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E’ una splendida giornata, ti va di fare una passeggiata<br />
nel <strong>bosco</strong> per scoprirne i segreti, chi ci abita,<br />
e ……..<br />
I SEGRETI<br />
DEL BOSCO<br />
A cura di<br />
Testi di Io<strong>la</strong>nda Negri<br />
I nostri boschi non sono selve selvagge e inesplorate, in<br />
cui gli esseri umani non hanno mai messo piede: <strong>la</strong> vita<br />
del <strong>bosco</strong> è intrecciata da secoli con quel<strong>la</strong> degli uomini,<br />
nel bene e nel male.<br />
Se avessimo potuto osservare dall’alto <strong>la</strong> Pianura Padana<br />
5000 anni fa, ci saremmo trovati di fronte ad un paesaggio<br />
molto diverso da quello dei giorni nostri; avremmo<br />
visto una sconfinata distesa di boschi con solo<br />
qualche picco<strong>la</strong> radura dov’erano situati i vil<strong>la</strong>ggi dei<br />
nostri antenati.<br />
Che fine ha fatto questa foresta immensa?<br />
E’ stata abbattuta nel corso dei secoli per ottenere terre<br />
coltivabili, spazio per le città e legname per le diverse<br />
attività umane.<br />
Alcuni piccoli lembi di foresta però sono sopravvissuti:<br />
brandelli di <strong>bosco</strong> sono sfuggiti e sono arrivati sino a<br />
noi, profondamente modificati dall’uomo.<br />
Anche se piccoli e a volte insignificanti conservano ancora<br />
una quantità di vita sorprendente: sono <strong>la</strong> testimonianza<br />
vivente di un mondo scomparso e un avvertimento<br />
per il futuro.<br />
Ci sono molti modi per visitare un <strong>bosco</strong>, per scoprire<br />
come è fatto, come vive, chi ci abita e chi lo frequenta.<br />
Questo quaderno è un aiuto per visitarlo, comprenderlo<br />
e conoscere insieme alcuni dei suoi abitanti e frequentatori<br />
più assidui.<br />
2
MA COME E’ FATTO UN BOSCO?<br />
<strong>Il</strong> <strong>bosco</strong> è fonte di vita per moltissimi animali; non<br />
sempre sono visibili come le piante e i fiori e a volte<br />
siamo tentati di credere che non ci siano.<br />
Ci sbagliamo invece:<br />
perché il <strong>bosco</strong> e’ un CONDOMINIO!<br />
e proprio come in un condominio c’è molta differenza<br />
tra il vivere all’ultimo piano o nello scantinato, e questa<br />
differenza gli animali-inquilini <strong>la</strong> conoscono molto<br />
bene.<br />
Iniziamo dall’alto<br />
dove c’è lo strato<br />
arboreo con le<br />
cime dei grandi<br />
alberi. Qui c’è<br />
molta luce per le<br />
piante e molta sicurezza<br />
per gli<br />
animali perché<br />
sono veramente<br />
pochi i predatori<br />
che possono<br />
vare così in alto.<br />
Questa parte più<br />
alta del <strong>bosco</strong> è<br />
quel<strong>la</strong> più esposta<br />
al vento, all’acqua e ai cambiamenti di temperatura.<br />
Scendendo incontriamo lo strato arbustivo, dove si<br />
trovano gli alberi ancora giovani, i tronchi dei grandi<br />
alberi i cespugli e gli arbusti che producono piccoli<br />
frutti.<br />
Questo strato, dove <strong>la</strong> luce è molto scarsa, fornisce<br />
parecchio cibo a molti animali.<br />
Più in basso c’è lo strato erbaceo poco sviluppato a<br />
causa del<strong>la</strong> luce ridotta, composto dalle erbe, dai fiori,<br />
dalle felci e dalle giovanissime piantine degli arbusti<br />
e degli alberi.<br />
Scendendo di poco arriviamo a terra e troviamo il<br />
tappeto di foglie secche. Questo strato, nonostante <strong>la</strong><br />
luce ridotta quasi a zero, è ricchissimo di vita: è abitato<br />
da funghi, insetti e molti piccoli animali.<br />
Infine arriviamo nello scantinato: il suolo.<br />
Qui sotto terra dove il buio è totale troviamo il mondo<br />
delle radici, grandi, piccole, più o meno profonde con<br />
molti esseri viventi: i microrganismi visibili solo al microscopio.<br />
Qualche piccolo animale però lo troviamo<br />
anche qui sotto, come <strong>la</strong> talpa che vive quasi per tutta<br />
<strong>la</strong> sua vita sotto terra.<br />
<strong>Il</strong> <strong>bosco</strong> costituisce quindi un ecosistema in cui ogni<br />
specie vivente ha un suo ruolo, un suo spazio. Quello<br />
che vediamo oggi è il risultato di un lungo processo<br />
evolutivo. <strong>Il</strong> suo aspetto esteriore varia col mutare<br />
delle stagioni; l'immagine d'insieme è <strong>la</strong> risultante<br />
dell' adattamento del <strong>bosco</strong> ai fattori esterni: pioggia,<br />
vento, ecc.<br />
3
CHI VIVE NEL BOSCO ?<br />
C’è chi preferisce i boschi con piante dalle chiome folte,<br />
chi con alberi vecchi e chi invece quelli con tanti<br />
cespugli e bacche.<br />
C’E CHI VIVE AI PIANI ALTI………..<br />
Alzando gli occhi verso l’alto, in inverno, facilmente,<br />
riusciamo a scorgere le case<br />
di alcuni abitanti di questo<br />
strato superiore: i nidi.<br />
La loro forma e grandezza<br />
varia moltissimo e solo chi è<br />
veramente esperto può dire<br />
chi li ha costruiti. Tutti però<br />
appartengono agli uccelli: alcuni<br />
li usano proprio come<br />
abitazione permanente, altri<br />
solo per deporre le uova e allevare<br />
i piccoli finché non<br />
hanno imparato a vo<strong>la</strong>re. Per<br />
il resto del tempo vivono nel<br />
<strong>bosco</strong> senza una vera e propria<br />
casa.<br />
La maggior parte dei nidi è<br />
costituita da diversi tipi di<br />
materiali: prevalentemente<br />
erba, muschio e rametti di<br />
legno. <strong>Il</strong> nido più straordinario<br />
che possiamo trovare<br />
è quello del picchio; invece<br />
di costruirlo all’esterno sui<br />
rami lo scava all’interno<br />
dell’albero usando il becco.<br />
E’ quindi molto difficile da<br />
individuare anche per i<br />
predatori.<br />
4
Gli animali che vivono quassù sono adatti a questo<br />
ambiente: gli uccelli hanno ali piuttosto piccole e poco<br />
s<strong>la</strong>nciate, in modo da non essere<br />
ostaco<strong>la</strong>ti a vo<strong>la</strong>re fra i rami.<br />
Le zampe sono fatte in modo da<br />
avere una presa sicura sui rami<br />
e addirittura qualcuno , come il<br />
picchio e il rampichino, riescono<br />
ad arrampicarsi lungo il tronco.<br />
Anche i mammiferi che vivono<br />
quassù possiedono un equipaggiamento<br />
da arrampicatori, come<br />
il ghiro e lo scoiattolo.<br />
Gli animali dello strato arboreo spesso trovano qui il<br />
loro cibo: frutti, gemme, cortecce e, per i carnivori,<br />
uova di uccelli, insetti e altri piccoli animali.<br />
arvico<strong>la</strong><br />
volpe<br />
Alcuni animali nascono, vivono e muoiono senza mai<br />
abbandonare le cime degli alberi, altri le abbandonano<br />
solo per andare in cerca di cibo.<br />
5
CHI AL PIANTERRENO……….<br />
Alcuni animali non hanno una casa, vivono sul terreno<br />
e non si costruiscono nessun riparo: sono i grandi<br />
animali come il cervo, il capriolo o il cinghiale.<br />
Questi animali purtroppo sono quasi spariti completamente<br />
dai nostri boschi di pianura e, per poterli osservare,<br />
dobbiamo raggiungere i boschi di montagna.<br />
Gli animali che non<br />
utilizzano tane o rifugi<br />
stabili si spostano<br />
più facilmente<br />
di altri, non custodiscono<br />
un territorio<br />
e, quando <strong>la</strong><br />
zona che occupano<br />
non fornisce loro<br />
più cibo, si spostano<br />
altrove.<br />
……………………… CHI NEI CESPUGLI<br />
Numerosi animali trovano invece rifugio nei cespugli e<br />
nelle siepi; altri ancora si<br />
nutrono delle loro gustosissime<br />
bacche, che di solito<br />
maturano in autunno,<br />
quando occorre ingrassare<br />
un po’ per far fronte<br />
all’inverno oppure per iniziare<br />
il lungo viaggio verso<br />
sud.<br />
…………..E CHI IN CANTINA<br />
Quando camminiamo nel <strong>bosco</strong>, il terreno sotto ai nostri<br />
piedi ci sembra molto compatto, in realtà è pieno<br />
di gallerie e buchi.<br />
Sono moltissimi gli animali piccoli e grandi che si rifugiano<br />
sotto terra. Di alcuni possiamo vedere i passaggi<br />
o comunque<br />
<strong>la</strong> presenza, come le<br />
mon- tagnette del<strong>la</strong> talpa.<br />
Moltissimi animali vanno sotto terra<br />
per ripararsi ed escono per cercare<br />
cibo.<br />
Alcuni di questi fanno tane molto<br />
grandi e con molti corridoi come<br />
quelle del coniglio selvatico.<br />
Altre tane piccole e na- scoste dalle<br />
foglie sono poco visibi- li: parliamo<br />
del topo selvati- co.<br />
6
E INFINE ……….. IL TAPPETO VIVEN-<br />
TE<br />
…. quando camminiamo nel <strong>bosco</strong> cosa vediamo<br />
sul terreno?<br />
In autunno camminiamo sopra uno spesso strato di<br />
foglie, ma non solo, se guardiamo bene vedremo anche<br />
ghiande, nocciole, rami e rametti di diverse dimensioni:<br />
un insieme di vegetali morti.<br />
Se torneremo<br />
nel nostro <strong>bosco</strong><br />
in autunno<br />
e passeremo<br />
nello<br />
stesso posto,<br />
<strong>la</strong> prima cosa<br />
che notiamo è<br />
che molto di<br />
quello che abbiamocalpestato<br />
è sparito.<br />
I resti vegetali<br />
sono stati sminuzzati dall’azione dell’acqua, dei piccoli<br />
animali e dai funghi che se ne nutrono.<br />
<strong>Il</strong> tutto è stato decomposto.<br />
Lo strato di foglie morte (lettiera o humus) è quindi un<br />
ambiente molto ricco di vita.<br />
Moltissimi animali che ci vivono ad occhio nudo non<br />
sono visibili, ma se rimarremo un po’ ad osservare riusciremo<br />
a vedere ragnetti, formiche, lumache e, dopo<br />
una giornata piovosa, vedremo<br />
anche molti lombrichi usciti<br />
dal suolo per non affogare.<br />
Questo strato protegge il terreno<br />
dal<strong>la</strong> violenza del<strong>la</strong> pioggia<br />
contro le erosioni, mentre<br />
nei periodi di siccità lo mantiene<br />
umido e aiuta i semi a<br />
germogliare con più facilità<br />
Gli organismi più importanti<br />
nel<strong>la</strong> decomposizione dei resti<br />
vegetali sono i funghi. Essi<br />
non sono piante e hanno bisogno<br />
di mangiare!<br />
Quello che noi raccogliamo e<br />
chiamiamo "fungo", è il frutto di una pianta che difficilmente<br />
vediamo perché immersa nel terreno o nel legno.<br />
Questa<br />
strana<br />
pianta,<br />
che<br />
non ha<br />
bisogno<br />
di<br />
luce,<br />
che<br />
non ha foglie, che non fa fiori, che non contiene clorofil<strong>la</strong>,<br />
è costituita da un intreccio di fi<strong>la</strong>menti che si presentano<br />
come una ragnate<strong>la</strong> che attaccano i resti vegetali<br />
ed animali sul<strong>la</strong> superficie del suolo sino a liquefarli<br />
per poterli assorbire.<br />
7
CHI È PASSATO DI QUI? ….. COSA HA<br />
PERSO?<br />
A CHI APPARTIENE? …<br />
Quando si va a fare una passeggiata nel <strong>bosco</strong>, è<br />
molto difficile incontrare gli animali; questo non vuol<br />
dire che non ci siano, anzi, tutto intorno a noi è pieno<br />
di vita.<br />
Bisogna saper osservare i nascondigli e tutti quei segnali<br />
o tracce che testimoniano <strong>la</strong> loro presenza.<br />
Le tracce sono importantissime per individuare gli abitanti,<br />
spesso silenziosi ed elusivi, dell'ambiente naturale<br />
che stiamo visitando.<br />
A terra sullo strato morbido, sul<br />
sentiero o fra <strong>la</strong> vegetazione,<br />
troviamo sempre qualcosa di<br />
interessante che ci fa scoprire i<br />
mille passaggi di qualche animale.<br />
Questi piccoli segni portano<br />
quasi sempre <strong>la</strong> firma del proprietario.<br />
Basta guardarsi attorno con attenzione<br />
per trovare impronte<br />
di zampe, escrementi, penne,<br />
pezzetti di gusci d’uovo o di ossa,<br />
peli e altro ancora.<br />
Ad esempio queste ghiande,<br />
nocciole e pigne sono state<br />
mangiate da animali diversi,<br />
come si può capire facilmente<br />
dalle diversi modi usati per a-<br />
prirle e mangiarne il frutto.<br />
CHI SARA’ STATO?<br />
Raccogliendo i vari resti e osservando bene le tracce<br />
<strong>la</strong>sciate possiamo pensare che diverse sono le tecniche<br />
per procurarsi il cibo; ad esempio, chi non<br />
possiede le mani per rompere i semi li inserisce nelle<br />
fessure del<strong>la</strong> corteccia degli alberi e poi li rompe<br />
con il becco,<br />
come il picchio.<br />
Non solo gli<br />
animali che<br />
mangiano<br />
semi <strong>la</strong>sciano<br />
le tracce del<strong>la</strong><br />
loro presenza:<br />
un mucchietto<br />
di<br />
penne trovate<br />
per terra ci<br />
può dire molte<br />
cose: ad<br />
esempio che<br />
tipi di uccelli<br />
ci sono: se<br />
sono tutti diurni o se c’è qualcuno che di giorno<br />
dorme, e di notte va in cerca del cibo.<br />
8
Le penne trovate sul terreno possono essere state<br />
perse per i più svariati<br />
motivi: una fuga improvvisa,<br />
lo sfregamento<br />
contro dei rami<br />
o semplicemente <strong>la</strong><br />
caduta durante <strong>la</strong> muta.<br />
Ce ne sono di molto<br />
belle, colorate e con<br />
disegni diversi.<br />
Raccogli le penne che<br />
hai trovato oggi e incol<strong>la</strong>le<br />
su questo foglio.<br />
Aiutandoti poi con<br />
i disegni, cerca di dare<br />
i nomi agli uccelli che<br />
le hanno perse.<br />
Chissà se sei stato fortunato e ai piedi di un grosso albero<br />
hai trovato anche<br />
quel<strong>la</strong> di un gufo: un<br />
uccello notturno che<br />
si nutre di topi e di<br />
piccoli uccelli.<br />
Sotto all’albero dove<br />
il nostro gufo<br />
passa <strong>la</strong> notte, oltre<br />
alle penne possiamo<br />
trovare anche<br />
un’altra traccia:<br />
le borre.<br />
Cosa sono le borre? Sono delle piccole palline di diverse<br />
forme, ma quasi sempre allungate, fatte di pe-<br />
lo, penne e ossicini che vengono sputate da tutti<br />
quegli uccelli che si cibano di piccoli animali, pesci,<br />
lucertole e insetti.<br />
Gli uccelli, essendo privi di denti e quindi incapaci di masticare,<br />
devono ingoiare per intero il loro pasto.<br />
Poco dopo però vomitano una pallottolina fatta da tutte<br />
quelle parti che non riescono a digerire: ossa, peli, piume<br />
e penne, conchiglie, parti dure degli insetti, lische di<br />
pesce, scaglie di rettili, frammenti vegetali ed altro ancora,<br />
a seconda del<strong>la</strong> dieta.<br />
Questo modo viene sfruttato non solo dai rapaci, ma anche<br />
da aironi, cicogne, gabbiani, ecc..<br />
Aprendo delicatamente una di queste pallottoline si trovano<br />
quindi i resti degli animaletti non digeriti che ci<br />
permetteranno di scoprire il nome del predatore e che<br />
cosa ha mangiato.<br />
La maggior parte dei mammiferi dei nostri boschi hanno<br />
abitudini notturne: è perciò molto difficile riuscire ad incontrarne<br />
qualcuno durante il giorno.<br />
Nonostante questo, durante i loro vagabondaggi serali<br />
questi animali si <strong>la</strong>sciano dietro numerose tracce del loro<br />
9
passaggio: tra queste ci sono gli escrementi, chiamati<br />
anche “fatte”.<br />
La prima cosa di questo<br />
tipo di traccia che ci deve<br />
colpire è <strong>la</strong> forma: se gli<br />
escrementi si presentano<br />
sotto forma di pallottole<br />
ed in gruppetti allora il<br />
“proprietario” sarà sicuramente<br />
un erbivoro, un<br />
roditore o un ruminante;<br />
diversamente, nel caso ci<br />
si imbatta in una fatta allungata,<br />
cilindrica e magari<br />
anche contorta, questa apparterrà ad un carnivoro.<br />
Se nel <strong>bosco</strong> ci andiamo dopo <strong>la</strong> pioggia o ancora meglio<br />
dopo una bel<strong>la</strong> nevicata potremo divertirci ad indovinare<br />
chi ha percorso il sentiero dove stiamo passeggiando.<br />
Chissà quanto impronte, grandi, piccole, tonde o allungate.<br />
Prova a confrontare i disegni qui sotto con le impronte<br />
che hai trovato e dai un nome di animale ad ognuna.<br />
Auguri e buon divertimento!<br />
10
C’è qualcosa d’altro che ci può aiutare a indovinare chi<br />
abita nel <strong>bosco</strong>: le tane!<br />
Quei buchi misteriosi che si aprono su una picco<strong>la</strong> scarpata,<br />
tra le radici di una piante o ai <strong>la</strong>ti del sentiero, sono<br />
le case di animali come il coniglio selvatico, <strong>la</strong> volpe,<br />
il tasso, <strong>la</strong> faina o <strong>la</strong> donno<strong>la</strong>.<br />
Le dimensioni delle tane sono variabili e il modo più sicuro<br />
per assegnare loro un proprietario è quello di raccogliere<br />
le fatte dell’animale che ci vive, il pelo che a volte<br />
rimane intrappo<strong>la</strong>to fra le radici del<strong>la</strong> tana e le impronte<br />
che l’inquilino <strong>la</strong>scia all’ingresso.<br />
11
altri segni ………………<br />
Anche l’uomo quando entra nel <strong>bosco</strong> <strong>la</strong>scia delle<br />
tracce: i sentieri, i segni che <strong>la</strong>scia sui tronchi, i rifiuti<br />
che abbandona, tracce di automezzi, <strong>la</strong> segnaletica<br />
dei sentieri, cataste di legna, fiori raccolti e abbandonati,<br />
e molti altri ancora.<br />
Però nel <strong>bosco</strong> non<br />
tutte queste tracce<br />
dovrebbero esserci,<br />
e alcune di queste<br />
sono segnale di<br />
cattivo comportamento.<br />
Elenca di seguito<br />
quali sono le tracce<br />
dell’uomo e<br />
distingui quello che<br />
sono dannose al<strong>la</strong><br />
vita del <strong>bosco</strong> e a<br />
tutti i suoi inquilini<br />
e quelle invece<br />
che al <strong>bosco</strong> non<br />
portano alcun danno.<br />
TRACCE CHE NON ARRECANO<br />
DANNI AL BOSCO<br />
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………………… TRACCE DANNOSE AL BOSCO<br />
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…………………<br />
12
DOVE IL BOSCO INIZIA<br />
incontriamo ………….tanti alberi<br />
Per riconoscere ogni albero bisogna osservare attentamente:<br />
<strong>la</strong> forma dell’albero: chioma tonda o allungata? folta<br />
o rada?<br />
con rami che partono da terra o dall’alto? e il tronco<br />
è diritto?<br />
e del<strong>la</strong> chioma: rotonda, ovale, allungata<br />
le foglie: che forma<br />
hanno? sono lisce o ruvide?<br />
…. come sono le<br />
venature?<br />
quanto è lungo il picciolo……<br />
<strong>la</strong> corteccia: è liscia o<br />
rugosa?<br />
di che colore è? …. ha<br />
le macchie? …di quale<br />
forma.<br />
……. ha le spine?<br />
DALLA FOGLIA ALL’ALBERO<br />
Per ogni albero nuovo che vedi, raccogli qualche foglia<br />
da far seccare e incol<strong>la</strong>re sul libretto delle tue osservazioni.<br />
Poi, vicino al<strong>la</strong> foglia descrivi l’albero seguendo<br />
le indicazioni che troverai di seguito e, in po-<br />
co tempo, riuscirai a riconoscere gli alberi del tuo <strong>bosco</strong>.<br />
Le foglie degli alberi non sono tutte uguali ma si distinguono<br />
per <strong>la</strong> loro forma, il bordo e le ramificazioni,<br />
come puoi vedere nel disegno qui sotto.<br />
13
LE QUERCE<br />
LA FARNIA è una pianta molto pregiata e il suo legno,<br />
duro e resistente, è molto ricercato e viene usato<br />
per le costruzioni navali, per le travature e i pavimenti.<br />
I frutti sono molto apprezzati dai maiali.<br />
Forma dell’albero:<br />
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Foglia:<br />
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Corteccia:<br />
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LA QUERCIA ROSSA è originaria del nord America<br />
ed è stata importata per motivi ornamentali grazie al<br />
portamento maestoso ed al<strong>la</strong> chioma che in autunno<br />
assume colori vivaci e pittoreschi.<br />
Forma dell’albero:<br />
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Foglia:<br />
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…..…………………<br />
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………..……………<br />
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………………..……<br />
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Corteccia:<br />
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14
IL CILIEGIO SELVATICO è un bell’albero i cui fiori<br />
bianchi in primavera illuminano il <strong>bosco</strong> e i frutti sono<br />
molto amati dagli uccelli. <strong>Il</strong> legno di ciliegio è tra i più<br />
pregiati in ebanisteria come nel<strong>la</strong> mobilia, per <strong>la</strong> grana<br />
fine, compatta, resistente ma di facile <strong>la</strong>vorazione,<br />
e per il bellissimo, caratteristico colorito bruno-rosso.<br />
Forma dell’albero:<br />
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Foglia:<br />
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Corteccia:<br />
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IL CARPINO BIANCO. <strong>Il</strong> legno del carpino è resistentissimo<br />
e un tempo veniva utilizzato per ceppi da<br />
macel<strong>la</strong>io, mazze e altri arnesi da <strong>la</strong>voro. Quando ancora<br />
non era disponibile l'acciaio veniva utilizzato per<br />
fare raggi di ruote e ingranaggi.<br />
Forma dell’albero:<br />
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Foglia:<br />
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Corteccia:<br />
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15
IL NOCCIOLO è usato per formare siepi divisorie. I<br />
suoi frutti,oltre che essere mangiati da scoiattoli, ghiri,<br />
topolini e piccoli uccelli, servono per i dolciumi.<br />
Questa pianta viene coltivata per produrre noccioline<br />
a livello industriale da utilizzare per torroni, ciocco<strong>la</strong>to<br />
e torte.<br />
Forma dell’albero:<br />
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Foglia:<br />
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Corteccia:<br />
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LA BETULLA ha un legno forte, resistente e chiaro<br />
che viene usato per manufatti; nei Paesi del Nord<br />
viene utilizzato per ricavarne legno compensato e pavimentazioni.<br />
I rami sono usati per fare scope e spazzole<br />
e <strong>la</strong> corteccia per i tetti.<br />
Forma dell’albero:<br />
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Foglia:<br />
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Corteccia:<br />
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16
I PIOPPI<br />
IL PIOPPO NERO o Cipressino viene utilizzato per<br />
<strong>la</strong> fabbricazione di carta, mobili rustici, attrezzi, <strong>la</strong>vori<br />
di tornio, cesti di frutta e fiammiferi. In O<strong>la</strong>nda i blocchi<br />
di legno servono per <strong>la</strong> fabbricazione degli zoccoli.<br />
Forma dell’albero:<br />
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Foglia:<br />
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Corteccia:<br />
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IL PIOPPO TREMOLO non è assolutamente adatto<br />
per il legname e si usa per il consolidamento di rive<br />
franose. Si dice” tremolo” perché le sue foglioline sono<br />
sempre in movimento anche quando non c’è quasi<br />
vento.<br />
Forma dell’albero:<br />
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Foglia:<br />
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Corteccia:<br />
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IL CASTAGNO ha il legno che dura nel tempo, e<br />
quindi molto adatto per fabbricare case, mobili, pavimenti,<br />
botti. Le foglie, il legno e <strong>la</strong> corteccia contengono<br />
tanniti, utilizzati come sostanze medicinali e<br />
come coloranti, le castagne sono state fino al secolo<br />
scorso, uno degli alimenti base per le popo<strong>la</strong>zioni di<br />
montagna.<br />
Forma dell’albero:<br />
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Foglia:<br />
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Corteccia:<br />
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L’ ACERO DI MONTE è diffuso in tutta Italia; il suo<br />
legno bianco si presta bene alle <strong>la</strong>vorazioni perché<br />
non subisce deformazioni. Queste qualità lo rendono<br />
adatto per essere utilizzato nell'industria del mobile e<br />
per costruire strumenti musicali. In passato gli artigiani<br />
lo usavano per produrre vari tipi di utensili e anche<br />
piani di <strong>la</strong>voro.<br />
Forma dell’albero:<br />
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Foglia:<br />
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Corteccia:<br />
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IL PINO SILVESTRE è una pianta interessante per<br />
le parecchie utilizzazioni che vanno dal legno, alle<br />
gemme dalle notevoli proprietà balsamiche, al<strong>la</strong> resina<br />
da cui si estrae trementina.<br />
Forma dell’albero:<br />
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Foglia:<br />
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Corteccia:<br />
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L’ ONTANO NERO possiede un legno di colore giallo<br />
intenso che appena tagliato, assume, seccando, un<br />
colore rosso-mattone. Semiduro, omogeneo e dolce<br />
può servire a <strong>la</strong>vori di intaglio e tornitura. Se permanentemente<br />
sommerso nell’acqua conserva per lunghissimi<br />
tempi resistenza, tanto da essere preferito<br />
per <strong>la</strong> costruzione di pa<strong>la</strong>fitte.<br />
Brucia senza fumo e senza quasi crepitare e quindi<br />
era il legno preferito dai vetrai e dai fornai di un tempo.<br />
Forma dell’albero:<br />
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Foglia:<br />
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Corteccia:<br />
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IL FRASSINO COMUNE è coltivato soprattutto per<br />
il legno che ha riflessi madreper<strong>la</strong> e viene utilizzato<br />
per <strong>la</strong> fabbricazione di mazze da golf, sci, stecche da<br />
bigliardo, e per i mobili. Per le sue diverse forme è<br />
anche un albero ornamentale: adatto al<strong>la</strong> creazione di<br />
fasce frangivento e gruppi di alberi.<br />
Forma dell’albero:<br />
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Corteccia:<br />
Foglia:<br />
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LA ROBINIA è stata importata dagli Stati Uniti e ora<br />
<strong>la</strong> si trova spontanea nei nostri boschi. <strong>Il</strong> legno è molto<br />
duro e viene utilizzato per fare pali e come legna<br />
da ardere .Le api amano molto i suoi fiori che in primavera<br />
profumano tutto il <strong>bosco</strong>.<br />
Forma dell’albero:<br />
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Foglia:<br />
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Corteccia:<br />
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IL SALICONE è una pianta pioniera diffusa dal livello<br />
del mare al<strong>la</strong> fascia subalpina; ben adattabile a terreni<br />
di varia natura. E’ una pianta che viene utilizzata<br />
per consolidare i terreni franosi.<br />
Forma dell’albero:<br />
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Foglia:<br />
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Corteccia:<br />
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IL TIGLIO NOSTRANO viene utilizzato anche per<br />
l’uso ornamentale di parchi e giardini e per alberare<br />
le strade.<br />
Produce fiori molto profumati amati dalle api. <strong>Il</strong> suo<br />
legno non è partico<strong>la</strong>rmente apprezzato, sebbene se<br />
ne facciano <strong>la</strong>vori di tornio e intaglio o piccoli oggetti<br />
di uso domestico.<br />
Forma dell’albero:<br />
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Foglia:<br />
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Corteccia:<br />
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…….diversi arbusti<br />
IL BIANCOSPINO occupa di preferenza i margini del<br />
<strong>bosco</strong> o le radure interne. Più frequentemente lo si<br />
incontra nelle siepi, nei<br />
terreni degradati e nei<br />
cespuglietti.<br />
Ha fiori piccoli e bianchi<br />
e i suoi frutti, di color<br />
rosso vivo, farinosi e<br />
insipidi, costituiscono<br />
una preziosa risorsa alimentare<br />
per diversi<br />
animali del <strong>bosco</strong>, soprattutto<br />
per varie specie<br />
di uccelli, durante<br />
tutto l'autunno ed il<br />
primo inverno.<br />
LA FRANGOLA è un cespuglio<br />
molto diffuso nei nostri boschi.<br />
Un tempo con il suo carbone si<br />
confezionava <strong>la</strong> polvere da<br />
sparo. La corteccia viene<br />
usata in erboristeria e le<br />
bacche, velenose per l'uomo,<br />
sono molto apprezzate<br />
dagli uccelli.<br />
L'intera pianta ospita le <strong>la</strong>rve<br />
di alcuni lepidotteri specifici,<br />
come <strong>la</strong> cedronel<strong>la</strong>, i<br />
cui maschi hanno le ali di<br />
colore giallo limone.<br />
IL CAPRIFOGLIO lo troviamo normalmente ai<br />
margini del <strong>bosco</strong> o nelle siepi.<br />
<strong>Il</strong> nome Caprifoglio deriva dal <strong>la</strong>tino caprifolium e fa<br />
riferimento al<strong>la</strong> predisposizione di questa pianta ad<br />
arrampicarsi a tutto ciò che si trova nelle sue vicinanze<br />
e che ricorda, per questo, l'abilità d'arrampicarsi<br />
delle capre. I suoi bellissimi e profumati fiori banchi e<br />
gialli, in passato venivano usati nel<strong>la</strong> medicina popo<strong>la</strong>re<br />
come calmante per i dolori. Le bacche sono tossiche<br />
per l'uomo, ma non per gli animali.<br />
L’EDERA, con <strong>la</strong> sua densa vegetazione<br />
costituisce un insostituibile<br />
nascondiglio per molti<br />
animali ed un buon sito di nidificazione<br />
per diversi uccelli che,<br />
durante l'inverno, trovano nelle<br />
sue bacche, velenose per<br />
l’uomo, un'importante fonte di<br />
cibo.<br />
L'edera non è una pianta parassita<br />
poiché le radici di cui<br />
sono dotati i fusti svolgono unicamente<br />
un'azione di ancoraggio sui tronchi delle<br />
piante dove si appoggia.<br />
LA ROSA CANINA è un<br />
cespuglio molto presente<br />
nei nostri boschi. Ha fiori<br />
semplici ma molto belli e le<br />
sue bacche, commestibili<br />
anche per l’uomo, oltre<br />
all’impiego in erboristeria,<br />
22
vengono utilizzate per fare marmel<strong>la</strong>te molto ricercate,<br />
ge<strong>la</strong>tine e liquori. I bei cespugli danno ricovero a moltissimi<br />
animali.<br />
LA VITALBA è una vigorosa liana che si adatta bene<br />
a vari tipi di ambiente preferendo le siepi o i margini<br />
del <strong>bosco</strong>. La ricca massa di vegetazione che <strong>la</strong> vitalba<br />
produce costituisce un provvidenziale rifugio per<br />
molti animali che vi collocano anche il nido, come diversi<br />
uccelli o il moscardino, piccolo roditore del<strong>la</strong> famiglia<br />
del ghiro.<br />
IL ROVO è un arbusto<br />
che si adatta molto bene a<br />
qualsiasi tipo di terreno; si<br />
insedia dovunque vi sia<br />
spazio libero: nei terreni<br />
abbandonati, lungo le<br />
strade e ai margini del bo-<br />
I fusti flessibili<br />
sono serviti in<br />
passato per intrecciare<br />
cesti,<br />
museruole per i<br />
buoi o legacci.<br />
sco. I frutti dei rovi, detti more, sono apprezzati sia<br />
dall’uomo che da molti animali. Vengono consumati<br />
sia freschi sia sottoforma di marmel<strong>la</strong>te e ge<strong>la</strong>tine.<br />
Dal<strong>la</strong> loro spremitura si traggono anche sciroppi per<br />
uso alimentare e medicinale.<br />
IL SAMBUCO è un arbusto costituito<br />
da un tronco eretto che spesso<br />
si ramifica partendo dal<strong>la</strong> base.<br />
La corteccia è verde nelle piante<br />
giovani, con l'invecchiamento si<br />
screpo<strong>la</strong> e assume una colorazione<br />
grigio brunastra.<br />
I fiori entrano nel<strong>la</strong> preparazione<br />
di frittelle e i frutti si utilizzano per<br />
decotti e marmel<strong>la</strong>te, oltre rappresentare<br />
un ottimo cibo per gli<br />
celli nel periodo autunnale.<br />
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LA BERETTA DA PRETE è una pianta velenosa: i<br />
semi, le foglie e <strong>la</strong> corteccia<br />
contengono una sostanza<br />
che provoca convulsioni e<br />
diarrea.<br />
Nell'antichità il suo legno<br />
veniva usato per fare i fusi,<br />
mentre le foglie e i semi<br />
venivano ridotti in polvere e<br />
spruzzati sul<strong>la</strong> pelle dei<br />
bambini e degli animali per<br />
scacciare i pidocchi.<br />
Ha fiori bianchi e frutti partico<strong>la</strong>ri:<br />
sono capsule pendule,<br />
formate da quattro lobi<br />
di colore rosso oche contengono<br />
quattro semi di color<br />
arancio-rosso.<br />
IL LIGUSTRO è diffuso nei<br />
boschi di pini e querce piuttosto<br />
radi.<br />
I fiori, bianchi e opachi, formano<br />
in luglio una fitta pannocchia<br />
piramidale; sono molto<br />
profumati e vengono impollinati<br />
da insetti, api, mosche<br />
e ca<strong>la</strong>broni.<br />
Un tempo veniva molto utilizzato<br />
per formare siepi attorno<br />
alle case e alle proprietà. I<br />
frutti sono appetiti da diversi<br />
uccelli. In passato se ne rica-<br />
vava una tintura nerastra utilizzata in vario modo,<br />
mentre il carbone del suo legno trovava impiego nel<strong>la</strong><br />
fabbricazione di polvere da sparo. Con i giovani rami,<br />
assai flessibili e tenaci, si intrecciavano cesti e corbe.<br />
IL SANGUINELLO è una<br />
pianta che cresce sia su terreni<br />
calcarei e argillosi sia su quelli<br />
freschi e fertili con esposizione<br />
a pieno sole o a mezz’ombra.<br />
In passato, il legno bianco e resistente<br />
veniva trasformato in<br />
carbonel<strong>la</strong> o forniva <strong>la</strong> materia<br />
prima per fabbricare ingranaggi<br />
per mulini e raggi per ruote.<br />
Dai frutti si estraevano olio per<br />
<strong>la</strong>mpade e pigmenti per<br />
l’industria tintoria. Le foglie, in<br />
autunno, assumono il tipico colore<br />
rossastro che dà il nome<br />
al<strong>la</strong> pianta.<br />
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e infine tante erbe e fiori ………………<br />
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