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N° 9 - Ottobre 2007 - Giovane Holden Edizioni

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GIOVANE HOLDEN<br />

EDIZIONI sas<br />

Casa editrice<br />

e agenzia di servizi culturali<br />

Web zine multimediale<br />

di distribuzione gratuita<br />

scaricabile dal sito:<br />

www.giovaneholden.it<br />

<strong>Ottobre</strong> <strong>2007</strong> - Anno 2 - <strong>N°</strong> 9<br />

Direttore editoriale<br />

Miranda Biondi<br />

Coordinamento di redazione<br />

Marco Palagi<br />

Contributi di:<br />

Giusy Scerri, Simone Guidi, Christina Rossetti,<br />

Pamela Boiocchi, Nicola Sartini,<br />

Lisa Maria Nicoletti, Silvano Bressanin<br />

laboratorio@giovaneholden.it<br />

Editore<br />

<strong>Giovane</strong> <strong>Holden</strong> <strong>Edizioni</strong> © sas<br />

Issn: 1970-7592<br />

Direzione e redazione<br />

Via Rosmini, 22<br />

55049 - Viareggio (Lu)<br />

Tel e Fax: 0584-963517<br />

Skype: giovaneholdenedizioni<br />

www.giovaneholden.it<br />

holden@giovaneholden.it<br />

Copertina<br />

Elaborazione grafica di Marco Palagi<br />

Gli articoli firmati sono sotto la completa responsabilità dei<br />

rispettivi Autori. Testi, disegni e foto, pubblicati o no, non<br />

saranno restituiti. Tutte le collaboraizoni della web zine,<br />

ad ogni livello, avvengono a titolo gratuito. I dati riportati<br />

nella presente pubblicazione non possono essere riprodotti<br />

neppure parzialmente, sotto alcuna formula, senza<br />

la preventiva autorizzazione di <strong>Giovane</strong> <strong>Holden</strong> <strong>Edizioni</strong><br />

sas. La <strong>Giovane</strong> <strong>Holden</strong> <strong>Edizioni</strong> non si assume nessuna<br />

responsabilità sulle notizie e sui dati pubblicati che sono<br />

stati forniti dai singoli collaboratori. Parimenti, pur assicurando<br />

la massima diligenza nella realizzazione, declina ogni<br />

responsabilità per eventuali omissioni e/o sostituzioni dei<br />

dati riportati.<br />

La riproduzione di testi, illustrazioni, testate di rubrica o<br />

altro sono vietate senza l’autorizzazione scritta dell’editore<br />

e dei rispettivi autori.<br />

<strong>Ottobre</strong> <strong>2007</strong> - <strong>N°</strong> 9<br />

La <strong>Giovane</strong> <strong>Holden</strong> <strong>Edizioni</strong> nasce dall’idea di due<br />

versiliesi, Miranda Biondi e Marco Palagi.<br />

Entrambi editor, lei appassionata di poesia, lui di<br />

cinema e scrittura. Marco navigatore<br />

provetto in internet, grafico di<br />

spiccata bravura, Miranda sensibile<br />

al suono segreto delle parole,<br />

sempre intensamente coinvolta<br />

in mille progetti diversi.<br />

Il nostro desiderio è quello<br />

di creare una agenzia culturale<br />

che abbinata ad una<br />

casa editrice dal profilo umano<br />

instauri un filo diretto tra chi opera<br />

per lavoro in campo editoriale e chi<br />

di questo mondo si sente qualcosa<br />

in più di un satellite senza<br />

diritto ad un’opinione. Insomma<br />

se avete un’idea da realizzare,<br />

un libro da pubblicare che volete<br />

anche promuovere attiva- mente e in prima persona,<br />

se volete un editore che non stramazza al suolo<br />

e si rintana nel suo ufficio se passate all’improvviso,<br />

la <strong>Giovane</strong> <strong>Holden</strong> <strong>Edizioni</strong> fa al caso vostro.<br />

Amo percorrere la quiete dell’ombra, respirare frammenti di<br />

azzurro che rimandano a nostalgie ed emozioni disperse. Scrivo<br />

la vita per sentirne<br />

l’anima e talvolta confondo<br />

l’inquietudine<br />

con l’illusione di essere<br />

io stessa un sogno che vive di ali di luce nerissima dimenticata<br />

in questa dimensione irreale dalla penna distratta di uno<br />

scrittore...<br />

Le parole sono fatte per gli altri, per raccontare gli altri e<br />

per sé stessi e non per descrivere un fiacco procacciatore<br />

e affabulatore di storie come me. In ogni poesia, racconto<br />

o romanzo che sia c’è<br />

tutto quello che un lettore<br />

può desiderare di<br />

Marco<br />

Miranda<br />

sapere su di me, quindi<br />

non chiedetemi altro perché le mie parole sono l’unica<br />

cosa che possiedo...<br />

Editoriale<br />

Wanted Il Corvo spiega le ali<br />

Ho scoperto Il Corvo, fumetto underground targato anni<br />

’80, nel 1994, dopo essere stato a vedere il film al cinema<br />

tratto dalle tavole di James O’Barr. Il film fu un successo<br />

mondiale perché l’attore che interpretava la pellicola,<br />

Brandon Lee, è stato accidentalmente ucciso durante le<br />

riprese il 31 marzo 1993, 17 giorni prima del suo vero<br />

matrimonio. Una tragica fatalità dovuta<br />

ad una pistola di scena che non<br />

era stata pulita e liberata dai residui<br />

di colpi precedenti, prima di essere<br />

nuovamente caricata a salve. Un colpo<br />

al torace e Brandon Lee, figlio del<br />

leggendario Bruce, cade a terra riempiendo<br />

il pavimento di sangue. Vero.<br />

Io non mi definirei un appassionato<br />

di fumetti, non lo sono mai stato,<br />

ma acquistai Il Corvo appena uscì, diviso<br />

in quattro volumetti mensili. Ne<br />

rimasi abbagliato dalle forme precise<br />

e ben definite, il bianco e nero crudo<br />

e violento, i dialoghi taglienti e drammatici,<br />

tutto prese vita nella mia testa<br />

mentre leggevo quelle tavole.<br />

Il film di Alex Proyas non è male,<br />

il regista è riuscito quasi completamente<br />

a conferire alle scene quell’aura dark e maledetta<br />

che il fumetto trasudava. Con l’aiuto di O’Barr presente<br />

alle riprese e in fase di stesura della sceneggiatura. Ma<br />

il fumetto resta irraggiungibile. Lo sconosciuto O’Barr<br />

crea una storia di vendetta, ma non solo. È un’opera angosciante,<br />

opprimente, non ti molla fin quando non sei<br />

arrivato all’ultima tavola. La storia di questo fumetto sembra<br />

costellata di maledizioni. Ideato nel 1980, Il Corvo fu<br />

costretto ad aspettare dieci anni prima di vedere la luce,<br />

complici le case editrici che sono fallite una dopo l’altra<br />

prima di andare in stampa.<br />

Le atmosfere delle tavole come già detto sono dark,<br />

molto oscure e con il taglio dei capelli dei protagonisti<br />

sappiamo esattamente che siamo nel 1980. Il ritmo è incalzante,<br />

il sangue della vendetta scorre copioso. Non troverete<br />

sorrisi né speranze. Un tunnel privo di uscita con<br />

una piccolissima tregua concessa dalla vendetta. Nient’altro.<br />

La storia di questo fumetto è ispirata a un fatto vero,<br />

accaduto ad una coppia di amici uccisi per un anello di<br />

matrimonio. O’Barr, fumettista sconosciuto, fece tutto<br />

da solo: testi, disegni, inchiostri, proposte di pubblicazione…<br />

James realizza le tavole tra il 1981 e il 1989, anno<br />

in cui viene pubblicato per la prima volta. L’ispirazione,<br />

come detto, nasce da un fatto molto doloroso della vita<br />

dello stesso autore, che inizia a buttare giù schizzi e idee<br />

in un periodo in cui era sotto le armi in Germania, intento<br />

ad illustrare un manuale di combattimento corpo a corpo.<br />

Il corvo non è l’eroe della storia, ma una guida, una forza<br />

soprannaturale guidata equamente da vendetta e amore.<br />

Eric Draven, il protagonista del fumetto, è posseduto e<br />

spinto da questa incredibile forza, che gli permette di giustiziare<br />

nel modo più atroce possibile gli assassini e stupratori<br />

della sua amata Shelly e forse di lui stesso. Dico<br />

“forse” perché contrariamente a quanto<br />

viene fuori dal film, nella prima serie del<br />

fumetto non viene mai esplicitamente<br />

detto che Eric sia morto e che il Corvo<br />

abbia avuto il potere di riportarlo tra i<br />

vivi per la sua vendetta. Ma forse è morto<br />

davvero. La vendetta comunque va<br />

consumata.<br />

Il Corvo viene definito un “fumetto<br />

indipendente”, nel senso che non appartiene<br />

alla cerchia delle grandi case<br />

editrici, ma piuttosto a quelle di nicchia,<br />

viaggiando su un circuito editoriale<br />

parallelo. Questo non significa che sia<br />

meno valido.<br />

Perché ho scelto di parlarvi di questo<br />

fumetto, proprio in questo numero,<br />

alle soglie della festa di Halloween? La<br />

risposta è semplice. Nel film del 1994<br />

(ma anche nel fumetto) Eric Draven e<br />

Shelly Webster, fidanzati e prossimi al matrimonio, vengono<br />

brutalmente uccisi da teppisti drogati e alcolizzati.<br />

Eric torna dal regno dei morti un anno esatto dalla sua<br />

morte, il 30 ottobre, fa un patto con il corvo, accettando<br />

il quale riesce a portare a termine la sua vendetta. Poi ritrova<br />

la pace, tra le braccia della sua amata.<br />

Amore, morte, vendetta, bellezza e giovinezza sono gli<br />

ingredienti di questo fumetto. Un Romeo che si ribella<br />

al destino sovvertendo le leggi della natura in nome<br />

dell’amore eterno.<br />

Il fumetto è stato riproposto in una bella veste grafica e<br />

in un bel formato dalla Panini Comics, uscito in allegato<br />

alla Gazzetta qualche mese fa. Ma se andate su internet lo<br />

troverete senz’altro, anzi, fatelo subito.<br />

Osservate la notte mentre offre la chiave che spalanca i suoi cancelli<br />

di corno agli efflussi delle anime.<br />

Eric Draven<br />

Marco Palagi<br />

Le idee di <strong>Holden</strong> ©<br />

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