1° Quadrante toponomastico Comunicato.pdf - Comune di Potenza
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<strong>Comunicato</strong><br />
La “rivoluzione” toponomastica avviata dall’Amministrazione comunale<br />
La toponomastica della zona rurale <strong>di</strong> <strong>Potenza</strong> si presenta estremamente carente<br />
ed ancora attestata al vecchio sistema delle contrade, con numeri civici assegnati in<br />
maniera progressiva e caotica. Si tratta <strong>di</strong> una zona che effettivamente presenta molteplici<br />
<strong>di</strong>fficoltà, sia per l’estensione delle strade esterne all’abitato (circa 200 Km), sia per la<br />
intricata struttura del reticolo viario, che rende poco agevole l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> una chiara<br />
gerarchia stradale.<br />
Ad una simile situazione l’Amministrazione comunale, me<strong>di</strong>ante l’Ufficio<br />
Toponomastica istituito presso l’U.D. Ambiente-Parchi-Energia <strong>di</strong>retto dall’Arch. Giancarlo<br />
Grano, ha inteso porre rime<strong>di</strong>o, procedendo con gradualità alla denominazione della<br />
strade principali che attraversano l’agro rurale, e alla conseguente assegnazione dei nuovi<br />
numeri civici.<br />
Pertanto, dopo un lungo periodo <strong>di</strong> preparazione da parte della competente unità <strong>di</strong><br />
Direzione Ambiente Parchi Energia, <strong>di</strong>retta dall’Arch. Giancarlo Grano, ieri 6 novembre<br />
2012 è stata presentata all’opinione pubblica dal Sindaco Ing. Vito Santarsiero e<br />
dall’Assessore al ramo Nicola Lovallo, la nuova, complessa e innovativa “manovra”<br />
toponomastica che consentirà <strong>di</strong> servire al meglio la consistente fascia <strong>di</strong> popolazione<br />
residente in zona agricola (circa il 15% dei residenti della Città), cui non sono pienamente<br />
garantite tuttora le con<strong>di</strong>zioni minime <strong>di</strong> sicurezza, accessibilità connesse con una chiara e<br />
inequivocabile identificazione toponomastica.<br />
In sintesi la manovra annunciata dall’Amministrazione ha comportato i seguenti<br />
passaggi e le seguenti operazioni tecnico-amministrative.<br />
1. In primo luogo il territorio aperto <strong>di</strong> <strong>Potenza</strong> è stato analizzato e sud<strong>di</strong>viso, nelle<br />
seguenti cinque macro-aree:<br />
- Zona a Nord-Est dell’abitato: delimitata dalla S.S. 407 (Basentana); dalla S.S. <strong>di</strong><br />
collegamento tra <strong>Potenza</strong> - Melfi - Candela, fino alla località Tiera <strong>di</strong> Avigliano; dalla<br />
nuova strada <strong>di</strong> raccordo tra la località Tiera <strong>di</strong> Avigliano e Piani del Mattino e dai<br />
confini a Ovest del <strong>Comune</strong> (tale zona comprende le Contrade <strong>di</strong> S. Antonio La<br />
Macchia, Costa della Gaveta, Tiera <strong>di</strong> Vaglio, Tiera Tufaroli, Piani del Mattino,<br />
Cavalieri, Cugno delle Brecce, ecc.)
- Zona a Nord dell’abitato: delimitata dalla S.S. <strong>di</strong> collegamento tra <strong>Potenza</strong> - Melfi -<br />
Candela, fino alla svincolo <strong>di</strong> Tiera <strong>di</strong> Avigliano e, <strong>di</strong> qui, dalla linea ferrata fino alla<br />
località Lavandone; nonché dai confini a Nord del <strong>Comune</strong> (tale zona comprende le<br />
Contrade <strong>di</strong> Demanio S. Gerardo, S. Nicola, Macchia Capraia, Lavangone, ecc.)<br />
- Zona a Nord-Ovest dell’abitato: delimitata dalla strada <strong>di</strong> raccordo tra località<br />
Tiera <strong>di</strong> Avigliano e Piani del Mattino; la strada ferrata tra Tiera <strong>di</strong> Avigliano e<br />
Lavangone; la Strada Provinciale <strong>di</strong> collegamento tra <strong>Potenza</strong> - Giuliano - Avigliano;<br />
dai confini a Nord del <strong>Comune</strong> (tale zona comprende le contrade <strong>di</strong> Botte, Torretta,<br />
Piani <strong>di</strong> Zucchero, Stompagno, Macchia Maligna, S. Luca Scafarelli, Capoiazzo,<br />
Canaletto, ecc.)<br />
- Zona a Ovest dell’abitato: delimitata superiormente dalla Strada Provinciale <strong>di</strong><br />
collegamento tra <strong>Potenza</strong> - Giuliano - Avigliano; a livello inferiore della S.S. 407<br />
Basentana; a ovest dai confini del <strong>Comune</strong> (tale zona comprende le Contrade <strong>di</strong><br />
Montocchio, Montocchino, Macchia Marconi, Serra, Cerreta, Trinità Sicilia, Cortese,<br />
Gallitello, Dragonara, Giarrossa Falcinelli, Giarrossa Ravizzone, ecc.)<br />
- Zona a Sud dell’abitato: delimitata dalla S.S. 407 (Basentana) e dai confini a Sud<br />
del <strong>Comune</strong> (tale zona comprende le Contrade <strong>di</strong> S. Luca Branca, Varco d’Izzo,<br />
Vallone Calabrese, Forte Pallareta, Caira, Montegrosso, Cozzale, Aria Silvana,<br />
Cugno del Finocchio, Marrucaro, Pian Car<strong>di</strong>llo, Rossellino, Poggio Cavallo,<br />
Faloppa, Ban<strong>di</strong>to, Serra Ciciniello, Centomani Tora, ecc.).<br />
2. In secondo luogo si proceduto alla in<strong>di</strong>viduazione, in ciascuna delle 5 macro-aree,<br />
del sistema viario e della gerarchia delle oltre 120 strade in<strong>di</strong>viduate, provvedendo alla<br />
apposizione (me<strong>di</strong>ante specifiche Delibere <strong>di</strong> Giunta Municipale) dei relativi toponimi,<br />
generalmente ispirati al recupero <strong>di</strong> denominazioni locali e tra<strong>di</strong>zionali, desumibili dal<br />
catasto delle zone agricole, dagli antichi archivi notarili e dalle memorie locali (in questa<br />
fase è stato abbondantemente utilizzato lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Vincenzo Perretti “Toponomastica<br />
storica <strong>di</strong> Basilicata” Ed. Consiglio Regionale <strong>di</strong> Basilicata anno 2002).<br />
3. In terzo luogo l’Ufficio ha stu<strong>di</strong>ato la attribuzione su supporto cartaceo e informatico<br />
apposto su carta degli oltre 12.000 numeri civici che interesseranno tutti i fabbricati<br />
presenti sul territorio agricolo; essi sono stati attribuiti tenendo conto del cosiddetto<br />
“sistema metrico”, in virtù del quale ogni numero civico è proporzionale alla <strong>di</strong>stanza del<br />
fabbricato dall’origine della strada (ad esempio il numero 23 caratterizza un immobile<br />
posto circa a mt. 230 dall’inizio <strong>di</strong> un determinata via).
Completate, dunque, le suddette fasi <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o e preparazione, gli Uffici comunali<br />
procederanno a breve, gradualmente (impegnando me<strong>di</strong>amente una settimana per ogni<br />
strada), ai seguenti adempimenti:<br />
- saranno installati, <strong>di</strong> volta in volta, all’inizio <strong>di</strong> ciascuna delle strade da rinominare le<br />
nuove targhe viarie e alcuni cartelli informativi;<br />
- saranno quin<strong>di</strong> consegnati, <strong>di</strong>rettamente a domicilio da parte <strong>di</strong> personale<br />
comunale, i nuovi numeri civici in materiale metallico (gli assenti troveranno nella<br />
buca della posta un avviso con il quale potranno ritirare il numero presso gli Uffici <strong>di</strong><br />
S. Antonio la Macchia).<br />
Dopo la acquisizione del numero civico, gli interessati potranno quin<strong>di</strong> recarsi<br />
presso gli uffici dell’Anagrafe comunale in via Nazario Sauro, per l’aggiornamento dei dati<br />
anagrafici, nonché delle rispettive patenti e dei libretti <strong>di</strong> circolazione dei mezzi in loro<br />
possesso (questo adempimento sarà garantito automaticamente dal Ministero dei<br />
Trasporti entro trenta giorni).<br />
Come si anticipava in precedenza, tutte le operazioni <strong>di</strong> consegna dei nuovi numeri<br />
civici saranno completate entro un paio <strong>di</strong> anni, alla me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> circa una strada alla<br />
settimana.<br />
Le prime strade interessate a questa vera e propria “rivoluzione” toponomastica<br />
sono quelle corrispondenti alla prima macro-area (cui nell’or<strong>di</strong>ne seguiranno tutte le altre).<br />
Di seguito si trascrivono appunto le strade ridenominate, relative alla prima macro-<br />
area, riservandoci <strong>di</strong> comunicare per tempo le successive, all’inizio delle relative<br />
campagne <strong>di</strong> consegna dei numeri civici.<br />
In allegato si riportano, per completezza <strong>di</strong> informazione, le denominazioni delle<br />
strade che insistono nella prima macro-area (ovvero la Zona a Nord-Est dell’abitato), che<br />
si conta <strong>di</strong> raggiungere e completare entro la prossima primavera.
ALLEGATO<br />
Le strade della Zona a Nord-Est dell’abitato<br />
1. “Via delle Mattine” La strada in<strong>di</strong>viduata come asse più importante a servizio<br />
della zona è quella che parte dalla S.S. N° 7 (Via Appia) in località Betlemme,<br />
all’altezza della Caserma dei Vigili del Fuoco, e si inerpica verso i Piani del<br />
Mattino. Tale strada ricalca, nella sua parte iniziale, il tracciato dell’antica<br />
vicinale detta “Strada delle Mattine” o “della Mattina”. Il significato <strong>di</strong> tale<br />
denominazione, come è facilmente intuibile, è da ricercarsi nella circostanza<br />
che la strada conduceva alla località detta Piani del Mattino, toponimo <strong>di</strong>ffuso in<br />
molte altre realtà del Mezzogiorno d’Italia, in<strong>di</strong>cante terreni alti ed esposti da<br />
oriente a mezzogiorno,<br />
2. “Via dell’Agrifoglio” A monte dell’asse <strong>di</strong> Via delle Mattine, nasce una strada<br />
che va ad innestarsi su via Poggio delle Macine (punto D). Non essendosi<br />
rilevati particolari memorie storiche o in<strong>di</strong>zi catastali si propone <strong>di</strong> denominare il<br />
tratto <strong>di</strong> strada uno degli arbusti più comuni e <strong>di</strong>ffusi nelle nostre zone rurali, che<br />
si conviene qui <strong>di</strong> richiamare e valorizzare.<br />
3. “Via Ponte S. Antonio” Dalla strada <strong>di</strong> Via delle Mattine, si <strong>di</strong>parte, sul lato<br />
sinistro, (a circa Km. 1,1 dall’origine) un altro tracciato che ha inizio con il ponte<br />
che supera il vallone S. Antonio La Macchia e sale verso nord con andamento<br />
all’incirca parallelo al vallone stesso. Questa nuova strada, in gran parte ancora<br />
da sistemare, serve già numerose costruzioni sorte <strong>di</strong> recente e termina con un<br />
tratto sterrato. Il nome prescelto intende richiamare la presenza del ponte che è<br />
posto alla sua origine, e il vallone stesso vallone che dà il nome alla contrada<br />
4. “Via Poggio delle Macine” Poco più avanti (ovvero a circa Km 1,3 in destra, a<br />
partire dall’origine della strada <strong>di</strong> Via delle Mattine), si svolge, con andamento<br />
alquanto tortuoso, l’asse <strong>di</strong> accesso al nucleo <strong>di</strong> Masseria Romaniello e al vicino<br />
serbatoio <strong>di</strong> acqua potabile proveniente dalla Diga della Camastra. Il nome<br />
prescelto (anche allo scopo <strong>di</strong> scongiurare definitivamente l’attuale confusione<br />
con il generico toponimo <strong>di</strong> Costa della Gaveta) è lo stesso dell’antica strada<br />
vicinale, il quale è da ricondurre alla presenza nella zona <strong>di</strong> alcuni <strong>di</strong> mulini<br />
ovviamente provvisti <strong>di</strong> macine in pietra.
5. “Via Fonte Ceciliana” Poco più a monte (ovvero a Km. 1,7 rispetto all’origine<br />
della strada descritta <strong>di</strong> Via delle Mattine), nasce un’asse che conduce verso il<br />
punto trigonometrico detto <strong>di</strong> Monte Plinio. Tale strada, che costeggiava una<br />
antica fontana, viene identificata catastalmente come strada vicinale “Ceciliana”<br />
o “Cecilana” risalente probabilmente all’antroponimo “sicilianum” o “cicilianum”,<br />
o forse al nome femminile <strong>di</strong> Cecilia (o Cilla) molto ricorrente a <strong>Potenza</strong> nei<br />
secoli XVI - XVII. Anche questo antico toponimo, pur nell’incertezza dell’esatto<br />
significato originario, è meritevole <strong>di</strong> valorizzazione, facendo così espresso<br />
riferimento all’omonima fontana che essa costeggiava.<br />
6. “Via Fonte della Spina” Poco più a monte (ovvero a Km. 2,2 rispetto all’origine<br />
della strada descritta al punto 1) nasce un’asse che puntando a destra conduce<br />
verso i Piani del Mattino, lambendo l’area già destinata a pista aeroportuale. Si<br />
propone <strong>di</strong> denominare la strada in tal modo per richiamare uno dei toponimi<br />
riportati nel citato testo Perretti il quale richiama la presenza in zona <strong>di</strong> una<br />
fontana .<br />
7. “Via del Rosmarino” Per la strada che partendo da via Appia termina con via<br />
dell’Agrifoglio, non essendosi rilevati particolari memorie storiche o in<strong>di</strong>zi<br />
catastali, si propone una denominazione <strong>di</strong> un arbusto locale, essendo il<br />
rosmarino uno più presenti nelle nostre zone rurali.<br />
8. “Via Complanare Tufaroli” La strada <strong>di</strong> servizio che si svolge parallela, sul lato<br />
sinistro della Basentana, viene già ormai identificata come “complanare”; essa<br />
smaltisce il traffico locale <strong>di</strong>retto verso la contrada <strong>di</strong> Costa della Gaveta e <strong>di</strong><br />
contrada Tiera Tufaroli. È necessario anzitutto operare una netta <strong>di</strong>stinzione tra<br />
la complanare sinistra della S.S. Basentana e la sua parallela che si sviluppa sul<br />
lato opposto, in località Varco d’Izzo. Il toponimo richiama sia la nuova funzione<br />
da essa svolta, che il nome dell’antica famiglia che qui aveva i suoi<br />
posse<strong>di</strong>menti rurali.<br />
9. “Via della Lavanda” Per il tratto <strong>di</strong> strada che va da via Complanare Tufaroli a<br />
via Costa della Gaveta, non essendosi rilevati particolari memorie o in<strong>di</strong>zi<br />
catastali, si propone la denominazione <strong>di</strong> un arbusto profumato presente e<br />
<strong>di</strong>ffuso nelle nostre zone rurali.
10. “Via Costa della Gaveta” Lungo la Via Appia (S.S. n. 7), poco più avanti<br />
rispetto all’innesto della strada descritta al precedente punto 9, ha origine<br />
un’altra strada rurale che serve la parte caratterizzata dall’abitato più<br />
consistente, propriamente detto <strong>di</strong> Costa della Gaveta; essa si sviluppa per circa<br />
Km. 2,8 tagliando longitu<strong>di</strong>nalmente tutta la contrada. A proposito <strong>di</strong> questo<br />
toponimo, il citato stu<strong>di</strong>o del Perretti ricorda che il nome Gaveta o Gauta (come i<br />
similari Gavitone, Gavitura, ecc.) richiami il contenitore scavato nel legno (o il<br />
pilaccio in pietra) utilizzato per abbeverare gli animali. Si ritiene in<strong>di</strong>spensabile,<br />
anche in questo caso, valorizzare il nome dell’antica contrada rurale (toponimo<br />
del resto molto ben consolidato nella memoria collettiva dei citta<strong>di</strong>ni, pur se<br />
impropriamente esteso a un territorio molto più vasto).<br />
11. “Via dei Gelsi” La terza traversa compresa tra la Complanare <strong>di</strong> cui al punto 8<br />
e la strada <strong>di</strong> cui al punto L), si svolge nei pressi del vallone detto “degli svarioni”<br />
(probabilmente dal termine “sgarrone” che significava luogo molto scosceso e<br />
impervio). Il toponimo della strada può, tuttavia, far riferimento in maniera più<br />
suggestiva al cosiddetto “Cugno del Gelso”, richiamando la località ove sorgeva<br />
la preesistente, vicina Masseria Biscotti, che veniva appunto chiamata “Masseria<br />
San Cona - Cugno del Gelso”. Il nome <strong>di</strong> questa traversa può quin<strong>di</strong> a buon<br />
<strong>di</strong>ritto essere richiamando peraltro uno dei frutti spontanei più <strong>di</strong>ffusi e amati<br />
nella nostra campagna.<br />
12. Via delle More” La quarta traversa compresa tra la Complanare <strong>di</strong> cui al punto<br />
8 e la strada <strong>di</strong> cui al punto 11, si svolge anch’essa nei pressi del vallone detto<br />
degli Sgarioni. Il nome <strong>di</strong> questa traversa può ben far riferimento all’abbondante<br />
presenza nell’agro rurale potentino dei cespugli <strong>di</strong> more.<br />
13. Via San Cona” Dalla strada complanare <strong>di</strong> cui al punto 8, in parte coincidente<br />
con la S.S. n. 7, salgono verso l’asse <strong>di</strong> cui al punto 10 alcune traverse già<br />
densamente e<strong>di</strong>ficate. La traversa posta più a Nord si svolge nei pressi <strong>di</strong> una<br />
depressione chiamata Vallone San Cona, probabilmente deformazione del<br />
nome <strong>di</strong> San Cono. Il nome proposto richiama dunque l’antico toponimo che fa<br />
riferimento, probabilmente, al culto <strong>di</strong> un santo molto nella vicina zona del Vallo<br />
<strong>di</strong> Diano.
14. “Via Donnadezio” Dall’incrocio tra le attuali Via Giovanni XXIII e Via <strong>di</strong> Parco S.<br />
Antonio, una ripida strada sale verso nord e conduce sul versante destro del<br />
vallone <strong>di</strong> S. Antonio; tale strada coincide in gran parte con l’antica vicinale detta<br />
<strong>di</strong> Donnadezio. Secondo il citato stu<strong>di</strong>o del Perretti “Toponomastica storica <strong>di</strong><br />
Basilicata” questo nome potrebbe derivare dalle proprietà <strong>di</strong> un Canonico della<br />
Chiesa <strong>di</strong> S. Gerardo (Adezio o Dezio). Anche in questo caso è parso utile e<br />
suggestivo richiamare il preesistente toponimo catastale.<br />
15. “Via della Massara” La strada che in gran parte coincide con l’antica strada<br />
comunale “da Botte a Betlemme” la quale nasce dall’incrocio <strong>di</strong> via Giorgio La<br />
Pira con via Cavalieri <strong>di</strong> Malta e scende fino ad immettersi su via Donnadezio. Di<br />
tale nome, infatti, esiste precisa traccia catastale, come rilevato sempre dallo<br />
stu<strong>di</strong>o del Perretti “Toponomastica storica <strong>di</strong> Basilicata”.<br />
16. “Via Cavalieri <strong>di</strong> Malta” A monte della contrada <strong>di</strong> Costa della Gaveta sussiste<br />
un vasto pianoro che viene identificato come contrada Piani del Mattino, a<br />
motivo della sua conformazione <strong>di</strong> elevato altopiano posto a Est <strong>di</strong> <strong>Potenza</strong>.<br />
Questa contrada è attraversata da una strada che porta da Macchia Romana<br />
(partendo dall’ incrocio con l’attuale Via Giorgio La Pira) al nucleo rurale <strong>di</strong><br />
Cavalieri, ove sorgeva una masseria <strong>di</strong> proprietà del Sovrano Or<strong>di</strong>ne Militare <strong>di</strong><br />
Malta, detto anche dei Cavalieri <strong>di</strong> Malta. La presenza nella nostra città della<br />
Congregazione del Sovrano Or<strong>di</strong>ne Militare <strong>di</strong> Malta (che aveva dato origine<br />
all’Ospedale <strong>di</strong> San Giovanni <strong>di</strong> Dio, ubicato nei pressi dell’omonima porta San<br />
Giovanni) merita <strong>di</strong> essere ricordata chiamando, attraverso la denominazione <strong>di</strong><br />
questa strada.<br />
17. “Corte dei Cavalieri” L’abitato del nucleo <strong>di</strong> Cavalieri si svolge intorno ad una<br />
ampia corte comune, che viene opportunamente richiamata nel toponimo<br />
proposto. Circa la menzione del nome “Cavalieri” si fa riferimento all’antico<br />
or<strong>di</strong>ne monastico che possedeva questa zona (Per le relative motivazioni si<br />
richiama quanto riportato all’interno del punto 16).<br />
18. Completa il novero delle principali strade dell’area rurale in oggetto, identificata<br />
come macrozona Nord-Est, quella che partendo dalla S.S. n. 93 attraversa la<br />
attuale Contrada <strong>di</strong> Cugno delle Brecce, la quale conduce da valle verso il<br />
nucleo <strong>di</strong> Cavalieri.
Il toponimo, citato fin dal secolo XVI° negli atti notarili della città, come risulta dal<br />
più volte citato stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Vincenzo Perretti, identificava una proprietà del Capitolo<br />
<strong>di</strong> S. Gerardo ubicata presso l’omonimo Poggio della Brecce. Probabilmente<br />
questo toponimo in<strong>di</strong>ca la natura scistosa, incoerente o friabile, del terreno<br />
circostante. Si propone pertanto <strong>di</strong> richiamare l’antico toponimo e denominare il<br />
tratto <strong>di</strong> strada che collega la S.S. n. 93 con il nucleo <strong>di</strong> Cavalieri.<br />
19. “Via delle Brecce” La strada che si <strong>di</strong>parte dall’ultimo tratto <strong>di</strong> via Cavalieri <strong>di</strong><br />
Malta e conduce verso nord fino alla valle del torrente Tiera, attraversando il<br />
nucleo <strong>di</strong> masseria Colucci. Il toponimo richiama la “Posta Fontana Cerro”<br />
riportata nella stessa zona dall’e<strong>di</strong>zione IGM 1871 (F. 187 – Avigliano) in<strong>di</strong>cante<br />
un luogo riparato dai venti, per la sosta e l’abbeveraggio delle greggi in transito<br />
(ve<strong>di</strong> il già citato stu<strong>di</strong>o del Perretti “Toponomastica storica <strong>di</strong> Basilicata”).<br />
20. “Via Rivisco” Il toponimo proposto per la strada che si innesta dalla via<br />
Cavalieri <strong>di</strong> Malta e si sviluppa fino a raggiungere via delle Brecce, nei pressi<br />
dell’abitato <strong>di</strong> Cavalieri Il toponimo richiama il nome della contrada caratterizzata<br />
dal cozzo Rivisco e delimitata verso ovest dal torrente omonimo Revisco, come<br />
è ricordato nello stu<strong>di</strong>o “Toponomastica antica <strong>di</strong> Basilicata” <strong>di</strong> Vincenzo Perretti<br />
Rvisco è anche i nome <strong>di</strong> un antico Casale <strong>di</strong> <strong>Potenza</strong>, <strong>di</strong>strutto dagli Angioini<br />
nella repressione della rivolta ghibellina del 1268.<br />
21. “Via Baragiano” La strada che parte a circa 250 metri dall’incrocio con Via<br />
Giorgio La Pira e scende verso valle attraversando Via Giovanni XXIII e poi<br />
porta verso Via S. Caterina. La strada è già in<strong>di</strong>viduata catastalmente con<br />
l’antico termine “Baragiano”; che si ritrova anche in altri comuni della Provincia<br />
e significa “luogo ove si paga il pedaggio”, come è ricordato sempre da<br />
Vincenzo Perretti nello stu<strong>di</strong>o “Toponomastica Storica <strong>di</strong> Basilicata”.