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Settembre 2011 - Unione Comuni del Cusio

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Intornoall’isola<br />

www.unionecomuni<strong>del</strong>cusio.it<br />

Periodico <strong>del</strong>l’<strong>Unione</strong><br />

dei <strong>Comuni</strong> <strong>del</strong> <strong>Cusio</strong><br />

“Intorno all’isola”<br />

Anno VII n. 3 <strong>Settembre</strong> <strong>2011</strong><br />

n° 1 Registro Periodici <strong>del</strong> Tribunale<br />

di Verbania n° 3<br />

<strong>del</strong> 2005, decreto 04 febbraio 2005<br />

Orta Gozzano Pella Pogno Soriso


Intornoall’isola<br />

www.unionecomuni<strong>del</strong>cusio.it<br />

4. Editoriale Antonio Longo Dorni<br />

5. Editoriale Nello Ferlaino<br />

6. Comune di Gozzano<br />

10. Comune di Orta<br />

15. Comune di Pella<br />

18. Comune di Pogno<br />

20. Comune di Soriso<br />

24. Sport<br />

25. Personaggio<br />

26. Eventi e Cultura<br />

30. <strong>Unione</strong> <strong>Comuni</strong> <strong>del</strong> <strong>Cusio</strong><br />

www.unionecomuni<strong>del</strong>cusio.it<br />

Anno VII - N. 3<br />

<strong>Settembre</strong> <strong>2011</strong><br />

Trimestrale <strong>del</strong>l’<strong>Unione</strong> dei<br />

<strong>Comuni</strong> <strong>del</strong> <strong>Cusio</strong>: comune<br />

di Orta San Giulio, Pella,<br />

Pogno, Gozzano, Soriso.<br />

Registrato presso il<br />

Tribunale di Verbania<br />

in data 11/02/2005<br />

con il n. 3, decreto<br />

04 febbraio 2005<br />

Direttore responsabile:<br />

Vincenzo Amato<br />

Proprietario ed Editore:<br />

<strong>Unione</strong> <strong>Comuni</strong> <strong>del</strong> <strong>Cusio</strong><br />

Progetto Editoriale<br />

e Raccolta Pubblicitaria:<br />

Giovetti <strong>Comuni</strong>cazione<br />

Via Torelli, 5/b<br />

28100 Novara<br />

Tel. 0321 499220<br />

www.giovettiadv.com<br />

Stampa:<br />

Italgrafi ca Novara<br />

STAMPATO SU CARTA<br />

RICICLABILE


Editoriale Valerio Cattaneo<br />

4<br />

Lago d’Orta<br />

scrigno di bellezza<br />

Antonio Longo Dorni<br />

Presidente Distretto Turistico<br />

dei Laghi<br />

Mi perdoneranno i lettori se eviterò<br />

di celebrare le meraviglie - fortunatamente<br />

a noi tutti note - <strong>del</strong> lago d’Orta<br />

e dei suoi paesi. Su questo lago si può<br />

veramente dire di tutto, se anche un<br />

poeta come Eugenio Montale - a cui<br />

rimandano i miei primi approcci scolastici<br />

- nella lirica “Sul Lago d’Orta” -<br />

ha voluto trasportare qui una vecchia<br />

villa che il poeta in realtà aveva visto<br />

da un’altra parte, a Firenze. Eppure,<br />

secondo il poeta, quella villa, “con le<br />

Muse appollaiate sulla balaustra”<br />

poteva starci benissimo tra la “deserta<br />

proda sabbiosa erbosa” <strong>del</strong> lago<br />

<strong>Cusio</strong>. Oggi a livello turistico quella<br />

“proda” è tutt’altro che deserta e rappresenta<br />

anzi una <strong>del</strong>le eccellenze <strong>del</strong><br />

nostro sistema turistico. Eppure quella<br />

lirica - al di là dai ricordi personali - mi<br />

suggerisce qualche considerazione<br />

circa la “versatilità” e anche ”imprevedibilità”<br />

<strong>del</strong> Lago d’Orta, che è tra<br />

le qualità più apprezzate dai turisti di<br />

tutto il mondo. Una versatilità di comuni,<br />

di paesaggi, di beni artistici e architettonici,<br />

di offerte ed eventi culturali,<br />

sportivi, religiosi che a volte anche noi<br />

locali facciamo fatica a gestire, nel non<br />

facile compito di conciliare il legittimo<br />

senso di appartenenza comunale con la logica di sistema, la<br />

sola in grado di stemperare il turismo di massa nei benefi ci<br />

di un’economia diffusa. Non possiamo infatti pensare al lago<br />

senza lo scrigno di Orta e i paesi circostanti, la costa occidentale<br />

ed orientale, i pendii dolci <strong>del</strong> Mottarone e quelli più<br />

audaci <strong>del</strong>la Valle Strona, le vie di comunicazione tra i due<br />

laghi e l’accesso privilegiato verso la pianura novarese: non<br />

mancano prodotti turistici differenziati da quello culturale al<br />

turismo attivo, dal trekking al balneare, dal turismo religioso<br />

all’enogastronomia e al design, solo per citarne alcuni, che<br />

sono tra l’altro tra i temi <strong>del</strong>le ultime guide, “per prodotto<br />

turistico”, realizzate dal Distretto Turistico dei Laghi, Monti<br />

e Valli e predisposte per le attività promozionali e fi eristiche<br />

autunnali e per la prossima stagione. Queste guide dedicate<br />

in particolare alle due ruote (mountain bike, cicloturismo<br />

ma anche mototurismo), al turismo a piedi (trekking, nordik<br />

walking, turismo urbano e turismo accessibile), agli sport<br />

nautici, al volo e ad altri sport interesseranno infatti il territorio<br />

<strong>del</strong> lago d’Orta e tutte le aree circostanti, dall’Ossola<br />

al Novarese e testimoniano il valore aggiunto, anche per le<br />

strutture ricettive oltre che per i singoli comuni, di un sistema<br />

turistico ampio, che offra valide alternative ad un turista<br />

sempre più attento a soddisfare le proprie passioni, utilizzando<br />

per la ricerca e le informazioni anche il canale web.<br />

Per tale ragione le guide saranno a breve pubblicate anche<br />

in versione digitale sul sito distrettolaghi.it, che tra luglio e<br />

agosto ha superato l’impressionante numero dei 200 mila<br />

contatti mensili. Tra le novità <strong>del</strong>l’autunno anche una guida<br />

specifi ca per il Vergante, ponte geografi co e culturale tra<br />

i due laghi, e la promozione <strong>del</strong>le rassegne enogastronomiche,<br />

che si distinguono per qualità e peculiarità anche in<br />

tutta l’area <strong>del</strong> Lago d’Orta.Non è mia intenzione abusare<br />

<strong>del</strong>la cortesia che mi è stata riservata per illustrare le attività<br />

in corso ma solamente ricordare l’importanza per operatori,<br />

amministrazioni comunali e anche cittadini di approfondire la<br />

conoscenza e l’informazione sulle potenzialità e le offerte di<br />

tutto il territorio, perché questo è ciò che richiede il visitatore<br />

e questa è la chiave di volta per lo sviluppo anche economico<br />

<strong>del</strong> territorio.E’ appurato infatti che esiste un numero<br />

consistente di turisti interessato a una marcata mobilità sul<br />

territorio, non solo tra lago e valli circostanti, ma anche tra<br />

i due laghi e le aree limitrofe, in particolar modo quelle lombarde,<br />

novaresi, valsesiane e svizzere: è una clientela importante<br />

che spesso apprezza il livello di cordialità e ospitalità<br />

<strong>del</strong> nostro territorio e <strong>del</strong>le strutture ricettive, ma desidera<br />

un’offerta strutturata e differenziata anche in area piuttosto<br />

vasta.Valorizzare le peculiarità e le tipicità locali rappresenta<br />

un mo<strong>del</strong>lo di sviluppo non intensivo ma qualitativo a benefi -<br />

cio innanzitutto dei residenti, fruitori consapevoli di un patrimonio<br />

che rappresenta la risorsa più importante e non <strong>del</strong>ocalizzabile<br />

di un territorio già duramente provato dalla crisi<br />

economica e industriale. Il lago d’Orta, con le diramazioni dei<br />

suoi paesi e <strong>del</strong>le sue valli, credo abbia tutte le potenzialità<br />

per capitalizzare le nuove opportunità anche di un turismo<br />

di nicchia, che non richiede solo grandi strutture alberghiere<br />

ma anche ospitalità diffusa, magari attraverso il recupero dei<br />

centri storici e la valorizzazione <strong>del</strong>le aree rurali e naturalistiche<br />

che conservano sempre un grande fascino.<br />

In fondo, come ricordavo all’inizio, se anche Montale, da ligure,<br />

non esitò a “trasferire” sul Lago d’Orta una villa fi orentina,<br />

a noi locali non potrà certo mancare la capacità di<br />

interpretare lo spirito e il carattere <strong>del</strong> nostro territorio, non<br />

solo da un punto di vista emozionale ma anche progettuale.<br />

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Autunno,<br />

tempo di bilanci<br />

Ing. Nello Ferlaino<br />

Sindaco di Pella<br />

Presidente <strong>Unione</strong> <strong>Comuni</strong> <strong>del</strong> <strong>Cusio</strong><br />

Si è appena conclusa un’intensissima<br />

stagione estiva che ha coinvolto molti<br />

amici turisti e molti dei nostri concittadini<br />

<strong>del</strong>l’<strong>Unione</strong>.<br />

Abbiamo ospitato nei nostri comuni<br />

rassegne e appuntamenti di altissima<br />

qualità, dimostrando che è sempre e<br />

ancora possibile fare Cultura con attenzione<br />

e con l’apprezzamento <strong>del</strong>la<br />

gente che è sempre molto più capace<br />

di scegliere e valutare.<br />

Siamo riusciti a offrire molta musica<br />

classica di qualità attraverso due<br />

rassegne che hanno coinvolto molti<br />

spettatori nelle nostre Chiese; “Orta<br />

Festival” è una prestigiosa realtà <strong>del</strong><br />

nostro territorio che anche in questa<br />

sua edizione ha raccolto enormi successi<br />

nelle sue numerose serate, un<br />

primo ringraziamento sentito deve andare<br />

sicuramente al Maestro Amedeo<br />

Monetti sempre in grado di regalarci<br />

emozioni con artisti di grande fama. Al<br />

secondo anno di “affi liazione” all’<strong>Unione</strong>,<br />

anche il “Festival Internazionale<br />

<strong>del</strong> Lago d’Orta” ha riscosso molti<br />

www.unionecomuni<strong>del</strong>cusio.it<br />

successi toccando tutti i paesi <strong>del</strong>l’<strong>Unione</strong> da giugno fi no ad<br />

agosto. “Un paese a sei corde” mantiene un ruolo di punta<br />

nel panorama <strong>del</strong>le rassegne di chitarra acustica, solo grandi<br />

festival europei coinvolgono artisti in numero maggiore e<br />

di pari qualità, complimenti a “La Finestra sul Lago” che<br />

riesce ogni anno a superarsi anche in termini di coinvolgimento<br />

popolare.<br />

Le nostre piazze sono diventate splendidi palcoscenici <strong>del</strong><br />

“Teatro <strong>del</strong>le Selve”, speriamo che la Regione presti l’attenzione<br />

dovuta a questa esperienza di Residenza teatrale<br />

che ha cambiato il nostro modo di intendere e apprezzare<br />

l’arte, migliorando l’avvicinamento dei ragazzi e dei giovani<br />

alle forme di recitazione e artistiche in generale. Esperimenti<br />

importanti sono stati fatti nel campo <strong>del</strong>la Cultura più alta<br />

con la collaborazione ai due eventi di “Poeti a voce” e alla<br />

manifestazione “Poetry on the lake” che, fi nalmente rientra<br />

nel novero <strong>del</strong>le manifestazioni patrocinate.<br />

Sono stati molto apprezzati gli aiuti alle manifestazioni sportive:<br />

“Memorial Don Angelo Villa”, “Super Enduro dei<br />

Gufi ” e “Traverlonga”, oltreché il simbolico contributo dato<br />

ad un grande avvenimento calcistico che si è tenuto sul nostro<br />

lago, ovvero il raduno estivo <strong>del</strong> Torino Calcio, utile a<br />

promuovere l’intero bacino lacuale e non solo Omegna.<br />

Tutto questo aiutando economicamente ogni rassegna senza<br />

compromettere il bilancio <strong>del</strong>l’<strong>Unione</strong> che mantiene un<br />

risultato attivo, maturando un avanzo di amministrazione importante;<br />

credo che, maggiormente in questi periodi, sia un<br />

dato che non debba sfuggire agli attenti amministratori e agli<br />

ancor più attenti amministrati.<br />

Consentitemi di porgere due saluti a due professionisti che<br />

per motivi diversi non collaboreranno più con l’<strong>Unione</strong> o con<br />

i comuni, ovvero a Sabato Ferrentino, storico vigile ortese<br />

che è arrivato al meritato traguardo <strong>del</strong>la pensione e alla<br />

Dott.ssa Giulia Rampone segretaria comunale di Pella (da<br />

ben 11 anni) e di Orta San Giulio e per qualche tempo anche<br />

<strong>del</strong>la nostra <strong>Unione</strong>, che trasferirà la sua dimora lavorativa<br />

nella provincia di Verbania; grazie di cuore, avete arricchito i<br />

nostri enti con la vostra professionalità e competenza.<br />

Editoriale Nello Ferlaino<br />

5


Comune di Gozzano<br />

6<br />

A Gozzano novità per<br />

centro rifi uti e opere pubbliche<br />

E’ stato riaperto a inizio settembre, dopo i necessari<br />

lavori di adeguamento, il centro rifi uti di via per<br />

Auzate. Presso il sito è possibile conferire (in quantitativi<br />

predefi niti indicati nell’apposito cartello posto<br />

all’ingresso) metalli, verde, ingombranti, legno, inerti,<br />

apparecchiature elettriche ed elettroniche, accumulatori<br />

al piombo esausti (batterie). “Nella prima settimana<br />

- ha detto l’assessore ai Lavori Pubblici Emilio<br />

Zenoni - abbiamo verifi cato,<br />

nei giorni di apertura (mercoledì<br />

dalle 8.15 alle 13.15<br />

e sabato sino alle 12), una<br />

media di centoventi accessi<br />

giornalieri. E’ prevedibile un<br />

assestamento con una possibile<br />

conseguente verifi ca<br />

dei quantitativi”. A controllare<br />

l’area anche tre nuove<br />

telecamere.<br />

Proseguono intanto alacremente gli interventi per la<br />

realizzazione <strong>del</strong>la scuola primaria e quello di rettifi<br />

ca <strong>del</strong>la gobba ferroviaria.<br />

Defi nito a fi ne maggio l’appalto, ora la struttura sta<br />

rapidamente salendo ed è in fase di realizzazione la<br />

soletta <strong>del</strong> secondo piano. E’ molto probabile, ha riferito<br />

Zenoni, che a ottobre si giunga alla costruzione<br />

<strong>del</strong> tetto per poi lavorare all’interno, riuscendo, forse<br />

a fare in modo che l’edifi cio sia pressoché pronto già<br />

per il prossimo anno scolastico (periodo uffi cialmente<br />

previsto, 18 mesi). In questi giorni, intanto, si svolgerà<br />

un incontro per quanto riguarda il trasferimento <strong>del</strong>le<br />

somme di competenza regionale. Il lavoro è affi dato<br />

alla ditta Rosant Appalti srl e costerà poco più di un<br />

milione di euro, considerato il ribasso d’asta applicato<br />

pari al 48%.<br />

Lungamente attesa per la necessità di risolvere gli annosi<br />

problemi di carenza di aule nei vari istituti cittadini,<br />

la soluzione darà spazi più moderni e funzionali agli<br />

alunni <strong>del</strong>la scuola elementare che da via Gentile si<br />

sposteranno in via per Auzate, vicino alla media. La<br />

struttura sarà dotata di tre piani, 18 aule, servizi, uffi ci<br />

e di un tunnel di collegamento con la scuola esistente.<br />

L’edifi cio, in cemento armato, ridurrà il consumo energetico<br />

ed è previsto un sistema di riscaldamento a pavimento”.<br />

Sempre sul fronte <strong>del</strong>le opere pubbliche è stato appena<br />

approvato dalla Giunta comunale il progetto preliminare<br />

per una strada che unisca Briga e le nuove<br />

rotonde in prossimità <strong>del</strong> nuovo tratto ferroviario,<br />

anch’esso in costruzione.<br />

Il Comune si incontrerà in questi giorni con Rfi e Re-<br />

gione per programmare la viabilità automobilistica alternativa<br />

(con l’eliminazione <strong>del</strong>la gobba ferroviaria<br />

è stato interrotto, anche, il vecchio collegamento con<br />

Briga Novarese).<br />

Maria Antonietta Trupia<br />

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Al Lido di Gozzano quasi ultimato il centro remiero<br />

E’ quasi ultimato, presso il Lido gozzanese, il nuovo<br />

Centro remiero realizzato dall’Amministrazione comunale<br />

grazie a fi nanziamenti regionali. Secondo le<br />

previsioni dovrebbe essere inaugurato prima <strong>del</strong>l’autunno.<br />

Già in agosto, però, visita in anteprima <strong>del</strong>le autorità,<br />

guidate dal sindaco Carla Biscuola, intervenute alla<br />

presentazione dei servizi di soccorso sanitario e salvamento<br />

in acqua a cura di C.R.I. in cui sono impegnati<br />

gli “Operatori Polivalenti Soccorso Acquatico”.<br />

L’edifi cio era da anni dismesso e, un tempo, era una<br />

nota colonia elioterapica cui affl uivano molti bambini<br />

<strong>del</strong> <strong>Cusio</strong>. Avviata da qualche anno la ristrutturazione,<br />

ora la struttura consta di due ali laterali aggiunte al corpo<br />

centrale. Un nuovo balcone si affaccia sul lago. Al<br />

piano terra adibito a rimessaggio <strong>del</strong>le imbarcazioni, si<br />

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aggiunge un piano superiore<br />

con palestra attrezzata,<br />

spogliatoi e sala<br />

riunioni.<br />

“Il nostro lago - ha detto<br />

Biscuola - è particolarmente<br />

apprezzato dagli<br />

atleti di sport acquatici<br />

per le caratteristiche favorevoli<br />

<strong>del</strong>le correnti.<br />

Già assicurata, la presenza<br />

costante di sportivi<br />

a livello nazionale e internazionale.<br />

Signifi cativo, a garanzia <strong>del</strong>la sicurezza,<br />

il servizio di soccorso sanitario per la tranquillità dei<br />

bagnanti e degli sportivi. Unico il gestore <strong>del</strong>la spiaggia<br />

e <strong>del</strong> Centro remiero: questo consentirà al Comune un<br />

controllo <strong>del</strong>l’intera struttura”.<br />

Tra le autorità in visita, oltre al prevosto, don Sala,<br />

l’assessore provinciale Tenace, il sindaco di Orta San<br />

Giulio, Natale, il comandante <strong>del</strong>la Compagnia dei Carabinieri<br />

di Verbania, tenente Tapparo, quello <strong>del</strong>la stazione<br />

di Gozzano, maresciallo Penariol, e quello <strong>del</strong>la<br />

Polizia <strong>del</strong>l’<strong>Unione</strong> dei <strong>Comuni</strong> <strong>del</strong> <strong>Cusio</strong>, Schiavon.<br />

Maria Antonietta Trupia<br />

Via S. Rita, 34<br />

28024 Gozzano (No)<br />

Tel. 0322 914800<br />

Fax 0322 914850<br />

f.albertoni@va-albertoni.it<br />

www.va-albertoni.it<br />

Comune di Gozzano<br />

7


Comune di Gozzano<br />

8<br />

Controllo e prevenzione di atti vandalici, a tutela <strong>del</strong> patrimonio comunale<br />

Dieci telecamere per la videosorveglianza<br />

Nuovo input al controllo <strong>del</strong> territorio con la videosorveglianza<br />

su cui la Giunta Biscuola si era già espressa<br />

positivamente in campagna elettorale.<br />

Collocate in prossimità <strong>del</strong>le Scuole medie e <strong>del</strong> Centro<br />

raccolta rifi uti di via per Auzate, saranno sperimentate<br />

per tre anni.<br />

Dieci le telecamere operative: la maggior parte controlleranno<br />

la scuola media Pascoli e la sua area di<br />

Ricollocato, dopo oltre<br />

vent’anni, il prezioso altare<br />

ligneo <strong>del</strong> 1674 che,<br />

fi no a fi ne anni Ottanta<br />

era situato nell’abside<br />

<strong>del</strong>la centrale chiesa di<br />

Santa Marta, ma che fu<br />

gravemente danneggiato<br />

da un incendio nel 1988.<br />

Il restauro è stato diretto<br />

da Anna Maria Bava<br />

(Sovrintendenza Beni<br />

architettonici piemontesi)<br />

e fi nanziato da fondi<br />

ministeriali. L’intervento<br />

è stato realizzato da Carola<br />

Ciprandi e Gianluigi<br />

Terreni (Parabiago) all’interno<br />

<strong>del</strong> complessivo<br />

recupero <strong>del</strong>la chiesa,<br />

devastata dal fuoco.<br />

La presentazione uffi cia-<br />

Gozzano Chiesa di Santa Marta<br />

pertinenza; le rimanenti il Centro rifi uti.<br />

La scelta costituiva uno dei punti qualifi canti <strong>del</strong> programma<br />

elettorale <strong>del</strong>la Giunta in carica.<br />

“Ultimamente - ha detto il sindaco Carla Biscuola - si<br />

sono verifi cati ripetuti episodi di vandalismo, alcuni dei<br />

quali di particolare gravità. La nostra Amministrazione,<br />

pertanto, ha deciso di attivare sperimentalmente la videosorveglianza<br />

per tre anni. La sicurezza dei cittadini<br />

e il controllo degli edifi ci di proprietà comunale rappresentano<br />

obiettivi di primaria importanza e, con questo<br />

progetto, si ottengono a nostro avviso risultati di grande<br />

rilevanza, sia sul piano educativo e di prevenzione,<br />

sia su quello <strong>del</strong> controllo e <strong>del</strong>la repressione. Ci auguriamo<br />

- ha concluso il primo cittadino - che l’iniziativa<br />

contribuisca a promuovere un miglior rispetto <strong>del</strong> patrimonio<br />

pubblico, ponendo termine agli episodi vandalici<br />

accaduti nell’area”.<br />

Maria Antonietta Trupia<br />

Dopo il complesso intervento di recupero,<br />

ricollocato l’antico altare ligneo<br />

le <strong>del</strong> lavoro svolto<br />

avrà luogo prossimamente,<br />

intanto i<br />

fe<strong>del</strong>i possono rivedere<br />

l’opera recuperata,<br />

come è già avvenuto<br />

a fi ne luglio<br />

in occasione <strong>del</strong> terzo<br />

anniversario <strong>del</strong>la<br />

scomparsa di don<br />

Carlo Grossini (già<br />

prevosto <strong>del</strong> borgo<br />

cusiano) alla presenza<br />

<strong>del</strong>l’attuale prevosto don Enzo Sala, <strong>del</strong> coadiutore<br />

don Fabrizio Cammelli e di molti religiosi.<br />

Alcuni tasselli <strong>del</strong>le parti gravemente danneggiate<br />

sono state lasciate sul retro <strong>del</strong>l’importante arredo<br />

sacro, a memoria <strong>del</strong>l’evento accaduto.<br />

Maria Antonietta Trupia<br />

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Coordinamento tra gli Enti preposti e celerità di intervento<br />

Nuovo servizio di salvamento in acqua sul Lago d’Orta<br />

Nel corso <strong>del</strong>l’estate è stato avviato sul lago d’Orta un<br />

servizio sanitario e di salvamento in acqua messo<br />

a punto e curato da C.R.I. e Forze <strong>del</strong>l’Ordine e<br />

garantito dagli Operatori Polivalenti <strong>del</strong> Soccorso<br />

Acquatico <strong>del</strong>la Croce Rossa (OPSA) che, ogni sabato<br />

e domenica, pattugliano il <strong>Cusio</strong>. Un intervento<br />

d’emergenza è stato operato alla vigilia di Ferragosto,<br />

quando l’idroambulanza in dotazione (allertata dal 118)<br />

si è diretta dal Lido gozzanese a Orta per prestare soccorso<br />

a una persona colta da malore successivamente<br />

trasportata all’Ospedale di Borgomanero.<br />

La presentazione uffi ciale <strong>del</strong> servizio si è svolta pres-<br />

so la spiaggia alle pendici <strong>del</strong>la torre di Buccione, a<br />

Gozzano, all’inizio di agosto, presenti volontari e mezzi<br />

usati da C.R.I. e Carabinieri. L’idroambulanza (dotata<br />

anche di un defi brillatore semiautomatico) è<br />

solitamente ormeggiata in località Bagnera, dove<br />

è allestita una postazione fi ssa di Primo Soccorso<br />

presso l’Associazione Sub Novara Laghi, concessa<br />

in uso dal Comune di Orta.<br />

Il personale OPSA rimane in costante contatto con le<br />

centrali operative 118 di Novara e Verbania, controllando<br />

le spiagge libere e presidiando le molteplici attività<br />

sportive in programma sul bacino lacustre.<br />

In rappresentanza dei volontari sono intervenuti<br />

Livio Chiotti (ispettore regionale Volontari <strong>del</strong> Soccorso<br />

di C.R.I.), Raissa Buard (<strong>del</strong>egato provinciale<br />

OPSA) e Armando Gallo.<br />

Tra le autorità, l’assessore provinciale Antonio Tenace,<br />

i sindaci di Gozzano, Carla Biscuola, e Orta,<br />

Cesare Natale, il comandante <strong>del</strong>la Compagnia dei<br />

Carabinieri di Verbania, tenente Christian Tappa-<br />

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ro, quello <strong>del</strong>la stazione di Gozzano, maresciallo<br />

Gianluigi Penariol, e <strong>del</strong>la Polizia <strong>del</strong>l’<strong>Unione</strong> dei<br />

<strong>Comuni</strong> <strong>del</strong> <strong>Cusio</strong>, Giorgio Schiavon. Il prevosto,<br />

don Enzo Sala, ha benedetto mezzi e uomini.<br />

Il servizio è stato sinora a carico <strong>del</strong> Comitato provinciale<br />

CRI - Novara e <strong>del</strong> Comitato locale CRI - Borgomanero.<br />

Da quest’anno, un parziale fi nanziamento<br />

anche dai <strong>Comuni</strong> di Gozzano e Pella e una donazione<br />

dalla ditta “VA Albertoni srl” di Gozzano. L’auspicio <strong>del</strong><br />

Comitato provinciale CRI è quello di un coinvolgimento<br />

che si allarghi a tutti i <strong>Comuni</strong> lacustri e agli Enti interessati,<br />

nonché a volontari e residenti affi nché possano<br />

essere forniti servizi sempre più effi caci e coordinati.<br />

Maria Antonietta Trupia<br />

Comune di Gozzano<br />

9


Comune di Orta<br />

10<br />

Passaggio <strong>del</strong>la campana al<br />

Rotary Club Orta San Giulio<br />

Con la tradizionale conviviale di “passaggio <strong>del</strong>la<br />

campana”, martedì il Rotary Club Orta San Giulio ha<br />

visto concludersi l’anno di Presidenza di Giuseppe<br />

Antonioli a cui succede Carlo Stracquadaneo. Una<br />

cerimonia che conclude un intenso anno di attività <strong>del</strong><br />

sodalizio ortese e ne inizia un altro all’insegna, com’è<br />

nella tradizione <strong>del</strong> Rotary, <strong>del</strong>la continuità e <strong>del</strong>l’impegno.<br />

La serata si è svolta tra Orta e l’Isola di San<br />

Giulio, dove, com’è ormai nella tradizione <strong>del</strong> club, avviene<br />

l’atto di consegna <strong>del</strong> collare e <strong>del</strong> distintivo dal<br />

presidente uscente all’entrante. Con Giuseppe Antonioli,<br />

imprenditore in diversi settori commerciali e industriali,<br />

il Rotary Club Orta San Giulio ha perseguito e<br />

raggiunto importanti obiettivi di service, sia sul territorio<br />

che internazionali. Il principale impegno <strong>del</strong> club è un<br />

service internazionale a Masango in Burundi dove,<br />

da quattro anni, sono state realizzate opere a sostegno<br />

<strong>del</strong>la popolazione locale tra le quali un orfanotrofi<br />

o, un ospedale e un acquedotto, opere che stanno<br />

già permettendo alla popolazione locale di migliorare<br />

sensibilmente la loro condizione, riducendo la mortalità<br />

infantile, la diffusione <strong>del</strong>le malattie e migliorando la<br />

scolarizzazione. Un progetto, quello a Masango, che il<br />

Rotary Orta San Giulio segue anche con regolari missioni<br />

sul posto dove i soci direttamente si impegnano<br />

nella realizzazione <strong>del</strong>le opere. Ma questo è solo uno<br />

dei tanti service che il club ha posto in essere. Importante<br />

evento <strong>del</strong>l’anno di Antonioli è stata la fondazione<br />

<strong>del</strong> Rotaract Club Orta San Giulio, il club cadetto<br />

<strong>del</strong> Rotary <strong>del</strong> quale fanno parte ragazze e ragazzi<br />

<strong>del</strong>la zona tra i 18 e i 30 anni che svolgono attività<br />

di service, raccolte fondi e iniziative culturali di respiro<br />

sia locale che internazionale. E’ questa un’importante<br />

risorsa non solo per il Rotary, ma soprattutto per il<br />

territorio. Come detto, per l’anno sociale <strong>2011</strong>-2012,<br />

subentra a Giuseppe Antonioli il nuovo Presidente<br />

Carlo Stracquadaneo. Uffi ciale di Stato Maggiore,<br />

già docente <strong>del</strong>la Scuola di Guerra di Firenze e vice<br />

comandante <strong>del</strong>la base aerea di Cameri, Stracquadaneo,<br />

oltre ad essere il decimo Presidente <strong>del</strong> Rotary<br />

Club Orta San Giulio, ha il compito di proseguire il progetto<br />

in Burundi e ha già defi nito un fi tto programma di<br />

iniziative che vedono tra le altre, per la realtà locale,<br />

importanti iniziative a sostegno <strong>del</strong>la ANGSA Novara<br />

Onlus che è una realtà di eccellenza nella diagnosi<br />

precoce e terapia dei bambini autistici. La bella serata<br />

di “passaggio <strong>del</strong>la campana” si è conclusa con il tradizionale<br />

tocco <strong>del</strong>la campana, che apre e chiude ogni<br />

riunione <strong>del</strong> club, da parte <strong>del</strong> nuovo Presidente a cui<br />

sono andati gli auguri e il rinnovato impegno di tutti i<br />

soci <strong>del</strong> club e dei molti ospiti presenti.<br />

E.P.M.<br />

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Lago + Lago<br />

il <strong>Cusio</strong> in mostra<br />

Molto apprezzata la mostra, presso il Palazzotto di<br />

Orta fi no al 15 settembre, dall’accattivante titolo “Lago<br />

+ Lago”. In esposizione dipinti di Antonio Vittorio Alfi<br />

eri e di Sergio Cominetti. Due modi di vedere l’isola,<br />

il lago d’Orta. Se Cominetti usa quasi una tecnica “fotografi<br />

ca”, tanto i suoi dipinti corrispondono alla realtà,<br />

Alfi eri rappresenta, come Dalì, il sogno. Le sue “isole”<br />

sono “lucidamente oniriche... in uno spazio dato nella<br />

sua apparente concretezza atmosferica, ma, nel contempo,<br />

negato nella sua logica fenomenica, e trasceso<br />

in una sorte di dimensione atemporale”.<br />

Raul Capra, nella sua introduzione, ha voluto spiegare<br />

i motivi <strong>del</strong> titolo, legati ad un articolo, pubblicato sul<br />

Corriere <strong>del</strong>la Sera <strong>del</strong> 1949 a fi rma Alberto Savinio.<br />

Lago + Lago per esprimere anche due così diversi<br />

modi di rappresentare e di vedere il <strong>Cusio</strong>.<br />

L’articolo venne ispirato da Augusto Mazzetti, anche<br />

se di lui non v’è traccia. Parlarne oggi è assolutamente<br />

indispensabile, per evocare un personaggio che ha<br />

sempre portato Orta nel cuore e nell’anima e che, non<br />

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a caso, si era proclamato presidente di una fantomatica<br />

Associazione Fantasmi Ortesi.<br />

Alfi eri è romano di nascita, ma a 17 anni giunse a Novara<br />

in aviazione, spinto da un padre che non lo voleva<br />

pittore! La prima volta che vide l’isola ci girò intorno più<br />

volte, con la barca, pensando se fosse un sogno o la<br />

realtà, oggi predilige le tele grandi dove poter “nascondere”<br />

simboli. In rappresentanza <strong>del</strong> Comune, l’assessore<br />

Giovanni Bernascone, ho espresso la sua piena<br />

ammirazione per le opere dei due artisti.<br />

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Comune di Orta<br />

11


Comune di Orta<br />

12<br />

Società di Mutuo Soccorso<br />

E’ ormai noto che, sull’isola di San Giulio, le monache<br />

<strong>del</strong>l’Abbazia benedettina “Mater Ecclesiæ” hanno<br />

dato vita ad un laboratorio tessile divenuto oggi uno fra<br />

i più qualifi cati a livello europeo, non solo per le tipologie<br />

di intervento, ma anche per la costante attività di<br />

ricerca ed approfondimento svolta.<br />

La bandiera di Casale Corte Cerro prima e dopo il<br />

restauro<br />

E’ forse meno noto che, fra i tanti interventi di restauro<br />

dei quali si occupano le religiose, uno, in particolare,<br />

riguarda le bandiere <strong>del</strong>le Società di Mutuo Soccorso:<br />

oggetti simbolo di una tradizione ultracentenaria di<br />

solidarietà e fratellanza.<br />

Nella vita di queste storiche associazioni di lavoratori<br />

(vedi testo nel riquadro), la bandiera sociale ha<br />

sempre rivestito un ruolo di primaria importanza, tanto<br />

da essere richiamata spesso negli statuti e nei regolamenti,<br />

per normare il suo utilizzo e persino il ruolo <strong>del</strong><br />

socio portabandiera.<br />

Segno distintivo <strong>del</strong> sodalizio, la bandiera era esposta<br />

nelle ricorrenze solenni ed accompagnava il socio in<br />

ogni momento <strong>del</strong>la vita, dall’ingresso in Società, sino<br />

alle esequie.<br />

Quando si parla di bandiere, in genere, si pensa ad un<br />

tricolore, ma i vessilli <strong>del</strong>le Società di Mutuo Soccorso,<br />

generalmente double-face, lo avevano su uno dei due<br />

lati, mentre sull’altro veniva dato spazio alla fantasia e<br />

all’abilità <strong>del</strong>l’artigiano o <strong>del</strong>la ricamatrice che li confezionavano.<br />

Si utilizzavano quindi preziosi tessuti, spesso<br />

eleganti velluti, e venivano riprodotti denominazioni<br />

e motti, l’anno di fondazione e, soprattutto, le due mani<br />

che si stringono, le “mani in fede”, simbolo storico <strong>del</strong><br />

Mutualismo, insieme con gli strumenti, le allegorie <strong>del</strong><br />

mondo <strong>del</strong> lavoro e, ancora, ghirlande, volute, stelle,<br />

defi nendo quasi un alfabeto visivo comune.<br />

Osservare attentamente una bandiera sociale consente,<br />

spesso, di leggere i passaggi che illustrano la storia<br />

<strong>del</strong> sodalizio, trovandone puntuali riscontri negli archivi<br />

storici, inesauribili fonti di preziose informazioni. Sempre<br />

negli archivi sono spesso rintracciabili anche i riferimenti<br />

diretti alla storia <strong>del</strong> vessillo: è infatti possibile<br />

leggere verbali dettagliati sulle lunghe discussioni per<br />

defi nire la sua realizzazione, il serrato confronto per la<br />

scelta dei materiali o l’individuazione <strong>del</strong>la ricamatrice<br />

alla quale commissionare il lavoro, l’esame attento dei<br />

preventivi, e poi, ancora, il programma <strong>del</strong>le feste per<br />

la presentazione uffi ciale, le odi e gli inni composti in<br />

quelle occasioni: frammenti di storia che tornano alla<br />

luce.<br />

I vessilli, sopravvissuti ai disastri<br />

<strong>del</strong>le due guerre mondiali, alle<br />

devastazioni <strong>del</strong>la repressione fascista,<br />

ma anche al trascorrere <strong>del</strong><br />

tempo e all’incuria, ritrovano l’antico<br />

splendore grazie all’accurato intervento<br />

<strong>del</strong>le monache e all’impegno<br />

<strong>del</strong>la Regione Piemonte che,<br />

nel 1990, ha emanato una legge<br />

fi nalizzata alla tutela e nella promozione<br />

<strong>del</strong> patrimonio e dei valori<br />

storici, sociali e culturali <strong>del</strong>le<br />

Società di Mutuo Soccorso. Sono<br />

ormai quasi trecento gli interventi<br />

di restauro fi nanziati dalla Regione<br />

Piemonte e dalla Fondazione “Centro per lo studio e<br />

la documentazione <strong>del</strong>le Società di Mutuo Soccorso”<br />

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onlus, nata per volontà <strong>del</strong>la Regione Piemonte e <strong>del</strong><br />

Coordinamento regionale <strong>del</strong>le Società di Mutuo Soccorso<br />

piemontesi.<br />

Attraverso la Fondazione è in fase di attuazione anche<br />

il progetto Le bandiere <strong>del</strong>la solidarietà. Un progetto<br />

di restauro conservativo per le Società di Mutuo<br />

Soccorso <strong>del</strong> Piemonte, fi nanziato con un contributo<br />

a valere sull’otto per mille per il recupero di beni culturali,<br />

che sta consentendo il restauro conservativo di<br />

altri trentacinque vessilli. In questi ultimi vent’anni, le<br />

preziose bandiere hanno quindi trovato all’isola di San<br />

Giulio, fra le silenziose mura <strong>del</strong>l’Abbazia benedettina,<br />

una seconda casa, o per meglio dire, una casa… di<br />

cura, che lasciano per tornare protagoniste di una nuova<br />

stagione di rinnovamento.<br />

Mariella Zanetta<br />

Alcune <strong>del</strong>le bandiere<br />

e fasi <strong>del</strong> restauro<br />

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Le SOMS<br />

Le Società Operaie di Mutuo Soccorso, note<br />

anche con l’acronimo SOMS, si svilupparono a<br />

partire dalla seconda metà <strong>del</strong>l’Ottocento, riunendo<br />

lavoratori per fornire assistenza ed aiuto<br />

economico nei momenti di diffi coltà, attraverso<br />

la costituzione di un fondo monetario destinato<br />

a soccorrere gli iscritti, versando loro sussidi<br />

in caso di malattia, disoccupazione, impotenza<br />

al lavoro, vecchiaia, al verifi carsi di particolari<br />

eventi penalizzanti (incendi, calamità naturali,<br />

grandine, epizoozie, ecc.) o sostenendo le famiglie<br />

in caso di morte <strong>del</strong> socio. Le Società accoglievano<br />

artigiani, commercianti, operai, artisti,<br />

contadini e, in genere, tutti coloro che traevano<br />

i mezzi di sostentamento dalla prestazione <strong>del</strong>la<br />

loro opera. Il consolidamento <strong>del</strong>l’attività <strong>del</strong>le<br />

Società di Mutuo Soccorso portò ad un’estensione<br />

degli ambiti di intervento. Oltre a quello<br />

mutualistico in senso stretto, le Società promossero<br />

infatti numerose iniziative fi nalizzate al miglioramento<br />

<strong>del</strong>le condizioni di vita degli iscritti e<br />

<strong>del</strong>la <strong>Comuni</strong>tà in cui operavano. Realizzazione<br />

di cooperative di consumo, forni sociali, ospedali,<br />

ospizi, asili, casse di credito e di risparmio,<br />

assicurazioni, proposta di assistenza medica<br />

specialistica, distribuzione di medicinali a prezzi<br />

calmierati, campagne di vaccinazione sono<br />

solo alcune <strong>del</strong>le attività svolte dalle Società di<br />

Mutuo Soccorso. Fondamentale fu anche l’impegno<br />

nel campo <strong>del</strong>l’istruzione e <strong>del</strong>la formazione<br />

professionale. Le Società di Mutuo Soccorso<br />

possono essere considerate un effi cace<br />

strumento per la conquista di un’autonomia individuale<br />

che consentiva ai lavoratori di affrancarsi<br />

dalla dipendenza, in caso di necessità, da<br />

forme di benefi cenza pubblica, ecclesiastica o<br />

privata, in un contesto che valorizzava invece<br />

l’individuo nella sua totalità. In Piemonte, nei<br />

primi decenni <strong>del</strong> Novecento, risultavano attive<br />

più di quattromila Società mutualistiche, oggi ne<br />

possiamo considerare circa quattrocento. Negli<br />

anni più recenti, venuta meno la fi nalità strettamente<br />

mutualistica, numerose Società di Mutuo<br />

Soccorso si sono impegnate in ambito ricreativo<br />

e culturale. Alcuni sodalizi stanno però tornando<br />

a rivolgere la loro attenzione al settore <strong>del</strong>la<br />

previdenza e <strong>del</strong>l’assistenza sanitaria integrativa,<br />

attualizzando gli scopi originari.<br />

Comune di Orta<br />

13


Comune di Orta<br />

14<br />

Tante zucche, tante idee<br />

domenica 11 settembre Orta ha giocato d’anticipo sull’autunno<br />

Si è svolto domenica 11 settembre dalle ore 9 alle ore 20 a Orta<br />

San Giulio, in Piazza Motta, un mercatino rivolto a tutti gli appassionati<br />

<strong>del</strong>la tradizione, dei sapori genuini, <strong>del</strong>la manualità e <strong>del</strong><br />

buon gusto. Organizzato dall’Associazione Culturale Arti e Sapori<br />

di Nord Ovest di Borgomanero, l’evento ha portato all’incontro con<br />

le eccellenze enogastronomiche e artigianali <strong>del</strong> territorio. Tante<br />

zucche, ornamentali e... da gustare, mieli, formaggi e ancora tanto<br />

artigianato con splendidi cotoni ricamati, gioielli. Ma l’attenzione<br />

dei bambini era tutta per le simpaticissime Sara e Tiziana di Arona<br />

che hanno giocato a reinventare questi frutti <strong>del</strong>la terra così strani<br />

e colorati. Soprattutto tempere, ma anche pennarelli e matite per<br />

scatenare tutta la fantasia che i bimbi hanno dentro. Non solo i<br />

turisti, ma anche gli ortesi hanno goduto di una giornata giocata<br />

d’anticipo sul tema <strong>del</strong>l’Autunno.<br />

Luisella Mazzetti<br />

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A Ronco non si capita per caso, da Pella parte una<br />

strada asfaltata che, in circa tre chilometri conduce alle<br />

frazioni Ronco Sotto e Ronco Sopra. La si può percorrere<br />

tranquillamente a piedi, con un andamento lento<br />

disseminato di panchine dove poter sedere e far riposare<br />

le stanche membra, dove poter ammirare il panorama<br />

<strong>del</strong> lago e <strong>del</strong>le montagne che lo circondano.<br />

Il fresco è assicurato dalla presenza di numerosi alberi<br />

che portano una piacevole ombra durante la calura<br />

estiva. Giunti all’ingresso <strong>del</strong>la frazione si può scendere<br />

al lago, attraverso un ripido sentiero formato da tanti<br />

piccoli sassi. L’acqua, piuttosto profonda, si presenta<br />

di un verde smeraldo che invita a tuffarsi. Nonostante<br />

le case siano abitate, il silenzio è quasi totale, rotto<br />

solo da qualche motoscafo di passaggio. La chiesa,<br />

dedicata a San Defendente, soldato romano, protettore<br />

contro la peste, è a navata unica ed è stata decorata<br />

da Paolino Albanesi di Sant’Agata Sopra, con l’aiuto<br />

di Begonzoli e Gallotti, suoi compaesani. Il villaggio<br />

era situato in posizione molto strategica, proprio lungo<br />

l’antica strada che collega ancora oggi la Valsesia, o la<br />

Colma, al lago d’Orta, sentiero di pellegrinaggi religiosi<br />

tra il Sacro Monte di Varallo e quello d’Orta. Da qui<br />

transitarono, però, molti artisti che si recavano anche<br />

all’Isola di San Giulio per affrescare le pareti <strong>del</strong>le chiese.<br />

Ritornati in cima alla stradina, si oltrepassa il cimitero<br />

da dove inizia l’impegnativa mulattiera in ripida<br />

salita, immersa in un fi tto bosco di castagni. Lungo il<br />

percorso si trovano le cappelle, la prima già nel centro<br />

di Ronco, la seconda proprio nei pressi <strong>del</strong> Cimitero,<br />

accanto ad un masso con una grossa “coppella”, quasi<br />

un contenitore per offerte, una terza è nel bosco. Costituivano<br />

un momento di sosta e di preghiera prima<br />

di arrivare all’Oratorio di San Giulio a Ronco Sopra.<br />

Lo si raggiunge in mezz’ora di cammino. L’edifi cio è<br />

composto da tre corpi di epoche diverse, il più antico,<br />

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Itinerari estivi, Ronco<br />

Sotto e Ronco Sopra,<br />

frazioni di Pella<br />

la navata, è basso e di dimensioni contenute. Il portico<br />

d’ingresso è <strong>del</strong> ‘600 e <strong>del</strong> ‘700 la zona <strong>del</strong>l’abside.<br />

Gli affreschi che decorano l’interno sono databili tra il<br />

1400 e l’inizio <strong>del</strong> 1600. Tra questi si trova la rappresentazione<br />

più nota di San Giulio, patrono <strong>del</strong> <strong>Cusio</strong><br />

che sta impartendo la benedizione mentre naviga sul<br />

suo mantello verso l’isola che deve essere liberata dai<br />

serpenti. Le opere sono state, con tutta probabilità, realizzate<br />

dalla scuola dei Cagnoli, da Tommaso ai fi gli,<br />

come viene segnalato nel volume “Archeologia e Arte<br />

nel <strong>Cusio</strong>”. Dopo un ultimo sguardo panoramico sul<br />

lago si riprende la via <strong>del</strong> ritorno, assaporando ancora<br />

questo angolo di Paradiso, senza auto, senza confusione,<br />

per portarlo nel cuore anche quando si tornerà<br />

nel caos di questa vita moderna che spesso dimentica<br />

quanto sia appagante un tramonto <strong>del</strong> quale il sole lo<br />

si vede specchiarsi nelle acque tranquille <strong>del</strong> <strong>Cusio</strong>,<br />

incendiandolo con i suoi colori più intensi.<br />

Luisella Mazzetti<br />

Comune di Pella<br />

15


Comune di Pella<br />

16<br />

Sono stati due giorni ricchi di iniziative il 23 e 24 luglio,<br />

quando si è svolta a Orta San Giulio e a Pella la manifestazione<br />

“I Frutti <strong>del</strong> Passato”, organizzata dal Consorzio<br />

Pro Loco Lago d’Orta nell’ambito <strong>del</strong> Progetto<br />

Interreg, “Biodiversità, salviamola mangiandola” con<br />

una Mostra mercato, Laboratori <strong>del</strong> gusto, Laboratori<br />

per i piccoli, Degustazioni gratuite e altro ancora.<br />

Hanno partecipato più di cinquanta espositori, molte<br />

le regioni che hanno inviato il meglio <strong>del</strong>la loro produzione,<br />

Veneto, Emilia Romagna, Marche, Lombardia,<br />

Liguria, Toscana e, naturalmente, Piemonte.<br />

Presente anche la Svizzera, partner <strong>del</strong> progetto Interreg<br />

<strong>del</strong> Consorzio, con la Cooperativa “Sativa” di Rheien<br />

che produce semi rari di ortaggi in un monastero<br />

sul Reno.<br />

La nostra regione ha goduto di particolare visibilità<br />

I frutti <strong>del</strong> passato<br />

tra Orta San Giulio e Pella, il 23 e 24 luglio<br />

in quanto sul lungolago di Pella hanno trovato posto<br />

i produttori che hanno ottenuto il Marchio Regionale<br />

<strong>del</strong>l’Eccellenza alimentare. Orta e Pella erano collegate,<br />

per l’occasione, con motoscafi gratuiti.<br />

Grazie all’interessamento <strong>del</strong>la famiglia Zacchera il<br />

Consorzio ha potuto disporre, ancora una volta, come<br />

lo scorso dicembre,<br />

<strong>del</strong>la splendida terrazza<br />

a lago <strong>del</strong>l’ex<br />

Hotel Orta, dove<br />

hanno trovato spazio<br />

esposizioni di<br />

fotografi e e dipinti e<br />

uno stand di libri introvabili<br />

perché fuori<br />

catalogo, tutti legati<br />

al territorio e il lago<br />

in particolare.<br />

La mostra “Dal lago<br />

perduto alla biodiversità<br />

ritrovata” ha<br />

presentato il caso<br />

<strong>del</strong> lago d’Orta a<br />

vent’anni dall’intervento<br />

di liming con<br />

pannelli illustrativi,<br />

foto e grafi ci. Durante<br />

le due giornate è<br />

sempre stato presente<br />

il personale <strong>del</strong> CNR di Pallanza che ha spiegato<br />

ai visitatori questa importante azione di salvataggio.<br />

Sabato e domenica, per gli appassionati, sono stati<br />

presentati due annulli fi latelici e, in alcuni ristoranti <strong>del</strong><br />

territorio, non sono mancati piatti preparati con ortaggi<br />

<strong>del</strong>la biodiversità. Tantissime le curiosità che si sono<br />

potute scovare tra le bancarelle, la camomilla di Coiromonte,<br />

le anatre costruite con i giunchi <strong>del</strong>la laguna<br />

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veneta, i prodotti di latte d’asina e tante altre…<br />

Collaboratori attivi <strong>del</strong> Consorzio sono la Pro Loco di<br />

Orta, guidata da Giuditta Manzetti, e Alberto Anchisi<br />

Fanno invece parte <strong>del</strong>lo staff dei promotori Rosaria<br />

De Marco, già presidente <strong>del</strong>la Pro Loco di Pogno,<br />

Anna Colombo <strong>del</strong>la Pro Loco di Novara, Adriano Talato<br />

<strong>del</strong>la Pro Loco di Legro, Riccardo Milan <strong>del</strong>la Pro<br />

Loco di Omegna. Molto curioso il “taglio <strong>del</strong> nastro” la<br />

mattina <strong>del</strong> sabato a Orta con assaggio di uva spina!<br />

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Luisella Mazzetti<br />

Comune di Pella<br />

17


Comune di Pogno<br />

18<br />

Stelle<br />

in concerto<br />

Hanno recentemente festeggiato i primi<br />

40 anni di attività. Portati splendidamente<br />

come si deve a chi fa <strong>del</strong> canto qualcosa<br />

di più che un hobby: uno stile di<br />

vita. Così il Coro Ana Stella Alpina di<br />

Berzonno festeggia il prossimo 20 novembre<br />

la santa patrona <strong>del</strong>la musica,<br />

Santa Cecilia e lo fa nel modo che gli è<br />

più congeniale: con un concerto e una<br />

giornata di festa aperta a tutti. O almeno a quanti<br />

vogliono cantare la gioia di vivere. Il motto dei coristi<br />

di Pogno è lo stesso di Byron che un giorno disse:<br />

“Se senti un gruppo di persone che canta, fermati<br />

e ascolta. Quella è gente onesta. Perché il maligno,<br />

non ha canzone”. Aggiunge il maestro Carlo Poletti:<br />

“Invito tutti ad assistere alle prove, che si tengono tutti<br />

i mercoledì sera dalle ore 21 alle 23, presso la Baita<br />

<strong>del</strong> Coro, situata in località Torlacqua di Pogno, Via<br />

Dante Alighieri 11 e passare una serata diversa dal solito.<br />

Bere in compagnia un buon bicchiere di vino e poi,<br />

non si sa mai che venga la voglia di provare ad avere<br />

un’esperienza corale. Da cosa, nasce cosa - prosegue<br />

Poletti - per unirsi a noi, non è tassativo essere Alpini.<br />

Basta condividere “lo spirito Alpino”. L’unico requisito<br />

sarebbe quello di avere almeno un pizzico di intonazione<br />

e tanta buona volontà, che non guasta. Poi, cantare<br />

eleva lo spirito e dà la possibilità di esprimersi musicalmente,<br />

anche se non si conosce la musica. La cosa<br />

gradite prenotazioni<br />

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importante è cantare. Basti pensare che lo strumento<br />

più perfetto che esiste in natura, è la voce. L’unico che<br />

esegue la musica unitamente alla parola”.<br />

Questo il programma <strong>del</strong>la festa<br />

Domenica 20 Novembre <strong>2011</strong><br />

ore 10.00: Chiesa Parrocchiale di S. Pietro Apostolo<br />

a Pogno SS. Messa in suffragio dei Coristi “Andati<br />

Avanti” offi ciata dal Cappellano Alpino Don Salvatore<br />

Gentile<br />

ore 12.30: Pranzo sociale <strong>del</strong> 41° Presso il Ristorante<br />

“Da Paniga” Via Via Maggiora 89 a Borgomanero.<br />

Il concerto si terrà sabato 19 novembre alle 21 nella<br />

Chiesa Parrocchiale di San Pietro Apostolo a Pogno<br />

con la 33ma edizione <strong>del</strong>la Rassegna dei canti<br />

Popolari di Santa Cecilia e saranno ospiti il Coro La<br />

bricolla di Falmenta di Verbania e il Coro Ana Monterosa<br />

di Busto Arsizio di Varese. L’ingresso è libero.<br />

gradite prenotazioni<br />

E.P.M.<br />

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Avisini in festa<br />

L’Appuntamento è ormai tradizionale e ogni anno i donatori di sangue<br />

<strong>del</strong>l’Avis, l’Associazione Volontari Italiani <strong>del</strong> Sangue <strong>del</strong>la sezione<br />

comunale di Pogno si ritrovano per un giorno di festa e rifl essione.<br />

La festa <strong>del</strong> donatore si terrà quest’anno il 16 ottobre con il<br />

seguente programma: alle 9.15 il ritrovo presso la sede Avis in via<br />

Garibaldi e alle 9.45 il corteo verso la chiesa parrocchiale. Alle 10<br />

è prevista la S. Messa e al termine visita con omaggio fl oreale agli<br />

avisini defunti. Alle 12 trasferimento all’Hotel La Bussola di Orta<br />

per aperitivo e pranzo sociale. Al termine <strong>del</strong> pranzo verranno premiati<br />

i donatori benemeriti con la consegna dei riconoscimenti che<br />

quest’anno sono: Benemerenza n° 1 distintivo in rame: Michael<br />

Cario, Alessandra Crolla, Adriano Dellassette, Massimo Sangiorgio,<br />

Alberto Toma, Gloria Toresan. Benemerenza n° 2 distintivo in<br />

argento: Marco Betti, Simone Comoli Felappi, Angela De Marco,<br />

Simona Pezzoni, Elio Piralla, Luca Sottini, Carmine Tramunti, Maurizio<br />

Zampiero. Benemerenza n° 3 distintivo in argento dorato: Carla Betti, Salvatore Iannotta, Eliana Maria<br />

Paracchini, Bruno Pireddu. Benemerenza n° 4 distintivo in oro: Flavio Cogotti, Antonio Stancato, Mario<br />

Tommasiello. Benemerenza n° 5 distintivo in oro con rubino a Giorgio De Dominici.<br />

E.P.M.<br />

Libri: il racconto <strong>del</strong> sisma a L’Aquila<br />

Alle operazioni di soccorso parteciparono anche numerosi volontari di <strong>Cusio</strong> e borgomanerese<br />

C’era anche una <strong>del</strong>egazione <strong>del</strong> Coordinamento provinciale<br />

<strong>del</strong>la Protezione civile novarese (tra gli altri il borgomanerese<br />

Gianfranco Zanetta e Antonio Marchinetti di Soriso) alla presentazione,<br />

lo scorso maggio presso il Salone <strong>del</strong> Libro di Torino (nel<br />

nuovo padiglione Oval), di due volumi sul tema “L’Aquila. Due anni<br />

dopo”. Agli interventi post sisma contribuì anche il coordinamento<br />

novarese (che comprende volontari anche dal <strong>Cusio</strong>) che ha preso<br />

parte all’incontro torinese cui ha partecipato il Capo Dipartimento<br />

<strong>del</strong>la Protezione Civile nazionale, Franco Gabrielli e gli autori <strong>del</strong>le<br />

due pubblicazioni nate per informare e rifl ettere sul tragico evento<br />

di due anni fa. I testi presentati sono stati “Le verità <strong>del</strong> terremoto”<br />

di Francesco Sidoti, edito da “Libreria Universitaria Benedetti”, e<br />

“Macerie dentro e fuori”<br />

di Umberto Braccili, edito<br />

da “Avus” (Associazione<br />

vittime universitarie <strong>del</strong> sisma).<br />

In sala, <strong>del</strong>egazioni<br />

<strong>del</strong>la Protezione civile da<br />

Vercelli e Alessandria ed<br />

esponenti di Esercito e<br />

Carabinieri. Maria Antonietta Trupia<br />

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Comune di Pogno<br />

19


Comune di Soriso<br />

20<br />

Festa a Soriso per il patrono San Giacomo<br />

Soriso ha festeggiato il patrono San giacomo con cerimonie religiose, ma anche con i giochi popolari,<br />

il palio <strong>del</strong>le oche, la rappresentazione storica e auto d’epoca<br />

Tutta la popolazione di Soriso in piazza il 23 luglio per<br />

dar man forte ai rappresentanti dei 6 rioni che si sono<br />

sfi dati sulla Piazza Umberto I in esilaranti gare. Rosa,<br />

verde, rosso, arancione, azzurro e blu, questi i colori<br />

<strong>del</strong>le squadre che hanno corso con le carriole, con un<br />

uovo dentro ad un cucchiaio tenuto con la bocca, ab-<br />

bracciati al compagno nel percorso a “tre gambe”. Tifo<br />

da stadio e cori hanno spinto i concorrenti a fare <strong>del</strong><br />

loro meglio per accaparrarsi il maggior numero di punti<br />

e, di conseguenza, la vittoria.<br />

Intorno alle 17 il momento più atteso, il Palio <strong>del</strong>le<br />

Oche. Sette animali pronti, quattro grigi e tre bianchi,<br />

alcuni appartenenti alla scuderia Cavagnino. Sei, una<br />

per ogni contrada, e una “di scorta, perché non si sa<br />

mai” dicono gli organizzatori. Una regola importantis-<br />

sima da rispettare a tutti i costi: le oche non possono<br />

e non devono assolutamente essere toccate per al-<br />

cun motivo, pena la squalifi ca. Simpaticissime, come<br />

solo loro possono essere con il loro incedere buffo e<br />

solo all’apparenza sgraziato, hanno percorso il tratto<br />

attorno all’edifi cio <strong>del</strong> Municipio incitate a gran voce<br />

dai conduttori e dal pubblico in modo abbastanza tran-<br />

quillo, tranne una. Infatti l’animale <strong>del</strong>la squadra verde<br />

alla curva in fondo alla discesa pensò bene di fermarsi,<br />

con somma disperazione dei sostenitori. Nonostante il<br />

concorrente tentasse disperatamente di farle riprende-<br />

re la gara non ci fu verso di convincerla, anzi, la bianca<br />

ochetta all’improvviso decise di ritornare sui suoi pas-<br />

si e terminò la gara... al contrario! Ma è giusto che ci<br />

sia qualcuno che vada... controcorrente a qualunque<br />

costo! Vincitori anche quest’anno i rossi <strong>del</strong> quartiere<br />

Centro. In fondo però hanno vinto tutti con la loro sim-<br />

patia e allegria.<br />

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La domenica 24 è stata la volta <strong>del</strong>la rappresentazio-<br />

ne storica in costume, con il Gruppo di Borgomane-<br />

ro. E’ stata ricordata la festa svoltasi nel borgo intorno<br />

ai primi anni <strong>del</strong> 1700 per celebrare il ritorno <strong>del</strong> ba-<br />

rone Pio Ravizza dalla campagna militare durante la<br />

quale, al fi anco <strong>del</strong> principe Eugenio di Savoia, arrivò<br />

fi no alle porte di Vienna. Da qui, il principe, di battaglia<br />

in battaglia, al comando <strong>del</strong>l’esercito <strong>del</strong>l’imperatore<br />

d’Austria, sconfi sse quello turco ed entrò trionfalmente<br />

nella città di Belgrado. La baronessa attese il ritorno di<br />

Pio nel palazzo di Soriso e quando fi nalmente il barone<br />

ritornò venne data una grande festa.<br />

La nobildonna, fervente cattolica, originaria di Barcel-<br />

lona istituì un lascito in favore <strong>del</strong>la ragazze povere di<br />

Soriso e fece mettere una lapide a ricordo, che esiste<br />

ancora sotto il portico <strong>del</strong>la parrocchiale. A contorno<br />

<strong>del</strong>la cerimonia si sono esibiti in alcuni brani di operet-<br />

ta una soprano argentina e un tenore italiano. Il Baro-<br />

ne Pio Ravizza era impersonato da Claudio Boschet<br />

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e la baronessa dalla di lui moglie Antonella Martini, il<br />

sindaco, Augusto Cavagnino, vestiva i panni <strong>del</strong> princi-<br />

pe Eugenio di Savoia.<br />

Lo spettacolo è stato seguito da un pubblico molto nu-<br />

meroso che ha potuto ammirare anche parecchie auto<br />

d’epoca parcheggiate nella piazza <strong>del</strong> Municipio.<br />

Luisella Mazzetti<br />

Comune di Soriso<br />

21


Comune di Soriso<br />

22<br />

Soriso ha festeggiato il ventennale<br />

<strong>del</strong>la sua squadra di calcio<br />

Sabato 17 settembre Soriso ha festeggiato i vent’anni<br />

dalla costituzione <strong>del</strong>la nuova Vigor, la sua squadra<br />

di calcio. E’ stata giocata una partita tra vecchie<br />

glorie, prima sospesa per il brutto tempo e poi ripresa<br />

e portata a termine, infi ne tutti a cena al Ristorante Laghetto<br />

<strong>del</strong>la Gelata.<br />

La Vigor Calcio Soriso ha una storia lunga più di<br />

sessanta anni, fra interruzioni e ripensamenti. A quel<br />

tempo le dimensioni<br />

<strong>del</strong>le righe,<br />

il colore <strong>del</strong>le<br />

magliette, per<br />

non parlare <strong>del</strong>le<br />

calzature erano<br />

molto personali,<br />

forse troppo!<br />

Tuttavia questi<br />

ragazzi, con un<br />

lavoro di assoluto<br />

volontariato,<br />

allestirono un<br />

campo di calcio<br />

su un’area privata<br />

e per alcuni<br />

anni riuscirono a giocare e a mantenere anche alto il<br />

nome di Soriso. Poi il lavoro e la necessità di pensare<br />

alla famiglia che, nel frattempo, avevano costituito,<br />

li costrinsero ad abbandonare quello sport che tanto<br />

amavano. Dopo quasi venti anni si ricostituì la squadra<br />

perlopiù formata dagli stessi “ragazzi” che, però,<br />

non essendo più ragazzi, non riuscì a durare più di due<br />

stagioni. Il campo fu poi destinato ad area residenziale<br />

e ora, dove la prima Vigor compì le proprie imprese,<br />

sorgono alcune villette. Una leggenda, ma c’è chi giura<br />

che sia vera, narra che, quando soffi a il vento, si sentono<br />

ancora le grida e gli applausi di quei tempi lontani.<br />

Potrebbe sembrare troppo romantico, ma, se ci si sofferma<br />

a rifl ettere, ci si accorge che anche una squadra<br />

di calcio entra di diritto nella storia passata e recente di<br />

un villaggio come di una grande città!<br />

Trascorrono altri venti anni e alcuni ragazzi, tra i quali<br />

i fi gli di coloro che militarono nella stagione eroica, decidono<br />

di ricostituire la Vigor. Al cuore non si comanda,<br />

la squadra deve continuare a vivere! I tempi erano<br />

cambiati, le maglie erano tutte <strong>del</strong>lo stesso colore e<br />

le scarpe erano più adatte, persino il portiere aveva i<br />

guanti cuciti apposta, ma non per questo le diffi coltà<br />

erano fi nite: le trasferte, gli ingaggi, anche se questi<br />

non andavano oltre una cena in pizzeria, tutto era molto<br />

più caro! Inoltre vi era un altro problema grandissimo:<br />

a Soriso non esisteva un campo da calcio, nemmeno<br />

un metro quadrato di area sportiva di proprietà<br />

pubblica, quindi questi ragazzi hanno dovuto trovare<br />

ospitalità, a pagamento, presso impianti di altri comuni<br />

e hanno giocato in trasferta per due decenni e riuscendo<br />

comunque, anche loro, a farsi onore.<br />

Alcuni anni fa, con una decisione che, visti i tempi, è<br />

altrettanto coraggiosa, l’Amministrazione comunale<br />

acquistò l’area che il piano regolatore aveva individuato<br />

per la destinazione impiantistica sportiva e, con le<br />

scarse risorse a disposizione, ha iniziato a realizzare<br />

il campo sportivo. Anche in questo caso le diffi coltà<br />

non sono mancate, tuttavia adesso esiste un campo di<br />

calcio di dimensioni regolamentari, con tanto di porte e<br />

bandierine, si sta lavorando per realizzare la piattaforma<br />

sulla quale posizionare gli spogliatoi prefabbricati e<br />

si sta realizzando la necessaria recinzione regolamentare<br />

e chissà che, a breve, la Vigor non possa disputare<br />

qualche partita “in casa“.<br />

Luisella Mazzetti<br />

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I primi mesi di mandato quale Sindaco mi hanno fatto<br />

con piacere trovare uno staff di dipendenti comunali<br />

di grande aiuto per gli amministratori: Piera, Sabrina,<br />

Katiuscia e Danilo sono competenti e disponibili.<br />

Il mio gruppo, con tutti i consiglieri e con gli assessori<br />

Romanati e Massara, ha dimostrato di continuare con<br />

grande impegno il servizio al paese.<br />

Garanzia di continuità e di esperienza è per me l’insostituibile<br />

Vicesindaco Felice Monti. L’Uffi cio Tecnico<br />

con l’arch. Biscuola ci sta supportando egregiamente<br />

negli impegni urbanistici avviati.<br />

LE NOTIZIE<br />

SCUOLA: a settembre verrà consegnata la parte a<br />

piano terra. Pensiamo che per Natale faremo ai bambini<br />

di Soriso il regalo di una nuova scuola. Il Vicesindaco<br />

si sta occupando di avviare l’iter per avere dalla<br />

Regione il fi nanziamento II lotto.<br />

IL PROGETTO SCUOLA DI SORISO: le attività scolastiche,<br />

il post scuola e la mensa saranno oggetto di un<br />

programma ricco di contenuti formativi. Abbiamo spostato<br />

qualche risorsa economica sulla scuola per realizzare<br />

un progetto sempre più a misura di bambino.<br />

Il Gruppo di Lavoro Scuola coordinato da Massimo<br />

Mongini, Giovanna Monti, Rita Monti e da una mamma<br />

non italiana. Ci sta aiutando nelle scelte.<br />

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Notizie<br />

dal Comune<br />

IL CAMPO SPORTIVO: stiamo provvedendo<br />

alla recinzione ed alla costruzione<br />

spogliatoi, Ringraziamo la<br />

ditta Lachesi che ci ha offerto ore di<br />

lavoro qualifi cato.<br />

SISTEMAZIONE STRADE ED ILLU-<br />

MINAZIONE PUBBLICA: abbiamo<br />

avuto un fi nanziamento dalla Legge<br />

18 che consentirà importanti lavori di manutenzione<br />

ordinaria e straordinaria alla rete urbanistica.<br />

AIUTI ALLE FAMIGLIE: abbiamo privilegiato questo<br />

aspetto attivando una borsa lavoro per 6 mesi per cittadini<br />

di Soriso disoccupati.<br />

Abbiamo stanziato risorse per aiuti alimentari alle famiglie,<br />

attraverso il Banco Alimentare Caritas di Gozzano.<br />

PROBLEMA CINGHIALI: stiamo affrontando in sede<br />

regionale e provinciale in sinergia con i cacciatori di<br />

Soriso.<br />

La collaborazione con il VOLONTARIATO LOCALE ci<br />

aiuta a favorire uno spirito di amicizia e solidarietà fra<br />

i sorisesi.<br />

Il VICESINDACO e MARIO CHIARINOTTI stanno lavorando<br />

per il recupero <strong>del</strong> ricco ARCHIVIO COMU-<br />

NALE nell’ottica di una sua futura collocazione.<br />

Stiamo partecipando attivamente agli incontri con il<br />

C.I.S.S. e con l’UNIONE DEI COMUNI per lavorare in<br />

rete con le realtà <strong>del</strong> nostro territorio.<br />

Un doveroso ringraziamento alla redazione <strong>del</strong> Campanone<br />

e di Intorno all’Isola per l’ospitalità accordata.<br />

il Sindaco Dr. Augusto Cavagnino<br />

Comune di Soriso<br />

23


Sport<br />

24<br />

Vela: vincono Gorla e Calderoni<br />

Domenica 4 settembre ha avuto luogo sul Lago d’Orta,<br />

con partenza davanti alla Base Nautica di Imolo, la Regata<br />

di Crociera Orta-Omegna Orta, organizzata come<br />

ogni anno dal Circolo Vela Orta, e quest’anno sponsorizzata<br />

da Antica Cantina di Canelli, uno dei maggiori<br />

produttori di vini di grande qualità nell’Astigiano.<br />

Una pioggia battente non ha scoraggiato la partecipazione<br />

di 18 imbarcazioni, che nonostante le diffi cili<br />

condizioni atmosferiche si sono affrontate a viso aperto,<br />

spinte da un vento di tramontana lungo il percorso<br />

stabilito dalla giuria, fi no al traguardo posto di fronte al<br />

Dodo Gorla e Alberto Calderoni<br />

Palazzo Comunale di Orta.<br />

La vittoria, sia in tempo reale che in tempo compensato,<br />

è andata a “Silver Bullet”, il velocissimo Cork 1720<br />

irlandese di Alberto Calderoni, timonato per l’occasio-<br />

ne dal pluricampione Dodo Gorla, che vanta nel suo<br />

curriculum un titolo mondiale, uno europeo e due medaglie<br />

olimpiche nella classe Star.<br />

Alberto Calderoni, Presidente di AVCO (Amici Vela <strong>Cusio</strong><br />

Omegna) e Dodo Gorla, Vicepresidente <strong>del</strong> Circolo<br />

Vela Orta, si sono aggiudicati quindi il prestigioso Trofeo<br />

Antica Cantina di Canelli, che è stato consegnato<br />

da Giorgio Musso, Direttore Commerciale <strong>del</strong>l’Azienda<br />

che sarà ancora Sponsor nelle prossime due edizioni<br />

<strong>del</strong>la Crociera.<br />

La classifi ca in tempo compensato ha visto al secondo<br />

posto Davide Berrone (AVCO) sul suo Este 24 “SDM<br />

Asterope2”, al terzo posto Guido Macchi (Ass. Nautica<br />

Sebina) sul suo Topaz, al quarto Carlo Alberto Conelli<br />

(CV Basso Verbano) su “Safran” e al quinto posto Davide<br />

Capriata (CV Orta) su “Piccola Peste”. A seguire<br />

altri tre già affermati velisti appartenenti al Circolo Vela<br />

Orta: Marco Bettetini su “Playfun”, Gabriele Sandroni<br />

su “Hussi” e Oscar Farace su “SestElemento”.<br />

Tutti i coraggiosi velisti che hanno gareggiato sotto la<br />

pioggia sono stati premiati dal Presidente <strong>del</strong> Circolo<br />

Vela Orta Gianmaria Brambilla e da Giorgio Musso<br />

con le raffi nate confezioni dei vini <strong>del</strong>l’Antica Cantina<br />

di Canelli, che hanno anche caratterizzato e valorizzato<br />

il rinfresco che ha fatto seguito alla cerimonia di<br />

premiazione.<br />

Stefano De Gennario<br />

www.unionecomuni<strong>del</strong>cusio.it


Ha compiuto 90 anni<br />

Maria Giulia Cardini ex partigiana<br />

Il 20 giugno<br />

ha compiuto<br />

90 anni l’ex<br />

partigiana<br />

Maria Giulia<br />

Cardini<br />

e lo ha fatto<br />

festeggiata<br />

da parenti e<br />

amici nella<br />

sua splendida<br />

casa<br />

di Orta San<br />

Giulio. Alcuni<br />

sono<br />

ex partigiani<br />

come lei.<br />

Un po’ di<br />

commozione nella voce e negli occhi di questa<br />

donna che ha rievocato uno dei momenti più terribili<br />

<strong>del</strong>la sua vita, la condanna a morte infl ittagli<br />

dai fascisti esattamente 70 anni fa, quando era<br />

solo una ragazza di vent’anni.<br />

“Quando lo racconto oggi, a distanza di così tanto<br />

tempo, mi sembra che non sia mai accaduto veramente<br />

e, invece, sono qui a festeggiare ancora<br />

una volta il mio compleanno”.<br />

I fascisti l’avevano arrestata a Torino nella pensione<br />

dove viveva; il suo arresto era avvenuto ad<br />

un mese di distanza da quello di quasi tutto il Comando<br />

Militare <strong>del</strong>la città.<br />

Alcuni suoi amici riuscirono a salvarla rapendo la<br />

fi glia <strong>del</strong> console tedesco per poi attuare lo scambio<br />

tra le due ragazze.<br />

“Ricordo che la mattina mi dissero che sarebbe<br />

ODONTOIATRIA<br />

implantologia - ortodonzia<br />

conservativa - estetica - igiene - endodonzia<br />

chirurgia odontoiatrica - protesi immediate<br />

www.unionecomuni<strong>del</strong>cusio.it<br />

avvenuto questo scambio e avevo preparato tutte<br />

le mie cose. Alle 6 <strong>del</strong> pomeriggio ancora non era<br />

successo ed ero un po’ preoccupata. Nel frattempo<br />

mi mandarono a chiamare e mi presentai in<br />

direzione dove c’erano ad attendermi due uffi ciali<br />

tedeschi grandi e grossi come armadi, a nulla valsero<br />

le mie proteste, mi prelevarono e mi portarono<br />

al Comando Tedesco”.<br />

A raccontarle adesso queste vicende sembrano<br />

veramente irreali, invece sono la storia di una<br />

donna, una ragazza molto coraggiosa.<br />

“I tedeschi dovettero chiamare un interprete e durante<br />

quella specie di interrogatorio mi venne da<br />

dire una frase «Stiamo perdendo Livorno e Ancona»<br />

e chissà come venne interpretata, fatto sta<br />

che mi lasciarono andare. Con me c’era un’altra<br />

prigioniera e anche a lei dissi di stare attenta che<br />

se ce ne fossimo andate ci avrebbero sparato alle<br />

spalle”.<br />

Evidentemente quello era il suo giorno fortunato<br />

anche se per un certo periodo dovette continuare<br />

a fuggire, a nascondersi, almeno era viva!<br />

Ben presto però, d’accordo con suo papà, prese<br />

la decisione di andare con la Compagnia Partigiana<br />

Beltrami in valle Strona e poi in Val d’Ossola<br />

dove si doveva comunque sfuggire spesso dalle<br />

rappresaglie e dai rastrellamenti sia fascisti che<br />

tedeschi, ma almeno non era sola ad affrontare<br />

tanti pericoli.<br />

La sua storia non fi nisce certo qui, questo è solo<br />

un episodio di una vita passata a difendere gli<br />

ideali di Patria e Libertà a costo <strong>del</strong>la sua stessa<br />

vita e l’augurio che questi siano solo i suoi primi<br />

novant’anni.<br />

Luisella Mazzetti<br />

LEONARDO<br />

POLIAMBULATORIO<br />

Via Don Gallotti, 6<br />

28100 Novara<br />

Tel. 0321 466305<br />

cell. 393 9506802<br />

Personaggio<br />

25


Eventi e Cultura<br />

26<br />

Intervista all’autore di “E vanno indietro gli anni miei”<br />

I luoghi cusiani nel “fl ash back emozionale”<br />

di Francesco Ruga<br />

Tra “fl ash back emozionale” e la volontà di riproporre<br />

(in un periodo non semplice dal punto di vista economico)<br />

le indiscutibili risorse paesaggistiche, nonché<br />

storico-turistiche che il proprio borgo, affacciato al lago<br />

d’Orta, può offrire, già testimone di una passata (e non<br />

dimenticata) “dolce vita” cusiana. Francesco Ruga,<br />

storico <strong>del</strong> territorio e autore <strong>del</strong> libro “E vanno indietro<br />

gli anni miei”, edito da “Widerholdt Frères” con introduzione<br />

di Beppe Carletti (Nomadi), si apre ad una breve<br />

intervista confi dando il proprio legame con la sua terra<br />

e la volontà di coinvolgere le generazioni più giovani.<br />

Come è nato questo progetto editoriale?<br />

E’ nato dalla volontà di divulgare la ricchezza di storie<br />

<strong>del</strong> nostro lago. Carlo Rastelli (Casa editrice “Widerholdt<br />

Frères”) ha voluto raccogliere, in un volume<br />

dalla veste grafi ca di pregio, i miei ricordi <strong>del</strong> passato.<br />

“E vanno indietro gli anni miei” è un fash back “emozionale”<br />

su vicende note o sconosciute dei luoghi <strong>del</strong><br />

lago. Il titolo rimanda ai versi <strong>del</strong>la canzone “Tutto a<br />

posto” dei Nomadi,con introduzione a fi rma di Beppe<br />

Carletti, fondatore <strong>del</strong> complesso emiliano. In copertina,<br />

la spiaggia <strong>del</strong> Miami negli anni Sessanta, al tempo<br />

<strong>del</strong>la ‘dolce vita’ cusiana, quando bastava un juke-box<br />

per sognare. L’immagine mi pare indicativa <strong>del</strong> contenuto<br />

<strong>del</strong> libro, per certi aspetti una continuazione <strong>del</strong><br />

precedente, “Poi ti giri ed è già lunedì”.<br />

Possiamo dire che il testo sia giocato tra memoria,<br />

ricordi e mancato riconoscimento nelle consuetudini<br />

odierne? In che modo il luogo assume rilevanza<br />

nell’identità personale e nella conservazione <strong>del</strong><br />

passato?<br />

Mi piace scrivere sui “miei” luoghi di lago perché li amo<br />

profondamente e vorrei che le giovani generazioni imparassero<br />

ad apprezzarli. Oggi è diffi cile che i ragazzi<br />

conoscano il territorio, mancando i riferimenti e gli ultimi<br />

testimoni <strong>del</strong> passato. Penso di essere un “pellerossa”<br />

che vede il proprio territorio insidiato dai nuovi<br />

arrivati; mi rendo conto che se ne stanno andando inesorabilmente<br />

cultura e “modus vivendi” millenari, soppiantati<br />

dalle usanze dei nuovi residenti. Per questo ho<br />

voluto fi ssare sulla carta alcuni ricordi <strong>del</strong> “mio” lago<br />

prima che si perdano.<br />

E a proposito di luoghi, il lago d’Orta è ancora una<br />

volta protagonista? (insieme a quello che defi nisci<br />

il “borgo”). Perché?<br />

Il libro ci porta a una località ben precisa (volutamente<br />

mai citata) a un palmo sotto l’ombelico dove c’era tutto<br />

ciò che un adolescente avrebbe potuto desiderare: il<br />

mio paese (Gozzano, ndr). Vuol far rivivere, in particolare,<br />

i bellissimi luoghi con personaggi semplici ma<br />

profondi, accanto a grandi fi gure quali Mario Soldati o<br />

il dottor Ruffoni, trasportandoci intorno al magico lago,<br />

dove numerosi paesi e villaggi se ne stavano disseminati<br />

come un gregge nella boscaglia, placidamente<br />

stesi ai piedi <strong>del</strong>le lievi pendici, o al culmine di esse.<br />

Al centro, l’Isola di San Giulio pareva un ombelico in<br />

mezzo all’acqua. E, a un palmo sotto di esso, il paese<br />

in questione - il mio, appunto - antico luogo di devozione<br />

a San Giuliano e alla fabbrica che tutti chiamavano<br />

Santa, capace di trasformare il cotone in seta e alla<br />

cui magnifi cenza, per anni, si erano levati inni e canti,<br />

quali l’invocazione propiziatoria “Nasce dal cotone<br />

splende come seta”. Una fabbrica che purtroppo, oggi,<br />

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ha avuto una sorte ingloriosa. Forse il libro vuol essere<br />

un invito al mio paese affi nché si scrolli di dosso il torpore<br />

che l’ha invaso, per ritornare a splendere come la<br />

seta. Crogiolandosi nella “bambagia”, aveva conosciuto<br />

il benessere grazie all’industria anche se per anni è<br />

parso disdegnare quello che stava ai suoi piedi: il lago,<br />

ritenuto una pozza al servizio <strong>del</strong>l’industrializzazione.<br />

Quali altri elementi ti sentiresti di sottolineare?<br />

Preferirei che fosse il lettore a scoprirli. Mi piacerebbe<br />

che fosse anche inteso come una “promozione” turistica<br />

<strong>del</strong> territorio.<br />

Il testo vuole essere una traccia per le giovani generazioni<br />

anche <strong>del</strong> modo in cui si vivevano i rapporti<br />

interpersonali? Cosa ti aspetti, in questo senso,<br />

dai giovani di oggi?<br />

Mi farebbe piacere che i giovani leggessero il libro per<br />

conoscere ciò che non hanno vissuto. Ho voluto mettere<br />

su un foglio i ricordi personali o le memorie <strong>del</strong>la<br />

gente che ho amato per far rivivere il meglio <strong>del</strong> mio<br />

paese e quegli anni semplici, quando bastava poco<br />

per sognare. Per i giovani è diffi cile capire perché la<br />

società è cambiata, pure nei rapporti interpersonali.<br />

Un tempo la musica, ad esempio, si condivideva al<br />

bar mentre il disco girava; oggi si ascolta individual-<br />

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mente attraverso gli auricolari. Allora si chiacchierava<br />

e si osservava la realtà; ora si cammina a testa china<br />

digitando sul cellulare. Un tempo si usciva per chiamare<br />

gli amici e stare con loro; oggi si messaggia o si<br />

telefona.<br />

E.P.M.<br />

Eventi e Cultura<br />

27


Eventi e Cultura<br />

28<br />

Sgarbi a Gozzano preludio di una rivisitazione<br />

<strong>del</strong> territorio anche in termini turistici<br />

Il colle <strong>del</strong> castello con la sua imponente basilica situata<br />

dove, un tempo, si ergeva il “castrum” medievale,<br />

è stato l’ideale contesto per l’intervento <strong>del</strong> noto critico<br />

d’arte (nonché attuale Soprintendente <strong>del</strong> Polo<br />

museale di Venezia e già sottosegretario) Vittorio<br />

Sgarbi, testimonial <strong>del</strong> progetto “I cento castelli” che<br />

sta riscoprendo e censendo un vasto patrimonio diffuso<br />

su tutto il territorio cusiano e novarese.<br />

Intervenuto a metà settembre su invito <strong>del</strong>l’Associazione<br />

“Parco Ludovico il Moro” (per cui fi rmerà<br />

anche la prefazione di un libro), Sgarbi ha tenuto una<br />

seguitissima conferenza sul tema “Vescovi e castelli<br />

<strong>del</strong>la Riviera d’Orta” in cui ha sostenuto come i circa<br />

duecento manieri (di una quarantina restano fondamenta<br />

o traccia documentaria) costituiscano un bene<br />

prezioso e una scoperta in termini di tutela e valorizzazione<br />

turistica.<br />

Il critico si è spinto a suggerire come tale patrimonio<br />

possa essere sostenuto dall’Unesco e debba appartenere<br />

all’identità collettiva, lanciando critiche<br />

contro le limitazioni di cui i beni artistici molte volte<br />

sono vittime. Per lui l’Associazione (cui aderiscono<br />

una cinquantina di <strong>Comuni</strong>, tra cui Gozzano e Sizzano)<br />

può innescare una strategia positiva, una sorta di<br />

“sindacatura di sindaci”.<br />

L’evento “Sgarbi” (che è stato in visita anche alle<br />

chiese di Luzzara e San Lorenzo) è stato, insieme<br />

alla seconda edizione <strong>del</strong>la Sagra settembrina <strong>del</strong><br />

giorno seguente (organizzata da Ascom, Comune e<br />

Associazioni con migliaia di partecipanti nonostante<br />

il tempo non favorevole), la conclusione di un’estate<br />

ricca di eventi e manifestazioni che ha visto, in special<br />

modo, un rilancio <strong>del</strong> Lido con musica, animazione,<br />

sport e nuovo centro remiero. Numerosi i concerti,<br />

gli spettacoli e le feste religiose che hanno ravvivato<br />

l’estate gozzanese, dal lago alla collina. Non è mancata,<br />

la consueta presentazione <strong>del</strong>la nuova formazione<br />

<strong>del</strong>l’A.C. Gozzano, da quest’anno in serie D.<br />

Maria Antonietta Trupia<br />

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XXIV edizione Salone Internazionale <strong>del</strong> Libro a Torino<br />

Memoria. Il seme <strong>del</strong> futuro<br />

“E’ bello ritrovarsi in un capodanno librario in cui si<br />

esce tonifi cati. Al Lingotto è palpabile il piacere di stare<br />

insieme per saperne di più, per discutere civilmente,<br />

per coltivare passioni che nutrono progetti e speranze.<br />

Cinque giorni di incontri, scoperte, conferme, sorprese,<br />

agnizioni. Nella società <strong>del</strong>le immagini che tendono<br />

a imporre la loro egemonia come qualcosa che non<br />

si può discutere, la forza - la necessità - <strong>del</strong> libro sta<br />

nel suo essere interattivo, nel preservare uno spazio di<br />

libertà mentale, di decenza intellettuale, di creatività”.<br />

Così il direttore editoriale, Ernesto Ferrero, presenta<br />

il Salone <strong>del</strong> Libro <strong>2011</strong>, svoltosi a Torino lo scorso<br />

maggio con successo di critica, guadagnandosi un<br />

rilevante posto nella divulgazione editoriale presso il<br />

grande pubblico, in Europa, dopo la Fiera internazionale<br />

di Francoforte. Moltissimi gli incontri in cui sono<br />

intervenuti scrittori, poeti e intellettuali <strong>del</strong> panorama<br />

nazionale e internazionale. Paese ospite la Russia e<br />

spazio dedicato alla Palestina. Nell’occasione <strong>del</strong> 150°<br />

anniversario <strong>del</strong>l’unifi cazione nazionale, una mostra<br />

organizzata all’Oval “1861-<strong>2011</strong>. L’Italia dei libri”.<br />

Tra i quindici “superlibri” proposti alla rivisitazione <strong>del</strong><br />

lettore, ci piace ricordare: “Le avventure di Pinocchio”<br />

di Carlo Collodi (1880), “Cuore” di Edmondo De<br />

Amicis (1886), “Allegria di naufragi” di Giuseppe Ungaretti<br />

(1919), “La coscienza di Zeno” di Italo Svevo<br />

(1923), “Ossi di seppia” di Eugenio Montale (1925),<br />

“Quer pasticciaccio brutto de via Merulana” (1957),<br />

“Il Gattopardo” di Giuseppe Tomasi di Lampedusa<br />

www.unionecomuni<strong>del</strong>cusio.it<br />

(1958), “Il nome <strong>del</strong>la rosa” di Umberto Eco (1980). A<br />

rappresentare la provincia novarese il gruppo editoriale<br />

“Istituto Geografi co De Agostini” (presidente Paolo<br />

Boroli, direttore generale Stefano Bordigoni). Per<br />

la piccola editoria presenti “Interlinea” diretta da Roberto<br />

Cicala, “Scrittura Creativa Edizioni” diretta da<br />

Andrea Rompianesi (all’interno <strong>del</strong>lo stand organizza-<br />

to da “Piemonte Libri”) e la recentissima “Giuliano<br />

Ladolfi Editore” diretta dal cofondatore (con Marco<br />

Merlin) <strong>del</strong>la rivista di poesia “Atelier”. Inoltre, per il<br />

VCO, ancora presso lo stand di Piemonte Libri: “Acco<br />

Editore”, “Caribù Editore”, “Il Baobab l’albero <strong>del</strong>la<br />

ricerca” e “Tararà Edizioni”.<br />

Maria Antonietta Trupia<br />

Eventi e Cultura<br />

29


<strong>Unione</strong> <strong>Comuni</strong> <strong>del</strong> <strong>Cusio</strong><br />

30<br />

Gozzano<br />

Orta<br />

Pella<br />

Pogno<br />

Soriso<br />

<strong>Unione</strong> <strong>Comuni</strong> <strong>del</strong> <strong>Cusio</strong><br />

Via Bossi, 11<br />

28016 Orta San Giulio (NO)<br />

Tel. 0322 905187 - Fax 0322 911050<br />

www.unionecomuni<strong>del</strong>cusio.it<br />

segreteria@unionecomuni<strong>del</strong>cusio.it<br />

Apertura al pubblico: lunedì e mercoledì<br />

dalle 10.00 alle 13.00<br />

Comune di Gozzano<br />

Via Dante, 85 - 28024 Gozzano<br />

Tel. 0322 955676 - Fax 0322 917110<br />

www.comune.gozzano.no.it<br />

comune@comune.gozzano.no.it<br />

Apertura al pubblico: dal lunedì al<br />

venerdì dalle 10.00 alle 13.00;<br />

sabato dalle 10.00 alle 12.15<br />

Comune di Orta<br />

Via Bossi, 11 - 28016 Orta San Giulio<br />

Nr Verde 800-905222 - Fax 0322 90133<br />

www.ortasangiulio.com<br />

municipio@comune.ortasangiulio.no.it<br />

Apertura al pubblico: dal lunedì al<br />

venerdì dalle 10.00 alle 12.30<br />

Comune di Pella<br />

Via Giuseppe Verdi, 1 - 28010 Pella<br />

Tel. 0322 918004 - Fax 0322 918005<br />

www.comune.pella.no.it<br />

municipio@comune.pella.no.it<br />

Apertura al pubblico: dal lunedì al venerdì<br />

dalle 10.30 alle 13.00; giovedì dalle<br />

10.30 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 18.00;<br />

aperto anche il 2° e 4° sabato <strong>del</strong> mese<br />

dalle 9.30 alle 11.30<br />

Comune di Pogno<br />

Via Garibaldi, 8 - 28076 Pogno<br />

Tel. 0322 996007 - Fax 0322 97425<br />

www.comune.pogno.no.it<br />

municipio@comune.pogno.no.it<br />

Apertura al pubblico: dal lunedì al sabato<br />

dalle 11.00 alle 13.00; martedì e giovedì<br />

dalle 11.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle<br />

18.00<br />

Comune di Soriso<br />

Piazza Umberto I, 16 - 28018 Soriso<br />

Tel. 0322 983202 - Fax 0322 983956<br />

www.comune.soriso.no.it<br />

municipio@comune.soriso.no.it<br />

Apertura al pubblico: dal lunedì al sabato<br />

dalle 10.00 alle 13.00<br />

CONSIGLIO<br />

Comune di Orta San Giulio:<br />

Cesare Natale<br />

Stefano Cusinato<br />

Laura Travaini<br />

Andrea Alessandro Giacomini<br />

Comune di Pogno:<br />

Gianluca Simonotti<br />

Francesco Crana<br />

Sara Ceresa<br />

Luigino Crolla<br />

Comune di Pella:<br />

Nello Francesco Ferlaino<br />

Domenico Bassotto Orologet<br />

Antonio Mendicino<br />

Stefano Agliata<br />

Comune di Soriso:<br />

Augusto Cavagnino<br />

Paola Bonetti<br />

Michele Ravizza<br />

Massimo Lancellotti<br />

Comune di Gozzano:<br />

Carla Biscuola<br />

Antonio Tenace<br />

Cesare Ruga<br />

Laura Noro<br />

GIUNTA<br />

Presidente<br />

Nello Francesco Ferlaino<br />

Sindaco di Pella<br />

Vice Presidente<br />

Carla Biscuola<br />

Sindaco di Gozzano<br />

Giunta<br />

Cesare Natale<br />

Sindaco di Orta San Giulio<br />

Gianluca Simonotti<br />

Sindaco di Pogno<br />

Augusto Cavagnino<br />

Sindaco di Soriso<br />

www.unionecomuni<strong>del</strong>cusio.it

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