3° e 4° trimestre 2012 - Tazzinetta Benefica Onlus

Questa nostra Italia (a cura di Teo Gildone)
Dopo questa divagazione, ritorniamo alle vittime del caldo di questa estate, per il quale non sono mancate infantili
denominazioni scomodando Omero e, persino, Dante con “Caronte” e poi Lucifero”, mi riferisco al Presidente
del Consiglio Monti che, contrariamente a quanto predicato sino ad ora, ed agli immani sacrifici chiesti agli italiani
(prevalentemente a quelli del ceto medio, ai lavoratori dipendenti ed ai pensionati); anch’egli -sempre dal palco
del meeting di Rimini e poi da tanti altri palchi nazionali ed esteri- ha esordito con messaggi antidepressivi e speranzosi
da far invidia all’ottimismo di Berlusconi ma poi, come la sua Ministro Fornero, ha rimesso in discussione
l’ottimismo sfornato qualche minuto prima (altro esempio di maestria da prima Repubblica).
Ormai, è diventato un venditore di idee (c’è chi dice di fumo) in quanto egli sa bene che oltre ad una pasticciata
riforma elettorale, da settembre non è più in grado di governare perché, ormai, è iniziata la campagna elettorale per
cui gli stessi partiti che hanno appoggiato il suo Governo sino ad oggi, stanno pensando alla candida veste con
quale presentarsi agli elettori.
Essi, infatti, dovranno giustificare:
- la pasticciata “riforma del lavoro” che sono stati costretti a digerire, una riforma che non è né
carne né pesce in quanto ogni decisione sarà affidata ai Giudici;
- il PIL ch’è a -2,6 punti (-3, le previsioni di fine anno) e -4,2 la spesa;
- disoccupazione, crisi, congiuntura e recessione giunti ai minimi storici tanto da fare invidia al
dopo guerra;
- le ore di cassa integrazione salite del 18,5% e gli esodati in continuo crescendo;
- il debito pubblico in continua ascesa;
- gli imprenditori giunti all’atto estremo “il suicidio” per la pesante pressione fiscale;
- le 150.000 imprese che hanno chiuso i battenti;
- le 60.000 aziende agricole che hanno chiuso anche a causa dell’IMU;
- le famiglie sul lastrico, sempre più indebitate per l’impietoso gravame delle tasse ed i continui
aumenti dei prezzi che, nei primi 10 anni di vita dell’euro sono aumentati in media del
25%, con un’impennata del 64% delle bevande alcoliche e dei tabacchi, seguiti dagli affitti e
dal caro bolletta cresciuti del 45%; sul podio salgono anche i trasporti con aumenti per bus,
treni e metro del 41%., non sono da meno tutti gli altri beni di consumo: luce, gas, benzina,
alimenti, vestiario ecc. Ovviamente, tutto ciò ha fatto salire incontenibilmente le richieste di
prestito e l’aumento di cambiali protestate.
Di tutti questi guai chi più delle Associazioni di volontariato che offrono assistenza o delle Mense dei poveri può
raccontare meglio la realtà e dipingere questo maledetto quadro?
Io sono convinto che un tecnico, peraltro, freddo non può essere saggio ed avere un cuore, perciò invito il Dr. Monti
e la sua squadra di tecnici bocconiani nonché la stragrande maggioranza dei parlamentari impoltroniti ed indisponibili
a qualsiasi sacrificio personale, a visitare i centri poc’anzi citati per rendersi conto che l’Italia vera non è quella
di chi può dichiarare un reddito annuo di decine e decine di migliaia o centinaia od, addirittura, di milioni di euro
ma è quella della povera gente che con dignità sta stringendo la cinghia, è quella di chi, purtroppo, è costretto con
umiltà a fare la coda davanti alle mense o davanti a tutte quelle Associazioni che distribuiscono vestiario, derrate
alimentari, farmaci da banco ecc..., e che, per poterlo fare, elemosinano aiuti agli italiani di buona volontà che van-
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