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Novembre (5,41 MB) - Liceo Levi

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2<br />

Rasoio di Ockham<br />

Sommario<br />

· 2 Editoriale<br />

· 3 Comitato studentesco<br />

· 4 Ipse dixit<br />

· 5 Informazione<br />

· 6 Giochi<br />

· 7 Beslan<br />

· 8 Teacher seeker<br />

· 9 Giochi da adulti<br />

· 10 Videogames<br />

· 11 Libere<br />

· 12-13 Fecondazione assistita<br />

· 14 Libri<br />

· 15 Botta… Coraggio di ribellarsi<br />

· 16 Sondaggio cellulari<br />

· 17 Opinione<br />

· 18 Rock against Bush<br />

· 19 Ockham’s music<br />

· 20 Top ten<br />

· 21 Posta del cuore<br />

· 22 Cinema<br />

· 23 The doors<br />

· 24 Oroscuolo<br />

· 25 Iraq: il punto<br />

· 26 Guarda Alta<br />

· 27 …e risposta<br />

· 27 Vox populi<br />

· 28-31 Posta<br />

· 32 Acrostici<br />

· 32 Redazione del Rasoio di Ockham<br />

Editoriale<br />

Attenzione ragazzi: la più autorevole bocca da<br />

fuoco massmediatica studentesca del Triveneto è<br />

tornata in azione più forte e spumeggiante che mai.<br />

Scoop, sondaggi, giochi, rubriche e letterine vi<br />

terranno compagnia nelle tediose ore scolastiche.<br />

Ecco, quindi, un altro punto a favore per la nostra<br />

scuola, che può essere orgogliosa di vantare un<br />

giornalino di istituto, segno di attiva partecipazione<br />

degli alunni, che approfittano di questa attività<br />

extrascolastica per esprimere le proprie idee e le<br />

proprie opinioni.<br />

Molti sono gli argomenti che vengono trattati: dalla<br />

satira al teacher-seeker, dalla posta alle varie<br />

rubriche, dalla top ten alla top of the profs; non<br />

mancano sicuramente argomenti “seri”, di attualità,<br />

di cronaca, che molto spesso hanno suscitato<br />

interesse e dibattiti, così da riuscire a coinvolgere<br />

gli studenti ed anche alcuni insegnanti, stimolandoli<br />

ad inviare attraverso la posta “ordinaria” e<br />

attraverso l’ e-mail (giornalino@liceolevi.it)<br />

commenti ed opinioni: segnaliamo, in particolare,<br />

la trattazione del grande tema della fecondazione<br />

assistita con l’intervista alla professoressa Bordin.<br />

Sfogliando i giornalini degli anni passati, ci siamo<br />

però rese conto che, tra tutti i temi-pilastro<br />

affrontati, alcuni hanno un’importanza ed<br />

un’attualità che sussistono tutt’oggi: l’aids (all’<br />

decoroso terzo posto, per noi più che meritato,<br />

ma primo quanto a comunicazione, qualità e<br />

originalità.<br />

Speriamo di raggiungere anche quest’anno i tanto<br />

ambiti gradini massimi del podio. Serve, quindi,<br />

anche il vostro aiuto e la vostra preziosa<br />

collaborazione per poter migliorare sempre di più<br />

quest’organo di partecipazione studentesca.<br />

Vi lasciamo così alla lettura del primo numero del<br />

Rasioio di Ockham di quest’anno, sperando che<br />

sia di vostro gradimento.<br />

Buona lettura.<br />

Roberta Marcon e Federica Pizzaia


<strong>Liceo</strong> <strong>Levi</strong> Rasoio di Ockham<br />

Comitato Studentesco… chi l’ha visto?<br />

UNA SCUOLA NON PIÙ APATICA? FORSE SÌ...<br />

Ehi tu, sì proprio tu che stai sfogliando velocemente il TUO giornalino di istituto, non penserai mica di non<br />

soffermarti a leggere questo articolo????!!! (...mmm..minaccia??) Non dirmi che non vorresti avere un locale<br />

(che parolone, diciamo pure “aula”) nella scuola, attrezzato quale ritrovo dei giovani dopo la fine della dolce<br />

dormit... mattinata, al pomeriggio, durante i giorni festivi (credeghe), e nel periodo di pacchia estiva???<br />

Non vorresti usufruire delle risorse finanziarie della scuola per la realizzazione dei progetti più svariati??<br />

Beh, sembra una “mission impossible”, ma...donna, uomo: medioman è arrivato a suggerirci la soluzioooone!!!!<br />

Le iniziative proponibili sono essenzialmente di due tipi:<br />

· Iniziative complementari: quelle che si inseriscono negli obiettivi formativi delle scuole (tutto aiuta!); e<br />

qui puoi chiedere la presenza di alcuni docenti come sostenitori del progetto. Sono ad esempio iniziative<br />

di approfondimento, studio, ricerche inerenti al programma didattico<br />

· Attività integrative: finalizzate cioè ad offrire occasioni extracurricolari per la tua crescita umana e civile,<br />

purchè non siano in contrasto con le finalità dell’istituto.<br />

Questi progetti diventeranno realtà se proposti dal COMITATO STUDENTESCO, o da almeno 20 studenti<br />

o da associazioni studentesche, le quali possono essere costituite mediante deposito gratuito alla segreteria<br />

della scuola del testo degli accordi, e deliberate dal Consiglio di Istituto.<br />

COMITATO STUDENTESCO?? CHE ROBA È?? No, non stiamo parlando di associazioni segrete, COBAS,<br />

scioperi, ecc...<br />

È semplicemente un organo studentesco (giura!!?) costituito da tutti i rappresentanti di classe e integrato dai<br />

rappresentanti di Istituto e della Consulta. Esso può proporre la realizzazione dei tuoi progetti elaborando<br />

un piano di gestione delle attività con preventivo di spesa che deve essere approvato dal Consiglio di Istituto.<br />

Inoltre deve dotarsi di un regolamento interno ed esprimere un Gruppo di Gestione coordinato da uno<br />

studente maggiorenne che si può assumere la responsabilità della realizzazione e del regolare svolgimento di<br />

determinate iniziative. Si possono anche proporre attività di autofinanziamento, consistenti nella promozione<br />

di iniziative che non determinino inopportune forme di commercializzazione (evita il mercato nero e ricorda<br />

lo scontrino). Il comitato studentesco può infine essere convocato sia in orario scolastico che extrascolastico,<br />

almeno una volta ogni due mesi: è consentita una sola riunione al mese in orario di lezione.<br />

E’ nostro e TUO diritto partecipare attivamente e responsabilmente alla vita della scuola, esprimendoti,<br />

pensando, tollerando chi non la pensa come te.<br />

Svegliati ragazzo, la scuola sta cambiando: non più solo un luogo di studio e “tortura”, ma anche luogo di<br />

scambio e di ritrovo!<br />

Lo sapete di quand’è questo articolo? Del 21 febbraio 2003, Rasoio di Ockham, anno I, n.2, p.5!!!<br />

Ebbene, da allora il Comitato Studentesco ha fatto una fugace apparizione il 2 aprile 2003 con l’approvazione<br />

del Regolamento e l’elezione del Direttivo:<br />

Oggi, 2 aprile 2003, alle ore 11.35 si riunisce nell’ aula magna della sede centrale il Comitato Studentesco per discutere<br />

il seguente ordine del giorno:1.<br />

Lettura ed approvazione del regolamento del Comitato Studentesco.2.<br />

Elezione del Direttivo del Comitato Studentesco e nomina del Presidente e del Vicepresidente.<br />

… e poi è sparito di nuovo nelle nebbie. Durante tutto l’anno scorso (anno scolastico 2003/2004) del<br />

Comitato Studentesco nessuna traccia. Desaparecido. Cari colleghi studenti, non c’è davvero di che esserne<br />

orgogliosi!<br />

La Redazione<br />

3


4<br />

Rasoio di Ockham<br />

Ipse dixit<br />

frasi ‘famose’, strafalcioni, frizzi, lazzi e calembours dei prof<br />

Rubrica<br />

L’imene si può rompere anche…<br />

E in principio fu “IPSE DIXIT “, ovvero la vostra personale rubrica cari amici, compagni, colleghi, dove<br />

puntualmente pubblicheremo gaffes, battute, frasi simpatiche dette dai vostri prof e che voi<br />

tempestivamente appuntate sui vostri candidi fogli.<br />

Quindi coraggio ragazzi, aprite le orecchie e scrivete più che potete!!! Poi inviateci il tutto tramite l’apposita<br />

cassetta della posta che, per chi non l’avesse notato, si trova nell’atrio delle tre sedi (Scientifico, Classico,<br />

Guarda Alta), oppure inviandoci un’e-mail a giornalino@liceolevi.it<br />

Con questa breve introduzione vogliamo invitare anche tutti i professori che si identificheranno nelle<br />

seguenti battute ad approfittarne per farsi un’innocente risata con tutti noi e non vendicarsi con tremende<br />

vendette trasversali...<br />

Per questo numero sono presenti solo frasi dell’anno appena trascorso e siamo fiduciosi di avere materiale<br />

più recente per il prossimo numero. Rinnovandovi l’invito a partecipare vi auguro una buona e divertente<br />

lettura:<br />

v Vedete queste cellule?! Sono come tante buone salsicce, vista l’ora. Oppure due fette di pane e<br />

l’RNA il prosciutto!<br />

v Gli spazi vuoti fra le cellule sono ripieni!<br />

v L’imene si può rompere anche con altri tipi di attività. Attività fisiche come... attività fisiche come...<br />

Altri tipi di attività fisiche, insomma!<br />

v Mi sembra di essere al quizzone: sì, no, conferma, accendi...<br />

v Sta sospirando come una pompa!!<br />

v Chi era quell’attora che faceva il padre di Idiana Gions? Sì...Roger Mur. No, era Scion Con neri<br />

v Ha dei denti magnifici, come quelli di un cavallo<br />

v C’è gente che per concentrarci si mette a testa in giù, come le scimmie<br />

v Credo che Firenze sia tra le regioni d’Italia più belle<br />

v Il primo passo per capire è …capire, appunto<br />

E per finire… alcune di quest’anno:<br />

A suìtta magna a poenta<br />

• ALUNNA: “Prof. posso uscire?”<br />

PROF.: “Cosa devi fare?”<br />

ALUNNA: “????!????!!! …Mmhm… Devo scaricare!”<br />

• VISENTIN: “Allora, iniziamo a spiegare. Spero di non avere l’alito cattivo perché ieri sera<br />

ho magnà aio e peperonzin.”<br />

• ALUNNO: “Professore, mi traduce questa frase: Civitas magna et opulenta ?”<br />

VISENTIN: “A suitta magna a poenta (la civetta mangia la polenta).”


6<br />

Rasoio di Ockham<br />

GIOCHI<br />

a cura di Valeria Menegon e Deborah Michielin<br />

Rubriche<br />

CIAO A TUTTI! Anche quest’anno nel giornalino scolastico è presente la rubrica dei giochi. Vi ricordiamo di spedire<br />

i risultati al più presto perché, per chi arriva primo, ci saranno dei premi. Quest’anno inoltre potete inviarci dei divertenti<br />

giochi creati da voi; i più simpatici verranno pubblicati nei prossimi numeri. Ed ora….BUON DIVERTIMENTO!<br />

v INDOVINELLI<br />

1- Si vede meglio quando sale. Che cos’è?<br />

2- Qual è la cosa che si riceve senza ringraziare, di cui si gode senza sapere come, che si dona agli altri quando non si sa a che punto si è, e<br />

che si perde senza accorgersene?<br />

3- Chi è che non si dispera quando ha l’acqua alla gola?<br />

v CALCOLO……ENIGMATICO<br />

A uguale segno corrisponde cifra uguale<br />

v CHI LE CANTA?<br />

1-Centoundici 2-Una vita da mediano 3-Adesso tu 4-Sick and tired 5-Fallen 6-Buoni o cattivi 7-Amore impossibile 8-Guilty 9-Twenty<br />

years<br />

Nelle caselle bordate apparirà il nome di un film famoso......<br />

P.S.: Mandateci le soluzioni, che bellissimi premi vi aspettano!


8<br />

Rasoio di Ockham<br />

E vide che era cosa Buona e Giusta…<br />

The teacher-seeker<br />

Ci scusiamo cari lettori se in questo numero non vi dilettiamo<br />

con la consueta rubrica del Teacher- Seeker, ma vogliamo prima<br />

illuminarvi su un evento della nostra storia poco conosciuto…<br />

Passati che erano numerosi anni dalla creazione dell’uomo, Dio<br />

si accorse che in nessun modo le sue opere progredivano, anzi,<br />

più il tempo passava, più l’uomo diventava stupido… Infatti non<br />

dava segni di maturazione, passando le giornate ridacchiando su<br />

barzellette idiote, facendo dispetti agli animali preistorici,<br />

giocando con il cibo in tavola e rubandosi l’un l’altro i giochi…<br />

Dio allora prese una dura ma necessaria decisione che avrebbe<br />

stravolto per l’eternità lo stile di vita dell’intera razza umana:<br />

“Quegli uomini vanno istruiti!”.<br />

Decise perciò che avrebbe creato la squola! E che, al suo lavoro,<br />

avrebbe dedicato sette giorni.<br />

E fu sera e fu mattina. Primo giorno.<br />

Imprecando contro la sveglia, Dio si levò. Rivolse subito il Suo sguardo a quelle insignificanti creature che,<br />

grazie alla Sua immensa bontà, presto sarebbero divenute una Nuova Razza Intelligente. Subito quindi decise<br />

quanta parte della Sua immensa sapienza avrebbe donato all’uomo. Avrebbe donato loro metà della metà<br />

della sapienza che solo metà di loro avrebbe realmente meritato, più un quarto della sapienza che solo pochi<br />

della prima metà avrebbero realmente capito, più un terzo della sapienza che mai avrebbero raggiunto,<br />

riservandosi conoscenze che gli uomini avrebbero inutilmente inseguito per secoli. Ridacchiò quindi pensando<br />

che non avrebbero mai risposto a quesiti quali: “Chi siamo?”, “Da dove veniamo?”, “Dove andremo dopo la<br />

morte?”, “Che vestito mi metto questa sera?”, “Cosa penserà di me quella ragazza?”<br />

Il problema era in quale modo avrebbe potuto porgere cotanta sapienza al genere umano. Decise di spedirla<br />

in terra, fusa tra le infuocate rocce di un meteorite… Fu la fine dei dinosauri… E vide che era cosa buona e<br />

giusta.<br />

E fu sera e fu mattina. Secondo giorno.<br />

Inveendo contro la sveglia, questa volta per non aver suonato, Dio si levò. Nel secondo giorno si era prefissato<br />

di creare il personale squolastico: per primo creò Lui, il Sommo, nato da una manciata di terra impastata con<br />

la sua divina saliva… Non venne neanche tanto male… Se non fosse per quel maglioncino a righe… Diede<br />

Lui il potere assoluto. Infatti era dirigente scolastico. Mentre ancora Egli dormiva, Dio si dedicò alla creazione<br />

dei Suoi adepti. Cominciò dai primi due, che sarebbero diventati Vicepreside e VicepresideaGuardaAlta,<br />

plasmandoli dalle prime due costole. Preso dall’entusiasmo creò professori di italiano, di lingue, matematica,<br />

stava cominciando con quelli di fisica quando si accorse che le costole erano finite. Si arrangiò quindi, con il<br />

resto delle ossa; e creò professori di latino, storia e filosofia, scienze, greco, arte ed educazione fisica. Con<br />

l’ultimo atletico professore però fu un po’ sbadato, infatti inciampò sulle stringhe delle sue scarpe slacciate e<br />

lo afferrò all’ultimo momento sul ciglio di un fumoso vulcano salvandolo da un’intossicazione. Quel particolare<br />

professore, infatti, denota una particolare avversione sia contro il fumo in tutte le sue forme, sia contro le<br />

stringhe slacciate. E vide che era cosa buona e giusta.<br />

(La storia narrata si riferisce a fatti realmente accaduti, ogni riferimento a persone, cose e luoghi è fedele alla<br />

verità storica. Don’t try this at home!)<br />

Appuntamento con la prossima puntata di “E vide che era cosa buona e giusta”. Sul prossimo numero del Rasoio di<br />

Ockham. Scrivete numerosi la vostra opinione riguardo questa nuova rubrica…<br />

Francesco Groppo e Simone Orsato


Mondo giovani<br />

Giochi da adulti<br />

Per un genitore, si sa, i propri figli rimangono sempre dei bambini. E anche quando questi diventano grandi<br />

faticano ad accettare le loro vite affettive. Ma scoprire la propria figlioletta di sette anni a letto con il suo<br />

nuovo fidanzatino tredicenne, è troppo per chiunque. Immediatamente scatta la denuncia contro il ragazzo<br />

per violenza sessuale, ma data la sua giovane età non può venire giudicato. La procura allora decide di<br />

perseguire i genitori dei ragazzi per abbandono dei minori (richiesta archiviata in questi giorni dal sostituto<br />

procuratore). Questa, in sintesi, la vicenda, che risale allo scorso giugno e si è verificata in una località<br />

dell’hinterland trevigiano.<br />

Ma al di là dei fatti giudiziari resta l’interrogativo pressante e continuo su come una cosa simile sia potuto<br />

accadere. Poco importa che i ragazzi non fossero di nazionalità italiana, ma rumena. Nonostante il dottor<br />

Freud abbia ribadito la presenza della sessualità infantile, a sette anni di norma si è più interessati alle<br />

bambole che ai ragazzi, e a tredici al calcio piuttosto che al sesso.<br />

La tv e i suoi programmi, che propongono<br />

implicitamente o esplicitamente immagini volgari sono<br />

i primi responsabili. Ma non bisogna dimenticare che le<br />

trasmissioni televisive sono ideate ad hoc per i<br />

telespettatori, quindi per noi. Il paradosso sta proprio<br />

qui: ci lamentiamo di una scarsa qualità e di una pessima<br />

scelta di programmazione e nel contempo scartiamo a<br />

priori trasmissioni culturali, lasciandole alla solita<br />

ristretta élite.<br />

Altra colpevole la famiglia, forse troppo permissiva e<br />

assente di fronte ai bisogni dei propri figli. Ma spesso un<br />

genitore non può controllare ogni aspetto della vita dei<br />

figli: il lavoro in questi tempi difficili è più che mai<br />

importante, e spesso ogni tentativo di dialogo è vissuto<br />

come una violazione della privacy con tutte le<br />

conseguenze che da questo derivano.<br />

Terza imputata la scuola, che non ha saputo trasmettere<br />

dei valori giusti, oltre all’insegnamento. Ma purtroppo l’istituzione scolastica è sempre più percepita come<br />

un luogo dove si istruiscono i ragazzi a difendersi dal mondo adulto o ad adattarsi a esso; non si pensa, in<br />

genere, alla scuola come un momento di crescita e di sviluppo per migliorare, anche moralmente, il nostro<br />

mondo.<br />

La conclusione più logica , quindi, è che questi ragazzini siano figli del nostro tempo, il prodotto della nostra<br />

gloriosa società, proverbialmente il frutto di quel che abbiamo seminato.<br />

Come può l’assoluto genio umano che sta trovando cure sempre più efficaci contro il cancro e altre malattie<br />

mortali, che sta progettando la vita in stazioni orbitanti o addirittura in altri pianeti, che cerca di mettere a<br />

disposizione nuove tecnologie per il bene comune, permettere tali bassezze?<br />

Lascio la domanda aperta a tutti con la speranza che qualcuno, leggendo questo articolo, si impegni perché<br />

questi fatti non accadano più, e sopra ogni altra cosa non vengano dimenticati, perché il ricordo degli errori<br />

che sono stati non permetta il loro ripetersi.<br />

Gloria Viel<br />

9


10<br />

Rasoio di Ockham<br />

Videogames<br />

di Nicola Zago e Andrea Negrin<br />

Rubrica<br />

Che bello!! Finalmente l’estate è finita e possiamo di nuovo svegliarci alle 6 e mezza per prendere la corriera e<br />

venire a scuola!! Così eccoci qui, di nuovo con voi, per un nuovo anno scolastico... Ma vediamo con quali titoli<br />

le perfide case di software cercano crudelmente di strappare le nostre ignare menti dal nostro beneamato studio...<br />

* Rome: Total War. Nuovo gioco strategico della Creative Assembly. Come suggerisce il titolo ci troviamo a<br />

Roma, e più precisamente all’inizio dell’era imperiale. Noi siamo un membro di un’importante famiglia romana,<br />

che intraprende la carriera militare come semplice generale e dovremo guadagnarci il titolo di Princeps Senatus.<br />

Il gioco si divide in due parti, prima dobbiamo collocare le truppe nella regione da difendere o conquistare, poi<br />

dobbiamo guidare, quando arriva il nemico, in prima persona i nostri soldati. Le missioni vanno dall’assedio di<br />

città a battaglie a campo aperto. Man mano che conquistiamo popoli, potremo decidere di governarli e quindi<br />

combattere con i loro eserciti, aumentando così la variabilità dei mezzi da usare. Possiamo anche intrattenere<br />

rapporti diplomatici, per stringere alleanze, lanciare ultimatum, per non parlare della possibilità di mandare spie<br />

e sicari negli altri regni, o addirittura corrompere gli eserciti nemici. La grafica delle battaglie è tridimensionale<br />

ed è molto dettagliata, tanto che si può zoomare fino a vedere i soldati in faccia; anche il suono è molto ben<br />

curato. Inoltre ci sono moltissime missioni, che gli conferiscono una grande durata. Imperdibile per chi ama i<br />

giochi strategici.<br />

* Silent Hill 4: The Room. Nuova puntata di questo gioco horror per computer. Noi vestiamo i panni di<br />

Henry Townshend, che da 5 giorni è affetto da incubi e forti emicranie, inoltre il suo appartamento risulta<br />

isolato dall’esterno, porta e finestre sono bloccate, il telefono non funziona e nessuno sembra sentirlo. Inoltre<br />

nel bagno della casa c’è uno strano buco, che si rivela essere un portale per raggiungere diverse località, dove ci<br />

troveremo ad affrontare mostri e spiriti. Ma chi sono questi spiriti? Perché cercano di impedirci di proseguire?<br />

Come e perché si sono formati i portali? Proseguendo nel gioco troveremo indizi e risolveremo rompicapi che<br />

definiranno meglio la trama del gioco e la nostra identità. Infatti il gioco non solo fa leva sulla suspence e su<br />

ambienti inquietanti, ma anche sui pochi elementi che abbiamo riguardo il nostro personaggio, che lo rendono<br />

misterioso. Inoltre la grafica è abbastanza buona e gli effetti sonori discreti, e fanno sì che si possa considerare<br />

questo gioco uno dei migliori horror in circolazione. Lo consigliamo agli amanti del genere.<br />

* Need for Speed Underground 2. A novembre uscirà la nuova versione di questo gioco che ha avuto moltissimo<br />

successo. Ci sono tantissime novità, innanzitutto più strade, circa 200 km, che possono essere percorse liberamente,<br />

con paesaggi che variano dalla città alla montagna, e le varie zone sono unite da superstrade, gallerie e simili.<br />

Anche il tempo atmosferico sarà più variabile, per esempio potremmo trovarci<br />

a correre con la pioggia, ma purtroppo sempre e solo di notte. Però le maggiori<br />

innovazioni sono che non ci sarà più il menù, ma si potrà potenziare, aggiustare<br />

o scambiare l’auto andando in un garage e le sfide saranno comunicate tramite<br />

SMS al cellulare del protagonista. Per gareggiare sarà sufficiente andare nel<br />

luogo di partenza e prendere il via. Possiamo scegliere tra oltre 30 auto e ci sono il doppio degli upgrade disponibili<br />

rispetto alla prima versione, inoltre potremo gareggiare con i nostri amici via internet. Insomma questo gioco<br />

sembra avere un potenziale molto buono, vedremo se manterrà le promesse…<br />

* Codename: Panzers. Bellissimo gioco strategico in 3D ambientato nella seconda guerra mondiale. Possiamo<br />

scegliere tra tre campagne: guidare i tedeschi nella loro espansione territoriale, far arrivare i russi fino a Berlino<br />

o far sbarcare gli alleati in Normandia e portarli alla vittoria finale. C’è una grandissima varietà di missioni, da<br />

quelle di sabotaggio a quelle di conquista di ponti e luoghi strategici, dal salvare compagni in difficoltà<br />

all’impadronirsi dei mezzi nemici. Il bello è che gli obiettivi della missione possono cambiare durante il gioco, e<br />

proprio quando pensiamo di aver finito il nostro dovere, ci troviamo a guidare il nostro esercito in un’altra<br />

impresa. Abbiamo un’ampia gamma di mezzi da cui scegliere, 92 tra aerei e mezzi terrestri e 10 tipi di fanteria,<br />

per contrastare i nemici guidati molto bene dal computer, ma anche da avversari umani via internet. Oltre alle<br />

campagne legate agli avvenimenti storici ci sono altre modalità di gioco, che consentono di giocare in cooperativa<br />

con un compagno, oppure di assediare soldati trinceati, o di combattere contro il nemico in un territorio con lo<br />

scopo di prendere punti strategici come fabbriche, postazioni antiaeree ecc… da usare a nostro vantaggio, scegliendo<br />

sempre se giocare contro il computer o altre persone. La grafica è molto ben curata, così come il suono, lo<br />

consigliamo agli appassionati dei giochi tattici.


12<br />

Rasoio di Ockham<br />

Mamma come sono nato?<br />

Eleonora Salomon 2^B tec<br />

Grandi temi<br />

Sono passati ormai ventisei anni dalla nascita di Louise Brown, la prima bambina nata con la fecondazione<br />

assistita. Da allora sono state inventate varianti e tecniche nuove, ma i dubbi sull’innocuità di queste pratiche<br />

rimangono, e la loro riuscita non è sempre certa.<br />

Esistono due metodi di fecondazione assistita: il più affermato è quello in cui viene congelato l’embrione;<br />

nell’altro invece vengono congelati sperma e ovuli. Il primo caso è di gran lunga il più diffuso e utilizzato; i<br />

bambini nati con questa tecnica sono ormai migliaia e dalle statistiche si nota che il numero di malformazioni<br />

o problemi di salute sono in percentuale quasi identica a quella dei bambini nati da embrioni freschi.<br />

La legge italiana invece permette e investe nel secondo metodo, anche se tuttora si tratta di una tecnica<br />

ancora in fase sperimentale, e la percentuale di riuscita è molto bassa. Oltre a ciò, con questa seconda tecnica<br />

di fecondazione assistita, nei casi in cui la fecondazione avvenga, non si può garantire nulla sulle condizioni<br />

di salute del nato o sui problemi che si potrebbero verificare a lungo termine, essendo nati finora, con questo<br />

metodo, solamente all’incirca settantacinque bambini.<br />

In Italia la legge sulla procreazione assistita numero 40 promulgata il 19 febbraio 2004 ha visto dei dibattiti<br />

accesi non solo tra politici di maggioranza e opposizione, ma anche tra associazioni di donne e malati, e tra<br />

intellettuali e scienziati. Questa legge presuppone che il ricorso alla diagnosi pre-impianto sia inutile,<br />

obbligando così il trasferimento di tutti e tre gli embrioni, senza considerare il loro stato di salute. Il principio<br />

su cui si basa il provvedimento legislativo è quello per cui si può decidere di avere un figlio, ma non se ne<br />

possono scegliere le caratteristiche.<br />

Molti scienziati però giudicano scorretta questa legge poiché –dicono- la diagnosi preimpianto individua la<br />

presenza di molte anomalie cromosomiche, alcune addirittura non compatibili con la vita, che porterebbero<br />

alla morte dell’embrione dopo sei-sette giorni, e nei casi più gravi a conseguenze durature nella vita della<br />

donna o della coppia.<br />

Questo problema ne ha fatto sorgere un altro a catena: quando il feto si può considerare un essere umano? A<br />

questa domanda però nessuna legge ha saputo dare risposta: ogni scienziato ha infatti diverse opinioni su<br />

quando il feto si possa considerare “vita” poiché ogni momento del ciclo riproduttivo della cellula ha una<br />

caratteristica specifica che non è da sottovalutare.<br />

Resta il fatto che in Italia l’ignoranza comune porta a concepire in malo modo le coppie che si affidano alla<br />

procreazione medicalmente assistita, così che la ricerca scientifica verso nuove e più precise tecniche viene<br />

sottovalutata o alle volte proprio non considerata.


Grandi temi Rasoio di Ockham<br />

n L’intervista<br />

Per capire meglio la fecondazione assistita sono state poste alcune domande alla professoressa di scienze<br />

Cristina Bordin :<br />

1) La legge 40/04 vanifica il ricorso alla diagnosi pre-impianto obbligando il trasferimento di tutti e tre gli<br />

embrioni qualunque sia il loro stato di salute. A valere sarebbe il principio per cui si può decidere di avere un<br />

figlio, ma non se ne possono selezionare le caratteristiche. Lei cosa ne pensa?<br />

Ritengo che la natura sia in grado di selezionare autonomamente embrioni con gravi anomalie; molte gravidanze<br />

naturali finiscono infatti con un aborto spontaneo entro le prime settimane di gestazione. Sono quindi dubbiosa nei confronti<br />

della diagnosi pre-impianto. In relazione al trasferimento di tutti e tre gli embrioni si pone invece il problema delle gravidanze<br />

plurime. Molto spesso infatti queste sono pericolose per la vita della donna e dei nascituri. Una mia amica in attesa di due<br />

gemelli al sesto mese di gravidanza ha rischiato la vita per un aneurisma; solo un miracolo vuole che ora sia una mamma<br />

felice.<br />

2) In Italia è vietato congelare embrioni ma si permette e si incoraggia il congelamento di sperma e ovuli.<br />

Secondo lei quale delle due tecniche è migliore e più sicura?<br />

Sembra che sia più sperimentato il congelamento degli embrioni, ma potrebbe aggiungersi anche una terza possibilità:<br />

il congelamento dello zigote nello stadio che precede la fusione del patrimonio genetico dei gameti. Questo ultimo sembra<br />

superare meglio lo stress da congelamento.<br />

3) Congelare sperma e ovuli che effetti può portare a livello cromosomico?<br />

Penso possa portare effetti a livello genetico e non cromosomico.<br />

4) Secondo lei perché la legge italiana incoraggia il congelamento di sperma e ovuli, una tecnica ancora in<br />

fase sperimentale, e non il congelamento degli embrioni, tecnica sicuramente più sicura?<br />

La legge italiana predilige il congelamento dei gameti anziché quello degli embrioni probabilmente per evitare che<br />

questi vengano abbandonati. I centri che effettuano la PMA infatti potrebbero vedersi rifiutare dalla donna o dalla coppia<br />

di genitori l’impianto di tutti gli embrioni crioconservati senza per questo infrangere la legge (che su questo punto, come su<br />

altri, non è chiara). Un secondo motivo potrebbe riguardare la possibilità di conciliare gli strumenti della scienza con le<br />

questioni sollevate dal mondo cattolico che considera gli embrioni già delle “persone”.<br />

5) Lei è favorevole o contraria alla procreazione assistita?<br />

Sono favorevole ma vorrei fosse utilizzata una tecnica che simuli quanto più possibile ciò che avviene in natura. Non<br />

dimentichiamo comunque che un bambino può essere adottato e con l’adozione il vantaggio è bidirezionale.<br />

Ringraziamo la professoressa per la collaborazione.<br />

13


14<br />

Rasoio di Ockham<br />

Libri<br />

di Sara Giovine 2^A<br />

IL GIGLIO NERO<br />

Rubriche<br />

AUTRICI: Marion Zimmer Bradley<br />

Julian May<br />

Andre Norton<br />

TITOLO: Il Giglio Nero<br />

EDIZIONE: Tea Due<br />

COSTO: € 7,50<br />

PAGINE: 546<br />

VOTO: 8<br />

Haramis, Kadiya e Anigel: tre gemelle, giovani principesse, legate da un unico destino, che le vedrà impegnate,<br />

prima, nella difficoltosa ricerca dei loro talismani, ed in seguito, in una vera e propria lotta all’ultimo sangue<br />

tra bene e male.<br />

Ma il potere emanato dagli ambrati monili può essere utilizzato in favore di entrambe le parti e le ragazze<br />

stesse, convocate nel loro diciassettesimo anno di vita dall’Arcimaga Binah (protettrice del prospero regno di<br />

Ruwenda) e messe al corrente dell’oscura profezia che le riguarda, sono ancora inesperte ed insicure e,<br />

essendo state sedotte dalle forze oscure e ammaliate dal loro acerrimo nemico, il malvagio mago Orogastus,<br />

non sanno ancora con quale dei due partiti schierarsi.<br />

Dovranno però ben presto decidersi ed entrare in azione, poiché, secondo la profezia, a breve, ed esattamente<br />

durante la Festa delle Tre Lune, si manifesterà il Giglio dei Cieli, di cui esse sono la reincarnazione, e un<br />

evento cruciale, una catastrofe senza precedenti si abbatterà su tutta la terra.<br />

Uno, due, tre: tre in uno<br />

Uno la Corona del Deforme<br />

che porta saggezza ed esalta il pensiero.<br />

Due la Spada degli Occhi, e con<br />

essa giustizia e misericordia.<br />

Tre la Bacchetta delle Ali,<br />

chiave unificatrice.<br />

Tre, due, uno: uno in tre.<br />

Vieni, Giglio. Vieni, o potente.<br />

Così è scritto negli antichi testi ruwendiani: le tre principesse dovranno unire i loro talismani, affinché si<br />

dispieghi appieno il loro potere magico, e possano vendicare la morte dei genitori, regnanti della terra di<br />

Ruwenda, e scacciare i crudeli e sanguinari invasori, guidati dall’avido e ambizioso re Voltrik.<br />

Una storia avvincente, misteriosa, scaturita dalla penna di tre degne rappresentanti del genere fantasy. In<br />

un’atmosfera magica, tra incantesimi ed oscure profezie, duelli, storie d’amore ed emozionanti avventure, si<br />

snoda l’intreccio del romanzo, mai banale od eccessivamente scontato, e, anzi, in un susseguirsi di colpi di<br />

scena, i personaggi si animano di vita propria: una pagina tira l’altra, e la lettura è intensa e scorrevole.<br />

Leggetelo: merita.


Botta... Rasoio di Ockham<br />

Il coraggio di ribellarsi<br />

di Andrea Tranquillin 3^E<br />

Il 7 ottobre 2004 è stato condannato per abusi sessuali un quarantottenne di Volpago. Quest’uomo, se ancora si può così<br />

definire, nel marzo scorso era stato denunciato dalla figlia 28enne che, dopo dieci anni di violenze, ha trovato il coraggio di<br />

agire. L’uomo aveva iniziato con delle carezze, per passare successivamente allo stupro, ma il peggio è che durante queste<br />

azioni era sobrio. La giovane aveva chiesto aiuto alla madre, la quale per anni non le ha mai creduto; alla fine la donna ha<br />

trovato sostegno nella sorella minore, che da un po’ di tempo non abitava più con i genitori (da La tribuna del 8-10-2004)<br />

Questo è indubbiamente un caso-limite ed aberrante. Non riguarda dunque quanto sto per dire, ne rappresenta<br />

piuttosto l’altra faccia, quella della vera e propria malattia mentale.<br />

Ma, purtroppo, si sentono nei telegiornali o si leggono nei quotidiani notizie riguardanti casi di stupro quasi<br />

ogni mese. Ognuno si chiederà come mai succedono cose simili: io mi sono posto questa domanda e sono<br />

arrivato ad alcune conclusioni.<br />

È vero che i maschi spesso sono violenti, ma le donne (specialmente le più giovani) si vestono con indumenti<br />

sempre più corti e che lasciano intravedere di tutto. Un esempio sono una parte delle teenager che la domenica<br />

aspettano la corriera per recarsi in discoteca: si vedono minigonne sempre più corte (le gonne della mamma<br />

erano una vestaglia al confronto), canottiere e top con scollature spaventose.<br />

Quindi, care ragazze, non andate poi a lamentarvi dopo, perché PREVENIRE È MEGLIO CHE CURARE,<br />

e si è belli anche se ci si copre.<br />

Talvolta si sentono girare voci secondo le quali all’inizio, tra ragazzi e ragazze, ci sono dei rapporti sessuali in<br />

modo consenziente da entrambe le parti, ma successivamente le ragazze per non mal figurare di fronte ai<br />

genitori, parlano di “VIOLENTATORI”.<br />

Comunque per un motivo o per l’altro non si può continuare così, nessuno può più uscire di casa e stare<br />

tranquillo. Bisognerebbe trattare più spesso di questi problemi sia nelle scuole che con le persone che sono<br />

in grado di far avvenire dei cambiamenti.<br />

Questo è quello che io penso, e sono sicuro che moltissimi di voi non saranno d’accordo con il sottoscritto e<br />

desidererei che queste persone scrivessero delle lettere alla redazione del giornalino, così possiamo discutere,<br />

e perché no, aprire un dibattito.<br />

15


16<br />

Rasoio di Ockham<br />

Siamo ancora capaci di parlarci in faccia?<br />

di Valentina Spada, Federica Lucati, Giulia Zatta, Luisa Graziani,<br />

Nicolò Gasparetto, Massimo Negrin<br />

Mondo giovani<br />

In questo primo numero vi abbiamo proposto un sondaggio per capire quanto e come usate il vostro cellulare.<br />

Il cellulare sembra infatti ormai diventato il nuovo status symbol: tutti, soprattutto i giovani, lo desiderano<br />

e ne apprezzano la comodità. La cellulare-mania si sta diffondendo anche tra i giovanissimi; sembra che<br />

addirittura un bimbo su due (tra i 7 e gli 11 anni) ne possieda uno. Il risultato che più ci ha colpito è stato che<br />

il 32% dei ragazzi usa i messaggini sms per parlare di cose importanti. Corriamo forse il rischio di diventare<br />

una generazione incapace di comunicare senza nascondersi dietro un mezzo che faccia da tramite?<br />

Fortunatamente dal sondaggio appare anche che la maggioranza (circa il 55% di voi) preferisce ancora discutere<br />

i problemi faccia a faccia. Vi riportiamo i risultati da noi ottenuti in modo che possiate rifletterci.<br />

1) Hai un cellulare? SI 98%<br />

NO 2%<br />

2) Come lo usi? Chiamate varie 13%<br />

Sms o Mms 87%<br />

3) Chi chiami/ A chi scrivi maggiormente? Familiari 1%<br />

Amici 88%<br />

Ragazzo/a 11%<br />

4) Quanti sms mandi in un giorno? 0 3%<br />

1 23%<br />

5 43%<br />

Più di 5 31%<br />

5) Di cosa parli al telefono? Per cosa lo usi? Per parlare di cose importanti 3%<br />

Per chiacchierare 7%<br />

Per passare il tempo 90%<br />

6) Se devi comunicare una cosa Parli faccia a faccia 55%<br />

importante…<br />

Scrivi un sms 32%<br />

Chiami la persona al telefono 13%<br />

7) A che età hai comprato il cellulare? 8 -13 59%<br />

14 -17 39%<br />

Non l’hai ancora 2%


18<br />

Rasoio di Ockham<br />

Musica e politica<br />

Rock against Bush<br />

Il 2 novembre si terranno in America le elezioni presidenziali (ma quando leggerete queste note i<br />

giochi saranno ormai fatti, e speriamo dunque che queste nostre parole risultino profetiche!), che<br />

vedranno scontrarsi tra di loro George W. Bush e John F. Kerry, rappresentanti rispettivamente della<br />

politica repubblicana e democratica statunitense.<br />

In molti hanno espresso la loro preoccupazione, temendo che si ripetano le scorrettezze avvenute nelle<br />

scorse elezioni del 2000. In molti hanno inoltre manifestato il proprio dissenso contro l’attuale presidente<br />

e la politica da lui attuata. Tra questi Michael Moore con i suoi libri e film, tra i quali l’ultimo “Fahreneith<br />

9/11”, uscito anche nelle sale italiane, e la scena rock mondiale, che è tornata ad attivarsi socialmente<br />

contro il governo Bush. Ora molti gruppi, principalmente punk, sono tornati alla ribalta, come non<br />

succedeva dai tempi di Reagan.<br />

Primo fra tutti l’esempio dei R.E.M. che hanno dato al loro ultimo cd, che uscirà a giorni, connotati<br />

politici; la band di Athens è infatti convinta che dal 1999, anno delle proteste al W.T.O. di Seattle,<br />

all’odierna guerra in Iraq, tutti gli eventi politici abbiano fortemente influenzato la stesura dei brani.<br />

“Come americano mi sento il pacifista più arrabbiato del mondo”, avrebbe dichiarato il vocalist e leader alle pagine<br />

di “Rolling Stone”, “e non penso di essere l’unico”. Il gruppo terrà inoltre una serie di concerti per appoggiare<br />

il candidato democratico Kerry.<br />

Anche l’ultimo disco dei Green Day, “American Idiot” (preceduto dallo stupendo singolo omonimo),<br />

ha il respiro di un’opera rock e al tempo stesso suona come una denuncia: contro la guerra in Iraq,<br />

contro l’informazione istituzionale e l’ipocrisia della politica della Casa Bianca. I Green Day stanno<br />

disperatamente cercando di convincere i ragazzi a votare per le prossime presidenziali: “I giovani non<br />

votano e invece l’importante è votare, possibilmente contro Bush”. Negli anni ottanta la situazione non era dissimile,<br />

con un panorama punk particolarmente militante. “Eppure le cose sono cambiate, e c’è la paura di sembrare<br />

antiamericani, c’è stato l’undici settembre, la paura di esprimere un’opinione politica, la confusione”.<br />

Dopo sei anni di assenza dalle scene sono tornati pure i Beastie Boys che, pur facendo canzoni allegre e<br />

spensierate, sono sempre stati portavoce di cause politiche e sociali: “pensiamo che il governo Bush abbia<br />

commesso parecchi errori, è nostro compito come americani toglierlo dal potere il prima possibile. Come esseri umani non<br />

possiamo che condannare quello che sta succedendo in Iraq, anche se pensiamo che la situazione in quel paese vada in qualche<br />

maniera migliorata. E’ stata una nostra forte volontà quella di far uscire il disco sotto le elezioni, non sappiamo fino a che<br />

punto possiamo essere influenti, ma pensavamo di poter fare qualcosa di positivo. Siamo partiti a registrare “To the 5<br />

boroughs” (questo il titolo del loro cd) proprio nei giorni immediatamente successivi all’11 settembre, è stata l’eco di<br />

quell’evento a scandire la costruzione del disco”.<br />

Comunque questi ultimi due anni sono stati molto prolifici per le band di protesta. Non ultimi i Pennywise<br />

che con “From the ashes”, uscito l’anno scorso e con il singolo “God save the U.S.A.”, hanno scritto<br />

una pietra miliare del settore. I Bad Religion sono tornati in questi mesi con un disco, “The empire<br />

strikes first” il migliore da anni a questa parte, che dimostra che, dopo vent’anni, sono ancora incazzati<br />

con questa società. Persino i Blink 182, che di certo non sono famosi per discorsi di questo genere,<br />

hanno parlato di politica nel loro ultimo album. E la lista è lunga: Amen, Ministry, System Of A Down,<br />

Pulley, Ten Foot Pole, Papa Roach… Altre iniziative importanti sono state “Rock Against Bush” I e II,<br />

compilation di canzoni di protesta realizzate dalla Fat Wreck Chords (la casa discografica di Fat Mike,<br />

cantante e bassista dei NoFx) tra i quali sono presenti nomi di spicco della scena punk e non: NoFx,<br />

Strung Out, Lagwagon, Rancid, Foo Fighters, Sick Of It All, The (International) Noise Conspiracy,…<br />

Speriamo solo che tutte queste iniziative facciano capire agli americani chi c’è al potere, e li convincano<br />

a votare per Kerry, togliendo a Bush il potere che si è guadagnato tramite elezioni irregolari.<br />

Simone Orsato e Francesco Groppo


Rubriche Rasoio di Ockham<br />

Musica<br />

di Laura Biasi e Gloria Panciera<br />

OCKHAM’S MUSIC<br />

L’estate è finita e inizia una nuova vita, i tormentoni estivi finiscono in fondo all’armadio con canottiere,<br />

costumi, fucile, pinne ed occhiali e con i maglioni tornano canzoni meno “bailanti” e calde come la<br />

bellissima “The Reason” degli Hoobastank.<br />

Siamo qui per darvi i lieti annunci degli arrivi di nuovi cd e singoli (come già sapete, vero?). Tanti sono<br />

i Greatest Hits e le mega raccolte , Robbie Williams, Kylie Minogue, Blue ( di già!?… che bei tosatei),<br />

The Verve, e infine la mitttica ( mi dissocio con indignazione!) Britney Spears!!!<br />

Per fortuna, o purtroppo, c’è anche gente che invece si è data da fare e ha composto nuove canzoni, ad<br />

esempio i più famosi:<br />

- -R.E.M. con “Around The Sun”;<br />

- -Green Day “American Idiot” (potrebbe diventare un film se non addirittura un musical);<br />

- -Laura Pausini “ Resta in Ascolto” (va scondarte drio un pal);<br />

- Duran Duran “Astronaut” (dopo anni di assenza dal palcoscenico hanno finito i soldi);<br />

- Ashlee Simpson “Autobiography” ( apprezzata dai ragazzi e dai fan di Settimo Cielo);<br />

- Joss Stone “Mind Body and Soul” (nostra coetanea, beata lei che ha fatto carriera…);<br />

- Eminem “Encore” (…);<br />

- Destiny’s Child “Destiny Fulfilled”;<br />

- Elisa “Pearl Day”;<br />

- U2 “How To Dismantle An Atomic Bomb”;<br />

- Sum<strong>41</strong> “ Chuck”;<br />

- Black Eyed Peas “ Monkey Business”.<br />

Ø Siccome siamo curiose, e speriamo anche voi, di conoscere i gusti del <strong>Liceo</strong>, novità di quest’anno<br />

(oltre la rubrica stessa) è la classifica top 10 dell’Istituto, ma per farla servirà l’aiuto di tutti voi,<br />

quindi inviateci le vostre canzoni preferite vecchie o nuove e noi “faremo del nostro meglio” (<br />

come gli Scout). Vi prego mandatele, sennò subirete le nostre classifiche personali!<br />

CLASSIFICA N°1<br />

1. San Salvador - Moonlight VS Azoto<br />

2. Bubblin’ - Blue<br />

3. California - Lenny Kravitz<br />

4. Mezz’ora – Zero Assoluto<br />

5. Sick and Tired – Anastacia<br />

6. My Prerogative - (number One by Pant) (…)<br />

7. Let’s get it started - Black Eyed Peas<br />

8. She wants to move - N.E.R.D.<br />

9. Universal Prayer - Jamelia ft. Tiziano Ferro<br />

10. I Like That - Houston<br />

P.S.: Non so se avete capito che alla Pant piace Britney Spears mentre per me non è esattamente una<br />

musicista….Voi che ne pensate?<br />

SCRIVETECI!!! Se volete avere news, chiedete, se ne avete, scrivete, se contrastate con i nostri gusti<br />

affari vostri (scherzetto), e se suonate e volete farvi conoscere venite in 3^E.<br />

19


20<br />

Rasoio di Ockham<br />

Rubriche<br />

TOP TEN (and FIVE) LEVI’S GIRLS<br />

di Beppo & Bonse<br />

Anche quest’anno nel Giornalino sarà presente una delle pagine più attese dai lettori: la Classifica delle studentesse<br />

più “apprezzate” del nostro Istituto. Ci teniamo a precisare che la classifica può cambiare continuamente, anche<br />

perché, essendo questo il primo numero di quest’anno, potrebbe esserci sfuggito qualcosa. Per concludere,<br />

vogliamo comunicarvi che se ritenete ingiusta la classifica e volete proporne delle vostre, potete portarle in 5E<br />

TOP TEN TRIENNIO:<br />

1- Marianna N. 4C ( senza dubbio…)<br />

2- Monica B. 3F<br />

3- Federica C. 4D<br />

4- Gloria T. 4C<br />

5- Maela C. 5A ( Gianni…Gianni)<br />

6- Valentina D.C. 5D<br />

7- Elisabetta Z. 5D<br />

8- Giorgia C. 1classico ( anche il classico si fa valere…)<br />

9- Elena V. 3A ( tutto merito dei capelli…)<br />

10- Eva M. 3Btec<br />

TOP FIVE BIENNIO:<br />

1- Giulia B. 2C<br />

2- Jessica M. 2C<br />

3- Francesca S. 2E ( Guarda Alta c’è)<br />

4- Sara M. 5ginn<br />

5- Giorgia M. 1C<br />

TOP TEN (and FIVE) LEVI’S BOYS<br />

Siamo 5 ragazze della 3^E, e quest’anno ci siamo prese la “grandissima” responsabilità di formare la giuria che<br />

deciderà i 10 (del triennio) e i 5 (del biennio) ragazzi più belli, affascinanti e, in poche parole, degni di uno<br />

sguardo, del <strong>Liceo</strong> Scientifico P. <strong>Levi</strong> (compresa la sezione staccata) e del <strong>Liceo</strong> Classico M. Valgimigli. Ecco cosa<br />

vi proponiamo...<br />

TOP TEN TRIENNIO<br />

1. Federico Bonsembiante 5^E (posto conteso fino all’ultimo...)<br />

2. Alessandro Bresolin 3^Btec (...senza ombra di dubbio...e che voce!!!)<br />

3. Tommaso Guiotto I^Aclassico (..una di noi lo voleva al primo posto.....)<br />

4. Giovanni Rauso 5^D<br />

5. Giuseppe Sartori III^Aclassico (molto bohemiènne)<br />

6. Mirco Bisol 4^Atec (molto affascinante..)<br />

7. Alessandro Bubbola 5^Btec (viso angelico..)<br />

8. Massimo Negrin 5^E (..sei il nostro Lilly preferito)<br />

9. Andrea Saran 5D<br />

10. Davide Truttalli 5^A<br />

TOP FIVE BIENNIO<br />

1. Matteo Benvegnù 2^Atec (non ha bisogno di alcun commento..)<br />

2. Nicolò Filippetti 2^Atec (vedi sopra)<br />

3. Alessandro Intini 2^Atec (..è meglio essere piccoli e boni che grandi e…..bruttoni!!)<br />

4. Gianluca Massimo 2^C (fascino del batterista..)<br />

5. Filippo Bressan 1^C (non perdetevi nei suoi occhi...)<br />

Ragazze, aiutateci!!! Scriveteci e consigliateci...se questa classifica non coincide con i vostri gusti fatecelo<br />

sapere.. scriveteci! Ricordiamo che comunque è provvisoria; ci saranno new entry, posizioni in discesa o in<br />

salita…


Posta del cuore Rasoio di Ockham<br />

di Chiara & Giulia<br />

Ciao a tutti! Siamo due ragazze di 3^E, e quest’anno saremo noi ad occuparci dei vostri problemi di<br />

cuore…contenti?(dite di siii)<br />

Se vi siete innamorati, se vi sentite soli, se volete far sapere qualcosa a qualcuno, ma non sapete come<br />

farlo o siete troppo timidi per una dichiarazione dal vivo… Noi siamo coloro che vi aiuteranno a non<br />

farvi “seghe mentali” e a tirar fuori i vostri sentimenti!<br />

Perciò non preoccupatevi se all’inizio avete troppa paura di sbilanciarvi o non volete dichiarare la<br />

vostra identità, il vostro nome rimarrà segreto. Non sapete come recapitare le vostre letteruccie?! Molto<br />

semplice, nell’atrio potete trovare la cassetta postale dove imbucarle… (quella solita del giornalino!).<br />

Non avete voglia di alzare il culetto dalla sedia e uscire dalla classe? Semplicissimo, a casa, seduti<br />

comodamente sulla vostra poltrona potete contattarci a questo indirizzo: giornalino@liceolevi.it<br />

Quindi rimboccatevi le maniche e… SCRIVETE, SCRIVETE, SCRIVETE, SCRIVETE, SCRIVETE,<br />

SCRIVETE, SCRIVETE, SCRIVETE, SCRIVETE, SCRIVETE, SCRIVETE, SCRIVETE, SCRIVETE,<br />

SCRIVETE, SCRIVETE!!!!!!!!!!!!!! Abbiamo reso l’idea?! Non siate timorosi, abbiamo una risposta a<br />

tutto!<br />

Ecco già una prima letterina, rivolta a chi sa!<br />

Una persona molto speciale<br />

Cara Posta del Cuore,<br />

è da un po’ che ho deciso di scrivere questa lettera al giornalino, e ora finalmente ho<br />

trovato il coraggio di farlo.<br />

Vorrei solo ringraziare una persona per me molto speciale per tutti i momenti belli<br />

che mi regala giorno dopo giorno. In questi anni in cui abbiamo avuto modo di<br />

conoscerci tra noi si è creato un rapporto bellissimo: tu sei capace di rendermi felice<br />

come nessun’altro sa fare. Quando mi abbracci mi sento come se tutto il resto non<br />

esistesse, e tutti i problemi svaniscono. Tu mi fai sentire bene, mi fai sentire amato,<br />

e ti ringrazio per questo. Ormai sono tre anni che siamo insieme, ma mi sembra ieri<br />

che ci siamo conosciuti, ricordo ancora la prima volta che ti ho preso la mano…avevo<br />

così tanta paura! E ora siamo qui, dopo tre anni, e il nostro rapporto diventa ogni<br />

giorno più forte.<br />

Volevo che tu sapessi che io per te ci sarò sempre, e che potrai contare su di me in ogni momento. So che non stai passando un<br />

bellissimo periodo, ma sappi che io ti sono e ti sarò sempre vicino, che cercherò sempre, per quanto posso, di aiutarti a<br />

superare i momenti difficili. Tu sei molto importante per me, lo sai, e sai anche che ti voglio veramente bene,<br />

quindi non ti preoccupare, io ci sono.<br />

Grazie per aver pubblicato questa lettera.<br />

21


22<br />

Rasoio di Ockham<br />

Cinema<br />

di Pasquale Morrone e Alan Boso<br />

Rubriche<br />

· KING ARTHUR (di Jerry Bruckheime)<br />

Regia: Antoine Fuqua<br />

Il film non rispecchia la leggenda giunta fino a noi. Il tutto magistralmente fotografato da Slavomir Idziak,<br />

che riesce a dare alle brughiere irlandesi una luce bellissima, sporca, lattiginosa e bagnata. Infatti ciò riesce a<br />

dare una soddisfacente immagine dell’impotenza del popolo romano di fronte all’implacabile avanzata dei<br />

barbari che premevano ai confini dell’impero ( in questo caso i Sassoni) e l’aumentare dell’influenza della<br />

Chiesa che riusciva a dare un conforto alla popolazione stanca ormai delle solite guerre e della continua<br />

corruzione. Per quanto riguarda gli attori, la migliore interpretazione è di Clive Owen nei panni di Re Artù.<br />

Egli riesce a dare un’immagine avvincente e molto coinvolgente di questo personaggio entrato nella leggenda.<br />

Rende molto bene l’idea di un leader che sa infondere fiducia e coraggio ai propri cavalieri. Le scene dei<br />

combattimenti sono abbastanza frenetiche e confuse. Il regista non riesce a dare un ordine alle masse di<br />

uomini in movimento e in combattimento. Le scene risultano molto confusionarie e caotiche. Da notare<br />

infine il finale scontato e l’assenza dell’interpretazione degli altri attori, soprattutto la parte di (Mago) Merlino.<br />

· SPIDERMAN 2 (di Laura Ziskin e Avi )<br />

Regia: Sam Raimi<br />

Un sequel che, una volta tanto, supera di parecchio il<br />

predecessore. Come già era accaduto per X-MEN 2,<br />

dopo un primo capitolo necessariamente introduttivo,<br />

gli autori possono prendere di petto il protagonista e<br />

dar vita ad una storia più complessa e articolata. Meno<br />

azione, più aderenza alle storie cartacee del ragno, e<br />

maggiore approfondimento sul personaggio.<br />

Ovviamente questo rimane un film d’azione, ma il<br />

tentativo di Raimi di rendere tridimensionale la sua<br />

creatura è pienamente riuscito, ed anche i co-protagonisti<br />

trovano spazio per svilupparsi (con una zia May<br />

insuperabile), al punto da affiancare una sottotrama che<br />

porterà dritta al terzo capitolo della saga<br />

cinematografica. L’impronta di Raimi si fa più netta,<br />

l’ironia sfiora spesso la tradizione tanto cara al regista,<br />

e la riflessione sull’Eroe e sul suo rapporto con la<br />

popolazione si fa meno superficiale rispetto a quella del<br />

primo film. Non sarà certo un capolavoro, ma come film<br />

di genere, per di più tratto da un fumetto, dubito si possa<br />

far di meglio, tanto più che Raimi riesce ad aderire alla perfezione ai comics non solo come storia e citazioni<br />

(incluso un accenno al controverso episodio “La conversazione” apparso un paio d’anni fa sugli albi de<br />

L’UOMO RAGNO), ma anche come costruzione e sviluppo della storia. E il finale, davvero straordinario, è<br />

uno dei più stimolanti della storia del cinema: spiazzante per lo spettatore medio, elettrizzante per chi conosce<br />

bene i personaggi dei comics e il loro “futuro”...


Il mito Rasoio di Ockham<br />

THE DOORS<br />

Nicolò Damian 4^C<br />

Il mito di Jim Morrison vive ancora nelle persone che amano la musica, la sua poesia, il suo potente e scomodo<br />

personaggio. Il re lucertola, che con il suo fare poetico maledetto ha fatto inginocchiare l’intera America degli<br />

anni ’60, rimane ormai un mito nella storia della musica e nella cultura di quegli anni, dove vive da protagonista.<br />

Il suo successo e quello dei Doors continua fino ad ora con la loro fantastica musica e con le parole di un<br />

cantante che non cesserà mai di esistere. Lo sciamano, il demone... Jim Morrison è stato per noi un cocktail<br />

esplosivo che ci ha fatto capire quanto realmente siamo rintronati da una società che ci commercializza giorno<br />

dopo giorno!<br />

La storia<br />

Venice beach 1965 L.A., inizia qui l’avventura dei Doors, fantastico gruppo che ha cambiato faccia al rock. Jim<br />

Morrison ritrova Ray Manzarek (tastierista) e, dopo aver ascoltato un paio di versi di una canzone di Jim<br />

(Moonlight Drive), i due decidono di mettere in piedi una band. “The Doors” sarà il nome della band che deriva<br />

da una celebre frase di William Blake (“Quando le porte della percezione sono spalancate, le cose appaiono come veramente sono:<br />

infinite”) e dal titolo di un libro di Aldous Huxley “Le porte della percezione”. Con Robby Kriger (chitarrista) e<br />

John Densmore (batterista) la formazione è al completo e dopo la gavetta nei locali di L.A., ai Doors si presenta<br />

la grande occasione: incidere un disco per la Electra Records. E’ nel 1967 che esce “The doors”, uno dei più<br />

grandi e rivoluzionari album d’esordio nella storia della musica. Impressionante è la carica che traspare dalle<br />

loro canzoni come “Break on Through”, “Christal Ship” e “Light my fire”, che si conquista in breve il posto n°1<br />

in tutte le classifiche. I fans risultano ipnotizzati da “The End”; ed è da qui che la band decolla, i Doors sono<br />

definiti “politici erotici” e i loro concerti sono un’enorme mescolanza di follia, teatralità ,energia, erotismo.<br />

Il secondo album, Strange Days, esce nello stesso anno. Anch’esso è coniderato un ottimo album (anche se non<br />

a livello del primo) dal quale emerge “Love me two times”, accompagnata da “Strange days”, “When the music<br />

is over” e “People are strange”. L’anno successivo esce il terzo lavoro, Waiting for the Sun, dove spiccano pezzi<br />

significativi come “Hello, I love you”, “The unknown soldier” (Jim per la prima volta tratta argomenti politici)<br />

e “Spanish caravan”.<br />

Purtroppo nella band crescono i contrasti legati alla figura di Jim Morrison, che il più delle volte si presenta<br />

ubriaco e strafatto nelle sale di registrazione. Egli veniva sempre più identificato come uno show-man e non<br />

come ciò che veramente era: un poeta. Eccessivo nell’utilizzo di droghe ed alcolici, Morrison colleziona diversi<br />

mandati d’arresto e i concerti diventano sempre più a rischio. I Doors pubblicano il quarto album (1969), “The<br />

soft Parade”, reputato un vero fallimento rispetto ai precedenti, l’unica canzone a salvarsi è “Touch me”. Il<br />

fattaccio che spinge i Doors verso la fine va di scena a Miami nel marzo del ’69. dopo quel concerto Jim viene<br />

accusato di aver mostrato in pubblico le proprie parti intime. In seguito a quell’incidente le date dei tour<br />

cominciavano ad essere cancellate, la stampa era contro i Doors, Morrison era indagato... la barca stava affondando.<br />

Nel 1970 i Doors pubblicano “Morrison Hotel”, in cui appaiono alcuni cavalli di battaglia come “Roadhouse<br />

Blues”, “The spy” e “Waiting for the sun”. Con l’inizio del 1971 esce l’ultimo album dei Doors “L.A. Woman”,<br />

che può considerarsi il testamento di jim. Esso include la bellissima “Riders on the storm”, “Love her madly” e<br />

“L.A. Woman”.<br />

Il fulcro della carriera dei Doors in pratica termina qui. Jim, stanco delle continue pressioni dell’ambiente<br />

esterno, decide di trasferirsi a Parigi con la sua ragazza Pamela Courson (Pam). Ed è lì che Jim Morrison poeta<br />

e compositore trova la morte, che ci lascia avvolti in un fantastico mistero. Viene infatti ritrovato nella vasca da<br />

bagno il 03/07/1971 da Pam, e in fretta e furia il corpo viene sigillato nella bara e deposto nel cimitero di Pére<br />

Lachaise. Le non chiare cause della morte di Jim, arresto cardiaco è quella ufficiale, contribuiscono all’espansione<br />

del suo mito. Pamela 3 anni dopo lo raggiungerà.<br />

Nel 1991 esce “The Doors”, film diretto da Oliver Stone, il quale era stato compagno di classe di Jim e Ray alla<br />

UCLA. Jim è interpretato da Val Kilmer (che durante le riprese del film sembrerebbe abbia avuto delle visioni)<br />

e Pam da Meg Ryan. A suonare le canzoni nel film sono gli attori stessi, che hanno dovuto imparare in fretta<br />

tutti i loro brani; impressionante è la somiglianza tra la voce di Jim e quella di Kilmer. Il film ha voluto ridare<br />

luce ad un mito che si era affievolito dalla fine degli anni ’70 a causa della nascita di nuove correnti come il punk.<br />

“La vera poesia non dice niente, elenca solo delle possibilità. Apre tutte le porte. E voi potete passare per quella che preferite.”<br />

23


Attualità nel mondo Rasoio di Ockham<br />

Guerra in Iraq: facciamo il punto della<br />

situazione<br />

Per trovare le armi di distruzione di massa in possesso<br />

al governo iracheno, Bush ha mandato prima gli<br />

ispettori dell’ONU, e poi, non contento, ha deciso<br />

che era meglio se andava a verificare di persona e<br />

così ha deciso di attaccare l’Iraq.<br />

Con questo intervento ha<br />

destituito il dittatore Saddam<br />

Hussein e ha instaurato questo<br />

Al Allawi che, a detta di<br />

uomini dello staff di Bush, sta<br />

facendo le stesse manovre di<br />

Saddam allora quando era<br />

appena stato insediato dagli<br />

USA.<br />

Allawi ha ripristinato la pena<br />

di morte, ha istituito il<br />

coprifuoco e chissà che non<br />

usi il suo potere e le sue<br />

“amicizie” per “eliminare”<br />

l’opposizione in vista delle<br />

elezioni di gennaio prossimo<br />

(se non slitteranno).<br />

Del resto, secondo il Guardian<br />

Weekly e la BBC, Allawi è da<br />

tempo collaboratore della CIA<br />

e, prima ancora, dei Servizi<br />

segreti britannici, proprio come Saddam.<br />

Però è stato lasciato un po’ a sé il popolo iracheno,<br />

che adesso si trova in condizioni non solo di miseria,<br />

ma anche di terrore; infatti mentre prima gli iracheni<br />

avevano paura di uscire di casa perché c’era l’esercito<br />

del raìs, adesso hanno paura di uscire perché ci sono<br />

decine di gruppi armati, ladri, banditi, etc.<br />

È come se Saddam Hussein fosse stato un “tappo”,<br />

tolto lui è uscito tutto il “male”.<br />

Il terrorismo poi ha complicato ulteriormente le cose<br />

con i suoi continui sequestri di persona (giornalisti,<br />

pacifisti, reporter, fotografi,…) minacciando<br />

l’uccisione dei sequestrati nel caso non venissero<br />

esaudite le sue richieste, tipo la liberazione di altri<br />

ostaggi iracheni, il pagamento<br />

di un riscatto in denaro o il<br />

ritiro delle truppe.<br />

Bush ha detto che questa è la<br />

guerra al terrorismo, ma,<br />

secondo noi, non è vero, dato<br />

che non si impegna, o peggio<br />

non vuole impegnarsi per fare<br />

questo. Cioè non si adopera per<br />

trovare i capi del terrorismo e<br />

si limita a respingere i loro<br />

attacchi, senza riuscire<br />

nell’intento e subendo spesso<br />

molte perdite.<br />

Negli ultimi tempi, Bush ha<br />

ammesso “di aver fatto male i conti<br />

per il dopoguerra”; in pratica era<br />

talmente contento di aver<br />

concluso la guerra in così poco<br />

tempo che non ha pensato a ciò<br />

che è successo adesso, cioè che<br />

tutti questi rivoltosi e ribelli sono scappati per<br />

riorganizzarsi e riattaccare l’esercito statunitense nei<br />

vari centri urbani.<br />

Dopotutto non esiste solo la matematica, e non tutti<br />

sono portati per questa materia un po’ insidiosa, però<br />

con tutti gli analisti e gli strateghi che il governo<br />

statunitense possiede, e soprattutto con tutti i soldi<br />

che ha, quel governo qualcosina in più la poteva anche<br />

fare!<br />

Roberto Baggio, Alberto Berdusco, Matteo Favaro 1^G<br />

25


26<br />

Rasoio di Ockham<br />

Su Guarda Alta… non ci piove!<br />

<strong>Liceo</strong> <strong>Levi</strong><br />

No, non sono qui per urlare al mondo che siamo stanchi della sede centrale e vogliamo tornare lassù sulle<br />

montagne, ma per chiarire una questione abbastanza strana. Chi di voi non ha sentito parlare del crollo del<br />

soffitto di una classe della più bella delle sedi staccate? Ma… quanti di voi ne sanno qualcosa? Proprio per<br />

mettere fine all’ondata di illazioni che vola(va)no in que(st)i giorni, si è deciso di comporre questo articolo<br />

chiarificatore.<br />

Innanzitutto va sottolineato che, in questo istante, a Guarda<br />

Alta non ci sono più pericoli di crolli, infiltrazioni,<br />

sgretolamenti… Guarda Alta è sicura, e su questo non ci piove,<br />

giusto per evitare allarmismi.<br />

Il 1° settembre, un signor imbianchino stava compiendo il<br />

suo onesto lavoro quando, accortosi della mancanza di non<br />

sapremo mai cosa, uscì dall’edificio. Al suo rientro scoprì che<br />

la classe su cui stava lavorando, presentava un discreto cumulo<br />

di macerie sul pavimento e che, contro ogni legge della fisica<br />

inerente il caso, riusciva a vedere il cielo da dentro la stanza.<br />

Personalmente attribuisco la colpa alle ambulanze<br />

parcheggiate di fronte alla sede, che costringono<br />

quotidianamente gli alunni a numerosi scongiuri, o agli orsi<br />

polari che, numerosi, infestano la zona, ma l’idea diffusa è<br />

che la colpa di tutto siano state delle infiltrazioni d’acqua<br />

dovute alle copiose precipitazioni di questo autunno che<br />

ormai perdura da quasi 7 mesi (di primavera ed estate non<br />

s’ha memoria, quest’anno) e che, comunque sono andate a<br />

colpire un’aula dell’ala “nuova” della Croce Rossa, ala che<br />

sarebbe stata consegnata al nostro istituto meno di due settimane dopo.<br />

D’obbligo, comunque, un sopralluogo a tutta la sede alpina, ad ogni singola stanza, comprese quelle già<br />

“occupate” l’anno scorso.<br />

Pronto l’intervento, con la ricostruzione del soffitto di due stanze (quella crollata ed un’altra giudicata in<br />

potenza di crollo), con la posa di controsoffitti in ogni aula, con il completo rifacimento della guaina del<br />

tetto, culminata nella “riapertura al pubblico” di fine settembre, con la trasmigrazione dei fortunati dalle aule<br />

di informatica alle loro vere classi. Fortunelli…<br />

Ribadisco, Guarda Alta è sicura, quindi non potete dire a mamma che non volete andare a scuola perché<br />

avete paura vi crolli addosso!!<br />

Buon soggiorno!!<br />

Paolo Gazzola 5ªC


...e risposta Rasoio di Ockham<br />

Caro amico ti scrivo...<br />

Caro Andrea,<br />

parliamo del tuo articolo in questo numero del Rasoio (Il coraggio di ribellarsi, p.15) che ho avuto il “piacere” di<br />

leggere in esclusiva!<br />

Dunque, sono d’accordo quando dici che alcune di noi talvolta, soprattutto per andare a ballare (lo ammetto) si<br />

vestono con gonne un po’ troppo (ammetto anche questo) corte, tacchi alti e magliette forse troppo attillate e appariscenti....<br />

a volte mi rendo proprio conto che le ragazze di dodici-tredici anni non sono più bambine come in effetti lo ero io alla<br />

loro età (non che sia passato molto tempo), ma sono già donne (in apparenza per lo meno), dimostrano vent’anni, sono<br />

provocanti e non conoscono il rispetto per se stesse. Su questo ti do ragione.<br />

. Dunque, credo che non tutti abbiano capito cosa intendevi dire<br />

con queste parole, quindi, caro amico, mi prendo la responsabilità (forse anche con un pizzico di presunzione) di<br />

spiegarle, onde evitare malintesi.<br />

Andrea voleva dire a noi ragazze che non siamo libere di vestirci come vogliamo (gonna, tacchi e maglietta attillata)<br />

perché altrimenti i maschietti potrebbero non essere capaci di trattenere i loro istinti sessuali. In poche parole il mio<br />

amico Andrea si preoccupa per la nostra incolumità!!! Che ragazzo premuroso!!! Beh, io non voglio essere da meno, e<br />

voglio dimostrarti, caro Andrea, che anche io mi preoccupo per te e per quanti la pensano al tuo stesso modo. Mi<br />

permetto di dirti qualche parola: . Faccio una considerazione: il mondo in questo periodo sta vivendo uno dei suoi momenti più difficili,<br />

pieni di violenza e intolleranza. Solo l’uso della razionalità, dell’intelligenza e della comprensione reciproca ci potrà<br />

aiutare a superare questa angoscia, senza estremismi pericolosi. Usiamo il cervello e non gli istinti, caro Andrea!<br />

Rubriche<br />

Vox Populi<br />

di Francesco Zannin<br />

nuova rubrica di opinione studentesca sulle materie e le attività scolastiche.<br />

La tua compagna di classe<br />

Margherita Sartori<br />

Argomento di questo numero “il Latino”: materia ostica per molti e<br />

piacevole per pochi, ma che viene considerata importante. Perché<br />

secondo voi?<br />

Pensate che il latino sia una materia basilare per tutti e 5 gli anni del<br />

liceo scientifico? Lo abolireste? E’ più importante ed utile secondo<br />

voi la grammatica latina o la letteratura?<br />

La mia idea è: il Latino è una lingua morta ed in quanto tale è inutile<br />

pensare di farla resuscitare facendolo “imparare” in modo pesante<br />

agli studenti; la grammatica? Cosa utile per imparare alcuni segreti<br />

della lingua, per capire da dove deriva l’italiano e per la logica, ma<br />

da limitarsi al biennio perché in quanto <strong>Liceo</strong> Scientifico poi<br />

dovrebbero essere preferite altre materie di carattere più scientifico.<br />

Ora aspetto le risposte da voi lettori, anche di dura critica, che<br />

potranno essere depositate nella casella della posta del giornalino, o inviate via e-mail a giornalino@liceolevi.it, oppure<br />

consegnate al sottoscritto. Spero in un ampia partecipazione. Ciao a tutti.<br />

27


30<br />

Rasoio di Ockham<br />

Simona pari e Simona dispari<br />

Posta<br />

Spettabile redazione de Il rasoio di Ockham, io sono un’alunna del <strong>Liceo</strong> Primo <strong>Levi</strong> che ha scritto un articolo sul rapimento<br />

delle due Simona in Iraq. L’articolo è firmato solo con il nome senza riferimenti alla classe per ovvie ragioni che mi auguro<br />

comprendiate. Spero che per questo gesto non mi giudichiate qualunquista e che pubblichiate comunque il mio articolo.Vi<br />

ringrazio anticipatamente per l’attenzione.<br />

Ora che sono tornate libere e con la testa ben salda sul collo posso dirlo senza problemi: a me le due Simone<br />

non sono mai piaciute. Una forte antipatia a pelle mi ha preso fin da subito, da quando cioè i giornalisti le<br />

hanno fatte entrare nelle nostre case senza bussare, costringendole a prendere in ostaggio l’Italia intera,<br />

obbligandoci a parlarne, a preoccuparci, ammirarle senza possibilità di scegliere e dubitare mentre tanta altra<br />

gente è stata invece sgozzata come un animale senza neanche un rimpianto, una lacrima, come i due statunitensi<br />

Nicholas Berg e Paul Marshall Johnson o il turco Murat Yuce o ancora il sudcoreano Kim Sun – dei quali<br />

molti di noi neanche ricordano il nome. Troppi punti a loro favore: erano donne, pacifiste, volontarie, a<br />

rischio decapitazione, nemiche degli eserciti invasori.<br />

Provate però a pensare quando queste due hanno fatto le volontarie? Tra un ciak e l’altro, immagino, visto<br />

che per settimane abbiamo potuto apprezzare sui telegiornali lo sterminato repertorio audiovisivo<br />

propagandistico del loro eroismo, e dato che in Iraq svolgevano anche un ruolo di osservazione politica e di<br />

collaborazione giornalistica sul campo. Fare del bene è un dovere per tutti ma lo si può fare benissimo anche<br />

al vicino di casa che ne avrà senz’altro bisogno, non rischiando così di fare altri danni (svuotare ulteriormente<br />

le già povere casse del governo italiano).<br />

Per le missioni di pura e semplice carità, servono uomini e donne di poche parole, prudenti, disinteressati,<br />

che non sentano il bisogno di giudicare la guerra né di farsi inquadrare da telecamere.<br />

Se durante la loro prigionia avevo qualche antipatia per le due, pensate quando le ho viste impazzare su tv e<br />

giornali con sorrisi e volti distesi, quasi fossero tornate da una gita di piacere. Infatti non hanno perso un<br />

minuto per mettersi in mostra: - non possiamo vivere senza l’Iraq- (e, sottinteso, l’Iraq non può andare avanti<br />

senza di noi), brava gente i nostri rapitori-,-yankees go home-…<br />

E per quelli che si sono spesi ( e hanno speso) per liberarle? I ringraziamenti sono stati distillati con l’arroganza<br />

di chi pretende a sua volta di essere ringraziato. Simona Torretta infatti non si stanca di chiedere condizioni<br />

migliori per il paese iracheno, che è sempre nel suo cuore. “ Grazie perché lo avete fatto anche per il popolo<br />

iracheno- ha gridato Simona- per noi e per le nostre famiglie anche perché lo avete fatto anche per il popolo<br />

iracheno che tanto sta soffrendo e quando pensiamo a ciò che hanno passato mia mamma e la mamma di<br />

Simona Pari, pensiamo anche alle mamme irachene, a tutte le donne che nel mondo soffrono strazi simili”.<br />

In tutta questa vicenda, l’unica parola sensata l’ha detta il padre di una delle due: tornare in Iraq sarebbe<br />

un’offesa verso chi si è adoperato per loro. Infatti non si può permettere che le due Simone (come vengono<br />

chiamate quasi fossero le protagoniste di un programma tv e non di un dramma) tornino in Iraq per riprendere<br />

l’azione di volontarie perché l’Italia non potrebbe sopportare nuove angosciose settimane in caso di un<br />

nuovo rapimento. Ma le nostre due eroine non potevano perdere l’occasione per improvvisare una gag di<br />

scontro generazionale rispondendo a tono al padre con frasi del tipo: Siamo pacifiste, non femminucce imbranate<br />

che ascoltano i consigli di mamma e papà! oppure La nostra casa è l’Iraq, il mondo musulmano, mica la nostra<br />

famiglia!.<br />

La cosa che mi ha più disgustato però è stato il racconto del pentimento dei rapitori. Dio perdona tante cose<br />

per un’opera di misericordia! Come è possibile parlare di perdono da parte dei rapitori quando è stato pagato<br />

un riscatto di ben 1 milione di euro per la loro liberazione? Mi sembra ipocrita un discorso di questo tipo<br />

anche perché questi “rapitori buoni” potrebbero essere gli stessi che magari hanno ucciso Enzo Baldoni o<br />

Fabrizio Quattrocchi, o qualsiasi altro ostaggio rapito in Iraq.


Posta Rasoio di Ockham<br />

Le due italiane inoltre lavorano per Un ponte per…Baghdad, ONG che ha sempre svolto una azione di<br />

politica anti-americana e anti- occidentale: una politica del tutto autonoma da quella dello Stato Italiano, sul<br />

quale però è gravato il terribile compito della liberazione delle due donne. Molte Ong non sono altro che<br />

strutture interne di certi partiti e sindacati, camuffate da missioni assistenziali, che si occupano “anche” di<br />

assistenza, ma che “soprattutto” svolgono azione e propaganda politica come nel caso di Un ponte per…che<br />

può essere considerata la proiezione esterna di Rifondazione Comunista. Questa ONG inoltre si è sempre<br />

mostrata in possesso di mezzi finanziari molto imponenti; infatti riceve finanziamenti pubblici per circa il<br />

65% delle entrate pur essendo NON governativa e cioè finanziata dalle donazioni, che invece sono soltanto<br />

il 30%.<br />

Questa vicenda si è conclusa bene perché le nostre connazionali sono state liberate ma non dimentichiamo<br />

che abbiamo (noi italiani) dovuto pagare un riscatto perché ciò avvenisse, cosa che incoraggerà i ribelli a<br />

colpire ancora. Il nostro governo in futuro sarà costretto a pagare se ci dovranno essere nuovi rapimenti di<br />

cittadini italiani, altrimenti si scatenerebbero, giustamente, polemiche infinite.<br />

Questo infatti è un aspetto da non sottovalutare , le differenze fatte dal governo italiano, dai mass-media, da<br />

noi stessi tra i vari ostaggi, come se ci fossero cittadini di serie A e cittadini di serie B.<br />

Un semplice esempio (anche se ufficialmente non era cittadino italiano) ci è offerto dal rapimento dell’iracheno,<br />

residente a Castelfranco, che abitava in Italia da più di vent’anni e che aveva sposato una nostra concittadina.<br />

Di quest’uomo si è parlato i primi due giorni dopo il rapimento e poi più niente fino al tragico giorno<br />

dell’uccisione. Perché? Perché per la Pari e la Torretta prime pagine di quotidiani, aperture di tutti i più<br />

importanti TG, edizioni straordinarie per più di 20 giorni? Non so, non riesco a dare una risposta a questa<br />

domanda. Pensate solo al giorno della liberazione delle due italiane, tutti subito a dire: “ ora speriamo bene<br />

per i due francesi-,-speriamo che liberino l’ostaggio inglese- ecc, ecc.”.<br />

E l’iracheno???? Sarà stato un cittadino di serie B.<br />

Gloria<br />

· Cara Gloria,<br />

come vedi abbiamo pubblicato integralmente la tua lettera. Non “comprendiamo” però le “ovvie<br />

ragioni” del tuo anonimato. Chiunque ha il diritto di esporre liberamente le proprie idee, purché<br />

non siano palesemente offensive e non ripudino i grandi valori enunciati dalla nostra Costituzione.<br />

Per essere credibili ed autorevoli bisognerebbe poi che le idee fossero anche argomentate. Ma questa<br />

è un’altra questione.<br />

La Redazione<br />

Attenzione!<br />

Alla nostra redazione stanno arrivando molte lettere e di ciò vi siamo molto grati, ma alcune di<br />

queste sono anonime. Vi preghiamo d’ora in poi –tranne eventualmente per la Posta del cuore, e<br />

per gli interventi di carattere comico o satirico- di firmare ogni pensiero che vorrete inviarci, dato<br />

che dal prossimo numero non stamperemo più posta anonima. Siamo anche disponibili a non<br />

pubblicare il vostro nome, se lo richiedete, a patto che la lettera arrivi firmata in redazione.<br />

Speriamo che questa non vi sembri una limitazione e che continuino ad arrivarci le vostre preziose<br />

opinioni, ma ci sembra giusto che ognuno si prenda la responsabilità –e l’orgoglio- di ciò che scrive.<br />

Grazie ancora e buona lettura.<br />

La Redazione<br />

31


Vi<br />

Invitiamo<br />

Vivamente<br />

Ad<br />

Inviarci<br />

Numerose<br />

Testimonianze<br />

E<br />

Recensioni<br />

32<br />

Rasoio di Ockham<br />

Acrostici<br />

La redazione del Rasoio di Ockham<br />

• Direttore Roberta Marcon 5E<br />

• Vicedirettore Federica Pizzaia 5E<br />

• Condirettore (responsabile sez. classico) Gloria Viel 1A classico<br />

• Caporedattore centrale Antonella Grigoletto 5E<br />

• Caporedattore (responsabile sez. Guarda Alta) Francesco Groppo 3D<br />

E per finire...<br />

Capiredattori e Redattori per ogni Area da 1 a 6:<br />

Area 1 Paolo Gazzola 5C<br />

Area 2 Sara Giovine 2A<br />

Area 3 Pierfrancesco Favaro 5E, Margherita Sartori 3E, Roberto Baggio 1G, Alberto Berdusco 1G, Matteo Favaro 1G<br />

Area 4 Marco Berdusco 5E, Chiara Merlo 4A, Chiara Michielin 4A, Eleonora Salomon 2B tec<br />

Area 5 Nicolò Gasparetto 5E, Massimo Negrin 5E, Andrea Tranquillin 3E, Valentina Spada 3E, Federica Lucati 3E, Giulia<br />

Zatta 3E, Luisa Graziani 3E<br />

Area 6<br />

Responsabili Rubriche<br />

Opinione: Enrico Confortin 5E<br />

Vox populi: Francesco Zannin 5E<br />

Musica: Laura Biasi 3E, Gloria Panciera 3E, Nicolò Damian 4C<br />

Libri: Sara Giovine 2A<br />

Spettacolo/cinema: Pasquale Morrone 3E, Alan Boso 3E<br />

Sport: Chiara Carmen Celia 3E, Matteo Olivieri 3E, Antonio Fent 3E<br />

Web: Enrico De Marchi 5D<br />

Cuore: Chiara Casteller 3E, Giulia Favaro 3E<br />

Satira: Francesco Groppo 3D, Simone Orsato 4Atec<br />

Posta: Antonella Grigoletto 5E<br />

Recensione giochi/programmi per pc: Andrea Negrin 5E, Nicola Zago 5E, Frassetto Leonardo 4A tec<br />

Oroscopo: Mistica & Fenice<br />

Giochi: Valeria Menegon 3E, Deborah Michielin 3E, Stefano Gemin 5D<br />

Chicche di stampa: Gianluca Michielin 4E<br />

Grafici: Andrea Florian 5E, Simone Orsato 4A tec, Matteo Olivieri 3E, Giovanni Grauso 5D<br />

Responsabili settore tecnico: Alessandro Morellato 5C, Alessandro Pizzaia 5C, Francesco Nubiè 3B tec, Giulio Padoin<br />

3E, Alberto Garbujo 3E, Luigi-Andrea Colman 5C, Laura Antonello 5C, Eduard Zabara 1A tec<br />

Responsabile settore archivio: Antonio Fent 3E, Fabio Michielin 3E, Alessandro Zambon 3E

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