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la Regina dell'Ardesia

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- 19 -<br />

(il dialogo è ripreso da G.A. Dondero, “Storia di Fuontanabuona”,<br />

1853 – n.d.r.)<br />

Si dice che i flutti gonfi e precipitosi li travolsero, trascinandoli<br />

fino al mare, poiché i corpi non vennero mai più ritrovati... Eppure,<br />

nel mondo sotterraneo del<strong>la</strong> <strong>Regina</strong> dell’Ardesia, circo<strong>la</strong> un’altra<br />

versione del<strong>la</strong> vicenda. Sembrerebbe, infatti, che in quel tragico<br />

momento, poco più a valle, alcuni gnomi fossero intenti a pescare,<br />

quando videro i due corpi trascinati dal<strong>la</strong> corrente.<br />

Senza dar tempo alle parole e sfidando i flutti, riuscirono a<br />

strappare i due giovani al fiume.<br />

Dopo averli rianimati li condussero di nascosto sottoterra al<br />

cospetto del<strong>la</strong> <strong>Regina</strong>. Lorenzo e Agatina, ancora stravolti dal<strong>la</strong><br />

vicenda osservavano esterrefatti il mitico personaggio davanti a<br />

loro, senza osare dire una paro<strong>la</strong>. – Benvenuti, o mortali ! –<br />

Esc<strong>la</strong>mò <strong>la</strong> dèa, guardandoli severamente. E proseguì: - La vita<br />

è un bene troppo prezioso per gettarlo come avete fatto... Chi<br />

non apprezza <strong>la</strong> propria vita come può amare gli altri? Tu, Agatina,<br />

non hai rispettato te stessa vendendoti per delle ricchezze e un

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