non badate a<br />

me… me ne sto soltanto qui a sgretolarmi…”La sua brutta<br />

faccia di pietra di colpo fece venire in mente ad <strong>Harry</strong> <strong>il</strong><br />

busto di marmo di Cosetta Corvonero, a casa di<br />

Xenoph<strong>il</strong>ius, che portava quella strana acconciatura, e poi<br />

la statua nella Torre di Corvonero, con <strong>il</strong> diadema di pietra<br />

sopra i riccioli bianchi…<br />

E mentre arrivava alla fine del corridoio, <strong>il</strong> ricordo di<br />

una terza effigie di pietra gli tornò in mente: quella di un<br />

brutto vecchio stregone, sulla testa del quale <strong>Harry</strong> stesso<br />

aveva messo una parrucca ed una vecchia, malconcia tiara.<br />

L’emozione colpì <strong>Harry</strong> con <strong>il</strong> calore del Whisky<br />

Incendiario, e lui quasi inciampò.


J. K. Rowling<br />

Finalmente sapeva, dove stava ad attenderlo<br />

l’Horcrux…<br />

Tom Riddle, che non si fidava di nessuno e agiva da<br />

solo, poteva essere stato abbastanza arrogante da<br />

presumere di aver scoperto, lui e lui soltanto, i più<br />

profondi segreti del Castello di Hogwarts. Naturalmente,<br />

S<strong>il</strong>ente e Vitious, alunni modello quali erano, non avevano<br />

mai messo piede in quel posto particolare, ma lui, <strong>Harry</strong>,<br />

durante i suoi anni a scuola si era allontanato dalla strada<br />

battuta… e lì, alla fine, esisteva un segreto che lui e<br />

Voldemort conoscevano, che S<strong>il</strong>ente non aveva mai<br />

scoperto…<br />

Fu scosso dalla professoressa Sprite, che stava<br />

pass<strong>and</strong>o con gran rimbombo seguita da Nev<strong>il</strong>le e da una<br />

mezza dozzina di altri, ognuno dei quali indossava dei<br />

paraorecchie e trasportava quella che sembrava una grossa<br />

pianta in vaso.<br />

“M<strong>and</strong>ragore!” urlò Nev<strong>il</strong>le ad <strong>Harry</strong> dietro le proprie<br />

spalle, senza smettere di correre. “Li bombarderemo di là<br />

dalle mura… non gli piacerà!”<br />

<strong>Harry</strong> ora sapeva dove <strong>and</strong>are: accelerò al massimo,<br />

con Hagrid e Thor che galoppavano dietro di lui.<br />

Sorpassavano un ritratto dopo l’altro, e le figure dipinte<br />

correvano insieme a loro, maghi e streghe con gorgiere e<br />

calzoni al ginocchio, con armature e mantelli, si<br />

accalcavano gli uni sulle tele degli altri, grid<strong>and</strong>o notizie<br />

provenienti da altre parti del castello. Qu<strong>and</strong>o raggiunsero<br />

la fine di quel corridoio, l’intero castello tremò e, mentre<br />

un gigantesco vaso saltava in aria dalla sua base con la<br />

forza di un’esplosione, <strong>Harry</strong> seppe che era nella morsa di<br />

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740<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

incantesimi più sinistri di quelli degli insegnanti e<br />

dell’Ordine.<br />

“Va tutto bene, Thor, va tutto bene!” gridò Hagrid, ma<br />

<strong>il</strong> grosso cane da cinghiale aveva preso <strong>il</strong> volo mentre le<br />

schegge di porcellana volavano come proiett<strong>il</strong>i attraverso<br />

l’aria, ed Hagrid corse dietro al cane atterrito, lasci<strong>and</strong>o<br />

solo <strong>Harry</strong>.<br />

Avanzò attraverso i varchi tremolanti, con la bacchetta<br />

pronta a colpire, e per tutta la lunghezza di un corridoio <strong>il</strong><br />

piccolo cavaliere dipinto, Sir Cadogan, corse di fianco a lui<br />

di quadro in quadro, sferragli<strong>and</strong>o nella sua armatura,<br />

grid<strong>and</strong>ogli <strong>il</strong> suo incoraggiamento, mentre <strong>il</strong> suo grasso<br />

piccolo pony gli trotterellava dietro.<br />

“Sbruffoni e canaglie, cani e furfanti… stanali, <strong>Harry</strong><br />

<strong>Potter</strong>, scacciali via!”<br />

<strong>Harry</strong> girò a precipizio un angolo e trovò Fred ed un<br />

piccolo manipolo di studenti, tra i quali Lee Jordan e<br />

Hannah Abbott, fermi accanto ad un altro piedistallo<br />

vuoto, la cui statua aveva nascosto un passaggio segreto.<br />

Avevano le bacchette sguainate ed erano in ascolto davanti<br />

al buco nascosto.<br />

“Notte piacevole per fare queste cose!” gridò Fred,<br />

mentre <strong>il</strong> castello veniva nuovamente scosso, ed <strong>Harry</strong><br />

corse via, euforico e terrorizzato nello stesso tempo. Si<br />

precipitò lungo un altro corridoio ancora, e c’erano gufi da<br />

tutte le parti, e Mrs. Purr soffiava e cercava di colpirli con<br />

le zampe, senza dubbio per rimetterli al loro posto…<br />

“<strong>Potter</strong>!”<br />

Aberforth S<strong>il</strong>ente sbarrava <strong>il</strong> corridoio davanti a lui,<br />

br<strong>and</strong>endo la bacchetta.


J. K. Rowling<br />

“Ho avuto centinaia di ragazzi urlanti di passaggio nel<br />

mio pub, <strong>Potter</strong>!”<br />

“Lo so, stiamo evacu<strong>and</strong>o la scuola,” disse <strong>Harry</strong>.<br />

“Voldemort sta…”<br />

“…attacc<strong>and</strong>o perché non ti hanno consegnato, certo,”<br />

concluse Aberforth, “ non sono mica sordo, l’intera<br />

Hogsmeade l’ha sentito. E a nessuno di voi è venuto in<br />

mente di tenere in ostaggio alcuni Serpeverde? Ci sono<br />

figli di Mangiamorte che avete appena messo in salvo.<br />

Non sarebbe stato più furbo trattenerli qui?”<br />

“Non sarebbe servito a fermare Voldemort,” replicò<br />

<strong>Harry</strong>, “ e tuo fratello non l’avrebbe mai fatto.”<br />

Aberforth grugnì e corse via nella direzione opposta.<br />

Tuo fratello non l’avrebbe mai fatto… bene, era la<br />

verità, pensò <strong>Harry</strong>, mentre riprendeva di nuovo la sua<br />

corsa; S<strong>il</strong>ente, che aveva difeso Piton così a lungo, non<br />

avrebbe mai tenuto degli studenti in ostaggio…<br />

E poi svoltò in scivolata un ultimo angolo e con un<br />

grido misto di sollievo e furia li vide: Ron ed Hermione,<br />

entrambi con le braccia piene di grossi, ricurvi e sporchi<br />

oggetti gialli, Ron anche con un manico di scopa sotto un<br />

braccio.<br />

“Dove diavolo siete stati?” urlò <strong>Harry</strong>.<br />

“Camera dei Segreti,” rispose Ron.<br />

“Camera… cosa?” fece <strong>Harry</strong>, ferm<strong>and</strong>osi davanti a<br />

loro, malfermo sulle gambe.<br />

“E’ stato Ron, tutta un’idea di Ron!” disse Hermione<br />

senza fiato. “Non è assolutamente br<strong>il</strong>lante? Eravamo lì,<br />

dopo che te ne sei <strong>and</strong>ato, ed io ho detto a Ron, anche se<br />

troviamo l’altro, come ce ne libereremo? Non ci eravamo<br />

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742<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

ancora sbarazzati <strong>della</strong> coppa! E poi lui ha pensato a<br />

questo! Il Bas<strong>il</strong>isco!”<br />

“Cosa…?”<br />

“Qualcosa per distruggere gli Horcrux,” spiegò Ron<br />

con semplicità.<br />

Gli occhi di <strong>Harry</strong> caddero sugli oggetti stretti nelle<br />

braccia di Ron ed Hermione: si trattava, se ne rese conto<br />

solo in quel momento, delle gr<strong>and</strong>i zanne ricurve strappate<br />

dal cranio del Bas<strong>il</strong>isco morto.<br />

“Ma come siete riusciti ad entrare lì dentro?” chiese,<br />

spost<strong>and</strong>o lo sguardo dalle zanne a Ron. “Bisogna parlare<br />

Serpentese!”<br />

“L’ha fatto!” sussurrò Hermione. “Mostraglielo, Ron!”<br />

Ron produsse uno spaventoso, soffocato verso<br />

sib<strong>il</strong>ante.<br />

“E’ quello che hai fatto per aprire <strong>il</strong> medaglione,” disse<br />

ad <strong>Harry</strong> in tono di scusa. “Dovevo avere pochi tentativi<br />

per farlo giusto, ma,” si strinse nelle spalle con modestia,<br />

“alla fine ce l’abbiamo fatta.”<br />

“Ron è stato fantastico!” disse Hermione.<br />

“Fantastico!”<br />

“Così…” <strong>Harry</strong> si stava sforz<strong>and</strong>o per continuare.<br />

“Così …”<br />

“Così abbiamo fatto fuori un altro Horcrux,” concluse<br />

Ron, e tirò fuori da sotto la giacca i resti maciullati <strong>della</strong><br />

coppa di Tassorosso. “L’ha pugnalata Hermione. Ho<br />

pensato che dovesse farlo. Non aveva ancora avuto <strong>il</strong><br />

piacere.”<br />

“Geniale!” esclamò <strong>Harry</strong>.<br />

“Non è stato nulla,” disse, sebbene sembrasse<br />

compiaciuto di se stesso. “E tu, che novità hai?”


J. K. Rowling<br />

Mentre lo diceva, ci fu un’esplosione dal piano<br />

superiore: tutti e tre guardarono in alto, mentre <strong>della</strong><br />

polvere cadeva dal soffitto, e sentirono un urlo lontano.<br />

“So che aspetto ha <strong>il</strong> diadema, e so dove si trova,”<br />

disse <strong>Harry</strong>, parl<strong>and</strong>o in fretta. “L’ha nascosto esattamente<br />

dove io ho nascosto <strong>il</strong> mio vecchio libro di Pozioni, dove<br />

tutti hanno nascosto roba per secoli. Pensava di essere<br />

stato l’unico a scoprirlo. Andiamo.”<br />

Mentre le pareti ricominciavano a tremare, condusse<br />

gli altri <strong>due</strong> indietro attraverso l’ingresso nascosto e giù<br />

per le scale nella Stanza delle Necessità. Era vuota salvo<br />

che per tre donne: Ginny, Tonks ed una strega anziana con<br />

un cappello tarmato, che <strong>Harry</strong> riconobbe subito come la<br />

nonna di Nev<strong>il</strong>le.<br />

“Ah, <strong>Potter</strong>,” disse in tono vivace, come se lo avesse<br />

aspettato. “Tu puoi dirci cosa sta succedendo.”<br />

“Stanno tutti bene?” chiesero Ginny e Tonks<br />

all’unisono.<br />

“Per quanto ne sappiamo,” rispose <strong>Harry</strong>. “C’è ancora<br />

gente nel passaggio che va alla Testa di Porco?”<br />

Sapeva che la Stanza non avrebbe potuto trasformarsi<br />

finché vi fosse stato ancora qualcun altro lì dentro.<br />

“Io sono stata l’ultima ad arrivare attraverso <strong>il</strong><br />

passaggio,” disse Madama Paciock. “L’ho chiuso, penso<br />

sia incauto lasciarlo aperto ora che Aberforth se n’è <strong>and</strong>ato<br />

dal pub. Avete visto mio nipote?”<br />

“Sta combattendo,” rispose <strong>Harry</strong>.<br />

“Naturalmente,” disse l’anziana signora con orgoglio.<br />

“Scusatemi, devo <strong>and</strong>are ad aiutarlo.”<br />

Con velocità sorprendente, uscì affrett<strong>and</strong>osi verso le<br />

scale di marmo.<br />

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744<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

<strong>Harry</strong> guardò Tonks.<br />

“Pensavo che fossi dovuta rimanere con Teddy da tua<br />

madre?”<br />

“Non riuscivo a rimanere lì senza sapere nulla…<br />

Tonks sembrava tormentata. “Mia madre si prenderà cura<br />

di lui… avete visto Remus?”<br />

“Ha <strong>il</strong> compito di guidare un gruppo di combattenti nel<br />

Parco…”<br />

Senza dire altro, Tonks uscì di corsa.<br />

“Ginny,” disse <strong>Harry</strong>, “Mi dispiace, ma abbiamo<br />

bisogno che esca anche tu. Solo per un po’. Poi puoi<br />

tornare qui dentro.”<br />

Ginny sembrò semplicemente entusiasta di lasciare <strong>il</strong><br />

suo rifugio.<br />

“E poi puoi tornare dentro!” le gridò dietro, mentre lei<br />

saliva di corsa le scale dietro Tonks. “Devi tornare<br />

dentro!”<br />

“Aspettate un momento!” disse Ron improvvisamente.<br />

“Abbiamo dimenticato qualcuno!”<br />

“Chi?” dom<strong>and</strong>ò Hermione.<br />

“Gli elfi domestici, sono tutti quanti giù nelle cucine,<br />

vero?”<br />

“Vuoi dire che dovremmo farli combattere?” chiese<br />

<strong>Harry</strong>.<br />

“No,” replicò Ron con serietà, ”voglio dire che<br />

dovremmo dire loro di scappare. Non vogliamo altri<br />

Dobby, no? Non possiamo ordinar loro di morire per<br />

noi…”<br />

Ci fu un gran fracasso mentre le zanne di Bas<strong>il</strong>isco<br />

cadevano dalle braccia di Hermione. Corse da Ron<br />

gett<strong>and</strong>ogli le braccia al collo e lo baciò appassionatamente


J. K. Rowling<br />

sulla bocca. Ron buttò via le zanne e la scopa che stava<br />

port<strong>and</strong>o e rispose al bacio con tale passione che sollevò<br />

Hermione da terra.<br />

“Vi pare <strong>il</strong> momento?” chiese <strong>Harry</strong> a bassa voce, e dal<br />

momento che non successe nulla salvo che Ron ed<br />

Hermione si strinsero l’un l’altra ancora più forte<br />

dondol<strong>and</strong>o sul posto, alzò la voce. “Ehi! C’è una guerra in<br />

arrivo qui!”<br />

Ron ed Hermione si staccarono, rimanendo ancora<br />

abbracciati.<br />

“Lo so, amico,” disse Ron, che aveva l’aria di uno<br />

colpito di recente da un Bolide sulla nuca, “quindi ora o<br />

mai più, no?”<br />

“Lasciate perdere questo, pensiamo all’Horcrux<br />

piuttosto?” gridò <strong>Harry</strong>. “Pensate di potervi… di essere<br />

capaci di trattenervi un po’ finché non avremo trovato <strong>il</strong><br />

diadema?”<br />

“Sì… certo… scusa…” disse Ron, e lui ed Hermione<br />

si misero a raccogliere le zanne sparse in giro, entrambi di<br />

un bel rosa in viso.<br />

Mentre ripercorrevano in senso contrario <strong>il</strong> corridoio<br />

del piano di sopra, fu chiaro che, nei minuti che avevano<br />

passato nella Stanza delle Necessità, la situazione<br />

all’interno del castello era peggiorata molto: i muri ed i<br />

soffitti tremavano più che mai; la polvere riempiva l’aria<br />

ed <strong>Harry</strong>, dalla finestra più vicina, vide raffiche di luce<br />

verde e rossa così prossime al perimetro del castello che<br />

<strong>Harry</strong> capì che i Mangiamorte dovevano essere vicinissimi<br />

a penetrarvi. Guard<strong>and</strong>o giù, <strong>Harry</strong> vide che Grop <strong>il</strong><br />

gigante girovagava un po’ più in là, sollevava quel che<br />

745


746<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

sembrava un gargoyle di pietra abbattuto dal soffitto e<br />

ruggiva <strong>il</strong> suo malcontento.<br />

“Speriamo che calpesti qualcuno di loro!” disse Ron,<br />

mentre altre grida echeggiavano da vicino.<br />

“Purché non sia nessuno dei nostri!” disse una voce:<br />

<strong>Harry</strong> si voltò e vide Ginny e Tonks, entrambe con le<br />

bacchette sguainate alla finestra successiva, alla quale<br />

mancavano diversi vetri. Proprio mentre la stava<br />

guard<strong>and</strong>o, Ginny lanciò una fattura ben mirata su una<br />

massa di persone che combattevano di sotto.<br />

“Brava ragazza!” urlò una figura che correva verso di<br />

loro attraverso la polvere, ed <strong>Harry</strong> rivide Aberforth, i<br />

capelli grigi svolazzanti mentre conduceva più avanti un<br />

piccolo gruppo di studenti. “Sembra che siano riusciti ad<br />

aprirsi un varco nei Bastioni Nord, hanno portato i giganti<br />

dalla loro parte!”<br />

“Hai visto Remus?” gli gridò Tonks.<br />

“Stava <strong>due</strong>ll<strong>and</strong>o con Dolohov,” urlò Aberforth, ”non<br />

l’ho più visto da allora!”<br />

“Tonks,” disse Ginny, “Tonks, sono sicura che sta<br />

bene…“<br />

Ma Tonks era corsa via nella polvere al seguito di<br />

Aberforth.<br />

Ginny si voltò, impotente, verso <strong>Harry</strong>, Ron ed<br />

Hermione.<br />

“Staranno tutti bene,” disse <strong>Harry</strong>, pur sapendo che<br />

erano soltanto vuote parole. “Ginny, torniamo tra un<br />

minuto, per favore rimani fuori dalla mischia, rimani al<br />

sicuro… <strong>and</strong>iamo!” disse a Ron ed Hermione, e tornarono<br />

di corsa al tratto di muro dietro <strong>il</strong> quale la Stanza delle


J. K. Rowling<br />

Necessità era in attesa di eseguire gli ordini del prossimo<br />

che l’avrebbe cercata.<br />

Ho bisogno del posto dove tutto è nascosto, <strong>Harry</strong><br />

supplicò per questo, nella sua mente, e al loro terzo<br />

passaggio la porta apparve.<br />

Il clamore <strong>della</strong> battaglia scomparve nel momento<br />

esatto in cui varcarono la soglia e chiusero la porta alle<br />

proprie spalle: tutto era s<strong>il</strong>enzioso. Si trovavano in un<br />

posto che aveva le dimensioni di una cattedrale e l’aspetto<br />

di una città, le cui altissime mura erano costituite da<br />

oggetti nascosti da migliaia di studenti del passato.<br />

“E non si è mai reso conto che chiunque era in grado<br />

di entrarci?” disse Ron, la cui voce echeggiava nel<br />

s<strong>il</strong>enzio.<br />

“Pensava di essere l’unico,” replicò <strong>Harry</strong>.<br />

“sfortunatamente per lui ho dovuto nascondere roba a mia<br />

volta… da questa parte,” aggiunse, “credo sia quaggiù…”<br />

Superò <strong>il</strong> troll impagliato e l’Armadio Svanitore che<br />

Draco Malfoy aveva riparato l’anno precedente con<br />

conseguenze tanto disastrose, poi esitò, guard<strong>and</strong>o avanti e<br />

indietro i corridoi di cianfrusaglie; non riusciva a ricordare<br />

dove doveva <strong>and</strong>are dopo…<br />

“Accio diadema,” gridò Hermione per la disperazione,<br />

ma nulla prese <strong>il</strong> volo nell’aria verso di loro. Sembrava<br />

che, come la camera blindata alla Gringott, la stanza non<br />

avrebbe ceduto tanto fac<strong>il</strong>mente i suoi oggetti nascosti.<br />

“Dividiamoci,” disse <strong>Harry</strong> agli altri <strong>due</strong>. “Cercate <strong>il</strong><br />

busto in pietra di un uomo anziano con una parrucca ed<br />

una tiara! Sta sopra una credenza ed è sicuramente da<br />

qualche parte qui vicino…”<br />

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748<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Si inf<strong>il</strong>arono di corsa in corridoi attigui: <strong>Harry</strong> riusciva<br />

a sentire i passi degli altri risuonare attraverso le altissime<br />

p<strong>il</strong>e di cianfrusaglie, di bottiglie, cappelli, gabbie, sedie,<br />

libri, armi, manici di scopa, mazze…<br />

“Da qualche parte qui vicino,” borbottò a se stesso<br />

<strong>Harry</strong>. “Da qualche parte… da qualche parte…”<br />

Si addentrò sempre di più nel labirinto, alla ricerca di<br />

oggetti già visti nel suo precedente viaggio nella stanza. Il<br />

respiro gli rimbombava nelle orecchie, e poi rabbrividì fin<br />

dentro l’anima: era lì, giusto lì davanti, la vecchia credenza<br />

dalla superficie piena di bolle nella quale aveva nascosto <strong>il</strong><br />

suo vecchio libro di pozioni, e sopra di essa, lo stregone di<br />

pietra sbeccata che portava una vecchia parrucca polverosa<br />

e quella che sembrava un’antica tiara annerita.<br />

Aveva già allungato la mano, sebbene mancasse<br />

ancora qualche metro, qu<strong>and</strong>o una voce dietro di lui disse,<br />

“Aspetta, <strong>Potter</strong>.”<br />

Si bloccò scivol<strong>and</strong>o e si girò. Tiger e Goyle erano<br />

dietro di lui, spalla contro spalla, con le bacchette puntate<br />

dritte verso <strong>Harry</strong>. Nel poco spazio che rimaneva tra le<br />

loro facce beffarde, vide Draco Malfoy.<br />

“Quella che stai tenendo in mano è la mia bacchetta,<br />

<strong>Potter</strong>,” disse Malfoy, punt<strong>and</strong>o la propria attraverso <strong>il</strong><br />

varco tra Tiger e Goyle.<br />

“Non più,” ansimò <strong>Harry</strong>, serr<strong>and</strong>o la presa sulla<br />

bacchetta di biancospino. “Chi la vince ne è <strong>il</strong> signore,<br />

Malfoy. Chi ti ha prestato la sua?”<br />

“Mia madre,” rispose Draco.<br />

<strong>Harry</strong> rise, benché non ci fosse nulla di così divertente<br />

in quella situazione. Non riusciva più a sentire Ron ed


J. K. Rowling<br />

Hermione. Sembrava che, correndo alla ricerca del<br />

diadema, fossero finiti fuori portata d’orecchio.<br />

“Così, come mai voi tre non siete con Voldemort?”<br />

dom<strong>and</strong>ò <strong>Harry</strong>.<br />

“Saremo ricompensati,” rispose Tiger, la sua voce era<br />

sorprendentemente tenue per un corpo tanto enorme; <strong>Harry</strong><br />

quasi non l’aveva mai sentito parlare prima. Tiger<br />

sorrideva come un bambino piccolo cui sia stato promesso<br />

un grosso sacchetto di dolci. “Siamo rimasti, <strong>Potter</strong>.<br />

Abbiamo deciso di non <strong>and</strong>are. Abbiamo deciso di portarti<br />

da lui.”<br />

“Bel piano,” disse <strong>Harry</strong> con finta ammirazione. Non<br />

riusciva a credere di essere così vicino, e che ad<br />

ostacolarlo sarebbero stati Malfoy, Tiger e Goyle.<br />

Cominciò a spostarsi piano piano all’indietro, lentamente,<br />

verso <strong>il</strong> posto dov’era posato l’Horcrux, sb<strong>il</strong>enco alla<br />

sommità del busto. Se solo fosse riuscito a metterci le mani<br />

sopra prima che scoppiasse la battaglia…<br />

“Così, come siete riusciti ad entrare qui dentro?”<br />

chiese <strong>Harry</strong>, nel tentativo di distrarli.<br />

“Io praticamente ho vissuto nella Stanza delle Cose<br />

Nascoste per tutto l’anno scorso,” rispose Malfoy, con<br />

voce fredda. “So come entrarci.”<br />

“Ci siamo nascosti nel corridoio qui fuori,” grugnì<br />

Goyle. “Sappiamo fare gli Incantesimi di Dis<strong>il</strong>lusione<br />

adesso! E poi,” la sua faccia si spaccò in uno sciocco, largo<br />

sorriso, “sei arrivato proprio di fronte a noi e hai detto che<br />

stavi cerc<strong>and</strong>o un dia-dama! Cos’è un dia-dama?”<br />

“<strong>Harry</strong>?” la voce di Ron risuonò all’improvviso<br />

dall’altra parte del muro alla destra di <strong>Harry</strong>. “Stai<br />

parl<strong>and</strong>o con qualcuno?”<br />

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750<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Con un movimento rapidissimo, Tiger puntò la<br />

bacchetta verso la montagna di vecchi mob<strong>il</strong>i, bauli rotti,<br />

libri e vestiti vecchi e cianfrusaglie non meglio<br />

identificab<strong>il</strong>i, alta una quindicina di metri, e gridò,<br />

“Descendo!”<br />

Il muro iniziò a vac<strong>il</strong>lare, poi crollò nel corridoio<br />

successivo, dove si trovava Ron.<br />

“Ron!” urlò <strong>Harry</strong>, mentre Hermione gridava da<br />

qualche parte fuori dalla vista, ed <strong>Harry</strong> sentì che<br />

innumerevoli oggetti si schiantavano sul pavimento<br />

dall’altro lato del traballante muro: puntò la bacchetta<br />

verso <strong>il</strong> baluardo che ne restava, gridò, “Finite!” e quello si<br />

fermò, stab<strong>il</strong>izz<strong>and</strong>osi.<br />

“No!” gridò Malfoy, trattenendo <strong>il</strong> braccio di Tiger<br />

mentre faceva per ripetere l’incantesimo per la seconda<br />

volta. “Se distruggi la stanza, potresti seppellire anche quel<br />

diadema!”<br />

“Che c’è che non va?” disse Tiger, liber<strong>and</strong>osi con uno<br />

strattone. “E’ <strong>Potter</strong> che l’Oscuro Signore vuole, chi se ne<br />

importa di un dia-dama?”<br />

“<strong>Potter</strong> è entrato qui dentro per prenderlo,” replicò<br />

Malfoy con malcelata insofferenza verso i suoi compagni<br />

duri di comprendonio, “quindi questo deve significare…”<br />

“«Deve significare»?” Tiger si girò verso Malfoy con<br />

ferocia evidente. “Chi se ne importa di quello che pensi tu?<br />

Non prendo più ordini da te, Draco. Tu e tuo padre siete<br />

finiti.”<br />

“<strong>Harry</strong>?” gridò di nuovo Ron, dall’altro lato del muro<br />

di cianfrusaglie. “Cosa sta succedendo?”<br />

“<strong>Harry</strong>?” scimmiottò Tiger. “Cosa sta… no, <strong>Potter</strong>!<br />

Crucio!”


J. K. Rowling<br />

<strong>Harry</strong> aveva fatto un balzo verso la tiara; la<br />

maledizione di Tiger lo mancò ma colpì <strong>il</strong> busto di pietra,<br />

che volò per aria; <strong>il</strong> diadema prese <strong>il</strong> volo verso l’alto e poi<br />

cadde, scomparendo nell’ammasso di oggetti sopra <strong>il</strong> quale<br />

era stato appoggiato <strong>il</strong> busto.<br />

“FERMO!” gridò Malfoy a Tiger, la voce che<br />

echeggiava nell’immensa stanza. “L’Oscuro Signore lo<br />

vuole vivo…”<br />

“E allora? Non lo sto mica uccidendo, no?” urlò Tiger,<br />

lev<strong>and</strong>osi di dosso <strong>il</strong> braccio di Malfoy che lo tratteneva,<br />

“ma se ci riesco, lo farò, l’Oscuro Signore lo vorrà lo<br />

stesso anche morto, qual è la diff…?”<br />

Un getto di luce scarlatta sfrecciò davanti ad <strong>Harry</strong> per<br />

pochi centimetri: Hermione aveva girato di corsa l’angolo<br />

dietro di lui ed aveva lanciato uno Schiantesimo dritto alla<br />

testa di Tiger. Lo mancò solo perché Malfoy l’aveva<br />

spostato.<br />

“E’ la sporca Mezzosangue! Avada Kedavra!”<br />

<strong>Harry</strong> vide Hermione tuffarsi di lato e la furia<br />

scatenata dal fatto che Tiger avesse mirato ad uccidere<br />

cancellò tutto <strong>il</strong> resto dalla sua mente. Scagliò uno<br />

Schiantesimo a Tiger, che scartò improvvisamente fuori<br />

dalla traiettoria, facendo cadere di mano la bacchetta a<br />

Malfoy; questa rotolò via scomparendo sotto un mucchio<br />

di mob<strong>il</strong>i rotti e di scatole.<br />

“Non uccidetelo! NON UCCIDETELO!” urlò Malfoy<br />

a Tiger e Goyle, che stavano entrambi mir<strong>and</strong>o ad <strong>Harry</strong>:<br />

la loro esitazione di mezzo secondo fu tutto quello di cui<br />

<strong>Harry</strong> ebbe bisogno.<br />

“Expelliarmus!”<br />

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752<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

La bacchetta di Goyle volò via dalla sua mano e sparì<br />

dentro un bastione di oggetti accanto a lui; Goyle balzò<br />

stupidamente in quel punto, nel tentativo di recuperarla;<br />

Malfoy saltò fuori dalla portata del secondo Schiantesimo<br />

di Hermione, e Ron, comparso all’improvviso alla fine del<br />

corridoio, lanciò a Tiger un Incantesimo delle Pastoie<br />

Total-Body, che lo mancò per un pelo.<br />

Tiger si girò e gridò di nuovo, “Avada Kedavra!” Ron<br />

scomparve con un balzo per e<strong>vita</strong>re <strong>il</strong> getto di luce verde.<br />

Malfoy privo <strong>della</strong> sua bacchetta si rannicchiò dietro un<br />

armadio a tre gambe qu<strong>and</strong>o Hermione si scagliò contro di<br />

loro, colpendo Goyle con uno Schiantesimo mentre<br />

arrivava.<br />

“E’ qui da qualche parte!” le gridò <strong>Harry</strong>, indic<strong>and</strong>o la<br />

p<strong>il</strong>a di cianfrusaglie nella quale la vecchia tiara era caduta.<br />

“Cercala mentre io vado ad aiutare R…”<br />

“HARRY!” urlò la ragazza.<br />

Un rumore di tuono che si gonfiava dietro di lui lo<br />

avvertì con un attimo di anticipo. Si girò e vide Ron e<br />

Tiger che correvano appaiati più forte che potevano lungo<br />

<strong>il</strong> corridoio, verso di loro.<br />

“Ti piace <strong>il</strong> caldo, lurida feccia?” ruggì Tiger mentre<br />

correva.<br />

Ma sembrò che non avesse <strong>il</strong> controllo di quello che<br />

aveva creato. Delle fiamme di dimensioni abnormi li<br />

stavano inseguendo, lambendo i fianchi dei bastioni di<br />

cianfrusaglie, che si sgretolavano <strong>and</strong><strong>and</strong>o in fumo al loro<br />

tocco.<br />

“Aguamenti!” urlò <strong>Harry</strong>, ma <strong>il</strong> getto d’acqua che si<br />

innalzò dalla punta <strong>della</strong> sua bacchetta evaporò nell’aria.<br />

“CORRETE!”


J. K. Rowling<br />

Malfoy afferrò Goyle, ancora Schiantato, e lo trascinò<br />

via con sé: Tiger li superò tutti, ed ora sembrava<br />

terrorizzato; <strong>Harry</strong>, Ron ed Hermione insieme corsero a<br />

precipizio nella sua scia, ed <strong>il</strong> fuoco li inseguì. Non si<br />

trattava di un fuoco normale; Tiger aveva usato un<br />

incantesimo che <strong>Harry</strong> non conosceva: qu<strong>and</strong>o giravano<br />

un angolo le fiamme continuavano ad inseguirli, come se<br />

fossero vive e dotate di coscienza, con l’intento di<br />

ucciderli. Ora <strong>il</strong> fuoco stava mut<strong>and</strong>o, form<strong>and</strong>o un<br />

enorme branco di belve di fuoco: serpenti fiammeggianti,<br />

Chimere e draghi che si alzavano e scendevano e si<br />

alzavano di nuovo, ed i detriti di secoli con i quali si<br />

alimentavano venivano sollevati in aria dentro le bocche<br />

zannute, gettati in alto da zampe dotate di artigli, prima di<br />

essere bruciate dall’inferno.<br />

Malfoy, Tiger e Goyle erano scomparsi dalla vista:<br />

<strong>Harry</strong>, Ron ed Hermione si fermarono esausti; i mostri di<br />

fuoco giravano loro attorno, facendosi sempre più vicini,<br />

artigli, corna e code sferzanti, ed <strong>il</strong> fuoco era fitto come un<br />

muro attorno a loro.<br />

“Cosa possiamo fare?” gridò Hermione sopra <strong>il</strong><br />

ruggito assordante del fuoco. “Cosa possiamo fare?”<br />

“Qui!”<br />

<strong>Harry</strong> afferrò un paio di manici di scopa dall’aspetto<br />

pesante dalla più vicina p<strong>il</strong>a di ciarpame e ne gettò una a<br />

Ron, che tirò su Hermione dietro di sé. <strong>Harry</strong> sollevò la<br />

gamba sopra <strong>il</strong> secondo manico di scopa e, d<strong>and</strong>o forti<br />

calci al pavimento, decollarono nell’aria, scans<strong>and</strong>o di<br />

mezzo metro <strong>il</strong> becco adunco di un rapace fiammeggiante<br />

che schioccava le fauci verso di loro. Il fumo ed <strong>il</strong> calore<br />

stavano divent<strong>and</strong>o opprimenti: sotto di loro <strong>il</strong> fuoco<br />

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754<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

maledetto stava distruggendo la merce di contrabb<strong>and</strong>o di<br />

generazioni di studenti braccati, i colpevoli risultati di<br />

migliaia di esperimenti proibiti, i segreti di innumerevoli<br />

anime che avevano cercato rifugio nella stanza. <strong>Harry</strong> non<br />

riusciva a vedere da nessuna parte tracce di Malfoy, Tiger<br />

o Goyle: si lanciò quanto più in basso poteva osare sopra i<br />

famelici mostri di fuoco, per tentare di trovarli, ma non<br />

c’era null’altro che fuoco: che tremendo modo di morire…<br />

non aveva mai voluto questo…<br />

“<strong>Harry</strong>, usciamo, usciamo!” urlò Ron, sebbene fosse<br />

impossib<strong>il</strong>e vedere dov’era la porta attraverso <strong>il</strong> fumo<br />

nero.<br />

E poi <strong>Harry</strong> udì un fleb<strong>il</strong>e, misero grido umano fra <strong>il</strong><br />

terrib<strong>il</strong>e scompiglio, <strong>il</strong> tuono delle fiamme devastanti.<br />

“E’… troppo… pericoloso!” urlò Ron, ma <strong>Harry</strong> si<br />

girò nell’aria. Con gli occhiali che fornivano ai suoi occhi<br />

un po’ di protezione dal fumo, setacciò la bufera di fuoco<br />

sotto di sé, alla ricerca di un segno di <strong>vita</strong>, un arto o un<br />

viso che non fossero ancora carbonizzati come legno…<br />

E li vide: Malfoy che reggeva Goyle privo di sensi<br />

con le braccia, i <strong>due</strong> erano appollaiati sopra una frag<strong>il</strong>e<br />

torre di tavoli carbonizzati, ed <strong>Harry</strong> si buttò in picchiata.<br />

Malfoy lo vide arrivare ed alzò un braccio, ma anche se<br />

<strong>Harry</strong> lo afferrò seppe subito che non <strong>and</strong>ava bene: Goyle<br />

era troppo pesante e la mano di Malfoy, coperta di sudore,<br />

scivolò immediatamente da quella di <strong>Harry</strong>…<br />

“SE MORIAMO PER LORO, TI UCCIDERO’,<br />

HARRY!” ruggì la voce di Ron, e mentre una grossa,<br />

fiammeggiante Chimera si dirigeva verso di loro, lui ed<br />

Hermione trascinarono Goyle sulla loro scopa e si<br />

sollevarono ancora una volta nell’aria, roll<strong>and</strong>o e


J. K. Rowling<br />

beccheggi<strong>and</strong>o, mentre Malfoy si arrampicò dietro ad<br />

<strong>Harry</strong>.<br />

“La porta, vai verso la porta, la porta!” urlò Malfoy<br />

nell’orecchio di <strong>Harry</strong>, ed <strong>Harry</strong> si lanciò a tutta velocità<br />

dietro Ron, Hermione e Goyle attraverso <strong>il</strong> fumo nero che<br />

fluttuava, a mala pena capace di respirare: e tutto intorno a<br />

loro gli ultimi, pochi oggetti non ancora bruciati dalle<br />

fiamme voraci venivano scagliate nell’aria, come se le<br />

creature del fuoco maledetto le lanciassero in alto per<br />

festeggiare: coppe e scudi, una collana scint<strong>il</strong>lante ed una<br />

vecchia tiara annerita…<br />

“Che stai facendo, che stai facendo? La porta è da<br />

questa parte!” gridò Malfoy, ma <strong>Harry</strong> fece<br />

un’improvvisa inversione a U e si lanciò in picchiata. Il<br />

diadema sembrò precipitare al rallentatore, gir<strong>and</strong>o e<br />

luccic<strong>and</strong>o mentre cadeva verso le fauci del serpente che<br />

si spalancavano, e poi <strong>Harry</strong> lo prese, acchiapp<strong>and</strong>olo sul<br />

proprio polso…<br />

<strong>Harry</strong> scartò di nuovo mentre <strong>il</strong> serpente faceva un<br />

balzo nella sua direzione, si librò più in alto e dritto verso<br />

<strong>il</strong> posto dove pregava fosse aperta la porta: Ron, Hermione<br />

e Goyle erano scomparsi, Malfoy gridava e stringeva<br />

<strong>Harry</strong> così forte da fargli male. Poi, attraverso <strong>il</strong> fumo,<br />

<strong>Harry</strong> vide una chiazza rettangolare nel muro e vi diresse<br />

la scopa, e pochi attimi dopo l’aria pulita gli riempì i<br />

polmoni e si schiantò insieme a Malfoy sul muro nel<br />

corridoio fuori dalla porta.<br />

Malfoy cadde dalla scopa e rimase steso a faccia in<br />

giù, boccheggi<strong>and</strong>o, tossendo e scosso da conati di<br />

vomito. <strong>Harry</strong> rotolò e si mise a sedere: la porta <strong>della</strong><br />

Stanza delle necessità era scomparsa e Ron ed Hermione<br />

755


756<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

erano seduti sul pavimento, ansanti, accanto a Goyle che<br />

era ancora privo di sensi.<br />

“T-Tiger,” disse con voce soffocata Malfoy, non<br />

appena riuscì a parlare. “T-Tiger…”<br />

“E’ morto,” disse Ron in tono aspro.<br />

C’era s<strong>il</strong>enzio, tranne che per gli ansimi ed i colpi di<br />

tosse. Poi alcuni enormi scoppi scossero <strong>il</strong> castello, ed una<br />

lunga sf<strong>il</strong>ata di figure trasparenti a cavallo passò al<br />

galoppo davanti a loro, con le teste sotto le braccia che<br />

gridavano la propria brama di sangue. <strong>Harry</strong> barcollò<br />

alz<strong>and</strong>osi in piedi qu<strong>and</strong>o la Caccia dei Senzatesta fu<br />

passata e si guardò intorno: la battaglia stava continu<strong>and</strong>o<br />

tutto intorno a lui. Riusciva a sentire altre urla oltre a<br />

quelle dei fantasmi in ritirata. Il panico divampò dentro di<br />

lui.<br />

“Dov’è Ginny?” chiese bruscamente. “Era qui.<br />

Doveva tornare nella Stanza delle Necessità.”<br />

“Accidenti, credi che funzionerà ancora dopo quel<br />

fuoco?” dom<strong>and</strong>ò Ron, ma si rimise in piedi anche lui,<br />

massaggi<strong>and</strong>osi <strong>il</strong> petto e guard<strong>and</strong>o a destra e a sinistra.<br />

“Ci dividiamo e cerchiamo…?”<br />

“No,” disse Hermione, rimettendosi in piedi a sua<br />

volta. Malfoy e Goyle restarono disperatamente accasciati<br />

sul pavimento del corridoio; nessuno dei <strong>due</strong> aveva la<br />

bacchetta. “Rimaniamo uniti. Io dico di <strong>and</strong>are… <strong>Harry</strong>,<br />

cosa porti sul braccio?”<br />

“Cosa? Oh, sì…”<br />

Si tolse <strong>il</strong> diadema dal polso e lo sollevò. Era ancora<br />

caldo, annerito dalla fuliggine, ma guard<strong>and</strong>olo da vicino<br />

riuscì a distinguere le minuscole parole che vi erano incise


J. K. Rowling<br />

sopra: Un ingegno smisurato è per l’uomo <strong>il</strong> tesoro più<br />

grato.<br />

Una sostanza sim<strong>il</strong>e al sangue, scura e catramosa,<br />

sembrò colare dal diadema. All’improvviso <strong>Harry</strong> sentì<br />

l’oggetto tremare con violenza, e poi <strong>and</strong>ò in pezzi fra le<br />

sue mani, e mentre accadeva, <strong>Harry</strong> pensò di sentire un<br />

debolissimo, lontanissimo grido di dolore, che<br />

riecheggiava non dal Parco o dal castello, bensì<br />

dall’oggetto che si era appena sgretolato fra le sue dita.<br />

“Doveva essere Fuocoinferno” sussurrò Hermione, gli<br />

occhi fissi sui frammenti spezzati.<br />

“Scusa?”<br />

“Fuocoinferno… fuoco maledetto… è una delle<br />

sostanze che distruggono gli Horcrux, ma mai e poi mai<br />

avrei osato adoperarlo, è troppo pericoloso. Come sapeva<br />

Tiger in che modo…?”<br />

“Deve averlo imparato dai Carrow,” disse <strong>Harry</strong><br />

cupamente.<br />

“Peccato che non si fosse concentrato abbastanza<br />

qu<strong>and</strong>o hanno accennato a come fermarlo, davvero,” disse<br />

Ron, che aveva, come Hermione, i capelli bruciacchiati ed<br />

anche <strong>il</strong> viso annerito. “Se non avesse cercato di ucciderci<br />

tutti, sarei piuttosto dispiaciuto per la sua morte.”<br />

“Ma non hai capito?” mormorò Hermione. “Questo<br />

significa che se solo riusciamo ad arrivare al serpente…”<br />

Ma si interruppe perché urla e grida e gli<br />

inconfondib<strong>il</strong>i rumori di un <strong>due</strong>llo riempirono <strong>il</strong> corridoio.<br />

<strong>Harry</strong> si guardò attorno ed <strong>il</strong> suo cuore sembrò<br />

smettere di battere: i Mangiamorte erano entrati ad<br />

Hogwarts. Fred e Percy erano appena entrati,<br />

indietreggi<strong>and</strong>o, nel loro campo visivo, ed entrambi<br />

757


758<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

stavano <strong>due</strong>ll<strong>and</strong>o con uomini mascherati ed<br />

incappucciati.<br />

<strong>Harry</strong>, Ron ed Hermione corsero verso di loro per<br />

aiutarli: getti di luce volavano in ogni direzione e l’uomo<br />

che <strong>due</strong>llava con Percy retrocesse velocemente: poi <strong>il</strong> suo<br />

cappuccio scivolò e videro una fronte alta e capelli striati.<br />

“Salve, Ministro!” gridò Percy, lanci<strong>and</strong>o un<br />

incantesimo dritto a Thicknesse, che lasciò cadere la<br />

bacchetta per afferrare la sommità <strong>della</strong> veste, chiaramente<br />

in tremendo imbarazzo. “Le ho accennato al fatto che do<br />

le dimissioni?”<br />

“Tu stai scherz<strong>and</strong>o, Perce!” gridò Fred, mentre <strong>il</strong><br />

Mangiamorte con <strong>il</strong> quale stava combattendo crollava<br />

sotto <strong>il</strong> peso di tre distinti Schiantesimi. Thicknesse era<br />

caduto a terra mentre piccole punte gli spuntavano su tutto<br />

<strong>il</strong> corpo; sembrava si stesse trasform<strong>and</strong>o in un qualche<br />

tipo di riccio di mare. Fred guardò Percy con<br />

soddisfazione.<br />

“Tu stai veramente scherz<strong>and</strong>o, Perce… Non credo di<br />

averti sentito scherzare da qu<strong>and</strong>o avevi…”<br />

L’aria esplose. Si erano raggruppati assieme, <strong>Harry</strong>,<br />

Ron, Hermione, Fred e Percy, i <strong>due</strong> Mangiamorte ai loro<br />

piedi, uno Schiantato, l’altro Trasfigurato: ed in quel<br />

frammento di attimo, qu<strong>and</strong>o <strong>il</strong> pericolo sembrava,<br />

temporaneamente, tenuto a bada, <strong>il</strong> mondo si squarciò in<br />

m<strong>il</strong>le pezzi. <strong>Harry</strong> si sentì scaraventare in aria, e tutto<br />

quello che poteva fare era tenere <strong>il</strong> più saldamente<br />

possib<strong>il</strong>e quel piccolo bastoncino di legno che era la sua<br />

sola ed unica arma, e ripararsi la testa con le braccia: sentì<br />

le urla e le grida dei suoi compagni senza possib<strong>il</strong>ità di<br />

sapere cos’era capitato loro.


J. K. Rowling<br />

E poi <strong>il</strong> mondo si scisse in sofferenza e semioscurità:<br />

si ritrovò semisepolto nelle rovine di un corridoio che era<br />

stato vittima di un tremendo attacco: l’aria fredda gli<br />

rivelò che quel lato del castello era stato fatto saltare in<br />

aria ed una calda vischiosità sulla guancia gli disse che<br />

stava sanguin<strong>and</strong>o copiosamente. Poi sentì un terrib<strong>il</strong>e<br />

grido che gli contorse le viscere, quel genere di dolore<br />

manifesto che né <strong>il</strong> fuoco né una maledizione poteva<br />

provocare, e si alzò, vac<strong>il</strong>lante, più spaventato di quanto<br />

fosse mai stato quel giorno, più spaventato, forse, di<br />

quanto fosse mai stato in tutta la sua <strong>vita</strong>…<br />

Ed Hermione si stava divincol<strong>and</strong>o in piedi tra le<br />

macerie, e tre uomini dalla testa rossa erano raggruppati<br />

sul pavimento dove <strong>il</strong> muro era saltato in aria. <strong>Harry</strong><br />

afferrò la mano di Hermione mentre barcollavano ed<br />

incespicavano sulla pietra ed <strong>il</strong> legno.<br />

“No… no… no!” stava url<strong>and</strong>o qualcuno. “No! Fred!<br />

No!”<br />

E Percy stava scuotendo <strong>il</strong> fratello, e Ron si stava<br />

inginocchi<strong>and</strong>o accanto a loro, e gli occhi di Fred rimasero<br />

fissi senza più vedere, <strong>il</strong> fantasma <strong>della</strong> sua ultima risata<br />

ancora impresso sul suo viso.<br />

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760<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

CAPITOLO TRENTADUE<br />

L’ANTICA BACCHETTA<br />

Il mondo era finito. Allora perché la battaglia non era<br />

cessata, <strong>il</strong> castello non si era fatto s<strong>il</strong>enzioso per l’orrore e<br />

ogni combattente non aveva deposto le armi? La mente di<br />

<strong>Harry</strong> era in caduta libera, fuori controllo, incapace di<br />

ammettere l’inaccettab<strong>il</strong>e, perché Fred Weasley non<br />

poteva essere morto, tutti i sensi gli stavano certamente<br />

mentendo…<br />

In quel momento, un corpo precipitò al di là <strong>della</strong><br />

breccia creatasi nel fianco <strong>della</strong> scuola e maledizioni si<br />

riversarono su di loro dall’oscurità, colpendo <strong>il</strong> muro<br />

dietro le loro teste.<br />

“Giù!” urlò <strong>Harry</strong>, mentre altre maledizioni attraversavano<br />

la notte. Lui e Ron avevano afferrato e trascinato


J. K. Rowling<br />

Hermione sul pavimento, ma Percy si era steso sul corpo<br />

di Fred, per proteggerlo da ulteriori danni. Qu<strong>and</strong>o <strong>Harry</strong><br />

gridò: “Percy, <strong>and</strong>iamo, dobbiamo muoverci,” lui scosse<br />

la testa.<br />

“Percy!” <strong>Harry</strong> vide tracce di pianto rigare la fuliggine<br />

che copriva <strong>il</strong> viso di Ron, mentre afferrava <strong>il</strong> fratello<br />

maggiore per la spalla e tirava, ma Percy non si mosse.<br />

“Percy, non puoi fare niente per lui! Dobbiamo…”<br />

Hermione str<strong>il</strong>lò ed <strong>Harry</strong>, gir<strong>and</strong>osi, non ebbe<br />

bisogno di chiedere perché. Un ragno mostruoso, delle<br />

dimensioni di una piccola auto, stava tent<strong>and</strong>o di<br />

arrampicarsi attraverso l’enorme buco nel muro: uno dei<br />

discendenti di Aragog si era unito alla battaglia.<br />

Ron ed <strong>Harry</strong> gridarono insieme, i loro incantesimi si<br />

scontrarono, <strong>il</strong> mostro volò all’indietro, con le gambe<br />

orrib<strong>il</strong>mente tremolanti, e scomparve nell’ombra.<br />

“Si è portato degli amici!” gridò <strong>Harry</strong> agli altri,<br />

gett<strong>and</strong>o uno sguardo oltre l’orlo del castello, attraverso <strong>il</strong><br />

buco nel muro che gli incantesimi avevano fatto saltare in<br />

aria. Altri ragni giganti stavano scal<strong>and</strong>o <strong>il</strong> lato<br />

dell'edificio, liberati dalla Foresta Proibita nella quale i<br />

Mangiamorte dovevano essere penetrati. Scagliò<br />

Schiantesimi su di loro, abbattendo <strong>il</strong> mostro in testa ai<br />

suoi compagni e facendoli così rotolare giù dall'edificio e<br />

fuori dalla visuale. Poi nuove maledizioni gli passarono<br />

sopra la testa, così vicine che, la loro forza gli scompigliò<br />

i capelli.<br />

“Muoviamoci, ORA!”<br />

M<strong>and</strong><strong>and</strong>o avanti Hermione e Ron, si chinò per<br />

afferrare <strong>il</strong> corpo di Fred per le ascelle. Percy, rendendosi<br />

conto di ciò che stava cerc<strong>and</strong>o di fare, smise di<br />

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762<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

aggrapparsi al corpo e lo aiutò. Insieme, acquattati per<br />

e<strong>vita</strong>re le maledizioni che volavano su di loro dal parco,<br />

trascinarono Fred fuori portata.<br />

“Qui,” disse, e lo misero in una nicchia dove prima<br />

stava un’armatura. Non poteva sopportare di guardare<br />

Fred un secondo di più, e, dopo essersi assicurato che <strong>il</strong><br />

corpo fosse ben nascosto, corse dietro a Ron ed Hermione.<br />

Malfoy e Goyle erano spariti, ma alla fine del<br />

corridoio, che, ora, era pieno di polvere e macerie cadute,<br />

di vetri infranti da tempo dalle finestre, vide molte persone<br />

correre avanti e indietro, non sapeva dire se amici o<br />

nemici. Gir<strong>and</strong>o l'angolo, Percy si lasciò sfuggire un urlo<br />

sim<strong>il</strong>e al muggito di un toro: “ROOKWOOD!” e si<br />

precipitò nella direzione di un uomo alto che stava<br />

inseguendo un paio di studenti.<br />

“<strong>Harry</strong>, qui!” gridò Hermione.<br />

Aveva tirato Ron dietro ad un arazzo. Sembrava<br />

stessero lott<strong>and</strong>o, e per un folle momento <strong>Harry</strong> pensò che<br />

si stessero abbracci<strong>and</strong>o di nuovo, poi vide che Hermione<br />

stava cerc<strong>and</strong>o di trattenere Ron, di impedirgli di correre<br />

dietro a Percy.<br />

“Ascoltami… ASCOLTA, RON!”<br />

“Voglio aiutare… Voglio uccidere i Mangiamorte…”<br />

La sua faccia era contorta, imbrattata dalla polvere e<br />

dalla fuliggine e tremava per l’ira e per <strong>il</strong> dolore.<br />

“Ron, siamo gli unici a potervi porre fine! Per<br />

favore… Ron… abbiamo bisogno del serpente, dobbiamo<br />

uccidere <strong>il</strong> serpente!” disse Hermione.<br />

<strong>Harry</strong> sapeva come si sentiva Ron: inseguire un altro<br />

Horcrux non avrebbe portato la soddisfazione <strong>della</strong><br />

vendetta. Anche lui avrebbe voluto combattere, punire le


J. K. Rowling<br />

persone che avevano ucciso Fred, voleva trovare gli altri<br />

Weasley e soprattutto essere sicuro, completamente<br />

sicuro, che Ginny non fosse… ma non poteva permettere<br />

che quel pensiero prendesse forma nella mente…<br />

“Noi combatteremo!” disse Hermione. “Dovremo<br />

farlo, per arrivare al serpente! Ma adesso non perdiamo di<br />

vista quello che dobbiamo fa-fare! Noi siamo i soli che<br />

possano porvi fine!”<br />

Anche lei stava piangendo, si asciugò la faccia sulla<br />

manica lacerata e bruciacchiata mentre parlava, eppure<br />

faceva respiri ampi e profondi, per calmarsi. Mantenendo<br />

una presa ben salda su Ron, si girò verso <strong>Harry</strong>.<br />

“Hai bisogno di scoprire dove si trova Voldemort,<br />

perché lui avrà <strong>il</strong> serpente con se, non è così? Fallo,<br />

<strong>Harry</strong>… guardagli nella mente!”<br />

Perché era così fac<strong>il</strong>e? Forse perché la cicatrice<br />

bruciava da ore, bram<strong>and</strong>o di mostrargli i pensieri di<br />

Voldemort? A questo ordine, <strong>Harry</strong> chiuse gli occhi e<br />

subito le grida, i colpi e tutti i suoni discordanti <strong>della</strong><br />

battaglia furono offuscati fino a divenire distanti, come se<br />

fosse molto, molto lontano da loro...<br />

Era in piedi, in mezzo ad una stanza desolata ma<br />

stranamente fam<strong>il</strong>iare, con la tappezzeria che si scollava e<br />

tutte le finestre, tranne una, chiuse con assi. I suoni<br />

dell'assalto al castello erano attutiti e distanti. Quella<br />

singola finestra non sprangata rivelava esplosioni lontane<br />

di luce, là dove sorgeva <strong>il</strong> castello, ma nella stanza c’era<br />

buio, a parte una solitaria lampada a petrolio.<br />

Stava facendo ruotare la bacchetta tra le dita, la<br />

guardava, pens<strong>and</strong>o alla Stanza nel castello, la Stanza<br />

Segreta che soltanto lui aveva trovato. La Stanza che,<br />

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764<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

come la Camera, dovevi essere ingegnoso, astuto e<br />

indagatore per scoprire... era sicuro che <strong>il</strong> ragazzo non<br />

avrebbe trovato <strong>il</strong> diadema... anche se <strong>il</strong> burattino di<br />

S<strong>il</strong>ente era arrivato molto più lontano di quanto si sarebbe<br />

mai aspettato... troppo lontano...<br />

“Mio Signore,” disse una voce, disperata e sorda. Si<br />

girò: c'era Lucius Malfoy seduto nell'angolo più buio,<br />

cencioso e con ancora i segni <strong>della</strong> punizione ricevuta<br />

dopo l’ultima fuga del ragazzo. Un occhio gli era rimasto<br />

chiuso e gonfio. “Mio Signore... per favore... mio figlio...”<br />

“Se tuo figlio è morto, Lucius, non è colpa mia. Non è<br />

venuto ad unirsi a me, come <strong>il</strong> resto dei Serpeverde. Forse<br />

ha deciso di mostrarsi amico di <strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong>?”<br />

“No… mai,” bisbigliò Malfoy.<br />

“Spera che non sia così.”<br />

“Non… non teme, mio Signore, che <strong>Potter</strong> possa<br />

morire colpito da un'altra mano, che non sia la Sua?”<br />

chiese Malfoy, con voce tremante. “Non sarebbe... mi<br />

perdoni... più prudente fermare questa battaglia, entrare<br />

nel castello, e cercarlo L-Lei stesso?”<br />

“Non fingere, Lucius. Speri che la battaglia cessi così<br />

da poter scoprire quello che è accaduto a tuo figlio. Non<br />

ho bisogno di cercare <strong>Potter</strong>. Prima che la notte finisca,<br />

<strong>Potter</strong> sarà venuto a cercare me.”<br />

Voldemort abbassò ancora una volta lo sguardo sulla<br />

bacchetta tra le sue dita. Lo preoccupava... e ciò che<br />

preoccupava Lord Voldemort doveva essere sistemato...<br />

“Vai e m<strong>and</strong>ami Piton.”<br />

“Piton, m-mio Signore?”<br />

“Piton. Adesso. Ho bisogno di lui. C'è un…<br />

servigio… che gli richiedo. Vai.”


J. K. Rowling<br />

Spaventato, inciamp<strong>and</strong>o leggermente nell'oscurità,<br />

Lucius lasciò la stanza. Voldemort continuò a stare lì, in<br />

piedi, facendo girare la bacchetta tra le dita, fiss<strong>and</strong>ola.<br />

“È l'unico modo, Nagini,” bisbigliò, e si guardò<br />

intorno. Il gr<strong>and</strong>e, massiccio serpente, ora sospeso a<br />

mezz’aria, si attorcigliava con grazia all'interno<br />

dell’incantesimo, lo spazio protetto e creato per lei, una<br />

sfera trasparente e luccicante, una via di mezzo tra una<br />

gabbia scint<strong>il</strong>lante e un contenitore.<br />

Con un sussulto, <strong>Harry</strong> tornò indietro, ed aprì gli<br />

occhi, nello stesso istante le sue orecchie furono assalite<br />

dagli stridori e dalle urla, dalle rovine e dai colpi <strong>della</strong><br />

battaglia.<br />

“É nella Stamberga Str<strong>il</strong>lante. Il serpente è con lui, ha<br />

un qualche tipo di protezione magica intorno. Ha appena<br />

m<strong>and</strong>ato Lucius Malfoy a prendere Piton.”<br />

“Voldemort se ne sta seduto nella Stamberga<br />

Str<strong>il</strong>lante?” disse Hermione, oltraggiata. “Non sta… non<br />

sta nemmeno combattendo?”<br />

“Non pensa di aver bisogno di combattere,” rispose<br />

<strong>Harry</strong>. “Pensa che io <strong>and</strong>rò da lui.”<br />

“Ma perché?”<br />

“Sa che sto cerc<strong>and</strong>o gli Horcrux… tiene Nagini<br />

vicina, al suo fianco… ovviamente dovrò <strong>and</strong>are da lui per<br />

arrivarle vicino...”<br />

“Giusto,” disse Ron, raddrizz<strong>and</strong>o le spalle. “Allora<br />

non puoi <strong>and</strong>arci, questo è quello che lui vuole, quello che<br />

si aspetta. Stai qui e tieni d’occhio Hermione, <strong>and</strong>rò io a<br />

prenderla…”<br />

<strong>Harry</strong> lo interruppe.<br />

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766<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Voi <strong>due</strong> restate qui, ci <strong>and</strong>rò io sotto <strong>il</strong> Mantello e<br />

ritornerò appena…”<br />

“No,” disse Hermione, “ha molto più senso se prendo<br />

io <strong>il</strong> Mantello e…”<br />

“Non ci pensare nemmeno,” le ringhiò Ron.<br />

Prima che Hermione potesse <strong>and</strong>are oltre un “Ron, io<br />

sono tanto ab<strong>il</strong>e quanto…” la tappezzeria in cima alla<br />

scala sulla quale si trovavano fu lacerata.<br />

“POTTER!”<br />

Due Mangiamorte mascherati erano lì in piedi, ma,<br />

ancor prima che alzassero completamente le loro<br />

bacchette, Hermione gridò “Glisseo!”<br />

I gradini sotto i loro piedi si appiattirono form<strong>and</strong>o<br />

uno scivolo, e lei, <strong>Harry</strong>, e Ron precipitarono giù, incapaci<br />

di controllare la velocità, ma così rapidi che gli<br />

Schiantesimi dei Mangiamorte passarono ben al di sopra<br />

delle loro teste. Sfrecciarono attraverso l’arazzo che<br />

nascondeva <strong>il</strong> fondo <strong>della</strong> scala e girarono sul pavimento,<br />

sbattendo contro <strong>il</strong> muro opposto.<br />

“Duro!” gridò Hermione, punt<strong>and</strong>o la bacchetta verso<br />

l’arazzo. Ci furono <strong>due</strong> forti, disgustosi tonfi qu<strong>and</strong>o<br />

l’arazzo si trasformò in pietra e i Mangiamorte che li<br />

inseguivano vi si accartocciarono contro.<br />

“Indietro!” gridò Ron, e lui, <strong>Harry</strong> ed Hermione si<br />

appiattirono contro una porta mentre una m<strong>and</strong>ria di<br />

scrivanie galoppanti li oltrepassava col fragore di un<br />

tuono, guidata da una veloce Professoressa McGranitt.<br />

Sembrò non accorgersi di loro: i suoi capelli si erano<br />

sciolti e aveva uno sfregio sulla guancia. Mentre girava<br />

l'angolo, la sentirono gridare, “CARICA!”


J. K. Rowling<br />

“<strong>Harry</strong>, mettiti tu <strong>il</strong> Mantello,” disse Hermione. “Non<br />

pensare a noi…”<br />

Lui lo gettò, invece, su tutti e tre, gr<strong>and</strong>i com’erano:<br />

dubitava che qualcuno avrebbe potuto notare i piedi senza<br />

corpo attraverso la polvere che intasava l’aria, le pietre<br />

che cadevano e i bagliori degli incantesimi.<br />

Scesero di corsa la scala successiva e si trovarono in<br />

un corridoio pieno di <strong>due</strong>llanti. I ritratti su entrambi i lati<br />

dei combattenti erano affollati di personaggi che<br />

str<strong>il</strong>lavano consigli ed incoraggiamenti, mentre i<br />

Mangiamorte, sia mascherati sia a volto scoperto,<br />

combattevano con studenti ed insegnanti. Dean si era<br />

conquistato una bacchetta e adesso era faccia a faccia con<br />

Dolohov, Calì con Travers. <strong>Harry</strong>, Ron ed Hermione<br />

alzarono subito le loro bacchette, pronti per colpire, ma i<br />

combattenti continuavano ad intrecciarsi e guizzare di qua<br />

e di là a tal punto che, se avessero lanciato una<br />

maledizione, avrebbero avuto serie probab<strong>il</strong>ità di colpire<br />

uno dei loro. Proprio mentre erano lì, cerc<strong>and</strong>o<br />

l'opportunità di agire, arrivò un forte “wheeeeeeeeeeee!”.<br />

Guard<strong>and</strong>o in alto, <strong>Harry</strong> vide Pix passare velocemente<br />

sopra di loro, facendo cadere baccelli di Pugnacio sui<br />

Mangiamorte, le cui teste furono improvvisamente<br />

ricoperte da tuberi verdi che si contorcevano, sim<strong>il</strong>i a<br />

grassi vermi.<br />

“Argh!”<br />

Una manciata di tuberi aveva colpito <strong>il</strong> Mantello sulla<br />

testa di Ron, le viscide radici verdi rimasero<br />

improbab<strong>il</strong>mente sospese a mezz’aria, mentre Ron cercava<br />

di scuotersele di dosso.<br />

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<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“C’è qualcuno invisib<strong>il</strong>e là!” gridò un Mangiamorte<br />

mascherato, indic<strong>and</strong>oli.<br />

Dean sfruttò al meglio la momentanea distrazione del<br />

Mangiamorte, mettendolo K.O. con uno Schiantesimo,<br />

Dolohov tentò una rappresaglia e Calì gli sparò un<br />

Incantesimo delle Pastoie.<br />

“ANDIAMOCENE!” gridò <strong>Harry</strong>, e lui, Ron, ed<br />

Hermione si strinsero attorno, saldamente, <strong>il</strong> Mantello e<br />

sfrecciarono a tutta velocità, a testa bassa, in mezzo ai<br />

combattenti, scivol<strong>and</strong>o leggermente in pozze di succo di<br />

Pugnacio, verso la cima <strong>della</strong> scala marmorea che portava<br />

al Salone d’Ingresso.<br />

“Sono Draco Malfoy, sono Draco, siamo dalla stessa<br />

parte!” Draco era sul pianerottolo superiore, implorava un<br />

altro Mangiamorte mascherato. <strong>Harry</strong> schiantò <strong>il</strong><br />

Mangiamorte mentre passavano: Malfoy si guardò<br />

intorno, raggiante, cerc<strong>and</strong>o <strong>il</strong> suo salvatore e Ron gli<br />

diede un pugno da sotto <strong>il</strong> Mantello. Malfoy cadde<br />

all’indietro sopra al Mangiamorte, la bocca sanguinante,<br />

completamente attonito.<br />

“E questa è la seconda volta che ti salviamo la <strong>vita</strong><br />

stanotte, ipocrita bastardo!” gridò Ron.<br />

C'erano altri <strong>due</strong>llanti dappertutto, sulla scalinata e<br />

nell’ingresso, Mangiamorte dovunque <strong>Harry</strong> guardasse.<br />

Yaxley, vicino alle porte d’ingresso, combatteva con<br />

Vitious, un Mangiamorte mascherato <strong>due</strong>llava con<br />

Kingsley proprio accanto a loro. Studenti correvano in<br />

ogni direzione, alcuni trasport<strong>and</strong>o o trascin<strong>and</strong>o amici<br />

feriti. <strong>Harry</strong> lanciò uno Schiantesimo verso <strong>il</strong><br />

Mangiamorte mascherato, lo mancò, e per un soffio non<br />

colpì Nev<strong>il</strong>le che era emerso dal nulla br<strong>and</strong>endo bracciate


J. K. Rowling<br />

di Tentacoli Velenosi, che si avvinghiarono allegramente<br />

al Mangiamorte più vicino e cominciarono a risucchiarlo.<br />

<strong>Harry</strong>, Ron ed Hermione si precipitarono giù per la<br />

scala marmorea, un vetro si fracassò alla loro sinistra e la<br />

clessidra di Serpeverde, che registrava i punti <strong>della</strong> casa,<br />

sparse dappertutto i suoi smeraldi, così che le persone<br />

scivolavano e barcollavano nel correre. Due corpi caddero<br />

dalla balaustra in alto, mentre arrivavano in fondo, una<br />

forma grigia, che <strong>Harry</strong> scambiò per un animale,<br />

attraversò la Sala correndo a quattro zampe per affondare i<br />

denti in uno dei caduti.<br />

“NO!” str<strong>il</strong>lò Hermione, e con un’esplosione<br />

assordante dalla sua bacchetta Fenrir Greyback fu<br />

scagliato all’indietro, via dal corpo di Lav<strong>and</strong>a Brown che<br />

si agitava debolmente. Colpì le balaustre marmoree e lottò<br />

per rialzarsi. Allora, con un br<strong>il</strong>lante bagliore bianco ed<br />

uno schianto, una palla di cristallo gli piombò sulla testa.<br />

Si accartocciò a terra rest<strong>and</strong>o immob<strong>il</strong>e.<br />

“Ne ho altre!” str<strong>il</strong>lò la Professoressa Cooman da<br />

sopra la balaustra. “Molte altre, per chi ne vuole! Ecco…”<br />

E con un movimento sim<strong>il</strong>e a un servizio di tennis,<br />

sollevò un'altra enorme sfera di cristallo dalla sua borsa e<br />

sventolò la bacchetta nell'aria. La palla partì a tutta<br />

velocità attraverso la sala, e passò attraverso una finestra<br />

frantum<strong>and</strong>ola. Nello stesso momento, le pesanti porte<br />

d’ingresso in legno si spalancarono, e altri ragni<br />

giganteschi si fecero strada nella Sala d’Ingresso.<br />

Grida di terrore riempirono l'aria: i combattenti si<br />

dispersero, tanto i Mangiamorte quanto i difensori <strong>della</strong><br />

scuola, e luci rosse e verdi volarono in mezzo ai mostri in<br />

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<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

avvicinamento, che rabbrividirono e indietreggiarono, più<br />

terrificanti che mai.<br />

“Come facciamo ad uscire?” gridò Ron sopra tutte le<br />

urla, ma prima che <strong>Harry</strong> o Hermione potessero<br />

rispondergli furono gettati da parte: Hagrid arrivava<br />

tuon<strong>and</strong>o giù per la scala, br<strong>and</strong>endo <strong>il</strong> suo ombrello a<br />

fiori rosa.<br />

“Non fateci male, non fateci male!” gridava.<br />

“HAGRID, NO!”<br />

<strong>Harry</strong> dimenticò ogni altra cosa: scattò fuori da sotto <strong>il</strong><br />

Mantello, correndo piegato in <strong>due</strong> per e<strong>vita</strong>re le<br />

maledizioni che <strong>il</strong>luminavano l’intera Sala.<br />

“HAGRID, TORNA INDIETRO!”<br />

Non era arrivato neppure che a metà strada qu<strong>and</strong>o lo<br />

vide accadere: Hagrid svanì in mezzo ai ragni, che, con<br />

gr<strong>and</strong>e precipitazione e un osceno movimento brulicante,<br />

si ritirarono sotto la pioggia di incantesimi, con Hagrid<br />

sepolto in mezzo al gruppo.<br />

“HAGRID!”<br />

<strong>Harry</strong> sentì qualcuno gridare <strong>il</strong> suo nome, se fosse<br />

amico o nemico non gli importava: volava giù per la<br />

scalinata d’ingresso verso <strong>il</strong> parco buio, e i ragni<br />

sciamavano via con la loro preda, e non vedeva traccia di<br />

Hagrid.<br />

“HAGRID!”<br />

Pensò di scorgere un braccio enorme agitarsi nel<br />

mezzo dello sciame di ragni, ma qu<strong>and</strong>o fece per<br />

inseguirli, la sua strada fu intralciata da un piede<br />

monumentale, che piombò giù dall'oscurità e fece tremare<br />

<strong>il</strong> terreno su cui si trovava. Guardò in alto: un gigante<br />

stava in piedi di fronte a lui, alto sette metri, la testa


J. K. Rowling<br />

nascosta nell’ombra, con nient’altro che gli stinchi pelosi,<br />

sim<strong>il</strong>i ad alberi, <strong>il</strong>luminati dalla luce proveniente dalle<br />

porte del castello. Con un movimento brutale e fluido,<br />

fracassò con un pugno massiccio una finestra più in alto<br />

ed una pioggia di vetri cadde su <strong>Harry</strong>, costringendolo di<br />

nuovo al riparo nel vano <strong>della</strong> porta.<br />

“Oh ca…!” gridò Hermione, mentre lei e Ron<br />

raggiungevano <strong>Harry</strong> e guardavano <strong>il</strong> gigante, che ora<br />

tentava di afferrare le persone attraverso la finestra sopra<br />

di loro.<br />

“NON FARLO!” gridò Ron, afferr<strong>and</strong>o la mano di<br />

Hermione mentre lei sollevava la bacchetta. “Schiantalo e<br />

demolirà mezzo castello…”<br />

“HAGGER?”<br />

Grop arrivava barcoll<strong>and</strong>o attorno all'angolo del<br />

castello, solamente adesso <strong>Harry</strong> si rese conto che Grop<br />

era, davvero, un gigante mingherlino. Il mostruoso<br />

gargantua che tentava di schiacciare le persone ai piani<br />

superiori si guardò intorno e ruggì. I gradini di pietra<br />

tremarono qu<strong>and</strong>o si mosse con passo pesante verso <strong>il</strong> suo<br />

consanguineo più piccolo e la bocca sb<strong>il</strong>enca di Grop si<br />

spalancò, mostr<strong>and</strong>o denti gialli, gr<strong>and</strong>i come mezzo<br />

mattone. Poi si lanciarono l’uno contro l’altro con la<br />

ferocia di leoni.<br />

“CORRETE!” ruggì <strong>Harry</strong>. La notte era piena di grida<br />

spaventose e colpi mentre i giganti lottavano, afferrò la<br />

mano di Hermione e corse giù per la scalinata, nel parco,<br />

Ron alla retroguardia.<br />

Non aveva perso la speranza di trovare e salvare<br />

Hagrid, corse così veloce che arrivarono a metà strada<br />

verso la Foresta prima di fermarsi nuovamente di botto.<br />

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<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

L'aria intorno a loro si era ghiacciata: <strong>il</strong> respiro gli si<br />

rapprese e solidificò nel petto. Sagome uscirono<br />

dall'oscurità: figure turbinanti di tenebra concentrata, che<br />

si muovevano in una gr<strong>and</strong>e ondata verso <strong>il</strong> castello, le<br />

facce incappucciate e <strong>il</strong> respiro raschiante...<br />

Ron ed Hermione gli si strinsero al fianco mentre i<br />

suoni <strong>della</strong> battaglia alle loro spalle si affievolivano,<br />

spegnendosi, perché un s<strong>il</strong>enzio che solo i Dissennatori<br />

potevano portare stava cal<strong>and</strong>o, denso, sulla notte...<br />

“Andiamo, <strong>Harry</strong>!” disse la voce di Hermione, da un<br />

luogo molto lontano. “I Patronus, <strong>Harry</strong>, <strong>and</strong>iamo!”<br />

Alzò la bacchetta, ma una sorda disperazione gli si<br />

stava diffondendo dentro: Fred se n’era <strong>and</strong>ato e Hagrid<br />

stava sicuramente morendo o era già morto. Quanti altri<br />

giacevano morti, quanti di cui lui non sapeva ancora… Si<br />

sentì come se l’anima avesse già per metà lasciato <strong>il</strong><br />

corpo...<br />

“HARRY, ANDIAMO!” gridò Hermione.<br />

Cento Dissennatori stavano avanz<strong>and</strong>o, scivolavano<br />

verso di loro, si avvicinavano risucchi<strong>and</strong>o la disperazione<br />

di <strong>Harry</strong>, sim<strong>il</strong>e alla promessa di un banchetto...<br />

Vide <strong>il</strong> terrier d’argento di Ron esplodere nell'aria,<br />

tremolare debolmente, e sparire, vide la lontra di<br />

Hermione torcersi a mezz’aria e affievolirsi, e la bacchetta<br />

gli tremò nella mano, quasi diede <strong>il</strong> benvenuto all'oblio<br />

imminente, la promessa del nulla, di nessuna sensazione...<br />

Poi una lepre d’argento, un cinghiale, e una volpe<br />

volarono al di sopra delle teste di <strong>Harry</strong>, Ron ed<br />

Hermione, i Dissennatori caddero all'indietro di fronte alla<br />

carica delle creature. Altre tre persone erano uscite<br />

dall'oscurità per fiancheggiarli, le bacchette puntate, e


J. K. Rowling<br />

continuavano a lanciare i loro Patronus: Luna, Ernie, e<br />

Seamus.<br />

“Va bene,” disse incoraggiante Luna, come se fossero<br />

ritornati nella Stanza delle Necessità e <strong>il</strong> tutto fosse<br />

semplicemente pratica di incantesimi per l’ES. “Va bene,<br />

<strong>Harry</strong>... <strong>and</strong>iamo, pensa a qualche cosa di felice...”<br />

“Qualche cosa di felice?” disse <strong>Harry</strong>, la voce rotta.<br />

“Siamo ancora tutti qui,” bisbigliò lei, “stiamo ancora<br />

lott<strong>and</strong>o. Forza, adesso....”<br />

Ci fu una scint<strong>il</strong>la d’argento, poi una luce esitante, e<br />

infine, col più gr<strong>and</strong>e sforzo mai costatogli prima, <strong>il</strong> cervo<br />

esplose dalla punta <strong>della</strong> sua bacchetta. Partì al piccolo<br />

galoppo, ed ora i Dissennatori si dispersero sul serio:<br />

immediatamente la notte fu di nuovo mite, ma i suoni<br />

<strong>della</strong> battaglia circostante tornarono a rimbombargli nelle<br />

orecchie.<br />

“Non potremo mai ringraziarvi abbastanza,” disse<br />

vac<strong>il</strong>l<strong>and</strong>o Ron, rivolgendosi a Luna, Ernie e Seamus. “Ci<br />

avete appena salvato…”<br />

Con un ruggito ed <strong>il</strong> tremore di un terremoto, un altro<br />

gigante uscì barcoll<strong>and</strong>o dall'oscurità <strong>della</strong> Foresta,<br />

br<strong>and</strong>endo un bastone più alto di chiunque di loro.<br />

“CORRETE!” gridò di nuovo <strong>Harry</strong>, gli altri non<br />

avevano bisogno di incitazione: tutti si sparpagliarono, e<br />

non troppo in fretta, visto che, l’istante successivo,<br />

l’enorme piede <strong>della</strong> creatura piombò esattamente dove si<br />

trovavano un attimo prima. <strong>Harry</strong> si guardò intorno: Ron<br />

ed Hermione lo stavano seguendo, gli altri tre erano<br />

nuovamente svaniti nella battaglia.<br />

“Usciamo dalla sua portata!” gridò Ron, mentre <strong>il</strong><br />

gigante sventolava di nuovo la mazza ed i suoi muggiti<br />

773


774<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

echeggiavano nella notte, attraverso <strong>il</strong> parco in cui scoppi<br />

di luce rossa e verde continuavano ad <strong>il</strong>luminare l'oscurità.<br />

“Il Platano Picchiatore,” disse <strong>Harry</strong>, “Andiamo!”<br />

In qualche modo murò tutto nella sua mente, lo stipò<br />

in un piccolo spazio in cui non poter guardare, al<br />

momento: i pensieri di Fred ed Hagrid, la paura per tutte le<br />

persone che amava sparse dentro e fuori <strong>il</strong> castello, tutto<br />

doveva aspettare, perché dovevano correre, dovevano<br />

arrivare al serpente e a Voldemort. Perché quello era,<br />

come aveva detto Hermione, l'unico modo di porre fine a<br />

tutto…<br />

Scattò, quasi convinto di poter distanziare la morte<br />

stessa, ignor<strong>and</strong>o i getti di luce che volavano nell'oscurità<br />

tutto intorno a lui, <strong>il</strong> suono del lago che rumoreggiava<br />

come <strong>il</strong> mare, e <strong>il</strong> cigolare <strong>della</strong> Foresta Proibita, nella<br />

notte pur senza vento. Attraverso terreni che sembravano,<br />

essi stessi, essere insorti nella rivolta, corse più<br />

velocemente che mai nella sua <strong>vita</strong>, e fu lui a vedere per<br />

primo <strong>il</strong> gr<strong>and</strong>e albero, <strong>il</strong> Platano che aveva protetto <strong>il</strong><br />

segreto sotto le sue radici con i rami sferzanti come fruste.<br />

Rallentò, ansim<strong>and</strong>o e boccheggi<strong>and</strong>o, evit<strong>and</strong>o i rami<br />

osc<strong>il</strong>lanti del Platano, scrutò attraverso l'oscurità <strong>il</strong> tronco<br />

massiccio, tent<strong>and</strong>o di vedere l’unico nodo, nella corteccia<br />

del vecchio albero, che l’avrebbe immob<strong>il</strong>izzato. Ron e<br />

Hermione lo raggiunsero, lei aveva <strong>il</strong> fiato talmente corto<br />

da non riuscire a parlare.<br />

“Come… come entriamo?” ansimò Ron. “Posso…<br />

vedere <strong>il</strong> punto… se solo ci fosse… ancora una volta<br />

Grattastinchi…”<br />

“Grattastinchi?” ansimò Hermione, curvata in <strong>due</strong>,<br />

stringendosi <strong>il</strong> petto. “Sei un mago, o cosa?”


J. K. Rowling<br />

“Oh… giusto… sì…”<br />

Ron si guardò intorno, poi puntò la bacchetta verso un<br />

ramoscello per terra e disse “Wingardium Leviosa!”<br />

Il ramoscello si sollevò, f<strong>il</strong>ò attraverso l'aria come<br />

colpito da una raffica di vento, poi sfrecciò direttamente<br />

sul tronco attraverso gli ondeggianti rami del Platano.<br />

Colpì un punto vicino alle radici e immediatamente<br />

l'albero smise di contorcersi e si immob<strong>il</strong>izzò.<br />

“Perfetto!” disse Hermione, ancora ansante.<br />

“Aspetta.”<br />

In un secondo d’incertezza, mentre <strong>il</strong> fracasso e i tuoni<br />

<strong>della</strong> battaglia riempivano l'aria, <strong>Harry</strong> esitò. Voldemort<br />

voleva che facesse tutto questo, voleva che <strong>and</strong>asse da<br />

lui... Stava port<strong>and</strong>o Ron ed Hermione dritti in una<br />

trappola?<br />

Ma poi la realtà sembrò richiudersi su di lui, crudele e<br />

semplice: l'unico modo per proseguire era uccidere <strong>il</strong><br />

serpente, ed <strong>il</strong> serpente era con Voldemort, e Voldemort<br />

era alla fine di quel tunnel...<br />

“<strong>Harry</strong>, veniamo, dai entra lì!” disse Ron, spingendolo<br />

avanti.<br />

<strong>Harry</strong> si contorse nel passaggio scavato nella terra<br />

nascosto sotto le radici dell'albero. Dovette stringersi<br />

molto di più rispetto all'ultima volta che vi erano entrati. Il<br />

tunnel aveva <strong>il</strong> soffitto basso: si erano dovuti piegare in<br />

<strong>due</strong> la prima volta, quasi quattro anni prima, per<br />

attraversarlo; adesso non potevano far altro che strisciare.<br />

Andò per primo, la bacchetta <strong>il</strong>luminata, aspett<strong>and</strong>osi ad<br />

ogni istante di incontrare un ostacolo, ma non ne trovò. Si<br />

mossero in s<strong>il</strong>enzio, lo sguardo di <strong>Harry</strong> fisso sul raggio<br />

osc<strong>il</strong>lante <strong>della</strong> bacchetta che impugnava.<br />

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776<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Finalmente <strong>il</strong> tunnel cominciò ad inclinarsi verso l'alto<br />

ed <strong>Harry</strong> vide davanti a sé un briciolo di luce. Hermione<br />

gli strattonò la caviglia.<br />

“Il Mantello!” bisbigliò. “Mettiti <strong>il</strong> Mantello!”<br />

Cercò a tentoni dietro di sé, e lei gli mise <strong>il</strong> fagotto di<br />

stoffa morbida nella mano libera. Con difficoltà, se lo<br />

sistemò addosso. Mormor<strong>and</strong>o “Nox”, estinse la luce <strong>della</strong><br />

bacchetta, e continuò ad avanzare sulle mani e sulle<br />

ginocchia, <strong>il</strong> più s<strong>il</strong>enziosamente possib<strong>il</strong>e, tutti i sensi<br />

all’erta, aspett<strong>and</strong>osi di essere scoperto in ogni momento,<br />

di sentire una voce fredda e chiara, di vedere un lampo di<br />

luce verde.<br />

Poi sentì voci provenire dalla stanza direttamente<br />

innanzi a loro, solo leggermente attutite dal fatto che<br />

l'apertura alla fine del tunnel era stata bloccata da quello<br />

che sembrava essere un vecchio cassone da imballaggio.<br />

Os<strong>and</strong>o appena respirare, si mosse lentamente fin proprio<br />

davanti all’apertura e sbirciò attraverso una piccola<br />

fessura rimasta fra <strong>il</strong> cassone e <strong>il</strong> muro.<br />

Al di là, la stanza era fiocamente <strong>il</strong>luminata, poté<br />

vedere Nagini, che si avvolgeva e si attorcigliava come un<br />

serpente sott’acqua, al sicuro, nella sua incantata sfera<br />

luccicante, fluttuante a mezz’aria, senza sostegno. Vide<br />

l'orlo di un tavolo e una mano bianca, dalle lunghe dita,<br />

giocherellare con una bacchetta. Poi Piton parlò, ed <strong>il</strong><br />

cuore di <strong>Harry</strong> fece un balzo: Piton stava a pochi<br />

centimetri di distanza da dove stava accucciato, nascosto.<br />

“...mio Signore, la loro resistenza si sta<br />

sbriciol<strong>and</strong>o…”<br />

“…e lo fa senza <strong>il</strong> tuo aiuto,” disse Voldemort, con la<br />

sua voce acuta e chiara. “Per quanto ab<strong>il</strong>e mago tu sia,


J. K. Rowling<br />

Severus, non penso che faresti molta differenza adesso. Ci<br />

siamo quasi... quasi.”<br />

“Mi lasci trovare <strong>il</strong> ragazzo. Lasci che le porti <strong>Potter</strong>.<br />

Io so che posso trovarlo, mio Signore. Per favore.”<br />

Cammin<strong>and</strong>o a gr<strong>and</strong>i passi, Piton passò davanti<br />

all’apertura, e <strong>Harry</strong> si tirò un po’ indietro, tenendo gli<br />

occhi fissi su Nagini, chiedendosi se ci fosse qualche<br />

incantesimo che potesse penetrare la protezione che la<br />

circondava, ma non glie ne venne in mente nessuno. Un<br />

tentativo <strong>and</strong>ato a vuoto, e avrebbe rivelato la sua<br />

posizione...<br />

Voldemort si alzò in piedi. Ora poteva vederlo, vedere<br />

gli occhi rossi, la piatta faccia serpentina, <strong>il</strong> suo pallore<br />

che luccicava leggermente nella semi-oscurità.<br />

“Ho un problema, Severus,” disse sommessamente<br />

Voldemort.<br />

“Mio signore?” interloquì Piton.<br />

Voldemort alzò l’Antica Bacchetta, tenendola<br />

delicatamente e con precisione come la bacchetta di un<br />

direttore d’orchestra.<br />

“Perché non funziona per me, Severus?”<br />

Nel s<strong>il</strong>enzio, <strong>Harry</strong> immaginò di sentire <strong>il</strong> serpente che<br />

sib<strong>il</strong>ava leggermente, mentre si arrotolava e srotolava, o<br />

era <strong>il</strong> sospiro sib<strong>il</strong>ante di Voldemort che indugiava<br />

nell’aria?<br />

“Mio… mio Signore?” soppesò pensieroso Piton.<br />

“Non capisco. Lei… Lei ha compiuto magie straordinarie<br />

con quella bacchetta.”<br />

“No,” disse Voldemort. “Ho compiuto le mie magie<br />

usuali. Io sono straordinario, ma questa bacchetta... no.<br />

Non ha mostrato i prodigi promessi. Non sento differenza<br />

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778<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

tra questa bacchetta e quella che mi procurai tanti anni fa<br />

da Oliv<strong>and</strong>er.”<br />

Il tono di Voldemort era meditabondo, calmo, ma la<br />

cicatrice di <strong>Harry</strong> aveva cominciato a vibrare e pulsare: <strong>il</strong><br />

dolore stava aument<strong>and</strong>o nella sua fronte e poteva sentire<br />

<strong>il</strong> senso di rabbia trattenuta che stava crescendo in<br />

Voldemort.<br />

“Nessuna differenza,” disse di nuovo Voldemort.<br />

Piton non parlò. <strong>Harry</strong> non riusciva a vedere la sua<br />

faccia: si chiese se Piton percepiva <strong>il</strong> pericolo, se stava<br />

tent<strong>and</strong>o di trovare le parole giuste per rassicurare <strong>il</strong> suo<br />

padrone.<br />

Voldemort cominciò a muoversi intorno alla stanza:<br />

<strong>Harry</strong> lo perse di vista per pochi secondi mentre si<br />

aggirava come in cerca di una preda. Parlava con quella<br />

stessa voce misurata, mentre <strong>il</strong> dolore e <strong>il</strong> furore<br />

crescevano in <strong>Harry</strong>.<br />

“Ci ho pensato a lungo e intensamente, Severus... sai<br />

perché ti ho richiamato dalla battaglia?”<br />

Per un momento <strong>Harry</strong> vide <strong>il</strong> prof<strong>il</strong>o di Piton: i suoi<br />

occhi erano fissi sul serpente che si attorcigliava nella sua<br />

gabbia incantata.<br />

“No, mio Signore, ma la prego di permettermi di<br />

rientrare. Mi permetta di trovare <strong>Potter</strong>.”<br />

“Parli come Lucius. Nessuno di voi capisce <strong>Potter</strong><br />

come faccio io. Non c’è bisogno di trovarlo. <strong>Potter</strong> verrà<br />

da me. Conosco la sua debolezza, vedi, <strong>il</strong> suo gr<strong>and</strong>e<br />

difetto. Detesta vedere gli altri cadere attorno a lui,<br />

sapendo che questo accade per colpa sua. Vorrà fermare<br />

tutto ciò a qualsiasi costo. Verrà.”


J. K. Rowling<br />

“Ma mio Signore, potrebbe essere ucciso accidentalmente<br />

da qualcun altro che non lei stesso…”<br />

“Le mie istruzioni ai miei Mangiamorte sono state<br />

perfettamente chiare. Catturare <strong>Potter</strong>. Uccidere i suoi<br />

amici… Più ne uccidono, meglio é… ma non uccidere lui.<br />

Ma è di te che voglio parlare, Severus, non di <strong>Harry</strong><br />

<strong>Potter</strong>. Sei stato molto prezioso per me. Molto prezioso.”<br />

“Il mio Signore sa che chiedo solamente di servirlo.<br />

Ma… Mi permetta di <strong>and</strong>are a cercare <strong>il</strong> ragazzo, mio<br />

Signore. Mi permetta di portarglielo. So che posso…”<br />

“Ti ho detto di no!” ribadì Voldemort, e <strong>Harry</strong> colse <strong>il</strong><br />

bagliore rosso nei suoi occhi mentre si girava di nuovo. Il<br />

frusciare del suo mantello era come lo strisciare di un<br />

serpente, e sentì l'impazienza di Voldemort nella cicatrice<br />

che bruciava. “La mia preoccupazione al momento,<br />

Severus, è quello che accadrà qu<strong>and</strong>o finalmente<br />

incontrerò <strong>il</strong> ragazzo!”<br />

“Mio Signore, non ci possono essere dubbi,<br />

certamente…?”<br />

“…ma c'è un dubbio, Severus. C'è.”<br />

Voldemort si arrestò, e <strong>Harry</strong> riuscì di nuovo a<br />

vederlo chiaramente mentre faceva scorrere l’Antica<br />

Bacchetta fra le dita bianche, fiss<strong>and</strong>o Piton.<br />

“Perché entrambe le bacchette che ho usato hanno<br />

fallito qu<strong>and</strong>o le ho puntate su <strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong>?”<br />

“Io… io non posso rispondere a questo, mio Signore.”<br />

“Non puoi?”<br />

La fitta d’ira sembrò sim<strong>il</strong>e a un chiodo conficcato<br />

nella testa di <strong>Harry</strong>: per non urlare dal dolore, si ficcò un<br />

pugno in bocca. Chiuse gli occhi, ed improvvisamente era<br />

Voldemort e guardava la faccia pallida di Piton.<br />

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780<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“La mia bacchetta di tasso ha fatto tutto quello che le<br />

ho chiesto, Severus, tranne uccidere <strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong>. Ha<br />

fallito <strong>due</strong> volte. Oliv<strong>and</strong>er, sotto tortura, mi disse dei<br />

nuclei gemelli, mi disse di usare un’altra bacchetta. E così<br />

ho fatto, ma la bacchetta di Lucius è <strong>and</strong>ata in pezzi<br />

qu<strong>and</strong>o ha incontrato quella di <strong>Potter</strong>.”<br />

“Io… io non ho alcuna spiegazione, mio Signore.”<br />

Piton, ora, non guardava Voldemort. I suoi occhi scuri<br />

erano ancora fissi sul serpente che si attorcigliava nella<br />

sua sfera protettiva.<br />

“Ho cercato una terza bacchetta, Severus. L’Antica<br />

Bacchetta di Sambuco, la Bacchetta del Destino, la<br />

Bacchetta Mortale. L’ho presa dal suo precedente<br />

padrone. L’ho presa dalla tomba di Albus S<strong>il</strong>ente.”<br />

E ora Piton guardò Voldemort e la faccia di Piton era<br />

come una maschera mortuaria. Era bianca come <strong>il</strong> marmo<br />

e così immob<strong>il</strong>e che, qu<strong>and</strong>o parlò, fu uno shock vedere<br />

che qualcuno era vivo dietro gli occhi inespressivi.<br />

“Mio Signore… mi permetta di <strong>and</strong>are dal ragazzo…”<br />

“Durante tutta questa lunga notte, sull’orlo <strong>della</strong><br />

vittoria, sono stato seduto qui,” disse Voldemort, la voce<br />

appena più forte di un bisbiglio, “chiedendomi,<br />

chiedendomi perché l’Antica Bacchetta rifiuta di essere<br />

quello che dovrebbe essere, rifiuta di operare come,<br />

secondo la leggenda, deve fare per <strong>il</strong> suo legittimo<br />

proprietario... e penso di aver trovato la risposta.”<br />

Piton non parlò.<br />

“Forse lo sai già? Sei un uomo intelligente, dopo tutto,<br />

Severus. Sei stato un buono e fedele servitore, e mi<br />

rammarico per quello che deve accadere.”<br />

“Mio Signore…”


J. K. Rowling<br />

“L’Antica Bacchetta non può servirmi correttamente,<br />

Severus, perché non sono <strong>il</strong> suo vero padrone. L’Antica<br />

Bacchetta appartiene al mago che ha ucciso <strong>il</strong> suo ultimo<br />

proprietario. Tu hai ucciso Albus S<strong>il</strong>ente. Finché tu sei<br />

vivo, Severus, l’Antica Bacchetta non può essere<br />

veramente mia.”<br />

“Mio Signore!” protestò Piton, alz<strong>and</strong>o la sua.<br />

“Non può essere altrimenti,” disse Voldemort. “Devo<br />

essere padrone <strong>della</strong> bacchetta, Severus. Padrone <strong>della</strong><br />

bacchetta e finalmente avrò la meglio su <strong>Potter</strong>.”<br />

Voldemort sferzò l'aria con l’Antica Bacchetta di<br />

Sambuco. Non fece nulla a Piton, che per una frazione di<br />

secondo sembrò pensare di essere stato risparmiato: ma<br />

poi l’intenzione di Voldemort divenne chiara. La gabbia<br />

del serpente stava rotol<strong>and</strong>o nell'aria, e prima che Piton<br />

potesse fare qualsiasi cosa se non gridare, lo aveva<br />

rinchiuso, testa e spalle, e Voldemort parlò in Serpentese.<br />

“Uccidi.”<br />

Ci fu un grido terrib<strong>il</strong>e. <strong>Harry</strong> vide la faccia di Piton<br />

perdere <strong>il</strong> poco colore che aveva, sbiancare mentre i suoi<br />

occhi neri si allargavano, mentre le zanne del serpente gli<br />

trafiggevano <strong>il</strong> collo, mentre non riusciva a spingere via da<br />

sé la gabbia incantata. Le ginocchia gli cedettero, e cadde<br />

sul pavimento.<br />

“Mi dispiace,” disse Voldemort freddamente.<br />

Si girò dall’altra parte, non c'era tristezza in lui,<br />

nessun rimorso. Era ora di lasciare la capanna e di<br />

assumere <strong>il</strong> com<strong>and</strong>o, con una bacchetta che avrebbe,<br />

adesso, eseguito completamente i suoi com<strong>and</strong>i. La puntò<br />

verso la gabbia br<strong>il</strong>lante con dentro <strong>il</strong> serpente, che fu<br />

trasportata verso l'alto, via da Piton. Questi cadde<br />

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782<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

lateralmente sul pavimento, con <strong>il</strong> sangue che sgorgava<br />

dalle ferite sul collo. Voldemort uscì rapidamente dalla<br />

stanza senza voltarsi indietro, ed <strong>il</strong> gr<strong>and</strong>e serpente<br />

galleggiò dietro di lui nella sua enorme sfera protettiva.<br />

Tornato nel tunnel e nella propria mente, <strong>Harry</strong> aprì<br />

gli occhi: si era morso le nocche fino a farle sanguinare,<br />

nello sforzo di non gridare. Ora stava guard<strong>and</strong>o<br />

attraverso la piccola fessura tra cassone e muro,<br />

osserv<strong>and</strong>o un piede in uno stivale nero che tremava sul<br />

pavimento.<br />

“<strong>Harry</strong>!” bisbigliò Hermione alle sue spalle, ma lui già<br />

aveva puntato la bacchetta verso <strong>il</strong> cassone che gli<br />

bloccava la visuale. La alzò di pochi centimetri in aria e la<br />

spostò s<strong>il</strong>enziosamente di lato. Facendo meno rumore<br />

possib<strong>il</strong>e, si sollevò all’interno <strong>della</strong> stanza.<br />

Non sapeva perché lo stesse facendo, perché si stesse<br />

avvicin<strong>and</strong>o all'uomo morente. Non sapeva quello che<br />

provava qu<strong>and</strong>o vide la faccia bianca di Piton e le dita che<br />

cercavano di arrestare <strong>il</strong> sangue dalla ferita sul collo.<br />

<strong>Harry</strong> si tolse <strong>il</strong> Mantello dell’Invisib<strong>il</strong>ità e guardò verso <strong>il</strong><br />

basso l'uomo che aveva odiato, i cui d<strong>il</strong>atati occhi neri<br />

trovarono <strong>Harry</strong> mentre tentava di parlare. Si chinò su di<br />

lui e Piton gli afferrò <strong>il</strong> davanti dei vestiti e lo tirò vicino a<br />

sé. Un terrib<strong>il</strong>e rantolo raschiante e gorgogliante uscì dalla<br />

gola di Piton.<br />

“Pren… di… Pren… di...”<br />

Qualcos’altro, oltre <strong>il</strong> sangue, stava fuoriuscendo da<br />

Piton. Blu argenteo, né gassoso né liquido, gli sgorgava<br />

dalla bocca, dalle orecchie e dagli occhi, e <strong>Harry</strong> sapeva<br />

cos’era, ma non sapeva cosa fare…


J. K. Rowling<br />

Una fiaschetta, fatta comparire dal nulla, gli fu ficcata<br />

nella mano tremante da Hermione. <strong>Harry</strong> raccolse dentro<br />

di essa la sostanza argentea con la bacchetta. Qu<strong>and</strong>o la<br />

fiaschetta fu piena fino all'orlo, sembrò che a Piton non<br />

fosse rimasto più sangue in corpo, la presa sui vestiti di<br />

<strong>Harry</strong> si allentò.<br />

“Guar... da... mi...” bisbigliò.<br />

Gli occhi verdi incontrarono i neri, ma dopo un<br />

secondo qualcosa nelle profondità degli occhi scuri<br />

sembrò svanire, lasci<strong>and</strong>oli fissi, spenti e vuoti. La mano<br />

che tratteneva <strong>Harry</strong> cadde sul pavimento con un rumore<br />

sordo, e Piton non si mosse più.<br />

783


784<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

CAPITOLO TRENTATRE<br />

IL RACCONTO DEL<br />

PRINCIPE<br />

<strong>Harry</strong> rimase inginocchiato accanto a Piton,<br />

continu<strong>and</strong>o a guardarlo, finché, improvvisamente, una<br />

voce acuta e fredda cominciò a parlare, così vicino a lui,<br />

che <strong>Harry</strong> saltò in piedi, l’ampolla saldamente stretta in<br />

mano, convinto che Voldemort fosse rientrato nella<br />

stanza.<br />

La voce di Voldemort risuonava da muri e pavimento<br />

e <strong>Harry</strong> si rese conto che stava parl<strong>and</strong>o all’intera<br />

Hogwarts ed all’area circostante, che tutti gli abitanti di<br />

Hogsmeade, così come coloro che stavano ancora<br />

combattendo nel castello, potevano udirlo chiaramente


J. K. Rowling<br />

come se fosse lì accanto a loro, <strong>il</strong> suo respiro sul collo, a<br />

un soffio dalla morte.<br />

“Avete combattuto valorosamente,” disse l’acuta,<br />

gelida voce. “Lord Voldemort sa apprezzare <strong>il</strong> coraggio.”<br />

“Eppure, avete subito pesanti perdite. Se continuerete<br />

a resistermi, morirete tutti, uno per uno. Non voglio che<br />

accada: ogni goccia di sangue magico che viene versata è<br />

una perdita e uno spreco.”<br />

“Lord Voldemort è misericordioso. Ordino alle mie<br />

truppe di ritirarsi immediatamente. Vi concedo un’ora:<br />

seppellite i vostri morti con la dovuta dignità e soccorrete i<br />

feriti.”<br />

“Ed ora, <strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong>, parlo direttamente a te. Hai<br />

permesso che i tuoi amici morissero, piuttosto che<br />

affrontarmi personalmente. Ti aspetterò per un’ora nella<br />

Foresta Proibita. Se, allo scadere del tempo, non sarai<br />

venuto da me e non ti sarai arreso, la battaglia<br />

ricomincerà. Questa volta scenderò io stesso nella<br />

mischia, <strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong>, ti troverò e punirò ogni singolo<br />

uomo, donna o bambino che ha tentato di proteggerti.<br />

Un’ora.”<br />

Ron e Hermione scrollarono freneticamente la testa<br />

guard<strong>and</strong>olo.<br />

“Non ascoltarlo,” esclamò Ron.<br />

“Andrà tutto bene,” disse rudemente Hermione.<br />

“Torniamo... torniamo al castello: se è <strong>and</strong>ato nella<br />

Foresta, dobbiamo pensare ad un nuovo piano…”<br />

Lanciò un’occhiata al corpo di Piton, quindi si affrettò<br />

verso la galleria. Ron la seguì. <strong>Harry</strong> raccolse <strong>il</strong> Mantello<br />

dell’Invisib<strong>il</strong>ità, quindi guardò di nuovo verso Piton. Non<br />

sapeva che cosa sentire, tranne shock per <strong>il</strong> modo in cui<br />

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786<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

era stato ucciso e la ragione per cui Voldemort l’aveva<br />

fatto…<br />

Avanzarono lungo la galleria, in s<strong>il</strong>enzio, e <strong>Harry</strong> si<br />

chiese se anche Ron ed Hermione, proprio come lui,<br />

sentissero Voldemort risuonare ancora nelle loro teste.<br />

Hai lasciato che i tuoi amici morissero per te,<br />

piuttosto di affrontarmi. Aspetterò ancora per un’ora,<br />

nella Foresta Proibita… un’ora…<br />

Piccoli fagotti sembravano essere sparpagliati sul<br />

prato davanti al castello. Poteva mancare un’ora o poco<br />

più all’alba, eppure era buio pesto. Corsero tutti e tre verso<br />

i gradini di pietra. Uno zoccolo, <strong>della</strong> dimensione di una<br />

piccola barca, giaceva abb<strong>and</strong>onato davanti a loro. Non<br />

c’erano altri segni di Grop o del suo assalitore.<br />

Il castello era immerso in un s<strong>il</strong>enzio innaturale. Non<br />

c’erano più lampi di luce, ora, nessuno scoppio o urla o<br />

colpi. I lastroni di pietra del pavimento <strong>della</strong> Sala<br />

d’Ingresso, completamente deserta, erano macchiati di<br />

sangue. Gli smeraldi erano ancora sparpagliati per ogni<br />

dove, insieme a frammenti di marmo e schegge di legno.<br />

Pezzi <strong>della</strong> ringhiera erano volati via.<br />

“Dove sono tutti?” mormorò Hermione.<br />

Ron li precedette verso la Sala Gr<strong>and</strong>e. <strong>Harry</strong> si fermò<br />

sulla soglia. I tavoli delle case erano scomparsi e la stanza<br />

era stipata di persone. I sopravvissuti erano in piedi, in<br />

gruppi, abbracciati fra loro. I feriti, sistemati sulla<br />

piattaforma sopraelevata, venivano assistiti da Madama<br />

Chips con un gruppo di aiutanti. Fiorenzo era tra i feriti:<br />

perdeva sangue da un fianco e tremava steso a terra,<br />

incapace di alzarsi.


J. K. Rowling<br />

I morti erano adagiati in f<strong>il</strong>a al centro <strong>della</strong> sala. Non<br />

poteva vedere <strong>il</strong> corpo di Fred, perché la sua famiglia lo<br />

circondava. George era inginocchiato vicino alla testa, la<br />

Signora Weasley giaceva tremante sul petto di Fred ed <strong>il</strong><br />

Signor Weasley le accarezzava i capelli mentre le lacrime<br />

gli rigavano le guance.<br />

Senza dire una parola, Ron e Hermione si<br />

allontanarono da lui. Vide Hermione avvicinarsi a Ginny,<br />

<strong>il</strong> cui viso era gonfio e macchiato, ed abbracciarla. Ron<br />

raggiunse B<strong>il</strong>l, Fleur e Percy, che gli pose un braccio<br />

attorno alle spalle. Mentre Ginny e Hermione si<br />

avvicinavano al resto <strong>della</strong> famiglia, <strong>Harry</strong> ebbe la visuale<br />

libera sui corpi che giacevano di fianco a Fred: Remus e<br />

Tonks, pallidi ed immob<strong>il</strong>i, sereni a vederli, sembravano<br />

dormire sotto lo scuro cielo incantato.<br />

La Sala Gr<strong>and</strong>e sembrò svanire, diventare più piccola,<br />

restringersi, mentre barcollava all’indietro, allontan<strong>and</strong>osi<br />

dal vano <strong>della</strong> porta. Non poteva respirare. Non poteva<br />

guardare nessuno degli altri corpi, scoprire chi altro era<br />

morto per lui. Non poteva unirsi ai Weasley, guardarli<br />

negli occhi, visto che, se si fosse arreso subito, forse Fred<br />

non sarebbe morto…<br />

Si volse e corse sulla scala di marmo. Lupin, Tonks…<br />

agognava di non avere sensazioni… si augurò di potersi<br />

strappare via <strong>il</strong> cuore, le viscere, tutto ciò che urlava<br />

dentro di lui…<br />

Il castello era completamente vuoto, sembrava che<br />

anche i fantasmi si fossero uniti al cordoglio generale in<br />

Sala Gr<strong>and</strong>e. <strong>Harry</strong> corse senza fermarsi, stringendo la<br />

fiaschetta con gli ultimi pensieri di Piton, e non rallentò<br />

787


788<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

finché raggiunse <strong>il</strong> gargoyle di pietra che sorvegliava<br />

l’ufficio del Preside.<br />

“Parola d’ordine?”<br />

“S<strong>il</strong>ente!” esclamò senza pensare, perché era lui che<br />

desiderava strenuamente vedere e, con sua somma<br />

sorpresa, <strong>il</strong> gargoyle scivolò di lato, rivel<strong>and</strong>o le scale a<br />

spirale.<br />

Ma qu<strong>and</strong>o irruppe nell’ufficio circolare, trovò un<br />

cambiamento. I ritratti che pendevano lungo le pareti<br />

erano vuoti. Non un singolo Preside era rimasto nella<br />

cornice: tutti, così sembrava, si erano volat<strong>il</strong>izzati,<br />

pass<strong>and</strong>o attraverso gli altri ritratti che ricoprivano le<br />

pareti del castello, per poter avere una chiara visione di<br />

quello che stava accadendo.<br />

Fissò disperatamente la cornice vuota del ritratto di<br />

S<strong>il</strong>ente, che pendeva direttamente dietro la sedia del<br />

Preside, poi si girò. Il Pensatoio di pietra era nell’armadio,<br />

dove era sempre stato: lo sollevò e lo appoggiò sulla<br />

scrivania, quindi versò i ricordi di Piton nell’ampio bac<strong>il</strong>e<br />

con le scritte runiche attorno al bordo. Fuggire nella mente<br />

di qualcun altro sarebbe stato un sollievo meraviglioso…<br />

nemmeno ciò che Piton gli aveva lasciato avrebbe potuto<br />

essere peggio dei propri pensieri. I ricordi vorticarono,<br />

argentei e bizzarri: senza esitazione, con un senso di<br />

noncurante abb<strong>and</strong>ono, come se questo potesse lenire <strong>il</strong><br />

suo dolore straziante, vi si immerse.<br />

Cadde a precipizio ed i suoi piedi incontrarono terreno<br />

caldo ed <strong>il</strong>luminato dal sole. Qu<strong>and</strong>o si raddrizzò, si<br />

ritrovò in un parco giochi quasi deserto. Una solitaria,<br />

gigantesca ciminiera dominava l’orizzonte lontano. Due<br />

ragazzine si dondolavano sull’altalena, mentre un ragazzo


J. K. Rowling<br />

pelle e ossa le osservava da dietro un gruppo di cespugli. I<br />

suoi capelli neri erano troppo lunghi ed i vestiti erano così<br />

tanto scompagnati che sembrava quasi che l’effetto fosse<br />

voluto: jeans troppo corti, una giacca, appartenuta<br />

probab<strong>il</strong>mente ad un adulto, logora e troppo gr<strong>and</strong>e, ed<br />

una camicia di taglio vagamente femmin<strong>il</strong>e.<br />

<strong>Harry</strong> si avvicinò al ragazzino: Piton sembrava avere<br />

non più di nove o dieci anni, era pallido, piccolo, tutto<br />

nervi. C’era un’evidente bramosia dipinta sul viso sott<strong>il</strong>e,<br />

mentre guardava la più giovane delle <strong>due</strong> ragazzine<br />

dondolarsi sempre più in alto, molto più in alto <strong>della</strong><br />

sorella.<br />

“L<strong>il</strong>y, non farlo!” str<strong>il</strong>lò la più gr<strong>and</strong>e.<br />

Ma la ragazzina aveva lasciato l’altalena nel punto più<br />

alto dell’osc<strong>il</strong>lazione ed era volata nell’aria, proprio<br />

letteralmente volata, lanci<strong>and</strong>osi verso <strong>il</strong> cielo con uno<br />

scoppio di risa, ma, invece di cadere sull’asfalto, si era<br />

sollevata come una trapezista, rimanendo sospesa<br />

decisamente troppo a lungo per scendere poi con<br />

leggerezza di gran lunga eccessiva.<br />

“La mamma ti ha detto di non farlo!”<br />

Petunia bloccò la sua altalena piant<strong>and</strong>o i tacchi dei<br />

s<strong>and</strong>ali nel terreno con un fastidioso scricchiolio, quindi<br />

saltò giù con le mani sui fianchi.<br />

“La mamma ti ha proibito di farlo, L<strong>il</strong>y!”<br />

“Ma sto bene,” esclamò L<strong>il</strong>y, ancora ridacchi<strong>and</strong>o.<br />

“Tuny, guarda questo. Guarda cosa posso fare.”<br />

Petunia si guardò intorno. Il parco giochi era deserto,<br />

salvo loro stesse e, sebbene le ragazzine non lo sapessero,<br />

Piton. L<strong>il</strong>y aveva raccolto un fiore caduto dal cespuglio<br />

dietro <strong>il</strong> quale Piton si nascondeva. Petunia si avvicinò,<br />

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<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

evidentemente combattuta tra curiosità e disapprovazione.<br />

L<strong>il</strong>y attese fino a qu<strong>and</strong>o fu abbastanza vicina da avere<br />

una perfetta visione, quindi le mostrò <strong>il</strong> palmo <strong>della</strong> mano:<br />

<strong>il</strong> fiore vi era adagiato ed apriva e chiudeva i petali, come<br />

una bizzarra ostrica dalle molte valve.<br />

“Smett<strong>il</strong>a!” str<strong>il</strong>lò Petunia.<br />

“Non ti fa mica male,” protestò L<strong>il</strong>y, ma richiuse la<br />

mano sul fiore e lo gettò a terra.<br />

“Non è una cosa giusta,” esclamò Petunia, ma <strong>il</strong> suo<br />

sguardo aveva seguito la caduta del fiore, e vi si era<br />

soffermata. “Come hai fatto?” aggiunse, e c’era un<br />

evidente desiderio nella sua voce.<br />

“Ma è ovvio, no?” Piton non riuscì a trattenersi oltre e<br />

balzò fuori da dietro <strong>il</strong> cespuglio. Petunia str<strong>il</strong>lò e corse<br />

indietro verso le altalene, ma L<strong>il</strong>y, sebbene chiaramente<br />

sorpresa, rimase ferma. Piton sembrò pentirsi <strong>della</strong> propria<br />

apparizione. Una vampata di rossore montò sulle guance<br />

smorte, mentre guardava L<strong>il</strong>y.<br />

“Che cosa è ovvio?” chiese L<strong>il</strong>y.<br />

Piton aveva l’aria nervosamente eccitata. Con uno<br />

sguardo alla distante Petunia, che ora indugiava vicino alle<br />

altalene, abbassò la voce e mormorò, “So cosa sei.”<br />

“Cosa intendi dire?”<br />

“Tu sei… sei una strega,” sussurrò Piton.<br />

Lei si offese.<br />

“Questa non è una bella cosa da dire a qualcuno!”<br />

Gli girò le spalle, impettita, e si diresse a passo di<br />

marcia verso la sorella.<br />

“No!” esclamò Piton. Era veramente rosso in viso,<br />

ora, e <strong>Harry</strong> si chiese perché non si togliesse quell’enorme<br />

giacca, a meno che non fosse perché non voleva far vedere


J. K. Rowling<br />

la blusa sottostante. Si agitò dietro alle ragazze; sembrava<br />

un grottesco pipistrello, proprio come <strong>il</strong> Piton adulto.<br />

Le sorelle lo soppesarono, unite nella<br />

disapprovazione, stringendo entrambe un palo<br />

dell’altalena, come se quello fosse <strong>il</strong> posto più sicuro al<br />

mondo.<br />

“Lo sei,” confermò Piton a L<strong>il</strong>y. “Tu sei una strega. È<br />

da un pezzo che ti osservo. Ma non c’è niente di male in<br />

questo: anche la mia mamma è una strega, ed io sono un<br />

mago.”<br />

La risata di Petunia fu come una doccia fredda.<br />

“Un mago!” str<strong>il</strong>lò, di nuovo coraggiosa dopo essersi<br />

ripresa da quella inattesa apparizione. “Lo so io chi sei tu.<br />

Sei <strong>il</strong> giovane Piton! Vivono giù a Spinner’s End, lungo <strong>il</strong><br />

fiume,” spiegò a L<strong>il</strong>y e dal suo tono fu evidente che<br />

riteneva che quell’indirizzo fosse una pessima referenza.<br />

“Perché ci stavi spi<strong>and</strong>o?”<br />

“Non vi stavo spi<strong>and</strong>o,” esclamò Piton, accaldato, a<br />

disagio e con i capelli sporchi nella vivida luce solare.<br />

“Ad ogni modo, non avrei certo spiato te,” aggiunse<br />

malignamente, “tu sei una Babbana.”<br />

Sebbene Petunia non avesse ovviamente compreso<br />

quella parola, diffic<strong>il</strong>mente avrebbe potuto equivocare <strong>il</strong><br />

tono.<br />

“L<strong>il</strong>y, vieni, ce ne <strong>and</strong>iamo!” disse con voce stridula.<br />

L<strong>il</strong>y obbedì subito all’ordine <strong>della</strong> sorella, guard<strong>and</strong>o di<br />

traverso Piton mentre se ne <strong>and</strong>ava. Lui rimase a guardarle<br />

mentre uscivano dal cancello del parco e <strong>Harry</strong>, l’unico<br />

rimasto ad osservarlo, riconobbe la sua amara delusione e<br />

comprese che Piton aveva pianificato a lungo quel<br />

momento, ma che tutto era <strong>and</strong>ato storto…<br />

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792<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

La scena si dissolse e, prima che <strong>Harry</strong> se ne rendesse<br />

conto, si riformò attorno a lui. Ora era in un boschetto.<br />

Poteva vedere un fiume, <strong>il</strong>luminato dal sole, luccicare tra i<br />

tronchi. Le fronde avevano creato una conca di fresca<br />

ombra verdeggiante. Due bambini sedevano a terra, uno di<br />

fronte all’altro, con le gambe incrociate. Piton aveva tolto<br />

la giacca, adesso: la sua singolare blusa sembrava meno<br />

strana nella penombra.<br />

“… e <strong>il</strong> Ministro può punirti se fai delle magie fuori<br />

dalla scuola: riceverai delle lettere.”<br />

“Ma io ho fatto magie fuori dalla scuola!”<br />

“Noi siamo a posto. Non abbiamo ancora le bacchette.<br />

Non ti considerano qu<strong>and</strong>o sei un bambino e non puoi<br />

controllare i tuoi poteri. Ma qu<strong>and</strong>o avrai undici anni,”<br />

assentì significativamente, “ed avranno cominciato ad<br />

istruirti, allora dovrai fare molta attenzione.”<br />

Ci fu un breve s<strong>il</strong>enzio. L<strong>il</strong>y aveva raccolto un rametto<br />

e lo sventolava nell’aria e <strong>Harry</strong> capì che lei stava<br />

immagin<strong>and</strong>o che ne sprizzasse una scia di scint<strong>il</strong>le. Infine<br />

lasciò cadere <strong>il</strong> bastoncino, si sporse verso <strong>il</strong> ragazzino e<br />

chiese, “È tutto reale, vero? Non è uno scherzo? Petunia<br />

dice che ti prendi gioco di me. Dice che non c’è nessuna<br />

Hogwarts. Ma è tutto reale, vero?”<br />

“È reale per noi,” spiegò Piton. “Non per lei. Ma<br />

riceveremo la lettera, tu ed io.”<br />

“Veramente?” mormorò L<strong>il</strong>y.<br />

“Assolutamente sì,” la rassicurò Piton. Nonostante i<br />

capelli tagliati male e gli abiti scompagnati, dava<br />

un’impressione stranamente solenne, disteso davanti a lei,<br />

traboccante di fiducia nel proprio destino.<br />

“E arriverà davvero via gufo?” bisbigliò L<strong>il</strong>y.


J. K. Rowling<br />

“Di solito sì,” spiegò Piton. “Ma tu sei figlia di<br />

Babbani, quindi dovrà venire qualcuno dalla scuola per<br />

spiegare le cose ai tuoi genitori.”<br />

“Fa qualche differenza essere figli di Babbani?”<br />

Piton esitò. I suoi occhi neri, ardenti nella verde<br />

penombra, si allontanarono dal pallido viso di lei e dai<br />

capelli rosso scuro.<br />

“No,” rispose. “Non fa alcuna differenza.”<br />

“Bene,” sospirò L<strong>il</strong>y, r<strong>il</strong>ass<strong>and</strong>osi: era evidente che si<br />

era preoccupata.<br />

“Sai fare un sacco di magie,” disse Piton. “Ti ho visto<br />

farle. Ti guardavo continuamente…”<br />

Le parole gli morirono sulle labbra: lei non lo stava<br />

più ascolt<strong>and</strong>o, ma si era stesa sul tappeto di foglie e stava<br />

guard<strong>and</strong>o in su, verso <strong>il</strong> tetto di foglie che li sovrastava.<br />

Lui la guardò con la stessa bramosia con cui l’aveva<br />

ammirata nel parco giochi.<br />

“Come vanno le cose a casa tua?” dom<strong>and</strong>ò L<strong>il</strong>y.<br />

Una piccola piega apparve fra gli occhi di Piton.<br />

“Benissimo,” rispose.<br />

“Non litigano più?”<br />

“Oh, sì, litigano,” rispose Piton. Raccolse una<br />

manciata di foglie e cominciò a farle a pezzi,<br />

apparentemente ignaro di quello che stava facendo. “Ma<br />

fra non molto me ne sarò <strong>and</strong>ato.”<br />

“A tuo padre non piace la magia?”<br />

“Più che altro, non gli piace niente,” rispose Piton.<br />

“Severus?”<br />

Un lieve sorriso incurvò le labbra di Piton qu<strong>and</strong>o lei<br />

pronunciò <strong>il</strong> suo nome.<br />

”Raccontami ancora dei Dissennatori.”<br />

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<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Per quale motivo vuoi sapere di loro?”<br />

“Se uso la magia fuori dalla scuola…”<br />

“Non ti consegneranno ai Dissennatori per questo! I<br />

Dissennatori sono solo per le persone che fanno cose<br />

veramente cattive. Fanno la guardia alla prigione dei<br />

Maghi, Azkaban. Ma tu non finirai ad Azkaban, tu sei<br />

troppo…”<br />

Arrossì di nuovo e ridusse a br<strong>and</strong>elli altre foglie.<br />

Infine, un lieve fruscio alle spalle di <strong>Harry</strong> lo fece voltare:<br />

Petunia, nascosta dietro un albero, aveva perso<br />

l’equ<strong>il</strong>ibrio.<br />

“Tuny!” esclamò L<strong>il</strong>y, con toni di sorpresa e<br />

benvenuto nella voce, ma Piton era schizzato in piedi.<br />

“Chi è che sta spi<strong>and</strong>o, adesso?” gridò. “Cosa vuoi?”<br />

Petunia era senza fiato, spaventata per essere stata<br />

scoperta. <strong>Harry</strong> capì che stava sforz<strong>and</strong>osi di trovare<br />

qualcosa di offensivo da dire.<br />

“Ma che vestiti hai indosso?” disse, indic<strong>and</strong>o <strong>il</strong> busto<br />

di Piton. “La camicetta di tua madre?”<br />

Ci fu uno schianto: un ramo sopra la testa di Petunia<br />

era caduto. L<strong>il</strong>y urlò: <strong>il</strong> ramo colpì la spalla di Petunia che<br />

barcollò all’indietro e scoppiò in lacrime.<br />

“Tuny!”<br />

Ma Petunia stava scapp<strong>and</strong>o via. L<strong>il</strong>y si girò verso<br />

Piton.<br />

“Sei stato tu?”<br />

“No.” Sembrava audace e spaventato allo stesso<br />

tempo.<br />

“Sì, invece!” Si stava allontan<strong>and</strong>o indietreggi<strong>and</strong>o.<br />

“Sei stato tu! Le hai fatto male!”<br />

“No… non sono stato io!”


J. K. Rowling<br />

Ma la bugia non convinse L<strong>il</strong>y: dopo un altro sguardo<br />

rovente corse via dal boschetto dietro alla sorella, e Piton<br />

sembrava avv<strong>il</strong>ito e turbato…<br />

La scena si riformò. <strong>Harry</strong> si guardò attorno: era al<br />

binario 9 e 3/4 e Piton era in piedi davanti a lui,<br />

leggermente ingobbito, vicino ad una donna arcigna, dal<br />

viso pallido, che gli assomigliava molto. Stava fiss<strong>and</strong>o<br />

una famiglia di quattro persone che si trovava a breve<br />

distanza. Le <strong>due</strong> ragazzine erano leggermente discoste dai<br />

genitori. L<strong>il</strong>y sembrava implorare la sorella: <strong>Harry</strong> si<br />

avvicinò per ascoltare.<br />

“Mi dispiace, Tuny, mi dispiace! Ascolta…” afferrò la<br />

mano <strong>della</strong> sorella e la strinse, anche se Petunia cercò di<br />

levarla. “Forse qu<strong>and</strong>o sarò là… no, ascoltami, Tuny!<br />

Forse qu<strong>and</strong>o sarò là, potrò <strong>and</strong>are dal Professor S<strong>il</strong>ente e<br />

fargli cambiare idea!”<br />

“Io non… voglio… <strong>and</strong>are!” esclamò Petunia d<strong>and</strong>o<br />

strattoni per togliere la mano dalla stretta <strong>della</strong> sorella.<br />

“Credi veramente che io voglia <strong>and</strong>are in uno stupido<br />

castello e imparare ad essere una… una…”<br />

I suoi occhi chiari corsero lungo la banchina, sui gatti<br />

che miagolavano in braccio ai loro proprietari, sui gufi che<br />

svolazzavano e fischiavano nelle gabbie, sugli studenti,<br />

alcuni già con le loro lunghe divise nere, che caricavano i<br />

bauli sullo scarlatto treno a vapore o si salutavano l’un<br />

l’altro con grida di gioia dopo la separazione estiva.<br />

“… tu credi che io voglia essere una… uno scherzo<br />

<strong>della</strong> natura?”<br />

Gli occhi di L<strong>il</strong>y si riempirono di lacrime, mentre<br />

Petunia riusciva a strappar via la mano.<br />

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796<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Io non sono uno scherzo <strong>della</strong> natura,” disse L<strong>il</strong>y.<br />

“Hai detto una cosa orrib<strong>il</strong>e.”<br />

“È lì che stai <strong>and</strong><strong>and</strong>o,” ribadì Petunia con<br />

soddisfazione. “Una scuola speciale per scherzi <strong>della</strong><br />

natura. Tu e <strong>il</strong> giovane Piton… gente strana, ecco cosa<br />

siete, voi <strong>due</strong>. È giusto che veniate separati dalle persone<br />

normali: è per la nostra sicurezza.”<br />

L<strong>il</strong>y lanciò un’occhiata ai suoi genitori che si stavano<br />

guard<strong>and</strong>o attorno lungo la banchina con un’aria di<br />

sincero godimento, gust<strong>and</strong>osi la scena. Infine tornò a<br />

guardare la sorella e la sua voce era bassa e crudele.<br />

“Non pensavi che fosse una scuola per scherzi <strong>della</strong><br />

natura, qu<strong>and</strong>o hai scritto al Preside preg<strong>and</strong>olo di<br />

ammetterti.”<br />

Petunia arrossì violentemente.<br />

“Pregato? Io non ho pregato nessuno!”<br />

“Ho visto la sua risposta. È stato molto gent<strong>il</strong>e.”<br />

”Non avresti dovuto leggerla…” mormorò Petunia.<br />

“Era una cosa mia…come hai potuto…?”<br />

L<strong>il</strong>y si tradì, guard<strong>and</strong>o di sbieco verso <strong>il</strong> punto in cui<br />

si trovava Piton, lì vicino a loro. Petunia sussultò.<br />

“È stato lui a trovarla. Tu e quel ragazzino l’avete<br />

presa in camera mia!”<br />

“No… non presa…” ora L<strong>il</strong>y era sulla difensiva.<br />

“Severus ha riconosciuto la busta e non riusciva a credere<br />

che una Babbana avesse contattato Hogwarts, tutto qui!<br />

Dice che ci devono essere maghi che lavorano sotto<br />

copertura all’ufficio postale per controllare…”<br />

“Sembra proprio che i maghi ficchino <strong>il</strong> loro naso<br />

dovunque!” rispose Petunia, ora pallida quanto prima era


J. K. Rowling<br />

arrossita. “Scherzi di natura!” sib<strong>il</strong>ò addosso alla sorella e<br />

si precipitò verso i genitori…<br />

La scena fece un’altra dissolvenza. Piton avanzava di<br />

corsa lungo <strong>il</strong> corridoio dell’Hogwarts Express che<br />

sferragliava nella campagna. Aveva già indossato la divisa<br />

<strong>della</strong> scuola, probab<strong>il</strong>mente cogliendo la prima<br />

opportunità per togliersi quegli orrendi abiti babbani. Alla<br />

fine, si fermò davanti ad uno scompartimento in cui un<br />

gruppo di ragazzi rumoreggianti stava chiacchier<strong>and</strong>o.<br />

L<strong>il</strong>y sedeva nell’angolo vicino al finestrino, curva su se<br />

stessa e con <strong>il</strong> viso premuto sul vetro.<br />

Piton aprì la porta scorrevole dello scompartimento ed<br />

<strong>and</strong>ò a sedersi davanti a lei, che gli gettò appena uno<br />

sguardo, per poi tornare a guardare fuori: aveva pianto.<br />

“Non voglio parlare con te,” disse a fatica.<br />

“Perché no?”<br />

“Tuny mi…mi odia. Perché abbiamo visto la lettera di<br />

S<strong>il</strong>ente.”<br />

“E allora?”<br />

L<strong>il</strong>y gli lanciò uno guardo di profonda<br />

disapprovazione.<br />

“È mia sorella!”<br />

“È solo una…” Si fermò in tempo: L<strong>il</strong>y, troppo impegnata<br />

ad asciugarsi gli occhi senza farsi notare, non lo<br />

sentì.<br />

“Ma noi stiamo <strong>and</strong><strong>and</strong>o!” esclamò Piton, incapace di<br />

reprimere l’eccitazione nella propria voce. “È così: stiamo<br />

<strong>and</strong><strong>and</strong>o a Hogwarts!”<br />

Lei annuì, sempre pulendosi gli occhi ma, a dispetto<br />

di se stessa, sorrise.<br />

797


798<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Sarebbe meglio fossi nei Serpeverde,” disse Piton,<br />

incoraggiato dal fatto che lei si era rasserenata un pochino.<br />

“Serpeverde?”<br />

Uno dei ragazzini con i quali condividevano lo<br />

scompartimento, che fino ad allora non aveva mostrato<br />

alcun interesse per L<strong>il</strong>y o Piton, si guardò intorno udendo<br />

quella parola e <strong>Harry</strong>, la cui attenzione fino a quel<br />

momento era stata interamente catturata dai <strong>due</strong> vicino al<br />

finestrino, riconobbe suo padre: magro, con i capelli neri<br />

come Piton, ma con quell’indefinib<strong>il</strong>e aria di bambino<br />

amato, persino adorato, che a Piton mancava in modo così<br />

evidente.<br />

“Chi vuole essere nei Serpeverde? Penso che me ne<br />

<strong>and</strong>rei, tu no?” chiese James al ragazzino sdraiato sul<br />

sed<strong>il</strong>e di fronte e, con un sobbalzo, <strong>Harry</strong> realizzò che si<br />

trattava di Sirius, che non rise affatto.<br />

“Tutta la mia famiglia è stata a Serpeverde,” disse.<br />

“Accidenti,” esclamò James, “e io che pensavo che tu<br />

fossi uno a posto!”<br />

Sirius sogghignò.<br />

“Potrei anche rompere la tradizione. Dove vorresti<br />

<strong>and</strong>are, se potessi scegliere?”<br />

James sollevò un’invisib<strong>il</strong>e spada.<br />

“«Grifondoro, dove dimorano i coraggiosi di cuore!»<br />

Come mio padre.”<br />

Piton fece un piccolo verso sprezzante. James si girò<br />

verso di lui.<br />

“Qualcosa da ridire?”<br />

“No,” rispose Piton, sebbene <strong>il</strong> suo sogghigno<br />

beffardo affermasse <strong>il</strong> contrario. “Se hai più muscoli che<br />

cervello…”


J. K. Rowling<br />

“E tu dove speri di <strong>and</strong>are, visto che non hai ne gli uni<br />

né l’altro?” si intromise Sirius.<br />

James scoppiò a ridere. L<strong>il</strong>y si alzò, rossa di collera, e<br />

guardò da James a Sirius con antipatia.<br />

“Andiamo, Severus, cerchiamoci un altro scompartimento.”<br />

“Oooooo…”<br />

James e Sirius ne imitarono la voce orgogliosa, James<br />

cercò di fare uno sgambetto a Piton, mentre gli passava<br />

davanti…<br />

“Ci vediamo, Mocciosus,” gridò una voce, mentre la<br />

porta dello scompartimento si chiudeva sbattendo.<br />

La scena si dissolse ancora una volta.<br />

<strong>Harry</strong> era proprio alle spalle di Piton, davanti ai tavoli<br />

delle Case, <strong>il</strong>luminati da c<strong>and</strong>ele e fiancheggiati da <strong>volti</strong><br />

rapiti. La Professoressa McGranitt disse, “Evans, L<strong>il</strong>y!”<br />

<strong>Harry</strong> osservò sua madre avanzare con gambe<br />

tremanti e sedersi sullo sgabello traballante. La<br />

Professoressa McGranitt le pose <strong>il</strong> Cappello Parlante sulla<br />

testa e, appena un istante dopo aver toccato gli scuri<br />

capelli rossi, <strong>il</strong> Cappello gridò, “Grifondoro!”<br />

<strong>Harry</strong> udì Piton lasciarsi sfuggire un piccolo gemito.<br />

L<strong>il</strong>y si tolse <strong>il</strong> cappello e lo rese alla Professoressa<br />

McGranitt, quindi si affrettò verso i Grifondoro che<br />

l’acclamavano, e mentre <strong>and</strong>ava lanciò uno sguardo<br />

dietro, verso Piton, e c’era un piccolo sorriso triste sul suo<br />

viso. <strong>Harry</strong> vide Sirius spostarsi sulla panca per farle<br />

posto. L<strong>il</strong>y lo guardò un attimo, parve riconoscerlo come<br />

quello del treno e incrociò le braccia mostr<strong>and</strong>ogli con<br />

fermezza la schiena.<br />

799


800<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

L’appello continuò. <strong>Harry</strong> vide Lupin, Minus e suo<br />

padre raggiungere L<strong>il</strong>y e Sirius al tavolo di Grifondoro.<br />

Infine, qu<strong>and</strong>o rimanevano da smistare solo una dozzina<br />

di studenti, la Professoressa McGranitt chiamò Piton.<br />

<strong>Harry</strong> camminò di fianco a lui fino allo sgabello e lo<br />

vide calarsi in testa <strong>il</strong> Cappello, che gridò “Serpeverde!”<br />

Severus Piton si mosse verso l’altro lato <strong>della</strong> Sala,<br />

lontano da L<strong>il</strong>y, verso <strong>il</strong> luogo in cui i Serpeverde lo<br />

applaudivano, là dove Lucius Malfoy, con uno scint<strong>il</strong>lante<br />

distintivo da prefetto sul petto, gli dava pacche sulla<br />

schiena mentre si sedeva accanto a lui…<br />

E la scena cambiò…<br />

L<strong>il</strong>y e Piton stavano cammin<strong>and</strong>o nel cort<strong>il</strong>e del<br />

castello, discutendo animatamente. <strong>Harry</strong> si affrettò a<br />

raggiungerli per ascoltare. Qu<strong>and</strong>o li raggiunse si rese<br />

conto di quanto fossero cresciuti: pareva fosse passato<br />

qualche anno dallo Smistamento.<br />

“…pensavo che fossimo amici?” stava dicendo Piton.<br />

“I migliori amici?”<br />

“Lo siamo, Sev, ma non mi piacciono alcune delle<br />

persone con cui vai in giro! Mi dispiace, ma detesto Avery<br />

e Mulciber! Mulciber! Cosa ci vedi in lui, Sev? Mi dà i<br />

brividi! Sai cosa ha cercato di fare a Mary MacDonald,<br />

l’altro giorno?”<br />

L<strong>il</strong>y aveva raggiunto una colonna e vi si appoggiò,<br />

guard<strong>and</strong>olo nel viso pallido e magro.<br />

“Non era nulla,” rispose Piton. “Era per ridere, tutto<br />

qui…”<br />

“Era Magia Oscura, e se tu pensi che sia divertente…”<br />

“Cosa ne dici di quel che combinano <strong>Potter</strong> e i suoi<br />

amici?” dom<strong>and</strong>ò Piton. Arrossì ancora, mentre diceva


J. K. Rowling<br />

quelle parole, incapace, a quanto pareva, di trattenere <strong>il</strong><br />

suo risentimento.<br />

“Cosa c’entra <strong>Potter</strong>?” disse L<strong>il</strong>y.<br />

“Escono di nascosto la notte. C’è qualcosa di strano in<br />

quel Lupin. Dov’è che va ogni volta?”<br />

“È malato,”spiegò L<strong>il</strong>y. “Dicono che è malato…”<br />

“Ogni mese al plen<strong>il</strong>unio?” insinuò Piton.<br />

“Conosco la tua teoria,” disse L<strong>il</strong>y freddamente. “Ad<br />

ogni modo, perché sei così ossessionato da loro? Cosa<br />

t’importa cosa fanno la notte?”<br />

“Sto solo cerc<strong>and</strong>o di farti capire che non sono poi<br />

così meravigliosi come tutti sembrano pensare che siano.”<br />

L’intensità del suo sguardo la fece arrossire.<br />

“Loro non usano la Magia Oscura, comunque.”<br />

abbassò la voce. “E tu sei veramente ingrato. Ho sentito<br />

cos’è accaduto l’altra notte. Ti eri intrufolato nella galleria<br />

che parte dal Platano Picchiatore e James <strong>Potter</strong> ti ha<br />

salvato, da qualsiasi cosa ci fosse là in fondo…”<br />

L’intero viso di Piton si contorse ed egli sib<strong>il</strong>ò,<br />

“Salvato? Salvato? Pensi che stesse facendo l’eroe? Stava<br />

solo par<strong>and</strong>osi <strong>il</strong> culo, a lui ed ai suoi amici. Tu non… io<br />

non ti permetterò…”<br />

“Permettermi? Permettermi?”<br />

I br<strong>il</strong>lanti occhi verdi di L<strong>il</strong>y erano taglienti. Piton<br />

ritornò subito sui suoi passi.<br />

“Non intendevo… Solo non voglio vederti ingannata<br />

da… tu gli piaci, tu piaci a James <strong>Potter</strong>!”<br />

Le parole sembravano sfuggirgli di bocca contro la<br />

sua volontà. “E lui non è… Tutti pensano… Gr<strong>and</strong>e<br />

campione di Quidditch…” La dolorosa amarezza di Piton<br />

801


802<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

e la sua avversione lo rendevano incoerente e le<br />

sopracciglia di L<strong>il</strong>y si sollevavano sempre più.<br />

“So che James <strong>Potter</strong> è uno spregevole arrogante,”<br />

sentenziò L<strong>il</strong>y, interrompendo Piton. “Non ho bisogno che<br />

me lo dica tu. Ma l’idea che hanno dell’umorismo<br />

Mulciber e Avery è proprio malvagia. Malvagia, Sev. Non<br />

riesco a capire come tu faccia ad essere loro amico.”<br />

<strong>Harry</strong> dubitò alquanto che Piton avesse udito le sue<br />

critiche su Mulciber ed Avery. Nell’istante in cui L<strong>il</strong>y<br />

aveva insultato James <strong>Potter</strong>, <strong>il</strong> suo intero corpo si era<br />

r<strong>il</strong>assato e, qu<strong>and</strong>o ripresero a camminare, c’era un nuova<br />

energia nell’<strong>and</strong>atura di Piton.<br />

E la scena si dissolse…<br />

<strong>Harry</strong> vide di nuovo <strong>il</strong> momento in cui Piton lasciava<br />

la Sala Gr<strong>and</strong>e dopo l’esame di G.U.F.O di Difesa contro<br />

le Arti Oscure, vide mentre vagabondava soprappensiero<br />

per <strong>il</strong> castello fino a ritrovarsi, senza accorgersene, vicino<br />

al faggio sotto <strong>il</strong> quale sedevano James, Sirius, Lupin e<br />

Minus.<br />

Questa volta <strong>Harry</strong> si tenne a distanza perché sapeva<br />

cosa era successo dopo che James aveva sollevato in aria<br />

Severus deridendolo; sapeva bene cosa era accaduto e<br />

cosa era stato detto e non aveva alcuna voglia di sentirlo<br />

ancora. Vide L<strong>il</strong>y raggiungere <strong>il</strong> gruppo e prendere le<br />

difese di Piton.<br />

Da lontano ascoltò Piton urlarle, um<strong>il</strong>iato e furioso,<br />

l’imperdonab<strong>il</strong>e parola: «Mezzosangue.»<br />

La scena cambiò…<br />

“Mi dispiace.”<br />

“Non m’importa.”<br />

“Mi dispiace!”


J. K. Rowling<br />

“Risparmiati <strong>il</strong> fiato.”<br />

Era notte. L<strong>il</strong>y, che indossava una vestaglia, era<br />

ferma, braccia conserte, davanti al ritratto <strong>della</strong> Signora<br />

Grassa, all’ingresso <strong>della</strong> Torre di Grifondoro.<br />

“Sono venuta solo perché Mary mi ha detto che<br />

minacciavi di dormire qui.”<br />

“È vero. L’avrei fatto. Non avrei mai voluto chiamarti<br />

Mezzosangue, è solo…”<br />

“Scappato fuori?” Non c’era alcuna compassione nella<br />

voce di L<strong>il</strong>y. “È troppo tardi. Ti ho giustificato per anni.<br />

Nessuno dei miei amici riesce a comprendere perché ti<br />

parli ancora. Tu e i tuoi preziosi amici Mangiamorte in<br />

erba… vedi, non lo neghi! Non neghi nemmeno che è<br />

quello cui tutti voi aspirate. Non vedi l’ora di legarti a Tu-<br />

Sai-Chi, non è vero?”<br />

Piton aprì la bocca, ma la richiuse senza parlare.<br />

“Non posso fingere oltre. Tu hai scelto la tua strada ed<br />

io ho scelto la mia.”<br />

“No… ascolta, non volevo…”<br />

“…chiamarmi Mezzosangue? Ma tu chiami<br />

Mezzosangue tutti quelli con le mie stesse origini,<br />

Severus. Perché io dovrei essere diversa?”<br />

Lui si contorse, sul punto di parlare, ma, con uno<br />

sguardo sprezzante, lei si girò e si arrampicò nel buco del<br />

ritratto…<br />

Il corridoio si dissolse e ci volle un po’ più di tempo<br />

prima che la scena si riformasse: <strong>Harry</strong> sembrò volare<br />

attraverso forme e colori mutevoli, finché questi si<br />

solidificarono di nuovo. Si ritrovò sulla sommità di una<br />

collina, fredda e desolata nell’oscurità, con <strong>il</strong> vento che<br />

soffiava attraverso i rami spogli dei pochi alberi. Il Piton<br />

803


804<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

adulto respirava con affanno, muovendosi avanti e<br />

indietro, con la bacchetta stretta in pugno, aspett<strong>and</strong>o<br />

qualcosa o qualcuno… la sua paura contagiò anche <strong>Harry</strong>,<br />

sebbene sapesse che non gli poteva accadere nulla: si<br />

guardò alle spalle, chiedendosi che cosa Piton stesse<br />

aspett<strong>and</strong>o…<br />

All’improvviso, un accecante, frastagliato getto di<br />

luce bianca saettò nell’aria: <strong>Harry</strong> pensò ad un fulmine,<br />

ma Piton era caduto in ginocchio e la bacchetta gli era<br />

volata via di mano.<br />

“Non mi uccida!”<br />

“Non era mia intenzione.”<br />

Qualsiasi rumore S<strong>il</strong>ente avesse prodotto Materializz<strong>and</strong>osi<br />

era stato coperto dal sib<strong>il</strong>o del vento tra i rami.<br />

Rimase in piedi davanti a Piton, con la veste che gli<br />

fluttuava intorno ed <strong>il</strong> viso <strong>il</strong>luminato dal basso dalla luce<br />

proiettata dalla sua bacchetta.<br />

“Allora, Severus? Che messaggio ha per me Lord<br />

Voldemort?”<br />

“No… nessun messaggio… sono qui di mia<br />

iniziativa!”<br />

Piton si stava torcendo le mani: sembrava quasi un<br />

folle, con i capelli neri disordinatamente sollevati dal<br />

vento.<br />

“Io… io vengo con un avvertimento… no, una<br />

preghiera… per favore”<br />

S<strong>il</strong>ente mosse la bacchetta con uno scatto. Sebbene<br />

rami e foglie volassero ancora nell’aria intorno a loro, nel<br />

punto in cui lui e Piton si stavano fronteggi<strong>and</strong>o calò <strong>il</strong> più<br />

completo s<strong>il</strong>enzio.<br />

“Quale preghiera può rivolgermi un Mangiamorte?”


J. K. Rowling<br />

“La… la profezia… la predizione… Cooman…”<br />

“Ah, sì,” disse S<strong>il</strong>ente. “Cosa hai riferito a Lord<br />

Voldemort?”<br />

“Tutto… tutto quello che ho ascoltato,” rispose Piton.<br />

“Ecco perché… è per quel motivo… lui ritiene che si<br />

riferisca a L<strong>il</strong>y Evans!”<br />

“La profezia non si riferisce ad una donna,” ribatté<br />

S<strong>il</strong>ente.” Parla di un bambino nato alla fine di luglio…”<br />

“Sa benissimo cosa intendo dire! Lui pensa che si<br />

riferisca a suo figlio e le darà la caccia… li ucciderà<br />

tutti…”<br />

“Se lei significa così tanto per te,” insinuò S<strong>il</strong>ente,<br />

“sicuramente Lord Voldemort la risparmierà? Non puoi<br />

chiedere la grazia per lei, in cambio del figlio?”<br />

“Io… io glielo ho chiesto…”<br />

“Mi disgusti,” esclamò S<strong>il</strong>ente, e <strong>Harry</strong> non aveva mai<br />

percepito tanto disprezzo nella sua voce.<br />

Piton parve rattrappirsi un poco.<br />

“Non t’importa, allora, <strong>della</strong> morte di suo marito e di<br />

suo figlio? Loro possono morire, una volta che tu hai<br />

ottenuto quello che volevi?”<br />

Piton non rispose: alzò solo lo sguardo su S<strong>il</strong>ente.<br />

“Li nasconda tutti, allora,” gracchiò. “La tenga… li<br />

tenga… al sicuro. Per favore.”<br />

“E cosa mi darai in cambio, Severus?”<br />

“In… in cambio?” Piton guardò S<strong>il</strong>ente a bocca aperta<br />

e <strong>Harry</strong> si aspettò che protestasse, ma dopo un lungo<br />

momento disse, “Qualsiasi cosa.”<br />

La sommità <strong>della</strong> collina svanì e <strong>Harry</strong> era in piedi<br />

nell’ufficio di S<strong>il</strong>ente, e qualcosa faceva un suono<br />

terrib<strong>il</strong>e, come un animale ferito. Piton era accasciato su<br />

805


806<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

una sedia, riverso in avanti, mentre S<strong>il</strong>ente lo controllava<br />

da vicino, aveva un aspetto implacab<strong>il</strong>e. Dopo un po’,<br />

Piton sollevò <strong>il</strong> viso: sembrava un uomo che avesse<br />

vissuto un centinaio d’anni di tormento da qu<strong>and</strong>o aveva<br />

lasciato quella selvaggia collina.<br />

“Io credevo… che lei stesse… tenendola… al<br />

sicuro…”<br />

“Lei e James hanno riposto la loro fiducia nella<br />

persona sbagliata,” rispose S<strong>il</strong>ente. “Un po’ come te,<br />

Severus. Non speravi che Lord Voldemort la<br />

risparmiasse?”<br />

Piton faticava a respirare.<br />

“Suo figlio è sopravvissuto,” disse S<strong>il</strong>ente.<br />

Piton fece un lieve scatto con la testa, come per<br />

scacciare una mosca molesta.<br />

“Suo figlio è vivo. Ha i suoi occhi, esattamente i suoi<br />

occhi. Ricordi la forma ed <strong>il</strong> colore degli occhi di L<strong>il</strong>y<br />

Evans, vero?”<br />

“STIA ZITTO!” gridò Piton, disperato. “Perduta…<br />

Morta…”<br />

“È forse rimorso, questo, Severus?”<br />

“Vorrei… vorrei essere morto io…”<br />

“E questo sarebbe forse stato ut<strong>il</strong>e a qualcuno?” chiese<br />

S<strong>il</strong>ente freddamente. “Se amavi L<strong>il</strong>y Evans, se l’amavi<br />

veramente, allora la strada davanti a te è chiaramente<br />

tracciata.”<br />

Piton sembrò scrutare attraverso una nebbia di dolore,<br />

e le parole di S<strong>il</strong>ente parvero impiegare molto tempo per<br />

raggiungerlo.<br />

“Che cosa… che cosa intende dire?”


J. K. Rowling<br />

“Sai come e perché è morta. Fai in modo che <strong>il</strong> suo<br />

sacrificio non sia stato vano. Aiutami a proteggere <strong>il</strong> figlio<br />

di L<strong>il</strong>y.”<br />

“Non ha bisogno d’alcuna protezione. L’Oscuro<br />

Signore è scomparso…”<br />

“…l’Oscuro Signore ritornerà e <strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> sarà in<br />

un terrib<strong>il</strong>e pericolo qu<strong>and</strong>o questo accadrà.”<br />

Ci fu una lunga pausa e Piton, lentamente, riprese <strong>il</strong><br />

controllo di sé, domin<strong>and</strong>o <strong>il</strong> suo stesso respiro. Alla fine<br />

disse: “Molto bene. Molto bene. Ma non lo dirà mai a<br />

nessuno… mai, S<strong>il</strong>ente! Deve rimanere tra noi! Me lo<br />

giuri! Non posso sopportare… soprattutto <strong>il</strong> figlio di<br />

<strong>Potter</strong>… Voglio la sua parola!”<br />

“La mia parola, Severus, che non rivelerò mai la parte<br />

migliore di te?” sospirò S<strong>il</strong>ente, guard<strong>and</strong>o giù verso <strong>il</strong><br />

viso feroce, tormentato di Piton. “Se proprio insisti…”<br />

L’ufficio si dissolse, ma solo per riformarsi<br />

immediatamente. Piton camminava avanti e indietro<br />

davanti a S<strong>il</strong>ente.<br />

“… mediocre e arrogante, proprio come suo padre,<br />

determinato a violare le regole, compiaciuto di scoprirsi<br />

famoso, sempre a cercare di attirare l’attenzione e<br />

impertinente…”<br />

“Vedi quello che ti aspetti di vedere, Severus,” rispose<br />

S<strong>il</strong>ente, senza sollevare gli occhi dalla copia di Trasfigurazione<br />

Oggi. “Gli altri professori mi riferiscono che <strong>il</strong><br />

ragazzo è modesto, piacevole e ragionevolmente dotato di<br />

talento. Personalmente, lo trovo simpatico.”<br />

S<strong>il</strong>ente voltò pagina e disse, senza alzare lo sguardo,<br />

“Tieni d’occhio Raptor, vuoi?”<br />

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808<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Un turbine di colori e tutto divenne scuro: Piton e<br />

S<strong>il</strong>ente erano in disparte nella Sala d’Ingresso mentre gli<br />

ultimi ritardatari dal Ballo del Ceppo passavano loro<br />

davanti per <strong>and</strong>are a dormire.<br />

“Allora?”<br />

“Anche <strong>il</strong> Marchio di Karkaroff sta divent<strong>and</strong>o più<br />

scuro. Si sta lasci<strong>and</strong>o prendere dal panico: teme di essere<br />

punito; sai quanto ha aiutato <strong>il</strong> Ministero dopo la caduta<br />

dell’Oscuro Signore.” Piton guardò di lato <strong>il</strong> prof<strong>il</strong>o dal<br />

naso adunco di S<strong>il</strong>ente. “Karkaroff intende fuggire se <strong>il</strong><br />

Marchio brucerà.”<br />

“Ah sì?” sussurrò S<strong>il</strong>ente, mentre Fleur Delacour e<br />

Roger Davies rientravano ridacchi<strong>and</strong>o dal parco. “E tu<br />

sei tentato di unirti a lui?”<br />

“No,” esclamò Piton, gli occhi neri fissi sulle figure di<br />

Fleur e Roger che si stavano allontan<strong>and</strong>o. “Io non sono<br />

così vigliacco.”<br />

“No.” concordò S<strong>il</strong>ente. “Tu sei di gran lunga più<br />

coraggioso di Karkaroff. Sai, talvolta penso che ti<br />

abbiamo Smistato troppo presto…”<br />

E se ne <strong>and</strong>ò, lasci<strong>and</strong>o Piton, che pareva turbato…<br />

Ora <strong>Harry</strong> si trovava ancora una volta nell’ufficio di<br />

S<strong>il</strong>ente. Era piena notte e S<strong>il</strong>ente giaceva abb<strong>and</strong>onato di<br />

sbieco sulla sua sedia sim<strong>il</strong>e ad un trono, dietro la<br />

scrivania, apparentemente semi svenuto. La sua mano<br />

destra penzolava di lato, annerita e bruciata. Piton stava<br />

mormor<strong>and</strong>o incantesimi con la bacchetta puntata al polso<br />

<strong>della</strong> mano ferita, mentre con la mano sinistra stava<br />

vers<strong>and</strong>o nella gola di S<strong>il</strong>ente un calice pieno di una densa<br />

pozione dorata. Dopo alcuni istanti, S<strong>il</strong>ente sbatté le<br />

palpebre e quindi aprì gli occhi.


J. K. Rowling<br />

“Perché,” esclamò Piton senza alcun preambolo,<br />

“perché ti sei inf<strong>il</strong>ato al dito quell’anello? Porta con sé una<br />

maledizione e dovevi averlo sicuramente capito anche tu.<br />

Perché anche solo toccarlo?”<br />

L’anello di Orvoloson Gaunt giaceva sulla scrivania<br />

davanti a S<strong>il</strong>ente. Era spezzato e la spada di Grifondoro<br />

era stesa a lato.<br />

S<strong>il</strong>ente fece una smorfia.<br />

“Io… sono stato uno stupido. Dolorosamente<br />

tentato…”<br />

“Tentato da cosa?”<br />

S<strong>il</strong>ente non rispose.<br />

“È un vero miracolo che tu sia riuscito a tornare qui!”<br />

esclamò Piton, furibondo. “Quell’anello conteneva una<br />

maledizione di straordinaria potenza: l’unica cosa che<br />

possiamo sperare di fare è di riuscire a contenerla: per ora<br />

l’ho intrappolata in una mano…”<br />

S<strong>il</strong>ente sollevò la mano annerita e inut<strong>il</strong>izzab<strong>il</strong>e e la<br />

esaminò con l’espressione di uno cui viene mostrata una<br />

rarità.<br />

“Sei stato veramente molto in gamba, Severus. Quanto<br />

tempo credi che mi rimanga?”<br />

Il tono di S<strong>il</strong>ente era quello di una normale<br />

conversazione: avrebbe anche potuto dom<strong>and</strong>are delle<br />

previsioni del tempo per l’indomani. Piton esitò, quindi<br />

disse, “Non posso dirlo con certezza. Forse un anno. Non<br />

c’è modo di fermare quella maledizione per sempre. Alla<br />

fine si estenderà al resto del corpo: è <strong>il</strong> tipo di maledizione<br />

che diventa più forte col passar del tempo.”<br />

809


810<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

S<strong>il</strong>ente sorrise. La notizia che gli rimaneva meno di un<br />

anno di <strong>vita</strong> sembrava una questione di poca o nessuna<br />

importanza, per lui.<br />

“Sono fortunato, estremamente fortunato, ad avere te,<br />

Severus.”<br />

“Se solo mi avessi chiamato un poco prima, sarei<br />

forse stato in grado di fare di più per te, guadagnare più<br />

tempo!” esclamò Piton furente.<br />

Abbassò lo sguardo sull’anello rotto e sulla spada,<br />

“Pensavi che spezzare l’anello avrebbe infranto anche la<br />

maledizione?”<br />

“Qualcosa del genere… stavo delir<strong>and</strong>o, indubbiamente…”<br />

sospirò S<strong>il</strong>ente. Con sforzo si raddrizzò sulla<br />

sedia.<br />

“Bene, in realtà, questo rende le cose molto più<br />

semplici.”<br />

Piton sembrava totalmente confuso. S<strong>il</strong>ente sorrise.<br />

“Mi riferisco al piano di Lord Voldemort che mi<br />

riguarda. Il piano di farmi uccidere dallo sventurato<br />

giovane Malfoy.”<br />

Piton si sedette sulla sedia che così spesso <strong>Harry</strong><br />

aveva occupato, dall’altra parte <strong>della</strong> scrivania. <strong>Harry</strong><br />

capiva che voleva dire di più sulla questione <strong>della</strong> mano<br />

maledetta di S<strong>il</strong>ente, ma questi mantenne un cortese rifiuto<br />

a discutere ulteriormente l’argomento.<br />

Accigliato, Piton disse: “L’Oscuro Signore non si<br />

aspetta che Draco ci riesca veramente. È semplicemente<br />

una punizione per <strong>il</strong> recente fallimento di Lucius. Una<br />

lenta tortura per i genitori di Draco, mentre lo vedono<br />

fallire e pagarne <strong>il</strong> prezzo.”


J. K. Rowling<br />

“In breve, <strong>il</strong> ragazzo ha una sentenza di morte che gli<br />

pende sul capo, esattamente come me.” disse S<strong>il</strong>ente.<br />

“Ora, debbo pensare che <strong>il</strong> naturale erede di questa<br />

missione, una volta che Draco avrà fallito, sia tu stesso?”<br />

Ci fu una breve pausa.<br />

“Sì, credo che questo sia <strong>il</strong> piano dell’Oscuro<br />

Signore.”<br />

“Lord Voldemort prevede quindi un momento, nel<br />

prossimo futuro, in cui non avrà bisogno di avere una spia<br />

a Hogwarts?”<br />

“Crede che la scuola sarà presto nelle sue mani, sì.”<br />

“E se la scuola cadrà nelle sue mani,” disse S<strong>il</strong>ente,<br />

quasi sembrasse una divagazione, “ho la tua parola che<br />

farai tutto ciò che è in tuo potere per proteggere gli<br />

studenti di Hogwarts?”<br />

Piton fece un rigido cenno di assenso col capo.<br />

“Bene. Veniamo a noi, allora. La tua priorità sarà<br />

quella di scoprire che cosa sta progett<strong>and</strong>o Draco. Un<br />

adolescente terrorizzato è un pericolo per gli altri tanto<br />

quanto per se stesso. Offrigli <strong>il</strong> tuo aiuto e la tua guida, li<br />

accetterà, ti stima…”<br />

“… molto meno da qu<strong>and</strong>o <strong>il</strong> padre è caduto in<br />

disgrazia. Draco mi ritiene responsab<strong>il</strong>e, pensa che io<br />

abbia usurpato la posizione di Lucius.”<br />

“Ad ogni modo, provaci. Sono meno preoccupato per<br />

me che non per accidentali vittime di qualsivoglia piano<br />

possa venire in mente al ragazzo. Alla fine, naturalmente,<br />

c’è una sola cosa da fare se vogliamo salvarlo dall’ira di<br />

Lord Voldemort.”<br />

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812<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Piton sollevò le sopracciglia ed <strong>il</strong> suo tono era<br />

sardonico qu<strong>and</strong>o chiese, “Hai intenzione di permettergli<br />

di ammazzarti?”<br />

“Certamente no. Dovrai uccidermi tu.”<br />

Ci fu un lungo s<strong>il</strong>enzio, rotto solo da uno strano<br />

rumore secco. La fenice Fanny stava rosicchi<strong>and</strong>o un osso<br />

di seppia.<br />

“Vuoi che lo faccia adesso?” chiese Piton, la voce<br />

pesantemente ironica. “O preferisci avere qualche attimo<br />

di raccoglimento per comporre <strong>il</strong> tuo epitaffio?”<br />

“Oh, non ancora,” rispose S<strong>il</strong>ente sorridendo. “Oso<br />

dire che l’occasione si presenterà da sola, a tempo debito.<br />

Dato quello che è accaduto stanotte,” e indicò la mano<br />

avvizzita, “possiamo essere certi che capiterà entro un<br />

anno.”<br />

“Se non t’importa di morire,” disse Piton con voce<br />

roca, “perché non lasciare che sia Draco a farlo?”<br />

“L’anima del ragazzo non è ancora così danneggiata,”<br />

disse S<strong>il</strong>ente. “Non vorrei che venisse lacerata per causa<br />

mia.”<br />

“E la mia anima, S<strong>il</strong>ente? La mia?”<br />

“Solo tu puoi sapere se aiutare un vecchio ad e<strong>vita</strong>re<br />

sofferenze ed um<strong>il</strong>iazioni danneggerà la tua anima,” disse<br />

S<strong>il</strong>ente. “Ti chiedo questo gr<strong>and</strong>e favore, Severus, poiché<br />

la morte sta venendo a prendermi, è certo quanto <strong>il</strong> fatto<br />

che i Cannoni di Chudley finiranno ultimi nel campionato<br />

di quest’anno. Ammetto che preferirei una fuoriuscita<br />

veloce ed indolore, piuttosto che un evento prolungato e<br />

spiacevole come potrebbe essere, per esempio, se<br />

Greyback fosse coinvolto - ho sentito giusto, che


J. K. Rowling<br />

Voldemort l’ha arruolato? - o la cara Bellatrix, che ama<br />

giocare con <strong>il</strong> cibo, prima di mangiarlo.”<br />

Il suo tono era leggero ma i suoi occhi azzurri<br />

trafiggevano Piton come spesso avevano trafitto <strong>Harry</strong>,<br />

come se l’anima di cui stavano discutendo fosse visib<strong>il</strong>e<br />

per lui. Alla fine, Piton fece un altro secco cenno<br />

d’assenso.<br />

S<strong>il</strong>ente sembrò soddisfatto.<br />

“Grazie, Severus…”<br />

L’ufficio scomparve ed ora Piton e S<strong>il</strong>ente stavano<br />

passeggi<strong>and</strong>o insieme nel parco deserto del castello, al<br />

crepuscolo.<br />

“Cosa fai con <strong>Potter</strong>, tutte quelle sere in cui state<br />

insieme chiusi nel tuo ufficio?” chiese Piton bruscamente.<br />

S<strong>il</strong>ente sembrò annoiato.<br />

“Perché? Non starai cerc<strong>and</strong>o di affibbiargli altre<br />

punizioni, vero, Severus? Presto <strong>il</strong> ragazzo avrà trascorso<br />

più tempo in punizione che fuori.”<br />

“È come suo padre…”<br />

“All’apparenza, forse, ma la sua vera indole è molto<br />

più sim<strong>il</strong>e a quella di sua madre. Passo del tempo con<br />

<strong>Harry</strong> perché ho delle cose da discutere con lui,<br />

informazioni che devo dargli prima che sia troppo tardi.”<br />

“Informazioni,” ripeté Piton. “Ti fidi di lui… e non di<br />

me.”<br />

“Non è questione di fiducia. Come entrambi<br />

sappiamo, <strong>il</strong> mio tempo è limitato. È essenziale che<br />

fornisca al ragazzo sufficienti informazioni affinché possa<br />

fare ciò che è necessario faccia.”<br />

“E perché non posso avere le sue stesse<br />

informazioni?”<br />

813


814<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Preferisco non mettere tutti i miei segreti in un unico<br />

cesto, in particolare non un cesto che passa così tanto<br />

tempo a ciondolare dal braccio di Lord Voldemort.”<br />

“Cosa che faccio dietro tuo ordine!”<br />

“E lo fai anche estremamente bene! Non pensare che<br />

io sottovaluti <strong>il</strong> costante pericolo in cui ti poni, Severus.<br />

Fornire a Voldemort ciò che sembra essere una preziosa<br />

informazione, nascondendo invece l’elemento essenziale,<br />

è un compito che non affiderei ad altri che a te.”<br />

“Eppure, ti confidi di più con un ragazzo che non è in<br />

grado di esercitare l’Occlumanzia, le cui capacità magiche<br />

sono mediocri e che ha una connessione diretta con la<br />

mente del Signore Oscuro!”<br />

“Voldemort teme quel legame,” disse S<strong>il</strong>ente. “Non<br />

molto tempo fa ha avuto un piccolo assaggio di cosa<br />

significa condividere veramente la mente di <strong>Harry</strong>. Ha<br />

provato un dolore che non aveva mai sperimentato prima.<br />

Non cercherà di possedere ancora <strong>Harry</strong>, ne sono certo.<br />

Non in quel modo.”<br />

“Non capisco.”<br />

“L’anima di Lord Voldemort, mut<strong>il</strong>ata com’è, non<br />

riesce a sopportare un così intimo contatto con un’anima<br />

come quella di <strong>Harry</strong>. Come la lingua sull’acciaio<br />

ghiacciato, come la carne tra le fiamme…”<br />

“Anime? Stavamo parl<strong>and</strong>o di menti!”<br />

“Nel caso di <strong>Harry</strong> e Lord Voldemort, parlare di una è<br />

parlare dell’altra.”<br />

S<strong>il</strong>ente diede uno sguardo intorno per essere sicuro<br />

che fossero soli. Erano al limitare <strong>della</strong> Foresta Proibita,<br />

adesso, non c’era alcun segno di altri nelle vicinanze.<br />

“Dopo che mi avrai ucciso, Severus…”


J. K. Rowling<br />

“Ti rifiuti di raccontarmi tutto e poi ti aspetti<br />

quell’insignificante servizietto da me!” ringhiò Piton ed<br />

una sincera collera gli si dipinse sul volto scarno. “Dai<br />

tutto per scontato, S<strong>il</strong>ente! Potrei anche aver cambiato<br />

idea!”<br />

“Mi hai dato la tua parola, Severus. E, a proposito di<br />

servigi che mi devi, mi sembrava che fossi d’accordo sul<br />

tener d’occhio <strong>il</strong> nostro giovane amico Serpeverde?”<br />

Piton sembrava arrabbiato e ribelle. S<strong>il</strong>ente sospirò.<br />

“Vieni nel mio ufficio stasera, alle undici, e non ti<br />

lamenterai più che non ho fiducia in te…”<br />

Erano di nuovo nell’ufficio di S<strong>il</strong>ente, <strong>il</strong> buio oltre le<br />

finestre: Fanny era appollaiata in s<strong>il</strong>enzio, mentre Piton<br />

sedeva completamente immob<strong>il</strong>e e S<strong>il</strong>ente gli girava<br />

intorno, parl<strong>and</strong>o.<br />

“<strong>Harry</strong> non deve saperlo, fino all’ultimo momento, fin<br />

qu<strong>and</strong>o non sarà necessario: altrimenti, come potrebbe<br />

avere la forza necessaria per fare quello che deve essere<br />

fatto?”<br />

“Ma cosa deve fare?”<br />

“Questa è una cosa tra me e <strong>Harry</strong>. Ora, ascolta<br />

attentamente, Severus. Verrà un momento… dopo la mia<br />

morte… non discutere, non interrompere! Verrà un<br />

momento in cui Lord Voldemort sembrerà temere per la<br />

<strong>vita</strong> del suo serpente.”<br />

“Per Nagini?” Piton era sorpreso.<br />

“Esattamente. Se verrà un momento in cui Lord<br />

Voldemort smetterà di m<strong>and</strong>are allo sbaraglio quel<br />

serpente per eseguire i suoi ordini, tenendolo al sicuro<br />

accanto a sé, protetto dalla magia, allora, penso che sarà<br />

meglio dirlo ad <strong>Harry</strong>.”<br />

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816<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Dirgli cosa?”<br />

S<strong>il</strong>ente prese un lungo respiro e chiuse gli occhi.<br />

“Dirgli che la notte in cui Lord Voldemort ha cercato<br />

di ucciderlo, qu<strong>and</strong>o L<strong>il</strong>y ha gettato la sua <strong>vita</strong> come<br />

scudo fra loro, la Maledizione che Uccide è rimbalzata su<br />

Lord Voldemort ed un frammento <strong>della</strong> sua anima, che è<br />

stato separato dal resto, si è aggrappato all’unica anima<br />

ancora viva in quella casa crollata. Una parte di Lord<br />

Voldemort vive dentro <strong>Harry</strong> ed è quella che gli dà la<br />

capacità di parlare con i serpenti e una connessione con la<br />

mente di Lord Voldemort che non ha mai compreso.<br />

Finché quel frammento di anima, di cui Voldemort non<br />

sente la mancanza, rimane unito a, e protetto da, <strong>Harry</strong>,<br />

Lord Voldemort non può morire.”<br />

<strong>Harry</strong> sembrava guardare i <strong>due</strong> uomini dall’estremità<br />

di un lunghissimo tunnel, erano così lontani da lui, le loro<br />

voci gli echeggiavano stranamente nelle orecchie.<br />

“Così <strong>il</strong> ragazzo… <strong>il</strong> ragazzo deve morire?” chiese<br />

Piton, piuttosto calmo.<br />

“E Voldemort stesso deve farlo, Severus. È<br />

essenziale.”<br />

Un altro lungo s<strong>il</strong>enzio. Quindi Piton disse, “Io<br />

credevo… tutti questi anni… che lo stessimo proteggendo<br />

per lei. Per L<strong>il</strong>y.”<br />

“Lo abbiamo protetto perché era essenziale istruirlo,<br />

addestrarlo, fargli mettere alla prova la sua forza,” spiegò<br />

S<strong>il</strong>ente con gli occhi ancora strettamente chiusi. “Nel<br />

frattempo, <strong>il</strong> legame tra loro cresce sempre più forte, una<br />

crescita parassitaria. Talvolta ho pensato che lui stesso lo<br />

sospettasse. Se lo conosco bene, avrà sistemato le cose in<br />

modo tale che, qu<strong>and</strong>o si disporrà ad <strong>and</strong>are incontro alla


J. K. Rowling<br />

propria morte, ciò comporterà, in verità, la fine di<br />

Voldemort.”<br />

S<strong>il</strong>ente riaprì gli occhi. Piton sembrava inorridito.<br />

“L’hai tenuto in <strong>vita</strong> solo perché potesse morire al<br />

momento giusto?”<br />

“Non sc<strong>and</strong>alizzarti, Severus. Quanti uomini e donne<br />

hai visto morire?”<br />

“Ultimamente, solo quelli che non ho potuto salvare,”<br />

rispose Piton. Si alzò in piedi. “Mi hai usato.”<br />

“Cosa intendi?”<br />

“Ho spiato per te, ho mentito per te, ho posto me<br />

stesso in pericolo mortale per te. Tutto ciò nel presupposto<br />

di proteggere <strong>il</strong> figlio di L<strong>il</strong>y <strong>Potter</strong>. Ora mi dici che lo hai<br />

allevato come carne da macello…”<br />

“Ma questo è commovente, Severus,” disse S<strong>il</strong>ente<br />

seriamente. “Ti sei gradualmente affezionato al ragazzo,<br />

dopo tutto?”<br />

“A lui?” gridò Piton. “Expecto Patronum!”<br />

Dalla punta <strong>della</strong> sua bacchetta eruppe la cerva<br />

d’argento: atterrò sul pavimento dell’ufficio, lo attraversò<br />

con un balzo e spiccò <strong>il</strong> volo fuori dalla finestra. S<strong>il</strong>ente la<br />

osservò volare via e, qu<strong>and</strong>o <strong>il</strong> suo argenteo scint<strong>il</strong>lio<br />

svanì, tornò a guardare Piton, i cui occhi erano pieni di<br />

lacrime.<br />

“Dopo tutto questo tempo?”<br />

“Sempre,” esclamò Piton.<br />

E la scena cambiò. Questa volta <strong>Harry</strong> vide Piton<br />

parlare con <strong>il</strong> ritratto di S<strong>il</strong>ente, dietro la sua scrivania.<br />

“Devi dare a Voldemort l’esatta data del trasferimento<br />

di <strong>Harry</strong> dalla casa dei suoi zii,” disse S<strong>il</strong>ente. “Se non lo<br />

fai, farai sorgere dei sospetti, dato che Voldemort crede<br />

817


818<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

che tu sia così ben informato. Ad ogni modo, devi<br />

ingenerare l’idea delle esche… che, credo, dovrebbe<br />

assicurare la salvezza a <strong>Harry</strong>. Cerca di Confondere<br />

Mundungus Fletcher. E, Severus, se sei costretto a<br />

prendere parte alla caccia, assicurati di recitare in modo<br />

convincente la tua parte… conto sul fatto che tu rimanga<br />

nelle grazie di Lord Voldemort <strong>il</strong> più a lungo possib<strong>il</strong>e,<br />

altrimenti Hogwarts rimarrà alla mercé dei Carrow…”<br />

Ora Piton era vicinissimo a Mundungus in una taverna<br />

sconosciuta. La faccia di Mundungus sembrava<br />

singolarmente vacua, mentre Piton era aggrottato per la<br />

concentrazione.<br />

“Suggerirai all’Ordine <strong>della</strong> Fenice,” sussurrò Piton,<br />

“di usare delle esche. Pozione Polisucco. Dei <strong>Potter</strong><br />

assolutamente identici. È l’unica cosa che potrebbe<br />

funzionare. Dimenticherai che te l’ho suggerito io. La<br />

presenterai come una tua personale idea. Hai capito?”<br />

“Ho capito,” mormorò Mundungus, gli occhi<br />

offuscati…<br />

Ora <strong>Harry</strong> stava vol<strong>and</strong>o di fianco a Piton, su una<br />

scopa, in una limpida notte: era accompagnato da altri<br />

Mangiamorte incappucciati e davanti a loro c’erano Lupin<br />

ed un <strong>Harry</strong> che, in realtà, era George… un Mangiamorte<br />

superò Piton e puntò la bacchetta direttamente contro la<br />

schiena di Lupin…<br />

“Sectumsempra!” gridò Piton.<br />

Ma l’incantesimo, destinato alla mano del<br />

Mangiamorte che reggeva la bacchetta, la mancò e colpì<br />

invece George…<br />

Successivamente, Piton era inginocchiato nella<br />

vecchia camera da letto di Sirius. Delle lacrime st<strong>il</strong>lavano


J. K. Rowling<br />

dalla punta del naso adunco, mentre leggeva la vecchia<br />

lettera di L<strong>il</strong>y. La seconda pagina conteneva solo poche<br />

parole:<br />

…possa mai essere stato amico con<br />

Gellert Grindelwald.<br />

Personalmente, ritengo che la sua<br />

mente sia completamente <strong>and</strong>ata.<br />

Con immenso affetto,<br />

L<strong>il</strong>y<br />

Piton prese la pagina con la firma di L<strong>il</strong>y, e, con<br />

amore, la ripiegò all’interno <strong>della</strong> veste. Quindi, strappò in<br />

<strong>due</strong> pezzi la fotografia che aveva in mano e tenne la parte<br />

in cui L<strong>il</strong>y rideva, gett<strong>and</strong>o a terra, sotto <strong>il</strong> cassettone <strong>della</strong><br />

biancheria, quella che mostrava James e <strong>Harry</strong>…<br />

Ora, Piton era di nuovo nell’ufficio del Preside,<br />

mentre Phineas Nigellus tornava frettolosamente nel suo<br />

ritratto.<br />

“Preside! Si stanno accamp<strong>and</strong>o nella Foresta di<br />

Dean! La Mezzosangue…”<br />

“Non usare quella parola!”<br />

“… la Granger, allora, ha fatto <strong>il</strong> nome del posto<br />

mentre apriva la borsa e l’ho sentito!”<br />

“Bene. Molto bene!” gridò <strong>il</strong> ritratto di S<strong>il</strong>ente, dietro<br />

la sedia del Preside. “Ora, Severus, la spada! Non<br />

dimenticare che deve essere conquistata in stato di<br />

necessità e dimostr<strong>and</strong>o coraggio… e non deve scoprire<br />

che sei stato tu a fargliela avere! Se Voldemort dovesse<br />

leggere la mente di <strong>Harry</strong> e vedere che lo stai aiut<strong>and</strong>o…<br />

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820<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Lo so,” rispose Piton seccamente. Si avvicinò al<br />

ritratto di S<strong>il</strong>ente e lo tirò da un lato: questo ruotò in<br />

avanti, rivel<strong>and</strong>o dietro di sé una cavità nascosta dalla<br />

quale Piton estrasse la vera spada di Grifondoro.<br />

“E tu, ancora, non hai intenzione di dirmi perché è<br />

così importante far avere la spada a <strong>Potter</strong>?” chiese Piton,<br />

mentre si gettava un mantello da viaggio sulle vesti.<br />

“No, non credo,” rispose <strong>il</strong> ritratto di S<strong>il</strong>ente. “Il<br />

ragazzo saprà cosa farsene. E, mi raccom<strong>and</strong>o, Severus, sii<br />

particolarmente cauto: potrebbero non accoglierti molto<br />

bene dopo <strong>il</strong> contrattempo con George Weasley…”<br />

Piton, che era arrivato alla porta, si girò.<br />

“Non preoccuparti, S<strong>il</strong>ente,” disse con fredda<br />

disinvoltura. “Ho un piano…”<br />

E lasciò la stanza. <strong>Harry</strong> si alzò dal pensatoio e, un<br />

attimo dopo, era sdraiato sul tappeto, esattamente nella<br />

stessa stanza: Piton avrebbe potuto aver appena chiuso la<br />

porta.


J. K. Rowling<br />

CAPITOLO TRENTAQUATTRO<br />

ANCORA NELLA FORESTA<br />

Alla fine, la verità. Disteso, con <strong>il</strong> viso premuto sul<br />

tappeto polveroso dell’ufficio in cui aveva pensato, una<br />

volta, di imparare i segreti per vincere, <strong>Harry</strong> comprese<br />

finalmente che la sua sopravvivenza non era stata mai<br />

nemmeno considerata. Il suo compito era di camminare<br />

tranqu<strong>il</strong>lamente verso le braccia accoglienti <strong>della</strong> Morte.<br />

Lungo la strada, doveva disfarsi degli altri legami di<br />

Voldemort con la <strong>vita</strong>, così, qu<strong>and</strong>o finalmente avrebbe<br />

incrociato <strong>il</strong> cammino del Signore Oscuro, senza<br />

nemmeno alzare la bacchetta per difendersi, la fine<br />

sarebbe stata pulita. La partita che avrebbe dovuto<br />

chiudersi a Godric's Hollow si sarebbe conclusa. Nessuno<br />

821


822<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

dei <strong>due</strong> sarebbe vissuto, nessuno dei <strong>due</strong> poteva<br />

sopravvivere.<br />

Ascoltò <strong>il</strong> cuore battergli selvaggiamente nel petto.<br />

Com’era strano che nella paura <strong>della</strong> morte pulsasse così<br />

forte, tenendolo valorosamente in <strong>vita</strong>. Presto si sarebbe<br />

dovuto fermare, i suoi battiti erano ormai contati. Quanti?<br />

Quanti dal momento in cui si sarebbe alzato e diretto per<br />

l’ultima volta fuori dal castello, verso i terreni circostanti e<br />

la foresta? Per quanti battiti restava ancora tempo?<br />

Il terrore lo percorse mentre giaceva sul pavimento,<br />

con quel tamburo funebre che martellava nel petto.<br />

Sarebbe stato doloroso morire? Tutte le volte che aveva<br />

creduto succedesse, per poi scamparla, in realtà non aveva<br />

mai pensato davvero alla questione: la sua volontà di<br />

vivere era sempre stata decisamente più potente <strong>della</strong><br />

paura <strong>della</strong> morte. Eppure in quel momento non gli balenò<br />

l’idea di tentare di cavarsela, di superare Voldemort. Era<br />

finita, lo sapeva, e tutto ciò che era rimasto da compiere<br />

era l’atto in sé: morire.<br />

Se solo fosse successo quella notte d’estate in cui<br />

aveva lasciato <strong>il</strong> numero quattro di Privet Drive per<br />

l’ultima volta, la notte in cui la nob<strong>il</strong>e bacchetta<br />

contenente la piuma <strong>della</strong> fenice lo aveva salvato! Se solo<br />

fosse stato possib<strong>il</strong>e morire come Edvige, così<br />

rapidamente da non rendersene neppure conto. O se solo<br />

avesse potuto lanciarsi davanti ad una bacchetta per<br />

salvare qualcuno che amava… In questo momento<br />

invidiava persino la morte toccata ai suoi genitori. Questo<br />

camminare a sangue freddo incontro alla propria<br />

distruzione richiedeva un diverso genere di coraggio.<br />

Sentiva le dita che gli tremavano leggermente e fece uno


J. K. Rowling<br />

sforzo per controllarle, anche se nessuno poteva vederlo. I<br />

ritratti sui muri erano tutti vuoti.<br />

Lentamente, molto lentamente, si mise a sedere, e<br />

facendolo si sentì più vivo e più consapevole del proprio<br />

corpo, di quanto non fosse mai stato prima. Per quale<br />

motivo non si era mai reso conto di quale miracolo egli<br />

fosse, cervello, nervi e cuore pulsante? Tutto sarebbe<br />

finito... o almeno, per lui, tutto ciò sarebbe finito. Il<br />

respiro si fece lento e profondo. La bocca e la gola erano<br />

completamente asciutte, così come gli occhi.<br />

Il tradimento di S<strong>il</strong>ente non aveva alcuna importanza.<br />

Naturalmente c’era un piano più gr<strong>and</strong>e: <strong>Harry</strong> era stato<br />

semplicemente troppo sciocco per vederlo, ora lo capiva.<br />

Non aveva mai messo in dubbio la certezza che S<strong>il</strong>ente<br />

tenesse alla sua <strong>vita</strong>. Ora vedeva chiaramente che <strong>il</strong> suo<br />

tempo, quello che gli era stato concesso, era sempre<br />

dipeso da quanto avrebbe impiegato per distruggere tutti<br />

gli Horcrux. S<strong>il</strong>ente gli aveva passato <strong>il</strong> compito di<br />

eliminarli ed <strong>Harry</strong>, obbediente, aveva continuato a<br />

sciogliere uno dopo l’altro i nodi che tenevano non solo<br />

Voldemort, ma lui stesso legato alla <strong>vita</strong>!<br />

Che pulizia, che eleganza, non sprecare altre vite e<br />

dare <strong>il</strong> pericoloso compito al ragazzo già destinato al<br />

macello, la cui morte non sarebbe stata un fallimento, ma<br />

un altro colpo assestato contro Voldemort.<br />

E S<strong>il</strong>ente era stato certo che <strong>Harry</strong> non si sarebbe<br />

tirato indietro, che avrebbe continuato fino alla fine anche<br />

se si trattava <strong>della</strong> sua di fine, perché si era preso <strong>il</strong><br />

disturbo di imparare a conoscerlo, non è così? S<strong>il</strong>ente<br />

sapeva, come lo sapeva Voldemort, che <strong>Harry</strong> non<br />

avrebbe lasciato che qualcun altro morisse al posto suo,<br />

823


824<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

ora che aveva scoperto di disporre del potere per fermare<br />

tutto.<br />

L’immagine di Fred, Lupin e Tonks che giacevano<br />

morti nella Sala Gr<strong>and</strong>e si fece nuovamente strada nella<br />

mente e, per un attimo, riuscì appena a respirare. La Morte<br />

era impaziente…<br />

Ma S<strong>il</strong>ente lo aveva sopravvalutato. Lui aveva fallito:<br />

<strong>il</strong> serpente era ancora vivo. Ci sarebbe stato ancora un<br />

Horcrux a legare Voldemort alla terra, anche dopo la<br />

morte di <strong>Harry</strong>. Giusto, ma significava un lavoro più fac<strong>il</strong>e<br />

per qualcun altro. Si chiese chi lo avrebbe fatto… sia Ron<br />

che Hermione sapevano cosa restava da fare, certo… ecco<br />

perché S<strong>il</strong>ente gli aveva permesso di confidarsi con loro…<br />

in questo modo, se fosse <strong>and</strong>ato incontro al destino troppo<br />

presto, altri avrebbero potuto portare a termine la<br />

missione…<br />

Come gocce di pioggia su una finestra fredda, questi<br />

pensieri picchiettavano sulla superficie levigata <strong>della</strong><br />

incontrovertib<strong>il</strong>e verità: lui doveva morire. Io devo morire.<br />

Deve finire.<br />

Ron ed Hermione sembravano distanti m<strong>il</strong>le miglia, in<br />

un paese lontano. Si sentì come se si fosse separato da loro<br />

tanto tempo addietro. Non ci sarebbero stati addii né<br />

spiegazioni, era sicuro di ciò. Questo era un viaggio che<br />

non avrebbero potuto fare insieme, e loro avrebbero<br />

tentato di fermarlo, facendogli perdere tempo prezioso.<br />

Guardò <strong>il</strong> vecchio orologio d’oro che aveva ricevuto in<br />

dono per <strong>il</strong> suo diciassettesimo compleanno. Quasi metà<br />

dell’ora che Voldemort aveva concesso per la sua resa era<br />

passata.


J. K. Rowling<br />

Si mise in piedi. Il suo cuore batteva contro le costole<br />

come un uccello impazzito. Forse sapeva che gli restava<br />

poco tempo, forse era determinato a completare tutti i<br />

battiti di una <strong>vita</strong> intera prima che arrivasse la fine. Non si<br />

guardò indietro qu<strong>and</strong>o chiuse la porta dell’ufficio.<br />

Il castello era vuoto. Si sentì come uno spettro, come<br />

fosse già morto, mentre lo attraversava da solo a gr<strong>and</strong>i<br />

passi. Gli abitanti dei ritratti non avevano ancora fatto<br />

ritorno nelle loro cornici, l’intero luogo era stranamente<br />

tranqu<strong>il</strong>lo, come se tutto ciò che restava <strong>della</strong> sua linfa<br />

<strong>vita</strong>le fosse concentrato nella Sala Gr<strong>and</strong>e dove i morti e i<br />

dolenti erano ammassati.<br />

<strong>Harry</strong> indossò <strong>il</strong> Mantello dell’Invisib<strong>il</strong>ità e cominciò<br />

a scendere piano dopo piano, percorrendo infine la scala di<br />

marmo che portava all’ingresso. Forse una piccola parte di<br />

lui sperava che qualcuno percepisse la sua presenza, lo<br />

vedesse, lo fermasse, ma <strong>il</strong> Mantello era, come sempre,<br />

impenetrab<strong>il</strong>e, perfetto, e raggiunse <strong>il</strong> portone d’ingresso<br />

senza problemi.<br />

A quel punto Nev<strong>il</strong>le quasi gli inciampò addosso.<br />

Insieme ad un altro, stava trasport<strong>and</strong>o un cadavere<br />

all’interno del castello. <strong>Harry</strong> abbassò lo sguardo e fu<br />

come ricevere un pugno nello stomaco: Colin Canon,<br />

anche se minorenne, era riuscito a re-intrufolarsi proprio<br />

come avevano fatto Malfoy, Tiger e Goyle. Sembrava così<br />

piccolo nella morte.<br />

“Sai cosa? Posso farcela anche da solo, Nev<strong>il</strong>le,” disse<br />

Oliver Baston, e sollevò Colin sulla sua spalla come un<br />

vig<strong>il</strong>e del fuoco, poi lo portò nella Sala Gr<strong>and</strong>e.<br />

Nev<strong>il</strong>le si appoggiò allo stipite <strong>della</strong> porta per un<br />

istante asciug<strong>and</strong>osi la fronte con <strong>il</strong> dorso <strong>della</strong> mano.<br />

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826<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Sembrava vecchio. Poi prese le scale un’altra volta e si<br />

inoltrò nel buio per recuperare altri cadaveri.<br />

<strong>Harry</strong> guardò l’ingresso <strong>della</strong> Sala Gr<strong>and</strong>e un’ultima<br />

volta. Persone vi si aggiravano, cerc<strong>and</strong>o di confortarsi a<br />

vicenda, bevendo, inginocchi<strong>and</strong>osi accanto ai morti. Non<br />

riuscì a vedere nessuno di quelli che amava, non un segno<br />

di Hermione, Ron, Ginny, degli altri Weasley o di Luna.<br />

Avrebbe dato tutto <strong>il</strong> tempo che gli restava in cambio di<br />

poterli vedere un’ultima volta. Ma poi, avrebbe avuto la<br />

forza di distogliere lo sguardo? Era meglio così.<br />

Si mosse, giù dalle scale e dentro l’oscurità. Erano<br />

quasi le quattro del mattino, e la mortale immob<strong>il</strong>ità dei<br />

terreni circostanti gli diede la sensazione che stesse<br />

trattenendo <strong>il</strong> respiro, aspett<strong>and</strong>o di vedere se sarebbe<br />

riuscito a fare ciò che doveva.<br />

<strong>Harry</strong> si avvicinò a Nev<strong>il</strong>le che era piegato su un altro<br />

cadavere.<br />

“Nev<strong>il</strong>le.”<br />

“Miseriaccia, <strong>Harry</strong>! Mi hai quasi fatto venire un<br />

infarto!”<br />

<strong>Harry</strong> si era tolto <strong>il</strong> Mantello: quell’idea gli era<br />

balenata dal nulla, nata dal desiderio di non lasciare nulla<br />

al caso.<br />

“Dove te ne vai da solo?” chiese Nev<strong>il</strong>le sospettoso.<br />

“Fa tutto parte del piano,” disse <strong>Harry</strong>. “C’è una cosa<br />

che devo fare. Ascolta… Nev<strong>il</strong>le…”<br />

“<strong>Harry</strong>!” Nev<strong>il</strong>le improvvisamente sembrava<br />

spaventato. "<strong>Harry</strong>, non starai pens<strong>and</strong>o di consegnarti a<br />

lui?"<br />

“No,” mentì. “Certo che no… si tratta di qualcos’altro.<br />

Ma dovrò stare via per un po’. Hai presente <strong>il</strong> serpente di


J. K. Rowling<br />

Voldemort, Nev<strong>il</strong>le? Lui possiede un enorme serpente… si<br />

chiama Nagini…”<br />

“Ne ho sentito parlare, sì… allora?”<br />

“Bisogna ucciderla. Sia Ron che Hermione lo sanno,<br />

ma nel caso in cui loro…”<br />

L’orrore di quella possib<strong>il</strong>ità lo soffocò per un istante,<br />

rendendogli impossib<strong>il</strong>e continuare a parlare. Ma riprese <strong>il</strong><br />

controllo: era troppo importante, doveva comportarsi<br />

come avrebbe fatto S<strong>il</strong>ente, mantenere <strong>il</strong> sangue freddo,<br />

assicurarsi che ci fossero delle riserve, altri che avrebbero<br />

continuato la missione. S<strong>il</strong>ente era morto con la<br />

consapevolezza che altri tre sapevano degli Horcrux.<br />

Adesso Nev<strong>il</strong>le avrebbe preso <strong>il</strong> posto di <strong>Harry</strong>: sarebbero<br />

stati di nuovo in tre al corrente del segreto.<br />

“Sai, nel caso in cui loro fossero… impegnati in<br />

altro… se dovesse capitarti l’occasione di…”<br />

“Uccidere <strong>il</strong> serpente?”<br />

“Uccidere <strong>il</strong> serpente,” ripeté <strong>Harry</strong>.<br />

“Certo, <strong>Harry</strong>. Ma tu stai bene, vero?”<br />

“Sì. Grazie, Nev<strong>il</strong>le.”<br />

Ma qu<strong>and</strong>o <strong>Harry</strong> fece per <strong>and</strong>arsene Nev<strong>il</strong>le lo<br />

trattenne per <strong>il</strong> polso.<br />

“Noi continueremo a combattere, <strong>Harry</strong>. Lo sai,<br />

vero?”<br />

“Sì, io…”<br />

La fine di quella frase si spense in una sensazione<br />

soffocante, non riusciva più a parlare. Nev<strong>il</strong>le non sembrò<br />

trovarlo strano. Gli diede una pacca sulla spalla, lo lasciò<br />

<strong>and</strong>are e si avviò alla ricerca di altri cadaveri.<br />

<strong>Harry</strong> si rimise addosso <strong>il</strong> Mantello e continuò a<br />

camminare. Un’altra persona si stava muovendo non<br />

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828<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

molto lontano da lui, era piegata su una figura distesa sul<br />

suolo. Si trovava a pochi metri da lei, qu<strong>and</strong>o si rese conto<br />

che si trattava di Ginny.<br />

Si fermò di colpo. Lei era rannicchiata vicino ad una<br />

ragazza che delirava chiam<strong>and</strong>o la madre.<br />

“Va tutto bene,” Ginny cercava di confortarla. “Va<br />

tutto bene. Adesso ti portiamo dentro.”<br />

“Ma io voglio <strong>and</strong>are a casa,” sussurrava la ragazza.<br />

“Non voglio combattere più!”<br />

“Lo so,” disse Ginny, e la sua voce si ruppe. “Vedrai<br />

che <strong>and</strong>rà tutto bene.”<br />

<strong>Harry</strong> fu colto da un brivido. Voleva gridare alla notte,<br />

voleva che Ginny sentisse la sua presenza, che capisse<br />

dove stava <strong>and</strong><strong>and</strong>o. Desiderava essere fermato, trascinato<br />

indietro, rim<strong>and</strong>ato a casa. . . .<br />

Ma era a casa. Hogwarts era stata la prima casa, la<br />

migliore che avesse conosciuto. Lui, Voldemort e Piton, i<br />

ragazzi abb<strong>and</strong>onati, tutti loro vi avevano trovato casa…<br />

Ginny era ora inginocchiata accanto alla ragazza<br />

ferita, le stava tenendo la mano. Con un gr<strong>and</strong>e sforzo<br />

<strong>Harry</strong> si impose di <strong>and</strong>are avanti. Ebbe l’impressione che<br />

Ginny si guardasse intorno al suo passaggio. Si chiese se<br />

avesse percepito la presenza di qualcuno che le passava<br />

accanto, ma non parlò né si guardò indietro.<br />

Il capanno di Hagrid apparve nell’oscurità. Nessuna<br />

luce accesa, nessun segno di Thor che grattava dietro la<br />

porta o del suo rimbombante abbaiare di benvenuto. Tutte<br />

quelle visite a casa di Hagrid, <strong>il</strong> luccichio del bollitore di<br />

rame sul fuoco, i pasticcini rocciosi e le merende<br />

pantagrueliche, la sua gr<strong>and</strong>e faccia barbuta, e Ron che


J. K. Rowling<br />

vomitava lumache, Hermione che dava una mano a<br />

salvare Norberto…<br />

Continuò ad avanzare. Giunse al confine <strong>della</strong> foresta<br />

e si fermò.<br />

Uno sciame di Dissennatori scivolava tra gli alberi,<br />

poteva sentirne <strong>il</strong> gelo, e non era certo di riuscire a<br />

superarli indenne. Non gli era rimasta la forza di produrre<br />

un Patronus. Non riusciva più a controllare i fremiti. In<br />

fondo, non era poi così fac<strong>il</strong>e morire. Ogni respiro, l’odore<br />

dell’erba, l’aria fresca sul suo viso, tutto era così prezioso:<br />

e pensare che gli altri avevano ancora anni e anni davanti<br />

a loro, tempo da sprecare, così tanto tempo da annoiarsi,<br />

mentre lui si aggrappava ad ogni istante. Pensava di non<br />

riuscire ad <strong>and</strong>are avanti e allo stesso tempo sapeva di<br />

dovere. La lunga partita era finita, <strong>il</strong> Boccino d’Oro era<br />

stato catturato, era giunto <strong>il</strong> momento di lasciare <strong>il</strong><br />

campo...<br />

Il Boccino. Le sue dita fredde armeggiarono<br />

nervosamente con la tracolla che portava e lo estrasse.<br />

Mi apro in chiusura.<br />

Respir<strong>and</strong>o pesantemente, con difficoltà, lo fissò.<br />

Proprio adesso che desiderava che <strong>il</strong> tempo passasse <strong>il</strong> più<br />

lentamente possib<strong>il</strong>e, quello pareva scorrere più veloce, e<br />

la comprensione arrivò talmente in fretta che gli sembrò<br />

avesse superato la velocità del pensiero. Questa era la<br />

chiusura, la fine. Questo <strong>il</strong> momento.<br />

Si premette <strong>il</strong> metallo dorato sulle labbra e bisbigliò,<br />

“Sto per morire.”<br />

Il guscio di metallo si aprì di colpo. Abbassò la mano<br />

che tremava, sollevò la bacchetta di Draco sotto <strong>il</strong><br />

Mantello e mormorò "Lumos."<br />

829


830<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Tra le <strong>due</strong> metà del Boccino vide la pietra nera con la<br />

sua crepa frastagliata che la segnava al centro. La Pietra<br />

<strong>della</strong> Resurrezione si era incrinata lungo la linea verticale<br />

che raffigurava l’Antica Bacchetta. Il triangolo e <strong>il</strong> cerchio<br />

che rappresentavano <strong>il</strong> Mantello e la Pietra stessa erano<br />

ancora riconoscib<strong>il</strong>i.<br />

Di nuovo <strong>Harry</strong> capì senza bisogno di pensare. Non si<br />

trattava più di riportarli indietro, poiché lui stava per<br />

raggiungerli. Non stava <strong>and</strong><strong>and</strong>o a prenderli: loro stavano<br />

venendo a prendere lui.<br />

Chiuse gli occhi e rigirò la pietra fra le dita tre volte.<br />

Accadde. Lo seppe perché sentì movimenti lievi<br />

intorno a lui, sim<strong>il</strong>i a quelli di frag<strong>il</strong>i corpi che spostavano<br />

i piedi sul terreno coperto di ramoscelli al limite <strong>della</strong><br />

Foresta. Aprì gli occhi e si guardò attorno.<br />

Non erano fantasmi né fatti di carne, riusciva a<br />

vederlo bene. Somigliavano di più al Riddle che si era<br />

liberato dal diario tanto tempo prima, un ricordo reso<br />

quasi materiale. Meno solidi di corpi viventi, ma molto<br />

più che semplici spettri, si mossero verso di lui, e su<br />

ognuno dei loro visi c’era lo stesso amorevole sorriso.<br />

James era alto proprio come <strong>Harry</strong>. Indossava ancora<br />

gli abiti coi quali era morto, i suoi capelli erano arruffati e<br />

in disordine e i suoi occhiali sb<strong>il</strong>enchi come quelli del<br />

Signor Weasley.<br />

Sirius era alto, bello e di gran lunga più giovane di<br />

qu<strong>and</strong>o <strong>Harry</strong> lo aveva conosciuto in <strong>vita</strong>. Camminava a<br />

gr<strong>and</strong>i passi con grazia disinvolta, le mani in tasca e un<br />

largo sorriso sul viso.<br />

Anche Lupin era più giovane, molto meno tras<strong>and</strong>ato,<br />

e i suoi capelli erano più folti e scuri. Sembrava felice di


J. K. Rowling<br />

essere tornato in questo posto a lui fam<strong>il</strong>iare, la meta di<br />

tante avventure di gioventù.<br />

Ma <strong>il</strong> sorriso più aperto era quello di L<strong>il</strong>y. Si ravviò i<br />

lunghi capelli mentre si avvicinava a lui. I suoi occhi<br />

verdi, tanto sim<strong>il</strong>i a quelli di <strong>Harry</strong>, cercarono avidamente<br />

<strong>il</strong> suo viso, come per paura di non essere capace di<br />

guardarlo abbastanza.<br />

“Sei stato così coraggioso.”<br />

Lui non riusciva a parlare. Era una festa per i suoi<br />

occhi e pensò che gli sarebbe piaciuto tanto restare lì a<br />

guardarla per sempre, sì, per sempre sarebbe stato<br />

abbastanza.<br />

“Ci sei quasi,” gli disse James. “Molto vicino. Noi<br />

siamo... così fieri di te.”<br />

“Fa male?”<br />

Quella dom<strong>and</strong>a infant<strong>il</strong>e gli era uscita di bocca senza<br />

che potesse fermarla.<br />

“Morire? No, affatto,” rispose Sirius. “Più fac<strong>il</strong>e e più<br />

veloce che addormentarsi.”<br />

“Anche lui vorrà una cosa veloce. Vuole che finisca,"<br />

disse Lupin.<br />

“Non volevo che voi moriste," disse <strong>Harry</strong>. Queste<br />

parole vennero fuori senza l’intervento <strong>della</strong> sua volontà.<br />

“Nessuno di voi. Mi dispiace…”<br />

Si rivolse a Lupin con più intensità che agli altri, quasi<br />

supplic<strong>and</strong>olo.<br />

“… proprio dopo la nascita di tuo figlio… Remus, mi<br />

dispiace così tanto…”<br />

“Dispiace anche a me,” disse Lupin. “Mi dispiace<br />

perché non lo conoscerò mai… ma saprà perché sono<br />

831


832<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

morto e, spero, capirà. Stavo cerc<strong>and</strong>o di creare un mondo<br />

nel quale avrebbe potuto avere una <strong>vita</strong> più felice.”<br />

Una brezza gelida che sembrava provenire dal cuore<br />

<strong>della</strong> foresta sollevò i capelli sulla fronte di <strong>Harry</strong>. Sapeva<br />

che loro non gli avrebbero mai detto di <strong>and</strong>are, che doveva<br />

essere una sua scelta.<br />

“Resterete con me?”<br />

“Fino alla fine,” rispose James.<br />

“Loro non potranno vedervi?” chiese <strong>Harry</strong>.<br />

“Siamo parte di te,” disse Sirius. “Invisib<strong>il</strong>i a<br />

chiunque altro.”<br />

<strong>Harry</strong> guardò sua madre.<br />

“Stammi vicino,” la pregò dolcemente.<br />

Si avviò. Il gelo dei Dissennatori non lo travolse, lo<br />

attraversò con i suoi compagni e questi agirono come<br />

Patronus per lui. Insieme camminarono tra i vecchi alberi<br />

che erano cresciuti l’uno accanto all’altro, i loro rami<br />

intrecciati, le radici nodose aggrovigliate sotto i suoi piedi.<br />

Si strinse <strong>il</strong> Mantello intorno al corpo, nel buio,<br />

addentr<strong>and</strong>osi sempre più nella foresta, senza sapere con<br />

esattezza dove fosse Voldemort, ma certo che alla fine lo<br />

avrebbe trovato. Dietro di lui, quasi senza <strong>il</strong> minimo<br />

rumore, camminavano James, Sirius, Lupin e L<strong>il</strong>y, e la<br />

loro presenza era <strong>il</strong> suo stesso coraggio, la ragione per la<br />

quale riusciva a continuare a muovere un passo dopo<br />

l’altro.<br />

Sembrava che <strong>il</strong> suo corpo e la sua mente fossero ora<br />

stranamente scollegati. Le sue membra agivano senza un<br />

com<strong>and</strong>o cosciente, quasi come se lui fosse un semplice<br />

passeggero e non <strong>il</strong> conducente di quel corpo che stava per<br />

lasciare. I morti che lo accompagnavano attraverso la


J. K. Rowling<br />

foresta erano per lui, ora, molto più reali dei vivi che<br />

erano rimasti al castello: pensava a Ron, Hermione, Ginny<br />

e a tutti gli altri come a dei fantasmi, mentre si trascinava<br />

malfermo incontro alla fine <strong>della</strong> sua <strong>vita</strong>, incontro a<br />

Voldemort…<br />

Un rumore sordo, un sussurro: altre creature viventi si<br />

erano mosse vicino a lui. <strong>Harry</strong> si fermò sotto <strong>il</strong> Mantello,<br />

si guardò intorno, ascoltò e così fecero sua madre, suo<br />

padre, Lupin e Sirius.<br />

“C’è qualcuno qui,” la voce, quasi un mormorio<br />

sgraziato, veniva da molto vicino. “Lui ha un Mantello<br />

dell’Invisib<strong>il</strong>ità. Potrebbe essere...?”<br />

Due figure emersero da dietro un albero vicino: le loro<br />

bacchette scint<strong>il</strong>larono e <strong>Harry</strong> vide Yaxley e Dolohov<br />

scrutare nell’oscurità in direzione del posto in cui <strong>Harry</strong>,<br />

sua madre e suo padre, Sirius e Lupin si erano fermati.<br />

Sembrava che i Mangiamorte non riuscissero a vederli.<br />

“Sono sicuro di aver sentito qualcosa,” disse Yaxley.<br />

“Qualche animale, che dici?"<br />

“Quella testa vuota di Hagrid tiene un mucchio di<br />

strane bestie qui,” rispose Dolohov gett<strong>and</strong>o lo sguardo al<br />

di sopra <strong>della</strong> sua spalla.<br />

Yaxley controllò l'orologio.<br />

“Il tempo è quasi scaduto. <strong>Potter</strong> ha avuto la sua ora.<br />

Non verrà.”<br />

“Lui era sicuro che sarebbe venuto! Non sarà<br />

contento.”<br />

“Meglio tornare indietro,” disse Yaxley. “Vediamo<br />

qual è <strong>il</strong> piano adesso.”<br />

Lui e Dolohov si voltarono e si inoltrarono nella<br />

foresta. <strong>Harry</strong> li seguì sapendo che lo avrebbero condotto<br />

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834<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

esattamente dove voleva <strong>and</strong>are. Guardò al suo fianco, sua<br />

madre gli sorrise e suo padre gli fece un cenno di<br />

incoraggiamento.<br />

Si erano messi in cammino da pochi minuti, qu<strong>and</strong>o<br />

<strong>Harry</strong> vide una luce davanti a lui. Yaxley e Dolohov<br />

entrarono in una radura che <strong>Harry</strong> riconobbe come quella<br />

in cui, un tempo, aveva vissuto <strong>il</strong> mostruoso Aragog. I<br />

resti <strong>della</strong> sua immensa ragnatela erano ancora lì, mentre<br />

la nidiata dei suoi discendenti era stata portata altrove dai<br />

Mangiamorte, a combattere per la loro causa.<br />

Un fuoco ardeva al centro <strong>della</strong> radura, la luce<br />

guizzante ricadeva su una folla di Mangiamorte vig<strong>il</strong>i e<br />

completamente s<strong>il</strong>enziosi. Alcuni di loro erano ancora<br />

mascherati e incappucciati, altri mostravano <strong>il</strong> volto. Due<br />

giganti sedevano all’estremità del gruppo, proiett<strong>and</strong>o<br />

ombre imponenti sulla scena, i tratti del viso feroci e rozzi<br />

come scolpiti nella roccia. <strong>Harry</strong> vide Fenrir, nascosto e<br />

intento a mangiarsi le unghie, <strong>il</strong> grosso, biondo Rowle si<br />

stava tampon<strong>and</strong>o un labbro sanguinante.<br />

Vide anche Lucius Malfoy, che sembrava sconfitto e<br />

impaurito, e Narcissa con gli occhi incavati e colmi di<br />

apprensione.<br />

Tutti gli occhi erano puntati su Voldemort, che stava<br />

in piedi con <strong>il</strong> capo chino, le mani esangui congiunte<br />

sull’Antica Bacchetta dinanzi a lui. Sembrava stesse<br />

preg<strong>and</strong>o, o cont<strong>and</strong>o mentalmente in s<strong>il</strong>enzio, e ad <strong>Harry</strong>,<br />

in piedi sul limitare di quella scena, giunse l’immagine<br />

assurda di un ragazzino intento a giocare a nascondino.<br />

Dietro la testa di Voldemort, avvolgendosi e<br />

attorcigli<strong>and</strong>osi senza sosta, <strong>il</strong> gr<strong>and</strong>e serpente Nagini


J. K. Rowling<br />

fluttuava nella sua scint<strong>il</strong>lante gabbia incantata sim<strong>il</strong>e ad<br />

una mostruosa aureola.<br />

Appena Dolohov e Yaxley ebbero raggiunto <strong>il</strong><br />

cerchio, Voldemort alzò lo sguardo.<br />

“Nessun segno di lui, mio Signore,” disse Dolohov.<br />

L’espressione di Voldemort non cambiò. I suoi occhi<br />

rossi sembravano bruciare nella luce del fuoco. Prese<br />

lentamente l'Antica Bacchetta tra le sue dita lunghe.<br />

“Mio Signore…” Bellatrix parlò. Era quella seduta più<br />

vicina a Voldemort, scarmigliata, <strong>il</strong> viso un po'<br />

insanguinato, ma per <strong>il</strong> resto <strong>il</strong>lesa.<br />

Voldemort sollevò la mano per zittirla. Lei non disse<br />

un’altra parola, ma lo guardò con riverente adorazione.<br />

“Credevo sarebbe venuto,” disse Voldemort con la sua<br />

voce acuta e chiara, lo sguardo fisso sulle fiamme<br />

tremolanti. “Me lo sentivo.”<br />

Nessuno parlò. Sembravano spaventati tanto quanto<br />

<strong>Harry</strong>, <strong>il</strong> cui cuore ora si scagliava contro le costole, come<br />

determinato a fuggire da quel corpo che stava per gettare<br />

via. Le mani erano madide di sudore mentre si spogliava<br />

del Mantello dell’Invisib<strong>il</strong>ità e lo sistemava sotto i vestiti<br />

insieme alla bacchetta. Non voleva cadere nella tentazione<br />

di combattere.<br />

“A quanto pare… mi sbagliavo," disse Voldemort.<br />

“Non è così!”<br />

<strong>Harry</strong> gridò con tutto <strong>il</strong> fiato che aveva in gola, con<br />

tutta la forza che riuscì a raccogliere: non voleva mostrarsi<br />

impaurito. La Pietra <strong>della</strong> Resurrezione scivolò via tra le<br />

sue dita intorpidite, e con la coda dell’occhio vide i suoi<br />

genitori, Sirius e Lupin svanire mentre lui avanzava nella<br />

luce del fuoco. In quel momento sentì che nessuno più<br />

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836<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

aveva importanza, eccetto Voldemort. Esistevano solo<br />

loro <strong>due</strong>.<br />

L’<strong>il</strong>lusione sfumò tanto velocemente quanto era<br />

giunta. I giganti ruggirono mentre i Mangiamorte si<br />

alzavano all’unisono. Ci furono grida, rantoli, persino risa.<br />

Voldemort era rimasto immob<strong>il</strong>e, ma i suoi occhi rossi<br />

avevano trovato <strong>Harry</strong> e adesso lo guardavano fisso<br />

mentre lui gli camminava incontro, niente fra di loro<br />

tranne <strong>il</strong> fuoco.<br />

Poi una voce gridò: "HARRY! NO!”<br />

Si voltò: Hagrid era legato saldamente ad un albero<br />

vicino. Il suo corpo imponente scosse i rami sovrastanti<br />

mentre si dimenava disperato.<br />

“NO! NO! HARRY, COSA VUOI F…?”<br />

“STA’ ZITTO!” urlò Rowle, e con un colpo di<br />

bacchetta Hagrid venne messo a tacere.<br />

Bellatrix, che era balzata in piedi, faceva scorrere<br />

bramosa lo sguardo da Voldemort ad <strong>Harry</strong>, ansim<strong>and</strong>o.<br />

Le uniche cose che si muovevano erano le fiamme e <strong>il</strong><br />

serpente che si arrotolava e si srotolava nella sua gabbia<br />

scint<strong>il</strong>lante dietro la testa di Voldemort.<br />

<strong>Harry</strong> poteva sentire la sua bacchetta contro <strong>il</strong> petto,<br />

ma non tentò neanche di prenderla. Sapeva che <strong>il</strong> serpente<br />

era protetto troppo bene, sapeva che se anche fosse<br />

riuscito a puntargli contro la bacchetta, almeno cinquanta<br />

Maledizioni lo avrebbero colpito. Voldemort e <strong>Harry</strong><br />

continuavano a guardarsi, ed ora Voldemort piegò la testa<br />

da un lato per osservare <strong>il</strong> ragazzo che gli stava di fronte.<br />

Un bizzarro sorriso triste increspò la bocca senza<br />

labbra.


J. K. Rowling<br />

“<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong>,” disse sommessamente. La sua voce<br />

avrebbe potuto essere parte del mormorio del fuoco. “Il<br />

Ragazzo Sopravvissuto.”<br />

Nessuno dei Mangiamorte si mosse. Erano in attesa,<br />

tutto sembrava in attesa. Hagrid stava cerc<strong>and</strong>o di<br />

liberarsi, Bellatrix ansimava e la mente di <strong>Harry</strong>,<br />

inspiegab<strong>il</strong>mente, corse a Ginny, al suo sguardo ardente,<br />

alla sensazione delle labbra di lei sulle sue...<br />

Voldemort aveva sollevato la bacchetta. La sua testa<br />

era ancora piegata da un lato, come quella di un bimbo<br />

curioso, come dom<strong>and</strong><strong>and</strong>osi cosa sarebbe successo se<br />

avesse continuato. <strong>Harry</strong> ricambiò lo sguardo di quegli<br />

occhi rossi, desiderava che accadesse subito, velocemente,<br />

adesso che era ancora in grado di stare in piedi, prima che<br />

potesse perdere <strong>il</strong> controllo, prima di tradire la paura…<br />

Vide la bocca di lui che si muoveva, vide <strong>il</strong> lampo di<br />

luce verde. E tutto svanì.<br />

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838<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

CAPITOLO TRENTACINQUE<br />

KING’S CROSS<br />

Giaceva con la faccia a terra, ascolt<strong>and</strong>o <strong>il</strong> s<strong>il</strong>enzio.<br />

Era completamente solo. Nessuno stava guard<strong>and</strong>o. Non<br />

c’era nessun altro lì, non era del tutto sicuro di esserci<br />

nemmeno lui, lì.<br />

Molto tempo dopo, o forse nello stesso istante, ebbe la<br />

consapevolezza di dover esistere, la consapevolezza di<br />

essere qualcosa di più che un pensiero disincarnato,<br />

perché stava giacendo, di certo giacendo, su una qualche<br />

superficie. Quindi aveva ancora <strong>il</strong> senso del tatto, e anche<br />

la cosa sulla quale giaceva esisteva.<br />

Non appena ebbe raggiunto questa conclusione, <strong>Harry</strong><br />

divenne conscio <strong>della</strong> sua nudità. Convinto di essere<br />

totalmente solo, la cosa non lo preoccupò, lo fece solo


J. K. Rowling<br />

sentire leggermente imbarazzato. Si chiese se, visto che<br />

poteva sentire col tatto, poteva anche vedere. Nell’aprirli,<br />

fu certo di avere ancora gli occhi.<br />

Era circondato da una nebbia luminosa, anche se era<br />

diversa da qualunque altra nebbia nella sua esperienza.<br />

L’ambiente che lo circondava non era nascosto da nuvole<br />

di vapore, piuttosto erano le nuvole di vapore che non<br />

avevano ancora preso una qualsiasi forma di ambiente. Il<br />

pavimento su cui stava sembrava bianco, né caldo né<br />

freddo, ma era semplicemente lì, un qualcosa di piatto,<br />

vuoto su cui stare. Si sedette. Il corpo pareva <strong>il</strong>leso. Si<br />

toccò la faccia. Non aveva più gli occhiali.<br />

Poi un rumore lo raggiunse attraverso <strong>il</strong> nulla senza<br />

forma che lo circondava: piccoli colpi leggeri di qualcosa<br />

che si dibatteva, che muoveva le braccia e si agitava. Era<br />

un rumore pietoso, ma anche leggermente indecente.<br />

Aveva la spiacevole sensazione di origliare un non so che<br />

di furtivo, vergognoso.<br />

Per la prima volta, desiderò essere vestito.<br />

Nello stesso istante in cui <strong>il</strong> desiderio si formò nella<br />

sua mente, dei vestiti apparvero a poca distanza. Li prese e<br />

li indossò. Erano soffici, puliti e caldi. Era straordinario<br />

come fossero apparsi così, proprio qu<strong>and</strong>o li aveva<br />

voluti…<br />

Si alzò in piedi, guard<strong>and</strong>osi intorno. Era forse dentro<br />

una specie di gr<strong>and</strong>e Stanza delle Necessità? Più<br />

guardava, e più c’era da vedere. Un gr<strong>and</strong>e tetto a cupola<br />

in vetro risplendeva sopra di lui alla luce del sole. Forse<br />

era un palazzo. Tutto era fermo e s<strong>il</strong>enzioso, eccetto<br />

quello strano sbattere e <strong>il</strong> lamento sommesso che veniva<br />

da qualche parte lì vicino, nella nebbia…<br />

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840<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

<strong>Harry</strong> si girò su stesso, e i dintorni sembrarono<br />

ridefinirsi sotto i suoi occhi. Un gr<strong>and</strong>e spazio aperto,<br />

luminoso e chiaro, un ampio salone, più gr<strong>and</strong>e <strong>della</strong> Sala<br />

Gr<strong>and</strong>e, con <strong>il</strong> soffitto a cupola di vetro. Era quasi del<br />

tutto vuoto. C’era solo una persona là, eccetto che…<br />

Indietreggiò. Aveva individuato la cosa che faceva<br />

rumore. Aveva la forma di un bambino piccolo, nudo,<br />

raggomitolato sul pavimento, la pelle irritata e ruvida,<br />

sembrava fosse scorticato. Giaceva rabbrividendo sotto<br />

una sedia dove era stato abb<strong>and</strong>onato, indesiderato, tolto<br />

dalla vista, e respirava a fatica.<br />

Quella cosa lo spaventava. Sebbene piccolo, frag<strong>il</strong>e e<br />

ferito, non voleva avvicinarglisi. Ciononostante lo fece,<br />

pronto a saltare indietro in ogni istante. Fu presto<br />

abbastanza vicino da poterlo toccare, di nuovo non ne fu<br />

capace. Si sentì un codardo. Avrebbe voluto consolarlo,<br />

ma ne era respinto.<br />

“Non lo puoi aiutare.”<br />

Si girò intorno. Albus S<strong>il</strong>ente stava <strong>and</strong><strong>and</strong>o verso di<br />

lui, allegro e diritto, portava ampie vesti color blu notte.<br />

“<strong>Harry</strong>.” egli allargò le braccia, e le sue mani erano<br />

entrambe bianche e intatte. “Sei un ragazzo meraviglioso.<br />

Un uomo così coraggioso. Camminiamo.”<br />

Stupefatto, <strong>Harry</strong> seguì S<strong>il</strong>ente che passava oltre <strong>il</strong><br />

bambino nudo e piagnucolante, conducendolo verso <strong>due</strong><br />

sedie che <strong>Harry</strong> non aveva notato prima, messe ad una<br />

certa distanza da loro, sotto l’alto soffitto luminoso.<br />

S<strong>il</strong>ente si sedette in una delle <strong>due</strong>, e <strong>Harry</strong> si lasciò cadere<br />

nell’altra, fiss<strong>and</strong>o <strong>il</strong> volto del suo vecchio preside. I<br />

lunghi capelli e la barba d’argento di S<strong>il</strong>ente, i penetranti


J. K. Rowling<br />

occhi azzurri dietro gli occhiali a mezza luna, <strong>il</strong> naso<br />

storto, ogni cosa era come se la ricordava. E tuttavia…<br />

“Ma lei è morto,” disse <strong>Harry</strong>.<br />

“Oh si,” rispose in tono pratico S<strong>il</strong>ente.<br />

“Allora… sono morto anch’io?”<br />

“Ah,” riprese S<strong>il</strong>ente, sorridendo ancora di più. “È<br />

questo <strong>il</strong> problema, non è vero? Nel complesso, caro<br />

ragazzo, penserei di no.”<br />

Si guardavano l’un l’altro, <strong>il</strong> vecchio ancora raggiante.<br />

“No?” ripeté <strong>Harry</strong>.<br />

“No,” disse S<strong>il</strong>ente.<br />

“Ma…” <strong>Harry</strong> alzò istintivamente la mano verso la<br />

cicatrice a forma di fulmine. Sembrava non esserci più.<br />

“Ma dovrei essere morto… Io non mi sono difeso! Ho<br />

preferito lasciarmi uccidere!”<br />

“Ed é stato questo,” disse S<strong>il</strong>ente “penso, ad aver fatto<br />

tutta la differenza.”<br />

La felicità pareva irradiarsi da S<strong>il</strong>ente come la luce,<br />

come <strong>il</strong> fuoco. <strong>Harry</strong> non aveva mai visto quell’uomo così<br />

allegro, così evidentemente contento.<br />

“Mi spieghi,” disse <strong>Harry</strong>.<br />

“Ma tu lo sai già,” rispose S<strong>il</strong>ente, gir<strong>and</strong>osi i pollici.<br />

“Ho lasciato che mi uccidesse,” disse <strong>Harry</strong>, “non è<br />

vero?”<br />

“Sì, é così,” annuì S<strong>il</strong>ente. “Vai avanti!”<br />

“Così la parte <strong>della</strong> sua anima che era in me…”<br />

S<strong>il</strong>ente annuì ancora più entusiasta, incit<strong>and</strong>o <strong>Harry</strong> ad<br />

<strong>and</strong>are avanti con un largo sorriso d’incoraggiamento.<br />

“… se n’è <strong>and</strong>ata?”<br />

“Oh sì!” sorrise S<strong>il</strong>ente. “Sì, lui l’ha distrutta. La tua<br />

anima è integra, e completamente solo tua, <strong>Harry</strong>.”<br />

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842<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Ma allora…”<br />

<strong>Harry</strong> guardò oltre le sue spalle verso quella piccola,<br />

menomata creatura che tremava sotto la sedia.<br />

“Che cos’è Professore?”<br />

“Qualcosa al di là <strong>della</strong> portata del nostro aiuto,”<br />

rispose S<strong>il</strong>ente.<br />

“Ma se Voldemort ha usato la Maledizione che<br />

Uccide,” cominciò di nuovo <strong>Harry</strong>, “e nessuno è morto<br />

per me questa volta… come faccio ad essere ancora<br />

vivo?”<br />

“Penso che tu lo sappia,” ribadì S<strong>il</strong>ente. “Torna<br />

indietro. Ricorda che cosa ha fatto, nella sua ignoranza,<br />

nella sua grettezza e crudeltà.”<br />

<strong>Harry</strong> ci pensò. Lasciò vagare lo sguardo su ciò che lo<br />

circondava. Se era davvero un palazzo quello in cui erano<br />

seduti, era un palazzo piuttosto strano, con sedie messe in<br />

piccole f<strong>il</strong>e e pezzi di binari sparsi tutto intorno e, inoltre,<br />

lui e S<strong>il</strong>ente e la creatura raggrinzita sotto la sedia erano i<br />

soli ad essere lì. Poi la risposta gli venne alle labbra<br />

fac<strong>il</strong>mente, senza sforzo.<br />

“Ha preso <strong>il</strong> mio sangue,” disse <strong>Harry</strong>.<br />

“Precisamente!” rispose S<strong>il</strong>ente. “Ha preso <strong>il</strong> tuo<br />

sangue per ricostruire <strong>il</strong> suo corpo! Il tuo sangue nelle sue<br />

vene, <strong>Harry</strong>, la protezione di L<strong>il</strong>y dentro entrambi voi! Ti<br />

ha ancorato alla <strong>vita</strong> fintantoché anch’egli vive!”<br />

“Io vivo… finché lui vive? Ma io pensavo… Io<br />

pensavo fosse nell’altro senso! Ritenevo che dovessimo<br />

morire entrambi? O è la stessa cosa?”<br />

Fu distratto dai lamenti e dall’agitarsi <strong>della</strong> creatura<br />

agonizzante dietro di loro e si voltò di nuovo a guardarla.<br />

“É sicuro che non possiamo fare nulla?”


J. K. Rowling<br />

“Non c’è aiuto possib<strong>il</strong>e.”<br />

“Si spieghi... meglio,” disse <strong>Harry</strong>, e S<strong>il</strong>ente sorrise.<br />

“Tu eri <strong>il</strong> settimo Horcrux, <strong>Harry</strong>, l’Horcrux che lui<br />

non aveva mai pensato di fare. Aveva reso la sua anima<br />

così instab<strong>il</strong>e che perdeva pezzi ogni volta che<br />

commetteva questi atti di indicib<strong>il</strong>e malvagità, l’omicidio<br />

dei tuoi genitori, <strong>il</strong> tentato omicidio di un bambino. Ma<br />

ciò che riuscì ad uscire da quella stanza era ancora meno<br />

di quanto lui credesse. Lasciò ben più del suo corpo dietro<br />

di sé. Lasciò una parte <strong>della</strong> sua anima legata a te, la<br />

vittima predestinata che è invece sopravvissuta.”<br />

“E la sua conoscenza rimase deplorevolmente<br />

incompleta, <strong>Harry</strong>! Voldemort non si prende la briga di<br />

comprendere ciò che considera senza valore. Degli elfi<br />

domestici e delle favole per bambini, dell’amore, <strong>della</strong><br />

lealtà e dell’innocenza, Voldemort non sa e non capisce<br />

nulla. Nulla. Il fatto che tutto questo abbia un potere<br />

maggiore del suo, un potere al di là di quello di qualsiasi<br />

magia, é una verità che lui non ha mai afferrato.”<br />

“Ha preso <strong>il</strong> tuo sangue credendo che lo potesse<br />

rendere più forte. Ha portato dentro <strong>il</strong> suo corpo una<br />

piccola parte dell’incantesimo che tua madre stese qu<strong>and</strong>o<br />

morì per te. Il suo corpo mantiene vivo <strong>il</strong> sacrificio di<br />

L<strong>il</strong>y, e finché l’incantesimo sopravvive, così farai tu e così<br />

farà l’ultima speranza di Voldemort.”<br />

S<strong>il</strong>ente sorrise a <strong>Harry</strong>, e <strong>Harry</strong> lo guardò.<br />

“E lei sapeva tutto questo? Lo ha sempre saputo?”<br />

“Lo sospettavo. Ma le mie intuizioni, spesso, si sono<br />

rivelate corrette,” rispose felice S<strong>il</strong>ente, e sedettero in<br />

s<strong>il</strong>enzio per quello che sembrò un lungo momento, mentre<br />

la creatura sotto la sedia continuava a mugolare e tremare.<br />

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844<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“C’è dell’altro,” affermò <strong>Harry</strong>. “Qualcos’altro.<br />

Perché la mia bacchetta ha rotto la bacchetta che lui si era<br />

fatto prestare?”<br />

“Su questo non sono certo.”<br />

“Provi ad indovinare, allora,” rispose <strong>Harry</strong>, e S<strong>il</strong>ente<br />

rise.<br />

“Ciò che devi capire, <strong>Harry</strong>, è che tu e Lord<br />

Voldemort avete viaggiato insieme attraverso territori<br />

magici finora del tutto sconosciuti e inesplorati. Questo è<br />

quello che ritengo possa essere accaduto, non ha<br />

precedenti, e nessun costruttore di bacchette avrebbe<br />

potuto, credo, mai predirlo o spiegarlo a Voldemort.”<br />

“Senza volerlo, come ora sai, Lord Voldemort ha<br />

raddoppiato <strong>il</strong> legame fra te e lui qu<strong>and</strong>o è tornato in<br />

forma umana. Una parte <strong>della</strong> sua anima era ancora<br />

attaccata alla tua, e, pens<strong>and</strong>o di rafforzarsi, egli prese su<br />

di sé una parte del sacrificio di tua madre. Se solo avesse<br />

potuto capire <strong>il</strong> potere terrib<strong>il</strong>e e preciso di quel sacrificio,<br />

egli non avrebbe, forse, osato toccare <strong>il</strong> tuo sangue… ma<br />

se egli fosse stato capace di comprendere, non sarebbe<br />

stato Lord Voldemort, e forse nessuno sarebbe stato<br />

assassinato.”<br />

“Avendo assicurato questa doppia connessione e<br />

legato i vostri destini più forte di quanto siano mai stati<br />

uniti <strong>due</strong> maghi nella storia, Voldemort cercò di attaccarti<br />

con una bacchetta che condivideva <strong>il</strong> suo nucleo con la<br />

tua. E allora accade qualcosa di molto strano, come<br />

sappiamo. I <strong>due</strong> nuclei reagirono in un modo che Lord<br />

Voldemort, ignor<strong>and</strong>o che le tua bacchetta fosse la<br />

gemella <strong>della</strong> sua, non si sarebbe mai aspettato.


J. K. Rowling<br />

“Era molto più spaventato di te quella sera, <strong>Harry</strong>. Tu<br />

avevi accettato, persino abbracciato, la possib<strong>il</strong>ità di<br />

morire, cosa che Lord Voldemort non era mai riuscito a<br />

fare. Il tuo coraggio vinse, la tua bacchetta sconfisse la<br />

sua. E facendo questo, accadde qualcosa fra quelle<br />

bacchette, qualcosa che rifletteva la relazione fra i<br />

proprietari delle bacchette stesse.”<br />

“Io credo che la tua bacchetta assorbì qualcuno dei<br />

poteri e delle qualità <strong>della</strong> bacchetta di Voldemort quella<br />

notte, ovvero la tua bacchetta arrivò a contenere una<br />

piccola parte di Voldemort stesso. Così lo riconobbe<br />

qu<strong>and</strong>o ti inseguì, riconobbe un uomo che era nello stesso<br />

tempo sim<strong>il</strong>e a te e nemico mortale, e rigettò qualcosa<br />

<strong>della</strong> sua stessa magia contro di lui, una magia molto più<br />

potente di quella che la bacchetta di Lucius potesse aver<br />

mai fatto. La tua bacchetta ora conteneva <strong>il</strong> potere del tuo<br />

enorme coraggio e <strong>della</strong> letale maestria dello stesso<br />

Voldemort. Quali possib<strong>il</strong>ità poteva avere la povera<br />

bacchetta di Lucius Malfoy?”<br />

“Ma se era così potente, come è riuscita Hermione a<br />

romperla?” dom<strong>and</strong>ò <strong>Harry</strong>.<br />

“Mio caro ragazzo, <strong>il</strong> suo ragguardevole effetto era<br />

diretto solo a Voldemort, che aveva giocato con così poco<br />

giudizio con le leggi <strong>della</strong> magia. Solo contro di lui la<br />

bacchetta era enormemente potente. Altrimenti era una<br />

come un’altra… seppur una buona bacchetta, ne sono<br />

certo.” S<strong>il</strong>ente finì con cordialità.<br />

<strong>Harry</strong> rimase seduto, immerso nei pensieri, per un<br />

lungo tempo, o forse solo per qualche istante. Era molto<br />

diffic<strong>il</strong>e essere precisi con cose come <strong>il</strong> tempo, lì.<br />

“Mi ha ucciso con la bacchetta che le ha sottratto.”<br />

845


846<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Egli ha fallito nell’ucciderti con la mia bacchetta,”<br />

S<strong>il</strong>ente corresse <strong>Harry</strong>. “Io penso che possiamo<br />

concordare sul fatto che non sei morto… benché<br />

sicuramente,” egli aggiunse temendo di essere stato<br />

scortese. “non sminuisco le tue sofferenze, che sono sicuro<br />

siano state gr<strong>and</strong>i.”<br />

“Mi sento bene adesso però,” riprese <strong>Harry</strong>,<br />

guard<strong>and</strong>osi le mani pulite e perfette. “Dove siamo,<br />

esattamente?”<br />

“Bene, stavo proprio per chiedertelo,” disse S<strong>il</strong>ente,<br />

guard<strong>and</strong>osi intorno. “Dove diresti che siamo?”<br />

Finché S<strong>il</strong>ente non lo ebbe chiesto, <strong>Harry</strong> non aveva<br />

capito. Ora, comunque, sentiva di avere una risposta da<br />

dare.<br />

“Mi sembra,” disse lentamente, “sim<strong>il</strong>e alla stazione<br />

di King Cross. Sebbene sia molto più pulita, e vuota, e<br />

non ci siano treni, per quel che riesco a vedere.”<br />

“La stazione di King Cross!” ridacchiò S<strong>il</strong>ente senza<br />

ritegno. “Santo cielo, davvero?”<br />

“Bene, dove pensa, lei, che siamo?” chiese <strong>Harry</strong>, un<br />

po’ sulla difensiva.<br />

“Mio caro ragazzo, non ne ho la più pallida idea.<br />

Questa è, come si dice, casa tua.”<br />

<strong>Harry</strong> non aveva idea di cosa volesse intendere,<br />

S<strong>il</strong>ente stava divent<strong>and</strong>o irritante. Lo guardò di traverso,<br />

poi ricordò una dom<strong>and</strong>a molto più importante del<br />

chiedersi dove fossero.<br />

“I Cimeli <strong>della</strong> Morte,” disse, e fu felice nel veder<br />

sparire <strong>il</strong> sorriso dal volto di S<strong>il</strong>ente a quelle parole.<br />

“Ah sì,” disse. Sembrava persino un po’ preoccupato.<br />

“Ebbene?”


J. K. Rowling<br />

Per la prima volta da qu<strong>and</strong>o <strong>Harry</strong> aveva incontrato<br />

S<strong>il</strong>ente, gli sembrava meno vecchio, molto meno. Lo vide<br />

per un attimo come un bambino colto in fallo.<br />

“Puoi perdonarmi?” disse. “Puoi perdonarmi per non<br />

essermi fidato di te? Per non avertelo detto? <strong>Harry</strong>,<br />

temevo soltanto che tu potessi fallire come avevo fallito<br />

io. Io tremavo al pensiero che tu potessi ripetere i miei<br />

stessi errori. Ti chiedo perdono, <strong>Harry</strong>. So, e da molto<br />

tempo, ormai, che tu sei un uomo migliore di me.”<br />

“Di cosa sta parl<strong>and</strong>o?” chiese <strong>Harry</strong>, meravigliato dal<br />

tono di S<strong>il</strong>ente e dal vedere improvvise lacrime nei suoi<br />

occhi.<br />

“I Cimeli, i Cimeli,” mormorò S<strong>il</strong>ente. “Il sogno<br />

disperato di un uomo!”<br />

“Ma sono reali!”<br />

“Reali, e pericolosi, e una tentazione per gli sciocchi,”<br />

disse S<strong>il</strong>ente. “E io sono stato uno di quegli sciocchi. Ma<br />

lo sai, non è vero? Io non ho più segreti per te adesso. Tu<br />

lo sai.”<br />

“Che cosa so?”<br />

S<strong>il</strong>ente si girò completamente per fronteggiare <strong>Harry</strong>,<br />

e le lacrime scint<strong>il</strong>lavano ancora nei suoi br<strong>il</strong>lanti occhi<br />

blu.<br />

“Padrone <strong>della</strong> Morte, <strong>Harry</strong>, padrone <strong>della</strong> Morte!<br />

Sono stato così migliore di Voldemort, a conti fatti?”<br />

“Ma certo che lo è stato,” disse <strong>Harry</strong>. “Certo… come<br />

può chiederlo? Lei non ha ucciso nessuno, potendo<br />

e<strong>vita</strong>rlo!”<br />

“Vero, vero,” disse S<strong>il</strong>ente, e sembrava un bambino in<br />

cerca di rassicurazione. “Comunque anch’io ho cercato un<br />

modo per vincere la morte, <strong>Harry</strong>.”<br />

847


848<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Non nel modo in cui l’ha fatto lui,” disse <strong>Harry</strong>.<br />

Dopo tutta la rabbia verso S<strong>il</strong>ente, com’era strano sedersi<br />

lì, sotto gli alti soffitti a cupola, e difendere S<strong>il</strong>ente da se<br />

stesso. “Cimeli, non Horcrux.”<br />

“Cimeli,” mormorò S<strong>il</strong>ente, “non Horcrux. Precisamente.”<br />

Ci fu una pausa. La creatura sotto di loro piagnucolava,<br />

ma <strong>Harry</strong> non si guardava più intorno.<br />

“Anche Grindelwald li cercava?” chiese.<br />

S<strong>il</strong>ente chiuse gli occhi per un attimo e annuì.<br />

“È stato quello, soprattutto, che ci fece avvicinare,”<br />

disse quietamente. “Due ragazzi br<strong>il</strong>lanti e arroganti con<br />

un’ossessione condivisa. Lui voleva <strong>and</strong>are a Godric<br />

Hollow, come sono sicuro avevi immaginato, per via <strong>della</strong><br />

tomba di Ignotus Peverell. Voleva esplorare <strong>il</strong> posto dove<br />

<strong>il</strong> terzo fratello era morto.”<br />

“Così è vero?” chiede <strong>Harry</strong>. “Tutto? I fratelli<br />

Peverell…”<br />

“…erano i tre fratelli <strong>della</strong> favola,” disse S<strong>il</strong>ente<br />

scuotendo la testa. “Oh sì, Penso di sì. Se abbiano davvero<br />

incontrato la Morte su una strada solitaria… Io credo<br />

piuttosto che i fratelli Peverell fossero semplicemente<br />

maghi dotati e pericolosi, che riuscirono a creare questi<br />

oggetti potentissimi. La storia che quelli fossero i Cimeli<br />

<strong>della</strong> Morte stessa, mi sembra una sorta di leggenda che<br />

può ben essere scaturita intorno a creazioni di tal genere.<br />

“Il Mantello, come sai adesso, viaggiò attraverso i<br />

secoli, da padre in figlio, da madre a figlia, da Ignotus<br />

dritto fino all’ultimo discendente vivente, nato, come<br />

Ignotus, nel v<strong>il</strong>laggio di Godric Hollow.”<br />

S<strong>il</strong>ente sorrise a <strong>Harry</strong>.


J. K. Rowling<br />

“Io?”<br />

“Tu. So che hai indovinato perché <strong>il</strong> Mantello l’avevo<br />

io, la notte che morirono i tuoi genitori. James me l’aveva<br />

mostrato proprio pochi giorni prima. Spiegava molte delle<br />

sue malefatte a scuola rimaste impunite! Facevo fatica a<br />

credere a quello che vedevo. Gli chiesi di prestarmelo, per<br />

esaminarlo. Era da tanto tempo che avevo rinunciato al<br />

mio sogno di riunire i Cimeli, ma non potei resistere, non<br />

potei fare a meno di fare un esame più accurato… Era un<br />

Mantello senza pari, immensamente antico, perfetto sotto<br />

ogni punto di vista… e poi tuo padre morì, e io avevo <strong>due</strong><br />

Cimeli alla fine, tutti per me!”<br />

Il suo tono era insopportab<strong>il</strong>mente amaro.<br />

“Il Mantello non avrebbe potuto aiutarli a<br />

sopravvivere, però,” disse rapidamente <strong>Harry</strong>. “Voldemort<br />

sapeva dov’erano mio padre e mia madre. Il Mantello non<br />

poteva ripararli dalla maledizione.”<br />

“Vero,” sospirò S<strong>il</strong>ente. “Vero.”<br />

<strong>Harry</strong> aspettò un poco, ma S<strong>il</strong>ente non parlava, così<br />

riprese.<br />

“Così aveva abb<strong>and</strong>onato la ricerca dei Cimeli,<br />

qu<strong>and</strong>o vide <strong>il</strong> Mantello?”<br />

“Oh sì,” disse con un f<strong>il</strong> di voce S<strong>il</strong>ente. Sembrava<br />

che gli costasse fatica incontrare lo sguardo di <strong>Harry</strong>. “Sai<br />

cosa successe. Lo sai. Non mi puoi disprezzare ancor più<br />

di quanto io mi disprezzi da solo.”<br />

“Ma io non la disprezzo …”<br />

“Allora dovresti farlo,” disse S<strong>il</strong>ente. Tirò un respiro<br />

profondo. “Conosci <strong>il</strong> segreto <strong>della</strong> malattia di mia sorella,<br />

quello che fecero i Babbani, quello che lei diventò. Sai che<br />

<strong>il</strong> mio povero padre si fece vendetta da solo, e ne pagò <strong>il</strong><br />

849


850<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

prezzo, morendo ad Azkaban. Tu sai che mia madre dette<br />

tutta la sua <strong>vita</strong> per prendersi cura di Ariana. Io ne ero<br />

risentito, <strong>Harry</strong>.”<br />

S<strong>il</strong>ente affermava queste cose apertamente, con<br />

freddezza. Teneva lo sguardo lontano sopra la testa di<br />

<strong>Harry</strong>, distante.<br />

“Io ero dotato, ero br<strong>il</strong>lante. Volevo fuggire. Volevo<br />

rifulgere. Volevo la gloria. Non mi fraintendere,” disse, e<br />

<strong>il</strong> dolore attraversò <strong>il</strong> suo viso al punto da sembrare ancora<br />

più vecchio. “Io li amavo, io amavo i miei genitori, amavo<br />

mio fratello e mia sorella, ma ero egoista, <strong>Harry</strong>, molto<br />

più egoista di quanto tu, che sei una persona estremamente<br />

altruista, possa mai immaginare.”<br />

“Così, qu<strong>and</strong>o morì mia madre, e mi trovai ad avere la<br />

responsab<strong>il</strong>ità di una sorella malata e un fratello ribelle,<br />

ritornai nel mio v<strong>il</strong>laggio arrabbiato e amareggiato.<br />

Intrappolato e sprecato, pensai! E a quel punto arrivò<br />

lui…”<br />

S<strong>il</strong>ente guardò <strong>Harry</strong> direttamente negli occhi di<br />

nuovo.<br />

“Grindelwald. Non ti puoi immaginare quanto mi<br />

affascinavano le sue idee, <strong>Harry</strong>, mi infiammavano. I<br />

Babbani sottomessi con la forza alla schiavitù. Noi maghi<br />

trionfatori. Grindelwald ed io, i giovani gloriosi leader<br />

<strong>della</strong> rivoluzione.”<br />

“Oh, avevo qualche scrupolo. Tacitai la mia coscienza<br />

con poche parole vuote. Sarebbe stato per <strong>il</strong> bene<br />

superiore, e ogni ferita sarebbe stata ripagata centinaia di<br />

volte in benefici per i maghi. Sapevo, nel profondo del<br />

cuore, chi era veramente Gellert Grindelwald? Penso di sì,<br />

ma chiusi gli occhi. Se <strong>il</strong> piano che stavamo facendo


J. K. Rowling<br />

avesse avuto successo, tutti i miei sogni sarebbero<br />

divenuti realtà.<br />

“E <strong>il</strong> cuore del nostro schema erano i cimeli <strong>della</strong><br />

Morte! Quanto lo affascinavano, quanto ci affascinavano<br />

entrambi! La Bacchetta Invincib<strong>il</strong>e, l’arma che ci avrebbe<br />

portato al potere! La Pietra <strong>della</strong> Resurrezione… per lui,<br />

forse preferivo non saperlo, significava un esercito di<br />

Inferi! Per me, lo confesso, significava <strong>il</strong> ritorno dei miei<br />

genitori, e scaricare tutte le responsab<strong>il</strong>ità dalle mie spalle.<br />

“E <strong>il</strong> Mantello… in qualche modo, noi non<br />

discutemmo molto del Mantello, <strong>Harry</strong>. Entrambi<br />

potevamo renderci invisib<strong>il</strong>i abbastanza bene anche senza<br />

<strong>il</strong> Mantello, la cui vera magia, certo, è che può essere<br />

usato per proteggere e fare da scudo anche ad altri oltre<br />

che al proprietario. Credo che, se l’avessimo mai trovato,<br />

avrebbe potuto essere ut<strong>il</strong>e per nascondere Ariana, ma <strong>il</strong><br />

nostro principale interesse per <strong>il</strong> Mantello era <strong>il</strong> fatto che<br />

completava <strong>il</strong> trio, perché la leggenda diceva che l’uomo<br />

che avesse unito tutti e tre gli oggetti sarebbe stato <strong>il</strong> vero<br />

padrone <strong>della</strong> Morte, che secondo noi significava «essere<br />

invincib<strong>il</strong>e».”<br />

“Grindelwald e S<strong>il</strong>ente, padroni invincib<strong>il</strong>i <strong>della</strong><br />

Morte! Due mesi di follia e di sogni crudeli, dimentic<strong>and</strong>o<br />

i soli <strong>due</strong> membri <strong>della</strong> famiglia che mi erano rimasti.”<br />

“E poi… sai cosa accadde. La realtà tornò sotto forma<br />

del mio rozzo, <strong>il</strong>letterato e infinitamente più ammirab<strong>il</strong>e<br />

fratello. Non volevo ascoltare la verità che lui mi urlava.<br />

Non volevo sentire che non potevo <strong>and</strong>are a cercare i<br />

Cimeli con una sorella frag<strong>il</strong>e ed instab<strong>il</strong>e di cui<br />

prendermi cura. La discussione divenne una lite.<br />

Grindelwald perse <strong>il</strong> controllo. Quello che avevo sempre<br />

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852<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

percepito in lui, sebbene pretendessi di non vedere,<br />

esplose in terrib<strong>il</strong>e realtà. E Ariana… dopo tutti gli sforzi<br />

e le attenzioni di mia madre… cadde morta sul<br />

pavimento.”<br />

S<strong>il</strong>ente fece un piccolo singhiozzo e inizio a piangere<br />

a dirotto. <strong>Harry</strong> lo raggiunse e fu felice di sentire che<br />

poteva toccarlo: gli strinse forte le braccia e S<strong>il</strong>ente riprese<br />

gradualmente <strong>il</strong> controllo.<br />

“Beh, Grindelwald fuggì, come chiunque, eccetto me,<br />

avrebbe potuto prevedere. Svanì, con i suoi piani per<br />

conquistare <strong>il</strong> mondo, i suoi progetti di torturare i Babbani<br />

e <strong>il</strong> suo sogno dei Cimeli <strong>della</strong> Morte, sogno in cui l’avevo<br />

incoraggiato e aiutato. Egli fuggì e a me non rimase che<br />

seppellire mia sorella e imparare a vivere con la mia colpa<br />

e <strong>il</strong> mio terrib<strong>il</strong>e dolore, <strong>il</strong> prezzo <strong>della</strong> mia vergogna.”<br />

“Trascorsero anni. Giravano voci su di lui. Si diceva<br />

che si fosse procurato una bacchetta di immenso potere.<br />

Nel frattempo, mi era stato offerto <strong>il</strong> posto di Ministro<br />

<strong>della</strong> Magia, non una volta sola, ma diverse volte.<br />

Naturalmente rifiutai. Avevo imparato che non mi si<br />

doveva affidare potere.”<br />

“Ma lei sarebbe stato meglio, molto meglio, di<br />

Caramell o di Scrimgeour!” esplose <strong>Harry</strong>.<br />

“Lo credi?” chiese triste S<strong>il</strong>ente. “Non sono così<br />

sicuro. Avevo dimostrato, già qu<strong>and</strong>o ero molto giovane,<br />

che <strong>il</strong> potere era la mia debolezza e la mia tentazione. È<br />

una cosa curiosa, <strong>Harry</strong>, ma forse quelli che sono più<br />

adatti al potere sono quelli che non lo hanno mai cercato.<br />

Quelli ai quali, come te, <strong>il</strong> potere viene imposto, accettano<br />

<strong>il</strong> peso dell’incarico perché devono, e si accorgono, con<br />

loro sorpresa, che lo portano bene.


J. K. Rowling<br />

“Io ero più al sicuro a Hogwarts. Penso di essere stato<br />

un buon insegnante…”<br />

“Lei è stato <strong>il</strong> migliore…”<br />

“…sei molto gent<strong>il</strong>e, <strong>Harry</strong>. Ma mentre io mi<br />

impegnavo ad insegnare ai giovani maghi, Grindelwald<br />

stava arruol<strong>and</strong>o <strong>il</strong> suo esercito. Si diceva che mi temesse,<br />

e forse era vero, ma meno di quanto io temevo lui, credo.”<br />

“Oh, non la morte,” disse S<strong>il</strong>ente, in risposta allo<br />

sguardo interrogativo di <strong>Harry</strong>. “Non quello che lui<br />

potesse farmi con la magia. Sapevo che eravamo ad armi<br />

pari e che io ero, forse, leggermente più ab<strong>il</strong>e. Era la verità<br />

che temevo. Vedi, io non seppi mai chi di noi, in<br />

quell’ultima terrib<strong>il</strong>e lite, avesse veramente scagliato la<br />

maledizione che uccise mia sorella. Puoi chiamarmi<br />

codardo e avresti ragione, <strong>Harry</strong>. Io temevo soprattutto di<br />

venire a sapere che ero stato io a causare la morte di<br />

Ariana, non semplicemente per la mia arroganza e<br />

stupidità, ma che fossi stato effettivamente io a scagliare <strong>il</strong><br />

colpo che l’aveva uccisa.”<br />

“Penso che lui lo sapesse, penso che sapesse cosa mi<br />

spaventava. Rinviai l’incontro finché, alla fine, sarebbe<br />

stato troppo disonorevole aspettare oltre. La gente moriva<br />

ed egli sembrava inarrestab<strong>il</strong>e: dovevo fare quello che<br />

potevo.”<br />

“Bene, adesso sai cosa accadde dopo. Io vinsi <strong>il</strong><br />

<strong>due</strong>llo. E vinsi la bacchetta.”<br />

Un altro s<strong>il</strong>enzio. <strong>Harry</strong> non chiese se S<strong>il</strong>ente avesse<br />

mai scoperto chi avesse colpito a morte Ariana. Non<br />

voleva saperlo, e ancor meno voleva costringere S<strong>il</strong>ente a<br />

dirglielo. Finalmente capì che cosa vedeva S<strong>il</strong>ente, qu<strong>and</strong>o<br />

guardava nello Specchio delle Brame, e perché S<strong>il</strong>ente<br />

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854<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

avesse compreso così bene <strong>il</strong> fascino che esercitava su<br />

<strong>Harry</strong>.<br />

Sedettero in s<strong>il</strong>enzio per lungo tempo, e i lamenti <strong>della</strong><br />

creatura dietro di loro, ormai, non disturbavano quasi più<br />

<strong>Harry</strong>.<br />

Alla fine disse: “Grindelwald cercò di impedire a<br />

Voldemort di trovare la bacchetta. Mentì, lo sa, finse di<br />

non averla mai avuta.”<br />

S<strong>il</strong>ente annuì, guard<strong>and</strong>osi in grembo, alcune lacrime<br />

br<strong>il</strong>lavano ancora sul naso storto.<br />

“Dicono che aveva mostrato rimorso negli ultimi anni,<br />

da solo, nella cella di Nurmengard. Io spero che sia vero.<br />

Mi piacerebbe pensare che sentisse davvero l’orrore e la<br />

vergogna di quello che aveva fatto. Forse questa<br />

menzogna a Voldemort fu <strong>il</strong> suo tentativo di fare<br />

ammenda… di impedire a Voldemort di prendere <strong>il</strong><br />

Cimelio…”<br />

“…o forse per prevenire la profanazione <strong>della</strong> sua<br />

tomba?” suggerì <strong>Harry</strong>. S<strong>il</strong>ente si asciugò gli occhi.<br />

Dopo un’altra breve pausa <strong>Harry</strong> disse, “Lei ha<br />

cercato di usare la Pietra <strong>della</strong> Resurrezione.”<br />

S<strong>il</strong>ente annuì.<br />

“Qu<strong>and</strong>o la scoprii, dopo tutti quegli anni, sepolta ed<br />

abb<strong>and</strong>onata nella casa dei Gaunt… <strong>il</strong> Cimelio che avevo<br />

desiderato più ardentemente fra tutti… sebbene in<br />

gioventù l’avrei voluto per altri motivi… persi la testa,<br />

<strong>Harry</strong>. Dimenticai del tutto che era un Horcrux, che<br />

l’anello conteneva quasi sicuramente una maledizione. Lo<br />

presi, e lo indossai, e per un attimo sognai che avrei potuto<br />

vedere Ariana, e mia madre e mio padre, e che avrei<br />

potuto dire loro quanto fossi enormemente dispiaciuto…”


J. K. Rowling<br />

“Fui un tale sciocco, <strong>Harry</strong>. Dopo tutti questi anni non<br />

avevo imparato nulla. Ero indegno di riunire i Cimeli <strong>della</strong><br />

Morte, l’avevo dimostrato più e più volte, e quella era la<br />

prova finale.”<br />

“Perché?” disse <strong>Harry</strong>. “Era naturale! Voleva vederli<br />

ancora. Cosa c’è di sbagliato in questo?”<br />

“Forse un uomo su un m<strong>il</strong>ione potrebbe riunire i<br />

Cimeli, <strong>Harry</strong>. Io ero degno di possedere solo <strong>il</strong> più<br />

misero di essi, <strong>il</strong> meno straordinario. Ero degno di<br />

possedere l’Antica Bacchetta di Sambuco senza<br />

vantarmene e senza uccidere con essa. Mi fu permesso di<br />

piegarla al mio volere e di usarla, perché la presi non per<br />

sopraffare, ma per salvare gli altri da essa.<br />

“Ma presi <strong>il</strong> Mantello per vana curiosità, così non<br />

avrebbe mai potuto funzionare per me come funzionava<br />

per te, <strong>il</strong> suo vero proprietario. Avrei voluto usare La<br />

pietra e nel tentativo di riportare indietro chi è in pace,<br />

piuttosto che per permettere <strong>il</strong> mio autosacrificio, come<br />

hai fatto tu. Sei tu <strong>il</strong> degno proprietario dei Cimeli.”<br />

S<strong>il</strong>ente prese le mani di <strong>Harry</strong>, e <strong>Harry</strong> alzò gli occhi<br />

sull’uomo anziano e sorrise; non poteva farne a meno.<br />

Come avrebbe potuto rimanere in collera con S<strong>il</strong>ente<br />

adesso?<br />

“Perché ha dovuto rendere tutto così diffic<strong>il</strong>e?”<br />

Il sorriso di S<strong>il</strong>ente fu tremulo.<br />

“Temo di aver contato sul fatto che la Signorina<br />

Granger ti frenasse, <strong>Harry</strong>. Avevo paura che la tua testa<br />

calda potesse dominare <strong>il</strong> tuo buon cuore. Temevo che, se<br />

avessi avuto subito davanti la verità riguardo quei<br />

seducenti oggetti, ti saresti impossessato dei Cimeli come<br />

ho fatto io, al momento sbagliato, per la ragione sbagliata.<br />

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856<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Se avessi messo le mani su di essi, volevo che tu lo facessi<br />

in modo sicuro. Tu sei <strong>il</strong> padrone <strong>della</strong> Morte, perché <strong>il</strong><br />

vero padrone non cerca di fuggirla. Egli accetta <strong>il</strong> fatto di<br />

dover morire, ed è consapevole che ci sono cose, molto,<br />

molto peggiori al mondo che cessare di vivere.”<br />

“E Voldemort non ha mai saputo dei Cimeli?”<br />

“Non credo, perché non riconobbe la Pietra <strong>della</strong><br />

Resurrezione e la trasformò in Horcrux. Ma anche se<br />

avesse lo saputo, <strong>Harry</strong>, dubito che fosse interessato ad<br />

alcuno se non al primo. Non avrebbe pensato di aver<br />

bisogno del Mantello, e nemmeno <strong>della</strong> Pietra, chi mai<br />

avrebbe voluto riportare indietro dalla morte? Lui teme i<br />

morti. Non ama.”<br />

“Ma si aspettava che cercasse la Bacchetta?”<br />

“Ero sicuro che avrebbe tentato, fin da qu<strong>and</strong>o la tua<br />

sconfisse la sua nel cimitero di Little Hangleton.<br />

All’inizio, temeva che tu l’avessi battuto con una qualche<br />

ab<strong>il</strong>ità superiore. Una volta rapito Oliv<strong>and</strong>er, comunque,<br />

scoprì l’esistenza dei nuclei gemelli. Pensò che quello<br />

spiegasse tutto. Tuttavia la bacchetta che prese in prestito<br />

non fece di meglio contro la tua! Così Voldemort invece<br />

di chiedersi che genere di qualità in te avesse reso la tua<br />

bacchetta così forte, quale dono tu possedessi che lui non<br />

aveva, senza riflettere si mise a cercare la sola bacchetta<br />

che, si diceva, potesse battere ogni altra. Per lui l’Antica<br />

Bacchetta di Sambuco era diventata un’ossessione tale da<br />

eguagliare la sua ossessione verso di te. Lui crede che la<br />

Bacchetta di Sambuco possa eliminare la sua ultima<br />

debolezza e renderlo veramente invincib<strong>il</strong>e. Povero<br />

Severus…”


J. K. Rowling<br />

“Se lei aveva pianificato la sua morte con Piton,<br />

intendeva che fosse lui ad avere la Bacchetta di Sambuco,<br />

vero?”<br />

“Ammetto che era nelle mie intenzioni,” disse S<strong>il</strong>ente,<br />

“ma non <strong>and</strong>ò come intendevo io, no?”<br />

“No,” disse <strong>Harry</strong>. “non è <strong>and</strong>ata così.”<br />

La creatura dietro di loro sussultava e si lamentava, e<br />

<strong>Harry</strong> e S<strong>il</strong>ente rimasero seduti senza parlare per lungo<br />

tempo. La comprensione di quanto sarebbe accaduto a<br />

breve scese gradualmente e lentamente su <strong>Harry</strong>, minuto<br />

dopo minuto, come <strong>il</strong> cadere soffice <strong>della</strong> neve.<br />

“Io devo tornare indietro, vero?”<br />

“Questo dipende da te.”<br />

“Ho una scelta?”<br />

“Oh sì,” gli sorrise S<strong>il</strong>ente. “Noi siamo a King Cross<br />

hai detto? Io penso che se decidessi di non tornare<br />

indietro, potresti… diciamo così… prendere un treno.”<br />

“E dove mi porterebbe?”<br />

“Più avanti,” disse semplicemente S<strong>il</strong>ente.<br />

S<strong>il</strong>enzio di nuovo.<br />

“Voldemort ha preso l’Antica Bacchetta”<br />

“Giusto. Voldemort ha l’Antica Bacchetta.”<br />

“Ma lei vuole che io torni indietro?”<br />

“Io penso,” disse S<strong>il</strong>ente, “che se tu sceglierai di<br />

ritornare, ci sarà una probab<strong>il</strong>ità che egli possa essere<br />

finito una volta per tutte. Non te lo posso promettere. Ma<br />

so questo <strong>Harry</strong>, che tu hai meno da temere a ritornare qui<br />

di quanto abbia lui”.<br />

<strong>Harry</strong> osservò di nuovo la cosa ruvida che tremava e<br />

respirava a fatica nell’ombra sotto quella sedia lontana.<br />

857


858<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Non avere pietà dei morti, <strong>Harry</strong>. Abbi pietà dei vivi,<br />

in particolare di coloro che vivono senza amore.<br />

Ritorn<strong>and</strong>o, potresti assicurare che sempre meno anime<br />

siano maltrattate, meno famiglie siano divise. E se questo<br />

ti sembra un obiettivo valido, allora ci diremo arrivederci,<br />

per <strong>il</strong> momento.”<br />

<strong>Harry</strong> annuì e sospirò. Lasciare quel posto non<br />

sarebbe stato così diffic<strong>il</strong>e come inoltrarsi nella Foresta,<br />

ma era caldo e luminoso e in pace, qui, sapeva che<br />

torn<strong>and</strong>o indietro avrebbe trovato <strong>il</strong> dolore e la paura di<br />

altre morti. Si alzò, e S<strong>il</strong>ente fece lo stesso, si guardarono<br />

per un lungo istante faccia a faccia.<br />

“Mi dica un’ultima cosa,” disse <strong>Harry</strong>, “È reale<br />

questo? O tutto questo sta accadendo solo nella mia<br />

testa?”<br />

S<strong>il</strong>ente gli sorrise, e la sua voce risuonò profonda e<br />

forte nelle orecchie di <strong>Harry</strong> sebbene la nebbia luminosa<br />

stesse nuovamente scendendo, oscur<strong>and</strong>o la sua figura.<br />

“Certo che sta accadendo nella tua testa, <strong>Harry</strong>, ma<br />

perché mai questo dovrebbe significare che non è reale?”


J. K. Rowling<br />

CAPITOLO TRENTASEI<br />

L’ERRORE NEL PIANO<br />

Si ritrovò di nuovo disteso con la faccia sul terreno.<br />

L'odore <strong>della</strong> Foresta gli riempì le narici. Riusciva a<br />

sentire la terra fredda e dura sotto la guancia, e la cerniera<br />

degli occhiali, che erano volati di lato durante la caduta,<br />

gli tagliava la tempia. Ogni centimetro del corpo gli<br />

doleva, ed <strong>il</strong> punto in cui l'Incantesimo che Uccide lo<br />

aveva colpito gli pulsava come se a colpirlo fosse stato un<br />

pugno di ferro. Non si mosse, rimase esattamente dove era<br />

caduto, con <strong>il</strong> braccio sinistro piegato ad un angolo<br />

innaturale e la bocca aperta.<br />

Si era aspettato di sentire urla di trionfo e giub<strong>il</strong>o per<br />

la sua morte, invece a riempire l'aria furono <strong>il</strong> rumore di<br />

passi affrettati, sussurri ed ansiosi mormorii.<br />

859


860<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Mio Signore... mio Signore...”<br />

Era la voce di Bellatrix, e suonava come se stesse<br />

parl<strong>and</strong>o ad un amante. <strong>Harry</strong> non osò aprire gli occhi, ma<br />

lasciò che gli altri suoi sensi esplorassero la diffic<strong>il</strong>e<br />

situazione. Sapeva che la bacchetta si trovava ancora fra i<br />

vestiti perché poteva sentirla pressata tra <strong>il</strong> torace ed <strong>il</strong><br />

terreno. Una lieve sensazione di morbidezza all'altezza<br />

dello stomaco gli fece capire che <strong>il</strong> Mantello<br />

dell'Invisib<strong>il</strong>ità era ancora lì, ben nascosto.<br />

“Mio Signore...”<br />

“Adesso basta,” disse Voldemort.<br />

Altri passi: diverse persone si stavano allontan<strong>and</strong>o<br />

dal medesimo punto. Impaziente di vedere quello che<br />

stava accadendo, e perché, <strong>Harry</strong> aprì gli occhi di un<br />

m<strong>il</strong>limetro appena.<br />

Sembrava che Voldemort si stesse alz<strong>and</strong>o in piedi.<br />

Vari Mangiamorte si erano allontanati in fretta da lui,<br />

ritorn<strong>and</strong>o in mezzo agli altri nella radura. Soltanto<br />

Bellatrix era rimasta indietro, inginocchiata di fianco a<br />

Voldemort.<br />

<strong>Harry</strong> chiuse gli occhi di nuovo e considerò quello che<br />

aveva visto. I Mangiamorte si erano accalcati attorno a<br />

Voldemort, che sembrava essere caduto a terra. Era<br />

successo qualcosa qu<strong>and</strong>o aveva colpito <strong>Harry</strong> con<br />

l'Incantesimo che Uccide. Era collassato anche<br />

Voldemort? Sembrava proprio di sì. Entrambi erano<br />

svenuti per breve tempo ed entrambi si erano adesso<br />

ridestati...<br />

“Mio Signore, lasci che...”<br />

“Non ho bisogno di assistenza,” disse Voldemort<br />

freddamente. Pur non potendo vederla, <strong>Harry</strong> immaginò


J. K. Rowling<br />

Bellatrix tendere una mano in aiuto. “Il ragazzo... è<br />

morto?”<br />

Ci fu un completo s<strong>il</strong>enzio nella radura. Nessuno si<br />

avvicinò a <strong>Harry</strong>, ma egli poteva sentire gli sguardi<br />

concentrarsi su di lui, sembravano schiacciarlo a terra, ed<br />

era terrorizzato al pensiero del fremito involontario di un<br />

dito o di una palpebra .<br />

“Tu,” disse Voldemort, e si udì un bang ed un breve<br />

grido di dolore. “Controllalo. Dimmi se è morto.”<br />

<strong>Harry</strong> non sapeva chi era stato m<strong>and</strong>ato a controllare.<br />

Poteva solo stare fermo lì, disteso, con <strong>il</strong> cuore che batteva<br />

all'impazzata, aspett<strong>and</strong>o di essere esaminato. Allo stesso<br />

tempo, però, si rese conto senza trarne gran conforto, che<br />

Voldemort dimostrava cautela nell'avvicinarsi a lui, che<br />

sospettava che qualcosa non era <strong>and</strong>ato secondo <strong>il</strong> piano...<br />

Mani, più delicate di quanto si aspettasse, toccarono <strong>il</strong><br />

viso di <strong>Harry</strong>, gli sollevarono una palpebra e si inf<strong>il</strong>arono<br />

sotto la camicia, giù fino al petto, per cercare <strong>il</strong> battito del<br />

cuore. Riusciva a sentire <strong>il</strong> respiro veloce <strong>della</strong> donna ed i<br />

suoi lunghi capelli gli solleticavano <strong>il</strong> viso. Sapeva che lei<br />

sentiva <strong>il</strong> battito pulsante <strong>della</strong> <strong>vita</strong> nel suo petto.<br />

“Draco è vivo? È al castello?”<br />

Il sussurro era a malapena udib<strong>il</strong>e, le labbra di lei<br />

erano a pochi centimetri dalle sue orecchie, la sua testa<br />

così tanto reclinata che i lunghi capelli gli scendevano<br />

davanti al viso coprendolo da occhi indiscreti.<br />

“Sì,” lui sussurrò.<br />

Sentì la mano sul torace contrarsi e le unghie di lei che<br />

penetravano nella carne. Poi la mano si ritirò. Si era<br />

alzata.<br />

861


862<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“È morto!” Narcissa Malfoy disse a tutti quelli che<br />

stavano guard<strong>and</strong>o.<br />

A quel punto esplosero, iniziarono ad urlare di trionfo<br />

ed a battere i piedi per terra, attraverso le palpebre, <strong>Harry</strong><br />

vide nell'aria esplosioni di luce rossa ed argento in segno<br />

di festa.<br />

Ancora a terra simul<strong>and</strong>o di esser morto, capì.<br />

Narcissa sapeva che l'unica maniera che aveva per entrare<br />

a Hogwarts e trovare suo figlio, era facendo parte<br />

dell'esercito vincitore. Non le importava più che<br />

Voldemort vincesse o meno.<br />

“Vedete?” stridette Voldemort sovrast<strong>and</strong>o <strong>il</strong> tumulto.<br />

“<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> è morto per mano mia e nessun altro uomo<br />

al mondo sarà più una minaccia adesso! Guardate!<br />

Crucio!”<br />

<strong>Harry</strong> se l'aspettava, sapeva che al suo corpo non<br />

sarebbe stato permesso di rimanere indisturbato sul<br />

terreno <strong>della</strong> foresta, doveva essere soggetto ad<br />

um<strong>il</strong>iazioni che provassero la vittoria di Voldemort.<br />

Venne sollevato in aria, e ci volle tutta la sua<br />

determinazione per rimanere inerte, tuttavia <strong>il</strong> dolore che<br />

si aspettava non arrivò. Fu scagliato una, <strong>due</strong>, tre volte in<br />

aria. Gli occhiali gli volarono via e sentì la bacchetta<br />

scivolare un po' fuori dai vestiti, ma lui continuò a<br />

r<strong>il</strong>asciare i muscoli, come fosse morto: qu<strong>and</strong>o cadde a<br />

terra per l'ultima volta, nella radura riecheggiarono urla di<br />

gioia e di scherno.<br />

“Adesso,” disse Voldemort, “<strong>and</strong>iamo al castello, e<br />

mostriamo quello che è stato del loro eroe. Chi trascinerà<br />

<strong>il</strong> corpo? No... Aspettate...”


J. K. Rowling<br />

Ci fu una nuova esplosione di risate e, dopo qualche<br />

istante, <strong>Harry</strong> sentì <strong>il</strong> terreno tremare sotto di lui.<br />

“Tu lo porterai,” disse Voldemort. “Sarà ben visib<strong>il</strong>e<br />

tra le tue braccia, no? Prendi <strong>il</strong> tuo amichetto, Hagrid. E<br />

gli occhiali… mettigli gli occhiali… deve essere<br />

riconoscib<strong>il</strong>e.”<br />

Qualcuno spinse gli occhiali sul volto di <strong>Harry</strong>, con<br />

forza deliberata, ma le enormi mani che lo sollevarono in<br />

aria erano estremamente gent<strong>il</strong>i. <strong>Harry</strong> poteva sentire le<br />

braccia di Hagrid tremare per quanto forte singhiozzava,<br />

grosse lacrime gli caddero addosso, mentre Hagrid cullava<br />

<strong>Harry</strong> tra le sue braccia, e <strong>Harry</strong> non osò, né con un<br />

movimento né con una singola parola, far capire ad Hagrid<br />

che non era ancora tutto perduto.<br />

“Muoviti,” disse Voldemort, e Hagrid incespicò in<br />

avanti, facendosi spazio a forza tra gli alberi, mentre<br />

tornavano indietro attraverso la Foresta.<br />

Rami colpirono i capelli e le vesti di <strong>Harry</strong>, ma lui<br />

rimase penzoloni con la bocca aperta e gli occhi chiusi, e<br />

nell'oscurità, mentre i Mangiamorte gli si accalcavano<br />

intorno, mentre Hagrid singhiozzava ciecamente, nessuno<br />

notò <strong>il</strong> pulsare delle vene, ora ben visib<strong>il</strong>e, sul collo di<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong>...<br />

I <strong>due</strong> giganti avanzavano al seguito dei Mangiamorte<br />

schiacci<strong>and</strong>o tutto quel che gli ingombrava <strong>il</strong> cammino.<br />

<strong>Harry</strong> sentiva <strong>il</strong> rumore degli alberi che si spezzavano<br />

cadendo al suolo al loro passaggio. Facevano così tanto<br />

rumore che le grida penetranti degli uccelli e persino le<br />

urla di scherno dei Mangiamorte passarono in secondo<br />

piano. La processione dei vincitori continuò a marciare<br />

verso <strong>il</strong> campo aperto, e dopo un po' <strong>Harry</strong> si rese conto,<br />

863


864<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

da quel po' di luce che gli attraversava le palpebre ancora<br />

chiuse, che gli alberi diventavano più radi.<br />

“CASSANDRO!”<br />

L'inaspettato urlo di Hagrid quasi fece aprire gli occhi<br />

ad <strong>Harry</strong>. “Contenti adesso no? Siete contenti che non<br />

avete combattuto, branco di ronzini codardi? Siete<br />

contenti che <strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> è... m-morto...?”<br />

Hagrid non riuscì a continuare e ricominciò a<br />

piangere. <strong>Harry</strong> si chiese quanti centauri stavano<br />

guard<strong>and</strong>o passare <strong>il</strong> corteo. Non si azzardò comunque ad<br />

aprire gli occhi per controllare. Alcuni Mangiamorte<br />

iniziarono ad insultare i centauri man mano che se li<br />

lasciavano dietro. Poco dopo <strong>Harry</strong> sentì, dalla freschezza<br />

dell'aria, che avevano raggiunto <strong>il</strong> margine <strong>della</strong> foresta.<br />

“Fermatevi!”<br />

<strong>Harry</strong> pensò che Hagrid fosse stato costretto ad<br />

obbedire ad un com<strong>and</strong>o di Voldemort, poiché barcollò un<br />

poco. Un freddo innaturale calò nel punto in cui si<br />

trovavano, ed <strong>Harry</strong> sentì <strong>il</strong> respiro stridente dei<br />

Dissennatori che facevano la ronda fra gli alberi al<br />

margine <strong>della</strong> foresta. Non gli avrebbero potuto fare niente<br />

questa volta. Il semplice fatto che era sopravvissuto<br />

ardeva dentro di lui, un talismano contro di loro, come se<br />

<strong>il</strong> cervo di suo padre fosse a guardia del suo cuore.<br />

Qualcuno passò vicino ad <strong>Harry</strong>, ed egli capì che si<br />

trattava proprio di Voldemort perché parlò un momento<br />

dopo, la sua voce così amplificata magicamente da<br />

tuonare attraverso <strong>il</strong> campo, rimbomb<strong>and</strong>o contro i<br />

timpani di <strong>Harry</strong>.<br />

“<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> è morto. È stato ucciso mentre tentava<br />

di scappare, cerc<strong>and</strong>o di salvarsi la <strong>vita</strong>, proprio mentre


J. K. Rowling<br />

voi sacrificavate la vostra per lui. Vi abbiamo portato <strong>il</strong><br />

suo corpo come prova che <strong>il</strong> vostro eroe se ne è <strong>and</strong>ato.”<br />

“La battaglia è vinta. Avete perso metà dei vostri<br />

combattenti. I miei Mangiamorte vi sovrastano in numero,<br />

e <strong>il</strong> Ragazzo che è Sopravvissuto è finito. Non ci deve<br />

essere più guerra. Chiunque continui a resistere, uomo,<br />

donna o bambino, sarà massacrato, così come ogni singolo<br />

membro <strong>della</strong> sua famiglia. Uscite dal castello adesso,<br />

inchinatevi di fronte a me, e sarete risparmiati. I vostri<br />

genitori e figli, fratelli e sorelle, continueranno a vivere e<br />

saranno perdonati, voi vi unirete a me nel nuovo mondo<br />

che costruiremo insieme.”<br />

Ci fu s<strong>il</strong>enzio sul campo e nel castello. Voldemort era<br />

così vicino a lui che <strong>Harry</strong> non osava aprire di nuovo gli<br />

occhi.<br />

“Venite,” disse Voldemort, <strong>Harry</strong> lo sentì muoversi in<br />

avanti, e Hagrid fu costretto a seguirlo.<br />

<strong>Harry</strong> aprì gli occhi, solo uno spiraglio, e vide<br />

Voldemort camminare a gr<strong>and</strong>i passi di fronte a loro, con<br />

<strong>il</strong> grosso serpente Nagini, ormai libero dalla gabbia<br />

incantata di protezione, drappeggiato intorno alle spalle.<br />

Ma <strong>Harry</strong> non aveva nessuna possib<strong>il</strong>ità di estrarre la<br />

bacchetta nascosta sotto i vestiti senza farsi notare dai<br />

Mangiamorte, che marciavano al loro fianco su entrambi i<br />

lati, mentre l'oscurità pian piano faceva posto alla luce...<br />

“<strong>Harry</strong>,” singhiozzò Hagrid. “Oh, <strong>Harry</strong>... <strong>Harry</strong>...”<br />

<strong>Harry</strong> serrò nuovamente gli occhi. Sapeva che si<br />

stavano avvicin<strong>and</strong>o al castello e tese le orecchie nel<br />

tentativo di percepire qualche segno di <strong>vita</strong> da coloro che<br />

si trovavano all'interno al di là delle voci piene di gioia dei<br />

Mangiamorte e dei loro passi rumorosi.<br />

865


866<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Fermatevi!”<br />

I Mangiamorte si arrestarono. <strong>Harry</strong> li sentì allinearsi<br />

tutti di fronte alla porta principale, ora aperta, <strong>della</strong> scuola.<br />

Riusciva a vedere, anche attraverso gli occhi chiusi, <strong>il</strong><br />

bagliore rosso a significare che gli arrivava la luce<br />

dall'atrio. Attese. Da lì a poco, le persone per <strong>il</strong> cui bene<br />

aveva cercato di morire, lo avrebbero visto,<br />

apparentemente morto, tra le braccia di Hagrid.<br />

“NO!”<br />

L'urlo fu ancora più terrib<strong>il</strong>e perché non si sarebbe<br />

mai aspettato o sognato che la professoressa McGranitt<br />

potesse produrre quel suono. Sentì un'altra donna ridere<br />

nelle vicinanze, capì che si trattava di Bellatrix che gioiva<br />

<strong>della</strong> disperazione <strong>della</strong> McGranitt. Sbirciò per un solo<br />

secondo e vide un fiume di persone che attraversavano la<br />

porta aperta dell'ingresso per riversarsi sulla scalinata<br />

esterna e fronteggiare i vincitori, verific<strong>and</strong>o con i propri<br />

occhi che <strong>Harry</strong> era veramente morto.<br />

Vide Voldemort leggermente davanti a lui, che<br />

accarezzava la testa di Nagini con un pallido dito.<br />

Richiuse gli occhi.<br />

“No!”<br />

“No!”<br />

“<strong>Harry</strong>! HARRY!”<br />

Le voci di Ron, Hermione e Ginny erano peggiori di<br />

quelle <strong>della</strong> McGranitt, <strong>Harry</strong> non voleva altro che<br />

potergli rispondere, ma si costrinse a restare fermo ed in<br />

s<strong>il</strong>enzio. Le loro grida di dolore innescarono una reazione<br />

nella massa di sopravvissuti che incominciò ad urlare ed<br />

inveire contro i Mangiamorte, finché...


J. K. Rowling<br />

“SILENZIO!” urlò Voldemort. Ci fu un bang ed un<br />

lampo di luce bianca, ed <strong>il</strong> s<strong>il</strong>enzio fu ristab<strong>il</strong>ito a forza.<br />

“È tutto finito! Mett<strong>il</strong>o giù, Hagrid, ai miei piedi, dove è<br />

giusto che stia!”<br />

<strong>Harry</strong> si sentì appoggiare delicatamente sull'erba.<br />

“Vedete?” disse Voldemort, ed <strong>Harry</strong> lo sentì<br />

camminare avanti e indietro a gr<strong>and</strong>i passi proprio lì<br />

accanto. “<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> è morto! Ve ne rendete conto<br />

adesso, <strong>il</strong>lusi? Lui non era niente, non è mai stato niente,<br />

solo un ragazzo che faceva conto che gli altri si<br />

sacrificassero per lui!”<br />

“Lui ti ha sconfitto!” urlò Ron, e di nuovo i difensori<br />

di Hogwarts iniziarono ad urlare ed inveire contro gli altri<br />

finché un secondo, più potente bang spense le loro voci<br />

nuovamente.<br />

“È stato ucciso, mentre tentava di sgattaiolare via dal<br />

castello di nascosto,” disse Voldemort, e si poteva<br />

percepire una nota di piacere nella sua voce mentre<br />

mentiva. “Ucciso mentre cercava di salvarsi...”<br />

Ma Voldemort si interruppe: <strong>Harry</strong> sentì rumore di<br />

confusione e un urlo, poi un altro bang, un lampo di luce,<br />

ed un rantolo di dolore; aprì appena gli occhi. Qualcuno si<br />

era fatto avanti dalla folla ed aveva caricato Voldemort:<br />

<strong>Harry</strong> vide la figura cadere per terra. Dopo averlo<br />

disarmato, Voldemort buttò la bacchetta dello sfidante di<br />

lato e rise.<br />

“E chi sarebbe questo?” disse con un lieve sussurro da<br />

serpente. “Chi è che si sta offrendo volontario per<br />

dimostrare che cosa accade a coloro che continuano a<br />

combattere, qu<strong>and</strong>o la battaglia è persa?”<br />

Bellatrix rise deliziata.<br />

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<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“È Nev<strong>il</strong>le Paciock mio Signore! Il ragazzo che ha<br />

dato tanti problemi ai Carrow! Il figlio di quegli Auror,<br />

ricorda?”<br />

“Ah, sì, mi ricordo,” disse Voldemort, guard<strong>and</strong>o in<br />

basso verso Nev<strong>il</strong>le, che nel frattempo cercava di rialzarsi,<br />

disarmato e non protetto, a metà <strong>della</strong> terra di nessuno tra i<br />

Mangiamorte ed i sopravvissuti. “Ma tu sei un<br />

Purosangue, vero, mio coraggioso ragazzo?” Voldemort<br />

chiese a Nev<strong>il</strong>le, che gli stava di fronte con le dita strette a<br />

pugno.<br />

“E allora?” disse forte Nev<strong>il</strong>le.<br />

“Stai dimostr<strong>and</strong>o spirito e coraggio, e vieni da un<br />

nob<strong>il</strong>e ceppo. Diventeresti un Mangiamorte davvero<br />

valido. Abbiamo bisogno di gente come te Nev<strong>il</strong>le<br />

Paciock.”<br />

“Mi unirò a voi, qu<strong>and</strong>o si gelerà l'inferno,” disse<br />

Nev<strong>il</strong>le. “Esercito di S<strong>il</strong>ente!” urlò, e si sentì<br />

un'acclamazione dalla folla all'ingresso del castello che<br />

nemmeno l'Incantesimo di S<strong>il</strong>enzio di Voldemort poté<br />

arrestare.<br />

“Molto bene,” disse Voldemort, ed <strong>Harry</strong> avvertì<br />

molto più pericolo in quelle parole suadenti che nella più<br />

potente maledizione. “Se questa è la tua scelta, Paciock,<br />

ritorneremo al piano originale. Che ricada tutto su di te,”<br />

disse con calma.<br />

Sbirci<strong>and</strong>o ancora attraverso le ciglia, <strong>Harry</strong> vide<br />

Voldemort agitare la sua bacchetta. Un istante dopo, da<br />

una delle finestre rotte del castello, qualcosa che<br />

somigliava ad un uccello deforme volò nella pallida luce<br />

del mattino, atterr<strong>and</strong>o sulla mano di Voldemort. Lui agitò


J. K. Rowling<br />

l'oggetto ammuffito tenendolo per l'estremità appuntita ed<br />

esso penzolò, logoro e vuoto: <strong>il</strong> Cappello Parlante.<br />

“Non ci sarà più nessuna Cerimonia di Smistamento<br />

alla scuola di Hogwarts,” disse Voldemort.<br />

“Non ci saranno più differenti Case. L'Emblema, lo<br />

scudetto, i colori saranno per tutti quelli del mio nob<strong>il</strong>e<br />

antenato, Salazar Serpeverde. Non sei d'accordo Nev<strong>il</strong>le<br />

Paciock?”<br />

Puntò la sua bacchetta verso Nev<strong>il</strong>le, che diventò<br />

rigido ed immob<strong>il</strong>e, poi spinse a forza <strong>il</strong> Cappello sulla<br />

testa di Nev<strong>il</strong>le, così che gli scivolò giù fin sotto agli<br />

occhi. Ci furono dei movimenti fra la folla che guardava,<br />

davanti al castello, e con un singolo movimento, i<br />

Mangiamorte alzarono insieme le loro bacchette per tenere<br />

a bada i combattenti di Hogwarts.<br />

“Nev<strong>il</strong>le sta per dimostrare che cosa succede a chi è<br />

abbastanza stolto da continuare ad opporsi a me,” disse<br />

Voldemort, e con un piccolo movimento <strong>della</strong> bacchetta,<br />

appiccò <strong>il</strong> fuoco al Cappello Parlante.<br />

Urla squarciarono l'aria dell'alba, e Nev<strong>il</strong>le stava<br />

bruci<strong>and</strong>o, inchiodato al suolo, impossib<strong>il</strong>itato a muoversi.<br />

<strong>Harry</strong> non poteva permetterlo: doveva agire...<br />

A quel punto accaddero molte cose contemporaneamente.<br />

Si udì un tumulto provenire da uno dei confini estremi<br />

<strong>della</strong> scuola, era come se centinaia di persone stessero<br />

oltrepass<strong>and</strong>o in massa le mura invisib<strong>il</strong>i punt<strong>and</strong>o dritti<br />

verso <strong>il</strong> castello e lanci<strong>and</strong>o urla di guerra. Allo stesso<br />

tempo Grop irruppe da un lato del castello e urlò:<br />

“HAGGER!”<br />

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<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Al suo grido risposero i ruggiti provenienti dai giganti<br />

di Voldemort che si diressero correndo verso Grop come<br />

elefanti alla carica, facendo tremare la terra. Venne poi <strong>il</strong><br />

rumore di zoccoli e delle corde degli archi che vibravano.<br />

Le frecce iniziarono a piovere sopra i Mangiamorte, che<br />

ruppero i ranghi, url<strong>and</strong>o di sorpresa. <strong>Harry</strong> tirò fuori <strong>il</strong><br />

Mantello dell'Invisib<strong>il</strong>ità da sotto <strong>il</strong> vestito, se lo mise<br />

addosso e si alzò in piedi, mentre Nev<strong>il</strong>le si muoveva a<br />

sua volta.<br />

Con un movimento fluido e veloce, Nev<strong>il</strong>le si liberò<br />

dall'Incantesimo delle Pastoie che gli era stato lanciato, <strong>il</strong><br />

Cappello in fiamme gli cadde dalla testa ed egli raccolse<br />

dal suo interno qualcosa d'argento, con un rubino<br />

risplendete sul pomello.<br />

Il suono prodotto dal fendente inferto dalla lama<br />

d'argento non poteva essere udito al di sopra del ruggito<br />

<strong>della</strong> folla che si avvicinava, del rumore dei giganti che si<br />

scontravano, degli zoccoli dei centauri al galoppo, ma<br />

tuttavia sembrò attirare lo sguardo di tutti. Con un singolo<br />

colpo Nev<strong>il</strong>le mozzò l'enorme testa del serpente, che volò<br />

in aria br<strong>il</strong>l<strong>and</strong>o alla luce che proveniva dalla sala<br />

d'ingresso. Voldemort spalancò la bocca in un disperato<br />

urlo di furore che nessuno poté udire, mentre <strong>il</strong> corpo<br />

esanime del serpente cadde con un tonfo al suolo ai suoi<br />

piedi.<br />

Nascosto dietro <strong>il</strong> Mantello dell'Invisib<strong>il</strong>ità, <strong>Harry</strong><br />

lanciò un Incantesimo di Scudo tra Nev<strong>il</strong>le e Voldemort<br />

prima che questi potesse alzare la bacchetta.<br />

Improvvisamente, tra le urla, i ruggiti ed <strong>il</strong> sordo<br />

rimbombare dei passi dei giganti, l'urlo di Hagrid si udì<br />

sopra di tutti.


J. K. Rowling<br />

“HARRY!” gridò Hagrid. “HARRY! DOV'È<br />

HARRY?”<br />

Il caos regnava. La carica dei centauri ruppe le f<strong>il</strong>a dei<br />

Mangiamorte, tutti sentivano <strong>il</strong> rimbombare dei passi dei<br />

giganti, e sempre più vicini tuonavano i rinforzi venuti da<br />

chissà dove.<br />

<strong>Harry</strong> vide gr<strong>and</strong>i creature alate volare intorno alle<br />

teste dei giganti di Voldemort, i Thestral e l'ippogrifo<br />

Fierobecco graffiavano i loro occhi, mentre Grop li<br />

prendeva ripetutamente a pugni. A quel punto i maghi, sia<br />

quelli che difendevano Hogwarts sia i Mangiamorte,<br />

furono costretti a rientrare nel castello.<br />

<strong>Harry</strong> stava lanci<strong>and</strong>o fatture e maledizioni ad ogni<br />

Mangiamorte che vedeva, e quelli si afflosciavano al<br />

suolo, senza capire cosa o chi li avesse colpiti, i loro corpi<br />

venivano calpestati dalla massa che si ritirava dentro al<br />

castello.<br />

Ancora nascosto dietro al Mantello dell'Invisib<strong>il</strong>ità,<br />

<strong>Harry</strong> fu trascinato nella sala d'ingresso.<br />

Cercò Voldemort e lo vide dall'altro lato <strong>della</strong> stanza<br />

scagliare incantesimi con la bacchetta, mentre ripiegava<br />

nella Sala Gr<strong>and</strong>e, continu<strong>and</strong>o ad impartire ordini ai suoi<br />

seguaci e a lanciare maledizioni a destra ed a sinistra.<br />

<strong>Harry</strong> lanciò altri Incantesimi Scudo, e le vittime<br />

designate di Voldemort, Seamus Finningan ed Hannah<br />

Abbott, lo oltrepassarono incolumi entr<strong>and</strong>o nella Sala<br />

Gr<strong>and</strong>e a loro volta e si unirono agli altri nella battaglia<br />

che ormai era in pieno svolgimento.<br />

A questo punto c'erano altre persone, sempre di più,<br />

che entravano risalendo di corsa la scalinata. <strong>Harry</strong> vide<br />

Charlie Weasley superare Horace Lumacorno, che ancora<br />

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872<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

indossava <strong>il</strong> suo pigiama color smeraldo. Sembrava che<br />

fossero tornati a capo di un esercito che pareva formato<br />

dalle famiglie e dagli amici di tutti gli studenti di<br />

Hogwarts che erano rimasti a combattere insieme agli<br />

abitanti ed ai negozianti di Hogsmeade. I centauri<br />

Cass<strong>and</strong>ro, Conan e Magorian irruppero nella sala<br />

d'ingresso con un gran rumore di zoccoli, proprio qu<strong>and</strong>o<br />

la porta delle cucine dietro ad <strong>Harry</strong> venne scardinata.<br />

Gli elfi domestici di Hogwarts entrarono in massa<br />

nella sala d'ingresso, url<strong>and</strong>o ed agit<strong>and</strong>o in aria coltelli da<br />

cucina e mannaie, e alla loro testa, con <strong>il</strong> Medaglione di<br />

Regulus Black che gli rimbalzava sul petto, c'era<br />

Kreacher, la cui voce gracchiante era perfettamente<br />

udib<strong>il</strong>e anche in mezzo a quel baccano: “Combattete!<br />

Combattete! Combattete per <strong>il</strong> mio Padrone, difensore<br />

degli elfi domestici! Combattete <strong>il</strong> Signore Oscuro, nel<br />

nome del coraggioso Regulus Black! Combattete!”<br />

Andavano in giro pugnal<strong>and</strong>o e colpendo le caviglie e<br />

gli stinchi dei Mangiamorte, le loro faccine vive e br<strong>il</strong>lanti<br />

di malizia. Dovunque <strong>Harry</strong> guardasse, i Mangiamorte<br />

piano piano ripiegavano, sopraffatti in numero, schiacciati<br />

dagli incantesimi mentre cercavano di estrarre le frecce<br />

dalle ferite, pugnalati alle gambe dagli Elfi, oppure<br />

semplicemente inghiottiti dall'orda che avanzava mentre<br />

cercavano di scappare.<br />

Ma non era ancora finita: <strong>Harry</strong> corse in mezzo ai<br />

<strong>due</strong>llanti, oltrepassò prigionieri che si dibattevano, sino ad<br />

arrivare alla Sala Gr<strong>and</strong>e.<br />

Voldemort era al centro <strong>della</strong> battaglia, e stava<br />

colpendo e maledicendo tutti quelli che poteva<br />

raggiungere. <strong>Harry</strong> non riuscì a prendere la mira per la


J. K. Rowling<br />

calca e faticosamente cercò di avvicinarsi, ancora<br />

invisib<strong>il</strong>e, mentre la Sala Gr<strong>and</strong>e diventava sempre più<br />

affollata perché tutti quelli che ancora potevano muoversi<br />

cercavano di entrarvi.<br />

<strong>Harry</strong> vide Yaxley scagliato al suolo da George e Lee<br />

Jordan, Dolohov urlare mentre cadeva per mano di<br />

Vitious, vide Walden Macnair, lanciato attraverso la<br />

stanza da Hagrid, colpire <strong>il</strong> muro di pietra dalla parte<br />

opposta e cadere incosciente al suolo. Vide Ron e Nev<strong>il</strong>le<br />

abbattere Fenrir Greyback, Aberforth Schiantare<br />

Rockwood, Arthur e Percy atterrare Thickesse e, infine,<br />

vide Lucius e Narcissa Malfoy che correvano attraverso la<br />

folla senza nemmeno cercare di combattere, url<strong>and</strong>o <strong>il</strong><br />

nome del loro figlio.<br />

Voldemort stava <strong>due</strong>ll<strong>and</strong>o contemporaneamente con<br />

la McGranitt, Slughorn e Kingsley, aveva un'espressione<br />

di puro odio dipinta sul volto, mentre loro schivavano ed<br />

attaccavano non riuscendo a sopraffarlo...<br />

Anche Bellatrix stava ancora combattendo, a circa<br />

cinquanta metri da Voldemort. Come <strong>il</strong> suo Maestro,<br />

<strong>due</strong>llava contro tre alla volta: Hermione, Ginny e Luna.<br />

Tutte stavano combattendo al loro meglio, ma Bellatrix<br />

reggeva bene <strong>il</strong> confronto. L'attenzione di <strong>Harry</strong> fu<br />

catturata da una Maledizione che Uccide scagliata così<br />

vicina a Ginny che scampò alla morte per un soffio...<br />

<strong>Harry</strong> cambiò direzione, prepar<strong>and</strong>osi ad attaccare<br />

Bellatrix invece che Voldemort, ma dopo aver fatto pochi<br />

passi fu spinto violentemente di lato.<br />

“NON TOCCARE MIA FIGLIA, MALEDETTA!”<br />

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874<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

La signora Weasley si tolse la mantella per liberarsi le<br />

braccia senza smettere di correre, Bellatrix si girò su se<br />

stessa, ridendo follemente alla vista <strong>della</strong> nuova sfidante.<br />

“LEVATEVI DI TORNO!” urlò la signora Weasley<br />

alle tre ragazze, e con un semplice movimento <strong>della</strong> sua<br />

bacchetta iniziò a <strong>due</strong>llare. <strong>Harry</strong> vide <strong>il</strong> terrore e<br />

l'esaltazione nel volto <strong>della</strong> signora Weasley, mentre la<br />

sua bacchetta fendeva l'aria turbin<strong>and</strong>o. Il sorriso di<br />

Bellatrix Lastrange si trasformò in una smorfia di dolore.<br />

Getti di luce fuoriuscivano da entrambe le bacchette, <strong>il</strong><br />

pavimento attorno alle <strong>due</strong> streghe divenne inc<strong>and</strong>escente<br />

ed iniziò a sgretolarsi; entrambe le donne stavano<br />

combattendo per uccidere.<br />

“No!” str<strong>il</strong>lò la signora Weasley a degli studenti che<br />

stavano correndo incontro a loro per aiutarla. “Tornate<br />

indietro! Tornate indietro! Lei è mia!”<br />

Centinaia di persone adesso si addossarono ai muri,<br />

guard<strong>and</strong>o i <strong>due</strong> combattimenti, Voldemort e i suoi tre<br />

avversari, Bellatrix e Molly. <strong>Harry</strong> era fermo tra i<br />

combattenti, invisib<strong>il</strong>e, combattuto tra proteggere o<br />

attaccare, incapace di prendere una decisione per paura di<br />

colpire qualche innocente.<br />

“Che cosa accadrà ai tuoi ragazzi, qu<strong>and</strong>o ti avrò<br />

uccisa?” la derise Bellatrix, folle come <strong>il</strong> suo maestro,<br />

saltell<strong>and</strong>o per schivare gli incantesimi di Molly che le<br />

piovevano addosso. “Qu<strong>and</strong>o Mammina se ne sarà <strong>and</strong>ata<br />

come <strong>il</strong> piccolo Fred?”<br />

“Tu… non… toccherai… mai… più… i… nostri…<br />

ragazzi!” urlò la signora Weasley.<br />

Bellatrix rise, la stessa risata euforica di suo cugino<br />

Sirius mentre cadeva all'indietro oltrepass<strong>and</strong>o <strong>il</strong> velo, e


J. K. Rowling<br />

immediatamente <strong>Harry</strong> capì quello che stava per<br />

succedere ancor prima che accadesse.<br />

L'incantesimo di Molly volò al di sotto del braccio<br />

disteso di Bellatrix e la colpì in pieno al petto,<br />

direttamente sopra <strong>il</strong> cuore.<br />

Il sorriso maligno di Bellatrix si congelò, i suoi occhi<br />

sembrarono sporgere in fuori. Per una minuscola frazione<br />

di secondo capì cosa era successo, poi cadde all'indietro,<br />

la folla che guardava ruggì, e Voldemort urlò.<br />

Ad <strong>Harry</strong> sembrò come se <strong>il</strong> tempo iniziasse a scorrere<br />

lentamente: vide la McGranitt, Kingsley e Slughorn<br />

scagliati indietro, che si agitavano e contorcevano in aria,<br />

qu<strong>and</strong>o la furia di Voldemort per la perdita del suo ultimo<br />

e più fedele luogotenente, esplose con la forza di una<br />

bomba.<br />

Voldemort sollevò la sua bacchetta e la diresse verso<br />

Molly Weasley.<br />

“Protego!” ruggì <strong>Harry</strong>, e l'Incantesimo Scudo prese<br />

forma nel mezzo <strong>della</strong> Sala. Mentre Voldemort si<br />

guardava intorno per cercarne l'origine, <strong>Harry</strong> si tolse<br />

infine <strong>il</strong> Mantello<br />

dell'Invisib<strong>il</strong>ità.<br />

L'urlo di stupore, acclamazioni, le grida da ogni lato<br />

di: “<strong>Harry</strong>!”, “È VIVO!” s'interruppero immediatamente.<br />

La folla era spaventata, ed <strong>il</strong> s<strong>il</strong>enzio cadde improvviso e<br />

completo non appena <strong>Harry</strong> e Voldemort si guardarono<br />

negli occhi, e cominciarono simultaneamente a muoversi<br />

in circolo fronteggi<strong>and</strong>osi.<br />

“Non voglio che nessun altro intervenga,” disse <strong>Harry</strong><br />

a voce alta, e nel completo s<strong>il</strong>enzio, la sua voce riecheggiò<br />

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876<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

come uno squ<strong>il</strong>lo di tromba. “Dov'essere così. Devo essere<br />

io.”<br />

Voldemort sib<strong>il</strong>ò.<br />

“<strong>Potter</strong> non intendeva questo,” disse con gli occhi<br />

rossi spalancati. “Questo non è <strong>il</strong> modo in cui lui lavora,<br />

no? Chi userai come scudo questa volta, <strong>Potter</strong>?”<br />

“Nessuno,” disse semplicemente <strong>Harry</strong>. “Non ci sono<br />

più Horcrux. Siamo soltanto tu ed io. Nessuno dei <strong>due</strong> può<br />

vivere se l'altro sopravvive, e uno di noi sta per <strong>and</strong>arsene<br />

una volta per tutte...”<br />

“Uno di noi?” lo beffeggiò Voldemort, <strong>il</strong> suo corpo<br />

teso e gli occhi fissi come se fosse un serpente pronto a<br />

colpire. “Davvero credi che sarai tu? Il ragazzo che è<br />

sopravvissuto per caso e perché S<strong>il</strong>ente manovrava da<br />

dietro le quinte?”<br />

“Fu solamente un caso, non è vero, qu<strong>and</strong>o mia madre<br />

morì per salvarmi?” chiese <strong>Harry</strong>.<br />

Stavano ancora muovendosi in circolo, per <strong>Harry</strong> non<br />

esisteva nessun altro a parte Voldemort.<br />

“Solamente un caso, qu<strong>and</strong>o ho deciso di combatterti<br />

al cimitero? Un caso, <strong>il</strong> fatto che io non mi sia difeso<br />

questa notte, che sia sopravvissuto ancora e sia tornato qui<br />

per combatterti?”<br />

“Casualità!” str<strong>il</strong>lò Voldemort, ma non attaccò ancora.<br />

La folla era immob<strong>il</strong>e, pietrificata, e delle centinaia di<br />

persone presenti nella Sala, nessuno sembrava respirare, a<br />

parte loro <strong>due</strong>.<br />

“Casualità e fortuna, ed <strong>il</strong> fatto che tu ti sia nascosto<br />

piagnucol<strong>and</strong>o sotto le gonne di uomini e donne migliori<br />

di te, lasci<strong>and</strong>o che io uccidessi loro al posto tuo!”


J. K. Rowling<br />

“Non ucciderai nessun altro questa sera,” disse <strong>Harry</strong><br />

mentre continuavano a girarsi intorno, guard<strong>and</strong>osi fisso<br />

negli occhi, i verdi dentro i rossi. “Non sarai mai più in<br />

grado di uccidere nessuno di loro. Non ci arrivi? Io ero<br />

pronto a morire per impedirti di far del male a queste<br />

persone...”<br />

“Ma non sei morto!”<br />

“...ma ero pronto a farlo, e questo è quello che conta.<br />

Ho fatto quello che fece mia madre. Loro sono protetti da<br />

te. Non hai notato come nessuno degli incantesimi che hai<br />

lanciato contro di loro sia riuscito? Non puoi torturarli. Tu<br />

non puoi toccarli. Non impari dai tuoi errori, eh Riddle?”<br />

“Come osi...”<br />

“Sì, oso,” disse <strong>Harry</strong>. “Io conosco cose che tu ignori,<br />

Tom Riddle. Io conosco molte cose importanti che tu non<br />

conosci. Vuoi sentirne alcune, prima di fare qualche altro<br />

grosso sbaglio?”<br />

Voldemort non parlò, ma continuò a muoversi in<br />

circolo. <strong>Harry</strong> capì di averlo come ipnotizzato, capì che<br />

Voldemort era tenuto a bada temporaneamente dalla<br />

minima possib<strong>il</strong>ità che <strong>Harry</strong> veramente potesse conoscere<br />

un segreto finale.<br />

“Si tratta ancora dell'Amore?” disse Voldemort con<br />

un'espressione di scherno sulla sua faccia da serpente. “La<br />

soluzione preferita di S<strong>il</strong>ente, l'amore, credeva che l'amore<br />

potesse sopraffare la morte, ma non mi pare che gli abbia<br />

impedito di cadere dalla Torre e di <strong>and</strong>are in pezzi come<br />

una vecchia statua di cera, no? L'Amore, non mi ha<br />

impedito di schiacciare come uno scarafaggio quella tua<br />

madre Mezzosangue, <strong>Potter</strong>… e nessuno sembra amarti<br />

abbastanza da correre davanti a te per prendere la<br />

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<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Maledizione al tuo posto. Questa volta, quindi, che cosa ti<br />

salverà dalla morte qu<strong>and</strong>o io attaccherò?”<br />

“Soltanto una cosa,” disse <strong>Harry</strong>, mentre<br />

continuavano a girare in circolo, completamente presi<br />

l'uno dall'altro, soltanto l'ultimo segreto ancora li<br />

tratteneva.<br />

“Se non è l'amore che ti salverà questa volta,” disse<br />

Voldemort, “allora devi essere convinto di possedere una<br />

magia che io non posseggo, o qualche arma più potente<br />

delle mie?”<br />

“Credo entrambe le cose,” disse <strong>Harry</strong>, e vide un<br />

subitaneo turbamento attraversare quel viso da serpente e<br />

disperdersi immediatamente. Voldemort iniziò a ridere: <strong>il</strong><br />

suono delle sue risate era più spaventoso delle sue urla e<br />

riecheggiò, folle e privo di sentimento, nella Sala<br />

s<strong>il</strong>enziosa.<br />

“Tu credi di conoscere la magia meglio di me?” disse.<br />

“Meglio di ME, di Lord Voldemort, che è stato in grado di<br />

fare magie che neanche S<strong>il</strong>ente stesso aveva mai<br />

nemmeno sognato?”<br />

“Oh sì, le aveva sognate anche lui,” disse <strong>Harry</strong>, “ma<br />

ne sapeva più di te, ne sapeva abbastanza da non fare<br />

quello che hai fatto tu.”<br />

“Stai dicendo che era debole!” str<strong>il</strong>lò Voldemort.<br />

“Troppo debole per osare, troppo debole per prendere ciò<br />

che avrebbe potuto essere suo, ciò che diventerà mio!”<br />

“No, lui era più intelligente di te, un mago migliore ed<br />

un uomo migliore.”<br />

“Io ho provocato la morte di Albus S<strong>il</strong>ente!”<br />

“Questo lo credi tu,” disse <strong>Harry</strong>, “ma ti sbagli.”


J. K. Rowling<br />

Per la prima volta la folla che li guardava si scosse, fu<br />

come se le centinaia di persone intorno alle pareti inspirassero<br />

all'unisono.<br />

“S<strong>il</strong>ente è morto!” Voldemort scagliò queste parole<br />

contro <strong>Harry</strong> come se potessero causargli un dolore<br />

insopportab<strong>il</strong>e. “Il suo corpo si sta decomponendo dentro<br />

la tomba di marmo nei terreni del castello, l'ho visto con i<br />

miei occhi <strong>Potter</strong>, non ritornerà!”<br />

“Sì, S<strong>il</strong>ente è morto,” disse <strong>Harry</strong> pacatamente, “ma<br />

non sei stato tu a farlo uccidere. Ha scelto lui <strong>il</strong> modo in<br />

cui morire, lo ha scelto mesi prima di morire, ha<br />

organizzato tutto con l'uomo che tu hai sempre creduto<br />

fosse <strong>il</strong> tuo devoto servo.”<br />

“Ma che fantasia infant<strong>il</strong>e è questa?” disse Voldemort,<br />

con gli occhi rossi fissamente puntati su <strong>Harry</strong>, non<br />

accenn<strong>and</strong>o ancora ad attaccare.<br />

“Severus Piton non ti apparteneva,” disse <strong>Harry</strong>.<br />

“Piton era fedele a S<strong>il</strong>ente, gli apparteneva sin dal<br />

momento in cui tu iniziasti a dare la caccia a mia madre.<br />

Non te ne sei mai accorto a causa di quella cosa che non<br />

riesci a capire. Non hai mai visto Piton lanciare un<br />

Patronus, non è così, Riddle?”<br />

Voldemort non rispose. Continuavano a muoversi in<br />

circolo come lupi pronti a sbranarsi.<br />

“Il Patronus di Piton era una cerva,” disse <strong>Harry</strong>,<br />

“proprio come quello di mia madre, perché lui l'aveva<br />

amata per quasi tutta la <strong>vita</strong>, sin da qu<strong>and</strong>o erano bambini.<br />

Te ne saresti dovuto accorgere,” disse, qu<strong>and</strong>o vide le<br />

narici di Voldemort fremere, “ti chiese di salvarle la <strong>vita</strong>,<br />

non te lo ricordi?”<br />

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<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Lui la desiderava, questo era tutto,” sogghignò<br />

Voldemort, “ma qu<strong>and</strong>o morì, lui fu d'accordo nel<br />

constatare che c'erano tante altre donne, con sangue più<br />

puro del suo, più meritevoli di lei.”<br />

“Certo, questo è quello che ti ha detto,” disse <strong>Harry</strong>,<br />

“ma lui iniziò ad essere la spia di S<strong>il</strong>ente sin dal momento<br />

in cui tu la minacciasti, ed ha lavorato contro di te da<br />

allora! S<strong>il</strong>ente era già sul punto di morire, qu<strong>and</strong>o Piton<br />

l'ha finito!”<br />

“Questo non significa niente!” gridò Voldemort, che<br />

aveva seguito ogni singola parola con profonda attenzione,<br />

ma che adesso si era lasciato sfuggire una risata folle.<br />

“Non importa che Piton sia stato fedele a me o a S<strong>il</strong>ente,<br />

né quali insignificanti ostacoli abbiano tentato di seminare<br />

sul mio cammino! Li ho schiacciati entrambi, come ho<br />

schiacciato tua madre, <strong>il</strong> presunto gr<strong>and</strong>e amore di Piton!<br />

Oh, ma i conti tornano, <strong>Potter</strong>, in modo che tu non puoi<br />

comprendere!<br />

“S<strong>il</strong>ente tentava di tenere l'Antica Bacchetta di<br />

Sambuco lontana da me! Voleva che Piton diventasse <strong>il</strong><br />

vero proprietario <strong>della</strong> bacchetta! Ma adesso <strong>il</strong><br />

proprietario è qui, di fronte a te, ragazzino… Mi sono<br />

impossessato <strong>della</strong> bacchetta prima che tu potessi metterci<br />

le mani sopra, sono arrivato alla verità prima che potessi<br />

arrivarci tu. Ho ucciso Severus Piton tre ore fa, e l'Antica<br />

Bacchetta di Sambuco, <strong>il</strong> Bastone <strong>della</strong> Morte, la<br />

Bacchetta del Destino appartiene veramente a me!<br />

L'ultimo piano di S<strong>il</strong>ente è fallito, <strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong>!”<br />

“Sì, è vero.” disse <strong>Harry</strong>. “Hai ragione. Prima di<br />

provare ad uccidermi, però, ti consiglierei di pensare a


J. K. Rowling<br />

tutto quello che hai fatto... pensa e prova a pentirti,<br />

Riddle...”<br />

“Cosa vuol dire questo?”<br />

Tutto quello che <strong>Harry</strong> gli aveva detto, rivelazioni o<br />

provocazioni, niente aveva scosso Voldemort quanto<br />

questa affermazione. <strong>Harry</strong> vide le sue pup<strong>il</strong>le ridursi ad<br />

una fessura, vide la pelle attorno agli occhi sbiancare.<br />

“È la tua ultima possib<strong>il</strong>ità,” disse <strong>Harry</strong>, “ed è tutto<br />

ciò che ti è rimasto...ho visto cosa diventerai altrimenti...<br />

sii un uomo... prova... prova a pentirti...”<br />

“Tu osi...?” disse di nuovo Voldemort.<br />

“Sì, io oso,” disse <strong>Harry</strong>, “perché l'ultimo piano di<br />

S<strong>il</strong>ente non è fallito a mio svantaggio. È fallito a<br />

svantaggio tuo, Riddle.”<br />

La mano di Voldemort tremava nel tenere l'Antica<br />

Bacchetta, ed <strong>Harry</strong> per contro strinse quella di Draco più<br />

forte che poté. Sapeva che era solo una questione di<br />

secondi ormai.<br />

“Quella bacchetta non funziona ancora bene per te,<br />

perché hai ucciso la persona sbagliata. Severus Piton non è<br />

mai stato <strong>il</strong> vero padrone dell'Antica Bacchetta. Non ha<br />

mai sconfitto S<strong>il</strong>ente.”<br />

“Lui ha ucciso...”<br />

“Non stai ascolt<strong>and</strong>o? Piton non ha mai battuto<br />

S<strong>il</strong>ente! La morte di S<strong>il</strong>ente l'avevano pianificata insieme!<br />

S<strong>il</strong>ente aveva deciso di morire, imbattuto, rimanendo<br />

l'ultimo vero padrone <strong>della</strong> bacchetta! Se tutto fosse<br />

<strong>and</strong>ato secondo i piani, <strong>il</strong> potere <strong>della</strong> bacchetta sarebbe<br />

morto con lui, perché nessuno lo avrebbe mai più potuto<br />

battere!”<br />

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<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Ma allora, <strong>Potter</strong>, è come se S<strong>il</strong>ente stesso mi avesse<br />

dato la bacchetta!” la voce di Voldemort vibrò con un<br />

malizioso piacere. “Ho rubato la bacchetta dalla tomba del<br />

suo padrone! L'ho presa da lì contro la volontà del suo<br />

maestro! Il suo potere è mio!”<br />

“Ancora non ci arrivi Riddle, eh? Possedere la<br />

bacchetta non è sufficiente! Averla, usarla, non la rende<br />

veramente tua. Non hai prestato attenzione ad Oliv<strong>and</strong>er?<br />

La bacchetta sceglie <strong>il</strong> mago... L'Antica Bacchetta aveva<br />

riconosciuto un nuovo padrone prima che S<strong>il</strong>ente morisse,<br />

qualcuno che non l'aveva mai nemmeno voluta. Il nuovo<br />

padrone strappò la bacchetta a S<strong>il</strong>ente contro la sua<br />

volontà, senza rendersi mai conto pienamente di ciò che<br />

aveva fatto né che la bacchetta più pericolosa del mondo<br />

stava offrendo a lui i suoi servigi...”<br />

Il petto di Voldemort si alzava e si abbassava<br />

rapidamente, <strong>Harry</strong> poté sentire la maledizione che stava<br />

per arrivare, la sentì formarsi dentro la bacchetta puntata<br />

sulla sua faccia.<br />

“Il vero padrone dell'Antica Bacchetta, era Draco<br />

Malfoy.”<br />

Un fremito di stupore attraversò per un attimo <strong>il</strong> volto<br />

di Voldemort, ma passò subito.<br />

“Quindi, cosa importa?” disse dolcemente. “Anche se<br />

hai ragione, <strong>Potter</strong>, non fa alcuna differenza per me e per<br />

te. Non hai più la bacchetta <strong>della</strong> fenice, ci misureremo<br />

solo sulle nostre capacita... e dopo che ti avrò ucciso, mi<br />

occuperò di Draco Malfoy...”<br />

“Arrivi tardi,” disse <strong>Harry</strong>. “Hai perso la tua<br />

occasione. Ci ho pensato io prima di te. Ho battuto Draco<br />

settimane fa. Ho preso questa bacchetta da lui.”


J. K. Rowling<br />

<strong>Harry</strong> agitò leggermente la bacchetta di biancospino e<br />

sentì su di sé lo sguardo di tutti nella sala.<br />

“Quindi adesso tutto si riconduce a questo, no?”<br />

sussurrò <strong>Harry</strong>. “La bacchetta nelle tue mani, sa che <strong>il</strong> suo<br />

ultimo padrone è stato Disarmato? Perché se lo sa... Io<br />

sono <strong>il</strong> vero maestro dell'Antica Bacchetta.”<br />

Un bagliore rosso e dorato attraversò<br />

improvvisamente <strong>il</strong> soffitto incantato sopra di loro, mentre<br />

<strong>il</strong> contorno accecante del sole faceva capolino dal<br />

davanzale <strong>della</strong> finestra più vicina. La luce colpì entrambi<br />

i <strong>volti</strong> contemporaneamente, così che Voldemort diventò<br />

d'un tratto una macchia fiammeggiante. <strong>Harry</strong> sentì la<br />

voce acuta gridare mentre lui stesso gridava affid<strong>and</strong>o al<br />

cielo la sua speranza, punt<strong>and</strong>o la bacchetta di Draco:<br />

“Avada Kedavra!”<br />

“Expelliarmus”<br />

L'esplosione fu come un colpo di cannone, e le<br />

fiamme dorate che eruppero al centro del cerchio che<br />

avevano tracciato con i loro passi, segnò <strong>il</strong> punto in cui gli<br />

incantesimi si erano incontrati.<br />

<strong>Harry</strong> vide <strong>il</strong> getto verde di Voldemort, incontrare <strong>il</strong><br />

suo incantesimo, vide l'Antica Bacchetta volare in alto,<br />

un'ombra contro <strong>il</strong> sole, roteare attraverso <strong>il</strong> soffitto<br />

incantato come la testa di Nagini, roteare attraverso l'aria<br />

in direzione del suo padrone, che non avrebbe ucciso, e<br />

che alla fine stava per prenderne pieno possesso. <strong>Harry</strong>,<br />

con l'infallib<strong>il</strong>e precisione di un Cercatore, prese la<br />

bacchetta con la mano libera, mentre Voldemort cadeva<br />

all'indietro, le braccia spalancate, le sott<strong>il</strong>i pup<strong>il</strong>le degli<br />

occhi rossi ruotate verso l'alto. Tom Riddle si abbatté sul<br />

pavimento definitivamente, <strong>il</strong> suo corpo inerte e<br />

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884<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

raggrinzito, le bianche mani vuote e <strong>il</strong> volto da serpente<br />

vacuo e incosciente.<br />

Voldemort era morto, ucciso dal suo stesso<br />

incantesimo che gli si era ritorto contro, ed <strong>Harry</strong> rimase<br />

con <strong>due</strong> bacchette nelle mani a fissare dall'alto <strong>il</strong> cadavere<br />

del suo nemico.<br />

Ci fu un secondo di incerto s<strong>il</strong>enzio, ma lo shock del<br />

momento cessò: la folla irruppe attorno ad <strong>Harry</strong> mentre le<br />

urla, le risate, i ruggiti di quelli che erano stati a guardare<br />

squarciavano l'aria. Il sole ardente del nuovo giorno,<br />

risplendeva dalla finestra mentre tutti gli correvano<br />

incontro. I primi a raggiungerlo furono Ron ed Hermione<br />

e furono le loro braccia ad avvinghiarlo e le loro grida di<br />

gioia a farlo diventare sordo. Poi arrivarono Ginny,<br />

Nev<strong>il</strong>le e Luna, poi tutti i Weasley e Hagrid, Kingsley e la<br />

McGranitt, Vitious e la Sprite; <strong>Harry</strong> non riuscì a sentire<br />

neanche una parola di quello che gli stavano url<strong>and</strong>o, ne<br />

riuscì a dire di chi fossero le mani che lo stavano<br />

afferr<strong>and</strong>o, tir<strong>and</strong>o, che cercavano di abbracciarlo.<br />

Centinaia di persone si affollavano nel tentativo di toccare<br />

<strong>il</strong> Ragazzo che è Sopravvissuto, colui per cui tutto era<br />

veramente finito...<br />

Il sole sorse alto su Hogwarts, e la Sala Gr<strong>and</strong>e<br />

risplendeva di <strong>vita</strong> e di luce. <strong>Harry</strong> era parte integrante sia<br />

<strong>della</strong> immensa gioia <strong>della</strong> folla che del loro dolore, <strong>della</strong><br />

celebrazione e <strong>della</strong> disperazione. Lo volevano tutti lì con<br />

loro, <strong>il</strong> loro simbolo, <strong>il</strong> loro leader, <strong>il</strong> loro salvatore e la<br />

loro guida ed <strong>il</strong> fatto che non avesse praticamente dormito<br />

e che magari avrebbe preferito la compagnia di solo alcuni<br />

di loro non sembrava importare a nessuno. Doveva parlare<br />

alle persone in lutto, stringergli le mani, vederli piangere,


J. K. Rowling<br />

ricevere i loro ringraziamenti, ascoltare le notizie che<br />

adesso arrivavano da ogni parte. Tutte le persone del paese<br />

sotto l'influenza <strong>della</strong> maledizione Imperius erano tornate<br />

in sé, i Mangiamorte stavano scapp<strong>and</strong>o o venivano<br />

catturati, le persone innocenti detenute ad Azkaban erano<br />

state liberate e Kingsley Shacklebolt era stato nominato<br />

Ministro <strong>della</strong> Magia ad interim.<br />

Spostarono <strong>il</strong> corpo di Voldemort in una stanza fuori<br />

dalla Sala, lontano dai corpi di Fred, Tonks, Lupin, Colin<br />

Canon, e altri cinquanta che erano morti nel combatterlo.<br />

La McGranitt aveva ripristinato i tavoli delle Case ma più<br />

nessuno era seduto secondo la propria casa di<br />

appartenenza.<br />

Erano tutti mischiati alla rinfusa, insegnanti e allievi,<br />

fantasmi e genitori, centauri ed elfi domestici; Fiorenzo<br />

era disteso in un angolo a riposarsi, Grop faceva capolino<br />

da una finestra rotta ed alcuni gli lanciavano cibo nella<br />

bocca aperta mentre rideva. Dopo un po’, esausto e sfinito,<br />

si ritrovò a sedere in una panca al fianco di Luna.<br />

“Avrei voluto in po’ di pace e quiete, se fosse<br />

successo a me,” disse.<br />

“Piacerebbe anche a me,” lui rispose.<br />

“Li distraggo io,” ribatté lei. “Usa <strong>il</strong> tuo Mantello.”<br />

Prima che lui potesse dire una parola, lei iniziò a<br />

str<strong>il</strong>lare, “Oooh, guardate, un Cannolo Balbuziente!” e<br />

puntò <strong>il</strong> dito fuori dalla finestra. Tutti quelli che avevano<br />

sentito, si girarono a guardare ed <strong>Harry</strong> ne approfittò per<br />

alzarsi e scivolare sotto <strong>il</strong> Mantello.<br />

Adesso era libero di muoversi attraverso la Sala senza<br />

interferenze. Individuò Ginny un paio di tavoli più in là,<br />

era seduta con la testa appoggiata alla schiena di sua<br />

885


886<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

madre, ci sarebbe stato tempo per parlarle dopo, per<br />

parlarle per ore, giorni, per anni forse. Vide Nev<strong>il</strong>le con la<br />

spada di Grifondoro posata accanto al piatto, mentre<br />

mangiava, circondato da un gruppo di ferventi ammiratori.<br />

Cammin<strong>and</strong>o lungo <strong>il</strong> corridoio in mezzo ai tavoli, vide i<br />

tre Malfoy abbracciati insieme come se si dom<strong>and</strong>assero<br />

se quello fosse posto per loro, ma nessuno sembrava<br />

badarvi. Dovunque guardasse vedeva famiglie riunite,<br />

finché finalmente non scorse le <strong>due</strong> persone con cui più di<br />

ogni altro desiderava stare in compagnia.<br />

“Sono io,” bisbigliò, acquatt<strong>and</strong>osi tra di loro.<br />

“Verreste con me?”<br />

Loro si alzarono immediatamente e tutti e tre insieme,<br />

lui, Ron ed Hermione lasciarono la Sala Gr<strong>and</strong>e.<br />

Mancavano grossi pezzi dalla scala di marmo, parte <strong>della</strong><br />

balaustra era saltata e notarono macchie di sangue e<br />

macerie lungo tutto <strong>il</strong> tratto mentre salivano.<br />

Riuscirono a sentire Pix che da qualche parte lontano<br />

da loro stava sfrecci<strong>and</strong>o per i corridori cant<strong>and</strong>o una<br />

canzone composta da lui per la vittoria:<br />

wee,conciati per le feste, sììììì Potty è l’uno.<br />

Voldy è ito, muffito, or ci divertiamo.<br />

“Beh, rende davvero l'idea <strong>della</strong> portata <strong>della</strong> tragedia<br />

di quanto è successo no?” disse Ron, mentre teneva una<br />

porta aperta per far passare <strong>Harry</strong> ed Hermione.<br />

Sarebbe arrivato anche <strong>il</strong> momento per gioire, pensava<br />

<strong>Harry</strong>, ma adesso era totalmente esausto e <strong>il</strong> dolore per la<br />

perdita di Fred, Lupin e Tonks lo tormentava come una<br />

ferita aperta ad ogni passo che faceva. Più di ogni altra


J. K. Rowling<br />

cosa sentiva una meravigliosa sensazione di sollievo ed <strong>il</strong><br />

desiderio di <strong>and</strong>are a dormire. Ma prima sapeva di dover<br />

dare una spiegazione a Ron ed Hermione, che lo avevano<br />

sostenuto per tutto questo tempo e che meritavano di<br />

sapere la verità. Raccontò dettagliatamente quello che<br />

aveva visto nel pensatoio e quello che era successo nella<br />

Foresta. Non avevano neanche iniziato ad esprimere tutto<br />

<strong>il</strong> loro stupore e la sorpresa, qu<strong>and</strong>o arrivarono al luogo<br />

che era stata la meta del loro cammino, anche se nessuno<br />

lo aveva detto esplicitamente.<br />

Dall'ultima volta che era stato lì <strong>il</strong> Gargoyle a guardia<br />

dell'ufficio del Preside era stato sbattuto da parte, era<br />

inclinato da un lato e sembrava come ubriaco. <strong>Harry</strong> si<br />

chiese se fosse ancora in grado di distinguere la parola<br />

d'ordine.<br />

“Possiamo salire?” chiese al Gargoyle.<br />

“Prego, accomodatevi,” gemette la statua.<br />

La scavalcarono e salirono su per la scala che si<br />

muoveva lentamente verso l'alto come un ascensore.<br />

<strong>Harry</strong> spinse la porta dell'ufficio una volta arrivati in cima.<br />

Diede una fugace occhiata al Pensatoio che giaceva<br />

ancora sulla scrivania dove lui l'aveva lasciato, qu<strong>and</strong>o<br />

sentì un forte rumore che lo fece urlare; pensò che si<br />

trattasse di qualche maledizione, del ritorno di qualche<br />

Mangiamorte o di Voldemort stesso che era rinato...<br />

Si trattava di un applauso. Tutto attorno ai muri, i<br />

Presidi e le Presidi di Hogwarts, in piedi, stavano<br />

applaudendo. Agitavano i cappelli e, in alcuni casi, le<br />

parrucche, si spostavano da un quadro all'altro per<br />

stringersi la mano, ball<strong>and</strong>o sulle sedie dipinte: D<strong>il</strong>ys<br />

Derwend piangeva spudoratamente, Dexter Fortebraccio<br />

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888<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

stava agit<strong>and</strong>o <strong>il</strong> suo cornetto acustico e Phineas Nigellus<br />

urlava con la sua voce alta e stridula, “Non scordatevi di<br />

sottolineare che Serpeverde ha giocato un'importantissima<br />

parte in questa storia! Non dimenticate <strong>il</strong> nostro<br />

contributo!”<br />

Ma <strong>Harry</strong> aveva occhi solo per l'uomo che si trovava<br />

nel largo quadro, direttamente dietro la sedia del Preside.<br />

Lacrime scendevano da dietro gli occhiali a mezza luna<br />

giù per la folta barba argentata, la gratitudine e l'orgoglio<br />

che provava raggiunsero <strong>Harry</strong> con lo stesso effetto del<br />

canto <strong>della</strong> fenice.<br />

Infine, <strong>Harry</strong> alzò le mani e tutti i ritratti smisero di<br />

parlare lasci<strong>and</strong>o <strong>il</strong> posto ad un rispettoso s<strong>il</strong>enzio,<br />

sorridenti mentre si asciugavano gli occhi e lo guardarono<br />

attendendo ansiosi che parlasse.<br />

Scelse le parole con estrema attenzione, indirizz<strong>and</strong>ole<br />

direttamente a S<strong>il</strong>ente. Era stremato ed aveva la vista<br />

annebbiata ma doveva fare un ultimo sforzo per ottenere<br />

l'ultimo chiarimento.<br />

“La cosa che era nascosta dentro al Boccino,” iniziò,<br />

“l'ho fatta cadere nella Foresta, non so esattamente dove,<br />

ma non credo che <strong>and</strong>rò ancora a cercarla. È d'accordo?”<br />

“Mio caro ragazzo, sono d'accordo,” disse S<strong>il</strong>ente,<br />

mentre gli altri ritratti lo guardavano incuriositi e confusi.<br />

“Una decisione saggia e coraggiosa, ma niente di meno di<br />

quello che mi sarei aspettato da te. Qualcun'altro sa dov'è<br />

caduto?”<br />

“Nessuno,” disse <strong>Harry</strong>. S<strong>il</strong>ente mosse la testa in<br />

segno d'approvazione evidentemente soddisfatto.<br />

“Ho deciso, invece, che terrò <strong>il</strong> regalo di Ignotus,”<br />

disse <strong>Harry</strong> e S<strong>il</strong>ente sorrise raggiante.


J. K. Rowling<br />

“Ma certamente, <strong>Harry</strong>, è tuo per sempre, finché non<br />

lo passerai a qualcun'altro!”<br />

“Infine c'e' questa.”<br />

<strong>Harry</strong> sollevò l'Antica Bacchetta di Sambuco, Ron ed<br />

Hermione la guardarono con una reverenza che, anche<br />

semi addormentato e confuso com'era, ad <strong>Harry</strong> non<br />

piacque.<br />

“Non la voglio.” disse <strong>Harry</strong>.<br />

“Cosa?” disse Ron a voce alta. “Ma sei pazzo?”<br />

“So benissimo quanto è potente,” disse <strong>Harry</strong><br />

stancamente. “Ma mi trovavo meglio con la mia. Per<br />

cui...”<br />

Frugò nel borsello appeso al collo e tirò fuori le <strong>due</strong><br />

metà <strong>della</strong> bacchetta di legno di agrifoglio ancora appena<br />

attaccate da un sott<strong>il</strong>issimo f<strong>il</strong>o <strong>della</strong> piuma di fenice.<br />

Hermione aveva detto che non si sarebbe potuta riparare,<br />

che <strong>il</strong> danno era troppo grave. Tutto quello che sapeva era<br />

che se questo non funzionava, nient'altro avrebbe mai<br />

funzionato.<br />

Mise la bacchetta rotta sul tavolo del Preside, la toccò<br />

appena con la punta dell'Antica Bacchetta e disse:<br />

“Reparo.”<br />

Qu<strong>and</strong>o i <strong>due</strong> estremi <strong>della</strong> bacchetta si riunirono,<br />

fuoriuscirono scint<strong>il</strong>le rosse dalla sua punta. <strong>Harry</strong> capì<br />

che era riuscito nel suo intento. Prese in mano la bacchetta<br />

di agrifoglio e fenice ed istantaneamente sentì un brivido<br />

di calore percorrergli le dita, come se la bacchetta e la<br />

mano fossero felici di essere riunite nuovamente.<br />

“Rimetterò l'Antica Bacchetta” disse a S<strong>il</strong>ente che<br />

adesso lo stava guard<strong>and</strong>o con enorme affetto ed<br />

ammirazione, “da dove è stata presa. Resterà là. Se morirò<br />

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890<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

di una morte naturale come Ignotus i suoi poteri<br />

spariranno, no? Il precedente padrone non sarà mai stato<br />

battuto. Questa sarà la sua fine.”<br />

S<strong>il</strong>ente annuì. Si sorrisero a vicenda.<br />

“Sei sicuro?” disse Ron. C'era una debole traccia di<br />

desiderio nella sua voce mentre guardava l'Antica<br />

Bacchetta.<br />

“Credo che <strong>Harry</strong> abbia ragione,” disse con calma<br />

Hermione.<br />

“Questa bacchetta porta più guai che benefici” disse<br />

<strong>Harry</strong>. “E sinceramente,” spost<strong>and</strong>o lo sguardo dai ritratti,<br />

pens<strong>and</strong>o adesso solo al suo letto a baldacchino che lo<br />

aspettava nella torre di Grifondoro e chiedendosi se<br />

Kreacher gli avesse potuto portare un s<strong>and</strong>wich sin lì, “Ho<br />

avuto abbastanza guai da bastarmi per tutta la <strong>vita</strong>.”


J. K. Rowling<br />

CAPITOLO TRENTASETTE<br />

EPILOGO<br />

Diciannove anni dopo<br />

L’autunno sembrò arrivare presto quell’anno. La<br />

mattina del primo settembre era fresca e dorata come una<br />

mela e appena la famigliola attraversò di scatto la strada<br />

rombante verso la gr<strong>and</strong>e e fumosa stazione, i fumi di<br />

scappamento delle auto e <strong>il</strong> fiato dei pedoni br<strong>il</strong>larono<br />

come ragnatele nell’aria fredda.<br />

Due larghe gabbie sbatacchiavano sui carrelli sovraccarichi<br />

spinti dai genitori. I gufi che queste contenevano<br />

fischiavano indignati e la ragazzina dai capelli rossi si<br />

strascicava lacrimosa dietro i fratelli, stringendosi con<br />

forza al braccio del padre.<br />

891


892<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Non manca molto e presto ci <strong>and</strong>rai anche tu.” le<br />

disse <strong>Harry</strong>.<br />

“Due anni,” singhiozzò L<strong>il</strong>y, “voglio <strong>and</strong>arci adesso!”<br />

I pendolari adocchiavano con curiosità i gufi mentre la<br />

famiglia zigzagava verso le barriere tra i binari nove e<br />

dieci. La voce di Albus arrivò ad <strong>Harry</strong> al di sopra del<br />

clamore circostante, aveva ripreso la disputa che avevano<br />

iniziato in auto.<br />

“Non voglio! Non voglio <strong>and</strong>are nei Serpeverde!”<br />

“James, smett<strong>il</strong>a!” esclamò Ginny.<br />

“Ho solo detto che potrebbe essere,” obiettò James<br />

sogghign<strong>and</strong>o verso <strong>il</strong> fratello. “Non c’è nulla di male.<br />

Potrebbe <strong>and</strong>are tra i Serp…”.<br />

James, però, aveva notato l’occhiata <strong>della</strong> madre e<br />

piombò in s<strong>il</strong>enzio. I cinque <strong>Potter</strong> si avvicinarono alla<br />

barriera. Con uno sguardo un po’ impertinente al fratello<br />

minore, James prese <strong>il</strong> carrello dalla madre e iniziò a<br />

correre. Un attimo dopo era scomparso.<br />

“Mi scriverete, vero?” chiese Albus subito ai suoi<br />

genitori, approfitt<strong>and</strong>o <strong>della</strong> momentanea assenza del<br />

fratello.<br />

“Ogni giorno, se lo desideri,” rispose Ginny.<br />

“Non proprio ogni giorno,” replicò svelto Albus,<br />

“James ha detto che molti ricevono solo una lettera al<br />

mese.”<br />

“Abbiamo scritto a James tre lettere la settimana<br />

l’anno scorso,” precisò Ginny.<br />

“Non credere a tutto ciò che dice tuo fratello su<br />

Hogwarts,” s’intromise <strong>Harry</strong>. “A tuo fratello piace farsi<br />

una risata.”


J. K. Rowling<br />

Uno a fianco dell’altro, spinsero avanti <strong>il</strong> secondo<br />

carrello, acceler<strong>and</strong>o. Appena raggiunta la barriera, Albus<br />

sobbalzò, ma non seguì alcuna collisione. La famiglia,<br />

invece, apparve sulla piattaforma del binario nove e tre<br />

quarti offuscata da denso vapore bianco emesso dallo<br />

scarlatto Hogwarts Express. Figure indistinte sciamavano<br />

nella nebbia nella quale James era già scomparso.<br />

“Dove sono?” dom<strong>and</strong>ò Albus con ansia sbirci<strong>and</strong>o le<br />

forme caliginose che sorpassavano avanz<strong>and</strong>o lungo la<br />

piattaforma.<br />

“Li troveremo,” lo rassicurò Ginny.<br />

Il vapore, però, era denso ed era diffic<strong>il</strong>e distinguere<br />

l’aspetto di ogni corpo. Come fossero dissociate dai loro<br />

proprietari, le voci risuonavano stranamente alte. <strong>Harry</strong><br />

pensò di sentire Percy dissertare ad alta voce <strong>della</strong><br />

regolazione delle scope volanti e fu lieto di avere una<br />

scusa per non fermarsi a salutare.<br />

“Credo siano quelli, Al,” esclamò Ginny<br />

all’improvviso.<br />

Un gruppetto di quattro persone emerse dalla nebbia,<br />

in piedi proprio a fianco dell’ultima carrozza. I loro <strong>volti</strong><br />

si misero a fuoco qu<strong>and</strong>o <strong>Harry</strong>, L<strong>il</strong>y, Ginny e Albus si<br />

furono avvicinati.<br />

“Ciao,” disse Albus che sembrava essersi immediatamente<br />

rassicurato.<br />

Rosie, che indossava anche lei la sua nuovissima toga<br />

di Hogwarts, gli sorrise con gioia.<br />

“Tutto bene <strong>il</strong> parcheggio, allora?” chiese Ron ad<br />

<strong>Harry</strong>. “Anche a me. Hermione non poteva crederci che<br />

sarei riuscito a superare l’esame babbano per la patente,<br />

sai? Ha sospettato che io abbia Confuso l’esaminatore.”<br />

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894<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“No, non l’ho pensato,” rispose Hermione, “ho<br />

completa fiducia in te.”<br />

“In verità, io l’ho Confuso,” sussurrò Ron ad <strong>Harry</strong><br />

mentre sollevavano insieme <strong>il</strong> baule di Albus e <strong>il</strong> gufo sul<br />

treno.<br />

“Ho soltanto dimenticato di guardare nello specchietto<br />

retrovisore esterno e, diciamola tutta, per quello stavo<br />

us<strong>and</strong>o un incantesimo Supersensorio.”<br />

Tornati alla piattaforma, trovarono L<strong>il</strong>y e Hugo, <strong>il</strong><br />

fratello minore di Rosie, che discutevano animatamente<br />

circa la Casa nella quale avrebbero voluto essere smistati<br />

qu<strong>and</strong>o finalmente sarebbero <strong>and</strong>ati ad Hogwarts.<br />

“Se non vai a Grifondoro ti diserediamo,” esclamò<br />

Ron, “tanto per non fare pressione.”<br />

“Ron!”<br />

L<strong>il</strong>y ed Hugo risero, ma Albus e Rosie sembravano<br />

seri.<br />

“Non intendeva dire quello,” dissero Hermione e<br />

Ginny, ma Ron già non faceva più attenzione.<br />

Cattur<strong>and</strong>o lo sguardo di <strong>Harry</strong>, accennò di sottecchi<br />

ad un punto lontano circa cinquanta metri. Il vapore era<br />

diminuito per qualche momento e tre persone risaltarono<br />

nettamente contro la nebbia vorticante.<br />

“Guarda chi c’è.”<br />

Draco Malfoy era fermo insieme a moglie e figlio, con<br />

un soprabito scuro abbottonato fino alla gola. Stava<br />

perdendo i capelli, cosa che metteva in risalto <strong>il</strong> mento<br />

appuntito. Il ragazzo somigliava a Draco almeno quanto<br />

Albus somigliava ad <strong>Harry</strong>. Draco avvistò <strong>Harry</strong>, Ron,<br />

Hermione e Ginny mentre lo guardavano, fece un brusco<br />

cenno col capo e scomparve nella nebbia.


J. K. Rowling<br />

“Così quello è <strong>il</strong> piccolo Scorpius,” disse Ron<br />

sottovoce, “assicurati di superarlo in tutte le prove, Rosie.<br />

Ringrazi<strong>and</strong>o <strong>il</strong> cielo hai preso <strong>il</strong> cervello di tua madre.”<br />

“Ron, per amor di Dio,” esclamò Hermione per metà<br />

risoluta e per metà divertita, “non cercare di metterli l’uno<br />

contro l’altro prima ancora che abbiano iniziato la<br />

scuola!”<br />

“Hai ragione, scusa,” rispose Ron, ma incapace di<br />

trattenersi aggiunse: “Non fare troppa amicizia con lui,<br />

però, Rosie. Nonno Weasley non ti perdonerebbe mai se<br />

tu sposassi un Purosangue.”<br />

“Ehi!”<br />

James era ricomparso. Si era liberato da solo del suo<br />

baule, del gufo e del carrello ed era evidentemente colmo<br />

di notizie.<br />

“Teddy è lì dietro,” esclamò senza fiato indic<strong>and</strong>o alle<br />

sue spalle nelle ondeggianti nuvole di vapore. “L’ho<br />

appena visto! E indovinate cosa stava facendo! Stava<br />

sbaciucchi<strong>and</strong>o Victoire!”<br />

Fissò i genitori, evidentemente frustrato dalla scarsità<br />

<strong>della</strong> reazione.<br />

“Il nostro Teddy! Teddy Lupin! Che sbaciucchiava la<br />

nostra Victoire! Nostra cugina! E gli ho chiesto che stava<br />

facendo…”<br />

“Li hai interrotti?” dom<strong>and</strong>ò Ginny. “Sei così sim<strong>il</strong>e a<br />

Ron…”<br />

“…e lui mi ha risposto che voleva salutarla. E poi mi<br />

ha detto di <strong>and</strong>armene. La stava sbaciucchi<strong>and</strong>o!”<br />

aggiunse James come se temesse di non essere stato<br />

chiaro.<br />

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896<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Oh, sarebbe delizioso se si sposassero!” sussurrò L<strong>il</strong>y<br />

gioiosamente, “Teddy diventerebbe veramente parte <strong>della</strong><br />

famiglia, allora!”<br />

“Già viene in visita per cena circa quattro volte la<br />

settimana,” s’intromise <strong>Harry</strong>. “Perché non lo invitiamo<br />

proprio a vivere con noi e la facciamo finita?”<br />

“Sì!” approvò James entusiasticamente, “non mi<br />

dispiacerebbe dividere la stanza con Al… Teddy potrebbe<br />

avere la mia stanza!”<br />

“No,” si impose <strong>Harry</strong>, “tu ed Al dividerete la stanza<br />

solo qu<strong>and</strong>o vorrò che la casa sia demolita.”<br />

Diede un’occhiata al vecchio orologio ammaccato che<br />

una volta era stato di Fabian Prewett.<br />

“Sono quasi le undici, fareste meglio a salire a bordo.”<br />

“Non dimenticare di comunicare a Nev<strong>il</strong>le <strong>il</strong> nostro<br />

affetto!” raccom<strong>and</strong>ò Ginny a James mentre lo<br />

abbracciava.<br />

“Mamma! Non posso parlare a un professore di<br />

affetto.”<br />

“Ma tu conosci bene Nev<strong>il</strong>le…”<br />

James roteò gli occhi.<br />

“Fuori, certo, ma a scuola lui è <strong>il</strong> Professor Paciock,<br />

no? Non posso <strong>and</strong>are ad Erbologia e parlargli di<br />

affetto…”<br />

Scuotendo la testa per l’insensatezza <strong>della</strong> madre,<br />

manifestò le sue sensazioni sferr<strong>and</strong>o un calcio ad Albus.<br />

“Ci vediamo più tardi, Al. Stai attento ai Thestral.”<br />

“Ma non erano invisib<strong>il</strong>i? Hai detto che erano<br />

invisib<strong>il</strong>i!”


J. K. Rowling<br />

James semplicemente rise, lasciò che sua madre lo<br />

baciasse, diede a suo padre un fuggevole abbraccio e balzò<br />

a bordo del treno che si riempiva rapidamente.<br />

Lo videro salutare con la mano e subito sfrecciare<br />

lungo <strong>il</strong> corridoio a cercare gli amici.<br />

“Non c’è nulla da aver paura con i Thestral,” spiegò<br />

<strong>Harry</strong> ad Albus.<br />

“Sono tranqu<strong>il</strong>li, non c’è proprio nulla da aver paura<br />

in loro. In ogni caso non salirai a scuola con le carrozze, ci<br />

<strong>and</strong>rai in barca.”<br />

Ginny baciò Albus per salutarlo.<br />

“Ci vediamo a Natale”<br />

“Ciao, Al,” disse <strong>Harry</strong> al figlio qu<strong>and</strong>o questi lo<br />

abbracciò. “Non dimenticare che Hagrid ti ha in<strong>vita</strong>to ad<br />

un tè venerdì prossimo. Non pasticciare con Pix. Non<br />

<strong>due</strong>llare con nessuno finché non hai imparato come fare. E<br />

non lasciare che James ti prenda in giro.”<br />

“E se finissi in Serpeverde?”<br />

Il sussurro era solo per le orecchie di suo padre, ed<br />

<strong>Harry</strong> intuì che solo <strong>il</strong> momento <strong>della</strong> partenza avrebbe<br />

potuto spingere Albus a rivelare quanto fosse ampia e<br />

sincera la sua preoccupazione.<br />

<strong>Harry</strong> si accovacciò in modo che <strong>il</strong> viso di Albus fosse<br />

appena un po’ più in alto del suo. Solo, dei suoi tre figli,<br />

Albus aveva ereditato gli occhi di L<strong>il</strong>y.<br />

“Albus Severus,” sussurrò <strong>Harry</strong> con calma, in modo<br />

che nessuno oltre Ginny potesse sentire, e lei fu tanto<br />

discreta da far finta di salutare Rosie che era salita sul<br />

treno, “hai preso <strong>il</strong> nome da <strong>due</strong> Presidi di Hogwarts. Uno<br />

di essi era di Serpeverde e probab<strong>il</strong>mente era l’uomo<br />

migliore che abbia mai conosciuto.”<br />

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898<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

“Ma diciamo…”<br />

“…allora la Casa di Serpeverde avrebbe acquisito uno<br />

studente eccellente, no? Non ha nessuna importanza per<br />

noi, Al. Se dovesse avere importanza per te, allora<br />

dovresti essere capace di scegliere Grifondoro invece di<br />

Serpeverde. Il Cappello Parlante tiene conto delle scelte<br />

personali.”<br />

“Veramente?”<br />

“L’ha fatto con me,” precisò <strong>Harry</strong>.<br />

Non l’aveva mai detto a nessuno dei suoi figli prima, e<br />

si accorse dello stupore sul viso di Albus in quel<br />

momento. Le porte del treno si stavano chiudendo lungo <strong>il</strong><br />

treno scarlatto e la linea indistinta carrozza e Ginny gli<br />

chiuse la porta alle spalle. Gli studenti si sporgevano dai<br />

finestrini vicini. Un gran numero di <strong>volti</strong>, sia sul treno che<br />

fuori, sembravano ri<strong>volti</strong> verso <strong>Harry</strong>.<br />

“Che hanno tutti da guardare?” chiese Albus mentre<br />

lui e Rosie allungavano <strong>il</strong> collo per osservare gli altri<br />

studenti.<br />

“Non fartene un problema,” esclamò Ron. “Sono io.<br />

Sono molto famoso.”<br />

Albus, Rosie, Hugo e L<strong>il</strong>y risero. Il treno iniziò a<br />

muoversi ed <strong>Harry</strong> avanzò di pari passo, osserv<strong>and</strong>o <strong>il</strong><br />

volto minuto del figlio ancora arrossato dall’eccitazione.<br />

<strong>Harry</strong> non smise di sorridere, benché gli sembrasse una<br />

piccola perdita, seguendo con lo sguardo <strong>il</strong> figlio che<br />

sfuggiva lontano da lui.<br />

Le ultime tracce di vapore si volat<strong>il</strong>izzavano nell’aria<br />

autunnale. Il treno voltò oltre la curva.<br />

<strong>Harry</strong> aveva ancora la mano sollevata per i saluti.<br />

“Starà bene,” mormorò Ginny


J. K. Rowling<br />

Gir<strong>and</strong>osi a guardarla, sollevò una mano<br />

distrattamente e si toccò la cicatrice sulla fronte.<br />

“So che lo sarà.”<br />

La cicatrice non gli aveva fatto male per diciannove<br />

anni. Andava tutto bene.<br />

899


900<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

APPENDICE A<br />

COME E’ ANDATA A FINIRE? TUTTE LE COSE NON<br />

DETTE E AGGIUNTE DELLA SCRITTRICE IN 25 PUNTI<br />

1. <strong>Harry</strong> è <strong>il</strong> capo del dipartimento degli Auror.<br />

Possiede la motocicletta di Sirius che Arthur Weasley ha<br />

aggiustato per lui. Data la distruzione del frammento<br />

dell'anima di Voldemort che risiedeva in lui, <strong>Harry</strong> non<br />

parlerà più Serpentese.<br />

2. Ron ha lavorato per un certo periodo con George al<br />

suo negozio, i tiri vispi Weasley. Infine è diventato un<br />

Auror ed è sposato con Hermione.<br />

3. Hermione riporta immediatamente i suoi genitori a<br />

casa annull<strong>and</strong>o la maledizione che aveva cancellato loro<br />

la memoria. Comincia una carriera al Ministero <strong>della</strong><br />

Magia al dipartimento <strong>della</strong> Regolazione e Controllo delle<br />

Creature Magiche port<strong>and</strong>o avanti <strong>il</strong> C.R.E.P.A. e<br />

miglior<strong>and</strong>o molto la <strong>vita</strong> degli elfi domestici, ma poi si<br />

sposta nel Dipartimento <strong>della</strong> regolazione <strong>della</strong> Legge<br />

Magica. È sposata con Ron.<br />

4. Luna Lovegood è diventata una famosa naturalista,<br />

che ha scoperto e classificato molte nuove specie animali<br />

(ma purtroppo non ha mai trovato un Ricciocorno<br />

Schiottoso, e ha dovuto ammettere che suo padre se l'era<br />

inventato). Alla fine si è sposata (molto dopo <strong>Harry</strong> & co.)<br />

con un altro naturalista e nipote del gr<strong>and</strong>e Newt


J. K. Rowling<br />

Scam<strong>and</strong>ro. Sia lei che Nev<strong>il</strong>le collaboreranno con<br />

Hermione nella loro campagna per migliorare lo status<br />

delle creature magiche.<br />

5. Ginny ha giocato per le Holyhead Harpies per un<br />

po', e ha poi lasciato la carriera sportiva per prendersi cura<br />

del matrimonio e <strong>della</strong> famiglia venuta a costituirsi con<br />

<strong>Harry</strong>. È infine diventata capo reporter <strong>della</strong> Gazzetta del<br />

Profeta, per quanto riguarda <strong>il</strong> Quidditch.<br />

6. Teddy, <strong>il</strong> figlio di Lupin e Tonks, viene cresciuto<br />

dalla nonna Andromeda. Ha ereditato la Metamorfosi da<br />

sua madre e non è mezzo lupo mannaro. Flirterà con la<br />

figlia di B<strong>il</strong>l e Fleur Victorie.<br />

7. Nev<strong>il</strong>le diventa insegnante di Erbologia a<br />

Hogwarts. I coniugi Paciock non lasceranno mai <strong>il</strong> S.<br />

Mungo, ma <strong>il</strong> loro figlio Nev<strong>il</strong>le avrà comunque la<br />

soddisfazione di essere finalmente accettato dalla nonna<br />

quale talentuoso mago degno di cotanti genitori.<br />

8. George chiama <strong>il</strong> suo primo figlio Fred.<br />

9. Sebbene Piton abbia abb<strong>and</strong>onato la carica di<br />

Preside prima <strong>della</strong> fine dell'anno, <strong>Harry</strong> si assicurerà che<br />

anche <strong>il</strong> suo ritratto venga incluso nella schiera dei presidi<br />

precedenti e si sforza di rendere noto a tutti l'eroismo di<br />

Piton. Certo, questo non impedisce a Rita Skeeter di<br />

scrivere un altro libro, "Piton: Santo o Criminale?"<br />

901


902<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

10. Kingsley Shacklebolt diventa Ministro <strong>della</strong><br />

Magia permanentemente, avendo Percy sotto di lui come<br />

alto ufficiale. Come nuovo Ministro, apporta un profondo<br />

cambiamento ad Azkaban, che non usa più Dissennatori.<br />

E’ stata anche sradicata la discriminazione nel mondo dei<br />

Maghi.<br />

11. Fiorenzo è stato riaccolto nel branco, e <strong>il</strong> resto di<br />

esso ha dovuto ammettere che "la tendenza pro-umano<br />

non era vergognosa, bensì onorab<strong>il</strong>e."<br />

12. Dolores Umbridge è stata arrestata, interrogata e<br />

imprigionata per crimini contro i Maghi nati babbani.<br />

13. Lucius Malfoy non finirono ad Azkaban dopo la<br />

fine di Voldemort, e riuscirono ancora una volta a sfuggire<br />

ai guai perché alla fine <strong>della</strong> battaglia i loro interessi<br />

personali coincidevano con quelli di <strong>Harry</strong>.<br />

14. Scorpius, <strong>il</strong> figlio di Draco, ha molte sventure, non<br />

ultimo <strong>il</strong> nome, poverino... ma credo che Scorpius sia<br />

meglio di suo padre, a cui la sventura ha aperto gli occhi.<br />

15. Ci fu un riavvicinamento con Draco perché <strong>Harry</strong><br />

sa lui odiava essere un Mangiamorte, e non avrebbe ucciso<br />

S<strong>il</strong>ente; analogamente, Draco sentiva pur controvoglia una<br />

certa gratitudine verso <strong>Harry</strong> che gli aveva salvato la <strong>vita</strong>.<br />

Vera amicizia neanche a parlarne, erano successe troppe<br />

brutte cose.


J. K. Rowling<br />

16. G<strong>il</strong>deroy Allock non si riprese più, e rimase al St.<br />

Mungo.<br />

17. Hogwarts saluterà infine un nuovo preside, dopo <strong>il</strong><br />

meritato pensionamento <strong>della</strong> McGranitt, mentre con la<br />

morte di Voldemort svanirà l'incantesimo che gravava<br />

sulla cattedra di Difesa contro le Arti Oscure, permettendo<br />

alla scuola di acquisire un nuovo insegnante su base<br />

permanente.<br />

18. Serpeverde non è più <strong>il</strong> bastione dei Purosangue.<br />

Ma ha ancora una brutta reputazione, da cui le paure di<br />

Albus <strong>Potter</strong>.<br />

19. Winky è ancora ad Hogwarts e ha contribuito<br />

insieme a tutti gli altri elfi domestici allo scontro finale.<br />

Beve molta meno Burrobirra.<br />

20. Il Cav<strong>il</strong>lo è ritornato alla sua consueta condizione<br />

di "avanzata pazzia" ed è apprezzato per <strong>il</strong> suo<br />

inintenzionale umorismo.<br />

21.Abefort rimase alla testa di porco a giocare con le<br />

sue capre.<br />

22. Voldemort non diventa un fantasma. Nonostante<br />

la sua paura per la morte, è costretto a esistere nella forma<br />

avvizzita e rachitica che vediamo a Kings' Cross.<br />

23. Krum trova l’amore in Bulgaria.<br />

903


904<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

24. <strong>Harry</strong> e i suoi amici verranno inseriti tutti nelle<br />

figurine delle Cioccorane, e Ron ne sarà molto fiero.<br />

25. L'ES ha tenuto le monete. Erano considerate come<br />

medaglie d'onore: prova che <strong>il</strong> possessore ha combattuto<br />

contro Voldemort! Nev<strong>il</strong>le la mostra sempre ai suoi<br />

allievi.


J. K. Rowling<br />

APPENDICE B<br />

INTERVENTO IN CHAT DELLA SCRITTRICE<br />

MESSA A CONFRONTO CON I FAN<br />

Cos'ha imparato <strong>il</strong> mondo magico e com'è cambiata la<br />

società in conseguenza <strong>della</strong> guerra contro Voldemort?<br />

(cioè, non in conseguenza delle carriere future del<br />

Trio)<br />

Il ministero non è più corrotto, e con Kingsley a capo è<br />

stata sradicata la discriminazione. <strong>Harry</strong>, Ron, Hermione,<br />

Ginny e gli altri ovviamente giocano un ruolo importante<br />

nella ricostruzione <strong>della</strong> società magica attraverso le loro<br />

future carriere.<br />

Non dovevamo vedere Ginny dispiegare gr<strong>and</strong>i ab<strong>il</strong>ità<br />

magiche in i Cimeli <strong>della</strong> Morte? e scoprire perché è<br />

importante che sia la settima figlia? Il suo ruolo nei<br />

libri è solo quello di essere la ragazza di cui <strong>Harry</strong> si<br />

innamora?<br />

Credo che Ginny abbia dimostrato gr<strong>and</strong>i poteri nella<br />

battaglia finale, e che per essere una strega sedicenne se la<br />

sia cavata piuttosto bene. Non ricordo di aver mai detto<br />

che lo status di settima figlia sarebbe stato importante....<br />

sicuro che l'ho detto?<br />

Lucius Malfoy e gli altri Mangiamorte fuggiti tornano<br />

ad Azkaban?<br />

No, i Malfoy riescono ancora una volta a sfuggire ai guai<br />

perché alla fine <strong>della</strong> battaglia i loro interessi personali<br />

coincidevano con quelli di <strong>Harry</strong>.<br />

905


906<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Nel capitolo su Kings' Cross, <strong>Harry</strong> e S<strong>il</strong>ente sono<br />

dietro al velo o in un mondo intermedio tra <strong>vita</strong> e<br />

morte?<br />

Puoi deciderlo tu, ma credo che <strong>Harry</strong> sia entrato in una<br />

specie di limbo tra <strong>vita</strong> e morte.<br />

<strong>Harry</strong> e Voldemort sono lontani parenti, attraverso i<br />

Peverell? Il nonno di Voldemort ottenne l'anello dei<br />

Peverell?<br />

Sì, <strong>Harry</strong> e Voldemort sono lontani parenti attraverso i<br />

Peverell. Naturalmente quasi tutte le famiglie di maghi<br />

sono imparentate, se torniamo indietro di secoli. Come<br />

dico chiaramente nel settimo libro, <strong>il</strong> sangue dei Peverell è<br />

nelle vene di moltissime famiglie.<br />

Come ti sei sentita qu<strong>and</strong>o hai finalmente scritto <strong>il</strong><br />

bacio di Ron e Hermione, atteso da tanti fan?<br />

Mi è piaciuto molto scriverlo, e <strong>il</strong> fatto che sia Hermione a<br />

prendere l'iniziativa! Ron ha finalmente capito <strong>il</strong><br />

C.R.E.P.A, e ci ha guadagnato un bacio!<br />

Perché Albus S<strong>il</strong>ente può vedere <strong>Harry</strong> sotto <strong>il</strong><br />

mantello dell'invisib<strong>il</strong>ità in alcuni momenti? Nei libri <strong>il</strong><br />

mantello è infallib<strong>il</strong>e solo contro chi non possiede una<br />

Reliquia <strong>della</strong> morte...<br />

S<strong>il</strong>ente, che sapeva fare incantesimi non verbali, usava<br />

"hominum revelio".<br />

Cos'è successo a Winky?


J. K. Rowling<br />

E' ancora a Hogwarts, ed è stata una degli elfi che hanno<br />

attaccato i Mangiamorte nella battaglia finale.<br />

Hermione continua a lavorare al CREPA? e la <strong>vita</strong><br />

degli elfi è migliorata?<br />

Hermione inizia la sua carriera post-Hogwarts al<br />

Dipartimento per <strong>il</strong> controllo e la regolamentazione delle<br />

creature magiche, dove fa molto per migliorare la <strong>vita</strong><br />

degli elfi. Poi, anche se dal suo dialogo con Scrimgeour<br />

non si sarebbe mai detto, passa al Dipartimento per<br />

l'applicazione <strong>della</strong> legge magica.<br />

Teddy cresce con sua nonna?<br />

Sì, con Andromeda. Ma a differenza di Nev<strong>il</strong>le, anche lui<br />

educato dalla nonna, Teddy ha <strong>il</strong> suo padrino, <strong>Harry</strong>, e<br />

tutti gli amici di suo padre nell'Ordine, può visitarli e stare<br />

con loro.<br />

Quali sono le professioni di <strong>Harry</strong> Hermione Ron<br />

Ginny e Luna?<br />

Ho già risposto per Hermione. Kingsley diventa ministro<br />

<strong>della</strong> magia e ovviamente chiede a <strong>Harry</strong> di diventare capo<br />

degli Auror. <strong>Harry</strong> accetta: solo perché Voldemort è morto<br />

non vuol dire che non ci sono più i maghi oscuri. Ron va<br />

con George ai Tiri Vispi Weasley, che fa gr<strong>and</strong>i affari.<br />

Dopo qualche anno come giocatrice di Quiddich con le<br />

Holyhead Harpies, Ginny si ritira per mettere su famiglia e<br />

diventare corrispondente di Quiddich per la Gazzetta del<br />

Profeta!<br />

907


908<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Chi o cosa è Pix esattamente? è legato alla storia del<br />

Barone sanguinario?<br />

No. E' uno spirito del caos penetrato tanto tempo fa<br />

nell'edificio e che si è dimostrato impossib<strong>il</strong>e da cacciare!<br />

Le Reliquie <strong>della</strong> Morte sono basate su una favola o un<br />

mito <strong>della</strong> <strong>vita</strong> reale?<br />

forse "The Pardoner's Tale" di Chaucer.<br />

Cosa è successo a Luna, si è sposata?<br />

E' diventata una famosa naturalista, che ha scoperto e<br />

classificato molte nuove specie animali (ma purtroppo non<br />

ha mai trovato un Ricciocorno Schiattoso, e ha dovuto<br />

ammettere che suo padre se l'era inventato). Alla fine si è<br />

sposata (molto dopo <strong>Harry</strong> & co.) con un altro naturalista<br />

e nipote del gr<strong>and</strong>e Newt Scam<strong>and</strong>ro (lol!)<br />

Cosa significa "diviso nell'essenza"?<br />

S<strong>il</strong>ente sospettava che l'essenza del serpente fosse divisa,<br />

che contenesse parte dell'anima di Voldemort, e per questo<br />

gli obbedisse così ciecamente e così bene. Questo spiega<br />

anche perché <strong>Harry</strong>, ultimo e involontario Horcrux, poteva<br />

vedere così bene attraverso gli occhi del serpente, come<br />

attraverso quelli di Voldemort. Qui S<strong>il</strong>ente pensa a voce<br />

alta, avvicin<strong>and</strong>osi alla verità con l'aiuto del Pensatoio.<br />

Qual era <strong>il</strong> peggior ricordo di Dudley?<br />

Credo che di fronte ai Dissennatori si sia visto per la<br />

prima volta com'era realmente. E' stato molto doloroso,


J. K. Rowling<br />

ma è stata una lezione ut<strong>il</strong>e, e ha dato avvio alla sua<br />

trasformazione.<br />

Chi ha ucciso Remus e Tonks? Mi è dispiaciuto così<br />

tanto vederli morire...<br />

Mi dispiace! La sera <strong>della</strong> pubblicazione ho visto <strong>due</strong><br />

persone vestite come Remus e Tonks e mi sono sentita in<br />

colpa mentre firmavo i loro libri! Remus è stato ucciso da<br />

Dolohov e Tonks da Bellatrix.<br />

L'assenza del ritratto di Piton nell'ufficio del preside<br />

nell'ultima scena è voluta?<br />

E' voluta. Piton aveva lasciato l'incarico prima di morire,<br />

quindi non meritava di essere incluso. Ma mi piace<br />

pensare che <strong>Harry</strong> abbia provveduto a inserire <strong>il</strong> suo<br />

ritratto prima o poi.<br />

Se la bacchetta sceglie <strong>il</strong> mago, allora perché le<br />

bacchette si possono passare di padre in figlio? (Nev<strong>il</strong>le<br />

ha quella del padre)<br />

Come dice Oliv<strong>and</strong>er, un mago può usare qualsiasi<br />

bacchetta o quasi, ma una bacchetta che l'ha scelto<br />

funziona meglio. Dove c'è un legame di parentela la<br />

bacchetta funziona meglio.<br />

Come ha fatto la Umbridge a evocare un Patronus<br />

mentre indossava <strong>il</strong> ciondolo?<br />

Perché è una persona molto cattiva. Ha un'affinità con<br />

quell'oggetto orrib<strong>il</strong>e, che anziché ostacolarla l'aiuta.<br />

Cosa succede a Percy? Torna al ministero?<br />

909


910<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Sì, <strong>il</strong> "nuovo" Percy diventa alto funzionario sotto<br />

Kingsley.<br />

Come ha fatto Nev<strong>il</strong>le a ottenere la spada di<br />

Grifondoro, c'è un legame con <strong>il</strong> cappello?<br />

Decisamente sì! Nev<strong>il</strong>le, che merita di essere in<br />

Grifondoro, ha chiesto aiuto come l'ha chiesto <strong>Harry</strong> nella<br />

Camera dei segreti, e la spada di Grifondoro è stata<br />

trasportata nel suo vecchio cappello... Il cappello era di<br />

Grifondoro in origine, come sapete.<br />

Griphook si sbagliava: Grifondoro non ha "rubato" la<br />

spada, a meno di essere Goblin fanatici e credere che tutti<br />

gli oggetti fatti dai Goblin appartengano a loro.<br />

Azkaban userà ancora i Dissennatori?<br />

Assolutamente no. Kingsley non lo permetterebbe. L'uso<br />

dei Dissennatori è sempre stato un sintomo <strong>della</strong><br />

corruzione del Ministero, come S<strong>il</strong>ente ha sempre detto.<br />

Puoi descrivere la sala comune dei Tassorosso, l'unica<br />

che non abbiamo mai visto?<br />

Si entra da un dipinto appeso vicino alle cucine, come<br />

immagino avrete dedotto. E' una stanza molto accogliente,<br />

l'esatto opposto del sotterraneo di piton. Molti festoni<br />

gialli, comode poltrone, e tunnel sotterranei che portano ai<br />

dormitori, i quali hanno tutti porte rotonde come coperchi<br />

di bar<strong>il</strong>i.<br />

Come se la passa George senza suo fratello?


J. K. Rowling<br />

Non credo che smetterà mai di soffrire, e questo fa soffrire<br />

me. Ma chiama Fred <strong>il</strong> suo primo figlio, e poi ha una<br />

carriera di gr<strong>and</strong>e successo, aiutato dal buon vecchio Ron.<br />

Hagrid doveva vedere i Thestral per addestrarli. Chi<br />

ha visto morire?<br />

Molte persone, ha vissuto a lungo.<br />

Cosa vedeva S<strong>il</strong>ente nello specchio delle Brame?<br />

La sua famiglia viva, intera e felice: Ariana, Percival e<br />

Kendra, e Aberforth riconc<strong>il</strong>iatosi con lui.<br />

Avevi promesso che qualcuno avrebbe fatto magia in<br />

età avanzata nel settimo libro. Non capisco chi sia!<br />

Chiedo scusa ma ho cambiato idea nel frattempo!<br />

All'inizio volevo scrivere che una persona era riuscita a<br />

entrare a Hogwarts senza aver mai fatto magie prima di<br />

quel momento, ma dopo aver scritto <strong>il</strong> terzo libro ho<br />

cambiato idea.<br />

Come ha fatto Voldemort a riavere la sua bacchetta<br />

dopo <strong>il</strong> suo lungo es<strong>il</strong>io?<br />

Codaliscia, per ingraziarsi Voldemort, l'ha recuperata dal<br />

punto in cui era caduta e gliel'ha riportata. Ammetto che<br />

per un topo sia stata una bella impresa, ma sono creature<br />

molto intelligenti!<br />

Qualche personaggio è cambiato in modi inaspettati,<br />

crescendo?<br />

Sono diventati tutti come me li aspettavo e li avevo<br />

previsti. Nessuno mi ha sorpreso più di tanto!<br />

911


912<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Cosa c'entra <strong>il</strong> fatto che Voldemort sia stato concepito<br />

grazie a una pozione d'amore con <strong>il</strong> fatto che non è<br />

capace di comprendere l'amore?<br />

Era un modo simbolico di mostrare che era nato da<br />

un'unione senza amore; ma certo, tutto sarebbe cambiato<br />

se Merope fosse sopravvissuta e l'avesse cresciuto<br />

am<strong>and</strong>olo. L'incanto sotto cui Tom Riddle ha generato<br />

Voldemort è importante perché mostra coercizione, ed è<br />

un modo molto brutto di venire al mondo.<br />

Pensi che Piton sia un eroe?<br />

Sì, ma un eroe pieno di difetti. Un antieroe, forse. Non è<br />

un uomo molto simpatico. Rimane piuttosto crudele,<br />

aggressivo, ingiusto, pieno di insicurezze e amarezze.<br />

Eppure ha amato, e ha mostrato lealtà a quell'amore.<br />

Voldemort non ha mai detto a nessuno degli Horcrux,<br />

quindi come ha fatto Regulus a scoprirli?<br />

La magia degli Horcrux non è un'invenzione di<br />

Voldemort; come è scritto nel libro, altri maghi l'hanno<br />

fatta prima di lui, anche se nessuno ne aveva mai creati<br />

sei. Voldemort ha dato indizi indiretti: nella sua arroganza,<br />

credeva che nessuno fosse abbastanza intelligente da<br />

capirli. (Lo fa nel cimitero di Little Hangleton, davanti a<br />

<strong>Harry</strong>). L'ha fatto anche con Regulus, e Regulus ha<br />

indovinato che era per questo che Voldemort era convinto<br />

di non poter morire.<br />

L<strong>il</strong>y ha mai ricambiato i sentimenti di Piton?


J. K. Rowling<br />

Sì. Potrebbe anche essere stata innamorata di lui (di certo<br />

gli voleva bene come amico) se lui non avesse amato così<br />

tanto la magia oscura, e non avesse frequentato gente così<br />

poco raccom<strong>and</strong>ab<strong>il</strong>e.<br />

Sceglieresti <strong>il</strong> Mantello come reliquia, o uno degli altri?<br />

Sarei tentata, come <strong>Harry</strong>, di scegliere la Pietra. Ma credo,<br />

come crede <strong>Harry</strong> alla fine, che la più gr<strong>and</strong>e saggezza sia<br />

accettare che tutti prima o poi dobbiamo morire, e <strong>and</strong>are<br />

oltre.<br />

Quindi cosa succede ai Dissennatori? Se ne vanno,<br />

vengono distrutti, o cosa?<br />

Non si può distruggere un Dissennatore, ma se ne può<br />

limitare <strong>il</strong> numero se si eliminano le condizioni in cui essi<br />

si moltiplicano, cioè disperazione e degrado. Come ho già<br />

detto, tuttavia, <strong>il</strong> Ministro non li usa più per tormentare gli<br />

oppositori.<br />

Perché Fanny non torna indietro per aiutare <strong>Harry</strong>?<br />

Visto che <strong>Harry</strong> è stato così leale con S<strong>il</strong>ente pensavo<br />

che Fanny sarebbe passata a lui...<br />

Qualcosa doveva lasciare la scuola per sempre qu<strong>and</strong>o è<br />

morto S<strong>il</strong>ente, e ho deciso che doveva essere Fanny.<br />

S<strong>il</strong>ente è stato un gr<strong>and</strong>'uomo, insostituib<strong>il</strong>e, e la perdita di<br />

Fanny (e <strong>il</strong> fatto che fosse non-trasferib<strong>il</strong>e!) lo esprimeva<br />

simbolicamente.<br />

Perché Colin Canon era ancora uno studente a<br />

Hogwarts pur essendo figlio di Babbani? Dovevano<br />

913


914<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

arrestarlo, non farlo tornare a scuola! Quindi non<br />

sarebbe dovuto morire.<br />

Colin non era uno studente. Era tornato a Hogwarts di<br />

nascosto, con <strong>il</strong> resto dell'ES, con Fred e George e gli altri.<br />

Non sarebbe dovuto restare lì qu<strong>and</strong>o la McGranitt gli ha<br />

detto di <strong>and</strong>arsene, ma purtroppo è restato.<br />

Come fa S<strong>il</strong>ente a capire <strong>il</strong> Serpentese?<br />

S<strong>il</strong>ente parlava Marino, Gobblinese e Serpentese. Era un<br />

gr<strong>and</strong>'uomo.<br />

Allock si riprenderà mai?<br />

No, né io vorrei che si riprendesse. E' felice dove è, e io<br />

sto meglio senza di lui!<br />

Il mondo magico ora sa che Piton era dalla parte di<br />

S<strong>il</strong>ente, o pensano ancora che sia scappato per paura?<br />

<strong>Harry</strong> si sforza di rendere noto a tutti l'eroismo di Piton.<br />

Certo, questo non impedisce a Rita Skeeter di scrivere un<br />

altro libro, "Piton: Santo o Criminale?"<br />

Teddy Lupin è un lupo mannaro?<br />

No, è un Metamorfomagus come sua madre.<br />

Nella serie si parla spesso di calzini, come la passione<br />

di Dobby per loro o <strong>il</strong> fatto che S<strong>il</strong>ente dica di vederli<br />

nello Specchio. Perché tutti questi calzini?<br />

Niente di profondo. Servono solo a far ridere.<br />

Chi ha ucciso Voldemort per creare i vari Horcrux?


J. K. Rowling<br />

Diario - Mirt<strong>il</strong>la; Coppa - Hepzibah Smith; Ciondolo - un<br />

vagabondo Babbano; Nagini - Berta Jorkins (qu<strong>and</strong>o<br />

Voldemort riacquista in parte <strong>il</strong> suo corpo può già usare<br />

una bacchetta, purché la vittima sia immob<strong>il</strong>izzata);<br />

Diadema - un contadino albanese; Anello - Tom Riddle<br />

senior.<br />

Perché S<strong>il</strong>ente voleva che Ron avesse <strong>il</strong> suo Spegnino?<br />

Perché sapeva che Ron poteva aver bisogno di un po' più<br />

di aiuto degli altri <strong>due</strong>. S<strong>il</strong>ente capiva l'importanza di Ron<br />

nel trio. Non era <strong>il</strong> più bravo o <strong>il</strong> più intelligente, ma li<br />

teneva insieme; <strong>il</strong> suo umorismo e <strong>il</strong> suo buon cuore erano<br />

essenziali.<br />

I Dissennatori hanno l'anima?<br />

No. E' questo che li rende così spaventosi!<br />

Qual era <strong>il</strong> terzo profumo che Hermione sentiva<br />

nell'Amortentia? La particolare "essenza di Ron"?<br />

Credo fossero i capelli di Ron. Ogni persona ha un<br />

particolare odore dei capelli, non trovate?<br />

La divisione tra le case è ancora forte come negli anni<br />

di <strong>Harry</strong>?<br />

Serpeverde non è più <strong>il</strong> bastione dei Purosangue. Ma ha<br />

ancora una brutta reputazione, da cui le paure di Albus<br />

<strong>Potter</strong>.<br />

L<strong>il</strong>y odiava Mulciber e Avery. Se Piton l'amava<br />

davvero, perché non ha rinunciato a loro per lei?<br />

915


916<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

E' questa la tragedia di Piton. Se fosse potuto tornare<br />

indietro non sarebbe più diventato un Mangiamorte, ma<br />

come tante persone insicure e vulnerab<strong>il</strong>i (come<br />

Codaliscia) voleva sentirsi parte di qualcosa di gr<strong>and</strong>e e<br />

potente. Voleva L<strong>il</strong>y ma voleva anche Mulciber. Non ha<br />

mai capito davvero l'avversione di L<strong>il</strong>y: era così accecato<br />

dalla sua attrazione per <strong>il</strong> lato oscuro che pensava che L<strong>il</strong>y<br />

l'avrebbe trovato affascinante se fosse diventato un vero<br />

Mangiamorte.<br />

Cosa significa essere <strong>il</strong> Signore <strong>della</strong> Morte?<br />

Come spiega S<strong>il</strong>ente, <strong>il</strong> vero Signore <strong>della</strong> Morte accetta<br />

di dover morire, e che ci sono cose molto peggiori <strong>della</strong><br />

morte, nel mondo dei viventi. Non si tratta di lottare per<br />

l'immortalità, ma di accettare la mortalità.<br />

Sono rimasta molto delusa nel vedere <strong>Harry</strong> usare <strong>il</strong><br />

Crucio, si è poi pentito di averlo usato?<br />

<strong>Harry</strong> non è, e non è mai stato, un santo. Come Piton, ha<br />

difetti ed è mortale. Gli errori di <strong>Harry</strong> sono in primo<br />

luogo la rabbia e un'occasionale arroganza.<br />

In questa occasione è molto arrabbiato e agisce di<br />

conseguenza. Si trova inoltre in una situazione estrema, e<br />

tenta di difendere qualcuno di molto buono contro un<br />

nemico violento e assassino.<br />

Qual è <strong>il</strong> momento più divertente <strong>della</strong> serie secondo<br />

te?<br />

Mi sento vanitosa a rispondere! Il mio preferito in questo<br />

libro è la battuta di Ron "really captures <strong>the</strong> scope <strong>and</strong><br />

tragedy of <strong>the</strong> thing, doesn't it?"


J. K. Rowling<br />

A chi ha dato <strong>Harry</strong> la mappa del mal<strong>and</strong>rino?<br />

Secondo me a nessuno dei suoi figli, ma James l'ha rubata<br />

dalla scrivania di suo padre!<br />

Cosa voleva dire Petunia alla fine del capitolo "La<br />

partenza dei Dursley"?<br />

Credo che per un momento stesse per dire "buona fortuna"<br />

a <strong>Harry</strong>; che stesse per ammettere che <strong>il</strong> suo odio di lui e<br />

del suo mondo era nato dalla gelosia. Ma non ce l'ha fatta;<br />

anni passati a fingere che essere "normale" fosse la cosa<br />

migliore l'hanno resa troppo dura.<br />

Fatti una dom<strong>and</strong>a e risponditi da sola!<br />

Oooooh sei cattivo. Devo ammettere che non ho capito<br />

perché nessuno mi ha mai chiesto di cosa era fatta la<br />

bacchetta di S<strong>il</strong>ente! E non avrei potuto rispondere, perché<br />

avrei fatto capire subito che era importante!<br />

Il diadema di zia Muriel è importante?<br />

No, serve solo a far capire che razza di vecchia megera è.<br />

<strong>Harry</strong> sa ancora parlare Serpentese qu<strong>and</strong>o non è più<br />

un Horcrux?<br />

No, perde l'ab<strong>il</strong>ità e ne è molto felice.<br />

Come ha fatto Aberforth a entrare in possesso dello<br />

specchio di Sirius?<br />

Vedete Aberforth che incontra Mundungus a Hogsmeade.<br />

In quella occasione Mundungus, che aveva preso lo<br />

specchio a Grimmauld Place, lo vende a Aberforth.<br />

917


918<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Se Moody aveva un occhio magico e Codaliscia una<br />

mano magica, non c'era un modo di creare un orecchio<br />

magico, se non altro per tappare <strong>il</strong> buco e rendere<br />

George più simmetrico?<br />

Sì, avrebbe potuto indossare un orecchio finto (mi viene<br />

da ridere al pensiero, credo sia meglio <strong>il</strong> buco!)<br />

Qual è <strong>il</strong> molliccio di S<strong>il</strong>ente?<br />

Il cadavere di sua sorella.<br />

Cosa fa ora la Umbridge?<br />

Arrestata, interrogata e imprigionata per crimini contro i<br />

figli di Babbani.<br />

I Babbani notano che ora che Voldemort è morto non<br />

succedono più cose strane?<br />

Sì, <strong>il</strong> mondo sembra un posto più bello, e con la<br />

scomparsa dei Dissennatori migliora anche <strong>il</strong> tempo<br />

meteorologico! Quest'anno in UK l'estate sembra<br />

influenzata dai Dissennatori...<br />

Come fanno esattamente i figli di Babbani a ricevere le<br />

ab<strong>il</strong>ità magiche?<br />

Da qualche parte nel loro albero genealogico ci sarà un<br />

mago, anche molte generazioni fa. Il gene ricompare in<br />

luoghi inaspettati.<br />

Rita Skeeter fa ancora la giornalista?<br />

Certo, cosa potrebbe fermarla? Immagino che abbia<br />

immediatamente pubblicato una biografia di <strong>Harry</strong> dopo


J. K. Rowling<br />

che <strong>Harry</strong> ha sconfitto Voldemort. Un quarto di verità e<br />

tre quarti di spazzatura.<br />

Hermione è riuscita a ritrovare i suoi genitori e a<br />

togliere l'incantesimo di memoria?<br />

Sì, li ha riportati subito a casa.<br />

Minerva era innamorata di Albus?<br />

No! non è che tutti si innamorano di tutti gli altri...<br />

Perché nessuno sapeva che L<strong>il</strong>y e Piton erano amici a<br />

scuola, James non sapeva del loro passato?<br />

Sì, era noto a tutti che i <strong>due</strong> fossero amici, e poi avessero<br />

litigato. James aveva sempre sospettato che Piton avesse<br />

sentimenti profondi per L<strong>il</strong>y, e questo era un motivo del<br />

comportamento di James verso Piton.<br />

I Cannoni di Chudley vinceranno mai la coppa del<br />

mondo di Quiddich?<br />

Poveretti, forse. ma dovrebbero rimpiazzare l'intera<br />

squadra e bere diversi calderoni di Felix Felicis.<br />

Perché Regulus ha cambiato idea?<br />

Non era pronto per la realtà <strong>della</strong> <strong>vita</strong> come Mangiamorte.<br />

Fu <strong>il</strong> tentato omicidio di Kreacher da parte di Voldemort a<br />

fargli cambiare idea.<br />

Scorpius ha gli stessi difetti di suo padre, o Draco ha<br />

insegnato cose migliori ai suoi figli?<br />

919


920<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Scorpius ha molte sventure, non ultimo <strong>il</strong> nome,<br />

poverino... ma credo che Scorpius sia meglio di suo padre,<br />

a cui la sventura ha aperto gli occhi.<br />

Draco e <strong>Harry</strong> fanno pace qu<strong>and</strong>o Voldemort muore?<br />

Non proprio. C'è un riavvicinamento perché <strong>Harry</strong> sa che<br />

Draco odiava essere un Mangiamorte, e non avrebbe<br />

ucciso S<strong>il</strong>ente; analogamente, Draco sentiva pur<br />

controvoglia una certa gratitudine verso <strong>Harry</strong> che gli<br />

aveva salvato la <strong>vita</strong>. Vera amicizia neanche a parlarne,<br />

erano successe troppe brutte cose.<br />

Perché Piton si curava così poco?<br />

Buona dom<strong>and</strong>a. Miopia? Guardava nello specchio e si<br />

vedeva bello? Probab<strong>il</strong>mente dava più valore ad altre<br />

qualità.<br />

La pietra sarà mai ritrovata, lì nella foresta?<br />

Penso di no. Immagino sia stata schiacciata dallo zoccolo<br />

di un centauro mentre i centauri correvano all'aiuto dei<br />

combattenti di Hogwarts, e poi sia stata seppellita.<br />

La fattura sull'incarico di insegnante di Arti Oscure è<br />

stata debellata?<br />

Sì finalmente! A proposito, so che qualcuno ha chiesto di<br />

Raptor. Insegnava a Hogwarts da più di un anno, ma non<br />

Arti Oscure. Prima aveva insegnato Babbanologia.<br />

Cos'è successo a Aberforth?<br />

E' ancora lì alla Testa di porco, gioca con le sue capre.


J. K. Rowling<br />

Ho comprato una Nimbus 2000 e vira sempre a<br />

sinistra... cosa posso fare senza bacchetta (rotta da un<br />

ippogrifo) per ripararla?<br />

Mmmm, vai all'Arkie Aldelton's Kwik Repair Shop. Mai<br />

tentare di riparare una scopa a casa, le conseguenze sono<br />

potenzialmente disastrose.<br />

Narcissa Malfoy è davvero una Mangiamorte?<br />

No, non ha mai avuto <strong>il</strong> Marchio nero, e non è mai stata<br />

ufficialmente membro. Ma le sue idee erano identiche a<br />

quelle di suo marito finché Voldemort ha deciso la morte<br />

di suo figlio.<br />

Il signor Weasley ha mai riparato la moto di Sirius?<br />

Sì, e l'ha data a <strong>Harry</strong>.<br />

Pensi che S<strong>il</strong>ente volesse più bene a Ron di quanto Ron<br />

e <strong>Harry</strong> credessero?<br />

Sì. Da quello che gli dicevano <strong>Harry</strong> e gli altri professori,<br />

S<strong>il</strong>ente capiva Ron meglio di quanto Ron immaginasse. E<br />

gli piaceva.<br />

Fiorenzo torna mai dai suoi sim<strong>il</strong>i?<br />

Sì, <strong>il</strong> resto del branco è costretto ad ammettere che<br />

l'atteggiamento pro-Umani di Fiorenzo non era<br />

vergognoso ma onorevole.<br />

Qual è la tua scena preferita in i Cimeli <strong>della</strong> Morte?<br />

Capitolo 34.<br />

921


922<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Il Patronus di James è un cervo e quello di L<strong>il</strong>y una<br />

cerva: coincidenza?<br />

No, spesso <strong>il</strong> Patronus cambia per assumere l'aspetto <strong>della</strong><br />

persona amata, perché la persona amata diventa <strong>il</strong><br />

"pensiero felice" che genera <strong>il</strong> Patronus.<br />

Poiché Voldemort aveva paura <strong>della</strong> morte, sceglie di<br />

diventare un fantasma?<br />

No, non lo è. E' costretto a esistere nella forma avvizzita e<br />

rachitica che vediamo a Kings' Cross.<br />

C'erano 7 Horcrux e non 6, come S<strong>il</strong>ente aveva lasciato<br />

intendere? E quindi significa che l'anima di Voldemort<br />

aveva 8 parti e non 7?<br />

Sì, per sbaglio Voldemort ha spezzato la sua anima in 8<br />

parti, non sette.<br />

Hermione ha fatto davvero l'incantesimo di memoria<br />

ai genitori? 50 pagine dopo dice che non l'ha mai fatto<br />

prima d'ora?!<br />

Sono <strong>due</strong> incantesimi diversi. Non ha cancellato le<br />

memorie dei genitori; gli ha fatto credere di essere altre<br />

persone.<br />

Perché Voldemort non usa più l'Occlumanzia contro<br />

<strong>Harry</strong> come nel sesto libro?<br />

Sta perdendo <strong>il</strong> controllo, e non sa impedire che <strong>Harry</strong> gli<br />

legga la mente. La connessione tra loro non è mai<br />

compresa pienamente da Voldemort, che non sa che <strong>Harry</strong><br />

è un Horcrux.


J. K. Rowling<br />

Krum trova mai l'amore?<br />

Sì, ma in Bulgaria.<br />

Perché la morte di Edwige era necessaria?<br />

Rappresenta la perdita di innocenza e sicurezza. E' stata<br />

quasi come un peluche per <strong>Harry</strong> a volte. La sua morte<br />

segna la fine dell'infanzia. Mi spiace, so che la sua morte<br />

ha fatto soffrire molti!<br />

Vedremo <strong>Harry</strong> e i suoi amici sulle figurine delle<br />

Cioccorane?<br />

Sì, e Ron ne sarà molto fiero.<br />

Qual è l'incantesimo per creare un Horcrux?<br />

Non posso dirtelo, certe cose è meglio non dirle.<br />

Piton era l'unico Mangiamorte a saper produrre un<br />

Patronus completo?<br />

Sì, perché <strong>il</strong> Patronus si usa contro le cose che i<br />

Mangiamorte di solito generano, o a fianco delle quali<br />

combattono. Loro non hanno bisogno di Patronus.<br />

Come fa Nagini a vedere <strong>Harry</strong> e Hermione sotto <strong>il</strong><br />

mantello?<br />

I sensi dei serpenti sono diversi da quelli umani. Sentono<br />

<strong>il</strong> calore e <strong>il</strong> movimento.<br />

Avevi titoli alternativi per <strong>il</strong> libro?<br />

"The Elder W<strong>and</strong>" e "The Peverell Quest". Il primo è<br />

diventato <strong>il</strong> titolo di un capitolo; <strong>il</strong> secondo l'ho<br />

923


924<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

abb<strong>and</strong>onato subito perché la parola "Quest" (ricerca) è un<br />

po' banale, scontata.<br />

Quale sarebbe <strong>il</strong> tuo Patronus?<br />

Mi piacerebbe un castoro come quello di Hermione, ma<br />

credo sarebbe un grosso cane.<br />

Perché Voldemort non sa che l'anello dei Gaunt è una<br />

Reliquia, pur avendolo indossato?<br />

Indossarlo non basta per far funzionare la pietra. La pietra<br />

esiste da prima dell'anello, e per usarla va fatta girare tre<br />

volte nella mano.<br />

Il marchio nero rimane tatuato dopo la morte di<br />

Voldemort?<br />

Sbiadisce e diventa una cicatrice, come la saetta di <strong>Harry</strong>.<br />

Queste cicatrici non danno più dolore.<br />

Che succede al Cav<strong>il</strong>lo di questi tempi?<br />

Va piuttosto bene. E' tornato alle solite follie, ed è<br />

apprezzato per l'umorismo involontario.<br />

Winky beve ancora molta Burrobirra?<br />

Ora di meno.<br />

Bellatrix ha mai amato suo marito, o amava solo<br />

Voldemort?<br />

Ha preso un marito Purosangue, perché questo ci si<br />

attendeva da lei, ma <strong>il</strong> suo vero amore è sempre stato<br />

Voldemort.


J. K. Rowling<br />

Come ha fatto Piton a tener nascosto <strong>il</strong> suo Patronus al<br />

resto dell'Ordine?<br />

Stava attento a non usarlo come mezzo di comunicazione.<br />

Non è stato diffic<strong>il</strong>e, perché essendo una spia non poteva<br />

m<strong>and</strong>are Patronus all'ordine, l'avrebbero scoperto.<br />

Voldemort ha mai amato una ragazza?<br />

No, amava solo <strong>il</strong> potere e se stesso. Dava valore alle<br />

persone che poteva usare.<br />

Di cosa sarebbe fatta la tua bacchetta?<br />

Come quella di <strong>Harry</strong>: agrifoglio e piuma di fenice<br />

L'ES ha tenuto le monete?<br />

Ovviamente. Erano come medaglie d'onore: prova che <strong>il</strong><br />

possessore ha combattuto contro Voldemort! Nev<strong>il</strong>le<br />

mostrerebbe la sua agli allievi.<br />

Ti senti meglio ora che non devi più mantenere <strong>il</strong><br />

segreto sulla trama?<br />

Sono felicissima: mi diverto molto, era tanto che aspettavo<br />

questo momento!<br />

Come ha fatto Piton a entrare a Grimmauld Place per<br />

prendere la seconda metà <strong>della</strong> lettera, visto che<br />

c'erano gli incantesimi di protezione?<br />

E' entrato subito dopo la morte di S<strong>il</strong>ente, prima che<br />

Moody facesse gli incantesimi.<br />

Perché la cicatrice ha la forma di una saetta?<br />

925


926<br />

<strong>Harry</strong> <strong>Potter</strong> e i Cimeli <strong>della</strong> Morte<br />

Per essere onesta, perché è una bella forma. Non potevo<br />

dare al mio eroe una cicatrice a forma di ciambella.<br />

I brufoli di Marietta scompariranno mai?<br />

Alla fine sì ma lasciano cicatrici. Odio i traditori!<br />

Perché <strong>Harry</strong> qu<strong>and</strong>o muore va a Kings Cross?<br />

Per molti motivi. Il nome funziona bene, e nei libri è <strong>il</strong><br />

luogo di passaggio tra <strong>due</strong> mondi, e <strong>Harry</strong> l'associa al<br />

passaggio da un mondo all'altro (non dimenticate che è<br />

l'immagine di <strong>Harry</strong> quella che vediamo, non<br />

necessariamente ciò che è davvero lì).<br />

Quale canzone Babbana poteva essere suonata al<br />

funerale di S<strong>il</strong>ente?<br />

Di sicuro "I did it my way" di Frank Sinatra.<br />

Sono consapevole di non aver risposto a tutto! Tenete<br />

d'occhio <strong>il</strong> mio sito, e cercherò di rispondere ad altre<br />

dom<strong>and</strong>e in futuro!

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