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776 - Inquieto Notizie

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che lo cercava, ma questa volta si assiste ad un rapido mutamento di celle,<br />

come se fosse in corso un veloce allontanamento da un luogo, dal momento che<br />

vengono agganciate, in rapida successione tra loro, le celle di via Barillari di<br />

Taurianova alle ore 16.39.50 ( vicina alla località Pontevecchio, prossima alla<br />

contrada S. Margherita); quella di loc Cappuccini alle ore 16.39.56; quella di loc<br />

Chiusa alle 16.40 ed, infine, quella di loc Cappuccini alle ore 16.40.43 ( vds progr<br />

12929, pag. 11 vol 1 delle trascrizioni peritali).<br />

A quanto appena esposto, va, inoltre aggiunto che in corrispondenza dell’orario<br />

in cui grosso modo avvene quel duplice delitto, l’autovettura Alfa 156, in uso ai<br />

fratelli Gioffrè, che era sottoposta ad intercettazione ambientale, registrava<br />

un’attivazione degli impulsi solo alle ore 15.08.21 del 28.10.2007 ( ovverosia<br />

circa un’ora prima di quell’attentato); seguiva poi una condizione di stasi, in cui<br />

non si registrava alcunchè e, quindi, si aveva una riattivazione del meccanismo<br />

di registrazione- per captazione di rumori provenienti dall’esterno del veicolo-<br />

solo alle ore 16.45.45 ( ovvero immediatamente dopo la commissione di<br />

quell’azione di fuoco ai danni del Caia e del Romeo).<br />

Oltre a quanto si è appena detto, va ancora aggiunto che quello stesso<br />

28.10.2007, alle ore 17.08 ( e, quindi, dopo non più di mezz’ora dal delitto),<br />

Gioffrè Antonino tenta di chiamare il fratello Vincenzo, ma questi non risponde,<br />

tant’è che scatta la segreteria telefonica, grazie alla quale, però, si è riusciti ad<br />

accertare che il chiamato si trovava in località Bolano di Catona (RC), per come<br />

testimoniato dalla cella di aggancio( vds progr 10115, pag. 19 vol 2 delle<br />

trascrizioni peritali).<br />

Poco dopo, Gioffrè Vincenzo, alle ore 17.12.33, tenta di chiamare, seppure<br />

senza esito, il fratello Antonino.<br />

Nei tre minuti successivi, ovverosia alle ore 17.15.01, è Antonino a richiamare<br />

Vincenzo, e, uditane la voce, gli domanda con una certa precipitazione “ oh,<br />

dove cazzo sei… non te ne vieni qua?”, al che l’altro, in risposta, gli comunica<br />

che sta andando a Cittanova, ma il chiamante si sovrappone e gli ingiunge<br />

perentoriamente di ritornare in fretta al “motore”“ ma vienitene qua!.<br />

In realtà, Gioffrè Vincenzo, nel corso della conversazione che si è appena<br />

commentata, mente al fratello Antonino, in quanto in quell’occasione egli non si<br />

trova a Cittanova, come ha dichiarato, ma a Reggio Calabria, ove di lì a poco si

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