31.05.2013 Views

PARIGI, TRAMPOLINO EUROPEO PER LE MIETITREBBIE ROSSE

PARIGI, TRAMPOLINO EUROPEO PER LE MIETITREBBIE ROSSE

PARIGI, TRAMPOLINO EUROPEO PER LE MIETITREBBIE ROSSE

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

ANNO VII<br />

n° 1 MAGGIO 2007<br />

Il giornale dello specialista del raccolto<br />

Al salone Sima notevole interesse degli operatori<br />

per le diverse novità della gamma. Intanto<br />

in Francia, come in Italia, cresce la rete vendite<br />

pag. 2<br />

LAVERDA<br />

È AL FIANCO<br />

DEI CLIENTI<br />

LA NUOVA REV 200<br />

UNA RISPOSTA<br />

AL<strong>LE</strong> ESIGENZE<br />

DEI MERCATI<br />

pag. 3<br />

I BRITANNICI<br />

APPREZZANO<br />

<strong>LE</strong> QUALITÀ<br />

BY BREGANZE<br />

pagg. 5-6<br />

In caso di mancato recapito il<br />

mittente si impegna al pagamento<br />

dei resi che dovranno essere<br />

spediti a VICENZA 36100 C.P.O.<br />

<strong>PARIGI</strong>, <strong>TRAMPOLINO</strong><br />

<strong>EUROPEO</strong> <strong>PER</strong><br />

<strong>LE</strong> <strong>MIETITREBBIE</strong> <strong>ROSSE</strong><br />

COSI’ CRESCE<br />

LA RETE<br />

SUL MERCATO<br />

IBERICO<br />

pag. 6<br />

ABBIGLIAMENTO<br />

OROLOGI<br />

MODELLISMO,<br />

IL MONDO GADGET<br />

pagg. 12-13<br />

Gruppo Industriale ARGO


Il destino dell’agricoltore è da<br />

sempre legato al fattore meteorologico,<br />

ma anche alla buona<br />

pratica agricola ed al rispetto dell’ambiente.<br />

Purtroppo quest’ultimo<br />

aspetto non sembra aver<br />

avuto una gran considerazione<br />

da parte dell’uomo, specie negli<br />

anni della forte crescita industriale,<br />

in cui la corsa al benessere a<br />

tutti i costi ha fatto dimenticare<br />

alcune regole fondamentali della<br />

natura che ci circonda ed è fonte<br />

di risorse indispensabili.<br />

Oggi fortunatamente stiamo<br />

prendendo atto di ciò e proprio<br />

partendo dall’agricoltura si sta<br />

avviando il processo di recupero<br />

d’energie rinnovabili che daranno<br />

respiro sia all’ambiente sia all’economia.<br />

A tal proposito l’Unione Europea<br />

ha approvato recentemente una<br />

serie di linee guida in merito alle<br />

energie rinnovabili e ai biocombustibili,<br />

con l’obiettivo di condurre,<br />

entro il 0 0, il consumo<br />

di biocarburanti al 10% del consumo<br />

totale di benzina e gasolio<br />

per ogni singolo stato membro.<br />

L’Italia già nella finanziaria 007<br />

ha iniziato a fissare obiettivi indicativi<br />

nazionali con le seguenti<br />

percentuali di biocarburanti,<br />

ottenuti da fonti rinnovabili, sul<br />

consumo dei carburanti in uso:<br />

il ,5 per cento entro la fine del<br />

008, il 5,75 per cento entro il<br />

010. Tali misure, unite ad altre<br />

importanti iniziative quali l’implementazione,<br />

in quasi tutti i Paesi<br />

membri, di nuovi impianti per la<br />

produzione di biodiesel e bioetanolo,<br />

porteranno ad incrementare<br />

la domanda sia d’oleaginose<br />

sia di grano, orzo e soprattutto<br />

mais nel caso di bioetanolo (Italia<br />

e Ungheria tra i Paesi maggiormente<br />

coinvolti).<br />

Si prevede quindi che da queste<br />

politiche deriveranno senz’altro<br />

dei benefici per l’agricoltura,<br />

quanto meno in termini di maggior<br />

utilizzo dei terreni e conseguente<br />

aiuto al reddito.<br />

Si tratta di premesse che non<br />

escludono l’impegno di tutti a far<br />

Il punto di Mario Scapin<br />

Pronti per un buon raccolto<br />

Il momento cruciale si avvicina:<br />

saremo giorno per giorno al fianco dei clienti<br />

sì che i risultati di un’annata agricola<br />

siano sempre soddisfacenti,<br />

senza perdite o sprechi a causa di<br />

poca attenzione e mancanza di<br />

prevenzione.<br />

In Laverda siamo tutti convinti<br />

che il successo dell’oggi è il frutto<br />

del buon lavoro fatto ieri e la premessa<br />

di un sereno domani. Per<br />

questo, a garanzia di un raccolto<br />

“non stop” per i nostri clienti,<br />

abbiamo dato spazio ad attività<br />

formative e predisposto servizio e<br />

logistica con altrettanta attenzione<br />

e perizia.<br />

Avevamo già annunciato un<br />

grande cambiamento a livello di<br />

servizio post-vendita, affidando<br />

il management di assistenza e ricambi<br />

ad un’unica persona di notevole<br />

esperienza e competenza:<br />

Pietro Dal Santo.<br />

Operativamente è coadiuvato,<br />

per il servizio assistenza tecnica,<br />

da tre responsabili d’area a livello<br />

nazionale ed internazionale. Invece<br />

per il servizio ricambi, Dal<br />

Santo può contare sullo staff interno<br />

al servizio stesso che già si<br />

è distinto per l’eccellente attività<br />

apprezzata dalla clientela italiana<br />

ed estera.<br />

Riprendendo però il concetto<br />

della prevenzione vorremmo rilevare<br />

che Laverda opera senza<br />

sosta, specialmente nei periodi<br />

cosiddetti “di bassa stagione”,<br />

con una serie di attività che consentono<br />

al cliente utilizzatore di<br />

predisporre le proprie macchine<br />

al meglio perché il raccolto possa<br />

essere veramente la conclusione<br />

più felice di tutto un anno di lavoro.<br />

Tra le attività poco note ma<br />

indispensabili citiamo ad esempio<br />

l’attenzione che il nostro “service”<br />

pone alle problematiche in<br />

campo. Ogni reclamo o suggerimento<br />

è raccolto, analizzato e<br />

processato al fine di offrire soluzioni<br />

e proporre miglioramenti o<br />

innovazioni di prodotto.<br />

A livello statistico vengono analizzati<br />

i consumi di ricambi, la<br />

messa in opera delle macchine, il<br />

grado di percezione della qualità<br />

sia del prodotto sia dell’operatività<br />

delle macchine in campo. Tutto<br />

con un respiro internazionale. E’<br />

chiaro che alle analisi seguono<br />

poi sintesi e decisioni che portano<br />

ad offrire, quando ne esistono<br />

i presupposti in termini di mercati<br />

e volumi, macchine eccellenti in<br />

ogni campo.<br />

Naturalmente accanto ai servizi<br />

esiste un’azienda che, con i vari<br />

comparti dalla qualità alla produzione,<br />

dall’amministrazione agli<br />

acquisti nonché al marketing di<br />

comunicazione, prodotto e commerciale,<br />

si rende parte attiva nel<br />

far scaturire quella eccellenza<br />

espressa dal prodotto.<br />

Siamo altresì convinti che tale<br />

operosità di Laverda può solo<br />

dare buoni frutti, proprio come<br />

i vostri raccolti, se saremo capaci<br />

insieme di basare i nostri rapporti<br />

su sana collaborazione e reciproca<br />

fiducia.<br />

Buon raccolto a tutti.<br />

Mario Scapin<br />

direttore generale<br />

Il giornale dello specialista<br />

del raccolto<br />

Anno VII, n. 1, maggio 007<br />

Periodico trimestrale<br />

Registrazione Tribunale di Vicenza<br />

n. 1017 del 5 marzo 00<br />

direzione editoriale<br />

Mario Scapin<br />

Angelo Benedetti<br />

Simonetta Lambrocco<br />

direttore responsabile<br />

Claudio Strati<br />

progetto grafico<br />

Andrea Rosset<br />

Piergiorgio Laverda<br />

hanno collaborato:<br />

Patrick Fantinelli<br />

ufficio acquisti ricambi<br />

Fabrice Rondeau<br />

direttore vendite Francia<br />

Mike Garwood<br />

importatore Laverda per l’Hampshire<br />

Andres Moradas Lopez<br />

responsabile vendite Laverda Spagna<br />

Piergiorgio Laverda<br />

curatore dell’Archivio Storico<br />

“Pietro Laverda”<br />

fotografie<br />

Archivio Laverda spa<br />

© by Laverda spa<br />

3604 Breganze (VI) Italy<br />

via F. Laverda, 15/17<br />

tel. +39.0445.385311<br />

fax +39.0445.873355<br />

www.laverdaworld.com<br />

info@laverdaworld.com<br />

Stampa<br />

Tipografia Campisi<br />

V.le dell’Industria 13 - 36057<br />

Arcugnano (VI)<br />

Proprietà letteraria riservata. È permessa la riproduzione<br />

di articoli e immagini solo citando la fonte.<br />

Ai destinatari della rivista<br />

INFORMATIVA A NORMA DELL’ART.<br />

13 D. LGS. 30.6. 003, n° 196<br />

I vostri dati identificativi sono stati<br />

acquisiti da Laverda S.p.A. presso i<br />

diretti interessati o comunque presso<br />

elenchi e registri pubblici quindi documenti<br />

conoscibili da chiunque per<br />

svolgere in futuro la nostra attività di<br />

marketing.<br />

Verranno trattati da Laverda S.p.A.<br />

in forma cartacea e/o informatica o<br />

telematica e verranno utilizzati esclusivamente<br />

presso la nostra società o<br />

soggetti nostri ausiliari che collaborano<br />

alla postalizzazione in relazione<br />

alle nostre esigenze, anche future, di<br />

acquisizione di nuovi clienti mediante<br />

invio di proposte commerciali.<br />

Laverda S.p.A. garantisce la massima<br />

riservatezza nel trattare i dati e la possibilità<br />

di richiedere gratuitamente la<br />

cancellazione (o la rettifica) dei vostri<br />

dati contenuti nel nostro archivio. éa<br />

voi pertanto garantita la facoltà di<br />

esercitare tutti i diritti dell’art. 7 del<br />

d.lgs.vo n. 196/ 003 ed in particolare<br />

di opporvi in tutto o in parte al<br />

trattamento.


3<br />

L’ Italia a cura di Simonetta Lambrocco<br />

In Emilia si allarga la rete vendite<br />

Entra nella squadra Laverda la modenese Agri-Moto, che ha quasi 50 anni di storia<br />

All’inizio della campagna vendite<br />

006- 007 è entrata a far parte<br />

della rete vendite Laverda in Italia la<br />

società Agri-Moto srl di Villafranca<br />

di Medolla, società che fa capo alle<br />

famiglie Bozzali e Calzolari.<br />

E a fine febbraio, nel tradizionale<br />

open day che Agri-Moto, ogni due<br />

anni, organizza fin dal 1996 con i<br />

clienti presso la propria sede, tutta<br />

la gamma Laverda era presente nel<br />

parco espositivo della società emiliana.<br />

«Ci siamo concentrati sulla presentazione<br />

ai nostri clienti dei prodotti<br />

Laverda – spiega il contitolare Sandro<br />

Bozzali - e abbiamo registrato<br />

una affluenza di pubblico più che<br />

soddisfacente, stimata in 800 persone.<br />

Ora stiamo raccogliendo i risultati<br />

del post “open day “ in termini<br />

di vendite».<br />

L’open day come sempre ha offerto<br />

anche l’occasione di intrattenere<br />

clienti e visitatori in modo piacevole:<br />

«Con i molti visitatori abbiamo assaporato<br />

alcune prelibatezze e brindato<br />

con del buon Sangiovese, augurandoci<br />

reciprocamente futuri nuovi<br />

successi» dice l’imprenditore.<br />

Agri-Moto è una delle più “vecchie”<br />

aziende commerciali di Modena e<br />

provincia. Basti pensare che i fondatori<br />

iniziarono la loro attività permutando<br />

le attrezzature che commercializzavano<br />

con animali, ancora<br />

prima di entrare in società.<br />

La fondazione dell’azienda risale al<br />

1960 ad opera delle due famiglie<br />

Bozzali e Calzolari, tuttora contitolari.<br />

Nata con una vocazione specifica<br />

verso le attrezzature, negli ultimi<br />

anni si è affiancata all’attività iniziale<br />

una forte specializzazione anche nel<br />

settore dei trattori e delle macchine<br />

da raccolta.<br />

La società ha raggiunto nel 006 un<br />

fatturato di oltre 4 milioni e mezzo<br />

di euro. Da sempre il punto di forza<br />

di Agri-Moto è il vasto e super assortito<br />

magazzino ricambi, nel quale<br />

è possibile reperire tutto ciò che serve<br />

in agricoltura. In questo reparto<br />

sono attive quattro persone che vi<br />

operano a tempo pieno.<br />

Il reparto commerciale conta invece<br />

su sei addetti che svolgono la loro<br />

attività sul territorio fornendo informazioni<br />

relative ai mezzi commercializzati<br />

e occupandosi della vendita<br />

di trattori, macchine da raccolta e<br />

mietitrebbie. Inoltre, chi necessita<br />

di mezzi usati, trova il necessario<br />

supporto di un esperto dedicato<br />

esclusivamente a questa attività.<br />

Il servizio assistenza post-vendita è<br />

affidato a quattro addetti, due dei<br />

quali seguono specificamente il prodotto<br />

Laverda. Completano lo staff<br />

di Agri-Moto quattro impiegati ai<br />

quali è affidata la gestione amministrativa,<br />

e un autista che garantisce<br />

la massima tempestività nelle consegne.<br />

REV, una pioggia di richieste su numerosi mercati<br />

E la serie si amplia con la nuova 00<br />

Sopra: un momento dell’open day.<br />

Sotto da sinistra a destra: i titolari Alfredo Bozzali e Cesare Calzolari, Giuseppe<br />

Bozzali, Giuseppe Zanasi e Paolo Diegoli, produttori, e Sandro Bozzali, titolare.<br />

In seguito alla crescente richiesta di mietitrebbie della categoria “economy” proveniente da mercati<br />

quali Turchia, Iran, Russia, Kazakistan, Romania, ove i modelli di segmento medio Laverda Serie<br />

REV, 56 REV, 55 REV e 5 REV hanno dimostrato di possedere caratteristiche superiori e più<br />

apprezzate rispetto ai diretti concorrenti, Laverda propone un ampliamento della propria offerta<br />

con la nuova REV 00.<br />

La nuova nata si colloca al top del suo segmento per le proprie qualità di affidabilità e prestazioni<br />

essendo equipaggiata di telaio, trasmissioni e apparato trebbiante identici a quelli in dotazione per<br />

le sorelle maggiori. Sarà però più vicina alle nuove esigenze di convenienza economica, grazie ad<br />

alcuni accorgimenti quali gli innesti degli organi trebbianti di tipo meccanico, il serbatoio del cereale<br />

da 5. 00 litri e la potenza del motore, un NEF Tier III da 133 kW.<br />

Caratteristiche di questo tipo bene incontrano anche le necessità recentemente emerse nei mercati<br />

più maturi quali Francia, Germania, Polonia, Spagna e Finlandia, dove, in seno alla piccola azienda<br />

di tipo familiare, si sta sviluppando un’attività agricola part-time che si affianca ad altre attività ma che richiede, al pari dell’agricoltura più moderna e organizzata,<br />

produttività e tempestività nella raccolta.<br />

Le mietitrebbie 56 REV, 55 REV e 5 REV, oltre ad essere caratterizzate dal nuovo sistema di trasmissione comando piattaforma di taglio a cinghia, presentano<br />

nuovi colori: grigio sia per i cerchi dei pneumatici che per la tela coperchio del serbatoio cereale. Rinnovati anche il rivestimento interno e la piattaforma di guida della<br />

cabina, Elegance, che per il 007 garantirà all’operatore un comfort ancora maggiore, grazie alla migliore distribuzione degli spazi all’insegna di maggiore ergonomia<br />

e funzionalità superiore.


4<br />

Andrea e la sua flotta di mietitrebbie<br />

D’Ippoliti, modellista ferrarese, costruisce perfette riproduzioni in scala. E ha fondato un club<br />

Benché l’agricoltura italiana non<br />

stia attraversando uno dei suoi momenti<br />

migliori, la meccanizzazione<br />

agricola in generale è un argomento<br />

che suscita forte interesse e<br />

passione in tutti gli agricoltori e i<br />

contoterzisti.<br />

A testimonianza della grande attenzione<br />

verso questo settore,<br />

sta prendendo sempre più piede<br />

l’hobby del modellismo agricolo,<br />

attività che annovera un numero di<br />

appassionati in continua crescita,<br />

come ci racconta Andrea D’Ippoliti<br />

di Argenta, in provincia di Ferrara.<br />

Andrea è un agricoltore, nasce e<br />

vive tuttora nell’azienda agricola<br />

di famiglia, alla quale si dedica<br />

anima e corpo. Sin da bambino si<br />

occupa delle molteplici attività della<br />

sua azienda passando dai lavori<br />

manuali a quelli meccanizzati, utilizzando<br />

attrezzature e guidando<br />

trattori e mietitrebbie Laverda.<br />

Il fascino esercitato dal mondo della<br />

meccanizzazione agricola lo porta<br />

sin da giovanissimo a collezionare<br />

macchine agricole in miniatura.<br />

Con gli anni la passione cresce alla<br />

ricerca del modello sempre più perfetto.<br />

«Ad oggi la mia collezione - ci<br />

racconta con entusiasmo Andrea<br />

- conta più di 40 modellini sistemati<br />

con cura in apposite vetrinette<br />

che riescono quasi sempre a<br />

meravigliare tutti, anche le persone<br />

che non sono legate o interessate<br />

al mondo della meccanizzazione<br />

agricola».<br />

A queste miniature si aggiungono i<br />

modelli che costruisce lui stesso, interamente<br />

in legno. Veri capolavori<br />

che solo il tempo, la dimestichezza<br />

e la vera passione per le macchine<br />

Laverda possono far nascere.<br />

Per quanto si possano notare piccolissime<br />

imperfezioni, si tratta di<br />

modelli unici che hanno comunque<br />

un certo valore costruttivo dato che<br />

non vengono stampati industrialmente,<br />

ma nascono dal niente, o<br />

meglio da cataste di legno o pezzi<br />

riciclati di vario genere, che a suon<br />

di lima, stucco e carta vetrata, il<br />

nostro novello “mastro Geppetto”<br />

sa trasformare in modellini come la<br />

Laverda M1 0, la M13 , la 3890,<br />

la M 306 e la L 5 1, queste ultime<br />

addirittura con fanalini, lampeg-<br />

gianti e barra di taglio funzionanti.<br />

Alla fine del lavoro tutto deve coincidere:<br />

le dimensioni, la scala, in<br />

questo caso 1/ 0, i singoli particolari<br />

e la loro disposizione, le decalcomanie<br />

e il colore.<br />

«La lavorazione - spiega Andrea<br />

D’Ippoliti - è molto complicata.<br />

Inizia dalla scelta del modello da<br />

costruire, a questo deve seguire<br />

un dettagliato disegno corredato<br />

di misure ben precise, sulla base di<br />

fotografie e documenti che riproducono<br />

la macchina».<br />

Alcuni macchinari e tanti utensili<br />

manuali aiutano Andrea nella<br />

costruzione e nell’assemblaggio<br />

dell’esemplare, ma il vero aiuto<br />

sono la pazienza e l’orgoglio di<br />

mostrare agli altri il risultato finale,<br />

testimonianza di un lungo lavoro e<br />

di tante, tante ore passate nel suo<br />

laboratorio.<br />

D’Ippoliti ha sempre sostenuto<br />

insieme ad altri collezionisti il suo<br />

hobby, tanto da fondare proprio<br />

di recente, insieme all’amico Sandro<br />

Poli di Budrio e ad altri, il club<br />

“Gaima” che coinvolge e coinvolgerà<br />

chiunque voglia unirsi e condividere<br />

questa passione.<br />

«Il nostro club - racconta orgoglioso<br />

Andrea - ha organizzanto un<br />

raduno a livello nazionale a Budrio,<br />

in provincia di Bologna, il 19<br />

aprile con la partecipazione dei più<br />

importanti collezionisti italiani che<br />

hanno esposto migliaia di modelli<br />

artigianali e non, dai trattori alle<br />

mietitrebbie, dalle seminatrici ai<br />

rimorchi. La festa ha ospitato anche<br />

un’esposizione di macchine<br />

agricole, gimcane di trattori, gare<br />

di tractor-pulling. Io ero là con il<br />

mio angolo Laverda ed esponevo i<br />

miei modelli in legno, fiero di farli<br />

toccare con mano».<br />

Simonetta Lambrocco


5<br />

Un terzista inglese “racconta” la 55 REV<br />

“Nelle sue prime 150 ore di lavoro ha rispettato pienamente le aspettative”<br />

Il rapporto con le mietitrebbie alla<br />

Hilltop Farm ebbe inizio nel 1979,<br />

quando mio padre acquistò una nuovissima<br />

M 13 con piattaforma di taglio<br />

da 3,6 metri dalla società Power<br />

Farming Ltd. di Stamford.<br />

Questa macchina avrebbe offerto<br />

molti anni di onorato servizio e di raccolti<br />

affidabili fino al 199 , anno in<br />

cui il considerevole incremento delle<br />

aree di raccolta da 40 a 4 0 ettari<br />

ed il desiderio di poter disporre del<br />

maggior comfort offerto da macchine<br />

con cabina condussero alla sostituzione<br />

con una 3750 di due anni,<br />

con piattaforma di taglio da 4,8 metri,<br />

proveniente dalla società Burgess<br />

di Melton Mowbray.<br />

Anche questa macchina diede prova<br />

di grande affidabilità e di costi di gestione<br />

contenuti. All’epoca si lavorava<br />

omai su oltre 600 ettari, ma nessun<br />

tecnico dovette intervenire per fermo<br />

macchina durante la raccolta. Proprio<br />

grazie alla semplicità della gestione e<br />

della manutenzione ordinaria, tutte<br />

le operazioni necessarie durante la<br />

raccolta furono sempre effettuate da<br />

noi, ad eccezione di una ricarica del<br />

condizionatore dell’aria nel 1996.<br />

Furono queste innegabili doti di semplicità<br />

di gestione (e costi contenuti)<br />

ed affidabilità che ci portarono a scegliere<br />

un’altra Laverda per lavorare<br />

nella nostra azienda. La 55 REV con<br />

piattaforma di taglio da 5,4 metri arrivò<br />

proprio in tempo per trebbiare i<br />

raccolti del 006. Ci fu fornita dalla<br />

società C&M Tractors Ltd. di Oakham.<br />

Facemmo installare un sistema di<br />

mappatura GPS da LH Agro Ltd.<br />

Tutti gli inconvenienti della 3750<br />

sono stati risolti con la Serie REV. La<br />

frizione meccanica è stata sostituita<br />

dalla guida idrostatica e a ciò è stato<br />

davvero facile abituarsi come agli<br />

innesti elettroidraulici, al sistema di<br />

comando piattaforma di taglio e alla<br />

cabina, molto più silenziosa.<br />

La scarsa potenza talvolta rilevata<br />

con la 3750, ad esempio quando si<br />

scaricava in movimento su una collina<br />

o quando si trinciava la paglia in<br />

un raccolto pesante di grano, è stata<br />

ampiamente risolta dal motore Iveco<br />

da 55 cavalli. E anche il consumo di<br />

carburante è inferiore, 15 litri per ettaro<br />

sul frumento trinciando la paglia<br />

e 10 litri/ettaro sui fagioli. Ma altre<br />

cose sono state migliorate, ad esem-<br />

I mercati a cura di Simonetta Lambrocco<br />

pio l’accessibilità che ora è ottimale<br />

per raggiungere i punti di ingrassaggio<br />

(i punti sono meno numerosi e gli<br />

accessi sono stati ampliati).<br />

Anche l’accessibilità per le operazioni<br />

di pulizia è decisamente migliorata:<br />

per esempio il filtro rotante a sgancio<br />

rapido permette un rapido accesso al<br />

radiatore.<br />

L’aumentata capacità del serbatoio<br />

cereale significa inoltre che un trattore<br />

con rimorchio può ancora continuare<br />

a caricare il cereale per lo stoccaggio<br />

in magazzino.<br />

L’affidabilità nel corso della prima<br />

stagione è stata eccellente. L’unico<br />

guasto è stato la rottura di un cavo<br />

per l’autolivellamento automatico<br />

sulla testata. Abbiamo semplicemente<br />

cambiato in manuale fino a che la<br />

mattina seguente è arrivato un cavo<br />

sostitutivo direttamente dall’Italia ed<br />

è stato montato prima che la rugiada<br />

fosse asciutta.<br />

La qualità del prodotto trebbiato,<br />

come con tutte le Laverda, è stata<br />

eccellente.<br />

La trinciatura e la spargitura della<br />

paglia sono molto migliorate, grazie<br />

alla semplicità stessa dell’inserimento<br />

e del disinserimento di trinciapaglia<br />

e spargipula. La qualità della paglia<br />

lasciata in andana per la successiva<br />

fase di imballo è ancora molto buona,<br />

perfino in condizioni di lavoro<br />

molto asciutte.<br />

In tutto e per tutto, nelle sue prime<br />

150 ore di lavoro, la nuova Laverda<br />

55 REV è stata all’altezza delle nostre<br />

aspettative e lo sarà certamente<br />

per molti anni a venire.<br />

Robert Allen<br />

La 55 REV al lavoro nella campagna inglese.


6<br />

«Risparmi e qualità<br />

con la nostra M 304 LS»<br />

La soddisfazione degli agricoltori inglesi<br />

David e Tim Mendus-Edwards<br />

David e Tim Mendus-Edwards gestiscono la loro azienda agricola di<br />

famiglia ad Alton, Hampshire.<br />

«La nostra è un’azienda agricola a conduzione familiare - spiegano i<br />

due agricoltori, padre e figlio -. Abbiamo acquistato la nostra prima<br />

mietitrebbia Laverda M 304 Levelling System per la campagna di<br />

raccolta 006, dopo avere assistito ad una dimostrazione in campo di<br />

grande successo l’anno precedente. Noi lavoriamo con la mietitrebbia<br />

su una superficie di 3 5 ettari, con una grande varietà di prodotti:<br />

frumento, fagioli, avena, colza, orzo primaverile e invernale. Per molti<br />

anni abbiamo lavorato con una mietitrebbia New Holland e uno dei<br />

principali vantaggi che abbiamo rilevato immediatamente è senza<br />

dubbio il considerevole risparmio di carburante che otteniamo ora che<br />

utilizziamo la nostra M 304 LS Laverda».<br />

I Mendus-Edwards sono molto soddisfatti delle modalità di raccolta<br />

grazie alla loro Laverda.<br />

«La qualità di tutti i prodotti raccolti con la nostra Laverda si è<br />

dimostrata eccellente - confermano i due imprenditori agricoli - ;<br />

le regolazioni da effettuare a seconda dei prodotti che dovevamo<br />

trebbiare e il sistema studiato per effettuare la pulizia si sono rivelati<br />

molto semplici, richiedendo pochissimo tempo. Fra l’altro, alcuni dei<br />

nostri terreni hanno pendenze scoscese e suoli difficili, ma la M 304 LS,<br />

con la sua trazione, è stata fantastica. Ha vinto tutte le pendenze».<br />

La manutenzione anche per i clienti inglesi si conferma un punto<br />

forte della macchina: «Le mietitrebbie Laverda sono molto facili da<br />

tenere pulite, durante il periodo della raccolta la migliore soluzione<br />

che abbiamo trovato è stata quella di aprire gli ampi portelloni laterali<br />

e dare alla macchina un soffio regolare con un compressore a benzina.<br />

Anche il climatizzatore si è rivelato estremamente efficiente».<br />

Insomma, una soddisfazione a 360 gradi. «L’acquisto della mietitrebbia<br />

Laverda è stato un grande successo sotto ogni aspetto - sottolineano<br />

David e Tim -. Ci ha consentito di ridurre i costi operativi, di ottenere<br />

un prodotto di alta qualità e di condurre una campagna di raccolta<br />

pienamente soddisfacente, senza difficoltà e senza problemi».<br />

Nella foto, padre e figlio posano orgogliosi davanti alla loro Laverda.<br />

Spagna, la rete<br />

commerciale<br />

programma<br />

ulteriori crescite<br />

A Breganze l’appuntamento annuale dei<br />

concessionari di Agriargo Iberica<br />

In febbraio l’organizzazione commerciale di Agriargo Iberica, insieme<br />

alla rete nazionale di concessionari Laverda, ha visitato la fabbrica<br />

di mietitrebbie di Breganze e ha svolto la sua riunione annuale nel<br />

prestigioso Hotel Villa Michelangelo, ad Arcugnano in provincia di<br />

Vicenza.<br />

L’incontro annuale della rete dei concessionari è sempre un<br />

appuntamento molto importante per tutti. Da un lato i concessionari<br />

colgono l’occasione per incontrarsi e conoscersi, visto che le grandi<br />

distanze e il lavoro impegnativo impediscono incontri di routine;<br />

dall’altro hanno la possibilità di capire da vicino l’evoluzione del<br />

marchio negli ultimi anni e, cosa più importante, apprendere quali sono<br />

i progetti industriali a livello di prodotto e di strategie commerciali.<br />

L’incontro ha avuto inizio con il saluto Angelo Benedetti, direttore<br />

vendite e marketing, che ha dato il benvenuto all’organizzazione e<br />

ai concessionari e ha presentato il programma della giornata e alcune<br />

novità importanti di Laverda.<br />

Di seguito ha preso la parola Antonio Esteve, direttore generale della<br />

filiale spagnola, che ha presentato l’organigramma di Agriargo Iberica,<br />

il bilancio delle vendite degli ultimi 10 anni e alcune informazioni di<br />

interesse per il mercato spagnolo, come il piano di rinnovamento.<br />

A prendere successivamente la parola è stato Mario Scapin: il direttore<br />

generale dell’azienda di Breganze ha spiegato l’evoluzione storica di<br />

Laverda in questi ultimi anni, sottolineando cambiamenti significativi<br />

quali l’essere diventata nel 000, da semplice impianto produttivo di<br />

una multinazionale, nuovamente una vera industria, unica in Italia, per<br />

lo sviluppo, la realizzazione e la commercializzazione di mietitrebbie.<br />

Il rilancio della storica e prestigiosa marca ha coinciso con la crescita<br />

costante dei volumi di vendita, con significativi investimenti industriali<br />

e con l’assunzione di nuovi addetti anche in un contesto di mercato<br />

difficile e di economia stagnante.<br />

Tutto ciò è stato possibile grazie alla capacità imprenditoriale del Gruppo<br />

Industriale Argo, al dinamismo della direzione, alla professionalità ed<br />

al rinnovato entusiasmo dei collaboratori di Laverda. Gli investimenti<br />

strategici, la razionalizzazione delle installazioni esistenti, lo sviluppo<br />

e la ricerca unite all’aggiornamento costante dei prodotti sono stati<br />

le prime attività affrontate con passione, professionalità e forte<br />

attenzione alle esigenze dei mercati.<br />

Mario Scapin ha concluso il suo intervento illustrando i grandi<br />

investimenti realizzati a Breganze per migliorare il sistema produttivo.<br />

Fra questi, la moderna stazione automatizzata di taglio laser, le diverse<br />

isole dei robot di saldatura, i moderni sistemi di meccanizzazione e<br />

i sofisticati strumenti elettronici installati per migliorare i controlli di<br />

qualità.<br />

È quindi toccato ad Andres Moradas, responsabile commerciale<br />

del mercato spagnolo, soffermarsi sull’evoluzione del marchio nella<br />

Penisola Iberica negli ultimi sei anni. Moradas ha analizzato i dati<br />

di vendita raggiunti durante la prima stagione, la campagna vendite<br />

000 - 001, nella quale si sono ottenuti risultati vicini al 3 % di<br />

quota di mercato, e ha concluso sottolineando l’importante crescita


7<br />

sperimentata da Laverda nell’ultima<br />

campagna del 006 con la quale<br />

ha superato l’8% di market share<br />

nelle zone di presenza, risultato<br />

molto interessante e ricco di auspici<br />

per le campagne vendita future,<br />

soprattutto se si osserva che il 70 %<br />

delle vendite di Laverda corrisponde<br />

alla gamma alta di prodotto o gamma<br />

top, destinata principalmente a<br />

professionisti o imprese di servizi.<br />

Luciano Parise, responsabile del<br />

prodotto, ha invece illustrato le novità<br />

per la campagna 007, tra le quali ha<br />

sottolineato le nuove mietitrebbie<br />

della serie M Special Power, la<br />

nuova serie LCS e la M 304 Special<br />

Power Levelling System Integrale.<br />

Fra le innovazioni, vanno menzionati<br />

il nuovo sistema elettronico di<br />

adeguamento per la piattaforma<br />

di taglio al suolo GSAX, le barre da<br />

7,60 metri, i nuovi motori Tier III Sisu<br />

e Iveco, e l’aumento, nella serie M,<br />

della superficie di separazione del<br />

0%.<br />

In seguito Gianfranco Dal Santo,<br />

responsabile del servizio tecnico per<br />

il mercato spagnolo, ha sottolineato<br />

l’importanza della collaborazione del<br />

suo reparto per quanto concerne il<br />

supporto del prodotto in campo, la<br />

formazione tecnica, le garanzie, la<br />

documentazione tecnica specifica e<br />

i ricambi.<br />

Del programma di comunicazione<br />

aziendale ha parlato Simonetta<br />

Lambrocco, responsabile comunicazione<br />

e pubbliche relazioni. Gli<br />

strumenti, le forme, i livelli di comunicazione<br />

ideati ed utilizzati fino ad<br />

oggi hanno contribuito a valorizzare<br />

la marca e i prodotti Laverda e a consolidare<br />

la sua presenza sul territorio.<br />

Un programma di comunicazione<br />

completo, ha spiegato Lambrocco, si<br />

realizza attraverso tutti i mezzi: pubblicità,<br />

comunicati stampa, articoli,<br />

interviste, conferenze stampa, incontri<br />

coi giornalisti, incontri con i clienti,<br />

visite allo stabilimento, presenza alle<br />

fiere nazionali ed internazionali.<br />

Prima di accompagnare gli ospiti nella<br />

visita allo stabilimento e ai reparti<br />

produttivi, Andres Moradas ha illustrato<br />

le iniziative da sviluppare per la<br />

prossima campagna 007 in Spagna,<br />

basate sostanzialmente su tre azioni<br />

fondamentali: crescere nell’immagine,<br />

ampliare le conoscenze, imporsi<br />

nel territorio. E ha concluso sintetizzando<br />

il piano di lavoro e gli obiettivi<br />

per le campagne future, che soprattutto<br />

punteranno ad aumentare la<br />

copertura a livello nazionale cercando<br />

nuovi concessionari in zone non<br />

ancora coperte, e a proseguire la crescita<br />

agli stessi ritmi delle campagne<br />

precedenti per aumentare il proprio<br />

market share sul mercato spagnolo.<br />

Si è trattato di una piacevolissima<br />

giornata di lavoro, che ha visto i numerosi<br />

ospiti soddisfatti e motivati in<br />

vista delle prossime sfide.


8<br />

E Laverda raccoglie consensi a Parigi<br />

Al salone Sima il pubblico specializzato affascinato dalle nuove mietitrebbie<br />

Dopo un periodo di mercato sostenuto,<br />

la direzione Laverda spa<br />

per la Francia ha concentrato le<br />

sue aspettative sul salone Sima<br />

007.<br />

In una congiuntura attualmente<br />

favorevole e con il morale di<br />

agricoltori e contoterzisti abbastanza<br />

alto, possiamo esprimere<br />

una certa soddisfazione per l’andamento<br />

di questa edizione per i<br />

contatti che abbiamo avuto, sia<br />

in termini di qualità, sia in termini<br />

di diversità e di quantità.<br />

In effetti, nelle precedenti partecipazioni<br />

di Laverda all’importante<br />

salone parigino, la nostra<br />

esposizione veniva visitata principalmente<br />

da clienti da sempre<br />

fedeli alla marca e da operatori<br />

curiosi, intrigati dal fatto di vedere<br />

nuovamente sul mercato il<br />

marchio Laverda.<br />

Oggi la situazione è cambiata. Il<br />

viavai dei concorrenti al nostro<br />

stand ci ha dimostrato che le<br />

mietitrebbie Laverda “disturbano”.<br />

Fino a pochi anni fa non<br />

molti credevano al ritorno di<br />

queste macchine, costruite con<br />

la competenza di una tradizione<br />

esemplare, accumulata in decenni<br />

di attività nello stabilimento di<br />

Breganze.<br />

Numerosi visitatori, agricoltori,<br />

contoterzisti, giornalisti, professionisti<br />

settoriali si sono fermati<br />

e hanno trascorso molto tempo<br />

nello stand per scoprire le gamme<br />

esposte, facendo una grande<br />

quantità di domande sui nostri<br />

prodotti.<br />

Sia la nuovissima LCS 96, una<br />

macchina a 6 scuotipaglia, che la<br />

M 304 SP Levelling System 4WD<br />

Integrale, o ancora la M 306 SP,<br />

hanno catalizzato le attenzioni.<br />

Per i nostri addetti commerciali<br />

e i nostri tecnici non c’è stato un<br />

attimo di tregua, dovendo soddisfare<br />

in continuo aspettative e<br />

domande dei visitatori.<br />

Il Sima 007 si è chiuso con un<br />

considerevole numero di potenziali<br />

clienti e, da parte di molti,<br />

è apparsa forte la propensione<br />

all’acquisto nei mesi a venire.<br />

Numerose anche le richieste di<br />

concessionarie interessate a rappresentare<br />

e promuovere il mar-<br />

chio ed i prodotti Laverda.<br />

Oggi possiamo asserire con grande<br />

umiltà che il marchio Laverda è<br />

tornato ad essere e sta diventando<br />

nuovamente il grande marchio<br />

di un tempo.<br />

Per il prossimo Sima l’appuntamento<br />

è tra due anni, nel 009.<br />

Fabrice Rondeau<br />

In alto: la M 304 SP Levelling System ha<br />

suscitato molto interesse a Parigi.<br />

In basso: lo stand Laverda continuamente<br />

affollato da operatori del settore.


9<br />

Interessanti passi avanti in Francia<br />

Nuove concessionarie per una rete commerciale sempre più specializzata<br />

La campagna vendite della scorsa stagione<br />

ha permesso a Laverda di riconquistare un<br />

posizionamento significativo sul mercato<br />

francese della mietitrebbia.<br />

«Siamo pienamente soddisfatti dei nostri<br />

risultati per l’esercizio 005- 006 - ha dichiarato<br />

il direttore commerciale Laverda in<br />

Francia Fabrice Rondeau - e a metà della<br />

campagna vendite 006- 007, in un clima<br />

favorevole grazie ad una serie di elementi<br />

positivi che dovrebbero sostenere e incoraggiare<br />

gli investimenti (i prezzi dei cereali<br />

in rialzo, i prezzi della carne bovina e suina<br />

ben orientati), il bilancio delle vendite Laverda<br />

ad oggi è positivo».<br />

Per mantenere questa crescita e questo<br />

ritorno di fiducia da parte della clientela<br />

francese Laverda si appoggia su molteplici<br />

leve.<br />

Dal punto di vista commerciale, il rafforzamento<br />

della squadra permetterà a breve<br />

termine una migliore gestione della rete,<br />

una reattività commerciale accresciuta ed<br />

una maggiore padronanza degli strumenti<br />

di marketing sia operativi che sul campo e<br />

relazionali con il cliente finale.<br />

Una specifica politica di promozione e<br />

marketing diretto rafforzerà l’immagine e<br />

la distribuzione dei prodotti Laverda.<br />

Inoltre è previsto lo sviluppo di un’intensa<br />

attività di formazione tecnica e commerciale,<br />

per adeguare le competenze delle concessionarie.<br />

«Dobbiamo creare la nostra<br />

specificità in un mondo agricolo che cambia<br />

rapidamente – sostiene Rondeau – e che si<br />

adatta molto rapidamente ai nuovi dati del<br />

mercato». Performance, efficacia, relazioni,<br />

reattività, queste le parole chiave.<br />

Quanto alla rete, Laverda intende rafforzare<br />

ulteriormente la sua presenza. Con<br />

la nomina delle nuove concessionarie nel<br />

corso dell’esercizio precedente e in considerazione<br />

dell’interessamento dimostrato<br />

da molti nuovi pretendenti per lo sviluppo<br />

del marchio Laverda, la direzione francese,<br />

in diretto contatto con la casa madre, si appresta<br />

a nominare un considerevole numero<br />

di nuove concessionarie per l’esercizio in<br />

corso.<br />

«Siamo molto attenti a tutte le possibilità<br />

e a tutte le richieste di distribuzione nelle<br />

aree non ancora provviste di concessionarie,<br />

oppure sulle quali operano concessionarie<br />

Laverda che non diano soddisfazione<br />

per lo sviluppo del nostro marchio a lungo<br />

termine» ha dichiarato Rondeau.<br />

«La nostra indipendenza ci permette la<br />

scelta del reclutamento: il nuovo venuto<br />

deve necessariamente avere la fibra di chi<br />

si occupa di raccolta, cosa che non sempre<br />

si è verificata in precedenza. La sinergia di<br />

sviluppo - ha aggiunto il direttore commerciale<br />

Francia - funziona e resta una priorità<br />

con il resto del Gruppo Argo nel caso in cui<br />

ci sia una possibile nomina e se ne verifichi<br />

la fattibilità con uno dei marchi di trattori e<br />

prodotti del gruppo».<br />

In merito al prodotto, le doti di qualità e<br />

l’affidabilità esemplare delle mietitrebbie<br />

Laverda sono ovunque riconosciute. «Da<br />

qui deriva il ritorno di fiducia che abbiamo<br />

constatato in Francia da parte di utilizzatori<br />

di mietitrebbie di tutte le marche», ha detto<br />

Rondeau.<br />

Grazie all’attività svolta dal momento dell’acquisizione<br />

dello stabilimento Laverda da<br />

parte del Gruppo Argo nel 000, oggi si<br />

conta su un’offerta di prodotto molto articolata:<br />

4 gamme con 0 modelli declinati<br />

in 34 versioni permettono di soddisfare la<br />

domanda francese e del resto del mondo in<br />

termini di macchine convenzionali.<br />

Partner indispensabili per le regioni connotate<br />

da forti pendenze, le Levelling System<br />

sono un vero riferimento in termini di affidabilità<br />

e redditività per i loro utilizzatori.<br />

La gamma media, la Serie LCS lanciata nel<br />

corso della precedente stagione, è stata arricchita<br />

con il modello 96 LCS molto ben<br />

accolto dalla rete e dalla clientela.<br />

«Le mietitrebbie Laverda – ha concluso<br />

Rondeau – sono macchine affidabili, performanti<br />

e semplici da utilizzare, macchine<br />

che a queste doti uniscono l’innegabile<br />

vantaggio di costi di manutenzione ordinaria<br />

davvero contenuti e che ci permettono<br />

oggi e ci permetteranno domani di fare la<br />

differenza sul campo».


10<br />

Gli eventi<br />

La tecnologia nella saggezza tibetana<br />

Il primo ministro in esilio, Samdong Rimpoche, in visita a Breganze<br />

Un incontro di grande profondità<br />

spirituale, quello che si è svolto<br />

poco prima di Natale in Laverda, il<br />

15 dicembre 006.<br />

L’ospite era una figura di grande rilievo,<br />

il Primo Ministro del Governo<br />

tibetano in esilio, il prof. Samdong<br />

Rimpoche. Designato nel 1991<br />

membro dell’Assemblea dei deputati<br />

del popolo tibetano dal Dalai<br />

Lama, durante il suo viaggio in<br />

Veneto, benché occupato da molti<br />

impegni istituzionali, ha voluto inserire<br />

nella fitta agenda anche una<br />

visita in Laverda.<br />

L’invito a visitare la nostra regione<br />

è partito dalla Comunità Montana<br />

dall’Astico al Brenta e dalla spedizione<br />

Makalu 006 organizzata<br />

da Luciano Covolo, nel corso della<br />

quale la fiaccola olimpica è salita in<br />

vetta, trasportata nell’ultima parte<br />

del percorso dall’alpinista scalzo<br />

Tom Perry, ed è stata firmata dal<br />

Dalai Lama. La fiaccola, proprio<br />

durante il viaggio di Samdong Rimpoche<br />

nel Veneto, è stata messa<br />

all’asta e il ricavato sarà devoluto<br />

alla costruzione di una scuola a<br />

Dharamsala (India) per gli orfani<br />

tibetani.<br />

L’interesse di Samdong Rimpoche<br />

per la visita in Laverda trova la sua<br />

origine nella storicità dell’azienda e<br />

nella tipologia dei suoi prodotti, le<br />

mietitrebbie.<br />

Infatti, come il monaco tibetano ha<br />

avuto modo di spiegare nel corso<br />

della conferenza tenutasi durante la<br />

mattinata, il mondo dispone di due<br />

diversi tipi di teconologia, la tecnologia<br />

“cattiva”, quella che sfrutta<br />

le risorse senza contribuire al progresso<br />

e al benessere dell’umanità,<br />

e la tecnologia “buona”, quella<br />

che contribuisce allo sviluppo ed<br />

al miglioramento della condizione<br />

umana, sia alleviandone le fatiche,<br />

sia partecipando al processo del<br />

sostentamento alimentare.<br />

Laverda rientra a pieno titolo in<br />

questa seconda categoria. L’azienda<br />

di Breganze, va ricordato, ha<br />

condotto e accompagnato lo sviluppo<br />

della meccanizzazione agricola<br />

in Italia: la prima mietitrebbia<br />

semovente fu prodotta qui nel<br />

1956 e fu l’origine della grande<br />

svolta verso la meccanizzazione.<br />

Samdong Rimpoche, ricevuto in<br />

Laverda dal direttore generale<br />

Mario Scapin, dal direttore marketing<br />

e vendite Angelo Benedetti e<br />

dalla responsabile comunicazione<br />

e pubbliche relazioni Simonetta<br />

Lambrocco alla presenza delle cariche<br />

istituzionali locali, ha ascoltato<br />

attentamente la presentazione della<br />

storia di Laverda e la descrizione<br />

delle esclusività tecniche dei prodotti<br />

e ha manifestato un sincero<br />

interesse per la visita allo stabilimento<br />

produttivo.<br />

La conferenza della mattinata si<br />

è conclusa con i ringraziamenti di<br />

rito e la firma di una pergamena<br />

da parte del direttore generale e<br />

del primo ministro, a memoria dell’evento.<br />

Il programma è proseguito con la<br />

visita in fabbrica a conclusione della<br />

quale il professore è salito su una<br />

mietitrebbia e non solo ha richiesto<br />

che gli fossero spiegate più in dettaglio<br />

le modalità di funzionamento,<br />

ma ha anche voluto metterla in<br />

moto.<br />

Nel pomeriggio, l’incontro con alcuni<br />

imprenditori della zona, anch’essi<br />

ospiti in Laverda, per un’intervista<br />

al primo ministro condotta<br />

dal giornalista Claudio Tessarolo.<br />

Il messaggio più significativo e toc-<br />

cante di Samdong Rimpoche si può<br />

riassumere nell’invito a preservare<br />

le risorse della terra perché esse<br />

non sono illimitate, e nell’invito a<br />

raccogliere, per sconfiggerle, le<br />

grandi sfide dell’umanità che coinvolgono<br />

quattro importanti temi: la<br />

disparità economica, la violenza, il<br />

degrado ambientale, l’intolleranza.<br />

Un messaggio espresso con la massima<br />

semplicità, ma denso di significati<br />

profondi.<br />

Simonetta Lambrocco<br />

Samdong Rimpoche insieme al<br />

direttore generale di Laverda,<br />

Mario Scapin, e la rituale foto di<br />

gruppo nel parco espositivo dello<br />

stabilimento a ricordo della visita.<br />

Nell’altra pagina, la performance<br />

improvvisata di Tom Perry.


11<br />

E Tom Perry<br />

si arrampica a piedi nudi<br />

sulla mietitrebbia<br />

Fra i molti presenti durante la visita di Samdong Rimpoche il 15<br />

dicembre scorso in Laverda, non poteva mancare Tom Perry, il<br />

famoso alpinista scalzo. Fu lui che portò la fiaccola olimpica, oggi<br />

all’asta a scopo benefico, fin sulla vetta del Makalu per la firma del<br />

Dalai Lama, dopo 140 chilometri di trekking a piedi nudi.<br />

Allo stabilimento di Breganze, alla simpatica guardia forestale non<br />

è parso vero di togliersi le scarpe e “scalare” a piedi nudi anche<br />

una mietitrebbia Laverda.<br />

«Conosco il marchio e i prodotti Laverda da quando avevo otto<br />

anni - racconta Tom - e vidi nei campi sotto casa una mietilegatrice<br />

ed una motofalciatrice Laverda all’opera. Sento un forte legame<br />

con la terra e con i prodotti che essa ci fornisce, quindi anche con<br />

l’agricoltura e con la tecnologia che permette all’uomo di lavorare<br />

nei campi senza le dure fatiche di un tempo. Per questo anche con<br />

un’azienda che, come Laverda, opera da sempre nella meccanizzazione<br />

agricola».<br />

Ma perché scalare le montagne o i vulcani a piedi nudi?<br />

«Camminare a piedi nudi ti tiene, per usare un gioco di parole,<br />

con i piedi per terra. Ti ricorda che sei un uomo, che la tua origine<br />

è la terra e alla terra ritornerai, ti fa capire che le cose semplici<br />

sono le più importanti e le più vere, ti aiuta a capire che gli uomini<br />

sono tutti uguali e hanno un unico padre sotto lo stesso cielo».<br />

Un messaggio semplice ma di grande valenza che Tom Perry ha<br />

trasmesso giovedì 9 marzo anche dalla vetta di uno dei vulcani<br />

attivi più famosi del mondo, l’Etna. La sua nuova impresa, che lo<br />

ha visto cimentarsi ancora una volta con una scalata a piedi nudi,<br />

ha voluto tra l’altro onorare l’anno europeo dedicato alla donna.<br />

L’alpinista scalzo ha dedicato simbolicamente la sua impresa alla<br />

vedova dell’ispettore Raciti, ucciso mentre prestava servizio allo<br />

stadio di Catania, e alla vedova del campione di volo libero D’Arrigo,<br />

morto lo scorso anno in un incidente.<br />

La scalata ai vulcani continuerà successivamente in Giappone,<br />

dove a maggio Tom porterà le ceneri dell’Etna sul Fujiama, in una<br />

sorta di gemellaggio simbolico.<br />

Argo informa<br />

Gruppo Industriale ARGO<br />

TechnoFarm in versione Europa<br />

una gamma Utility da campo aperto<br />

Rappresentano una novità per i mercati internazionali i nuovi trattori serie TechnoFarm<br />

“Europa”, una gamma di veri “utility” per campo aperto, lanciata<br />

da Landini in occasione del Sima 007. Inserita nella fascia di potenza tra 60<br />

e 75 CV, la famiglia TechnoFarm Europa presenta come peculiarità un ottimo<br />

equilibrio tra le caratteristiche di robustezza ed affidabilità e la ricerca di soluzioni<br />

tecniche efficaci e tendenti a minimizzare l’impatto di costo: un’esigenza che è<br />

sempre più sentita in molti paesi europei. La nuova gamma Landini è equipaggiata<br />

delle stesse motorizzazioni della serie Rex. Vale a dire: per il “TechnoFarm 60”,<br />

3 cilindri aspirato; per i “TechnoFarm 70” e “80”, 3 cilindri turbo; per il “Techno-<br />

Farm 75”, 4 cilindri aspirato. La presenza di semi-piattaforma sospesa consente<br />

di mantenere la rumorosità entro gli 86 dBA, limite imposto nei paesi dell’Unione<br />

Europea. Disponibile nelle versioni a e 4 ruote motrici, la serie TechnoFarm<br />

Europa è strutturata per svolgere con efficienza le operazioni da campo aperto<br />

in funzione del peso e della potenza della macchina, operare nella preparazione<br />

del letto di semina, negli impieghi alla presa di forza e nel trasporto.<br />

Si tratta dunque di una gamma versatile, il cui obiettivo di fare fronte a tutte<br />

le necessità di lavorazione e movimentazione in modo semplice ed economico<br />

si concretizza nelle dimensioni tipiche da trattori da campo aperto con passo<br />

di 030 mm per i tre cilindri e 140 per la versione quattro cilindri, un peso di<br />

300 Kg e un’ampia scelta di pneumatici da 8” e da 30”, fino al 16.9-30 che<br />

rappresenta lo pneumatico di riferimento per il modello più potente. La trasmissione<br />

è in linea con le richieste del mercato ed offre una frizione doppia a secco,<br />

cambio 4+ 4, provvisto di inversore meccanico completamente sincronizzato.<br />

La trasmissione si completa con<br />

riduttori posteriori di tipo epicicloidale.<br />

L’ampio posto guida<br />

e le leve laterali confermano<br />

l’impostazione accurata del<br />

progetto TechnoFarm definito,<br />

inoltre, da ampi ed avvolgenti<br />

parafanghi fissati al telaio di sicurezza<br />

posteriore abbattibile.<br />

Il serbatoio posto tra vano motore<br />

e volante da 65 litri conferisce<br />

la tipica impostazione<br />

del trattore Utility, così come<br />

i pedali connessi direttamente<br />

ai tiranti dei freni, questi ultimi<br />

multidisco in bagno d’olio.<br />

Nuovo look per la gamma McCormick<br />

che al rosso accosta il grigio antracite<br />

In occasione del Sima 007 McCormick ha presentato la nuova cromia e le decalcomanie<br />

che in futuro identificheranno tutte le famiglie di prodotto del marchio.<br />

Il colore del telaio dei trattori McCormick sarà diverso da quello della carrozzeria,<br />

al fine di rendere più gradevole l’accostamento cromatico. La carrozzeria mantiene<br />

il rosso McCormick, mentre il telaio si tinge di un nuovo grigio antracite. La<br />

nuova grafica delle decalcomanie sarà più moderna ed in linea con l’evoluzione<br />

stilistica del marchio.


1<br />

“Italia che lavora” arriva a Breganze<br />

A Laverda il premio e una menzione speciale per gli oltre 130 anni di storia<br />

A Laverda il premio “Italia che lavora”<br />

per il 007. È accaduto nel<br />

corso del convegno organizzato da<br />

Pragma Grandi Congressi al conference<br />

centre del Russot Hotel di<br />

Venezia-San Giuliano sul tema “Le<br />

piccole e medie imprese, diga contro<br />

la crisi”, rivolto in particolare alle<br />

aziende del Triveneto.<br />

Il conferimento del premio si deve<br />

ai requisiti di laboriosità, serietà<br />

ed eticità che contraddistinguono<br />

l’azienda di Breganze sin dal 1873,<br />

anno della sua fondazione, rendendola<br />

emblema e motore di sviluppo<br />

del tessuto economico e sociale del<br />

Nord Est. Requisiti che la commissione<br />

tecnica di esperti ha segnalato<br />

e premiato, volendo incoraggiare<br />

l’opera di uomini e aziende che<br />

attraverso la propria attività contribuiscono<br />

alla crescita dell’economia<br />

e del prestigio del nostro Paese nel<br />

mondo.<br />

Davanti agli oltre 800 ospiti delle<br />

varie province di Veneto, Trentino<br />

Alto Adige e Friuli Venezia Giulia, i<br />

due relatori Gianluca Versace, giornalista<br />

televisivo, e Giovanni Agret-<br />

I gadget Laverda,<br />

una linea fresca<br />

e gradevole<br />

Sono molti i nuovi oggetti e i<br />

capi di abbigliamento marchiati<br />

Laverda proposti dal nuovo<br />

catalogo lanciato in occasione del<br />

Sima 007 di Parigi. Ed è stato<br />

molto forte l’interesse suscitato<br />

tra il pubblico.<br />

Per ogni informazione gli interessati<br />

possono contattare la divisione<br />

ricambi di Laverda spa, a<br />

Breganze.<br />

ti, esperto in questioni riguardanti<br />

le piccole e medie imprese, hanno<br />

sottolineato l’importanza dell’attività<br />

imprenditoriale delle Pmi, le piccole<br />

e medie imprese, assi portanti<br />

dell’economia nazionale.<br />

Madrina e coordinatrice degli interventi<br />

dei relatori la brillante presentatrice<br />

televisiva Mariolina Cannuli.<br />

A coronamento del convegno, ha<br />

avuto luogo la cerimonia di conferimento<br />

dei premi ai delegati in rappresentanza<br />

di oltre 100 aziende.<br />

Da segnalare una menzione speciale<br />

per Laverda spa per la sua storia di<br />

oltre 130 anni, che è stata la prima<br />

premiata. Ha ritirato l’onorificenza<br />

Simonetta Lambrocco, responsabile<br />

comunicazione e pubbliche relazioni<br />

dell’azienda breganzese.<br />

A fianco: il giornalista televisivo<br />

Gianluca Versace consegna il<br />

riconoscimento per Laverda alla<br />

communication and public relations<br />

manager Simonetta Lambrocco.<br />

Sotto nelle due pagine: alcuni articoli<br />

del nuovo catalogo gadget.


13<br />

Largo alle donne in produzione<br />

Maggiore occupazione femminile negli stabilimenti Laverda<br />

Dopo alcuni mesi di pianificazione<br />

prende corpo il progetto “Donne in<br />

Laverda”, avviato dal responsabile<br />

risorse umane dell’azienda breganzese,<br />

Mario Pretto, in collaborazione con<br />

l’agenzia per il lavoro interinale<br />

Adecco, filiale di Thiene, con il Centro<br />

per l’Impiego e le rappresentanze<br />

sindacali.<br />

Il programma ha avuto inizio a gennaio<br />

007 con un percorso di formazione<br />

professionale dedicato all’apprendimento<br />

delle tecniche di assemblaggio<br />

seguito da uno stage in azienda e si<br />

concretizza con un contratto di assunzione<br />

a termine.<br />

La recente crisi nel settore tessile ha<br />

creato non pochi problemi all’occupazione<br />

femminile con inevitabili ricadute<br />

negative anche nell’area di Breganze.<br />

L’iniziativa di Laverda e Adecco ha un<br />

duplice risvolto positivo, riuscendo a<br />

reinserire con una certa flessibilità nel<br />

mondo del lavoro persone che ne erano<br />

state espulse.<br />

L’obiettivo di Laverda prevede la creazione<br />

di una “unità operativa” già<br />

addestrata, da inserire ciclicamente<br />

in azienda in funzione dei picchi sta-<br />

gionali che richiedono di aumentare<br />

la produzione in determinati periodi<br />

dell’anno ed in particolari frangenti di<br />

mercato. Grazie alla flessibilità, le donne<br />

assunte in Laverda con questo progetto<br />

potranno conciliare i propri impegni<br />

familiari con l’attività lavorativa.<br />

Visto il successo dell’iniziativa e la difficoltà<br />

nel reperire manodopera maschile<br />

specializzata, altre aziende della<br />

zona stanno orientando le proprie<br />

assunzioni in modo analogo, offrendo<br />

alle donne opportunità di lavoro in<br />

ambiti tradizionalmente appannaggio<br />

degli uomini.<br />

«Dopo il rilancio del marchio Laverda<br />

ad opera del Gruppo Industriale Argo -<br />

ha spiegato Simonetta Lambrocco, responsabile<br />

comunicazione e pubbliche<br />

relazioni di Laverda - appare nuovamente<br />

una caratteristica che ha sempre<br />

contraddistinto l’azienda di Breganze,<br />

vale a dire la speciale sensibilità<br />

verso le problematiche del territorio.<br />

È riemerso anche il senso di appartenenza<br />

fra i lavoratori e le lavoratrici che<br />

oggi si sentono orgogliosi di fare parte<br />

di un’azienda vincente. E va ricordato<br />

tra l’altro che il progetto “Donne in La-<br />

verda” si inserisce puntualmente nella<br />

direttiva della Commissione Europea<br />

che ha definito il 007 come anno delle<br />

Pari Opportunità».<br />

Oggi sono già trentuno le donne che<br />

beneficiano del progetto “Donne in<br />

Laverda”.


14<br />

L’ album<br />

Un “mostro” rombante nei campi di grano<br />

27 anni fa i primi test della M 182: si apriva l’era delle “rosse” giganti<br />

Breganze, estate 1980. Nei campi<br />

di grano a sud del paese, non<br />

lontano dal nuovo grande stabilimento<br />

Laverda da poco entrato<br />

in piena produzione, si muove un<br />

mostro dalle strane sembianze. Il<br />

colore rosso cupo, le curiose scritte<br />

a pallini verdi, il grande becco<br />

posteriore su cui spicca un occhio<br />

inquietante, una nuvola di polvere<br />

e paglia, un rombo cupo: tutto<br />

lo fa sembrare più un oggetto da<br />

fantascienza che una macchina<br />

agricola.<br />

Ma le presenze umane che si affollano<br />

intorno fanno in breve chiarezza<br />

su questa scena fantastica:<br />

il Cav. Pietro Laverda che controlla<br />

ogni movimento, vestito come<br />

sempre in camicia bianca, cravatta<br />

e stivaloni; i suoi tecnici della progettazione<br />

che si agitano avanti e<br />

indietro; i meccanici del “reparto<br />

esperienze” con le tute verde stinto<br />

e le cassette degli attrezzi; un<br />

fotografo che documenta passo<br />

passo le evoluzioni della macchina.<br />

La nuova mietitrebbia gigante<br />

Laverda M 18 entra in campo per<br />

la prima volta.<br />

L’anno successivo, dipinta nel tradizionale<br />

e certamente più rassicurante<br />

colore rosso, viene provata<br />

sui campi di mezza Europa<br />

per testarne fino in fondo pregi<br />

e difetti. A settembre si mostra in<br />

pubblico in occasione della giornata<br />

del mais organizzata a Caorle<br />

(Ve) dall’Ente Sviluppo Agricolo<br />

del Veneto, dove ottiene ampi<br />

consensi dagli agricoltori. Infine<br />

nel novembre dello stesso anno<br />

alla fiera Eima di Bologna la nuova<br />

M 18 è la regina dell’esposizione.<br />

Vediamo di capire le ragioni di<br />

questo immediato interesse.<br />

Alla fine degli anni ‘70 le accresciute<br />

esigenze della moderna<br />

cerealicoltura avevano spinto le<br />

case produttrici verso macchine<br />

sempre più grandi e potenti. Laverda,<br />

che deteneva saldamente<br />

la leadership italiana ed era ben<br />

posizionata in mercati importanti<br />

come la Francia e la Spagna, non<br />

poteva restare a guardare. Il top<br />

di gamma era in quel momento la<br />

M 15 a 5 scuotipaglia, massima<br />

evoluzione del progetto M 1 0. La<br />

strada scelta fu quella di realizza-<br />

re, senza limiti di costo, una mietitrebbia<br />

convenzionale, a dispetto<br />

della tendenza allora in atto verso<br />

le macchine assiali, ma di prestazioni<br />

elevate e caratteristiche decisamente<br />

innovative rispetto a<br />

quanto esisteva sul mercato. Ecco<br />

quindi una macchina di grandi dimensioni<br />

e di potenza adeguata<br />

ma soprattutto caratterizzata, per<br />

la prima volta, da un uso massiccio<br />

dell’elettronica nel controllo<br />

delle varie funzioni. E questo per<br />

la meccanica agricola era una vera<br />

rivoluzione e una sfida da vincere,<br />

visto il sospetto manifestato dai<br />

più tradizionalisti.<br />

Nella grande cabina, posta in posizione<br />

laterale, condizionata e riscaldata,<br />

una plancia con ben 45<br />

funzioni includeva tutti i comandi<br />

elettroidraulici controllati elettronicamente,<br />

con un display digitale<br />

che informava su velocità e giri del<br />

battitore; inoltre erano presenti di<br />

serie monitor delle perdite, contaore<br />

e contaettari. Battitore da<br />

1600 mm, il più largo della categoria,<br />

sei scuotipaglia con una superficie<br />

complessiva di pulizia di 8<br />

Una bella immagine<br />

in lavoro della rivoluzionaria<br />

M 18 .


15<br />

mq, serbatoio da 7000 litri, barra<br />

di taglio fino a 7,60 m, motore da<br />

5 Cv con trasmissione idrostatica<br />

e cambio a 3 velocità: erano<br />

queste le principali caratteristiche<br />

tecniche.<br />

E all’esterno una linea imponente<br />

ma accattivante, studiata dall’architetto<br />

Olivieri dello studio Nizzoli<br />

di Milano, un grande nome del<br />

design industriale italiano che già<br />

aveva lavorato sulla M 1 0 e sulle<br />

sue successive evoluzioni.<br />

Questa macchina, che successivamente<br />

prenderà la sigla 3900, si<br />

dimostrò subito all’altezza delle<br />

aspettative, superando presto gli<br />

inevitabili inconvenienti dovuti alla<br />

gestazione della nuova tecnologia<br />

elettronica.<br />

Le caratteristiche di potenza e produttività<br />

la imposero nelle grandi<br />

aziende cerealicole e nel contoterzismo,<br />

grazie anche alla versatilità,<br />

caratteristica da sempre presente<br />

nella produzione Laverda.<br />

La macchina era infatti rapidamente<br />

allestibile in versione per<br />

la raccolta del riso e con apparecchiature<br />

mais da 6 a 8 file.<br />

Rimarrà in produzione fino al<br />

1985, per essere poi sostituita da<br />

un modello di potenza più contenuta<br />

e di equipaggiamento semplificato,<br />

la 3850, ma soprattutto<br />

per lasciare spazio, al top della<br />

gamma, alla neonata macchina<br />

Laverda “non convenzionale”, la<br />

MX 40, che peraltro, malgrado<br />

le interessanti caratteristiche, non<br />

avrà poi il successo sperato.<br />

Ma la strada tracciata dal progetto<br />

M 18 , con le sue soluzioni tecniche<br />

realmente innovative nel<br />

panorama delle mietitrebbie europee,<br />

consentirà nel giro di pochi<br />

anni il totale rinnovamento della<br />

gamma Laverda a 5 e 6 scuotipaglia<br />

e la sua affermazione sui<br />

mercati.<br />

Piergiorgio Laverda<br />

In alto: il primo prototipo della M 18 .<br />

Sopra: l’innovativo posto guida con il<br />

pannello dei comandi elettronici.<br />

A sinistra: la M 18 in lavoro su riso.


16 La storia, le storie<br />

Le diverse abilità che valorizzano il lavoro<br />

La Cooperativa Verlata di Villaverla e la partnership (dal ‘90) con Laverda<br />

Il Veneto e la provincia di Vicenza contano<br />

tante realtà che operano nel sociale.<br />

Basti pensare che, secondo stime recenti,<br />

in Italia su oltre 7.000 unità operanti,<br />

ben 6 3 sono attive nella Regione Veneto<br />

e 105 nella provincia vicentina.<br />

In Italia il fenomeno presenta dati assai<br />

eloquenti: il volume di fatturato complessivo<br />

ha abbondantemente superato<br />

nel 005 i 400 miliardi di euro, coinvolgendo<br />

circa 00 mila lavoratori, tra i<br />

quali è significativa l’opportunità offerta<br />

a più di 3.000 persone svantaggiate<br />

(con problematiche<br />

collegate alla<br />

disabilità, alla tossicodipendenza,<br />

alla<br />

salute mentale, al<br />

carcere, al disagio<br />

sociale, ecc).<br />

Tra le realtà del sociale<br />

un’esperienza<br />

rilevante è quella<br />

messa in campo<br />

dalla Cooperativa<br />

Sociale Verlata,<br />

nata come associazione<br />

nel 1984<br />

a Villaverla grazie<br />

ad un gruppo di<br />

persone che da<br />

anni operava nel<br />

volontariato con<br />

le persone disabili,<br />

cercando di favorirne<br />

l’integrazione<br />

nella scuola e nelle attività ricreative del<br />

territorio.<br />

Ancor oggi l’obiettivo della Cooperativa<br />

è quello di promuovere il benessere e<br />

l’integrazione di queste persone, attraverso<br />

un intervento finalizzato a ridurre<br />

i deficit sul piano delle autonomie personali<br />

e ad accrescere le competenze di<br />

tipo lavorativo.<br />

Negli anni l’intervento si è specializzato<br />

ed è nata Verlata Lavoro, una coopera-<br />

tiva sociale di inserimento lavorativo.<br />

Questa realtà opera come una qualsiasi<br />

impresa all’interno del mercato e gestisce<br />

attività produttive nei settori dell’assemblaggio<br />

meccanico, della falegnameria,<br />

della manutenzione del verde, dei servizi<br />

informatici.<br />

I soci della cooperativa gestiscono quotidianamente<br />

gli aspetti commerciali, la<br />

produzione, il rapporto con i clienti così<br />

come l’affiancamento delle persone inserite<br />

nel lavoro. Un’esperienza, quella<br />

della Verlata, molto positiva, che ha sa-<br />

puto nel tempo conquistare sempre nuove<br />

aree di espansione. La stabilità della<br />

compagine sociale conferma l’immagine<br />

di una cooperativa che ha saputo trovare<br />

un equilibrio efficace tra gli impegni, le<br />

difficoltà e la mission che si propone.<br />

Le opportunità di lavoro vengono riservate<br />

a persone in stato di disagio sociale<br />

(a causa di disabilità o di altre forme di<br />

svantaggio) con la finalità di preparare<br />

un successivo inserimento lavorativo<br />

Laverda S.p.A. via F. Laverda, 15/17 - 3604 Breganze [VI] Italia<br />

t. +39.0445.385311 f. +39.0445.873355<br />

info@laverdaworld.com www.laverdaworld.com<br />

esterno.<br />

L’inserimento in Cooperativa, con la sperimentazione<br />

diretta di un’attività lavorativa,<br />

si è dimostrato una via efficace di<br />

accompagnamento al lavoro: oltre 110<br />

persone hanno in questi anni effettuato<br />

un percorso formativo, trovando al termine<br />

un efficace inserimento lavorativo<br />

nel mercato del lavoro esterno.<br />

Il fatturato complessivo dell’azienda Verlata<br />

ha raggiunto nel 006 il milione e<br />

850 mila euro, dando occupazione a 33<br />

soci lavoratori, a cui si aggiungono altrettante<br />

persone<br />

svantaggiate regolarmente<br />

assunte.<br />

Tra le prime collaborazioni<br />

con le<br />

aziende del territorio,<br />

la Cooperativa<br />

Verlata ha avviato<br />

una partnership<br />

con Laverda spa<br />

fin dal 1990. Per<br />

la casa di Breganze<br />

infatti la Cooperativa<br />

esegue alcune<br />

lavorazioni legate<br />

al confezionamento<br />

di ricambistica.<br />

Altrettanto significativo<br />

è il servizio<br />

di cura e manutenzione<br />

delle aree<br />

verdi dello stesso<br />

stabilimento di<br />

Breganze, che dura ormai da quindici<br />

anni garantendo occupazione a tre persone.<br />

Una collaborazione nel segno dei<br />

valori sociali ma anche del radicamento<br />

territoriale di Laverda, che in 130 anni<br />

di storia ha sempre sviluppato una forte<br />

capacità di dare impulso alle energie del<br />

lavoro e delle idee della sua area, oltre<br />

ad avere sempre un occhio di riguardo<br />

sociale per le vicissitudini della comunità<br />

in cui è insediata.<br />

Nel massimo rispetto per<br />

l’ambiente, questo giornale è<br />

stampato su carta riciclata al 100%

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!