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04 Lezione dalla 4 alla 7 Modulo 2 - ctf novara

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Lez 4 Infiammazione acuta<br />

Glifo egizio che indicherebbe “infiammazione”<br />

Difesa e Riparo


Infiammazione<br />

(o flogosi: angioflogosi e istoflogosi) :<br />

• Acuta: si sviluppa in un arco di tempo relativamente breve (minuti,<br />

ore, pochi giorni). Caratterizzata dall'accumulo di liquidi e proteine<br />

plasmatiche (edema) oltre che dal reclutamento di una popolazione di<br />

leucociti fra cui predominano i neutrofili<br />

• Cronica: L'infiammazione cronica è un processo di più lunga durata<br />

•<br />

in cui in generale predomina l'accumulo di linfociti e macrofagi. Spesso<br />

accompagnata da da formazione di nuovi vasi e da rimodellamento del<br />

tessuti con fibrosi.


Segni cardinali dell’infiammazione<br />

Celso (primo secolo dopo Cristo):<br />

-Calor (calore)<br />

-Rubor (arrossamento)<br />

-Tumor (turgore)<br />

-Dolor (dolore)<br />

Virchow (secolo 19):<br />

-Functio lesa (perdita di funzione)<br />

::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::<br />

Elia Metchncoff (fine 800)<br />

-ruolo dei fagociti<br />

William Avery (anni 30 del 900)<br />

-proteina C reattiva (PCR),<br />

reagisce con polisaccaride C dello pneumococco


• Innata<br />

• Limitata capacità<br />

di riconoscimento<br />

• Barriere fisiche: a)<br />

(epiteli, sostanze microbiche prodotte<br />

da epiteli; b) componenti<br />

ematiche:complemento e mediatori<br />

dell’infiammazione; c) fagociti:<br />

neutrofili, macrofagi e cellule NK<br />

• Specifica o adattativa<br />

• Alta capacità di<br />

riconoscimento (specializzazione verso<br />

antigeni diversi)<br />

•Memoria<br />

• Componenti: linfociti e<br />

loro prodotti (anticorpi)


Fase di riconoscimento – fase effettrice


TABELLA 1 - STRATEGIE DI RICONOSCIMENTO DIVERSE UTILIZZATE DAI RECETTORI DELL'IMMUNITÀ INNATA E ADATTATIVA<br />

_______ _______________ ________________ _______________ _______________ ________________ _______________ __<br />

Immunità innata Immunità adattativa<br />

_______ _______________ ________________ _______________ _______________ ________________ _______________ __<br />

Cellule Diverse, in particolare fagociti, Linfociti T e B<br />

cellule NK, cellule dendritiche<br />

Tempo per l'attivazione Minuti-ore Giorni-settimane<br />

delle difese<br />

Memoria No Si<br />

Recettori: Pattern recognition receptors: Anticorpi, T cell receptor<br />

TLR, MBL, pentrassine<br />

- specificità Bassa Elevatissima<br />

- affinità Bassa-elevata Elevata-elevatissima<br />

- geni che li codificano In forma germinativa, non Riarrangiati<br />

riarrangiata<br />

- repertorio Limitato (10 10 specificità)<br />

- espressione cellulare Più tipi sulla stessa cellula Distribuzione in modo<br />

clonale (una cellula, un<br />

recettore con una specificità)<br />

Strutture Spesso essenziali per la vita dei Epitopi casuali<br />

riconosciute patogeni<br />

_______ _______________ ________________ _______________ _______________ ________________ _______________ ___<br />

MBL: lectina legante il mannosio


TABELLA 2 - RECETTORI DELL'IMMUNITA' INNATA E DELL'INFIAMMAZIONE<br />

_______________________________________________________________<br />

Solubili, presenti nel sangue Fattori del complemento (C3)<br />

e nei liquidi biologici Collettine:<br />

Lettina legante il mannosio (MBL)<br />

Proteina A del surfattante (SP-A)<br />

Proteina D del surfattante (SP-D)<br />

Pentrassine:<br />

- Corte (proteina C reattiva), prodotte<br />

fegato<br />

- Lunghe (PTX3), prodotte nei tessuti<br />

extraepatici<br />

Di membrana Recettori per i peptidi formilati<br />

Recettori lettinici (es.recettore per il mannos<br />

Recettori "spazzini" (scavenger)<br />

CD14<br />

Recettori della famiglia Toll (toll-like receptor<br />

TLR)<br />

Citoplasmatici NOD<br />

_______________________________________________________________


Classi di “Pattern Recognition Receptors”<br />

es: TLR9: sequenze CpG, tpiche i del<br />

DNA ipometilato dei batteri<br />

ante-antebodies: Dominio molecolare tipo collagenico.<br />

Riconoscono strutture circolanti di funghi e batteri<br />

Riconoscono cellule apoptotiche.<br />

Controllano autoimmunità<br />

RIG-I-like receptor (RLR)<br />

IFN-dependent-<br />

TRIF-IRF3


Struttura delle collettine (ante-antibodies)<br />

MBL, SP-A, SP-B


I recettori 7TM<br />

della famiglia fPR come PRR<br />

PRR a 7 domini transmembrana<br />

Recettori lettinici (es.: recettore per il mannosio) riconoscono zuccheri<br />

Recettori tipo scavenger (es.: SRA) riconoscono componenti microbiche,<br />

ma anche lipoproteine allterate


Filogenesi dei PRR<br />

Sviluppo dorsoventrale della drosophila<br />

e per resistenza ai funghi


La famiglia dei “Toll-like Receptors” e i suoi ligandi<br />

Proteoglicani: Gram-<br />

Funghi, micoplasmi,<br />

spirocheti, parassiti<br />

ac. lipoteicoico<br />

antivirale<br />

TIR: Toll/IL-1 receptor domain<br />

(dominio di interazione proteina-proteina)


Il riconoscimento di LPS


serin treonin kinase<br />

TLR e IL-1R attivano<br />

vie di trasduzione del segnale analoghe<br />

chinasi da stress<br />

IRAK: IL-1 receptor activated kinase<br />

Polimorfismi:<br />

TLR4: aterosclerosi<br />

IRAK4: aumento suscettibilità<br />

Infezioni germi piogeni gram+


Infiammazione come programma trascrizionale


Cascata citochinica<br />

Citochine: mediatori polipeptidici del sistema immunitario non antigene<br />

specifici che fungono da segnale di comunicazione fra le cellule del sistema<br />

immunitario e fra queste e diversi organi e tessuti


Network citochinico nella risposta infiammatoria<br />

asse ipotalamo-ipofisi-surrene<br />

Classificazione funzionale citochine: a) emopoietiche, b) dell’immunità specifica;<br />

c) infiammatorie primarie; d) anti-infiammatorie o immunosoppressive; e) infiammatorie secondarie (chemochine)


Il sistema di IL-1 (IL-1α e IL-1β) ICE: IL-1 converting enzyme<br />

Agisce su cellule sistema immunitario e ipotalamo (IL-6-PGE2-effetto pirogeno). Anoressia e astenia<br />

sono segni dell’infiammazione sistemica. Glucocoricoidi antagonizzano effetti di IL-1<br />

Promuove sintesi prostacicline e NO-vasodilatazione<br />

Induce cascata procoagulante (induce TF e attività procoagulante). Promuove fase acuta via IL-6.<br />

Inibisce contrattitilà cardiaca e catabolismo proteico


TACE: TNFα-converting enzyme<br />

Il sistema di TNF<br />

(Tumor-Necrosis Factor)<br />

Effetti in gran parte sovrapponibili a IL-1. Si distingue l’effetto<br />

inibitorio sui precursori emopoietici (anemia asociata a patologie croniche)


Il sistema di IL-6 (risposta fase acuta, differenziazione megacariociti,<br />

stimolatore della proliferazione dei linfociti T e B)<br />

Trans-signaling:endotelio<br />

•Stimolatore della proliferazione dei linfociti T e B importante nelle neoplasie del sistema emopoietico (es: mieloma multiplo)<br />

•Amplifica espressione molecole d’adesione, imprtante nella transizione a infiammazione cronica con componente macrofagica<br />

•Induce risposta di fase acuta


Le citochine antinfiammatorie


Dagli eventi locali a quelli sistemici<br />

Lipoproteina lipasi<br />

Serum amyloid A<br />

fibrinogen


Le citochine proinfiammatorie primarie<br />

nella sindrome infiammatoria sistemica


Lez 5<br />

Endotelio e reclutamento leucocitario


Infiammazione<br />

-definizione<br />

-eventi vascolari<br />

-eventi cellulari<br />

Obiettivi didattici


Infiammazione<br />

Definizione<br />

Risposta fisiologica del tessuto vascolare in seguito a danno cellulare e<br />

tissutale finalizzata a:<br />

1) Eliminare l’agente dannoso<br />

2) Ripristinare l’omeostasi<br />

Sede<br />

Microcircolo<br />

Agenti flogogeni<br />

Tutti gli agenti in grado di determinare danno tissutale


Modificato da: Celotti F. “Patologia e fisiopatologia generale”. EdiSES, 2002.<br />

Il microcircolo<br />

Il distretto tissutale coinvolto nella reazione infiammatoria è rappresentato dal microcircolo,<br />

definito come la porzione dell’albero vascolare interposto tra piccole arterie e piccole vene<br />

Caratteristiche<br />

-distretto funzionale che grazie <strong>alla</strong> presenza di sfinteri precapillari può essere attivato o shuntato<br />

-settore rilevante della circolazione, con un volume potenziale pari al 15% del letto vascolare complessivo<br />

-normalmente attivo solo per il 50%<br />

-sede della diapedesi leucocitaria (compartimento venulare)<br />

-opera in parallelo con la rete linfatica


Infiammazione acuta<br />

1) Eventi vascolari: modificazioni flusso ematico<br />

modificazioni permeabilità<br />

2) Eventi cellulari: marginazione e rolling<br />

adesione<br />

transmigrazione<br />

chemiotassi<br />

3) Attivazione leucociti


Componenti della risposta infiammatoria acuta e cronica<br />

Lungo i vasi.<br />

Allergie e ipersensibilità e reazioni anafilattiche<br />

Granuli: istamina, eparina<br />

Corpi lipidici: acido arachidonico-leucotrieni<br />

Collagene<br />

Glicosaminoglicano<br />

glicoproteine


Modificazioni vascolari<br />

a) Modificazioni del calibro vascolare<br />

con aumento del flusso ematico<br />

b) Modificazioni strutturali nella<br />

microvascolarizzazione<br />

c) Fuoriuscita dei leucociti dal<br />

microcircolo


Meccanismi di aumento<br />

della permeabilità vascolare


su leucociti


Inter-cellular<br />

adhesion molecule<br />

Vascular cell<br />

adhesion molecule


Nei corpi di<br />

Weibel Palade


Regolazione delle molecole di adesione<br />

endoteliali e leucocitarie


Chemiotassi: movimento direzionale del leucocita lungo un gradiente chimico.<br />

Di origine batterica:<br />

- peptidi formilati<br />

Di origine endogena:<br />

Chemiotassi e agenti chemiotattici<br />

- di tipo lipidico (PAF, LTB4)<br />

→ sintesi rapida<br />

- derivati dal complemento (C5a, C3a)<br />

→ associati al patogeno<br />

- chemochine<br />

→ derivate dallo stroma<br />

Superfamiglia di piccole proteine solubili<br />

Regolano adesione, chemiotassi e attivazione dei leucociti


(Filmato chemiotassi)


STRUCTURE<br />

FUNCTION<br />

What defines a chemokine?<br />

Four conserved<br />

cysteine residues<br />

defining<br />

a typical<br />

“chemokine scaffold”<br />

Cytokines with<br />

chemotactic activity<br />

acting at specific<br />

7 transmembrane domains<br />

G protein-coupled receptors


Pathways of T lymphocyte recirculation<br />

Arterial circulation


La superfamiglia delle chemochine


Chemokine biological activities<br />

Chemotaxis-related<br />

Leukocyte recruitment:<br />

1 leukocyte adhesion (CX3CL1)<br />

2 integrin activation Amplification of immune responses (innate and specific)<br />

3 leukocyte guidance in tissues<br />

Chemotaxis-unrelated<br />

- Modulation of angiogenesis and fibrosis<br />

- Modulation of differentiation and proliferation of hematopoietic precursors<br />

- Role in ontogeny (CNS and vasculature)<br />

- Control of cell survival<br />

- Phagocyte activation and T cell costimulation<br />

- Gene expression regulation


(Glutamic acid-Leucine-Arginine; 'ELR' motif)<br />

before the first cysteine


Regulation at the level of chemokine production<br />

CCL16<br />

CXCL1<br />

CXCL5<br />

CXCL8<br />

CXCL9<br />

CXCL11 CXCL10<br />

CCL15<br />

CCL14<br />

CCL17<br />

CCL19<br />

CCL4<br />

CCL5 CCL7<br />

CCL8<br />

CCL11 CCL13<br />

CCL18<br />

CXCL12<br />

CCL21<br />

CCL20<br />

CCL22<br />

XCL2 CCL28<br />

CCL23<br />

CCL3L1<br />

CCL24<br />

CCL25<br />

XCL1 CXCL1 CCL26<br />

CCL27<br />

CXCL13<br />

CXCL2 CXCL3<br />

CXCL5<br />

CXCL8 CXCL7<br />

CXCL9<br />

CXCL11 CXCL10<br />

CCL1<br />

Constitutive<br />

Normal leukocyte traffick<br />

CCL2<br />

CX 3 CL1<br />

CCL3<br />

Inducible<br />

Inflammation and immunity<br />

(modified form Mantovani et al. Immunol Today, 1999)


Chemokine-Chemokine Receptor Interaction<br />

Interazione chemochina/recettore<br />

Gi<br />

(non Gq)<br />

aumento intracellulare di calcio<br />

attivazione di enzimi (fosfolipasi, proteine chinasi)<br />

CC signaling<br />

{<br />

acido arachidonico<br />

MAPK, fosfolipasi A2 (cPLA2)


Ruolo dei fattori chemiotattici nel reclutamento leucocitario<br />

Attivazione integrinica


Codice del reclutamento leucocitario


Il sistema delle chemochine


The chemokine system<br />

Neutrophil recruitment:<br />

CXCR1 & CXCR2<br />

Type 1 inflammation:<br />

CXCR3 & CX3CR1<br />

Monocyte recruitment:<br />

CCR1, CCR2 & CCR5<br />

Type 2 inflammation:<br />

CCR3 & CCR4<br />

Inflammatory<br />

Omeostatic<br />

Inflammatory<br />

&<br />

omeostatic


Activation and differentiation of T lymphocytes


Decoy chemokine receptors


Lez 6<br />

Cellule e tessuti del sistema<br />

immunitario


Specificity<br />

Receptors<br />

Distribution of<br />

receptors<br />

Discrimination<br />

between self and<br />

nonself<br />

Innate immunity<br />

For structures shared by classes of<br />

microbes<br />

("pathogen-associated molecular<br />

patterns")<br />

Encoded in germline; limited diversity<br />

("pattern<br />

recognition receptors")<br />

Nonclonal: identical receptors on all<br />

cells of the same lineage<br />

Yes; host cells are not recognized or<br />

they may<br />

express molecules that prevent innate<br />

immune reactions<br />

Adaptive immunity<br />

For structural detail of microbial molecules<br />

(antigens); may recognize nonmicrobial<br />

antigens<br />

Encoded by genes produced by somatic<br />

recombination of gene segments; greater<br />

diversity<br />

Clonal: clones of lymphocytes with<br />

distinct specificities express different<br />

receptors<br />

Yes; based on selection againstself-reactive<br />

lymphocytes; maybe imperfect (giving rise<br />

toautoimmunity)


Classi di “Pattern Recognition Receptors”<br />

RIG-I-like receptor (RLR)<br />

IFN-dependent-<br />

TRIF-IRF3


Cell-associated<br />

pattern recognition<br />

receptors<br />

Toll-like receptors<br />

C-type lectins<br />

Scavenger receptors<br />

NLRs<br />

N-formyl Met-Leu-Phe receptors<br />

Soluble recognition<br />

molecules<br />

Pentraxins<br />

Collectins<br />

Ficolins<br />

Location<br />

Plasma membrane and endosomal<br />

membranes of dendritic cells, phagocytes,<br />

endothelial cells, and many other cell types<br />

Plasma membranes of phagocytes<br />

Plasma membranes of phagocytes<br />

Cytoplasm of phagocytes and other cells<br />

Plasma membranes of phagocytes<br />

Location<br />

Plasma<br />

Plasma<br />

Alveoli<br />

Plasma<br />

Specific examples and their<br />

PAMP ligands<br />

TLRs 1-9: Various bacterial and viral molecules<br />

(see Fig. 2-2)<br />

Mannose receptor: Microbial surface<br />

carbohydrates<br />

with terminal mannose and fructose<br />

Dectin: Glucans present in fungal cell walls<br />

CD36: microbial diacylglycerides<br />

Nod1, Nod2 and NALP3: bacterial peptidoglycans<br />

FPR and FPRL1: peptides containing Nformylmethionyl<br />

residues<br />

Specific examples and their<br />

PAMP ligands<br />

C reactive protein (CRP): Microbial<br />

phosphorylcholine<br />

and phosphatidylethanolamine<br />

Mannose-binding lectin (MBL): Carbohydrates<br />

with<br />

terminal mannose and fructose<br />

Surfactant proteins SP-A and SP-D: Various<br />

microbial structures<br />

Ficolin: N-acetylglucosamine and lipoteichoic<br />

acid components<br />

of the cell walls of gram-positive bacteria


Properties of pattern recognition receptors (innate immunity)<br />

Figure 2-1<br />

Downloaded from: StudentConsult (on 18 November 2008 08:34 PM)<br />

© 2005 Elsevier


Pattern recognition receptors (innate immunity)<br />

Figure 2-3<br />

Downloaded from: StudentConsult (on 18 November 2008 08:34 PM)<br />

© 2005 Elsevier


Adaptive immunity (B cells)<br />

Figure 2-2<br />

Downloaded from: StudentConsult (on 18 November 2008 08:34 PM)<br />

© 2005 Elsevier


Adaptive Immunity (B + T cells)<br />

Figure 2-4<br />

Downloaded from: StudentConsult (on 18 November 2008 08:34 PM)<br />

© 2005 Elsevier


Figure 2-1 Cellular locations of pattern recognition molecules of the innate immune system. Some pattern recognition molecules of the TLR family (see Fig. 2-7), such as<br />

TLRs 2, 4, and 5, are expressed on the cell surface, where they may bind extracellular pathogen-associated molecular patterns. Other TLRs are expressed on<br />

endosomal membranes, such as TLRs 3, 7, 8, and 9, all of which can recognize nucleic acids of microbes that have been phagocytosed by cells. Cells also contain<br />

cytoplasmic sensors of microbial infection (discussed later in the chapter), including the NLR family of proteins, which recognize bacterial peptidoglycans, and a subset of<br />

CARD family of proteins, which bind viral RNA. Downloaded from: StudentConsult (on 18 November 2008 08:34 PM)<br />

© 2005 Elsevier


Figure 2-2 Mammalian TLRs: specificities, basic signaling mechanisms, and cellular responses. Ligands for TLRs are shown together with dimers of the TLRs that<br />

specially bind them. Note that some TLRs are expressed in endosomes and some on the cell surface (see Fig. 2-7). The basic steps in TLR signaling, illustrated only for<br />

TLR3 and TLR4, are applicable to all TLRs. Further details about the signaling pathways are described in Box 2-1.


Downloaded from: StudentConsult (on 18 November 2008 08:34 PM)<br />

© 2005 Elsevier


Components<br />

Barriers<br />

Epithelial layers<br />

Defensins/cathelicidin<br />

Intraepithelial lymphocytes<br />

Circulating effector cells<br />

Neutrophils<br />

Macrophages<br />

NK cells<br />

Circulating effector proteins<br />

Complement<br />

Mannose-binding lectin (collectin)<br />

C-reactive protein (pentraxin)<br />

Cytokines<br />

TNF, IL-1, chemokines<br />

IFN-α, -β<br />

IFN-γ<br />

IL-12<br />

IL-15<br />

IL-10, TGF-β<br />

Principal Functions<br />

Prevent microbial entry<br />

Microbial killing<br />

Microbial killing<br />

Early phagocytosis and killing of microbes<br />

Efficient phagocytosis and killing of microbes, secretion of cytokines that stimulate inflammation<br />

Lysis of infected cells, activation of macrophages<br />

Killing of microbes, opsonization of microbes, activation of leukocytes<br />

Opsonization of microbes, activation of complement (lectin pathway)<br />

Opsonization of microbes, activation of complement<br />

Inflammation<br />

Resistance to viral infection<br />

Macrophage activation<br />

IFN-γ production by NK cells and T cells<br />

Proliferation of NK cells<br />

Control of inflammation


Downloaded from: StudentConsult (on 18 November 2008 08:08 PM)<br />

© 2005 Elsevier


Neutrofilo<br />

Downloaded from: StudentConsult (on 18 November 2008 08:08 PM)<br />

© 2005 Elsevier


Funzioni granulocitarie


La fagocitosi<br />

Interazione e fagocitosi di uno streptococco<br />

da parte di un granulocita neutrofilo<br />

Neutrofili (in verde) impegnati nella fagocitosi<br />

di particelle di lattice opsonizzate (in rosso)


Le tappe della fagocitosi<br />

1) Riconoscimento<br />

Alcuni componenti sierici facilitano la fagocitosi e sono<br />

globalmente indicati quali “opsonine”. Alcune<br />

frazioni complementari (C3b) e classi anticorpali<br />

(IgG1 e IgG3) svolgono nell’uomo questa funzione<br />

interagendo con specifici recettori cellulari (IgG1-<br />

IgG3=FcgR; C3b=C3bR) che attivano il processo di<br />

fagocitosi<br />

2) Ingestione<br />

Pseudopodi cellulari avvolgono la particella da<br />

ingerire, fino ad includerla in un vacuolo di<br />

neoformazione (fagosoma)<br />

3) Uccisione<br />

Il fagosoma si fonde con un numero variabile di<br />

lisosomi dando il fagolisosoma e il patogeno è<br />

esposto all’azione di un largo pannello di enzimi litici.<br />

La fagocitosi porta <strong>alla</strong> produzione di metaboliti<br />

reattivi dell’ossigeno che esplicano azione<br />

battericida. Fagociti attivati da citochine<br />

proinfiammatorie esprimono una forma inducibile di<br />

monossido di azoto sintetasi caratterizzata <strong>d<strong>alla</strong></strong><br />

capacità di produrre grandi quantità di monossido di<br />

azoto, dotato anche esso di attività battericida.<br />

4) Digestione<br />

Degradazione nel fagolisosoma di macromolecole di<br />

origine esogena ad opera di varie attività<br />

enzimatiche. Nel caso di macrofagi segue la<br />

presentazione antigenica nel contesto MHC classe II<br />

e l’avvio di una risposta specifica


Meccanismi di “escape” della fagocitosi<br />

1<br />

2<br />

3<br />

4<br />

1) Riconoscimento<br />

Alcuni batteri operano meccanismi di “masking” e<br />

prevengono in questo modo la fagocitosi ad opera<br />

di PMN (ex: Yersinia enterocolitica, Salmonella<br />

spp., Listeria spp.)<br />

2) Ingestione<br />

Legato al blocco del meccanismi di formazione<br />

del vacuolo di fagocitosi (ex: group A sterptococci).<br />

3) Uccisione<br />

Molti agenti patogeni bloccano la generazione di ROI<br />

4) Digestione<br />

Determinato dal blocco della maturazione del<br />

fagosoma<br />

Allen LA. Mechanisms of pathogenesis: evasion killing by<br />

polymorphonuclear leukocytes.<br />

Microbes and infection 5: 1329-35, 2003.


Lez 7<br />

Cellule dell’immunità innata


B<br />

Menu F


Pathways of T lymphocyte recirculation<br />

Arterial circulation


EFFECTOR CELLS OF ADAPTIVE IMMUNITY<br />

-T cells (Antigen specific)<br />

Strict requirement of Antigen expression<br />

-B cells (antibodies)<br />

EFFECTOR CELLS OF INNATE IMMUNITY<br />

-NK cells<br />

-Macrophages<br />

-Neutrofili<br />

No requirement of Antigen expression


Fagocitosi e distruzione intracellulare dei microbi


contenuto<br />

granuli<br />

primari<br />

azzurrofili:<br />

Enzymes and<br />

microbicidal<br />

substancies<br />

(defensins,<br />

cathelicidin)<br />

G-CSF<br />

grow factor<br />

Neutrofilo (polimorfonucleati: nuclei multilobati)<br />

Svolgono 4 funzioni fondamentali<br />

-fagocitosi professionale potenziata da recettori per il complemento (CR) e per anticorpi (di classe<br />

G->FcγR) *<br />

-digestione dei patogeni attraverso il rilascio di radicali liberi e sostanze ossidanti (respiratory<br />

burst) contenute nei cosiddeti granuli primari<br />

-rilascio di fattori chemotattici e di mediatori infiammatori contenuti nei cosiddeti granuli<br />

secondari<br />

-rimozione (o induzione) di danni tissutali attraverso il rilascio di gelatinasi (digerisce il connettivo)<br />

contenuta nei cosiddeti granuli terziari<br />

contenuto<br />

granuli<br />

secondari<br />

(Enzymes:<br />

lysozime,<br />

collagenase,<br />

Elastase)<br />

contenuto<br />

Granuli<br />

Terziari:<br />

Collagenasi<br />

Gelatinasi


Reclutamento e attivazione<br />

dei granulociti neutrofili<br />

PMN circolanti<br />

PMN reclutati<br />

PMN infiammatori<br />

Fagocitosi e attività<br />

antimicrobica<br />

Rilascio di citochine<br />

“multistep navigation model”<br />

Agenti chemiotattici<br />

(fMLP, IL-8, C5a)<br />

Attivatori<br />

(PAMPs, IL-1, TNF)<br />

Dopo avere aderito ad endotelio infiammato nella sede di infiammazione, i PMN extravasano e<br />

rispondono a successive conbinazioni si agenti chemiotattici. L’aumento delle capacità adesive e le<br />

prime fasi di invasione tissutale sono indotte da agenti chemiotattici derivati <strong>d<strong>alla</strong></strong> cascata<br />

complementare (C5a) e dall’attivazione della cascata dell’arachidonato (PAF). Nel tessuto PMN<br />

rispondono ad agenti chemiotattici prodotti da cellule stromali (chemochine), e sono localizzati in<br />

prossimità dell’agente patogeno da agenti chemiotattici derivati dal patogeno stesso (formilpeptidi). La<br />

direzione del movimento è determinata sia dal gradiente dello stimolo che da meccanismi di<br />

desensitizzazione recettoriale eterologa.


La fagocitosi<br />

Interazione e fagocitosi di uno streptococco<br />

da parte di un granulocita neutrofilo<br />

Neutrofili (in verde) impegnati nella fagocitosi<br />

di particelle di lattice opsonizzate (in rosso)


Attività Attivit microbicida<br />

Mieloperossidasi<br />

Azzurrocidina<br />

Defensine<br />

Catelicidine<br />

Lisozima<br />

Proteinasi 3<br />

Catepsina G<br />

BPI<br />

Meccanismi battericidi: i granuli<br />

I granuli primari (azzurrofili<br />

( azzurrofili)<br />

Sono primariamente coinvolti nello<br />

sviluppo di attività antibatterica in<br />

sede fagolisosomale, cui forniscono<br />

molecole ad attività antibatterica<br />

diretta, proteine cationiche e<br />

molecole coinvolte nella generazione<br />

di ROI (mieloperossidasi).<br />

I granuli secondari Svolgono<br />

primariamente attività antibatterica<br />

in sede extracellulare.<br />

Le vescicole di secrezione<br />

trasferiscono in membrana proteine<br />

ad attività recettoriale.<br />

Witko-Sarsat et al. Neutrophils: molecules,<br />

functions and pathophysiological aspects.<br />

Laboratory Investigation 80: 617-53, 2000.<br />

Attività Attivit batteriostatica<br />

Lattoferrina<br />

Proteina legante B12<br />

Attività Attivit catabolica<br />

Collagenasi<br />

Gelatinasi<br />

Elastasi<br />

Istaminasi<br />

β-glucuronidasi<br />

α-mannosidasi<br />

β-glicerofosfatasi<br />

ipoclorito<br />

Attività Attivit recettoriali<br />

Recettore peptidi formilati<br />

Recettori di IL-8<br />

Recettore di laminina<br />

Reterrore di vitronectina<br />

CR1 (CD35)<br />

CR3 (CD11b/CD18)<br />

Fcγ-RIII (CD16)


Maturazione dei fagociti mononucleati<br />

Monocytes are 10 to 15 μm in diameter, and they have bean-shaped nuclei and finely granular cytoplasm containing<br />

lysosomes, phagocytic vacuoles, and cytoskeletal filaments.<br />

Once they enter tissues, monocytes cells mature and become macrophages. Macrophages may assume different morphologic<br />

forms after activation by external stimuli, such as microbes. Some develop abundant cytoplasm and are called epithelioid<br />

cells because of their resemblance to epithelial cells of the skin.<br />

Activated macrophages can fuse to form multinucleate giant cells.<br />

Macrophages in different tissues have been given special names to designate specific locations. For instance, in the central<br />

nervous system, they are called microglial cells; when lining the vascular sinusoids of the liver, they are called Kupffer<br />

cells; in pulmonary airways, they are called alveolar macrophages; and multinucleate phagocytes in bone are called<br />

Downloaded from: StudentConsult (on 18 November 2008 08:08 PM)<br />

osteoclasts.<br />

© 2005 Elsevier


Morfologia dei fagociti mononucleati<br />

Monocytes are 10 to 15 μm in diameter, and they have bean-shaped nuclei and finely granular cytoplasm<br />

containing lysosomes, phagocytic vacuoles, and cytoskeletal filaments<br />

A. Light micrograph of a monocyte in a peripheral blood smear.<br />

B. Electron micrograph of a peripheral blood monocyte.<br />

C. Electron micrograph of an activated tissue macrophage showing numerous<br />

phagocytic vacuoles and cytoplasmic organelles.


Funzioni dei macrofagi


Evidence for frequent but not universal correlation between<br />

TAM number/density and prognosis in human malignancies.<br />

(Bingle L. et al. J. Pathol. 2002)<br />

(Extensive TAM infiltration)<br />

Prognosis:<br />

Type of cancer:<br />

Breast poor<br />

Cervix poor<br />

Bladder poor<br />

Lung poor<br />

Lymphoma poor<br />

Cytotoxicity<br />

Growth factors, vascular reactions<br />

angiogenesis (direct or via IL-1/TNF)<br />

(direct, via PCA → fibrin)<br />

(Mantovani et al Immunol Today 1992)


FUNCTIONS<br />

RNI<br />

ROI<br />

M1<br />

Th1 RESPONSES<br />

TYPE I INFLAMMATION; DTH<br />

KILLING OF INTRACELLULAR PARASYTES<br />

TUMOR RESISTANCE<br />

IL-23<br />

IL-12high<br />

IL-10low<br />

iNOS<br />

POLARIZATION OF MACROPHAGE FUNCTION:<br />

A SIMPLIFIED VIEW<br />

IL-1<br />

TNF<br />

IL-6<br />

MHCII<br />

LPS IFNγ or TNF<br />

M2<br />

Th2 RESPONSES;<br />

TYPE II INFLAMMATION; ALLERGY;<br />

KILLING AND ENCAPSULATION OF PARASYTES;<br />

MATRIX DEPOSITION AND REMODELLING;<br />

TUMOR PROMOTION<br />

Polyamine<br />

IL-4 and IL-13<br />

Arg<br />

immune<br />

complexes<br />

+ IL-1/LPS<br />

TGFβ<br />

IL-10<br />

Decoy IL-1RII<br />

IL-1ra<br />

CSF-1<br />

SR<br />

MR<br />

MHCII<br />

IL-10<br />

(modified from Mantovani, Blood 2006; Immunity 2005; Mantovani et al Trends Immunol 20<strong>04</strong>,2002)


M1<br />

(IFNγ-LPS/TNF)<br />

Fcγ-RI, II, III (CD16, CD32, CD64)<br />

Microbicidal activity<br />

Immuno-stimulatory functions<br />

Tumour cytotoxicity<br />

Polarizzazione macrofagica<br />

IFNγ / LPS<br />

TLR2, TLR4<br />

CD80, CD86<br />

IL-12<br />

IL-23<br />

TNFα<br />

IL-1<br />

IL-6<br />

type I IFN<br />

IL-1 RI<br />

RNI<br />

ROI<br />

IL-10<br />

Membrane receptors<br />

Cytokines<br />

Effector molecules<br />

IL-4 / IL-13<br />

SR-A<br />

SR-B<br />

CD163<br />

MR<br />

CD14<br />

IL-1 ra<br />

IL-4 / IL-13 / IL-10<br />

Fcε-RII (CD23)<br />

IL-10<br />

IL-10<br />

decoy IL-1 RII<br />

polyamines<br />

IC+LPS<br />

M2<br />

(IL-4/IL-13/IL-10/IC+LPS)<br />

Scavenging activity<br />

Tissue repair<br />

Angiogenesis<br />

Immuno-suppression


Polarized immune response (M1/Th1 vs M2/Th2) in disease<br />

Protozoa infections:<br />

Trypanosoma cruzi (IFNγ)<br />

Leishmania (IFNγ, iNOS)<br />

Toxoplasma Gondii (IFNγ)<br />

Allergy<br />

atopic dermatitis<br />

Viruses<br />

(HIV, CMV)<br />

Cancer<br />

MO<br />

M2/Th2<br />

M1/Th1<br />

Helminth infections:<br />

Taenia crassiceps<br />

Schistosoma Mansoni<br />

Sepsi<br />

Chronic inflammation<br />

Autoimmune diseases


Funzioni delle cellule NK<br />

Le cellule NK sono una popolazione di linfociti<br />

già pronta ad uccidere; hanno infatti granuli<br />

citoplasmatici comprendenti perforina e<br />

Granzyme A e B. La perforina è simile al C9 del<br />

complemento; esiste in due forme: attiva<br />

(idrofobica) e inattiva (idrofila). Essa polimerizza<br />

formando pori acquosi sulla cellula da uccidere.<br />

Le molecole più importanti sono granzyme A e B<br />

che inducono apoptosi (morte programmata simil<br />

suicidio) nella cellula stessa. La lisi della cellula<br />

bersaglio sia essa tumore o infettata da virus<br />

avviene grazie a 2 meccanismi: una lisi osmotica<br />

dovuta ai pori, ma soprattutto per il fatto che<br />

attraverso questi pori vengono introdotti nel<br />

bersaglio granzyme A e B inducenti apoptosi, in<br />

modi differenti:<br />

─ A: causa grossolani tagli al DNA<br />

─ B attiva le vie classiche dell'apoptosi (cascata<br />

delle caspasi).


Le cellule NK e i linfociti T hanno recettori complementari


Activating and inhibitory receptors<br />

of NK cells.<br />

A. Activating receptors of NK cells<br />

recognize ligands on target cells and<br />

activate protein tyrosine kinase<br />

(PTK), whose activity is inhibited by<br />

inhibitory receptors that recognize<br />

class I MHC molecules and activate<br />

protein tyrosine phosphatase (PTP).<br />

NK cells do not efficiently kill class I<br />

MHC-expressing healthy cells.<br />

B. If a virus infection or other stress<br />

inhibits class I MHC expression on<br />

infected cells, and induces expression<br />

of additional activating ligands, the<br />

NK cell inhibitory receptor is not<br />

engaged and the activating receptor<br />

functions unopposed to trigger<br />

responses of NK cells, such as killing<br />

of target cells and cytokine secretion.


Il CD16: un recettore attivatorio che promuove ADCC<br />

Le cellule NK esprimono il CD16, un recettore per la regione Fc delle IgG (v. Struttura<br />

degli anticorpi, più avanti), e possono utilizzare questo recettore per mediare un altro tipo<br />

di lisi cellulare che non presenta restrizione MHC. La citotossicità cellulo-mediata<br />

anticorpo-dipendente (Ab-Dependent Cell-mediated Cytotoxicity, ADCC) dipende <strong>d<strong>alla</strong></strong><br />

presenza di Ac che riconoscono una cellula bersaglio (la sua specificità è pertanto dovuta<br />

<strong>alla</strong> specificità dell'Ac). In seguito al legame con il suo Ag, la regione Fc dell'Ac viene<br />

esposta e si lega poi al suo recettore sulla cellula NK per formare un ponte molecolare.<br />

Una volta formato il ponte, <strong>alla</strong> cellula bersaglio viene trasmesso un segnale litico ancora<br />

non del tutto compreso, il quale ne determina la morte.


EFFECTOR CELLS OF INNATE IMMUNITY


LE CELLULE NK POSSONO MEDIARE LA<br />

CITOTOSSICITA’ ANTICORPO DIPENDENTE (ADCC)


Chemokine repertoires of polarized<br />

mononuclear phagocytes<br />

(Mantovani and Locati, Trends Immunol 20<strong>04</strong>)

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