La Broni-Stradella S.p.A. investe sul differenziato ... - Il Periodico News
La Broni-Stradella S.p.A. investe sul differenziato ... - Il Periodico News
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Anno 5 - N° 38<br />
20.000<br />
COPIE<br />
il <strong>Periodico</strong><br />
news<br />
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National<br />
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N. 178 del 02/03/2009<br />
Per la Vostra pubblicità<br />
su questo giornale<br />
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Distribuzione Gratuita<br />
Casteggio<br />
L'assessore<br />
Tagliani promette<br />
un nuovo stadio<br />
<strong>La</strong> <strong>Broni</strong>-<strong>Stradella</strong> S.p.A. <strong>investe</strong> <strong>sul</strong><br />
<strong>differenziato</strong> e chiede l'aiuto della popolazione<br />
Eolico, c'è chi dice sì<br />
e c'è chi parla di danni<br />
C'è grande preoccupazione in Valle Staffora,<br />
ma anche nella vicina Val Curone<br />
per tre progetti, anzi maxi progetti, che<br />
stanno per essere presentati per la realizzazione<br />
di un parco eolico che andrebbe a<br />
stravolgere l'Appennino al confine tra le<br />
province di Pavia e Alessandria. Eolico si<br />
o eolico no? In questo momento c'è grande<br />
confusione dovuta tra l'altro alla mancanza<br />
di direttive chiare che rischiano di<br />
mettere allo sbaraglio i sindaci delle zone<br />
interessate da questi impianti. Gli amministratori<br />
al momento sono prudenti in attesa<br />
di conoscere con precisione i progetti<br />
e di sapere quali sono le direttive a livello<br />
regionale.<br />
Servizi alle pagine 20-21-22<br />
Sarà tra le priorità del 2011: potenziare la<br />
raccolta differenziata. Ma per farlo il presidente<br />
della <strong>Broni</strong>-<strong>Stradella</strong> S.p.A., Luigi<br />
Maggi, chiede l'aiuto della popolazione. “In<br />
tanti ancora non hanno capito l'importanza<br />
di raccogliere i rifiuti in modo <strong>differenziato</strong>.<br />
Bisogna che tutti lo facciano perchè oltre a<br />
risparmiare il rifiuto può diventare una risorsa”.<br />
Servizio a pag. 25<br />
Palazzo Malaspina trasformato<br />
in museo: si cercano i soldi<br />
Nei giorni scorsi si è tenuta presso la biblioteca<br />
comunale di Salice Terme la conferenza<br />
stampa per presentare le finalità<br />
della creazione di un museo multimediale<br />
in palazzo Pedemonti Malaspina di Godiasco.<br />
<strong>Il</strong> museo dovrà consentire l'esposizio-<br />
Cigognola<br />
<strong>La</strong> flavescenza dorata<br />
è ancora un problema<br />
Servizio a pag. 29<br />
ne e lo studio del casato Malaspina e della<br />
sua influenza <strong>sul</strong>la cultura, le tradizioni, la<br />
storia della valle Staffora e territori limitrofi,<br />
anche esaminando gli stretti contatti<br />
con la Lunigiana.<br />
Servizio a pag. 11<br />
Voghera: il comune<br />
punta al Pgt<br />
Sarà la priorità per il 2011: l'approvazione<br />
del Piano di Governo del Territorio.<br />
<strong>Il</strong> sindaco di Voghera, Carlo Barbieri<br />
illustra programmi e progetti per l'anno<br />
appena iniziato. Tra gli obiettivi, l'acquisizione<br />
del castello visconteo.<br />
Servizio a pag. 15<br />
<strong>Broni</strong><br />
<strong>Il</strong> comune lancia l'idea<br />
del recupero delle viti incolte<br />
Servizio a pag. 33
FEBBRAIO 2011<br />
2<br />
il <strong>Periodico</strong><br />
news
il <strong>Periodico</strong><br />
news<br />
Clinton - Lewinsky / Berlusconi - Ruby: come<br />
in pochi decenni il mondo si è capovolto<br />
Se dovessi spiegare ai miei<br />
figli perché da giovane ho<br />
sbagliato molte analisi e previsioni<br />
<strong>sul</strong>l’etica e <strong>sul</strong>la morale<br />
comune, partirei da una<br />
notizia di alcuni anni orsono,<br />
poi mica tanti …era il 1995.<br />
<strong>La</strong> notizia e’ che il candidato<br />
Bill Clinton, presidente degli<br />
Stati Uniti (buon ultimo di<br />
una lunga lista) ha rischiato<br />
la Casa Bianca perché, dicevano,<br />
ha fatto sesso fuori dal<br />
matrimonio. Oggi, rileggendo<br />
questa notizia trovo l’esatto<br />
ribaltamento dei presupposti<br />
sui quali, in gioventù, avevamo<br />
fondato in parecchi, la<br />
speranza di diventare degli<br />
adulti migliori di quanto siamo<br />
poi effettivamente diventati.<br />
Per quanto riguarda Clinton,<br />
a mio giudizio, rimangono<br />
sostanzialmente inalterati,<br />
nonostante lo sfrenato consumismo<br />
erotico o forse anche<br />
in virtù di quello, i fondamenti<br />
della morale sessuale,<br />
la sacralità della Famiglia, le<br />
gabbie arrugginite che con<br />
tanta goffa (e spesso patetica)<br />
fatica si cercò, dagli anni Sessanta<br />
in poi, di forzare, «fate<br />
l’amore non la guerra», con<br />
decine di giovani coppie nude<br />
che si abbracciavano durante<br />
le manifestazioni di protesta,<br />
datatissimo sogno erotico, e<br />
umanistico, di un tempo sepolto<br />
per sempre.<br />
Siamo onesti e concreti, tanti<br />
sono gli argomenti sui quali si<br />
dibatte: la fame nel mondo, ad<br />
esempio, resta un argomento<br />
<strong>sul</strong> quale molti stancamente<br />
discutono, la pace nel mondo<br />
che è sempre un bel cavallo<br />
di battaglia (un pochino bolso<br />
a dire vero), la pena di morte<br />
che oggi non è più nelle<br />
“top ten” delle discussioni ma<br />
almeno una volta all’anno ricompare<br />
come tema di dibattito<br />
e così tanti altri argomenti<br />
topici., ma l’adulterio in virtù<br />
del lato erotico, rimane sempre<br />
un argomento <strong>sul</strong> quale si<br />
dibatte più vivacemente, quasi<br />
tutti ne discutono, e ripeto<br />
quasi tutti… L’adulterio resta<br />
capo d’accusa di uno sconcio<br />
impeachement popolare, della<br />
cupa forca moralista sempre<br />
eretta <strong>sul</strong>la piazza mediatica<br />
nazionale ed internazionale<br />
Le tracce di sperma di<br />
Bill Clinton <strong>sul</strong>l’abitino della<br />
sciagurata Monica erano state<br />
messe agli atti dell’eterno<br />
maccartismo sessuale, e le<br />
agendine del Presidente degli<br />
Stati Uniti con gli appuntamenti<br />
sentimentali gli bruciavano<br />
allora nelle tasche come<br />
e più di qualunque altra forma<br />
di eventuale corruzione politica.<br />
Da alcuni mesi nel nostro paese,<br />
i giornali e le televisioni<br />
con i loro giornalisti ed opinionisti<br />
più autorevoli, i politici<br />
di tutti i partiti, insomma<br />
l’Italia che a livello politico,<br />
opinione, giornalismo conta,<br />
sta dibattendo sui gusti<br />
sessuali e <strong>sul</strong>le serate erotiche<br />
del nostro “premier”. Di<br />
quello che hanno fatto Emilio<br />
Fede e Lele Mora, durante le<br />
stesse serate, per fortuna non<br />
ne frega niente a nessuno. A<br />
ben pensarci il rapporto che<br />
il “povero” Clinton ha avuto<br />
con la Lewinski, oggi a soli<br />
15 anni di distanza, sembra<br />
una piccola marachella tra<br />
due adolescenti alle prime<br />
esperienze sessuali.<br />
A mio giudizio però non è<br />
l’adulterio in sé a turbare<br />
l’opinione pubblica di ogni<br />
Paese, ma è la giustificazione<br />
alla menzogna che molto<br />
spesso i politici, ma anche<br />
gli uomini pubblici, forniscono<br />
alla gente, per tentare di<br />
coprire le loro giuste o sbagliate<br />
debolezze umane. Debolezze<br />
che ogni persona ha<br />
in un modo o nell’altro. È la<br />
inverosimile giustificazione<br />
che la gente fatica ad accettare,<br />
la menzogna anche la più<br />
evidente viene molto spesso<br />
accettata e non è affatto vero<br />
che sono le bugie a scuotere e<br />
disgustare gli elettori di ogni<br />
paese, i politici hanno spesso<br />
mentito ripetutamente, sen-<br />
za troppi danni, <strong>sul</strong>le armi di<br />
Saddam, mentono abitualmente<br />
<strong>sul</strong> lobbismo affaristico<br />
che spesso ne anima le<br />
mosse politiche (trasparente<br />
solo <strong>sul</strong>la carta: nessun legislatore,<br />
tantomeno in Italia,<br />
si presenterebbe ai suoi elettori<br />
dichiarando che questa<br />
o quella legge è stata scritta<br />
a vantaggio dei suoi "trasparenti"<br />
finanziatori, o peggio<br />
dei propri comodi personali),<br />
mentono oppure omettono<br />
di intervenire <strong>sul</strong> gigantesco<br />
ring della sopraffazione economica<br />
planetaria, del wrestling<br />
finanziario e borsistico,<br />
dell’assolutismo monopolistico<br />
malamente contenuto dalla<br />
foglia di fico dell’antitrust.<br />
Sono solo le patetiche giustificazioni<br />
<strong>sul</strong> sesso quelle che<br />
fanno gridare alla menzogna<br />
in ogni Paese del mondo libero:<br />
dunque non è la menzogna<br />
in sé, è l’immagine sessuale<br />
del politico incriminato il vero<br />
casus belli, è l’incrinatura di<br />
quei ridicoli presepi familiari<br />
esposti così impudicamente<br />
nelle convention, con il Padre<br />
virtuoso, la Moglie e Madre<br />
devota, figli e figlie costumati<br />
e sorridenti. <strong>Il</strong> puzzo di ipocrisia,<br />
di melassa propagandistica<br />
che si sprigiona da quella<br />
retorica familiare, è profumo<br />
per le narici delle folle.. Che<br />
strano e beffardo destino ha<br />
avuto la parola magica così di<br />
moda nella mia adolescenza,<br />
«liberazione». Si è inverata<br />
a tutti i livelli soltanto nelle<br />
cose economiche, libero è il<br />
mercato, liberissimi i mercanti,<br />
sempre più libera da vincoli<br />
sindacali la compravendita<br />
della forza lavoro, addirittura<br />
libertino lo spirito con il quale<br />
il mondo ricco vive la sua<br />
orgia finanziaria, senza regole,<br />
senza censura, con appena<br />
qualche gemito di indignazione<br />
delle anime buone (qualche<br />
religioso, pochi cantanti<br />
rock, alcune sopravvissute<br />
dame premurose, ed i pochi<br />
marxisti in pensione rimasti),<br />
ma quando si parla di scappatelle<br />
o orge sessuali, che<br />
a dire il vero sono sempre<br />
esistite, la parola liberazione<br />
fatica ad attecchire. Per il<br />
peccatore occidentale non c’è<br />
lapidazione, come nell’Islam<br />
più atroce, ma l’ostracismo sì,<br />
quello è sempre in agguato.<br />
Durante il sexgate che aveva<br />
coinvolto il povero Clinton ,<br />
mi ricordo perfettamente le<br />
discussioni televisive, tutti,<br />
dico tutti, condannavano il<br />
presidente degli Stati Uniti.<br />
Allo stesso modo mi ricordo<br />
perfettamente al bar, nelle discussioni<br />
tra amici, che i già<br />
allora sostenitori del nostro<br />
attuale premier, condannavano<br />
con sufficiente e convinta<br />
veemenza il povero Bill. Oggi<br />
molti di quelli che allora facevano<br />
i puritani cercano di<br />
giustificare, di mascherare, di<br />
dire che è impossibile. A mio<br />
giudizio sbagliavano allora e<br />
sbagliano oggi. Non è quello<br />
che uno fa nel privato, anche<br />
se è personaggio pubblico che<br />
indigna l’opinione pubblica,<br />
ma è la ripetuta patetica menzogna<br />
giustificata. Ritengo<br />
che un premier politico abbia<br />
il dovere di non correre il rischio<br />
di dare scandalo, cioè di<br />
esibire comportamenti percepiti<br />
in evidente contrasto con<br />
i costumi prevalenti della società<br />
in cui vive, anche quando<br />
tali restrizioni della libertà<br />
siano non giustificabili dal<br />
punto di vista morale per la<br />
gran parte dei cittadini. Questo<br />
vale in particolare per il<br />
Primo Ministro da cui dipende<br />
l’immagine internazionale<br />
di una nazione. E vale ancora<br />
di più se i suoi comportamenti<br />
sono percepiti come contrastanti<br />
con i costumi della gran<br />
parte delle società esistenti (i<br />
libertari sono, purtroppo dico<br />
io, per fortuna dicono altri,<br />
una minoranza in ogni cultura<br />
del mondo). Inoltre un capo<br />
di partito è tenuto alla coerenza<br />
tra i valori difesi <strong>sul</strong> piano<br />
pubblico e quelli ostentati<br />
nella vita privata. Non è dunque<br />
irrilevante osservare che è<br />
stato proprio il<br />
governo Berlusconi<br />
tra il<br />
2005 e il 2006<br />
a far introdurre<br />
la norma<br />
che portava da<br />
16 a 18 anni<br />
l’età del consenso-valido<br />
per quanto riguarda<br />
i rap-<br />
porti sessuali<br />
FEBBRAIO 2011<br />
TERZA PAGINA<br />
mercenari. Tra i parlamentari<br />
di sinistra nella commissione<br />
Giustizia ci furono varie perplessità<br />
in proposito, questo<br />
per sottolineare quanto sia<br />
sempre presente l’uso della<br />
morale in base alle esigenze<br />
politiche del momento. Ma<br />
è anche rilevante dire che è<br />
segno di ipocrisia o scarsa<br />
accortezza ideologica, che alcuni<br />
detrattori da sinistra supportino<br />
le proprie richieste di<br />
dimissioni con una concezione<br />
della libertà sessuale che<br />
forse non è proprio coerente<br />
con gli ideali libertari propri<br />
della sinistra. In ogni società<br />
la misura dello scarto fra ideali<br />
e realtà quotidiana offre<br />
l’esatta misura dell’ipocrisia<br />
necessaria per far convivere<br />
i due estremi. Nel caso di<br />
Berlusconi basterebbe quindi<br />
“spostare in avanti” il nostro<br />
benedetto standard morale ed<br />
accettare una volta per tutte<br />
che la maggioranza degli uomini,<br />
potendolo fare, paga per<br />
il sesso e che esistono quindi<br />
donne disposte ad accettare<br />
tranquillamente quel tipo di<br />
transazione. I parametri morali<br />
che condannavano Clinton<br />
non erano “aggiornati”,<br />
quelli che intendono condannare<br />
oggi il nostro Premier<br />
forse sono “troppo aggiornati”<br />
in base agli attuali parametri<br />
sociali, ma cerchiamo<br />
con onestà intellettuale di<br />
abbattere lo scarto fra ideali e<br />
realtà oggettiva, riduciamo al<br />
minimo il tasso di ipocrisia e<br />
torniamo ad occuparci finalmente<br />
delle cose che contano<br />
davvero. Che un marito esemplare<br />
possa anche essere, in<br />
politica e nella vita, un gran<br />
figlio di puttana, è duramente<br />
provato dalla prassi di tutti i<br />
secoli e di tutti i Paesi. Ma viceversa<br />
chissà quanti bigami,<br />
o donne “avventurose” gestiscono<br />
con probità e capacità<br />
la cosa pubblica.<br />
Antonio <strong>La</strong> Trippa<br />
3
FEBBRAIO 2011<br />
ATTUALITA'<br />
4<br />
<strong>Il</strong> <strong>Periodico</strong> <strong>News</strong> lo trovate a:<br />
il <strong>Periodico</strong><br />
Partiti i lavori di riqualificazione delle<br />
strade di Salice: le opere sino a Pasqua<br />
Duemilaundici: anno di importanti<br />
interventi per Godiasco e Salice Terme.<br />
Se nel capoluogo già da qualche<br />
mese sono stati avviati i lavori per il<br />
rifacimento della piazza della Fiera<br />
(che verrà trasformata in parte in isola<br />
pedonale ed in parte in parcheggi),<br />
nel centro termale una serie di importanti<br />
interventi hanno preso il via proprio<br />
nei giorni scorsi e riguarderanno<br />
il cuore della località termale. Tali<br />
interventi si protrarranno per oltre un<br />
mese ma daranno un volto nuovo a<br />
Salice: al posto dell'asfalto troverà posto del porfido<br />
come nei centri più importanti. Insomma, a fine opere,<br />
dovremmo trovarci una località più accogliente.<br />
Nel periodo dei lavori cambierà in parte la viabilità.<br />
Ma vediamo nel dettaglio le zone interessate da<br />
questo intervento di riqualificazione. Sono infatti iniziati<br />
i lavori di ripavimentazione del centro di Salice<br />
Terme, in viale delle Terme nel tratto tra l’ingresso<br />
del vecchio Grand Hotel e la piazza Taramelli, piazza<br />
Marconi compresa. I lavori di riqualificazione, che<br />
Controlli a tappeto a Salice<br />
contro chi sporca i marciapiedi<br />
Tolleranza zero. Ed era ora. Parte dal Comune di Godiasco una nuova iniziativa<br />
per tenere puliti viali e marciapiedi di Salice Terme, contro quelle<br />
persone, maleducate ed incivili, che portano a passeggio i cani lasciando per<br />
strada i loro bisognini... Ecco che proprio in queste ore l'amministrazione<br />
comunale guidata dal sindaco Anna Corbi ha deciso di dar vita alle guardie<br />
zoofile per controllare e sanzionare i trasgressori. Una soluzione inevitabile<br />
in considerazione proprio del fatto che passeggiare sui marciapedi significa<br />
fare uno slalom tra gli escrementi abbandonati dai cani. E nei giorni scorsi<br />
siamo arrivati a contarne oltre venti. Che dire? Giustissima la scelta del Comune<br />
di attivare persone in borghese che avranno il compito di controllare<br />
ma allo stesso tempo di multare pesantemente chi si comporta in maniera<br />
incivile. (a.d.)<br />
“Asfaltate il piazzale del bocciofilo”<br />
L'appello al Comune di Godiasco<br />
Asfaltare la piazzetta antistante il bocciofilo di Godiasco. Lo chiedono a<br />
gran voce i frequentatori di questo locale. Perchè il bocciofilo è frequentato<br />
per lo più la sera e le immense voragini che si trovano <strong>sul</strong>l'asfalto del piazzale<br />
rischiano di far inciampare le persone che si recano a giocare a bocce o<br />
semplicemente a bere un caffè. Basta fare un giro fuori dal boccio per constatare<br />
di persona dello stato in cui versa l'asfalto. (a.d.)<br />
interesseranno l’intera carreggiata stradale, prevedono<br />
la posa in opera di masselli in pietra, mantenendo<br />
l’attuale pista ciclabile che verrà realizzata in asfalto<br />
colorato. Dopo aver rimosso l’attuale manto stradale,<br />
rappresentato da asfalto ammalorato, ed aver ispezionato<br />
i servizi interrati, inizierà l’effettiva opera di<br />
pavimentazione che fornirà al viale principale della<br />
località un aspetto nuovo e maggiormente accoglien-<br />
te. L’intero lavoro sarà diviso in più lotti, il primo<br />
interesserà il tratto tra la piazza Taramelli e la via Piumati<br />
esclusa, il secondo lotto da via Piumati inclusa<br />
a via Fonte Sales/via Guado escluse, il terzo lotto da<br />
via Fonte Sales/via Guado incluse a piazza Marconi<br />
esclusa, il quarto lotto l’intera piazza Marconi ed il<br />
quinto e ultimo lotto la porzione tra piazza Marconi<br />
e l’ingresso del vecchio Grand Hotel delle Terme.<br />
Durante i lavori di rifacimento tra piazza Taramelli e<br />
piazza Marconi, che termineranno presumibilmente il<br />
giorno 28 febbraio, la via Egidio Gennaro diventerà a<br />
doppio senso di marcia con divieto di sosta e fermata,<br />
consentendo pertanto ai veicoli provenienti da via Diviani<br />
di entrare in Salice prima di raggiungere piazza<br />
Marconi. Anche le vie che si immettono in viale delle<br />
Terme potranno subire qualche modifica alla viabilità<br />
ordinaria, che sarà prontamente evidenziata con idonea<br />
segnalazione. Piazza Marconi verrà ripavimentata<br />
tra il 2 ed il 14 marzo, consentendo comunque il<br />
transito dei veicoli. <strong>Il</strong> rifacimento completo della sede<br />
stradale si concluderà, con il tratto sud di viale delle<br />
Terme, prima di Pasqua.<br />
Alessandro Disperati<br />
EDICOLE: Rivanazzano; Salice Terme; Godiasco; Varzi; Zavattarello.<br />
OSPEDALI: Varzi; Voghera; <strong>Broni</strong>, <strong>Stradella</strong>.<br />
FARMACIE: Salice Terme; Godiasco.<br />
DISTRIBUTORI DI CARBURANTI: Rivanazzano; Godiasco; Bagnaria;<br />
Varzi.<br />
BAR: Voghera; Retorbido; Rivanazzano; Salice Terme; Godiasco;<br />
Ponte Nizza; Bagnaria; Varzi; Santa Margherita Staffora; Brallo di<br />
Pregola; Valverde; Zavattarello; Romagnese; Torrazza Coste;<br />
Montebello; Fumo; Torricella V.; Casteggio; Santa Giuletta; <strong>Broni</strong>;<br />
<strong>Stradella</strong>; Val di Nizza; Fortunago; Borgo Priolo, Borgoratto Mormorolo;<br />
Calvignano, Canevino, Canneto Pavese, Castana, Cigognola,<br />
Codevilla, Golferenzo, Menconico, Montalto Pavese, Montecalvo<br />
Versiggia, Montescano, Montù Beccaria, Mornico Losana, Oliva<br />
Gessi, Pietra de Giorgi, Portalbera, Rocca de Giorgi, Rovescala,<br />
Ruino, San Damiano al Colle, Santa Maria della Versa, Silvano<br />
Pietra, Volpara, Zenevredo.<br />
PIZZERIE E RISTORANTI: Voghera; Retorbido; Rivanazzano; Salice<br />
Terme; Godiasco; Ponte Nizza; Bagnaria; Varzi; Santa Margherita<br />
Staffora; Brallo; Valverde; Zavattarello; Romagnese;<br />
Torrazza Coste; Montebello; Fumo; Torricella Verzate; Casteggio;<br />
Santa Giuletta; <strong>Broni</strong>; <strong>Stradella</strong>; Val di Nizza; Fortunago.<br />
CONCESSIONARIE AUTO: Voghera; <strong>Stradella</strong>; <strong>Broni</strong>; Casteggio;<br />
Salice Terme.<br />
AGRITURISMI: Retorbido; Rivanazzano; Godiasco; Bagnaria;<br />
Santa Margherita Staffora; Valverde; Romagnese; Montebello;<br />
Fortunago; Val di Nizza; Brallo di Pregola: Varzi; Santa Margherita<br />
Staffora.<br />
CENTRI COMMERCIALI: Romera; Ramonda.<br />
PALESTRE E CENTRI SPORTIVI: Voghera; Rivanazzano Terme;<br />
Casteggio.<br />
SI AVVISANO I NOSTRI LETTORI ED INSERZIONISTI<br />
CHE IL PERIODICO NEWS NON HA ALTRI COLLABORATORI<br />
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news
il <strong>Periodico</strong><br />
news<br />
Brignoli assicura: “<strong>La</strong> seggiovia di Pian<br />
del Poggio riaprirà il prossimo inverno”<br />
Piero Brignoli sindaco di Santa Margherita Staffora.<br />
Come si è chiuso il 2010?<br />
“<strong>Il</strong> 2010 si è chiuso discretamente. Le problematiche<br />
per i comuni di montagna sono sempre le solite: viabilità,<br />
infrastrutture carenti e questo perché probabilmente<br />
anche gli enti sovracomunali hanno grosse<br />
difficoltà. Per quanto riguarda il comune l’obiettivo<br />
più importante del 2010 è stato la realizzazione delle<br />
infrastrutture scolastiche per i bambini e le iniziative<br />
<strong>sul</strong> turismo. E posso dire con franchezza che le manifestazioni<br />
e le sagre più importanti sono state positivamente<br />
visitate dai turisti e hanno ottenuto largo successo.<br />
Per quanto riguarda il territorio, l’indotto dal<br />
turismo estivo, che è poi quello della caccia, è stato<br />
positivo: i pochi alberghi aperti da quanto mi ri<strong>sul</strong>ta<br />
hanno lavorato”.<br />
Obiettivi per l'anno nuovo?<br />
“L’obiettivo del 2011 è la possibilità di avere delle risorse<br />
per la messa in sicurezza della seggiovia di Pian<br />
del Poggio (attualmente chiusa). Un obiettivo che penso<br />
sia importante non solo per quanto riguarda il mio<br />
comune ma per tutto il territorio. Per questo ho chiesto<br />
la collaborazione degli enti sovracomunali, Comunità<br />
Montana, Provincia e mi auguro anche che i comuni<br />
più grossi della Valle Staffora come Voghera e Varzi<br />
mi diano una mano e per il 2011 penso che questo sia<br />
l’obiettivo prioritario per la mia amministrazione”.<br />
Proprio per quanto riguarda la seggiovia, in questi<br />
giorni c’è stato l’incontro con Pesato, cosa vi siete<br />
detti?<br />
“Per quanto riguarda la seggiovia ho avuto nei giorni<br />
scorsi la visita graditissima del consigliere regionale<br />
Vittorio Pesato, e ho elencato le problematiche del mio<br />
comune e al primo punto come priorità ho evidenziato<br />
<strong>sul</strong> bando regionale del turismo quella che era stata<br />
la richiesta di concerto con la Comunità Montana e<br />
la Provincia per l’iniziativa della messa in sicurezza<br />
della seggiovia e Pesato mi ha garantito che seguirà<br />
la problematica. Le notizie che arrivano dal Pirellone<br />
sono positive al proposito”.<br />
Invece per quanto riguarda la viabilità per le due<br />
strade che portano verso Pian del Poggio la situazione<br />
com’è?<br />
“Per quanto riguarda la viabilità sia <strong>sul</strong>la 48 che <strong>sul</strong>la<br />
90, <strong>sul</strong>la 48 ci dovrebbero essere a presto degli interventi<br />
che riguardano l’interno dell’abitato di Bersanino<br />
e l’interno dell’abitato di Casanova. Nella parte<br />
alta della sp 90 c'è stato un intervento <strong>sul</strong> dissesto<br />
realizzato dalla Provincia, però la situazione è molto<br />
preoccupante. Ho provveduto personalmente a sollecitare<br />
la Provincia, ho sentito più volte sia il presidente<br />
Poma che i referenti del territorio per quanto riguarda<br />
i lavori pubblici: a questo punto mi auguro che nei<br />
prossimi anni prendano in considerazione queste due<br />
strade perché se vogliamo creare indotto e turismo la<br />
prima cosa da fare sono le infrastrutture”.<br />
Per quanto riguarda il problema del dissesto idrogeologico<br />
la situazione <strong>sul</strong> territorio com’è?<br />
“Per quanto riguara la problematica del dissesto<br />
idrogeologico ho inviato a livello ministeriale alcune<br />
richieste che spero siano prese in considerazione. <strong>Il</strong><br />
problema è che con il gelo ed il disgelo a primavera<br />
ci possano essere delle sorprese, specialmente sui versanti<br />
che avevano già subito dissesti. Dissesti che andiamo<br />
di tanto in tanto a tamponare. Ma a mio avviso<br />
manca, da parte istituzionale degli enti sovracomunali,<br />
la volontà di considerare come aveva ben indicato<br />
il piano Aquater, quelle che erano le problematiche<br />
generali dell’Oltrepo, perché altrimenti un altro ’78<br />
potrebbe essere veramente devastante per il nostro<br />
territorio”.<br />
Le situazioni di maggior criticità<br />
dove sono?<br />
“Le situazioni di peggior criticità sono<br />
<strong>sul</strong>la strada procinciale numero 48 nel<br />
territorio di Casale Staffora dove vi è<br />
pericolo per quanto riguarda il dissesto<br />
più volte segnalato dell’area cimiteriale<br />
e l’area del paese. Poi abbiamo<br />
una criticità per quanto riguarda<br />
il versante di Cignolo che da sempre<br />
crea problemi. Qui abbiamo già fatto<br />
numerosi interventi ma è una zona da<br />
monitorare in continuazione. A questi<br />
FEBBRAIO 2011<br />
ATTUALITA’<br />
problemi si aggiungono quelli relativi ai reticoli, e per<br />
reticoli intendo reticoli minori e maggiori. Non possiamo<br />
lasciare i fossi, gli alvei nello stato in cui sono.<br />
Serve veramente un intervento importante. In primis<br />
<strong>sul</strong> bacino dello Staffora, partendo da monte, da Pian<br />
del Poggio e prendendo in considerazione tutto l’alveo.<br />
I lavori eseguiti per esempio a Rivanazzano Terme<br />
sono meritevoli di attenzione su tutto l’alveo”.<br />
Mesi fa è stato realizzato il ponte di Carro che è un<br />
bell’intervento se fosse funzionante. Un Suo pensiero?<br />
“Personalmente sono per la collaborazione con le<br />
altre amministrazioni, specie se confinanti. <strong>Il</strong> passaggio<br />
per Carro anche per la mia comunità se fosse<br />
funzionante è sicuramente un intervento positivo. Non<br />
capisco per quale motivo non entri in funzione. E poi<br />
vorrei capire se, una volta attivato, i miei concittadini<br />
potranno transitare su questa arteria. Perchè se è<br />
funzionale ad un territorio dovrebbe essere funzionale<br />
anche per il mio Comune”.<br />
Alessandro Disperati<br />
5
FEBBRAIO 2011<br />
6<br />
il <strong>Periodico</strong><br />
news
il <strong>Periodico</strong><br />
news<br />
Marco Bertelegni: “Tante belle parole<br />
ma alla fine il paese è in netto degrado”<br />
Marco Bertelegni scende in campo per rispondere<br />
alle accuse mosse nei mesi scorsi dalla maggioranza<br />
nei confronti dello stesso consigliere di opposizione.<br />
Consigliere Bertelegni, cosa ne pensa delle recenti<br />
affermazioni del Sindaco <strong>sul</strong> rispetto del patto di<br />
stabilità e dell’immagine di un Comune virtuoso?<br />
“Ringrazio per la domanda ma credo che in questa<br />
intervista eviteremo le critiche al Sindaco e all’Amministrazione<br />
Comunale, perché non è questo quello<br />
che la gente vuole. I continui conflitti, il continuo<br />
mettersi in mostra autoincensandosi o il parlare della<br />
politica provinciale, quando già si fa fatica a seguire<br />
quella locale, non fanno altro che aumentare il<br />
distacco e il disamore verso gli amministratori e la<br />
stessa politica”.<br />
Cosa intende?<br />
“Vorrei far capire che in tutti gli scenari, chi fa politica,<br />
chi si occupa di amministrazione provinciale e<br />
comunale, rischia di perdere il contatto con la realtà,<br />
di non essere più a contatto con le reali necessità della<br />
gente e pensa che quello che racconta sui giornali<br />
venga letto, acquisito e preso per buono”.<br />
<strong>Il</strong> suo è un riferimento a ciò che accade a Rivanazzano?<br />
“Si! Da noi chi legge il quotidiano, il periodico, o<br />
qualche pieghevole pregiato e costoso, può solo illudersi<br />
di vivere un sogno che non è la realtà! I soliti<br />
quattro argomenti (è quello che viene fatto normalmente)<br />
vengono dipinti come cose straordinarie fatte<br />
da qualcuno come se chi l’ha preceduto si fosse<br />
dimenticato. Se una persona non vive Rivanazzano<br />
girando le strade, frequentando i cimiteri, andando<br />
nei giardini e poi proseguendo per la pista ciclabile o<br />
ancora se non percorre la via intitolata alla città spagnola<br />
gemellata, non si può rendere conto che sono<br />
tutte storie ben raccontate e il ri<strong>sul</strong>tato <strong>sul</strong>la verità è<br />
lapidario: il nulla!”.<br />
Non le sembra di essere un pò polemico?<br />
“No, mi creda, chi mi conosce e mi segue nelle mie<br />
attività di volontariato sa che cerco di essere critico,<br />
ma non polemico, preciso, ma non per mettermi in<br />
mostra, e che cerco di fare sempre qualcosa per gli<br />
altri, soprattutto per i ragazzi, che sono la vera risorsa<br />
del nostro futuro”.<br />
Ma l’Amministrazione ha elencato una serie di<br />
progetti e di idee che fanno pensare il contrario?<br />
“Vede, sembra come quando le istituzioni parlano<br />
dei giovani, di quello che si può fare per loro e di<br />
quello che bisogna fare per loro. Se ne parla e basta!<br />
A Rivanazzano cosa si sta facendo per i giovani di<br />
concreto? E per gli anziani? Un conto è aderire a<br />
progetti già avviati di altri enti, un conto è pensare<br />
ad un reale sostegno, ad un reale spazio, ad un reale<br />
coinvolgimento, non passivo ma attivo! L’unica cosa<br />
che è stata capace di fare quest’anno la nostra Amministrazione<br />
è stata togliere una piccola boccata di<br />
ossigeno all’Oratorio, luogo di educazione in forte<br />
sviluppo, ma che per una ripicca politica si è voluto<br />
colpire scioccamente!”.<br />
Ci dica qualcosa in più su questo ultimo particolare!<br />
“Non posso, altrimenti trasciniamo qualcosa di bello<br />
e che è un alternativa per molti giovani del nostro<br />
Paese in un discorso politico. Cosa che non voglio<br />
perchè non è giusta nel loro rispetto e in quello dei<br />
tanti volontari che ammiro e che non finirò mai di<br />
ringraziare!”.<br />
<strong>La</strong> accusano di avere già imboccato la strada delle<br />
elezioni lei cosa risponde?<br />
“Guardi, quello che accadrà tra poco più di un anno<br />
lo vedremo e ognuno farà le proprie scelte. D’altra<br />
parte qualcuno ha già saltato la barricata ed è in<br />
maggioranza tradendo i propri elettori, ma lo capisco.<br />
Altri fanno altro, ma capisco anche quelli, per<br />
quanto mi riguarda e che riguarda gli altri colleghi<br />
con cui stiamo lavorando in minoranza, posso dire<br />
che ci stiamo occupando dei lavori fatti male, delle<br />
spese che i Rivanazzanesi pagano e non sono giustificate,<br />
delle strade con voragini sempre aperte, delle<br />
luci spente e mancanti e degli allagamenti dovuti a<br />
fossi sporchi perché puliti male e di moltissime altre<br />
cose, anche se veniamo osteggiati nella richiesta di<br />
documentazione e la stessa è ritardata all’inverosimile<br />
anche di 6 mesi! Questo è quello che la gente<br />
deve sapere!”.<br />
Qualcuno vi accusa come minoranza di fare poco o<br />
di non essere incisivi. Cosa rispondete?<br />
“<strong>Il</strong> lavoro che stiamo facendo è di minuziosa analisi<br />
FEBBRAIO 2011<br />
RIVANAZZANO T.<br />
Marco<br />
Bertelegni<br />
dei documenti, silenzioso, senza facili proclami, ma<br />
stiamo guardando tutte le spese, e spesse volte siamo<br />
in difficoltà perchè la documentazione ci viene messa<br />
a disposizione in ritardo, ma non ci sfugge nulla e<br />
presto faremo sapere a tutti qual è la realtà! Una situazione<br />
amara ma supportata da fatti e carte e non<br />
solo parole come quelle lette sui giornali nell’ultimo<br />
periodo!”.<br />
Qualcuno della Maggioranza ha detto che Lei non<br />
si sente ancora cittadino di Rivanazzano Terme<br />
ma di Rivanazzano.<br />
“Io ho sempre cercato di vedere cosa c’era dietro<br />
la volontà di passare a Rivanazzano Terme, e i miei<br />
dubbi erano fondati: nulla! <strong>La</strong> sola volontà di fare<br />
qualcosa, di convincere la gente che c’erano tante<br />
idee, ma dopo parecchio tempo guardiamoci in giro:<br />
si aderisce a tutto e di più disperatamente, chiunque<br />
ha idee viene appoggiato anche senza sapere, perché<br />
questo tesoro, “le idee”, all’interno del palazzo mancano<br />
oppure chi le ha non le può sviluppare... e il<br />
paese se pur con qualche cena in più e qualche lauto<br />
banchetto pubblico che in un modo o nell’altro poi<br />
paghiamo tutti noi, è sempre lo stesso anzi immobile<br />
rimpiange il battesimo di un nome che è rimasto <strong>sul</strong>la<br />
carta e un Sindaco che come un disco vecchio con piste<br />
guaste continua a suonare la solita musica… ma<br />
quando smetterà… tutti giù per terra.. la delusione<br />
sarà tanta! Pessimismo? No, magari!”.<br />
7
FEBBRAIO 2011<br />
RIVANAZZANO T.<br />
8<br />
Paolo Monastero: “<strong>Il</strong> commercio a<br />
Rivanazzano Terme è in crescita”<br />
Abbiamo incontrato Paolo Monastero,<br />
consigliere comunale con delega<br />
al commercio di Rivanazzano Terme,<br />
che ci ha raccontato i progetti, le soddisfazioni<br />
e il lavoro svolto nell’anno<br />
appena trascorso, per favorire la crescita<br />
del commercio del paese.<br />
Ci può fare un resoconto dell’ andamento<br />
del commercio rivanazzanese<br />
durante l’anno appena trascorso?<br />
“<strong>Il</strong> 2010 è stato un anno molto difficile<br />
per tutti a causa della crisi, ma no-<br />
nostante questo i nostri commercianti<br />
hanno reagito bene: solo due cessazioni di attività e<br />
l’apertura di quattro nuovi esercizi sono la prova di<br />
una realtà che offre molte garanzie. Ad inizio anno<br />
è stato approvato il Bando del distretto del Commercio<br />
e grazie ad un finanziamento siamo riusciti ad<br />
ammodernare molte attività commerciali. A breve<br />
uscirà un nuovo Bando sempre da parte del Distretto,<br />
un progetto che sta prendendo sempre più piede nella<br />
zona”.<br />
E i commercianti si esprimono soddisfatti ?<br />
“I commercianti di Rivanazzano Terme sembrano appagati<br />
dal 2010 e l’hanno dimostrato anche tramite<br />
un questionario fornitoci dal Celit, che chiedeva di<br />
rispondere a delle domande <strong>sul</strong> rapporto Comune/<br />
Commercio. <strong>La</strong> maggioranza di risposte è stata positiva”.<br />
E’ stato approvato anche un regolamento per le attività<br />
che somministrano alimenti e bevande, cosa<br />
ci dice a riguardo?<br />
“Durante il consiglio comunale del 18 gennaio 2010,<br />
l’amministrazione ha approvato alcuni nuovi requisiti<br />
adottando il regolamento <strong>sul</strong>l’apertura dei pubblici<br />
esercizi, denominato “ Criteri comunali per il rilascio<br />
di nuova autorizzazione e per il trasferimento di sede<br />
delle attività di somministrazione di alimenti e bevande”<br />
e riguardante solo le attività di somministrazione<br />
alimentare come bar, ristoranti e pizzerie. In ottemperanza<br />
alla liberalizzazione prevista dalle normative<br />
Nazionali e Regionali non poteva più esserci un limite<br />
numerico alle licenze di somministrazione di pubblici<br />
esercizi. Quindi per poter aprire un nuovo locale non<br />
Paolo Monastero<br />
è stato più necessario acquisire una licenza esistente<br />
ma gli esercizi interessati dovevano presentare questi<br />
requisiti: ad esempio nuove misure sui posti auto, sui<br />
locali che abbinano musica alla somministrazione di<br />
cibi e bevande, ecc”.<br />
Come sarà, secondo lei il futuro dei commercianti<br />
rivanazzanesi?<br />
“I nostri negozianti sono preparati, hanno tanta voglia<br />
di fare e partecipano attivamente alle numerose<br />
attività e manifestazioni che il paese offre. Nel 2011<br />
abbiamo in mente un’iniziativa importante, quella<br />
di coinvolgere i commercianti di Rivanazzano Terme<br />
creando un “ Paniere dei Prezzi”: ogni mese, ciascun<br />
negozio, proporrà delle offerte su alcuni prodotti. Vorrei<br />
aggiungere che tutti gli esercenti ogni martedì dalle<br />
15 alle 17 possono usufruire della con<strong>sul</strong>enza del<br />
dottor Paolo Rainelli che può fornire loro un aiuto e<br />
il <strong>Periodico</strong><br />
molti consigli. Ringrazio dunque tutti i commercianti<br />
per l’ottimo lavoro che stanno svolgendo e l’amministrazione<br />
comunale, che non li abbandona mai”.<br />
Isabella Ferrari<br />
Successo per i presepi<br />
all'oratorio di Rivanazzano<br />
Nei giorni scorsi, presso l’Oratorio San Domenico<br />
Savio di Rivanazzano Terme si è tenuta la premiazione<br />
del Concorso Presepe d’Autore e Letterina a<br />
Gesù Bambino. I due concorsi hanno avuto molta<br />
affluenza e le giurie hanno dovuto lavorare molto<br />
perché in entrambe i casi i partecipanti hanno<br />
svolto un ottimo lavoro, segno di grande impegno<br />
e interesse per le due manifestazioni. <strong>Il</strong> concorso<br />
dei presepi ha visto quattro vincitori per le categorie<br />
preposte e un primo assoluto,ogni partecipante<br />
ha ricevuto un piccolo attestato per ricordare questa<br />
giornata. <strong>Il</strong> primo premio è andato alla Scuola<br />
Secondaria di Rivanazzano T. che nella realizzazione<br />
del presepe è riuscita a dimostrare grandi<br />
capacità manuali, artistiche e creative; va inoltre<br />
sottolineato il grande impegno delle Scuole Primarie<br />
che hanno partecipato con cinque presepi<br />
tutti molto belli e particolari , non dimentichiamo<br />
anche il presepe dei bambini della Scuola d’Infanzia<br />
che nella sua semplicità ha rappresentato tutti i<br />
bambini dell’asilo che lo hanno costruito portando<br />
una loro statuina da casa. I premiati per le altre<br />
categorie sono stati: Frutta e verdura di Garavello<br />
Fausta per l’Originalità, il gruppo dei bambini e<br />
degli animatori del nostro oratorio per la qualità<br />
dei materiali utilizzati, il Sig. Damaschi Marco<br />
per la lavorazione artigianale e il bambino Matteo<br />
Maini per l’ambientazione. <strong>Il</strong> concorso delle letterine<br />
ha avuto diverse iscrizioni e tutti i bambini/<br />
ragazzi che hanno partecipato hanno ricevuto un<br />
premio e un attestato di partecipazione. I ragazzi<br />
come sempre hanno dimostrato molta maturità e<br />
crescita affrontando tutti i temi con grande serietà<br />
e attenzione per chi ha meno di loro, ponendosi<br />
molte domande <strong>sul</strong> futuro e su quello che loro possono<br />
fare per migliorarsi e migliorare gli altri.<br />
news
il <strong>Periodico</strong><br />
news<br />
<strong>La</strong>rgaiolli: “Attenzione all'ambiente e alla<br />
cultura con una giunta che lavora bene”<br />
Marco <strong>La</strong>rgaiolli, vice sindaco e assessore di Rivanazzano<br />
Terme, al suo quarto mandato, ci ha parlato<br />
della politica locale a Rivanazzano Terme, di come<br />
è stato l’anno che si è appena concluso e di alcuni<br />
progetti per il 2011, mentre in questi giorni è in via<br />
di approvazione il bilancio.<br />
Cosa ci può dire del 2010 per quanto riguarda il<br />
suo assessorato all’istruzione?<br />
“Una premessa doverosa: lo scorso anno, con il<br />
patto di stabilità, non abbiamo guardato ai singoli<br />
assessorati ma abbiamo pensato alle priorità, è stato<br />
inevitabile a causa dei fondi limitati. Per quanto<br />
riguarda la scuola posso esprimere massima soddisfazione.<br />
Credo sia evidente come questa amministrazione<br />
abbia destinato le maggiori risorse alla<br />
scuola, alla scuola materna e all’asilo nido che, con<br />
la collaborazione del Comune, aprirà proprio in<br />
questi giorni”.<br />
Come assessore alla sicurezza cosa ci può dire invece?<br />
“Posso dire che il programma stilato tre anni fa è<br />
stato seguito e abbiamo raggiunto lo scopo prefissato<br />
per l’anno da poco conclusosi. Lo scopo era quello<br />
di coprire il territorio con telecamere disposte nei<br />
punti più sensibili. Al momento ne abbiamo istallate<br />
4. Ci sono ancora dei punti sensibili dove ne poseremo<br />
delle altre nel corso dell’anno, nonostante le<br />
difficoltà del patto di stabilità e la difficoltà di reperire<br />
i finanziamenti. Tutti gli assessorati purtroppo<br />
ne risentono”.<br />
Lei è anche Presidente del Sistema Bibliotecario,<br />
di cui la Biblioteca di Rivanazzano è un elemento<br />
importante.<br />
“Come Presidente del Sistema Bibliotecario, e in<br />
particolare della Biblioteca di Rivanazzano Terme<br />
posso esprimere massima soddisfazione: ben<br />
24 sono state le manifestazioni di elevato interesse<br />
culturale organizzate a Rivanazzano Terme, nella<br />
Biblioteca Paolo Migliora, fiore all’occhiello del<br />
nostro Comune, una biblioteca che funziona grazie<br />
al lavoro di questi anni dell’amico direttore Bertone,<br />
che proprio con la fine dell’anno 2010 ha terminato<br />
il suo “mandato”. Ci tengo a ricordare che<br />
se la biblioteca di Rivanazzano Terme ha raggiunto<br />
questi livelli è grazie a lui. Massimo è sempre stato<br />
l’appoggio dell’Amministrazione, grazie alla Commissione<br />
che io presiedo la biblioteca ha continuato<br />
e continuerà ad essere un punto di riferimento per i<br />
cittadini. Essendo anche Presidente del Sistema Bibliotecario<br />
posso dire che ho visto tutte le 40 biblioteche<br />
della rete, tutte di valida qualità, ma nessuna<br />
al livello di quella di Rivanazzano Terme”.<br />
Proprio il Direttore Bertone in una recente intervista<br />
ha sottolineato il problema degli spazi per la<br />
Biblioteca rivanazzanese.<br />
“Sì, è un problema, sarebbe un mio sogno riuscire a<br />
trasferire la biblioteca nell’ex chiesa Abbiati, purtroppo<br />
si tratta di un’idea oggi non realizzabile ma è<br />
pur sempre possibile ottimizzare con le scaffalature<br />
che possono raddoppiare gli spazi. E’ evidente che<br />
nonostante l’era di internet la gente non si stufa di<br />
andare in biblioteca, infatti ogni anno batte il record<br />
degli anni precedenti nel numero di prestiti di<br />
libri. <strong>La</strong> gente il libro lo vuol toccare e non smette<br />
di scegliere la biblioteca come luogo dove vivere<br />
la passione per la lettura. Un progetto per questo<br />
nuovo anno sarà la seconda fiera del libro, grande<br />
manifestazione evento del 2011 su cui punteremo”.<br />
Lei è anche vicesindaco del Comune di Rivanazzano<br />
Terme, cosa può dirci di questo suo incari-<br />
Marco <strong>La</strong>rgaiolli<br />
co?<br />
“<strong>Il</strong> vicesindaco è come una riserva di una squadra<br />
di calcio, sempre pronto e allenato per ricoprire<br />
vari ruoli. Questo è il mio quarto mandato e questo<br />
mi permette di avere esperienza e saper gestire<br />
le necessità a cui vado incontro. L’attuale sindaco<br />
devo dire che è un grande democratico, che fa partecipare<br />
tutti alle discussioni. Questa è una novità:<br />
ogni consigliere ha un compito preciso, una delega,<br />
e tutti vengono coinvolti nelle decisioni degli assessorati.<br />
Tutti sono al corrente di ciò che si fa”.<br />
Quindi una giunta che lavora positivamente, ma<br />
come commenta le polemiche che spesso trovano<br />
Funziona a pieno regime<br />
l'asilo di Salice Terme<br />
Nei giorni scorsi ha aperto le porte il nuovo asilo<br />
nido di Salice Terme: la struttura è stata realizzata<br />
a seguito della ristrutturazione dell'ex hotel Roby<br />
nell'ambito di un piano di recupero integrato concesso<br />
nel 2008 a soggetti privati dall'amministrazione<br />
Ferrari. «Abbiamo posto ai proprietari dell'area<br />
- spiega il sindaco di Rivanazzano - il vincolo di<br />
costruire l'asilo nido e renderlo funzionante permettendone<br />
l'apertura a prezzi in linea con quelli delle<br />
altre strutture del territorio. Nonostante le polemiche<br />
sollevate dalla minoranza, il progetto ci aveva<br />
subito convinti ritenendolo utile alle esigenze della<br />
collettività. Ora l'asilo, peraltro molto accogliente<br />
e funzionale, diventa operativo e sarà gestito con<br />
grande professionalità». «Stiamo inoltre definendo<br />
- aggiunge Romano Ferrari - la stesura di una<br />
convenzione che ci permetterà di agevolare l'ingresso<br />
dei bambini rivanazzanesi e di ridurre, grazie a<br />
contributi comunali, le tariffe a loro carico». Sempre<br />
<strong>sul</strong> fronte dei lavori pubblici, il Comune di Rivanazzano<br />
ha dato il via libera al progetto per l'installazione<br />
di un impianto fotovoltaico <strong>sul</strong> tetto della<br />
palestra: un piano da 90mila euro quasi interamente<br />
finanziato dal Gal Alto Oltrepo. <strong>Il</strong> sindaco Ferrari<br />
ha chiarito l'intenzione di dotare di pannelli solari<br />
FEBBRAIO 2011<br />
RIVANAZZANO T.<br />
spazio <strong>sul</strong>le pagine dei nostri giornali?<br />
“A Rivanazzano Terme il modo di<br />
fare politica è spesso un po’ vivace<br />
ma sempre nei termini civili del<br />
dialogo. Ho fatto parte anch’io della<br />
minoranza e so che deve fare il<br />
suo compito di polemica nel senso<br />
costruttivo. Non mi piace quando si<br />
fa polemica tanto per far polemica.<br />
Barbieri Beniamino è un esempio di<br />
opposizione intelligente, spesse volte<br />
vota a favore e si oppone quando<br />
lo ritiene. Minoranza vuol dire proporre,<br />
non significa fare ostruzionismo o far perdere<br />
tempo. Siamo tutti appassionati della politica del<br />
comune, nessuno l’ha mai fatto per interessi privati.<br />
Nella passione ci sta anche lo scontro, l’importante<br />
è riuscire a lavorare”.<br />
Progetti per il 2011?<br />
“Priorità è rimanere nel patto di stabilità e ottimizzare<br />
le poche risorse che ci sono. Trasferimenti non<br />
ce ne sono più. Per il resto siamo ancora in fase di<br />
bilancio”.<br />
Cosa ne pensa dei problemi che si sono avuti ancora<br />
quest’anno in tema di dissesto idrogeologico<br />
e che hanno trovato spazio di approfondimento<br />
nelle pagine del precedente numero del <strong>Periodico</strong><br />
<strong>News</strong>?<br />
“Ritengo che in merito a diversi temi, come appunto<br />
quello del dissesto idrogeologico e più in generale<br />
delle tematiche ambientali, sia necessaria una gestione<br />
sovra comunale. Una cosa che dovrebbero<br />
fare i comuni è consorziarsi per quanto riguarda diverse<br />
tematiche. Collaborare è possibile, per esempio<br />
con il comune di Godiasco ritengo che un’intesa<br />
possa esserci”.<br />
Maddalena Crudeli<br />
altri edifici pubblici: quello relativo alla palestra<br />
sarà, dunque, una sorta di progetto-pilota in vista del<br />
futuro, anche se sarà necessario uno studio preliminare<br />
prima di intraprendere ulteriori realizzazioni.<br />
9
FEBBRAIO 2011<br />
10<br />
il <strong>Periodico</strong><br />
news
il <strong>Periodico</strong><br />
news<br />
Palazzo Malaspina: il comitato getta le<br />
basi per la trasformazione in museo<br />
L'EDITORIALE<br />
di Alessandro Disperati<br />
Due milioni e mezzo di euro per acquistare il<br />
Palazzo Malaspina-Pedemonti di Godiasco e per<br />
trasformarlo in museo. Domanda. Ma è veramente<br />
un affare? Seconda domanda. Non si fa<br />
prima a ristrutturare quel palazzo e trasformarlo<br />
in una palazzina con appartamenti da vendere<br />
con l'impegno da parte di chi eseguirà le opere<br />
di lasciare un'ala dedicata a museo? Forse<br />
la soluzione migliore, visto i tempi che corrono.<br />
Perchè qui ci troviamo di fronte prima di tutto<br />
al fatto di dover acquistare questa maxi struttura<br />
e in seconda battuta di doverla sistemare, che<br />
comporterà oneri gravosi. Basta vederla da fuori<br />
per capire: ci sono crepe larghe su gran parte<br />
del palazzo. Ed è pertanto fuori di dubbio che<br />
per trasformarlo in museo occorrerà spendere<br />
tanti ma tanti soldi. Non ci sono dubbi <strong>sul</strong> fatto<br />
che il Palazzo Malaspina di Godiasco sia un pezzo<br />
di storia non solo di questo paese ma di tutta<br />
la Valle Staffora. Non ci sono dubbi che questa<br />
struttura sia stata una delle dimore più importanti<br />
per i Marchesi che si stabilirono qui dal<br />
XVI secolo fino alla fine del feudalesimo. Tutto<br />
vero. Ma oggi, non ce ne vogliano i proprietari,<br />
questa struttura non solo non ha più senso di<br />
esistere ma allo stesso tempo metterci mano significa<br />
spendere tanto, ma davvero tanto! E con<br />
la burocrazia che ci si ritrova ad affrontare il<br />
rischio è che per anni non si riesca a fare nulla<br />
ed inoltre, con il passare del tempo, la stabilità di<br />
Palazzo Malaspina-Pedemonti divienti sempre<br />
più precaria tanto che, già oggi, ci sono pezzi di<br />
intonaco che pian piano si staccano rovinando a<br />
terra. Spontanea sorge una domanda finale: se<br />
invece di svendere le Terme di Salice, che comuque<br />
danno lavoro a un gran numero di persone,<br />
ci si fosse impegnati per mantenerle comunali<br />
non era forse meglio che questa affannata corsa<br />
per il recupero di Palazzo Malaspina? Con<br />
il rischio, come tutti i grandi progetti che sono<br />
stati presentati in passato in Valle Staffora, che<br />
anche questo resti un'idea solo <strong>sul</strong>la carta e che<br />
non vedrà mai una soluzione definitiva. Un progetto<br />
che si trascinerà con il tempo, con il rischio<br />
di non trovare i fondi necessari per intervenire,<br />
e che, infine, questo palazzo, con il passare degli<br />
anni cada sempre più in degrado. Infine una<br />
perplessità: ultima riga dello statuto del comitato<br />
per la realizzazione del museo che recita:<br />
'Qualora i fondi raccolti siano insufficienti allo<br />
scopo o questo non sia più attuabile, o, raggiunto<br />
lo scopo, si abbia un residuo fondi, i beni verranno<br />
devoluti per metà alla Fondazione Varni<br />
Agnetti con sede a Godiasco ed esercente una<br />
casa di riposo intercomunale e per la parte residua<br />
alla associazione “Medici Senza Frontiere”’.<br />
Una frase sinceramente che lascia un pò<br />
perplessi per il semplice fatto che chi investirà<br />
per il raggiungimento di questo obiettivo, qualora<br />
non venisse ottenuto vedrà i propri soldi destinati<br />
a tutt'altra inizativa. Mah...<br />
Palazzo<br />
Malaspina<br />
Un momento della conferenza stampa<br />
Sabato 22 gennaio alle ore 18,00 si è tenuta presso<br />
la biblioteca civica Rino Scupelli di Salice Terme la<br />
conferenza stampa indetta dal comitato promotore<br />
della fondazione dell’Ecomuseo del palazzo Pedemonti<br />
Malaspina di Godiasco allo scopo di illustrare<br />
alla stampa e alla popolazione il progetto e i suoi successivi<br />
sviluppi.<br />
Alla presenza di circa quindici persone, esclusi ovviamente<br />
i relatori e i componenti del comitato scientifico,<br />
la conferenza è stata aperta dal sindaco di Godiasco,<br />
Dott.ssa Anna Corbi, la quale ha reso nota la<br />
costituzione ufficiale, tramite sottoscrizione di rogito<br />
notarile, del comitato promotore costituito con la<br />
partecipazione della Comunità Montana di Varzi e i<br />
comuni di Varzi, Rivanazzano e Godiasco. Nello specifico<br />
il comitato che, come informa il sindaco Corbi,<br />
sarà aperto all’entrata di nuovi soggetti, si compone<br />
dello stesso sindaco, da Adriano Favalli (vicepresidente),<br />
da Alberto Sorrentino (tesoriere), da Giuliano<br />
Chiodi e Carla Mottini (rappresentanti dei comuni di<br />
Rivanazzano Terme e di Varzi), da Bruno Tagliani (in<br />
rappresentanza della Comunità Montana) e da Dario<br />
Manfredi (direttore del centro studi malaspiniani di<br />
Mulazzo).<br />
<strong>Il</strong> comitato promotore una volta costituito si è da<br />
subito impegnato nella costituzione di un comitato<br />
scientifico, per ora composto dal professor Bruno<br />
Barbieri, docente di Diplomatica presso l’Università<br />
degli Studi di Pavia, e dagli specialisti di studi malaspiniani<br />
Dario Manfredi e Italo Cammarata. Compito<br />
del comitato scientifico sarà quello di curare tutti gli<br />
aspetti culturali legati al progetto. Tra essi innanzitutto<br />
l’acquisizione dell’intero fondo archivistico<br />
della famiglia Malaspina, operazione <strong>sul</strong>la quale si<br />
è espresso il professor Barbieri il quale, in veste di<br />
perito responsabile della valutazione dell’integrità<br />
del fondo stesso, ne ha garantito la completezza e il<br />
valore storico-culturale. Dal comitato scientifico sono<br />
inoltre state avanzate alcune proposte relative alla valorizzazione<br />
dell’archivio come ad esempio la pubblicazione<br />
dello stesso <strong>sul</strong> sito internet della Regione<br />
Lombardia e l’inserimento tra il novero degli Archivi<br />
del Mediterraneo, rendendone dunque disponibile la<br />
fruizione ad un pubblico potenzialmente molto vasto.<br />
Nella parte conclusiva della conferenza stampa, per<br />
avere alcune precisazioni riguardo al progetto, poniamo<br />
alcune domande ai relatori.<br />
Dott.ssa Corbi in un momento storico in cui la<br />
cultura certamente non gode in Italia di grande<br />
fortuna e attenzione, cosa vi ha spinto verso un<br />
progetto così ambizioso? Pensate realmente che il<br />
progetto sia in grado di favorire un rilancio economico<br />
e culturale di Godiasco e di soddisfare le<br />
enormi aspettative che su di esso<br />
sono state riposte?<br />
“Innanzitutto ci tengo a sottolineare<br />
che la costituzione del Museo presso<br />
il palazzo Pedemonti Malaspina è un<br />
progetto che non riguarda solamente<br />
Godiasco, bensì tutta quanta la<br />
nostra vallata. Su Godiasco vi sarà<br />
solamente una particolare attenzione<br />
in quanto luogo in cui è ubicato il palazzo<br />
stesso. Tuttavia, come dicevo,<br />
puntiamo a coinvolgere nel progetto<br />
sempre più soggetti. Proprio perché<br />
ambiziosa l’iniziativa richiede co-<br />
FEBBRAIO 2011<br />
SALICE TERME<br />
operazione, tanto economica quanto culturale. Ad<br />
esempio è già in programma di collegare l’archivio<br />
Malaspina che da noi sarà acquistato con i fondi archivistici<br />
che <strong>sul</strong>la famiglia Malaspina sono presenti<br />
a Varzi. <strong>La</strong> nostra idea principale è di fare del palazzo<br />
Pedemonti Malaspina un centro non solo dedicato<br />
agli studiosi interessati alla con<strong>sul</strong>tazione dell’archivio,<br />
ma anche e soprattutto un luogo per manifestazioni<br />
ed eventi, in modo tale che tutta la popolazione<br />
della nostra vallata possa essere attirata e coinvolta.<br />
Siamo convinti che il centro di ricerca contribuirà<br />
non solo all’evolversi degli studi malaspiniani ma<br />
anche alla concreta valorizzazione dell’intera Valle<br />
Staffora”.<br />
Sig. Sorrentino, in veste di tesoriere del comitato<br />
appena costituito, può dirci indicativamente<br />
quanto costerà l’intera operazione, dall’acquisto<br />
del palazzo, alla sua necessaria e imprescindibile<br />
ristrutturazione, sino alla concreta organizzazione<br />
del museo?<br />
“Ad oggi non siamo ancora a conoscenza di una cifra<br />
certa. Indicativamente posso affermare che dall’acquisto<br />
del palazzo all’apertura vera e propria del<br />
museo saranno necessari circa 2,5 milioni di euro.<br />
Prevediamo che i costi maggiori riguarderanno non<br />
tanto la ristrutturazione del palazzo quanto la vera e<br />
propria costituzione del museo virtuale, che necessiterà<br />
di ingenti spese soprattutto per le con<strong>sul</strong>enze<br />
che si renderanno necessarie e per l’organizzazione<br />
informatica di esso. Riprendendo le parole del sindaco<br />
Corbi, posso comunque affermare che ciò che ci fa<br />
credere fortemente nel progetto è l’interesse che esso<br />
può avere non solo per Godiasco ma per l’intera Valle<br />
Staffora. A riprova dell’interesse che il comitato ha<br />
nel rendere nota l’iniziativa in tutta la nostra vallata<br />
vi è il fatto che da ora sino all’avvio vero e proprio<br />
dei lavori terremo una conferenza stampa in tutti i<br />
paesi interessati, in modo tale che il progetto venga<br />
pubblicizzato a dovere”.<br />
Marco Rochini<br />
Un momento della conferenza stampa<br />
11
FEBBRAIO 2011<br />
SALICE TERME<br />
Pieraugusto<br />
Camatti<br />
12<br />
Sì o no al cambio del nome di<br />
Godiasco in Godiasco-Salice?<br />
Quest'anno, probabilmente ad ottobre, godiaschesi e<br />
salicesi saranno chiamati alle urne per esprimersi in<br />
merito al referendum che dovrà decidere il cambio<br />
del nome del Comune di Godiasco in Godiasco-Salice<br />
Terme. <strong>Il</strong> tutto ha preso avvio nei mesi scorsi con la<br />
richiesta, inviata dall'amministrazione comunale alla<br />
giunta regionale della Lombardia per il cambio del<br />
nome da Godiasco in Godiasco/Salice Terme. Un iter<br />
che era già stato seguito 24 anni fa dall’allora giunta<br />
guidata dal sindaco Elio Berogno ma che aveva visto,<br />
dopo un referendum popolare, la bocciatura di questa<br />
proposta. Oggi la giunta guidata da Anna Corbi<br />
ci riprova, nel tentativo di dare maggiore visibilità<br />
all’unica frazione posta nel comune di Godiasco,<br />
cioè Salice Terme. Si vuole in questo modo dare pari<br />
dignità ad entrambe le località principali del comune,<br />
il capoluogo Godiasco, che rimarrà sede municipale,<br />
e la frazione Salice Terme. Con il cambio del<br />
nome anche Salice sarà riconosciuta ed evidenziata<br />
immediatamente in tutti gli atti e le circostanze, sia<br />
amministrative che giuridiche. Cosa che – secondo<br />
la giunta – porterà vantaggi agli stabilimenti termali<br />
e alle realtà alberghiere della zona, che avranno una<br />
maggiore visibilità. I cittadini della località termale<br />
continueranno a vivere in un luogo il cui nome, Salice<br />
Terme, resterà invariato. L'unica differenza, oltre<br />
ai vantaggi, è che saranno residenti non più di una<br />
frazione del comune di Godiasco ma del comune 'Godiasco/Salice<br />
Terme'. E da questa operazione gli operatori<br />
economici non potranno che trarre dei benefici.<br />
E ora? Dopo che il consiglio comunale all’unanimità,<br />
con l’approvazione dunque di tutti i consiglieri sia di<br />
maggioranza che di minoranza, si è espresso positi-<br />
Domenico Lo Giudice<br />
vamente al cambio del nome, tutte le carte passano<br />
in Regione Lombardia.Quest'anno gli abitanti del Comune<br />
saranno chiamati ad esprimersi in merito attraverso<br />
un referendum. Nel frattempo l’amministrazione<br />
comunale promuoverà una serie di incontri con la<br />
cittadinanza per spiegare i motivi di questa proposta.<br />
Favorevoli o contrari all’unione dei nomi Godiasco<br />
Salice Terme per un unico comune?<br />
Abbiamo provato a sottoporre questa domanda ad<br />
alcuni commercianti e non solo appartenenti ai due<br />
paesi e le opinioni sembrano abbastanza univoche.<br />
Anche una ventina di anni fa, esattamente nel 1989,<br />
venne indetto un referendum che portò i Godiaschesi<br />
e Salicesi alle urne per scegliere il destino del nome,<br />
ma per pochi voti non andò a buon fine. Oggi, a distanza<br />
di anni, l’Amministrazione guidata dal sindaco<br />
anna Corbi ripropone questa idea che potrebbe giovare<br />
ad entrambi i paesi. Ma sta ai cittadini la scelta,<br />
sentiamo dunque alcuni pareri.<br />
Renato Volpini, titolare dell'omonima macelleria<br />
a Godiasco: “Sono favorevole, come lo ero anche 25<br />
anni fa. Perché questo cambiamento potrebbe portare<br />
vantaggi sia al nostro paese che a Salice Terme,<br />
noi acquisiremmo le terme e loro il comune, anche<br />
se devo aggiungere che le acque termali sono nostre,<br />
appartengono al territorio di Godiasco. Salice Terme<br />
è molto conosciuta ora come ora, mentre Godiasco,<br />
anche se comune, lo è molto meno e la fusione del<br />
nome lo metterebbe in risalto”.<br />
Massimo Benedini, titolare della tabaccheria a Salice<br />
Terme: “Favorevole, perché l’unione dei nomi<br />
può essere un aiuto per entrambi i paesi, soprattutto<br />
per Salice terme che ora è solo una frazione. <strong>Il</strong> comune<br />
avrebbe maggiore visibilità in Italia e nel Mondo e<br />
aiuterebbe ad aumentare il turismo qui a Salice, soprattutto<br />
in questa stagione”.<br />
Lucrezia Macchitella, titolare del negozio “Sapori<br />
d’Oriente” a Salice Terme: “Sono favorevole perché<br />
potrebbe aumentare il turismo e dare visibilità a<br />
Salice Terme”.<br />
<strong>Il</strong>eana Sparpaglione, impiegata presso il Centro<br />
Mobili a Godiasco: “Sono favorevole, con la speranza<br />
che questo nuovo nome porti un cambiamento<br />
positivo soprattutto per Godiasco che è e rimarrà<br />
sempre comune”.<br />
Jessica Barbini, titolare della lavanderia a Salice<br />
Terme: “Sono favorevole, è un’idea valida. E’ un<br />
controsenso che sia comune solo Godiasco perché<br />
rispetto a Salice Terme, non offre molto. Io ho la lavanderia<br />
da un anno e non conoscendo la zona ero<br />
convinta che il comune si trovasse proprio qui”.<br />
Elisa Gibin, titolare del Caffè della Rosa a Godia-<br />
il <strong>Periodico</strong><br />
L'EDITORIALE<br />
di Alessandro Disperati<br />
Cambiare il nome del Comune di Godiasco in<br />
Godiasco-Salice Terme: si o no? Giri per la località<br />
termale, cammini per Godiasco e trovi gente<br />
che ti chiede consigli, che vuole sapere a cosa<br />
porterà questo cambiamento. C'è poi chi è convinto<br />
che cambiando il nome il Comune venga<br />
trasferito da Godiasco a Salice. C'è chi pensa<br />
che così facendo i benefici cadranno solo nella<br />
località termale. Ma non è affatto così, anzi. Se<br />
vai in giro per l'Italia e qualcuno ti chiede: ‘Da<br />
dove vieni?’ e tu rispondi Godiasco, nessuno sa<br />
praticamente dov'è (non ce ne vogliano i godiaschesi).<br />
<strong>La</strong> musica cambia invece se si afferma:<br />
‘Arrivo da Salice Terme’. Già, perchè, che se<br />
ne dica, la località termale ha avuto un passato<br />
glorioso: dalle Terme al Concorso Ippico, ai<br />
concorsi canori che hanno visto anche la registrazione<br />
del Festivalbar. Non solo: soprattutto<br />
per Godiasco, avere abbinato il proprio nome a<br />
quello di Salice, non potrà che portare dei benefici.<br />
<strong>La</strong>sciando perdere le chiacchiere di paese<br />
che vogliono che se si trasferisce il comune<br />
a Salice allora la località termale dovrà dotarsi<br />
anche di un proprio cimitero. Insomma per ora<br />
regna la confusione ed è per questo che è auspicabile<br />
che gli amministratori, al più presto,<br />
organizzino degli incontri con la popolazione<br />
per spiegare nel migliore dei modi i vantaggi che<br />
“Godiasco-Salice Terme” porterà ad entrambe<br />
le località. Per chiudere, una nota. Rimaniamo<br />
a bocca aperta di fronte a certa gente, che abbiamo<br />
‘intervistato’ ma che per futili motivi ha<br />
preferito non rilasciare dichiarazioni sentendosi,<br />
come direbbe De Andrè 'Gesù nel tempio, se<br />
non può più dare il cattivo esempio'. Già perchè<br />
c'è chi avendo fatto parte della passata amministrazione<br />
o chi svolgendo un'attività commerciale<br />
ha preferito chiudersi nel più stretto riserbo e<br />
non dichiarare se è a favore o contrario a questa<br />
possibilità.<br />
sco: “Sono favorevole all’iniziativa. Pur non sapendo<br />
quanto il comune di Godiasco ne possa giovare<br />
rispetto a Salice Terme, dico che tutto fa brodo e<br />
questo potrebbe essere un punto di partenza per la<br />
crescita del paese”.<br />
Jessica Barbini Stefano Bina Massimo Benedini<br />
news
il <strong>Periodico</strong><br />
news<br />
Da un nostro sondaggio,<br />
il sì è già all'80 per cento<br />
Pieraugusto Camatti, titolare dell’Edicola a Salice<br />
Terme: “Favorevole al cambiamento che porterà ad<br />
una visibilità maggiore. Abbiamo un classico esempio<br />
alle spalle ed è quello di Darfo Boario Terme,<br />
dove Darfo era ed è tutt’ora comune e per aumentare<br />
la percettibilità è stato unificato il nome. Con l’unificazione<br />
del Codice di Avviamento Postale Salice<br />
Terme è come se non esistesse più quindi l’unione del<br />
nome dev’essere il prossimo passo”.<br />
Piero Guaschi, titolare dell’ “Alimentare Guaschi”<br />
a Salice Terme: “Sono favorevole per il semplice<br />
motivo che può portare solo beneficio sia a Salice<br />
Terme che a Godiasco”.<br />
Domenico Lo Giudice, titolare dell’ Edicola e Cartoleria<br />
a Godiasco: “Non sono favorevole per il timore<br />
che venga tutto concentrato a Salice Terme. <strong>La</strong><br />
biblioteca già ha preso quella direzione e abbiamo<br />
paura che un pezzo alla volta il paese si spenga. Dal<br />
mio punto di vista si fa sempre meno per valorizzare<br />
Godiasco”.<br />
Vittoria Schiavi dello Studio Tecnico Albasi a Salice<br />
Terme: “Sono favorevole, porterebbe sicuramente<br />
dei vantaggi al comune di Godiasco, che merita di<br />
essere conosciuto come Salice Terme”<br />
Andrea Franchi, capogruppo degli alpini di Godiasco,<br />
rilascia un parere personale: “Sono favorevole<br />
al nome Godiasco-Salice Terme, penso che sia<br />
una giusta iniziativa per la zona e per Godiasco,<br />
che ha una storia importante alle spalle e deve essere<br />
valorizzato. Spero che la gente ne capisca il significato,<br />
il comune ha molte potenzialità e questo cambiamento<br />
può servire per sfruttare al meglio le nostre<br />
risorse”.<br />
Stefano Bina, salicese dalla nascita: “Favorevole,<br />
il cambiamento favorirebbe lo sviluppo dei due comuni”.<br />
Giovanni Bariani, titolare della “Panetteria Bariani”<br />
a Godiasco: “Sono contrario, non capisco perché<br />
vogliano riprovarci, hanno già perso una volta!<br />
Non abbiamo paura di questo cambiamento ma io<br />
sono tradizionalista e Godiasco, secondo me, deve<br />
rimanere tale. Non credo che possa giovare al nostro<br />
comune oppure a Salice Terme, che è già conosciuto<br />
in Italia e molto più di Godiasco”.<br />
Dott. Giorgio Chiappano, titolare della Farmacia<br />
di Salice Terme: “Favorevole perché, per quanto riguarda<br />
il comune, è sempre una maggior visibilità a<br />
livello nazionale e locale”.<br />
Anna Maria Carosetti, cittadina<br />
Godiaschese: “Favorevole, ma<br />
non deve essere un cambiamento<br />
positivo solo per Salice Terme. Sappiamo<br />
che Salice è molto più viva e<br />
turistica di Godiasco e questo deve<br />
essere uno punto di partenza per<br />
trascinare tutto ciò anche nel nostro<br />
paese”.<br />
Alberto Dieci, titolare dell’agenzia<br />
“ Dieci Immobiliare”: “Sono<br />
favorevole perché mi piace l’idea<br />
Alberto Dieci Andrea Franchi Anna Maria Carosetti Giovanni Bariani<br />
FEBBRAIO 2011<br />
GODIASCO<br />
del nome Godiasco/Salice Terme e perché potrebbe<br />
favorire maggiormente il commercio. Con l’attività<br />
che svolgo ho notato che c’è difficoltà per chi<br />
non conosce la zona nel trovare la nostra località.<br />
Ad esempio nella ricerca su internet compare solo il<br />
nome di Godiasco, essendo comune, e Salice Terme<br />
è una frazione fantasma. Questo nuovo nome oltre a<br />
valorizzare Salice potrebbe essere molto vantaggioso<br />
per i commercianti”.<br />
Alessandro Disperati<br />
Isabella Ferrari<br />
13
FEBBRAIO 2011<br />
GODIASCO<br />
14<br />
il <strong>Periodico</strong><br />
Eraldo Pedemonte: "Amministrazione<br />
Corbi ok, ma si può fare di più"<br />
Incontriamo Eraldo Pedemonte,<br />
esponente di minoranza del Cosiglio<br />
Comunale di Godiasco.<br />
Pedemonte, in quanto esponente<br />
di minoranza del Consiglio comunale<br />
di Godiasco, vuole farci un<br />
bilancio <strong>sul</strong>l’anno politico appena<br />
trascorso, soprattutto in relazione<br />
all’operato della maggioranza.<br />
Quali i pro e quali i contro?<br />
“Premesso che può ri<strong>sul</strong>tare facile<br />
valutare l'operato di altri, mentre<br />
è certamente difficile agire diretta-<br />
mente nell'amministrare un Ente Locale, ritengo<br />
comunque che una critica costruttiva sia sempre<br />
utile allo scopo di stimolare chi può prendere decisioni<br />
per il benessere dei cittadini. L'amministrazione<br />
Comunale guidata dalla prof.ssa Anna<br />
Corbi si è dimostrata ricettiva in merito alle proposte<br />
della minoranza e questo è un fatto che non<br />
era certo dato per scontato a ridosso delle ultime<br />
elezioni. Personalmente ritengo comunque che gli<br />
attuali Amministratori debbano e possano ancora<br />
fare molto nell'orientare il loro operato verso la<br />
partecipazione del cittadino”.<br />
E in particolare che cosa?<br />
“Innanzitutto, si dovrebbe migliorare il rapporto<br />
diretto con chi solleva delle problematiche; in alcuni<br />
casi, persone che si sono rivolte ad un Amministratore<br />
con una richiesta specifica, si sono<br />
sentiti rispondere di “compilare l'apposito modulo”<br />
(dando così l'impressione di tenere una certa<br />
distanza dai problemi segnalati). Orbene, ritengo<br />
che in una piccola realtà sociale come la nostra,<br />
esprimere direttamente eventuali problemi a chi<br />
ci amministra deve essere sufficiente affinché tali<br />
problematiche siano affrontate (magari non sempre<br />
risolte, ma sicuramente affrontate)”.<br />
In merito al rapporto tra amministrazione e cittadino<br />
cosa si può fare?<br />
“In merito all'“orientamento dell'Amministrazione<br />
verso il cittadino”, ho avuto assicurazioni dal Sindaco<br />
che la problematica sarà affrontata, anche se<br />
ritengo che, quando lo si farà, sarà comunque in<br />
ritardo. <strong>Il</strong> nostro Comune si regge su di uno Statuto<br />
che fa riferimento ricorrente a norme di legge e<br />
a Regolamenti Nazionali che continuano ad avere<br />
significato nel funzionamento della “macchina<br />
comunale” ma che, in quanto molto datati, non<br />
riescono a cogliere le nuove esigenze manifestate<br />
dalla popolazione. A mio avviso occorre di conseguenza<br />
rivedere lo Statuto Comunale, separando<br />
le norme che regolano il lavoro della Giunta e del<br />
Consiglio Comunale, da tutto ciò che concerne il<br />
rapporto con la cittadinanza (peraltro già oggi<br />
multietnica) e rendere non solo meno formale tale<br />
rapporto, ma anche maggiormente partecipativo.<br />
Molti comuni lo hanno già fatto, quindi il materiale<br />
di riferimento per una riforma in merito è<br />
notevole. Inoltre, secondo il mio parere, si rende<br />
necessario riconsiderare tutta la corrispondenza<br />
“pre-confezionata” che l'Ente Pubblico indirizza<br />
al cittadino nelle varie circostanze, in quanto<br />
spesso quest'ultimo viene considerato, in generale,<br />
come una entità che, appena può, cerca di frodare<br />
l’Istituzione ( anche se, in alcuni casi, è purtroppo<br />
ancora vero)”.<br />
Come giudica l’operato della maggioranza riguardo<br />
alla tutela del territorio comunale, so-<br />
Eraldo Pedemonte<br />
prattutto per ciò che concerne i due maggiori<br />
centri, Godiasco e Salice Terme?<br />
“In merito alla situazione dei due centri di Godiasco<br />
e di Salice Terme, ritengo che possa essere<br />
migliorata la puntualità con la quale si effettuano<br />
alcuni interventi riguardo ai servizi di base. In<br />
merito, penso che il cittadino sappia comprendere<br />
la difficoltà ad effettuare grandi investimenti; ciò<br />
che a mio avviso non comprende e non giustifica<br />
è l'eventuale carenza nella cura del territorio e<br />
dei servizi essenziali, quali ad esempio: la pulizia<br />
periodica dei fossi al fine di evitare che l'acqua<br />
piovana si riversi nei centri abitati; la puntuale<br />
manutenzione del verde; la pulizia delle strade in<br />
generale e di quelle principali in modo più ricorrente;<br />
la pulizia dei marciapiedi; il ripristino in<br />
tempi rapidi del manto stradale; e così via. Basta<br />
osservare la condizione in cui versano le strade e<br />
i marciapiedi di Salice Terme. Salice è una località<br />
con enormi potenzialità, le quali, tuttavia, non<br />
vengono pienamente sfruttate. Sono convinto che<br />
Salice abbia bisogno di un’attenzione molto maggiore.<br />
L’impatto che si ha entrando in Salice non è<br />
certamente positivo. Peraltro, è anche vero che le<br />
nostre popolazioni sembrano avere acquisito una<br />
cultura carente di “senso civico”, in quanto sono<br />
pochi a collaborare spontaneamente per sostenere<br />
l'attività del Comune (penso allo sgombro della<br />
neve sui marciapiedi, alla segnalazione di anomalie,<br />
all'utilizzo improprio dei cassonetti per la<br />
spazzatura, ecc.)”.<br />
Cosa ne pensa della realizzazione del centro<br />
destinato ad accogliere incontri pubblici e manifestazioni<br />
ubicato presso l’Istituto Diviani di<br />
Salice Terme?<br />
“L'iniziativa, a Salice Terme, dello spazio per le<br />
manifestazioni attuato presso l'Istituto Diviani è<br />
senz'altro una buona cosa, ma rimane il fatto che,<br />
siccome il medesimo viene smantellato alla fine<br />
dell'estate, rimane un lungo periodo in cui la nostra<br />
Stazione Termale non gode di uno spazio pubblico<br />
per eventuali manifestazioni (le quali non dovrebbero<br />
essere organizzate solo per gli avventori,<br />
ma anche per i residenti, soprattutto nel periodo<br />
invernale). Occorre pensare ad una soluzione che<br />
sia un punto di riferimento per tutto l'arco dell'anno”.<br />
Nel penultimo consiglio comunale, lei ha espresso<br />
voto positivo a proposito dell’iniziativa avanzata<br />
dalla maggioranza di proporre un referendum<br />
atto a modificare il nome del comune da<br />
Godiasco a Godiasco Salice Terme. Vuole motivare<br />
questa sua scelta?<br />
“L'iniziativa per il cambio della denominazione<br />
del Comune in ”Godiasco-Salice Terme” è senz'altro<br />
una cosa lodevole. So per certo che in molti<br />
cittadini (sia di Godiasco che di Salice) permangono<br />
delle resistenze in tale senso ma personalmente<br />
sono visceralmente convinto della bontà dell'operazione.<br />
Appena la Regione Lombardia consentirà<br />
di avviare l'iter per la modifica del nome, dovremo<br />
tutti impegnarci nell'evidenziare le tante motivazioni<br />
in favore dell'iniziativa. Sono certo che anche<br />
chi è ancora scettico potrà trovare molte ragioni<br />
per cambiare opinione”.<br />
Spostando l’attenzione sui progetti di più lungo<br />
periodo, come valuta l’azione della maggioranza<br />
in tal senso? Esiste a suo parere un’adeguata<br />
pianificazione la quale possa favorire la ripresa<br />
economica del nostro territorio?<br />
“In merito a progetti di “spessore”, quindi costosi,<br />
che possano favorire la ripresa economica della<br />
nostra zona, mi auguro che l'Amministrazione in<br />
carica la smetta di evidenziare che non ci sono fondi<br />
e abbia invece buone idee in merito e riesca a<br />
cavalcare l'onda che si concretizzerà con l'EXPO<br />
di Milano del 2015. L'onda è già partita e sono<br />
personalmente convinto che, per chi ha idee e progetti<br />
“realistici”, si possano trovare anche i finanziamenti<br />
necessari per la loro realizzazione. Penso<br />
che in quel periodo i nostri alberghi saranno pieni<br />
per parecchi mesi e riuscire a trovare soluzioni<br />
strutturali che consentano di fidelizzare i clienti ed<br />
indurli a ritornare o, meglio, a fare base presso le<br />
nostre località, sarebbe un vero successo”.<br />
In quanto minoranza, quali informazioni avete<br />
in proposito all’ attuazione del Piano di Gestione<br />
del Territorio (PGT)?<br />
“<strong>Il</strong> processo relativo allo sviluppo del Piano di<br />
gestione del territorio (PGT) sta passando un<br />
poco sotto silenzio. Esso rappresenta una verifica<br />
dell'attività della nostra Amministrazione in quanto<br />
si tratta dello strumento chiave per lo sviluppo<br />
socio-economico del nostro territorio per il prossimo<br />
futuro. In merito abbiamo comunque avuto<br />
assicurazione, data l'importanza della circostanza,<br />
che non saranno solamente coinvolti i rappresentanti<br />
della minoranza, bensì tutti i cittadini. Restiamo<br />
in fiduciosa attesa”.<br />
In apertura di intervista parlava della partecipazione<br />
della cittadinanza alla vita politica<br />
comunale come di un aspetto da incrementare<br />
e migliorare continuamente. Come minoranza<br />
come vi siete impegnati in tale direzione?<br />
“Come minoranza abbiamo espresso a più riprese<br />
la necessità sia di migliorare il processo informativo<br />
alla cittadinanza, sia di attuare iniziative allo<br />
scopo di sensibilizzare la partecipazione del cittadino<br />
alla cosa pubblica, a cominciare dai giovani,<br />
e su questo si stanno concretizzando alcune attività<br />
anche con la nostra collaborazione”.<br />
news<br />
Marco Rochini
il <strong>Periodico</strong><br />
news<br />
<strong>Il</strong> sindaco: “Dobbiamo approvare il pgt<br />
che darà alla città un valore aggiunto"<br />
Carlo Barbieri, a circa un anno dalla sua elezione,<br />
stende le basi per una Voghera nuova ed in linea con<br />
standard che possano riscattarla a capitale dell’Oltrepo.<br />
Un sindaco con le idee chiare che sa vedere<br />
oltre i propri confini territoriali al fine di dare alla<br />
città il ruolo che merita.<br />
Quali sono le iniziative intraprese dal comune<br />
per il 2011?<br />
“Primo su tutti l’approvazione del piano di governo<br />
del territorio. Un progetto importante volto a dare<br />
alla città un valore aggiunto. All’interno dei lavori<br />
pubblici il 2011 sarà dominato da tre importanti<br />
progetti: rifacimento dei portici in Piazza Duomo,<br />
rifacimento del parcheggio interno alla caserma di<br />
cavalleria ed il rifacimento della via Cavour che<br />
completa l’asse storico, (Castello, Piazza Duomo,<br />
Teatro; ndr). Questo in termini di lavori straordinari<br />
in quanto l’Assessorato ai <strong>La</strong>vori Pubblici ha<br />
tutta una serie di lavori ordinari ai quali quotidianamente<br />
ottempera. Altro importante intervento in<br />
accordo con ASM Pavia Acque per quanto riguarda<br />
l'impianto di fognature, vedrà impegnata l’azienda<br />
pavese in un investimento importante. Vi sarà il<br />
rifacimento del Cardellini dal quale a cascata ne<br />
conseguirà il trasferimento degli uffici e la nascita<br />
di un’importante sala conferenze all’interno dell’ex<br />
area Edificio Anagrafe. Un’altra iniziativa importante<br />
è quella di voler creare un ufficio di sviluppo<br />
culturale per la città, che dovrà gestire lo sviluppo<br />
culturale e creare con gli altri uffici quella sinergia<br />
che possa sempre più soddisfare le esigenze dei cittadini”.<br />
E la conclusione delle grandi opere?<br />
“Obiettivo è quello di rendere fruibile al pubblico il<br />
Castello Visconteo. Sarà l’anno della riapertura del<br />
Teatro Sociale con il reperimento dei fondi per la<br />
ristrutturazione, apertura e gestione”.<br />
A distanza di un anno dalla sua elezione, uno<br />
screening?<br />
“Abbiamo passato i primi sei mesi a gestire l’ordinaria<br />
amministrazione, e abbiamo studiato la situazione<br />
ereditata. Una situazione buona, positiva,<br />
una gestione fatta dall’ex amministrazione di centro<br />
destra importante, che ha dato grandi ri<strong>sul</strong>tati. Ovviamente<br />
prospettiamo un futuro nuovo perché ogni<br />
momento storico ha le sue peculiarità e priorità<br />
affinché il territorio possa trarne i benefici auspicati”.<br />
<strong>Il</strong> rapporto tra Commercianti e Confesercenti è<br />
piuttosto difficile, come fare per rendere il rapporto<br />
tra le parti più costruttivo?<br />
“Devo essere sincero, non ho mai notato tranne che<br />
in pochissime occasioni contrapposizioni che non<br />
portassero ad una soluzione. Gli accordi costruttivi<br />
e produttivi si sono sempre trovati. Ovvio ogni associazione<br />
di categoria ha una sua identità ed un<br />
suo distinguo, ma al tavolo della trattativa lo spirito<br />
collettivo è sempre stato quello del raggiungimento<br />
di un accordo collettivo. Anzi ne approfitto per<br />
ringraziare i due Presidenti e tutti gli uffici che collaborano<br />
con loro. E’ mia volontà insieme all’Assessorato<br />
al Commercio, quella di definire gli Stati<br />
Generali del Commercio per la Città di Voghera”.<br />
Cosa intende per Stati Generali?<br />
“Diciamo che questa denominazione abbraccerà<br />
non solo il commercio ma anche lo sport e la cultura.<br />
Significa far sedere intorno ad un tavolo tutte le<br />
persone coinvolte allargando questa iniziativa alla<br />
provincia ed alla regione auspicandone una partecipazione<br />
attiva. Affinché possano emergere strategie<br />
e scelte a vantaggio dei nostri commercianti”.<br />
Carlo Barbieri<br />
Expo 2015, quale sarà il valore aggiunto proposto<br />
da questa amministrazione?<br />
“Come avrà potuto notare non siamo stati l’amministrazione<br />
delle dichiarazioni, delle conferenze<br />
stampa, per promuovere cose che non fossero realmente<br />
riscontrabili. Expo è un’iniziativa che deve<br />
essere vista in un’ottica moderna e non più in un’ottica<br />
di meri finanziamenti per realizzare cattedrali<br />
nel deserto che non servono assolutamente a nulla.<br />
Ma deve essere affrontata come un’opportunità,<br />
ed in quanto tale deve essere colta. Uno spirito nel<br />
quale devono essere coinvolti tutti dagli imprenditori<br />
di vari settori ed in particolare del settore agricolo,<br />
turistico ed eno-gastronomico. Un’operazione<br />
capillare, impegnativa per la quale Voghera possa<br />
diventare un riferimento importante”.<br />
Ha parlato di eno-gastronomia, quali le iniziative<br />
prossime?<br />
“Siamo stati reduci di un’iniziativa molto importante<br />
svoltasi a Vaux en Bugey nei pressi di Lione in<br />
Francia, insieme al comune di Redavalle che ci ha<br />
permesso di parteciparvi, in virtù di un gemellaggio<br />
che risale al 1994. <strong>La</strong> manifestazione ci ha permesso<br />
di far conoscere i nostri prodotti a denominazione<br />
di origine comunale (De.Co), insieme alle tradizionali<br />
tipicità dell’Oltrepo Pavese. Attraverso<br />
questa iniziativa Voghera rilancia la posizione di<br />
Capofila dell’Oltrepo Pavese anche sotto il profilo<br />
turistico”.<br />
Detto questo, pensa che Voghera possa effettivamente<br />
diventare il capoluogo dell’Oltrepo e non<br />
il solito slogan usato in tutte le campagne elettorali?<br />
“Col 2011 spero che inizi quel processo che attraverso<br />
tre momenti ben definiti possa effettivamente<br />
consolidare quanto auspicato. <strong>La</strong> prima è questa<br />
importantissima relazione che abbiamo attivato con<br />
il ministero dei Beni Culturali, al fine di entrare in<br />
possesso del Castello Visconteo. Una grande responsabilità,<br />
che ci stiamo addossando. Vogliamo<br />
che il castello diventi fruibile e che sia un punto di<br />
partenza per dei percorsi eno-gastronomici e turistici<br />
che abbraccino non solo il nostro territorio ma<br />
anche quelli limitrofi. Un progetto che sarà presentato<br />
a breve come una rete dei castelli dell’Oltrepo<br />
al fine di rendere questo processo più appetibile.<br />
L’obbiettivo è che Voghera attraverso<br />
il suo castello diventi un faro<br />
di riferimento per tutti. Cercheremo<br />
di organizzare un’importantissima<br />
Fiera dell’Ascensione, in concomitanza<br />
con il 2 giugno ovvero la festa<br />
della Repubblica. Anche in questa<br />
occasione vi saranno degli elementi<br />
volti a caratterizzare ulteriormente<br />
questo aspetto di riferimento per<br />
l’Oltrepo. Ed infine, vogliamo agganciarci<br />
ai territori dell’Oltrepo<br />
Occidentale, come punto di riferi-<br />
FEBBRAIO 2011<br />
VOGHERA<br />
mento per quanto riguarda i vini. A scanso di equivoci,<br />
non è nostro interesse accaparrarci qualcosa<br />
che non ci appartiene ma al contrario vorremmo<br />
che sia un importante contributo per la promozione<br />
del territorio e dei suoi prodotti. Come detto questa<br />
non è l’amministrazione degli slogan ma vuole essere<br />
l’amministrazione che fa e sa fare politica”.<br />
Cosa intende?<br />
“Intendo dire che abbiamo la necessità di prendere<br />
contatti con figure terze come è da poco accaduto,<br />
nella persona del Sindaco di Milano Moratti, per<br />
esempio, o con Senatori, o le società partecipate del<br />
Comune di Milano come ad es. Ansa, a2a, Milano<br />
Ristorazione ed altre. Ribadisco che oggi diventa<br />
importante uscire dai confini territoriali ed essere<br />
accreditati anche politicamente al fine di ottenere<br />
quella contrattualità volta allo sviluppo territoriale<br />
con obbiettivi sempre più rappresentativi per il territorio<br />
Oltrepadano”.<br />
Molte le iniziative in campo ed a tutto campo ma<br />
per la solidarietà sociale ci sono spazi di intervento?<br />
“<strong>Il</strong> 2011 vuole essere l’anno della solidarietà. <strong>La</strong><br />
volontà è di dare importanza a tutto il sistema di<br />
solidarietà attraverso le associazioni di riferimento<br />
per creare sistema per tutte quelle situazioni di<br />
bisogno che il comune cercherà di risolvere. A tal<br />
proposito attraverso l’Assessorato ai servizi Sociali,<br />
grazie alla Regione Lombardia che ha esteso il contributo<br />
ai soggetti che hanno ricevuto lo sfratto esecutivo<br />
a partire dal 1 luglio 2010 ed in possesso dei<br />
requisiti previsti, ogni nucleo familiare potrà godere<br />
di tale beneficio pari ad un solo contributo. Ogni<br />
chiarimento in oggetto sarà ampiamente soddisfatto<br />
presso gli uffici preposti”.<br />
Gabriele Vinciguerra<br />
L'Asm si affida<br />
a Francesco Sibillo<br />
<strong>Il</strong> Consiglio di Amministrazione di Asm Voghera<br />
Spa presieduto da Filippo Musti ha nominato il<br />
generale Francesco Sibillo responsabile del sistema<br />
di controllo interno previsto dal Codice Etico<br />
di Asm Voghera Spa.<br />
<strong>Il</strong> cosiddetto Audit è teso ad accertare che i processi<br />
aziendali assicurino l’efficacia, l’efficienza<br />
e l’economicità, la correttezza delle scritture contabili,<br />
la salvaguardia del patrimonio aziendale e<br />
la conformità alle normative interne ed esterne, il<br />
rispetto delle direttive e degli indirizzi aziendali<br />
tesi a garantire una sana gestione aziendale.<br />
15
FEBBRAIO 2011<br />
16<br />
il <strong>Periodico</strong><br />
news
il <strong>Periodico</strong><br />
news<br />
Geremondia: "Priorità per la nostra città<br />
è la riapertura del Teatro Sociale"<br />
Abbiamo incontrato Gianfranco Geremondia, attualmente<br />
capogruppo consigliare a Voghera per l’Unione<br />
Di Centro, da diversi anni in politica, e gli abbiamo<br />
chiesto di parlarci del suo percorso e della sua<br />
esperienza politica.<br />
“Avevo 43 anni la prima volta che entrai in politica,<br />
nel partito social-democratico, seguendo il prof.<br />
Barbarini e il prof. Soldini. Divenni quasi subito segretario<br />
di partito ed è così cominciato il mio interessamento<br />
alla politica locale. Divenni poi consigliere<br />
comunale nell’88 e poi assessore presso il Comune<br />
di Voghera, nel periodo in cui furono esclusi, per un<br />
gioco di potere, i socialisti dalle istituzioni a livello<br />
provinciale”.<br />
Come ha visto cambiare il modo di fare politica<br />
nel corso degli anni?<br />
“<strong>La</strong> pressione dei partiti nella politica era molto forte,<br />
per fare politica si doveva passare tramite il partito.<br />
Si sperava in una ventata di novità che in realtà<br />
non c’è stata. Una delle accuse che muovo a questa<br />
Seconda Repubblica e a chi governa è che non c’è<br />
stata la sburocratizzazione dello Stato promessa, soprattutto<br />
dalla destra. <strong>La</strong> burocrazia nel nostro Paese<br />
è un problema, per esempio creando difficoltà ai<br />
piccoli imprenditori e a chi vuole aprire un’attività”.<br />
Come è nata la decisione di entrare nella coalizione<br />
di maggioranza alle scorse elezioni comunali di<br />
Voghera?<br />
“Localmente l’UDC ha partecipato alla coalizione<br />
di maggioranza perchè parecchi erano i punti in programma<br />
comuni. I dirigenti nazionali hanno lasciato<br />
molta autonomia per le realtà locali, quindi le scelte<br />
si sono basate sui programmi, in quanto l’obiettivo<br />
è lavorare per la propria città, sotto diversi punti di<br />
vista, economico, culturale, ambientale”.<br />
Punti programmatici quali?<br />
“Noi come UDC abbiamo partecipato a questa coalizione<br />
perché tanti punti del nostro programma sono<br />
stati recepiti e inseriti nel programma della coalizione<br />
stessa: per esempio l’agevolazione alle famiglie,<br />
quella che a livello nazionale si chiama quoziente<br />
famigliare; inoltre un’attenzione particolare ai diversamente<br />
abili; ulteriore punto, i rapporti con il<br />
coordinamento con Regione Lombardia e Trenitalia<br />
per il problema del pendolarismo; come pure un altro<br />
aspetto su cui stiamo lavorando, quello di portare<br />
occupazione <strong>sul</strong> territorio, per esempio un’idea sarebbe<br />
quella di istituire una scuola per infermieri”.<br />
Lei fa parte di diverse commissioni consiliari, del<br />
bilancio, territorio e ambiente, servizi sociali, cultura<br />
e sport. Come stanno lavorando queste commissioni?<br />
“Io in particolare<br />
lavoro nella commissione<br />
bilancio e<br />
come supplente nelle<br />
altre. Posso dire<br />
che, a diversi mesi<br />
dall’inizio del mandato,<br />
mi sembra che<br />
comincino ora a dare<br />
frutto i lavori di queste<br />
commissioni”.<br />
Come sta lavorando<br />
secondo lei l’attuale<br />
giunta?<br />
“Come per il Consiglio<br />
anche l’attività<br />
dell’attuale Giunta<br />
sta prendendo avvio<br />
ora. <strong>La</strong> maggior parte<br />
degli assessori non<br />
avevano esperienza,<br />
dovevano imparare<br />
a conoscere la mac-<br />
china comunale. Si devono conoscere le normative,<br />
le competenze, che comunque sono cambiate, per<br />
esempio i rifiuti sono ora di competenza della Provincia<br />
o anche nella gestione degli Istituti scolastici<br />
c’è una nuova normativa regionale di riferimento.<br />
Avendo degli obiettivi bisogna anche saper progettare,<br />
e ottenere il finanziamento, e poi considerare<br />
la gestione di un piano finanziario nel medio e lungo<br />
periodo: oggi c’è più oculatezza da questo punto di<br />
vista. I ri<strong>sul</strong>tati del lavoro di questa giunta sicuramente<br />
si cominceranno a vedere nel corso del 2011”.<br />
Quali priorità ci si è posti?<br />
“Prioritario è riuscire a creare attività per migliorare<br />
l’occupazione. Abbiamo avuto un incontro<br />
con Trenitalia e lì abbiamo avuto la conferma che<br />
la grande officina di Voghera sarà potenziata. Altra<br />
opportunità che vorremmo cogliere è l’EXPO 2015<br />
per presentare le specificità enogastronomiche oltrepadane,<br />
come il nostro salame DOC di Varzi, il peperone<br />
e la cipolla di Voghera. E’ un’opportunità su cui<br />
l’amministrazione sta lavorando, per ideare presentazioni<br />
dei nostri prodotti, manifestazioni, ottenere<br />
finanziamenti”.<br />
Ci sono attriti all’interno della Giunta?<br />
“Esiste una dialettica normale, che serve a trovare la<br />
soluzione migliore tra tante idee. Adesso c’è in sperimentazione,<br />
per esempio, la gestione del traffico,<br />
con l’inserimento di alcuni sensi unici come banco<br />
di prova. Dialogare per trovare la migliore soluzione<br />
FEBBRAIO 2011<br />
VOGHERA<br />
Gianfranco<br />
Geremondia<br />
dopo aver valutato i diversi punti di vista per poi arrivare<br />
alla sintesi è importante”.<br />
Per la destinazione del Parco Baratta, tema su cui<br />
ci sono state diverse polemiche, cosa ci può dire?<br />
“Con la riunione <strong>sul</strong> tema del piano regolatore,<br />
che sarà avviato nel mese di marzo, in riferimento<br />
al Parco Baratta l’obiettivo condiviso è stato quello<br />
di rivisitare, rispetto a quello che diceva il piano di<br />
coordinamento, interamente il progetto, quindi individuare<br />
quale volumetria dedicare alle costruzioni e<br />
quanto ai giardini pubblici. L’indice di costruzione<br />
era troppo alto quindi sarebbe ri<strong>sul</strong>tato un agglomerato<br />
di fabbricati. Rivedere interamente il progetto<br />
nel suo complesso per migliorarlo significa anche<br />
rivedere la viabilità e quindi le vie di accesso”.<br />
Priorità per la città di Voghera?<br />
“Per la città di Voghera una delle priorità è sicuramente<br />
riuscire a mettere in funzione il Teatro Sociale,<br />
che può essere un volano della città, perché la<br />
cultura è importante per far rivivere la città, vivacizzarla.<br />
Importante poi impegnarsi per riuscire a diminuire<br />
il pendolarismo, creando posti di lavora nella<br />
città anche in consorzio con altri comuni. E sicuramente<br />
non lasciare soli chi oggi si trova in grande<br />
difficoltà: su questo tema l’attuale amministrazione<br />
ha dimostrato particolare sensibilità, infatti il budget<br />
dell’assessorato ai servizi sociali è già stato rifinanziato<br />
due volte”.<br />
Maddalena Crudeli<br />
17
FEBBRAIO 2011<br />
VOGHERA<br />
18<br />
Taverna: “Punto ad una campagna contro<br />
droga e alcool nelle scuole cittadine”<br />
Federico Taverna è consigliere comunale<br />
della città di Voghera. Consigliere<br />
di maggioranza che fa parte<br />
del Popolo della Libertà. In questi<br />
mesi ha promosso una collaborazione<br />
con l’Università di Pavia, in<br />
particolare con la Facoltà di Scienze<br />
politiche, che permette, in particolare,<br />
agli studenti di frequentare<br />
stage formativi presso le strutture<br />
del Comune.<br />
Come si è sviluppata questa for-<br />
ma di collaborazione?<br />
“L’accordo tra il Comune di Voghera e l’Università<br />
degli Studi di Pavia riguarda la facoltà di Scienze<br />
Politiche, offrendo la possibilità per gli studenti, che<br />
di Voghera sono numerosi, di svolgere stage formativi<br />
all’interno degli uffici dell’amministrazione<br />
comunale. Infatti nei piani di studio, riconfermati<br />
dalla recente riforma Gelmini, è prevista la frequenza<br />
di uno stage formativo con relativi crediti.<br />
Per uno studente di Scienze Politiche questa esperienza<br />
all’interno di una struttura amministrativa<br />
complessa come il Comune di Voghera è utile e formativa<br />
e affine al percorso di studi, sia per conoscere<br />
l’apparato amministrativo sia per avvicinarsi alla<br />
politica”.<br />
Sono previste collaborazioni con altre Facoltà?<br />
“Parlerò di questo col Sindaco, che si è dimostrato<br />
particolarmente attento e sensibile alla possibilità<br />
di sviluppare accordi con l’Università, risorsa<br />
fondamentale del territorio della provincia. Ho in<br />
mente una collaborazione per esempio con Lettere,<br />
in riferimento all’archivio storico a alla biblioteca<br />
di Voghera, con Scienze della comunicazione, o<br />
Economia. Da parte mia c’è la volontà di lavorare<br />
con l’Università per un legame stabile col territorio,<br />
vista la tendenza a sviluppare corsi di laurea che<br />
tengano in considerazione le caratteristiche territoriali”.<br />
Per il nuovo anno, quali altri progetti sono previsti<br />
per il Comune di Voghera?<br />
“Quest’anno un appuntamento importante sarà il<br />
150esimo anniversario dell’Unità d’Italia. Mi sto<br />
rapportando quotidianamente con l’assessore Marina<br />
Azzaretti, che si sta impegnando moltissimo per<br />
la realizzazione di quest’evento a marzo. Saranno<br />
coinvolte le scuole e si cercheranno di coinvolgere<br />
le associazioni locali. Si tratta a mio parere di un argomento<br />
che potrebbe suscitare polemiche tra i partiti,<br />
io ritengo che l’anniversario non debba essere<br />
visto come una festa di partito, quindi mi auguro che<br />
ci sia uno spirito di collaborazione che e<strong>sul</strong>i dalle<br />
logiche di destra e sinistra”.<br />
Quali altri temi, secondo lei, il Comune di Voghera<br />
dovrebbe affrontare?<br />
“Io ritengo che un amministratore locale deve avere<br />
una visione del mondo, nel senso che la globalizzazione<br />
<strong>investe</strong> non solo le nazioni o le grandi città,<br />
ma anche le piccole realtà locali. Quindi bisogna<br />
essere in grado di governarla anche nel piccolo,<br />
cercando di fare conciliare gli interessi dei piccoli<br />
commercianti, che risentono della crisi economica,<br />
con la grande distribuzione. Questo tema è da affrontare:<br />
se esistono i grandi centri commerciali intorno<br />
alle città che attirano clientela, non possiamo<br />
dimenticarci di riqualificare e vivacizzare il centro<br />
storico”.<br />
Per esempio in che modo?<br />
“Per esempio con l’apertura domenicale: se si<br />
consente l’apertura degli esercizi commerciali nel<br />
centro città, la grande distribuzione non può essere<br />
compresa nel distretto cittadino”.<br />
In generale un suo commento <strong>sul</strong>l’amministrazione<br />
attuale?<br />
“<strong>Il</strong> bilancio di questi primi nove mesi è positivo. Abbiamo<br />
riconsegnato il Castello alla città. Abbiamo<br />
una giunta e un sindaco molto attenti al bilancio.<br />
C’è coesione tra i partiti di maggioranza e si lavora<br />
per portare a termine il programma elettorale<br />
condiviso. L’Officina grandi riparazioni manterrà<br />
invariato il numero di dipendenti e ha anche ottenuto<br />
le commissioni da parte di Trenitalia per diversi<br />
lavori. Avremo finanziamenti regionali e provinciali<br />
per l’agri-way, la strada che congiungerà Voghera<br />
a Codevilla”.<br />
Per quanto riguarda la destinazione del Parco<br />
Baratta?<br />
"<strong>La</strong> destinazione del Parco Baratta sarà discusso in<br />
consiglio, a breve. Credo che comunque sia arrivato<br />
il momento di decidere, non si può rimandare la<br />
discussione".<br />
Priorità che ci si dovrebbe porre come amministrazione<br />
comunale?<br />
“Prioritari secondo me sono i bilanci. <strong>Il</strong> federalismo<br />
fiscale imporrà ai comuni di avere i conti a posto e<br />
il comune di Voghera vuole essere un comune virtuoso.<br />
Affronteremo, inoltre, il tema della raccolta<br />
differenziata senza demagogia e senza troppe facili<br />
illusioni. Poi ci sono altre priorità che seguono un<br />
po’ il filo dei miei interessi…”.<br />
Per esempio?<br />
“Vorrei avviare una campagna di sensibilizzazione<br />
contro il consumo delle droghe e dell’alcol che stanno<br />
facendo breccia nelle giovani generazioni. Una<br />
campagna informativa nelle scuole, uno spazio <strong>sul</strong><br />
sito, iniziative come spettacoli teatrali... E anche<br />
una campagna di sensibilizzazione per quello che<br />
riguarda il gioco che è una dipendenza e trovo assurdo<br />
che ci sia stato il caso di chi ha dovuto citofonare<br />
alla Casa del pane perché nel giro di qualche<br />
mese ha perso tutto al gioco. Mi sembra un sistema<br />
legalizzato dove uno si può rovinare economicamen-<br />
Federico Taverna<br />
il <strong>Periodico</strong><br />
te. E vorrei anche incentivare e assicurare maggiori<br />
risorse a quelle strutture comunali che si occupano<br />
dei servizi al lavoro, come il bilancio di competenze,<br />
la stesura dei curriculum per aiutare i giovani nella<br />
ricerca del lavoro”.<br />
Qualcosa <strong>sul</strong>la sua formazione politica? Questa è<br />
la sua prima esperienza come consigliere comunale.<br />
“Sono cresciuto politicamente con Vittorio Pesato,<br />
abbiamo cominciato insieme in pochi e con poche<br />
risorse e con pochi mezzi. Con l’entusiasmo e la<br />
passione nel portare avanti le nostre battaglie politiche.<br />
Sono stato senatore accademico in università,<br />
con la lista Azione universitaria, movimento legato<br />
alla destra universitaria. Abbiamo dato vita anche<br />
ad un’associazione culturale, “Identità e libertà”,<br />
che sta assumendo carattere di rilievo nazionale,<br />
che si occupa di diffondere i valori identitari, come<br />
le radici cristiane o la meritocrazia”.<br />
Maddalena Crudeli<br />
Buche per strada:<br />
inviate una mail al Comune<br />
Singolare iniziativa del Comune di Voghera che<br />
di fatto invita i cittadini a mandare una mail al<br />
comune quando si trovano di fronte a delle buche<br />
<strong>sul</strong>l'asfalto. Quindi d'ora in poi i vogheresi<br />
sono avvisati: se vedete una buca per strada non<br />
telefonate in Comune ma mandate una mail. Infatti<br />
in questi giorni l'assessorato ai <strong>La</strong>vori Pubblici<br />
del Comune di Voghera, guidato da William<br />
Tura, ha attivato una casella di posta elettronica<br />
dedicata alla segnalazione dei dissesti stradali.<br />
(l'indirizzo a cui scrivere è: buche@comune.voghera.it<br />
). “Con questo servizio vogliamo mettere<br />
più in diretto contatto la cittadinanza con gli<br />
uffici preposti alla sistemazione delle strade”, ha<br />
sottolineato l'assessore ai lavori pubblici Tura.<br />
news
il <strong>Periodico</strong><br />
news<br />
Medassino dice no alla realizzazione<br />
di un impianto di stoccaggio di rifiuti<br />
Intervistiamo Luca Uttini, portavoce del comitato civico<br />
costituito contro la costruzione di un impianto di<br />
stoccaggio di rifiuti speciali a Medassino.<br />
Sig. Uttini vuole spiegare ai nostri lettori le motivazioni<br />
che hanno spinto alcuni cittadini di Medassino<br />
alla costituzione del comitato civico di cui<br />
lei si fa portavoce?<br />
"Innanzitutto vi ringrazio per lo spazio dedicatomi.<br />
Dunque, il 20 dicembre 2010 la ditta Echovit 3000 ha<br />
chiesto alla Provincia di Pavia, al Comune di Voghera,<br />
all'Agenzia Regionale Protezione dell’Ambiente<br />
(A.R.P.A.) di Pavia e all'ASL di Pavia l'autorizzazione<br />
per la realizzazione e l'esercizio di un impianto<br />
di stoccaggio di rifiuti speciali pericolosi e non nel<br />
Piano Insediamenti Produttivi (P.I.P.) a Medassino.<br />
Questi rifiuti verrebbero depositati nel capannone di<br />
Medassino in attesa di essere trasportati in centri autorizzati<br />
per lo smaltimento".<br />
Siete a conoscenza di quali tipologie di rifiuti verranno<br />
stoccati?<br />
"Apparecchiature fuori uso contenenti amianto in<br />
fibre libere, detergenti, medicinali, acido solforico<br />
cloridrico e altri, sali e scarti con metalli pesanti,<br />
solventi, pitture, vernici, fanghi, resine, cere, grassi,<br />
oli, batterie, gas in contenitori a pressione contenenti<br />
sostanze pericolose".<br />
Quali gli aspetti dell’operazione che più vi preoccupano?<br />
"Personalmente non ho nulla contro la ditta Echovit<br />
3000 che è libera di lavorare e chiedere autorizzazioni.<br />
Le preoccupazioni e i sospetti maggiori, oltre alle<br />
questioni ovviamente legate all’impatto che una tale<br />
operazione può avere <strong>sul</strong> territorio, nascono da tre<br />
punti fondamentali. Primo fra tutti: gli amministratori<br />
vogheresi hanno dichiarato di non essere a conoscenza<br />
della richiesta; secondo: il capannone, situato<br />
a 50 metri dalle case è già stato costruito e i lavori<br />
sono in fase di ultimazione; terzo: il terreno <strong>sul</strong> quale<br />
sorge l'edificio è soggetto a continui allagamenti dovuti<br />
alle esondazioni del Cavo <strong>La</strong>gozzo".<br />
Come si sono comportate sino ad ora le istituzioni<br />
competenti? Che informazioni avete ottenuto in<br />
proposito?<br />
"L'assessore Provinciale ha dichiarato alla stampa di<br />
Luca Uttini<br />
seguire con attenzione l'iter burocratico degli uffici<br />
competenti; l'assessore all'ecologia del Comune di<br />
Voghera si è fortunatamente sbilanciato dicendo alla<br />
stampa che l'autorizzazione verrà esaminata e successivamente<br />
bocciata dalla giunta. Sinceramente siamo<br />
preoccupati a Medassino perché le notizie le apprendiamo<br />
solo dalla stampa locale. Mi auguro che l'amministrazione<br />
vogherese, attraverso la convocazione<br />
di un'assemblea o di un consiglio comunale aperto, illustri<br />
ai residenti il proprio pensiero, non limitandosi<br />
a presenziare nel quartiere solo in campagna elettorale.<br />
Le circoscrizioni sono state abolite e la non adeguata<br />
informazione in un quartiere importante come<br />
Medassino è una grave mancanza per i residenti.<br />
Sono giorni che mi pongo due domande: quando la<br />
ditta in questione ha acquistato dal Comune di Voghera<br />
il terreno e ha chiesto l'autorizzazione a costruire<br />
l'edificio, la destinazione d'uso non è stata<br />
richiesta? Mi sembra strano, perché il P.I.P. è l'unica<br />
zona di piano regolatore dove il Comune chiede<br />
al titolare l'attività svolta. <strong>La</strong> ditta Echovit 3000 fa<br />
un investimento costruendo un edificio senza essere<br />
sicura di avere autorizzazioni a svolgere la propria<br />
attività?".<br />
In conclusione cosa si sente di dire<br />
alle istituzioni competenti?<br />
"Nella frazione di Medassino sono<br />
presenti: Cavo <strong>La</strong>gozzo (fognatura a<br />
cielo aperto), Centro Multi Raccolta<br />
(con relativi miasmi), Crown Cork<br />
company (con relative esalazioni),<br />
discarica nel sottosuolo dei campi<br />
di strada Frassolo, depuratore cittadino,<br />
carcere di massima sicurezza,<br />
casello autostradale TO/PC (traffico<br />
e smog). Medassino ha già dato fin<br />
FEBBRAIO 2011<br />
VOGHERA<br />
troppo per la città di Voghera e siamo stanchi di ricevere<br />
solo promesse senza mai avere garanzie".<br />
Marco Rochini<br />
Rifatte le strisce<br />
pedonali in città<br />
<strong>La</strong> Giunta Barbieri è pronta a intervenire <strong>sul</strong>la<br />
segnaletica stradale orizzontale, rinnovando i<br />
passaggi pedonali, e con diverse novità che miglioreranno<br />
la sicurezza viabilistica della città di<br />
Voghera. L'assessore Vincenzo Giugliano spiega<br />
gli interventi: «In generale ripasseremo la segnaletica<br />
dei passaggi pedonali scoloriti. A tal<br />
proposito abbiamo pronti interventi speciali per<br />
quelli del viale della stazione, sui cubetti di porfido.<br />
Lì abbiamo sempre avuto problemi di durata<br />
delle righe, perché il materiale meno poroso fa sì<br />
che le vernici sbiadiscano prima che <strong>sul</strong>l’asfalto.<br />
Per questo motivo abbiamo approntato, in collaborazione<br />
con la ditta fornitrice, un processo<br />
speciale di plastificazione che fissa le linee e le<br />
protegge nel tempo». Sempre lungo viale Matteotti,<br />
all’incrocio dinanzi al Liceo “Grattoni” è in<br />
arrivo un attraversamento pedonale luminoso. «<strong>Il</strong><br />
passaggio pedonale che è proprio nel bel mezzo<br />
dell’area di svolta sarà reso più sicuro grazie<br />
all’illuminazione specifica e alla segnalazione<br />
ben evidente» spiega Giugliano".<br />
19
FEBBRAIO 2011<br />
VALLE STAFFORA<br />
20<br />
L'EDITORIALE<br />
di Alessandro Disperati<br />
il <strong>Periodico</strong><br />
Eolico o fotovolaico: che fare? C'è chi dice sì, c'è chi si scaglia contro. <strong>Il</strong> problema, dopo alcuni anni di silenzio, è tornato prepotentemente a<br />
bussare alle porte degli oltrepadani dopo che è stato presentato un maxi progetto a Roccca Susella e ora addirittura un parco eolico che rischia<br />
di stravolgere il territorio dell'Appennino Pavese al confine tra le quattro Regioni: Lombardia, Emilia, Liguria e Piemonte. Se a Rocca Susella<br />
il rischio è che un'intera collina venga stravolta con l'inserimento di ben 13 mila pannelli solari, per il crinale dell'Appennino, meta peraltro<br />
di molti escurisonisti, è che l'impatto ambientale sia tale da sconvolgere l'ambiente naturale circostante. Basta pensare ai viaggi, innumerevoli,<br />
che dovrebbero compiere i camion per trasportare sin <strong>sul</strong>le vette dei Monti Chiappo, Ebro, Giarolo le pale, alte 75 metri, che dovrebbero poi, se il<br />
vento soffierà, produrre energia. Come in tutte le cose c'è il rovescio della medaglia. Perchè se un sindaco dell'alta valle si schiera contro, nessun<br />
problema. Intanto la pala verrà installata un metro al di là del confine. Visto che il crinale fa proprio da spartiacque tra le diverse province c'è<br />
dunque il serio pericolo che l'eolico venga sistemato <strong>sul</strong> Monte Lesima, in provincia di Piacenza con ricaduta dei danni anche <strong>sul</strong> territorio del<br />
Brallo che avrà solo un impatto visivo devastante ma nessun giovamento. Perchè è risaputo che i Comuni che avranno aderito ad uno dei tanti<br />
progetti presentati avranno un ritorno economico. E allora, che fare? Serve a nostro avviso non un progetto fantasma, calato dal cielo e che<br />
rischia di stravolgere l'ambiente naturale dell'Appennino, tanto caro. Serve che gli amministratori dalla Regione alla Provincia, dalla Comunità<br />
montana ai singoli comuni si incontrino per decidere insieme e non lasciare allo sbaraglio migliaia di persone che temono il peggio. Intanto<br />
l'Appennino muore. <strong>Il</strong> turismo è un dolce ricordo. L'Appennino si spopola. Lo salviamo con le pale eoliche? Non credo.<br />
I sindaci: “No a impianti che<br />
stravolgano l'Appennino”<br />
Si o no all'eolico: la parola ai sindaci della Valle Staffora.<br />
Bruno Tagliani, sindaco di Brallo e presidente della Comunità<br />
montana Oltrepo pavese.<br />
"Se i progetti sono quelli che sono stati presentati in questi<br />
giorni che parlano di 50 pale da realizzarsi <strong>sul</strong>l'Appennino<br />
siamo sicuramente contrari. Progetti calati dall'alto presentati<br />
con metodi che non sono per niente validi, allora diciamo<br />
di no. Se invece c'è la volontà di ragionare su dei progetti<br />
che possono essere condivisi a livello territoriale se ne può<br />
discutere purchè siano interventi che non vadano a snaturare<br />
il nostro Appennino e che siano compatibili con quello che<br />
il nostro territorio potrà sopportare”.<br />
Paolo Culacciati, sindaco di Val di Nizza ed assessore<br />
all'ambiente della Comunità montana dell'Oltrepo.<br />
“Per l'energia eolica, per il fotovoltaico ma anche per quel<br />
che riguarda l'energia idroelettrica, in linea di massima se la<br />
progettualità è condivisa dal territorio, dagli amministratori<br />
e dalla gente che vive in questi posti e se il territrorio avrà<br />
un ritorno, allora sono favorevole. Se invece il progetto è<br />
calato dall'alto ed è sovradimensionato, assolutamnte non<br />
mi trova d'accordo. è una cosa che fa pensare invece il fatto<br />
che le persone che vent'anni fa erano contrarie al nucleare<br />
oggi sono contrarie all'energia alternativa: non si può non<br />
sottolineare questa forzatura”.<br />
Piero Brignoli, sindaco di Santa Margherita Staffora.<br />
“Io credo nelle energie alternative tanto che ho presentato,<br />
per quanto riguarda l’idrico, un paio di progetti che sono<br />
depositati in Regione. Per quanto riguarda l'energia prodotta<br />
dal vento ho l’impressione che ci siano state delle presentazioni<br />
di progetti che, volendo, possono essere attuati, ma<br />
che non sono stati concertati in anticipo con l’amministazione<br />
e questo penso che sia un grosso errore. Qualunque<br />
cosa succeda nel nostro territorio in primis i comuni devono<br />
vigilare su quelli che sono gli attori che vogliono occupare<br />
spazio, fare business e probabilmente senza lasciare misure<br />
Paolo Culacciati<br />
compensative per il territorio. Impatto ambientale? Devo<br />
dire che qualche dubbio <strong>sul</strong>l’impatto ambientale per quanto<br />
riguarda le pale ce l’ho, ed è grosso”.<br />
Luciano Domenichetti, sindaco di Ponte Nizza.<br />
“<strong>La</strong> nostra non è una zona ottimale per l'eolico. Occorre<br />
muoversi con cautela per non arrecare danni all'ambiente.<br />
Non c'è chiusura ma la massima attenzione perchè al di là<br />
delle pale, e si parla di pale alte 100 metri, cè poi la necessità<br />
di piazzare delle fondamenta enormi per il loro sostegno.<br />
Credo servano studi mirati”.<br />
Pier Achille <strong>La</strong>nfranchi, sindaco di Fortunago.<br />
“Io lancio un'idea, una proposta: non pensiamo di aver peso<br />
politico e di sviluppo della vallata se diciamo no di fronte ad<br />
un investimento di milioni di euro. Di fronte al progetto di<br />
Enipower qualche riflessione andrebbe fatta in modo approfondito.<br />
Se su qualche montagna può sorgere un parco eolico<br />
ci sarà da pensare alla viabilità di servizio per i camion<br />
per cui questo progetto sarà fattibile se ci raddoppieranno<br />
le strade per permettere il trasporto delle pale. E' chiaro che<br />
serve un piano energetico provinciale prima di dire sì o no.<br />
C'è una situazione disordinata e a farne le spese siamo sempre<br />
noi sindaci”.<br />
Gianluigi Bedini, sindaco di Bagnaria.<br />
“Penso che a scatola chiusa non si può comprare niente e<br />
soprattutto ci sono dei progetti che, se autorizzati, vanno a<br />
devastare il territorio. Non siamo contrari a priori ma bisogna<br />
capire la portata dell'intervento. Bisogna vedere delle<br />
progettualutà ben definite e ben strutturate, non progetti<br />
campati per aria o linee di massima per capire cosa comportano<br />
gli interventi e il ritorno di questi. Infine voglio dire una<br />
cosa: il business degli altri non pùò passare <strong>sul</strong>la testa della<br />
nostra gente e poi la Regione ci dica dove si può intervenire<br />
augurandomi che non si vadano a stravolgere aree come il<br />
nostro Appennino”.<br />
Alessandro Disperati<br />
Luciano Domenichetti Pier Achille <strong>La</strong>nfranchi Gianluigi Bedini<br />
news<br />
Bruno Tagliani<br />
Piero Brignoli
il <strong>Periodico</strong><br />
news<br />
I consiglieri di opposizione di Romagnese<br />
contro il sindaco e le pale eoliche<br />
Per la prima volta conosciamo il Gruppo di Minoranza<br />
del Comune di Romagnese capeggiato da Sabrina<br />
Marazzi. Tuonano le loro voci all’unanimità <strong>sul</strong>l’eolico.<br />
Ma diamo spazio al loro palpabile dissenso.<br />
Cosa non approvate dell’attuale Amministrazione?<br />
«Finalmente il Sindaco Bramanti ha gettato pubblicamente<br />
la maschera ed in controtendenza ai suoi<br />
colleghi si è dichiarato favorevole a stipulare una<br />
sciagurata convenzione con una società titolare di<br />
questi mostri eolici, dove in cambio di denaro, si consente<br />
l’installazione <strong>sul</strong> crinale del nostro monte Alpe<br />
un sito eolico».<br />
Ma la popolazione come ha reagito?<br />
«<strong>La</strong> notizia ha creato grande sconcerto nella popolazione<br />
perché rappresenta la mortificazione di qualsiasi<br />
vocazione di sviluppo turistico».<br />
Per voi l’eolico potrebbe compromettere cosa di<br />
preciso?<br />
«Se tale operazione andasse in porto sarebbe il requiem<br />
di ogni possibilità di sviluppo dell’intero comune».<br />
Come è stata accolta e presentata la notizia dalla<br />
maggioranza stessa?<br />
«Nel grande silenzio che ne oscura gli impatti<br />
<strong>sul</strong>l’ambiente e senza che molti Consiglieri, anche di<br />
maggioranza, fossero al corrente della deliberazione<br />
della giunta, senza che nessun funzionario o amministratore<br />
sollevasse un sol dito di opposizione o denunciasse<br />
ai cittadini quale orrendo futuro si stava<br />
progettando a loro insaputa».<br />
Perché per voi questo è un’idea ad alto rischio,<br />
non solo ambientale?<br />
«Questi progetti rispondono solo alla logica del profitto<br />
speculativo ai danni del territorio, della qualità<br />
della vita e della salute delle persone. Come dicono<br />
i 500 comitati europei contro l’eolico selvaggio. Si<br />
sa che certe somme di denaro inserite in certe convenzioni<br />
rappresentano un punto di forte pressione e<br />
di condizionamento per certi amministratori con una<br />
pericolosa alterazione degli equilibri democratici e<br />
Sabrina Marazzi<br />
sociali».<br />
Voi cosa farete…?<br />
«Se non si ostacolano simili sciagurate prese di posizione<br />
non solo sarà danneggiato il presente, ma<br />
sarà cagionato anche per le generazioni future un<br />
grande danno alle prospettive di valorizzazione del<br />
nostro territorio. Come gruppo di minoranza non<br />
permetteremo di devastarlo in cambio di denaro. Se<br />
sarà necessario ci faremo portavoce di mobilitazione<br />
popolare poiché siamo certi che solo la gestione<br />
pubblica controllata democraticamente potrà fermare<br />
queste barbarie. Non permetteremo a nessuno<br />
di appropriarsi dell’unica cosa che ci appartiene: il<br />
nostro territorio».<br />
E al Sindaco Bramanti cosa chiedete?<br />
«Chiediamo al Sindaco di discutere la mozione presentata<br />
dalla minoranza in un Consiglio Comunale<br />
aperto, perché certe questioni di importanza plane-<br />
taria non possono essere decise nelle<br />
stanze del palazzo da un gruppo ristretto<br />
di persone».<br />
Chiedete anche una maggiore trasparenza<br />
verso Romagnese?<br />
«Vogliamo sapere gli intendimenti<br />
con i quali si prefigge di operare e appunto<br />
che assicuri a tutta la popolazione<br />
un sollecito intervento di informazione<br />
trasparente <strong>sul</strong>le modalità di<br />
intervento nella zona interessata».<br />
Valentina Sgorbini<br />
Paolo Gramigna<br />
FEBBRAIO 2011<br />
VALLE STAFFORA<br />
Tra eolico<br />
e fotovoltaioco<br />
di Alessandro Disperati<br />
Eolico e fotovoltaico. Parole che suonano come<br />
nuove per i contadini dell'Oltrepò abituati a lavorare<br />
la terra e che ora si trovano a dover affrontare<br />
questo problema che potrebbe devastare<br />
un territorio a vocazione agricola e turistica.<br />
Ma cosa sono questi impianti?<br />
Eolico. L'energia eolica è il prodotto della conversione<br />
dell'energia cinetica del vento in altre<br />
forme di energia. Per ottenerla occorre installare<br />
maxi impianti, alti 75 metri, con pale che girano<br />
in base alla velocità del vento. <strong>Il</strong> ruotare di<br />
queste pale produce in sostanza energia. Hanno<br />
un forte impatto ambientale <strong>sul</strong> territorio dove<br />
vengono posizionate.<br />
Fotovolaico. Un impianto fotovoltaico è un impianto<br />
elettrico che sfrutta l'energia solare per<br />
produrre energia elettrica mediante effetto fotovoltaico.<br />
In questo caso sono dei panelli sistemati<br />
a terra o sui tetti che, grazie alla luce solare,<br />
sono in grado di erogare energia elettrica.<br />
<strong>Il</strong> Pd Valle Staffora: “<strong>La</strong> vocazione dell'alto Oltrepo<br />
non deve essere quella di produttore energetico”<br />
Eolico o fotovoltaico: scende in campo il Pd. Abbiamo<br />
incontrato Paolo Gramigna, referente organizzativo<br />
Pd Valle Staffora ed alto Oltrepo.<br />
Cosa ne pensa dell'energia alternativa in Oltrepo?<br />
“Ancora una volta, ed in modo reiterato, oggi si deve<br />
affrontare il problema di un potenziale insediamento<br />
speculativo di produzione energetica da fonti rinnovabili,<br />
che interessa il territorio dell'alto Oltrepo. Infatti,<br />
uno dei progetti (quello dell'Enel Green Power)<br />
del parco eolico che dovrebbe sorgere sui monti al<br />
confine tra la provincia di Alessandria e di Pavia,<br />
interessa anche il comune di Santa Margherita Staffora”.<br />
Progetti che piovono dall'alto?<br />
“Ancora una volta i comuni sono lasciati soli e non<br />
coordinati dall'amministrazione provinciale, ente<br />
competente in materia di approvazione di progetti di<br />
centrali energetiche, che non riuscendo ad esprimere<br />
un'idea politica di sviluppo territoriale, preferisce<br />
sottacere un problema di propria pertinenza”.<br />
E il Pd cosa intende fare?<br />
“<strong>Il</strong> PD, al contrario delle forze politiche che da anni<br />
amministrano la nostra provincia, ha una idea ben<br />
precisa di come si debba gestire il problema energetico<br />
e dello sviluppo dell'alto Oltrepo”.<br />
Cosa fare?<br />
“E' indispensabile impostare un ragionamento in termini<br />
di “distretto energetico”, entro il quale stabilire<br />
il fabbisogno territoriale e programmare la produzione<br />
necessaria al territorio stesso. Si dovrebbe<br />
considerare il fotovoltaico come principale fonte su<br />
cui puntare. Tendenzialmente i pannelli dovrebbero<br />
essere installati sui tetti delle case private o degli<br />
edifici pubblici, prevedendo poli energetici nelle<br />
aree soggette a bonifica o recupero ambientale, non<br />
certamente sui crinali delle colline che costituiscono<br />
una peculiarità paesaggistica del nostro territorio.<br />
L'autosufficienza energetica, nonché un significativo<br />
risparmio, sia in termini economici che di emissioni<br />
nocive, sarebbero ottenibili nell'ottica del distretto<br />
energetico, sfruttando al meglio le potenzialità del<br />
“conto energia”. L'energia prodotta in eccesso da un<br />
comune potrebbe essere utilizzata anche da un altro,<br />
che ha la possibilità di produrne di meno”.<br />
Ma i territori dove saranno installati gli impianti<br />
potrebbero ottenere dei benefici...<br />
“Si è, poi, molto parlato di compensazioni territoriali.<br />
<strong>Il</strong> tema, così impostato, è un inaccettabile mercimonio.<br />
Crediamo che l'opera di maggior compensazione<br />
possibile sia la tutela ed il mantenimento del<br />
nostro patrimonio naturalistico. Una risorsa da cui<br />
partire per programmare il futuro sviluppo dell'alto<br />
otrepo, che inscindibilmente si sposa con un'idea di<br />
agricoltura ed allevamento, non intensivi, per la produzione<br />
delle tipicità locali, ad una rete infrastrutturale<br />
adeguata per la viabilità e le telecomunicazioni,<br />
ed un programma di promozione territoriale serio e<br />
coordinato a livello provinciale”. (a.d.)<br />
21
FEBBRAIO 2011<br />
VALLE STAFFORA<br />
22<br />
il <strong>Periodico</strong><br />
<strong>Il</strong> geologo Calvi: “Pale eoliche tra le frane”<br />
Ecco la mappa delle turbine e del dissesto<br />
L'eco della discussione <strong>sul</strong> parco<br />
eolico “Terre del Giarolo” dalla<br />
Valle Staffora arriva fino all'Oltrepo<br />
Orientale, in piena Pianura Padana.<br />
<strong>Il</strong> geologo Daniele Calvi, esperto di<br />
tematiche ambientali e naturalistiche,<br />
amante del territorio, infatti, ha prodotto<br />
un documento tecnico in cui<br />
evidenzia numerose criticità riguardo<br />
al progetto, che tanto preoccupa i sindaci<br />
della Comunità Montana. Lo incontriamo<br />
nel suo studio di <strong>Stradella</strong>.<br />
Da chi le è stato commissionato il<br />
documento?<br />
“<strong>Il</strong> documento è nato a seguito di sollecitazioni di<br />
amici del comune di Valverde, in particolare il Sindaco<br />
Degli Antoni e il Vicesindaco Andrini, che da<br />
qualche tempo si stanno impegnando a sensibilizzare<br />
i Comuni limitrofi e la Comunità Montana sui rischi<br />
che questo progetto comporta”.<br />
In sostanza, qual è l'idea di fondo di questo documento?<br />
“L'idea di fondo è che, se da una parte è positivo favorire<br />
questi interventi (dovremmo essere tutti felici<br />
se si costruisce un parco eolico invece di una centrale<br />
nucleare), dall'altra lo sviluppo di questi progetti<br />
deve essere controllato. Mi spiego meglio: il facile<br />
business che si crea da questi interventi, troppo spesso,<br />
relega in secondo piano la salvaguardia dell'ambiente”.<br />
<strong>Il</strong> business dell'eolico e delle fonti rinnovabili in<br />
generale è ormai molto diffuso.<br />
“Negli ultimi 4/5 anni alcuni Paesi del centro-nord<br />
Europa (Olanda, Germania, Danimarca) e, successivamente,<br />
i Paesi mediterranei hanno sfruttato gli<br />
enormi incentivi economici elargiti a livello europeo.<br />
Con una differenza però: mentre nei Paesi nordeuropei<br />
si sceglievano siti posti in aree pianeggianti o a<br />
basso e nullo impatto ambientale, in Italia e in Spagna<br />
non è stato adottato un criterio univoco e così ci<br />
troviamo siti vicino al mare o sui crinali delle montagne.<br />
E ciò ha una ricaduta negativa <strong>sul</strong> turismo delle<br />
zone interessate”.<br />
Parliamo del progetto che lei ha analizzato. Innanzitutto,<br />
dove dovrebbe sorgere questo parco<br />
eolico?<br />
“<strong>Il</strong> sito individuato è il crinale vicino allo spartiacque<br />
principale tra le valli dell'Alessandrino, del Pavese e<br />
del Piacentino. Per avere un'idea, lungo le cime più<br />
elevate dell'estremità meridionale dell'Oltrepo Pavese.<br />
Oltre ad essere le più elevate sono, nell'insieme<br />
le cime più belle dell'Appennino settentrionale. Inoltre<br />
hanno una grande importanza storica perchè da<br />
lì passava la Via del Sale. Mi chiedo: i proprietari<br />
di una seconda casa, che magari si sono trasferiti in<br />
pianura per lavoro, avranno ancora voglia di tornare<br />
per il fine settimana se le loro colline venissero completamente<br />
deturpate?”.<br />
Nella sua relazione lei individua innanzitutto carenze<br />
documentali e procedurali del progetto.<br />
“Esatto. L'intervento, sebbene venga interamente realizzato<br />
in provincia di Alessandria, va ad insistere<br />
su uno spettro molto più ampio che interessa le regioni<br />
Lombardia, Emilia-Romagna e anche Liguria. In<br />
sede di stesura della VIA (Valutazione Impatto Ambientale)<br />
non si possono non coinvolgere le autorità<br />
competenti di queste regioni. Dovesse emergere che<br />
ciò non è stato fatto, ritengo che il progetto debba<br />
essere ritirato e ripresentato correttamente”.<br />
Lei ha poi rilevato il grave impatto che il progetto<br />
avrà <strong>sul</strong>la fauna del luogo.<br />
“<strong>La</strong> rumorosità di rotazione delle pale eoliche si<br />
attesta sui 50 decibel;<br />
le turbine<br />
funzioneranno,<br />
però, 24 ore su 24,<br />
per circa 30 anni<br />
(è il tempo medio<br />
di funzionamento<br />
di una turbina).<br />
A lungo andare<br />
quindi il rumore<br />
potrà disturbare<br />
gli animali stanziali,<br />
che hanno<br />
un udito più sensibile<br />
di quello umano,<br />
costringendoli<br />
ad abbandonare<br />
quelle zone. Ancora<br />
più grave<br />
l'impatto per l'avifauna:<br />
le turbine,<br />
nel progetto, sono<br />
posizionate lungo<br />
le rotte migratorie<br />
degli uccelli che,<br />
quando volano di<br />
notte o con la nebbia,<br />
rischiano di<br />
essere colpiti e uccisi<br />
dalla rotazione<br />
delle pale. Ciò<br />
è dimostrato dal<br />
ritrovamento di<br />
carcasse di uccelli<br />
ai piedi di turbine<br />
già esistenti”.<br />
Molto grave, infine,<br />
l'impatto <strong>sul</strong>la<br />
viabilità locale.<br />
“I piloni delle turbine<br />
misurano 90<br />
metri di altezza e<br />
vengono assemblati<br />
<strong>sul</strong> posto 2<br />
tronconi di 45 me-<br />
tri l'uno. Per il trasporto serviranno quindi degli autoarticolati.<br />
Sarà necessario adeguare le strade per<br />
il passaggio di tali mezzi: sono già previsti la realizzazione<br />
di 2 km di strada in Val Borbera e l'allargamento<br />
delle strade interpoderali sui crinali. Inoltre<br />
sarà necessario pavimentare le piste d'accesso con<br />
pendenza superiore a 20% per permettere la salita<br />
degli automezzi. In pratica saranno sventrate intere<br />
montagne. Inoltre queste piste non si potranno smantellare<br />
perchè bisogna garantire l'accesso per eventuali<br />
lavori di manutenzione. A peggiorare ancora di<br />
più la situazione c'è il fatto che molte turbine sono<br />
situate nelle immediate vicinanze di potenziali frane,<br />
che interessano le stesse aree, in cui vengono proposti<br />
gli interventi”.<br />
I sindaci della zona, però, hanno già annunciato il<br />
loro no al progetto.<br />
“Una parte di sindaci si sono pronunciati per il no,<br />
altri in maniera non così diretta. Io credo che i sindaci<br />
non abbiano ancora tutti gli elementi necessari<br />
per una valutazione completa. Del resto, non esiste<br />
ancora uno studio serio del progetto, ci sono solo gli<br />
studi delle ditte proponenti il progetto, che però sono<br />
di parte”.<br />
In conclusione, si sente di fare un appello agli amministratori?<br />
“Io penso che tutti, politici e non, a parole si pro-<br />
clamino difensori del nostro territorio, delle nostre<br />
colline, però nei fatti spesso antepongano il fattore<br />
economico alla salvaguardia ambientale. In mancanza,<br />
ed è una mancanza grave, di un Piano Energetico<br />
Provinciale dobbiamo puntare <strong>sul</strong> buon senso delle<br />
persone, ovvero degli amministratori locali che ci<br />
governano. Ricordiamoci che la prima e l'ultima parola<br />
su qualsiasi progetto spetta all'Amministrazione<br />
Comunale”.<br />
Un'ultima domanda. In Oltrepo ha suscitato polemiche<br />
la volontà di installare a Rocca Susella una<br />
serie di pannelli fotovoltaici su un'intera collina.<br />
Poi il progetto è rientrato.<br />
“Anche il caso di Rocca Susella dimostra come non<br />
si voglia riconoscere la valenza paesaggistica delle<br />
nostre colline. <strong>Il</strong> discorso del fotovoltaico è diverso<br />
dall'eolico: se, infatti, il vento spira più forte sui crinali<br />
montuosi che in pianura (e ciò può solo minimamente<br />
giustificare il progetto), lo stesso discorso<br />
non vale per il sole, che ha la stessa intensità a Montesegale<br />
come a Santa Margherita Staffora. Anche<br />
nel caso dei pannelli, comunque, sarebbe giusto installarli<br />
in aree di minor pregio, dismesse o da bonificare<br />
oppure sui tetti degli edifici pubblici (scuole,<br />
biblioteche, palestre). Ciò comporterebbe un impatto<br />
ambientale ridotto e nessun consumo di suolo”.<br />
Oliviero Maggi<br />
news
il <strong>Periodico</strong><br />
news<br />
Gruppo Promotori della Libertà Valle<br />
Staffora per rilanciare la montagna<br />
Nasce, con l’inizio del nuovo anno, il “Gruppo Promotori<br />
della Libertà Valle Staffora” con sede a Varzi.<br />
Ne parliamo con Franco Danese, capogruppo di<br />
questo neo partito.<br />
Qual è l'obiettivo che vi siete posti?<br />
“Compito dei Promotori del PDL, presenti su tutto<br />
il territorio nazionale, sarà quello di legare il rapporto<br />
tra le persone e la politica: trasmetteranno,<br />
di conseguenza, la voce, le istanze e le aspettative<br />
dei cittadini a governo e parlamento e, al tempo<br />
stesso, faranno loro conoscere tutto quanto il Premier<br />
ed i suoi ministri hanno realizzato per l’Italia<br />
e per gli italiani”.<br />
Com'è costituito il vostro gruppo?<br />
“<strong>Il</strong> nucleo fondatore del Gruppo Promotori della<br />
Libertà Valle Staffora è costituito da: commercianti,<br />
artigiani, autisti, commesse, liberi professionisti,<br />
elettricisti, ristoratori, imprenditori, agricoltori e<br />
pensionati dei comuni della Valle Staffora; il motivo<br />
che ha portato alla sua creazione è legato alla<br />
volontà di continuare a vivere nella valle dove siamo<br />
nati e cresciuti, dove lavoriamo e ci siamo creati<br />
una famiglia e dove gradiremmo anche passare<br />
il resto della nostra vita”.<br />
Come mai avete deciso di dare vita a questo nuovo<br />
gruppo?<br />
“Che sia o meno di gradimento, la politica è in<br />
ogni cosa: la mastichiamo a tavola, la respiriamo<br />
al lavoro e la degustiamo o ingeriamo, a seconda<br />
dei casi, ad ogni ora del giorno. Ne segue che raccogliendo<br />
i desideri e i sogni di tanti concittadini,<br />
il pensiero è andato alla debolezza politica della<br />
nostra valle. <strong>La</strong> Valle Staffora, politicamente, non<br />
conta quasi nulla; se è vero che gli abitanti residenti<br />
sono tanti quanti un rione di Milano è altrettanto<br />
vero che, con la nostra dignità, qui vogliamo vivere.<br />
Basta dunque piangersi addosso è ora di alzare<br />
la testa, è ora di farsi sentire, di urlare che ci siamo<br />
anche noi e anche noi vogliamo dire la nostra<br />
<strong>sul</strong>la nostra valle; una valle di poteri deboli, in cui<br />
non c’è più lavoro e i giovani scompaiono come e<br />
quanto i terreni incolti che franano con le prime<br />
piogge”.<br />
In particolare in Valle Staffora di che cosa vi<br />
ocuperete?<br />
“In Valle Staffora il turismo è fatto solo di parole,<br />
da Godiasco a Brallo di Pregola e al Passo Penice<br />
non c’è nulla che possa assomigliare ad una fabbrica,<br />
i servizi stanno scomparendo, abbiamo una<br />
provinciale che è una strada dell’ottocento: stiamo<br />
morendo e non reagiamo. Ci stanno seppellendo e<br />
noi restiamo con le mani in tasca a guardare o ci<br />
voltiamo dalla parte opposta facendo finta di non<br />
vedere come se fosse cosa che non ci riguarda o<br />
come se fosse uno dei tanti servizi giornalistici inquietanti<br />
trasmessi da uno dei vari telegiornali che<br />
passano alla televisione: non possiamo vivere nel<br />
nostro territorio come se fossimo degli estranei”.<br />
Quindi il vostro motto qual è?<br />
“Cosa dobbiamo fare? Unirci, collaborare, alzare<br />
la voce, arrabbiarsi: vogliamo dire la nostra, vogliamo<br />
contare anche noi perché vogliamo occuparci<br />
del nostro futuro <strong>sul</strong> nostro territorio. Non ci<br />
servono politici che vengono a cercarci, o meglio a<br />
cercare il nostro voto, solo in prossimità di elezioni<br />
e che fingono di ascoltarci con la mente già rivolta<br />
all’appuntamento successivo. Non ci serve chi decide<br />
per noi, ma chi decide con noi!”.<br />
Quindi il vostro obiettivo è utilizzare la politica<br />
per risolvere i problemi della valle ma non di<br />
cercare cariche politiche. Esatto?<br />
“Noi ‘Promotori della Liberta Valle Staffora’ non<br />
cerchiamo poltrone, ci siamo resi conto di esser<br />
stati seduti fin troppo tempo ad aspettare quanto<br />
promesso; non cerchiamo cariche, oggi vi è chi ne<br />
ha anche due, tre, quattro e non si accorge che sta<br />
amministrando il nulla!”.<br />
Ma perché nel PDL?<br />
“Perché è il primo partito in Italia, è un partito<br />
che, pur con i suoi problemi, lavora e lavorando<br />
può come un essere umano, essendo formato da<br />
persone, sbagliare, ma ha dimostrato di riuscire a<br />
rialzarsi e sta governando l’Italia contro le tante<br />
difficoltà che provengono dalla crisi economica<br />
non solo europea ma mondiale. E’ ad oggi l’unico<br />
partito che non ha un’alternativa reale e che è rispettato<br />
in Europa. Io non so se Berlusconi ai più è<br />
simpatico o meno, io so per certo due cose: la prima<br />
è che, ad oggi, è l’unico che può fare qualcosa<br />
per districare tale situazione di crisi, la seconda è<br />
che bisogna cercare di farsi ascoltare dove si conta<br />
e dove si prendono le decisioni. Occorrono “disturbatori”<br />
con idee che, insistendo, possano ottenere<br />
qualcosa per il nostro territorio: una piccola fabbrica,<br />
dei finanziamenti per le attività nei nostri<br />
luoghi, una strada accettabile, il mantenimento dei<br />
servizi essenziali: il resto lo metteremo noi cittadini!”.<br />
Quali saranno le vostre prossime mosse per<br />
coinvolgere la popolazione della valle?<br />
“I ‘Promotori della Libertà Valle<br />
Staffora’ intendono ora coinvolgere<br />
nelle loro iniziative anche<br />
tutti quei cittadini che, pur non<br />
desiderando avere una tessera di<br />
partito, vogliono comunque garantire<br />
il loro contributo in difesa<br />
della libertà, entrando a far parte<br />
dell’organizzazione. Quando la<br />
nostra valle non avrà più le scuole,<br />
l'ospedale, le poste, i centri<br />
sportivi, i mercati, potremmo, in<br />
realtà, ringraziare solo noi stessi<br />
perché non avremmo fatto abba-<br />
FEBBRAIO 2011<br />
VARZI<br />
stanza per impedire tale scempio. Ci rivolgiamo<br />
quindi a tutti gli abitanti della Valle Staffora, di<br />
ogni età, professione e ceto sociale che desiderano<br />
scendere in campo per difendere i loro diritti, i<br />
loro interessi e la loro libertà”.<br />
Aderire non obbliga dunque a prendere la tessera<br />
di un partito politico?<br />
“L’organizzazione nazionale dei militanti del<br />
Popolo della Libertà ha modificato il suo regolamento,<br />
che prevedeva la tessera del partito tra<br />
i requisiti necessari per entrare a fare parte della<br />
“guardia scelta” del presidente Berlusconi,<br />
aprendo le adesioni anche ai soli simpatizzanti.<br />
Dunque, sottolineo, non è necessario prendere<br />
nessuna tessera di partito e non è necessario<br />
pagare nessuna quota d’iscrizione; è sufficiente<br />
compilare un modulo di adesione ai “Promotori<br />
della Libertà Valle Staffora” i cui riferimenti<br />
sono: indirizzo mail gruppopdlvalstaffora@libero.it,<br />
il numero telefonico 348/2406742 e il nr. di<br />
fax 0383/545175, url http://blog.libero.it/PDL-<br />
VALLESTAFFORA/”.<br />
E come farete per raggiungere i piccoli comuni<br />
della Valle Staffora?<br />
“Esistendo tanti piccoli comuni che si snodano<br />
lungo la Valle Staffora, l’ideale è avere dei riferimenti<br />
all’interno di questi ed è naturale conseguenza<br />
che i primi iscritti avranno maggior possibilità<br />
di diventare immediatamente i referenti per<br />
quella data frazione o per quella data comunità<br />
e ricordiamo, infine, che da soli non abbiamo la<br />
forza di andare da nessuna parte ma insieme potremo,<br />
anzi dovremo, farci ascoltare: non abbiamo<br />
alternative, dobbiamo cambiare strada, facciamolo<br />
insieme, facciamolo subito!”.<br />
Alessandro Disperati<br />
23
FEBBRAIO 2011<br />
24<br />
il <strong>Periodico</strong><br />
news
il <strong>Periodico</strong><br />
news<br />
Maggi, presidente della <strong>Broni</strong>-<strong>Stradella</strong> S.p.A.:<br />
“Tra i primi a fare la raccolta differenziata”<br />
Rinominato Presidente di <strong>Broni</strong>-<strong>Stradella</strong> s.p.a., ininterrottamente,<br />
dopo più di 30 anni dalla nascita della<br />
società, Luigi Maggi detiene, forse, il record di longevità<br />
amministrativa e politica della Provincia di Pavia.<br />
Lo incontriamo nel suo studio mentre si dedica<br />
alla lettura mattutina dei giornali.<br />
Presidente, da 30 anni lei è alla guida del Consorzio<br />
<strong>Broni</strong>-<strong>Stradella</strong>, che nel 1996 diventa <strong>Broni</strong>-<br />
<strong>Stradella</strong> s.p.a. Come è nata questa avventura?<br />
“Nel 1980 il Consorzio si trovava in una situazione<br />
bloccata all'interno; inoltre si sentiva la necessità di<br />
rilanciarlo, perchè non si avvertiva ancora la praticità<br />
dei servizi che offriva. L'allora Sindaco di <strong>Stradella</strong>,<br />
Signorelli, chiese a me, capogruppo di minoranza<br />
in Consiglio Comunale della DC, di prendere in<br />
mano la situazione. In sostanza si trattava di togliere<br />
ai Comuni di <strong>Broni</strong> e <strong>Stradella</strong> il servizio di smaltimento<br />
dei rifiuti, perchè per ragioni di bilancio non<br />
erano più in grado di fronteggiare le spese, e affidarlo<br />
al Consorzio”.<br />
E così iniziò la sua Presidenza..<br />
“Sì, ci fu unanimità <strong>sul</strong> mio nome per la candidatura;<br />
devo dire che i più favorevoli furono quelli di sinistra<br />
rispetto ai miei compagni democristiani! In verità ho<br />
sempre ottenuto l'unanimità dei voti, a parte una volta:<br />
la Lega, che in quel periodo esprimeva il Sindaco<br />
di <strong>Broni</strong>, tentò la scalata alla Presidenza. Fu una lotta<br />
all'ultimo voto in Consiglio di Amministrazione ma<br />
alla fine la spuntai io”.<br />
<strong>Il</strong> 1996 è un'altra data molto importante.<br />
“<strong>La</strong> normativa, in base alla legge 142/90, prevedeva<br />
la trasformazione dei Consorzi in S.r.l. o S.p.a. Noi<br />
scegliemmo la formula della S.p.a. Si stabilirono le<br />
quote in base al numero degli abitanti e si aprì ai privati,<br />
come caldamente richiesto dalla normativa. Nel<br />
1994 iniziarono le pratiche, molto lunghe perchè prevedevano<br />
la deliberazione dei Consigli Comunali di<br />
31 Comuni. Nel 1996, finalmente, furono emessi bandi<br />
di evidenza pubblica a livello europeo per l'apertura<br />
ai privati. E il Consorzio trasferì le sue attività alla<br />
<strong>Broni</strong>-<strong>Stradella</strong> s.p.a. Entrò in società anche quello<br />
che si chiama azionariato popolare: ovvero dipendenti<br />
della società, amministratori, imprese locali a<br />
cui ci siamo sempre appoggiati”.<br />
E arriviamo ad oggi.<br />
“Da allora c'è stato un enorme sviluppo della Società:<br />
i Comuni da 24 passarono velocemente a 31<br />
(come quelli del Consorzio) e si ampliò il raggio dei<br />
servizi offerti. Attualmente la Società è costituita da<br />
64 soci tra Comuni e Unioni di Comuni (per un totale<br />
di circa 80mila abitanti) e da altri soci pubblici e privati.<br />
Devo dire che c'è molta collaborazione da parte<br />
dei Comuni e da parte nostra un aiuto in qualsiasi<br />
momento, soprattutto per le emergenze. D'altronde<br />
il Consorzio prima e la S.p.a. poi sono nati dall'esigenza<br />
dei Comuni di mettersi insieme per gestire al<br />
meglio i servizi”.<br />
Ecco parliamo dei servizi che fornite. Un servizio<br />
centrale è quello dello smaltimento dei rifiuti. A<br />
che punto siamo con la raccolta differenziata nel<br />
vostro bacino di utenza?<br />
“Noi ci occupiamo della raccolta, del trasporto e<br />
dello smaltimento dei rifiuti per 54 comuni (da circa<br />
3 anni si sono aggiunti anche comuni del Basso<br />
Pavese). Per quanto riguarda la raccolta differenziata<br />
siamo stati tra i primi a realizzarla e da qualche<br />
tempo abbiamo avviato anche la raccolta dell'umido.<br />
Purtroppo però devo dire che la gente non ci viene<br />
incontro. Se nel cassonetto classico dei rifiuti uno ci<br />
butta un copertone da macchina noi, oltre a lavorare<br />
normalmente il rifiuto cosiddetto “tal quale” nelle<br />
nostre piattaforme, dobbiamo pagare per far smaltire<br />
il copertone. Tutti dovremmo essere interessati al ri-<br />
Luigi Maggi<br />
spetto dell'ambiente. Dobbiamo arrivare a capire che<br />
il rifiuto può diventare una risorsa”.<br />
Parliamo delle strutture assistenziali. Cosa ci può<br />
dire del nuovo Centro a Ruino?<br />
“<strong>Il</strong> nuovo Centro Assistenziale di Ruino è operativo<br />
dallo scorso dicembre ed è gestito dalle 2 cooperative<br />
che gestiscono l'ANFFAS. Per ora sono accreditati 8<br />
posti di residenza per disabili gravi, i cosiddetti RSD.<br />
Gli altri posti sono in corso di accreditamento come<br />
CSS. Ma abbiamo intenzione di trasformare tutti i 20<br />
posti in RSD. A Ruino ci sono anche 7 mini alloggi<br />
(14 posti in tutto) per persone sole o coppie. Ogni<br />
alloggio è attrezzato con una cucina e presto uscirà<br />
il bando per l'assegnazione. A carico degli utenti c'è<br />
un canone di affitto più le spese di gestione (luce, gas,<br />
acqua e le spese per le pulizie). Noi garantiamo l'assistenza<br />
medica e infermieristica e il vitto, che però<br />
non sono obbligatori”.<br />
Tra i servizi offerti ci sono anche la gestione delle<br />
piscine di <strong>Stradella</strong> e <strong>Broni</strong> e la rete del gas.<br />
“Le piscine rappresentano una parte negativa del bilancio.<br />
<strong>Il</strong> funzionamento della piscina di <strong>Stradella</strong> è<br />
molto condizionato dal tempo (e le ultime due estati<br />
non ci hanno aiutato). Stiamo cercando di rilanciare<br />
il centro natatorio di <strong>Broni</strong>: la <strong>Broni</strong>-<strong>Stradella</strong> s.p.a.<br />
ha rilevato le quote della società privata che aveva in<br />
gestione la piscina, Acquaplanet, e ora sta lanciando<br />
una campagna pubblicitaria nelle scuole. <strong>Il</strong> bambino<br />
che viene in piscina tramite la scuola può essere in<br />
futuro un potenziale cliente della struttura. Per quanto<br />
riguarda il gas, la <strong>Broni</strong>-<strong>Stradella</strong> Gas è un po' il<br />
polmone della società. <strong>La</strong> S.p.a. essendo gestore delle<br />
reti del gas riceve dalla <strong>Broni</strong>-<strong>Stradella</strong> Gas una quota<br />
rilevante”.<br />
Parliamo del futuro. Quali sono i progetti per il<br />
prossimo triennio?<br />
“Una nuova normativa impone ai Comuni di appaltare<br />
il servizio di smaltimento dei rifiuti. Stiamo già<br />
lavorando per trovare una soluzione idonea; non<br />
possiamo permettere ad un piccolo Comune, già in<br />
difficoltà per i tagli dello Stato, di sobbarcarsi questa<br />
ennesima spesa. Inoltre ci impegneremo in un adeguamento<br />
strutturale della Casa di Riposo di <strong>Stradella</strong>,<br />
perchè il nostro Centro Diurno rispetta al limite<br />
i parametri regionali (18 utenti su 20 posti disponibili<br />
e vogliamo portarli a 30). D'altronde abbiamo<br />
investito molto <strong>sul</strong> Centro di <strong>Stradella</strong>: infatti oltre<br />
alla manutenzione ordinaria abbiamo rilevato anche<br />
quella straordinaria, di competenza comunale. <strong>Il</strong> Comune<br />
in cambio prolunga gli anni di concessione del<br />
servizio”.<br />
Presidente, si è parlato di una<br />
sua incompatibilità con la Presidenza<br />
della <strong>Broni</strong>-<strong>Stradella</strong> s.p.a.<br />
in quanto lei è anche Presidente<br />
di Pavia Acque. Cosa ci dice in<br />
proposito?<br />
“Non c'è alcuna incompatibilità<br />
tra le due cariche. Se fosse così allora<br />
sarebbero incompatibili anche<br />
il consigliere Bellaviti (che è anche<br />
consigliere dell'ASM di Pavia) e<br />
l'avvocato Ferrari Bardile (Presi-<br />
dente dell'ASM di Vigevano). Ho<br />
FEBBRAIO 2011<br />
OLTREPO<br />
chiesto anche un parere allo studio legale Adavastro<br />
che ha escluso categoricamente l'incompatibilità.<br />
Diciamo che è stata una voce messa in giro per<br />
fare confusione. Come quando un arbitro, nel mezzo<br />
di una mischia, fischia il fallo di confusione. L'unica<br />
incompatibilità ci può essere per la mia anzianità”.<br />
Quindi da ragione a Fiamberti, ex sindaco di<br />
Canneto Pavese, che ha dichiarato: “votiamo lui<br />
così ci sentiamo più giovani”?<br />
Luigi Maggi sorride. “È stata la sua dichiarazione<br />
di voto; però gli ho risposto: più giovani ma non di<br />
molti anni!A parte gli scherzi abbiamo rinnovato il<br />
nuovo Consiglio di Amministrazione. Sono entrati i<br />
rappresentanti delle municipalizzate di Pavia, Voghera<br />
e Mortara; c'è inoltre una donna, la dott.ssa<br />
Martinotti. <strong>Il</strong> nuovo vice presidente è Luigi Giannini,<br />
già consigliere nello scorso triennio”.<br />
Presidente cosa succederà alla fine di questo<br />
mandato?<br />
“Tra tre anni chiederò ai consiglieri di non votarmi<br />
più come Presidente. D'altronde ho promesso a mia<br />
moglie di fare un po' il pensionato! Battute a parte,<br />
è un'attività che mi piace molto, ho visto nascere<br />
questa società, l'ho vista crescere e migliorare e<br />
credo che sia stato fatto qualcosa di utile. Di certo<br />
abbiamo anticipato il processo poi avviato da tutte<br />
le municipalizzate”.<br />
Un'ultima domanda: lei è anche un dirigente del<br />
PD pavese. Come si sta preparando il suo partito<br />
per le elezioni provinciali della prossima primavera?<br />
“Alan Ferrari, segretario provinciale, sta lavorando<br />
bene, anche se dovrebbe uscire più dagli uffici e<br />
girare di più <strong>sul</strong> territorio. Villani, Bosone, <strong>La</strong>zzari<br />
girano molto. Per quanto riguarda le elezioni provinciali,<br />
Daniele Bosone avrebbe già sciolto la riserva<br />
per la candidatura a Presidente, solo nel caso<br />
non ci siano anche le elezioni politiche. E credo che<br />
sia il candidato migliore, che porterebbe dei voti in<br />
più; d'altronde si è fatto molta esperienza come senatore<br />
e tiene rapporti con molte categorie sociali<br />
ed economiche. Insomma credo che abbia più chance<br />
di altri di vincere”.<br />
Ci saranno le primarie?<br />
“Sicuramente ci saranno le primarie di coalizione,<br />
dove il PD spero che presenti un candidato unitario.<br />
E se questo candidato sarà Bosone le primarie serviranno<br />
da apertura per la sua campagna elettorale<br />
da candidato Presidente. Le primarie, a mio parere,<br />
si devono fare per presentare un programma e dei<br />
candidati. Se sono fatte per dividere non servono a<br />
nulla”.<br />
<strong>Il</strong> direttivo di <strong>Broni</strong>-<strong>Stradella</strong> s.p.a.ri<strong>sul</strong>ta così composto:<br />
Presidente: Luigi Maggi; Vice-presidente:<br />
Luigi Giannini; Consiglieri: Davide Bergonzi, Simone<br />
Ciaramella, Alfredo Crivelli, Angela Martinotti,<br />
Antonio Maria Del Poggio, Riccardo Fiamberti,<br />
Giovanni Lodi.<br />
Oliviero Maggi<br />
25
FEBBRAIO 2011<br />
OLTREPO<br />
26<br />
il <strong>Periodico</strong><br />
Maggi: “Servono maggiori controlli<br />
per combattere la flavescenza dorata”<br />
<strong>Il</strong> Comune di Cigognola ha effettuato<br />
l'estate scorsa un monitoraggio del<br />
vettore della flavescenza dorata della<br />
vite nei vigneti del territorio comunale.<br />
I ri<strong>sul</strong>tati di questo monitoraggio<br />
sono stati resi noti in un Convegno,<br />
svoltosi lo scorso gennaio,<br />
presso il Castello di Cigognola. Ne<br />
parliamo con il giovane Assessore<br />
alle Politiche Agricole del Comune di<br />
Cigognola, Cristiano Maggi, promotore<br />
e organizzatore del monitoraggio<br />
e dell'evento.<br />
Assessore Maggi, innanzitutto, che cos'è la flavescenza<br />
dorata?<br />
“<strong>La</strong> flavescenza dorata è un cosiddetto “giallume”<br />
della vite, provocato da fitoplasmi, ovvero da batteri<br />
che vivono all'interno della pianta; la trasmissione<br />
di questo fitoplasma avviene attraverso un vettore, la<br />
cicalina Scaphoideus titanus”.<br />
Quali effetti provoca questo fitoplasma <strong>sul</strong>la vite?<br />
“Gli effetti si manifestano <strong>sul</strong>la vite un anno dopo<br />
l'infezione della cicalina. I primi sintomi compaiono<br />
all'inizio dell'estate e raggiungono l'apice nella tarda<br />
estate/autunno. <strong>La</strong> malattia porta ad un deperimento<br />
della pianta: i tralci non lignificano normalmente e<br />
si ripiegano verso il basso; le foglie si accartocciano<br />
verso il basso e presentano alterazioni di colore;<br />
i grappoli disseccano totalmente. Difficilmente la<br />
pianta infetta muore però si ha la perdita totale della<br />
produzione”.<br />
Come si cura questa malattia?<br />
“Non ci sono ancora mezzi di lotta diretta della malattia.<br />
L'unica possibilità di intervento è la prevenzione.<br />
I trattamenti insetticidi consigliati sono due: uno<br />
a metà giugno e l'altro ai primi di luglio”.<br />
<strong>La</strong> grande epidemia di flavescenza si è avuta nel<br />
1999. <strong>Il</strong> fenomeno sembrava poi scomparso, invece<br />
,da un paio di anni...<br />
“Da un paio di anni gli agricoltori hanno manifestato<br />
preoccupazione per un ritorno della malattia e<br />
allora ho deciso di effettuare questo monitoraggio”.<br />
Ecco, parliamo del monitoraggio. Come è nata<br />
l'idea?<br />
“Io prima di essere Assessore sono un agricoltore<br />
alle prese con la flavescenza. Una volta in giunta con<br />
il Sindaco Rosanna Rovati ho deciso di intervenire su<br />
questo problema. Ho contattato l'amico Paolo Ferrari,<br />
del Centro per la Viticoltura dell'Oltrepo Pavese,<br />
di cui il Comune di Cigognola è socio, e insieme abbiamo<br />
deciso di effettuare il monitoraggio”.<br />
Quali sono state le fasi di questo monitoraggio?<br />
“Innanzitutto il Comune ha acquistato 100 trappole<br />
cromotropiche. Poi tra il 15 e il 25 giugno scorso io<br />
e Paolo Ferrari siamo andati per i vigneti, su tutto<br />
Maggi e De Capitani<br />
Cristiano Maggi<br />
il territorio comunale, a posizionare le trappole, che<br />
poi sono state sostituite tre volte, monitorando la presenza<br />
del vettore, fino ad ottobre. <strong>La</strong> posizione delle<br />
trappole è stata mappata utilizzando le fotografie satellitari<br />
di Google Earth”.<br />
Quali sono stati i ri<strong>sul</strong>tati?<br />
“<strong>Il</strong> monitoraggio ha rivelato che mentre a luglio ci<br />
sono state poche catture e localizzate alla periferia<br />
del Comune, in agosto, quando non sono disponibili<br />
i trattamenti fitosanitari, c'è omogeneità di catture in<br />
tutto il Comune, anche in zone più pulite. <strong>Il</strong> dato più<br />
significativo, però, è stato che tutti i vigneti in cui ci<br />
sono state catture sono confinanti con vigneti abbandonati<br />
e trascurati, con incolti e boschi. E questo per<br />
fortuna ha avuto una ricaduta positiva”.<br />
Ovvero?<br />
“<strong>La</strong> presenza delle trappole ed i periodici controlli<br />
nei vigneti hanno indotto molti proprietari terrieri ad<br />
eseguire la pulizia degli incolti e ad estirpare i vigneti<br />
abbandonati”.<br />
Al convegno erano presenti sia l'Assessore provinciale<br />
che quello regionale alle Politiche Agricole.<br />
“Sì. Mentre con l'Assessore provinciale Anselmi abbiamo<br />
avuto contatti periodici e confronti <strong>sul</strong>l'argomento,<br />
ho voluto fortemente anche la presenza<br />
dell'Assessore regionale De Capitani perchè anche in<br />
Regione si conoscano questi dati. D'altronde Cigognola<br />
è il primo comune in Oltrepo che opera questi<br />
monitoraggi”.<br />
Che cosa ha chiesto, in particolare, all'Assessore<br />
De Capitani?<br />
“Gli ho fatto presente la necessità di maggiori controlli<br />
da parte del servizio fito-sanitario regionale la<br />
qual cosa è possibile solo con un aumento del personale<br />
impiegato (ad oggi ci sono solo 2 tecnici per<br />
l'intera provincia di Pavia). Poi ho evidenziato la<br />
necessità che la PAC o i fondi nazionali / regionali<br />
prendano a cuore le piccole aziende del nostro territorio<br />
che stanno scomparendo; infine ho chiesto un<br />
maggiore riconoscimento per gli agricoltori, ai quali<br />
spetta infatti un ruolo rilevante nella difesa e mantenimento<br />
dell'equilibrio del territorio”.<br />
Ora che i ri<strong>sul</strong>tati del monitoraggio sono noti, quali<br />
sono i prossimi passi che farete?<br />
“Prima di tutto abbiamo deciso di mostrare questi<br />
dati agli amministratori e agli addetti ai lavori. A<br />
loro, al termine del convegno, abbiamo consegnato<br />
un opuscolo con tutti i dati raccolti e con le mappature<br />
dei controlli. In seguito provvederemo a indire<br />
una riunione aperta a tutti gli agricoltori della zona<br />
e, anche in quel caso, distribuiremo gli opuscoli. Ora<br />
come ora abbiamo diverse ipotesi da valutare: una di<br />
queste è quella di ripetere anche la prossima estate<br />
il monitoraggio per studiare l'evolversi della situazione”.<br />
Oliviero Maggi<br />
Tanti professionisti<br />
per salvare le viti<br />
<strong>Il</strong> Convegno <strong>sul</strong> “Monitoraggio del vettore della flavescenza<br />
dorata della vite nei vigneti del territorio<br />
comunale di Cigognola” si è svolto nella splendida<br />
cornice del Castello di Cigognola sabato 15 gennaio<br />
2011. Presenti nella sala conferenze molti amministratori<br />
locali, il Consigliere regionale Angelo Ciocca,<br />
l'Assessore all'Urbanistica e Politiche Agricole<br />
del Comune di Pavia, Fabrizio Fracassi e diversi<br />
imprenditori agricoli della zona. Dopo il saluto del<br />
sindaco di Cigognola, Rosanna Rovati, la parola è<br />
passata all'Assessore provinciale alle Politiche Agricole,<br />
Mario Anselmi. Anselmi ha sottolineato come<br />
la malattia della flavescenza, che sembrava sparita,<br />
è ritornata. Segnalazioni della malattia arrivano un<br />
po' da tutto l'Oltrepo, eccetto la parte occidentale.<br />
Ultimamente si sono verificati casi nella zona di<br />
Santa Maria della Versa e Golferenzo nei vitigni<br />
di Chardonnay e Pinot. Anselmi ricorda poi come<br />
siano gli incolti la zona preponderante di diffusione<br />
del vettore e come la Provincia di Pavia, di concerto<br />
con il Corpo Forestale, abbia avviato un piano per<br />
distinguere il bosco storico dall'incolto che produce<br />
gravi danni ai vigneti vicini. In seguito l'Assessore<br />
regionale alle Politiche Agricole Giulio De Capitani<br />
ha evidenziato come la Regione Lombardia abbia<br />
da sempre seguito e monitorato il fenomeno della<br />
flavescenza attraverso l'ERSAF, ovvero il braccio<br />
operativo della Direzione Agricoltura regionale. In<br />
Oltrepo sono circa 13mila ettari coltivati a vite: i<br />
prodotti fitosanitari sono sufficienti però per trattare<br />
solo 10mila ettari di terreno. <strong>Il</strong> servizio fitosanitario<br />
regionale è titolato a risolvere il problema attraverso<br />
l'emissione di misure fitosanitarie obbligatorie e il<br />
monitoraggio in collaborazione con le cantine. Nel<br />
triennio 2008/2010 sono stati monitorati annualmente<br />
una media di 116 appezzamenti e 389mila<br />
piante. Ed è proprio nel 2010 che si è riscontrato un<br />
preoccupante aumento del fenomeno. De Capitani<br />
conclude promettendo massima attenzione alla problematica<br />
da parta della Regione e auspicando una<br />
sempre maggiore collaborazione tra i soggetti coinvolti,<br />
in particolare con i viticoltori. <strong>La</strong> parte tecnica<br />
del convegno ha visto gli interventi del prof. Alberto<br />
Vercesi dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di<br />
Milano, del dott. Massimo Celè, del Servizio fitosanitario<br />
regionale e, infine, del dott. Paolo Ferrari,<br />
del Centro Viticoltura dell'Oltrepo, che ha illustrato<br />
i dati del monitoraggio e le mappature delle zone<br />
interessate dalla malattia. Ferrari ha, inoltre, chiesto<br />
ai politici ed amministratori presenti un maggiore<br />
impegno verso il dissesto idrogeologico che, insieme<br />
alla flavescenza, è un altro grave problema che<br />
colpisce queste zone collinari.<br />
Oliviero Maggi<br />
news
il <strong>Periodico</strong><br />
Don Cristiano Orezzi: "L'oratorio è<br />
l'espressione di tutti, italiani e stranieri"<br />
news<br />
Incontriamo Don Cristiano Orezzi, godiaschese, viceparroco<br />
di <strong>Stradella</strong>, appena rientrato da una settimana<br />
interamente dedicata agli esercizi spirituali.<br />
Don Cristiano, quale il ruolo della meditazione<br />
oggi, in un mondo in cui i ritmi sono portati<br />
all’estremo e il tempo è sempre più moneta sonante?<br />
“<strong>La</strong> meditazione e la riflessione rivestono oggi un<br />
ruolo veramente fondamentale. <strong>La</strong> prima caratteristica<br />
del mondo contemporaneo è la fretta, fretta che<br />
porta inevitabilmente ad una percezione superficiale<br />
del mondo. Ri<strong>sul</strong>ta dunque imprescindibile fermarsi,<br />
riflettere e fare ordine dentro di sé, cercando di<br />
“fare verità” dentro sé stessi, così da non rimanere<br />
in balia delle apparenze e dell’effimero, così da non<br />
perdersi nel quotidiano”.<br />
Sono passati quasi tre anni dal tuo arrivo a <strong>Stradella</strong>.<br />
È dunque possibile fare un piccolo bilancio.<br />
Quale è stato l’impatto con questa realtà per te<br />
completamente nuova?<br />
“L’impatto è stato al contempo positivo e problematico.<br />
<strong>La</strong> sensazione che mi ha immediatamente<br />
accompagnato è stata il forte entusiasmo nell’immergermi<br />
in questa nuova avventura, entusiasmo favorito<br />
anche dall’incontro con un gruppo di giovani<br />
stradellini che si impegnano moltissimo all’interno<br />
del nostro oratorio e nei confronti di tutta la comunità.<br />
Tale incontro ha certamente favorito il mio inserimento<br />
in questa nuova realtà”.<br />
E gli aspetti negativi?<br />
“Oltre agli aspetti positivi che ho appena citato, ho<br />
incontrato effettivamente anche alcune difficoltà. Mi<br />
sono imbattuto in problematiche che per essere risolte<br />
richiedono moltissimo tempo e sforzo, tempo e<br />
sforzo che purtroppo, può capitare, non sempre danno<br />
i frutti sperati. Ri<strong>sul</strong>tano dunque fondamentali<br />
la relazione e il confronto come basi necessarie per<br />
cercare di contribuire alla risoluzione di tali delicate<br />
questioni. Di fronte a problemi seri e complessi<br />
non sempre si ha una risposta certa e immediata; in<br />
questi casi è già molto importante essere presenti,<br />
condividere l’esperienza”.<br />
Già dai tempi in cui frequentavi il seminario hai<br />
Don Cristiano Orezzi<br />
dimostrato grande attenzione nei confronti dei<br />
giovani. Vuoi spiegare ai nostri lettori il tuo impegno<br />
in tal senso, soprattutto in relazione all’oratorio<br />
della parrocchia di <strong>Stradella</strong> da te coordinato?<br />
“Ti racconto un aneddoto. Pochi giorni fa, a scuola,<br />
durante la lezione, ho presentato ai miei studenti<br />
tre parole, ossia Scuola, Stato e Chiesa e ho chiesto<br />
loro di esprimere un parere in relazione all’impegno<br />
dimostrato da queste tre istituzioni nei confronti del<br />
mondo giovanile. <strong>Il</strong> ri<strong>sul</strong>tato mi ha stupito. <strong>La</strong> netta<br />
maggioranza ha risposto che l’istituzione che più si<br />
spende per i giovani è la Chiesa. Effettivamente la<br />
Chiesa è oggi probabilmente l’unica istituzione che<br />
gratuitamente sta vicino ai giovani, alle loro problematiche.<br />
Penso che sia fondamentale per la Chiesa<br />
intesa come comunità di credenti lo stare vicino ai<br />
giovani, perché non penso assolutamente che il mondo<br />
giovanile sia solamente caratterizzato da aspetti<br />
negativi, come oggi si vuol far credere. Certamente i<br />
giovani di oggi hanno molti disagi e difficoltà, tuttavia<br />
credo che il disagio più grande sia negli adulti.<br />
Ecco perché ritengo imprescindibile il mio impegno<br />
in oratorio”.<br />
In una precedente intervista da te rilasciata proprio<br />
su queste colonne, parlasti dell’oratorio come<br />
luogo di incontro, ovviamente non solo fisico, di<br />
culture e credi diversi. Come può, oggi, un luogo<br />
espressione di un preciso credo religioso, il cattolicesimo,<br />
svolgere un tale complesso compito?<br />
“Per quanto concerne la mia personale esperienza,<br />
mi sono impegnato affinché l’oratorio di <strong>Stradella</strong><br />
rimanga aperto a tutti, compresi gli stranieri e i ragazzi<br />
di altri credi religiosi. Alla base di ciò, tuttavia,<br />
credo sia fondamentale l’insegnamento delle regole,<br />
per una serena convivenza e per un costruttivo<br />
confronto. Regole che oltre ad essere insegnate devono<br />
essere rispettate da tutti, senza eccezioni. Sono<br />
convinto che tale accoglienza verso tutte le culture<br />
sia un segno preciso della fede cristiana, alla base<br />
della quale sta l’idea che in ogni cultura sia presente<br />
il “seme del Verbo”. L’insegnamento principale<br />
dell’oratorio è la valorizzazione di ogni singola persona,<br />
indipendentemente dalla sua cultura e dalla<br />
sua fede”.<br />
E altri campi in cui l'oratorio di<br />
<strong>Stradella</strong> sta lavorando?<br />
“Un altro campo verso cui ha dimostrato<br />
molta attenzione è quello<br />
dell’aiuto alle realtà economicamente<br />
più svantaggiate. In tal senso particolarmente<br />
significativa è l’esperienza<br />
della colletta alimentare. <strong>La</strong><br />
parrocchia di <strong>Stradella</strong> è impegnata<br />
fortemente nell’aiuto alle realtà socialmente<br />
ed economicamente svantaggiate.<br />
Ogni mese la parrocchia<br />
fornisce alle famiglie maggiormente<br />
FEBBRAIO 2011<br />
OLTREPO<br />
in difficoltà generi alimentari e indumenti, questi ultimi<br />
soprattutto per i bambini. Stiamo cercando di<br />
ampliare e rafforzare tale impegno. Abbiamo infatti<br />
in progetto la riconversione di una vecchia e disabitata<br />
canonica in un centro logistico nel quale poter<br />
accogliere le persone bisognose e coordinare, rendendolo<br />
ancor più efficiente, tale servizio. È fondamentale<br />
tale impegno in quanto oggi il contrasto alla<br />
povertà è compito di cui non può più farsi carico il<br />
singolo parroco, così come accadeva qualche tempo<br />
fa. I problemi sono tanti e complessi e dunque è la<br />
comunità tutta a doversi impegnare. Ci vuole cooperazione”.<br />
A proposito di cooperazione. Pare che la Chiesa,<br />
nello specifico campo dell’aiuto alle realtà economicamente<br />
e socialmente svantaggiate, sopperisca<br />
sempre più alle mancanze del mondo politico.<br />
Cosa ne pensi?<br />
“Soprattutto nella realtà italiana, la Chiesa ha molto<br />
spesso svolto e svolge tuttora un ruolo di supplenza<br />
della comunità politica, supplenza esercitata di frequente<br />
anche nei confronti dell’istituto famigliare,<br />
per l’educazione dei figli, laddove questo si rende necessario.<br />
All’interno della Chiesa è vivo il dibattito<br />
intorno a tale questione. Molti infatti giudicano tale<br />
impegno assolutamente positivo mentre altri nutrono<br />
verso di esso riserve più o meno grandi. Personalmente<br />
penso che l’azione sociale sia una componente<br />
importantissima e imprescindibile dell’operato della<br />
Chiesa. Ciò non toglie che, come dicevo in precedenza,<br />
la cooperazione ed il fare squadra siano alla base<br />
di tutto. Tuttavia, e dico ciò con rammarico, a parte i<br />
buoni propositi, ciò non è sempre facilissimo”.<br />
In conclusione di questa nostra piacevole chiacchierata,<br />
vorrei spostare l’attenzione su una questione<br />
più prettamente politica. Sei godiaschese<br />
dunque non puoi esimerti dall’esprimere un giudizio<br />
in proposito all’iniziativa presa dal gruppo<br />
di maggioranza del comune di Godiasco di proporre<br />
un referendum al fine di modificare il nome<br />
del comune da Godiasco a Godiasco Salice Terme.<br />
“Sono un godiaschese doc e dunque ti ringrazio di<br />
avermi fatto questa domanda che mi permette di<br />
esprimere, ovviamente a titolo puramente personale,<br />
il mio parere in proposito. <strong>La</strong> proposta avanzata<br />
dalla maggioranza di governo e votata all’unanimità<br />
dal consiglio comunale mi ha stupito perché, da<br />
ciò che mi ri<strong>sul</strong>ta, tale iniziativa non era presente<br />
in nessuno dei programmi presentati dall’odierna<br />
maggioranza alla popolazione di Godiasco. Non<br />
sono d’accordo con tale iniziativa, la quale mi pare<br />
una forzatura e null’altro che una pura operazione<br />
di immagine, in quanto alle spalle mancano politiche<br />
sociali, economiche e culturali che permettano<br />
alle due comunità di camminare davvero insieme. È<br />
come voler apporre una bellissima etichetta ad una<br />
bottiglia di vino assai scadente…”.<br />
Marco Rochini<br />
27
FEBBRAIO 2011<br />
28<br />
il <strong>Periodico</strong><br />
news
il <strong>Periodico</strong><br />
news<br />
<strong>Il</strong> Comitato Clastidium plaude al sindaco<br />
Callegari e punta al rilancio del commercio<br />
Abbiamo intervistato il Presidente del Nuovo Comitato<br />
Clastidium Giancarlo Maggi, che ci spiega come<br />
nasce il comitato e quali sono le sue attività principali.<br />
Signor Maggi che cos’è il Comitato Clastidium?<br />
“Questa unione di commercianti era nata nel 2003<br />
con lo scopo di aggregare tutti quei negozianti della<br />
parte alta di Casteggio che non facevano parte di<br />
nessuna associazione di commercio e per questo non<br />
potevamo incidere <strong>sul</strong>le decisioni che interessavano<br />
il nostro settore. Per fare un esempio un po’ di anni<br />
fa il mercato del mercoledì si svolgeva nella vecchia<br />
Piazza Martiri della Libertà (ora <strong>La</strong>rgo Colombo).<br />
Con l’inizio dei lavori di ristrutturazione della piazza<br />
l’amministrazione ha spostato in via momentanea<br />
i banchi in piazza Cavour. Purtroppo i banchi non<br />
sono più ritornati finchè non ci siamo imposti creando<br />
la nostra associazione dove per entrare non c’è<br />
il pagamento della tessera ma ognuno mette il proprio<br />
contributo per organizzare iniziative che attirino<br />
gente. Siamo un’organizzazione riconosciuta a tutti<br />
gli effetti a livello locale, io ne sono il presidente<br />
mentre il vice è Giampiero Albertini e la segretaria<br />
è Piera Marucca. Due anni fa in periodo di elezioni<br />
c’erano diverse liste civiche una delle quali era formata<br />
dalla vecchia amministrazione, che aveva nel<br />
programma elettorale tra le altre cose anche quello<br />
di aprire nuovi centri commerciali a Casteggio, non<br />
soddisfatto degli altri quattro che aveva già aperto<br />
durante il mandato. <strong>Il</strong> nostro comitato ha valutato la<br />
scelta per l’appoggio dei candidati sindaco e questo<br />
ha influito pesantemente l’andamento delle elezioni.<br />
Per fortuna con l’elezione dell’attuale sindaco abbiamo<br />
evitato questa apertura di massa che ha salvato il<br />
nostro lavoro”.<br />
Che rapporto avete con le altre associazioni di<br />
commercio?<br />
“Collaboriamo spesso con l’Ascom e la Confesercenti.<br />
<strong>La</strong> prima rappresenta negozi fissi e ambulanti, la<br />
Confesercenti riunisce solo gli ambulanti. Noi oltre<br />
ai negozianti fissi abbiamo un rappresentante per la<br />
commissione ambulantato, Angelo Giorlando. I rapporti<br />
sono buoni e necessari per fare il bene del commercio<br />
cittadino. Ci riuniamo già, insieme anche alla<br />
Proloco, per varie iniziative già fatte negli altri anni<br />
come quello dei “venerdì sera a Casteggio” e decidiamo<br />
anche l’allestimento delle luminarie natalizie.<br />
Anche il comune ci dà una mano permettendoci di<br />
usufruire gratuitamente della corrente. L’anno scorso<br />
le spese della luce ammontarono a seimila euro<br />
che non è poco. Abbiamo anche adottato lampadine a<br />
basso consumo energetico che ci hanno fatto risparmiare<br />
qualcosa”.<br />
Giancarlo Maggi<br />
Che differenze ci sono tra il Nuovo Comitato e<br />
quello precedente?<br />
“<strong>Il</strong> Comitato Clastidium dalla sua nascita continuava<br />
ad espandersi, inglobando altri commercianti di<br />
altre zone, con l’apporto di queste nuove persone si<br />
è deciso di rinnovare la denominazione a Nuovo Comitato<br />
Clastidium. Non si coinvolgono solo i negozi<br />
ma anche gli artigiani e i liberi professionisti in<br />
modo da avere al suo interno ciascun rappresentante<br />
di settore. In totale siamo trenta persone, di cui 23<br />
negozianti. L’anno scorso abbiamo organizzato per<br />
il 15 settembre la festa per la conclusione della stagione<br />
estiva, in piazza <strong>La</strong>rgo Colombo, allestendo<br />
un’orchestra e coinvolgendo anche una pizzeria che<br />
per l’occasione faceva menù fisso. Con questa iniziativa<br />
abbiamo attirato circa 2500 persone. A dicembre<br />
invece, in collaborazione con la Croce Rossa e gli<br />
alpini, abbiamo allestito in piazza Dante un parco<br />
giochi per bambini con distribuzione di vin brulè e<br />
castagne”.<br />
Quali sono i prossimi progetti?<br />
“Anche se un programma preciso non l’abbiamo<br />
ancora stilato poiché non ci siamo ancora riuniti,<br />
rifaremo queste date che hanno avuto un buon riscontro.<br />
Abbiamo già il calendario per gli orari di<br />
apertura del 2011 e il comune ci ha consegnato il suo<br />
programma. Per regolamento la regione<br />
Lombardia prevede per la piccola<br />
distribuzione tre domeniche di<br />
chiusura obbligatoria all’anno che<br />
generalmente coincidono con Natale,<br />
Pasqua e il primo Maggio. Per<br />
quest’ultima data in particolare,<br />
la chiusura dell’attività interesserà<br />
esclusivamente gli esercizi commerciali<br />
ad esclusione del mercato.<br />
Chiederemo al sindaco di fare una<br />
deroga per lasciarci lavorare in solidarietà<br />
con gli ambulanti”.<br />
Com’è il rapporto con l’ammini-<br />
FEBBRAIO 2011<br />
CASTEGGIO<br />
strazione locale?<br />
“Come ho detto prima il sindaco attuale è stato colui<br />
che abbiamo appoggiato poiché si è interessato della<br />
situazione commerciale a Casteggio, per cui non possiamo<br />
che essere in buoni rapporti. Inoltre ci coinvolge<br />
sempre nelle iniziative comunali interessandosi<br />
della nostra posizione a riguardo”.<br />
Valentina Calabrò<br />
Potenziato il servizio di raccolta<br />
rifiuti e pulizia delle strade<br />
<strong>Il</strong> Comune si sta attivando per poter migliorare il<br />
servizio di raccolta rifiuti e pulizia delle strade,<br />
settore dove si erano registrate diverse lamentele<br />
da parte della cittadinanza. Risale a qualche mese<br />
fa, infatti, una raccolta firme promossa da Federconsumatori<br />
in cui si chiedeva all'amministrazione<br />
comunale di sensibilizzare i gestori del servizio<br />
<strong>sul</strong>le varie problematiche messe in luce dagli stessi<br />
casteggiani. “Inoltre - assicura il sindaco Lorenzo<br />
Callegari - entro aprile si partirà con il nuovo appalto<br />
con Asm Voghera e nel contratto inseriremo<br />
richieste ben precise”.<br />
29
FEBBRAIO 2011<br />
CASTEGGIO<br />
Andrea<br />
Tagliani<br />
30<br />
il <strong>Periodico</strong><br />
L'assessore Tagliani: “Presto Casteggio<br />
avrà un nuovo campo da calcio”<br />
Abbiamo intervistato l’Assessore allo Sport e Tempo<br />
Libero – Sicurezza, Andrea Tagliani. Gli abbiamo fatto<br />
qualche domanda per sapere come si è concluso il<br />
2010 in quel di Casteggio<br />
Assessore Tagliani, come si è concluso il 2010 per<br />
il suo assessorato?<br />
“È stato un anno positivo: abbiamo risolto parecchi<br />
problemi che persistevano da tempo. Uno di questi<br />
riguarda la complessa situazione della Piscina Comunale<br />
che la scorsa stagione estiva ci aveva portato<br />
solo lamentele e denuncie da parte degli utenti<br />
che frequentavano il centro natatorio. Da più parti<br />
era stata manifestata una certa preoccupazione attorno<br />
allo stato in cui versava l’impianto natatorio<br />
all’aperto, ma con qualche sacrificio l’ Amministrazione<br />
Comunale ed il Sottoscritto siamo riusciti a risolvere<br />
i problemi. Per noi si tratta di un fatto importante<br />
perché si è riusciti, insieme alla Società Gesti<br />
Sport che si è aggiudicata l’anno scorso l’appalto<br />
della gestione del Centro Sportivo, a sistemare in<br />
poco tempo l’area dell’impianto che ha inaugurato la<br />
stagione estiva lo scorso 19 giugno. <strong>La</strong> Società Gesti<br />
Sport si occupa di gestire l’intero complesso del Centro<br />
Sportivo comprendente la piscina coperta, inaugurata<br />
lo scorso ottobre, insieme al bocciodromo. Un<br />
altro successo sportivo che a me personalmente sta<br />
molto a cuore, è il ritorno del glorioso FBC Casteggio<br />
nel Campo Comunale che lo aveva visto vincitore<br />
di molti campionati di categoria e della Coppa Italia<br />
Dilettanti, unica squadra dell’Oltrepo Pavese ad esserci<br />
riuscita”.<br />
Quali sono le novità con la costruzione della piscina<br />
coperta?<br />
“L’impianto natatorio coperto sarà un fiore all’occhiello<br />
per il Comune di Casteggio in quanto oltre<br />
alle vasche tradizionali che sono presenti anche in<br />
altri impianti sportivi posti <strong>sul</strong> nostro territorio, avrà<br />
una vasca attrezzata per i disabili e per le donne in<br />
gravidanza che distinguerà il nostro Centro Sportivo.<br />
<strong>La</strong> struttura va a completare il complesso del Centro<br />
Sportivo che già comprende il Palazzetto con due<br />
campi polivalenti una palestra attrezzata e due sale<br />
per i corsi, una Tensostruttura con un campo polivalente,<br />
un campo da calcetto esterno, il Bocciodromo<br />
e la Piscina Scoperta”.<br />
Per quanto riguarda invece gli altri settori del<br />
quale lei è assessore?<br />
“Per quanto riguarda la Polizia Locale e la Sicurezza,<br />
grazie alla presenza costante <strong>sul</strong> territorio dei Vigili<br />
Urbani è stato possibile la quasi totale sparizione<br />
dei venditori abusivi, inoltre con il loro aiuto e quello<br />
dei Carabinieri della Stazione di Casteggio, siamo<br />
riusciti a sgombrare il campo nomadi abusivo che si<br />
era insediato nella piazzola di sosta accanto al casello<br />
dell’autostrada Torino-Piacenza, dove da diverso<br />
tempo stazionavano due-tre roulotte di nomadi, che<br />
si spostavano spesso nel centro di Casteggio creando<br />
disagi, in particolare alle persone anziane, soprattutto<br />
in occasione del mercato settimanale, chiedendo<br />
elemosina. Grazie alla Prefettura di Pavia, allertata<br />
da una mia richiesta, si è riusciti ad intensificare<br />
l’azione di controllo nei confronti dei nomadi e nel<br />
contempo è stata valutata la possibilità di interventi<br />
mirati per impedire la sosta nella citata area di servizio”.<br />
Quali sono le iniziative per l’anno nuovo?<br />
“Nonostante le finanze della cassa comunale non<br />
stiano molto bene, poiché l’anno scorso abbiamo<br />
lavorato rientrando nel Patto di Stabilità, dal quale<br />
siamo usciti quest’anno c’è un ambizioso progetto<br />
che riguarda la costruzione dello Stadio, visto che<br />
abbiamo avuto l’occasione di far ritornare il Casteg-<br />
gio come squadra unica (prima era un’unica società<br />
con <strong>Broni</strong> ndr) che rappresenta la città. Squadra vincitrice<br />
di molti campionati dilettanti di Promozione,<br />
ma soprattutto della Coppa Italia Dilettanti, unica<br />
squadra dell’Oltrepo Pavese ad esserci riuscita. Era<br />
il lontano 3 luglio 1977 quando nel mitico Stadio di<br />
San Siro, nel tardo pomeriggio il nostro capitano<br />
Rebecchi circondato dai mitici Branduardi, Gruppi,<br />
Carena, Cristiani, Ballista, Cristina, Gravellone,<br />
Negri, Fratus, Scodeggio e Scotti alzava al cielo la<br />
Coppa Italia davanti a centinaia di tifosi (tra i quali<br />
c’ero anch’io allora dodicenne) casteggiani giunti a<br />
Milano per sostenere la loro squadra del cuore. Erano<br />
giocatori che non verranno ricordati negli Album<br />
delle Figurine Panini ma sicuramente verranno ricordati<br />
da noi tifosi perché hanno lasciato un segno<br />
indelebile nel cuore”.<br />
Qual è il progetto che avete previsto per lo stadio?<br />
“Purtroppo il ritorno del FBC Casteggio 1898, nel<br />
nostro Campo Comunale, dal Comunale di <strong>Broni</strong> ha<br />
comportato due fatti: primo, lo scioglimento della<br />
vecchia società che militava in Serie D, secondo, la<br />
rifondazione della nuova società, che ha mantenuto<br />
la stessa denominazione, che ha comportato la partenza<br />
dalla categoria più bassa: la terza. L’attuale<br />
campo comunale dove gioca adesso il Casteggio è<br />
omologato per ospitare partite fino alla promozione.<br />
In accordo con l’assessore ai lavori pubblici che segue<br />
più direttamente il progetto dello stadio, l’intenzione<br />
sarebbe quella di costruire un campo nuovo,<br />
possibilmente in sintetico e gli spogliatoi in primis,<br />
in modo tale da non fermare il campionato. Successivamente<br />
apporteremo un campo d’allenamento e un<br />
eventuale campo da rugby. Tutto ciò verrà costruito<br />
in zona fieristica, in via Truffi”.<br />
Altri programmi in corso?<br />
“Oltre all’inaugurazione della piscina coperta la<br />
scorsa settimana c’è stato il Roller Meeting, un incontro<br />
riservato a tutti gli atleti, tecnici e dirigenti<br />
tesserati UISP delle Società di Pattinaggio Artistico<br />
italiane che si è svolto presso il Centro Sportivo di<br />
Casteggio, organizzato dall’Associazione Roller Dream,<br />
in collaborazione con GestiSport s.r.l.”<br />
Valentina Calabrò<br />
news
il <strong>Periodico</strong><br />
news<br />
Ritorna il busto del poeta Gino Cremaschi<br />
dopo il furto avvenuto quattro anni fa<br />
A <strong>Broni</strong> un nuovo busto di Gino Cremasci. L’opera di<br />
Aris Marakis ridà volto al poeta grazie all’intervento<br />
del Rotary club Oltrepo<br />
In occasione dell’inaugurazione dello scorso 15 gennaio<br />
del nuovo busto del poeta Gino Cremaschi abbiamo<br />
sentito l’Assessore alla Cultura del Comune di<br />
<strong>Broni</strong>, Prof. Ernesto Bongiorni.<br />
Assessore Bongiorni, qual è il legame tra la città e<br />
il poeta Gino Cremaschi?<br />
“Un legame fortissimo e pieno di gratitudine, tant’è<br />
che nel 1937, a venti anni dalla morte del Poeta Gino<br />
Cremaschi, era stato collocato un busto di bronzo a<br />
suo ricordo vicino alla Basilica, in piazzetta S. Francesco<br />
d’Assisi. Da allora il busto ha accompagnato<br />
più generazioni di nostri concittadini diventando<br />
un ‘cult’ per tutti quelli nati a <strong>Broni</strong>. Credo che non<br />
ci sia nessuno che almeno una volta non si sia stato<br />
catturato dalla curiosità di sapere di chi fosse quel<br />
viso arcigno con i baffi che lì, da sempre, sembrava<br />
interpretare il ruolo di custode della piccola piazza.<br />
Ancora più incuriosivano quei versi scritti in dialetto,<br />
di sempre più difficile lettura e interpretazione col<br />
passare degli anni”.<br />
Quattro anni fa l’increscioso episodio del furto del<br />
busto ad opera di ignoti, a cui ha posto rimedio il<br />
Rotary Club Oltrepo…<br />
“Ringrazio sentitamente il Rotary Club Oltrepo, che<br />
con un’iniziativa degna della massima lode ha commissionato<br />
allo scultore Aris Marakis un nuovo busto<br />
di bronzo. <strong>Il</strong> loro prezioso intervento, oltre a riportare<br />
a <strong>Broni</strong> un elemento che è sempre stato caratterizzante<br />
della sua cultura e della sua storia, nonché del suo<br />
‘arredamento’ urbano, ci dà la possibilità di ricorda-<br />
re nuovamente il poeta bronese per eccellenza dopo<br />
tanti anni”.<br />
A quando risale l’ultima commemorazione pubblica<br />
del poeta bronese?<br />
“L’ultima commemorazione è datata oramai nel<br />
“lontano” 1985, in occasione del centenario della<br />
sua nascita, a cui è seguita la pubblicazione dell’ultima<br />
edizione delle sue opere a cura di Mino Baldi<br />
e del Parroco Mons. Angelo Beccaria, impreziosita<br />
dalla prefazione del compianto Paolo Baffi, di cui<br />
quest’anno ricorre il centenario della nascita. L’opera,<br />
ormai introvabile nelle librerie, è custodita gelosamente<br />
dalle famiglie bronesi che ne sono in possesso<br />
e necessiterebbe, secondo il mio parere, di una<br />
nuova ristampa, vista la sua estrema attualità e un<br />
must per tutti coloro che sono interessati alla cultura<br />
locale e alla storia della nostra città”.<br />
Che legame c’è tra la poesia di cremaschi e la Città?<br />
“Attraverso la lettura delle poesie di Gino Cremaschi<br />
si riscoprono le tradizioni di un tempo, i vecchi mestieri,<br />
gli angoli con le ‘bellezze’ di una <strong>Broni</strong> che non<br />
c’è più. Si ripercorre con nostalgia un passato ormai<br />
tanto lontano, anche se da bambini ne abbiamo avuto<br />
sentore, attraverso i racconti, più dei nonni che dei<br />
genitori, ma si scopre anche che tante cose, forse le<br />
più importanti, sono rimaste quelle di prima, come la<br />
gioia di stare insieme agli amici, la soddisfazione di<br />
aiutare il prossimo e di voler migliorare la propria<br />
vita insieme a quella degli altri, le gioie e le delusioni<br />
sentimentali che si provano da giovani e anche da<br />
meno giovani”.<br />
Infine al Sindaco di <strong>Broni</strong>, Luigi Paroni, chiedia-<br />
FEBBRAIO 2011<br />
BRONI<br />
Da destra<br />
l'assessore<br />
Bongiorni e il<br />
sindaco Paroni<br />
mo invece cosa significa per la città avere nuovamente<br />
un ricordo del poeta Cremaschi…<br />
“L’inaugurazione del nuovo busto è stato un momento<br />
importante per la nostra comunità, che ha riempito<br />
un vuoto lasciato da un gesto scellerato ed inqualificabile.<br />
Tutto ciò è stato possibile grazie all’impegno<br />
e alla generosità del Rotary club Oltrepo e del<br />
suo Presidente, Gino Galazzo, a cui vorrei porgere<br />
un sentito ringraziamento a nome di tutta la città per<br />
averci restituito un pezzo indimenticabile della nostra<br />
storia. Gino Cremaschi, infatti, custode della ‘bronesità’<br />
doc, è insieme ad altri illustri personaggi motivo<br />
di orgoglio per tutti noi Bronesi”.<br />
Oliviero Maggi<br />
31
FEBBRAIO 2011<br />
32<br />
il <strong>Periodico</strong><br />
news
il <strong>Periodico</strong><br />
<strong>Broni</strong>, pronta a rilanciare i vigneti incolti<br />
<strong>Il</strong> sindaco: "Imitare il progetto Valtellina"<br />
news<br />
A <strong>Broni</strong> si lavora per ridar vita agli ex vigneti incolti.<br />
<strong>Il</strong> Sindaco Paroni: “serve una nuova normativa per<br />
tutelare l’uso agricolo ed incentivi per i vigneti in<br />
pendenza, come in Valtellina”<br />
Sindaco Paroni, come ha avuto origine il fenomeno<br />
degli incolti a <strong>Broni</strong>?<br />
«Fino a pochi decenni fa il territorio comunale della<br />
prima fascia collinare era prevalentemente coltivato<br />
a vigneto. A partire dai primi anni ottanta ha avuto<br />
inizio il loro progressivo abbandono per tutta una<br />
serie di motivi, in primis quelli dovuti alla difficoltà<br />
di coltivazione su pendii scoscesi, che raggiungono<br />
il 30% di pendenza. Ma ci sono anche cause di<br />
natura economica, come la bassa redditività, e infine<br />
motivazioni socio culturali, come ad esempio lo<br />
spostamento dei cittadini verso le città e il graduale<br />
abbandono della professione agricola e vitivinicola.<br />
Tutto questo ha provocato, sui terreni lasciati incolti,<br />
la crescita incontrollata di vegetazione spontanea».<br />
Quali sono i danni che le vegetazioni incolte possono<br />
provocare al territorio?<br />
«Sono sostanzialmente due tipi. In primis, gli incolti<br />
contribuiscono a creare una grave situazione di degrado<br />
ambientale. Infatti, il venir meno delle opere<br />
di regimazione delle acque piovane che periodicamente<br />
venivano realizzate dai proprietari ha certamente<br />
contribuito alla destabilizzazione del precario<br />
equilibrio idrogeologico del territorio, come sottolineato<br />
dagli studi geologici fatti dal’Università di<br />
Pavia e come testimoniato purtroppo anche dagli<br />
eventi calamitosi degli anni 2007 e 2009».<br />
E il secondo genere di danni?<br />
«In secondo luogo, gli abbandoni di terreno vitivinicolo<br />
hanno anche pesanti ripercussioni sotto l’aspetto<br />
fitosanitario, poiché in questi terreni, mancando<br />
ogni forma di pratica agronomica e di controllo,<br />
trovano riparo numerosi insetti la cui pericolosità è<br />
rappresentata dal fatto che possano diventare portatori<br />
di pericolose malattie delle viti. Per le zone<br />
a vocazione vitivinicola come la nostra, la malattia<br />
più temuta è senz’altro la flavescenza dorata, le cui<br />
prime manifestazioni in Oltrepò risalgono al 1999».<br />
Come si combatte la flavescenza, vera e propria<br />
calamità per i nostri vigneti locali?<br />
«Per fronteggiare i pericoli derivanti dalla sua diffusione,<br />
nel 2000 lo Stato e la Regione Lombardia<br />
hanno impartito alcune disposizioni per il raggiungimento<br />
di adeguati livelli di salvaguardia e protezione.<br />
In sintesi, le misure fitosanitarie da attuare<br />
consistono, per i vigneti in uso, nell’obbligo di effettuare<br />
due trattamenti di difesa nei periodi appropriati,<br />
di solito a cavallo dell’inizio dell’estate,<br />
mentre per i vigneti abbandonati ed incolti l’estirpazione».<br />
A <strong>Broni</strong> come vi siete mossi rispetto a questa questione?<br />
«Innanzitutto, abbiamo dato seguito e completato il<br />
lavoro di mappatura dei terreni incolti iniziato nel<br />
lontano 2002 per poter attuare tutte le previste contromisure<br />
di difesa. Si è trattato di stilare un dettagliato<br />
elenco riportante l’ubicazione, l’estensione e<br />
la proprietà di ciascuno dei vigneti incolti presenti<br />
<strong>sul</strong> territorio comunale. Al termine del lavoro è<br />
emerso che la maggior parte di questi appezzamenti<br />
si trovavano lungo la prima fascia collinare, mentre<br />
solo in minima parte in pianura, dove sono presenti,<br />
oltre ai vigneti abbandonati, anche alcuni terreni<br />
incolti. Per fare qualche numero, sono stati censiti e<br />
controllati oltre 150 appezzamenti».<br />
Una volta individuati gli incolti, come avete agito?<br />
«A cominciare dal 2007, come Amministrazione<br />
comunale abbiamo provveduto ad informare tutti i<br />
proprietari degli appezzamenti irregolari o incolti<br />
circa gli adempimenti di legge a loro carico attraverso<br />
l’invio di lettere nominative, invitandoli in via<br />
bonaria alla tempestiva estirpazione dei vigneti in<br />
questione. Di volta in volta, con la collaborazione<br />
dell’ufficio tecnico del Centro per la Viticoltura<br />
dell’Oltrepò Pavese, abbiamo verificato l’effettivo<br />
adempimento agli obblighi. Durante i controlli della<br />
scorsa primavera, è emerso che ri<strong>sul</strong>tano ancora<br />
irregolari solo circa 40 appezzamenti, comprendenti<br />
oltre ai vigneti dismessi anche boschi o campi incolti<br />
con presenza di piante di vite in abbandono».<br />
Cosa avete in programma per il prossimo futuro?<br />
«Anche alla luce degli interessanti spunti che son<br />
emersi al recente convegno di Cigognola <strong>sul</strong>la situazione<br />
della lotta alla flavescenza in Oltrepò orientale,<br />
l’Ufficio Ecologia e Ambiente del Comune, di<br />
concerto con il Centro per la Viticoltura dell’Oltrepò<br />
Pavese, sta programmando a partire dalla prossima<br />
primavera ulteriori verifiche in loco su tutti<br />
gli appezzamenti ancora irregolari, così da poter<br />
aggiornare gli elenchi e dare corso alle procedure<br />
previste dalla normativa. Inoltre, stiamo pensando<br />
ad un monitoraggio della diffusione della malattia<br />
anche attraverso il posizionamento <strong>sul</strong> territorio di<br />
trappole per la cattura dell’insetto portatore della<br />
flavescenza».<br />
Procedere però non è sempre facile…<br />
«Già, soprattutto quando i vigneti abbandonati da<br />
alcuni decenni diventano dei veri e propri boschi. In<br />
questi casi occorre rispettare anche la normativa forestale<br />
secondo cui non ri<strong>sul</strong>ta possibile lo sradicamento<br />
di alcuna pianta, anche se di sola vegetazione<br />
sottobosco, ma soltanto operazioni di ripulitura.<br />
In questo modo, non si permette a questi terreni di<br />
tornare alla loro vocazione originaria, quella della<br />
viticoltura».<br />
Quale potrebbe essere la soluzione per risolvere<br />
la questione in maniera definitiva?<br />
«Innanzitutto andrebbe modificata la normativa in<br />
questione riguardante le aree boschive, concedendo<br />
maggiore tutela all’utilizzo agricolo del territorio<br />
e garantendo in ogni caso la possibilità che un ex<br />
vigneto, in qualunque stato sia, possa tornare ad<br />
essere vigneto. In secondo luogo, occorrono finan-<br />
FEBBRAIO 2011<br />
BRONI<br />
<strong>Il</strong> sindaco<br />
Luigi<br />
Paroni<br />
ziamenti per la viticoltura ‘in forte pendenza’, come<br />
è stato fatto ad esempio in Valtellina. Oggi coltivare<br />
un vigneto <strong>sul</strong>le nostre colline è una vera e propria<br />
impresa ‘eroica’, vista la bassa redditività e le difficoltà<br />
di coltivazione, che viene portata avanti dai<br />
nostri agricoltori con tanta fatica e tanti sacrifici<br />
che andrebbero premiati anche dal punto di vista remunerativo.<br />
Inoltre, occorre incentivare i proprietari<br />
a tornare ad investire <strong>sul</strong> territorio concedendo<br />
dei fondi specifici per il ripristino dei vigneti al posto<br />
degli incolti».<br />
Valentina Sgorbini<br />
Vini d'Oltrepo<br />
protagonisti a Milano<br />
Viticoltura d'Oltrepo in vetrina, lunedì 7 febbraio<br />
(dalle 15 alle 19), all'hotel Principe di Savoia di<br />
Milano in occasione della presentazione dell'undicesima<br />
«Guida Viniplus» a cura dei degustatori<br />
di Ais Lombardia (con ingresso ad invito). In<br />
Oltrepo sono stati selezionati i vini delle aziende<br />
Agnes, Albani, Alziati, Anteo, Bagnasco, Ballabio,<br />
Bianchi, Ca' Boffenisio, Ca' di Frara, Ca'<br />
Tessitori, Cabanon, Calvi, Cantina di Canneto Pavese,<br />
Cantina Storica di Montù Beccaria, Cascina<br />
Gnocco, Castel San Giorgio, Castello di Luzzano,<br />
Conte Vistarino, Fiamberti, Frecciarossa, Giorgi,<br />
<strong>Il</strong> Feudo Nico, <strong>Il</strong> Gambero, Isimbarda, <strong>La</strong> Costaiola,<br />
<strong>La</strong> Versa, Le Fracce, Marchesi di Montalto,<br />
Martilde, Mazzolino, Monsupello, Montagna,<br />
Montelio, Montenato Griffi ni, Monterucco, Picchi,<br />
Picchioni, Piccolo Bacco dei Quaroni, Quaquarini,<br />
Roveda Ernestino, San Michele Ai Pianoni,<br />
Terre d'Oltrepo, Torrevilla, Torti Tenimenti<br />
Castelrotto, Torti Pietro, Travaglino, Vanzini e<br />
Vercesi del Castellazzo. <strong>La</strong> manifestazione del 7<br />
febbraio andrà in scena sotto l'egida di Regione<br />
Lombardia. Fervono già i preparativi per l'evento<br />
lancio di una guida che riserva crescente spazio<br />
all'enologia oltrepadana. <strong>La</strong> presentazione sarà<br />
seguita da un banco di degustazione della migliore<br />
produzione vinicola lombarda.<br />
33
FEBBRAIO 2011<br />
STRADELLA<br />
34<br />
il <strong>Periodico</strong><br />
Meraldi: “Nel campo sportivo il<br />
comune latita, non è così che si fa”<br />
Antonia Meraldi, insieme ai Consiglieri<br />
Comunali Dino Di Michele,<br />
Teresio Tavani, Paolo Valle ed Andrea<br />
Vercesi chiedono spiegazioni<br />
concrete al Sindaco di <strong>Stradella</strong><br />
Lombardi per ciò che concerne la<br />
gestione e l’attuazione della convenzione<br />
in essere tra il Comune e<br />
l’Associazione Tennis di <strong>Stradella</strong>.<br />
Su cosa verte principalmente il<br />
vostro dissenso?<br />
«Vorremmo avere dal Sindaco una<br />
relazione in merito all’esecuzione<br />
della convenzione in essere con<br />
l’Associazione Tennis ed inoltre un’ esposizione analitica<br />
degli interventi strutturali e della promozione<br />
allo sport, evidenziando i relativi costi e le modalità<br />
gestionali».<br />
Come mai queste richieste?<br />
«Credo che la presenza di numerosi Soci tra il pubblico<br />
ad ascoltare i lavori del Consiglio e le stesse<br />
dichiarazioni rese a mezzo stampa dal Presidente<br />
ne sono la spiegazione. E poi l’interesse che questa<br />
questione ha suscitato in Città e le reazioni che ha<br />
scatenato, comprese le dichiarazioni rese su un quotidiano<br />
locale».<br />
Voi come vorreste muovervi?<br />
«E’ chiaro che la nostra volontà, in qualità di Consiglieri<br />
comunali, è quella di fare chiarezza nell’interesse<br />
pubblico che tutti siamo chiamati a garantire,<br />
ciascuno per il proprio ruolo, verificando la regolare<br />
esecuzione della Convenzione in essere e la relativa<br />
gestione essendo la struttura di proprietà comunale».<br />
Come mai un’Associazione come quella del Tennis<br />
è così importante a <strong>Stradella</strong>?<br />
«Ritengo opportuno ricordare che l’art. 1 della Convenzione<br />
dispone che l’Amministrazione Comunale<br />
di <strong>Stradella</strong> nell’ambito delle proprie funzioni sociali,<br />
al fine di favorire l’educazione sportiva ai giovani<br />
e promuovere le attività sportive, ha concesso<br />
all’Associazione Tennis <strong>Stradella</strong> nella persona del<br />
suo Presidente pro-tempore l’uso e la gestione dei<br />
quattro campi da gioco per il tennis, con le annesse<br />
attrezzature, recinzioni, locali per spogliatoi e docce,<br />
costruite a proprie spese, su area di proprietà comunale.<br />
Ri<strong>sul</strong>ta evidente che l’Associazione Tennis presta<br />
un pubblico servizio e svolge una funzione pubblica<br />
gestendo il complesso sportivo».<br />
L’Assessore allo Sport di <strong>Stradella</strong> fa parte del<br />
Direttivo dell’Associazione, anche questo per voi<br />
ri<strong>sul</strong>ta motivo di protesta?<br />
«Certo. L’Amministrazione ha voluto tutelarsi, prevedendo<br />
in convenzione all’art. 2 che il Consiglio<br />
Direttivo venisse integrato da un suo rappresentante<br />
nella persona dell’Assessore allo sport, in qualità di<br />
membro di diritto previsto dallo Statuto dell’Associazione».<br />
A voi cosa proprio non va giù e cosa ne dite <strong>sul</strong><br />
fronte degli interventi <strong>sul</strong>la struttura?<br />
«E’ evidente che qualsiasi intervento <strong>sul</strong>la struttura,<br />
anche se di minima entità, deve avere riscontro economico<br />
sia per i fini fiscali che per le responsabilità<br />
di legge che ricadono su chi ha attuato l’intervento,<br />
tenendo presente che si è in presenza, come dicevo,<br />
di una struttura pubblica. Quello che ci ha ulteriormente<br />
allarmato è leggere, dopo la nostra richiesta<br />
di convocazione, che la gestione veniva ricondotta<br />
ad una conduzione famigliare, e che ora stanno maturando<br />
i tempi per una gestione più formale come è<br />
stato dichiarato <strong>sul</strong>la stampa».<br />
Ma parliamo dettagliatamente della convenzione…<br />
Antonia Meraldi<br />
«Come detto, la convenzione prevede che l’Amministrazione<br />
Comunale partecipi direttamente nella gestione<br />
esecutiva, con la presenza di un rappresentante<br />
comunale ma, leggendo il testo dello Statuto dell’ATS<br />
registrato nel settembre 2009, quindi 7 anni dopo la<br />
stipula della convenzione datata febbraio 2002, non<br />
è prevista la presenza nel Consiglio Direttivo dell’Assessore<br />
Comunale quale membro di diritto, e quindi,<br />
è stato disatteso uno dei punti qualificanti e giustificativi<br />
della durata del contratto. Un inadempimento<br />
formale, che non è stato contestato dall’Amministrazione,<br />
che non poteva non sapere, visto che lo Statuto<br />
è depositato agli atti del Comune, è evidente che correva<br />
l’obbligo di contestare tale inottemperanza».<br />
Cosa non ha fatto il Comune?<br />
«A questo punto dobbiamo sottolineare, con rammarico,<br />
che l’Amministrazione si è evidentemente disinteressata<br />
della struttura di sua proprietà per la<br />
parte che le competeva di diritto, vista la clausola<br />
di garanzia sottoscritta dalle parti, e che, in funzione<br />
del servizio pubblico svolto, avrebbe dovuto essere<br />
a conoscenza delle modalità formali della gestione.<br />
A questo proposito sarebbe opportuno con<strong>sul</strong>tare i<br />
verbali delle riunioni del Consiglio, dell’Assemblea e<br />
sapere se l’Amministrazione ha avuto copia dei rendiconti<br />
di gestione anche degli scorsi anni».<br />
Voi, ricapitolando, chiedete più garanzie di un serio<br />
interesse, all’Amministrazione Comunale?<br />
«Si. Se gli impegni assunti in convenzione dall’ Associazione<br />
tennis, circa l’ordinaria manutenzione,<br />
le migliorie strutturali, la promozione allo sport, a<br />
fronte della gestione per 15 anni, - come è stato detto<br />
in Consiglio - sono stati quasi integralmente rispettati,<br />
riteniamo un fatto grave che l’Amministrazione<br />
non abbia svolto fino in fondo il proprio ruolo<br />
di garanzia e, di questo, si deve assumere le proprie<br />
responsabilità cosi come, ci ri<strong>sul</strong>ta, che a fronte di<br />
richieste di interloquire da parte di alcuni Soci, gli<br />
stessi non abbiano ottenuto riscontro. <strong>La</strong> nostra volontà,<br />
deve essere chiaro, è quella che l’Associazione<br />
Tennis continui nella gestione della struttura, nella<br />
massima trasparenza, a garanzia del pubblico interesse<br />
e siamo convinti che ciò è quello che anche i<br />
Soci vogliono fare, il Comune deve esercitare il suo<br />
ruolo, con senso di responsabilità, chiedendo anche<br />
l’integrazione nello Statuto di quanto indicato in<br />
Convenzione».<br />
Valentina Sgorbini<br />
“<strong>Il</strong> 2010? Anno positivo<br />
per i lavori pubblici”<br />
Maurizio Visponetti, assessore ai <strong>La</strong>vori pubblici,<br />
Territorio e Urbanistica del Comune di <strong>Stradella</strong><br />
traccia un bilancio <strong>sul</strong>l'operato.<br />
Come si è chiuso il 2010?<br />
“è stato un anno più che positivo per l'impegno,<br />
e gli interventi effettuati e programmati, grazie<br />
anche e soprattutto all’aiuto e al lavoro svolto<br />
dai dipendenti dell’Ufficio Tecnico Comunale dotati<br />
di grande capacità e professionalità”.<br />
Avete rispettato il programma?<br />
“<strong>Il</strong> programma è stato ampiamente rispettato e<br />
in molti casi si è andati oltre le previsioni iniziali,<br />
pur in presenza di una situazione finanziaria negativa,<br />
complicata anche dal vincolo del cosiddetto<br />
“Patto di Stabilità” impostoci dal Governo,<br />
che non permette di spendere oltre un limite fissato<br />
proprie risorse anche se in presenza di casi<br />
di emergenza; tutto questo per delle alchimie legislative,<br />
che, anche queste, frenano un auspicabile<br />
ripresa economica, ad oggi ancora di là da<br />
venire. Non solo, ma per effetto della profonda<br />
crisi economica in cui versa il paese, si è pressoché<br />
fermata l’edilizia, con conseguente contrazione<br />
delle entrate degli oneri di urbanizzazione,<br />
che come sappiamo, per effetto dell’abolizione<br />
da parte del Governo dell’ICI <strong>sul</strong>la prima casa,<br />
obbliga i comuni ad impiegare fino ad una percentuale<br />
massima del 75% <strong>sul</strong>le spese correnti a<br />
discapito degli investimenti e delle manutenzioni<br />
straordinarie”.<br />
E nel campo dei <strong>La</strong>vori Pubblici?<br />
“Da ricordare che alla fine della primavera scorsa<br />
si è dovuto procedere con urgenza ad una variazione<br />
di bilancio per far fronte ad allagamenti<br />
e frane verificatesi nel nostro territorio, rinunciando<br />
pertanto ad altri interventi programmati.<br />
Infatti si sono dovuti destinare ben 210.000 euro<br />
per finanziare i lavori di ripristino della frana in<br />
frazione Casa Agati e in località Rile <strong>sul</strong>la strada<br />
per Torresacchetti e per alcuni interventi minori,<br />
ma ri<strong>sul</strong>tati estremamente efficaci, a San Zeno,<br />
in via Grandi e a Rividizzolo; lavori questi tutti<br />
completati. Nel mese di settembre/ottobre, a tempi<br />
di record, sono stati effettuati lavori di rifacimento<br />
del tetto delle scuole elementari, lato via<br />
Bottini, che presentavano infiltrazioni d’acqua,<br />
bonificando altresì la scuola dalle lastre di cemento<br />
amianto, per una spesa globale di 190.000<br />
euro. Nello scorso mese di agosto, è stato rifatto<br />
completamente l’impianto di riscaldamento e acqua<br />
calda dell’asilo nido per una spesa totale di<br />
44.550 euro”.<br />
Altri interventi?<br />
“<strong>La</strong> Giunta Comunale ha approvato il progetto<br />
definitivo di ampliamento del cimitero che prevede<br />
il completamento del sottotetto dell’ultima<br />
struttura realizzata qualche anno fa, prevedendo<br />
nuovi 140 loculi, per una spesa complessiva di<br />
250.000 euro, i cui lavori saranno realizzati nel<br />
2011. Sono stati installati dei pannelli solari al<br />
campo sportivo comunale, così da produrre acqua<br />
calda sanitaria per le docce, con notevole<br />
risparmio energetico. Nello scorso mese di settembre<br />
è stata inaugurata la nuova scuola materna<br />
intitolata ai Fratelli Cervi, comprensiva del<br />
secondo lotto che prevedeva l’ampliamento e la<br />
ristrutturazione di quella esistente”.<br />
news
il <strong>Periodico</strong><br />
news<br />
Accorpare le scuole di <strong>Stradella</strong> e <strong>Broni</strong>:<br />
arriva lo stop da parte della Provincia<br />
All'inizio dell'anno l'Amministrazione Provinciale<br />
ha bocciato il piano di dimensionamento scolastico<br />
presentato dai comuni di Bressana Bottarone,<br />
<strong>Broni</strong> e <strong>Stradella</strong>. Proprio del caso di <strong>Stradella</strong> parliamo<br />
con l'Assessore al Welfare del Comune di<br />
<strong>Stradella</strong>, Piergiorgio Maggi.<br />
Assessore Maggi, per quanto riguarda <strong>Stradella</strong>,<br />
in cosa consiste il piano di dimensionamento<br />
da voi presentato?<br />
“<strong>La</strong> Provincia ha congelato e rinviato di un anno<br />
la decisione, ma è la Regione che deve decidere,<br />
sentito il parere della provincia. <strong>Il</strong> Comune di <strong>Stradella</strong>,<br />
d'intesa con il Comune di <strong>Broni</strong>, che inoltra<br />
analoga proposta, propone di unificare in un unico<br />
Istituto Comprensivo la Scuola dell'infanzia, la<br />
scuola elementare e la scuola media, con un unico<br />
dirigente ed una unica Direzione, nello spirito della<br />
vigente normativa che riguarda i cicli previsti<br />
per la scuola dell'obbligo, razionalizzando l'offerta<br />
formativa e riconoscendo quella che è l'odierna<br />
realtà, infatti da quest'anno il Dirigente della<br />
scuola media è a scavalco anche responsabile della<br />
scuola elementare e della scuola dell'infanzia.<br />
Ciò in quanto mancano i Dirigenti scolastici, non<br />
si fanno più concorsi e come si sa le risorse assegnate<br />
alla scuola sono sempre minori. Peraltro<br />
anche l'attività di prevenzione del disagio, delle<br />
dipendenze ed il contrasto al bullismo che l'Amministrazione<br />
Comunale di <strong>Stradella</strong> offre da anni ai<br />
vari ordini e gradi di scuole cittadine ne trarrebbe<br />
beneficio in termini di maggiori sinergie e di unico<br />
progetto”.<br />
<strong>La</strong> reazione dei dirigenti e dei docenti delle<br />
scuole coinvolte è stata positiva?<br />
“Gli organismi istituzionali scolastici, che vedono<br />
la rappresentanza di dirigenti e docenti, oltre che<br />
dei genitori si sono espressi favorevolmente. Così<br />
come si sono favorevolmente espressi i Comuni di<br />
Portalbera ed Arena Po che sono nel nostro Di-<br />
Piergiorgio Maggi<br />
stretto scolastico, al pari dei Comuni di Cigognola<br />
e Redavalle che appartengono al Distretto scolastico<br />
di <strong>Broni</strong>”.<br />
Quali sono le motivazioni addotte dalla Provincia<br />
per il respingimento del piano?<br />
“<strong>La</strong> perdita di una dirigenza scolastica e il superamento<br />
del numero massimo previsto pari a 900.<br />
Peccato che in Italia il 17% delle dirigenze ri<strong>sul</strong>ta<br />
scoperto e in Lombardia la percentuale sale al<br />
25%. Nei prossimi due anni tali percentuali sono<br />
destinate al raddoppio. Sono<br />
quattro anni che non si fanno più<br />
concorsi. <strong>Il</strong> numero massimo previsto<br />
di 900 è superato da oltre il<br />
50% degli Istituti comprensivi sia<br />
pavesi che lombardi, in virtù delle<br />
deroghe concesse da Regione<br />
Lombardia”.<br />
<strong>Il</strong> sindaco Lombardi ha preso<br />
carta e penna e ha scritto all'Assessorato<br />
provinciale e a quello<br />
regionale all'Istruzione. Quali<br />
sono i contenuti della lettera?<br />
“<strong>Il</strong> Sindaco evidenzia che la que-<br />
FEBBRAIO 2011<br />
STRADELLA<br />
stione della riduzione della dirigenza scolastica<br />
che si avrebbe con la costituzione di due istituti<br />
comprensivi, per alunni dai 6 ai 14 anni, a <strong>Broni</strong><br />
e a <strong>Stradella</strong>, andrebbe in realtà nella direzione di<br />
una più razionale organizzazione, tenendo conto<br />
dei tanti posti vacanti in Italia e in Lombardia.<br />
Inoltre, come ho già anticipato, Lombardi ribadisce<br />
come i Comuni del nostro Distretto e quelli<br />
del Comune di <strong>Broni</strong>, insieme agli organi collegiali<br />
delle scuole si sono espressi favorevolmente.<br />
Del resto il legislatore con la legge 30/2010 proseguendo<br />
con gli indirizzi didattici, dalla scuola<br />
dell'Infanzia ai cicli della scuola dell'obbligo,<br />
legittima la scelta dei Comuni e degli Istituti scolastici”.<br />
Ora che cosa si può fare? Bisognerà aspettare<br />
il 2012 per ripresentare il piano?<br />
“Secondo l'Amministrazione provinciale si. Io<br />
spero invece che la Regione non accolga il rinvio<br />
proposto dall'Ammistrazione Provinciale e accetti<br />
la nostra proposta e quella del Comune di <strong>Broni</strong>,<br />
deliberando in senso favorevole ai due Istituti<br />
Comprensivi proposti”.<br />
Oliviero Maggi<br />
Di Michele: “Come minoranza abbiamo<br />
delle perplessità <strong>sul</strong>le scelte del Comune”<br />
Chiediamo anche al consigliere di minoranza del<br />
PDL, Dino Di Michele, un parere <strong>sul</strong>la bocciatura<br />
da parte dell'Amministrazione Provinciale del piano<br />
di dimensionamento scolastico presentato dal<br />
Comune di <strong>Stradella</strong>.<br />
Consigliere Di Michele, all'inizio dell'anno<br />
l'Amministrazione Provinciale ha bocciato il<br />
piano di dimensionamento scolastico presentato<br />
dal comune di <strong>Stradella</strong>. Che cosa ne pensa di<br />
questa decisione?<br />
“In riferimento alla bocciatura del piano di dimensionamento<br />
scolastico stradellino non conosco i<br />
termini esatti che hanno portato l’amministrazione<br />
provinciale a questa decisione, io stesso ho delle<br />
perplessità perché da un lato l’accentramento porta<br />
riduzione di costi e una continuità obbligata tra<br />
i diversi gradi scolastici dall’altro però si rischia<br />
di snaturare la funzione dell’ex direttore didattico<br />
che avendo una realtà più contenuta può meglio individuare<br />
e seguire i diversi problemi quotidiani”.<br />
<strong>Il</strong> piano di dimensionamento è passato in Consi-<br />
glio Comunale per l'approvazione. Come gruppo<br />
consiliare del PDL quale posizione avete avuto<br />
in merito?<br />
“<strong>La</strong> nostra linea fu quella dell’astensione proprio<br />
per i motivi che ho prima citato, dando indicazioni<br />
e motivazioni legate all’aspetto pedagogico didattico<br />
per garantire un migliore percorso scolastico<br />
ai nostri bambini, senza dimenticare il rischio di<br />
posti di lavoro e il decentramento degli uffici amministrativi<br />
per le ex elementari”.<br />
Avete avanzato proposte migliorative al piano<br />
presentato dall'Amministrazione Comunale?<br />
“<strong>Il</strong> mio gruppo ha responsabilmente affrontato la<br />
questione, io stesso nella commissione che valutò<br />
in prima istanza la proposta fui critico ma propositivo<br />
e conseguentemente la discussione in consiglio<br />
comunale ebbe lo scopo di proporre e migliorare la<br />
proposta formulata dall’amministrazione cittadina<br />
per garantire efficienza e formazione alle nuove<br />
generazioni e comodità alle famiglie che devono<br />
interloquire con la scuola”. (o.m.) Dino Di Michele<br />
35
FEBBRAIO 2011<br />
36<br />
il <strong>Periodico</strong><br />
news
il <strong>Periodico</strong><br />
Tra funghi ed escursioni: ecco il 2011<br />
del Gruppo Micologico Vogherese<br />
news<br />
Anche per il 2011 il Gruppo Micologico Vogherese,<br />
presieduto da Alfredo Gatti, organizza escursioni e<br />
mostre. L’associazione conta oltre trecento soci e, proprio<br />
da quest’anno, ha siglato una convenzione con il<br />
Parco dell’Aveto per effettuare censimento dei funghi<br />
e della flora micologica all’interno di quest’area. Nei<br />
giorni scorsi si è riunito il direttivo che ha nominato<br />
i nuovi responsabili del gruppo micologico. Gatti è<br />
stato riconfermato presidente, vice-presidente è stato<br />
nominato Antonio Baldazzi, segretario Piero Beretta,<br />
tesoriere Pietro Mazza. A questi si aggiungono tre<br />
consiglieri: Bruno Garbagna, Pierangelo Gatti (responsabile<br />
della sezione di Rivanazzano Terme del<br />
Gruppo Micologico) e Emiliano Ferrari (responsabile<br />
della sezione di Ponte Nizza). <strong>Il</strong> Gruppo Micologico<br />
Vogherese si riunisce tutti i lunedì e giovedì dalle 21<br />
alle 23 presso la sede dell’ex-caserma di cavalleria a<br />
Voghera. L’associazione si è costituita, per volontà di<br />
un gruppo di appassionati ricercatori di funghi, nel<br />
1979. E dal 2003, abbinata al Gruppo Micologico, è<br />
nata la sezione escursionistica con l’intento di organizzare<br />
trekking sia <strong>sul</strong>l’Appennino pavese che <strong>sul</strong>le<br />
Alpi. Per la stagione in corso l’appuntamento principale<br />
è stato fissato dal 30 aprile al 2 maggio con<br />
una tre giorni dedicata alla Via del Sale. E veniamo<br />
alle principali escursioni che verranno organizzate<br />
nel corso dell’anno. <strong>Il</strong> 6 febbraio ciaspolata al Rifugio<br />
Barbustel in Val d’Aosta. <strong>Il</strong> 20 febbraio gita alle<br />
Cinque Terre con escursione tra Rio Maggiore e Porto<br />
Venere. <strong>Il</strong> 6 marzo escursione Vara- Arenzano. <strong>Il</strong> 20<br />
marzo trekking Albenga – Castell’Ermo. <strong>Il</strong> 3 aprile<br />
camminata Pertuso – Monte Barillaro – Garbagna.<br />
Dal 22 al 25 aprile quattro giorni di escursioni a Calanques<br />
di Marsiglia. Dopo la tre giorni <strong>sul</strong>la Via del<br />
Sale, il 15 maggio è prevista l’ascensione dell’Appennino<br />
piacentino Rocca D’Olgisio. <strong>Il</strong> 29 maggio<br />
FEBBRAIO 2011<br />
EVENTI<br />
<strong>Il</strong> Gruppo<br />
escursionisti<br />
a Camogli<br />
traversata Garbagna –Stazzano. <strong>Il</strong> 12 giugno anello<br />
della Val di Nizza. <strong>Il</strong> 25 giugno sarà la volta della<br />
Grignetta. <strong>Il</strong> 10 luglio è invece in programma la traversata<br />
Valtournenche – Val d’Ayas. <strong>Il</strong> 23 e 24 luglio<br />
si terrà della traversata Devero – Formazza. Mentre il<br />
31 luglio tour dei laghi attorno al Rifugio Barbustel.<br />
<strong>Il</strong> 3 e 4 settembre verrà effettuata l’ascensione al Pizzo<br />
dei Tre Signori. Mentre il 18 settembre è prevista<br />
l’escursione Varzi – Zavattarello. <strong>Il</strong> 9 ottobre trekking<br />
attorno ai Forti di Genova. <strong>La</strong> stagione escursionistica<br />
si concluderà il 23 ottobre con la salita al Monte<br />
Reale. Per quanto riguarda le mostre micologiche in<br />
Oltrepò si terranno: il 3 aprile a Rivanazzano Terme,<br />
il 10 luglio a Ponte Nizza, il 28 agosto a Pizzocorno,<br />
l’8 e il 9 ottobre a Voghera e il 6 novembre ancora a<br />
Rivanazzano terme. Programma e notizie <strong>sul</strong> Gruppo<br />
Micologico sono disponibili al sito internet www.micologicovoghera.it.<br />
Alessandro Disperati<br />
L'ANGOLO DELLA POESIA<br />
Uno spazio dedicato ai nostri<br />
letttori che amano scrivere poesie.<br />
Scriveteci: info@ilperiodiconews.it<br />
stAfforA A GodiAsco<br />
Rosso il sole,<br />
che si depone lento<br />
<strong>sul</strong> profilo dolce<br />
di una verde e bella collina.<br />
Tersa imbruna l’ aria,<br />
si spegne l’ultimo raggio<br />
<strong>sul</strong>le acque della Staffora,<br />
che nel tempo custodisce<br />
tanti felici ricordi<br />
che nessuno, del paese<br />
mai abbandonerà.<br />
Non solo rimembranze,<br />
quelle chiare e fresche acque<br />
ancora sono e resteranno,<br />
soprattutto nei giorni estivi,<br />
un’ amata e preziosa risorsa<br />
per chi vive in Godiasco.<br />
Giorgio Perduca, Voghera<br />
37
FEBBRAIO 2011<br />
38<br />
EVENTI<br />
Per Fausto Coppi un pellegrinaggio<br />
senza fine e multimediale<br />
Coppi è vivo. Di anno in anno, cresce<br />
il Mito. Si è appena chiuso con la<br />
fine del 2010 il Cinquantenario dalla<br />
scomparsa del grande Fausto Coppi<br />
ma non si placa la passione e la celebrazione<br />
di un Mito. <strong>Il</strong> ricordo è forte<br />
e ne siamo tutti testimoni diretti e indiretti.<br />
A Castellania ma anche oltre,<br />
il sentimento per Fausto Coppi non si<br />
esaurisce, si allarga di anno in anno:<br />
la terra del Campionissimo è la terra<br />
di tutti, degli appassionati a due ruote<br />
e non, e anche quest’anno, il 2 genna-<br />
io, oltre duemila persone hanno compiuto un rito. Si<br />
sono inerpicate come sempre <strong>sul</strong>le colline del Tortonese<br />
e hanno raggiunto il borgo che ha dato i natali a<br />
Fausto e Serse.<br />
<strong>Il</strong> pellegrinaggio spontaneo del 2 gennaio ha richiamato,<br />
come ogni anno, moltitudini di appassionati da<br />
tutta Italia e anche dall’estero. E nel ricordo della tragica<br />
scomparsa - di 51 anni fa - del grande Campione,<br />
lo scorso due gennaio a Castellania si è assistito ad<br />
un’anteprima assoluta: l’inaugurazione della “Saletta<br />
Multimediale”, realizzata nei locali della ex scuola<br />
comunale.<br />
“E’ stata fatta una scelta nel rispetto della semplicità<br />
del luogo, che non dovrà mai snaturarsi e perdere<br />
l’identità dei “Fratelli Coppi” e del significato della<br />
“fatica che pedala” – ha detto il presidente dell’Associazione<br />
Fausto & Serse Coppi, Claudio Pesci - “la<br />
Saletta è diventata comunque un’attrattiva in più e<br />
testimonia la volontà di mantenere vivo il ricordo affettivo<br />
sfruttando anche i moderni mezzi di comunicazione<br />
interattiva”.<br />
Mentre in tremila salgono su per Castellania, per dare<br />
inizio e fine alle cerimonie – oltre cinquantanni dopo<br />
- in memoria del Campionissimo, attorno a quella<br />
Gabriele Vericani 35 anni a luglio, è autore di due nuovi libri,<br />
usciti nelle scorse settimane e che stanno ottenendo largo<br />
successo. Due libri che parlano delle bellezze delle nostre<br />
zone e che, ad ogni pagina, sanno trasmettere emozioni e la<br />
voglia di andare alla scoperta di luoghi e posti descritti da<br />
Gabriele. “Omaggio alle terre nostrane” e “Colline tortonesi,<br />
pavesi e piacentine” sono le ultime fatiche dello scrittore<br />
pavese che con questi due ha già dato alle stampe ben dieci<br />
libri. E proprio in questi giorni abbiamo incontrato l'autore<br />
dei due volumi.<br />
Quali gli obiettivi di questi libri pubblicati prima di Natale?<br />
"Far conoscere i territori descritti nel miglior modo possibile.<br />
<strong>La</strong> mia paura è sempre quella di non raggiungere una<br />
buona linea editorale cercando di inserire il maggior numero<br />
di informazioni ma allo stesso tempo inserendo anche delle<br />
immagini. Un invito alla lettura per andare alla scoperta<br />
del nostro territorio senza tralasciare notizie e informazioni<br />
importanti per raggiungere i luoghi descritti”.<br />
Due nuovi volumi, perchè?<br />
“Questi libri racchiudono oltre dieci anni di lavoro, di immagine<br />
scattate, di ricerche bibliografiche che mi hanno<br />
dato grosse soddifazioni".<br />
Quale il territorio descritto in queste opere?<br />
“<strong>La</strong> bibliografia la dice lunga <strong>sul</strong>l’indagine che ho compiuto,<br />
da Castel San Giovanni a Rapallo, dal Monte Chiappo a<br />
Recco, da Chiavariae <strong>La</strong>vagna percorrendo anche tutto il<br />
territorio delle valli Staffora, Curone, Borbera”.<br />
Da dove nasce l'idea e la voglia di scrivere dei libri?<br />
“Un'idea che è nata in me già quando frequentavo le scuole<br />
elementari. Sono originario di Pianello Valtidone e già nei<br />
breve collina, fra Tortona e Novi Ligure, la terra s’è<br />
ghiacciata di nuovo. E il ricordo è andato ad un’immagine<br />
che tutti hanno bene impressa nella mente.<br />
Anche chi non c’era e l’ha sfogliata tante volte sui<br />
giornali, sui libri (pensate, nel 2010 21 libri su Coppi<br />
sono stati pubblicati in Italia!). Quella foto del lungo<br />
serpente umano che accompagnava la bara del Campionissimo.<br />
<strong>Il</strong> giorno del suo funerale. Quella gente la<br />
puoi trovare ancora lì, con gli occhi gonfi e il cuore<br />
che pompa ogni volta che viene il 2 gennaio.<br />
Coppi così è sempre vivo. Quel mondo, il suo mondo,<br />
è una terra e un cuore, di varia natura. E' Piemonte<br />
invaso da anime, di vario genere. E' il mondo passato<br />
e presente di un qualsiasi 2 gennaio che arriva per<br />
tutti. E senti un dolore che non fa più male. Si fredda<br />
e allo stesso tempo scalda, perché diventa ricordo. E<br />
festa per tutti. Per tutti questi gregari che Coppi non<br />
ha mai conosciuto. Per quelli a cui il grande Fausto ha<br />
fatto scrivere un grazie, un ciao, un augurio… Tutti<br />
quelli che al mito si attaccano. Per amore, per fantasia,<br />
per passione di ciclismo o di fama. Per esserci.<br />
Anche loro. Anno dopo anno. Per rendere omaggio e<br />
sopravvivenza, a un uomo campione e al fragile eroe<br />
che rassomiglia tanto a qualcuno di noi. Oppure a<br />
nessuno.<br />
Dei gregari, quelli veri, ce né uno che se ne sta in<br />
collina, in silenzio. E' ancora offeso, da cinquantanni<br />
circa, perché alla Carpano-Coppi non lo vollero più.<br />
El Peder Nascimbene se ne sta mogio mogio a casa,<br />
in curva, a Borgoratto Mormorolo. Ha festeggiato il<br />
23 di dicembre al centro di una cerimonia organizzata<br />
per lui dal suo Comune. “Una bella festa – ci ha detto<br />
– Per me che il ciclismo l'avevo spento da tempo.<br />
L'avevo chiuso in cantina ma con questi bei ricordi<br />
per Fausto Coppi, a cui davo rigorosamente del lei,<br />
si può lasciare la malinconia e parlarne di nuovo.<br />
Serenamente. Per trasmettere qualcosa a chi non ha<br />
OLTREPO DI CARTA<br />
primi anni di scuola mi insegnavano la storia locale che mi<br />
ha appassionato fino a scaturire in me la voglia di scrivere<br />
libri, attraverso ricerche a 360 gradi”.<br />
Attraverso queste pagine il lettore cosa si deve aspettare?<br />
“Dal folklore alla fauna alla geologia, alla scoperta dei paesi,<br />
insomma un mix di informazioni che dovrebbero indurre<br />
il lettore ad andare alla scoperta di queste località”.<br />
Un libro ma perchè?<br />
“Già all'età di tredici anni pensavo che avrei voluto scrivere<br />
un libro, ma si è ancora bambini e non si hanno le possibilità<br />
di frequentare gli archivi storici. <strong>Il</strong> desiderio è rimasto<br />
dentro di me e a distanza di 20 anni ho realizzato il mio sogno.<br />
Non solo: negli anni novanta girando per questi luoghi<br />
ho capito che dalla geografica locale si può puntare più in<br />
alto verso un discorso spirituale ed esistenziale”.<br />
Una curiosità: in molte copertine dei suoi libri compare<br />
spesso l'immagine della statua di San Giuseppe, posta <strong>sul</strong><br />
Monte Chiappo. Perchè questa immagine?<br />
“Credo che questo sia un simbolo dei nostri luoghi per il panorama<br />
che si abbraccia dal Monte Chiappo. è un pò come<br />
avere l'atlante aperto <strong>sul</strong>l'Italia Settentrionale e non solo. <strong>La</strong><br />
Riviera Ligure a Sud, le Alpi a Nord, le colline torinesi ad<br />
Ovest e ad Est la pianura lombardo-veneta. Insomma, chi si<br />
trova là in alto non può che rimanere a bocca aperta. Tanto<br />
che l'ho definita l'ottava meraviglia del mondo".<br />
Per chiudere?<br />
“Per chiudere credo di essere riuscito nel mio piccolo a fornire<br />
qualcosa di originale ed inusuale per far conoscere le<br />
nostre colline e vallate”.<br />
il <strong>Periodico</strong><br />
avuto la fortuna di conoscerlo come me…Perché, sapete,<br />
era tutto correre per Fausto Coppi”.<br />
Non secca, non fredda, non cuoce, non scuoce. <strong>La</strong><br />
passione per il Campionissimo resta intatta. Ferita.<br />
Tradita. Non placa. Resiste. A tutto, al tempo. Alla<br />
voglia di scrivere ancora e ancora "W il Campionissimo",<br />
"W Fausto Coppi". Al chilometro zero. Di<br />
Castellania. E dei nostri posti, che tante volte hanno<br />
visto passare la sagoma dell’Airone. In allenamento,<br />
pronto alla fatica del corridore. Riposa campione, che<br />
non arriva mai l'ultimo traguardo per i grandi. Sono<br />
costretti a vincere ancora. Di più. Per sempre.<br />
Luciana Rota<br />
Alessandro Disperati<br />
news
il <strong>Periodico</strong><br />
news<br />
Eros Cristiani incanta il pubblico di<br />
Voghera con la musica di De Andrè<br />
Applausi, applausi e ancora applausi hanno accompagnato<br />
il tutto esaurito del concerto dei “Mille anni<br />
ancora”, nei giorni scorsi a Voghera. Applausi sentiti,<br />
forti e appassionati di un pubblico di ogni età, che ha<br />
voluto prendere parte alla serata, insieme ai musicisti<br />
che hanno omaggiato il ricordo e la poesia di Fabrizio<br />
De Andre’.<br />
“Dopo tanti anni”, ci ha detto Eros Cristiani, organizzatore<br />
della serata, promossa dalla SOMS di Voghera,<br />
“sono riuscito a portare i Mille anni ancora a<br />
suonare a Voghera, la mia città. Alla batteria Ellade<br />
Bandini, con i bouzouki, mandolini e chitarra Giorgio<br />
Cordini e Mario Arcari ai fiati, sono tre dei musicisti<br />
che hanno accompagnato per molti anni Fabrizio De<br />
Andre’. Insieme a loro Alessandro Adami alla voce,<br />
Max Gabanizza al basso, Enrico Mantovani alla chitarra,<br />
Stefano Zeni al violino, Giuseppe Rotondi alle<br />
percussioni, Maria Alberti alla voce ed Eros Cristiani<br />
alle tastiere fisarmonica e sequenze”.<br />
Soddisfatto del successo della serata?<br />
“Non mi aspettavo un pubblico così caloroso, ci hanno<br />
trasmesso un’energia diversa dal solito. E’ stato<br />
molto emozionante. Devo anche ringraziare la bella<br />
accoglienza degli organizzatori che nonostante tutte<br />
le difficoltà, anche economiche, hanno fatto tutto<br />
questo. E’ un peccato che io non sia riuscito a portare<br />
a Voghera il mio intero progetto che comprendeva sei<br />
spettacoli”.<br />
Perché la scelta di cantare Fabrizio De Andre’?<br />
“Nell’ultimo tour di De Andre' io lavoravo con Oliviero<br />
Malaspina e aprivamo i suoi concerti. Così abbiamo<br />
avuto occasione di lavorare con Cordini, Arcari<br />
e Bandini negli ultimi mesi. In seguito, chiamato<br />
da Faber, stavo iniziando a scrivere uno dei “Notturni”,<br />
brani di un disco che non è mai uscito e che voleva<br />
essere composto di quattro pezzi, lunghi dai 10<br />
ai 15 minuti, 4 notturni appunto; uno scritto da me,<br />
uno da Piero Milesi, uno da Mark Harris e uno da<br />
Mauro Pagani con il quale poi ho iniziato a suonare<br />
grazie all’invito di Cordini che già ci collaborava.<br />
Quindi ho avuto la possibilità di incontrare oltre a De<br />
Andre', per il quale nutrivo stima infinita, anche i vari<br />
musicisti che negli anni hanno collaborato con lui.<br />
Quando poi Fabrizio è venuto a mancare abbiamo<br />
continuato a vederci a suonare e a soffrirne la mancanza.<br />
E’ stato poi Cordini ad ideare questo progetto<br />
di serate dedicate alla sua musica”.<br />
E’ nata quindi la band “I mille anni ancora”.<br />
“Sì, la nostra non è una tribute band, si tratta di un<br />
gruppo di amici che amano De Andre’ e si riuniscono<br />
per omaggiarlo. Ricordiamo così un grande che ha<br />
fatto parte della nostra vita, e lo facciamo con gioia e<br />
allegria. Abbiamo anche ottenuto dalla moglie di Fabrizio,<br />
Dori Ghezzi, il patrocinio ufficiale della fondazione<br />
De Andrè per i concerti e ci ha donato una<br />
foto di Fabrizio da utilizzare liberamente e che avete<br />
visto sui manifesti: in questo modo possiamo dire di<br />
essere il gruppo ufficiale che porta nei teatri la musica<br />
del maestro. Noi siamo tutti tournisti ma sono 8<br />
anni che ci riuniamo così, ci conosciamo molto bene<br />
e le dinamiche interne sono quelle di un gruppo che<br />
si ritrova per vivere la cosa con energia e positività,<br />
che è ciò che deve trasmettere la musica. Non c’è tristezza,<br />
arriviamo anche a giocare e a sperimentare”.<br />
Gioia e allegria che il gruppo ha saputo trasmettere<br />
nel corso della serata, senza mai smettere di coinvolgere<br />
il pubblico, con gli sguardi, i sorrisi, la musica<br />
del grande “Faber”, gli arrangiamenti audaci, la scelta<br />
di un repertorio che da “Storia di un impiegato” ad<br />
“Anime salve”, non ha dimenticato “Boccadirosa” e<br />
“<strong>Il</strong> Pescatore”. Dalla vita quotidiana, alla ribellione<br />
di un impiegato, all’amore, alla guerra, alle storie che<br />
non si vogliono raccontare, la poesia di Fabrizio si è<br />
fermata a Voghera per una sera. <strong>La</strong> scelta della scaletta<br />
ha voluto seguire un percorso poetico, musicale<br />
o memoriale?<br />
“Abbiamo scelto i brani più rappresentativi degli album”.<br />
Prossimi appuntamenti?<br />
“A marzo, il 20 marzo, al Teatro Fraschini, “I Mille<br />
anni ancora” terranno il concerto “del Teatro Brancaccio”<br />
che ripropone l’intera scaletta che Fabrizio<br />
fece appunto negli ultimi anni al Teatro Brancaccio<br />
di Roma. <strong>La</strong> serata pavese fa parte di una serie di<br />
eventi musicali organizzati quest’anno a Pavia in occasione<br />
del 25esimo compleanno dello storico locale<br />
Spaziomusica, locale che ha visto alternarsi <strong>sul</strong> palco<br />
tanti nomi, italiani e stranieri, della musica rock,<br />
blues e jazz. Si tratta di un concerto lungo e impegnativo<br />
con un lavoro di ricerca notevole e basato<br />
<strong>sul</strong>la scelta estetica di renderlo più vicino possibile<br />
all’originale”.<br />
Mentre a Voghera avete osato…<br />
“Sì, abbiamo infatti proposto due canzoni del disco<br />
“Storia di un impiegato” che abbiamo inciso con gli<br />
FEBBRAIO 2011<br />
CULTURA<br />
Eros<br />
Cristiani<br />
arrangiamenti originali di Mario Arcari”.<br />
Altri progetti e date di concerti?<br />
“Abbiamo diverse date, già nel mese di febbraio. In<br />
generale riusciamo ad avere una ventina di appuntamenti<br />
all’anno con questo gruppo. Non è facile<br />
riuscire a riunirci tutti e dieci, trovare le location e<br />
sostenere i costi. Ma lo sforzo è ogni volta ripagato<br />
dal tutto esaurito. In futuro ho in mente altri progetti,<br />
per esempio con Mauro Pagani. Altro progetto che<br />
sto portando avanti è quello del Carovana Tour, una<br />
serie di serate con un gruppo di 8 cantautori di diversa<br />
provenienza. Si spazia dal folk al pop al rock con<br />
una sinergia incredibile. Stiamo anche per incidere<br />
un disco in studio”.<br />
“Evaporato in una nuvola rossa in una delle molte<br />
feritoie della notte”, così ci ha lasciato nel 1999 il<br />
grande poeta e “I Mille anni ancora”, grazie alla passione<br />
di Eros Cristiani che ha voluto e ottenuto questa<br />
serata, ci hanno permesso di prendere parte a questo<br />
loro omaggio.<br />
Maddalena Crudeli<br />
39
FEBBRAIO 2011<br />
40<br />
il <strong>Periodico</strong><br />
news
il <strong>Periodico</strong><br />
news<br />
Martina Beltrandi pronta per<br />
il Campionato Italiano<br />
Martina Beltrandi sarà per il 2011 pilota ufficiale del<br />
Team 747 Motorsport di Roma. Un importante traguardo<br />
per la giovane che ha nel sangue e nel cuore<br />
i motori ed in particolare le due ruote. L’abbiamo incontrata<br />
in questi giorni a Salice, dove risiede.<br />
Chi è Martina Beltrandi?<br />
“Bella domanda....come mi ha detto una volta mio<br />
papa'... un lupo travestito da agnello. Può andare?<br />
Scherzi a parte faccio la graphic designer a Milano.<br />
Direi che sono una ragazza che ama la vita e qualsiasi<br />
sport adrenalinico! Mi piacciono le sfide e mettermi<br />
in gioco in ogni cosa che faccio! Da quando ho<br />
10 anni vado in moto e ho iniziato a gareggiare con<br />
i Supermotard nel 2005, fortunatamente la mia famiglia,<br />
i miei amici e il mio ragazzo mi hanno sempre<br />
supportato in questo fantastico sport e la domenica si<br />
parte tutti per le gare!”.<br />
Perché il mondo delle moto invece degli sport tipicamente<br />
femminile, come per esempio la pallavolo?<br />
“Diciamo che in famiglia non siamo tanto normali...<br />
io e mio fratello siamo cresciuti a pane e motori! Mia<br />
mamma correva con le macchine da rally e mio papà<br />
è un super appassionato di jeep le costruisce e le sistema<br />
da sempre, quindi non potevo crescere diversamente!<br />
Da piccola il top era farsi scarrozzare dal mio<br />
vicino di casa con il suo Zip 50 e mi dicono che appena<br />
vedevo passare una moto mi giravo a guardarla...<br />
<strong>Il</strong> tutto è stato completato da una compagnia di super<br />
bikers che mi sopportano e aiutano fin dagli esordi!”.<br />
Per questa stagione con che team correrai?<br />
“Per la stagione 2011 correrò con grande onore nel<br />
team 747 Motorsport di Simone Girolami team manager,<br />
insieme al vice campione del mondo Davide<br />
Gozzini e un veloce pilota francese”.<br />
Sei stata inserita nel gruppo ktm747 Motorsport<br />
di Roma: te lo aspettavi?<br />
“Cercavo nuovi stimoli e grazie al lavoro della S-<br />
Attitude di Juri Piceni con Simone Girolami team<br />
manager del 747 motorsport e' stato un gran onore<br />
diventare pilota di un team così importante essendo<br />
anche la prima ragazza a venir inserita in un team di<br />
quel calibro”.<br />
Questo inserimento testimonia le tue capacità tec-<br />
niche?<br />
“Sicuramente le mie capacità tecniche hanno contribuito<br />
e sarà un grande stimolo per me dimostrare al<br />
team di aver fatto la scelta giusta e riconfermarmi la<br />
migliore ragazza in pista contro anche un agguerrito<br />
gruppo di rivali maschi”.<br />
Hai già un calendario di gare ufficiali?<br />
“Certo, quest'anno parteciperò a ben 3 campionati.<br />
Le gare prenderanno il via il 13 marzo a Roccafranca<br />
(BS) con il campionato femminile Uisp. <strong>Il</strong> 20 marzo a<br />
Ottobiano con l'interregionale Piemonte-Lombardia<br />
e il 27 marzo sempre nella fantastica pista di Ottobiano<br />
con l'attesissimo campionato italiano! Le altre<br />
date sono on-line su facebook alla pagina: la marty<br />
#77 official fan club”.<br />
Dove e come fai a prepararti per la nuova stagione<br />
agonistica?<br />
“Sono reduce da un grave infortunio ai legamenti<br />
crociati che mi ha costretto a saltare la stagione scorsa<br />
e mi ha obbligato a uno stop forzato di ben 6 mesi<br />
ma ora ho recuperato alla grande e mi alleno durante<br />
la settimana in palestra e i week end faccio enduro!”.<br />
Chi sono i tuoi collaboratori?<br />
“Le persone con cui collaboro principalmente sono<br />
FEBBRAIO 2011<br />
MOTORI<br />
Martina<br />
Beltrandi<br />
in azione<br />
(foto Danilo<br />
Perri) e in un<br />
momento<br />
di relax<br />
Juri Piceni della S-Attitude e Riccardo Tagliabue che<br />
tra l'altro e' l'organizzatore dell'interregionale Piemonte<br />
Lombardia. Inoltre "Lo Specialista" dei fratelli<br />
Ragno, la Vrc e Lippolis per le sospensioni, beh<br />
ovviamente poi il main sponsor..... la mia famiglia!<br />
Siamo comunque alla ricerca di sponsor che ci supportino<br />
e aiutino in questa grande avventura!”.<br />
Correre contro i maschi cosa significa per te?<br />
“Per me correre contro i maschi significa mettersi veramente<br />
in gioco, capire i propri limiti e migliorarsi<br />
sempre... ovviamente per batterne il maggior numero<br />
possibile...!!! Quando ci mettiamo il casco, accendiamo<br />
le moto e ci schieriamo in griglia di partenza per<br />
me siamo tutti uguali maschi e femmine! Anche perché<br />
quando ho iniziato a correre ero l'unica femmina<br />
e mi sono dovuta guadagnare il rispetto come si dice<br />
in gergo a ‘sportellate’”.<br />
I tuoi ri<strong>sul</strong>tati migliori?<br />
“Dal 2005 al 2009 mi sono sempre piazzata nelle<br />
prime 20 posizioni su 70 piloti del campionato regionale.<br />
Nel 2009 Queen of Motard. Nel 2010 fino<br />
all'infortunio ero in testa al campionato femminile”.<br />
Alessandro Disperati<br />
41
FEBBRAIO 2011<br />
42<br />
SPORT<br />
Un gruppo di<br />
ciaspolatori<br />
del Cai di<br />
Voghera<br />
il <strong>Periodico</strong><br />
<strong>Il</strong> Cai Voghera punta alle alte vette e dice<br />
no all'eolico per l'impatto <strong>sul</strong> paesaggio<br />
<strong>Il</strong> presidente del CAI di Voghera Giorgio Gulminelli<br />
ci spiega quali sono le uscite in programma quest’anno<br />
e i progetti futuri della sezione vogherese.<br />
Partiamo dall’inizio: da quanto esiste la sezione<br />
vogherese del CAI e quanti sono i soci iscritti<br />
tutt’oggi?<br />
“<strong>La</strong> nostra sezione nasce nel 1928, in pieno periodo<br />
fascista, sotto il nome di Gruppo Escursionisti Voghersi<br />
che operava nell’ambito dell’Unione Ginnastica<br />
Vogherese. Siamo un gruppo abbastanza attivo,<br />
la nostra sede è in Piazza Duomo e ci riuniamo tutti<br />
i venerdì sera dalle ore 21,30. Riportando i dati del<br />
2010 siamo 292 soci. L’età media va dai 30 anni in<br />
su, ma facciamo attività anche per i più giovani. Infatti<br />
i nostri iscritti si dividono in soci ordinari, i familiari<br />
e i giovani che sono i ragazzi che coprono la<br />
fascia che arriva fino ai 18 anni”.<br />
Quali sono le novità di quest’anno rispetto al<br />
2010?<br />
“L’anno scorso, dopo aver concluso una stagione con<br />
una trentina di eventi, abbiamo pensato di limitarci<br />
e diminuire gli appuntamenti a causa dell’onerosità<br />
delle uscite. L’entusiasmo però ha avuto la meglio e<br />
le continue proposte e le nuove idee hanno contribuito<br />
ad aumentare le iniziative! Abbiamo già stilato un<br />
calendario che prevede 40 eventi tra uscite e incontri.<br />
Rispetto all’anno scorso abbiamo aumentato il numero<br />
di escursioni, introducendo nei mesi invernali<br />
le uscite con le ciaspole, lo sci e l’alpinismo. Grandi<br />
novità di quest’anno saranno il Ciclo escursionismo,<br />
il rafting e l’orienteering”.<br />
Può dirci quali saranno le attività che secondo lei<br />
attireranno tanta affluenza?<br />
“Sicuramente sarà una bella stagione grazie alla varietà<br />
dell’offerta: tra le varie uscite possiamo ricordare:<br />
una quattro giorni <strong>sul</strong> Delta del Po, a piedi, in<br />
bici e in battello; una settimana di vie ferrate in val<br />
Badia, inoltre a giugno andremo a Monosque, città<br />
francese gemellata con Voghera, dove saremo ospiti<br />
del CAF (Centro Alpino Francese) per poi ricambiare<br />
l’ospitalità il prossimo anno. Queste attività sono<br />
dedicate prevalentemente ai soci CAI ma restano comunque<br />
aperte a chiunque volesse provare un’esperienza<br />
dedicata alla montagna o anche a chi ha piacere<br />
a seguirci solo per un’uscita singola”.<br />
Avete qualche collaborazione avviata con altre associazioni?<br />
“È molto difficile tenere tanti rapporti con le altre<br />
realtà locali poiché ognuno è impegnato nel proprio<br />
programma. Posso dire che insieme all’assessorato<br />
alla Cultura della Provincia di Pavia, la sezione della<br />
“Conferenza Ticinum” e alle sezioni di Valenza,<br />
Novara e Tortona abbiamo organizzato per la fine<br />
di aprile una passeggiata lungo la via Francigena<br />
pavese. Si tratta di un evento intersezionale che vedrà<br />
coinvolte oltre cento persone. Un altro appuntamento<br />
che vedrà coinvolta tutta la popolazione sarà<br />
l’incontro con Bepe Peretti il 18 marzo. Peretti è un<br />
socio CAi che ha attraversato tutta la via Francigena<br />
a piedi da Canterbury a Roma e ci racconterà della<br />
sua esperienza in una serata che è patrocinata dal<br />
Comune di Voghera e che si terrà presso la Biblioteca<br />
Civica”.<br />
Quali sono i progetti della sezione <strong>sul</strong> lungo periodo?<br />
“Premettendo che il mio secondo mandato di presidente<br />
è in scadenza, in questi sei anni di carica ho<br />
potuto notare che il trend di adesioni è stato in crescita<br />
grazie all’aumento dell’offerta e nonostante la<br />
crisi dell’associazionismo siamo passati da 204 nel<br />
2006 ad arrivare a 292 soci nel 2010. Questo è un<br />
riscontro molto positivo che potrà darci maggiore<br />
supporto per il raggiungimento dei nostri due grandi<br />
obiettivi, ovvero la nuova sede, poiché quella attuale<br />
nonostante sia in una posizione centrale ha dei locali<br />
molto angusti e l’affitto porta via una grossa fetta di<br />
fondi che potremmo investire ad arricchire ulteriormente<br />
la nostra attività. Per questo abbiamo preso<br />
contatto con il Comune che ci aiuterà a trovare una<br />
sede più idonea. Secondo obiettivo è destinare un’attività<br />
specifica per ragazzi dai 7 ai 17 anni, abbiamo<br />
tutte le potenzialità di farlo perché abbiamo individuato<br />
delle persone che hanno i requisiti per insegnare<br />
ai ragazzi avendo il titolo di “Accompagnatori<br />
di alpinismo giovanile". Successivamente il secondo<br />
passo sarà di unirci con la sezione di Pavia che fa già<br />
attività specifica entrando nelle scuole”.<br />
Negli ultimi anni si sente parlare dell’eolico come<br />
risorsa di energia alternativa e della possibilità di<br />
vedere installate nelle nostre valli le torri e le relative<br />
centraline. Qual è la sua opinione a proposito?<br />
“Tra gli scopi del CAI, oltre a quello di divulgare<br />
le attività e la conoscenza legate alla montagna, c'è<br />
anche la tutela dell’ambiente. E’ vero che l’eolico,<br />
come il fotovoltaico, sono una valida soluzione per<br />
avere un’energia pulita che non sia ricavata dalle<br />
solite fonti, ma se stiamo a guardare le nostre zone,<br />
come l’alta val Borbera, la Val Grue e la Valle Staffora,<br />
per le quali l’unica ricchezza sta nei paesaggi<br />
e nel panorama incontaminato, installare fino a una<br />
sessantina di queste torri eoliche causerebbe un forte<br />
impatto ambientale sia per le strade che si andrebbero<br />
a creare per raggiungere la centralina sia per<br />
l'impatto visivo, dato che si noteranno a distanza di<br />
60-70 chilometri, rovinando il patrimonio naturale.<br />
Non possiamo essere favorevoli”.<br />
Valentina Calabrò<br />
<strong>Il</strong> pattinaggio artistico<br />
è di casa a Casteggio<br />
Per il secondo anno consecutivo si è svolto presso<br />
il Centro Sportivo di Casteggio, il “Roller Meeting”,<br />
raduno di pattinaggio artistico a rotelle organizzato<br />
dalla Lega di Pattinaggio UISP Lombardia<br />
in collaborazione con la società pavese Roller<br />
Dream Pavia sezione di Casteggio. Sono stati due<br />
giorni molto intensi che hanno portato nella cittadina<br />
oltrepadana oltre cento atleti provenienti da<br />
diverse società sportive lombarde, accompagnati<br />
da allenatori, tecnici e dirigenti. Un’occasione<br />
unica per il mondo del pattinaggio a rotelle lombardo<br />
che si è così potuto confrontare in diverse<br />
attività, dagli allenamenti agli stage tecnici riguardanti<br />
tutte le componenti di questo bellissimo<br />
sport. Un appuntamento di particolare prestigio è<br />
stato il raduno nazionale degli ufficiali di gara, organizzato<br />
dalla Lega Nazionale UISP Pattinaggio<br />
a cui ha partecipato anche il Commissario Tecnico<br />
della Nazionale Italiana Antonio Merlo. E’ stata<br />
data anche molta importanza alla promozione del<br />
pattinaggio. Durante il Gran Galà di sabato sera<br />
sono infatti giunti a Casteggio i migliori gruppi<br />
Campioni Regionali che hanno incantato il numerosissimo<br />
pubblico con splendide esibizioni di<br />
alto contenuto tecnico, eleganza, sapienti coreografie<br />
e magnifici costumi. Grossa soddisfazione è<br />
stata espressa dagli Amministratori Locali, e dalle<br />
istituzioni sportive: l’assessore allo Sport Casteggiano<br />
Andrea Tagliani ha ribadito l’importanza<br />
che questo evento, ormai alla seconda edizione,<br />
ha <strong>sul</strong>la promozione sportiva, e non solo, del territorio<br />
oltrepadano. <strong>Il</strong> Vice-Presidente del CONI<br />
Pavese Andrea Re, presente all’inaugurazione, ha<br />
sottolineato l’importanza che rivestono momenti<br />
di aggregazione come il Roller Meeting soprattutto<br />
<strong>sul</strong>la formazione umana e sportiva dei giovani<br />
atleti. A loro si sono aggiunti i commenti entusiasti<br />
del Vice-Presidente della Lega Nazionale Pattinaggio<br />
UISP Giampaolo Recalcati, del Presidente<br />
della Lega Pattinaggio Lombardia Franco Marconi<br />
e del Presidente del Comitato UISP di Pavia<br />
Geraldina Contristano. Visibilmente commosso<br />
e soddisfatto anche l’ideatore ed organizzatore<br />
dell’evento, nonché Responsabile regionale UISP<br />
settore artistico Paolo Ottazzi: “<strong>Il</strong> Roller Meeting<br />
è ormai una scommessa vinta, voglio ringraziare<br />
tutti i collaboratori del Roller Dream Pavia senza<br />
i quali questo meraviglioso evento non avrebbe<br />
avuto il successo che ha riscosso. Sono certo che<br />
tutti, dagli atleti ai tecnici, ai dirigenti agli accompagnatori,<br />
abbiano saputo cogliere il messaggio<br />
di crescita personale e sportiva che il Roller<br />
Meeting ha offerto loro".<br />
news
il <strong>Periodico</strong><br />
news<br />
Nuovo team, parla il presidente Sparpaglioni:<br />
“Ritorno all'origine con lo Staffora Triathlon”<br />
“Nessuno ce ne voglia, ma il Triathlon in provincia di<br />
Pavia è nato in Valle Staffora, nei primi anni novanta.<br />
Alcuni di questi pionieri, reduci da diversi percorsi,<br />
hanno deciso di tornare alle origini della loro passione<br />
sportiva. <strong>Il</strong> 31 ottobre 2010 è nato lo Staffora<br />
Triathlon per legare indissolubilmente e per sempre<br />
questo sport alla sua valle”.<br />
Così si presenta una nuovissima squadra di alfieri<br />
oltrepadani, che tanto nuova non è alle fatiche delle<br />
multidiscipline, ma finalmente ha deciso di dare<br />
sfogo a qusta passione legandosi al suo territorio. <strong>La</strong><br />
Valle Staffora.<br />
Con il suo quartier generale stabilito in Godiasco,<br />
l'Associazione Sportiva Dilettantistica è nata dunque<br />
ufficialmente il 31 ottobre 2010 da un gruppo di appassionati.<br />
<strong>Il</strong> consiglio ha eletto presidente Daniele<br />
Sparpaglioni - vero punto di riferimento del triathlon<br />
e della multidisciplina in Oltrepo Pavese. Dani<br />
Sparpa, per molti il "geometra bersagliere", per altri<br />
il "delfino della Valle Staffora" ha radunato un gruppo<br />
di "prodi" e l'Associazione ha iniziato a promuovere<br />
allenamenti di gruppo e prime trasferte agonistiche.<br />
Fra ciclocross e Winter Triathlon, insomma, i motori<br />
di questa passione olimpica si stanno scaldando<br />
e per il nostro territorio è una bella novità: “Siamo<br />
un gruppo di appassionati veri, di gente che ama lo<br />
sport da sempre e vuole viverlo seriamente ma per<br />
divertirsi. Abbiamo deciso di fondare questo gruppo<br />
e di mettere a frutto le varie esperienze per fare qualcosa<br />
di diverso che abbia comunque un valore che<br />
va oltre il ri<strong>sul</strong>tato sportivo. Mi spiego: il gruppetto<br />
di tesserati attuali è certamente anagraficamente<br />
"maturo" ma vorremmo che questo spirito potesse in<br />
futuro contagiare qualche giovane. Ci piacerebbe in<br />
qualche modo fare scuola per una mentalità diversa<br />
che non può prescindere dallo sport vero”.<br />
L'Associazione Dilettantistica Staffora Triathlon ha<br />
eletto un consiglio composto dal vice presidente Cesare<br />
Bernini, i consiglieri Marcello Arbasino, Luca<br />
Atzori ed Enrico Rossi. <strong>Il</strong> tecnico è Elia Barbisotti,<br />
mentre il tecnico in vasca è Francesco Bettaglio. E<br />
da qualche settimana è arrivato anche un mental coach:<br />
si tratta di Luca Taverna, già trainer di pugilato<br />
presso il Centro Sportivo di Rivanazzano. Uno staff<br />
professionale al cento per cento, ma a parte l'organizzazione<br />
e i "maestri" quello che conterà, poi, sarà<br />
la voglia di faticare. “Quella non manca - assicura il<br />
presidente Sparpaglioni - e va sottolineato come tutti<br />
siamo professionisti molto impegnati <strong>sul</strong> lavoro, che<br />
si ritagliano gli spazi più insoliti per allenare i muscoli<br />
e liberare la mente... A volte ci ritroviamo di<br />
sera tardi, sperando nella luna piena. Ma vi assicuro<br />
che quando succede è una magia correre verso le nostre<br />
colline sterrate e non, con una guida del genere.<br />
Capita che nessuno dica una parola per non rompere<br />
l'atmosfera... Solo il rumore dei passi della corsa e il<br />
respiro dell'allenamento”.<br />
Obiettivi e strategie? <strong>La</strong> stagione 2011 è già iniziata.<br />
“Sul nostro statuto interno abbiamo scritto alla parola<br />
missione: l'ASD Staffora Triathlon è nata per<br />
promuovere il triathlon e lo sport vero nella Valle<br />
Staffora. Per dare un'identità ad un gruppo di amici<br />
che condivide la passione per lo sport nel rispetto<br />
della natura. Siamo un gruppo di amici che fa sport<br />
per divertimento e passione. Punto. E vogliamo cer-<br />
FEBBRAIO 2011<br />
SPORT<br />
care di dare un buon esempio... I ri<strong>sul</strong>tati? Beh, tutti<br />
quando mettiamo il numero <strong>sul</strong>la pelle cerchiamo di<br />
dare il massimo. Abbiamo già ipotizzato una serie di<br />
appuntamenti da brividi. Cercheremo di rispettarli e<br />
presentarci al meglio. Fra i tesserati, adesso abbiamo<br />
anche Alessandro Vaghini, il plurironman di Novi<br />
Ligure, dopo una lunga parentesi alla Federazione<br />
elvetica, ha deciso di tornare con noi e riabbracciare<br />
i compagni di tante imprese. E ci sarà già una prima<br />
nuova leva: Ludovica Pilla, figlia di Marcello (atleta<br />
di spicco nella multidisciplina). <strong>La</strong> giovane Staffel è<br />
del 2003! Sarà la prima giovanissima della Valle a<br />
cimentarsi nella multidisciplina”.<br />
Forse non tutti sanno che Staffel è la parola originaria<br />
della nostra valle. L'etimologia del nome Stàffora, già<br />
"Stàfula", risale infatti alla voce longobarda "Staffel",<br />
riferita un tempo a una località <strong>sul</strong> suo corso (cascina<br />
Stàffela, presso Voghera). Adesso corre da Godiasco<br />
in poi...<br />
Luciana Rota<br />
Per gli Staffel buon debutto: un pugno di punti<br />
al Winter Triathlon di Coppa Europa<br />
A Scopello, in Valsesia, sono andati in scena i Campionati<br />
italiani a squadre di Winter Triathlon, (corsa<br />
a piedi 6km, MTB 12km, sci di fondo 10km) seconda<br />
prova di Coppa Europa ITU, impreziosita dalla<br />
partecipazione del russo Pavel Andreev, primo assoluto<br />
dopo una gara condotta in testa, in 1h03'01",<br />
e dell'azzurro Daniel Antonioli, migliore specialista<br />
italiano della disciplina, che ha chiuso secondo in<br />
1h04'40". Per la neonata compagine oltrepadana<br />
ASD Staffora Triathlon, che ha il suo quartier generale<br />
a Godiasco, si è trattato di un doppio debutto,<br />
alla prima gara in assoluto e per la prima volta piazzata<br />
in una graduatoria nazionale per team, sotto<br />
l’egida della Fitri. Gli Staffel chiudono undicesimi<br />
nella classifica vinta dagli atleti del Triathlon Alto<br />
Adige. Di certo non a loro agio nella frazione finale<br />
con gli sci da fondo, gli Staffel hanno comunque<br />
sofferto per portare a casa il ri<strong>sul</strong>tato prefissato che<br />
assegna punti per il Campionato italiano assoluto di<br />
società FITRI 2011.<br />
Migliore piazzamento quello di Gianluca Atzori,<br />
Daniele<br />
Sparpaglioni,<br />
Marcello<br />
Arbasino e<br />
Gianluca<br />
Atzori hanno<br />
partecipato<br />
al debutto<br />
assoluto della<br />
compagine<br />
oltrepadana,<br />
al Winter<br />
Triathlon<br />
in Valsesia<br />
35esimo assoluto in 1h27'37". Ottavo dopo la prima<br />
frazione di corsa, il sardo vogherese deve rimediare<br />
a guai tecnici nella prova in MTB e limita i danni sui<br />
piccoli sci, disciplina quasi inedita per gli Staffel.<br />
Marcello Arbasino chiude 53esimo in 1h38'31" penalizzato<br />
nell’ultima frazione da un’errata scelta<br />
tecnica con gli sci d’alternato. A completare la prestazione<br />
di squadra, il presidente “trascinatore” Daniele<br />
Sparpaglioni che chiude 56esimo in 1h42'20".<br />
Encomiabile anche la sua ultima frazione affrontata<br />
con il passo alternato. (l.r.)<br />
43
FEBBRAIO 2011<br />
44<br />
il <strong>Periodico</strong><br />
news
il <strong>Periodico</strong><br />
news<br />
L'Arnaboldi, fiore all'occhiello del<br />
calcio femminile in provincia di Pavia<br />
Abbiamo incontrato Pierluigi Ronchi e Cesare Malerba,<br />
rispettivamente team manager e direttore sportivo<br />
dell’U.S. Arnaboldi femminile che ci hanno spiegato<br />
come si struttura la squadra e hanno risposto alle nostre<br />
domande su questa stagione.<br />
Tra le tante squadre di calcio femminile che militano<br />
nei campionati nazionali solo l’Arnaboldi<br />
è riuscita a sfondare in serie C. Però la società è<br />
costretta a “vagare” per il territorio per giocare le<br />
gare ufficiali.<br />
“<strong>La</strong> nostra squadra è l’unica rappresentante del pavese<br />
ad aver vinto il campionato di serie D ed essere<br />
stata promossa. Ricordiamo che il Pavia Calcio<br />
ai tempi era salito in C per ripescaggio. Infatti<br />
lo scorso anno siamo stati l’unica squadra in Italia<br />
ad essere stata imbattuta in un campionato di serie<br />
D e ad averlo vinto con ventuno vittorie, tre pareggi<br />
con una differenza reti di 125 gol fatti e tredici subiti.<br />
Questo ci rende molto orgogliosi. Nonostante il<br />
nome che può richiamare la città di Pavia le nostre<br />
origini sono ben radicate nell’Oltrepò. <strong>La</strong> sede della<br />
società è a Campo Spinoso ma a causa della presenza<br />
di un solo campo da calcio a sette, siamo costretti a<br />
“girare”. Le gare ufficiali le giochiamo a Marzano<br />
mentre gli allenamenti li facciamo a <strong>La</strong>rdirano. L’anno<br />
scorso le partite le disputavamo a Casteggio ma<br />
gli accordi con il Comune non sono più continuati e<br />
ci siamo dovuti spostare. Non è detto che il prossimo<br />
anno ritorneremo a giocare in casa nel territorio oltre<br />
padano”.<br />
State disputando per la prima volta un campionato<br />
di serie C, non cavandovela niente male. Con 16<br />
punti avete finito il girone di andata piazzandovi<br />
all’ottavo posto in classifica. Qual è il vostro bilancio<br />
parziale a questo punto della stagione?<br />
“<strong>Il</strong> bilancio in questo momento è sicuramente più che<br />
positivo, il nostro primo obiettivo era di disputare un<br />
campionato dignitoso mantenendo il piazzamento in<br />
serie C. Obiettivo che è stato raggiunto alla grande.<br />
Siamo all’ottavo posto su quattordici squadre iscritte<br />
del girone unico lombardo il che ci porta a metà classifica<br />
e se pensiamo che la qualità del gioco è alta per<br />
la presenza di squadre che arrivano anche dalla serie<br />
B diciamo che è un buon traguardo”.<br />
Quali sono il punto forte e il punto debole dell’Arnaboldi?<br />
“Si può considerare il nostro punto forte il fatto che<br />
da sempre lavoriamo puntando <strong>sul</strong> gruppo. Anche<br />
a livello umano. Consideriamo la squadra non solo<br />
come un gruppo di ragazze che indossano la stessa<br />
divisa ma come un gruppo di amiche. Molte di loro<br />
escono e si frequentano al di fuori degli appuntamenti<br />
sportivi. <strong>Il</strong> nostro punto debole invece è che quest’anno<br />
stiamo soffrendo l’inesperienza. Non abbiamo mai<br />
provato la serie C ed essendo la nostra una squadra<br />
molto giovane, con un’età media inferiore ai 22 anni,<br />
le nostre giocatrici faticano ad affrontarsi con alcune<br />
giocatrici non più giovanissime ma che hanno militato<br />
in serie A. Anche se la nostra rosa comprende<br />
ragazze che arrivano da categorie superiori in ogni<br />
caso la giovane età è sempre un fattore che va a nostro<br />
discapito, data l’inesperienza. Un altro fattore a<br />
nostro svantaggio è quello di non avere un vivaio né<br />
un settore giovanile da cui attingere giovani promettenti<br />
senza farci spendere in campagna acquisti, cosa<br />
che non possiamo permetterci. Una bandiera della<br />
squadra è Francesca Ronchi, 23 anni, che oltre ad<br />
essere il capitano è anche il punto di riferimento del<br />
gruppo. Ha iniziato a giocare quando è nata l’Arnaboldi<br />
11 anni fa. Oltre a lei abbiamo anche qualche<br />
ragazzina dall’ottimo potenziale”.<br />
Quali sono state le novità della pausa natalizia?<br />
“A livello di direzione tecnica ci siamo affidati a Fabio<br />
Andolfo, con<strong>sul</strong>ente tecnico di Vigevano che ha<br />
maturato esperienze in serie A e che aveva la condizione<br />
tecnica dell’Alessandria in A2. Con lui è<br />
arrivato anche il suo staff cioè Mariella Centonzie<br />
attuale allenatrice della squadra che è subentrata<br />
alla conduzione della squadra dopo la rescissione<br />
consensuale del contratto con Luigi Milanesi, che ha<br />
preso la squadra a inizio campionato. Sempre con<br />
Andolfo è arrivata Gabriella Zullo, classe 1971, difensore<br />
in prestito dall’Alessandria. Le altre giocatrici<br />
invece sono: la centrocampista Federica Canessa,<br />
classe 92, in prestito dal Gambolo Gifra, una brava<br />
ragazza <strong>sul</strong>la quale puntavamo da molto tempo; Va-<br />
FEBBRAIO 2011<br />
SPORT<br />
<strong>La</strong> compagine<br />
femminile<br />
dell'U.S.<br />
Arnaboldi<br />
lentina Trevisan, centrocampista classe 1989, acquistata<br />
dal Gran Prix Le torri (Vicenza). Per le cessioni<br />
invece abbiamo prestato al Tortona la punta Roberta<br />
Michelotti, classe 1988. Anche se ormai il mercato si<br />
è concluso da un po’ stiamo comunque attenti ai movimenti<br />
per riuscire a portare in squadra un portiere<br />
di esperienza”.<br />
Quali sono gli obiettivi per la fine della stagione e<br />
quali invece i progetti futuri?<br />
“Se continuiamo a giocare come il girone di andata<br />
abbiamo la possibilità di fare un bel ritorno e di<br />
finire il campionato nella metà alta della classifica.<br />
L’obiettivo del prossimo anno è quello di crescere a<br />
livello societario aspirando a categorie superiori. I<br />
nostri progetti sono quelli di darci innanzitutto una<br />
stabilità logistica come campo di gioco e per questo<br />
siamo disposti eventualmente ad entrare in fusione<br />
con altre società. È una cosa che va supportata e finanziata<br />
e la nostra società lascia la porta aperta a<br />
tutti coloro che volessero darci una mano sia a livello<br />
di collaborazione che finanziario. <strong>Il</strong> girone unico<br />
lombardo offre gran visibilità a livello pubblicitario,<br />
poiché le trasferte raggiungono località come Brescia,<br />
Cremona ecc. Un altro programma che abbiamo<br />
in mente di fare è quello di aprire un settore giovanile<br />
dove attingere giocatrici e questo potrebbe diventare<br />
un fiore all’occhiello tra le zone di Milano sud, Lodi<br />
e tante altre zone che non hanno una propria scuola<br />
calcio. Questa occasione ci potrà dare l’occasione di<br />
diventare un punto di riferimento della zona dal tortonese<br />
al lodigiano. Ovviamente per fare questo bisogna<br />
avere delle strutture idonee da offrire non solo<br />
al settore giovanile ma anche a delle eventuali scuole<br />
calcio e ad un campus estivo”.<br />
Quali sono le vostre richieste al Comune?<br />
“Non abbiamo particolari richieste, vogliamo solo<br />
che il Comune non si dimentichi che l’Arnaboldi è<br />
stata il fiore all’occhiello del campionato lombardo<br />
femminile e i ri<strong>sul</strong>tati <strong>sul</strong>la carta ci sono. Ci basta che<br />
l’amministrazione ci fornisca più visibilità possibile,<br />
poiché tante volte lo sport rosa viene messo in secondo<br />
piano rispetto al settore maschile”.<br />
Valentina Calabrò<br />
45
FEBBRAIO 2011<br />
DAI ANNUNCI LETTORI<br />
46<br />
LETTERE AL<br />
DIRETTORE<br />
Questa pagina è a disposizione dei lettori per lettere,<br />
suggerimenti o per intervenire <strong>sul</strong>le questioni dibattute<br />
dal nostro giornale. Scrivete a: “<strong>Il</strong> <strong>Periodico</strong> <strong>News</strong>”<br />
Via delle Terme, 97, 27052 Salice Terme. È anche<br />
possibile inviare una mail scrivendo a: info@ilperiodiconews.it.<br />
Le lettere non devono superare le 1500<br />
battute! E devono contenere nome, cognome, indirizzo<br />
e numero di telefono che non saranno pubblicati<br />
<strong>sul</strong> giornale ma che ci permetteranno di riconoscere<br />
la veridicità del mittente.<br />
Salice: tra sporcizia e<br />
strade dissestate<br />
Egregio direttore,<br />
leggo con molto interesse il mensile diretto da Lei e ne approfitto<br />
per usufruire dello spazio messo a disposizione ai lettori. Nell’ultimo<br />
numero noto con piacere che tra le altre notizie, proprio Lei ha messo in<br />
evidenza (un'altra volta) i disagi di cui soffre l’amena località turistica di<br />
Salice Terme. Sono completamente d’accordo con il denunciare lo stato in<br />
cui versano le strade di Salice.<br />
Sono una concittadina e trovo alquanto sconveniente che una località<br />
turistica-termale come la nostra, che tutti vogliono renderla, o ci<br />
vorrebbero provare, il fiore all’occhiello dell’Oltrepo pavese, abbia le strade<br />
ed i marciapiedi così deteriorati. Infatti basta fare un passeggiata per<br />
la località, soprattutto in questo periodo invernale, per vedere le voragini<br />
nell’asfalto, che ci sono ovunque.<br />
Se non si sta più che attenti, si rischia di subire gravi danni alle<br />
autovetture e ai motocicli, con la possibilità di creare anche incidenti. E la<br />
cosa a mio avviso è aggravata dal fatto che in Salice Terme ci sono parecchie<br />
strutture ospedaliere. Non vorrei essere nei panni di chi viene trasportato<br />
in ambulanza, la quale a suo malgrado è costretta a fare la “gincana”<br />
per non subire gli eventuali contraccolpi delle buche. Abitando proprio a<br />
Salice, ho visto, in passato come vengono tamponate le buche: una badilata<br />
di catrame e per renderlo compatto il furgone ci ripassa due o tre volte.<br />
E poi ci chiediamo come mai le buche si riaprono!<br />
Per non parlare della sporcizia, denunciata anche dal Suo mensile,<br />
più volte, in cui versano i marciapiedi. Non per colpa del Comune,<br />
anche se potrebbe tenerli meglio, e non solo nel centro; ma dell’ignoranza<br />
(perdonatemi il termine) e dell’inciviltà dei possessori di animali che non<br />
raccolgono le loro deiezioni. A tutte queste persone vorrei fare una domanda:<br />
ma se qualcuno venisse nel salotto di casa vostra con il cuo cane e gli<br />
permettesse di fare i bisogni proprio <strong>sul</strong> tappeto, voi cosa direste? (parlo da<br />
detentrice di un cane). Qui è la stessa cosa. Salice è la nostra casa e come<br />
tale deve rimanere pulita!!<br />
Spero che in questo modo qualcuno in più si ravveda (anche se la<br />
maleducazione è un male difficile da debellare) e utilizzi l’apposita attrezzatura<br />
messa tra l’altro a disposizione dal Comune. Tutto questo non vuole<br />
essere una critica fine a se stessa. Ma deve essere uno spunto di riflessione<br />
per tutti. Grazie per lo spazio datomi e spero che queste questioni si risolvano.<br />
Cordialmente.<br />
Franca Poggi<br />
il <strong>Periodico</strong><br />
Saluti a Pietro e Rosa<br />
storici macellai di Salice<br />
Egregio direttore,<br />
Con la presente volevo ricordare il grande impegno di Rosa e<br />
Pietro Buscaglia che per oltre 30, senza un giorno di ferie, hanno gestito<br />
l’omonima macelleria a Salice Terme servendo migliaia di clienti, vari ristoranti<br />
ed alberghi della zona sempre con grande cortesia e professionalità.<br />
Dopo tutti questi anni di lavoro, fatti di sacrifici ma anche tante<br />
soddisfazioni, Rosa e Pietro hanno deciso ritirarsi e concedersi un po’ di<br />
ferie… ne hanno tante arretrate!!!<br />
Un augurio va anche ai nuovi gestori di prospera e lunga attività.<br />
Dagli escrementi dei cani<br />
a quelli dei piccioni<br />
Egregio direttore,<br />
Se i marciapiedi di Salice Terme sono invasi dagli escrementi dei cani<br />
(che, a detta di qualcuno, porta fortuna pestarli), quelli di Godiasco sono tempestati<br />
da quelli dei piccioni che, sfido chiunque dire portino fortuna!!!!!!!! Le<br />
persone devono ingaggiare un vero slalom per evitare l'ostacolo, ma l'impresa è<br />
assai difficile e così quando entrano nei negozi, lasciano un bel regalino che, sia<br />
visivamente che olfattivamente non è per niente piacevole. <strong>Il</strong> piccione non ha<br />
colpe, come per altro il cane di Salice Terme, ma mentre il cane ha un padrone,<br />
chi si deve occupare degli escrementi dei piccioni <strong>sul</strong> suolo pubblico? Godiasco<br />
è un paese che va valorizzato e rivalutato, partendo dalla pulizia.<br />
Non sono le scuole di<br />
Godiasco ma quelle di Varzi<br />
Cortese Direttore,<br />
Lo scrivente ha già ricevuto in data odierna alcune telefonate in merito<br />
ad un Vs. “grave errore” riportato nell’intervista da me a Voi rilasciata.<br />
Non è la scuola media di Godiasco, che conosco e che si trova lungo<br />
la strada che conduce a Gomo, ad essere costruita in alveo dello Staffora ma è<br />
quella di Varzi (vedasi atti Congresso forniti all’intervistatrice).<br />
Vi prego di voler provvedere alla rettifica in modo da non far addebitare<br />
allo scrivente un così lapalissiano errore.<br />
Sicuro del Vs. cortese e sollecito riscontro Vi porgo cordiali saluti.<br />
Dott. Prof. Sergio Mussini<br />
news<br />
Claudia Toccalini<br />
Loredana Draghi<br />
Un bravo ad<br />
Antonio <strong>La</strong> Trippa<br />
Egregio direttore<br />
Mi piacerebbe leggere su una testata nazionale quello che il Sig. <strong>La</strong><br />
Trippa scrive. Condivido totalmente.Vorrei aggiungere alcune personali considerazioni.<br />
Sono arrivata a Salice boh! tre anni fà e posso misurare le trasformazioni:<br />
20 metri piastrellati con saltino, una bella fontana, il parco con ghiaietta,<br />
un bel rinnovo piscine, un formidabile consumo del territorio con case nuove<br />
che si aggiungono alle centinaia in rovina, la via principale dove se si sposta il<br />
cimitero si potrebbe animare di piu'...<br />
Debbo dire che quel lettore, come ha scritto nell'ultimo numero, scopritore<br />
nelle cacche dei cani quali causa del degrado di Salice boh!, merita un<br />
premio da parte dei 20000 turisti americani alle boh! per la capacità di analisi<br />
turistica. Speriamo che la Brambilla non ce lo porti via!<br />
Carole Rosenthal<br />
n.b. boh sta per-forse terme!
il <strong>Periodico</strong><br />
news<br />
BARZELLETTE<br />
Mario è sempre stato un bambino sedentario,<br />
sempre a casa, tutti i giorni davanti a<br />
playstation e computer.<br />
Un giorno, il padre decide di portarlo a<br />
vedere il mare, che Mario non aveva mai<br />
visto. Appena arrivano <strong>sul</strong>la spiaggia, il<br />
padre commenta:<br />
- Guarda Mario, che spettacolo della natura!<br />
I gabbiani, il cielo azzurro, il sole che si<br />
riflette <strong>sul</strong>l'acqua, le onde dolcemente guidate<br />
dal vento, e la tranquillità...<br />
- Si papà, però 'sto mare... che schifo di<br />
grafica!<br />
PER DIVERTIRSI UN PO'<br />
LE FOTO CURIOSE<br />
FEBBRAIO 2011<br />
DAI ANNUNCI LETTORI<br />
Sei mai stato stanco così?<br />
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FEBBRAIO 2011<br />
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il <strong>Periodico</strong><br />
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