La Piazza – N. 1 - InfoFermo
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Il Fermano vola<br />
nonostante<br />
la crisi<br />
Economia, Politica, Sanità, Cultura<br />
e Spettacolo in piazza. Discussione<br />
aperta sulle criticità del territorio<br />
n. 1<br />
Un sogno durato 4<br />
140 anni<br />
Tutto è iniziato il 21 settembre<br />
1860, quando per Fermo, già<br />
provincia, inizia l’incubo.<br />
Fermo è provincia!<br />
Dopo un secolo e mezzo il<br />
territorio fermano riconquista la<br />
sua autonomia.<br />
Speciale<br />
calzaturiero<br />
Cavalcata<br />
dell’Assunta<br />
7<br />
23<br />
Si inizia a vedere la luce in<br />
fondo al tunnel. Una ripresa<br />
che potrebbe diventare forte ad<br />
inizio 2011.<br />
Tutti gli eventi della XXIX<br />
edizione, tra il sacro e il<br />
profano.<br />
P e r i o d i c o d i i n f o r m a z i o n e A g o s t o 2 0 1 0 - A i t o r i z z a z i o n e d e l Tr i b u n a l e d i F e r m o n ° 7 d e l 0 7 / 0 4 / 1 9 9 2 - D i s t r i b u z i o n e g r a t u i t a<br />
46
Perché la <strong>Piazza</strong><br />
Questo primo numero della rivista “<strong>La</strong> <strong>Piazza</strong>” si propone come testimonial trasparente<br />
e giovane di informazione su tutto il Fermano, permettendone la lettura<br />
a tutti con un target d’età che va da i giovanissimi ai meno giovani trattando temi<br />
e argomenti accessibili a tutti. Il bisogno di uscire da un’informazione più presunta<br />
che reale è stato il vero motore che ha dato il via alla realizzazione di questo mensile,<br />
questioni come l’emarginazione, la crisi imperante, le difficoltà nel lavoro e nell’inserimento<br />
dei giovani nel mondo dell’occupazione, il bisogno crescente di un’economia<br />
verde e di uno sviluppo sostenibile che in particolare nel fermano trova applicabili<br />
condizioni, sono temi che, uniti a molti altri, vogliono essere affrontati con chiarezza dando voce anche a<br />
tutte quelle realtà esistenti ma molto spesso “dimenticate” dai media.<br />
<strong>La</strong> redazione di questa rivista è composta quasi totalmente da giovani che intendono, come affermato<br />
prima, soffermarsi su problematiche molto spesso ignorate, dando risalto a tutto il territorio per non<br />
tralasciare quelle quotidianità il più delle volte nascoste o emarginate che hanno difficoltà a far sentire la<br />
propria voce. Una rivista che al tempo stesso si occupa di tutto ciò che caratterizza e abbellisce il Fermano<br />
come eventi, iniziative culturali e non, vicende storiche, risaltando la ricchezza paesaggistica che da<br />
anni favorisce il turismo che va dallo splendido entroterra fino alla costa, senza tralasciare le più delicate<br />
questioni politiche che si trova ad affrontare la neonata provincia.<br />
In particolare in questo numero ci sarà uno speciale sulla Cavalcata dell’Assunta che arriva alla ventinovesima<br />
edizione con foto e storia della manifestazione, e un dossier sul settore calzaturiero fermano.<br />
Questa prima uscita viene dedicata a Primo Marilungo, fioraio, ex presidente dell’Associazione Commercianti<br />
di Fermo, che, insieme ad altri, si è prodigato per l’istituzione della Provincia.<br />
Sommario<br />
4<br />
4<br />
7<br />
9<br />
14<br />
17<br />
18<br />
21<br />
21<br />
22<br />
23<br />
23<br />
24<br />
26<br />
Provincia<br />
Un sogno durato 140 anni<br />
Fermo è Provincia!<br />
<strong>La</strong> provincia del fare<br />
L’Ente prende forma<br />
Prefettura: tutto è pronto per<br />
accogliere l’ufficio dello stato a palazzo<br />
Caffarini Sassatelli<br />
40 sindaci, un coordinatore<br />
Progetti<br />
Un volto nuovo per <strong>Piazza</strong> Dante<br />
Asite, una realtà in crescita<br />
Calzaturiero<br />
Luci ed ombre del settore<br />
I distretti calzaturieri<br />
<strong>La</strong> ricetta della CNA: Formazione e<br />
miglior accesso al credito<br />
27<br />
28<br />
29<br />
33<br />
34<br />
35<br />
36<br />
37<br />
44<br />
44<br />
46<br />
50<br />
Rolando Cirenei<br />
Ripensare Basilea 2 per rilanciare<br />
le imprese artigiane<br />
Accesso al credito: il sistema<br />
bancario locale sostiene le imprese in<br />
difficoltà<br />
<strong>La</strong> parola ai contoterzisti<br />
Il sindacato accusa: troppi ritardi<br />
nel pagamento della CIGS<br />
Una federazione per far sentire la<br />
voce dei calzaturieri<br />
L’usura è anche nell’isola felice<br />
Imprenditori contro banche<br />
Realtà locali<br />
Eventi<br />
Su e giù per il Fermano: gli<br />
appuntamenti estivi del territorio<br />
Cavalcata dell’Assunta<br />
tutto sulla XXIX edizione<br />
Le Contrade<br />
Editore:<br />
Di.Mar. Edizioni<br />
Direttore<br />
Responsabile:<br />
Rolando Cirenei<br />
Grafica e<br />
impaginazione:<br />
Luigi Trasatti<br />
puntocom<br />
Hanno<br />
collaborato:<br />
Paolo Bartolomei,<br />
Mirko Capponi,<br />
Fabio Castori,<br />
Marco Donzelli,<br />
Alessia Evandri,<br />
Diana Marilungo,<br />
Francesco Meco<br />
Marco Pagliariccio<br />
Alberto Pende<br />
Foto:<br />
Alessandro Miola,<br />
Fabrizio Zeppilli,<br />
Foto Desy<br />
n.1<br />
<strong>La</strong> <strong>Piazza</strong><br />
Periodico di<br />
informazione: via G.<br />
Tiepolo, 43, 63023<br />
Fermo<br />
Tel. 0734 622943<br />
fax 0734 623611<br />
Per la vostra pubblicità:<br />
0734 622943<br />
Agosto 2010
4 laProvincia<br />
Il primo ministro<br />
Marco Minghetti,<br />
all’epoca ministro<br />
dell’interno,<br />
emise il decreto<br />
di soppressione<br />
della provincia di<br />
Fermo.<br />
Lorenzo Valerio,<br />
regio commissario<br />
straordinario per le<br />
Marche, pubblica il<br />
decreto che stabilisce<br />
il mantenimento<br />
d’entrambe le province<br />
di Fermo e di<br />
Ascoli separate<br />
Un sogno<br />
DURATO 140 ANNI<br />
Tutto è iniziato il 21 settembre 1860, quando per Fermo,<br />
già Provincia, inizia l’incubo che la porterà a perderla<br />
e ci vorrà quasi un secolo e mezzo per riconquistarla<br />
Il 21 settembre a Fermo arriva il<br />
generale Ferdinando Pinelli, che<br />
dichiara decaduto il Governo pontificio<br />
e istituisce la nuova giunta provinciale,<br />
presieduta dal conte cavalier<br />
Domenico Monti, fermano,<br />
liberale, patriota. Dal 24 settembre<br />
il nuovo sindaco della città è il marchese<br />
Giuseppe Ignazio Trevisani. Il<br />
28 settembre il generale Manfredo<br />
Fanti arresta l’arcivescovo di Fermo,<br />
cardinale Filippo De Angelis, trasferendolo<br />
a Torino perché si opponeva<br />
e cospirava contro l’unificazione,<br />
pare anche finanziando gli<br />
insorgenti abruzzesi. Il 6 dicembre il regio commissario<br />
straordinario per le Marche, Lorenzo Valerio,<br />
pubblica il decreto n. 568 che stabilisce il mantenimento<br />
d’entrambe le province di Fermo e di Ascoli<br />
separate (e di quelle di Pesaro - Urbino, Ancona,<br />
Macerata e Camerino). Annessa al decreto c’è la<br />
“tabella di riporto” secondo cui la provincia di Fermo<br />
ha più abitanti e maggior estimo catastale di<br />
quella di Ascoli. Il 22 dicembre il luogotenente generale<br />
del re, Eugenio Emanuele di Savoia-Carignano,<br />
e il ministro dell’Interno, Marco Minghetti,<br />
emanano il regio decreto n. 4495 che accorpa le province<br />
di Camerino e Macerata e quella di Fermo ad<br />
Ascoli, spostando la sede del capoluogo in queste<br />
ultime due città, oltre a spostare da Urbino a Pesaro<br />
la sede di quella provincia. Il decreto prevedeva anche<br />
l’accorpamento della parte nord della provincia<br />
di Teramo (il solo mandamento di Ancarano) a<br />
quella di Ascoli e il restante (compresa la città di<br />
Teramo) a quella di Chieti. <strong>La</strong> decisione fu adottata<br />
senza la consultazione del Parlamento nonostante lo<br />
Statuto Albertino disponesse che “le circoscrizioni<br />
delle Province sono regolate per legge” (art. 48): il<br />
decreto Minghetti non fu mai convertito in legge,<br />
ma nonostante ciò andò in esecuzione definitiva. Il<br />
Marco Minghetti<br />
1° gennaio 1861 comincia la prima<br />
protesta per la provincia di Fermo<br />
contro la decisione dello Stato con le<br />
dimissioni da presidente della Provincia<br />
Domenico Monti. Il 21 marzo<br />
viene presentata una petizione rivolta<br />
al Governo. Nel mese di maggio la<br />
provincia di Teramo riesce a restare<br />
integra e per conto proprio, senza essere<br />
annessa ad Ascoli. Ascoli che<br />
così non si trova più al centro della<br />
nuova provincia e sembra che questo<br />
fatto possa restituire la provincia a<br />
Fermo. Deceduto nell’agosto dello<br />
stesso anno il professor Giammarco,<br />
il comitato per la provincia trova, tra gli anni ’60 e<br />
’80, nuovi appassionati trascinatori in Abramo Mori<br />
e Primo Marilungo, tra cui soprattutto Mori sarà nel<br />
tempo l’anima di una ricercata identità territoriale.<br />
L’inserimento della sola parte sud della provincia di
Domenico Monti<br />
Ascoli nelle sovvenzioni della<br />
Cassa per il Mezzogiorno e<br />
nel Consorzio d’industrializzazione<br />
del Piceno, finanziato<br />
dallo Stato, aumentano il malcontento<br />
dei comuni più industrializzati<br />
del nord della provincia,<br />
esclusi da ogni<br />
agevolazione fiscale. Nel 1982 il sindaco di Fermo<br />
Fabrizio Emiliani, coadiuvato da alcuni tecnici<br />
(Renzo Del Gobbo, Tommaso Fattenotte, Carlo<br />
Mancinelli) e sollecitato da Abramo Mori, riprende<br />
il progetto della provincia, disegnandola però con<br />
estensione e confini diversi. È limitata a 40 comuni<br />
e a circa 165 mila abitanti. Include Amandola e<br />
Montefortino (non compresi nella provincia del<br />
1860, nella proposta di legge Concetti del 1957 e<br />
ancora oggi nel circondario giudiziario<br />
di Fermo) ma non comprende più Cupramarittima,<br />
Grottammare, Montefiore<br />
dell’Aso, Ripatransone e Massignano<br />
(inclusi nella vecchia provincia e ancor<br />
oggi nel circondario giudiziario fermano).<br />
Viene preparato un ordine del giorno<br />
programmatico da sottoporre al Consiglio<br />
comunale di Fermo e ai 40 comuni.<br />
Il 25 maggio il Consiglio comunale di<br />
Fermo vota all’unanimità l’ordine del<br />
giorno. Dopo il voto di Fermo il sindaco<br />
Emiliani e i suoi collaboratori contattano<br />
tutti i sindaci e si recano di persona in<br />
tutti i 39 comuni per convincerli ad appoggiare<br />
un medesimo ordine del giorno<br />
unitario di adesione alla nuova provincia<br />
di Fermo. Il 27 novembre 1982 tutti i 39<br />
Comuni votano l’ordine del giorno,<br />
esprimendo così un nuovo parere favorevole<br />
per l’istituzione della provincia di<br />
Fermo e per la loro adesione al nuovo ente. Il 4 febbraio<br />
1983 viene presentata una seconda proposta di<br />
legge. Firmatari sono i deputati Cerioni, Foschi,<br />
Merloni, Silvestri ed altri. Il 1° marzo questa è deferita<br />
alla II Commissione (Interni) in sede referente,<br />
con parere della I (Affari Costituzionali) e V (Bilancio):<br />
di nuovo un nulla di fatto. Oltre alle delibere<br />
dei 40 comuni serve anche il parere favorevole della<br />
Regione, obbligatorio dal 1970. Nel 1987 Abramo<br />
Mori torna alla carica e pensa ad un ricorso al Consiglio<br />
di Stato per chiedere l’annullamento del regio<br />
decreto Minghetti del 1860 che, mai approvato al<br />
Parlamento (come imponeva la Costituzione), era<br />
andato in esecuzione illegittimamente. Il supremo<br />
tribunale amministrativo dichiara il ricorso “irricevibile<br />
per vetustà della materia”. Il Comune di Fermo<br />
torna alla carica il 16 marzo 1989, quando ai<br />
... il sindaco<br />
Emiliani e i suoi<br />
collaboratori<br />
contattano tutti<br />
i sindaci e si recano<br />
di persona<br />
nei 39 comuni<br />
per convincerli<br />
ad appoggiare<br />
un medesimo<br />
ordine del<br />
giorno unitario<br />
di adesione alla<br />
nuova provincia<br />
di Fermo.<br />
sensi della legge-delega n. 142/90, in gestazione in<br />
Parlamento, chiede, con delibera consiliare n. 85, la<br />
ricostituzione della provincia di Fermo. Tra il 28<br />
febbraio e il 31 marzo, intanto, invitati con un ordine<br />
del giorno votato all’unanimità, dalle Associazioni<br />
intercomunali n. 21 di Fermo (presidente Fabrizio<br />
Emiliani, vicesindaco della città) e n.17 della<br />
zona calzaturiera (presidente Gianni Basso, sindaco<br />
di Montegranaro), tutti i 40 Comuni assumono formale<br />
delibera di consiglio comunale in cui chiedono<br />
la ricostituzione della Provincia del Fermano. Le<br />
delibere vengono consegnate alla Commissione Affari<br />
istituzionali della Regione, competente a istruire<br />
l’iter per il necessario parere. Il 14 marzo 1990 il<br />
consigliere regionale Pietro Diletti presenta al Consiglio<br />
la richiesta di parere prevista dall’art. 133 della<br />
Costituzione (atto amministrativo n. 275/90) che<br />
il giorno dopo viene esaminata e appro-<br />
vata dalla I commissione permanente<br />
(Affari istituzionali) della Regione. Ma<br />
la legislatura regionale termina la settimana<br />
successiva, il 21 marzo, proprio<br />
poco prima che la proposta possa essere<br />
approvata in aula. Il 25 luglio Diletti,<br />
rieletto consigliere regionale, presenta<br />
subito (atto n. 2/90) al Consiglio regionale<br />
una nuova richiesta di parere. Nessuno<br />
degli altri consiglieri regionali del<br />
Fermano vuole sottoscriverla (Giuseppe<br />
Villa, Giulio Silenzi, Carmen Mattei,<br />
Pino Ricci e Alighiero Nuciari). Dopo<br />
vari tentativi dilatori ed un emendamento,<br />
fatto cancellare da Diletti, la I<br />
commissione Affari istituzionali il 19<br />
novembre lo approva e lo trasmette al<br />
Consiglio, che il giorno dopo lo approva<br />
e concede parere favorevole all’istituzione<br />
della Provincia di Fermo con 34<br />
voti favorevoli, 4 contrari ed 1 astenuto (verbale n.9,<br />
delibera n.7). I senatori Giorgio Cisbani, Giulio Orlando<br />
e Sandro Fontana presentano a Palazzo Madama<br />
un disegno di legge per l’istituzione della Provincia<br />
di Fermo che supera tutti gli esami delle<br />
commissioni parlamentari. In forza anche del necessario<br />
parere favorevole, appena concesso dalla<br />
Regione, la legge-delega 142/90 permette così d’inserire<br />
Fermo assieme alle province di Biella, Crotone,<br />
Lecco, Lodi, Prato, Rimini e Verbania in una<br />
procedura di approvazione governativa anziché parlamentare.<br />
Ma nel 1991, pochi minuti prima della<br />
riunione decisiva del Consiglio dei ministri, Fermo<br />
viene depennata ed è inserita al suo posto Vibo Valentia,<br />
che il 6 dicembre 1992 è istituita provincia<br />
insieme alle altre sette, tutte con decreto legislativo<br />
anziché con legge del Parlamento. Il cavalier Luigi<br />
laProvincia<br />
Abramo Mori<br />
Fabrizio Emiliani<br />
Pietro Diletti<br />
Gianni Basso<br />
Giorgio Cisbani<br />
5
6 laProvincia<br />
Luigi Vitali<br />
Dal 1° gennaio<br />
di quest’anno<br />
la Provincia di<br />
Fermo ha un<br />
proprio bilancio,definitivamentesvincolato<br />
da Ascoli, e<br />
può cominciare<br />
a operare autonomamente<br />
a<br />
tutti gli effetti<br />
Vitali, forma il Comitato per l’istituzione<br />
della provincia di Fermo che,<br />
in collegamento con gli altri analoghi<br />
di Monza e Barletta, dà vita a<br />
molteplici iniziative, coinvolgenti<br />
tutte le parti politiche. Per un certo<br />
periodo prende forma anche un secondo<br />
comitato, presieduto dall’ingegner<br />
Filippo Fratalocchi, cui partecipano<br />
imprenditori, professionisti,<br />
agricoltori, commercianti, ecc. Questi<br />
Comitati fanno seguito ad un’aggregazione,<br />
partita circa 10 anni prima, che aveva<br />
raccolto al proprio interno, tra gli altri, Valeriano<br />
Chioma, Giancarlo Santarelli e Primo Marilungo.<br />
Ma tanti sono stati coloro che si sono battuti nel<br />
tempo e con passione per l’ottenimento della nuova<br />
Provincia. Tra questi Amedeo Grilli e Alberto Palma.<br />
Si arriva al 13 ottobre 1999, quando l’allora deputato<br />
Fabrizio Cesetti presenta la proposta di legge<br />
n. 6447/99 che inizia il proprio iter legislativo<br />
assieme a quello di Monza-<br />
Brianza, sostenuta dalla Lega Nord. Si<br />
accodano anche Barletta-Trani-Andria.<br />
Nel gennaio 2001 il percorso della<br />
proposta di legge di arena in Commissione<br />
Affari costituzionali. Il<br />
sindaco di Fermo, Ettore Fedeli, e alcuni<br />
collaboratori sono costretti in tutta<br />
fretta a ricontattare di nuovo in tutti<br />
i 39 municipi le copie autentiche delle<br />
delibere e consegnarle a mano a Roma<br />
all’onorevole Rosa Russo Jervolino<br />
assieme alla copia autentica del parere<br />
della Regione. L’iter in commissione<br />
può ripartire rapidamente e giungere alla conclusione<br />
in poche settimane. I tre disegni di legge, dopo<br />
l’approvazione delle commissioni parlamentari, arrivano<br />
alla Camera dei deputati (relatore l’onorevole<br />
Giovanni Crema) con<br />
l’adozione di un testo<br />
base, ma nel<br />
marzo 2001 la<br />
XIII legislatura<br />
termina e le<br />
proposte non<br />
arrivano al voto<br />
dell’Aula. Però<br />
l’art. 107 del regolamento<br />
della Camera<br />
permette di<br />
riproporre al Parlamento entro<br />
sei mesi dall’inizio della nuova legislatura<br />
le proposte di legge che hanno visto l’adozione<br />
di un testo base. Così tra il 20 ed il 28 giugno le<br />
Ettore Fedeli<br />
11 giugno 2004:<br />
il Presidente della<br />
Repubblica Carlo<br />
Azeglio Ciampi<br />
promulga la legge<br />
n. 147/2004 istitutiva<br />
della Provincia<br />
di Fermo (assieme a<br />
quelle delle Province<br />
di Monza e BAT)<br />
tre proposte di legge (quella di Fermo<br />
porta la firma degli onorevoli Italo<br />
Tanoni e Francesco Zama) vengono<br />
ripresentate, ma vengono accorpate<br />
in un unico testo. È nominato un relatore<br />
unico per tutte e tre le proposte,<br />
il trentino Schmidt. Alle 20.45 del 29<br />
ottobre 2003, con 208 voto favorevoli,<br />
67 contrari ed alcuni astenuti, la<br />
Camera dei deputati approva la proposta<br />
di legge di istituzione della Provincia<br />
di Fermo e la trasmette al Senato.<br />
Qui, dopo un iter molto più breve di quello<br />
effettuato a Montecitorio, il 19 maggio 2004, alle<br />
20.34, dopo quelli di Monza e Barletta, il Senato<br />
vota e approva con 146 Sì, 6 No e 11 astenuti il decreto<br />
legge n. 2563 sull’istituzione della Provincia di<br />
Fermo. L’11 giugno il Presidente della Repubblica<br />
Carlo Azeglio Ciampi promulga la legge n. 147/2004<br />
istitutiva della Provincia di Fermo (assieme a quelle<br />
delle Province di Monza e Barletta),<br />
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale il<br />
15 giugno ed entra in vigore il 30 giugno.<br />
<strong>La</strong> Provincia di Fermo è formata<br />
da 40 Comuni per un totale di circa<br />
175 mila abitanti. Il 7 dicembre il ministro<br />
dell’Interno Pisanu nomina i<br />
commissari attuativi, incaricati di istituire<br />
le nuove Province. Per Fermo<br />
viene nominato il prefetto Michele De<br />
Feis. Il resto è storia recente. Nel giugno<br />
2009 gli elettori sono chiamati ad<br />
eleggere il primo presidente della Provincia<br />
di Fermo. Nel ballottaggio del<br />
21-22 giugno Fabrizio Cesetti (centrosinistra)<br />
batte con il 52,2% dei voti il candidato del<br />
centrodestra Saturnino Di Ruscio. Il 12 luglio si riunisce<br />
per la prima volta il nuovo consiglio provinciale<br />
di Fermo. Viene approvato anche il bilancio<br />
consuntivo del 2009 (ancora legato a quello della<br />
provincia di Ascoli) e progettato il bilancio 2010. Il<br />
1° settembre si insedia il nuovo prefetto per l’attuazione<br />
degli uffici periferici dello Stato (Prefettura,<br />
Questura, caserme delle Forze dell’Ordine) Emilia<br />
Zarrilli, proveniente dalla prefettura di Roma e nominata<br />
un mese prima dal ministro degli Interni. Il<br />
1° gennaio di quest’anno la Provincia di Fermo ha<br />
un proprio bilancio, definitivamente svincolato da<br />
Ascoli, e può cominciare a operare autonomamente<br />
a tutti gli effetti.<br />
(Le notizie storiche sono tratte dal libro “<strong>La</strong> Provincia<br />
di Fermo: dalla soppressione alla ricostituzione” di Paolo<br />
Bartolomei e Bruno Ficcadenti per i titoli di Andrea<br />
Livi Editore)
Grande soddisfazione per il sogno che si avvera<br />
laProvincia<br />
“Fermo è Provincia!”<br />
Dopo un secolo e mezzo<br />
il Fermano riconquista<br />
la sua autonomia<br />
2004 - 2009. Nelle orecchie ancora riecheggiano<br />
le parole dell’allora ministro Carlo Giovanardi<br />
quando, in diretta, tutti i fermani hanno<br />
ascoltato l’avverarsi di un sogno, tutto condensato<br />
in tre semplici parole: “Fermo è Provincia”.<br />
E poi la festa in <strong>Piazza</strong> del Popolo, centinaia di<br />
persone ebbre di gioia per quel traguardo a lungo<br />
sperato ora diventato realtà. Sarebbero però serviti<br />
altri 5 anni per vedere i primi frutti di quell’atto<br />
pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Fatta la provincia<br />
bisognava costruire il Fermano, o meglio<br />
le strutture che avrebbero ospitato il nuovo Ente.<br />
Ecco allora il commissario De Feis, il comitato<br />
dei sindaci, ma soprattutto la politica. Iniziava,<br />
infatti, la corsa all’istituzione. Primo a scendere<br />
l’attuale sindaco della città di Fermo, Saturnino<br />
Di Ruscio, considerato dai partiti che lo appoggiavano<br />
come il candidato naturale. Sull’altro<br />
fronte la sinistra schierava quel Fabrizio Cesetti<br />
che era stato firmatario nel 1999 del ddl n. 6447<br />
che iniziava l’iter legislativo per l’istituzione.<br />
Nel Partito Democratico intanto si iniziava il<br />
percorso delle primarie per designare il candidato<br />
presidente: prima il confronto fra Renzo<br />
Offidani, già assessore della<br />
giunta Rossi con delega per il<br />
fermano e Alvaro Cesaroni,<br />
ex numero uno dell’Unione<br />
industriali di Fermo. Offidani<br />
sarà il favorito. Dopo marzo<br />
2009 iniziano i contatti con<br />
la sinistra per la costruzione<br />
di uno schieramento di centro<br />
sinistra coeso ed unito. Il<br />
favorito della seconda tornata<br />
delle primarie fra Offidani e Cesetti sarà l’avvocato<br />
di Montegiorgio che, come disse, da quel<br />
momento lasciò le vesti del candidato della sinistra<br />
per diventare il riferimento di tutto il popolo<br />
del centrosinistra, dopo aver riunito attorno a sé<br />
anche l’Italia dei Valori e ottenuto il sostegno del<br />
Partito Socialista. Una vittoria saltata anche alla<br />
ribalta nazionale: in quei giorni L’espresso saluta<br />
il risultato delle primarie come l’unica buona<br />
notizia per la sinistra da qualche tempo a questa<br />
parte. Ma il mese di Marzo riserva un altro colpo<br />
di scena: la candidatura di Gianni Basso che si<br />
iscrive al Movimento per l’autonomia di Lombardo<br />
e corre per la carica di Presidente contro<br />
il Partito de Il Popolo delle Libertà. Da questo<br />
momento la campagna elettorale diventa sempre<br />
più rovente: il centrodestra si spacca, Luciano<br />
Romanella, ex assessore allo sport della giunta<br />
Di Ruscio si candida nelle fila di Basso.<br />
Ma il tempo ci avrebbe poi<br />
detto che non sarebbero rimasti<br />
in tre: si affacciano nella<br />
corsa alla presidenza anche<br />
Gaetano Massucci e Patrizia<br />
Nicolini. Il medico di Amandola<br />
corre con la lista civica<br />
“Il Centro del Fermano”, mentre<br />
la Nicolini, unica donna e<br />
imprenditrice agricola si candida<br />
con il Partito Liberale.<br />
Un mese intenso di campagna elettorale quello<br />
del maggio 2009, fra arrivi dei big della politica,<br />
che con frequenza quasi settimanale giungono a<br />
Fermo, satira e tematiche scottanti come la Sadam,<br />
la sanità e le infrastrutture.<br />
...la storia ha<br />
scritto la sua<br />
prima pagina<br />
che avrebbe<br />
riservato amarezze<br />
e rivendicazioni<br />
tra<br />
gli sconfitti e<br />
felicità e lacrime<br />
di gioia<br />
tra i vincitori,<br />
come è giusto<br />
che sia in ogni<br />
competizione<br />
7
8 laProvincia<br />
...e dopo la<br />
festa, tutti al<br />
lavoro: c’è una<br />
Provincia da<br />
costruire, tra<br />
mille difficoltà,<br />
ma con la<br />
consapevolezza<br />
che ormai<br />
il più è stato<br />
fatto.<br />
Si arriva così al tanto atteso appuntamento del 5 e<br />
6 giugno: un momento storico nonostante la sempre<br />
maggiore disaffezione alla politica da parte<br />
dei cittadini. L’affluenza si ferma al 72,96%, 168<br />
le sezioni scrutinate 106.358 i votanti. Ma sarà<br />
ballottaggio: Fabrizio Cesetti ottiene il 44,78%<br />
delle preferenze, Saturnino di Ruscio il 41,81,<br />
Basso 8,78%, a sorpresa Massucci raggiunge la<br />
soglia del 4%, 0,60% per la Nicolini.<br />
Cifre che sarebbero diventate importanti in vista<br />
del ballottaggio, i principali candidati iniziano a<br />
intessere la rete di contatti per i futuri accordi e<br />
apparentamenti. Storica la stretta di mano fra Di<br />
Ruscio e Basso, prima avversari e ora alleati. E,<br />
ancora più significative, oggi le parole pronunciate<br />
quel giorno dall’ex primo cittadino veregrense:<br />
“Gianni Basso diventa ora il più convinto sostenitore<br />
di Di Ruscio”. Accordo anche con Patrizia<br />
Nicolini che in caso di vittoria del candidato del<br />
centrodestra avrebbe ottenuto un posto in consiglio.<br />
Solo accordi però, niente apparentamento.<br />
Sull’altro fronte, invece, la coalizione diventa<br />
sempre più larga: Massucci entra con un apparentamento<br />
tra le fila di Cesetti, scelta che desta<br />
i malumori del Pdl di Amandola e della “montagna”<br />
che accusa Massucci di averla tradita. <strong>La</strong><br />
scelta però si rivelerà vincente.<br />
Sono circa le 19.30 del 22 Giugno quando le urne<br />
emettono ormai con certezza il risultato: Fermo<br />
UBI MARCHE<br />
ha il suo primo Presidente, è Fabrizio Cesetti con<br />
il 52,23% delle preferenze contro il 47,76% di Di<br />
Ruscio. Ormai la storia ha scritto la sua prima pagina<br />
che avrebbe riservato amarezze e rivendicazioni<br />
tra gli sconfitti e felicità e lacrime di gioia<br />
tra i vincitori, come è giusto che sia in ogni competizione.<br />
E, poi la festa in piazza, lo spumante, i<br />
canti appartengono alle cronache di quei giorni.<br />
E, dal giorno dopo, tutti al lavoro, c’era una Provincia<br />
da costruire, tra mille difficoltà e problematiche<br />
irrisolte, ma con la consapevolezza che<br />
ormai il più era stato fatto.<br />
<strong>La</strong> Provincia è una realtà.
<strong>La</strong> Provincia del fare<br />
laProvincia<br />
NEL SEGNO DELL’ECOSOSTENIBILITÀ E PROGETTUALITÀ<br />
Il presidente Fabrizio Cesetti fa il punto della<br />
situazione ad un anno dal suo insediamento<br />
una Provincia del fare, che funziona, auto-<br />
“È noma, operativa, capace di dare risposte nel<br />
rispetto dell’ecosostenibilità”.<br />
È con queste parole che Fabrizio Cesetti, 53 anni, ex<br />
deputato, componente dell’Upi nazionale, primo presidente<br />
della provincia di Fermo dell’era moderna, descrive<br />
l’ente che presiede da appena un anno. “I risultati<br />
sono sotto gli occhi di tutti - aggiunge - Molti obiettivi<br />
sono stati raggiunti in anticipo. È stata completata la<br />
separazione da Ascoli Piceno e dal primo gennaio siamo<br />
completamente autonomi in tutti i settori, rispetto<br />
al termine del 30 giugno 2010 che era quello minimo<br />
previsto. L’ultimo tassello che si è aggiunto all’autonomia<br />
è quello della Polizia Provinciale. Abbiamo acquisito<br />
tutti quanti i beni (mobili, immobili e società<br />
partecipate). Oltre a questo è stata garantita l’ordinaria<br />
amministrazione. Fatto non scontato perché abbiamo<br />
un numero di dipendenti inferiore a quelli attribuiti”.<br />
A differenza di quello che fu l’attegiamento del conte<br />
Domenico Monti che il primo gennaio 1861 si dimise<br />
da presidente della provincia di Fermo per protesta<br />
contro la decisione del governo sabaudo di accorparla<br />
ed Ascoli, Cesetti (firmatario della proposta di legge<br />
che poi ha permesso la ripresentazione della stessa in<br />
Parlamento ad opera dei deputati Francesco Zama ed<br />
Italo Tanoni) ha dimostrato con determinazioni e leggi<br />
alla mano, qualche mese fa, che la nuova Provincia<br />
non si tocca perché la tutela la Costituzione. “Abbiamo<br />
messo in campo grandi progetti strategici - prosegue<br />
Fabrizio Cesetti - Soltanto a titolo esemplificativo, ad<br />
oggi, oltre alla completa autonomia, in un momento di<br />
attacco alla Provincia, abbiamo investito circa 3 milioni<br />
di euro nel mondo del lavoro tra work esperience e<br />
creazione di impresa. Sono stati recuperati 20 milioni<br />
di euro tra i residui della provincia madre che ci hanno<br />
consentito di avviare i lavori nella Valle dell’Ete<br />
che sono in corso per 700.000 euro e completare la<br />
progettazione esecutiva di tutte le altre opere attese da<br />
anni. Quindi la messa in sicurezza del Fiume Ete con<br />
la realizzazione di lavori per oltre un milione di euro e<br />
altri 800.000 sono stati appaltati. Nel settore culturale<br />
abbiamo avviato il primo cartellone estivo unitario<br />
nei piccoli Comuni, disposto l’apertura straordinaria<br />
dei siti museali e l’ingresso all’Euf (Ente Universitario<br />
del Fermano) con il contestuale aumento finanziario<br />
rispetto alla vecchia Provincia. Per lo Sport - prosegue<br />
il presidente della Provincia - è stata sottoscritta<br />
la convenzione con l’Istituto di credito sportivo che<br />
ha messo a disposizione 15 milioni di euro per l’impiantistica<br />
sportiva e firmato il protocollo d’intesa per<br />
la prima delegazione del Coni che sarà sita in nostri<br />
spazi . Inotre sono stati investiti circa 250 mila euro<br />
a sostegno dell’attività tecnico amministrativa per<br />
i piccoli Comuni. È stato approvato il progetto integrato<br />
territoriale dei Comuni interessati al Piano di<br />
Sviluppo rurale dove sono stati attivati fondi assegnati<br />
dalla Regione per circa 1 milione e 600 mila euro.<br />
Importanti il nostro “no” alla centrale a biomasse e la<br />
disciplina restrittiva sugli impianti fotovoltaici per cui<br />
è stato adottato un atto di indirizzo. Da non dimenticare<br />
- conclude nella sua lunga lista Cesetti - la nostra<br />
attivazione per gli Uffici periferici dello Stato (è già<br />
funzionante l’Agenzia delle Entrate) quali l’Agenzia<br />
del Territorio, deliberato la concessione degli spazi in<br />
comodato gratuito alla Motorizzazione Civile, attivato<br />
le procedure per il Piano Territoriale di Coordinamento<br />
e non ultima costituito la Commissione provinciale<br />
per il lavoro. Infine la sottoscrizione a Pescara nel<br />
dicembre del 2009 del protocollo d’intesa con la Regione<br />
Marche, Abruzzo Molise e altre sette Province<br />
per la realizzazione della dorsale nord-sud cosiddetta<br />
Mezzina e l’individuazione del sito dell’ospedale di<br />
rete a Campiglione”.<br />
Fabrizio Cesetti,<br />
dopo aver vinto<br />
le primarie a<br />
marzo, vince il<br />
ballottaggio a<br />
giugno contro lo<br />
sfidante Saturnino<br />
Di Ruscio e<br />
diventa il primo<br />
presidente della<br />
provincia di<br />
Fermo<br />
9
10 laProvincia<br />
<strong>La</strong> giunta guidata da Fabrizio Cesetti è composta da sei assessori.<br />
Gaetaneo Massucci ne è il vicepresidente<br />
Gaetano Massucci - Sposato<br />
con due figlie, presta servizio presso<br />
l’ospedale civile di Amandola come medico<br />
chirurgo.<br />
È stato il primo segretario provinciale di<br />
Fermo dell’Udc, oggi leader del Movimento<br />
“Il Centro del Fermano”. Vicepresidente,<br />
Assessore alle politiche sociali,<br />
giovanili, per la famiglia e per la pace, cooperazione e sviluppo,<br />
pari opportunità e dello sport<br />
D - Se dovesse scegliere una parola chiave per definire il nuovo<br />
governo locale, quale sceglierebbe?<br />
R - Coraggiosa e vicina al cittadino, queste le parole che a parer<br />
mio definiscono il nuovo governo locale. Coraggiosa, perchè date<br />
le vicissitudini incontrate in questo primo anno di attività, la Provincia<br />
ha cercato, con forza e determinazione, di essere autonoma<br />
il più possibile da subito. Vicina al cittadino, perchè per ogni passo<br />
mosso fino ad oggi la Provincia lo ha fatto ascoltando prima le<br />
istanze dei cittadini per rispondere al meglio alle loro esigenze.<br />
Per noi, la cosa importante è riuscire a costruire un Ente che stia<br />
tra la gente e che sia per la gente.<br />
D - Ad un anno dall’insediamento della Provincia, è riuscito a<br />
realizzare i progetti che aveva inizialmente definito?<br />
R - Onestamente sono riuscito a realizzare meno di quanto mi sarei<br />
aspettato ma molto di più di quanto la situazione contingente<br />
poteva permettere. Probabilmente, quindi, le aspettative personali<br />
erano maggiori ma ciò non mi intimorisce, anzi, è una spinta ad<br />
andare avanti e a fare sempre di più e meglio. In questo momento<br />
abbiamo gettato le premesse, le fondamenta per poter realizzare<br />
i nostri progetti in un prossimo futuro. Uno degli obiettivi che mi<br />
ero prefisso e che credo sia stato colto, era quello di far passare<br />
la centralità della famiglia, e porre particolare attenzione alle esigenze<br />
socio-sanitarie.<br />
D - Progetti futuri?<br />
R - I progetti sono tanti. Quello a cui tengo di più, comunque, è<br />
quello di riuscire a risolvere i problemi sociali ripristinando la<br />
centralità della famiglia. Quando parlo di problematiche sociali<br />
mi riferisco al problema dei giovani, a quello degli anziani,<br />
al disagio dell’handicap. Riuscire a risolvere tali problematiche<br />
attraverso l’utilizzo di uno strumento che era tradizionale come<br />
quello della famiglia è, quindi, il mio e nostro progetto.<br />
D - Per quanto riguarda lo sport, cosa state facendo e cosa<br />
avete intenzione di fare?<br />
R - È nostra intenzione aiutare a creare la delegazione provinciale<br />
autonoma fermana del Coni. Per il resto stiamo cercando<br />
di mettere in rete tutte le esperienze sportive del territorio per<br />
creare sinergia tra le tante associazioni sportive del Fermano, per<br />
consentire a tutti i giovani del territorio la possibilità di fare sport.<br />
Giuseppe Buondonno - Insegnante,<br />
è stato eletto per la prima volta<br />
nel 2006 con i Democratici di Sinistra.<br />
Assessore alla cultura, beni culturali,<br />
pubblica istruzione e immigrazione<br />
D - Come sintetizzare in una parola la nuova Provincia?<br />
R - <strong>La</strong> parola chiave, secondo me più appropriata per definire il<br />
nuovo governo locale è prossimità. Stiamo, infatti, cercando di<br />
essere vicini ai comuni, alle associazioni ed alle realtà culturali<br />
del territorio sostenendole e rafforzare attraverso la prossimità,<br />
appunto, il senso di identità di questo territorio.<br />
D - Dopo un anno è riuscito a raggiungere i suoi obiettivi?<br />
R - Posso dire che gli obiettivi che ci eravamo prefissi un anno fa<br />
sono stati realizzati abbondantemente ed anche in anticipo. Pur in<br />
una situazione di estrema prudenza finanziaria, siamo riusciti a<br />
realizzare molte cose, come l’audioteca provinciale presso il Conservatorio<br />
“G. Pergolesi” di Fermo, il Centro di documentazione<br />
sulla Shoah di Servigliano, il cartellone delle iniziative culturali<br />
che racchiude tutte le manifestazioni culturali dei comuni più piccoli.<br />
Abbiamo creato un rapporto di rete sui teatri, sulla musica.<br />
Abbiamo, inoltre, creato le condizioni per un progetto strategico,<br />
con la Facoltà dei Beni Culturali, di gestione dei beni culturali,<br />
attraverso dei totem informativi.<br />
D - I giovani, una risorsa per il nostro territorio. Cosa è stato<br />
fatto per loro fino ad oggi e cosa farete?<br />
R - <strong>La</strong> prima cosa che dobbiamo fare è offrire alle associazioni<br />
giovanili una rete formativa più ricca, come l’Its, strumento di formazione<br />
superiore legato alla calzatura ed al suo marketing. Dopo<br />
l’estate vareremo una rete scolastica, conseguentemente ai decreti<br />
attuativi della Riforma Gelmini, concordata con le scuole ed i<br />
Comuni il più possibile capace di rispondere ai bisogni formativi<br />
del territorio. Stiamo elaborando una riorganizzazione della rete<br />
scolastica delle scuole di base.<br />
D - Per quanto riguarda l’immigrazione, cosa siete riusciti a<br />
fare?<br />
R - Stiamo avviando un corso molto importante, di formazione per<br />
mediatori culturali. Così come, grazie anche all’Ufficio scolastico<br />
regionale e alle scuole “Polo” dell’Ambito XIX, stiamo attuando<br />
un corso a sostegno dell’insegnamento della lingua italiana nelle<br />
scuole di base e superiori. Uno dei progetti che abbiamo messo in<br />
campo è quello di organizzare un grosso Festival dell’Intercultura,<br />
che unisca realtà esistenti nel nostro territorio e che dia vita ad un<br />
autentico centro culturale polivalente, di cui “<strong>La</strong> casa del mondo”<br />
potrebbe esserne il nome e che sia l’incontro dei tanti mondi di cui<br />
ormai è costituita la nostra società.
Adolfo Marinangeli - Sposato con<br />
quattro figli, svolge la professione di Ingegnere.<br />
<strong>La</strong> sua carriera politica ha inizio<br />
negli anni ‘70-80 tra le fila della Democrazia<br />
Cristiana di Amandola. Oggi è coordinatore<br />
provinciale dell’Idv. Assessore alle<br />
Politiche Comunitarie, Informatizzazione,<br />
Genio Civile, parchi, caccia e pesca<br />
D - Una parola chiave che definisca il neonato ente locale.<br />
R - Efficienza, è la parola che secondo me esprime in maniera<br />
esaustiva e completa il nuovo governo locale. Perché al di là<br />
di quello che si dice della politica e cioè che si fanno troppe<br />
promesse e pochi fatti, io mi sono trovato, in questa mia prima<br />
esperienza come assessore, con dei colleghi preparati e, quindi,<br />
efficienti a parlare di cose importanti, come ad esempio della<br />
costruzione di un nuovo ente.<br />
D - Si sono realizzati i suoi progetti di inizio mandato?<br />
R - Proporzionalmente al tempo che abbiamo trascorso direi<br />
proprio di sì, anche se non si è mai soddisfatti del proprio operato.<br />
Abbiamo concluso il progetto della rete wireless per tutta<br />
la Provincia (progetto di cui si parlava da anni ma da nessuno<br />
realizzato fino ad oggi), che consiste nel fatto che ora tutti gli<br />
edifici pubblici provinciali sono collegati gratuitamente con il<br />
servizio di intranet a banda larga. Dopo sei mesi siamo riusciti<br />
ad avere il Comitato tecnico della Protezione Civile. Per il momento<br />
sono stati attivati corsi di formazione sui fondi europei.<br />
È stata fatta una convenzione con due comuni della costa per<br />
instaurare il servizio soccorso a mare sia diurno che notturno,<br />
gestito dalla Protezione civile provinciale in assistenza alla Capitaneria<br />
di Porto e in collaborazione con tutti i comuni della<br />
costa, quindi da Pedaso, a Campofilone, a Porto San Giorgio, a<br />
Porto Sant’Elpidio, a Fermo e ad Altidona. Questo servizio sarà<br />
agganciato alla Soi, e cioè alla Sala Operativa Integrata della<br />
Provincia, cuore pulsante della Protezione Civile. Abbiamo elaborato<br />
il Piano di protezione degli incendi boschivi che partirà<br />
in estate e informatizzato l’ufficio del Genio civile.<br />
D - Cosa pensa di fare in futuro?<br />
R - Stiamo lavorando sul Piano provinciale per la Protezione<br />
civile, che porteremo a termine entro fine anno con l’individuazione<br />
di più punti sensibili nella Provincia e con lo studio di tutte<br />
le emergenze. Stiamo, poi, ristrutturando il Genio civile e costruendo<br />
l’Ufficio del Demanio idrico (che sarà localizzato negli<br />
edifici dell’ex caserma dei Vigili del Fuco): sarà un ufficio specifico<br />
per il rilascio delle autorizzazioni, per le manutenzioni, le<br />
indagini, il monitoraggio e la programmazione degli interventi<br />
lungo i fiumi. Un progetto, dunque, che guarda anche alla programmazione<br />
degli interventi e non solo all’emergenza.<br />
Guglielmo Massucci - <strong>La</strong>ureato<br />
all’Accademia d’arte, quindi<br />
insegnante. Titolare di un’azienda di<br />
restauro artistico. Sindaco per 30 anni<br />
di Monte Vidon Combatte. Assessore<br />
al Turismo, Agricoltura, Patrimonio ed<br />
Edilizia Scolastica<br />
laProvincia<br />
D - Una parola per definire la nuova Provincia?<br />
R - Condivisione e trasparenza. Sono queste le parole che credo<br />
possano esprimere in maniera completa il nuovo governo<br />
provinciale locale. Il nostro obiettivo primario è condividere e<br />
ascoltare le istanze e i bisogni del territorio. Credo che la condivisione<br />
sia l’elemento che caratterizzi di più la nostra provincia.<br />
D - Ad un anno dal suo insediamento, è riuscito a raggiungere<br />
i suoi obiettivi?<br />
R - Frtunatamente sì: anche se con molti sacrifici, sono riuscito<br />
a realizzare gli obiettivi che avevo fissato inizialmente. Insieme<br />
al mio staff sono riuscito a mettere in atto tutti gli strumenti che<br />
serviranno per passare alla seconda fase, quella della progettazione.<br />
Per il turismo abbiamo già provveduto a costituire il Tavolo<br />
Azzurro, operativo dal 23 giugno scorso, che è lo strumento di<br />
promozione territoriale della provincia. Per l’agricoltura, invece,<br />
è stato istituito il Tavolo Verde con le quattro sigle sindacali più<br />
rappresentative, Copagri, Cia, Coldiretti e Upa.<br />
D - Progetti futuri?<br />
R - Attraverso il Tavolo Verde operiamo per portare un reddito<br />
nell’agricoltura, in quanto soltanto alcuni settori di nicchia<br />
sono in grado di autofinanziarsi. Per quanto riguarda il turismo<br />
è nostra premura implementare la situazione attuale, che è per<br />
così dire discreta: ciò non significa che dobbiamo adagiarci sugli<br />
allori, bensì è l’incentivo a dover fare ancora di più. Riguardo<br />
all’edilizia scolastica abbiamo già un piano abbastanza avanzato<br />
di progettazione. Comunque le scuole del Fermano sono già<br />
quasi tutte a norma. Per il patrimonio abbiamo grandi progetti,<br />
che però illustreremo in seguito.<br />
D - Il turismo nel Fermano è più che altro un turismo familiare,<br />
intende fare qualcosa per attirare anche i giovani?<br />
R - Per quanto riguarda i giovani il discorso è piuttosto complesso,<br />
in quanto servirebbero nuove strutture, discoteche e pub.<br />
Noi non siamo preparati per accogliere questo tipo di turismo.<br />
Penso che bisognerebbe puntare più che altro sulla valorizzazione<br />
degli chalet. Un primo passo, in questa direzione lo abbiamo<br />
fatto, con delle manifestazioni a Roma contro la disposizione<br />
europea che limitava la gestione a cinque anni della concessione<br />
demaniale degli chalet. Siamo riusciti insieme alla Regione a far<br />
passare il concetto che le concessioni demaniali devono essere<br />
di almeno venti anni contro le decisioni della proposta Vox Pain<br />
che ne prevede cinque, che avrebbe appunto distrutto i nostri<br />
investitori. E nel giro di dieci anni la nostra spiaggia sarebbe<br />
diventata un vero e proprio deserto.<br />
11
12 laProvincia<br />
Renzo Offidani - Sposato con un figlio.<br />
Già consigliere comunale vicesindaco<br />
e sindaco a Sant’Elpidio a Mare, nonché<br />
assessore provinciale con la giunta<br />
Rossi. Assessore all’Urbanistica, Attività<br />
estrattive, Edilizia residenziale pubblica,<br />
Bilancio, Finanze, Infrastrutture per la<br />
mobilità, Viabilità e Trasporti<br />
D - Quale definizione darebbe al nuovo Ente?<br />
R - Esempio e modello sono le parole che credo più si adattino al<br />
governo provinciale. Perché sono convinto che la nostra provincia<br />
possa realmente diventare un esempio per qualunque altra amministrazione.<br />
Nonostante tutte le difficoltà che abbiamo incontrato<br />
in questo primo anno siamo riusciti a lavorare e portare a termine<br />
i nostri obiettivi. Ci stiamo impegnando per attuare un programma<br />
che sia in grado di costruire una provincia capace di svolgere i<br />
suoi compiti e le sue funzioni ma allo stesso tempo di mettere in<br />
atto un progetto di sviluppo sostenibile che tenga conto di dare le<br />
risposte ai bisogni delle imprese e del lavoro, ma anche quello di<br />
rendere sempre più bello questo nostro territorio, di migliorarne,<br />
quindi, la qualità della vita. È una scommessa importante, dunque,<br />
quella che noi stiamo portando avanti. Il nostro obiettivo è quello<br />
di farla diventare un eccellenza per la calzatura, per il cappello, per<br />
la meccanica ma anche per le risorse ambientali.<br />
D - Quali gli obiettivi finora raggiunti?<br />
R - Posso dire di essere veramente soddisfatto del lavoro svolto<br />
fino ad oggi. Siamo riusciti, anche se con molte difficoltà, ad ottenere<br />
la nostra autonomia. Nel contempo abbiamo lavorato non solo<br />
per costruire la struttura burocratica, rendendoci autonomi con il<br />
bilancio, con il personale e con il patrimonio. Nonostante gli uffici<br />
non siano al pieno del personale, stiamo procedendo a ritmi velocissimi.<br />
Siamo, infatti, in poco tempo riusciti a diventare un punto<br />
di riferimento e coordinamento dei piccoli comuni. E per loro,<br />
stiamo attuando una politica di sussidiarietà, perché alcuni di essi<br />
hanno bisogno sia di un supporto a livello politico che istituzionale.<br />
<strong>La</strong> grande scommessa è il fatto di riuscire a creare un territorio<br />
che sia di esempio e di riferimento.<br />
D - Progetti futuri?<br />
R - Per quanto riguarda la viabilità abbiamo investito circa venti<br />
milioni di euro in opere pubbliche che stanno partendo. Stiamo<br />
elaborando un piano dei trasporti per il 2011. È nostra intenzione<br />
elaborare un bilancio sociale. Abbiamo in programma la sistemazione<br />
di alcuni tratti della Valdaso, del primo tratto di collegamento<br />
della zona del “Ferro” fino a Campiglione, l’ammodernamento<br />
della strada da Pedaso, per tre chilometri, fino a Campofilone. E<br />
per quanto riguarda la zona montana, a breve presenteremo alla<br />
cittadinanza il progetto per la circonvallazione di Amandola. Stiamo,<br />
inoltre, lavorando su tante opere pubbliche minori per Fermo,<br />
per la zona calzaturiera, per la Valdaso, per la zona montana, per<br />
la Media Valle del Tenna.<br />
Renato Vallesi, imprenditore calzaturiero<br />
di Porto Sant’Elpidio con laurea<br />
in Ingegneria. Consigliere e capogruppo<br />
del Pd nella provincia di Ascoli. Assessore<br />
alla Tutela ambientale, Ecologia, Energia,<br />
<strong>La</strong>voro, Formazione Professionale,<br />
Progetti settore calzaturiero ed Attività<br />
produttive<br />
D - Come definirebbe la nuova Provincia?<br />
R - È difficile scegliere una sola parola per esprimere il lavoro che la<br />
Giunta Cesetti ha realizzato in questo primo anno di amministrazione.<br />
Però, posso dire che Azione, concretezza e dinamicità esprimono<br />
bene il nostro operato.<br />
D - Quali i risultati finora del suo lavoro?<br />
R- <strong>La</strong> Provincia in un anno ha realizzato compiti e messo in piedi<br />
numerose attività, anche più di quello che era previsto.<br />
D - In futuro, come pensa di operare?<br />
R - Per quanto riguarda i rifiuti, il mio obiettivo e quello del mio assessorato<br />
è riuscire a realizzare un completo ciclo integrato dei rifiuti<br />
nella completa autonomia sia per quanto riguarda l’impiantistica che<br />
l’approccio con la raccolta differenziata (come il porta a porta). L’altro<br />
aspetto che stiamo portando avanti è il ciclo integrato delle acque<br />
soprattutto per ciò che concerne la difesa dell’acqua pubblica, su cui<br />
la Provincia sta facendo una battaglia importante. Siamo per la gestione<br />
pubblica dei beni primari e su questo ci stiamo spendendo e<br />
siamo sicuri di arrivare ad una gestione di mantenimento pubblica<br />
del servizio non solo per la gestione delle reti ma anche del servizio.<br />
Il ciclo integrato delle acque non significa solo dare acqua ai cittadini<br />
ma anche un sistema di fognature e depurazione. <strong>La</strong> questione delle<br />
energie è più complessa. Siamo per le energie rinnovabili ma nel<br />
rispetto del territorio e del paesaggio. È necessario che il territorio si<br />
doti man mano della sua autonomia, ma in linea con le esigenze ed<br />
i bisogni paesaggistici. Siamo contrari alle biomasse, perchè siamo<br />
contrari all’arrivo di materiali da migliaia e migliaia di chilometri di<br />
distanza per essere poi bruciati nel territorio. Per quanto riguarda le<br />
altre energie rinnovabili stiamo lavorando su questo percorso e su<br />
queste attenzioni. Per quel che concerne il lavoro e la formazione,<br />
stiamo dando risposte, attraverso la cassa integrazione in deroga alle<br />
nostre aziende, avviato percorsi di sostegno ai piccoli Comuni, un<br />
bando per la creazione di impresa e per il lavoro giovanile, come, ad<br />
esempio le work experience.<br />
D - Quale l’impegno per i giovani?<br />
R - Abbiamo consentito l’occupazione, a partire dal 1° marzo, di un<br />
cospicuo numero di giovani, circa 60 o 70, in alcuni studi professionali<br />
e come dirigenti pubblici nei piccoli Comuni al di sotto dei 2000<br />
abitanti. Poi c’è il percorso della creazione di impresa che rientra tra<br />
i progetti speciali. Quindi un progetto per il rilancio della scuola per<br />
il lavoro di Sant’Elpidio a Mare e del distaccamento di Amandola.
14 laProvincia<br />
L’Ente prende forma<br />
SONO VENTIQUATTRO I CONSIGLIERI ELETTI NELL’AS-<br />
SEMBLEA PRESIEDUTA DA LUIGI MARCONI<br />
Luigi Marconi<br />
Lista del presidente<br />
Nato a <strong>La</strong>pedona il 3 maggio 1951, risiede a Monterubbiano.<br />
È sposato ed ha due figli. È dirigente<br />
veterinario dell’Asur sanità animale. Ha iniziato la<br />
carriera politica nel 1980 come consigliere comunale<br />
a Monterubbiano, a questo sono seguiti mandati<br />
nell’ex provincia di Ascoli Piceno dove ha ricoperto<br />
la carica di presidente della commissione ambiente<br />
con le giunte di Pietro Colonnella e Massimo Rossi.<br />
È componente del CdA dell’Ato 5. É Presidente del<br />
Consiglio Provinciale.<br />
Consiglieri di maggioranza<br />
Ezio Donzelli - Capogruppo Pd<br />
Nato a Fermo il 16 luglio 1948, è sposato e ha tre<br />
figli. <strong>La</strong>ureato in matematica, insegna alla scuola<br />
media “Fracassetti-Betti”, plesso di Capodarco. Inizia<br />
la carriera politica nel Pci, ricoprendo, dal 1980<br />
al 1990, la carica di consigliere comunale nella città<br />
di Fermo. Nel 2004 è stato eletto consigliere provinciale<br />
nella maggioranza guidata da Massimo<br />
Rossi. È stato presidente della VII commissione<br />
consigliare che si è occupata della costruzione della<br />
provincia di Fermo.<br />
Rosanna Vittori - Pd<br />
Nata a Santa Vittoria in Matenano il 2 marzo 1960<br />
ma residente a Porto S. Elpidio, è sposata, tre figli,<br />
una laurea in filosofia, insegnante al liceo scientifico<br />
di Fermo. Ha iniziato la sua carriera politica<br />
seguendo l’allora sindaco di Porto S. Elpidio Paolo<br />
Petrini come consigliere comunale e assessore alla<br />
pubblica istruzione della cittadina rivierasca.<br />
<strong>La</strong> Pasta di Campofilone - di IVANA MARONI e MARILUNGO & C. Snc<br />
Tel. 0734 931165 - -www.maronimarilungo.it<br />
Marco Verdecchia - Pd<br />
Nato a Sant’Elpidio a Mare il<br />
9 marzo 1966, risiede in via S.<br />
Isidoro. È l’assessore uscente<br />
allo Sport dell’amministrazione<br />
comunale di Monte Urano,<br />
incarico ricoperto anche nella<br />
legislatura precedente (1999-2004), mentre è stato<br />
consigliere comunale dal 1995 al 1999. È anche socio<br />
fondatore dell’Associazione Palio dei Comuni.<br />
Monica Catini - Pd<br />
Nata a Sant’Elpidio a Mare il<br />
3 luglio 1975. È sposata e madre<br />
di una bimba. Dopo il diploma<br />
presso l’Istituto sociopsico-pedagogico<br />
consegue<br />
la laurea in Giurisprudenza.<br />
Avvocato, curatore di minore,<br />
è stata iscritta alla lista civica<br />
“Società e Ambiente” nelle elezioni che hanno portato<br />
all’elezione a sindaco Alessandro Mezzanotte<br />
a Sant’Elpidio a Mare.<br />
Andrea Petracci - Pd<br />
Nato a Fermo il 27 luglio<br />
1968 , già consigliere comunale<br />
a Fermo eletto nelle file<br />
del Pd. Avvocato civilista<br />
presso il foro di Macerata, è<br />
sposato con 2 figli. È membro<br />
della I commissione consiliare, quella che si occupa<br />
di bilancio e finanza.
Mauro Tomassetti - Pd<br />
Nato a Petritoli l’8 settembre<br />
1952, sposato e padre di tre<br />
figli, vive a Fermo nel quartiere<br />
di Santa Caterina. <strong>La</strong>ureato<br />
in Ingegneria Elettronica<br />
presso l’Università degli<br />
Studi di Ancona, insegna Informatica<br />
all’Itis Montani di<br />
Fermo, dove svolge il ruolo di vicepreside. Eletto<br />
Consigliere Comunale nel 1993 con il movimento<br />
Nuova Cittadinanza, ha aderito successivamente<br />
al Ppi condividendone il percorso fino alla costituzione<br />
del Partito Democratico. È consigliere comunale<br />
a Fermo nel gruppo del Pd.<br />
Renzo Franchellucci - Pd<br />
Nato a Fermo il 20 luglio<br />
1961, imprenditore (Grafiche<br />
Franchellucci), assessore alla<br />
Cultura e P.A. nella prima<br />
giunta Andrenacci (2003<br />
-2008), presidente dei grafici<br />
e cartotecnici di Confindustria<br />
Fermo, socio fondatore dell’associazione per<br />
la cultura della Legalità “Articolo 3”, impegnato<br />
attivamente nel volontariato e nel sociale.<br />
Gabrio Iommi - Lista del<br />
Presidente<br />
Nato a Macerata il 23 febbraio<br />
1965, risiede con la famiglia<br />
a Montegiorgio. Svolge<br />
la professione di sistemista<br />
e consulente informatico.<br />
È tesoriere della Proloco di<br />
Montegiorgio. <strong>La</strong> sua candidatura per le elezioni<br />
provinciali segna il punto di partenza della sua<br />
attività politica. Proviene dal mondo associativo,<br />
infatti nel gruppo scout riveste il ruolo di capo<br />
esploratore.<br />
Alberto Regno - Italia dei<br />
Valori<br />
Nato a Recanati il 23 maggio<br />
1950 risiede a Torre San Patrizio.<br />
Sindaco della città in<br />
cui risiede per due mandati,<br />
dal 1990 al 1999, è sposato<br />
e laureato in Medicina. Esercita<br />
la professione di medico<br />
di medicina generale specializzato in Pediatria e<br />
Medico del <strong>La</strong>voro competente. Appassionato e<br />
studioso di gastronomia, è delegato per la Provincia<br />
di Fermo dell’Accademia Italiana della Cucina,<br />
Istituto di Cultura della Repubblica Italiana.<br />
Gaetano Ugo Agostini - Italia dei Valori<br />
Nato ad Ortezzano il 14 aprile 1957. È titolare insieme<br />
alla famiglia del Frantoio Agostini Alfredo<br />
snc, fondato nel 1945. Inizia la sua attività politica<br />
al Comune di Ortezzano nelle file della Dc dove<br />
ha ricoperto la carica di consigliere, assessore ed<br />
infine nel 1990 eletto sindaco mantenendo la carica<br />
fino al 2004. È Presidente del collegio dei sindaci<br />
del Consorzio di Metanizzazione della Media Valle<br />
dell’Aso.<br />
Egildo Verdecchia - Sinistra e libertà<br />
Nato a Campofilone il 6 luglio 1943, è artigiano dal<br />
1975. Ha iniziato l’attività politica come vicesindaco<br />
e poi, dal 1980 al 2004 come sindaco di Campofilone.<br />
È stato consigliere provinciale per il Pci<br />
dal 1985 al 1990 e per i Ds dal 1995 al 2000. Dal<br />
2004 al 2009 è stato consigliere comunale sempre<br />
a Campofilone, dando poi le dimissioni per seguire<br />
la crescita della provincia di Fermo. Attualmente<br />
fa parte del Cda del Gal. Per aver trascorso 40 anni<br />
della sua vita in politica è stato nominato cavaliere<br />
al merito nel 2003 dal Presidente della Repubblica<br />
Carlo Azelio Ciampi.<br />
Licia Canigola - Italia dei Valori<br />
Nata a Montegiorgio il 9 marzo 1965, diplomata<br />
all’istituto “U. Preziotti” di Fermo nel 1985. Per diversi<br />
anni ha collaborato con l’Alto Commissariato<br />
delle Nazioni Unite per la gestione di servizi rivolti<br />
ai figli dei rifugiati per ragioni politiche o umanitarie<br />
e si occupa di Cooperazione Internazionale con<br />
Associazioni locali ed è stata assessore nella giunta<br />
Rossi di Ascoli. Eletta nelle liste di Rifondazione<br />
Comunista e PDCI è poi passata all’IdV.<br />
Giovannino Ercoli - Il Centro del Fermano<br />
Nato l’8 maggio 1961 ad Amandola, esercita la<br />
libera professione di geometra da 25 anni nel suo<br />
comune di nascita. È sposato ed ha tre figli. Partecipa<br />
a moltissime attività sociali. Fa parte di tre<br />
commissioni consiliari, la I, la III e la V. Ama fare<br />
lunghe passeggiate immerse nel verde.<br />
Consiglieri di minoranza<br />
Saturnino Di Ruscio Candidato coalizione<br />
centro destra<br />
Nato a Fermo il 3 febbraio 1959, è laureato in scienze<br />
agrarie nel 1982. Inizia la carriera politica come<br />
dirigente presso il comune di Fermo nei settori<br />
Ambiente, Commercio ed Edilizia pubblica. Eletto<br />
sindaco di Fermo nel 2001, resterà in carica fino al<br />
prossimo anno. È presidente della Conferenza dei<br />
Sindaci della zona 11, Euf, dell’Stl Marca Ferma-<br />
laProvincia<br />
15
16 laProvincia<br />
na e della rievocazione storica medievale fermana<br />
Cavalcata dell’Assunta. Pochi mesi dopo le elezioni<br />
provinciali esce dal PdL di cui era capogruppo<br />
e rimane in consiglio autonomamente.<br />
Gianni Basso<br />
Mpa - <strong>La</strong> destra - Forza Fermano<br />
Nato a Montegranaro il 14 febbraio 1948. Inizia<br />
la carriera politica fin da giovanissimo. Diventa<br />
sindaco di Montegranaro nel 1980, incarico che<br />
ricopre fino al 1990.<br />
Nel 1987 si presenta per le elezioni nazionali. Dal<br />
1990 al 1992 diventa presidente della provincia di<br />
Ascoli. È stato anche Presidente dell’associazione<br />
dei comuni dal 1986 al 1991, per poi tornare ad<br />
essere sindaco nel decennio 1999-2009.<br />
Giampiero Gallucci - Movimento civico provinciale<br />
Nato a Fermo il 28 giugno 1965, residente a Fermo;<br />
Sposato con Annarita Pacione dal 1991, ha<br />
due figli: Martina di 17 anni e Stefano di 14.<br />
Dal 1992 ad oggi consigliere comunale, dal 1997<br />
al 2000 è anche assessore ai <strong>La</strong>vori pubblici della<br />
seconda giunta Fedeli. Dal 1999 al 2004 è consigliere<br />
provinciale come indipendente.<br />
Amato Mercuri<br />
Movimento civico provinciale<br />
Nato a Fermo il 20 agosto 1976, è laureato in Giurisprudenza<br />
e svolge la professione di avvocato. È<br />
attualmente sindaco di Moresco al secondo mandato<br />
consecutivo. Precedentemente è stato vicesindaco<br />
sempre della sua città.<br />
Massimo Diomedi - Pdl<br />
Nato a Sant’Elpidio a Mare il 27 settembre 1967.<br />
Due figli. imprenditore in diversi settori. Si è dimesso<br />
dal ruolo, che ricopriva dal 2004, di consigliere<br />
comunale di maggioranza nella giunta Martinelli<br />
a Sant’Elpidio a Mare dove era delegato<br />
allo sport, prima di candidarsi alle elezioni provinciali.<br />
Dal 2007 è capogruppo An di minoranza<br />
in consiglio comunale.<br />
Jessica Marcozzi - Pdl<br />
Nata a Fermo il 28 novembre 1969 è sposata e ha<br />
due figlie.<br />
<strong>La</strong>ureata in Economia e commercio ad Ancona,<br />
svolge la professione di dottore commercialista ed<br />
imprenditrice del settore calzaturiero. Consigliere<br />
comunale e capogruppo di Forza Italia dal 2007.<br />
Responsabile regionale e provinciale delle piccole<br />
e medie imprese per il Dipartimento Regionale.<br />
Andrea Putzu<br />
Capogruppo PdL<br />
Nato il 24 settembre 1983 a<br />
Porto San Giorgio. Diplomato<br />
Tecnico dei servizi turistici<br />
presso l’istituto E. Tarantelli<br />
di Sant’Elpidio a Mare.<br />
Attualmente è laureando in Scienze Politiche. Si<br />
iscrive nel 2000 ad Azione Giovani (movimento<br />
giovanile di Alleanza Nazionale) quando nel 2006<br />
diventa dirigente nazionale. Nel 2003 è eletto consigliere<br />
comunale a Porto Sant’Elpidio, confermato<br />
nel 2008 con il Popolo della Libertà.<br />
Bruno Belleggia - Pdl<br />
Nato a Montegiorgio il 17<br />
marzo 1950. Dal 1985 è consigliere<br />
comunale e dal 1987 ha<br />
ricoperto la carica di vicesindaco<br />
e assessore all’urbanistica.<br />
Fino al maggio del 2008<br />
consigliere comunale.. Negli<br />
ultimi dieci anni ha ricoperto il ruolo di consigliere<br />
provinciale. Ha ottenuto dalla provincia di Ascoli<br />
una menzione speciale per essere stato il consigliere<br />
che ha presentato il maggior numero di mozioni<br />
ed interrogazioni.<br />
Maria Lina Vitturini - Pdl<br />
Nata a Porto san Giorgio il 19<br />
aprile 1968. Diplomata geometra<br />
ha conseguito la laurea<br />
in Giurisprudenza. Inizia la<br />
carriera politica nel 1994 con<br />
Forza Italia, nel 1997 la prima<br />
campagna elettorale e diventa consigliere. Nel 2001<br />
è assessore alla cultura. Nella successiva campagna<br />
elettorale diventa consigliere durante la giunta<br />
Brignocchi. È oggi assessore alle pari opportunità<br />
nella giunta Agostini. Nel 2007 contribuisce alla<br />
fondazione e alla diffusione dei Circoli del Buongoverno<br />
di cui è presidente provinciale.<br />
Giuseppe Eusebi - Udc<br />
Nato a Grottazzolina il 1°<br />
agosto 1955. Si è laureato in<br />
Economia e Commercio ad<br />
Ancona e svolge la professione<br />
di tributarista e revisore<br />
contabile. Svolge anche l’attività<br />
di imprenditore agricolo,<br />
possedendo un allevamento di bovini. Ha iniziato<br />
l’attività politica a venti anni, diventando, nella passata<br />
amministrazione, consigliere comunale.<br />
Dal 1992 al 2000 ha fatto parte del consiglio regionale<br />
della Fipav.
Prefettura:<br />
TUTTO È PRONTO PER ACCOGLIERE<br />
L’UFFICIO DELLO STATO A PALAZZO<br />
CAFFARINI SASSATELLI<br />
L<br />
’attuazione della Provincia arrivata con le<br />
elezioni del 2009 attende ora quella degli<br />
Uffici periferici dello Stato. Primo fra tutti l’Ufficio<br />
per il Territorio, cioè la Prefettura. L’incarico<br />
di completare gli interventi conseguenti all’istituzione<br />
della Provincia è stato dato, dallo Stato,<br />
il 31 luglio del 2009 al Prefetto Emilia Zarrilli.<br />
Molisana di origine il suo curriculum è lungo e<br />
prestigioso: esperienza trentennale a Roma, dal<br />
1981 al Dipartimento di Pubblica Sicurezza, Dirigente,<br />
dal 2000, dello Sportello Unico per l’Immigrazione<br />
e creatrice dell’Ufficio Concorsi del<br />
Dipartimento di Stato , della Dia e della Polizia<br />
della Comunicazione.<br />
Tra le sue esperienze c’è la gestione dei fondi della<br />
Comunità Europea per il Sud, in particolare il<br />
fondo sociale. Ha seguito attentamente le iniziative<br />
per il contrasto al lavoro irregolare e la lotta<br />
alla contraffazione. Ha gestito la scuola di Polizia<br />
di Senigallia e ha avuto contatti anche con l’Istituto<br />
Polizia di Stato di Fermo. Il nuovo Prefetto<br />
ha iniziato subito a lavorare adeguando per primo<br />
Palazzo Caffarini Sassatelli, di proprietà della<br />
Cassa di Risparmio di Fermo in corso Cavour,<br />
e ceduta dall’istituto di credito per diventare la<br />
sede della Prefettura. Gli iter sono a buon punto<br />
come sottolinea il Prefetto di Fermo.<br />
“Il parere del Ministero dell’Economia è stato<br />
espresso - dice Sua Eccellenza Zarrilli in merito<br />
al Decreto ministeriale relativo all’istituzione<br />
della Prefettura - per cui ora ci vuole l’approvazione<br />
del Consiglio dei Ministri. Per la Prefettura<br />
stiamo procedendo secondo le indicazioni,<br />
purtroppo con i passi lenti del sistema burocrati-<br />
co. Sto seguendo le cose a vista e vengo costantemente<br />
informata di ogni passo che intercorre,<br />
in merito, a livello centrale. <strong>La</strong> Questura sarà la<br />
logica conseguenza dell’istituzione della Prefettura.<br />
Perciò appena arriverà il decreto istitutivo<br />
di quest’Ufficio si provvederà immediatamente<br />
all’altra. È tutto pronto. Intanto sono ripresi i<br />
lavori della caserma del Corpo Forestale dello<br />
Stato. Sta, invece, subendo dei rallentamenti<br />
l’adeguamento della sede dei Vigili del Fuoco.<br />
Ma non è un problema perché stiamo potenziando<br />
i servizi con due altre unità che dovrebbero<br />
arrivare dopo l’estate. Stiamo proseguendo il nostro<br />
lavoro con estrema serenità per rendere al<br />
massimo operativa la Provincia”.<br />
laProvincia<br />
Procede spedito<br />
l’iter per<br />
l’attuazione<br />
degli Uffici<br />
periferici<br />
statali. Il<br />
Prefetto Zarrilli:<br />
stiamo<br />
procedendo<br />
con serenità e<br />
celerità<br />
17
40 sindaci,<br />
un coordinatore<br />
Il commendatore e cavaliere della Repubblica Italiana Luigi Vitali, ex sindaco di Porto San Giorgio<br />
ed ex direttore della Confcommercio, è stato prima presidente attivissimo del Comitato per<br />
l’istituzione della Provincia (dal 2004 al 2009) e poi coordinatore dei 40 sindaci del Fermano.<br />
Andrea Agostini<br />
nato a Macerata il<br />
01/01/1968, eletto sindaco il<br />
13/04/2008 nelle file del Pdl<br />
e nominato il 15/04/2008. È<br />
avvocato ed è al suo primo<br />
mandato da sindaco.<br />
Porto San Giorgio<br />
Nicolino Carolini<br />
nato a Montegiorgio (Fm) il<br />
20/02/1956, eletto sindaco<br />
il 07/06/2009 e nominato<br />
l’08/06/2009. Eletto con la<br />
lista civica”Il sole”.<br />
Francavilla d’Ete<br />
Francesca Claretti<br />
nata a Montottone (Fm)<br />
il 16/05/1955. Eletta<br />
sindaco il 30/03/2010<br />
con la coalizione civica<br />
“Insieme verso il futuro”.<br />
Montottone<br />
Giandomenico Ferrini<br />
nato a Falerone (Fm) il<br />
14/03/1948, eletto sindaco<br />
il 07/06/2009 e nominato<br />
l’08/06/2009. Eletto con la<br />
lista civica di centrodestra<br />
“Insieme per Falerone”.<br />
Mariano Ambrogi<br />
nato a Grottazzolina (Fm) il<br />
24/03/1965, eletto sindaco<br />
il 07/06/2009 e nominato<br />
l’08/06/2009. A capo di<br />
una lista civica, è al suo<br />
secondo mandato.<br />
Grottazzolina<br />
Ermes Brandimarti<br />
nato a Monte San Pietrangeli<br />
il 15/05/1948, eletto<br />
sindaco il 28/05/2006 e<br />
nominato il 30/05/2006.<br />
Nello De Angelis<br />
nato a Montottone (Fm) il<br />
07/03/1943, eletto sindaco<br />
il 07/06/2009 e nominato<br />
l’08/06/2009. Ragioniere, a<br />
capo di una lista civica è al<br />
suo secondo mandato.<br />
Francesco Giacinti<br />
nato a Fermo il<br />
31/05/1962, eletto sindaco<br />
il 07/06/2009 e nominato<br />
l’08/06/2009. Eletto con<br />
una lista di centrosinistra è<br />
al suo secondo mandato.<br />
Mario Andrenacci<br />
nato a Falerone (Fm)<br />
l’11/07/1967, eletto sindaco<br />
il 13/04/2008 e nominato<br />
il 15/04/2008 nelle<br />
file del Pd. Insegnante, è al<br />
suo secondo mandato.<br />
Porto Sant’Elpidio<br />
Remigio Ceroni<br />
nato a Monterubbiano (Fm)<br />
il 21/04/1955. Coordinatore<br />
regionale e deputato, eletto<br />
sindaco il 28/05/2006, è al suo<br />
secondo mandato.<br />
Ercole D’Ercoli<br />
nato a Porto San Giorgio (Fm)<br />
il 29/03/1968, eletto sindaco<br />
il 07/06/2009 e nominato<br />
l’08/06/2009 attraverso una<br />
lista civica di centrosinistra.<br />
Gastone Gismondi<br />
nato a Montegranaro il<br />
23/06/1964, eletto sindaco<br />
il 07/06/2009 e nominato<br />
l’08/06/2009 con la lista civica<br />
di centrodestra “Insieme<br />
per Montegranaro”.<br />
Giuseppe Barbabella<br />
nato a Montegiorgio (Fm) il<br />
13/09/1962, eletto sindaco<br />
il 07/06/2009 e nominato<br />
l’08/06/2009 per una lista civica.<br />
È laureato in economia<br />
e commercio.<br />
Domenico Ciaffaroni<br />
nato a Montefortino il<br />
08/09/1958, eletto sindaco<br />
il 28/03/2010 e nominato il<br />
30/03/2010 per una lista civica<br />
di centrosinistra. È al suo<br />
primo mandato.<br />
Saturnino Di Ruscio<br />
nato a Fermo il 03/02/1959,<br />
eletto sindaco 28/05/2006 e nominato<br />
il 30/05/2006 con una<br />
lista di centrodestra. <strong>La</strong>ureato<br />
in Scienze Agrarie, è al suo<br />
secondo mandato.<br />
Magliano di Tenna Campofilone Fermo<br />
Falerone Monte Urano Montegranaro<br />
Romina Gualtieri<br />
nata a Montegiorgio (Fm) il<br />
06/12/1973, eletta sindaco<br />
il 07/06/2009 e nominata<br />
l’08/06/2009. Eletta con la<br />
lista civica “Liberi di scegliere”,<br />
è al suo primo mandato<br />
Luigi Vitali<br />
Armando Benedetti<br />
nato a Bruzzano Zeffirio (RC)<br />
il 13/01/1943, eletto sindaco<br />
il 13/04/2008 e nominato il<br />
15/04/2008 con la lista civica<br />
“Insieme per cambiare”.<br />
Torre San Patrizio Montegiorgio<br />
Jonni Ciribè<br />
nato a Fermo il<br />
21/02/1972, eletto sindaco<br />
il 07/06/2009 e nominato<br />
il 20/06/2009 per una<br />
Lista Civica.<br />
Monte San Pietrangeli Rapagnano Montefortino Ortezzano<br />
Luciano Evandri<br />
nato a Petritoli (Fm) il<br />
20/02/1974, eletto sindaco<br />
il 07/06/2009 e nominato<br />
l’08/06/2009. Eletto con una<br />
lista civica è al suo secondo<br />
mandato.<br />
Monte Vidon Combatte<br />
Maurizio Marinozzi<br />
nato a Fermo il<br />
30/10/1968, eletto sindaco<br />
il 07/06/2009 e nominato<br />
l’08/06/2009 a capo di una<br />
lista civica.<br />
Monsampietro Morico Servigliano
Amato Mercuri<br />
nato a Fermo il 20/08/1976,<br />
eletto sindaco il 07/06/2009<br />
e nominato l’08/06/2009<br />
tramite una lista civica. È<br />
avvocato ed è al suo secondo<br />
mandato.<br />
Moresco<br />
Francesco Pagliarini<br />
nato a Monterubbiano (Fm)<br />
il 07/08/1966, eletto sindaco<br />
il 07/06/2009 e nominato<br />
l’08/06/2009 a capo della lista<br />
civica “Monterubbiano Unita”<br />
è al suo secondo mandato.<br />
Monterubbiano<br />
Mauro Pieroni<br />
nato a <strong>La</strong>pedona (Fm) il<br />
16/04/1955, eletto sindaco<br />
il 07/06/2009 e nominato<br />
l’08/06/2009. Eletto con una<br />
lista civica è al suo secondo<br />
mandato.<br />
<strong>La</strong>pedona<br />
Andrea Scorolli<br />
nato a Monte Vidon Corrado<br />
(Fm) il 08/08/1948, eletto<br />
sindaco il 07/06/2009 e<br />
nominato l’08/06/2009. È al<br />
suo secondo mandato con<br />
una lista civica.<br />
Alessandro Mezzanotte<br />
nato a Petacciato (CB) il<br />
01/11/1951, eletto il 27/05/2007<br />
e nominato il 29/05/2007 con<br />
una lista di centrosinistra.<br />
Commercialista, è al suo primo<br />
mandato da sindaco.<br />
Giuseppe Mochi<br />
nato a Fermo il 22/06/1973,<br />
eletto sindaco il 07/06/2009<br />
e nominato l’08/06/2009.<br />
Eletto con una lista civica di<br />
centrodestra è al suo primo<br />
mandato.<br />
Guido Monaldi<br />
nato a Porto San Giorgio (Fm)<br />
il 07/02/1952, eletto sindaco<br />
il 27/05/2007 e nominato<br />
il 29/05/2007. È Impiegato<br />
Amministrativo ed è al suo<br />
secondo mandato.<br />
Vittorio Paci<br />
nato a Monteleone di Fermo<br />
(Fm) il 20/11/1962, eletto<br />
sindaco il 28/03/2010 e nominato<br />
il 30/03/2010 per una<br />
lista civica. È al suo secondo<br />
mandato.<br />
Sant’Elpidio a Mare Montappone Pedaso Monteleone di Fermo<br />
Graziano Pagliarini<br />
nato a Ripatransone (Ap)<br />
il 29/01/1961. A capo della<br />
lista civica “Altidona per il<br />
futuro” viene eletto sindaco<br />
il 13/04/2008 e nominato il<br />
15/04/2008. È veterinario.<br />
Egidio Ricci<br />
nato a Smerillo il 12/05/1949,<br />
eletto sindaco il 07/06/2009 e<br />
nominato l’08/06/2009 attraverso<br />
una lista civica. È impiegato<br />
amministrativo ed è al suo primo<br />
mandato da sindaco.<br />
Marino Screpanti<br />
nato il 13/07/1959, eletto<br />
sindaco il 28/03/2010 e nominato<br />
il 30/03/2010. Fa parte<br />
della lista civica “Insieme<br />
per Montelparo” ed è al suo<br />
primo mandato.<br />
Danilo Pallotti<br />
nato a Belmonte Piceno (Fm)<br />
il 09/06/1958, eletto sindaco<br />
il 07/06/2009 e nominato<br />
l’08/06/2009. A capo di una<br />
lista civica è al suo secondo<br />
mandato.<br />
Gabriele Romanelli<br />
nato a Fermo il 13/02/1967,<br />
eletto sindaco il 07/06/2009 e<br />
nominato l’08/06/2009. Eletto<br />
con una lista civica è al suo<br />
primo mandato.<br />
Giampiero Tarulli<br />
nato a Montegiorgio (Fm) il<br />
17/11/1970, eletto sindaco<br />
il 07/06/2009 e nominato<br />
l’08/06/2009. Avvocato, eletto<br />
con una lista civica è al suo<br />
secondo mandato.<br />
Giovanni Palmucci<br />
nato a Monte Giberto (Fm)<br />
il 03/01/1958, eletto sindaco<br />
il 07/06/2009 e nominato<br />
l’08/06/2009. È nella lista civica<br />
“Insieme per Monte Giberto”<br />
ed è al suo primo mandato.<br />
Adamo Rossi<br />
nato ad Amandola il<br />
10/08/1962, eletto sindaco<br />
il 07/06/2009. È al suo<br />
secondo mandato.<br />
Luca Tomassini<br />
nato il 18/01/1959 a Petritoli<br />
(Fm), eletto sindaco il<br />
28/05/2006 e nominato il<br />
30/05/2006 con una lista di<br />
centrodestra.<br />
Carlo Maria Pettinelli<br />
nato a Santa Vittoria in Matenano<br />
(Fm) il 31/08/1951,<br />
eletto sindaco il 07/06/2009<br />
e nominato l’08/06/2009.<br />
Avvocato, è al suo secondo<br />
mandato.<br />
Altidona Belmonte Piceno Monte Giberto S. Vittoria in Matenano<br />
Giulio Saccuti<br />
nato ad Amandola (Fm) il<br />
22/01/1958, eletto sindaco<br />
il 07/06/2009, nominato<br />
l’08/06/2009. A capo della lista<br />
civica”Per Amandola” è al suo<br />
primo mandato.<br />
Smerillo Ponzano di Fermo Montefalcone Appennino Amandola<br />
Marcello Vallorani<br />
nato a Petritoli (Fm) il<br />
15/12/1965, eletto sindaco<br />
il 07/06/2009 e nominato<br />
l’08/06/2009. Eletto con una<br />
lista civica, è al suo secondo<br />
mandato.<br />
Monte Vidon Corrado Montelparo Massa Fermana Petritoli Monte Rinaldo
ARTIGIANI E PICCOLE IMPRESE<br />
L’ITALIA<br />
CHE REAGISCE<br />
www.cna.it
UN NUOVO VOLTO<br />
per piazza Dante<br />
Presentato il rivoluzionario progetto della Solgas in<br />
collaborazione con l’amministrazione comunale<br />
Rivoluzionerà l’ingresso est della città, quello<br />
che dà su viale Trento, il progetto che riqualificherà<br />
piazza Dante. <strong>La</strong> ristrutturazione comprende<br />
anche la casa ex Santopaolo che poggia<br />
su mura romane e la cui facciata è dell’architetto<br />
Giambattista Carducci (1806-1878). I parcheggi<br />
della piazza saranno sotterranei. L’intera area,<br />
inoltre, sarà dotata di verde, le costruzioni verranno<br />
realizzate tutte ad un piano per non essere<br />
invasive. Edifici più bassi, perciò, per esaltare<br />
la bellezza dell’abside della chiesa di San Francesco,<br />
parcheggi sotterranei per oltre duecentoquaranta<br />
posti auto, riqualificazione di Porta<br />
Marina e di tutto il patrimonio storico artistico,<br />
nuovo arredo urbano. <strong>La</strong> Solgas sta lavorando in<br />
collaborazione con l’amministrazione comunale<br />
fermana per arrivare ad uno studio definitivo che<br />
rilanci quello che è il principale ingresso alla città<br />
per chi arriva dalla costa. Un tassello, quello<br />
della riqualificazione di piazza Dante, che va a<br />
completare un piano ad ampio raggio per favorire<br />
e migliorare l’accesso al centro storico.<br />
“Progettista dell’intera opera - ha detto l’amministratore<br />
unico della Solgas, Filippo Ercoli - è<br />
l’equipe comunale diretta dall’architetto Paolo<br />
Strappato. Abbiamo voluto affidare ai tecnici comunali<br />
la progettazione per avviare una proficua<br />
sinergia tra le diverse e ottime professionalità<br />
che sono nell’ente. Ad essere interessata è una<br />
zona di circa di 2.000 metri quadrati. Nelle nuove<br />
costruzioni sono previsti dei locali da destinare<br />
ad uffici direzionali. Finalmente il progetto<br />
preliminare per la riconversione di piazza Dante<br />
è pronto e su quella base elaboreremo quello definitivo,<br />
tenendo conto, soprattutto delle osservazioni<br />
dei cittadini. Seguiranno il progetto definitivo<br />
e il bando per l’esecuzione dei lavori. Saranno<br />
gli organi amministrativi deputati a dire la loro<br />
sulla fase attuativa del progetto”.<br />
i Progetti<br />
Filippo Ercoli<br />
amministratore<br />
unico della Solgas<br />
Ricostruzione<br />
virtuale di <strong>Piazza</strong><br />
Dante<br />
21
22 i Progetti<br />
ASITE<br />
UNA REALTÀ IN CRESCITA<br />
Due importanti investimenti, che una volta<br />
completati e portati a regime rappresenteranno<br />
un altro fiore all’occhiello per la<br />
nostra città e i suoi residenti<br />
Frazione<br />
organica<br />
Carta e<br />
cartone<br />
Indifferenziata<br />
Plastica<br />
Il Presidente del C.d.A. della Fermo<br />
A.S.I.T.E. Maurizio <strong>La</strong>urenzi<br />
partire dall’inizio del mese di Giugno la<br />
A Fermo Asite, ha iniziato su una prima zona<br />
il servizio di raccolta differenziata del porta a<br />
porta, ritirando i bidoni stradali relativi alle seguenti<br />
tipologie di rifiuto: secco non riciclabile,<br />
carta e plastica. Ai residenti della zona in questio-<br />
ne sono stati consegnati in comodato<br />
d’uso dei bidoni da lt 35 cadauno per<br />
differenziare la carta (bidone bianco),<br />
la plastica (bidone giallo) ed il secco<br />
non riciclabile (bidone grigio).<br />
Per venire incontro alle richieste della<br />
cittadinanza si continuerà a raccogliere<br />
il rifiuto umido tramite utilizzo dei<br />
bidoni/cassonetti stradali. L’inizio del<br />
porta a porta per questa tipologia di rifiuto verrà<br />
posticipato ad una seconda fase.<br />
Il nostro personale a seconda del calendario passerà<br />
a raccogliere direttamente a domicilio il rifiuto<br />
differenziato.<br />
Si ricorda a questo proposito che per il conferimento<br />
delle diverse tipologie di rifiuti raccolti con<br />
il nuovo sistema “porta a porta” occorre utilizzare<br />
ESCLUSIVAMENTE i bidoncini consegnati<br />
gratuitamente dalla Fermo Asite e che devono<br />
SEMPRE essere conferiti all’interno dei bidoncini<br />
(o dei cassonetti stradali per le zone non coper-<br />
Il Progetto<br />
prevede di<br />
andare a regime<br />
su tutto il territorio<br />
comunale<br />
entro il 2011<br />
te dal porta a porta).<br />
È, quindi, SEVERAMENTE vietato abbandonare<br />
i rifiuti di qualsiasi genere sul suolo pubblico e<br />
in prossimità dei cassonetti stradali.<br />
Prima di iniziare il servizio abbiamo fatto un serio<br />
studio e progetto di fattibilità su tutto il territorio,<br />
valutando appunto bene le zone da servire,<br />
verificate anche altre realtà limitrofe e non alla<br />
città di Fermo che hanno già attivato il servizio<br />
da qualche tempo, e soprattutto una capillare<br />
campagna di informazione con materiale illustrativo<br />
e riunione specifiche.<br />
Il Progetto prevede di andare a regime su tutto<br />
il territorio comunale entro la fine del 2011, e di<br />
raggiungere la soglia importante del 65% di raccolta<br />
differenziata entro il 31 dicembre 2012.<br />
Quattro sono le zone in cui abbiamo diviso il<br />
territorio, le prime due saranno pienamente efficienti<br />
entro il corrente anno, e interessano in<br />
particolare le zone mare sud e nord; le altre due<br />
entro la fine del 2011.<br />
Un piccolo bilancio a pochi giorni dall’inizio<br />
effettivo del nuovo servizio nella prima fascia ci<br />
dice già che la qualità del rifiuto differenziato è<br />
notevolmente migliorata grazie al maggior impegno<br />
mostrato dai cittadini in fase di differenziazione.<br />
Per quanto riguarda l’Ecocentro (centro<br />
di stoccaggio del rifiuto) sito in località San<br />
Martino, abbiamo già adottato iniziative volte a<br />
migliorare il sito stesso in termini di capienza e<br />
qualità del servizio.<br />
Una delibera di Giunta comunale ha permesso<br />
l’ampliamento del Centro di Raccolta fino ad una<br />
superficie di circa 4000 mq in comodato d’uso. Si<br />
è provveduto alla recinzione e sistemazione<br />
della stesso utilizzando la superficie<br />
aggiunta come area di stoccaggio<br />
dei rifiuti a servizio dei cittadini residenti<br />
nel Comune di Fermo.<br />
È in fase di realizzazione un progetto<br />
che prevede la ridistribuzione e ampliamento<br />
degli spazi dedicati alle<br />
diverse tipologie di raccolta differenziata,<br />
ovvero carta, plastica, vetro, alluminio,<br />
raee, ingombranti e altri. Tale progetto aiuterà<br />
ad assorbire la maggiore produzione dovuta alla<br />
raccolta porta a porta e a gestire la più elevata<br />
qualità del rifiuto destinato al riciclo.<br />
Al fine di ottenere un maggior controllo dei rifiuti<br />
conferiti presso l’Ecocentro comunale e monitorare<br />
gli accessi, la società ha provveduto ad installare<br />
una postazione di controllo provvista di<br />
sbarra elettrica e videocamera.<br />
Si è constatato che così facendo si evitano gli afflussi<br />
disordinati che si avevano in precedenza.
L’ultimo trimestre 2009 ha<br />
registrato un calo dell’ attività<br />
manifatturiera. I dati di Unioncamere<br />
Marche fotografano<br />
una situazione negativa per lo<br />
scorso anno ma in leggera ripresa<br />
per il futuro del comparto<br />
<strong>La</strong> produzione ha fatto registrare, rispetto<br />
al corrispondente periodo del<br />
2008, una variazione compresa tra il<br />
-6,9 per cento di Pesaro e il -8,2 per<br />
cento di Macerata. Tale rallentamento<br />
ha interessato la generalità dei comparti<br />
di attività economica, anche quelli<br />
più duramente colpiti dalla contrazione<br />
dell’output nei primi mesi dell’anno e<br />
cioè: l’industria meccanica e quella del<br />
tessile-abbigliamento (rispettivamente<br />
-13,1 e -11,4 per cento). In linea con<br />
le tendenze della produzione, anche la<br />
riduzione degli ordinativi è andata attenuandosi,<br />
specie sul mercato interno<br />
(-1,2 per cento). Nel corso del 2009 si<br />
rilevano notevoli cambiamenti nelle<br />
tendenze del sistema imprenditoriale<br />
marchigiano. Il fenomeno più manifesto,<br />
e purtroppo previsto, è quello della<br />
riduzione del numero delle imprese, in<br />
particolare di quelle attive: dopo oltre<br />
un decennio di continuo e consistente<br />
rafforzamento della base imprenditoriale,<br />
è stato perso quanto costruito nel<br />
2007 e 2008. Le riduzioni in termini<br />
assoluti delle imprese attive sono state<br />
piuttosto consistenti, in particolare<br />
a Pesaro e Urbino (-417), ad Ancona<br />
(-287) e a Fermo (-276). <strong>La</strong> dimensio-<br />
Calzaturiero il<br />
LUCI ED OMBRE DEL SETTORE ECO-<br />
NOMICO LEADER DEL TERRITORIO<br />
ne più ridotta del sistema economico<br />
di Fermo fa si che il calo delle imprese<br />
in questa provincia sia più pesante,<br />
in termini relativi, rispetto alle altre<br />
consorelle. A fine 2009, il sistema imprenditoriale<br />
della provincia di Fermo<br />
è costituito da: 13.988 imprese individuali(68%),<br />
3.790 società di persone<br />
(18%), 2.616 società di capitale (13%)<br />
e 214 altre forme d’impresa (cooperative<br />
in massima parte).<br />
Rispetto alla distribuzione regionale,<br />
a Fermo, è maggiore il peso delle<br />
imprese individuali (68 % FM, 15 %<br />
Marche). <strong>La</strong> riduzione del numero delle<br />
imprese individuali e delle società<br />
di persone accomuna tutte le province,<br />
così come la tenuta delle società<br />
di capitali che continuano a crescere;<br />
a Fermo, in particolare, le società di<br />
capitali aumentano di 44, mentre società<br />
di persone e imprese individuali<br />
scendono, rispettivamente, di 140 e<br />
Tra le imprese più<br />
numerose nelle attività manifatturiere,<br />
oltre alle pelli, al cuoio<br />
e alle calzature ci sono quelle<br />
del settore alimentare<br />
183 unità. Le attività manifatturiere<br />
mostrano un andamento decrescente<br />
tra il 1998 (4.650) ed il 2005 (4.329),<br />
dal 2005 al 2008 si è assistito ad una<br />
leggera ripresa (4.425 nel 2008), con<br />
il 2009 si torna indietro a 4.352. Tra<br />
le imprese più numerose nelle attività<br />
manifatturiere, oltre alle pelli, al cuoio<br />
e alle calzature ci sono quelle del<br />
settore alimentare; quest’ultimo è sicuramente<br />
uno dei più interessanti per<br />
le prospettive di sviluppo della nostra<br />
provincia. Rispetto al complesso delle<br />
attività manifatturiere che diminuiscono<br />
di 298 dal 1998, l’alimentare cresce<br />
di ben 86 unità passando da 320 a 406<br />
nel 2009. Il confezionamento degli<br />
articoli di abbigliamento ha avuto un<br />
andamento altalenante, ma complessivamente<br />
in riduzione (da 158 nel 1998<br />
a 144 nel 2009); la fabbricazione di<br />
mobili e altre manifatture mostra una<br />
curva crescente fino al 2005 e successivamente<br />
in calo. L’industria tessile,<br />
dopo un continuativo calo fino al 2005<br />
(da 85 nel ‘98 a 60 nel 2005), mostra<br />
ripresa (68 nel 2009). <strong>La</strong> fabbricazione<br />
di articoli in gomma e materie plastiche,<br />
dopo un periodo alalenante, ha<br />
avuto un picco nel 2006 (72 industrie),<br />
ed un calo negli anni successivi (63 industrie).<br />
Nel settore della preparazione<br />
e concia cuoio e fabbricazione articoli<br />
da viaggio, principale comparto<br />
manifatturiero della provincia, a fine<br />
2009 il distretto era formato da 2.611<br />
aziende. Il numero delle imprese si è,<br />
quindi, ridotto rispetto al 2008, di circa<br />
41 unità. Dall’inizio del periodo che<br />
lo studio della Unioncamere ha posto<br />
sotto osservazione sono state perse 372<br />
aziende.<br />
Per quanto riguarda il commercio<br />
estero, il comparto moda ha generato<br />
esportazioni per un miliardo di Euro<br />
(in calo del 21,6% rispetto al 2008).<br />
Gli altri settori sono tutti molto più<br />
indietro, tranne il comparto articoli<br />
farmaceutici. Apparentemente, questo<br />
settore sembra rappresentare una importante<br />
fonte di ricchezza per il territorio;<br />
in realtà, questo dato costruisce<br />
più una sorta di “partita contabile” tra<br />
ciò che un solo grande stabilimento<br />
produttivo immette nel suo ciclo produttivo<br />
(importa) e ciò che porta sul<br />
mercato (esporta).
24 Calzaturiero il<br />
I distretti<br />
calzaturieri<br />
REALTÀ E PROSPETTIVE<br />
Si inizia a vedere la luce in fondo<br />
al tunnel. Ripresa che potrà diventare<br />
forte ad inizio 2011, quando<br />
il sistema calzaturiero tornerà ai<br />
livelli del 2005<br />
Questo è quanto sostengono Banca Monte dei<br />
Paschi di Siena, l’istituto di analisi economiche<br />
Nomisma e l’Anci (Associazione nazionale<br />
calzaturifici italiani), che hanno condotto uno<br />
studio congiunto che delinea lo stato di salute e<br />
le prospettive future di crescita del calzaturiero<br />
alla luce dei risultati realizzati da alcuni dei<br />
maggiori distretti industriali nazionali, tra i quali<br />
anche il distretto fermano-maceratese. Dopo<br />
la pesante recessione del 2009, dove il volume<br />
d’affari del nostro settore calzaturiero (che, c’è<br />
da notare, è per il 64% composto dal volume<br />
delle prime tre aziende) è sceso del 20% rispetto<br />
all’anno precedente, secondo lo studio la ripresa<br />
sarà trainata, a partire dal prossimo anno solare,<br />
dalla crescita di investimenti e da un rilancio<br />
dell’export (in previsione +8,9% rispetto al<br />
2010), che farà sì che i ricavi delle vendite torneranno<br />
soltanto di uno 0,3% sotto ai livelli del<br />
2005. Dati e previsioni che faranno sorridere gli<br />
imprenditori, ma c’è un rovescio della medaglia<br />
piuttosto inquietante per la categoria dei lavo-<br />
ratori dipendenti. Se nel 2010 il trend di diminuzione<br />
dell’occupazione vedrà un drammatico<br />
-6,9% rispetto al 2009, la situazione rimarrà<br />
difficile anche nel 2011, quando si stima che il<br />
Fermano-Maceratese perderà un ulteriore 5,9%<br />
sull’anno precedente. Per non parlare dell’altro<br />
grande problema del settore, ovvero l’accesso al<br />
credito. Se a marzo 2008 la variazione percentuale<br />
rispetto ai 12 mesi precedenti degli impieghi<br />
vivi (i prestiti sostanzialmente) alle imprese<br />
manifatturiere del distretto sfiorava il +8%, già<br />
a gennaio 2009 si era arrivati a quota 0 (cioè<br />
erano stati concessi prestiti in quantità uguale<br />
all’anno precedente) per crollare velocemente
nel corso dell’anno fino a toccare il -10,5% dello<br />
scorso febbraio. Gli istituti di credito, come testimoniato<br />
da imprese, sindacati ed associazioni<br />
di categoria, hanno “chiuso i rubinetti”, concedendo<br />
sostegno economico solo a grandi e solide<br />
imprese e lasciando in difficoltà le micro e piccole<br />
aziende, vero tratto distintivo dell’industria<br />
del nostro territorio. Restano quindi sofferenze<br />
a livello occupazionale e difficoltà nell’accesso<br />
al credito, ma i principali indicatori di bilancio<br />
indicano che il sistema distrettuale è comunque<br />
solido ed affidabile. Nel periodo che va dal 2005<br />
al 2008, pur essendo raddoppiata l’incidenza degli<br />
oneri finanziari sui ricavi netti (si è passati<br />
dall’1,19% al 2,34%) le nostre aziende risultano<br />
sempre più patrimonializzate (ovvero fanno<br />
sempre meno ricorso a finanziamenti ed investimenti<br />
esterni), segno che il ricorso al debito non<br />
rappresenta il principale mezzo di finanziamento.<br />
Ciò che i numeri non dicono è che il settore<br />
calzaturiero fermano ma non solo vive principalmente<br />
delle conoscenze e delle specificità<br />
sviluppate negli anni. È grazie a questo knowhow<br />
che il distretto riesce a sopravvivere, grazie<br />
ad una qualità impareggiabile che rende l’Italia<br />
tutta la principale produttrice europea di scarpe<br />
(40% della quota di mercato) e terzo paese<br />
al mondo per export di calzature dietro solo ai<br />
grandi colossi della manifattura Cina e Vietnam.<br />
Un export diversificato e uno sguardo attento ai<br />
nuovi mercati emergenti, oltre ad un maggiore<br />
dialogo con il sistema bancario, saranno quindi,<br />
secondo Montepaschi, Nomisma ed Anci, le basi<br />
per un vero rilancio. Che faccia da traino anche<br />
ad una ripresa dell’occupazione.<br />
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Calzaturiero il<br />
25
26 Calzaturiero il<br />
LA RICETTA DELLA CNA PER IL RILANCIO:<br />
Formazione e miglior<br />
accesso al credito<br />
<strong>La</strong> difficoltà di reperire<br />
finanziamenti e la carenza<br />
di personale, sono per<br />
il presidente Coltrinari, i<br />
punti dolenti<br />
Sandro Coltrinari<br />
Sandro Coltrinari è il presidente<br />
provinciale della Cna di Fermo, la<br />
Confederazione Nazionale dell’Artigianato<br />
e della piccola e media impresa,<br />
associazione che raccoglie circa 3 mila<br />
imprese e si occupa di sostenere tutta<br />
quella fitta rete di microimprenditori<br />
che sono il cuore pulsante del sistema<br />
economico fermano, nonché vicepresidente<br />
della locale Camera di Commercio.<br />
D - Quali sono i problemi attuali per le<br />
aziende?<br />
R - Il problema principale è rappresentato<br />
dalla difficoltà di accesso al credito.<br />
In un fase come questa in cui si sta delineando<br />
l’inizio di una lenta ripresa le<br />
Pmi sono stremate dalle perdite subite<br />
nel periodo della crisi ed ora che qualche<br />
segnale positivo si sta manifestando,<br />
non hanno più risorse finanziarie<br />
adeguate da investire nell’attività. <strong>La</strong><br />
maggior parte delle aziende lamenta<br />
una scarsa liquidità dovuta a costi fissi<br />
da sostenere ed anche all’allungamento<br />
dei tempi di pagamento da parte dei<br />
clienti, per non parlare dei ritardi del-<br />
la PA nel pagare le imprese. In questo<br />
contesto ha lavorato molto Fidimpresa<br />
Marche, il Confidi del sistema CNA,<br />
che ha realizzato dei prodotti specifici<br />
per l’erogazione di credito alle imprese<br />
associate nel momento di crisi e grazie<br />
alla collaborazione principalmente con<br />
gli istituti di credito locali, che si sono<br />
mostrati più vicini alle esigenze delle<br />
imprese rispetto ai grandi gruppi bancari,<br />
siamo riusciti a garantire l’accesso al<br />
micro credito da parte delle Pmi.<br />
D - Oltre al credito, su quali altri fronti<br />
intervenire per un vero rilancio dell’economia<br />
locale?<br />
R - Dobbiamo agire sul fronte della<br />
formazione, perché se da un lato assistiamo<br />
alla richiesta di cassa integrazione<br />
di numerose Pmi, soprattutto della<br />
manifattura, dall’altro abbiamo tante<br />
richieste di lavoratori specializzati che<br />
però non trovano riscontro nel mercato<br />
del lavoro come evidenziato anche nel<br />
rapporto Excelsior di Unioncamere-<br />
Ministero del <strong>La</strong>voro. Siamo impegnati<br />
nella formazione dei giovani attraverso<br />
accordi con le scuole secondarie che<br />
mirano a portare in classe a contatto con<br />
gli studenti gli imprenditori del nostro<br />
territorio, per fornire loro un orientamento<br />
sulla base di esperienze pratiche<br />
mediante anche stage specifici in<br />
azienda. Ci stiamo impegnando molto<br />
anche nella formazione dei nostri associati,<br />
attuando progetti per affrontare<br />
un grande problema del futuro che porterà<br />
alla scomparsa numerose imprese:<br />
il passaggio generazionale. Per questo<br />
abbiamo chiesto alla Provincia di realizzare<br />
il bando per le work experience<br />
che consentirà a numerosi giovani diplomati<br />
o laureati di entrare nel mondo<br />
del lavoro senza gravare sul bilancio<br />
delle aziende. Sul fronte delle reti d’impresa<br />
stiamo attivando un progetto che<br />
consentirà alle Pmi di attivare sinergie<br />
volte ad un risparmio sui costi di gestio-<br />
ne, alla creazione ed alla promozione<br />
di brand espressione della capacità di<br />
produzione di eccellenze nel settore<br />
moda e non solo. Abbiamo promosso,<br />
poi, insieme alla Provincia, alla Cciaa,<br />
alla Fondazione Carifermo ed alle altre<br />
associazioni un protocollo d’intesa per<br />
l’avvio del progetto strategico speciale<br />
sulla creazione di nuova impresa, che<br />
consentirà di sostenere, attraverso un’attività<br />
di tutoraggio svolta anche dalle<br />
associazioni ed attraverso contributi a<br />
fondo perduto, chi vorrà intraprendere<br />
un’attività imprenditoriale.<br />
D - <strong>La</strong> crisi quindi è tutt’altro che superata?<br />
R - I dati forniti dall’ufficio statistica<br />
della Cciaa fermana relativi al primo<br />
trimestre del 2010 indicano che lo stock<br />
delle imprese attive decresce ancora in<br />
questo primo quarto del 2010, ma la<br />
dinamica negativa è molto rallentata e<br />
anzi dai primi dati dei mesi di aprile e<br />
maggio risulta un significativo aumento<br />
delle imprese attive. <strong>La</strong> fase più acuta<br />
della crisi sembra finalmente superata<br />
ed anche per il sistema imprenditoriale<br />
territoriale si va verso una ripresa<br />
lenta, ma reale e sensibile. Per quanto<br />
riguarda il settore calzaturiero molte<br />
imprese che lavorano conto terzi si trovano<br />
in difficoltà perché i committenti<br />
tendono sempre di più a delocalizzare<br />
ed il fatturato è diminuito sensibilmente<br />
creando dei seri problemi di liquidità a<br />
chi aveva investito. Tra le aziende della<br />
calzatura che invece hanno un marchio<br />
di proprietà c’è un cauto ottimismo ma<br />
si attende l’evento Micam del prossimo<br />
settembre per sciogliere le riserve,<br />
perché quello sarà il vero banco di prova<br />
che ci darà il polso della situazione<br />
dell’ultimo trimestre dell’anno. A questo<br />
proposito la CNA, che nelle trascorse<br />
edizioni del Micam di Milano accompagnava<br />
alcune aziende sostenendole<br />
anche con un contributo economico, ha<br />
deciso di rinunciare alla propria iniziativa<br />
organizzando insieme all’azienda<br />
speciale Fermo Promuove ed alle altre<br />
associazioni dell’artigianato la presenza<br />
a questa fiera di ben 15 pmi del nostro<br />
territorio con un importante contributo<br />
economico erogato dall’ente camerale.
Calzaturiero il<br />
Ripensare Basilea 2<br />
PER RILANCIARE LE IMPRESE ARTIGIANE<br />
Confartigianato auspica il superamento del protocollo<br />
europeo e più finanziamenti alle imprese<br />
Maria Desiree Basili è la coordinatrice<br />
interprovinciale di Confartigianato,<br />
a lei si rivolgono quindi molti<br />
dei piccoli imprenditori e artigiani della<br />
nostra provincia.<br />
D - Quali sono le richieste di aiuto più<br />
pressanti?<br />
R - <strong>La</strong> problematica più grave che ci<br />
viene posta è quella dell’accesso al<br />
credito, uno dei punti centrali dell’attività<br />
imprenditoriale. Per le aziende sta<br />
diventando difficilissimo chiedere ed<br />
ottenere prestiti, persino riunendosi in<br />
Cooperative di garanzia collettiva.<br />
D - Cosa fa Confartigianato per cercare<br />
di superare questa situazione?<br />
R - Il nostro modo di operare va nella<br />
direzione di quella forma di aiuto che è<br />
forse la più antica del mondo ma ancora<br />
la più efficace: la sussidiarietà. Le Cooperative<br />
di garanzia collettiva, cui ho già<br />
accennato, sono lo strumento che privilegiamo<br />
in quest’ottica. In pratica ogni<br />
ditta associata versa una quota annuale<br />
che sommata alle altre quote (parliamo<br />
di qualche migliaio di associati) forma<br />
un fondo di garanzia di tutto rispetto<br />
per coloro che vogliano richiedere un<br />
prestito. Il fatto è che se fino a qualche<br />
anno fa i prestiti con la garanzia di una<br />
cooperativa come la nostra erano accettati<br />
nella quasi totalità dei casi, oggi<br />
non è più così scontato. E pensare che si<br />
tratta di cooperative con garanzia cosiddetta<br />
“107”, ovvero al massimo livello<br />
di affidabilità.<br />
D - E allora il problema qual è?<br />
R - Secondo il trattato di Basilea 2,<br />
emanato nel 2004, le banche, per ogni<br />
finanziamento che fanno, devono ac-<br />
cantonare una riserva di capitale. <strong>La</strong><br />
percentuale di riserva che devono accantonare<br />
varia a seconda del rating, la<br />
“valutazione” che ha l’impresa. Un modello<br />
che favorisce la grandi industrie,<br />
che infatti hanno plaudito questo nuovo<br />
modo di razionalizzare il sistema, ma<br />
che penalizza piccole e nuove imprese.<br />
Questo perché il rating si compone di<br />
due parti: una quantitativa e una qualitativa.<br />
Quella quantitativa considera brutalmente<br />
dati quali fatturato, bilancio ed<br />
indici vari. Quella qualitativa invece si<br />
basa sulle capacità di differenziazione<br />
ed adattamento ai mercati e molti altri<br />
fattori di questo tipo. In media i dati<br />
quantitativi pesano per il 60-70%, quelli<br />
qualitativi per il 30-40%, percentuali<br />
che possono variare a seconda della<br />
singola banca. Così i fattori quantitativi<br />
vanno a favorire le grandi aziende e<br />
quelli qualitativi favoriscono le aziende<br />
con grande tradizione, scoraggiando la<br />
nascita di nuove aziende o il sostegno<br />
di quelle con pochi anni di attività alle<br />
spalle. Ricordo che solo da pochissimi<br />
anni anche l’artigianato può usufruire<br />
degli ammortizzatori sociali. E poi c’è<br />
da dire che, quando tutto andava bene,<br />
l’artigianato era esso stesso un ammortizzatore<br />
sociale, perché spesso hanno<br />
assorbito la manodopera fuoriuscita da<br />
imprese più grandi. E poi difficilmente,<br />
fino ad un paio di anni fa, un artigiano<br />
si privava di un capitale così importante<br />
come un dipendente specializzato. Un<br />
problema sul quale non ci si è soffermati<br />
troppo è quello degli ammortizzatori<br />
sociali per gli imprenditori stessi.<br />
Trattandosi di piccole e micro imprese,<br />
spesso gli imprenditori fanno anche<br />
da lavoratori in prima persona e non<br />
hanno tutele di nessun tipo. Per questo<br />
avevamo richiesto di estendere anche ai<br />
questi microimprenditori delle forme di<br />
sostegno, che però non sono arrivate.<br />
Maria Desiree Basili<br />
D - Come state gestendo il problema dei<br />
“corsi di aggiornamento”, usufruire della<br />
Cigs in deroga, e dei lunghi tempi di<br />
attesa per incassare i fondi.<br />
R - Per quanto riguarda i corsi il problema<br />
è stato un intasamento del centro per<br />
l’impiego di Fermo, preso d’assalto dalle<br />
tantissime domande arrivate. Per alleggerire<br />
il carico abbiamo fatto approvare<br />
in Regione un provvedimento per cui le<br />
aziende che facciano richieste per meno<br />
di 173 ore di cassa integrazione (all’incirca<br />
un mese di lavoro) possano evitare<br />
di dover perdere i loro lavoratori per tali<br />
corsi, ricevendo subito i sussidi. Si tratta<br />
di metà delle aziende che avevano fatto<br />
richieste per la cassa integrazione, non<br />
sono poche. Per i problemi degli incassi<br />
ritardati presumiamo che il problema<br />
sia lo stesso, ma durante l’ultima riunione<br />
tenutasi in provincia i due attori<br />
principali, la Regione e l’Inps, non si<br />
sono presentati a spiegare cosa stava<br />
succedendo.<br />
27
28 Calzaturiero il<br />
Accesso al credito:<br />
IL SISTEMA BANCARIO LOCALE<br />
SOSTIENE LE IMPRESE IN DIFFICOLTÀ<br />
Marino Silvi, Responsabile Area<br />
Affari della Carifermo Spa della<br />
Carifermo: abbiamo messo a<br />
disposizione particolari linee di<br />
credito per le aziende in start-up<br />
D - Molte aziende denunciano la difficoltà<br />
di accesso al credito. Quanto questa<br />
difficoltà è reale nel Fermano?<br />
R - Gli impieghi bancari a maggio del<br />
2010 evidenziano un incremento anno<br />
su anno del 2,81% in presenza di un calo<br />
piuttosto evidente dei fatturati aziendali<br />
e degli investimenti, almeno sino alla<br />
fine del 2009. Ciò sta a significare che<br />
il sistema bancario, soprattutto quello<br />
locale sta facendo a pieno la sua parte<br />
sostenendo le aziende che non stanno<br />
effettuando investimenti ma, hanno necessità<br />
di sostenere il “circolante” dilatato<br />
dalla maggiore difficoltà nell’incas-<br />
so dei crediti. In tale situazione il primo<br />
quadrimestre del 2010 si è chiuso con<br />
un nuovo peggioramento della qualità<br />
del credito quale effetto della fase recessiva<br />
dell’economia.<br />
In sostanza non parlerei di reale difficoltà<br />
d’accesso al credito ma di forte<br />
diminuzione della richiesta e necessità<br />
da parte degli istituti di selezionare con<br />
attenzione le aziende meritevoli.<br />
D - Quante possibilità ci sono per una<br />
piccola e media azienda di lavorare accedendo<br />
a crediti non eccessivamente<br />
esosi?<br />
R - Se una piccola e media impresa appare<br />
sana e ben gestita ci sono reali possibilitià<br />
anche perché consideri che il<br />
tasso medio sui prestiti in euro a maggio<br />
del 2010 è pari al 3,61%, con un euribor<br />
che è ai minimi storici.<br />
D - Cosa fa la banca locale<br />
concretamente per aiutare<br />
le aziende in questo periodo<br />
di crisi?<br />
R - Appare forse banale la<br />
risposta, ma non servono<br />
ricette miracolose. Bisogna<br />
essere presenti sul territorio<br />
e far in modo che<br />
tutti i nostri collaboratori<br />
colloquino costantemente<br />
con gli imprenditori, giorno<br />
per giorno.<br />
D - Quali gli incentivi dell’istituto bancario<br />
locale per la costituzione di nuove<br />
aziende?<br />
R - Da parte nostra abbiamo messo a<br />
disposizione particolari linee di credito<br />
per le aziende in fase di start-up anche<br />
nel settore turismo che potrebbe dare<br />
molto al nostro territorio.
Produzione diversificata<br />
e niente debiti<br />
LA PAROLA AI CONTOTERZISTI<br />
Loris Pagliariccio, insieme al socio Luca Donati, da oltre trent’anni si occupa di<br />
montaggio calzature conto terzi. Il suo lavoro consiste nell’assemblare la scarpa a<br />
partire da tomaie, contrafforti, puntali e forme. Ciò che esce fuori è la scarpa priva<br />
della suola, del tacco e cui va sfilata la forma. Una forma di terzismo diversa da<br />
quello dei calzaturifici che realizzano la scarpa per intero lasciando che il cliente<br />
apponga solo il suo marchio. <strong>La</strong> “Donati e Pagliariccio” è una delle centinaia di<br />
microimprese che compongono il mondo della calzatura fermano.<br />
D - Qual è attualmente la situazione?<br />
R - Il calo di produzione è stato sensibile,<br />
soprattutto nel 2009. Dopo il boom<br />
del 2007, nel quale abbiamo prodotto<br />
135 mila paia di scarpe, nel 2008 c’è<br />
stato un primo leggero calo, ma l’anno<br />
scorso la produzione è scesa del 20%<br />
attestandosi intorno alle 90 mila paia. E<br />
questo inizio di 2010 vede un ulteriore<br />
calo rispetto al 2009. A fronte delle<br />
600 paia a giorno del passato, oggi non<br />
superiamo le 450. Fino a due anni fa lavoravamo<br />
per quattro clienti, oggi solo<br />
per due.<br />
Loris Pagliariccio<br />
D - Meno produzione significa ovviamente<br />
una minore forza lavoro necessaria.<br />
Siete stati obbligati a ricorrere alla<br />
cassa integrazione?<br />
R - In oltre trent’anni di lavoro, non ci<br />
era mai accaduto. L’abbiamo fatto lo<br />
scorso autunno per un mese e mezzo,<br />
mentre ad aprile di quest’anno abbiamo<br />
chiesto l’aiuto dei fondi di sostegno al<br />
reddito dell’Ebam (Ente Bilaterale Artigianato<br />
Marche). Il paradosso è che in un<br />
periodo di crisi come questo si fa fatica a<br />
trovare operai specializzati anche perché<br />
ormai sono pochissimi i giovani che vo-<br />
Calzaturiero il<br />
gliono imparare il mestiere. E poi molti<br />
che invece sono in mobilità preferiscono<br />
prendere qualche soldo in meno e starsene<br />
a casa o fare qualche “lavoretto” in<br />
nero per arrotondare piuttosto che farsi<br />
assumere da qualche ditta a lavorare 8<br />
ore per pochi euro in più.<br />
D - Quali i periodi più duri da superare?<br />
R - Fino a qualche tempo fa, nei cambi<br />
di stagione la produzione non si fermava<br />
per lungo tempo. Lo scorso aprile, invece,<br />
siamo rimasti fermi per 15 giorni. E<br />
in modo analogo era successo a inizio<br />
autunno dello scorso anno, quando ricorremmo<br />
alla Cassa integrazione dopo<br />
essere stati pressoché fermi per quasi due<br />
mesi.<br />
D - <strong>La</strong> diversificazione della produzione<br />
può essere stata la vostra salvezza?<br />
R - Beh, senza dubbio ci ha aiutato molto.<br />
Il problema nel nostro lavoro, che si<br />
basa sulla manodopera, è l’eliminazione<br />
dei tempi morti. Nei periodi di piena stagione,<br />
comunque sia, ci sono dei limiti<br />
di produttività oltre i quali, con un certo<br />
numero di dipendenti e macchinari non<br />
si può andare. Se però nei periodi morti<br />
si riesce a tenere una produzione vicina<br />
alla massima allora si guadagna.<br />
D - Siete dovuti ricorrere ad aiuti delle<br />
banche?<br />
R - Ci siamo rivolti circa 10 anni fa alla<br />
Cassa depositi e prestiti per acquistare un<br />
macchinario da 150 milioni di vecchie<br />
lire, ma abbiamo cercato sempre di limitare<br />
al minimo i rapporti con le banche,<br />
cercando di lavorare quasi solo con soldi<br />
nostri.<br />
29
30 Calzaturiero il<br />
I GRANDI DELOCALIZZANO,<br />
i terzisti chiudono<br />
Jamping dopo aver lavorato per grandi aziende,<br />
oggi ha ridotto l’attività e rischia la chiusura<br />
Il caso di Massimo Stortini è emblematico di come la crisi si sia abbattuta sui contoterzisti<br />
del Fermano. Proprietario del calzaturificio Jamping di Porto Sant’Elpidio,<br />
che per oltre 15 anni ha realizzato calzature di alta qualità per griffe come Prada<br />
e Fratelli Rossetti, ora è sull’orlo del baratro, con una produzione crollata e tutti i<br />
dipendenti in cassa integrazione.<br />
D - Come nasce e si sviluppa la sua<br />
azienda?<br />
R - Nel 1989, dopo un periodo<br />
nell’azienda di mio padre, ho deciso di<br />
fondarne una tutta mia. Ci siamo subito<br />
orientati verso prodotti di alta qualità,<br />
attirando, circa quindici anni fa, l’attenzione<br />
di Prada, seguita da Fratelli Rossetti.<br />
Durante gli scorsi anni, quando la<br />
crisi era soltanto un lontano fantasma,<br />
siamo arrivati a produrre 25 mila paia<br />
di scarpe a stagione, 20 mila solo per<br />
Prada, con la quale però abbiamo interrotto<br />
i rapporti<br />
D - Come mai si è chiuso questo rapporto?<br />
R - Siamo stati costretti a chiudere i<br />
rapporti con loro a causa della delocalizzazione.<br />
Nei periodi floridi, confezionavamo<br />
per Prada circa 20 mila paia di<br />
scarpe a stagione, che progressivamente<br />
sono scese fino alle 9 mila dell’ultima<br />
stagione. Ora sono alla ricerca di altri<br />
marchi per poter ritornare ai livelli di<br />
qualche anno fa. Sono in corso un paio<br />
di trattative, speriamo bene.<br />
D - Una situazione che ovviamente ricade<br />
anche sui dipendenti.<br />
R - Ne ho una ventina che, dopo aver<br />
chiuso con Prada, ho dovuto mettere<br />
tutti in cassa integrazione. Alcuni stanno<br />
lavorando, altri no, anche perché, lavorando<br />
la metà, non ne avevo bisogno.<br />
Per fortuna, avendo un piccolo capitale<br />
da parte, ho anticipato loro i soldi della<br />
cassa integrazione ma ora in pratica<br />
sono in credito con l’Inps. Non tutte le<br />
aziende se lo possono permettere, anzi,<br />
sono veramente poche. <strong>La</strong> cassa integrazione<br />
per i miei dipendenti scade a<br />
novembre, una data che sarà cruciale<br />
per noi. Dovrò decidere se tenere tutti<br />
oppure licenziare qualcuno. O addirittura<br />
chiudere bottega. Se qualcuno dei<br />
contatti che ho preso andranno in porto<br />
forse ce la faremo ad andare avanti,<br />
ma è ovvio che devo tornare a produrre<br />
almeno 20 mila paia a stagione. Oggi<br />
non superiamo le 12-13 mila. C’è però<br />
anche un altro risvolto della questione<br />
occupazione. Ovvero che si fa sempre<br />
più fatica a trovare operai specializzati.<br />
E molti di quelli che sono stati messi in<br />
mobilità preferiscono stare a casa senza<br />
far nulla per 7-800 euro al mese piuttosto<br />
che lavorare in fabbrica 8 ore al<br />
giorno per 1000 euro. I giovani di oggi<br />
vogliono tutto e subito, non hanno più<br />
voglia di fare la gavetta.<br />
D - Qual è il rapporto con le banche?<br />
R - Le banche sono sulla difensiva più<br />
che mai, difficilmente ti aiutano. Gli<br />
istituti locali forse mostrano un po’ più<br />
di comprensione, almeno provano ad<br />
ascoltare le tue ragioni e se magari hai<br />
Masimo Stortini<br />
un’azienda con anni di esperienza positiva<br />
alle spalle che ha una piccola difficoltà,<br />
una mano te la danno. Ma comunque<br />
se la situazione è grave, ti lasciano<br />
affondare. Io per fortuna sono stato previdente<br />
in passato e nei momenti floridi<br />
ho sempre messo da parte qualcosa per i<br />
momenti difficili come questo. Oggi almeno<br />
posso reggermi, quantomeno per<br />
uno o due anni posso tirare avanti, non<br />
di più però, sperando che ci sia ripresa<br />
negli anni a venire.<br />
D - E allora cosa si può fare per riprendere<br />
a correre?<br />
R - Il futuro per noi potrebbe essere<br />
quello di lavorare con griffe dell’abbigliamento<br />
che vogliano entrare nel settore<br />
della calzatura. Ma alla lunga anche<br />
questi verranno attratti dalla competitività<br />
delle fabbriche estere. E non è facile<br />
fare interventi neanche a livello istituzionale.<br />
Il problema è economico. Se<br />
fare scarpe all’estero costa meno, come<br />
si fa? E se anche sulla qualità ci stanno<br />
rimontando poi... Si potrebbero aiutare<br />
le aziende con sgravi fiscali, specie per<br />
quanto riguarda il costo del lavoratore<br />
per l’azienda.
Calzaturiero il<br />
SOTTO IL PARAFULMINE DEI GRANDI MARCHI<br />
la vita è bella<br />
I terzisti dei gruppi leader hanno tenuto<br />
botta ed ora tornano a crescere<br />
T.R. è il proprietario di un calzaturificio<br />
medio-piccolo (27 dipendenti)<br />
di Sant’Elpidio a Mare, che lavora<br />
esclusivamente per la Tod’s di Diego<br />
Della Valle. Un’eccezione rispetto<br />
a gran parte dei contoterzisti della<br />
zona ma interessante proprio per la<br />
sua anomalia.<br />
D - Come sta reagendo la sua azienda<br />
in questo momento?<br />
R - Mi rendo conto che siamo un caso<br />
isolato e che non fa testo a livello generale.<br />
<strong>La</strong> crisi ci ha sfiorato appena,<br />
in particolare nel periodo in cui la<br />
crisi è esplosa, tra la fine del 2008 e<br />
l’inizio del 2009, ma abbiamo superato<br />
l’impasse senza grossi problemi.<br />
Già adesso siamo tornati a livelli di<br />
produzione del 2008 (90-95 mila paia<br />
l’anno), ma come noi tutto il gruppo<br />
Tod’s, che addirittura ora è in crescita<br />
anche abbastanza corposa. Il fatto<br />
è che noi ed altre 7 - 8 ditte come la<br />
nostra, lavorando da quasi trent’anni<br />
per Della Valle, abbiamo la sua fiducia<br />
e perciò se i vertici dell’azienda<br />
decidono di tagliare la produzione, i<br />
primi a rimetterci sono i calzaturifici<br />
che ci lavorano da meno tempo e che<br />
producono minori quantità. Come in-<br />
fatti è accaduto. <strong>La</strong> mia azienda, che<br />
fino agli anni ’70, sotto la gestione di<br />
mio padre, aveva lavorato in proprio,<br />
è stata fortunata a trovare un cavallo<br />
buono come quello della Tod’s ed ancora<br />
oggi ne trae beneficio, anche in<br />
un momento difficile come questo.<br />
D - Di conseguenza anche il problema<br />
della cassa integrazione non l’avete<br />
vissuto se non marginalmente.<br />
R - Abbiamo messo dei dipendenti in<br />
cassa integrazione solo per un mese a<br />
fine 2008 e la scorsa estate abbiamo<br />
prolungato un po’ le ferie, ma non ci<br />
sono stati problemi tali da indurci a<br />
ricorrere massicciamente agli ammortizzatori<br />
sociali.<br />
D - Gli istituti di credito dovrebbero<br />
quindi essere “clementi” con aziende<br />
come la sua.<br />
R - Quando la banca sa che lavori<br />
per Diego Della Valle, le porte non si<br />
chiudono mai. Ma in generale, come<br />
si suol dire, quando c’è il sole va tutto<br />
bene, però quando piove l’ombrello<br />
non te lo danno. E questo vale tanto<br />
per me quanto per gli imprenditori di<br />
ogni settore. Capisco le banche che<br />
magari abbiano timore di rischiare in<br />
un momento come questo, ma ci sono<br />
molte aziende che con il loro sostegno<br />
potrebbero farcela a superare la crisi<br />
ed a riprendere a correre. Un sostegno<br />
le banche dovrebbero darlo, certo non<br />
indistintamente a chiunque, ma a realtà<br />
che comunque hanno lavoro ma<br />
mancano di fondi per acquistare materiali<br />
e macchinari. Le banche sono<br />
in grado di capire quali imprenditori<br />
hanno una solidità e chi no, quindi non<br />
vedo perché non debbano essere più<br />
“magnanimi” con alcuni.<br />
D - Un mondo rose e fiori quello della<br />
galassia Tod’s.<br />
R - Le scarpe Tod’s sono un prodotto di<br />
ottima qualità e completamente made<br />
in Italy. Dopo aver tentato la carta della<br />
Cina, l’azienda ha deciso da qualche<br />
anno di rientrare in Italia e produrre<br />
solo sul suolo nazionale. E con i contoterzisti<br />
è molto rigorosa. Vogliono<br />
sapere se dai qualche paio di scarpe<br />
a qualcuno, se sei iscritto alla Camera<br />
di Commercio, se gli operai sono tutti<br />
in regola e molte altre cose. Ad avere<br />
la responsabilità di tutto sono io ed io<br />
solo rispondo di qualsiasi problema.<br />
31
32 Calzaturiero il<br />
Consulta del Commercio<br />
Turismo e Servizi<br />
Nata da pochi mesi per volontà di<br />
Confcommercio, Assocommercianti<br />
e Confesercenti, la Consulta del<br />
Commercio, Turismo e Servizi si è già<br />
resa protagonista di diverse iniziative<br />
atte a valorizzare e supportare le categorie<br />
rappresentate. Come si ricorderà<br />
la Consulta ha avuto il “battesimo”,<br />
del presidente dell’Azienda Speciale<br />
della Camera di Commercio “Fermo<br />
promuove”, Nazzareno di Chiara, del<br />
sindaco Saturnino Di Ruscio, dell’Assessore<br />
al Turismo della Provincia,<br />
Guglielmo Massucci e del vicepresidente<br />
di Marca Fermana, Daniele Gatti<br />
presenti i dirigenti di altre Associazioni.<br />
“<strong>La</strong> Consulta non è antagonista<br />
di nessuno, ma strumento per unire le<br />
forze in grado di sostenere commercio<br />
e turismo. Siamo pronti a metterci in<br />
gioco in città e sul territorio per l’organizzazione<br />
di eventi che calamitano<br />
l’attenzione dei turisti verso Fermo e<br />
la Provincia”, ha detto Ennio Viozzi<br />
presentando il nuovo organismo. Presidente<br />
della Consulta è Basilio Giacomozzi,<br />
vice Valeriano Juvalè. Del<br />
direttivo fanno parte Giuseppina Giacobbi<br />
e i dirigenti delle Associazioni.<br />
“Ho constatato come in poche altre<br />
occasioni - ha detto Giacomozzi - ci<br />
sia una collaborazione totale. Adesso<br />
sta a noi dimostrare la validità della<br />
Consulta”. Nazzareno Di Chiara ha<br />
precisato “Che Fermo Promuove non<br />
elargisce contributi, ma finanzia progetti<br />
a sostegno dell’economia del territorio<br />
e quindi anche del commercio<br />
e del turismo. Saremo al fianco della<br />
Consulta anche finanziariamente - ha<br />
concluso - per progetti di valenza ter-<br />
ritoriale, mirati a valorizzare le eccellenze<br />
del territorio”. L’assessore Massucci<br />
ha parlato di “Grande vivacità<br />
della nuova Provincia. Vivacità che la<br />
farà crescere perché ha ancora molto<br />
da dare e soprattutto ha molto da fare.<br />
Ben venga quindi questa Consulta - ha<br />
finito - alla quale garantiamo la nostra<br />
vicinanza ed il nostro appoggio”. <strong>La</strong><br />
Consulta per il Commercio, Turismo e<br />
Servizi - come già detto - ha lavorato<br />
a pieno regime per l’organizzazione<br />
del 4° Torneo Internazionale di Minibasket<br />
(andato in scena dal 13 a 17<br />
Luglio con finali all’aperto in <strong>Piazza</strong><br />
de Popolo, con circa mille persone presenti<br />
in città per una settimana), sta organizzando<br />
la Fiera di Santa Maria, in<br />
programma il primo agosto in città e la<br />
prima Fiera di San Savino (16 Agosto)<br />
a Marina Palmense. Si tratta di due fiere<br />
particolari, che avranno inizio alle<br />
ore 14 e si protrarranno fino a notte<br />
fonda. Attorno alle stesse la Consulta<br />
creerà eventi ed intrattenimenti per i<br />
numerosi turisti che in questo periodo<br />
affollano le strutture ricettive all’aperto,<br />
e non solo.
Il sindacato accusa:<br />
TROPPI RITARDI NEL PAGAMENTO<br />
DELLA CIGS<br />
I sindacati di categoria dei lavoratori<br />
da tempo lanciano l’allarme per garantire<br />
l’occupazione nel comparto in crisi.<br />
L’ultimo è quello inerente il ritardo del<br />
pagamento ai lavoratori della cassa<br />
integrazione in deroga. Alfonso Cifani,<br />
segretario della Cisl e Piero Francia segretario<br />
territoriale Femca Cisl, fanno<br />
il punto della situazione.<br />
D - Quali le richieste dei lavoratori in<br />
questi mesi?<br />
R - Le richieste sono orientate principalmente<br />
verso gli ammortizzatori sociali.<br />
Quindi richiesta di dosi massicce di<br />
cassa integrazione. Ha preso poi parecchio<br />
vigore la formula del contratto di<br />
solidarietà, una formula mai usata negli<br />
anni passati. In pratica l’imprenditore<br />
ed i lavoratori concordano un orario di<br />
lavoro ridotto per tutti, di modo che la<br />
perdita salariale sia ridotta per tutti, visto<br />
che le ore non lavorative vengono pagate<br />
all’80%, e nessuno viene licenziato. <strong>La</strong><br />
durata del contratto deve essere di almeno<br />
12 mesi ma può arrivare fino ad un<br />
massimo di 4 anni ed esige come condizione<br />
base il fatto che l’azienda debba<br />
garantire sempre almeno il 50% delle<br />
ore di lavoro. Il problema, nel rispettare<br />
queste condizioni, è che siccome il lavoro<br />
calzaturiero è orientato ad una forte<br />
stagionalità, con periodi morti più meno<br />
lunghi nel cambio di stagione, è difficile<br />
programmare anno per anno con sicurezza<br />
che non si scenderà mai sotto quella<br />
soglia del 50%. Sarebbe più adeguato<br />
avere la possibilità, magari, di abbassare<br />
la durata minima del contratto a 6 mesi,<br />
una durata più “programmabile”. Questo<br />
tipo di contratto ha però preso meno piede<br />
rispetto alla cassa integrazione, che<br />
consente una maggiore flessibilità anche<br />
se a livello di costi è meno conveniente.<br />
D - <strong>La</strong> Cisl come sta operando?<br />
R - Vorremmo sottolineare la portata storica<br />
di un accordo, raggiunto lo scorso dicembre<br />
ma che è andato a regime a luglio<br />
e che vede coinvolte tutte le parti sociali<br />
legate al mondo dell’artigianato (meno la<br />
Cgil), secondo il quale tutti i lavoratori di<br />
imprese non associate all’Ebam potranno<br />
chiedere all’azienda di accedere ad alcuni<br />
benefici che esso dà. Per di più le aziende<br />
che non sono in regola con il versamento<br />
della quota associativa all’ente dovranno<br />
mettere in busta 25 euro lorde in più al<br />
mese ai loro dipendenti.<br />
D - Il trend negli ultimi mesi è volto ad<br />
un miglioramento della situazione dei lavoratori?<br />
R - È difficile valutare oggettivamente le<br />
cose in questo periodo. C’è stato un sensibile<br />
calo delle richieste di cassa integrazione,<br />
ma certo che se non si lavorasse<br />
nemmeno in questo periodo la situazione<br />
sarebbe drammatica. <strong>La</strong> questione più<br />
che altro è quella della redditività del lavoro.<br />
Molte aziende stanno lavorando a<br />
Calzaturiero il<br />
condizioni poco convenienti pur di mettere<br />
fieno in cascina. Parlo soprattutto dei<br />
terzisti che sono al servizio dei grandi<br />
marchi. Questi ultimi impongono condizioni<br />
sempre più stringenti, che li stanno<br />
mettendo in ginocchio. <strong>La</strong> Regione Marche<br />
ha concluso proprio pochi giorni fa di<br />
elaborare tutte le domande relative all’anno<br />
2009 e sta iniziando a processare quelle<br />
del 2010. Il problema è che ora tutte le<br />
pratiche devono passare all’Inps regionale,<br />
che poi smisterà i pagamenti. L’Inps<br />
è ancora molto indietro con i pagamenti,<br />
creando una situazione veramente paradossale.<br />
Se da una parte si interviene con<br />
possibili soluzioni alla crisi, dall’altre gli<br />
enti e le istituzioni con la loro lentezza ci<br />
mettono del loro per aggravarla. Si parla<br />
tanto di politiche attive, un concetto molto<br />
vago ma spesso usato per giustificare<br />
voci di bilancio non proprio chiarissime<br />
ed invece non si fa nulla in concreto per<br />
velocizzare i procedimenti burocratici di<br />
pagamento o le operazioni di passaggio<br />
da un lavoro all’altro di lavoratori poco<br />
qualificati. Ma non si vedono volontà di<br />
andare in quella direzione.<br />
D - Altri interventi auspicabili per favorire<br />
una piena ripresa?<br />
R - <strong>La</strong> Cisl aveva proposto tempo fa una<br />
sorta di Osservatorio permanente per<br />
avere proprio una rappresentanza adeguata<br />
nelle sedi decisionali. Saltato per<br />
svariati motivi, tra le quali la mancanza<br />
di collaborazione delle istituzioni. Noi<br />
come Cisl sosteniamo da tempo la necessità<br />
di sostenere la creazione di reti<br />
a livello industriale, che coinvolgano soprattutto<br />
i terzisti in modo da far sentire<br />
con più forza la loro voce.<br />
33
34 Calzaturiero il<br />
Il presidente della Sezione<br />
di Confindustria Fermo<br />
auspica la coesione del<br />
comparto per affrontare<br />
la crisi e annuncia uno<br />
spiraglio di ripresa<br />
<strong>La</strong> realtà industriale calzaturiera locale<br />
è rappresentata da un congruo numero<br />
di aziende che fanno capo a Confindustria<br />
Fermo. Il presidente della Sezione<br />
calzaturiera della territoriale fermana è<br />
Ronny Bigioni, imprenditore veregrense<br />
di seconda generazione e componente<br />
dell’Anci, l’associazione nazionale calzaturifici<br />
italiani.<br />
D - Il comparto della calzatura è in crisi.<br />
C’è un piccolo spiraglio di ripresa?<br />
R - <strong>La</strong> crisi ci ha colpito come uno tsunami<br />
agli inizi del 2009. Ne hanno fatto<br />
le spese anche le aziende più solide, ben<br />
posizionate sul mercato. Quelle cui è andata<br />
meglio hanno perso più del 20%. Si<br />
sono quintuplicate le richieste della cassa<br />
integrazione. <strong>La</strong> crisi, non ha colpito<br />
solo il prodotto medio ma anche quello<br />
cosiddetto “di firma”, è stata, dunque,<br />
generale. Però abbiamo potuto riscontrare<br />
nell’ultima stagione un leggero recupero<br />
che ha interessato principalmente<br />
aziende presenti e forti su certi mercati.<br />
D - Come si presenta la situazione per<br />
la calzatura locale sui mercati internazionali?<br />
R - Andiamo incontro alla stagione autunno-inverno<br />
che aiuta la produzione.<br />
Nell’invernale abbiamo avuto un incremento<br />
notevole sul mercato russo che è<br />
ripartito bene ma dove è avvenuta, purtroppo,<br />
una grossa selezione, iniziata prima<br />
della crisi, delle aziende. Sono tornati<br />
a lavorare bene su quel mercato i marchi<br />
Una federazione<br />
di calzaturieri<br />
PER FAR SENTIRE LA NOSTRA VOCE<br />
storici. Il lavoro, però, a causa della selezione,<br />
non c’è stato per tutti. Nelle ultime<br />
fiere, come per esempio l’Obuv Mir<br />
Khozi, hanno lavorato le aziende storiche<br />
mentre le altre stanno soffrendo. <strong>La</strong><br />
ripresa, comunque, c’è anche in Europa.<br />
D - Quali gli obiettivi che l’associazione<br />
che Lei rappresenta si propone in questo<br />
caso?<br />
R - Con la Sezione calzaturiera di Confindustria<br />
Fermo stiamo puntando molto<br />
sulla vecchia Europa per cercare di allargarci<br />
un pò e non fossilizzarci soltanto<br />
sulla Russia anche se in quel Paese siamo<br />
stati, come fermani, i pionieri e per<br />
noi è un mercato fondamentale. Stiamo<br />
cercando, attualmente, di investire sulla<br />
Germania, sulla Francia, sul Belgio<br />
e sull’Olanda anche in collaborazione<br />
con l’Anci. Stiamo aumentando la nostra<br />
presenza a Parigi e stiamo crescendo a<br />
Dussendorlf, che negli ultimi cinque<br />
anni le aziende italiane (tranne alcune<br />
che hanno sempre lavorato sul mercato<br />
tedesco) avevano tralasciato. Come Sezione<br />
calzaturiera ce la stiamo mettendo<br />
tutta in sinergia con Confindustria<br />
Macerata e con la Regione Marche per<br />
cercare di uscire dalla crisi. Cerchiamo<br />
di essere più uniti possibili in modo da<br />
essere presenti massicciamente in certe<br />
manifestazioni in quanto molte aziende<br />
singolarmente non sono in grado di investire,<br />
in questi momenti su nuovi mercati<br />
mentre, insieme, con l’aiuto dell’Ice,<br />
dell’Anci e della Regione, riusciamo ad<br />
abbattere i costi. Abbiamo una filiera<br />
che tutti ci invidiano, dagli accessori ai<br />
pellami, ai suolifici. Ed è tutto facile da<br />
reperire. Se riusciamo ad essere coesi<br />
penso che riusciremo a venire fuori dalla<br />
crisi. Uno dei nostri obiettivi è quello di<br />
creare una federazione tra i calzaturieri<br />
marchigiani, pur rimanendo all’interno<br />
delle proprie territoriali confindustriali.<br />
Siamo a buon punto e stiamo lavorando<br />
alacremente per raggiungere un risultato<br />
al più presto.<br />
D - Sono diverse le aziende che hanno<br />
richiesto la cassa integrazione. Com’è la<br />
situazione?<br />
R - Le richieste che sono state fatte a<br />
Confindustria Fermo per la cassa integrazione<br />
sono state tutte accettate. Non<br />
vi è stata nemmeno un’azienda che si è<br />
lamentata. Il servizio sindacale sta funzionando.<br />
C’è solo qualche ritardo riguardo<br />
all’accredito dell’azienda che sta<br />
anticipando lo “stipendio” ai lavoratori.<br />
D - Qual è la calzatura “must” del prossimo<br />
autunno - inverno?<br />
R - Si punta molto su scarpe morbide ma<br />
soprattutto comode, quindi mocassini<br />
realizzati con la lavorazione a sacchetto,<br />
con colori vivaci e con scamosciati,<br />
qualche pelle pregiata (anche struzzo)<br />
e tacchi per la donna. Per l’uomo c’è<br />
la scarpa stringata classica ma con una<br />
bella forma, insomma una calzatura modaiola.
L’usura abita anche<br />
nell’isola felice<br />
I dati pubblicati dal Ministero dell’Interno dimostrano<br />
che il fenomeno è alto nel Fermano<br />
Il Fermano come Messina.<br />
Purtroppo, parlando di usura, i numeri<br />
pubblicati sul sito del ministero<br />
dell’Interno non lasciano adito a dubbi.<br />
In quella che una volta era considerata<br />
l’isola felice, oggi lo “strozzinaggio” è<br />
all’ordine del giorno. Ma la cosa più<br />
preoccupante è che il posto del vecchio<br />
usuraio di paese è stato preso da spietati<br />
clan legati alla camorra. Il primo ad accorgersi<br />
che qualcosa era cambiato era<br />
stato l’ex procuratore della Repubblica<br />
di Fermo, Piero Baschieri, che già alcuni<br />
anni fa, nella sua relazione al procuratore<br />
generale, aveva lanciato l’allarme.<br />
“Purtroppo, fino a quando sono stato<br />
procuratore capo, le denunce erano<br />
sempre meno e gli usurai sempre di<br />
più - spiega Baschieri - Sono anni che<br />
combattiamo con questa realtà e già<br />
tempo fa avevo lanciato l’allarme per la<br />
preoccupante situazione in cui si trova<br />
il territorio e per il connubio tra colletti<br />
bianchi e malavita per il controllo<br />
dell’usura”.<br />
Le centinaia di casi, spesso segnati da<br />
minacce di morte, violenze e quant’altro,<br />
non sempre riescono a venire a galla,<br />
ma, nonostante ciò, il fenomeno e diventato<br />
preoccupante anche nelle cifre.<br />
A segnalare la drammatica situazione è<br />
anche il presidente nazionale dell’associazione,<br />
Paolo Bocedi, che si è recato<br />
nei mesi scorsi a Fermo per seguire la<br />
vicenda di un consulente finanziario<br />
rinviato a giudizio per usura. “Da uno<br />
studio fatto dalla Confesercenti - sottolinea<br />
Bocedi - il numero di usurai<br />
presenti nel Fermano corrisponde pressappoco<br />
a quello di Messina. Ho parlato<br />
anche con l’ex presidente del tribunale<br />
di Fermo, Roberto De Robertis, che mi<br />
ha confermato la gravita del problema<br />
in zona. “Quando mi avevano detto che<br />
il Fermano e l’Ascolano erano zone a rischio<br />
usura, mi ero messo a ridere. Oggi<br />
mi devo scusare con tutta quella gente<br />
che aveva lanciato l’allarme. Purtroppo<br />
abbiamo appurato che in questi territo-<br />
ri, non solo esiste l’usuraio della porta<br />
accanto, ma c’è anche un organizzazione,<br />
che gestisce il racket dello strozzinaggio,<br />
legata alla camorra napoletana.<br />
I nostri telefoni squillano in continuazione<br />
e sono tante le richieste di aiuto.<br />
Noi - conclude Bocedi - da anni siamo<br />
in prima linea per combattere questo fenomeno<br />
e proprio per questo vorrei lanciare<br />
un appello alle vittime dell’usura:<br />
non c’è nulla di cui vergognarsi e la cosa<br />
migliore da fare è denunciare i propri<br />
aguzzini. D’altronde in questo campo<br />
lo Stato tutela nel migliore dei modi le<br />
vittime, anche attraverso aiuti economici”.<br />
Ma la nuova usura ha anche il volto<br />
pulito di molti istituti di credito. Le vittime<br />
dell’usura bancaria hanno una delle<br />
più alte concentrazioni nel Fermano e<br />
nel Maceratese. È quanto emerso dalle<br />
tantissime telefonate di denuncia ricevute<br />
dal centralino dell’Anlur, Associazione<br />
nazionale per la lotta all’usura e al<br />
racket. “I nostri centralini - racconta il<br />
presidente nazionale dell’associazione,<br />
Mirco Canala - hanno ricevuto 26 telefonate<br />
di denuncia dal 3 luglio ad oggi.<br />
Le persone che ci hanno chiesto aiuto<br />
LA STORIA<br />
Calzaturiero il<br />
sono quasi tutte del Fermano e del Maceratese.<br />
I dati che emergono hanno un<br />
significato estremamente importante,<br />
perché è impossibile immaginare che<br />
tutte queste persone si sveglino al mattino<br />
e abbiano voglia di raccontare bugie.<br />
Evidentemente c’è qualcosa che non va”.<br />
<strong>La</strong> pensa così anche il noto penalista<br />
Carlo Taormina che a Porto San Giorgio<br />
ha tenuto un convegno intitolato “Usura<br />
ed altri abusi bancari e finanziari”.<br />
“Le Banche - spiega Taormina - sono le<br />
principali fonti di usura. Operano come<br />
la mafia: prima ti ‘strozzano’ e poi ti<br />
portano via tutti i beni”.<br />
Taormina parla anche del sistema giudiziario<br />
e delle soluzioni da adottare per<br />
combattere questo fenomeno: “Le leggi<br />
per ottenere determinati risultati ci sono,<br />
così come gli strumenti da adottare. Il<br />
problema è che le istituzioni non rispondono,<br />
in primis la magistratura”. Taormina<br />
spiegando l’aspetto penale<br />
di determinati atteggiamenti estorsivi<br />
delle banche, chiama in causa<br />
anche le famose “centrali rischi”<br />
degli istituti di credito, che rappresentano<br />
uno strumento in<br />
più per l’attività usuraia.<br />
“Sono disperato, ho paura che vogliano uccidermi”. Sono le parole di un noto imprenditore<br />
fermano che, in lacrime e in preda alla disperazione, ha deciso di chiedere aiuto<br />
perché teme di esser ammazzato dagli usurai con i quali è indebitato fino al collo. L’uomo,<br />
caduto vittima di una vera propria associazione usuraia di stampo camorristico,<br />
si è rivolto al presidente dell’Anlur, Mirco Canala per chiedere aiuto e per cercare di<br />
risolvere una situazione che si sta facendo sempre più drammatica.<br />
“Tutto - racconta l’imprenditore - è iniziato quando, dopo essermi trovato in difficoltà<br />
nel coprire alcune spese, sono dovuto ricorrere ad un prestito da parte di certa gente.<br />
Mi servivano poche decine di migliaia di euro, ma mi servivano subito. È cominciata<br />
così la mia infernale odissea: ho pagato ingenti somme, ma non sono state sufficienti<br />
nemmeno a coprire una piccola parte degli interessi che si sono maturati giorno per<br />
giorno”. Ora la situazione dell’uomo è diventata sempre più disperata e lui ha paura, è<br />
terrorizzato. Il debito si aggirerebbe intorno al milione di euro e al momento per l’imprenditore<br />
è praticamente impossibile coprire questa somma. Dopo ripetute minacce<br />
di morte, sembra che gli usurai siano passati ai primi atti intimidatori: il primo passo<br />
verso una punizione esemplare che spesso arriva fino all’omicidio della vittima.<br />
35
36 Calzaturiero il<br />
Imprenditori contro banche<br />
A FARLI RAGIONARE CI PENSIAMO NOI<br />
Il Consorzio di Confindustria<br />
Fermo si propone come mediatore<br />
per uscire dalla crisi<br />
Il Confidi è un Consorzio italiano di garanzia collettiva dei fidi. Svolge attività di prestazione<br />
di garanzie per agevolare le imprese nell’accesso ai finanziamenti, a breve,<br />
medio e lungo termine, destinati allo sviluppo delle attività economiche e produttive.<br />
<strong>La</strong> sezione di Fermo nasce<br />
nel 1979, opera più<br />
o meno regolarmente fino<br />
al 1996, poi, dopo qualche<br />
anno di impasse, nel 2002,<br />
con la direzione di Giuseppe<br />
Tosi, l’attività si rilancia<br />
a pieno ritmo. Oggi Confidi Fermo,<br />
presieduto da Andrea Santori e diretto<br />
da Vitaliano Gidiucci, è un punto di<br />
riferimento importantissimo per molte<br />
aziende della provincia, specie nel settore<br />
calzaturiero (74% delle affiliate)<br />
ma non solo. <strong>La</strong> costante crescita del<br />
consorzio, specie in una congiuntura<br />
economica così difficile come quella in<br />
cui stiamo vivendo, la testimoniano alcune<br />
cifre. Dal 2002 ad oggi i soci sono<br />
quasi triplicati, dagli 86 di 8 anni fa ai<br />
226 dello scorso anno, per un totale di<br />
erogazioni garantite per oltre 65 milioni<br />
di euro. Alle spalle del nostro lavoro<br />
c’è una complessa opera di verifica e di<br />
indirizzo - dicono in Confidi - perché<br />
spesso l’imprenditore nell’uso del credito<br />
è non dico poco oculato, ma spesso<br />
non è aggiornato sulle possibilità a sua<br />
disposizione. Per questo noi andiamo<br />
in azienda per toccare con mano la situazione<br />
dell’impresa per poi consigliare<br />
gli investimenti migliori da fare. Un<br />
aspetto sul quale puntiamo molto però<br />
è la comunicazione. Moltissime ditte<br />
che hanno ottimi fatturati e prodotti<br />
di alto livello non hanno nemmeno un<br />
logo ed una brochure informativa<br />
a scopi pubblicitari.<br />
D’altro canto con il sistema<br />
di rating basato sul protocollo<br />
di Basilea 2 la concessione<br />
di prestiti da parte delle<br />
banche è focalizzata nella<br />
maggioranza dei casi su fattori quantitativi<br />
più che qualitativi. Il voto assegnato<br />
ad un’azienda va riferimento agli<br />
ultimi due bilanci - continuano a Confidi<br />
- per cui è sì vero che le start-up<br />
vengono sfavorite non avendo bilanci<br />
alle loro spalle, ma in un paio d’anni,<br />
se operano bene, posso subito salire di<br />
livello. Purtroppo i criteri intangibili<br />
all’algoritmo di calcolo del rating non<br />
interessano. E avviare un’azienda oggi<br />
è tremendamente difficile. Imprese che<br />
spariscono non vengono rimpiazzate<br />
da delle nuove. E le poche nuove si<br />
concentrano nel terziario, settore che<br />
necessità di minori risorse e c’è minor<br />
rischio d’impresa. I servizi di Confidi<br />
si rivolgono anche ai non soci ed un<br />
ruolo centrale ce l’ha il rapporto con le<br />
banche con le quali il consorzio lavora.<br />
Tutte le banche vogliono vederci chiaro<br />
oggi prima di erogare liquidità - proseguono<br />
da Confidi - sostanzialmente sul<br />
territorio fermano le banche si compensano.<br />
Ovvero, per istituti che adottano<br />
politiche più restrittive ce ne sono altri<br />
che tendono ad attuarne invece di più<br />
espansive. Con gli istituti bancari con<br />
i quali lavoriamo (Banca delle Marche,<br />
Tercas, Banca Popolare di Ancona e<br />
Carifac) abbiamo delle convenzioni<br />
per cui l’imprenditore che si rivolge a<br />
noi può ottenere finanziamenti a tassi<br />
molto bassi, sotto al 2%, e molte altre<br />
agevolazioni. Quello che tutte le banche<br />
vogliono però in questo momento<br />
è un comportamento adeguato da parte<br />
dell’imprenditore. Quando la rata<br />
scade, va pagata, altrimenti l’anomalia<br />
viene registrata e il credito revocato.<br />
Un altro servizio che offriamo ai nostri<br />
clienti è quello del factoring. Si tratta di<br />
un contratto con il quale un soggetto si<br />
impegna a cedere tutti i crediti presenti<br />
e futuri scaturiti dalla propria attività<br />
imprenditoriale ad una banca specializzata,<br />
nel nostro caso Banca Ifis, il quale,<br />
dietro un corrispettivo, si impegna<br />
a sua volta a fornire una serie di servizi<br />
ovvero al finanziamento dell’imprenditore<br />
cedente sia attraverso la<br />
concessione di prestiti, sia attraverso il<br />
pagamento anticipato dei crediti ceduti.<br />
Quindi, al di là di tutto, un ruolo sì di<br />
intermediario ma anche un ruolo culturale.<br />
Il nostro compito è duplice. Da<br />
un lato riuscire a strappare le migliori<br />
condizioni alla banca, dall’altro far capire<br />
all’imprenditore che bisogna avere<br />
il giusto atteggiamento nei confronti<br />
del suo patrimonio. Molte aziende del<br />
Fermano sono sottocapitalizzate perché<br />
fino ad oggi l’imprenditore ha considerato<br />
la sua ditta come un contenitore<br />
dal quale attingere. Ma non è così. Noi<br />
abbiamo dei prodotti che permettono di<br />
finanziare aumenti di capitale sociale<br />
fino a due volte. Cioè se si vuole fare un<br />
aumento di capitale di 100 mila euro, la<br />
banca ti finanzia, con l’aiuto del Confidi,<br />
con 200 mila euro da restituire in<br />
5 o 7 anni. Insomma, io banca credo in<br />
te, ma tu imprenditore fai la tua parte.<br />
L’obiettivo è quello di armonizzare il<br />
sistema in modo da salvare le imprese,<br />
vero polmone vitale dell’economia del<br />
nostro territorio. <strong>La</strong> nostra scommessa<br />
è quella di mantenere vivo e florido<br />
questo sistema produttivo, speriamo di<br />
farcela, ne andrebbe del benessere di<br />
tutto il territorio.
Radicamento<br />
e valorizzazione<br />
del territorio:<br />
GLI OBIETTIVI PRINCIPALI CHE LA CCIAA<br />
DI FERMO VUOLE RAGGIUNGERE<br />
“Le eccellenze del Fermano si fanno largo nei mercati<br />
nazionali ed internazionali”. Parla il presidente della<br />
camera di commercio Graziano Di Battista.<br />
Internazionalizzazione ma anche radicamento<br />
e valorizzazione del territorio come capacità di<br />
attrazione sono gli obiettivi principali che la Cciaa<br />
di Fermo punta a raggiungere. A due anni dalla<br />
costituzione dell’ente bisogna dire che stiamo lavorando<br />
con grande successo, con un avvio molto<br />
rapido tenuto conto anche delle risorse umane che<br />
la Cciaa aveva e che non erano molte. Nell’arco del<br />
2009 abbiamo iniziato e gestito le risorse finanziarie<br />
spettanti alla Cciaa di Fermo e tutte le aziende<br />
fermane si sono iscritte a ruolo. C’è stato un forte<br />
impegno nello sviluppo degli strumenti telematici<br />
anche attraverso la business key. A tutto questo ha<br />
contribuito la sensibilità imprenditoriale degli industriali.<br />
Molte le manifestazioni in cui la Cciaa è intervenuta,<br />
da Tipicità al Wine Festival, al Micam, che<br />
maggiormente ha colpito, perché insieme ai prodotti<br />
del cappello e della scarpa c’era l’enogastronomia,<br />
alla manifestazione prêt a porter a Parigi.<br />
Da segnalare, inoltre, i rapporti con la Cina, con<br />
la grande sfilata insieme alla Cciaa di Macerata<br />
in occasione delle celebrazioni in onore di padre<br />
Matteo Ricci, finalizzate a mettere insieme sinergie<br />
per creare un rapporto diverso con la Cina, in una<br />
logica di sistema che coinvolge il mondo delle im-<br />
Camera di Commercio di Fermo<br />
Via Respighi, 8 - 63023 Fermo<br />
www.fm.camcom.it<br />
Cciaa@fm.legalmail.camcom.it<br />
tel. 0734/228142 - fax 0734/228252<br />
prese, la cultura, l’associazionismo e l’Università<br />
per favorire la crescita dei legami con il colosso<br />
asiatico. Non a caso grande è stata l’attenzione ricevuta<br />
dalle autorità cinesi e dai tantissimi visitatori<br />
dell’Expo per le nostre produzioni: in particolare<br />
per i distretti della calzatura e del cappello, ma anche<br />
per e eccellenze vitivinicole e dell’agroalimentare.<br />
Importante anche l’apertura dello showroom<br />
“Rinascimento” a Pechino. Ma non si guarda solo<br />
al continente asiatico. Si collabora anche con la<br />
emergente economia africana, come dimostra la<br />
recente visita di una delegazione angolana alle industrie<br />
di Montegranaro. Ultime ma non ultimissime<br />
le sinergie con la Unioncamere.<br />
Anche nella logistica abbiamo fatto passi importanti,<br />
in quanto è in fase avanzata il trasferimento<br />
della sede da via Respighi a <strong>Piazza</strong>le Azzolino, per<br />
attuare un recupero del centro storico. Abbiamo,<br />
quindi, partecipato a tutte le manifestazioni fermane,<br />
in primis la Notte Bianca. Il lavoro fatto finora<br />
è stato possibile grazie alla coesione della giunta<br />
camerale e di Fermo Promuove, cui sono molto<br />
grato.<br />
leRealtà<br />
locali<br />
37<br />
Graziano Di Battista<br />
presidente della Camera<br />
di Commercio di Fermo
38<br />
leRealtà<br />
locali<br />
Fermo Promuove<br />
TANTI PROGETTI PER L’AZIENDA SPECIALE DELLA<br />
CAMERA DI COMMERCIO<br />
Nazzareno Di Chiara è il presidente da poco<br />
più di un anno di “Fermo Promuove”,<br />
l’Azienda speciale della Camera di Commercio<br />
che ha già al suo attivo una grande mole di lavoro<br />
svolto. Sono otto le iniziative messe in campo<br />
dall’organismo per il 2010 in collaborazione<br />
con le associazioni di categoria imprenditoriali,<br />
del commercio, del turismo e con gli enti del<br />
territorio. Tra queste un protocollo di intesa in<br />
sinergia con l’Azienda speciale “Exit” della Camera<br />
di Commercio di Macerata, la presenza al<br />
Micam del prossimo settembre, dove verrà allestito,<br />
oltre ad uno spazio espositivo per 15 tra<br />
piccole e piccolissime realtà dell’artigianato,<br />
anche lo stand hospitality, la partecipazione al<br />
Merano Wine Festival & Gourmet, l’intervento<br />
nel settore del commercio, con il finanziamento<br />
del progetto “Fermo e il Fermano in Vetrina”,<br />
un ‘iniziativa pilota per il Centro Italia, presentato<br />
dalla Consulta in rappresentanza delle associazioni<br />
di categoria, per dare visibilità a tutte<br />
le imprese del settore commerciale, del turismo<br />
e dei servizi.<br />
“Un grande sforzo, ed altrettanta soddisfazione,<br />
per i progetti che abbiamo finanziato - dice<br />
Nazzareno Di Chiara - sviluppati grazie alla<br />
collaborazione delle associazioni settoriali,<br />
ma soprattutto all’impegno del Consiglio, che<br />
ha sempre condiviso gli stessi e li ha approvati<br />
all’unanimità. Fermo Promuove ha già finanziato<br />
otto progetti che coinvolgono moltissimi<br />
settori dell’imprenditoria e del commercio. Ai<br />
colleghi di Macerata, per esempio, abbiamo<br />
prospettato l’ipotesi di una più stretta collaborazione<br />
sia in vista del Micam che per il Merano<br />
Wine Festival & Gourmet. Collaborazione che<br />
coinvolge anche le associazioni di categoria e<br />
il Sistema Turistico Marca Fermana per il turismo.<br />
Operando insieme a sostegno dell’economia<br />
locale si possono razionalizzare le spese ed<br />
ottenere risultati importanti”.<br />
Fermo Promuove<br />
si occupa di:<br />
promuovere le<br />
produzioni locali<br />
dell’agricoltura,<br />
dell’industria e<br />
dell’artigianato,<br />
mediante l’organizzazione<br />
in<br />
Italia e all’estero<br />
di esposizioni,<br />
fiere, missioni<br />
commerciali e<br />
manifestazioni<br />
volte a favorire<br />
lo sviluppo delle<br />
relazioni d’affari<br />
e degli scambi;<br />
fornire servizi<br />
reali alle piccole<br />
e medie imprese<br />
in materia di<br />
internazionalizzazione,innovazione<br />
tecnologica<br />
e marketing<br />
internazionale.
Il Gruppo di Azione Locale<br />
GAL<br />
CONDIVISIONE<br />
TERRITORIALE<br />
DEGLI OBIETTIVI E<br />
DELLE PROPOSTE<br />
In attesa dell’approvazione definitiva del<br />
proprio Piano di Sviluppo Locale (PSL), il<br />
Gruppo di Azione Locale GAL Fermano Leader<br />
sta completando lo start-up societario per<br />
poter giungere, al termine dell’iter di accettazione<br />
del PSL, ad avviare prontamente le attività<br />
ordinarie di gestione dei bandi ed erogazione<br />
delle risorse assegnate.<br />
Nei prossimi due mesi occorrerà ultimare la<br />
struttura dell’organigramma di staff, con l’inserimento<br />
di una figura tecnica che coordini le<br />
attività di elaborazione e gestione dei bandi del<br />
GAL.<br />
Sarà inoltre necessario provvedere al trasferimento<br />
della sede operativa. Ciò si rende indispensabile<br />
in virtù dell’avvio operativo prossimo<br />
venturo della gestione che comporterà un<br />
intensa mole di adempimenti formali e burocratici<br />
con la conseguente esigenza di disporre<br />
di spazi adeguati per lo svolgimento delle<br />
attività. L’attuale sede, messa a disposizione<br />
dall’Amministrazione comunale di Magliano di<br />
Tenna, se da un lato ha consentito di svolgere<br />
egregiamente le fasi di programmazione della<br />
società, non può più (per la limitata estensione<br />
superficiale) essere utilizzabile per l’operatività<br />
a regime. Si sta quindi lavorando all’individua-<br />
zione di una nuova sistemazione per gli uffici<br />
del GAL Fermano.<br />
Infine la realizzazione del sito internet della società.<br />
Il mese scorso il Consiglio di Amministrazione<br />
del GAL ha deliberato l’implementazione<br />
di un sito istituzionale quasi esclusivamente<br />
destinato a comunicare le attività proprie del<br />
GAL (bandi ed altre informazioni strettamente<br />
attinenti l’operatività societaria), evitando di<br />
creare un sito di promozione territoriale che si<br />
andrebbe inevitabilmente a sovrapporre ad altre<br />
iniziative dello stesso tipo, promosse da soggetti<br />
maggiormente titolati alla valorizzazione del<br />
territorio.<br />
Intanto molte energie sono dedicate alle iniziative<br />
progettuali già intraprese, quali la cooperazione<br />
transnazionale con il GAL tedesco di<br />
Lindenberg (che coinvolge il distretto del cappello),<br />
il progetto “<strong>La</strong> via dei Farfensi” che vede<br />
l’interesse di una numerosa partnership guidata<br />
dalla Provincia di Fermo ed infine un’iniziativa<br />
di valorizzazione del tartufo che ha preso le<br />
mosse da un seminario di coinvolgimento dello<br />
scorso ottobre 2009 e che vede l’interesse di numerose<br />
istituzioni.<br />
Il Presidente<br />
Dott. ing. Alessandro Spena<br />
GAL Fermano Leader P.zza Gramsci, 4<br />
63025 - Magliano di Tenna (FM)<br />
Tel. 0734/ 634013- fax 0734/634214<br />
www.galfermano.it info@galfermano.it<br />
leRealtà<br />
locali<br />
I numeri<br />
del GAL<br />
Il GAL è<br />
un’organismo<br />
di promozione<br />
dello sviluppo<br />
del territorio<br />
rurale, si occupa<br />
di tutelare e<br />
valorizzare<br />
il patrimonio<br />
storico-architettonico,<br />
di fornire<br />
servizi essenziali<br />
per le popolazioni<br />
rurali,<br />
di valorizzare<br />
le produzioni<br />
tipiche del territorio<br />
ed infine<br />
di contribuire<br />
allo sviluppo infrastrutturale<br />
e<br />
dell’accoglienza<br />
Composto da:<br />
72 enti soci<br />
fondatori tra i<br />
quali 32 comuni<br />
della provincia<br />
di Fermo<br />
39
40<br />
leRealtà<br />
locali<br />
EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA:<br />
LE ORIGINI<br />
Trasformare e migliorare le condizioni<br />
di vita delle popolazioni, applicando nel<br />
rapporto sociale il principio della solidarietà<br />
Mucollari Marjola<br />
classe II B<br />
Liceo Artistico<br />
O. Licini<br />
di Porto San Giorgio<br />
Diotallevi Antonio<br />
classe IV M<br />
sez. Design ISD’AF<br />
Fermo<br />
vincitori dell’apposito<br />
concorso bandito<br />
dall’Ente tra gli<br />
studenti degli Istituti<br />
superiori ad indirizzo<br />
artistico della<br />
Provincia.<br />
Gli Istituti Autonomi per le Case Popolari hanno<br />
avuto avvio con la prima legge promulgata<br />
in Italia per facilitare la costruzione di case<br />
popolari (legge n. 254 del 31.05.1903 per iniziativa<br />
dell’on. Luigi Luzzati). Il provvedimento si<br />
inseriva nel quadro di una politica sociale che, al<br />
principio del secolo, diffuse in Italia<br />
forme nuove d’intervento dello Stato<br />
a beneficio dei ceti meno abbienti,<br />
senza trascurare l’effetto indotto<br />
sia su scala più propriamente sociale,<br />
sia come fattore di sviluppo economico.<br />
Si voleva, con tale disposi-<br />
Erap è un ente pubblico strumentale della Re-<br />
L’ gione Marche con competenza territoriale nella<br />
Provincia di Fermo.<br />
L’Ente è il principale soggetto attuatore dell’edilizia<br />
residenziale pubblica sul territorio di competenza<br />
ed anche un’efficace strumento di supporto per gli<br />
operatori pubblici e privati del settore.<br />
Attività tradizionale<br />
L’attività storicamente di maggior rilievo è quella<br />
della progettazione e realizzazione di interventi<br />
edilizi di nuova costruzione o recupero di immobili<br />
finalizzata alla realizzazione di alloggi da locare a<br />
canone calmierato. Successivamente alla realizzazione,<br />
l’Erap si occupa anche della gestione amministrativa<br />
e tecnico-manutentiva degli immobili.<br />
Le linee di attività tradizionali dell’Ente sono le seguenti:<br />
realizzazione di nuovi alloggi di edilizia residenziale<br />
pubblica, anche attraverso interventi recupero<br />
del patrimonio immobiliare esistente;<br />
svolgimento di ogni attività inerente l’edilizia residenziale<br />
pubblica rientrante nei fini istituzionali e<br />
conforme alla normativa statale e regionale;<br />
gestione del patrimonio proprio o di enti pubblici;<br />
tivo, trasformare e migliorare le condizioni di vita<br />
delle popolazioni, applicando nel rapporto sociale<br />
il principio della solidarietà, informato a precise<br />
esigenze di giustizia distributiva. Questo principio<br />
della solidarietà e della giustizia sociale emergeva<br />
chiaramente dalla lettura dell’art. 22 della legge<br />
n. 254 del 31.05.1903, che improntava l’iniziativa<br />
degli Istituti Autonomi non ad un interesse prettamente<br />
economico, ma ad una precisa volontà<br />
di intervenire nel sistema sociale, avendo di mira<br />
solo ed esclusivamente il “bene casa”. All’inizio<br />
l’intervento pubblico nell’edilizia operò attraverso<br />
le strutture esistenti, ossia i Comuni (oltre alle<br />
Cooperative), che inquadrarono detta attività fra<br />
quelle delle nascenti aziende municipalizzate.<br />
Successivamente, con la separazione dei compiti<br />
delle aziende municipalizzate da quelli attinenti<br />
l’edilizia popolare, i protagonisti della politica<br />
edilizia pubblica diventarono gli Enti specificati<br />
nel T.U. n. 1165 del 1938. I Comuni passarono<br />
quindi in una posizione secondaria, conferendo<br />
finanziamenti, aree e stabili ai nuovi Enti.<br />
Il capitale privato intervenne quasi sempre sotto<br />
forma di elargizione benefica, fatti salvi gli interventi<br />
diretti delle imprese per la costruzione di<br />
case per i propri dipendenti.<br />
L’ERAP OGGI<br />
UN ENTE AL SERVIZIO DEL TERRITORIO<br />
intervento, con fini calmieratori, sul mercato edilizio<br />
nel rispetto dei principi stabiliti nella legislazione<br />
regionale;<br />
realizzazione di abitazioni finalizzate alla vendita<br />
a prezzi economicamente competitivi.<br />
Nuove linee di azione<br />
Con la L.R. 36/2005, da ultimo, le competenze<br />
dell’Ente sono state consistentemente ampliate al<br />
fine di determinarne il ruolo di erogatore di servizi<br />
tecnici ed amministrativi, in particolare a favore delle<br />
Amministrazioni comunali:<br />
gestione del patrimonio di privati;<br />
progettazione ed attuazione di interventi edilizi,<br />
programmi integrati di intervento, programmi di<br />
recupero urbano ed opere di edilizia e di urbanizzazione<br />
per conto di enti pubblici;<br />
svolgimento di attività di consulenza ed assistenza<br />
tecnica a favore di soggetti pubblici e privati;<br />
svolgimento di attività di consulenza ed assistenza<br />
amministrativa a favore di soggetti pubblici e privati,<br />
con particolare riferimento alla formazione e gestione<br />
delle graduatorie finalizzate all’assegnazione<br />
di alloggi di ERP.
RINNOVATO IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELLA STEAT.<br />
NEL CDA È STATO CONFERMATO PRESIDENTE DELLA SOCIETÀ E NOMI-<br />
NATO PRESIDENTE DELLA TRASFER, FABIANO ALESSANDRINI. IL CON-<br />
SIGLIO DI AMMINISTRAZIONE È COMPOSTO DA LETIZIA BELLABARBA<br />
(ELETTA VICEPRESIDENTE), MANUELA MARCHETTI, ANDREA GIACINTI<br />
E GIANNI ROMAGNOLI.
Famiglia,<br />
lavoro,<br />
territorio<br />
DAL 1991 GLI OBIETTIVI<br />
CHE PIÙ STANNO A<br />
CUORE ALLA<br />
FONDAZIONE CASSA DI<br />
RISPARMIO DI FERMO<br />
<strong>La</strong> Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo è<br />
la continuazione ideale della Cassa di Risparmio<br />
di Fermo fondata nel 1857, per promuovere<br />
il risparmio al fine di incoraggiare l’industria,<br />
gli investimenti e sostenere opere di beneficenza.<br />
<strong>La</strong> Fondazione prende le mossa da lontano.<br />
Infatti, nel 1469 a seguito della predicazione di<br />
San Giacomo della Marca, Marco da Montegallo<br />
e Domenico da Leonessa fondano a Fermo<br />
i Monti di Pietà per aiutare le categorie meno<br />
abbienti, favorire il risparmio e incrementare<br />
l’attività agricola ed artigianale. <strong>La</strong> Cassa di<br />
Risparmio di Fermo prosegue idealmente nello<br />
spirito che ha portato alla fondazione dei Monti<br />
di Pietà e Monti Frumentari nel XV secolo.<br />
Nel 1857, dunque, nasce a Fermo la Cassa di<br />
Risparmio che raccoglie ed interpreta l’originaria<br />
idea di solidarietà e sussidiarietà voluta<br />
da un gruppo di privati cittadini il cui fondamento<br />
resta patrimonio della Assemblea dei<br />
Soci e dell’attività di tutta la Fondazione Cassa<br />
di Risparmio di Fermo. Sono passati secoli ma<br />
la cultura della tutela del risparmio e dell’esercizio<br />
del credito coniugata con la solidarietà<br />
tra categorie resta come fattore fondamentale<br />
di sviluppo legato al territorio di riferimento.<br />
<strong>La</strong> Fondazione Cassa di Risparmio, presieduta<br />
da Amedeo Grilli, continua oggi, con impegno<br />
crescente questa presenza attiva valorizzando<br />
le opportunità di crescita, la coesione sociale e<br />
la ricchezza culturale del territorio in cui essa<br />
è inserita. Nel 1991 l’attività bancaria è stata<br />
scorporata e conferita alla Cassa di Risparmio<br />
s.p.a., di cui la Fondazione detiene il controllo.<br />
È dalla operatività dell’istituto di credito che la<br />
Fondazione trae una importante parte di reddito<br />
da destinare ad erogazioni nei settori istituzionali<br />
di intervento ed in particolare in quelli<br />
che ha scelto come rilevanti e cioè la sanità,<br />
la tutela e la valorizzazione dei beni culturali e<br />
l’istruzione. Oggi la Fondazione svolge la sua<br />
attività in collaborazione con enti ed associazioni<br />
per condividere e valorizzare iniziative.<br />
In tal modo le migliori idee espresse dai vari<br />
soggetti del territorio si realizzano rappresentando<br />
una risorsa per la crescita civile e culturale<br />
dell’intera provincia di Fermo. <strong>La</strong> funzione<br />
attiva e propulsiva della Fondazione favorisce<br />
la realizzazione di numerosi progetti nel sociale<br />
sostenendo anche la meritoria attività delle<br />
associazioni di volontariato.<br />
leRealtà<br />
locali<br />
Casa del volontariato<br />
di Porto Sant’Elpidio<br />
realizzata con<br />
il contributo della<br />
Fondazione Cassa di<br />
Risparmio di Fermo<br />
...le migliori idee<br />
espresse dai vari<br />
soggetti del territorio<br />
si realizzano<br />
rappresentando<br />
una risorsa per la<br />
crescita civile e<br />
culturale dell’intera<br />
provincia di<br />
Fermo<br />
43
44<br />
gliEventi<br />
agosto e settembre<br />
Su e giù per il Fermano<br />
G L I A P P U N TA M E N T I E S T I V I D E L T E R R I TO R I O<br />
Domenica 8 agosto<br />
VereGran Tour, Montegranaro<br />
dalle ore 21.30<br />
Trofeo degli Chalet, gli<br />
chalet della città abbinati ai<br />
cavalli in gara<br />
Ippodromo di Montegiorgio<br />
dalle ore 20.30<br />
Lunedì 9 agosto<br />
Mostra mercato arte e sapori,<br />
tutti i lunedi di luglio e agosto,<br />
Lido di Fermo dalle ore<br />
20.00 alle 24.00<br />
Assunta est Maria - Festival<br />
organistico 4a edizione, Fermo<br />
cattedrale, ore 21.00<br />
Proiezione di film all’aperto-<br />
divertimento e riflessione,<br />
Pedaso giardino della cultura<br />
c/o scuola elementare, ore<br />
21.15<br />
19a cronoscalata del Piceno,<br />
Santa Vittoria in Matenano<br />
Martedi 10 agosto<br />
Mercatino dell’artigianato<br />
a Torre di Palme - tutti i<br />
martedì di luglio e agosto,<br />
Fermo Torre di Palme, dalle<br />
ore 17.00 alle 24.00<br />
<strong>La</strong> vetrina di Tipicità: assaggia<br />
il Fermano - Fermo ,<br />
magazzini Romani nei pressi<br />
di <strong>Piazza</strong> del Popolo, dalle<br />
ore 18.30 alle 23.30<br />
Sagra delle tagliatelle fritte,<br />
Monterubbiano centro storico<br />
Atletica beach - gara nazionale<br />
di salto in lungo, Porto<br />
San Giorgio, chalet Vela<br />
Mercoledì 11 agosto<br />
Cavalcata dell’Assunta - Gara<br />
tra tamburini delle contrade<br />
I edizione, Fermo <strong>Piazza</strong> del<br />
Popolo, ore 21.30<br />
Leopardi, Vecchioni, Puccini<br />
tre poeti per la prima volta<br />
insieme- poesie canzoni ed<br />
aree liriche celebri di tre<br />
tra i più grandi protagonisti<br />
della cultura italiana, Pedaso<br />
giardino della cultura<br />
Giovedì 12 agosto<br />
Cene di contrada: contrada<br />
Campolege- Monterone di<br />
S.Lucia ore 21.00; contrada<br />
Capodarco - Giardini comunali<br />
ore 21.00<br />
Il salotto della calzatura,<br />
Porto Sant’Elpidio - centro<br />
città dalle ore 19.00<br />
19° Giro del Piceno, Santa<br />
Vittoria in Matenano - Località<br />
Ponte Maglio<br />
Dal 12 al 15 agosto<br />
Sagra delle cozze, Pedaso<br />
Zona Platano verde<br />
Venerdì 13 agosto<br />
Cavalcata dell’Assunta - Tratta<br />
dei Berberi- Sorteggio e<br />
abbinamento dei cavalli alle<br />
contrade, Fermo <strong>Piazza</strong> del<br />
Popolo.<br />
II edizione marguttiana- arte<br />
sul mare, Porto Sant’Elpidio,<br />
area ex Orfeo Serafini<br />
Accademia Organistica elpidiense,<br />
le notti del Barocco<br />
- Sant’Elpidio a Mare ore<br />
21.30<br />
Sabato 14 agosto<br />
Cantamarche - Falerone ,<br />
<strong>Piazza</strong> Papa Giovanni Giovanni<br />
Paolo II<br />
Gran Corteo storico in<br />
costume del XV sec. Fermo<br />
da Porta Santa Lucia alla<br />
Cattedrale, dalle ore 20.45<br />
Dal 14 al 16 agosto<br />
Festa del mare, Campofilone,<br />
Località Ponte Nina<br />
Domenica 15 agosto<br />
Cavalcata dell’Assunta, Fermo<br />
<strong>Piazza</strong> del Popolo dalle<br />
ore 15.00<br />
7° Festival musicale musica<br />
in collina, <strong>La</strong>pedona P.zza<br />
San Lorenzo ore 21.30<br />
Lunedì 16 agosto<br />
Fiera di San Savino, Fermo<br />
Marina Palmense dalle ore<br />
14.00 alle 24.00<br />
39° Gran Premio di Capodarco,<br />
Fermo Capodarco<br />
dalle ore 8.00<br />
Rassegna Ciliegi Rosa, Porto<br />
San Giorgio- Arena Europa<br />
dalle ore 21.30<br />
Martedì 17 agosto<br />
Rassegna Cinema sotto<br />
le stelle, Monterubbiano ,<br />
Chiostro San Francesco, ore<br />
21.00<br />
Dal 18 al 22 agosto<br />
Festa della Birra, Altidonazona<br />
campo sportivo<br />
Mercoledì 18 agosto<br />
Tour dei campeggiatori,<br />
Pedaso-- Lungomare, centro<br />
storico e faro, dalle 16.30<br />
Rassegna Jazz sotto le stelle,<br />
Porto San Giorgio<br />
Giovedì 19 agosto<br />
<strong>La</strong> vetrina di Tipicità:<br />
assaggia il Fermano, Fermo -<br />
magazzini romani nei pressi<br />
di <strong>Piazza</strong> del Popolo, dalle<br />
ore 18.30 alle 23.30<br />
“E la luna bussò”- gara di<br />
canto, Porto Sant’Elpidio-<br />
Chalet Luna Rossa dalle ore<br />
22.30<br />
Dal 20 al 22 agosto<br />
Festa di Amandola - Sfilata
delle canestrelle- Amandola<br />
Venerdì 20 agosto<br />
X torneo open di scacchi VI<br />
memorial “ <strong>La</strong>nfranco Bombelli”-<br />
Porto Sant’Elpidio,<br />
Villa Baruchello<br />
Sala Limonaia<br />
Serata “No Alcool”, Porto<br />
Sant’Elpidio- area ex Orfeo<br />
Serafini dalle ore 22.00<br />
Sabato 21 agosto<br />
Spazio arte amor sacro e<br />
amor profano, Rassegna<br />
di poesia , musica e danza-<br />
<strong>La</strong>pedona - <strong>Piazza</strong> San<br />
Lorenzo, ore 21.15<br />
Corsa Uisp cronometro,<br />
Petritoli- località Valmir, ore<br />
14.00<br />
Finale Primo concorso canoro<br />
“E la luna bussò”, Porto<br />
Sant’Elpidio- Chalet Luna<br />
Rossa, dalle ore 22.30<br />
Domenica 22 agosto<br />
Rassegna teatro amatoriale<br />
- <strong>La</strong> buonanima de giusti,<br />
Fermo- Teatro all’aperto<br />
Villa Vitali ore 21.30<br />
Festa della Madonna- Corsa<br />
dei carrozzi - Petritoli<br />
Martedì 24 agosto<br />
Festa del patrono- Campofilone<br />
Gara inaugurale della XVII<br />
edizione del torneo della<br />
categoria allievi di calcio<br />
Marozzi-Martellini- Porto<br />
Sant’Elpidio - Campo sportivo<br />
“Belletti”- dalle ore 21.00<br />
Mercoledì 25 agosto<br />
Rassegna Jazz sotto le stelle-<br />
Porto San Giorgio<br />
Giovedì 26 agosto<br />
<strong>La</strong> vetrina di Tipicità: assaggia<br />
il Fermano- Fermo- Magazzini<br />
romani nei pressi di<br />
<strong>Piazza</strong> del Popolo - dalle ore<br />
18.30 alle 23.30<br />
Venerdì 27 agosto<br />
Concerto di chiusura stagione<br />
estiva - musica leggera e<br />
popolare, stand gastronomici-<br />
Pedaso P.le Caduti del Mare<br />
dalle ore 19.30<br />
Accademia organistica elpidiense<br />
, le notti del Barocco-<br />
Sant’Elpidio a Mare- <strong>Piazza</strong><br />
Matteotti<br />
Dal 27 al 29 agosto<br />
Torneo baseball categoria<br />
ragazzi - Porto Sant’Elpidio-<br />
Campo Baseball - ore 8.30<br />
Sabato 28 agosto<br />
Francavillive - I rassegna<br />
rock- Francavilla d’Ete - Parco<br />
ex asilo Sagrini<br />
Sagra del granoturco - Monte<br />
Giberto<br />
Corteggio e gioco del Pozzo-<br />
Sant’Elpidio a Mare - Centro<br />
storico - ore 21.30<br />
Domenica 29 agosto<br />
Pepe e i monti della <strong>La</strong>ga-<br />
Amandola<br />
Navale Firmanum 2010<br />
ragate veliche- Porto San<br />
Giorgio - Ass.ne sportiva<br />
nautica Picena<br />
Dal 30 agosto<br />
al 4 settembre<br />
19° torneo di basket nazionale<br />
under 13 maschile- Porto<br />
San Giorgio - Arena Europa<br />
Martedì 31 agosto<br />
Capricci di Gola- mostra<br />
mercatino della migliore ga-<br />
agosto e settembre<br />
gliEventi 45<br />
stronomia locale e nazionale,<br />
Porto Sant’Elpidio - Pineta<br />
Nord dalle ore 18.00 alle<br />
24.00<br />
Dal 1 al 4 settembre<br />
5° torneo nazionale under<br />
13 femminile - Porto San<br />
Giorgio - Arena Europa<br />
Venerdì 3 settembre<br />
Accademia organistica elpidiense<br />
, le notti del Barocco-<br />
Sant’Elpidio a Mare- <strong>Piazza</strong><br />
Matteotti - ore 21.30<br />
Sabato 4 settembre<br />
Giornata dell’anziano.<br />
Falerone<br />
Un giorno di sport - Esibizioni,<br />
dimostrazioni e giochi<br />
insieme alle Associazioni<br />
Sportive - Sant’Elpidio a<br />
Mare - Centro Storico, ore<br />
17.00<br />
Marcia Servigliano - L’Ambro,<br />
Servigliano<br />
Sabato 4 e Domenica 5<br />
settembre<br />
Rioni in festa, 18° sagra<br />
della polenta, Fermo - Centro<br />
sociale Rione Murato<br />
Domenica 5 settembre<br />
IV motoraduno interregionale<br />
tra mari e monti - Amandola<br />
- Gualdo<br />
Festival canoro per ragazzi<br />
“Il cerchio d’oro” - Monte<br />
Urano - Giardini Pubblici,<br />
ore 21.30<br />
Finale torneo di calcio<br />
Marozzi- Martellini- Porto<br />
Sant’Elpidio- Stadio Ferranti,<br />
ore 21.00<br />
Gara ciclistica nazionale per<br />
esordienti - Santa Vittoria in<br />
Matenano
46<br />
loSpeciale cavalcata dell’assunta<br />
Risale al 1182<br />
il documento<br />
più antico della<br />
Cavalcata, anno<br />
in cui Monterubbiano,<br />
Cuccurre<br />
e Montotto si impegnavano<br />
con<br />
Fermo per portare<br />
ogni anno il Palio,<br />
in occasione della<br />
Festa dell’Assunta<br />
Et Palio sia
Sono stati rinvenuti diversi documenti,<br />
alcuni anche miniati, uno<br />
dei quali raffigurante la cattedrale e il<br />
corteo che si recava dalla Vergine Assunta,<br />
patrona di Fermo, per portare<br />
doni e offerte.<br />
Fin dal secolo XII si ha documentata<br />
notizia che tutti i Gastaldi del fermano<br />
dovevano in tale solennità portare le<br />
loro offerte. Fermo partecipava alla preparazione di<br />
tale festività con offerte vistose in denaro e in natura.<br />
Il podestà, il Capitano, e gli altri Officiali, nella<br />
solennità predetta, offrivano un cero ciascuno, cosa<br />
che facevano anche il Gonfaloniere di Giustizia, i<br />
Priori e le altre autorità cittadine, mentre ogni famiglia<br />
del fermano era tenuta ad offrire 12 denari.<br />
<strong>La</strong> festa aveva il suo culmine nella Cavalcata, risalente<br />
al 1182. Essa partiva dalla chiesa di Santa<br />
Lucia, passava Campolege, risaliva il colle e faceva<br />
sosta in <strong>Piazza</strong> Grande tra la folla plaudente.<br />
<strong>La</strong> festa era in onore dell’Assunta, patrona di Fermo,<br />
ma anche la rassegna della potenza e della grandezza<br />
dello Stato fermano, in essa il popolo si esaltava<br />
nella devozione alla sua Patrona. Ad aprire la sfilata<br />
era uno straordinario a cavallo, seguivano i vari artigiani<br />
e commercianti.<br />
cavalcata dell’assunta loSpeciale<br />
47<br />
Sfilavano poi i rappresentanti dei castelli<br />
facenti parte dello Stato di Fermo con in<br />
testa a tutti il Porto di Fermo (Porto San<br />
Giorgio).<br />
<strong>La</strong> cavalcata ebbe vita gloriosa fino ai<br />
primi del ‘ 600 e dopo un periodo di decadenza<br />
fu riportata agli antichi fasti dal<br />
Mons. Amedeo Conti. Abolita nel 1808<br />
durante il regno napoleonico, la Cavalcata<br />
tornò in vita dopo il congresso di Vienna ma senza<br />
l’antico splendore continuando poi fino al 1860 anno in<br />
cui cessò con la venuta dei Piemontesi e il Regno di Vittorio<br />
Emanuele II. Dopo due tentativi di ripristino nel 1897<br />
e nel 1921, tornò a rivivere dopo otto secoli nel 1982 ritornando<br />
ad assumere l’antica fama fino ad oggi.<br />
<strong>La</strong> corsa al Palio, successiva alla Cavalcata si svolgeva<br />
anticamente nelle ore antimeridiane. Al vincitore si dava<br />
come premio un palio di seta prezioso mentre la gara si<br />
svolgeva da Porta San Francesco fino al Palazzo del Comune.<br />
Aveva inoltre luogo il gioco dell’anello, nel quale<br />
il cavaliere, correndo, doveva infilare con la lancia un<br />
anello fisso o mobile.<br />
Alla corsa al Palio e al gioco dell’anello, si aggiungeva<br />
la Quintana nella quale il cavaliere si esercitava contro<br />
un bersaglio mobile costituito da una statua gigante con<br />
un braccio teso lateralmente.
48<br />
loSpeciale cavalcata dell’assunta<br />
Saturnino Di Ruscio<br />
Presidente della<br />
Cavalcata e sindaco di<br />
Fermo<br />
Silvio Dionea Vice<br />
Presidente Vicario<br />
della Cavalcata<br />
UN MOMENTO D’INCONTRO<br />
TRA SACRO E PROFANO<br />
<strong>La</strong> Cavalcata dell’Assunta,<br />
che ricorre il 15<br />
Agosto, rappresenta per<br />
tutta la comunità fermana<br />
un momento di identità, di<br />
unità, di riappacificazione e<br />
di incontro sotto l’effige mariana,<br />
simbolo di fraternità e<br />
di fede. <strong>La</strong> cattedrale, issata<br />
sul Girfalco, protegge ancora<br />
oggi i marinai ed i litorali,<br />
mentre il portale principale,<br />
rivolto ad ovest, dà il benvenuto<br />
ai paesi dell’interno.<br />
Il cittadino fermano, allora,<br />
inneggiava alla libertà e alla<br />
gioia, donando con fede e<br />
generosità i marmi e i mattoni<br />
che serviranno al completamento<br />
e all’abbellimento<br />
della maestosa cattedrale.<br />
Sono stati fatti molti incontri<br />
con le Contrade, per<br />
cui quest’anno la manifestazione<br />
dovrebbe essere molto<br />
più organizzata. Il regista ha<br />
fatto degli incontri tematici<br />
su cosa è la Cavalcata, cosa<br />
sono le Contrade e tutti i vari<br />
elementi che la costituiscono.<br />
Alla fine di questo lavoro<br />
faremo un convegno la terza<br />
domenica di novembre in<br />
concomitanza con la festa<br />
nazionale delle rievocazioni<br />
storiche, per cui abbiamo<br />
ottenuto il riconoscimento<br />
dal Ministero dei Beni Culturali<br />
due anni fa: è chiamata<br />
“<strong>La</strong> giornata della storia”.<br />
Quest’anno abbiamo scelto<br />
di iniziare con le risorse vive<br />
locali: la giornata inaugura-<br />
Saturnino Di Ruscio<br />
Omaggi concreti, come concreta<br />
è la gente di questo<br />
territorio e tangibili, dunque,<br />
come simbolica indefessa<br />
protezione contro ogni male.<br />
Benchè numerose siano oggi<br />
le manifestazioni spettacolari,<br />
in una società prevalentemente<br />
edonistica questa<br />
rievocazione estiva non ha<br />
perso il suo fascino e il suo<br />
richiamo, anzi acquisterà<br />
sempre più la peculiarità ed<br />
unicità rispetto alle altre iniziative,<br />
se pur legittime, di<br />
storica rievocazione. <strong>La</strong> Cavalcata<br />
dell’Assunta, infatti,<br />
si fonda anche su stringenti e<br />
acclarati documenti di archivio<br />
e sulla splendente pagina<br />
del Messale de Firmonibus,<br />
LA GIORNATA DELLA STORIA<br />
Silvio Dionea<br />
le la faremo con le insegne<br />
dei gonfaloni delle Contrade<br />
e uno spettacolo coi giovani<br />
della Cavalcata perché questi<br />
sono le forze che vanno valorizzate<br />
per l’impegno che<br />
mettono tutto l’anno. Sono<br />
tutti giovani volontari che lavorano<br />
durante l’intero arco<br />
dell’anno: va riconosciuto il<br />
loro ruolo. Quest’anno è stato<br />
creato anche il giornalino<br />
delle Contrade, un modo per<br />
coinvolgerli ulteriormente in<br />
una rievocazione importante,<br />
che ha una base storica<br />
che, come una fotografia<br />
d’altri tempi, certifica e sancisce<br />
una particolarità che<br />
ben poche iniziative similari<br />
possono accampare. In quel<br />
lontano ferragosto dell’anno<br />
del Signore 1436 cavalli bardati,<br />
musici instancabili, cittadini<br />
quasi deliranti di gioia<br />
e a stento trattenuti dal maestro<br />
di cerimonie, nudi pueri<br />
saltellanti, araldi agghindati,<br />
taberne ricolme di ogni ben<br />
di Dio, addirittura una vera<br />
barca portata in spalla, procedevano<br />
inarrestabili verso<br />
la Cattedrale, luogo di incontro<br />
tra sacro e profano,<br />
tra umano e divino. Sono<br />
certo che anche quest’anno<br />
la gente fermana si ritroverà<br />
a fare festa con la stessa passione<br />
e fervore di un tempo,<br />
per riaffermare la devozione<br />
alla Vergine Maria Santissima<br />
Assunta e lo spirito di appartenenza<br />
alla propria terra.<br />
e documentaria solida e ben<br />
definita. Sulla pagina miniata,<br />
infatti, è indicata la data<br />
del 1436. Considerando che<br />
per essere composta è stato<br />
impiegato parecchio tempo,<br />
prendiamo come periodo di<br />
riferimento quello a partire<br />
dal 1420. Se consultiamo i<br />
documenti nell’Archivio di<br />
Stato, ne troveremo diversi<br />
che parlano del ‘700, ma noi<br />
dobbiamo fare una scelta:<br />
potevamo optare anche per<br />
epoche più tarde con costumi<br />
più appariscenti, con cui<br />
però non sarebbe stata rispettata<br />
la storia. Abbiamo<br />
la pagina miniata e abbiamo<br />
scelto quella data.
GLI EVENTI DELLA 29 a EDIZIONE<br />
Programma manifestazioni<br />
Sabato 31 luglio ore 21,30 <strong>Piazza</strong> del Popolo, Evento inaugurale<br />
29a Cavalcata dell’Assunta, consegna del gonfalone ai<br />
gonfalonieri di<br />
contrada; ore 22,30 Spettacolo medievale<br />
Lunedì 2 agosto ore 21,30 Castello di Torre di Palme, Lettura<br />
del Bando; Corteo storico in costume del XV sec.<br />
Mercoledì 4 agosto ore 21,30 <strong>Piazza</strong> del Popolo, Investitura dei<br />
priori delle contrade; ore 22,30 Spettacolo medievale<br />
Venerdì 6 agosto ore 21,00 Porta S.Caterina arrivo del palio;<br />
ore 22,00 <strong>Piazza</strong> del Popolo, Presentazione del Palio; ore 23,00<br />
<strong>Piazza</strong> del Popolo, Spettacolo dei tamburini della Cavalcata<br />
dell’Assunta<br />
Sabato 7 agosto ore 19,00 Hostarie in <strong>Piazza</strong> del Popolo, degutazione<br />
di piatti tipici locali preparati dalle contrade<br />
Animazione Medievale<br />
Domenica 8 agosto ore 19,00 Hostarie in <strong>Piazza</strong> del Popolo,<br />
degustazione di piatti tipici locali preparati dalle contrade; ore<br />
21,30 <strong>Piazza</strong>le del Girfalco, Esibizione della A.S.D Cobra<br />
di Fermo, più volte campione italiana di tiro alla fune; ore 22,30<br />
Gara di tiro al canapo tra le contrade<br />
Lunedì 9 agosto ore 19,00 Hostarie in <strong>Piazza</strong> del Popolo,<br />
degustazione di piatti tipici preparati dalle contrade; ore 22,30<br />
<strong>Piazza</strong>le del Girfalco, gara di tiro con l’arco tra contrade<br />
Martedì 10 agosto ore 19,00 Hostarie in <strong>Piazza</strong> del Popolo,<br />
degustazione di piatti tipici preparati dalle contrade; Animazione<br />
medievale<br />
Mercoledì 11 agosto ore 21,30 <strong>Piazza</strong> del Popolo, “Il gallo<br />
d’oro” gara di tamburini tra le<br />
contrade (I edizione)<br />
Venerdì 13 agosto ore 21,30 <strong>Piazza</strong> del Popolo, Tratta dei<br />
Barberi, sorteggio dei cavalli alle contrade; ore 22,30 “Il pomo<br />
della discordia”, Spettacolo degli Sbandieratori della cavalcata<br />
dell’Assunta<br />
Sabato 14 agosto ore 20,45 Cavalcata dell’Assunta: da Porta<br />
S.Lucia alla Cattedrale,<br />
Grande corteo storico in costume del XV sec; ore 22,30 solenne<br />
liturgia della Parola in onore della Beata Vergine Maria Assunta<br />
patrona di Fermo officiata da Mons. Luigi Conti Arcivescovo di<br />
Fermo<br />
Domenica 15 agosto ore 15,00 <strong>Piazza</strong> del Popolo, Corteo storico<br />
di trasferimento al campo di gara; ore 17,30 Palio dell’Assunta,<br />
Corsa dei cavalli, due batterie e finale; ore 21,00 <strong>Piazza</strong><br />
del Popolo, Festa della vittoria, spettacolo di suoni, canti e<br />
balli con orchestra; ore 24,00 estrazione sottoscrizione a premi,<br />
Fuochi d’artificio.<br />
cavalcata dell’assunta loSpeciale<br />
49<br />
Cene di contrada<br />
(ore 21,00)<br />
Sabato 24 luglio<br />
Contrada Castello,<br />
<strong>Piazza</strong>le Marinelli<br />
Contrada Molini Girola,<br />
Via C. Cattaneo<br />
Domenica 25 luglio<br />
Contrada Pila,<br />
Via Brunforte<br />
Domenica 1 agosto<br />
Contrada Campiglione,<br />
<strong>Piazza</strong>le Oasi Girasole<br />
Contrada San Bartolomeo,<br />
<strong>La</strong>rgo Ciferri<br />
Contrada Fiorenza,<br />
<strong>Piazza</strong>le Lorenzini<br />
Contrada San Martino,<br />
Ricreatorio San Carlo<br />
Giovedi 12 agosto<br />
Contrada Capodarco,<br />
Giardini Comunali<br />
Contrada Campolege,<br />
<strong>Piazza</strong>le del Monterone<br />
Domenica 15 agosto<br />
Contrada Torre di Palme,<br />
<strong>Piazza</strong> del Popolo
50<br />
loSpeciale cavalcata dell’assunta<br />
Curiosità<br />
Una delle prelibatezze<br />
dell’Hostaria di Campiglione<br />
è sicuramente l’oca<br />
arrosto. Il piatto, ormai,<br />
è diventato tipico della<br />
Contrada. Secondo la ricetta<br />
di Giuliana Mannozzi l’oca<br />
viene prima salata, poi si<br />
prende un pò di lardo, lo<br />
si batte, ci si aggiunge il<br />
finocchio bastardo, l’aglio,<br />
il rosmarino, il peperoncino,<br />
un po’ di vino bianco e del<br />
limone. Con questa specie<br />
di “salsa” si condisce l’oca.<br />
Quindi la si fa arrostire. Un<br />
piatto da leccarsi le dita.<br />
Albo<br />
d’oro<br />
Campiglione 1993<br />
1999<br />
2006<br />
a prima esistenza di un “Castrum Campolioli” risale al 10 giugno<br />
del 1214 ed è contenuta in un documento di cui Aldebrandino,<br />
marchese d’Este e di Ancona, lodando la fedeltà mostrata e i ser-<br />
vigi resi alla Chiesa Romana dai fermani, conferma loro ogni libertà, franchigia e giurisdizione,<br />
il privilegio della zecca ed il possesso di un certo numero di castelli, tra questi proprio<br />
“Castrum Campolioli”. Già nel 996 il vescovo Uberto aveva assegnato ben 25 moggi nella<br />
bassa Valtenna ad Azzo di Azione, figlio di Ildebrando.<br />
Il Priore<br />
Quali sono gli impegni che<br />
dovete portare avanti?<br />
- Per organizzare la partecipazione<br />
alla Cavalcata, lo<br />
sforzo più grande l’abbiamo<br />
profuso nell’organizzare la<br />
squadra per la gara di tiro<br />
alla fune. Poi come sempre ci<br />
siamo orientati sul lavoro sui<br />
costumi. Alcuni li facciamo<br />
noi, per altri ci aiutano alcune<br />
sartorie, una di Corridonia ed<br />
una di Magliano di Tenna. Ai<br />
vestiti dedichiamo la maggior<br />
parte del tempo perché è un<br />
lavoro che va fatto con cura e<br />
attenzione. Noi puntiamo molto<br />
sulla qualità. Con Contrada<br />
Campiglione sfilano, a volte,<br />
anche dei ragazzi francesi,<br />
segno che la nostra attività<br />
piace anche all’estero. Non mi<br />
interessa, comunque, essere in<br />
tanti, meglio pochi ma buoni.<br />
E infatti siamo sempre tra i<br />
più apprezzati ogni anno. Poi<br />
non dimentichiamo la cena di<br />
contrada.<br />
Durante il corso dell’anno<br />
quali sono le vostre attività?<br />
- Ci dedichiamo molto al Carnevale,<br />
sia quello invernale<br />
ef<br />
Il Priore Marcella Simoni<br />
che quello estivo, poi partecipiamo<br />
anche ad altre manifestazioni<br />
fuori dal Comune:<br />
a Monterubbiano, a Petritoli<br />
per la Festa delle cove. Anche<br />
durante l’anno gli impegni<br />
sono tanti, ma siamo in parecchi,<br />
c’è entusiasmo, riusciamo<br />
bene a coprire tutte le<br />
cose da fare. Abbiamo poi un<br />
bel gruppo di tamburini, che è<br />
rinato più ampio e strutturato<br />
di prima dopo qualche periodo<br />
di impasse. Si lavora tutto<br />
l’anno tra ragazzini, giovani<br />
e meno giovani, siamo quasi<br />
50 persone ma riusciamo ad<br />
organizzarci senza grossi problemi.<br />
È un lavoro duro, ma ci<br />
tengo molto, ci piace, lo facciamo<br />
tutti con piacere. Tanto<br />
che qualcuno di noi, all’interno<br />
della Contrada, ha risolto<br />
dissapori esterni o quantomeno<br />
li ha seppelliti per il bene<br />
di tutti quanti.<br />
Qualcuno sostiene che la città<br />
si stia disinteressando alla<br />
Cavalcata. Lei sente questo<br />
distacco?<br />
- Non è tanto un fatto di disinteresse,<br />
ma forse di stanchezza<br />
da parte degli organizzatori,<br />
che alla fin fine sono sempre<br />
gli stessi. Se non ci si rinnova,<br />
se non si invita gente nuova<br />
all’interno, la noia, la fatica e<br />
i problemi quotidiani possono<br />
prendere il sopravvento.L’interesse<br />
lo si deve<br />
creare, è compito<br />
nostro riuscire<br />
ad attirare gente<br />
e convincerla<br />
ad aiutarci lungo<br />
tutti i dodici<br />
mesi, non solo<br />
durante il periodo<br />
della Cavalcata.<br />
Per non parlare dei problemi<br />
economici. Qui siamo<br />
tutti volontari, per fortuna a<br />
noi da una mano l’Oasi ma i<br />
calzaturieri che prima ci davano<br />
qualche contributo oggi<br />
non riescono vista la crisi<br />
imperante. Giusto un paio ci<br />
danno qualche soldino. Bisogna<br />
darsi da fare, l’importante<br />
è che la gente capisca che la<br />
contrada è aperta a tutti, non<br />
è una ristretta cerchia chiusa<br />
in sé stessa, tutti possono dare<br />
il loro contributo.<br />
<strong>La</strong> Dama<br />
Noemi Sgariglia
Campolege<br />
ontrada Campolege è dentro le mura della città e la sua storia è strettamente<br />
legata alle vicende di Fermo, antica colonia romana. <strong>La</strong> sua<br />
denominazione ricorda la presenza delle legioni di Ottaviano, il quale<br />
provvide alla costruzione del primo nucleo della città Augustea, detto appunto Campus Legionis,<br />
oggi Campoleggio. Un’altra ipotesi per cui Contrada Campolege trasse il nome è la presenza nel<br />
quartiere di Giovanti Visconti D’Oleggio che governò Fermo dal 1360 al 1366. <strong>La</strong> tradizione ha<br />
accettato ambedue le ipotesi, assegnando allo stemma della Contrada un gladio a ricordare gli<br />
accampamenti delle legioni romane e la biscia viscontea, a ricordo della saggia amministrazione<br />
di Giovanni Visconti D’Oleggio.<br />
Il Priore<br />
Da quanti anni è in carica?<br />
- Tanti, ho iniziato nel 1996.<br />
Siete riusciti ad aggregare dei<br />
giovani nell’attività di Contrada?<br />
- Il giovane è innamorato di<br />
quello che fa, e riesce a trasmettere<br />
questo amore agli<br />
altri. I giovani ci forniscono<br />
l’entusiasmo per andare avanti<br />
e allo stesso tempo l’amore<br />
che c’è per questa manifestazione.<br />
Se uno ci crede non è<br />
difficile.<br />
Quindi il ricambio c’è?<br />
- Sì, anche se a rilento. Basta<br />
crederci.<br />
Qual è l’attività della Contrada<br />
durante l’anno?<br />
- <strong>La</strong> contrada non si ferma<br />
mai. Siamo in continuo movimento<br />
e partecipiamo sempre<br />
<strong>La</strong> Dama Emy Torresi<br />
ef<br />
a tutte le manifestazioni. Cerchiamo<br />
di creare sempre iniziative<br />
all’interno della Contrada<br />
proprio per mantenerla<br />
viva. Adesso è già da un po’ di<br />
tempo che siamo in movimento<br />
per rinnovare il guardaroba,<br />
perché abbiamo molti vestiti<br />
che abbiamo creato nel corso<br />
degli anni: siamo sempre<br />
cavalcata dell’assunta loSpeciale<br />
51<br />
Albo<br />
d’oro<br />
1997<br />
2007<br />
2008<br />
Il Priore Marcello Giuliano<br />
in movimento. Anche perché<br />
siamo convinti che bisogna<br />
lavorare divertendosi: se non<br />
c’è entusiasmo non si lavora<br />
bene. Nella scelta della Dama<br />
abbiamo voluto premiare una<br />
giovane, Emy Torresi, che ha<br />
sempre lavorato per la Contrada,<br />
ed è in pratica cresciuta<br />
insieme ad essa.<br />
NETWORKING<br />
WEB AGENCY<br />
E-BUSINESS<br />
HOSTING<br />
Curiosità<br />
Contrada Campolege è<br />
una delle Contrade storiche<br />
della città. <strong>La</strong> sua<br />
storia è strettamente legata<br />
alle vicende di Fermo,<br />
antica colonia romana.<br />
Oggi, dopo tante edizioni<br />
della rievocazione storica<br />
in epoca moderna, va<br />
detto che Contrada Campolege<br />
si distingue per la<br />
preparazione della cena<br />
di Contrada in costume<br />
medioevale, durante<br />
la quale non mancano<br />
momenti rievocativi e<br />
spettacoli che ogni anno<br />
attirano sempre più contradaioli<br />
e turisti.
52<br />
loSpeciale cavalcata dell’assunta<br />
IL PORTALE DI INFORMAZIONE<br />
FALEGNAMERIA<br />
PERTICARINI<br />
RINALDO & FIGLI<br />
Via Casciotta, 28<br />
Capodarco di Fermo<br />
Curiosità<br />
È di Contrada Capodarco<br />
la prima laureata del<br />
corso specialistico attivato<br />
a Fermo dall’Università<br />
politecnica delle Marche<br />
in Ingegnieria Gestionale.<br />
A laurearsi con 110 e lode<br />
in Ingegnieria Logistica e<br />
della Produzione, qualche<br />
anno fa, di fronte ad<br />
un folto pubblico e alle<br />
autorità cittadine, è stata<br />
Elisa <strong>La</strong>nciotti. <strong>La</strong> tesi ha<br />
trattato dell’Automazione<br />
nell’industria calzaturiera<br />
nel Distretto Fermano-<br />
Maceratese. Una ricerca<br />
durata circa sei mesi.<br />
Capodarco<br />
Capodarco è una delle contrade foranee della Cavalcata dell’Assunta ed ha una<br />
grande estensione territoriale. Ha vinto quattro Palii: nel 1984, nel 1989, nel 1991<br />
e nel 2009. Della sua fortezza, eretta a Monte Secco, si hanno tracce già nel 1100.<br />
Ma importante per lo sviluppo della Contrada è stato anche il fatto che i Canonici<br />
Albo<br />
d’oro<br />
1984<br />
1989<br />
1991<br />
2009<br />
proprietari della zona donarono delle terre per la costruzione di un edificio destinato alla cura<br />
dello spirito affidato ai frati francescani. Nel convento nel 1553 si tenne un “capitolo” dei frati di<br />
San Francesco dell’Eremo. <strong>La</strong> stessa struttura ospitava la Chiesa di Santa Maria di Capodarca, di<br />
esigue dimensioni, dove attualmente è custodito il Polittico di Vittore Crivelli. L’economia della<br />
Contrada è formata da agricoltori e artigiani, in particolare, nel passato, da crivellai e canestrai.<br />
Il Priore<br />
È facile aggregare giovani?<br />
- Nella nostra Contrada è<br />
abbastanza semplice, forse<br />
anche perché abbiamo voluto<br />
un paio di giovani nel direttivo:<br />
probabilmente è stato<br />
quello il fattore trainante.<br />
Durante l’anno i giovani partecipano<br />
volentieri all’attività<br />
di Contrada?<br />
- Sì, cene, festa del 25 aprile,<br />
mestieri di una volta, carro di<br />
carnevale: sono stati loro a<br />
trainare un pò il tutto.<br />
Preparativi?<br />
- Sfiliamo per primi perché<br />
l’anno scorso abbiamo vinto<br />
il Palio, per cui dobbiamo<br />
fare bella figura.<br />
Stiamo cercando di migliorarci<br />
vestiti nuovi e altre sorprese,<br />
in attesa del corteggio,<br />
che non voglio anticipare. <strong>La</strong><br />
cena si svolgerà il 12 agosto<br />
nella delegazione comunale<br />
di Capodarco.<br />
ef<br />
Il Priore Paolo Gobbi<br />
<strong>La</strong> Dama Francesca Totò
Contrada Castello ha sede in largo Rivolta I, ha vinto il Palio nel 1987. Lo<br />
stemma di Contrada Castello (leone rampante con ramo di cotogno) ricorda<br />
quello degli Sforza che dominarono Fermo dal 1433 al 1446 e legarono il loro<br />
nome al Castello del Girfalco, distrutto il 20 febbraio del 1446, dopo la capitolazione<br />
di Francesco Sforza.<br />
<strong>La</strong> Contrada ha un proprio sito internet: www.contradacastellofermo.it.<br />
Il Priore<br />
Come vi state preparando per<br />
la Cavalcata?<br />
- I preparativi sono quelli<br />
consueti. Quest’anno, visto<br />
che il regista ha voluto puntare<br />
l’attenzione in gran parte<br />
sulla qualità della sfilata, diamo<br />
più attenzione ai costumi<br />
e al portamento, in modo da<br />
farli essere i più adeguati<br />
possibili all’epoca storica di<br />
riferimento. Non per vantarci<br />
ma grazie al lavoro immenso<br />
del nostro architetto Massimo<br />
Temperini posso affermare<br />
che noi della Contrada Castello<br />
siamo quelli più avanti<br />
di tutti in questo lavoro. Facciamo<br />
riferimento a dipinti<br />
e documentazione d’epoca,<br />
un lavoro lungo e certosino<br />
ma anche faticoso, che<br />
Il Priore Renzo Luciani<br />
Castello<br />
ef<br />
ci consente però di avere un<br />
vasto guardaroba realizzato<br />
nel corso degli anni grazie<br />
al lavoro dei contradaioli.<br />
Siamo sempre stati molto attenti<br />
nell’uso dei tessuti, delle<br />
scarpe e degli accessori, ma<br />
anche delle acconciature. Ciò<br />
comporta anche costi elevati.<br />
Solo per le scarpe quest’anno<br />
abbiamo speso 1200 euro,<br />
qualche centinaio dovremo<br />
spenderne per il vestito per<br />
la dama. Vogliamo fare bella<br />
figura, non lesineremo.<br />
C’è una buona base di giovani<br />
che ha voglia di darsi da fare<br />
per la Contrada?<br />
- <strong>La</strong> nostra contrada si appoggia<br />
soprattutto sul lavoro<br />
dei giovani! Ce ne sono molti<br />
in tutta la città che si battono<br />
affinché la Cavalcata conti-<br />
cavalcata dell’assunta loSpeciale<br />
53<br />
Albo<br />
d’oro<br />
1987<br />
<strong>La</strong> Dama Valeria Tulli<br />
nui a crescere. Il timore che la<br />
manifestazione possa perdere<br />
un po’ di presa sulla popolazione<br />
c’è, anche perché forse<br />
a volte subentra un pò di “già<br />
visto”.<br />
Quali sono le attività della<br />
Contrada nel resto dell’anno?<br />
- Tutte le contrade, e quindi<br />
anche la nostra, si danno<br />
da fare durante l’anno per<br />
organizzare incontri, manifestazioni<br />
e molto altro, sia nei<br />
periodi festivi che in quelli<br />
lavorativi. Cerchiamo anche<br />
di dare voce alla cultura, di<br />
esaltare qualche contradaiolo<br />
messosi in evidenza in qualche<br />
ambito e più in generale<br />
di essere un centro di aggregazione.<br />
Non ci interessa avere<br />
100, 150 persone che sfilano.<br />
È bello esserne qualcuno<br />
in meno ma essere da rapporti<br />
di amicizia e voglia di fare.<br />
Il periodo della Cavalcata è<br />
sì il momento cruciale, ma il<br />
bello è stare insieme nel corso<br />
dell’anno, facendo gruppo<br />
e magari aiutando la città.<br />
Curiosità<br />
L’ex Priore di Contrada<br />
Castello, <strong>La</strong>ura Vallesi partecipa<br />
ora attivamente ai corsi<br />
di recitazione e danza tenuti<br />
presso presso il Convento dei<br />
Cappuccini di Fermo dove è<br />
attivo un laboratorio di teatro<br />
biblico diretto da Padre<br />
Giovanni Battista Paniccià.<br />
Ordinato sacerdote nel 1969,<br />
studioso della Bibbia, già<br />
insegnante presso l’Istituto<br />
Teologico Marchigiano e<br />
missionario in Africa per più<br />
di 12 anni, padre Giovanni è<br />
autore di testi teatrali, regista,<br />
coreografo ed impresario.<br />
L’ultima sua opera, misto<br />
di danza e recitazione, è<br />
dedicata alla vicenda di Camilla<br />
da Varano (1459-1524),<br />
figlia del Duca di Camerino,<br />
che si fece suora assumendo<br />
il nome di Suor Battista, già<br />
beatificata dalla Chiesa e che<br />
il prossimo 17 ottobre, verrà<br />
proclamata Santa in San Pietro<br />
da Papa Benedetto XVI.<br />
Lo spettacolo debutterà a<br />
Serra Petrona presso la Chiesa<br />
di S.Francesco il prossimo<br />
28 agosto alle ore 21.30.
54<br />
loSpeciale cavalcata dell’assunta<br />
Curiosità<br />
<strong>La</strong> peculiarità della<br />
Contrada del Giglio è<br />
il cannone che viene<br />
trascinato lungo il<br />
corteggio da cinque<br />
contradaioli. Si tratta<br />
della “Colubrina”<br />
che spara cannonate<br />
a salve nel corso della<br />
manifestazione.<br />
Fiorenza<br />
Albo<br />
d’oro<br />
L’antica Contrada di Fiorenza si sviluppò probabilmente intorno all’anno mille, 2005<br />
tra le due cerchia romane della città, quella tardo repubblicana e quella augustea.<br />
Si componeva di due quartieri, il vicus Sancti Salvatoris, dislocato nella parte<br />
alta della Contrada, intorno all’omonima chiesa monastica (oggi Chiesa del Gesù), ed il vicus Sancti<br />
Leonis, distribuito anch’esso intorno all’omonima chiesa a ridosso delle mura di S. Francesco.<br />
Anticamente nell’area sorgevano: una fontana, denominata Piscaria, fossati e palizzate pertinenti<br />
a strutture difensive e la porta di accesso alla Contrada, intitolata a S. Leone. Si connotava come<br />
quartiere prevalentemente popolare, almeno sino alla fine del ‘300. Poi conobbe un importante<br />
sviluppo edilizio e commerciale e l’insediamento di famiglie importanti quali quelle dei Volpucci,<br />
degli Adami, dei Raccamadoro, degli Euffreducci. <strong>La</strong> Contrada ha vinto il Palio nel 2005.<br />
Il Priore<br />
Cosa significa essere priore di<br />
contrada e vivere all’interno<br />
di essa?<br />
- Sono priore da 3 anni, ma<br />
lavoro all’interno della contrada<br />
da più di 25 anni, dal<br />
1984. Un impegno gravoso,<br />
che mi è pesato molto in certi<br />
frangenti, ma che continua a<br />
piacermi perché si sta insieme<br />
alla gente e se ne conosce<br />
sempre di nuova.<br />
ef<br />
Come ci si prepara al corteggio<br />
e alla corsa al Palio?<br />
- L’impegno più forte è la<br />
cena di contrada, alla quale<br />
lavorano moltissimo i più<br />
giovani, che devo dire però<br />
stanno partecipando attivamente<br />
a tutta la vita di contrada.<br />
Ovviamente però il nodo<br />
cruciale è quello dei costumi.<br />
Non vogliamo sfigurare, così<br />
ci stiamo muovendo in diverse<br />
direzioni per fare una bella<br />
figura durante la sfilata. Al-<br />
Il Priore Dante Cerretani<br />
cuni costumi li prenderemo in<br />
affitto, altri saranno gli stessi<br />
dello scorso anno, e ci saranno<br />
nove vestiti nuovi. Sei di<br />
questi saranno realizzati, tre<br />
a testa, da due sartorie mentre<br />
altri tre sono opera di una<br />
ragazza del corso di moda<br />
dell’Ipsia di Fermo. Questa<br />
ha creato gli abiti per “Ecofashion”,<br />
il concorso promosso<br />
dall’istituto scolastico<br />
fermano. Tra questi nove abiti<br />
sarà premiato il più bello,<br />
anche se tutti sfileranno il<br />
giorno della Cavalcata.<br />
<strong>La</strong> Dama Diletta Corradini
Molini Girola<br />
cavalcata dell’assunta loSpeciale<br />
55<br />
Albo<br />
d’oro<br />
1983<br />
1986<br />
<strong>La</strong> Contrada Molini Girola è stata sempre influenzata dal fiume Tenna, il corso<br />
d’acqua caro ai Piceni. Sulle sue rive si è consumata tanta della storia della<br />
Contrada e gli albori di quella del Fermano. I residenti vi costruirono, sorprattutto<br />
nel XV secolo, molti canali che servivano per l’irrigazione e sui quali sorsero molti mulini ad<br />
acqua. È, infatti, il mulino ad acqua il simbolo di Molini Girola. Proprio qui si insediarono i primi<br />
nuclei piceni che in seguito si svilupparono. Il Corteggio storico della Contrada comprende la corporazione<br />
dei mugnai con i loro carichi di farina, i quali simboleggiano la grande operosità degli<br />
abitanti di quel territorio a nord-ovest del nucleo abitato, che si dedicavano anche all’industria e<br />
quindi alla filatura, tessitura e alla concia delle pelli. Molini Girola ha vinto due Palii, il primo nel<br />
1983 ed il secondo nel 1986 ed il suo corteggio è composto da un’ottantina di persone.<br />
Il Priore<br />
Come vi state preparando per<br />
partecipare alla Cavalcata?<br />
- Per me è il sesto anno come<br />
Priore. Per prima cosa abbiamo<br />
organizzato questa cena,<br />
poi seguiremo il tiro alla<br />
fune e il calcetto. <strong>La</strong> grande<br />
difficoltà è che stiamo organizzando<br />
la sfilata con molta<br />
fatica, poiché c’è carenza di<br />
persone disposte a sfilare.<br />
Manca l’attaccamento verso<br />
la Cavalcata, atteggiamento<br />
che personalmente non capisco.<br />
Questa manifestazione<br />
crea socializzazione con altra<br />
ef<br />
gente, attaccamento con le altre<br />
Contrade, i giovani possono<br />
scambiarsi idee attraverso<br />
il nuovo giornalino... tutte<br />
cose per me vitali.<br />
Come si può aiutare i giovani<br />
nell’attività di Contrada?<br />
- Secondo me, i giovani devono<br />
essere appoggiati da<br />
qualche “capello bianco”. Io<br />
parlavo di corteggio: lì non<br />
c’è bisogno solo di giovani,<br />
c’è indifferenza verso questa<br />
cavalcata, non so perché...<br />
I ragazzi aiutano durante l’anno?<br />
Il Priore Leonello Alessandrini<br />
<strong>La</strong> Dama Anna Rita Ciccola<br />
- C’è ricambio. Solo che ragazzi<br />
sono fantastici finché li<br />
coinvolgi. Quando li metti in<br />
prima fila li metti in difficoltà:<br />
diventa un impegno per loro,<br />
e allora mollano.<br />
Quali le attività di Contrada<br />
durante l’anno?<br />
- Organizziamo feste, però<br />
mancano le sedi dove si potrebbero<br />
fare molte più cose.<br />
Le attività dovrebbero essere<br />
portate avanti non solo al<br />
centro della città, ma anche<br />
a Campiglione, Molini. Per<br />
noi è una grande vittoria, una<br />
conquista impressionante<br />
quando da dieci diventiamo<br />
undici, ma è una sconfitta<br />
altrettanto grande il fatto di<br />
ridurre anche di una sola unità<br />
i contradaioli. Se uno se ne<br />
va ti fa rimanere male. Tanto<br />
se si fa qualcosa è solo per un<br />
grazie alla fine del gioco: se si<br />
fa per andare lì e farsi vedere<br />
conviene starsene a casa.<br />
Curiosità<br />
<strong>La</strong> sede della Contrada<br />
Molini Girola è nella vecchia<br />
stazione delle Ferrovie<br />
Adriatico Appennino, allo<br />
svincolo tra via Cattaneo<br />
e la Provinciale, dove, una<br />
volta, si fermava lo storico<br />
“Trinittu” che da Porto San<br />
Giorgio, attraversava Fermo<br />
e si inerpicava per l’entroterra.<br />
Rimessa a nuovo l’antica<br />
struttura è il momento<br />
di incontro dell’intero quartiere.<br />
L’altra particolarità<br />
che caratterizza la Contrada<br />
è sicuramente il luogo dove<br />
viene svolta la Cena di<br />
Contrada. Per l’occasione<br />
via Cattaneo, la frequentatissima<br />
strada adiacente alla<br />
Scuola elementare viene interdetta<br />
al traffico e riempita<br />
con tavolate e prodotti tipici<br />
dell’enogastronomia locale.
56<br />
loSpeciale cavalcata dell’assunta<br />
SEDE PROVINCIALE DI FERMO<br />
Via Dante Zeppilli, 62<br />
63023 Fermo - 0734 217214<br />
Curiosità<br />
<strong>La</strong> particolarità di Contrada<br />
Pila è quella di far<br />
sfilare nel corteggio della<br />
Cavalcata dell’Assunta<br />
ben tre coppie di famiglie<br />
nobili che storicamente<br />
hanno vissuto nella<br />
Contrada. Si tratta dei<br />
Gigliucci, dei Morrone e<br />
dei Paccarone.<br />
Pila<br />
Albo<br />
d’oro<br />
Il territorio di Contrada Pila si estende da <strong>Piazza</strong> del Popolo, con Palazzo Strabo- 1982<br />
ne fino alle mura e alla Porta di Santa Caterina. Nella sua area sono stati edificati<br />
i palazzi di importanti famiglie fermane quali i Paccarone, gli Adami, i Gigliucci<br />
e i Morrone. Sulla fine del 1445 e parte del 1446 la famiglia Paccarone e la Contrada Pila furono<br />
protagoniste della vita cittadina. Alla vigilia della rivolta dei fermani contro Francesco Sforza, suo<br />
fratello Alessandro per difendersi dall’imminente minaccia delle forze del Papa Eugenio, nominò<br />
sei Capitani, uno per Contrada, responsabili ognuno della sua difesa. Per Contrada Pila nominò<br />
Antonio Paccarone.<br />
Il Priore<br />
Il Priore Luigi Pistolesi<br />
Qual è il compito più difficile<br />
per i contradaioli in vista del<br />
corteggio?<br />
- Ci stiamo concentrando, ovviamente,<br />
sui vestiti per la sfilata.<br />
È l’onere più importante<br />
per le contrade in questo periodo.<br />
Stiamo lavorando per<br />
fare una belle figura, come<br />
abbiamo sempre fatto.<br />
ef<br />
Si ha difficoltà a far avvicinare<br />
i giovani alla contrada?<br />
- Effettivamente un po’ di difficoltà<br />
le troviamo. Ci sono<br />
3 o 4 ragazzi giovani che si<br />
sono da poco avvicinati, ma<br />
il problema è che nella nostra<br />
Contrada c’è la concorrenza,<br />
chiamiamola così, delle altre<br />
numerose associazioni del<br />
nostro quartiere, quali Spazio<br />
Insieme, l’Acr, la Sagra della<br />
bruschetta e le società sportive.<br />
Forse noi siamo quelli che<br />
arriviamo per ultimi nella<br />
gerarchia delle associazioni,<br />
per questo i ragazzi vengono<br />
da noi alla spicciolata. Forse<br />
c’è anche un po’ di disaffezione<br />
alla contrada, legata anche<br />
al fatto che sono 27 anni che<br />
non vinciamo. Ragazzi ce ne<br />
sono più che altro nel gruppo<br />
degli sbandieratori, ma loro<br />
si concentrano solo nelle loro<br />
attività, non in quelle di contrada<br />
tout court. Noi facciamo<br />
il possibile per attirarli e<br />
qualcuno saltuariamente viene<br />
a darci una mano, soprattutto<br />
per le osterie. Manca, la<br />
continuità, soprattutto.<br />
<strong>La</strong> Dama Martina Silla<br />
Nel corso dell’anno quali<br />
sono le attività promosse dalla<br />
contrada?<br />
- L’attività è costante durante<br />
l’anno, anche se non porta<br />
via certo molto tempo come<br />
in questo periodo. Lo scorso<br />
inverno abbiamo avuto un<br />
grosso riscontro con il Corso<br />
per presepi e l’esposizione<br />
dei lavori realizzati seguita<br />
al Corso stesso. Hanno partecipato<br />
oltre 20 persone e<br />
già molti ci hanno chiamato<br />
per avere notizie su quello in<br />
programma per il prossimo<br />
inverno. Un successo straordinario,<br />
che potrebbe essere<br />
ancora maggiore su più gente<br />
ci desse una mano durante<br />
le attività. Abbiamo un locale<br />
perfetto per ritrovarci e fare<br />
festicciole e cene, ma i giovani<br />
preferiscono rivolgersi<br />
altrove. Una fatto che mi<br />
rammarica molto.
San Bartolomeo<br />
<strong>La</strong> Contrada di San Bartolomeo è tagliata in due dalla Via delle apothecae, o<br />
botteghe (corso Cavour). <strong>La</strong> parte più consistente era costituita dai “borghi” e<br />
nella Contrada vi si stanziarono più numerosi gli abitanti della comunità straniere<br />
che nel XIII sec aumentarono in modo cospicuo la popolazione della città.<br />
Gli Ebrei, i Bergamaschi, gli Albanesi e gli Schiavoni richiamati a Fermo, soprattutto<br />
dal riattivarsi del porto si “accasarono” a San Bartolomeo. Nel Catasto<br />
sono documentati gli stanziamenti delle comunità straniere, dei gruppi familiari più antichi e il<br />
protrarsi delle attività lavorative che resero la zona prettamente mercantile. Tra le attività tipiche<br />
dei borghi e della piccola borghesia artigianale spiccavano quelle dei mulattieri, dei barbieri e<br />
dei sarti, e altre che dovevano essere svolte lontano dal centro quali pescaria, beccaria o platea<br />
porcorum (mercato degli animali a piazzale Azzolino), conce o scorticatoio (via delle Conce),<br />
gualchiere o lavorazione della lana (zona dell’Orzolo adiacente a San Bartolomeo). Negli agglomerati<br />
urbani del borgo numerosi erano gli orti che, unendo le case, erano punto di contatto tra gli<br />
abitanti. <strong>La</strong> famiglia che da sempre ha avuto la propria residenza in Contrada è quella dei Rosati.<br />
Il Priore Antonio Pasquarè<br />
ef<br />
cavalcata dell’assunta loSpeciale<br />
57<br />
Il Priore<br />
Albo<br />
d’oro<br />
1988<br />
1990<br />
1994<br />
1995<br />
1996<br />
2004<br />
Da quanto tempo è Priore<br />
della Contrada S. Bartolomeo?<br />
- Due anni, è stato, però, un<br />
periodo di grande lavoro. I<br />
giovani di San Bartolomeo<br />
non sono tantissimi.<br />
Partecipano alla vita di contrada?<br />
- Dall’anno scorso qualcuno<br />
è andato vita e attualmente<br />
non è stato sostituito alcuno.<br />
Siamo rimasti in pochi. Durante<br />
l’anno i contradaioli<br />
si ritrovano ogni tanto, ma<br />
dovremo lavorare di più per<br />
aggregare il maggior numero<br />
di persone possibili e rendere<br />
così più viva la contrada.<br />
Quali le novità di questa edizione<br />
per quanto vi riguarda?<br />
- Quest’anno è importante<br />
l’investitura del Gonfaloniere,<br />
per il resto nella Contrada<br />
rimane quasi tutto come<br />
prima, anche sotto il profilo<br />
dei vestiti che sono quelli<br />
indossati più o meno l’anno<br />
scorso.<br />
<strong>La</strong> Dama Patrizia Moretti<br />
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Curiosità<br />
Una delle particolarità di<br />
Contrada San Bartolomeo è,<br />
sicuramente, Fonte Fallera,<br />
alla periferia della città e<br />
dove l’acqua scorre ancora.<br />
Un piccolo laghetto interno è<br />
stato realizzato, murando un<br />
condotto, per irrigare gli orti<br />
adiacenti. <strong>La</strong> Fonte è uno dei<br />
beni architettonici fermani più<br />
preziosi, tanto da essere stata<br />
“adottata” come monumento<br />
dalla Scuola Elementare<br />
“Tiro a Segno” per essere<br />
strappata al degrado.
58<br />
loSpeciale cavalcata dell’assunta<br />
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AGRICOLTURA BIOLOGICA<br />
<strong>Piazza</strong> del Popolo<br />
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Curiosità<br />
In <strong>Piazza</strong> Leopardi è sito il<br />
complesso edificato dai gesuiti<br />
nel 1649 con la relativa<br />
Chiesa dedicata a San martino.<br />
<strong>La</strong> struttura presenta<br />
un impianto a navata unica<br />
come la Chiesa madre romana<br />
del Gesù progettata dal<br />
Vignola. Sull’altare maggiore<br />
è posta la Circoncisione,<br />
opera di Giovanni Peruzzini.<br />
Oggi il complesso con il<br />
nome Centro Congressi San<br />
Martino è una struttura<br />
polifunzionale.<br />
San Martino<br />
<strong>La</strong> Contrada San Martino prende il nome dall’omonima antica Chiesa che era<br />
situata tra il Palazzo Arcivescovile e quello dei Priori, già sede del Capitano del<br />
Popolo. Si estende da <strong>Piazza</strong> del Popolo a via Paccarone, via degli Aceti, piazzale<br />
Euffreducci e strade adiacenti. Era la Contrada del centro cittadino, degli edifici<br />
Albo<br />
d’oro<br />
2001<br />
2002<br />
pubblici e dei gruppi più influenti. Già dal XIV secolo la <strong>Piazza</strong> aveva un uso polifunzionale in<br />
quanto era centro politico e centro commerciale della città. Lo spazio antistante i palazzi pubblici<br />
cioè il Palazzo del Podestà (oggi biblioteca comunale) e il Palazzo del capitano del popolo poi<br />
Palazzo dei Priori, aveva una sua funzione civile e di rappresentanza politica e vi venivano eseguite<br />
anche le condanne a morte, mentre l’area dislocata verso sud era utilizzata soprattutto per<br />
lo svolgimento delle attività economiche principali, con le sue botteghe artigianali insieme alle<br />
vicine strade dei Fondacci, (Corso Cefalonia) degli Speziali (via Recanati) con l’antica fonte delle<br />
“Pisciarelle”. Contrada San Martino ha vinto due Palii. Il primo nel 2001 ed il secondo nel 2002.<br />
Il Priore<br />
Lei è nuovo nel suo ruolo di<br />
Priore, come vive questa situazione?<br />
- Per noi del nuovo direttivo<br />
eletto a novembre è la prima<br />
esperienza in prima linea,<br />
quindi ci stiamo un po’ facendo<br />
le ossa sul campo. Stiamo<br />
lavorando molto con i ragazzi<br />
del gruppo dei tamburini,<br />
visto che quest’anno ci sarà<br />
la gara tra contrade in <strong>Piazza</strong><br />
del Popolo, nella quale<br />
vogliamo ben figurare. Ovviamente<br />
poi c’è una grande<br />
attenzione per i costumi per<br />
la sfilata ed infine ci siamo<br />
attrezzati per essere autonomi<br />
dal punto di vista culinario.<br />
Negli altri anni ci appoggiavamo<br />
a catering o comunque<br />
servizi di ristorazione esterni,<br />
quest’anno proveremo a fare<br />
tutto da noi. So che faremo<br />
molti errori essendo la prima<br />
volta, ma c’è entusiasmo, ci<br />
servirà per il futuro.<br />
Nel resto dell’anno cosa si fa<br />
all’interno della Contrada?<br />
- In primo luogo organizziamo,<br />
a Carnevale, la festa dei<br />
bambini nella sede della Contrada,<br />
evitando di fare carri o<br />
altre cose troppo costose per<br />
le nostre tasche. Poi ci sono le<br />
ef<br />
varie attività natalizie, con incontri,<br />
scambi di doni e altre<br />
iniziative. <strong>La</strong> nostra contrada<br />
è la più piccola delle dieci,<br />
cerchiamo di collaborare con<br />
altre società sportive e culturali<br />
per riuscire ad andare<br />
avanti.<br />
C’è entusiasmo e voglia di<br />
fare all’interno ed intorno alla<br />
Contrada?<br />
- A dire la verità piuttosto<br />
poco. Siamo in pochi, costretti<br />
a farci in dieci per riuscire a<br />
fare il minimo indispensabile.<br />
<strong>La</strong> verità è che ai fermani non<br />
gliene importa nulla della rievocazione.<br />
Qualche giovane<br />
ogni tanto prova ad affacciarsi,<br />
ma la mole di lavoro da<br />
fare spesso prosciuga in fretta<br />
Il priore Sergio Budel<br />
i nuovi arrivati. Poi ci sono<br />
anche le divisioni tra contrade<br />
e al loro interno a fare<br />
il resto, creando un clima di<br />
tensione che fa allontanare la<br />
gente. Si fa tanta fatica ad andare<br />
avanti, sia a livello fisico<br />
che economico, basandoci sul<br />
volontariato. Ammazzarsi in<br />
tante cose non vale la pena,<br />
andiamo avanti degnamente,<br />
ci arrangiamo. Altri hanno<br />
più risorse, riescono a fare di<br />
più, buon per loro.<br />
<strong>La</strong> Dama Anna Ciupa
Torre di Palme<br />
Sorta nel medioevo come borgo di origine religiosa, intorno alla chiesa e poi<br />
al convento degli Agostiniani, Torre di Palme si erge sulla cima di un colle<br />
inaccessibile su tre lati. Nel borgo, oggi contrada, si affacciano edifici religiosi<br />
(Chiesa di San Giovanni Battista, Chiesa e Convento di Sant’Agostino,<br />
Oratorio di San Rocco), civili (il palazzo priorale) e residenziali. Inserita nella<br />
Cavalcata dell’Assunta come Contrada Foranea nel 1982, Torre di Palme<br />
rappresenta a tutti gli effetti le genti del mare e dell’allora scalo marittimo di<br />
Palma. Durante il corteggio storico i figuranti di Torre di Palme spingono per le ripide vie della<br />
città, fin sul sagrato della Cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta in Cielo, patrona di Fermo,<br />
la Barca, uno dei simboli, se non il simbolo della contrada. <strong>La</strong> Contrada ha vinto cinque Palii, nel<br />
1985, 1992, 1998, 2000 e 2003.<br />
Il Priore<br />
È da molto che ricopre il<br />
ruolo di Priore della Contrada<br />
Torre di Palme?<br />
- Dal 2002, quindi è l’ottavo<br />
anno per quanto mi riguarda.<br />
Sto lavorando alacremente<br />
con gli altri contradaioli<br />
su un progetto che sta<br />
prendendo forma.<br />
Sono molti i giovani che<br />
frequentano la Contrada?<br />
- Sì, sono tanti. Col fatto che<br />
quest’anno abbiamo editato<br />
il “giornalino della Contrada”<br />
ha fatto sì che si siano<br />
ritrovati in molti e ci sono<br />
stati d’aiuto. Si comincia a<br />
ef<br />
vedere qualche volto nuovo,<br />
il che non guasta: oltre a dar<br />
linfa vitale a noi permette<br />
di svecchiare l’organigramma.<br />
Tutti figli di gente che<br />
già aveva partecipato, però<br />
anche gente nuova, fanno da<br />
raccordo tra coloro che non<br />
hanno mai visto o vissuto<br />
la Cavalcata. Tra le nostre<br />
iniziative ci sono quelle del<br />
Carnevale estivo ed invernale.<br />
Un paio di collaboratrici<br />
storiche ricoprono il ruolo<br />
di cerimonieri di contrada:<br />
stretto contatto con regista<br />
e curano anche eventi collaterali.<br />
Cerchiamo di mettere<br />
sempre nuove facce.<br />
Quali le novità di questa<br />
ventinovesima edizione?<br />
Il Priore Massimo Tramannoni<br />
cavalcata dell’assunta loSpeciale<br />
59<br />
Albo<br />
d’oro<br />
1985<br />
1992<br />
1998<br />
2000<br />
2003<br />
- Tra le tante novità di<br />
quest’anno ci sono gli abiti,<br />
alcuni dei quali sono stati<br />
completamente rinnovati.<br />
Per rendere il corteggio più<br />
originale e per non appesantirci<br />
ulteriormente di lavoro,<br />
ogni anno prendiamo in affitto<br />
alcuni abiti. Purtroppo,<br />
non abbiamo ancora la sede.<br />
Fortunatamente, sono presidente<br />
del Centro Sociale di<br />
Salvano, per cui per adesso<br />
usiamo quella struttura per<br />
incontrarci. Non abbiamo,<br />
però, il posto fisico per<br />
riporre le nostre cose, che<br />
attualmente teniamo nei<br />
garage dei nostri collaboratori<br />
che gentilmente si sono<br />
offerti a tenerle. <strong>La</strong> nostra,<br />
non è una Contrada ma bensì<br />
un Castello e quindi, per<br />
noi la scelta della Dama è significativa.<br />
Infatti, la Dama<br />
è colei che i castellani hanno<br />
scelto di dare in sposa.<br />
<strong>La</strong> Dama Silvia Santini<br />
via dei Palmensi, 34<br />
Marina Palmense - Centro<br />
tel. 320 3143385<br />
Curiosità<br />
<strong>La</strong> Contrada Torre di<br />
Palme è stata inserita nella<br />
Cavalcata dell’Assunta<br />
come Contrada Foranea<br />
nel 1982, e rappresenta<br />
a tutti gli effetti le genti<br />
del mare e dell’allora<br />
scalo marittimo di Palma.<br />
Durante il corteggio storico,<br />
infatti, i figuranti di<br />
Contrada spingono per le<br />
ripide vie della città, fin sul<br />
sagrato della Cattedrale<br />
dedicata a Santa Maria Assunta<br />
in Cielo, patrona di<br />
Fermo, la Barca, uno dei<br />
simboli, se non il simbolo<br />
della Contrada.