03 - House Organ Dinamo.cdr - Polisportiva Dinamo Basket

#13 MASSIMO CHESSA
Naz. di Nascita: ITA
Città di Nascita: Sassari (ITA)
Data di Nascita: 30-04-1988
Naz. sportiva: ITA
Altezza: 188 cm
Peso: 80 kg
Ruolo: play
Foto: LegaDue / Ciamillo / Max Turrini
Foto: LegaDue / Ciamillo / Max Turrini
CLASSIFICA E TABELLE
NOVITA’ ASSOLUTA
CLASSIFICA
DALLA DOMENICA SERA
ASCOLTA IN MP3 LE INTERVISTE
POSTPARTITA DEI DUE COACH
SUL SITO
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4^ di andata - 26/10/2008
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Grafica e impaginazione: Mara&Forbes - www.maraeforbes.com - Pubblicità: Rediss - Stampa: Tipografia Gallizzi - Fotografie: LegaDue Basket / Ciamillo / Max Turrini
Ripartire dal fischio finale del match con la
Prima Veroli, vinto a fil di sirena (tripla di Rowe)
e riacciuffato a colpi di difesa, dopo un primo
quarto di errori ed un repentino cambio di
rotta, che in corso d'opera ha costruito e
cementato l'86-83 finale. Si riparte da una
squadra che sotto di venti punti, con ancora
qualche acciacco cui far fronte e la necessaria
ricerca della migliore amalgama ed esecuzione
dei giochi, rialza la testa, si scrolla di dosso il
peso della sconfitta di Imola e reagisce. Un
passo indietro. Il primo quarto vola via pesante
(13-26), nel secondo la volontà si fa concreta ed
arrembante, l'aggancio è sfiorato (37-39). La
caccia è aperta, Veroli non vuol mollare la presa
ma stavolta Sassari è pronta a scattare: palla
rubata e canestro di Rowe più tripla di Chessa
su passaggio da urlo del play americano: 63-60.
Ultima frazione. Il supplementare sembra
essere l'ultimo capitolo della storia, poi Rowe la
mette dai 6.25 ed è tripudio. Si riparte
dall'analisi post gara di Demis Cavina:
«Inizialmente ci siamo fatti aggredire, ma dal
N.3 - 26 OTTOBRE 2008
A DIFESA DELLA VITTORIA
Compattezza ed intensità difensiva le armi con cui la Dinamo ha battuto Veroli nell'ultimo turno di Lega Due
E mentre si registra il boom abbonamenti, al palazzetto arriva Scafati: rispetto e tanto lavoro, ma nessuna paura
fianco della squadra. Grande soddisfazione Rubino” al piano terra del Centro Commerciale
nelle parole del Presidente Luciano Mele che “La Piazzetta”.
ringrazia pubblicamente anche a nome di tutti i GRADINATE C/D: Edicola Falconi in Via Milano
soci «coloro che acquistando l'abbonamento angolo Via La Malfa, Edicola Piras in Viale Carlo
secondo tempo abbiamo messo in campo hanno manifestato la volontà di accompagnare Felice, Edicola IMCA in Via Roma, Tabacchi
un'ottima difesa, e tutti i ragazzi hanno dato un la squadra in questa stagione e l'attaccamento “Genovino Umberto”in Viale Sicilia n° 10,
contributo importante alla vittoria. Siamo una ai colori biancoblu». Ed oltre agli abbonati sono Edicola di Andrea Careddu a Predda Niedda
buona squadra, con ampi margini di
miglioramento, non cer to l'ammazza
campionato. Possiamo sbagliare, perdere o
tanti i tifosi che ad ogni pre partita affollano i
vari punti vendita per assicurarsi un posto sugli
spalti di piazzale Segni. In proposito la società
Sud strada 22, Edicola “Piazza Fiume” in
Piazza Fiume.
vincere, ma è con serenità ed applicazione che rende comunica che i biglietti per le gare
di volta in volta dobbiamo ricominciare a interne al PalaSerradimigni di Sassari per la
lavorare». Si riparte da Dinamo Banco di stagione 2008/009 (la biglietteria del Palasport
Sardegna – Harem Scafati. I campani domenica la domenica osserverà il consueto orario: 11:00
scorsa hanno perso in casa con Venezia (63-71), - 13:00 al mattino, 16:45 - 19:00 al pomeriggio.
ed arriveranno a Sassari con lo spirito del leone Quando le partite si giocheranno alle 20:00 la
ferito. Ad aspettarli Salvi e compagni biglietteria del Palasport aprirà invece alle ore
troveranno però una Dinamo che da seconda in 18:30) saranno disponibili a partire dal martedì
classifica si prepara alla sfida, con dedizione ma pomeriggio presso le seguenti sedi:
s e n z a t i m o r e , d e c i s a a n o n f a l l i r e TUTTI I SETTORI: Sede Sociale Dinamo c/o
l'appuntamento. Una Dinamo che si spera Concessionaria Jaguar (Viale Porto Torres,
possa essere da record in campo ma che è già 125): dal lunedì al venerdì dalle ore 9:00 alle ore
da record sugli spalti. Sono infatti oltre 1300 gli 13:00 e dalle ore 16:00 alle ore 18:00, sabato
abbonamenti sottoscritti dal popolo rossoblu, dalle ore 9:00 alla ore 12:30.
che sin dalle prime uscite ha ribadito la sua DISTINTI NUMERATI e GRADINATE C/D:
voglia di essere convinta e preziosa presenza al Edicola Farris in Via G. Asproni, “Tabacchi
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LA SQUADRA AVVERSARIA
Harem Scafati
IN PARADISO E RITORNO VITA DA CAPITANO
Dopo la storica promozione in Lega A del 2006 e l'amara retrocessione della scorsa stagione, Scafati riparte dalla Lega Due
In panchina è tornato coach Gramenzi, al comando di un team competitivo e costruito per tentare il gran salto
Scafati compie 60 anni di basket, cominciati CANTONE CARLO numero 4 – playmaker SANTAROSSA WALTER numero 10 – ala
nel 1949 con la serie C della Silvio Pellico e
coronati con il sogno della massima serie
italiana. Dalle promozioni del '95 e del '98,
rispettivamente in B-2 e B d'Eccellenza (con
Gramenzi in panchina), alla rincorsa del 2000,
macchiata purtroppo dalla tragica scomparsa
classe 1985, 185 cm per 78 kg – Tiro, difesa e
atletismo per il regista napoletano,
confermato in gialloblu dopo il debutto nella
scorsa stagione
L E N Z L Y M I C H A E L n u m e r o 5 –
classe 1978, 200 cm per 100 kg – Uno dei
g r a n d i s a g g i d e l l a q u a d r a . Ta n t o
professionismo alle spalle ed un ottimo tiro
dalla lunga le armi dell'ala romana arrivata da
Novara
dell'ex Dinamo Massimo Mangano e playmaker/guardia (Gbr) classe 1981, 189 SNEED DILLION numero 14 – centro (Usa)
coronata dal gran salto in Lega Due. Al primo cm per 80 kg – Point gard inglese formatosi classe 1984, 203 cm per 110 kg – Figlio
anno è subito semifinale play off (sconfitta
con Livorno), la stagione successiva è ancora
semifinale ed ancora sconfitta con Reggio
Emilia, nel '02-'03 è ko ai quarti con
Castelmaggiore, idem nel '03-'04 contro Jesi,
mentre solo la corazzata Virtus Bologna
negli Usa ed approdato in Italia dopo quattro
anni spesi sui parquet di mezza Europa
SALVI JOEL ANDRE numero 6 – ala/centro
1978, 200 cm per 105 kg – grinta e muscoli
forgiati a Philadelphia per il capitano Harem,
d'arte uscito da East Tennesee State è il
prototipo del centro tutto rimbalzi e potenza,
capace di lasciare il segno sotto i tabelloni.
DAVIS RONALD numero 15 – guardia/ala
(Usa) classe 1982, 190 cm per 85 kg –
stoppa l'ascesa scafatese, nelle semifinali atleta di passaporto italiano alla quarta Sicurezza a Pistoia nella scorsa stagione, la
2004-2005. Poi il sogno si materializza. Due stagione in Campania
guardia di Chicago è giocatore rapido e
anni fa è dominio Scafati in Lega Due, con
affondo finale su Ferrara alla penultima di
campionato, promozione e vittoria della
Coppa Italia. C'erano Jamison e Wilson in
quella squadra. La A è dura, il primo anno è
BUSCA LEONARDO numero 7 – playmaker
1972, 180 cm per 75 kg – esperto girovago
della pallacanestro tricolore. È l'ex di turno,
dopo l'esperienza in maglia Dinamo di due
spesso decisivo
GUADAGNOLA DARIO 16 – ala classe 1988,
198 cm per 90 kg – Prodotto del vivaio, ha già
13 presenze in maglia scafatese, deciso a
decimo posto, ma lo scorso è retrocessione. Il anni fa
conquistare minuti in questa nuova
timone torna nelle mani di Franco Gramenzi, G U G L I O T TA O S C A R n u m e r o 8 – avventura Harem
il nome muta in Harem Scafati, Cantone e guardia/ala classe 1982, 193 cm per 85 kg – ELIANTONIO GIACOMO numero 18 –
l'italo-americano Joel Salvi (in Campania
anche nell'anno della prima promozione in
Lega A) sono le uniche conferme. Busca l'ex di
turno, Davis e Gugliotta le certezze, Sneed la
possibile rivelazione.
Una perla nata a Santo Domingo ma al 100%
lombarda. Oggetto del desiderio di numerosi
club d'A1, dopo Bologna e Capo d'Orlando
mette la sua difesa al servizio di Gramenzi
ala/centro classe 1988, 205 cm per 100 kg –
Giovane in orbita nazionale. Dopo le ultime
due stagioni a Jesi, “Jack” porta in dote
tecnica, tiro e senso della posizione
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Foto: www.scafatibasket.com
Foto: LegaDue / Ciamillo / Max Turrini
Alla sua terza stagione in maglia Dinamo, Manuel Vanuzzo racconta il passato, presente e futuro biancoblu
Dai trionfi in maglia azzurra alla Lega Due con Montecatini, fra voglia di giocare ed il sorriso stampato sulle labbra
«Qui a Sassari sto benissimo». Poche e
semplici parole che sintetizzano il Vanuzzo
pensiero, capitano coraggioso della Dinamo
Banco di Sardegna che fra vita comune e da
parquet ha trovato sull'Isola la sua
dimensione ideale personale e professionale.
Nato a Dolo 33 anni fa, il gigante veneto col
sorriso perennemente stampato sul volto,
vive di basket e vive il basket con passione ed
allegria, sfogliando le pagine di una storia
colorata dell'azzurro nazionale durante l'era
Tanjevic e del bronzo ai Giochi del
Mediterraneo, del blu del mare (elemento
imprescindibile) e dei colori delle tante svolta alla mia carriera») alla tripla vittoria in
squadre che dalla Patavium Padova (B1) al Messina-Borgomanero nel giorno del suo
Montecatini (promosso in A1), sino al Messina compleanno, con l'immancabile emozione da
(Lega Due) e passando per la gloriosa Olimpia canotta Italia («La Nazionale è un punto
Milano (Lega A) e Novara (Lega Due ed ultimo d'arrivo per chiunque sogni di giocare a
attracco prima del trasferimento in Sardegna), basket») ed il gusto di assaporare «ogni
hanno caratterizzato il suo percorso. Oggi singolo minuto di ogni singola partita come
come ieri, la voglia e lo spirito sono rimasti se fossero la prima o l'ultima da giocare. Vivo
inalterati, corroborati dall'esperienza e da un intensamente il basket, voglio viverlo ancora
fisico possente (203 centimetri per 103 a lungo». Manuel Vanuzzo, al suo terzo anno al
chilogrammi) ed allo stesso tempo agile, che PalaSerradimigni ed al secondo da capitano
permette a Vanuzzo di tener testa ai colossi
americani e dire la sua anche dal perimetro
perché «se vuoi ritagliarti un ruolo nei
campionati di serie A devi essere in grado di
difendere, tirare, saltare e correre. I numeri 4
avversari spesso sono ostacoli insormontabili,
per questo serve avere diverse frecce all'arco
per poterli contrastare e battere». I ricordi non
mancano certo al suo album dalla chance di
M o n t e c a t i n i n e l ' 9 9 ( « È l ì c h e
professionalmente mi sono arricchito,
conquistando la massima serie e dando una
L’INTERVISTA
Manuel Vanuzzo
della Dinamo, arriva a Sassari nel 2006, ed è chiaramente si, anche se non si può mai dire
subito amore: «Sono totalmente convinto cosa riserverà il domani. Io so solo che voglio
della scelta fatta due anni fa e ribadita l'estate giocare ancora molto a lungo – dice -, e che mi
scorsa. La professionalità, il pubblico ed i fermerei qui molto volentieri. Sono lontano
favorevoli commenti di amici ed ex compagni dalla mia famiglia, ma ho costruito nuove e
di squadra mi avevano portato sin qui. Il solide amicizie qui sull'Isola. Ciò che sto
calore della gente, la competenza e lo vivendo è il massimo, il futuro però non posso
straordinario affetto della tifoseria, la prevederlo». Intanto Manuel ha acquistato
programmazione della società, oltre ai buoni casa in Sardegna: «Adoro l'acqua e le coste,
risultati raggiunti, mi hanno convinto a per questo ho scelto di ritagliarmi un piccolo
restare ed accettare ancora una volta la sfida – spazio a Santa Teresa, quando ancora non
spiega l'ala biancoblu -. Le offerte anche sapevo quanto mi sarei fermato – spiega
quest'anno non mancavano, ma io mi ero Vanuzzo -. Ho il mare nel sangue. A volte ti
ripromesso che la prima scelta in assoluto capita di star bene ma di non vedere l'ora di
sarebbe stata Sassari. La volontà da parte mia tornare alle tue cose. Qui no, mi sento a casa».
e della Dinamo è stata forte. Eccomi qua, felice Un tocco d'amarcord: «Andrea Luchi mi aveva
di esserci». La parlata è fluida, la risata convinto a firmare per la Dinamo. Io ero
costantemente dietro l'angolo. Si capisce che entusiasta, poi purtroppo il primo anno non
il presente lo soddisfa che «la Dinamo è un tutto è andato come ci auguravamo. Speravo
piccolo paradiso attorno al quale c'è un'intera di essere confermato per poter avere un'altra
città che ti avvolge. Persone speciali, tifosi possibilità di dimostrare che Sassari meritava
presenti e partecipi alle vicende della squadra di più – afferma sicuro -. Lo scorso anno poi
e dei suoi giocatori. L'ospitalità è unica, come società e mister hanno puntato su di me
del resto la mentalità. Una situazione difficile dandomi anche la fascia da capitano. Un
da descrivere a chi la vede solo dall'esterno». gesto importante, significa che hanno voluto
Sassari come scelta di sport o scelta di vita? credere in me. È andata bene, nonostante Jesi,
«Bhe di spor t sicuramente. Di vita e adesso è tutta da giocare». Stesso tecnico,
Foto: LegaDue / Ciamillo /
Max Turrini
Demis Cavina, parecchie conferme sul campo,
Devecchi, Dordei, Chessa, Bushati e Whiting,
stessa società con il presidente Luciano Mele
in testa, cosa è cambiato? «La base è il gruppo,
costruito puntando sulle qualità dei giocatori
ma soprattutto degli uomini che ne fanno
parte. C'è da sistemare ancora qualcosa, ci
sarà da sudare, ma la strada è quella giusta –
commenta il lungo di Dolo -. Siamo più esperti
rispetto allo scorso anno, abbiamo due lunghi
molto atletici come Ezugwu e Iannilli ed un
play cui piace correre. La pre season è stata
tormentata. Stiamo lavorando sull'amalgama
e sul gioco a metà campo». I nuovi innesti?
«Ragazzi umili e di qualità. Scelti ad hoc da
coach Cavina e dal GM Pinuccio Mele ed
inseriti in un quadro dove non c'è egoismo,
dove cinque giocatori alla volta vanno in
campo, corrono, attaccano e difendono senza
differenze di sor ta né personalismi
esasperati». La Lega Due? «Ogni anno sempre
più equilibrata. A mio avviso mancano le
corazzate ammazza campionato, le differenze
si assottigliano a livello di organici e di
punteggi. Insomma la musica non cambia, ma
il volume si alza: ci sarà da lottare ogni
domenica contro ogni avversario». E la
Dinamo? «Come detto le distanze si riducono,
tutti si rafforzano e vogliono centrare il
bersaglio grosso. Diciamo che noi siamo da
prima fascia, assieme ad altre dieci squadre
come minimo. Puntiamo ad entrare nei play
off, poi ne riparleremo sul campo». Tutto fra
un buon libro, una battuta di pesca, un'uscita
con gli amici ed un click in rete. Tutto questo è
Manuel Vanuzzo, veneto di nascita ed ormai, a
ragione, sassarese d'adozione.
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