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La Piazza – N. 1 - InfoFermo

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Il Fermano vola<br />

nonostante<br />

la crisi<br />

Economia, Politica, Sanità, Cultura<br />

e Spettacolo in piazza. Discussione<br />

aperta sulle criticità del territorio<br />

n. 1<br />

Un sogno durato 4<br />

140 anni<br />

Tutto è iniziato il 21 settembre<br />

1860, quando per Fermo, già<br />

provincia, inizia l’incubo.<br />

Fermo è provincia!<br />

Dopo un secolo e mezzo il<br />

territorio fermano riconquista la<br />

sua autonomia.<br />

Speciale<br />

calzaturiero<br />

Cavalcata<br />

dell’Assunta<br />

7<br />

23<br />

Si inizia a vedere la luce in<br />

fondo al tunnel. Una ripresa<br />

che potrebbe diventare forte ad<br />

inizio 2011.<br />

Tutti gli eventi della XXIX<br />

edizione, tra il sacro e il<br />

profano.<br />

P e r i o d i c o d i i n f o r m a z i o n e A g o s t o 2 0 1 0 - A i t o r i z z a z i o n e d e l Tr i b u n a l e d i F e r m o n ° 7 d e l 0 7 / 0 4 / 1 9 9 2 - D i s t r i b u z i o n e g r a t u i t a<br />

46


Perché la <strong>Piazza</strong><br />

Questo primo numero della rivista “<strong>La</strong> <strong>Piazza</strong>” si propone come testimonial trasparente<br />

e giovane di informazione su tutto il Fermano, permettendone la lettura<br />

a tutti con un target d’età che va da i giovanissimi ai meno giovani trattando temi<br />

e argomenti accessibili a tutti. Il bisogno di uscire da un’informazione più presunta<br />

che reale è stato il vero motore che ha dato il via alla realizzazione di questo mensile,<br />

questioni come l’emarginazione, la crisi imperante, le difficoltà nel lavoro e nell’inserimento<br />

dei giovani nel mondo dell’occupazione, il bisogno crescente di un’economia<br />

verde e di uno sviluppo sostenibile che in particolare nel fermano trova applicabili<br />

condizioni, sono temi che, uniti a molti altri, vogliono essere affrontati con chiarezza dando voce anche a<br />

tutte quelle realtà esistenti ma molto spesso “dimenticate” dai media.<br />

<strong>La</strong> redazione di questa rivista è composta quasi totalmente da giovani che intendono, come affermato<br />

prima, soffermarsi su problematiche molto spesso ignorate, dando risalto a tutto il territorio per non<br />

tralasciare quelle quotidianità il più delle volte nascoste o emarginate che hanno difficoltà a far sentire la<br />

propria voce. Una rivista che al tempo stesso si occupa di tutto ciò che caratterizza e abbellisce il Fermano<br />

come eventi, iniziative culturali e non, vicende storiche, risaltando la ricchezza paesaggistica che da<br />

anni favorisce il turismo che va dallo splendido entroterra fino alla costa, senza tralasciare le più delicate<br />

questioni politiche che si trova ad affrontare la neonata provincia.<br />

In particolare in questo numero ci sarà uno speciale sulla Cavalcata dell’Assunta che arriva alla ventinovesima<br />

edizione con foto e storia della manifestazione, e un dossier sul settore calzaturiero fermano.<br />

Questa prima uscita viene dedicata a Primo Marilungo, fioraio, ex presidente dell’Associazione Commercianti<br />

di Fermo, che, insieme ad altri, si è prodigato per l’istituzione della Provincia.<br />

Sommario<br />

4<br />

4<br />

7<br />

9<br />

14<br />

17<br />

18<br />

21<br />

21<br />

22<br />

23<br />

23<br />

24<br />

26<br />

Provincia<br />

Un sogno durato 140 anni<br />

Fermo è Provincia!<br />

<strong>La</strong> provincia del fare<br />

L’Ente prende forma<br />

Prefettura: tutto è pronto per<br />

accogliere l’ufficio dello stato a palazzo<br />

Caffarini Sassatelli<br />

40 sindaci, un coordinatore<br />

Progetti<br />

Un volto nuovo per <strong>Piazza</strong> Dante<br />

Asite, una realtà in crescita<br />

Calzaturiero<br />

Luci ed ombre del settore<br />

I distretti calzaturieri<br />

<strong>La</strong> ricetta della CNA: Formazione e<br />

miglior accesso al credito<br />

27<br />

28<br />

29<br />

33<br />

34<br />

35<br />

36<br />

37<br />

44<br />

44<br />

46<br />

50<br />

Rolando Cirenei<br />

Ripensare Basilea 2 per rilanciare<br />

le imprese artigiane<br />

Accesso al credito: il sistema<br />

bancario locale sostiene le imprese in<br />

difficoltà<br />

<strong>La</strong> parola ai contoterzisti<br />

Il sindacato accusa: troppi ritardi<br />

nel pagamento della CIGS<br />

Una federazione per far sentire la<br />

voce dei calzaturieri<br />

L’usura è anche nell’isola felice<br />

Imprenditori contro banche<br />

Realtà locali<br />

Eventi<br />

Su e giù per il Fermano: gli<br />

appuntamenti estivi del territorio<br />

Cavalcata dell’Assunta<br />

tutto sulla XXIX edizione<br />

Le Contrade<br />

Editore:<br />

Di.Mar. Edizioni<br />

Direttore<br />

Responsabile:<br />

Rolando Cirenei<br />

Grafica e<br />

impaginazione:<br />

Luigi Trasatti<br />

puntocom<br />

Hanno<br />

collaborato:<br />

Paolo Bartolomei,<br />

Mirko Capponi,<br />

Fabio Castori,<br />

Marco Donzelli,<br />

Alessia Evandri,<br />

Diana Marilungo,<br />

Francesco Meco<br />

Marco Pagliariccio<br />

Alberto Pende<br />

Foto:<br />

Alessandro Miola,<br />

Fabrizio Zeppilli,<br />

Foto Desy<br />

n.1<br />

<strong>La</strong> <strong>Piazza</strong><br />

Periodico di<br />

informazione: via G.<br />

Tiepolo, 43, 63023<br />

Fermo<br />

Tel. 0734 622943<br />

fax 0734 623611<br />

Per la vostra pubblicità:<br />

0734 622943<br />

Agosto 2010


4 laProvincia<br />

Il primo ministro<br />

Marco Minghetti,<br />

all’epoca ministro<br />

dell’interno,<br />

emise il decreto<br />

di soppressione<br />

della provincia di<br />

Fermo.<br />

Lorenzo Valerio,<br />

regio commissario<br />

straordinario per le<br />

Marche, pubblica il<br />

decreto che stabilisce<br />

il mantenimento<br />

d’entrambe le province<br />

di Fermo e di<br />

Ascoli separate<br />

Un sogno<br />

DURATO 140 ANNI<br />

Tutto è iniziato il 21 settembre 1860, quando per Fermo,<br />

già Provincia, inizia l’incubo che la porterà a perderla<br />

e ci vorrà quasi un secolo e mezzo per riconquistarla<br />

Il 21 settembre a Fermo arriva il<br />

generale Ferdinando Pinelli, che<br />

dichiara decaduto il Governo pontificio<br />

e istituisce la nuova giunta provinciale,<br />

presieduta dal conte cavalier<br />

Domenico Monti, fermano,<br />

liberale, patriota. Dal 24 settembre<br />

il nuovo sindaco della città è il marchese<br />

Giuseppe Ignazio Trevisani. Il<br />

28 settembre il generale Manfredo<br />

Fanti arresta l’arcivescovo di Fermo,<br />

cardinale Filippo De Angelis, trasferendolo<br />

a Torino perché si opponeva<br />

e cospirava contro l’unificazione,<br />

pare anche finanziando gli<br />

insorgenti abruzzesi. Il 6 dicembre il regio commissario<br />

straordinario per le Marche, Lorenzo Valerio,<br />

pubblica il decreto n. 568 che stabilisce il mantenimento<br />

d’entrambe le province di Fermo e di Ascoli<br />

separate (e di quelle di Pesaro - Urbino, Ancona,<br />

Macerata e Camerino). Annessa al decreto c’è la<br />

“tabella di riporto” secondo cui la provincia di Fermo<br />

ha più abitanti e maggior estimo catastale di<br />

quella di Ascoli. Il 22 dicembre il luogotenente generale<br />

del re, Eugenio Emanuele di Savoia-Carignano,<br />

e il ministro dell’Interno, Marco Minghetti,<br />

emanano il regio decreto n. 4495 che accorpa le province<br />

di Camerino e Macerata e quella di Fermo ad<br />

Ascoli, spostando la sede del capoluogo in queste<br />

ultime due città, oltre a spostare da Urbino a Pesaro<br />

la sede di quella provincia. Il decreto prevedeva anche<br />

l’accorpamento della parte nord della provincia<br />

di Teramo (il solo mandamento di Ancarano) a<br />

quella di Ascoli e il restante (compresa la città di<br />

Teramo) a quella di Chieti. <strong>La</strong> decisione fu adottata<br />

senza la consultazione del Parlamento nonostante lo<br />

Statuto Albertino disponesse che “le circoscrizioni<br />

delle Province sono regolate per legge” (art. 48): il<br />

decreto Minghetti non fu mai convertito in legge,<br />

ma nonostante ciò andò in esecuzione definitiva. Il<br />

Marco Minghetti<br />

1° gennaio 1861 comincia la prima<br />

protesta per la provincia di Fermo<br />

contro la decisione dello Stato con le<br />

dimissioni da presidente della Provincia<br />

Domenico Monti. Il 21 marzo<br />

viene presentata una petizione rivolta<br />

al Governo. Nel mese di maggio la<br />

provincia di Teramo riesce a restare<br />

integra e per conto proprio, senza essere<br />

annessa ad Ascoli. Ascoli che<br />

così non si trova più al centro della<br />

nuova provincia e sembra che questo<br />

fatto possa restituire la provincia a<br />

Fermo. Deceduto nell’agosto dello<br />

stesso anno il professor Giammarco,<br />

il comitato per la provincia trova, tra gli anni ’60 e<br />

’80, nuovi appassionati trascinatori in Abramo Mori<br />

e Primo Marilungo, tra cui soprattutto Mori sarà nel<br />

tempo l’anima di una ricercata identità territoriale.<br />

L’inserimento della sola parte sud della provincia di


Domenico Monti<br />

Ascoli nelle sovvenzioni della<br />

Cassa per il Mezzogiorno e<br />

nel Consorzio d’industrializzazione<br />

del Piceno, finanziato<br />

dallo Stato, aumentano il malcontento<br />

dei comuni più industrializzati<br />

del nord della provincia,<br />

esclusi da ogni<br />

agevolazione fiscale. Nel 1982 il sindaco di Fermo<br />

Fabrizio Emiliani, coadiuvato da alcuni tecnici<br />

(Renzo Del Gobbo, Tommaso Fattenotte, Carlo<br />

Mancinelli) e sollecitato da Abramo Mori, riprende<br />

il progetto della provincia, disegnandola però con<br />

estensione e confini diversi. È limitata a 40 comuni<br />

e a circa 165 mila abitanti. Include Amandola e<br />

Montefortino (non compresi nella provincia del<br />

1860, nella proposta di legge Concetti del 1957 e<br />

ancora oggi nel circondario giudiziario<br />

di Fermo) ma non comprende più Cupramarittima,<br />

Grottammare, Montefiore<br />

dell’Aso, Ripatransone e Massignano<br />

(inclusi nella vecchia provincia e ancor<br />

oggi nel circondario giudiziario fermano).<br />

Viene preparato un ordine del giorno<br />

programmatico da sottoporre al Consiglio<br />

comunale di Fermo e ai 40 comuni.<br />

Il 25 maggio il Consiglio comunale di<br />

Fermo vota all’unanimità l’ordine del<br />

giorno. Dopo il voto di Fermo il sindaco<br />

Emiliani e i suoi collaboratori contattano<br />

tutti i sindaci e si recano di persona in<br />

tutti i 39 comuni per convincerli ad appoggiare<br />

un medesimo ordine del giorno<br />

unitario di adesione alla nuova provincia<br />

di Fermo. Il 27 novembre 1982 tutti i 39<br />

Comuni votano l’ordine del giorno,<br />

esprimendo così un nuovo parere favorevole<br />

per l’istituzione della provincia di<br />

Fermo e per la loro adesione al nuovo ente. Il 4 febbraio<br />

1983 viene presentata una seconda proposta di<br />

legge. Firmatari sono i deputati Cerioni, Foschi,<br />

Merloni, Silvestri ed altri. Il 1° marzo questa è deferita<br />

alla II Commissione (Interni) in sede referente,<br />

con parere della I (Affari Costituzionali) e V (Bilancio):<br />

di nuovo un nulla di fatto. Oltre alle delibere<br />

dei 40 comuni serve anche il parere favorevole della<br />

Regione, obbligatorio dal 1970. Nel 1987 Abramo<br />

Mori torna alla carica e pensa ad un ricorso al Consiglio<br />

di Stato per chiedere l’annullamento del regio<br />

decreto Minghetti del 1860 che, mai approvato al<br />

Parlamento (come imponeva la Costituzione), era<br />

andato in esecuzione illegittimamente. Il supremo<br />

tribunale amministrativo dichiara il ricorso “irricevibile<br />

per vetustà della materia”. Il Comune di Fermo<br />

torna alla carica il 16 marzo 1989, quando ai<br />

... il sindaco<br />

Emiliani e i suoi<br />

collaboratori<br />

contattano tutti<br />

i sindaci e si recano<br />

di persona<br />

nei 39 comuni<br />

per convincerli<br />

ad appoggiare<br />

un medesimo<br />

ordine del<br />

giorno unitario<br />

di adesione alla<br />

nuova provincia<br />

di Fermo.<br />

sensi della legge-delega n. 142/90, in gestazione in<br />

Parlamento, chiede, con delibera consiliare n. 85, la<br />

ricostituzione della provincia di Fermo. Tra il 28<br />

febbraio e il 31 marzo, intanto, invitati con un ordine<br />

del giorno votato all’unanimità, dalle Associazioni<br />

intercomunali n. 21 di Fermo (presidente Fabrizio<br />

Emiliani, vicesindaco della città) e n.17 della<br />

zona calzaturiera (presidente Gianni Basso, sindaco<br />

di Montegranaro), tutti i 40 Comuni assumono formale<br />

delibera di consiglio comunale in cui chiedono<br />

la ricostituzione della Provincia del Fermano. Le<br />

delibere vengono consegnate alla Commissione Affari<br />

istituzionali della Regione, competente a istruire<br />

l’iter per il necessario parere. Il 14 marzo 1990 il<br />

consigliere regionale Pietro Diletti presenta al Consiglio<br />

la richiesta di parere prevista dall’art. 133 della<br />

Costituzione (atto amministrativo n. 275/90) che<br />

il giorno dopo viene esaminata e appro-<br />

vata dalla I commissione permanente<br />

(Affari istituzionali) della Regione. Ma<br />

la legislatura regionale termina la settimana<br />

successiva, il 21 marzo, proprio<br />

poco prima che la proposta possa essere<br />

approvata in aula. Il 25 luglio Diletti,<br />

rieletto consigliere regionale, presenta<br />

subito (atto n. 2/90) al Consiglio regionale<br />

una nuova richiesta di parere. Nessuno<br />

degli altri consiglieri regionali del<br />

Fermano vuole sottoscriverla (Giuseppe<br />

Villa, Giulio Silenzi, Carmen Mattei,<br />

Pino Ricci e Alighiero Nuciari). Dopo<br />

vari tentativi dilatori ed un emendamento,<br />

fatto cancellare da Diletti, la I<br />

commissione Affari istituzionali il 19<br />

novembre lo approva e lo trasmette al<br />

Consiglio, che il giorno dopo lo approva<br />

e concede parere favorevole all’istituzione<br />

della Provincia di Fermo con 34<br />

voti favorevoli, 4 contrari ed 1 astenuto (verbale n.9,<br />

delibera n.7). I senatori Giorgio Cisbani, Giulio Orlando<br />

e Sandro Fontana presentano a Palazzo Madama<br />

un disegno di legge per l’istituzione della Provincia<br />

di Fermo che supera tutti gli esami delle<br />

commissioni parlamentari. In forza anche del necessario<br />

parere favorevole, appena concesso dalla<br />

Regione, la legge-delega 142/90 permette così d’inserire<br />

Fermo assieme alle province di Biella, Crotone,<br />

Lecco, Lodi, Prato, Rimini e Verbania in una<br />

procedura di approvazione governativa anziché parlamentare.<br />

Ma nel 1991, pochi minuti prima della<br />

riunione decisiva del Consiglio dei ministri, Fermo<br />

viene depennata ed è inserita al suo posto Vibo Valentia,<br />

che il 6 dicembre 1992 è istituita provincia<br />

insieme alle altre sette, tutte con decreto legislativo<br />

anziché con legge del Parlamento. Il cavalier Luigi<br />

laProvincia<br />

Abramo Mori<br />

Fabrizio Emiliani<br />

Pietro Diletti<br />

Gianni Basso<br />

Giorgio Cisbani<br />

5


6 laProvincia<br />

Luigi Vitali<br />

Dal 1° gennaio<br />

di quest’anno<br />

la Provincia di<br />

Fermo ha un<br />

proprio bilancio,definitivamentesvincolato<br />

da Ascoli, e<br />

può cominciare<br />

a operare autonomamente<br />

a<br />

tutti gli effetti<br />

Vitali, forma il Comitato per l’istituzione<br />

della provincia di Fermo che,<br />

in collegamento con gli altri analoghi<br />

di Monza e Barletta, dà vita a<br />

molteplici iniziative, coinvolgenti<br />

tutte le parti politiche. Per un certo<br />

periodo prende forma anche un secondo<br />

comitato, presieduto dall’ingegner<br />

Filippo Fratalocchi, cui partecipano<br />

imprenditori, professionisti,<br />

agricoltori, commercianti, ecc. Questi<br />

Comitati fanno seguito ad un’aggregazione,<br />

partita circa 10 anni prima, che aveva<br />

raccolto al proprio interno, tra gli altri, Valeriano<br />

Chioma, Giancarlo Santarelli e Primo Marilungo.<br />

Ma tanti sono stati coloro che si sono battuti nel<br />

tempo e con passione per l’ottenimento della nuova<br />

Provincia. Tra questi Amedeo Grilli e Alberto Palma.<br />

Si arriva al 13 ottobre 1999, quando l’allora deputato<br />

Fabrizio Cesetti presenta la proposta di legge<br />

n. 6447/99 che inizia il proprio iter legislativo<br />

assieme a quello di Monza-<br />

Brianza, sostenuta dalla Lega Nord. Si<br />

accodano anche Barletta-Trani-Andria.<br />

Nel gennaio 2001 il percorso della<br />

proposta di legge di arena in Commissione<br />

Affari costituzionali. Il<br />

sindaco di Fermo, Ettore Fedeli, e alcuni<br />

collaboratori sono costretti in tutta<br />

fretta a ricontattare di nuovo in tutti<br />

i 39 municipi le copie autentiche delle<br />

delibere e consegnarle a mano a Roma<br />

all’onorevole Rosa Russo Jervolino<br />

assieme alla copia autentica del parere<br />

della Regione. L’iter in commissione<br />

può ripartire rapidamente e giungere alla conclusione<br />

in poche settimane. I tre disegni di legge, dopo<br />

l’approvazione delle commissioni parlamentari, arrivano<br />

alla Camera dei deputati (relatore l’onorevole<br />

Giovanni Crema) con<br />

l’adozione di un testo<br />

base, ma nel<br />

marzo 2001 la<br />

XIII legislatura<br />

termina e le<br />

proposte non<br />

arrivano al voto<br />

dell’Aula. Però<br />

l’art. 107 del regolamento<br />

della Camera<br />

permette di<br />

riproporre al Parlamento entro<br />

sei mesi dall’inizio della nuova legislatura<br />

le proposte di legge che hanno visto l’adozione<br />

di un testo base. Così tra il 20 ed il 28 giugno le<br />

Ettore Fedeli<br />

11 giugno 2004:<br />

il Presidente della<br />

Repubblica Carlo<br />

Azeglio Ciampi<br />

promulga la legge<br />

n. 147/2004 istitutiva<br />

della Provincia<br />

di Fermo (assieme a<br />

quelle delle Province<br />

di Monza e BAT)<br />

tre proposte di legge (quella di Fermo<br />

porta la firma degli onorevoli Italo<br />

Tanoni e Francesco Zama) vengono<br />

ripresentate, ma vengono accorpate<br />

in un unico testo. È nominato un relatore<br />

unico per tutte e tre le proposte,<br />

il trentino Schmidt. Alle 20.45 del 29<br />

ottobre 2003, con 208 voto favorevoli,<br />

67 contrari ed alcuni astenuti, la<br />

Camera dei deputati approva la proposta<br />

di legge di istituzione della Provincia<br />

di Fermo e la trasmette al Senato.<br />

Qui, dopo un iter molto più breve di quello<br />

effettuato a Montecitorio, il 19 maggio 2004, alle<br />

20.34, dopo quelli di Monza e Barletta, il Senato<br />

vota e approva con 146 Sì, 6 No e 11 astenuti il decreto<br />

legge n. 2563 sull’istituzione della Provincia di<br />

Fermo. L’11 giugno il Presidente della Repubblica<br />

Carlo Azeglio Ciampi promulga la legge n. 147/2004<br />

istitutiva della Provincia di Fermo (assieme a quelle<br />

delle Province di Monza e Barletta),<br />

pubblicata nella Gazzetta Ufficiale il<br />

15 giugno ed entra in vigore il 30 giugno.<br />

<strong>La</strong> Provincia di Fermo è formata<br />

da 40 Comuni per un totale di circa<br />

175 mila abitanti. Il 7 dicembre il ministro<br />

dell’Interno Pisanu nomina i<br />

commissari attuativi, incaricati di istituire<br />

le nuove Province. Per Fermo<br />

viene nominato il prefetto Michele De<br />

Feis. Il resto è storia recente. Nel giugno<br />

2009 gli elettori sono chiamati ad<br />

eleggere il primo presidente della Provincia<br />

di Fermo. Nel ballottaggio del<br />

21-22 giugno Fabrizio Cesetti (centrosinistra)<br />

batte con il 52,2% dei voti il candidato del<br />

centrodestra Saturnino Di Ruscio. Il 12 luglio si riunisce<br />

per la prima volta il nuovo consiglio provinciale<br />

di Fermo. Viene approvato anche il bilancio<br />

consuntivo del 2009 (ancora legato a quello della<br />

provincia di Ascoli) e progettato il bilancio 2010. Il<br />

1° settembre si insedia il nuovo prefetto per l’attuazione<br />

degli uffici periferici dello Stato (Prefettura,<br />

Questura, caserme delle Forze dell’Ordine) Emilia<br />

Zarrilli, proveniente dalla prefettura di Roma e nominata<br />

un mese prima dal ministro degli Interni. Il<br />

1° gennaio di quest’anno la Provincia di Fermo ha<br />

un proprio bilancio, definitivamente svincolato da<br />

Ascoli, e può cominciare a operare autonomamente<br />

a tutti gli effetti.<br />

(Le notizie storiche sono tratte dal libro “<strong>La</strong> Provincia<br />

di Fermo: dalla soppressione alla ricostituzione” di Paolo<br />

Bartolomei e Bruno Ficcadenti per i titoli di Andrea<br />

Livi Editore)


Grande soddisfazione per il sogno che si avvera<br />

laProvincia<br />

“Fermo è Provincia!”<br />

Dopo un secolo e mezzo<br />

il Fermano riconquista<br />

la sua autonomia<br />

2004 - 2009. Nelle orecchie ancora riecheggiano<br />

le parole dell’allora ministro Carlo Giovanardi<br />

quando, in diretta, tutti i fermani hanno<br />

ascoltato l’avverarsi di un sogno, tutto condensato<br />

in tre semplici parole: “Fermo è Provincia”.<br />

E poi la festa in <strong>Piazza</strong> del Popolo, centinaia di<br />

persone ebbre di gioia per quel traguardo a lungo<br />

sperato ora diventato realtà. Sarebbero però serviti<br />

altri 5 anni per vedere i primi frutti di quell’atto<br />

pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Fatta la provincia<br />

bisognava costruire il Fermano, o meglio<br />

le strutture che avrebbero ospitato il nuovo Ente.<br />

Ecco allora il commissario De Feis, il comitato<br />

dei sindaci, ma soprattutto la politica. Iniziava,<br />

infatti, la corsa all’istituzione. Primo a scendere<br />

l’attuale sindaco della città di Fermo, Saturnino<br />

Di Ruscio, considerato dai partiti che lo appoggiavano<br />

come il candidato naturale. Sull’altro<br />

fronte la sinistra schierava quel Fabrizio Cesetti<br />

che era stato firmatario nel 1999 del ddl n. 6447<br />

che iniziava l’iter legislativo per l’istituzione.<br />

Nel Partito Democratico intanto si iniziava il<br />

percorso delle primarie per designare il candidato<br />

presidente: prima il confronto fra Renzo<br />

Offidani, già assessore della<br />

giunta Rossi con delega per il<br />

fermano e Alvaro Cesaroni,<br />

ex numero uno dell’Unione<br />

industriali di Fermo. Offidani<br />

sarà il favorito. Dopo marzo<br />

2009 iniziano i contatti con<br />

la sinistra per la costruzione<br />

di uno schieramento di centro<br />

sinistra coeso ed unito. Il<br />

favorito della seconda tornata<br />

delle primarie fra Offidani e Cesetti sarà l’avvocato<br />

di Montegiorgio che, come disse, da quel<br />

momento lasciò le vesti del candidato della sinistra<br />

per diventare il riferimento di tutto il popolo<br />

del centrosinistra, dopo aver riunito attorno a sé<br />

anche l’Italia dei Valori e ottenuto il sostegno del<br />

Partito Socialista. Una vittoria saltata anche alla<br />

ribalta nazionale: in quei giorni L’espresso saluta<br />

il risultato delle primarie come l’unica buona<br />

notizia per la sinistra da qualche tempo a questa<br />

parte. Ma il mese di Marzo riserva un altro colpo<br />

di scena: la candidatura di Gianni Basso che si<br />

iscrive al Movimento per l’autonomia di Lombardo<br />

e corre per la carica di Presidente contro<br />

il Partito de Il Popolo delle Libertà. Da questo<br />

momento la campagna elettorale diventa sempre<br />

più rovente: il centrodestra si spacca, Luciano<br />

Romanella, ex assessore allo sport della giunta<br />

Di Ruscio si candida nelle fila di Basso.<br />

Ma il tempo ci avrebbe poi<br />

detto che non sarebbero rimasti<br />

in tre: si affacciano nella<br />

corsa alla presidenza anche<br />

Gaetano Massucci e Patrizia<br />

Nicolini. Il medico di Amandola<br />

corre con la lista civica<br />

“Il Centro del Fermano”, mentre<br />

la Nicolini, unica donna e<br />

imprenditrice agricola si candida<br />

con il Partito Liberale.<br />

Un mese intenso di campagna elettorale quello<br />

del maggio 2009, fra arrivi dei big della politica,<br />

che con frequenza quasi settimanale giungono a<br />

Fermo, satira e tematiche scottanti come la Sadam,<br />

la sanità e le infrastrutture.<br />

...la storia ha<br />

scritto la sua<br />

prima pagina<br />

che avrebbe<br />

riservato amarezze<br />

e rivendicazioni<br />

tra<br />

gli sconfitti e<br />

felicità e lacrime<br />

di gioia<br />

tra i vincitori,<br />

come è giusto<br />

che sia in ogni<br />

competizione<br />

7


8 laProvincia<br />

...e dopo la<br />

festa, tutti al<br />

lavoro: c’è una<br />

Provincia da<br />

costruire, tra<br />

mille difficoltà,<br />

ma con la<br />

consapevolezza<br />

che ormai<br />

il più è stato<br />

fatto.<br />

Si arriva così al tanto atteso appuntamento del 5 e<br />

6 giugno: un momento storico nonostante la sempre<br />

maggiore disaffezione alla politica da parte<br />

dei cittadini. L’affluenza si ferma al 72,96%, 168<br />

le sezioni scrutinate 106.358 i votanti. Ma sarà<br />

ballottaggio: Fabrizio Cesetti ottiene il 44,78%<br />

delle preferenze, Saturnino di Ruscio il 41,81,<br />

Basso 8,78%, a sorpresa Massucci raggiunge la<br />

soglia del 4%, 0,60% per la Nicolini.<br />

Cifre che sarebbero diventate importanti in vista<br />

del ballottaggio, i principali candidati iniziano a<br />

intessere la rete di contatti per i futuri accordi e<br />

apparentamenti. Storica la stretta di mano fra Di<br />

Ruscio e Basso, prima avversari e ora alleati. E,<br />

ancora più significative, oggi le parole pronunciate<br />

quel giorno dall’ex primo cittadino veregrense:<br />

“Gianni Basso diventa ora il più convinto sostenitore<br />

di Di Ruscio”. Accordo anche con Patrizia<br />

Nicolini che in caso di vittoria del candidato del<br />

centrodestra avrebbe ottenuto un posto in consiglio.<br />

Solo accordi però, niente apparentamento.<br />

Sull’altro fronte, invece, la coalizione diventa<br />

sempre più larga: Massucci entra con un apparentamento<br />

tra le fila di Cesetti, scelta che desta<br />

i malumori del Pdl di Amandola e della “montagna”<br />

che accusa Massucci di averla tradita. <strong>La</strong><br />

scelta però si rivelerà vincente.<br />

Sono circa le 19.30 del 22 Giugno quando le urne<br />

emettono ormai con certezza il risultato: Fermo<br />

UBI MARCHE<br />

ha il suo primo Presidente, è Fabrizio Cesetti con<br />

il 52,23% delle preferenze contro il 47,76% di Di<br />

Ruscio. Ormai la storia ha scritto la sua prima pagina<br />

che avrebbe riservato amarezze e rivendicazioni<br />

tra gli sconfitti e felicità e lacrime di gioia<br />

tra i vincitori, come è giusto che sia in ogni competizione.<br />

E, poi la festa in piazza, lo spumante, i<br />

canti appartengono alle cronache di quei giorni.<br />

E, dal giorno dopo, tutti al lavoro, c’era una Provincia<br />

da costruire, tra mille difficoltà e problematiche<br />

irrisolte, ma con la consapevolezza che<br />

ormai il più era stato fatto.<br />

<strong>La</strong> Provincia è una realtà.


<strong>La</strong> Provincia del fare<br />

laProvincia<br />

NEL SEGNO DELL’ECOSOSTENIBILITÀ E PROGETTUALITÀ<br />

Il presidente Fabrizio Cesetti fa il punto della<br />

situazione ad un anno dal suo insediamento<br />

una Provincia del fare, che funziona, auto-<br />

“È noma, operativa, capace di dare risposte nel<br />

rispetto dell’ecosostenibilità”.<br />

È con queste parole che Fabrizio Cesetti, 53 anni, ex<br />

deputato, componente dell’Upi nazionale, primo presidente<br />

della provincia di Fermo dell’era moderna, descrive<br />

l’ente che presiede da appena un anno. “I risultati<br />

sono sotto gli occhi di tutti - aggiunge - Molti obiettivi<br />

sono stati raggiunti in anticipo. È stata completata la<br />

separazione da Ascoli Piceno e dal primo gennaio siamo<br />

completamente autonomi in tutti i settori, rispetto<br />

al termine del 30 giugno 2010 che era quello minimo<br />

previsto. L’ultimo tassello che si è aggiunto all’autonomia<br />

è quello della Polizia Provinciale. Abbiamo acquisito<br />

tutti quanti i beni (mobili, immobili e società<br />

partecipate). Oltre a questo è stata garantita l’ordinaria<br />

amministrazione. Fatto non scontato perché abbiamo<br />

un numero di dipendenti inferiore a quelli attribuiti”.<br />

A differenza di quello che fu l’attegiamento del conte<br />

Domenico Monti che il primo gennaio 1861 si dimise<br />

da presidente della provincia di Fermo per protesta<br />

contro la decisione del governo sabaudo di accorparla<br />

ed Ascoli, Cesetti (firmatario della proposta di legge<br />

che poi ha permesso la ripresentazione della stessa in<br />

Parlamento ad opera dei deputati Francesco Zama ed<br />

Italo Tanoni) ha dimostrato con determinazioni e leggi<br />

alla mano, qualche mese fa, che la nuova Provincia<br />

non si tocca perché la tutela la Costituzione. “Abbiamo<br />

messo in campo grandi progetti strategici - prosegue<br />

Fabrizio Cesetti - Soltanto a titolo esemplificativo, ad<br />

oggi, oltre alla completa autonomia, in un momento di<br />

attacco alla Provincia, abbiamo investito circa 3 milioni<br />

di euro nel mondo del lavoro tra work esperience e<br />

creazione di impresa. Sono stati recuperati 20 milioni<br />

di euro tra i residui della provincia madre che ci hanno<br />

consentito di avviare i lavori nella Valle dell’Ete<br />

che sono in corso per 700.000 euro e completare la<br />

progettazione esecutiva di tutte le altre opere attese da<br />

anni. Quindi la messa in sicurezza del Fiume Ete con<br />

la realizzazione di lavori per oltre un milione di euro e<br />

altri 800.000 sono stati appaltati. Nel settore culturale<br />

abbiamo avviato il primo cartellone estivo unitario<br />

nei piccoli Comuni, disposto l’apertura straordinaria<br />

dei siti museali e l’ingresso all’Euf (Ente Universitario<br />

del Fermano) con il contestuale aumento finanziario<br />

rispetto alla vecchia Provincia. Per lo Sport - prosegue<br />

il presidente della Provincia - è stata sottoscritta<br />

la convenzione con l’Istituto di credito sportivo che<br />

ha messo a disposizione 15 milioni di euro per l’impiantistica<br />

sportiva e firmato il protocollo d’intesa per<br />

la prima delegazione del Coni che sarà sita in nostri<br />

spazi . Inotre sono stati investiti circa 250 mila euro<br />

a sostegno dell’attività tecnico amministrativa per<br />

i piccoli Comuni. È stato approvato il progetto integrato<br />

territoriale dei Comuni interessati al Piano di<br />

Sviluppo rurale dove sono stati attivati fondi assegnati<br />

dalla Regione per circa 1 milione e 600 mila euro.<br />

Importanti il nostro “no” alla centrale a biomasse e la<br />

disciplina restrittiva sugli impianti fotovoltaici per cui<br />

è stato adottato un atto di indirizzo. Da non dimenticare<br />

- conclude nella sua lunga lista Cesetti - la nostra<br />

attivazione per gli Uffici periferici dello Stato (è già<br />

funzionante l’Agenzia delle Entrate) quali l’Agenzia<br />

del Territorio, deliberato la concessione degli spazi in<br />

comodato gratuito alla Motorizzazione Civile, attivato<br />

le procedure per il Piano Territoriale di Coordinamento<br />

e non ultima costituito la Commissione provinciale<br />

per il lavoro. Infine la sottoscrizione a Pescara nel<br />

dicembre del 2009 del protocollo d’intesa con la Regione<br />

Marche, Abruzzo Molise e altre sette Province<br />

per la realizzazione della dorsale nord-sud cosiddetta<br />

Mezzina e l’individuazione del sito dell’ospedale di<br />

rete a Campiglione”.<br />

Fabrizio Cesetti,<br />

dopo aver vinto<br />

le primarie a<br />

marzo, vince il<br />

ballottaggio a<br />

giugno contro lo<br />

sfidante Saturnino<br />

Di Ruscio e<br />

diventa il primo<br />

presidente della<br />

provincia di<br />

Fermo<br />

9


10 laProvincia<br />

<strong>La</strong> giunta guidata da Fabrizio Cesetti è composta da sei assessori.<br />

Gaetaneo Massucci ne è il vicepresidente<br />

Gaetano Massucci - Sposato<br />

con due figlie, presta servizio presso<br />

l’ospedale civile di Amandola come medico<br />

chirurgo.<br />

È stato il primo segretario provinciale di<br />

Fermo dell’Udc, oggi leader del Movimento<br />

“Il Centro del Fermano”. Vicepresidente,<br />

Assessore alle politiche sociali,<br />

giovanili, per la famiglia e per la pace, cooperazione e sviluppo,<br />

pari opportunità e dello sport<br />

D - Se dovesse scegliere una parola chiave per definire il nuovo<br />

governo locale, quale sceglierebbe?<br />

R - Coraggiosa e vicina al cittadino, queste le parole che a parer<br />

mio definiscono il nuovo governo locale. Coraggiosa, perchè date<br />

le vicissitudini incontrate in questo primo anno di attività, la Provincia<br />

ha cercato, con forza e determinazione, di essere autonoma<br />

il più possibile da subito. Vicina al cittadino, perchè per ogni passo<br />

mosso fino ad oggi la Provincia lo ha fatto ascoltando prima le<br />

istanze dei cittadini per rispondere al meglio alle loro esigenze.<br />

Per noi, la cosa importante è riuscire a costruire un Ente che stia<br />

tra la gente e che sia per la gente.<br />

D - Ad un anno dall’insediamento della Provincia, è riuscito a<br />

realizzare i progetti che aveva inizialmente definito?<br />

R - Onestamente sono riuscito a realizzare meno di quanto mi sarei<br />

aspettato ma molto di più di quanto la situazione contingente<br />

poteva permettere. Probabilmente, quindi, le aspettative personali<br />

erano maggiori ma ciò non mi intimorisce, anzi, è una spinta ad<br />

andare avanti e a fare sempre di più e meglio. In questo momento<br />

abbiamo gettato le premesse, le fondamenta per poter realizzare<br />

i nostri progetti in un prossimo futuro. Uno degli obiettivi che mi<br />

ero prefisso e che credo sia stato colto, era quello di far passare<br />

la centralità della famiglia, e porre particolare attenzione alle esigenze<br />

socio-sanitarie.<br />

D - Progetti futuri?<br />

R - I progetti sono tanti. Quello a cui tengo di più, comunque, è<br />

quello di riuscire a risolvere i problemi sociali ripristinando la<br />

centralità della famiglia. Quando parlo di problematiche sociali<br />

mi riferisco al problema dei giovani, a quello degli anziani,<br />

al disagio dell’handicap. Riuscire a risolvere tali problematiche<br />

attraverso l’utilizzo di uno strumento che era tradizionale come<br />

quello della famiglia è, quindi, il mio e nostro progetto.<br />

D - Per quanto riguarda lo sport, cosa state facendo e cosa<br />

avete intenzione di fare?<br />

R - È nostra intenzione aiutare a creare la delegazione provinciale<br />

autonoma fermana del Coni. Per il resto stiamo cercando<br />

di mettere in rete tutte le esperienze sportive del territorio per<br />

creare sinergia tra le tante associazioni sportive del Fermano, per<br />

consentire a tutti i giovani del territorio la possibilità di fare sport.<br />

Giuseppe Buondonno - Insegnante,<br />

è stato eletto per la prima volta<br />

nel 2006 con i Democratici di Sinistra.<br />

Assessore alla cultura, beni culturali,<br />

pubblica istruzione e immigrazione<br />

D - Come sintetizzare in una parola la nuova Provincia?<br />

R - <strong>La</strong> parola chiave, secondo me più appropriata per definire il<br />

nuovo governo locale è prossimità. Stiamo, infatti, cercando di<br />

essere vicini ai comuni, alle associazioni ed alle realtà culturali<br />

del territorio sostenendole e rafforzare attraverso la prossimità,<br />

appunto, il senso di identità di questo territorio.<br />

D - Dopo un anno è riuscito a raggiungere i suoi obiettivi?<br />

R - Posso dire che gli obiettivi che ci eravamo prefissi un anno fa<br />

sono stati realizzati abbondantemente ed anche in anticipo. Pur in<br />

una situazione di estrema prudenza finanziaria, siamo riusciti a<br />

realizzare molte cose, come l’audioteca provinciale presso il Conservatorio<br />

“G. Pergolesi” di Fermo, il Centro di documentazione<br />

sulla Shoah di Servigliano, il cartellone delle iniziative culturali<br />

che racchiude tutte le manifestazioni culturali dei comuni più piccoli.<br />

Abbiamo creato un rapporto di rete sui teatri, sulla musica.<br />

Abbiamo, inoltre, creato le condizioni per un progetto strategico,<br />

con la Facoltà dei Beni Culturali, di gestione dei beni culturali,<br />

attraverso dei totem informativi.<br />

D - I giovani, una risorsa per il nostro territorio. Cosa è stato<br />

fatto per loro fino ad oggi e cosa farete?<br />

R - <strong>La</strong> prima cosa che dobbiamo fare è offrire alle associazioni<br />

giovanili una rete formativa più ricca, come l’Its, strumento di formazione<br />

superiore legato alla calzatura ed al suo marketing. Dopo<br />

l’estate vareremo una rete scolastica, conseguentemente ai decreti<br />

attuativi della Riforma Gelmini, concordata con le scuole ed i<br />

Comuni il più possibile capace di rispondere ai bisogni formativi<br />

del territorio. Stiamo elaborando una riorganizzazione della rete<br />

scolastica delle scuole di base.<br />

D - Per quanto riguarda l’immigrazione, cosa siete riusciti a<br />

fare?<br />

R - Stiamo avviando un corso molto importante, di formazione per<br />

mediatori culturali. Così come, grazie anche all’Ufficio scolastico<br />

regionale e alle scuole “Polo” dell’Ambito XIX, stiamo attuando<br />

un corso a sostegno dell’insegnamento della lingua italiana nelle<br />

scuole di base e superiori. Uno dei progetti che abbiamo messo in<br />

campo è quello di organizzare un grosso Festival dell’Intercultura,<br />

che unisca realtà esistenti nel nostro territorio e che dia vita ad un<br />

autentico centro culturale polivalente, di cui “<strong>La</strong> casa del mondo”<br />

potrebbe esserne il nome e che sia l’incontro dei tanti mondi di cui<br />

ormai è costituita la nostra società.


Adolfo Marinangeli - Sposato con<br />

quattro figli, svolge la professione di Ingegnere.<br />

<strong>La</strong> sua carriera politica ha inizio<br />

negli anni ‘70-80 tra le fila della Democrazia<br />

Cristiana di Amandola. Oggi è coordinatore<br />

provinciale dell’Idv. Assessore alle<br />

Politiche Comunitarie, Informatizzazione,<br />

Genio Civile, parchi, caccia e pesca<br />

D - Una parola chiave che definisca il neonato ente locale.<br />

R - Efficienza, è la parola che secondo me esprime in maniera<br />

esaustiva e completa il nuovo governo locale. Perché al di là<br />

di quello che si dice della politica e cioè che si fanno troppe<br />

promesse e pochi fatti, io mi sono trovato, in questa mia prima<br />

esperienza come assessore, con dei colleghi preparati e, quindi,<br />

efficienti a parlare di cose importanti, come ad esempio della<br />

costruzione di un nuovo ente.<br />

D - Si sono realizzati i suoi progetti di inizio mandato?<br />

R - Proporzionalmente al tempo che abbiamo trascorso direi<br />

proprio di sì, anche se non si è mai soddisfatti del proprio operato.<br />

Abbiamo concluso il progetto della rete wireless per tutta<br />

la Provincia (progetto di cui si parlava da anni ma da nessuno<br />

realizzato fino ad oggi), che consiste nel fatto che ora tutti gli<br />

edifici pubblici provinciali sono collegati gratuitamente con il<br />

servizio di intranet a banda larga. Dopo sei mesi siamo riusciti<br />

ad avere il Comitato tecnico della Protezione Civile. Per il momento<br />

sono stati attivati corsi di formazione sui fondi europei.<br />

È stata fatta una convenzione con due comuni della costa per<br />

instaurare il servizio soccorso a mare sia diurno che notturno,<br />

gestito dalla Protezione civile provinciale in assistenza alla Capitaneria<br />

di Porto e in collaborazione con tutti i comuni della<br />

costa, quindi da Pedaso, a Campofilone, a Porto San Giorgio, a<br />

Porto Sant’Elpidio, a Fermo e ad Altidona. Questo servizio sarà<br />

agganciato alla Soi, e cioè alla Sala Operativa Integrata della<br />

Provincia, cuore pulsante della Protezione Civile. Abbiamo elaborato<br />

il Piano di protezione degli incendi boschivi che partirà<br />

in estate e informatizzato l’ufficio del Genio civile.<br />

D - Cosa pensa di fare in futuro?<br />

R - Stiamo lavorando sul Piano provinciale per la Protezione<br />

civile, che porteremo a termine entro fine anno con l’individuazione<br />

di più punti sensibili nella Provincia e con lo studio di tutte<br />

le emergenze. Stiamo, poi, ristrutturando il Genio civile e costruendo<br />

l’Ufficio del Demanio idrico (che sarà localizzato negli<br />

edifici dell’ex caserma dei Vigili del Fuco): sarà un ufficio specifico<br />

per il rilascio delle autorizzazioni, per le manutenzioni, le<br />

indagini, il monitoraggio e la programmazione degli interventi<br />

lungo i fiumi. Un progetto, dunque, che guarda anche alla programmazione<br />

degli interventi e non solo all’emergenza.<br />

Guglielmo Massucci - <strong>La</strong>ureato<br />

all’Accademia d’arte, quindi<br />

insegnante. Titolare di un’azienda di<br />

restauro artistico. Sindaco per 30 anni<br />

di Monte Vidon Combatte. Assessore<br />

al Turismo, Agricoltura, Patrimonio ed<br />

Edilizia Scolastica<br />

laProvincia<br />

D - Una parola per definire la nuova Provincia?<br />

R - Condivisione e trasparenza. Sono queste le parole che credo<br />

possano esprimere in maniera completa il nuovo governo<br />

provinciale locale. Il nostro obiettivo primario è condividere e<br />

ascoltare le istanze e i bisogni del territorio. Credo che la condivisione<br />

sia l’elemento che caratterizzi di più la nostra provincia.<br />

D - Ad un anno dal suo insediamento, è riuscito a raggiungere<br />

i suoi obiettivi?<br />

R - Frtunatamente sì: anche se con molti sacrifici, sono riuscito<br />

a realizzare gli obiettivi che avevo fissato inizialmente. Insieme<br />

al mio staff sono riuscito a mettere in atto tutti gli strumenti che<br />

serviranno per passare alla seconda fase, quella della progettazione.<br />

Per il turismo abbiamo già provveduto a costituire il Tavolo<br />

Azzurro, operativo dal 23 giugno scorso, che è lo strumento di<br />

promozione territoriale della provincia. Per l’agricoltura, invece,<br />

è stato istituito il Tavolo Verde con le quattro sigle sindacali più<br />

rappresentative, Copagri, Cia, Coldiretti e Upa.<br />

D - Progetti futuri?<br />

R - Attraverso il Tavolo Verde operiamo per portare un reddito<br />

nell’agricoltura, in quanto soltanto alcuni settori di nicchia<br />

sono in grado di autofinanziarsi. Per quanto riguarda il turismo<br />

è nostra premura implementare la situazione attuale, che è per<br />

così dire discreta: ciò non significa che dobbiamo adagiarci sugli<br />

allori, bensì è l’incentivo a dover fare ancora di più. Riguardo<br />

all’edilizia scolastica abbiamo già un piano abbastanza avanzato<br />

di progettazione. Comunque le scuole del Fermano sono già<br />

quasi tutte a norma. Per il patrimonio abbiamo grandi progetti,<br />

che però illustreremo in seguito.<br />

D - Il turismo nel Fermano è più che altro un turismo familiare,<br />

intende fare qualcosa per attirare anche i giovani?<br />

R - Per quanto riguarda i giovani il discorso è piuttosto complesso,<br />

in quanto servirebbero nuove strutture, discoteche e pub.<br />

Noi non siamo preparati per accogliere questo tipo di turismo.<br />

Penso che bisognerebbe puntare più che altro sulla valorizzazione<br />

degli chalet. Un primo passo, in questa direzione lo abbiamo<br />

fatto, con delle manifestazioni a Roma contro la disposizione<br />

europea che limitava la gestione a cinque anni della concessione<br />

demaniale degli chalet. Siamo riusciti insieme alla Regione a far<br />

passare il concetto che le concessioni demaniali devono essere<br />

di almeno venti anni contro le decisioni della proposta Vox Pain<br />

che ne prevede cinque, che avrebbe appunto distrutto i nostri<br />

investitori. E nel giro di dieci anni la nostra spiaggia sarebbe<br />

diventata un vero e proprio deserto.<br />

11


12 laProvincia<br />

Renzo Offidani - Sposato con un figlio.<br />

Già consigliere comunale vicesindaco<br />

e sindaco a Sant’Elpidio a Mare, nonché<br />

assessore provinciale con la giunta<br />

Rossi. Assessore all’Urbanistica, Attività<br />

estrattive, Edilizia residenziale pubblica,<br />

Bilancio, Finanze, Infrastrutture per la<br />

mobilità, Viabilità e Trasporti<br />

D - Quale definizione darebbe al nuovo Ente?<br />

R - Esempio e modello sono le parole che credo più si adattino al<br />

governo provinciale. Perché sono convinto che la nostra provincia<br />

possa realmente diventare un esempio per qualunque altra amministrazione.<br />

Nonostante tutte le difficoltà che abbiamo incontrato<br />

in questo primo anno siamo riusciti a lavorare e portare a termine<br />

i nostri obiettivi. Ci stiamo impegnando per attuare un programma<br />

che sia in grado di costruire una provincia capace di svolgere i<br />

suoi compiti e le sue funzioni ma allo stesso tempo di mettere in<br />

atto un progetto di sviluppo sostenibile che tenga conto di dare le<br />

risposte ai bisogni delle imprese e del lavoro, ma anche quello di<br />

rendere sempre più bello questo nostro territorio, di migliorarne,<br />

quindi, la qualità della vita. È una scommessa importante, dunque,<br />

quella che noi stiamo portando avanti. Il nostro obiettivo è quello<br />

di farla diventare un eccellenza per la calzatura, per il cappello, per<br />

la meccanica ma anche per le risorse ambientali.<br />

D - Quali gli obiettivi finora raggiunti?<br />

R - Posso dire di essere veramente soddisfatto del lavoro svolto<br />

fino ad oggi. Siamo riusciti, anche se con molte difficoltà, ad ottenere<br />

la nostra autonomia. Nel contempo abbiamo lavorato non solo<br />

per costruire la struttura burocratica, rendendoci autonomi con il<br />

bilancio, con il personale e con il patrimonio. Nonostante gli uffici<br />

non siano al pieno del personale, stiamo procedendo a ritmi velocissimi.<br />

Siamo, infatti, in poco tempo riusciti a diventare un punto<br />

di riferimento e coordinamento dei piccoli comuni. E per loro,<br />

stiamo attuando una politica di sussidiarietà, perché alcuni di essi<br />

hanno bisogno sia di un supporto a livello politico che istituzionale.<br />

<strong>La</strong> grande scommessa è il fatto di riuscire a creare un territorio<br />

che sia di esempio e di riferimento.<br />

D - Progetti futuri?<br />

R - Per quanto riguarda la viabilità abbiamo investito circa venti<br />

milioni di euro in opere pubbliche che stanno partendo. Stiamo<br />

elaborando un piano dei trasporti per il 2011. È nostra intenzione<br />

elaborare un bilancio sociale. Abbiamo in programma la sistemazione<br />

di alcuni tratti della Valdaso, del primo tratto di collegamento<br />

della zona del “Ferro” fino a Campiglione, l’ammodernamento<br />

della strada da Pedaso, per tre chilometri, fino a Campofilone. E<br />

per quanto riguarda la zona montana, a breve presenteremo alla<br />

cittadinanza il progetto per la circonvallazione di Amandola. Stiamo,<br />

inoltre, lavorando su tante opere pubbliche minori per Fermo,<br />

per la zona calzaturiera, per la Valdaso, per la zona montana, per<br />

la Media Valle del Tenna.<br />

Renato Vallesi, imprenditore calzaturiero<br />

di Porto Sant’Elpidio con laurea<br />

in Ingegneria. Consigliere e capogruppo<br />

del Pd nella provincia di Ascoli. Assessore<br />

alla Tutela ambientale, Ecologia, Energia,<br />

<strong>La</strong>voro, Formazione Professionale,<br />

Progetti settore calzaturiero ed Attività<br />

produttive<br />

D - Come definirebbe la nuova Provincia?<br />

R - È difficile scegliere una sola parola per esprimere il lavoro che la<br />

Giunta Cesetti ha realizzato in questo primo anno di amministrazione.<br />

Però, posso dire che Azione, concretezza e dinamicità esprimono<br />

bene il nostro operato.<br />

D - Quali i risultati finora del suo lavoro?<br />

R- <strong>La</strong> Provincia in un anno ha realizzato compiti e messo in piedi<br />

numerose attività, anche più di quello che era previsto.<br />

D - In futuro, come pensa di operare?<br />

R - Per quanto riguarda i rifiuti, il mio obiettivo e quello del mio assessorato<br />

è riuscire a realizzare un completo ciclo integrato dei rifiuti<br />

nella completa autonomia sia per quanto riguarda l’impiantistica che<br />

l’approccio con la raccolta differenziata (come il porta a porta). L’altro<br />

aspetto che stiamo portando avanti è il ciclo integrato delle acque<br />

soprattutto per ciò che concerne la difesa dell’acqua pubblica, su cui<br />

la Provincia sta facendo una battaglia importante. Siamo per la gestione<br />

pubblica dei beni primari e su questo ci stiamo spendendo e<br />

siamo sicuri di arrivare ad una gestione di mantenimento pubblica<br />

del servizio non solo per la gestione delle reti ma anche del servizio.<br />

Il ciclo integrato delle acque non significa solo dare acqua ai cittadini<br />

ma anche un sistema di fognature e depurazione. <strong>La</strong> questione delle<br />

energie è più complessa. Siamo per le energie rinnovabili ma nel<br />

rispetto del territorio e del paesaggio. È necessario che il territorio si<br />

doti man mano della sua autonomia, ma in linea con le esigenze ed<br />

i bisogni paesaggistici. Siamo contrari alle biomasse, perchè siamo<br />

contrari all’arrivo di materiali da migliaia e migliaia di chilometri di<br />

distanza per essere poi bruciati nel territorio. Per quanto riguarda le<br />

altre energie rinnovabili stiamo lavorando su questo percorso e su<br />

queste attenzioni. Per quel che concerne il lavoro e la formazione,<br />

stiamo dando risposte, attraverso la cassa integrazione in deroga alle<br />

nostre aziende, avviato percorsi di sostegno ai piccoli Comuni, un<br />

bando per la creazione di impresa e per il lavoro giovanile, come, ad<br />

esempio le work experience.<br />

D - Quale l’impegno per i giovani?<br />

R - Abbiamo consentito l’occupazione, a partire dal 1° marzo, di un<br />

cospicuo numero di giovani, circa 60 o 70, in alcuni studi professionali<br />

e come dirigenti pubblici nei piccoli Comuni al di sotto dei 2000<br />

abitanti. Poi c’è il percorso della creazione di impresa che rientra tra<br />

i progetti speciali. Quindi un progetto per il rilancio della scuola per<br />

il lavoro di Sant’Elpidio a Mare e del distaccamento di Amandola.


14 laProvincia<br />

L’Ente prende forma<br />

SONO VENTIQUATTRO I CONSIGLIERI ELETTI NELL’AS-<br />

SEMBLEA PRESIEDUTA DA LUIGI MARCONI<br />

Luigi Marconi<br />

Lista del presidente<br />

Nato a <strong>La</strong>pedona il 3 maggio 1951, risiede a Monterubbiano.<br />

È sposato ed ha due figli. È dirigente<br />

veterinario dell’Asur sanità animale. Ha iniziato la<br />

carriera politica nel 1980 come consigliere comunale<br />

a Monterubbiano, a questo sono seguiti mandati<br />

nell’ex provincia di Ascoli Piceno dove ha ricoperto<br />

la carica di presidente della commissione ambiente<br />

con le giunte di Pietro Colonnella e Massimo Rossi.<br />

È componente del CdA dell’Ato 5. É Presidente del<br />

Consiglio Provinciale.<br />

Consiglieri di maggioranza<br />

Ezio Donzelli - Capogruppo Pd<br />

Nato a Fermo il 16 luglio 1948, è sposato e ha tre<br />

figli. <strong>La</strong>ureato in matematica, insegna alla scuola<br />

media “Fracassetti-Betti”, plesso di Capodarco. Inizia<br />

la carriera politica nel Pci, ricoprendo, dal 1980<br />

al 1990, la carica di consigliere comunale nella città<br />

di Fermo. Nel 2004 è stato eletto consigliere provinciale<br />

nella maggioranza guidata da Massimo<br />

Rossi. È stato presidente della VII commissione<br />

consigliare che si è occupata della costruzione della<br />

provincia di Fermo.<br />

Rosanna Vittori - Pd<br />

Nata a Santa Vittoria in Matenano il 2 marzo 1960<br />

ma residente a Porto S. Elpidio, è sposata, tre figli,<br />

una laurea in filosofia, insegnante al liceo scientifico<br />

di Fermo. Ha iniziato la sua carriera politica<br />

seguendo l’allora sindaco di Porto S. Elpidio Paolo<br />

Petrini come consigliere comunale e assessore alla<br />

pubblica istruzione della cittadina rivierasca.<br />

<strong>La</strong> Pasta di Campofilone - di IVANA MARONI e MARILUNGO & C. Snc<br />

Tel. 0734 931165 - -www.maronimarilungo.it<br />

Marco Verdecchia - Pd<br />

Nato a Sant’Elpidio a Mare il<br />

9 marzo 1966, risiede in via S.<br />

Isidoro. È l’assessore uscente<br />

allo Sport dell’amministrazione<br />

comunale di Monte Urano,<br />

incarico ricoperto anche nella<br />

legislatura precedente (1999-2004), mentre è stato<br />

consigliere comunale dal 1995 al 1999. È anche socio<br />

fondatore dell’Associazione Palio dei Comuni.<br />

Monica Catini - Pd<br />

Nata a Sant’Elpidio a Mare il<br />

3 luglio 1975. È sposata e madre<br />

di una bimba. Dopo il diploma<br />

presso l’Istituto sociopsico-pedagogico<br />

consegue<br />

la laurea in Giurisprudenza.<br />

Avvocato, curatore di minore,<br />

è stata iscritta alla lista civica<br />

“Società e Ambiente” nelle elezioni che hanno portato<br />

all’elezione a sindaco Alessandro Mezzanotte<br />

a Sant’Elpidio a Mare.<br />

Andrea Petracci - Pd<br />

Nato a Fermo il 27 luglio<br />

1968 , già consigliere comunale<br />

a Fermo eletto nelle file<br />

del Pd. Avvocato civilista<br />

presso il foro di Macerata, è<br />

sposato con 2 figli. È membro<br />

della I commissione consiliare, quella che si occupa<br />

di bilancio e finanza.


Mauro Tomassetti - Pd<br />

Nato a Petritoli l’8 settembre<br />

1952, sposato e padre di tre<br />

figli, vive a Fermo nel quartiere<br />

di Santa Caterina. <strong>La</strong>ureato<br />

in Ingegneria Elettronica<br />

presso l’Università degli<br />

Studi di Ancona, insegna Informatica<br />

all’Itis Montani di<br />

Fermo, dove svolge il ruolo di vicepreside. Eletto<br />

Consigliere Comunale nel 1993 con il movimento<br />

Nuova Cittadinanza, ha aderito successivamente<br />

al Ppi condividendone il percorso fino alla costituzione<br />

del Partito Democratico. È consigliere comunale<br />

a Fermo nel gruppo del Pd.<br />

Renzo Franchellucci - Pd<br />

Nato a Fermo il 20 luglio<br />

1961, imprenditore (Grafiche<br />

Franchellucci), assessore alla<br />

Cultura e P.A. nella prima<br />

giunta Andrenacci (2003<br />

-2008), presidente dei grafici<br />

e cartotecnici di Confindustria<br />

Fermo, socio fondatore dell’associazione per<br />

la cultura della Legalità “Articolo 3”, impegnato<br />

attivamente nel volontariato e nel sociale.<br />

Gabrio Iommi - Lista del<br />

Presidente<br />

Nato a Macerata il 23 febbraio<br />

1965, risiede con la famiglia<br />

a Montegiorgio. Svolge<br />

la professione di sistemista<br />

e consulente informatico.<br />

È tesoriere della Proloco di<br />

Montegiorgio. <strong>La</strong> sua candidatura per le elezioni<br />

provinciali segna il punto di partenza della sua<br />

attività politica. Proviene dal mondo associativo,<br />

infatti nel gruppo scout riveste il ruolo di capo<br />

esploratore.<br />

Alberto Regno - Italia dei<br />

Valori<br />

Nato a Recanati il 23 maggio<br />

1950 risiede a Torre San Patrizio.<br />

Sindaco della città in<br />

cui risiede per due mandati,<br />

dal 1990 al 1999, è sposato<br />

e laureato in Medicina. Esercita<br />

la professione di medico<br />

di medicina generale specializzato in Pediatria e<br />

Medico del <strong>La</strong>voro competente. Appassionato e<br />

studioso di gastronomia, è delegato per la Provincia<br />

di Fermo dell’Accademia Italiana della Cucina,<br />

Istituto di Cultura della Repubblica Italiana.<br />

Gaetano Ugo Agostini - Italia dei Valori<br />

Nato ad Ortezzano il 14 aprile 1957. È titolare insieme<br />

alla famiglia del Frantoio Agostini Alfredo<br />

snc, fondato nel 1945. Inizia la sua attività politica<br />

al Comune di Ortezzano nelle file della Dc dove<br />

ha ricoperto la carica di consigliere, assessore ed<br />

infine nel 1990 eletto sindaco mantenendo la carica<br />

fino al 2004. È Presidente del collegio dei sindaci<br />

del Consorzio di Metanizzazione della Media Valle<br />

dell’Aso.<br />

Egildo Verdecchia - Sinistra e libertà<br />

Nato a Campofilone il 6 luglio 1943, è artigiano dal<br />

1975. Ha iniziato l’attività politica come vicesindaco<br />

e poi, dal 1980 al 2004 come sindaco di Campofilone.<br />

È stato consigliere provinciale per il Pci<br />

dal 1985 al 1990 e per i Ds dal 1995 al 2000. Dal<br />

2004 al 2009 è stato consigliere comunale sempre<br />

a Campofilone, dando poi le dimissioni per seguire<br />

la crescita della provincia di Fermo. Attualmente<br />

fa parte del Cda del Gal. Per aver trascorso 40 anni<br />

della sua vita in politica è stato nominato cavaliere<br />

al merito nel 2003 dal Presidente della Repubblica<br />

Carlo Azelio Ciampi.<br />

Licia Canigola - Italia dei Valori<br />

Nata a Montegiorgio il 9 marzo 1965, diplomata<br />

all’istituto “U. Preziotti” di Fermo nel 1985. Per diversi<br />

anni ha collaborato con l’Alto Commissariato<br />

delle Nazioni Unite per la gestione di servizi rivolti<br />

ai figli dei rifugiati per ragioni politiche o umanitarie<br />

e si occupa di Cooperazione Internazionale con<br />

Associazioni locali ed è stata assessore nella giunta<br />

Rossi di Ascoli. Eletta nelle liste di Rifondazione<br />

Comunista e PDCI è poi passata all’IdV.<br />

Giovannino Ercoli - Il Centro del Fermano<br />

Nato l’8 maggio 1961 ad Amandola, esercita la<br />

libera professione di geometra da 25 anni nel suo<br />

comune di nascita. È sposato ed ha tre figli. Partecipa<br />

a moltissime attività sociali. Fa parte di tre<br />

commissioni consiliari, la I, la III e la V. Ama fare<br />

lunghe passeggiate immerse nel verde.<br />

Consiglieri di minoranza<br />

Saturnino Di Ruscio Candidato coalizione<br />

centro destra<br />

Nato a Fermo il 3 febbraio 1959, è laureato in scienze<br />

agrarie nel 1982. Inizia la carriera politica come<br />

dirigente presso il comune di Fermo nei settori<br />

Ambiente, Commercio ed Edilizia pubblica. Eletto<br />

sindaco di Fermo nel 2001, resterà in carica fino al<br />

prossimo anno. È presidente della Conferenza dei<br />

Sindaci della zona 11, Euf, dell’Stl Marca Ferma-<br />

laProvincia<br />

15


16 laProvincia<br />

na e della rievocazione storica medievale fermana<br />

Cavalcata dell’Assunta. Pochi mesi dopo le elezioni<br />

provinciali esce dal PdL di cui era capogruppo<br />

e rimane in consiglio autonomamente.<br />

Gianni Basso<br />

Mpa - <strong>La</strong> destra - Forza Fermano<br />

Nato a Montegranaro il 14 febbraio 1948. Inizia<br />

la carriera politica fin da giovanissimo. Diventa<br />

sindaco di Montegranaro nel 1980, incarico che<br />

ricopre fino al 1990.<br />

Nel 1987 si presenta per le elezioni nazionali. Dal<br />

1990 al 1992 diventa presidente della provincia di<br />

Ascoli. È stato anche Presidente dell’associazione<br />

dei comuni dal 1986 al 1991, per poi tornare ad<br />

essere sindaco nel decennio 1999-2009.<br />

Giampiero Gallucci - Movimento civico provinciale<br />

Nato a Fermo il 28 giugno 1965, residente a Fermo;<br />

Sposato con Annarita Pacione dal 1991, ha<br />

due figli: Martina di 17 anni e Stefano di 14.<br />

Dal 1992 ad oggi consigliere comunale, dal 1997<br />

al 2000 è anche assessore ai <strong>La</strong>vori pubblici della<br />

seconda giunta Fedeli. Dal 1999 al 2004 è consigliere<br />

provinciale come indipendente.<br />

Amato Mercuri<br />

Movimento civico provinciale<br />

Nato a Fermo il 20 agosto 1976, è laureato in Giurisprudenza<br />

e svolge la professione di avvocato. È<br />

attualmente sindaco di Moresco al secondo mandato<br />

consecutivo. Precedentemente è stato vicesindaco<br />

sempre della sua città.<br />

Massimo Diomedi - Pdl<br />

Nato a Sant’Elpidio a Mare il 27 settembre 1967.<br />

Due figli. imprenditore in diversi settori. Si è dimesso<br />

dal ruolo, che ricopriva dal 2004, di consigliere<br />

comunale di maggioranza nella giunta Martinelli<br />

a Sant’Elpidio a Mare dove era delegato<br />

allo sport, prima di candidarsi alle elezioni provinciali.<br />

Dal 2007 è capogruppo An di minoranza<br />

in consiglio comunale.<br />

Jessica Marcozzi - Pdl<br />

Nata a Fermo il 28 novembre 1969 è sposata e ha<br />

due figlie.<br />

<strong>La</strong>ureata in Economia e commercio ad Ancona,<br />

svolge la professione di dottore commercialista ed<br />

imprenditrice del settore calzaturiero. Consigliere<br />

comunale e capogruppo di Forza Italia dal 2007.<br />

Responsabile regionale e provinciale delle piccole<br />

e medie imprese per il Dipartimento Regionale.<br />

Andrea Putzu<br />

Capogruppo PdL<br />

Nato il 24 settembre 1983 a<br />

Porto San Giorgio. Diplomato<br />

Tecnico dei servizi turistici<br />

presso l’istituto E. Tarantelli<br />

di Sant’Elpidio a Mare.<br />

Attualmente è laureando in Scienze Politiche. Si<br />

iscrive nel 2000 ad Azione Giovani (movimento<br />

giovanile di Alleanza Nazionale) quando nel 2006<br />

diventa dirigente nazionale. Nel 2003 è eletto consigliere<br />

comunale a Porto Sant’Elpidio, confermato<br />

nel 2008 con il Popolo della Libertà.<br />

Bruno Belleggia - Pdl<br />

Nato a Montegiorgio il 17<br />

marzo 1950. Dal 1985 è consigliere<br />

comunale e dal 1987 ha<br />

ricoperto la carica di vicesindaco<br />

e assessore all’urbanistica.<br />

Fino al maggio del 2008<br />

consigliere comunale.. Negli<br />

ultimi dieci anni ha ricoperto il ruolo di consigliere<br />

provinciale. Ha ottenuto dalla provincia di Ascoli<br />

una menzione speciale per essere stato il consigliere<br />

che ha presentato il maggior numero di mozioni<br />

ed interrogazioni.<br />

Maria Lina Vitturini - Pdl<br />

Nata a Porto san Giorgio il 19<br />

aprile 1968. Diplomata geometra<br />

ha conseguito la laurea<br />

in Giurisprudenza. Inizia la<br />

carriera politica nel 1994 con<br />

Forza Italia, nel 1997 la prima<br />

campagna elettorale e diventa consigliere. Nel 2001<br />

è assessore alla cultura. Nella successiva campagna<br />

elettorale diventa consigliere durante la giunta<br />

Brignocchi. È oggi assessore alle pari opportunità<br />

nella giunta Agostini. Nel 2007 contribuisce alla<br />

fondazione e alla diffusione dei Circoli del Buongoverno<br />

di cui è presidente provinciale.<br />

Giuseppe Eusebi - Udc<br />

Nato a Grottazzolina il 1°<br />

agosto 1955. Si è laureato in<br />

Economia e Commercio ad<br />

Ancona e svolge la professione<br />

di tributarista e revisore<br />

contabile. Svolge anche l’attività<br />

di imprenditore agricolo,<br />

possedendo un allevamento di bovini. Ha iniziato<br />

l’attività politica a venti anni, diventando, nella passata<br />

amministrazione, consigliere comunale.<br />

Dal 1992 al 2000 ha fatto parte del consiglio regionale<br />

della Fipav.


Prefettura:<br />

TUTTO È PRONTO PER ACCOGLIERE<br />

L’UFFICIO DELLO STATO A PALAZZO<br />

CAFFARINI SASSATELLI<br />

L<br />

’attuazione della Provincia arrivata con le<br />

elezioni del 2009 attende ora quella degli<br />

Uffici periferici dello Stato. Primo fra tutti l’Ufficio<br />

per il Territorio, cioè la Prefettura. L’incarico<br />

di completare gli interventi conseguenti all’istituzione<br />

della Provincia è stato dato, dallo Stato,<br />

il 31 luglio del 2009 al Prefetto Emilia Zarrilli.<br />

Molisana di origine il suo curriculum è lungo e<br />

prestigioso: esperienza trentennale a Roma, dal<br />

1981 al Dipartimento di Pubblica Sicurezza, Dirigente,<br />

dal 2000, dello Sportello Unico per l’Immigrazione<br />

e creatrice dell’Ufficio Concorsi del<br />

Dipartimento di Stato , della Dia e della Polizia<br />

della Comunicazione.<br />

Tra le sue esperienze c’è la gestione dei fondi della<br />

Comunità Europea per il Sud, in particolare il<br />

fondo sociale. Ha seguito attentamente le iniziative<br />

per il contrasto al lavoro irregolare e la lotta<br />

alla contraffazione. Ha gestito la scuola di Polizia<br />

di Senigallia e ha avuto contatti anche con l’Istituto<br />

Polizia di Stato di Fermo. Il nuovo Prefetto<br />

ha iniziato subito a lavorare adeguando per primo<br />

Palazzo Caffarini Sassatelli, di proprietà della<br />

Cassa di Risparmio di Fermo in corso Cavour,<br />

e ceduta dall’istituto di credito per diventare la<br />

sede della Prefettura. Gli iter sono a buon punto<br />

come sottolinea il Prefetto di Fermo.<br />

“Il parere del Ministero dell’Economia è stato<br />

espresso - dice Sua Eccellenza Zarrilli in merito<br />

al Decreto ministeriale relativo all’istituzione<br />

della Prefettura - per cui ora ci vuole l’approvazione<br />

del Consiglio dei Ministri. Per la Prefettura<br />

stiamo procedendo secondo le indicazioni,<br />

purtroppo con i passi lenti del sistema burocrati-<br />

co. Sto seguendo le cose a vista e vengo costantemente<br />

informata di ogni passo che intercorre,<br />

in merito, a livello centrale. <strong>La</strong> Questura sarà la<br />

logica conseguenza dell’istituzione della Prefettura.<br />

Perciò appena arriverà il decreto istitutivo<br />

di quest’Ufficio si provvederà immediatamente<br />

all’altra. È tutto pronto. Intanto sono ripresi i<br />

lavori della caserma del Corpo Forestale dello<br />

Stato. Sta, invece, subendo dei rallentamenti<br />

l’adeguamento della sede dei Vigili del Fuoco.<br />

Ma non è un problema perché stiamo potenziando<br />

i servizi con due altre unità che dovrebbero<br />

arrivare dopo l’estate. Stiamo proseguendo il nostro<br />

lavoro con estrema serenità per rendere al<br />

massimo operativa la Provincia”.<br />

laProvincia<br />

Procede spedito<br />

l’iter per<br />

l’attuazione<br />

degli Uffici<br />

periferici<br />

statali. Il<br />

Prefetto Zarrilli:<br />

stiamo<br />

procedendo<br />

con serenità e<br />

celerità<br />

17


40 sindaci,<br />

un coordinatore<br />

Il commendatore e cavaliere della Repubblica Italiana Luigi Vitali, ex sindaco di Porto San Giorgio<br />

ed ex direttore della Confcommercio, è stato prima presidente attivissimo del Comitato per<br />

l’istituzione della Provincia (dal 2004 al 2009) e poi coordinatore dei 40 sindaci del Fermano.<br />

Andrea Agostini<br />

nato a Macerata il<br />

01/01/1968, eletto sindaco il<br />

13/04/2008 nelle file del Pdl<br />

e nominato il 15/04/2008. È<br />

avvocato ed è al suo primo<br />

mandato da sindaco.<br />

Porto San Giorgio<br />

Nicolino Carolini<br />

nato a Montegiorgio (Fm) il<br />

20/02/1956, eletto sindaco<br />

il 07/06/2009 e nominato<br />

l’08/06/2009. Eletto con la<br />

lista civica”Il sole”.<br />

Francavilla d’Ete<br />

Francesca Claretti<br />

nata a Montottone (Fm)<br />

il 16/05/1955. Eletta<br />

sindaco il 30/03/2010<br />

con la coalizione civica<br />

“Insieme verso il futuro”.<br />

Montottone<br />

Giandomenico Ferrini<br />

nato a Falerone (Fm) il<br />

14/03/1948, eletto sindaco<br />

il 07/06/2009 e nominato<br />

l’08/06/2009. Eletto con la<br />

lista civica di centrodestra<br />

“Insieme per Falerone”.<br />

Mariano Ambrogi<br />

nato a Grottazzolina (Fm) il<br />

24/03/1965, eletto sindaco<br />

il 07/06/2009 e nominato<br />

l’08/06/2009. A capo di<br />

una lista civica, è al suo<br />

secondo mandato.<br />

Grottazzolina<br />

Ermes Brandimarti<br />

nato a Monte San Pietrangeli<br />

il 15/05/1948, eletto<br />

sindaco il 28/05/2006 e<br />

nominato il 30/05/2006.<br />

Nello De Angelis<br />

nato a Montottone (Fm) il<br />

07/03/1943, eletto sindaco<br />

il 07/06/2009 e nominato<br />

l’08/06/2009. Ragioniere, a<br />

capo di una lista civica è al<br />

suo secondo mandato.<br />

Francesco Giacinti<br />

nato a Fermo il<br />

31/05/1962, eletto sindaco<br />

il 07/06/2009 e nominato<br />

l’08/06/2009. Eletto con<br />

una lista di centrosinistra è<br />

al suo secondo mandato.<br />

Mario Andrenacci<br />

nato a Falerone (Fm)<br />

l’11/07/1967, eletto sindaco<br />

il 13/04/2008 e nominato<br />

il 15/04/2008 nelle<br />

file del Pd. Insegnante, è al<br />

suo secondo mandato.<br />

Porto Sant’Elpidio<br />

Remigio Ceroni<br />

nato a Monterubbiano (Fm)<br />

il 21/04/1955. Coordinatore<br />

regionale e deputato, eletto<br />

sindaco il 28/05/2006, è al suo<br />

secondo mandato.<br />

Ercole D’Ercoli<br />

nato a Porto San Giorgio (Fm)<br />

il 29/03/1968, eletto sindaco<br />

il 07/06/2009 e nominato<br />

l’08/06/2009 attraverso una<br />

lista civica di centrosinistra.<br />

Gastone Gismondi<br />

nato a Montegranaro il<br />

23/06/1964, eletto sindaco<br />

il 07/06/2009 e nominato<br />

l’08/06/2009 con la lista civica<br />

di centrodestra “Insieme<br />

per Montegranaro”.<br />

Giuseppe Barbabella<br />

nato a Montegiorgio (Fm) il<br />

13/09/1962, eletto sindaco<br />

il 07/06/2009 e nominato<br />

l’08/06/2009 per una lista civica.<br />

È laureato in economia<br />

e commercio.<br />

Domenico Ciaffaroni<br />

nato a Montefortino il<br />

08/09/1958, eletto sindaco<br />

il 28/03/2010 e nominato il<br />

30/03/2010 per una lista civica<br />

di centrosinistra. È al suo<br />

primo mandato.<br />

Saturnino Di Ruscio<br />

nato a Fermo il 03/02/1959,<br />

eletto sindaco 28/05/2006 e nominato<br />

il 30/05/2006 con una<br />

lista di centrodestra. <strong>La</strong>ureato<br />

in Scienze Agrarie, è al suo<br />

secondo mandato.<br />

Magliano di Tenna Campofilone Fermo<br />

Falerone Monte Urano Montegranaro<br />

Romina Gualtieri<br />

nata a Montegiorgio (Fm) il<br />

06/12/1973, eletta sindaco<br />

il 07/06/2009 e nominata<br />

l’08/06/2009. Eletta con la<br />

lista civica “Liberi di scegliere”,<br />

è al suo primo mandato<br />

Luigi Vitali<br />

Armando Benedetti<br />

nato a Bruzzano Zeffirio (RC)<br />

il 13/01/1943, eletto sindaco<br />

il 13/04/2008 e nominato il<br />

15/04/2008 con la lista civica<br />

“Insieme per cambiare”.<br />

Torre San Patrizio Montegiorgio<br />

Jonni Ciribè<br />

nato a Fermo il<br />

21/02/1972, eletto sindaco<br />

il 07/06/2009 e nominato<br />

il 20/06/2009 per una<br />

Lista Civica.<br />

Monte San Pietrangeli Rapagnano Montefortino Ortezzano<br />

Luciano Evandri<br />

nato a Petritoli (Fm) il<br />

20/02/1974, eletto sindaco<br />

il 07/06/2009 e nominato<br />

l’08/06/2009. Eletto con una<br />

lista civica è al suo secondo<br />

mandato.<br />

Monte Vidon Combatte<br />

Maurizio Marinozzi<br />

nato a Fermo il<br />

30/10/1968, eletto sindaco<br />

il 07/06/2009 e nominato<br />

l’08/06/2009 a capo di una<br />

lista civica.<br />

Monsampietro Morico Servigliano


Amato Mercuri<br />

nato a Fermo il 20/08/1976,<br />

eletto sindaco il 07/06/2009<br />

e nominato l’08/06/2009<br />

tramite una lista civica. È<br />

avvocato ed è al suo secondo<br />

mandato.<br />

Moresco<br />

Francesco Pagliarini<br />

nato a Monterubbiano (Fm)<br />

il 07/08/1966, eletto sindaco<br />

il 07/06/2009 e nominato<br />

l’08/06/2009 a capo della lista<br />

civica “Monterubbiano Unita”<br />

è al suo secondo mandato.<br />

Monterubbiano<br />

Mauro Pieroni<br />

nato a <strong>La</strong>pedona (Fm) il<br />

16/04/1955, eletto sindaco<br />

il 07/06/2009 e nominato<br />

l’08/06/2009. Eletto con una<br />

lista civica è al suo secondo<br />

mandato.<br />

<strong>La</strong>pedona<br />

Andrea Scorolli<br />

nato a Monte Vidon Corrado<br />

(Fm) il 08/08/1948, eletto<br />

sindaco il 07/06/2009 e<br />

nominato l’08/06/2009. È al<br />

suo secondo mandato con<br />

una lista civica.<br />

Alessandro Mezzanotte<br />

nato a Petacciato (CB) il<br />

01/11/1951, eletto il 27/05/2007<br />

e nominato il 29/05/2007 con<br />

una lista di centrosinistra.<br />

Commercialista, è al suo primo<br />

mandato da sindaco.<br />

Giuseppe Mochi<br />

nato a Fermo il 22/06/1973,<br />

eletto sindaco il 07/06/2009<br />

e nominato l’08/06/2009.<br />

Eletto con una lista civica di<br />

centrodestra è al suo primo<br />

mandato.<br />

Guido Monaldi<br />

nato a Porto San Giorgio (Fm)<br />

il 07/02/1952, eletto sindaco<br />

il 27/05/2007 e nominato<br />

il 29/05/2007. È Impiegato<br />

Amministrativo ed è al suo<br />

secondo mandato.<br />

Vittorio Paci<br />

nato a Monteleone di Fermo<br />

(Fm) il 20/11/1962, eletto<br />

sindaco il 28/03/2010 e nominato<br />

il 30/03/2010 per una<br />

lista civica. È al suo secondo<br />

mandato.<br />

Sant’Elpidio a Mare Montappone Pedaso Monteleone di Fermo<br />

Graziano Pagliarini<br />

nato a Ripatransone (Ap)<br />

il 29/01/1961. A capo della<br />

lista civica “Altidona per il<br />

futuro” viene eletto sindaco<br />

il 13/04/2008 e nominato il<br />

15/04/2008. È veterinario.<br />

Egidio Ricci<br />

nato a Smerillo il 12/05/1949,<br />

eletto sindaco il 07/06/2009 e<br />

nominato l’08/06/2009 attraverso<br />

una lista civica. È impiegato<br />

amministrativo ed è al suo primo<br />

mandato da sindaco.<br />

Marino Screpanti<br />

nato il 13/07/1959, eletto<br />

sindaco il 28/03/2010 e nominato<br />

il 30/03/2010. Fa parte<br />

della lista civica “Insieme<br />

per Montelparo” ed è al suo<br />

primo mandato.<br />

Danilo Pallotti<br />

nato a Belmonte Piceno (Fm)<br />

il 09/06/1958, eletto sindaco<br />

il 07/06/2009 e nominato<br />

l’08/06/2009. A capo di una<br />

lista civica è al suo secondo<br />

mandato.<br />

Gabriele Romanelli<br />

nato a Fermo il 13/02/1967,<br />

eletto sindaco il 07/06/2009 e<br />

nominato l’08/06/2009. Eletto<br />

con una lista civica è al suo<br />

primo mandato.<br />

Giampiero Tarulli<br />

nato a Montegiorgio (Fm) il<br />

17/11/1970, eletto sindaco<br />

il 07/06/2009 e nominato<br />

l’08/06/2009. Avvocato, eletto<br />

con una lista civica è al suo<br />

secondo mandato.<br />

Giovanni Palmucci<br />

nato a Monte Giberto (Fm)<br />

il 03/01/1958, eletto sindaco<br />

il 07/06/2009 e nominato<br />

l’08/06/2009. È nella lista civica<br />

“Insieme per Monte Giberto”<br />

ed è al suo primo mandato.<br />

Adamo Rossi<br />

nato ad Amandola il<br />

10/08/1962, eletto sindaco<br />

il 07/06/2009. È al suo<br />

secondo mandato.<br />

Luca Tomassini<br />

nato il 18/01/1959 a Petritoli<br />

(Fm), eletto sindaco il<br />

28/05/2006 e nominato il<br />

30/05/2006 con una lista di<br />

centrodestra.<br />

Carlo Maria Pettinelli<br />

nato a Santa Vittoria in Matenano<br />

(Fm) il 31/08/1951,<br />

eletto sindaco il 07/06/2009<br />

e nominato l’08/06/2009.<br />

Avvocato, è al suo secondo<br />

mandato.<br />

Altidona Belmonte Piceno Monte Giberto S. Vittoria in Matenano<br />

Giulio Saccuti<br />

nato ad Amandola (Fm) il<br />

22/01/1958, eletto sindaco<br />

il 07/06/2009, nominato<br />

l’08/06/2009. A capo della lista<br />

civica”Per Amandola” è al suo<br />

primo mandato.<br />

Smerillo Ponzano di Fermo Montefalcone Appennino Amandola<br />

Marcello Vallorani<br />

nato a Petritoli (Fm) il<br />

15/12/1965, eletto sindaco<br />

il 07/06/2009 e nominato<br />

l’08/06/2009. Eletto con una<br />

lista civica, è al suo secondo<br />

mandato.<br />

Monte Vidon Corrado Montelparo Massa Fermana Petritoli Monte Rinaldo


ARTIGIANI E PICCOLE IMPRESE<br />

L’ITALIA<br />

CHE REAGISCE<br />

www.cna.it


UN NUOVO VOLTO<br />

per piazza Dante<br />

Presentato il rivoluzionario progetto della Solgas in<br />

collaborazione con l’amministrazione comunale<br />

Rivoluzionerà l’ingresso est della città, quello<br />

che dà su viale Trento, il progetto che riqualificherà<br />

piazza Dante. <strong>La</strong> ristrutturazione comprende<br />

anche la casa ex Santopaolo che poggia<br />

su mura romane e la cui facciata è dell’architetto<br />

Giambattista Carducci (1806-1878). I parcheggi<br />

della piazza saranno sotterranei. L’intera area,<br />

inoltre, sarà dotata di verde, le costruzioni verranno<br />

realizzate tutte ad un piano per non essere<br />

invasive. Edifici più bassi, perciò, per esaltare<br />

la bellezza dell’abside della chiesa di San Francesco,<br />

parcheggi sotterranei per oltre duecentoquaranta<br />

posti auto, riqualificazione di Porta<br />

Marina e di tutto il patrimonio storico artistico,<br />

nuovo arredo urbano. <strong>La</strong> Solgas sta lavorando in<br />

collaborazione con l’amministrazione comunale<br />

fermana per arrivare ad uno studio definitivo che<br />

rilanci quello che è il principale ingresso alla città<br />

per chi arriva dalla costa. Un tassello, quello<br />

della riqualificazione di piazza Dante, che va a<br />

completare un piano ad ampio raggio per favorire<br />

e migliorare l’accesso al centro storico.<br />

“Progettista dell’intera opera - ha detto l’amministratore<br />

unico della Solgas, Filippo Ercoli - è<br />

l’equipe comunale diretta dall’architetto Paolo<br />

Strappato. Abbiamo voluto affidare ai tecnici comunali<br />

la progettazione per avviare una proficua<br />

sinergia tra le diverse e ottime professionalità<br />

che sono nell’ente. Ad essere interessata è una<br />

zona di circa di 2.000 metri quadrati. Nelle nuove<br />

costruzioni sono previsti dei locali da destinare<br />

ad uffici direzionali. Finalmente il progetto<br />

preliminare per la riconversione di piazza Dante<br />

è pronto e su quella base elaboreremo quello definitivo,<br />

tenendo conto, soprattutto delle osservazioni<br />

dei cittadini. Seguiranno il progetto definitivo<br />

e il bando per l’esecuzione dei lavori. Saranno<br />

gli organi amministrativi deputati a dire la loro<br />

sulla fase attuativa del progetto”.<br />

i Progetti<br />

Filippo Ercoli<br />

amministratore<br />

unico della Solgas<br />

Ricostruzione<br />

virtuale di <strong>Piazza</strong><br />

Dante<br />

21


22 i Progetti<br />

ASITE<br />

UNA REALTÀ IN CRESCITA<br />

Due importanti investimenti, che una volta<br />

completati e portati a regime rappresenteranno<br />

un altro fiore all’occhiello per la<br />

nostra città e i suoi residenti<br />

Frazione<br />

organica<br />

Carta e<br />

cartone<br />

Indifferenziata<br />

Plastica<br />

Il Presidente del C.d.A. della Fermo<br />

A.S.I.T.E. Maurizio <strong>La</strong>urenzi<br />

partire dall’inizio del mese di Giugno la<br />

A Fermo Asite, ha iniziato su una prima zona<br />

il servizio di raccolta differenziata del porta a<br />

porta, ritirando i bidoni stradali relativi alle seguenti<br />

tipologie di rifiuto: secco non riciclabile,<br />

carta e plastica. Ai residenti della zona in questio-<br />

ne sono stati consegnati in comodato<br />

d’uso dei bidoni da lt 35 cadauno per<br />

differenziare la carta (bidone bianco),<br />

la plastica (bidone giallo) ed il secco<br />

non riciclabile (bidone grigio).<br />

Per venire incontro alle richieste della<br />

cittadinanza si continuerà a raccogliere<br />

il rifiuto umido tramite utilizzo dei<br />

bidoni/cassonetti stradali. L’inizio del<br />

porta a porta per questa tipologia di rifiuto verrà<br />

posticipato ad una seconda fase.<br />

Il nostro personale a seconda del calendario passerà<br />

a raccogliere direttamente a domicilio il rifiuto<br />

differenziato.<br />

Si ricorda a questo proposito che per il conferimento<br />

delle diverse tipologie di rifiuti raccolti con<br />

il nuovo sistema “porta a porta” occorre utilizzare<br />

ESCLUSIVAMENTE i bidoncini consegnati<br />

gratuitamente dalla Fermo Asite e che devono<br />

SEMPRE essere conferiti all’interno dei bidoncini<br />

(o dei cassonetti stradali per le zone non coper-<br />

Il Progetto<br />

prevede di<br />

andare a regime<br />

su tutto il territorio<br />

comunale<br />

entro il 2011<br />

te dal porta a porta).<br />

È, quindi, SEVERAMENTE vietato abbandonare<br />

i rifiuti di qualsiasi genere sul suolo pubblico e<br />

in prossimità dei cassonetti stradali.<br />

Prima di iniziare il servizio abbiamo fatto un serio<br />

studio e progetto di fattibilità su tutto il territorio,<br />

valutando appunto bene le zone da servire,<br />

verificate anche altre realtà limitrofe e non alla<br />

città di Fermo che hanno già attivato il servizio<br />

da qualche tempo, e soprattutto una capillare<br />

campagna di informazione con materiale illustrativo<br />

e riunione specifiche.<br />

Il Progetto prevede di andare a regime su tutto<br />

il territorio comunale entro la fine del 2011, e di<br />

raggiungere la soglia importante del 65% di raccolta<br />

differenziata entro il 31 dicembre 2012.<br />

Quattro sono le zone in cui abbiamo diviso il<br />

territorio, le prime due saranno pienamente efficienti<br />

entro il corrente anno, e interessano in<br />

particolare le zone mare sud e nord; le altre due<br />

entro la fine del 2011.<br />

Un piccolo bilancio a pochi giorni dall’inizio<br />

effettivo del nuovo servizio nella prima fascia ci<br />

dice già che la qualità del rifiuto differenziato è<br />

notevolmente migliorata grazie al maggior impegno<br />

mostrato dai cittadini in fase di differenziazione.<br />

Per quanto riguarda l’Ecocentro (centro<br />

di stoccaggio del rifiuto) sito in località San<br />

Martino, abbiamo già adottato iniziative volte a<br />

migliorare il sito stesso in termini di capienza e<br />

qualità del servizio.<br />

Una delibera di Giunta comunale ha permesso<br />

l’ampliamento del Centro di Raccolta fino ad una<br />

superficie di circa 4000 mq in comodato d’uso. Si<br />

è provveduto alla recinzione e sistemazione<br />

della stesso utilizzando la superficie<br />

aggiunta come area di stoccaggio<br />

dei rifiuti a servizio dei cittadini residenti<br />

nel Comune di Fermo.<br />

È in fase di realizzazione un progetto<br />

che prevede la ridistribuzione e ampliamento<br />

degli spazi dedicati alle<br />

diverse tipologie di raccolta differenziata,<br />

ovvero carta, plastica, vetro, alluminio,<br />

raee, ingombranti e altri. Tale progetto aiuterà<br />

ad assorbire la maggiore produzione dovuta alla<br />

raccolta porta a porta e a gestire la più elevata<br />

qualità del rifiuto destinato al riciclo.<br />

Al fine di ottenere un maggior controllo dei rifiuti<br />

conferiti presso l’Ecocentro comunale e monitorare<br />

gli accessi, la società ha provveduto ad installare<br />

una postazione di controllo provvista di<br />

sbarra elettrica e videocamera.<br />

Si è constatato che così facendo si evitano gli afflussi<br />

disordinati che si avevano in precedenza.


L’ultimo trimestre 2009 ha<br />

registrato un calo dell’ attività<br />

manifatturiera. I dati di Unioncamere<br />

Marche fotografano<br />

una situazione negativa per lo<br />

scorso anno ma in leggera ripresa<br />

per il futuro del comparto<br />

<strong>La</strong> produzione ha fatto registrare, rispetto<br />

al corrispondente periodo del<br />

2008, una variazione compresa tra il<br />

-6,9 per cento di Pesaro e il -8,2 per<br />

cento di Macerata. Tale rallentamento<br />

ha interessato la generalità dei comparti<br />

di attività economica, anche quelli<br />

più duramente colpiti dalla contrazione<br />

dell’output nei primi mesi dell’anno e<br />

cioè: l’industria meccanica e quella del<br />

tessile-abbigliamento (rispettivamente<br />

-13,1 e -11,4 per cento). In linea con<br />

le tendenze della produzione, anche la<br />

riduzione degli ordinativi è andata attenuandosi,<br />

specie sul mercato interno<br />

(-1,2 per cento). Nel corso del 2009 si<br />

rilevano notevoli cambiamenti nelle<br />

tendenze del sistema imprenditoriale<br />

marchigiano. Il fenomeno più manifesto,<br />

e purtroppo previsto, è quello della<br />

riduzione del numero delle imprese, in<br />

particolare di quelle attive: dopo oltre<br />

un decennio di continuo e consistente<br />

rafforzamento della base imprenditoriale,<br />

è stato perso quanto costruito nel<br />

2007 e 2008. Le riduzioni in termini<br />

assoluti delle imprese attive sono state<br />

piuttosto consistenti, in particolare<br />

a Pesaro e Urbino (-417), ad Ancona<br />

(-287) e a Fermo (-276). <strong>La</strong> dimensio-<br />

Calzaturiero il<br />

LUCI ED OMBRE DEL SETTORE ECO-<br />

NOMICO LEADER DEL TERRITORIO<br />

ne più ridotta del sistema economico<br />

di Fermo fa si che il calo delle imprese<br />

in questa provincia sia più pesante,<br />

in termini relativi, rispetto alle altre<br />

consorelle. A fine 2009, il sistema imprenditoriale<br />

della provincia di Fermo<br />

è costituito da: 13.988 imprese individuali(68%),<br />

3.790 società di persone<br />

(18%), 2.616 società di capitale (13%)<br />

e 214 altre forme d’impresa (cooperative<br />

in massima parte).<br />

Rispetto alla distribuzione regionale,<br />

a Fermo, è maggiore il peso delle<br />

imprese individuali (68 % FM, 15 %<br />

Marche). <strong>La</strong> riduzione del numero delle<br />

imprese individuali e delle società<br />

di persone accomuna tutte le province,<br />

così come la tenuta delle società<br />

di capitali che continuano a crescere;<br />

a Fermo, in particolare, le società di<br />

capitali aumentano di 44, mentre società<br />

di persone e imprese individuali<br />

scendono, rispettivamente, di 140 e<br />

Tra le imprese più<br />

numerose nelle attività manifatturiere,<br />

oltre alle pelli, al cuoio<br />

e alle calzature ci sono quelle<br />

del settore alimentare<br />

183 unità. Le attività manifatturiere<br />

mostrano un andamento decrescente<br />

tra il 1998 (4.650) ed il 2005 (4.329),<br />

dal 2005 al 2008 si è assistito ad una<br />

leggera ripresa (4.425 nel 2008), con<br />

il 2009 si torna indietro a 4.352. Tra<br />

le imprese più numerose nelle attività<br />

manifatturiere, oltre alle pelli, al cuoio<br />

e alle calzature ci sono quelle del<br />

settore alimentare; quest’ultimo è sicuramente<br />

uno dei più interessanti per<br />

le prospettive di sviluppo della nostra<br />

provincia. Rispetto al complesso delle<br />

attività manifatturiere che diminuiscono<br />

di 298 dal 1998, l’alimentare cresce<br />

di ben 86 unità passando da 320 a 406<br />

nel 2009. Il confezionamento degli<br />

articoli di abbigliamento ha avuto un<br />

andamento altalenante, ma complessivamente<br />

in riduzione (da 158 nel 1998<br />

a 144 nel 2009); la fabbricazione di<br />

mobili e altre manifatture mostra una<br />

curva crescente fino al 2005 e successivamente<br />

in calo. L’industria tessile,<br />

dopo un continuativo calo fino al 2005<br />

(da 85 nel ‘98 a 60 nel 2005), mostra<br />

ripresa (68 nel 2009). <strong>La</strong> fabbricazione<br />

di articoli in gomma e materie plastiche,<br />

dopo un periodo alalenante, ha<br />

avuto un picco nel 2006 (72 industrie),<br />

ed un calo negli anni successivi (63 industrie).<br />

Nel settore della preparazione<br />

e concia cuoio e fabbricazione articoli<br />

da viaggio, principale comparto<br />

manifatturiero della provincia, a fine<br />

2009 il distretto era formato da 2.611<br />

aziende. Il numero delle imprese si è,<br />

quindi, ridotto rispetto al 2008, di circa<br />

41 unità. Dall’inizio del periodo che<br />

lo studio della Unioncamere ha posto<br />

sotto osservazione sono state perse 372<br />

aziende.<br />

Per quanto riguarda il commercio<br />

estero, il comparto moda ha generato<br />

esportazioni per un miliardo di Euro<br />

(in calo del 21,6% rispetto al 2008).<br />

Gli altri settori sono tutti molto più<br />

indietro, tranne il comparto articoli<br />

farmaceutici. Apparentemente, questo<br />

settore sembra rappresentare una importante<br />

fonte di ricchezza per il territorio;<br />

in realtà, questo dato costruisce<br />

più una sorta di “partita contabile” tra<br />

ciò che un solo grande stabilimento<br />

produttivo immette nel suo ciclo produttivo<br />

(importa) e ciò che porta sul<br />

mercato (esporta).


24 Calzaturiero il<br />

I distretti<br />

calzaturieri<br />

REALTÀ E PROSPETTIVE<br />

Si inizia a vedere la luce in fondo<br />

al tunnel. Ripresa che potrà diventare<br />

forte ad inizio 2011, quando<br />

il sistema calzaturiero tornerà ai<br />

livelli del 2005<br />

Questo è quanto sostengono Banca Monte dei<br />

Paschi di Siena, l’istituto di analisi economiche<br />

Nomisma e l’Anci (Associazione nazionale<br />

calzaturifici italiani), che hanno condotto uno<br />

studio congiunto che delinea lo stato di salute e<br />

le prospettive future di crescita del calzaturiero<br />

alla luce dei risultati realizzati da alcuni dei<br />

maggiori distretti industriali nazionali, tra i quali<br />

anche il distretto fermano-maceratese. Dopo<br />

la pesante recessione del 2009, dove il volume<br />

d’affari del nostro settore calzaturiero (che, c’è<br />

da notare, è per il 64% composto dal volume<br />

delle prime tre aziende) è sceso del 20% rispetto<br />

all’anno precedente, secondo lo studio la ripresa<br />

sarà trainata, a partire dal prossimo anno solare,<br />

dalla crescita di investimenti e da un rilancio<br />

dell’export (in previsione +8,9% rispetto al<br />

2010), che farà sì che i ricavi delle vendite torneranno<br />

soltanto di uno 0,3% sotto ai livelli del<br />

2005. Dati e previsioni che faranno sorridere gli<br />

imprenditori, ma c’è un rovescio della medaglia<br />

piuttosto inquietante per la categoria dei lavo-<br />

ratori dipendenti. Se nel 2010 il trend di diminuzione<br />

dell’occupazione vedrà un drammatico<br />

-6,9% rispetto al 2009, la situazione rimarrà<br />

difficile anche nel 2011, quando si stima che il<br />

Fermano-Maceratese perderà un ulteriore 5,9%<br />

sull’anno precedente. Per non parlare dell’altro<br />

grande problema del settore, ovvero l’accesso al<br />

credito. Se a marzo 2008 la variazione percentuale<br />

rispetto ai 12 mesi precedenti degli impieghi<br />

vivi (i prestiti sostanzialmente) alle imprese<br />

manifatturiere del distretto sfiorava il +8%, già<br />

a gennaio 2009 si era arrivati a quota 0 (cioè<br />

erano stati concessi prestiti in quantità uguale<br />

all’anno precedente) per crollare velocemente


nel corso dell’anno fino a toccare il -10,5% dello<br />

scorso febbraio. Gli istituti di credito, come testimoniato<br />

da imprese, sindacati ed associazioni<br />

di categoria, hanno “chiuso i rubinetti”, concedendo<br />

sostegno economico solo a grandi e solide<br />

imprese e lasciando in difficoltà le micro e piccole<br />

aziende, vero tratto distintivo dell’industria<br />

del nostro territorio. Restano quindi sofferenze<br />

a livello occupazionale e difficoltà nell’accesso<br />

al credito, ma i principali indicatori di bilancio<br />

indicano che il sistema distrettuale è comunque<br />

solido ed affidabile. Nel periodo che va dal 2005<br />

al 2008, pur essendo raddoppiata l’incidenza degli<br />

oneri finanziari sui ricavi netti (si è passati<br />

dall’1,19% al 2,34%) le nostre aziende risultano<br />

sempre più patrimonializzate (ovvero fanno<br />

sempre meno ricorso a finanziamenti ed investimenti<br />

esterni), segno che il ricorso al debito non<br />

rappresenta il principale mezzo di finanziamento.<br />

Ciò che i numeri non dicono è che il settore<br />

calzaturiero fermano ma non solo vive principalmente<br />

delle conoscenze e delle specificità<br />

sviluppate negli anni. È grazie a questo knowhow<br />

che il distretto riesce a sopravvivere, grazie<br />

ad una qualità impareggiabile che rende l’Italia<br />

tutta la principale produttrice europea di scarpe<br />

(40% della quota di mercato) e terzo paese<br />

al mondo per export di calzature dietro solo ai<br />

grandi colossi della manifattura Cina e Vietnam.<br />

Un export diversificato e uno sguardo attento ai<br />

nuovi mercati emergenti, oltre ad un maggiore<br />

dialogo con il sistema bancario, saranno quindi,<br />

secondo Montepaschi, Nomisma ed Anci, le basi<br />

per un vero rilancio. Che faccia da traino anche<br />

ad una ripresa dell’occupazione.<br />

ROMIT s.p.a.<br />

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Calzaturiero il<br />

25


26 Calzaturiero il<br />

LA RICETTA DELLA CNA PER IL RILANCIO:<br />

Formazione e miglior<br />

accesso al credito<br />

<strong>La</strong> difficoltà di reperire<br />

finanziamenti e la carenza<br />

di personale, sono per<br />

il presidente Coltrinari, i<br />

punti dolenti<br />

Sandro Coltrinari<br />

Sandro Coltrinari è il presidente<br />

provinciale della Cna di Fermo, la<br />

Confederazione Nazionale dell’Artigianato<br />

e della piccola e media impresa,<br />

associazione che raccoglie circa 3 mila<br />

imprese e si occupa di sostenere tutta<br />

quella fitta rete di microimprenditori<br />

che sono il cuore pulsante del sistema<br />

economico fermano, nonché vicepresidente<br />

della locale Camera di Commercio.<br />

D - Quali sono i problemi attuali per le<br />

aziende?<br />

R - Il problema principale è rappresentato<br />

dalla difficoltà di accesso al credito.<br />

In un fase come questa in cui si sta delineando<br />

l’inizio di una lenta ripresa le<br />

Pmi sono stremate dalle perdite subite<br />

nel periodo della crisi ed ora che qualche<br />

segnale positivo si sta manifestando,<br />

non hanno più risorse finanziarie<br />

adeguate da investire nell’attività. <strong>La</strong><br />

maggior parte delle aziende lamenta<br />

una scarsa liquidità dovuta a costi fissi<br />

da sostenere ed anche all’allungamento<br />

dei tempi di pagamento da parte dei<br />

clienti, per non parlare dei ritardi del-<br />

la PA nel pagare le imprese. In questo<br />

contesto ha lavorato molto Fidimpresa<br />

Marche, il Confidi del sistema CNA,<br />

che ha realizzato dei prodotti specifici<br />

per l’erogazione di credito alle imprese<br />

associate nel momento di crisi e grazie<br />

alla collaborazione principalmente con<br />

gli istituti di credito locali, che si sono<br />

mostrati più vicini alle esigenze delle<br />

imprese rispetto ai grandi gruppi bancari,<br />

siamo riusciti a garantire l’accesso al<br />

micro credito da parte delle Pmi.<br />

D - Oltre al credito, su quali altri fronti<br />

intervenire per un vero rilancio dell’economia<br />

locale?<br />

R - Dobbiamo agire sul fronte della<br />

formazione, perché se da un lato assistiamo<br />

alla richiesta di cassa integrazione<br />

di numerose Pmi, soprattutto della<br />

manifattura, dall’altro abbiamo tante<br />

richieste di lavoratori specializzati che<br />

però non trovano riscontro nel mercato<br />

del lavoro come evidenziato anche nel<br />

rapporto Excelsior di Unioncamere-<br />

Ministero del <strong>La</strong>voro. Siamo impegnati<br />

nella formazione dei giovani attraverso<br />

accordi con le scuole secondarie che<br />

mirano a portare in classe a contatto con<br />

gli studenti gli imprenditori del nostro<br />

territorio, per fornire loro un orientamento<br />

sulla base di esperienze pratiche<br />

mediante anche stage specifici in<br />

azienda. Ci stiamo impegnando molto<br />

anche nella formazione dei nostri associati,<br />

attuando progetti per affrontare<br />

un grande problema del futuro che porterà<br />

alla scomparsa numerose imprese:<br />

il passaggio generazionale. Per questo<br />

abbiamo chiesto alla Provincia di realizzare<br />

il bando per le work experience<br />

che consentirà a numerosi giovani diplomati<br />

o laureati di entrare nel mondo<br />

del lavoro senza gravare sul bilancio<br />

delle aziende. Sul fronte delle reti d’impresa<br />

stiamo attivando un progetto che<br />

consentirà alle Pmi di attivare sinergie<br />

volte ad un risparmio sui costi di gestio-<br />

ne, alla creazione ed alla promozione<br />

di brand espressione della capacità di<br />

produzione di eccellenze nel settore<br />

moda e non solo. Abbiamo promosso,<br />

poi, insieme alla Provincia, alla Cciaa,<br />

alla Fondazione Carifermo ed alle altre<br />

associazioni un protocollo d’intesa per<br />

l’avvio del progetto strategico speciale<br />

sulla creazione di nuova impresa, che<br />

consentirà di sostenere, attraverso un’attività<br />

di tutoraggio svolta anche dalle<br />

associazioni ed attraverso contributi a<br />

fondo perduto, chi vorrà intraprendere<br />

un’attività imprenditoriale.<br />

D - <strong>La</strong> crisi quindi è tutt’altro che superata?<br />

R - I dati forniti dall’ufficio statistica<br />

della Cciaa fermana relativi al primo<br />

trimestre del 2010 indicano che lo stock<br />

delle imprese attive decresce ancora in<br />

questo primo quarto del 2010, ma la<br />

dinamica negativa è molto rallentata e<br />

anzi dai primi dati dei mesi di aprile e<br />

maggio risulta un significativo aumento<br />

delle imprese attive. <strong>La</strong> fase più acuta<br />

della crisi sembra finalmente superata<br />

ed anche per il sistema imprenditoriale<br />

territoriale si va verso una ripresa<br />

lenta, ma reale e sensibile. Per quanto<br />

riguarda il settore calzaturiero molte<br />

imprese che lavorano conto terzi si trovano<br />

in difficoltà perché i committenti<br />

tendono sempre di più a delocalizzare<br />

ed il fatturato è diminuito sensibilmente<br />

creando dei seri problemi di liquidità a<br />

chi aveva investito. Tra le aziende della<br />

calzatura che invece hanno un marchio<br />

di proprietà c’è un cauto ottimismo ma<br />

si attende l’evento Micam del prossimo<br />

settembre per sciogliere le riserve,<br />

perché quello sarà il vero banco di prova<br />

che ci darà il polso della situazione<br />

dell’ultimo trimestre dell’anno. A questo<br />

proposito la CNA, che nelle trascorse<br />

edizioni del Micam di Milano accompagnava<br />

alcune aziende sostenendole<br />

anche con un contributo economico, ha<br />

deciso di rinunciare alla propria iniziativa<br />

organizzando insieme all’azienda<br />

speciale Fermo Promuove ed alle altre<br />

associazioni dell’artigianato la presenza<br />

a questa fiera di ben 15 pmi del nostro<br />

territorio con un importante contributo<br />

economico erogato dall’ente camerale.


Calzaturiero il<br />

Ripensare Basilea 2<br />

PER RILANCIARE LE IMPRESE ARTIGIANE<br />

Confartigianato auspica il superamento del protocollo<br />

europeo e più finanziamenti alle imprese<br />

Maria Desiree Basili è la coordinatrice<br />

interprovinciale di Confartigianato,<br />

a lei si rivolgono quindi molti<br />

dei piccoli imprenditori e artigiani della<br />

nostra provincia.<br />

D - Quali sono le richieste di aiuto più<br />

pressanti?<br />

R - <strong>La</strong> problematica più grave che ci<br />

viene posta è quella dell’accesso al<br />

credito, uno dei punti centrali dell’attività<br />

imprenditoriale. Per le aziende sta<br />

diventando difficilissimo chiedere ed<br />

ottenere prestiti, persino riunendosi in<br />

Cooperative di garanzia collettiva.<br />

D - Cosa fa Confartigianato per cercare<br />

di superare questa situazione?<br />

R - Il nostro modo di operare va nella<br />

direzione di quella forma di aiuto che è<br />

forse la più antica del mondo ma ancora<br />

la più efficace: la sussidiarietà. Le Cooperative<br />

di garanzia collettiva, cui ho già<br />

accennato, sono lo strumento che privilegiamo<br />

in quest’ottica. In pratica ogni<br />

ditta associata versa una quota annuale<br />

che sommata alle altre quote (parliamo<br />

di qualche migliaio di associati) forma<br />

un fondo di garanzia di tutto rispetto<br />

per coloro che vogliano richiedere un<br />

prestito. Il fatto è che se fino a qualche<br />

anno fa i prestiti con la garanzia di una<br />

cooperativa come la nostra erano accettati<br />

nella quasi totalità dei casi, oggi<br />

non è più così scontato. E pensare che si<br />

tratta di cooperative con garanzia cosiddetta<br />

“107”, ovvero al massimo livello<br />

di affidabilità.<br />

D - E allora il problema qual è?<br />

R - Secondo il trattato di Basilea 2,<br />

emanato nel 2004, le banche, per ogni<br />

finanziamento che fanno, devono ac-<br />

cantonare una riserva di capitale. <strong>La</strong><br />

percentuale di riserva che devono accantonare<br />

varia a seconda del rating, la<br />

“valutazione” che ha l’impresa. Un modello<br />

che favorisce la grandi industrie,<br />

che infatti hanno plaudito questo nuovo<br />

modo di razionalizzare il sistema, ma<br />

che penalizza piccole e nuove imprese.<br />

Questo perché il rating si compone di<br />

due parti: una quantitativa e una qualitativa.<br />

Quella quantitativa considera brutalmente<br />

dati quali fatturato, bilancio ed<br />

indici vari. Quella qualitativa invece si<br />

basa sulle capacità di differenziazione<br />

ed adattamento ai mercati e molti altri<br />

fattori di questo tipo. In media i dati<br />

quantitativi pesano per il 60-70%, quelli<br />

qualitativi per il 30-40%, percentuali<br />

che possono variare a seconda della<br />

singola banca. Così i fattori quantitativi<br />

vanno a favorire le grandi aziende e<br />

quelli qualitativi favoriscono le aziende<br />

con grande tradizione, scoraggiando la<br />

nascita di nuove aziende o il sostegno<br />

di quelle con pochi anni di attività alle<br />

spalle. Ricordo che solo da pochissimi<br />

anni anche l’artigianato può usufruire<br />

degli ammortizzatori sociali. E poi c’è<br />

da dire che, quando tutto andava bene,<br />

l’artigianato era esso stesso un ammortizzatore<br />

sociale, perché spesso hanno<br />

assorbito la manodopera fuoriuscita da<br />

imprese più grandi. E poi difficilmente,<br />

fino ad un paio di anni fa, un artigiano<br />

si privava di un capitale così importante<br />

come un dipendente specializzato. Un<br />

problema sul quale non ci si è soffermati<br />

troppo è quello degli ammortizzatori<br />

sociali per gli imprenditori stessi.<br />

Trattandosi di piccole e micro imprese,<br />

spesso gli imprenditori fanno anche<br />

da lavoratori in prima persona e non<br />

hanno tutele di nessun tipo. Per questo<br />

avevamo richiesto di estendere anche ai<br />

questi microimprenditori delle forme di<br />

sostegno, che però non sono arrivate.<br />

Maria Desiree Basili<br />

D - Come state gestendo il problema dei<br />

“corsi di aggiornamento”, usufruire della<br />

Cigs in deroga, e dei lunghi tempi di<br />

attesa per incassare i fondi.<br />

R - Per quanto riguarda i corsi il problema<br />

è stato un intasamento del centro per<br />

l’impiego di Fermo, preso d’assalto dalle<br />

tantissime domande arrivate. Per alleggerire<br />

il carico abbiamo fatto approvare<br />

in Regione un provvedimento per cui le<br />

aziende che facciano richieste per meno<br />

di 173 ore di cassa integrazione (all’incirca<br />

un mese di lavoro) possano evitare<br />

di dover perdere i loro lavoratori per tali<br />

corsi, ricevendo subito i sussidi. Si tratta<br />

di metà delle aziende che avevano fatto<br />

richieste per la cassa integrazione, non<br />

sono poche. Per i problemi degli incassi<br />

ritardati presumiamo che il problema<br />

sia lo stesso, ma durante l’ultima riunione<br />

tenutasi in provincia i due attori<br />

principali, la Regione e l’Inps, non si<br />

sono presentati a spiegare cosa stava<br />

succedendo.<br />

27


28 Calzaturiero il<br />

Accesso al credito:<br />

IL SISTEMA BANCARIO LOCALE<br />

SOSTIENE LE IMPRESE IN DIFFICOLTÀ<br />

Marino Silvi, Responsabile Area<br />

Affari della Carifermo Spa della<br />

Carifermo: abbiamo messo a<br />

disposizione particolari linee di<br />

credito per le aziende in start-up<br />

D - Molte aziende denunciano la difficoltà<br />

di accesso al credito. Quanto questa<br />

difficoltà è reale nel Fermano?<br />

R - Gli impieghi bancari a maggio del<br />

2010 evidenziano un incremento anno<br />

su anno del 2,81% in presenza di un calo<br />

piuttosto evidente dei fatturati aziendali<br />

e degli investimenti, almeno sino alla<br />

fine del 2009. Ciò sta a significare che<br />

il sistema bancario, soprattutto quello<br />

locale sta facendo a pieno la sua parte<br />

sostenendo le aziende che non stanno<br />

effettuando investimenti ma, hanno necessità<br />

di sostenere il “circolante” dilatato<br />

dalla maggiore difficoltà nell’incas-<br />

so dei crediti. In tale situazione il primo<br />

quadrimestre del 2010 si è chiuso con<br />

un nuovo peggioramento della qualità<br />

del credito quale effetto della fase recessiva<br />

dell’economia.<br />

In sostanza non parlerei di reale difficoltà<br />

d’accesso al credito ma di forte<br />

diminuzione della richiesta e necessità<br />

da parte degli istituti di selezionare con<br />

attenzione le aziende meritevoli.<br />

D - Quante possibilità ci sono per una<br />

piccola e media azienda di lavorare accedendo<br />

a crediti non eccessivamente<br />

esosi?<br />

R - Se una piccola e media impresa appare<br />

sana e ben gestita ci sono reali possibilitià<br />

anche perché consideri che il<br />

tasso medio sui prestiti in euro a maggio<br />

del 2010 è pari al 3,61%, con un euribor<br />

che è ai minimi storici.<br />

D - Cosa fa la banca locale<br />

concretamente per aiutare<br />

le aziende in questo periodo<br />

di crisi?<br />

R - Appare forse banale la<br />

risposta, ma non servono<br />

ricette miracolose. Bisogna<br />

essere presenti sul territorio<br />

e far in modo che<br />

tutti i nostri collaboratori<br />

colloquino costantemente<br />

con gli imprenditori, giorno<br />

per giorno.<br />

D - Quali gli incentivi dell’istituto bancario<br />

locale per la costituzione di nuove<br />

aziende?<br />

R - Da parte nostra abbiamo messo a<br />

disposizione particolari linee di credito<br />

per le aziende in fase di start-up anche<br />

nel settore turismo che potrebbe dare<br />

molto al nostro territorio.


Produzione diversificata<br />

e niente debiti<br />

LA PAROLA AI CONTOTERZISTI<br />

Loris Pagliariccio, insieme al socio Luca Donati, da oltre trent’anni si occupa di<br />

montaggio calzature conto terzi. Il suo lavoro consiste nell’assemblare la scarpa a<br />

partire da tomaie, contrafforti, puntali e forme. Ciò che esce fuori è la scarpa priva<br />

della suola, del tacco e cui va sfilata la forma. Una forma di terzismo diversa da<br />

quello dei calzaturifici che realizzano la scarpa per intero lasciando che il cliente<br />

apponga solo il suo marchio. <strong>La</strong> “Donati e Pagliariccio” è una delle centinaia di<br />

microimprese che compongono il mondo della calzatura fermano.<br />

D - Qual è attualmente la situazione?<br />

R - Il calo di produzione è stato sensibile,<br />

soprattutto nel 2009. Dopo il boom<br />

del 2007, nel quale abbiamo prodotto<br />

135 mila paia di scarpe, nel 2008 c’è<br />

stato un primo leggero calo, ma l’anno<br />

scorso la produzione è scesa del 20%<br />

attestandosi intorno alle 90 mila paia. E<br />

questo inizio di 2010 vede un ulteriore<br />

calo rispetto al 2009. A fronte delle<br />

600 paia a giorno del passato, oggi non<br />

superiamo le 450. Fino a due anni fa lavoravamo<br />

per quattro clienti, oggi solo<br />

per due.<br />

Loris Pagliariccio<br />

D - Meno produzione significa ovviamente<br />

una minore forza lavoro necessaria.<br />

Siete stati obbligati a ricorrere alla<br />

cassa integrazione?<br />

R - In oltre trent’anni di lavoro, non ci<br />

era mai accaduto. L’abbiamo fatto lo<br />

scorso autunno per un mese e mezzo,<br />

mentre ad aprile di quest’anno abbiamo<br />

chiesto l’aiuto dei fondi di sostegno al<br />

reddito dell’Ebam (Ente Bilaterale Artigianato<br />

Marche). Il paradosso è che in un<br />

periodo di crisi come questo si fa fatica a<br />

trovare operai specializzati anche perché<br />

ormai sono pochissimi i giovani che vo-<br />

Calzaturiero il<br />

gliono imparare il mestiere. E poi molti<br />

che invece sono in mobilità preferiscono<br />

prendere qualche soldo in meno e starsene<br />

a casa o fare qualche “lavoretto” in<br />

nero per arrotondare piuttosto che farsi<br />

assumere da qualche ditta a lavorare 8<br />

ore per pochi euro in più.<br />

D - Quali i periodi più duri da superare?<br />

R - Fino a qualche tempo fa, nei cambi<br />

di stagione la produzione non si fermava<br />

per lungo tempo. Lo scorso aprile, invece,<br />

siamo rimasti fermi per 15 giorni. E<br />

in modo analogo era successo a inizio<br />

autunno dello scorso anno, quando ricorremmo<br />

alla Cassa integrazione dopo<br />

essere stati pressoché fermi per quasi due<br />

mesi.<br />

D - <strong>La</strong> diversificazione della produzione<br />

può essere stata la vostra salvezza?<br />

R - Beh, senza dubbio ci ha aiutato molto.<br />

Il problema nel nostro lavoro, che si<br />

basa sulla manodopera, è l’eliminazione<br />

dei tempi morti. Nei periodi di piena stagione,<br />

comunque sia, ci sono dei limiti<br />

di produttività oltre i quali, con un certo<br />

numero di dipendenti e macchinari non<br />

si può andare. Se però nei periodi morti<br />

si riesce a tenere una produzione vicina<br />

alla massima allora si guadagna.<br />

D - Siete dovuti ricorrere ad aiuti delle<br />

banche?<br />

R - Ci siamo rivolti circa 10 anni fa alla<br />

Cassa depositi e prestiti per acquistare un<br />

macchinario da 150 milioni di vecchie<br />

lire, ma abbiamo cercato sempre di limitare<br />

al minimo i rapporti con le banche,<br />

cercando di lavorare quasi solo con soldi<br />

nostri.<br />

29


30 Calzaturiero il<br />

I GRANDI DELOCALIZZANO,<br />

i terzisti chiudono<br />

Jamping dopo aver lavorato per grandi aziende,<br />

oggi ha ridotto l’attività e rischia la chiusura<br />

Il caso di Massimo Stortini è emblematico di come la crisi si sia abbattuta sui contoterzisti<br />

del Fermano. Proprietario del calzaturificio Jamping di Porto Sant’Elpidio,<br />

che per oltre 15 anni ha realizzato calzature di alta qualità per griffe come Prada<br />

e Fratelli Rossetti, ora è sull’orlo del baratro, con una produzione crollata e tutti i<br />

dipendenti in cassa integrazione.<br />

D - Come nasce e si sviluppa la sua<br />

azienda?<br />

R - Nel 1989, dopo un periodo<br />

nell’azienda di mio padre, ho deciso di<br />

fondarne una tutta mia. Ci siamo subito<br />

orientati verso prodotti di alta qualità,<br />

attirando, circa quindici anni fa, l’attenzione<br />

di Prada, seguita da Fratelli Rossetti.<br />

Durante gli scorsi anni, quando la<br />

crisi era soltanto un lontano fantasma,<br />

siamo arrivati a produrre 25 mila paia<br />

di scarpe a stagione, 20 mila solo per<br />

Prada, con la quale però abbiamo interrotto<br />

i rapporti<br />

D - Come mai si è chiuso questo rapporto?<br />

R - Siamo stati costretti a chiudere i<br />

rapporti con loro a causa della delocalizzazione.<br />

Nei periodi floridi, confezionavamo<br />

per Prada circa 20 mila paia di<br />

scarpe a stagione, che progressivamente<br />

sono scese fino alle 9 mila dell’ultima<br />

stagione. Ora sono alla ricerca di altri<br />

marchi per poter ritornare ai livelli di<br />

qualche anno fa. Sono in corso un paio<br />

di trattative, speriamo bene.<br />

D - Una situazione che ovviamente ricade<br />

anche sui dipendenti.<br />

R - Ne ho una ventina che, dopo aver<br />

chiuso con Prada, ho dovuto mettere<br />

tutti in cassa integrazione. Alcuni stanno<br />

lavorando, altri no, anche perché, lavorando<br />

la metà, non ne avevo bisogno.<br />

Per fortuna, avendo un piccolo capitale<br />

da parte, ho anticipato loro i soldi della<br />

cassa integrazione ma ora in pratica<br />

sono in credito con l’Inps. Non tutte le<br />

aziende se lo possono permettere, anzi,<br />

sono veramente poche. <strong>La</strong> cassa integrazione<br />

per i miei dipendenti scade a<br />

novembre, una data che sarà cruciale<br />

per noi. Dovrò decidere se tenere tutti<br />

oppure licenziare qualcuno. O addirittura<br />

chiudere bottega. Se qualcuno dei<br />

contatti che ho preso andranno in porto<br />

forse ce la faremo ad andare avanti,<br />

ma è ovvio che devo tornare a produrre<br />

almeno 20 mila paia a stagione. Oggi<br />

non superiamo le 12-13 mila. C’è però<br />

anche un altro risvolto della questione<br />

occupazione. Ovvero che si fa sempre<br />

più fatica a trovare operai specializzati.<br />

E molti di quelli che sono stati messi in<br />

mobilità preferiscono stare a casa senza<br />

far nulla per 7-800 euro al mese piuttosto<br />

che lavorare in fabbrica 8 ore al<br />

giorno per 1000 euro. I giovani di oggi<br />

vogliono tutto e subito, non hanno più<br />

voglia di fare la gavetta.<br />

D - Qual è il rapporto con le banche?<br />

R - Le banche sono sulla difensiva più<br />

che mai, difficilmente ti aiutano. Gli<br />

istituti locali forse mostrano un po’ più<br />

di comprensione, almeno provano ad<br />

ascoltare le tue ragioni e se magari hai<br />

Masimo Stortini<br />

un’azienda con anni di esperienza positiva<br />

alle spalle che ha una piccola difficoltà,<br />

una mano te la danno. Ma comunque<br />

se la situazione è grave, ti lasciano<br />

affondare. Io per fortuna sono stato previdente<br />

in passato e nei momenti floridi<br />

ho sempre messo da parte qualcosa per i<br />

momenti difficili come questo. Oggi almeno<br />

posso reggermi, quantomeno per<br />

uno o due anni posso tirare avanti, non<br />

di più però, sperando che ci sia ripresa<br />

negli anni a venire.<br />

D - E allora cosa si può fare per riprendere<br />

a correre?<br />

R - Il futuro per noi potrebbe essere<br />

quello di lavorare con griffe dell’abbigliamento<br />

che vogliano entrare nel settore<br />

della calzatura. Ma alla lunga anche<br />

questi verranno attratti dalla competitività<br />

delle fabbriche estere. E non è facile<br />

fare interventi neanche a livello istituzionale.<br />

Il problema è economico. Se<br />

fare scarpe all’estero costa meno, come<br />

si fa? E se anche sulla qualità ci stanno<br />

rimontando poi... Si potrebbero aiutare<br />

le aziende con sgravi fiscali, specie per<br />

quanto riguarda il costo del lavoratore<br />

per l’azienda.


Calzaturiero il<br />

SOTTO IL PARAFULMINE DEI GRANDI MARCHI<br />

la vita è bella<br />

I terzisti dei gruppi leader hanno tenuto<br />

botta ed ora tornano a crescere<br />

T.R. è il proprietario di un calzaturificio<br />

medio-piccolo (27 dipendenti)<br />

di Sant’Elpidio a Mare, che lavora<br />

esclusivamente per la Tod’s di Diego<br />

Della Valle. Un’eccezione rispetto<br />

a gran parte dei contoterzisti della<br />

zona ma interessante proprio per la<br />

sua anomalia.<br />

D - Come sta reagendo la sua azienda<br />

in questo momento?<br />

R - Mi rendo conto che siamo un caso<br />

isolato e che non fa testo a livello generale.<br />

<strong>La</strong> crisi ci ha sfiorato appena,<br />

in particolare nel periodo in cui la<br />

crisi è esplosa, tra la fine del 2008 e<br />

l’inizio del 2009, ma abbiamo superato<br />

l’impasse senza grossi problemi.<br />

Già adesso siamo tornati a livelli di<br />

produzione del 2008 (90-95 mila paia<br />

l’anno), ma come noi tutto il gruppo<br />

Tod’s, che addirittura ora è in crescita<br />

anche abbastanza corposa. Il fatto<br />

è che noi ed altre 7 - 8 ditte come la<br />

nostra, lavorando da quasi trent’anni<br />

per Della Valle, abbiamo la sua fiducia<br />

e perciò se i vertici dell’azienda<br />

decidono di tagliare la produzione, i<br />

primi a rimetterci sono i calzaturifici<br />

che ci lavorano da meno tempo e che<br />

producono minori quantità. Come in-<br />

fatti è accaduto. <strong>La</strong> mia azienda, che<br />

fino agli anni ’70, sotto la gestione di<br />

mio padre, aveva lavorato in proprio,<br />

è stata fortunata a trovare un cavallo<br />

buono come quello della Tod’s ed ancora<br />

oggi ne trae beneficio, anche in<br />

un momento difficile come questo.<br />

D - Di conseguenza anche il problema<br />

della cassa integrazione non l’avete<br />

vissuto se non marginalmente.<br />

R - Abbiamo messo dei dipendenti in<br />

cassa integrazione solo per un mese a<br />

fine 2008 e la scorsa estate abbiamo<br />

prolungato un po’ le ferie, ma non ci<br />

sono stati problemi tali da indurci a<br />

ricorrere massicciamente agli ammortizzatori<br />

sociali.<br />

D - Gli istituti di credito dovrebbero<br />

quindi essere “clementi” con aziende<br />

come la sua.<br />

R - Quando la banca sa che lavori<br />

per Diego Della Valle, le porte non si<br />

chiudono mai. Ma in generale, come<br />

si suol dire, quando c’è il sole va tutto<br />

bene, però quando piove l’ombrello<br />

non te lo danno. E questo vale tanto<br />

per me quanto per gli imprenditori di<br />

ogni settore. Capisco le banche che<br />

magari abbiano timore di rischiare in<br />

un momento come questo, ma ci sono<br />

molte aziende che con il loro sostegno<br />

potrebbero farcela a superare la crisi<br />

ed a riprendere a correre. Un sostegno<br />

le banche dovrebbero darlo, certo non<br />

indistintamente a chiunque, ma a realtà<br />

che comunque hanno lavoro ma<br />

mancano di fondi per acquistare materiali<br />

e macchinari. Le banche sono<br />

in grado di capire quali imprenditori<br />

hanno una solidità e chi no, quindi non<br />

vedo perché non debbano essere più<br />

“magnanimi” con alcuni.<br />

D - Un mondo rose e fiori quello della<br />

galassia Tod’s.<br />

R - Le scarpe Tod’s sono un prodotto di<br />

ottima qualità e completamente made<br />

in Italy. Dopo aver tentato la carta della<br />

Cina, l’azienda ha deciso da qualche<br />

anno di rientrare in Italia e produrre<br />

solo sul suolo nazionale. E con i contoterzisti<br />

è molto rigorosa. Vogliono<br />

sapere se dai qualche paio di scarpe<br />

a qualcuno, se sei iscritto alla Camera<br />

di Commercio, se gli operai sono tutti<br />

in regola e molte altre cose. Ad avere<br />

la responsabilità di tutto sono io ed io<br />

solo rispondo di qualsiasi problema.<br />

31


32 Calzaturiero il<br />

Consulta del Commercio<br />

Turismo e Servizi<br />

Nata da pochi mesi per volontà di<br />

Confcommercio, Assocommercianti<br />

e Confesercenti, la Consulta del<br />

Commercio, Turismo e Servizi si è già<br />

resa protagonista di diverse iniziative<br />

atte a valorizzare e supportare le categorie<br />

rappresentate. Come si ricorderà<br />

la Consulta ha avuto il “battesimo”,<br />

del presidente dell’Azienda Speciale<br />

della Camera di Commercio “Fermo<br />

promuove”, Nazzareno di Chiara, del<br />

sindaco Saturnino Di Ruscio, dell’Assessore<br />

al Turismo della Provincia,<br />

Guglielmo Massucci e del vicepresidente<br />

di Marca Fermana, Daniele Gatti<br />

presenti i dirigenti di altre Associazioni.<br />

“<strong>La</strong> Consulta non è antagonista<br />

di nessuno, ma strumento per unire le<br />

forze in grado di sostenere commercio<br />

e turismo. Siamo pronti a metterci in<br />

gioco in città e sul territorio per l’organizzazione<br />

di eventi che calamitano<br />

l’attenzione dei turisti verso Fermo e<br />

la Provincia”, ha detto Ennio Viozzi<br />

presentando il nuovo organismo. Presidente<br />

della Consulta è Basilio Giacomozzi,<br />

vice Valeriano Juvalè. Del<br />

direttivo fanno parte Giuseppina Giacobbi<br />

e i dirigenti delle Associazioni.<br />

“Ho constatato come in poche altre<br />

occasioni - ha detto Giacomozzi - ci<br />

sia una collaborazione totale. Adesso<br />

sta a noi dimostrare la validità della<br />

Consulta”. Nazzareno Di Chiara ha<br />

precisato “Che Fermo Promuove non<br />

elargisce contributi, ma finanzia progetti<br />

a sostegno dell’economia del territorio<br />

e quindi anche del commercio<br />

e del turismo. Saremo al fianco della<br />

Consulta anche finanziariamente - ha<br />

concluso - per progetti di valenza ter-<br />

ritoriale, mirati a valorizzare le eccellenze<br />

del territorio”. L’assessore Massucci<br />

ha parlato di “Grande vivacità<br />

della nuova Provincia. Vivacità che la<br />

farà crescere perché ha ancora molto<br />

da dare e soprattutto ha molto da fare.<br />

Ben venga quindi questa Consulta - ha<br />

finito - alla quale garantiamo la nostra<br />

vicinanza ed il nostro appoggio”. <strong>La</strong><br />

Consulta per il Commercio, Turismo e<br />

Servizi - come già detto - ha lavorato<br />

a pieno regime per l’organizzazione<br />

del 4° Torneo Internazionale di Minibasket<br />

(andato in scena dal 13 a 17<br />

Luglio con finali all’aperto in <strong>Piazza</strong><br />

de Popolo, con circa mille persone presenti<br />

in città per una settimana), sta organizzando<br />

la Fiera di Santa Maria, in<br />

programma il primo agosto in città e la<br />

prima Fiera di San Savino (16 Agosto)<br />

a Marina Palmense. Si tratta di due fiere<br />

particolari, che avranno inizio alle<br />

ore 14 e si protrarranno fino a notte<br />

fonda. Attorno alle stesse la Consulta<br />

creerà eventi ed intrattenimenti per i<br />

numerosi turisti che in questo periodo<br />

affollano le strutture ricettive all’aperto,<br />

e non solo.


Il sindacato accusa:<br />

TROPPI RITARDI NEL PAGAMENTO<br />

DELLA CIGS<br />

I sindacati di categoria dei lavoratori<br />

da tempo lanciano l’allarme per garantire<br />

l’occupazione nel comparto in crisi.<br />

L’ultimo è quello inerente il ritardo del<br />

pagamento ai lavoratori della cassa<br />

integrazione in deroga. Alfonso Cifani,<br />

segretario della Cisl e Piero Francia segretario<br />

territoriale Femca Cisl, fanno<br />

il punto della situazione.<br />

D - Quali le richieste dei lavoratori in<br />

questi mesi?<br />

R - Le richieste sono orientate principalmente<br />

verso gli ammortizzatori sociali.<br />

Quindi richiesta di dosi massicce di<br />

cassa integrazione. Ha preso poi parecchio<br />

vigore la formula del contratto di<br />

solidarietà, una formula mai usata negli<br />

anni passati. In pratica l’imprenditore<br />

ed i lavoratori concordano un orario di<br />

lavoro ridotto per tutti, di modo che la<br />

perdita salariale sia ridotta per tutti, visto<br />

che le ore non lavorative vengono pagate<br />

all’80%, e nessuno viene licenziato. <strong>La</strong><br />

durata del contratto deve essere di almeno<br />

12 mesi ma può arrivare fino ad un<br />

massimo di 4 anni ed esige come condizione<br />

base il fatto che l’azienda debba<br />

garantire sempre almeno il 50% delle<br />

ore di lavoro. Il problema, nel rispettare<br />

queste condizioni, è che siccome il lavoro<br />

calzaturiero è orientato ad una forte<br />

stagionalità, con periodi morti più meno<br />

lunghi nel cambio di stagione, è difficile<br />

programmare anno per anno con sicurezza<br />

che non si scenderà mai sotto quella<br />

soglia del 50%. Sarebbe più adeguato<br />

avere la possibilità, magari, di abbassare<br />

la durata minima del contratto a 6 mesi,<br />

una durata più “programmabile”. Questo<br />

tipo di contratto ha però preso meno piede<br />

rispetto alla cassa integrazione, che<br />

consente una maggiore flessibilità anche<br />

se a livello di costi è meno conveniente.<br />

D - <strong>La</strong> Cisl come sta operando?<br />

R - Vorremmo sottolineare la portata storica<br />

di un accordo, raggiunto lo scorso dicembre<br />

ma che è andato a regime a luglio<br />

e che vede coinvolte tutte le parti sociali<br />

legate al mondo dell’artigianato (meno la<br />

Cgil), secondo il quale tutti i lavoratori di<br />

imprese non associate all’Ebam potranno<br />

chiedere all’azienda di accedere ad alcuni<br />

benefici che esso dà. Per di più le aziende<br />

che non sono in regola con il versamento<br />

della quota associativa all’ente dovranno<br />

mettere in busta 25 euro lorde in più al<br />

mese ai loro dipendenti.<br />

D - Il trend negli ultimi mesi è volto ad<br />

un miglioramento della situazione dei lavoratori?<br />

R - È difficile valutare oggettivamente le<br />

cose in questo periodo. C’è stato un sensibile<br />

calo delle richieste di cassa integrazione,<br />

ma certo che se non si lavorasse<br />

nemmeno in questo periodo la situazione<br />

sarebbe drammatica. <strong>La</strong> questione più<br />

che altro è quella della redditività del lavoro.<br />

Molte aziende stanno lavorando a<br />

Calzaturiero il<br />

condizioni poco convenienti pur di mettere<br />

fieno in cascina. Parlo soprattutto dei<br />

terzisti che sono al servizio dei grandi<br />

marchi. Questi ultimi impongono condizioni<br />

sempre più stringenti, che li stanno<br />

mettendo in ginocchio. <strong>La</strong> Regione Marche<br />

ha concluso proprio pochi giorni fa di<br />

elaborare tutte le domande relative all’anno<br />

2009 e sta iniziando a processare quelle<br />

del 2010. Il problema è che ora tutte le<br />

pratiche devono passare all’Inps regionale,<br />

che poi smisterà i pagamenti. L’Inps<br />

è ancora molto indietro con i pagamenti,<br />

creando una situazione veramente paradossale.<br />

Se da una parte si interviene con<br />

possibili soluzioni alla crisi, dall’altre gli<br />

enti e le istituzioni con la loro lentezza ci<br />

mettono del loro per aggravarla. Si parla<br />

tanto di politiche attive, un concetto molto<br />

vago ma spesso usato per giustificare<br />

voci di bilancio non proprio chiarissime<br />

ed invece non si fa nulla in concreto per<br />

velocizzare i procedimenti burocratici di<br />

pagamento o le operazioni di passaggio<br />

da un lavoro all’altro di lavoratori poco<br />

qualificati. Ma non si vedono volontà di<br />

andare in quella direzione.<br />

D - Altri interventi auspicabili per favorire<br />

una piena ripresa?<br />

R - <strong>La</strong> Cisl aveva proposto tempo fa una<br />

sorta di Osservatorio permanente per<br />

avere proprio una rappresentanza adeguata<br />

nelle sedi decisionali. Saltato per<br />

svariati motivi, tra le quali la mancanza<br />

di collaborazione delle istituzioni. Noi<br />

come Cisl sosteniamo da tempo la necessità<br />

di sostenere la creazione di reti<br />

a livello industriale, che coinvolgano soprattutto<br />

i terzisti in modo da far sentire<br />

con più forza la loro voce.<br />

33


34 Calzaturiero il<br />

Il presidente della Sezione<br />

di Confindustria Fermo<br />

auspica la coesione del<br />

comparto per affrontare<br />

la crisi e annuncia uno<br />

spiraglio di ripresa<br />

<strong>La</strong> realtà industriale calzaturiera locale<br />

è rappresentata da un congruo numero<br />

di aziende che fanno capo a Confindustria<br />

Fermo. Il presidente della Sezione<br />

calzaturiera della territoriale fermana è<br />

Ronny Bigioni, imprenditore veregrense<br />

di seconda generazione e componente<br />

dell’Anci, l’associazione nazionale calzaturifici<br />

italiani.<br />

D - Il comparto della calzatura è in crisi.<br />

C’è un piccolo spiraglio di ripresa?<br />

R - <strong>La</strong> crisi ci ha colpito come uno tsunami<br />

agli inizi del 2009. Ne hanno fatto<br />

le spese anche le aziende più solide, ben<br />

posizionate sul mercato. Quelle cui è andata<br />

meglio hanno perso più del 20%. Si<br />

sono quintuplicate le richieste della cassa<br />

integrazione. <strong>La</strong> crisi, non ha colpito<br />

solo il prodotto medio ma anche quello<br />

cosiddetto “di firma”, è stata, dunque,<br />

generale. Però abbiamo potuto riscontrare<br />

nell’ultima stagione un leggero recupero<br />

che ha interessato principalmente<br />

aziende presenti e forti su certi mercati.<br />

D - Come si presenta la situazione per<br />

la calzatura locale sui mercati internazionali?<br />

R - Andiamo incontro alla stagione autunno-inverno<br />

che aiuta la produzione.<br />

Nell’invernale abbiamo avuto un incremento<br />

notevole sul mercato russo che è<br />

ripartito bene ma dove è avvenuta, purtroppo,<br />

una grossa selezione, iniziata prima<br />

della crisi, delle aziende. Sono tornati<br />

a lavorare bene su quel mercato i marchi<br />

Una federazione<br />

di calzaturieri<br />

PER FAR SENTIRE LA NOSTRA VOCE<br />

storici. Il lavoro, però, a causa della selezione,<br />

non c’è stato per tutti. Nelle ultime<br />

fiere, come per esempio l’Obuv Mir<br />

Khozi, hanno lavorato le aziende storiche<br />

mentre le altre stanno soffrendo. <strong>La</strong><br />

ripresa, comunque, c’è anche in Europa.<br />

D - Quali gli obiettivi che l’associazione<br />

che Lei rappresenta si propone in questo<br />

caso?<br />

R - Con la Sezione calzaturiera di Confindustria<br />

Fermo stiamo puntando molto<br />

sulla vecchia Europa per cercare di allargarci<br />

un pò e non fossilizzarci soltanto<br />

sulla Russia anche se in quel Paese siamo<br />

stati, come fermani, i pionieri e per<br />

noi è un mercato fondamentale. Stiamo<br />

cercando, attualmente, di investire sulla<br />

Germania, sulla Francia, sul Belgio<br />

e sull’Olanda anche in collaborazione<br />

con l’Anci. Stiamo aumentando la nostra<br />

presenza a Parigi e stiamo crescendo a<br />

Dussendorlf, che negli ultimi cinque<br />

anni le aziende italiane (tranne alcune<br />

che hanno sempre lavorato sul mercato<br />

tedesco) avevano tralasciato. Come Sezione<br />

calzaturiera ce la stiamo mettendo<br />

tutta in sinergia con Confindustria<br />

Macerata e con la Regione Marche per<br />

cercare di uscire dalla crisi. Cerchiamo<br />

di essere più uniti possibili in modo da<br />

essere presenti massicciamente in certe<br />

manifestazioni in quanto molte aziende<br />

singolarmente non sono in grado di investire,<br />

in questi momenti su nuovi mercati<br />

mentre, insieme, con l’aiuto dell’Ice,<br />

dell’Anci e della Regione, riusciamo ad<br />

abbattere i costi. Abbiamo una filiera<br />

che tutti ci invidiano, dagli accessori ai<br />

pellami, ai suolifici. Ed è tutto facile da<br />

reperire. Se riusciamo ad essere coesi<br />

penso che riusciremo a venire fuori dalla<br />

crisi. Uno dei nostri obiettivi è quello di<br />

creare una federazione tra i calzaturieri<br />

marchigiani, pur rimanendo all’interno<br />

delle proprie territoriali confindustriali.<br />

Siamo a buon punto e stiamo lavorando<br />

alacremente per raggiungere un risultato<br />

al più presto.<br />

D - Sono diverse le aziende che hanno<br />

richiesto la cassa integrazione. Com’è la<br />

situazione?<br />

R - Le richieste che sono state fatte a<br />

Confindustria Fermo per la cassa integrazione<br />

sono state tutte accettate. Non<br />

vi è stata nemmeno un’azienda che si è<br />

lamentata. Il servizio sindacale sta funzionando.<br />

C’è solo qualche ritardo riguardo<br />

all’accredito dell’azienda che sta<br />

anticipando lo “stipendio” ai lavoratori.<br />

D - Qual è la calzatura “must” del prossimo<br />

autunno - inverno?<br />

R - Si punta molto su scarpe morbide ma<br />

soprattutto comode, quindi mocassini<br />

realizzati con la lavorazione a sacchetto,<br />

con colori vivaci e con scamosciati,<br />

qualche pelle pregiata (anche struzzo)<br />

e tacchi per la donna. Per l’uomo c’è<br />

la scarpa stringata classica ma con una<br />

bella forma, insomma una calzatura modaiola.


L’usura abita anche<br />

nell’isola felice<br />

I dati pubblicati dal Ministero dell’Interno dimostrano<br />

che il fenomeno è alto nel Fermano<br />

Il Fermano come Messina.<br />

Purtroppo, parlando di usura, i numeri<br />

pubblicati sul sito del ministero<br />

dell’Interno non lasciano adito a dubbi.<br />

In quella che una volta era considerata<br />

l’isola felice, oggi lo “strozzinaggio” è<br />

all’ordine del giorno. Ma la cosa più<br />

preoccupante è che il posto del vecchio<br />

usuraio di paese è stato preso da spietati<br />

clan legati alla camorra. Il primo ad accorgersi<br />

che qualcosa era cambiato era<br />

stato l’ex procuratore della Repubblica<br />

di Fermo, Piero Baschieri, che già alcuni<br />

anni fa, nella sua relazione al procuratore<br />

generale, aveva lanciato l’allarme.<br />

“Purtroppo, fino a quando sono stato<br />

procuratore capo, le denunce erano<br />

sempre meno e gli usurai sempre di<br />

più - spiega Baschieri - Sono anni che<br />

combattiamo con questa realtà e già<br />

tempo fa avevo lanciato l’allarme per la<br />

preoccupante situazione in cui si trova<br />

il territorio e per il connubio tra colletti<br />

bianchi e malavita per il controllo<br />

dell’usura”.<br />

Le centinaia di casi, spesso segnati da<br />

minacce di morte, violenze e quant’altro,<br />

non sempre riescono a venire a galla,<br />

ma, nonostante ciò, il fenomeno e diventato<br />

preoccupante anche nelle cifre.<br />

A segnalare la drammatica situazione è<br />

anche il presidente nazionale dell’associazione,<br />

Paolo Bocedi, che si è recato<br />

nei mesi scorsi a Fermo per seguire la<br />

vicenda di un consulente finanziario<br />

rinviato a giudizio per usura. “Da uno<br />

studio fatto dalla Confesercenti - sottolinea<br />

Bocedi - il numero di usurai<br />

presenti nel Fermano corrisponde pressappoco<br />

a quello di Messina. Ho parlato<br />

anche con l’ex presidente del tribunale<br />

di Fermo, Roberto De Robertis, che mi<br />

ha confermato la gravita del problema<br />

in zona. “Quando mi avevano detto che<br />

il Fermano e l’Ascolano erano zone a rischio<br />

usura, mi ero messo a ridere. Oggi<br />

mi devo scusare con tutta quella gente<br />

che aveva lanciato l’allarme. Purtroppo<br />

abbiamo appurato che in questi territo-<br />

ri, non solo esiste l’usuraio della porta<br />

accanto, ma c’è anche un organizzazione,<br />

che gestisce il racket dello strozzinaggio,<br />

legata alla camorra napoletana.<br />

I nostri telefoni squillano in continuazione<br />

e sono tante le richieste di aiuto.<br />

Noi - conclude Bocedi - da anni siamo<br />

in prima linea per combattere questo fenomeno<br />

e proprio per questo vorrei lanciare<br />

un appello alle vittime dell’usura:<br />

non c’è nulla di cui vergognarsi e la cosa<br />

migliore da fare è denunciare i propri<br />

aguzzini. D’altronde in questo campo<br />

lo Stato tutela nel migliore dei modi le<br />

vittime, anche attraverso aiuti economici”.<br />

Ma la nuova usura ha anche il volto<br />

pulito di molti istituti di credito. Le vittime<br />

dell’usura bancaria hanno una delle<br />

più alte concentrazioni nel Fermano e<br />

nel Maceratese. È quanto emerso dalle<br />

tantissime telefonate di denuncia ricevute<br />

dal centralino dell’Anlur, Associazione<br />

nazionale per la lotta all’usura e al<br />

racket. “I nostri centralini - racconta il<br />

presidente nazionale dell’associazione,<br />

Mirco Canala - hanno ricevuto 26 telefonate<br />

di denuncia dal 3 luglio ad oggi.<br />

Le persone che ci hanno chiesto aiuto<br />

LA STORIA<br />

Calzaturiero il<br />

sono quasi tutte del Fermano e del Maceratese.<br />

I dati che emergono hanno un<br />

significato estremamente importante,<br />

perché è impossibile immaginare che<br />

tutte queste persone si sveglino al mattino<br />

e abbiano voglia di raccontare bugie.<br />

Evidentemente c’è qualcosa che non va”.<br />

<strong>La</strong> pensa così anche il noto penalista<br />

Carlo Taormina che a Porto San Giorgio<br />

ha tenuto un convegno intitolato “Usura<br />

ed altri abusi bancari e finanziari”.<br />

“Le Banche - spiega Taormina - sono le<br />

principali fonti di usura. Operano come<br />

la mafia: prima ti ‘strozzano’ e poi ti<br />

portano via tutti i beni”.<br />

Taormina parla anche del sistema giudiziario<br />

e delle soluzioni da adottare per<br />

combattere questo fenomeno: “Le leggi<br />

per ottenere determinati risultati ci sono,<br />

così come gli strumenti da adottare. Il<br />

problema è che le istituzioni non rispondono,<br />

in primis la magistratura”. Taormina<br />

spiegando l’aspetto penale<br />

di determinati atteggiamenti estorsivi<br />

delle banche, chiama in causa<br />

anche le famose “centrali rischi”<br />

degli istituti di credito, che rappresentano<br />

uno strumento in<br />

più per l’attività usuraia.<br />

“Sono disperato, ho paura che vogliano uccidermi”. Sono le parole di un noto imprenditore<br />

fermano che, in lacrime e in preda alla disperazione, ha deciso di chiedere aiuto<br />

perché teme di esser ammazzato dagli usurai con i quali è indebitato fino al collo. L’uomo,<br />

caduto vittima di una vera propria associazione usuraia di stampo camorristico,<br />

si è rivolto al presidente dell’Anlur, Mirco Canala per chiedere aiuto e per cercare di<br />

risolvere una situazione che si sta facendo sempre più drammatica.<br />

“Tutto - racconta l’imprenditore - è iniziato quando, dopo essermi trovato in difficoltà<br />

nel coprire alcune spese, sono dovuto ricorrere ad un prestito da parte di certa gente.<br />

Mi servivano poche decine di migliaia di euro, ma mi servivano subito. È cominciata<br />

così la mia infernale odissea: ho pagato ingenti somme, ma non sono state sufficienti<br />

nemmeno a coprire una piccola parte degli interessi che si sono maturati giorno per<br />

giorno”. Ora la situazione dell’uomo è diventata sempre più disperata e lui ha paura, è<br />

terrorizzato. Il debito si aggirerebbe intorno al milione di euro e al momento per l’imprenditore<br />

è praticamente impossibile coprire questa somma. Dopo ripetute minacce<br />

di morte, sembra che gli usurai siano passati ai primi atti intimidatori: il primo passo<br />

verso una punizione esemplare che spesso arriva fino all’omicidio della vittima.<br />

35


36 Calzaturiero il<br />

Imprenditori contro banche<br />

A FARLI RAGIONARE CI PENSIAMO NOI<br />

Il Consorzio di Confindustria<br />

Fermo si propone come mediatore<br />

per uscire dalla crisi<br />

Il Confidi è un Consorzio italiano di garanzia collettiva dei fidi. Svolge attività di prestazione<br />

di garanzie per agevolare le imprese nell’accesso ai finanziamenti, a breve,<br />

medio e lungo termine, destinati allo sviluppo delle attività economiche e produttive.<br />

<strong>La</strong> sezione di Fermo nasce<br />

nel 1979, opera più<br />

o meno regolarmente fino<br />

al 1996, poi, dopo qualche<br />

anno di impasse, nel 2002,<br />

con la direzione di Giuseppe<br />

Tosi, l’attività si rilancia<br />

a pieno ritmo. Oggi Confidi Fermo,<br />

presieduto da Andrea Santori e diretto<br />

da Vitaliano Gidiucci, è un punto di<br />

riferimento importantissimo per molte<br />

aziende della provincia, specie nel settore<br />

calzaturiero (74% delle affiliate)<br />

ma non solo. <strong>La</strong> costante crescita del<br />

consorzio, specie in una congiuntura<br />

economica così difficile come quella in<br />

cui stiamo vivendo, la testimoniano alcune<br />

cifre. Dal 2002 ad oggi i soci sono<br />

quasi triplicati, dagli 86 di 8 anni fa ai<br />

226 dello scorso anno, per un totale di<br />

erogazioni garantite per oltre 65 milioni<br />

di euro. Alle spalle del nostro lavoro<br />

c’è una complessa opera di verifica e di<br />

indirizzo - dicono in Confidi - perché<br />

spesso l’imprenditore nell’uso del credito<br />

è non dico poco oculato, ma spesso<br />

non è aggiornato sulle possibilità a sua<br />

disposizione. Per questo noi andiamo<br />

in azienda per toccare con mano la situazione<br />

dell’impresa per poi consigliare<br />

gli investimenti migliori da fare. Un<br />

aspetto sul quale puntiamo molto però<br />

è la comunicazione. Moltissime ditte<br />

che hanno ottimi fatturati e prodotti<br />

di alto livello non hanno nemmeno un<br />

logo ed una brochure informativa<br />

a scopi pubblicitari.<br />

D’altro canto con il sistema<br />

di rating basato sul protocollo<br />

di Basilea 2 la concessione<br />

di prestiti da parte delle<br />

banche è focalizzata nella<br />

maggioranza dei casi su fattori quantitativi<br />

più che qualitativi. Il voto assegnato<br />

ad un’azienda va riferimento agli<br />

ultimi due bilanci - continuano a Confidi<br />

- per cui è sì vero che le start-up<br />

vengono sfavorite non avendo bilanci<br />

alle loro spalle, ma in un paio d’anni,<br />

se operano bene, posso subito salire di<br />

livello. Purtroppo i criteri intangibili<br />

all’algoritmo di calcolo del rating non<br />

interessano. E avviare un’azienda oggi<br />

è tremendamente difficile. Imprese che<br />

spariscono non vengono rimpiazzate<br />

da delle nuove. E le poche nuove si<br />

concentrano nel terziario, settore che<br />

necessità di minori risorse e c’è minor<br />

rischio d’impresa. I servizi di Confidi<br />

si rivolgono anche ai non soci ed un<br />

ruolo centrale ce l’ha il rapporto con le<br />

banche con le quali il consorzio lavora.<br />

Tutte le banche vogliono vederci chiaro<br />

oggi prima di erogare liquidità - proseguono<br />

da Confidi - sostanzialmente sul<br />

territorio fermano le banche si compensano.<br />

Ovvero, per istituti che adottano<br />

politiche più restrittive ce ne sono altri<br />

che tendono ad attuarne invece di più<br />

espansive. Con gli istituti bancari con<br />

i quali lavoriamo (Banca delle Marche,<br />

Tercas, Banca Popolare di Ancona e<br />

Carifac) abbiamo delle convenzioni<br />

per cui l’imprenditore che si rivolge a<br />

noi può ottenere finanziamenti a tassi<br />

molto bassi, sotto al 2%, e molte altre<br />

agevolazioni. Quello che tutte le banche<br />

vogliono però in questo momento<br />

è un comportamento adeguato da parte<br />

dell’imprenditore. Quando la rata<br />

scade, va pagata, altrimenti l’anomalia<br />

viene registrata e il credito revocato.<br />

Un altro servizio che offriamo ai nostri<br />

clienti è quello del factoring. Si tratta di<br />

un contratto con il quale un soggetto si<br />

impegna a cedere tutti i crediti presenti<br />

e futuri scaturiti dalla propria attività<br />

imprenditoriale ad una banca specializzata,<br />

nel nostro caso Banca Ifis, il quale,<br />

dietro un corrispettivo, si impegna<br />

a sua volta a fornire una serie di servizi<br />

ovvero al finanziamento dell’imprenditore<br />

cedente sia attraverso la<br />

concessione di prestiti, sia attraverso il<br />

pagamento anticipato dei crediti ceduti.<br />

Quindi, al di là di tutto, un ruolo sì di<br />

intermediario ma anche un ruolo culturale.<br />

Il nostro compito è duplice. Da<br />

un lato riuscire a strappare le migliori<br />

condizioni alla banca, dall’altro far capire<br />

all’imprenditore che bisogna avere<br />

il giusto atteggiamento nei confronti<br />

del suo patrimonio. Molte aziende del<br />

Fermano sono sottocapitalizzate perché<br />

fino ad oggi l’imprenditore ha considerato<br />

la sua ditta come un contenitore<br />

dal quale attingere. Ma non è così. Noi<br />

abbiamo dei prodotti che permettono di<br />

finanziare aumenti di capitale sociale<br />

fino a due volte. Cioè se si vuole fare un<br />

aumento di capitale di 100 mila euro, la<br />

banca ti finanzia, con l’aiuto del Confidi,<br />

con 200 mila euro da restituire in<br />

5 o 7 anni. Insomma, io banca credo in<br />

te, ma tu imprenditore fai la tua parte.<br />

L’obiettivo è quello di armonizzare il<br />

sistema in modo da salvare le imprese,<br />

vero polmone vitale dell’economia del<br />

nostro territorio. <strong>La</strong> nostra scommessa<br />

è quella di mantenere vivo e florido<br />

questo sistema produttivo, speriamo di<br />

farcela, ne andrebbe del benessere di<br />

tutto il territorio.


Radicamento<br />

e valorizzazione<br />

del territorio:<br />

GLI OBIETTIVI PRINCIPALI CHE LA CCIAA<br />

DI FERMO VUOLE RAGGIUNGERE<br />

“Le eccellenze del Fermano si fanno largo nei mercati<br />

nazionali ed internazionali”. Parla il presidente della<br />

camera di commercio Graziano Di Battista.<br />

Internazionalizzazione ma anche radicamento<br />

e valorizzazione del territorio come capacità di<br />

attrazione sono gli obiettivi principali che la Cciaa<br />

di Fermo punta a raggiungere. A due anni dalla<br />

costituzione dell’ente bisogna dire che stiamo lavorando<br />

con grande successo, con un avvio molto<br />

rapido tenuto conto anche delle risorse umane che<br />

la Cciaa aveva e che non erano molte. Nell’arco del<br />

2009 abbiamo iniziato e gestito le risorse finanziarie<br />

spettanti alla Cciaa di Fermo e tutte le aziende<br />

fermane si sono iscritte a ruolo. C’è stato un forte<br />

impegno nello sviluppo degli strumenti telematici<br />

anche attraverso la business key. A tutto questo ha<br />

contribuito la sensibilità imprenditoriale degli industriali.<br />

Molte le manifestazioni in cui la Cciaa è intervenuta,<br />

da Tipicità al Wine Festival, al Micam, che<br />

maggiormente ha colpito, perché insieme ai prodotti<br />

del cappello e della scarpa c’era l’enogastronomia,<br />

alla manifestazione prêt a porter a Parigi.<br />

Da segnalare, inoltre, i rapporti con la Cina, con<br />

la grande sfilata insieme alla Cciaa di Macerata<br />

in occasione delle celebrazioni in onore di padre<br />

Matteo Ricci, finalizzate a mettere insieme sinergie<br />

per creare un rapporto diverso con la Cina, in una<br />

logica di sistema che coinvolge il mondo delle im-<br />

Camera di Commercio di Fermo<br />

Via Respighi, 8 - 63023 Fermo<br />

www.fm.camcom.it<br />

Cciaa@fm.legalmail.camcom.it<br />

tel. 0734/228142 - fax 0734/228252<br />

prese, la cultura, l’associazionismo e l’Università<br />

per favorire la crescita dei legami con il colosso<br />

asiatico. Non a caso grande è stata l’attenzione ricevuta<br />

dalle autorità cinesi e dai tantissimi visitatori<br />

dell’Expo per le nostre produzioni: in particolare<br />

per i distretti della calzatura e del cappello, ma anche<br />

per e eccellenze vitivinicole e dell’agroalimentare.<br />

Importante anche l’apertura dello showroom<br />

“Rinascimento” a Pechino. Ma non si guarda solo<br />

al continente asiatico. Si collabora anche con la<br />

emergente economia africana, come dimostra la<br />

recente visita di una delegazione angolana alle industrie<br />

di Montegranaro. Ultime ma non ultimissime<br />

le sinergie con la Unioncamere.<br />

Anche nella logistica abbiamo fatto passi importanti,<br />

in quanto è in fase avanzata il trasferimento<br />

della sede da via Respighi a <strong>Piazza</strong>le Azzolino, per<br />

attuare un recupero del centro storico. Abbiamo,<br />

quindi, partecipato a tutte le manifestazioni fermane,<br />

in primis la Notte Bianca. Il lavoro fatto finora<br />

è stato possibile grazie alla coesione della giunta<br />

camerale e di Fermo Promuove, cui sono molto<br />

grato.<br />

leRealtà<br />

locali<br />

37<br />

Graziano Di Battista<br />

presidente della Camera<br />

di Commercio di Fermo


38<br />

leRealtà<br />

locali<br />

Fermo Promuove<br />

TANTI PROGETTI PER L’AZIENDA SPECIALE DELLA<br />

CAMERA DI COMMERCIO<br />

Nazzareno Di Chiara è il presidente da poco<br />

più di un anno di “Fermo Promuove”,<br />

l’Azienda speciale della Camera di Commercio<br />

che ha già al suo attivo una grande mole di lavoro<br />

svolto. Sono otto le iniziative messe in campo<br />

dall’organismo per il 2010 in collaborazione<br />

con le associazioni di categoria imprenditoriali,<br />

del commercio, del turismo e con gli enti del<br />

territorio. Tra queste un protocollo di intesa in<br />

sinergia con l’Azienda speciale “Exit” della Camera<br />

di Commercio di Macerata, la presenza al<br />

Micam del prossimo settembre, dove verrà allestito,<br />

oltre ad uno spazio espositivo per 15 tra<br />

piccole e piccolissime realtà dell’artigianato,<br />

anche lo stand hospitality, la partecipazione al<br />

Merano Wine Festival & Gourmet, l’intervento<br />

nel settore del commercio, con il finanziamento<br />

del progetto “Fermo e il Fermano in Vetrina”,<br />

un ‘iniziativa pilota per il Centro Italia, presentato<br />

dalla Consulta in rappresentanza delle associazioni<br />

di categoria, per dare visibilità a tutte<br />

le imprese del settore commerciale, del turismo<br />

e dei servizi.<br />

“Un grande sforzo, ed altrettanta soddisfazione,<br />

per i progetti che abbiamo finanziato - dice<br />

Nazzareno Di Chiara - sviluppati grazie alla<br />

collaborazione delle associazioni settoriali,<br />

ma soprattutto all’impegno del Consiglio, che<br />

ha sempre condiviso gli stessi e li ha approvati<br />

all’unanimità. Fermo Promuove ha già finanziato<br />

otto progetti che coinvolgono moltissimi<br />

settori dell’imprenditoria e del commercio. Ai<br />

colleghi di Macerata, per esempio, abbiamo<br />

prospettato l’ipotesi di una più stretta collaborazione<br />

sia in vista del Micam che per il Merano<br />

Wine Festival & Gourmet. Collaborazione che<br />

coinvolge anche le associazioni di categoria e<br />

il Sistema Turistico Marca Fermana per il turismo.<br />

Operando insieme a sostegno dell’economia<br />

locale si possono razionalizzare le spese ed<br />

ottenere risultati importanti”.<br />

Fermo Promuove<br />

si occupa di:<br />

promuovere le<br />

produzioni locali<br />

dell’agricoltura,<br />

dell’industria e<br />

dell’artigianato,<br />

mediante l’organizzazione<br />

in<br />

Italia e all’estero<br />

di esposizioni,<br />

fiere, missioni<br />

commerciali e<br />

manifestazioni<br />

volte a favorire<br />

lo sviluppo delle<br />

relazioni d’affari<br />

e degli scambi;<br />

fornire servizi<br />

reali alle piccole<br />

e medie imprese<br />

in materia di<br />

internazionalizzazione,innovazione<br />

tecnologica<br />

e marketing<br />

internazionale.


Il Gruppo di Azione Locale<br />

GAL<br />

CONDIVISIONE<br />

TERRITORIALE<br />

DEGLI OBIETTIVI E<br />

DELLE PROPOSTE<br />

In attesa dell’approvazione definitiva del<br />

proprio Piano di Sviluppo Locale (PSL), il<br />

Gruppo di Azione Locale GAL Fermano Leader<br />

sta completando lo start-up societario per<br />

poter giungere, al termine dell’iter di accettazione<br />

del PSL, ad avviare prontamente le attività<br />

ordinarie di gestione dei bandi ed erogazione<br />

delle risorse assegnate.<br />

Nei prossimi due mesi occorrerà ultimare la<br />

struttura dell’organigramma di staff, con l’inserimento<br />

di una figura tecnica che coordini le<br />

attività di elaborazione e gestione dei bandi del<br />

GAL.<br />

Sarà inoltre necessario provvedere al trasferimento<br />

della sede operativa. Ciò si rende indispensabile<br />

in virtù dell’avvio operativo prossimo<br />

venturo della gestione che comporterà un<br />

intensa mole di adempimenti formali e burocratici<br />

con la conseguente esigenza di disporre<br />

di spazi adeguati per lo svolgimento delle<br />

attività. L’attuale sede, messa a disposizione<br />

dall’Amministrazione comunale di Magliano di<br />

Tenna, se da un lato ha consentito di svolgere<br />

egregiamente le fasi di programmazione della<br />

società, non può più (per la limitata estensione<br />

superficiale) essere utilizzabile per l’operatività<br />

a regime. Si sta quindi lavorando all’individua-<br />

zione di una nuova sistemazione per gli uffici<br />

del GAL Fermano.<br />

Infine la realizzazione del sito internet della società.<br />

Il mese scorso il Consiglio di Amministrazione<br />

del GAL ha deliberato l’implementazione<br />

di un sito istituzionale quasi esclusivamente<br />

destinato a comunicare le attività proprie del<br />

GAL (bandi ed altre informazioni strettamente<br />

attinenti l’operatività societaria), evitando di<br />

creare un sito di promozione territoriale che si<br />

andrebbe inevitabilmente a sovrapporre ad altre<br />

iniziative dello stesso tipo, promosse da soggetti<br />

maggiormente titolati alla valorizzazione del<br />

territorio.<br />

Intanto molte energie sono dedicate alle iniziative<br />

progettuali già intraprese, quali la cooperazione<br />

transnazionale con il GAL tedesco di<br />

Lindenberg (che coinvolge il distretto del cappello),<br />

il progetto “<strong>La</strong> via dei Farfensi” che vede<br />

l’interesse di una numerosa partnership guidata<br />

dalla Provincia di Fermo ed infine un’iniziativa<br />

di valorizzazione del tartufo che ha preso le<br />

mosse da un seminario di coinvolgimento dello<br />

scorso ottobre 2009 e che vede l’interesse di numerose<br />

istituzioni.<br />

Il Presidente<br />

Dott. ing. Alessandro Spena<br />

GAL Fermano Leader P.zza Gramsci, 4<br />

63025 - Magliano di Tenna (FM)<br />

Tel. 0734/ 634013- fax 0734/634214<br />

www.galfermano.it info@galfermano.it<br />

leRealtà<br />

locali<br />

I numeri<br />

del GAL<br />

Il GAL è<br />

un’organismo<br />

di promozione<br />

dello sviluppo<br />

del territorio<br />

rurale, si occupa<br />

di tutelare e<br />

valorizzare<br />

il patrimonio<br />

storico-architettonico,<br />

di fornire<br />

servizi essenziali<br />

per le popolazioni<br />

rurali,<br />

di valorizzare<br />

le produzioni<br />

tipiche del territorio<br />

ed infine<br />

di contribuire<br />

allo sviluppo infrastrutturale<br />

e<br />

dell’accoglienza<br />

Composto da:<br />

72 enti soci<br />

fondatori tra i<br />

quali 32 comuni<br />

della provincia<br />

di Fermo<br />

39


40<br />

leRealtà<br />

locali<br />

EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA:<br />

LE ORIGINI<br />

Trasformare e migliorare le condizioni<br />

di vita delle popolazioni, applicando nel<br />

rapporto sociale il principio della solidarietà<br />

Mucollari Marjola<br />

classe II B<br />

Liceo Artistico<br />

O. Licini<br />

di Porto San Giorgio<br />

Diotallevi Antonio<br />

classe IV M<br />

sez. Design ISD’AF<br />

Fermo<br />

vincitori dell’apposito<br />

concorso bandito<br />

dall’Ente tra gli<br />

studenti degli Istituti<br />

superiori ad indirizzo<br />

artistico della<br />

Provincia.<br />

Gli Istituti Autonomi per le Case Popolari hanno<br />

avuto avvio con la prima legge promulgata<br />

in Italia per facilitare la costruzione di case<br />

popolari (legge n. 254 del 31.05.1903 per iniziativa<br />

dell’on. Luigi Luzzati). Il provvedimento si<br />

inseriva nel quadro di una politica sociale che, al<br />

principio del secolo, diffuse in Italia<br />

forme nuove d’intervento dello Stato<br />

a beneficio dei ceti meno abbienti,<br />

senza trascurare l’effetto indotto<br />

sia su scala più propriamente sociale,<br />

sia come fattore di sviluppo economico.<br />

Si voleva, con tale disposi-<br />

Erap è un ente pubblico strumentale della Re-<br />

L’ gione Marche con competenza territoriale nella<br />

Provincia di Fermo.<br />

L’Ente è il principale soggetto attuatore dell’edilizia<br />

residenziale pubblica sul territorio di competenza<br />

ed anche un’efficace strumento di supporto per gli<br />

operatori pubblici e privati del settore.<br />

Attività tradizionale<br />

L’attività storicamente di maggior rilievo è quella<br />

della progettazione e realizzazione di interventi<br />

edilizi di nuova costruzione o recupero di immobili<br />

finalizzata alla realizzazione di alloggi da locare a<br />

canone calmierato. Successivamente alla realizzazione,<br />

l’Erap si occupa anche della gestione amministrativa<br />

e tecnico-manutentiva degli immobili.<br />

Le linee di attività tradizionali dell’Ente sono le seguenti:<br />

realizzazione di nuovi alloggi di edilizia residenziale<br />

pubblica, anche attraverso interventi recupero<br />

del patrimonio immobiliare esistente;<br />

svolgimento di ogni attività inerente l’edilizia residenziale<br />

pubblica rientrante nei fini istituzionali e<br />

conforme alla normativa statale e regionale;<br />

gestione del patrimonio proprio o di enti pubblici;<br />

tivo, trasformare e migliorare le condizioni di vita<br />

delle popolazioni, applicando nel rapporto sociale<br />

il principio della solidarietà, informato a precise<br />

esigenze di giustizia distributiva. Questo principio<br />

della solidarietà e della giustizia sociale emergeva<br />

chiaramente dalla lettura dell’art. 22 della legge<br />

n. 254 del 31.05.1903, che improntava l’iniziativa<br />

degli Istituti Autonomi non ad un interesse prettamente<br />

economico, ma ad una precisa volontà<br />

di intervenire nel sistema sociale, avendo di mira<br />

solo ed esclusivamente il “bene casa”. All’inizio<br />

l’intervento pubblico nell’edilizia operò attraverso<br />

le strutture esistenti, ossia i Comuni (oltre alle<br />

Cooperative), che inquadrarono detta attività fra<br />

quelle delle nascenti aziende municipalizzate.<br />

Successivamente, con la separazione dei compiti<br />

delle aziende municipalizzate da quelli attinenti<br />

l’edilizia popolare, i protagonisti della politica<br />

edilizia pubblica diventarono gli Enti specificati<br />

nel T.U. n. 1165 del 1938. I Comuni passarono<br />

quindi in una posizione secondaria, conferendo<br />

finanziamenti, aree e stabili ai nuovi Enti.<br />

Il capitale privato intervenne quasi sempre sotto<br />

forma di elargizione benefica, fatti salvi gli interventi<br />

diretti delle imprese per la costruzione di<br />

case per i propri dipendenti.<br />

L’ERAP OGGI<br />

UN ENTE AL SERVIZIO DEL TERRITORIO<br />

intervento, con fini calmieratori, sul mercato edilizio<br />

nel rispetto dei principi stabiliti nella legislazione<br />

regionale;<br />

realizzazione di abitazioni finalizzate alla vendita<br />

a prezzi economicamente competitivi.<br />

Nuove linee di azione<br />

Con la L.R. 36/2005, da ultimo, le competenze<br />

dell’Ente sono state consistentemente ampliate al<br />

fine di determinarne il ruolo di erogatore di servizi<br />

tecnici ed amministrativi, in particolare a favore delle<br />

Amministrazioni comunali:<br />

gestione del patrimonio di privati;<br />

progettazione ed attuazione di interventi edilizi,<br />

programmi integrati di intervento, programmi di<br />

recupero urbano ed opere di edilizia e di urbanizzazione<br />

per conto di enti pubblici;<br />

svolgimento di attività di consulenza ed assistenza<br />

tecnica a favore di soggetti pubblici e privati;<br />

svolgimento di attività di consulenza ed assistenza<br />

amministrativa a favore di soggetti pubblici e privati,<br />

con particolare riferimento alla formazione e gestione<br />

delle graduatorie finalizzate all’assegnazione<br />

di alloggi di ERP.


RINNOVATO IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELLA STEAT.<br />

NEL CDA È STATO CONFERMATO PRESIDENTE DELLA SOCIETÀ E NOMI-<br />

NATO PRESIDENTE DELLA TRASFER, FABIANO ALESSANDRINI. IL CON-<br />

SIGLIO DI AMMINISTRAZIONE È COMPOSTO DA LETIZIA BELLABARBA<br />

(ELETTA VICEPRESIDENTE), MANUELA MARCHETTI, ANDREA GIACINTI<br />

E GIANNI ROMAGNOLI.


Famiglia,<br />

lavoro,<br />

territorio<br />

DAL 1991 GLI OBIETTIVI<br />

CHE PIÙ STANNO A<br />

CUORE ALLA<br />

FONDAZIONE CASSA DI<br />

RISPARMIO DI FERMO<br />

<strong>La</strong> Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo è<br />

la continuazione ideale della Cassa di Risparmio<br />

di Fermo fondata nel 1857, per promuovere<br />

il risparmio al fine di incoraggiare l’industria,<br />

gli investimenti e sostenere opere di beneficenza.<br />

<strong>La</strong> Fondazione prende le mossa da lontano.<br />

Infatti, nel 1469 a seguito della predicazione di<br />

San Giacomo della Marca, Marco da Montegallo<br />

e Domenico da Leonessa fondano a Fermo<br />

i Monti di Pietà per aiutare le categorie meno<br />

abbienti, favorire il risparmio e incrementare<br />

l’attività agricola ed artigianale. <strong>La</strong> Cassa di<br />

Risparmio di Fermo prosegue idealmente nello<br />

spirito che ha portato alla fondazione dei Monti<br />

di Pietà e Monti Frumentari nel XV secolo.<br />

Nel 1857, dunque, nasce a Fermo la Cassa di<br />

Risparmio che raccoglie ed interpreta l’originaria<br />

idea di solidarietà e sussidiarietà voluta<br />

da un gruppo di privati cittadini il cui fondamento<br />

resta patrimonio della Assemblea dei<br />

Soci e dell’attività di tutta la Fondazione Cassa<br />

di Risparmio di Fermo. Sono passati secoli ma<br />

la cultura della tutela del risparmio e dell’esercizio<br />

del credito coniugata con la solidarietà<br />

tra categorie resta come fattore fondamentale<br />

di sviluppo legato al territorio di riferimento.<br />

<strong>La</strong> Fondazione Cassa di Risparmio, presieduta<br />

da Amedeo Grilli, continua oggi, con impegno<br />

crescente questa presenza attiva valorizzando<br />

le opportunità di crescita, la coesione sociale e<br />

la ricchezza culturale del territorio in cui essa<br />

è inserita. Nel 1991 l’attività bancaria è stata<br />

scorporata e conferita alla Cassa di Risparmio<br />

s.p.a., di cui la Fondazione detiene il controllo.<br />

È dalla operatività dell’istituto di credito che la<br />

Fondazione trae una importante parte di reddito<br />

da destinare ad erogazioni nei settori istituzionali<br />

di intervento ed in particolare in quelli<br />

che ha scelto come rilevanti e cioè la sanità,<br />

la tutela e la valorizzazione dei beni culturali e<br />

l’istruzione. Oggi la Fondazione svolge la sua<br />

attività in collaborazione con enti ed associazioni<br />

per condividere e valorizzare iniziative.<br />

In tal modo le migliori idee espresse dai vari<br />

soggetti del territorio si realizzano rappresentando<br />

una risorsa per la crescita civile e culturale<br />

dell’intera provincia di Fermo. <strong>La</strong> funzione<br />

attiva e propulsiva della Fondazione favorisce<br />

la realizzazione di numerosi progetti nel sociale<br />

sostenendo anche la meritoria attività delle<br />

associazioni di volontariato.<br />

leRealtà<br />

locali<br />

Casa del volontariato<br />

di Porto Sant’Elpidio<br />

realizzata con<br />

il contributo della<br />

Fondazione Cassa di<br />

Risparmio di Fermo<br />

...le migliori idee<br />

espresse dai vari<br />

soggetti del territorio<br />

si realizzano<br />

rappresentando<br />

una risorsa per la<br />

crescita civile e<br />

culturale dell’intera<br />

provincia di<br />

Fermo<br />

43


44<br />

gliEventi<br />

agosto e settembre<br />

Su e giù per il Fermano<br />

G L I A P P U N TA M E N T I E S T I V I D E L T E R R I TO R I O<br />

Domenica 8 agosto<br />

VereGran Tour, Montegranaro<br />

dalle ore 21.30<br />

Trofeo degli Chalet, gli<br />

chalet della città abbinati ai<br />

cavalli in gara<br />

Ippodromo di Montegiorgio<br />

dalle ore 20.30<br />

Lunedì 9 agosto<br />

Mostra mercato arte e sapori,<br />

tutti i lunedi di luglio e agosto,<br />

Lido di Fermo dalle ore<br />

20.00 alle 24.00<br />

Assunta est Maria - Festival<br />

organistico 4a edizione, Fermo<br />

cattedrale, ore 21.00<br />

Proiezione di film all’aperto-<br />

divertimento e riflessione,<br />

Pedaso giardino della cultura<br />

c/o scuola elementare, ore<br />

21.15<br />

19a cronoscalata del Piceno,<br />

Santa Vittoria in Matenano<br />

Martedi 10 agosto<br />

Mercatino dell’artigianato<br />

a Torre di Palme - tutti i<br />

martedì di luglio e agosto,<br />

Fermo Torre di Palme, dalle<br />

ore 17.00 alle 24.00<br />

<strong>La</strong> vetrina di Tipicità: assaggia<br />

il Fermano - Fermo ,<br />

magazzini Romani nei pressi<br />

di <strong>Piazza</strong> del Popolo, dalle<br />

ore 18.30 alle 23.30<br />

Sagra delle tagliatelle fritte,<br />

Monterubbiano centro storico<br />

Atletica beach - gara nazionale<br />

di salto in lungo, Porto<br />

San Giorgio, chalet Vela<br />

Mercoledì 11 agosto<br />

Cavalcata dell’Assunta - Gara<br />

tra tamburini delle contrade<br />

I edizione, Fermo <strong>Piazza</strong> del<br />

Popolo, ore 21.30<br />

Leopardi, Vecchioni, Puccini<br />

tre poeti per la prima volta<br />

insieme- poesie canzoni ed<br />

aree liriche celebri di tre<br />

tra i più grandi protagonisti<br />

della cultura italiana, Pedaso<br />

giardino della cultura<br />

Giovedì 12 agosto<br />

Cene di contrada: contrada<br />

Campolege- Monterone di<br />

S.Lucia ore 21.00; contrada<br />

Capodarco - Giardini comunali<br />

ore 21.00<br />

Il salotto della calzatura,<br />

Porto Sant’Elpidio - centro<br />

città dalle ore 19.00<br />

19° Giro del Piceno, Santa<br />

Vittoria in Matenano - Località<br />

Ponte Maglio<br />

Dal 12 al 15 agosto<br />

Sagra delle cozze, Pedaso<br />

Zona Platano verde<br />

Venerdì 13 agosto<br />

Cavalcata dell’Assunta - Tratta<br />

dei Berberi- Sorteggio e<br />

abbinamento dei cavalli alle<br />

contrade, Fermo <strong>Piazza</strong> del<br />

Popolo.<br />

II edizione marguttiana- arte<br />

sul mare, Porto Sant’Elpidio,<br />

area ex Orfeo Serafini<br />

Accademia Organistica elpidiense,<br />

le notti del Barocco<br />

- Sant’Elpidio a Mare ore<br />

21.30<br />

Sabato 14 agosto<br />

Cantamarche - Falerone ,<br />

<strong>Piazza</strong> Papa Giovanni Giovanni<br />

Paolo II<br />

Gran Corteo storico in<br />

costume del XV sec. Fermo<br />

da Porta Santa Lucia alla<br />

Cattedrale, dalle ore 20.45<br />

Dal 14 al 16 agosto<br />

Festa del mare, Campofilone,<br />

Località Ponte Nina<br />

Domenica 15 agosto<br />

Cavalcata dell’Assunta, Fermo<br />

<strong>Piazza</strong> del Popolo dalle<br />

ore 15.00<br />

7° Festival musicale musica<br />

in collina, <strong>La</strong>pedona P.zza<br />

San Lorenzo ore 21.30<br />

Lunedì 16 agosto<br />

Fiera di San Savino, Fermo<br />

Marina Palmense dalle ore<br />

14.00 alle 24.00<br />

39° Gran Premio di Capodarco,<br />

Fermo Capodarco<br />

dalle ore 8.00<br />

Rassegna Ciliegi Rosa, Porto<br />

San Giorgio- Arena Europa<br />

dalle ore 21.30<br />

Martedì 17 agosto<br />

Rassegna Cinema sotto<br />

le stelle, Monterubbiano ,<br />

Chiostro San Francesco, ore<br />

21.00<br />

Dal 18 al 22 agosto<br />

Festa della Birra, Altidonazona<br />

campo sportivo<br />

Mercoledì 18 agosto<br />

Tour dei campeggiatori,<br />

Pedaso-- Lungomare, centro<br />

storico e faro, dalle 16.30<br />

Rassegna Jazz sotto le stelle,<br />

Porto San Giorgio<br />

Giovedì 19 agosto<br />

<strong>La</strong> vetrina di Tipicità:<br />

assaggia il Fermano, Fermo -<br />

magazzini romani nei pressi<br />

di <strong>Piazza</strong> del Popolo, dalle<br />

ore 18.30 alle 23.30<br />

“E la luna bussò”- gara di<br />

canto, Porto Sant’Elpidio-<br />

Chalet Luna Rossa dalle ore<br />

22.30<br />

Dal 20 al 22 agosto<br />

Festa di Amandola - Sfilata


delle canestrelle- Amandola<br />

Venerdì 20 agosto<br />

X torneo open di scacchi VI<br />

memorial “ <strong>La</strong>nfranco Bombelli”-<br />

Porto Sant’Elpidio,<br />

Villa Baruchello<br />

Sala Limonaia<br />

Serata “No Alcool”, Porto<br />

Sant’Elpidio- area ex Orfeo<br />

Serafini dalle ore 22.00<br />

Sabato 21 agosto<br />

Spazio arte amor sacro e<br />

amor profano, Rassegna<br />

di poesia , musica e danza-<br />

<strong>La</strong>pedona - <strong>Piazza</strong> San<br />

Lorenzo, ore 21.15<br />

Corsa Uisp cronometro,<br />

Petritoli- località Valmir, ore<br />

14.00<br />

Finale Primo concorso canoro<br />

“E la luna bussò”, Porto<br />

Sant’Elpidio- Chalet Luna<br />

Rossa, dalle ore 22.30<br />

Domenica 22 agosto<br />

Rassegna teatro amatoriale<br />

- <strong>La</strong> buonanima de giusti,<br />

Fermo- Teatro all’aperto<br />

Villa Vitali ore 21.30<br />

Festa della Madonna- Corsa<br />

dei carrozzi - Petritoli<br />

Martedì 24 agosto<br />

Festa del patrono- Campofilone<br />

Gara inaugurale della XVII<br />

edizione del torneo della<br />

categoria allievi di calcio<br />

Marozzi-Martellini- Porto<br />

Sant’Elpidio - Campo sportivo<br />

“Belletti”- dalle ore 21.00<br />

Mercoledì 25 agosto<br />

Rassegna Jazz sotto le stelle-<br />

Porto San Giorgio<br />

Giovedì 26 agosto<br />

<strong>La</strong> vetrina di Tipicità: assaggia<br />

il Fermano- Fermo- Magazzini<br />

romani nei pressi di<br />

<strong>Piazza</strong> del Popolo - dalle ore<br />

18.30 alle 23.30<br />

Venerdì 27 agosto<br />

Concerto di chiusura stagione<br />

estiva - musica leggera e<br />

popolare, stand gastronomici-<br />

Pedaso P.le Caduti del Mare<br />

dalle ore 19.30<br />

Accademia organistica elpidiense<br />

, le notti del Barocco-<br />

Sant’Elpidio a Mare- <strong>Piazza</strong><br />

Matteotti<br />

Dal 27 al 29 agosto<br />

Torneo baseball categoria<br />

ragazzi - Porto Sant’Elpidio-<br />

Campo Baseball - ore 8.30<br />

Sabato 28 agosto<br />

Francavillive - I rassegna<br />

rock- Francavilla d’Ete - Parco<br />

ex asilo Sagrini<br />

Sagra del granoturco - Monte<br />

Giberto<br />

Corteggio e gioco del Pozzo-<br />

Sant’Elpidio a Mare - Centro<br />

storico - ore 21.30<br />

Domenica 29 agosto<br />

Pepe e i monti della <strong>La</strong>ga-<br />

Amandola<br />

Navale Firmanum 2010<br />

ragate veliche- Porto San<br />

Giorgio - Ass.ne sportiva<br />

nautica Picena<br />

Dal 30 agosto<br />

al 4 settembre<br />

19° torneo di basket nazionale<br />

under 13 maschile- Porto<br />

San Giorgio - Arena Europa<br />

Martedì 31 agosto<br />

Capricci di Gola- mostra<br />

mercatino della migliore ga-<br />

agosto e settembre<br />

gliEventi 45<br />

stronomia locale e nazionale,<br />

Porto Sant’Elpidio - Pineta<br />

Nord dalle ore 18.00 alle<br />

24.00<br />

Dal 1 al 4 settembre<br />

5° torneo nazionale under<br />

13 femminile - Porto San<br />

Giorgio - Arena Europa<br />

Venerdì 3 settembre<br />

Accademia organistica elpidiense<br />

, le notti del Barocco-<br />

Sant’Elpidio a Mare- <strong>Piazza</strong><br />

Matteotti - ore 21.30<br />

Sabato 4 settembre<br />

Giornata dell’anziano.<br />

Falerone<br />

Un giorno di sport - Esibizioni,<br />

dimostrazioni e giochi<br />

insieme alle Associazioni<br />

Sportive - Sant’Elpidio a<br />

Mare - Centro Storico, ore<br />

17.00<br />

Marcia Servigliano - L’Ambro,<br />

Servigliano<br />

Sabato 4 e Domenica 5<br />

settembre<br />

Rioni in festa, 18° sagra<br />

della polenta, Fermo - Centro<br />

sociale Rione Murato<br />

Domenica 5 settembre<br />

IV motoraduno interregionale<br />

tra mari e monti - Amandola<br />

- Gualdo<br />

Festival canoro per ragazzi<br />

“Il cerchio d’oro” - Monte<br />

Urano - Giardini Pubblici,<br />

ore 21.30<br />

Finale torneo di calcio<br />

Marozzi- Martellini- Porto<br />

Sant’Elpidio- Stadio Ferranti,<br />

ore 21.00<br />

Gara ciclistica nazionale per<br />

esordienti - Santa Vittoria in<br />

Matenano


46<br />

loSpeciale cavalcata dell’assunta<br />

Risale al 1182<br />

il documento<br />

più antico della<br />

Cavalcata, anno<br />

in cui Monterubbiano,<br />

Cuccurre<br />

e Montotto si impegnavano<br />

con<br />

Fermo per portare<br />

ogni anno il Palio,<br />

in occasione della<br />

Festa dell’Assunta<br />

Et Palio sia


Sono stati rinvenuti diversi documenti,<br />

alcuni anche miniati, uno<br />

dei quali raffigurante la cattedrale e il<br />

corteo che si recava dalla Vergine Assunta,<br />

patrona di Fermo, per portare<br />

doni e offerte.<br />

Fin dal secolo XII si ha documentata<br />

notizia che tutti i Gastaldi del fermano<br />

dovevano in tale solennità portare le<br />

loro offerte. Fermo partecipava alla preparazione di<br />

tale festività con offerte vistose in denaro e in natura.<br />

Il podestà, il Capitano, e gli altri Officiali, nella<br />

solennità predetta, offrivano un cero ciascuno, cosa<br />

che facevano anche il Gonfaloniere di Giustizia, i<br />

Priori e le altre autorità cittadine, mentre ogni famiglia<br />

del fermano era tenuta ad offrire 12 denari.<br />

<strong>La</strong> festa aveva il suo culmine nella Cavalcata, risalente<br />

al 1182. Essa partiva dalla chiesa di Santa<br />

Lucia, passava Campolege, risaliva il colle e faceva<br />

sosta in <strong>Piazza</strong> Grande tra la folla plaudente.<br />

<strong>La</strong> festa era in onore dell’Assunta, patrona di Fermo,<br />

ma anche la rassegna della potenza e della grandezza<br />

dello Stato fermano, in essa il popolo si esaltava<br />

nella devozione alla sua Patrona. Ad aprire la sfilata<br />

era uno straordinario a cavallo, seguivano i vari artigiani<br />

e commercianti.<br />

cavalcata dell’assunta loSpeciale<br />

47<br />

Sfilavano poi i rappresentanti dei castelli<br />

facenti parte dello Stato di Fermo con in<br />

testa a tutti il Porto di Fermo (Porto San<br />

Giorgio).<br />

<strong>La</strong> cavalcata ebbe vita gloriosa fino ai<br />

primi del ‘ 600 e dopo un periodo di decadenza<br />

fu riportata agli antichi fasti dal<br />

Mons. Amedeo Conti. Abolita nel 1808<br />

durante il regno napoleonico, la Cavalcata<br />

tornò in vita dopo il congresso di Vienna ma senza<br />

l’antico splendore continuando poi fino al 1860 anno in<br />

cui cessò con la venuta dei Piemontesi e il Regno di Vittorio<br />

Emanuele II. Dopo due tentativi di ripristino nel 1897<br />

e nel 1921, tornò a rivivere dopo otto secoli nel 1982 ritornando<br />

ad assumere l’antica fama fino ad oggi.<br />

<strong>La</strong> corsa al Palio, successiva alla Cavalcata si svolgeva<br />

anticamente nelle ore antimeridiane. Al vincitore si dava<br />

come premio un palio di seta prezioso mentre la gara si<br />

svolgeva da Porta San Francesco fino al Palazzo del Comune.<br />

Aveva inoltre luogo il gioco dell’anello, nel quale<br />

il cavaliere, correndo, doveva infilare con la lancia un<br />

anello fisso o mobile.<br />

Alla corsa al Palio e al gioco dell’anello, si aggiungeva<br />

la Quintana nella quale il cavaliere si esercitava contro<br />

un bersaglio mobile costituito da una statua gigante con<br />

un braccio teso lateralmente.


48<br />

loSpeciale cavalcata dell’assunta<br />

Saturnino Di Ruscio<br />

Presidente della<br />

Cavalcata e sindaco di<br />

Fermo<br />

Silvio Dionea Vice<br />

Presidente Vicario<br />

della Cavalcata<br />

UN MOMENTO D’INCONTRO<br />

TRA SACRO E PROFANO<br />

<strong>La</strong> Cavalcata dell’Assunta,<br />

che ricorre il 15<br />

Agosto, rappresenta per<br />

tutta la comunità fermana<br />

un momento di identità, di<br />

unità, di riappacificazione e<br />

di incontro sotto l’effige mariana,<br />

simbolo di fraternità e<br />

di fede. <strong>La</strong> cattedrale, issata<br />

sul Girfalco, protegge ancora<br />

oggi i marinai ed i litorali,<br />

mentre il portale principale,<br />

rivolto ad ovest, dà il benvenuto<br />

ai paesi dell’interno.<br />

Il cittadino fermano, allora,<br />

inneggiava alla libertà e alla<br />

gioia, donando con fede e<br />

generosità i marmi e i mattoni<br />

che serviranno al completamento<br />

e all’abbellimento<br />

della maestosa cattedrale.<br />

Sono stati fatti molti incontri<br />

con le Contrade, per<br />

cui quest’anno la manifestazione<br />

dovrebbe essere molto<br />

più organizzata. Il regista ha<br />

fatto degli incontri tematici<br />

su cosa è la Cavalcata, cosa<br />

sono le Contrade e tutti i vari<br />

elementi che la costituiscono.<br />

Alla fine di questo lavoro<br />

faremo un convegno la terza<br />

domenica di novembre in<br />

concomitanza con la festa<br />

nazionale delle rievocazioni<br />

storiche, per cui abbiamo<br />

ottenuto il riconoscimento<br />

dal Ministero dei Beni Culturali<br />

due anni fa: è chiamata<br />

“<strong>La</strong> giornata della storia”.<br />

Quest’anno abbiamo scelto<br />

di iniziare con le risorse vive<br />

locali: la giornata inaugura-<br />

Saturnino Di Ruscio<br />

Omaggi concreti, come concreta<br />

è la gente di questo<br />

territorio e tangibili, dunque,<br />

come simbolica indefessa<br />

protezione contro ogni male.<br />

Benchè numerose siano oggi<br />

le manifestazioni spettacolari,<br />

in una società prevalentemente<br />

edonistica questa<br />

rievocazione estiva non ha<br />

perso il suo fascino e il suo<br />

richiamo, anzi acquisterà<br />

sempre più la peculiarità ed<br />

unicità rispetto alle altre iniziative,<br />

se pur legittime, di<br />

storica rievocazione. <strong>La</strong> Cavalcata<br />

dell’Assunta, infatti,<br />

si fonda anche su stringenti e<br />

acclarati documenti di archivio<br />

e sulla splendente pagina<br />

del Messale de Firmonibus,<br />

LA GIORNATA DELLA STORIA<br />

Silvio Dionea<br />

le la faremo con le insegne<br />

dei gonfaloni delle Contrade<br />

e uno spettacolo coi giovani<br />

della Cavalcata perché questi<br />

sono le forze che vanno valorizzate<br />

per l’impegno che<br />

mettono tutto l’anno. Sono<br />

tutti giovani volontari che lavorano<br />

durante l’intero arco<br />

dell’anno: va riconosciuto il<br />

loro ruolo. Quest’anno è stato<br />

creato anche il giornalino<br />

delle Contrade, un modo per<br />

coinvolgerli ulteriormente in<br />

una rievocazione importante,<br />

che ha una base storica<br />

che, come una fotografia<br />

d’altri tempi, certifica e sancisce<br />

una particolarità che<br />

ben poche iniziative similari<br />

possono accampare. In quel<br />

lontano ferragosto dell’anno<br />

del Signore 1436 cavalli bardati,<br />

musici instancabili, cittadini<br />

quasi deliranti di gioia<br />

e a stento trattenuti dal maestro<br />

di cerimonie, nudi pueri<br />

saltellanti, araldi agghindati,<br />

taberne ricolme di ogni ben<br />

di Dio, addirittura una vera<br />

barca portata in spalla, procedevano<br />

inarrestabili verso<br />

la Cattedrale, luogo di incontro<br />

tra sacro e profano,<br />

tra umano e divino. Sono<br />

certo che anche quest’anno<br />

la gente fermana si ritroverà<br />

a fare festa con la stessa passione<br />

e fervore di un tempo,<br />

per riaffermare la devozione<br />

alla Vergine Maria Santissima<br />

Assunta e lo spirito di appartenenza<br />

alla propria terra.<br />

e documentaria solida e ben<br />

definita. Sulla pagina miniata,<br />

infatti, è indicata la data<br />

del 1436. Considerando che<br />

per essere composta è stato<br />

impiegato parecchio tempo,<br />

prendiamo come periodo di<br />

riferimento quello a partire<br />

dal 1420. Se consultiamo i<br />

documenti nell’Archivio di<br />

Stato, ne troveremo diversi<br />

che parlano del ‘700, ma noi<br />

dobbiamo fare una scelta:<br />

potevamo optare anche per<br />

epoche più tarde con costumi<br />

più appariscenti, con cui<br />

però non sarebbe stata rispettata<br />

la storia. Abbiamo<br />

la pagina miniata e abbiamo<br />

scelto quella data.


GLI EVENTI DELLA 29 a EDIZIONE<br />

Programma manifestazioni<br />

Sabato 31 luglio ore 21,30 <strong>Piazza</strong> del Popolo, Evento inaugurale<br />

29a Cavalcata dell’Assunta, consegna del gonfalone ai<br />

gonfalonieri di<br />

contrada; ore 22,30 Spettacolo medievale<br />

Lunedì 2 agosto ore 21,30 Castello di Torre di Palme, Lettura<br />

del Bando; Corteo storico in costume del XV sec.<br />

Mercoledì 4 agosto ore 21,30 <strong>Piazza</strong> del Popolo, Investitura dei<br />

priori delle contrade; ore 22,30 Spettacolo medievale<br />

Venerdì 6 agosto ore 21,00 Porta S.Caterina arrivo del palio;<br />

ore 22,00 <strong>Piazza</strong> del Popolo, Presentazione del Palio; ore 23,00<br />

<strong>Piazza</strong> del Popolo, Spettacolo dei tamburini della Cavalcata<br />

dell’Assunta<br />

Sabato 7 agosto ore 19,00 Hostarie in <strong>Piazza</strong> del Popolo, degutazione<br />

di piatti tipici locali preparati dalle contrade<br />

Animazione Medievale<br />

Domenica 8 agosto ore 19,00 Hostarie in <strong>Piazza</strong> del Popolo,<br />

degustazione di piatti tipici locali preparati dalle contrade; ore<br />

21,30 <strong>Piazza</strong>le del Girfalco, Esibizione della A.S.D Cobra<br />

di Fermo, più volte campione italiana di tiro alla fune; ore 22,30<br />

Gara di tiro al canapo tra le contrade<br />

Lunedì 9 agosto ore 19,00 Hostarie in <strong>Piazza</strong> del Popolo,<br />

degustazione di piatti tipici preparati dalle contrade; ore 22,30<br />

<strong>Piazza</strong>le del Girfalco, gara di tiro con l’arco tra contrade<br />

Martedì 10 agosto ore 19,00 Hostarie in <strong>Piazza</strong> del Popolo,<br />

degustazione di piatti tipici preparati dalle contrade; Animazione<br />

medievale<br />

Mercoledì 11 agosto ore 21,30 <strong>Piazza</strong> del Popolo, “Il gallo<br />

d’oro” gara di tamburini tra le<br />

contrade (I edizione)<br />

Venerdì 13 agosto ore 21,30 <strong>Piazza</strong> del Popolo, Tratta dei<br />

Barberi, sorteggio dei cavalli alle contrade; ore 22,30 “Il pomo<br />

della discordia”, Spettacolo degli Sbandieratori della cavalcata<br />

dell’Assunta<br />

Sabato 14 agosto ore 20,45 Cavalcata dell’Assunta: da Porta<br />

S.Lucia alla Cattedrale,<br />

Grande corteo storico in costume del XV sec; ore 22,30 solenne<br />

liturgia della Parola in onore della Beata Vergine Maria Assunta<br />

patrona di Fermo officiata da Mons. Luigi Conti Arcivescovo di<br />

Fermo<br />

Domenica 15 agosto ore 15,00 <strong>Piazza</strong> del Popolo, Corteo storico<br />

di trasferimento al campo di gara; ore 17,30 Palio dell’Assunta,<br />

Corsa dei cavalli, due batterie e finale; ore 21,00 <strong>Piazza</strong><br />

del Popolo, Festa della vittoria, spettacolo di suoni, canti e<br />

balli con orchestra; ore 24,00 estrazione sottoscrizione a premi,<br />

Fuochi d’artificio.<br />

cavalcata dell’assunta loSpeciale<br />

49<br />

Cene di contrada<br />

(ore 21,00)<br />

Sabato 24 luglio<br />

Contrada Castello,<br />

<strong>Piazza</strong>le Marinelli<br />

Contrada Molini Girola,<br />

Via C. Cattaneo<br />

Domenica 25 luglio<br />

Contrada Pila,<br />

Via Brunforte<br />

Domenica 1 agosto<br />

Contrada Campiglione,<br />

<strong>Piazza</strong>le Oasi Girasole<br />

Contrada San Bartolomeo,<br />

<strong>La</strong>rgo Ciferri<br />

Contrada Fiorenza,<br />

<strong>Piazza</strong>le Lorenzini<br />

Contrada San Martino,<br />

Ricreatorio San Carlo<br />

Giovedi 12 agosto<br />

Contrada Capodarco,<br />

Giardini Comunali<br />

Contrada Campolege,<br />

<strong>Piazza</strong>le del Monterone<br />

Domenica 15 agosto<br />

Contrada Torre di Palme,<br />

<strong>Piazza</strong> del Popolo


50<br />

loSpeciale cavalcata dell’assunta<br />

Curiosità<br />

Una delle prelibatezze<br />

dell’Hostaria di Campiglione<br />

è sicuramente l’oca<br />

arrosto. Il piatto, ormai,<br />

è diventato tipico della<br />

Contrada. Secondo la ricetta<br />

di Giuliana Mannozzi l’oca<br />

viene prima salata, poi si<br />

prende un pò di lardo, lo<br />

si batte, ci si aggiunge il<br />

finocchio bastardo, l’aglio,<br />

il rosmarino, il peperoncino,<br />

un po’ di vino bianco e del<br />

limone. Con questa specie<br />

di “salsa” si condisce l’oca.<br />

Quindi la si fa arrostire. Un<br />

piatto da leccarsi le dita.<br />

Albo<br />

d’oro<br />

Campiglione 1993<br />

1999<br />

2006<br />

a prima esistenza di un “Castrum Campolioli” risale al 10 giugno<br />

del 1214 ed è contenuta in un documento di cui Aldebrandino,<br />

marchese d’Este e di Ancona, lodando la fedeltà mostrata e i ser-<br />

vigi resi alla Chiesa Romana dai fermani, conferma loro ogni libertà, franchigia e giurisdizione,<br />

il privilegio della zecca ed il possesso di un certo numero di castelli, tra questi proprio<br />

“Castrum Campolioli”. Già nel 996 il vescovo Uberto aveva assegnato ben 25 moggi nella<br />

bassa Valtenna ad Azzo di Azione, figlio di Ildebrando.<br />

Il Priore<br />

Quali sono gli impegni che<br />

dovete portare avanti?<br />

- Per organizzare la partecipazione<br />

alla Cavalcata, lo<br />

sforzo più grande l’abbiamo<br />

profuso nell’organizzare la<br />

squadra per la gara di tiro<br />

alla fune. Poi come sempre ci<br />

siamo orientati sul lavoro sui<br />

costumi. Alcuni li facciamo<br />

noi, per altri ci aiutano alcune<br />

sartorie, una di Corridonia ed<br />

una di Magliano di Tenna. Ai<br />

vestiti dedichiamo la maggior<br />

parte del tempo perché è un<br />

lavoro che va fatto con cura e<br />

attenzione. Noi puntiamo molto<br />

sulla qualità. Con Contrada<br />

Campiglione sfilano, a volte,<br />

anche dei ragazzi francesi,<br />

segno che la nostra attività<br />

piace anche all’estero. Non mi<br />

interessa, comunque, essere in<br />

tanti, meglio pochi ma buoni.<br />

E infatti siamo sempre tra i<br />

più apprezzati ogni anno. Poi<br />

non dimentichiamo la cena di<br />

contrada.<br />

Durante il corso dell’anno<br />

quali sono le vostre attività?<br />

- Ci dedichiamo molto al Carnevale,<br />

sia quello invernale<br />

ef<br />

Il Priore Marcella Simoni<br />

che quello estivo, poi partecipiamo<br />

anche ad altre manifestazioni<br />

fuori dal Comune:<br />

a Monterubbiano, a Petritoli<br />

per la Festa delle cove. Anche<br />

durante l’anno gli impegni<br />

sono tanti, ma siamo in parecchi,<br />

c’è entusiasmo, riusciamo<br />

bene a coprire tutte le<br />

cose da fare. Abbiamo poi un<br />

bel gruppo di tamburini, che è<br />

rinato più ampio e strutturato<br />

di prima dopo qualche periodo<br />

di impasse. Si lavora tutto<br />

l’anno tra ragazzini, giovani<br />

e meno giovani, siamo quasi<br />

50 persone ma riusciamo ad<br />

organizzarci senza grossi problemi.<br />

È un lavoro duro, ma ci<br />

tengo molto, ci piace, lo facciamo<br />

tutti con piacere. Tanto<br />

che qualcuno di noi, all’interno<br />

della Contrada, ha risolto<br />

dissapori esterni o quantomeno<br />

li ha seppelliti per il bene<br />

di tutti quanti.<br />

Qualcuno sostiene che la città<br />

si stia disinteressando alla<br />

Cavalcata. Lei sente questo<br />

distacco?<br />

- Non è tanto un fatto di disinteresse,<br />

ma forse di stanchezza<br />

da parte degli organizzatori,<br />

che alla fin fine sono sempre<br />

gli stessi. Se non ci si rinnova,<br />

se non si invita gente nuova<br />

all’interno, la noia, la fatica e<br />

i problemi quotidiani possono<br />

prendere il sopravvento.L’interesse<br />

lo si deve<br />

creare, è compito<br />

nostro riuscire<br />

ad attirare gente<br />

e convincerla<br />

ad aiutarci lungo<br />

tutti i dodici<br />

mesi, non solo<br />

durante il periodo<br />

della Cavalcata.<br />

Per non parlare dei problemi<br />

economici. Qui siamo<br />

tutti volontari, per fortuna a<br />

noi da una mano l’Oasi ma i<br />

calzaturieri che prima ci davano<br />

qualche contributo oggi<br />

non riescono vista la crisi<br />

imperante. Giusto un paio ci<br />

danno qualche soldino. Bisogna<br />

darsi da fare, l’importante<br />

è che la gente capisca che la<br />

contrada è aperta a tutti, non<br />

è una ristretta cerchia chiusa<br />

in sé stessa, tutti possono dare<br />

il loro contributo.<br />

<strong>La</strong> Dama<br />

Noemi Sgariglia


Campolege<br />

ontrada Campolege è dentro le mura della città e la sua storia è strettamente<br />

legata alle vicende di Fermo, antica colonia romana. <strong>La</strong> sua<br />

denominazione ricorda la presenza delle legioni di Ottaviano, il quale<br />

provvide alla costruzione del primo nucleo della città Augustea, detto appunto Campus Legionis,<br />

oggi Campoleggio. Un’altra ipotesi per cui Contrada Campolege trasse il nome è la presenza nel<br />

quartiere di Giovanti Visconti D’Oleggio che governò Fermo dal 1360 al 1366. <strong>La</strong> tradizione ha<br />

accettato ambedue le ipotesi, assegnando allo stemma della Contrada un gladio a ricordare gli<br />

accampamenti delle legioni romane e la biscia viscontea, a ricordo della saggia amministrazione<br />

di Giovanni Visconti D’Oleggio.<br />

Il Priore<br />

Da quanti anni è in carica?<br />

- Tanti, ho iniziato nel 1996.<br />

Siete riusciti ad aggregare dei<br />

giovani nell’attività di Contrada?<br />

- Il giovane è innamorato di<br />

quello che fa, e riesce a trasmettere<br />

questo amore agli<br />

altri. I giovani ci forniscono<br />

l’entusiasmo per andare avanti<br />

e allo stesso tempo l’amore<br />

che c’è per questa manifestazione.<br />

Se uno ci crede non è<br />

difficile.<br />

Quindi il ricambio c’è?<br />

- Sì, anche se a rilento. Basta<br />

crederci.<br />

Qual è l’attività della Contrada<br />

durante l’anno?<br />

- <strong>La</strong> contrada non si ferma<br />

mai. Siamo in continuo movimento<br />

e partecipiamo sempre<br />

<strong>La</strong> Dama Emy Torresi<br />

ef<br />

a tutte le manifestazioni. Cerchiamo<br />

di creare sempre iniziative<br />

all’interno della Contrada<br />

proprio per mantenerla<br />

viva. Adesso è già da un po’ di<br />

tempo che siamo in movimento<br />

per rinnovare il guardaroba,<br />

perché abbiamo molti vestiti<br />

che abbiamo creato nel corso<br />

degli anni: siamo sempre<br />

cavalcata dell’assunta loSpeciale<br />

51<br />

Albo<br />

d’oro<br />

1997<br />

2007<br />

2008<br />

Il Priore Marcello Giuliano<br />

in movimento. Anche perché<br />

siamo convinti che bisogna<br />

lavorare divertendosi: se non<br />

c’è entusiasmo non si lavora<br />

bene. Nella scelta della Dama<br />

abbiamo voluto premiare una<br />

giovane, Emy Torresi, che ha<br />

sempre lavorato per la Contrada,<br />

ed è in pratica cresciuta<br />

insieme ad essa.<br />

NETWORKING<br />

WEB AGENCY<br />

E-BUSINESS<br />

HOSTING<br />

Curiosità<br />

Contrada Campolege è<br />

una delle Contrade storiche<br />

della città. <strong>La</strong> sua<br />

storia è strettamente legata<br />

alle vicende di Fermo,<br />

antica colonia romana.<br />

Oggi, dopo tante edizioni<br />

della rievocazione storica<br />

in epoca moderna, va<br />

detto che Contrada Campolege<br />

si distingue per la<br />

preparazione della cena<br />

di Contrada in costume<br />

medioevale, durante<br />

la quale non mancano<br />

momenti rievocativi e<br />

spettacoli che ogni anno<br />

attirano sempre più contradaioli<br />

e turisti.


52<br />

loSpeciale cavalcata dell’assunta<br />

IL PORTALE DI INFORMAZIONE<br />

FALEGNAMERIA<br />

PERTICARINI<br />

RINALDO & FIGLI<br />

Via Casciotta, 28<br />

Capodarco di Fermo<br />

Curiosità<br />

È di Contrada Capodarco<br />

la prima laureata del<br />

corso specialistico attivato<br />

a Fermo dall’Università<br />

politecnica delle Marche<br />

in Ingegnieria Gestionale.<br />

A laurearsi con 110 e lode<br />

in Ingegnieria Logistica e<br />

della Produzione, qualche<br />

anno fa, di fronte ad<br />

un folto pubblico e alle<br />

autorità cittadine, è stata<br />

Elisa <strong>La</strong>nciotti. <strong>La</strong> tesi ha<br />

trattato dell’Automazione<br />

nell’industria calzaturiera<br />

nel Distretto Fermano-<br />

Maceratese. Una ricerca<br />

durata circa sei mesi.<br />

Capodarco<br />

Capodarco è una delle contrade foranee della Cavalcata dell’Assunta ed ha una<br />

grande estensione territoriale. Ha vinto quattro Palii: nel 1984, nel 1989, nel 1991<br />

e nel 2009. Della sua fortezza, eretta a Monte Secco, si hanno tracce già nel 1100.<br />

Ma importante per lo sviluppo della Contrada è stato anche il fatto che i Canonici<br />

Albo<br />

d’oro<br />

1984<br />

1989<br />

1991<br />

2009<br />

proprietari della zona donarono delle terre per la costruzione di un edificio destinato alla cura<br />

dello spirito affidato ai frati francescani. Nel convento nel 1553 si tenne un “capitolo” dei frati di<br />

San Francesco dell’Eremo. <strong>La</strong> stessa struttura ospitava la Chiesa di Santa Maria di Capodarca, di<br />

esigue dimensioni, dove attualmente è custodito il Polittico di Vittore Crivelli. L’economia della<br />

Contrada è formata da agricoltori e artigiani, in particolare, nel passato, da crivellai e canestrai.<br />

Il Priore<br />

È facile aggregare giovani?<br />

- Nella nostra Contrada è<br />

abbastanza semplice, forse<br />

anche perché abbiamo voluto<br />

un paio di giovani nel direttivo:<br />

probabilmente è stato<br />

quello il fattore trainante.<br />

Durante l’anno i giovani partecipano<br />

volentieri all’attività<br />

di Contrada?<br />

- Sì, cene, festa del 25 aprile,<br />

mestieri di una volta, carro di<br />

carnevale: sono stati loro a<br />

trainare un pò il tutto.<br />

Preparativi?<br />

- Sfiliamo per primi perché<br />

l’anno scorso abbiamo vinto<br />

il Palio, per cui dobbiamo<br />

fare bella figura.<br />

Stiamo cercando di migliorarci<br />

vestiti nuovi e altre sorprese,<br />

in attesa del corteggio,<br />

che non voglio anticipare. <strong>La</strong><br />

cena si svolgerà il 12 agosto<br />

nella delegazione comunale<br />

di Capodarco.<br />

ef<br />

Il Priore Paolo Gobbi<br />

<strong>La</strong> Dama Francesca Totò


Contrada Castello ha sede in largo Rivolta I, ha vinto il Palio nel 1987. Lo<br />

stemma di Contrada Castello (leone rampante con ramo di cotogno) ricorda<br />

quello degli Sforza che dominarono Fermo dal 1433 al 1446 e legarono il loro<br />

nome al Castello del Girfalco, distrutto il 20 febbraio del 1446, dopo la capitolazione<br />

di Francesco Sforza.<br />

<strong>La</strong> Contrada ha un proprio sito internet: www.contradacastellofermo.it.<br />

Il Priore<br />

Come vi state preparando per<br />

la Cavalcata?<br />

- I preparativi sono quelli<br />

consueti. Quest’anno, visto<br />

che il regista ha voluto puntare<br />

l’attenzione in gran parte<br />

sulla qualità della sfilata, diamo<br />

più attenzione ai costumi<br />

e al portamento, in modo da<br />

farli essere i più adeguati<br />

possibili all’epoca storica di<br />

riferimento. Non per vantarci<br />

ma grazie al lavoro immenso<br />

del nostro architetto Massimo<br />

Temperini posso affermare<br />

che noi della Contrada Castello<br />

siamo quelli più avanti<br />

di tutti in questo lavoro. Facciamo<br />

riferimento a dipinti<br />

e documentazione d’epoca,<br />

un lavoro lungo e certosino<br />

ma anche faticoso, che<br />

Il Priore Renzo Luciani<br />

Castello<br />

ef<br />

ci consente però di avere un<br />

vasto guardaroba realizzato<br />

nel corso degli anni grazie<br />

al lavoro dei contradaioli.<br />

Siamo sempre stati molto attenti<br />

nell’uso dei tessuti, delle<br />

scarpe e degli accessori, ma<br />

anche delle acconciature. Ciò<br />

comporta anche costi elevati.<br />

Solo per le scarpe quest’anno<br />

abbiamo speso 1200 euro,<br />

qualche centinaio dovremo<br />

spenderne per il vestito per<br />

la dama. Vogliamo fare bella<br />

figura, non lesineremo.<br />

C’è una buona base di giovani<br />

che ha voglia di darsi da fare<br />

per la Contrada?<br />

- <strong>La</strong> nostra contrada si appoggia<br />

soprattutto sul lavoro<br />

dei giovani! Ce ne sono molti<br />

in tutta la città che si battono<br />

affinché la Cavalcata conti-<br />

cavalcata dell’assunta loSpeciale<br />

53<br />

Albo<br />

d’oro<br />

1987<br />

<strong>La</strong> Dama Valeria Tulli<br />

nui a crescere. Il timore che la<br />

manifestazione possa perdere<br />

un po’ di presa sulla popolazione<br />

c’è, anche perché forse<br />

a volte subentra un pò di “già<br />

visto”.<br />

Quali sono le attività della<br />

Contrada nel resto dell’anno?<br />

- Tutte le contrade, e quindi<br />

anche la nostra, si danno<br />

da fare durante l’anno per<br />

organizzare incontri, manifestazioni<br />

e molto altro, sia nei<br />

periodi festivi che in quelli<br />

lavorativi. Cerchiamo anche<br />

di dare voce alla cultura, di<br />

esaltare qualche contradaiolo<br />

messosi in evidenza in qualche<br />

ambito e più in generale<br />

di essere un centro di aggregazione.<br />

Non ci interessa avere<br />

100, 150 persone che sfilano.<br />

È bello esserne qualcuno<br />

in meno ma essere da rapporti<br />

di amicizia e voglia di fare.<br />

Il periodo della Cavalcata è<br />

sì il momento cruciale, ma il<br />

bello è stare insieme nel corso<br />

dell’anno, facendo gruppo<br />

e magari aiutando la città.<br />

Curiosità<br />

L’ex Priore di Contrada<br />

Castello, <strong>La</strong>ura Vallesi partecipa<br />

ora attivamente ai corsi<br />

di recitazione e danza tenuti<br />

presso presso il Convento dei<br />

Cappuccini di Fermo dove è<br />

attivo un laboratorio di teatro<br />

biblico diretto da Padre<br />

Giovanni Battista Paniccià.<br />

Ordinato sacerdote nel 1969,<br />

studioso della Bibbia, già<br />

insegnante presso l’Istituto<br />

Teologico Marchigiano e<br />

missionario in Africa per più<br />

di 12 anni, padre Giovanni è<br />

autore di testi teatrali, regista,<br />

coreografo ed impresario.<br />

L’ultima sua opera, misto<br />

di danza e recitazione, è<br />

dedicata alla vicenda di Camilla<br />

da Varano (1459-1524),<br />

figlia del Duca di Camerino,<br />

che si fece suora assumendo<br />

il nome di Suor Battista, già<br />

beatificata dalla Chiesa e che<br />

il prossimo 17 ottobre, verrà<br />

proclamata Santa in San Pietro<br />

da Papa Benedetto XVI.<br />

Lo spettacolo debutterà a<br />

Serra Petrona presso la Chiesa<br />

di S.Francesco il prossimo<br />

28 agosto alle ore 21.30.


54<br />

loSpeciale cavalcata dell’assunta<br />

Curiosità<br />

<strong>La</strong> peculiarità della<br />

Contrada del Giglio è<br />

il cannone che viene<br />

trascinato lungo il<br />

corteggio da cinque<br />

contradaioli. Si tratta<br />

della “Colubrina”<br />

che spara cannonate<br />

a salve nel corso della<br />

manifestazione.<br />

Fiorenza<br />

Albo<br />

d’oro<br />

L’antica Contrada di Fiorenza si sviluppò probabilmente intorno all’anno mille, 2005<br />

tra le due cerchia romane della città, quella tardo repubblicana e quella augustea.<br />

Si componeva di due quartieri, il vicus Sancti Salvatoris, dislocato nella parte<br />

alta della Contrada, intorno all’omonima chiesa monastica (oggi Chiesa del Gesù), ed il vicus Sancti<br />

Leonis, distribuito anch’esso intorno all’omonima chiesa a ridosso delle mura di S. Francesco.<br />

Anticamente nell’area sorgevano: una fontana, denominata Piscaria, fossati e palizzate pertinenti<br />

a strutture difensive e la porta di accesso alla Contrada, intitolata a S. Leone. Si connotava come<br />

quartiere prevalentemente popolare, almeno sino alla fine del ‘300. Poi conobbe un importante<br />

sviluppo edilizio e commerciale e l’insediamento di famiglie importanti quali quelle dei Volpucci,<br />

degli Adami, dei Raccamadoro, degli Euffreducci. <strong>La</strong> Contrada ha vinto il Palio nel 2005.<br />

Il Priore<br />

Cosa significa essere priore di<br />

contrada e vivere all’interno<br />

di essa?<br />

- Sono priore da 3 anni, ma<br />

lavoro all’interno della contrada<br />

da più di 25 anni, dal<br />

1984. Un impegno gravoso,<br />

che mi è pesato molto in certi<br />

frangenti, ma che continua a<br />

piacermi perché si sta insieme<br />

alla gente e se ne conosce<br />

sempre di nuova.<br />

ef<br />

Come ci si prepara al corteggio<br />

e alla corsa al Palio?<br />

- L’impegno più forte è la<br />

cena di contrada, alla quale<br />

lavorano moltissimo i più<br />

giovani, che devo dire però<br />

stanno partecipando attivamente<br />

a tutta la vita di contrada.<br />

Ovviamente però il nodo<br />

cruciale è quello dei costumi.<br />

Non vogliamo sfigurare, così<br />

ci stiamo muovendo in diverse<br />

direzioni per fare una bella<br />

figura durante la sfilata. Al-<br />

Il Priore Dante Cerretani<br />

cuni costumi li prenderemo in<br />

affitto, altri saranno gli stessi<br />

dello scorso anno, e ci saranno<br />

nove vestiti nuovi. Sei di<br />

questi saranno realizzati, tre<br />

a testa, da due sartorie mentre<br />

altri tre sono opera di una<br />

ragazza del corso di moda<br />

dell’Ipsia di Fermo. Questa<br />

ha creato gli abiti per “Ecofashion”,<br />

il concorso promosso<br />

dall’istituto scolastico<br />

fermano. Tra questi nove abiti<br />

sarà premiato il più bello,<br />

anche se tutti sfileranno il<br />

giorno della Cavalcata.<br />

<strong>La</strong> Dama Diletta Corradini


Molini Girola<br />

cavalcata dell’assunta loSpeciale<br />

55<br />

Albo<br />

d’oro<br />

1983<br />

1986<br />

<strong>La</strong> Contrada Molini Girola è stata sempre influenzata dal fiume Tenna, il corso<br />

d’acqua caro ai Piceni. Sulle sue rive si è consumata tanta della storia della<br />

Contrada e gli albori di quella del Fermano. I residenti vi costruirono, sorprattutto<br />

nel XV secolo, molti canali che servivano per l’irrigazione e sui quali sorsero molti mulini ad<br />

acqua. È, infatti, il mulino ad acqua il simbolo di Molini Girola. Proprio qui si insediarono i primi<br />

nuclei piceni che in seguito si svilupparono. Il Corteggio storico della Contrada comprende la corporazione<br />

dei mugnai con i loro carichi di farina, i quali simboleggiano la grande operosità degli<br />

abitanti di quel territorio a nord-ovest del nucleo abitato, che si dedicavano anche all’industria e<br />

quindi alla filatura, tessitura e alla concia delle pelli. Molini Girola ha vinto due Palii, il primo nel<br />

1983 ed il secondo nel 1986 ed il suo corteggio è composto da un’ottantina di persone.<br />

Il Priore<br />

Come vi state preparando per<br />

partecipare alla Cavalcata?<br />

- Per me è il sesto anno come<br />

Priore. Per prima cosa abbiamo<br />

organizzato questa cena,<br />

poi seguiremo il tiro alla<br />

fune e il calcetto. <strong>La</strong> grande<br />

difficoltà è che stiamo organizzando<br />

la sfilata con molta<br />

fatica, poiché c’è carenza di<br />

persone disposte a sfilare.<br />

Manca l’attaccamento verso<br />

la Cavalcata, atteggiamento<br />

che personalmente non capisco.<br />

Questa manifestazione<br />

crea socializzazione con altra<br />

ef<br />

gente, attaccamento con le altre<br />

Contrade, i giovani possono<br />

scambiarsi idee attraverso<br />

il nuovo giornalino... tutte<br />

cose per me vitali.<br />

Come si può aiutare i giovani<br />

nell’attività di Contrada?<br />

- Secondo me, i giovani devono<br />

essere appoggiati da<br />

qualche “capello bianco”. Io<br />

parlavo di corteggio: lì non<br />

c’è bisogno solo di giovani,<br />

c’è indifferenza verso questa<br />

cavalcata, non so perché...<br />

I ragazzi aiutano durante l’anno?<br />

Il Priore Leonello Alessandrini<br />

<strong>La</strong> Dama Anna Rita Ciccola<br />

- C’è ricambio. Solo che ragazzi<br />

sono fantastici finché li<br />

coinvolgi. Quando li metti in<br />

prima fila li metti in difficoltà:<br />

diventa un impegno per loro,<br />

e allora mollano.<br />

Quali le attività di Contrada<br />

durante l’anno?<br />

- Organizziamo feste, però<br />

mancano le sedi dove si potrebbero<br />

fare molte più cose.<br />

Le attività dovrebbero essere<br />

portate avanti non solo al<br />

centro della città, ma anche<br />

a Campiglione, Molini. Per<br />

noi è una grande vittoria, una<br />

conquista impressionante<br />

quando da dieci diventiamo<br />

undici, ma è una sconfitta<br />

altrettanto grande il fatto di<br />

ridurre anche di una sola unità<br />

i contradaioli. Se uno se ne<br />

va ti fa rimanere male. Tanto<br />

se si fa qualcosa è solo per un<br />

grazie alla fine del gioco: se si<br />

fa per andare lì e farsi vedere<br />

conviene starsene a casa.<br />

Curiosità<br />

<strong>La</strong> sede della Contrada<br />

Molini Girola è nella vecchia<br />

stazione delle Ferrovie<br />

Adriatico Appennino, allo<br />

svincolo tra via Cattaneo<br />

e la Provinciale, dove, una<br />

volta, si fermava lo storico<br />

“Trinittu” che da Porto San<br />

Giorgio, attraversava Fermo<br />

e si inerpicava per l’entroterra.<br />

Rimessa a nuovo l’antica<br />

struttura è il momento<br />

di incontro dell’intero quartiere.<br />

L’altra particolarità<br />

che caratterizza la Contrada<br />

è sicuramente il luogo dove<br />

viene svolta la Cena di<br />

Contrada. Per l’occasione<br />

via Cattaneo, la frequentatissima<br />

strada adiacente alla<br />

Scuola elementare viene interdetta<br />

al traffico e riempita<br />

con tavolate e prodotti tipici<br />

dell’enogastronomia locale.


56<br />

loSpeciale cavalcata dell’assunta<br />

SEDE PROVINCIALE DI FERMO<br />

Via Dante Zeppilli, 62<br />

63023 Fermo - 0734 217214<br />

Curiosità<br />

<strong>La</strong> particolarità di Contrada<br />

Pila è quella di far<br />

sfilare nel corteggio della<br />

Cavalcata dell’Assunta<br />

ben tre coppie di famiglie<br />

nobili che storicamente<br />

hanno vissuto nella<br />

Contrada. Si tratta dei<br />

Gigliucci, dei Morrone e<br />

dei Paccarone.<br />

Pila<br />

Albo<br />

d’oro<br />

Il territorio di Contrada Pila si estende da <strong>Piazza</strong> del Popolo, con Palazzo Strabo- 1982<br />

ne fino alle mura e alla Porta di Santa Caterina. Nella sua area sono stati edificati<br />

i palazzi di importanti famiglie fermane quali i Paccarone, gli Adami, i Gigliucci<br />

e i Morrone. Sulla fine del 1445 e parte del 1446 la famiglia Paccarone e la Contrada Pila furono<br />

protagoniste della vita cittadina. Alla vigilia della rivolta dei fermani contro Francesco Sforza, suo<br />

fratello Alessandro per difendersi dall’imminente minaccia delle forze del Papa Eugenio, nominò<br />

sei Capitani, uno per Contrada, responsabili ognuno della sua difesa. Per Contrada Pila nominò<br />

Antonio Paccarone.<br />

Il Priore<br />

Il Priore Luigi Pistolesi<br />

Qual è il compito più difficile<br />

per i contradaioli in vista del<br />

corteggio?<br />

- Ci stiamo concentrando, ovviamente,<br />

sui vestiti per la sfilata.<br />

È l’onere più importante<br />

per le contrade in questo periodo.<br />

Stiamo lavorando per<br />

fare una belle figura, come<br />

abbiamo sempre fatto.<br />

ef<br />

Si ha difficoltà a far avvicinare<br />

i giovani alla contrada?<br />

- Effettivamente un po’ di difficoltà<br />

le troviamo. Ci sono<br />

3 o 4 ragazzi giovani che si<br />

sono da poco avvicinati, ma<br />

il problema è che nella nostra<br />

Contrada c’è la concorrenza,<br />

chiamiamola così, delle altre<br />

numerose associazioni del<br />

nostro quartiere, quali Spazio<br />

Insieme, l’Acr, la Sagra della<br />

bruschetta e le società sportive.<br />

Forse noi siamo quelli che<br />

arriviamo per ultimi nella<br />

gerarchia delle associazioni,<br />

per questo i ragazzi vengono<br />

da noi alla spicciolata. Forse<br />

c’è anche un po’ di disaffezione<br />

alla contrada, legata anche<br />

al fatto che sono 27 anni che<br />

non vinciamo. Ragazzi ce ne<br />

sono più che altro nel gruppo<br />

degli sbandieratori, ma loro<br />

si concentrano solo nelle loro<br />

attività, non in quelle di contrada<br />

tout court. Noi facciamo<br />

il possibile per attirarli e<br />

qualcuno saltuariamente viene<br />

a darci una mano, soprattutto<br />

per le osterie. Manca, la<br />

continuità, soprattutto.<br />

<strong>La</strong> Dama Martina Silla<br />

Nel corso dell’anno quali<br />

sono le attività promosse dalla<br />

contrada?<br />

- L’attività è costante durante<br />

l’anno, anche se non porta<br />

via certo molto tempo come<br />

in questo periodo. Lo scorso<br />

inverno abbiamo avuto un<br />

grosso riscontro con il Corso<br />

per presepi e l’esposizione<br />

dei lavori realizzati seguita<br />

al Corso stesso. Hanno partecipato<br />

oltre 20 persone e<br />

già molti ci hanno chiamato<br />

per avere notizie su quello in<br />

programma per il prossimo<br />

inverno. Un successo straordinario,<br />

che potrebbe essere<br />

ancora maggiore su più gente<br />

ci desse una mano durante<br />

le attività. Abbiamo un locale<br />

perfetto per ritrovarci e fare<br />

festicciole e cene, ma i giovani<br />

preferiscono rivolgersi<br />

altrove. Una fatto che mi<br />

rammarica molto.


San Bartolomeo<br />

<strong>La</strong> Contrada di San Bartolomeo è tagliata in due dalla Via delle apothecae, o<br />

botteghe (corso Cavour). <strong>La</strong> parte più consistente era costituita dai “borghi” e<br />

nella Contrada vi si stanziarono più numerosi gli abitanti della comunità straniere<br />

che nel XIII sec aumentarono in modo cospicuo la popolazione della città.<br />

Gli Ebrei, i Bergamaschi, gli Albanesi e gli Schiavoni richiamati a Fermo, soprattutto<br />

dal riattivarsi del porto si “accasarono” a San Bartolomeo. Nel Catasto<br />

sono documentati gli stanziamenti delle comunità straniere, dei gruppi familiari più antichi e il<br />

protrarsi delle attività lavorative che resero la zona prettamente mercantile. Tra le attività tipiche<br />

dei borghi e della piccola borghesia artigianale spiccavano quelle dei mulattieri, dei barbieri e<br />

dei sarti, e altre che dovevano essere svolte lontano dal centro quali pescaria, beccaria o platea<br />

porcorum (mercato degli animali a piazzale Azzolino), conce o scorticatoio (via delle Conce),<br />

gualchiere o lavorazione della lana (zona dell’Orzolo adiacente a San Bartolomeo). Negli agglomerati<br />

urbani del borgo numerosi erano gli orti che, unendo le case, erano punto di contatto tra gli<br />

abitanti. <strong>La</strong> famiglia che da sempre ha avuto la propria residenza in Contrada è quella dei Rosati.<br />

Il Priore Antonio Pasquarè<br />

ef<br />

cavalcata dell’assunta loSpeciale<br />

57<br />

Il Priore<br />

Albo<br />

d’oro<br />

1988<br />

1990<br />

1994<br />

1995<br />

1996<br />

2004<br />

Da quanto tempo è Priore<br />

della Contrada S. Bartolomeo?<br />

- Due anni, è stato, però, un<br />

periodo di grande lavoro. I<br />

giovani di San Bartolomeo<br />

non sono tantissimi.<br />

Partecipano alla vita di contrada?<br />

- Dall’anno scorso qualcuno<br />

è andato vita e attualmente<br />

non è stato sostituito alcuno.<br />

Siamo rimasti in pochi. Durante<br />

l’anno i contradaioli<br />

si ritrovano ogni tanto, ma<br />

dovremo lavorare di più per<br />

aggregare il maggior numero<br />

di persone possibili e rendere<br />

così più viva la contrada.<br />

Quali le novità di questa edizione<br />

per quanto vi riguarda?<br />

- Quest’anno è importante<br />

l’investitura del Gonfaloniere,<br />

per il resto nella Contrada<br />

rimane quasi tutto come<br />

prima, anche sotto il profilo<br />

dei vestiti che sono quelli<br />

indossati più o meno l’anno<br />

scorso.<br />

<strong>La</strong> Dama Patrizia Moretti<br />

via G. Speranza, 69 - Fermo<br />

IMPIANTI IDROTERMOSANITARI<br />

CIVILI - INDUSTRIALI<br />

E CONDIZIONAMENTO<br />

via G. B. Pirelli, 2/4<br />

zona industriale Girola - Fermo<br />

tel. 0734 217326<br />

via Tirassegno, 32 - Fermo<br />

tel. 0734 623195<br />

COMMERCIO TURISMO SERVIZI<br />

DELEGAZIONE DI FERMO<br />

via S. Alessandro, 3<br />

tel. 0734 622333<br />

Curiosità<br />

Una delle particolarità di<br />

Contrada San Bartolomeo è,<br />

sicuramente, Fonte Fallera,<br />

alla periferia della città e<br />

dove l’acqua scorre ancora.<br />

Un piccolo laghetto interno è<br />

stato realizzato, murando un<br />

condotto, per irrigare gli orti<br />

adiacenti. <strong>La</strong> Fonte è uno dei<br />

beni architettonici fermani più<br />

preziosi, tanto da essere stata<br />

“adottata” come monumento<br />

dalla Scuola Elementare<br />

“Tiro a Segno” per essere<br />

strappata al degrado.


58<br />

loSpeciale cavalcata dell’assunta<br />

ALIMENTARI, FRUTTA E VERDURA<br />

SALUMI E SPECIALITÀ LOCALI DA<br />

AGRICOLTURA BIOLOGICA<br />

<strong>Piazza</strong> del Popolo<br />

tel. 328 0305881<br />

Curiosità<br />

In <strong>Piazza</strong> Leopardi è sito il<br />

complesso edificato dai gesuiti<br />

nel 1649 con la relativa<br />

Chiesa dedicata a San martino.<br />

<strong>La</strong> struttura presenta<br />

un impianto a navata unica<br />

come la Chiesa madre romana<br />

del Gesù progettata dal<br />

Vignola. Sull’altare maggiore<br />

è posta la Circoncisione,<br />

opera di Giovanni Peruzzini.<br />

Oggi il complesso con il<br />

nome Centro Congressi San<br />

Martino è una struttura<br />

polifunzionale.<br />

San Martino<br />

<strong>La</strong> Contrada San Martino prende il nome dall’omonima antica Chiesa che era<br />

situata tra il Palazzo Arcivescovile e quello dei Priori, già sede del Capitano del<br />

Popolo. Si estende da <strong>Piazza</strong> del Popolo a via Paccarone, via degli Aceti, piazzale<br />

Euffreducci e strade adiacenti. Era la Contrada del centro cittadino, degli edifici<br />

Albo<br />

d’oro<br />

2001<br />

2002<br />

pubblici e dei gruppi più influenti. Già dal XIV secolo la <strong>Piazza</strong> aveva un uso polifunzionale in<br />

quanto era centro politico e centro commerciale della città. Lo spazio antistante i palazzi pubblici<br />

cioè il Palazzo del Podestà (oggi biblioteca comunale) e il Palazzo del capitano del popolo poi<br />

Palazzo dei Priori, aveva una sua funzione civile e di rappresentanza politica e vi venivano eseguite<br />

anche le condanne a morte, mentre l’area dislocata verso sud era utilizzata soprattutto per<br />

lo svolgimento delle attività economiche principali, con le sue botteghe artigianali insieme alle<br />

vicine strade dei Fondacci, (Corso Cefalonia) degli Speziali (via Recanati) con l’antica fonte delle<br />

“Pisciarelle”. Contrada San Martino ha vinto due Palii. Il primo nel 2001 ed il secondo nel 2002.<br />

Il Priore<br />

Lei è nuovo nel suo ruolo di<br />

Priore, come vive questa situazione?<br />

- Per noi del nuovo direttivo<br />

eletto a novembre è la prima<br />

esperienza in prima linea,<br />

quindi ci stiamo un po’ facendo<br />

le ossa sul campo. Stiamo<br />

lavorando molto con i ragazzi<br />

del gruppo dei tamburini,<br />

visto che quest’anno ci sarà<br />

la gara tra contrade in <strong>Piazza</strong><br />

del Popolo, nella quale<br />

vogliamo ben figurare. Ovviamente<br />

poi c’è una grande<br />

attenzione per i costumi per<br />

la sfilata ed infine ci siamo<br />

attrezzati per essere autonomi<br />

dal punto di vista culinario.<br />

Negli altri anni ci appoggiavamo<br />

a catering o comunque<br />

servizi di ristorazione esterni,<br />

quest’anno proveremo a fare<br />

tutto da noi. So che faremo<br />

molti errori essendo la prima<br />

volta, ma c’è entusiasmo, ci<br />

servirà per il futuro.<br />

Nel resto dell’anno cosa si fa<br />

all’interno della Contrada?<br />

- In primo luogo organizziamo,<br />

a Carnevale, la festa dei<br />

bambini nella sede della Contrada,<br />

evitando di fare carri o<br />

altre cose troppo costose per<br />

le nostre tasche. Poi ci sono le<br />

ef<br />

varie attività natalizie, con incontri,<br />

scambi di doni e altre<br />

iniziative. <strong>La</strong> nostra contrada<br />

è la più piccola delle dieci,<br />

cerchiamo di collaborare con<br />

altre società sportive e culturali<br />

per riuscire ad andare<br />

avanti.<br />

C’è entusiasmo e voglia di<br />

fare all’interno ed intorno alla<br />

Contrada?<br />

- A dire la verità piuttosto<br />

poco. Siamo in pochi, costretti<br />

a farci in dieci per riuscire a<br />

fare il minimo indispensabile.<br />

<strong>La</strong> verità è che ai fermani non<br />

gliene importa nulla della rievocazione.<br />

Qualche giovane<br />

ogni tanto prova ad affacciarsi,<br />

ma la mole di lavoro da<br />

fare spesso prosciuga in fretta<br />

Il priore Sergio Budel<br />

i nuovi arrivati. Poi ci sono<br />

anche le divisioni tra contrade<br />

e al loro interno a fare<br />

il resto, creando un clima di<br />

tensione che fa allontanare la<br />

gente. Si fa tanta fatica ad andare<br />

avanti, sia a livello fisico<br />

che economico, basandoci sul<br />

volontariato. Ammazzarsi in<br />

tante cose non vale la pena,<br />

andiamo avanti degnamente,<br />

ci arrangiamo. Altri hanno<br />

più risorse, riescono a fare di<br />

più, buon per loro.<br />

<strong>La</strong> Dama Anna Ciupa


Torre di Palme<br />

Sorta nel medioevo come borgo di origine religiosa, intorno alla chiesa e poi<br />

al convento degli Agostiniani, Torre di Palme si erge sulla cima di un colle<br />

inaccessibile su tre lati. Nel borgo, oggi contrada, si affacciano edifici religiosi<br />

(Chiesa di San Giovanni Battista, Chiesa e Convento di Sant’Agostino,<br />

Oratorio di San Rocco), civili (il palazzo priorale) e residenziali. Inserita nella<br />

Cavalcata dell’Assunta come Contrada Foranea nel 1982, Torre di Palme<br />

rappresenta a tutti gli effetti le genti del mare e dell’allora scalo marittimo di<br />

Palma. Durante il corteggio storico i figuranti di Torre di Palme spingono per le ripide vie della<br />

città, fin sul sagrato della Cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta in Cielo, patrona di Fermo,<br />

la Barca, uno dei simboli, se non il simbolo della contrada. <strong>La</strong> Contrada ha vinto cinque Palii, nel<br />

1985, 1992, 1998, 2000 e 2003.<br />

Il Priore<br />

È da molto che ricopre il<br />

ruolo di Priore della Contrada<br />

Torre di Palme?<br />

- Dal 2002, quindi è l’ottavo<br />

anno per quanto mi riguarda.<br />

Sto lavorando alacremente<br />

con gli altri contradaioli<br />

su un progetto che sta<br />

prendendo forma.<br />

Sono molti i giovani che<br />

frequentano la Contrada?<br />

- Sì, sono tanti. Col fatto che<br />

quest’anno abbiamo editato<br />

il “giornalino della Contrada”<br />

ha fatto sì che si siano<br />

ritrovati in molti e ci sono<br />

stati d’aiuto. Si comincia a<br />

ef<br />

vedere qualche volto nuovo,<br />

il che non guasta: oltre a dar<br />

linfa vitale a noi permette<br />

di svecchiare l’organigramma.<br />

Tutti figli di gente che<br />

già aveva partecipato, però<br />

anche gente nuova, fanno da<br />

raccordo tra coloro che non<br />

hanno mai visto o vissuto<br />

la Cavalcata. Tra le nostre<br />

iniziative ci sono quelle del<br />

Carnevale estivo ed invernale.<br />

Un paio di collaboratrici<br />

storiche ricoprono il ruolo<br />

di cerimonieri di contrada:<br />

stretto contatto con regista<br />

e curano anche eventi collaterali.<br />

Cerchiamo di mettere<br />

sempre nuove facce.<br />

Quali le novità di questa<br />

ventinovesima edizione?<br />

Il Priore Massimo Tramannoni<br />

cavalcata dell’assunta loSpeciale<br />

59<br />

Albo<br />

d’oro<br />

1985<br />

1992<br />

1998<br />

2000<br />

2003<br />

- Tra le tante novità di<br />

quest’anno ci sono gli abiti,<br />

alcuni dei quali sono stati<br />

completamente rinnovati.<br />

Per rendere il corteggio più<br />

originale e per non appesantirci<br />

ulteriormente di lavoro,<br />

ogni anno prendiamo in affitto<br />

alcuni abiti. Purtroppo,<br />

non abbiamo ancora la sede.<br />

Fortunatamente, sono presidente<br />

del Centro Sociale di<br />

Salvano, per cui per adesso<br />

usiamo quella struttura per<br />

incontrarci. Non abbiamo,<br />

però, il posto fisico per<br />

riporre le nostre cose, che<br />

attualmente teniamo nei<br />

garage dei nostri collaboratori<br />

che gentilmente si sono<br />

offerti a tenerle. <strong>La</strong> nostra,<br />

non è una Contrada ma bensì<br />

un Castello e quindi, per<br />

noi la scelta della Dama è significativa.<br />

Infatti, la Dama<br />

è colei che i castellani hanno<br />

scelto di dare in sposa.<br />

<strong>La</strong> Dama Silvia Santini<br />

via dei Palmensi, 34<br />

Marina Palmense - Centro<br />

tel. 320 3143385<br />

Curiosità<br />

<strong>La</strong> Contrada Torre di<br />

Palme è stata inserita nella<br />

Cavalcata dell’Assunta<br />

come Contrada Foranea<br />

nel 1982, e rappresenta<br />

a tutti gli effetti le genti<br />

del mare e dell’allora<br />

scalo marittimo di Palma.<br />

Durante il corteggio storico,<br />

infatti, i figuranti di<br />

Contrada spingono per le<br />

ripide vie della città, fin sul<br />

sagrato della Cattedrale<br />

dedicata a Santa Maria Assunta<br />

in Cielo, patrona di<br />

Fermo, la Barca, uno dei<br />

simboli, se non il simbolo<br />

della Contrada.

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