Il paziente con scompenso cardiaco - ClinicaVirtuale.altervista.org
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triemia, riguardo all’importanza del<br />
<strong>con</strong>trollo dei liquidi. L’entità della<br />
restrizione idrica non è chiara. Generalmente<br />
è indicato un apporto<br />
di liquidi pari a 1,5-2 litri al giorno,<br />
mentre nei pazienti <strong>con</strong> <strong>scompenso</strong><br />
<strong>cardiaco</strong> avanzato la restrizione<br />
idrica <strong>con</strong>sigliata è di un litro<br />
al giorno;<br />
includere una dieta ipocalorica nel<br />
trattamento per lo <strong>scompenso</strong> <strong>cardiaco</strong><br />
dei pazienti obesi;<br />
in caso di cachessia cardiaca – la<br />
perdita di massa grassa e magra che<br />
si accompagna alla perdita di peso<br />
nei pazienti <strong>con</strong> <strong>scompenso</strong> <strong>cardiaco</strong><br />
– aumentare il peso, potenziando<br />
preferibilmente la massa muscolare<br />
attraverso esercizi fisici e piccoli<br />
pasti frazionati nella giornata (6-7<br />
piccoli pasti nella giornata).<br />
I pazienti <strong>con</strong> <strong>scompenso</strong> <strong>cardiaco</strong><br />
alcol correlato dovrebbero astenersi<br />
dal bere alcolici (C, NICE).<br />
Gli operatori sanitari dovrebbero discutere<br />
sul <strong>con</strong>sumo degli alcolici <strong>con</strong><br />
il <strong>paziente</strong> e adeguare i <strong>con</strong>sigli alle<br />
circostanze cliniche (GPP, NICE).<br />
Non ci sono comunque prove che il<br />
<strong>con</strong>sumo di alcol vada vietato a tutti i<br />
pazienti <strong>con</strong> <strong>scompenso</strong> <strong>cardiaco</strong> (livello<br />
III, NICE). I pazienti <strong>con</strong> <strong>scompenso</strong><br />
non alcol correlato possono bere<br />
una birra o uno, due bicchieri di<br />
vino al giorno.<br />
Ai pazienti deve essere invece fortemente<br />
s<strong>con</strong>sigliato di fumare (GPP,<br />
NICE).<br />
Si dovrebbero proporre programmi<br />
di counselling e di educazione per<br />
aiutare i pazienti a smettere di fumare<br />
(livello Ia, NICE), usando anche<br />
la terapia sostitutiva <strong>con</strong> nicotina.<br />
Attività sessuale<br />
Gli operatori sanitari dovrebbero essere<br />
preparati ad affrontare temi ad<br />
alto impatto emotivo, come l’attività<br />
sessuale (GPP, NICE).<br />
Non vi sono prove sugli effetti dell’attività<br />
sessuale nel <strong>paziente</strong> scompensato,<br />
ma certamente la mancanza di respiro,<br />
lo sforzo e la difficoltà a stare distesi<br />
può limitarla. C’è <strong>con</strong>senso nel<br />
sostenere che questo problema vada<br />
affrontato <strong>con</strong> il <strong>paziente</strong> e il partner<br />
(che spesso appare più spaventato del<br />
<strong>paziente</strong>). I pazienti in classe NYHA<br />
<strong>Il</strong> <strong>paziente</strong> <strong>con</strong> <strong>scompenso</strong> <strong>cardiaco</strong><br />
III e IV hanno un rischio maggiore di<br />
riacutizzare lo <strong>scompenso</strong> <strong>cardiaco</strong><br />
<strong>con</strong> l’attività sessuale.<br />
Viaggi e voli aerei<br />
La maggior parte dei pazienti <strong>con</strong><br />
<strong>scompenso</strong> <strong>cardiaco</strong> può fare viaggi<br />
aerei, a se<strong>con</strong>da delle <strong>con</strong>dizioni cliniche<br />
al momento del viaggio (GPP,<br />
NICE).<br />
Non ci sono motivi fisiopatologici<br />
perché pazienti <strong>con</strong> uno <strong>scompenso</strong><br />
<strong>cardiaco</strong> stabilizzato non possano fare<br />
viaggi aerei; certamente nei pazienti<br />
<strong>con</strong> uno <strong>scompenso</strong> <strong>cardiaco</strong><br />
grave i voli lunghi possono causare<br />
problemi (per esempio disidratazione,<br />
edemi agli arti inferiori). Inoltre<br />
per molti pazienti la parte più difficile<br />
dei voli aerei sono le lunghe camminate<br />
dentro l’aeroporto (livello IV,<br />
NICE).<br />
In generale i voli aerei brevi sono<br />
preferibili a viaggi lunghi <strong>con</strong> altri<br />
mezzi di trasporto.<br />
Vanno evitate località in altitudine e<br />
molto calde o umide (classe I, livello<br />
C, ESC), inoltre andrebbero discussi<br />
<strong>con</strong> il <strong>paziente</strong> i potenziali effetti sull’equilibrio<br />
gastrointestinale del cambiamento<br />
di dieta durante i viaggi.<br />
Terapie complementari<br />
naturali<br />
Nel trattamento dello <strong>scompenso</strong><br />
<strong>cardiaco</strong> vengono utilizzate molte terapie<br />
complementari quali il coenzima<br />
Q10, l’estratto di biancospino e la<br />
terminalia arjuna. Nessuno studio osservazionale<br />
e <strong>con</strong>trollato ne dimostra<br />
il beneficio su riospedalizzazioni<br />
e mortalità. Gli studi che ne hanno<br />
dimostrato l’utilità sono di scarsa qualità<br />
e su piccole popolazioni. Anche<br />
il meccanismo di azione di tali terapie<br />
non è chiaro ed è stato dimostrato<br />
un piccolo rischio di effetti avversi e<br />
complicazioni dovute all’interazione<br />
tra queste terapie e la terapia farmacologica<br />
prescritta. Poiché queste terapie<br />
possono essere acquistate senza<br />
prescrizione del medico, è opportuno<br />
informarsi se il <strong>paziente</strong> ne fa<br />
uso (livello IIb, NICE).<br />
Non è stato dimostrato nessun beneficio<br />
del coenzima Q10 rispetto al<br />
placebo su mortalità e morbilità e il<br />
profilo di sicurezza a lungo termine<br />
di questo trattamento non è ancora<br />
noto (livello Ib, NICE).<br />
Vaccinazione antinfluenzale<br />
Non ci sono studi randomizzati al riguardo,<br />
però le vaccinazioni antinfluenzale<br />
e antipneumococcica possono<br />
ridurre l’incidenza delle infezioni<br />
respiratorie che tendono a peggiorare<br />
lo <strong>scompenso</strong> <strong>cardiaco</strong>.<br />
Per questo motivo la vaccinazione<br />
antinfluenzale viene ampliamente<br />
utilizzata.<br />
Trattamenti farmacologici<br />
Per i trattamenti farmacologici nei<br />
pazienti <strong>con</strong> <strong>scompenso</strong> <strong>cardiaco</strong> dovuto<br />
a disfunzione del ventricolo sinistro<br />
vengono riportati i risultati degli<br />
studi clinici randomizzati <strong>con</strong>dotti,<br />
nella maggior parte dei casi, su<br />
campioni molto numerosi e viene<br />
posta l’attenzione sugli effetti collaterali<br />
più frequenti e sui <strong>con</strong>sigli utili<br />
da dare ai pazienti che iniziano ad assumere<br />
questi farmaci.<br />
Diuretici<br />
I diuretici sono essenziali per il trattamento<br />
della sintomatologia quando<br />
il sovraccarico di liquidi è presente<br />
e si manifesta <strong>con</strong> <strong>con</strong>gestione polmonare<br />
ed edemi periferici, tuttavia<br />
non ci sono studi <strong>con</strong>trollati e randomizzati<br />
che abbiano valutato gli effetti<br />
di questi agenti sui sintomi e<br />
sulla sopravvivenza.<br />
L’uso del diuretico migliora rapidamente<br />
la dispnea e aumenta la tolleranza<br />
all’esercizio (classe I, livello<br />
A, ESC).<br />
Per il trattamento <strong>con</strong> diuretici si raccomanda<br />
di:<br />
prescrivere sempre i diuretici insieme<br />
agli ACE inibitori e ai betabloccanti,<br />
se tollerati;<br />
incoraggiare il <strong>paziente</strong> ad autogestire<br />
il dosaggio del diuretico in base<br />
ai cambiamenti dei sintomi e del<br />
bilancio idrico;<br />
ridurre temporaneamente la dose<br />
di diuretico in caso di disidratazione<br />
(diarrea o sudorazione per climi<br />
molto caldi) o di ipotensione sintomatica<br />
(classe I, livello C, ESC).<br />
Gli effetti collaterali più comuni sono<br />
ipotensione posturale e minzioni<br />
frequenti, mentre il più grave è uno<br />
squilibrio elettrolitico (come iponatriemia<br />
e ipopotassiemia) <strong>con</strong> successive<br />
aritmie.<br />
<strong>Il</strong> diuretico è più efficace se dopo la<br />
Dossier 3 n. 3, 2006