Aldo Hengheben - Scena Sintetica

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MANOMETTERE
Breviario per un diario
NOTA
Verso la fine del 1992, Aldo progetta un libro di 365 pagine (i giorni dell’anno)
ciascuna delle quali contiene un pensiero. Le pagine sono raggruppate per
colori (4 come le stagioni) e hanno un titolo provvisorio: IL DIARIO.
È un libro singolare. Chi lo acquista lo porta a casa e può “in vari modi scriverlo
o disegnarlo” a sua volta e poi, potrà riconsegnarlo alla libreria dove l’ha
acquistato partecipando così ad un concorso che premierà, pubblicandola,
l’opera meglio riuscita a giudizio insindacabile di una giuria.
Quel progetto non venne realizzato. Aldo però si era spinto in avanti nella
selezione dei pensieri che giorno dopo giorno avrebbero accompagnato il
lettore offrendo spunti di riflessione e stimoli per diventare egli stesso “in vari
modi” autore. I versi, gli aforismi, le battute teatrali, rappresentano un po’ la
sintesi della biografia culturale di Aldo.
Nei fogli a quadretti, si trova anche il progetto grafico. Egli pensa ad un “librooggetto”
di forma tonda (“che non abbia le caratteristiche per essere collocato
in una libreria, ma in casa come oggetto da usare”) con apertura a block-notes,
dello spessore di 2,8/3 cm., con una copertina di sottilissima lamina d’acciaio
inox 18/8, munito di matite colorate e penna per accogliere eventuali “impulsi”
anche dagli ospiti…
Troppo dettagliato? Ma i dettagli sono il quadro!
Da quelle pagine sparse, abbiamo tratto qualche pensiero e qualche verso.
A. F.
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