I claim cosmetici: linee guida della Commissione sui criteri ... - Unipro
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Febbraio – Marzo 2013<br />
Information Day<br />
Itineranti<br />
Verso l’applicazione<br />
del Regolamento CE<br />
1223/2009: <strong>linee</strong><br />
<strong>guida</strong> e aspetti<br />
operativi<br />
I <strong>claim</strong> <strong>cosmetici</strong>:<br />
<strong>linee</strong> <strong>guida</strong> <strong>della</strong><br />
<strong>Commissione</strong> <strong>sui</strong><br />
<strong>criteri</strong> comuni<br />
Stefano Dorato<br />
Direttore Relazioni<br />
Scientifiche e Normative
Il nuovo Regolamento Cosmetico<br />
CAPO VI<br />
• INFORMAZIONE DEL CONSUMATORE<br />
Articolo 20<br />
• Dichiarazioni relative al prodotto<br />
Febbraio-Marzo 2013 Stefano Dorato<br />
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Informazione del consumatore<br />
Articolo 20<br />
• Dichiarazioni relative al prodotto<br />
1. In sede di etichettatura, di messa a disposizione sul mercato e<br />
di pubblicità dei prodotti <strong>cosmetici</strong> non vanno impiegati diciture,<br />
denominazioni, marchi, immagini o altri segni, figurativi o meno,<br />
che attribuiscano ai prodotti stessi caratteristiche o funzioni che<br />
non possiedono.<br />
2. La <strong>Commissione</strong>, in cooperazione con gli Stati membri,<br />
stabilisce un piano d’azione riguardante le dichiarazioni<br />
utilizzate e fissa le priorità per determinare <strong>criteri</strong> comuni<br />
che giustificano l’utilizzo di una dichiarazione.<br />
Febbraio-Marzo 2013 Stefano Dorato<br />
3
Informazione del consumatore<br />
• Dopo aver consultato il CSSC o altre autorità pertinenti, la<br />
<strong>Commissione</strong> adotta un elenco di <strong>criteri</strong> comuni per le<br />
dichiarazioni che possono essere utilizzate riguardo ai prodotti<br />
<strong>cosmetici</strong>, secondo la procedura di regolamentazione con<br />
controllo di cui all’articolo 32, paragrafo 3 del presente<br />
regolamento, tenendo conto delle disposizioni <strong>della</strong> direttiva<br />
2005/29/CE.<br />
• Entro il 11 luglio 2016, la <strong>Commissione</strong> presenta al Parlamento<br />
europeo e al Consiglio una relazione concernente l’uso delle<br />
dichiarazioni sulla base dei <strong>criteri</strong> comuni adottati ai sensi del<br />
secondo comma. Se la relazione conclude che le dichiarazioni<br />
utilizzate relativamente ai prodotti <strong>cosmetici</strong> non sono conformi<br />
ai <strong>criteri</strong> comuni, la <strong>Commissione</strong> adotta misure adeguate per<br />
assicurare la conformità in cooperazione con gli Stati membri.<br />
Febbraio-Marzo 2013 Stefano Dorato<br />
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Informazione del consumatore<br />
• Dopo aver creato un Gruppo di Lavoro con i<br />
diversi stakeholder, la DG SANCO ha presentato<br />
nel novembre 2012 la bozza di REGOLAMENTO<br />
(strumento cogente) che stabilisce i <strong>criteri</strong><br />
comuni.<br />
• Tale REGOLAMENTO sarà successivamente<br />
integrato da Linee Guida (strumento non<br />
cogente) che conterranno anche esempi di <strong>criteri</strong><br />
comuni e riferimenti alla valutazione di efficacia.<br />
Febbraio-Marzo 2013 Stefano Dorato<br />
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Finalità dei <strong>criteri</strong> comuni<br />
• I <strong>criteri</strong> comuni si applicano a tutti i prodotti che rientrano<br />
nella definizione di cosmetico in conformità all’Articolo 2<br />
del Regolamento <strong>cosmetici</strong>.<br />
• I prodotti borderline dovranno essere precedentemente<br />
valutati, utilizzando le diverse <strong>linee</strong> <strong>guida</strong> stilate dalla<br />
<strong>Commissione</strong>, prima di cercare di applicare i <strong>criteri</strong><br />
comuni.<br />
Febbraio-Marzo 2013 Stefano Dorato<br />
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Finalità dei <strong>criteri</strong> comuni<br />
• I <strong>criteri</strong> comuni si applicano senza pregiudizi verso la<br />
Direttiva 2005/29/CE (pratiche commerciali sleali B2C), la<br />
Direttiva 2006/114/CE (pubblicità ingannevole e pubblicità<br />
comparativa) ed altre norme applicabili nell’UE.<br />
• La persona responsabile (Articolo 5) e i distributori<br />
(Articolo 6.1) saranno responsabili, in base al<br />
Regolamento, delle aggettivazioni utilizzate.<br />
Febbraio-Marzo 2013 Stefano Dorato<br />
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Finalità dei <strong>criteri</strong> comuni<br />
I <strong>criteri</strong> comuni si applicano a:<br />
• tutti i <strong>claim</strong>s <strong>cosmetici</strong> (primari e secondari),<br />
• tutte le forme di pubblicità (testi, denominazioni, marchi,<br />
disegni, immagini ecc.),<br />
• tutti i mezzi di comunicazione (etichette dei prodotti, TV,<br />
stampa, internet, ecc.).<br />
I <strong>criteri</strong> comuni dovranno essere usati per<br />
giustificare i <strong>claim</strong> ma non per determinare le parole<br />
dei <strong>claim</strong> stessi.<br />
Febbraio-Marzo 2013 Stefano Dorato<br />
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Criteri comuni<br />
• I <strong>criteri</strong> dovranno rispettare i principi delle<br />
aggettivazioni pubblicitarie:<br />
1. Conformità alle norme<br />
2. Veridicità<br />
3. Supporto probatorio<br />
4. Onestà<br />
5. Correttezza<br />
6. Consentire al consumatore decisioni<br />
informate<br />
Febbraio-Marzo 2013 Stefano Dorato<br />
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Criteri comuni<br />
1. Conformità alle norme<br />
• Le dichiarazioni relative ai prodotti <strong>cosmetici</strong> dovrebbero<br />
essere conformi a tutti gli attinenti requisiti di legge e non<br />
devono fuorviare il consumatore.<br />
• Le dichiarazioni indicanti che il prodotto è stato approvato<br />
dall'autorità competente non sono consentite.<br />
• L'accettabilità di una dichiarazione dovrebbe basarsi sulle<br />
aspettative ragionevoli del consumatore medio sul<br />
mercato in questione.<br />
Febbraio-Marzo 2013 Stefano Dorato<br />
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Criteri comuni<br />
1. Conformità alle norme<br />
• Non sono ammissibili le dichiarazioni atte a suggerire che un<br />
prodotto presenti un vantaggio specifico laddove tale vantaggio<br />
corrisponde alla mera ottemperanza a requisiti legali minimi.<br />
ESEMPIO: la dichiarazione "prodotto per il trattamento cutaneo<br />
senza idrochinone" non è consentita poiché l'idrochinone è<br />
vietato dalla legislazione UE in materia di <strong>cosmetici</strong> per un simile<br />
uso.<br />
ESEMPIO: la dichiarazione "il prodotto è conforme alle<br />
disposizioni <strong>della</strong> legislazione UE <strong>sui</strong> <strong>cosmetici</strong>" non è consentita<br />
poiché tutti i prodotti immessi sul mercato dell'UE devono<br />
ottemperare a detta legislazione.<br />
Febbraio-Marzo 2013 Stefano Dorato<br />
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Criteri comuni<br />
2. Veridicità<br />
• Né la presentazione generale del cosmetico né le singole<br />
dichiarazioni formulate per il prodotto devono essere<br />
basate su informazioni false o irrilevanti.<br />
ESEMPIO: la dichiarazione "senza silicone" non va<br />
apposta se il prodotto contiene silicone.<br />
ESEMPIO: la dichiarazione "effetto idratante per 48 ore"<br />
non è consentita se dalle prove disponibili emerge che il<br />
periodo di idratazione è più breve.<br />
Febbraio-Marzo 2013 Stefano Dorato<br />
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•<br />
Criteri comuni<br />
2. Veridicità<br />
• Se un prodotto riporta di contenere un ingrediente<br />
specifico tale ingrediente dev’ssere effettivamente<br />
presente.<br />
ESEMPIO: affinché la dichiarazione che un prodotto<br />
"contiene miele" possa essere veridica il prodotto deve<br />
effettivamente contenere miele e non soltanto un aroma di<br />
miele.<br />
Febbraio-Marzo 2013 Stefano Dorato<br />
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Criteri comuni<br />
2. Veridicità<br />
• Le dichiarazioni relative agli ingredienti che rinviano alle<br />
proprietà di un ingrediente specifico non devono implicare<br />
che il prodotto finito abbia le stesse proprietà laddove ciò<br />
non sia vero.<br />
ESEMPIO: la dichiarazione "contiene aloe vera con potere<br />
idratante" non può essere formulata se il prodotto di per<br />
sé non ha un effetto idratante.<br />
• Le comunicazioni commerciali non devono far credere che<br />
i pareri espressi siano dichiarazioni oggettive a meno che<br />
tali pareri non siano corroborati da prove oggettive.<br />
Febbraio-Marzo 2013 Stefano Dorato<br />
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Criteri comuni<br />
3. Supporto probatorio<br />
• Le dichiarazioni apposte <strong>sui</strong> prodotti <strong>cosmetici</strong>, siano esse<br />
esplicite o implicite, devono essere corroborate da prove<br />
adeguate e appropriate indipendentemente dal tipo di<br />
prova utilizzato, incluse le valutazioni degli esperti.<br />
• Qualora si usino studi quali elementi probanti, essi devono<br />
essere pertinenti al prodotto e ai benefici rivendicati,<br />
devono seguire metodologie ben concepite e organizzate<br />
(valide, affidabili e riproducibili) e devono rispettare<br />
considerazioni d'ordine etico.<br />
Febbraio-Marzo 2013 Stefano Dorato<br />
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Criteri comuni<br />
3. Supporto probatorio<br />
• Il livello di prova o di supporto dev’essere in linea con il<br />
tipo di dichiarazione effettuata ed è particolarmente<br />
importante nel caso di dichiarazioni in relazione alle quali<br />
l'assenza di efficacia possa determinare un problema per<br />
la sicurezza,.<br />
• Le dichiarazioni chiaramente esagerate che non vengono<br />
prese alla lettera dal consumatore medio o le dichiarazioni<br />
di natura astratta non richiedono di norma di essere<br />
sostanziate.<br />
ESEMPIO: la dichiarazione "questo profumo ti mette le<br />
ali" è iperbolica e nessuno la prenderebbe alla lettera<br />
attendendosi che gli spunti un paio d'ali.<br />
Febbraio-Marzo 2013 Stefano Dorato<br />
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Criteri comuni<br />
3. Supporto probatorio<br />
• Una dichiarazione che estrapoli le proprietà di un<br />
ingrediente attribuendole al prodotto finito dev’essere<br />
corroborata da prove adeguate e appropriate, come la<br />
dimostrazione <strong>della</strong> presenza dell'ingrediente ad una<br />
concentrazione efficace, ecc.<br />
• La determinazione dell'accettabilità di una dichiarazione<br />
dovrebbe essere basata sul peso probatorio di tutti gli<br />
studi, dati e informazioni disponibili. La tipologia dei dati<br />
probanti può variare a seconda <strong>della</strong> natura <strong>della</strong><br />
dichiarazione e delle conoscenze generali prevalenti.<br />
Febbraio-Marzo 2013 Stefano Dorato<br />
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Criteri comuni<br />
4. Onestà<br />
• Le indicazioni relative all'efficacia di un prodotto non devono<br />
andare al di là degli elementi probanti disponibili.<br />
ESEMPIO: la dichiarazione "un milione di consumatori preferisce questo<br />
prodotto" non dovrebbe essere consentita se si basa soltanto sul volume<br />
delle vendite pari a un milione di unità.<br />
• Né la presentazione generale di un cosmetico né le singole<br />
dichiarazioni formulate per il prodotto devono implicare, per<br />
azione od omissione, che il prodotto ha caratteristiche o funzioni<br />
che non possiede.<br />
ESEMPIO: le dichiarazioni sull'efficacia non dovrebbero basarsi su<br />
immagini manipolate elettronicamente nella situazione "prima e dopo" se<br />
la rappresentazione è ingannevole quanto ai risultati del prodotto.<br />
Febbraio-Marzo 2013 Stefano Dorato<br />
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Criteri comuni<br />
4. Onestà<br />
• Le dichiarazioni non dovrebbero attribuire al prodotto in<br />
questione caratteristiche specifiche (uniche) se prodotti<br />
affini possiedono le stesse caratteristiche.<br />
ESEMPIO: i profumi contengono di solito un quantitativo<br />
elevato di etanolo tale da rendere superfluo l'uso<br />
addizionale di conservanti. In tal caso sarebbe disonesto<br />
sottolineare nella pubblicità che un certo profumo non<br />
contiene conservanti.<br />
Febbraio-Marzo 2013 Stefano Dorato<br />
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Criteri comuni<br />
4. Onestà<br />
• Se l'effetto di un prodotto è legato a condizioni specifiche<br />
(ad esempio, ad un uso in associazione con altri prodotti)<br />
lo si deve indicare chiaramente.<br />
ESEMPIO: se l'effetto dichiarato di uno shampoo si basa<br />
sull'uso combinato di tale shampoo con un balsamo per<br />
capelli, ciò dovrebbe essere indicato.<br />
Febbraio-Marzo 2013 Stefano Dorato<br />
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Criteri comuni<br />
5. Correttezza<br />
• Le dichiarazioni relative ai <strong>cosmetici</strong> devono essere<br />
•<br />
oggettive e non denigrare i prodotti <strong>della</strong> concorrenza, né<br />
denigrare gli ingredienti usati legalmente e in modo sicuro<br />
nei prodotti <strong>cosmetici</strong>.<br />
ESEMPIO: una dichiarazione "contrariamente al prodotto<br />
X, questo prodotto non contiene l'ingrediente Y che ha<br />
notoriamente un potere irritante" non è ammissibile.<br />
ESEMPIO: "scarso tenore di allergeni poiché privo di<br />
conservanti" è una dichiarazione scorretta poiché<br />
presuppone che tutti i conservanti siano allergenici.<br />
Febbraio-Marzo 2013 Stefano Dorato<br />
21
Criteri comuni<br />
5. Correttezza<br />
• Le dichiarazioni relative a un cosmetico non devono<br />
determinare confusione con i prodotti, marchi, nomi<br />
commerciali di un concorrente.<br />
• Le dichiarazioni relative ai <strong>cosmetici</strong> possono avere<br />
carattere comparativo a patto che si attengano al disposto<br />
<strong>della</strong> direttiva 2006/114/CE.<br />
ESEMPIO: raffrontare l'efficacia di un deodorante con<br />
l'efficacia di un antitraspirante non è corretto poiché si<br />
tratta di due prodotti diversi con funzioni diverse.<br />
Febbraio-Marzo 2013 Stefano Dorato<br />
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Criteri comuni<br />
6. Consentire al consumatore decisioni<br />
informate<br />
• I messaggi commerciali devono essere chiari, precisi,<br />
pertinenti e comprensibili per il pubblico di destinatari.<br />
• Le dichiarazioni sono parte integrante dei prodotti e<br />
dovrebbero contenere informazioni che consentano al<br />
consumatore finale di fare una scelta informata.<br />
• I messaggi commerciali devono tener conto <strong>della</strong> capacità<br />
•<br />
del pubblico di destinatari (popolazione degli Stati membri<br />
o segmenti <strong>della</strong> popolazione, ad esempio consumatori di<br />
età e sesso diversi od operatori professionali) di<br />
comprendere il messaggio.<br />
Febbraio-Marzo 2013 Stefano Dorato<br />
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Criteri comuni - SUPPORTI<br />
Resta responsabilità dell’azienda identificare e applicare la<br />
metodologia appropriata per il supporto, quando rilevante,<br />
all’aggettivazione utilizzata. Sarà possibile utilizzare<br />
qualsiasi protocollo scientificamente accettabile, posto che<br />
sia giustificato.<br />
Allegato 1: Best practice for <strong>claim</strong><br />
substantiation evidence<br />
• Best practices applying to experimental studies<br />
• Best practice applying to consumer perception tests<br />
• Best practice applying to the use of published<br />
information<br />
Febbraio-Marzo 2013 Stefano Dorato<br />
24
Criteri comuni - SUPPORTI<br />
Efficacy Evaluation of<br />
Cosmetic Products<br />
Febbraio-Marzo 2013 Stefano Dorato<br />
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Criteri comuni – TEMPI<br />
• Novembre 2012: presentazione <strong>della</strong> bozza di<br />
REGOLAMENTO<br />
• 14 Febbraio 2013: votazione del Regolamento.<br />
• 11 luglio 2013: applicazione.<br />
Non ci sara' effetto retroattivo.<br />
Febbraio-Marzo 2013 Stefano Dorato<br />
26
Criteri comuni<br />
IL FUTURO<br />
CHE COSA C’E’ ANCORA DA FARE?<br />
Febbraio-Marzo 2013 Stefano Dorato<br />
27
Criteri comuni<br />
Nel 2013 sono previsti ancora 2<br />
incontri del WG <strong>sui</strong> <strong>criteri</strong> comuni<br />
20 marzo 2013<br />
17 settembre 2013<br />
Febbraio-Marzo 2013 Stefano Dorato<br />
28
Criteri comuni – Specifiche <strong>linee</strong> <strong>guida</strong><br />
Le discussioni in corso tra i diversi stakeholder<br />
per una possibile specifica disciplina riguardano:<br />
• “Free of” <strong>claim</strong>s:<br />
• Health-related <strong>claim</strong>s (e.g. “hypoallergenic”).<br />
Per quanto concerne i “Natural” / “Organic”<br />
<strong>claim</strong>s la <strong>Commissione</strong> al momento continua a<br />
fare riferimento ai risultati del lavoro svolto<br />
dall’ISO.<br />
Febbraio-Marzo 2013 Stefano Dorato<br />
29
« Free of » <strong>claim</strong>s: principi discussi dagli<br />
stakeholder<br />
• Compatibilità con i <strong>criteri</strong> comuni<br />
• Non accettabile quando si denigrano talune sostanze<br />
(basandosi soprattutto sulla supposta percezione<br />
negativa <strong>della</strong> sicurezza di un ingrediente da parte dei<br />
consumatori)<br />
• Non accettabile quando si riferisce ad una classe<br />
funzionale di ingredienti (es. conservanti, coloranti,<br />
fragranze, ecc.) ed il cosmetico contiene ingredienti con<br />
una funzione principale simile<br />
• La presentazione del <strong>claim</strong> non dovrebbe disorientare il<br />
consumatore relativamente alla funzione ed ai benefici<br />
principali del prodotto o distoglierlo dalla lettura<br />
dell’elenco degli ingredienti.<br />
Febbraio-Marzo 2013 Stefano Dorato<br />
30
Naturale e biologico<br />
Clarification of the absence of European harmonised<br />
standard for natural and organic cosmetics<br />
Today, there is no European harmonised standard which sets<br />
<strong>criteri</strong>a for natural and organic cosmetics. However, it seems that<br />
some European certification bodies advertise their integrated<br />
standards as the European harmonised standard for natural and<br />
organic cosmetics. This practice leads to unfair and misleading<br />
information for consumers and disruption of the internal market.<br />
Therefore, it cannot be accepted.<br />
Concerning <strong>criteri</strong>a for <strong>claim</strong>s used in relation to cosmetics, the<br />
Commission services have been working on the implementation<br />
of Article20 of Regulation (EC) No 1223/2009 (EU Cosmetics<br />
Regulation).<br />
http://ec.europa.eu/consumers/sectors/cosmetics/files/pdf/organic_stand<br />
ard_en.pdf<br />
Febbraio-Marzo 2013 Stefano Dorato<br />
31
Naturale e biologico<br />
Organic Ingredients<br />
Natural Ingredients<br />
Cosmetic Ingredients<br />
ISO TC<br />
217:<br />
situazione<br />
Febbraio-Marzo 2013 Stefano Dorato<br />
32
Naturale e biologico<br />
Why is the ISO project interesting?<br />
FullyInternational<br />
Open to all stakeholders<br />
Technical expertise<br />
Stakeholder recognition<br />
Track record (GMP, Sun protection,<br />
microbiology, analytical chemistry, etc.)<br />
Febbraio-Marzo 2013 Stefano Dorato<br />
33
North America<br />
U.S.A.<br />
Latin America<br />
Argentina<br />
Colombia<br />
CASIC<br />
Africa & Middle East<br />
Europe<br />
Cosmetics<br />
Europe<br />
NaTrue<br />
Austria<br />
Poland<br />
Belgium<br />
Spain<br />
ISO TC<br />
217<br />
Cosmetics<br />
Croatia<br />
Czech Rep<br />
France Germany Italy Netherlands<br />
Switzerland<br />
Algeria Egypt Ghana Iran Jordan Kenya Nigeria So.Afr U.A.E.<br />
U.K.<br />
Asia - Pacific<br />
Australia<br />
India<br />
Norway<br />
Japan Korea(South)<br />
Sri Lanka<br />
Denmark<br />
China<br />
Indonesia<br />
ACA<br />
Thailand<br />
Febbraio-Marzo 2013 Stefano Dorato<br />
34
Naturale e biologico<br />
ISO/WD 16128 Guideline on Technical<br />
Definitions and Criteria for Natural and<br />
Organic Cosmetic Ingredients and<br />
Products<br />
Project Leader AENOR [Spain]<br />
Working Group 4 Terminology<br />
Febbraio-Marzo 2013 Stefano Dorato<br />
35
Naturale e biologico<br />
• La data limite per il completamento dello standard è<br />
stata posticipata al 5 ottobre 2015.<br />
• Due incontri (FR e BR) nel 2012<br />
• Progresso nella definizione di ingredienti naturali e<br />
biologici<br />
• Diverse posizioni su acqua, ingredienti di derivazione<br />
naturale, calcolo del contenuto N&O dei <strong>cosmetici</strong><br />
finiti.<br />
Febbraio-Marzo 2013 Stefano Dorato<br />
36
Naturale e biologico<br />
Situazione dopo l’incontro di ottobre 2012<br />
Accordo sulla definizione di:<br />
1. ingredienti naturali (compresi quelli minerali)<br />
2. ingredienti non naturali<br />
3. ingredienti biologici<br />
4. acqua<br />
5. derived organic ingredients.<br />
Accordo sul fatto che i derived natural ingredients<br />
devono avere un origine naturale > 50%.<br />
Dissenso sulle definizioni di:<br />
1. processi chimici/biologici (inclusi i riferimenti alla Green<br />
Chemistry)<br />
2. derived mineral ingredients.<br />
Febbraio-Marzo 2013 Stefano Dorato<br />
37
Naturale e biologico<br />
- Prossimo incontro marzo-aprile 2013 in Corea.<br />
- Necessità di trovare un accordo sulla definizione e<br />
caratterizzazione di tutti gli ingredienti, prima di dibattere<br />
elementi legati al cosmetico finito.<br />
- Determinare il natural index dei derived natural<br />
ingredients (minerali inclusi).<br />
- Selezionare i processi per i derived natural ingredients.<br />
- Creazione di un GdL per esaminare <strong>criteri</strong> e metodo di<br />
calcolo dell’acqua nel caso di ricostituzione di ingredienti<br />
ed il calcolo dell’organic index of specifically processed<br />
plant materials.<br />
Febbraio-Marzo 2013 Stefano Dorato<br />
38
European Commission’s<br />
Multi-stakeholder Dialogue on Environmental Claims<br />
(MDEC)<br />
Political objective: integration of consumer rights, environmental<br />
protection and sustainable consumption.<br />
• Finalizzazione di MDEC Report: Febbraio 2013<br />
• Presentazione all’European Consumer Summit: 18-19/03/13<br />
Febbraio-Marzo 2013 Stefano Dorato 39
Grazie <strong>della</strong> vostra attenzione<br />
SDorato@tim.eu.blackberry.com<br />
Febbraio-Marzo 2013 Stefano Dorato 40