2010.12 catalogo_The State of the Art [ PDF ] - Andrea Pacanowski

online catalog

mostra collettiva multimediale
10-17 dicembre 2010
accademia di romania in roma
a cura di luisa conte

in copertina:
marco lamanna
Derive, 2010 (videostill)
a seguire:
Quiet ensemble
Live preformance
Paola romoli venturi
Accadrà uguale anche a me, 2010 (tratto da la sentenza_das urteil)
Ufficio stampa e testi
tiziana talocci
Grafica
ciro de acutis - deacreative.it
Allestimento e realizzazione
Ferdinando conte
Si ringrazia: Accademia di Romania, Direttore del Programma dell’Accademia di Romania Cornel Baicu,
Dott. Ing. Marco Stoller, tutti gli artisti che hanno messo a disposizione le immagini pubblicate. Un
ringraziamento particolare al Prof. Vezio Ruggieri e alla sua ricerca.
con il patrocinio di:
Media Partner:
con il sostegno di: organizzato da:

catalogo

Paola romoli venturi
Roma, 1964
Accadrà uguale anche a me, 2010 (tratto da La Sentenza_Das Urteil)
L’attività artistica di Paola Romoli Venturi è frutto di una sensibilità e una
maestria nell’utilizzo dei materiali maturate nel tempo, e che sono giunte negli
ultimi anni ad una compiuta espressione di stile. I suoi lavori sono caratterizzati
da una tecnica che prevede un collage di materie (fili, tessuti con trame diverse
smembrati e destrutturati) su tarlatana dipinta a tintura. Le sue istallazioni sono
diaframmi che invadono lo spazio di colore e trasparenze. Vivono con la luce,
e delle persone che si velano e rivelano nello spessore di aria che c’è tra i teli
e tra le pareti, muovendo da una profonda attenzione all’esistenza quotidiana:
una percezione intima delle emozioni che si manifesta nella raffinatezza e nella
leggerezza delle trasparenze, riuscendo a trasmettere gli impliciti messaggi
dell’artista. Le sue opere sono state esposte in varie sedi in Italia e all’estero,
tra cui la mostra “Traspaquadri itinerari”, organizzata dall’Assessorato alla
Cultura del Comune di Pisa e allestita presso cinque prestigiosi siti della città.
L’opera “Accadrà uguale anche a me” è tratta dalla mostra “La Sentenza_Das
Urteil“, realizzata recentemente alla Pasinger Fabrik di Monaco di Baviera.
L’installazione, composta da diversi elementi (matrici sospese nello spazio,
rilievografie, stampe, un video), è ispirata a Saviano e al suo impegno contro la
camorra. Colpita dall’immagine dello scrittore alla pronuncia della Sentenza
Spartacus, l’artista ha voluto riproporre l’idea dell’aula di tribunale, con i
movimenti di Saviano che, rappresentati in ombre, si ricompongono nella sua
figura e nei suoi tipici gesti. Vive e lavora a Roma.

Paola romoli venturi
Accadrà uguale anche a me, 2010
(tratto da la sentenza_das urteil)

Paola romoli venturi
Accadrà uguale anche a me, 2010
(tratto da la sentenza_das urteil)

Paola romoli venturi
Accadrà uguale anche a me, 2010
(tratto da la sentenza_das urteil)

massimo Pastore
Napoli, 1971
Bianco - Cold Landscapes, 2009
Il suo percorso artistico ha inizio sul finire degli anni ’90, prediligendo presto
la fotografia come mezzo espressivo. Per anni ritrae persone nel suo atelier,
realizzando progetti incentrati sullo studio del corpo umano e sull’espressione
delle emozioni, creando relazioni che spesso assumono la forma di performance.
L’esperienza di stampatore e l’uso del mezzo fotografico con pellicola lo
vedono a cavallo di un cambiamento del quale rileva la grande potenzialità,
con l’ingresso nei suoi lavori dei nuovi mezzi tecnologici e il lento tramontare
della fotografia analogica, pur sempre presente nel suo portato estetico.
Collabora a diversi progetti pubblicitari ed editoriali in Francia e in Italia, e
pubblica le sue foto su varie riviste italiane, tra cui MAX, Corriere della Sera,
La Repubblica, L’Espresso, Neues Deutschland, Die Junge Welt. È diplomato
in fotografia presso I.E.A.O di Perugia, ed è fondatore con Antonio Maiorino
di PrimoPiano HomePhotoGallery a Napoli e Berlino. La serie “Bianco Cold
Lanscapes” è il terzo e ultimo capitolo di quella che lo stesso Pastore definisce
una “Umana Trilogia”: un percorso iniziato nel 2000 con l’opera Monolithos in
cui 40 stampe ai sali d’argento in bianco e nero mostrano la complessa sfera
delle relazioni e de sentimenti umani. Prosegue quindi con l’opera .Org in cui
protagonista del secondo capitolo è la sfera sessuale, terreno di gioco in cui il
corpo è strumento di comunicazione tra persone. Bianco – Cold Landscapes,
si avventura invece in quella sfera dell’invisibile mettendo in relazione la vita
e la morte. Vive e lavora tra Napoli e Berlino.

massimo Pastore
Bianco - Cold Landscapes, 2009

carlo de meo
Maranola (LT), 1966
Senza titolo, 2010
Carlo De Meo è un artista polivalente, la cui immaginazione e capacità di giocare
sul limite tra realtà e finzione lo ha reso uno gli artisti più particolari del panorama
italiano. La sua ricerca è incentrata sulla figura umana, che all’interno dell’opera
sfugge continuamente alla definizione del ruolo di narratore, attore o spettatore,
ma anche sulla percezione degli spazi, nei quali i suoi personaggi si incarnano
e si mimetizzano, soprendendo lo spettatore con continui effetti di ribaltamenti
e giochi prospettici. Ha esposto in numerose mostre collettive e personali in
Italia e all’estero, tra le quali le partecipazioni presso la Fondazione Volume! di
Roma e la Cittadellarte Fondazione Pistoletto di Biella. È stato il primo artista
a produrre oggetti per il marchio Artwo, che produce oggetti di design ideati da
artisti contemporanei che rielaborano oggetti d’uso comune in forma e contesto
nuovi. Per la mostra “The state of the Art” ha presentato un’installazione site
specific, a partire dai materiali che compongono gli ambienti dell’Accademia di
Romania. Vive e lavora a Maranola (LT).

carlo de meo
Senza titolo, 2010 (istallazione)

carlo de meo
Senza titolo, 2010 (istallazione)

carlo de meo
Senza titolo, 2010 (istallazione)

cristiano Pettinelli
Roma, 1973
La città dei gatti, 2010
Avvocato e artista, Cristiano Pettinelli intraprende il suo percorso artistico da
autodidatta fin da giovanissimo. Fortemente affascinato dal movimento del
Nouveau Réalisme, ne assorbe la tendenza all’accumulo di oggetti in funzione
di una volontà di denuncia del sistema consumistico, di cui sono espressione
il gruppo di opere presentate nella sua personale alla galleria Kunsthaus nel
2010. Residente a Londra dal 2005, Pettinelli e’ appassionato di moda, street
art, musica, dettagli e geometrie. Il suo ultimo lavoro “La città dei Gatti”, nato
da un viaggio fatto ad Istambul, è composto da una serie di scatti fotografici
sulla città turca, al confine tra il reportage e la ricerca di uno stile poetico. Vive
e lavora tra Londra e Roma.

cristiano Pettinelli
La città dei gatti, 2010

cristiano Pettinelli
La città dei gatti, 2010

andrea liberni
Monselice (PD), 1970
Guardami, 2010
Architetto e artista, è laureato in architettura presso lo IUAV di Venezia. Nella sua
ricerca artistica sperimenta diverse tecniche e si muove in maniera trasversale
nei diversi campi, interessandosi soprattutto di arte contemporanea, design,
grafica e ceramica. Per la mostra “The state of the Art” ha presentato l’opera
“Guardami”: cinque ritratti di persone comuni e un video, nel quale i soggetti
reali si alternano muovendosi ognuno lentamente. I loro movimenti lasciano
delle tracce che si vanno dissolvendo e che si sovrappongono alle immagini
successive, impedendo una messa a fuoco del soggetto: l’artista sembra voler
suggerire che la ricerca dell’identità è un processo complesso, che sconfina e si
confonde in altre identità rendendo il percorso lento e mai “nitido”. Vive e lavora
a Milano.

andrea liberni
Guardami, 2010

andrea liberni
Guardami, 2010

Quiet ensemble
Bernardo Vercelli, Volterra – PI, 1983
Fabio Di Salvo, Napoli, 1985
Wallpaper, 2009
Il gruppo Quiet Ensemble nasce nel 2009 dall’incontro tra le differenti esperienze
professionali ed espressive di due artisti, Fabio Di Salvo e Bernardo Vercelli. Fabio
Di Salvo si dedica alla sperimentazione e l’ideazione di opere video interattive
utilizzando moderni software di manipolazione audiovideo, Bernardo Vercelli
si laurea in scenografia teatrale in Norvegia e successivamente lavora come
light designer a Copenhagen, Danimarca. Insieme sviluppano un interesse
rivolto alla contaminazione di modalità espressive differenti, osservando il
rapporto tra tecnologia e natura, l’unione tra l’immaginario concreto ed astratto
e l’equilibrio tra casualità e controllo. Il loro interesse è rivolto anche alle
possibilità estetiche e concettuali offerte dalle interazioni di linguaggi permesse
dalle nuove tecnologie, soprattutto tra immagine e suono, ed in relazione ad
ambienti specifici. I Quiet Ensemble hanno presentato diversi progetti presso
festival italiani ed internazionali, e sono stati recentemente premiati vincitori
per la sezione Installazione, scultura e performance al Premio Celeste 2010
con l’opera Quintetto. Per la mostra The state of the Art hanno realizzato
un’installazione luminosa site specific per la facciata dell’Accademia di Romania
e si sono esibiti in una live performance audio video.

Quiet ensamble
Wallpaper, 2009

carin stoller
Lindenberg (Germania), 1950
Blume, 2009
Si laurea presso l’Università di Monaco, conseguendo la qualifica per
l’insegnamento dell’arte nelle scuole secondarie. Tra il1987 e il 1989 frequenta
l’Accademia di arti visive di Monaco, dove segue le lezioni del Prof. Gerd
Dengler. Oggi insegna in un ginnasio di Monaco e lavora presso il suo Atelier di
Frohschammerstr, 14.

carin stoller
Blume, 2009

diego Petruzzi
Roma, 1956
Die Marionetten Welt - Don Chisciotte, 2010
Diplomato presso il liceo artistico di via Ripetta, agli inizi degli anni ‘90 frequenta
una scuola di restauro ed intarsio sul legno e doratura. La sua sensibilità artistica
e l’interesse per il teatro lo portano ad avere esperienze sia come attore, che
come aiuto regista e scenografo. Successivamente torna a dedicarsi alla pittura,
applicata in particolare alla scultura su legno. Dal suo bagaglio di esperienze
nascono le tipiche sculture-marionette, che impiega in installazioni per diverse
mostre in Italia. Nel 2005 ha realizzato l’opera Pinocchio e la scienza per il
Dipartimento di Fisica dell’Università la Sapienza di Roma, e nel 2006 è stato
premiato vincitore del concorso nazionale “Don Chisciotte” presso la Galleria “La
Pigna” di Roma. Per la mostra The state of the Art ha realizzato un’installazione
site specific, dove in una giostra realizzata con oggetti trovati, ha appeso le sue
marionette-sculture, come simboli dei personaggi in cui si può riassumere la
giostra della vita. Vive e lavora a Roma.

diego Petruzzi
Die Marionetten Welt -
Don Chisciotte, 2010 (particolare)

sabina bernardelli
Roma, 1982
Danza rotante, 2010
Inizia il suo percorso artistico da giovanissima, sperimentando la tecnica del
disegno a china. Si laurea in storia dell’arte contemporanea presso l’università
La Sapienza di Roma, e nel frattempo inizia a cimentarsi nella creazione di
oggetti di oreficeria. Inizia ad alternare così la passione per l’arte e il disegno
alla professione di orafa. Appassionata anche da tecniche di ballo ispirate alle
danze mistiche dei Sufi, si esibisce in performance che propongono il tema
della dualità mente-corpo nell’esistenza umana. Ha organizzato e partecipato a
diverse mostre collettive e personali tra Roma, New York e Sydney. In Australia
ha tenuto dei corsi sul gioiello contemporaneo all’ International Art and Craft
Center. Vive e lavora nel suo atelier a Roma.

sabina bernardelli
Danza rotante, performance
per The state of the Art, 2010

sabina bernardelli
Danza rotante, performance
per The state of the Art, 2010

sabina bernardelli
Danza rotante, performance
per The state of the Art, 2010

asmati
Saul Saguatti, San Giovanni in Persiceto – BO, 1966
Audrey COÏANIZ , Île de la Réunion - Madagascar, 1978
Atomicant, 1995/96
Robopope, 1995/96
Transit-city Romastratta, 2002
Ciccioefranco, 1995/96
Saul Saguatti, diplomato presso l’Accademia di belle arti di Bologna, ha
frequentato vari corsi di specializzazione su tecniche di animazione, e per
anni lavora realizzando opere di grafica animata, dove confluiscono le sue
diverse esperienze nel campo pittorico, dell’illustrazione e del fumetto. Audrey
COÏANIZ è diplomata presso l’École des Beaux Arts di Marseille Luminy, e si
è specializzata nella ricerca delle arti video sperimentali. Dalle loro rispettive
esperienze nasce il gruppo Basmati, che basa il suo lavoro sullo sviluppo di
tecniche di animazione e sull’incrocio interdisciplinare di diverse pratiche
artistiche. I loro lavori convergono su discipline come disegno, pittura, grafica,
fotografia e video, tutte filtrate da un’esperienza digitale, che nelle loro live
performance si avvalgono del contributo delle arti performative della musica e
della danza. I loro lavori sono riconosciuti e premiati a livello internazionale, con
numerose collaborazioni e commissioni sia nel settore dell’arte che del cinema.
Il video Transit-city Romastratta è stato acquistato dal Ministero dei Beni e delle
Attività Culturali italiano. Vivono e lavorano tra Francia e Italia.

asmati
Atomicant, 1995/96 (videostill)
basmati
Robopope, 1995/96 (videostill)

asmati
Romastratta, 2002

asmati
Ciccioefranco, 1995/96 (videostill)

alessandro morino
Roma, 1980
Gra.ma. tratto da Nuda Stabat Mater, 2010
Laureato in Filosofia e Studi teorico-critici, da diversi anni si dedica da
autodidatta alla pittura e contemporaneamente alla poesia. Inizia a presentare
i suoi lavori in alcune mostre dal 2009, tra cui la collettiva “Esperienza Estetica”
presso la Galleria Montoro di Roma. Ha tenuto reading di poesia ed istallazioni
verbo-sonore, e dal 2005 ha pubblicato alcune poesie e scritto dei testi in versi
per le case editrici Arletti Editore ed Edizioni Polìmata. Più volte menzionato a
premi per la Poesia, nel giugno 2005 gli viene conferita la medaglia al Premio
Letterario Internazionale “Città di Cava de’ Tirreni” XXII edizione, sezione
Poesia in lingua italiana, con il componimento poetico Speranza&Realtà. Nel
Gennaio 2010 partecipa attivamente all’iniziativa GrafitArte De André: opera di
riqualificazione artistica nella (per la) città di Roma attraverso la realizzazione
di murales liberamente ispirati ai testi delle canzoni di Fabrizio De André. Nel
Febbraio 2010 esce il testo poetico Nuda Stabat Mater edito per la collana
poetica “Ex[t]Ratione – collana di materiali verbali” presso le Edizioni Polìmata,
Roma, da quale è tratta la poesia “Gra.Ma.” , soggetto del video presentato alla
mostra The state of the Art.

alessandro morino
Gra.ma., tratto da nuda stabat
mater, 2010 (videostill)

andrea Pacanowski
Roma, 1962
Acquario, 2010
Cresciuto in un contesto familiare da cui assorbe una forte sensibilità artistica,
intraprende il suo percorso formandosi al liceo artistico e proseguendo con
l’apprendistato da fotografo presso lo studio di Alberta Tiburzi, fotografa
italiana di fama internazionale. Da oltre 20 anni lavora nel campo della moda,
con collaborazioni ad importanti riviste di settore (Marie Claire, Elle, Vogue,
Cosmopolitan etc.) e servizi fotografici per campagne pubblicitarie, svolgendo
la sua attività soprattutto negli Stati Uniti e in Canada. La sua sperimentazione,
sempre attenta alle tendenze dell’arte contemporanea, si evolve nella ricerca
di una tecnica in cui pittura e fotografia si fondono e si completano, dando
vita ad immagini dall’effetto liquido, quasi tangibile. Nella video installazione
“Acquario” questa tecnica si avvale del supporto dell’audio e del video che, per
mezzo del valore aggiunto del movimento, intende trasportare il visitatore in
una dimensione sospesa e interiore in cui immergersi e lasciarsi trasportare
solo dalle immagini e dai suoni, a suggerire l’impossibilità per ognuno di
superare una reale condizione di solitudine esistenziale e l’impossibilità di una
conoscenza oggettiva della realtà.

andrea Pacanowski
Acquario, 2010 (videostill)

candas sisman
Izmir (Turchia), 1985
Avatar, 2009
Edicisum, 2008
Flux, 2010
Laureato presso il Dipartimento di Animazione della Eskisehir Anatolian
University, ha frequentato un corso di multimedia design education in Olanda,
e si è diplomato presso la Anatolian Fine Arts High School di Izmir. Dal 2006
ha ricevuto diversi premi, tra cui quello per migliore animazione nella Apple
i-can competition, e ha partecipato a vari Festival internazionali di Video e
Sound Design. Nel 2009 ha fondato, insieme ad altri colleghi, Silo-1, uno studio
di progettazione di visual design. La sua attività artistica è multidisciplinare, e
si avvale delle infinite possibilità offerte dal mix di suono design, fotografia. I
video Edicisum, Avatar e Flux sono delle brevi animazioni digitali in cui l’artista
esprime tutto il potenziale dell’interazione dei mezzi espressivi da lui prescelti,
e della sua abilità nell’utilizzarli creando un prodotto artistico. Vive e lavora ad
Istambul.

candas sisman
Avatar, 2009 (videostill)
candas sisman
Edicisum, 2008 (videostill)

candas sisman
Flux, 2010 (videostill)

claudia secchi
Buenos Aires (Argentina), 1967
Passaggi, 2010
Facendo ricorso a diverse modalità espressive, quali scultura, installazione e
video, Claudia Secchi prende ispirazione dall’osservazione dello spazio e dei
comportamenti che l’uomo agisce su di esso, lasciando delle tracce più o meno
visibili, o creando delle trame negli atteggiamenti che possono determinare
degli incastri da cui è difficile sviare. Alcuni suoi lavori sono fortemente legati
al contesto storico e sociale dell’America Latina, e intendono porne l’accento su
alcuni aspetti critici. Il video Passaggi prende spunto dalle tristemente famose
scomparse causate dalla criminalità sudamericana. Questa opera è stata
selezionata per la sezione Video e Animazione del Premio Celeste 2010. Claudia
Secchi vive e lavora a Milano.

claudia secchi
Passaggi, 2010 (videostill)

dario madonna
Napoli, 1982
Calcioinculo, 2010
Pistacchiolimonemirtillo, 2010
Dopo essersi occupato per lungo tempo di pittura, decide di sperimentare e
cimentarsi in video-installazioni. Conseguita la laurea in Architettura nel 2006,
inizia ad esporre in diverse collettive, e si dedica a viaggi finalizzati allo studio
dell’arte contemporanea, con esperienze significative a Parigi e New York. I temi
del suo lavoro sono caratterizzati da una disposizione fortemente sentimentale,
scaturiti dalla condizione di vita del territorio che abita (San Cipriano di Aversa),
talvolta meditativi, talvolta duri come gli ambienti e i momenti vissuti. I video
Pistacchilimonemirtillo e Calcioinculo sono stati presentati al concorso per il
Premio Celeste 2010. Calcioinculo, selezionato tra i finalisti per la categoria
Video e Animazione, è così descritto dallo stesso artista: “Un opera nata da
una riflessione sulla pace nel mondo, e di come quest’ultima riesca ad essere
soggiogata e sedotta da chi, quotidianamente, paga un gettone per un giro di
giostra, ammaliando la pace da questo “CRUDELE CALCIOINCULO”. Dario
Madonna vive e lavora a Caserta.

dario madonna
Calcioinculo, 2010 (videostill)

dario madonna
Pistacchiolimonemirtillo, 2010
(videostill)

devis venturelli
Faenza (RA), 1974
Continuum, 2008
Artista ed architetto, ha studiato presso l’Ecole d’architecture e du paysage
di Bordeaux e ed è laureato in Architettura a Ferrara. Il video è il suo mezzo
espressivo privilegiato, di cui ha approfondito lo studio presso lo ZKM di
Karlshruhe. La sua ricerca si basa sulle interazioni fra arte, architettura e cultura
contemporanea, ed è volta ad indagare nuove possibili forme dell’essere nello
spazio urbano, con i relativi risvolti sociali ed ambientali. Per fare ciò si avvale
del corpo umano e del suo movimento, associato ad elementi non architettonici:
nel video Continuum la materia messa in forma dall’artista e lo spazio urbano
scorrono parallelamente, indagando le diverse dimensioni delle architetture che
lo compongono. Devis Venturelli ha presentato il suo lavoro in vari festival italiani
ed internazionali, e in diverse mostre collettive. La sua ultima monografica si
è tenuta nel 2010, presso laVideolounge della Kunsthalle di Vienna. Ha vinto il
Premio San Fedele (2007) ed il Premio Aletti alla Fiera di Art Verona (2008), ed
è stato selezionato finalista per il Premio Celeste 2010. Vive e lavora a Milano.

devis venturelli
Continuum, 2008 (videostill)

enrico luciani
Carrara (MS), 1979
Effetti Digitali, 2010
È uno dei soci fondatori dell’associazione culturale audiovisiva Ultimo Piano, che
si propone di aggregare appassionati di cinema e di cultura e di diventare punto
di riferimento per le produzioni audiovisive su tutto il territorio. A partire dal 2008
dirige: Wet Floor, cortometraggio horror ambientato in un liceo, prodotto dalla
Regione Lazio e presentato all’Isola del Cinema di Roma nel 2009; Plantarelax,
spot pubblicitario per i plantari anatomici della ditta Farmafoot, prodotto da
M2Video; Un Pretesto, corto noir sull’amicizia virile finalista alla 3° edizione
del festival L’altro Corto (produzione Ultimo Piano ); Effetti Digitali, storia breve
di un talento in punta di... dita, con Marcel Gorgone e Alex Pascoli (prodotto da
Ultimo Piano). Vive e lavora a Roma.

enrico luciani
Effetti Digitali, 2010 (videostill)

gianmaria nicotina
Messina, 1977
Il bosco dei destini sospesi, 2007
Laureato in Economia e Commercio, la sua attività di regista prende forma
in seguito al suo trasferimento a Roma. Qui partecipa alla realizzazione di
vari cortometraggi, conseguendo il diploma in Regia Cinematografica presso
la N.U.C.T. (Nuova Università del Cinema e della Televisione) nel 2005, dove
prosegue poi con attività di tutor e assistente all’insegnamento. Recentemente è
stato assistente alla regia sulla fiction Butta la luna 2 di V. Sindoni ed è autore di
cortometraggi e di sceneggiature per lungometraggi in attesa di realizzazione.
Il bosco dei destini sospesi è un corto ironico in un gioco surreale tra la Vita e la
Morte, eterno dilemma dell’esistenza umana. Vive e lavora a Roma.

gianmaria nicotina
Il bosco dei destini sospesi, 2007
(videostill)

luca matti
Firenze, 1964
Babilogonia, 2009
Frankenstein, 2010
Per un lungo periodo si occupa di fumetto, illustrazione e grafica, con collaborazioni
a riviste e case editrici. Dalla fine degli anni ’80 inizia a dedicarsi alla pittura e alla
creazione di opere scultoree in camera d’aria, ottenendo uno stile particolare che
si distingue sulla scena italiana. Dal ‘94 il suo lavoro si concentra su tematiche
legate al rapporto dell’uomo con la città, utilizzando esclusivamente due colori:
il bianco e il nero. I suoi video Babilogonia e Frankenstein sono l’espressione di
questa scelta stilistica: edifici che si moltiplicano fuori dal controllo dell’uomo,
nel tormento provocato dalla perdita di libertà dovuta alla tendenza a dominare
lo spazio. Il lavoro di Luca Matti spazia in vari linguaggi, dando vita a un universo
fatto di storie, suggestioni, sogni. Vive e lavora a Firenze.

luca matti
Babilogonia, 2009 (videostill)
luca matti
Frankenstein, 2010 (videostill)

marco lamanna
Milano, 1978
Derive, 2010
Eternidad, 2010
Dopo gli esordi in campo pittorico si dedica alla ricerca di nuove forme di
comunicazione in ambito artistico, dalla fotografia digitale all’installazione
multimediale, scegliendo come mezzo espressivo preferenziale la videoarte.
Alla base dei suoi lavori risiede sempre un sottile inganno reso possibile
dall’uso consapevole della tecnologia che spesso trasfigura e deforma la
realtà, esasperandone le componenti estetiche. Eternidad è un video omaggio
all’artista Picasso, e ripropone in chiave contemporanea gli esperimenti
realizzati dall’artista sulla pittura luminosa in chiave audiovisiva. Derive, video
realizzato in collaborazione con Stefania Trifone e selezionato per il concorso
internazionale di video arte Festarte: violenza Invisibile, esprime, attraverso un
espediente tecnico surreale, il perpetuarsi della violenza quotidiana della vita
ordinaria. Vive e lavora a Milano.

marco lamanna
Derive, 2010 (videostill)
marco lamanna
Eternidad, 2010 (videostill)

matteo mezzadri
Parma, 1973
Alterity, 2009
Non piangere, 2010
Artista e fotografo, dal 2003 lavora come fotografo professionista per agenzie di
pubblicità e importanti marchi nazionali e internazionali, e nel 2009 ha fondato,
con il collega Gianluca Bronzoni, lo studio di fotografia e video BIANCA, con sede
a Parma e che realizza lavori sia commerciali che di ricerca. Laureato in Scienze
Politiche, sceglie di dedicarsi alle arti visive, conseguendo successivamente un
Master in Design della comunicazione presso la Facoltà del Design del Politecnico
di Milano. Frequenta workshop, corsi di formazione e residenze artistiche, tra
cui quella a New York con il gruppo di artisti Zimmerfrei. La percezione dei
luoghi urbani, l’attraversamento fisico e mentale della metropoli multietnica e
multiculturale contemporanea, le tematiche dell’identità e dell’alterità sono i
fattori costanti della sua ricerca artistica La sua poetica si manifesta mettendo in
relazione i più diversi mezzi espressivi, creando percorsi visivi che restituiscono
la complessità e l’ambiguità del mondo contemporaneo. I video Alterity e Non
piangere sono stati entrambi selezionati per la categoria Video e Animazione
al Premio Celeste 2010; il primo pone l’accento sul tempo come elemento di
separazione, che per un attimo mette in risalto le vite di comuni altri. Il secondo
si sofferma invece sulle conseguenze delle dinamiche interne ad una famiglia.
Matteo Mezzadri vive e lavora tra Parma e Milano.

matteo mezzadri
Alterity, 2009 (videostill)
matteo mezzadri
Non piangere, 2010 (videostill)

michael salisbury
Chichago (USA),1990
Baloon Fiesta, 2010
Transit, 2010
Michael Salisbury è un giovanissimo studente presso la DePaul University
di Chicago. Ha iniziato a cimentarsi nell’esplorazione delle possibilità
offerte dalla fotografia e dal video, dimostrando una già attenta sensibilità
estetica e un particolare intuito poetico verso alcuni aspetti della quotidianità
apparentremente banali. I suoi due video Baloon Fiesta e Transit, sono delle
personali rielaborazioni artistiche di differenti situazioni sociali, di cui sembra
aver voluto sottolineare le emozioni e le sensazioni.

michael salisbury
Baloon Fiesta, 2010 (videostill)
michael salisbury
Transit, 2010 (videostill)

ohashi takashi
Tokyo (Giappone), 1986
Human Orchestra, 2010
Notation of Rotating Earth @Daiba, Tokio, 2010
Notation of Rotatig Earth @Kikukawa, Tokyo, 2010
Laureato presso la Tama University of Arts, basa la sua ricerca artistica
sull’interazione tra suono, musica e visual design. Nei suoi short videos Human
Orchestra, Notation of Rotating Earth @Daiba, Tokio e Notation of Rotatig Earth
@Kikukawa, Tokyo, con le musiche di Yoshito Onishi, i suoni animano i paesaggi
urbani, in un crescendo poetico ed estetico. Il video Let’s Cooking Jam è invece
un’animazione con personaggi-cartoon, un’esercitazione di stile tra musica e
immagini. Vive e lavora a Berlino.

ohashi takashi
Human Orchestra, 2010 (videostill)

ohashi takashi
Notation of Rotating Earth @Daiba,
Tokio, 2010 (videostill)

ohashi takashi
Notation of Rotatig Earth @Kikukawa,
Tokyo, 2010 (videostill)

Paula sunday
Napoli, 1981
Madre, 2010
Il suo percorso artistico, come la stessa artista afferma, è segnato da due eventi
che sembrano averne deciso il destino: nasce nel momento in cui Francesca
Woodman si uccide a New York, e anni dopo le viene regalata una Nikon f10, dalla
quale non si è più separata. Da un esordio come pittrice, in breve la fotografia
diventa il suo mezzo espressivo privilegiato, per il quale pone a soggetto se
stessa, autoritraendosi.
Dal 2008 inizia ad esporre in varie mostre in Italia, con una recente mostra a
Berlino . A novembre del 2010 è stata premiata vincitrice del Premio Celeste per
la sezione Video e Animazione, con il video Madre. Realizzato in collaborazione
con Alfredo Maddaluno, questa opera è una brillante visione ironica di come
anche il culto religioso, così radicato nella tradizione napoletana, sia costretto
ad adattarsi ad una dimensione di autosufficienza e alla tendenza generale ad
estetizzare ogni cosa. Vive e lavora a Napoli.

Paula sunday
Madre, 2010 (videostill)

ebecca agnes
Pavia, 1978
Un unbroken line, 2009
Waiting for the next meteorite to come, 2010
Diplomata presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, inizia ad esporre
fin da subito i suoi lavori, conquistando un progressivo successo. Ha esposto
in numerose mostre personali e collettive, ha frequentato diverse residenze
d’artista ed è stata presente presso alcune tra le più importanti istituzioni,
quali il MACRO di Roma e il Centre George Pompidou di Parigi. Il suo lavoro
è caratterizzato da una indagine delle dinamiche più profonde dell’universo,
per mezzo di un intuito poetico che restituisce opere fatte di mondi sospesi
tra sogni e realtà. I video Un unbroken line e Waiting for the next meteorite to
come sono opere in cui l’essere umano è assente, l’unica traccia di vita rimasta
sono organismi monocellulari. La loro presenza ambigua è lasciata a diverse
interpretazioni, possono lasciar intuire la speranza di altri possibili universi,
realtà oppure testimoniare di un’impenetrabile natura che ci circonda. Rebecca
Agnes vive e lavora a Berlino.

ebecca agnes
Un unbroken line, 2009 (videostill)
rebecca agnes
Waiting for the next meteorite to
come, 2010 (videostill)

sarah buckius
Urbana (IL, USA), 1979
Everyday Absurdities, 2010
The MBC @ The Unversity, 2007
Impossible kinetic sculptures for the home, 2009
Artista e insegnante, è associate professor presso la Michigan State University, e
recentemente ha insegnato presso diverse Scuole e Istituti di arti visive e design.
Il suo lavoro intreccia fotografia, video, performance, animazione e installazione,
e sue opere sono state esposte in mostre nazionali ed internazionali. È laureata
in Mechanical Engineering presso la University of Illinois Urbana-Champaign,
ed ha successivamente conseguito un master in Industrial Design. Per The state
of the Art ha presentato i video Impossible kinetic sculptures for the home,
Everyday Absurdities, The MBC @ The Gallery e The MBC @ The Unversity;
MBC sta per Manos Buckius cooperative, e si riferisce ai lavori realizzati in
collaborazione con Melanie Manos. Alla base delle opere video c’è l’intento di
giocare sull’inutilità delle cose e delle azioni, per dare nuova energia allo spazio
e suggerire nuove interpretazioni per le strutture sia fisiche che sociali/mentali.
Sara Buckius vive e lavora ad Ann Arbor, nel Michigan.

sarah buckius
Everyday Absurdities, 2010
(videostill)

sarah buckius
The MBC @ The Unversity, 2007
(videostill)
sarah buckius
Impossible kinetic sculptures for
the home, 2009 (videostill)

silvio giordano
Potenza, 1977
Packaging’s life, 2009
Water Monitor, 2010
La sua ricerca artistica si avvale di una sperimentazione che investe i diversi
campi delle arti visive contemporanee (video, fotografia, installazione, scultura,
performance). Ad ispirare la sua produzione sono gli aspetti che forse più
inquietano il nostro vivere quotidiano, costantemente al centro dell’informazione
dei media: catastrofi naturali, malattia, danni ambientali, trasformazioni
genetiche; spesso l’artista ne coglie le implicazioni per fantasticare su un
immaginario post-umano, fatto di poetiche e ambigue ibridazioni. Le sue opere
sono state presentate in numerose mostre collettive nazionali ed internazionali,
ed è stato inserito tra i finalisti del Premio Terna 2008. Il suo video Water Monitor
è una delle quattro opere vincitrici di Romaeuropa Web Factory 2010, mentre
Packaging’s life è stato premiato vincitore per la categoria Video e Animazione
al Premio Celeste 2009. Vive e lavora a Milano.

silvio giordano
Packaging’s life, 2009 (videostill)
silvio giordano
Water Monitor, 2010 (videostill)

tommaso Pedone
Fano (PU), 1977
Gratta e vinci, 2009
Regista e video-maker freelance, si diploma presso l’Accademia Nazionale del
Cinema di Bologna, dedicandosi a progetti di regia, montaggio e riprese video
digitali ad alta definizione. La sua produzione artistica è multiforme, spaziando
da progetti di videodanza, al teatro, alla produzione di videoclip musicali, a
video-interviste e documentari a tema artistico e sociale, fino alla videoarte. Il
suo lavoro, ispirato sia al cinema d’autore che alle arti visive contemporanee,
si fonda su una continua ricerca estetica attraverso le varie forme espressive,
studiando anche presso l’Istituto Europeo di Design di Milano, con particolare
attenzione anche alla poesia. Il video Gratta e Vinci si pone come una riflessione,
a tratti ironica, sul delicato momento socio-economico italiano e internazionale,
in cui la speranza di molti è riposta in una soluzione affidata al destino, proprio
come quella del famoso gioco alla ricerca del biglietto vincente. Vive e lavora a
Pesaro.

tommaso Pedone
Gratta e vinci, 2009 (videostill)

alex Pascoli
Londra, 1973
Giotto da Bondone, 2010
Alex Pascoli è il protagonista dei due video all’interno della manifestazione con
la regia di G. Nicotina e E. Luciani. Attore italiano dalla formazione accademica
per l’arte drammatica, ha alle spalle una già ricca carriera cinematografica e
teatrale, con partecipazioni anche a cortometraggi, fiction, pubblicità, programmi
tv e doppiaggio. Tra le esperienze più note al grande pubblico: PAZ, regia di R.de
Maria; Da zero a dieci, regia di L. Ligabue; fiction I Cesaroni 3. Per la mostra The
state of the Art ha interpretato il monologo Giotto da Bondone, scritto da Giorgio
Gaber e ispirato al famoso artista Giotto. Vive e lavora a Roma.

alex Pascoli
Giotto da Bondone, 2010
(monologo)