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Bilancio sociale 2006 pagine da 38 a 72 - Confcooperative Modena

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ATTIVITA’ CHE TRAVALICANO L’AREA PROVINCIALE


ATTIVITA’ CHE TRAVALICANO L’AREA PROVINCIALE<br />

In questa sezione sono state evidenziate le cooperative la cui attività travalica i confini provinciali, ma che mantengono un forte<br />

legame col territorio modenese. Queste sono Conserve Italia, Emilbanca, Caviro, Caip, Cir, Saca, Essiccazione Frutta, Apo<br />

Conerpo e nel dettaglio dell’analisi sono stati presi soltanto i <strong>da</strong>ti relativi alle attività sul territorio della provincia di <strong>Modena</strong>.<br />

La CIR nasce nel 1992 <strong>da</strong>ll’unificazione di tre aziende cooperative:<br />

CRR di Reggio Emilia, CORIS di <strong>Modena</strong> e COFERI di Ferrara,<br />

aziende già operanti nei loro territori <strong>da</strong> oltre vent’anni.<br />

L’interesse fon<strong>da</strong>nte della sua attività nei confronti dei socidipendenti<br />

è garantire continuità occupazionale e le migliori<br />

condizioni economiche, sociali e professionali mentre per i sociutenti<br />

è favorire i prodotti e servizi di ristorazione più convenienti,<br />

salubri e sicuri. La sua struttura è molto capillare con una presenza in 63 provincie e 16<br />

regioni. All’estero il Gruppo CIR food opera attraverso le seguenti società: CIR GOLDEN<br />

REST in Bulgaria, CIR ZAGREB in Corazia, ESEDRA in Belgio, BEIJING ITALO FOOD in Cina, CIR FOOD VIETMAN, PASTARITO<br />

ESPANA, CAFFE’ CENTRALE LLC NEW YORK – CIR food USA. Sul territorio modenese è presente con 22 ristoranti self service,<br />

1 ristorante Rita, 1 Flash Cafè, 2 gestioni di Resteuropa, 1 Piazza del Sole. Confrontando il <strong>2006</strong> con l’esercizio precedente si<br />

nota in particolare, la crescita del numero dei soci cooperatori passati <strong>da</strong> 745 a 829 (+11,28%) e il numero dei soci sovventori<br />

1.510 (+1,8%), per un totale di capitale <strong>sociale</strong> versato di 1.692.102 €. Valutando la base <strong>sociale</strong> gli occupati in provincia sono<br />

1.167 (+1,6%), di cui 1.118 occupati diretti, ossia inseriti in produzione, e 30 occupati indiretti, ossia inseriti negli uffici. Nello<br />

specifico su 1.031 nuove assunzioni a termine nell’anno a <strong>Modena</strong> se ne sono registrate 73. La ripartizione geografica del<br />

prestito <strong>da</strong> soci, il cui ammontare è di circa 44 mila €, vede <strong>Modena</strong> con 913 (+3,5%) soci prestatori con un totale prestito di<br />

17.839.594 €. Valutando la base <strong>sociale</strong> e confrontando col 2005 si evidenza che dei 1.167 occupati in provincia (+19 unità),<br />

1.045 sono donne (92%); la suddivisione per fasce d’età individua 60,24% compresi nell’area intermedia ossia tra 30 e 50 anni,<br />

mentre l’8,26% ha età inferiore a 30 anni e il 6,50% più di 50 anni. Attraverso una valutazione per area territoriale (escluso<br />

Bluticket) <strong>Modena</strong> registra 8.121.6342 pasti (+ 6,96% rispetto al 2005), un fatturato di 51.552.858 € ed un prezzo medio del pasto<br />

di 6,35 €. Suddividendo il fatturato per aree d’affari si evidenzia un valore di oltre 25 milioni di € nella ristorazione collettiva<br />

(refezione scolastica, azien<strong>da</strong>le, socio assistenziale, ospe<strong>da</strong>liera, militari), un ammontare di circa 21 milioni di € nell’area della<br />

ristorazione individuale (esercizi pubblici, self-service, free-service, bar) per un totale complessivo di 46 milioni di €.<br />

Il Caip è parte integrante delle filiere produttive del territorio di sua competenza. Il sistema<br />

di filiera permette di indirizzare la produzione agricola in funzione delle esigenze del<br />

consumatore. I “Disciplinari di produzione” gui<strong>da</strong>no il socio all’ottenimento di prodotti di<br />

Qualità, che sarà garantita <strong>da</strong>lla precisa traccabilità degli interventi agronomici effettuati. Nel settore zootecnico, come in<br />

quello agricolo, ottimizzare la qualità significa restare competitivi sul mercato internazionale. Lotta integrata, lotta biologica<br />

utilizzo di anticrittogamici mirati, riciclaggio di materie prime: queste le linee gui<strong>da</strong> del CAIP per una gestione ecologica<br />

dell’agricoltura. Custodi delle antiche tradizioni enogastronomiche del territorio, il CAIP gioca un ruolo fon<strong>da</strong>mentale nella<br />

salvaguardia degli equilibri idro-geologici dell’ecosistema collinare. Il Caip è per numeri e fatturato (valore della produzione<br />

pari a 123,8 milioni di €) il secondo Consorzio agrario a livello nazionale, ed è al top italiano per lo stoccaggio di cereali.<br />

Il bilancio è tornato di segno positivo grazie ad un piano triennale che ha puntato su una maggiore ricerca di efficienza, in<br />

particolare razionalizzazione del personale e delle risorse. Il percorso fino al 2010 sarà proprio quello di proseguire nella<br />

stra<strong>da</strong> della razionalizzazione e riduzione dei costi, senza aumenti dei prezzi ai clienti e senza indietreggiare sul versante<br />

della qualità. La cerealicoltura resta il segmento primario con 218 mila tonnellate ritirate nel <strong>2006</strong> fra cereali e proteici ed<br />

una capacità di stoccaggio di 150 mila tonnellate, seguono il settore del Garden, 8 milioni di €, l’assicurativo e il comparto<br />

carburanti.<br />

39<br />

>


Dopo la fon<strong>da</strong>zione nel 1966, l’attività produttiva inizia nel 1973. Nel 1985,<br />

con l’incorporazione del consorzio cooperativo Corovin, la cooperativa<br />

entra nel settore dell’imbottigliamento dei vini e nel mercato del vino in brik.<br />

Nel 1996, con l’acquisizione del ramo d’azien<strong>da</strong> Castellino, si rafforza la leadership sul mercato<br />

italiano del vino in brik. Per quanto riguar<strong>da</strong> lo stabilimento di Savignano, si registrano 43<br />

dipendenti (+11 unità) di cui 24 uomini (+41%) e 19 donne (+27%).<br />

La maggioranza di questi sono collocati nella fascia di età <strong>da</strong>i 30 ai 50 anni. La base <strong>sociale</strong> è di<br />

45 realtà associate di cui 34 cantine sociali conferenti vino, che raggruppano 20.000 viticoltori<br />

con una superficie di 39.000 ettari e producono 5.000.000 quintali di uva, 7 cantine sociali che<br />

conferiscono i sottoprodotti delle loro lavorazioni, 1 consorzi vitivinicoli, 2 cooperative del<br />

settore ortofrutticolo, 1 sovventore.<br />

Rispetto al 2005 si è registrata l’uscita di un consorzio vitivinicolo.<br />

Se ci soffermiamo velocemente su tre <strong>da</strong>ti capiamo l’importanza e la dimensione della<br />

Cooperativa Caviro:<br />

- valore totale della produzione 243 milioni di €<br />

- costo totale della produzione 2<strong>38</strong> milioni di €<br />

- capitale netto di 54 milioni di €.<br />

Rispetto al 2005 si è registrato un calo del valore della produzione (<strong>da</strong>to 2005: 259 milioni di €), in corrispondenza però di una<br />

diminuzione del costo della produzione (<strong>da</strong>to 2005: 252 milioni di €).<br />

Emil Banca opera all’intero di un territorio costituito <strong>da</strong><br />

52 Comuni distribuiti nelle Province di Bologna e di <strong>Modena</strong><br />

ed in 5 differenti aree territoriali. Le 27 filiali sono presenti<br />

in 17 Comuni; <strong>Modena</strong> riunisce 2 filiali e 2 sportelli bancomat. I soci di Emilbanca della banca<br />

a fine <strong>2006</strong> erano 9.108, con unicremento di 1.202 rispetto al 2005, pari a +15,2%. Di queste<br />

8.075 erano persone fisiche, con una crescita della componente femminile passando <strong>da</strong>l<br />

33,9% del 2005 al 35,2% del <strong>2006</strong>.<br />

Le persone giuridiche erano 1.033, pari al 11,30% del totale. Il capitale <strong>sociale</strong> a fine <strong>2006</strong><br />

ammontava a 29.039.289 euro, con un aumento pari al 13,9% rispetto all’anno precedente,<br />

incremento che rispecchia l’ingresso di nuovi soci (64,4%).<br />

La distribuzione dei soci per aree geografiche vede <strong>Modena</strong> con 348 soci (variazione % rispetto al 2005<br />

di +10,5%) ed un’incidenza sul totale soci del 3,8%. Il 95,7% del totale dei crediti della banca sono<br />

stati erogati a favore di soggetti operanti nel territorio di competenza, conformemente alle previsioni<br />

normative e allo scopo della BCC di utilizzare la ricchezza raccolta per soddisfare le esigenze finanziarie<br />

delle famiglie e degli operatori economici locali, soprattutto di piccola e media dimensione.<br />

<strong>Modena</strong> evidenzia impieghi per 31.005.000 €, una raccolta diretta per 21.473.000 € e raccolta indiretta<br />

per 13.608.000 €. Nel <strong>2006</strong> ha complessivamente erogato 540.870.000 € (+7,7%) per 515 iniziative per<br />

sponsorizzazioni sociali e raccolto a Fondo Beneficenza e Mutualità.<br />

40<br />

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ATTIVITA’ CHE TRAVALICANO L’AREA PROVINCIALE<br />

La storia di Conserve<br />

Italia è lunga e se<br />

andiamo a vedere gli<br />

ultimi avvenimenti occorre soffermarsi sull’acquisizione<br />

nel settembre 2004 del complesso azien<strong>da</strong>le Cirio De<br />

Rica. Cirio De Rica è stata acquisita attraverso la new.<br />

co. Conserve Mediterraneo S.p.A., di cui Conserve Italia<br />

deteneva il controllo col 51% del capitale, mentre il restante 49% era stato sottoscritto <strong>da</strong> tre Fondi di investimento italiani<br />

e <strong>da</strong> tre Banche di Credito Cooperativo, partner finanziari nell’operazione. Nel luglio <strong>2006</strong> i fondi hanno ceduto le quote di<br />

partecipazione a Conserve Italia, che si aggiunge al 51% già detenuto. Conserve Italia gestisce direttamente 8 stabilimenti in<br />

Italia, di cui 6 in Emilia Romagna, 1 in Toscana ed 1 in Puglia.<br />

A questi si aggiungono, 1 stabilimento della ex controllata Cirio De Rica SpA, a Caivano (Na), ed altri 5 impianti che fanno<br />

capo alle controllate estere, di cui 3 in Francia gestiti <strong>da</strong> Conserves France, ed uno in Spagna della Juver Alimentation. Lo<br />

stabilimento di Ravarino (MO) è dedicato alla lavorazione del pomodoro ed è specializzato per linea di prodotto (passate, polpe,<br />

concentrati e sughi). La base <strong>sociale</strong> è costituita <strong>da</strong> 56 cooperative distribuite sul territorio nazionale che raggruppano una<br />

base produttiva di oltre 16.000 aziende ortofrutticole. I soci sono localizzati in prevalenza in Emilia Romagna (62,6%, ossia<br />

35 soci), in Toscana (16,0%) e nel Lazio (10,7%). Il personale in forza presso l’azien<strong>da</strong> è passato <strong>da</strong> 1.8<strong>38</strong> unità al 30 giugno<br />

2005 a 1.700 del <strong>2006</strong>, registrando un calo del 7,5%. Rispetto all’esercizio precedente si rileva un decremento degli addetti<br />

a tempo indeterminato pari a 21 unità, e di quelli assunti a tempo determinato e<br />

con contratto stagionale, complessivamente pari a 117 unità. Per quanto riguar<strong>da</strong><br />

la distribuzione del personale per classi di età, si nota una concentrazione delle<br />

risorse nella fascia d’età 30-50 anni, per un totale di 613 unità. Il numero medio<br />

del personale avventizio nell’esercizio è stato pari a 839 unità. Complessivamente<br />

nell’esercizio <strong>2006</strong> l’azien<strong>da</strong> ha trasformato 481.028 tonnellate di frutta, ortaggi e<br />

pomodoro, provenienti per l’84% in conferimento <strong>da</strong>lle cooperative socie.<br />

Nell’esercizio 05/06 <strong>da</strong>i centri logistici di Conserve Italia sono state spedite 585.595<br />

tonnellate (-0,9%) di prodotti diretti ai clienti italiani: l’80% ha viaggiato utilizzando<br />

solo la rete stra<strong>da</strong>le, mentre il 20% è stato distribuito utilizzando il trasporto<br />

multimo<strong>da</strong>le (multimo<strong>da</strong>l trasport operation) che utilizza per la spedizione della merce sia la rete stra<strong>da</strong>le che la rete<br />

ferroviaria. Nel 2005/<strong>2006</strong> l’azien<strong>da</strong> ha espresso un fatturato totale di 476 milioni di €, contro i 474,3 milioni di € dell’esercizio<br />

precedente, di cui l’89% è stato realizzato con prodotti a marca dell’azien<strong>da</strong>.<br />

Le vendite realizzate sui mercati esteri ammontano a 55,3 milioni di €, con un incremento del 7,7% rispetto all’esercizio<br />

precedente. La categoria delle bevande alla frutta, con un volume totale pari a circa 745 milioni di litri, ha fatto registrare una<br />

contrazione dei consumi piuttosto marcata rispetto all’anno precedente (3,2%).<br />

Le cause di questa negativa performance sono molteplici, tra cui la riduzione del<br />

potere di acquisto delle famiglie, il debole sostegno alla doman<strong>da</strong> che causa la scarsa<br />

dinamicità negli investimenti pubblicitari, la generalizzata riduzione dell’efficacia delle<br />

azioni promozionali sui punti vendita.<br />

Per gli altri mercati, quello delle conserve vegetali considerato nella sua totalità (prodotti<br />

freschi esclusi) è di grandi dimensioni (480.000 t. per un valore di 1.600 milioni di E) e<br />

le conserve, pur molto importanti pesano solo il 33,1% a volume e il 16.5% a valore;<br />

il mercato delle conserve di pomodoro continua a registrare un trend negativo sia in<br />

termini di volumi che di valore, sia per un calo delle famiglie acquirenti, sia per una<br />

crescita dei mercati sostitutivi.<br />

><br />

41


La SACA nasce negli anni ’70<br />

<strong>da</strong>ll’esigenza di 9 garagisti, i quali<br />

superando i particolarismi che<br />

in quegli anni caratterizzano il<br />

settore del noleggio, decidono di mettere in comune le proprie professionalità, cercando<br />

di metterle a frutto razionalizzando il lavoro per migliorare il loro status. Dal semplice<br />

noleggio la struttura si è evoluta, seguendo <strong>da</strong> un lato le esigenze della clientela e<br />

<strong>da</strong>ll’altro an<strong>da</strong>ndo a cercare nuovi servizi <strong>da</strong> offrire. Dal 19<strong>72</strong> che vedeva una com<strong>pagine</strong><br />

<strong>sociale</strong> di 9 Soci, la cooperativa alla fine del <strong>2006</strong> contava 197 soci (+ 5 rispetto al 2005) , 28<br />

dipendenti diretti e 20 soci sovventori. Saca è, quindi, diventata uno stabile referente per<br />

gli interlocutori del mercato, con un fatturato in costante crescita: <strong>da</strong>i 5.165 € del 19<strong>72</strong>,<br />

l’azien<strong>da</strong> è passata ai 28,200 milioni di € nel <strong>2006</strong>. La situazione odierna del settore pullman, vede la struttura organizzata<br />

principalmente su due province, <strong>Modena</strong> e Bologna, collegata in rete con un programma gestionale che permette di gestire<br />

una flotta di circa 570 pullman, 70 vetture, 60 furgoni merci, più i servizi di trasporto scolastico in 18 Comuni. Nella provincia<br />

di <strong>Modena</strong>, su concessione di ATCM, è presente nel trasporto urbano di Carpi (sede secon<strong>da</strong>ria) e nei Comuni limitrofi. Sono,<br />

inoltre, presenti depositi in affitto a Novi, Concordia, Camposanto e gestisce la linea aero-bus <strong>Modena</strong>-Bologna. SACA offre,<br />

inoltre, una linea completa di servizi che si è oggi arricchita del nuovo servizio TRANSIT POINT, la piattaforma logistica destinata<br />

a ricevere merci dirette al centro storico ora servito anche con mezzi elettrici e non, che funge <strong>da</strong> deposito per le merci e che<br />

è in grado di direzionarle per strade o zone della città.<br />

APO CONERPO<br />

L’Organizzazione di Produttori Apo Conerpo, vede 8.700 produttori, riuniti in 45 cooperative distribuite<br />

nelle regioni ortofrutticole d’Italia, oltre 850.000 tonnellate di frutta e verdura commercializzate ogni anno,<br />

35.000 ettari coltivati, 92 strutture di lavorazione, 1.000 addetti e 150 tecnici impegnati quotidianamente<br />

in sperimentazioni, assistenza e controlli di qualità su prodotti e sistemi di lavorazione. Concentrata<br />

soprattutto in Emilia-Romagna - la regione che ha visto nascere e consoli<strong>da</strong>rsi questa rilevante esperienza<br />

associativa - la base <strong>sociale</strong> del Gruppo Apo Conerpo può vantare anche presenze significative in Lazio, Lombardia, Puglia,<br />

Toscana e Veneto. L’esercizio 2005 di APO CONERPO evidenzia: 334.164.000 € di valore commercializzato (esclusi gli interventi<br />

sul mercato); 24.459.812 € di patrimonio netto (+8,07%), un utile d’esercizio di 828.613 € (contro i 90.449 € del 2004), costi per<br />

la produzione 25.292.090 € (contro i 29.803.845 € del 2004). Analizzando il quantitativo di prodotto conferito <strong>da</strong>lle cooperative<br />

socie si è registrato 877.074 tonnellate in Regione Emilia-Romagna, 136.191 tonnellate nelle altre regioni per un totale di<br />

1.013.265 tonnellate, mentre il quantitativo di prodotto ortofrutticolo acquistato <strong>da</strong>lle cooperative è stato di 89.234 tonnellate.<br />

Oltre all’attività diretta di APO CONERPO, per i prodotti destinati alla G.D.O. italiana ed estera si sono utilizzati i servizi delle<br />

due filiali per la commercializzazione del fresco, “ALEGRA” e “NATURITALIA”, costituite nell’ottobre del 2002 con lo scopo di<br />

accorciare la filiera, rendere più flessibile l’assetto del sistema, <strong>da</strong>re continuità all’offerta ed ampliare la gamma dei prodotti,<br />

con un beneficio diretto dei produttori associati<br />

42<br />

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Soci produttori 8.700 Cooperative socie 45<br />

Ettari coltivati 35.000 Magazzini di lavorazione 92<br />

Prodotto conferito (ton) 850.000 Superficie totale (mq) 1.661.000<br />

Regioni coinvolte 6 Potenzialità lavorativa /gg (ton) 12.000<br />

Provincie coinvolte 45 Impianti di conservazione (mc) 2.000.000


ATTIVITA’ CHE TRAVALICANO L’AREA PROVINCIALE<br />

COOPERATIVA MODENESE ESSICAZIONE FRUTTA<br />

Monterè è il marchio commerciale della Cooperativa Modenese<br />

Essicazione Frutta, azien<strong>da</strong> nata nel 1971, per intuizione e volontà di un<br />

gruppo ristretto di frutticoltori modenesi, a cui presto si sono aggiunti<br />

altri produttori <strong>da</strong> diverse zone d’Italia. Le aziende dei soci sono tutte<br />

ubicate in aree geografiche peculiari per la coltivazione del susino.<br />

Tenute sono presenti in Emilia Romagna, Toscana, Sardegna.<br />

Oggi la produzione della cooperativa rappresenta oltre l’80% della produzione italiana.<br />

Tutto il ciclo è controllato e garantito <strong>da</strong>l Sistema Qualità della Cooperativa e certificato<br />

secondo la norma UNI ENI ISO 9001:2000 (Vision).<br />

Primo obiettivo della Cooperativa Modenese Essicazione Frutta è il completo controllo<br />

della filiera produttiva. Per questo è garantita la possibilità di tracciare il percorso<br />

produttivo di ogni singolo prodotto, attraverso un codice univoco riportato su ogni singola<br />

confezione.<br />

Mentre la sede legale trova ubicazione a Firenze, la sede amministrativa e operativa è a<br />

<strong>Modena</strong>.<br />

Il bilancio 2005/<strong>2006</strong> ha chiuso con un risultato positivo per 2.702 € al netto di imposte e<br />

ammortamenti e svalutazioni.<br />

Anche quest’anno la cooperativa ha mantenuto un buon an<strong>da</strong>mento, già evidenziato negli<br />

ultimi esercizi. In particolare, si è registrato un alto margine sulla produzione venduta, grazie<br />

all’aumento delle vendite del prodotto confezionato rispetto al prodotto sfuso e <strong>da</strong> industria.<br />

Il fatturato complessivo è passato <strong>da</strong> 3.175.262 € a 3.801.547 €.<br />

La cooperativa ha operato prevalentemente coi soci in quanto il 94,<strong>72</strong>% del prodotto<br />

commercializzato è stato fornito in conferimento <strong>da</strong>lla base <strong>sociale</strong> (18 soci).<br />

I dipendenti della cooperativa sono 9, di cui 5 impiegati fissi, un dirigente e un part-time;<br />

2 operai fissi e un numero medio di 8 operai stagionali impiegati per gran parte dell’esercizio e<br />

un numero medio di 15 operai stagionali per il periodo di entrata dei vari prodotti <strong>da</strong> essiccare<br />

(mesi <strong>da</strong> agosto a ottobre).<br />

CONFERIMENTO ACQUISTO TOTALE<br />

PRODOTTO Ton (04/05) Ton (05/06) Ton 04/05 Ton 05/06 Ton 04/05 Ton 05/06<br />

Prugne secche 883,408 966,787 71,256 69,248 954,664 1.036,04<br />

Prugne fresche 615,573 104,8<strong>38</strong> 0 0 615,573 104,8<strong>38</strong><br />

Albicocche fresche 25,055 21,835 0 0 25,055 21,835<br />

Ciliegie dolci 25,956 20,921 0 0 25,956 20,921<br />

Amarene 107,809 128,074 0 0 107,809 128,074<br />

TOTALE 1.657,80 1.242,46 71,256 69,248 1.<strong>72</strong>9,06 1.311,70<br />

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43


IDENTITA’, PROMOZIONE, TUTELA E SERVIZI


IDENTITA’, PROMOZIONE, TUTELA E SERVIZI<br />

<strong>Confcooperative</strong> <strong>Modena</strong> è <strong>da</strong> sempre momento di sintesi tra l’attività sin<strong>da</strong>cale e di tutela delle proprie associate e lo sviluppo<br />

di iniziative, tese a promuovere una gamma sempre più completa di qualificati servizi specializzati per sostenere la gestione e<br />

lo sviluppo delle cooperative. Le cooperative che hanno necessità di ulteriori servizi possono rivolgersi, usufruendo di tariffe<br />

particolari, ad alcune società promosse o convenzionate con <strong>Confcooperative</strong> <strong>Modena</strong> nei seguenti campi:<br />

•Assistenza amministrativa: tenuta contabilità, adempimenti IVA, re<strong>da</strong>zione e deposito del bilancio, presentazione delle<br />

dichiarazioni fiscali. Tenuta libri paga: compilazione paga e delle dichiarazioni relative (Uniservizi);<br />

•Formazione professionale: accesso a tutte le opportunità di finanziamento di corsi attraverso i canali europei, nazionali,<br />

regionali e provinciali (I.R.E.Coop.);<br />

•Assistenza finanziaria: convenzioni con banche per accesso al credito, predisposizione di pratiche di finanziamento comunitarie,<br />

nazionali e regionali,; convenzione con una cooperativa regionale di garanzia (Coop.E.R.Fidi), agevolazioni nella richiesta di<br />

contributi per il settore agricolo (CAA);<br />

•Assistenza fiscale: studio di problemi fiscali particolarmente complessi, predisposizione di pratiche per fusioni, incorporazioni,<br />

scissioni societarie;<br />

•Studi e ricerche: predisposizione di ricerche di mercato, di studi su particolari settori;<br />

•Sicurezza sul lavoro: definizione dei piani di sicurezza, incontri di informazione e formazione;<br />

•Privacy: consulenze e compilazione di documentazione;<br />

•Assistenza tecnica per interventi edili: disegno tecnico, progettazione, direzione lavori e relativa assistenza finanziaria;<br />

•Servizi assicurativi: attraverso la compagnia assicurativa del movimento cooperativo Assimoco;<br />

•Servizi energetici: promozione e sviluppo dell’efficienza energetica e del risparmio (Power).<br />

Uniservizi è la cooperativa di servizi, che opera su tutta la provincia, prevalentemente per<br />

le imprese aderenti a <strong>Confcooperative</strong> <strong>Modena</strong>.<br />

I servizi che offre sono di tipo:<br />

•amministrativo, contabile, fiscale e finanziario;<br />

•informatici e telematici, produzione e distribuzione di software;<br />

•miglioramento della gestione dell’impresa;<br />

•sicurezza dei sistemi e delle procedure di trattamento dei <strong>da</strong>ti personali.<br />

La voce ricavi include i proventi derivanti <strong>da</strong>i servizi amministrativi-fiscali per il 56,86% (173 clienti, di cui 157 cooperative di<br />

cui 145 aderenti alla <strong>Confcooperative</strong> <strong>Modena</strong>) e quelli derivanti <strong>da</strong>ll’elaborazione delle buste paghe per il 34,17% (217 clienti,<br />

di cui 158 cooperative).<br />

Nel <strong>2006</strong> sono stati erogati sia servizi amministrativi che di gestione paghe per 125 clienti, di cui 117 cooperative, e sono stati<br />

prodotti 43.784 cedolini (+15,74%), di cui 37.512 per dipendenti o soci-lavoratori di cooperative aderenti.<br />

La rimanente parte (8,97%) include l’assistenza software, i servizi privacy e i servizi diversi.<br />

La com<strong>pagine</strong> <strong>sociale</strong> al 31/12/<strong>2006</strong> è composta <strong>da</strong> 122 soci, tutte cooperative.<br />

La com<strong>pagine</strong> lavorativa, invece, è costituita <strong>da</strong> 43 lavoratori a tempo indeterminato, di cui 4 donne inquadrate con contratto di<br />

apprendistato professionalizzante.<br />

La suddivisione per sesso vede 15 uomini e 28 donne, e di queste 11 nel servizio paghe.<br />

Valutando i <strong>da</strong>ti economici, il costo complessivo per il personale è stato di 1.399.895 €, mentre il costo per le collaborazioni<br />

coordinate continuative ed occasionali di 59.110 €; tra i costi del personale sono inclusi <strong>38</strong>.787 € di buoni pasti dipendenti.<br />

Il valore della produzione registrato nel <strong>2006</strong> è stato di oltre 2 milioni di € ed il capitale <strong>sociale</strong> di 14.089 €.<br />

><br />

45


L’I.R.E.Coop Emilia Romagna è l’istituto di formazione della <strong>Confcooperative</strong> Emilia Romagna ed opera,<br />

sin <strong>da</strong>l 1979, su tutto il territorio regionale allo scopo di soddisfare i fabbisogni di formazione e sviluppo<br />

del tessuto economico locale, in stretta collaborazione con il sistema delle imprese cooperative.<br />

L’Istituto progetta, realizza e gestisce azioni formative finalizzate a valorizzare le risorse umane e a fornire le professionalità<br />

necessarie ad intervenire efficacemente nei processi di innovazione. Tali interventi, realizzati con contributi pubblici e privati,<br />

sono rivolti alla formazione ed orientamento al lavoro dei giovani e alla formazione continua di personale dipendente, quadri<br />

tecnici e soci delle aziende cooperative. Gli interventi di Formazione sul lavoro, realizzati con finanziamenti della Regione<br />

Emilia Romagna, delle Amministrazioni Provinciali e del Ministero del Lavoro attraverso risorse proprie o Comunitarie come<br />

il Fondo Sociale Europeo (FSE).<br />

I.R.E.Coop <strong>Modena</strong> promuove percorsi formativi ed opera nei seguenti ambiti:<br />

• Informazione, consulenza e formazione orientativa, in particolare percorsi integrati con le scuole superiori;<br />

• Formazione iniziale (post obbligo scolastico e formativo);<br />

• Formazione superiore (post – diploma e post laurea);<br />

• Formazione continua realizzata sia attraverso il finanziamento pubblico sia a mercato.<br />

L’I.R.E.Coop <strong>Modena</strong> realizza, inoltre, attività convegnistiche per affrontare e dibattere importanti problematiche socioeconomiche,<br />

cooperativistiche, legislative e tributarie.<br />

Con qualificati partner europei e transeuropei, l’Istituto ha avviato programmi di interesse comunitario nell’ambito della<br />

formazione al lavoro, formazione continua, formazione aperta a distanza (FAD) e dello sviluppo delle piccole-medie imprese,<br />

cooperative e non. Infine l’I.R.E.Coop Emilia Romagna si propone di sviluppare, realizzare e sperimentare interventi innovativi<br />

nel campo delle nuove tecnologie informatiche e multimediali.<br />

Nello specifico la formazione nel <strong>2006</strong> ha visto l’attivazione dei seguenti corsi:<br />

46<br />

><br />

TIPOLOGIA N°<br />

CORSI DI FORMAZIONE <strong>2006</strong><br />

PARTECIPANTI MASCHI FEMMINE ORE<br />

F ormazione<br />

superiore<br />

2<br />

23<br />

7<br />

16<br />

5.<br />

017,<br />

50<br />

F ormazione<br />

per<br />

occupati<br />

7<br />

180<br />

58<br />

122<br />

9.<br />

360,<br />

50<br />

Formazione per donne disoccupate 2 43 0 43 18.642,00<br />

Formazione per il pubblico impiego 2 37 4 33 683,00<br />

T irocini<br />

al<br />

lavoro<br />

1<br />

135<br />

7 128<br />

9.<br />

942,<br />

50<br />

T otal<br />

e co<br />

rs<br />

i<br />

14<br />

418<br />

76<br />

342<br />

43.<br />

645,<br />

50<br />

Formazione per il<br />

pubblico impiego<br />

14%<br />

Formazione per<br />

donne disoccupate<br />

14%<br />

Tirocini al lavoro<br />

7%<br />

Formazione<br />

superiore<br />

14%<br />

Formazione per<br />

occupati<br />

51%


IDENTITA’, PROMOZIONE, TUTELA E SERVIZI<br />

<strong>Confcooperative</strong> <strong>Modena</strong> svolge un importante ruolo nell’informazione e nel supporto di<br />

tutte le cooperative che vogliono verificare la possibilità di abbinare alla loro capacità di<br />

sviluppo, la possibilità di ottenere finanziamenti o poter creare partnership con il sistema<br />

bancario.<br />

Per questo motivo è stata stipulata una convenzione con il Consorzio di Garanzia promosso<br />

<strong>da</strong>lle Centrali Cooperative, Coop.E.R.Fidi. Il Consorzio si pone come obiettivo quello di agevolare e di favorire l’accesso al<br />

credito a medio/lungo termine delle imprese cooperative associate alle Centrali Cooperative, a condizioni particolarmente<br />

favorevoli, attraverso la fornitura di garanzie e la stipula di convenzioni con gli istituti di credito. I beneficiari sono le piccole e<br />

medie imprese cooperative, di tutti i settori, le fon<strong>da</strong>zioni e le associazioni senza fine di lucro che operano nel settore cultura<br />

e spettacolo con sede legale ed operativa in Emilia Romagna. Coop.E.R.Fidi interviene anche per sostenere la nascita di nuove<br />

imprese cooperative. Nel caso di cooperative femminili, ai sensi della Legge n. 215/1992, la garanzia può raggiungere l’80%<br />

dell’importo del finanziamento. Per il <strong>2006</strong> Coop.E.R.Fidi ha erogato 20.843.369,44 €, di cui a favore delle cooperative aderenti<br />

a <strong>Confcooperative</strong> <strong>Modena</strong> 424.133 €. I soci complessivamente sono 865.<br />

Rispetto al 2005 i nuovi soci “portati” <strong>da</strong> <strong>Confcooperative</strong> <strong>Modena</strong> sono aumentati di 3 unità.<br />

Al 31/12/<strong>2006</strong> Totale Provincia di <strong>Confcooperative</strong><br />

complessivo <strong>Modena</strong> <strong>Modena</strong><br />

Erogato <strong>2006</strong> 20.843.369,44 965.145,46<br />

424.133<br />

Soci 865 106 61<br />

Finanziamenti erogati - <strong>Modena</strong><br />

2002 2003 2004 2005<br />

301.367,<strong>38</strong> 394.051,39 581.000,00 1.628.458,00<br />

Allo scopo di semplificare le pratiche di richiesta di contributo nel settore agricolo, sono stati<br />

costituiti i Centri di Assistenza Agricola conosciuti semplicemente con il nome di CAA.<br />

In un’ottica sempre più orientata all’informatizzazione della Pubblica Amministrazione, l’AGEA ed<br />

a livello regionale l’AGREA, hanno formalizzato la nascita dell’anagrafe regionale delle aziende agricole e delle cooperative;<br />

questa consiste nell’iscrizione in un archivio informatizzato di tutte le informazioni rilevanti dell’azien<strong>da</strong> compresi gli eventuali<br />

terreni la cui gestione potrà essere fatta solamente tramite il CAA che diventano, di conseguenza, una sorta di Uffici Pubblici.<br />

L’iscrizione dell’anagrafe azien<strong>da</strong>le è un passo obbligatorio per tutte quelle imprese che dovranno avere qualsiasi rapporto<br />

con la Pubblica Amministrazione in materia di domande di contributi agricoli.<br />

Per potere agire tramite il CAA, è necessario che la cooperativa o l’impresa sottoscriva un man<strong>da</strong>to nel quale si <strong>da</strong> incarico al<br />

CAA di costituire, vali<strong>da</strong>re ed aggiornare l’anagrafe azien<strong>da</strong>le.<br />

Anno Adesioni cooperative<br />

2004 63<br />

2005 74<br />

<strong>2006</strong> 76<br />

><br />

47


<strong>Confcooperative</strong> <strong>Modena</strong> si è fatta promotrice di una cooperativa di servizi energetici<br />

che offre competenze e capacità nell’ambito impiantistico e dei servizi destinati al<br />

miglioramento dell’efficienza energetica ed all’incremento del risparmio sui costi e<br />

sulla spesa. Questa cooperativa, denominata Power, è accreditata come E.S.Co presso<br />

l’Autorità per l’energia elettrica ed il gas. Le E.S.Co., acronimo di “Energy<br />

Service Company”, ovvero Società di Servizi Energetici, hanno come obiettivo<br />

primario quello di ottenere un risparmio attraverso il miglioramento dell’efficienza<br />

energetica.<br />

La peculiarità dell’intervento delle E.S.Co. risiede nel fatto che gli interventi<br />

tecnici necessari ad ottenere i risparmi energetici sono effettuati mediante<br />

investimenti sostenuti <strong>da</strong>lle stesse e non <strong>da</strong>l cliente.<br />

A sua volta, le E.S.Co. si ripagano l’investimento, ed il costo dei servizi erogati,<br />

con una quota del risparmio energetico effettivamente conseguito grazie<br />

all’intervento.<br />

L’impegno di Power è quello di ampliare costantemente la propria capacità<br />

competitiva ed il proprio patrimonio di conoscenze professionali in modo tale <strong>da</strong> poter fornire, con tempestività ed efficienza,<br />

una gamma di servizi sempre più completa e tecnologicamente avanzata, in grado di soddisfare le diverse esigenze dei propri<br />

soci, clienti con costi competitivi correlati alla qualità fornita.<br />

Grazie ad esperti e tecnici qualificati, Power offre:<br />

- servizi energetici (fornitura di energia elettrica e gas, rilevamento e valutazione dei consumi, consulenza e formazione,<br />

aggiornamento normativo, certificazioni energetiche);<br />

- sviluppo progetti (progettazione e realizzazione impianti nel settore fonti rinnovabili (fotovoltaico, biomasse, biogas, solare<br />

termico, idroelettrico, eolico), ottimizzazione impianti, ricerca partners finanziari e finanziamenti);<br />

- analisi energetica (analisi e documentazione degli impianti, servizi integrati, valutazione ipotesi di interventi di risparmio ed<br />

efficienza, soluzioni stan<strong>da</strong>rd e personalizzate).<br />

Assimoco (Assicurazioni Movimento Cooperativo) è il gruppo assicurativo del Movimento<br />

Cooperativo Italiano. Il Gruppo Assimoco è composto <strong>da</strong>lle due compagnie assicurative:<br />

Assimoco S.p.A. e Assimoco Vita S.p.A.<br />

Nate rispettivamente nel 1978 e nel 1991, le due compagnie distribuiscono i propri<br />

prodotti in collaborazione con circa 400 Banche di Credito Cooperativo - Casse Rurali ed Artigiane, oltre che attraverso una<br />

rete di agenzie tradizionali e di Cooperative ben diffuse sul territorio nazionale.<br />

La decisione di dotarsi di due compagnie assicurative è stata una scelta strategica, premiata <strong>da</strong> una continua crescita in<br />

termini di qualità del servizio, sviluppo strutturale e successo di mercato.<br />

48<br />

>


COMUNICAZIONE


L’ufficio stampa ha il compito di <strong>da</strong>re visibilità a <strong>Confcooperative</strong> <strong>Modena</strong>, cioè comunicare all’opinione pubblica l’attività, i<br />

valori e le idee dell’organizzazione. Questa comunicazione avviene attraverso le conferenze stampa e i comunicati, inviati a una<br />

ventina tra quotidiani locali e periodici, radio e tv, agenzie di stampa e portali informativi su Internet. Oltre a gestire i rapporti<br />

coi media locali, regionali e nazionali, l’ufficio stampa cura il periodico Unione Notizie, che esce 10 volte l’anno con circa 160<br />

articoli pubblicati. Stampato interamente a colori ha una tiratura di 2 mila copie e viene inviato gratuitamente ai Presidenti<br />

delle cooperative associate, alle istituzioni, associazioni economiche, sin<strong>da</strong>cati, ecc, … . L’house-organ esce dieci volte l’anno.<br />

Nel <strong>2006</strong> è stata aumentata la fogliazione, passata <strong>da</strong> otto a dodici <strong>pagine</strong>. Nel <strong>2006</strong> sono stati emessi 45 comunicati e convocate<br />

due conferenze stampa; sono stati pubblicati 221 articoli, di cui 67 su quotidiani, 13 su agenzie di stampa, 16 su periodici, 65<br />

su Internet, 20 su radio e tv locali. Nella comunicazione verso le proprie associate, oltre ai canali informali che sono propri del<br />

lavoro di ogni Associazione, le informazioni sono fornite alle cooperative attraverso le circolari, il sito Internet e l’house-organ<br />

Unione Notizie.<br />

400<br />

350<br />

300<br />

250<br />

200<br />

150<br />

100<br />

50<br />

0<br />

direzione<br />

25%<br />

1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 <strong>2006</strong><br />

intersettoriali<br />

4%<br />

presidenza<br />

11%<br />

sin<strong>da</strong>cale<br />

17%<br />

agricolo<br />

22%<br />

servizi<br />

12%<br />

N° ARTICOLI<br />

soli<strong>da</strong>rietà<br />

9%<br />

36<br />

33<br />

30<br />

27<br />

24<br />

21<br />

18<br />

15<br />

12<br />

9<br />

6<br />

3<br />

0<br />

SITI INTERNET<br />

<strong>Confcooperative</strong> E-R <strong>Confcooperative</strong> Nazionale Viaemili@ffari Emilianet<br />

Per quanto riguar<strong>da</strong> le circolari, ne sono state realizzate 326: <strong>72</strong> per il settore agricolo, 28 per il settore soli<strong>da</strong>rietà, 40 per il<br />

settore servizi, 56 per il settore sin<strong>da</strong>cale, 13 intersettoriali, 81 alla direzione e 36 alla presidenza. Il <strong>da</strong>to medio mensile di<br />

accesso al sito Internet è <strong>da</strong> considerarsi positivo con un valore medio di 2.181 accessi.<br />

50<br />

><br />

COMUNICAZIONE<br />

CIRCOLARI<br />

3500<br />

3000<br />

2500<br />

2000<br />

1500<br />

1000<br />

500<br />

CONTATTI SITO<br />

0<br />

Gennaio Marzo Maggio Luglio Settembre Novembre


INIZIATIVE


52<br />

><br />

UN <strong>2006</strong> RICCO DI INIZIATIVE<br />

INVESTIRE NEL BENE COMUNE<br />

“Investi con noi nell’interesse di tutti”. Questa la formula scelta <strong>da</strong> Emil<br />

Banca per lanciare Ethical Banking, la proposta di finanza etica offerta a tutti<br />

i risparmiatori che desiderano investire in modo responsabile e consapevole<br />

il proprio denaro per finanziare iniziative promosse <strong>da</strong>l settore non profit a<br />

favore dello sviluppo socio-culturale e, più in generale, del bene comune.<br />

Ethical Banking indica una precisa mo<strong>da</strong>lità di fare banca: raccogliere denaro <strong>da</strong>i risparmiatori per favorire, attraverso la<br />

concessione di finanziamenti agevolati, progettualità etiche che investono il campo del <strong>sociale</strong>, della cultura, dell’ambiente.<br />

«Si tratta di un approccio alla finanza etica sistematico e strutturato che ci consente di mettere sempre più le relazioni sociali<br />

al centro dello scambio, ponendo come punto di riferimento le idee, le persone e una giusta remunerazione dell’investimento<br />

- spiega il direttore generale di Emil Banca Daniele Ravaglia.<br />

LA FRANA DI VALORIA<br />

Dopo le sollecitazioni di <strong>Confcooperative</strong>, sono state concesse misure straordinarie di sostegno alla<br />

cooperativa casearia Val del Dolo di Romanoro di Frassinoro che potrà continuare l’attività nonostante<br />

la frana di Valoria.<br />

«La soluzione individuata salvaguar<strong>da</strong> l’ultima attività di trasformazione del latte ancora operante<br />

nella zona e permette al caseificio di continuare a essere un insostituibile punto di riferimento per<br />

le aziende agricole della Val del Dolo – commenta il direttore di <strong>Confcooperative</strong> <strong>Modena</strong> Cristian<br />

Golinelli, che aveva sollevato timori per la sopravvivenza della cooperativa a causa della frana –<br />

Siamo pertanto grati alle istituzioni, in particolare agli assessori provinciali Poggioli e Cal<strong>da</strong>na, per<br />

il loro tempestivo intervento».<br />

CIR AI GIOCHI OLIMPICI INVERNALI DI TORINO<br />

I 20esimi Giochi Olimpici Invernali di Torino <strong>2006</strong> sono una grande occasione per<br />

affiancare allo sport e ai suoi valori uno spettacolo di gusti e sapori.<br />

Il Comitato Organizzatore dei Giochi ha affi<strong>da</strong>to i servizi di catering, tra gli altri, a Cir<br />

che gestirà in particolare tutte le attività di ristorazione (self service, chioschi, ristoranti<br />

ecc.) legate allo svolgimento delle gare di sci di fondo, salto e curling. Tutti i punti di<br />

ristorazione<br />

gestiti <strong>da</strong>lla Cir saranno in attività nel periodo delle gare (<strong>da</strong>l 10 al 26 febbraio <strong>2006</strong>)<br />

grazie al lavoro di circa 150 persone.<br />

UNIONCASA PREMIA GLI STUDENTI<br />

La cooperativa edilizia Unioncasa ha deliberato a inizio gennaio di conferire una borsa di studio di<br />

500 euro ai soci o figli di soci che nel 2005 si sono diplomati o laureati con il massimo punteggio. Il<br />

conferimento delle borse di studio avverrà nel corso dell’assemblea di presentazione dei risultati<br />

di bilancio 2005, in programma a <strong>Modena</strong> a fine aprile. Nel 2004 Unioncasa aveva istituito due<br />

borse di studio in memoria di Alfonso Manfredi, il cooperatore scomparso il 3 dicembre 2002 e<br />

che fu tra i soci fon<strong>da</strong>tori e a lungo amministratore della cooperativa.


INIZIATIVE<br />

FAR DEL BENE E’ UN’IMPRESA<br />

A <strong>Modena</strong> sono sempre più numerose le cooperative sociali nate in ambito parrocchiale o<br />

del volontariato. Questa “impronta genetica” ha portato la Caritas diocesana e i centri di<br />

pastorale giovani e <strong>sociale</strong> a organizzare, in collaborazione con <strong>Confcooperative</strong> <strong>Modena</strong>,<br />

un seminario di presentazione della cooperazione <strong>sociale</strong> che si è tenuto al Centro famiglia di Nazareth. Gaetano De Vinco e<br />

Massimo Giusti, presidenti rispettivamente di <strong>Confcooperative</strong> e di Fedesoli<strong>da</strong>rietà, hanno illustrato che cos’è una cooperativa,<br />

perché e come si costituisce, in quali ambiti opera la cooperazione <strong>sociale</strong> e la sua consistenza provinciale. La cooperazione<br />

<strong>sociale</strong> è quindi uno strumento utilizzabile <strong>da</strong> parte di gruppi e associazioni di volontariato in campo <strong>sociale</strong> ed educativo che<br />

vogliono <strong>da</strong>rsi una struttura per operare in campo economico.<br />

ETICHETTE,QUESTE SCONOSCIUTE<br />

Conosciamo esattamente ciò che mangiamo, la sua composizione, l’origine?<br />

Per rispondere a questo interrogativo la Cooperativa Vagamondi di Formigine e<br />

l’associazione Cose dell’altro mondo onlus hanno organizzato, grazie al contributo del<br />

Centro Servizi per il Volontariato di <strong>Modena</strong>, due incontri sul tema “Cosa metto nel<br />

carrello?”. Le due iniziative hanno avuto lo scopo di insegnare a leggere le etichette<br />

dei cibi che mettiamo ogni giorno sulle nostre tavole, a conoscerne gli ingredienti, la<br />

tabella nutrizionale, ma anche i termini di scadenza, le mo<strong>da</strong>lità di conservazione e la<br />

provenienza.<br />

IL PREFETTO COOPERATORE<br />

Giuseppe Ferorelli è intervenuto al comitato di presidenza di <strong>Confcooperative</strong> <strong>Modena</strong>,<br />

riunito il 3 febbraio. Il Prefetto è stato invitato <strong>da</strong>l presidente di <strong>Confcooperative</strong> Gaetano De<br />

Vinco, che gli ha illustrato le principali caratteristiche del movimento cooperativo aderente a<br />

<strong>Confcooperative</strong>. Dal canto suo il Prefetto ha ricor<strong>da</strong>to i suoi trascorsi di cooperatore a Bari,<br />

sua città natale, dove fu socio di una cooperativa di abitazione.<br />

Nel suo intervento il Prefetto ha dimostrato una grande conoscenza della cooperazione e<br />

delle sue regole, richiamando in particolare la centralità del socio.<br />

Il dott. Ferorelli ha, quindi, sottolineato l’importanza delle cooperative per fronteggiare<br />

l’emergenza abitativa, che investe anche la nostra provincia.<br />

I 25 ANNI DELLA POMPOSIANA<br />

Ha compiuto 25 anni la Pomposiana, la cooperativa <strong>sociale</strong> costituita nel 1981 a S.Matteo<br />

di <strong>Modena</strong>, per favorire l’inserimento lavorativo di tossicodipendenti, alcolisti, carcerati,<br />

persone con problemi psichiatrici o seguite <strong>da</strong>i servizi sociali.<br />

«25 anni di impegno in questo campo rappresentano un percorso lungo, a volte molto difficile,<br />

perché occorre coniugare le esigenze sociali con la capacità di fare impresa – afferma il<br />

presidente della Pomposiana Carmen Castellari – Siamo stati pionieri nell’inserimento<br />

<strong>sociale</strong> di persone svantaggiate e oggi facciamo parte a pieno titolo della risposta attesa con<br />

la trasformazione dello stato <strong>sociale</strong> intervenuta all’inizio degli anni 90».<br />

La ricorrenza è stata festeggiata con un convegno su “Lavoro e tossicodipendenza” e la presentazione del volume Cooperazione<br />

<strong>sociale</strong> e inserimenti lavorativi – L’esperienza della cooperativa <strong>sociale</strong> Pomposiana.<br />

53<br />

>


54<br />

><br />

UN <strong>2006</strong> RICCO DI INIZIATIVE<br />

LE COSTRUZIONI DI FRONTE ALLE NUOVE NORMATIVE<br />

Al momento giusto è stato fatto il punto sulle normative di un comparto produttivo. Questo il<br />

commento dei partecipanti modenesi e di altre province al seminario sulle nuove normative<br />

che regolano il settore costruzioni, tenuto il 16 febbraio presso la sede di <strong>Confcooperative</strong><br />

<strong>Modena</strong>. Numerosi i temi trattati <strong>da</strong>l relatore A. Campedelli che ha consentito ai presenti<br />

un prezioso approfondimento di temi di forte interesse e attualità. È stata poi spostata<br />

l’attenzione sulla legislazione attesa: il testo unico degli appalti pubblici di lavori, servizi e<br />

forniture, e la legge regionale sulle stesse materie. Il dibattito non ha potuto non toccare lo<br />

stato congiunturale del settore, con manifestazioni di contenute preoccupazioni per l’edilizia<br />

abitativa.<br />

LE PROPOSTE TURISTICHE DI PROMAPPENNINO<br />

Itinerando <strong>2006</strong> è il calen<strong>da</strong>rio di passeggiate, escursioni e week end nelle province di <strong>Modena</strong> e<br />

Bologna realizzato <strong>da</strong>lla cooperativa PromAppennino di Zocca. La gui<strong>da</strong> rappresenta <strong>da</strong> sempre un<br />

punto di riferimento imperdibile per coloro che vogliono trascorrere piacevoli momenti immersi nella<br />

natura e scoprire il territorio tra il Reno e il Panaro attraverso la pratica dell’escursionismo. Giunta alla<br />

tredicesima edizione, Itinerando è caratterizzata <strong>da</strong>ll’ennesimo allargamento territoriale che porterà<br />

gli escursionisti a scoprire tutte le principali bellezze naturali e storico-architettoniche<br />

dell’Appennino modenese e bolognese.<br />

CON POWER L’ENERGIA COSTA MENO<br />

<strong>Confcooperative</strong> <strong>Modena</strong> per offrire servizi energetici, sviluppare progetti sul risparmio, l’efficienza<br />

energetica e le fonti rinnovabili, promuovere una nuova cultura energetica ha costituito Power. Il<br />

suo primo obiettivo è quello di porsi come una grande, nuova opportunità nel settore energetico per<br />

promuovere, favorire e realizzare efficienza e risparmio energetici. Nell’ambito della propria attività,<br />

per conto dei soci, di ricerca dell’efficienza e del risparmio energetici, di promozione e divulgazione,<br />

consulenza e servizi specifici in campo energetico, Power si pone come interlocutore affi<strong>da</strong>bile per lo<br />

sviluppo di progetti e soluzioni energetiche innovative.<br />

UNA CASA PIU’ GRANDE PER ALECRIM WORK<br />

È imponente la nuova sede di Alecrim Work, cooperativa <strong>sociale</strong> di inserimento lavorativo<br />

situata a Maranello. «Siamo partiti nel 1995 con cinque persone, tre delle quali svantaggiate,<br />

e con un fatturato di poche migliaia di euro – ha ricor<strong>da</strong>to il presidente della cooperativa<br />

Massimo Giusti – Oggi abbiamo 75 addetti, di cui 52 svantaggiati: disabili fisici e psichici,<br />

alcolisti e tossicodipendenti. Nel 2005 abbiamo fatturato oltre 1,3 milioni di euro».<br />

Giusti ha annunciato la nascita dell’associazione Alecrim World, che coinvolge clienti,<br />

fornitori, volontari e sostenitori della cooperativa. Il taglio del nastro e la benedizione<br />

della nuova sede sono stati affi<strong>da</strong>ti a mons. Santo Quadri, Vescovo emerito di <strong>Modena</strong>.


INIZIATIVE<br />

TUTTI PAZZI PER MISS GHANANAS<br />

Nel <strong>2006</strong> sono an<strong>da</strong>ti a ruba gli ananas di Ghanacoop. Il frutto, battezzato Miss Ghananas – l’ananas<br />

fresco extra dolce <strong>da</strong>l Ghana – è certificato Transfair, un marchio del circuito del commercio equo e<br />

soli<strong>da</strong>le. La cooperativa degli immigrati ghanesi che vivono a <strong>Modena</strong> ha pensato anche a chi non ha<br />

voglia o tempo di an<strong>da</strong>re fino al supermercato, oppure crede nella cosiddetta “filiera corta”. Infatti<br />

è possibile acquistare gli ananas direttamente <strong>da</strong> Ghanacoop, risparmiando tempo e denaro e con<br />

consegne a domicilio. Intanto dell’esperienza della cooperativa si è parlato anche in occasione di Civitas,<br />

la mostra-convegno della soli<strong>da</strong>rietà e dell’economia <strong>sociale</strong> e civile tenutasi a Padova in maggio.<br />

SIPARIO SULL’HANDICAP<br />

Si è tenuta a Carpi <strong>da</strong>l 10 al 15 maggio l’ottava edizione del Festival Internazionale delle<br />

abilità differenti, promosso e organizzato <strong>da</strong>lla cooperativa <strong>sociale</strong> Nazareno di Carpi.<br />

All’edizione <strong>2006</strong>, intitolata “Cara Beltà...”, han preso parte artisti e compagnie provenienti<br />

<strong>da</strong> tutto il mondo, persone che, superando il limite dell’handicap, hanno scoperto la capacità<br />

e il desiderio di esprimere se stessi nelle arti. Il Festival ha confermato anche quest’anno<br />

le sue finalità artistiche e culturali: rinnovare l’offerta teatrale di elevata qualità; aprire le<br />

porte del mercato teatrale ad artisti disabili, soprattutto giovani, favorendo la loro crescita<br />

professionale in campo artistico, tecnico e organizzativo.<br />

ATTENTATO A COOPERATIVA DELLA LOCRIDE<br />

<strong>Confcooperative</strong> <strong>Modena</strong> ha espresso soli<strong>da</strong>rietà a una cooperativa della Locride vittima di un<br />

attentato. Il fatto è successo alla cooperativa Valle del Bonamico, socia del Consorzio Sociale<br />

Goel, promosso <strong>da</strong>l vescovo di Locri-Gerace mons. Giancarlo Maria Bregantini quale segnale<br />

concreto per creare occupazione per i giovani della Locride. «Si è voluto colpire un’impresa che<br />

ha i suoi valori fon<strong>da</strong>nti nella democrazia economica, nella legalità, nel rispetto delle regole, e<br />

che rappresenta un simbolo per tutta la Locride. Per questo la nostra soli<strong>da</strong>rietà è totale – ha<br />

affermato <strong>Confcooperative</strong> <strong>Modena</strong> - Questo attentato conferma l’importanza e la modernità del modello cooperativo, più volte<br />

messo in discussione nei mesi scorsi <strong>da</strong> ambienti non del tutto disinteressati».<br />

RIPOSIZIONARE IL SISTEMA COOPERATIVO<br />

È ormai evidente che di fronte ai grossi cambiamenti in atto occorre reagire con energia, assumendo<br />

decisioni profonde e orientandosi verso nuove mo<strong>da</strong>lità di lavoro e di azione. Il mondo della<br />

cooperazione non è esente <strong>da</strong> tale destino ed è per questo che <strong>Confcooperative</strong> <strong>Modena</strong> <strong>da</strong> tempo<br />

affronta la questione del cambiamento in modo serio e con l’intenzione di produrre strumenti, servizi<br />

e idee utili alle cooperative che ne fanno parte e, in generale, all’intero sistema cooperativo. Si tratta<br />

di investire in modo deciso su quello che tecnicamente viene definito il posizionamento strategico. <strong>Confcooperative</strong> <strong>Modena</strong><br />

ha deciso di scommettere su questo fattore e di avviare quindi un percorso con il quale individuare strategie, strumenti e<br />

idee che consentano di rispondere meglio alle sfide del futuro. Questa scommessa e questo percorso si concretizzano nel<br />

progetto Il posizionamento strategico del sistema cooperativo modenese, il quale assume come obiettivo fon<strong>da</strong>mentale quello<br />

di favorire l’individuazione del posizionamento strategico del sistema cooperativo modenese e in particolare dell’associazione<br />

di categoria e della impresa cooperativa.<br />

55<br />

>


56<br />

><br />

UN <strong>2006</strong> RICCO DI INIZIATIVE<br />

AMBIENTE, IL BUSINNESS POSSIBILE<br />

<strong>Confcooperative</strong> <strong>Modena</strong> ha partecipato “all’iniziativa denominata Processi di innovazione nelle imprese<br />

modenesi connessi a tematiche ambientali”, finanziata <strong>da</strong>lla Provincia, cofinanziata <strong>da</strong>ll’Unione europea con le<br />

risorse del Fondo <strong>sociale</strong> europeo e gestita <strong>da</strong> Irecoop <strong>Modena</strong>. L’iniziativa, predisposta in collaborazione con<br />

l’Assessorato provinciale all’Ambiente e la Facoltà di Economia dell’Università di <strong>Modena</strong> e Reggio E., prevedeva<br />

attività di ricerca e consulenza, tre seminari e un convegno. L’in<strong>da</strong>gine ha avuto lo scopo di analizzare il contesto<br />

economico di riferimento, gli effetti derivanti <strong>da</strong>ll’applicazione delle normative vigenti in area ambientale e le<br />

prospettive di business per le aziende. Le consulenze hanno supportato la re<strong>da</strong>zione di business plan nel settore<br />

ambientale. I seminari ed il convegno hanno avuto l’obiettivo di approfondire le possibilità di investimento in<br />

aree di business ambientale.<br />

AL SUDAFRICA INTERESSA LA COOPERAZIONE<br />

Dal Su<strong>da</strong>frica per studiare l’agricoltura modenese, in particolare quella organizzata in forma<br />

cooperativa. Mandla Mabuza, componente della presidenza dell’African National Congress (il partito<br />

fon<strong>da</strong>to <strong>da</strong> Nelson Mandela), e Jeanet Mahlangu, dirigente del Ministero dell’Agricoltura, hanno<br />

visitato <strong>Modena</strong> <strong>da</strong>ll’8 al 14 maggio. Durante il soggiorno modenese hanno avuto colloqui istituzionali<br />

e con i rappresentanti del mondo economico-imprenditoriale. In particolare nella giornata dell’11<br />

maggio Mabuza e Mahlangu sono stati ospiti di <strong>Confcooperative</strong> <strong>Modena</strong>. I due rappresentanti<br />

su<strong>da</strong>fricani hanno visitato alcune cooperative ed incontrato il Presidente De Vinco a Palazzo Europa. Erano presenti all’incontro<br />

rappresentanti di Copagri, Cia e Coldiretti.<br />

GHANACOOP ALL’ONU<br />

Dal Ghana alla sede delle Nazioni Unite a New York passando per <strong>Modena</strong>. È il tragitto ideale<br />

compiuto <strong>da</strong> Ghanacoop, che l’11 maggio ha presentato a un workshop dell’Onu la storia, le<br />

motivazioni e i progetti della cooperativa creata <strong>da</strong>lla comunità dei ghanesi immigrati a <strong>Modena</strong>. La<br />

missione newyorkese di Ghanacoop fa parte del percorso di preparazione che l’Onu si è <strong>da</strong>ta in vista<br />

dell’assemblea generale prevista a metà settembre sulle migrazioni internazionali e sui processi<br />

di sviluppo.<br />

Il gruppo modenese è intervenuto nell’ambito del workshop sui “Contributi della diaspora” che prevedeva il confronto con<br />

esperienze positive avviate nel mondo, in particolare iniziative non finanziarie e politiche per favorire lo sviluppo e ridurre la<br />

povertà nei paesi di origine.<br />

LA BOTTEGA DEL SOLE SI RINNOVA<br />

Compie 5 anni la Bottega del Sole, la struttura per il commercio equo e soli<strong>da</strong>le nata a Carpi e<br />

presente anche a Mirandola. Attualmente ha un’ottantina di soci, tre dipendenti e nel 2005 ha<br />

fatturato 130 mila euro. In maggio la Bottega del Sole ha inaugurato due nuovi punti vendita.<br />

«Ciò che ci distingue <strong>da</strong> una classica attività commerciale – spiegano Santoriello e Paluan,<br />

presidente e vicepresidente della cooperativa – è il forte impegno di tutti i volontari nella<br />

diffusione dei valori del commercio equo e nel raccontare cosa c’è dietro al semplice acquisto di<br />

un prodotto. Un’azione educativa e culturale che svolgiamo attraverso attività e incontri nelle scuole e con serate a tema rivolte<br />

alla cittadinanza».


INIZIATIVE<br />

LEZIONI DI COOPERAZIONE<br />

E’ stato avviato il 20 aprile un ciclo di incontri promossi <strong>da</strong>lla cooperativa Unicapi di <strong>Modena</strong> per i propri soci.<br />

L’obiettivo era quello di affrontare tematiche che potessero approfondire la specificità della impresa<br />

cooperativa, gli strumenti normativi e organizzativi che la connotano, includendo in questi approfondimenti<br />

tematici anche elementi di storia vera e propria della cooperazione.<br />

I temi trattati: valori e principi della cooperazione, strumenti gestionali: bilancio preventivo e controllo di<br />

gestione, ruolo e funzione del consiglio di amministrazione e degli organismi di direzione della cooperativa, scenari e prospettive<br />

dell’abitare a <strong>Modena</strong>: il ruolo della pubblica amministrazione e la missione delle cooperative di abitazione.<br />

ANCHE I PALLONI POSSONO ESSERE SOLIDALI<br />

Provengono <strong>da</strong>l Pakistan, sono cuciti a mano con l’utilizzo di materiali tecnologici,<br />

hanno un’ottima qualità, ma soprattutto non sono fabbricati <strong>da</strong>i bambini.<br />

Si tratta dei palloni soli<strong>da</strong>li promossi <strong>da</strong>l progetto “Diritti in gioco” e <strong>da</strong>lla campagna<br />

internazionale di sensibilizzazione “Difendiamo i loro diritti”, la quale, sostenuta <strong>da</strong><br />

News (rete europea delle botteghe del commercio equo soli<strong>da</strong>le), prevede in tutta Italia<br />

l’utilizzo di “palloni equosoli<strong>da</strong>li” come prodotto simbolo e strumento di comunicazione<br />

nei confronti di istituzioni, organizzazioni sportive e cittadini.<br />

In provincia di <strong>Modena</strong> il progetto è stato sostenuto <strong>da</strong>lle cooperative Oltremare,<br />

Vagamondi e Bottega del Sole.<br />

UNA MEDAGLIA PER LA CANTINA SI S. CROCE<br />

La Cantina di S. Croce di Carpi ha conquistato una me<strong>da</strong>glia d’oro al decimo Palio dei Vini Frizzanti<br />

Matilde di Canossa Ghirlandina d’Oro.<br />

La manifestazione, indetta <strong>da</strong>lla Camera di commercio di Reggio Emilia, è stata realizzata<br />

<strong>da</strong>l Consorzio per la Promozione del Marchio Storico dei Vini Reggiani, con la collaborazione<br />

dell’Associazione Enologi Enotecnici Italiani.<br />

I commissari hanno valutato 523 campioni presentati <strong>da</strong> 110 aziende di sei regioni italiane.<br />

La Cantina di S. Croce ha vinto nella categoria Lambrusco Salamino di Santa Croce “tradizione<br />

2005”.<br />

UNO SPORTELLO PER ASPIRANTI COOPERATORI<br />

È nato Imprendo.coop, lo sportello di informazione, assistenza e consulenza dedicato<br />

a chi desidera costituire imprese cooperative. Attivo <strong>da</strong>l 1° giugno, lo sportello è<br />

stato creato <strong>da</strong> <strong>Confcooperative</strong> <strong>Modena</strong>.<br />

La promozione cooperativa, infatti, è per l’Associazione un impegno intimamente connesso alla sua identità, alla sua storia ed<br />

è componente rilevante della sua missione.<br />

«Gli aspiranti imprenditori che si rivolgono ai nostri uffici per sviluppare progetti di imprese non sempre conoscono tutte le<br />

opportunità offerte <strong>da</strong>lla cooperazione – afferma il direttore Golinelli – Per questo abbiamo deciso di perfezionare il servizio<br />

di consulenza che già <strong>da</strong> tempo eroghiamo.<br />

Imprendo.coop fa parte del progetto triennale di promozione e sviluppo denominato Diffondi, deliberato all’inizio del 2005 <strong>da</strong>l<br />

comitato di presidenza.<br />

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UN <strong>2006</strong> RICCO DI INIZIATIVE<br />

DONAZIONE ALL’ONCOLOGIA PEDIATRICA<br />

È stata effettuata a metà giugno la donazione di 15 mila euro decisa <strong>da</strong> <strong>Confcooperative</strong> <strong>Modena</strong><br />

per sostenere la ricerca oncoematologica condotta a <strong>Modena</strong>.<br />

«Siamo molto grati a <strong>Confcooperative</strong> <strong>Modena</strong> per questo gesto – afferma il prof. Paolo Paolucci,<br />

direttore del Dipartimento Materno Infantile dell’Università di <strong>Modena</strong> e Reggio Emilia - La<br />

donazione servirà per sostenere un progetto denominato “laboratorio di terapie cellulari” a sostegno<br />

dell’oncologia pediatrica, per combattere leucemie e altri tumori solidi infantili. Ricordiamo che<br />

la proposta di sostenere la ricerca oncoematologica è stata lanciata nel 2005 per ricor<strong>da</strong>re Milva<br />

Monzani, la collaboratrice di Uniservizi scomparsa nel 2005 a causa di un male incurabile.<br />

GLI OCCHI DI COVILI<br />

C’era anche <strong>Confcooperative</strong> <strong>Modena</strong> tra i partner di Covili–gli occhi della vita, la mostra<br />

antologica sul pittore pavullese celebrata a <strong>Modena</strong>. Con il suo pennello Covili ha scritto la<br />

storia, la cronaca, la leggen<strong>da</strong> e la fiaba della sua terra.<br />

Rivivono, grazie alla sua arte, gli uomini, le case, le terre, il paesaggio del Frignano.<br />

Al Foro Boario, il mondo di Covili ha ospitato il vicepresidente nazionale Ottolini, il presidente<br />

regionale Gardini e un gruppo di cooperatori modenesi gui<strong>da</strong>to <strong>da</strong>l presidente De Vinco.<br />

È stato il figlio dell’artista, Vladimiro Covili, a illustrare ai visitatori le opere, il linguaggio e il<br />

percorso pittorico del padre, scomparso nel 2005.<br />

IL FORMAGGIO DELLA “BIANCA” E’ OK<br />

Hanno raggiunto a fine di marzo i dodici mesi di stagionatura ed hanno superato brillantemente<br />

l’esame del Consorzio di tutela le prime 27 forme di Parmigiano - Reggiano prodotte con il latte<br />

di ‘Bianca modenese’, una razza a rischio di estinzione.<br />

Si tratta del formaggio prodotto <strong>da</strong>l caseificio Rosola di Rosola di Zocca con il latte di due stalle<br />

socie.<br />

«Gli allevamenti che hanno mantenuto questa razza in stalla lo hanno fatto spesso per aggiungere<br />

al latte di Frisona una certa percentuale di latte miglioratore della Bianca modenese - commenta<br />

l’assessore provinciale all’Agricoltura Graziano Poggioli - Infatti questo latte è particolarmente<br />

a<strong>da</strong>tto per la caseificazione e ha un ottimo rapporto tra tenore di grasso e proteine».<br />

A MISURA DI BAMBINI<br />

È stata inaugurata in giugno la Casa per piccoli e grandi, realizzata <strong>da</strong> Unioncasa e Abitcoop<br />

in via Pergolesi a <strong>Modena</strong>.<br />

All’inaugurazione sono intervenuti i presidenti delle due cooperative, Baschieri e Lugli ed il<br />

sin<strong>da</strong>co di <strong>Modena</strong> Giorgio Pighi.<br />

«Per le nostre cooperative, <strong>da</strong> sempre attente al risvolto <strong>sociale</strong> delle politiche abitative, –<br />

hanno dichiarato Baschieri e Lugli – la missione di fare case risponde a qualcosa di più che<br />

realizzare semplicemente delle belle opere materiali. Qui si è fatto uno sforzo ulteriore. Tutto<br />

è stato ripensato per il divertimento, la sicurezza e il piacere della vita dei bambini».


INIZIATIVE<br />

GLI 85 ANNI DELLA MURATORI DI S. FELICE<br />

La cooperativa Muratori di S. Felice s/P ha compiuto 85 anni. La ricorrenza è stata celebrata il<br />

27 maggio alla presenza dei soci, dipendenti e dei rappresentanti delle istituzioni, accolti <strong>da</strong>l<br />

presidente della cooperativa Finelli. Fon<strong>da</strong>ta il 13 marzo 1921, la cooperativa Muratori di S.<br />

Felice è una delle più longeve tra le imprese aderenti a <strong>Confcooperative</strong> <strong>Modena</strong>. «La vostra<br />

è una storia esemplare e luminosa, che negli anni ha visto il muratore della Bassa diventare<br />

sempre più protagonista del proprio destino – ha detto il presidente di <strong>Confcooperative</strong> De Vinco<br />

ringraziando i soci e dirigenti a nome del movimento cooperativo, citando in particolare l’ex presidente Gozzi e Finelli.<br />

LA CALABRIA RINASCE CON LE COOPERATIVE<br />

Il gruppo cooperativo paritetico Oltrelab collabora <strong>da</strong> un anno con AS.CA.M nella promozione di<br />

progetti di soli<strong>da</strong>rietà e sostegno allo sviluppo della Calabria. In questo ambito l’8 giugno Oltrelab<br />

ha promosso un seminario <strong>da</strong>l titolo “Calabria: le frontiere della legalità e del cambiamento”. Ospite<br />

il vescovo di Locri e Gerace mons. Giancarlo Bregantini, che <strong>da</strong> anni raccoglie apprezzamento in<br />

tutta Italia per aver animato l’esperienza delle cooperative del progetto Policoro e del Consorzio<br />

Goel, divenute simbolo della lotta alla mafia. «Anche nelle sue forme meno strutturate – ha detto<br />

De Vinco – la cooperazione appare una risposta tra le più forti e credibili alla logica, che appare<br />

oggi prevalente, del conflitto e della concorrenza senza limiti».<br />

BCC, UN MODELLO PER LA RUSSIA<br />

La Russia si incammina sulla via del credito cooperativo e chiede una mano alle nostre Bcc.<br />

A giugno, a Mosca, si è tenuto un seminario incentrato sul credito cooperativo che è servito a<br />

banchieri e politici russi per capire la specificità del sistema Bcc, le sue caratteristiche, i problemi<br />

legati alla vigilanza e i vantaggi che derivano <strong>da</strong>l suo stretto legame con le realtà e lo sviluppo del<br />

territorio in cui opera. Della delegazione italiana faceva parte, oltre a dirigenti della Banca d’Italia<br />

e del movimento del credito cooperativo, Daniele Ravaglia, direttore generale di Emil Banca.<br />

«In Russia non esiste ancora un sistema paragonabile al nostro – spiega Ravaglia – La loro Banca Centrale è impegnata a<br />

regolamentare un sistema oggi molto confuso e che tende a escludere le piccole comunità <strong>da</strong>ll’accesso al credito. Del modello<br />

Bcc i russi hanno apprezzato molto l’estrema capillarità e la mission legata allo sviluppo territoriale».<br />

GIOVANI E COOPERATORI<br />

In giugno è nata l’Associazione Giovani Cooperatori di <strong>Confcooperative</strong> <strong>Modena</strong>. Conta associati<br />

<strong>da</strong>i 16 ai 37 anni, soci o dipendenti di cooperative ed enti che aderiscono a <strong>Confcooperative</strong><br />

<strong>Modena</strong>. Presidente è l’imprenditore agricolo Alberto Vaccari, socio della Cantina Formigine-<br />

Pedemontana e del caseificio Nuova Martignana. I due vice presidenti sono Laura Scapinelli,<br />

socia della cooperativa La Bottega di Merlino, e Daniele Vandelli, socio della cooperativa<br />

Cooperga. L’Associazione si propone di contribuire alla promozione culturale e civile dei<br />

giovani, con particolare riguardo alla loro educazione cooperativa ai fini di un loro pieno<br />

inserimento nella vita e nell’attività del movimento cooperativo. Curerà l’organizzazione di<br />

convegni, corsi di formazione e viaggi di studio con una forte impronta cooperativa, allaccerà rapporti di collaborazione con<br />

organizzazioni giovanili e cooperativistiche per uno scambio di idee ed esperienze.<br />

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UN <strong>2006</strong> RICCO DI INIZIATIVE<br />

ESTATE CON I PICCOLI<br />

Trascorrere una giornata in piscina o nei parchi, partecipare a tornei sportivi o attività di laboratorio,<br />

soggiornare in Appennino o imparare la pratica della canoa. Sono alcune delle iniziative proposte<br />

nei centri estivi gestiti <strong>da</strong>lle cooperative Domus Assistenza, Il Girasole e Pangea. Complessivamente<br />

sono stati quasi 500 i bambini, alcuni dei quali disabili, che hanno frequentato i centri. Tutte le<br />

attività proposte erano a tema: Estate con Harry Potter, il Mago di Oz, il soggiorno in fattoria.<br />

QUANDO IL CASEIFICIO SI FA TEATRO<br />

Si è svolta anche quest’anno la manifestazione intitolata “I concerti della Via Lattea – Armonie<br />

delle Forme”, giunta alla quarta edizione. Si tratta di una rassegna musicale che ha luogo nei<br />

caseifici, una sorta di viaggio che dura tutta l’estate e che conduce nelle sale dove ogni mattina<br />

il Parmigiano-Reggiano nasce e nei magazzini dove per tanto tempo matura. Durante le tappe<br />

che contrassegnano il cammino l’imperativo è ascoltare, gustare e percepire la complessità<br />

che deriva <strong>da</strong>l singolare intreccio tra Parmigiano-Reggiano e musica. Sono stati diciannove i<br />

concerti che ormai sono diventati una tradizione degli appuntamenti estivi emiliani. I caseifici coinvolti son stati: il Pelloni di S.<br />

Dalmazio, il Superchina Canevare di Fanano, il Savoniero Susano di Palagano, la Nuova Martignana di Baggiovara, il S. Rita di<br />

Serramazzoni e il Dismano di Montese.<br />

SEMINE, NOVITA’ IN ARRIVO<br />

Una visita gui<strong>da</strong>ta presso l’azien<strong>da</strong> agricola “Le Provane” ad Albareto di <strong>Modena</strong> per presentare<br />

le novità sementiere per le prossime semine autunnali. L’ha organizzata il Cesac per conoscere<br />

le migliori varietà di grano per le prossime semine, le tecniche colturali più innovative,<br />

l’evoluzione dei mercati. Le nuove varietà di grano hanno suscitato interesse negli operatori<br />

per le caratteristiche agronomiche e il potenziale produttivo ma, soprattutto, per il possibile<br />

sviluppo che i cereali a paglia potrebbero avere nei prossimi anni nella nostra provincia.<br />

Una delle conseguenze che il disacoppiamento degli aiuti Pac ha portato nel nostro paese è rendere non più competitiva<br />

la produzione di grano duro nel sud Italia. Di conseguenza l’industria molitoria, che tradizionalmente si approvvigionava in<br />

Meridione (oltre che all’estero, in particolare in Cana<strong>da</strong>), sta cercando di favorire la diffusione della coltura del grano duro al<br />

nord e in particolare in Emilia-Romagna, per l’alta qualità che è possibile ottenere e per la sanità del prodotto, con particolare<br />

riguardo alle micotossine.<br />

INSIEME PER CRESCERE<br />

È stata inaugurata il 10 settembre la nuova Cantina Formigine Pedemontana nata <strong>da</strong>lla fusione<br />

tra la Cantina Sociale di Formigine (fon<strong>da</strong>ta nel 1920) e la Cantina Sociale La Pedemontana di<br />

Sassuolo (anno di nascita 1965). «È giunto al traguardo un confronto durato oltre dieci anni – ha<br />

detto il presidente Cesare Tardini - L’opera ha impegnato ingenti risorse umane e finanziarie, ma<br />

aveva la sua ragione d’essere nella necessità di un’integrazione e un rinnovamento di struttura,<br />

organizzazione e mentalità». La costruzione della nuova Cantina, che ha quasi 500 soci, ha visto impegnate, tra le altre, le<br />

cooperative Italprogetti e Muratori di S. Felice s/P. Gli impianti hanno richiesto un investimento di 14,7 milioni di euro. La nuova<br />

Cantina, che ha quindici dipendenti fissi, trasforma 100 mila quintali di uva e ha una capacità produttiva di 90 mila ettolitri di<br />

vino, in larga parte Lambrusco Grasparossa di Castelvetro Doc, ma anche Trebbiano Modenese Igt.


INIZIATIVE<br />

COOPERAZIONE MODELLO VINCENTE<br />

«La forma cooperativa è destinata a essere la figura dominante della forma d’impresa. Già ora le<br />

imprese di capitale copiano la cooperazione perché hanno capito che è il modello vincente. Del resto,<br />

chi ha inventato la Rsi (responsabilità <strong>sociale</strong> d’impresa) e il bilancio <strong>sociale</strong>? Le cooperative, e lo<br />

hanno fatto più di cento anni fa». Lo ha detto il prof. Stefano Zamagni al seminario sul posizionamento<br />

strategico di <strong>Confcooperative</strong> <strong>Modena</strong>. L’iniziativa, alla quale ha partecipato una trentina di dirigenti<br />

cooperativi modenesi, si è tenuta il 15 settembre all’Hotel Mercure di Campogalliano. Secondo<br />

l’economista molti dirigenti cooperativi non sono capaci di utilizzare la forma cooperativa a loro vantaggio; anzi, spesso le<br />

cooperative soffrono un complesso d’inferiorità nei confronti delle imprese capitaliste e tendono a imitarle. «Le cooperative,<br />

invece, devono riscoprire la propria identità, ma in chiave organizzativa, non ideologica, e crederci. In questo modo l’essere<br />

cooperativa diventa un elemento di vantaggio, perché chi lavora in cooperativa afferma e realizza la sua libertà».<br />

POWER ACCENDE LA LUCE IN GHANA<br />

È modenese l’energia che illumina Gomoa Simbrofo, villaggio alle porte di Accra, la capitale del Ghana.<br />

È stato acceso a inizio settembre, infatti, l’impianto fotovoltaico donato agli abitanti del villaggio<br />

grazie alla raccolta fondi denominata “Luce per il Ghana”. L’iniziativa è stata promossa <strong>da</strong> Ghanacoop,<br />

<strong>Confcooperative</strong> <strong>Modena</strong>, Emil Banca e Provincia di <strong>Modena</strong>. L’impianto, che ha una potenza di 7,5 kw,<br />

è stato progettato <strong>da</strong>lla cooperativa di servizi energetici Power, mentre a costruirlo e installarlo è stata<br />

Elettrotek, un’azien<strong>da</strong> di Castelfranco Emilia socia di Power. L’energia elettrica che l’impianto produce<br />

sfruttando il sole è completamente gratuita e pulita; alimenta trenta lampioni dislocati nei punti di maggiore aggregazione del<br />

villaggio, in cui vivono circa 800 persone, in maggioranza bambini.<br />

DISABILI : ECCO LA CONVENZIONE QUADRO<br />

Una nuova opportunità che amplia la gamma degli strumenti per favorire l’occupazione delle persone<br />

disabili, soprattutto di quelle che presentano particolari difficoltà di inserimento lavorativo attraverso<br />

le vie ordinarie del collocamento mirato. Grazie alla convenzione quadro firmata in luglio <strong>da</strong> sin<strong>da</strong>cati,<br />

organizzazioni <strong>da</strong>toriali e associazioni (come <strong>Confcooperative</strong> <strong>Modena</strong>) di rappresentanza, assistenza<br />

e tutela delle cooperative sociali di tipo B, sarà possibile applicare la legge regionale del 2005 che<br />

prevede, appunto, l’inserimento lavorativo dei disabili nelle cooperative sociali per conto delle aziende<br />

che affi<strong>da</strong>no commesse alle stesse cooperative. L’approvazione della convenzione quadro è importante perché consentirà a più<br />

persone disabili di accedere al mercato del lavoro in una condizione di maggior tutela.<br />

GLI SPACCI DEI CASEIFICI SI RIFANNO IL LOOK<br />

Promuovere la vendita diretta dei prodotti agro-alimentari tipici dell’Appennino attraverso incentivi per<br />

la realizzazione o qualificazione degli spacci azien<strong>da</strong>li e interazien<strong>da</strong>li. Sono stati gli obiettivi raggiunti<br />

del bando del Gal Antico Frignano e Appennino Reggiano. «Vogliamo favorire un rapporto diretto tra le<br />

aziende di prodotti alimentari tipici e i consumatori – spiega il presidente del Gal – Oggi sono ancora<br />

poche le imprese della montagna che vendono direttamente al pubblico, e spesso l’immagine dei locali è<br />

poco adeguata alle caratteristiche qualitative dei loro prodotti». I fondi disponibili ed utilizzati ammontavano complessivamente<br />

a 200 mila euro, mentre l’investimento complessivo previsto <strong>da</strong>i progetti presentati ha superato il milione di euro. Al bando<br />

hanno partecipato venti aziende che producono o trasformano Parmigiano-Reggiano, carni suine e bovine, mele, piccoli frutti,<br />

prodotti del bosco e sottobosco. La metà esatta delle aziende finanziate è rappresentata <strong>da</strong> caseifici aderenti a <strong>Confcooperative</strong><br />

<strong>Modena</strong>. Si tratta dei caseifici S.Rita di Pompeano di Serramazzoni, Industria casearia di Pievepelago, Dismano di Montese,<br />

Pelloni di Serramazzoni, Salto S. Maria di Montese, S. Pietro in Rio Torto di Serramazzoni e Superchina Canevare di Fanano.<br />

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UN <strong>2006</strong> RICCO DI INIZIATIVE<br />

NUOVA MARTIGNANA RADDOPPIA<br />

È uno degli spacci per il Parmigiano-Reggiano più conosciuti e frequentati a <strong>Modena</strong> e dintorni.<br />

Parliamo del punto vendita del caseificio Nuova Martignana di Baggiovara, aperto nel 1993 e<br />

recentemente ristrutturato. «Il nostro spaccio ha sempre riscosso il favore del pubblico grazie al giusto<br />

rapporto qualità-prezzo – afferma il presidente del caseificio Luigi Gheduzzi – Con l’ampliamento<br />

intendiamo offrire un servizio ancora migliore alla nostra affezionata clientela».<br />

Questa realizzazione segue altri lavori eseguiti di recente, come l’ampliamento del magazzino per la<br />

stagionatura del formaggio e la costruzione del nuovo salatoio a immersione.<br />

Per queste realizzazioni la cooperativa ha investito complessivamente oltre 600 mila euro.<br />

APRE LA SCUOLA PER SORDOMUTI<br />

È stata inaugurata lo scorso 8 luglio a Negombo in Sri Lanka la scuola per bambini sordomuti<br />

realizzata grazie all’impegno della cooperativa Vagamondi e dell’associazione Cose dell’altro<br />

mondo onlus.<br />

Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti molte autorità religiose e civili, tra cui il vescovo<br />

della capitale cingalese Colombo, che stanno aiutando il gruppo Araliya a costituirsi come<br />

cooperativa. Insieme alle oltre 400 persone intervenute c’era anche l’ambasciatore italiano in<br />

Sri Lanka, Pio Mariani, divenuto ormai un amico dell’associazione.<br />

Ha partecipato anche un’associazione che rappresenta 250 sordomuti cingalesi e che si è impegnata a curare la manutenzione<br />

della scuola. Questa opera, che sarà gestita <strong>da</strong>lle suore della congregazione Figlie della Provvidenza per i bambini sordomuti,<br />

è stata realizzata in appena un anno con una spesa di 230 mila euro.<br />

SICUREZZA, LETTERA APERTA AL VICEMINISTRO DELL’INTERNO<br />

On. Marco Minniti, le scriventi associazioni si rivolgono a Lei rimarcando il disagio della provincia<br />

di <strong>Modena</strong> per l’aggravarsi della situazione dell’ordine pubblico. Una condizione che non ha<br />

mancato nei mesi scorsi di sfociare in drammatici episodi e alla quale cittadini e imprenditori<br />

non intendono a<strong>da</strong>ttare il proprio modo di vivere.<br />

Lo stato dell’ordine pubblico nella nostra provincia è anche il risultato di una profon<strong>da</strong>mente<br />

mutata geografia della popolazione che insiste sul territorio: in pochi anni il triplicare della presenza di immigrati regolari<br />

ha portato il loro numero a quasi 80 mila, ............ inizia così la lettera che le Associazioni imprenditoriali modenesi hanno<br />

indirizzato al Viceministro al fine di mantenere il tessuto <strong>sociale</strong> del territorio provinciale di <strong>Modena</strong> sano e per sollecitare la<br />

soluzione di una situazione che ha assunto dimensioni e qualità nuove, diverse e più allarmanti rispetto al passato.<br />

CONSIGLI PER “LA SPESA GIUSTA”<br />

Una gui<strong>da</strong> ai negozi, alle botteghe e ai punti vendita, anche nella grande distribuzione, dove è possibile<br />

“fare una spesa giusta”. L’ha proposta la Provincia di <strong>Modena</strong> in occasione della settimana per il<br />

commercio equo e soli<strong>da</strong>le, promossa <strong>da</strong>l 14 al 22 ottobre <strong>da</strong> Fairtrade Italia (l’ente che certifica i<br />

prodotti equo e soli<strong>da</strong>li). L’iniziativa ha coinvolto a livello nazionale circa tremila punti vendita, mentre<br />

a livello locale è stata realizzata con la collaborazione delle cooperative Oltremare, Ghanacoop,<br />

Vagamondi e Chico Mendes. Ci sono stati appuntamenti informativi e iniziative di promozione nei<br />

negozi del commercio equo e soli<strong>da</strong>le così come alcuni ipermercati e supermercati, nelle filiali di<br />

Emilbanca e nei selfservice Cir Food.


INIZIATIVE<br />

CONFCOOPERATIVE ALLO STADIO<br />

<strong>Confcooperative</strong> <strong>Modena</strong> ha rinnovato per la stagione <strong>2006</strong>-2007 l’accordo di sponsorizzazione con<br />

il <strong>Modena</strong> F.C.. «Abbiamo voluto <strong>da</strong>re continuità all’impegno nel mondo dello sport, inaugurato<br />

nel 2004 con il sostegno alla Maratona della Pace Gerusalemme-Betlemme e proseguito l’anno<br />

scorso con il <strong>Modena</strong>», spiega il direttore di <strong>Confcooperative</strong> Cristian Golinelli. Il rapporto con la<br />

società canarina prevede la sponsorizzazione allo stadio Braglia durante le partite casalinghe:<br />

il logo di <strong>Confcooperative</strong> compare sulla panchina gialloblu, su sei rotor <strong>da</strong> 6 metri X 1 sistemati<br />

a bordo campo sotto la tribuna Immergas. Inoltre, sul tabellone elettronico viene proiettato per 30 secondi prima della<br />

partita e nell’intervallo il logo di <strong>Confcooperative</strong> <strong>Modena</strong>, seguito <strong>da</strong>lla scritta “Sosteniamo la cooperazione per sostenere lo<br />

sviluppo”.<br />

DIECI ANNI OLTRE IL BLU<br />

La cooperativa <strong>sociale</strong> Oltre il Blu di <strong>Modena</strong> ha dieci anni. È stata, infatti, costituita il 18 luglio<br />

1996 <strong>da</strong> un gruppo di volontari dell’Associazione Volontari Pubblica Assistenza Croce Blu di<br />

<strong>Modena</strong>, attiva <strong>da</strong>l 1982 nel trasporto malati, formazione degli operatori e attività di sostegno agli<br />

anziani. «La nostra storia è simile a quella di altre cooperative sociali ‘gemmate’ <strong>da</strong>lle Pubbliche<br />

Assistenze italiane – spiega la presidente Maria Pia Bagnato – La Croce Blu era cresciuta a<br />

tal punto <strong>da</strong> rendere necessaria una struttura che potesse gestire con continuità alcune fasi<br />

complesse dell’erogazione dei servizi. È nata così Oltre il Blu». La cooperativa si è proposta subito come soggetto in grado<br />

di promuovere e sviluppare progetti di soli<strong>da</strong>rietà in collaborazione con il volontariato e le pubbliche amministrazioni che<br />

lavorano con il Terzo Settore. Oltre il Blu conta attualmente 29 occupati che operano in più sedi distaccate. I soci sono passati<br />

<strong>da</strong>gli undici iniziali a sedici.<br />

UN PREMIO PER DOMUS E GHANACOOP<br />

Domus Assistenza e Ghanacoop sono tra le dodici aziende modenesi a cui è stato assegnato il premio<br />

per la responsabilità <strong>sociale</strong> d’impresa, promosso <strong>da</strong>lla Provincia di <strong>Modena</strong> in collaborazione con<br />

Unicredit e Banca Etica. É stata la prima volta che a <strong>Modena</strong> viene istituito questo premio, che<br />

consiste in un logo <strong>da</strong> usare nell’immagine azien<strong>da</strong>le. La premiazione è avvenuta il 9 ottobre nel<br />

teatro del Collegio S. Carlo a <strong>Modena</strong>. Al concorso per la responsabilità <strong>sociale</strong> d’impresa hanno<br />

partecipato 23 imprese (nove cooperative) modenesi, che hanno presentato complessivamente 39<br />

progetti suddivisi in otto categorie. Domus è stata premiata ex-aequo con un’altra azien<strong>da</strong> nella sezione “Pari opportunità di<br />

genere” per il progetto sul part time reversibile, la flessibilità sui turni e la formazione per le lavoratrici che rientrano <strong>da</strong>lla<br />

maternità. Ghanacoop, invece, ha ricevuto il premio relativo alla categoria “Filiera fornitori”.<br />

UNA CASA PER I FUORI SEDE<br />

Gli studenti universitari fuori sede in cerca di un alloggio a <strong>Modena</strong> potranno trovare ospitalità<br />

presso persone anziane che rendono disponibile una stanza del loro appartamento. Un modo per<br />

contribuire in maniera concreta al problema della carenza di alloggi per gli studenti provenienti<br />

<strong>da</strong> altre province, ma anche per offrire un’opportunità di coabitazione e di relazione alle persone che vivono sole. Sono le<br />

caratteristiche principali del progetto “Ospitalità studenti”, promosso congiuntamente <strong>da</strong> Unicapi, Unitaria Cooperativa<br />

Abitazioni a Proprietà Indivisa, Comune di <strong>Modena</strong> e Arestud – l’Azien<strong>da</strong> per il diritto allo studio universitario di <strong>Modena</strong> e<br />

Reggio Emilia - che il 4 ottobre hanno siglato un protocollo d’intesa. «Il progetto comincia in via sperimentale con l’anno<br />

accademico <strong>2006</strong>/2007 – spiega il direttore di Unicapi Francesco Manfredi – Abbiamo aderito a questo progetto perché ci<br />

sembra incarni alcuni valori della cooperazione, come mutualità e soli<strong>da</strong>rietà».<br />

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UN <strong>2006</strong> RICCO DI INIZIATIVE<br />

UN PRIMO SOCCORSO CONTRO L’INFARTO<br />

Un defibrillatore per Palazzo Europa. Da inizio ottobre si trova, ben visibile, al piano terra del civico<br />

101. Lo ha donato la cooperativa Unioncasa, che si è accollata le spese di acquisto e installazione<br />

della preziosa apparecchiatura, in grado di prestare un primo, spesso decisivo, soccorso alle persone<br />

colpite <strong>da</strong> arresto cardiaco. La consegna ufficiale è avvenuta il 13 ottobre con una breve cerimonia,<br />

a cui hanno partecipato tra gli altri il presidente della Provincia Emilio Sabattini e la dott.ssa Silvana<br />

Borsari direttore del distretto socio sanitario dell’Azien<strong>da</strong> Usl di <strong>Modena</strong>. «La donazione – ha spiegato il presidente di Unioncasa<br />

Vincenzo Baschieri - realizza un vecchio sogno di Giuseppe Leonardi (l’ex componente del collegio probiviri di Unioncasa e vice<br />

presidente di <strong>Confcooperative</strong> <strong>Modena</strong>, scomparso il 29 maggio 2002, ndr). Il defibrillatore è a disposizione di tutte le persone<br />

che frequentano Palazzo Europa, sia per lavoro che per partecipare alle riunioni nelle sale del primo piano, o per mangiare al<br />

bar e al self-service».<br />

MUSICA PER INTENDITORI<br />

Otto concerti per tutti i gusti, <strong>da</strong>l blues al jazz, <strong>da</strong>llo swing al funky, <strong>da</strong>l soul al country. È la proposta della<br />

rassegna Music on the globe che, cominciata il 13 ottobre, si è conclusa il 1° dicembre. La rassegna è stata<br />

organizzata <strong>da</strong>ll’Unasp (Unione arti e spettacolo) delle Acli regionali Emilia-Romagna in collaborazione con<br />

il centro culturale Giacomo Alberione e Coop Art, la cooperativa modenese per artisti, musicisti, lavoratori<br />

dello spettacolo. I concerti, sponsorizzati anche <strong>da</strong> <strong>Confcooperative</strong> <strong>Modena</strong>, si sono svolti alla sala Off<br />

del centro Mr Muzik. «Il nostro obiettivo è stato rilanciare la musica <strong>da</strong>l vivo di qualità – ha affermato la<br />

presidente di Coop Art Tania Borelli – Troppo spesso, infatti, il pubblico, specie quello giovanile, è abituato alla cosiddetta<br />

“musica <strong>da</strong> sballo” proposta <strong>da</strong> discoteche e discobar. Con la nostra rassegna vogliamo promuovere la riscoperta della musica<br />

di origine afro-americana, capace di suscitare emozioni e favorire i legami tra popoli e culture diverse».<br />

CASEIFICI IN PIAZZA A LAMA<br />

Sabato 30 settembre e domenica 1 ottobre si è svolta a Lama Mocogno l’iniziativa intitolata “Parmigiano-<br />

Reggiano <strong>da</strong> gustare”. Per <strong>Confcooperative</strong> <strong>Modena</strong> è stata un’occasione preziosa per scoprire e apprezzare<br />

la genuinità del formaggio prodotto in montagna, in particolare <strong>da</strong>i quattro caseifici sociali che hanno preso<br />

parte alla manifestazione, con stand per l’esposizione e la vendita al pubblico del prodotto. Hanno partecipato i<br />

caseifici Beato Marco di Mocogno, S.Martino di Montecenere, S.Michele Arcangelo di Sassostorno e S.Giuseppe<br />

di Pianorso. «Hanno complessivamente una cinquantina di soci e trasformano 45 mila quintali di latte all’anno<br />

- ricor<strong>da</strong> il direttore Golinelli - La loro attività e la partecipazione all’iniziativa organizzata <strong>da</strong>l Comune confermano che anche<br />

a Lama Mocogno la produzione di Parmigiano-Reggiano è una realtà affermata che consente di creare lavoro e ricchezza. Per<br />

questo merita di essere sostenuta e valorizzata anche con manifestazioni di questo tipo».<br />

IL PELLONI SI INGRANDISCE<br />

Sono stati inaugurati il 14 ottobre i nuovi locali di stagionatura e vendita del caseificio <strong>sociale</strong><br />

Pelloni di S. Dalmazio di Serramazzoni. Oltre ai rappresentanti di <strong>Confcooperative</strong>, sono intervenuti<br />

all’inaugurazione, tra gli altri, il presidente della Provincia Sabattini, l’assessore provinciale<br />

all’Agricoltura Poggioli e quello regionale Rabboni. Le nuove strutture hanno richiesto un investimento<br />

di 1,5 milioni di euro. Il magazzino per la stagionatura può contenere 9.400 forme di Parmigiano-<br />

Reggiano, è stato costruito interamente in legno e si inserisce in modo armonioso nel contesto paesaggistico e ambientale. La<br />

movimentazione delle forme è completamente automatizzata. Il nuovo punto vendita, invece, è stato realizzato recuperando<br />

una parte del vecchio magazzino. «Ultimamente abbiamo investito oltre 4 milioni di euro, il 70% dei quali a nostro carico –<br />

ha detto il presidente della Cooperativa Pelloni – L’impegno è gravoso, ma lo abbiamo preso con l’obiettivo di produrre un<br />

formaggio sempre più buono».


INIZIATIVE<br />

UVA IN CALO, MA BUONA LA QUALITA’<br />

È nella norma il bilancio della vendemmia conclusa a metà ottobre. Lo afferma <strong>Confcooperative</strong> <strong>Modena</strong>,<br />

che ha analizzato i <strong>da</strong>ti definitivi delle 6 Cantine aderenti, le quali lavorano il 60% dell’uva complessivamente<br />

raccolta nel Modenese. Quest’anno il prodotto conferito negli stabilimenti modenesi delle Cantine S.<br />

Croce di Carpi, Sociale di Carpi, Sorbara, Masone-Campogalliano, Settecani di Castelvetro e Formigine-<br />

Pedemontana ammonta a 525mila quintali. Rispetto all’anno scorso c’è un calo del 4,2%. «I produttori<br />

sono soddisfatti, sia per la quantità che per la qualità dell’uva raccolta - commenta il presidente del settore vitivinicolo Cesare<br />

Tardini – Dal punto di vista climatico la stagione è stata favorevole e ha conferito una buona gra<strong>da</strong>zione zuccherina. Inoltre nei<br />

vigneti non si sono presentati problemi fitosanitari, per cui la qualità dell’uva è senz’altro buona. Sono convinto – conclude<br />

Tardini – che il mercato premierà il lavoro dei produttori e gli investimenti effettuati <strong>da</strong>lle nostre Cantine per ottenere vini<br />

sempre migliori».<br />

BASILEA 2 E LE COOPERATIVE<br />

Il 1° gennaio 2007 entra in vigore il “Nuovo Accordo sul Capitale delle banche” (“Basilea 2”). Per capire<br />

come cambierà l’accesso al credito per tutte le imprese, comprese le cooperative, <strong>Confcooperative</strong> <strong>Modena</strong><br />

ha organizzato un seminario di approfondimento con il sistema bancario modenese. All’iniziativa sono<br />

intervenuti i rappresentanti di Unicredit, Banca Popolare dell’Emilia-Romagna ed Emilbanca. L’incontro<br />

è stata l’occasione di chiarire dubbi e incertezze delle problematiche quotidiane della gestione delle<br />

cooperative, affinché dirigenti e soci non si facciano trovare impreparati <strong>da</strong> questa rivoluzione.<br />

UN ARBITRO PER LE COOPERATIVE<br />

Il consiglio di presidenza di <strong>Confcooperative</strong> ha deliberato la costituzione della Camera arbitrale e di<br />

conciliazione della cooperazione.<br />

La Camera arbitrale è una conseguenza indotta <strong>da</strong>lla riforma del diritto societario sulla vita delle<br />

cooperative e sulle opportunità per il loro sviluppo.<br />

In particolare tale riforma ha configurato l’utilizzo di nuove mo<strong>da</strong>lità per il superamento e il<br />

componimento di controversie nei rapporti tra i soci, tra soci e cooperative, tra soci e amministratori.<br />

<strong>Confcooperative</strong> ha deciso perciò di offrire un’opportunità concreta a chi vuole utilizzare questi nuovi<br />

strumenti. Affinché sia agibile, la clausola arbitrale va inserita negli statuti delle cooperative.<br />

Le controversie per le quali si chiede l’arbitrato o la procedura di conciliazione sono fissate seguendo<br />

il criterio del contenimento del corrispettivo economico che le parti pagheranno, in modo <strong>da</strong> rendere<br />

conveniente l’utilizzo delle procedure arbitrali e di conciliazione rispetto alle spese di giudizio ordinario sulle stesse materie.<br />

LAVORO, PIU’ TUTELE IN COOPERATIVA<br />

Tutela del lavoro e nuovo approccio alla commercializzazione dei prodotti agroalimentari. Sono i due temi principali che il<br />

presidente di <strong>Confcooperative</strong> <strong>Modena</strong> De Vinco ha lanciato il 4 dicembre in occasione dell’assemblea annuale dell’organizzazione,<br />

svoltasi a Palazzo Europa. «La cooperazione coniuga la flessibilità richiesta <strong>da</strong>lle imprese con la stabilità rivendicata <strong>da</strong>i<br />

lavoratori precari. Si tratta, quindi, - ha spiegato De Vinco – di permettere alle cooperative sane di rispondere alle sfide del<br />

mercato, come sta avvenendo nel settore dei servizi, <strong>da</strong>l facchinaggio alle pulizie civili e industriali, <strong>da</strong>lla logistica ai trasporti,<br />

<strong>da</strong>i servizi alla persona all’educazione e formazione. In questi settori la nostra cooperazione continua a creare occupazione,<br />

ma questa capacità è seriamente messa a rischio <strong>da</strong> competitori sleali che non applicano i contratti, non rispettano le norme<br />

sulla sicurezza sul lavoro, non versano i contributi, non hanno regolamenti chiari. Per questo motivo stiamo conducendo una<br />

non facile battaglia affinché a <strong>Modena</strong> siano ancora garantite le condizioni per una sana concorrenza».<br />

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66<br />

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UN <strong>2006</strong> RICCO DI INIZIATIVE<br />

IL BILANCIO SOCIALE<br />

I <strong>da</strong>ti sono contenuti nel <strong>Bilancio</strong> Sociale 2005, il documento con cui <strong>Confcooperative</strong> valuta<br />

la qualità e le ricadute della sua attività nel contesto <strong>sociale</strong> ed economico, rivelano due<br />

novità: per la prima volta nella nostra storia le cooperative agroalimentari sono meno della<br />

metà del totale delle associate.<br />

Questo testimonia la crescita degli altri settori, ma anche le difficoltà, con conseguenti<br />

ristrutturazioni delle imprese, che l’agricoltura sta attraversando in questi anni e che siamo impegnati a superare in<br />

collaborazione con le istituzioni.<br />

La secon<strong>da</strong> novità è positiva ed è rappresentata <strong>da</strong>lle cooperative dei medici di famiglia. In provincia di <strong>Modena</strong> ce ne sono<br />

cinque, quattro delle quali nostre associate. Raggruppano 171 medici di medicina generale (di cui 68 donne) e costituiscono<br />

una delle esperienze più avanzate d’Italia in questo campo.<br />

BIOMASSE, UN’OPPORTUNITA’ PER LE FORESTALI<br />

Il territorio della Comunità Montana del Frignano ha una disponibilità annua di 420 mila quintali<br />

di biomassa forestale, un quantitativo in grado di alimentare una quarantina di centrali <strong>da</strong> 1<br />

Megawatt ciascuna.<br />

Dalla produzione di cippato (cioè legno ridotto in piccole scaglie <strong>da</strong> 4-5 cm) le cooperative<br />

forestali della nostra montagna potrebbero ricavare un’interessante integrazione del loro<br />

reddito, mentre sarebbero risolti anche i problemi di gestione di alcuni boschi, come quelli di<br />

conifere e i castagneti, attualmente avviati a un rapido degrado.<br />

Sono le conclusioni a cui è giunto uno studio sulla raccolta della biomassa forestale nell’Appennino Modenese, realizzato <strong>da</strong><br />

Ivalsa, l’istituto per la valorizzazione del legno e delle specie arboree.<br />

Lo studio, finanziato <strong>da</strong> <strong>Confcooperative</strong> <strong>Modena</strong> e Gal Antico Frignano e Appennino Reggiano, è stato presentato il 12 novembre<br />

in un convegno a Fanano in collaborazione con la cooperativa di servizi energetici Power ed il Comune di Fanano.<br />

L’obiettivo dello studio era quello di stimare i costi di produzione (taglio, concentramento, trasporto e allestimento) della<br />

biomassa e ipotizzare un prezzo di vendita calcolato sulla base degli attuali valori di mercato.<br />

«A determinate condizioni, una filiera locale bosco-legna-energia è economicamente sostenibile, oltre che politicamente<br />

auspicabile» ha sostenuto il direttore di <strong>Confcooperative</strong> <strong>Modena</strong>, Golinelli.<br />

TERRA, DONO DA CONDIVIDERE<br />

«Ringraziamento vuol dire restituire qualcosa a qualcuno che ci ha fatto del bene».<br />

Lo ha ricor<strong>da</strong>to l’Arcivescovo di <strong>Modena</strong> mons. Benito Cocchi durante l’omelia della Messa<br />

celebrata il 19 novembre in occasione della Giornata provinciale del Ringraziamento, promossa<br />

<strong>da</strong>l Centro della pastorale <strong>sociale</strong> e del lavoro in collaborazione con nove associazioni, tra cui<br />

<strong>Confcooperative</strong> <strong>Modena</strong>.<br />

La cerimonia si è svolta nel nuovo stabilimento della Cantina Formigine Pedemontana, a Corlo<br />

di Formigine. Il Vescovo ha affermato che «la terra è un bene del Signore offerto alla famiglia<br />

umana e che, proprio in quanto dono, deve essere condiviso con gli altri».<br />

Durante l’offertorio sono stati presentati all’altare i prodotti della terra, agroalimentari, artigianali, dei commercianti, delle<br />

cooperative sociali e del commercio equo-soli<strong>da</strong>le.<br />

Al termine mons. Cocchi ha impartito la benedizione ai mezzi di lavoro allineati sul piazzale.


INIZIATIVE<br />

ACCORDO DI FILIERA SU COSTI E PREZZI<br />

Molti produttori di latte <strong>da</strong> Parmigiano-Reggiano hanno un prezzo alla produzione inferiore ai<br />

costi. Una situazione insostenibile per diverse imprese agricole, giunte quasi al punto del non<br />

ritorno. A lanciare l’allarme è <strong>Confcooperative</strong> <strong>Modena</strong> che, per rilanciare la competitività del<br />

settore lattiero-caseario, ha chiesto un accordo di filiera che rende trasparenti le dinamiche dei<br />

costi e dei conseguenti prezzi. In una lettera aperta alle Istituzioni e a tutti i soggetti coinvolti<br />

nella produzione e commercializzazione del Parmigiano-Reggiano, pubblicata a inizio novembre<br />

sui quotidiani locali, <strong>Confcooperative</strong> <strong>Modena</strong> ricor<strong>da</strong> che questa produzione di grande qualità,<br />

vero fiore all’occhiello dell’Italia agroalimentare, ha un ruolo strategico fon<strong>da</strong>mentale per l’economia non solo della nostra<br />

provincia e regione, ma dell’intero Paese.<br />

«Oggi questo settore è in crisi perché – spiega <strong>Confcooperative</strong> – mentre i prodotti sono remunerati al prezzo di oltre dieci<br />

anni fa, sono aumentati nel frattempo tutti i costi (mezzi di produzione e tecnici, servizi, energia elettrica, gasolio, ecc). Di<br />

conseguenza la remunerazione alla produzione è, nella maggioranza dei casi, non sufficiente a coprire i costi sostenuti <strong>da</strong>lle<br />

imprese agricole che producono il latte e <strong>da</strong>lle cooperative che lo trasformano in formaggio.<br />

Questo accade nonostante i produttori abbiano sempre continuato a investire per mantenere alto il livello qualitativo del<br />

prodotto».<br />

LA FORMA D’ORO AL SAN LUCIO<br />

Anche quest’anno il Comune di Spilamberto ha ospitato il concorso tra i caseifici che producono<br />

il Parmigiano-Reggiano. L’iniziativa, organizzata <strong>da</strong>l laboratorio Arte Casearia e denominata Il<br />

consumatore valuta il Parmigiano-Reggiano, è giunta alla sesta edizione e ha coinvolto per<br />

l’occasione sedici realtà produttive della pianura modenese, che hanno accettato di essere<br />

giudicate <strong>da</strong>l pubblico intervistato in occasione della Fiera di S.Giovanni.<br />

È stato premiato con la Forma d’oro il caseificio S.Lucio di Vignola, rappresentato <strong>da</strong>l presidente<br />

Fabiano Manfredini e <strong>da</strong>l mastro casaro Maurizio Bignardi.<br />

Un riconoscimento speciale è stato assegnato alla cooperativa casearia Nuova Martignana di<br />

Baggiovara, rappresentata <strong>da</strong>l presidente Luigi Gheduzzi e <strong>da</strong>l mastro casaro Vitaliano Vignali.<br />

IL MAGO ALVISE VA A SCUOLA<br />

Sono già passati cinque anni <strong>da</strong> quando il mago Alvise ha fatto il suo ingresso nel mondo della scuola,<br />

accompagnato <strong>da</strong>lle sue pozioni e <strong>da</strong>lle sue stregonerie. Dall’anno scolastico 2002/2003 a quello in<br />

corso ben 11.552 bambini e ragazzi di quattro province (<strong>Modena</strong>, Reggio Emilia, Parma e Bologna) hanno<br />

imparato, grazie al mago Alvise, a conoscere e riciclare correttamente il cartone per bevande, uno degli<br />

imballaggi maggiormente presenti nella vita di tutti i giorni. Per chi non lo conoscesse, il mago Alvise è la<br />

mascotte degli itinerari di<strong>da</strong>ttici per la scuola proposti ogni anno <strong>da</strong> Tetra Pak, la multinazionale svedese<br />

presente anche a <strong>Modena</strong>, leader nella produzione di contenitori poliaccoppiati.<br />

L’iniziativa è rivolta agli alunni e studenti con l’obiettivo di sensibilizzarli sulle tematiche ambientali e<br />

renderli maggiormente coinvolti nella ricerca di soluzioni. In questo progetto Tetra Pak si avvale della collaborazione di Pangea,<br />

la cooperativa di <strong>Modena</strong> che <strong>da</strong>l 1998 opera attivamente nel campo dell’educazione e della comunicazione ambientale. Grazie<br />

a Pangea ogni anno sempre più classi hanno potuto aderire ai percorsi di<strong>da</strong>ttici denominati “Le stregonerie del mago Alvise”.<br />

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UN <strong>2006</strong> RICCO DI INIZIATIVE<br />

FACCHINAGGIO, CENTRALI COOPERATIVE ALLARMATE<br />

Attenzione alle imprese irregolari che operano nel facchinaggio e nella logistica: delle loro inadempienze<br />

possono essere chiamate a rispondere anche le imprese committenti, che rischiano sanzioni<br />

amministrative e penali. Lo ricor<strong>da</strong>no <strong>Confcooperative</strong> e Legacoop <strong>Modena</strong> in riferimento alla recente<br />

scoperta di diverse situazioni di irregolarità nel settore della movimentazione merci.<br />

Un comparto che nella nostra provincia conta 450 imprese (150 sono cooperative), parte delle quali<br />

opera ai confini della legalità. «Si tratta spesso di cooperative che non aderiscono a nessuna centrale,<br />

ma soprattutto che non applicano i contratti, non rispettano i regolamenti, non versano i contributi<br />

previdenziali e assicurativi, sfruttano i lavoratori – anno spiegato De Vinco e Vezzelli, presidenti di <strong>Confcooperative</strong> e Legacoop<br />

– Ci troviamo di fronte a un fenomeno non solo di concorrenza sleale verso le nostre cooperative associate, ma anche di ordine<br />

pubblico». Il rinnovo del contratto nazionale e il superamento del Dpr 602/70 sul salario convenzionale hanno causato un<br />

aumento del costo del lavoro pari al 25% rispetto all’anno scorso.<br />

Le imprese committenti non sembrano inclini a riconoscere l’aumento dei costi sostenuti <strong>da</strong>lle cooperative che rispettano i<br />

contratti e le leggi e si rivolgono a chi pratica il prezzo più basso. In questo modo le cooperative associate rischiano di perdere<br />

competitività e di risultare svantaggiate nella partecipazione agli appalti, con la conseguenza di essere costrette a ridurre<br />

l’occupazione.<br />

LEZIONI DI COOPERAZIONE<br />

Le imprese sociali, i servizi che erogano, le tipologie dei loro utenti, le figure professionali che<br />

utilizzano. Sono i temi affrontati in un ciclo di dodici incontri rivolti agli studenti del Liceo socio-psicope<strong>da</strong>gogico<br />

C.Sigonio di <strong>Modena</strong> e tenuti tra ottobre e novembre <strong>da</strong> funzionari di <strong>Confcooperative</strong><br />

<strong>Modena</strong>. Gino Pili ha presentato a sei classi IV il settore delle imprese modenesi attive nel settore<br />

dei servizi educativi, assistenziali, socio-riabilitativi, di inserimento <strong>sociale</strong>. In particolare, è stata<br />

illustrata la realtà delle cooperative sociali, gli utenti dei loro servizi, le principali figure professionali<br />

utilizzate. Gianfranco Malavolti, invece, ha spiegato gli elementi di base della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro.<br />

Gli incontri sono serviti per preparare due settimane di stages formativi presso le cooperative sociali che i circa 200 studenti<br />

del Sigonio coinvolti hanno svolto in dicembre. Incontri e stages rientrano in un percorso formativo di socializzazione al lavoro<br />

nel settore dei servizi alla persona gestito <strong>da</strong> Irecoop.<br />

DIECI ANNI DI COOP.E.R.FIDI<br />

Circa 200 milioni di euro erogati attraverso le banche convenzionate (per un monte investimenti di<br />

400 milioni di euro), oltre 800 progetti finanziati, di cui 80 in provincia di <strong>Modena</strong>.<br />

È questo, in sintesi, il bilancio del primo decennio di attività di Coop.E.R.fidi, l’organismo di garanzia<br />

a favore dell’imprenditoria cooperativa nato nel 1996 e promosso <strong>da</strong> Regione Emilia-Romagna,<br />

Unioncamere e centrali cooperative. «In questi dieci anni di attività – afferma il presidente di<br />

Coop.E.R.fidi Daniele Passini – la cooperativa ha associato 850 soci, vantando una patrimonializzazione di circa 10 milioni di<br />

euro, e con la propria garanzia del 50 per cento ha favorito l’erogazione di finanziamenti per sostenere i progetti imprenditoriali<br />

delle piccole e medie cooperative.<br />

I finanziamenti erogati – prosegue Passini – hanno consentito la nascita e lo sviluppo di cooperative in tutti i settori economici,<br />

in particolare quelli <strong>sociale</strong>, di assistenza alle persone, di servizi, di produzione e lavoro, dell’agricoltura e dell’abitazione».


INIZIATIVE<br />

CONFCOOPERATIVE BRILLA DI LUCE PROPRIA<br />

È nato Power Energia, un consorzio regionale in grado di fornire energia elettrica a condizioni<br />

più favorevoli rispetto ai prezzi medi di mercato.<br />

La società è stata costituita <strong>da</strong>lle nove Unioni provinciali di <strong>Confcooperative</strong> Emilia-<br />

Romagna.<br />

Il presidente è Cristian Golinelli, direttore di <strong>Confcooperative</strong> <strong>Modena</strong>.<br />

«La liberalizzazione del mercato dell’energia offre nuove opportunità di risparmio alle<br />

imprese e ai titolari di partiva Iva così come agli utenti domestici – ha affermato Golinelli<br />

– che hanno la possibilità di scegliere il fornitore più conveniente ed a<strong>da</strong>tto alle proprie<br />

esigenze». Questo ultimo passaggio completa il pacchetto energia che <strong>Confcooperative</strong> mette a disposizione delle proprie<br />

associate su un tema così importante e sempre più strategico.<br />

IL CONTRIBUTO DELLE DONNE<br />

Il 21 dicembre si è formalmente costituita la commissione regionale delle dirigenti cooperatrici della<br />

<strong>Confcooperative</strong> Emilia-Romagna. Il gruppo intende operare con le seguenti finalità: promuovere la<br />

cooperazione e la rappresentanza femminile negli organismi di <strong>Confcooperative</strong>; attuare politiche<br />

intersettoriali di pari opportunità; sviluppare e gestire progetti innovativi secondo un’ottica di genere;<br />

creare un ponte tra i generi e le generazioni per favorire il ricambio generazionale; diffondere la cultura<br />

della responsabilità tra le donne impegnate nelle cooperative aderenti e in <strong>Confcooperative</strong>.<br />

La commissione è composta <strong>da</strong> 37 donne e si tratta di imprenditrici operanti all’interno di cooperative aderenti a <strong>Confcooperative</strong>,<br />

rappresentanti delle federazioni regionali, donne operanti nelle Unioni provinciali e regionale.<br />

<strong>Confcooperative</strong> <strong>Modena</strong> è rappresentata <strong>da</strong> Maria Pia Bagnato (Oltre il Blu), Angela Baisi (Italprogetti), Erica Ceffa (Vagamondi),<br />

Gemma Espinet (Pangea), Annunciata Franchini (Domus Assistenza), Manuela Monari (La Bottega di Merlino) e Silvana Zambelli<br />

(Don Bosco & Co).<br />

IL NUOVO INTEGRATIVO DELLE SOCIALI<br />

È stato rinnovato in dicembre il contratto integrativo provinciale di lavoro delle cooperative sociali. A<br />

<strong>Modena</strong> e provincia sono interessate una settantina di imprese che occupano circa 3 mila addetti, di<br />

cui circa 250 sono lavoratori svantaggiati.<br />

Il nuovo contratto decorre <strong>da</strong>l 1° gennaio <strong>2006</strong> e scadrà il 31 dicembre 2009.<br />

Si applica integralmente a tutte le cooperative del comparto socio-assistenziale–educativo e di<br />

inserimento lavorativo che svolgono la loro attività in provincia di <strong>Modena</strong>, anche quelle – attualmente<br />

sono una decina - con sede legale in altra provincia, ma che operano nella nostra provincia.<br />

«La trattativa sin<strong>da</strong>cale è stata lunga e complessa – ha affermato il presidente di Federsoli<strong>da</strong>rietà-<br />

<strong>Confcooperative</strong> <strong>Modena</strong> Massimo Giusti - ma ha consentito che si raggiungesse un accordo<br />

soddisfacente sia per le centrali cooperative che per i sin<strong>da</strong>cati dei lavoratori ».<br />

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OBIETTIVI


I NOSTRI OBIETTIVI, IL NOSTRO LAVORO<br />

Anche il <strong>2006</strong> è stato un anno di conferme per la cooperazione.<br />

Conferme del ruolo fon<strong>da</strong>mentale che la cooperazione ha nel<br />

nostro Paese sia <strong>da</strong>l punto di vista <strong>sociale</strong> che economico.<br />

Davanti alle cooperative resta aperto un futuro di sviluppo<br />

possibile, impegnativo e carico di sfide. <strong>Confcooperative</strong><br />

vuole essere protagonista, insieme alle sue associate, di<br />

questo futuro volendo essere soggetto attivo di una nuova<br />

crescita economica, che si accompagni necessariamente<br />

anche alla crescita del nostro capitale umano e <strong>sociale</strong>, di<br />

quello dei singoli cooperatori e dell’Organizzazione, con la<br />

consapevolezza che il nostro contributo – originale nella<br />

qualità e significativo nella quantità – debba sempre essere<br />

ricondotto al territorio a cui apparteniamo. Nel suo ruolo<br />

di tutela e rappresentanza degli interessi delle associate,<br />

sia attraverso servizi di consulenza che tecnici, per<br />

<strong>Confcooperative</strong> <strong>Modena</strong> sostenere le cooperative significa<br />

operare su alcuni importanti fronti. Infatti saranno vincenti<br />

le cooperative che intensificheranno la partecipazione dei<br />

soci, affineranno la governance, impegneranno i soci nella<br />

capitalizzazione. Così come inevitabili saranno le spinte<br />

all’integrazione ed ad una visione innovativa. Questi temi<br />

comportano la crescita delle attese delle cooperative e le<br />

nostre responsabilità verso di esse ed alle quali vogliamo<br />

<strong>da</strong>re risposta con maggiore e rinnovata determinazione.<br />

L’Associazione continua con vigoria a sostenere il buon<br />

diritto della cooperazione ad essere riconosciuta, rispettata<br />

e valorizzata come un bene di tutto il Paese.<br />

Ma tutto questo ci porta, <strong>da</strong>ll’alto della nostra fiducia nella<br />

validità del modello cooperativo, ad assumere importanti<br />

impegni per il nostro presente e futuro sapendo che le<br />

cooperative hanno accettato in modo ineludibile la sfi<strong>da</strong><br />

di cimentarsi sul mercato come imprese tra imprese. La<br />

cooperazione che oggi è viva sul mercato, è un forma di<br />

impresa che ha rafforzato la sua presenza nell’economia,<br />

ha generato tipologie innovative come quella delle<br />

cooperative sociali, ha intrapreso le vie dell’integrazione o<br />

dell’adeguamento dimensionale. Proprio su quest’ultimo<br />

tema <strong>Confcooperative</strong> <strong>Modena</strong> ha voluto puntare la sua<br />

attenzione ottenendo importanti traguardi nei servizi, nel<br />

OBIETTIVI<br />

lattiero caseario e nel vitivinicolo.<br />

Ma vuole continuare a farlo, intendendo il concetto di<br />

integrazione nel suo significato più ampio ovvero sviluppo<br />

di integrazioni consortili, costituzione di gruppi cooperativi,<br />

messa in rete di imprese con obiettivi e/o aspetti gestionali<br />

comuni, fusioni ed accorpamenti. Tutta questa azione è, però,<br />

portata avanti sempre avendo ben presente che non esiste<br />

una ricetta unica, vali<strong>da</strong> per tutte le tipologie di cooperative,<br />

per tutti i settori e per le diverse realtà territoriali e che,<br />

al contrario, il successo dell’integrazione dipende <strong>da</strong>l<br />

rispetto delle rispettive vocazioni e caratteristiche. Su<br />

questo l’Associazione è pronta ad offrire il supporto tecnico,<br />

consulenziale e progettuale capace di <strong>da</strong>re risposte adeguate<br />

alle varie esigenze.<br />

L’ordinamento legislativo ha introdotto nuove opportunità<br />

di nuovi strumenti finanziari che le cooperative potrebbero<br />

cogliere ma che ancora faticano a farlo. La capitalizzazione<br />

resta quindi un ambito su cui operare con forza e decisione<br />

tenendo sempre presente la sua funzione di mezzo e non<br />

di fine. E’ però anche attraverso questa via che è possibile<br />

garantire l’affi<strong>da</strong>bilità della cooperativa. Su questo tema<br />

fon<strong>da</strong>mentale è il coinvolgimento del credito, della Banche<br />

di credito cooperativo e del Cooperfidi.<br />

La terza colonna portante della cooperazione è, più che<br />

in ogni altro tipo di impresa, il capitale umano del singolo<br />

cooperatore che è il vero motore dell’attività economica.<br />

La crescita umana, professionale e <strong>sociale</strong> del cooperatore<br />

è un valore aggiunto congenito alla cooperazione. Ma oggi<br />

questa crescita deve avvenire attraverso una scelta convinta<br />

di formazione. Per questo vi è l’impegno dell’Organizzazione<br />

a far sì che soci, amministratori e managers acquisiscano<br />

formazione valoriale e tecnica. Nelle cooperative in<br />

particolare occorre formazione gestionale e imprenditoriale<br />

per i tanti cooperatori, tutti corresponsabili nelle assemblee a<br />

decidere le strategie delle loro imprese, tutti potenzialmente<br />

eleggibili a gui<strong>da</strong>re le loro imprese. La crescita delle risorse<br />

umane è necessaria anche perché le cooperative oggi<br />

risultano essere più complesse di un tempo per quanto<br />

riguar<strong>da</strong> la loro gestione economica e statutaria.<br />

><br />

71


Tutto questo può essere fatto attraverso una valorizzazione<br />

dell’ente di formazione Irecoop quale strumento idoneo alla<br />

formazione dei cooperatori. <strong>Confcooperative</strong> <strong>Modena</strong> si è<br />

sempre occupata della comunità locale e dei suoi bisogni<br />

perché essere Associazione territoriale è conseguenza<br />

naturale dell’essere rappresentante di cooperative che<br />

fanno del radicamento territoriale una loro forza. Un<br />

radicamento che è un grande fattore di differenziazione,<br />

perché le cooperative incorporano nel loro agire potenzialità<br />

ma anche limiti, risorse ma anche ritardi, delle aree in cui<br />

operano. Tutto questo produce effetti tangibili nel territorio<br />

evitando, ad esempio come accade nelle imprese di capitali,<br />

che risorse locali pren<strong>da</strong>no la via della delocalizzazione e<br />

del trasferimento all’estero. Infine, l’ultimo grande campo<br />

di intervento che l’Organizzazione sta sviluppando in modo<br />

convinto e forte, ovvero l’azione di promozione e sviluppo<br />

cooperativo.<br />

<strong>72</strong><br />

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OBIETTIVI<br />

Il progetto Diffondi, intrapreso a fine 2004, ha avuto<br />

continuità anche nel <strong>2006</strong> e verrà rivisto e ulteriormente<br />

rafforzato nei prossimi anni. La promozione cooperativa è,<br />

per <strong>Confcooperative</strong> <strong>Modena</strong>, un impegno di grande attualità<br />

in quanto intimamente connesso alla propria identità ed<br />

alla propria storia e componente rilevante della sua stessa<br />

missione di Organizzazione. Questo per più ragioni.<br />

La promozione cooperativa è, anzitutto, un’istanza parte della<br />

natura stessa della cooperazione. Inoltre, quanto più gli assetti<br />

dell’economia diventano ampi, concorrenziali, diversificati,<br />

tanto più si aprono spazi ed opportunità di promozione anche<br />

per iniziative economiche in forma cooperativa nelle quali<br />

il vantaggio competitivo su cui intraprendere può essere la<br />

valorizzazione di elementi diversi <strong>da</strong>lla pura remunerazione<br />

del capitale.<br />

La promozione cooperativa, quindi, è un “dovere” <strong>da</strong> parte di<br />

tutta l’esperienza cooperativa nel suo complesso.

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