Primo modulo. Familiarizzare con la lingua scritta (Adriano Grossi).

Adriano Grossi. Fidenza interventi di qualificazione
delle sc infanzia. LR 26/01 e LR 12/03 1

Indice
Leggere e scrivere: il problema è
CONTINUARE in verticale 3-6
L’alfabetizzazione emergente
La preistoria della scrittura: fasi e livelli
Brainstorming: che parola salviamo?
Il laboratorio di domani
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12/03 2

Idea: qualificare la scuola 3-6
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Costituisce un indiscusso elemento di
qualità la verticalizzazione dei curriculi
(Indicazioni Nazionali: il Curriculo di
Istituto).
Noi qui per qualificare nido-scuola inf-sc
prim. disegnando un concreto percorso
verticale che include quote di continuità
e discontinuità senza fratture o
azzeramenti.

I nodi della verticalizzazione
Come si diventa alfabetizzati?
Come imparare a leggere e a
scrivere senza un metodo?
E‟ cambiato qualcosa in questi
ultimi vent‟anni sul piano delle
pratiche didattiche?
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Sofferenza ed emergenza
Aumentano gli apprendimenti
sofferenti (non solo dislessici e
“dintorni”) , ma anche singolari
„cadute‟ dopo diversi anni di
frequenza scolastica (Invalsi).
Cfr ELLE, Emergenza linguistica
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Leggere, scrivere:ancora?
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L’analfabetismo ricorrente e di
ritorno….nella società dell‟informazione e
della conoscenza.
L‟audio-video uccide la lettoscrittura ovvero
il pensiero sequenziale
Leggere: riconoscere la forma grafica della
parola “Gatto” comporta un esercizio
sequenziale e una conseguente attivazione
del significato.
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Pensiero simultaneo
L‟immagine ci permette di accedere direttamente al
significato.
L‟audio video, il multimediale, diffonde un tipo di
intelligenza simultanea (multitasking) che
permette di gestire più informazioni senza stabilire
una gerarchia, un ordine.
Importanza di vivere emozioni complessive, senza
rievocarle linguisticamente.

Col digitale
Ma “scrivere una canzone”,
“scrivere un film”, “vedere una
canzone”, soprattutto col digitale,
è facile.
Contaminazione tra oralità e
scrittura: sms e mail.

Se facessimo reset?
Se ripartissimo dalle
radici? Non solo
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Ripartiamo dal 1991
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“Il primo accostamento alla lingua scritta, infatti,
é ormai avvertito come un nucleo qualificante per
l'attività educativa della scuola dell'infanzia, sia
come avvio all'incontro col libro e alla
comprensione del testo sia come interessamento
al sistema di scrittura, nei cui confronti il
bambino elabora congetture ed effettua tentativi
sin da quando comincia a differenziarlo dal
disegno”. Orientamenti,91.

“Il processo di concettualizzazione
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della lingua scritta inizia quindi prima
dell'ingresso nella scuola elementare
ed è sostenuto dall'immersione in un
ambiente ricco di fonti di informazione
e di immagini, capace di stimolare
anche la curiosità per la lingua ed i
modi di scriverla”. Orientamenti.

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E dopo?
“Formula ipotesi sulla lingua
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scritta” (Indicazioni per il curriculo
2007, tuttora vigenti, I discorsi e le
parole)
Trattasi di un indicatore normalmente
assente dalle griglie di osservazione redatte
dalle insegnanti di infanzia nel passaggio
alla scuola primaria.

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Quindi…..
La scuola dell‟infanzia presidia
l‟alfabetizzazione emergente che inizia al
nido.
La scuola primaria continua, non inizia …
ma il problema è mettersi d‟accordo.
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Imparare a scrivere e a leggere: impegni
cognitivi
La conquista dell‟alfabeto non inizia
magicamente a 5—6 anni.
Dipende da un cammino di
concettualizzazione che tutti i bambini
compiono a partire da tre anni.
L‟apice è rappresentato dall‟ idea alfabetica,
ovvero sulla conversione fonema grafema.
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Sotto il segno della concettualizzazione
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Concettualizzare….. È la parola magica,
contano i pensieri, le idee che sono alla base
del sistema di scrittura.
Pensare alla parola in “un certo modo”, per
scrivere
Concettualizzando lavorano nido, infanzia,
primaria.

• Consiste nelle conoscenze, costruzioni e
abilità che sono precursori evolutivi delle
pratiche formali di lettura e scrittura.
Il bambino vive in un mondo di scritte, è
bombardato in ogni luogo da una tipologia
variegata di scritte.
• Vede adulti che quotidianamente esercitano
l’attività di letto-scrittura.
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Questa esposizione fa sì che egli
si crei delle idee, delle
convinzioni ingenue su cosa
vogliano dire quei segni
utilizzati dagli adulti.
E questo senza saper decodificare e
codificare come i grandi.
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Ebbene, queste ipotesi risultano essere
bistrattate e non prese in
considerazione al momento
dell’ingresso scuola primaria.
Capita che la maestra della primaria sia
particolarmente interessata agli aspetti
del trascrivere (prerequisiti visuomotori
percettivi) e dia per scontata
l’evoluzione cognitiva del bambino.
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Scrivere non è trascrivere…….
Leggere non è decifrare…
La tecnica della scrittura, la
gestione del codice è preceduta da
un interessante percorso cognitivo
da “tracciare” e scoprire.
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La concettualizzazione della
lingua scritta è una scoperta
di…….
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A. Ferreiro A. Teberosky, Los sistemas de
escritura en el desarollo del nino, Cerro e Aqua
1979, La costruzione della lingua scritta,
Giunti, 1985.
Di recente:
Alfabetizzazione.
Teoria e pratica,
Raffello
Cortina,2003
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Familiarizzare:idea ampia di alfabetizzazione
(“alfabetizzazione allargata”) che porta ad
utilizzare la scrittura prima di saper scrivere
alfabeticamente.
Importanza determinante del contesto :ins
che sa ascoltare e leggere i pensieri dei
bambini attraverso la definizione di
situazioni sociali.
Aver cura, “i care” (D. Milani)
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Sotto il versante pedagogico: provocare un
contatto caldo, motivato, prestare attenzione
ai processi e non considerare solo l’esito,
sostenere interessi e potenzialità,
organizzare gli stimoli in vista dello sviluppo
di competenze.
Sotto il versante metodologico-didattico: non
insegnare gli aspetti formali del codice,
agevolare l’esplorazione, il contatto con
materiali .
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1. “Tracciare” le SCRITTURE
SPONTANEE, scritture non
alfabetiche, “sbagliate”, come
vengono, senza trasformale in
prestazioni da valutare.
2. Leggere come anticipazione di
significato=se c’è scritto, serve,
vuol dire qualcosa.
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Evidenziare le prime
competenze in lingua scritta
attraverso la manifestazione
del “pensiero ingenuo” dei
bambini. Lettura come abilità
speculare della scrittura.
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La preistoria
della scrittura
Fasi e livelli
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DUE SISTEMI
NOTAZIONALI
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DUE SISTEMI NOTAZIONALI
Il disegno
rappresenta la
realtà
(simbolizzazione di
primo grado). 28
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RENÈ MAGRITTE
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Che vuol
dire?
E’ una figura che è
diventata cool
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La scrittura
rappresenta il
linguaggio: i segni
stanno al posto di
un suono 31
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Per conquistare il
valore sonoro della
scrittura occorre un
lungo cammino, fatto
di diverse pensate.
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Fase
preconvezionale
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LIVELLO LOGOGRAFICO
Livello logografico, ovvero scrivere è
“come disegnare”: agli albori della
scrittura troviamo una…scrittura
non alfabetica, ma ideografica.
Tracciare dei loghi, disegni stilizzati
in presa diretta col significato.
La scrittura non è però un disegno,
non rappresenta l’oggetto, ma “sta al
posto” dell’oggetto. 34
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IPOTESI DEL NOME
Il qualcosa che sta al posto
dell’oggetto e che non può
essere rappresentato col
disegno è il NOME
I segni di scrittura non si
confondono col disegno.
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LA PROTOSCRITTURA
Infatti:
1.Non dipendendo dal disegno,
si affida alla linearità e
all’arbitrarietà delle forme.
2. Si esprime con lettere,
pseudolettere, pallini e
ghirigori .
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LA STORIA DELLA SCRITTURA ALL’INIZIO
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ALL’INIZIO NOI SCRIVIAMO COSÌ
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LIVELLO PRESILLABICO
Presillabico perché nella
rilettura il b. legge in un sol
fiato.
Ma quando differenzia
adotta criteri esterni alla
sonorità (peso,grandezza,
età…). 39
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LE REGOLE
Quantità minima (3-8
grafemi).
Varietà figurale: le forme dei
grafemi sono diverse.
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LIVELLLO PRESILLABICO
IN EVOLUZIONE
Cominciano i primi
tentativi di fonetizzazione
con la lettura.
Dapprima l’idea sillabica è
vista come controllo della
scritta.
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Fase
convenzionale
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LIVELLO SILLABICO
Caratterizzato dallo sforzo
di far corrispondere un
suono/una sillaba.
Le lettere sono
convenzionali
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IL LIVELLO SILLABICO-ALFABETICO
Le parole cominciano ad
essere scritte non solo con
modalità sillabica: si
afferma lo sforzo per
ricercare la corrispondenza
fonema grafema.
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LIVELLO ALFABETICO
Le parole sono scritte come
nel codice convenzionale: un
grafema, un fonema.
Restano le difficoltà
ortografiche e di
segmentazione lessicale.
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LE COMPETENZE DI SCRITTURA ORDINATE
IN MODO SEQUENZIALE
Scrivente preconvenzionale
(assenza di considerazione degli aspetti sonori)
1. Non differenzia dal disegno (imita il gesto di
scrivere) Scarabocchio
2. Differenzia dal disegno considerando aspetti
semantici
3. Scrive con idea presillabica normata
(quantità minima, varietà figurale)
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Scrivente convenzionale
4) Utilizza l’idea sillabica per
scrivere
5) Scrive sillabicamente in modo
convenzionale
6) Scrive alfabeticamente in modo
convenzionale

CONCLUSIONI
La lingua scritta è un oggetto ad
elevata dominanza psico che il bambino
conosce prima dell’ingresso alla scuola
primaria.
Ha una carattere sistemico fatto di fasi
e di livelli con sviluppo sequenziale
Il b, attivo in senso piagetiano,
concettualizza gli elementi del sistema
a modo suo fino a scoprire la
dimensione alfabetica.
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I percorsi didattici di
alfabetizzazione, finora improntati ad
una rilevante concezione
visuomotoria, non possono trascurare
queste importanti acquisizioni della
ricerca psicopedagogica
Va salvaguardata, sul piano della
continuità curriculare, l’estrema
variabilità personale.
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E’ essenziale “capire”a che punto sono
giunti gli alunni nella conoscenza della
lingua scritta.
“In quale modo scrivono i bambini?”,
impegno degli insegnanti.
Chiedersi come evolvere e arrivare a
scrivere come i grandi

CONFRONTO DI SCRITTURE
SPONTANEE
Nell’approccio al sistema di
scrittura non va trascurata la
dimensione sociale di piccolo
gruppo che permette di mettere a
confronto e di valorizzare le
diversità degli stili cognitivi
posseduti dai bambini.
Conflitto socio-cognitivo, per
crescere.
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POSTPIAGETIANI
Le ricerche in psicologia cognitiva e
dello sviluppo, effettuate da
Vygotskij ed in generale dai
postpiagetiani, hanno ampiamente
riscontrato che i processi di
apprendimento hanno una base
sociale prima di interiorizzarsi a
livello intrapsichico.
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Fondamentali la
discussione, il dibattito
per produrre
decentramento e
attivare pensiero
dialettico. 53
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Il Laboratorio
Che cosa sanno i bambini della
lingua scritta? Scopriamolo.
1.„Tracciamento‟ delle scritte
spontanee
2.Confronto delle scritte
spontanee
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1) Tracciamo le scritture
spontanee
Cosa rilevare
Come rilevare
Con quali strumenti
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Cosa rilevare
1)Livello di concettualizzazione
2)Tratti esecutivi
1) 3 anni e dintorni (registrare l‟età in
anni e mesi (3,6)
“ Disegna e scrivi come sei capace….”4
parole “vive” al bambino: nome
proprio,……
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2) da 4anni:
Nome proprio-nome compagno-
parole bisillabe-trisillabe—
quadrisillabe
Frase o enunciato
Conflitto col referente
Diminutivi, plurali.
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Tratti esecutivi
2) Direzione della scrittura
sul foglio - come è stato
occupato il foglio-
Orientamento
Tipologia dei caratteri
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Come
Non è un dettato; creare un setting
“caldo”;
Procedere in modo individuale (intervistaconversazione)
“Disegna e scrivi. Adesso leggi quello che
hai scritto”
Annotare i reiterati rifiuti
Registrare la modalità di lettura eseguita
col dito.
Non intervenire sul bambino suggerendo
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le modalità di occupazione del qualificazione foglio delle sc infanzia. LR
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Raccogliere la documentazione:
A) Le prove
B) i protocolli condivisi con le
colleghe che definiscono il livello di
concettualizzazione e le
caratteristiche dei tratti esecutivi.
Motivare le ragioni della scelta
affinché il protocollo sia l‟esito di un
lavoro corale tra colleghe.
Ripetere la prova 2-3 volte durante
l‟anno scolastico. Adriano Grossi. Fidenza interventi di
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Cosa
Un foglio bianco
Un pennarello (uno solo)
Predisporre tabella di
registrazione del livello di
concettualizzazione e tratti
esecutivi
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Confronto di scritture
Era stato suggerito dagli Orientamenti 91
Che fare delle S.S.?
Confrontarsi: interrogarsi sulle modalità di
scrittura in corso.
Costituire un piccolo gruppo (4-5 bambini)
equieterogeneo per livello di
concettualizzazione.
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Confronto di scritture
Scegliere una parola (nome concreto) e
chiedere di scriverla come sono capaci
ado ognuno del gruppo
Alla fine chiederla di rileggerla segnando
col dito.
Le differenze di scrittura susciteranno nei
bambini perplessità e interesse.
L'insegnante sottolineerà ulteriormente le
differenze, problematizzando e invitando
ciascun a giustificare la propria scrittura.
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L'insegnante non chiederà. "Quale scrittura
è giusta?", né "Chi ha ragione?", né “Chi ha
fatto bene?". Preferibilmente dirà :"Vi
sembrano uguali", "Come mai queste
differenze?", "Cerchiamo di capire“.
I bambini saranno così sollecitati a cercare
risposte soddisfacenti e dimostrazioni della
loro giustezza con le quali vorranno
convincere gli altri.
Indi si passerà ad un‟altra parola (4-5).
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Registrare la seduta di lavoro con
gli interventi dei bambini
Fattori da evidenziare:
◦ Interventi dei bambini che sembrano
più efficaci.
◦ Interventi dell‟insegnante che aiutano il
confronto (rispecchiamento, sintesiriformulazione..).
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In sintesi
Scrivere la parola come si è capaci.
Leggere col dito facendo vedere agli
altri.
Confrontarsi su differenze e
somiglianze cercando di giustificarle
Passare ad una nuova parola.
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