qui - Dermatologia Salerno
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Corso<br />
“One Day”<br />
2011 di<br />
<strong>Dermatologia</strong><br />
Plastica<br />
ISPLAD<br />
SESSIONE 3 Tricologia: defluvium ed alopecia areata<br />
Moderatori: Dr. L. Boccia, Prof. A. Rebora<br />
Ore 10.30 Aspetti diagnostici e terapeutici nel management della alopecia androgenetica<br />
Prof. A. Rebora<br />
La gestione del paziente che perde i capelli non è facile, soprattutto richiede tempo e pazienza. Poiché, come<br />
in tutte le malattie, il successo della terapia dipende dalla correttezza della diagnosi, il dermatologo deve evitare<br />
soprattutto di ricorrere alla comoda e sbrigativa diagnosi di alopecia androgenetica. Verrà discussa la diagnosi<br />
differenziale tra alopecia androgenetica e telogen effluvium con un riguardo per l’alopecia arata incognita<br />
che recentemente ha riscosso qualche nuovo interesse. Saranno date anche informazioni terapeutiche delle<br />
varie forme.<br />
Ore 10.45 Integratori e capelli<br />
Dr.ssa S. Cacciapuoti, Prof.ssa G. Fabbrocini<br />
Le alopecie sono un vasto gruppo di patologie ad eziopatogenesi multifattoriale. Alcune di esse risentono marcatamente<br />
di fattori ambientali, psichici e nutrizionali (telogen effluvium). Negli ultimi anni la diffusione di abitudini<br />
dietetiche troppo rigide e mal e<strong>qui</strong>librate, specialmente nelle donne, ha contribuito all’aumento delle<br />
alopecie e delle ipotrichie. E’ noto che esiste un diretto rapporto fra stato nutrizionale e sintesi delle cheratine<br />
dei peli e delle unghie. Una dieta inappropriata e stati carenziali, specie qualitativi, possono provocare un effluvium<br />
o contribuire ad aggravare un defluvim già in atto. Da <strong>qui</strong> l’importanza di sopperire con ausili farmacologici<br />
a carenze nutrizionali, che abbiano ripercussioni sia quantitative che qualitative sulle strutture annessiali<br />
(capelli e unghie). Un’approfondita conoscenza dei vari integratori attualmente disponibili e delle loro caratteristiche<br />
e indicazioni è fondamentale per il dermatologo che voglia fare della tricologia una scienza, al fine di ottimizzare<br />
l’approccio al paziente con alopecia.<br />
Ore 11.00 Discussione<br />
Ore 11.15 Coffee Break nell’area espositiva<br />
6<br />
Programma Scientifico<br />
Sabato, 10 Settembre 2011<br />
SESSIONE 4 Comunicazioni libere<br />
Ore 11.30 La <strong>Dermatologia</strong> in Ospedali a gestione mista pubblica-privata<br />
Dr. M. Puviani<br />
Da pochi anni una sinergia tra pubblico e privato ha consentito di risollevare le sorti di alcune realtà Ospedaliere<br />
pubbliche. In diverse regioni la voglia di un partenariato è stata recepita in tempi e soprattutto in modi diversi,<br />
studiati a misura delle realtà geografiche e socio economiche in cui si trova il presidio ospedaliero investito da<br />
un innovativo concetto di “fare” Sanità. Anche la <strong>Dermatologia</strong>, ovviamente, è stata coinvolta in taluni Ospedali<br />
da un nuovo modo di concepire il rapporto tra Direzione Sanitaria-Amministrativa e Dermatologo. Il relatore racconta<br />
lo sviluppo e i progetti di un gruppo di Dermatologi “privati” integrati nel Sistema Sanitario Nazionale e<br />
spiega quali sono i vantaggi, gli obblighi e i compromessi di un metodo di lavoro sottoposto ad un giudizio economico<br />
oltre che di qualità.<br />
SESSIONE 5 Rosacea: dalla terapia farmacologica alla dermatologia plastica<br />
Moderatori: Dr. V. Battarra, Dr. L. Martora<br />
Ore 11.45 Le diverse “facce” della rosacea<br />
Dr. V. Battarra<br />
La rosacea è una dermatosi del viso ed è capace di trasfigurare con gravi inestetismi il volto, una trasformazione<br />
che porta il paziente a cambiare faccia a seconda della fase della malattia. Le diverse facce della rosacea sono<br />
la conseguenza di questa patologia a carattere infiammatorio, ad andamento cronico-recidivante con periodi di<br />
remissione che si alternano a fasi di acuzie.<br />
La patogenesi non è ancora ben definita, anche se sembra che il demodex folliculorum possa giocare un ruolo<br />
centrale in alcuni casi selezionati. Interessa maggiormente gli adulti dopo i 30 anni, fototipi chiari e riconosce<br />
un’etiologia multifattoriale, ove un intreccio di fattori genetici ed ambientali quali esposizione solare, cibi caldi e<br />
speziati, alcool e stress sembrano giocare un ruolo chiave.<br />
La diagnosi si fonda sulla presenza di caratteristiche cliniche primarie (flushing, eritema fisso, papulo-pustole, teleangectasie)<br />
e secondarie (bruciore, placche, secchezza, edema e manifestazioni oculari), che, combinandosi in<br />
modo variegato, danno origine ai quattro sottotipi clinici di rosacea: eritematoteleangectasica, papulo-pustolosa,<br />
fimatosa e oculare.<br />
La terapia si basa su una corretta profilassi (protezione solare, riduzione dell’introito di alcool e cibi caldi e speziati<br />
e limitazione lo stress) e su terapie farmacologiche, topiche o sistemiche. I farmaci topici indicati dalla FDA<br />
per il trattamento della rosacea sono la sulfacetamide sodica e zolfo, il metronidazolo e l’acido azelaico, mentre<br />
le tetracicline e in particolar modo la doxiciclina rappresentano il trattamento sistemico di prima scelta. Nuove e<br />
promettenti molecole per uso topico e sistemico sono in fase di studio, mentre i laser (Luce Pulsata Intensa,<br />
Nd:Yag 1064 nm ecc.) rappresentano anche una valida chance terapeutica nel trattamento della componente<br />
estetica della rosacea (eritema fisso e teleangetasie).<br />
Ore 12.00 Terapia dermoplastica<br />
Dr.ssa E. Perosino<br />
La luce intensa pulsata è una sorgente multicromatica, non coerente con emissione di uno spettro di luce con<br />
lunghezza d’onda che va da 515 a 1200 nm, proprio per la sua versatilità legata alla scelta della lunghezza<br />
d’onda adeguata alla patologia, si possono trattare problematiche differenti con target vascolari il cui cromoforo<br />
è l’emoglobina e la desossiemoglobina, pigmentari il cui cromoforo è la melanina e target cellulari il cui target<br />
è il fibroblasti per ottenere grazie al suo riscaldamento e alla produzione di citokine un miglioramento della texture<br />
e del tightening cutaneo con rimodellamento del collagene dermico. Molte sono le applicazioni dell’IPL dalle<br />
alterazioni teleangectasiche del volto alle lesioni pigmentarie al trattamento di alcune patologie quali l’acne e la<br />
rosacea.<br />
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