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Il contratto originario era di 524 M$, salito a 702 M$ al termine dei lavori. La quota Sirti, al termine dei
lavori, e’ stata pari a 410 M$.
I lavori sono consistiti in: 7.000 km di scavi per posare 11.000 km di cavo coassiale, 4000 km di cavi a
coppie simmetriche, installazione di 16.700 km.sistema di apparati a 12 e 4 Mhz, installazione di 1.520
contenitori interrati per amplificatori di linea, costruzione di 104 nuove centrali (si è costruito in loco un
impianto di prefabbricazione ad hoc) e realizzazione di 4.000 km di colonnine SOS di emergenza per
automobilisti, lungo le strade percorse dal cavo.
I sistemi a 12 Mhz potevano anche essere equipaggiati per trasportare i segnali televisivi nelle tratte
indicate in contratto. Responsabile l’Ing. Pisano.
L’intera rete era controllata da un sistema di supervisione basato su una rete multicentro divisa in tre
aree di manutenzione: Tripoli, Sebha e Bengasi.
Sono state impiegate oltre 1.500 unità di varia nazionalità per complessive 8,5 Mh di lavoro.
Questi numeri danno la visione della complessità del progetto ed evidenziano lo sforzo tecnico e
organizzativo sostenuto dal nostro personale. Per esempio si può sottolineare l’impegno logistico volto
a supportare le attività produttive in termini di logistica, magazzini e trasporti. A tal fine si rese
necessario costruire tre campi base a Tripoli, Bengasi e Sebha , sedi delle direzioni operative della
Tripolitania, Cirenaica e Fezzan, 6 campi fissi e 12 campi mobili.
Si può valutare la complessità dei lavori di scavo sottolineando le diverse tipologie di terreno incontrate
: paludoso nella zona di Sabrath-Ras Ajder (gli scavatori affondavano nel terreno impregnato d’acqua),
desertico nel Fezzan (si e’ usato parzialmente l’aratro a causa dei “cappellacci rocciosi” presenti sotto la
sabbia), roccia basaltica nella tratta Cirenaica Derna-Tobruk-Musaid (dove si sono dovuti usare 400 t di
esplosivo), terreno duro nel rimanente 60% del tracciato (con avanzamenti giornalieri per ogni cantiere
pari a 1000/1200 m al giorno grazie ad uno schieramento di mezzi e risorse adeguato ai programmi di
lavoro).
Come appendice al lavoro si può ricordare anche l’episodio della rottura di una pipeline da parte di un
nostro operatore, che, fidandosi delle indicazioni dell’assistente del PTT, provocò con lo scavatore il
danneggiamento del tubo, senza per fortuna provocare l’incendio del petrolio. Potete immaginare le
conseguenze di tale danneggiamento, con arrivo della polizia e l’immediata apertura di un’ inchiesta
per appurare se si trattava di sabotaggio o solo di un incidente. Per fortuna fu appurata la buona fede
dell’operatore e l’incidente fu chiuso dal punto di vista “penale”, ma proseguì per oltre 10 anni dal
punto di vista “civile”. La causa di risarcimento per 1,5 M$ ci ha visto vincere in primo grado, ma
soccombere in seconda istanza. Comunque Sirti era assicurata e questo episodio non causò alcuna
perdita per la commessa.
Non va dimenticata la costruzione e l’attrezzaggio di un training center nell’area di Tripoli di 7.000 mc,
dotato di tutti gli ausilii didattici e logistici per effettuare i corsi di addestramento per 60 allievi
contemporaneamente.
Durante la nostra permanenza è stato anche acquisito un lavoro per l’ente petrolifero libico (Agoco),
consistente nella realizzazione del sistema di supervisione e controllo lungo una pipeline di 600 km.
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