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– Fagli vedere il culo e levati la camicia poco a poco, d’accordo?<br />
Ed ecco spuntare, piccoli, eretti e rosei, i due bozzoli che lei si dedica a<br />
palpare e a pizzicare con le dita, mentre succhia aria tra i denti, ricreando<br />
una eccitazione furiosa che già si è fatta contagiosa.<br />
Come <strong>in</strong> un balletto imparato a memoria i due cameramen <strong>in</strong>tanto vanno<br />
danzando <strong>in</strong>torno alla ragazza, avvic<strong>in</strong>andosi, allontanandosi, alternandosi<br />
ora uno ora l’altro nella missione di riprendere gli elementi salienti della<br />
scena: il dettaglio di ogni smorfia di piacere che sfoggia l’attrice, il piano<br />
medio delle comparse, il primo piano del culo di Karen.<br />
La novizia muove <strong>in</strong> tondo i fianchi, fa passare diverse volte la l<strong>in</strong>gua sulle<br />
labbra umide. E butta il tanga. Mille punt<strong>in</strong>i rossi, da irritazione after shave,<br />
feriscono con sottile mitraglia tutta la pelle del suo pube.<br />
– Adesso ti siedi sopra la cattedra e ti masturbi con una matita.<br />
Karen mette la mano <strong>in</strong> un astuccio pieno di matite, di penne, e sceglie un<br />
lungo lapis di legno.<br />
– Toccati la fica, accarezzati per un po’, e gemi.<br />
Dalla gomma f<strong>in</strong>o alla punta, facendo scivolare il lapis tra le labbra carnose,<br />
l’attrice stuzzica la sua passera al vento.<br />
– Perfetto, ora cont<strong>in</strong>ui con questo.<br />
Andrea sventola <strong>in</strong> alto un grande pene di gomma, e <strong>in</strong>tanto gli <strong>in</strong>fila un<br />
preservativo e lo unge con gel lubrificante. Karen si <strong>in</strong>terrompe. Riceve lo<br />
stimolatore e ascolta le nuove disposizioni.<br />
– Ora ti masturbi forte, <strong>in</strong>izi a aumentare le grida, perché ti sta piacendo<br />
molto, molto. Poi gemi conv<strong>in</strong>ta, e facciamo che stai venendo.<br />
L’attrice appoggia una gamba sulla scrivania, schiude la vulva più che può,<br />
e <strong>in</strong>fila prima la punta, poco a poco, poi <strong>in</strong>tero f<strong>in</strong>o all’ultimo centimetro<br />
l’uccello <strong>in</strong>animato e rugoso. Una, un’altra e un’altra volta. Solleva il corpo<br />
e lo lascia ricadere sopra il suo g<strong>in</strong>gillo. Grida, chiude gli occhi, leva lamenti<br />
mentre sta ricreando il suo primo orgasmo da film. qu<strong>in</strong>di esplode<br />
e si dimena con spasmi esagerati.<br />
– Ah, benissimo! – applaude Andrea dal suo angolo.<br />
E come ridestati da un sogno per via di uno schiocco importuno, ciascuno<br />
di noi abbandona la sua parte nella f<strong>in</strong>zione. Karen sorride con vergogna,<br />
estrae l’aggeggio di caucciù e lo consegna a Alejandro, il cameraman.<br />
Dopo raccoglie con pudore i suoi abiti, e coprendosi con una mano si allontana<br />
alla ricerca del bagno per potersi rivestire.<br />
Lì, sopra il tappeto, calmo ma colpevole, ancora luccicante, resta il lapis,<br />
fallo di legno che nessuno si decide a raccogliere.<br />
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